La Piazza della Bassapadovana - 2012sett n118

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della Bassa Padovana

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25-26-27-28 ottobre 2012 www.autoemotodepoca.it

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 118 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD

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25-26-27-28 ottobre 2012

La carriera di Gilles in mostra

Asta al ribasso: affari a sangue freddo


della Bassa Padovana

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 118 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD

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Sicurezza Lotta dura ai documenti contraffatti

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EDITORIALE

L’etica e la politica

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

proposta del pd: “riciclo a monselice” La questione cementifici non si è ancora conclusa. E’ noto infatti, che il nocciolo della questione ruota attorno ai posti di lavoro che verrebbero a mancare se il “revamping” dovesse fallire. Dal Pd di Monselice arriva una proposta alternativa. “Perché non favorire la nascita di un distretto del riciclaggio?” pag. 9

liceo tutto nuovo este ha il campus Si apre una nuova era per il liceo “G.B. Ferrari”: all’inizio dell’anno scolastico gli studenti del complesso liceale hanno fatto il primo ingresso nella nuova sede di via Stazie Bragadine, struttura avveniristica di quasi 5.000 metri quadri e certamente uno dei gioielli dell’istruzione provinciale. pag. 10 pubbliredazionale

Dal 13 al 21 Ottobre www.ottobreblu.it pag. 19

di Ornella Jovane

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Il commercio a Este sta cambiando pelle Cinesi e magrebini aprono nuove attività La scommessa dell’Outlet della moda

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l centro di Este si fa sempre più multietnico, a partire dalle attività di ristorazione. L’estate ha infatti tenuto a battesimo ben tre attività ristorative di matrice straniera: un bar orientale, un kebabbaro e un wok sushi. Il primo ha aperto i battenti in via Matteotti, nel salotto buono atestino. I nuovi gestori hanno rilevato l’attività di quello che era noto un tempo come Julie’s. Il bar è stato avviato da una famiglia cinese e si è inserito tra quelli storici dei portici del centro storico, riscuotendo anche una buo-

na accoglienza da parte della clientela. Da metà estate, inoltre, in via Guido Negri ha aperto i battenti “AliBaba Kebab”, proprio davanti all’ingresso dei giardini e del Museo Nazionale Atestino. Un altro kebabbaro si trova già da tempo a pochi metri, in via San Girolamo, sempre in centro. La terza novità, forse la più notevole, riguarda invece il futuro dei “3 Archi”. La gestione del ristorante passa ad una società cinese, che aprirà un wok sushi, formula di ristorazione che sta avendo fortuna.

Intanto potrebbe nascere proprio in centro storico un nuovo outlet dedicato alle grandi marche. Un’idea, questa, cavalcata più volte durante la scorsa campagna elettorale e che evidentemente non è rimasta sulla carta. A concretizzare l’ipotesi è stata in particolare Confesercenti, attraverso il numero uno provinciale Maurizio Francescon: “Abbiamo già avviato un progetto in collaborazione con il Comune per trasformare l’ex ufficio delle imposte in un centro commerciale”. pagg. 11 e 12

a una parte il mondo reale. Gli imprenditori che cercano nuove ricette per recuperare in competitività e trovare il bandolo della matassa nel tentativo di interpretare le trasformazioni del sistema produttivo in atto, accelerate vertiginosamente dalla crisi economica. Una platea di lavoratori che manifesta – in vario modo - tutta la propria disperazione nel difendere con dignità e coraggio il proprio posto di lavoro, già a rischio o che minaccia di diventarlo. Poi c’è il popolo dei precari, quello dei disoccupati, inoccupati o scoraggiati, giovani, molte donne e persone di mezza età che, in tutti i casi, fanno fatica a collocarsi nel mondo produttivo. Dall’altra parte la politica con i suoi scandali, gli sprechi, gli sperperi di denaro pubblico e le sue analisi cavillose e non sempre credibili sulla necessità di cambiare registro, di trovare nuove formule ed efficaci risposte alle sollecitazioni che vengono dal mondo reale. In mezzo una domanda: a cosa servono le elezioni politiche della prossima primavera? continua a pag.

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o.jovane@lapiazzaweb.it

L’Intervento

In dieci anni alle Regioni 89 miliardi in più di Giuseppe Bortolussi*

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ell’ultimo decennio le Regioni italiane hanno speso 89 miliardi di euro in più. Di questi, oltre la metà sono stati “assorbiti” dalla sanità (49,1 mld di euro). A fronte di un aumento dell’inflazione che nel periodo preso in esame ha toccato il 23,9%, la crescita della spesa è stata del 74,6%. *Segretario CGIA di Mestre

continua a pag.

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EDITORIALE

L’etica e la politica Autostrada Padova - Bologna

automobilisti attenti con il sistema tutor

Automobilisti più disciplinati grazie al sistema di controllo elettronico della velocità “tutor”, installato lungo l’autostrada Padova - Bologna. Secondo i dati forniti dalla polstrada, dall’inizio dell’anno al 20 settembre scorso sono 4.051 le infrazioni registrate nel tratto padovano dell’autostrada A13, appunto quello controllato dal sistema Tutor (a breve il Tutor verrà posizionato anche nel tratto padovano dell’A4 VeneziaMilano, la Serenissima). Nel medesimo periodo del 2011 le infrazioni erano state esattamente duemila in più. Un brusco calo che ha avuto risvolti confortanti nel sensibile calo degli incidenti mortali.

segue da pag.

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La parentesi del governo tecnico non aveva solo la funzione di prendere l’Italia per i capelli e allontanarla dal baratro in cui rischiava di cadere ma anche di concedere alla classe politica un periodo di tempo per recuperare la sua funzione primaria di attività volta al bene comune, di ritrovare motivazioni e finalità etiche e responsabili nei confronti di un popolo e di un paese che si sentiva abbandonato a se stesso nell’affrontare l’urto violento della crisi economica e le sue amare conseguenze. Il tempo è trascorso: la prossima primavera è vicina e con essa anche la scadenza elettorale. Ma la politica è cambiata? Non è giusto generalizzare ma sono talmente tanti i singoli casi di “mele marce” che è difficile non pensare che sia necessario riflettere sulla cesta che le contiene tutte. Non si tratta di approfondire il singolo caso ma di capire che questo sistema, così com’è, continua a minare nel vivo il nostro Paese, il quale non potrà essere credibile e affidabile agli occhi di investitori stranieri e non offrirà strumenti e chances per competere a giovani motivati che hanno voglia di provare e a imprenditori che tutti i giorni rischiano in proprio e continuano a crederci, un Paese che non darà a se stesso opportunità di crescita e di sviluppo e la speranza di una maggiore giustizia sociale. Da Venezia, il presidente di Confindustria Squinzi agita la causa della questione settentrionale, a Padova il presidente della Camera Fini sollecita gli imprenditori ad attivarsi in prima persona perché la politica ha bisogno di forze civili e partecipazione per trovare nuove energie e linfa vitale. I politici devono tornare a governare ma gli elettori hanno il diritto di poter scegliere fra persone oneste e capaci, entusiaste e altruiste. Perché l’impegno politico è un servizio che si offre alla collettività. Non solo in teoria… Ornella Jovane

matite e pennarelli maxi sequestro

La guardia di finanza di Padova ha scoperto una rete di commercio illegale di articoli pericolosi di cancelleria, stroncando sul nascere l’immissione in commercio di 1.664.657 prodotti non conformi agli standard di sicurezza e in parte riportanti marchi contraffatti. Al termine dell’operazione due cinesi sono stati denunciati per i reati di frode in commercio e commercializzazione di prodotti contraffatti. I controlli rientrano nelle operazioni messe in campo dalla Guardia di Finanza ad inizio dell’anno scolastico.

La bretella di collegamento tra corso Stati Uniti a via Nuova Zelanda alla Zip sarà pronta a primavera e collegherà in modo rapido il lato ovest di corso Stati Uniti con l’Interporto. Lunga un chilometro e mezzo, correrà parallela a corso Argentina ed incrocerà via del Progresso, via Inghilterra e via Nuova Zelanda. “Tutto procede nei tempi e la strada dovrebbe essere pronta tra sei mesi” afferma l’assessore Ivo Rossi. La bretella è finanziata dal Consorzio Zip e l’intervento è stato diviso in due stralci, uno da 4.021.943 euro e l’altro da 2.972.279 euro.

amici della musica al via la stagione

il don: “non cani ma opere di bene”

Operazione Fiamme Gialle

bretella zip pronta a primavera

Da ottobre i concerti

Esplode la polemica

“Non cani, ma opere di bene”. Ha fatto discutere l’ultimo messaggio-choc lanciato da don Marco Scattolon, 67 anni, vivace parroco di Rustega di Camposampiero e di Fossalta di Trebaseleghe, dalla sua “cartolina”, il bollettino parrocchiale settimanale. IL sacerdote non è nuovo a provocazioni forti, che fanno discutere.

Nuova strada di collegamento

Bassapadovana monselice Pendolari bistrattati esplode la protesta sui treni regionali pag. 6

este, ambiente

Pannolini ecologici per i bebè del nido, esempio per le famiglie pag. 10

montagnana

Apre il nido messo a nuovo dopo il restauro pag. 13

Provincia enti locali

Regione sociale

La Riviera del Brenta nella futura Provincia pag.

noi e gli altri

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Integrazione con l’Università

Cooperazione in ginocchio, un taglio del 5%

Associazione Prislop, corsi per nuovi volontari pag.

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palazzo zuckermann In mostra i tesori del convento di Santa Chiara pag.

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Si aprirà il prossimo 3 ottobre con il concerto affidato a La Petite Bande, per concludersi ad aprile 2013, la 56° stagione concertistica degli Amici della Musica di Padova. Un’edizione che si presenta ricchissima di proposte, di percorsi culturali e di approfondimenti tematici nel solco della grande tradizione che gli Amici della Musica. Info su www.amicimusicapadova.org.

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cultura A Ca’ Pesaro le opere di Castellani e Gunther Uecker pag. 29

nuova carta giovani raddoppia

“Carta Giovani” e “Studiare a Padova card” uniscono le forze e ampliano le agevolazioni per la cultura, lo shopping e il tempo libero dei ragazzi a partire dai 14 anni. L’idea nasce dalla collaborazione tra Provincia e Università di Padova, che hanno deciso di offrire ai giovani più sconti e più opportunità attraverso un unico progetto. L’iniziativa riunisce due tessere già conosciute, in modo da incentivare i giovani a fruire di servizi culturali, formativi e aggregativi. La nuova Carta Giovani sarà disponibile da ottobre nelle scuole e nei tradizionali punti di distribuzione. Tutte le agevolazioni su www.provincia.pd.it.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da: Give Emotions Srl

Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

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REDAZIONE:

Direttore responsabile

Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 settembre 2012 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)

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4 Argomento del mese L’ANALISI DI FEDERCONSUMATORI L’associazione di categoria ha messo in evidenza che i servizi in stazione e nei treni sono sempre più rivolti ad un’utenza ricca. Ad esempio esistono comode e accessoriate sale d’attesa per gli affiliati al club Freccia Rossa mentre per gli altri gli spazi, quando ci sono, sono quasi sempre fatiscenti di Alessandro Abbadir

Il presidente della regione Luca Zaia punta a costituire a breve una rete di Ferrovie Venete

Stop ai doppioni con bus alle linee ferroviarie, in province come Vicenza, Belluno e Rovigo

S

ervizio ferroviario in Veneto, un servizio sempre più di classe, ma non inteso come qualità, ma come differenza di censo fra chi si può permettere servizi efficienti e li può pagare e chi (la maggioranza) pur avendo sempre più bisogno di servizi pubblici per muoversi a causa della crisi (pendolari e studenti), invece li trova scassati. A fare il quadro della situazione è Federconsumatori con il suo responsabile regionale in tema di trasporti Ivano Mometti. “In Veneto come nel resto d’Italia - dice Mometti - si va per volontà di Trenitalia verso delle ferrovie in cui ci sono i nuovi sistemi di trasporto Freccia Rossa (alta velocità), freccia Argento (soluzione intermedia) e Freccia Bianca, per capirci i vecchi espressi. Poi esistono le ferrovie regionali e i treni interregionali”. Monetti mette subito il dito sui problemi. ”La soluzione strategica su cui con la Regione Veneto c’è una comune visione – dice – è quella di creare un servizio integrato fra gomma e rotaia. Non è più possibile ad esempio che esistano in province come Vicenza, Belluno e Rovigo dei doppioni con bus a linee ferroviarie. Va introdotto per le corse, l’orario cadenzato. E’ vero che il cotto dei biglietti è basso rispetto al resto d’Europa, mala qualità in rapporto è scadente”. Nel dettaglio il progetto studiato da Sistemi Territoriali società interamente controllata dalla Regione Veneto, e Trenitalia vede convogli che

petizione degli amici della bicicletta

Assicurazione per chi va al lavoro

I

Treni, servizi scadenti, po

l pericolo corre sulle due ruote: lo sa bene chi sceglie di muoversi in bicicletta, compiendo un gesto di responsabilità nei confronti dell’ambiente ma affrontando anche dei rischi concreti. Chi va al lavoro in bicicletta dovrebbe essere coperto da assicurazione contro eventuali infortuni lungo il tragitto, analogamente a quanto avviene per chi si reca al lavoro a piedi o con il mezzo pubblico o con mezzi privati, qualora non ci siano mezzi pubblici che coprono il tragitto. La petizione che la Fiab (Federazione degli amici della bicicletta) rivolge al Parlamento italiano e che ha già raccolto migliaia di firme, è stata sottoscritta anche dal Consiglio regionale del Veneto. Su iniziativa dei capigruppo del Pd Laura Puppato, di Verso Nord Diego Bottacin, della Sinistra veneta Pietrangelo Pettenò, di Italia dei Valori Gustavo Franchetto, del Pdl Dario Bond e della Lega Federico Caner, l’assemblea veneta chiede al Parlamento che la norma che ha introdotto nella legislazione all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro il cosiddetto “infortunio in itinere”, sia estesa anche a chi sceglie la due ruote come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro. La mozione sollecita il Parlamento ad approvare al più presto la modifica di legge proposta, introducendo inoltre la disposizione per cui l’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico. Una tutela per chi si serve della bicicletta e affronta rischi quotidiani lungo strade sempre più caotiche e trafficate.

saranno “cadenzati” ad orari fissi: ogni 15’, 20’ e 30’ nelle linee a più alta frequenza. Sarà possibile offrire un sistema di trasporto rapido, che non dovrà più seguire gli orari di Trenitalia, ma saprà esattamente a quali minuti transiteranno i treni. Il nuovo orario dovrebbe partire dalla metà di giugno 2013. Per questo servizio si utilizzeranno i nuovi treni Stadler acquistati da poco da Sistemi Territoriali. “Siamo pronti a dare – spiega il presidente di Sistemi Territoriali Gian Michele Gambato – un contributo decisivo per migliorare l’efficienza della rete ferroviaria Veneta”. Federconsumatori parla degli interventi da fare subito “Serve subito raddoppiare i binari – dice – sulla linea Bassano- Venezia. E’ inutile potenziare il servizio con più treni se poi su certe tratte i convogli si rallentano perché esiste un solo binario e devono aspettare di far passare altri treni”. Federconsumatori con il presidente regionale Ermes Coletto e Monetti affrontano anche il problema delle sale d’attesa. “E’ l’emblema – dice – della società che cambia. Nelle stazioni più importanti, cioè nei capoluoghi di provincia, ci sono quelle per gli utenti del club Freccia Rossa, si accede con tessera elettronica: hanno aria condizionata e confort. Per gli altri, le sale d’attesa se ci sono, non sono encomiabili per igiene e servizi offerti. Nelle piccole stazioni sono quasi tutte chiuse. Insomma si investe su servizi desti-

nati a chi i soldi li ha, mentre pendolari studenti ed anziani avranno treni che funzioneranno sempre meno”. Il presidente della regione Luca Zaia punta a creare “una società indipendente che gestisce la nostra rete ferroviaria, che appartiene a tutti i cittadini. Sapremo dimostrare di saper gestire meglio di altri anche i treni”. Per“ Ferrovie venete” e il modello che potrebbe essere seguito è quello emiliano, dove, la società regionale Tper (Trasporto passeggeri Emilia Romagna), con 2500 addetti gestisce 350 chilometri di strade ferrate, circa il 30% del traffico ferroviario regionale. Intanto arriva l’analisi dell’Osservatorio sulla spesa del Consiglio regionale, che ha presentato il monitoraggio sulle risorse nel decennio 2000-2010 per il settore ferroviario nella regione. Il problema più grande evidenziato dall’Osservatorio, sono le risorse: nella ripartizione nazionale il Veneto è storicamente penalizzato perché ha ricevuto in dote il 7,33 per cento dei trasferimenti nazionali (in quota assoluta 86,6 milioni di euro), pari a 5,93 euro per chilometro, a fronte di una media nazionale di 8,12 euro. Le vicine Lombardia e Piemonte ricevono trasferimenti chilometrici di 8,54 e 8,19 euro. Il Veneto ha ottenuto, quindi, 21 euro per abitante, il 40 per cento in meno della media nazionale, per la Lombardia ammontano a 35 euro, per il Piemonte a 43, per l’Emilia Romagna a 27.


Argomento del mese 19 5 Trasporto pubblico a Padova e Provincia

oche risorse e investimenti I giovani del Partito Democratico veneto lanciano un blog per le segnalazioni dei pendolari

“Raccontate sul web la vostra odissea quotidiana” di Nicola Stievano

L spalla per padovane

’odissea quotidiana dei pendolari veneti finisce in rete con lo scopo di fare massa critica e ottenere delle azioni concrete da parte di tecnici e politici. L’idea è dei giovani del Partito Democratico Veneto che attraverso il blog www.youmove.info vogliono offrire un punto di riferimento per pendolari e viaggiatori per segnalare in tempo reale i disservizi della rete dei trasporti e raccogliere proposte “Stiamo pensando - hanno precisato i consiglieri regionali veneti del gruppo del Pd Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin - ad un testo di legge che punterà a tre obiettivi principali. Anzitutto trasformare ‘Veneto Strade’ in un ente che potrebbe prendere il nome di ‘Veneto Mobilità’, al quale affidare la gestione non solo infrastrutturale ma anche di coordinamento dei servizi sia per quanto concerne la viabilità stradale che i trasporti ferroviari. La situazione di paralisi nella quale, ad esempio, versa la realizzazione della metropolitana di superficie (Sfmr) evidenzia la necessità di dare una scossa ad un sistema decisionale troppo lento ed inefficiente”. Altro obiettivo, affrontare finalmente l’integrazione e il collegamento dei servizi tra le diverse aziende di trasporto pubblico regionale con l’introduzione del biglietto unico. “Non è un sacrilegio - aggiungono i tre esponenti democratici - se la Regione Veneto si attiva per spingere quei processi di integrazione tra i diversi scali aeroportuali così come tra quelli portuali del Nordest”. Infine Tiozzo, Pigozzo e Azzalin hanno sollevato il “cronico problema dei tagli e dei disservizi, che penalizzano in maniera inaccettabile l’utenza. “Da quando è iniziata questa legislatura chiediamo al presidente Zaia ed all’assessore Chisso di predisporre un piano strategico sui trasporti per uscire dalla situazione catastrofica che ben conoscono le migliaia di pendolari”.

Nuovi tagli, vecchie polemiche

“Basta doppioni unificare le aziende” B

us strapieni tra le proteste di studenti e pendolari, lunghe attese alle fermate, mugugni per gli abbonamenti, tagli alle corse festive: un autunno caldo per i trasporti locali a Padova. E non serve nemmeno toccare l’argomento treni, una grana che investe tutta la regione. Con la ripresa delle lezioni Padova e provincia si sono trovate di nuovo a fare i conti con i punti deboli della rete di trasporto pubblico, sia che si chiami BusItalia - Sita che Aps. Ad aggravare le già difficili condizioni in cui versano linee e autobus ci si mettono anche i tagli imposti a livello governativo e distribuiti un po’ ovunque. Ecco allora che dalla Bassa Padovana spariscono tutte, ma proprio tutte, le corse festive su alcune linee. I pullman viaggiavano per lo più vuoti, osserva giustamente qualcuno. Ma tagliare del tutto una linea, senza nemmeno provare a ridurre le corse o a usare mezzi con meno posti a sedere, osservano altri, non è una mossa da servizio pubblico. Nei giorni feriali intanto gli studenti prendono letteralmente d’assalto i mezzi pubblici e spesso le “corse bis” non bastano, a patto che non siano state soppresse o dirottate altrove. E così le proteste sono all’ordine del giorno. L’assessore provinciale ai trasporti Domenico Riolfatto sa di avere a che fare con una materia scottante. Più volte è salito sugli autobus strapieni affrontando le ire dei pendolari. Ha anche attivato una mail per raccogliere le lamentele e le rimostranze; driolfatto.trasporti@libero.it. “Quest’anno ci sono qualcosa come 6.500 studenti in più - osserva l’assessore - la maggior parte dei quali viaggiano su pullman e autobus. Dobbiamo fare i conti con questo aumento dell’utenza e fare in modo che le soluzioni che mettiamo in campo possano essere adeguate. Mi rendo conto che non è sempre in questa stagione di tagli ma ci proviamo ogni giorno e invitiamo anche gli utenti a darci una mano”. Nel frattempo nel conselvano infuria la polemica per la soppressione delle corse festive di BusItalia. “Alla faccia del caro carburante, delle domeniche ecologiche e dell’abbonamento, che in un anno arriva a 500 euro per gli studenti e 600 per i lavoratori”, fanno notare alcuni pendolari. Il sindaco di Conselve Antonio Ruzzon: “capisco le ragioni economiche ma si tratta di un servizio pubblico che viene eliminato del tutto”. A nord di Padova, per la precisione a Vigonza, è nato addirittura un comitato di “appiedati” contro la soppressione del servizio navetta con il capolinea dell’Aps a Ponte di Brenta. Intanto gli amministratori iniziano a chiedersi se per risparmiare, anziché tagliare le corse o aumentare i prezzi di biglietti e abbonamenti, non sia il caso di unificare le due aziende di trasporti pubblici, l’Aps e BusItalia. Fra i primi a parlarne, in tempi non sospetti, il sindaco di Maserà Nicola De Paoli. “Noi ci troviamo ad un chilometro dal capolinea dell’Aps ma spostarlo costa troppo perché ci sono due aziende diverse. Alla gente non importa il marchio, vuole il servizio per il quale paga. Che sia Aps o BusItalia non cambia, con la fusione abbiamo la possibilità di risparmiare sulle spese e soprattutto di ridurre le inefficienze e le sovrapposizioni. A Maserà i pullman BusItalia arrivano strapieni e un chilometro più a nord, a Carpanedo, gli autobus Aps partono semivuoti. E’ ora di cambiare una volta per tutti e di armonizzare i due servizi, anche tagliando poltrone e stipendi”.


6 Monselice Giostra della Rocca Alcuni inconvenienti al regolamento hanno causato ritardi

La Torre conquista il tris

lungo la ferrovia spesso vengono soppressi i regionali

calvario pendolari, proteste quotidiane

Vince Manuel De Nobili, 17 anni, faentino Veloce il carmine e notevole anche S. Cosma di Emanuele Masiero cesco con tanto di colombe e un attore che si è tolto le vesti per infilare il saio e gridare la sua conversione sotto una pioggia di petali di rosa. Ma la vittoria è andata a San Martino, seguita da Carmine e Ca’ Oddo al secondo posto, e poi San Cosma, Monticelli, Marendole, San Bortolo, Torre e San Giacomo. Va invece a Marendole il primo posto nella classifica del gruppo musici, mentre è ancora San Martino a fare incetta di primi

La foto di repertorio di una precedente edizione della Giostra

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posti, per la bottega artigiana e per il gruppo storico. Notevole anche l’imperatore a cavallo della Torre. Degni di nota pure i bottai del Carmine, mentre l’eretica attenta alla vita dell’arcivescovo. Per Monticelli invece, è il piccolo acrobata a farla da pradone prendendosi gli applausi. Anche Ca’ Oddo, porta in corteo i propri falconi, mentre passa la strega, racchiusa in gabbia e destinata a dare vita alla leggenda della Povolata.

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a Torre non si ferma più. Per la terza volta consecutiva la contrada biancorossa si è aggiudicata la quintana della Giostra della Rocca 2012. Merito soprattutto di Manuel De Nobili, diciassettenne faentino, che ha esordito alla Giostra della Rocca a 15 anni. La finale è stata disputata quando ormai era quasi buio anche a causa di qualche limite nel regolamento che dovrà essere rivisto sicuramente. A contendere alla Torre la vittoria c’era il Carmine e uno scatenato Andrea Zama che si è confermato molto veloce. Notevole anche San Cosma, riuscita a portare entrambi i suoi cavalieri, Spinelli e Lionetti, in semifinale. Ma i tempi estremamente dilatati e uno speaker non proprio entusiasmante, hanno reso alquanto noiosa questa edizione della quintana. Discorso diverso invece per la sfilata della mattina che sta diventando il vero evento di punta di tutta la Giostra della Rocca. Davvero divertente l’esibizione dei contradaioli di San Giacomo che hanno messo in scena la conversione di San Fran-

trasporti

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a situazione dei pendolari è sempre più drammatica. Per le centinaia di persone che ogni giorno usano il treno, il calvario non è mai finito. La linea che collega Monselice a Padova dovrebbe essere tra le più “battute” e funzionali, ma in realtà è quasi impossibile non subire disagi dovuti a ritardi o cancellazioni dei treni. I convogli più colpiti solitamente sono i regionali in partenza da Una delle foto scattate dal consigliere regionale Bozza su un treno Rovigo dalle 7.18 in poi e diretti a Padova (in transito dunque anche per Monselice e Terme) quasi sempre soppressi, lasciando studenti e lavoratori a terra. E dire che il servizio di Trenitalia dovrebbe essere un “servizio pubblico”. Peccato che stia diventando una polveriera pronta ad esplodere. Il consigliere regionale leghista Santino Bozza ha documentato le condizioni in cui viaggiano i pendolari da monselice. Nel caso del treno delle 7.18, Trenitalia ha predisposto da Rovigo un servizio di pullman per l’arrivo a Padova (previsto col treno alle 8.09): ma per protesta, gli utenti hanno disertato il servizio alternativo. A Monselice, il tumulto dei pendolari si è materializzato anche con decine di moduli di protesta diretti a Trenitalia. Il motivo è stata la mancata fermata del treno regionale proveniente da Montagnana, peraltro semivuoto. Ma come se non bastasse, i disagi iniziano ancora prima di salire in treno. Già, perchè parcheggiare in stazione è sempre più difficile, senza contare che si rischiano multe salate per i divieti di sosta presenti praticamente ovunque. Ormai da anni si parla di nuovi parcheggi e nuova viabilità, ma i risultati sono evidenti agli occhi di tutti. Stesso discorso per chi sceglie di arrivare in bici: le rastrelliere sono rotte e arrugginite. Inoltre non c’è nessuna garanzia di ritrovare la bici. Anche in questo caso, le promesse di videosorveglianza e nuovi parcheggi per le bici, sono finite nel dimenticatoio. E.M.

lAUREA INFERMIERI SOTTO lA ROCCA

L’

università di Scienze Infermieristiche sbarca all’ombra della Rocca. E’ iniziato infatti un corso di laurea triennale, frutto della collaborazione tra Università di Padova e Ulss 17, ospitato al centro “5 Dita” di via Piave che può accogliere 70 studenti. Le preiscrizioni hanno dimostrato quanto interesse ci sia in questo ambito lavorativo: in 112 hanno fatto domanda di ammissione con Monselice come prima scelta. I test di ingresso si sono tenuti nei giorni scorsi. Molti dei giovani iscritti provengono naturalmente dall’area della Bassa Padovana: un bacino di utenza che sinora, per lo stesso corso di laurea, doveva puntare ai poli di Padova o Rovigo. Ma non mancano anche diverse domande da altre regioni, incluse addirittura Sicilia e Sardegna. Non è una sorpresa che siano giunte richieste anche da ragazzi e ragazze del sud. Ogni anno molti giovani si spostano (anche temporaneamente) a Monselice ed Este per la comodità di collegamento con Rovigo, Padova e Venezia. “Questo riscontro così positivo fin dal primo anno - sottolinea il Direttore Generale dell’Uls 17 Giovanni Pavesi - conferma che per il territorio l’iniziativa è di grande rilevanza in quanto rappresenta un’ottima opportunità formativa e, in prospettiva, professionale per molti giovani della Bassa Padovana. Per la nostra Azienda, d’altro canto, il nuovo corso di laurea costituisce un importante salto di qualità in un rapporto di collaborazione con l’Università di Padova che in realtà esiste già da diversi anni”. Soddisfatti

anche i primi cittadini di Monselice e Este, che molto si sono spesi per riuscire a portare questo corso nella Bassa. “È un passo avanti importantissimo per il territorio - evidenzia Francesco Lunghi - A regime avremo 210 studenti, con tutto l’indotto che ne consegue. Puntiamo a creare gradualmente un vero polo universitario”. “Sarà anche una grande opportunità di lavoro per i nostri giovani - rimarca Giancarlo Piva - una soluzione molto ben attrezzata ma provvisoria: quando si libereranno le strutture dei vecchi ospedali di Monselice ed Este, si potrà ripensare alla collocazione in queste sedi. L’obiettivo per il futuro è ambizioso, ma certamente di grande valore perchè crea posti di lavoro per i nostri giovani”. E.M.


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8 Monselice L’Intervento

Tecnologia

In dieci anni alle Regioni 89 miliardi in più

Biblioteca Comunale Fra gli utenti più numerosi e assidui i ragazzi e gli studenti

I libri finiscono nella Rete

di Giuseppe Bortolussi*

segue da pag.

di Emanuele Masiero

L

a biblioteca di Monselice si rinnova. Da luglio è stato infatti avviato un nuovo programma di gestione bibliografica che gestisce tutte le 104 biblioteche della provincia di Padova. Il sistema, chiamato “Clavis”, è attivo anche per la struttura di Monselice e permette di prenotare i libri direttamente on-line. Inoltre, è possibile chiedere un libro di un’altra biblioteca, seguendone il percorso direttamente on-line. Per consultare il servizio è sufficiente collegarsi al sito http://opac.provincia.padova.it. Gli utenti iscritti a una delle biblioteche padovane sono già abilitati per accedere e possono fare molte operazioni direttamente da casa tramite internet. Per entrare, il login al primo accesso è numero di tessera iscrizione o codice fiscale per gli iscritti dopo luglio 2012 e data di nascita nel formato aaaamm-gg. Ovviamente è sempre possibile richiedere assistenza tramite mail o direttamente in biblioteca. Se il sistema non viene utilizzato per una anno, l’account viene disabilitato (e sarà necessario richiedere la riattivazione). Grazie a Clavis è possibile: consultare il catalogo di tutte le biblioteche comunali della provincia di Padova, controllare i libri in prestito e la loro scadenza, prenotare un libro, rinnovare il prestito per un massimo di tre volte, fare proposte d’acquisto e sapere quando sono disponibili i libri prenotati. Ma una delle funzionalità più interessanti è lo spazio personale “MyDiscovery” dove è possibile seguire il percorso del libro dalla biblioteca di partenza a quella di Monselice. Cliccando alla voce “prenotazioni” alla colonna “stato” si possono verificare le seguenti condizioni: “pendente” se la prenotazione non è ancora stata presa in esame, “su scaffale” se il libro è ancora nella biblioteca di partenza, “in transito” se il libro sta arrivando con il furgoncino in biblioteca e “pronto al prestito” se il libro è arrivato in biblioteca ed

cantieri

E

Ora i volumi si possono prenotare on line anche da altre biblioteche, il catalogo si consulta da casa Una delle sale della biblioteca della città della Rocca, che vanta oltre 36mila volumi, di cui 10mila nel fondo antico

è possibile ritirarlo. In biblioteca a Monselice, sono inoltre disponibili moltissimi testi per la consultazione: dizionari linguistici ed enciclopedie generali, enciclopedie tematiche, atlanti storici e geografici. Gli utenti possono ora contare su circa 36 mila opere (10 mila del fondo antico e 26 mila del fondo moderno). Non meno importante è la collaborazione tra biblioteca e scuole. La struttura accompagna i ragazzi nel loro cammino formativo, contribuendo al completamento del loro percorso di conoscenze e competenze. Ogni anno vengono organizzate numerose

iniziative per far conoscere autori e libri utili ai programmi scolastici. Mostre, visite guidate, incontri e letture ad alta voce sono le formule più gradite, sempre adattate alle diverse età dei partecipanti. Per gli insegnanti vengono organizzate specifiche iniziative di promozione della lettura con azioni che favoriscono l’avvicinamento degli studenti alla biblioteca. Inoltre si svolgono iniziative come la “storia del libro” durante le quali il direttore della biblioteca illustra con l’uso di immagini, la storia della scrittura, dei manoscritti, del libro, della stampa.

1

Nel 2010 (ultimo dato disponibile riferito ai bilanci di previsione) le uscite complessive delle Regioni hanno superato i 208,4 miliardi di euro. Questi risultati emergono da una nostra analisi dei bilanci regionali. In una fase in cui molte Amministrazioni sono finite nell’occhio del ciclone per aver compiuto delle spese “non giustificate”, abbiamo voluto invece porre l’attenzione sull’importanza di questa istituzione, analizzandone l’andamento della spesa di ogni singola funzione. Con l’approvazione della riforma del Titolo V° della Costituzione avvenuta nel 2001 l’Italia ha assunto un assetto istituzionale decentrato. In precedenza, i poteri delle Regioni erano esplicitamente citati nella Costituzione, mentre lo Stato aveva la competenza su tutte le altre materie. La riforma del 2001 ha capovolto la situazione: lo Stato è titolare di alcune materie espressamente citate nella Costituzione - come la giustizia, la difesa, la politica estera – mentre alle Regioni sono stati attribuiti i poteri su tutte le altre funzioni non esplicitamente riservate allo Stato. Pur riconoscendo che perdurano sprechi, sperperi e inefficienze che vanno assolutamente eliminati, nell’ultimo decennio l’aumento della spesa delle Regioni è imputabile al nuovo ruolo istituzionale conferitogli e dalle nuove competenze assunte. In primis la gestione e l’organizzazione della sanità, ma anche dell’industria e del trasporto pubblico locale. Vi sono poi alcune materie nelle quali le Regioni hanno oggi una potestà esclusiva, mentre in precedenza dovevano sottostare ai limiti normativi dello Stato. Tra queste ricordo l’artigianato, l’agricoltura, il commercio, la formazione professionale, il turismo e l’ambiente. Infine, vi è una terza ragione che ha fatto impennare la spesa: mi riferisco, in particolare, ai maggiori costi socio-sanitari che le Regioni hanno dovuto farsi carico a seguito dell’invecchiamento della popolazione e per finanziare le misure a sostegno della popolazione straniera giunta nel nostro Paese. Non è un caso che nel decennio scorso la voce di spesa cresciuta di più sia stata quella riferita all’assistenza sociale (+154,4%). A livello di singola Regione, invece, la spesa pro capite più elevata si registra in Valle d’Aosta, con un importo pro capite pari a 13.139 euro. Seguono la Provincia autonoma di Bolzano, con 9.544 euro, e quella di Trento, con 8.860 euro. Le più parsimoniose, invece, sono le Marche, con 2.583 euro di spesa pro capite, la Puglia, con 2.342 euro e la Lombardia, con 2.202 euro. *Segretario CGIA di Mestre

l’intervento prosegue con alcune variazioni in corso d’opera

lavori in via 28 aprile, nessun disagio per la fiera dei santi

’ quasi arrivato a conclusione il cantiere di via 28 Aprile. Dopo molti anni di buoni propositi i lavori di sistemazione della centralissima via di Monselice sono iniziati e procedono con rapidità. Il cantiere ha previsto non solo il rifacimento del manto stradale, ma anche tutti i sottoservizi principali e i marciapiedi ormai ridotti in uno stato di totale abbandono. I lavori dovevano terminare entro la “Fiera dei Santi” che si sviluppa proprio

lungo via 28 Aprile. Ma il cantiere si protrarrà fino a novembre a causa di alcune variazioni apportate in corso d’opera. Rispetto al progetto originario la sede stradale verrà realizzata in porfido anche dall’intersezione di via 28 Aprile con via XI Febbraio fino alle mura del Campo della Fiera. Per il tratto fino alla rotonda di viale della Repubblica, saranno rifatti anche i marciapiedi attualmente totalmente inagibili e sconnessi. Dall’assessore ai Lavori Pub-

blici Andrea Tasinato arriva la rassicurazione che la fiera si svolgerà senza problemi. Per quel periodo infatti, il cantiere sarà sospeso e il campo della fiera sgomberato per permettere alle bancarelle e alle giostre di posizionarsi come ogni anno. Intanto proseguono anche i lavori per la rotonda di via Verdi. L’incrocio, esattamente davanti al Liceo Cattaneo, è uno snodo cruciale per la viabilità, soprattutto durante la mattinata. E.M. La centralissima Via 28 Aprile

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Monselice 9 Il dibattito La proposta di Pierluigi Giaccarello del Partito Democratico

“Distretto del riciclo” Secondo il coordinatore è il caso di puntare sulle tecniche innovative della differenziata di Emanuele Masiero

Pierluigi Giaccarello e, a destra, il progetto Revamping

L

a questione cementifici non si è ancora conclusa. Anzi, soprattutto a causa della crisi economica, sta diventando di fortissima attualità. E’ noto infatti, che il nocciolo della questione ruota proprio attorno ai posti di lavoro che verrebbero a mancare se il progetto “revamping” dovesse fallire. Dal Pd di Monselice arriva una proposta alternativa. “Perché non favorire la nascita di un vero e proprio distretto industriale del riciclaggio formato da aziende ad alto contenuto di innovazione tecnologica? - si chiede Pierluigi Giaccarello, coordinatore cittadino del

Novità

Pd - Spesso intorno alla questione revamping Italcementi e rispetto alla richiesta di Zillo per utilizzare rifiuti come materia prima nella Cementeria di Monselice, molti hanno accusato gli oppositori di questi progetti di non avere alcuna proposta alternativa per lo sviluppo e la crescita economica del nostro territorio. Il Veneto è la regione italiana che negli ultimi vent’anni ha conosciuto un tasso di cementificazione fra i più alti e che oggi mette in crisi chi produce questa materia prima, proprio per una domanda che via via si è ridotta. Nello stesso periodo, però, la no-

stra Regione si è distinta per un’altra eccellenza: la raccolta differenziata a cui ormai siamo tutti educati e che verrà sempre più implementata, riducendo costantemente la quantità pro capite di rifiuto secco indifferenziato e producendo quantità potenzialmente sempre più elevate di preziosa materia prima da riciclare e trasformare”. Per Giaccarello è un paradosso che nel territorio del riciclo si arrivi a bruciare rifiuti. “Considerando la virtù con cui i cittadini veneti faticosamente si adoperano per differenziare il rifiuto che producono – continua il

tempo libero all’airone fra fitness e danza

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l centro commerciale Airone si rinnova e presenta un nuovo modo di concepire il fitness. Si chiama “Mdf”, ed è un nuovo tipo di palestra che propone a tutti i visitatori corsi di danza e fitness pensati per tenersi in forma al ritmo di musiche latine e non solo. Mdf nasce dall’esperienza del ballerino Eros Bonami-

coordinatore del Partito Democratico - trovo assurdo che si debbano assecondare richieste che sono finalizzate alla costruzione di potenziali inceneritori in grado di soddisfare domande di smaltimento indifferenziato che non provengono dal nostro territorio. Dovremo invece favorire, con accordi di programma specifici e incentivi che vanno studiati ad hoc, la creazione di un vero e proprio distretto industriale del riciclaggio”. Secondo Giaccarello sarebbe opportuno sviluppare la rete infrastrutturale che mette Monselice al centro del Nord Est: autostrada

go e da Federico Veronese, due istruttori noti a livello regionale per aver fatto conoscere il programma Zumba, una tecnica di allenamento basato sui ritmi della coinvolgente musica latina e su movimenti facili ed intuitivi che sviluppano tutti i muscoli del corpo e che bruciano tantissime calorie senza perdere il sorriso. La nuova area dedicata allo sport e al benessere, che si estende per 600 mq, situata al primo piano del centro, oltre ai tradizionali corsi di fitness offrirà alla comunità locale anche corsi di

e alta velocità. “Abbiamo una zona industriale per larga parte inutilizzata dove si può investire per la costruzione di un vero e proprio distretto – spiega - abbiamo un cementificio che occupa un’area strategica vicina alla stazione dei treni che potrebbe diventare una stazione di scambio intermodale rotaia-gomma per la ricezione di merci da tutto il territorio nazionale. Abbiamo una grande multinazionale come Italcementi che potrebbe essere interessata ad un ragionamento serio nel merito di una proposta di questo tipo”.

difesa personale. “L’apertura di Mdf, una nuova concezione di palestra, rappresenta una grande novità che arricchisce ulteriormente l’offerta commerciale del centro commerciale Airone – ha commentato Angela Berto, Direttore del Centro Commerciale Airone - L’obiettivo del centro è quello di soddisfare le esigenze di shopping dei cittadini di Monselice e non solo, stando al passo coi tempi e offrendo loro la possibilità di trascorrere del tempo all’insegna del benessere”. E.M.

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10 Este Istruzione Avvio di anno scolastico con qualche intoppo che sarà sistemato

Nuovo liceo, un campus Il “Ferrari” potrà accogliere fino a 850 studenti E’ costato 16 milioni di euro, paga la Provincia di Nicola Cesaro

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i apre una nuova era per il liceo “G.B. Ferrari”: all’inizio dell’anno scolastico gli studenti del complesso liceale hanno fatto il primo ingresso nella nuova sede di via Stazie Bragadine, struttura avveniristica di quasi 5.000 metri quadri e certamente uno dei gioielli dell’istruzione provinciale. Un polo scolastico, quello liceale, che ricorda un campus americano, capace di accogliere circa 850 studenti e dotato di 34 aule didattiche, cinque aule speciali, tre laboratori, quattro sale lettura, e ancora sale relax e una biblioteca che può contenere 30 mila volumi. La struttura, costata 16 milioni di euro finanziati dalla Provincia, è il frutto di quattro anni di lavori. Il cantiere non è però ancora “chiuso”. “Metà del materiale è ancora nelle vecchie sedi - conferma il dirigente scolastico Barbara Frizzi - e non poteva essere altrimenti visto che abbiamo avuto pochissimi giorni per sistemare gli spazi, visto che gli operai se ne sono andati a fine luglio. Il personale Ata ha lavorato a tempi di record per

news Chi viene da fuori paga

epigrafi selvagge scattano le multe

Sul piede di guerra i sindacati di categoria

effetto spending review sugli ospedali ridotto drasticamente il servizio pulizie

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a spending review mina l’igiene degli ospedali. E’ ancora viva la protesta di Adl-Cobas e dei lavoratori impegnati nelle pulizie degli ospedali dell’Usl 17. Il sindacato se la prende con i tagli di Regione e Stato al settore dei servizi ospedalieri. La mannaia avrebbe causato tagli che toccano L’ospedale di Este addirittura il 40% nell’ambito delle pulizie degli ambienti ospedalieri. Dal 3 settembre scorso è stato attivato un servizio ridotto di pulizia su vaste aree degli ospedali: nei corridoi, negli uffici, ma anche in alcuni ambulatori e nei bagni pubblici. Operatori e sindacato promettono che, nel caso non verrà rivista la manovra, saranno messe in atto manifestazioni di protesta. N.C. Il Comune di Este ha aderito al progetto del Ministero dell’Interno

Il nuovo liceo Ferrari di Este a lavori appena ultimati tutta agosto a ritmi serrati per ripulire aule e corridoi, consegnati praticamente con i resti di cantiere”. Al primo giorno di scuola la struttura non era ancora stata dotata di linea telefonica, servizio essenziale per un istituto di istruzione di queste dimensioni. Alcuni spazi non sono ancora utilizzabili, come il cortile esterno e la palestra (adibita per ora a deposito e con qualche problema di tempistica per l’impianto fotovoltaico). Mancano anche gli

apparecchi per la distribuzione degli snack. Le carenze sono tuttavia temporanee, visto che gli enti responsabili si sono impegnati a risolvere queste lacune entro i primi mesi del 2013. Quando, probabilmente, si terrà anche l’inaugurazione ufficiale. Per l’occasione è già pronta un’opera artistica realizzata dagli studenti del liceo e dal professor Antonio Zancanaro, da collocare nel cortile del complesso: una Nike di Samotracia in marmo di Nanto.

Ambiente Accordo fra Comune, Sesa e asilo

Pannolini ecologici al nido Il risparmio è garantito

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l Comune dichiara guerra alle epigrafi selvagge. Negli spazi pubblici di Este si sono possono infatti affiggere gratuitamente le epigrafi dei morti che risiedono nella nostra città. Se l’annuncio parla di morti che arrivano da fuori paese, le onoranze funebri hanno l’obbligo di pagare una particolare tassa che si aggira intorno ai 50 euro. Non sempre però la tassa viene saldata, come segnala il sindaco Giancarlo Piva: “Abbiamo notato che non tutti osservano queste norme e abbiamo avviato dei controlli, rapportando il numero di epigrafi nelle bacheche con gli effettivi decessi registrati in anagrafe. La conferma è arrivata: l’affissione di annunci a Este è teatro di “abusivismi” che devono terminare. In molti non pagano”. La ricognizione degli uffici comunali fa ora dunque sempre più attenta: “Stiamo provvedendo ad elevare le prime multe di 56 euro - continua il sindaco – Garantiremo inoltre un monitoraggio sistematico di tutti gli spazi”. Piva promette inoltre tolleranza zero verso tutti quei manifesti che pubblicizzano sagre, feste ed eventi e i cui promotori non hanno pagato la tassa di affissione. Qui le sanzioni toccano anche i 116 euro. N.C.

in breve

La consegna dei pannolini al nido di via Salvo d’Acquisto

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annolini e pupù vanno a braccetto con l’ecologia. Comune di Este, Sesa e asilo nido comunale hanno raggiunto un’intesa per fornire all’asilo atestino di via Salvo d’Acquisto la fornitura annuale di pannolini completamente differenziabili: realizzato principalmente con fibre d’amido, il pannolino in questione non contiene plastiche e additivi chimici e può finire direttamente nell’umido. Per capire la portata dell’operazione, basti pensare ai centoquaranta bambini – i nati ogni anno a Este - che producono una tonnellata all’anno di feci e pannolini: un costo per l’ambiente, visto che questo “prodotto” finisce inevitabilmente in discarica, ma anche per la comunità, visto che il Comune paga oltre 80 euro a tonnellata conferita negli impianti di smaltimento. Conti alla mano, lo smaltimento di questo “prodotto” costa alla comunità quasi 100 mila euro. Spiegano i promotori: “Se a Este tutti i bambini dai 0 ai 3 anni

usassero questi pannolini, abbiamo calcolato che in tre anni la discarica farebbe a meno di 1.260 tonnellate di prodotto indifferenziato, con un notevole risparmio ambientale, il ricavo di nuovo materiale umido per produrre biogas, la totale assenza di allergie o disagi per la pelle dei bambini e uscite minori per le casse comunali”. Non è peraltro l’unica iniziativa del genere nel territorio: il progetto è stato infatti già avviato anche all’asilo nido di Ospedaletto Euganeo. Sesa e Comune forniranno l’asilo nido locale di questi pannolini (si parla di 22 mila pezzi all’anno), e ne garantiranno un pacco ad ognuna delle 180 famiglie in paese che ha bimbi fino ai 3 anni. Il tutto gratuitamente. Sia il Comune di Este che quello di Ospedaletto si adopereranno inoltre per la diffusione del pannolino ecologico negli esercizi comunali. N.C.

“mille occhi sulla città”: vigilanza attiva con gli agenti della polizia locale

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l Comune di Este ha aderito al progetto “Mille occhi sulla città”, iniziativa promossa dal Ministero dell’Interno in tutta Italia che prevede l’adozione di un programma di collaborazione informativa tra gli istituti di vigilanza e gli organi di polizia: in pratica tutte le guardie di vigilanza che lavorano e si muovono sul territorio accettano di segnalare alle autorità preposte (carabinieri, polizia, vigili) la presenza di mezzi o persone sospette, di persone in difficoltà, di ostacoli sulle vie di comunicazione, ma anche l’interruzione di servizi di fonti energetiche o situazioni di particolare degrado. Il Comune di Este ha messo a disposizione del servizio anche il proprio corpo di polizia locale. Gli agenti, infatti, sono quotidianamente impegnati nei luoghi “sensibili” della città, dalle piazze alle scuole, fino ai punti critici della viabilità. N.C.

OUTlET MODA IN PIENO CENTRO

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otrebbe nascere proprio in centro storico un nuovo outlet dedicato alle grandi marche. Un’idea, questa, cavalcata più volte durante la scorsa campagna elettorale e che evidentemente non è rimasta sulla carta. A concretizzare l’ipotesi è stata in particolare Confesercenti, attraverso il numero uno provinciale Maurizio Francescon: “Abbiamo già avviato un progetto in collaborazione con il Comune di Este per trasformare l’ex ufficio delle imposte in un centro commerciale. Fermo restando che non è più tempo di nuovi interventi di edilizia, e su questo siamo d’accordo con il governatore veneto Luca Zaia, se bisogna intervenire ancora è meglio agire “dentro” i centri storici”. E proprio dentro il centro storico si troverebbe la sede già predestinata ad accogliere il fantomatico outlet: si pensa alla vecchia sede dell’Agenzia delle Entrate, in via Principe Umberto, nata come Casa del popolo (lo stile e la conformazione tradiscono chiaramente l’origine della struttura) a ridosso della chiesa di San Martino. L’attuale amministrazione comunale aveva anticipato la volontà di dar vita a questa nuova realtà commerciale già in campagna elettorale, come conferma il sindaco Giancarlo Piva: “Ne avevamo parlato anche in campagna elettorale e dunque non si dice nulla di nuovo o clamoroso. L’unico problema è l’attuale proprietà della struttura, che è del demanio. Le richieste agli enti competenti sono state avviate da tempo ma non abbiamo mai ricevuto risposta purtroppo”.

L’ex Ufficio delle Imposte Chi non gradisce l’iniziativa è tuttavia la leghista Paola Goisis: “La costruzione provocherebbe un colpo mortale a tutte le attività del commercio al dettaglio, un settore già pesantemente colpito dall’attuale crisi economica. In questi ultimi mesi si assiste a Este alla chiusura di attività storiche, e c’è il rischio potenziale di una desertificazione delle attività commerciali del centro. Nell’ultima campagna elettorale ho proposto la valorizzazione del commercio del centro storico con l’ampliamento e la tipizzazione dei negozi. Una proposta, questa, che è stata strumentalizzata dal sindaco e che è stata ribaltata e associata alla creazione di N.C. tante grandi strutture di settore”.


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12 Este Negozi del centro Le attività tradizionali chiudono, spazio ai nuovi arrivi

Commercio in crisi? Aprono gli “stranieri” di Nicola Cesaro

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l centro di Este si fa sempre più multietnico, a partire dalle attività di ristorazione. L’estate ha infatti tenuto a battesimo ben tre attività ristorative di matrice straniera: un bar orientale, un kebabbaro e un wok sushi. Il primo ha aperto i battenti in via Matteotti, nel salotto buono atestino. I nuovi gestori hanno rilevato l’attività di quello che era noto un tempo come Julie’s. Il bar è stato avviato da una famiglia cinese e si è inserito tra quelli storici dei portici del centro storico, riscuotendo anche una buona accoglienza da parte della clientela. Da metà estate, inoltre, in via Guido Negri ha aperto i battenti “AliBaba Kebab”, proprio davanti all’ingresso dei giardini e del Museo Nazionale Atestino. Un altro kebabbaro si trova già da tempo a pochi metri, in via San Girolamo, sempre in centro. La terza novità, forse la più notevole, riguarda invece il futuro dei “3 Archi”. La famiglia Fantin ha salutato lo storico locale di via Atheste, che ha di fatto chiuso un ciclo cominciato addirittura nel 1968. La gestione del ristorante passa ad una società cinese, che aprirà un wok sushi, formula di ristorazione che sta avendo una fortuna smisurata in tutto il Nord Italia. Il wok sushi propone cucina cinese e giapponese, cottura a vista, self service, un menu molto vasto e un prezzo limitato. La nuova gestione porterà ad Este una formula nuova, simile a quella che si può trovare nei wok sushi di Due Carrare o Padova. Le pratiche per rinnovare gli ambienti dei “3 Archi” sono già stata avviate, motivo per

Passano in mano cinese bar e anche il ristorante “3 Archi” che lascia il posto al wok sushi

Il wok sushi “Wok Marco” aperto a Due Carrare: a breve una simile attività aprirà i battenti anche a Este, sollevando le prime reazioni in città

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una caduta di stile alimentare. L’autorizzazione della giunta comunale di Giancarlo Piva va nella direzione contraria al corretto stile alimentare e alla riqualificazione del centro storico. Sarebbe stato meglio indirizzare il gestore alla commercializzazione di prodotti locali a chilometri zero, evitando di privilegiare un cibo etnico tipico solo del mondo arabo e che non rientra nelle tradizioni gastronomiche della comunità estense”.

giovani All’interno della “Zanchi”

sala prove per le band locali

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Hanno aperto i battenti due “kebabbari” e un bar orientale in via Matteotti cui il nuovo wok sushi potrebbe aprire i battenti già entro ottobre. Insomma, il cuore della città parla sempre più straniero e c’è qualcuno che non gradisce la “deriva” gastronomica e culturale. “E’ importante mettere un argine all’invasione commerciale che stringe a tenaglia il nostro tessuto produttivo – è il commento della leghista Paola Goisis - Da una parte i centri commerciali e dall’altra vediamo adesso le insegne dei piccoli negozi tradursi in arabo con conseguente impoverimento tanto della qualità dei prodotti, quanto della forza dei nostri negozianti che si trovano ad affrontare una concorrenza sleale”. E questa non è solo una battaglia culturale. La Lega Nord vuole dare anche lezioni di corretta alimentazione. Sul kebabbaro di via Negri, per esempio, il consigliere padano incalza: “L’apertura del negozio di kebab in pieno centro ad Este è

Critiche dalla deputata leghista Paola Goisis: “Una caduta di stile alimentare”

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a pensato ai giovani musicisti atestini il Comune di Este, che nelle scorse settimane ha consegnato alla città uno studio-prove destinato a tutte le band di Este e del territorio. Ad annunciarlo è il vicesindaco Stefano Agujari Stoppa: “La sala è stata terminata a luglio ed è stata ricavata all’interno della scuola media “Zanchi”. Il progetto ha radici profonde ed è merito dell’ex assessore Elisa Bussi: questa amministrazione ha individuato lo spazio adatto e ricavato le risorse necessarie, che si aggirano attorno ai 20 mila euro”. La ditta che ha realizzato gli spazi ha provveduto all’insonorizzazione del locale e all’installazione degli impianti audio ed elettrici necessari. Continua il vicesindaco: “La gestione dell’esercizio non sarà comunale, ma verrà affidata ad un ente che ha particolare esperienza nel settore. Ovviamente le quote e l’accesso saranno concordati con questa amministrazione.. Crediamo che quest’intervento dia una forte risposta ai giovani della città e soprattutto a quei gruppi che fanno della musica una passione ed un impegno quotidiano”. N.C.


Montagnana 13 Polizia locale Gli agenti della Megliadina passano al setaccio i documenti

Lotta ai falsi documentati Verifiche a tappeto su patenti, assicurazioni, passaporti nel polo ormai riferimento nazionale di Nicola Cesaro

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iù di sessanta documenti controllati: uno ogni sette è risultato contraffatto, uno ogni cento era falso, uno ogni venti alterato. Prosegue a gonfie vele l’esperienza del polo di primo intervento dei falsi documentali della polizia Megliadina. Da settembre, primo mese di vita dell’organismo, sono già più di sessanta i documenti passati sotto la lente attenta degli uomini della Megliadina. Da ormai un anno, il corpo di polizia della Bassa Padovana è diventato uno dei punti di riferimento nazionali nella ricerca dei falsi documentali: patenti e passaporti contraffatti, assicurazioni falsate e marche da bollo non originali hanno vita breve. Il polo è stato ufficialmente inaugurato il 16 dicembre scorso, anche se già da parecchi mesi gli agenti diretti da Mario Franchin avevano cominicato ad approfondire la tematica, e in questo uno dei meriti va all’agente Riccardo Evangelisa, il promotore del progetto. Grazie alla fervente collaborazione con il Laboratorio analisi documentale di Venezia e l’Anvu e

I controlli sui documenti da parte degli agenti l’appoggio della Provincia di Padova, il 17 settembre (un anno fa) era partita la fase sperimentale del polo, che era stato dotato di strumentazioni all’avanguardia, tra lettori ottici di codici a barre, lampade e lenti speciali, analizzatori di spettri e accessi a banche dati internazionali. Da settembre ad agosto la Megliadina aveva già passato al setaccio 63 documenti: dall’assicurazione con la data di scadenza cancellata e ritoccata, al permesso internazionale realizzato da chissà qualche dilettante, passando per la patente con la filigrana non originale, il

DOPO Il PAlIO lE IDEE PER Il FUTURO

passaporto pieno zeppo di errori di grammatica, ma anche lo straniero che compra il documento su internet e pensa di essere in regola. Le richieste di aiuto alla Megliadina, ad ogni ora del giorno, arrivano da Thiene, Arzignano, Trento, Camisano Vicentino, Rovigo, Montecchio Maggiore, persino da Bologna e Milano, oltre che dai Comuni limitrofi. Qualche mese fa il municipio di Ponso ha ospitato anche un importante convegno sul tema dei falsi documentali, che ha portato nella Bassa Padovana centinaia di agenti e ufficiali di tutta Italia.

scuola Sono 42 i bimbi ospitati nell’asilo “Gigliola Valandro”

riapre il nido dopo la ristrutturazione

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a ufficialmente riaperto i battenti l’asilo nido di Montagnana. La struttura “Gigliola Valandro” di via IV Novembre ha accolto nuovamente i bimbi dopo la lunga campagna di lavori. L’asilo nido comunale apre con un leggero ritardo rispetto al calendario tradizionale a causa di alcuni importanti lavori di ristrutturazione, avviati nel 2010 e ultimati in questi giorni. Spiega il sindaco Loredana Borghesan: “L’intervento appena concluso ha riguardato, oltre alle opere murarie, anche la realizzazione di una nuova uscita di sicurezza dal primo piano mediante la predisposizione di una scala esterna, l’adeguamento dell’impiantistica elettrica e antincendio, l’installazione di un ascensore e i lavori per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi”. Interventi, questi, realizzati anche grazie a Fondazione Cariparo e Regione Veneto (l’ultimo finanziamento regionale è stato di quasi 74 mila euro) e che hanno messo l’asilo in linea con tutti i requisiti strutturali richiesti dalle recenti norme in materia. Dopo questa campagna di lavori, potranno essere ospitati 42 bambini. Novità “scolastiche” toccano quest’anno anche ai 300 ragazzi della scuola media “Chinaglia”, divisi tra la primaria “Mazzini” di viale Spalato e l’ex Agrario di via Papa Giovanni XXIII. La struttura necessita di un ampio intervento di restauro e messo in sicurezza, a maggior ragione dopo gli eventi sismici di inizio estate. La comunicazione della “spartizione” degli alunni è avvenuta a pochi giorni dall’avvio delle scuole, da parte del sindaco Loredana Borghesan, che così si è rivolta ai genitori: «Ringrazio quanti, dai genitori al personale del Comune che hanno contribuito al trasloco di tutta l’attrezzatura e, reso possibile il trasferimento dei ragazzi». Non sono mancati le lamentele, i dubbi e le proteste delle famiglie. N.C.

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Un momento del celeberrimo Palio dei Dieci Comuni

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l trentaseiesimo Palio dei 10 Comuni finisce ancora a Casale di Scodosia. Il trionfo del fantino senese Alessandro Chiti ha regalato la seconda vittoria consecutiva (l’anno scorso non venne assegnata per annullamento dell’evento) al Comune casalese, vero dominatore delle recenti edizioni. La cronaca dell’evento è tuttavia ormai storia archiviata. Rimane invece ancora oggetto di riflessioni l’andamento della manifestazione, che per gli organizzatori deve essere promossa a pieni voti. Fiorenzo Greggio, nuovo presidente del Palio, vede in questa edizione un “inizio incorraggiante per questo nuovo corso del Palio. Il nostro obiettivo è di favorire la cultura, a costo di sacrificare la “popolarità” dell’evento. Per questo abbiamo affidato i due momenti chiave, il giuramento e l’incendio della rocca, a dei “professionisti” del settore. Non vogliamo però fermarci qui: il Prototeatro di Montagnana e il regista Alfredo Badiello hanno fatto un lavoro grandioso, ma l’anno prossimo speriamo si arrivi ad

avere un vero e proprio concorso di idee, potendo pescare gli attori della manifestazione tra più realtà”. Tra le idee c’è quella di spostare la cerimonia del giuramento in un altro Comune: “A Montagnana ci sono troppi eventi, e la gente è abituata e stanca. Spostando la serata in un altro luogo, potremmo attingere a nuova linfa e nuovi spettatori”, è il parere di Greggio. Tra le critiche più feroci mosse al Palio 2012 c’è sicuramente il balzello di 2 euro da pagare all’ingresso nella cittadina: una novità che ha lasciato molti scontenti e che, i dati lo dimostrano, ha toccato in negativo le presenze nel centro storico montagnanese. Ma Greggio difende l’idea, e anzi rincara: “Vorremmo creare sinergia con le realtà montagnanesi, garantendo con il biglietto di ingresso qualcosa di più: una pastasciutta in osteria, uno spritz in uno dei bar, una medaglietta celebrativa. In questo modo quei 2 euro avrebbero una maggiore giustificazione, se già lo spettacolo della sfilata e del mercatino non bastasse”. N.C.

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14 Montagnana L’iniziativa Cinque giovani architetti di Montagnana per i terremotati dell’Emilia

Da “scuotere” per solidarietà

Dalla vendita delle originali magliette fondi per la ricostruzione consegnati a chi ne ha bisogno di Nicola Cesaro

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uesto può essere scosso. “This should be shaken”. Si possono scuotere un cocktail, una boccettina di smalto, una maracas o una bomboletta spray. Ci sono cose che possono essere scosse, altre no. Come l’Emilia, per esempio, regione sballottata per giorni da un sisma che ha lasciato il segno. Gioca su questo concetto la nuova e brillante campagna solidale di cinque giovani architetti veneti, con un’iniziativa che parte direttamente da Montagnana. Il quintetto fa parte di O.c.a. Design e ha ideato un’iniziativa di qualità per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione delle scuole di Camposanto (Modena), devastate dal sisma del maggio scorso. A spiegare il progetto benefico è Alessio Barollo, montagnanese e laureato in architettura per la sostenibilità. Con lui ci sono anche Linda Comerlati, Francesca Gattello, Lucia Miotti e Linda Zardo. «Abbiamo realizzato una linea di t-shirts, che abbiamo chiamato “This should be sha-

ken”, la cui rete di vendita è già diffusa in tutta Italia attraverso canali internet e nel territorio con il supporto di associazioni locali. Le t-shirt mostrano qual è la cosa giusta da scuotere, non certamente l´Emilia» spiega Barollo, mostrando gli indumenti che rappresentano oggetti per natura “da agitare”: bomboletta, contenitori, strumenti musicali. Le magliette sono artisticamente pregevoli e cominciano a vedersi in tutto il Veneto. Il sito principale di vendita è www. ocadesign.wix.com/foremilia e gli accessi sono già numerosissimi, tanto che la prima maglietta è finita in Sardegna. Continua l’architetto montagnanese: “Con le magliette lanciamo un segnale forte di sensibilizzazione a tutta la popolazione affinché con un piccolo gesto possa contribuire al sistema di aiuti. La diffusione delle t-shirts può rappresentare una presenza visiva costante a ricordo del sisma e uno stimolo per far tornare a vita normale le comunità colpite”.

La consegna della donazione al sindaco di Camposanto (Mo) Grazie alla collaborazione con l’associazione Artù di Urbana, realtà composta anche in questo caso da giovani del posto, i cinque professionisti hanno già venduto un migliaio di esemplari. Una cifra certamente ragguardevole. Ma quanta beneficenza si fa nell’acquistare questi prodotti? Le magliette costano 10 euro: il 65% dei ricavati può essere donato al progetto, mentre il resto

serve a coprire le spese di produzione. Di fatto, per ogni capo viene devoluto una somma che si aggira intorno ai 7 euro. Il gruppo, non a caso, ha già consegnato al sindaco di Camposanto un assegno di mille euro in una cerimonia ufficiale. Oltre che in rete, è possibile trovare le magliette anche a Montagnana: da Cartolandia, al Ca’Lice e al Giusy’s Shop. Attive anche le pagine Facebook e Twitter.

news Iniziativa di Crediveneto

tre milioni per la siccità

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re milioni di euro in finanziamenti da Crediveneto agli agricoltori danneggiati dalla siccità. Il consiglio d’amministrazione della banca di credito cooperativo montagnanese ha deciso di stanziare un plafond che permette ai coltivatori colpiti dalla siccità di accedere a forme di prestito agevolato. “Il territorio che seguiamo e sosteniamo - spiega il presidente di Crediveneto Alessandro Belluzzo - è stato duramente colpito dalla siccità, con perdite consistenti dei raccolti. Non poteva lasciarci indifferenti la richiesta dello stato di calamità naturale invocato dalle associazioni di categoria. Con i tre milioni di euro impegnati potremo mettere a disposizione degli agricoltori finanziamenti a condizioni di favore, fino ad un massimo di 50 mila euro per ogni azienda tramite un prestito di conduzione senza rilascio di cambiale agraria. E’ il nostro modo di confermare il sostegno all’agricoltura del territorio”. Per ricevere ulteriori informazioni rivolgersi ad una delle filiali di Crediveneto (www.crediveneto.coop) e richiedere i fogli informativi analitici a diposizione della clientela. N.C.

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10 16

VIAGGIO IN

PROVINCIA

Riorganizzazione. Grandi manovre per ridisegnare i confini dell’ente

PADOVA

La Riviera del Brenta nella futura Provincia

Barbara Degani, presidente della Provincia di Padova

Possibilista la presidente padovana Degani “Abbiamo voluto dare un supporto ai Comuni”

di Emanuele Masiero

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n incontro con i sette presidenti delle Province venete sul futuro dell’amministrazione provinciale in vista della riforma prevista dalla “spending review”. È quanto si è svolto a palazzo Ferro Fini, per discutere il progetto di legge firmato dai presidenti delle commissioni affari istituzionali, Costantino Toniolo, e della commissione statuto, Carlo Alberto Tesserin. All’audizione, che si è trasformata in un confronto a tutto campo sul futuro delle province, era presente anche la presidente dell’amministrazione provinciale padovana, Barbara Degani. Il progetto di legge al centro del dibattito, intende stabilire le modalità di trasferimento ai Comuni di alcune funzioni attualmente delle Province. Inoltre vengono definire le funzioni che rimarranno alle quattro Province che, assieme alla città metropolitana di Venezia, formeranno la nuova carta geografica istituzionale del Veneto sulla base di quanto predisposto dalla normativa del Governo. “Nel medio e lungo termine, ridisegnare la mappa delle province con criteri di razionalizzazione e riduzione porterà ad un risparmio – spiega la presidente Barbara Degani - Le principali funzioni statali italiane (prefetture, questure, tribunali, comandi di carabinieri, guardia di finanza) sono organizzate su base provinciale. Il problema che spetta all’amministrazione regionale è fare in modo che i tagli imposti dal governo non penalizzino una regio-

ne come il Veneto che, anche in fatto di enti locali provin- altri territori provinciali. “Il dibattito – ha spiegato la presidente Degani – è ciali, si è dimostrata ragionevole e virtuosa. Per esempio, nel recente passato, è stato detto no alle sollecitazioni che molto acceso ed è in atto un’ampia discussione. Ci sono puntavano alla creazione di nuove Province a Bassano del stati diversi incontri, l’ultimo a Venezia con l’assessore al bilancio Roberto Ciambetti che ha inviato una lettera Grappa e nel Veneto Orientale”. Ma nel frattempo si è aperto un altro fronte. È sta- ai Comuni veneziani invitandoli a deliberare in consiglio ta infatti votata dal consiglio provinciale la mozione che comunale al più presto. I tempi sono molto ristretti quindi era necessario dare un’indicazione. I dà appoggio ai Comuni veneziani Comuni veneziani sono in una situaintenzionati a unirsi alla provincia di In discussione zione molto difficile e con questa moPadova. Il documento che affronta il anche la fusione zione abbiamo voluto dare supporto tema del riordino delle Province de- del territorio alle iniziative che dovessero adottare ciso dal governo con il decreto sulla di Rovigo e il nei propri consigli comunali per aggre“spending review”, è stato presenta- nuovo assetto garsi con noi. Nel contempo, abbiamo to dalla presidente della Provincia di Padova Degani. L’obiettivo è quello di dare “pieno e incon- voluto predisporre un testo che eviti di mettere ulteriore dizionato sostegno in tutte le sedi opportune affinché sia pressione a questi Comuni”. L’attuale conformazione delle garantita la massima considerazione a eventuali iniziative Province venete è destinata a cambiare. Solo Verona e promosse dai Comuni veneziani per aggregarsi all’attuale Vicenza, infatti, rispettano entrambi i parametri imposti circoscrizione territoriale della Provincia di Padova”. Il de- dal Governo (350mila abitanti, 2.500 chilometri quadrati creto del Governo prevede infatti che dal 1 gennaio 2014 di superficie). A Padova manca il secondo requisito e si la provincia di Venezia sia abolita e sostituita dalla Città va verso l’accorpamento della Provincia di Rovigo, mentre metropolitana. I Comuni veneziani, a differenza di tutte le Treviso dovrebbe unirsi a Belluno. Insomma i giochi sono altre amministrazioni locali, sono gli unici a poter decidere ancora aperti e il dibattito è più che mai acceso: si tratta (con deliberazione del consiglio comunale) se rimanere non solo di ridisegnare i confini ma anche di stabilire i nella Città metropolitana di Venezia oppure passare sotto giochi di forza nello scacchiere regionale.

APRE lA STAGIONE DEllA CACCIA POlIZIA PROVINCIAlE IMPEGNATA NEI CONTROllI

A

perta ufficialmente la caccia, con le doppiette che sono state tenute d’occhio, dalle pattuglie della Polizia Provinciale di Padova e da un folto numero di guardie particolari giurate volontarie venatorie. Non a caso, i controlli hanno portato all’identificazione di quasi 200 cacciatori in un solo giorno a garanzia di un sereno svolgimento dell’attività sportiva. Qualche cacciatore è stato sanzionato per comportamenti non in linea con le normative, ma la maggioranza ha svolto con diligenza l’attività venatoria. “Grazie alla collaborazione fornita dalle associazione venatorie – ha spiegato l’assessore alla Polizia Provinciale Enrico Pavanetto – alla sensibilità dimostrata dai vertici degli Ambiti Territoriali di Caccia e agli incontri preventivi nei quali abbiamo avuto modo di informare sul nostro spiegamento di forze, è stato possibile

sorvegliare il tessuto extra-urbano della provincia di Padova fino all’area lagunare e valliva. Tutti i cacciatori si sono sottoposti agli accertamenti di rito, senza alcun ostruzionismo verso gli addetti alla vigilanza. Inoltre, la vigilanza ittica, compiuta dalle guardie volontarie ittiche, ha permesso di identificare numerosi pescatori”. Le pattuglie della Polizia Provinciale e quelle dei volontari hanno cooperato, per un controllo capillare dei 1.600 ettari della Valle Millecampi. Nella zona paludosa della Provincia di Padova, nei pressi del Cason delle Sacche di Codevigo, gli agenti hanno impartito le direttive per il coordinamento delle pattuglie di guardie volontarie ittico venatorie. Pochissime le segnalazioni di cacciatori nelle pertinenze abitative delle case di campagna, a testimonianza di una maggiore disciplina dei cacciatori. E.M.

Selezione di impiegati

minifiera lavoro 79 i candidati

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ono 79 i candidati che hanno partecipato all’ultima minifera del lavoro che si è svolta al Centro per l’Impiego di Padova in collaborazione con l’agenzia Manpower. Per la prima volta il “recruitment day”, di solito focalizzato per la ricerca di operai, è stato organizzato con l’obiettivo di selezionare figure da inserire nelle aziende padovane. In particolare i colloqui hanno coinvolto impiegati specializzati in area amministrativa e contabile con conoscenze della lingua inglese, competenza nella gestione della contabilità e nella redazione del bilancio; addetti all’amministrazione del personale con conoscenze nell’elaborazione delle buste paga, aspetti fiscali, pratiche amministrative; impiegati commerciali estero con buona conoscenza sia scritta che parlata di inglese, tedesco e di un’ulteriore lingua straniera. E.M.


Spazi aperti 17 11 Emergenza idrogeologica. Confronto tra addetti ai lavori al Consorzio di Bonifica Adige Euganeo

Dall’alluvione alla siccità, che fare? Salvan: “Dobbiamo costruire evitando gli sprechi, garantendo l’irrigazione ma anche il rapido deflusso dell’acqua”

Finanziato dal ministero un progetto da 3 milioni di euro per nuovi lavori

di Emanuele Masiero

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all’alluvione alla siccità. Un tema più che mai attuale che è stato dibattuto all’incontro organizzato nella sede del Consorzio di bonifica Adige Euganeo di Este. All’appuntamento hanno partecipato i sindaci del territorio, i rappresentanti del Consorzio, l’assessore provinciale all’Agricoltura Domenico Riolfatto e quello regionale all’Ambiente Maurizio Conte. “Stiamo assistendo all’estremizzazione dei fenomeni naturali – ha detto Riolfatto – che mette in grossa difficoltà la nostra agricoltura. Dopo l’alluvione di due anni fa, abbiamo appena affrontato una siccità disastrosa per il nostro territorio, che in alcuni casi ha portato alla perdita di gran parte dei raccolti. Proprio per riuscire a controllare questi fenomeni, garantendo un rapido deflusso delle acque o la loro migliore gestione, è necessario puntare sulla progettazione di opere strategiche partendo proprio dai consorzi”. Non è un caso, ad esempio, che quest’estate pur in presenza di una buona portata d’acqua dell’Adige, non corrispondesse un adeguato utilizzo della risorsa idrica a favore della campagna. “Ci sono dei vincoli di prelievo che dobbiamo rispettare – ha spiegato il presidente del Consorzio Antonio Salvan – ma

che con una rimodulazione delle derivazioni potremmo gestire meglio. Quindi i punti sono due: creare nuove derivazioni, in grado di raggiungere aree in cui oggi non ci sono, e costruirle in modo da evitare gli sprechi. L’incontro con i sindaci e gli assessori è servito proprio per affrontare questi problemi”. D’accordo anche Giancarlo Piva, sindaco di Este. “Ci sono due aspetti molto importanti da tenere presenti – ha commentato il primo cittadino – Da un lato la necessità di portare più acqua nei nostri Colli dove si sta creando ormai da anni, un’agricoltura di qualità molto elevata. Dall’altro, non è più procrastinabile dover pensare alla creazione di grandi bacini di raccolta delle acque. Non possiamo avere 15 giorni di allagamenti e 2 mesi di siccità totale. Dobbiamo lavorare su questo frangente per garantire l’irrigazione nelle situazioni di emergenza”. Intanto si è concluso favorevolmente l’iter istruttorio per l’approvazione e il finanziamento da parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali di un importante progetto per la realizzazione di opere di pluvirrigazione nei Comuni di Noventa Vicentina e Poiana Maggiore. Il

12 MIlIONI DI SACCHETTI IN MENO

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odici milioni di sacchetti di rifiuti in meno. In pratica un grattacielo di 750 metri di altezza pieno di immondizia. E’ questa la diminuzione registrata nei Bacini Padova 3 e Padova 4 tra 2010 e 2011 per quanto riguarda la produzione di rifiuti. Dati che fanno riflettere, evidenziando che la crisi economica ha colpito pesantemente anche la bassa padovana. In totale la diminuzione si è attestata al -11,9% ovvero 12.750 tonnellate in meno, di cui 5.988 del Bacino Padova 3 e 6.762 del Bacino Padova 4. Per quanto riguarda la produzione pro capite ogni cittadino ha prodotto circa 457 kg di rifiuti nel 2010 e 400 kg nel 2011. Ovvero 1,25 kg al giorno nel 2010 e 1,1 kg nel 2011. Il dato oltremodo interessante riguarda macchine frigo e condizionatori: è stato infatti registrato un -6% tra 2010 e 2011 (nel 2011 ogni cittadino ha prodotto 5 kg di Raee). A fronte di una riduzione generale di rifiuti sono però rimasti costanti gli imballaggi che non hanno registrato una flessione o un aumento. “La riduzione di produzione dei rifiuti non è circoscritta ai comuni dove è attiva la rilevazione degli svuotamenti – ha spiegato Simone Borile, Presidente del Bacino Padova 3 - Al contrario, la contrazione ha colpito anche le municipalità ancora a Tarsu. Inoltre non è stato registrato un aumento di rifiuti abbandonati, anzi, una prima rilevazione sembra dimostrare il contrario. Questo anche grazie a progetti e soluzioni innovative come Città Pulita che hanno permesso di contrastare più energicamente il

In calo la produzione dei rifiuti nel territorio a sud di Padova fenomeno. D’altronde sarebbe ridicolo pensare che 12.750 tonnellate di rifiuti siano finite abbandonate lungo la strada”. Tra luglio e agosto del 2011 sono state registrate 3.096 telefonate al front-office, mentre nello stesso periodo del 2012 sono state registrate 3.942 telefonate. Segno evidente che gli utenti hanno fatto meno ferie. “La raccolta dei rifiuti Raee è aumentata, ma solo nel caso di macchine frigo e condizionatori è diminuita – ha continuato Borile - La scelta di acquistare un elettrodomestico nuovo è stata rinviata a data da destinarsi. Ma la conferma dell’incidenza della crisi economica è data anche dalla controtendenza degli imballaggi: ovvero più alimenti venduti dalla grande distribuzione e meno prodotti dei piccoli distributori”. E.M.

Un’immagine dell’incontro organizzato a Este dal Consorzio di Bonifica Adige Euganeo

progetto dell’importo di 3 milioni di euro elaborato dal Consorzio di Bonifica Adige Euganeo di Este è considerato tra gli interventi strategici di rilevanza nazionale per il miglioramento dei sistemi irrigui, il risparmio e l’ottimizzazione dell’uso della risorsa acqua ed è appunto inserito nel Piano Irriguo Nazionale. Si tratta della conversione delle infrastrutture idrauliche esistenti a cielo libero in rete tubata sottosuolo a media pressione a servizio del bacino denominato Ponticello, avente una superficie di 415 ettari. Le opere previste consistono nella realizzazione di una presa irrigua dallo scolo consortile Alonte che garantirà una portata di 300 litri al secondo e nella realizzazione di circa 18 chilometri di condotte tubate fino a servire le utenze irrigue delle aziende agricole

della zona. L’acqua potrà poi esser fruita direttamente da ogni singola ditta consorziata ad una pressione di 5-7 atmosfere, mediante appositi punti di prelievo aziendale, per aspergere le colture tramite irrigatori aziendali. In periodi come questi, caratterizzati anche da cicliche carenze delle disponibilità d’acqua sui fiumi demaniali, diventa prioritario ed indispensabile riprogettare il sistema di irrigazione, al fine di ridurre gli sprechi idrici e assicurare un efficiente ed efficace distribuzione del servizio irriguo, più consona anche alle esigenze di un’agricoltura che mira a produzioni qualitativamente migliori e diversificate. Il progetto potrà iniziare nella tarda stagione autunnale del 2012 e i lavori potranno concludersi presumibilmente nell’arco di 24 mesi.


18 14 Personaggio Gaetano Battocchio E’ presidente della cooperativa Terra di Mezzo, che ora gestisce anche i musei della Provincia

Dalla Finlandia il manager delle Coop di Emanuele Masiero

E

’ il guru delle cooperative. Cresciuto tra Finlandia e Germania. Uno stakanovista puro abituato a lavorare 16 ore al giorno. Si chiama Gaetano Battocchio, ha 38 anni, residente a Cinto Euganeo ed è presidente della ormai famosa cooperativa Terra di Mezzo. Gaetano non apprezza i formalismi e per gli appuntamenti ufficiali si veste in camicia con le maniche ben arrotolate. Il suo motto? “Sempre operativo”. Ciao Gaetano, di cosa ti occupi attualmente? “Beh, ormai da 12 anni sono impegnato con la cooperativa Terra di Mezzo e da circa un anno anche con la coop Ecofficina”. Dicono che tu sia un mago dell’educazione e dell’inserimento lavorativo. Ci racconti la tua storia personale? “Devo dire che ho fatto un po’ di tutto! Anche lavori considerati umili solo per pagarmi gli studi. Ma tutto è servito per la mia formazione personale. Forse l’esperienza più importante è stata il periodo di studi all’estero in Finlandia e in Germania. Sono situazioni che ti aprono la mente. Per esempio li si va in aula con gli sci da fondo oppure in bici nelle piste ciclabili in mezzo ai boschi. E tutto quello che fai di buono, lo condividi con gli altri in certi casi

esortandoli a prendere spunto in modo sistematico. E’ il concetto della condivisione della conoscenza. Un’idea che ho impiantato anche nel nostro modus operandi”. Con Terra di Mezzo ed Ecofficina avete da poco ottenuto la gestione dei musei della provincia. “E’ stato un traguardo importante. Ormai siamo circa in 35 tra guide naturalistiche, educatori, biologi, geologi, archeologi più tutto il personale ausiliario. Attualmente riusciamo a gestire Casa Marina, l’Ostello Colli Euganei di Baone, l’Oestello di Monselice, i tre musei provinciali e il Parco Avventura di Teolo”. Niente male davvero. Qual è il segreto del vostro successo? “Intanto la nostra è una realtà no profit, perciò una volta pagati gli stipendi non abbiamo azionisti da accontentare. E poi la nostra dimensione è legata al territorio. Nei colli ormai siamo un punto di riferimento per tante cose, compresa la rete dei produttori, degli agriturismi e delle persone svantaggiate. Quando riesci a crescere e a radicarti nel territorio diventi fermento e vitalità. Anche se devi stare attento ad entrare senza voler colonizzare, ma coinvolgendo altre persone nell’esperienza”. E come ti è venuta l’idea di attivare

un’altra cooperativa? “Tutto è nato dall’esigenza di espandere la parte più educativa di Terra di Mezzo. Per questo abbiamo dato vita a Ecofficina, una cooperativa che si occupa di educazione, asili, dopo scuola e centri estivi. Anche qui, seguo molte cose in prima persona, ma posso contare su uno staff di persone motivate e instancabili”. Ti resta anche del tempo per dormire? “Diciamo che ci provo! Anche Ecofficina sta avendo un rapido sviluppo: siamo in 25 e seguiamo tre asili nido, alcuni dopo scuola e i centri estivi dei Colli Euganei, oltre ovviamente a progetti di inserimento lavorativo. Devo dire comunque che le due cooperative sono molto unite e c’è una fortissima collaborazione”. Quali sono le caratteristiche più importanti per chi desidera lavorare in questo ambito? “Direi che il primo ingrdiente è l’entusiasmo. Tieni presente che l’età media dei nostri operatori è poco più di 30 anni. Sono tutti molto giovani, ma al tempo stesso preparati e determinati. Il loro impegno non è finalizzato solo a prendere uno stipendio. Lavorano perchè credono in quello che fanno e si aiutano l’uno con l’altro. Non voglio dire che sia sempre rose e fiori, ma di sicuro affrontiamo le difficoltà

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Gaetano Battocchio durante una recente manifestazione come una squadra”. Cosa ne pensi dei giovani e della precarietà nel lavoro? “Prima di tutto è bene fare chiarezza. Un conto è il posto fisso e un altro è il posto “statale”. Anche da noi i contratti sono a tempo determinato, ma i nostri giovani non hanno una mente chiusa e fissata sugli orari d’ufficio. Si

lavora anche di notte o nei weekend se serve, mettendoci anima e corpo. Ai giovani dico di non pretendere che sia il lavoro a trovarli. Devono essere loro a decidere cosa fare, dandosi degli obiettivi credibili e mettendosi completamente in gioco. Devono proporsi al mercato uscendo dagli schemi “provinciali”, senza temere di affrontare problemi e difficoltà”.


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Ore 10.00: Santa Messa per i Lavoratori del Mare: “Commemorazione 50° anniversario della scomparsa di: Dino Bullo - Edoardo Nordio - Giovanni Pagan - Giovanni Salvagno a seguito naufragio della Motonave Hedia (1962)” Piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Celebra la messa S.E. Vicario Generale Mons. Francesco ZENNA Ore 10.00: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni. Mostra di fumetti della Delta Comics di Rovigo Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Premiazione opere selezionate e presentazione edizione tiratura limitata “Clodia Comics n,1”. Palazzo Goldoni, Chioggia.

LUNEDI 15 OTTOBRE

Ore 11.00: “Amare il mare”. Incontro informativo a cura della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Chioggia per gli Istituti di Scuola Superiore. 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 11.30: “Sicurezza in mare: consigli per diportisti”. Simulazioni e prove a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia. Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 16.00: Apertura “InforMARE” Stand informativi in Corso del Popolo, Chioggia

• “Modellismo Navale: tecniche di costruzione”. Curatore Lorenzo Bazzo - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00);

MARTEDI 16 OTTOBRE

• Centro Mobile Informativo della Marina Militare (dal 19 al 21 ottobre)

PROGRAMMA “OTTOBRE BLU 2012”

Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalista Relatori: Giuseppe FEDALTO Presidente A.S.PO. - Azienda Speciale per il Porto di Chioggia Mario BORGATTI Presidente U.N.I.I. - Unione di Navigazione Interna Italiana Gian Michele GAMBATO Presidente Sistemi Territoriali S.p.A. Luigi FORTUNATO Direttore A.I.PO. - Agenzia Interregionale per il fiume Po Gianmaria GAMBACORTA Fincantieri SpA Renato CHISSO Assessore alle Infrastrutture Regione Veneto Antonio CANCIAN Deputato al Parlamento Europeo - Commissione Trasporti

SABATO 13 OTTOBRE

MERCOLEDI 17 OTTOBRE

Presso Ortomercato di Chioggia - Stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca” Info: 041 5543430 (dal 19 al 21 ottobre) Presso Ortomercato di Chioggia - ClodiaComics Mostra di Fumettisti emergenti (dal 20 al 21 ottobre) Presso: Club Nautico Marina di Brondolo, Corte Molin Yachting Club, Darsena Mosella, Darsena Le Saline, Marina del Sole, Porto San Felice, Romea Yachting Club e Venice Boat Service - “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato (Orario apertura: 10.00 / 18.00) Info: 041 5334850 (dal 19 al 21 ottobre)

Ore 09.00: Raduno Imbarcazioni da lavoro - Scalo Isola Saloni Chioggia Ore 10.00: Cerimonia di Apertura “Ottobre Blu 2012” Scalo Isola Saloni Chioggia Madrina: N.D. Maria Teresa BROTTO Ore 11.00: Apertura esposizione: “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni Chioggia Apertura esposizione: “Nel mare e per mare”. Carte e pubblicazioni nautiche dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana. I transatlantici dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 12.00: Conferimento XXI Barbotin d’Oro alla memoria di Alfredo Boscolo Anzoletti 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni. Mostra di fumetti della Delta Comics di Rovigo Ore 16.00: ClodiaComics 2012 - Performance dell’aerografista Luca Pagan. Palazzo Goldoni, Chioggia

Ore 15.30: Tavola rotonda: “Autostrade fluviali” Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero)

Ore 09.30: Convegno: “Città d’Acqua” Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero) Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalista Relatori: Giuseppe CASSON Sindaco di Chioggia Marta MORETTI Vice Direttore Associazione “Città d’Acqua” Giuliano GALLANTI Presidente Autorità Portuale di Livorno Luciano CANEPA Presidente Autorità Portuale di Ancona Ciriaco D’ALESSIO Presidente Magistrato alle Acque di Venezia Massimo SESSA Presidente IIIª Sezione Consiglio Superiore dei LL.PP. Orazio CARPENZANO Professore Dipartimento di Architettura e Progetto Ateneo La Sapienza di Roma

GIOVEDI 18 OTTOBRE

Ore 17.00: Confronto sul tema: “Essere Comandanti ieri e oggi” Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso libero) Relatori: Eugenio Giannini 3° Ufficiale dell’Andrea Doria (1956) Domenico Comisso Comandante Giovanni Costa Armatore Paolo Pagnotella Presidente ANMI Presentazione documentario: “La cantieristica italiana” Curatore Leonardo Tiberi

VENERDI 19 OTTOBRE

Ore 10.00: Accoglienza Unità da sbarco S. Marco ed aeromobili Aviazione Navale Scalo Isola dei Saloni, Chioggia Ore 12.30: Inaugurazione “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato Sporting Club Darsena Le Saline, Chioggia - Info: 041 5334850 Ore 15.30: Convegno: “Un mare di energia” Auditorium San Nicolò, Chioggia Moderatore: Giovanni CAPRARA, giornalista Corriere della Sera Relatori: Giuseppe ZOLLINO Università di Padova e Delegato nazionale nel Comitato Energia del 7° Programma Quadro dell’Unione Europea Fabrizio DUGHIERO Università di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale Polo Fotovoltaico della Regione Veneto Guido BORDIGNON Università di Padova Domenico COIRO Università di Napoli Federico II Giampietro RAVAGNAN Università di Venezia Andre LUYCKX Amministratore Delegato Terminale GNL Adriatiso Srl Luigi BINELLI MANTELLI Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ore 16.30: Esibizione Banda Musicale Marina Militare Piazzetta Granaio, Chioggia Ore 19.00: Apertura stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca” Ortomercato di Chioggia Info: 041 5543430

SABATO 20 OTTOBRE

Ore 11.00: Regata veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 14.30: Regata veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 17.00: Concerto Banda Musicale Marina Militare Auditorium San Nicolò, Chioggia Ore 21.00: “Serata OTTOBRE Blu” Hangar Nave San Marco - Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso su invito)

DOMENICA 21 OTTOBRE

Ore 09.30: Cerimonia di fine lavori iniziali 200 mt Banchina A Scalo Val da Rio, Chioggia Ore 10.00: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 11.30: Consegna nuova base logistica alla Capitaneria di Porto di Chioggia Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 14.30: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: Evoluzioni paracadutistiche COMSUBIN Comando Subacquei e Incursori Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Esibizione Banda Musicale Marina Militare Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Appontaggio aeromobili multiruolo della Marina Militare Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 17.00: Premiazioni Regate Veliche Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia “Domenica in BLU”: apertura pomeridiana straordinaria delle attività commerciali del Centro Storico di Chioggia

www.ottobreblu.it info@ottobreblu.it Tel. 041 491199

dal 13 al 21 OTTOBRE 2012 Si ringrazia:

GLI EVENTI E GLI ORARI POTREBBERO SUBIRE VARIAZIONI INDIPENDENTI DALLA NOSTRA VOLENTÀ

EVENTI PERMANENTI CENTRO CITTÀ (CORSO DEL POPOLO) DAL 13 AL 21 OTTOBRE


20 Noi e gli altri Associazioni Aperti i corsi per gli aspiranti clown da corsia

Prislop, l’aiuto con parrucca e naso rosso di Fortunato Marinata

S

i terranno dal 26 al 28 ottobre al patronato G. Negri di Oespedaletto Euganeo i corsi per gli aspiranti volontari interessati ad entrare a far parte della locale associazione Prislop, operativa dal 2006 negli ospedali e nelle case di riposo del territorio con l’attività di clown da corsia. “Ogni anno – spiega Fabio Moro, uno dei fondatori del progetto Prislop – apriamo la nostra associazione a nuovi volontari. Attraverso un questionario e un primo momento di formazione e di confronto vengono illustrate le attività che svolgiamo e allo stesso tempo vengono saggiate le attitudini al volontariato dei corsisti. La formazione, a dire il vero, si completa nell’esperienza successiva anche se nessuno può dirsi completamente formato, ogni giorno di impara qualcosa di importante svolgendo questo tipo di attività”. Prislop, infatti, si occupa di stimolare il sorriso in chi purtroppo per un motivo od un altro lo ha perso. Travestiti da clawn i volontari fanno visita

Il gruppo è nato ad Ospedaletto nel 2006. Si occupa di stimolare il sorriso in chi purtroppo per un motivo od un altro lo ha perso

Il gruppo di Clown. Al centro Fabio Moro

il meglio per la mia vista

SabaTo 27 oTTobRe dalle ore 16.00

aPeRiTivo con buffeT ad anziani o degenti ricoverarti in strutture ospedaliere o case di riposo, convinti che il buon umore sia il viatico che porta verso la guarigione. “Non si tratta di una vera terapia - ha sottolineato lo stesso Moro – la terapia implica una diagnosi e dunque il parere di un medico. Noi non siamo medici, non siamo Patch Adams siamo volontari e il nostro compito è quello di riuscire, anche per un solo secondo, a far dimenticare alle persone i loro problemi. In certi frangenti, un sorriso, qualcuno lo potrebbe ritenere inopportuno però, per esperienza, abbiamo maturato la convinzione che il sorriso sia la prova di un cambiamento in atto, i problemi cambiano in ragione del punto di vista dal quale si guardano, uscire dalla chiusura che i fatti drammatici o le malattie provocano, potrebbe essere l’inizio di un qualcosa di nuovo. Insomma cerchiamo di dare uno stimolo alla ripresa. Vestito da clown sono stato anche nei luoghi colpiti dal terremoto, sia in Abbruzzo che in Emilia, un sorriso è servito ovunque”. Dunque non solo gli ammalati rientrano nel campo d’azione dell’associazione, del resto il gruppo nasce in seno alla parrocchia di Ospedaletto e da un’esperienza vissuta tra la gente. “Il nostro gruppo – specifica Moro – nasce in

da Lorenza Gioielli

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seguito ad un campo in Romania rivolto all’aiuto dei più giovani, tra i membri di quella spedizione c’era anche un ragazzo di Padova che vestito da clown era riuscito ad instaurare un rapporto speciale con i ragazzi. Fu quel giovane ad ispirarci, nel corso delle 26 ore del viaggio di ritorno, maturammo la decisione di fondare la nostra associazione e di chiamarla Prislop, il nome della cittadina rumena in cui era iniziato tutto”. Al periodo di formazione, con un’associazione di Torino, seguirono le prime uscite alla casa di riposo Santa Tecla di Este, all’ospedale di Monselice, principalmente nel reparto di pediatria. “Ora siamo 54 iscritti – continua Moro – e abbiamo fatto il giro delle strutture dedicate alla terza età del territorio ma vogliamo continuare a dare il nostro contributo e per questo vogliamo coinvolgere sempre più persone in questa realtà. I corsi servono a questo, ogni anno si iscrivono 20-22 persone dei quali solo il 30-40% rimangono tra gli iscritti”. Stefano è tra quelli che è rimasto. “L’associazione Prislop-onlus ha riempito la mia vita. Prima di essere stato io di aiuto agli altri, sono stati gli altri ad aiutarmi nel dare un senso al mio tempo libero. Viviamo in una società fortemente individualista nella

quale nessuno sembra avere tempo per gli altri. Ricordo l’incontro con un’anziana signora, ospite di una casa di riposo, continuamente si chiedeva come mai nessuno dei suoi tre figli l’aveva presa con se. Si sentiva sola, abbandonata mi toccò profondamente, posso dire che realtà come questa che ho appena raccontato aprono davvero la porta della riflessione sul nostro concetto di comunità, su quello di amore, di spiritualità o di fede. E’ un cammino dentro se stessi e dentro gli altri”.


Cultura provinciale 21 15 L’esposizione Arte contemporanea al Palazzo della Ragione dal 27 ottobre al 13 gennaio

Il flusso della ragione di Plessi

teatro verdi

Più che una semplice mostra, un’indagine sul funzionamento del “pensiero creativo”

Il teatro di prosa padovano

di laura Organte

E

vento di punta della stagione culturale padovana, inaugura il 27 ottobre la mostra “Il flusso della Ragione” in esposizione nel Palazzo della Ragione fino al 13 gennaio 2013. Progettata dallo stesso artista, la mostra ripercorre la storia creativa di Fabrizio Plessi, uno tra i più noti ed apprezzati interpreti italiani dell’arte contemporanea, attraverso i disegni che rappresentano la fase ideativa e progettuale delle sue videoinstallazioni, già esposte nei più grandi musei e nelle più importanti manifestazioni del mondo. I disegni saranno parte di una grande installazione che, progettata dallo stesso Plessi, attraverserà lo spazio del Salone: a percorrerne la struttura sarà quel “flusso elettronico” di acqua e di fuoco che costituisce la cifra forse più riconoscibile dei suoi lavori. Il nome del monumento ha ispirato l’artista nello scegliere il titolo della mostra che, come precisa, “Non si limiterà a ripercorrere la storia della mia attività artistica, rappresentando soprattutto una grande

eventi e mostre

L’artista si definisce un esperto di “umanizzazione delle tecnologie” sfida, perché uno degli obiettivi dell’artista è coniugare in modo armonico la memoria del passato con la realtà tecnologica del presente”. Esperto di “umanizzazione delle Tecnologie”, Fabrizio Plessi proporrà all’interno del percorso espositivo alcune macchine fotocopiatrici - rielaborate dall’artista e realizzate dal Gruppo Pellegrini – che permetteranno di acquisire le riproduzioni fotostatiche di alcune immagini delle opere in mostra e di inviarle in qualsiasi parte del mondo alle persone con cui condividere un’emozione. I numerosi disegni presentati nella mostra, esposti per la prima volta e caratterizzati sempre da un’altissima qualità, verranno selezionati in base al loro valore a cura di Laura Organte

TUTTA LA MAGIA DEI BRIT FLOYD Dopo aver suonato davanti a oltre 250 mila fan nel Regno Unito e in altri paesi europei, i Brit Floyd – The World’s Greatest Pink Floyd Show – approderanno l’11 novembre Gran Teatro Geox di Padova, unico appuntamento del Nord-Italia.Creato dal direttore artistico Damian Darlington per celebrare la prossima uscita del best dei Pink Floyd, intitolato proprio “A Foot in the Door”, questo nuovo show, nato dalla costola principale del “The Australian Pink Floyd Show”, sarà una successione dei migliori lavori della fondamentale formazione inglese, selezionati personalmente dai suoi membri storici.

LIRICA CON TRAVIATA E NABUCCO Al via la Stagione Lirica 2012, due i titoli in cartellone per questa edizione: “La Traviata” di Giuseppe Verdi, in scena il 19, 20 e 21 ottobre, per la regia, scene e costumi di Hugo de Ana, co-produzione Teatro Nazionale di Maribor e Comune di Padova. Secondo titolo in cartellone sarà, il 27 e 27 dicembre, il “Nabucco” di Giuseppe Verdi per la regia, scene e costumi di Stefano Poda, nuova produzione Li.Ve tra Comuni di Padova, Bassano del Grappa-Opera Festival, Rovigo-Teatro Sociale e in co-produzione con Fondazione teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.

ELEONORA ABBAGNATO A PADOVA E’ niente meno che la più grande ballerina italiana, un talento che ha conquistato quel tempio della danza che è l’Opéra di Parigi: Eleonora Abbagnato sarà protagonista di uno spettacolo esclusivo, dal titolo “Je suis Eleonora Abbagnato”, un Gran Galà della danza dove alla ballerina palermitana si affiancheranno i più grandi nomi del balletto internazionale. Un evento unico che porterà per la prima volta l’etoile al Gran Teatro Geox di Padova il 17 novembre.

Alessando Gasmann firma la stagione

A

Fabrizio Plessi con una sua creazione emblematico riguardo la ricerca dell’artista e affastellati seguendo un flusso narrativo. Per Plessi il disegno è lo strumento per “sovvertire l’ordine statico delle cose” e una “attività naturale e vitale come il respiro”. Un percorso che si snoda appunto come un “flusso” di pensieri, di modifiche, di abbandoni, delineato in fogli, schizzi anche occasionali, quando l’insorgere di un’idea era impellente, nei carnet, in cui si susseguono le evoluzioni del progetto

iniziale, come dei pensieri segreti, non destinati al pubblico, che ora vengono presentati allo scopo di far vedere il lavoro principale dell’artista, che è quello della progettazione. L’esposizione si pone quindi come indagine sul funzionamento del pensiero creativo, in cui il disegno rappresenta lo scheletro costitutivo dell’opera. Il catalogo con la presenza di numerosi interventi critici è curato da Annamaria Sandonà.

l via la nuova Stagione di prosa al Teatro Verdi, sotto la direzione artistica di Alessandro Gasmann. Ad aprire il cartellone il 6 novembre sarà “Macbeth” di William Shakespeare, per la regia di Andrea De Rosa. Per proseguire con la produzione di tre spettacoli di autori veneti: “L’Infinito” di Tiziano Scarpa, diretto e interpretato da Arturo Cirillo, “Wordstar(s)” di Vitaliano Trevisan, con Ugo Pagliai e Paola Gassman diretti da Giuseppe Marini e “Oscura Immensità” di Massimo Carlotto, per la regia Alessandro Gasmann, interpretato da, Giulio Scarpati e da Claudio Casadio. Da non perdere anche “Lei dunque capirà” scritto da Claudio Magris. Non poteva mancare Ruzante, con “Moscheta” e due proposte di grandi autori del ’900: “Improvvisamente l’estate scorsa” di Tennesse Williams e “Servo di Scena” di Ronald Harwood. L.O.

La mostra A palazzo Zuckermann fino al 18 novembre i reperti di S. Chiara

Le memorie del monastero salvate dall’oblio e ritrovate U

na mostra a Palazzo Zuckermann svela le vicende dell’antico e perduto Convento di Santa Chiara de Cella Nova a Padova: dopo il successo di pubblico con oltre 24.000 visitatori in pochi mesi e l’interesse dimostrato dalla critica, Le memorie ritrovate, presentata per la prima volta al Centro Espositivo Multimediale dell’Archeologia di Noventa di Piave, approda a Padova, sua terra d’origine, con un nuovo allestimento, contenuti aggiornati, approfondimenti storiografici e iconografici. Questa antica realtà religiosa, che fiorì tra il XIV e il XVIII secolo, negli anni Sessanta del secolo scorso venne demolita per erigere l’odierna sede della Questura. Nel 2000 un’indagine archeologica diretta da Mariangela Ruta e condotta da Petra scrl nel cortile della Questura di Padova ha portato alla luce una struttura esagonale, residuo dell’impianto originario del convento e punto di partenza di una scoperta senza eguali. Sulla base dei materiali rinvenuti e delle notizie d’archivio che narrano delle vicissitudini del monastero si ipotizza che tale struttura esagonale abbia svolto la funzione di ghiacciaia-dispensa in epoca tardo-medievale (XIII e XIV secolo) e sia stata adibita poi ad immondezzaio in età rinascimentale (XV e XVI secolo).

Palazzo Zuckermann ospita i tesori del convento di S. Chiara Ceramiche maiolicate, graffite e invetriate, reperti vitrei decorati, manufatti metallici, strumenti fittili, in osso, legno e cuoio, costituiscono il “tesoro” perduto, ritrovato e restaurato. Un cuore strappato da due mani, una figura femminile dal volto maschile, un cane in atteggiamento di auto-castrazione accanto a figure prettamente religiose, come l’Annunciazione e il calice con l’Ostia, sono solo alcuni esempi dell’eterogeneità dell’esposizione. Il curatore della mostra Francesco Cozza - grazie anche agli interventi di restauro conservativo

condotti da restauratori del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da liberi professionisti - ha saputo restituire ai vari oggetti i loro significati, sia funzionali che simbolici. La curata ricostruzione scenica di una stanza del monastero accoglie il visitatore, proiettandolo nella quotidianità del lavoro delle monache e dell’atmosfera del convento, grazie ad arredi antichi, complementi d’epoca e riproduzioni di affreschi. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 18 novembre. L.O.


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16

23

LO S PORT in PRIMO PIANO RIMO PIANO

one delle atlete della Pgs Carrarese memorial triangolare fra amici

Volley La presentazione delle atlete della Pgs Carrarese

omesse dell’Euganea Le promesse dell’Euganea

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La famiglia Servadio premia il capitano della squadra vincitrice

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i è svolto al comunale di via Pontemanco a Due Carrare il triangolare imperniato sul terzo memorial Gianluca Servadio, giovane scomparso tre anni fa in seguito La prima dellastradale. Pgs Carrarese Euganea Volley ad unsquadra tragico incidente I locali dell’Azzurra, Albignasego e Maserà, comfederazione Russa, attualmente compagnato dall’assessore allo sporte Mario pagini dovenazionale lo sfortunato atleta aveva militato, si sono confrontate per ricordare per Romanato. Montegotto Terme èinarrivato anche dell’Eurovolley school testarsipresidente in vista degli ormai imminenti impegni ufficiali. IlDatriangolare articolato mini anche il primo cittadino Massimo Bordin, e Trieste, lui Sergio Busato,latrevigiano partitecon di 45’ ha registrato vittoria deias-granata di Albignasego, apparsi già in possesso tanti altri dirigenti in rappresentanza di club sistente cominciato la sua di mister di una allenatori, manovra flche uidahae incisiva. I ragazzi Crivellaro hanno battuto nettamente limitrofi . Alla fiene abbiamo registrato carriera tecnico,innella pallavolocon Padova, (3-0) ildaMaserà, gol Sorgente una doppietta e Turiaco, hanno poi regolato (7-6)un soddisfatto Casumaro: “anche in questa e ai checalci condilarigore nazionale maschile dei Balcani i padroni di casa, l’incontro era finito a reti inviolate. Al posto d’onorestasaremo che presenti in tutti con i campionati hal’Azzurra recentemente conquistato Due Carrare, (1-0)lasulmedaglia Maserà, golgione di Baldon, ha giocato buona dal mini alla seconda divisione, in più d’oro nelle olimpiadi Londinesi. Perillapossesso Fipav palla padronanza per quanto riguarda ma èvolley mancata sulla verticalizzazione parteciperemo con una al campiopresente il presidente Stefanoche Camporese: della manovra, più ombre luci per i biancorossi del Maserà, masquadra a questo punto Csi,fine questo grazie ad lavoro di un “questa serata è c’è la testimonianza mo- natoAlla della stagione ampio tempoche perilmigliorare. premiazioni peruntutti operate di dirigentiMassimo e tecnici Carraro straordinari vimento volley nel nostro territorio di gruppo dal presidente della locale società,gode organizzatrice dell’evento, con lache pubblicamente unitamente W.L. a genibuona salute”. I saluti istituzionali arri- ringrazio partecipazione della famiglia dellosono sfortunato atleta ricordato. vati per bocca del sindaco Sergio Vason, ac- tori, volontari e sponsor”. ARTI MARZIAlI. Ripresa l’attività autunnale della Free Fighting

dopo la pioggia di medaglie europee gli allievi di andrea speciale alla ribalta

Una recente premiazione dei piccoli atleti di Andrea Speciale

È

da poco iniziata la nuova stagione agonistica della Free Fighting Academy, la scuola di arti marziali del maestro 6° Dan, Andrea Speciale, che tanti allori ha raccolto nella passata annata sportiva, caratterizzata da 6 titoli europei Iska (International sport kickboxing association), 5 titoli mondiali Iaska (International amateur kick-boxing sport association) e 7 titoli italiani Iska–Iaska. A distanza di mesi sono ancora vivi i ricordi delle splendide prestazioni di cui sono stati protagonisti i sedici atleti della Free Fighting Academy, partecipanti dal 27 al 29 aprile ai campionati mondiali per club, disputati nella Repubblica di San Marino. Alessandro Baraldo ha conquistato l’oro nel semi-contact categoria cadetti - 45 kg e due argenti nelle categorie di peso superiori: – 50 e -55 kg, mentre Alessandro Lain, alla sua prima esperienza internazionale ha ottenuto 2 bronzi. Superlativo è stato Luca Bin che ha vinto il titolo light-contact sia nella categoria -86 kg sia in quella –91 kg. Sempre nel light-contact la pluricampionessa

europea e mondiale Silvia Breda è giunta seconda, imitata dalla collega Deborah Zaggia, che ha portato a casa 2 medaglie d’argento. A San Marino la Free Fighting Academy si è presentata anche nella specialità self defence demo (difesa personale dimostrativa) con il team composto dai giovanissimi Alex Speciale, Karim Zaraa, Michele Zattin, Giacomo Creuso, Davide Picello e Cristian Paccagnella e con il senior team (Silvia Breda, Riccardo Cesaro, Laura Violato, Anna Speciale, Mattia Longato), entrambi applauditissimi e vittoriosi con le loro esibizioni. Altre soddisfazioni per la scuola del maestro Speciale sono giunte a maggio, alle finali dei campionati italiani Iska - Iaska di Roma. Nell’occasione gli atleti della Free Fighting Academy hanno conquistato 7 ori rispettivamente con Alessandro Baraldo nei 50 kg semi-contact, Alessandro Lain, 2 ori, nei –55 e +55 kg, Silvia Breda nei -60 e -63 kg, Deborah Zaggia nei –66 kg, per lei anche un argento nei -63 kg, e Luca Bin nei -86 kg. Francesco Sturaro

Due Carrare, con la regia organizzativa del neo coordinatore tecnico Cristiano Discardi e del dirigente Loris Ragona è andata in scena, presso la sala consiliare della casa dei Carraresi, la presentazione ufficiale di squadre e progetti della Pgs Carrarese Euganea volley. Sfarzosa e di grande impatto emotivo la serata è iniziata con la proiezione di filmati e foto inerenti alla storia della società presieduta da Patrizio Casumaro, giunta al 47. anno di attività. Quindi la sfilata delle numerose squadre biancoazzurre, intramezzata dalle esibizioni delle piccole atlete della ginnastica ritmica, che sotto lo sguardo attento della coordinatrice Elena Favarin, e delle allenatrici Virginia Tarantino, Giorgia Passarin ( ex campionessa regionale) Beatrice Pevarello, Ylenia Destro, e Angela Farinazzo, hanno infiammato l’entusiasmo degli oltre 300 convenuti. Tocco di internazionalità nel numerosissimo parterre ospiti per la presenza di Carlo Calgaro, tecnico esecutivo della

La prima squadra della Pgs Carrarese Euganea Volley federazione nazionale Russa, attualmente anche presidente dell’Eurovolley school Trieste, con lui Sergio Busato, trevigiano assistente allenatori, che ha cominciato la sua carriera da tecnico, nella pallavolo Padova, e che con la nazionale maschile dei Balcani ha recentemente conquistato la medaglia d’oro nelle olimpiadi Londinesi. Per la Fipav presente il presidente Stefano Camporese: “questa serata è la testimonianza che il movimento volley nel nostro territorio gode di buona salute”. I saluti istituzionali sono arrivati per bocca del sindaco Sergio Vason, ac-

compagnato dall’assessore allo sport Mario Romanato. Da Montegotto Terme è arrivato anche il primo cittadino Massimo Bordin, e tanti altri dirigenti in rappresentanza di club limitrofi. Alla fine abbiamo registrato un soddisfatto Casumaro: “anche in questa stagione saremo presenti in tutti i campionati dal mini volley alla seconda divisione, in più parteciperemo con una squadra al campionato Csi, questo grazie ad un lavoro di un gruppo di dirigenti e tecnici straordinari che ringrazio pubblicamente unitamente a genitori, volontari e sponsor”.

ARTI MARZIAlI. Ripresa l’attività autunnale della Free Fighting

dopo la pioggia di medaglie europee gli allievi di andrea speciale alla ribalta

TRIBANO, porzione di testa di trifamiliare composta AGNA: casa singola composta da: ingresso, cucinino, SAN PIETRO VIMINARIO: in bifamiliare in orizda: ingresso-soggiorno, cucina, c.t. -lavanderia al pia- cucina, 2 ripostigli e garage al piano terra; bagno, ripo- zontale, al piano primo, unità abitativa distribuita su: ingresso, ampia zona giorno, 2 camere matrimono terra. Al piano primo 3 camere, ripostiglio e bagno. stiglio, 2 camere al piano primo. Scoperto di proprietà niali, bagno, ripostiglio, poggiolo e terrazzo coperto. Garage, magazzino e giardino privato. con box auto in lamierapremiazione e tettoia in legno. Annessi accessori, terreno di 2000 mq. Una recente dei piccoli atleti di adiacente Andrea Speciale � 145.000 Rif. 121057 � 100.000 Rif. 111059 � 145.000 Rif. 111069

È

da poco iniziata la nuova stagione agonistica della Free Fighting Academy, la scuola di arti marziali del maestro 6° Dan, Andrea Speciale, che tanti allori ha raccolto nella passata annata sportiva, caratterizzata da 6 titoli europei Iska (International sport kickboxing association), 5 titoli mondiali Iaska (International amateur kick-boxing sport association) e 7 titoli italiani Iska–Iaska. A distanza di mesi sono ancora vivi i ricordi delle ARRE: Porzione di bifamiliare al grezzo composta TRIBANO: in posizione centrale, in elegante pasplendide sono stato stati protagoda portico, ingresso-soggiorno, cucina separata, lazzina, prestazioni appartamentodiincui perfetto di manuw.c.-lav. e garage al piano terra; 3 camere, bagno nisti e tenzione rifinito e distribuito su ampio ingressoi sediciben atleti della Free Fighting Academy, 2 terrazzi al piano primo. Giardino privato ed accessi soggiorno-cottura, 2 camere matrimoniali, ampio partecipanti dal 27 al 29 aprile ai campionati indipendenti. Pergolato in legno di 15 mq bagno, w.c., 2 poggioli e garage. � 110.000 Rif. 101012 � 140.000 Rif101081 mondiali per club, disputati nella Repubblica di San Marino. Alessandro Baraldo ha conquistato l’oro nel semi-contact categoria cadetti - 45 kg e due argenti nelle categorie di peso superiori: – 50 e -55 kg, mentre Alessandro Lain, alla sua prima esperienza internazionaCONSELVE Affiliato: PI.CO. s.a.s. le ha ottenuto 2 bronzi. Superlativo è stato Via Matteotti, 95 Luca Bin che ha vinto il titolo light-contact sia Tel. 049 9501541 - Tel. 049 9501537 nella categoria -86 kg sia in quella –91 kg. www.grimaldifranchising.it conselve@grimaldifranchising.it Sempre nel light-contact la pluricampionessa

europea e mondiale Silvia Breda è giunta seconda, imitata dalla collega Deborah Zaggia, che ha portato a casa 2 medaglie d’argento. A San Marino la Free Fighting Academy si è presentata anche nella specialità self defence demo (difesa personale dimostrativa) con il team composto dai giovanissimi Alex Speciale, Karim Zaraa, Michele Zattin, Giacomo Creuso, Davide Picello e Cristian Paccagnella e con il senior team (Silvia Breda, Riccardo TRIBANO: Tribano periferia, mini appartamento al Cesaro, Laura Violato, Anna Speciale, Mattia piano rialzato con i spazi ben distribuiti su: ingressoLongato), entrambi e vittoriosi soggiorno-pranzo, disimpegno,applauditissimi bagno, camera matrimocon esibizioni. Altre soddisfazioni per niale, wc eledueloro poggioli; ampio garage. � 85.000 la scuolaRif.del121056 maestro Speciale sono giunte a maggio, alle finali dei campionati italiani Iska - Iaska di Roma. Nell’occasione gli atleti della Free Fighting Academy hanno conquistato 7 ori rispettivamente con Alessandro Baraldo nei 50 kg semi-contact, Alessandro Lain, 2 ori, nei –55 e +55 kg, Silvia Breda nei -60 e -63 kg, Deborah Zaggia nei –66 kg, per lei anche un argento nei -63 kg, e Luca Bin nei -86 kg. Francesco Sturaro


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Cooperazione sociale in ginocchio, ma ora la Giunta veneta ci ripensa Le Cooperazione sociali si sono viste recapitare una lettera da parte delle Asl regionali con l’ordine di mantenere inalterati i servizi a fronte di un taglio del 5% dei costi. Pena la non liquidazione della fattura di Germana Urbani

“Q

uel 5% ti tagli preferisco chia- e della gestione dei centri unici di prenotamarlo pizzo piuttosto che spen- zione delle Ulss. ding review”! Esprime così la “Un 5% in meno di fatturato - sottosua rabbia condita di umiliazione e mortifi- linea Loris Cervato, responsabile Settore cazione Nicola Boscoletto della Compagnia sociale Legacoop Veneto - si traduce inevidelle opere che sottolinea il modo brutale tabilmente in un 5% in meno sul costo del usato dalle Asl per comunicare questi tagli. lavoro, dunque meno servizi per tutti. La Nessun incontro, nessun confronto, solo una spending review va ad aggiungersi a una lettera con degli ordini e delle minacce. situazione già pesante per le cooperative, “Si sono dimostrati governanti che usa- fra mancati adeguamenti Istat e continue no la forza del potere come padri padroni e richieste di rivedere i prezzi al ribasso. A non si consultano più con nessuno”! ottobre molte coop avranno difficoltà ad Uno stile che offende e umilia il mondo applicare la seconda tranche dell’aumento delle cooperative sciali perchè non tiene contrattuale previsto dal contratto collettivo conto della qualità dei servizi che erogano nazionale di lavoro, per questo abbiamo né dell’umanità vasta a cui questi servizi domandato ai sindacati l’applicazione di sono rivolti: minori, disabili e anziani”. accordi di gradualità che ne prevedano lo I numeri in campo sono altissimi. Se slittamento”. si uniscono le realtà E poi, qualunque aderenti a Confcoope- Impossibile grantire buon padre di famiglia rative, Legacoop, Agci la medesima qualità sa che se diminuiscono e Compagnia delle senza avere le entrate le opportuniopere, tutte attive nel i soldi per pagare tà offerte non rimangocampo del sociale, il gli operatori no le stesse. quadro è davvero siCosì per i servizi gnificativo: più di 600 cooperative sociali, erogati. E’ impossibile garantire la medesioltre 25 mila soci e altrettanti lavoratori, ma qualità senza avere i soldi per pagare quasi tremila di questi svantaggiati e un gli operatori. fatturato che supera gli 800 milioni di euro. Così, secondo le stime del sistema coLe loro attività si svolgono nelle case operativo rischiano il posto di lavoro 1500 di riposo, negli asili nido, nelle comunità persone e tra queste almeno 500 sarebbero alloggio per disabili, nei ceod. persone svantaggiate inserite nelle cooperaMa si occupano anche di assistenza do- tive sociali di tipo B. E si tratta di disabili, miciliare, manutenzione del verde pubblico ex tossicodipendenti, ex alcolisti, detenuti.

Per questo il sistema della cooperazione sociale veneta chiede di tutelare l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e dei soggetti deboli, escludendo le cooperative sociali di tipo B da un lato dalla riduzione indicata del 5% della spesa, dall’altro dalla rigida applicazione delle tabelle Avcp (Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture), che essendo riferite a costi standard non tengono conto del costo del servizio sociale di inserimento lavorativo. “Uno scenario che ci preoccupa moltissimo - ha dichiarato Nicola Boscaro - per chiunque perda il lavoro oggi, diventa un’impresa trovarne un altro, immaginiamoci per un soggetto svantaggiato! Siamo consapevoli che il Paese si trova in una situazione critica e che ciò comporta sacrifici, ma se

il contenimento degli sprechi e della spesa impegnata a fare in modo, con un prospubblica si trasforma in una mannaia per le simo provvedimento di Giunta, che i tagli fasce più deboli allora non siamo d’accordo. non penalizzino i servizi gestiti in regime Lo stesso vale per di accreditamento, vala decurtazione degli I dati: oltre 600 lorizzando, oltre alle stipendi: non si può realtà interessate, strutture accreditate, andare a colpire lavora- un fatturato anche i contratti che tori che prendono mille che supera prevedono l’inserieuro al mese, se non gli 800 milioni mento lavorativo delle cinquecento come nel persone svantaggiate caso degli svantaggiati che spesso lavorano e dei soggetti deboli. solo part time. I tagli lineari non sono la “Siamo molto soddisfatti per l’apertura risposta – ha aggiunto Boscoletto – anche e la disponibilità accordateci. - commenta perché non distinguono fra chi da tempo si Loris Cervato, responsabile del settore sta muovendo bene alla ricerca di soluzioni sociale di Legacoop Veneto, - Ora stiamo per superare la crisi e chi invece non sta fa- a vedere. In attesa del provvedimento, le cendo altrettanto”. cooperative sociali venete non accettino Ora, dopo la levata di scudi congiunta nessuna modifica peggiorativa dei contratti delle Cooperative sociali, la Regione si è in essere chiesta dalle Ulss”.

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La spending review colpisce i Ceod di Germana Urbani

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a spendig review colpisce anche le famiglie con figli disabili che frequentano i Ceod. L’Assessore Sernagiotto punta alla compartecipazione delle spese l’Anfass, associazione nazionale delle famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale, non intende accettare le argomentazioni di Sernagiotto. “I ceod sono un salvavita per le famiglie – ha affermato Maddalena Borigo Daniel, presidente regionale Anffas – questo è un servizio di grande utilità. Le famiglie di queste persone pagano le tasse e le rette dei centri di accoglienza in cui i disabili

focus

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aggiunto - terremo conto del numero di figli rimangono anche la notte”. Sul tema della compartecipazione alla e altro. Non vogliamo perdere i servizi e i traspesa da parte delle famiglie delle persone con disabilità Sernagiotto ha sostenuto sporti che diamo ai nostri concittadini con che “rispetto al reddito ISEE di una fami- disabilità, in primis quelli con disabilità gravi. C’è un grande glia con poniamo 100 dibattito al proposito mila euro di reddito Il contributo all’interno delle stesse l’anno si possa poter della Regione contribuire dai 30 ai è differenziato tra associazioni e delle famiglie”. 100 euro al mese Ulss e Ulss “Oggi - sostiene alle spese sostenute e Ceod e Ceod ancora Sernagiotto - il dal servizio pubblico, e che rappresentano in pratica un livello contributo economico che la Regione versa essenziale di assistenza (LEA) aggiuntivo. ai Ceod vede una situazione troppo differenFaremo un ISEE a quoziente familiare – ha ziata tra Ulss e Ulss e Ceod e Ceod con una

forbice tra i 30 e i 90 euro. Questo crea un disagio notevole tra le famiglie e anche fra i sindaci. Faremo con la disabilità quanto abbiamo già fatto con la scheda SVAMA di valutazione della non autosufficienza”. “Ricordo – ha aggiunto - che tutte le Regioni hanno previsto una compartecipazione alle spese da parte delle famiglie con persone disabili. E’ un argomento molto delicato e ne sono consapevole. Nel Veneto non l’abbiamo perché nel 2009 ci fu una battaglia in consiglio regionale da parte di chi diceva no alla compartecipazione”

handicap e costi sociali

e associazioni che in Veneto si occupano di servizi all’handicap hanno deciso di scendere in piazza per riaffermare i propri diritti. In Veneto i ceod sono 300, ospitano ogni giorno 6.348 giovani e adulti con disabilità e assorbono 78,5 dei 146 milioni che ogni anno la regione destina alla disabilità. In provincia di Padova i ceod sono 41, di cui 39 privati. Il 70 per cento dei costi riguarda il personale. “La disabilità – spiega Anffas – è un costo della riproduzione sociale che non può ricadere completamente sulle famiglie involontariamente penalizzate da un simile grave evento. La persona con disabilità non può essere vista dalla società come un problema esclusivo della famiglia d’origine. La lotta contro questo provvedimento proposto da Sernagiotto sarà più sul piano della civiltà

che su altro”. “Purtroppo – ha detto Remo Sernagiotto - dobbiamo far fronte al taglio generalizzato del 5% imposto dalla spending review nazionale, che sta mettendo in seria difficoltà le politiche sociali in favore dei territori. Il provvedimento del Governo Monti non sta tagliando la spesa pubblica, ma i servizi. Sarà pronto a breve un progetto che mettere assieme le varie associazioni di volontariato, chiedendo ai giovani del servizio civile di guidare i pulmini con l’obiettivo di abbattere i costi di trasporto e garantire questo importante servizio alle famiglie”.


26 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Governo del Veneto Due proposte firmate Pdl e Lega

Macro-regione o indipendenza? Nessuna delle due Formigoni e Zaia ambiscono al trattamento fiscale del Friuli ma le strade sono diverse e non convergono

D

Claudio Sinigaglia

“il progetto secessionista era di veneto stato”

“I

l progetto secessionista, naufragato sul nascere, ha in Veneto Stato - ribattezzato in questioni giorni Indipendenza Veneto - il suo principale alfiere. È stato il segretario del movimento, l’economista di Ca’ Foscari Lodovico Claudio Pizzati – spiega il consigliere del Pd, Claudio SiSinigaglia nigaglia - a consegnare a Zaia una petizione corredata da 20 mila che firme che sollecitavano il referendum. Al termine dell’incontro, svoltosi nella sede della giunta regionale il 22 maggio scorso, Pizzati si mostrò estremamente ottimista circa l’esito dell’iniziativa: “Otterremo l’indipendenza a furor di popolo, la vuole la stragrande maggioranza di veneti, è solo questione di compiere i passaggi istituzionali richiesti dalla comunità internazionale. Sarà questo consiglio regionale a indire il referendum e sarà Luca Zaia il primo presidente pro tempore della nuova Repubblica Veneta che dovrà organizzare un’assemblea costituente subito dopo la vittoria del sì”. A conforto delle sue tesi, Pizzati citò le “norme internazionali previste dal Patto di New York del 1977 che sanciscono il diritto inalienabile dei popoli all’autodeterminazione”. Ma i giuristi dell’amministrazione veneta - dove pure, accanto al tricolore, sventola la bandiera di San Marco - sono stati di diverso avviso.

“C

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e quello della Lombardia, Roberto Formigoni da Stato regionale qual’è attualmente, dovrebbe trasformarsi in un’altra tipologia di Stato. Ipotesi, tuttavia, che richiederebbe quanto meno un procedimento di revisione costituzionale nelle forme previste dall’articolo 138 della Costituzione, non essendo sufficiente una consultazione popolare limitata al territorio regionale del Veneto per modificare l’intero ordinamento costituzionale”. Verdetto incassato dal presidente che con un certo aplomb da politico “scafato” ha comunque rilanciato sulla questione confermando di essere pronto ad inoltrare al Governo una proposta rivolta a trattenere in Regione una parte più cospicua del prelievo fiscale. “Con la costituzione vigente – ha ammesso Zaia – parlare di indipendenza del Veneto e un modo per pungolare il Governo. La situazione tuttavia è grave e richiede un intervento che da parte nostra è stato individuato nel progetto varato dalla commissione Antonini. Il dossier è pronto, aspettiamo il momento giusto per presentarlo, di poter ragionare a bocce fredde col governo. Il modello scelto dalla commissione è quello del Friuli, con i sei-decimi delle tasse che restano nel territorio, perché in base alle norme attuali è il massimo che si può ottenere. Io, però, dico che con tutto quel che abbiamo pagato al resto del Paese fino a questo momento, meriteremmo l’autonomia dell’Alto Adige: otto-decimi di tasse in Veneto e stop alle competenze concorrenti con lo Stato”.

Piergiorgio Cortelazzo, Pdl

“nord italia omogeneo nella gestione dei servizi”

“N

Clodovaldo Ruffato, Pdl

perseguiremo l’autonomia attraverso altre strade

di Mauro Gambin ue idee, finite entrambe nel cestino. Sarà l’avvicinarsi posizionata ad arte per avvicinare l’ex alleato leghista, sendelle elezioni politiche di primavera o la stretta della cri- sibile a cause di questo genere. Il carroccio tuttavia non ha si che tra le tante cose impone nuove scelte anche nel abboccato e il nuovo segretario; Flavio Tosi, ha ricordato che riordino degli enti locali ma nelle scorse settimane ben due le comunicazioni potrebbero riprendere solo se in gioco ci fosipotesi hanno balenato per un attimo nel cielo del governo se la presidenza della Lombardia. Più diplomatico, invece, si è del Veneto, lasciando comunque disatteso il desiderio di chi le dimostrato il presidente della Regione veneto, Luca Zaia, che aveva espresse. Aspirazioni, sogni appunto finiti sul nascere. con toni meno politici, anche per recuperare l’equilibrio dopo Il primo riguarda la fusione delle regioni del Nord ed è stato un mezzo inciampo che lo aveva visto protagonista in merito espresso dal governatore della Lombardia, Roberto Formigo- alla richiesta di un referendum per l’indipendenza del Veneto, ni, in occasione di un “super vertice” del Pdl tenutosi recente- ha dato la sua visione in merito. “La macro Regione – ha mente a Verona e partecipato anche dagli ex-ministri Ignazio spiegato - così come è stata tratteggiata, ossia come una La Russa e Maria Stella Gelmini, oltre che dal vicepresidente semplice fusione ex articolo 132 tra le Regioni del Nord, madella Regione Marino Zorzato e dal capogruppo dei pidiellini gari a trazione lombarda, non ha alcuna speranza di vedere di Palazzo Ferro Fini, Dario Bond. “Una macro-regione – ha la luce e non servirebbe ad un bel nulla. Sì, forse si ridurrebbe spiegato il numero uno del Pirellone – formata da Lombar- il numero dei consiglieri, degli assessori, ci sarebbe qualche dia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ma estendibile ufficio in meno, si creerebbero delle economie di scala ma anche a Emilia e Liguria, dotata di un’autonomia almeno pari non si realizzerebbe alcuna autonomia. Senza contare che a quella di cui gode il Friuli”. L’idea, dunque, sarebbe quella come veneti non possiamo accettare di finire schiacciati dai di togliere di mezzo i rispettivi consigli nostri vicini di là del Garda”. Ma insieme regionali, dando luogo a economie di In Alto Adige alla prima proposta è morta anche la sescala e formare un unico consiglio ma otto decimi conda ossia quella dello stesso Zaia che soprattutto ambire al trattamento fisca- delle tasse qualche tempo fa aveva chiesto al presile di cui gode la regione a stato specia- rimangono dente del consiglio regionale - il pidiellino le. In Friuli, infatti, viene trattenuto nel- alla Regione Clodovaldo Ruffato - di fornire alla giunta le casse delle Regione circa il 60-70% un parere giuridico circa la possibilità del prelievo fiscale. “Non si tratta di un progetto secessionista di indire un referendum consultivo sull’indipendenza della – ha spiegato Roberto Formigoni, citando gli studi di Miglio regione. Possibilità decaduta dopo che la direzione assistenma anche quelli della Fondazione Agnelli e perfino quelli del za legislativa del Consiglio regionale ha espresso la propria Pci ai tempi di Guido Fanti – ma di realizzare una realtà che contrarietà in quanto la nascita di un nuovo Stato non solo non avrebbe niente da invidiare alle regioni più innovative, esula dalle competenze del Consiglio regionale, ma contrasta produttive e ricche d’Europa”. La strada a parere dello stesso anche con i principi di sovranita’, unita’ e indivisibilita’ della presidente lombardo sarebbe percorribile oggi stesso, seguen- Repubblica sanciti dagli articoli 1 e 5 della Costituzione. ”Nel do la via Costituzione vigente e applicandone fino in fondo caso di specie – hanno ricordato gli esperti di palazzo Ferrol’articolo 116, oppure intraprendendo il percorso della riforma Fini - la formazione di un nuovo Stato potrebbe derivare da della Costituzione magari inserendoci anche l’elezione diretta un mutamento territoriale dello Stato italiano, a seguito di del Presidente della Repubblica, come ha auspicato Ignazio smembramento, oppure da una modificazione della struttura La Russa. Insomma più che una proposta è parsa un’esca interna e dell’organizzazione politica dello Stato italiano che,

L’opinione

on ci possono essere diversi modelli di gestione in settori cruciali come, ad esempio, i trasporti e la sanità in una realtà omogenea come quella del Nord Italia. Piergiorgio Basta solo guardare a cosa succede sul Cortellazzo fronte ferroviario, dove in Veneto i disagi sono all’ordine del giorno, mentre in Lombardia si è trovata una soluzione con una società ad hoc dedicata ai servizi interni. Adesso dobbiamo essere operativi, per questo ci siamo già messi all’opera consultando dei legali”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale del Veneto. “Abbiamo già sentito il parere di alcuni legali istituendo un tavolo operativo sono convinto che in un momento di profondi cambiamenti sia giusto premere sull’acceleratore delle riforme, cominciando dal rendere più efficienti i livelli di governo soprattutto all’interno di un ambito omogeneo come quello del Nord. Il Veneto ha tanto da insegnare sul fronte delle buone pratiche ma ha anche tanto da imparare”.

Dario Bond, Pdl

“sÌ a un’autonomia equa e responsabile”

“S

ì all’autonomia, no ai privilegi. Il modello che la macroregione del Nord deve seguire è quello del Friuli VeDario nezia Giulia, un’autonomia Bond responsabile ed efficiente”. Lo ha affermato - in una nota del gruppo Pdl di palazzo Ferro-Fini - il capogruppo Dario Bond intervenendo a Verona nel corso di una riunione dei gruppi del Pdl del Nord. “Sono contento che si sia affrontato questo tema in una riunione così importante - sottolinea Bond - è ora che le regioni del Nord prendano posizione sulla evidente disparità di trattamento che c’è tra i cittadini che vivono in buona parte del Nord Italia e le zone autonome. Noi non siamo contro l’autonomia, ma contro quei privilegi non più giustificabili che troviamo in Trentino-Alto Adige. Un altro conto è il Friuli Venezia Giulia, dove troviamo un’autonomia equa e responsabile

he il Consiglio regionale non avesse nessuna facoltà di indire un referendum consulClodovaldo tivo sulla questione Ruffato in esame era ampiamente scontato. Ritenendo tuttavia la questione di una più ampia autonomia regionale un elemento imprescindibile per il futuro economico e sociale della nostra istituzione - avverte il presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato - è ora necessario più che mai lavorare per raggiungere questo obiettivo”. “Abbandoniamo quindi - precisa il presidente del Consiglio - l’illusione di strade impercorribili e concentriamoci sugli strumenti istituzionali e politici che i nostri ordinamenti ci mettono a disposizione. Solo così saremo in grado di rispondere alle aspettative della nostra gente”. laura Puppato, Partito Democratico

“zaia, dovrebbe semplicemente dimettersi”

“L

’esito della consultazione sarebbe stato una sconfitta per Zaia – ha dichiarato la capogruppo del Pd in Consiglio Laura Puppato regionale Laura Puppato, in merito all’ipotesi prospettata da Zaia di una consultazione referendaria sull’autonomia del Veneto e a quanto dichiarato dal presidente del Veneto – perché anche nell’ipotesi che avesse vinto la fronda indipendentista sarebbe stata comunque una bocciatura del modello di Regione che per quasi vent’anni PdL e Lega hanno governato e che, per molti versi, si è dimostrato addirittura più centralista dello stesso Stato. Basti pensare all’arroganza con la quale il centrodestra ha trattenuto competenze di gestione, persino sottraendole ai Comuni, col risultato di produrre una sostanziale paralisi o inefficacia d’azione. A questo va sommata l’incapacità di legiferare in modo innovativo in materie di pressoché esclusiva competenza regionale come i trasporti, l’urbanistica, il turismo, la formazione, il commercio, i rifiuti e l’energia. Zaia per questo dovrebbe fare le valigie e dovrebbe farle anche se l’ipotetico referendum fosse stato vinto dai sostenitori di una Regione nell’alveo costituzionale in quanto ha dimostrato di non credere in questo modello e di certo non ha contribuito, in tutti questi anni, a renderlo più vicino alle aspettative dei veneti”.


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Cultura veneta 29 15 Mostre Alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Venezia

Il “chiodo” che unisce due ottantenni artisti Fino al 13 gennaio “Enrico Castellani/Günther Uecker”, ancora attivi nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza di Alain Chivilò

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a mostra “Enrico Castellani/Günther Ue- per rivendicare l’autonomia di cinquant’anni di cker”, alla Galleria Internazionale d’Arte lavoro dopo quelle adesioni iniziali”. Il visitaModerna di Cà Pesaro, Venezia, fino al tore passa dunque da opere storiche a lavori 13 gennaio, mette in dialogo due Maestri di eseguiti proprio nel 2012. Un elemento è coottant’anni ancora attivi nell’eseguire senza mune a tutti e due gli artisti, ossia il chiodo. Se aiuti opere di una certa sostanza. Un allesti- in Castellani questo elemento è intimo perché mento che vede dedicato uno spazio ciascuno, ricoperto dalla tela, in Uecker assume una vaintervallati tra le pareti, senza mai dare l’im- lenza maggiormente esplosiva soprattutto per l’osservatore. Nella sala pressione di un’ipotetidel pensatore di Rodin ca gara o conflittualità. Se in Castellani si è accolti da grandi Castellani torna con il chiodo è intimo, tele recenti di Uecker, una mostra in un luo- perché ricoperto in cui si ritrova la serialigo storico dopo le due dalla tela, Biennali del ’64 e ’66, in Uecker è esplosivo tà dell’elemento come i sacchi di tela, le croci di mentre Uecker non poteva resistere al richiamo dell’amata Venezia. carta, le frecce fino a giungere a due lavori deDue sono anche le provenienze rispettive che, gli anni ’70 con l’inserimento dei chiodi. Nella reciprocamente negli anni ’60, hanno avuto parete opposta dialoga Castellani con un tritun dialogo: la breve vita della rivista Azimuth tico d’argento del ’66, una superficie bianca per Castellani in Italia e il Gruppo Zero con l’a- del ’68 e uno spartito del ’69. Passando per desione per dieci anni di Uecker in Germania. altri lavori di Uecker, si trova la I estroflessioQuesto incontro veneziano, come spiega il ne di Castellani eseguita nel 1959 con i semi curatore Davide Di Maggio, non è stato ideato anziché con i chiodi di colore nero e a chiudere “per rinverdire i fasti di quelle presenze, ma i suoi recenti angolari d’argento, che richiamo

vecchi lavori ma con la capacità di catturare la luce, assumendo forme diverse in base all’irradiamento su una tela tesa a tamburo. Al piano terra un’installazione di Castellani richiama le tensioni e gli equilibri geometrici della tela e il mulino di sabbia (sandmühle) di Uecker che rappresenta il ciclo perpetuo del mondo. Una mostra equilibrata, se letta nella giusta ottica, anche se nei giorni della vernice i due artisti non hanno condiviso le sensazioni, l’esperienze e i ricordi con gli addetti ai lavori e la cittadinanza, rimanendo in hotel anche per un probabile mancato coinvolgimento da parte del curatore.

Nelle foto una delle opere di Uecker e una di Castellani, nelle altre immagini le opere in esposizione alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro

E

rrata corrige: In questa stessa pagina, il mese scorso, abbiamo pubblicato l’articolo dal titolo “Banco e Orme insieme al progressive rock” la foto allegata però era sbagliata in quanto ritraeva i componenti di una reunion di qualche anno fa e non quelli che si esibiranno al Gran Teatro Geox il prossimo 20 ottobre. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati.


RUBRICHE Rubrica curata dal prof. Marco Canova, insegnante di Educazione Fisica, direttore tecnico e gestore del centro sportivo Le Piscine di Casale di Scodosia

Marco Canova

Marco Canova, 44 anni, professione: uomo di sport, ovvero insegnante di educazione fisica, istruttore sportivo (FITNESS PALESTRA - e fitness ACQUATICO), istruttore di nuoto ed assistente bagnante, Consulente Sportivo, ex-atleta ed allenatore di Rugby e preparatore atletico, dirigente società di nuoto e gestore di un centro sportivo acquatico, un passato da atleta agonista ed oggi un presente da atleta amatoriale. HOBBY: LO SPORT in tutte le sue forme.

Intervista a un uomo di sport

Atleta - istruttore - educatore dirigente - insegnante - gestore

UNA VITA PER LO SPORT E LO SPORT COME PUNTO FERMO NELLA VITA Da dove parte la tua passione sfrenata per lo sport? “Dalla passione che mi ha trasmesso la mia famiglia; mio padre, ex atleta dilettante nel mezzofondo prima e nel calcio poi, fondatore del rugby ad Este di cui quest’anno ricorrono i 40 anni, mi ha trasmesso la passione per lo sport, mentre mia mamma, pur non praticando attivamente lo sport, mi è sempre stata e presente in tutto ciò che ho fatto e sostenuto in ogni attività sportiva che andavo ad intraprendere”. A quanti anni hai iniziato a fare sport? “Già a 4 anni ho le prime foto in un campo da rugby con un pallone più grande di me (ma ero solo uno spettatore), attivamente a 6 anni con lo sci e il judo e dai 7 anni con il rugby”. Sport praticati? “Tranne il calcio, moltissimi. Rugby come sport principe (l’ho praticato dall’età dei 7 anni sino ai 30 anni a livello agonistico nelle giovanili del Rugby Este e con una breve apparizione nelle giovanili del Petrarca, poi 1 anno alle Fiamme Oro di Roma per continuare poi nel Monselice Rugby fino alla serie B); poi Atletica per molti anni sia come sport agonistico (mezzofondo e velocità) che come preparatorio al Rugby, sci, ciclismo, pattinaggio, judo, tennis, ping pong, (tutti da ragazzino) winsurf, come hobby; nuoto, basket, volley e ginnastica artistica all’Isef. Da atleta prima, poi come allenatore ed in seguito come istruttore e formatore (acqua fitness ed hydrobike) ed ora per lo più come insegnante a scuola o dirigente sportivo, sempre Sport.

Ancora oggi sono incuriosito dagli sport emergenti”. Oggi fai sport? “Si, praticamente fa parte integrante della mia vita. Oggi insegno a scuola educazione fisica, insegno qualche ora di fitness o acquagym presso il centro sportivo che dirigo e rivesto contemporaneamente il ruolo di dirigente e direttore tecnico-sportivo del centro; inoltre pratico come hobby e divertimento lo sci nel periodo invernale, il rugby (come genitore e tifoso ed amatoriale con gli old) ed il nuoto per il restante parte dell’anno”. Che cosa ti ha dato ed insegnato lo sport? “Lo sport mi ha dato tantissimo (in termini di crescita personale); mi ha fatto conoscere molte persone e modi di fare ed agire, mi ha aiutato a formare il mio carat-

tere di persona, mi ha dato insegnamenti e valori utili per la vita di tutti i giorni, mi ha insegnato a soffrire e lottare per raggiungere un obiettivo, allenarsi e sacrificarsi per migliorare, mi ha dato moltissimo”. A cosa hai dovuto rinunciare per lo sport? “Bella domanda. Se rinunciare significa non aver fatto, sempre da giovane le 5 del mattino in discoteca o stare al bar con gli amici, andare in giro alla domenica piuttosto che andare alla partita, ebbene ho rinunciato a molte di queste cose; però in fondo non penso di aver rinunciato a niente, perche fare qualcosa che ti appassiona, che ti piace, che ti da soddisfazioni (e nel mio caso anche un lavoro) che ti fa conoscere persone ed amici, che ti fa divertire, beh tutto questo non ti fa mancare nulla e non ti fa sentire che hai rinunciato a qualcosa di

più importante. Lo sport mi ha portato in giro per l’Italia ed anche all’estero, mi ha fatto conoscere migliaia di persone, grandi e piccole, conoscere ambienti e realtà diverse dalla mia, incontrare modi di pensare diversi, insomma è stato una scuola di vita ed ancora oggi mi sta dando molto. Molti miei coetanei oggi mi riconoscono le cose che ho fatto e che ancora faccio nonostante non aver più 20 anni, ed ai ragazzi più giovani insegno che lo sport è anche sacrificio ma che non significa per forza privarsi delle cose belle della vita le quali devono essere fatte in tempi e modi diversi. Con il senno del poi rifarei tutto ciò che ho fatto, anzi qualcosa in più perche oggi praticando sport mi diverto, sto bene e passo dei bei momenti con amici ed altri sportivi”. Che cosa consiglierebbe ad un giova-

ne che di fronte ai sacrifici che bisogna fare per allenarsi deve scegliere di rinunciare a molte cose? “Lo sport è benessere, salute e divertimento. Lo sport deve essere visto sia come sport in senso stretto (giocare ed allenarsi con una società sportiva agonistica) ma anche un occasione per farsi nuovi amici, vivere in modo sana e poi potrebbe anche essere un lavoro, è uno stile di vita. Io consiglierei di non farsi scappare questa opportunità perche poi, a trenta o quarant’anni, non si può tornare indietro mentre alcune piccole rinunce che si devono fare da ragazzi poi si possono ancora fare. Per cui, lo sport come stile di vita, oltre allo slogan, può essere un modo di vivere e di stare bene”. BUON SPORT A TUTTI.

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32 A tavola CUCINA

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MONTALCINO, NELL’ITALIA CENTRALE, IN TOSCANA, IN UNA ZONA COLLINARE DI RARA BELLEZZA, CHE DAL 2004 È ISCRITTA NEL PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITÀ DELL’UNESCO. QUI SI ALTERNANO VIGNETI, ULIVETI ED

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SETACCIARE LE FARINE, UNIRVI LO ZUCCHERO, I CHICCHI D’UVA INTERI ED IL LIQUORE; AGGIUNGERE L’UOVO ED IMPASTARE CON UN CUCCHIAIO. AIUTARSI CON IL LATTE PER OTTENERE UN COMPOSTO MORBIDO. RIEMPIRE GLI STAMPINI IN SILICONE E CUOCERE IN FORNO VENTILATO A 180° PER CIRCA 30 MINUTI, VERIFICANDO LA COTTURA CON UNO STECCHINO. LASCIARE RIPOSARE IN FORNO SPENTO, PRIMA DI SERVIRE. MANUELA E SILVIA BIZZO

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