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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 62 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
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Tasse Tasi, c’è chi paga e chi no
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Montagnana Maltempo nella Bassa, tasse rinviate
Este, economia Allarme della Cna: troppe tasse sulle imprese
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L’INTERVENTO
centro veneto servizi restituisce 15 euro
Tasi e crisi fiscale Onorevole Diego Crivellari
Quindici euro che ritornano nelle tasche degli utenti. Il Centro Veneto Servizi ha dato il via alla restituzione della somma dovuta ai propri utenti in seguito dell’esito del quesito referendario indetto ancora a giugno 2011. pag. 10
DieciDieci summer tour
Rovigo, Padova e Venezia saranno protagoniste dell’evento dell’estate veneta: quattro serate all’insegna del divertimento e della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del veneto. pag. 20 10%
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Monselice sceglie Lunghi Eletto sindaco con 45 voti in più Testa a testa con Corso, vittoria al fotofinish “La città ha scelto di confermarmi la fiducia”
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ittoria al fotofinish per Francesco Lunghi, sindaco di Monselice per il secondo mandato alla guida di uno schieramento di centrodestra. La conferma arriva con i dati dell’ultimo seggio scrutinato: Lunghi continua ad indossare la fascia tricolore con uno scarto di appena 45 voti sullo sfidante del centrosinistra Francesco Corso. Già dieci anni fa l’ex sindaco di Baone aveva visto sfumare la vittoria a Monselice contro Fabio Conte per soli 56 voti. In questa tornata non è bastato al centrosinistra racimolare quasi 900 voti in più rispetto al primo turno. A Lunghi sono bastati i 127
voti in più rispetto alle elezioni del 25 maggio per continuare ad essere il sindaco della città della Rocca. Per il resto ha pesato la bassa affluenza alle urne. “Eravamo soli contro tutti e abbiamo vinto”, sono le prime parole di Lunghi nella notte dello scrutinio, quando ormai l’esito del voto era chiaro. Il sindaco ha ripercorso la dura campagna elettorale e ha sottolineato i numerosi attacchi: “Il voto si era trasformato in una battaglia contro di me. E’ una soddisfazione che i cittadini abbiano invece confermato la loro fiducia nel nostro operato”. Chiusa la campagna elettorale Lunghi ha promesso che
sarà il sindaco di tutti, non prima di aver scagliato l’ultimo dardo contro gli avversari: “Sono fuori dal consiglio comunale persone che non vogliono il bene di questa città. Spero che Monselice nel frattempo li dimentichi”. Delusione e amarezza nel centrosinistra per la sconfitta di misura. Corso ha sottolineato che la squadra ce l’ha messa tutta: “Avevamo un progetto di sviluppo diverso, ci dispiace per la città. Monselice ora è spaccata in due, realtà con la quale il sindaco dovrà fare i conti. Noi continueremo il nostro impegno tra i banchi dell’opposizione ma anche in mezzo alla gente”.
a partita a scacchi che si sta giocando tra governo ed enti locali intorno alla Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e che, mentre scriviamo, ha portato ad una nuova proroga dei termini previsti per il pagamento della prima rata, da giugno a settembre, non è soltanto l’ennesima puntata di un rapporto mai facile tra il potere centrale e i territori, né può essere rappresentata come l’esito parziale di una trattativa sotterranea tra governo e Anci, ma è probabilmente (anche) il sintomo di qualcosa di più grave e pervasivo. L’impressione è che il nostro Paese si trovi ancora nel mezzo di quella “crisi fiscale” che già più di vent’anni fa lo storico Luciano Cafagna identificava come una delle cause strutturali che hanno prima determinato il crollo della cosiddetta Prima Repubblica e, poi, hanno condizionato l’interminabile transizione verso un ‘nuovo’ dai contorni sempre più sfuggenti. “La grande slavina”, questo il titolo del libro di Cafagna del 1993, per il quale la crisi dei nostri conti pubblici derivava dal modo del tutto peculiare con cui si era voluto edificare un welfare state all’italiana: puntando sul debito, sul consenso immediato, sulle tante corporazioni presenti nella nostra società ed evitando quelle scelte -– coraggiose, ma non sempre popolari – che potessero preludere ad una effettiva redistribuzione del reddito. continua a pag.
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Editoriale
Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir
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angenti e grandi opere, uno scandalo che ha travolto i vertici politici ed imprenditoriali a Venezia e nell’interno Veneto. I nomi degli arrestati e degli indagati sono di primissimo piano: fra i più noti l’ex presidente Galan, l’assessore Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orson, un generale della Guardia di Finanza. continua a pag.
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L’INTERVENTO
segue da pag.
Tasi e crisi fiscale
Ponte ciclopedonale
nuova passerella su argine s. gregorio Inaugurata la nuova passerella ciclopedonale sul canale San Gregorio a Padova. Il ponte in acciaio - lungo 55 metri, provvisto di un piano calpestabile e ciclabile della larghezza di 6 metri al centro e di 2 metri e mezzo all’imbocco in corrispondenza degli appoggi laterali - unisce i lungargini Terranegra e Rovetta, collegando l’anello ciclopedonale urbano e i parchi La Fenice e Roncajette. Il progetto, del valore complessivo di quasi 1 milione di euro, è stato finanziato da AcegasAps nell’ambito delle opere di compensazione urbana e ambientale, previste dall’accordo tra Comune di Padova e AcegasAps, relative alla costruzione della terza linea di incenerimento del termovalorizzatore di San Lazzaro.
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Una serie di scorciatoie che, non da oggi, sono all’origine dell’esplosione del debito pubblico e della scarsa competitività del ‘sistema Italia’. La crisi fiscale, in sintesi, è ciò che mette in discussione le stesse fondamenta del nostro patto sociale. La tassazione media delle imprese è arrivata al 68%. Il rapporto tra tassazione e debito pubblico ha raggiunto nel 2013 la percentuale record del 44%. Il cuneo fiscale si attesta nello stesso periodo ad oltre il 47%, un dato che è sopra di dodici punti rispetto alla media europea. Pochi dati che rendono evidente come questo carico crescente, all’interno di un meccanismo complessivo che penalizza l’impresa, senza riuscire ad aggredire il grosso dell’evasione né sostanzialmente toccare le rendite, rischi di frenare ogni possibile ripresa. Ma non si tratta solo di cifre e di statistiche, pur eloquenti. Imu, Tares, Tasi, Tari, Iuc... Cittadini e imprese devono fronteggiare una gabbia di regole e di obblighi burocratici che sono spesso espressione di un sistema basato ancora sul primato di un sapere giuridico-formale, che fabbrica e implementa norme ambigue, stratificate, di difficile lettura e di ancor più difficile interpretazione, con il risultato di accrescere esponenzialmente il grado di discrezionalità (e di conseguenza il potere) delle amministrazioni ai diversi livelli. Emaniamo leggi, schemi, regolamenti, monumenti cartacei, ma non sappiamo semplificare e non sappiamo ‘delegificare’. E’ la politica tutta ad essere in questione. Allentare il patto di stabilità, liberando risorse per gli investimenti - come è stato annunciato dal governo - è soltanto il primo passo. La battaglia per una fiscalità più equa e per uno stato più vicino ai cittadini non potrà essere combattuta senza un profondo rinnovamento della macchina burocratica: un rinnovamento che richiede decisioni nette e implica il superamento di mentalità e di culture molto radicate negli apparati, un nuovo approccio alla gestione dei conti e della spesa pubblica, un modo di guardare ai problemi che non sia semplicemente il riflesso di un’ottica meramente contabile, ma capace di produrre previsioni, di elaborare scenari credibili e di confrontarsi in maniera dinamica con la complessità dell’economia reale. Forse è questa la sfida più difficile per Renzi e per chiunque voglia prepararsi a governare questo Paese, lasciando ad altri la scommessa su uno sfascio generalizzato. Onorevole Diego Crivellari
a padova la laurea e’ più giovane
Ci si laurea sempre più giovani e rimanendo regolari negli studi, aumentano gli stage e i tirocini con una percentuale di soddisfazione del proprio corso di studi per quasi 9 iscritti su 10. Sono alcuni dei dati raccolti dal Consorzio Almalaurea che “fotografano” le performance dell’Università di Padova; in particolare ciò è avvenuto confrontando i laureati del 2013 con quelli che hanno concluso il loro ciclo di studi prima della riforma, nel 2004. Padova si conferma dunque una sede universitaria d’eccellenza.
Il Comune di Padova ha finanziato con 100mila euro il “Fondo straordinario di solidarietà”, promosso dalla Fondazione CARIPARO, da destinarsi a beneficiari residenti nel Comune di Padova. Sarnno circa 400 le persone aiutate grazie al finanziamento e che, in cambio di 500 euro mensili per un semestre, forniranno lavoro come imbianchini, guardiani, stradini, etc. Per effetto della crisi economica, negli ultimi anni i servizi comunali hanno registrato un significativo incremento di richieste di aiuto da parte di famiglie e singoli in difficoltà.
biblioteca digitale alla portata di tutti
i colori di padova sui nuovi autobus
Studi completati con regolarità
fondo solidarietà altri 100 mila euro
In rete il servizio di prestito
Bianchi e rossi per Aps Holding
Hanno i colori della città, bianchi e rossi, i 22 nuovi autobus che vanno ad arricchire il parco bus di APS Holding. Si tratta di veicoli a bassissimo impatto ambientale, tutti alimentati a metano, e dotati di pedana retrattile per la salita a bordo di passeggeri disabili e carrozzine. Ogni mezzo è dotato di due telecamere antiscippo e anti “portoghesi”.
500 euro per lavori utili
Bassapadovana monselice Dal Montericco l’invasione delle cavallette voraci pag.
este, la polemica
Provincia economia locale
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Donne Deste lo sportello in un anno aiuta almeno 80 persone pag. 10
montagnana
Crediveneto in ripresa, ad inizio 2014 torna l’utile pag. 14
Metalmeccanica con l’export batte la crisi pag.
ambiente
Regione europee
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Energia dai rifiuti la Sesa apre le porte e combatte gli odori molesti pag. 17
cultura, la mostra
L’amore per Padova fissato da Umicini in decine di foto pag. 27
Dalle celebrazioni agli incontri
Il Veneto svolta a sinistra pagg.
Trasporti
giugno antoniano viaggio nella fede
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Treno: viaggiare costa di più
cultura Apre la Biennale Architettura
Da questo mese per gli utenti delle 88 biblioteche in rete del Sistema bibliotecario provinciale padovano sarà possibile avere a disposizione gratuitamente il servizio MLOL Media Library On Line. Una biblioteca digitale che consente, in biblioteca, da casa e ovunque si voglia, l’accesso ed il prestito di quotidiani italiani e stranieri, ebook, audiolibri e molto altro.
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Fino al 28 giugno si svolge l’ottava edizione del Giugno Antoniano, che quest’anno è dedicata al viaggio, al cammino come momento di preghiera e pausa di riflessione. Il programma si divide in momenti diversi che propongono le tradizionali cerimonie religiose ma anche spettacoli ed iniziative organizzate per celebrare la figura di Sant’Antonio. Le celebrazioni religiose e i momenti spirituali comprendono diversi momenti di incontro: dal pellegrinaggio notturno alla rievocazione storica del transito di Sant’Antonio all’Arcella alla processione del 13 giugno che chiama a raccolta migliaia di fedeli.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
è un marchio registrato di proprietà di
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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 maggio 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese LA NUOVA IMPOSTA Scadenza del 16 giugno confermata solo per il Comuni, nel Veneto 4 su 10, che hanno deliberato le aliquote prima del 23 maggio. Per tutti gli altri invece si pagherà in autunno, a settembre o più probabilmente ad ottobre. I dubbi dell’Anci sulle modalità di calcolo della nuova imposta, l’ira dei “sindaci virtuosi” che denunciano la nuova incongruenza
Paga e Tasi: quando i rit
di Nicola Stievano
Quasi tutte le giunte hanno confermato l’aliquota del 2,5 per mille con l’introduzione di numerose detrazioni
Massimiliano Barison: “Come con la mini Imu ancora una volta i cittadini dei comuni virtuosi sono penalizzati”
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hi paga a giugno, chi a luglio e chi a settembre o forse ottobre: calendario differenziato per la Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili introdotta fra le scadenze fiscali di quest’anno. I Comuni erano chiamati a deliberare le aliquote, da applicare sulla rendita catastale dell’abitazione o dell’immobile, entro il 23 maggio. Ma la concomitanza con le elezioni amministrative del 25 maggio ha spinto molti sindaci a rinviare il provvedimento di alcune settimane. Così, con il solito provvedimento dell’ultima ora che ha fissato uno spartiacque tra chi aveva già preso delle decisioni e chi no, come era accaduto lo scorso anno per la “mini Imu”, il Governo ha stabilito che nei Comuni dove si era riusciti a fissare le nuove aliquote entro il 23 maggio si pagherà al termine previsto del 16 giugno mentre i contribuenti residenti negli altri comuni pagheranno il 16 settembre, anche se con tutta probabilità questa scadenza verrà fatta slittare di un altro mese, il 16 ottobre. In Veneto sono 242 su 581, il 41 per cento, i Comuni che hanno già fissato l’aliquota, nei quali pertanto si dovrà pagare subito, il 16 giugno. Ci sono anche tre capoluoghi di provincia, Treviso, Venezia e Vicenza, così come molti Comuni in provincia di Treviso e di Padova. Anche in questa occasione non verranno spediti a casa dei bollettini ma saranno
imu per seconDe case e negozi
E’ tempo di versare il primo acconto per i proprietari
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’Imu è viva e vegeta. Non si paga per la prima casa ma per gli altri fabbricati e terreni le aliquote sono le stesse dell’anno scorso. E il 16 giugno scadono i termini per il pagamento della prima rata. Devono pagarla tutti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale non di lusso o assimilati. Sono considerate case di lusso quelle di categoria catastale A/1, A/8 e A/9, sono assimilate alle abitazioni principali quelle degli appartenenti ai corpi militari e civili e al personale delle prefetture trasferiti che per motivi di servizio sono domiciliati in comuni diversi da quelli in cui hanno l’abitazione. Sono inoltre esentati, ma solo se il comune lo prevede nella sua delibera, le persone ricoverate in casa di cura, le abitazioni date in comodato a un figlio o a un genitore purché l’abitazione abbia rendita catastale inferiore a 500 euro e il comodatario un Isee inferiore a 15 mila euro, le case possedute da italiani residenti all’estero. La data del 16 giugno non è vincolante per il comune che può scegliere anche un’altra scadenza, anche se la stragrande maggioranza dei Comuni veneti ha confermato questa scadenza. I conti della prima rata vanno effettuati sulla base delle aliquote decise dalle singole amministrazioni per il 2013 anche se vi fosse già una delibera per quest’anno. Anche in questo caso gli uffici comunali sono a disposizione dei contribuenti per il calcolo dell’Imu. Nei prossimi mesi comunque i sindaci, e anche i cittadini, si aspettano indicazioni per uniformare e unire sotto un’unica voce la Tasi, l’Imu e la Tari, la tassa sui servizi ambientali. Un fatto è certo, i contribuenti dovranno continuare a mettere mano al portafoglio.
i contribuenti a dover calcolare la tariffa in base alle aliquote stabilite dalle singole amministrazioni. Ovviamente tutti i municipi hanno previsto uno sportello dedicato e aperture straordinarie proprio per andare incontro alle esigenze dei cittadini - contribuenti, chiamati ancora una volta a mettere mano al portafoglio e anche ad impiegare del tempo, per pagare quando dovuto. La maggioranza dei Comuni ha deciso di confermare l’aliquota del 2,5 per mille, anche se non sono mancate le eccezioni, come nel bellunese dove diversi sindaci hanno deciso di deliberare un’aliquota zero, per non far pagare nulla, almeno per questa prima rata. A complicare il quadro è il fatto che la procedura per la determinazione della tassa è estremamente complessa e anche per questo oltre la metà dei Comuni veneti ha preferito rimandare l’approvazione delle aliquote nelle prossime settimane, anche se dalla nuova tassa, comunque, non si scappa. “La coincidenza con le elezioni ha indotto molte giunte e consigli comunali a procrastinare la decisione sulle aliquote - spiega il presidente della consulta finanza locale di Anciveneto, Diego Marchioro - Viste le condizioni economiche di molte famiglie, per loro il rinvio è comunque una boccata di ossigeno. Per far fronte agli eventuali ammanchi nelle casse comunali, ci aspettiamo un
anticipo di tesoreria da parte del Governo”. “La Tasi è di fatto una riedizione della vecchia Ici, cioè un pesante salasso su un bene primario come la casa –commenta sconsolato il presidente dell’Anci regionale Giorgio Dal Negro -. Se non altro è positivo che il Governo permetta di pagare la tassa non solo a giugno ma anche nei prossimi mesi. Quanto al ruolo dei Comuni, - aggiunge Dal Negro - mi auguro che la gente capisca che non siamo i gabellieri dello Stato. Gli amministratori comunali dovranno lavorare molto per far capire la situazione finanziaria degli enti locali ai cittadini”. . Molto critico nei confronti della questione Tasi è il sindaco di Albignasego, nel padovano, Massimiliano Barison, già a capo del movimento dei “sindaci virtuosi” che si era mobilitato dopo la beffa della “mini Imu”. “Anche in questa occasione i cittadini dei Comuni virtuosi, che hanno rispettato la legge, verranno penalizzati. Non capisco perché il rinvio non potesse riguardare tutti i Comuni invece di ripetere un copione ormai costante e applicando un trattamento che penalizza i Comuni virtuosi. Fra l’altro dove la Tasi non è stata ancora determinata, lo Stato dovrà anticipare i soldi perché altrimenti i Comuni non saranno nemmeno in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti. Insomma, siamo alle solite”.
Argomento del mese 5 Scadenze
tardatari la fanno franca Semplificazione Da giugno sono partite le nuove regole
Pagamenti alle Pubbliche amministrazioni in forma elettronica
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ovità in arrivo per la pubblica amministrazione e i pagamenti per evitare che qualcuno evada il fisco e anche per semplificare le operazioni sempre contorte ed astruse come da tradizione della burocrazia italiana. Un passo in avanti è stato fatto nella direzione dei paesi più avanzati. E’ partito infatti lo scorso 6 giugno, l’obbligo di fattura elettronica per i pagamenti della P.A. D’ora in avanti, quindi, ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di assistenza e previdenza non potranno più accettare le tradizionali fatture emesse in forma cartacea. Dal 2015, inoltre, l’obbligo si estenderà alla totalità delle PA. D’ora in poi imprese, fornitori e professionisti dovranno tenere conto del fatto che, dal momento che la norma si applica ai ministeri, si dovrà intendere con essi anche tutti gli organi e gli enti che vi fanno riferimento come, per esempio, scuole, istituti di formazioni o centrali di polizia. E’ bene, inoltre, ricordare che è previsto un trimestre di transizione in cui le PA. potranno accettare fatture cartacee esclusivamente nel caso in cui siano state emesse prima della data del 6 giugno. Lo scambio tra partite Iva e l’ente pubblico, inoltre, sarà gestito dal “Sistema di interscambio” coordinato dall’Agenzia delle Entrate che, ricevuta la fattura da parte dei privati provvederà a inoltrarla all’ufficio specifico. Il Sistema, poi, ricevuta la fattura provvederà a rilasciare a chi l’ha emessa una ricevuta di consegna per certificare che, effettivamente, è stata ricevuta dall’ente pubblico. Dove, invece, il recapito non fosse andato a buon fine, il Sistema segnalerà l’esito negativo.
la denuncia della Cgia di Mestre
“Un ingorgo fiscale estivo” T
asse in arrivo e non solo Tasi. Tra giugno e luglio infatti nelle casse dello stato sono previsti oltre 75 miliardi di euro. Il presidente della Cgil di Mestre lancia l’allarme, perché si tratta di un vero e proprio stress fiscale per famiglie ed imprese. Tra giugno e luglio, fa sapere la Cgia con il suo presidente Giuseppe Bortolussi, i cittadini e le imprese italiane saranno chiamati a onorare ben 29 scadenze fiscali. Al netto del gettito riconducibile ai contributi previdenziali, si stima che nelle casse dello stato entreranno oltre 75 miliardi di euro di tasse: 40 miliardi versati dalle famiglie e 35 dalle imprese. Come si è arrivati a stimare un gettito complessivo pari a oltre 75 miliardi di euro? L’Ufficio studi della Cgia di Mestre si è basato sui dati statistici del 2013: considerando le principali novità normative introdotte nel 2014, si può così affermare che tra il mese di giugno e quello di luglio entreranno nelle casse dello Stato oltre 75 miliardi di euro. Si arriva a questa cifra considerando il gettito realizzato negli anni scorsi delle seguenti imposte: Irpef, Ires, Iva e stimando il gettito dell’Imu e della Tasi. In questo importo rientrano anche i diritti camerali e il gettito atteso dalla rivalutazione dei beni di impresa, delle partecipazioni e dei terreni. Non si è considerato il gettito riconducibile ai contributi previdenziali. Bortolussi da questo punto di vista è chiaro. “Sfiancate dalla crisi e sempre più a corto di liquidità – dichiara – c’è il pericolo che molte famiglie e altrettante piccole imprese non riescano a superare questo vero e proprio stress test fiscale”. Ma andiamo nel dettaglio dell’analisi fatta dall’associazione artigiani di Mestre. Gli appuntamenti più importanti di giugno riguarderanno infatti il versamento delle imposte e dei contributi risultanti dal Modello Unico: ovvero Irpef, Ires, contributi previdenziali sia a saldo che in acconto. Inoltre, bisognerà pagare la prima rata dell’Imu, della Tasi e in molti Comuni anche la rata della Tari (la nuova tassa sull’asporto rifiuti). Per quest’ultimo tributo, saranno i sindaci a decidere il numero e le scadenze delle rate. A giugno, inoltre, dovranno essere onorati i versamenti mensili relativi alle ritenute Irpef, sia dei dipendenti sia dei lavoratori autonomi, il pagamento dei contributi previdenziali e dell’Iva riferita al mese precedente. Sarà possibile spostare a luglio il versamento degli importi risultanti dalla dichiarazione dei redditi con l’aggravio di uno 0,4%. Sempre a luglio i contribuenti dovranno eseguire il versamento Irpef dei lavoratori dipendenti e degli autonomi, i contributi previdenziali e il pagamento dell’Iva del mese precedente. “Oltre all’imponente sforzo economico che nel prossimo bimestre famiglie e imprese saranno chiamate a sostenere – prosegue Bortolussi – i contribuenti italiani dovranno sopportare anche un costo aggiuntivo legato alla burocrazia che attanaglia queste operazioni. Secondo una nostra elaborazione su dati della Banca mondiale, per pagare le tasse in Italia, e quindi in Veneto sono necessarie 269 ore all’anno, pari a 33 giorni lavorativi. Nell’area dell’euro solo il Portogallo registra una situazione peggiore della nostra”. Intanto le riforme vanno avanti a passi più o meno veloci anche d’estate. Il viceministro dell’Economia, Luigi Casero che, nel corso di un’audizione di fronte alle commissione Finanze e Camere del Senato, ha spiegato che il primo pacchetto contenente tre decreti attuativi della delega sarà pronto per fine giugno. I provvedimenti riguarderanno la semplificazione, il catasto e il 730 precompilato. In particolare, obiettivo fondamentale della riforma del catasto – che sarà completata entro fine anno – sarà garantire l’equità nella tassazione degli immobili. Per raggiungere lo scopo, sarà ridefinito il funzionamento delle commissioni censuarie. Alessandro Abbadir
6 Monselice Il progetto Lunghi ha nel cassetto il “piano B” del dopo “revamping”
Alternativa parco tecnologico
Produrre energia elettrica e calore da portare col teleriscaldamento a Marendole e Carmine di Emanuele Masiero
A
lta tecnologia nel settore green e delle energie rinnovabili. Potrebbe essere questo il “piano b” del dopo revamping, forse l’unica proposta che mette d’accordo un po’ tutti. In pratica si tratterebbe di un impianto per la geotermia e serre per prodotti di nicchia. Un centro specializzato nella ricerca e sviluppo nel settore innovativo della domotica. Per la verità sono idee e proposte lanciate in campagna elettorale che per vari motivi rischiano di rimanere un buon proposito e nulla più. Ma è anche vero che Italcementi ha dato mandato al Centro studi Nomisma di redigere un “libro bianco” che contenga tutte le possibili ipotesi di conversione dell’area del cementificio. Un percorso che l’azienda ha già portato avanti per il cementificio di Vibo Valentia: una volta elaborate una serie di proposte, queste devono essere presentate a tutti i portatori di interesse perché dicano quali escludere. Naturalmente i tempi potrebbero dilatarsi più del previsto. Per questo il sindaco Francesco Lunghi, ha
La ricostruzione del “revamping” a Monselice avanzato la proposta del parco tecnologico. sviluppo nel settore della domotica, i prodotIl progetto comprende un impianto di ti per l’automatizzazione. A ben guardare produzione di calore ed energia elettrica però, il parco tecnologico era già stato ipodalla geotermia, per il teleriscaldamento di tizzato dal centro sinistra quando si pavenMarendole e Carmine. Il calore si potrebbe tava la fine di Italcementi a Monselice. Il progetto però era diverso: la linea usare inoltre per realizzare una serie di serre in cui si coltivino prodotti di nicchia da agri- generale tentava di collocare le soluzioni coltura biologica. Il calore si potrebbe usare produttive in zona industriale nel tentativo anche per l’allevamento ittico ed eventual- di rilanciarla e mantenere una vocazione mente per un parco acquatico tematico. Il turistico-ricettiva per l’attuale area Italcesecondo polo sarebbe un centro di ricerca e menti.
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CURIOSITA’ Dopo aver infestato Montericco sono scese in pianura
flagello cavallette, piante saccheggiate
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ono l’ottava piaga che ha colpito il popolo egiziano. E Monselice ha seguito la stessa sorte: un’invasione di cavallette. A subirne le conseguenze peggiori è il colle Montericco e le campagne circostanti. Arrivano da li le segnalazioni più rilevanti che testimoniano la calata delle voraci Barbitistes Vicentinus, una vecchia conoscenza dei Colli Euganei nel periodo estivo. Le cavallette dopo aver tediato il Montericco sono scese in pianura, non ancora sazie di erbe e alberi. Questa specie è infatti terribilmente affamata di tutto ciò che è “verde”: al loro passaggio perfino gli alberi diventano completamente “spogli” delle foglie. Va da sé che il danno maggiore lo stanno riscontrando i contadini che vedono letteralmente divorate le piante dei loro orti. Nei giorni scorsi era possibile vedere delle vere e proprie distese di cavallette alle pendici del Montericco, per esempio nell’oasi dell’ex cava Radici, ma anche sui versanti abitati. In via Pignara e via Solana i residenti si stanno ritrovando orti, giardini e frutteti invasi da quella che fino a qualche tempo fa pareva essere una “piaga” delle sole aree boschive. Non va molto meglio sul resto dei Colli Euganei, dove sono numerose le aree infestate da questa formidabile masticatrice di fogliame. Come succedeva anche negli scorsi anni, le zone più colpite sembrano essere quelle di Torreglia, Vo’ e Rovolon, da dove sono giunte le prime segnalazioni al Parco dei Colli Euganei. “Per fare un bilancio dei danni dovremo aspettare la conclusione della stagione - spiega Gianni Biasetto, presidente dell’Ente Parco - Alcune zone, per la tipologia di clima che le contraddistingue, sono state colpite in modo più marcato. Il fenomeno sembra in linea con quello che è successo negli ultimi anni. Queste tipologie di “invasione” in genere hanno una durata di qualche anno: prima della Barbitistes Vicentinus abbiamo avuto la cimice dell’olmo, prima ancora il bruco americano, ora sensibilmente ridotti”. Intervenire con prodotti su larga scala non è possibile perchè si produrrebbe un impatto ambientale ben peggiore. L’unico sistema è anche quello di ricorrere al vischio: questa cavalletta non salta, per raggiungere le chiome degli alberi come l’ulivo si arrampica sul tronco. Per questo, grazie ai nastri di vischio, può essere bloccata. E.M.
bilancio positivo per il cvs
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l Centro Veneto Servizi ha chiuso il bilancio in positivo. E’ questa la prima notizia importante che esce dall’assemblea dei soci. Con un utile netto pari a 1.054.751 euro e un valore della produzione di 50.710.847 euro, il 2013 è un anno da festeggiare per il Cvs. “Tra gli obiettivi principali del Cvs - ricorda il presidente Giuseppe Mossa - dal lato economico ci sono il mantenimento degli equilibri di bilancio e l’ammodernamento della rete idrica secondo programmati piani di investimento, mentre dal lato sociale la salvaguardia della salute degli utenti attraverso costanti monitoraggi della qualità dell’acqua affiancati da indagini conoscitive da parte dell’Università di Padova, il rispetto dell’ambiente in cui opera, una scrupolosa attenzione alla sicurezza dei lavoratori”. Un risultato raggiunto nell’esercizio 2013 è la significativa riduzione dei costi della produzione, frutto di un processo di riorganizzazione aziendale. I costi sono infatti passati dai 47.845.426 euro del 2012 a 46.890.939 euro nel 2013, segnando un -7,66%. In diminuzione sono anche i consumi di acqua, che si riducono del 5,53% rispetto al 2012. Significativo rimane l’impegno del Cvs sul fronte degli investimenti. Ammontano a 23.971.000 euro le spese per opere completate e collaudate nel corso del 2013. Circa 10 milioni di euro riguardano interventi iniziati negli anni precedenti al 2013, mentre 14 milioni di euro sono le spese per investimenti sostenute nel corso dell’anno 2013. Nel 2013 sono stati
eseguiti sul territorio 37.015 interventi, di cui 19.101 sulle reti idriche, 8.594 su depuratori, 7.947 su reti fognarie, 1.173 sul patrimonio. Restano gli investimenti anche se con qualche piccolo aumento in bolletta. Cvs si conferma comunque il gestore dell’Ato Bacchiglione con il più basso incremento delle tariffe, pari all’adeguamento Istat. La variazione tariffaria prevista per il 2014 è infatti del +3,2%, contro il +6,5% e il +9% di altri gestori. Altra novità decisa dai sindaci, è il raddoppio del Foni, il Fondo sociale creato dal Centro Veneto Servizi per sostenere le famiglie in difficoltà. L’Assemblea ha deciso di portarlo da 1 a 2 euro per ogni utenza attiva in ciascun Comune. L’importo del fondo destinato alle politiche sociali per il 2014 passa così a 234.288 euro. Ultima novità, che potremmo definire una “buona pratica” è la scelta di far lavorare preferibilmente le imprese del territorio: in totale è veneto l’80% dei fornitori a cui Cvs si è rivolto nel 2013. Di questi, il 75% è della provincia di Padova, il 9% del vicenE.M. tino, il 16% di altre province.
8 Monselice Editoriale
Tributi & Co. Verifica dei dati catastali Padova Tre ha messo a disposizione anche una procedura via web
Tares, scattano i controlli
Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir
segue da pag.
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di Emanuele Masiero
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ono in arrivo gli accertamenti Tares. In questi giorni i cittadini della bassa padovana hanno ricevuto una lettera per la verifica dei dati catastali di una o più unità immobiliari, con riferimento agli adempimenti della nuova tariffa rifiuti. La lettera è arrivata nei casi in cui l’incrocio tra la banca dati rifiuti e i dati forniti dal catasto non ha avuto riscontri positivi. I motivi possono essere molteplici: difformità di dati anagrafici, immobili mai denunciati o immobili inagibili. Questa verifica, in sostanza, è finalizzata alla ricerca dei possibili “evasori” o chi ha dei dati catastali errati. Per l’occasione, Padova Tre ha potenziato gli sportelli territoriali e messo a disposizione una procedura via web per la compilazione telematica. Il passaggio allo sportello quindi non sarà obbligatorio. Infatti l’operatività potrà essere svolta interamente via web. Sarà sufficiente accedere al sito www.pdtre.it/catasto tenendo a portata la lettera ricevuta e i documenti relativi all’immobile oggetto della verifica. Una volta effettuato l’accesso, l’utente dovrà i sostanza “raccontare” la storia dell’immobile dal 2009 ad oggi: di chi è la proprietà, se è stato affittato oppure se è inagibile. Per compilare la pratica si dovrà accedere via web al sistema, attivo H24, che permetterà all’utente di compilare la propria pratica attraverso una serie di passaggi guidati, evitando di spostarsi da casa. Inoltre attenzione alle tempistiche: dalla notifica della raccomandata c’è tempo 60 giorni per rispondere. “Si tratta di una procedura realizzata seguendo i moderni standard di usabilità e accessibilità – spiegano i responsabili del procedimento - Un servizio che permette non solo di evitare attese inutili, ma garantisce una soluzione comoda e veloce anche a chi non ha la possibilità di spostarsi per qualsiasi motivo. Ricordiamo che questa attività non solo è obbligatoria ai fini di Legge, ma è necessaria per la
BONIFICA
In arrivo migliaia di raccomandate per la raccolta di informazioni sugli immobili, c’è anche un servizio on line Sarà possibile comunicare i dati castatali da casa grazie al sito internet della Padova Tre
corretta applicazione della Tares. Questa procedura permette quindi agli utenti, senza patemi, di provvedere a regolarizzare la propria posizione senza oneri e senza dover andare agli sportelli”. Il servizio sarà utilizzabile nei casi in cui non sussistano per l’immobile le condizioni di assoggettabilità: avvenuta cessione dell’immobile nel periodo di competenza, immobile vuoto ed inoccupato per il quale sia stata richiesta la chiusura degli allacciamenti ai sensi del vigente regolamento comunale, immobile occupato da terzi a qualsiasi titolo (locazione, usufrutto) o dati catastali che si riferiscono ad un immobile per il quale viene già pagato il servizio rifiuti. Per ogni richiesta di informazioni è possibile
chiamare il numero verde 800.238.389, mandare una e-mail a catasto@pdtre.it oppure visitare il sito www.pdtre.it/catasto. Ma la Tares, ormai quasi trasformata in Tari, non sarà l’unica tassa da saldare nel 2014. Quest’anno saremo in “buona” compagnia della Tasi, un’imposta per certi versi simile all’Imu su cui però vige ancora un drammatico caos. Per i Comuni dove già sono state deliberate le aliquote è disponibile un calcolatore online in grado di fornire un F24 precompilato in versione pdf. Il calcolatore Tasi sarà disponibile all’indirizzo www.pdtre.it/calcolo-tasi con caratteristiche diverse per ogni Comune. E tanti saluti alla minore burocrazia.
Persone ai vertici delle istituzioni e di primo piano dell’imprenditoria che stando alle accuse della magistratura, corrompevano o intascavano mazzette legate alla realizzazione del Mose. Tangenti che servivano per finanziare le loro campagne elettorali o direttamente per arricchirsi personalmente. Gli scossoni non mancheranno a livello politico. Già si reclama a gran voce una veloce rottamazione della vecchia classe dirigente dei partiti. A Venezia il terremoto ha investito il Comune. E lo scandalo rischia di allargarsi ad altri grandi opere: il Passante e le bonifiche ambientali di porto Marghera. La corruzione solo nella nostra regione sarebbe costata dalle prime stime emerse dalle indagini, centinaia di milioni di euro. Soldi pubblici sottratti alla collettività, ai giovani ai disoccupati, agli anziani. Il Veneto e l’Italia sono ad un bivio : o cambiare radicalmente mentalità (anche con l’aiuto di normative più stringenti in termini di assegnazioni di appalti e trasparenza amministrativa) e considerare la corruzione una piaga che blocca la ripresa e toglie soldi dalle tasche di tutti, o continuare in questa maniera tra il discredito di tutti. Discredito che influenza soprattutto degli investitori esteri che in Italia ci metteranno piede sempre meno visto l’andazzo. Se le accuse verranno confermate con le condanne, chi ha rubato deve restituire il maltolto. Da qui si può ripartire, con la consapevolezza soprattutto dopo una recessione come quella degli ultimi 7 anni, che chi ruba, ruba dalle tasche di tutti. Non fa un danno ad una entità statale astratta e lontana, ma porta via soldi agli asili, agli ospedali (a cui magari come amministratori propongono tagli), alle forze dell’ordine, alle pensioni degli anziani. Forse, mutuando uno slogan politico, è la volta buona. E’ la volta buona che corruzione e malaffare diventano irreversibilmente intollerabili .
Completata la prima fase del cantiere per “tappare i buchi”
fabbrica dei veleni, ora i lavori documentati anche su internet
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na bomba ecologica esattamente al confine con Monselice. Una fabbrica piena di veleni allo stato solido di cui pochi sono a conoscenza. Stiamo parlando dell’ex C&C che si trova in via Granze a Pernumia ma insiste a ridosso del confine comunale con Battaglia Terme e Monselice. La fabbrica si trova praticamente nella Statale Adriatica e contiene circa 12 mila tonnellate di polveri, fanghi e altri materiali altamente inquinanti. Per fortuna è tutto
pronto per cominciare ad asportare i rifiuti pericolosi. Il complesso di via Granze presentava in molti punti pericolose aperture nelle pareti, in certi casi fori praticati dalle stesse ditte che vi operavano, per consentire la fuoriuscita delle micidiali polveri. Inoltre, in alcuni punti la pressione del peso dei rifiuti aveva causato degli spanciamenti nelle pareti. La prima fase del cantiere quindi si è conclusa “tappando i buchi”. Sono state effettuate inoltre tutte le operazioni per consentire l’ac-
Home
cesso dei mezzi all’interno del sito. Sui rifiuti, intanto, è stata fatta una nuova caratterizzazione, ovvero un’analisi con campionature distinte per ognuno dei sette cumuli. All’indirizzo www.bonificacec.it anche i cittadini potranno seguire lo sviluppo della bonifica. C’è la storia della C&C, ma anche il progetto, una “mappa dei rifiuti” su cui si può cliccare per conoscere la composizione degli inquinanti, l’avanzamento dei lavori e le foto. E.M.
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Este 9 L’impatto della Tasi L’ulteriore aggravio dell’imposizione avrà serie conseguenze
“Stritolati dalle tasse”
Denuncia della Cna: “Aumenti dal 10 a più del 20%”. L’associazione lancia un appello ai sindaci di Nicola Cesaro
I
mprenditori sempre più vessati nella Bassa. A denunciare le prospettive poco rosee per i lavoratori dell’Estense è la Cna, che ha diffuso alcune previsioni relative alle imposizioni fiscali che potrebbero ritrovarsi a pagare gli artigiani del territorio. Anche alla luce delle modifiche contenute nel “Salva Roma”, Cna profila il rischio di un ulteriore aumento della tassazione sugli immobili produttivi: “Per un laboratorio artigiano dell’Estense, l’Imu media nel 2013 era pari a 500 euro, 10 euro in più del 2012. Con l’avvento della Tasi l’imposizione potrebbe
Sociale
salire ulteriormente di un importo che oscillerebbe dai 57 euro ai 108. Nel caso di adozione di un’aliquota superiore al livello massimo, al fine di finanziare gli sconti per le abitazioni principali l’imposta aumenterebbe di 154 euro rispetto al 2013”. Cna simula anche gli aumenti per un opificio dell’Estense: nel 2013 l’Imu media ammontava a 1.309 euro (+125 euro rispetto al 2012) e con la Tasi la tassazione potrebbe aumentare da un minimo di 150 euro ad un massimo di 238. Con applicazione massima dell’aliquota, l’imposta potreb-
be aumentare di 403 euro rispetto al 2013. Non va meglio ad altri territori: per il Monselicense l’associazione degli artigiani prevede un aumento dai 57 euro ai 144 per un laboratorio artigiano (nel 2013 l’Imu media era di 464 euro), di una somma che va dai 150 ai 377 euro per un opificio che nel 2013 ha già pagato mediamente 1.215 euro di Imu. Cna riserva una proiezione anche al Montagnanese, dove un’azienda artigiana ha pagato in media 491 euro di Imu nel 2013 (8 euro in più dell’anno prima) e ora con la Tasi potrebbe arrivare a toccare
ordine del giorno “speciale” per il diritto umano alla pace
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a città di Este si vota alla pace. Lo scorso 30 maggio il consiglio comunale si è infatti riunito eccezionalmente all’ex Vescovile per approvare un unico punto all’ordine del giorno, ossia il riconoscimento internazionale del diritto umano alla pace. Il documento approvato dall’assemblea cittadina impegna il Comune a sostenere l’iniziativa del Consiglio Diritti Umani delle
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La ceramica, fiore all’occhiello dell’artigianato locale un aumento che va dai 57 ai 117 euro. Un’azienda impegnata nella trasformazione di materia prima, infine, a fronte dei 1.286 euro di Imu dell’anno scorso potrà trovarsi a pagare la Tasi con l’aumento di tassazione fino a 306 euro. Alla vigilia delle elezioni comunali, non a caso, i responsabili di zona della Cna hanno voluto inviare un documento alle amministrazioni comunali prossime al voto: nell’agenda politica del 2014 ci devono es-
Nazioni Unite tesa a riconoscere la pace quale diritto umano fondamentale della persona e dei popoli, e allo stesso tempo chiede a Parlamento e Governo italiano di partecipare attivamente alla promozione di questa iniziativa in tutte le sedi internazionali. Commenta il sindaco Giancarlo Piva: “In questi anni, grazie soprattutto all’azione della presidente del consiglio Rosa Rizzato condivisa con numerosi insegnanti delle scuole atestine, il Comune ha realizzato diverse iniziative di motivazione e sensibilizza-
sere la riduzione dell’Imu sui beni strumentali e l’applicazione della Tasi se non nella sua aliquota base, senza sforare il limite del 10,6 per mille nella sommatoria tra Imu e Tasi. Il documento è stato sottoscritto, tra gli altri, da Francesco Bin, Fabio Moro, Fabrizio Biancato, Fabio Vascon e Giampaolo Longhin, responsabili Cna rispettivamente per le aree di Montagnana, Monselice, Conselve, Este e Solesino.
zione dei giovani sul tema della pace. L’adesione a questo atto è un elemento che rende ancora più vivo l’impegno della comunità estense per un mondo più giusto”. Il fatto che l’approvazione del documento sia avvenuta in una scuola, l’istituto superiore Atestino, rende ancora più significativo l’atto. All’assemblea di fine maggio hanno partecipato una rappresentanza di studenti e il docente universitario Antonio Papisca, esperto di diritti umani. N.C.
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10 Este Sociale Lo sportello è stato avviato un anno fa dal Centro Veneto Progetti Donna
Donne Deste, richieste di aiuto Un’ottantina i contatti per denunciare violenze familiari, abusi sessuali e stalking e altri casi di NIcola Cesaro
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uasi 80 contatti in poco meno di un anno. E’ un dato che merita riflessioni quello raccolto dallo Sportello Donne Deste, il servizio attivato dal Centro Veneto Progetti Donna in collaborazione con il Comune e l’associazione Mondogira. La struttura, che si trova in via Francesconi e serve tutti i Comuni che afferiscono all’Usl 17, è stato creato per
Secondo gli esperti l’attività dello sportello è solo la punta dell’iceberg offrire sostegno psicologico e legale a favore di donne vittime di violenza e dei loro figli. Lo Sportello è aperto solitamente due giorni alla settimana, per un totale di 8 ore. Dal 21 giugno scorso ad oggi il servizio ha accolto la richiesta di aiuto di ben 76 donne. Violenze familiari, casi di stalking, pressioni psicologiche dal partner e in alcuni casi anche abusi sessuali: sono questi i casi approdati allo Sportello di via Francesconi,
NEWS Premio “Talento Italiano”
este sostenibile ottiene conferme
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Este sostenibile raccoglie successi. Il programma di domeniche ecologiche messo a punto dal Comune ha infatti partecipato e trionfato al bando “Premio talento italiano 2014”. L’amministrazione comunale atestina è stata premiata con una menzione speciale da “Talenti Italiani, viaggi nell’Italia migliore”, il portale per le imprese turistiche che si vogliono promuovere online e che, pur essendo bellissime, si trovano in luoghi ancora poco conosciuti. Talenti Italiani nasce dall’esperienza di SL&A, società leader nella consulenza turistica in Italia e che vanta partner di rilievo tra cui Wwf, Legambiente, Federparchi e Coldiretti. Le domeniche ecologiche di Este hanno ormai superato quota trenta: “Ogni mese questi appuntamenti sono luogo di scambio di buone pratiche, di prodotti a km zero, di iniziative virtuose che propongono la strada verso la riduzione degli sprechi”, commenta il sindaco Giancarlo Piva, che in fatto di sostenibilità ambientale ricorda anche l’ultimo traguardo raggiunto da Este con il progetto “Este città verso lo spreco zero”. Questa iniziativa ha portato alla sottoscrizione del Patto dei Sindaci e la conseguente redazione ed applicazione del Paes per applicare pratiche ed azioni di risparmio agli ambiti di vita cittadina. N.C.
realtà che ormai è un punto di riferimento per le donne della Bassa Padovana. Ad accedere al servizio sono state perlopiù donne italiane (55 casi), provenienti dai centri di maggiori dimensioni come Este (18), Monselice (13) e Due Carrare (7) , dove evidentemente la presenza dello Sportello è maggiormente nota e pubblicizzata. Si tratta in gran parte di donne in età da figli: la maggior parte di loro (19) ha dai 41 ai 50 anni, e non a caso le richieste di aiuto arrivate allo Sportello hanno visto coinvolti anche 65 minori, figli di coppie instabili e sfortunati spettatori di situazioni drammatiche. Per la maggioranza dei casi in via Francesconi si sono presentate donne sposate (22) o conviventi (11). Come già detto, l’accesso al servizio è motivato per situazioni come la violenza familiare (51), problemi familiari generici (9) o per disagi personali (5). Sono ben 37 le donne che hanno denunciato allo Sportello di aver subito una violenza fisica, quasi tante quante (30) quelle che hanno dovuto fare i conti con un pressing psicologico. In 2 casi è venuta a galla anche una violenza sessuale. Numeri,
La maggior parte delle richieste nasce da problemi in famiglia questi, che non possono lasciare inermi le autorità cittadine. A Este da tempo qualcosa si è mosso per tamponare questo fenomeno: Comune e associazioni hanno attivato lo Sportello ma anche la case-rifugio e le case di seconda accoglienza per donne vittime di violenza. Solo negli ultimi mesi, attraverso manifestazioni ed eventi, in città sono stati raccolti quasi 2 mila euro da dedicare al sostegno di questa emergenza. Anche perché quanto emerso dall’attività dello Sportello è solamente la punta di un iceberg: ”Le donne
Servizi idrici In totale oltre 1,6 milioni di euro
Il Centro Veneto Servizi restituisce 15 euro in bolletta
che si rivolgono ai centri antiviolenza non sempre intraprendono un percorso strutturato ma, a volte, dopo un primo contatto si ritraggono per ripresentarsi magari nei mesi successivi. - conferma l’assessore ai Servizi sociali, Silvia Ruzzon -Siamo convinti che la violenza sulle donne sia un problema che riguarda tutti e proprio per questo spetta a ciascuno di noi impegnarsi per produrre un cambiamento, per far sì che quella che oggi è un’emergenza non diventi domani la normalità. Non possiamo e non vogliamo che il silenzio sia l’unica scelta per queste donne”.
CURIOSITA’ Singolare competizione
ramini e semplice trionfo in cucina
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urante il giorno propongono cibi surgelati porta a porta, la sera e nel tempo libero si trasformano in maghi dei fornelli. E’ certamente originale il premio raccolto da Daniele Ramini e Fabio Semplice, responsabili della filiale Bofrost di Este: la coppia ha trionfato alla prima edizione di “Bofrost Chef”, un contest culinario che ha messo una contro l’altra tutte le 52 filiali italiane di Bofrost, leader nella vendita diretta a domicilio di specialità alimentari surgelate. Ogni partecipante doveva presentare un piatto realizzato con cibi surgelati. In finale, la sezione atestina ha sbaragliato le delegazioni di Belluno e Casale Monferrato. Le tre filiali finaliste si sono recate nella sede di Bofrost Italia per preparare la propria ricetta davanti ad una giuria qualificata. Ramini e Semplice, rispettivamente 35 e 31 anni, hanno preparato un piatto di salmone affumicato a caldo con treccia di asparagi e porcini, salsa di goji, rum e vino bianco. Commentano dalla sede di Bofrost:” Questo contest è servito a dimostrare che si possono preparare piatti prelibati e di qualità utilizzando cibi N.C. surgelati sempre disponibili”.
studente atestino fra i “cervelloni”
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uindici euro che ritornano nelle tasche degli utenti. Il Centro Veneto Servizi ha dato il via alla restituzione della somma dovuta ai propri utenti in seguito dell’esito del quesito referendario del 12 e 13 giugno 2011. Con l’abrogazione della remunerazione del capitale investito ai gestori del servizio idrico, gli utenti del Cvs – compresi quelli atestini - avranno diritto al rimborso previsto dalla legge. Già diverse migliaia di famiglie hanno ricevuto in bolletta il rimborso della quota, pari alla “remunerazione del capitale investito”. Si tratta di un importo pari 14,72 euro (più Iva) per ogni utenza, che i titolari si troveranno direttamente sulla prima pagina della bolletta, evidenziata con un segno meno come “restituzione componente remunerazione del capitale investito”. Giuseppe Mossa, presidente Cvs, rimarca la tempestività con cui l’ente ha avviato le pratiche di rimborso: “Stiamo procedendo per dare a tutti gli utenti quel che a loro spetta in base alle norme. Siamo partiti subito con i rimborsi non appena, ad aprile di quest’anno, l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha approvato definitivamente i calcoli dell’Ato”. Continuano dall’ente: “Sono 6.000 le bollette già emesse da Cvs contenenti la restituzione della somma. Hanno diritto a ricevere il rimborso circa 100.000 utenze (su un totale di 117 mila, ndr), ossia tutte quelle
Giulio Deangeli durante la premiazione dello scorso anno
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La bolletta con la restituzione
E’ la conseguenza del referendum di tre anni fa, coinvolte circa 100 mila utenze attive al 31 dicembre del 2011. Nel giro di tre mesi tutti gli utenti riceveranno la nuova bolletta contenente il rimborso”. Cvs dovrà restituire precisamente 1.635.192,29, cifra stabilita dal Consiglio di Bacino dell’Ambito Bacchiglione, che con la delibera del 12 dicembre 2013 ha dato attuazione alle inN.C. dicazioni dell’Aeeg.
no studente atestino tra i “cervelloni” d’Italia. Giulio Deangeli, studente di 19 anni del liceo scientifico G.B. Ferrari di Este, è stato ammesso alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa primeggiando nelle selezioni per le discipline scientifiche. Lo studente atestino si è classificato al primo posto della graduatoria generale di merito per l’ammissione ai corsi di scienze mediche della Scuola Superiore Sant’Anna. L’istituto di Pisa è tra gli atenei italiani di maggior lustro, al primo posto nazionale per corsi come scienze agrarie e veterinarie e in generale al primo posto complessivo (davanti alla Normale di Pisa e alla Luiss di Roma) nella categoria delle piccole università secondo l’agenzia Anvur. La Sant’Anna metteva a disposizione solamente 10 posti per l’area delle scienze mediche: Deangeli è arrivato primo nella speciale graduatoria grazie ad un brillante punteggio finale di 89/100. Non è peraltro il primo successo raccolto dallo studente: lo scorso ottobre il ragazzo, padre veterinario e madre docente
di inglese, si era meritato il secondo posto all’International Brain Bee Championship, la massima competizione mondiale dedicata al mondo delle neuroscienze. Aveva già vinto il titolo italiano. Commenta con entusiasmo il diciannovenne: “Il concorso di ammissione alla Scuola Superiore Sant’Anna non era previsto. Mi sono iscritto in extremis su suggerimento dei miei insegnanti. Sono felicissimo benché ancora incredulo. Dedico questo risultato a tutte le persone che mi hanno stimolato, aiutato e che mi sono di esempio”. Il Ferrari si conferma dunque fucina di talenti, anche grazie ad un altro illustre risultato raccolto da uno studente. Recentemente Guglielmo Finotti, 17 anni, ha sbaragliato la concorrenza di 162 studenti provenienti da 17 Stati europei nel concorso “Dna-Day 2014” bandito dalla European Society of Human Genetics. Lo scorso marzo, invece, Maila Pasetto del liceo classico ha vinto la fase regionale delle Olimpiadi di italiano, arrivando diciassettesima alla finale nazionale. N.C.
12 Montagnana Servizi Solo cinque gli altri Comuni che hanno risposto all’appello di Este
Il Giudice di Pace è “salvo”
Borghesan: “Le adesioni sono poche, il periodo è difficile per tutti”, a giorni il piano di gestione di Nicola Cesaro
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ontagnana “salva” il Giudice di Pace. Il Comune murato è infatti una delle sette municipalità che hanno deciso di accollarsi la gestione dell’ufficio del Giudice di Pace per la Bassa Padovana. Con la rivoluzione giudiziaria dell’anno scorso, infatti, il Governo aveva deciso di azzerare tutte le sezioni distaccate dei tribunali e numerosi uffici del Giudice di Pace, compresi quelli del territorio estense e montagnanese. I sindaci di Montagnana ed Este si sono tuttavia opposti al disegno nazionale, decidendo di accollarsi le spese per il funzionamento del Giudice di Pace di Este: si parla di 150-180 mila euro all’anno, per i quali Loredana Borghesan e Giancarlo Piva hanno tuttavia chiesto la collaborazione anche dei colleghi sindaci del territorio. All’appello, ripetuto a più riprese, hanno in realtà risposto solamente in cinque Comuni (Pernumia, Villa Estense, Carceri, Sant’Urbano e Vo’). “Le adesioni sono comunque poche, visto che il servizio interessa 31 Comuni
La sede del Giudice di Pace presso il Tribunale di Este della Bassa - sottolineano Borghesan e Piva servizio collettivo ricade ingiustamente sulla - Siamo tuttavia consapevoli che questo è testa pochi cittadini”. Ora che gli impegni un periodo delicato per molte amministra- elettorali sono passati, i due amministratori zioni comunali, impegnate nella corsa elet- ritorneranno alla carica per batter cassa. Entorale. Prendere decisioni così importanti in tro il 28 giugno occorrerà presentare un piamomenti come questi non è affatto facile e no di gestione e di finanziamento che garancomprendiamo eventuali ritardi. Entro metà tisca il funzionamento del Giudice di Pace maggio bisognava comunicare al Ministero nella Bassa. Non è escluso che i Comuni che l’eventuale rinuncia al servizio. Abbiamo si sono presi la responsabilità di foraggiare deciso di proseguire nell’impegno e di man- l’ufficio atestino decidano di riservare il sertenere l’ufficio a Este, pur consapevoli che, vizio solo ai propri cittadini, dirottando quelli per come stanno le cose oggi, la spesa di un degli altri Comuni verso Padova e Rovigo.
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I DATI Elezioni Europee e amministrative
a montagnana il pd è il primo partito
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ambia – ma non troppo - la faccia politica della Bassa Padovana, che lo scorso 25 maggio ha chiamato i cittadini al voto per il rinnovo di numerose amministrazioni comunali. Molti i nomi nuovi alla guida dei Comuni del Montagnanese, anche se molte sono soprattutto le riconferme. Su tutti c’è il nome di Stefano Farinazzo, commercialista di 43 anni e nuovo sindaco di Casale di Scodosia. Grazie al 42% dei consensi, Farinazzo ha ottenuto la fascia di sindaco con la civica “Casale Sì”. A Saletto ribaltone annunciato, con il vicesindaco uscente Michele Sigolotto che ha avuto la meglio (62%) sul primo cittadino Daniele Mocellin. Entrambe le civiche avevano il sostegno del centrodestra. A Urbana c’è stata la riconferma di Marco Balbo, che ha fermato Antonio Sghinolfi sul 38%, così come a Megliadino San Fidenzio è stato confermata Daniela Bordin: anche per lei un buon risultato elettorale, con il 36% dei voti che ha prevalso sui tre avversari Francesca Donati, Antonella Feffin e Beniamino Veronese. E’ una quasi conferma anche quella di Megliadino San Vitale, dove a Barbara Mizzon succede la sorella Silvia, forte del 38% dei voti ottenuti dalla sua “Nuova Prospettive”. La Bassa registra poi l’esito positivo per Tiberio Businaro di Carceri, Sandro Parolo per Ponso, Emanuele Barbetta per Sant’Elena, e ancora Luciano Zampieri per Baone, Andrea Vanni per Vighizzolo d’Este, Cosimo Galassini per Masi, Paolo Oppio per Villa Estense e Primo Magri per Piacenza d’Adige. A Montagnana non si votava per le amministrative ma solo per il rinnovo del Parlamento Europeo: primo partito si è confermato il Pd (38,16%), seguito dal Movimento 5 Stelle (20%) e da Forza Italia (16,04%), Lega Nord (12,64%), Ncd (4,54%) e Fratelli d’Italia (4,04%) N.C.
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n calciatore e un politico, nuovi cittadini onorari del Montagnanese. I Comuni di Saletto e Merlara hanno deciso di attribuire l’onorificenza a due figure legate alla storia del paese. A Saletto la cittadinanza onoraria è andata al senatore Fausto Guilherme Longo, architetto e urbanista di 62 anni, ma soprattutto senatore per il Partito Socialista Italiano. Nato ad Amparo (San Paolo, Brasile), Longo è stato eletto nel 2013. Il prozio Candido Longo era partito da Saletto per il Sudamerica nel 1892: da allora il legame della famiglia con il paese della Bassa non è mai venuto meno. Conferma l’ormai ex sindaco Daniele Mocellin: “Con questo riconoscimento abbiamo voluto evidenziare che una comunità non si esaurisce con i confini territoriali del Comune ma si individua in senso più ampio con il senso di appartenenza delle persone che ne fanno parte: in questo senso il senatore Longo, che fin dai primi passi del suo mandato di senatore ha dimostrato interesse e partecipazione per la comunità di Saletto, è meritevole di ricevere la cittadinanza onoraria in segno di stima, affetto ed apprezzamento del con-
siglio comunale e della comunità”. A Merlara, invece, sindaco e giunta hanno premiato con la cittadinanza benemerita Giorgio Gambin, ex fuoriclasse di calcio nativo di Merlara. Gambin, 66 anni, ha infatti iniziato a tirare calci ad un pallone dietro la scuola oggi sede del municipio, ed è stato calciatore professionista dal 1966 al 1981 militando in diverse squadre: dal Piacenza, alla Spal passando dal Rimini al Mantova. In serie B ha segnato 16 reti in 80 presenze, vincendo un campionato di C con Piacenza e uno di C2 con Fano. Fondamentale nella sua carriera è stato l’incontro con Giovan Battista Fabbri, il grande allenatore ricordato soprattutto per aver allenato il “Real” Vicenza e di aver scoperto in biancorosso il talento di Paolo Rossi. Anche Fabbri era presente alla cerimonia di attribuzione della cittadinanza. Ha commentato il sindaco Claudia Corradin: “Assegnando l’onorificenza a Gambin l’amministrazione ha voluto sottolineare il valore della pratica sportiva ed il fatto che anche da un piccolo centro possono nascere talenti importanti”. N.C.
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14 Montagnana Il provvedimento La Regione ha individuato i 61 Comuni padovani colpiti
Tasse rinviate causa calamità e allagamenti di Nicola Cesaro
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i sono anche molti Comuni del Montagnanese, a partire dalla città murata stessa, tra i beneficiari del provvedimento regionale che sospende gli adempimenti tributari per chi ha subito danni da maltempo. Persone fisiche e imprese potranno rinviare fino al 31 ottobre il pagamento di tasse, contributi Inail e Inps, assicurazioni obbligatorie. Per le rate dei mutui, sarà possibile richiedere un ulteriore slittamento fino al 31 dicembre. A stabilirlo è la legge di conversione del decreto che riguarda 61 Comuni del Padovano su un totale di 350 del Veneto, beneficiari del provvedimento che accoglie la richiesta avanzata da Luca Zaia all’indomani dell’emergenza meteo che ha flagellato la Bassa da fine gennaio a metà febbraio. Oltre a Montagnana, l’elenco approvato da Zaia include anche Casale di Scodosia, Masi, Megliadino San Fidenzio e San Vitale, Merlara, Piacenza d’Adige, Ponso, Santa Margherita d’Adige, Urbana, Vighizzolo d’Este e Villa Estense. Le agevolazioni concesse dalla Regione, tuttavia, non sono destinate a tutti i residenti dei Comuni padovani alluvionati, bensì solamente a coloro che hanno dovuto fare i conti con l’inagibilità della propria casa o della propria azienda. Lo sottolinea bene una nota ufficiale della Regione: “L’ammissione al beneficio è subordinata alla richiesta del contribuente che dichiari l’inagibilità, anche temporanea, della casa di abitazione, dello studio professionale, dell’azienda o dei terreni agricoli ed alla
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Il Governatore Zaia: “abbiamo inviato a Renzi un dossier, ora misure concrete” concessa ai cittadini veneti e della Bassa: “Si tratta di un riconoscimento importante, perché garantisce un’agevolazione ai nostri territori che hanno subìto l’impatto di eventi atmosferici straordinari. La pianura allagata, le spiagge devastate, la montagna investita da valanghe micidiali e blackout prolungati. Detto questo, resta confermato il dossier regionale sui danneggiamenti pubblici e privati che abbiamo trasmesso al presidente Renzi: ora ci aspettiamo misure concrete sul piano degli indennizzi, ne abbiamo pieno diritto”.
BANCHE Nel 2014 bilancio in utile
crediveneto in netta ripresa
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orta bene il nuovo corso di Crediveneto. Dopo la chiusura in rosso del bilancio 2013 e il rinnovo del CdA e del suo presidente, l’istituto di credito montagnanese apre il 2014 con tre mesi positivi. Un buon segnale di fiducia è certamente rappresentato dall’utile di esercizio, pari a circa 800 mila euro, ottenuto anche in seguito al processo di rinnovamento e riorganizzazione strutturale recentemente intrapreso da Crediveneto, realtà da 9 mila soci e 30 filiali e attualmente presieduta da Piergiorgio Agostini. In particolare evidenza c’è poi il risultato sul margine di intermediazione, che con 10,4 milioni di euro registra uno scostamento positivo rispetto al dato previsionale prossimo al 25%. Il dato relativo al margine di intermediazione è sicuramente influenzato positivamente anche dal risultato delle commissioni nette, pari ad oltre 2.500 milioni di euro, con una performance positiva del 5,5% rispetto al budget. Questi primi segnali positivi derivano anche da una sensibile riduzione dei costi operativi, che con circa 6,5 milioni di euro registrano una riduzione di circa il 6,2% rispetto all’anno precedente. N.C.
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VIAGGIo In
PRoVInCIA PADoVA
Padova che produce I numeri di Confindustria invitano ad un cauto ottimismo
Metalmeccanica leader nell’export vince la crisi
E’ il settore portante del sistema locale, vi sono segnali di ripresa Ravagnan nuovo presidente
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inquantun’anni, laureato in biologia e consigliere delegato di Ravagnan Spa. Questo in sintesi estrema il profilo di Mauro Ravagnan eletto dall’assemblea dei soci Presidente della sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova. Un ruolo strategico che dovrà guidare la maggiore sezione merceologica della compagine patavina di Confindustria che conta oltre 500 aziende associate e più di 26mila addetti ai lavori. Mario Ravagnan succede a Massimo Finco, il cui mandato è scaduto, e sarà affiancato nei ruoli di vice presidenti da Enrico Berto, della Berto’s di Tribano, e Mirco Maschio della Mascio Gaspardo di Campodarsego. Oltre ai vertici è stato rinnovato anche il Consiglio direttivo di sezione ai cui banchi ora sono seduti: Giorgia Barichello (Barichello Carlo, Vigonza), Francesco Blasi (Komatsu Italia, Este), Gianfranco Cattapan (Plastic Systems, Borgoricco), Amelia Fiorenzato (Piron, Cadoneghe), Luca Iovini (I.T.EL., Limena), Franco Masenello (B.M. Tecnologie Industriali, Limena), Maurizio Minozzi (Mita, Conselve), Vittorio Rubin (Officine Meccaniche Rubin, Campodarsego), Attilio Temporin (Agrimec Lami, Tribano), Marco Tono (Tonoimpianti, Padova), Antonio Vendraminelli (Vecom, Padova), Fabio Voltazza (Pressofusione Saccense, Piove di Sacco). “Il metalmeccanico, con 5.254 imprese, è il settore portante del sistema produttivo provinciale” ha sottolineato
Mario Ravagnan nella nuova veste di presidente “prima disagio. La questione centrale è la competitività. Da qui voce dell’export, investito sì, ma non piegato dalla crisi. la sollecitazione al governo a intervenire per stimolare gli Dal 2009 al 2013 le imprese del comparto hanno avuto un investimenti e per un contesto più competitivo”. Una richiecalo del -6,9%, più contenuto di quello nazionale (-8,3%) sta che dovrebbe tradursi in riduzione del carico fiscale, e regionale (-8,4%). Padova resta la seconda provincia semplificazione burocratica, energia meno cara, merito. metalmeccanica del Veneto, con il 21,3% delle imprese, Ma anche un mercato del lavoro più moderno e accessibilità del credito. la decima in Italia (2,4%)”. Spostandosi sul tema dell’interDati che lasciano ben sperare nel “Dati positivi nazionalizzazione Ravagnan sottolitrend positivo di settore che permet- ma da soli nea come questo sia un argomento ta una crescita costante e duratura non bastano fondamentale che deve portare alla e soprattutto ce riesca a coinvolgere per invertire creazione di una rete territoriale “Bisempre più giovani e professionisti la tendenza” sogna costruire un sistema sinergico, qualificati. Uno spiraglio è dato dai lievi segnali di ripresa del settore che ha aumentato la pro- tra ministero, Ice, Regioni e Camere di Commercio, con duzione del +0,8% nel 2013 arrivando ad una percentuale l’obiettivo di formare chi lavora con l’estero o lo approccia del +3,3% nell’ultimo triennio. Anche nel comparto export per la prima volta e concentrarsi sulle direttrici strategiche. l’aumento è lieve ma significativo con una percentuale del Dal canto nostro ci attiveremo subito per stare al fianco +3%, ad esclusione dei metalli preziosi. delle aziende, aiutarle a valorizzare i punti di forza e a Ottimistica è dunque la visione di Ravagnan “Le nostre superare le criticità. imprese hanno le carte in regola, prodotti, specializzazioni, Una per tutte, la scarsa attitudine a lavorare in filiemercati per tornare a crescere.” E analizzando i dati del ra. Bisogna superare il mero rapporto di subfornitura tra settore conferma “Segnali positivi ma ancora insufficien- grandi, medie e piccole imprese, creare reti integrate per ti a invertire la tendenza. Se una parte delle imprese più proporsi sui mercati in modo efficace.” Massimo Finco, prestrutturate e globalizzate continua a performare, la mag- sidente uscente, sarà ora alla guida della nuova sezione gioranza si sente ancora su un piano inclinato ed esprime Confindustria Veneto Metalmeccanici.
Mauro Ravagnan Sostegno alle famiglie
la generosità abbatte le Difficoltà
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n progetto ambizioso quanto caritatevole è quello intitolato “La generosità che batte la crisi” volto a dare sostegno alle famiglie padovane in difficoltà e promosso dal Comune di Padova in collaborazione con i beati costruttori di Pace, Acli, Caritas, Ucid e i sindacati CGIL, Cisl, Uil. Firmato nel maggio 2013 il protocollo d’intesa è stato rinnovato nelle scorse settimane e prevede la messa a disposizione di somme di varia entità per aiutare nelle spese correnti le famiglie in difficoltà. Il contributo iniziale di 100 mila euro, assicurato dal Comune, lo scorso anno ha avuto un’integrazione di 57 mila euro di Caritas e 50 mila euro di Ucid e cittadini e ha permesso di aiutare 504 famiglie pagando 1108 bollette con un contributo medio pari a 378 euro. I singoli cittadini possono fare donazioni spontane.
lARgO Al TuRISMO APERTO l’uffICIO INfORMATIvO IN STAZIONE A PADOvA
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a dato il via alle sue attività il mese scorso scorso il nuovo ufficio turistico che troverà spazio presso la stazione ferroviaria patavina e che sarà a disposizione dei turisti 7 giorni su 7 con orario continuato dalle 9 alle 19 da lunedì a sabato e dalle 10 alle 16 di domenica e nei giorni festivi. Con ‘apertura di questo ufficio arrivano a 2 gli IAT riconosciuti dalla Regione Veneto, come previsto dalla nuova normativa del settore, che permettono di reperire notizie e informazioni nonché acquistare biglietti di ingresso e prenotare visite in tutti i punti di interesse della Regione, senza tralasciare le minicrociere sul Brenta e i tour in autobus fra le vie cittadine. Una forte spinta al turismo che raddoppia l’offerta informativa in un punto strategico della città, senza limitarsi al centro torico, ma coinvolgendo i turisti fin dal loro arrivo
in città sia che avvenga in treno sia che avvenga in bus o con altri mezzi. Una forte crescita, quella del comparto del turismo, preannunciata dall’aumento dei dati di settore che registrano un ottimistico andamento positivo. L’ufficio situato in Piazzetta Pedrocchi nelle scorse settimane ha registrato fino a 500 visitatori giornalieri e dati positivi arrivano anche dalle emissioni delle Padovacard, la tessera pensata su misura per i turisti che consente ingressi agevolati ai punti di interesse della città, che nel mese di aprile hanno superato di più di 300 unità quelle dello scorso con un aumento del 23% (1671 contro le 1356 del 2013). Una stagione in crescita probabilmente dovuta alla proposta culturale della città e agli eventi che stanno crescendo attraendo visitatori anche a livello nazionale e internazionale.
Il nuovo ufficio turistico in stazione
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Spazi Spazi Aperti aperti 17 13 Iniziartiva della Sesa di Ospedaletto L’azienda di servizi ambientali apre le porte agli amministratori del territorio
Obiettivo “rifiuto zero” e sostenibile Presentata la nuova tecnologia che permette di differenziare ulteriormente anche la parte di secco non riciclabile
Illustrato nel dettaglio il ciclo di lavorazione e differenziazione dei rifiuti urbani
di Emanuele Masiero
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ette megawatt di energia ad impatto ambientale nullo, prodotta senza combustione e un sistema di selezione dei rifiuti che permette di raggiungere il 95% di differenziazione. Sono questi i numeri impressionanti con cui Sesa Spa si presenta al pubblico. Ma nonostante tutto l’azienda che gestisce i rifiuti di gran parte della provincia di Padova è spesso nell’occhio del ciclone per i presunti odori molesti che arrivano a Ospedaletto ed Este. Per questo il Consorzio Padova Sud ha organizzato una visita guidata agli impianti di Este, accompagnando gli amministratori del territorio alla scoperta della tecnologia che permette di differenziare ulteriormente la parte di secco non riciclabile. L’obiettivo finale resta sempre quello dei “Rifiuti Zero”, grazie al raggiungimento di un valore finale di secco non riciclabile prossimo allo zero. Sindaci, assessori e consiglieri, hanno prima assistito ad una spiegazione sulle differenti tipologie di rifiuti e sui sistemi di trattamento e smaltimento. Successivamente, gli amministratori, sono stati accompagnati all’interno dell’impianto di selezione del rifiuto secco non riciclabile. L’impianto di selezione tratta la frazione secca dei
rifiuti derivante dalla raccolta differenziata e imballaggi riciclabili dalle attività produttive e industriali del territorio. Nell’impianto di selezione vengono conferite le frazioni dei rifiuti e vengono selezionate separatamente: i rifiuti riciclabili vengono avviati ai centri di recupero e solo il residuo delle selezioni non più riciclabile viene conferito nella discarica. I Comuni del Consorzio rientrano tutti nella speciale classifica dei “Comuni Ricloni” stilata da Legambiente, con una media di circa il 70% di raccolta differenziata. L’impianto di selezione permette di differenziare ulteriormente aumentando la percentuale di un altro 10-25%. Il valore medio generato dai riciclabili è pari a 13,76 euro/famiglia. Un dato che rappresenta il 60% circa dei costi afferenti alla raccolta e al trasporto. Gli amministratori dei Comuni del Consorzio Padova Sud hanno potuto osservare da vicino anche gli impianti utilizzati per alimentare la rete di teleriscaldamento che serve le utenze di Ospedaletto Euganeo ed Este. La rete di teleriscaldamento distribuisce, tramite condotti di acqua calda, il calore recuperato dai gruppi di cogenerazione. Con gli amministratori erano presenti Simone Borile
PIENE DEI fIuMI: COME PREvEDERlE?
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na collaborazione internazionale che parte da Padova per prevedere in tempo reale e con dati diffusi via web le piene dei fiumi. Si chiama Smart Water ed è un progetto europeo che vede la Provincia di Padova capofila in collaborazione con partner europei della Romania, Bulgaria e Grecia. Con le emergenze idrauliche che spesso interessano l’area del Camposampierese, si è evidenziata la necessità di prendere in considerazione come bacino pilota quello del torrente Muson dei Sassi. Ma di fatto si tratta di una innovazione tecnologica che potrebbe risultare fondamentale per tutta la provincia: non dobbiamo dimenticare le alluvioni che in questi mesi hanno interessato la bassa padovana e che hanno causato danni praticamente incalcolabili. Durante la presentazione del progetto hanno partecipato il vicepresidente della Provincia di Padova, i rappresentanti dei partner europei, la Regione Veneto sezione Protezione Civile, il dirigente del settore servizi informativi della Provincia di Padova e molti volontari. L’obiettivo è quello di prevedere in tempo reale, attraverso uno strumento accessibile via web, le piene dei fiumi in relazione alle precipitazioni previste e dei loro effetti in caso di esondazioni. Le emergenze idrogeologiche che hanno colpito in questi mesi la nostra provincia (bacino del Bacchiglione e del Fratta-Gorzone) evidenziano l’urgenza di applicazione di modelli a breve termine anche per altri importanti fiumi in modo di avere uno strumento di gestione dei rischi legati alle alluvioni che sia
Un momento della visita agli impianti della Sesa ad Ospedaletto, dove viene prodotta energia per 7 megawatt senza combustione
(Presidente del Consorzio Padova Sud), Angelo Mandato (Amministratore Delegato di Sesa) e Natalino Furlan (Presidente di Sesa). “L’attenzione e la cura che mettiamo nella gestione del ciclo dei rifiuti sono apprezzate in tutto il territorio nazionale – ha commentato Boris Furlan, Presidente di Sesa – I nostri impianti sono spesso oggetto di visite per vedere in prima persona come vengono gestiti i processi del ciclo dei rifiuti. Registriamo presenze non solo dall’Italia, ma anche da altri stati europei, perché di fatto, i nostri impianti, sono eccellenze tecnologiche in grado di produrre energia verde. Dalla Sesa escono 7 MW di energia ad impatto ambientale nullo, prodotta senza combustione. La presenza degli
amministratori del territorio è un appuntamento importante perchè sindaci, assessori e consiglieri comunali, rappresentano i cittadini e sono una garanzia di controllo della qualità delle risorse pubbliche. Il progetto per cui lavoriamo ogni giorno è raggiungere l’obiettivo rifiuti zero e su questa strada continueremo a dare il massimo”. “Impianti come quello della Sesa sono di fondamentale importanza – ha spiegato Simone Borile, Presidente del Consorzio Padova Sud – Gli sforzi quotidiani dei cittadini con la raccolta differenziata vengono ulteriormente valorizzati grazie all’impianto di selezione del rifiuto secco”.
L’EVENTO Una manifestazione dedicata agli amici a quattro zampe che hanno saputo stupire tutti con le loro prove di agilità e salvataggio
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I La presentazione del progetto semplice, accessibile via web e replicabile in ogni zona d’Europa. Smart Water anche in Veneto potrebbe diventare uno standard nella consultazione dei modelli idraulici previsionali e trovare applicazione in altri corsi d’acqua che, per le loro caratteristiche, devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza. Si stima che l’architettura del progetto, tenuta costantemente aggiornata, potrebbe avere ulteriori margini di miglioramento: una diminuzione dell’incertezza previsionale e un aumento del dettaglio degli scenari di evento man mano che i Comuni adeguano i loro piani comunali di Protezione Civile alle nuove linee guida. Smart Water sarà un programma particolarmente apprezzato da amministratori, cittadini e utenti perché consentirà di rilevare con qualche ora di anticipo le situazioni di criticità in modo che possano essere gestite senza causare gravi E.M. conseguenze.
l cane crea molti interessi, occasioni per socializzare, per vivere all’aria aperta, ma la sua presenza è di sicuro aiuto per diversi aspetti, nella vita di un anziano o di un bambino. IL CANE… basta la sua presenza a renderci più sicuri, ci insegna la dignità e la compostezza …quando ci aspetta….e continua ad aspettarci anche quando noi potremmo non tornare più da loro. I cani arricchiscono davvero la nostra vita perché forniscono alle persone benefici fisici, psicologici e sociali ed alla società preziosi servizi che aiutano i cittadini. I cani possono veramente renderci persone migliori. Per toccare da vicino le abilità e l’allegria tipiche dei nostri amici a quattro zampe Taglio di Po ha ospitato la prima edizione della manifestazione chiamata non a caso: “Happy Dog” CANE FELICE vista la felicità che loro involontariamente sanno dare a noi uomini senza mai chiedere niente in cambio. L’evento ha avuto un grande successo e la giornata è stata allietato anche dalla presenza del gruppo cinofilo “Delta Dog”: cani da soccorso. Interessantissime le loro esibizioni. Si sono distinti e hanno stupito gli ospiti che osservavano con l’esercizio di ricerca di persone e con altri in cui sono stati impegnati in salvataggi.
Per tutta la durata della manifestazione il gruppo degli sbandieratori “CAVALIERI DEL SANTO” di Megliadino S.Fidenzio ha incorniciato vari momenti: con bandiere e tamburi questi ragazzi hanno lasciato senza fiato tutti i presenti, grazie alle varie esibizioni e alle difficili coreografie che ci hanno trasportato idealmente all’epoca delle grandi corti italiane: per un pomeriggio siamo stati in un mondo fatto di cavalieri e dame sulle ali dei sogni.
Bilancio positivo, dunque, per quest’evento ben riuscito che ha saputo intrecciare sfilate di cani di ogni razza, salvataggio ed esibizioni di cani professionisti ed esibizioni da favola medievale con eccellenti sbandieratori. La manifestazione è stata ideata e organizzata da Saia Samantha, titolare del negozio “Angolo Verde”, TUTTO PER I NOSTRI AMICI A 4 ZAMPE, situata in viale Kennedy 64 – Taglio di Po (Ro)
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IL Veneto
in primo piano
Il Veneto svolta a sinistra?
La vittoria del Pd è tutta farina di Renzi
Dagli artigiani agli industriali, un coro di consensi per il giovane premier. Ma gli elettori sono sempre più mutevoli nelle loro scelte, e la conquista del voto non passa più per l’ideologia. Contano solo i risultati concreti di Germana Urbani
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oger De Menech, segretario regionale quistare palazzo Balbi. Il Veneto già balena del Partito democratico, si lascia an- bianca, già terra promessa di Forza Italia, dare a caldo: “La nostra vittoria è un già roccaforte della Lega, si è dunque imterremoto politico, siamo il primo partito in provvisamente risvegliato di sinistra? Cosa Veneto ma soprattutto i risultati di queste è successo alle partite iva, agli artigiani, elezioni dimostrano come il sistema delle perfino agli operai che tenevano in tasca la destre e della Lega stia attraversando una tessera della Cgil e quella del Carroccio? Si profonda crisi; non sono più loro il punto di sono già spente le 5 stelle di Grillo, primo riferimento della politica veneta e naziona- partito con più del 25 per cento dei voti aple. Anche i cittadini Veneti sono stanchi di pena un anno fa? “Questo 2014 somiglia tanto al 1994 annunci e promesse mai realizzate; con il voto hanno dimostrato di essere disponibili – dice Paolo Feltrin, politologo tra i più a far cambiare verso anche alla nostra regio- consultati, coordinatore dell’osservatorio elettorale del consiglio ne, ed affrontare una regionale – perché c’è sfida che deve vedere Hanno votato la sensazione che stia la nostra comunità 64 veneti su 100 iniziando una nuova pronta al cambiamen- e il Pd è passato epoca”. Ed è da queto dopo troppi anni di in cinque anni sta osservazione, che immobilismo. Siamo dal 20,3 al 37,5% coglie un sentimento pronti a cogliere la largamente diffuso anche a prescindere sfida delle regionali del 2015!!”. Non capita spesso di vedere comuni- dai numeri, che è forse possibile partire per cati stampa che si chiudono con due punti spiegare il Veneto che avanza. Allora l’uoesclamativi, ma questa volta ci sono tutte mo nuovo era Silvio Berlusconi, vent’anni le ragioni per esultare. Va bene che hanno dopo si chiama Matteo Renzi. Renzi “ultima spiaggia per l’Italia”, votato solo 64 veneti su 100, ma in cinque anni il Pd è passato dal 20,3 al 37,5 per aveva dichiarato prima del voto il presidencento. E dopo aver inghiottito tanti rospi te degli industriali veneti Roberto Zuccato. amari, questa volta potrebbe davvero con- Renzi che ottiene il 34 per cento del voto
Matteo Renzi artigiano, secondo un sondaggio realizzato da Confartigianato Veneto a un mese dalle urne. Renzi che, dice il patron di Diesel Renzo Rosso, “è l’unico che può fare qualcosa di positivo ora in Italia”. Lo spostamento di voti è in gran parte dovuto alla lui, al credito personale che ha saputo riscuotere in un momento di estrema difficoltà per il paese e in una campagna elettorale che né Berlusconi né Grillo hanno saputo interpretare in maniera adeguata: tutto preso nei suoi problemi personali il primo, apocalittico e poco comprensibile il secondo. Non sembra essere, invece, quello di Renzi un successo frutto di uno spostamento ideologico dell’elettorato. Non solo gli esperti di flussi elettorali dell’Istituto Cattaneo hanno subito certificato la mancanza di ogni “sfondamento” nell’area di centrodestra, ma il voto per i sindaci ha mostrato
forti differenze da quello per le europee. In un caso come nell’altro, si vota sempre più la persona, si giudica la sua credibilità più che il nome del partito. Al punto – giusto per citare il caso più emblematico – che il trionfo veneto di Renzi è andato di pari passo a Padova, la principale città chiamata al voto, col sofferto risultato di Ivo Rossi, con un partito che sulle amministrative ha preso 16 punti percentuali in meno rispetto alle europee e col flop dei candidati renziani nelle preferenze per il consiglio comunale. Ecco perché, fatta una larga apertura di credito a Renzi, il Veneto ha spiegato subito a quali condizioni il sostegno al centrosinistra potrà durare nel tempo. “Il premier non sbagli indirizzo – ammonisce il presidente regionale di Confartigianato Giuseppe Sbalchiero – quando viene in Veneto è bene che faccia tappa alle nostre assemblee.
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Deve ascoltare la piccola impresa, comprendere i suoi problemi e sostenere i suoi progetti, se intende mantenere il consenso che ha avuto”. E Andrea Tomat, già presidente di Confindustria, patron di Lotto e Stonefly, è ancora più esplicito nella sua analisi: “È stato un voto pragmatico, una richiesta di stabilità e riforme. L’ideologia non c’entra, anzi Renzi piace perché mostra di essere andato oltre gli schemi del passato e promette di cambiare davvero il suo partito”. Un fisco meno oppressivo, riforma della pubblica amministrazione, sostegno ai redditi per far ripartire i consumi, più attenzione al mondo della piccola impresa e meno sudditanza nei confronti degli interessi di grandi aziende e sindacati. Su questo, nei prossimi mesi, Renzi si gioca la fiducia ricevuta. E su questo, con ogni probabilità, il Pd si gioca anche le sue carte per conquistare la regione.
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Il Veneto in primo piano 19 L’analisi del voto
Veneto diviso a metà, ora il centrosinistra punta alla Regione
di Germana Urbani
37,5
per cento, per un totale di 899 mila e 723 voti. Più che la percentuale, su cui influisce un’affluenza logicamente più bassa di quanto non avvenga alle politiche o alle regionali, è il numero assoluto di consensi quel che conta. Il Pd versione Renzi è il primo partito veneto, e dal suo bottino di voti si può iniziare a fare qualche calcolo per capire come è cambiato lo scenario e quali possibilità ci siano che, per la prima volta, il Veneto elegga il prossimo anno un presidente di sinistra. Lo scorso anno alle politiche Bersani di voti ne raggranellò 628.384: il balzo in avanti è clamoroso, 271 mila voti in più. Ma da dove sono arrivati? In attesa di studi più precisi, l’occhio degli analisti si è subito appuntato su tre dati eloquenti. Il centrodestra, innanzitutto, non ha pagato più di tanto dazio a Renzi. Non sono più i tempi della trionfale elezione di Zaia con quasi il 60 per cento dei voti, ma comunque Lega, Forza Italia, Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia han-
no messo insieme 880.627 voti, appena 25 mila in meno dello scorso anno. Certo, la frammentazione delle sigle, la divisione a Roma tra chi sta al governo e chi all’opposizione, le rivalità che sul territorio si trasformano spesso in guerre personali contano, nell’immagine da opporre a Renzi e nell’efficacia del lavoro politico. Ma considerando che l’elettorato di centrodestra è più incline all’astensionismo, ci sono tutti i margini per considerare la partita per la rielezione di Zaia apertissima, specialmente se la sua maggioranza ritroverà una sufficiente compattezza. A favore di Zaia potrà giocare anche il nuovo equilibrio tra i partiti, con la Lega che supera (anche se di poco, 15,2 contro 14,7 per cento) Forza Italia e con l’indubbio successo mediatico di Matteo Salvini, che ha saputo ridare al Carroccio quello smalto che pareva smarrito col tramonto di Bossi e gli scandali interni. Il dato più clamoroso, anche se atteso da tutti, è invece il crollo di Scelta Civica. Il movimento tenuto a battesimo da Mario Monti si è perso per strada, tra litigi e scissioni:
I VOLTI
A
un anno fa aveva attirato il voto di quasi 300 mila veneti, pescando molto anche nel mondo cattolico in cerca di una diversa rappresentanza, questa volta è stato scelto da appena 20 mila elettori. E non sfugge a nessuno che il suo calo è quasi esattamente pari alla crescita del Pd, come se quel voto moderato che non aveva avuto fiducia in Bersani sia stato oggi sedotto e conquistato in grandissima parte dal messaggio di Renzi. C’è però un terzo aspetto da tenere nel dovuto conto, ed è il forte calo del Movimento 5 Stelle, che in dodici mesi ha perso anch’esso per strada 300 mila voti. In parte rifugiatisi di nuovo nell’astensionismo, in parte forse tornati nell’alveo del centrosinistra da cui provenivano. Il peso di Grillo rimane comunque significativo, con 476 mila voti che ne fanno di gran lunga il secondo partito regionale sfiorando il 20 per cento del totale. Di alleanze, c’è da scommetterci, i grillini non ne faranno nemmeno in Veneto. Ma visto che alle regionali si vota col turno unico, recuperare anche
una parte di quel mezzo milione di consensi in nome della “scelta utile” potrebbe fare la differenza tra due blocchi che oggi si fronteggiano ad armi pari, anche se con diverso spirito ed entusiasmo: con che strategie, con quali volti e con qualeiparole d’ordine, sono gli interrogativi che terranno ben impegnati gli “spin doctor” nei prossimi mesi. A destra come a sinistra.
Ecco i veneti che volano in Europa
lessandra Moretti regina delle preferenze. Sernagiotto brucia per duemila voti Lia Sartori. Eletto David Borrelli, primo consigliere comunale nella storia dei 5 stelle Era vicesindaco di Vicenza quando Bersani la scelse come sua portavoce alle primarie del 2012 e, in una infelice dichiarazione a Radio 24, definiva Renzi “misogino, costruito e maschilista”. Acqua passata. Il partito adesso è tutto col suo segretario e lei ora è per tutti “miss preferenze”. Con 230 mila voti Alessandra Moretti è il volto nuovo (e bello) del Pd veneto, per metà proiettata a Strasburgo e per metà con la testa già alle regionali del prossimo anno, pronta a ripetere la stessa strada di andata e ritorno già percorsa da
Debora Serracchiani in Friuli. Con lei il Pd veneto porta in Europa l’ex sindaco di Padova ed ex ministro Zanonato, che sfiora quota 100 mila mettendosi tutti gli altri alle spalle. Due anche gli esponenti di Forza Italia: Elisabetta Gardini, riconfermata con quasi 68 mila preferenze, e l’assessore regionale Remo Sernagiotto che ha fatto piangere lacrime amare all’uscente Lia Sartori. Tra i 5 Stelle brilla David Borrelli, trevigiano, primo consigliere comunale nella storia del movimento nel 2008. Nella Lega Flavio Tosi arriva a 99 mila preferenze ma rimane a fare il sindaco: al suo posto subentra Mara Bizzotto. Tra i bocciati illustri, Sergio Berlato, Antonio Cancian e Clodovaldo Ruffato.
20 Il Veneto in primo piano 12 Musica e divertimento per i giovani
DieciDieci Summer Tour al via! Partito a Rovigo con oltre 6.000 presenze, il Tour toccherà le più belle piazze del Veneto, prossima tappa il 28 giugno a Sottomarina
N
elle province di Rovigo, Padova e Venezia è ai blocchi di partenza il più importante tour di eventi di questa stagione estiva 2014. Dalla collaborazione infatti di Notte Bianca al Quadrato e DieciDieci il 7 giugno a Rovigo ha preso il via il DieciDieci Summer Tour con oltre 6.000 spettatori. Quattro serate all’insegna del divertimento, della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del Veneto. Dopo Piazza Vittorio Emanuele a Rovigo, sarà la volta di Piazza Italia a Sottomarina il 28 giugno, mentre il 18 luglio il Tour arriverà a Piove di Sacco, in Piazza Vittorio Emanuele. Il DieciDieci Summer Tour chiuderà infine in bellezza il 2 agosto a Cavarzere, in Piazza del Municipio, con la Notte Bianca al Quadrato che da alcuni anni sta attirando migliaia di spettatori da tutto il Veneto. Ogni serata avrà lo scopo di coinvolgere il pubblico giovane residente e proveniente da tutto il Veneto, con oltre cinque ore di per-
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formance sul palco, musica dei migliori dj di fama internazionale, ballerini, esplosioni di luci ed effetti speciali. Imponente l’animazione, grazie alle performance dell’artista Thorn, che alzerà i toni
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Il Il Veneto Veneto in in primo primo piano piano 13 25 Trasporto locale
Viaggiare in treno adesso costa di più Aumenti che sfiorano il 15 per cento per i biglietti singoli. Abbonamenti risparmiati, almeno per ora, ma le risorse stanziate dalla regione non bastano a sostenere l’impegno per il nuovo orario cadenzato. E i pendolari protestano
A Cortina in treno, come una volta
di germana urbani
D
allo scorso 14 maggio viaggiare in treno in Veneto con un biglietto singolo o di andata e ritorno costa di più. Qualche lettore smaliziato potrebbe domandarsi: ma dov’è la novità? Gli ultimi anni, infatti, sono stati scanditi da periodici aumenti dei biglietti e da un altrettanto periodico braccio di ferro tra Regione e Trenitalia fatto di multe per la scarsa qualità del servizio, polemiche sui fondi messi a bilancio dalla giunta Zaia, disdette di contratti e annunci di gare europee per la gestione del servizio che però – almeno fino a ora – non hanno sortito alcun risultato concreto. Questa volta, però, una differenza c’è. L’ennesimo aumento, che questa volta arriva anche al 15 per cento del costo dei biglietti, arriva infatti a pochi mesi dal battesimo dell’orario cadenzato, la grande rivoluzione annunciata dalla Regione ed entrata in funzione tra disagi, disservizi e proteste d’ogni sorta. Si poteva quindi immaginare che, in attesa di mettere perfettamente a punto i meccanismi del nuovo orario, non ci sarebbero state ulteriori novità. E invece così non è stato, anzi proprio i costi dell’orario cadenzato sarebbero la causa del nuovo aumento che non tocca (e questa è l’unico aspetto positivo) gli abbonamenti di studenti e pendolari. “Si tratta di un aumento contenuto e limitato ai biglietti di corsa semplice – spiega l’assessore Renato Chisso – che ci permetterà di raccogliere nel corso dell’anno circa 10 milioni di euro, quanto ci serve a coprire le spese legate all’incremento del numero di treni in circolazione. Con l’orario cadenzato, infatti, siamo passati da 600 a 850 corse al giorno. La scelta di aumentare i biglietti singoli è stata presa proprio per tutelare gli abbonamenti, che non sono stati toccati e che rimangono in Veneto mediamente meno costosi che nelle altre regioni del Nord Italia”. Ma quanto peseranno, in termini concreti, i rincari sui portafogli degli utenti? I biglietti chilometrici per la fascia fino a 20 chilometri sono saliti a 2 euro e mezzo, mentre per le distanze fino ai 30 chilometri si sale da 2,85 a 3,30 euro. Anche per chi vuole spostarsi fuori provincia il costo aumenta non poco: da Padova a Treviso si spendono oggi 9 euro e mezzo rispetto agli 8,20 precedenti. Durissimo il giudizio di Antonino Pipitone, il consigliere regionale dell’Italia dei Valori che per primo aveva acceso i riflettori sulla vicenda ancora lo scorso gennaio, anticipando di fatto quanto è poi puntualmente
R
L’assessore Chisso: “Servono 10 milioni di euro per garantire le 850 corse giornaliere che oggi eroghiamo. Ma gli abbonamenti restano tra i più bassi del nord Italia” avvenuto: “L’orario cadenzato non è stata la panacea dei mali del trasporto ferroviario veneto. Le carenze, soprattutto in alcune linee, rimangono, le soppressioni continuano quotidianamente e adesso scopriamo che la Regione lo fa pagare agli utenti, con un aumento dei biglietti molto elevato, assolutamente inaccettabile. E poco conta che al momento gli abbonamenti non vengano toccati: lascia allibiti la distinzione tra viaggiatori occasionali e abbonati. Se uno fa 5 viaggi al mese non gli conviene farsi l’abbonamento, ma è pur sempre un utente costante, pendolare anch’esso. E quest’aumento sarà una mazzata”. Fortemente critico anche il sindacato, che per bocca del segretario regionale della Filt Cgil Ilario Simonaggio stigmatizza anche il percorso scelto dalla Regione: nessun coinvolgimento dei sindacati di categoria, nonostante le ripetute richieste di un tavolo tecnico per verificare l’andamento dell’orario cadenzato. Quanto al costo dei biglietti, “l’aumento medio sulle corse
semplici è particolarmente pesante, sino ai limiti della stangata, nelle prime fasce di percorrenza dove è stabilmente superiore a due cifre e in taluni casi sopra il 15 per cento. Si tratta in definitiva delle maggiori fasce di addensamento del trasporto ferroviario pendolare della nostra regione”. E proprio dal Tavolo dei pendolari, che raggruppa numerosi comitati di utenti nati in tutta la regione negli ultimi anni, arriva la stoccata finale: in Lombardia, ricordano in un comunicato di commento agli aumenti, l’orario cadenzato è stato sostenuto con uno stanziamento aggiuntivo della regione. “In Veneto invece – denunciano – si è prima voluto farlo a costo zero e si sono poi scaricati i costi sugli utenti. Ancora una volta la Regione smentisce se stessa: l’aumento dei biglietti non incentiva di certo l’uso del treno e non corrisponde ad alcun miglioramento del servizio”. Dopo l’estate, quando riapriranno scuole e uffici, c’è da scommettere che la polemica riprenderà. In attesa del prossimo aumento.
iapre ad agosto la linea Belluno-Calalzo, vero gioiello di ingegneria inaugurato nel 1914. Cento anni dopo, la vera scommessa è sulla possibile valorizzazione anche in campo turistico. Almeno una buona notizia, sul fronte del trasporto ferroviario, arriva dal Bellunese. Ed è tanto più significativa perché coinvolge una delle linee storiche del Veneto, tra le poche ferrovie d’alta quota ad essersi salvata dalla progressiva dismissione che ha colpito, ad esempio, il treno per Asiago. La linea Belluno-Calalzo, ferma da mesi dopo i danni dovuti al maltempo dello scorso inverno che ha determinato la caduta di un ingente numero di alberi sulle rotaie, riaprirà il prossimo 1° agosto, giusto in tempo dunque per celebrare degnamente i cento anni dalla sua inaugurazione. “Saluto i 100 anni della ferrovia per Calalzo – sottolinea l’assessore Renato Chisso – È stato un grande esempio d’ingegneria e di progresso, per il quale il mio impegno è di garantire un futuro di almeno altri 100 anni. Ad agosto la linea riaprirà e il treno tornerà a correre, come previsto, facendo da navetta tra Calalzo e Ponte nelle Alpi. Nel frattempo opereremo perché il sistema ferroviario e turistico si riappropri di una stazione che per decenni è stato il terminal ferrovario di Cortina d’Ampezzo e del cuore del Cadore”. I nodi da risolvere sono sostanzialmente due. Da un lato i problemi strutturali e la necessità di una continua manutenzione lungo il percorso, che non può essere lasciata solo all’intervento dei comuni. Dall’altro lato, la grande questione delle risorse economiche necessarie a garantire un servizio fondamentale per i residenti e in prospettiva ricco di attrattiva turistica, ma che non può certo basarsi solo sui biglietti venduti. “La questione “ferrovie del bellunese” – sottolinea ancora l’assessore – va tratta con lucidità e solidarietà, sapendo bene che questi collegamenti ferroviari hanno fatto la storia e creato benessere e devono tornare a farlo, senza illusioni però sul fatto che i costi e i ricavi possano compensarsi e pareggiare. In montagna tutto costa di più che in pianura, anche far viaggiare il treno. Cento anni di binari per Calalzo e della sua bella stazione devono dirci proprio questo ed essere uno stimolo non per recriminare ma per percorrere assieme quel percorso che le genti e il territorio delle Dolomiti meritano”.
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14 Cultura veneta 26 Mostre Una panoramica globale degli elementi architettonici
La Biennale Architettura apre a Giugno “Fudamentals” comprende tre manifestazioni che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura di Alain Chivilò
L
a 14° Mostra Internazionale di Architettura, organizzata dalla Biennale di Venezia, per la prima volta inaugura nel mese di giugno, assumendo la stesa connotazione temporale di quella più conosciuta e frequentata delle arti. Di conseguenza tutti gli eventi collaterali o meno che animeranno la città di Venezia hanno dovuto creare nuove sistemazioni spalmando inaugurazioni e chiusure fino al 23 novembre, giorno di chiusura della manifestazione. Il titolo di quest’anno, Fundamentals, è stato ideato dal curatore Rem Koolhaas, mentre la partecipazione complessiva è aumentata di 10 nuovi paesi presenti per la prima volta: Kenya, Marocco, Mozambico, Costa d’Avorio, Repubblica Dominicana, Emirati Arabi Uniti, Costa Rica, Indonesia, Nuova Zelanda e Turchia. Come ricorda il presidente Baratta “oltre all’Arte e all’Architettura la Biennale opera in diversi settori, in particolare Danza, Musica, Teatro e Cinema. Qui Koolhaas non si è lasciato scappare nulla. La Mostra vedrà al suo interno la presenza delle attività di questi nostri diversi settori. E con attività non semplicemente affiancate e giustapposte alla Mostra d’Architettura, ma integrate nella Mostra di Architettura. Mai come quest’anno tutta la Biennale è nella Biennale”. Infatti “Fudamentals” comprende tre manifestazioni
che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura. In sintesi la storia diventa elemento conduttore di un tris di tematiche denominate in: “Absorbing Modernity 1914-2014”, “Elements of Architecture” e “Monditalia”. Il primo contenitore include nel titolo un centenario, che al di la dello scoppio della I guerra mondiale, vuole essere un invito ai singoli padiglioni nazionali di mostrare, in modo personale, il processo di annullamento del concetto di nazione per un’adozione di un singolo linguaggio moderno e di tipologie quasi universali. Dunque una panoramica globale dell’evoluzione dell’architettura verso un’unica estetica moderna, svelando all’interno della globalizzazione la sopravvivenza di caratteristiche e mentalità nazionali uniche. “Elements of Architecture” invece è il Padiglione Centrale dei Giardini che analizza, come indica il curatore, “gli elementi fondamentali degli edifici utilizzati da ogni architetto, in ogni tempo e in ogni luogo: pavimenti, pareti, soffitti, tetti, porte, finestre, facciate,
Il MuSEO BASSANO RIAPRE
I
art night venezia 2014
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utto in una notte potrebbe essere il motto delle edizioni estive di Art Night a Venezia. Infatti il solstizio d’estate del 21 giugno, precisamente dalle ore 18, è testimone di circa 400 eventi gratuiti che hanno come tematica principale l’Arte. Nata 4 anni fa, la manifestazione è arrivata a coinvolgere più di 100 istituzioni, divise tra privato e pubblico, attraverso aperture speciali, musica, visite guidate, incontri letterari e performance. Tutto ruota intorno alla sede storica dell’Università Cà Foscari, vero fulcro ideativo, in collaborazione con il Comune di Venezia. Proprio dal cortile centrale dell’ateneo inizia le danze con “Family Dress” un progetto performance di arte relazionale ideato da Do-Knit-Yourself in collaborazione con la Naba di Milano. Un caleidoscopio fatto di 30 abiti che come un mosaico crea un’opera corale tessuta da differenti realtà presenti nei luoghi del mondo. Gli abiti, due dei quali realizzati con ricami e tessuti della storia dell’azienda Malìparmi sponsor di questa edizione, sono collegati tra loro con lunghi strascichi. Dall’università gli abiti, indossati dagli studenti di tutti gli atenei veneziani, andranno a danzare e a muoversi tra il pubblico presente, grazie all’accompagnamento di musicisti per spostarsi unitamente nelle calli. Alle 22.30 sempre nella sede di Cà Foscari, l’artista visivo Nico Vascellari, con il suo gruppo musicale Ninos du Brasil, assieme al video artista Carlos Casas presenteranno in anteprima il nuovo album “Novos Misterios”. In sintesi un ricco programma che, con le ultimissime notizie, è visionabile sul sito www.artnight.it
In mostra i lavori dei grandi architetti
Esposti alcuni disegni di Michelangelo
l Museo Civico di Basano del Grappa si presenta alla cittadinanza bassanese, nazionale e internazionale con un’immagine rinnovata all’interno di una sede più confortevole e fruibile ai visitatori. Per l’occasione, fino al 31 agosto, due mostre inaugurano questo nuovo corso trattando da un lato la tematica del paesaggio all’interno di “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” e dall’altro celebrando i 450 anni dalla scomparsa di Michelangelo con “Michelangelo, capolavori grafici”. Entrando nel merito delle migliorie della struttura museale si nota subito un ingresso ridisegnato, nel quale l’entrata principale al Museo da piazza Garibaldi non passa più per il chiostro trecentesco, ma s’immette in una sala di prima accoglienza dove il visitatore ha modo di cogliere l’articolata composizione dell’istituto. Continuando: il bookshop è stato rinnovato, con annesso guardaroba, in un’area dotata di apparati informativi interattivi pronti a fornire informazioni sulla storia e sul patrimonio dell’istituto stesso, l’attività didattica trova una spe-
balconi, corridoi, camini, servizi, scale, scale mobili, ascensori, rampe… Attraverso una panoramica globale dell’evoluzione degli elementi architettonici condivisi da tutte le culture, la Mostra estenderà il discorso all’architettura al di là dei suoi parametri tradizionali, e coinvolgerà ampiamente il pubblico nell’esplorazione di una dimensione familiare, perduta e visionaria dell’architettura”. Concludendo “Monditalia” all’Arsenale parla in un tema unico dedicato all’Italia, coinvolgendo teatro, danza, musica e cinema della Biennale al fine di creare un ritratto collettivo del paese.
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cifica accoglienza in una spaziosa area per le classi, un laboratorio archeologico nasce con la simulazione di un campo di scavo e infine il Gabinetto Disegni e Stampe diventa uno spazio dotato di tutti i dispositivi idonei a garantire condizioni ottimali alla conservazione dei materiali. In riferimento alle mostre in corso, nel “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” si ammira, tra le opere esposte, una delle più belle mappe del Cinquecento italiano raramente presentata per ragioni di conservazione: la mappa dalpontiana uscita dalla bottega dei Dal Ponte. Al ritratto urbano tipico del Rinascimento, si passa nella seconda mostra in programma all’opera del genio della Cappella Sistina. Per l’occasione l’Associazione Culturale MetaMorfosi presenta diciotto disegni realizzati da Michelangelo provenienti dalla collezione grafica di proprietà della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze. Tra questi si possono ammirare il “Volto virile” per la Cappella Sistina, il “Sacrificio di Isacco” e il capolavoro assoluto di “Cleopatra”. Al.Ch.
Fondazione Querini nel segno di Carlo Scarpa
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ino al 29 settembre la Fondazione Querini Stampalia di Venezia allestisce una mostra, nell’ambito degli eventi della 14. Biennale Architettura, che ripercorre un’anima contemporanea della sua secolare storia. “nel segno di Carlo Scarpa” è il titolo dell’esposizione, ma nello stesso tempo diventa filo rosso per una narrazione che vide lo stesso architetto partecipe negli spazi della Querini, ridisegnandoli in una chiave moderna e attuale. Infatti nel 1961 il direttore della Fondazione stessa Giuseppe Mazzariol ricordava la dialettica con Scarpa stesso al riguardo del progetto all’interno della sede: “quando gli chiedevo che l’acqua alta restasse fuori dal palazzo … lui, guardandomi negli occhi dopo una pausa di attesa: dentro, dentro l’acqua alta, dentro come in tutta la città. Solo si tratta di contenerla, di governarla, di usarla come materiale luminoso e riflettente. Vedrai i giochi della luce sugli stucchi gialli e viola dei soffitti, una meraviglia!”. Infatti proprio questi capricci reali di forme, uniti alla presenza dell’acqua, fanno degli spazi Stampalia un’unicità difficilmente riscontrabile nel suo genere. In questo contesto l’allestimento espositivo crea delle relazioni tra architetti, artisti contemporanei e il Maestro, diventando tutti assieme soggetti facenti parte di una passata interpretazione dello spazio della Fondazione.
Diverse sono le opere di personalità che dialogano con i disegni e gli schizzi, appartenenti all’Archivio della Fondazione, che documentano la fase ideativa e progettuale degli ambienti di Scarpa. Lavori, all’interno di una collettiva, suddivisi tra gli artisti quali Haris Epaminonda, Michelangelo Pistoletto, Candida Höfer, Ivana Franke, Remo Salvadori, Margarita Andreu, Giulio Paolini, la fotografa Alessandra Chemollo, il violoncellista Mario Brunello, il regista Riccardo De Cal, la coreografa Sasha Waltz e il compositore Atsuhiko Gondai, fanno da ponte per approfondire il tema della Biennale Fundamentals. Quindi riprendere il passato di un repertorio universale, che diventa utile strumento su cui orientare il presente e il futuro. Al.Ch.
Cultura provinciale 17 27 Il concorso A Ponte di Brenta il concorso nazionale dedicato alle sculture con materiali naturali
“Land Art” vive a Villa Breda
grandi concerti
La preziosa dimora, uno dei luoghi della città da riscoprire, apre alle originali installazioni “green” L’esposizione all’interno
di laura Organte
C
on l’arrivo della bella stagione torna la voglia di vivere gli spazi aperti della città, con qualche occasione per scoprire o riscoprire luoghi dimenticati o poco conosciuti, anche dai padovani doc. Uno di questi è sicuramente Villa Breda, a Ponte di Brenta, da qualche anno teatro delle iniziative raccolte nel cartellone di “ParcoScenico”, e per il secondo sede del concorso nazionale “Land Art”, un’originale manifestazione dedicata alle sculture e installazioni interamente realizzate con materiali naturali. La giuria dell’evento ha il compito di segnalare, tra i bozzetti proposti, le 12 sculture realizzate il 7 e 8 giugno, sotto gli occhi di chi ha voluto assistere al processo. Da allora, il parco della villa si trasformerà in spazio espositivo en plain air, ma sarà il 29 giugno che il concorso entrerà nel vivo, con l’apertura della mostra dedicata ai bozzetti inviati dagli artisti e la proclamazione dei tre artisti che avranno la possibilità di esporre le loro opere in una personale. La manifestazione si chiuderà, con le premia-
eventi e mostre
zioni ufficiali, il 5 ottobre, nel frattempo, si susseguiranno spettacoli teatrali, concerti e iniziative pensate perché i cittadini possano vivere questa dimora storica e l’oasi di verde che la circonda. L’iniziativa è dell’associazione “Viviamo villa Breda”, assieme alla storica associazione “Benvenuto Cellini”, che si battono per salvare dal progressivo decadimento un patrimonio artistico e naturalistico di grande valore, ma anche un pezzo importante della storia cittadina. Nata come dimora di villeggiatura della famiglia Contarini nel Seicento, la villa fu acquistata nel 1859 da un padovano illustre, Vincenzo Stefano Breda, imprenditore, uomo politico, ma soprattutto filantropo. Alla sua morte, divenne sede dell’omonima fondazione, nota purtroppo per il dissesto finanziario che la vide protagonista nel 2008. Oggi, grazie ad una convenzione, le due associazioni hanno ottenuto la possibilità di restituire la villa ai cittadini grazie a questa ed altre iniziative. Per chi non a cura di Laura Organte
PREMIO CAMPIELLO, ECCO LA CINQUINA È stata definita la cinquina finalista del Premio Campiello 2014. In ordine di preferenze, le opere che si giocheranno il prestigioso riconoscimento sono Roderick Duddle (Einaudi) di Michele Mari, La voce degli uomini freddi (Mondadori) di Mauro Corona, Morte di un uomo felice (Sellerio) di Giorgio Fontana, Le vite di Monsù Desiderio (Bompiani) di Fausta Garavini e, infine, La gemella H (Einaudi) di Giorgio Falco. Stefano Valenti con La fabbrica del panico (Feltrinelli) è il vincitore del Premio Campiello 2014 “Opera Prima”. Lo ha proclamato a Padova la giuria presieduta da Monica Guerritore. Si attende ora il verdetto dei Trecento Lettori, che arriverà a settembre.
SCULTURE A CIELO APERTO PER L’ESTATE Una mostra a cielo aperto, con sculture di artisti del calibro di Elio Armano, Alberto Biasi, Antonio Ievolella, Angelo Rinaldi, Mauro Staccioli e Thon, in esposizione fino al 14 settembre per festeggiare la fine dei lavori in piazza Eremitani, divenuta davvero piazza, e non più parcheggio, grazie alla pedonalizzazione dell’area che ora farà da spazio di connessione tra la città moderna e il centro storico. La valorizzazione della zona prosegue con i lavori in atto presso i Musei Civici, il completamento del sito archeologico presso l’Arena romana, la nuova protezione della Cappella degli Scrovegni e dell’area circostante con il ridisegno del giardino romantico.
CRISTINA COCCO ALLA GRAN GUARDIA In esposizione fino al 27 luglio 2014 presso la Sala della Gran Guardia la personale di Cristina Cocco. Il titolo della mostra, “Riti di passaggio”, allude alla ricerca dell’artista sui cicli dell’esistenza, osservati attraverso la natura: «L’incontro, avvenuto nell’Orto Botanico patavino con le Victoria cruziana e Euriale ferox, ninfee stupefacenti per la capacità di rigenerarsi dalla materia della loro decomposizione, ha avviato un’osservazione durata dieci anni – racconta l’artista – su questa ho innestato la mia ricerca pittorica, ammirando e osservando la costante metamorfosi e concentrandomi sul mistero dell’acqua immota che contiene una moltitudine di indizi di vita e morte».
Hydrogen Festival tutto è pronto a Piazzola sul Brenta
È
Un’installazione di “Land Art”, Villa Breda ospita il concorso avesse mai avuto occasione di visitare il mentre la terza ospita il museo e l’archivio complesso, “Viviamo villa Breda” guidati storico della Fondazione Breda. La sezione al bel parco all’italiana e all’interno della accoglie la pinacoteca, i bronzetti e i mobili villa, che ospita un museo articolato in tre di Villa Breda, la ricca biblioteca del senatosezioni: la prima è dedicata alle aziende re, il suo consistente archivio con i carteggi municipalizzate dell’acqua e del gas di storici. Tutte le informazioni e il programma Padova, la seconda al museo dell’ippica, degli eventi sul sito dell’associazione.
già iniziata la corsa ai biglietti per i concerti dell’Hydrogen Festival di Piazzola sul Brenta, l’ormai tradizionale appuntamento con la musica dell’estate padovana. Quest’anno a dare lustro al cartellone sarà l’esclusiva italiana degli Scorpions, storica rock band tedesca (18 luglio), assieme a nomi internazionali di primo piano come Massive Attack (9 luglio) , James Blunt (15 luglio) e Paolo Nutini (17 luglio). Tra le voci nostrane le due star Emma (19 luglio) ed Elisa (25 luglio), ed i Negramaro, che daranno inizio alla kermesse il 6 luglio. Per gli estimatori una chicca da non perdere: il 14 luglio fa tappa all’Hydrogen Robert Plant, leggendario cantante dei Led Zeppelin, insieme a The Sensational Space Shifters, in giro per l’Europa per promuovere il nuovo album. L.O.
Centro Altinate Inaugurata la mostra permanente con gli scatti donati alla città
L’amore per Padova in foto l’omaggio di Umicini È
un amore ricambiato quello tra la città di Padova e Giovanni Umicini, il fotografo fiorentino di nascita ma padovano di adozione che per sessant’anni ha immortalato la vita cittadina nelle sue pellicole, svelando la poesia nella quotidianità delle strade e delle piazze. Il 16 maggio scorso è stata inaugurata nel nuovo spazio al terzo piano del Cento Altinate San Gaetano una mostra permanente dedicata al suo lavoro, generosamente donato al Comune: “Amo follemente Padova e se fosse una donna sarebbe un disatro”, ha affermato il maestro nel corso della vernice, e non si fatica a crederlo, scorrendo con gli occhi i suoi scatti. Le sue foto, in un ricchissimo bianco e nero realizzate con la sapiente tecnica analogica, ci consegnano strade, portici, piazze, monumenti, negozi e padovani di ogni giorno, tutti soggetti che costituiscono le sfaccettature di un ritratto multiplo e insostituibile per comprendere la “patavinitas” del nostro tempo. Un ritratto di città dove l’efficacia della rappresentazione , caratterizzata da un’intensità cromatica chiaroscurale di singolare effetto, deriva direttamente dalla conoscenza e dall’amore dei luoghi. Il lavoro fotografico di Umicini rientra nel filone definito Street photography, o “poesia della vita”: attraverso l’obiettivo
Due delle foto di Umicini esposte alla mostra permanente fotografico, l’autore entra in sintonia con la vita dei suoi soggetti e li indaga cogliendo gli aspetti più intimi dell’animo umano. Nell’opera di Umicini c’è una capacità straordinaria di leggere le situazioni quotidiane e di coglierne l’essenza vitale, unita alla forza dell’intensità emotiva ed espressiva con cui rappresenta la città di Padova e i suoi simboli, la Basilica del Santo, Prato della Valle, il Caffè Pedrocchi e la zona centrale delle piazze, con i vicoli e il ghetto. Un racconto unico ed emozionante sulla storia di Padova, attraverso gli sguardi esemplificativi dei suoi protagonisti: i cittadini, di ieri e di oggi. Laura Organte
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Lo ciclismo
SPoRT in PRIMo PIAno il veronese zanoni trionfa a conselve
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traordinaria impresa del veronese Alberto Zanoni (Cage-Capes vc Silvana) che si è imposto in perfetta solitudine, dopo 58,800 km percorsi in 1h 21’47” alla media di 43,138, sul traguardo della 18. Gp citta’ di Conselve, perfettamente allestita dal Gs cicloamatori di Conselve del neo presidente Zanoni taglia il traguardo a Conselve Simone Mazzucco. L’atleta di Cologna Veneta bissa così il successo dello scorso anno e lo fa da dominatore uscendo, a una ventina di chilometri dal traguardo, da un drappello di sei concorrenti, tra cui il padovano Emanuele Barison ( Asd Monselice) che avevano infiammato la gara. Mentre la reazione del gruppo, trascinata dai veneziani dell’Uc Mirano, che volevano portare allo sprint Leonardo Marchori, recente vincitore del Gp della liberazione a Cadoneghe e del memorial Tincani a Monselice, riassorbiva i reduci della fuga Zanoni continuava in bello stile e trionfava a braccia alzate sul traguardo di via Verdi, aggiudicandosi anche la medaglia d’oro alla memoria di Pietro Pavin. A 7” il veneziano Marchiori ( Uc Mirano) bruciava il gruppo e si aggiudicava il posto d’onore e la medaglia d’argento in memoria di Luigi Pavin, terzo Luca Mozzato compagno di colori del vincitore. Per gli atleti padovani 8. posto di Emanuele Barison biancorosso dellAsd Monselice. Premiazioni operate dal sindaco Antonio Ruzzon e dal suo vice Matteo Lazzarin coadiuvati da Antonietta Bolzonaro moglie di Maffeo Martin socio dei cicloamatori locali recentemente scomparso. Walter Lotto
Volley Il Redentore Este vede sfumare all’ultimo la storica promozione
Ad un soffio dalla serie D B
asket della Bassa protagonista a livello provinciale: da Montagnana a Sant’Elena, la palla a spicchi nostrana ha raccolto importanti successi nei massimi campionati provinciali, pur mancando d’un soffio la conquista del titolo nei rispettivi campionati. Il Redentore Este di coach Silvio Limena è arrivato ad un soffio dalla storica promozione in serie D. Il quintetto biancorosso è arrivato sino alla semifinale del campionato di Promozione: dopo aver eliminato nel turno precedente la Nuova Pallacanestro Dese, la squadra atestina si è arresa al Thermal Olympia, formazione che poi ha vinto il campionato. Scendendo di una serie, è sfumato di un soffio pure il sogno dei Boars Baone di Nicola Cesaro: in Prima Divisione la promozione è saltata proprio all’ultimo atto, nella semifinale giocata contro il Selvazzano. Dopo una stagione regolare emozionante, i “cinghiali” di Baone avevano eliminato nei quarti l’Arzergrande arrivando a giocarsi il pass per il salto di categoria. In Seconda Divisone è un’altra squadra della Bassa la pro-
Gli atleti del Redentore Este protatonisti di gare entusiasmanti tagonista dell’anno sportivo: il Sant’Elena di coach Mattia Tamiazzo ha infatti conquistato la promozione in Prima battendo nel doppio turno di semifinale i Brenta Gunners. Tra le prime quattro del campionato c’è anche il Showtime Pernumia, formazione monselicense giovane ma carica di entusiasmo. Appena prima dei campionati seniores, nell’Under 19 Gold, ci hanno pensato i ragazzi del Montagnana di Ascani Scapini a tenere alto l’onore della Bassa: i rossoneri della città murata hanno perso il titolo pro-
vinciale solamente nella finalissima contro il Basketlandia. Nell’Under 19 Silver, invece, le squadre della nostra zona hanno fatto man bassa di premi portando in finale Bc Solesino e Redentore Este. A trionfare, alla fine, sono stati proprio gli atleti atestini guidati da Fabio Baù. Il Solesino si è rifatto nella categoria Under 17 Silver, dove i ragazzi di Gigi Brunizzo hanno asfaltato i pari età dell’Olimpia Camposampiero conquistando il titolo di campioni provinciali.
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ella serie quando i sogni diventano realta’: l’Arre Volley Zr impianti è promossa in serie C, questo il responso dei play off dopo la vittoria (3-0) nel derby patavino contro la Juvenilia, decisiva la classifica avulsa e il quoziente set a favore del team del presidente Matteo D’Anna. E’ l’apice fantastico di un percorso iniziato quattro anni fa dalla terza divisione, tre campionati vinti consecutivamente, quest’anno la serie D iniziata con l’obiettivo della salvezza, poi vittoria dopo vittoria e arrivata la consapevolezza di essere molto competitivi, da qui l’aspirazione di puntare in alto, è arrivato il secondo posto in campionato, i conseguenti play off e ora la serie C. “Un successone- ha detto Matteo D’Anna- che sa di sacrificio, che profuma
di grandi risultati e che premia il al massimo l’impegno dei giocatori e società, con serietà e dedizione abbiamo dimostrato che nello sport tutto è possibile e abbiamo portato in un piccolo paese la grande pallavolo, un encomio pubblico a tutte le persone che hanno contribuito all’impresa”. LA SOCIETA’: Presidente Matteo D’Anna; vice Roberto Banzato; consiglieri Anna Barbierato, Gloria Barbierato, Eleonora Bianzale, Monia Sguotti, Elia Ruzzarin, Davide Gomiero. LA ROSA: Nicola Brunoro, Davide Bottaro, Davide Caldon, Mattia Pistore,Diego Gallocchio, Nicola Ventiroli, Mauro Manfrin, Sandro Schiavon, Alberto Rossi, Francesco Scalfari, Nicola Siviero, Alessandro Meneghin, Franco Bortoletto, Andrea Bordin. Allenatore Maurizio Ferro; vice Alessandro Meneghin. W.L.
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HA DATO IL NOME ALL’ADRIATICO E S’È APERTA AI COMMERCI CON GRECI ED ETRUSCHI LA LUNGA STORIA DELLA CITTÀ È RACCONTATA MIRABILMENTE AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE ATTRAVERSO I CORREDI FUNERARI RINVENUTI NELLE TANTE NECROPOLI SCOPERTE NELLA ZONA ORA È LA PORTA DEL DELTA DEL PO E GUARDA AL TURISMO AMBIENTALE L’ESEMPIO DELL’EX IDROVORA AMOLARA ORA OSTELLO, RISTORANTE E MUSEO E PER I PATITI DEI MOTORI C’È L’AUTODROMO INTERNAZIONALE
Sette mari, sette vite
È la nobile Adria R
iscoprire Adria, la città che diede il nome all’Adriatico. Centro di primaria importanza per i traffici commerciali prima con i Greci (VI secolo a.C.) e poi anche con gli Etruschi. Città dalle sette vite, dunque, che ha saputo conservare nel tempo quel suo accento di nobiltà, come testimoniano i bei palazzi del suo elegante centro storico, tutto stretto intorno alle rive del Canal Bianco. Città piacevolmente decadente e per questo affascinante e talvolta malinconica. Per qualcuno inguaribilmente romantica. Con le stagioni cambiano le atmosfere che sa suscitare, talvolte raccolte, talvolta languide. Non muta invece il suo tratto aristocratico. Oggi Adria guarda al turismo con rinnovato interesse e accanto alle sue proposte d’arte e di storia, concentrate soprattutto sul Museo Archeologico Nazionale, offre anche spunti di turismo ambientale. La trasformazione di una vecchia idrovora in un ostello-ristorante ha dato vita all’Amolara, un complesso che può essere considerato la porta del delta del Po. Una struttura ricettiva molto frequentata dai giovani, dove si possono organizzare escursioni in bicicletta, barca o canoa nella parte più orientale del Polesine, quella che sfuma in mare fra i canneti del grande fiume diviso in più rami. Giusto citare l’esperienza dell’Amolara anche per il sapiente recupero di un complesso di archeologia industriale, al cui interno è stato ricavato il Museo dei Sette Mari (Septem Mària, secondo la definizione che Plinio il Vecchio diede al Polesine e ai sette rami del delta del Po nel I secolo d.C.), museo dove sono esposti macchinari e foto d’epoca e dove è documentata la straordinaria epopea della bonifica, quella che un secolo fa rese coltivabili molte zone paludose del Polesine. Paolo Bordin, il titolare dell’ostello che è anche proprietario dell’accogliente Hotel Leon Bianco in centro storico a Adria, all’Amolara ha puntato molto anche sul recupero della cucina tradizionale polesana. Una cucina semplice fatta di cose buone, a partire dal riso del delta del Po che
oggi ha assunto rinomanza nazionale grazie alla certificazione Igp. Valorizzate in cucina anche le anguille, tipica presenza nelle acque del delta. E’ emozionante pranzare nella grande sala dell’idrovora abbellita da un affresco a tutta parete di Elvio Mainardi che documenta la civiltà del lavoro nel Polesine. Ma torniamo ad Adria città, alla sua storia ben raccontata dal Museo Archeologico attraverso le tante collezioni che lo arricchiscono. In esposizione i pregevoli reperti rinvenuti nelle necropoli scoperte nella zona, corredi funerari variegati che testimoniano le usanze degli adriesi di allora ma anche la loro ricchezza. Il principale richiamo è costituito dalla Tomba della biga con i resti di quattro cavalli e di un carro: resta misteriosa l’identità del defunto a cui venne dedicata. Probabilmente un giovinetto. Il nucleo storico del Museo è rappresentato dalla collezione Bocchi, frutto dell’appassionata raccolta di reperti archeologici restituiti dal sottosuolo di Adria svolta da diversi membri dell’omonima famiglia durante i secoli XVIII e XIX. La collezione comprende migliaia di oggetti appartenenti a diverse categorie, risalenti sia all’età preromana che a quella romana. Con l’inizio del XX secolo la collezione fu acquisita dal Comune di Adria ai fini della costituzione del Museo Civico. Nel corso del Novecento i numerosi scavi condotti ad Adria e nei dintorni dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto incrementarono progressivamente le raccolte, tanto che per ben due volte la sede dovette essere cambiata per dare spazio alle nuove acquisizioni. Quella attuale è stata inaugurata nel 1971 e recentemente è stata ristrutturata, rendendo ancora più agevole la visita. Dai secoli cupi del Medio Evo Adria risorse grazie alla sua sede vescovile. La cattedrale, più volte riedificata, presenta al suo interno numerosi pezzi d’arte come gli affreschi ottocenteschi di Se-
I SAPORI ANTICHI DEL POLESINE
A
d Adria sono molte le possibilità per vivere un’esperienza gastronomica piacevole, alla ricerca degli antichi sapori del Polesine. Oltre all’Ostello Amolara, che propone una cucina semplice di territorio e anche dei menu low cost che attraggono i giovani (18 euro), va ricordato il ristorante Zoccoletto, con le sue specialità di carne e di pesce. Poi il ristorante Molteni, dell’hotel omonimo, che propone una cucina ricercata ma con solidi fondamenti sulla tradizione. Tra le avanguardie va citato il ristorante Ofizial di recente apertura: un bel locale in stile vintage dove lo chef Claudio Stoppa (nella foto) propone piatti moderatamente creativi, fra cui spicca la fondina del doge, dedicata all’astice e ai molluschi. Viene cotta su una pentola di pietra ollare. Sul delta del Po, nell’avamposto di Santa Giulia, dove è ancora attivo un ponte di barche, consigliata la sosta all’Osteria Arcadia: piatti tipici del delta, comprese cozze e vongole coltivate in proprio. Il marito della titolare Pamela Veronese organizza escursioni di pescaturismo nelle valli. bastiano Santi, gli armadi seicenteschi della sagrestia opera dello scultore Giacomo Piazzetta. Vicino alla cattedrale sorge il palazzo del Vescovado e poco lontano c’è Villa Mecenati, bell’esempio di architettura degli anni ‘30, oggi sede del Conservatorio Musicale. In Riviera Matteotti sorge il Teatro Comunale, realizzato dall’architetto Scarpari nel 1935, e nella zona retrostante c’è il colorito quartiere Cannaregio, un tempo abitato da pescatori e raccoglitori di canna palustre. Pregevole anche Palazzo Tassoni, sede municipale. Merita una visita anche la chiesa di Santa Maria Assunta, detta della Tomba per la presenza di un antico tumulo forse di origine romana. Un capitolo a parte merita l’autodromo internazionale che ha portato ad Adria un notevole volume di attività, comprese alcune competizioni internazionali. L’omaggio a una terra che ha dato grandi piloti: da Arnaldo Cavallari, imprenditore del pane (creò la famosa Ciabatta Polesana), al suo allievo Sandro Munari, una leggenda “mondiale” dei rally, nato nella vicina Cavarzere. Un certo richiamo ha anche l’outlet di una nota azienda di abbigliamento. Il delta del Po costuisce la naturale estensione del territorio di Adria. Il modo ideale per conoscerlo e scoprire i segreti dell’ambiente naturalistico che custodisce è un’escursione in barca. Partendo dalla visita dei rami principali per poi entrare nei corsi d’acqua più piccoli, facendosi largo fra i canneti per approdare negli scani, le isolette create dal grande fiume mediante il continuo deposito di sedimenti. E’ l’occasione per vedere da vicino aironi e garzette, cavalieri d’Italia e alzavole: un’avifauna rara che qui ha trovato il suo habitat ideale. La compagnia di navigazione con maggiore esperienza è la Marino Cacciatori, attiva fin dagli anni Settanta. Propone un ampio ventaglio di escursioni per entrare nel magico mondo del delta e per vivere le sue suggestioni.
IN COPERTINA L’ARISTOCRATICO CENTRO STORICO DI ADRIA CHE SI RISPECCHIA LANGUIDO NELLE ACQUE DEL CANAL BIANCO. SOTTO: L’IDROVORA DELL’AMOLARA (ORA OSTELLO-RISTORANTE E MUSEO). SOPRA: LA CATTEDRALE E IL CENTRO STORICO AL CREPUSCOLO. IN BASSO, DA SINISTRA: LE VECCHIE IDROVORE DELL’AMOLARA, ESCURSIONI NEL DELTA DEL PO CON LE IMBARCAZIONI DI MARINO CACCIATORI, L’AUTODROMO INTERNAZIONALE E TRE IMMAGINI DI REPERTI CUSTODITI AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
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38 Concerti e non solo 32
mille e ancora mille...
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pagina a cura di graziano edi corazza
in veneto Piazzola sul Brenta
hYDrogen festival 2014
eventi
italiana del loro Farewell Tour saranno gli Scorpions, band che ha scritto pagine indimenticabili dell’hard rock mondiale. Sabato 19 spazio alla musica italiana con il talento di Emma, che torna in scena per poche data estive. A chiudere il programma, il 25 luglio, Elisa, il cui tour sta conquistando il pubblico di tutta Italia. L’area live sarà dotata di wifi gratuito, area relax e area giochi. 19 luglio 2014 – Castello Scaligero di villafranca
fiorella mannoia “fiorella mannoia live 2014”
Hydrogen Festival: a Piazzola sul Brenta (PD) tornano le grandi stelle della musica internazionale. Nella bellissima Company Area arrivano Robert Plant and The Mississippi All Stars, James Blunt, Paolo Nutini, Massive Attack, Negramaro, Emma, Elisa e l’unica data italiana del tour di addio degli Scorpions. Un calendario straordinario, dal rock al pop, dall’elettronica alla musica italiana. Superati i 300.000 spettatori nelle 3 precedenti edizioni. Hydrogen Festival Negramaro, 6 luglio Massive Attack, 9 luglio Robert Plant and North Mississippi All Stars, 14 luglio James Blunt, 15 luglio Paolo Nutini, 17 luglio Scorpions, 18 luglio Emma, 19 luglio Elisa, 25 luglio Company Arena, Piazzola sul Brenta, Padova. Torna la grande musica live del Hydrogen Festival, a Piazzola sul Brenta (PD). La kermesse, giunta alla settima edizione, porterà sul mega palco il meglio della musica italiana e straniera, a partire dal 6 luglio 2014. Forte di oltre 300.000 presenze nelle precedenti sei edizioni, l’Hydrogen Festival si conferma uno degli eventi musicali e culturali più interessanti in Italia, unendo al valore degli artisti la bellezza della location, che gode di una impareggiabile quinta naturale data dalla facciata di Villa Contarini e dal grande porticato. In 19 giorni andranno in scena 8 artisti, selezionati, come nelle scorse edizioni, in base all’unico criterio della qualità, cercando di andare incontro ai gusti più diversi: in calendario quindi la storia del rock di Robert Plant e degli Scorpions, l’elettronica dei Massive Attack, il rock degli Scorpions, il pop di Blunt e Nutini, per chiudere con la grande musica italiana dei Negramaro, Elisa e Emma; tutti i colori dello spettacolo dal vivo. Il programma apre il 6 luglio con il rock dei Negramaro, tornati quest’anno veri e propri re dei palchi italiani. Il 9 luglio tornano, dopo il memorabile live di 4 anni fa, i Massive Attack, vera leggenda della musica elettronica britannica, padri di quel trip hop che ha influenzato tutta la musica degli anni ‘90 del secolo scorso. Il 14 luglio arriva il mito immortale di Robert Plant, anima dei Led Zeppelin, accompagnato sul palco da una band interessante, i North Mississippi Allstars. James Blunt e le sue melodie pop saranno invece protagonisti il 15, mentre il 17 il pubblico dell’Hydrogen Festival avrà modo di conoscere il talento puro di Paolo Nutini. Venerdì 18 un concerto imperdibile per gli amanti del grande rock: a dare infatti l’addio ai fans italiani con la loro unica data
La Signora della canzone d’autore italiana, ripercorrerà quasi trent’anni di carriera il 19 luglio presso il Castello Scaligero di Villafranca, nell’ambito del Villafranca Festival 2014. FIORELLA MANNOIA, grazie alla sua voce plasma le canzoni, inedite o covers, aggiungendovi tanta intensità e originalità interpretativa. Fiorella Mannoia sarà accompagnata dalla sua band, composta da Carlo Di Francesco (percussioni e direzione musicale), Diego Corradin (batteria), Luca Visigalli (basso), Davide Aru (chitarre), Fabio Valdemarin (pianoforte). Padova
sherWooD festival 2014 programma concerti
11 giugno: Espana Circo Este + F.A.S.K. (apertura festival) 13 giugno: The Zen Circus 15 giugno: Sherwood in collaborazione con Radar: The Pains Of Being Pure At Heart 18 giugno: 99 Posse 22 giugno: Die Antwoord 25 giugno: Dub Fx 27 giugno: Caparezza – presentazione nuovo album 02 luglio: Brunori Sas 05 luglio: Perturbazione 06 luglio: New York Ska Jazz Ensemble 11 luglio: Afterhours 16 luglio: Radar Festival Day One con SLOWDIVE live – prima data italiana reunion tour 18 luglio: Estra SguARDO A NORDEST Manu Chao “La ventura” venerdi’ 27 giugno 2014 Trieste – Borgo Grotta Gigante Guca sul Carso 2014 il piu’ importante Festival Balkan in Italia venerdi’ 18 luglio 2014 sabato 19 luglio 2014 Trieste – Borgo Grotta Gigante Dubioza kolektiv (Bosnia) Koza Mostra (Grecia) Dzambo Agusevi Orkestar (Macedonia) Radio Zastava (Italia – Friuli Venezia Giulia)
tutte le info: www.ecoveneto.it - www.tuttoeventitalia.it
nuovo Disco e tour per i rumatera rumatera: la band dialettale veneta con un nuovo album “aWanti coi ammicci”
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due anni da “Xente Molesta”, i RUMATERA, dopo un tour che li ha visti impegnati per 116 live in tutt’Italia, i Tosi de Campagna hanno presentato dal vivo, in anteprima assoluta, il nuovo doppio album “AWANTI COI AMMICCI” il 24 aprile 2014 nel tempio dei rock clubs: il New Age di Roncade, Treviso. “AWANTI COI AMMICCI”, pubblicato da La Grande V e distribuito da Audioglobe, è in vendita dal 4 maggio 2014. “AWANTI COI AMMICCI” è un doppio Ep che contiene nel primo cd con i brani dal sound classico targato Rumatera e in un secondo con tre brani dall’impronta più elettronica, tra cui il primo singolo “Kilometro 01” prodotto da Cristian Milani e il brano “Venenglish” prodotto da un maestro della dance come Gigi Barocco (Ultra Records). La band per festeggiare l’evento ha regalato ai primi 200 fans un gadget particolare e pensato per l’occasione. LA BAND. I Rumatera nascono nell’estate del 2007 dall’idea di Daniele Russo, Giorgio Gozzo, Luca Perin e Giovanni Gatto per creare una band che portasse in musica la vita dei “tosi de campagna” intesi come i ragazzi che hanno mantenuto una mentalità ed uno stile sinceri non condizionati dallo stile dominante. Da allora sono passati più di 300 live (con oltre 20mila spettatori all’Home Festival di Treviso nel 2013) e cinque albums “Rumatera” (2008), “My Crew” (2009), “71 Gradi” (2010), “La Grande V” (2011) e “Xente Molesta” (2012).
intervista a el bullo, Daniele russo, chitarra e voce dei rumatera Ci spieghi il titolo... ““Awanti coi ammicci” è una di quelle cose che si dicono al bar quando uno chiede “beviamo na biira?”. “Awanti coi ammicci” per noi è diventato un vero e proprio tormentone e come tutti i tormentoni che ci prendono ciclicamente, anche questo è andato a finire in un disco... è comunque anche un modo positivo di affrontare le avversità, è un motto propositivo”. Come vanno i concerti... “Molto bene, grazie! L’atmosfera è sempre più festosa e il pubblico (che dal nostro punto di vista è lo spettacolo) è sempre più molesto”. I prossimi live... “Tutti i live si trovano su www.rumatera.com, diciamo che copriremo tutto il Veneto e faremo qualcosa in Lombardia e Piemonte... le date si aggiungeranno strada facendo, il booking deve ancora essere chiuso. Per noi una data importantissima è fissata il 17 agosto, saremo allo Sziget festival a Budapest sul palco Europa!!! Yeeeeee!!!” Come siete nati, di dove siete esattamente, e le line up succedutesi... “Io e Giò proveniamo dai Catarrhal Noise, storica band veneta, Sciukka e Gosso dai Budregassi, altra band che si è data molto da fare all’epoca. Ci siamo incontrati suonando nei bar delle nostre zone e alle feste della birra. A me è venuto in mente di mettere in piedi la band. Siamo partiti accomunati dalla passione per il punk rock californiano e poi abbiamo costruito il nostro stile. Sciukka e Goso sono di Cazzago di Pianiga, io di Scaltenigo e Giò di Mirano. La line up è sempre la stessa dal 2007, anno in cui abbiamo cominciato a suonare”. Esprimervi in veneto... solo un motivo musicale od anche culturale od anche politico... “Soprattutto culturale, nel senso che siamo figli della cultura in cui siamo cresciuti. Quindi un pò per prendere in giro certi atteggiamenti, pensieri o modi di dire, un po perché al bar siamo abituati a parlare in dialetto, la canzoni nascono in questa lingua. Il fatto di metterla giù in modo musicale nelle canzoni è una conseguenza della questione culturale. Di politico non c’è proprio nulla nella nostra scelta di esprimerci in dialetto”. Il disco nuovo cosa dice in più rispetto ai precedenti... “Beh, rispetto ai precedenti approfondiamo molto di più la tematica del riscoprire e godere delle cose semplici ma quello che salta di più all’orecchio è la presenza di tre canzoni con base elettronica. Esperimento che avevamo già fatto ne “La Grande V” ma che in “Awanti coi ammicci” prende un altro peso!”. Le fonti di ispirazione musicale... “Da Gianni Dego ai Bloody Beetroots, tutto quello che ci sta in mezzo passando per Blink 182 e Ac/Dc”. Dal vivo avete due figuranti... vuoi parlarne... “Eheheh. Una è la “dolgissima” Lady Poison che spruzza Rhum e Pera direttamente negli occhi delle prime file! In teoria dovrebbe spruzzarglielo in bocca ma è famosa per la sua mira! L’altro è Giovannino PDM molestissimo presentatore e lanciatore di cori! Non dimentichiamoci delle TEALS che sono delle cheerleaders che ci seguono praticamente in tutti i concerti ormai”.
Protagonisti a Nordest Festeggia le nozze di diamante nel settore dell’intrattenimento
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Dalla Pria Group compie 60 anni di vita L’ha fondato Riccardo Dalla Pria nel 1954. Prima con i calciobalilla, Jukebox, flipper, biliardi poi sono subentrati videogames e slot machine Sessant’anni impegnato a far divertire la gente. Iniziando con i calciobalilla, per poi passare ai juke box, ai flipper, ai biliardi per finire agli attuali giochi elettronici. E’ la storia di DALLA PRIA GROUP, azienda piovese da sempre sul settore dell’intrattenimento. A fondare l’azienda ci ha pensato Riccardo Dalla Pria, scomparso sette anni or sono. Nel 1954 Riccardo faceva l’autista di taxi. Ed è stato proprio durante un viaggio con un cliente che ha intravvisto la possibilità di entrare nel business del gioco. Ha piazzato calciobalilla (che andava ad acquistare nelle carceri di Alessandria), flipper (importati usati dagli Usa), biliardi “Fabo” che fabbricava lui stesso, in molti bar del Piovese per poi allargare il suo giro in tutto il Triveneto e in Friuli. Attualmente DALLA PRIA GROUP, con sedi a Piove di Sacco in via Alessio Valerio e in via Dell’Industria nella Z.I. piovese, annovera oltre 110 dipendenti e fattura circa una trentina di milioni all’anno, ma ne versa allo stato ben 36, considerato che nei video games tutto è controllato e tassato praticamente on line. A dar una mano al papà Riccardo nel ’67 è entrato nel gruppo Dalla Pria il figlio Paolo, 64 anni sposato con due figli che riveste la carica di Presidente del gruppo. E proprio il figlio Claudio 43 anni sposato con tre figli nel ’91 ha seguito le orme del padre assumendo la carica di Amministratore Delegato e socio. Quindi è stata la sorella Barbara, sposata con due figli, laureata in economia e commercio alla Ca’ Foscari, nella veste di legale rappresentante della ditta ad entrare nell’azienda fondata dal nonno Riccardo. Attualmente DALLA PRIA GROUP è articolato su tre ditte: la Highlight of the Games che importa, produce e vende i prodotti, la Lunamatic che si occupa del
noleggio degli apparecchi installati nelle sale giochi, e la D.P. Service e Magic Games che prendono in considerazione le slot machine. Attualmente DALLA PRIA GROUP gestisce 3.500 slot machine nei bar e tabacchi del triveneto e del Friuli e 1.500 video giochi nei bowling e sale gioco. Sette di queste solamente a Jesolo sono di proprietà del gruppo. “Dobbiamo tutto a nostro padre – precisa Paolo Dalla Pria - è stato lui a vederci chiaro nel lontano 1954 e mettere su la nostra azienda, ora con i miei figli cerchiamo di gestirla al meglio, anche perché abbiamo la responsabilità delle oltre 110 famiglie che vivono grazie allo stipendio dei nostri dipendenti. Ma è sempre più difficile causa il clima di caccia alle streghe che il mondo del gioco ha subìto negli ultimi due anni e che non accenna a diminuire. Eppure siamo stati noi e le nostre organizzazioni di categoria a suggerire le iniziative per regolamentare il gioco. Non sono certamente le nostre macchinette che funzionano ad un euro e che non erogano più di cento euro ad incrementare la dipendenza da gioco. La chimera del cambiamento di vita grazie ad una vincita è figlia di altri prodotti immessi nel mercato”. Dal 2007 la famiglia Dalla Pria è entrata nel mondo del calcio locale prendendo a gestire la Piovese che milita nel campionato di Eccellenza con Claudio a far da Presidente. “In questi anni – spiega - abbiamo sempre cercato di allestire una squadra competitiva per rimanere nella categoria e ci siamo riusciti. Il nostro impegno però è sempre rivolto alle squadre minori a far sì che i giovani crescano in un ambiente sano dove misurarsi lealmente e non prendano strade diverse e pericolose”.
Il gruppo fattura una trentina di milioni e dà lavoro a oltre 110 dipendenti. Da dieci anni la famiglia dalla Pria gestisce anche la Piovese Calcio in eccellenza Sotto un’immagine del fondatore, Riccardo Dalla Pria
Giardinaggio Giardinaggio 35 23 >> Eleganti e robusti, spiccano sugli altri fiori come gli amori più grandi, quelli eterni
Agapanto, il fiore dell’amore
Esuberante come l’estate, blu o azzurro come il mare delle coste africane. La pianta giusta per creare ricche bordure nel vostro giardino o angoli incantati
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di Germana Urbani
i chiama Agapanto ed è un fiore meraviglioso che regala gioia al cuore e freschezza agli occhi. I suoi colori sono tipici dei fiori che amano l’ombra ma l’agapanto è una pianta del sole, della luce, del calore. La sua regione d’origine non per nulla è l’Africa, un continente misterioso e ricco di vitalità e luce. Qui è considerato quasi come una pianta sacra, molto usata nelle cerimonie e nei festeggiamenti. Si ritiene che porti fortuna, prosperità e amore. D’altronde lo dice anche il suo nome: Agapanto viene dal greco e significa fiore dell’amore. Certo è più conosciuto come giglio africano, coltivato in colonie che formano macchie di colore blu-viola. Fino a pochi anni fa era diffuso quasi esclusivamente nei giardini della riviera ligure e nelle zone costiere più a Sud della nostra penisola. Ultimamente, però, l’Agapanto sta godendo di un discreto fervore, sia da parte dei privati che dei cultori professionali. Per questa ragione sono aumentate a dismisura anche le varietà, che adesso arrivano a toccare le 625 specie, con tonalità delle fioriture, che vanno dal blu al viola, fino al bianco e all’azzurro. Si tratta di una pianta davvero facile da coltivare. E’ una bulbosa perenne che non necessita di molta acqua. Le foglie, lunghe e carnose, si alzano verdeggianti a primavera mentre i fiore sboccia d’estate su di un lungo stelo che può arrivare ad un metro d’altezza. Si tratta di un fiore composto:
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una sfera di fiori, in realtà, sempre ricca di insetti laboriosi. Normalmente ogni pianta riesce a produrre due o tre fioriture per stagione vegetativa. Essendo una piante di origina africana, l’agapanto predilige climi caldi ed esposizioni in pieno sole con poche ore di ombra, giusto nelle ore più calde della giornata. In inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo, può sopportare temperature di poco inferiori allo zero, per questo spesso, si ricorre alla coltivazione in vaso, in modo da proteggerla in serre fredde durante i mesi più rigidi. Ma chi pianta i bulbi a terra può coprirli con una spessa pacciamatura, oppure dissotterrarli prima delle gelate. Se si decide di coltivare questi fiori in vaso, i vasi devono essere capienti, soprattutto quando si tratta di varietà non nane, che possono allargarsi molto, riempiendo tutto lo spazio che trovano a disposizione. Usate del un buon terriccio fertile, soffice e molto ben drenato, per evitare che ristagni idrici vadano a favorire lo svilupparsi di muffe e marciumi delle radici. Trattandosi di una pianta africana, resiste bene al caldo, e non ha bisogno di annaffiature frequenti. Va innaffiata soltanto ai primi segni di sofferenza che arrivano dopo periodi molto siccitosi. Sono assolutamente da evitare i ristagni d’acqua, per cui è consigliabile far asciugare perfettamente il terreno prima di innaffiare nuovamente.
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concime, come e Quanto?
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e da una pianta volete farne altre in autunno o tra marzo e aprile dovete dividere i cespi di foglie. Poi con un coltello pulito ed affilato si procede a tagliare i rizomi facendo attenzione che tutte le porzioni preparate contengano una buona quantità di radici, in modo da garantire un corretto attecchimento alle future piante. Agli agapanti non piace molto venire spostati e maneggiati, quindi capita spesso che un rinvaso, o la divisione dei rizomi, causino la mancata fioritura per l’anno successivo.
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er avere delle belle piante si consiglia di usare ogni 15-20 giorni un concime per piante da fiore, ma a metà dose rispetto a quella consigliata, in quanto grandi quantità di fertilizzante spingono le foglie a scapito dei fiori che restano più piccoli del normale. Ricordate di togliere periodicamente le foglie rovinate, o ingiallite, in modo da eliminare eventuali funghi o batteri.
Crucilibro 22 36 Crucilibro
Ciò che non dici ti definisce forse anche meglio di ciò che fai Almeno una volta nella vita occorre perdersi. Forse è solo questo che ci riporta davvero alla vita vera
Maggie O’Farrell
Steve Tesich
Domenico Dara
Fabio Geda
Greta, casalinga irlandese
Saul Karoo, script doctor
Un postino
Andrea Luna, insegnante precario
Alter Ego
Robert Riordan, marito di Greta, pensionato
Billy, il figlio adottivo
La gente del paese
La famiglia Patterson
Location
Londra
Hollywood
Girifalco in Calabria
New York
Il grande caldo
La vera madre di Billy
Il Caso e le coincidenze
La moglie sterile
Eroe - Eroina
Co-Protagonisti
Saul è il dottore dei film. aggiusta le sceneggiature degli altri. La sua Il postino di Girifalco, uomo schivo e vita è quella di un intellettuale ma solitario, dedito a registrare, in forma la sua vita privata è un disastro. di coincidenze, le epifanie del Caso, Bugiardo, smodato nel bere e nel apre, legge e copia le lettere prima di fumo, si è separato dalla moglie consegnarle e respinge le richieste d’affetto di Billy La scomparsa del padre riporta Un giorno arriva, però, una strana Un giorno tagliando la pellicola di a casa i tre figli, ormai lontani, missiva. Il postino si prepara un grande regista vede sulla scena ognuno alle prese con i suoi alla sua missione: svelare una la vera madre di suo figlio adottivo, problemi. Mentre si susseguono le sciagurata passione e salvare Billy e decide di cercarla. da quel ipotesi su dove sia andato Robert, Girifalco dai traffici loschi del momento in poi tutto cambierà i tre figli non sanno che la madre sindaco, che vuole vendere il e per qualcuno sarà una vera nasconde un segreto che potrebbe lussureggiante monte Covello per tragedia spiegare tutto farne una discarica
Andrea ha una vita senza emozioni. Decide, un pò per scappare dalla moglie inaridita dal suo sterile ventre, parte per un viaggio a New York che si trasforma in una peregrinazione che lo trascina ai margini della società e che gli regala incontri memorabili L’incontro che dà una svolta è quello con la famiglia Patterson: Ary, la madre, e i suoi due figli gemelli di tredici anni, Benjamin e Allison. All’improvviso, Andrea decide di tornare a casa dalla moglie, ma quello che ha lasciato non esiste piú. E allora capisce che «casa» è altrove
Cosa dire del libro
Un romanzo magistrale in cui l’autrice dimostra la sua eccellenza nel saper sondare tutto quello che il genere umano tiene celato nel proprio animo
Un grande libro fatto di una materia molto densa che procura in parti uguali riso, lacrime e notti insonni proprio come il cinema
Lo scrittore compone un inno alla scrittura e al suo segreto potere di entrare nei percorsi del destino grazie anche all’abilità di fondere insieme lingua e dialetto
Il racconto di un’umanità fragile, una galleria di anime trasportate da un vento nefasto e che solo la volontà può fermare
Leggere… Leggere
Maggie O’Farrell Istruzioni per un’ondata di caldo Guanda, pp. 350 € 18.50
Steve Tesich Karoo Adelphi, pp.459 € 20.00
Domenico Dara Breve trattato sulle coincidenze Nutrimenti, pp. 365 € 19.00
Fabio Geda Se la vita che salvi è la tua Einaudi, pp.231 € 17.50
Intrigo
Finale
In un giorno particolarmente caldo Robert esce da casa per non farne più ritorno. Solo dopo la sua scomparsa sua moglie Greta scopre che il marito ha portato via il passaporto e ha ritirato il conto in banca
di Germana Urbani · www.guanda.it>www.adelphi.it< >www.nutrimenti.net< >www.einaudi.it<
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ai figli legittimi. In sostanza oggi sono gli artt. 337 bis – 337 octies del Codice Civile che disciplinano l’esercizio della responsabilità genitoriale a seguito di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio o all’esito di procedimenti relativi i figli nati fuori dal matrimonio. ma che cos’è l’affidamento dei figli? L’affido dei figli definisce la ripartizione della responsabilità genitoriale sui figli minorenni in situazioni di non convivenza, causata dalla separazione dei genitori o da cessazione di convivenza more uxorio. Peraltro, a partire dal mese di febbraio 2014, non si parla più di potestà genitoriale ma di responsabilità genitoriale. Come ho già avito modo di dirvi in qualche rubrica “fa”, il nostro ordinamento, con la riforma del 2006, predilige l’affidamento condiviso che prevede, in
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Quali sono i presupposti per l’affidamento condiviso? Il presupposto per tale forma di affidamento è l’assenza di “conflittualità insanabili” tra i genitori, ovvero il permanere di un’ “armonia” tra gli stessi. Il giudice, quando dispone l’affidamento condiviso, provvede anche sulla residenza dei figli (c.d. collocamento prevalente) e sulle modalità e tempi con cui l’altro genitore può e deve stare con loro. Il genitore cui sono affidati i figli, salva disposizione del tribunale, esercita la responsabilità genitoriale attendendosi alle condizioni determinate dal Tribunale in sede di separazione o nella successiva modifica delle condizioni di separazione, o con la sentenza di divorzio o nel provvedimento ottenuto ex. 337 bis c.c. Salvo non sia stabilito diversamente, le decisioni di maggiore interesse per i figli (Es. istruzione, educazione, salute, tenendo
2. La possibilità per ciascuno dei genitori di chiedere, in qualsiasi momento, l’affidamento esclusivo quando sussistano le condizioni indicate al punto 1). Il giudice, se accoglie la domanda, dispone l’affidamento esclusivo al genitore richiedente, facendo salvi, per quanto possibile, i diritti del minore nei confronti del genitore non affidatario. Attenzione, però, che se la domanda risulta essere manifestamente infondata, il giudice può considerare il comportamento del genitore che ne ha fatto richiesta ai fini della determinazione dei provvedimenti da adottare nell’interesse dei figli. Non sono considerati validi motivi per l’affidamento ad un solo genitore: 1) il conflitto tra i genitori, se questi singolarmente non si comportano in modo contrario all’interesse del minore; 2) la lontananza fisica dei due genitori;
L’assegno di mantenimento: che cos’è? L’assegno di mantenimento è un provvedimento economico che viene assunto dal giudice (ma può anche essere rimesso ad accordi liberamente concordati e sottoscritti dai coniugi) e consiste nel versamento di una somma di denaro, suscettibile di revisione nel tempo, in favore del coniuge economicamente debole o dei figli nati dal matrimonio o fuori dal matrimonio. Il d.lgs. 154/2013 ha riformato alcune disposizioni in tema di assegno di mantenimento a favore dei figli di cui tratterò più ampiamente nella prossima rubrica.
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i nostri Esperti Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla ESSAGGIO PUBBLICITARIO riproduzione parziale del testoMda Voi inviatomi.
PODOLOGIA - LA CURA DEL PIEDE IL DIRITTO IL CITTADINO AFFARI DI PER FAMIGLIA
Dott.ssa Sofia Biasioli A cura dell’AVVOCATO Avv. Notaio xDott. FULVIA FOIS Matteo Ceolin
Il piede diabetico: Nuove per chi compra Affi damento garanzie dei figli, responsabilita’ genitoriale e accennicasa sull’assegno l’importanza della prevenzione (d. lgs. 28.12.2013 n. 154) diemantenimento mesi dallava riforma della filiazionedal aziende:a ilpochi prezzo depositato Notaio
Cari lettrici e lettori, questo numeroevorrei caso ildicontrollo cessazionesull’esistenza della convivenza del dei coniugi o dei contro conto delle La legge 143 indel 2013 un affrontare, Fino ad oggi danno il inclinazioni venditoree delle aspirazioni dei figli stessi) 3) la tenera età del minore. così come da alcuni di Voi richiestomi, l’affidamento uxorio, l’attribuzione ad entrambi devono concordate Vi segnalo, inoltre, di come il Giudice, nell’adottare i successivo decreto attuativo di vincoliconviventi sui benimore ceduti veniva fatto stabile truffaldino, ma con tutteessere le diffi coltà da entrambi i genitori. dei fi gli con particolare attenzione all’assegno di i genitori dell’esercizio della responsabilità genitoriale in Quali gli spazi per l’affi damento esclusivo? provvedimenti inerenti i minori possa decidere di assumere – che dovrebbe arrivare tra prima della stipulazione dell’atto. e le lunghezze di un processo. mantenimento anche a seguito delle modifi che apportate regime di comune accordo. Con la L. n. 54/2006 il modello dell’affi do esclusivo qualsiasi mezzo di prova che ritenga necessario, anche pochi mesi – prevedono che Dopo il rogito però occorre di solito Ora invece cosa succederà: a seguito dell’entrata in vigore a febbraio 2014 della Nonostante il favore legislativo per l’affidamento sembrava essere superato e ormai eccezionale, tuttavia d’ufficio (ovvero di sua iniziativa). il prezzo delle compravendite procedere ad altri adempimenti di succederà che il prezzo non verrà riforma del diritto di famiglia e della filiazione (D. Lgs. condiviso, il giudice che pronuncia la separazione la recente riforma attuata dal d.lgs. 154/2013: Peraltro, con il d.lgs. 154/2013 è diventato di immobilin. 154). e delle cessioni di legge (generalmente registrazione datoai fisubito compratore al 28.12.2013 ed i consequenziali provvedimenti relativi gli deve dalha previsto all’art. 337-quater c.c.: obbligatorio l’ascolto del minore – salvo il caso in cui aziende venga e artt. trascrizione) chedi ogni richiedono venditore, Notaio, il quale Questa riforma ha, traobbligatoriamente le altre cose, abrogato gli valutare, prima altra, la soluzione che tutelabensì al al 1. La possibilità per il giudice di disporre l’affidamento sia manifestamente superfluo o dannoso per lui – in depositato presso il Civile, Notaio e qualche meglio giorno; in questo dovrà versare in 155 – 155 sexies del Codice che disciplinavano l’interesse del minore,breve ragion perlocui può disporre deiun figliproprio ad uno conto solo dei genitori qualora ritenga, con tutti gli atti in cui devono essere prese decisioni che lo solo in unneisecondo periodo undamento venditore che l’atto sia che l’affidamento all’altro sia riguardano (per esempio anche nei procedimenti in cui iche provvedimento confronti momento dei figli in caso di l’affi esclusivotruffaldino, ad uno solo deivincolato. genitori solo Solo ove dopo provvedimento motivato, separazione dei genitori, ed i figli naturali ciò risponda al superiore interesse del minore. all’interesse del minore; si omologa o si prende atto di un accordo dei genitori). venga corrisposto al equiparato venditore. che avesse già incassato il prezzo, stato registrato econtrario trascritto e siano ai fi gli legittimi. Quali sono i presupposti per l’affi damento 2. La possibilità per ciascuno dei genitori di chiedere, L’assegno di mantenimento: che cos’è? In particolare il Notaio potrà – e avrebbe potuto rivendere lo stesso stati fatti gli ulteriori controlli, il In sostanza oggi sono gli artt. 337 bis – 337 octies condiviso? in qualsiasi momento, l’affi damento esclusivo quando L’assegno di mantenimento è un provvedimento dovrà sotto pena di gravissime bene ad una seconda persona, che Notaio procederà con la consegna del Codice Civile che disciplinano l’esercizio della Il presupposto per tale forma di affi damento è l’assenza sussistano le condizioni indicate al punto 1). economico che viene assunto dal giudice (ma può anche responsabilità civili, penali e poteva ben riuscire a registrare e della somma al venditore. È chiaro responsabilità genitoriale a seguito di separazione, di “conflittualità insanabili” tra i genitori, ovvero il Il giudice, se accoglie la domanda, dispone l’affidamento essere rimesso ad accordi liberamente concordati e fiscali – svincolare le somme a trascrivere per prima. Il compratore che se questi controlli successivi non scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, permanere di un’ “armonia” tra gli stessi. esclusivo al genitore richiedente, facendo salvi, per sottoscritti dai coniugi) e consiste nel versamento di una favore venditore soltanto dopo relativi avrebbe doppio avessero buon esito compratore nullità deldel matrimonio o all’esito di procedimenti i Il avuto giudice, così quandoundispone l’affidamento condiviso, quantoil possibile, i diritti del minore nei confronti del somma di denaro, suscettibile di revisione nel tempo, in aver eseguito la registrazione e danno: 1) avrebbe perso il prezzo, potrà riottenere facilmente la figli nati fuori dal matrimonio. provvede anche sulla residenza dei figli (c.d. genitore non affidatario. favore del coniuge economicamente debole o dei figli la trascrizione dell’atto ed aver ormai incassato dal venditore; 2) somma direttamente dal Notaio, ma che cos’è l’affidamento dei figli? collocamento prevalente) e sulle modalità e tempi con Attenzione, però, che se la domanda risulta essere nati dal matrimonio o fuori dal matrimonio. verifi di avrebbe pure la senza “rincorrere” il venditore L’affidocato, dei soprattutto, figli definiscel’assenza la ripartizione della cuiperso l’altro genitore può proprietà e deve stare con loro. Ildover genitore manifestamente infondata, il giudice può considerare il Il d.lgs. 154/2013 ha riformato alcune disposizioni in DOTT.SSA BIASIOLI SOFIA –Podologo e Tecnico ortopedico- Tel. 377/9982047- Chioggia (fronte ospedale) responsabilità genitoriale sui fi gli minorenni in situazioni cui sono affi dati i fi gli, salva disposizione del tribunale, ipoteche o di ulteriori vincoli. del bene; restava il risarcimento che l’ha truffato. comportamento del genitore che ne ha fatto richiesta ai tema di assegno di mantenimento a favore dei figli di cui di non convivenza, causata dalla separazione dei genitori o da cessazione di convivenza more uxorio. Peraltro, a partire dal mese di febbraio 2014, non si parla più di potestà genitoriale ma di responsabilità genitoriale. Come ho già avito modo di dirvi in qualche rubrica “fa”, il nostro ordinamento, con la riforma del 2006, predilige l’affidamento condiviso che prevede, in
esercita la responsabilità genitoriale attendendosi alle condizioni determinate dal Tribunale in sede di separazione o nella successiva modifica delle condizioni di separazione, o con la sentenza di divorzio o nel provvedimento ottenuto ex. 337 bis c.c. Salvo non sia stabilito diversamente, le decisioni di maggiore interesse per i figli (Es. istruzione, educazione, salute, tenendo
fini della determinazione dei provvedimenti da adottare tratterò più ampiamente nella prossima rubrica. DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it nell’interesse dei figli. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Non sono considerati validi motivi per l’affidamento ad Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo un solo genitore: mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com di Magdalena Buszynska (magda.bus@gmail.com) 1) il conflitto tra i genitori, se questi singolarmente non si autorizzandomi espressamente anche alla comportano in modo contrario all’interesse del minore; riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi. 2) la lontananza fisica dei due genitori;
IlIL DIRITTO signifi cato della sessualità PER IL CITTADINO alla luce dell’antropologia Nuove garanzie per chi comprabiblica casa LO SPAZIO DELL’ETICA
e aziende: il prezzo va depositato dal Notaio
Il significato della sessualità umana di trovare l’oggetto adeguato alla della relazione, di comunicazione, di può essere colto da due punti di sua realizzazione. Biologicamente amore. La conoscenza ed accoglienza vista diversi e traCeolin loro complementari: il maschile richiama il femminile e di questi valori da parte degli Dott. Avv. Notaio Matteo dal punto di vista della persona viceversa. A un livello più profondo adolescenti, i quali stanno impostando La legge 143 del individualità 2013 e un eFino controllo sull’esistenza del struttura danno contro venditore la loroil vita, il rispetto del corpo proprio la ilsessualità rivela una considerata come dalad oggi successivo decreto attuativo di vincolitrascendente sui beni ceduti veniva truffaldino, (io ma con le sono difficoltà ed tutte altrui come una casa costruita dellafatto persona punto di vista dell’amore coniugale – che dovrebbe arrivare tra prima stipulazione dell’atto. e leincontro). lunghezze disulla un processo. roccia. Essa non vacilla al trascendo me stesso per venirti nel quale la sessualità e implicata con della – prevedono Dopo però occorre di solito Ora invece cosa succederà:delle tempeste. Termine ultimo della trascendenza della sopraggiungere ipochi signifimesi cati suoi propri. I che signifi cati il rogito il prezzo compravendite(sempre procedere ad altrièadempimenti di creato succederà che ilPoi, prezzosecondo non verrà la visione cristiana persona Dio, che ha l’uomo propri sono delle la COMUNIONE di immobilie esempre delle cessioni di legge registrazione compratore l’amore che èal proporzionale all’uso maschio e femmina e ha dato voluto subito porre dal possibile da ambire) e la (generalmente aziende venga obbligatoriamente e trascrizione) che richiedono venditore, bensì della al Notaio, il qualenon è qualsiasi amore, sessualità nella relazione della mascolinità e della PROCREAZIONE (ridotta ai pochi depositato presso nell’arco il Notaio del e qualche giorno; in ilquesto breve lo dovrà versare ma in unquello propriospecifi conto co che viene definito luogo per la comprensione giorni fecondi ciclo femminilità che solo in e un secondo periodo che un Dio venditore truffaldino, Solo dopo che coniugale”. l’atto sia “amore Le fondamentali è Amore e origine vincolato. di ogni vita. mestruale limitata momento dall’età della venga corrisposto venditore. che avesse già incassato il prezzo, registrato trascritto e sianodell’amore coniugale Nell’ottica cristiana quindistato il sesso, la ecaratteristiche donna). Dal punto dialvista della persona In particolare il Notaio potràla– sessualità e avrebbecorporeità potuto rivendere lo stesso fattianzi gli ulteriori controlli, nell’enciclica il sono descritte Humanae sono cose moltostati buone in se stessa considerata, dovrà tre sotto pena di gravissime una seconda persona, che Notaio procederà con laLaconsegna Vitae. lettera è frutto di un ampio perché rispecchiano la realtà rivela fondamentali significati. bene addivine, responsabilità civili, dipenali poteva ben riuscire a e della somma al venditore. È chiaro studio commissionato prima da dell’Amore di registrare Dio. Essa è principio identifiecazione fiscali propria – svincolare le somme a trascrivere Il compratore che se questi successivi Giovanni XXIIInon e poi di Paolo VI. In essa ne prima. la sessualità indica non uncontrolli della individualità di maschio e Infiper favore del venditore soltantoladopo avrebbesemplice avuto così bisogno un doppiofisiologico avessero buon il compratore è contenuta una risposta adeguata al di esito femmina. Il sesso indica personalità aver eseguito la registrazione e danno: 1) avrebbe il prezzo, potrà riottenereproblema facilmente eticolasollevato da vari mezzi sesso, maperso rivela la VOCAZIONE maschile o femminile. la sessualità trascrizione rimanda dell’atto sempre ed averad ormai dal venditore; 2) asomma direttamente tecnicidalperNotaio, una regolazione razionale della persona umana realizzarsi La altro incassato verificato, soprattutto, di avrebbe perso pure La la proprietà dover il venditore della fecondità. sessualità senza umana non“rincorrere” da sé. Nella sua l’assenza incompiutezza (il nell’amore. ipoteche o di ulteriori èvincoli. del bene; restava il risarcimento l’ha truffato. è semplice meccanismo che istintivo di La fecondità può essere affrontata desiderio sessuale sempre desiderio dell’altro) essa indica il bisogno riproduzione della specie, ma il luogo con due modalità razionali differenti,
le quali aprono specialmente i nostri adolescenti a due tipologie di vita: La modalità razionale tecnica: contraccezione coi mezzi di origine vegetale, contraccezione chimica e meccanica, aborto, sterilizzazione, fecondazioni eterologhe, uteri in affitto, eutanasia infantile… La modalità razionale umanistica: regolazione naturale dei concepimenti attraverso i concreti metodi naturali per es. il metodo sinto – termico Roetzer, educazione all’affettività ed alla relazione, educazione al perdono ( non condanna) ed i percorsi di recupero delle persone sofferenti per i traumi riportati a causa dell’uso improprio del corpo proprio od altrui, scoprire di essere amati da Gesù nonostante tutto, ridestare il coraggio di amare = sperare e di lasciarsi amare nella verità…
DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it
I nostri esperti 39 33 SALUTE
Dott. Annamaria Bernardi, Specialista in Nefrologia ed Ematologia
La Donazione degli Organi, un gesto di solidarietà e di civiltà In medicina il trapianto di organi o tessuti è un’efficace terapia per alcune gravi malattie che colpiscono il corpo umano e che non sono curabili in altro modo; un organo sano viene trasferito con un complesso intervento chirurgico nel corpo di un malato, ridandogli la salute. Grazie all’esperienza acquisita negli ultimi anni il trapianto consente al paziente una durata e una qualità di vita che nessun’ altra terapia è in grado di garantire. Non tutti i pazienti che necessitano di trapianto però possono riceverlo a causa dello scarso numero di donatori. Ad esempio nel 2012 sono stati eseguiti 1.589 trapianti di rene a fronte di una lista di attesa di 6.731 pazienti. Gli organi che si possono trapiantare sono i reni, il fegato, il cuore, il pancreas, i polmoni e l’intestino, mentre i tessuti sono le cornee, il tessuto osseo, le cartilagini, i tendini, la cute, le valvole cardiache, i vasi sanguigni. Gli organi prelevati vengono trapiantati ai pazienti selezionati tra tutti quelli iscritti in lista di attesa, in base a criteri
oggettivi e trasparenti (compatibilità clinica ed immunologica) che favoriscono la massima riuscita del trapianto. L’AIDO è l’Associazione senza fini di lucro che recluta persone con la volontà di donare dopo la morte i propri organi a scopo terapeutico. Obiettivo primario è anche quello di informare ed educare la popolazione ad un sano e corretto stile di vita in modo da mantenere per il più lungo tempo possibile sani i propri organi e tessuti.
effettivi per milione di abitanti in Italia era di 21 donatori nel 2005, di 22,8 nel 2006 e di 38,9 nel 2013, collocando il nostro Paese al 2° posto in Europa per le donazioni. Nel Veneto questo indicatore è passato da 25,9 nel 2010. a 27,4 nel 2013. Ecco la mappa dei donatori segnalati dalle Regioni nel 2013:
I pazienti in lista di attesa di Trapianto in Italia al 31/12/2013 sono 9.828 Secondo i dati del Centro Nazionale di Trapianti il numero di Donatori è in ascesa, infatti il numero di donatori
L’A.I.D.O. è nata nel 1973: è apartitica, aconfessionale, interetnica, conforme ai dettati dell’ordinamento giuridico dello Stato e presente su tutto il territorio nazionale con oltre 1.200.000 iscritti. Per aderire all’A.I.D.O. è sufficiente compilare il modulo di adesione, firmarlo (3 firme) ed inviarlo in busta chiusa con affrancatura prioritaria (non occorre raccomandata) presso la sede Provinciale A.I.D.O. del luogo di residenza. I donatori di organi sono persone di qualunque età che muoiono in ospedale nelle Unità di Rianimazione, a causa di una lesione irreversibile al cervello (emorragia, trauma cranico, aneurisma etc.) o di un prolungato arresto cardiaco, accertato tramite elettrocardiogramma per almeno 20 minuti, che abbiano prodotto la totale distruzione delle cellule cerebrali causando la morte del paziente per irreversibile e completa cessazione dell’attività cerebrale. In qualche caso, la malattia di uno o più organi non pregiudica la utilizzazione di altri organi o tessuti per il trapianto.
La maggioranza delle religioni o confessioni religiose occidentali sostengono senza alcun dubbio la donazione e il trapianto degli organi. La Chiesa Cattolica ha sottolineato in molte occasioni che la donazione degli organi è un atto supremo di generosità, carità e amore. Altre religioni, fra cui quella Ebraica, Islamica e dei Testimoni di Geova non pongono nessuno ostacolo alla donazione. Gli organi sono prelevati nelle sale operatorie degli ospedali accreditati dalla Regione o dal Ministero, da équipes medico-chirurgiche che operano nel più grande rispetto del corpo del defunto che, dopo il prelievo, è a disposizione dei congiunti per le procedure relative alle esequie. La donazione degli organi è un gesto di amore per il prossimo che in qualche modo consente di dare un senso, una prospettiva, di illuminare con una luce di speranza un momento peraltro tragico. Dottoressa Annamaria Bernardi, Specialista in Nefrologia ed Ematologia, Direttore Sanitario Domus Medica Este e ambasciatrice A.I.D.O.
Indirizzo email per richiedere maggiori informazioni: specialistaonline@gmail.com
ElectricSheeps.com Nuove garanzie per chi compra casa e aziende: il prezzo vaI Tdepositato S O L U T I O N S dal & W ENotaio B DE SIGN IL DIRITTO PER IL CITTADINO
Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin
La legge 143 del 2013 e un successivo decreto attuativo – che dovrebbe arrivare tra pochi mesi – prevedono che il prezzo delle compravendite di immobili e delle cessioni di aziende venga obbligatoriamente depositato presso il Notaio e che solo in un secondo momento venga corrisposto al venditore. In particolare il Notaio potrà – e dovrà sotto pena di gravissime responsabilità civili, penali e fiscali – svincolare le somme a favore del venditore soltanto dopo aver eseguito la registrazione e la trascrizione dell’atto ed aver verificato, soprattutto,
l’assenza di ipoteche o di ulteriori vincoli. Fino ad oggi il controllo sull’esistenza di vincoli sui beni ceduti veniva fatto prima della stipulazione dell’atto. Dopo il rogito però occorre di solito procedere ad altri adempimenti di legge (generalmente registrazione e trascrizione) che richiedono qualche giorno; in questo breve periodo un venditore truffaldino, che avesse già incassato il prezzo, avrebbe potuto rivendere lo stesso bene ad una seconda persona, che poteva ben riuscire a registrare e trascrivere per prima. Il compratore avrebbe avuto così un doppio
danno: 1) avrebbe perso il prezzo, ormai incassato dal venditore; 2) avrebbe perso pure la proprietà del bene; restava il risarcimento del danno contro il venditore truffaldino, ma con tutte le difficoltà e le lunghezze di un processo. Ora invece cosa succederà: succederà che il prezzo non verrà dato subito dal compratore al venditore, bensì al Notaio, il quale lo dovrà versare in un proprio conto vincolato. Solo dopo che l’atto sia stato registrato e trascritto e siano stati fatti gli ulteriori controlli, il Notaio procederà con la consegna della somma al venditore. È
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chiaro che se questi controlli successivi non avessero buon esito il compratore potrà riottenere facilmente
la somma direttamente dal Notaio, senza dover “rincorrere” il venditore che l’ha truffato.
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26 42 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
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FASCINO BEL LOOK MA IN COPPIA È TEMPO DI DECISIONI: O SI CHIUDE QUI O SI RICOMINCIA SU PRESUPPOSTI DIVERSI. · S ALUTE SE VI ARRABBIATE LA PRESSIONE SCHIZZA E IL VISO SI ARROSSA, MA SIETE COMUNQUE IN FORMA
Oroscopo
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
FASCINO QUESTO MESE TUTTO È POSSIBILE, ROTTURE E RITORNI DI FIAMMA, COLPI DI TESTA E DI FULMINE · S ALUTE QUALCHE STATO INFIAMMATORIO C’È CON UN LEGGERO MAL DI TESTA E LA PRESSIONE CHE SCHIZZA SU
VI ATTENDONO CIELI PIÙ ARMONICI TORO DAL
21/04 20/05
AL
FASCINO SE
VI SIETE INNAMORATI DI UN BELLO E IMPOSSIBILE, IL PERCORSO VERSO LA FELICITÀ SARÀ LUNGO · SALUTE QUALCHE ATTACCO DI MAL DI SCHIENA È POSSIBILE. STATI INFIAMMATORI ALL’ORDINE DEL GIORNO PER LO STRESS
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
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AMICIZIA E PASSIONE C’È UNA GAMMA INFINITA DI SFUMATURE E VOI POTETE SPERIMENTARLE TUTTE · S ALUTE SPORT E DIVERTIMENTI FANNO PARTE DEL PACCHETTO BENESSERE, PER STAR BENE E SENTIRVI VOI STESSI
CANCRO
DAL 22/06 AL 22/07
FASCINO BATTAGLIE IN FAMIGLIA SU QUESTIONI DI PRINCIPIO E DI RUOLO, VE LA PRENDETE SOPRATTUTTO COI PUPI · SALUTE LL PUNTO DEBOLE È E RIMANE LO STOMACO, A PROVA DI GASTRITE OGNI VOLTA CHE SIETE TESI: LEGGEREZZA
MENTRE I PIANETI EVITANO DI CREARE DISSONANZE
SCORPIONE
DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO PARTNER GELOSO MA INNAMORATISSIMO E FEDELE O ALMENO UN FLIRT ROMANTICO: TUTTO ROSA · S ALUTE IL PENSIERO POSITIVO NON RIENTRA NELLE VOSTRE ABITUDINI, È IL PARTNER A DARVI CARICA: SIATE OTTIMISTI
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
E’ TUTTO UN SUSSEGUIRSI DI INCONTRI, FLIRT E COLPI DI FULMINE, CHE APPAGANO I CUORI SOLITARI S ALUTE FORMA FISICA PERFETTA, POTETE ARCHIVIARE UN MALESSERE CHE VI HA DISTURBATI A LUNGO. GODETEVELA FASCINO
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
COPPIA BEN ASSORTITA, SE PUR CON CARATTERI DIVERSI, ANCHE LE STORIE IN RODAGGIO TENDONO A STABILIZZARSI · S ALUTE MAL DI TESTA E QUALCHE EPISODIO DI INSONNIA, PER IL RESTO POTETE AFFERMARE DI STARE BENONE FASCINO
LEONE
DAL 23/07 AL 23/08
FASCINO SIETE
PIENI DI ASPETTATIVE E CURIOSITÀ, ANCHE IL PARTNER DIVENTA UNA CITTÀ SCONOSCIUTA DA ESPLORARE · S ALUTE IL PUNTO DEBOLE È SEMPRE LA COLONNA, SEGUITA A RUOTA DA SPALLE E GINOCCHIA, LO SPORT VI AIUTA MOLTO
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
LA VOSTRA DIFFIDENZA DOPO SI TRASFORMA IN SOSPETTO,ATTENTI A NON METTERE IN CRISI UN RAPPORTO VALIDO · S ALUTE UN PO’ DI CAUTELA INNANZITUTTO SUL FRONTE BOCCA, IL DENTISTA VI ATTENDE PER IL CONTROLLO PERIODICO FASCINO
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FASCINO PRONTI
PER IL FLIRT CHE RICONFERMA IL VOSTRO FASCINO, MAGARI PER UNA STORIA DISIMPEGNATA · S ALUTE IN BARBA ALLA DIETA SBALLATA E ALLE NOTTI VITAIOLE STATE BENONE, AL MASSIMO RISENTITE DI SVARIONI ORMONALI
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