di Cavarzere
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 68
Politica Pd, il segretario locale Contadin nel mirino
pag.
Falcone e Borsellino, vent’anni rimasti attualità
Teatro Tommasi conferma la sua linea: “Non ci sono alternative”
6
pag.
8
EDITORIALE
Il tempo dei terremoti
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
DEVOTI FRANCESI PER LA MADONNA DEL PERDONO
A Cavarzere il sito devozionale in via Pio La Torre continua a far parlare di sé, specie ultimamente, poiché agli appuntamenti del 4 e 28 del mese stanno arrivando anche fedeli stranieri, avvisati dal passaparola. Il passaparola fra i credenti continua a travalicare i confini ormai anche nazionali. pag. 10
“VIVI LO SPORT” NELLE SERATE ESTIVE
Periodo dedicato allo sport a Cavarzere, dal 16 giugno all’8 luglio. Si tratta di un’iniziativa intitolata “Vivi lo sport” che animerà tutte le serate (indicativamente dalle ore 21 a mezzanotte) grazie all’intervento delle associazioni sportive di Cavarzere, ma anche di quelle che non hanno sede nella città. pag. 16
di Mauro Gambin
P
Imu, il sindaco avverte: “Aliquota elevata”
Il rigore dei conti impone di rinunciare alle agevolazioni, almeno in buona parte. Lega e Pdl all’attacco
L’
Imposta municipale unica è ormai da mesi tema di dibattito a livello nazionale e, anche se alcune amministrazioni comunali non hanno ancora fissato le aliquote in merito, ciò che appare ormai chiaro è che essa rappresenterà un’ulteriore peso sulle già risicate finanze delle famiglie italiane. L’altra faccia della medaglia è però rappresentata dalla possibilità di rimpinguare attraverso di essa le finanze municipali italiane, con una nuova entrata che andrà in parte a compensare gli ingenti tagli operati
nei trasferimenti statali ai Comuni. Il peso che tale imposta avrà sui cittadini dipende molto da quello che decideranno le singole amministrazioni comunali, che potranno fissare l’aliquota riservata alle diverse categorie. Sono questi dunque giorni cruciali per tutti gli Italiani che attendono di capire quale sarà per loro l’entità dell’imposta. Per quanto riguarda Cavarzere, allo stato attuale nulla sembra essere stato deciso in merito, a dir la verità qualche sentore di
quali siano le intenzioni dell’amministrazione comunale è trapelato e le dichiarazioni di sindaco e assessori sullo stato delle finanze municipali fanno intuire la possibilità di avere delle aliquote piuttosto elevate. La questione Imu è a Cavarzere uno dei temi caldi e se n’è discusso anche nella seduta del Consiglio comunale di aprile, a seguito della bocciatura di una mozione, presentata dal Popolo della libertà.
L’Intervento
pagg.
4-5
ochi istanti da quando il letto ha iniziato a ballare, la mano a strisciare sul muro per cercare l’interruttore della luce e nella testa a coagularsi la certezza che in camera da letto c’era il terremoto. Uno, due, tre, quattro...arriverà a venti, secondi, sembrava non passare mai. Nel suo rombo di cingoli e squassi, incupito dal sinistro tintinnio di vetrerie fragili e dal bussare di sportelli, è parso a tutti inverosimile: “uno scrollone così...ma neanche ai tempi del Friuli!”. Giù in strada, dopo la breve sosta in un qualsiasi riparo scambiato per tale, la prima certezza condivisa è stata quella che: “se qui da noi si è sentito così forte, nell’epicentro - che di solito a botta sicura è nell’Appenino o nel Carso - è venuto giù tutto”. Tutto! E del resto chi l’avrebbe detto alle quattro di mattina, in mutande e ciabatte, intirizzito dal freddo e dallo spavento, che invece l’epicentro era al centro di una piana alluvionale nella quale a memoria d’uomo il terremoto non s’era fatto vivo mai. A Finale Emilia, a San Felice sul Panaro, a Bondeno i rischi sono sempre arrivati dall’acqua, mai dal sisma. E invece: chiese alto medioevali, palazzi, torri, bastioni capaci di resistere alla furia dei secoli sono stati atterrati da pochi secondi concitati, insieme a capannoni costruiti meno di dieci anni fa. continua a pag. 3
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a clamorosa sconfitta della Lega e del Pdl rischia di lasciare in secondo piano altre due indicazioni che emergono dal recente voto amministrativo: l’ulteriore incremento dell’astensionismo e il successo del Movimento Cinque Stelle. *Docente di Scienza politica presso l’Università di Padova
continua a pag.
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EDITORIALE
segue da pag.
Il tempo dei terremoti
San Gaetano
LADRI SCAPPANO A NUOTO, UNO ANNEGA Erano stati visti aggirarsi in più d’una occasione a San Gaetano, con fare sospetto e proprio nella settimana in cui c’erano stati i primi furti in due case del paese. Gli abitanti erano stanchi, anche perché fino ad allora la frazione cavarzerana, ai confini con Chioggia, è sempre stata considerata tranquilla. Lo scorso 12 maggio la reazione della cittadinanza che ha colto in flagranza i tre malvimenti mentre stavano per organizzare un altro colpo. I tre, che si sono visti praticamente attorniati dall’intero paese, oltre che da carabinieri, polizia e pompieri, hanno tentato di darsi alla fuga e, una volta che si sono resi conto di non avere avuto più alcuna via di scampo, si sono tuffati nel fiume Gorzone, con l’intento di raggiungere la riva opposta. Due ce l’hanno fatta, un terzo complice invece è annegato.
“Ci sono i morti – hanno spiegato i primi commentatori – in futuro anche nella pianura Padana serviranno nuovi parametri per costruire le case, le scuole, i palazzi, gli immobili affinché rimangano tali. Oggi esiste la consapevolezza di un nuovo rischio che arriva dal profondo della terra”. Di imprevedibilità e della necessità di una nuova consapevolezza si è parlato anche a proposito del secondo terremoto, quello politico. La vittoria del Movimento cinque stelle a Parma, a Mira, a Sarego, un tempo rocche forti del Centrodestra, del Centrosinistra, della Lega, ha avuto lo stesso effetto, con i partiti nel ruolo dei calcinacci. “Sintomo dello scollamento dei cittadini alla politica” – è stato, in questo caso, il commento – ed è vero lo scollamento c’è ma più che altro lo si è visto dall’elevato astensionismo. Poco più della metà, il 51%, degli aventi diritto è andata a votare al secondo turno, appena superiore la percentuale al primo, 65%, mentre in passato l’affluenza al voto per le “comunali” è sempre stata massiccia superando non di rado e a volte abbondantemente l’80%. Questo significa che nemmeno il volto noto del paesano è più rassicurante per l’elettore, altro che sfiducia nei partiti e nella politica. “Tanto, sono tutti uguali” è il commento di chi fa di tutta l’erba un fascio perché, come è stato giustamente diagnosticato, stressato dal “magna-magna” e diventato elettoralmente apatico. E dunque pare obiettivo il commento del presidente Napolitano, rilasciato già al primo turno: non è stato il movimento di Beppe Grillo a fare “boom” o il terremoto. Infatti, chi si è dichiarato più nuovo degli altri, meno imparentato ai partiti degli altri, meno attaccato alla poltrona degli altri in questo Paese, in passato, ha già ottenuto in passato entusiasmo e consenso. Il vero terremoto è l’altissimo astensionismo, il partito che ha vinto queste amministrative è quello di coloro che sono rimasti a casa, quelli che non partecipano mai alle riunioni del circolo e non si riuniscono sotto ad un palco, quelli che non hanno tessere, non hanno un leader, un guru, un bel niente di niente, nemmeno la voglia di protestare. Ormai impermeabili a qualsiasi proposta che possa essere scritta su un programma elettorale hanno perso quella fiducia che è fondamentale per la democrazia. Sono un terremoto silenzioso ma non per questo meno pericoloso. Mauro Gambin
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HEIDI CROCCO: “IL 5 PER MILLE VADA AL SOCIALE” In tempi di tagli dei trasferimenti statali e di bilanci risicati i Comuni si rivolgono alla cittadinanza per invitare i concittadini a destinare il cinque per mille alle attività sociali del Comune di residenza. L’invito è stato rivolto anche dall’assessore al Sociale di Cavarzere Heidi Crocco. “Con la propria firma sulla dichiarazione dei redditi - è l’invito dell’assessore - i cittadini possono scegliere di destinare una quota di imposte, che devono comunque essere versate, per le finalità di carattere sociale del Comune. Crediamo che tale scelta sia un modo efficace per mantenere subito sul territorio una parte, sia pur piccola, dell’Irpef versata e far quindi restare quei fondi a disposizione della comunità, in particolare ai Servizi sociali, che li utilizzeranno aiutando le fasce più deboli della popolazione”.
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Cavarzere VIABILITÀ
ECONOMIA
Velomatic in tre punti di accesso alla città pag.
SOCIALE
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Nuova associazione di giovani “Vivi Cavarzere”
CULTURA
Provincia
pag.
“Ivan il terribile” si ritrova nel libro di Avezzù e Baldi pag.
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VITA VENETA
Le imprese tornano a cercare lavoratori pag. 18
SPAZI APERTI
In estate riaprono al pubblico le oasi pag. 19
SOCIALE
L’importanza della donazione del sangue del cordone ombelicale
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Regione
pag.
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Animazione estiva
AL VIA LE ATTIVITÀ DAL PROSSIMO 11 GIUGNO Animazione estiva, si parte il prossimo 11 giugno e fino al 6 luglio, data della conclusione, sarà un susseguirsi di attività, sport e divertimenti per i bambini e i ragazzi da 6 a16 anni. Organizzata dall’assessorato allo Sport, l’iniziativa si avvale della collaborazione della coperativa sociale “Emmanuel” e dell’associazione sportiva “Freetime”. Le iscrizioni sono aperte presso la sede della cooperativa “Emmanuel” (martedì dalle 14 alle 16 e venerdì dalle 14 alle 17), presso l’edicola “Sabri” a San Giuseppe e in palestra “D. Alighieri” (giovedì dalle 16 alle 18,30). I posti a disposizione sono in tutto 200. Le attività si svolgono al Patronato “S. Pio X”, in via T. Serafin, ai “Bagni primavera” e in piscina “Europa” a Rosolina Mare. In programma nella serata conclusiva la grande festa in spiaggia. Il costo è di 55 euro per una settimana, 105 per due, 150 per tre e 190 per tutte le quattro settimane di attività. Sono previste riduzioni per il secondo figlio. Aggiungendo 15 euro alla quota settimanale i bambini della scuola primaria potranno svolgere attività al Patronato anche durante il pomeriggio dalle 14,30 alle 18.
Scuola
I GENITORI DANNO IL VOTO ON LINE
Aumenta la criminalità pagg.
26-27
ECONOMIA Il “Patto del Veneto” promette la ripresa pag.
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A Palazzo Grassi il mondo di Fischer pag.
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CULTURA
La scuola di Cavarzere si sottopone al giudizio dei genitori attraverso la rete. Raccoglierà infatti on line i questionari di valutazione dell’offerta formativa attraverso il proprio sito www.cavarzere1.it. Da tempo a giugno genitori e insegnanti delle sezioni delle scuole dell’infanzia e delle classi prime e quinte delle primarie del terriorio sono invitati a compilare un questionario di gradimento delle attività, dei servizi e dei progretti proposti nel corso dell’anno. Quest’anno i questionari si possono compilare anche on line.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl
Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
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Direttore responsabile
MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 24 maggio CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
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4 Argomento del mese L’IMPOSTA MUNICIPALE UNICA Il primo cittadino di Cavarzere sgombra il campo da qualsiasi illusione: così come accadrà in molti Comuni l’aliquota molto probabilmente sarà elevata. Alle forze di opposizione, Pdl, e alla Lega, Tommasi risponde: la loro battaglia per l’aliquota al minimo è strumentale perché sanno che non è un’ipotesi realistica
Il sindaco avverte: Imu,
di Nicla Sguotti
La determinazione delle aliquote è legata al bilancio di previsione che sarà approvato a giugno
Il sindaco incontrerà la cittadinanza per illustrare conti e motivazioni delle scelte finanziare
L’
Imposta municipale unica è ormai da mesi tema di dibattito a livello nazionale e, anche se alcune amministrazioni comunali non hanno ancora fissato le aliquote in merito, ciò che appare ormai chiaro è che essa rappresenterà un’ulteriore peso sulle già risicate finanze delle famiglie italiane. L’altra faccia della medaglia è però rappresentata dalla possibilità di rimpinguare attraverso di essa le finanze municipali italiane, con una nuova entrata che andrà in parte a compensare gli ingenti tagli operati nei trasferimenti statali ai Comuni. Il peso che tale imposta avrà sui cittadini dipende molto da quello che decideranno le singole amministrazioni comunali, che potranno fissare l’aliquota riservata alle diverse categorie. Sono questi dunque giorni cruciali per tutti gli Italiani che attendono di capire quale sarà per loro l’entità dell’imposta. Per quanto riguarda Cavarzere, allo stato attuale nulla sembra essere stato deciso in merito, a dir la verità qualche sentore di quali siano le intenzioni dell’amministrazione comunale è trapelato e le dichiarazioni di sindaco e assessori sullo stato delle finanze municipali fanno intuire la
possibilità di avere delle aliquote piuttosto elevate. La questione Imu è a Cavarzere uno dei temi caldi e se n’è discusso anche nella seduta del Consiglio comunale di aprile, a seguito della bocciatura di una mozione, presentata dal Popolo della libertà, che proponeva di tenere al minimo le aliquote per le prime case, gli immobili produttivi e gli agricoltori. Il sindaco Henri Tommasi ha spiegato le motivazione della mancata convalida della mozione, ribadendo la situazione critica delle casse comunali e le difficoltà nel chiudere il bilancio di previsione. “Quando ho letto la mozione – così il primo cittadino – mi sono chiesto se si trattasse di una vera proposta o di una battuta. Logicamente anche l’amministrazione comunale avrebbe piacere di poter agevolare i cittadini con delle aliquote minime ma ci sono delle difficoltà enormi che non permettono di farlo. La mozione è arrivata da chi ci ha lasciato in queste condizioni e, piuttosto di fare qualche proposta concreta per aiutare Cavarzere a superare questo momento critico, cerca il consenso con azioni che si possono definire puramente demagogiche”.
Il sindaco ha detto poi che la determinazione delle aliquote relative all’Imu è legata al bilancio di previsione e quindi solo quando esso sarà approvato si potrà conoscere la loro incidenza: “Il consuntivo è stato approvato qualche giorno fa dalla Giunta mentre il bilancio di previsione arriverà in Consiglio comunale nell’ultima decade di giugno, solo allora potremo dare indicazioni precise anche sulle aliquote dell’Imu. È probabile che esse siano destinate a essere portate al massimo perché non abbiamo molti spiragli, era nostra intenzione individuare tre fasce da tutelare, ossia prima casa, attività commerciali e fondi agricoli, ma la situazione estremamente critica non rende possibile tale azione. Forse riusciremo a tutelare una sola di queste fasce, i beni rustici”. Il primo cittadino annuncia poi di voler incontrare, una volta in possesso dei dati completi relativi al bilancio, i cittadini, è infatti sua intenzione promuovere presto a tale scopo un incontro presso Palazzo Danielato.
DALLA LEGA GIACOMO BUSATTO E CLARA PADOAN
“Cavarzere aderisca alla protesta fiscale”
R
elativamente all’Imu la Lega Nord di Cavarzere mostra di avere le idee ben chiare, a esprimersi è il consigliere Giacomo Busatto che si rivolge all’amministrazione comunale invitandola a dare una propria formale adesione alla protesta relativa all’Imposta municipale unica, alla quale hanno già aderito diversi amministratori locali, soprattutto del Carroccio. “Rivolgo un appello a sindaco e Giunta perché seguano gli input dell’Anci e aderiscano alla protesta fiscale in materia di riscossione dell’Imu, in particolare relativamente alla tassa sulla prima casa e sui terreni agricoli, come hanno fatto circa cinquecento sindaci del Nord Italia, già impegnati su questo fronte”. Aggiunge che l’adesione da parte di Cavarzere alla protesta contro l’Imu, proposta da Roberto Maroni, sarebbe a suo avviso la naturale conseguenza della mozione approvata nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Concorde con Busatto il segretario Clara Padoan la quale si dice preoccupata per lo scotto che dovranno presto pagare i cittadini cavarzerani appena arriverà l’Imu, vista la bocciatura della mozione del Pdl che proponeva di tenere al minimo le aliquote per le prime case, gli immobili produttivi e gli agricoltori. N.S.
" e t r e p a e t r e p o c s e "piscin
Argomento del mese 5 Un po’ di conti
Henri Tommasi
u, l’aliquota sarà elevata Note tecniche Le principali novità, le detrazioni, i versamenti
Imu, istruzioni per l’uso di Martina Maniero
L’
imposta si applica a tutti gli immobili iscritti a catasto: abitazione principale (prima casa), pertinenze, fabbricati rurali adibiti ad abitazione o strumentali all’attività agricola. Le pertinenze (categorie catastali C/2, C/6 e C/7 e cioè garage, cantine, tettoie) sono considerate nella misura massima di una unità pertinenziale per ciascuna categoria catastale: nel caso di due o più garage, quindi, il primo viene assimilato all’abitazione principale, gli altri vengono considerati “altro fabbricato”. Rispetto all’Ici non sono state variate le rendite catastali ma cambiano i moltiplicatori per il calcolo della base imponibile. Gli immobili concessi in uso gratuito ai familiari e quelli con usufrutto (in cui l’usufruttuario non vi abita) non sono più considerati assimilabili all’abitazione principale e pertanto vengono considerati altro fabbricato (cioè seconde case) e non godono dell’aliquota agevolata e delle relative detrazioni. Cambiano le regole anche per i fabbricati dichiarati inagibili e inabitabili per i quali non viene più prevista la riduzione al 50% dell’imposta. Per chi ha case in affitto invece è previsto un dimezzamento dell’aliquota ordinaria ma solo a partire dal 2015. Il gettito derivante dall’abitazione principale, pertinenze e fabbricati rurali strumentali, è interamente destinato al Comune mentre quello derivante dagli altri immobili spetta per metà allo Stato. Le detrazioni e riduzioni d’imposta deliberate dal Comune non sono applicabili alla quota riservata allo Stato. Quindi, se il Comune decide di intervenire a modificare l’aliquota, dovrà considerare che allo Stato spetta comunque lo 0,38% dell’imposta “teorica”. Applicazione delle detrazioni: 200 euro per la prima casa e relative pertinenze. Questa per il 2012 e 2013 è maggiorata di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni. Questa detrazione non può superare i 400 euro. Il risultato è l’imposta netta. Versamento: avverrà in tre tranche, tramite Modello F24. L’acconto, al quale saranno applicate le aliquote base, va pagato entro il 18 giugno (il 16 giugno cade di sabato). La seconda rata a settembre e il saldo di dicembre terranno conto delle aliquote stabilite dal Comune.
Tasse vecchie e nuove
Imu e Tarsu, “stangata” anche per i cavarzerani U
na boccata d’aria arriverà anche dalle tasse come l’Imu e la Tarsu (la tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani). “Avremmo voluto agevolare chi ha la prima casa o i proprietari dei terreni agricoli, ma ogni riduzione ci fa perdere circa un milione che non riusciamo a recuperare da nessuna parte”, spiega il sindaco Henri Tommasi. Entro giugno dovranno essere approvati i bilanci consuntivo del 2011 e preventivo del 2012. Sembra che da qualche parte i soldi, per chiudere il preventivo, siano saltati fuori, molto probabilmente dal settore dei Lavori pubblici. Forse questo servirà a scrivere la parola “fine” sulla questione teatro. Almeno per ora. “Dall’atto di indirizzo - chiosa il sindaco - non abbiamo più preso altre decisioni. Sono sempre aperto al dialogo e alle proposte dei cittadini”. Prima le aliquote minime, ora protesta fiscale. In merito prossima applicazione dell’Imu, i consiglieri comunali di centro destra sono più che mai attivi. E’ recentissima la presa di posizione di Giacomo Busatto (Lega Nord) che invita “il sindaco e l’amministrazione comunale di Cavarzere ad aderire esplicitamente agli input dell’Anci e alla protesta fiscale in materia di riscossione dell’Imu (tassa sulla prima casa e sui terreni agricoli) al pari di circa 500 sindaci dell’area Padana”. Alcuni Tommasi: “Avremmo giorni fa, in consiglio comunale, Pdl voluto agevolare i cittae Lega avevano presentato ordini del dini ma ogni riduzione ci giorno (respinti dalla maggioranza) per fa perdere soldi che non chiedere che il Comune applicasse le ali- riusciamo a recuperare” quote minime possibili per la nuova tassa, facendo presente il peso economico che l’Imu eserciterà sugli immobili agricoli. “Il Governo - aveva risposto Nadio Grillo, capogruppo di Sel - taglia i trasferimenti erariali e costringe i Comuni a fare gli esattori al suo posto, imponendo loro l’onere di applicare aliquote, anche sui fabbricati rurali, che garantiscano gli equilibri di bilancio”. Addizionale Irpef dallo 0,7 allo 0,8% (il massimo consentito), smaltimento rifiuti più 8%. Sono le avvisaglie, già approvate dalla giunta comunale, della “stangata” che colpirà i cavarzerani nel 2012 in seguito alla manovra del Governo e alle difficoltà del Comune. L’addizionale Irpef era ferma dal 2007. Secondo gli ultimi dati disponibili (2009) il gettito che ne derivava era di un milione e 58mila euro, su un imponibile complessivo di 151milioni. La proiezione per il 2012 vede diminuire la ricchezza dei cavarzerani a 148 milioni e 700mila euro, ma l’aumento Irpef produrrà un gettito di un milione 190mila euro, 130mila più del 2009. La Tarsu aumenta dell’8% per le utenze domestiche e del 10% per quelle non domestiche (per trovare aumenti analoghi bisogna risalire al 2009: +12% e + 15,5%), per un totale di un milione e 600mila euro e una copertura del 99,03% del costo del servizio che, però, sarà ridimensionato con una sola raccolta settimanale dell’umido (anziché due) in novembre e dicembre, l’eliminazione della raccolta dell’olio esausto al mercato (si farà all’ecocentro) e della pulizia delle caditoie. Melania Ruggini
6 Approfondimento Politica La sezione cavarzerana in fermento: Contadin nel mirino
Il Pd alla resa dei conti In 53 scrivono a Mognato per chiedere un congresso urgente e nominare un nuovo segretario di Ornella Jovane
P
artito democratico in fermento a Cavarzere e per il sindaco Henri Tommasi alle questioni di carattere finanziario-amministrativo si aggiunge anche quella squisitamente politica, considerato che il maggior partito di maggioranza comincia ad esternare i suoi mal di pancia interni. Lo scorso 11 maggio nel corso dell’assemblea degli iscritti, i 53 presenti, su 99, hanno firmato all’unanimità una lettera destinata al segretario provinciale Michele Mognato (in foto) per chiedere urgentemente la convocazione del congresso con l’obiettivo principale di nominare un nuovo segretario a Cavarzere. Sotto attacco dunque l’attuale segretario Mauro Contadin per la sua “conduzione personalistica” del partito - è l’accusa che la “maggior parte degli iscritti” gli muove - di fronte alle problematiche che coinvolgono tutto il paese. Una pesante responsabilità viene addebitata al giovane segretario Pd che mancherebbe di idee e spirito democratico nella gestione del partito e dell’intera coalizione di maggioranza
di fronte alla complessa situazione economica e sociale che sta vivendo Cavarzere. “Le difficoltà che la coalizione di centrosinistra che guida la nostra amministrazione comunale si trova ad affrontare - si legge nella lettera indirizzata al segretario del Pd veneziano - impongono un rilancio sul piano delle idee, dei contenuti e dei comportamenti che caratterizzano in termini di coesione e protagonismo positivo l’azione del Pd cavarzerano”. I 53 firmatari della lettera pongono all’attenzione del segretario provinciale un’altra questione - relativa ai comportamenti - che riguarda il “doppio incarico” del consigliere Fabrizio Bergantin. Quest’ultimo dopo aver preso il posto dello stesso Contadin alla presidenza della casa di riposo Danielato non ha rinunciato al suo incarico di consigliere comunale, “una incompatibilità - denunciano - regolamentare, etico-morale ricoprire più cariche politiche e amministrative”. Una iniziativa, la lettera, che viene motivata anche da questioni che vanno oltre quelle locali e che riguarda più in genera-
le il tema della disaffezione degli elettori verso i partiti tradizionali. “La situazione economica e sociale - sostengono i 53 firmatari - coniugata con i fatti di cronaca di questi giorni sugli scandalosi comportamenti di chi in nome di un partito si è trovato ad assumere ruoli attraverso i quali ha alimentato il proprio profitto, sta portando alla disaffezione verso i partiti tradizionali, con il rischio di una pericolosa deriva demagogica e qualunquista”. Da qui la necessità di “reagire”, “ritenendo importante che il Pd, attraveso gli spazi di discussione e rielaborazione interna, debba ridiventare punto di riferimento per tutti coloro che si riconoscono nei suoi valori fondativi”, cosa che con la guida di Contadin, a Cavarzere, ritengono i 53, non è avvenuta.
FOCUS Contadin replica ai 53
“IL MIO, UN LAVORO SERIO CHE HA GIÀ DATO I SUOI FRUTTI”
“C
onsidero la lettera inopportuna nei tempi e nei modi: è vero che in questo periodo storico c’è disaffezione generale alla politica nell’intero Paese, ma l’analisi evidenziata nel comunicato è assai approssimativa e generalizzata in modo impreciso”. Mauro Contadin replica tre giorni dopo la diffusione dei contenuti della lettera indirizzata al segretario provinciale del Partito democratico Michele Mognato e, punto per punto, porta i suoi argomenti a sostegno di una gestione difficile ma efficace. “Quando si dice che la mia conduzione “non ha portato i frutti sperati” - osserva - vorrei precisare che sono stato eletto nel 2010 segretario del partito, in un contesto difficile dove il Pd locale era all’opposizione e aveva perso consensi alle elezioni provinciali non eleggendo rappresentanti; mi sono rimboccato le maniche, con molta fatica, dedizione , assieme alla segreteria e ad un gruppo di lavoro che a tutt’oggi si sta impegnando con iniziative tematiche nel territorio, abbiamo vinto le elezioni locali nel 2011 contro tutti i pronostici e le aspettative: altro che “conduzione personalistica” da parte mia, anzi molta disponibilità al dia-
Mauro Contadin
“Quando sono stato eletto il Pd era all’opposizione, oggi siamo al Governo della città” logo e collegialità, con successi che parlano chiaro”. Contadin dunque si oppone a qualsiasi “resa dei conti”, rivendicando i risultati di un lavoro serio e condiviso con molti. “Nessuna resa dei conti interna quindi - conclude - ho dimostrato che con il lavoro serio, con l’umilità e con il rispetto degli avversari si raggiungono risultati incredibili; poco di concreto lasciano invece le accuse, figlie di una vecchia politica che appartiene a chi non ha argomenti concreti e si scaglia contro le persone”. P.T.
IL GRUPPO CONSILIARE DIFENDE CONTADIN
I
l Gruppo consiliare del Partito democratico fa quadrato attorno al suo segretario locale Mauro Contadin esprimendogli solidarietà e stima. “Ricorda - scrive a risposta delle critiche mosse dai 53 iscritti nella lettera al segretario provinciale Mognato - che l’operato di questa segreteria ha portato nell’ultimo anno la vittoria alle amministrative e un contributo sostanzioso all’arricchimento della vita politica cavarzerana con numerose iniziative pubbliche che hanno visto la partecipazione di esponenti del Pd regionale e nazionale”. Si ipotizza, dunque, che dietro i 53 iscritti alla sezione locale del Pd che hanno sottoscritto la richiesta di un congresso urgente per il rinnovo del segretario ci sia una regia e un nome. “Gli articoli - si legge nel documento diffuso dal Gruppo consiliare del Pd - sembrano ispirati da qualcuno che, per coprire il proprio fallimento politico-amministrativo, cerca in modo irresponsabile di recuperare una leadership che evidentemente non ha mai avuto”. “Contrariamente a coloro che utilizzano vecchi e ambigui metodi politici, di cui ormai si farebbe volentieri a meno, ad esclusivo servizio di “personalismi”, questa segreteria - è l’attacco - questo gruppo di lavoro, questo segretario, stanno senza dubbio lavorando alla luce del sole, a completo sostegno dell’amministrazione comunale, affinché possa migliorare il proprio operato a favore della città”.
Quanto alla disaffezione per la politica in generale e per scongiurare il rischio che si diffonda nel contesto locale il Gruppo consiliare ha i suoi suggerimenti in risposta alle critiche mosse nella lettera dei 53. “Percorrere vie datate alimenta il disamore per la politica - si legge - e mette a serio rischio la solidità di questa amministrazione già impegnata a risollevare l’economia cittadina messa in ginocchio dalle
“Con lui abbiamo vinto le elezioni, c’è qualcuno che cerca di recuperare una leadership perduta” passate gestioni”. Il Gruppo consiliare conferma allora il proprio sostegno sia al segretario locale del Pd, Mauro Contadin, sia a Fabrizio Bergantin, anch’egli oggetto di critiche, indirizzando invece il proprio attacco all’assessore all’Urbanistica Otello Piazzon. “Il Gruppo consiliare - conclude l’intervento - sente doveroso esprimere il dubbio sull’adeguatezza dell’operato dell’assessore all’Urbanistica Otello Piazzon, il quale più volte ha preferito fare scelte politiche autonome, anziché portare avanti le posizioni concordate con l’intero Gruppo consiliare, causando per questo un forte imbarazzo anche all’interno del Pd”. O.J.
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8 Cavarzere L’Intervento
Il dibattito
Oltre l’antipolitica
Il caso Continua la querelle tra il sindaco e il fronte dei contrari all’affito del foyer
Tommasi: “Teatro, non ci sono alternative” di Nicla Sguotti
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Dare in concessione parte di palazzo Danielato rimane per il primo cittadino l’unica via per garantire finanziamenti alla cultura, ma il Comitato non ci sta
l futuro di Palazzo Danielato continua a essere in città tema di acceso dibattito, da una parte il sindaco Henri Tommasi e la sua amministrazione comunale, quasi al completo, e dall’altra il gruppo spontaneo di associazioni che ha dato vita al comitato a salvaguardia del teatro. Del fronte contrario all’affitto fanno inoltre parte anche l’assessore alla Cultura Fabrizio Zulian e diversi esponenti delle formazioni politiche di opposizione. Il sindaco ha in questi giorni ribadito la volontà di promuovere azioni che possano portare a un potenziamento di Palazzo Danielato come centro culturale di Cavarzere. “Dare in concessione parte del palazzo – così il primo cittadino – è l’unico modo per ottenere la liquidità necessaria a chiudere il bilancio e fare funzionare anche negli anni futuri il teatro, senza con atto pubblico nel Comitato “Caput Aggeris”, che il rischio di doverlo chiudere. Gli incontri avuti con ha come finalità la salvaguardia e la valorizzazione le associazioni non hanno portato nessuna proposta del patrimonio storico-artistico cavarzerano, mantepercorribile e di conseguenza la via da noi individua- nendo lo scopo primario di preservare l’integrità di ta rimane l’unica attuabile. Intendiamo cercare un Palazzo Danielato. partner che ci aiuti a promuovere spettacoli di quali“Le oltre 1.500 firme raccolte comprendono tà, in cambio della concessione in affitto di parte del persone di tutte le ideologie politiche – afferma la foyer al piano terra”. presidente Fanny Quagliato Si sofferma infine sulla po- Il neonato – dall’estrema sinistra all’elemica scaturita dalla mancata Comitato “Caput strema destra, tra cui esponenti realizzazione di un dibattito Aggeris” chiede delle liste che hanno sostenuto pubblico sul tema, che un quo- al sindaco di fare questa amministrazione comutidiano locale aveva proposto un passo indietro nale, convinti sia giunto per di organizzare. “I tanti incontri essa il momento di fare una che abbiamo coi cittadini – afferma – dimostrano la profonda autocritica”. nostra apertura al dialogo. Allo stato attuale non vi Quagliato pone poi una questione di correttezza sono novità sulla questione, quando avremo appro- rispetto alla delibera che inserisce nel Piano delle vato il consuntivo e il bilancio di previsione, avendo valorizzazioni il teatro. nuovi dati certi su cui discutere, non mancheremo di “È stata votata senza il parere della Soprintenpromuovere ulteriori incontri anche sul teatro”. denza – afferma – totalmente all’oscuro di quanto Intanto le associazioni culturali si sono costituite a Cavarzere stava succedendo, alla quale per legge
NEWS
Il Comitato ha coinvolto la Soprintendenza per i beni architettonici che chiederà delucidazioni al sindaco sul progetto di affitto deve essere sottoposto qualsiasi tipo di progetto relativo a Palazzo Danielato, dichiarato di interesse culturale e quindi sottoposto a tutte le disposizioni di tutela previste per tali beni. Tra queste la possibilità di concederne l’uso solo per finalità compatibili con la sua destinazione culturale, il tutto subordinato all’autorizzazione del Ministero, rilasciata a condizione che il conferimento ne garantisca la conservazione e la fruizione pubblica”. La presidente rende noto inoltre che una rappresentante del Comitato ha incontrato la Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici, la quale, stupita di non essere a conoscenza del progetto di affitto, le ha assicurato una sua richiesta di delucidazioni al sindaco. “Chiediamo la modifica della delibera e un gesto di umiltà da parte dell’amministrazione comunale – chiosa Quagliato – ammetta il proprio errore e trovi, insieme ai cittadini, una soluzione condivisa da tutti”.
di Marco Almagisti * segue da pag.
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Avendo implicazioni ulteriori rispetto alla singola scadenza elettorale, queste indicazioni meritano di essere analizzate nel dettaglio. Una rispettabile corrente di pensiero ha sostenuto a lungo la tesi dell’astensione come appagamento, identificando nell’astensione un comportamento di cittadini “soddisfatti di come vanno le cose”. Nell’Italia del 2012 di appagamento se ne trova ben poco. Si vedono accumulati gli effetti di due diverse crisi: oltre alla crisi economica che funesta l’intero Occidente, nel nostro paese si aggiunge l’effetto della crisi politica. I dati dei sondaggi evidenziano una fiducia dei cittadini italiani verso il sistema dei partiti inferiore al 4% e alle ultime amministrative l’astensione è cresciuta di ben sette punti percentuali. In tale contesto, anziché alimentare un serio dibattito su come riformare il sistema partitico e riconquistare la fiducia dei cittadini, i partiti maggiori preferiscono imboccare quella scorciatoia cognitiva che consiste nel definire quale “antipolitica” qualsiasi forma di soggettività germogliata al di fuori dei loro confini. Questa è l’etichetta sovente attribuita al Movimento Cinque Stelle. Eppure, le prime ricerche dedicate a tale movimento mostrano una realtà vivace e sfaccettata: dietro a Beppe Grillo, figura che garantisce un collante nazionale e occasioni di visibilità mediatica, vi sono in molti contesti candidati scelti su base locale legati a profili specifici. Alcuni di essi provengono dalle mobilitazioni referendarie vittoriose della scorsa primavera che hanno rappresentato una svolta nella politica italiana ed accelerato il declino del berlusconismo. Sovente tali candidati sono sorretti da una fitta rete di relazioni con gli attori sociali e da un livello di fiducia difficile da conseguire per i politici dei partiti tradizionali. È il caso del primo sindaco ottenuto dal Movimento Cinque Stelle: Roberto Castiglion, ingegnere informatico trentunenne, che ha ottenuto il 35,2% nel comune di Sarego (in provincia di Vicenza), proprio laddove la Lega aveva deciso di collocare il c.d. “Parlamento padano”. Anziché rinchiudere tali esperienze nell’etichetta di “antipolitica” sarà interessante analizzare il comportamento degli esponenti del Movimento Cinque Stelle cui saranno attribuire responsabilità istituzionali, ossia comprendere quali scelte di politica pubblica compieranno, quali rapporti istituiranno con i cittadini e gli altri soggetti politici e, non va dimenticato, con il vulcanico mattatore genovese, finora indiscussa forza centripeta dell’intero Movimento. Soprattutto, sarà interessante studiare quale struttura saprà darsi il Movimento per consolidare tali risultati, dal momento che, al fine di dare continuità alla propria presenza politica, alcuni gradi di istituzionalizzazione si riveleranno indispensabili. *Docente di Scienza politica presso l’Università di Padova
Controllo elettronico della velocità. Nuovi dispositivi
TRE PUNTI DI ACCESSO ALLA CITTÀ PRESIDIATI DAL VELOMATIC
È
in funzione a Cavarzere, ormai da più di un mese, un nuovo strumento che permette alla Polizia municipale di presidiare il territorio e soprattutto di incentivare il rispetto dei limiti di velocità. Si tratta del velomatic, un nuovo modello di autovelox che per certe caratteristiche rappresenta la massima innovazione nel settore, prevede infatti la possibilità di rilevare contemporaneamente entrambi i sensi di marcia, ha un sistema fotografico digitale con la capacità di memorizzazione di oltre 200mila immagini e può fun-
zionare in postazione fissa, anche direttamente dall’interno dell’auto di servizio. L’acquisto della nuova apparecchiatura è stata effettuata dal Comune di Cavarzere con una spesa di 22.500 euro, un investimento che sarebbe stato realizzato coi fondi inizialmente stanziati per la riorganizzazione del parco macchine comunale, poi risparmiati e quindi utilizzati in parte per il velomatic. La Polizia municipale, come precisa il comandante Salvatore Salomone, ha deciso di utilizzare il velomatic per
FAI UNA CROCE SUL QUADRATO PER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORAGANI ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO (limite età 18-37 anni)
presidiare i tre punti di accesso alla città. Nello specifico le zone in cui i vigili urbani stanno già utilizzando il nuovo autovelox sono Ca’ Venier, Ca’ Labia e via Bellina. A Ca’ Venier gli agenti controllano l’area che va dai ponti della statale 516 fino al distributore, a Ca’ Labia le loro postazioni sono solitamente nella parte vicina all’accesso con la provinciale che porta a Loreo e in località Bellina presidiano il tratto che va dalla rotonda con via Mazzini sino al confine con il Comune di Pettorazza Grimani. N.S.
Postazione del velomatic
SCHEDA D’ISCRIZIONE NOME
COGNOME
DATA DI NASCITA INDIRIZZO TELEFONO DATA
FIRMA
consegnare presso la sede AVIS di Cavarzere, presso Ospedale Civile - Tel. 0426 316436 (segr. Tel.)
Cavarzere 9 Trasporti L’assessore Bettinelli annuncia la risoluzione dell’annosa questione
Deposito delle autocoriere, verso l’atto finale “Siamo alla conclusione dell’iter relativo all’accordo di programma, a luglio finiranno i disagi per i residenti di via Visentin e Serafin
L’assessore Ezio Bettinelli
di Nicla Sguotti
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l nuovo deposito delle autocorriere sarà presto una realtà, ad annunciarlo è l’assessore comunale ai Trasporti Ezio Bettinelli il quale, attraverso un comunicato, ha preannunciato l’imminente risoluzione di un problema che da anni rappresenta uno dei principali motivi di protesta da parte dei cittadini cavarzerani. In particolare le lamentele vi sono state soprattutto da parte dei residenti delle zone che fino ad oggi le autocorriere si trovano
Focus
“I lavori sono già iniziati,il nuovo deposito sarà presto una realtà” ad attraversare per giungere all’attuale piazzale di sosta, principalmente via Serafin e via Visentin. I lavori dove sorgerà il nuovo deposito sono già iniziati da qualche mese e sembra che ormai non si debba più atten-
dere molto per far cessare definitivamente i disagi dovuti al transito dei mezzi per le vie del centro. “Siamo giunti alla fase conclusiva dell’iter relativo all’accordo di programma tra Regione Veneto, Provincia di Venezia, Comune di Cavarzere, Pmv e Actv – queste le parole dell’assessore – atto finalizzato alla realizzazione del nuovo deposito autobus dell’autostazione di questo Comune, sottoscritto il 31 gennaio dello scorso
PREMIO BONTÀ, RICONOSCIMENTO AL CARDINALE COMASTRI
È
stata una giornata davvero ricca di emozioni quella trascorsa a Roma venerdì 20 aprile da alcuni rappresentanti del Comitato della Croce, associazione che da anni è impegnata nella promozione del volontariato e della legalità. In occasione del Premio internazionale della bontà 2011, celebrato a Loreto lo scorso dicembre, il Comitato aveva deliberato di consegnare un riconoscimento al cardinale Angelo Comastri (in
anno”. L’assessore Bettinelli prosegue ricordando che l’autostazione è già stata realizzata e collaudata mentre il 6 febbraio hanno avuto inizio i lavori del nuovo piazzale di sosta in località Santa Maria, assegnati alla ditta Ecis srl dopo l’espletamento dell’iter amministrativo per tale realizzazione. Fornisce inoltre delle indicazioni precise su quelle che dovrebbero essere le tempistiche di realizzazione dei lavori, evidenziando anche quale è il periodo in cui si presuppone
foto con Donin e Zulian) che però, per motivi pastorali, non si era potuto recare a ritirare il premio. Così una delegazione dell’associazione si è recata nella Capitale per consegnarglielo, il gruppo di Cavarzere, del quale faceva parte anche l’assessore alla Cultura Fabrizio Zulian, è stato ricevuto dal cardinale nell’ufficio della casa canonica in Vaticano. Al cardinale, presidente della Fabbrica di San Pietro, è stato consegnato il simbolico riconoscimento che la commissione del Premio Bontà, promosso dal Comitato della Croce, aveva voluto assegnargli come ringraziamento per il riferimento
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il nuovo deposito possa essere ultimato e quindi fruibile. “A metà luglio – conclude Bettinelli – il transito degli autobus lungo via Visentin e via Serafin cesserà e con esso finiranno definitivamente i disagi per i residenti, questo grazie all’accordo di programma e alla determinazione di tutti gli enti e società che hanno permesso la realizzazione di quanto in esso contenuto”.
spirituale e morale nonché il sostegno all’associazione. Nel corso dell’udienza, la motivazione del riconoscimento è stata letta dall’assessore Zulian mentre Renzo Donin, componente della commissione del Premio e consigliere comunale della città di Chioggia, ha consegnato al cardinale una pergamena e una medaglia. Durante la permanenza a Roma, la delegazione ha fatto visita anche ad altre persone alle quali il Comitato della Croce è particolarmente legato, tra queste il cardinale Francesco Marchisano. N.S.
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10 Cavarzere Il caso Ogni 4 e 28 del mese si rinnova il “prodigio” della visione
Devoti francesi per la Madonna del Perdono La fama del sito devozionale di via Pio La Torre e della signora Alina che dice di avere contatti mistici con la Madonna e Padre Pio cresce, un gruppo di fedeli è arrivato da Medjugorje di Melania Ruggini
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Cavarzere il sito devozionale in via Pio La Torre continua a far parlare di sé, specie ultimamente, poiché agli appuntamenti del 4 e 28 del mese stanno arrivando anche fedeli stranieri, avvisati dal passaparola. Anche se in città regna comunque una patina di scetticismo sulla questione, tranne per un folto gruppo di fedeli devoti alla Madonna Addolorata del Perdono, il passaparola fra i credenti continua a travalicare i confini urbani e provinciali, espandendosi non solo in Italia e appunto oltrepassando le Alpi, fino alla Francia per esempio. Quasi ogni giorno il santuario è meta di pellegrini che accorrono in visita, chi per curiosità, chi per fede. Fulcro dell’attenzione è Alina Coia, una signora di 74 anni, che da quindici anni racconta di avere contatti mistici con la Madonna Addolorata del Perdono. La fama di Alina ha dunque superato i confini nazionali a maggio, assieme al migliaio di pellegrini, ha recato visita al complesso mistico un gruppo di francesi proveniente da Medjugorje, arrivato nel tardo pomeriggio a Cavarzere proprio per ascoltare il messaggio di Alina. Durante la veglia, le preghiere sono recitate in francese, croato e italiano. Al “terzo mistero” si ripete il “prodigio”, puntuale ogni 4 e 28 di ogni mese: Alina
La statua della Madonna Addolorata del perdono cade in estasi sentendo la voce della Madonna, che lascia il suo messaggio. “Vi sono vicina in modo speciale in questo mese di maggio”, invitando a pregare per i sacerdoti e per le famiglie. Ale coppie l’invito “Non andate a convivere: scegliete la via del matrimonio. Pregate per le famiglie in difficoltà”. Poi Alina dice di avere una visione del paradiso e persone vestite di bianco; e fa menzione rispetto a un fatto che dovrà succedere tra cinque-sei anni, sul quale
però si tace. Infine, arriva il messaggio di Padre Pio da Pietrelcina; Alina cambia tonalità di voce, assumendo un accento del sud. Il messaggio invita alla preghiera e a voler bene a “Mammarella”, Madre di Gesù. Non solo stigmate e segni della passione di Cristo che si accentuano durante la Quaresima, oppure l’olio che si può osservare sulla statua di Maria, collocata nel piccolo tempietto nel prato vicino a casa di Alina, o l’immagine del Crocifisso dalla quale sgorgherebbe sangue: qualcuno vicino ad Alina fa sapere che il crocifisso in legno di Cavarzere, storico simbolo devozionale della comunità, avrebbe fatto altri miracoli, abbassando ulteriormente la testa in occasione della processione del Giubileo del Crocifisso il 23 ottobre 2011. I fedeli devoti alla Madonna del Perdono nel frattempo si sono costituiti in associazione e hanno dato vita anche ad un sito internet, stando al passo coi tempi. Le donazioni non mancano: l’associazione è riuscita a comprare, dopo vari tentativi, gran parte del terreno sito in via Pio La Torre, dove sorge il capitello. In molti mormorano che l’intenzione sia di realizzare un santuario, anche se c’è il massimo riserbo in proposito. “Perchè non contano le opere materiali, ma le opere di fede” fanno sapere i devoti.
NEWS
NEWS Vivi Cavarzere
UNA NUOVA ASSOCIAZIONE CHE GUARDA AI GIOVANI
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a preso vita a Cavarzere una nuova associazione di promozione sociale che va ad arricchire il già nutrito mondo dell’associazionismo in città. L’ idea è nata da un gruppo di ragazzi convinti che a Cavarzere vi sia la quasi totale mancanza di attività per il mondo giovanile e sia arrivato il momento di porre rimedio alla situazione. Così hanno deciso di costituirsi in associazione, impegnandosi in prima persona per promuovere attività e manifestazioni volte a rendere il centro cittadino più vivo e attivo. Il gruppo ha già iniziato la propria attività con la prima riunione, nel corso della quale è stato definito il direttivo: presidente Moreno Frazzetto, vicepresidente Luca Zulian, segretario Carlo Mantoan e tesoriere Alessandro Priore. Fin da questo primo incontro è emersa chiaramente la volontà di promuovere eventi per un pubblico giovane, insieme alla convinzione che il vero motore dell’associazione debba essere la ricerca della collaborazione con le diverse associazioni cittadine e i vari esercizi commerciali, al fine di promuovere eventi che includano più tipologie d’intrattenimento. “Vogliamo trovare un’intesa con le varie anime associative comunali nonché con i negozi e i bar – afferma il presidente Frazzetto – Vivi Cavarzere, aperta a chiunque intenda collaborare con nuove idee, si prefigge di organizzare particolari serate a tema musicale per un pubblico giovane, mediante proposte di concerti rock all’aperto, con la collaborazione di gruppi emergenti locali e anche di più ampia fama”. Nicla Sguotti
UNIVERITÀ POPOLARE, SI RIPRENDE AD OTTOBRE
Il concorso fotografico
IL RADICCHIO E LE TERRE DELLA SUA PRODUZIONE IN UN FLASH
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l via il primo concorso fotografico “Chioggia Capitale del radicchio”, organizzato da Chioggia ortomercato del Veneto in collaborazione con Rce-Foto di Chioggia. Appassionati, fotoamatori e professionisti attrezzati di macchine digitali, obiettivi e cavalletti sono chiamati in gara per fissare sulla pellicola lo scatto più significativo nelle due categorie proposte. Due i temi del concorso: uno fisso, “Il Radicchio di Chioggia”, quale principe dell’orticoltura locale ripreso nella molteplicità dei momenti colturali, di lavorazione e commercializzazione; l’altro libero, “I prodotti agroalimentari e il territorio dei 10 Comuni del Radicchio Igp di Chioggia”, nel quale i fotoamatori potranno sbizzarrirsi nel ritrarre immagini della gente, dei vari paesaggi e diversi ambienti, dei mestieri e delle tradizioni caratterizzanti le aspetti ed espressioni rurali nei Comuni di Chioggia, Cavarzere, Cona, Codevigo, Correzzola, Rosolina, Ariano Polesine, Taglio di Po, Porto Viro, Loreo, quelli, appunto, che costituiscono l’area di coltivazione del Radicchio di Chioggia Igp. Gli scatti possono essere inviati entro il prossimo 15 settembre all’Ortomercato di Chioggia, o consegnati presso i negozi RceFoto del Veneto. Ogni partecipante potrà inviare al massimo tre I premi per entrambe le sezioni consistono per il primo clasfoto per ciascun tema. Le stampe su carta fotografica dovranno sificato in un buono spesa di euro 150 in materiale fotografico avere il lato lungo compreso tra i 30 e 40 presso i negozi Rce e una cesta di prodotti cm. Gli scatti digitali potranno essere presen- Due i temi agroalimentari; per il secondo classificato un tati anche su supporto elettronico anche su del concorso buono spesa di euro 50 in materiale fotograCd o chiavetta Usb con risoluzione 300 dpi. sul radicchio fico presso i negozi Rce e una cesta di prodotLe premiazioni si terranno in ottobre, e i suoi prodotti ti agroalimentari; per il terzo classificato una nell’ambito delle manifestazioni del mese agroalimentari cesta di prodotti agroalimentari. dedicato alla Zucca Marina di Chioggia, con Informazioni, documentazione e scheda allestimento di una mostra fotografica delle immagini selezionate. di iscrizione per partecipare al concorso sono reperibili presso i Tutte le opere ammesse all’esposizione verranno inoltre di- negozi Rce-Foto o scaricabili dai siti “www.rcefoto.com” o “www. gitalizzate per la loro pubblicazione su apposita sezione del sito ortomercatochioggia.it”. web. Giovanna Bellemo
Il presidente Belloni e il professor Volpe alla lezione conclusiva
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na lezione interamente dedicata alla salute del piede e della caviglia, questo l’argomento con cui l’Università popolare ha concluso il proprio anno accademico, all’insegna del rinnovamento e dell’ampliamento del corpo docente. Per la lezione conclusiva, che si è svolta domenica 22 aprile, è stato invitato a Cavarzere il professor Antonio Volpe noto chirurgo specialista nella medicina dello sport. L’incontro si è aperto con l’introduzione da parte del presidente dell’Università popolare Renato Belloni, il quale ha lasciato la parola allo specialista. Alla lezione, tenutasi a Palazzo Danielato, hanno partecipato molte persone tra le quali diversi atleti cavarzerani, essa è stata l’occasione per apprendere quali siano le concause, l’evoluzione e il tipo di intervento più indicato per le diverse patologie di piede e caviglia. In particolare il relatore ha evidenziato come certe tipologie di disturbi
colpiscano in modo particolare le donne ma anche chi pratica sport, spiegando che spesso l’intervento del chirurgo non riesce a riportare la situazione allo stato ottimale. Ringraziando il relatore e congedando
Soddisfazione del presidente Belloni pe i tanti giovani introdotti nel corpo docente i presenti, il presidente Belloni ha ricordato come l’anno accademico appena concluso sia stato caratterizzato dall’ingresso di molti volti nuovi, soprattutto giovani, nel corpo docente e da un ulteriore ampliamento dell’offerta formativa. L’appuntamento è adesso per ottobre, precisamente domenica 7, giornata in cui è prevista la lezione inaugurale del nuovo anno accademico. N.S.
G.A.L. Antico Dogado AMBITO TERRITORIALE DI APPLICAZIONE
COMuNI DI ARZERgRANDE (PD), BOvOLENTA (PD), CAMPAgNA LuPIA (vE), CAMPOLONgO MAggIORE (vE), MIRA (vE), CANDIANA (PD), CAvARZERE (vE), ChIOggIA (vE), CODEvIgO (PD), CONA (vE), CORREZZOLA (PD), PONTELONgO (PD), TERRAssA PADOvANA (PD)
Al via i progetti di cooperazione Il GAL Antico Dogado ha presentato alla Regione del Veneto per la sua approvazione, una serie di progetti utili al rilancio dell’economia rurale. Si tratta di due progetti di cooperazione interterritoriale e un progetto di cooperazione transnazionale previsti nel proprio Programma di Sviluppo Locale. Va spiegato però che la Cooperazione prevista dall’Asse 4 Leader, consiste nella realizzazione di progetti su temi comuni a territori rurali diversi. Sono progetti che si sviluppano attraverso l’incontro e il confronto tra le rispettive culture e realtà. Oltre al raggiungimento degli obiettivi prefissati dai progetti, ne derivano benefici indiretti per i territori, indotti dalla nascita di competenze, reti e relazioni, che divengono patrimonio comune dei partner. I progetti di cooperazione possono essere interterritoriali (con partner nazionali) o transnazionali (con partner di altri stati dell’Unione Europea). Tutti puntano a rilanciare e valorizzare l’economia agricola, come volano della ripresa in questo momento di crisi economica. Vediamo però nel dettaglio i vari progetti: Turismo rurale tra i grandi fiumi. Promozione del turismo rurale nei
territori di pianura attraversati dai grandi fiumi - Tur Rivers
L’obiettivo del progetto è promuovere il turismo rurale nei territori di pianura ancora poco fruibili, compresi nel “triangolo” della Pianura Padana orientale, interessata dalla presenza dei due più grandi fiumi d’Italia, il Po e l’Adige, delimitato dalle grandi mete turistiche come le città d’arte (Venezia, Mantova, Padova, Verona, Ferrara e Ravenna), le zone del turismo balneare del mare Adriatico o del lago di Garda. Si tratta quindi di “captare” e indirizzare il turismo “classico”, attraverso lo sviluppo e la valorizzazione degli itinerari “interGAL o interprovinciali” di mobilità lenta: ciclabili, fluviali, ippovie, ecc. In particolare, si qualificheranno alcuni degli itinerari esistenti nel nostro territorio e ritenuti particolarmente strategici nel completamento della rete esistente. Questo anche in considerazione dell’intervento a regia avviato dal nostro GAL con le Province di Padova e Venezia attraverso la Misura 313 Azione 1 “Itinerari e certificazione”. I soggetti attuatori saranno i Comuni di Campolongo Maggiore, Pontelongo, Bovolenta e Chioggia. La tipologia del progetto è di tipo interterritoriale. Il GAL capofila è il Polesine-Adige. Fra i partner: GAL Polesine Delta Po, GAL Antico Dogado, GAL Patavino, GAL Bassa Padovana, GAL della CONFERENZA STAMPA PROGETTO TUR RIVERS Archivio GAL Polesine Adige da sinistra: Pier Luigi Parisotto (Presidente GAL Antico Dogado), Eugenio Zaggia (Presidente GAL Patavino), Daniele Toniolo (Presidente GAL Bassa Padovana), Lorenzo Marchesini (Presidente GAL Delta 2000), Alberto Faccioli (Presidente GAL Polesine Adige), Valentino Girlanda (Presidente GAL della Pianura Veronese)
Pianura Veronese, GAL Delta 2000. Il contributo pubblico richiesto dal GAL Antico Dogado è di 233.966,30 euro. Città storiche, mercati rionali e contadini tra piazze e barchesse Open market
L’obiettivo generale del progetto è di sostenere l’offerta turistica rurale dei territori partner, attraverso la calendarizzazione dei mercati rionali e contadini e degli eventi correlati. In tal modo i mercati rionali e contadini diventeranno eventi e l’insieme di essi costituirà l’itinerario attraverso il quale gli abitanti, ma soprattutto i visitatori/turisti, potranno scoprire i tesori dei territori interessati dal progetto. Tra gli interventi previsti, vi è la riqualificazione di una piazza nel Comune di Correzzola che ospiterà il mercato rionale. La tipologia è di tipo interterritoriale. Il capofila è il GAL Bassa Padovana. I GAL partner sono: il GAL Antico Dogado, GAL Patavino, GAL della Pianura Veronese, GAL Carso. Il contributo pubblico richiesto dal GAL Antico Dogado è di 200.000 euro.
Rural Emotion - R.EM L’obiettivo generale del progetto è promuovere una serie di itinerari/mete culturali, che diventeranno una volta messi in rete, “una storia di scoperta del territorio”. Il valore aggiunto del progetto sarà per ciascun territorio quello di collegarsi ad altri territori rurali attraverso strumenti innovativi di comunicazione, come i fumetti, contribuendo a creare un circuito utile a scoprire ed arricchire l’offerta turistica e culturale delle aree aderenti al progetto. Il territorio del GAL Antico Dogado è famoso anche per aver ospitato e dato i natali a personaggi della storia del teatro come Carlo Goldoni ed Eleonora Duse. Questi artisti, vissuti in epoche diverse ma entrambi di fama internazionale, accompagneranno il protagonista del fumetto alla scoperta del territorio del GAL tra ville, barchesse e siti archeologici. Si tratta di un progetto di tipo transnazionale. Il capofila è il GAL Patavino. I GAL partner sono: GAL Antico Dogado, GAL Bassa Padovana, GAL della Pianura Veronese, GAL Montagna Vicentina, GAL Terra Berica, GAL AktiivinenPohjois-Satakunta (Finlandia). Il contributo pubblico richiesto dal GAL Antico Dogado è di 170 mila euro.
Novità Fattorie plurifunzionali e agriturismi Sono stati emanati due nuovi bandi per la diversificazione di attività quali le fattorie plurifunzionali e gli agriturismi. Si tratta della Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” Azione 1 “Creazione e consolidamento di fattorie plurifunzionali”. Con questo strumento si punta alla creazione di fattorie plurifunzionali (sociali, didattiche, creative, ecofattorie) mediante la ristrutturazione, l’adeguamento di fabbricati esistenti, già in uso all’impresa agricola, l’acquisto di attrezzature e beni durevoli, la realizzazione di percorsi didattici e la sistemazione delle aree esterne. L’importo complessivo messo a bando è di euro 264.825,82. Il livello d’aiuto è del 40% della spesa ammissibile per gli investimenti fissi, del 35% per gli altri investimenti. C’è poi la Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” Azione 2 “Sviluppo dell’ospitalità agrituristica”. Gli imprenditori agricoli possono realizzare investimenti strutturali e dotazionali finalizzati a: ospitalità in stanze o alloggi o agricampeggi. E poi: adeguamento di locali per attività di presentazione, degustazione e offerta di prodotti, attività ricreative, escursionistiche e culturali da parte degli ospiti. Non da ultima l’implementazione dei sistemi di qualità certificata. L’importo complessivo messo a bando è di euro 158.342,11. Il livello d’aiuto è del 30% della spesa ammissibile per gli investimenti fissi, del 25% per gli altri investimenti. Per presentare domanda c’è tempo fino al 9 agosto 2012. Per informazioni, contattare il GAL. L’attività di sportello informativo viene fornita dal lunedì al venerdì dalle 8 alle ore 12 previo appuntamento telefonico.
G.A.L. Antico Dogado Via C. Colombo, 4 - 30010 Lova di Campagna Lupia (VE) | Tel. 041 461157 | Fax 041 5184086 mail: info@galdogado.it | PEC: galdogado@pec.it | www.galdogado.it
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12 Frazioni Incontri con l’amministrazione Le ultime tappe: Dolfina, Grignella, Villaggio Busonera e San Pietro
Il tour della Giunta nelle frazioni conferma i problemi L’emergenza più diffusa è la manutenzione di strade e piazze e la necessità di più servizi
di Paola Teson
L’
Amministrazione Comunale, ormai al cora a dover far rispettare quelli che sono i primo anniversario del suo insedia- suoi doveri, ovvero portare a termine, entro mento, continua il tour nelle frazioni breve, i lavori per la sistemazione della stradi Cavarzere, per accoglierne le richieste da. Dopo l’ultimo sollecito, sembra che la e conoscerne le principali problematiche, ditta abbia finalmente deciso di sbloccare la ascoltando i cittadini. In ordine di tempo, situazione: se davvero così non fosse, non l’amministrazione ha incontrato i cittadini di ci resterà che riformulare l’appalto, perché la situazione per gli abitanti della frazione Dolfina, San Gaetano e San Pietro. è diventata davvero “A San Pietro l’einsostenibile.” mergenza più grande è Boscochiaro ha il Anche a Dolfina rappresentata dai lavo- disagio della pericolosità ri sulla strada pubblica degli argini del Gorzone, gli abitanti reclamano la necessità di una che non sono ancora il Genio civile aspetta rapida sistemazione terminati – spiega il i finanziamenti della piazzetta della sindaco, Henri Tommasi – Ci rendiamo conto che è effettiva- chiesa, ma in questo caso, spiega Tommasi: mente un grosso disagio: di certo siamo a “La piazzetta non è di proprietà comunale, conoscenza di questa situazione da molto bensì appartiene in parte a privati, in parte tempo. Come abbiamo spiegato durante alla curia. In questa circostanza, quindi, per l’incontro, il vero problema è la nostra diffi- noi non è possibile intervenire”. Gli abitanti di Grignella e di Villaggio Bucoltà a comunicare con la ditta responsabile dei lavori: dopo moltissimi solleciti a cui la sonera richiedono invece una manutenzione ditta non ha mai risposto, ci troviamo an- generale delle loro strade e l’insediamento
di qualche punto luce in più, ma non si segnalano particolari problematiche. In attesa di andare a visitare i paesi di Boscochiaro e Rottanova, il sindaco ha nel frattempo convocato i rappresentanti dei comitati cittadini dei due paesi. “Ho pensato – commenta Tommasi – che fosse importante raccogliere le testimonianze dei rappresentanti del paese, così da poterci intanto informare presso gli enti di competenza, nonché dai dirigenti e dai tecnici. Purtroppo, Boscochiaro si conferma ancora come la frazione con più problematiche, soprattutto per la pericolosità degli argini del Gorzone. Per questo, abbiamo già contattato il Genio Civile, responsabile degli argini, il quale ci ha informato che è pienamente a conoscenza della situazione, ma che sta aspettando di ricevere i finanziamenti per iniziare i lavori che, burocraticamente, attendono solo un via economico. Un altro problema del paese sono le fognature, per il quale stiamo vedendo con i tecnici come
Gli abitanti di San Pietro chiedono la conclusione dei lavori sulla strada principale
Le prossime tappe: Boscochiaro e Rottanova, ma il sindaco è già informato sui disagi muoverci”. “A Rottanova, - prosegue il primo cittadino - permane il problema dei trasporti pubblici, per i quali i cittadini reclamano una
maggiore assistenza e presenza. Anche la sistemazione del campetto rappresenta un disagio, ma anche in questo caso stiamo verificando come poterci muovere per la sua gestione”. A fine giugno è previsto l’incontro dell’amministrazione anche con gli abitanti del centro cittadino, per raccogliere anche qui le testimonianze e le osservazioni di tutti i cittadini.
AVE MARIA, IL CONCERTO DI “CONCETTO ARMONICO”
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Andrea Castello e Daniela Dessì durante il concerto in Vaticano
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associazione culturale Concetto armonico, nata lo scorso dicembre nella frazione di Rottanova, continua a promuovere eventi di rilievo, tra i quali spicca il concerto “Ave Maria” realizzato ai primi di maggio, in collaborazione con la Parrocchia Pontificia di Sant’Anna, nella Città del Vaticano. Tale manifestazione aveva lo scopo di presentare il nuovo progetto discografico del celebre soprano Daniela Dessì, socio onorario di Concetto armonico, che si propone di raccogliere fondi e promuovere iniziative di solidarietà a favore di progetti umanitari in Italia e nel mondo. Presentato dalla giornalista televisiva Didi Leoni, il concerto è iniziato con le interpretazioni del coro della Basilica papale di San Francesco in Assisi, diretto dal maestro padre Giuseppe Magrino e accompagnato all’organo dal maestro Eugenio Becchetti. Alternandosi al coro, il baritono cavarzerano Andrea Castello, presidente di Concetto armonico, ha eseguito due brani inediti composti dallo stesso padre Giuseppe, suscitando
molta attenzione e apprezzamenti da parte dei presenti. La seconda parte della serata era la più attesa, ha avuto come protagonista quella grande signora della lirica che è Daniela Dessì, la quale ha interpretato cinque tra le più belle e suggestive Ave Maria, comprese nel suo nuovo disco. Il soprano è stato accompagnato all’organo dal maestro Roberto Scarpa Meylougan, che ha collaborato anche all’incisione del cd. Clamoroso il consenso che il pubblico a voluto attribuire a Daniela Dessì, per la suggestiva interpretazione dei brani. Questo concerto è stato solo il primo di una serie di eventi, previsti per la presentazione del nuovo progetto discografico Ave Maria. I prossimi appuntamenti vedranno la nota interprete impegnata nel promuovere questa sua iniziativa benefica in varie città italiane ed europee. I prossimi concerti, sempre organizzati in collaborazione con l’associazione Concetto armonico, sono previsti a Medjugorje, ad Assisi nella Basilica superiore di San Francesco e a Vicenza nella Basilica di Monte Berico, successivamente anche a Genova, Vienna e Parigi. Nicla Sguotti
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14 Cona Salute Screening visivo per i ragazzi dell’Istituto comprensivo Livio di Cona e Cappon di Cavarzere
Visita a scuola per vederci...chiaro
Ad aprile gli studenti sono stati sottoposti a controlli preliminari, in caso di criticità sono state avvisate le famiglie per ulteriori accertamenti di Melania Ruggini
Lo screening visivo, una iniziativa fortemente voluta dall’Avis
L’
istituto comprensivo Cappon di Cavarzere e Livio di Cona ha un occhio di riguardo per i propri ragazzi anche dal punto di vista medico; come ogni anno, infatti, è stata offerta la possibilità agli alunni delle classi prime e seconde di effettuare uno screening visivo gratuito, finalizzato alla rilevazione di eventuali criticità o problemi da approfondire successivamente mediante visita oculistica. Si è trattato di un importante servizio, nell’ottica di rilevare precocemente ostacoli o difficoltà che a lungo termine possono incidere sullo stato complessivo di salute dei ragazzi. Collocato nell’ambito del piano dell’offerta formativa (area educazione alla salute) lo screening visivo, sostenuto fortemente dalla sezione Avis di Cavarzere e Cona e coordinato dalla referente alla salute, docente Maria Ilva Bonato, si è svolto lunedì 23 aprile grazie al contributo professionale dell’associazione optometristi della provincia di Padova, interessando gli alunni delle classi prime e seconde della sede centrale e della sezione staccata, per un totale di circa 300 studenti. Il 98% delle famiglie, dopo aver ricevuto una dettagliata nota informativa sugli
NEWS In estate
DOMENICHE AL PARCO ZOOFILO DI FRAPIERO
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Circa 300 studenti delle classi prime e seconde sono stati sottoposti a controllo obiettivi e le modalità dello screening, ha accettato di sottoporre i figli al controllo visivo realizzato all’interno dei locali scolastici. Il 97% degli alunni delle classi interessate è stato effettivamente testato, mentre il restante 3% è risultato assente nel giorno fissato per la somministrazione. Al termine dello screening, alle famiglie i cui figli hanno evidenziato criticità o problemi è stato suggerito, tramite formale e motivato invito degli ottici, di effettuare un approfondimento presso un medico oculista di fiducia. Un particolare ringraziamento dell’Istituto alla sezione Avis di Cavarzere nella persona del suo presidente Luigi Sturaro per il costante supporto offerto alle iniziative della scuola e alla docente Bonato per l’efficace e produttivo coordinamento dell’intera iniziativa.
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na gita fuori porta fuori dal consuetudinario ma estremamente piacevole per le famiglie e soprattutto per i più piccoli che hanno una innata predisposizione verso gli animali. La meta è quella del Parco zoofilo di Frapiero, in via Malipiera 23 a Cona, una struttura della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che ospita cagnolini abbandonati. Con l’arrivo della bella stagione tutte le domeniche il Parco zoofilo apre le porte a chi vuole staccare la spina per una gita con la famiglia e gli amici e godersi la libertà della natura, negli oltre 30mila metri quadri immersi nel verde. Una volta arrivati, si viene immediatamente coinvolti dall’atmosfera divertente e rilassante del parco. Gli ospiti sono accolti da un ricco buffet, completamente gratuito, composto da dolci, stuzzichini salati e bibite. Ai bambini è riservato anche un colorato e interattivo angolo giochi. Non è escluso che “catturati” dall’atmosfera non si finisca per conoscere e “innamorarsi” di un amico a quattro zampe e decidere di portarsene uno a casa. Per sostenere il Parco zoofilo di Frapiero, insieme a quello di Rubano e al Parco di San Francesco di Presina, sono state organizzate varie iniziative nel mese di maggio e altre ne sono in programma nei prossimi mesi. Info www.legadelcane-padova.it G.G.
Cultura locale 15 Il caso “Frammenti di vita operosa a Cavarzere. 1860-1960”
Il libro di Baldi e Avezzù conquista gli emigrati
Il signor Paolo Soncin, cavarzerano d’origine che oggi vive a Milano, scrive ad Avezzù: nel suo libro ha citato anche me, ero “Ivan il terribile”; poi sono andato via da Cavarzere in cerca di miglior fortuna di Melania Ruggini
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l volume “Frammenti di vita operosa a Cavarzere 1860- so e con il maestro Baldi per il risultato editoriale. Nell’incipit 1960”di Carlo Baldi e Duilio Avezzù sta riscuotendo Soncin descrive come durante la lettura del libro una ridda grande attenzione e successo non solo in ambito locale, di ricordi si sia scatenata nella sua antica memoria: dove è ma anche in quelle località dove sono migrati i cavarzera- nato (le Case Operaie), dove ha trascorso la sua infanzia, ni. Questa cronistoria appassiona infatti i nativi del luogo, dove ha frequentato le scuole elementari. Quindi Soncin trattandosi di racconti di una realtà locale quasi scomparsa, ricorda “i bravi insegnanti che ci hanno preso per mano nella quale riconoscersi ed immedesimarsi, che si aggiunge educandoci all’amore per il nostro paese, per i nostri cari e alla narrazione di storia locale che gli stessi autori hanno per i nostri fraterni amici”. Tra questi, compaiono la maestra Zanotti, il maestro Giaimo, il maestro edito, “Cavarzere, Immagini dal 1880 al 1960”, “C’era una volta la Un libro che ha fatto Contiero, la cara maestra delle medie Distilleria”, “Teatro Comunale Tullio rivivere nella memoria Noemi Pavanello, che gli affibia il sodei cavarzerani che prannome “Ivan il terribile” per la sua Serafin”. Leggendo con attenzione i testi sono emigrati la loro irrequietezza e vivacità. “Noi ragazzi, figli di contadini e di Carlo Baldi e sfogliando i preziosi gioventù a Cavarzere di operai – prosegue - che a malape“reperti” raccolti dal fotografo Duilio Avezzù, anche Paolo Soncin, uno di quei cavarzerano mi- na avevamo visto il sillabario, sudavamo le sette camicie grati a Milano per far fortuna, si è ritrovato con sorpresa di fronte alla lingua di Dante. Per noi miserelli, abituati a nelle pagine di questo libro, in quel piccolo chiamato “Ivan dialogar cavarzeran, erano d’obbligo le traduzioni e per il Terribile” dalla maestra Noemi Pavanello. Tanto da poter l’italiano e per il francese”. La riflessione si fa quindi malinconica eppur consapevole: “Mi accorgo che il mio paese, dire “c’ero anch’io”. E così il signor Soncin, che ora abita a Milano, ha scritto seppur bello, anche se in gioventù mi ha riservato la vita un’intensa lettera ad Avezzù, complimentandosi con lo stes- da migrante, mi ha dato i natali e i principi del vivere civi-
Duillio Avezzù le. Certo professionalmente m’è stato d’obbligo emigrare con la famigerata valigia di cartone. Simbolo del riscatto e della ricostruzione, rammento, sono state le rovine del Duomo. Quelle rovine dove noi ragazzi giocavamo all’uscita della scuola comunale”. Insomma, questo libro di Baldi e Avezzù ha fatto rivivere, nella memoria di uno di quei tanti cavarzerani emigrati anni orsono, un passato carico di ricordi ed emozioni, costellato di sogni e aspettative, dove si sono tramandati quei sani principi tipici della vita di paese, dove la solidarietà e le tradizioni erano valori profondamente rispettati fin da ragazzi, grazie a saggi educatori e importanti punti di riferimento, come la scuola e la famiglia.
OTTICA OREFICERIA
Pittura
GONDOLA D’ORO PER ELENA ZAMPIERI
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n nuovo prestigioso riconoscimento è stato consegnato ai primi di maggio alla pittrice di origine cavarzerana Elena Zampieri(in foto tra Mariarosaria Belgiovine e Francesca Chetta). Questa volta a scegliere di conferirle un riconoscimento è stata la commissione del Premio biennale “Gondola d’oro”, attribuito a pittori, scultori e artisti di arti visive su segnalazione della critica. Nello specifico la giuria, composta da Mariarosaria Belgiovine, Costantin Stan Neacsu, Maurizio Gnali, Francesco Chetta, Roberto Bilingeri, Renato Chiesa e Charlotte Ritzow, ha deciso di riconoscere all’artista, oggi residente a Chioggia, la grande professionalità e l’impegno creativo dimostrato durante gli ultimi anni, nonché l’originalità delle sue singole produzioni. Elena Zampieri è stata premiata nel corso di una cerimonia presso la sala congressi Mozart dell’Hotel Amadeus di Venezia, in tale occasione la giuria ha confermato il proprio apprezzamento per l’arte della pittrice. L’opera di Elena sottoposta al giudizio della commissione si intitola “Veduta a Venezia”, nella quale i critici hanno riscontrato una “armonia creativa delle suggestive visioni paesaggistiche e una gestualità dalle ottime cadenze impressionistiche”. Tanta l’emozione e la gioia della pittrice che non mancherà di certo di mettere a frutto gli interessanti spunti creativi che questa bella esperienza ha contribuito a darle. N.S.
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ESCLUSIVISTA A CAVARZERE
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LO CICLISMO
SPORT in PRIMO PIANO Pinocchio in bicicletta, verso la fine dell’esperienza
APPUNTAMENTO A MONTECATINI
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l Progetto “Pionocchio in bicicletta” per la scuola primaria, volge al termine. Iniziativa sostenuta dal club sportivo Asd Lions D di Cavarzere, “Pinocchio in bicicletta” aveva l’obiettivo di avvicinare i più piccoli al mondo del ciclismo in particolare, affrontando sì momenti di agonismo, che avessero però sempre uno sfondo educativo. Gli alunni che hanno partecipato a questa iniziativa scolastico-sportiva, hanno avuto l’occasione di assistere a lezioni teoriche e pratiche sul mondo dello sport e del ciclismo da parte del presidente dell’Asd Lions D, Luigi Marzola, e dal direttore sportivo, Paolo Marzola. In questa ultima fase, il progetto prevede la partecipazione degli alunni più meritevoli, dunque degli atleti più bravi, alla manifestazione che si svolge a Montecatini Terme. Qui, i giovani atleti dell’Asd Lions D si dovranno confrontare con diverse scuole primarie, cercando di eguagliare, anzi di superare se possibile, gli ottimi risultati ottenuti nelle edizioni precedenti (2010 e 2011) in cui gli atleti cavarzerani si sono piazzati rispettivamente al terzo e al secondo posto. Quest’anno, ci si augura che sia di buon auspicio per i giovani ciclisti, l’aver potuto usufruire, nelle ultime settimane di allenamento, della pista ricavata presso il campetto delle scuole medie “A. Cappon”. I giovani atleti saranno accompagnati a Montecatini Terme dall’insegnante Mara Sacchetto e da due collaboratori dell’Asd, Finotto e Gibin. Un particolare ringraziamento viene rivolto, dai responsabili della scuola di ciclismo, al dirigente scolastico Filippo Sturaro, il quale ha sempre sostenuto i contenuti educativi del progetto, al comandante della polizia locale Salvatore Salamone, alla Protezione civile locale, e all’assessorato allo Sport del Comune di Cavarzere. P.T.
Le associazioni sportive in piazza Dal 16 giugno al prossimo 8 luglio per le vie di Cavarzere
“Vivi lo sport” nelle serate estive di Paola Teson
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eriodo dedicato interamente allo sport a Cavarzere, nelle settimane dal 16 giugno all’8 luglio. Si tratta di un’iniziativa intitolata “Vivi lo sport” che animerà tutte le serate (indicativamente dalle ore 21 a mezzanotte) grazie all’intervento delle associazioni sportive di Cavarzere, ma anche di quelle che non hanno sede nella città, ma che comunque svolgono le loro lezioni a Cavarzere. Nelle serate di sport, si alterneranno esibizioni e tornei di ben quindici discipline sportive, oltre ad una riunione pugilistica e ad una gara ciclistica. Nel dettaglio, le discipline sportive coinvolte saranno: cinofili, pugilato, ciclismo, calcio femminile, calcio maschile, tennis, arti marziali, basket normodotati e carrozzina, danza, ginnastica artistica, ballo, scacchi, rugby, pattinaggio, kettlebel. Oltre allo sport, alcune serate (in particolare i sabato sera) saranno contornate anche da iniziative culturali, grazie all’intervento delle associazioni culturali di Attivaidea (con giochi
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Tornei ed esibizioni sportive per bambini), Vivicavazere (con uno stand bar), Music Company e la Pro Loco con un proprio stand, oltre al Centro Giovanile e all’Avis di Cavarzere e Cona che partecipano alla parte organizzativa. Gli intrattenimenti saranno “sparsi” lungo le vie di Cavarzere, partendo dalla piazza del municipio con una piastra polivalente, al Campo sportivo Di Rorai, ai Campi di tennis di via Spalato, a Piazza della Repubblica. L’obiettivo di “Vivi lo sport” è di offrire
una vetrina a tutta la cittadinanza su quali sono e su come operano le associazioni, sportive e culturali, del nostro territorio. Un’opportunità irripetibile in cui poter vedere in diretta le particolarità di così tante e così varie discipline sportive, disponibili nel nostro territorio. Un ringraziamento sin d’ora, da parte dell’amministrazione, soprattutto dall’assessorato allo sport, alle associazioni sportive che si adopereranno per la buona riuscita di questa manifestazione: gruppo cinofilo, Asd Boxe Cavarzere, Asd Lions D, Asd Calcio Cavarzere, l’Asd Gordige Calcio Ragazze, l’Unione Tennis Club Real S. Marco, Freetime Asd, Asd Shotokan Cavarzere, Asd Canossa Bascket Cavarzere, Asd Archè, Gruppo Danze Cavarzere, Asd Furia Latina, Club Bail Conmigo Asd, Asd Studio Dimensione Danz, il Circolo Scacchistico F. Gregianin. Un grazie anche ai sostenitori della manifestazione, la ditta Blue Jeans e la ditta Finotto Tirakkina.
Kick boxing
CRISTIAN E PATRICK ZAGO MEDAGLIA D’ARGENTO E BRONZO AL WORLD CHAMPIONSHIP IASKA 2012
D
ue atleti di Rottanova hanno conquistato la medaglia d’argento e quella di bronzo al World Championship Iaksa 2012 di kick boxing, svoltosi a San Marino nell’ultimo fine settimana di aprile. Si tratta di Christian Zago, promettente atleta tredicenne, e di suo padre Patrick, che da sempre condividono una grande passione per le arti marziali. Christian e Patrick hanno partecipato alla competizione di San Marino insieme ad altri atleti della loro palestra, che hanno anche loro conquistato diverse importanti medaglie. Ai campionati mondiali della sua federazione, Christian si è guadagnato ben due medaglie, conquistando il secondo posto nella categoria meno 55 kg e il terzo gradino del podio nella categoria meno 50 kg. Insieme a lui nella Multieventi Sport Domus di San Marino ha gareggiato Patrick, che ha trasmesso al figlio la passione per il kick boxing. Molto buono anche il risultato da lui ottenuto, Patrick ha infatti conquistato il terzo posto nella categoria meno 63 kg. Le ottime prestazioni dei due atleti, che spesso partecipano a competizioni salendo quasi sempre sul podio, hanno dato grande soddisfazione alla loro famiglia ma anche al maestro Stefano Ferraro, che li segue nella palestra Dragon Dojo di Agna. Insieme a Christian e Patrick hanno partecipato alle gare di San Marino anche altri due ragazzi della loro palestra:
Da sinistra Stefano Ferraro, Christian Zago, Riccardo Ferraro, Marco Versuraro e Patrick Zago Riccardo Ferraro, figlio del maestro, e Marco Versuraro. Riccardo ha conquistato un secondo e un terzo posto rispettivamente nelle categorie meno 45 kg e meno 40 kg e Marco ha ottenuto la medaglia d’argento nella categoria meno 50 kg e quella di bronzo nei meno 55 kg. Un’ulteriore conferma della buona preparazione degli atleti della palestra Dragon Dojo, che arriva dopo le tante gare disputate al meglio, tra le quali quella che ha portato alla vittoria, da parte della squadra dei ragazzi del maestro Ferraro, del secondo Open delle Tre Venezie di kick boxing nel 2011. Nel prepararsi con l’impegno di sempre alle prossime gare, Christian e gli altri giovani atleti della sua palestra coltivano un sogno comune, cioè poter volare in Canada ai mondiali, previsti tra qualche mese, e chissà che il sogno possa trasformarsi in realtà. Nicla Sguotti
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VIAGGIO IN
PROVINCIA
Occupazione I dati veneziani dell’indagine Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro
VENEZIA
Le imprese tornano a cercare lavoratori
Il 32,6% sono assunzioni non stagionali, il 67,4% stagionali, legate all’avvio della stagione turistica Le imprese prevedono fino a giugno di riservare ai giovani al di sotto dei 29 anni il 40,4% delle assunzioni non stagionali
Nel secondo trimestre 2012 si prevedono 7660 assunzioni, più del doppio del primo trimestre
di Giovanni Giovetti
S
ono 7.660 le assunzioni che le im- mentre le costruzioni raggiungeranno il 4% prese private appartenenti ai settori del totale. Nei tre mesi in questione, il turidell’industria e dei servizi in provincia smo e la ristorazione assorbiranno il 53% di Venezia prevedono di fare nel secondo tri- delle nuove assunzioni preventivate in promestre 2012, fino al prossimo giugno, con- vincia, i servizi alle persone il 13% e le altre tro le 3.110 dei primi tre mesi dell’anno. industrie (escluse quelle metalmeccaniche E’ quanto emerge dai risultati della quarta ed elettroniche) il 9%. edizione dell’Indagine Excelsior a cadenza trimestrale realizzata da Unioncamere in IL TIPO DI CONTRATTO accordo con il Ministero del Lavoro e che Alle assunzioni a tempo indeterminato, presenta il quadro dei fabbisogni di mano- che costituiscono solo l’11,4% del totale, si dopera a cadenza trimestrale anche a livello contrappongono, quelle a tempo determinaprovinciale. A livello provinciale, i dati sono to, la cui quota sul totale delle entrate assustati rielaborati dal Servizio Studi e Statisti- me in questo trimestre un’incidenza sempre ca della Camera di Commercio di Venezia. più rilevante. Quelle a termine assorbono, In un contesto economico provinciale infatti, l’85,8% delle assunzioni, un valore caratterizzato da anmolto elevato e magcora evidenti criticità Le imprese giore sia al Veneto sia sul fronte del mercato assumeranno solo all’Italia. Su tale forma del lavoro, risulta che l’8,2% di laureati, contrattuale incide la le imprese del Vene- cresce la richiesta richiesta di personale ziano, nel secondo di diplomati stagionale, che nel trimestre di quest’antrimestre considerato no, hanno programmato di effettuare, in rappresenta il 78,6% delle assunzioni a tutto, circa 7.660 assunzioni, il 32,6% non tempo determinato, mentre solo il 10,2% stagionali e il 67,4% a carattere stagionale, dei contratti è finalizzata a coprire picchi di collegate all’imminente avvio della stagio- attività e il 9,6% alla sostituzione temporane turistica estiva. Questa percentuale è nea di personale. superiore sia al dato regionale sia a quello ASSUNZIONI NON STAGIONALI nazionale, ma è giustificata dalla particolare Le nuove assunzioni di lavoratori dipenstruttura produttiva locale dove il turismo e attività collegate hanno un peso rilevante. denti non stagionali previste sono 2.490, il La maggioranza delle assunzioni program- 32,6% del totale delle entrate, in aumento mate (il 60% del totale) è concentrata nelle quasi del 12% rispetto al trimestre precedente: si concentrano in prevalenza nel imprese con meno di 50 dipendenti. terziario (78,3%), meno nell’industria in I SETTORI La percentuale più consistente di as- senso stretto (15,3%) e nelle costruzioni sunzioni - l’86% - continua a riguardare il (6,8%). Le imprese cercano, soprattutto, professettore dei servizi, circa l’11% l’industria,
sionalità qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (950 assunzioni pari al 38,2% del totale), a cui fa seguito la richiesta per professioni non qualificate (14,9%) e di operai specializzati (12%). Una quota significativa di assunzioni è assorbita anche da professionalità tecniche (10,8%) e impiegati (10%). Si segnala l’azzeramento delle richieste di figure dirigenziali. Tra le professioni più richieste: in testa alla classifica troviamo i cuochi, camerieri e professioni simili (550 assunzioni pari al 22,1%); segue il personale generico (370 unità, pari al 14,9%), gli operai metalmeccanici ed elettromeccanici (230 assunzioni, pari al 9,2%) e i conduttori di mezzi di trasporto e di macchinari mobili (200 assunzioni, pari all’8%). La quota di assunzioni per le quali è richiesta un’esperienza specifica di lavoro pregressa risulta pari al 42,3%, ed è ovviamente maggiore per le professioni specialistiche e per gli operai specializzati. Le imprese veneziane intendono assumere solamente l’8,2% di laureati, valore inferiore di circa 5,5 punti percentuali rispetto alla media regionale e di 6,7 punti rispetto a quella nazionale e in diminuzione a confronto con il trimestre precedente; continua invece a crescere la quota richiesta di diplomati, che si attesta al 58%, ben superiore al valore veneto (45%) e italiano (46%). Si segnala una più limitata domanda di lavoratori con una qualifica professionale (15%), mentre cala al 19% la quota di assunzioni per cui non viene richiesta alcuna formazione specifica. Le assunzioni previste di personale immigrato incidono per l’11% sul totale delle assunzioni non stagionali programmate nel
Veneziano, con una notevole riduzione rispetto al trimestre precedente. Tra le assunzioni non stagionali, le imprese della provincia prevedono di incontrare difficoltà di reperimento del personale nel 27,5% dei casi. Analizzando i gruppi professionali, le difficoltà più marcate riguarderanno le professioni commerciali e dei servizi (49,1%) e, stranamente, le professioni non qualificate (20,4%). Seguono le professioni tecniche (18,1% dei casi) e gli impiegati (17,1%). Quanto all’età, le imprese veneziane “riserveranno” ai giovani al di sotto dei 29 anni il 40,4% delle assunzioni non stagionali . Per una quota del 47,7%, invece, l’età non è ritenuta determinate. ASSUNZIONI STAGIONALI Le imprese del Veneziano prevedono di assumere per il trimestre in oggetto circa 5.170 unità stagionali, il 67,4% del totale delle entrate. In generale, le assunzioni di lavoratori stagionali sono più facili da reperire rispetto a quelle non stagionali: solo per il 12,5% delle figure da assumere, infatti, le imprese segnalano difficoltà di reperimento (contro il 27,5% per quelle non stagionali). A livello settoriale, le assunzioni stagionali si concentrano soprattutto nel comparto del turismo e della ristorazione e nelle “altre industrie”, con percentuali sul totale delle assunzioni rispettivamente pari al 86,3% e al 64,3%. La richiesta di stagionali, poi, è finalizzata soprattutto a ricoprire la professione impiegatizia, commerciale e nel terziario (71% dei casi). Agli stagionali, comunque, sono destinate anche professioni di tipo non qualificato, nel 22% del totale dei casi.
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Roberto Crosta
Crosta: “Il turismo può essere una chiave di rilancio per tutto il sistema economico provinciale”
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dati relativi al secono trimestre, oltre ad essere decisamente più incoraggianti rispetto al trimestre precedente, ferme restando le ben note criticità sul fronte del mercato del lavoro, confermano soprattutto la forte vocazione turistica della provincia di Venezia – commenta il segretario generale della Camera di Commercio, Roberto Crosta -, in cui non solo la città storica per eccellenza, Venezia, ma anche il litorale con le sue spiagge possono rappresentare una chiave di rilancio fondamentale per tutto il sistema economico provinciale in questo momento di profonda difficoltà”. G.G.
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Spazi aperti 19 3 Ambiente e turismo Tanti luoghi da visitare, iniziative in tutta la Provincia
Estate, alla scoperta delle oasi Valle Averto, aperta ogni giorno su prenotazione. Altre mete: Oasi Lycaena a Salzano, Cave di Noale, Gaggio e Marcon di Alessandro Abbadir
A
rriva l’estate e con la bella stagione riaprono in tutta la provincia le varie oasi naturalistiche presenti sul territorio. Prima fra tutte l’oasi di Valle Averto a Lughetto di Campagna Lupia che si trova nell’area della Laguna sud di Venezia. Qui si possono ammirare rare specie di uccelli, anatre di tutti i tipi, civette, bufali maremmani. Famiglie e scolaresche possono trascorrere una giornata immersi nella natura. “Le visite guidate partiranno fino a settembre - spiegano gli organizzatori del Wwf di Valle Averto - dal Centro Visite della Riserva ogni domenica e festivo alle ore 10 e alle 16. Con l’occasione, ricordiamo inoltre che le scolaresche ed i gruppi organizzati possono accedere alla Riserva tutti i giorni, concordando tempi e modalità della visita con la segreteria dell’oasi al momento della prenotazione”. Ulteriori informazioni e prenotazioni chiamando il 345.4524609 (lun-sab, 9-13) o scrivendo a oasivalleaverto@wwf.it. Ma ci sono anche altre oasi che riaprono. Ad esempio l’oasi Lycaena che si trova in via Villetta a Salzano.
Valle Averto a Lughetto di Campagna Lupia Per l’estate ci sarà la possibilità di visitarla ogni terza domenica del mese dalle 10 alle 18. Visite aperte fino ad ottobre. Parte del percorso attrezzato dell’oasi Lycaena, si sviluppa lungo l’argine del Marzenego, mentre all’interno c’è un’importante biodiversità legata alla fauna. Numerose, infatti, sono le specie animali presenti e osservabili direttamente dai visitatori. Nelle aree boschive sono sempre presenti il picchio, la poiana, la gazza, le cince, il fringuello. Le zone
ADOTTAMI Max. Il tempo passa ed è ancora ospite Apa. La sua dolcezza, la sua bontà non hanno toccato il cuore di nessuno. Max è uno dei pochissimi pelosi che interagisce bene con i suoi simili maschi. I volontari vi invitano a venire in rifugio per conoscerlo. Maschio, taglia media, colore marrone focato. Carattere adatto a qualsiasi contesto familiare. Ha solo 2 anni ed è già passato in molte situazioni diverse. Max è stato adottato l’anno scorso. Ma poi è tornato in rifugio. Max è veramente buono e cerca un po’ d’affetto.
Tre maschietti e due femminuccie. Futura taglia grande. Hanno 2-3 mesi e sono bellissimi. Non hanno il sangue blu, sono “comuni mortali”. Cercano famiglie disposte ad amarli anche dopo la fase del cucciolo. Loassociazione cerca volontari. Fare volontariato non è impossibile, basta avere un po’ di buona volontà. Il volontario coccola i cani, li porta a spasso, li pettina, li pulisce, li alimenta. Provate prima di rinunciare: noi e loro abbiamo bisogno di voi. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233
umide ospitano invece il germano reale, la folaga, la gallinella d’acqua, la garzetta, l’airone cinerino e il raro airone bianco maggiore. Tra i mammiferi: il riccio, la donnola, la lepre e la volpe. Per informazioni ci si può rivolgere al Comune di Salzano 041 5709720. Fra le altre aree visitabili su richiesta con visite guidate ci sono poi il bosco del Parauro di Mirano, le Cave di Noale, e le cave di Gaggio di Marcon. In tutti i casi i visitatori dovranno informarsi per le visite su richiesta ai comuni di riferimento. Alcune belle iniziative che riguardano queste aree naturalistiche a dire il vero si sono già svolte. Ad esempio “Oasi sotto le Stelle “ e la “Notte della Civetta” a Valle Averto, mostre fotografiche dedicate alle “zone umide“ organizzate dalla Provincia a Mirano. Per informazioni sulle visite e per conoscere le iniziative dei prossimi mesi, si può contattare Provincia di Venezia, Servizio Parchi Boschi e Riserve, tel. 041.2501201/08. Via email: retiecologiche@provincia.venezia.it oppure LIPU – sezione Venezia, tel. 339.2378105 www.oasigaggio. com.
NEWS Sant’Anna di Chioggia
LA RISERVA NATURALE INTEGRALE DI BOSCO NORDIO
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a riserva naturale integrale Bosco Nordio è situata sul sistema di dune più antico del litorale veneto compreso tra Chioggia e il fiume Po che probabilmente risale ad almeno 2 millenni fa. L’apparato dunale del bosco e del tratto di Rosolina mare sono la risultante dell’opera costruttiva dei fiumi Po e Adige durante questi ultimi 4000 anni. Bosco Nordio, che un tempo veniva chiamato Fosson o Cerreto, sembra avere origine preromana. Fu prima di proprietà della città di Chioggia, fu poi dato alla famiglia Nordio nel 1565. Nel 1959 fu venduto all’ex Azienda di Stato per le Foreste Demaniali e venne istituita la Riserva Naturale Integrale con D.M. 26/7/1971. Oggi è gestito da Veneto Agricoltura. Il Bosco Nordio è un residuo dell’ampia fascia boscata che caratterizzava, in passato, gran parte del litorale veneto. Caratterizzata dalla presenza dell’orno-lecceta, formazione rara che rappresenta un importante relitto delle foreste ampiamente diffuse in passato nel litorale alto adriatico. La particolare collocazione geografica di Bosco Nordio, unitamente alla molteplice diversità dei biotopi esistenti, determinano interessanti presenze faunistiche. Fino a qualche anno fa, l’aspetto più appariscente della fauna era senza dubbio la presenza di un rilevante numero di daini (Dama dama), introdotti nella riserva nel 1964. Diffusa era anche la presenza del tasso (Meles meles). Tra i mammiferi, da sempre presenti, la lepre, il riccio e la donnola. Per le visite su prenotazione ci si deve rivolgere a CEA di Chioggia, HYLA Società Cooperativa – Sottomarina. Tel. 3398389925 - E-mail: hyla_coop@libero.it. Sito ufficiale: http://www.parks. G.G. it/riserva.bosco.nordio
20 Noi e gli altri
Noi e gli altri 5
Chioggia Il convegno informativo dei Lions Club
Il sangue del cordone ombelicale: una risorsa per l’umanità Le azioni terapeutiche delle cellule staminali contenute sono molteplici nella cura di sempre più numerose patologie
di Miriam Vianello
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ella magnifica cornice della Chiesa della Santissima Trinità a Chioggia si è svolta la conferenza a carattere divulgativoscientifico per illustrare un tema, come la donazione del sangue del cordone ombelicale, ancora poco conosciuto. L’incontro, organizzato dal Lions Club Chioggia-Sottomarina e reso possibile grazie alla collaborazione del Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Padova, con i patrocini del Comune di Chioggia e dell’Ulss 14 di Chioggia, ha affrontato la questione del trapianto
NEWS
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di cellule staminali ematopoietiche da sangue cordonale. Il trapianto infatti è una procedura alquanto complessa che salva la vita del malato spesso colpito da malattie come la leucemia. Ad introdurre l’incontro è stato il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben. Il presidente del Lions Club Gianpaolo Parolini ha sottolineato che donare il sangue del cordone ombelicale significa acconsentire la raccolta di sangu ombelicale destinato altrimenti ad essere gettato. Questo sangue è ricco di preziose
cellule staminali in grado di riparare organi o tessuti danneggiati. Successivamente ci sono stati gli interventi della professoressa Chiara Messina e della dottoressa Roberta Destro, rispettivamente responsabile e collega del reparto di Oncoematologia pediatrica. Dalle relazioni è emerso che una donna in stato interessante può donare il sangue cordonale, al momento del parto, e offrire così concrete possibilità, a chi è affetto da malattie ematologiche, di guarigione. Grazie infatti
La procedura è semplice
TUTTE LE FUTURE MAMME POSSONO DONARE
e azioni terapeutiche delle cellule sono staminali molteplici nella possibilità di cura di pazienti affetti da leucemia, tumori, talassemia. Le prospettive future stanno coinvolgendo i campi di rigenerazione o ricostruzione di tessuto coinvolto in patologie quali il diabete, l’infarto, il danno per trauma del midollo spinale, il morbo di Parkinson, il mordo di Alzheimer, le degenerazioni o
atrofie muscolari. Qualsiasi futura mamma può chiedere di donare il sangue cordonale che viene facilmente raccolto dall’ostetrica durante il parto. La procedura non modifica in alcun modo l’assistenza della mamma e del neonato. La mamma che desidera donare il sangue cordonale dovrà sottoscrivere un consenso informato e sottoporsi
I relatori del Convegno al trapianto di cellule staminali, identiche a quelle contenute nel midollo osseo, capaci di rigenerare globuli rossi, bianchi e piastrine, vengono curate molte malattie ematologiche. La donazione è indolore, le coppie vengono informate di questa possibilità durante i corsi preparto e naturalmente vengono poi effettuati tutti i relativi esami, così da valutare fino all’ultimo lo stato di salute della donatrice.
ad esami del sangue (gratuiti) al parto e dopo sei mesi per escludere la presenza di malattie che possono essere trasmesse al paziente. Solo il 30% circa delle unità raccolte risultano valide per la conservazione e un possibile utilizzo. Le cellule staminali cordonali conservate si possono mantenere intatte e funzionali per circa 15 anni dal loro congelamento, mentre non si conosce ancora la vitalità a lungo termine. La possibilità di effettuare trapianti con sangue
Successivamente viene poi inviata la sacca con il sangue cordonale alla Banca del Sangue Cordonale, da dove poi si smostano le donazioni in base alle esigenze richieste. Sono ancora molte le persone da sensibilizzare per incentivare le future mamme ad una cultura del dono in grado di rigenerare la vita, grazie ad un semplice, ma grande e encomiabile gesto.
cordonale ha indotto la costituzione di vere e proprie “banche”, dove vengono conservate le unità di sangue cordonale raccolte.
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Maggio 2012
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
Servizio Sanitario Nazionale della Regione Veneto AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14 Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500
Tel. 041/5534111 www.asl14chioggia.veneto.it call center: 848 800 997
IMPIANTATO UN DEFIBRILLATORE COMPATIBILE CON LA RISONANZA MAGNETICA: LA CARDIOLOGIA DI CHIOGGIA È LA PRIMA NEL TRIVENETO
Dg Giuseppe Dal Ben: “Una conquista per la nostra Azienda, che punta all’ammodernamento delle strutture,all’uso di nuove tecnologie e alla formazione del personale” Prima nel Triveneto (e seconda in Italia) l’équipe della Cardiologia dell’ospedale di Chioggia, diretta da Roberto Valle, ha eseguito nei giorni scorsi un impianto di un defibrillatore per la terapia di resincronizzazione cardiaca, compatibile con la risonanza magnetica, su un paziente sessantenne, chioggiotto, ricoverato per un’importante cardiopatia. “L’intervento è stato un successo – ha commentato il primario Valle – il paziente sta bene, il suo rientro a casa è previsto entro due giorni”. Il defibrillatore è un dispositivo salvavita, che si impianta sotto la pelle del torace e, tramite alcuni fili inseriti nelle vene, arriva fino al cuore, dove in caso di aritmie (come avvenuto nel calciatore di recente assurto agli onori della cronaca nazionale) fa ripartire il cuore, senza bisogno di un medico. Il tipo di defibrillatore impiantato a Chioggia, grazie ad un’attività detta di resincronizzazione, aiuta anche il cuore malato a contrarsi meglio e consente così di migliorare la qualità di vita dei
pazienti affetti da scompenso cardiaco. L’intervento è stato eseguito da Gabriele Boscolo, responsabile della Cardiologia invasiva, in collaborazione coi colleghi Luca Oselladore e Michela Bevilacqua (affiancati dall’équipe infermieristica, diretta dal coordinatore Antonio Boscolo). “E’ nota oramai – ha ricordato Gabriele Boscolo - l’importanza diagnostica degli esami di risonanza magnetica per la tomografia dei tessuti molli. Sono essenziali per la diagnosi e la terapia di patologie gravi (ad esempio i tumori). Fino ad oggi tuttavia, ai pazienti portatori di defibrillatori non era consentito sottoporsi alla risonanza magnetica, perché questo tipo di esame interferisce con l’apparecchiatura. Situazione che da oggi, grazie al nuovo dispositivo (prima disponibile solo come sperimentazione, oggi accessibile a tutte le strutture sanitarie), è cambiata favorevolmente per quel 75% di pazienti con defibrillatori che necessitano di sottoporsi a questo esame”. “Anche dopo il ricovero, come del
resto tutti gli altri pazienti sottoposti ad impianto di defibrillatore o pace maker – ha aggiunto il primario Roberto Valle - il paziente sarà monitorato a distanza mediante un sistema di monitoraggio remoto wireless, che permette di verificare, le sue condizioni cliniche ed eventuali aritmie, con aggiornamenti quotidiani, via web”. Soddisfazione della direzione generale dell’Ulss 14. “Si tratta - spiega il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben - di una importante conquista per la nostra azien-
da. L’ammodernamento dell’Ulss di Chioggia procede infatti su più binari. Il primo è quello degli spazi e delle strutture, che devono essere sempre al passo con i tempi e rispondere alle esigenze dei pazienti e agli standard di legge. Un secondo è quello dell’innovazione tecnologica e funzionale, per poter offrire sempre servizi all’avanguardia. Il terzo, infine, è quello della presenza di personale formato e preparato a rispondere alla domanda di salute della nostra gente”.
Il Dg Dal Ben ha nominato il nuovo primario di Urologia all’ospedale di Chioggia: è Giuseppe Tuccitto
La nomina arriva dopo tre mesi dall’assegnazione degli incarichi di primario a Chirurgia, Anestesia e Rianimazione e Cardiologia Dopo la nomina dei primari di Chirurgia, Anestesia e Rianimazione e Cardiologia, all’ospedale di Chioggia arriva anche il primario di Urologia. Si chiama Giuseppe Tuccitto, ha 53 anni, è siciliano di nascita e trevigiano di adozione. Tuccitto è stato tra i primi urologi in Italia, alla fine degli anni Novanta, a impiantare un pacemaker vescicale (che blocca l’incontinenza urinaria e permette, a chi non riesce, di urinare). Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova ha conseguito due specializzazioni: la prima in Urologia a Padova, la seconda in Ostetricia e Ginecologia a Trieste. Nell’89, subito dopo aver terminato gli studi, ha cominciato a lavorare, inizialmente come borsista, all’ospedale
di Treviso. Poi, l’anno dopo, è stato assunto dalla struttura ospedaliera e, da quel momento, ha cominciato la sua carriera. Prima come assistente urologo, poi come aiuto e, infine, come responsabile della struttura semplice di Urodinamica e Urologia funzionale. Tuccitto ha preso servizio a Chioggia lunedì 16 aprile ed ha già iniziato la sua attività operatoria chirurgica. Il neo primario ha già le idee chiare sulle necessità che riguardano la popolazione clodiense. “In prima battuta – ha detto – mi preoccuperò di abbattere le liste di attesa per la popolazione oncologica e, in secondo luogo, cercherò di fare di questo ospedale un centro di riferimento per la patologia funzionale del basso apparato urinario femminile e
Informa
le Specia le a i c e p S
Ulss 14
maschile (incontinenza urinaria, prolasso), un problema che colpisce una persona su dieci dopo i 5060 anni”. Soddisfazione della Direzione Generale, che sta puntando molto sulla riqualificazione dell’ospedale, sia migliorando il confort alberghiero che potenziando i servizi con strumentazioni tecnologiche e risorse umane di grande professionalità. “Al dottor Tuccitto auguro un buon lavoro – ha dichiarato il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – certo che la sua esperienza e professionalità non potranno che essere una garanzia per i cittadini di Chioggia”. Dopo Urologia, sarà la volta di Ortopedia per cui l’Azienda ha pubblicato l’avviso per il nuovo primario.
Il dottor Giuseppe Tuccitto
Maggio 2012
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
MENO ACCESSI AL SERVIZIO DI DIABETOLOGIA: FUNZIONA IL PROTOCOLLO TRA MEDICI DI FAMIGLIA E SERVIZIO OSPEDALIERO Dg Giuseppe Dal Ben: “Anche i bambini devono partecipare alla lotta contro il diabete” Meno accessi al Servizio di Diabetologia dell’ospedale di Chioggia e, contemporaneamente, aumento dei pazienti seguiti sul territorio. Comincia a maturare i suoi primi frutti il protocollo tra medici di famiglia e Servizio di Diabetologia siglato nel 2010 per migliorare l’assistenza del paziente diabetico. L’Ulss 14 si è allineata due anni fa alla direttiva regionale (delibera n° 3485 del 17 novembre 2009) sulla diabetologia, secondo la quale doveva emergere la figura del medico di medicina generale. I risultati sono incoraggianti: nel 2010, il Servizio ospedaliero contava 2.314 accessi, già l’anno seguente erano 2.139, cioè 175 accessi in meno rispetto all’anno precedente (-8%). In pratica il nuovo accordo prevede di rivedere completamente l’assistenza e presa in carico del paziente diabetico: se il Servizio di Diabetologia continua a occuparsi del paziente diabetico di tipo 1 (un paziente più complesso per la terapia con insulina e del diabete tipo 2 con complicanze), diventa invece compito del medico di famiglia prendersi cura del paziente con diabete di tipo 2 meno complesso, per cui è prevista una visita dallo specialista solo una volta ogni due anni. “Circa il 5% dei chioggiotti – dice il primario di Medici-
na Angelo Boscolo Bariga – è diabetico. La percentuale sale con l’aumentare dell’età fino a diventare un 20% per gli over 80. Purtroppo, c’è una fetta di popolazione che è ammalata, ma non sa di esserlo: circa un terzo. E’ proprio su questo fronte che cerchiamo di puntare maggiormente le nostre risorse grazie all’insostituibile strumento dello screening”. Le persone cosiddette “a rischio” (ipertesi, obesi, con problemi cardiovascolari, con policistosi ovarica, soggetti con familiarità diabetica, ecc.) dovrebbero controllarsi la glicemia annualmente rivolgendosi al proprio medico curante. “Nella gestione integrata – aggiunge Bariga un ruolo attivo lo conquista anche il paziente diabetico
con l’autogestione della patologia, dove anche lui sta facendo la sua parte per migliorare la sua salute, ad esempio, imparando a monitorare in maniera costante la sua glicemia”. Il Servizio ospedaliero ha in cura circa duemila pazienti. Nel 2010, quando è iniziata la collaborazione coi medici di base, la gestione integrata era di 300 pazienti, che sono saliti a 800 l’anno seguente. La prevalenza del diabete è quella di tipo 2 (96%), mentre il diabete di tipo 1 (3%) rimane più circoscritto. Oltre alla routine, Andrea Nogara del Servizio Diabetico dell’ospedale clodiense assieme agli infermieri e ai Volontari della FAND ha attivato una serie di iniziative volte alla
sensibilizzazione della popolazione verso questa malattia: corso di camminata con il metodo del Fitwalking, corso sul piede diabetico e sul diabete in generale, corso sull’alimentazione e su come autogestire la propria malattia. “La lotta al diabete – dice il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – deve essere una lotta congiunta tra sanitari e pazienti. Anche questi ultimi, infatti, possono e devono fare la loro parte in termini di stili di vita corretti: vale a dire movimento e sana alimentazione. Un’operazione che deve tramutarsi in una filosofia di vita da infondere anche e soprattutto ai più piccoli, oggi più a rischio”.
Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it
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24 6 Personaggio Arti grafiche Un fumettista di Dolo al lavoro per la Marvel Comics
Checchetto, il disegnatore di Spider-Man
Al lato fumetti dell’autore, sotto Marco Checchetto
Dal 2007 realizza storie per Deadpool, Squadron Supreme, X-Men e The Amazing Spider-Man
di Alessandro Abbadir
I
l primo italiano a disegnare l’Uomo Ragno per la Marvel Comics America. E’ Marco Checchetto 36 anni nato a Dolo considerato da tutti fra i più importanti disegnatori italiani. Checchetto abita a Pianiga e nel suo lavoro è apprezzato a livello internazionale. A raccontarci la sua storia è direttamente lui stesso che ci spiega come un sogno di bambino sia diventato realtà. ”Spider-Man – spiega Checchetto – è il fumetto che mi ha fatto conoscere questo mondo. Non ho iniziato con Topolino o con il Corriere dei Piccoli come sarebbe naturale pensare. Quand’ero bambino, mi è stato regalato un volume di SuperGulp dove comparivano storie di Thor, Fantastici 4, Asterix, Tex, Tnt e Nick Carter, ma è stato l’Uomo Ragno a farmi sognare ad occhi aperti. Non so cosa mi abbia colpito in particolare, si è creata un’alchimia fin da quel momento.
Quando mi hanno proposto di disegnare The Amazing Spider-Man ho pianto. Il bambino che ripeteva fino alla nausea che un giorno avrebbe disegnato Spider-Man alla fine aveva ragione.” Ma come è iniziata la carriera di Checchetto? “Ho cominciato – dice – come tutti, con la gavetta: fanzine, piccoli progetti, e delusioni. Diciamo che il mio primo lavoro importante è stato come copertinista per la rivista di videogiochi Psm Playstation Magazine. Per quanto riguarda i fumetti veri e propri il mio esordio è avvenuto contemporaneamente sulle serie italiane L’Insonne e Jonathan Steele. L’anno successivo approdo al Giornalino dove disegno la serie Teenage Mutant Ninja Turtles con cui vinco il premio Coccobill come miglior nuovo autore”. Con il Giornalino comincia anche l’avventura con Spider-Man. “Insieme ai miei soci del Voc studio – dice Checchetto
– invento e realizzo delle storie create appositamente per il mercato italiano. La Marvel comics dopo aver visto una sola pagina del mio lavoro mi ha contattato per iniziare a disegnare i suoi personaggi direttamente per il mercato americano”. Dal 2007 realizza storie per Deadpool, Squadron Supreme, X-Men fino ad arrivare a The Amazing Spider-Man, diventando il primo italiano a disegnare la storica serie del personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko. “Ho firmato – continua – un contratto di esclusiva con la casa editrice. Negli anni successivi ho realizzato storie sia di Spider-Man che di Daredevil. Nel 2011 insieme a Greg Rucka Checchetto dà vita alla nuova serie di The Punisher considerata dalla critica una delle migliori serie del 2011. Cosa pensa succederà per il futuro? “Oltre a continuare il mio lavoro su The Punisher e sui personaggi della
Marvel – dice Checchetto – lavoro anche come character designer per la serie di giocattoli Dinofroz della Giochi Preziosi e su una mia serie a fumetti. Il mio lavoro non è una passeggiata, arrivo a lavorare anche per 18 ore al giorno, festività comprese. Sono molto pratico nonostante poi vada a realizzare storie di fantasia con personaggi incredibili. Sto legando sempre di più la mia carriera all’estero dove il fumetto è riconosciuto come forma d’arte e d’intrattenimento ed ha lo stesso peso degli altri media“. Su questo arriva anche una amara constatazione. ”In Francia – dice Checchetto – ad esempio i fumetti sono venduti in libreria e hanno la stessa importanza dell’ultimo romanzo usci-
to. In Italia si è ancora legati alla concezione che il fumetto sia una cosa per bambini o un passatempo di poco conto, il nostro media è trattato con un pressapochismo imbarazzante. E’ una cosa molto triste, visto che i disegnatori italiani sono apprezzati all’estero, come lo sono tutti i professionisti in genere che decidono di lavorare (loro malgrado) fuori dall’Italia”.
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Associazione di Promozione Sociale Ricreativa Culturale Cell. +39 333 6506899 - musicompany2012@gmail.com
Sostenuto e Patrocinato dal Comune di Cavarzere
Music Company
Festival Beer
LUGLIO 2012 VENERDÌ 13
APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00
VENICE’S RING ORE 19,00 LOVERDRIVE ORE 20,00 DEPTFORD SOUND TRIBUTE BAND DIRE STRAITS
ORE 22.00
THE GIFT ELISA TRIBUTE BAND
TUTTE LE SERE STAND GASTRONOMICO e alla domenica GIOCHI GONFIABILI INFO: andrea 333.6506899 Parte dell’incasso della manifestazione sarà devoluto in beneficenza all’Associazione “Augusto per la vita” DOMENICA 15: BIGLIETTO INGRESSO € 7,00 (BAMBINI INGRESSO GRATUITO)
C. SPORTIVO VIA SPALATO CAVARZERE (VE)
SABATO
14
APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00
SPETTACOLO DI DANZA ORIENTALE con LAURA ANDREOTTI
ORE 22.00
VELVET DRESS
U2 TRIBUTE BAND
15
DOMENICA
APERTURA AL PUBBLICO ORE 12.00
AUGUSTO DAY
GIORNATA IN MEMORIA DI AUGUSTO E DANTE PRESIEDERÀ LA MANIFESTAZIONE
ROSANNA FANTUZZI www.augustoperlavita.it
ORE 17.30
ORADARIA ORE 18.30
MERCANTI E SERVI ORE 19.30
SEGNALI CAOTICI ORE 21.00
OSPITE DELL’EVENTO
SALVATORE RANIERI
IL CANTANTE DELLA SOLIDARIETÀ
AIRONI NERI & STATUS SYMBOL
Cultura provinciale 25 7 Letteratura Presentato il 50esimo Premio promosso da Confindustria Veneto
Campiello, sobria e colta l’edizione del mezzo secolo Sarà un’edizione dedicata alla valorizzazione delle radici veneziane e all’enfatizzazione del carattere culturale del Premio di Ornella Jovane
I
l premio letterario Campiello si appresta a festeggiare i suoi primi 50 anni sfoggiando una verve e una vitalità davvero invidiabili. Il famoso premio letterario degli industriali veneti, che di anno in anno ha saputo presentarsi con formule sempre nuove e attuali, porrà al centro della 50esima edizione, un’ampia riflessione sulla cultura, quale straordinaria opportunità di rinascita, ricostruzione e rilancio in una fase di stagnazione e difficoltà diffusa, non solo sul piano economico ma più in generale sul piano sociale e morale. Così come i tempi impongono, sarà un’edizione all’insegna della sobrietà, lo preannuncia il presidente di Confindustria Veneto e della Fondazione Il Campiello Andrea Tomat alla conferenza stampa di presentazione, lo scorso 4 maggio a palazzo Balbi, alla quale hanno preso parte anche il nuovo presidente del Comitato di gestione del premio, Piero Luxardo, e il vicepresindete della Regione Veneto e assessore alla Cultura, Marino Zorzato. “Oggi parlare di cultura - ha sostenuto
Zorzato - vuol dire anche parlare di economia, e l’invito alla lettura, principio fondante della manifestazione, sono state programmate di sviluppo, del nostro stesso futuro”. “Il mutamento del panorama socio- numerose iniziative che si svolgono in proeconomico in un momento così delicato per il spettiva dell’appuntamento conclusivo di fine nostro Paese - ha ribadito Tomat - deve indur- estate. Da citare la presenza, per la prima volta, re tutti a riflettere, ma non bisogna rinunciare del Premio Campiello al Salone del Libro di ad investire in cultura”. “La cultura - ha sottolineato il rappre- Torino, lo scorso 13 maggio con un convegno sentante degli imprenditori veneti - è l’in- cui hanno preso parte alcuni degli scrittori vincitori delle passate grediente base da cui edizioni. Il 25 maggio ricostruire, sviluppare e A Dacia Maraini progredire: senza cultu- il Premio Fondazione poi l’assegnazione del Il Campiello, omaggio premio Campiello Opera non c’è futuro”. ra prima e la scelta dei L’edizione del mez- a una delle scrittrici zo secolo si proietta per- italiane più conosciute cinque romanzi finalisti selezionati dalla Giuria, ciò in avanti partendo però dalle radici venete del Premio, dalle or- che oltre a Cacciari, è composta da nomi pregini veneziane, che quest’anno saranno cele- stigiosi del mondo della cultura italiana. brate e valorizzate anche con la presenza di Tra giugno e luglio gli autori finalisti saillustri rappresentanti della città lagunare, fra i ranno impegnati in un ciclo di incontri che quali l’umanista e filosofo, Massimo Cacciari, si terranno a Venezia, Castelfranco, Milano, chiamato a presiedere la Giuria dei letterati. Vicenza, Roma e Assisi, oltre che a Punta Ala, Nell’intento di diffondere e sostenere la Asiago e Cortina. narrativa italiana, attraverso la promozione Ampio spazio è dedicato pure alle nuove
Archeologia Da giugno ad ottobre alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista
Antico Egitto, una mostra sul sito di Abydos
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a giugno a ottobre, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia, il fotografo Paolo Renier e l’Associazione Friends Of Abydos presentano una grande mostra sull’area archeologica di Abydos: i misteri del tempio di Osiride: reperti e segreti dell’antico Egitto. Un percorso espositivo che attraversa i millenni, e si trasforma in un viaggio alla scoperta di una delle civiltà più misteriose della storia: è dedicata al mondo dei faraoni: “Il Tempio di Osiride svelato - L’Antico Egitto nell’Osireion di Abydos”. La mostra espone le foto originali e 23 reperti provenienti dal museo egizio di Firenze (molti dei quali mai esposti prima d’ora), l’antica storia egizia dalle prime dinastie dei faraoni fino agli splendori dell’epoca di Ramses II. Per la prima volta inoltre sarà esposto al pubblico il Sarcofago della Dea Nut, che è stato anche completamente restaurato per l’occasione. Il percorso si dipana tra gigantografie e pannelli che ricostruiscono il fascino e gli ambienti dei templi di Abydos: un sito archeologico, tra i più importanti anche se meno noti, situato nell’Egitto meridionale, a circa 500 chilometri dal Cairo. La mostra ospiterà anche incontri, conferenze e seminari con studiosi ed egittologi di fama internazionale che si daranno appuntamento a Venezia da tutto il mondo per dare il loro contributo alla mostra. Il Progetto Abydos è un’iniziativa cultu-
La presentazione del Premio Campiello a palazzo Balbi generazioni. Dopo la selezione dei cinque finalisti, lo scorso 20 aprile, il concorso giunto alla 17esima edizione proseguirà nei mesi estivi con vari appuntamenti, in attesa dell’annuncio del vincitore che sarà scelto dalla Giuria dei letterati nel corso della cerimonia conclusiva. “Abbiamo cercato di enfatizzare soprattutto il carattere culturale del Premio” ha spiegato Piero Luxardo che ha annunciato con orgoglio la pubblicazione di un volume celebrativo “firmato per la parte letteraria da un illustre decano della Giuria dei leterati, il professor Lorenzo Mondo, e per la parte storico-iconografica e di cronaca dal giornalista Antonio Di Lorenzo”. “Accanto alla storia e
alle immagini - ha illustrato Luxardo - abbiamo voluto inserire un saggio letterario intriduttivo e un’antologia con i brani dei libri più importanti che hanno caratterizzato il Premio in questi primi cinquant’anni”. In attesa del verdetto finale nella serata del primo settembre condotta al Gran Teatro La Fenice di Venezia da Bruno Vespa, c’è già il nome di un vincitore ufficiale. E’ quello di Dacia Maraini che riceverà il Premio Fondazione Il Campiello. “Il nostro è un omaggio ad una scrittrice italiana tra le più conosciute - è il commento del presidente Tomat - Già vincitrice del Premio Campiello nel 1990, è diventata un riferimento della cultura italiana”.
STORIA E CULTURA Ottocento anni di storia e culCAMALDOLESI A VENEZIA
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Il fotografo Paolo Renier che, insieme all’Associazione Friends of Abydos, ha realizzato la mostra rale nata dalla volontà di Paolo Renier di far conoscere il sito archeologico di Abydos, “ in passato, questo sito, ha avuto una notevole importanza e ancora oggi è altamente considerato dal punto di vista prettamente artistico - spiega Ezz El-Din Kamel, ex vicedirettore dell’Accademia d’Egitto di Roma. I suoi muri sono ricchi di sapienti e incredibili disegni rappresentanti situazioni e riti della vita di un tempo. L’insieme di tutti questi elementi ha spinto studiosi e appassionati dell’Egitto a guardare ad Abydos con ammirazione”. Il lavoro di documentazione fotografica di Renier ha suscitato molteplici interessi, tra cui quella dell’ex Ministro della Cultura egiziano S.E. Farouk Honsy e dell’Accademia d’Egitto di Roma, che ha definito il fotografo: il più appassionato e determinato divulgatore che Abydos abbia mai conosciuto.
“Abydos era un luogo di notevole importanza religiosa e politica nella storia dell’Antico Egitto - spiega Paolo Renier con le sue montagne, le tombe delle prime dinastie, le grandi mura di Sun el Zebib, il tempio di Osiride, quello di Ramesse II e quello di Sethi I - che ospita al suo interno bassorilievi tra i più belli di tutto l’Egitto, fino all’incredibile e misterioso Osireion. Alla base di questa mostra e di tutto il progetto ci sono tre fondamentali principi: la conoscenza dell’antichità egizia, il suo rispetto e l’apprezzamento del suo valore storico immutato nel tempo”. La mostra è aperta tutti i giorni: il lunedì dalle 14:30 alle18:30 e, da martedì a domenica, dalle 10:30 alle 18:30; il costo del biglietto è 10 euro. Roberta Pasqualetto
a secolare presenza camaldolese a Venezia rivissuta attraverso una mostra. E’ stata inaugurata lo scorso 12 maggio e si protrarrà fino al prossimo 2 settembre la mostra ideata e allestita per celebrare gli ottocento anni dalla fondazione del cenobio camaldolese veneziano di San Michele in Isola, proprio nell’anno in cui ricorre il millenario della fondazione dell’Ordine dei Camaldolesi. Il Monastero veneziano fu un centro di fervida vita religiosa e d’intensa attività culturale che ha esercitato una forte influenza e svolto un ruolo di primo piano nell’ambito della cultura umanistica della città lagunare. E vuole celebrare proprio questo ruolo la mostra ospitata presso il Museo Correr, il Museo archeologico nazionale e le sale monumentali della Biblioteca nazionale marciana, come si evince fin dal titolo “San Michele in Isola. Isola della conoscenza. Ottocento anni di storia e cultura camaldolesi nella laguna di Venezia”. Un allestimento che nasce dalla stretta collaborazione tra Fondazione musei civici di Venezia, Biblioteca nazionale marciana e Soprintendenza speciale per il patrimonio artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, con il contributo della Regione Veneto. A cura di Marcello Brusegan, Matteo Ceriana e Camillo Tonini e con la direzione
Mappamondo di Fra’ Mauro scientifica di Paolo Eleuteri, Gianfranco Fiaccadori e Maria Letizia Sebastiani, la mostra consente di ammirare materiale storico, artistico e documentario di grandissimo pregio e per lo più inedito, in parte conservato a Venezia e in parte presso l’Eremo di Camaldoli (Arezzo), dove fu raccolto per salvarlo dalle dispersioni ottocentesche. Tra le opere esposte di maggior pregio e interesse vi è lo straordinario Mappamondo di fra’ Mauro, “monumento” geografico prodotto a San Michele nella metà del sec. XV, e ora nella Biblioteca nazionale marciana, restituito per l’occasione al pubblico dopo un recente intervento di restauro. Il Comune di Venezia ha organizzato alcune iniziative a latere, tra le quali in collaborazione con l’Associazione Guide Turistiche di Venezia un servizio di visite guidate gratuite alla Chiesa, alla Cappella Emiliana e ai Chiostri dell’Isola di San Michele. La prossima, su prenotazione, è in programma il 9 giugno, con partenza alle 15.30. Info e prenotazioni correr.visitmuve.it; info@fmcvenezia.it; call center G.G. 848082000. G.G.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO Crisi, la criminalità aumenta
Allarme sicurezza. Assalti a negozi e abitazioni, pericolo infiltrazioni mafiose di Alessandro Abbadir
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urti in abitazione, rapine nei supermercati, nelle banche, borseggi, truffe porta a porta. Ma anche allarme mafia. Con la crisi la criminalità spicciola aumenta insieme con le infiltrazioni di quella organizzata Partiamo dalla prima, che i cittadini vedono più da vicino. Si tratta di una criminalità spesso alimentata da quel sottobosco composto da immigrati arrivati alla ricerca di un lavoro che oggi non c’è più. Allora c’è chi si arrangia con lavori in nero ma anche chi si organizza per delinquere. Dalle prime stime delle questure e dei comandi Compagnia dei carabinieri in tutto il Veneto, sono in aumento rilevante (anche del 40 % in alcune aree) dagli inizi del 2012, ad esempio, i furti di gasolio e benzina, da mezzi in sosta. Un materiale considerato prezioso visto il prezzo dei carburanti alla pompa. Ora i ladri che un tempo colpivano villette di benestanti, fanno razzia in semplici garage, portando via attrezzi da giardino, biciclette, materiale da poche decine di euro. Razzie di sono registrate nel veneziano, ma anche nel padovano e nel rodigino, per non parlare delle provincie “più ricche” come Vicenza, Verona e Treviso dove gli assalti sono spessissimo anche ai capannoni delle aree industriali.
La crisi però sembra aver provocato anche un altro feLe reazioni a questo fatto in tutto il Veneto sono nomeno, che è quello della reazione anche armata dei state amplissime e spesso di condivisione della reazione proprietari derubati. del tabaccaio. Tabaccherie e negozi di abbigliamento sono i primi Resta il fatto che sempre più persone difendono obiettivi di una criminalità che con la crisi però diven- con denti quello che hanno costruito a prezzo di tanti ta sempre meno sopportabile. Un caso limite è stato sacrifici e che la crisi, sta già colpendo duramente. Se quello che ha riguardato un tabaccaio di Correzzola nel poi arrivano anche i ladri... padovano che a fine aprile ad un Ma accanto alla criminalità furto al suo negozio ha reagito “Aumenti del 40 ordinaria fatta di bande di predoni bloccando i ladri e uccidendone % per furti più o meno organizzate, ma spesdi carburante, uno a colpi di pistola. so improvvisate, le forze dell’ordine stanno registrando in Veneto un Autore dei fatti è stato Franco nei garage, Birolo 47 anni, che gestisce la sua nei supermercati” inquietante fenomeno: quello della pesante infiltrazione della crimitabaccheria con rivendita di giornali nel centro del paese. Quando ha sentito che è scat- nalità organizzata (mafia camorra e n’drangheta) nei tato l’allarme Birolo ha urlato alla moglie di chiamare gangli economici della regione. A fare il punto della situazione è stato il presidente il 112 e poi si è precipitato giù, nel suo negozio, per cercare di salvarlo dalla razzia. Sotto c’erano quattro della Commissione parlamentare antimafia Giuseppe giovani malviventi stranieri che non si aspettavano una Pisanu, dopo la due giorni di audizioni di prefetti e reazione così decisa. Il tabaccaio ha preso la sua pistola magistrati veneziani e padovani che si è tenuta nelle che detiene regolarmente, una Glock semiautomatica scorse settimane. Da quanto verificato dai responsabili delle forze calibro 9 e raggiunti i ladri in negozio ha sparato ad uno di loro uccidendolo, un altro lo ha catturato. dell’ordine e dalla Commissione Antimafia “La regione
è considerata dalle consorterie criminali come un luogo nel quale poter operare, soprattutto nel settore economico, senza dover rispettare vincoli gerarchici dovuti ad una presenza egemone sul territorio di un’organizzazione capace di imporre i propri voleri”. E gli esempi delle infiltrazioni mafiose ci sono già stati. Con l’operazione “Serpe”, sono finiti in manette 27 mafiosi, tutti legati ai clan dei casalesi: prestavano denaro a imprenditori in crisi e così hanno strozzato una sessantina di piccole imprese tra Padova e Treviso. Di queste solo due hanno avuto il coraggio di denunciare i fatti. Poi c’è stata l’operazione “Adria docks”: di fatto il tentativo di uno dei difensori palermitani dei Lo Piccolo di riciclare il denaro della famiglia investendolo in un complesso industriale ai Saloni di Sottomarina per otto milioni di euro. Oltre al legale palermitano sono rimasti coinvolti un noto imprenditore edile padovano, un maresciallo della Guardia di finanza in servizio a Chioggia e un giocatore della squadra di calcio di Piove di Sacco. Per non parlare dell’ultimo caso del calcio San Donà, in cui è stata coinvolta la camorra.
IL GOVERNATORE ZAIA “L’ITALIA SIA INACESSIBILE PER CHI VIENE A DELINQUERE”
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opo il gravissimo episodio di Correzzola, interviene il governatore del Veneto Luca Zaia. Per Zaia “l’episodio conferma l’esistenza di un’emergenza sicurezza nei nostri territori. La situazione non è certamente più drammatica di quella di altre Regioni d’Italia, ma è evidente che le forze dell’ordine hanno bisogno di essere messe nelle condizioni di far fronte con maggior efficacia all’espandersi della criminalità, che mina le nostre comunità, indifferentemente
nei grandi come nei piccoli centri urbani”. Per Zaia insomma è difficile non collegare questi tragici fatti con l’incancrenirsi della crisi economica che sta travolgendo giorno dopo giorno un numero sempre maggiore di cittadini e famiglie venete. “Lo dico, sia ben chiaro - chiarisce Zaia - non per giustificare le azioni esecrabili dei delinquenti, bensì per interpretare la crescente angoscia e frustrazione di chi difende il proprio lavoro, i propri risparmi, le proprie risorse che, mai come in questo periodo, risultano preziose per condurre una
vita dignitosa se non addirittura per sopravvivere. E’ evidente che questi stati d’animo, a cui si deve aggiungere l’esasperazione nel sentirsi costantemente minacciati, induca a una reazione come quella del commerciante di Correzzola, che a mio avviso è a tutti gli effetti legittima difesa”. Per Zaia insomma ora più che mai c’è la necessità di impedire l’accesso in Italia a quelle persone che arrivano qui senza alcuna prospettiva e solo per delinquere e che poi generano tensioni sociali. A.A.
Luca Zaia
Il Veneto in primo piano 27 7 Sicurezza sociale Centinaia gli spacciatori arrestati nei primi mesi del 2012
Il mercato della droga va a gonfie vele L
a crisi per il mercato della droga in Veneto non c’è. Anzi gli affari sembrano andare a gonfie vele per i mercanti di morte e gli spacciatori al dettaglio, che sempre più numerosi infestano città e paesi di provincia. E sempre più numerosi vengono arrestati. La diffusione del fenomeno crea ansia soprattutto nei genitori di ragazzi che sono i principali consumatori, e che a volte hanno come unica possibilità di risalita l’entrata in qualche comunità di recupero. Ma vediamo i dati per capire il fenomeno. Nei primi quattro mesi del 2012. Rispetto al 2011 in Veneto si assiste c’è un aumento del 20 % (il più alto fra le droghe) del commercio per la cannabis se confrontato con lo stesso periodo. Vedia-
CONVEGNO con il patrocinio della Provincia di Venezia
con il patrocinio del comune di San Donà di Piave
Sabato 19 Maggio 2012 ore 10.00
Centro Culturale Leonardo Da Vinci Piazza Indipendenza, San Donà di Piave
Cemento - Corruzione - Ecomafie
Veneto Orientale: concreti strumenti per cambiare rotta Che cosa significa l'infiltrazione delle mafie nell'economia? Quali strumenti abbiamo, oltre all'azione giudiziaria di magistratura e polizia, per governare in modo efficace e giusto l'economia dei nostri territori? Legambiente Veneto, in collaborazione con l'Osservatorio "Ambiente e Legalità" di Venezia, promuove un momento pubblico di riflessione su questi problemi con particolare riguardo alla questione dei circuiti finanziari e dello sviluppo urbanistico ed edilizio.
Programma: Introduce Giulia Baldissera, Presidente Legambiente Veneto Orientale Saluti e riflessioni di: Francesca Zaccariotto, Presidente Provincia di Venezia Gianfranco Bettin, Assessore all'Ambiente e alla città sostenibile del Comune di Venezia
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mo ora nel dettaglio le province di Padova, e spaccio (285 nel 2011), di cui 189 in Venezia e Treviso di fatto le più coinvolte stato di arresto, 65 in stato di libertà e 13 dal fenomeno dai dati forniti dalle forze di irreperibilità. Passiamo a Venezia e prodi polizia. A Padova sono state sequestrati vincia. Nel capoluogo Veneto si è registrato oltre 70 kg. di stupefacenti (poco più di il boom dei sequestri 25 kg nello stesso pedi hashish. Di questa riodo del 2011), con il A Padova sostanza ne sono “picco” di oltre 12 kg nel 2012 stati sequestrati 100 di eroina (circa 7 kg sono stati già nel 2011) e oltre 38 sequestrati 70kg kg contro gli 11,7 kg dello stesso periodo kg di cocaina (4,2 kg di stupefacenti del 2011. E poi la nell’analogo periodo del 2011). Sono stati sequestrati anche 18 marjiuana: 233,8 kg contri 90 del 2011. Di kg di hashish. Molti di più dei 4,7 kg del eroina però se ne è trovata meno, solo pochi 2011. Tanti sono finiti in galera o avranno grammi mentre erano 2,6 kg nel 2011 e dei seri guai con la giustizia: 267 le persone poco più di un chilogrammo cocaina rispetto segnalate all’autorità giudiziaria per traffico ai 6,3 kg del 2011. Le persone segnalate
per spaccio sono 94 di cui 75 in stato di arresto e 19 “a piede libero”. Cinquantadue gli stranieri coinvolti nello spaccio, sei i minorenni. Dati meno consistenti infine per la provincia di Treviso, in controtendenza per dire la verità riaspetto a Padova e Venezia. Qui è stato sequestrato un etto di eroina mente erano 19,7 kg nell’analogo periodo del 2011, otto etti di cocaina, 7 kg di hashish (13 kg nel 2011). A Treviso aumenta il sequestro di marjuana con 2,1 kg In questa provincia sono 57 persone denunciate per spaccio, di cui 45 arrestate e 12 in stato di libertà. Venticinque gli stranieri coinvolti e due i minorenni.
A SAN DONÀ. ECOMAFIE È ALLARME REGIONALE
comafie è allarme in Veneto orientale sul litorale turistico e per questo al Centro Culturale Leonardo Da Vinci di San Donà di Piave, si è svolto il convegno su “Cemento - Corruzione –Ecomafie: concreti strumenti per cambiare rotta” organizzato da Legambiente, con il patrocinio della Provincia di Venezia. Sono intervenuti, Giampietro Pizzo, economista, Lorenzo Segato direttore dell’associazione no profit Risscc, Ricerche e Studi su Sicurezza e Criminalità, Luigi Lazzaro, presidente Legambiente Veneto. Gianni Belloni, coordinatore Osservatorio Ambiente e Legalità –Venezia. ”La Provincia di Venezia - ha spiegato l’assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia - è molto attenta al fenomeno delle infiltrazioni della crimi-
nalità organizzata nel settore delle politiche ambientali e quindi nel ciclo integrato dei rifiuti e nella cosiddetta partita del cemento anche nel Veneto orientale. Abbiamo avviato tavoli tecnici con la sottoscrizione di protocolli con Polizia, Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Capitaneria di Porto, Polizia ferroviaria e Guardia di Finanza, per consentire uno scambio di dati per il monitoraggio costante e puntuale del fenomeno. Stiamo lavorando per fare in modo che non ci siano più alibi per il mancato rispetto delle regole, dovuto alle obiezioni sulla farraginosità delle normative. Allo stesso tempo i controlli effettuati devono essere rigorosi”. A.A.
interventi di: Giampietro Pizzo, Economista esperto in microfinanza Serena Righini, Urbanista Luigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto Modera: Gianni Belloni, coordinatore Osservatorio Ambiente e Legalità – Venezia
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28 8 Il Veneto in primo piano Assegnato ametà maggio il prestigioso riconoscimento Il Veneto conferma le sue punte di diamante
Sventolano sei bandiere blu nelle spiagge venete Premiate Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti e Lido di Venezia. Chioggia-Sottomarina rimane ancora a bocca asciutta di Ornella Jovane
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pagare lo scotto della vicinanza della sua spiaggia alla foce dei fiumi. Bibione invece conferma in Veneto il proprio primato, quanto a numero di bandiere blu, con 21 vessilli conquistati dal 1987, anno dell’istituzione del riconoscimento internazionale che certifica la qualità delle acque di balneazione. A livello nazionale le bandiere assegnate a Roma dalla Fondazione per l’educazione ambientale sono ben 246, in crescita rispetto allo scorso anno con 13 spiagge in più. Si valuta la qualità delle acque, ma anche la depurazione delle acque reflue, le
attività di informazione ed educazione ambientale, la raccolta differenziata dei rifiuti in spiaggia, la cura e il decoro dell’arredo urbano. “L’incremento delle bandiere Blu - ha osservato il presidente Fee Italia Claudio Mazza - indica l’efficacia di un percorso virtuoso delle località rivierasche. Si tratta di piccoli passi che insieme costituiscono la prova di un grande impegno. La situazione economica internazionale euna domanda turistica sempre più attenta all’ambiente impongono senza più ritardi alle amministrazioni locali delle scelte concrete in fatto di sostenibilità e qualità”. Il primato nazionale spetta alla Liguria che ha ottenuto 18 bandiere blu, a seguire Marche e Toscana con 16. Cresce il numero di vessilli assegnati al sud (alla Campania 13, alla Puglia 10 e 6 alla Calabria. Fra le spiagge escluse fa scalpore quest’anno Rimini.
dejavu.it
o avevano preannunciato i risultati delle analisi dell’Arpav consacrando il mare veneto - ma anche i laghi e tutte le acque di balneazione - fra le eccellenze dell’offerta turistica regionale anche per il 2012. Più del 91% infatti risultava di qualità superiore. Lo confermano da metà maggio le 6 bandiere blu che sventolano lungo il nostro litorale, un riconoscimento della Foudation for Environmental Education che premia oltre 100 chilometri di spiagge del Veneto, che del resto già lo scorso anno avevano ottenuto lo stesso brillante risultato. Le punte di diamante del litorale nostrano sono ancora Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti e Lido di Venezia. Riname a bocca asciutta ancora una volta Chioggia-Sottomarina che, pur nutrendo notevoli aspettative quest’anno, non è riuscita ad ottenere l’ambito riconoscimento. La città lagunare del resto continua a
Interventi a tutela e difesa dei litorali
LA GIUNTA REGIONALE INCREMENTA L’IMPORTO: 2 MILIONI E 500MILA EURO
L’assessore Maurizio Conte
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el bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 era disponibile un milione di euro per gli interventi di tutela e difesa dei litorali e delle aree limitrofe alla fascia costiera regionale. Ma l’importo non avrebbe consentito l’avvio dei normali interventi di manutenzione dei litorali in erosione. E così la Giunta regionale ha incrementato l’importo. “La lunghezza del litorale veneto spiega l’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte - è di circa 210 km, dei quali quasi 120 interessati da strutture turistiche di particolare importanza e valenza per l’economia regionale. Al fine di poter dar corso a una serie di interventi di manutenzione e ripascimento annuale dei litorali che maggiormente presentano problematiche di erosione, si è ritenuto quindi di integrare le risorse con una parte (un milione e 500mila euro) delle risorse disponibili nel bilancio regionale per interventi di riduzione del rischio idrogeologi-
co”.
Il riparto approvato dalla giunta veneta prevede l’assegnazione di 800mila euro all’Ufficio del Genio Civile di Venezia per interventi di manutenzione e ripristino della linea di costa nel tratto di litorale compreso tra la foce del fiume Tagliamento e la foce del fiume Piave. All’Ufficio del Genio Civile di Rovigo vanno 700mila euro per interventi nel tratto di litorale compreso tra la foce del fiume Adige e la foce del fiume Po di Goro. Un milione di euro è stato assegnato al Magistrato alle Acque di Venezia che, sulla base di un accordo di programma con la Regione del Veneto, utilizzerà 500mila euro per interventi di manutenzione e ripristino della linea di costa del litorale nei Comuni di Jesolo e Cavallino-Treporti e altrettanti per il litorale nel Comune di Chioggia. Il Magistrato alle Acque comparteciperà alla spesa per la realzzazione degli interventi anche con risorse proprie. O.J.
Sottomarina e Isola Verde
TIOZZO ALLA REGIONE: “I LAVORI PER IL RIPASCIENTO DEGLI ARENILI DEVONO ANCORA COMINCIARE
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PRENDI NOTA, DAI IL TUO 5x1000 A FISM. Non dimenticare questo numero quando andrai a firmare per il 5x1000. È il numero che ogni anno ci aiuta a finanziare la ricerca contro la sclerosi multipla. Scegli anche tu di donare il 5x1000 alla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, firmando sulla dichiarazione dei redditi nel riquadro “finanziamento della ricerca scientifica e della università” e inserendo il codice fiscale 95051730109. Anch’io ho scelto di vivere in un mondo libero dalla sclerosi multipla. (Paola Perego)
www.aism.it - numero verde: 800.094.464
Codice Fiscale FISM: 95051730109
n “pessimo biglietto di visita” per le spiagge di Sottomarina e Isola Verde alla vigilia dell’apertura della stagione balneare: i lavori di risistemazione degli arenili devono ancora cominciare. La denuncia arriva dal consigliere regionale Lucio Tiozzo (Pd) che, a metà maggio, critica il governo regionale per il mancato rispetto dei tempi previsti per i lavori di ripascimento finanziati per il 2012. “Nel bilancio regionale per l’anno in corso sono stati stanziati, su nostra richiesta - ricorda Tiozzo - 2 milioni di euro aggiuntivi alle risorse ordinarie per i ripascimenti degli arenili, di cui 500 mila euro per Isola Verde e Sottomarina. Un risultato fortemente atteso dalle amministrazioni locali e dalle categorie economiche”. Invece, osserva amareggiato Tiozzo, a maggio inoltrato le spiagge della costa sud veneziana mostrano ancora i segni evidenti di mareggiate ed erosioni. Difficile per gli stabilimenti predisporre chioschi, ombrelloni e i servizi vari di ac-
Il consigliere regionale Lucio Tiozzo coglienza ai turisti. “Il dovere del governo regionale non è solo di stanziare adeguati fondi - incalza - ma anche di vigilare sulla corretta tempistica sulle modalità di realizzazione dei lavori”. Il consigliere regionale del Pd chiede quindi che la Giunta Zaia “faccia pressing” in primo luogo sul Magistrato alle Acque, che in base ad un accordo di programma ha la responsabilità di effettuare i lavori, per non affossare l’ormai imminente stagione balneare, che in Veneto vale il 50 per cento dei flussi turistici.
Il Veneto in primo piano 29 9 Tagli al bilancio Nella nostra regione 63 milioni e mezzo di pernottamenti per il 62 per cento da parte di ospiti stranieri
Solo le briciole al turismo, “industria” da 15 miliardi Proteste da opposizione e maggioranza, intanto gli uffici di accoglienza locali rischiano di scomparire
di Nicola Stievano
I DATI Nel territorio
IL VENETO PIACE IN EUROPA E ASIA
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l turismo Veneto cresce ma le risorse si fanno sempre più esigue. Mentre si ingrossano le fila di viaggiatori, sia italiani che stranieri, che scelgono la nostra regione per le città d’arte o il mare, le terme o la montagna, la vacanza fuori porta o la settimana al lago, nonostante la crisi continui a picchiare duro, gli stanziamenti per il settore ormai sono ridotti al lumicino. Nella regione che conta oltre 62 milioni e mezzo di pernottamenti l’anno, di cui il 62 per cento da parte di ospiti stranieri, i fondi destinati al settore sono ormai ridotti al lumicino. Ormai gli stanziamenti della Regione sono ridotti all’osso: il bilancio destina le briciole e tutti protestano. Non solo le opposizioni ma anche gli stessi amministratori regionali che puntano il dito contro lo stato centrale sempre più avaro nei confronti di una regione come il Veneto, dove l’industria turistica continua ad essere un formidabile traino del terziario nazionale. Claudio Sinigaglia, consi- quanto riguarda il primo settore siamo passati dai gliere regionale del Partito Democratico, ha fatto 41,6 milioni, registrati con il rendiconto 2010, ai quattro conti e il quadro che ne ricava è desolante. 9,5 milioni che la Giunta ha proposto per il bilancio “Per quest’anno la Regione di previsione 2012. Un crollo preventiva una riduzione di Oltre due terzi verticale dunque, pari al -77%. risorse del 94% nell’arco delle risorse Non meno impressionante di due anni. Tutto scaricato in meno, a Venezia l’andamento della cultura: nel allegramente su Comuni e se la prendono 2010 al comparto sono stati Province. Ai primi si dice: ar- con il Governo assegnati 40,5 milioni, nel rangiatevi con gli introiti della 2012 la previsione è di 16,1, tassa di soggiorno. Alle seconde si “restituisce” il con una diminuzione del 60,2%”. Dal canto suo personale: peccato che l’ipotetica riassunzione dei l’assessore regionale al turismo Marino Finozzi redipendenti Iat equivale a rompere il patto di stabi- plica che, nonostante le ristrettezze e le imposizioni lità”. Critico anche Lucio Tiozzo, vicecapogruppo da Roma, la Regione cercherà di fare del suo medel Partito Democratico in Regione. “Negli ultimi glio. Lo ha ribadito commentando l’approvazione due anni, i bilanci regionali sono i migliori testimoni unanime da parte del Consiglio veneto del Piano del precipizio nel quale sono sprofondati i finan- esecutivo annuale 2012 di promozione turistica. ziamenti a favore del turismo e della cultura. Per “E’ paradossale che la Regione che ha la miglio-
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re economia turistica d’Italia e il maggior numero di ospiti e di pernottamenti, abbia a disposizione risorse sempre più ridotte nonostante il settore generi un fatturato annuo che si aggira sui 15 miliardi di euro e benché questo comparto economico crei lavoro, non sia delocalizzabile ed è anzi elemento di valorizzazione complessiva del territorio. Questa è però la situazione in cui si trova una Regione a statuto ordinario come la nostra, nonostante i nostri cittadini siano tra i primi contribuenti del Paese e benché non sia mai stato prodotto alcun ‘buco’ nel bilancio regionale. Vorrà dire che opereremo con ancora maggiore concretezza e oculatezza possibile”. Il Piano Esecutivo Annuale prevede per il 2012 di proseguire le iniziative, rivolte alla promozione e all’informazione turistica, che coinvolgono tutte le principali filiere promozionali regionali, esaltandone la complementarietà d’intenti e di finalità.
ei primi due mesi del 2012 la crescita sia degli arrivi sia delle presenze è determinata principalmente dagli ospiti provenienti da Paesi esteri. Questi sono infatti aumentati dell’11,3 per cento quanto ad arrivi rispetto ai primi due mesi dell’anno passato e del 13,1 per cento per numero dei pernottamenti, mentre i turisti italiani hanno fatto diminuire gli arrivi del 3,5 per cento e le presenze del 3,3 per cento. In testa alle presenze straniere si collocano in questi due primi mesi i francesi, cresciuti del 25,2 per cento, seguiti da tedeschi, aumentati del 7,2 per cento, inglesi e statunitensi, mentre i russi guadagnano il quinto posto con un aumento dei pernottamenti del 37 per cento. Il segmento di offerta che ha registrato i risultati migliori è risultato, paradossalmente, quello balneare, con una crescita del 37,8 per cento degli arrivi e del 42 per cento delle presenze, seguito dalla città d’arte che proseguono nella loro crescita con + 5,3 per cento di arrivi e + 7,4 per cento di presenze. La montagna ha invece pagato piuttosto cara la mancanza di neve, con un – 5,4 per cento di presenze e un – 3,6 di arrivi. “Sono numeri certamente significativi, specie se si tiene conto dell’attuale momento di crisi – ha commentato l’assessore Finozzi – anche se ritengo non corretto fare pronostici certi per la stagione ormai iniziata. Gli esperti hanno in ogni caso ricavato buoni auspici, sia per il 2012 sia per l’anno prossimo. Io mi limito a dire che siamo in controtendenza rispetto al resto d’Italia e che il Veneto conferma il suo straordinario appeal, fattore che riguarda soprattutto i turisti stranieri”. I dati confermano tra l’altro l’attenzione per la qualità dei turisti che scelgono il Veneto, dove la frequentazione di alberghi a quattro stelle aumenta del 6,7 per cento in termini di arrivi e del 7,7 per cento in termini di pernottamenti.
Convegno Coldiretti-Swg L’agriturismo in crescita esponenziale
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’è un settore che va in Veneto a dispetto della crisi, ed è quello dell’agriturismo. Questo è emerso convegno dal titolo chiarissimo “L’agriturismo con la A maiuscola”. Un evento organizzato da Coldiretti Veneto in villa Foscarini Rossi a Stra (Venezia) nelle scorse settimane a cui hanno partecipato 600 aziende di agriturismo da tutta la regione iscritte alla rete Terranostra su un totale di 1200. E’ così emerso che il 2011 è stato caratterizzato dal successo dell’eco vacanza in Veneto, risultato della vasta offerta di una campagna
curata e attrezzata, con percorsi alternativi, organizzati in pacchetti ma anche bellezze artistiche sconosciute ma preservate dagli agricoltori. Con l’11 per cento in più degli arrivi e oltre l’otto per cento delle presenze registrate negli alloggi, l’agriturismo dimostra percentuali raddoppiate rispetto alla media. Al tavolo dei relatori Roberto Weber direttore del centro studi Swg di Trieste ha incoraggiato gli operatori a codificare le numerose attività svolte spontaneamente in azienda affinchè il turista le interpreti come possibilità di svago, Sabrina Meneghello
ricercatore Ciset (centro internazionale studi del turismo) ha elencato gli sforzi del settore turistico che in Veneto traina l’economia con un contributo sul Pil che sfiora il 5%. Vediamo altri dati nel dettaglio. Secondo la ricerca di Swg-Coldiretti, la presenza di attrazioni naturalistiche e paesaggistiche incide per il 55% nella scelta di una meta turistica, a seguire la storia (49%), il relax e tranquillita’ (33%) e divertimento (22%).L’agriturismo piace ad un pubblico giovane anche se il “core business” rimane la famiglia. Non ci sono solo le tipicità da degu-
stare ma anche attività sportive. Le novità proposte dagli imprenditori agricoli interessano la sfera sociale: lezioni di cucina per non vedenti, la cura e benessere del corpo, i centri estivi, ma anche quel quid che nella ristorazione di città non si trova. Da non sottovalutare che in una fattoria trovano ospitalità anche gli amici a quattro zampe: quasi un terzo degli operatori accoglie con simpatia l’amico “fido” a volte anche in appositi spazi per non creare disagi agli ospiti a tavola. A.A.
30 Voci da palazzo
Voci da palazzo 11
Economia La risposta alla crisi nell’intesa tra Regione e associazioni di categoria
Il “Patto del Veneto” promette la ripresa Da qui alla prima metà del 2013 la Regione metterà a disposizione 1,2 miliardi di euro. Per l’opposizione: “E’ fumo negli occhi” di Fortunato Marinata
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a crisi in Veneto ha toccato livelli drammatici. La situazione economica, infatti, non è delle più rassicuranti, la disoccupazione colpisce un giovane su quattro e la lista con i nomi di coloro che si sono tolta la vita, a causa della perdita del lavoro, continua ad allungarsi di settimana in settimana. Iniziano a mancare i soldi ma più di tutto si avverte la carenza di prospettive. Non ci sono “ricette” per uscire dalla crisi e il solo “resistere” potrebbe non essere sufficiente per vedere la fine di questo lungo periodo di “empasse”. Il “Patto del Veneto”: annunciato, sottoscritto da Regione forze economiche e sindacali (senza Cgil e Uil) ma fortemente contestato dalle opposizioni è stato presentato come lo strumento adatto a colmare buona parte di questo vuoto. Infatti si tratta di un documento programmatico sottoscritto dall’Anci, dall’Urpv, dagli industriali, dalle associazioni agricole, da quelle del commercio, dagli artigiani, e dai sindacati che impegna, da qui alla prima metà del 2013, circa 1,2 miliardi di euro per il rilancio e la crescita economica del Veneto. Secondo le opposizioni di Palazzo Ferro Fini, si tratterebbe di puro fumo negli occhi perché le somme stanziate sarebbero sempre quelle del bilancio di previsione ma secondo il governatore Luca Zaia il risultato importante è quello di essere riusciti a mettere attorno ad un progetto parti sociali ed economiche dell’intera regione. “E’ la grande occasione per dire che in Veneto, per la prima volta, tutti si stringono attorno a un Patto il che significa aver individuato i problemi, le risorse e le soluzioni – ha infatti spiegato il governatore, lamentando che non altrettanto sta facendo il Governo – il tavolo tra Regione Veneto e parti sociali ha avuto il coraggio di riorganizzare tutte le linee di investimento: migliorando la sinergia, limitando gli sprechi e facendo economia di scala. E’ un modo
Nella foto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia per individuare degli obiettivi e perseguirli congiuntamente. Se per tutti l’emergenza è nell’occupazione giovanile allora per tutti deve essere prioritario l’investimento rivolto al sostegno del lavoro per le nuove generazioni”. Zaia ha ricordato che questo atto è il terzo grande provvedimento dell’Amministrazione regionale per lo sviluppo del Veneto. “Dopo l’insediamento della Giunta – ha detto - abbiamo subito parlato della necessità dell’accesso al credito e abbiamo messo in piedi il fondo di 1,9 miliardi di euro che dopo gli opportuni aggiustamenti di spread, di procedure e anche dopo l’intesa con Confidi, oggi è operativo; sono già arrivate decine di richieste alla finanziaria regionale. C’è stata poi la proroga dei fondi di rotazione, nuovo carburante per l’occupazione, per le imprese, per la crescita. E ora c’è la firma del Patto”. Ma che cosa prevede nello specifico? Nel protocollo esiste una prima fase nella quele verranno stanziati finanziamenti a sostegno di progetti per la creazione di nuovi posti di lavoro. Si tratta di 400 milioni dei quali 160 milioni saranno destinati a favore delle imprese (un plafond ancora da quantificato sarà specifico per pmi e confidi), 40 milioni saranno destinati al lavoro, 140 per favorire l’occupazione giovanile e 60 milioni per
Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra
“SOLO PROPAGANDA, ESTROMESSO IL CONSIGLIO”
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olo “vuota propaganda”. Pagine di “poesia” che non trovano traduzione in “misure concrete e in risorse finanziarie determinate”. Ma, soprattutto, un piano partorito senza coinvolgere il Consiglio regionale e le maggiori organizzazioni sindacali del Veneto. Così Pietrangelo Pettenò, consigliere della Sinistra veneta nell’assemblea legislativa regionale, definisce il piano di sviluppo per il Veneto firmato dal presidente Zaia con i rappresentanti di categoria e di una parte del sindacato. Pettenò intende impegnare la giunta Zaia - attraverso la mozione depositata in Consiglio - a Pietrangelo riaprire il confronto con le organizzazioni sindacali che non hanno sottoscritPettenò to il piano (Cgil e Uil) e a ridiscuterne contenuti e indirizzi con il Consiglio regionale. “Il Piano per lo Sviluppo presentato da Zaia - spiega Pettenò nella mozione - risulta essere un documento propagandistico, che all’inconsistenza delle misure indicate, alla esiguità e indeterminatezza delle risorse finanziarie destinate, somma una procedura nella sua definizione che determina la rottura con le organizzazioni sindacali che rappresentano la grande maggioranza dei lavoratori del Veneto”. Per Pettenò il piano è privo di un disegno strategico per il rilancio dell’occupazione e di proposte per sostenere la green economy, l’edilizia rivolta al recupero del territorio, il rilancio dell’area strategica di Porto Marghera, il reddito dei lavoratori precari, in cassa integrazione e in mobilità. Inoltre non contiene alcuna misura per favorire il rispetto della legalità, il contrasto dell’evasione fiscale, della contraffazione e dell’economia criminale e per scoraggiare fenomeni come la delocalizzazione. Né contiene indicazioni su tempi e contenuti per l’approvazione del piano energetico regionale. “Ritengo grave e inaccettabile - conclude Pettenò - che il Presidente della Giunta regionale abbia ritenuto di non dover esporre il piano in Consiglio regionale, rifiutandosi di aprire una doverosa discussione e un serio confronto politico nel merito delle scelte e degli indirizzi assunti”.
interventi sul territorio. Altre voci del documento riguardano il Turismo con un impegno di 10 milioni di euro, altri 16 andranno a ricerca e innovazione, al reinserimento dei lavoratori in cassa integrazione invece sono stati destinati 30 milioni di euro e al sostegno dell’imprenditoria giovanile e femminile sono preventivati 11 milioni di euro. Altre somme sono state destinate alle infrastrutture compreso il sistema ferroviario metropolitano, con capitoli di spesa che parlano di 50 milioni di euro nel primo caso e 14,5 milioni per la Sfmr. Tra i beneficiari manca l’area di Porto Maghera e proprio questa omissione è la causa che ha fatto rimanere lontana dal tavolo della firma la Cgil. “Se uno pensa di parlare di industrializzazione in una regione come il Veneto – ha speigato il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso – e salta Porto Marghera, sta parlando di farfalle. Non sta parlando di cosa fare concretamente”. Pronta la risposta del presidente Zaia rivolta proprio a chi non ha firmato il patto: “La porta è sempre aperta come la nostra disponibilità a fare questo percorso assieme; si fa per fasi: questa è stata la prima, la seconda è pronta per essere scritta”.
Laura Puppato, Partito Democratico
GRANDE RISULTATO O SQUILLO DI TROMBA?
Ipse dixit Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà
“FINALMENTE RISPOSTE STRUTTURALI ANTI CRISI”
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on il patto per lo sviluppo del Veneto, finalmente si potrà passare dalla fase difensiva fin qui tenuta Clodovaldo per parare i colpi della Ruffato crisi, soprattutto con gli ammortizzatori sociali, ad una fase attiva mettendo in campo politiche concrete (si calcola 1,2 miliardi di euro fino al primo trimestre del 2013) e, soprattutto, non episodiche per cercare di dare risposte ai problemi strutturali arrivando all’origine delle difficoltà che colpiscono aziende, lavoratori, famiglie, insomma tuta la società veneta, con durezza finora mai vista dall’ultimo dopoguerra”. Lo ha affermato, il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato il quale sottolineando soprattutto l’importanza del nuovo ruolo che il patto affida ad importanti enti regionali come “Veneto sviluppo” e Veneto promozione” e della radicale riforma, all’insegna di “più sinergie e meno sprechi”, nel campo della ricerca tecnologica finalizzata all’innovazione che verrà concentrata su pochi centri specializzati al posto degli attuali 88. “Veneto Sviluppo in particolare - aggiunge Ruffato - potrà affrontare uno dei nodi centrali della crisi, la stretta creditizia, selezionando i suoi interventi puntando in modo particolare sulla green economy e alle imprese in fase di avviamento (start up)”. “Non meno importante - afferma ancora il presidente dell’assemblea regionale - la riforma delle politiche del lavoro e del welfare stabilita dal patto trasferite dalle Province a “Veneto lavoro” creando, tra l’altro, le premesse alla regionalizzazione dell’ispettorato del lavoro”. “Quanto all’adesione finora parziale delle organizzazioni sindacali - conclude Ruffato - mi auguro che, quando le politiche previste dal patto cominceranno ad essere applicate, essa possa estendersi a tutte le componenti in modo da rappresentare nella sua interezza il mondo del lavoro veneto”. Azzalin e Tiozzo, Partito Democratico
UN PACCO VUOTO DI CONTENUTI
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rima di vendere come grande risultato questo patto per il Veneto, Zaia faccia luce su una serie di questioni ancora tutte da chiarire”. Ad affermarlo, è stata la capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Laura Puppato e la segretaria regionale democratica, Rosanna Filippin. “Fino a prova contraria, diciamo intanto, che quelle snocciolate sono cifre già messe a bilancio o che fanno riferimento a stanzia- Laura Puppato menti europei (Fers, Fas) e dunque non si vedono all’orizzonte novità di rilievo. Ci chiediamo poi dove sono e come sono stati investiti questi miliardi a favore del mondo del lavoro citati da Zaia. Ma soprattutto qualcuno dovrebbe informare il presidente che i bilanci si fanno a dicembre, nel caso del Veneto purtroppo a marzo inoltrato, ed è lì che si determinano le somme disponibili ed i vari capitoli. Tutto il resto appartiene alla categoria degli squilli di tromba. “Dal punto di vista della concertazione - concludono le due esponenti del Pd - questo patto esclude di fatto il Consiglio regionale e due dei tre maggiori sindacati, ovvero Cgil e Uil che non hanno messo la loro firma all’accordo. Può considerarsi un successo questa divergenza tra le organizzazioni sindacali? C’è il dubbio che si tratti dell’ennesima operazione di marketing politico ma senza nuovi soldi veri”.
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n pacco povero di contenuti, lo definiscono così i consiglieri regionali del Pd Graziano Azzalin e Lucio Tiozzo, il Patto dello sviluppo presentato dal presidente Luca Zaia. I due esponenti democratici sostengono che in realtà i contenuti sono molto poveri. “Visto anche che dal punto di vista dei fondi a disposizione - precisano - non si aggiunge nulla di nuovo rispetto ai finanziamenti europei ed a quanto stanziato in Bilancio. Certo, le intenzioni sono buone e da condividere, un po’ meno l’uso strumentale e il dare più importanza al contenitore che al contenuto che, tanto per aggiungere un dettaglio, dribbla molte delle questioni concrete sul tappeto, come sottolineato anche dalla segretaria della Cgil Susanna Camusso”.
32 10 Intorno a noi Fiori d’arancio In Veneto le nozze sono in calo, ma crescono le cerimonie low cost
Sposarsi in tempo di crisi purché, sia il giorno più bello di Nicola Stievano
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i si sposa di meno, le convivenze si fanno più lunghe e continuano a crescere i matrimoni civili. Nel giro di pochi anni il Veneto ha cambiato pelle e i “fiori d’arancio” diventano merce rara, soprattutto nel bel mezzo di una crisi di cui nessuno riesce ancora a cogliere la portata. In Veneto il numero di matrimoni scende, ormai siamo sotto quota 16 mila l’anno, mentre appena tre anni fa sfioravano i 19 mila. Nella nostra regione si contano 3,4 matrimoni ogni mille abitanti, al di sotto della media nazionale del 3,8 per mille e le motivazioni sono le stesse degli anni precedenti: allungamento delle convivenze, molte delle quali si consolidano come tali, incertezza sul lavoro, difficoltà economiche hanno il loro peso. Eppure, nonostante tutto, chi arriva al matrimonio è più convinto e determinato che mai, ed è anche disposto a mettere in preventivo un bel po’ di sacrifici e rinunce affinché il giorno più bello sia effettivamente ricordato come tale. In fondo oggi le cosiddette “convenzioni sociali”, osservano gli addetti ai lavori, sono meno stringenti del passato e ci si può sposare anche con un budget ridotto all’osso, tagliando su lista degli invitati, ristorante, partecipazioni, bomboniere, allestimenti e viaggio di nozze. Se i matrimoni “low cost” sono in crescita, soprattutto fra le coppie più giovani e anticonformiste, chi sceglie la formula “classica” è ancora più determinato e sempre più spesso si fa aiutare da esperti del settore, i “wedding planner”, una professione che è cresciuta in maniera inversamente proporzionale rispetto al numero dei matrimoni. “Si rivolgono a noi soprattutto
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La wedding planner “Cerchiamo insieme la formula ideale, ottimizzando costi e calendario” giovani e professionisti che non hanno molto tempo a disposizione oppure chi ha intenzione di sposarsi a breve. - spiega Antonia Macrì, wedding planner padovana di “Chicchi d’arancio” - E non si tratta solamente di coppie che vogliono spendere cifre importanti, perché ci sono soluzioni per tutte le tasche e il nostro compito è proprio quello di trovare la formula migliore, in tutti i sensi, compreso quello economico. Negli ultimi tempi abbiamo notato un calo di richieste, a causa della crisi. Personalmente mi sono trovata con futuri sposi che hanno perso il lavoro prima delle nozze. A quel punto abbiamo rivisto il budget senza compromettere l’eleganza e l’unicità di un giorno così importante”. Ma quanto costa, in media, sposarsi in Veneto oggi? Difficile ottenere una risposta precisa, ma la fascia di prezzo più frequente va dai 18 ai 25 mila euro, a seconda delle richieste della
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Sopra Antonia Macrì, wedding planner, e una sua creazione coppia. “Riusciamo ad organizzare eventi anche con budget ridotti, senza per questo incidere sulla qualità. - continua Antonia - Anzi è qui che si vede il nostro lavoro perché in breve tempo riusciamo a dare i consigli giusti e trovare le soluzioni ideali affinché tutto funzioni per il meglio. Chi poi vuole un matrimonio sfarzoso arriva a spendere anche 50 mila euro. Chi invece vuole risparmiare sceglie di ridurre il numero degli invitati, ad esempio, e risparmiare su altri costi”. Fa parte del lavoro anche tranquillizzare le coppie spaventate da costi e incombenze, perché il matrimonio sia il loro giorno più bello, al di là del budget.
NEWS I dati della Fondazione Nordest
CHIESA E COMUNE ALLA PARI
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n Veneto i matrimoni civili quasi più numerosi di quelli religiosi. A Nordest ormai una persona su due sceglie di sposarsi in Comune. Un cambiamento forte, questo, che ha investito il Veneto negli ultimi anni (si è passati dal 37.9% dei matrimoni civili nel 2004 al 45,4% nel 2009) e che ha visto il superamento del 50% in Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia (55,4% in Trentino, 54,5% in Friuli), mentre in Italia il dato rimane fermo al 37,2%. Ancora più rilevante, poi, il riferimento al tasso di nuzialità (annuo). “Le tre regioni del Nordest anticipano l’andamento calante di tutta Italia posizionandosi tutte al di sotto del valore medio nazionale”, ha spiegato Daniele Marin, direttore scientifico della Fondazione Nordest. I dati sono stati presentati al convegno ecclesiale del Nordest di Aquileia: “Ci sono stati grandi cambiamenti di stili di vita in questi anni – spiega monsignor Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova – quelli che vediamo intorno a noi sono cittadini smarriti, senza speranze per il futuro, a volte anche da giovanissimi. Vogliamo contribuire a ridare un’anima al Nordest, a sostenerne gli abitanti, che in questo momento difficile sembrano persi e senza appigli concreti”.
34 12 Cultura veneta Palazzo Grassi fino al 15 luglio Più di trenta opere dell’artista newyorkese
Il mondo interpretato da Urs Fischer
CÀ FOSCARI Le Venezie di Congdom
Scultura, pittura, installazione e il suo studio, riprodotto nei minimi particolari per far rivivere il suo processo creativo di Alain Chivilò
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ell’alternanza tra artisti contemporanei e collettive che partono dalla ricca Collezione Francois Pinault, è di scena a Palazzo Grassi a Venezia fino al 15 luglio Urs Fischer (Zurigo 1973) con la mostra “Madame Fisscher”. Già dalla data la fugacità. Si parte proprio dall’opera “Madi nascita si evince che è il primo artista dame Fisscher” che riproduce il suo studio vivente ad essere esposto in una personale nei minimi particolari facendo rivivere il a Palazzo Grassi, in una delle sue più impor- processo creativo del Maestro, per passare tanti esposizioni tra quelle fatte in Europa. a “untitled” del 2012 con un ritratto in L’atrio centrale e il primo piano c’introduco- cera di se stesso e dell’amico artista Rudolf no nel mondo dell’artista, che vive a New Stingel in cui i lumini consumano le stesse York, con più di trenta opere. Una sapiente evidenziando la trasformazione e i limiti del guida gratuita aiuta il visitatore a capire corpo e dell’opera d’arte, arrivando a “Necrophonia” del 2011 la logica e la chimica con la ricostruzione dei lavori di Fischer E’ il primo non sempre di facile artista vivente di un atelier dove e immediata compren- al quale il centro una modella vivente sione. Scultura, pittura espositivo dedica professionista, dell’Ace installazione sono le una personale cademia di Belle Arti, tecniche espressive, posa tra le opere in un mentre i materiali vanno dal bronzo e cera passaggio tra vivente e artificiale. Altri temi ad apparecchi meccanici e specchi. Una sono la banalità del quotidiano, il gioco creatività dell’artista logica e assurda, in un dell’oggetto con la sua ombra, l’idea del equilibrio di diversi elementi quali l’humour, movimento, la messa in ridicolo di vizi e la realtà, l’eternità, l’illusione, la violenza e dipendenze e il teatro dell’assurdo. Palazzo Bomben, Treviso IL PREMIO INTERNAZIONALE CARLO SCARPA
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Treviso, fino al primo luglio, nelle tre principali sale espositive di Palazzo Bomben, sede della Fondazione Benetton Studi e Ricerche, è di scena la XXIII edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2012. Nelle finalità del Premio c’è il focus di contribuire a elevare e diffondere la cultura di “governo del paesaggio”, proponendosi come occasione e strumento per fare conoscere il lavoro intellettuale e manuale, al fine di governare le modificazioni dei luoghi per salvaguardare e valorizzare i patrimoni autentici di natura e memoria. Una giuria sceglie annualmente un luogo e per l’edizione del 2012 il premio è andato, con voto unanime, al Bosco di Sant’Antonio situato nelle montagne d’Abruzzo e precisamente nel comune di Pescocostanzo. L’area ha una dimensione di circa 500 ettari ed è situata nel Parco della Maiella. La composizione boschiva consta di alcune migliaia di grandi alberi, tra i quali cinquecento sono rappresentati da faggi secolari. Questo bosco è definito da Elena Croce come “un santuario della natura e della civiltà pastorale”. In quest’ambito, l’interessante percorso espositivo testimonia il luogo prescelto in tre sezioni: la prima illustra materiali fotografici e cartografici per inquadrare il luogo, la seconda tratta aspetti naturalistici del bosco e del patrimonio vegetale all’interno dei paesaggi abruzzesi, l’ultima invece è video con il film documentario del 1994 di Ermanno Olmi “Mille anni”, che inquadra il Bosco di Sant’Antonio tra natura e civiltà. Al.Ch.
IN BREVE
L’opera “Necrophonia” del 2011 con la ricostruzione di un atelier dove una modella vivente professionista, dell’Accademia di Belle Arti, posa tra le opere in un passaggio tra vivente e artificiale
enezia è così esageratamente raffinata. Le percezioni degli altri e di lei stessa non ti lasciano mai in pace. Persino la luce, proiettata dal campanile sulla piazza, acquista una qualità architettonica e il pesante campanile vi diventa leggero”. Così Venezia è pensata dal pittore William Congdon (Providence 1912 – Milano 1998) che tra il ’48 e ’60 vi soggiorna. Nel centenario della nascita, fino al 8 luglio nel piano nobile dell’università Cà Foscari Esposizioni, “William Congdon a Venezia. Uno sguardo americano” è la prima mostra del Maestro a Venezia con opere riguardanti la città Serenissima. Una quarantina di opere unite a lettere, schizzi, video e gigantografie di opere non disponibili per l’esibizione. Con New York la città lagunare ha un ruolo fondamentale per la sua ricerca e l’agire pittorico. Partendo dalla scuola dell’action painting americana e dalle opere di Dubuffet viste a Parigi durante la guerra, interpreta soggetti tradizionali quali Piazza San Marco, palazzo Dario, i tetti e Canal Grande incidendo nell’olio e nell’acrilico con un punteruolo. Con questa tecnica rende una Venezia fuggente, in movimento che appare magicamente da una sorta di foschia tendente a colori scuri e nel contempo spaziale all’interno di contrasti di luce. L’oro, che proviene dalla tradizione bizantina, è utilizzato da Congdom per dare vivacità e risalto all’edificio come un’illuminazione artificiale. Una mostra dunque da visitare per comprendere un punto di vista di Venezia non consueto, perché figlio di una pittura d’azione che si presentava al mondo.
Canaletto a Palazzo Grimani
“SCHIZZI D’AUTORE”
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pittori vedutisti avevano la caratteristica di possedere schizzi, studi di luoghi che visitavano o vivevano per riprodurli in opere anche a distanza di anni. I riferimenti presi permettevano di lavorare in studio proponendo soggetti di un luogo anche trovandosi altrove. In quest’ambito a Venezia, presso Palazzo Grimani, fino al 1 luglio la mostra “Canaletto. Il Quaderno veneziano” permette di apprezzare il taccuino, raramente visibile al pubblico, di schizzi del pittore vedutista che come pochi ha saputo dare un taglio internazionale al Vedutismo. Un volume non di grandi dimensioni (mm 175 X 235), composto da sette fascicoli sciolti rilegati successivamente nell’Ottocento, che riporta commenti e schizzi dai materiali ai luoghi ritratti, dalle annotazioni sui colori, dalle correzioni e abrasioni, all’impiego della punta metallica, ai cambi d’inchiostro. Ulteriori fogli sono proposti come i sette dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Trieste, i sette dalla collezione Corniani-Algarotti, lo “scarabotto” con il Canal Grande di fronte alla Salute e il Traghetto di San Moisè e i due fogli rispettiva-
mente dalla Fondazione Cini e dal Museo Correr. A completamento dipinti a olio provenienti da collezioni pubbliche e private segnano il passaggio dallo schizzo alla vera realizzazione. Supporti audiovisivi e digitali, uniti a un modello funzionante di camera ottica che fa vedere le vedute come le osservava Canaletto, permettono al visitatore di conoscere quest’aspetto fondamentale del Maestro poco approfondito nelle grandi esibizioni.
Palazzo Franchetti a Venezia
L’abilità incisoria di Picasso
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egli spazi dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti di Palazzo Franchetti a Venezia fino all’8 luglio, “Picasso e Vollard. Il genio e il mercante” è la mostra che per la prima volta in Italia disamina il rapporto tra il mercante d’arte Ambroise Vollard e Pablo Picasso. Un’intersezione tra il gallerista scopritore di artisti sconosciuti o “secondari”, d’intuito sopraffino e forti doti commerciali, con il pittore inventore del Cubismo che con la sua tecnica ha stregato future generazioni d’artisti, critici e amanti dell’arte. Ambroise Vollard (1866 – 1939) oltre a organizzare la prima monografia su Paul Cezanne nel 1895, offrì al giovane Picasso (1881 – 1973) la possibilità di esporre nel 1901 all’interno della sua galleria. Da qui fino alla morte di Vollard tra i due si
sviluppa una relazione d’amicizia, d’affari e di stima reciproca. Il critico Félicien Fagus scrive “ecco: ho appena visto da Vollard la mostra del giovane pittore (spagnolo si capisce) con un temperamento meraviglioso”. Tecniche incisorie quali l’acquaforte, la puntasecca e l’acquatinta sono rappresentate da oltre 150 opere, con la serie completa delle 100 incisioni della “Suite Vollard”, a cui Picasso lavorò dal 1927 al 1937, la “Minotauromachia” una delle sue principali opere grafiche, “l’Histoire Naturelle” con gli animali di Buffon e i “Saltimbanchi” con la celebre acquaforte “Le repas frugal al chefs d’oeuvre inconnue” di Balzac. Una tecnica incisoria ricca e di classe per un Picasso intramontabile nelle sue decadi “Le repas frugal al chefs artistiche d’oro. Al.Ch. d’oeuvre inconnue”
Cultura veneta 35 13 Editoria Presentati a villa Contarini 17 volumi sulla storia dell’arte
PalaBassano dal 31 luglio
“La pittura nel Veneto”
MOMIX CON LO SPETTACOLO “BOTANICA”
Daverio: “Alle fasi di decadenza politica sono coincise stagioni artistiche di qualità insuperabile” di Vesna Maria Brocca
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ella splendida cornice di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova) sono stati recentemente presentati i 17 volumi di cui è composta la collana dal titolo “La pittura nel Veneto”, realizzata in un percorso più che ventennale che ha visto impegnati la Regione del Veneto in collaborazione con la casa editrice Electa. “Nel creare questi volumi non abbiamo avuto in mente un tipo di pubblico rigidamente determinato - spiega in una nota l’Editore; abbiamo cercato che fossero storiograficamente solidi, pieni di cose, di dati, di opinioni, nella convinzione che simili caratteristiche per loro conto ne allargherebbero il pubblico, da quello degli addetti ai lavori che vi si attendono il punto aggiornato della ricerca e possibilmente gli ultimi progressi e novità degli studi, a quello dei dilettanti, nel senso filologico (e dunque migliore) del termine, che vogliono una lettura piacevole di dati affidabili”. Il comitato scientifico de “La pittura nel Veneto” è formato da Enrico Castelnuovo, Michel Laclotte, Michael Levey, David Rosand e Federico Zeri. Nell’ambito della giornata di studio in Villa Contarini il piano dell’opera è
Nelle due foto la copertina delle pubblicazioni e il vicepresidente della regione Marino Zorzato (a destra) in compagnia del critico Philippe Daverio
stato poi illustrato dal responsabile editoriale della collana, Carlo Pirovano, mentre il critico d’arte Philippe Daverio, nella sua brillante “lectio magistralis” sulle caratteristiche del tessuto sociale e della pittura veneta, ha evidenziato il paradosso di una realtà che più perde potere sul piano politico e commerciale (a partire da Cambrai nel 1508) e più assume qualità estetica. “Una decadenza formidabile – ha detto Daverio – con momenti artistici di qualità insuperabile”. L’arte diventa sostegno anche dell’attività economica, com’è avvenuto con le ville venete. Il
critico ha poi concluso esortando i veneti di oggi a riappropriarsi dell’antica energia e a difendere con forza questa eccezionale eredità culturale, imparando soprattutto a comunicarla anche per tornare ad essere competitivi. “Si continua a dire che la cultura sarà il motore dello sviluppo futuro – ha sottolineato invece il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla cultura Marino Zorzato – ma servono atti concreti. Noi dobbiamo quindi riscoprire il nostro grandissimo patrimonio culturale, promuovendolo insieme al territorio, al paesaggio e al turismo”.
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omix, la compagnia capeggiata dal geniale danzatore e coreografo statunitense Moses Pendleton, sarà al PalaBassano - dal 31 luglio alle 21 - per tre serate di magia, tra danza e illusione. Il cartellone di Operaestate torna ad ospitare una delle più prestigiose compagnie teatrali al mondo di ballerini-illusionisti ch sin dalla fondazione (1980) ha acquisito grande notorietà per la sua capacità di evocare un mondo di immagini surreali utilizzando il corpo, costumi, attrezzi, luci e giochi d’ombra. I Momix saranno a Bassano con lo spettacolo “Botanica”, già definito il loro cavallo di battaglia, che presenta un viaggio all’interno di una natura meravigliosa ed affascinante, fortemente minacciata dalle costanti e irragionevoli incursioni da parte dell’uomo, dove i corpi dei Momix evocano il movimento leggero che sta dietro la vita segreta degli alberi, il ronzio delle api, il tepore di una certa ora del giorno, i manti erbosi ricoperti di fiori e mossi dai canti degli uccelli, mentre rane gracidanti sembrano accogliere con il loro canto la sinfonia di un temporale d’agosto. Prevendite on line già attive al sito http://www.vivaticket.it Informazioni: ufficio V.M.B. Operaestate tel. 0424.519819
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24 Sì, viaggiare
Sì, viaggiare 37
EMILIA ROMAGNA
Peppone e Don Camillo
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LA PICCOLA BRESCELLO VIVE ANCORA NEL MITO DEI DUE CELEBRI PERSONAGGI CREATI DAL GRANDE NINO GUARESCHI E PROTAGONISTI DI UN’INDIMENTICATA SERIE DI FILM GIRATI NELLA ZONA CON GINO CERVI E FERNANDEL DUE MUSEI, UN ITINERAIO TURISTICO (CON NAVIGAZIONE SUL PO) E UNA TRATTORIA TIPICA EVOCANO GLI ANNI IN CUI IL PAESE ERA STATO TRASFORMATO IN UN SET CINEMATOGRAFICO E UNA TRATTORIA TIPICA EVOCANO GLI ANNI IN CUI IL PAESE DEL REGGIANO ERA STATO LA CASA DEI FRATELLI CERVI PER NON DIMENTICARE L’ideale completamento di un week end a Brescello è la visita al Museo Cervi di Gattatico. E’ stato allestito nella casa dei sette fratelli Cervi, eroi della resistenza fucilati dai fascisti nel 1943 agli albori della lotta partigiana. L’Istituto “Alcide Cervi”, che prende il nome dal padre dei sette fratelli, una delle icone della Resistenza che nel corso della sua lunga vita ha testimoniato sempre il valore della libertà e della democrazia (valori per cui sono morti i suoi sette figli maschi), gestisce l’interessante e toccante museo, ricco di cimeli, testimonianze e documenti multimediali. L’istituto gestisce pure la Biblioteca Archivio “Emilio Sereni” e propone anche molte attività, fra cui laboratori didattici per le scuole e la visita guida al nuovo Parco agroambientale. Un itinerario guidato nell’ambiente naturale e culturale della media pianura padana. Il museo è aperto tutto l’anno, a parte i lunedì non festivi. E’ dotato di punto di ristoro. Info: museo@fratellicervi.it www.fratellicervi.it Tel. 0522 678356.
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apa Benedetto XVI ha confessato di guardare spesso i film di Peppone e Don Camillo...Sono quelli che lo divertono di più. Il mito dei personaggi di Nino Guareschi è intramontabile, anzi sembra rinnovarsi nel tempo. Tanto che Brescello, il piccolo paesino della campagna reggiana affacciato sul Po, è diventato meta di un “pellegrinaggio” incessante di appassionati delle avventure del prete combattivo e dispettoso interpretato da Fernandel e del sindaco comunista, burbero ma buono, interpretato da Gino Cervi. A Brescello tutto parla ancora di loro. Sono sorti persino due musei (che vale proprio la pena di vedere: “Peppone e Don Camillo” e “Brescello e Guareschi, il territorio e il cinema”), ma persino la chiesa richiama visitatori, curiosi di vedere da vicino il famoso “crocefisso parlante”, che in realtà è di cartapesta, costruito a Cinecittà apposta per il primo film della serie e poi chiesto con insistenza, e ottenuto in dono, dai cittadini di Brescello. In piazza campeggiano le statue dei due amatissimi personaggi guareschiani, vicini alle loro “roccaforti”: il municipio e la chiesa. E dietro l’angolo c’è pure il vecchio carro armato americano utilizzato in uno dei film di Peppone e Don Camillo. Tutto, insomma, a Brescello parla dei due contendenti che seppero rappresentare l’acerrimo scontro della guerra fredda, in atto allora, con levità e ironia. Per far capire alla
QUI A LATO BRESCELLO VISTA DALL’ALTO. SOPRA: UNA RIEVOCAZIONE STORICA DEDICATA A PEPPONE E DON CAMILLO E ALCUNE IMMAGINI CHE RICORDANO IL LORO MITO CINEMATOGRAFICO NEL PAESINO DEL REGGIANO. SOTTO: IL PO, LA MOTONAVE PADUS, LA STAZIONE DI BRESCELLO, FERNANDEL E, INFINE CRISTIANO E MARISA DELLA “BOTTEGA DI DON CAMILLO”
gente che l’amicizia può andare oltre ogni diversità d’opinione. Messaggio importante e difficile da lanciare in quegli anni. Basti pensare che nessun regista italiano accettò la proposta di portare sul set il romanzo di Guareschi. Tema troppo delicato. Lo scontro epocale fra russi e americani e, in Italia, fra Dci e Pci, aveva toccato nel 1948 punte di ostilità tali da portare il paese sull’orlo di una guerra civile... Quindi meglio lasciare al francese Julien Duvillier il compito di portare Peppone e Don Camillo sul set cinematografico. “In quegli anni - raccontano il sindaco Giuseppe Vezzani (Giuseppe anche lui come Peppone...) e il suo vice Andrea Setti - Brescello fu catapultata in un’avventura straordinaria. L’arrivo della troupe e degli attori sconvolse l’atmosfera sonnolenta e tranquilla
del paese, fu quasi uno choc. Parte del personale, in mancanza di alberghi, venne ospitato dalle famiglie del posto. Gino Cervi viveva in albergo, ma la sera si confondeva fra la gente in osteria per giocare a carte. Fernandel no, lui era molto riservato. Allora era già una stella del varietà e mantenne le distanze. Raramente usciva dall’albergo...”. In paese c’è pure la famosa campana, anche quella di cartapesta. Tutti ricordano che il figlio di Peppone, mostrato con orgoglio dal balcone del municipio, in realtà era una neonata femmina, del paese e di nome Alda: nel corso della scena fece la popò in braccio a Gino Cervi. Di aneddoti in paese se ne raccontano moltissimi sui quindici anni di avventura cinematografica. E’ stato allestito persino un percorso di visita a più tappe per vedere tutti i luoghi im-
mortalati nei film. Si chiama “Ciak: Brescello e navigazione sul Po” ed è proposto dalla Fondazione “Paese di Don Camillo e Peppone”. Prevede anche la suggestiva navigazione sul Po con la motonave Padus, nel tratto in cui il fiume è più largo, con spuntino di prodotti tipici reggiani a bordo. Parte da Boretto. Brescello e la vicina Boretto fecero da sfondo per una quindicina d’anni ai film di Peppone e Don Camillo, cinque in tutto, fatti da tre registi diversi. Il sesto (“Don Camillo e i giovani”), che aveva come soggetto il clima sessantottino della rivoluzione giovanile, rimase incompiuto per l’improvvisa morte di Fernandel. Dicono che la pellicola del girato sia stata pretesa dal Lloyd (l’assicurazione che risarcì la casa produttrice delle spese fino a quel momento sostenute) per essere
poi distrutta. Ma qualcuno, maliziosamente, insinua che in realtà gli spezzoni di film inedito siano ancora in cassaforte nella sede del Lloyd... Oggi avrebbero un valore ragguardevole. A Peppone e Don Camillo è dedicata anche la trattoria più importante di Brescello, “La Bottega del paese di Don Camillo”, dove Cristano Ferrari e la moglie Marisa Codelupi hanno raccolto ogni sorta di cimelio sui celebri film, trasformando il locale in un piccolo e delizioso museo. Delizioso come le cose buone che propongono, a partire dalle tagliatelle con il culatello e al guanciale brasato. Per concludere con la dolce e tipica “spongata” che ricorda vagamente il panforte di Siena. Info: www.visitbrescello.it o ufficioturismo@comune.brescello. re.it Tel. 0522 482564.
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Matteo Marzotto, la sfida di far rivivere Vionnet: “Il lusso al tempo della crisi” “Abbiamo cercato di raccogliere l’eredità storica del marchio reinterpretandola in funzione della donna di oggi, con un rapporto di prezzo, qualità e di conseguenza creatività molto elevato e dunque vantaggioso”
C
di Laura Organte
orolle variopinte, api e farfalle; orli arrotondati come petali e colletti che diventato una stola avvolgente; fiori ricamati di jais, perline e canottiglia; micro-stelle di cristalli; inserzioni di nastri; georgette bianca, chiffon con stampe floreali e creponne blu; intarsi, nodi, drappeggi e asimmetrie. Ma non sono solo i dettagli e la grande raffinatezza della manifattura: è la storia che ogni vestito di Vionnet racchiude, facendo rivivere lo stile della leggendaria maison francese, a renderlo così unico. La scommessa di risvegliare questa “bella addormentata della moda francese”, lanciata da Matteo Marzotto, imprenditore ed ex presidente di Valentino, un anno fa, sembra davvero già vinta a scorrere con lo sguardo la collezione primavera/ estate, che Padova si è aggiudicata, in esclusiva per il Veneto, con un corner dedicato al Duca D’Aosta. Madeleine Vionnet, protagonista insieme a Coco Chanel del rinnovamento che, a partire dagli anni Dieci, modernizzò l’abbigliamento femminile, fondò la sua maison nel 1912, per chiudere soltanto nel 1937, a causa del secondo conflitto mondiale. La sfida di raccontare, anzi, di far rivivere lo straordinario passato di questo marchio, significa, per Marzotto, anche ripensare il concetto di lusso in tempo di crisi: “Ci sono state alcune fasi degli scorsi vent’anni – spiega – che hanno visto nuovi consumatori molto entusiasti e di conseguenza si tendeva a posizionare il lusso molto in alto. Oggi i tempi sono cambiati, il lusso non è soltanto una questione di prezzo, è una questione di qualità, di manufacturing. Credo che oggi alle signore, anche alle più facoltose, faccia piacere mettere le cose più volte, avere degli armadi con abiti che durano nel tempo, che possono lasciare alle proprie figlie. In tanti anni di esperienza a Valentino ho potuto vedere come per definizione gli abiti di alta moda si lasciano alle proprie figlie, come oggetti preziosi e senza tempo”. Qual è allora, la formula magica ha usato Marzotto per risvegliare Vionnet? Abbiamo cercato di raccogliere l’eredità storica del marchio reinterpretandola in funzione della donna di oggi, con un rapporto di prezzo, qualità e di conseguenza creatività molto elevato e dunque vantaggioso. E la crisi? Anche Madame Vionnet è partita in un momento di grande difficoltà, ha prosperato a cavallo di due guerre, con il crack del ’29, eppure, nonostante la Grande depressione lei ha continuato a vendere! I corsi e ricorsi storici ci sono, noi speriamo di onorare la sua storia credendo in questo marchio anche in una congiuntura poco favorevole alle iniziative imprenditoriali come questa. L’incontro tra Vionnet e Marzotto è anche l’incontro
“Anche lei era partita in un momento di crisi, ha prosperato a cavallo di due guerre tra la Francia e l’Italia. Quali sono i vantaggi di questa unione? Sicuramente sono molti, Francia e Italia sono i due più importanti paesi al mondo per la creatività nella moda. Ad ogni modo Vionnet è una casa internazionale, e vogliamo che cresca internazionalmente. Esperienza, entusiasmo, intuito. Con Marzotto alla guida, il futuro della maison francese si prospetta sicuramente vincente. Che consiglio darebbe ai giovani di oggi per guardare oltre gli scoraggianti scenari della crisi? I giovani di oggi non sono bamboccioni, come qualcuno ha detto, ma devono mantenere alta la motivazione, devono avere voglia di sporcarsi le mani, di lavorare sodo. Credo che oggi, per chi vuole riuscire nella vita ci siano più doveri che diritti.
precedente relazione-unione familiare si sono aggiunti i figli nati dalla nuova coppia di coniugi. Quindi una nuova realtà familiare in cui interviene, così come logico che sia, la necessità di disciplinare giuridicamente il rapporto affettivo intercorrente tra il coniuge ed il figlio/a dell’altro coniuge. A questo proposito corre in aiuto l’istituto dell’adozione del figlio del coniuge (caso particolare di adozione) che viene disciplinato dall’art. 44 comma I lett. B) della legge 184/1983, successivamente modificata dalla l. 149/2001. Ma quali sono le condizioni necessarie per l’adozione?
di cui alla legge 149/2001, l’ascolto del minore che abbia compiuto i dodici anni o se di età inferiore purché in grado di comprendere, e il consenso da parte dell’adottando, manifestato direttamente ed esclusivamente al Giudice, che abbia compiuto i quattordici anni. E’ inoltre necessario il consenso da parte del genitore dell’adottando.
Quale cognome assume l’adottato? Il minore adottato avrà il diritto ad anteporre al proprio cognome di origine, che viene mantenuto quale tratto essenziale della sua personalità, quello del coniuge del genitore che l’ha adottato.
2) l’ambiente familiare; 3) la situazione economica; 4) la salute; 5) le motivazioni concrete che hanno spinto a presentare la domanda di adozione. Il Tribunale deciderà poi in Camera di Consiglio, sentito il Pubblico Ministero, pronunciando sentenza di far luogo o non far luogo all’adozione. Contro detta sentenza può essere proposta impugnazione avanti la Corte di Appello.
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i nostri Esperti Ma quali sono gli effetti dell’adozione? Questo tipo di adozione non ha effetti legittimanti, ciò essenzialmente vuol dire che il minore adottato non acquista lo status di figlio legittimo, ma solo di figlio adottivo, non acquista legami di parentela
Qual’è l’Autorità che deve essere adita? La competenza spetta al Tribunale per i Minorenni del distretto in cui si trova il minore. Il Tribunale, previa verifica della sussistenza delle circostanze di cui all’art. 44 L. 184/1983 ed ascolto dei genitori del minore dispone a che vengano effettuate, tramite i servizi sociali e gli organi di P.S., sul
Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
L’ARCHITETTO AFFARI DI FAMIGLIA
Adozione del fi minoreenergetico da parte “Casa passiva” eglio risparmio del coniuge del genitore biologico
A cura dell’AVVOCATO Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333 FULVIA FOIS Ormai del Foroper di qualsiasi Rovigo intervento edilizio si richiede la rispondenza
nata in Svezia e diffusa nei paesi nord-europei. “Passiva” calda in uscita entra in uno scambiatore dove l’aria fredda in ai requisiti minimi di risparmio energetico previsti dalla D.P.R. 59 perché si riscalda quasi senza consumi ma con la somma ingresso ricaverà dall’ 80% del calore, per rientrare all’interno Gent.li Lettrici e Lettori, Innanzitutto che vi sia, al momento con la famiglia dell’adottante e mantiene lo coniuge adottante, sulla di lui famiglia e sul del 2009, (ex L. 10/91). Ciò si ottiene con l’installazione del degli apporti passivi di calore. Molti ritengono che debba per della casa. L’impianto di ventilazione è indispensabile perché è cosiddetto stata sottoposta miae attenzione la dell’instaurazione delessere procedimento, il invece status di figlio legittimo o naturale ondeattraverso accertarele infinestre concreto sussista “cappottoalla termico” con l’installazione di serramenti forza costruita in legno, sono realizzate anche se sirispetto utilizzasseminore l’areazione il risparmio richiesta, avanzata da parte di alcuni di Voi, rapporto di coniugio fra chi deve adottare ai genitori biologici nei confronti dei quali quel preminente interesse di quest’ultimo ad alta tenuta termica. Sempre più italiani preferiscono in mattone o in cemento armato! Ma come funziona? Durante energetico insieme con la qualità dell’aria non sarebbe circa la possibilità, da parte coniuge, di di unae casa il genitore forteil calore permangono reciprocamente e doveri.Quindi all’adozione richiesta. investire i propri risparmi nelladelcostruzione volta dellaminore, stagionenonché invernale,unsfrutta passivo interno prodotto diritti possibile. è indispensabile che tutte le parti della al risparmio energetico e che dia coniuge. un risparmio economico dei da elettrodomestici, irraggiamento solare, illuminazione interna anche ermetiche a tutti iun’indagine livelli. Il costo? adottare il figlio/fi glia dell’altro legame affettivo e uno stabile rapporto di L’adottante, però assume su di sécostruzione la titolarità siano Verrà dunque eseguita tesa consumi, invece di vedere i propri guadagni sparire in bollette e dagli stessi abitanti. Il calore è conservato all’interno grazie Dipende dai sistemi di costruzione e dalla zona climatica in Questa esigenza, trae la propria origine convivenza tra il minore e il genitore presso e l’esercizio della potestà sul minore verificare: salate. In base alla qualità degli interventi la casa potrà all’isolamento termico dell’involucro edilizio. Nel periodo cui si trova la casa, può variare dal 10% al 30% in più, ma dal fatto che negli ultimi anni vi è stato cui è collocato e il coniuge di questi. adottato nonché l’obbligo di mantenerlo, 1) idoneità effettiva all’adozione intesa essere classificata con una lettera dalla “A” alla “G”, dove A estivo invece il confort è raggiunto grazie all’inerzia termica in pochi anni è ammortizzabile grazie ai risparmi energetici un netto aumento di nuove famiglie, cosi L’art. 45 della L. 184/1983, prevede istruirlo ed educarlo. anche come capacità di istruire, educare e rappresenta il livello migliore, ossia il fabbricato che necessita di dell’involucro ed alla schermatura delle vetrate. Si può dire ottenuti. In proposito si segnala un interessante incontro di tenuto dette allargate, in cui ai fi gli avuti dalla inoltre, anche a seguito della modifi ca mantenere il minore;dal titolo “CASACLIMA meno energia, e “G” quello peggiore. In classe “A” i consumi che una casa passiva è economicamente vantaggiosa dato dal “LIONS CLUB DI CONSELVE” precedente relazione-unione familiare si di cui alla legge 149/2001, l’ascolto Quale cognome assume l’adottato? 2) l’ambiente sono inferiori a 35 kWh/mq annuo (3,5 litri di gasolio/mq che il risparmio di energia può arrivare al 90%. La restante - EDIFICI PER IL RISPARMIOfamiliare; ENERGETICO ED ENERGIE sono aggiunti figli nati “G” dallasono nuova coppia delkWh/mq minore che parte abbiadell’ compiuto i dodici Il minore adottato avrà il diritto ad anteporre 3) economica; annuo) mentrei in classe maggiori a 175 energia necessaria a pareggiare il bilancio termico RINNOVABILI”, chelasisituazione terrà venerdì 15 giugno alle ore 20,45 (17,5 di gasolio /mq annuo). Una appartamento fornita dapurché sistemiinnon convenzionali, quali: pannelli solari, la “Sala4)Dante” di Conselve (PD). Aprirà l’incontro il diannuo coniugi. anni o sedidi età èinferiore grado al proprio cognome di origine, presso che viene la salute; 100 mquna in classe “A”realtà consuma 3.400 kWh all’anno in caldaia pellet con da collettore pompaquale di calore il sottoscritto Arch.5)Massimo Cavazzana ed interverranno Quindi nuova familiare in cui di mentre comprendere, e il consenso parted’acqua, mantenuto trattoper essenziale della sua le motivazioni concrete che hannol’Arch. spinto classe “G” consuma 18.000 kWh all’anno. Ora per ottenere riscaldamento dell’aria dell’impianto di ventilazione controllata Carlo Dario (Vice Presidente Network CasaClima Padova interviene, così come logico che sia, la dell’adottando, manifestato direttamente personalità, quello del coniuge del genitore a presentare la domanda di adozione. e la spesa energetica annua giuridicamente basta moltiplicareil il consumo per a recupero energetico, ecc. Il fabbisogno energetico massimo Rovigo) e l’Arch. Renzo Carturan (Consulente CasaClima) e necessità di disciplinare ed esclusivamente al Giudice, che abbia che l’ha adottato. Il Tribunale deciderà poi in Camera di il costo di un kilowattora. Così per l’appartamento in classe per il riscaldamento ed il raffrescamento annuo così non supera con la partecipazione del geom. Leonardo Ragazzo (Presidente rapporto affettivo intercorrente tra il coniuge compiuto i quattordici anni. Consiglio, sentito il Pubblico Ministero, “A” si ottiene kWh 3.400 x 0,20 euro/kWh = 680 euro di i 15 kWh/mq annuo. La distribuzione del calore può avvenire Network CasaClima Padova e Rovigo). Una interessante edspesa, il figlio/a dell’altro coniuge. E’ inoltre necessario il consenso da parte Qual’è l’Autorità che deve essere adita? pronunciando sentenza di far luogo o non contro i 3.600 euro dell’appartamento in classe “G”! In invece attraverso un sistema di ventilazione controllata che occasione per saperne di più sul tema del risparmio energetico, AItalia questo proposito corre in aiuto l’istituto del genitore dell’adottando. La competenza spetta al Tribunale per i far luogo all’adozione. sta prendendo piede anche la così detta “Casa passiva”: recupera l’ 80% del calore dell’aria in uscita. Ossia L’aria ormai caro a tutti. dell’adozione del figlio del coniuge Minorenni del distretto in cui si trova il Contro detta sentenza può essere proposta Sarò lieto di rispondere alle vostre che domande gli articoli altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it (caso particolare di adozione) vieneinerenti Ma quali sono pubblicati gli effetti od dell’adozione? minore. impugnazione avanti la Corte di Appello. disciplinato dall’art. 44 comma I lett. B) Questo tipo di adozione non ha effetti Il Tribunale, previa verifica della sussistenza Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le della legge 184/1983, successivamente legittimanti, ciò essenzialmente vuol dire delle circostanze di cui all’art. 44 L. Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com modificata dalla l. 149/2001. che il minore adottato non acquista lo 184/1983 ed ascolto dei genitori del autorizzandomi espressamente anche alla Ma quali sono le condizioni necessarie per status di figlio legittimo, ma solo di figlio minore dispone a che vengano effettuate, riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi. l’adozione? adottivo, non acquista legami di parentela tramite i servizi sociali e gli organi di P.S., sul
IL NOTAIO
A cura di: Giannenrico Cocito, Notaio
Certificazione energetica degli edifici
L’ARCHITETTO
“Casa passiva” e risparmio energetico
Come noto, oramai da qualche tempo, di inizio attività rispettivamente richiesto o non siano riconducibili a quelli di cui sopra della esecutività della delibera della Giunta in sede di vendita di un immobile è, nella presentata dopo l’8 ottobre 2005 Sono perciò esclusi da tale obbligo: regionale n. 659 del 17 aprile 2012, la maggior parte casi, necessario consegnare - gli edifici radicalmente ristrutturati: ossia gli - i fabbricati isolati della superficie inferiore certificazione energetica, ferma la consegna all’acquirente un certificato detto di edifici di superficie utile superiore a 1000 a 50 mq all’acquirente, può essere però inviata a “certificazione energetica”. mq. che siano stati oggetto di interventi di - i fabbricati industriali, artigianali e agricoli mezzo dei tecnici abilitati e accreditati solo in Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333 La fonte normativa è di matrice comunitaria ristrutturazione radicale in forza di permesso - i fabbricati culturali nei casi cui si darebbe via telematica attraverso l’applicativo Ve.Net. edOrmai è stata recepitaintervento nel nostro ordinamento costruire o di nata denuncia di inizio attività luogo nord-europei. ad una alterazione o energia_edifi ci. per qualsiasi edilizio si richiede ladi rispondenza in Svezia e diffusa nei paesi “Passiva” del carattere calda in uscita entra in uno scambiatore dove l’aria fredda in a aifini attuativi con il dlgs 192/2005 poi dalla rispettivamente richiesto dopo essi la somma Non dal per 2 rientrare maggio all’interno u.s. non requisiti minimi di risparmio energetico previsti D.P.R. 59 perché o si presentata riscalda quasi senzadell’aspetto consumi madi con ingresso ricaverà dall’solo, 80%sempre del calore, del 2009, (ex L. 10/91). Ciò si ottiene con l’installazione ritengono che ledebba per della casa. L’impianto ventilazione modifi cato con il dlgs 311/2006. l’8 ottobredel2005 degli apporti passivi di calore. Molti - i box, le cantine, autorimesse, i parcheggi, è più di richiesto l’invioè indispensabile in Regione perché Veneto cosiddetto “cappotto l’installazione -digliserramenti forza essere costruita sonolerealizzate anche si utilizzassedell’autodichiarazione l’areazione attraverso ledi finestre Tale certificato mira termico” a forniree con all’acquirente edifici “agevolati”: ossia degli edifiincilegno, sui iinvece depositi, strutture stagionali a se protezione classeil risparmio “G” la termica. Sempre più italiani preferiscono mattone osuccessivamente in cemento armato!diMa come sportivi funziona? Durante energetico insieme con la qualità dell’aria non èsarebbe unadeffialta cacetenuta strumento di informazione circa il quali siano stati ineseguiti, impianti cui consegna però all’acquirente lecito investire i propri risparmi nella costruzione di una casa volta la stagione invernale, sfrutta il calore passivo interno prodotto possibile. Quindi è indispensabile che tutte le parti della dispendio energetico proprio dell’immobile, al 1° gennaio 2007, interventi finalizzati al - gli edifici inagibili supporre sia ancora dovuta. al risparmio energetico e che dia un risparmio economico dei da elettrodomestici, irraggiamento solare, illuminazione interna costruzione siano anche ermetiche a tutti i livelli. Il costo? catalogandolo, come per gli elettrodomestici, miglioramento delle prestazioni energetiche - i fabbricati “al grezzo” Da ultimo si ricorda che l’art. 13 del D.Lgs. 3 consumi, invece di vedere i propri guadagni sparire in bollette e dagli stessi abitanti. Il calore è conservato all’interno grazie Dipende dai sistemi di costruzione e dalla zona climatica in insalate. diverseIn classi di qualità “merito”da (più laper i quali accedere termico agli incentivi Vi è però una semplifi cazione per cui si trova la marzo 2011, n. 28 Suppl. ord.inalla base alla degli A+ interventi casa potràsi intenda all’isolamento dell’involucro edilizio. Nel periodo casa, può variare dal(in 10% al 30% più,G.U. ma effi ciente)classifi fino cata a G con (più una scadente). ed alle agevolazioni qualsiasi natura,è sia - i fabbricati costruiti intermica forza di titoloinabilitativo 71 del 28.3.2011),recante di essere lettera dalla “A” alla “G”, dove A estivodi invece il confort raggiunto grazie all’inerzia pochi anni n. è ammortizzabile grazie ai risparmi norme energetici Larappresenta normativa ilnazionale è però sgravi o contributieda alla carico di antecedente all’8 ottobre e della attuazione dellaunDirettiva 2009/28/CE, ha livello migliore, ossiaconcorrente, il fabbricato checome necessita di fiscali dell’involucro schermatura delle vetrate. Si può dire 2005ottenuti. In proposito si segnala interessante incontro di tenuto meno energia, “G” quello peggiore. In classe “A” i consumi che generalità una casa passiva è economicamente vantaggiosa dato a 1000 dalmq: “LIONS DI CONSELVE” dal titolo “CASACLIMA per materia, cone quella regionale e pertanto fondi pubblici o della degli utenti superficie utile non superiore per CLUB introdotto il nuovo comma 2-quater nell’art. 6 inferiori a 35 kWh/mq ed annuo (3,5 litri di - gasolio/mq che il risparmio arrivare al cato 90%.può La restante - EDIFICI IL D.Lgs. RISPARMIO ENERGETICO ED ENERGIE si sono applica in coordinamento essendone gli edifici “pubblici”: ossia diglienergia edificipuòessi il certifi essere sostituito da un’PER del 19 agosto 2005 n. 192, a norma annuo) mentre in classe “G” sono maggiori a 175 kWh/mq parteda dell’soggetti energia necessaria pareggiare il bilancio termico chequale si terrà venerdì giugnodi alle ore 20,45 integrata da quest’ultima. pubblici o detenuti pubblici a AUTODICHIARAZIONE con cui si RINNOVABILI”, attesta che del “nel caso 15 di offerta trasferimento annuo (17,5 di gasolio /mq annuo). Una appartamento di è fornita da sistemi non convenzionali, quali: pannelli solari, presso la “Sala Dante” di Conselve (PD). Aprirà l’incontro il La Regione Veneto in linea di massima ha per i quali dopo il 1° luglio 2007 siano il bene rientra nella classe più dispendiosa a titolo oneroso di edifici o di singole unità 100 mq in classe “A” consuma 3.400 kWh all’anno mentre in caldaia pellet con collettore d’acqua, pompa di calore per il sottoscritto Arch. Massimo Cavazzana ed interverranno l’Arch. recepito la normativa nazionale conall’anno. qualcheOrastati rinnovati ovvero stipulati nuovi contratti ovvero la classe G.controllata immobiliari, decorrere dal 1° Padova gennaio classe “G” consuma 18.000 kWh per ottenere riscaldamento dell’aria dell’impianto di ventilazione Carlo Dario (Vice PresidenteaNetwork CasaClima e integrazione. relativi alla degli impianti termici In tutti energetico i casi detto 2012 gli Carturan annunci (Consulente commerciali di vendita la spesa energetica annua basta moltiplicare il consumo pergestione a recupero energetico, ecc.oIl fabbisogno massimocertificato,ovvero Rovigo) e l’Arch. Renzo CasaClima) e Inilbuona devono obbligatoriamente di climatizzazione. l’autodichiarazione, oltre che con consegnati riportano di prestazione costo sostanza di un kilowattora. Così per l’appartamento in classe per il riscaldamento ed il raffrescamento annuo così non supera la partecipazione del l’indice geom. Leonardo Ragazzo energetica (Presidente “A” sidotati ottienedikWh x 0,20 euro/kWh = IN 680OCCASIONE euro di iDEL 15 kWh/mq annuo. La distribuzione del caloredovevano può avvenire Padova e Rovigo). diUnacertifi interessante essere certifi3.400 cazione energetica TRASFERIMENTO all’acquirente, essere Network inviati allaCasaClima contenuto nell’attestato cazione spesa, contro i 3.600 euro dell’appartamento in classe “G”!ciIn preesistenti: invece ossia attraverso ventilazione controllata che gg. occasione di più sul tema del risparmio energetico, FIN DALL’INIZIO - gli edifi tutti un gli sistema edifici diRegione Veneto entro 15 dalla suaper saperne energetica”. sta prendendo piede così dettain“Casa passiva”: dall’epoca recupera dil’ costruzione) 80% del calore in uscita. Ossia L’aria ormai caro a tutti. - iItalia “nuovi edifici”: ossia glianche edificila costruiti (a prescindere che dell’aria consegna. Obbligo la cui inosservanza, a quanto risulta, forza di permesso di costruire o di denuncia comportino un “consumo energetico” e che A partire dal 2 maggio scorso, a seguito ad oggi è rimasta però priva di sanzione. Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it Giannenrico Cocito Notaio - Sarò lieto di rispondere ai quesiti dei lettori da inviarmi al seguente indirizzo:gcocito@notariato.it
i nostri Esperti 40 I nostri esperti
AFFARI DI FAMIGLIA
A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS del Foro di Rovigo
Adozione del figlio minore da parte del coniuge del genitore biologico
Gent.li Lettrici e Lettori, è stata sottoposta alla mia attenzione la richiesta, avanzata da parte di alcuni di Voi, circa la possibilità, da parte del coniuge, di adottare il figlio/figlia dell’altro coniuge. Questa esigenza, trae la propria origine dal fatto che negli ultimi anni vi è stato un netto aumento di nuove famiglie, cosi dette allargate, in cui ai figli avuti dalla precedente relazione-unione familiare si sono aggiunti i figli nati dalla nuova coppia di coniugi. Quindi una nuova realtà familiare in cui interviene, così come logico che sia, la necessità di disciplinare giuridicamente il rapporto affettivo intercorrente tra il coniuge ed il figlio/a dell’altro coniuge. A questo proposito corre in aiuto l’istituto dell’adozione del figlio del coniuge (caso particolare di adozione) che viene disciplinato dall’art. 44 comma I lett. B) della legge 184/1983, successivamente modificata dalla l. 149/2001. Ma quali sono le condizioni necessarie per l’adozione?
Innanzitutto che vi sia, al momento dell’instaurazione del procedimento, il rapporto di coniugio fra chi deve adottare e il genitore del minore, nonché un forte legame affettivo e uno stabile rapporto di convivenza tra il minore e il genitore presso cui è collocato e il coniuge di questi. L’art. 45 della L. 184/1983, prevede inoltre, anche a seguito della modifica di cui alla legge 149/2001, l’ascolto del minore che abbia compiuto i dodici anni o se di età inferiore purché in grado di comprendere, e il consenso da parte dell’adottando, manifestato direttamente ed esclusivamente al Giudice, che abbia compiuto i quattordici anni. E’ inoltre necessario il consenso da parte del genitore dell’adottando. Ma quali sono gli effetti dell’adozione? Questo tipo di adozione non ha effetti legittimanti, ciò essenzialmente vuol dire che il minore adottato non acquista lo status di figlio legittimo, ma solo di figlio adottivo, non acquista legami di parentela
con la famiglia dell’adottante e mantiene lo status di figlio legittimo o naturale rispetto ai genitori biologici nei confronti dei quali permangono reciprocamente diritti e doveri. L’adottante, però assume su di sé la titolarità e l’esercizio della potestà sul minore adottato nonché l’obbligo di mantenerlo, istruirlo ed educarlo. Quale cognome assume l’adottato? Il minore adottato avrà il diritto ad anteporre al proprio cognome di origine, che viene mantenuto quale tratto essenziale della sua personalità, quello del coniuge del genitore che l’ha adottato. Qual’è l’Autorità che deve essere adita? La competenza spetta al Tribunale per i Minorenni del distretto in cui si trova il minore. Il Tribunale, previa verifica della sussistenza delle circostanze di cui all’art. 44 L. 184/1983 ed ascolto dei genitori del minore dispone a che vengano effettuate, tramite i servizi sociali e gli organi di P.S., sul
coniuge adottante, sulla di lui famiglia e sul minore onde accertare in concreto sussista quel preminente interesse di quest’ultimo all’adozione richiesta. Verrà dunque eseguita un’indagine tesa verificare: 1) idoneità effettiva all’adozione intesa anche come capacità di istruire, educare e mantenere il minore; 2) l’ambiente familiare; 3) la situazione economica; 4) la salute; 5) le motivazioni concrete che hanno spinto a presentare la domanda di adozione. Il Tribunale deciderà poi in Camera di Consiglio, sentito il Pubblico Ministero, pronunciando sentenza di far luogo o non far luogo all’adozione. Contro detta sentenza può essere proposta impugnazione avanti la Corte di Appello. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
L’ARCHITETTO
“Casa passiva” e risparmio energetico
Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333
Ormai per qualsiasi intervento edilizio si richiede la rispondenza ai requisiti minimi di risparmio energetico previsti dalla D.P.R. 59 del 2009, (ex L. 10/91). Ciò si ottiene con l’installazione del cosiddetto “cappotto termico” e con l’installazione di serramenti ad alta tenuta termica. Sempre più italiani preferiscono investire i propri risparmi nella costruzione di una casa volta al risparmio energetico e che dia un risparmio economico dei consumi, invece di vedere i propri guadagni sparire in bollette salate. In base alla qualità degli interventi la casa potrà essere classificata con una lettera dalla “A” alla “G”, dove A rappresenta il livello migliore, ossia il fabbricato che necessita di meno energia, e “G” quello peggiore. In classe “A” i consumi sono inferiori a 35 kWh/mq annuo (3,5 litri di gasolio/mq annuo) mentre in classe “G” sono maggiori a 175 kWh/mq annuo (17,5 di gasolio /mq annuo). Una appartamento di 100 mq in classe “A” consuma 3.400 kWh all’anno mentre in classe “G” consuma 18.000 kWh all’anno. Ora per ottenere la spesa energetica annua basta moltiplicare il consumo per il costo di un kilowattora. Così per l’appartamento in classe “A” si ottiene kWh 3.400 x 0,20 euro/kWh = 680 euro di spesa, contro i 3.600 euro dell’appartamento in classe “G”! In Italia sta prendendo piede anche la così detta “Casa passiva”:
nata in Svezia e diffusa nei paesi nord-europei. “Passiva” perché si riscalda quasi senza consumi ma con la somma degli apporti passivi di calore. Molti ritengono che debba per forza essere costruita in legno, invece sono realizzate anche in mattone o in cemento armato! Ma come funziona? Durante la stagione invernale, sfrutta il calore passivo interno prodotto da elettrodomestici, irraggiamento solare, illuminazione interna e dagli stessi abitanti. Il calore è conservato all’interno grazie all’isolamento termico dell’involucro edilizio. Nel periodo estivo invece il confort è raggiunto grazie all’inerzia termica dell’involucro ed alla schermatura delle vetrate. Si può dire che una casa passiva è economicamente vantaggiosa dato che il risparmio di energia può arrivare al 90%. La restante parte dell’ energia necessaria a pareggiare il bilancio termico è fornita da sistemi non convenzionali, quali: pannelli solari, caldaia pellet con collettore d’acqua, pompa di calore per il riscaldamento dell’aria dell’impianto di ventilazione controllata a recupero energetico, ecc. Il fabbisogno energetico massimo per il riscaldamento ed il raffrescamento annuo così non supera i 15 kWh/mq annuo. La distribuzione del calore può avvenire invece attraverso un sistema di ventilazione controllata che recupera l’ 80% del calore dell’aria in uscita. Ossia L’aria
calda in uscita entra in uno scambiatore dove l’aria fredda in ingresso ricaverà dall’ 80% del calore, per rientrare all’interno della casa. L’impianto di ventilazione è indispensabile perché se si utilizzasse l’areazione attraverso le finestre il risparmio energetico insieme con la qualità dell’aria non sarebbe possibile. Quindi è indispensabile che tutte le parti della costruzione siano anche ermetiche a tutti i livelli. Il costo? Dipende dai sistemi di costruzione e dalla zona climatica in cui si trova la casa, può variare dal 10% al 30% in più, ma in pochi anni è ammortizzabile grazie ai risparmi energetici ottenuti. In proposito si segnala un interessante incontro di tenuto dal “LIONS CLUB DI CONSELVE” dal titolo “CASACLIMA - EDIFICI PER IL RISPARMIO ENERGETICO ED ENERGIE RINNOVABILI”, che si terrà venerdì 15 giugno alle ore 20,45 presso la “Sala Dante” di Conselve (PD). Aprirà l’incontro il sottoscritto Arch. Massimo Cavazzana ed interverranno l’Arch. Carlo Dario (Vice Presidente Network CasaClima Padova e Rovigo) e l’Arch. Renzo Carturan (Consulente CasaClima) e con la partecipazione del geom. Leonardo Ragazzo (Presidente Network CasaClima Padova e Rovigo). Una interessante occasione per saperne di più sul tema del risparmio energetico, ormai caro a tutti.
Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it
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SOPRA E SOTTO
Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attore in foto
AUTISTA - DALLAS - DOUG ESAMI - MANSIONI OKLAHOMA - OSCAR SEVEN - SOAPOPERA SOGNO - SUCCESSO Chiave (4) - Il nome ...………............. Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.
Chiave (10) - Un frutto.............................................................................................
Gli animali
• Un vecchio dice ad una papera: “Dove abiti?” E la papera: “Qua!” • Due topi vanno davanti ad un cinema: “Entriamo?” Dice uno. “No, ci sono solo quattro gatti.” • Che cosa fa un maiale che cade
dal quinto piano? Speck. • Una funga dice a un fungo: “Non fare il porcino!” • Un signore che deve andare a lavorare esce di fretta da casa e si avvia verso la macchina. Dopo qualche metro si rende conto di un uccellino che svolazzando
è finito contro il vetro davanti dell’auto. Allora scende, lo raccoglie e lo porta a casa. Lo mette in una gabbietta con pane, acqua e una copertina e poi va a lavorare. Dopo un’ora l’uccellino si sveglia. Vede le sbarre e le guarda sorpreso. Vede il pane e lo guarda sorpreso. Vede l’acqua e la guarda sorpreso. Vede la coperta e la guarda sorpreso. Poi dice: “Cavolo, devo averlo mandato proprio fuori strada per esser stato mandato in prigione.”
Aforismi divertenti
• Non sono vegetariano perché amo gli animali. Il fatto è che odio le piante. • Mia moglie ed io siamo stati felici per vent’anni. Poi ci siamo incontrati. • Cercare il pelo nell’uovo è come dire che i polli si fanno la barba. • Fai attenzione quando leggi libri di medicina. Potresti morire per un errore di stampa.
• Credevo di essere un amante eccezionale, finché non scoprii che lei aveva l’asma. • Io e il mio commercialista non andiamo d’accordo. C’è incontabilità di carattere. • Senza di te la mia vita è vuota. Come la bocca di mio nonno senza la dentiera. • Il tempo è un grande maestro. Sfortunatamente però uccide tutti i suoi alunni. • Un piacere senza rischi piace meno.
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A tavola 43 CUCINA
VINO
Denis Meneghini
IL SAUVIGNON BLANC ORAMAI L’ESTATE
È FINITA E A GRANDI PASSI CI STIAMO
INOLTRANDO NELL’AUTUNNO: LA STAGIONE DEI FRUTTI, DEI PROFUMI INTENSI E A MIO AVVISO DEL
SOUVIGNON. MA DIETRO AI VINI NON SI SONO SOLO SAPORI E ODORI: SPESSO PARLANDO DI VINO È FACILE PARLARE DI STORIA, DI GEOGRAFIA DI CLIMI, PERCHÉ SERVE TUTTO QUESTO PER FARE UN BUON
“CENTESIMINO”, VINO TIPICO DI FAENZA E DINTORNI, CHIAMATO FINO ALLA METÀ NOVECENTO SAUVIGNON ROSSO, PER LE SUE PARTICOLARI CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE RICONDUCIBILI ALLA FORZA PROROMPENTE DEL SAUVIGNON BLANC, PUR NON AVENDO NIENTE A CHE VEDERE CON QUESTO VITIGNO. IL VITIGNO SAUVIGNON, INFATTI, È ORIGINARIO DELLA GIRONDA E TROVA LA SUA MASSIMA ESPRESSIONE NELLA COMPOSIZIONE DEL FAMOSISSIMO SAUTERNES, ASSIEME AL “SEMILLON” E AL “MUSCADET”, VINO TENDENZIALMENTE RICCO E DOLCE E QUINDI BEN SI PRESTA PER LA PRODUZIONE DI VINI PROFUMATI. VIENE COLTIVATO ANCHE NELLA REGIONE DELLA LOIRA, IN PARTICOLARE NELLE ZONE VINICOLE DEL “SANCERRE”E NEL “PUILLY”, NELLE QUALI SI PRODUCE UN VINO PIÙ SECCO E CON UN’ ACIDITÀ PIÙ FORTE. COME QUASI TUTTI I VITIGNI PROVENIENTI DALLA FRANCIA IL SAUVIGNON È STATO ADOTTATO DA MOLTISSIMI ALTRI PAESI, TRA I QUALI STATI UNITI, SUD AFRICA, CILE, MA È SICURAMENTE IN AUSTRALIA ED IN NUOVA ZELANDA CHE I VITICOLTORI HANNO SAPUTO COLTIVARE E VALORIZZARE AL MEGLIO QUESTO NOBILE VITIGNO, GRAZIE ANCHE ALLA PRESENZA DI UN CLIMA PIÙ CHE FAVOREVOLE. IN ITALIA LA COLTIVAZIONE DEL SAUVIGNON È PRESENTE IN MANIERA MOLTO VASTA IN VENETO, IN FRIULI VENEZIA GIULIA ED IN TRENTINO ALTO ADIGE DOVE, GRAZIE ALLA PRESENZA DI UN CLIMA RIGIDO IN INVERNO E CALDO E SECCO IN ESTATE, SI PRODUCONO VINI DAVVERO FORMIDABILI. IL SAUVIGNON BLANC, IN CUCINA, ACCOMPAGNA MOLTO BENE I PIATTI DELLA TRADIZIONE CONTADINA MA ANCHE PREPARAZIONI ELABORATE, E COME LA MAGGIOR PARTE DEI VINI LO SI PUÒ BERE FUORI DAI PASTI, MAGARI IN UNA DI QUESTE ULTIME GIORNATE DI SOLE. BICCHIERE COME IL
RISOTTO CON I PISELLI AL PROFUMO DI MENTA E LIMONE DA VENETE NON POTEVAMO CHE INIZIARE LA STAGIONE DEI PISELLI CON IL RISOTTO. BUONISSIMO IL CLASSICO RISI E BISI, MA NEL NOSTRO CASO ABBIAMO APPORTATO ALCUNE VARIANTI. UN PRIMO ESPERIMENTO CON I PISELLI SECCHI ANZICHÉ FRESCHI: RICHIEDONO UNA COTTURA UN PÒ PIÙ LUNGA ED IL SAPORE È RICERCATO, QUASI “STAGIONATO”. PROPRIO PER QUESTO MOTIVO, ABBIAMO PENSATO DI RENDERE LA PREPARAZIONE PIÙ FRESCA CON FOGLIE DI MENTA FRESCA E L’AROMA, IN QUESTO CASO DOLCE, DEL LIMONE. IL NOSTRO RISOTTO HA SPIGIONATO TANTISSIMO PROFUMO, IL SAPORE POI È RIMASTO SIMILE AL CLASSICO RISOTTO AI PISELLI, MA CON UN RETROGUSTO CHE HA FATTO LA DIFFERENZA.
DEL
INGREDIENTI PER 5 PERSONE: 380G RISO ROMA 130G PISELLI SECCHI 15G CIPOLLA ROSATA 3 BACCHE DI CARDAMOMO 26G FETTINE DI FORMAGGIO AL LATTE LIGHT 4ML AROMA AL LIMONE 4 FOGLIE MENTA 2 DADI VEGETALI OLIO EVO SALE
PROCEDIMENTO
CUOCERE I PISELLI IN ABBONDATE ACQUA SALATA, AGGIUNGENDO LE BACCHE DI CARDAMOMO PER PROFUMARE. TENERE SUL FUOCO FINCHÉ I PISELLI NON SI AMMORBIDISCONO (CIRCA UN’ORA), FACENDO ASCIUGARE L’ACQUA. TOGLIERE IL CARDAMOMO. AFFETTARE LA CIPOLLA E SOFFRIGGERLA IN POCO OLIO, UNIRE PRIMA I PISELLI, POI IL RISO FACENDOLO TOSTARE QUALCHE MINUTO. PORTARE A COTTURA CON ACQUA E DADI. A METÀ INSAPORIRE CON L’AROMA AL LIMONE E, POCO DOPO, UNIRE LE FOGLIE DI MENTA SMINUZZATE; SE NECESSARIO REGOLARE DI SALE. MANTECARE IL RISOTTO CON IL FORMAGGIO AL LATTE E SERVIRE.
DENISMENEGHINI@ALICE.IT
MANUELA E SILVIA BIZZO
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44 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO APPROFONDITE UN HOBBY O UN INTERESSE, LÌ POTRESTE INCONTRARE IL GRANDE AMORE. SERENITÀ E PIACEVOLEZZA GARANTITE · S ALUTE VI SENTIRETE SCATTANTI, IL CORPO REAGISCE CON ELASTICITÀ E LEGGEREZZA, PERCIÒ PREFERIRETE SPORT ALL’ARIA APERTA
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
FASCINO
E’
OPPORTUNO FREQUENTARE AMBIENTI DOVE POSSANO CIRCOLARE NUOVE IDEE, CERCANDO DI MOSTRARVI MENO DIFFIDENTI · S ALUTE INSERITE NELLE ATTIVITÀ QUOTIDIANE IL TEMPO PER FARE LE SCALE A PIEDI O FARE DEGLI ESERCIZI DI STRETCHING, VI FARÀ BENE
Oroscopo GODETEVI L’ESTATE IN ESPLOSIONE E ANIMATE LA VOSTRA NATURA FESTAIOLA, LIBERATE IL CORPO IN UN MODO CREATIVO E PIACEVOLE: BALLATE!
SERIETÀ E RISERVATEZZA
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
FASCINO IL MESE PROMETTE BENE PER GLI AFFARI DI CUORE, POTRETE GODERE DELLA POSSIBILITÀ DI FARE PROGETTI CON CHI AMATE · S ALUTE LASCIATE CHE LE GAMBE CORRANO: MUOVETEVI, A PASSEGGIO O DI CORSA LA SALUTE DEL VOSTRO CORPO AVRÀ I SUOI BENEFICI
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO ANCHE SE LA PASSIONE È IL VOSTRO TERRENO PREFERENZIALE, CONQUISTERETE CHI AMATE CON SEDUZIONI DI TIPO MENTALE · SALUTE E’ IL PERIODO GIUSTO PER EVENTUALI SCREENING O ESAMI APPROFONDITI. ATTENZIONE AI PICCOLI SEGNALI TRASCURATI IN PRECEDENZA
CI CONTRADDISTINGUONO
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
PRO
FASCINO I FLIRT NON MANCANO GRAZIE ANCHE AL FATTO CHE SIETE VIVACISSIMI. AVETE SOLO L’IMBARAZZO DELLA SCELTA. GODETEVELA · S ALUTE SIETE IN GRANDE FORMA MA FATE ATTENZIONE ALL’ALIMENTAZIONE ED EVITATE DI SOVRACCARICARVI DI PESI IN PALESTRA O ALTRO
CANCRO
DAL 22/06 AL 22/07
FASCINO SFODERATE UN NOTEVOLE SENSO DELL’UMORISMO E UNA DECISA ATTITUDINE A UNA SCANZONATA LEGGEREZZA, SORPRENDERETE! · SALUTE IL BENESSERE VI ARRIVA DA TERAPIE CHE SFRUTTANO E UTILIZZINO L’ACQUA COME PRINCIPIO BASE, PERFETTE LE CURE TERMALI
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
POTRESTE CONOSCERE PERSONE CON PERSONALITÀ CURIOSE E STRAVAGANTI. UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI IN AMORE · S ALUTE CHI COMBATTE CON QUALCHE CRONICITÀ AVRÀ CORPO E MENTE CHE RISPONDERANNO IN MANIERA PERFETTA A EVENTUALI TERAPIE FASCINO
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a Chioggia e Sottomarina
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
PIÙ INSOFFERENTI CHE TOLLERANTI E CIÒ PROVOCA CONFLITTI IN AMORE. CERCATE LA SERENITÀ NEL VOLTO DI CHI AMATE· S ALUTE L’APPARATO DIGESTIVO POTREBBE ESSERE IL BERSAGLIO DI QUALCHE CONFLITTO INTERIORE: CURATE LO SPIRITO E CURERETE IL CORPO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO IN
VISTA MOMENTI DI INCERTEZZA, INTOPPI O MALINTESI. ATTENTI: IL PARTNER SENTE IL BISOGNO DI MAGGIORE LEGGEREZZA · S ALUTE DEDICATEVI UN PERIODO DI RIPOSO, QUALCHE COCCOLA RIGENERANTE IN UNA SPA, O UN RITIRO IN UN LUOGO DI ATMOSFERE CONTEMPLATIVE
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO SIATE PRESENTI E ABBIATE ATTENZIONE ALLA COSTRUZIONE DI UN RAPPORTO AMOROSO CHE SI BASI SU FONDAMENTA SOLIDE · S ALUTE LA FORMA FISICA SI ATTESTA SU UN BUON LIVELLO GENERALE, CONTINUATE AD IMPEGNARVI CON LO SPORT E TUTTO ANDRÀ BENE
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
IL CAMPO DELL’EROS E DELLA SEDUZIONE PIÙ DIVERTENTE, A TRATTI QUASI ADOLESCENZIALE, VI TRAVOLGERÀ. OCCHIO ALLE SCOTTATURE · SALUTE SFRUTTATE OGNI POSSIBILE MOMENTO DELLA GIORNATA PER FARE IL PIENO DI ENERGIE E DI OSSIGENO SENTENDO IL CORPO VIVO FASCINO
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
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