Bassapad gen2014 n6

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della Bassa Padovana

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 6 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Monselice Opposizione all’attacco sugli ex cinema

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Montagnana Caro pedaggio 10 mila cartoline per dire no

Este, il caso Velox mobile presentato ricorso in Procura

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www.lapiazzaweb.it

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EDITORIALE

visite ed esami uls prenotati on line

Amarezza metropolitana di Nicola Stievano

L’utilizzo di internet è ormai entrato nella quotidianità delle nostre vite. Non fa eccezione la gestione delle prenotazioni nelle strutture dell’Ulss 17 che ha recentemente presentato nuovi servizi come mezzi alternativi agli sportelli, basati su un centralino “intelligente” e in parte anche sul web. pag. 9

cinghiali sui colli 700 gli abbattimenti

Settecento capi abbattuti nel 2013, ma la buona notizia è un’altra: i cinghiali dei Colli Euganei sembrano essere in diminuzione. A sostenerlo è Gianni Biasetto, presidente del Parco Colli, che traccia un bilancio sulla presenza dei cinghiali. Ma per gli agricoltori la loro presenza resta un grosso problema. pag. 12 10%

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Nuove polemiche sul “Revamping”

Class action del sindaco di Monselice contro i colleghi di Este e Baone

C

hi credeva che la questione Revamping fosse chiusa si sbagliava. E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno la decisione di sindaco e vice, Francesco Lunghi e Gianni Mamprin, che hanno annunciato una “class action” contro tutti gli “oppositori” del revamping Italcementi, dai sindaci ai presidenti dei comitati. In pratica, si tratta di un’azione civile contro i sindaci di Baone ed Este, i presidenti dei comitati “E Noi…?” e “Lasciateci respirare” e tutte le persone fisiche firmatarie di ricorsi o esposti. Azione

che Lunghi e Mamprin intendono promuovere come privati cittadini, insieme a quanti si vorranno aggregare. “Il fallimento di numerose aziende – spiega il primo cittadino - la perdita di investimenti programmati e mai effettuati, la perdita di posti di lavoro, la rilevante disoccupazione, il danno economico e morale dei cittadini che hanno perso il lavoro nel nostro territorio, sono stati determinati da una serie di azioni irresponsabili compiute da persone fisiche a nome dei comitati e da alcuni amministratori pubblici, con l’esito finale del blocco

dello stabilimento Italcementi”. “Il mercato non fa sconti a nessuno e tutti sapevano che tre cementifici nell’area Monselice-Este con una contrazione del mercato del 50% non avrebbero resistito – hanno replicato Piva e Corso - Era nelle cose che il comparto del cemento avrebbe subito un fortissimo ridimensionamento. Un’amministrazione seria doveva prepararsi a questo evento con proposte occupazionali alternative invece di restare inerme a sostenere un’opera che non aveva pag. 6 futuro”.

l 2014 dovrebbe essere l’anno della città metropolitana Padova - Venezia -Treviso, durante il quale il progetto prenderà forma e finalmente decollerà dopo un lungo dibattito politico. Ma l’anno nuovo non si apre certo sotto i migliori auspici visto che l’intento di dare vita ad un grande sistema di relazioni fra i tre centri e i territori interessati rischia di essere ridimensionato, se non addirittura affossato, dalle carenze della rete dei trasporti. In una città metropolitana che si rispetti i collegamenti ferroviari e stradali dovrebbero essere potenziati al massimo, resi più efficienti e messi a disposizione dei lavoratori e di tutti coloro che si muovono quotidianamente all’interno dell’area. Solo così è possibile accorciare le distanze, rendere più facili gli spostamenti di uomini e merci. Invece questo 2014 si apre con i problemi di sempre soprattutto sul fronte del trasporti ferroviari. Nonostante i notevoli investimenti, specialmente sulla linea Padova - Venezia, il sistema ferroviario metropolitano, del quale si sente parlare ormai da un ventennio buono, è ancora al palo e i collegamenti, dopo l’entrata in vigore del nuovo orario “cadenzato”, mostrano tutta la loro fragilità proprio in ambito locale. continua a pag.

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L’Intervento

Sì alla sicurezza alimentare, no alla demagogia di giovanni Taliana*

L

a lotta alla contraffazione alimentare e la sicurezza del consumatore sono troppo importanti per essere oggetto di demagogia e di polveroni mediatici. Siamo da sempre in prima linea nella difesa della qualità delle nostre produzioni e della sicurezza alimentare. *Presidente della Sezione alimentari di Confindustria Padova

continua a pag.

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EDITORIALE

segue da pag.

Amarezza metropolitana

Polizia Municipale di Padova

troppi ubriachi ancora al volante

Il 2013 si è chiuso con un bilancio preoccupante per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza. Sono infatti 224 le persone che l’anno scorso al controllo di polizia stradale presentavano un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti di legge: una ventina di casi in più rispetto al 2012. Sono invece 28 le persone risultate positive al controllo stradale per uso di sostanze stupefacenti contro le 16 del 2012. I dati sono della polizia municipale di padova, a conferma di una situazione critica. Numeri importanti perchè tale comportamento oltre a subire le gravi conseguenze previste dal codice della strada mette a rischio la sicurezza.

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Ormai le proteste dei pendolari sono all’ordine del giorno e le notizie dei disagi si moltiplicano, al punto che la Regione ha intenzione di cancellare l’accordo per il trasporto locale con Trenitalia e individuare altre soluzioni. Proprio mentre andiamo in stampa arriva la notizia che il Governatore del Veneto Zaia ha revocato il contratto con Trenitalia invocando la possibilità di fare una gara per assegnare il servizio. “Mettiamo in discussione il fatto che ci possa essere solo ed esclusivamente un gestore per i treni regionali. - ha detto - Facciamo una gara, è una facoltà che ci viene data dalla legge”. Non è accettabile che migliaia di lavoratori ogni giorno siano in balia di ritardi, cancellazioni, disservizi e molte altre incognite che causano problemi a non finire. Non è accettabile che chi sceglie o è costretto a ricorrere ai mezzi pubblici si trovi a dover affrontare temi di percorrenza insostenibili, almeno il doppio rispetto a chi ricorre all’automobile. Ma anche per gli automobilisti muoversi all’interno della città metropolitana comincia a costare caro, molto caro. Ad inizio anno gli aumenti dei pedaggi su sistema autostradale tra Padova, Venezia, Treviso e Rovigo sono un’amara realtà con la quale sono chiamati a fare i conti anche gli autotrasportatori. A quanto pare è il prezzo da pagare per la costruzione del Passante, il quale però, con queste cifre rischia di essere sempre meno frequentato, soprattutto dai pendolari. Anche loro devono far quadrare i conti con costi sempre più alti e stipendi al palo. Mentre la politica sta cercando di correre ai ripari prevedendo sconti e agevolazioni per i residenti, soluzioni che probabilmente dovevano essere messe a punto prima dell’introduzione degli aumenti, c’è chi prevede un sensibile aumento del traffico sulla viabilità locale. E qui siamo ancora in pieno scaricabarile fra entri e Regione. Davvero un pessimo debutto per l’anno della Pa-Tre-Ve. di Nicola Stievano

nuova gestione al caffe’ pedrocchi

Il Comune di Padova ha affidato ufficialmente a F&deGroup la gestione dello storico caffè Pedrocchi. L’accordo siglato tra l’Amministrazione cittadina e la società specializzata nella gestione di servizi food & beverage prevede un contratto in concessione di 15 anni e la realizzazione di un intervento di ristrutturazione e restyling per riportare lo storico luogo di incontro dei padovani alla sua antica bellezza. Lo storico punto di ritrovo e riferimento per tanti padovani rimarrà chiuso fino a tutto febbrario per permettere i lavori.

All’indirizzo www.binp.regione.veneto. it è attivo BinP-Biblioteche in Polo, il Portale web delle biblioteche che aderiscono al Polo Sbn della Regione del Veneto. Sbn (Servizio Bibliotecario Nazionale) è la più grande rete di biblioteche in Italia. Ora, grazie al nuovo portale, è a disposizione di tutti un modo veloce e semplice per trovare documenti, fare ricerche, conoscere servizi ed eventi delle biblioteche. Il Polo del Veneto, di cui è titolare e gestore la Regione, è il secondo Polo bibliotecario nazionale per dimensioni. Un primato per la cultura di casa nostra.

gare d’appalto, aiuto ai piccoli comuni

intervento a cuore aperto, 50 anni fa

Due mesi di lavori di restyling

biblioteche venete il “super portale”

Centrale unica di committenza

Lo eseguì Cevese nel 1964

Sono trascorsi 50 anni da quando, il 24 gennaio 1964, veniva eseguito a Padova, dal professor Giuseppe Cevese, il primo intervento chirurgico a cuore aperto in circolazione extracorporea di una cardiopatia congenita. Da quella data sono stati eseguiti nel centro padovano più di 40.000 interventi a cuore aperto in adulti e bambini.

E’ il secondo polo nazionale

Bassapadovana monselice Cedimento alla porta Carpanedo chiuso il vicolo pag.

este, teatro

Provincia SANITà PADOVANA

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Primavera di eventi sul palcoscenico con i grandi nomi a prezzi invariati pag. 10

montagnana

Nuovo parcheggio in centro, polemica sull’iniziativa pag. 14

A Brusegana il nuovo polo per l’assistenza pag.

ambiente

Urbanistica

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Raccolta rifiuti dossier 5 Stelle su ciò che non va nel servizio pag. 17

mondo scuola

Liceali vincono il mega concorso europeo pag.

Regione

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Le iniziative a Padova

Piano Casa: L’ultima parola ai sindaci pag. 26-27

Economia

Il Veneto si affida all’export per uscire dalla crisi pag.

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Salgado a Venezia presenta la nuova mostra “Genesi” pag.

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Cultura

“Grazie alla centrale unica di committenza riusciamo a sostenere soprattutto i piccoli comuni – ha dichiarato la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani – mi riferisco a quelli al di sotto dei 5.000 abitanti che magari non hanno a disposizione professionalità adeguate per indire le gare d’appalto”. La novità è stata introdotta nell’ambito delle misure “salva Italia”.

grande guerra apre il centenario

Il Sindacato Guide Turistiche di Confcommercio Ascom Padova, ha elaborato una serie d’iniziative per la promozione di Padova quale città di rilievo nell’ambito delle celebrazioni legate al Centenario della Grande Guerra, partendo dai moti risorgimentali che coinvolsero la popolazione studentesca contro gli Austriaci nel 1848 e facendo nel tempo di Padova assoluta protagonista dei fatti storici che arrivano alla firma dell’Armistizio a Villa Giusti del Giardino il 3 novembre 1918. Previsti una serie di percorsi culturali-artistico-didattici, oltre a due convegni con autorevoli ed esperti relatori.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 gennaio 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese CARO PEDAGGI Il ministro Lupi annuncia le agevolazioni fino al 20% per chi percorre l’autostrada tutti i giorni, con effetto retroattivo dal primo febbraio. Non mancano però le perplessità su un meccanismo che rischia di escludere comunque migliaia di automobilisti e di bloccare la realizzazione della città metropolitana Padova - Venezia Treviso proprio in uno dei suoi aspetti più importanti, il sistema dei trasporti

Sconti ai pendolari, per

di Nicola Stievano

Zaia e Chisso plaudono al provvedimento: “Ora la proroga delle concessioni autostradali”

Critico Bottacin “Questo non farà che scaricare i costi sugli automobilisti, meglio fare le gare”

D

opo un mese di polemiche di fuoco sul caro pedaggio ecco la “soluzione Lupi”: uno sconto progressivo per i pendolari che usano l’autostrada quasi tutti i giorni fino ad un massimo del 20 per cento. L’annuncio arriva direttamente da ministro dei trasporti con l’intento di mettere fine alle polemiche, specie in Veneto, regione in cui le tariffe autostradali hanno conosciuto i rincari più elevati, e andare incontro ai lavoratori pendolari. Sarà così? Staremo a vedere perché qualche ora dopo la pubblicazione delle modalità per ottenere gli sconti (almeno 20 viaggi mensili sulla stessa tratta, sconto progressivo dall’1 al 20 per cento fino ad un massimo di 46 viaggi, su una percorrenza non superiore ai 50 chilometri) gli automobilisti già iniziavano a sbizzarrirsi sui diversi “scenari”, constatando che alla fine la soluzione è il solito compromesso all’italiana, congegnato da una parte per accontentare i clienti e dall’altra per non scontentare le concessionarie autostradali, assai restie ad allentare i cordoni della borsa. PENDOLARI AGEVOLATI? Se sulla carta nel nostro Veneto sarebbero qualche decina di migliaia gli automobilisti in possesso dei requisiti per ottenere gli sconti dall’altra, osservano in parecchi, i veri benefici li vedrà solamente chi prenderà l’autostrada tutti i giorni per almeno cinque volte la settimana, sullo stesso percorso, andata e ritorno.

focus come funzionano le agevolazioni

Per avere gli sconti indispensabile il Telepass

L

e agevolazioni sono applicate a Tutti i possessori di Telepass (con contratti family, business e ricaricabili, abbinati a persone fisiche ed a veicoli di classe A) che abbiano effettuato la registrazione e che utilizzino l’autostrada come pendolari tra due stazioni predefinite, con percorso massimo di 50 chilometri. La percentuale di sconto è proporzionale al numero dei viaggi e non alla loro lunghezza. Sino a 20 transiti mensili non viene applicato nessuno sconto. A partire dal 21° transito lo sconto (per tutti e 21 i viaggi effettuati) sarà dell’1% e crescerà linearmente (2% del pedaggio complessivo per 22 transiti effettuati, 3% per 23 viaggi…) fino al 20% del pedaggio complessivo che scatta dopo il 40° transito. Chi fa 41 viaggi, cioè, avrà su tutti e 41 e sino al 46° viaggio (i giorni lavorativi in un mese sono al massimo 23) lo sconto del 20%. Per i transiti successivi al 46° viaggio si paga la tariffa intera. Lo sconto è applicato per un massimo di due viaggi al giorno, compresi i festivi. Per registrarsi basta andare, a partire indicativamente dal 25 febbraio 2014 (gli sconti sono comunque validi dal 1° febbraio) sul sito Telepass (www.telepass. it) o sul sito/ufficio della Concessionaria interessata, definendo il percorso che si utilizza abitualmente, indicando il casello di entrata e quello di uscita. Per il sistema aperto, in cui il cliente non effettua la transazione che permette di stabilire da dove si proviene e/o dove si è diretti, il cliente indicherà il casello o la barriera di attraversamento. Lo sconto verrà calcolato al termine del mese in cui vengono effettuati i transiti.

Poca cosa dunque rispetto a quanto si paga in più sulle nostre autostrade dall’inizio dell’anno. Piuttosto che niente, osservano invece altri, si tratta almeno di un primo passo che porterà un beneficio a chi effettivamente percorre l’autostrada tutti i giorni per recarsi al lavoro. Considerando che tra andata e ritorno sulla Padova - Venezia o sul Passante, per citare due delle autostrade più frequentate dai nostri pendolari, con le tariffe attuali si arrivano a spendere anche 6-7 euro al giorno, lo sconto massimo che si potrà ottenere in un mese, per chi usa l’autostrada tutti i giorni, può arrivare anche a 30 euro. Basterà a convincere migliaia di automobilisti ad accantonare l’idea di percorrere la viabilità locale, con il rischio di congestionare il già difficile traffico locale? Il ministro Maurizio Lupi ha cercato di portare a casa la soluzione più vantaggiosa possibile, facendola applicare retroattivamente dal primo febbraio. “Abbiamo voluto dare un segnale chiaro ai pendolari, - spiega - una categoria che oggi soffre la crisi economica e sulla quale l’impatto degli aumenti dei pedaggi si faceva sentire in modo significativo”. IL NODO DELLE CONCESSIONI. Dietro alla questione degli sconti si gioca una battaglia ancor più delicata e controversa, quella della proroga delle concessioni autostradali. Tant’è che qualche ora dopo l’annuncio del ministro sia il

Presidente veneto Zaia che l’assessore Chisso si sono affrettati a sottolineare la necessità di prolungare le concessioni, visto che gli sconti, almeno per i primi mesi, ricadranno sulle concessionarie. “Vediamo raggiunto un obiettivo che abbiamo fortemente voluto e perseguito. - afferma Chisso - Un traguardo che è anche nostro. Ora il prossimo passo è il prolungamento della concessione”. In questo periodo il Ministero si è impegnato a trovare delle “compensazioni” a tutela dei bilanci delle concessionarie e a studiare la percorribilità di un allungamento delle concessioni. Un aspetto questo che l’Unione Europea non vede proprio positivamente, anche se i concessionari faranno di tutto per ottenerlo. Il confronto politico è aperto, anche perché in Veneto verranno costruite altre arterie stradali a pedaggio. Operazioni che si ripercuoteranno sulla definizione delle tariffe di pedaggio, con le immancabili proteste dei cittadini. Diego Bottacin, consigliere regionale del gruppo misto, si scaglia contro l’allungamento delle concessioni. “Questo non farà che scaricare i costi dei mini sconti applicati oggi sugli utenti di domani, che pagheranno un prezzo ben superiore. L’unica via d’uscita è invece introdurre criteri di concorrenza nel sistema. Il Ministero deve riscattare tutte le concessioni e organizzare delle gare a evidenza pubblica a cui possano partecipare i potenziali gestori”.


Argomento del mese 5 Infrastrutture

r molti ma non per tutti Il confronto politico Critici sulla gestione locale Peraro e Valdegamberi

“Gli aumenti delle tariffe si ripercuotono sulla viabilità” di Nicola Stievano

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eneto con le autostrade più care d’Italia: questo lo scenario che andrà a delinearsi con la realizzazione dei nuovi tratti a pedaggio, dalla Nogara - mare in polesine, alla regionale 10 nella Bassa Padovana, dalla pedemontana Veneta alla nuova Romea Commerciale, e tutto con il meccanismo della finanza di progetto, come è stato per il Passante di Mestre. E’ in gioco non solo l’assetto della viabilità e dei trasporti all’interno di aree nevralgiche della città metropolitana Padova - Venezia - Treviso, che rischia di essere messa in discussione proprio dalla difficoltà e dagli alti costi di spostamento, ma anche una politica di intervento che avrà conseguenze concrete sulle tasche dei cittadini. Nella Bassa Padovana, ad esempio, già monta la protesta per l’esenzione del pedaggio lungo la nuova Regionale 10 ridotta a solo due anni, con la conseguenza che una volta scaduto questo termine i residenti del territorio saranno costretti a pagare anche per andare nel nuovo ospedale all’uscita della superstrada. Non va meglio in Polesine né nella Riviera del Brenta, alle prese con il caro pedaggi sul già costoso Passante. Il terreno di scontro è infuocato soprattutto intorno alle concessioni, che lasciano alle società carta bianca sulle politiche dei prezzi. Stefano Peraro, consigliere regionale Udc, parla di cortocircuito politico - tecnico. “Politico, perché il Presidente Zaia sulle tariffe critica i presidenti delle concessionarie da lui nominati o appartenenti al suo stesso partito. Tecnico, perché con gli aumenti si riducono i flussi di traffico lungo le autostrade, che si riversano o nella viabilità ordinaria o nel trasporto pubblico locale, settori che non se la passano bene nella nostra regione. Di certo non servono i 52 milioni di euro previsti dal bilancio 2014, dopo 3 anni di assenza di investimenti regionali, a cambiare le sorti della viabilità veneta”. Per Stefano Valdegamberi di Futuro Popolare “le tariffe potrebbero scendere del 15-20 per cento facendo luce e pulizia nella gestione delle società concessionarie. Basta evitare di gestire le autostrade come è stato fatto negli ultimi anni”.

Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Franco Bonfante

gruppo del PD in Consiglio regionale

“Al pettine vent’anni di politiche sbagliate” S

empre caldo il fronte dei trasporti in Veneto, in un crescendo di disagi ai danni dell’utenza, tanto nei collegamenti ferroviari che lungo le strade. A dominare in questo periodo le questioni legate all’introduzione del nuovo orario cadenzato e al rincaro dei pedaggi autostradali. Due emergenze per le quali il gruppo del Pd in Consiglio regionale è sul piede di guerra, in un pressing costante sulla Giunta Zaia perché assuma decisioni concrete. “Sono giunti al pettine i nodi di un ventennio di politiche sbagliate su mobilità e infrastrutture: il Veneto si trova ad essere la prima regione in Italia per aumento delle tariffe autostradali e agli ultimi posti per efficienza del trasporto pubblico locale, su gomma e su ferro”, riassume così il quadro il consigliere democratico e vice presidente della Commissione Trasporti, Bruno Pigozzo. “Zaia dovrebbe chiedere scusa ai veneti – rincara la dose il capogruppo Lucio Tiozzo. Se siamo arrivati a questo punto, persino con un’indagine dell’Authority sui disservizi dei trasporti ferroviari, è colpa di chi doveva svolgere ben prima una vigilanza ed un controllo rigoroso su quanto avveniva. Aveva tutto il tempo per intervenire direttamente nel corso di questi anni, segnati da montagne di denunce di cittadini, dai richiami e dalle nostre sollecitazioni ad investire più risorse e trovare soluzioni ai disagi sempre più crescenti”. Dunque, che fare? Secondo Tiozzo: “Nel bilancio Tiozzo “Già con il bilancio 2014 è 2014 vengano necessario che la Regione inserisca stanziate risorse risorse massicce per l’integrazione per l’integrazione dei dei trasporti ferro-gomma, per il trasporti ferro-gomma” rinnovo del materiale rotabile e la manutenzione, senza agitare lo spauracchio della nuova gara e garantendo davvero il diritto alla mobilità di tutti i veneti. Tra l’altro – evidenzia da parte sua il democrat Franco Bonfante – nei giorni scorsi Trenitalia ha smascherato la Giunta regionale dimostrando come il Veneto sia inadempiente per alcuni pagamenti di importo rilevante e per altri servizi aggiuntivi già concessi e di cui la Regione non ha ancora assicurato la copertura. A testimonianza del fatto che le responsabilità politiche di questo governo di centrodestra per l’insufficienza dei servizi ferroviari sono pesanti”. E per quanto riguarda il salasso delle tariffe autostradali, i consiglieri regionali del PD non hanno dubbi nel dire che “i rincari sono figli di una politica di investimenti infrastrutturali che ha privilegiato la finanza di progetto. Ora, complice la crisi e la contrazione dei flussi di traffico, i veneti si ritrovano a pagare il conto di ingenti investimenti infrastrutturali come il Passante di Mestre, costato mille milioni, e rimasto oltretutto privo delle cosiddette ‘opere complementari’ per carenza di risorse. La cosa da fare con urgenza è non solo garantire all’utenza locale forme di agevolazione e sconti, ma rivedere nel complesso un piano regionale dei Trasporti che, a 10 anni dalla sua approvazione, sta mostrando tutti i suoi drammatici limiti”.


6 Monselice Attacchi incrociate Lunghi: “Azioni irresponsabili che hanno fatto solalmente danni”

Scontro sul Revamping

Il sindaco di Monselice annuncia la class action contro i colleghi di Este e Baone e i comitati di Emanuele Masiero

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hi credeva che la questione Revamping fosse chiusa si sbagliava. E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno la decisione di sindaco e vice, Francesco Lunghi e Gianni Mamprin, che hanno annunciato una “class action” contro tutti gli “oppositori” del revamping Italcementi, dai sindaci ai presidenti dei comitati. In pratica, si tratta di un’azione civile contro i sindaci di Baone ed Este, i presidenti dei comitati “E Noi…?” e “Lasciateci respirare” e tutte le persone fisiche firmatarie di ricorsi o esposti. Azione che Lunghi e Mamprin intendono promuovere come privati cittadini, insieme a quanti si vorranno aggregare. “Il fallimento di numerose aziende – spiega il primo cittadino - la perdita di investimenti programmati e mai effettuati, la perdita di posti di lavoro, la rilevante disoccupazione, il danno economico e morale dei cittadini che hanno perso il lavoro nel nostro territorio, sono stati determinati da una serie di azioni irresponsabili compiute da persone fisiche a nome dei comitati e da

alcuni amministratori pubblici, con l’esito finale del blocco dello stabilimento Italcementi”. Dal canto suo l’azienda ha divulgato una breve nota in cui si ribadisce la legittimità dell’iter. “Le iniziative di un comitato locale tese a sollevare dubbi sulla correttezza dell’iter di approvazione del revamping della cementeria Italcementi di Monselice sono pura speculazione politica in vista della prossime elezioni amministrative – si legge - La cementeria non intende affatto prestare il fianco a simili polemiche, non essendo intenzionata a lasciarsi trascinare in un dibattito da campagna elettorale.

Spiace, comunque, rilevare come la vicenda del revamping sia ancora utilizzata in modo strumentale per alimentare polemiche sul territorio. Lo scontro lungo ed esacerbato sull’iter amministrativo del revamping - che ricordiamo ha visto due ricorsi al Tar, sconfessati da altrettante decisioni del Consiglio di Stato che hanno certificato la correttezza amministrativa del progetto - ha avuto come unica conseguenza un allungamento tale dei tempi da far perdere al territorio l’opportunità di un investimento da 150 milioni di euro. Il resto sono speculazioni sollevate esclusivamente a fini elettorali”.

NON SOLO MULTE CONSULENZA

I sindaci Piva e Corso ricordano che il mercato non fa sconti

“MOSSA ELETTORALE DA CACCIA ALLE STREGHE”

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ra gli obiettivi della class action promossa dal sindaco di Monselice e il suo vice ci sono i primi cittadini di Este e Baone. Giancarlo Piva e Francesco Corso si erano infatti espressi negativamente sul progetto di Revamping proposto da Italcementi. Giancarlo Piva e Francesco Corso “Il mercato non fa sconti a nessuno e tutti sapevano che tre cementifici nell’area Monselice-Este con una contrazione del mercato del 50% non avrebbero resistito – hanno spiegato Piva e Corso - Era nelle cose che il comparto del cemento avrebbe subito un fortissimo ridimensionamento. Un’amministrazione seria doveva prepararsi a questo evento con proposte occupazionali alternative invece di restare inerme a sostenere un’opera che non aveva futuro e che non rappresentava la vocazione economica dell’area”. Secondo i due sindaci, la class action guidata da Lunghi, sarebbe una caccia alle streghe frutto della prossima tornata elettorale. “Fin dal primo momento abbiamo chiesto un tavolo per governare questa fase e ricercare alternative occupazionali – hanno continuato Piva e Corso - Lunghi e Mamprin propongono una inutile caccia alle streghe, continuando nella loro politica tesa ad alimentare lo scontro. La class action non ha presupposto legale, l’unico presupposto è l’imminente campagna elettorale a Monselice”. Secondo Piva e Corso la legittimità dell’azione dei due Comuni è stata riconosciuta dai tribunali. E il cambio di rotta dell’Italcementi non è dovuto all’impossibilità di realizzare il Revamping ma per le diverse scelte aziendali della proprietà. In poche parole il mercato in assenza di una azione unitaria della politica ha fatto le sue scelte. “La politica poteva governare questi processi di riassetto di un settore in crisi ma nonostante le nostre richieste non lo ha fatto – hanno concluso i primi cittadini - Adesso assistiamo al balletto dell’ipocrisia in cui tutti cercano di scaricare responsabilità ma soprattutto assenza E.M. di idee e prospettiva”.

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er il Consiglio di Stato il Revamping è legittimo. L’organo costituzionale ha accolto il ricorso di Italcementi contro la decisione del Tar Veneto che aveva dichiarato “illegittima” l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dall’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei, e la delibera della Giunta Provinciale di Padova con cui si dichiarava compatibile il progetto di revamping con il Parco. Una decisione che ha ovviamente scatenato il fronte del no e quello del si al progetto di ristrutturazione della cementeria. “Appoggio i primi cittadini di Este e Baone che si erano opposti a un progetto che porterebbe nell’area già messa a dura prova livelli di inquinamento preoccupanti – ha spiegato Andrea Zanoni, Eurodeputato del Pd - I cittadini e i comitati vogliono semplicemente difendere il loro diritto alla salute. Sono quindi solidale con i sindaci di Este e Baone, con i comitati e con tutti i cittadini che avevano intrapreso una battaglia a tutela della salute e del territorio. Non si può rimanere immobili e zitti di fronte a progetti che infliggono ferite sempre più profonde all’ambiente e di conseguenza alla qualità di vita. A maggior

ragione in un’area come quella della Bassa Padovana già nella morsa di tre cementifici e del loro carico inquinante. È paradossale che strutture di questo tipo abbiano limiti di emissioni addirittura più permissive di quelle degli inceneritori. Il risultato è che per fare il cemento si brucia di tutto e che le immissioni nell’atmosfera e le ceneri di combustione che finiscono nel prodotto se li beccano i cittadini”. Un parere praticamente opposto arriva da Lucio Fortin e Fabrizio Grigoletto, rappresentanti del “Patto per Monselice”. “Non solo siamo a favore della class action lanciata da Gianni Mamprin e da Francesco Lunghi, ma ci stiamo anche adoperando per organizzare le adesioni che stanno arrivando alla campagna – spiegano - Riteniamo infatti che Monselice, abbia avuto un gravissimo danno sotto due profili. Il primo è quello economico, con molte aziende che sono state costrette a chiudere o a ridimensionarsi per via della mancata realizzazione del progetto. Il secondo è quello di immagine, perché ancora una volta è passata l’idea di una Monselice in cui una piccola minoranza impedisce di fare qualsiasi cosa”. E.M.



8 Monselice L’Intervento

La polemica

Le tasse fanno bene

Opposizione all’attacco La fine del cinema Astoria ha sollevato un polverone

Ex cinema, futuro incerto di Emanuele Masiero

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a fine del Cinema Astoria ha sollevato un polverone. D’altronde era una bufera annunciata visto che ormai da più di dieci anni si discute della mancanza di spazi a Monselice. In questi anni di chiusura dello storico cinema-teatro, le varie amministrazioni hanno tentato di percorrere strade alternative, ma con scarsi risultati. Sulla mancata destinazione come cinema ha chiaramente influito anche la crisi economica e il radicamento sempre più forte dei famosi multisala. Ma il problema è più profondo e riguarda la gestione degli spazi pubblici di aggregazione. L’OPPOSIZIONE ATTACCA. “L’autogestione a cavallo del 2003-2004 aveva prodotto in sei mesi un rifiorire dell’attività culturale con presenze di altissimo livello – ha commentato Francesco Miazzi, consigliere comunale della Nuova Monselice - Le denunce hanno portato allo sgombero del luogo e la sua riconsegna al degrado. La proprietà ha presentato un progetto irricevibile, commerciale/residenziale, addirittura con l’apertura di una breccia sulle mura storiche. I vari Sindaci che si sono succeduti si sono dimostrati capaci solo di promettere un recupero del luogo e il rilancio della funzione culturale dello spazio. Passando all’ex Cinema Roma, i progetti della Società Operaia prevedevano la trasformazione del volume con destinazione commerciale/direzionale/ residenziale e una sala polivalente. Il progetto più volte rimaneggiato, ha subito ogni sorta di boicottaggio dalle varie amministrazioni. Se passiamo all’ex Cinema Corallo la situazione non migliora. Avevamo avanzato la proposta di un comitato di gestione, ma la questione è stata liquidata con la promessa di un acquisto e una riqualificazione dello spazio da parte del Comune». Ma la mancanza di spazi non si ferma qui. “Sull’ex Chiesa di Santo Stefano l’unico fatto certo

FOCUS

Miazzi: “fallito il recupero di spazi per finalità pubbliche”. Il sindaco: “per l’Astoria servono 4 milioni” La demolizione dell’ex Cinema Roma, uno degli interventi sul quale si infiamma il confronto politico a Monselice

sono i progetti commissionati, ma ancora oggi la struttura è pericolante. Parlando di San Paolo invece, si è fatta una scelta progettuale che ha portato alla distruzione dello spazio usato per riunioni pubbliche”. LA RISPOSTA DEL SINDACO. Il primo cittadino non ha fatto attendere una risposta. “San Paolo è stato finanziato con i patti territoriali per 3.164.330 euro con un vincolo di destinazione museale – ha risposto Francesco Lunghi - La sala della Buona Morte è stata temporaneamente utilizzata per convegni e riunioni. Con il Gal Patavino è in corso la sistemazione definitiva del museo. Ma parlando del cinema Astoria, la proprietà è di un privato che ha ribadito che non intende recuperare la struttura.

L’acquisto prevede un costo che oscilla su 1,5 milioni di euro, mentre il recupero come cinema teatro necessita come minimo di 2,5 milioni di euro. Il costo globale è di circa 4 milioni di euro e il costo di gestione prevede circa 150 mila euro di spese se tutte le manifestazioni si dovessero sostenere con i biglietti di ingresso, altrimenti il costo di gestione salirebbe. Ne consegue che bisognerebbe trovare un finanziamento di 4 milioni di euro per acquisto e recupero e dopo prevedere un’uscita di bilancio di almeno 200.000 euro in negativo ogni anno per la gestione”. Insomma, la sfida sui possibili spazi pubblici a Monselice è appena all’inizio e l’argomento promette scintille per la prossima campagna elettorale.

di Andrea Zampieri* segue da pag.

Su questo aspetto siamo realmente tutti d’accordo: abbiamo un livello di tassazione del lavoro, e non solo, che è disumano, nel senso che non permette a tutti di vivere in maniera “umana”. Di fronte ad un politico che dice “Se mi votate non pagherete le tasse” sono io il primo a dire che appoggerei fortemente questa posizione in prima battuta ma, in un secondo momento, la domanda dovrebbe sorgere spontanea “ Ma a cosa servono le tasse?” Anche qui potremmo rimanere ore a parlare della corruzione dilagante che spende le nostre risorse in rimborsi assurdi come la tinta per capelli di quel consigliere regionale che è calvo... Il problema va affrontato con strumenti giusti, con regole chiare e rigide: se hai delle spese le devi giustificare, rendere pubbliche e in seguito percepire il rimborso…altrimenti niente. La fiducia nella politica non è scomparsa ma rischia di farlo se non tornerà ad essere meritata. Oltre a queste derive (che ribadisco so non essere trascurabili) c’è un concetto profondo legato alle tasse che mi è rimbalzato forte grazie ad una pubblicità delle scorse settimane dell’associazione Emergency in cui compare una scritta “ Le tasse fanno bene”: lo slogan invita i cittadini a destinare il 5x1000 (quota dell’imposta sul reddito a finalità di sostegno per enti non profit, ricerca scientifica, universitaria e sanitaria) a quell’associazione che si occupa di offrire cure gratuite alle vittime di guerra, ai bambini, ai poveri nel mondo e in Italia. Credo che questo esempio indichi chiaramente lo scopo delle tasse: contribuire tutti per garantire i servizi fondamentali per la persona. Questo aspetto solidaristico trasforma i singoli individui in una comunità dove tutti stanno in piedi se nessuno cade, dove tutti contribuiscono a creare una buona qualità di vita. Il messaggio deve essere ancora più forte “anche pagare le tasse è un’azione solidaristica verso gli altri” e, come diceva Luciano Tavazza, fondatore del Movimento Italiano del Volontariato, prima di essere un buon volontario bisogna essere un buon cittadino. *vicesindaco di Campolongo Maggiorea

A Monselice è indispensabile una sala multifunzione con almeno 200-250 posti

dopo dieci anni di abbandono la faticosa trattativa privata

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a cronaca del cinema Astoria è lunga e travagliata. Da luogo di grande attrazione si è trasformato in un teatro abbandonato, fino all’occupazione temporanea e al successivo sgombero. Dal 2003 versa in uno stato di abbandono nonostante i tentativi di trovare una soluzione alternativa. La sola speranza di recuperare uno spazio pubblico dedicato a incontri, cultura e spettacolo, resta ora aggrappata al cinema Corallo. Ne è convinto anche il sindaco Francesco

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Lunghi, che negli ultimi anni ha provato a instaurare una trattativa con il privato per cercare un’ipotesi di salvataggio dello storico cinema. “A Monselice è indispensabile uno spazio di almeno 200-250 posti per sala multi funzione – ha affermato il sindaco Lunghi – Stiamo facendo una valutazione sul cinema Corallo che prevede alcune ipotesi: acquisto, ristrutturazione e comodato d’uso. Nel frattempo il primo piano della Loggetta che entrerà in funzione entro due mesi sarà

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destinato a riunioni culturali con 60 posti. Sono inoltre a disposizione la sala nobile dell’Ostello sempre con 60 posti totali e la sala Beato Liviero attrezzata per 50 persone. Terminato il recupero dell’ex edificio Enaip per le associazioni, sarà disponibile una sala attrezzata per riunioni per 80 persone. Infine, entro febbraio, sarà terminato il recupero di Villa Pisani che avrà una destinazione come spazio culturale per mostre e riunioni”. E.M. L’ex cinema Astoria in centro a Monselice


Monselice 9 Sanità Le richieste telefoniche sono la maggioranza, in leggera crescita

Prenotazioni on line All’Uls 17 sempre meno code agli sportelli, ora ci si affida anche a internet per visite ed esami di Emanuele Masiero

Nell’Uls 17 aumentano le richieste inoltrate via web

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’utilizzo di internet è ormai entrato nella quotidianità delle nostre vite. Non fa eccezione la gestione delle prenotazioni nelle strutture dell’Ulss 17 che ha recentemente presentato nuovi servizi come mezzi alternativi agli sportelli, basati su un centralino “intelligente” e in parte anche sul web. Per quanto riguarda la prenotazione di esami e visite specialistiche per telefono, lo scorso anno sono state 108.161, in leggera crescita rispetto al 2012 (106.032), e in aumento sono anche le richiamate da parte degli operatori verso i cittadini che trovando

Allarme

occupato avevano lasciato un messaggio in segreteria, per completare così la prenotazione senza ulteriori tentativi (63.205 nel 2013 contro le 61.780 del 2012). Il trend peraltro, è più evidente analizzando i dati rispetto al 2011, ovvero al primo anno in cui il sistema telefonico del CUP è stato pienamente operativo: +9,7% le prenotazioni telefoniche, +14,3% le richiamate, con una parallela diminuzione delle visite agli sportelli da parte dei cittadini (-3,1% le prenotazioni tra il 2013 e il 2011 e -8,4% le visite agli sportelli per cancellare o spostare

un appuntamento già preso). Ma dal 2012 è possibile effettuare la prenotazione direttamente online collegandosi al sito www. ulss17.it. Dopo i primi mesi di rodaggio, nel 2013 il servizio ha macinato sempre più consensi, pur rimanendo ancora su numeri assoluti limitati. Più in dettaglio, se a gennaio gli utenti che avevano utilizzato il servizio erano stati 112, il 2013 si è chiuso con le 478 richieste di prenotazione online registrate nel mese di dicembre. Ma internet non vuol dire solo prenotazione. Un altro servizio

cedimenti a porta carpanedo chiuso vicolo buggiani

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icolo Buggiani è una strada storica. Un’arco d’ingresso alla Monselice di un tempo. Ma il peso degli anni inizia a sentirsi e porta Carpanedo ha dato i primi segni di cedimento, facendo crollare dei calcinacci che fortunatamente non hanno colpito i pedoni di passaggio. Il piccolo crollo ha però

messo a disposizione dei cittadini per ridurre al minimo la necessità di recarsi fisicamente agli sportelli del Cup è la possibilità di scaricare i referti degli esami di laboratorio direttamente dal sito internet. Anche in questo caso l’andamento dei dati del 2013 evidenzia una crescita progressiva mese dopo mese: a gennaio erano stati 2.545 (19% del totale) i referti scaricati via web, mentre a dicembre sono stati 3.589, ovvero il 30% del totale. “Questi numeri - sottolinea Giovanni Pavesi, direttore generale dell’Ulss 17 - dimostrano che

messo in allarme l’ufficio tecnico del Comune che ha inviato subito l’ingegner Mario Raniolo per un sopralluogo. La via è stata subito chiusa anche al transito dei pedoni per ragioni di sicurezza. Porta Carpanedo ha una storia antica: fu aperta durante il dominio della Serenissima tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600. Venne chiusa poi nei primi decenni del 1700 e fu riaperta nel 1921 in occasione del passaggio del Milite ignoto per Monselice. Dal sopralluogo è stato riscontrando che dal sof-

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siamo sulla strada giusta e che i cittadini, quando si mette loro a disposizione degli strumenti alternativi semplici da utilizzare e che funzionano bene, sono aperti alle nuove tecnologie. Certo ci sono abitudini radicate e magari diffidenze che occorre tempo per cambiare, ma proprio per questo stiamo attivano una serie di iniziative di comunicazione grazie alle quali puntiamo a incrementare ulteriormente e in modo significativo l’utilizzo di questi servizi”. La prossima innovazione tecnologica in programma è la ricetta elettronica.

fitto in legno erano precipitati dei calcinacci. Inoltre, una tavola di legno che costituisce l’impalcato del solaio è pericolante, con la possibilità concreta di cadere a terra da un’altezza di circa cinque metri. È evidente il pericolo per i pedoni e i ciclisti, tanto più che vicolo Buggiani è molto frequentato, non solo come via di accesso al centro cittadino ma soprattutto per la presenza dell’istituto scolastico. L’ufficio tecnico ha quindi emesso un’ordinanza che sancisce il divieto assoluto di transito.. E.M.


10 Este Il caso Tra i firmatari il consigliere Idv di Este Giovanni Guariento

Velox, scatta l’esposto Finisce in procura lo strumento mobile in uso al distretto di polizia Euganeo Estense di Nicola Cesaro

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l velox mobile del distretto di polizia Euganeo Estense finisce in Procura. Lo Scout Speed, lo strumento in dotazione al distaccamento solesinese della polizia locale, è stato oggetto di un esposto indirizzato alla Procura della Repubblica e volto a fare chiarezza sull’utilizzo dello strumento. A firmare l’esposto sono stati il consigliere comunale Idv di Este Giovanni Guariento, il sindaco di Vescovana Elena Muraro, il consigliere regionale Santino Bozza, il consigliere di Solesino Elvy Bentani, i colleghi di Sant’Elena Antonio Paribello e Cristiano Vanzetto, oltre che Orfeo Dargenio, l’agente della polizia locale di Monselice che per primo si è scagliato pubblicamente contro l’utilizzo improprio dello Scout Speed. L’esposto, che è stato inviato anche all’attenzione del Prefetto di Padova, del Ministero dell’Interno e del Ministero dei Trasporti, elenca una serie di circostanze e apparenti violazioni delle normative che regolano l’utilizzo degli strumenti di controllo della velocità. La denuncia alle autorità è secondo i

NOVITA’ Con i lavoratori impegnati

park pubblici adesso più sicuri

La Regione ha autorizzato il rinnovo del dirigente

michele gallo confermato alla direzione del parco colli euganei che guida dal 2012

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ichele Gallo confermato alla guida del Parco Colli Euganei. La Regione ha autorizzato il rinnovo del direttore ad interim del parco regionale. La decisione di confermare il dirigente alla guida dell’ente (è direttore da settembre 2012 dopo il mandato scaduto di Nicola Modica) senza ricorrere a nuovi (e dispendiosi) bandi “risponde alle disposizioni relative alla razionalizzazione, riordino e contenimento della spesa per il personale degli enti strumentali della Regione, adottate a partire dal 2011”, sottolinea l’assessore veneto ai Parchi, Franco Manzato. Presidente del Parco resta invece Gianni Biasetto. N.C. Devoluti 580 euro raccolti in piazza durante le festività

promotori dell’esposto “un’iniziativa dovuta, volta al rispetto delle leggi non solo da parte dei cittadini, ma anche da parte di chi queste leggi le dovrebbe applicare. L’esposto depositato è un modo per tutelare i nostri cittadini, che si sentono ingiustamente colpiti dall’uso eccessivo e vessatorio di questo strumento. Lo dimostra il fatto che sono già stata raccolte 3.000 firme alla petizione che chiede l’abolizione dello Scout Speed”. Nei tre mesi di attività nel Solesinese, da settembre a dicembre (non sono disponibili i dati di gennaio), lo Scout Speed ha

prodotto oltre 1.200 verbali. Continuano i promotori dell’esposto: “Non manca un appunto nei confronti delle amministrazioni locali che spesso prevedono importi ingenti a bilancio per una voce, come quella delle sanzioni amministrative per violazioni al Codice della strada, che può considerarsi futura ed incerta, dimostrando la volontà, sin dall’origine, di esercitare non un reale controllo volto alla prevenzione, bensì un atteggiamento repressivo ai soli fini di aumentare le entrate per pareggiare i possibili deficit di bilancio”.

La rassegna. Dopo il pienone con Balasso e Cristicchi

Grande teatro al Farinelli primavera di eventi

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archeggi pubblici più sicuri grazie al progetto approvato dalla giunta comunale. E’ stato infatti approntato di un piano di impiego di lavoratori socialmente utili che di fatto raddoppia le ore di lavoro messe in campo nel 2013 nelle aree di sosta atestine. Nei parcheggi pubblici cittadini sono ora destinati quattro lavoratori per un orario di utilizzo pari a 20 ore settimanali. La durata del progetto, predisposto dal comando di polizia locale, è di 12 mesi. Nel progetto viene indicata chiaramente la mansione di questi operatori, che avranno soprattutto il compito di disincentivare la presenza di posteggiatori abusivi, piaga cronica della città. “Incrementare il servizio consistente nel garantire la presenza all’interno dei parcheggi pubblici di una figura che faciliti la sosta e all’occorrenza dia indicazioni all’utenza, anche nelle ore pomeridiane e soprattutto nei parcheggi prossimi all’ospedale. La presenza di tali figure contribuirà a disincentivare la presenza di soggetti che disturbano il normale utilizzo dei parcheggi pubblici”. Non mancano infatti le lamentele e anche le preoccupazioni per gli approcci spesso ruvidi con parcheggiatori abusivi e altri soggetti. N.C.

IN BREVE

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alasso e Cristicchi hanno già fatto man bassa di pubblico ed entusiasmi. Ma c’è ancora molto da vivere di “EsteTeatro 2014”, la rassegna teatrale che fino a marzo sarà ospitata dal cinema Farinelli di Este. Dopo l’esordio con “Signore e signori”, remake del film di Pietro Germi affidato al genio comico di Natalino Balasso e con la data prestigiosa di “Magazzino 18”, spettacolo dedicato agli sfollati giuliano-dalmati e intepretato da Simone Cristicchi, la rassegna continua con tre eventi. Mercoledì 19 febbraio arrivano i “Piccoli crimini coniugali” di Eric Emmaneul Smith, con Elena Giusti e Paolo Valerio, mentre il 5 marzo sarà la volta di “Coraggio: il meglio è passato”, interpretato da Massimo Bagliani e Isabella Robotti su testo e regia di Enrico Vaime. Si chiuderà il 20 marzo con il duo composto da Gianfranco D’Angelo e Paola Quattrini, che interpreteranno “California Suite” di Neil Simon. Al target elevato degli

alpini di este mobilitati per la solidarietà alla citta’ della speranza e ai frati

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lpini e solidarietà vanno a braccetto. La sezione atestina dell’Associazione Nazionale Alpini ha infatti devoluto 280 euro alla Fondazione Città della Speranza e all’associazione Welcome di Padova: la somma è stata raccolta con l’offerta del vin brulè in piazza Maggiore (dove il Comune aveva messo a disposizione una casetta in legno) durante le festività natalizie. Altri 300 euro sono stati destinati per un’adozione a distanza di un bimbo in Brasile, che gli alpini estensi stanno sostenendo in collaborazione con i cappuccini di Sant’Antonio a Padova. N.C.

vivere sani e attiv,itutti i consigli

Gianfranco D’Angelo e Paola Quattrini a Este il 20 marzo spettacoli, quest’anno, il Comune è riuscito a mantenere anche una vantaggiosa politica di prezzi, come spiega l’assessore alla Cultura Eleonora Florio e come dimostrano le platee fin qui andate sempre esaurite: “Siamo riusciti a tenere invariato il prezzo dei biglietti. Per quanto riguarda i singoli spettacoli, per la prima volta abbiamo introdotto una riduzione del 50% per tutti i giovani fino a 26 anni, che potranno pagare 9 euro anziché 18 nel primo settore, e solo 6 nel secondo”. Come appena ribadito, gli ingressi costano per ogni spettacolo 18 e 12 euro a seconda del settore. L’abbonamento alle cinque serate è invece rispettivamente di 72 e 50 euro. Per ogni spettacolo, la prevendita inizierà il giorno dopo l’evento precedente. I biglietti sono disponibili al Discomagazine di piazza Maggiore (0429-3333). Per informazioni sulla rassegna è possibile contattare lo 0429-617573. N.C.

La pagina web del sito dell’Uls dedicata alla guida virtuale

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ove, come e con chi fare attività fisica. Una guida virtuale per promuovere stili di vita attivi. L’idea è del Servizio educazione e promozione della salute (Seps) dell’Usl 17, che ha messo a punto il sito H www.muoversiti.it. Il portale ontiene un database completo e aggiornato all’interno del quale chiunque può trovare l’attività più adatta ai propri desideri o possibilità. “Con questo sito abbiamo realizzato qualcosa di nuovo e che mancava nel nostro territorio - spiega Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria - mettendo a disposizione una risorsa informativa completa e aggiornata per chiunque sia interessato a una qualsiasi attività sportiva o comunque a praticare una vita più attiva». Accanto ad una serie di spiegazioni sull’importanza di svolgere una regolare attività fisica e ad alcuni consigli utili per iniziare, infatti, il vero cuore del sito è un

sistema di ricerca grazie al quale è possibile consultare tutte le opportunità di movimento presenti nel territorio. La ricerca può essere fatta per tipologia di attività (dalla bicicletta alla corsa, dallo sci allo yoga, ma anche il piedibus per i bimbi e i gruppi di cammino per gli anziani), livello di impegno (semplice attività motoria oppure sportiva) e per Comune. A quel punto il sito proporrà tutte le attività coerenti con le esigenze indicate, con tanto di recapiti per le informazioni e visualizzazione su una cartina del luogo esatto di svolgimento. Chiude Ferro: «Conoscere le tante “opportunità di movimento” presenti sul territorio rappresenta infatti sicuramente un passaggio importante per la promozione di uno stile di vita più sano, considerando che questo rimane il modo migliore per prevenire patologie quali l’obesità, il diabete e più in generale le malattie cardiovascolari”. N.C.


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12 Este Ambiente Nel 2013 sono stati 700 a finire nel mirino dei selecontrollori

Cinghiali in lieve calo ma l’emergenza resta di Nicola Cesaro

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ettecento capi abbattuti nel 2013, ma la buona notizia è un’altra: i cinghiali dei Colli Euganei sembrano essere in diminuzione. A sostenerlo è Gianni Biasetto, presidente del Parco Colli, che traccia un bilancio sulla presenza dei cinghiali all’interno del territorio protetto che arriva fino ad Este: “I capi che vivono negli Euganei oggi sono sicuramente meno di quelli che scorrazzavano ad inizio dell’anno scorso. Non è una sensazione, ma è il frutto di una serie di iniziative mirate che ci hanno permesso di contenere l’espansione degli ungulati. Quest’anno, in particolare, abbiamo incrementato gli abbattimenti da altana: abbiamo così potuto “selezionare” i capi da abbattere, privilengiando gli adulti e quindi riducendo la capacità di riproduzione della specie”. L’ente Parco ha abbattuto nel corso del 2013 circa 700 capi (il 46% sono femmine), cifra in realtà minore rispetto alle altre annate: nel 2011 vennero eliminati infatti 856 cinghiali, nel 2012 altri 815. Il numero tuttavia conta meno di quel che si creda ed è inficiato dai mesi di assenza dei lavoratori stagionali addetti al piano di contenimento degli ungulati, per i quali la Regione non ha rinnovato lo stanziamento economico necessario a farli lavorare. Il record mensile di abbattimenti si è registrato a luglio: nel cuore dell’estate sono stati 141 i cinghiali finiti nel mirino dei selecontrollori. Numero, questo, che supera giugno (114), maggio (75), novembre (60) e agosto (59). I numeri di abbatti-

Coldiretti: “Gli agricoltori non presentano denuncia, sanno che è tempo perso menti dell’ente sono peraltro da qualche tempo caricati e aggiornati anche nel sito del Parco ( www.parcocollieuganei.com), alla voce “Controllo popolazione cinghiali” ospitata dalla sezione “Unità complessa agricolo forestale”. Quali sono le prospettive per questo 2014: “Per il 2014 siamo fiduciosi anche se sulla nostra attività pende la spada di Damocle dei lavoratori stagionali: con dicembre il loro rapporto di lavoro è scaduto. Spero che la Regione non faccia l’errore di rinnovare tardivamente il loro contratto: perdere mesi di attività vuol dire lasciare campo libero all’espansione di questi animali”, chiude il presidente Biasetto. E se i numeri degli abbattimenti non bastano a dare una fotografia della piaga, ci pensa Coldiretti Padova ad integrare la dose: “Ormai gli agricoltori non presentano nemmeno la denuncia dei danni causati

Il presidente del Parco mette l’accento sui risultati, ma gli agricoltori chiedono di più

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da questa specie perché sanno che è solo tempo perso e che non porterà a nulla di concreto - ricorda il presidente Federico Miotto - Le stime, seppur parziali e per difetto, comunque parlano chiaro: sono almeno un migliaio le aziende agricole danneggiate dai cinghiali e i danni superano gli 800 mila euro. Non c’è prodotto che si salvi, dai vigneti Doc al mais nella fascia pedecollinare, dagli uliveti ai frutteti, fino alle strutture aziendali distrutte dal passaggio degli ungulati. Senza contare, poi, i gravissimi danni a terrazzamenti ed arginature che mettono a rischio le aree poste in pendenza”. Insomma il problema resta ancora aperto e la sua soluzione si profila tutt’altro che semplice.

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iventerà un’oasi naturalistca il lago Casette di Baone, l’ex cava di trachite dei Colli Euganei conosciuta anche come lago Manfrinato. Nella vasta area, ora inaccessibile per motivi di sicurezza, saranno realizzati un parco attrezzato, un percorso didattico, un sistema di camminamento sopra il laghetto e probabilmente anche uno spazio per la pesca sportiva. L’intervento richiederà un investimento di 500 mila euro, per tre quarti già coperto dalla Regione Veneto. Esiste già un progetto di massima, che attende solo l’ok del privato: sarà relizzata un’area attrezzata, dedicata all’accoglienza, alla ricezione e alla sosta dei visitatori, con un occhio di riguardo alle persone diversamente abili. L’ex cava ospiterà casette di accoglienza, tavoli da pic-nic, caminetti, bacheche informative e porta biciclette. Attorno allo specchio d’acqua sarà disegnato anche un percorso didattico per l’osservazione della flora, e soprattutto una serie di pontili galleggianti per studiare la fauna ittica che vive in queste acque, ma anche per osservare l’avifauna e per praticare la pesca sportiva. I lavori per la realizzazione del parco dureranno un anno e mezzo. N.C.


Montagnana 13 La protesta Iniziativa dei circoli democratici del Montagnanese

Cartoline anti pedaggio Monta la protesta contro la mancata esenzione riservata ai residenti solo per i primi due anni di Nicola Cesaro

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iecimila cartoline e 250 manifesti, tutti contro il pedaggio sulla nuova Sr 10. L’iniziativa porta la firma del Pd della Bassa Padovana. I circoli democratici di Montagnanese, Estense e Monselicense hanno distribuito nei giorni scorsi 10.000 cartoline e oltre 250 manifesti per protestare contro il pagamento del pedaggio lungo la nuova regionale 10. Nel concedere l’appalto per la realizzazione del tratto che va da Carceri a Legnago, infatti, la Regione ha “accettato” che l’esenzione dal pedaggio per i residenti sia limitata a due soli anni. I democratici locali hanno voluto dunque avviare una campagna di protesta forte, come spiega l’onorevole Giulia Narduolo: “Con quest’iniziativa vogliamo innanzitutto far emergere le responsabilità di questa situazione. Puntiamo il dito contro la giunta di Zaia ma anche contro i consiglieri regionali locali Arianna Lazzarini, Santino Bozza e Piergiorgio Cortelazzo, che certamente non si sono stracciati le vesti per impedire che tanta generosità venisse distribuita sul

Le cartoline elaborate dal Partito Democratico della Bassa territorio”. Le cartoline, che ironizzano sulla scelta regionale di far pagare il pedaggio ai residenti (al posto di una località d’uscita è stampato il simbolo del bancomat), verranno raccolte firmate e consegnate a Palazzo Balbi a Venezia. Continua Nicola Ferro, segretario del Pd del Montagnanese: “A questa protesta plateale seguirà una seconda fase, quella delle proposte. Ad oggi, l’ipotesi più plausibile per il Pd è quella del

risate d’autore al teatro bellini

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isate a non finire al cinema-teatro Bellini di Montagnana, che per il 2014 ha messo in atto una rassegna teatrale di assoluto rilievo. A farla da padrone, quest’anno, è la comicità. Dopo gli spettacoli che hanno visto salire sul palco il duo composto da Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino, l’irriverente e pulita simpatia di Ale e Franz e il gruppo comico Oblivion, il 21 febbraio sarà la volta della comicità assicurata di Ale e Franz, al Bellini con lo spettacolo “Lavori in corso”. Si continua l’8 marzo con un’altra coppia storica della risata all’italiana, ovvero Cochi e Renato, che presenteranno “Quelli del cabaret”. Il 21 marzo ecco il turno della comicità veneta di Natalino Balasso, in tour con il fortunato “Stand up Balasso”. Si chiuderà infine il 4 aprile con l’ennesima coppia del sorriso, Carlo & Giorgio e il loro “Visti da vicino”. Le prevendite e gli abbonamenti sono andate a gonfie vele, merito anche dei prezzi popolari: si va dai 33 euro per il primo spettacolo e per Ale e Franz ai 26 delle altre serate (i prezzi sono riferiti alla platea, mentre la galleria costa 5 euro in meno), passando per i 15 euro dell’ultimo

Cochi e Renato spettacolo. Per informazioni è possibile visitare il sito www.bellinicinemateatro.it o contattare lo 0429-800700, o infine rivolgersi alla biglietteria del teatro di via Beghetta. Il teatro Bellini ospita inoltre in queste settimane anche il la rassegna cinematografica “Terre senza frontiere”. Questi gli spettacoli in programma prossimamente: 13 febbraio “La mafia uccide solo d’estate” di Pif; 20 febbraio “In solitario” di Christophe Offenstein”; 26 febbraio “La prima neve” di Andrea Segre (sarà presente il regista); 6 marzo “Il figlio dell’altra” di Lorraine Levy (questi ultimi tre film sono inseriti nel laboratorio cristiano “Terre senza frontiere”); 12 e 13 marzo “Philomena” di Stephen Frears; 20 marzo “Capitan Philips” di Paul Greengrass; 27 marzo “Molière in bicicletta” di Philippe Le Guay; 3 aprile “Il fondamentalista riluttante” di Mira Nair; 10 aprile “Still life” di Uberto Pasolini; 24 aprile “No – I giorni dell’arcobaleno” di Paolo Larrain (anniversario della Liberazione); 30 aprile “Tutti pazzi per Rose” di Regis Roinsard. Gli spettacoli cominciano alle 21. L’ingresso costa 6 euro. N.C.

sovraccarico del pedaggio per A13 e Valdastico Sud. Di fatto la nuova regionale 10 è una bretella di collegamento tra queste due autostrade. Aumentare il pedaggio in precise tratte di questi due segmenti autostradali, come avviene in altre parti d’Italia, permetterebbe di annullare l’esigenza di far pagare il ticket ai residenti della Bassa, coloro che utilizzeranno la nuova regionale per raggiungere l’ospedale unico di Schiavonia”.

CURIOSITA’ Lo ha costruito una ditta esperta in parchi di divertimento

mega scivolo da montagnana al superbowl

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’era anche un po’ di Montagnana al Superbowl di New York, l’evento sportivo più atteso e famoso negli Stati Uniti, l’incontro finale che assegna il titolo di campione della National Football League (Nfl), la lega professionistica statunitense di football. La ditta Visa International di Montagnana, leader mondiale Il mega scivolo è stato per la costruzione di parchi di installatoa New York in occasione divertimento, ha infatti fornito del Superbowl uno spettacolare scivolo ad 8 corsie, lungo oltre 60 metri e alto 18, con una speciale decorazione per il Superbowl. L’opera faraonica è stata realizzata in collaborazione con la ditta Esselle studio, sempre di Montagnana. Lo scivolo è stato montato in due giorni tra i grattacieli di Manhattan con una temperatura di quasi 20 gradi sottozero, ed ha avuto un grandissimo successo di pubblico, televisivo e mediatico. La Broadway Avenue, dove è stato collocato lo scivolo della cittadina murata, è stata ribattezzata il boulevard del Super Bowl. Per qualche giorno, fino al Superbowl del 2 febbraio, una delle arterie più importanti di Manhattan ha ospitato concerti e attrazioni dedicate all’’evento sportivo dell’anno. Gli organizzatori hanno “sequestrato” 13 isolati, Times Square compresa, per allestire palcoscenici e soprattutto questa discesa lunga oltre 50 metri. Tanta è stata la ressa per affrontare lo scivolo montagnanese che gli organizzatori hanno dovuto chiudere l’accesso alla via. L’intero ricavato dell’attrazione è stato peraltro destinato in beneficenza. Al termine della maratona sportiva newyorkese lo scivolo, finito su tutte le testate e le tv nazionali americane (e non solo, visto il palcoscenico mondiale dell’evento) è stato smontato a tempo di record ed è ripartito per Daytona Beach, affidato al noto circuito di corse automobilistiche Nascar. N.C.


14 Montagnana Il servizio Il canone annuale è di 360 euro, precedenza a chi abita dentro le mura cittadine

Nuovo parcheggio per il centro Sarà costruito in via Mure sud, l’assegnazione durerà tre anni per risolvere la carenza di spazi di Nicola Cesaro

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perazione parcheggio per i residenti del centro. A firmarla è l’amministrazione comunale, che nelle ultime settimane ha portato a termine la realizzazione di un nuovo parcheggio pubblico a pagamento all’interno della città murata. A spiegare l’iniziativa e il suo iter è il vicesindaco Claudio Arzenton: “E’ uno dei tanti provvedimenti che stiamo portando avanti per dare una risposta alla cronica carenza di posti auto per i cittadini residenti all’interno delle mura. D’altronde va ricordato che oltre il 12% degli abitanti di Montagnana abita all’interno del perimetro delle mura (oltre 1.200 persone, ndr) e questo inevitabilmente crea più di qualche problema visto che le strade cittadine sono state dimensionate in tempi in cui non esistevano le automobili. Per questo ancora qualche anno fa fu individuata attraverso un progetto di riqualificazione urbana in via Mure Sud, un sito dove creare un parcheggio, attraverso un accordo tra pubblico e privato”. Da quell’ac-

cordo sono stati realizzati diversi garage privati e 29 posti auto scoperti pubblici, che ora saranno a disposizione dei cittadini, in particolare di quelli che vivono tra le mura medievali. Continua il vicesindaco: “Come amministrazione comunale abbiamo deciso di assegnare questi spazi pubblici tramite bando che nel breve sarà reso pubblico. Il parcheggio prevede la chiusura con un cancello carrabile con apertura elettronica da via Mure Sud, e un accesso pedonale su via Nazario Sauro. Il regolamento per l’assegnazione dei posti auto è stato approvato dal consiglio comunale all’unanimità, nella consapevolezza di dover dare risposta ad un’esigenza contingente”. L’assegnazione avrà durata triennale, salvo disponibilità di posti o rinuncia. Attraverso un punteggio si privilegerà chi è sprovvisto di un posto auto, oppure chi ha solo un posto auto ma possiede più auto, con un occhio di riguardo ai portatori di handicap per i quali è stato individuato

Il vice sindaco di Montagnana Claudio Arzenton un posto auto di più ampie dimensioni e più facilmente accessibile perché vicino al cancello. Saranno privilegiati i residenti del centro storico. Aggiunge ancora Arzenton, sottolineando poi il costo irrisorio del posteggio: “Nel caso di ulteriore disponibilità, si provvederà ad assegnare i posti auto ai commercianti, esercenti, attività artigianali, che hanno attività all’interno del centro, quindi ai re-

sidenti extra moenia. Il canone per il primo anno sarà praticamente simbolico, ovvero meno di un euro al giorno e più precisamente 360 euro per il primo anno. E’ chiaro comunque che l’amministrazione in caso di necessità e di motivi di interesse pubblico si riserva di revocare la concessione rimborsando l’occupante”. E, ovviamente, la giunta si riserverà anche di alzare il prezzo del canone annuale.

POLEMICA L’ex assessore Correzzola

“Così non si risolve posti liberi in meno”

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’è chi contesta gli nuovi spazi voluti dal Comune in centro, ritenendoli lontani dalla politica di valorizzazione del centro storico. E’ il caso dell’ex assessore leghista Nicola Correzzola: “I commercianti di Montagnana da sempre lamentano che all’interno delle mura scarseggiano i parcheggi da adibire ad uso pubblico. Ebbene, da alcuni anni esisteva un parcheggio in via Mure Sud con circa 30 posti auto ad “uso pubblico”, però con questo provvedimento questa amministrazione ha pensato bene di adibire questo parcheggio ad esclusivo uso privato, previa vendita dei posti auto, a chi fosse interessato, alla cifra di 360 euro all’anno, e riservando l’accesso al parcheggio solo ai possessori del pass”. Un controsenso, secondo Correzzola: per l’ex amministratore era necessario ascoltare le esigenze di commercianti ed esercenti ampliando invece lo spazio per turisti e clienti: “Il centro storico di Montagnana si trova ora privato di 30 posti auto ad uso pubblico e nessuno dei commercianti ha opposto resistenza nei confronti di questa sciagurata decisione”. N.C.


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16 2

VIAGGIO IN

PROVINCIA

Rapporto della Fondazione Zancan Monitoraggio dettagliato su l’uso del web

PADOVA

Nuovo polo ospedaliero ad ovest di Padova

Al via anche la riqualificazione della struttura a Brusegana un centro sanitario a livello europeo

di Martina Celegato

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vest, questa è la zona di Padova che diventerà punto nevralgico per la sanità cittadina e provinciale, dove si andranno a sviluppare nuove strutture e nuove tipologie di trattamento che faranno diventare la città un vero e proprio polo per la sanità nazionale ed europea. E’ questo il succo della presentazione del nuovo ruolo che andrà a rivestire la struttura di Brusegana, meglio nota come ex Ospedale Ai Colli, anticipata dal governatore della Regione Veneto Zaia lo scorso gennaio. Una vera e propria cittadella europea quindi che crescerà e aumenterà il suo valore grazie anche alla nuova struttura che sorgerà poco lontano ossia il nuovo ospedale di Padova, a pochi passi dallo stadio Euganeo, punto nevralgico del traffico cittadino e sicuramente facilmente raggiungibile da tutta la provincia. I due poli saranno collegati da Corso Australia, arteria cittadina imponente e fondamentale anche oggi. 2020 è l’anno fissato per il completamento delle opere che si preannunciano costose e impattanti sotto tutti i punti di vista considerata la portata della materia. Ma quale sarà il ruolo vero e proprio della struttura di Brusegana? Essenzialmente tutti i padovani che avranno bisogno di assistenza medica o cure specifiche dovranno passare da lì per sottoporsi a visite, screening di vario genere, diagnosi, sia in età adulta che neonatale, e assistenza personalizzata nonché riabilitazione. All’interno della “casa

ai Colli”, nome con il quale è stato battezzato il progetto appoggerà ad una vera e propria raccolta fondi da privati, dal Governatore veneto Luca Zaia, troverà spazio anche la imprese, associazioni e qualsiasi altro individuo vorrà contriCentrale Operativa Territoriale che andrà ad operare con ma- buire alla causa. Primo contributore è stata la Fondazione lati fragili, multiproblematici e con necessità evidentemente Cariparo che ha messo a disposizione 1,7 milioni di euro a cui seguirà la vendita dell’ex sede del distretto sanitario diverse dagli altri pazienti. Come si realizzerà il progetto, quali saranno le sue fasi? all’Arcella, meglio nota come casa rossa, dalla quale il governatore conta di ricavare un’ingente Senza dubbio l’opera è molto ambiziosomma da investire nella struttura. sa quindi non potrà entrare a regime in Corso Australia Subito disponibile a finanziare tempi brevi. Il progetto presentato da collegherà il il progetto si è detto il Presidente di Zaia infatti prevede un primo interven- nuovo ospedale Confidustria Padova Massimo Pavin al to che andrà a riqualificare il Padiglione alla cittadella quale ha replicato il Governatore Zaia 3 dal quale potranno partire le prime di via dei Colli “Il presidente Pavin dimostra non solo attività con successivi interventi legati fra loro atti a rendere agibile e qualificata la struttura. Un sensibilità ma anche di possedere la lungimiranza propria progetto unico nel suo genere che, come ha confermato degli imprenditori attenti e avveduti che hanno a cuore le Zaia mira a confermare la “Volontà di dire ai veneti che si sorti del territorio e del contesto sociale nel quale vivono e vuole crescere nella sanità ed essere punto di riferimento a lavorano. È il miglior viatico per la realizzazione di quest’olivello mondiale.” Una volontà che si ripercuote nella quoti- pera. Sono sicuro che troveremo le forme più adeguate per dianità, ha continuato Zaia, e che sarà un modello a livello coinvolgere i privati e per renderli a loro volta protagonisti, nazionale. attraverso la formula del fundraising, della trasformazione Innovativo sembra inoltre il metodo di finanziamento del complesso dell’ex ospedale psichiatrico padovano in una prescelto per un’opera del genere ossia il fundraising (in ‘Casa della Salute’: un’operazione che si prospetta tra le più parole povere la ricerca di sponsor disposti a mettere a di- interessanti e innovative tra quelle avviate nel campo della sposizione delle somme di denaro). Il nuovo polo ospeda- riqualificazione delle strutture sanitarie e che, ribadisco, mi liero non riceverà infatti nessun contributo pubblico ma si auguro possa divenire un esempio da replicare”.

CuRARE OLTRE CONFINE PROFESSIONALITÀ SANITARIA DA PADOvA AL bANgLADESH

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n atto di solidarietà ricco di professionalità e competenza. Così si potrebbe riassumere il progetto dell’associazione Filo di Juta, già riconosciuta dalla Provincia di Parma, che nasce da operatori ospedalieri della struttura di Padova. Il progetto nasce con la volontà di curare in Bangladesh persone, sia adulti che bambini, che versano in condizioni sanitarie precarie dovute non solo a mancanza di strutture idonee e alla povertà dilagante (ricordiamo che le prestazioni sanitarie in Bangladesh sono tutte a carico del malato) per la cura ma anche alla suddivisione in caste della società che non permette a tutta la cittadinanza di accedere ai servizi sanitari disponibili. Un progetto rivolto ai cosiddetti “intoccabili” nel distretto di Dacope, nella regione di Khulna, nel sud-ovest del Bangladesh, un ambiente inospitale privo dei minimi servizi

igienici e sanitari dove il tasso di mortalità si aggira intorno al 38%. Un’attività resa possibile non solo grazie alla generosità dei volontari ma anche grazie alle missioni cattoliche presenti sul territorio. Un piccolo progetto con un fine molto ambizioso e di intenso valore nato per volontà di Alessandro Mossini, referente sul territorio dell’associazione a cui si aggiungeranno Adriano Visione, infermiere conselvano operativo a Padova, Marta Zanovello di Albignasego, infermiera al Pronto Soccorso di Padova e altro personale medico, che si recheranno in Bangladesh, fra settembre e novembre prossimi. Tutti possono partecipare contribuendo attraverso la quota associativa (10 euro) dell’associazione Filo di Juta che per il 2014 potrà essere devoluta all’iniziativa patavina specificando la causale “progetto sanitario” (Www.filodijuta.it). M.C.

I dettagli del progetto

servono 18,5 milioni caccia ai fondi

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l progetto di ristrutturazione della Casa ai Colli senza dubbio rappresenta un’opera davvero ambiziosa soprattutto per quanto riguarda il finanziamento dell’intero intervento che, con la diminuzione dei trasferimenti da parte dello Stato, rischia di essere davvero difficoltoso nonostante la già operativa disponibilità di privati e aziende. La spesa complessiva secondo le previsioni si aggira sui 18,5 milioni di euro che dovrebbero portare alla ristrutturazione totale di tutto il complesso, ossia alla cittadella della salute di calibro europeo, 7 padiglioni in totale. Si partirebbe però con la ristrutturazione del padiglione tre i cui costi sono già coperti nella totalità dal contributo della Fondazione Cariparo, 1,7 milioni, e l’alienazione della Casa Rossa, 2,5 milioni. Il rimanente delle ristrutturazioni dovrebbe essere raccolto attraverso le attività di fundraising. M.C.


Spazi Spazi Aperti aperti 17 3 Politiche ambientali. Azione congiunta dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle attraverso una serie di interrogazioni

Gestione rifiuti: “Così non ci siamo” Indagine a tutto campo sulle modalità, i costi e i risultati del servizio in tutta la provincia, “i cittadini intanto pagano” di Emanuele Masiero

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a gestione rifiuti in provincia di Padova? Per i “gril- tra i Comuni ricicloni d’Italia sono rimasto sorpreso posilini” è da bocciare. Non solo per il “conto” salato tivamente - ha spiegato Filippo Gallocchio, consigliere presentato agli utenti in bolletta. A decretare l’in- comunale – Peccato che poi a fronte di una differensufficienza sarebbe soprattutto la percentuale di rifiuto ziata altissima, abbiamo una percentuale di riciclo molto riciclato che si attesterebbe ad un 20% di media su tutta bassa che in provincia si attesta intorno al 15-20%. la provincia. L’hanno ribadito più volte i consiglieri del Questo significa che il lavoro quotidiano dei cittadini non Movimento 5 Stelle accorsi a Padova, un po’ da tutta la viene valorizzato”. ALBIGNASEGO. “Nel nostro Comune abbiamo un provincia, per presentare il risultato di una loro indagine svolta in diversi Comuni. L’inchiesta, ancora in divenire, buon livello di differenziata, ma ci sono diverse problematiche con chi ha vinto l’appalto ha coinvolto per ora la gestione per la gestione dei rifiuti - ha afrifiuti in provincia di Padova, ana- “I rifiuti raccolti fermato Mariacristina Cavallarin, lizzando il lavoro di Etra, Hera-Aps, e differenziati non producono consigliere comunale – Anche Padova Tre e Cvs. l’amministrazione comunale non MESTRINO. “Appena insediati il valore atteso, è completamente soddisfatta della abbiamo provato a dare il nostro come mai?” gestione. Siamo quindi disponibili contributo per la stesura del regolamento di igiene ambientale - ha commentato Flavio a trovare insieme soluzioni alternative e a dare il nostro Pinton, consigliere comunale del M5S – Ma nonostan- contributo per migliorare la situazione”. CITTADELLA. “Per il momento abbiamo avuto solo te il nostro impegno, è stato approvato senza nessuna modifica. Siamo convinti che il business dei rifiuti deve risposte parziali - ha commentato Loris De Poli, consigliere comunale – sappiamo quanto differenziamo, andare a vantaggio di tutti i cittadini”. MASERA’ DI PADOVA. “Quando ho visto Maserà ma non quanto ricicliamo. Ci manca anche il valore

MILLE EuRO PER CAMbIARE LA CALDAIA

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ono stati stanziati dalla Provincia di Padova 150 mila euro per incentivare la sostituzione delle caldaie con nuovi generatori di calore a condensazione. Per ogni domanda sono previsti 1.000 euro complessivi. È possibile inoltrare la richiesta fino al 15 marzo. Il contributo è riservato ai cittadini proprietari di abitazioni sul territorio provinciale padovano che abbiano un impianto termico di riscaldamento. In caso di condomini, la domanda potrà essere inoltrata dagli amministratori condominiali o da un delegato qualora non sia stato nominato un amministratore condominiale. “Questi contributi – hanno spiegato la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani e l’assessore provinciale all’Ambiente Mauro Fecchio – rientrano nell’ambito delle azioni contro l’inquinamento atmosferico che abbiamo avviato già da tempo. Una delle cause che incide di più sulla presenza di polveri sottili nell’aria, infatti, è proprio il fumo delle caldaie di vecchia generazione. Per questo abbiamo predisposto degli incentivi che aiutino i cittadini a sostituirle con nuovi generatori di calore caratterizzati da un minore consumo di energia e da una ridotta emissione di gas inquinanti”. Il contributo previsto verrà erogato per la sostituzione dei generatori di calore con generatori a condensazione alimentati a gas naturale o Gpl con una potenza termica (Pn) inferiore a 100 kw. Sono ammessi i costi documentati, Iva esclusa, relativi alla sostituzione del generatore termico, per l’acquisto del generatore, oltre alla posa e

Un momento dell’incontro sulla gestione dei rifiuti nel padovano organizzato dai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle dei contributi di filiera. Quello che è certo sono i costi in bolletta. Un vero peccato perchè i rifiuti dovrebbero diventare una risorsa in grado di fare reddito e non solo costi in bolletta”. VIGONZA. “Secondo i nostri conti (sulla base del Dpr 158) c’è un surplus di 40 mila euro su cui abbiamo avuto risposte fumose - ha dichiarato Giovanni Pasqualotto, consigliere comunale – Di certo ci sembra chiaro che i rifiuti raccolti e differenziati non producono il valore di ritorno atteso: negli altri stati d’Europa hanno un valore più alto. Perchè in Italia dev’essere diverso ovviamente a svantaggio delle nostre tasche?”. SAONARA. “Da noi la gestione fa capo a Hera-Aps, ma la situazione è la medesima - ha commentato Omero Baldon, consigliere comunale – Le amministrazioni

dovrebbero rinnovare i contratti di gestione con più attenzione, invece non vedono di la del proprio naso”. VEGGIANO. “Quando l’Etra ha finanziato una pista ciclabile nel nostro Comune ci è sorta spontanea una domanda - ha spiegato Giovanna Libero, consigliere comunale – Com’è possibile avere così tanta disponibilità?”. INTERROGAZIONI. Per i consiglieri grillini restano ancora tante domande e poche risposte: per questo hanno annunciato che continueranno a presentare interrogazioni nei rispettivi Comuni per ottenere tutti i dati necessari. Ma non finisce qui. Per le prossime settimane hanno già annunciato di avere altri dati scottanti. E questa volta in tema di acqua ed energia.

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Caldaia a condensazione installazione in opera dello stesso. In ogni caso l’importo del contributo non potrà superare il costo complessivo di sostituzione del generatore. Per accedere al contributo, la sostituzione del vecchio impianto da rottamare con il nuovo impianto dovrà essere successiva alla data di presentazione della domanda. Il contributo provinciale non è cumulabile con altri contributi pubblici. I contributi saranno esaminati secondo l’ordine di protocollazione e assegnati fino ad esaurimento dei fondi a disposizione. Tutte le informazioni potranno essere richieste all’Ufficio Ecologia di piazza Bardella 2, Padova (telefono 0498201836 oppure 0498201839) con orari dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 oppure all’indirizzo e-mail luigi.fasolo@ E.M. provincia.padova.it.

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di Rovigo

Periodico d’info rmazione

Porto Tolle Tensioni all’interno del Partito Democratico pag. 17

Centrale Enel Assolti i 25 attivisti di Greenpeacepag. 14

ENTRO PORTO VIRO. ECOC ERIMENTI PRONTO PER I CONF

Passante Nord Il Parco forse è stato salvato da una rana

non ci avanti al dio palanca parenti”: sono fratelli, amici o iate è una delle frasi pronunc intercettazioni della in una delle decine di rete di corruzione recente inchiesta sulla i. Poche parole legata agli appalti pubblic una volta se ce ne che sintetizzano, ancora è il criterio adottato fosse il bisogno, qual infedeli e da imprenda funzionari pubblici ovviamente, che ditori complici. Il denaro, e grandi, gli “aggiustifica i favori piccoli procedure, il ritocco giustamenti” di gare e a danno del pubsempre in corso d’opera, di ciascuno di noi. blico e, di conseguenza, basta anche qualche Il denaro, sia “cash”, euro di tanto in 50-100 da ota bancon di “regali” come tanto, che sottoforma anche una mano di il viaggio esotico ma piccolo lavoretto bianco in casa o qualche a, di pic. E’ la corruzione nostran ed approvate dalla “extra” pezzatura, quella predisposte dalla Giunta colo cabotaggio e piccola le. Geremia Gennari, grigia di cui nessuno V commissione regiona che alimenta una zona ad to approva E’ il primo giorno i contorni con chiarezza. ricordando l’ordine del conosce le comuna o consigli gli altri, fino ad agosto all’unanimità in che poi giustifica tutti in nome presidio ospedalie- passo ai grandi scandali. Il tutto per il mantenimento del volta precisare che arrivare ”, ovviamente, ma anche ro, ha voluto ancora una tro: del “dio palanca millime un di à di moralità e di arretrer one distorta concezi “Porto Viro non e a Venezia, di una izzarsi sbarcar scandal da o dunque urlare se c’è da senso civico. Perché lo faremo. se “così fan tutti”? . 3 tinua a pag con 6 pagg. 4-5 e

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w.lap a- iazza to con ammort web.it rimanente sarà addebita s. Tra le novità del mento nel piano Tia/Tare di accesso e di centro, spiccano le modalità conferimento dei rifiuti pag. 10

pag.

Arte La guida alla nuova mostrLIFICAZIONE ROSOLINA, RIQUA a NORGE del Ro DEL QUARTIERE verel la

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26-27

EDITORIALE

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La crisi dietr la protesta o

la sala merito alla questione, entro la e bassopolesane in recentemente teatro Potranno avere inizio già l coro delle forze politich portovirese è stata riqualificazione di Porto e trasversalmente fine dell’anno i lavori di pubblico “L’ospedale si è alzato unanime schede dell’incontro Rosolina che dalla ta pronto soccorso al decreta : del quartiere Norge di perdita Venezia contro la Viro mutilato da ai residenti di potersi capogruppo li del presidio ospedaliedi Ale permetteranno ssandr soccorso” promosso dal del adiospedaliere regiona o to Abb all’aper a della Salute pronto Giacon e a Madonn r* Thomas cura Viro di casa godere al meglio gli spazi Porto ro della Uniti per centro della frazione che permetteva di di diversi rappresentanti alle urne Porto Viro, appellativo del 24 cui hanno partecipato . e18 pag 25 diaio regionali io in posizione di assoluta scors emerge una situa febbrporre o compresi i consiglieri il nosocom zione davvero e che nel istituzionali o Azzalin, oltre ine- alla sanità pubblica stricabile, o perlo parità rispetto Cristiano Corazzari e Grazian tutti accomumeno diffi 50% 40% di Agenas (Agenzia Naziocilmente risolvibile. Un Crivellari, annuale Diego o evole rapport 30% all’onor caos 60% come politico che rischi a50% porta a dii servizi sanitari) ha indicato trat- nati da un unico scopo dopo il declass 20% re spediti per nale 30% a % nuov nel e consultazioni. SULLA S.S. 434 50 ospedaliere 10% prio quello che Pro- miglior centro del Veneto avvenuto con le schede il secondo SI non ci volev ori a in io. Per discutere mento A 70 CHILOM VIAGGIA migli zione econ Cogli gli - infarti del miocard taresitua omiclea genezona! una ETRI L’ORA re, caratterizzata e delladeltua da offert una reces sione a cui dal 2008 non si vede fine. Il ciclone o tsuna mi (come lo defi il suo capo Bepp e Grillo) del Movi nisce mentrio Stelle, si è abba o 5 Odontoiatrico ulato ttuto sui Amb O partit Passa da 110 i, eanch Veneto, con una e ino: OSTI Dott. STEFAN sanitari a 70 km orari potenzaDirettor limite della veloc il per molti versi davvero inaspettat di Silvia Giuriato* ità nell’arteria DEN TIER A! stradale a. ALLA strategica S.S. IO ADD 434 meglio nota Nella nostra regio agosto ata senza come ne però, giorn Transpolesana. in inserite con decreto legge lo scorso ssi fi quell sorpr denti o che alato grave aveva ende più che il La decisione è e recentissime modifiche legislative, stata boom dei grillin sutura definito il Cen. di presa dall’Anas. punti 2013, hanno recepito e è tagli stato i i, Ser Polemico Coraz un evento gene bistur (che agli amministratori” la presidente e convertito in legge il 15 ottobre che ha indicato zari della Provincia, ralizzato su tutto . Infatti per tenta della Convenzione territorio italiano), nelle voragini apert qualche anno fa. il le raccomandazioni europee re di mento è il crollo vertic e I costi di gestione rientrate dallo stato debitorio manto stradale al crescente per lo svolgimen risposto ale hanno titi ed di lo il vero problema sul molto alti avevano di che parscors d’Europa hanno caratterizz è stato fatto un to di manifesta o anno anch del Consiglio fatto per gli stato zioni, delle ato la vita politi o anche il sabato e specifiche e delitti contro le donne. automobilisti che debitorio important portato ad uno va un accor piano di rientro che prevedesettoriali; il fine, nostre terre da ca Apert allarme sociale determinato dai transitano. do con RovigoExp e, si parlava di era quello di far 20 inoltre, te: in diritto della famiglia un milione di euro conoscere il Poles il Pdl prima Forza anni a questa parpag. 12 *Avvocato penalista ed esperta che lo stesso ente oltre partecipata, in larga parte ò, una società renderlo sogg ine e di Italia e la Lega e dettagli a PAG. 8 cercato di abba lcoop , dalla Regione aveva neto e etto ospitante di pag. 10 Due partiti che infoNord. 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20 4 Mondo scuola Gara internazionale Hanno partecipato oltre duecento squadre Europa e Usa

Robotica spaziale premiati i padovani Gli studenti del liceo scientifico “Fermi” si sono imposti nella sfida ad alto tasso di tecnologia di Martina Celegato

U

n grande successo a livello internazionale ha coinvolto nelle ultime settimane uno degli istituti storici della città che si è dimostrato all’avanguardia per quanto riguarda la formazione e sperimentazione. Sono stati infatti alunni del liceo scientifico Enrico Fermi, in collaborazione con studenti spagnoli e francesi, i vincitori della gara annuale di robotica spaziale indetta dalla NASA con il MIT di Boston e l’Agenzia Spaziale Europea intitolata “Zero Robotics”. Una gara agguerrita che ha visto schierate più di 200 squadre europee e statunitensi in percentuale quasi uguale che si sono battute a suon di nozioni di robotica applicata a minisatelliti robot, chiamati Spheres, i quali dovevano essere mossi e compiere determinate evoluzioni in base agli studi effettuati in precedenza dagli alunni. Una vera e propria sfida tecnologica che ha spinto i ragazzi a collaborare fra loro scoprendo nuove frontiere della tecnologia in un limite di tempo di tre minuti. Tecnicamente il lavoro dei ragazzi consisteva nella programmazione informa-

Alla fine del mese il centro San Gaetano ospita il Festival dedicato all’innnovazione tica del comportamento delle spheres sulla base di precedenti simulazioni e selezioni effettuate a terra che quindi implicano diverse valutazioni del caso in particolare per quanto concerne la valutazione del diverso ambiente e delle continue variazioni di quello spaziale. L’assenza di gravità è senza dubbio una delle variabili che più ha influito nella programmazione in quanto le spheres dovevano riconoscere in maniera autonoma le condizioni ambientali e rendersi così conto delle azioni da attuare. Tutte le competizioni, che hanno portato al trionfo dell’Europa per mano della squadra guidata dagli studenti del Fermi, sono state svolte sotto la supervisione di astronauti professionisti. Dopo le prime competizioni i vari team continentali si sono “alleati” fra loro, per questo la squadra patavina ha sostenuto la competizione con la squadra francese

Gli studenti del “Fermi” esultano per il prestigioso premio e spagnola, arrivando alla totale collaborazione fra studenti che si sono così confrontati su di un argomento così delicato e professionale. Un trionfo che conferma la qualità della formazione a Padova e la specificità con la quale vengono coltivate le aspirazioni dei singoli allievi. Le competizioni si sono svolte presso la sede dell’agenzia spaziale di Amsterdam, prestigioso polo scientifico di settore. Ma l’innovazione non passa solo dai progetti scolastici visto che dal 27 febbraio al 2 marzo si terrà presso il Centro Culturale San Gaetano di via Altinate il FIRST – Festival dell’Innovazione, della Ricerca del sociale e del Territorio, momento di incontro fra i vari protagonisti del settore che andranno a sviscerare diverse tematiche legate al mondo giovanile e all’approccio con il mondo del lavoro. Il Festival nel dettaglio coinvolgerà svariati settori ossia: Impresa, start-up e artigianato, Cultura associativa, impresa sociale e terzo settore, Amministrazione del territorio, Università e ricerca, Educazione e apprendimento. Un ottimo calcio di inizio che si preannuncia come importante momento formativo e pratico per la costruzione di un laboratorio permanente proprio nella città di Padova. Sempre in campo formativo, nel dettaglio all’interno del percorso “Business Angel Starting Kit”, e innovativo si inserisce il progetto di Confindustria AdottUp, una sorta di adozione da parte di PMI delle piccole imprese innovative, note con il nome di Start Up. Queste ultime, in base a delle candidature presentate con relativo progetto e considerate ad alto potenziale di crescita, potranno usufruire di un patrocinio reso possibile anche dalla collaborazione con Intesa San Paolo. Quattro le start up coinvolte: Crevel, la piattaforma per progettare viaggi con facilità (Padova), Stylenda, store online di abbigliamento su misura e personalizzabile (Treviso), Dolly Noire, abbigliamento street style (Milano) e Orange Fiber sempre di Milano che si occupa di realizzare tessuti dagli scarti industriali.


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Il personaggio 22 6 Personaggio La band padovana Pierfrancesco Rosada, conselvano, voce del gruppo, racconta l’avventura nel mondo della musica

Dallo scantinato ai festival, successo Ldm di Emanuele Masiero

S

i chiama Pierfrancesco Rosada ed è la voce del gruppo più “cool” nella bassa padovana: gli LDM. Una band nata quasi per gioco, da un team di artisti che la musica ce l’hanno nel sangue. Tutto ha inizio nel 2012 in una sera di maggio, quando dopo un anno di riflessione e una serie di vicissitudini, da una costola dei Libidomeccanica, band che si esibisce nei locali del Veneto e della Emilia Romagna dal 2008, prendono vita le Luci di Maggio. In un piccolo e fumoso scantinato della provincia padovana si riaccendono gli amplificatori, si abbassano le luci, i led dei sintetizzatori lampeggiano, mentre parole e suoni elettrici escono saturando l’aria di una rinnovata e intensa armonia. Una band formata da Pierfrancesco Rosada (voce), Mattia Candian (basso), Nicola Guzzon (sintetizzatori) e Andrea Polato (batteria). E fu così che gli LDM (l’acronimo di Luci di Maggio) scoprirono un’alchimia che andrà a dettare le matrici di un album e brani di successo. Pierfrancesco è la spina dorsale degli Ldm, la voce di un gruppo in forte ascesa, l’elemento passionale che spinge una band di artisti emergenti. Parlando con lui si capisce subito che è altruista nell’animo. Non

vuole saperne di raccontare la sua storia al singolare: per la voce degli Ldm esiste solo il gruppo. E qualsiasi produzione nasce dall’impegno di tutti. Il gruppo nasce da qualcosa di già... costituito! “In effetti si. Ci conoscevamo già tutti da diverso tempo, ma per vari motivi ci eravamo fermati. Ma il giorno del mio compleanno ci siamo detti... ricominciamo?”. Vi definireste professionisti? “Io sono un architetto, Andrea suonava già prima, Mattia si occupa di montaggi audio e video, Nicola fa il grafico. Insomma, per noi è più una passione che un lavoro”. In pratica ti sei improvvisato... “Diciamo che ho un passato artistico e mi è sempre piaciuta la pittura. Cantare per me è qualcosa di straordinario che mi dà grandi soddisfazioni” In che modo avete mosso i primi passi? “Avevamo una sala prove a casa mia... ma ovviamente le prime volte ci trovavamo in una cantina. Un po’ come fanno tutti all’inizio”. E adesso come vi state muovendo? “Diciamo che stiamo raccogliendo

delle belle soddisfazioni. Certo che entrare nelle radio è sempre difficile se non sei un professionista. Per noi è prima di tutto una passione”. Qual è il momento più emozionante? “Come già detto cantare è una passione. Perciò la parte che preferisco di questa esperienza è quella emozionale. Il momento in cui spegni le luci, chiudi gli occhi e dai libero sfogo alla fantasia”. Ti senti a tuo agio sul palco? “Non amo le gare e le sfide... cantare deve evocare emozioni e sentimenti, senza per forza produrre un ritorno di qualche tipo”. Quali sono le novità che ci attendono? “Siamo usciti con altri video... ora stiamo programmando per l’estate per proporre anche qualche live... più un altro progetto ancora segreto!”. Come vi siete fatti conoscere? “Diciamo che internet ci ha dato una grossa mano. Abbiamo usato moltissimo il web con youtube dove abbiamo registrato un numero elevatissimo di visualizzazioni”. Insomma siete più che soddisfatti? “Soddisfatti certamente sì, ma non è una questione di quanto successo abbiamo.

La band degli Ldm, il primo a sinistra è Piefrancesco Rosada Per noi è importante prima di tutto fare quello che ci piace e creare dei brani che ci rappresentino. Poi è stupendo quando qualcuno capisce le emozioni che vuoi esprimere con una canzone. Ed è fantastico anche quando viene data un’interpretazione diversa ma altrettanto personale. Per esempio il brano “Va tutto bene” non sempre è stato compreso, ma c’è chi l’ha fatto suo e ha calato le sue esperienze personali”.

In questa esperienza artistica ancora in fase di crescita chi ti ha sostenuto maggiormente? “All’inizio erano tutti un po’ titubanti e scettici. Per esempio i miei genitori, mentre studiavo, non erano proprio convinti. Ma alla fine queste esperienze ti danno delle grandi emozioni e ti senti preparato per superare qualsiasi difficoltà: fondere la musica con le parole è una sensazione unica”.

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Cultura provinciale 23 7 Esposizione a Padova Fino al 2 giugno al Museo Diocesano la rassegna ormai più che decennale

Il viaggio per “i colori del sacro”

20 marzo

Tema affascinante per gli illustratori che da ben venti Paesi hanno risposto all’appello

Faletti sarà al Geoxino

di Laura Organte

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etafora dell’esistenza umana, il viaggio ha ispirato per secoli artisti, scrittori, musicisti, che hanno tentato di comunicare quel profondo anelito a uscire da sé, raggiungere un oltre, inseguire un sogno, un desiderio, viaggiare verso l’altro, il diverso, che caratterizza l’uomo sin dalle sue origini. Con questo tema, tra i più affascinanti, si sono confrontati gli illustratori che, da oltre venti paesi di tutto il monto, hanno risposto all’appello della settima edizione de “I colori del Sacro”, l’ormai popolare mostra dedicata all’illustrazione che ha luogo con cadenza biennale al Museo Diocesano di Padova, in esposizione quest’anno fino al 2 giugno. Andrea Nante, direttore del Museo Diocesano e curatore della rassegna, annuncia un evento che per qualità di partecipanti sarà sicuramente la più alta nella storia più che decennale de “I colori del Sacro”. Il tema evidentemente è di quelli che stimolano alla creatività più libera: “Abbiamo sollecitato illustrazioni che esplicitino il tema

eventi e mostre

approfondendo sia quegli aspetti legati al desiderio di conoscenza e di scoperta che da sempre caratterizza gli spostamenti verso terre e popoli lontani, sia tutti i risvolti più di tipo psicologico, emotivo e spirituale che accompagnano le fasi del viaggio e che accomunano il sentire di chi parte, per qualsiasi meta, fosse anche un partire simbolico”. Le opere illustrano come, fin dall’inizio della storia, l’uomo si sia spostato, cercando terre fertili, nuovi orizzonti, abbia vagato, viaggiato, scoperto; anche le tre grandi religioni monoteiste hanno tutte radici nella storia di popolazioni nomadi e le divinità si sono spesso rivelate a popoli in cammino o a singoli pellegrini. L’edizione 2014 della rassegna vuole quindi raccontare il viaggio come esperienza di vita tout court, ripercorrendo la storia, i testi sacri e i racconti pagani e mitologici, i riti e le tradizioni, nel tentativo di rivelare la dimensione emotiva e spirituale di ogni partenza e di ogni ritorno. a cura di Laura Organte

LE STORIE CRIMINALI DI CARLOTTO Massimo Carlotto porta in scena con “Crimes stories” al Geox il 20 febbraio, il Testimone, un collaboratore di giustizia, ospite speciale e “in incognito” di questo spettacolo. Un racconto che si snoda tra realtà e finzione, tra cronaca nera, indagini e romanzo. Sbirri e gangster di carta immaginati dall’autore contrapposti a quelli in carne ed ossa freddamente descritti dal Testimone. Un racconto lungo quasi vent’anni in giro per il mondo a caccia di storie e personaggi e le testimonianze di un uomo che ha scelto il crimine e ne può raccontare le più segrete sfaccettature. Il tutto accompagnato dai sassofoni e dal duduk di Maurizio Camardi.

MENING, MAESTRO DEI CLOWN Il 20 febbraio torna a Padova, Jean Menigault in arte Mening, uno dei più noti professionisti dell’arte del clown, conosciuto in Europa per le sue performance ed i suoi spettacoli. Nato a Orleans, in Francia, nel 1965, e cresciuto artisticamente a Parigi alla scuola di Decroux, degli Adrien, degli Hottier. Oltre alle sue performance si dedica da diciassette anni alla ricerca degli strumenti pedagogici per la trasmissione della tradizione clownesca. In scena al San Gaetano con “Made in terra. One man show”, l’artista terrà uno stage dal 21 al 23 febbraio sull’improvvisazione teatrale e l’arte del clown.

VISITA A ORATORIO E SPECOLA Domenica 2 marzo l’associazione La Torlonga propone un’insolita a visita guidata, dal titolo “A Carnevale ogni storia vale”, all’Oratorio di San Michele e alla Specola, metterà in luce gli aspetti meno noti, gli aneddoti e le curiosità che riguardano la storia della torre e dell’antico castello ezzeliniano e carrarese. Al termine della visita guidata, nella Sala Jappelli, gli ospiti più piccoli potranno intrattenersi nell’ascolto di letture scelte per loro dalla libreria Pel di Carota. Solo su prenotazione biglietti: intero euro 10,00, ridotto bambini dai 3 ai 10 anni euro 5,00. Tel: 349 6855584.

Giorgio Faletti “Nudo e crudo”

S Sabrina Cesaro, “Giungeremo là dove siamo partiti”- 2013 “Ognuno di noi può riconoscersi nell’esperienza immaginata o provata dell’altro, in una dimensione di condivisione negli atteggiamenti, nelle emozioni, nella ricerca durante il viaggio della propria vita – ha commentato il vescovo di Padova, mons. Antonio Mattiazzo – mai come questa volta ha senso il carattere di itineranza della

mostra, poiché siamo essenzialmente pellegrini”. Pellegrini antichi e nuovi, conquistatori d’imperi, ricercatori di fortuna, fino ai marciatori delle metropoli e ai viaggiatori dello spazio, ansiosi di imprimere un’orma sul suolo di qualche deserto planetario, siamo tutti in viaggio, in cammino, verso orizzonti lontani o mete vicine.

crittore, sceneggiatore, comico, compositore, cantante e, non ultimo, attore. Il multiforme e sorprendente talento di Giorgio Faletti si cimenta nello spettacolo “Nudo e crudo”, che prende spunto dal suo libro autobiografico “Da quando a ora”, a Padova il 20 marzo alle 21.30 al Geoxino, il nuovo spazio allestito nel foyer del Gran teatro Geox. Un viaggio apparentemente dentro l’essenziale, in realtà dentro al tutto di Giorgio Faletti, uno spettacolo in cui la scenografia è assente, l’orchestra pure, i musicisti dentro la valigia, gli oggetti di scena abbandonati in camerino. In scena Faletti diventa attore e musicista di se stesso, con ironia e candore, umorismo e tenerezza si libera di ogni veste scenica e contrappunto musicale per muoversi e dare nuova vita al suo ultimo lavoro di autore. L.O.

Premio Galileo Chiamate a pronunciarsi 61 classi di quarta superiore in Italia

Divulgazione scientifica ecco la cinquina in finale C

resce l’attesa per il vincitore dell’ottava edizione del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica, dopo l’annuncio ufficiale della cinquina finalista selezionata dalla Giuria scientifica venerdì 17 gennaio scorso. A presiedere la giuria è stata quest’anno Nicoletta Maraschio, docente di Storia della lingua italiana a Firenze e Presidente dell’Accademia della Crusca, che succede, nell’ordine, a Umberto Veronesi (2007), Carlo Rubbia (2008), Margherita Hack (2009), Paolo Rossi (2010), Mario Tozzi (2011), Piergiorgio Odifreddi (2012) e Paco Lanciano (2013). “Anche Galileo ha detto Nicoletta Maraschio nell’aprire i lavori – ha fatto parte dell’Accademia della Crusca e prima di lui molti altri artisti e scienziati che hanno voluto scrivere in volgare”. La notizia è servita alla Maraschio per introdurre il tema del rapporto tra lingua e scienza. “Anche in questo - ha continuato - Galileo è stato maestro e ha partecipato alla redazione del vocabolario della Crusca”. In diretta streaming, la riunione è stata seguita da 61 classi di IV superiore di tutt’Italia che dovranno, ora pronunciarsi sulla cinquina finalista. In gara c’è il volume di Marco Ciardi, “Terra. Storia di un’idea” (Laterza, 2013), in cui l’astronauta Eugene Cernan parla dell’impatto culturale delle

La presentazione del Premio Galileo missioni spaziali Apollo, “Alchimie nell’arte. La chimica e l’evoluzione della pittura” (Zanichelli, 2012), in cui Adriano Zecchina traccia la storia dei pigmenti che i pittori hanno avuto a disposizione nelle diverse epoche, dal Paleolitico all’arte contemporanea, mostrando come il progresso della tecnologia abbia influenzato la creatività degli artisti, “Il bonobo e l’ateo. In cerca di umanità fra i primati” (Raffaello Cortina, 2013), in cui l’etologo e primatologo di fama internazio-

nale sonda l’origine della morale, “L’ ordine del mondo. Le simmetrie in fisica da Aristotele a Higgs” (Bollati Boringhieri, 2013), di Vincenzo Barone, sull’Impatto della relatività ristretta di Einstein e “I robot ci guardano. Chirurghi a distanza, aerei senza pilota e automi solidali” (Zanichelli, 2013), di Nicola Nosengo, sui risvolti etici e legali della presenza, sempre più consistente, delle intelligenze artificiali. Laura Organte


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L’evento in piscina. A Sant’Urbano si sono date appuntamento 6 squadre

“Pallabefana” da record

di Nicola Cesaro

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Fabio Mazzucco, sei vittorie in stagione

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i è aperto come meglio non potrebbe il 2014 per le ginnaste della Pgs Carrarese delle allenatrici Giorgia Passarin e Ylenia Destro. Il primo alloro è arrivato presso il palazzetto dello sport veneziano di Campagna Lupia, dove si è svolta la 1° prova regionale individuale sport Europa, ed è stato firmato dall’eleganza di Emma Banzato che si è imposta nella categoria silver 1° fascia. Il successo è stato impreziosito dal 4° posto di Martina Fasolato e dal 5° di Isabella Ernesti Moro. Da Menzionare anche i piazzamenti di Gaia Parisotto e Letizia Crivellari, rispettivamente quinta e ottava nella categoria silver 2° Fascia. Prossimi appuntamenti per le promettenti atlete carraresi il 9 marzo per la seconda prova regionale e il 13 aprile appuntamento di squadra a Teolo. Walter Lotto

i chiama “Pallabefana” ed è stato l’evento di inizio anno della piscina comunale Acquambiente di Sant’Urbano. Voluta dall’associazione Water Polo Submarine lo scorso 5 gennaio, la festa ha previsto la formula avvincente di un susseguirsi continuo di 15 partite di pallanuoto e ha visto la partecipazione di ben 84 sportivi, organizzati in 6 squadre: Acquambiente, Sciopai, Bogoni, Pallanuoto Venezia – squadre a maggioranza maschile ma con obbligo di quote rosa e atleti inesperti - Bogone Urbane e Mestrina Nuoto – interamente femminili. Un piccolo stand gastronomico, una simpatica lotteria e l’elezione della miglior “befana” tra le atlete partecipanti hanno accompagnato gli incontri coinvolgendo atleti e pubblico in questa allegra giornata. All’interno della manifestazione sono state inserite tre partite in cui 8 bambini dell’Acquagoal Acquambiente di Sant’Urbano hanno avuto la possibilità di giocare insieme ad atleti e atlete delle squadre

La piscina di Sant’Urbano ospita competizioni importanti iscritte. Commentano gli organizzatori ed in particolare Cristina Caldin, presidente della Walter Polo Submarine: “A tale scopo gli sportivi partecipanti hanno messo disposizione la loro esperienza dando prova che - a prescindere dall’abilità, dal sesso e dall’età – anche una disciplina olimpica come la pallanuoto, spesso ingiustamente considerata uno sport minore, può davvero diventare alla portata di tutti. L’occasione di trasmettere la propria passione per la pallanuoto ai piccoli atleti, che coraggiosamente hanno aderito all’iniziativa, dimostra ancora una volta che

l’anima di uno sport nasce e si nutre dell’interazione e collaborazione tra le persone coinvolte”. Questa filosofia si sposa con lo spirito con il quale gli organizzatori hanno proposto “Pallabefana 2014”, evento che fa parte di un progetto ad ampio respiro che ha già visto la realizzazione di “Pallanotte senza Frontiere 2012” a Chioggia, “Pallanatale 2012” a Piove di Sacco, “Pallanotte senza Frontiere 2013” a Chioggia, manifestazioni di promozione sportiva che hanno riscosso un incredibile successo in termini di iscritti e di pubblico.

CALCIO. Azzura Due Carrare guarda ai prossimi incontri

igor radrezza del calcio padova sprona i ragazzi di mister garbin

con il patrocinio di

Radrezza tra il diesse Stefani, a sinistra, e il presidente Carraro

E

ntusiasmo alle stelle, cori da stadio all’interno dello stand gastronomico del patronato Don Bosco, a San Giorgio di Due Carrare, dove l’Azzurra del presidente Massimo Carraro si è riunita con altre 200 persone per il tradizionale convivio che segna la fine dell’anno. La vittoria in trasferta nell’ultimo turno di campionato, che vale il secondo posto in classifica, ha reso effervescente l’ambiente che ora sta prendendo consapevolezza di poter centrare un risultato importante anche se mister Garbin funge da pompiere gettando acqua sul fuoco: “prima di tutto pensiamo al raggiungimento della quota salvezza, poi può davvero succedere di tutto, in ogni caso saranno decisive le prime 3-4 partite del girone di ritorno”.

Possibilista il diesse Andrea Stefani che parla anche di mercato: “ripetendo il girone di andata saremo ai play off, in questo caso dobbiamo farci trovare pronti, per quanto riguarda il mercato a meno di un occasione clamorosa non faremo nulla anche per non spostare gli equilibri che si sono creati e fruttano ottimi risultati”. L’asticella dell’entusiasmo si è ulteriormente alzata a metà serata con l’arrivo di Igor Radrezza, carrarese doc, in forza al calcio Padova, che ha portato in dono la sua fiammante maglia biancoscudata con il numero 29. Presente alla serata anche l’arbitro della sezione di Este Cristhofer Lionello, e l’assessore allo sport Mario Romanato che ha portato i saluti e gli auguri a nome di tutta la comunità. Walter Lotto

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10 26

IL VENETO

in PRIMO PIANO

Marino Zorzato: “Incongruenti certe posizioni dei primi cittadini”

Piano casa: l’ultima parola ai sindaci

Trovato l’accordo Governo-Regione: i Comuni potranno porre limiti al nuovo piano casa attraverso varianti dei piani urbanistici di germana urbani

N

on sarà più quel disastro che poteva essere. Lo pensano sicurametne i primi cittadini del veneto che, per la maggior parte, avevano dichiarato guerra all’ultimo piano casa cui la Regione Veneto aveva dato il via libera sul finire del 2013. Il terzo da che la crisi è iniziata ma il più pericoloso, a detta loro, perché privo di vincoli urbanistici certi. Una situazione talmente grave che il Consiglio dei Ministri aveva impugnato la legge in cinque punti davanti alla Corte Costituzionale. A fine gennaio, però, durante un vertice al dipartimento degli Affari regionali tra i capi degli uffici legislativi del Ministero dei beni culturali, del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dell’Ambiente e il vicepresidente della Regione Veneto, Marino Zorzato, i tecnici veneti si sono impegnati a riscrivere alcuni contenuti della Legge Regionale 32/2013. In quell’occasione, infatti, Marino Zorzato, “padre” del piano casa ter, ha firmato un impegno di dieci righe in cui si afferma che dovrà essere rivista la possibilità di realizzare interventi di ampliamento a distanza non superiore a 200 metri dal lotto di pertinenza e dovranno essere chiariti altri aspetti relativi ai centri commerciali nei centri storici. Modifiche che riconoscerebbero ai Comuni la possibilità, attraverso le procedure della variante semplificata dei piani urbanistici, di apporre limiti al nuovo Piano

casa della Regione. L’impegno sottoscritto esplicita, inoltre, che gli interventi previsti dal Piano casa non troveranno applicazione per quegli edifici oggetto di specifiche norme di tutela urbanistica e territoriale anche in relazione a quegli strumenti che saranno approvati dai Comuni dopo l’entrata in vigore della suddetta legge. Rimane quindi fermo l’ordinario potere urbanistico dei Comuni interessati dalle disposizioni del nuovo Piano Casa. L’abrogazione, con la nuova legge regionale, delle norme del prece-dente Piano casa relative ad un generalizzato potere di blocco da parte dei Comuni viene quindi compensata dalla precisazione che rimangono fermi gli ordinari poteri urbanistici dei Comuni. Ad oggi ( mentre scriviamo) restano impugnate l’art. 7 e l’art. 10 comma 6 che estende gli interventi edilizi anche alle aree a rischio idrogeologico e l’art. 11 comma 1 e 2 che elimina l’obbligo, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, di rispettare la sagoma esistente sulle quali si attenderà un pronunciamento della Corte costituzionale. A ben vedere la risposta che potrebbe arrivare a questo proposito non potrà non tener conto del fatto che il Decreto del Fare 69/2013 ha già stabilito che possono essere considerate ristrutturazioni le demolizioni e ricostruzioni con cambio di sagoma. Intanto, però, si va avanti e il vicepresidente Zorzato si dice pronto a riaprire il

Marino Zorzato dialogo con i Comuni per concordare insieme tutti i chiarimenti necessari da apportare alla legge. Una disponibilità che c’era già stata a parole ma che non si era poi verificata. Anche perchè Zorzato aveva più volte ben sottolineato quanto, a suo parere fossero incongruenti certe posizioni dei primi cittadini. “Si può stimare che il Piano Casa nel Veneto valga dai 6 agli 8 milioni di metri cubi – aveva detto durante una conferenza esplicativa sul Piano Casa ter – che corrispondono appena a un valore tra il 5 e il 7 per cento dei 100 milioni di metri cubi di nuova espansione edilizia prevista nel Veneto. Con quale coraggio, quindi io chiedo, alcuni sindaci puntano l’indice accusatore

sul Piano Casa, quando città come Venezia prevede nel suo Pat un’espansione di oltre 6 milioni di metri cubi per il residenziale e di 3 per il produttivo; quando Padova ha aggiunto ai 2,6 milioni che residuavano dal vecchio Piano Regolatore per la residenza, il direzionale e il commerciale, ulteriori 2 milioni di metri cubi con il Pat? Non possono certo questi amministratori a venirci a dare lezioni di tutela del territorio”. Zorzato non ha mai smesso di difendere lo spirito e gli obiettivi della norma supportando questa sua posizione con i dati relativi agli effetti prodotti dalle precedenti edizioni del Piano Casa nel Veneto, forniti dalle stesse associazioni di categoria che

operano nel settore edile: “Utilizzando questo strumento – ha detto Zorzato – 7 mila aziende del comparto hanno evitato la chiusura, 11 mila posti di lavoro sono stati salvati e altrettante famiglie hanno potuto contare su un’entrata preziosa in tempo di crisi, sono stati realizzati interventi per 2,8 miliardi con un aumento degli investimenti pari al 5,8% nel campo delle ristrutturazioni: il tutto grazie ai 60 mila casi di recupero edilizio che hanno migliorato anche esteticamente i nostri centri abitati”. E nel sottolineare questi aspetti ricordava anche che l’edilizia veneta muove un indotto composto da oltre 80 settori merceologici diversi.


Il Veneto in primo piano 11 27 Bon e Cortellazzo chiedono ai parlamentari veneti Pdl di uscire dal Governo, i consiglieri di Forza Italia favorevoli alla modifica della legge

Il Pd esulta: avevamo ragione

di germana urbani

L

a disputa sul Piano casa, secondo Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale, si ridurrebbe ad una lotta che vede da una parte progressisti con l’obiettivo di liberare investimenti per miliardi di euro e dall’altra veterocomunisti e pseudo-ambientalisti che frenano l’economia. I due consiglieri, infatti, all’indomani dell’impugnazione del Piano Casa ter da parte dell’Esecutivo Letta avevano ribadito l’opposizione senza se e senza ma a questo Governo che a sentir loro non faceva l’interesse del Veneto e dei veneti. “L’impugnazione di un provvedimento simbolo come il Piano Casa ter è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso - hanno detto i consiglieri - e che ci costringe a chiedere a tutti i parlamentari veneti, che si riconoscono nei valori del centrodestra, di staccare la spina a questo Governo a chiara trazione Pd. Il mandante politico di questa operazione è il Partito democratico e la soluzione della “impugnazione

inu

A

parziale” è un compromesso al ribasso inaccettabile, perché rende ancora più incerto il quadro giuridico nel quale cittadini e operatori possono muoversi”. I consiglieri del Gruppo regionale di Forza Italia, Leonardo Padrin, Mauro Mainardi, Davide Bendinelli e Remo Sernagiotto dichiarano, invece di attendere “di vedere la nota di Palazzo Chigi – affermano – che parla di “punto di equilibrio trovato tra le esigenze regionali di sviluppo del territorio e le competenze comunali sulla tutela delle proprie zone” e poi ci esprimeremo, ricordando a Zorzato che il suo interlocutore non è il Governo, ma il Veneto, e che la legge deve rispondere alle necessità dei suoi cittadini. Ben venga il confronto e l’impegno firmato dal vice-presidente a Roma – concludono i quattro consiglieri di FI - ma a niente serve continuare a girare attorno al problema per sostenere la legge se ciò che occorre per andare incontro alle necessità dei cittadini è, di fatto, la sua modifica”.

A cantar vittoria sono sicuramente i regionali del Partito Democratico che a metà gennaio avevano presentato una proposta di legge per rimediare a quello che definiscono “l’errore madornale” del terzo Piano casa, cioè lo scontro istituzionale tra Regione e Comuni sulle competenze pianificatorie del territorio. “Dall’incontro di Roma con i tecnici dei ministeri - ha dichiarato il consigliere regionale e vice presidente della commissione Urbanistica, Bruno Pigozzo - Zorzato ha avuto la conferma che da parte nostra non c’è stata alcuna strumentalizzazione o boicottaggio sotterraneo del Piano Casa: solo la richiesta di modificare alcuni punti critici”. “Attorno a questo nodo – precisa - c’erano semplicemente due posizioni opposte: quella dell’assessore, che punta a far prevalere su tutto il diritto soggettivo di chi vuole fare interventi edilizi e quella del PD, che sostiene la tutela dell’interesse collettivo, evitando il conflitto tra le competenze programmatorie della

Regione e quelle dei Comuni, in una visione d’insieme del territorio. Il governo ha confermato che quella individuata da noi è la strada da seguire: ora dunque ci si confronti rapidamente per correggere e migliorare subito una legge che abbiamo sempre ritenuto uno strumento utile per l’economia veneta, purché usato nel modo giusto, come avvenuto dal 2009 ad oggi”.

“piuttosto rivediamo la normativa urbanistica”

ll’indomani dell’approvazione anche la sezione veneta dell’Istituto Nazionale di Urbanistica aveva espresso la sua preoccupazione di fronte al piano casa regionale nel suo complesso, che veniva giudicato come un tentativo di superare la pianificazione del territorio dando soluzione al singolo caso. L’istituto dichiarava che “pur condividendo la scelta di intervenire sulla città costruita rigenerando il tessuto urbano esistente, desta poi forte perplessità la possibilità di applicazione anche nei centri storici”. Secondo l’INU il centro storico va tutelato in quanto insieme urbano e non in riferimento ai singoli edifici. “Si dimentica che in Veneto - si leggeva in una nota - come nelle altre Regioni si producono

piani e strumenti di pianificazione votati dai Consigli Comunali ed approvati poi da Regione e Province sulla base di una legge regionale. Il Presidente Zaia ha più volte dichiarato la sua contrarietà a nuovo consumo di suolo, ma poi vengono approvati questi provvedimenti che collocano gli interventi edilizi al di fuori della normale prassi di pianificazione urbanistica formata dalla Regione. Se la Regione - concludeva l’Istituto - ritiene che sia superato questo sistema di pianificazione, provveda ad avviare velocemente una revisione della legge urbanistica regionale: INU Veneto è pronta a collaborare alla revisione della normativa urbanistica, che è del 2004”.

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28 12 Il Veneto in primo piano Economia I dati e le conclusioni del Centro studi di Confindustria Padova

neWs

L’export, via maestra per il Made in Veneto che vuole uscire dalla crisi T

un servizio integrato delle Confindustrie di Padova, Treviso e vicenza

farexport, per portare all’estero 3mila nuove imprese venete

Nel 2014 stimata una ripartenza economica, in Veneto più consistente grazie anche ai benefici effetti della ripresa delle esportazioni di Ornella Jovane

P

iccola e media impresa, in attesa di una ripresa dei consumi nei mercati interni, l’internazionalizzazione rappresenta la strada maestra per poter sopravvivere e, magari, anche crescere. E’ questa la via tracciata per la ripresa del Made in Veneto. Un percorso che hanno intrapreso stabilmente già oltre 6mila imprese manufatturiere venete con almeno 10 addetti, su un totale di 11.248 (in base ai dati Istat sul Censimento dell’Idustria 2011). Emerge dallo scenario che nel 2013 ha caratterizzato l’andamento economico italiano e Veneto nello specifico, viene confermato nelle traiettorie tracciate per il 2014: la recessione - sostiene il Centro Studi di Confidustria Padova - è finita, ma non i suoi effetti. La ripartenza economica sarà lenta e difficile a causa della ridotta capacità

In Veneto sono già 6mila le imprese che hanno intrapreso la via dei mercati esteri produttiva, intaccata dalla prolungata caduta della domanda interna, dagli ostacoli del credit crunh, dalla minore competitività e di perdita di occupazione. Tuttavia i primi segnali di una inversione di tendenza sono già emersi nella seconda metà dello scorso anno e vengono confermati dalle previsioni per il 2014. Al calo del PIL dell’1,8 per cento nel 2013 seguirà, a livello nazionale, un incremento nel 2014 dello 0,7 per cento che sarà lievemente superiore per alcune regioni fra cui il Veneto, per il quale la stima è di +8 per cento, anche grazie ai benefici deri-

vanti dalla ripresa delle esportazioni (+4,1 per cento rispetto al +3,7 per cento in Italia). Nei primi 9 mesi del 2013 il Veneto, in controtendenza rispetto all’Italia, aveva già manifestato una moderata vivacità nella crescita dell’export (+2 per cento il dato regionale rispetto al - 0,3 per cento in Italia, secondo l’Istat). Un recupero che nel 2014 si stima ancora più sostenuto, tale da colocare la nostra regione al secondo posto , dopo Lombardia (+4,4 per cento) e insieme a Emilia Romagna, per variazione positiva dell’export.

ra le provincie di Padova, Treviso e Vicenza si concentra un’area con oltre 4.100 imprese esportatrici, che genera il 65,8 per cento dell’export regionale (33,6 miliardi di euro). Per sostenere ed incentivare l’internazionalizzazione delle piccole emedie imprese venete le Confindustrie di Padova, Vicenza e Treviso hanno messo a punto un servizio integrato, FarExport, con lo scopo di supportare il crescente numero di aziende che vuole esportare e soprattutto, allargare la platea di Pmi che intende reagire alla crisi affacciandosi ai mercati mondiali. L’obiettivo è di allargare la platea di impr4ese che, da sole o in rete, esportano di almeno altre 3mila unità, realtà che fino ad oggi hanno operato eslusivamente o in prevalenza sul mercato domestico. “Il progetto vuole offrire un aiuto costante anche alle aziende che non hanno una grande frequentazione dei mercati internazionali e che per svilupparla hanno necessità di individuare i migliori canali distributivi e commerciali - osserva Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza -. Tutto ciò senza dimenticare chi

Zigliotto, Pavin e Vardanega

già esporta e lo fa in modo strutturato”. “Allargare i confini dei mercati - dichiara Massimo Pavin, presidente di Confidustria Padova - soprattutto dove è più intensa la domanda di prodotti italiani, è uno dei driver per stimolare la ripresa”. “I mercati internazionali sono un ineluttabile obiettivo per le nostre aziende, per questo mettiamo insieme le rispettive conoscenze e competenze - commenta Alessandro Vardanega, Presidente diu Unindustria Treviso - per poter dare sostegno alle imprese, particolarmente a quelle che hanno minore o poca esperienza nell’affrontare i mercati esteri”.

CONFINDuSTRIA: IN ITALIA MANCA uNA POLITICA INDuSTRIALE, NECESSARIO CAMbIARE PASSO

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entre “in tutte le principali economie esistono piani strategici”, in Italia “la politica industriale è tuttora assente”. E non si può più perdere tempo. Lo sottolinea il Centro Studi Confindustria spiegando in un’analisi che così, l’Italia è “meno competitiva” mentre, avvertono gli industriali, “gli altri principali Paesi avanzati sostengono la manifattura con domanda pubblica, incentivi alla ricerca, regolamentazione e formazione”. Usa, Francia, Germania e Uk tutelano la manifattura. “L’evidenza internazionale non lascia dubbi: in tutte le principali economie avanzate esistono piani strategici, di medio-lungo periodo, a supporto dell’industria, che passano anche attraverso l’individuazione selettiva di aree di intervento ritenute chiave per la crescita” rileva il CsC, che descrive le misure messe in campo dall’amministrazione Obama negli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Francia, dalla Gran Bretagna. “In Italia, invece, la

La sede di Confindustria in via dell’Astronomia politica industriale è tuttora assente - ma, avverte Confindustria - per rimanere al passo degli altri, il Paese deve individuare le idee di cambiamento, nei bisogni della società e nelle tecnologie, e costruire intorno ad esse una strategia d’intervento che, con un approccio di sistema, massimizzi le potenzialità del suo tessuto produttivo”. Non bastano misure spot. Servono “interventi mirati a tamponare gli effetti distruttivi della recessione economica -, ma - l’obiettivo ultimo deve essere intercettare le nuove opportunità di sviluppo, offerte da una domanda in crescita nel mondo emergente e dalle rivoluzioni tecnologiche in atto, ed evitare che esse vadano perse, a beneficio di altre aree del mondo. Ovunque la politica industriale appare uno strumento normale di politica economica, ma non in Italia”. E “non c’è più tempo da perdere” sottolineano gli economisti di Viale dell’Astronomia.



30 16 Cultura veneta Casa dei Tre Oci di Venezia Sebastião Salgado presenta il suo ultimo lavoro fotografico

Genesi: la Terra com’era in origine

Ha viaggiato per i deserti dell’Africa e dell’America, ha visto i ghiacciai dell’Antartide, le foreste pluviali dell’Indonesia, la Nuova Guinea, il Congo e l’Amazzonia fino alla taiga dell’Alaska e alle montagne della Siberia e del Cile di Alain Chivilò

“L

o scopo di questo progetto è di ricongiungerci con il mondo com’era prima che l’uomo lo modificasse fino quasi a sfigurarlo” così il fotografo brasiliano Sebastião Salgado presenta la sua ultima tematica artistica “Genesi” tradotta nell’attuale mostra. Fino all’undici maggio, è possibile ammirare 240 fotografie in bianco e nero scattate dal sessantenne Maestro sud americano presso la Casa dei Tre Oci di Venezia, isola della Giudecca. Un percorso fortemente voluto e sentito da Salgado che l’ha visto immortalare, in numerosi click, le terre del pianeta Terra dai deserti dell’Africa e dell’America, dai ghiacciai dell’Antartide, dalle foreste pluviali dell’Indonesia, Nuova Guinea, Congo e Amazzonia fino alla taiga dell’Alaska e alle montagne della Siberia e del Cile. Dunque un percorso espositivo che si sviluppa in cinque sezioni ripercorrendo i rispettivi continenti: il Pianeta Sud, i Santuari della Natura, l’Africa, il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl. Nel trovare gli scenari migliori Sebastião è entrato in simbiosi con gli elementi naturali e le popolazioni autoctone, trascorrendo molti mesi con esse al fine d’evidenziare la migliore armonia con la natura. E’ stato con i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica, gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana, le tribù Himba del deserto namibico, i Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale e le tribù delle più remote foreste della Nuova Guinea. Inoltre è migrato assieme a elefanti e zebre tra

il Kenya e la Tanzania. Solo in questo modo, partendo dalla nostra società contemporanea, è possibile carpire atmosfere uniche da impressionare sulla pellicola. Come spiega il Maestro “questo progetto è inteso come un percorso potenziale verso la riscoperta del ruolo dell’uomo in natura. L’ho chiamato Genesi perché, per quanto possibile, desidero tornare alle origini del pianeta: all’aria, all’acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita, alle specie animali che hanno resistito all’addomesticamento, alle remote tribù dagli stili di vita cosiddetti primitivi e ancora incontaminati, agli esempi esistenti di forme primigenie d’insediamenti e organizzazione umane. Nonostante tutti i danni già causati all’ambiente, in queste zone si può ancora trovare un mondo di purezza, perfino d’innocenza. Con il mio lavoro intendo testimoniare com’era la natura senza uomini e donne, e come l’umanità e la natura per lungo tempo siano coesistite in quello che oggi definiamo equilibrio ambientale”. Un percorso iniziato nel 2003 e che ora si presenta alla società che fa parte del sistema distruttivo dei vari ecosistemi. Una denuncia tramite la pellicola su ciò che stiamo perdendo. A livello biografico Salgado (1944) arriva alla fotografia nel 1973 dopo aver lavorato come economista. Il suo impegno per la terra natia è apprezzatissimo tanto da aver ricreato e rigenerato, con il suo Istituto Terra, migliaia di chilometri di foresta amazzonica in estinzione.

Vicenza Palazzo Leoni Montanari

Archeologia

bASSANO ASSEDIATA DAI DINOSAuRI

L

a notizia ha avuto scalpore internazionale e neanche l’ideatore della serie Jurassic Park poteva prevederlo: da dicembre “Dinosauri in carne e ossa” si fanno notare a Palazzo Bonaguro e nelle strade di Bassano del Grappa. Ovviamente in questo piccolo gioco di parole non vi è nulla da temere, perché fino al 4 maggio è accessibile il mondo degli antichi abitanti della terra estinti a causa di due eventi simultanei, come da recenti teorie. All’impatto comprovato di un mega asteroide rinvenuto in un’area della penisola dello Yucatan tra terra e oceano in Messico circa 66.038.000 anni fa, si associano dei cambiamenti climatici già in atto che stavano già decimando la popolazione dei dinosauri. Due eventi catastrofici congiunti come questo meteorite così enorme che alla prima parte di esso, in contatto con il suolo, si contrapponeva un’intera area estesa ben al di sopra dell’atmosfera. A Bassano i dinosauri sono intesi come esseri immortali, dai quali non possiamo che essere affascinati. Una chiave di lettura emotiva e di cultura vero filo rosso per questa riproduzione a

Alcuni degli scatti in mostra

grandezza naturale. Si possono così osservare il tranquillo Glyptodonte, il possente Mammut, il temibile Tirannosauro, i minuscoli Jinfengopteryx e Scipionyx in contrapposizione agli enormi Diplodoco, Allosauro e Indricoterio. L’idea dell’allestimento e la ricostruzione è made in Italy all’interno di un curato lavoro di squadra, che s’innesta nella suggestiva sezione del Museo Civico Mondo Animale all’interno della mostra zoologica permanente, caratterizzata da una straordinaria collezione di mammiferi naturalizzati. L’esposizione è curata dai paleontologi Stefania Nosotti e Simone Maganuco mentre il comitato scientifico è composto da affermati studiosi del panorama nazionale e internazionale tra cui spicca John Horner, paleontologo del Museum of the Rockies in Montana, che ha ispirato il personaggio del cult Jurassic Park essendo stato anche consulente scientifico della trilogia. Un’occasione unica da non perdere, facendo sempre attenzione a non essere troppo invadenti perché il loro risveglio, scherzosamente parlando, non sarebbe troppo amichevole. Al.Ch.

Agenzia Magnum: fotografie di garanzia

N

el parlare di agenzie fotografiche nel mondo, il sinonimo più usato per rappresentarle ruota attorno alla Magnum Photos per l’importanza assunta a livello planetario. Fu fondata nel 1947 da George Rodger, Henri Cartier-Bresson, David Seymour e Robert Capa con lo scopo di proteggere la trasparenza d’informazione e il diritto d’autore in ambito fotografico. Il perno della filosofia dell’Agenzia verte nel considerare le immagini scattate di proprietà del fotografo Magnum e non delle riviste dove esse vengono pubblicate, permettendo all’autore di scegliere soggetti, temi e orientare la produzione verso uno stile più aderente a quello del fotografo e libero da vincoli. Per rendere omaggio a tale lavoro fotografico che ha segnato l’attualità di questi due secoli, il polo museale di Intesa Sanpaolo, a Vicenza, propone presso le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari “Magnum Contact Sheet” fino all’11 maggio. La mostra, in collaborazione con Magnum e Forte di Bard sede della prima esposizione, è suddivisa in sette sezioni con circa 150

opere: una per ogni decennio dell’agenzia fotografica Magnum. Sessanta sono i provini a contatto (contact sheets) esposti accanto ai propri “scatti finali” per ripercorrere la realizzazione d’immagini ricche di patos. Un processo in cui il fotografo scatta più volte, sviluppa il proprio supporto, sceglie un’istantanea fra tante, elabora l’immagine con cui vuole comunicare al mondo e alla fine crea. Nascono immagini celebri come per esempio l’invasione di Praga di Josef Koudelka, i carri armati in piazza Tienanmen di Stuart Franklin, Che Guevara immortalato da René Burri, Martin Luther King da Leonard Freed e lo sbarco in Normandia testimoniato da Robert Capa. Ogni decade, partendo dal dopo guerra, porta il visitatore a rivivere ciò che è successo nel mondo e la sua attualità fino al 2010, perché l’Agenzia Magnum è tempo passato ma anche presente. In quest’ambito a conclusione della mostra tre fotoreporter Magnum della nuova generazione Jerôme Sessini, Paolo Pellegrin e Alex Majoli narrano la loro scelta per la foto. Una mostra dunque da non perdere. Al.Ch.


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8 marzo 2014 Porto viro Sala Eracle ore 10.00

INTERNATIONAL WORKSHOP: Laboratorio di condivisione di pratiche e progetti in coordinazione con l’ufficio unesco di Venezia con la partecipazione delle riserve della biosfera, alcuni dei più importanti delta d’Europa.

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Cultura veneta 33 17 Poesia e musica Un lavoro che ha dato una nuova voce alla poesia del grande Portoghese

Nel suono di un flauto le identità poetiche di Pessoa Mirco De Stefani ha composto una “Suite” in nove movimenti per flauto solo. Il lavoro discografico è stato inciso dalla celebre flautista coneglianese Anna Tirindelli di vesna Maria brocca

A

lberto Caeiro, Álvaro de Campos, Ricardo Reis non sono semplicemente gli eteronimi quali era solito servirsi il poeta Fernando Pessoa (nato il 13 giugno 1888 e morto il 30 novembre 1935 a Lisbona) per firmare i suoi scritti, ma rappresentano le molteplici sfaccettature dell’anima dell’artista a cui non bastava un solo “cambio abito” per vivere il proprio tempo. Del resto, come scrive Tabucchi, “Nel cuore di tenebra che è l’umano sentire, misterioso, profondo, che appartiene ai precordi, Pessoa, come tutti i grandi poeti, fonda la sua poesia”. Mettere in musica il “sentire”, cioè l’essenza stessa del poeta che incarna alla perfezione la “saudade” della sua terra che trova sfogo nelle melodie del “fado”, è impresa assai ardua e richiede estrema padronanza del linguaggio musicale. Ci è riuscito magistralmente il compositore Mirco De Stefani, noto soprattutto per essere stato l’unico Maestro che abbia collaborato per

oltre un trentennio con il poeta Andrea Zanzotto, mettendo in musica e trasformando in nuove opere molte delle sue poesie. La nuova sfida è vinta, come testimoniano i numerosi commenti critici del settore, grazie al CD “De la musique”, per l’etichetta Rivoalto (2013), che contiene una “Suite” in nove

“De la musique”; poesia che riprende il primo verso dell’ “Art poétique” di Verlaine movimenti per flauto solo. Il lavoro discografico è stato inciso dalla celebre flautista coneglianese Anna Tirindelli, molto nota sia nel campo del concertismo internazionale, sia nel campo dell’insegnamento (dal 1999 è stata titolare di Cattedra di Flauto presso il Conservatorio di Vibo Valentia, con trasferimento definitivo nel 2011 allo “Steffani” di

Nelle due foto Mirco de Stefani e Anna Tirindelli

Castelfranco Veneto). In questo CD l’ascoltatore trova nove brani che compongono una “Suite” organica, che si sviluppa quale fiume in piena partendo da una sola nota per poi presentare l’intera scala cromatica nella “Giga” finale: “polifonia nell’unità a cui tende la poetica di Pessoa”. Tutti i nove movimenti della composizione interpretano in musica, secondo il sentire del compositore, la poesia titolata “De la musique”; poesia che a sua volta riprende il primo verso dell’ “Art poétique” di Verlaine. Come spiega il compositore pievigino De Stefani, “con queste composizioni per flauto solo, realizzate nel 2004, si è tentata un’incursione nell’universo - anzi, negli universi - di Fernando Pessoa servendosi del linguaggio musicale come fonte di luce: una minima traccia luminosa attraverso il labirinto creato dal poeta portoghese per nascondere a sé e agli altri la sua stessa vita, per confondere le sue plurime impossibili esistenze. La po-

esia che dà il titolo alla “Suite” per flauto solo - “De la musique” - descrive l’incontro possibile/impossibile tra due figure sognate: l’immagine del poeta e di una misteriosa presenza femminile, forse personificazione della musica, che emerge “a poco a poco, tra gli alberi antichi”. Tracce di presenze/ assenze reperibili attraverso “lettere e se-

gni irregolari che s’aprono alla meraviglia”. Così Àlvaro de Campos, uno degli eteronimi (sorta di alter ego dotati di una propria personalità e biografia) creati dalla fantasia del poeta per affidare la voce dei suoi versi, una delle moltiplicazioni/divisioni di un io che si vede attraverso gli specchi deformanti della coscienza”.

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METAL PROJECT, azienda leader nella lavorazione della lamiera Il titolare Fabio Bizzo investe molto sull’innovazione. L’ufficio progettazione il fiore all’occhiello dell’azienda Un’azienda viva, partecipata da tutti, operai e tecnici, con un apporto da parte del titolare a 360°. Questa l’impressione che si ha nel visitare la METAL PROJECT di via Meucci, 29 a Piove di Sacco. Azienda specializzata nella lavorazione dei vari tipi di lamiere e profilati con macchine operatrici a controllo numerico quali piegatrici, punzonatrici e taglio laser. Nata nell’89 grazie all’intuizione del titolare Fabio Bizzo, METAL PROJECT s.r.l. si è viepiù sviluppata fino a giungere ad un fatturato di oltre 3 milioni di euro. Fabio Bizzo 52 anni, sposato con una figlia, è nel settore della lavorazione della lamiera da 25 anni. Dapprima assieme al fratello nella sede di Valli di Chioggia, poi nel 2006 è approdato in zona industriale piovese dove ha dato l’impulso innovativo e commerciale alla METAL PROJECT s.r.l. “Non è facile districarsi

nel mercato in questo momento – ci ha dichiarato Fabio Bizzo – ma posso contare sul prezioso apporto dei miei collaboratori. I componenti dell’ufficio tecnico, Sabrina collaboratrice “tutto fare”, Alberto, Andrea; della segreteria Erica ed Anna e di mia moglie Adriana Bassan che mi aiuta nell’amministrazione dell’azienda e per i vari contatti con gli enti”. Verso che tipologia di clienti si rivolge la METAL PROJECT s.r.l.? “Noi lavoriamo per i più svariati settori, dalla climatizzazione all’esigenza del singolo privato, realizzando prodotti sia di serie che di nicchia. Come terzisti ci rivolgiamo alle aziende che commerciano con l’estero”. La METAL PROJECT s.r.l. è conosciuta come azienda tecnologicamente avanzata, pertanto investe molto sulla ricerca e sull’innovazione.

Dai 1,5 del 2002 ora la METAL PROJECT fattura oltre 3 milioni di euro

“Credo che il nostro successo sia stato proprio questa propensione nel dotarsi di strumenti sia di esecuzione - vedi il laser e di altri macchinari di rifinitura - che di progettazione con il modellatore tridimensionale SOLID EDGE che offre la possibilità al cliente di “vedere” il pezzo prima della sua esecuzione. Ogni anno spendiamo oltre 300 mila euro per l’acquisto di nuove attrezzature per far fronte alle continue esigenze del mercato”. Quanti operai avete attualmente? “Dagli 8 che aveva nel 2006 ora la METAL PROJECT s.r.l. annovera 25 operai tutti veramente validi e appassionati del loro lavoro. Posso dire che in azienda si respira un clima di completa collaborazione” Quando, secondo lei, la METAL PROJECT s.r.l. ha fatto il vero salto di qualità? “Quando ho deciso di creare l’attuale ufficio di progettazione. Con Sabrina, Albero e Andrea siamo in grado di soddisfare il cliente dalla progettazione fino al prodotto finito assicurando la più alta qualità”. A sinistra il titolare Fabio Bizzo, sotto la moglie Adriana Bassan e a fianco Alberto, Sabrina e Andrea dell’ufficio Progettazione


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La chiamano Saudade, che poi nel portoghese parlato dai brasiliani si pronuncia saudagi, ed è un sentimento di particolare nostalgia. Prende come una morsa al cuore chiunque sia stato in Brasile. Inevitabilmente, fortemente… Due imprenditori padovani,che hanno dato vita ad una società, dal Brasile hanno tradotto questa Saudade in un ristorante. Si chiama Osteria dell’Angolo. L’originale è a Rio de Janeiro, nel famoso quartiere di Ipanema, zona spiagge più belle del mondo. L’altra Osteria dell’Angolo è sorta a Padova, solo qualche mese fa. Si trova all’angolo fra via Bonafede e via Facciolati. In comune i due locali, oltre alla proprietà (incline alla Saudade), hanno lo spirito. Si tratta di due locali molto coccoli, intimi, dove oltre alla buona cucina conta l’atmosfera. Quello brasiliano propone cucina italiana, seppur con qualche tocco locale. Quello padovano propone prevalentemente pesce. I proprietari si sono affidati all’esperienza di un cuoco come Tommaso Convento, piovese con esperienze all’attivo in ristoranti di buon livello, e all’arte dell’accoglienza di Claudio Tognon, ex gestore di importanti locali nell’isola pedonale di Padova. I must del locale sono i crudi di pesce e la catalana. In particolare gli scampi crudi, il crudo del giorno con oli aromatizzati, i crostacei al vapore con le verdure, le cappesante ai tre sapori, il millefoglie di baccalà mantecato con pesto di olive e capperi… E ancora l’insalata di piovra. Non mancano la tradizionale impepata di cozze e vongole e, fra i primi piatti gli spaghettini alle vongole, il risotto al nero

di seppia, i tagliolini alla “busara” istriana, il risotto con scampi e zucca. Fra i secondi il branzino arrotolato con verdure, il fritto di calamari, gamberi e scampi, i crostacei alla plancia, il rombo al forno con patate, olive e pomodorini, l’abbraccio di mazzancolle in kataifi, lo scorfano in guazzetto… C’è anche una piccola sezione dedicata ai piatti di carne, dove primeggiano la battuta di manzo e la tagliata. Curatissima la composizione dei piatti, anche dal puntio di vista estetico. Di buon livello la scelta nella carta dei dolci. E all’altezza del resto la carta dei vini, dominata dalle bollicine.

Punto di forza del locale è il rapporto qualità – prezzo. Un menu di pesce varia fra i 30 – 35 euro.

Gradevolissimo il design (semplice e un po’ minimal) del locale. Un luogo particolarmente suggerito alle coppie. Anche il servizio è in sintonia con lo stile dell’osteria. Un locale creato con buon gusto che interpreta le esigenze della clientela attuale. La materia prima viene selezionata con competenza e passione. Spesso gli stessi titolari o il cuoco si recano personalmente ai mercati ittici di Chioggia e Venezia per scegliere all’alba le forniture di pesce e assicurarsi che siano all’altezza della qualità che il locale vuole proporre. L’Osteria all’Angolo ha già proposto delle serate a tema, altre ha intenzione di proporne nel corso dell’anno.

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vene varicose; 2)dolori, arrossamenti e calori improvvisi localizzati; 3) lesioni cutanee di non rapida guarigione, 4) modifiche terapeutiche ormonali, potenzialmente associate ad un maggior rischio tromboemolitico venoso. La comparsa dell’insufficienza venosa cronica è scritta nel DNA dei pazienti flebopatici, ma ciò non significa che non sia gestibile attraverso una diagnosi precisa e l’adozione di adeguate norme terapeutico-comportamentali. Nei casi più gravi, che richiedono il trattamento chirurgico, la nuova strategia conservativa della safena anziché asportarl,a consente di intervenire in anestesia locale andando a deconnettere specifici punti di reflusso e sfruttando adeguate vie collaterali di drenaggio. Questa tecnica riduce sensibilmente il rischio di ricomparsa negli anni della medesima malattia, rispetto alla tradizionale strategia di ablazione safenica mediante chirurgia, laser, radiofrequenza, scleroterapia, etc…

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gambe è quella La vita“pesanti”. di tutti Lai diagnosi giorni probabile è costellata di di “insufficienza venosa cronica”, patologia problemi, e proprio per questo una che interessa fino al 40% degli èuomini e una competenza fondamentale quella di percentuale maggiore di donne; una condizione essere in grado di gestirli, per riuscire a che non è soloi propri deturpante ma è una vera e raggiungere obiettivi. propria malattia di che risolvere incrementa i il problemi rischio di La capacità patologie severe come la tromboembolia venosa.il (probleevidenziamo che se c’è Nella personac’è sananecessariamente il sangue ossigenatoanche viene problema spinto dalla pompa cardiaca verso la periferia una soluzione, sta a noi allenare del la corpo le arterie; aver rilasciato nostraattraverso mente per trovarladopo in poco tempo. ossigeno e sostanze nutritive ai tessuti, lo stesso sangue risale verso il cuore, contro la forza di gravità, grazie alla spinta fornita dal polpaccio sulle vene della gamba. Ad impedire la ricaduta del sangue verso il basso è un sistema di valvole venose che garantisce il ritorno del sangue venoso verso il cuore e i polmoni, ove verrà detossinato e riossigenato, ma quando le vene delle gambe si dilatano, i lembi valvolari non si toccano più l’un l’altro e la forza di gravità costringe il sangue venoso ad un ristagno: si evidenziano così le varici, vasi venosi dilatati, tortuosi e dolenti. La prevenzione si basa su precise indicazioni: in primo luogo è imperativo camminare. I muscoli del polpaccio rappresentano una vera e propria pompa, tanto più efficace se il movimento è svolto alla sera, per almeno 30 minuti, a media velocità e con continuità. Il soggetto impossibilitato a camminare potrà esercitarsi 30 minuti steso a letto, eseguendo flesso-estensioni ritmiche del piede (come premendo l’acceleratore dell’auto). 0€ Perché il cammino sia efficace occorre1effettuare un controllo posturale per un corretto appoggio plantare e ridurre un eventuale sovrappeso, che pregiudica la funzionalità degli arti inferiori sia per eccesso di carico sull’unità muscoloscheletrica, sia attraverso la stipsi, responsabile di aumenti pressori addominali che si riversano nella spinta verso il basso di importanti 60€ volumi venosi. Se costretti a stazioni erette prolungate, si dovrà spostare il peso da un lato all’altro, sollevandosi sulle punte dei piedi; dopo oltre un’ora in posizione seduta –evitando di 5€ accavallare le gambe – si dovrà fare qualche passo. Al termine di una giornata di lavoro potrà essere utile una doccia fredda alle gambe, massaggiando dolcemente dal piede verso la coscia, possibilmente alzando l’arto di 10 cm circa. Anche la calza elastica è efficace, come lo sono i massaggi drenanti purchè eseguiti da personale esperto (fisioterapista), per non rischiare rottura di capillari, ematomi, aggravamento della varicosi. Una visita flebologica specialistica è indispensabile precedentemente a qualsiasi tipo di massaggio, mentre saranno da evitare bagni termali, saune e fanghi troppo caldi, ma anche lampade solari e cerette a caldo, sia per l’elevata temperatura che per il trauma diretto sulle vene più superficiali. Non indicati anche pancere, calze autoreggenti o gambaletti con orli elastici stretti che possano avere un effetto “laccio” sulla circolazione, e tessuti non traspiranti o troppo caldi responsabili di una eccessiva vasodilatazione. Anche tacchi molto alti pregiudicano l’appoggio plantare, mentre un tacco medio – circa 6 cm – favorisce il drenaggio venoso specie associato ad un comodo plantare. Tutti questi consigli sono particolarmente indicati per le donne in gravidanza (il 70% delle gestanti sviluppa malattia varicosa) o trattate con terapie

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