di Cavarzere
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Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 12 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Mobilità Autostrade e treni, aumentano i prezzi. Cittadini adirati pagg.
Politica La nuova segreteria Pd si confronta con Adesso Cavarzere
Ipab Danielato Rinnovo del contratto di lavoro, ancora contrasti
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www.lapiazzaweb.it
8-9
pag.
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EDITORIALE
Parisotto-tommasi: due punti di vista opposti
Amarezza metropolitana di Nicola Stievano
A proposito di bilanci, in particolare sull’anno concluso, il capogruppo del Pdl Pier Luigi Parisotto non ha dubbi: oltre alla crisi economica generale, i cavarzerani avrebbero dovuto affrontare anche la ”spremitura Tommasi” pag. 6
I resti che raccontano il passato di cavarzere
Sala quasi piena giovedì 30 gennaio per la presentazione al pubblico dei risultati degli scavi archeologici condotti in Via dei Martiri e che hanno richiesto due anni e mezzo di lavoro, segno dell’interesse per il tema. pag. 16
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Decolla il nuovo progetto della Casa di riposo La ricostruzione e l’ampliamento della struttura residenziale saranno completati entro i prossimi tre anni
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ecolla il progetto della nuova casa di riposo Danielato, presentato ufficialmente al pubblico domenica 2 febbraio. Di fronte ad una platea che ha visto presenti cittadini e familiari dei residenti della struttura, assieme alle autorità 50% 40% 30% locali e regionali, sono stati illustrati oltre al 60% 50% 20% percorso burocratico gli accorgimenti tecnici 50% 30% 10% e la filosofia del progetto, improntati anche Cogli le migliori alla realizzazione di uno spazio aperto e in offerte della tua zona! comunicazione con l’esterno, utile in primis a restituire dignità e qualità di vita a chi vive 20%
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nella struttura. Sono stati inoltre presentati i dati economici e le tempistiche del progetto con particolare attenzione alla definizione delle spese e dei tempi tecnici autorizzativi trascorsi. L’obiettivo resta quello di offrire una gamma più ampia di servizi, che sinora sono mancati nel territorio. Il progetto di ricostruzione e ampliamento della struttura residenziale sarà completato entro i prossimi tre anni ed è stato predisposto il progetto
per la realizzazione di un centro diurno per anziani non autosufficienti con 16 posti, già sottoposto all’esame delle competenti autorità regionali e per il quale si attende l’imminente autorizzazione alla realizzazione. Inoltre è stato completato il recupero di una porzione dell’edificio dove era ospitata un tempo la casa di riposo: qui saranno disponibili 10 posti per anziani autosufficienti e quattro appartamenti protetti. pag.
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l 2014 dovrebbe essere l’anno della città metropolitana Padova - Venezia -Treviso, durante il quale il progetto prenderà forma e finalmente decollerà dopo un lungo dibattito politico. Ma l’anno nuovo non si apre certo sotto i migliori auspici visto che l’intento di dare vita ad un grande sistema di relazioni fra i tre centri e i territori interessati rischia di essere ridimensionato, se non addirittura affossato, dalle carenze della rete dei trasporti. In una città metropolitana che si rispetti i collegamenti ferroviari e stradali dovrebbero essere potenziati al massimo, resi più efficienti e messi a disposizione dei lavoratori e di tutti coloro che si muovono quotidianamente all’interno dell’area. Solo così è possibile accorciare le distanze, rendere più facili gli spostamenti di uomini e merci. Invece questo 2014 si apre con i problemi di sempre soprattutto sul fronte del trasporti ferroviari. Nonostante i notevoli investimenti, specialmente sulla linea Padova - Venezia, il sistema ferroviario metropolitano, del quale si sente parlare ormai da un ventennio buono, è ancora al palo e i collegamenti, dopo l’entrata in vigore del nuovo orario “cadenzato”, mostrano tutta la loro fragilità proprio in ambito locale. continua a pag.
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EDITORIALE
segue da pag.
Amarezza metropolitana
Biblioteche venete. Lo studio
venezia, una provincia di buoni lettori
Ormai le proteste dei pendolari sono all’ordine del giorno e le notizie dei disagi si moltiplicano, al punto che la Regione ha intenzione di cancellare l’accordo per il trasporto locale con Trenitalia e individuare altre soluzioni. Proprio mentre andiamo in stampa arriva la notizia che il Governatore del Veneto Zaia ha revocato il contratto con Trenitalia invocando la possibilità di fare una gara per assegnare il servizio. “Mettiamo in discussione il fatto che ci possa essere solo ed esclusivamente un gestore per i treni regionali. - ha detto - Facciamo una gara, è una facoltà che ci viene data dalla legge”. Non è accettabile che migliaia di lavoratori ogni giorno siano in balia di ritardi, cancellazioni, disservizi e molte altre incognite che causano problemi a non finire. Non è accettabile che chi sceglie o è costretto a ricorrere ai mezzi pubblici si trovi a dover affrontare temi di percorrenza insostenibili, almeno il doppio rispetto a chi ricorre all’automobile. Ma anche per gli automobilisti muoversi all’interno della città metropolitana comincia a costare caro, molto caro. Ad inizio anno gli aumenti dei pedaggi su sistema autostradale tra Padova, Venezia, Treviso e Rovigo sono un’amara realtà con la quale sono chiamati a fare i conti anche gli autotrasportatori. A quanto pare è il prezzo da pagare per la costruzione del Passante, il quale però, con queste cifre rischia di essere sempre meno frequentato, soprattutto dai pendolari. Anche loro devono far quadrare i conti con costi sempre più alti e stipendi al palo. Mentre la politica sta cercando di correre ai ripari prevedendo sconti e agevolazioni per i residenti, soluzioni che probabilmente dovevano essere messe a punto prima dell’introduzione degli aumenti, c’è chi prevede un sensibile aumento del traffico sulla viabilità locale. E qui siamo ancora in pieno scaricabarile fra entri e Regione. Davvero un pessimo debutto per l’anno della Pa-Tre-Ve. di Nicola Stievano
Venezia, una provincia di buoni lettori o quanto meno attrezzata per la lettura. E’ quanto emerge dal rapporto “Le biblioteche di pubblica lettura nel Veneto” curato dalla Regione Veneto, che ha condotto un monitoraggio sulle 589 biblioteche di pubblica lettura del territorio. Da questo monitoraggio risulta infatti che il 100 per cento dei Comuni della provincia di Venezia è dotato di biblioteca pubblica e che le biblioteche della provincia veneziana hanno il più elevato numero medio di riviste del Veneto: 28.273 nel 2012.
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Grandi eventi
Expo 2015, per il Veneziano il tema conduttore è l’acqua
Scuole
Provincia Viaggio in provincia
Questione pulizie, il sindaco: “Cerchiamo un rimedio” pag. 10
infrastrutture
Parisotto “benedice” la nuova Romea commerciale pag.
Amministrazione
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Cavarzere adotta il piano anticorruzione pag. 14
La dipendenza dal gioco d’azzardo, un’epidemia pag. 20
Maltempo
Allagamenti, agricoltura messa in ginocchio pag.
Eventi Intervista all’assessore Fontolan
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“Una legge speciale per il classico” Una legge speciale per tutelare il liceo Classico. E’ la proposta dell’assessore provinciale alla pubblica istruzione Claudio Tessari. “Lancio - dice Tessari - alcune proposte prevedere per il liceo classico una sorta di “specialità”. Siamo a Venezia, c’è una legge speciale per Venezia, ci dovrebbe essere una legge speciale per quanto concerne l’autonomia scolastica del classico. Il dimensionamento scolastico viene vissuto drammaticamente soprattutto a Venezia: ridurre tutto a una questione di numeri e di risparmio è un macigno nel nostro territorio. C’è necessità quindi di non considerare la fatidica soglia di 600 studenti per garantire l’autonomia scolastica di un istituto”.
La Provincia chiede i danni del maltempo
Regione Urbanistica Piano Casa: L’ultima parola ai sindaci pag. 30-31
società
La violenza in famiglia non è un reato d’altri tempi
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Scuole
Territorio
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Cavarzere Expo 2015: per Venezia il filo conduttore che legherà tutti gli eventi e le iniziative in programma è l’acqua. E’ quanto ha ribadito il delegato del sindaco di Venezia per i grandi eventi Laura Fincato lo scorso 6 febbraio nella seduta della Sesta commissione provinciale. “Quello dell’acqua - ha detto Fincato - è un tema unificante per un Expo di area vasta. Andremo ad esporre un tema che porta con sè una grande progettualità. Il nostro obiettivo è che il territorio sia del tutto visibile, in modo unitario. E’ vero che dobbiamo portare il visitatore a Venezia ma anche ad una visitazione di altri luoghi d’eccellenza”.
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pag.
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Salgado a Venezia presenta la nuova mostra “Genesi” pag.
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Cultura
La Provincia di Venezia ha inviato in Regione la relazione con una prima stima dei danni causati dal maltempo subiti dai Comuni del Veneziano. “Gli eventi meteo dal 30 gennaio – spieda la presidente Francesca Zaccariotto- hanno interessato anche il territorio veneziano, con situazioni di criticità concentrate in particolare nell’area del Veneto Orientale, dove i comuni hanno provveduto ad emanare ordinanze di evacuazione. Ben 10 mila sacchi di sabbia sono stati forniti dalla Provincia per far fronte alle diverse emergenze del territorio”.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di
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Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 gennaio 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese CARO PEDAGGI Il ministro Lupi annuncia le agevolazioni fino al 20% per chi percorre l’autostrada tutti i giorni, con effetto retroattivo dal primo febbraio. non mancano però le perplessità su un meccanismo che rischia di escludere comunque migliaia di automobilisti e di bloccare la realizzazione della città metropolitana Padova - Venezia Treviso proprio in uno dei suoi aspetti più importanti, il sistema dei trasporti
Sconti ai pendolari, per
di Nicola Stievano
Zaia e Chisso plaudono al provvedimento: “ora la proroga delle concessioni autostradali”
Critico Bottacin “Questo non farà che scaricare i costi sugli automobilisti, meglio fare le gare”
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opo un mese di polemiche di fuoco sul caro pedaggio ecco la “soluzione Lupi”: uno sconto progressivo per i pendolari che usano l’autostrada quasi tutti i giorni fino ad un massimo del 20 per cento. L’annuncio arriva direttamente da ministro dei trasporti con l’intento di mettere fine alle polemiche, specie in Veneto, regione in cui le tariffe autostradali hanno conosciuto i rincari più elevati, e andare incontro ai lavoratori pendolari. Sarà così? Staremo a vedere perché qualche ora dopo la pubblicazione delle modalità per ottenere gli sconti (almeno 20 viaggi mensili sulla stessa tratta, sconto progressivo dall’1 al 20 per cento fino ad un massimo di 46 viaggi, su una percorrenza non superiore ai 50 chilometri) gli automobilisti già iniziavano a sbizzarrirsi sui diversi “scenari”, constatando che alla fine la soluzione è il solito compromesso all’italiana, congegnato da una parte per accontentare i clienti e dall’altra per non scontentare le concessionarie autostradali, assai restie ad allentare i cordoni della borsa. PENDOLARI AGEVOLATI? Se sulla carta nel nostro Veneto sarebbero qualche decina di migliaia gli automobilisti in possesso dei requisiti per ottenere gli sconti dall’altra, osservano in parecchi, i veri benefici li vedrà solamente chi prenderà l’autostrada tutti i giorni per almeno cinque volte la settimana, sullo stesso percorso, andata e ritorno.
Poca cosa dunque rispetto a quanto si paga in più sulle nostre autostrade dall’inizio dell’anno. Piuttosto che niente, osservano invece altri, si tratta almeno di un primo passo che porterà un beneficio a chi effettivamente percorre l’autostrada tutti i giorni per recarsi al lavoro. Considerando che tra andata e ritorno sulla Padova - Venezia o sul Passante, per citare due delle autostrade più frequentate dai nostri pendolari, con le tariffe attuali si arrivano a spendere anche 6-7 euro al giorno, lo sconto massimo che si potrà ottenere in un mese, per chi usa l’autostrada tutti i giorni, può arrivare anche a 30 euro. Basterà a convincere migliaia di automobilisti ad accantonare l’idea di percorrere la viabilità locale, con il rischio di congestionare il già difficile traffico locale? Il ministro Maurizio Lupi ha cercato di portare a casa la soluzione più vantaggiosa possibile, facendola applicare retroattivamente dal primo febbraio. “Abbiamo voluto dare un segnale chiaro ai pendolari, - spiega - una categoria che oggi soffre la crisi economica e sulla quale l’impatto degli aumenti dei pedaggi si faceva sentire in modo significativo”. IL NODO DELLE CONCESSIONI. Dietro alla questione degli sconti si gioca una battaglia ancor più delicata e controversa, quella della proroga delle concessioni autostradali. Tant’è che qualche ora dopo l’annuncio del ministro sia il
Presidente veneto Zaia che l’assessore Chisso si sono affrettati a sottolineare la necessità di prolungare le concessioni, visto che gli sconti, almeno per i primi mesi, ricadranno sulle concessionarie. “Vediamo raggiunto un obiettivo che abbiamo fortemente voluto e perseguito. - afferma Chisso - Un traguardo che è anche nostro. Ora il prossimo passo è il prolungamento della concessione”. In questo periodo il Ministero si è impegnato a trovare delle “compensazioni” a tutela dei bilanci delle concessionarie e a studiare la percorribilità di un allungamento delle concessioni. Un aspetto questo che l’Unione Europea non vede proprio positivamente, anche se i concessionari faranno di tutto per ottenerlo. Il confronto politico è aperto, anche perché in Veneto verranno costruite altre arterie stradali a pedaggio. Operazioni che si ripercuoteranno sulla definizione delle tariffe di pedaggio, con le immancabili proteste dei cittadini. Diego Bottacin, consigliere regionale del gruppo misto, si scaglia contro l’allungamento delle concessioni. “Questo non farà che scaricare i costi dei mini sconti applicati oggi sugli utenti di domani, che pagheranno un prezzo ben superiore. L’unica via d’uscita è invece introdurre criteri di concorrenza nel sistema. Il Ministero deve riscattare tutte le concessioni e organizzare delle gare a evidenza pubblica a cui possano partecipare i potenziali gestori”.
focus come funzionano le agevolazioni
Per avere gli sconti indispensabile il Telepass
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e agevolazioni sono applicate a Tutti i possessori di Telepass (con contratti family, business e ricaricabili, abbinati a persone fisiche ed a veicoli di classe A) che abbiano effettuato la registrazione e che utilizzino l’autostrada come pendolari tra due stazioni predefinite, con percorso massimo di 50 chilometri. La percentuale di sconto è proporzionale al numero dei viaggi e non alla loro lunghezza. Sino a 20 transiti mensili non viene applicato nessuno sconto. A partire dal 21° transito lo sconto (per tutti e 21 i viaggi effettuati) sarà dell’1% e crescerà linearmente (2% del pedaggio complessivo per 22 transiti effettuati, 3% per 23 viaggi…) fino al 20% del pedaggio complessivo che scatta dopo il 40° transito. Chi fa 41 viaggi, cioè, avrà su tutti e 41 e sino al 46° viaggio (i giorni lavorativi in un mese sono al massimo 23) lo sconto del 20%. Per i transiti successivi al 46° viaggio si paga la tariffa intera. Lo sconto è applicato per un massimo di due viaggi al giorno, compresi i festivi. Per registrarsi basta andare, a partire indicativamente dal 25 febbraio 2014 (gli sconti sono comunque validi dal 1° febbraio) sul sito Telepass (www.telepass. it) o sul sito/ufficio della Concessionaria interessata, definendo il percorso che si utilizza abitualmente, indicando il casello di entrata e quello di uscita. Per il sistema aperto, in cui il cliente non effettua la transazione che permette di stabilire da dove si proviene e/o dove si è diretti, il cliente indicherà il casello o la barriera di attraversamento. Lo sconto verrà calcolato al termine del mese in cui vengono effettuati i transiti.
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Argomento del mese 5 Infrastrutture
r molti ma non per tutti Il confronto politico Critici sulla gestione locale Peraro e Valdegamberi
“Gli aumenti delle tariffe si ripercuotono sulla viabilità” di Nicola Stievano
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eneto con le autostrade più care d’Italia: questo lo scenario che andrà a delinearsi con la realizzazione dei nuovi tratti a pedaggio, dalla Nogara - mare in polesine, alla regionale 10 nella Bassa Padovana, dalla pedemontana Veneta alla nuova Romea Commerciale, e tutto con il meccanismo della finanza di progetto, come è stato per il Passante di Mestre. E’ in gioco non solo l’assetto della viabilità e dei trasporti all’interno di aree nevralgiche della città metropolitana Padova - Venezia - Treviso, che rischia di essere messa in discussione proprio dalla difficoltà e dagli alti costi di spostamento, ma anche una politica di intervento che avrà conseguenze concrete sulle tasche dei cittadini. Nella Bassa Padovana, ad esempio, già monta la protesta per l’esenzione del pedaggio lungo la nuova Regionale 10 ridotta a solo due anni, con la conseguenza che una volta scaduto questo termine i residenti del territorio saranno costretti a pagare anche per andare nel nuovo ospedale all’uscita della superstrada. Non va meglio in Polesine né nella Riviera del Brenta, alle prese con il caro pedaggi sul già costoso Passante. Il terreno di scontro è infuocato soprattutto intorno alle concessioni, che lasciano alle società carta bianca sulle politiche dei prezzi. Stefano Peraro, consigliere regionale Udc, parla di cortocircuito politico - tecnico. “Politico, perché il Presidente Zaia sulle tariffe critica i presidenti delle concessionarie da lui nominati o appartenenti al suo stesso partito. Tecnico, perché con gli aumenti si riducono i flussi di traffico lungo le autostrade, che si riversano o nella viabilità ordinaria o nel trasporto pubblico locale, settori che non se la passano bene nella nostra regione. Di certo non servono i 52 milioni di euro previsti dal bilancio 2014, dopo 3 anni di assenza di investimenti regionali, a cambiare le sorti della viabilità veneta”. Per Stefano Valdegamberi di Futuro Popolare “le tariffe potrebbero scendere del 15-20 per cento facendo luce e pulizia nella gestione delle società concessionarie. Basta evitare di gestire le autostrade come è stato fatto negli ultimi anni”.
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Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Franco Bonfante
Gruppo del PD in Consiglio regionale
“Al pettine vent’anni di politiche sbagliate” S
empre caldo il fronte dei trasporti in Veneto, in un crescendo di disagi ai danni dell’utenza, tanto nei collegamenti ferroviari che lungo le strade. A dominare in questo periodo le questioni legate all’introduzione del nuovo orario cadenzato e al rincaro dei pedaggi autostradali. Due emergenze per le quali il gruppo del Pd in Consiglio regionale è sul piede di guerra, in un pressing costante sulla Giunta Zaia perché assuma decisioni concrete. “Sono giunti al pettine i nodi di un ventennio di politiche sbagliate su mobilità e infrastrutture: il Veneto si trova ad essere la prima regione in Italia per aumento delle tariffe autostradali e agli ultimi posti per efficienza del trasporto pubblico locale, su gomma e su ferro”, riassume così il quadro il consigliere democratico e vice presidente della Commissione Trasporti, Bruno Pigozzo. “Zaia dovrebbe chiedere scusa ai veneti – rincara la dose il capogruppo Lucio Tiozzo. Se siamo arrivati a questo punto, persino con un’indagine dell’Authority sui disservizi dei trasporti ferroviari, è colpa di chi doveva svolgere ben prima una vigilanza ed un controllo rigoroso su quanto avveniva. Aveva tutto il tempo per intervenire direttamente nel corso di questi anni, segnati da montagne di denunce di cittadini, dai richiami e dalle nostre sollecitazioni ad investire più risorse e trovare soluzioni ai disagi sempre più crescenti”. Dunque, che fare? Secondo Tiozzo: “nel bilancio Tiozzo “Già con il bilancio 2014 è 2014 vengano necessario che la Regione inserisca stanziate risorse risorse massicce per l’integrazione per l’integrazione dei dei trasporti ferro-gomma, per il trasporti ferro-gomma” rinnovo del materiale rotabile e la manutenzione, senza agitare lo spauracchio della nuova gara e garantendo davvero il diritto alla mobilità di tutti i veneti. Tra l’altro – evidenzia da parte sua il democrat Franco Bonfante – nei giorni scorsi Trenitalia ha smascherato la Giunta regionale dimostrando come il Veneto sia inadempiente per alcuni pagamenti di importo rilevante e per altri servizi aggiuntivi già concessi e di cui la Regione non ha ancora assicurato la copertura. A testimonianza del fatto che le responsabilità politiche di questo governo di centrodestra per l’insufficienza dei servizi ferroviari sono pesanti”. E per quanto riguarda il salasso delle tariffe autostradali, i consiglieri regionali del PD non hanno dubbi nel dire che “i rincari sono figli di una politica di investimenti infrastrutturali che ha privilegiato la finanza di progetto. Ora, complice la crisi e la contrazione dei flussi di traffico, i veneti si ritrovano a pagare il conto di ingenti investimenti infrastrutturali come il Passante di Mestre, costato mille milioni, e rimasto oltretutto privo delle cosiddette ‘opere complementari’ per carenza di risorse. La cosa da fare con urgenza è non solo garantire all’utenza locale forme di agevolazione e sconti, ma rivedere nel complesso un piano regionale dei Trasporti che, a 10 anni dalla sua approvazione, sta mostrando tutti i suoi drammatici limiti”.
6 Cavarzere Il bilancio dell’attività amministrativa visto dall’opposizione Il capogruppo del Pdl contesta e contraddice il resoconto fatto dal sindaco nello scorso numero
La giunta Tommasi, una “spremitura” per i cittadini Parisotto accusa il primo cittadino di aver applicato tasse e tariffe alla massima aliquota di Melania Ruggini
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proposito di bilanci, in particolare oltre che pericolose per i ciclisti e costose sull’anno concluso, il capogruppo del come in Via Dei Martiri (costo di 400 mila Pdl Pier Luigi Parisotto non ha dubbi: euro)”, sia per alcune decisioni tra le quali oltre alla crisi economica generale, i cavar- ricorda l’aumento delle indennità del 30 % zerani avrebbero dovuto affrontare anche la a sindaco e assessori “ guarda caso a loro ”spremitura praticata dalla giunta Tommasi insaputa, come cercò di chiarire il sindaco con tasse e tariffe tutte al massimo”, ricor- stesso nel corso del 2013, per giustificarsi dando che entro il 24 gennaio i proprietari di fronte all’allibita opinione pubblica e a di prima casa sono stati obbligati a versare una imbarazzata maggioranza monocolore Pd e Sel”. il saldo della cosiddetta Lapidario il giumini Imu. Questo perI lavori in via Dei Martiri, dizio del leader del ché a suo dire “la giun- le indennità, il Centro ta Tommasi nel 2013, unico di Cottura, il ponte Pdl: “pur avendo già avendone facoltà, ha di Boscochiaro: sono fra percorso metà del suo mandato ammiaumentato l’aliquota i temi più contestati nistrativo, la giunta sulla prima casa dallo 0,4 allo 0,6%”. Parisotto fa presente che Tommasi continua imperterrita nella più sui 44 comuni della provincia veneziana totale inefficienza e mancanza di trasparenCavarzere sia uno dei pochissimi ad avere za assegnando proroghe su proroghe, tutte l’aliquota al massimo. “Altro che 2013 più ovviamente illegittime, anche per contratti di durata decennale, come ad esempio l’ilche positivo!” incalza Parisotto. Quest’ultimo rintraccia un ulteriore luminazione pubblica e votiva o l’assistenza “spreco” in alcune scelte della giunta Tom- domiciliare, impegnando ed esponendo pemasi, sia per alcune opere pubbliche “inutili, ricolosamente l’amministrazione comunale
per milioni di euro”. Parisotto ricorda un altro progetto non ancora avviato, ossia il centro cottura, voluto e ideato dalla sua giunta e aggiudicato con gara d’appalto pubblica nell’aprile 2011, che avrebbe già dovuto aprire i battenti, senza ancora alcun passo in avanti. Lo stesso varrebbe per il ponte sul Gorzone a Boscochiaro: “già nel 2011 gli lasciammo in eredità il progetto preliminare pagato dalla Provincia di Venezia, con tre proposte di progetto definitivo da scegliere e anche qui hanno impiegato quasi 2 anni per approvarlo, peccato che sia ancora privo dei pareri obbligatori per legge degli enti preposti, con il rischio di vanificare tutto il lavoro fin qui fatto”. Per concludere nella sua analisi Parisotto si sposta sul campo sociosanitario. “Tommasi cerca di attribuirsi dei meriti che non gli competono anche nel settore sanitario, per un presunto accordo con la V commissione, dimenticando che la programmazione regionale, dopo la costituzione della bella realtà
In alto il capogruppo del Pdl, Pier Luigi Parisotto
Sulla sanità Parisotto commenta: “Tommasi cerca di attribuirsi dei meriti che non gli competono”
della Cittadella sociosanitaria, aveva già previsto per la nostra Asl 25 nuovi posti, di cui 12 a Cavarzere per l’ospedale di comunità. Nel sociale, invece, riferendosi al nuovo progetto approvato della nostra casa di riposo, farebbe bene, oltre a fornirci copia dei progetti e i documenti richiesti ancora nel novembre scorso, a preoccuparsi seriamente e verificare se il bilancio ordinario della nostra casa di riposo può sostenere il costo
previsto di 8,2 milioni di euro per la sua ristrutturazione, che spalmati in 25 anni fanno un rateo annuo di quasi 400 mila euro. Lui mi obbietterà che l’Ipab è un soggetto giuridicamente autonomo ed indipendente dall’amministrazione comunale, ma resta comunque la responsabilità politica delle nomine dei 5 componenti del consiglio fatte da lui nel 2011 con la sua maggioranza di sinistra”.
Tommasi “Critiche scontate che si smontano da sole”
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Il sindaco Henri Tommasi
facile sparare a zero in un mo- ne ha contratti per 18 milioni. Perciò la sua mento in cui i comuni sembra- critica cade nel vuoto”. “Sull’aumento delle no essere diventati agli occhi indennità del 30 % al sottoscritto e assessodei cittadini dei semplici esattori per conto ri - prosegue - per l’ennesima volta torno a di altri”. Si sfoga con queste parole il primo ripetere che percepisco 1/5 rispetto al suo cittadino Henri Tommasi in rapporto alle compenso passato e a quello presente”. In materia di centro di cottura, Tommasi ultime critiche di Parisotto sulla mini Imu. “Questa tassa è stata la ciliegina sul- rassicura: “abbiamo risolto tutti i problemi la torta, poiché l’Imu non doveva proprio burocratici e sottoscritto il contratto, per cui il centro partirà quanto essere applicata ma al prima, e nei prossimi suo posto è comparsa Il sindaco: “Mini Imu: è la mini Imu di fine facile sparare a zero, ma mesi sarà operativo”. anno. Come ho già pre- i cavarzerani non pagano Ritornando sulla quecisato, non è vero che una tassa elevata per le stione del Ponte del Tommasi a Cavarzere si paga di basse rendite catastali” Gorzone, ribatte: “i soldi, che più rispetto ai comuni limitrofi; anche se l’Imu è al massimo delle sono risorse siglate con i patti territoriali, aliquote, la rendita catastale del nostro co- sono arrivati dopo la nostra elezione, per mune è molto bassa, per cui la tassa effet- cui si tratta dell’ennesimo attacco propativa risulta essere più bassa rispetto ad altri gandistico di Parisotto”. E sulla cittadella socio-sanitaria interviene: “non sarà merito comuni confinanti”. Rispetto alle critiche dell’opposizione nostro tale accordo, ma i demeriti certamensu Via dei Martiri, Tommasi precisa che te sono i suoi. La Regione infatti ha dato “questi soldi erano già stati previsti nel l’assenso ad un ospedale di comunità e noi finanziamento richiesto dall’amministra- ci faremo in quattro per attivare questo fonzione Parisotto, dato che la nostra giunta damentale servizio “. non può contrarre nuovi mutui, mentre lui M.R.
8 Cavarzere Ipab Danielato Rinnovo del contratto I lavoratori chiedono ai sindacati di interrompere le trattative e di programmare il primo sciopero
Dipendenti e dirigenza, ancora contrasti di Nicla Sguotti
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ontinuano i contrasti tra i dipendenti dell’Ipab e la dirigenza per il mancato accordo sul rinnovo del contratto. Le organizzazioni sindacali attive presso l’Ipab “A. Danielato” di Cavarzere e un rappresentante dei lavoratori hanno incontrato, a fine gennaio, la stampa per rendere note le decisioni prese dall’assemblea dei dipendenti dell’ente. Francesco Malin per la Cisl e Sergio Chiloiro per la Cigl hanno illustrato lo stato di agitazione in cui i lavoratori della struttura sono da alcuni mesi, nel corso dei quali le organizzazioni sindacali hanno partecipato a diversi incontri in Prefettura con i rappresentanti dell’Ipab, nello specifico il segretario direttore Mauro Badiale. I principali punti di rottura tra le parti, come hanno precisato Malin e Chiloiro, sono l’organizzazione dei turni di lavoro e il fondo di produttività, la cui parte stabile è passata dai 107mila euro del 2006 ai 47mila attuali. L’assemblea dei lavoratori dell’Ipab ha chiesto alle rappresentanze sindacali di interrompere le trattative, dando loro mandato di programmare un primo sciopero di due ore e di ricorrere alle vie legali per difendere le condizioni di lavoro e di salario. La stessa assemblea ha prodotto un documento, nel quale sono precisate le motivazioni di tale scelta ed evidenziati i parametri sui quali i lavoratori non intendono fare passi indietro. “Vi è una chiusura della delegazione trattante di parte pubblica nelle tematiche fondamentali nel rapporto con il sindacato e con i lavoratori – scrive l’assemblea dei dipendenti dell’Ipab – specificatamente nel confronto, assumendo una logica di comando autoritario e impositivo in un ambiente di lavoro particolare come quello dell’assistenza e della cura degli anziani”. I dipendenti definiscono poi impossibile la conclusione della vertenza sul nuovo contratto integra-
FOCUS
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L’organizzazione dei turni di lavoro e il fondo di produttività passato da 107mila a 47mila euro sono i principali punti di rottura tra le parti
L’Ipab Danielato. Dipendenti in stato di agitazione per il mancato accordo sul rinnovo del contratto tivo senza la definizione corretta del fondo e delle risorse per la contrattazione aziendale, nonché la conferma della decorrenza del nuovo contratto dal primo gennaio dello scorso anno. Chiedono inoltre che venga erogata una quota di salario di produttività e si soffermano quindi ad affrontare un altro motivo di contrasto tra lavoratori e dirigenza, ossia l’organizzazione dei turni di lavoro, definendo quella attualmente applicata come “completamente incompatibile” con le esigenze della vita quotidiana, soprattutto del personale femminile che ha una famiglia. Secondo i dipendenti, è necessario concordare una turnistica rispettosa del contratto che garantisca la fruibilità del servizio da parte dell’utenza e l’otti-
mizzazione dell’attività lavorativa. “Chiediamo alla Rsu e alle segreterie sindacali – conclude l’assemblea dei dipendenti Ipab – di informare i familiari degli ospiti, il Cda dell’ente, il sindaco e l’amministrazione comunale di Cavarzere, le forze politiche locali, la stampa e la cittadinanza tutta”. Richiesta alla quale le organizzazioni sindacali hanno già dato corso, chiedendo nuovamente, dopo la richiesta non accolta di qualche mese fa, un incontro al Cda dell’ente e prendendo contatti con tutte le parti, senza escludere anche manifestazioni pubbliche a sostegno dei dipendenti.
FOCUS Nadia Bonato (Adesso Cavarzere)
“Ipab, una gestione con qualche luce e troppe ombre”
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ulla nostra casa di riposo qualche luce e troppe ombre”. Esordisce così Nadia Bonato, vicepresidente dell’associazione Adesso Cavarzere, intervenendo sulla situazione di rottura creatasi tra il personale e la dirigenza dell’ente. Bonato parla positivamente del progetto di ristrutturazione ma evidenzia gli aspetti gestionali che non condivide. “Ci sono inspiegabili ritardi e inadempienze dei vari Cda – così Bonato – che sono costate a Cavarzere la perdita di oltre un milione di euro di finanziamento regionale a fondo perduto, cui si deve sommare circa un altro milione di euro per progetti non utilizzati, in quanto non conformi alle norme, per esempio antisismiche. Inoltre, la formazione delle decisioni, l’istruttoria dei provvedimenti e le fasi del processo sono più volte state oggetto di rilievi per poca trasparenza e difetto di controllo”. Bonato critica anche le ultime decisioni dell’ente. “Con l’ultimo progetto, già costato altri 200mila euro – afferma vi è un impegno di spesa che ha già ampiamente superato gli 8milioni di euro, il Cda espone l’Ipab a un indebitamento che pare sproporzionato per le sue dimensioni. Ci si domanda, quindi, qualora i rinnovi degli affitti non permettessero la copertura dei costi, con quali risorse si onorerebbe l’impegno economico, forse con la svendita forzosa del patrimonio?”. Parla poi di “oscurantismo” che a suo avviso riguarderebbe la gestione del personale, il riconoscimento dei diritti e del ruolo della contrattazione delle organizzazioni dei lavoratori. “Gli attuali componenti del Cda – queste le parole di Bonato – sono stati nominati dal sindaco Tommasi e rappresentano il Pd, Sel e Rifondazione comunista, registriamo perciò con sorpresa il loro rifiuto di incontrare il sindacato. Ci sono dei comportamenti, soprattutto nei livelli di rappresentanza istituzionale, che non possono sottrarsi a valori di riferimento, tanto enunciati dal nostro stesso partito, e che non devono più rimanere sulla carta, ne va della possibilità di cambiamento e dell’onore stesso del Pd”. La vicepresidente di Adesso Cavarzere conclude il suo intervento facendo una richiesta direttamente alla Regione Veneto. “A garanzia di tutti – chiosa Bonato – chiediamo, relativamente all’Ipab di Cavarzere, che la Regione Veneto intervenga attraverso la nomina di un commissario”. N.S.
Il caso approderà in Consiglio comunale
due interrogazioni di Marzia Tasso (Pd) al sindaco sulle questioni più spinose della trattativa
ulla situazione di contrasto si discuterà anche in Consiglio comunale. Sono infatti state protocollate a metà gennaio due interrogazioni su tale argomento da parte della consigliera comunale del Partito democratico Marzia Tasso, indirizzate al sindaco, al presidente del Consiglio comunale e all’assessore alle Politiche del lavoro Heidi Crocco. Nella prima interrogazione, la consigliera Tasso cita alcune frasi del documento emesso dalle Rsu dell’Ipab, nel quale si fa
riferimento alle motivazioni della contrapposizione tra lavoratori e dirigenza del centro residenziale. “Le Rsu – si legge nel testo dell’interrogazione – rilevano la persistenza di un atteggiamento anomalo, di comando autoritario e impositivo in un ambiente di lavoro particolare come quello dell’assistenza e della cura agli anziani, e denunciano l’ingiustificato depauperamento del fondo destinato ai lavoratori di 60mila euro. Inoltre, il Cda dell’Ipab non ha ritenuto di incontrare
una delegazione sindacale, dimostrando carenza di responsabilità gestionale per la condizione lavorativa del personale”. Alla luce di quanto scritto, Marzia Tasso chiede al sindaco, al quale spetta la nomina dei consiglieri di amministrazione, se abbia intenzione di intervenire revocando incarichi e responsabilità direttive. L’oggetto dell’altra interrogazione, rivolta all’assessore Crocco, riguarda invece le proteste da parte del personale dell’Ipab per l’organizzazione dei turni di lavoro.
“Le lavoratrici dell’Ipab – scrive Tasso – ritengono che la turnistica prevista sia completamente incompatibile con le esigenze di una vita quotidiana di donna, già in passato l’organizzazione del lavoro così strutturata aveva comportato un’ispezione da parte della direzione provinciale del lavoro, con erogazione di sanzioni pecuniarie pesanti che, se confermate, andranno a pesare sulla situazione economico-finanziaria dell’ente”. N.S.
Cavarzere 9 Ipab, rinnovo del contratto Bergantin, Bolzenaro, Ronchi e Vallese del Cda rispondono ai lavoratori
Il Cda ha stabilizzato i contratti prima precari
I quattro membri rivendicano l’impegno di aver fin dal loro insediamento favorito migliori condizioni per i lavoratori e ribadiscono la volontà di dialogare con i sindacati. Gianni Franzoso invece prende le distanze dal Cda di Nicla Sguotti
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uattro dei cinque consiglieri di amministrazione dell’Ipab – il presidente Fabrizio Bergantin, Michele Bolzenaro, Michela Ronchi e Paolo Vallese (in foto) – sono intervenuti sui contrasti tra dipendenti e dirigenza Ipab, affidando il loro pensiero a un comunicato. Appare invece non allineato il quinto consigliere di amministrazione, Gianni Franzoso, che si è detto vicino ai lavoratori e pronto a sostenerli. I quattro consiglieri scrivono nella loro nota che, fin dal proprio insediamento, il Cda si è dovuto impegnare “per la salvaguardia del futuro stesso dell’ente e del suo personale”, alla luce del fatto che mancava allora l’autorizzazione all’esercizio ed erano in corso progetti di trasferimento che “avrebbero potuto comportare cambiamenti gestionali” e un “possibile deterioramento delle condizioni contrattuali dei lavoratori”. Nello specifico, affermano che il Cda ha ritenuto di interrompere la strada del ricorso a forme contrattuali deboli o precarie in carico ai lavoratori, avviando un percorso di “virtuosa garanzia” attraverso la stabilizzazione e assunzione di personale direttamente alle dipendenze dell’Ipab.
Bolzenaro, Ronchi, Vallese “Questo ha consentito, oltre che un miglioramento del reddito e della condizioni contrattuali dei lavoratori – scrivono i quattro consiglieri – maggiori possibilità di crescita, formazione e professionalizzazione per chi quotidianamente opera con i residenti, comportando considerevoli sforzi e un’attenta applicazione per far quadrare i conti, entrambi giustificati e ripagati dall’importanza degli obiettivi raggiunti assieme”. Nel comunicato viene poi sottolineato che il Cda intende mantenere “corrette e proficue relazioni sindacali” nell’interesse dei lavoratori e dell’ente stesso, evidenziando che l’incontro richiesto al Cda dalle rappresentanze sindacali non si è fatto perché la richiesta è stata formalizzata a ridosso della data di convocazione per un incontro in Prefettura e relativa comunicazione dello stato di agitazione. “Pur avendo pienamente volontà di procedere
con un incontro, ma solo in maniera ufficiale – così Bergantin, Bolzenaro, Ronchi e Vallese – abbiamo accettato il trasferimento della trattativa innanzi all’attività conciliativa del rappresentante del Prefetto. Come dimostrano le decine di riunioni e i numerosi consigli di amministrazione, con relative delibere, abbiamo convenuto di dar seguito alla trattativa sindacale secondo le indicazioni concordate fra le parti. La commissione trattante di parte pubblica nominata dal Cda, così come previsto dalla legge, ha incontrato le rappresentanze sindacali in quattro occasioni per discutere della stipula di un nuovo contratto decentrato”. I quattro consiglieri esprimono poi la speranza che la trattativa possa concludersi a breve e in maniera vantaggiosa per le parti e sottolineano che la trattazione di questioni relative all’organizzazione del lavoro esula dall’oggetto specifico degli incontri, finalizzati invece alla conclusione del nuovo contratto decentrato. Rimandano quindi la discussione di altre tematiche, quali appunto l’organizzazione della turnistica, a una fase successiva alla conclusione della trattativa inerente in contratto.
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NEWS Sel e Pd sull’Ipab e la Cittadella sociosanitaria
“Abbiamo sempre sostenuto che le due strutture andassero potenziate”
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gruppi consiliari Pd e Sel hanno sempre sostenuto convintamente che l’Ipab Danielato dovesse rimanere nella sua sede storica di Corso Europa, senza essere snaturata con “illogiche trasformazioni o accorpamenti con la cittadella socio sanitaria”. “Al contrario abbiamo creduto, e crediamo tuttora – dicono che le due strutture andassero tutelate e potenziate per le loro caratteristiche peculiari e per le potenzialità che potranno in futuro esprimere proprio mantenendole distinte. Non abbiamo mai cambiato idea su questo punto e, a differenza di altri, lo abbiamo continuato a sostenere con coerenza e determinazione”. La recente approvazione del progetto della nuova casa di riposo da parte della commissione tecnica regionale è dunque per loro un successo di vasta portata. “Lo scopo di tale opera progettuale è prima di tutto quello di migliorare la qualità dei servizi forniti ai propri ospiti, che si concretizza attraverso prestazioni assistenziali e sanitarie qualificate. In secondo luogo il progetto permetterà di aumentare il numero dei posti a disposizione, rappresentando una nuova e concreta risposta alle richieste sempre più numerose che negli ultimi anni si sono manifestate, non solo dal nostro territorio ma anche dai comuni limitrofi”. La realizzazione di tale opera avrà, per i due gruppi politici, una fondamentale importanza per il futuro della città, sia sul piano socio-assistenziale che economico. “Questa maggioranza politica che governa Cavarzere non intende fermarsi qui: stiamo lavorando con determinazione per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità nella struttura del vecchio Ospedale Civile e l’avvio di un centro diurno presso la struttura Ipab di Corso o Europa”. Melania Ruggini
10 Cavarzere Il caso La presentazione ufficiale lo scorso 2 febbraio
Decolla il progetto della nuova Casa di riposo Danielato
Pulizia nelle scuole
Il sindaco Tommasi: “ci stiamo attivando per trovare un rimedio”
La ricostruzione e l’ampliamento della struttura residenziale saranno completati entro i prossimi tre anni, in progetto anche la realizzazione di un centro diurno per anziani non autosufficienti con 16 posti di Melania Ruggini
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ecolla il progetto della nuova casa di riposo Danielato, presentato ufficialmente al pubblico domenica 2 febbraio. Di fronte ad una platea che ha visto presenti cittadini e familiari dei residenti della struttura, assieme alle autorità locali e regionali, sono stati illustrati oltre al percorso burocratico gli accorgimenti tecnici e la filosofia del progetto, improntati anche alla realizzazione di uno spazio aperto e in comunicazione con l’esterno, utile in primis a restituire dignità e qualità di vita a chi vive nella struttura. Sono stati inoltre presentati i dati economici e le tempistiche del progetto con particolare attenzione alla definizione delle spese e dei tempi tecnici autorizzativi trascorsi. L’obiettivo resta quello di offrire una gamma più ampia di servizi, che sinora sono mancati nel territorio. Il progetto di ricostruzione e ampliamento della struttura residenziale sarà completato entro i prossimi tre anni ed è stato predisposto il progetto per la realizzazione di un centro diurno per anziani non autosufficienti con 16 posti, già sottoposto all’esame delle competenti autorità regionali e per il quale si attende l’imminente autorizzazione alla realizzazio-
L’incontro pubblico di presentazione del progetto ne. Inoltre è stato completato il recupero di una porzione dell’edificio dove era ospitata un tempo la casa di riposo: qui saranno disponibili 10 posti per anziani autosufficienti e quattro appartamenti protetti. Nel frattempo la struttura è stata allineata alla normativa regionale in materia di assistenza a persone anziane, in attesa della realizzazione dei lavori di costruzione della nuova struttura, è stata ottenuta l’autorizzazione all’esercizio (da anni mancante), in attesa dell’atto di accreditamento istituzionale, che consentirà di ospitare un maggior numero di ospiti con impegnativa di residenzialità, per dare maggior respiro sotto il profilo economico all’ente. Assieme al presidente
del cda Fabrizio Bergantin, la vice Michela Ronchi ha presentato, cifre alla mano, la storia, la mission e l’andamento della centro servizi per anziani. Il progetto è stato presentato dall’architetto Boscolo in qualità di assistente al RUP che ha accompagnato l’Ipab Danielato nell’iter progettuale svoltosi finora. L’assessore regionale Remo Sernagiotto nel suo intervento ha confermato la bontà della scelta ricaduta sulla proposta di Cavarzere nella distribuzione dei 4,5 milioni di euro del fondo di rotazione regionale, che andava a premiare i progetti più innovativi e che avessero garantito le migliori garanzie di eseguibilità. Soffermandosi sull’apprezzamento anche all’introduzione di servizi
innovativi residenziali, quali i 10 microalloggi, i 4 appartamenti e il centro diurno, ha voluto confermare la piena fiducia e la qualità del lavoro svolto da amministrazione regionale, cda, personale e territorio. L’assessore regionale Lucio Tiozzo ha sottolineato come le istituzioni, al di là del colore politico, debbano mettere da parte ogni polemica agendo per il bene del territorio, un territorio svantaggioso, avvicinandosi così agli standard regionali. Nel loro intervento il sindaco Tommasi e l’assessore ai servizi sociali Crocco hanno voluto ringraziare per il lavoro e per l’opera sul territorio che quotidianamente svolgono i dipendenti della casa di riposo soffermandosi sulla necessità della nuova struttura e sul plauso per il punto al quale questo cda è giunto. Intervento oltre la polemica politica con alcuni accenni alle polemiche locali degli ultimi giorni anche da parte del segretario provinciale del Pd Marco Stradiotto che non ha mancato di sottolineare come sia importante l’assunzione di responsabilità della politica di fronte la comunità che non può che tradursi nella politica del fare e non solo del rifiuto o della rissa.
NEWS La soddisfazione del presidente del Cda
Fabrizio Bergantin: “Andiamo a dare una risposta non più rinviabile alle persone anziane”
“C
on la presentazione del progetto di ricostruzione della nostra struttura per anziani abbiamo condiviso con tutta la comunità il percorso di realizzazione di un’opera che da tanto tempo, forse troppo tempo, si attendeva a Cavarzere”. Così esordisce il presidente dell’Ipab, Fabrizio Bergantin, molto soddisfatto del risultato. “Potremmo dibattere su molti aspetti di quanto andremo a realizzare, ma credo che nessuno possa negare l’urgenza di dare una risposta, non più rinviabile, alle persone anziane della nostra comunità che chiedono un luogo adeguato per una dignitosa accoglienza in quegli anni della vita dove la fragilità del fisico e della mente rischiano di diventare un grave problema di povertà, emarginazione, mancanza di cure, mancato accesso ai servizi che le istituzioni offrono. Ciò è importante non solo per loro, ma anche per quei membri delle loro famiglie che si dedicano al lavoro di cura della persona anziana a casa propria”. “Viviamo ora in un’epoca nella quale l’allungamento dell’aspettativa di vita assume proporzioni tali da dover ripensare interamente le risposte abitative per gli anziani - prosegue il presidente - Non solo finalizzate alla non-autosufficienza, quanto piuttosto all’insieme delle esigenze
Il presidente del Cda Fabrizio Bergantin di una larghissima fascia di popolazione che entra nella soglia dell’anzianità con la prospettiva di un ulteriore lungo periodo di vita attiva, quindi residenzialità, semiresidenzialità, domiciliarietà. Voglio ricordare che la percentuale della popolazione anziana a Cavarzere da anni risulta significativamente più elevata rispetto a quella che si registra in molti comuni della provincia di Venezia”. Il presidente Bergantin sottolinea come la realizzazione della nuova struttura nel sito di Corso Europa sia stato l’impegno forse più importante e ambizioso che l’attuale amministrazione abbia assunto. “Abbiamo trovato una situazione abbastanza critica per le prospettive del centro, del tutto incerte e solo ipotizzate in un atto, un accordo di programma, che dopo un anno circa dall’approvazione (luglio 2010) non aveva di fatto partorito alcuna concreta
azione. In questi due anni, questo cda ha intrapreso un percorso virtuoso, certo non privo di ostacoli e tensioni, che ci ha portato oggi a dare nuove prospettive alla nostra casa di riposo”.“Desidero sottolineare che abbiamo ottenuto una valutazione del 95% da parte della competente commissione dell’Asl 14 nei requisiti di accreditamento. Questo grazie alla professionalità dei nostri operatori e alla competenza dei nostri uffici. Abbiamo rinnovato la certificazione del nostro sistema di gestione della qualità secondo la norma ISO 9001 e questo per dare garanzia e fiducia sulla bontà dei servizi che eroghiamo. Il tutto in un processo di adeguamento alla normativa sulla trasparenza e sulla valutazione dell’attività amministrativa. Non sono risultati che si sono potuti ottenere senza sforzo e che richiedono costante impegno e una prospettiva di medio-lungo periodo per una completa attuazione. Non posso tralasciare di menzionare il meritorio lavoro svolto in coordinamento fra Ulss di riferimento, Regione Veneto e le altre amministrazioni che hanno collaborato a questo risultato con noi. Questi conoscono già la nostra riconoscenza e quella del territorio cavarzerano ed è giusto che condividano con noi il merito di questo risultato”. M.R.
Disagio anche nelle scuole della città
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isagio nelle scuole della città a causa dei tagli applicati anche a Cavarzere sul personale addetto alle pulizie e agli addetti alla sorveglianza. Dopo che Manutencoop si è aggiudicata l’appalto per le regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, è stato applicato infatti un ribasso anche del 50% sul personale, per abbassarne i costi, reclutando anche lavoratori socialmente utili dalle liste di mobilità e cassa integrazione, tagliando invece le ore dei dipendenti anche di 3 o 4 a settimana, arrecando enorme disagio a locali impiegati nelle scuole. L’appalto indetto dal Ministero dell’istruzione nel giugno scorso per rendere questi servizi esterni ha apportato
“Il problema è duplice perché riguarda i lavoratori della Manutencoop e i ragazzi a scuola” dunque numerose difficoltà anche nelle scuole locali. Ne hanno dato l’allarme in primis i sindacati, grazie alla mobilitazione dei quali sono state stanziate alcune risorse per prorogare fino a fine febbraio le posizioni lavorative in essere, ma regna l’incertezza sui fondi effettivamente disponibili. Il primo cittadino Henri Tommasi manifesta preoccupato il problema ed evidenzia come siano stati fatti dalla sua giunta diversi passaggi con i sindacati, anche durante le festività natalizie, assieme all’incontro con dipendenti e operatori scolastici per trovare utili strategie al fine di porre un rimedio tangibile a questo problema. “Di recente c’è stato anche un incontro in prefettura per affrontare questa reale diminuzione del personale. Il problema, purtroppo, è ancora aperto e stiamo cercando di trovare delle soluzioni a tutela dei lavoratori” precisa il sindaco. “Si assiste infatti ad un duplice problema, a scapito sia dei lavoratori, sia degli alunni, per la pulizia delle scuole. Ovviamente il taglio non dipende certo dal nostro comune, ma dal ministero, tuttavia ci stiamo attivando per trovare un rimedio per entrambe le parti”. M.R.
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12 Cavarzere Politica La segreteria locale del Partito democratico si presenta alla città
“Siamo aperti a tutte le anime del partito, non ai personalismi” Il segretario Paolo Vallese: “Agricoltura, sanità, salute, città metropolitana e Romea commerciale sono i temi prioritari per il territorio, ma guardiamo anche ai temi etici, istituzionali e del diritto per diventare cittadini partecipi alla collettività politica nazionale” di Nicla Sguotti
L
a segreteria locale del Partito democratico si è presentata alla città, lo ha fatto con una conferenza stampa nella quale sono state delineate le linee programmatiche del partito per i prossimi mesi. Il gruppo è formato dal segretario Paolo Vallese, Fabrizio Bergantin, Elisa Fabian, Marco Longhin e Nazareno Gradara in qualità di tesoriere. Nell’incontro con la stampa, che si è svolto nella mattinata del 18 gennaio, sono state anticipate le scelte strategiche che il Pd locale intende portare avanti. Il segretario Vallese ha parlato anche di politica interna al Pd cavarzerano, minato negli scorsi mesi da una spaccatura che stenta a ricomporsi, definendo il Partito democratico locale aperto alle posizioni critiche. “La segreteria – queste le parole del segretario – è aperta a tutte le anime del partito, vi è però il netto rifiuto di valutazioni derivanti da questioni personali, che nulla hanno a che fare con la politica, chi vuole
“Vanno salvaguardate le eccellenze del territorio attivandosi in modo che i progetti, mai realizzati, diventino realtà” Il neo segretario Paolo Vallese essere del Pd deve partecipare alle riunioni, altrimenti non può dirsi parte di esso”. Ha poi detto che, fin dalla sua elezione, avvenuta a ottobre, il suo lavoro è stato finalizzato al dialogo con la parte non allineata del partito. Una mediazione che Vallese ha detto di voler portare avanti, con l’obiettivo di ricompattare i democratici cavarzerani. Il segretario ha poi allargato l’orizzonte della discussione, dicendo di voler improntare l’azione democratica sulla trasparenza, nella gestione e soprattutto nelle decisioni da prendere, e sulla partecipazione, allar-
La Perla Nera di Lara Guarnieri
gando il dialogo le realtà del mondo agricolo, produttivo e delle associazioni. “Anche a Cavarzere – così Vallese – dobbiamo promuovere la crescita del cittadino, coinvolgendolo nella discussione su temi etici, istituzionali e diritto di cittadinanza, evitando di pensare che un partito a livello locale non trovi la propria giustificazione anche nella partecipazione alla collettività politica nazionale. È necessaria un’apertura vera alla società civile, così da diventare non un luogo di rivendicazione ma di elaborazione di proposte politiche, cercando di
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mettere in pratica le intuizioni del tessuto economico”. Il segretario ha parlato poi dello sviluppo del settore agroalimentare. “Vogliamo convocare gli stati generali dell’agricoltura – ha detto – facendo partecipi tutti gli attori del territorio, siano essi istituzionali, economici e di categoria, allo scopo di individuare alcuni punti fermi e una politica per lo sviluppo di questo settore, che risulta strategico a livello locale”. Si è quindi soffermato su alcuni temi che riguardano Cavarzere, accennando alla
posizione del suo partito su sanità e salute, città metropolitana e Romea commerciale. “Vanno salvaguardate le strutture e le eccellenze del territorio – queste le sue parole – penso per esempio alla Cittadella sociosanitaria, con un’azione pragmatica di recupero del divario storico del Cavarzerano, attivandosi in modo che i progetti, sempre promessi ma mai realizzati, quali l’ospedale di comunità, l’hospice e il centro diurno, possano diventare una realtà. Per quanto riguarda la Romea commerciale, non vi è un rifiuto aprioristico da parte nostra ma siamo del parere che debba essere pianificata affinché si vada a integrare con la logistica cavarzerana”. Ha, infine, accennato alla necessità di parlare, anche a livello locale, in maniera più approfondita della città metropolitana, spiegando le potenzialità che essa può avere anche per Cavarzere.
Giuseppe Bergantin, “Adesso Cavarzere, critica la segreteria Pd
“Non rappresentano l’elettorato del partito democratico”
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’associazione Adesso Cavarzere, gruppo che promuove le idee di Matteo Renzi e non ha partecipato ai lavori congressuali di ottobre, è stata molto critica nei confronti della nuova segreteria fin dal suo insediamento. In occasione della presentazione alla stampa dei componenti della segreteria democratica locale, il presidente di Adesso Cavarzere Giuseppe Bergantin (in foto) ha rilasciato alcune sue dichiarazioni, ribadendo di non sentirsi rappresentato dalla nuova segreteria. “Lo sparuto gruppo che gestisce il marchio Pd – così Bergantin – dimostra la ristrettezza del proprio orizzonte politico e la grave distonia che lo caratterizza rispetto alle scelte e gli orientamenti degli iscritti e degli elettori che hanno espresso alle primarie grande consenso a Matteo Renzi. Chi, compreso il segretario, si è speso nel sostegno di altri candidati, risultati perdenti, e qualche altro salito sul carro del vincitore per puro opportunismo, anziché costituire la segreteria, avrebbero dovuto trarre le dovute conclusioni, rassegnando il proprio mandato per carenza di rappresentatività”. Bergantin prosegue sostenendo che a Cavarzere nel Pd vi sarebbe una “fuga degli iscritti”, in quando in molti non avrebbero rinnovato la tessera, trovando invece un “punto di riferimento politico e un luogo di
confronto democratico” nella sua associazione. Il presidente di Adesso Cavarzere ha poi definito “risibili” le dichiarazioni del segretario Vallese in ordine alla situazione interna del Partito democratico. “Non c’è un gruppo di aderenti esterno al Pd che si deve allineare, come afferma Vallese – queste le parole di Bergantin – ma un segretario che, aldilà dei formalismi, semplicemente non rappresenta l’elettorato del Pd, il disallineato è lui con la sua segretaria. Non si tratta, da parte del segretario, di essere tolleranti e accettare le posizioni critiche di una minoranza, gli elettori alle primarie hanno parlato chiaro dando ragione a Renzi e a chi nel territorio per lui si è speso”. Bergantin dichiara, infine, che Adesso Cavarzere continuerà la sua azione affinché si affermi una concezione della politica come sostanza della coscienza civile e democratica. “L’opinione dei cittadini, degli elettori e degli iscritti appare del tutto irrilevante – conclude Bergantin – mentre si effettuano scelte amministrative discutibili, opache e clientelari e disarmoniche rispetto agli orientamenti nazionali proposti dal Pd. Il fatto che Vallese sia detentore pro tempore del marchio Pd dimostra unicamente che l’abusivismo, oltre che nel campo dell’edilizia, esiste anche N.S. in politica”.
Cavarzere 13 Infrastrutture L’ex sindaco Pier Luigi Parisotto esprime soddifazione per l’approvazione del Cipe al progetto preliminare
“Con la Romea Commerciale si apre una nuova fase di sviluppo per Cavarzere” di Melania Ruggini
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ono passati tre mesi da quando il Cipe di Roma ha approvato il progetto preliminare della Romea Commerciale, l’importante opera viaria infrastrutturale da anni tanto attesa. Soddisfatto è il capogruppo del Pdl Pier Luigi Parisotto, che sottolinea come lui stesse aspettando da anni questo fatidico giorno. E finalmente è arrivato. “Ora si potrà aprire una nuova e importante fase di sviluppo non solo per Cavarzere avendo un casello a disposizione, ma anche per tutta l’area sud della provincia di Venezia con il nuovo collegamento diretto per Chioggia, oltre che per il Veneto, trattandosi di un asse viario che collega l’Italia dal centro al Nord fino all’Europa”. Il primo ringraziamento di Parisotto è rivolto all’assessore Renato Chisso, “un politico che per anni ha lavorato su questo progetto e che oggi vede ripagato questo sforzo, con l’avvio della gara internazionale per l’aggiudicazione della concessione in progetto di finanza”. E a livello di impatto ambientale? Parisotto non nega come essa sicuramente avrà un impatto ambientale con il territorio attraversato, ma è altrettanto certo che le nuove tecniche di trasporto che verranno applicate sapranno mitigarlo fino a renderlo accettabile. “Sono più che convinto che i vantaggi che si avranno saranno molto maggiori degli svantaggi. Questa sì è l’unica vera lampadina che si è accesa in fondo al buio tunnel della crisi economica cavarzerana, che da sola ridà speranza alla nostra comunità” prosegue il capogruppo del Pdl. “La Romea commerciale cambierà i valori d’uso del territorio, le sue valenze sociali, economiche e altro ancora e quindi bisogna avere la capacità amministrativa e la forza di programmare per cogliere il cambiamento positivo che arriverà”. Tuttavia l’ex sindaco lancia una frecciata al suo successore poiché nè quest’ultimo nè la sua giunta “hanno speso una parola, pro o contro, su questa importante opera infrastrutturale viaria attesa da anni. Nessun segretario o rappresentante politico renziano dei due Pd che abbiamo a Cavarzere ha sentito la necessità , troppo occupati a scontrarsi nell’ombra, di dire qualche cosa su questa grande opera. Troppa paura di esporsi a reprimende interne di qualche iscritto o consigliere comunale, più interessati a soddisfare unicamente i loro bisogni e desideri personali, o molto meglio come ha fatto la giunta Tommasi, assecondare in silenzio i comitati del No Romea, concedendo loro la sala pubblica gratis, perché possano parlarsi addosso e darsi ragione.”.
“Rappresenta un importante asse viario che collega l’Italia dal centro al nord fino all’Europa” commenta e quindi attacca giunta e maggioranza: “dal sindaco e dal Pd nessun commento su questo importante traguardo”
NEWS Il sindaco Henri Tommasi
Romea commerciale, parisotto fa solo propaganda
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l primo cittadino Henri Tommasi risponde alle critiche mosse dal capogruppo del Pdl, Pier Luigi Parisotto. Henri Tommasi “La Romea commerciale ha rappresentato il volano dell’ultima campagna elettorale di Parisotto, che aveva coinvolto anche più volte l’assessore Chisso per fargli da spalla, tanto che sembrava che quest’opera dovesse essere operativa dopo qualche mese. Parisotto ci critica del passato incontro pubblico con l’associazione dei Comitati sfavorevoli al progetto, ma tengo a precisare che il dovere della democrazia è dare voce a tutti i cittadini, e dunque sia ai pro che ai contro, e che si
“Stiamo ascoltando favorevoli e contrari, come si fa in democrazia: siamo abituati a consultare i cittadini” trattava di un tour pubblico alla presenza dei cittadini per esprimere i vari punti di vista e le diverse campane”. Il sindaco puntualizza che “quando la Romea commerciale diventerà un progetto concreto, allora anche noi saremo pronti a dire la nostra e ad interagire attivamente per avviare il confronto con la cittadinanza, cosa che Parisotto non ha mai fatto”. E ancora: “E’ logico che il progetto rappresenta un’occasione di sviluppo per il nostro paese e che può aprire il mercato del nostro territorio, ma di fatto esso non è ancora operativo, dato che ad oggi non ci è stata data nessuna comunicazione ufficiale. Pertanto l’intervento di Parisotto è un atto di propaganda inutile”. Tommasi conclude precisando che in data 29 gennaio, durante un incontro con Confindustria, si è parlato anche dello sviluppo del piano della Romea commerciale; tuttavia si attende un nuovo incontro che dovrà chiarire i prossimi passaggi con l’assessore Chisso. M.R.
14 Cavarzere Scuola Cinque borse di studio offerte da Avis Cavarzere e Cona, Studio Tdp e dalla famiglia Guarnieri
Premiati gli studenti più bravi dell’Ipsia
Presenti anche sindaci e amministratori dei Comuni di provenienza dei ragazzi premiati di Nicola Ruzza
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abato 25 gennaio scorso nella sala conferenze di Palazzo Danielato si è svolta la premiazione degli studenti dell’Ipsia “G. Marconi” che nell’anno scolastico 2012/2013 hanno conseguito i risultati migliori per quanto riguarda il rendimento. Le borse di studio, offerte dallo Studio Tdp di Cavarzere, dall’Avis di Cavarzere e Cona e dalla famiglia Guarnieri, sono state consegnate davanti ad una sala gremita di studenti delle classi prime e seconde dell’istituto superiore cavarzerano, al fine di stimolare gli alunni dei primi anni a seguire le orme dei vincitori. “È dall’anno scolastico 1999/2000 che premiamo i ragazzi più bravi – ha detto la vice preside Frediana Fecchio – e quest’anno abbiamo invitato i sindaci dei paesi di provenienza dei premiati perchè si congratulino con i concittadini”. La cerimonia, infatti, ha visto la partecipazione del sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto, dell’assessore alla Cultura di Chioggia Narciso Girotto, del vicesindaco di Cona Antonio Bottin, mentre il sindaco di Codevigo ha inviato una lettera di congratualazioni alla vincitrice; oltre ai rappresentanti dei comuni di residenza
Il dirigente scolastico Luigi Zennaro: “L’istituto cavarzerano è una scuola di serie A”
La cerimonia di premiazione dei vincitori, c’erano anche Cinzia Frezzato, consigliera comunale, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Cavarzere, Demis Tiengo dello Studio Tdp, il presidente dell’Avis Luigi Sturaro, nonché il dirigente dell’Istituto “G. Veronese – G. Marconi” Luigi Zennaro e la vicepreside Frediana Fecchio: quest’ultima ha anche ringraziato i figli del dottor Guarnieri, impossibilitati ad essere presenti alla cerimonia, a causa del lutto che li ha colpiti recentemente con la perdita della loro madre, che è stata ricordata con un minuto di silenzio in sala.
Amministrazione
Il comune di cavarzere adotta fra i primi il piano anticorruzione
I
l Comune di Cavarzere è uno dei primi in Italia ad adottare la delibera operativa nell’ambito della prevenzione alla corruzione. Con deliberazione del 26 marzo 2013, infatti, il Comune ha approvato, nelle more dell’approvazione del piano nazionale, la legge 6 novembre 2012, n. 190 recante le “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” dando atto che la programmazione delle misure di prevenzione sarebbe stata adeguata al futuro piano nazionale anticorruzione. Il consiglio comunale ha inoltre incaricato la giunta comunale di adottare le azioni di esecuzione del piano comunale anticorruzione, nel rispetto delle competenze del funzionario comunale anticorruzione e dei responsabili degli uffici comunali. Il piano nazionale anticorruzione, come predisposto dal Dipartimento della funzione pubblica, in data 6 settembre 2013, è stato definitivamente approvato con la deliberazione n. 75/2013 dalla Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche – autorità nazionale anticorruzione. Venerdi 24 gennaio 2014 la giunta comunale di Cavarzere ha concluso il processo di programmazione delle misure di prevenzione della corruzione, attraverso l’approvazione del piano comunale per la prevenzione della corruzione, per il triennio 2014 -2015 – 2016, in adeguamento alle linee guida nazionali. Nella stessa seduta della giunta sono stati approvati il codice di comportamento dei dipendenti comunali e il programma triennale della trasparenza del comune, che integrano e completano le azioni di prevenzione dell’illegalità. L’attuazione delle misure programmate, che saranno pubblicate sul sito web istituzionale del Comune di Cavarzere, nella sezione “amministrazione trasparente”, è affidata al segretario comunale, Gerlando Gibilaro, responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, ai dirigenti comunali ed ai responsabili degli uffici. L’amministrazione comunale intende pertanto conseguire 3 obiettivi, oggi più che mai urgenti e prioritari, in un contesto di grave allarme sociale generato dalla diffusione della illegalità e corruzione nel nostro paese. Si tratta nello specifico di ridurre le possibilità che si manifestino casi di corruzione attraverso idonee misure di prevenzione e controllo, aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione ed illegalità e infine creare un clima e un contesto sfavorevole alla corruzione. Melania Ruggini
Dopo i saluti e le congratulazioni di Sturaro, Bottin, Campalto, Girotto e Frezzato, Zennaro è intervenuto dicendo di essere orgoglioso di premiare i ragazzi del Marconi, da quest’anno accorpato al “G. Veronese” di Chioggia; tuttavia il dirigente scolastico ha tenuto a sottolineare che l’Ipsia di Cavarzere non deve perdere la sua specificità e il suo radicamento al territorio. Il preside ha inoltre affermato che l’istituto cavarzerano è una scuola di serie A e che gli attuali studenti sono più preparati di quelli diplomati vent’anni fa e ha
NEWS
Lutto
Cordoglio a cavarzere per la scomparsa di padre arturo
Istituto G. Marconi
Aperte fino al 28 febbraio prossimo le iscrizioni on line
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ono aperte dal 3 febbraio le iscrizioni all’istituto “G. Marconi” di Cavarzere per le classi prime: i ragazzi interessati avranno tempo fino al 28 febbraio per compilare il modulo di iscrizione on line, presente nel sito del Ministero della Pubblica Istruzione. Infatti all’indirizzo www.iscrizioni.istruzione.it è presente un applicativo grazie al quale coloro che si sono registrati al sito entro il 27 gennaio, riceveranno sulla propria casella di posta elettronica il codice personale indispensabile per effettuare l’iscrizione; dopo di che gli studenti dovranno digitare il codice della scuola alla quale la domanda è indirizzata (che, nel caso del “G. Marconi” è VERI002017) e completare una scheda anagrafica seguendo la procedura guidata messa a disposizione dal sistema. L’offerta formativa dell’istituto cavarzerano è composta da tre percorsi di 5 anni, due tecnici ed uno professionale: il corso tecnico in Biotecnologie sanitarie è orientato a fornire all’alunno competenze in ambito farmaceutico, alimentare, medico/sanitario e a metterlo in condizione di saper identificare e prevenire fattori di rischio, contribuendo alla promozione della salute individuale e collettiva, mentre l’altro indirizzo tecnico, in Elettrotecnica, si pone l’obiettivo di far acquisire all’allievo conoscenze sulla progettazione degli impianti elettrici, con attenzione particolare alle fonti rinnovabili, ai sistemi e dispositivi per l’automazione e la robotica e
promesso che nel giro di dieci anni i torni a disposizione del laboratorio della scuola saranno tutti sostituiti con macchinari più moderni, cercando di reperire i fondi, attualmente scarsi, attraverso i buoni rapporti con gli enti locali; Zennaro ha infine sottolineato il lavoro svolto dagli insegnanti, che ha definito “eroi” per la dedizione e la passione che impiegano nell’educare le giovani generazioni, e ha invitato gli studenti a fidarsi di loro e di puntare a traguardi ambiziosi. Al termine degli interventi, sono stati premiati, con una borsa di studio di 250 euro ciascuno, i cinque studenti che l’anno scorso hanno ottenuto la media più alta: Martina Zennaro di Codevigo (Pd), che attualmente frequenta la 4 D indirizzo Produzione Industriale e Artigianale, Tommaso Coccato, residente a Bojon di Campolongo Maggiore, della 4 C Apparati Impianti e Servizi Tecnici industriali e civili, Davide Boscolo di Sottomarina della 4 D Produzione Industriale ed Artigianale, Riccardo Destro di Sant’Anna di Chioggia, frequentante la 3 A Manutenzione e Assistenza Tecnica e Giacomo Canato di Correzzola (Pd) della 2 A Manutenzione e Assistenza Tecnica.
ad essere in grado di programmare microprocessori, microcontrollori e PLC; infine il percorso professionale in Manutenzione e Assistenza Tecnica insegna allo studente a gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione, diagnostica, riparazione e collaudo nei settori dell’elettronica, dell’elettrotecnica, della meccanica e della termotecnica. Vi è poi una novità di quest’anno costituita da percorso professionale di 3 anni che punta a far acquisire allo studente la qualifica di operatore alla riparazione dei veicoli a motore, fornendogli gli strumenti per intervenire nel processo di riparazione di veicoli a motore con autonomia e responsabilità: un tentativo di formare una professionalità spendibile nel mondo del lavoro ma che offre comunque la possibilità di accedere ai corsi quinquennali, dopo aver ultimato il triennio. Per coloro che non fossero in possesso di un computer o che si trovassero in difficoltà nella compilazione on line, il personale di segreteria del Marconi è disponibile a fornire qualsiasi chiarimento e ad aiutare nell’inserimento della domanda di iscrizione on line. Info allo 0426-51151, chiedere della vice preside Frediana Fecchio o delle signore Alessia Berto e Roberta Candian dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12, il sabato dalle 8 alle 12 e nei pomeriggi di lunedì (dalle 14.30 alle 16) e di giovedì (dalle 16 alle N.R. 18.30).
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rande cordoglio a Cavarzere ha suscitato la notizia della scomparsa di fra Arturo Seno, giunta improvvisamente qualche settimana fa da Fonzaso (Bl), dove il canossiano svolgeva attualmente la sua Fra Arturo Seno missione religiosa. Fra Arturo era molto conosciuto ed amato a Cavarzere in quanto aveva operato nel Patronato “S. Pio X” prima negli anni Ottanta poi a metà degli anni Novanta, trascorrendo assieme ai giovani e i ragazzi tanto tempo e spendendo molte energie per la loro educazione. Molti ne ricordano l’impegno umile ed al tempo stesso appassionato nella vita quotidiana dell’oratorio e nella gestione di molte iniziative, il carattere schivo ma bonario, la passione per il calcio (era tifosissimo dell’Inter), la sua dedizione nell’organizzazione dai tornei di calcetto, di pallavolo e del Cicloverde. Tuttavia Padre Arturo (come tutti lo chiamavano) riservava molto tempo anche alla cura dell’aspetto religioso della sua missione: grande era infatti la sua attenzione per il catechismo e per l’animazione dei “fioretti” nel mese di maggio. Dando voce ai sentimenti della comunità cavarzerana, la quale ha avuto la sensazione di perdere una persona davvero speciale, il vicesindaco Paolo Fontolan ha inviato un messaggio di condoglianze al Padre Generale della Congregazione dei Canossiani, in cui si legge: “A nome dell’Amministrazione Comunale, nella certezza di interpretare i sentimenti della cittadinanza cavarzerana, esprimo alla Vostra congregazione le più vive condoglianze, che vi prego di estendere anche ai parenti. Nell’occasione rinnovo i sensi della stima e della gratitudine di Cavarzere e di tutti i Cavarzerani per l’opera che da quarantacinque anni i Padri svolgono con tanto amore al servizio della nostra comunità”. N.R.
NEI NEGOZI WIND DI ROVIGO - CORSO DEL POPOLO, 88 ADRIA - CORSO VITTORIO EMANUELE II,151
16 Cavarzere Cultura Scavi archeologici in via dei Martiri
I resti di un castello e di una torre raccontano il passato di Cavarzere
NEWS All’Ipab Danielato
grande festa per i 100 anni della signora gemma
di Nicola Ruzza
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ala quasi piena giovedì 30 gennaio per la presentazione al pubblico dei risultati degli scavi archeologici condotti in Via dei Martiri e che hanno richiesto due anni e mezzo di lavoro, segno dell’interesse per un tema che ha diviso fortemente l’opinione pubblica cavarzerana tra i sostenitori della soluzione adottata dall’amministrazione comunale di procedere alla valorizzazione dei resti in situ e i detrattori che ritengono la struttura che ospita i reperti ingombrante e dispendiosa. Insieme al sindaco Henri Tommasi e all’assessore ai Lavori Pubblici Renzo Sacchetto, che hanno difeso la scelta effettuata di utilizzare una struttura di mantenimento atta a mettere in rilievo i ritrovamenti, hanno partecipato alla conferenza, fornendo spiegazioni tecniche del lavoro svolto, Alessandro Asta, Stefano Buson e Diego Malvestio della Sopraintendenza dei Beni Archeologici del Veneto, Luigi Cerocchi, ex dipendente della Sopraintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso, Paola Sfameni e Davide Busato della Arcomai S.n.c. In particolare i tecnici hanno ripercorso la storia dei lavori partendo dai reperti di incerta datazione
La ricostruzione dell’antico borgo. A lato la conferenza: da sx Busato e Sfameni (tra i quali delle ossa umane) venuti alla luce nella zona tra via Danielato e Via dei Martiri: gli archeologi hanno ipotizzato che facessero parte della antica chiesa della Maddalena e dell’annessa area cimiteriale, tuttavia la compromissione dei resti e la difficoltà di procedere ad una datazione hanno consigliato di procedere all’interramento; invece nella zona adiacente a Piazza Vittorio Emanuele sono state scoperte delle pietre che servivano come base della torre e del muro di un castello dell’XI secolo – in quanto Cavarzere e Loreo erano gli unici centri fortificati dell’area sud del dogado della Serenissima – abbandonato nel Settecento e dei resti di una struttura carceraria del XIX secolo (demolita nel 1925), come risulta da un mappale austriaco del 1841 che testimonia la presenza di un palazzo pretorio, situato nell’attuale sede del Municipio, affiancato da una torre che fungeva da orologio e dal-
le prigioni. Nell’ottobre del 2011 l’amministrazione ha deciso di mantenere i resti nel luogo nel quale sono stati scoperti ed è stata utilizzata la struttura di mantenimento, già installata per garantire l’assetto di Via dei Martiri e l’apertura della strada al traffico, come iniziale protezione ai lavori di restauro che si sono svolti nel corso del 2012 fino al primo semestre 2013, quando i tecnici hanno proceduto al consolidamento applicando una recinzione e le pompe contro l’acqua di risalita. A completamento dell’opera i relatori hanno preannunciato che presto verranno installati dei pannelli esplicativi per illustrare i reperti e che verrà pubblicato un opuscolo, nella realizzazione del quale saranno coinvolti gli storici locali, che tenterà di far luce sulla storia di Cavarzere nel periodo medievale e rinascimentale e di far conoscere alla cittadinanza il valore dei ritrovamenti.
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La festa all’Ipab Danielato
tradizione al centro residenziale per anziani “A. Danielato” di Cavarzere festeggiare i compleanni degli ospiti che ricorrono ogni mese con un momento di festa. Anche a fine gennaio all’Ipab di Cavarzere si è fatto festa e questa volta i festeggiamenti hanno riguardato anche quelli per un compleanno davvero speciale, la signora Gemma Begolo ha infatti festeggiato i suoi cento anni. La signora ha compiuto gli anni lo scorso 12 gennaio ma ha voluto festeggiare nella giornata di sabato 25 gennaio, insieme agli altri ospiti del centro residenziale che hanno compiuto gli anni nel corso del mese. Nonna Gemma è residente all’Ipab “A. Danielato” dal 1974, inizialmente come collaboratrice e poi come ospite, e nella struttura residenziale di Cavarzere è un vero e proprio punto di riferimento, ciascun ospite la conosce e apprezza per la sua disponibilità e anche tutto il personale le è particolarmente affezionato. Per festeggiare il suo compleanno, si sono ritrovati all’Ipab, oltre ai familiari e agli amici della signora, i rappresentanti della Cgil di Cavarzere e dell’associazione dei Bersaglieri. Presente anche Paolo Vallese in rappresentanza del Cda dell’ente e l’assessore alla cultura di Cavarzere Paolo Fontolan, che le ha portato gli auguri ufficiali da parte dell’amministrazione comunale. Davvero bella e allegra l’atmosfera del pomeriggio di festa, animato dalla muN.S. sica di Michele ed Elena.
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Ristrutturata l’ala ovest del monoblocco, sfida futura l’ampliamento del Pronto Soccorso e le nuove sale operatorie A guardare la rassegna fotografica allestita nell’atrio dell’ospedale della Navicella, a Chioggia, si fa fatica a credere che le foto del “prima” e quelle del “dopo” raffigurino la stessa struttura. E invece, a distanza di meno di due anni dal primo intervento di ristrutturazione, l’ala ovest del monoblocco clodiense ha cambiato completamente faccia. Due anni in cui la Direzione Generale dell’Ulss 14, in accordo con la Regione Veneto, ha completamente rivisto gli spazi, le attrezzature e il personale, per creare un ospedale all’altezza della sesta città del Veneto. Con il completamento del reparto di Day Surgery, al primo piano del monoblocco (distribuito su una superficie di 600 metri quadrati, con un punto prelievi, tre ambulatori, cinque posti letto e undici poltrone) si mette la parola fine alla prima fase dei lavori, con una cerimonia in cui erano presenti il governatore Luca Zaia e il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben. I lavori di ristrutturazione sono iniziati nel febbraio del 2011 e hanno interessato in prima battuta il sesto piano dove è stata trasferita la Fisioterapia. Poi, in questo biennio, hanno riguardato
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Ulss 14
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Un’immagine dell’inaugurazione
tutti gli altri piani: il quinto (Geriatria), il quarto (Medicina), il terzo (GinecologiaOstetricia), il secondo (Chirurgia) fino a raggiungere oggi il primo (Day Surgery). Ferme restando le peculiarità di ogni reparto, la filosofia che ha ispirato i lavori è stata quella di creare reparti moderni ed accoglienti. Camere singole o doppie con servizi privati e climatizzate, sale d’attesa, reception, sale per le riunioni multidisciplinari ad ogni piano, ambulatori. Ma l’accoglienza è stata declinata anche all’ingresso dell’ospedale, con una sistemazione dei parcheggi, una passeggiata protetta verso le
porte, spazi pedonali, una rotatoria che smista ordinatamente il traffico, un nuovo e più riconoscibile accesso al Pronto Soccorso. Anche al di là delle porte girevoli che immettono nel nosocomio si registrano tante novità: una postazione per il personale dedicato all’accoglienza degli utenti, un nuovo CUP con un’ampia sala d’attesa e monitor taglia code. Il rinnovamento ha riguardato anche il personale, con l’arrivo di sei nuovi primari e molti medici e infermieri. L’evoluzione dei lavori è stata raccontata in diretta sulla pagina Facebook del direttore generale, all’insegna di quel “patto di
trasparenza” annunciato due anni fa, e che ha permesso a sempre più cittadini di essere informati e interagire con la direzione. «Oggi è un momento importante – ha commentato Dal Ben – perché raccogliamo i frutti di un lavoro duro e intenso, portato avanti con impegno e determinazione da parte della mia squadra. Ma non ci culleremo sugli allori: per il 2014 abbiamo in serbo un’altra scommessa e intendiamo vincerla: cominceremo i lavori per l’ampliamento del Pronto Soccorso e la realizzazione delle quattro nuove sale operatorie».
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Gennaio 2014
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it
CHIOGGIA, PEDIATRIA INVITA ALLA PREVENZIONE “Troppi i bambini che si fanno male cadendo dallo scivolo o dalla bici” A Chioggia i bambini si fanno male soprattutto perché cadono dallo scivolo, mentre gli adolescenti perché non guidano con prudenza la bicicletta. E i traumatismi causati da queste cadute sono decisamente in aumento nel comune clodiense rispetto alle grandi città, fino a toccare il 40% dei casi in più. A sostenerlo con preoccupazione è il primario di Pediatria Mario Lattere che si è insediato nella struttura ospedaliera la scorsa estate. “Non ho mai visto nulla del genere – ha detto il pediatra – soprattutto durante il periodo estivo o quando comunque le temperature lo permettono, si nota immediatamente un crescere di questo tipo di traumi. Le parti più colpite sono le braccia, le mani e gli arti inferiori (omero, radio, tibia)”. “Nei casi più fortunati – spiega – si procede con l’ingessatura, ma talvolta è necessario intervenire chirurgicamente quando riscontriamo delle fratture scomposte”. Durante la scorsa estate il primario ha riscontrato una incidenza di questi traumatismi con puntate del 30-40%, per poi scendere nei periodi più freddi al 16%. Ma come mai? “A giocare un brutto scherzo su queste giovani vittime – ha continuato Lattere – è l’imprudenza. I ragazzini sfrecciano in bici a tutta velocità come se stessero guidando una motocicletta. Per loro non esiste il codice della strada. Non conta se ci sono le auto o i pedoni. Ho assistito a piroette e a zig zag con macchine in corsa, che non avevo mai visto”. E per i più piccoli le cose non vanno meglio. “Se possiamo rivolgerci direttamente ad un quindicenne e suggerirgli di fare più attenzione e di non scherzare con la velocità quando è in sella alla bici, per i più piccoli (dai
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le Specia le Specia
3 ai 6 anni) mi rivolgo ai genitori. E’ bene certo far sentire liberi i nostri bambini quando li portiamo al parco, ma non dimentichiamoci che sono piccoli, ancora inesperti e che il desiderio di giocare li può far mettere i piedi in fallo, anche quando meno ce lo aspettiamo. In particolare dico: attenzione allo scivolo. Quando il bambino sta salendo le scale, stategli dietro, accompagnatelo e, attendete che si sieda bene, prima di lasciarlo scivolare felice”. “Si cura anche e soprattutto con la prevenzione”, ha aggiunto il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben, che ha annuncia come per la prossima estate anche questo tema di educazione stradale rivolto ai più giovani sarà oggetto di attenzione, perché anche una minima distrazione può costare la vita.
SEMAFORO VERDE PER LA CHIRURGIA DI CHIOGGIA - IL REPARTO VIENE PROMOSSO DAL SITO ONLINE INTERNAZIONALE WWW.DOVEECOMEMICURO.IT PER IL TRATTAMENTO DEL TUMORE DEL COLON RETTO E DELLA MAMMELLA “Sto male, dove mi curo?” Nasce una “guida” online. Oggi qualsiasi cittadino può trovare la struttura più adatta per curare la patologia di cui soffre, con un click sul sito internet: www.doveecomemicuro.it. Si tratta di un sito altamente qualificato (si rifà ai dati Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), facile da consultare, il cui comitato scientifico è rappresentato da illustri personalità italiane, ma non solo. Oltre all’italiano Ferruccio Fazio (già Ministro della Salute), infatti, compaiono Sir Muir Gray (già Direttore del Servizio Nazionale per la Conoscenza del Servizio Sanitario Nazionale inglese), Walter Ricciardi (presidente della Società Europea di Sanità Pubblica), Antoine Flahault (già Preside della Scuola Nazionale di Sanità Pubblica di Francia) e altri ancora. E’ facile da consultare e permette ai cittadini di trovare e scegliere l’ospedale più adatto alle loro esigenze, dove cioè quel tipo di patologia
di cui sono affetti presenta i migliori esiti. Nel sito viene promossa la Chirurgia dell’Ospedale di Chioggia che si classifica al terzo posto fra gli ospedali della provincia di Venezia per quanto riguarda la cura dei tumori del colon retto e della mammella. “Viene confermato che la Chirurgia di Chioggia è perfettamente in linea con alcuni centri di eccellenza”, afferma soddisfatto il primario Salvatore Ramuscello. “Questi ottimi risultati – ha continuato il primario – sono il frutto di un’attenta riorganizzazione del servizio, fortemente voluta dalla direzione generale, che prevede un impegno multidisciplinare, cioè un lavoro di squadra tra gli specialisti che sono coinvolti a diagnosticare e curare una determinata malattia come può essere il tumore”. Nel sito internet www.doveecomemicuro. it viene data una pagella agli ospedali italiani in fatto di cura con lo strumento del semaforo: il colore verde indica le strutture
sanitarie con valore dell’indicatore migliore rispetto al riferimento nazionale; il color giallo indica le strutture sanitarie con valore dell’indicatore simile al valore di riferimento nazionale; infine, il color rosso indica strutture sanitarie con valore peggiore. “Nel caso del tumore del colon retto, ad esempio – spiega Ramuscello – il punteggio è buono: risulta verde sia per quanto riguarda il trattamento chirurgico che per il tasso di mortalità, bassissimo. Stessa cosa se si va a verificare come si tratta a Chioggia il tumore alla mammella”. “Ciò che sta accadendo – ha concluso il primario – è perfettamente in linea con le direttive del nuovo Piano Socio Sanitario che evidenzia come ci sarà l’ospedale “sotto casa” che sarà dedicato alle acuzie e alle urgenze e alcuni ospedali, che si qualificheranno centri di eccellenza per il Il primario trattamento di alcune patologie”.
Salvatore Ramuscello
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PRoVInCIA VEnEZIA
Dipendenze Comuni del Miranese uniti per contrastare una vera malattia che distrugge centinaia di famiglie
Gioco d’azzardo, epidemia che “prolifera” nella crisi di Ornella Jovane
A
l Servizio Tossicodipendenze dell’Asl 13 (Mirano, Dolo e Noale) le persone in trattamento sono una sessantina, ma è solo la punta di un iceberg: i giocatori compulsivi il più delle volte non sono disposti a farsi curare e in genere sono i loro familiari a chiedere aiuto. “E l’impegno clinico che essi richiedono – spiega il dottor Nicola Gentile, responsabile del SerT di Mirano-Dolo - è maggiore di quello per i pazienti con dipendenze da eroina”. Bastano questi due dati per comprendere quanto sia grave il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo, a cui tutte le Amministrazioni comunali del Miranese hanno voluto dedicare una serata informativa nell’ambito “Manifesto” approvato da tutti i consigli comunali del comprensorio, che prevede una serie di azioni di sensibilizzazione e di contrasto, come ha spiegato il vice sindaco di Martellago, Marco Garbin, introducendo l’incontro pubblico tenutosi lo scorso 23 gennaio in auditorium San Salvatore a Martellago: all’iniziativa sono intervenuti numerosi amministratori locali, tra cui i sindaci di Martellago, Monica Barbiero, di Salzano, Alessandro Quaresimin, la vice sindaco di Mirano, Anna Maria Tomaello, il presidente della Conferenza dei Sindaci
dell’Asl 13, Fabio Livieri, e i due esperti dottor Nicola Gentile e la psicologa Annalisa Da Ros, del SerT. Ma le testimonianze più forti sono state senza dubbio quelle di due persone che vanno vissuto - e vivono ancora - sulla propria pelle quest’esperienza, in rappresentanza dei Giocatori Anonimi e dei Familiari dei Giocatori Anonimi, e anche il fatto che ormai da tempo siano sorti in tutto il territorio questi fondamentali gruppi di autosostegno, come per gli alcolisti, dice tutto della diffusione della ludopatia. “Essere giocatore voleva dire rubare, sperperare, non amare la famiglia e questa non è vita” ha raccontato un ex giocatore compulsivo che due anni fa ha intrapreso il lungo e difficile percorso di recupero nei GA. “Il danno più grave che provoca la dipendenza da gioco d’azzardo in una famiglia, più ancora della rovina economica, è quello emotivo: il giocatore cambia carattere, si isola in un mondo dove non esiste niente e nessuno se non il gioco” ha aggiunto la moglie di un giocatore. “Gli amministratori locali fanno bene a preoccuparsi e devono fare qualcosa in fretta, soprattutto nei piccoli centri dove il problema è ancora più grave” ha ribadito
il dottor Gentile, che ha fornito altri numeri allarmanti (l’1,4 per cento degli italiani gioca ogni giorno) e approfondito vari aspetti del fenomeno e del giocatore compulsivo. Che spesso ha già altre dipendenze, come quella del bere (sulla popolazione cosiddetta normale il 2 per cento sviluppa la dipendenza da gioco, dove sussistono altre dipendenze la percentuale sale tra il 14 e il 20 per cento), così come tra i giovani è più facile diventare dipendenti se si appartiene a una famiglia con adulti che giocano frequentemente. Gentile ha anche raccontato delle difficoltà del Servizio a far fronte agli impegnativi trattamenti: “un anno fa il Ministero della Sanità ha stabilito che si tratta di una vera e propria malattia e la Regione ha deciso che siano i SerT a occuparsene, ma senza darci risorse”. Infine, il responsabile del SerT, alla luce di una delle più gravi ripercussioni del fenomeno, il dissesto finanziario, ha indicato una delle possibili e auspicabili azioni che potrebbero mettere in atto i comuni attraverso i Servizi Sociali, l’istituzione di una sorta di servizio o sportello per aiutare il giocatore compulsivo a “gestire” il proprio debito. Annalisa Da Ros ha quindi approfondito nel dettaglio il trattamento che viene offerto dal SerT a chi soffre
L’incontro pubblico che si è svolto a Martellago di ludopatia. Tutti d’accordo, gli amministratori locali, nel combattere questa piaga, ma il problema è che hanno a disposizione armi “spuntate” e che devono lottare contro un business enorme che fa gola anche allo Stato (non sono mancate parole dure per l’atteggiamento morbido dei vari Governi), che non si limita più al mondo delle slot machine ma ormai imperversa anche on line e che, altro punto inquietante, vede spesso i tentacoli della malavita organizzata. “In Veneto si spendono per il gioco d’azzardo 503 milioni di euro l’anno, seconda regione italiana dopo la Lombardia con 1.284 milioni, con una spesa per abitante di 103 euro annui; si tratta della terza industria italiana con il 4% del PIL nazionale, oltre cinquemila aziende e 120mila addetti, 400mila slot machine, 6.181 locali e agenzie autorizzati: l’Italia rappresenta il 15% del mercato europeo e il 4% del mercato mondiale. Sono 15 milioni i giocatori abituali, tre quelli a rischio patologico, circa 800mila i giocatori già malati. Lo Stato incassa di tasse 8 miliardi l’anno, ma deve
spenderne 5-6 per curare i dipendenti da gioco” ha concluso Livieri, snocciolando alcune cifre del fenomeno. I Comuni di concreto possono fare ben poco. Ma possono fare molto per sensibilizzare la popolazione e soprattutto chi governa. “Chiediamo e ci batteremo affinché venga rivisto tutto l’impianto legislativo e affinché i Comuni abbiamo maggiori possibilità di azione e controllo sul territorio, anche alla luce del fatto che poi i problemi economici - e non solo - legati alla dipendenza dal gioco d’azzardo si scaricano sui nostri servizi sociali: a tal fine è in atto una raccolta di firme per cambiare la legge - ha concluso il presidente della conferenza dei sindaci - E mi auguro che quanti più Comuni possibile approvino il documento già votato da tutti quelli del Miranese perché dobbiamo dare un segnale forte a un Governo da cui continuano ad arrivare segnali inquietanti, come l’emendamento approvato prima di Natale e nel quale si arriva a prefigurare sanzioni per le Amministrazioni che prendono provvedimenti contro il gioco d’azzardo”.
LE INIZIATIvE RACCOLTA DI FIRME E BAR LIBERI DALLE SLOT
S
i moltiplicano in tutta l’area del veneziano le iniziative contro il proliferare nei bar delle slot machine, una peste sociale che crea dipendenza patologica. Il partito Italia dei Valori ha organizzato una raccolta di firme contro gioco d’azzardo e per una legge di iniziativa popolare che lo abolisca. ”Le persone che soffrono di dipendenza da gioco - spiega Michele Lionetti referente nel veneziano di Idv - giocano almeno 3-4 volte alla settimana e questo dall’arrivo della crisi 5 anni fa, è un atteggiamento che è cresciuto sempre più. Queste persone sono attratte più che dai
Casinò, dalle slot machine di bar, trattorie e tabaccherie. I giocatori più incalliti sono anziani, giocano con frequenza anche a Gratta e Vinci, Lotto e Superenalotto. Ma ci sono anche un migliaio di persone che hanno sviluppato una patologia di forte dipendenza dal gioco d’azzardo”. Ora per Idv è ora di porre un freno alla piaga sociale. “Queste persone - continua Lionetti referente provinciale dell’Idv - hanno provocato danni economici enormi alle loro famiglie, hanno dilapidato tutto e messo in crisi rapporti coniugali e familiari. Questa piaga va fermata”. I banchetti sono stati
FAI UNA CROCE SUL QUADRATO PER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORAGANI ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO (limite età 18-37 anni)
presenti al mercato di Marghera al mercato di Mirano in Piazza Martiri, al mercato di Mira, e a quello del venerdì di Dolo. Con tutti questi banchetti sono stati raccolte oltre mille sottoscrizioni. Sia il comune di Venezia, che quelli della Riviera del Brenta e del Miranese, sono intenzionati a mettere un freno alla diffusione delle macchinette mangiasoldi nei bar. Per la creazione di locali liberi dalle macchinette e per azioni più decise contro il gioco d’azzardo, si sono già pronunciati i comuni e i consigli comunali di Mira, Campagna Lupia, Stra, Santa Maria di Sala. A.A.
SCHEDA D’ISCRIZIONE NOME
COGNOME
DATA DI NASCITA INDIRIZZO TELEFONO DATA
FIRMA
consegnare presso la sede AVIS di Cavarzere, presso Ospedale Civile - Tel. 0426 316436 (segr. Tel.)
Spazi aperti 21 3 Maltempo Le piogge di inizio febbraio hanno provocato disagi in tutto il Veneziano
Allagamenti, agricoltura in ginocchio
Banche
STANZIATI 5 MILIONI SI EuRO
Coldiretti stima danni per 6-7 milioni di euro. Disastro per cereali ortaggi e vini pregiati di Alessandro Abbadir
L
e piogge copiose di inizio febbraio hanno mandato in tilt il territorio veneziano, soprattutto le aree del Veneto orientale con tracimazione di fiumi nel portogruarese e a San Donà, ma non solo. Problemi per la tenuta di canali e reti idriche si sono avuti anche nel miranese nell’area di Martellago e Mirano e in Riviera del Brenta, e anche nell’area di Chioggia dove a causa del livello del Gorzone, sono state evacuate diverse famiglie. Sotto accusa per l’ennesima volta sono finiti i Consorzi di bonifica, ma stavolta colpe sembrano non essercene. La quantità di pioggia caduta per giorni e giorni, unita alle grandi nevicate in montagna avrebbe messo comunque in crisi i sistemi idrici provinciali gestiti dai consorzi e dal Genio Civile. Nel Veneto Orientale si chiede il rialzo delle arginature per i tratti che già nel passato hanno evidenziato le maggiori criticità, in particolare lungo il fiume Meolo in località Madonna delle Prese e Ca’Corner, vicino il fiume Vallio a monte del ponte di via Ca’Tron e sul fiume Palumbo. La sistemazione degli argini da sola probabilmente non basta a scongiurare nuove alluvioni, ma è necessario anche lo scavo dell’alveo dei fiumi che non avviene da decine di anni. I residenti nelle località a cavallo tra San Donà
U
e Noventa, chiedono interventi per prevenire esondazioni del Circogno. Il canale è tracimato in alcuni punti richiedendo l’intervento della Protezione Civile. Tra le richieste, c’è quella di intervenire sulla chiusa in località Brian che, essendo uno dei punti principali del sistema dei canali della zona, dovrebbe garantire benefici anche sul Circogno in caso di piena. I danni si contano per milioni di euro e un settore che più rischia di pagare degli altri è quello agricolo. Si stimano infatti tra i sei e i sette milioni di euro, i danni complessivi al comparto. Nel veneziano si concentra oltre la metà dei danni subiti a livello regionale (l’altra metà è concentrata in provincia di Padova colpita anche questa dalle disastrose inondazioni che hanno fatto finire sott’acqua Montegrotto e Tribano). I conti da fare in agricoltura nel veneziano
sono molti. Alle colture andate distrutte vanno infatti sommati, i costi che le imprese agricole dovranno sostenere per coprire i danni alle strutture per le lavorazioni che si renderanno necessarie per ripristinare i campi allagati. Quali sono state le colture più colpite? Per Coldiretti ad esempio le coltivazioni a seminativo di cereali con tutta la pioggia caduta, hanno sofferto asfissia e il raccolto è compromesso. Male pure gli ortaggi che stanno marcendo nei campi che sono stati sommersi dall’acqua. La zona più colpita è anche dal punto di vista dei danni in agricoltura, è quella del Veneto Orientale. I pregiati vigneti Doc del Piave sono stati sommersi dall’acqua, mentre nelle serre a causa dell’umidità le muffe stanno distruggendo le coltivazioni.
n aiuto dalla Cassa di Risparmio di Venezia per chi ha subito danni dalle recenti alluvioni. L’istituto di credito infatti ha messo a disposizione 5 milioni di euro per la ricostruzione. A chi è rivolto il fondo? Ne potranno usufruire aziende e famiglie dell’intera provincia e le condizioni per avere il denaro potranno essere decisi a seconda dei casi, cioè a discrezionalità della banca. Così per gli imprenditori ci potranno essere finanziamenti fino a 18 mesi ma anche con durata fino a cinque anni, spese d’istruttoria scontate del 50 per cento e la possibilità di beneficiare della moratoria Abi per sospendere le rate dei mutui e la proroga, fino a un massimo di 120 giorni, delle scadenze degli anticipi dei crediti. Per le famiglie colpite dal maltempo ci sarà la possibilità di avere dei finanziamenti con durata sino ai sei anni. Per accedere ai servizi, basterà rivolgersi a uno degli sportelli e presentare l’autocertificazione del danno. Insomma le banche finalmente provano a dare un contributo ad un’area già colpita dalla crisi degli A.A. ultimi anni e ora dal maltempo.
ADOTTAMI Paco. Maschio di 4 anni, labrador puro. Aveva un grande recinto dove era libero di correre e giocare poi è stato spostato in un recinto più piccolo. Era penalizzato e sofferente. Vuole correre. Ora è un ospite a.p.a. Paco ha bisogno di spazio e attenzioni ma solo da persone esperte. Mafalda. Simil pastyore belga. Arrivò in rifugio circa 7 mesi fa. Fu subito adottata da una bravissima famiglia. Poi iniziò ad avere comportamenti di gelosia e non era più gestibile. Mafalda ha circa 5 anni, sterilizzata, carattere peperino ma con un grande bisogno di essere considerata. Rassel. Meticcio maschio giovane, circa 4 anni, da 3 e mezzo in rifugio. Arrivato cucciolo e molto impaurito. E’ stato adottato poi riportato in rifugio. Lui ama la libertà, scavalca le recinzioni... Per Rassel servirebbe una persona paziente che lo accogliesse in casa Punto. Maschio, taglia medio-piccola circa kg.10, di 8-10 anni. Il suo corpo e segnato dalla sofferenza Recuperato sempre nella stessa strada, quella che porta dritto in rifugio! Punto ha il corpo curvo per due grosse ernie perianali. Il suo intervento è urgentissimo e verrà fatto quanto prima poi tornerà un cane normale e fiero. Orlando. Setter maschio di circa 6-7 anni. Recuperato vagante in aperta campagna. Ora è nostro ospite. Odia la reclusione e abbaia se messo in spazio molto piccoli. Ama vedere persone e rimanere sdraiato al sole. Cerchiamo per lui un posticino dove riprendere le forze Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus 3289620233
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22 Mondo scuola
Il progetto per gli istituti superiori “Sport, natura e storia: palestra di competenze” nato dalla collaborazione tra Competency Center di Ca’Foscari, Up Sport Veneto e Camera di Commercio
Voga e canoa, lo sport allena gli studenti alla vita
Problem solving, role playing, mastery learning...: attraverso l’utilizzo delle più moderne tecniche della didattica le ore di scienze motorie diventano occasione per migliorare le proprie performance nello studio, nel lavoro e nella vita di Ornella Jovane
L
e ore di scienze motorie “palestra” zione sportiva, culturale e formativa. L’iniziativa è stata presentata alla stamper migliorare le performance nello studio e presentarsi con una marcia in pa il 29 gennaio, nella sede camerale di più sul mercato del lavoro. Banco di prova Mestre, presenti Roberto Crosta, segretario per testare le proprie capacità sono gli sport generale della Camera di Venezia, Alberto nautici (canoa, dragone, kayak, voga alla Capuzzo, direttore di Venezi@Opportunità, veneta): “a tavolino” si creano per gli stu- Fabrizio Gerli, direttore del CFCC, Laura Di denti situazioni per stimolare in loro quelle Lucia Coletti e Odino Franceschini, di Up Sport Veneto, e Gianabilità che non fanno franco Bettin assessore strettamente parte del Attraverso gli sport alle Politiche Giovanili curriculum scolastico, si creano “a tavolino” di Venezia. ma sono utili nella vita, situazioni per stimolare Settecento studenall’università come nel negli studenti quelle abilità ti all’anno delle supelavoro: assumere deci- che aiutano nella vita riori di Mestre stanno sioni in gruppo, reagire a un cambio di programma improvviso, af- “allenando” le loro competenze trasversali, frontare la competizione... come flessibilità, lavoro di gruppo, orientaIl progetto si chiama “Sport Natura e mento al risultato, durante le ore di sport Storia: Palestra di competenze” e vede la nautici svolti in orario scolastico. L’attività è collaborazione fra Università, impresa e proposta in due momenti. Un primo gruppo scuola: il Competency Centre di Ca’ Foscari ha iniziato a novembre e finirà a febbraio, (CFCC), laboratorio per sviluppare le com- un secondo inizierà a marzo e finirà a giupetenze trasversali, Venezi@Opportunità, gno, per un totale di mille studenti parteAzienda Speciale della Camera di Commer- cipanti (700 “attivi” e 300 del gruppo di cio di Venezia, e Up Sport Veneto, associa- controllo).
A inizio semestre è stato somministrato a 500 studenti un questionario di auto ed etero valutazione, messo a punto dal CFCC: in 30 domande, i ragazzi hanno valutato le loro competenze trasversali (capacità di ascoltare gli altri, affrontare situazioni stressanti…). Una parte di questi studenti, 350, è stata quindi coinvolta nel progetto. Ogni studente, a fine attività, compila un diario personale in cui valuta i comportamenti adottati nelle situazioni proposte, il risultato, e cosa avrebbe dovuto fare di diverso. A fine semestre a tutti gli studenti sarà riproposto lo stesso questionario compilato inizialmente. Al termine il Competency Centre traccerà la fotografia iniziale e finale, potendo così comparare il gruppo coinvolto e il gruppo di controllo. “Grazie alla collaborazione con Venezi@Opportunità il Competency Centre di Ca’ Foscari esce dai confini universitari e si allarga dalle scuole al mondo del lavoro – spiega Fabrizio Gerli - E’ un segnale della “trasversalità” delle competenze che insegniamo e dell’importanza che esse ri-
La conferenza stampa di presentazione del progetto coprono nelle fasi della vita dallo studio al lavoro. L’ambito sportivo si dimostra un’ottima palestra, e il CFCC persegue anche qui la sua mission: aumentare la competitività degli studenti, prepararli alle sfide più importanti”. “Abbiamo cercato di fornire un contributo al progetto, in linea con la nostra mission aziendale, stimolando un più stretto rapporto tra Università e mondo scolastico – aggiunge Alberto Capuzzo - I ragazzi hanno bisogno di fare esperienze che siano loro utili a comprende le dinamiche del mondo del lavoro, sia dipendente che autonomo”. “L’idea di usare lo sport come “spazio” per educare è da sempre il nostro punto di partenza – conclude Odino Franceschini - e
questo sviluppo verso una palestra di competenze trasversali nasce da uno scambio prezioso con Venezia@Opportunità, che ha sostenuto il progetto riconoscendone il valore ed ha agito per connettere il mondo della scuola con la ricerca universitaria. Un’esperienza che si avvale dell’apporto dei docenti dei vari istituti superiori di Mestre e degli istruttori delle società sportive coinvolte del Polo Nautico di San Giuliano, Canoa Club Mestre e del G.S. Voga Veneta Mestre, che agisce per contaminare realtà diverse, in cui continua a credere il Comune di Venezia, e per il quale, per il suo valore formativo, anche la Direzione Regionale del Miur ha mostrato molto interesse”.
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Salute sentan Porto Viro urlare o da regionali del del quartie ai residenti di potersi se “così fan . 3 se c’è da di Uniti per diversi rappre ospedaliere di cura Madonna della a pag di Alessandro tteva di rto del tteranno partecipato consiglieri regionali lo faremo. Abbadir* perme tinua cui hanno i ro della casa appellativo che perme spazi all’ape si gli con a e oltre , compre C’è stato un taglio considerevole assolut meglio no Azzalin della frazion godere al di Porto Viro, mio in posizione di che nel istituzionali ari e Grazia tutti accomu18 scorso 4-5 e 6 alle urne centro del 24pag di risorse, soprattutto di fornitura di e 25 .febbraio pubblica e pagg. Cristiano Corazz porre il nosoco Crivellari, aDiego declass emerge una situazione davvero ine- rispetto alla sanità (Agenzia Naziocerti farmaci, che se vogliono devono il revole dopo parità e di Agenas indicato come all’onoda un unico scopo stricabile, o perlomeno difficilmente procurarsi pagando, quindi alle persone ospedaliere nati i) ha rapporto annual le schede 40% 50% risolvibile. Un caos politico che rischia di per i servizi sanitar del Veneto nel trat- mento avvenuto con detenute oltre alla libertà viene tolta nale 30% 60% re centro 50%portare spediti a nuove consultazioni. Pro-il secondo miglior loro anche la salute. 20% dio. Per discute 30% 10% del miocar 50% prio quello che non ci voleva infarti Fondamentale l’intervento in una ori situagli le migli zona! tare Cogl zione economica deligenere,tua caratterizzata prestato dal Sert. offerte adella da una recessione pag. 10 cui dal 2008 non si vede fine. Il ciclone o tsunami (come lo definisce SULLA S.S. 434 SI VIAGGIA trico il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 rio Odontoia A 70 CHILOMETRI L’ORA NO Giuriato* ulato io: OSTI Dott. STEFA di Silvia Amb Stelle, si è abbattuto sui partiti, DI FABBRICALoc. BORSEA anche re in sanitar agosto SPACCIO A! Diretto legge lo scorso - ROVIGO 0425 474954 Veneto, con una potenza per molti versi A DEN TIER a , inserite con decreto ERCIO, 12 - TEL. davvero inaspettata. modifiche legislative2013, hanno recepito iflex.it ADD IO ALL VIA DEL COMM LE LA FATTORIA ata senz e recentissime in giorn - www.dorm ERCIA a legge il 15 ottobre Convenzione Nella nostra regione però, quello che fissi di sutur denti e convertito in AREA COMMrovigo@dormiflex.it europee della sorprende più che il boom dei grillini (che ri, tagli e punti le raccomandazioni ed hanno risposto al crescente dormiflex. bistu è stato un evento generalizzato su tutto il d’Europa Passa da 110 a 70 km orari il le donne. del Consiglio ato dai delitti contro della famiglia territorio italiano), è il crollo verticale di parlimite della velocità nell’arteria stradale sociale determin il sabato in diritto allarme € oop he esperta 395 ed talc anc titi che hanno caratterizzato la vita politica strategica S.S. 434 meglio nota come Den . 10 alato grave aveva definito il Cen. agli amministratori”. Infatti per tentare di mento *Avvocato penalista Con Aperto 35 € 45 € per lo svolgimento di manifestazioni, delle nostre terre da 20 anni a questa a a pag Transpolesana. La decisione è stata parPAG. 8 Ser la presidente della Provincia, rientrate dallo stato debitorio lo scorso anno anche a 70 € € continu 575 agli specifi che e settoriali; il fi ne, inoltre, te: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord. e dett presa dall’Anas. Polemico Corazzari qualche anno fa. I costi di gestione è stato fatto un piano di rientro che prevede- era info quello di far conoscere il Polesine e di Due partiti che fino a due anni fa aveche ha indicato nelle voragini aperte sul molto alti avevano di fatto portato ad uno iso.it va un accordo con RovigoExpò, una società renderlo soggetto ospitante di eventi rilevanti asorr vano totalizzato oltre il 60% dei consensi manto stradale il vero problema per gli stato debitorio importante, si parlava di oltre w.delt partecipata, in larga parte, dalla Regione Ve- al livello nazionale e internazionale. L’attività con l’elezione di Luca Zaiaww automobilisti che transitano. un milione di euro che lo stesso ente aveva neto e dalla a governatore Camera di commercio di Rovigo, svolta lo scorso anno, tuttavia, non sembrata del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco pag. 12 cercato di abbattere indicendo un bando di al quale fu affidato il compito di organizzare essere così significativa per il rilancio della più del 10% di questa ultima tornata eletvendita per alcuni dei propri immobili. Va eventi (fiere, convegni, presentazioni, ecc...) struttura dell’ex zuccherificio e in molti oggi torale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si detto, e lo conferma il neodeputato Diego prevalentemente, ma non esclusivamente, pensano che una nuova vita della struttura assesta sotto il 20%. www.lapiazzaweb.it Crivellari, che negli ultimi anni si è compiuto presso il Centro Servizi di Rovigo. Lo scopo potrebbe essere garantita da un totale camil sito del giornale un importante lavoro di risanamento dei con- prefisso era, ed è tuttora, quello di far sì che bio di rotta. continua a pag. 3 Entra in Rete con noi! ti. “Di questo – ha spiegato - va dato atto il Cen.Ser di Rovigo diventasse luogo di riferipagg. 4-5 *alessandro.abbadir@gmail.com
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Anniversari La sezione locale della italiana Federation International des Jeunesses
Quaranta stagioni in musica per la Gioventù musicale di Chioggia di Eugenio Ferrarese
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ra il dicembre 1974 quando anche a folk, alla musica etnica, fino alle più recenti Chioggia si costituiva la locale sezione espressioni musicali. “Ascoltare musica, fare musica, formare della Gioventù Musicale d’Italia e con il concerto del Trio Jazz Cesare Poggi si dava i giovani alla musica”: questi i propositi dei l’avvio l’11 gennaio 1975 alla prima stagio- fondatori e l’avvicinare il pubblico dei giovane concertistica. Da allora sono stati organiz- ni e dei giovanissimi alla conoscenza degli zati circa 400 concerti con la partecipazione aspetti più veri della musica, e della musica di artisti di alto livello provenienti da tutte le classica in particolare, è un compito reso anparti del mondo e nello stesso tempo si è cora più attuale dalla necessità di salvaguardare e trasmettere alle lavorato per intrecciare rapporti di collabora- L’esordio nel dicembre nuove generazioni un inestimabile patrimozione con le scuole, gli 1974: da allora sono nio di civiltà e cultura. Enti Pubblici ed altre stati organizzati circa 400 concerti con E con l’intento di associazioni. La Gioventù Musi- artisti da tutto il mondo portare la musica tra la gente, tra i giovani, tra cale d’Italia, fondata a Milano nel 1952, è la sezione italiana della gli anziani e a tutte le categorie socialmenFederation Internationale des Jeunesses Mu- te deboli, da gennaio del 1978 la sezione sicales, un’organizzazione internazionale, chioggiotta della Gioventù Musicale collacreata a Bruxelles nel 1945, di cui fanno bora nell’organizzare Corsi di Orientamento parte paesi in tutto il mondo, con lo scopo Musicale di Tipo Bandistico. Ed è proprio da comune di diffondere la musica - in partico- questi corsi che rinascerà a Chioggia la Banlare presso i giovani - senza distinzioni di da Musicale Cittadina e poco dopo anche il cultura, razza, lingua. La sua vastissima at- Coro Popolare Chioggiotto. Considerato lo scopo promozionale e tività spazia dalla musica classica al jazz, al
formativo la G.M.I. ha da sempre tenuto bassi prezzi degli abbonamenti e biglietti, permettendo a tutti gli strati sociali, in modo particolare agli allievi e genitori della scuola di musica gestita dalla Banda Cittadina e dal Coro Popolare Chioggiotto e a tutte le associazioni di volontariato compresa l’Università Popolare, di usufruire di un così elevato livello artistico. Oltre alla consueta stagione concertistica primaverile effettuata in Auditorium comunale, la Gioventù Musicale ha promosso concerti anche nelle frazioni di Valli, Sant’Anna e Cavanella d’Adige (dal 1994 al 2009) ed ha partecipato alla rassegna estiva Inchiostro, insieme ad Arteven, l’Associazione lirico Clodiense e Veneto Jazz, dal 1998 al 2008. Il Presidente a Chioggia, dalla fondazione, è il professor Loris Tiozzo inserito tra i Soci Promotori della Fondazione Gioventù Musicale d’Italia. La XL Stagione Concertistica 2014 prenderà il via domenica 13 aprile con il Quintetto Verona Concentus Ottoni. Segui-
Gmi con Gazzelloni nel 1980, Luigi Donorà e Tiziana Scandaletti 1993, Ensamble Oswald Von Volkenstein 1995, Verona Concentus ottoni 2013 rà domenica 20 aprile Emanule Buono (I premio al Concorso Internazione Pittaluga di Alessandria 2013), domenica 27 aprile Alessandro Chioappetta Quartet, domenica 4 maggio Ipanema Duo, domenica 11 maggio “L’eredità”, opera da camera con testo di Paolo Padoan e musiche di Luigi Donorà, domenica 18 maggio “Rifrazioni” con Rita Poli, violno, e Francesca Feola, chitarra. Ultimo appuntamento domenica 25 maggio con
le musiche popolari proposte dal Complesso vocale-strumentale Città di Chioggia. Tutti i concerti si terranno all’Auditorium comunale S. Nicolò a Chioggia con inizio alle ore 17,15. L’abbonamento costa 15,00 euro (biglietto per concerto 3,00euro). I biglietti e gli abbonamenti sono in vendita presso la sede della Gioventù Musicale a palazzo Ravagnan in Riva Vena o la sera di ciascun concerto all’ingresso dell’Auditorium.
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Cultura provinciale 27 9 Cultura Intervista all’assessore Paolo Fontolan Eventi Dal 15 febbraio al 4 marzo
Appuntamenti culturali Il carnevale di Venezia celebra La Natura Fantastica vari e di qualità nel 2013 La kermesse quest’anno è ispirata al fiabesco, al meraviglioso, al fantastico legato alla natura animale e vegetale, ispirati da una dimensione globale
di Nicola Ruzza di Roberta Pasqualetto
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n anno di grandi soddisfazioni sul pia- Veneto e Adriatica Lng), la stagione di teacheamatoriale, li abitano. il concerto di Natale e, conal 15 febbraio al 4 marzo arriva tro no culturale si è concluso. L’assessore Venerdì 14 Febbraio si apre kerl’attesissimo appuntamento con il temporaneamente, sono state offertela delle Paolo Fontolan, da noi intervistato, messe veneziana, con spettacoli teatrali, l’edizione di proposte innovative come il ciclo denominatracciacarnevale un bilanciodi diVenezia. ciò che Per è stato il 2013 conferenze, mostre, proiezioni, diversi la proposta perpoco tutti to “Cari cantautori”, la rassegnae in musicale equest’anno preannuncia le novitàsarà per varia l’annoe da luoghi simbolo quali: il teatro i gusti e coinvolgerà anche la terra ferma. “Giovani note” di (cheVenezia ha visto la presenza iniziato. Fondamenta Nuova; proiezioni Casa Direttore artisticosono di questa edizione è noDa- di importanti orchestre giovanili dialla assoluto Importanti le aspettative, Cinema; mostre a vide Rampello che haeconomiche sempre prestigio), il concertodel sinfonico “Omaggio nostante le difficoltà Palazzo Coltitolato la kermesse: La dei Per prima Giuseppevolta Verdi” (in foto) del Grimani, luglio scorso, più marcate da parte Comuni,la grazie quest’anno GuggenNatura al Fantastica. celebratoPeggy il bicentenaanche vivace tessuto culturale e asso- con il quale è stato lezione heim, Museo di Storiail Il Carnevale di l’Arsenaleriodi della nascita del grande compositore, ciazionistico di Cavarzere. Fondazione quest’anno saràFontolan, ispira- Venezia concerto di le fine annoNaturale, in collaborazione con Assessore che bilancio si aprirà al carnevale Querini la Fondazione Stampalia; to al fidiabesco, me- porte sente stilare del dell’anno traconferenze raviglioso Teatro all’istituLa Fescorso per eciòdelchefantariguarda la “Cercheremo to Veneto qualche di Scienze Letterenice, e Arti; una stico legato alla natura animale e di vegetale; portare nel equale cultura a Cavarzere? campo il Carnevale della fantasia e della Un pista di pattinaggio sul ghiaccio appuntamento si è inricordato “Decisamente positivo e natura. mancherannoili tradizioni apCarnevale ogni cultura ha, fin san Polo. culturale inNon più centenario mi dichiaroglobale moltoperché soddisfatto dallerisultati proprieottenuti, origini, colto dal patrimonio del frazioni” puntanti del volo dell’angelodell’Arena e il concorso nelle di dei in quanto fantastico e del fiabesco comeaimetafora nar- delle Marie accompagnato da concorsiTutti per Verona. l’amministrazione ha offerto rativa della vita. Un Carnevale dell’attualità la maschera più bella. hanno ottenuto un appuntamenti cavarzerani parecchi appuntamenti all’inse- questi perché il fivarietà abescoenaturalistico il modoevencon considerevole Tra gli appuntanti tradizionali: sabato successo di critica, a riprova gna della della qualità:è alcuni affrontare,sono nellastati festa, i temi eprofondi 22 Febbraio, alle qualità, ore 14.30, l’attesissimo della loro ma anche di pubticuitradizionali mantenuti conso- ulteriore del rapporto trastagione il genereteatrale umano e(realizzata l’ambien- blico, appuntamento concavarzerano. la Festa delle Marie in non soltanto lidati, come la te: collaborazione i boschi, le valli,con i mari, i monti, lagune Piazza San Marco. 23 Febbraio, Assieme a questiDomenica eventi, voglio ricordain Arteven – leRegione e le misteriose creature animali e vegetali alle ore 12, il Volo dell’Angelo dal campa-
neWs DOGI E DOGARESSE AI TEMPI DELLA SERENISSIMA
Dogi e Dogaresse ai tempi della Serenissima, è la mostra allestita a Palazzo Ducale a Venezia che inaugurata il 10 gennaio scorso rimmarrà aperta al pubblico fino al prossimo 30 giugno. Allestita nei rinnovati spazi dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale, l’esposizione intende narrare – attraverso opere provenienti dalle prestigiose raccolte del Museo Correr, della sua Biblioteca e dei suoi Gabinetti di disegni, stampe e numismatica – l’evoluzione storica di questo simbolo che ritorna in dipinti, sculture, codici miniati, monete, medaglie e nelle insegne tradizionali del potere, a memoria della vicenda straordinaria di un mondo crollato nel 1797 e poi eternato nella dimensione del mito. Ampio spazio in mostra è dedicato alla figura delle dogaresse, in particolare a Morosina Morosini Grimani (1595-1605), di cui sono esposti un Ritratto attribuito a Palma il Giovane e una tela celebrativa della sua incoronazione e a Elisabetta Querini Valier (1694-1700), quarta ed ultima sposa di un Serenissimo a ricevere ufficialmente una pubblica investitura. Info: Email:info@ fmcvenezia.it. Call center 848082000 www.visitmuve.it
re l’opera, non meno importante, di tutte le realtà cavarzerane che si adoperano per produrre e divulgare la cultura: la Banda cittadina, che riscuote successi ovunque si esibisca, l’Università Popolare, che prosegue nella sua preziosa opera, il coro-orchestra Tullio Serafin, il Fotoclub, il circolo Tullio Serafin di Rottanova, Concetto Armonico, Athesis Art e molte altre che si fanno e ci fanno onore, assieme ai singoli artisti come, ad esempio, il giovane organista Filippo Turri”. Cosa riserverà il 2014 a Cavarzere dal punto di vista culturale? È in grado di nile di San qualcosa? Marco. Domenica 2 marzo, alle anticipare ore 12, in Piazza a Mestre Volo “Posso dire cheFerretto l’assessorato alla ilCultudell’Asino sempre alle ore 12, tagli il Volo ra cercherà,e,nonostante gli inevitabili di dell’Aquiladi inmantenere Piazza San Marco. Martedìtra4 bilancio, questo equilibrio marzo, alleedore 16.30, la premiazione della tradizione innovazione. Maria del carnevale in Piazza San Ci più saràbella sicuramente la stagione teatrale eMarco. spero che anche la stagione di teatro ama“L’immagine di Giorgio toriale, visto il grande successoCavazzano, ottenuto, fumettista per ilcosì Carnevale 2014, possa essereDisney, riproposta, pure i concerti comunica unasaranno grande gioia di far festa perlirico-sinfonici mantenuti, nei limiti ché possibile è irriverente e filologica al tempo stesso del e delle disponibilità economi- dice il direttore artistico Davide Rampello
che.
Si cercherà inoltre di portare qualche appuntamento in più nelle frazioni, oltre - iltradizionale gabbiano vestito da doge è un piccolo al bel concerto di Grignella e il capolavoro e le citazioni artistiche e architetconcerto gospel di quest’anno a Ca’Briani, toniche contestualizzano entrambi molto apprezzati,il momento per evitaredella che festa nell’unicum veneziano. Un’immagine le frazioni si sentano emarginate dal punto molto di vistascenografi culturale”.ca, in grado di parlare ai bambini come agli adulti: sono certo che darà molte suggestioni a chi è in cerca di un’idea per la propria maschera”. Quest’anno per la prima volta, l’Arsenale di Venezia, aprirà le porte al carnevale, con un nuovo decoro scenografico realizzato in collaborazione con la Fenice per
La presentazione ufficiale dell’immagine del “Carnevale di Venezia 2014” realizzata da Giorgio Cavazzano. Il presidente di Vela. Piero Rosa Salva e il direttore artistico del Carnevale Davide Rampello, hanno consegnato al sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, una copia autografata del manifesto accogliere le maschere e, tutte le sere, da Giovedì Grasso a Martedì Grasso, sfileranno imbarcazioni caratterizzate con la grafica ufficiale del Carnevale firmata da Giorgio Cavazzano. Per maggiori informazioni sul programma del carnevale si può visitare il sito: www. carnevale.venezia.it o seguire gli aggiornamenti nei social network facebook e twitter, youtube, instagram, L’assessore alla pinterest Culturae foursquare. Paolo Fontolan
Musica La Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione di Venezia in sinergia
L’Opera metropolitana, eventi e progetti di musica per il territorio L
a Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione di Venezia hanno presentato “L’Opera Metropolitana”, un progetto per la diffusione della cultura musicale e concertistica nel territorio della provincia di Venezia. Il cartellone è ricco di eventi e appuntamenti musicali che dall’11 febbraio al 17 maggio interesserà le aree della Riviera Miranese, San Donà di Piave, Jesolo, Chioggia e Portogruaro, grazie alla collaborazione delle Fondazioni comunitarie locali (Terra d’Acqua di San Donà di Piave-Jesolo, Clodiense, Santo Stefano di Portogruaro e Riviera Miranese) che già operano attivamente in questi territori. L’offerta culturale prevede cicli di conferenze e ascolti guidati, videoproiezioni di opere liriche e concerti pianistici dei vincitori del prestigioso Premio Venezia, considerato ormai uno dei più importanti concorsi pianistici ed giunto quest’anno alla XXX edizione. Tra gli appuntamenti, anche le esibizioni dell’Orchestra della Fenice che inaugurerà il Progetto Mozart, iniziativa che, nell’arco temporale di alcuni anni, porterà il celebre Teatro veneziano all’esecuzione integrale di tutte le sinfonie del compositore salisburghese. “Quest’iniziativa – afferma Giuliano Segre, presidente della Fondazione di Venezia – rafforza l’antico legame di collaborazione tra la Fondazione di Venezia e il Teatro La Fenice, e parte dal presupposto che sia ormai anacronistico suddividere la realtà territoriale metropolitana tra centro e periferie. Mobilità e circolazione sono le parole chiave di un nuovo modo di intendere le dinamiche culturali del nostro territorio.
Il Sovrintendente del Teatro La Fenice Cristiano Chiarot e il presidente della Fondazione di Venezia Giuliano Segre presentano il progetto l’Opera Metropolitana (Photo Michele Crosera)
Condividiamo con la Fenice l’obiettivo di uscire dalle logiche, ormai stantie, della centralità lagunare, per aprire a zone geografiche per nulla marginali. Formazione e veicolazione delle conoscenze sono da sempre tra gli obiettivi prioritari delle nostre due Fondazioni”. In piena sintonia Cristiano Chiarot, sovrintendente del Teatro La Fenice, che sottolinea come “questo progetto, pensato insieme alla Fondazione di Venezia, ci permetta di raggiungere nuovi pubblici, attraverso un’operazione allo stesso tempo formativa e artistica. Negli ultimi anni abbiamo sentito forte l’esigenza di divenire punto di riferimento per tutta l’area regionale, e quest’iniziativa ci permette di esportare, dal punto di vista informativo, formativo e spettacolare, le linee
guida delle nostre attuali stagioni lirica e sinfonica. È un’occasione unica per allargare il nostro pubblico, favorendo quella circolazione di saperi necessaria alla buona salute della musica d’arte, di ieri e di oggi”. A partire dall’11 febbraio e fino al 17 maggio 2014, ventiquattro momenti d’incontro scandiscono il fitto calendario, che va dall’analisi della Traviata alla proiezione del Barbiere di Siviglia – per citare soltanto due dei molti appuntamenti – costruendo una rete inedita di palcoscenici nell’obiettivo di rendere la grande musica, e l’arte del vivo in genere, sempre più alla portata di tutti. S.B.M.
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Le ragazze del gordige vanno ben oltre le aspettative con 7 vittorie, 2 pareggi e solo 3 sconfitte
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l termine del girone d’andata, il Gordige Calcio registra un bilancio veramente lusinghiero: 7 vittorie, 2 pareggi e soltanto 3 sconfitte, a cui si aggiunge l’imbattibilità esterna. Davvero un bottino importante per le ragazze allenate da Trevisanello. Il campionato ha visto esordire la compagine cavarzerana con un pareggio nella trasferta di Jesi, che ha poi infilato quattro vittorie consecutive contro il New Team di Cento, il Castelvecchio, il Mestre (vittoria davvero prestigiosa, alla luce della qualità della squadra veneziana) e le udinesi del Bearzi. Soltanto il San Zaccaria, attuale capolista, è riuscita a frenare il ruolino di marcia del Gordige, battendo la squadra cavazerana per 1-0, ma le ragazze hanno metabolizzato velocemente la sconfitta, strapazzando prima la Virtus Romagna, con un pesante 5-0 casalingo, poi la Net. Uno Venezia Lido con un sonoro 4-0. Dicembre, sebbene iniziato sotto i migliori auspici con una vittoria esterna per 3-1 contro il Foligno, ha registrato una battuta d’arresto per le cavarzerane: prima sconfitte in casa dal Vittorio Veneto, poi costrette ad un pareggio con l’Imolese, per poi perdere all’ultima giornata del girone di andata per 2-0 contro la Stella Azzurra. Il girone di ritorno è iniziato con una sconfitta per 2-1 ma, smaltito il passo falso casalingo d’inizio anno con la Jesina, le ragazze del Gordige hanno battuto per 4-3 le ferraresi del New Team, grazie anche alla bravura del portiere Maniezzo. Al termine della 2ª giornata di ritorno, la squadra cavarzerana si trova al 3°posto della classifica di serie B con ben 26 punti, un risultato notevole per una compagine che, secondo le previsioni di inizio campionato, sembrava destinata N.R. alla lotta per la salvezza.
Basket Categoria under 17. Davide Giraldo commenta con entusiasmo il campionato
Il Canossa in forma smagliante
di Nicola Ruzza
O
ttimi risultati in campionato per il Canossa Basket Cavarzere, infatti nella categoria Under 17(in foto), i cestisti cavarzerani si trovano al 3° posto alla vigilia della terza gara del girone di ritorno: una posizione in classifica che lascia ben sperare nel raggiungimento dell’obiettivo, programmato ad inizio stagione, dei play off. “È una squadra molto giovane, ma di valore – afferma Davide Giraldo, allenatore degli Under 14 e degli Aquilotti - , infatti alcuni degli atleti militano anche in prima squadra, inoltre quest’anno il Canossa si è affidato ad un nuovo allenatore molto preparato, Giuseppe Augusti, che ha permesso anche la collaborazione con la Scuola Basket Polesine – Rosolina, che condivide con noi il coach e con la quale c’è un fruttuoso scambio di giocatori”. I ragazzi di Augusti stanno attraversando un periodo di forma smagliante, in quanto hanno inanellato una serie di 5 vittorie consecutive, nella quale hanno sconfitto la Pallacanestro Lendinara per 76-45, il Basket San
Volley
cambio di mentalità e nuove ambizioni per la pallavolo san marco
N
uovi obiettivi e cambio di mentalità che le ha viste perdere contro L’Ellepi San sono le parole d’ordine che Stefa- Giusto Volley, l’Unione sportiva Virtus e la no Boscolo, l’allenatore dell’Asd Volley Ariano, ma il duro lavoro in allenaPallavolo San Marco subentrato ad ot- mento ha dato in seguito i risultati sperati. tobre a Martina Tezzon, vuole infondere Tra metà dicembre e metà gennaio, la nella mente delle ragazze dell’Under formazione cavarzerana ha inanellato tre 16 e della prima squadra. “Fin dal mio vittorie consecutive, battendo tra le mura arrivo, ho fatto capire alle atlete cosa amiche la Polisportiva San Bortolo e infligsignifica essere una squadra, sia in pale- gendo due secchi 3-0 alla Gsd Papozze stra che all’esterno – afferma il tecnico Elettrocostruzioni e alla Gs Commenda. – infatti, mettendo a frutto la mia venL’obiettivo dichiarato della stagione tennale esperienza di allenatore, ho ten- è raggiungere i play off che permetterebtato di far superare alle ragazze il livello bero alla Pallavolo San Marco di lottare amatoriale, motivandole e rinnovando le per cambiare categoria approdando alla ambizioni della for2ª divisione, tuttavia mazione, puntando L’obiettivo è raggiungere questo si vedrà ad soprattutto sulle più i Play off che aprile quando finirà permetterebbero giovani”. la regular season, Il lavoro di Bo- l’approdo alla seconda in ogni caso ciò che scolo ha dato ben divisione conta sono i progrespresto i frutti sperati: si nel gioco sia delle infatti grazie alla dedizione e all’impegno singole giocatrici (alcune delle quali posdelle giocatrici (alcune delle quali abita- sono compiere un salto di qualità imporno fuori Cavarzere e per allenarsi sono tante come la centrale Martina Menotti) costrette a percorrere parecchi chilometri sia della squadra collettivamente. in auto) la prima squadra della PallavoUn capitolo a parte merita invece lo San Marco è al 4°posto nell’ultima l’Under 16, dove l’allenatore ha dovuto giornata del girone d’andata della terza ricostruire dalle fondamenta le basi tecnidivisione. che, alla luce della giovanissima età delle Ripercorrendo il campionato iniziato ragazze, tutte nate nel 2000 o nel 2001. a metà novembre, le ragazze di Bosco- “Ci vuole pazienza – dice Stefano Boscolo, dopo un avvio promettente, in quanto lo – ma prima o poi anche loro riusciranno hanno battuto per 3-1 l’Asaf F.lli Cecchet- a raccogliere risultati soddisfacenti”. N.R. ti, sono incappate in un periodo difficile
Martino per 66-50, la Pallacanestro Adria per 104-60, la Pallacanestro Montagnana per 68-34 e il Monselice Basket per 76-59 e si apprestano ad ospitare in casa la capolista Solesino, in una gara che si preannuncia molto equilibrata. Anche la prima squadra è una formazione nuova, la quale ha raggiunto nello scorso campionato i play off della seconda divisione, la qual cosa ha permesso al Canossa di richiedere il passaggio in Promozione, che la Federazione ha accordato: ovviamente il salto di categoria ha portato a confrontarsi con squadre molto ben attrezzate, dunque, per ora, alla fine del girone d’andata, il Canossa occupa la parte bassa della classifica e dunque l’obiettivo da raggiungere è la salvezza, il che
significa evitare la retrocessione automatica e giocarsi la permanenza in Promozione nei play out. Pieno per gli Under 14: i ragazzi allenati da Giraldo hanno conquistato quattro vittorie in altrettanti incontri disputati, sconfiggendo squadre titolate come la Virtus Padova e il Vigonza; anche gli Aquilotti (i piccoli cestisti dai 9 agli 11 anni) stanno disputando un buon campionato - alla luce del fatto che la squadra cavarzerana è formata da atleti che hanno mediamente uno o due anni in meno degli avversari - e sperano di arrivare a fine stagione tra le prime due squadre, per poter così qualificarsi nella fase successiva, dove si scontreranno le prime classificate dei rispettivi gironi. Canossa Basket ha poi una squadra di amatori: si allenano insieme “vecchie glorie” quarantenni e 25enni alle prime esperienze, tutto all’insegna dell’amicizia e della passione sportiva. Anche gli appassionati partecipano ad un campionato che sta riservando loro delle soddisfazioni e dei buoni risultati.
30 10
IL VEnETo
in PRIMo PIAno
Marino Zorzato: “Incongruenti certe posizioni dei primi cittadini”
Piano casa: l’ultima parola ai sindaci
Trovato l’accordo Governo-Regione: i Comuni potranno porre limiti al nuovo piano casa attraverso varianti dei piani urbanistici di Germana urbani
N
on sarà più quel disastro che poteva essere. Lo pensano sicurametne i primi cittadini del veneto che, per la maggior parte, avevano dichiarato guerra all’ultimo piano casa cui la Regione Veneto aveva dato il via libera sul finire del 2013. Il terzo da che la crisi è iniziata ma il più pericoloso, a detta loro, perché privo di vincoli urbanistici certi. Una situazione talmente grave che il Consiglio dei Ministri aveva impugnato la legge in cinque punti davanti alla Corte Costituzionale. A fine gennaio, però, durante un vertice al dipartimento degli Affari regionali tra i capi degli uffici legislativi del Ministero dei beni culturali, del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dell’Ambiente e il vicepresidente della Regione Veneto, Marino Zorzato, i tecnici veneti si sono impegnati a riscrivere alcuni contenuti della Legge Regionale 32/2013. In quell’occasione, infatti, Marino Zorzato, “padre” del piano casa ter, ha firmato un impegno di dieci righe in cui si afferma che dovrà essere rivista la possibilità di realizzare interventi di ampliamento a distanza non superiore a 200 metri dal lotto di pertinenza e dovranno essere chiariti altri aspetti relativi ai centri commerciali nei centri storici. Modifiche che riconoscerebbero ai Comuni la possibilità, attraverso le procedure della variante semplificata dei piani urbanistici, di apporre limiti al nuovo Piano
casa della Regione. L’impegno sottoscritto esplicita, inoltre, che gli interventi previsti dal Piano casa non troveranno applicazione per quegli edifici oggetto di specifiche norme di tutela urbanistica e territoriale anche in relazione a quegli strumenti che saranno approvati dai Comuni dopo l’entrata in vigore della suddetta legge. Rimane quindi fermo l’ordinario potere urbanistico dei Comuni interessati dalle disposizioni del nuovo Piano Casa. L’abrogazione, con la nuova legge regionale, delle norme del prece-dente Piano casa relative ad un generalizzato potere di blocco da parte dei Comuni viene quindi compensata dalla precisazione che rimangono fermi gli ordinari poteri urbanistici dei Comuni. Ad oggi ( mentre scriviamo) restano impugnate l’art. 7 e l’art. 10 comma 6 che estende gli interventi edilizi anche alle aree a rischio idrogeologico e l’art. 11 comma 1 e 2 che elimina l’obbligo, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, di rispettare la sagoma esistente sulle quali si attenderà un pronunciamento della Corte costituzionale. A ben vedere la risposta che potrebbe arrivare a questo proposito non potrà non tener conto del fatto che il Decreto del Fare 69/2013 ha già stabilito che possono essere considerate ristrutturazioni le demolizioni e ricostruzioni con cambio di sagoma. Intanto, però, si va avanti e il vicepresidente Zorzato si dice pronto a riaprire il
Marino Zorzato dialogo con i Comuni per concordare insieme tutti i chiarimenti necessari da apportare alla legge. Una disponibilità che c’era già stata a parole ma che non si era poi verificata. Anche perchè Zorzato aveva più volte ben sottolineato quanto, a suo parere fossero incongruenti certe posizioni dei primi cittadini. “Si può stimare che il Piano Casa nel Veneto valga dai 6 agli 8 milioni di metri cubi – aveva detto durante una conferenza esplicativa sul Piano Casa ter – che corrispondono appena a un valore tra il 5 e il 7 per cento dei 100 milioni di metri cubi di nuova espansione edilizia prevista nel Veneto. Con quale coraggio, quindi io chiedo, alcuni sindaci puntano l’indice accusatore
sul Piano Casa, quando città come Venezia prevede nel suo Pat un’espansione di oltre 6 milioni di metri cubi per il residenziale e di 3 per il produttivo; quando Padova ha aggiunto ai 2,6 milioni che residuavano dal vecchio Piano Regolatore per la residenza, il direzionale e il commerciale, ulteriori 2 milioni di metri cubi con il Pat? Non possono certo questi amministratori a venirci a dare lezioni di tutela del territorio”. Zorzato non ha mai smesso di difendere lo spirito e gli obiettivi della norma supportando questa sua posizione con i dati relativi agli effetti prodotti dalle precedenti edizioni del Piano Casa nel Veneto, forniti dalle stesse associazioni di categoria che
operano nel settore edile: “Utilizzando questo strumento – ha detto Zorzato – 7 mila aziende del comparto hanno evitato la chiusura, 11 mila posti di lavoro sono stati salvati e altrettante famiglie hanno potuto contare su un’entrata preziosa in tempo di crisi, sono stati realizzati interventi per 2,8 miliardi con un aumento degli investimenti pari al 5,8% nel campo delle ristrutturazioni: il tutto grazie ai 60 mila casi di recupero edilizio che hanno migliorato anche esteticamente i nostri centri abitati”. E nel sottolineare questi aspetti ricordava anche che l’edilizia veneta muove un indotto composto da oltre 80 settori merceologici diversi.
Il Veneto in primo piano 31 11 Bon e Cortellazzo chiedono ai parlamentari veneti Pdl di uscire dal Governo, i consiglieri di Forza Italia favorevoli alla modifica della legge
Il Pd esulta: avevamo ragione
di Germana urbani
L
a disputa sul Piano casa, secondo Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale, si ridurrebbe ad una lotta che vede da una parte progressisti con l’obiettivo di liberare investimenti per miliardi di euro e dall’altra veterocomunisti e pseudo-ambientalisti che frenano l’economia. I due consiglieri, infatti, all’indomani dell’impugnazione del Piano Casa ter da parte dell’Esecutivo Letta avevano ribadito l’opposizione senza se e senza ma a questo Governo che a sentir loro non faceva l’interesse del Veneto e dei veneti. “L’impugnazione di un provvedimento simbolo come il Piano Casa ter è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso - hanno detto i consiglieri - e che ci costringe a chiedere a tutti i parlamentari veneti, che si riconoscono nei valori del centrodestra, di staccare la spina a questo Governo a chiara trazione Pd. Il mandante politico di questa operazione è il Partito democratico e la soluzione della “impugnazione
inu
A
parziale” è un compromesso al ribasso inaccettabile, perché rende ancora più incerto il quadro giuridico nel quale cittadini e operatori possono muoversi”. I consiglieri del Gruppo regionale di Forza Italia, Leonardo Padrin, Mauro Mainardi, Davide Bendinelli e Remo Sernagiotto dichiarano, invece di attendere “di vedere la nota di Palazzo Chigi – affermano – che parla di “punto di equilibrio trovato tra le esigenze regionali di sviluppo del territorio e le competenze comunali sulla tutela delle proprie zone” e poi ci esprimeremo, ricordando a Zorzato che il suo interlocutore non è il Governo, ma il Veneto, e che la legge deve rispondere alle necessità dei suoi cittadini. Ben venga il confronto e l’impegno firmato dal vice-presidente a Roma – concludono i quattro consiglieri di FI - ma a niente serve continuare a girare attorno al problema per sostenere la legge se ciò che occorre per andare incontro alle necessità dei cittadini è, di fatto, la sua modifica”.
A cantar vittoria sono sicuramente i regionali del Partito Democratico che a metà gennaio avevano presentato una proposta di legge per rimediare a quello che definiscono “l’errore madornale” del terzo Piano casa, cioè lo scontro istituzionale tra Regione e Comuni sulle competenze pianificatorie del territorio. “Dall’incontro di Roma con i tecnici dei ministeri - ha dichiarato il consigliere regionale e vice presidente della commissione Urbanistica, Bruno Pigozzo - Zorzato ha avuto la conferma che da parte nostra non c’è stata alcuna strumentalizzazione o boicottaggio sotterraneo del Piano Casa: solo la richiesta di modificare alcuni punti critici”. “Attorno a questo nodo – precisa - c’erano semplicemente due posizioni opposte: quella dell’assessore, che punta a far prevalere su tutto il diritto soggettivo di chi vuole fare interventi edilizi e quella del PD, che sostiene la tutela dell’interesse collettivo, evitando il conflitto tra le competenze programmatorie della
Regione e quelle dei Comuni, in una visione d’insieme del territorio. Il governo ha confermato che quella individuata da noi è la strada da seguire: ora dunque ci si confronti rapidamente per correggere e migliorare subito una legge che abbiamo sempre ritenuto uno strumento utile per l’economia veneta, purché usato nel modo giusto, come avvenuto dal 2009 ad oggi”.
“Piuttosto rivediamo la normativa urbanistica”
ll’indomani dell’approvazione anche la sezione veneta dell’Istituto Nazionale di Urbanistica aveva espresso la sua preoccupazione di fronte al piano casa regionale nel suo complesso, che veniva giudicato come un tentativo di superare la pianificazione del territorio dando soluzione al singolo caso. L’istituto dichiarava che “pur condividendo la scelta di intervenire sulla città costruita rigenerando il tessuto urbano esistente, desta poi forte perplessità la possibilità di applicazione anche nei centri storici”. Secondo l’INU il centro storico va tutelato in quanto insieme urbano e non in riferimento ai singoli edifici. “Si dimentica che in Veneto - si leggeva in una nota - come nelle altre Regioni si producono
piani e strumenti di pianificazione votati dai Consigli Comunali ed approvati poi da Regione e Province sulla base di una legge regionale. Il Presidente Zaia ha più volte dichiarato la sua contrarietà a nuovo consumo di suolo, ma poi vengono approvati questi provvedimenti che collocano gli interventi edilizi al di fuori della normale prassi di pianificazione urbanistica formata dalla Regione. Se la Regione - concludeva l’Istituto - ritiene che sia superato questo sistema di pianificazione, provveda ad avviare velocemente una revisione della legge urbanistica regionale: INU Veneto è pronta a collaborare alla revisione della normativa urbanistica, che è del 2004”.
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32 12 Il Veneto in primo piano Economia I dati e le conclusioni del Centro studi di Confindustria Padova
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L’export, via maestra per il Made in Veneto che vuole uscire dalla crisi T
un servizio integrato delle Confindustrie di Padova, Treviso e vicenza
farexPort, Per Portare all’estero 3mila nuove imPrese venete
nel 2014 stimata una ripartenza economica, in Veneto più consistente grazie anche ai benefici effetti della ripresa delle esportazioni di Ornella Jovane
P
iccola e media impresa, in attesa di una ripresa dei consumi nei mercati interni, l’internazionalizzazione rappresenta la strada maestra per poter sopravvivere e, magari, anche crescere. E’ questa la via tracciata per la ripresa del Made in Veneto. Un percorso che hanno intrapreso stabilmente già oltre 6mila imprese manufatturiere venete con almeno 10 addetti, su un totale di 11.248 (in base ai dati Istat sul Censimento dell’Idustria 2011). Emerge dallo scenario che nel 2013 ha caratterizzato l’andamento economico italiano e Veneto nello specifico, viene confermato nelle traiettorie tracciate per il 2014: la recessione - sostiene il Centro Studi di Confidustria Padova - è finita, ma non i suoi effetti. La ripartenza economica sarà lenta e difficile a causa della ridotta capacità
In Veneto sono già 6mila le imprese che hanno intrapreso la via dei mercati esteri produttiva, intaccata dalla prolungata caduta della domanda interna, dagli ostacoli del credit crunh, dalla minore competitività e di perdita di occupazione. Tuttavia i primi segnali di una inversione di tendenza sono già emersi nella seconda metà dello scorso anno e vengono confermati dalle previsioni per il 2014. Al calo del PIL dell’1,8 per cento nel 2013 seguirà, a livello nazionale, un incremento nel 2014 dello 0,7 per cento che sarà lievemente superiore per alcune regioni fra cui il Veneto, per il quale la stima è di +8 per cento, anche grazie ai benefici deri-
vanti dalla ripresa delle esportazioni (+4,1 per cento rispetto al +3,7 per cento in Italia). Nei primi 9 mesi del 2013 il Veneto, in controtendenza rispetto all’Italia, aveva già manifestato una moderata vivacità nella crescita dell’export (+2 per cento il dato regionale rispetto al - 0,3 per cento in Italia, secondo l’Istat). Un recupero che nel 2014 si stima ancora più sostenuto, tale da colocare la nostra regione al secondo posto , dopo Lombardia (+4,4 per cento) e insieme a Emilia Romagna, per variazione positiva dell’export.
ra le provincie di Padova, Treviso e Vicenza si concentra un’area con oltre 4.100 imprese esportatrici, che genera il 65,8 per cento dell’export regionale (33,6 miliardi di euro). Per sostenere ed incentivare l’internazionalizzazione delle piccole emedie imprese venete le Confindustrie di Padova, Vicenza e Treviso hanno messo a punto un servizio integrato, FarExport, con lo scopo di supportare il crescente numero di aziende che vuole esportare e soprattutto, allargare la platea di Pmi che intende reagire alla crisi affacciandosi ai mercati mondiali. L’obiettivo è di allargare la platea di impr4ese che, da sole o in rete, esportano di almeno altre 3mila unità, realtà che fino ad oggi hanno operato eslusivamente o in prevalenza sul mercato domestico. “Il progetto vuole offrire un aiuto costante anche alle aziende che non hanno una grande frequentazione dei mercati internazionali e che per svilupparla hanno necessità di individuare i migliori canali distributivi e commerciali - osserva Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza -. Tutto ciò senza dimenticare chi
Zigliotto, Pavin e Vardanega
già esporta e lo fa in modo strutturato”. “Allargare i confini dei mercati - dichiara Massimo Pavin, presidente di Confidustria Padova - soprattutto dove è più intensa la domanda di prodotti italiani, è uno dei driver per stimolare la ripresa”. “I mercati internazionali sono un ineluttabile obiettivo per le nostre aziende, per questo mettiamo insieme le rispettive conoscenze e competenze - commenta Alessandro Vardanega, Presidente diu Unindustria Treviso - per poter dare sostegno alle imprese, particolarmente a quelle che hanno minore o poca esperienza nell’affrontare i mercati esteri”.
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entre “in tutte le principali economie esistono piani strategici”, in Italia “la politica industriale è tuttora assente”. E non si può più perdere tempo. Lo sottolinea il Centro Studi Confindustria spiegando in un’analisi che così, l’Italia è “meno competitiva” mentre, avvertono gli industriali, “gli altri principali Paesi avanzati sostengono la manifattura con domanda pubblica, incentivi alla ricerca, regolamentazione e formazione”. Usa, Francia, Germania e Uk tutelano la manifattura. “L’evidenza internazionale non lascia dubbi: in tutte le principali economie avanzate esistono piani strategici, di medio-lungo periodo, a supporto dell’industria, che passano anche attraverso l’individuazione selettiva di aree di intervento ritenute chiave per la crescita” rileva il CsC, che descrive le misure messe in campo dall’amministrazione Obama negli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Francia, dalla Gran Bretagna. “In Italia, invece, la
La sede di Confindustria in via dell’Astronomia politica industriale è tuttora assente - ma, avverte Confindustria - per rimanere al passo degli altri, il Paese deve individuare le idee di cambiamento, nei bisogni della società e nelle tecnologie, e costruire intorno ad esse una strategia d’intervento che, con un approccio di sistema, massimizzi le potenzialità del suo tessuto produttivo”. Non bastano misure spot. Servono “interventi mirati a tamponare gli effetti distruttivi della recessione economica -, ma - l’obiettivo ultimo deve essere intercettare le nuove opportunità di sviluppo, offerte da una domanda in crescita nel mondo emergente e dalle rivoluzioni tecnologiche in atto, ed evitare che esse vadano perse, a beneficio di altre aree del mondo. Ovunque la politica industriale appare uno strumento normale di politica economica, ma non in Italia”. E “non c’è più tempo da perdere” sottolineano gli economisti di Viale dell’Astronomia.
Il Veneto in primo piano 33 13 Una piaga purtroppo e tristemente sempre più diffusa nella nostra società
La violenza in famiglia non è un reato d’altri tempi Si è portati a ritenere che questi crimini avvengano in realtà remote, certo disagiate, da persone abominevoli senza cultura, senza valori, senza gentilezza. non è così, non sempre
di Fortunato Marinasta
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iolenza in famiglia. Se ne sente parlare spesso anche perché non passa giorno che le cronache riportino episodi di maltrattamenti tra le mura domestiche. Il commento più diffuso è sempre lo stesso: “Cose d’altri tempi”. Eppure, gli episodi sono attualissimi. Le vittime nella maggior parte dei casi sono le mogli, i figli e per quanto validissimi psicologi tentino di ravvisarne le cause nelle tensioni, nelle frustrazioni e nello stress del vivere moderno, il rimando o il paragone rimane rivolto a epoche passate. Quasi non si riuscisse ad accettarlo come un problema della contemporaneità. Si è portati a ritenere che questi reati avvengano in realtà remote, certo disagiate, da persone abominevoli senza cultura, senza valori, senza gentilezza. Non è così, non sempre. La precisazione è d’obbligo per sfatare il luogo comune sul quale sarebbe fin troppo semplice riparare, ritenendo che queste cose accadono in famiglie che vengono da altri luoghi (magari dal Sud), in famiglie che hanno altre culture (magare legate ad altri credi religiosi), in famiglie che hanno altri problemi (alcol, droghe, a-socialità). Ritenere questo equivale a credere che la violenza in famiglia sia “roba” d’altri tempi. Il tema è importante e infatti in questo giornale ne abbiamo già parlato, tuttavia zioni particolari per le quali un semplice rimbrotto in questo articolo abbiamo preso in considerazione gli non possa essere ritenuto sufficiente a persuaderlo aspetti legali chiedendo un parere all’avvocato Fulvia dal tenersene a debita distanza. Insomma una volta Fois. il “ceffone” era ritenuto educativo, due erano una Avvocato, quanti sono i casi di maltrattamento vera e propria lezione. Oggi è reato? che finiscono davanti un giudice? “Ha parlato di lezione. Va detto che il reato di mal“Il reati endo – familiari, ovvero che si consumano trattamenti in famiglia, ancorché si collochi generalmenall’interno delle mura domestiche tra soggetti general- te tra i reati a tutela delle relazioni familiari, per il suo mente legati da un vincolo coniugale o parentale riman- tenore letterale, tende ad avere una portata espansiva gono spesso nell’ombra, è difficile farli emergere. che travalica i limiti della famiglia ravvisandosi, ad esemStatistiche ormai risalenti a pio, anche nei rapporti tra docente qualche anno fa, ma ancora atten- Il numero di donne, ed allievo o tra datore di lavoro e dibili, riferiscono che il numero di tra i 16 e 70 anni, dipendente. donne, tra i 16 e 70 anni, oggetto oggetto di violenza Questo reato può essere comdi violenza supera abbondantemen- supera di molto messo non da chiunque ma solo da te i 6 milioni di unità e che il 90% i 6 milioni parte di soggetti che rivestono un di queste non denuncia il fatto alle determinato ruolo all’interno della autorità giudiziarie. I casi che finiscono in Tribunale rap- famiglia od unione di fatto, o una posizione di autorità o presentano quindi una minima parte rispetto a quanto peculiare affidamento nelle aggregazioni comunitarie asrimane sotto silenzio tra le mura domestiche”. similate alla famiglia (esempio organismi di istruzione, Certo i dati che riguardano i maltrattamenti ri- custodia…) con qualsiasi comportamento commissivo volti alle donne sono fin troppo e tristemente noti. od omissivo finalizzato a maltrattare la vittima ingeneMa nel caso dei figli, come si fa a capire che ci si rando nella stessa una sofferenza fisica, morale o psichitrova davanti a un reato di maltrattamenti in fami- ca con effetti di prostrazione e avvilimento. glia? Prendiamo il caso di un genitore che ha un fiA proposito dell’elemento soggettivo richiesto dal glio minorenne particolarmente “difficile”, ossia che reato in esame questo si ravvisa nella coscienza e voquesto giovane congiunto sia solito cacciarsi in situa- lontà del soggetto agente di sottoporre la propria vittima
un minore di anni diciotto ovvero di persona in stato di gravidanza”. Vittima è anche chi assiste ai maltrattamenti? Poniamo come esempio il figlio che vede i genitori litigare in modo violento. “Affinché si possa ritenere sussistente l’aggravante della c.d. “violenza assistita”, intesa come l’insieme delle conseguenze comportamentali e psicologiche su minori che assistono ad episodi di violenza su figure di riferimento, è necessario che il minore assista ad una pluralità di atti di maltrattamento non essendo sufficiente l’aver assistito ad un singolo episodio. Dunque, fatti episodici ed occasionali, pur essendo penalmente rilevanti in relazione ad altre fattispecie di reato quali ad esempio il reato di minacce, ingiuria, lesioni non potendo essere collocati all’interno di un intento unitario non consentono di qualificare gli stessi nella fattispecie del reato di maltrattamenti in famiglia con la conseguenza che detto reato sarà da ritenersi non sussistente”. Nel caso lo sia, invece, che cosa succede? “La commissione di reati che pregiudicano l’incoluin modo continuativo e sistematico a sofferenze fisiche, mità fisica della persona offesa o dei suoi prossimi conmorali e psicologiche e che i singoli atti vessatori sono giunti è il presupposto affinché il giudice possa adottare per lo stesso espressione di una condotta già posta in la misura cautelare dell’allontanamento del soggetto vioessere cui si ricollegano”. lento dalla casa familiare o altre misure consimili (artt. Avvocato, mi dica la verità, le norme che il no- 282 bis e 282 ter c.p.p.). stro stato ha adottato per contrastare e sanzionare il Tale provvedimento può assumere contenuti diversi reato legato ai maltrattamenti verso familiari sono atteso che il giudice può anche ordinare al soggetto di buone leggi? Ossia costituiscono un valido deterrente non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla a questi reati, purtroppo così diffusi? vittima, quali il luogo di lavoro o altri luoghi la cui fre“Il reato nell’agosto del 2013 è stato interessato quentazione sia necessaria per motivi di lavoro”. da una consistente modifica legiIl giudice può disporre che slativa a seguito della conversione I casi che finiscono a essere allontanato sia il figlio, in legge (L. 119/2013) del D.L. in Tribunale sono nel caso sia vittima di maltratta93/2013 per dare maggiore tutela una minima parte menti? rispetto a quanto alle vittime. “L’allontanamento del minore In quest’ottica è stato abrogato rimane nel silenzio è una misura estrema che il giudice il II comma dell’art. 572 del c.p. può adottare ove questa risponda – che prevedeva un’aggravante speciale - e contestual- al supremo interesse del minore. In tal senso la legge mente la previsione di un’aggravante comune con suo (artt. 330 e 331 Codice civile) è chiara nello stabilire inserimento all’art. 61 n. 11 quinquies del c.p. c.d. che l’allontanamento del minore dalla residenza famiaggravane della violenza assistita”. liare potrà essere disposto nei casi in cui la permanenza Avvocato, mi faccia capire meglio presso la stessa sia pregiudizievole per il minore. “Si tratta di un’aggravante con un maggior raggio Non vi è dubbio che i maltrattamenti posti in essere di azione rispetto alla precedente che si applica oltre che da uno dei genitori a danno dell’altro o, ancor più, del per il reato di maltrattamenti in famiglia anche nei de- figlio minore potrà verosimilmente rappresentare quel litti non colposi contro la vita e l’incolumità personale grave pregiudizio che legittima l’allontanamento di quando il reato è “commesso in presenza o in danno di quest’ultimo dalla casa dei genitori”.
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34 16 Cultura veneta Casa dei Tre Oci di Venezia Sebastião Salgado presenta il suo ultimo lavoro fotografico
Genesi: la Terra com’era in origine
Ha viaggiato per i deserti dell’Africa e dell’America, ha visto i ghiacciai dell’Antartide, le foreste pluviali dell’Indonesia, la nuova Guinea, il Congo e l’Amazzonia fino alla taiga dell’Alaska e alle montagne della Siberia e del Cile di Alain Chivilò
“L
o scopo di questo progetto è di ricongiungerci con il mondo com’era prima che l’uomo lo modificasse fino quasi a sfigurarlo” così il fotografo brasiliano Sebastião Salgado presenta la sua ultima tematica artistica “Genesi” tradotta nell’attuale mostra. Fino all’undici maggio, è possibile ammirare 240 fotografie in bianco e nero scattate dal sessantenne Maestro sud americano presso la Casa dei Tre Oci di Venezia, isola della Giudecca. Un percorso fortemente voluto e sentito da Salgado che l’ha visto immortalare, in numerosi click, le terre del pianeta Terra dai deserti dell’Africa e dell’America, dai ghiacciai dell’Antartide, dalle foreste pluviali dell’Indonesia, Nuova Guinea, Congo e Amazzonia fino alla taiga dell’Alaska e alle montagne della Siberia e del Cile. Dunque un percorso espositivo che si sviluppa in cinque sezioni ripercorrendo i rispettivi continenti: il Pianeta Sud, i Santuari della Natura, l’Africa, il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl. Nel trovare gli scenari migliori Sebastião è entrato in simbiosi con gli elementi naturali e le popolazioni autoctone, trascorrendo molti mesi con esse al fine d’evidenziare la migliore armonia con la natura. E’ stato con i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica, gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana, le tribù Himba del deserto namibico, i Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale e le tribù delle più remote foreste della Nuova Guinea. Inoltre è migrato assieme a elefanti e zebre tra
il Kenya e la Tanzania. Solo in questo modo, partendo dalla nostra società contemporanea, è possibile carpire atmosfere uniche da impressionare sulla pellicola. Come spiega il Maestro “questo progetto è inteso come un percorso potenziale verso la riscoperta del ruolo dell’uomo in natura. L’ho chiamato Genesi perché, per quanto possibile, desidero tornare alle origini del pianeta: all’aria, all’acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita, alle specie animali che hanno resistito all’addomesticamento, alle remote tribù dagli stili di vita cosiddetti primitivi e ancora incontaminati, agli esempi esistenti di forme primigenie d’insediamenti e organizzazione umane. Nonostante tutti i danni già causati all’ambiente, in queste zone si può ancora trovare un mondo di purezza, perfino d’innocenza. Con il mio lavoro intendo testimoniare com’era la natura senza uomini e donne, e come l’umanità e la natura per lungo tempo siano coesistite in quello che oggi definiamo equilibrio ambientale”. Un percorso iniziato nel 2003 e che ora si presenta alla società che fa parte del sistema distruttivo dei vari ecosistemi. Una denuncia tramite la pellicola su ciò che stiamo perdendo. A livello biografico Salgado (1944) arriva alla fotografia nel 1973 dopo aver lavorato come economista. Il suo impegno per la terra natia è apprezzatissimo tanto da aver ricreato e rigenerato, con il suo Istituto Terra, migliaia di chilometri di foresta amazzonica in estinzione.
Vicenza Palazzo Leoni Montanari
Archeologia
BASSANO ASSEDIATA DAI DINOSAuRI
L
a notizia ha avuto scalpore internazionale e neanche l’ideatore della serie Jurassic Park poteva prevederlo: da dicembre “Dinosauri in carne e ossa” si fanno notare a Palazzo Bonaguro e nelle strade di Bassano del Grappa. Ovviamente in questo piccolo gioco di parole non vi è nulla da temere, perché fino al 4 maggio è accessibile il mondo degli antichi abitanti della terra estinti a causa di due eventi simultanei, come da recenti teorie. All’impatto comprovato di un mega asteroide rinvenuto in un’area della penisola dello Yucatan tra terra e oceano in Messico circa 66.038.000 anni fa, si associano dei cambiamenti climatici già in atto che stavano già decimando la popolazione dei dinosauri. Due eventi catastrofici congiunti come questo meteorite così enorme che alla prima parte di esso, in contatto con il suolo, si contrapponeva un’intera area estesa ben al di sopra dell’atmosfera. A Bassano i dinosauri sono intesi come esseri immortali, dai quali non possiamo che essere affascinati. Una chiave di lettura emotiva e di cultura vero filo rosso per questa riproduzione a
Alcuni degli scatti in mostra
grandezza naturale. Si possono così osservare il tranquillo Glyptodonte, il possente Mammut, il temibile Tirannosauro, i minuscoli Jinfengopteryx e Scipionyx in contrapposizione agli enormi Diplodoco, Allosauro e Indricoterio. L’idea dell’allestimento e la ricostruzione è made in Italy all’interno di un curato lavoro di squadra, che s’innesta nella suggestiva sezione del Museo Civico Mondo Animale all’interno della mostra zoologica permanente, caratterizzata da una straordinaria collezione di mammiferi naturalizzati. L’esposizione è curata dai paleontologi Stefania Nosotti e Simone Maganuco mentre il comitato scientifico è composto da affermati studiosi del panorama nazionale e internazionale tra cui spicca John Horner, paleontologo del Museum of the Rockies in Montana, che ha ispirato il personaggio del cult Jurassic Park essendo stato anche consulente scientifico della trilogia. Un’occasione unica da non perdere, facendo sempre attenzione a non essere troppo invadenti perché il loro risveglio, scherzosamente parlando, non sarebbe troppo amichevole. Al.Ch.
Agenzia Magnum: fotografie di garanzia
N
el parlare di agenzie fotografiche nel mondo, il sinonimo più usato per rappresentarle ruota attorno alla Magnum Photos per l’importanza assunta a livello planetario. Fu fondata nel 1947 da George Rodger, Henri Cartier-Bresson, David Seymour e Robert Capa con lo scopo di proteggere la trasparenza d’informazione e il diritto d’autore in ambito fotografico. Il perno della filosofia dell’Agenzia verte nel considerare le immagini scattate di proprietà del fotografo Magnum e non delle riviste dove esse vengono pubblicate, permettendo all’autore di scegliere soggetti, temi e orientare la produzione verso uno stile più aderente a quello del fotografo e libero da vincoli. Per rendere omaggio a tale lavoro fotografico che ha segnato l’attualità di questi due secoli, il polo museale di Intesa Sanpaolo, a Vicenza, propone presso le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari “Magnum Contact Sheet” fino all’11 maggio. La mostra, in collaborazione con Magnum e Forte di Bard sede della prima esposizione, è suddivisa in sette sezioni con circa 150
opere: una per ogni decennio dell’agenzia fotografica Magnum. Sessanta sono i provini a contatto (contact sheets) esposti accanto ai propri “scatti finali” per ripercorrere la realizzazione d’immagini ricche di patos. Un processo in cui il fotografo scatta più volte, sviluppa il proprio supporto, sceglie un’istantanea fra tante, elabora l’immagine con cui vuole comunicare al mondo e alla fine crea. Nascono immagini celebri come per esempio l’invasione di Praga di Josef Koudelka, i carri armati in piazza Tienanmen di Stuart Franklin, Che Guevara immortalato da René Burri, Martin Luther King da Leonard Freed e lo sbarco in Normandia testimoniato da Robert Capa. Ogni decade, partendo dal dopo guerra, porta il visitatore a rivivere ciò che è successo nel mondo e la sua attualità fino al 2010, perché l’Agenzia Magnum è tempo passato ma anche presente. In quest’ambito a conclusione della mostra tre fotoreporter Magnum della nuova generazione Jerôme Sessini, Paolo Pellegrin e Alex Majoli narrano la loro scelta per la foto. Una mostra dunque da non perdere. Al.Ch.
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18 Cultura veneta
Cultura veneta 37
Poesia e musica Un lavoro che ha dato una nuova voce alla poesia del grande Portoghese
Nel suono di un flauto le identità poetiche di Pessoa Mirco De Stefani ha composto una “Suite” in nove movimenti per flauto solo. Il lavoro discografico è stato inciso dalla celebre flautista coneglianese Anna Tirindelli di vesna Maria Brocca
A
Nelle due foto Mirco de Stegani e Anna Tirindelli
lberto Caeiro, Álvaro de Campos, Ricardo Reis non sono semplicemente gli eteronimi quali era solito servirsi il poeta Fernando Pessoa (nato il 13 giugno 1888 e morto il 30 novembre 1935 a Lisbona) per firmare i suoi scritti, ma rappresentano le molteplici sfaccettature dell’anima dell’artista a cui non bastava un solo “cambio abito” per vivere il proprio tempo. Del resto, come scrive Tabucchi, “Nel cuore di tenebra che è l’umano sentire, misterioso, profondo, che appartiene ai precordi, Pessoa, come tutti i grandi poeti, fonda la sua poesia”. Mettere in musica il “sentire”, cioè l’essenza stessa del poeta che incarna alla perfezione la “saudade” della sua terra che trova sfogo nelle melodie del “fado”, è impresa assai ardua e richiede estrema padronanza del linguaggio musicale. Ci è riuscito magistralmente il compositore Mirco De Stefani, noto soprattutto per essere stato l’unico Maestro che abbia collaborato per oltre un trentennio con il poeta Andrea Zanzotto, mettendo in musica
Sarà il prossimo
Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli
Einstein?
“De la musique”; poesia che riprende il primo verso dell’ “Art poétique” di Verlaine e trasformando in nuove opere molte delle sue poesie. La nuova sfida è vinta, come testimoniano i numerosi commenti critici del settore, grazie al CD “De la musique”, per l’etichetta Rivoalto (2013), che contiene una “Suite” in nove movimenti per flauto solo. Il lavoro discografico è stato inciso dalla celebre flautista coneglianese Anna Tirindelli, molto nota sia nel campo del concertismo internazionale, sia nel campo dell’insegnamento (dal 1999 è stata titolare di Cattedra di Flauto presso il Conservatorio di Vibo Valentia, con trasferimento definitivo nel 2011 allo “Steffani” di Castelfranco Veneto). In questo CD l’ascoltatore trova nove brani che compongono una “Suite” organica, che si sviluppa quale fiume in piena partendo da una sola nota per poi presentare l’intera scala cromatica nella “Giga” finale: “polifonia nell’unità a cui tende la poetica di Pessoa”. Tutti i nove movimenti della compo-
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sizione interpretano in musica, secondo il sentire del compositore, la poesia titolata “De la musique”; poesia che a sua volta riprende il primo verso dell’ “Art poétique” di Verlaine. Come spiega il compositore pievigino De Stefani, “con queste composizioni per flauto solo, realizzate nel 2004, si è tentata un’incursione nell’universo - anzi, negli universi - di Fernando Pessoa servendosi del linguaggio musicale come fonte di luce: una minima traccia luminosa attraverso il labirinto creato dal poeta portoghese per nascondere a sé e agli altri la sua stessa vita, per confondere le sue plurime impossibili esistenze. La poesia che dà il titolo alla “Suite” per flauto solo - “De la musique” - descrive l’incontro possibile/impossibile tra due figure sognate: l’immagine del poeta e di una misteriosa presenza femminile, forse personificazione della musica, che emerge “a poco a poco, tra gli alberi antichi”. Tracce di presenze/assenze reperibili attraverso “lettere e segni irregolari che s’aprono alla meraviglia”. Così Àlvaro de Campos, uno degli eteronimi (sorta di alter ego dotati di una propria personalità e biografia) creati dalla fantasia del poeta per affidare la voce dei suoi versi, una delle moltiplicazioni/divisioni di un io che si vede attraverso gli specchi deformanti della coscienza”.
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METAL PROJECT, azienda leader nella lavorazione della lamiera Il titolare Fabio Bizzo investe molto sull’innovazione. L’ufficio progettazione il fiore all’occhiello dell’azienda Un’azienda viva, partecipata da tutti, operai e tecnici, con un apporto da parte del titolare a 360°. Questa l’impressione che si ha nel visitare la METAL PROJECT di via Meucci, 29 a Piove di Sacco. Azienda specializzata nella lavorazione dei vari tipi di lamiere e profilati con macchine operatrici a controllo numerico quali piegatrici, punzonatrici e taglio laser. Nata nell’89 grazie all’intuizione del titolare Fabio Bizzo, METAL PROJECT s.r.l. si è viepiù sviluppata fino a giungere ad un fatturato di oltre 3 milioni di euro. Fabio Bizzo 52 anni, sposato con una figlia, è nel settore della lavorazione della lamiera da 25 anni. Dapprima assieme al fratello nella sede di Valli di Chioggia, poi nel 2006 è approdato in zona industriale piovese dove ha dato l’impulso innovativo e commerciale alla METAL PROJECT s.r.l. “Non è facile districarsi
nel mercato in questo momento – ci ha dichiarato Fabio Bizzo – ma posso contare sul prezioso apporto dei miei collaboratori. I componenti dell’ufficio tecnico, Sabrina collaboratrice “tutto fare”, Alberto, Andrea; della segreteria Erica ed Anna e di mia moglie Adriana Bassan che mi aiuta nell’amministrazione dell’azienda e per i vari contatti con gli enti”. Verso che tipologia di clienti si rivolge la METAL PROJECT s.r.l.? “Noi lavoriamo per i più svariati settori, dalla climatizzazione all’esigenza del singolo privato, realizzando prodotti sia di serie che di nicchia. Come terzisti ci rivolgiamo alle aziende che commerciano con l’estero”. La METAL PROJECT s.r.l. è conosciuta come azienda tecnologicamente avanzata, pertanto investe molto sulla ricerca e sull’innovazione.
Dai 1,5 del 2002 ora la METAL PROJECT fattura oltre 3 milioni di euro
“Credo che il nostro successo sia stato proprio questa propensione nel dotarsi di strumenti sia di esecuzione - vedi il laser e di altri macchinari di rifinitura - che di progettazione con il modellatore tridimensionale SOLID EDGE che offre la possibilità al cliente di “vedere” il pezzo prima della sua esecuzione. Ogni anno spendiamo oltre 300 mila euro per l’acquisto di nuove attrezzature per far fronte alle continue esigenze del mercato”. Quanti operai avete attualmente? “Dagli 8 che aveva nel 2006 ora la METAL PROJECT s.r.l. annovera 25 operai tutti veramente validi e appassionati del loro lavoro. Posso dire che in azienda si respira un clima di completa collaborazione” Quando, secondo lei, la METAL PROJECT s.r.l. ha fatto il vero salto di qualità? “Quando ho deciso di creare l’attuale ufficio di progettazione. Con Sabrina, Albero e Andrea siamo in grado di soddisfare il cliente dalla progettazione fino al prodotto finito assicurando la più alta qualità”. A sinistra il titolare Fabio Bizzo, sotto la moglie Adriana Bassan e a fianco Alberto, Sabrina e Andrea dell’ufficio Progettazione
40 8 Sì, viaggiare CROAZIA
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GLI ANTICHI BAGNI DI SANTO STEFANO GIÀ NOTI AI TEMPI DEI ROMANI E LANCIATI COME LUOGO DI VACANZA, DI CURA E DI RIPOSO DAGLI AUSTRIACI A METÀ DEL 19° SECOLO SORGONO NELLA PARTE SETTENTRIONALE DELL’ISTRIA AI PIEDI DELLA SPETTACOLARE RUPE DI PIETRAPELOSA IMMERSI NELLA NATURA E NEL SILENZIO LE ACQUE CURANO REUMATISMI, ARTRITI INFEZIONI RESPIRATORIE E MALATTIE DELLA PELLE IL CENTRO WELLNESS E IL POLICLINICO PROPONGONO ATTIVITÀ E INTERVENTI A PREZZI DECISAMENTE COMPETITIVI ESCURSIONI / QUEI BORGHI STORICI CHE RICORDANO VENEZIA
U L
a leggenda vuole che le terme istriane di Bagni Santo Stefano (in croato Istarske Toplice) siano sorte laddove una fanciulla, ingiustamente accusata, si gettò nel vuoto dall’alto della rupe di Pietrapelosa (oggi Gorostas) per provare la propria innocenza. Un salto di 85 metri finito fatalmente nel punto stesso in cui, anni dopo, fu trovata la fonte dell’acqua “miracolosa”. Quella che contribuisce a guarire i reumatismi, le artriti, le malattie della pelle, quelle dell’apparato respiratorio e alcune infezioni ginecologiche. Lo testimonia anche uno scritto del 1650 del vescovo Tomassini (allora la località istriana era compresa nei territori della Serenissima): “Nei boschi di Montona sgorga un’acqua calda sulfurea il cui corso sfocia nel fiume Quieto. i contadini si lavano con quest’acqua e curano così i reumatismi e varie malattie della pelle”. Siamo in Istria, nella parte settentrionale della penisola, vicino a Levade, patria del tartufo bianco istriano e sotto il piccolo borgo di Stridone, dove alla presenza di Vittorio Sgarbi qualche anno fa un gruppo di artisti sottoscrisse il manifesto del Cromatismo Ermetico. I Bagni di Santo Stefano, oggi moderno stabilimento balneo-terapico con tanto di Centro Wellness e attrezzati ambulatori policlinici, si trovano poco lontano da Montona, Pinguente e Buie, cittadine storiche di grande suggestione perchè arroccate sulla sommità di colline. Anche il luogo dove sorgono le terme è pregevole dal punto di vista ambientale: la rupe di Pietrapelosa sembra abbracciare il complesso termale istriano. L’acqua dei Bagni di
NELLA FOTO DI COPERTINA LE TERME ISTRIANE (ISTARSKE TOPLICE) DOMINATE DALLA RUPE DI PIETRAPELOSA. A DESTRA IN ALTO LA CHIESETTA DI SANTO STEFANO SOPRA LA RUPE E ARRAMPICATA LIBERA SULLA PARETE DI PIETRAPELOSA; SOTTO: IL MODERNO POLIAMBULATORIO, GINNASTICA RIABILITATIVA, LA SAUNA, UNA CAMERA E UN BALCONE DELL’HOTEL SANTO STEFANO; ATTIVITÀ NELL’AMBULATORIO ODONTOIATRICO. NELLA SCHEDA: MONTONA E UN’ESCURSIONE IN BICICLETTA
Santo Stefano è minerale sulfurea, radioattiva e ipotermale. Viene impiegata anche per arricchire il fango utilizzato a scopi terapeutici. Le sue proprietà benefiche, già note ai tempi dei Romani (l’Istria era compresa nei territori della X Regio di età augustea e a quell’epoca risale anche la costruzione dell’Arena di Pola) furono certificate già nel 1858 dal balneologo e chimico austriaco Karl Ritter von Hauer. Negli ambienti scientifici quest’acqua era ritenuta fra le migliori dell’Impero Austroungarico. Oggi viene utilizzata con effetti positivi anche nella riabilitazione post traumatica e post operatoria. Il personale di Istarske Toplice è altamente qualificato. Negli ultimi anni il centro termale è stato ammodernato e dotato di nuovi servizi, tanto da fare dell’Istarske Toplice uno dei fiori all’occhiello del turismo croato. Anche perchè sorge in mezzo al verde, immerso nella natura intatta della valle del Quieto, dove il silenzio regna
na vacanza in Istria offre molte opportunità. Per chi non vuole spostarsi troppo dalle Terme di Santo Stefano c’è la possibilità di effettuare escursioni in bicicletta, fra cui percorrere l’itinerario ciclabile lungo il tragitto della leggendaria ferrovia Parenzana, costruita dagli austriaci ai primi del ‘900 e dismessa negli anni Trenta in epoca italiana. Per chi ama il trekking c’è la possibilità di salire sulla rupe di Pietrapelosa e visitare poi l’antica chiesetta di Santo Stefano, godendo del magnifico panorama sull’Istria. Da visitare anche i vicini borghi di Montona (in cui tronchi venivano utilizzati dall’Arsenale di Venezia per costruire solide navi), Grisignana (oggi diventato borgo degli artisti, con tanto di atelier e gallerie), Stridone, Portole, Levade, Hum (dove si trovano delle antiche iscrizioni glagolitiche). A distanze comunque accessibili si trovano anche le perle dell’Istria: Parenzo (con la sua basilica eufrasiana), Rovigno (il cui magnifico promontorio è dominato dalla cuspide di Santa Eufemia) e Pola, con la sua arena romana. Da vedere anche borghi pittoreschi come Valle, Sanvincenti e Orsera, il cui stile ricorda il lungo periodo di presenza veneziana in Istria.
sovrano. Insomma, una piacevole oasi per riposare fisico e spirito. Il complesso dispone di 270 camere, suddivise fra la struttura Santo Stefano (4 stelle) e Mirna (3 stelle). Gli ospiti hanno a disposizione il ristorante, due caffè bar, la sala banchetti, la cappella, il parrucchiere, la biblioteca, la linea internet wi fi, piscine coperta e scoperta con acqua termale, il reparto terapia per i fanghi, i massaggi, l’elettroterapia, le inalazioni, i bagni nelle vasche e la palestra. La ristorazione per ora è del tipo self service, ma il direttore Vedran Velenik ha annunciato la creazione di un ristorantino gourmet da dedicare alle tante tipicità istriane, in primis olio, vini e tartufi. Il centro dispone anche di servizi wellness (con sauna
finlandese, bagno turco, trattamenti cosmetici e fitness) e di ambulatori. Questi ultimi concentrati in un moderno Policlinico. Richiestissime le prestazioni dell’ambulatorio odontoiatrico, anche per la convenienza dei prezzi e la vasta gamma di tipologie di intervento proposte, che si estendono anche all’implantologia. Della serie: andare in vacanza e tornare con i denti nuovi. Singolare (ma efficace) la cura della psoriasi effettuata immergendo le parti del corpo lesionate in una vasca dove minuscoli pesciolini la “puliscono” dalle squamature della pelle. E’ possibile richiedere interventi di chirurgia estetica e plastica. Le Terme di Santo Stefano sono aperte tutto l’anno, perchè l’Istria... è bella tutto l’anno.
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INGREDIENTI PER 5 PERSONE: 250G COUS COUS DI SEMOLA 365G CAROTE MONDATE E LESSATE 30G NOCCIOLE 745G RADICCHIO DI TREVISO 70G SALAME A CUBETTI PECORINO ROMANO A SCAGLIE
1 CUCCH MOSTARDA DI MELE COTOGNE 2 SPICCHI AGLIO DRAGONCELLO CANNELLA
COCKTAILS by Paolo Marani
OLIO EVO SALE
I CONSIGLI DI PAOLO
CLINTO SELVAGGIO
MONDARE, AFFETTARE E LESSARE LE CAROTE IN ACQUA BOLLENTE SALATA; FRULLARLE CON L’AGLIO, IL DRAGONCELLO, LA CANNELLA, QUALCHE SCAGLIA DI PECORINO E L’OLIO EVO. OTTENERE UNA CREMA, DA AMMORBIDIRE CON L’ACQUA DI COTTURA DELLE CAROTE. TRITARE LE NOCCIOLE E MESCOLARLE, CON ANCHE LA MOSTARDA, ALLA CREMA DI CAROTE. MONDARE IL RADICCHIO E TAGLIARLO A PEZZETTI, CUOCERLO SULLA PIASTRA E TENERLO DA PARTE IN UNA CIOTOLA. PORTARE A BOLLORE 300ML DI ACQUA SALATA CON UN CUCCHIAIO DI OLIO; SPEGNERE IL FUOCO E VERSARE IL COUS COUS. LASCIAR RIPOSARE PER CIRCA 4 MINUTI, FINCHÈ NON HA COMPLETAMENTE ASSORBITO L’ACQUA. SGRANARE IL COUS COUS CON UNA FORCHETTA E VERSARLO NELLA CIOTOLA CON IL RADICCHIO; AMALGAMARE INFINE CON LA CREMA DI CAROTE ED IL SALAME A CUBETTI.
INGREDIENTI:
DEDICATO AL PROF NONNATO RENATO UNO DEI PADRI FONDATORI DELLA SCUOLA ALBERGHIERA DI ADRIA. IN UNA BOULLE DI CRISTALLO GHIACCIO VERSARE UNA BOTTIGLIA DI CLINTO SELVATICO (O FRAGOLINO) 12CL MARASCHINO LUXARDO 4 CL SCIROPPO FRAGOLA MIXER AGGUNGERE FRAGOLINE DI BOSCO DEL PARCO DEL DELTA, CON UN MESTOLINO VERSARE IN COPPE DA CHAMPAGNE. GRAZIE PROFESSORE CIN PAOLO MARANI CIN
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MANUELA E SILVIA BIZZO
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Tra Carabinieri • Tra carabinieri: “Ma cosa fai con quell’orologio in testa?” “Mi hanno detto che ci potevo fare la doccia, ma sono due ore che aspetto e non scende una goccia d’acqua.” • Carabiniere sul treno chiede al controllore: “Come mai ci sono tanti scossoni?” “Perché questa e’ la vettura di coda.” “Ma insomma le Ferrovie potevano sopprimerla.” • Carabinieri: “Ieri ho fatto un esame e mi hanno bocciato.” “E con che voto?” “Rh negativo!” • Un carabiniere fissa da 2 ore una camera in un hotel: un collega, meravigliato, gli chiede cosa stia facendo. “Il capo mi ha detto: vai a fissarmi una camera all’hotel.” • Carabinieri al posto di blocco: “Non lo sa signora, che non è consentito portare cani in auto?” “Ma è di pelouche!” “Guardi
che non le ho chiesto la razza.” • Tra carabinieri: “Io faccio le ferie a cavallo tra luglio e agosto.” L’altro risponde: “Anche io, però vado via in treno.” • Un carabiniere dice al commissario: “Attento a quel cemento” E il commissario: “Perché?” Il carabiniere: “E’ armato.” • “Cosa ci fa un cucchiaino sulla cappotta della macchina dei carabinieri?” “Imboccano l’autostrada.” • Il giorno dopo l’acquisto di un acquario la moglie chiede al marito carabiniere: “Caro, hai cambiato l’acqua ai pesci?” “No! Non hanno ancora bevuto quella di ieri.” • “Perché i carabinieri corrono sempre con una mano davanti al berretto?” “Per non spegnere la fiamma.”
Chiave (9) - Ha recitato nel film....................................................................................
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• Ho il corpo come quello di una divinità. Sfortunatamente si tratta di Buddha. • Alle donne piacciono gli uomini taciturni. Credono che le ascoltino.
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