di Cavarzere
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dr. Milan roberto ord. Vet. Pd 538
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Sedi operative: Pegolotte di Cona (Ve) : Via Stazione, 13 Cartura (Pd) : Via Pozzetto Nespolari, 76
Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 82 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Turismo Tengono le presenze sul litorale
pagg.
Cona Il sindaco Panfilio debutta con la sua nuova Giunta
4-5
pag.
www.lapiazzaweb.it
Salute Consigli e rimedi per guarire e stare meglio con se stessi
12
pagg.
27-32 L’EDITORIALE
i preparativi per il ferragosto rottanovano
Expo2015: ci riguarda eccome! di germana urbani*
Fervono i preparativi per il quarantesimo Ferragosto Rottanoviano, organizzato dal Comitato Cittadini di Rottanova in collaborazione con il gruppo parrocchiale. pag. 10
boxe, grandi vittorIe a chioggia e cavarzere
Un mese di giugno pieno di impegni e soddisfazioni per la Boxe Cavarzere: infatti i pugili allenati da Nicola Fontolan si sono misurati con atleti provenienti dalle migliori palestre. pag. 21
10%
40% 60% 30%
L
Urbanistica, via La Torre diventa area di culto: avrà il santuario
Approvata la variante numero 3: procedure più snelle per costruire fino a 2000mq, la zona delle Giare ritorna agricola
L
a questione urbanistica è tematica di grande attualità in città, grazie alla recente approvazione in consiglio comunale della variante numero 3 al Piano degli interventi. 50% 40% 30% Alcune varianti sono state studiate 60% 50% 20% di concerto con le richieste pervenute dai 50% 30% 10% privati cittadini, mentre altre riguardano Cogli le migliori specifiche modifiche studiate dall’amminiofferte della tua zona! strazione con gli uffici di competenza e che vanno ad agire e insistere sulle normative 20%
20%
10%
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tecniche. La modifica più importante contenuta nel testo della variante riguarda la procedura per velocizzare eventuali procedimenti urbanistici relativi alla costruzione di un’abitazione. Gli interventi superiori a 900 metri quadrati rientravano infatti nella sfera del Pua, il piano urbanistico attuativo, che prevedeva una procedura molto complessa. In pratica, dopo il parere tecnico, il progetto passava
in consiglio comunale e veniva approvato in giunta tramite due ulteriori passaggi: l’adozione e l’approvazione. Oltre a questi passaggi burocratici, si registrava un disagio non solo per le tempistiche troppo lente ma anche per i costi che gravavano sulla parte privata. Con la variante urbanistica da poco approvata, il permesso di costruire è stato innalzato. pagg. 6-8
’acqua, il mare e le spiagge venete saranno uno dei temi forti della nostra Regione ad Expo 2015. Oltre ad esserci noi, sotto i padiglioni, occorre che il mondo che passerà da Milano decida di venirle a vedere le nostre spiagge e, magari, di farci un po’ di vacanza. Vien da chiedersi se ci stiamo pensando, se stiamo lavorando in questo senso o se la nostra classe politica travolta e – anche – un po’ sconvolta dagli ultimi scandali sulle tangenti abbia la testa altrove. Certo ci sono sempre gli imprenditori del settore turistico-culturale che dovrebbero crederci e investire ma, strozzati dalla crisi, anche molti di loro riescono solo a sopravvivere. Eppure Expo e le sue ricadute in termini di promozione e impulso innovativo sono un’occasione da non perdere per fare sistema e seminare idee, progetti e fili rossi che tengano insieme economia e natura, città e spiaggia, ottimismo e positività da opporre fermamente alla crisi nera che anche quest’anno mette i piombi alla nostra economia e tiene molte, troppe famiglie a casa invece che sul bagnasciuga. Occorre credere che Expo è davvero un’occasione di lavoro e sviluppo per il Veneto e mettersi in rete, lavorare. Noi veneti lo sappiamo fare bene. Lavoriamo dunque! *direttore@lapiazzaweb.it
Intervento
Bimbi in spiaggia: soddisfiamo bene il loro appetito di Associazione Campagna amica
È
sempre una grande fatica andare in spiaggia coi bambini, anche perchè bisogna preoccuparsi di portare da mangiare e da bere. È bene attrezzarsi con una borsa frigo con ghiaccioli, vari bicchieri e tovaglioli, e poi 2 o 3 merende, un pasto completo, tanta acqua e frutta. continua a pag.
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Intervento
DAL 19 AL 24 AGOSTO
19
ROCK LEGEND
20
MOTHERSHIP
agosto
agosto
21 agosto
TRIBUTO ALLE LEGGENDE DEL ROCK
TRIBUTO led zeppelin
Sismica
disco hits new generation
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bollicine
23
ANIME IN PLEXIGLASS
agosto
agosto
24 agosto
TRIBUTO vasco rossi
TRIBUTO LIGABUE
ENGLISH MAN
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L’INTERVENTO
segue da pag.
1
Bimbi in spiaggia: soddisfiamo bene il loro appetito
Edilizia
Mercato immobiliare in picchiata
Importante prima di tutto, avere delle informazioni base sulla digeribilità dei cibi, visto che ci chiederanno in continuazione, dopo aver mangiato, “posso fare il bagno?”. Bisogna ricordarsi che i cibi di tipo vegetale sono facilmente digeribili, ad esempio la frutta in un’ora è già digerita, mentre quei cibi che contengono grassi e proteine necessitano di almeno 3 ore. Infatti dopo che un bambino ha mangiato carne, pesce e cibi come primi piatti molto conditi debbono passare almeno 3 ore prima che si possa tuffare in mare. Veniamo al pasto. Per nutrire in maniera sana i bambini in spiaggia, occorre scegliere alimenti ricchi di sali minerali, potassio, e acqua, perché quando siamo esposti al sole è importante idratarsi e bere molto. Tutto questo per garantire l’idratazione necessaria, per tutelare la vista e per contrastare il calore. I panini, in genere, sono un pasto facile da mangiare in spiaggia, e ottimi se farciti con ingredienti capaci di assicurare tutte le esigenze dei bambini. Quindi: pane integrale o di cereali, formaggi freschi, tacchino o pollo arrosto e aggiungiamo insalata, pomodori o altre verdure, frutta secca. Marmellata, se si vogliono cibi dolci. Per la frutta: Uva, albicocche, pesche, banane, pere, anguria, melone, mele. Per la merenda prepariamo carote pulite e sbucciate, frutta disidratata, yogurt e biscotti. Altri suggerimenti: mettete il giorno prima nel congelatore una bottiglia d’acqua e portatela ghiacciata, in modo che l’indomani, al momento di consumarla, sarà fresca e potete mescolarla ai succhi di frutta per rinfrescarli. A merenda potete prendere un gelato ai bambini, oppure, ancora meglio, portate uno yogurt alla frutta. Per i bambini più pigri e per quelli che ci fanno faticare per mangiare, preparate un frullato con gli stessi ingredienti del panino e portatelo in una bottiglietta, in modo che lo beva al momento del pasto. Lo stesso potete fare con la frutta, aggiungendo del succo. In spiaggia i raggi del sole scottano anche sotto l’ombrellone e per evitare che la borsa frigo perda temperatura, meglio se scavate una buca per custodirla. Associazione Campagna amica
Flessione del 3,9% per le compravendite di abitazioni nella città di Venezia nel 2° semestre 2013, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, sono state 998 le unità immobiliari scambiate negli ultimi sei mesi del 2013 nel capoluogo veneto. Questi dati calcolati sulla base delle quote di proprietà (NTN, numero di transazioni normalizzate), sono riportati nello studio pubblicato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con l’ufficio provinciale di Venezia - Territorio. Si tratta del calo maggiore per l’intero mercato regionale che, se confrontato con il semestre dell’anno precedente, ha subito una diminuzione degli scambi del -4,8%, equivalente a 17.215 Il dato è leggermente inferiore a quello nazionale di settore (-6,7%). Trasporti
Controlli nei bus, calano i borseggiatori I controlli notturni fatti dall’Associazione nazionale Carabinieri in collaborazione con Actv funzionano. Ad annunciarlo è direttamente il presidente dell’Actv Luca Scalabrin. Nel corso delle ultime settimane nell’area della Riviera del Brenta e del Miranese e nell’area del comune di Venezia, all’interno degli autobus si sono verificate decine fra borseggi e tentativi di borseggi segnalati poi alle forze dell’ordine. Con i controlli però, i fatti sono diminuiti. Si è visto che il metodo migliore di controllo per i volontari, è di aspettare l’autobus alle fermate maggiormente frequentate, salendo a bordo dopo aver avvisato l’autista. Gli eventuali malintenzionati di solito cercano di svignarsela
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Nordest
Cavarzere Territorio I Gal rischiano di scomparire, la Regione li vuole dimezzare
Anniversari
scandalo tangenti Non solo Mose pag.
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ribaltone
Il Fotoclub festeggia 40 anni con una mostra di Avezzù
Libri Pietro Boninsegna racconta Cavarzere degli anni Quaranta
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22-23
Padova verde Lega pag.
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10
scuola
15
Autonomia scolastica al meglio
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24
pag.
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Museo archeologico nazionale
i mercoledì di Picave. percorsi di cittadinanza attiva a venezia
A luglio, agosto e settembre il servizio didattico del Museo Archeologico Nazionale di Venezia propone i percorsi “I mercoledì dei piCAVe. Percorsi di cittadinanza attiva a Venezia”, con laboratori dedicati agli adulti e altri specifici pensati per i bambini. Dopo il debutto del 16 luglio, sono in programma altri 5 appuntamenti riservati agli adulti. Mercoledì 30 “La Magna Grecia e la Sicilia raccontate attraverso alcuni reperti del Museo”; il 13 agosto “La nuova immagine pubblica di Piazza San Marco nel Cinquecento”, il 27 agosto “I colori ritrovati” alla scoperta del cromatismo della scultura antica. A settembre sono in programma due appuntamenti: il 10 “Ma come ti vesti... da antico!”, il 17 “L’Egitto dopo Alessandro Magno”. Il programma Junior prevede altri 4 appuntamenti dopo quello del 9 luglio. Mercoledì 23 “Un’estate faraonica!” gioco a squadre: chi è la mummia più bella?, il 6 agosto “Torna a casa, Ulisse!” Caccia al tesoro alla ricerca di Itaca; il 20 agosto “Hai una memory da mito?” Torneo di memory per imparare la mitologia; ultimo appuntamento il 3 settembre “Suoniamo tutti insieme divinamente!” Gli strumenti musicali inventati dagli dei. Tutti i laboratori, per adulti e bambini, inizieranno alle 9.00, l’ingresso è gratuito, la prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti. Info Museo Archeologico Nazionale di venezia, ingresso dal cortile storico del Museo - Piazzetta san Marco 17, tel. 0412967663, emal sspsae-ve.archeologico@ beniculturali.it
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di
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Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
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Direttore responsabile (ad interim)
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4 Argomento del mese LA STAGIONE Marco Michielli presidente degli albergatori del Veneto conferma l’aumento delle presenze di turisti stranieri: “L’importante è stabilizzare i numeri dello scorso anno: 5,5 milioni di presenze a Jesolo, 2 milioni e mezzo a Sottomarina, tre a Caorle e 14 al lago di Garda che è un vero traino turistico per tutta la regione”. Una regione, il Veneto, che è la prima in Italia nel settore, da sola ne rappresenta il 20%
Turismo, tengono le
di Alessandro Abbadir
Primi 4 mesi dell’anno: aumentano di quasi il 7% le presenze degli italiani
Si registra un boom nei campeggi (+ 47 per cento di presenze) e negli agriturismi (+19,4 per cento)
E
state, tempo di mare e sole, e per le spiagge venete arrivano davvero buone notizie, sia dal punto di vista degli arrivi e delle prenotazioni, che dal punto di vista ambientale. Non manca comunque qualche polemica. Il nostro litorale presenta una sostanziale tenuta in termini di arrivi da Rosolina a Caorle per la stagione appena partita, cioè fino a settembre. Nei dati relativi ai primi 4 mesi dell’anno si registra un ritorno degli italiani, che negli anni scorsi avevano fatto registrare un calo di presenze a due cifre. Segno anche che la crisi forse ormai, sta davvero allentando la presa. Ma andiamo alla stagione attuale. Ad esprimere cauto ottimismo è Marco Michielli presidente degli albergatori veneti e di Confturismo del Veneto, che rappresenta rispettivamente 2700 alberghi e 17 mila attività turistiche della nostra regione. “La stagione estiva appena partita – dice – ci permette di tirare un sospiro di sollievo. Si conferma in crescita il turismo straniero che prevediamo ancora in aumento in termini di presenze del 3%. A rischio è la tenuta delle presenze del turismo italiano che per ora non sembra dare in termini di prenotazioni, un chiaro segnale in controtendenza rispetto agli anni scorsi, cioè agli anni della recessione partita nel 2008. L’importante è confermare i numeri dello scorso anno che vedono 5,5 milioni
a Jesolo
Beach tennis, lo sport più trend in spiaggia
P
arte la stagione estiva e già scoppia la moda. Lo sport che spopola nelle spiagge del litorale jesolano è il beach tennis. Il beach tennis è uno sport nato in Italia nella riviera romagnola ed è regolamentato dalla Fit Federazione italiana tennis. Nel litorale del Veneto Orientale vista la diffusione negli anni scorsi e le richieste dell’utenza spesso giovane, fin dalle prime settimane, gli operatori si sono attrezzati. A Jesolo viene praticato con regolarità ad esempio ,e con l’indizione di veri e propri tornei in spieggia nello stabilimento “Riviera Levante”. ”Quest’anno - dice il titolare dello stabilimento Stefano Miozzo - ho ampliato i campi, e questo va incontro alle richieste di chi crede in questo sport da spiaggia. Siamo associati al Venice Beach Tennis”. L’associazione sportiva ha come vice presidente Damiano Bison fra i principali promotori e organizzatori di tornei per tutta l’ estate. “E’ uno sport - conclude Miozzo - in continua crescita anno dopo anno, e che alle prossime olimpiadi diventerà sport dimostrativo. Sono molti i personaggi noti fra i promotori dello sport. Ad esempio Gianni Pivetta fra i principali organizzatori del concorso Miss Italia a Jesolo, e Simone Bergamo noto personal trainer di vip”. A.A.
di presenze a Jesolo, 2 milioni e mezzo a Sottomarina, tre a Caorle e 14 milioni di presenze al lago di Garda, che è un vero traino turistico per tutta la regione. Una regione, il Veneto, che è la prima in Italia nel settore turistico e che da sola rappresenta il 20 % delle presenze”. Michielli sottolinea però alcune criticità. “Ci stiamo legando un po’ troppo nel settore del turismo straniero - dice - ai paesi di lingua tedesca, cioè Austria e Germania. Dovremo riuscire ad intercettare invece anche turisti provenienti dalla Russia, dalla Francia, dalla Cina per esempio, che preferiscono altre località balneari rispetto alle venete. Vanno bene le presenze in camping alberghi ma male le case vacanza, modulo ormai in caduta libera”. Poi una polemica con Goletta Verde che ha messo ai primi posti il Veneto, ma dietro a località toscane o romagnole“. “C’è da capire - si interroga Michielli - quali siano i parametri di assegnazione delle certificazioni da parte di Legambiente. Francamente sono sconosciuti e paiono solo discrezionali”. Ma buone notizie intanto sono arrivate anche dai dati forniti dalla Regione sulle presenze turistiche nei primi 4 mesi dell’anno. L’assessore Marino Finozzi è ottimista. “ In Veneto - spiega - nei primi quattro mesi dell’anno, gli arrivi sono aumentati del 6,4 per cento rispetto al già discreto risultato dello scorso anno,
e le presenze segnano una crescita addirittura del 7,6 per cento. Se il buon giorno si vede dal mattino, i dati fanno ben sperare per una stagione estiva che si annuncia buona. Se il trend fosse mantenuto, a fine 2014 avremmo un record assoluto di arrivi e presenze turistiche”. Nel dettaglio. Da gennaio ad aprile 2014 si sono registrati 3.342.482 arrivi di turisti, dei quali 1.909.844 dall’estero (+6 per cento) e 1.432.638 dall’Italia (+6,9 per cento). Le presenze sono state 8.905.635: 5.157832 registrate da turisti stranieri (il 58 per cento, con un aumento del 6 per cento); gli italiani 3.747.803 (il 42 per cento, con una crescita del +8,9 per cento). Tutti i comprensori turistici evidenziano risultati positivi, sia per arrivi sia per presenze (queste ultime con l’esclusione della montagna, che si presenta con un numero negativo). Si registra un ulteriore exploit del Lago di Garda (+15,1 per cento di arrivi, +22,4 per cento di presenze) e con un buon risultato del balneare (+14,2 per cento gli arrivi, +23,3 per cento le presenze). Bene le città d’arte: +5,3 per cento gli arrivi e +7,4 per cento le presenze. E poi: boom dei campeggi (+47 per cento di presenze) e di agriturismi (+19,4 per cento). Persino gli alberghi a 1 e 2 stelle, da anni in calo di attrattività, hanno fatto segnare un +0,7 per cento”.
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Argomento del mese 5 L’intervista
presenze sul litorale Terme Euganee Positivo il saldo del primo quadrimestre, crescita del 1,5 per cento
Abano trascina il Bacino Termale, calo a Montegrotto
A
bano Terme sorride e porta in territorio positivo il saldo delle presenze. Altrettanto non si può dire della vicina Montegrotto che registra un calo. In ogni caso è sostanzialmente positiva la lettura da parte dell’Assoalbergatori dei dati statistici sulla situazione del Bacino Termale Euganeo nei primi 4 mesi dell’anno, da gennaio ad aprile 2014. L’intero Bacino Termale Euganeo chiude questo primo quadrimestre in positivo, con un +1,5% di presenze ed un +1,8% di arrivi, trainati dal trend positivo tracciato dalla Città di Abano Terme che vede nel confronto tra il 2014 ed il 2013, anno già chiuso positivamente, una crescita del 3% con 458.324 presenze di ospiti. Diversa, invece, è la situazione se, ad essere analizzati, sono i casi di Montegrotto Terme e Teolo. Il turismo legato alla città sampietrina, infatti, vede nei primi quattro mesi del 2014 un calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre le strutture di Teolo scendono addirittura all’8,2%. Sono in fase di conteggio, inoltre, i dati relativi alle ricette mediche e del fatturato del Sistema Sanitario Nazionale che permetteranno di avere un quadro più completo della situazione delle aziende del Bacino Termale Euganeo. “La situazione ci impegna ulteriormente rispetto alla condizione di Montegrotto Terme – afferma Emanuele Boaretto, Presidente dell’Associazione Albergatori Termali Abano Montegrotto – a fornire delle proposte di concerto con la pubblica amministrazione per lo sviluppo del territorio, anche in considerazione del fatto che cominciano a giungerci i primi segnali di ripresa da parte di talune aziende. Nonostante Abano sia stata da sempre località più rinomata e popolare, le strutture di Montegrotto non hanno mai avuto nulla da invidiare, né per cure né per servizi, a quelle del comune limitrofo. Ora, nonostante l’offerta di vacanza rimanga omogenea e similare, la spaccatura si fa più netta a causa delle evidenti differenze esterne alle nostre aziende ed alle nostre possibilità imprenditoriali, per le quali abbiamo già preso contatti con il Sindaco Bordin. Entro l’anno faremo delle proposte di rilancio del Bacino Termale Euganeo”, conclude Boaretto.
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Tipi da spiaggia... Morgan Milan
Professione bagnino I
n una città di mare come Sottomarina la stagione estiva rappresenta ancora una grande opportunità per chi cerca lavoro. Un mestiere ancora attuale è il bagnino che controlla i bagnanti lungo tutto il litorale e segnala prontamente quanti si trovano in situazioni di pericolo intervenendo qualora fosse necessario. Abbiamo intervistato Morgan Milan, nato ad Adria il 17/05/1978, ponendo alcune domande riguardo il suo mestiere. Da quanti anni fai il bagnino? Come mai hai scelto questa professione? “Faccio questo lavoro da tre anni. Non ho scelto questa professione, l’ho intrapresa per necessità dal momento che avevo perso il lavoro. In questi anni sono capitate diverse esperienze ma senza dubbio ricordo il primo salvataggio avvenuto in condizioni meteomarine molto difficili, durante il quale io e due dei miei colleghi portammo in salvo un turista che ostinatamente aveva nuotato fino alle boe che delimitano la zona riservata alla balneazione, ma che non riusciva più a fare ritorno. Ricordo inoltre un weekend della scorsa stagione, che finì tra l’altro sulle cronache locali, durante il quale vennero operati svariati salvataggi da parte sia di noi assistenti al salvataggio sia del corpo della capitaneria”. Sicuramente è un lavoro fuori dal consueto, lo trovi divertente? “E’ un lavoro che Come è organizzata la tua giorna- consiglierei ai giovani ta? Quali i problemi maggiori da perché aiuta a crescere e insegna ad affrontare affrontare? “E’ un lavoro particolare anche le situazioni di pericolo” se la maggior parte delle persone lo reputa un lavoretto per ragazzi che studiano e che vogliono guadagnarsi qualcosa d’estate, non è così! Si tratta infatti di un lavoro serio e per il quale servono persone preparate e qualificate che durante la giornata devono essere in grado di affrontare sia le emergenze in mare, ma anche gli interventi di pronto soccorso e la parte amministrativa. E’ indispensabile quindi essere autonomi nella gestione della spiaggia e della zona di mare assegnata dal punto di vista delle ordinanze comunali e della capitaneria di porto. Inoltre, aspetto assai rilevante, devono essere socievoli, saper gestire al meglio i rapporti col pubblico, cosa che non sempre risulta essere così semplice. Detto ciò è anche un lavoro che presenta sfaccettature divertenti e colorite. Molte volte ci vengono poste delle domande piuttosto stravaganti dai bagnanti, come ad esempio: “Scusi non si può fare niente per queste onde?” oppure “Mi può dire dove posso trovare meno sabbia?” o addirittura “Può indicarmi dove posso comprare il biglietto per far fare un giro alle mie figlie sul pattino con lei?” Pensi che possa essere un’opportunità per i giovani? Che consigli daresti a chi sceglie questa professione? “Personalmente la consiglierei ad un giovane, magari non per la vita ovvio, ma come tappa mirata alla crescita dal momento che abbiamo una grande responsabilità nel fronteggiare numerose situazioni di pericolo. Risulta quindi necessario intervenire con prontezza senza lasciarsi prendere dal panico ponendosi come solo e unico obiettivo quello di salvare Miriam vianello vite umane”.
6 Cavarzere Urbanistica Approvazione al Consiglio comunale della variante numero 3 al Piano degli interventi
Abitazioni fino a 2000mq, procedure più snelle per costruire
Gli interventi superiori a 900 mq prima rientravano nel Piano urbanistico attuativo che prevedeva una procedura molto complessa. Con la variante approvata la soglia è arrivata a 2000 mq e l’iter è più semplice con costi minori di Melania Ruggini
L
a questione urbanistica è tematica di grande attualità in città, grazie alla recente approvazione in consiglio comunale della variante numero 3 al Piano degli interventi. Alcune varianti sono state studiate di concerto con le richieste pervenute dai privati cittadini, mentre altre riguardano specifiche modifiche studiate dall’amministrazione con gli uffici di competenza e che vanno ad agire e insistere sulle normative tecniche. La modifica più importante contenuta nel testo della variante riguarda la procedura per velocizzare eventuali procedimenti urbanistici relativi alla costruzione di un’abitazione. Gli interventi superiori a 900 metri quadrati rientravano infatti nella sfera del Pua, il piano urbanistico attuativo, che prevedeva una procedura molto complessa. In pratica,
dopo il parere tecnico, il progetto passava in consiglio comunale e veniva approvato in giunta tramite due ulteriori passaggi: l’adozione e l’approvazione. Oltre a questi passaggi burocratici, si registrava un disagio non solo per le tempistiche troppo lente ma anche per i costi che gravavano sulla parte privata. Con la variante urbanistica da poco approvata, il permesso di costruire è stato innalzato e la soglia è arrivata ai 2000 metri quadrati, ed è rilasciato direttamente dall’ufficio preposto, per facilitarne la burocrazia e rendere l’iter più snello con costi minori. “A chi ha contestato il discorso degli standard e degli oneri di urbanizzazione dice il sindaco Henri Tommasi - rispondo che tutti gli standard sono regolati e previsti dal nostro piano regolatore. Gli oneri di urbanizzazione sono perciò dovuti, sia quelli
primari che secondari”. Come spiega il primo cittadino “il piano di intervento è stato approvato in velocità durante la precedente amministrazione per averlo pronto prima delle elezioni, ovviamente per scopi elettorali. Si tratta di un piano molto giovane che però contiene già delle grosse perplessità e difficoltà, non rispecchiando appieno gli interessi pubblici. Sono giunte infatti molte istanze da parte di professionisti, in questi anni, su diverse problematicità del Prg. Pertanto l’anno scorso abbiamo iniziato l’iter e ora la variante è stata approvata. La variante interessa tutto il Prg perché affronta nel dettaglio diverse problematicità”. “Il piano di intervento ha ancora alcune lacune - prosegue il sindaco - tuttavia poiché è ancora giovane, essendo stato realizzato 3 anni e mezzo fa, e costando molto, circa 100.000 euro, è necessario lavorare per
Il sindaco Henri Tommasi
adattarlo al territorio”. Il risultato della variante è diminuire gli spazi di urbanizzazione, come da prassi nazionale e regionale, per evitare urbanizzazione selvaggia. Circa un anno fa è iniziata la prima fase, ossia la presentazione alla cittadinanza e ai professionisti, per garantire la massima trasparenza sulle modifiche e sulle motivazioni, con la richiesta di raccogliere le varianti indirizzata agli stessi. “Abbiamo ricevuto una cinquantina di richieste - precisa Tommasi - seguite da altri incontri con professionisti, e completate da-
gli studi degli uffici competenti per verificare se tali richieste potessero o meno essere accolte. Alcune di queste sono state approvate, altre hanno ricevuto esito negativo ma anche in questo caso sono seguiti incontri chiarificatori. Nell’aprile del 2014 abbiamo chiuso la progettazione della variante con un incontro per i professionisti. Ringrazio gli uffici per l’importante lavoro svolto e per il risultato raggiunto”. In ogni caso, come spiega Tommasi, non si poteva stravolgere il nostro piano regolatore.
Territorio I gruppi di azione locale rischiano di scomparire
L
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o sviluppo dei territori veneti passa dai Gruppi di azione locale che possono essere lo strumento di sviluppo delle aree rurali integrando i differenti fondi comunitari previsti per la programmazione 2014/2020. Cancellarli sarebbe un errore e rappresenterebbe un passo indietro rispetto all’Europa. Questo, in sintesi, è quanto emerso nell’incontro tra i soci pubblici e privati dei quattordici Gal del Veneto. Un’occasione cruciale per fare il punto sul presente e soprattutto sul futuro di queste associazioni capaci di convogliare e canalizzare i finanziamenti europei sul territorio locale. Tra questi c’è anche l’“Antico Dogado” (che comprende i comuni di Cavarzere, Chioggia, Cona, Mira, Arzergrande, Bovolenta, Candiana, Codevigo, Correzzola, Pontelongo e Terrassa Padovana) e che ora rischia di scomparire. Nella programmazione 2007/13 i Gal veneti hanno sostenuto progetti per 180 milioni di euro, cofinanziati per circa 100 milioni. A fronte di 2.100 domande pervenute, ben 1.500 sono state quelle ammesse a finanziamento. Nonostante questi numeri il futuro è però incerto: la Regione ha palesato, infatti, la volontà di dimezzare i Gal e soprattutto la percentuale dei fondi a essi dedicata. Per il prossimo settennato dei quattordici Gal che oggi rappresentano 378 comuni e il 71% del territorio veneto, ne potrebbero
rimanere soltanto otto (quelli di montagna e del Polesine). L’incontro ha invece sottolineato come tutti i Gal siano stati protagonisti negli ultimi anni dello sviluppo rurale, non solamente finanziando attraverso i bandi le aziende agricole, ma sostenendo anche la valorizzazione turistica e il recupero del patrimonio storico, architettonico e culturale dei territori in cui operano, attuando una strategia integrata e di sistema volta ad accrescere la qualità della vita e le opportunità economiche di tutti quelli che vivono nelle aree rurali. Ridimensionare questa realtà potrebbe significare non cogliere l’ennesima opportunità di rendere i territori più responsabili e gli investimenti più efficaci, oltre che perdere un interlocutore che ha dimostrato la capacità di promuovere il dialogo tra pubblico e privato per favorire interventi di sviluppo integrato. A fianco dei Gal si è schierato anche l’Anci Veneto (l’associazione dei comuni veneti), con un documento approvato all’unanimità e inviato alla Regione. I sindaci dell’Anci ritengono, nello specifico, che la Regione non possa perdere questa opportunità, ribadendo la necessità che le strategie di sviluppo locale siano attivate attraverso un’efficace integrazione dei fondi strutturali messi a disposizione dall’Europa. Alessandro Cesarato
8 Cavarzere Urbanistica/2 Approvazione al Consiglio comunale della variante numero 3 al Piano degli interventi. Principali varianti
La zona delle Giare ritorna agricola, quella del santuario della Madonna del perdono viene riservata al culto L’ex scuola materna di San Pietro, che era stata resa vendibile, è stata convertita in area di servizi per l’istruzione. Il sindaco Tommasi: “Abbiamo mantenuto anche questa promessa”
di Melania Ruggini
A
lcune varianti sono di piccola portata ed entità, mentre altre sono decisamente più importanti. Tra le varianti più significative c’è la zona delle Giare superiori nella frazione di Rottanova. Con l’approvazione del Pat viene istituita un’area come “ambito di edificazione diffusa”. L’area proveniva da una destinazione urbanistica definita dal vecchio Prg come “Sottozona agricola E 3.2 -paesaggio agrario integrato ai corsi d’acqua”. Le previsioni del Pat così come recepite con Il Piano degli Interventi aveva individuato in tale area una “aggregazione edilizia in contesto rurale caratterizzato principalmente dalla frammentazione fondiaria, con destinazioni non agricole, in prossimità delle strade”. Ora, sia pur riconoscendo in origine la bontà delle direttive del Pat, visto il crollo della domanda di intervento su aree in tessuto (R5) in conseguenza del mutarsi delle
FOCUS
prospettive economiche e di sviluppo degli insediamenti in ambiti ad edificazione diffusa e poi preso atto dei risultati della concertazione, si è ritenuto di proporre per tale area la destinazione urbanistica del vecchio piano regolatore ovvero “area a prevalente destinazione agricola (A1)” mantenendo la destinazione R5 per i soli lotti residui non coinvolti nel processo partecipativo. “Si trattava di un problema enorme – spiega il sindaco Henri Tommasi - che è sfociato in una petizione presentata l’anno scorso. Lo sbaglio a monte è stato non considerarla una zona agricola, per cui nel Pat della precedente amministrazione è stata inserita nel piano regolatore residenziale, nonostante si tratti di un’area agricola a tutti gli effetti, decentrata dal centro. I campi coltivati non potrebbero avere una proiezione di residenzialità e pertanto mancano i servizi. Grazie alla variante si è ritornati alla
situazione precedente”. Altra area importante in cui è intervenuta la variante è la zona in cui si trova il santuario della Madonna del Perdono. Nella variante si legge quanto segue: “Il “Gruppo di solidarietà Madonna Addolorata del Perdono” è proprietario di circa mq. 4000 di superficie e ha manifestato l’interesse ad una trasformazione in tessuto F2 per la realizzazione di intervento autonomo da destinare al “culto”. Si propone pertanto la classificazione delle aree identificate nei citati mappali (con esclusione di quanto destinato a “viabilità”) quali aree a servizi F Speciale soggetti a normativa specifica da inserire nell’art. 45 delle norme tecniche operative del P.I. La restante area sarà classificata quale tessuto R3 per consentire interventi edilizi diretti con indice fondiario pari a 1 mc/mq. Restano a carico dell’area F speciale la realizzazione della strada di
La tensostruttura di 100 mq dedicata al culto della Madonna Addolorata del perdono accesso da via Pisacane”. Come spiega Tommasi: “Sono stati indetti diversi incontri sia con i residenti della zona, sia con l’associazione di culto, sia con alcuni avvocati, dato che in questi 10 anni si sono riscontrati vari problemi, a partire dalla viabilità, essendo una zona di interesse pubblico visitata da numerosi pellegrini e fedeli. Si sono inoltre riscontrati alcuni abusi che si sono avvicendati nel corso degli anni, denunciati e perseguiti nelle sedi appropriate, e come amministrazione posso affermare che non siamo stati inermi. Sono stati fatti tutti gli atti di ufficio opportuni; d’altra parte
non è il sindaco che decide ma gli uffici che agiscono”. La soluzione trovata è che l’area viene residenzializzata mentre l’area di preghiera è stata resa un’area di servizio per i fedeli, per garantirne l’ordine e le funzioni senza bloccare la circolazione. Altra area di interesse della variante è l’ex scuola materna di San Pietro che era stata resa vendibile; a seguito di una grande rimostranza della frazione essa è stata convertita in area di servizi per l’istruzione. “Anche questa promessa è stata mantenuta” commenta Tommasi.
Marzia Tasso contesta l’approvazione della variante che classifica l’area di via La Torre a servizi F Speciale e consente di costruirvi un luogo di culto
“Un comportamento che alimenta la malpratica dell’abusivismo”
D
opo l’approvazione, avvenuta a giugno, della variante numero 3 al Piano degli interventi, diverse sono state le voci critiche. Tra esse, quella della consigliere comunale Marzia Tasso, eletta nel Pd ma non allineata alla maggioranza, che si soffermata in particolare sul punto riguardante la zona di via Pio La Torre, trasformata dal Consiglio comunale in area destinata a luogo di culto e servizi. Tasso ha espresso voto contrario su tale modifica, alla quale hanno dato il proprio assenso tutti gli altri consiglieri presenti in aula, nello specifico la maggioranza e il capogruppo di Forza Italia Pier Luigi Parisotto. “Nell’area di via Pio La Torre – afferma Marzia Tasso – ci sono manufatti abusivi, alcuni su suolo pubblico, tra cui una tensostruttura di 100mq autorizzata dal Comune in maniera provvisoria, per novanta giorni, fino allo scorso 20 aprile, quindi ora abusiva come confermato, durante la seduta consiliare, dal tecnico comunale. L’amministrazione comunale, invece di perseguirlo, tollera l’abusivismo permettendo l’interruzione della viabilità per due giorni al mese e più, trascinandosi tra verbali e sopralluoghi, ricorsi e dilazioni, immobilismo e lentezze procedurali, ma soprattutto non attuando la rimozione dei manufatti e la
La statua della Madonna Addolorata del Perdono In alto Marzia Tasso
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richiesta dei danni subiti da occupazione di suolo pubblico, unico atto che ristabilirebbe la legalità”. Nella zona in questione si ritrova un gruppo di preghiera, costituito in associazione, formatosi dopo che la signora Alina Coia, residente in quella zona, rese noto nel 1997 di aver avuto, poco lontano da casa sua, l’apparizione di quella che poi le si sarebbe rivelata come la Madonna Addolorata del Perdono. Tra le varie iniziative promosse dall’associazione, vi sono anche le processioni e il servizio d’ordine in occasione delle apparizioni, che si verificherebbero la sera del 4 e del 28 di ogni mese. La zona in tali occasioni si popola di persone, provenienti anche da molto lontano, vengono di conseguenza bloccati la viabilità e l’accesso alle abitazioni dei residenti, che hanno più volte chiesto al Comune di intervenire. “È lecito chiedersi – chiosa Marzia Tasso – quando a Cavarzere si avrà il coraggio di applicare la legge uguale per tutti. I residenti della zona di via La Torre hanno ripetutamente chiesto il ripristino della legalità al Comune ma, con un comportamento che non fa altro che alimentare la malpratica dell’abusivismo, l’amministrazione comunale approva la variante che permette anche la costruzione di un luogo di culto”. Nicla Sguotti
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Cavarzere 9 Sociale Le celebrazioni a 50 anni dalla sua fondazione. Inaugurato un busto commemorativo realizzato da Giorgio Longhin
L’Avis festeggia la giornata del Donatore ricordando il dottor Guarnieri di Nicola Ruzza
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’Avis di Cavarzere e Cona ha deciso di celebrare i 50 anni dalla sua fondazione in modo davvero memorabile: infatti, dopo aver premiato come di consueto i donatori benemeriti, cioè gli avisini che hanno compiuto 65 anni di età, cerimonia che si è svolta il giorno 23 maggio presso la sala convegni di Palazzo Danielato, ha deciso di dedicare alla Giornata del Donatore uno speciale ringraziamento al suo fondatore, il compianto dr. Giancarlo Guarnieri. Domenica 8 giugno, dunque, una folla davvero numerosa si è raccolta davanti alla Piazza del Donatore per sfilare per le vie del paese, accompagnata dalla banda musicale cittadina, diretta dal Maestro Michele Arrighi, ma soprattutto per assistere all’inaugurazione del busto commemorativo dedicato al dr. Guarnieri, opera realizzata dallo scultore cavarzerano Giorgio Longhin che è stata collocata nel lato della chiesa prospiciente al palazzo municipale. Fu proprio grazie ad un’idea di questo capace medico se l’Avis si è costituita, il 14 marzo 1964, anche a Cavarzere; Guarnieri, inoltre, è stato primario del laboratorio di analisi e ricerche cliniche dell’ospedale di Cavarzere dal 1964 fino al 1973, per poi passare a Chioggia fino al 1991 e a Mestre, dove è stato responsabile del
Alcuni momenti della cerimonia che si è svolta lo scorso 8 giugno A sx i sindaci Henri Tommasi, di Cavarzere, e Alberto Panfilio, di Cona. A fianco il busto realizzato dallo scultore Longhin, in omaggio al dottor Guarnieri, fondatore dell’Avis di Cavarzere e Cona SIT Centro Trasfusionale fino alla sua morte, avvenuta il 22 aprile 1996: la passione per il proprio lavoro e l’impegno profuso sono sempre scolpiti nella memoria di coloro che lo hanno conosciuto ed è per questo che l’Avis ha voluto fortemente questa giornata di ricordo per il suo fondatore. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Henri Tommasi, il quale nel suo discorso ha sottolineato la
preziosa attività dell’Avis, il neo sindaco di Cona Alberto Panfilio, il sindaco dei ragazzi Filippo Merlanti, i figli del dottor Guarnieri, Fabrizio e Nicola (quest’ultimo ha ricordato il padre con un discorso che ha commosso tutti i presenti), il primario del centro trasfusionale dell’Ulss 14 dottor Gianluca Gessoni che ha a lungo collaborato con il fondatore dell’Avis locale, il presidente dell’associazione cav. Luigi Sturaro, il quale ha ringraziato le autorità e i
presenti tramite la sua collaboratrice Alessandra Giraldo, nonché il parroco don Achille de Benetti che, dopo aver impartito la benedizione, ha celebrato la Messa in suffragio dei donatori defunti assieme al parroco di Cona don Umberto Sordo, funzione religiosa che è stata accompagnata musicalmente dall’organo del professor Graziano Nicolasi e dal coro “Tullio Serafin” diretto dal Maestro Renzo Banzato.
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10 Cavarzere Associazioni Duilio Avezzù ha presentato “Persone”
Il Fotoclub mette in... mostra i suoi primi 40 anni Allestita una raffinata esposizione per celebrare i 4 decenni di attività del Fotoclub. Oltre 40 fotografie in bianco e nero, scattate negli anni Ottanta, che immortalano volti e mestieri ormai perduti di Nicola Ruzza
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l Fotoclub di Cavarzere ha tagliato il lusinghiero traguardo di 40 anni di attività con la mostra “Persone” di Duilio Avezzù, per molti anni presidente dell’associazione cavarzerana, che è stata inaugurata sabato 31 maggio alla presenza di un notevole numero di partecipanti, tra i quali l’assessore alla Cultura Paolo Fontolan, il delegato regionale Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) Graziano Zanin, il delegato provinciale Paolo Prando, il fotografo Francesco Fantini – che ha presentato l’autore – e il presidente del Fotoclub Elia Andreetta. La mostra, che è rimasta aperta al pubblico fino al 12 giugno nel foyer del teatro “Tullio Serafin”, è composta oltre 40 fotografie in bianco e nero, scattate negli anni Ottanta, che ritraggono volti di persone e vecchi mestieri ormai perduti, dal forte potere evocativo ed emozionale, caratteristica tipica della grande fotografia, la quale ha come scopi il far rivivere ricordi ed emozioni e il conoscere se stessi, le proprie radici e gli
L’assessore alla Cultura Paolo Fontolan insieme con Duilio Avezzù ed Elia Andreetta e alcuni ospiti della mostra altri, grazie alla forza delle immagini catturate dall’obiettivo. Duilio Avezzù, autore delle fotografie ed organizzatore dell’esposizione, ha iniziato a far parte del Fotoclub Cavarzere nel 1979, grazie al quale ha imparato a sviluppare i negativi e a scattare le foto; in seguito ha cominciato a partecipare a con-
corsi fotografici nazionali ed internazionali, collezionando prestigiosi riconoscimenti tanto da conseguire nel 1985 a Trento, in occasione del congresso Nazionale FIAF, l’onorificenza di AFI (Artista Fotografo Italiano) e nel 1996, a Perugia, il titolo di BFI (Benemerito della Fotografia Italiana). Come detto in precedenza, per ben 25
anni è stato presidente del Fotoclub cavarzerano, periodo nel quale, coadiuvato dai membri dell’associazione, ha organizzato numerosi incontri e mostre, invitando alcuni tra i migliori fotografi nazionali; inoltre Avezzù, oltre ad essere un appassionato della fotografia amatoriale, è un ricercatore instancabile di immagini che testimonino gli
avvenimenti accaduti a Cavarzere dal primo Novecento ad oggi: questa sua passione lo ha portato a realizzare, in collaborazione con le diverse amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni, ben sei pubblicazioni e una quindicina di mostre storico-fotografiche sulla storia del nostro paese.
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ervono i preparativi per il quarantesimo Ferragosto Rottanoviano, organizzato dal Comitato Cittadini di Rottanova in collaborazione con il gruppo parrocchiale. Il calendario di quest’anno è particolarmente ricco di appuntamenti che si articoleranno dal 6 al 17 agosto per movimentare la tradizionale festa cittadina. Si parte il giorno 6 agosto con la gara delle band musicali dedicata ai giovani gruppi, che si avvicenderanno dalle ore 21 fino all’una di notte, nella piazzetta antistante la chiesa di Rottanova. La gara prosegue nella serata del 7 agosto mentre venerdì 8 agosto saranno premiati i vincitori. A tutti i partecipanti sarà consegnata una targa di riconoscimento da parte del Comitato cittadino mentre alle prime 4 band vincitrici sarà consegnato un premio speciale. Sabato 10 agosto largo alle danze, con l’orchestra Fiorella e Denis. Domenica 11 agosto si balla con l’orchestra dei Calypso e con l’esibizione dei miniballerini guidati dai maestri Lorena e Siro Baldin. Lunedì 11 agosto la serata è dedicata alla sfilata di moda sotto le stelle, con capi d’abbigliamento di Pes, Valentina Spose, Okidoki, allestimento coreografico della Fioreria Noi Due e Francesca Andreotti, acconciature di Salone Barbara e trucco realizzato da Estetica la Perla. Le serate del 12 e 13 agosto sono tutte dedicate allo sport, con le gare di calcio balilla.
Giovedì 14 agosto tocca al ballo liscio, con Gianni e i Franchi. Venerdì 15 agosto la sagra dell’Assunta sarà animata dalle musiche di Denis Amoroso. Sabato 16 largo al mercatino di hobbystica allestito lungo via Maddalena, al ballo liscio con i Mediterraneo che si esibiranno fino alla mezzanotte, momento in cui scatterà l’estrazione della tombola e il bellissimo spettacolo dei fuochi d’artificio, offerti dalle famiglie di Rottanova. Domenica 17 agosto si balla con dj Dany e con l’esibizione della scuola di ballo Marlen Club di Cartura. Alla mezzanotte si estrarrà la lotteria che decreterà la chiusura ufficiale della manifestazione. In concomitanza con gli eventi in calendario, nelle serate dall’8 all’11 e dal 14 al 17 agosto il Young Bar della Piazzetta organizzerà serate a tema con musica anni Settanta, Ottanta, Novanta dedicate ai giovani. Un fornito stand, allestito nel cortile dell’asilo parrocchiale, gastronomico proporrà menu’ tradizionali: oltre alle fiorentine, alle tagliate e alle fritture di pesce, le novità culinarie di quest’anno sono la paella, lo spezzatino e le tagliatelle di capriolo e cinghiale. All’asilo parrocchiale andrà parte dell’eventuale incasso. Il Comitato cittadino è una realtà molto attiva e impegnata nel sociale: da oltre 10 anni infatti il comitato è impegnato nelle adozioni a distanza in Ruanda e nei piccoli M.R. aiuti in paese.
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12 Cona Primo piano Amministrazione Il Consiglio comunale del debutto ufficiale
Il debutto “anticonvenzionale” di Alberto Panfilio
Il sindaco convoca l’assemblea nel corso del primo pomeriggio e davanti ad un pubblico piuttosto nutrito di cittadini ufficializza le nomine degli assessori: Fontolan vice sindaco, Maculan, Campaci e Lazzarin. Rispettate le quote rosa e largo ai giovani
Il sindaco Alberto Panfilio
di Melania Ruggini
U
n primo consiglio comunale molto atteso quello convocato dal neo assessorato a Michele Galazzo, ex candidato sindaco della lista di sinistra, sindaco di Cona Alberto Panfilio, che certamente non ha deluso ma lui ha rifiutato”. Durante il consiglio comunale non è mancato il colpo le aspettative dei pronostici. Nonostante il caldo estivo e l’orario di scena, con la proclamazione del presidente del consiglio comunale nella anomalo, di primo pomeriggio, la presenza del pubblico è stata decisa- persona del consigliere Nicola Botton, già facente parte della minoranza mente buona. Come avevano pronosticato i bene informati, non ci sono nella precedente legislatura. “È stata una mia iniziativa personale” ha state grosse novità tra gli assessorati. Tra i nuovi assessori c’è Fabio Fon- commentato il sindaco Panfilio- poiché credo nella partecipazione e nella divisione dei ruoli e chiedo il contributo di tutti. tolan, 26 anni, tecnico della prevenzione, nomiA Cona ci sono 3.073 elettori e per me sono nato vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, A sorpresa e a dispetto altrettanti consiglieri e assessori che possono dire all’urbanistica, all’ambiente e all’agricoltura. La dello statuto comunale la loro sulla gestione del comune”. La replica del trentenne Sara Maculan, di professione commer- Panfilio nomina ciante, è stata nominata per i Servizi sociali e il presidente del Consiglio consigliere di opposizione Antonio Bottin non è l’attuazione del programma. Un’altra quota rosa comunale: è Nicola Botton tardata: durante il consiglio comunale, Bottin ha spiegato che il testo unico sugli enti locali prenella lista, Sara Campaci, studentessa venticinquenne, è diventata assessore alla Cultura, pubblica istruzione e sport. Ha vede che, nei comuni sotto i 15.000 abitanti, a presiedere il consiglio deluso i pronostici invece l’elezione di Leonardo Lazzarin, 62 anni, consu- sia il sindaco salvo differente previsione statutaria. E lo statuto di Cona lente tributario, nominato assessore esterno al Bilancio, finanze e attività non prevede la distinzione tra le due figure. Pertanto Bottin ha proposto produttive. “Una giunta che è il punto di arrivo - ha commentato il primo di cambiare lo statuto, per evitare l’illegittimità. L’incidente di percorso, cittadino - di consultazioni ma anche di scelte personali, fuori dagli schemi tuttavia, è stata inascoltato: messa ai voti, la proposta del sindaco è stata politici, perché io non sono un politico. Ad esempio avevo proposto un approvata e ora Nicola Botton è presidente del consiglio a tutti gli effetti.
IL CASO L’opposizione insorge
Il sindaco procede all’abolizione delle commissioni consiliari per il bilancio, l’uso del territorio, il sociale
I
Antonio Bottin
l sindaco procede all’eliminazione delle Commissioni consiliari e l’opposizione insorge. E fa di tutto per ripristinarle, manifestando chiaramente l’intenzione di rinunciare al gettone di presenza, non solo quello previsto per la partecipazione alle commissioni consiliari ma anche per quella ai consigli comunali, pur di salvaguardare il democratico istituto. La querelle è scoppiata nel corso del prima seduta, il 27 giugno scorso, dell’assemblea consiliare quando il neo eletto sindaco Alberto Panfilio ha posto al Consiglio comunale la questioni di opportunità sul mantenere in essere le Commissioni consiliari per il Bilancio, il personale e i tributi; per l’uso e l’assetto del territorio e per i servizi sociali, culturali, lo sport e il tempo libero. Ritenute indispensabili nella legislatura precedente e stabilito che si dovessero mantenere con deliberazione del Consiglio comunale del 29 aprile 2014, il primo cittadino ha pensato bene - agendo in base alla legge che prevede siano sottoposte a periodica valutazione - che non fossero da considerare più indispensabili e quindi che fossero da abolire, in coerenza con la necessità di ridurre i costi Bottin e “Intesa della politica, oltre alla convinzione che “esse per Cona”: hanno - afferma Panfilio - natura meramente “Rinunciamo al gettone politica e non amministrativa”. E quindi, man- ma manteniamo tenendo la sola Commissione consiliare per- le Commissioni” manente per lo Statuto, ha invitato il Consiglio comunale a modificare, nel contempo, la deliberazione di Consiglio comunale 23/2014 nella parte in cui si riteneva indispensabili le altre tre commissioni consiliari, non riconfermandole. A maggioranza, 9 voti contro 4, le commissioni sono state dunque abolite. Un epilogo al quale non si rassegna Antonio Bottin e il suo gruppo consiliare “Intesa per Cona” che ha dimostrato il proprio disappunto fin dalle prime battute sulla discussione del punto 6, quello appunto delle commissioni consiliari. “Il nostro gruppo - ha detto Bottin in Consiglio comunale - non condivide assolutamente la cancellazione delle tre Commissioni consiliari. Per noi queste tre Commissioni permanenti sono da ritenersi essenziali per lo svolgimento democratico dell’attività preparatoria, conoscitiva e di controllo amministrativo sulla gestione del Comune di Cona ed a tutela dei cittadini”. “Fin d’ora - ha quindi fatto sapere ribattendo alla necessità fatta presente dal sindaco di risparmio - il nostro Gruppo intende rinunciare al gettone di presenza sia per la partecipazione alle Commissioni consiliari ma anche per la partecipazione ai Consigli comunali in modo tale che non vi siano oneri economici per il Comune”. Eliminato dunque il motivo per cui il sindaco avrebbe proceduto alla eliminazione - i costi - Bottin e il suo gruppo auspicano siano al più presto ripristinati “questi strumenti di confronto democratico”.
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Cultura locale 15 Il libro Riaffiora dalla memoria di Pietro Boninsegna un altro frammento della sua storia
“Mericordo”, viaggio ideale nella Cavarzere degli anni ‘40 di Nicla Sguotti
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na piacevole chiacchierata più che un’intervista, questa l’atmosfera che si crea quando ci si trova a conversare con Pietro Boninsegna, autore di interessanti pubblicazioni che, partendo da episodi che riguardano il suo passato, tracciano il profilo dei luoghi in cui ha vissuto. Il suo minuzioso lavoro di ricerca rappresenta una preziosa fonte di ricchezza per Cavarzere e per ciascun luogo o argomento al quale egli rivolga la propria attenzione. Con rara precisione, unita a un velo poetico ispirato dai ricordi, Boninsegna ha tracciato un trittico di sue opere in cui ripercorre gli anni giovanili. L’ultima sua fatica letteraria data alle stampe è “Mericordo”, libro dedicato alla sua città natale. Tutto cominciò infatti a Cavarzere dove Boninsegna, stimato ingegnere che dopo essersi ritirato dalla professione si dedica alla scrittura e alla ricerca storica, è nato e risiede, ma la sua prima opera ha tratto ispirazione dalla Toscana, precisamente da Castiglion Fiorentino. Nella splendida Toscana egli ha trascorso alcuni anni della sua giovinezza, dopo l’alluvione che nel ’51 colpì anche la sua Cavarzere. Ha preso così vita “La Toscana nel cuore”, prima opera di Boninsegna, che si dipana tutta nello spazio di un momento, quello in cui riaffiora un groviglio di sensazioni, sepolte nel ricordo, pronte a restituire intatto il loro contenuto di emozioni. Fatti e personaggi che riscattano la loro ordinarietà col farsi costume e microstoria e ci riportano, attraverso i ricordi dell’autore, all’ambiente toscano in cui egli rimase fino al termine degli studi superiori. Castiglion Fiorentino fa da sfondo anche a “Nuvole”, seconda pubblicazione dell’autore, nella quale emerge ancora la profonda nostalgia che sente per quei luoghi e per le persone che vi abitavano. Ne scaturisce un’altra testimonianza precisa degli anni Cinquanta, di nuovo ci si perde con l’autore tra i suoi ricordi e ritorna l’impressione che la cittadina, con i suoi colli e i suoi abitanti, lo abbia stregato da ragazzo. È poi arrivato quest’anno “Mericordo”, un altro vero e proprio ritorno al passato, un viaggio ideale nella Cavarzere di fine anni Quaranta, vista attraverso gli occhi di un bambino di allora che osservava, spettatore attento della vita intorno a lui, della quale oggi si ricorda e racconta. Vengono rievocati mestieri, usanze, divertimenti, modi di vivere che oggi sembrano di un altro mondo, la lingua di quel mondo era il dialetto e mancava quasi tutto, ma la povera gente trovava lo stesso il modo di far festa. Un affresco tracciato con le tinte dei ricordi, attraverso i quali l’autore ci permette di rammentare, immaginare e disegnare nei nostri pensieri persone e luoghi passati, parte ormai della storia cavarzerana, che attraverso quest’opera di Boninsegna sembra riprendere quasi vita.
E’ il racconto di una realtà che non c’è più rivissuta con lo stupore, la curiosità e la meraviglia del bambino che fu un tempo. Sono rievocati mestieri, usanze, divertimenti e stili di vita che oggi sembrano appartenere a un altro mondo
L’ultima fatica letteraria di Pietro Boninsegna “Mericordo”
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Frate alessandro incanta cavarzere con l’armonia della sua voce
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l concerto “Fratello sole, sorella luna” dell’amatissimo frate Alessandro Brustenghi, che si è svolto lo scorso 21 giugno presso il Duomo di Cavarzere, ha riscosso un successo straripante: la potente voce del religioso ha ammaliato il pubblico presente che, al termine dello spettacolo, gli ha tributato una lunghissima standing ovation, chiaro segno che il messaggio di umiltà e semplicità, trasmesso attraverso il canto, è stato colto con favore dagli astanti. Frate Alessandro, oltre ad essere un francescano, è un cantante ormai conosciuto ovunque: ha infatti ottenuto il disco d’oro con il primo dei suoi cd editi da Decca, è stato ospite in numerosissime trasmissioni televisive e ha svolto con successo numerose tournée internazionali; grazie all’invito dell’associazione culturale Concetto Armonico, della disponibilità della Parrocchia di San Mauro e del suo parroco don Achille De Benetti e dell’assessorato alla Cultura, i cavarzerani hanno avuto l’opportunità di ascoltarlo dal vivo. Egli, insieme alla Schola Poliphonica del Santuario di Monte Berico, al soprano Lucia Sartori e con l’accompagnamento dei maestri Silvia Fabbian e Denis Zanotto, ha deliziato il pubblico con un ampio repertorio di musica sacra, sia di autori contemporanei come Valtinoni, Bartolucci e Migliavacca, sia di autori classici come Mozart e Rossini. La serata, presentata da Nicla Sguotti, si è conclusa con l’Ave Maria di Mascagni; infine tutti gli artisti si sono uniti nel cantare il Cantico delle Creature in onore del Santo di Assisi. Frate Alessandro è rimasto a Cavarzere anche nella mattinata di domenica 22 giugno, nel corso della quale ha partecipato alla celebrazione liturgica del Corpus Domini con la comunità parrocchiale di Rottanova. Nicola Ruzza
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Giugno 2014
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
Servizio Sanitario Nazionale della Regione Veneto AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14 Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500
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Esenzione per reddito: dal 1° luglio non cambia nulla
L’ULSS 14 SMENTISCE LE NOTIZIE CHE CIRCOLANO SU INTERNET, CHE ANNUNCIANO CAMBI DI REGOLE PER RICHIEDERE L’ESENZIONE DEL TICKET PER REDDITO Nella Regione Veneto non cambiano le regole per le esenzioni per reddito e non sono previste modifiche a partire dal 1 luglio 2014. L’Ulss 14 rassicura i cittadini e smentisce le notizie che stanno circolando via internet (forse riguardano altre Regioni, ma non viene specificato), che annunciano a breve cambiamenti sulla richiesta delle esenzioni del ticket per reddito. I cittadini, quindi, devono rivolgersi al Distretto sociosanitario solo nel caso in cui pensano di aver maturato il diritto all’esenzione. Non devono recarsi al Distretto coloro che sono già in possesso di una esenzione totale per infortuni sul lavoro, invalidità civile, etc. (3G1 – 3L1 – 3L2 – 3M1 – 3M2 – 3C1 – 3C2 – 3C3 – 3N1 – 3S1 – 3V1 – 3V2 – F01) perché si tratta di una esenzione superiore a quella per reddito. Si ricorda che coloro che sono già stati censiti possono scaricare il loro certificato dal sito internet della Regione Veneto: https://salute.regione.veneto.it/ web/guest/servizi/esenzioni Le condizioni per cui si ha diritto all’esenzione di seguito riportate, sono inserite nel Sito Web Aziendale: Homepage-Distretto-Medicina Convenzionata: - Cittadini di età inferiore ai sei anni o superiore ai sessantacinque anni, purché appartenenti ad un nucleo familiare avente un reddito complessivo lordo riferito all’anno precedente non superiore a 36.151,98 euro (Esenti reddito ed età) codificato in Regione del Veneto con 7R2.
- Cittadini disoccupati ed i loro familiari a carico purché appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo lordo riferito all’anno precedente non superiore a 8.263,31 euro aumentato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge non legalmente ed effettivamente separato, ulteriormente incrementato di 516,46 euro per ogni figlio a carico.(Esenti per disoccupazione) codificato in Regione del Veneto con 7R3. Si ricorda che per “disoccupati” si intendono quelle persone che hanno perso un lavoro e non agli inoccupati in generale. - Cittadini di età superiore ai sessantacinque anni beneficiari di assegno (ex pen-
Informa
le Specia le a i c e p S
Ulss 14
sione) sociale e i loro familiari a carico (Esenti per assegno sociale) codificato in Regione del Veneto con 7R4. - Cittadini di età superiore ai sessanta anni, titolari di pensione al minimo ed i loro familiari a carico purché appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo lordo riferito all’anno precedente non superiore a 8.263,31 euro aumentato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge non legalmente ed effettivamente separato, ulteriormente incrementato di 516,46 euro per ogni figlio a carico. (Esenti per pensione al minimo) codificato in Regione del Veneto con 7R5.
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Giugno 2014
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it
RINNOVATA LA FARMACIA OSPEDALIERA E POTENZIATO IL SERVIZIO DI GASTROENTEROLOGIA
I lavori sono stati eseguiti e ultimati nell’arco di un mese.
Ristrutturata la farmacia dell’Ospedale di Chioggia e potenziato il servizio di gastroenterologia. I lavori sono stati eseguiti e ultimati nell’arco di un mese. Per quanto riguarda la farmacia ospedaliera, il servizio e’ stato rivisto completamente nei suoi 150 metri quadrati: dagli arredamenti alla dipintura fino alla riorganizzazione degli spazi. Oggi gli operatori godono di tre postazioni per il lavoro di magazzino, di altre cinque destinate come uffici amministrativi
più lo studio dei farmacisti e una sala dedicata alle riunioni collegiali. La farmacia ospedaliera e’ un servizio rivolto ai pazienti appena dimessi dall’Ospedale, perché garantisce loro il primo ciclo di terapia, ma anche a quei pazienti cronici (oncologici, cardiologici e reumatologici) che necessitano di farmaci speciali e molto costosi. Contemporaneamente al rinnovamento della farmacia, è stato rivisto anche il servizio di gastroenterologia, al quarto piano del monoblocco.
Si tratta di un servizio di tipo ambulatoriale dove i pazienti oggi trovano un miglior confort alberghiero: sono state allestite due stanze per chi deve fare delle flebo o delle trasfusioni, oppure ha eseguito una biopsia. Un luogo dedicato con due posti letto e quattro poltroncine regolabili. “E’ un’assistenza alternativa al ricovero - dice il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben - pensata e costruita per garantire la centralità del paziente coi sui bisogni e necessità in un momento di fragilità”.
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18 Personaggio Packaging & tecnologie
Usa, Turatti trionfa alla United FreshTech Un modello innovativo che quintuplica la produttivitĂ
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restigioso riconoscimento per Turatti, specialista nella progettazione e realizzazione di macchinari e linee complete per l’industria alimentare: la depicciolatrice per fragole, recente creazione “firmataâ€? dall’azienda veneta, ha trionfato nella categoria “Best New Packing-Processing Equipmentâ€? (ovvero “Miglior nuovo sistema di confezionamento/ lavorazioneâ€?) collocandosi cosĂŹ tra le migliori innovazioni nel settore della quarta gamma votate dai partecipanti allo United FreshTech 2014, appuntamento fieristico annuale della United Fresh Produce Association tenutosi a Chicago la scorsa settimana. Il nuovo modello Frazer è stato progettato per rimuovere la parte verde apicale della fragola e tagliarla a metĂ , se necessario. Inoltre questo sistema, la cui richiesta di brevetto è stata depositata, può essere utilizzato anche per la lavorazione dei ravanelli. Soddisfatto il presidente di Turatti North America Alessandro Turatti, (nella foto): “Ricevere quello che potremmo definire l’equivalente (mutatis mutandis) del premio Nobel del food processing, ci riempie d’orgoglioâ€?, afferma - “In particolare abbiamo apprezzato il fatto che alla fiera United abbiamo votato
A sinistra Alessandro Turatti allo United FreshTech 2014, sopra Turatti con Hillary Clinton partecipanti da tutto il mondo, e che abbiano preferito l’assoluta originalitĂ del nostro modello rispetto agli altri nominati da aziende nordamericane ed europeeâ€?. “La peculiaritĂ del nostro modello - aggiunge Turatti - è dovuta al fatto che è stato progettato per rimuovere la parte verde apicale della fragola e tagliarla a metĂ . Generalmente quando presentiamo una delle nostre numerose domande di brevetto, ci vengono notificati vari progetti precedenti, risalenti
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anche a decine di anni addietro. A conferma dell’assoluta originalitĂ del modello “Frazerâ€?, in questo caso non ce n’è stata comunicata alcunaâ€?. “A seguito della domanda di registrazione della domanda di brevetto in questione - spiega ancora Turatti - abbiamo iniziato a promuovere la commercializzazione del modello, con le diverse modalitĂ e tipicitĂ delle normative vigenti nei vari paesi. Grosse multinazionali hanno iniziato a collaborare per predisporre
l’installazione di vari modelli, in quanto il sistema permette di quintuplicare la capacitĂ rispetto alla depicciolatura manuale con un contemporaneo cospicuo ridimensionamento del personale. L’azienda veneta ha in programma di espandere gli stabilimenti produttivi della sede di Cavarzere, puntando sulla manodopera qualificata locale.â€?Noi non delocalizziamo, vogliamo crescere nel mondo, mantenendo le radici ben piantate in Italia: questo dovrebbe essere il vero ‘Made In Italy’ da tutelare.â€?
conclude il Dott. Turatti. L’azienda ha ricevuto altri prestigiosi riconoscimenti quale il “Confindustria Award for Excellenceâ€?, il “Marco Poloâ€? ed è stata selezionata dal COTEC quale esempio d’eccellenza nell’’innovazione. L’azienda Turatti è stata fondata nel 1869; l’attivitĂ si è evoluta nel corso dei decenni passando dalla costruzione di macchinari per l’agricoltura alla progettazione e costruzione di macchinari ed impianti per l’industria agroalimentare.
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Sport locale 21 Boxe A giugno i pugili allenati da Nicola Fontolan si sono incontrati con i migliori atleti del Veneto e dell’Emilia Romagna nelle riunioni organizzate a Chioggia e a Cavarzere
La Boxe Cavarzere fa incetta di vittorie di Nicola Ruzza
U
n mese di giugno pieno di impegni e soddisfazioni per la Boxe Cavarzere: infatti i pugili allenati da Nicola Fontolan si sono misurati con atleti provenienti dalle migliori palestre del Veneto e dell’Emilia Romagna a Chioggia e a Cavarzere. Nella riunione di Chioggia, tenutasi sabato 7 giugno nella splendida cornice di Piazza Italia a Sottomarina (vicino al monumento al Marinaio), ben 14 pugili della Boxe Cavarzere hanno incrociato i guantoni contro esperti avversari, dando vita a dei match davvero spettacolari, galvanizzati dalla presenza di un pubblico numerosissimo e assai partecipe: la pugilistica cavarzerana ha concluso la serata con un bilancio di 7 vittorie (da segnalare in particolare quella di Giorgio Furlan nei 60 kg, il quale ha battuto il suo avversario per kot alla 2ª ripresa ed è stato premiato come miglior atleta della serata, e quella di Vincenzo Tobbia, anche lui vincitore prima del limite), 3 pareggi e 4 sconfitte. Tutti gli incontri, in generale, sono stati molto entusiasmanti, tra i quali hanno spiccato quelli della nuova atleta cavarzerana Sara Finotto la quale ha combattuto molto brillantemente contro un’insidiosa avversaria mancina, e di Alessandro Pavanello nei 75
A Chioggia i cavarzerani hanno riportato 7 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte; a Chioggia 6 atleti su 8 sono arrivati alla semifinale. Debutto di Roncon da professionista
Alcuni momenti degli incontri di Chioggia e Cavarzere. Il pugile Andrea Roncon (nella foto a destra) ha esordito tra i professionisti nella categoria medio-massimi battendo Alexandru Petrica kg, il quale ha battuto Andrea Tiozzo, un forte pugile della New Boxe 2010, in seguito ad un match davvero tirato, combattuto tra
l’altro senza casco, come prevede il nuovo regolamento della categoria élite. La serata è riuscita alla perfezione e il
Bilancio più che positivo
Adria nuoto splendente all’HabaWaba International Festival
tecnico della Boxe Cavarzere Fontolan ci tiene a ringraziare l’assessore allo Sport di Chioggia Narciso Girotto e l’organizzatore
libri e sport il maestro folli racconta il karate, pratica e filosofia di un’arte antica
S
i è chiusa la settima edizione dell’HabaWaba International Festival, per la seconda volta quest’anno Adria Nuoto ha partecipato a questa fantastica iniziativa promossa dall’associazione Waterpolo Development. La delegazione bassopolesana era rappresentata da 16 atleti e due allenatori, che hanno alloggiato una settimana a Lignano Sabbiadoro, condividendo il loro tempo, i pranzi, i bagni in mare, le gioie, i dolori di alcune sconfitte e la stanchezza a fine giornata. Bilancio più che positivo quello della squadra etrusca che è riuscita a piazzarsi nella parte alta della classifica generale, uscendo sconfitta ai quarti di finale del girone “Silver”, quello che conteneva le squadra dal 32° al 64° posto, in un torneo che ne vedeva coinvolte ben 96 nella categoria under 11 e 20 in quella under 9! Come portacolori dell’Adria Nuoto a Lignano Sabbiadoro era presente anche Matteo Tolomei, atleta adriese, aggregato alla squadra under 9 del Plebiscito Padova occasionalmente per questo evento, capace di conquistare il terzo posto assoluto nella categoria. “Siamo orgogliosi dei nostri piccoli atleti – affermano Giacomo Stoppa e Matteo Armari, i due tecnici accompagnatori della squadra – che abbiamo visto crescere in queste stagioni; In tornei come questo la cosa che più conta è appassionare i bambini a questo sport che sa regalare tante gioie, ma che purtroppo spesso non ripaga tutta la fatica che richiede. In questa settimana i bambini hanno vissuto insieme a loro coetanei con culture, lingue e nazionalità diverse, arrivati dall’Egitto, Singapore, Brasile, Francia, Croazia, Russia, Ungheria… Siamo consapevoli del fatto che questa esperienza non la dimenticheranno mai, e ciò ci rende veramente felici”. Di seguito i risultati e la rosa dei giocatori che sono stati impegnati all’HabaWaba International Festival Girone 1 :Dauphine de Sete 01 (Francia) – Adria Nuoto 4-4; Adria Nuoto – Akrosport Roma 9-3; VK Primorac 2 (Montenegro) – Adria Nuoto 3-16; Adria Nuoto – Lavagna 90 2-5; Heliopolis Tigers
Sandro Furlan per la gestione ottimale dell’evento. Passando alla riunione tenutasi a Cavarzere nei giorni 14 e 15 giugno, che ha ospitato i quarti di finale dei campionati Senior, la Boxe Cavarzere ha presentato otto atleti ( uno nei 64 kg, uno nei 69 kg, due nei 75 kg, tre negli 81 e uno nei 91 kg), portandone ben 6 in semifinale; inoltre si è svolta la sfida fuori programma nei 64 kg Youth tra Enrico Fonso, pugile allenato da Fontolan al secondo incontro, e il vicentino Abdellah Mechal, nel quale il pugile cavarzerano è riuscito ad imporsi, meritando anche il premio come miglior pugile dalla serata. Infine si è disputato un bellissimo incontro tra professionisti: Andrea Roncon, grande atleta della Boxe Cavarzere che ha sempre ben figurato da dilettante, ha esordito tra i professionisti nella categoria medio-massimi, battendo il forte collaudatore rumeno Alexandru Petrica. Soddisfatto l’allenatore Nicola Fontolan per i risultati sempre brillanti dei suoi atleti, giusta ricompensa degli allenamenti in palestra, il quale ringrazia gli sponsor Sivento, Degre, Belcaro e Finpesca per il sostegno alla sua associazione sportiva.
La presentazione ufficiale del libro “Una vita da maestro” di Roberto Folli
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(Egitto) – Adria Nuoto 3-3. Girone B1: Sportiva Sturla Bianca – Adria Nuoto 4-2; Adria Nuoto – CN Barcelona (Spagna) 1-11; Pan Sharks (Francia) – Adria Nuoto 2-7; Sedicesimi di Finale “Silver”; Adria Nuoto – VK Primorac 1 (Montenegro) 5-4: Ottavi di Finale “Silver”: France Nageurs Cheminots (Francia) – Adria Nuoto 2-8: Quarti di Finale “Silver”: Adria Nuoto – RN Camogli 5-6 dtr
già in ristampa il libro del cavarzerano Roberto Folli, maestro di karate autore di un libro autobiografico, che sta riscuotendo molto successo. L’autore ha presentato ufficialmente “Una vita da maestro”, questo il titolo del libro, ai primi di maggio ai suoi amici e collaboratori, per l’occasione riuniti a Cavarzere. Duecento gli invitati, erano presenti molti degli allievi che hanno caratterizzato quasi cinquant’anni di storia della società del noto maestro di karate di Cavarzere. Diverse le persone che hanno voluto prendere la parola, per ribadire ciò che il maestro Folli ha portato a Cavarzere e in tutto il Polesine, diffondendo le arti marziali. La ristampa del libro è particolarmente attesa, soprattutto tra gli esperti del settore e i praticanti delle arti marziali. In occasione della presentazione, gli allievi di Folli hanno omaggiato il maestro con un quadro fotografico per ringraziarlo di quanto sta ancora facendo per loro.
Come spiega lo stesso maestro, la missione dell’opera è quella di fornire agli allievi le basi culturali e filosofiche delle arti marziali affinché le stesse diventino il fondamento della loro vita. “Spesso si confonde il karate con qualche tecnica di gara o magari con solo una tecnica di difesa – così Folli – ma il karate è un sistema di vita, è cultura, è arte. Il resto è solo una piccola percentuale per renderlo sportivo”. Molte le iniziative che il maestro Folli e la sua scuola di karate stanno portando avanti e significativi i prossimi eventi in programma. Tra questi, un viaggio in Giappone per il 2015 dal Soke Masashi Yokoyama, per promuovere lo studio dei kata nella loro completezza, che non è solo pratica ma anche storica e filosofica, e una trasferta in Francia nel Dojo del Soke Philippe Floch. Nicla Sguotti
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Scandalo affari e corruzione
Dopo il Mose, i dubbi sono sul Passante
Quello che è mancato è un sistema efficace di controllo. Alla base della stortura il sistema del concessionario unico che autorizzava le aziende a fare lavori senza gare d’appalto. I comitati Opzione Zero e Re Common denunciano: “Sul Passante, i 750 milioni di euro preventivati inizialmente, sono schizzati in pochi anni a oltre 1,4 miliardi di euro. Stop ai project bond” di Alessandro Abbadir
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ose, strade e altre grandi opere pubbliche, il grande vaso di Pandora della corruzione veneta è stato scoperchiato e a rimettere le cose a posto dal punto di vista della legalità ci dovrà pensare la magistratura. In galera ci sono finite decine di persone fra politici, funzionari, imprenditori, e un centinaio sono gli indagati. I nomi più noti ? Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, il padre padrone per anni della politica regionale Veneta Giancarlo Galan, l’assessore Renato Chisso, l’ex Ad di Veneto Strade Giuseppe Fasiol. Senza contare ovviamente i super manager come Giovanni Mazzacurati deus ex machina del Consorzio Venezia Nuova, Piergiorgio Baita della Mantovani spa e Giovanna Maria Piva ex presidente del Magistrato alle Acque. Che sulla realizzazione del sistema di dighe mobili che dovrebbe salvare Venezia dalle maree, ci fosse qualcosa che non andasse era intuibile. Ma quello che fin da sempre non ha funzionato è stato il sistema dei controlli. Un meccanismo lasciato gestire sempre dagli stessi da decenni. Ma facciamo un passo indietro. Già alla fine degli anni Ottanta, quando il progetto Mose vide la luce c’era chi parlava di monopolio. La concessione unica al Consorzio Venezia Nuova, approvata dal Parlamento, autorizzava le più grandi imprese edili italiane (Impregilo – e poi Mantovani – Fiat Impresit, Condotte, Mazzi e anche cooperative rosse) a fare lavori senza gare d’appalto. Costi più alti e niente mercato. Il governo stanziava i fondi, e il Consorzio li poteva spendere senza concorrenza. Chi doveva controllare (Magistrato alle Acque e Corte dei Conti) non sempre lo ha
sono stati i comitati Opzione Zero, Re: Common e Rete Eurofatto e ora si capisce il perché. Sul Mose ad esempio la Valutazione di Impatto am- pea Counter Balance. “Manifestiamo – spiega per Opzione bientale negativa, è stata superata con grande semplicità dai Zero il presidente Mattia Donadel - tutti i nostri dubbi e governi D’Alema e poi Amato. Le Valutazioni si spostarono preoccupazioni in merito all’operazione di rifinanziamento in sede regionale, dove c’era il governatore Giancarlo Galan del debito del Passante di Mestre attraverso l’emissione sui con la sua squadra e qui nessuno o quasi si è posto dei dub- mercati finanziari dei Project Bond per 700 milioni di euro. bi sulle grandi opere. Anzi, le grandi opere promuovevano Val la pena ricordare che solo un anno fa la spa pubblica sviluppo era il leit motiv. Le grandi sono state affidate sem- Cav, gestore del Passante, aveva già ricevuto due finanziapre alle stesse imprese, Mantovani in testa a cui sono stati menti: uno dalla Bei (Banca europea investimenti) per 350 affidati il Passante, gli ospedali, i depuratori. Con la Legge milioni di euro, e uno di 73,5 milioni di euro direttamente Obiettivo dal 2002, i soldi li ha dati il Cipe direttamente al da Cassa Depositi e Prestiti. Per l’acquisto dei titoli finanziari legati all’opera, in quella che viene Consorzio, che ha gestito tutto come annunciata come la prima operazione ora si sa. Cioè oliando pare, a suon “Con la Legge di tangenti tecnici funzionari politici Obiettivo dal 2002, italiana di project bond europei, sono in pole position cinque banche privaesponenti della magistratura e delle i soldi li ha dati te, tra cui Banca Intesa e Unicredit. Il forze dell’ordine tutta gente che do- direttamente veva controllare, ma che invece con il Cipe al Consorzio” beneficiario del nuovo finanziamento le tasche appesantite di denaro del è appunto Concessioni Autostradali sistema della corruzione e dei favori, gli occhi li ha chiusi Venete (Cav) Spa, partecipata al 50% da Regione Veneto tutti e due. Insomma un mostro è stato cresciuto evitando e Anas SpA, costituita nel 2008 con lo scopo di rimborsare a accuratamente che i controllori controllassero e alimentando Anas circa 1 miliardo di euro anticipato per la costruzione del un sistema ad esempio quello del concessionario unico (Il Passante di Mestre e delle opere complementari. Il rimborso Consorzio Venezia Nuova) che non ha paragoni in nessuna avrebbe dovuto avvenire attraverso il gettito dei pedaggi, ma altra realtà italiana. Dopo il Mose l’altra grande opera nel fin da subito si è visto che gli introiti annuali erano insufmirino è il Passante di Mestre. A denunciare nei giorni scorsi ficienti a ripagare i costi sostenuti”. Ed è anche qui, sulla nel dettaglio tutti i dubbi sul sistema Passante al presidente lievitazione dei costi del Passante che Opzione Zero mette dell’Autorità Nazionale Anti-Corruzione Raffaele Cantone, l’accento “E’ bene ricordare - spiega Mattia Donadel - che i
750 milioni di euro preventivati inizialmente, sono schizzati nel giro di pochi anni a oltre 1,4 miliardi di euro. Proprio la Corte dei Conti nel 2011 in una relazione ufficiale metteva in evidenza l’aumento spropositato dei costi, nonché l’assenza di controllo pubblico e il rischio di infiltrazione mafiosa. Nel 2013 è scoppiato in Veneto il caso Mantovani e poi lo scandalo Mose; e guarda caso il principale esecutore dei lavori di costruzione del Passante di Mestre è la società Mantovani Spa, così come tra i principali soci della società Passante di Mestre. Poi ci sono le stesse società consorziate con il Consorzio Venezia Nuova ora al centro della vicenda Mose. Non sfugge l’arresto dell’assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso, principale artefice del Passante”. Chiare le richieste finali a Cantone dei Comitati. “L’emissione dei Project Bond - conclude Elena Gerebizza di Re: Common - aprirà un altro buco dopo quello provocato solo qualche mese fa dalla stessa Cav con Cassa Depositi e Prestiti e con Banca Europea degli Investimenti per altri 423,5 milioni di euro. Per queste ragioni al presidente Cantone si chiede conto delle attività di monitoraggio svolte sulle azioni della Regione Veneto e sull’intenzione o meno di inglobare nelle indagini dell’Autorità Anti-Corruzione le operazioni relative all’emissione di project bond, nonché, visto il coinvolgimento della Bei, sulla possibilità di promuovere un’azione di cooperazione nell’ambito del network European Partner Agaist Corruption (Epac), al fine di chiedere maggiore trasparenza alla Banca europea per gli investimenti”.
Il Veneto in primo piano 11 23 La reazione I partiti prendono posizione dopo quanto emerso
“Serve un rinnovo radicale della classe politica” Felice Casson (Pd): “Venezia non può restare a lungo senza una guida”. Per il Movimento 5 Stelle si deve porre attenzione sui costi in programma per la realizzazione della “via del Mare” di Alessandro Abbadir
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erremoto tangenti, ad uscirne sconvolti dall’indagine della magistratura sono stati i partiti politici che hanno governato per anni Venezia e il Veneto. E’ stato il Pd il partito che è parso subire gli effetti delle inchieste anche se non il più coinvolto (Galan e Chisso pesantemente chiamati in causa con richieste di arresti ed arresti con altri esponenti ad esempio sono di Forza Italia). Sulla questione, dopo le dimissioni della giunta Orsoni a Venezia e il commissariamento del Comune, interviene il senatore del Pd Felice Casson ex magistrato .“Venezia – dice Casson – non può restare a lungo senza una guida politica della città . Compito del commissario è ora fissare la data delle elezioni e portare avanti le urgenze da sbrigare già calendarizzate. Il Comune deve avere una guida legittimata dal voto al più
presto possibile. Ci sono temi come le bonifiche dell’area di Porto Marghera, lo sviluppo del Porto e le Grandi Navi, che non possono attendere. La città non può restare a lungo gestita da una guida tecnica”. Per Casson la via maestra è quella di un rinnovo radicale della classe dirigente veneziana. “Per selezionare le candidature – dice – è indispensabile utilizzare lo strumento delle primarie”. Sul necessario rinnovo del partito interviene anche il segretario provinciale del Pd veneziano Marco Stradiotto. “La magistratura deve fare il suo corso - dice - è chiaro però che nel nostro partito non solo i reati sono inaccettabili, ma pure i comportamenti inopportuni non trovano casa. Per questo abbiamo istituito una commissione d’indagine ad hoc nel partito che seve a segnalarli. Va detto però che se nel nostro partito in cui gli
la richiesta
elettori sono sensibili a questi temi, si sta facendo la massima chiarezza, in altri partiti ben più coinvolti come Forza Italia questo sforzo non si vede”. E infatti in Forza Italia non c’è ad ora una reazione simile, e il partito di Berlusconi a Venezia e in Veneto si affida al garantismo come linea guida della sua azione. Dura la Lega Nord con l’onorevole Emanuele Prataviera: “Da sempre - dice - denunciamo il rischio di far diventare la laguna una palude di interessi costruiti sulle spalle di veneziani onesti che amano la città. Non siamo felici di aver avuto ragione, significa che Venezia e il Veneto sono finiti nel fango più profondo. Ora tutti dobbiamo sentirci protagonisti di una opera di bonifica per una città che non si merita questo”. Infine la deputata del Movimento 5 Stelle Arianna Spessotto pone l’accento sui dubbi ai costi del piano
Felice Casson economico e finanziario della via del Mare nel trevigiano. L’opera dovrebbe essere realizzata in project financing per circa 210 milioni, attraverso la trasformazione dell’attuale Treviso Mare.
oriana boldrin “si indaghi sulle assunzioni facilitate dai corrotti”
“O
ra si indaghi sulle assunzioni facili”. Dopo lo scoppio della tangentopoli sul Mose una proposta shock arriva da Oriana Boldrin, da anni a Campolongo Maggiore (Venezia) impegnata sul fronte della cultura della legalità con l’associazione “Mondo di Carta” ed ideatrice del premio letterario “Crstiina Pavesi“ vittima innocente della Mala del Brenta. “Sarebbe ora – spiega la Boldrin - di andare ad indagare sulle assunzioni fatte dai politici attualmente inquisiti di parenti ed amici, di persone che sarebbero state assunte senza alcun tipo di concorso, solo per il fatto di essere state raccomandate. E’ arrivato il tempo che questi lavoratori stiano a casa perché di
fatto stanno togliendo il posto di lavoro ad ltri magari molto più preparati e con idonei titoli di studio”. “Quello che è successo – spiega la Boldrin – fa molta rabbia. Basta ricordare che 2 anni fa il ministro Elsa Fornero ridusse le pensioni ai pensionati che percepivano più di 1200 euro al mese, perché l’Italia era in default, e ora si scopre che questi corrotti banchettavano coi portafogli gonfi di soldi frutto di false fatturazioni allo Stato”. Poi un affondo all’ex governatore Giancarlo Galan: “Se verranno provate tutte le accuse nei suoi confronti - conclude - la sua villa dovrebbe essere confiscata e trasformata in A.A. ricovero per senza tetto”.
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12 Il Veneto in primo piano 24 Le elezioni amministrative premiano il senatore leghista, ex sindaco di Cittadella famoso per le sue ordinanze
Bitonci conquista Padova: “Adesso si cambia” La città sceglie di voltare pagina, sconfitto Ivo Rossi insieme al Partito Democratico. Il neo sindaco vara le prime misure sulla sicurezza e il controllo dei quartieri, tagliate anche le auto blu
di Nicola Stievano
B
aluardo della campagna elettorale, senza dubbio il tema della sicurezza a Padova è una delle ragioni che ha contribuito alla vittoria di Massimo Bitonci contro Ivo Rossi. Una vittoria per nulla scontata su cui la sicurezza ha avuto un ruolo fondamentale e ha fatto parte delle prime dichiarazioni da primo cittadino dello stesso Bitonci. Il segnale di distacco dalla precedente amministrazione, sia quella del vice Rossi che quella di Zanonato, non si è fatto attendere visto che il 10 giugno scorso, ancor prima della nomina della giunta e quindi della delega a Saia di tale tematica, è stata annunciata la decisione di rimuovere dall’incarico l’attuale capitano delle forze di Polizia Municipale che, come ha ben specificato Saia fra i cittadini di Piazza delle Erbe dopo l’incontro con Zaia, non è inadatto per quanto ha fatto o meno ma semplicemente per il fatto che proviene dagli stessi am-
bienti della polizia municipale. Secondo Saia la necessità della città di Padova è quella di un vero e proprio coordinatore delle forze di polizia locale che conosca tecniche avanzate e che possa guidare la città verso una sicurezza complessiva per tutti i cittadini in particolar modo nelle zone critiche della città. Idee chiare e precise che si dovrebbero tradurre nella riorganizzazione totale della polizia che non dovrebbe essere più centralizzata ma suddivisa in aree di competenza che si concentreranno a nord, a sud e a centro della città. Secondo le previsioni della nuova amministrazione, già annunciate prima dell’elezione e poi confermate dopo aver dialogato con gli agenti e aver effettuato delle analisi concrete sulle unità a disposizione e sulle scelte fino ad oggi prese e messe in pratica, gli agenti ruoteranno più spesso fra i vari ruoli andando quindi a garantire una sorveglianza
più attenta che si estenderà anche ai mezzi pubblici nei quali verranno installate telecamere e garantito l’acquisto del biglietto a costo di aumentare le unità anche attraverso assunzioni mirate e ben precise. Lotta aperta sarà anche all’accattonaggio e ai campi nomadi che verranno ben delimitati fino ad ordinanze più dure che permetteranno il “parcheggio” di camper e roulotte solo ed esclusivamente in determinate aree della città. Per quanto riguarda l’accattonaggio, come già successo in altre città governate dalla Lega Nord e anche a Cittadella in cui Bitonci è stato sindaco, le ordinanze saranno consequenziali partendo da una maggiore sorveglianza e controllo da parte delle forze di polizia per poi emanare un’ordinanza che vada a vietarlo totalmente. Scelte mirate e decise che andranno a “ripulire” la città, come più volte sottolineato anche prima del ballottaggio.
STIAMO SELEZIONANDO
Ma l’amministrazione Bitonci non sarà solo sicurezza, anche se sarà uno dei temi più importanti per tutto il mandato, visto che si farà molta attenzione anche al contenimento degli sprechi e all’atteggiamento che lo stesso Sindaco ha definito “francescano” degli amministratori. Per quanto concerne i tagli sono già state eliminate le auto blu, sindaco e assessori guideranno le proprie, e gli autisti assunti dalla scorsa giunta verranno ricollocati in altre mansioni a palazzo, e di pubblico dominio è stata la rinuncia da parte di Bitonci a cellulare e tablet di servizio. Gli assessori saranno invece muniti di cellulare per le attività legate all’amministrazione. Tagliati del 10%
i compensi di tutti e nessun altro compenso aggiuntivo andrà a sommarsi a quello amministrativo considerato che lo stesso primo cittadino ha già rinunciato alla carica di senatore reputandola incompatibile con la carica amministrativa. Molta attenzione, ha sottolineato Bitonci, sarà data all’ascolto e allo stare fra i cittadini per essere non solo il Sindaco di chi li ha votati ma anche di chi non li ha votati. I primi giorni di amministrazione hanno senza dubbio lasciato spazio a promesse, progetti e molti cambiamenti che, secondo le previsioni della giunta, nelle prossime settimane troveranno uno spazio concreto fra le vie di Padova.
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na giunta che mira a valorizzare quelle che sono le competenze di tutti e che andrà a governare la città di Padova secondo un programma condiviso con i cittadini che miri a risolvere nel migliore dei modi tutte le problematiche legate alla città. Queste le intenzioni di Bitonci ribadite anche nel consiglio comunale di insediamento, che si è tenuto all’Arcella, quartiere simbolo di Padova quando si parla di sicurezza. “Qui vivono – ha detto il sindaco di Padova - decine di migliaia di padovani e di stranieri di buona volontà. Eppure qui, scelte discutibili del passato, hanno permesso l’insediarsi di piccoli ghetti e sacche di illegalità. Sempre qui, una crescita urbana disorganizzata, una cementificazione cieca, pianificazioni della viabilità che non hanno tenuto conto delle esigenze del quartiere hanno messo in difficoltà il commercio, il sociale e lo sport, si pongono quotidianamente a disposizione della cittadinanza. Eppure tanto l’Arcella, quanto gli altri quartieri della nostra città, possiedono energie e speranze sufficienti per risolvere queste contraddizioni e questi problemi”. Tornando alla giunta, ha destato meraviglia la nomina di Eleonora Mosco a Vicesindaco con delega alle Politiche
giovanili, che a soli 27 anni si troverà ad essere il braccio destro del sindaco e rappresentare la città in sua assenza. Altre tre saranno le donne ad affiancare il sindaco: Alessandra Brunetti, con deleghe a Politiche Abitative, Edilizia scolastica, Politiche Scolastiche, Sociale, Integrazione e convivenza, Rapporti con il mondo religioso, Marina Buffoni, con deleghe a Trasparenza, Cooperazione Internazionale, Decentramento ai quartieri, Partecipazione, e Cinzia Rampazzo con deleghe a Sport e Manifestazioni sportive. Stefano Grigoletto gestirà le deleghe a Bilancio, Tributi, Patrimonio, Società Partecipate, Servizi Cimiteriali e Demografici, Mobilità, a Fabrizio Boron sono andate le deleghe a Edilizia e Manutenzioni, a Matteo Cavatton sono andate Ambiente, Agenda21, Urp, Rete civica, a Flavio Rodeghiero Cultura, Turismo, Musei e Spettacoli mentre a Maurizio Saia, come del resto già preannunciato, sono andate le deleghe a Politiche della sicurezza, Polizia municipale e Protezione civile. Rimarranno invece di competenza del Sindaco il progetto in sostituzione di PaTreVe ovvero “Grande Padova”, Lavori Pubblici, Attività Produttive, Urbanistica, Infrastrutture, Avvocatura, Personale, Università. N.S.
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Veneto in primo piano 13 26 Il Veneto in primoIlpiano Approfondimento Scuola La storia di un progetto innovativo promosso da tutte le scuole del comune di Martellago nel Veneziano
Dai 3 ai 14 anni, il territorio si fa... “scuola” per tutti Il “Curriculo di territorio” ha coinvolto 2200 ragazzi e 101 classi delle scuole di ogni ordine e grado
Il bilancio del progetto
studenti impegnati, docenti soddisfatti
di Ornella Jovane
L
a scuola dell’autonomia che si apre al territorio e che nel territorio fa rete progettando percorsi formativi condivisi e “verticali”, tali da condurre, nella continuità, i ragazzi verso le medesime mete finali. Dai 3 ai 14 anni, attraverso il raggiungimento di traguardi intermedi, il percorso, o meglio l’ambiente di apprendimento, è “costruito” non più nella singola scuola ma nel territorio, con l’obiettivo di incoraggiare in egual misura e con le stesse opportunità di partenza in tutti i bambini in età scolare - da quelli della scuola dell’infanzia agli studenti della secondaria di primo grado - nuove abilità e conoscenze, che in un contesto fecondo e stimolante facilitino la maturazione in competenze. E’ questo lo spirito che ha ispirato il corposo progetto di “Curriculo di territorio” al quale hanno lavorato per un intero anno gli istituti scolastici del comune di Martellago (nel Miranese) e che avrà un seguito nel corso del prossimo anno Il collegio dei docenti plenario dello scorso 28 maggio nel corso del quale è stato fatto il bilancio del primo anno del progetto “Curriculo di territorio” di studio. Un progetto che ha interessato 2200 studenti e 101 Il primo percorso, “A scuola in villa”, pone come finalità conti, nella mitologia, nelle fiabe e nella storia), ma anche classi complessivamente, degli Istituto comprensivi “G. Mat- la conoscenza consapevole del patrimonio artistico-culturale tecnico che ha portato alla progettazione di un vero percorso teotti” di Maerne-Olmo e “C. Goldoni” di Martellago, della del territorio circostante. Il secondo percorso, invece, è di da realizzare, nelle intenzioni, al vicino Parco Laghetti. scuola materna paritaria “A. Volpato” di Maerne e di quella di educazione affettiva e mira a promuovere nei ragazzi la Il testimone è stato raccolto dagli studenti della seconMartellago “Virtus et labor”. consapevolezza della propria identità nella relazione con altre daria di primo grado che, oltre ad aver condotto i ragazzi più I docenti - di tutte le scuole - sono stati impegnati in identità. piccoli alla visita di un labirinto (apprendimento cooperativo), un grande lavoro progettuale - attraverso strategie condivise In entrambi i casi la premessa è la didattica orientativa, hanno progettato in 3D quello di villa Pisani. e un sistema multidisciplinare - che li ha spinti a muoversi che centralizza e soggettivizza l’apprendimento e si pone “I colori delle emozioni” sono invece il tema dominannel territorio con l’obiettivo di progettare in un contesto così come scopo lo sviluppo di quelle che nelle “Indicazioni na- te nelle unità didattiche elaborate dalle scuole di Maerne e ampio un ambiente di apprendimenzionali” vengono definite “competenze Olmo. to significativo e favorire in questo I docenti hanno chiave di cittadinanza”: la comunicazioI bambini della scuola dell’infanzia sono stati coinvolti in modo nei ragazzi la crescita degli progettato ne nella madre lingua; in lingua stranie- più esperienze artistiche, di utilizzo dell’arte e di realizzazione un ambiente apprendimenti personali. ra; la conoscenza matematica e scientifi- di prodotti artistici, con attività laboratoriali, letture di storie, Una prassi innovativa che rove- di apprendimento ca; le competenze digitali; quelle sociali ascolto di musica e osservazione di quadri. Gli insegnanti coinscia la tradizionale logica curriculare, partendo dal territorio e critiche (cooperare, le regole, lo spirito volti nel progetto si sono avvalsi della collaborazione esterna cambia l’approccio degli insegnanti e di iniziativa); la capacità di pianificare e della Fondazione Guggenheim di Venezia per promuovere, in le relative metodologie, verso la didattica dell’autoefficacia di espressione culturale e , infine, imparare ad imparare. forme e con modalità diverse, l’espressione delle emozioni che pone al centro della progettazione l’allievo. E’ quest’ultiIn entrambi i progetti sono state individuate alcune di attraverso il linguaggio dell’arte. mo che, con l’acquisizione di nuove abilità e conoscenze, vie- queste competenze e declinate per ogni scuola, di diverso orIl secondo passo è stato compiuto dai bambini della scuone messo in prima persona in grado di realizzare il prodotto dine e grado, con l’obiettivo di raggiungere traguardi ad hoc. la primaria, in particolare delle classi quarte, che sono stati finale con il risultato di far maturare in lui il bagaglio acquisito E così il progetto del “Viaggio in villa” è diventata unità stimolati dagli insegnanti a compiere un suggestivo percorso in quelle competenze - un saper fare personalizzato - utili da didattica di apprendimento dal titolo “Un viaggio avventuro- nel mondo delle proprie emozioni. spendere nel corso della propria vita. so”. Le scuole dell’infanzia di Martellago hanno preso il via Chi sono io, in relazione agli altri, come sono e come Due i percorsi formativi intrapresi e illustrati lo scorso 28 dal tema del labirinto, da quello conosciuto a scuola, attra- gli altri vorrebbero che fossi: sono le domande su cui i maggio dai dirigenti scolastici dei due istituti comprensivi del verso la realizzazione di giochi a tema con il coinvolgimento ragazzi di prima e seconda media di Maerne e Olmo comune, la professoressa Marisa Zanon per l’I.C. “G. Matte- dei genitori, fino a quello visitato nel giardino di Villa Pisani a sono stati chiamati a riflettere nell’ambito del progetto. otti” di Marrne-Olmo e il dottor Gian Paolo Bustreo per I.C. Stra, in Riviera del Brenta. Più specifici dell’adolescenza i temi sottoposti agli stu“C. Goldoni” di Martellago, nel corso del collegio plenario dei Ereditato dalle classi quinte della scuola primaria di Mar- denti di terza (i cambiamenti fisici e comportamentali, le docenti, di riepilogo, dopo quello di presentazione di novem- tellago il tema del labirinto è stato sviluppato con attività di differenze di genere, i sentimenti). bre. approfondimento, di carattere culturale (il labirinto nei rac-
FAI UNA CROCE SUL QUADRATO PER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORAGANI ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO (limite età 18-37 anni)
I
l collegio plenario dei docenti di fine maggio ha offerto l’occasione agli insegnanti coinvolti di fare un primo bilancio. “Un bilancio che, naturalmente, - afferma la professoressa Zanon - è positivo sul piano della didattica in quanto questo tipo di approccio consente di valorizzare i ragazzi nella loro globalità di individui, attraverso lo sviluppo di competenze trasversali e in continuità nei diversi ordini di scuola”. “Ed è importante sottolinea il dottor Bustreo - anche per gli stessi docenti che, grazie a questa esperienza, hanno avuto modo di crescere insieme sul piano professionale”. Hanno lodato il progetto del “Curriculo di territorio” il parroco di Maerne, don Paolo Magoga, il sindaco di Martellago Monica Barbiero, che peraltro è insegnante, il dottor Domenico Martino, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, che ha apprezzato l’apertura al territorio e lo spirito di continuità della proposta formativa 3-14 anni, la dottoressa Renata Zanchin dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, entusiasta sostenitrice del progetto, e la presidente della Fondazione Banca di Credito Cooperativo Santo Stefano, Norma Castellarin, che ha sottolineato il lavoro di sinergia compiuto sapientemente dalle scuole del territorio e, nel compiacersi per i risultati, ha avuto modo di elogiare le qualità dell’intero progetto. Un giudizio incoraggiante per il prosieguo il prossimo anno dello stesso progetto, dal momento che proprio la Fondazione della Bcc ha avuto fin qui un ruolo essenziale nel sostenerlo. Il progetto “Curriculo di territorio” è stato presentato, il 29-30 maggio, ad Abano Terme nel corso del primo Seminario nazionale “Indicazioni per promuovere competenze”, organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto in collaborazione con il Miur, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia. Vi hanno preso parte oltre 200 dirigenti scolastici, docenti e referenti provenienti da tutte le regioni italiane. Fra le esperienze analizzate è stata presa in considerazione anche quella di Martellago, che ha raccolto ampie manifestazioni di consenso da parte degli ispettori del Ministero che hanno apprezzato il ricco e vivace patrimonio professionale rivolto agli alunni dai 3 ai 14 anni.
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Meglio scegliere uno specialista vicino a casa di Germana Urbani
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Consigli e rimedi per guarire e stare meglio con se stessi Dott. Salvadori: “Riabilitazione a 360 gradi nella Casa di cura di Rovigo” Continua a pag. 29
Dott. Bertolini: “Il dentista, professionista vicino ai suoi pazienti” Continua a pag. 30
a salute è la cosa più importante che abbiamo, il nostro bene più prezioso. A volte lo diamo per scontato e tralasciamo piccoli e grandi segnali che il nostro corpo o la nostra mente ci invia. Accade spesso, inoltre, che invece di rivolgerci al medico o allo specialista per una visita o delle analisi, ci affidiamo al fai da te. Una pasticca e via! Una modalità sbagliatissima di prenderci cura di noi stessi: è come se mettessimo un cerotto momentaneo ad un problema, un dolore, un bruciore che, così facendo, invece di diminuire, aumenterà. E curare un disturbo in fase acuta è molto più difficile che farlo quando compaiono i primi sintomi. Vale per un dente troppo sensibile piuttosto che per lievi disturbi gastrici; per delle strane macchie rosse sulla pelle che per le gambe ripetutamente gonfie la sera; per una tristezza che ci tiene a letto un po’ troppo che per dimenticanze ripetute; per un disturbo dell’udito che per un bruciore agli occhi. Riflettendo su tutto questo, La Piazza ha pensato bene di aggiungere alle sue pagine una sezione del giornale che possa essere utile ai lettori per capire meglio i primi segnali e lo sviluppo di alcune malattie, disturbi o fastidi e, attraverso la voce di medici e specialisti competenti del territorio, avere un’idea su come risolvere, lenire o prevenire tali problematiche.
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Dott.ssa Rogato: “Chirurgia plastica per sentirsi bene con se stessi” Continua a pag. 30
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L’Editoriale
Hanno collaborato: ACUSTIC CLINIC Dott. Mauro Asolati CAVARZERE (VE) Via Leonardo da Vinci, 27 (Complesso Supermecato Famila) Tel. 339 6100238
CHIRURGIA ESTETICA Dott.ssa Cristina Rogato Studio Medico: Viale dei Mille 107A Rovigo tel. 3282523160
Studio Dentistico Dott. Giuseppe Bertolini Largo Cappellini 1 - Rovigo tel. 0425-1680170 cell. 349-6299110
CARDIOLOGIA Dott. Tiziano Salvadori
DERMATOLOGO Dr. Stefano Spoladori Via Umberto I n. 31 45100 Rovigo tel. 368-3208123
Studio Dentistico Dott. Mauro Rubinato Via Don Eugenio Bellemo Chioggia (Ve) tel. 041-405006 Fax. 041-55091055
MEDICINA FISICA RIABILITIVATIVA Dott.ssa Sara Giatti Casa di Cura “Città di Rovigo” accreditata al SSR Via Sichirollo N. 30, Rovigo tel 0425/426111
Studio Dentistico Dr.ssa Alessia Berti Ambulatorio di Adria: Via A.Mario, 10 Adria (RO) tel. 0426 908221 Ambulatorio di Rosolina: Via S.D’Acquisto, 19 Rosolina (RO) tel. 0426 340110
Lo sport come medicina naturale Muoversi a scopo salutare rappresenta uno dei principali elementi della ricetta per stare bene
È
accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per proteggere e migliorare l’efficienza cardiovascolare, controllando il colesterolo HDL, l’ipertensione e favorendo la funzionalità cardiaca. Inoltre ci aiuta a tenere sotto controllo il peso corporeo, favorisce l’efficienza muscolo-scheletrica, stimola e regola l’attività ormonale consentendo una regolazione della glicemia, stimolando l’ormone della crescita e molto altro ancora. E infine ha un’azione positiva anche a livello psichico: muovendosi si scarica un po’ di stress e si ricaricano le pile di positività. Ma se nella vita siete sempre stati sedentari e non avete mai praticato alcuno sport prima di iniziare prendete le dovute misure. Il primo punto di riferimento per chi sceglie di effettuare attività fisica deve essere sempre il medico a suggerire i giusti
accorgimenti per chi non ha mai praticato sport e desidera comunque cominciare (non è mai troppo tardi!) oppure per chi ha praticato sport in gioventù e, comprendendone i benefici, ha intenzione di ricominciare. Anche perchè non tutti gli sport sono adatti a tutti. Il nuoto, ad esempio, vero e proprio toccasana per alcuni problemi, non va assolutamente bene per altri! Certo praticare attività fisica fin da giovani è la cosa migliore e non solo per vivere più a lungo. Sorprendente, infatti, è quanto hanno scoperto un gruppo di ricercatori finlandesi e americani dimostrando grazie ad un ricerca scientifica che i giovanissimi che praticano sport hanno una probabilità 5 volte minore di diventare fumatori rispetto ai loro coetanei che invece conducono una vita sedentaria. I meccanismi che conducono a questi risultati sono molteplici: frequentare amici con la stessa passione indurrebbe i bambini a dedicare il proprio tempo ad attività sane senza cercare “soddisfazioni” decisamente più nocive. E non solo. L’esercizio fisico ha effetti positivi su altri fattori che proteggono dal fumo quali la capacità di affrontare i problemi e l’autostima. Un motivo in più per introdurre al più presto i propri figli nel mondo dello sport. Ma il binomio giusto per coltivare una buona salute è moto e dieta se per dieta si intende un’alimentazione corretta, ricca di tutti i nutrienti e non necessariamente un regime frustrante a calorie ridotte. I pareri sui benefici anche a livello dietetico dell’attività fisica sono unanimi: fare movimento aumenta il dispendio di calorie, attiva il metabolismo e contribuisce ad una sensazione di benessere generale.
Siamo felici davvero se stiamo bene Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare
Segue da pag.
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É
importante conoscere chi, vicino a casa nostra, può darci il consiglio giusto, intervenire con competenza su una determinata problematica o malattia. Perché quando si sta male non si dovrebbero fare chilometri e chilometri per andare a curarsi. Ottimi professionisti ci sono anche sotto casa, specie in Veneto. E in queste pagine, a partire da questa uscita de La Piazza, ne conosceremo alcuni. Consideriamo, per esempio, l’eventualità di dover fare un’operazione chirurgica complicata che ci terrà in ospedale un bel po’. In questo caso sceglieremo certamente, se possibile, una struttura vicina perché i nostri famigliari possano assisterci nel modo migliore. E così dovremmo fare anche per l’eventuale riabilitazione necessaria a rimetterci in forma. A volte non ci pensiamo ma la vicinanza di uno studio, una clinica o altro, ci permette di eliminare anche lo stress dovuto agli spostamenti. Avendo un appuntamento da rispettare, spesso prendendo la macchina corriamo un po’, specie se la strada da fare è lunga. Meglio pensarci prima! La prevenzione è poi, l’altro fronte su cui dovremmo agire per stare meglio. Il primo, forse. Anche di questo parleremo con i vari medici e specialisti. La cura della pelle e dei denti, per esempio, parte proprio da quanto noi stessi riusciamo a trattare bene la nostra cute, proteggendola da sole e vento, e da quanto bene e spesso pratichiamo l’igiene della bocca. Impegniamoci, dunque, a volerci più bene e a curarci meglio. Se non siamo in salute, non siamo noi stessi, non riusciamo a godere in pieno della vita. E mantenerci in salute dipende soprattutto da noi. Fare attività fisica, dallo sport preferito a una semplice passeggiata, non è solo piacevole, ma fa funzionare al meglio il nostro cervello e il nostro apparato immunitario. Lo dicono tutti gli esperti: una passeggiata al giorno aumenta la nostra resistenza alle malattie e contribuisce a mantenere il nostro buon umore. L’altro consiglio prezioso è quello di alimentarsi in modo variegato, in quantità moderate e rispettando ritmi e tempi per consumare i pasti. Una regola preziosa che ci fa sentire meglio, più vitali, che ci aiuta a pensare e a reagire alla vita in modo migliore e più velocemente. E ancora occorre ricordarsi di limitare il consumo di zuccheri e grassi animali, che portano il nostro corpo a richiederne sempre di più. Evitare o moderare l’uso di alcolici e di tabacco. Anche il sonno è importante per la salute, quindi riposare a sufficienza concedendosi, ogni tanto, una piccola pausa per prevenire lo stress è di primaria importanza. E da questo mese La Piazza, grazie ai consigli e alle soluzioni di medici e specialisti, pensa anche alla salute dei propri lettori.
Sommario Cardiologia
Chirurgia estetica
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Dott. Stefano Spoladori
Odontoiatria Studio Dentistico Dott.ssa Alessia Berti
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Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it
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Casa di cura città di Rovigo, riabilitazione a 360 gradi Ci prendiamo cura anche di pazienti che hanno subito operazioni al cuore e possono riprendersi vicino a casa propria Come è nata la vostra riabilitazione cardiologica? “Fino a poco tempo fa – spiega il Dott. Salvadori – da Rovigo ci si spostava in altre città o regioni, sia per gli interventi cardiaci, sia per la riabilitazione post operatoria. Inevitabilmente, oltre al disagio legato alla lontananza da casa, il paziente aveva un recupero più lento e dunque più pericoloso per le eventuali complicanze. Oggi, oltre alla riabilitazione ortopedica e neurologica, possiamo curare anche i pazienti che necessitano di riprendersi dopo un intervento al cuore, che si tratti di valvole cardiache, di bypass o di altro tipo. E di certo, nel caso di interventi di questo spessore, la riabilitazione cardiaca e respiratoria è fondamentale, così come è fondamentale averla vicino a
casa. E’ essenziale infatti mettere il paziente nelle condizioni di tornare ad essere autonomo nel più breve tempo possibile, con accanto la propria famiglia.”
durante i quali il movimento è fondamentale perché la mobilitazione e la respirazione evitano le complicanze e riducono i tempi di ospedalizzazione.”
Come si svolge questo tipo di riabilitazione? “Innanzi tutto – continua il Dott. Salvadori – è importante che il paziente venga visitato da noi appena dopo l’intervento. In equipe viene poi studiato un programma ad hoc per ciascun paziente, a seconda dell’intervento subito e del tipo di carenze evidenziate. Il programma è progressivo e volto al recupero totale delle proprie funzionalità, partendo dal fatto che il paziente deve essere in piedi al più presto. Mediamente il periodo della riabilitazione è di 15 giorni,
Quali sono le priorità nella riabilitazione cardio-respiratoria? “Il paziente quando arriva da noi – spiega la Dott.ssa Giatti – è in una condizione di disabilità temporanea, causata dall’intervento al cuore, dall’anestesia prolungata e da una malattia precedente che ha portato all’intervento. In primis il paziente deve essere messo nelle condizioni di respirare autonomamente, di potersi muovere e potersi nutrire nel modo più adatto. Il supporto psicologico è fondamentale inoltre, perché c’è sempre la paura delle complicazioni o
Il Dott. Tiziano Salvadori, da 13 anni responsabile dell’unità di medicina fisica e riabilitativa della Casa di Cura Città di Rovigo, e la Dott.ssa Sara Giatti, specializzata in Cardiologia e terapia intensiva cardiologica, sono a capo dell’equipe più innovativa nell’ambito riabilitativo di Rovigo e provincia. Grazie a loro per la prima volta a Rovigo è stato creato il servizio di riabilitazione cardio-respiratoria, essenziale per il recupero dopo un intervento cardiaco. L’equipe è formata, oltre che dal Dott. Salvadori e dalla Dott.ssa Giatti, da 3 fisioterapisti, da uno psicologo e da un nutrizionista.
del mancato recupero. Il mio ruolo è quello di tenere sempre monitoriate tutte le funzionalità cardiache e respiratorie, così da consentire al paziente di potersi riabilitare.” Al termine del percorso in regime di ricovero, l’equipe della Casa di Cura Città di Rovigo seguirà il paziente attraverso visite di controllo allo scopo di indirizzarlo verso l’attività riabilitativa maggiormente adatta alla personale situazione clinica. Tutto ciò è possibile in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.
Dott. Tiziano Salvadori
A breve inoltre la Casa di Cura si sposterà all’interno della cittadella sanitaria di Rovigo, in una struttura all’avanguardia, un centro per la riabilitazione a 360 gradi. Dott.ssa Sara Giatti
Casa di Cura “Città di Rovigo” accreditata al SSR Via Sichirollo N. 30, Rovigo tel 0425/426111 prenotazioni: 0425/426207 - fax 0425/426215
Dona nuovo fascino al tuo sorriso Progressi in odontoiatria con le faccette estetiche. allo spessore molto sottile della ceramica, che permette una semi-trasparenza naturale, tipo “lente a contatto” rendendolo praticamente invisibile.
Dott.ssa Alessia Berti
Si sente spesso parlare di “Faccette estetiche”, di cosa si tratta? Queste faccette vengono considerate una tecnica innovativa, ma in effetti esistevano già dei prototipi negli anni ’30 per migliorare l’aspetto degli attori nei primi piani cinematografici. Ad oggi, le faccette dentali rappresentano uno dei risultati migliori dell’odontoiatria estetica moderna. Consistono in sottili (il loro spessore medio si aggira intorno ai 0,5-0,7 mm) lamine in ceramica che vengono applicate sulla superficie esterna dei denti anteriori, un po’ come le unghie finte vengono applicate sulle unghie naturali. In questo modo si mascherano imperfezioni legate al colore, alla forma o alla posizione dei denti stessi. Il successo di questo tipo di restauro è dovuto
Che differenza c’è tra una faccetta e una corona? Le faccette sono un sottile strato di ceramica che viene applicato sulla superficie del dente visibile da chi ci guarda. Una corona completa comporta una limatura del dente molto più aggressiva, viene asportato molto più smalto e dentina. Le faccette sono un trattamento cosmetico, possono essere applicate sui denti per ottenere un sorriso più naturale e più bello. Si tratta di un intervento invasivo o pericoloso per il paziente? No, assolutamente. La preparazione del dente consiste nell’asportare solo una minima parte del dente naturale , di gran lunga inferiore a quanto asportato con altri restauri quali ad esempio le piu’ note corone dentali. Si tratta quindi di una procedura molto conservativa, che non comporta danno alla polpa e rimane entro i limiti dello smalto. In quali casi consiglierebbe ai pazienti di valutare questo tipo di intervento estetico? Le faccette in ceramica rappresentano la soluzione più estetica per il miglioramento dei denti anteriori, possono
essere applicate praticamente a tutti i pazienti e in tutti i casi clinici, in cui si configurino spazi tra i denti (diastemi); Denti rotti o scheggiati; Otturazioni sgradevoli; Denti permanentemente macchiati che non possono essere sbiancati; Denti storti. Questi “sottili gusci di ceramica” necessitano da parte del paziente attenzioni particolari? Oggigiorno le faccette presentano una forte resistenza all’abrasione e un’elevata stabilità del colore e con le nuove tecniche di cementazione il rischio di frattura puo’ essere in molti casi inferiore a quello delle corone in metallo ceramica o in ceramica integrale. La durata del restauro e la perfetta adesione al dente si devono ai moderni adesivi smalto-dentinali, le “colle” che rendono possibile legare i materiali da restauro estetico con i tessuti dentari. Possiamo definirlo un trattamento duraturo nel tempo? Le faccette dentali in ceramica possono durare all’infinito, a seconda di quanto siano ben curate dal paziente a casa. Sebbene sono molto resistenti, i controlli periodici sono comunque obbligatori per garantire il successo nel tempo. Possiamo concludere che avere un bel sorriso puo’ cambiare la propria autostima? Certamente, negli ultimi anni stiamo implementando sempre piu’ i servizi riguardanti questa branca dell’O-
dontoiatria, all’interno dei nostri studi. Spesso le persone non hanno consapevolezza di come un bel sorriso sia importante nel determinare la bellezza di un viso. Forma colore e scopertura dei denti diventano fondamentali per definire un sorriso gradevole. “Estetica del Sorriso”, questa è la branca dell’odontoiatria che si occupa di valutare gli inestetismi in particolare della bocca e dei denti al fine di ristabilire un giusto equilibrio di proporzioni e rendere cosi’ attraente questa importante parte del volto. Si dice che il sorriso è lo specchio dell’anima, e se ci pensiamo bene, il sorriso è la prima cosa che osserviamo quando conosciamo una persona.
Studio Dentistico Dr.ssa Alessia Berti Ambulatorio di Adria: Via A.Mario, 10 Adria (RO) tel. 0426 908221 Ambulatorio di Rosolina: Via S.D’Acquisto, 19 Rosolina (RO) tel. 0426 340110
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Il dentista come un medico di famiglia Considero importantissimo capire a fondo le paure e le necessità del paziente che devo curare
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o Studio, all’avanguardia per le apparecchiature di ultima generazione, è organizzato per eseguire in team ogni tipo di prestazione odontoiatrica, da quella generale, conservativa, estetica, protesica fissa e rimovibile, all’endodonzia, impiantologia, parodontologia, radiologia, fino ad arrivare all’estetica del volto, alla chirurgia ed alla chirurgia maxillo-facciale.
Dott. Giuseppe Bertolini Medico Chirurgo, specialista in Odontostomatologia e protesi dentaria
Lo Studio dentistico riflette lo stile del Dott. Bertolini, che da sempre si approccia ai suoi pazienti quale “dentista di famiglia”, partendo dal giusto presupposto secondo il quale spesso, per non dire sempre, le cause delle patologie dentali vanno ricercate altrove, nello stato di salute generale della persona. “Il mio approccio – spiega il Dott. Bertolini - è sempre quello di ascoltare in primis tutto ciò che affligge o preoccupa
i miei pazienti, nuovi oppure già in trattamento, per poter fare una valutazione globale della persona, cercando sempre di creare un rapporto di fiducia e di sincerità e dunque la soluzione più possibile mirata.” Il Dott. Bertolini è infatti una persona empatica, sorridente, amante del dialogo e soprattutto dell’ascolto e ha fatto di queste sue caratteristiche personali il grande plus della sua carriera professionale, mettendo sempre a proprio agio i pazienti, cercando di alleviare l’atavica paura della poltrona del dentista con un approccio familiare e amichevole e offrendo facilitazioni economiche personalizzate (come il finanziamento a tasso zero o la dilazione del pagamento fino a 60 mesi) e preventivi con più soluzioni, per agevolare il più possibile le esigenze e le aspettative. “Seguo per-
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a quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini esercita la professione odontoiatrica: laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia e protesi dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Rovigo. E’ stato uno dei primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura moderna, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confortevole. Uno studio pensato per essere un punto d’incontro per le persone in quanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considerazione che la soluzione ai problemi dentali deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso dettate da fattori economici.
sonalmente tutti i pazienti, dall’anamnesi allo studio delle cure da attuare e, anche quando chiedo delle consulenze ai miei colleghi – continua il Dott. Bertolini –, mi piace rimanere centrale e soprattutto a fianco del paziente, proprio come un medico di famiglia. L’approccio familiare inoltre è essenziale quando ho a che fare con bambini o persone anziane, maggiormente spaventate dal tipo di intervento che andremo ad eseguire oppure dai risvolti economici.” La visione professionale volta al rapporto
umano del Dott. Bertolini è affiancata alla passione per il proprio mestiere, che lo porta ad aggiornamenti continui, unico e fondamentale strumento per ottenere la perfezione in ogni lavoro svolto. Studio Dentistico Dott. Giuseppe Bertolini Largo Cappellini 1 – Rovigo 0425-1680170 349-6299110 drbertolini@libero.it
Estate: consigli per una abbronzatura in sicurezza
La bellezza come individualità per star bene con se stessi
Evitare rughe, macchie scure, ma soprattutto tumori cutanei e il pericolosissimo melanoma si può. Basta seguire i consigli del medico
Parliamo di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, un modo per modificare in meglio qualcosa che ci ferisce
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raggi del sole contengono differenti tipi di radiazioni, che solo in parte raggiungono la superficie terrestre perché la fascia di ozono arresta le radiazioni più pericolose, lasciando passare solo Dr. Stefano Spoladori Medico Chirurgo, specialista in i raggi infrarossi ed i raggi ultravioletti Dermatologia e Venereologia che vengono distinti in UVA(320-400nm), UVB(290-320nm), UVC(200290nm) in base alla lunghezza d’onda. L’effetto negativo più immediato dell’esposizione al sole è l’eritema, determinato prevalentemente dagli UVB. La soglia dell’eritema varia notevolmente a seconda del fototipo di pelle (da 1 a 6), delle ore del giorno (massima intensità dalle ore 11 alle 15), dalla stagione, dalla natura del luogo. L’organismo risponde alle sollecitazioni da parte dei raggi UVB producendo la melanina e ispessendo l’epidermide. I raggi UVA possono penetrare profondamente nel derma danneggiando le fibre elastiche, collagene. L’esposizione ripetuta e prolungata alla radiazione UV causa alterazioni degenerative alle cellule epidermiche (cheratinociti e
melanociti) con sviluppo di inestetismi quali rughe, macchie scure, ma anche di tumori cutanei quali il carcinoma basocellulare, spinocellulare e il melanoma maligno. Il melanoma maligno è in costante aumento, in Italia si registrano ogni anno circa 7000 casi, con 1200 morti. La fotoprotezione può essere ottenuta con tre metodi: evitare o perlomeno ridurre l’esposizione alla luce del sole soprattutto nei primi anni di vita. Coprirsi con indumenti protettivi (cappello, occhiali, maglietta...). Le creme solari sono di due tipologie: quelle che contengono filtri chimici che assorbono i raggi UV e quelli che contengono schermi fisici, ossidi di minerali che riflettono i raggi UV. Per definire la potenza di una crema è stato identificato il fattore di protezione solare (SPF) espresso da un numero: tanto più è alto, tanto il prodotto dovrebbe proteggerci dal rischio eritemi indotto dai raggi UVB, ma in ogni caso poco dai raggi UVA che danneggiano il DNA delle cellule. Pertanto l’uso delle creme solari deve far parte di una strategia complessiva che tenga conto dell’uso di indumenti adeguati e della importanza di evitare esposizioni nelle ore centrali della giornata, soprattutto per le categorie a rischio e per i bambini. Via Umberto I n. 31 45100 Rovigo tel. 368-3208123 stefanospoladori@alice.it
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a chirurgia plastica estetipersona ha la sua immagine, è l’indica è una branca chirurgica che si viduo che diventa suo stesso modello. occupa di intervenire sul corpo con Con l’intervento chirurgico non si deve lo scopo di correggere, ridurre o tendere ad un bello ideale, ma al bello eliminare difetti estetici (congeniti o inteso come riequilibrio, lasciando inalacquisiti), patologie, malformazioni, terato il carattere e l’originalità. esiti di traumi e malattie. I medici che Il ruolo del chirurgo estetico è quello a pieno titolo operano ogni giorno in di guidare il paziente nella consapequesto ambito sono Specialisti in Dott.ssa Cristina Rogato volezza dei trattamenti che si possoChirurgia Plastica. Medico Chirurgo Specialista in no realizzare e delle motivazioni che Ci si può rivolgere a medici specialisti Chirurgia Plastica ed Estetica spingono a metterli in atto. Questo è in chirurgia plastica-estetica per motivi importante per non creare nel paziente dettati da problemi funzionali, oppure per motivazioni delle aspettative esageratamente ottimistiche. estetiche e in ogni caso in cui il difetto crea difficoltà Sottoporsi ad un intervento chirurgico invasivo, però, nella vita di tutti i giorni. spesso spaventa, per cui molti preferiscono ricorrere a Con il passare del tempo il corpo cambia, il viso cam- trattamenti con risultati meno duraturi ma “più sicubia, viene colpito dai segni dell’invecchiamento e della ri”. Ad affiancare la parte chirurgica esiste la medicimaturità ed è quindi normale che si cerchi un modo na estetica, branca che comprende quelle cure e quei per fermare od invertire questo processo. Tutti vogliono trattamenti medici, che vengono eseguiti in modo non sentirsi meglio ed essere belli agli occhi di sé stessi e chirurgico e quindi meno invasivo. degli altri, perché la bellezza è sinonimo di sicurezza che si manifesta, sia sul lavoro che nei rapporti interperStudio Medico: sonali con un maggior successo. Viale dei Mille 107A – Rovigo In ogni caso l’importante è mantenere l’individualità rogatocristina@libero.it della persona e le proprie caratteristiche fisiche. Ogni tel. 3282523160
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Sentirci meglio: la protesizzasione acustica Strumenti per gestire le lamentele dei pazienti ed il suo iter applicativo, il Dott.Mauro Asolati ci parla di:
Dott. Mauro Asolati
Il paziente......i familiari, quante volte il tecnico Audioprotesista viene messo in discussione ora da uno ora dall’altro sul suo operato. In tante occasioni dobbiamo difenderci dalle accuse di aver sbagliato applicazione, di aver “rubato” soldi, di non essere abbastanza pazienti, ma tutto ciò non deve scoraggiarci e dobbiamo assolutamente percorrere quell’iter che ci siamo fissati per arrivare al fatidico fine: FAR SENTIRE! L’anziano o l’ipoacusico in genere ha bisogno di noi e non per questo dobbiamo sentirci colpevoli di non essere all’altezza se talvolta non raggiungiamo i risultati sperati. Troppe variabili possono influenzare un risultato e di seguito analizzeremo quelle più importanti che nel rapporto paziente-familiari-tecnico risultano peculiari.
La sordità come handicap
persona e nel presidio che si va ad applicare. La realizzazione, come Questo progressivo allungamento della vita media ha portato e la parola descrive, è la struttura applicativa, cioè la presa d’impronporterà sempre di più ad un aumento della fascia di età e questo ta e l’attuazione su misura compreso l’adattamento in uno spazio profondo mutamento incrementerà sia le malattie sia le disfunzioni temporale. Il paziente risulta sempre essere titubante in queste fasi legati ad esso. Le problematiche legate alla perdita uditiva quindi, iniziali e fornirgli la sicurez-za rappresenta l’equilibrio raggiunto saranno indubbiamente fra le più presenti e rappresenteranno un fu- dall’utente e che ci permetterà che il nostro apporto professionale turo certo che permetterà all’ Audioprotesista di cimentarsi nella pro- renda fattibile il benessere finale. Come sopra citato il rifiuto rappria attività di operatore sanitario e di vero e proprio “consigliere”. presenta il primo ostacolo, dato comunque da diverse cause tutte La parola sordità è usata di concatenate fra loro e che rappresenta a solito per indagare il deficit livello psicologico la vera e propria barriera sensoriale uditivo ma anche predominante. Gli stili di relazione di ogni La sordità è un handicap che l’handicap che ne deriva. la professionista sono molto vari e tutti noi sfugge, che risulta nascosto e di gravità degli handicap dipensiamo convinti di applicare il migliore, ma difficile collocazione e che lo si de dal valore che la cultura qual’e’ il migliore in assolu-to?. C’è chi può riconoscere solo nel momento dominante attribuisce all’abiassume un atteggiamento conciso e poco della comunicazione. L’essere sordi lità in difetto e nel caso della elastico, per dare brevi e sintetiche inforcomporta una frustante collocazione sordità l’handicap che consemazioni, c’è chi invece si dilunga molto e che a volte comporta un isolamento gue direttamente al deficit è fornisce spiegazioni che portano a maggiori della persona con conseguente l’impossibilità di percepire e riflessioni e ad un dialogo più aperto e tolleincertezza nell’affrontare decodificare i suoni dell’amrante. Per il trattamento delle difficoltà uditila vita quotidiana. biente ed in particolare quelli ve è fondamentale che l’utente riconosca ed emessi dalla voce. accetti i propri limiti e che nella maniera più semplice e veritiera sia informato sulle possibili soluzioni. Il nostro compito, quindi, è identificare principalmente tali diffi-coltà e far Relazionarsi col paziente è imprescindibile nel contesto dell’attività comprendere all’utente che le protesi acustiche sono degli strumenti dell’Audioprote-sista ed è superfluo sottolineare che nella nostra riabilitativi che necessitano di tarature più o meno lunghe nel tempo attività rappresenta il fattore pre-dominante. La comunicazione, il e con risultati che variano in conseguenza alla tipologia di perdita poter mettere a proprio agio, il rassicurare, il con-tatto col paziente, e/o del paziente al cospetto. sono dei processi di valore assoluto che portano al risultato finale dell’applicazione protesica.Per quanto riguarda il relazionarsi è ovvio e superfluo sottolineare che non è possi-bile prescindere da esso Creare false illusioni che una protesi acustica possa in ogni caso nel contesto lavorativo e basa la sua esistenza proprio nel processo essere un “nuovo orecchio” che ristabilisca la perfezione data da comunicativo col paziente. Il contatto e l’essere guida per altre per- un udito naturale e perfetto, sarebbe il primo passo che porterebsone ci impone di considerare siano gli elementi basilari del nostro be ad un utente insoddisfatto e ad una serie di lamentele dovute lavoro e dovranno esse-re efficaci per poter comunicare con la perso- alle aspettative che noi stessi potremmo fornire nel mascherare le na. Risulta molto più facile il tutto, se abbiamo chiaro il concetto di insite pro-blematiche della disfunzione uditiva. Per il trattamento empatia cioè il mettersi nei panni degli altri per poter comprendere e delle sordità è fondamentale che il paziente riconosca ed accetti i farsi comprendere. Nella speranza che questa nostra analisi serva ad propri limiti e che nella maniera più semplice e veritiera sia informainnalzare il nostro livello sia pro-fessionale che culturale in materia, to sulle possibili soluzioni. Il nostro compito, quindi, è identifica-re proviamo a capire come applicare tutta la nostra professionalità nel- principalmente tali difficoltà e fare comprendere all’utente che le la fase di “approccio” al paziente. Purtroppo l’essere considerato un protesi acusti-che sono ausili riabilitativi e non “orecchie nuove”. venditore è la prima impressione che ne consegue dopo la fatidica Facendo ciò eviteremo di avere pazienti insoddisfatti che alla prima decisione di provare la protesi acustica; questo rappresenta il primo difficoltà ci considerano i soliti imbonitori e ven-ditori di fumo. E’ grande ostacolo il cui rimedio è solo la nostra capacità di convincere proprio nella fase di valutazione iniziale che dobbiamo raccogliere che non si vuole solo guadagnare, ma naturalmente in cambio del più informazio-ni possibili attraverso un dialogo approfondito con il fantomatico guadagno, si vogliono dare dei servizi ed in special paziente coinvolgendo se possi-bile i famigliari cercando di essere modo dei risultati. chiari nel programma riabilitativo che porterà a quella soddisfazione finale che la persona desidera o si aspetta. Il pessimismo inizia-le del paziente non deve essere totalmente oscurato attraverso nostre Ma quali sono le principali incertezze dei nostri pazienti?. Sen- false o facili rassicurazioni rimuovendo quell’iniziale barriera sul za dubbio principalmente il rifiuto iniziale, l’estetica ed il fattore dubbio del risultato finale, ma il tutto deve essere accompagnato prezzo. Dobbiamo capire il bisogno interpersonale che è dato ini- dalla nostra capacità di essere chiari e sinceri sulle possibili soluziozialmente dal riconoscimento, successivamente dall’accettazione ni applicabili. Evitare spiacevoli lamentele applicando ad esempio ed infine dalla sicurezza. Come riconoscimento si intende l’analisi una protesi retroauricolare al posto di un’intrameatale deve avere del paziente a riconoscere il proprio stato invalidante e cercare con una spiegazione tecnica e non estetica e facendo ciò avremo un l’aiuto dell’Audioprotesista di avere delle risposte rassicuranti circa paziente cosciente di una scelta intelligente e non di comodo e bala possibilità della risoluzione dell’handicap. L’accettazione è la sta. E’ chiaro e risaputo che essere accomodanti nell’applicazione conseguenza di tutti gli aspetti sia positivi che negativi che una facilita l’azione, ma è altrettanto vero che avere un paziente che ci volta analizzati portano alla scoperta di aver conseguito fiducia nella rinfaccia continuamente i nostri consigli, rappresenta una persona
La relazione col paziente
Illusioni ed aspettative
I dubbi e le incertezze
estremamente scontenta che oltre a non avere risolto il suo problema subisce quel “danno” econo-mico che incide non poco visti i costi che a tutt’oggi gravano sui presidi protesici. La bilancia del valore è data dalla giusta ponderazione del rapporto fra vantaggi e costi e considerando che la diminuzione della capacità uditiva rappresenta un even-to traumatizzante nella vita di una persona, non dobbiamo rendere l’applicazione della protesi come un evento economicamente svantaggioso con risultati scarsi. Quando si riesce a comprendere le esigenze e le aspettative del paziente ci risulta assai più agevole il nostro compito e ci porterà sicuramente a dei risultati di soddisfazione maggiori e completi.
Fase Applicativa
Quando durante un’applicazione riusciamo a cogliere nel soggetto un grado elevato di fiducia dobbiamo anche gestire le nostre emozioni in modo da facilitare e non in-terferire con il lavoro. La padronanza di se deve permetterci di agire in modo etico, non deve portarci a stati di euforia, dobbiamo attraverso una buona organizzazione essere attenti al proprio lavoro, agire con riflessione, controllare i propri impulsi, ammettere gli errori ed anche in situazioni critiche a mantenere fermezza nelle deci-sioni dando prova di positività. L’accrescimento professionale non si raggiunge solo attraverso i risultati positivi ottenuti, credo invece sia più importante e costruttivo analizzare gli insuccessi o i casi in cui abbiamo incontrato maggiori difficoltà. Lo spi-rito innovativo indirizza alla propensione ed alla perseveranza nel raggiungere gli obiettivi e ritengo siano proprio le lamentele e le difficoltà dei pazienti che risultano fondamentali nella nostra professione. Impegno, tensione verso il risultato, iniziativa ed ottimismo sono ingredienti fondamentali nell’approccio al paziente e consideran-do ciò otterremo sicuramente risultati positivi evitando malumori ed incertezze sul nostro operato. Ma come possiamo limitare le possibili lamentele dei pazienti già nella fase iniziale?. Credo che nello svolgimento di un programma applicativo con attente valutazioni atte ad alleviare o risolvere le conseguenze dell’handicap, dobbiamo tener conto dei bisogni, delle attese e dei desideri dell’utente. E’ nostro dovere dare una giusta informazione circa gli adattamenti che possono aver successo e quelli che non possono averlo ed attraverso questa onesta e ponderata prima “dichiarazione” possiamo passare alla selezione del dispositivo.
Rifiuto ed estetica nell’applicazione Dopo il “rifiuto” iniziale l’estetica è la seconda “barriera” del nostro percorso ed è qui che l’Audioprotesista deve sfoderare tutto il suo talento. L’applicazione richiede intelligenza da parte nostra e ricevere un rifiuto rappresenta, oltre ad un mancato guadagno, una inesauribile fonte di autocritica che ci aiuta a migliorare e crescere professionalmente. La nostra conoscenza delle protesi acustiche deve essere la più vasta possibile e deve tener conto delle limitazioni di taluni dispositivi, della forma del condotto uditivo e delle risorse finanziarie del paziente e solo dopo queste valutazioni passeremo alla scelta della protesi. Esaminiamo il sopra citato talento e cerchiamo di capire che non si tratta del semplice fascino del venditore, ma la capacità di “deviare” alcune fondamentali decisioni che il paziente a volte è indotto a prendere per motivi tipo estetici o di prezzo. Quando il tecnico Audioprotesista valuta un esame audiometrico si trova in possesso di una piccola parte dei dati necessari per l’applicazione protesica, quindi non bisogna soffermarsi al semplice esame tonale,
ma eseguire una serie di altre valutazioni per inquadrare al meglio le esigenze di ciascun individuo. Il rapporto che inizialmente si basa solo su l’interesse verso i prodotti che proponiamo, deve assolutamente essere completato da una serie di test e gradi di valutazione delle esigenze di ogni singolo individuo che completeranno il quadro degli esami effettuati e ci aiuteranno a comprendere il rapporto che la persona ha con il proprio handicap uditivo. E’ chiaro e risaputo che l’essere accomodanti nell’applicazione facilita molto il nostro iniziale rapporto col paziente ma è altrettanto vero che avere un cliente che ci rinfaccia continuamente i nostri consigli iniziali, rappresenta un individuo scontento che oltre a non avere risolto il suo problema ha subito un danno economico; motivo per cui insorgono le maggiori lamentele. Non dobbiamo tralasciare che al giorno d’oggi la selezione della protesi più idonea è dettata anche dalla tecnologia presente che natu-
ralmente ha portato ad una enorme semplificazione d’uso da parte del paziente, ma al tempo stesso richiede una buona conoscenza da parte nostra all’uso di hardware e software di adattamento. Le tarature effettuate nei primi giorni rappresentano il punto più delicato della fase applicativa in quanto devono portare ad una lenta ma consistente maturazione della intelleggibilita’ della nuova percezione sonora. Lo svolgimento di questa fase è dato da una stretta collaborazione intrapresa fra il paziente ed il tecnico Audioprotesista che valuterà il grado di soddisfazione raggiunto attraverso un continuo contatto nel quale misureremo l’intelleggibilita’ della parola ed il fastidio provato in diverse circostanze sonore durante un arco di tempo variabile. Attraverso queste varie fasi sicuramente sarà importante stabilire una relazione di stima e fiducia nei nostri confronti perchè solo attraverso questo si potrà ottenere la convinzione del paziente e dei famigliari di non aver “comprato” una protesi acustica ma di avere a disposizione un professionista competente che attraverso la propria opera dedica la professionalità acquisita al raggiungimento di uno scopo comune.
Orari del centro acustico: lunedì 9.00/12.30 - 15.30/19.30 mercoledì 9.00/12.30 venerdì 9.00/12.30 - 15.30/19.30 martedì e giovedì su appuntamento chiamando il numero 339.6100238 CAVARZERE (VE) Via Leonardo da Vinci, 27 (Complesso Supermecato Famila)
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Odontoiatria in digitale: una nuova era per la cura dei nostri denti Il cucchiaio da impronte in bocca dà fastidio a tutti. Ebbene c’è la possibilità di fare in un altro modo: con gli scanner Intraorali di ultima generazione. delle persone, rimanere per qualche minuto con un cucchiaio da impronte inserito in bocca e pieno di quella pasta molliccia che scende dappertutto risulta a volte davvero impossibile. Noi proponiamo una alternativa: grazie agli scanner Intraorali di ultima generazione è possibile ottenere una impronta digitalizzata dei vostri denti senza dover sopportare il disagio dell’impronta classica.
A
nche in Odontoiatria ed Odontotecnica possiamo sicuramente affermare di essere finalmente entrati nell’era Digitale. Vediamo ora di descrivere questo nuovo aspetto nelle discipline odontoiatriche, quanto il Digitale può essere utile per il paziente, coadiuva il medico Odontoiatra ed aiuta l‘Odontotecnico nelle varie fasi della lavorazione degli elementi protesici destinati ad essere installati nella vostra bocca dal Medico. Voi dello studio Salus sapete stupire in termini di nuove tecnologie e comfort per i pazienti. Adesso chi vorrà potrà provare un nuovo metodo per prendere le impronte. Di cosa si tratta? Molti pazienti sanno, hanno provato o si troveranno in futuro a dover prendere una impronta per sostituire, aggiungere o integrare qualche elemento protesico per ripristinare le normali funzione masticatorie del cavo orale, cosa che risulta essere mal tollerata dalla maggior parte
Con questo sistema non solo si solleva il paziente dai fastidi legati alla impronta tradizionale, ma si riescono ad accorciare i tempi per la preparazione delle protesi garantendo un qualità elevatissima sia in precisione sia nei materiali. Ma quali sono i materiali moderni che accompagnano il Dentista Digitale ?
Ma come avviene il procedimento?
I principali sono l’ossido di Zirconio, chiamato ZIRCONIA, il Disilicato di Litio ed altri tipi di maIl medico Odontoiatra dotato di una attrez- teriali ceramici o compositi presenti nel mondo zatura certificata per la presa d’impronta a Odontoiatrico. La Zirconia si ricava dall’ossido scansione, inserirà nel cavo orale del paziente dello Zirconio l'elemento chimico di numero la piccola testina di lettura dello scanner intrao- atomico 40. Il suo simbolo è Zr. È un metallo rale catturando di transizione bianco-grigio, duro. in modo assoluLa zirconia permette di creare tamente preciso elementi protesici privi di struttura ed affidabile metallica assicurando alta biocom“L’impronta della nostra l’immagine depatibilità ed una estetica finora bocca diventa digitale gli elementi impareggiabile, è molto resistente dentari, il comed è adatta per creare strutture pronta per essere inviata al puter al quale protesiche che comprendano anlaboratorio Odontotecnico o risulta essere che le zone dei molari, dove si addirittura essere lavorata collegato lo concentrano di più le forze mascanner elabosticatorie. Il disilicato di Litio è un direttamente dal Medico in rerà le immamateriale che fa parte dei Silicati, studio Dentistico!” gini riprese trache sono delle ceramiche rinforzasformandole in te altamente estetiche, simulano digitali, ed ecco la naturale traslucenza dei denti che ora l’impronta della nostra bocca diventa umani, e sono adatte sopratutto a riabilitare le digitale pronta per essere inviata al laborato- zone anteriori delle bocca dove viene richiesto rio Odontotecnico o addirittura essere lavorata il massimo dell’estetica al fronte di un minor direttamente dal Medico in studio Dentistico. carico masticatorio.
L'era digitale sembra proprio alleggerire molto anche le preoccupazioni dei pazienti! Infatti. Come descritto si vede che le tecnologie ed i materiali dell’era digitale nell’ambiante odontoiatrico portano innumerevoli vantaggi ai pazienti. Permettono di avere protesi prive di metallo, quindi altamente biocompatibili, permettono di ridurre i tempi di lavorazione, avere una maggior precisione ed integrarsi in modo altamente estetico nel cavo orale.
MEDICI ODONTOIATRI Dott. Luca Boscolo Bariga Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria Specializzato in conservativa,endodonzia, PROTESICA,chirurgia e implantologia Dott. Andrea Avventi Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria Specializzato in conservativa,endodonzia, PROTESICA ,chirurgia e implantologia Dott. Alvise Berengo Laurea in medicina e Chirurgia Chirurgo Maxillofacciale Dott. Francesco Fabro Laurea in Medicina e Chirurgia Medico Odontoiatra Dott. Alessandro Rizzi Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria Specializzato in Conservativa, Endodonzia e chirurgia Dott. Nicolò Rizzi Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria Specializzato in Ortodonzia
Lo studio dentistico Salus 2.0 di Chioggia specializzato in cure odontoiatriche, grazie ad un personale qualificato offre una vasta gamma di servizi garantendo massima qualità ad un costo contenuto. Tipologia di interventi dentistici presso i nostri ambulatori: •Igiene orale professionale •Odontoiatria pediatrica •Chirurgia odontoiatrica •Conservativa •Endodonzia •Implantologia odontoiatrica •Protesi dentaria. Gli ambulatori polispecialistici Salus 2.0 forniscono prestazioni odontoiatriche, ortodontiche e cure specialistiche in ambulatorio per 6 giorni la settimana. Occupa attualmente 4 addetti, oltre a diversi collaboratori medici ed odontoiatri liberi professionisti. Tutti i collaboratori e i dipendenti dello studio operano con integrità , qualità e professionalità per fornire ai pazienti soluzioni preventive e terapeutiche in linea con le conoscenze scientifiche attuali. Obiettivo per tutti i professionisti, ciascuno nella propria area di competenza, è identificare gli strumenti più opportuni per anticipare e minimizzare i rischi e massimizzare l'efficacia delle cure erogate. Con la consapevolezza di far parte di una organizzazione complessa capace di fondere qualità e responsabilità nella propria pratica clinica. Lo Studio opera nel campo dell'Assistenza Sanitaria Odontoiatrica Privata in regime libero professionale, non è convenzionato con il SSN ma con altri Enti Privati.
studio dentistico SALUS 2.0 di Rubinato Mauro & C. Via Don Eugenio Bellemo, 14 30015 Chioggia - Venezia Tel: 041.405006 Fax: 041.55091055 info@salusduepuntozero.it Direttore Sanitario: Dott. Ferrari Ruffino Salvatore Aut. San Nr. 85 del 21.05.2013
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INSALATA DI RISO VENERE CON PESTO DI PISTACCHI, SGOMBRO AL LIMONE E BRICIOLE DI MOZZARELLA AL PEPE
INGREDIENTI DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI 3 PATATE 4 CAROTE 1 PORRO 1 CUCCHIAO DI CAPPERI 1 CUCCHIAIO FUNGHI SOTTOLIO 4 CENTRIOLINI 50 G OLIVE NERE 1 FETTA PROSIUTTO COTTO DA 200 G. 1 TUORLO 1 LIME UN VASETTO YOUGURT ALLA FRAGOLA OLIO. PEPE. SALE. 6 FRAGOLE. PREPARATE IL TUTTO COME
UN MUST DEI PROSSIMI MESI? LE INSALATE! DI PASTA, DI RISO O DI CEREALI, SONO UNO DEI PIATTI CHE PIÙ SI PRESTANO DA POTAR VIA NEI PIC-NIC ALL’APERTO, MA ANCHE DA GUSTARE A CASA PER UN PASTO DIVERSO, SICURAMENTE COMPLETO E OVVIAMENTE IN TUTTA LEGGEREZZA. ANCORA UNA VOLTA CI SIAMO FATTE ATTRARRE E CONQUISTARE DAL RISO VENERE: PARTICOLARE PER IL SUO COLORE, MA ANCHE PER IL PROFUMO DI SANDALO CHE SPRIGIONA IN FASE DI COTTURA. AL CLASSICO CONDIMENTO DI MARE, CHE BEN SI SPOSA CON QUESTA TIPOLOGIA DI RISO, ABBIAMO APPORTATO QUALCHE PICCOLA VARIANTE: NON CALAMARI O POLIPETTI, MA FILETTI DI SGOMBRO UN PO’ PIÙ GUSTOSI, PER AMALGAMARE IL TUTTO UN INSOLITO E RICERCATO PESTO DI PISTACCHI E UN LATTICINO LEGGERO AGGIUNTO SOLO ALLA FINE AL MOMENTO DI SERVIRE IL PIATTO. TANTE PICCOLE VARIANTI CHE CI HANNO COMUNQUE PERMESSO DI ASSAPORARE LA BONTÀ DI QUESTA INSALATA DI RISO, DECISAMENTE LEGGERA, GUSTOSA E FRESCA. A CIÒ SI AGGIUNGE L’EFFETTO CROMATICO E LA COMBINAZIONE DEI SAPORI DI QUESTO PIATTO CHE SONO TUTTI DA PROVARE.
INSALATA PREPARATE LE COPETTE CON FOGLIE DI LATTUGA. LASCIATE RIPOSARE 10 MINUTI NELLA BOULLE LA VOSTRA INSALATA FINCHE SI INSAPORISCA SERVIRE ACCOMPAGNATO DA MOSCATO DEI COLLI EUGANEI.
CIN CIN MESSAGGIO PUBBLICITARIO
INGREDIENTI PER 5 PERSONE:
COCKTAILS by Paolo Marani
500G RISO VENERE, 140G MOZZARELLA VACCINA, 155G PESTO DI PISTACCHI, 85G FILETTI DI SGOMBRO IN OLIO EVO, 1/2 LIMONE, 2 SPICCHI D’AGLIO AROMATIZZATO IN OLIO DI SEMI, SALE AROMATIZZATO ALLE ERBE AROMATICHE DI MONTAGNA, OLIO EVO, SALE, PEPE NERO
I CONSIGLI DI PAOLO
VENERDÌ
CUOCERE IL RISO IN ACQUA BOLLENTE SALATA. TAGLIARE LA MOZZARELLA IN PICCOLI PEZZETTI E CONDIRLA CON IL SALE AROMATIZZATO, LASCIARLA RIPOSARE MENTRE IL RISO CUOCE. SGOCCIOLARE E SBRICIOLARE LO SGOMBRO, QUINDI SCALDARLO IN PADELLA CON L’OLIO EVO E GLI SPICCHI D’AGLIO SMINUZZATI, BAGNARE CON IL SUCCO DI LIMONE. SCOLARE IL RISO, VERSARLO NELLA PADELLA CON IL PESCE E AMALGAMARE BENE IL CONDIMENTO. A FUOCO SPENTO UNIRE IN PADELLA IL PESTO DI PISTACCHI E REGOLARE DI SALE (SE NECESSARIO UTILIZZARE UN PO’ DI ACQUA DI COTTURA DEL RISO PER AMMORBIDIRE). SERVIRE L’INSALATA AGGIUNGENDO SU OGNI PIATTO I PEZZETTI DI MOZZARELLA E UNA GRATTUGIATA DI PEPE NERO.
INGREDIENTI:
GHIACCIO TRITATO 1^4 SUCCO LIMONE POLPA DI MANGO 8 CL SUCCO MANGO 2 CL SUCCO MANGO 2 CL RUM CHIARO SI PREPARA NEL FRULLATORE. SI VERSA IN UN BICCHIERE DA LONG DRINK. GUARNIRE CON SPICCHIO LIME E UN CUCCHIAIO LIME SPREMUTO FETTINA DI MANGO. OGNI VENERDÌ SERA SELEZIONE MUSICALE CON I MIGLIORI DJ D’ITALIA PAOLO MARANI
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28 34 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO CALO L’INTRAPRENDENZA, CON LA SESSUALITÀ CHE SI FA ALTALENANTE: RESISTETE, VI ATTENDE UNA GRANDE RIPRESA · S ALUTE SIETE IN PERFETTA FORMA FISICA ANCHE SE ALCUNI DI VOI POTRANNO RISENTIRE DI UN TONO DELL’UMORE NON OTTIMALE
TORO
DAL 21/04 20/05
AL
F
A S C I N O
SFORZATEVI
DI USCIRE DA AMBITI TROPPO ABITUDINARI, OSATE DI PIÙ. RISCOPRITE DIALOGO E INTERESSI STIMOLANTI · S ALUTE SIATE PIÙ REGOLARI NELL’ALIMENTAZIONE E NEL FITNESS, OLTRE CHE MOLTO ATTENTI ALL’IGIENE E ALLA CURA DELLA PERSONA
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
FASCINO VI ASP E T TA UNA STAGIONE MOLTO GRATIFICANTE SOPRATTUTTO DAL PUNTO DI VISTA EROTICO: MOTIVATI OLTRE OGNI ASPETTATIVA · S ALUTE AVETE BISOGNO DI SVILUPPARE IL BENESSERE INTERIORE: PREFERIRE DISCIPLINE CHE INDAGANO IL RAPPORTO MENTE-CORPO
Oroscopo IL SOLLEONE SPLENDE SULLE STELLE: L’ESTATE SARÀ AL TOP PER TUTTI
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
FASCINO GRAZIE AD UNA VIVACITÀ CONTAGIOSA, COLTIVERETE RELAZIONI PIACEVOLMENTE LEGGERE E SOSTENIBILI, OTTIMA LA SPIGLIATEZZA · S ALUTE TRARRETE GRANDE GIOVAMENTO DA TERAPIE DRENANTI E DISINTOSSICANTI MA ATTENTI A CONVOGLIARE BENE IL SURPLUS DI ENERGIE
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO SE CI TENETE DAVVERO A UN RAPPORTO, NON ANALIZZATE TUTTO CON UNA DIETROLOGIA CHE FARÀ SCAPPARE CHI VI STA ACCANTO · S ALUTE RIUSCIRETE A SUPERARE QUALCHE MOMENTANEA FASE DI STANCHEZZA O DI DEMOTIVAZIONE, PER RITROVARVI PIÙ CARICHI E VITALI
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO QUALCHE
CONFLITTUALITÀ C’È MA ENTUSIASMO, BUONUMORE ED ESPANSIVITÀ VI REGALERANNO UN MESE CON I FIOCCHI S ALUTE APPREZZATE IL CONTATTO CON GLI ELEMENTI NATURALI: VITA ALL’ARIA APERTA E RITMI REGOLARI FARANNO PIÙ DELLA PALESTRA
CANCRO DAL 22/06 AL 22/07
FASCINO LE SINTONIE D’AMORE PROCEDERANNO SCORREVOLI E ARMONIOSE. E SE ARRIVA QUALCHE SCOSSONE SAPETE COME RITROVARE ARMONIA · SALUTE RIUSCITE A SCIOGLIERE LE VOSTRE ANTICHE RESISTENZE GARANTENDOVI IL BENESSERE PSICO-FISICO DI CUI AVETE BISOGNO
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
FASCINO SI
MOLTIPLICANO LE POSSIBILITÀ DI AVVENTURE O DI INCONTRI INTERESSANTI ANCHE SE SI CONSIGLIA GRANDE PRUDENZA· S ALUTE EVENTUALI PROBLEMI DI PELLE, OSSA E ARTICOLAZIONI VI PREOCCUPANO: LA CURA È UN ATTEGGIAMENTO RILASSATO
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO RIASSAPORATE UNA VISIONE DEI RAPPORTI PIÙ SENTIMENTALE E AFFETTUOSA, IN QUALCHE CASO ANCHE CON BALDANZA ED ENERGIA · S ALUTE NON FORZATE L’APPARATO MUSCOLARE E SCHELETRICO CON SFORZI ECCESSIVI O MOVIMENTI INCAUTI O BRUSCHI
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
FASCINO ABBIATE MAGGIORE PRUDENZA NELL’ESPRESSIONE DEI SENTIMENTI, IL PARTNER VI CHIEDE CONTINUE CONFERME · S ALUTE ADOTTATE UN’ALIMENTAZIONE SANA E REGOLARE E NON TRASCURARE LA SALUTE DELLA PELLE DEL CORPO. NO AL DINAMISMO INCESSANTE
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
FASCINO ATTIRERETE
A VOI COME CALAMITE PERSONE CON FORTI AFFINITÀ ELETTIVE. NASCERANNO NUOVE COMPLICITÀ INTERESSANTI · S ALUTE IL VOSTRO ECCELLENTE STATO DI SALUTE VI REGALERÀ LUNGHE PASSEGGIATE E UN RINNOVATO CONTATTO CON LA NATURA
FASCINO CHI
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
SENTE UN DESIDERIO DI CAMBIAMENTO AVRÀ LA POSSIBILITÀ DI ALLARGARE LA CERCHIA DELLE AMICIZIE · S ALUTE PIÙ CONSAPEVOLI E COSTANTI NELL’UTILIZZO DELLE ENERGIA, MOLTI DI VOI SI SENTIRANNO IN FORMA SMAGLIANTE
ESI ia zona Bellissimo amento di costruzione, su ato di poche isposto su due omposto da no, cucinotto, e da letto, 2 garage. rgetica “E”. 50.000 Rif.A0648
CAVARZERE
VENDESI A Cavarzere Appartamento al piano terra su palazzina di sole 4 unità, composto da ingresso, soggiorno, cucina, 2 camere da letto, bagno, ripostiglio, giardino con annessi ed area edificabile di mq.240. Classe energetica non definita “G”. Euro 65.000 IN RENDITA Rif.A1507
VENDESI In località Cavarzere Villa singola di ampia metratura, disposta su due livelli, con bellissimo spazio verde di circa mq.2000, adibito a parco, in parte piantumato. Classe energetica non definita “G”. Info in agenzia Rif.A1045
VENDESI In Cavarzere Villa singola tutta al piano terra composta da ingresso, cucina, soggiorno, 1 camera da letto matrimoniale, garage di mq.40 con giardino ed orto di complessivi mq.5000. Possibilità di ampliamento. Classe energetica “F”. Euro 160.000 Rif.A1218
VENDESI In Cavarzere Prestigiosa villa di ampia metratura, su due livelli, completamente ristrutturata, con impianto di allarme, impianto di irrigazione esterno, garage doppio e giardino ben curato in parte piantumato di circa mq.577. Classe energetica “F”. Info in agenzia Rif.A0898
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VENDESI A Cavarzere Casa signorile, accostata, di ampia metratura, disposta su quattro livelli, con cucina, salotto, sala pranzo, 6 camere da letto, 3 bagni, mansarda al grezzo e giardino di proprietà di circa mq.1.000. Classe energetica non definita. Info in agenzia Rif. A0934
VENDESI A Cavarzere zona centrale Appartamento bilocale al piano 1° composto da soggiorno con angolo cottura, 1 camera da letto matrimoniale, bagno, terrazzo ed ampio garage. Classe energetica non definita ”G”. Euro 85.000 Rif.A0970
VENDESI In Località Cavarzere Rustico di mq.500, composto da n.2 abitazioni, una al piano terra ed una piano primo, entrambe abitabili, con annessi magazzini ed officine per oltre mq.250 ed area cortiliva di circa mq.2.000. Classe energetica non definita “G”. Info in agenzia Rif.A1083
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VENDESI In Località Passetto di Cavarzere Rustico singolo disposto su due livelli e composto da casa di abitazione di mq.120, fienile di mq.75, garage di mq.36 e terreno agricolo di circa mq.6.000. Classe energetica “G”. Euro 90.000 tratt. Rif.A0843
VENDESI In località Cavarzere Casa singola, tutta al piano terra, composta da cucina, salotto, 2 camere da letto, bagno e giardino di proprietà di circa mq.1.000. Classe energetica “G”. Euro 115.000 Rif.A1121
VENDESI A Cavarzere Casa singola ubicata tutta al piano terra, composta da ingresso, soggiorno, cucina, 2 camere da letto, bagno e giardino esclusivo ben curato. Ottimo rapporto qualità-prezzo. Classe energetica “F”. Euro 130.000 tratt. Rif.A0900
VENDESI In località Grignella di Cavarzere Rustico singolo da ristrutturare completamente, composto al piano terra da 3 stanze oltre al pollaio ed al primo da ulteriori 3 stanze con sovrastante soffitta. Classe energetica “G”. Euro 45.000 tratt. Rif.A1201
VENDESI In Cavarzere zona centrale, Appartamento al piano terra, da ristrutturare completamente composto da ingresso, cucina, soggiorno, camera matrimoniale, camera singola e bagno. Classe energetica “G”. Ad Euro 70.000 o completamente ristrutturato ad Euro 115.000 Rif.A1322
VENDESI A Cavarzere in zona centralissima, porzione di bifamiliare di ampia metratura, disposta su tre livelli, parzialmente ristrutturata ed ancora da ultimare, con annesso parco di circa mq.1.500, garage esterno e con possibilità di dependance. Classe energetica “D”. Info in agenzia Rif.A0736
VENDESI In Località Passetto Casa accostata disposta su due livelli con entrata, sala, soggiorno, cucina, cucinino, 3 camere da letto matrimoniali, 2 bagni, capannone, mansarda non abitabile e scoperto di proprietà. Classe energetica non definita “G”. Euro 110.000 tratt.Rif.A1237
VENDESI VENDESI In Località Cavarzere Intera palazzina in pieno In Località Cavarzere zona centrale, Appartamento ubicato centro, in ottime condizioni, composta da 4 negozi al piano 1°, su fabbricato di recente costruzione, dotato di già in rendita al piano terra e due appartamenti al ascensore, in ottime condizioni, composto da soggiorno con piano primo e secondo. Vero affare. Classe energe- angolo cottura, 2 camere da letto, bagno, ripostiglio, ampio tica non definita “G”. terrazzo, ampio garage e posto auto esclusivo. Classe Info in agenzia. Rif.A1152-1153- 1154 energetica “F”. Euro 125.000 Rif.A1134
CEDESI A Cavarzere in zone centralissime e di forte passaggio, attività commerciali di vario tipo, con avviamento pluriennale. Ideale per chi cerca di intraprendere una nuova attività commerciale. Info in Agenzia
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AFFITTASI AFFITTASI Zona centrale, ben visibile, locale ad uso negozio comIn zona artigianale, Capannoni ed uffici di varie posto da locale per esposizione, retro- bottega e bagno. metrature. Ampia possibilità di parcheggio. Classe Classe energetica non definita “G”. energetica non definita “G” A partire da Euro 800 Euro 550 mensili Rif.A1503 mensili. Rif.A1495, A1496, A1497.
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AFFITTASI Zona centrale Appartamento al piano 1°, indipendente e completamente ristrutturato, composto da cucinino, soggiorno, 1camera da letto, ripostiglio, 2 terrazzi di cui uno con veranda e bagno. Classe energetica “F”. Euro 450 mensili, arredato. Rif.A1493
VENDESI A Cavarzere Appartamento al piano secondo di recente costruzione, dotato di tutti i conforts, composto da ingresso, soggiorno con ampio angolo cottura,2 camere da letto, bagno con vasca, bagno-lavanderia, due terrazzi, ampio garage e posto auto. Classe energetica “E”. Euro 147.000 Rif.A0655
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