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I dolori post-allenamento: non è acido lattico pag. 20

Calcio, la Clodiense termina il girone d’andata al 7° posto

La squadra lagunare conclude a quota 26 punti. Mister Pagan: “Cercheremo di arrivare alla quota salvezza poi ci toglieremo grandi soddisfazioni” alle

Il personaggio Gianantonio Pugiotto, il guardalinee nazionale pag. 4

Tiro con l’arco Dal medioevo una passione sportiva sempre attuale pag. 6

Mammafit Mamme in forza col passeggino pag. 13

pag. 3


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Sport Serie D, girone C

Calcio 3

Si conclude il Girone d’andata

La Clodiense termina a quota 26 punti, al settimo posto IL GIOCATORE TOMMASO PIAGGIO

L

a Clodiense dopo la vittoria casalinga con il Dro, grazie alla doppietta di Santi nella 15^ giornata, è andata a perdere in casa della Sacilese per 1 a 0 una partita molto equilibrata con poche occasioni da gol dove il pari sarebbe stato il risultato più giusto, ma l’equilibrio è stato spezzato da un gol in sospetto fuorigioco al 14’ di Sottovia. Nella 16^ giornata la Clodiense ha ospitato l’ “armata” del presidente Dalla Rive dell’Altovicentino, candidata a vincere il campionato insieme al Padova e che si era rafforzata con l’arrivo di Gambino e Marazzo. Il risultato finale è stato 4 a 4, ottenuto al temine di una partita spettacolare sia dal punto di vista tecnico e agonistico che per i capovolgimenti di risultati. I ragazzi di Pagan, dopo il gol nei primi minuti di Isotti, subivano 3 gol con una doppietta di Gambino e gol di Cortesi. Il 1^ tempo terminava sul punteggio di 3 a 1 per i vicentini e la partita sembrava persa. Ma nella ripresa c’è stata la reazione d’orgoglio dei granata che hanno accorciato le distanze su rigore trasformato da Mazzetto e, in inferiorità numerica per l’ennesima espulsione di Pellizzer, raggiungevano il pari con una sassata di punizione di Casagrande. I vicentini andavano sul 4 a 3 con un colpo di testa di Di Girolamo. A questo punto in pochi credevano nell’ennesima reazione granata ma i vicentini non avevano fatto i conti con Santi che in volo d’angelo di testa metteva al 43’ la palla in gol tra il tripudio dei pochi tifosi presenti. Nella 17^ e ultima giornata di andata la Clodiense di Mister Pagan andava a fare visita al Kras Repen, una formazione impelagata nelle zone basse della classifica, contro cui i granata negli anni scorsi hanno sempre perso; ne è venuto fuori un pari. Al gol iniziale realizzato al 15’ da Santi ha replicato al 30’ Rabeni. Una partita bruttissima, complice un campo di piccole dimensioni dove il prato erboso era in condizioni indecenti considerato che si gioca in serie D. Nella ripresa, nonostante il Kras fosse in inferiorità numerica per un’espulsione, i nostri ragazzi non sono riusciti a creare nulla.

Pagan: “Cercheremo di arrivare alla quota salvezza il prima possibile, poi potremo anche levarci delle belle soddisfazioni”

Mister Pagan “Non siamo fenomeni ma un gruppo che lavora bene”

“N

on siamo una squadra di fenomeni – ha commentato mister Andrea Pagan - ma un grande gruppo che lavora molto e formato da giocatori che, quando giocano poco ed entrano, si fanno sempre trovare preparati. L’anno scorso abbiamo terminato il girone d’andata a 22 punti, quest’anno 26. Cercheremo di arrivare alla quota salvezza il prima possibile, poi potremo anche levarci delle belle soddisfazioni”.

T

ommaso Piaggio ha 20 anni, è nato il 24 aprile del 1994 a Genova, da madre genovese e padre Uruguayano. Ha la doppia nazionalità e, quando può, va a visitare i familiari oltreoceano. Ha indossato la maglia azzurra della nazionale under 21 quando l’allenatore era Mangia (nella foto foto). A quanti anni hai iniziato a giocare? “Ho iniziato a 6 anni, vicino a casa mia quando abitavo a Torino poi mi sono trasferito a 9 anni a Padova e ho giocato nel Calcio Padova per 7 anni. Ho fatto gli allievi sperimentali all’Albignasego e poi tre anni al Cittadella di cui l’ultimo aggregato alla prima squadra”. Perché hai scelto Chioggia? “Ho scelto Chioggia perché la reputo una società seria, sana e con i piedi per terra e perché conoscevo il mister e so quello che chiede alla sua squadra”. Quali sono i tuoi hobby? “Sono fanatico dell’Nba! Mi registro tutte le partite che posso visto che in diretta non riesco a vederle. Sono fidanzato da tre anni con Beatrice e in partita, di solito, porto un braccialetto portafortuna che mi ha regalato”. Qual è la tua squadra del cuore? “Sono tifoso del Milan e nel 2007 ho avuto la fortuna di andare a vedere la finale di Champions vinta ad Atene per 2-1 contro il Liverpool”. Qual è il tuo giocatore preferito? “Il mio giocatore preferito è Ryan Giggs per la sua straordinaria intelligenza calcistica e la sua leadership. Tra Ha venta’anni, quelli in attività, invece, Steven Gerrard, la più grande bandiera del Liverpool”. sogna di diventare Quali sono i tuoi obiettivi come un calciatore calciatore? professionista, “Cercare di migliorarmi sempre di è tifoso del Milan più, magari puntando al professionismo”. ed è un patito dell’Nba


Sport

4 Calcio

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Il personaggio

Gianantonio Pugiotto, il guardialinee nazionale di Andrea Varagnolo

A

soli 22 anni voleva abbandonare la carriera arbi- nel clima con le coreografie, il calore, la passione e l’artrale ma, dopo una pausa di riflessione, ha sco- dore sportivo, senti che stai vivendo il meglio del calcio, perto il ruolo del guardalinee, che lo ha portato mentre nelle serie superiori prevale la spettacolarizzasotto i riflettori del panorama nazionale. Gianantonio zione e svanisce il significato sportivo”. Pugiotto, chioggiotto classe 1972, ha collaborato alla Ma non puoi nascondere l’emozione di essere direzione di 73 gare di serie A, 67 di B e 14 di Coppa approdato nella massima serie... Italia. Sguardo penetrante, occhio sagace, carattere cor“Sono entrato nella Can A e B – all’epoca era diale, spirito aperto e atteggiamento molto equilibrato, indistinta per le due categorie – nella stagione 2003Pugiotto ha rappresentato l’Aia di 2004 e, dopo un anno in serie B, il Chioggia nella massima serie del 19 maggio 2005 ho diretto la mia campionato di calcio italiano, coaprima partita in A: Messina-Livorno. diuvando i migliori arbitri italiani. Certo, le emozioni vissute in A sono Gianantonio, a quanti anni ti irripetibili, l’impatto mediatico è sei fatto rapire da questa grande rilevante, l’attenzione è massima e passione? anche un piccolo errore questo viene “La mia carriera è nata, come subito messo in evidenza: la serie A per molti, quasi per gioco, dopo aver è la serie A. La prima volta che envisto, a scuola, una locandina del tri a San Siro dal tunnel ti tremano corso per arbitri. Da lì è iniziata la le gambe: è un sogno che diventa mia carriera come arbitro, arrivata realtà, ma dal momento in cui ti sino alla seconda categoria. A 22 ambienti torni a dare il giusto peso anni, dopo una pausa di riflessione alle cose”. per aver smarrito la passione, ho voCome hai vissuto psicologicaluto provare un’altra strada, quella mente il tuo ruolo? del guardalinee: ho iniziato a pren“Non si può pensare di essere dere la bandiera in mano. Quel ruolo esenti da errori. Bisogna coltivare la l’ho sentito subito mio”. cultura della sconfitta. Ogni partita Da quel momento l’ascesa è diretta, appena arrivato a casa, l’ho stata travagliata? sempre rivista: ed era la prima cosa “Dopo due anni di assistenza arche facevo, anche se era notte. E bitrale in Promozione ed Eccellenza, questo lo facevo per riuscire a tarare Classe 1972, sono passato nella Can della serie D i meccanismi percettivi durante le ha collaborato nel 1995 e da quel momento non direzioni. alla direzione di 73 mi sono più fermato”. In campo si va per sensazioni, gare di serie A, Qual è stato il passaggio di automatismi e impulsi e tutto è goserie più entusiasmante? vernato dall’esperienza. Quello che 67 di B e 14 “In serie C, quando ti immergi vedi in campo è diverso da ciò che di Coppa Italia

“Il mondo del calcio ormai è distante dalla sana competizione sportiva: bisognerebbe avere le capacità di vincere e di perdere con eleganza, con rispetto degli avversari e delle regole” vedi in tivù”. Qual è lo stato di salute del calcio italiano? “È un mondo malsano, il calcio non riesco ad immaginarlo e definirlo come uno sport. Non riesco più a trovare le caratteristiche di uno sport. Il mondo del calcio ormai è distante dalla sana competizione sportiva: bisognerebbe avere le capacità di vincere e di perdere con eleganza, con rispetto degli avversari e

delle regole. Il calcio dovrebbe invece essere uno strumento formativo e funzionale alla crescita dei ragazzi. Se si va a guardare le partite dei ragazzini, si nota che prevale la cultura della sopraffazione e dell’odio verso l’avversario. Il calcio va di pari passo all’andamento della società, è un suo specchio. E in questo momento la società è malata, povera di contenuti”.

LA CARRIERA A 22 anni ha lasciato la carriera di arbitro e si è scoperto guardialinee

P

ugiotto ha diretto 73 gare di serie A, 67 di B e 14 di Coppa Italia. La sua gara di esordio in serie B è stata Arezzo – Catania, che si è disputata l’11 settembre 2004. Il primo ingresso in un campo della massima serie, invece, è avvenuto il 29 maggio 2005 a Messina, dove ha coadiuvato alla direzione di Messina-Livorno. La sua esperienza nell’Aia, invece, si è conclusa il 14 maggio 2011 con la direzione di Milan-Cagliari, partita ricordata per la festa scudetto del Milan. Pugiotto è stato anche protagonista di trasferte all’estero, ospitato da federazioni straniere. L’ultima trasferta è avvenuta in Qatar il 16 ottobre 2010 per la gara del campionato locale Al Arabi Doha – Lekhwiya Sc.


Sport

Calcio 5

Il progetto dell’allenatore Paolo Dal Gesso

Una scuola di calcio per giocatori con disabilità

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di Andrea Varagnolo

I

mportante progetto in itinere grazie a un allenatore chioggiotto e alla Prometeo. Obiettivo: dar vita a una squadra di calcio vera e propria, supportata da una scuola di preparazione, con protagonisti i disabili. L’idea, che si sta concretizzando, ha visto la collaborazione dell’allenatore di calcio Paolo Dal Gesso, che dallo scorso settembre ha iniziato a seguire la squadra. Ma adesso l’ambizione è di crescere per strutturarsi meglio così da dar vita a una scuola calcio per diversamente abili. Un esempio a cui ispirarsi è l’esperienza dell’associazione sportiva dilettantistica “Total Sport” di Torino, che ha già dei centri in tutta Italia, ed è legata al giocatore della Juventus Giorgio Chiellini. “Sono stato impiegato per una decina d’anni come geometra al Mose di Chioggia – spiega Paolo Dal Gesso – ma recentemente sono finito in cassa integrazione. Non mi sono perso d’animo e mi sono appassionato nell’ambito del sociale dive-

nendo volontario della cooperativa Prometeo onlus. Il direttore Carlo Muccio mi ha proposto di fare l’allenatore della squadra di calcetto e cosi ho cominciato a seguire i ragazzi, vedendo con il tempo il continuo miglioramento degli atleti, in ogni ambito tecnico, psicologico ed educativo. Da qui è nato il sogno di realizzare una scuola calcio per disabili dimostrando a chiunque che questi ragazzi non sono inferiori a nessuno”. Dal Gesso, nel frattempo, ha stabilito dei contatti con la scuola calcio disabili più importante d’Italia, la Total Sport di Torino. “Per proseguire – conclude Dal Gesso - ovviamente serve un forte aiuto dal Comune e del supporto di qualche sponsor. La nostra ambizione sarebbe quella di creare un vero e proprio spazio dedicato solo ai disabili, magari anche con altre attività, non solo con il calcio. Adesso attendiamo qualche aiuto. Aiuto che dovrà essere soprattutto economico”.

Dal Gesso: “La nostra ambizione sarebbe quella di creare un vero e proprio spazio dedicato solo ai disabili, magari anche con altre attività, non solo con il calcio”

Strutture sportive SERVE UN RESTYLING ALLO STADIO “ALDO E DINO BALLARIN”

S

tadio “Aldo e Dino Ballarin” di Chioggia sta cadendo a pezzi. L’assessore allo Sport Narciso Girotto aveva promesso una serie di interventi tra cui la sistemazione della tribuna e l’abbattimento della curva ospiti per crearne una di più grande. Aveva programmato interventi prima per settembre e poi per fine anno ma in realtà non sono stati realizzati. Era stata promessa la sistemazione della tribuna e l’abbattimento della curva ospiti per crearne

gradinate, i tifosi e la cabina dei giornalisti e poi procedere con la sistemazione della tribuna. Inoltre bisogna sistemare i bagni che sono sempre chiusi nella parte sud dello stadio mentre è aperto solo uno nella parte nord che versa in condizioni pietose. Da sistemare la curva nord, quella degli Ultras Union c.s. che è chiusa perché la misura dei gradoni non è a norma. Lo stadio ha l’illuminazione che non funziona da 15 anni: solo pochi fari si accendono e

Chioggia, il posto più adeguato potrebbe essere l’ex magazzino comunale vicino alla tribuna: ristrutturato verrebbe a valorizzare lo stadio facendolo vivere 7 giorni su 7. Lo stadio infatti non deve essere vissuto solo per i 90 minuti di una partita ma come luogo di ritrovo degli sportivi e dei turisti, aumentando le attrazioni che la nostra città può offrire. Il presidente della Clodiense Ivano Bielo non vuo-

Alcune immagini dello stadio “Aldo e Dino Ballarin”

una di più grande e con gli standard moderni. Ciò che è stato fatto è il rifacimento della curva ospiti mentre gli altri lavori sono lacunosi e incompleti. Si doveva provvedere a sistemare la tribuna centrale che versa in condizioni pietose. Fa da tetto per gli spogliatoi ma è un colabrodo quando piove. L’urgenza primaria è mettere la copertura alla tribuna per riparare dalle intemperie la struttura delle

questo non permette di allenarsi alla sera e di disputare partite in notturna. Perfino campi di 3a categoria hanno le luci, Chioggia invece in serie D non le ha. All’interno dello stadio va creato il Museo Aldo e Dino Ballarin, i veri simboli della storia calcistica di Chioggia, mettendoci tutti i loro cimeli e mettendo dentro anche quelli di tutta la storia calcistica di

le attaccare l’amministrazione comunale alla quale è riconoscente, considerato l’aiuto economico che fornisce ogni anno alla squadra e che viene utilizzato per mantenere in ordine il manto erboso dei 3 campi da calcio che ha a sua disposizione, ma spera che lo stadio almeno per la partita con il Padova – che vedrà la partecipazione di migliaia di tifosi - si presenti in condizioni accettabili. Se così non fosse, la gara potrebbe

essere a rischio e non essere disputata a Chioggia. I lavori - una volta fatti - permetterebbero di attrezzare lo stadio ad ospitare tifoserie importanti e di ospitare competizioni nazionali ed internazionali di un certo livello come tempo fa, nel 2012, quando a Chioggia giocò la nazionale under18 di mister Evani, con la presenza in tribuna di Sacchi. Lo stadio era al completo in ogni ordine di posti.


Sport

6 Tiro con l’arco Sport antichi

Gli Arcieri del Grifone

Tiro con l’arco, dal Medioevo una passione sportiva sempre attuale di Andrea Varagnolo

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e qualcuno si chiedesse in quale località italiana fosse possibile trovare sport medievali ancora regolarmente praticati troverebbe anche Chioggia. È la passione del tiro con l’arco che, nel lontano 1988, ha spinto una decina di giovani a dare vita a un sodalizio sportivo molto singolare. Da allora porta avanti con dedizione e determinazione alcune discipline sportive similari: tiro con l’arco, lancio di lame e spade. Ma rimane il tiro con l’arco la pratica più importante e caratteristica. L’associazione, che conta 26 soci con un’età compresa tra 10 e 70 anni, è iscritta alla Fiarc (Federazione italiana arcieri tiro di campagna). Singolari le modalità di svolgi-

mento delle gare, che sono del tutto simili a delle battute di caccia, dove l’arciere segue un percorso, di solito dentro un bosco, pianura o montagna, e mira a delle sagome tridimensionali a grandezza naturale, di animali che possono essere orsi, cervi, mufloni, cinghiali, ma anche di taglia più piccola come volpi, nutrie, castori, conigli e fagiani. Il punteggio attribuito all’arciere dipende dalla zona della sagoma centrata. Solitamente gli arcieri vengono divisi in classi: fino agli 11/12 anni ci sono i cuccioli, dai 13 ai 18 anni gli scout maschi e femmine e, dai 18 in su, i cacciatori. Oltre alla divisione delle classi, c’è quella in categorie: a seconda del tipo di

Tiro con l’arco per i diversamente abili

“Un bersaglio senza ostacoli”

L Gara Fiarc

’associazione “Arcieri del Grifone” si spende anche per i diversamente abili. Domenica 7 settembre 2014, nel campo scuola di Borgo San Giovanni, si è infatti svolta la quinta edizione della manifestazione di tiro con l’arco ”Un bersaglio senza Ostacoli”. Circa cinquanta partecipanti hanno gratificato il grande impegno degli organizzatori e, soprattutto, di Resy e Claudio, entrambi diversamente abili, i due atleti che hanno fortemente voluto l’iniziativa, nel 2010. Gli arcieri hanno subito cominciato la gara a loro riservata, con 3 voleè di 5 frecce ciascuno. Le frecce venivano tirate su paglioni, con bersagli Fita da 60, posti a 10 mt circa di distanza. La gara è stata combattuta ottenendo dei bei punteggi: 122 punti per il primo classificato. A.V.

L’associazione chioggiotta è iscritta alla Federazione italiana arcieri tiro di campagna, conta 26 soci con un’età compresa tra 10 e 70 anni Arcieri ricostruzione storica arco che viene usato, che si differenzia infatti in arco storico, fatto interamente in legno, in longbow (in materiale sintetico e legno ad unica curvatura), l’arco ricurvo (materiale sintetico e legno a doppia curvatura), per arrivare al compound, un arco tecnologico fatto interamente in materiale moderno alluminiocarbonio, dove le frecce vengono tirate con un sistema di carrucole eccentriche. All’associazione partecipano, tra gli altri, anche degli istruttori regionali, che tengono dei corsi di tiro con l’arco per tutti quelli che vogliono iniziare questo appassionante e singolare sport.

Arco storico

Arco Compound Arco ricurvo

Il lancio di lame L’associazione “Arcieri del Grifone” propone anche un’altra disciplina molto curiosa: il lancio di lame. In sostanza bisogna lanciare coltelli e asce all’interno di dischi in legno. A differenza di quanto si potrebbe pensare, questa attività richiede specifica e accurata prepa-

razione atletica. Chi è riuscito a intraprendere in maniera impeccabile l’abilità del lancio, ha raggiunto un ottimo coordinamento dei propri riflessi e movimenti dopo una lunga preparazione atletica. Anche per questa sezione l’associazione propone corsi specifici.



Sport

8 Pallanuoto Clodia Pallanuoto

Un progetto per avvicinare i ragazzi dagli 11 ai 20 anni

di Sara Boscolo Marchi

I

n una città circondata dall’acqua non poteva mancare uno sport di squadra da giocare in piscina. La pallanuoto nasce in un’altra celebre isola, l’Inghilterra, e diventa l’amato sport olimpico che conosciamo nel 1900. “E’ un’attività che nasce dal nuoto – spiega l’allenatore di Clodia Pallanuoto, Tibor Herodek – ma sviluppa ancora di più la coordinazione del corpo tra movimento e azioni di gioco”. Una partita di pallanuoto vede affrontarsi in acqua due squadre formate da sette giocatori, che possono essere sostituiti nell’arco della partita per un numero illimitato di volte, a meno che non commettano falli gravi. Nuotando, i pallanuotisti devono scagliare con le mani (vige l’obbligo di toccare sempre la palla con una mano sola) un pallone il maggior numero di volte possibile nella porta avversaria. Al termine dei quattro tempi di gioco, vince la squadra che ha totalizzato più goal. “E’ uno sport ideale per i ragazzi – afferma Tibor Herodek – che ormai sono sempre meno abituati ad esercitare la loro manualità con la palla e

la loro resistenza fisica. La pallanuoto è estremamente salutare per i giovani e molto meno violento di altri sport di squadra giocati sul “campo”. L’acqua attutisce tutti i movimenti, anche quelli più accidentali”. Nato a Zrenjanin (Serbia), il coach Tibor Herodek ha giocato nella nazionale jugoslava fino ai primi anni Novanta. In Italia s’inserisce immediatamente nell’A1 di pallanuoto, prima giocando nella Lazio e nell’Anzio, poi in veste di allenatore dell’Imperia, Piacenza e Mestrina. Arriva al Clodia Pallanuoto nel 2011 e con il suo carisma ed esperienza fa subito decollare la squadra in serie D. Oggi Clodia Pallanuoto partecipa alle categorie under 15 e under 20 della FIN e propone anche Acqua Goal, per bambini fino ai 10 anni. “Anche quest’anno stiamo mettendo in piedi un bel progetto – conclude Herodek – e invito tutti i giovani tra gli 11 e i 20 anni a provare gratuitamente ad entrare in squadra. Ciò che conta non è il risultato, ma divertirsi insieme”.

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Sport

10 Canoa Canoa Kayak Chioggia Intervista a Maurizio Bergo

Il nostro impegno a promuovere la conoscenza e la pratica della canoa e del kayak di Daniele Venturini ne?

I risultati di maggior rilievo a livello agonistico del 2014

Quali sono i vostri obiettivi come associazio-

“I nostri obiettivi sono lo sviluppo e la diffusione di attività sportiva connessa alla pratica della canoa e del kayak intesa come mezzo di formazione psicofisica e morale dei soci, mediante la gestione di ogni forma di attività agonistica, ricreativa o di ogni altro tipo di attività motoria e non, idonea a promuovere la conoscenza e la pratica della canoa e del kayak”. Avete intenzione di organizzare delle gare sulla nostra laguna del Lusenzo? “Sì. E’ ben otto anni che il CKC organizza gare regionali sulla laguna del Lusenzo. Per il 2015 verrà organizzata una gara interregionale di canoa maratona. In più è in cantiere una seconda gara di canoa Perché la laguna del Lusenzo non può fare gare nazionali ed internazionali di rilievo. Avete qualche desiderio o richiesta da fare all’Amministrazione comunale? “In laguna Lusenzo si possono fare gare nazionali ed internazionali. Il CKC sta spendendo molte risorse ed energie perché il Lusenzo diventi un campo di gara anche per gare internazionali. In pochi anni siamo passati dal nulla a gare regionali ed interregionali. Ci vuole tempo. Per quanto riguarda desideri e richieste da far presente all’Amministrazione, la lista sarebbe lunga. Per l’Amministrazione vige la regola della “spending review” e il “patto di stabilità e crescita”: con queste regole i desideri rimangono desideri”. Se una persona - giovane ma anche no - vuole avvicinarsi a questo sport chi deve contattare? “Consulta il nostro sito kayakchioggia.it dove può trovare tutte le informazioni necessarie”. Quali e chi sono i componenti del Direttivo della vostra Associazione. “Il Direttivo è composto da 5 soci: il presidente è Doriano Nordio; i consiglieri sono Maurizio Bergo, Carlo Scuttari, Roberto Sambo, Bruno Varagnolo”.

Bertotto Vanni 1 Scuttari Carlo 2 Boscolo Chio Alessandro 3 Boscolo Chio Alessandro 4 5 Boscolo Chio Alessandro, Boscolo Nale

6 7 8 9 10 11 12 13

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fondo, si può realizzare qualunque sogno. Oggi questo desiderio si è avverato”. L’acquisto del pulmino che tutti i soci aspettavano è stato possibile grazie al contributo degli sponsor che sostengono l’associazione e all’aiuto dell’Amministrazione comunale. “Sostenere lo sport in tutte le sue forme è uno dei nostri obiettivi – commenta l’assessore allo Sport, Narciso Girotto – Per la società rappresenta una piccola conquista che le consente di organizzare gli spostamenti per le gare e per poter svolgere al meglio la propria attività sportiva. Un’opportunità unica di favorire la sana aggregazione e con una forte valenza educativa nei confronti dei giovani. Voglio inoltre sottolineare i meriti sportivi del CKC che – conclude Girotto – rappresenta, a livello regionale, una delle prime società del settore, con atleti di tutte le età, dai giovanissimi al sempre imbattibile

Vanni Bertotto tra i senior. Questa società è un vero punto d’orgoglio per tutto il movimento sportivo cittadino”. S.B.M.

Campione Regionale Veneto 200 m. K1 master A Campione Regionale Veneto 2000 m. K1 cadetti B Campione Regionale Veneto 200 m. K1 cadetti B Campioni Regionale Veneto 200 m. K2 cadetti B Campione Regionale Veneto 2000 m. K1 cadetti A

Boscolo Marchi Mattia Boscolo Marchi Mattia, Boscolo Chio Riccardo Cavallarin Alessandra Cavallarin Alessandra Cavallarin Alessandra, Palonta Miriam

Campione Regionale Veneto 200 m. K1 cadetti A

Boscolo Meneguolo Luca

Campione Regionale Veneto 1000 m. K1 ragazzi

Campioni Regionale Veneto 200 m. K2 cadetti A Campione Regionale Veneto 2000 m. K1 allievi B Campione Regionale Veneto 200 m. K1 allievi B Campioni Regionale Veneto 200 m. K2 allievi B

Campioni Regionale Veneto 200 m K4 ragazzi Amici Luca, Bonomo Francesco, Boscolo Meneguolo Luca, Marella Ivano

13 titoli regionali Campione regionale del Veneto

Un nuovo pulmino per la società sportiva Canoa Kayak Chioggia

n nuovo pulmino per la società sportiva Canoa Kayak Chioggia. Domenica 21 dicembre è stato presentato ai soci il nuovo mezzo di trasporto dell’associazione CKC alla presenza delle autorità. Il club sportivo nel 2009 raggiungeva i campi di gara con le auto dei tecnici, che trasportavano le varie canoe in autonomia. Nel 2010, vista l’affluenza di atleti, gli spostamenti sono diventati più complicati ed eccessivamente dispendiosi per le casse della società. Per questo motivo il CKC ha deciso di acquistare un rimorchio ed attrezzarlo per il trasporto delle canoe e di tutta l’attrezzatura necessaria. “Poter contare su un mezzo di trasporto nostro era un progetto che il Canoa Kayak Chioggia sognava sin dall’acquisto del rimorchio – commenta Doriano Nordio, Presidente del CKC A.S.D. - Quando lo si crede fino in

Edoardo Boscolo Marchi Mattia

Campione Regionale Veneto 5000 K1 master D

MEDAGLIERE Oro 79 Argento 33 Bronzo 33 totale medaglie 145

La cerimonia

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omenica mattina 21 dicembre nella parrocchia di Borgo S.Giovanni, si è svolta la cerimonia di presentazione del pulmino sociale del CKC. Il sagrato della chiesa di S. Giovanni per l’occasione era pieno di canoe e kayak a fare da cornice al nuovissimo pulmino sociale, acquistato dal CKC con il contributo di vari sponsor. La mattina iniziata alle 10 con la messa ha visto la presenza dei soci, dirigenti e famigliari dei giovani canoisti. Gli atleti presenti con le loro divise sociali hanno letto le letture e hanno partecipato all’offertorio. In accordo con Don Mario la messa è stata celebrata con la comunità parrocchiale di Borgo S. Giovanni. Terminata la messa, nel piazzale della chiesa, Don Mario ha benedetto il nuovo pulmino sociale. Presente l’assessore uscente allo sport di Chioggia Narciso Girotto, si è complimentato con la società canoistica per i risultati agonistici ottenuti nel 2014 (13 titoli regionali e ben 145 medaglie) e con il Fan Club CKC. Questi sono diventati ambasciatori della città di Chioggia nei campi di regata sparsi un po’ in tutta Italia. La cerimonia si è conclusa nella sala parrocchiale con un brindisi offerto dal Fan Club. D.V.


MESSAGGIO PUBBLICITARIO

Nuovo spazio per la GINNASTICA CORRETTIVA e posturale al CRAZY BODY VILLAGE E’ stata recentemente inaugurata la nuova area dedicata alla ginnastica correttiva e posturale presso il centro sportivo Crazy Body Village di Piove di Sacco (Pd). La struttura dotata di ogni confort è riservata alle lezioni collettive ed individuali di ginnastica correttiva, rieducativa, posturale e vertebrale ed è attrezzata con: • kinesis e flexability tecnhogym • tapis roulant e cyclette tecnhogym • specchio, spalliera, scala curva • tavolette propriocettive Il centro è seguito dai professori Anna Padoan e Paolo Varotto entrambi laureati in Scienze Motorie e con numerose specializzazioni nell’ambito della riabilitazione. L’attività è svolta con la supervisione di numerosi medici specialisti che oltre a prescriverla ne seguono i risultati durante la pratica. Infatti la ginnastica correttiva deve essere svolta a seguito di un accertamento medico specialistico che ne approvi l’esistenza e la gravità. Successivamente i professori Anna Padoan e Paolo Varotto, si occupano di analizzare i referti medici e, eventualmente anche mettendosi in contatto con lo specialista, stilano un programma di

esercizi adeguato e personalizzato a ogni specifico problema seguendo una giusta anamnesi e un’ analisi posturale attraverso la quali è possibile evidenziare l’attitudine viziata. Gli esercizi sono individualizzati a seconda della patologia e si articolano attraverso: • la percezione statica e dinamica • l’educazione posturale • la stabilizzazione della colonna • l’equilibrio e la propriocettività Infatti la ginnastica correttiva posturale, mira a limitare l’evoluzione dei difetti del portamento in cui siano manifesti i segni evidenti di alterazioni morfologiche strutturali e a correggere squilibri muscololegamentosi che abbiano provocato alterazioni nella forma e nella funzione di uno o più distretti corporei. Praticando la ginnastica correttiva, svolta in centri qualificati ed attrezzati come Crazy Body Village, si possono correggere i paramorfismi ovvero quei difetti del portamento provocati dalla deviazione della colonna vertebrale sul piano sagittale e frontale. Queste alterazioni sono a carattere reversibile e quasi mai a carattere evolutivo e sono migliorabili senza deformità strutturali a carico delle componenti ossee. Ed è provato che la pratica costante della ginnastica correttiva, rieducativa, postura-

le e vertebrale svolta tenendo conto dell’età e delle problematiche specifiche, faccia regredire le alterazioni (in quanto lo squilibrio interessa il solo apparato muscolo - legamentoso) e ne limiti l’evoluzione stabilizzando il difetto e facendo assumere posizioni corrette sia in statica che in dinamica. La ginnastica correttiva é consigliata ai bambini ed agli adolescenti che presentano: • dorso piatto, curvo o I docenti Anna Padoan e Paolo Varotto cifosi La ginnastica posturale e vertebrale è in• lordosi dicata per gli adulti che soffrono di: • rigidità lombosacrale • mal di schiena • scapole alate • dolori articolari • ginocchio varo e valgo • artrosi cervicale, dorsale e lombare • scoliosi (questa tipologia di problema è • problematiche alle anche spesso riscontrabile in ragazzi e ragazze • cervicalgie in età adolescenziale. la scoliosi è una de• discopatie formazione multifattoriale risultante da • ernie al disco fattori genetici, nervosi, muscolari, or• cifosi monali, biomeccanici da vizi posturali e • lordosi atteggiamenti di vita che, se non corretta • scoliosi tempestivamente, rischia di evolvere negativamente) Per informazioni: CRAZY BODY VILLAGE • rigidità alle spalle tel. 049.9704336 - fb: crazybodypalestre e-mail: info@crazybody.it • piedi piatti e/o valgi

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Sport

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e mamme che vogliono tenersi in forma senza dover “faticare” per trovare una babysitter ora possono farlo con il MammaFit. Questa attività coinvolge le donne che dopo il parto sentono l’esigenza di praticare sport, ma non sanno a chi affidare il proprio figlio piccolo. Il passeggino, bimbo incluso, diventa quindi l’attrezzo di lavoro principale di questa particolare specialità fitness. “MammaFit va a lavorare sugli arti che più sono stati sottoposti allo stress durante la gravidanza – spiega l’istruttrice di Muoviti, Arezia Valerio – Su accompagnamento musicale andiamo ad esercitare il pavimento pelvico, la zona lombare, le gambe, i muscoli addominali e dorsali, ma anche i pettorali, provati dall’allattamento. Questo tipo di attività aiuta a recuperare il tono muscolare e la postura di tutto l’asse del corpo, che durante la gestazione subisce non pochi cambiamenti”. Praticata con successo negli Stati Uniti da oltre dieci anni, questo tipo di fitness diventa anche un’occasione per socializzare tra mamme. “Una mamma felice e serena – aggiunge Arezia Valerio – fa sì che anche il suo bimbo sia sereno”. Le lezioni sono consigliate alle mamme che hanno voglia di muoversi, a partire da sei settimane dopo il parto. A Chioggia il corso è proposto da Muoviti e si terrà ogni giovedì e sabato mattina alle ore 10.00 presso la Palestra Sport Life di Via Saloni, 50 a Chioggia. Per informazioni è possibile contattare le segreterie di Sport Life Group.

20 anni fa ha preso forma quello che poi è diventato il giornale laPiazza – mensile d’informazione locale, recapitato – per primo in italia – attraverso una distribuzione dedicata e poste italiane a oltre 310.000 nuclei familiari e attività commerciali, mensili laPiazza sono diventati oggetto di una crescente e partecipata attenzione da parte dei cittadini e delle comunità locali. Un’informazione locale attenta al territorio ed alle sue problematiche, aspetti spesso scarsamente considerati. Ogni edizione rappresenta oltre che uno strumento di informazione, anche uno spazio di dibattito sociale e politico e di approfondimento culturale. Ogni mese, da 20 anni, più di trecento attività commerciali scelgono La Piazza per comunicare con i propri clienti.

Il portale d’informazione de laPiazza, dove le notizie arrivano ancor prima che nelle case. Ogni mese una selezione dei migliori articoli viene pubblicata sul web rendendola disponibile al commento e al dibattito tra i lettori. La sezione dedicata alle notizie nazionali, invece, viene aggiornata quotidianamente con le principali news che riguardano la vita del Paese. Non mancano sondaggi, annunci con le ultime novità su motori, moda, tecnologia, ecologia, benessere e gossip. Un piccolo spazio è destinato anche a La PiazzaTv, il monitor dal quale si possono seguire le notizie che arrivano direttamente dall’Amministrazione regionale.

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Sport

14 Tennis Il personaggio

Giuliano Ceolin, a 65 anni campione numero 256 nella Federazione internazionale dei professionisti di Daniele Venturini

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iuliano Ceolin, nato a Chioggia 65 anni fa, sagittario, sposato da 36 anni con una figlia. Ha iniziato a giocare a tennis tardi, all’età di 38 anni, ma sorprendentemente per l’età ha ottenuto dei risultati importanti attraverso le sue capacità tecniche e agonistiche di primo livello. Oltre che essere un agonista è anche stato un maestro U.S.I., da 16 anni è tesserato con il Tennis club Camponogara. Qual è la tua classifica Itf e quali sono i tuoi risultati? “Sono numero 256 al mondo della classifica ITF internazionale, numero 64 in Italia e numero 2 a livello regionale over 65, quest’anno ho raggiunto, nei tornei disputati in Italia e all’estero, grandi risultati il più prestigioso è stato la vittoria in un torneo Itf a Trieste al quale hanno partecipano più di 200 tennisti provenienti da tutto il mondo”. Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno appena iniziato? “Quest’anno parteciperò ai campionati italiani senior over 65 di categoria a Milano Marittima dal 2 al 12 settembre e ai campionati mondiali Itf di Umago in Croazia”. Cosa consiglieresti ad un giovane che si appresta a giocare a tennis? “Consiglio di avere molta costanza, serve una buona passione, molta volontà e spirito di sacrificio”.

Cosa manca a Chioggia per il tennis? “Manca soprattutto la passione per lo sport! C’è troppa gente venale, si pensa solo al dio denaro!” Quali infrastrutture sportive mancano a Chioggia? “In una città di 50mila abitanti, sesta città del Veneto, manca un vero palazzetto dello sport e le associazioni sportive praticano i loro sport in palestre fatiscenti, piccole e inadeguate per organizzare competizioni sportive importanti. Non solo a Chioggia ma anche qui il calcio la fa da padrona”.

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’Assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan ha sottoscritto un protocollo d’intesa dal titolo: “La Regione a sostegno: il Rugby a Scuola”, approvato con specifico provvedimento della Giunta regionale. L’intervento regionale prevede di promuovere la diffusione e la pratica della disciplina ovale nelle scuole di ogni ordine e grado e di favorire, attraverso percorsi mirati, l’inserimento lavorativo, in particolar modo nell’ambito del management sportivo, degli atleti più meritevoli delle società sportive venete di eccellenza e serie A, che si sono distinti per meriti scolastici e sportivi. Il protocollo è il frutto di un’intesa tra la Regione del Veneto, l’Ufficio scolastico regionale per il Veneto e il Comitato regionale per il Veneto della Federazione Italiana Rugby. “Il rugby - ha osservato l’Assessore veneta - è l’unico sport che mandando indietro la palla fa avanzare tutti. È una bella metafora che tramanda valori fondamentali come spirito di squadra, lealtà, capacità di autocontrollo della forza fisica, rispetto delle regole, valori richiamati nel testo del protocollo. Nello sport, come nella vita, è importante il rispetto delle regole e in questo, oltre che nell’approccio stesso alla disciplina, esiste una stretta correlazione tra l’esercizio dello sport e l’educazione”. “Con il protocollo rugby, la Regione sostiene gli atleti-studenti riconoscendo loro una dote-indennità, che valorizzi i profili migliori. Al contempo, chiediamo alle società di affiancare i propri allenatori nell’insegnamento della disciplina sportiva negli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Il nostro obiettivo è che la formazione che si ha nel campo, nell’allenamento con la pratica sportiva e agonistica possa essere certificata in termini di competenze acquisite. Il tutto sarà possibile grazie all’intesa con tutti i soggetti coinvolti. Lo sport è materia educativa, ecco perché abbiamo voluto fortemente questo protocollo”.



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Sport

Nuoto 17

Water Senior

Nuoto, non è mai troppo tardi per imparare di Sara Boscolo Marchi

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ualsiasi sia l’argomento, non è mai troppo tardi per imparare. Questo vale anche per lo sport e specialmente per il nuoto. Le persone che hanno raggiunto ormai l’età da pensione e non hanno mai imparato a nuotare o hanno paura di mettere la testa sott’acqua, ora possono recuperare frequentando un corso di ambientamento Water Senior. “L’approccio all’acqua di un signore di una certa età è diverso da quello di un trentenne – spiega Angela Tiozzo, coordinatrice dei corsi di nuoto di Clodia Piscina&Fitness a Sottomarina – Water Senior è stato pensato per accompagnare soprattutto gli over 60 a vivere bene la dimensione acqua. Si tratta di un ambientamento molto soft che alterna tecniche di rilassamento ad esercizi di respirazione subacquea nella piscina piccola, di un metro di altezza e temperatura di circa 32 gradi”. Diversamente da un classico corso di nuoto, Water Senior è finalizzato a sviluppare maggiore confidenza e sicurezza in acqua.

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“In acqua è come entrare in un’altra dimensione, dove tutto cambia, anche il nostro modo di respirare. Dovrebbe essere naturale ma chi non ha praticato nuoto ha l’occasione di imparare dolcemente” “Siamo abituati a camminare tutto il giorno in posizione eretta – aggiunge Angela Tiozzo – muoversi in acqua è come entrare in un’altra dimensione, dove tutto cambia, anche il nostro modo di respirare. Dovrebbe essere naturale, ma chi non l’ha praticato nel modo giusto finora, ha l’occasione di imparare dolcemente”. I corsi di Water Senior sono tenuti dall’istruttrice Katty Della Regina, presso Clodia Piscina&Fitness a Sottomarina ogni lunedì e giovedì mattina.

Il commento 2014, UN ANNO SPECIALE PER LA VELA

uando siamo partiti tre anni fa con l’iniziativa ChioggiaVela abbiamo coniato insieme agli amici del Circolo Nautico Chioggia uno slogan che racchiudesse il senso di questa iniziativa: “La nostra casa è il mare”. Questo slogan ci ha portato fortuna. Le iniziative culturali e sportive legate alla vela e al mare stanno crescendo e stanno dando enormi soddisfazioni a tutti. Nel 2014 abbiamo ospitato il Campionato Italiano di Minialtura collaborando con il Porto di Mare di Padova, che, al di là di ogni previsione, ha avuto un successo incredibile: oltre il doppio dei partecipanti rispetto all’edizione dell’anno precedente Narciso Girotto svoltasi a Napoli. Nella sua terza edizione, ChioggiaVela è cresciuta, ha coinvolto le scuole e ha portato in città ospiti del calibro di Berti Bruss e il Moro di Venezia. Grazie al Team Maramao, è stato inoltre inserito all’interno dell’iniziativa anche l’equipe di “TuttaChioggiaVela”, dove lo sport velico incontra il mondo della disabilità, che ha partecipato agli Special Olimpics di Venezia. La stagione è stata scandita da una serie di regate importanti cui hanno partecipato anche i nostri “talenti”, contribuendo a dare visibilità alla vela chioggiotta a livello sia nazionale, che internazionale. Silvia Zennaro, parte della nazionale e candidata alle olimpiadi; Enrico Zennaro, campione a livello mondiale; Silvio Sambo, campione nella 500 x 2, sono sempre stati al nostro fianco durante tutte le iniziative e hanno contribuito a valorizzarle. L’importante collaborazione con il Circolo Nautico di Chioggia si è intensificata e così anche i rapporti con la Lega Navale e il Porto di Mare che nel 2015 porterà altre iniziative di valore nazionale sul nostro territorio. Tutto ciò si è reso possibile grazie alla collaborazione delle darsene di Chioggia, Le Saline, San Felice, Mosella e Montecarlo. Da quest’anno potremo contare anche sulla collaborazione di Proloco e LNG Adriatic, che hanno sempre sostenuto le nostre iniziative.

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Sport

18 Sport e benessere

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Sedute chinesiologiche

Una corretta postura aiuta il benessere della persona di Sara Boscolo Marchi

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rapista e dottoressa in Scienze dell’attività motoria preventiva e adattata – Quando, in seguito a una tensione, a un trauma o per qualsiasi altra ragione, anche un solo muscolo si accorcia, questo si ripercuote sull’intera catena muscolare e causa atteggiamenti posturali scorretti, di cui la persona è spesso inconsapevole. Da qui, l’instaurarsi di dolori e limitazioni di movimento”. La ginnastica posturale aiuta a raggiungere un elevato stato di rilassamento del corpo, grazie anche al contributo di esercizi di respirazione che educano ad un uso corretto del diaframma toracico. “Adatte a tutti coloro che desiderano migliorare il proprio benessere fisico e raggiungere un senso di leggerezza e libertà di movimento – conclude Laura Crosara - le sedute chinesiologiche non possono che migliorare la qualità della vita, restituendo un buon equilibrio muscolare e articolare”. Smile Asd si avvale solo di istruttori laureati in Scienze Motorie e propone tra le varie attività (Nordic Walking, GAG, Pilates, Ginnastica Antalgica) anche sedute chinesiologiche personalizzate e su appuntamento presso la palestra della scuola “N. De Conti” a Sottomarina.

na postura corretta è sinonimo di benessere. Spesso lo stress può comportare mal di schiena e altre tensioni muscolari, che se trascurate possono andare a peggiorare il nostro stato di salute. Gli atleti conoscono bene l’importanza di sottoporsi a sedute chinesiologiche per innalzare le loro performances e ridurre il rischio d’infortuni in qualsiasi ambito sportivo. Tuttavia, questi trattamenti sono indicati per ogni persona che soffra di disturbi derivati da una postura scorretta, abbia subito traumi o stia crescendo. “Oltre a chi è affetto da cervicalgie, lombalgie, lombosciatalgie, dolenzie alle spalle, alle mani, crampi, rigidità alle anche, artrosi, protrusioni ed ernie discali – spiega Laura Crosara, titolare dell’associazione sportiva Smile Asd – i trattamenti chinesiologici sono consigliati anche per correggere e prevenire la scoliosi e il dorso curvo negli adolescenti”. Durante le sedute si mette in pratica un allungamento globale decompensato del corpo. Si effettua uno stretching senza innescare quei meccanismi che il corpo mette in atto per sfuggire alle tensioni. “I muscoli sono collegati tra loro da fasce e tessuto connettivo – spiega Sara Ferroli, massote-

“Oltre a chi è affetto da cervicalgie, lombalgie, lombosciatalgie, dolenzie alle spalle, alle mani, crampi, rigidità alle anche, artrosi, protrusioni ed ernie discali – spiega Laura Crosara, titolare dell’associazione sportiva Smile Asd – i trattamenti chinesiologici sono consigliati anche per correggere e prevenire la scoliosi e il dorso curvo negli adolescenti”

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20 Sport e benessere

Sport

Intervista al chinesiologo Giovanni Collalti

I dolori post allenamento... non è acido lattico di Eugenio Ferrarese

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uante volte siamo alla ricerca di nuovi esercizi, di nuove routine di allenamento o escogitiamo modi e tecniche per congestionare i nostri muscoli in modo da distruggerli il più possibile? Tutto questo perché per noi è importante e fondamentale far sì che il giorno dopo, o dopo due giorni, accusiamo quei dolori che altrimenti non gratificherebbero la fatica fatta durante il nostro allenamento. Ne parliamo con il Chinesiologo Giovanni Collalti. Ma che cos’è realmente questo dolore? “L’indolenzimento o il dolore muscolare del giorno dopo detto anche “DOMS” (Delayed onset muscle soreness) non è nient’altro che un dolore muscolare che si presenta tra le 14 e le 72 ore dopo un’intensa attività muscolare”. E perché questi dolori? “Questi dolori, (fastidiosi per il neofita body builder, invece ben apprezzati dai veterani) limitano i movimenti a causa del dolore che provocano e anche per una riduzione dell’escursione articolare. Questo fenomeno è molto frequente nei soggetti fuori allenamento, ma è presente anche in quelli che, pur molto allenati, si cimentano come accennavo ad allenamenti insoliti e diversi dal solito congestionamento muscolare”. Allora è vero o no che l’acido lattico produce dolori anche lontano dalla seduta d’allenamento? “La causa del DOMS è comunemente stata attribuita a un deposito di acido lattico nei muscoli, ma questa affermazione non è corretta; l’acido lattico non può permanere nel circolo sanguigno per più di qualche minuto e questo permette che, successivamente, esso venga in larga parte smaltito anche a livello muscolare, nel giro due o tre ore”. Ma allora i dolori che sentiamo? “È stato invece consolidato che questi dolori sono micro-lacerazioni del tessuto muscolare dovute a contrazioni muscolari ‘eccessive in allungamento”. Quanto durano i dolori? “Questi dolori solitamente scompaiono dopo 2, 3 o 4 giorni dal nostro ‘workout’, ma possono protrarsi anche fino a 6 o7 giorni e oltre, raggiungendo il culmine del dolore intorno al secondo ed il terzo giorno successivo all’allenamento”.

“Con i muscoli indolenziti consiglio sempre il recupero, quindi non allenare mai un gruppo muscolare se fa ancora male. Questo perché proprio in questa fase, detta anche di “Supercompensazione”, il nostro muscolo (e non solo), migliora le proprie caratteristiche in funzione dell’allenamento eseguito”

“È stato consolidato che questi dolori sono micro-lacerazioni del tessuto muscolare dovute a contrazioni muscolari ‘eccessive in allungamento”

Come mai avvertiamo i dolori post-allenamento in maniera diversa? “I fattori che accentuano questo fenomeno sono sia più svariate tecniche di allenamento, sia fattori di carattere nutritivo. E’ riscontrato che chi ha una dieta ricca di carboidrati accusa dolori più accentuati”. Cosa consiglia per evitare danni al corpo? “Con i muscoli indolenziti consiglio sempre il recupero, quindi non allenare mai un gruppo muscolare se fa ancora male. Questo perché proprio in questa fase, detta anche di “SUPERCOMPENSAZIONE”, il nostro muscolo (e non solo), migliora le proprie caratteristiche in funzione dell’allenamento eseguito”. E se invece continuiamo ad allenarci in presenza di dolori muscolari? “Allenare i muscoli mentre vi è l’effetto DOMS oltre a prolungare il dolore avvertito, aumenta ulteriormente anche il tempo necessario al recupero”. Per alleviare i dolori? “Per alleviare i dolori del giorno dopo è stato spesso consigliato di fare streching. Io sconsiglio invece questo tipo di rimedio poiché un allungamento in fase di ripristino delle lacerazioni da contrazione muscolare non fa nient’altro che riaprire queste “ferite positive” in fase di recupero muscolare”.


Vacanze invernali a Kranjska Gora Kranjska Gora che giace nella parte sud-occidentale della Slovenia, al confine fra Italia e Austria, è rinomata come il miglior centro sportivo, di ricreazione, intrattenimento e congressuale di tutte le Alpi Giulie. Quando la romantica valle delle Alpi viene ricoperta dal manto nevoso, Kranjska Gora si trasforma in una fiaba invernale dedicata a tutti gli appassionati dello sport e a chi, anche d'inverno, ama godersi la natura. Kranjska Gora d'inverno offre attività sportive, ricreazione, divertimento ed il piacere di stare in compagnia. È una meta molto gettonata dalle giovani famiglie e da tutti coloro che desiderano imparare a sciare. Alcune delle possibilità di svago o ricreazione le presentiamo qui di seguito ma tante altre attendono di essere scoperte da voi: sci alpino e snowboard (30 km di piste perfettamente attrezzate che garantiscono neve artificiale e sci notturno), sci di fondo (su circa 40 km di piste ben mantenute, sci di fondo notturno, discese in slitta nelle zone previste o sulle apposite piste attrezzate, di giorno e di notte al lume delle fiaccole, meravigliose escursioni panoramiche in compagnia di una guida, fuoripista e sci estremo in compagnia di una guida alpina, arrampicata sulle cascate ghiacciate per principianti ed arrampicatori esperti, pattinaggio su piste di pattinaggio naturali ed artificiali di fronte al hotel Kompas dove quest'attività è praticabile anche di sera, fiaccolata. E dopo tutta la giornata fuori, puo godere dei centri benessere degli Hotel Hit Holidays Kranjska Gora, dove provvederemo al totale relax del vostro corpo. Il centro acquatico Larix comprende piscine, il mondo delle saune e nel centro Vita, potete concedervi trattamenti di bellezza e massaggi. Il centro relax dell’Hotel Kompas di piscina e massaggi in un’atmosfera un po’ più intima. Il mondo dei piaceri acquatici Špik con le sue piscine si estende su una superficie di 250 m2 con una piscina per rilassarvi, piscina con controcorrente e piscina per bambini. Il mondo delle saune dispone della sauna finlandese, sauna alle erbe e il bagno turco, di grotta ghiacciata e piscina rinfrescante in cui si svolgono quotidianamente diversi programmi. Nel Centro benessere Alpino Špik si nasconde l’inimitabile offerta del nostro centro benessere. L’ambiente alpino e il mondo di colori, aromi e suoni nelle cinque stanze a tema vi aiuteranno a dimenticare le preoccupazioni della vita quotidiana e a dedicarvi a voi stessi. Il Centro estetico Špik vi offre una gamma di massaggi e servizi estetici. Tutti i servizi hanno un forte legame con l’ambiente alpino. Alcuni desiderano semplicemente godere della natura e ricreazione al aperto, altri invece decidono di sfidare la dea bendata ai tavoli da gioco o alle slot machine dei centri del gioco ed intrattenimento. A Kranjska Gora ogni staggione si veste di un proprio colore con cui attrae gli ospiti, vicini e lontani che siano. Venga quindi a Kranjska Gora e scopra le sue magie invernali!

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Boxe 23

Pugilato

La Boxe Cavarzere inizia l’anno alla grande al Trofeo Castellacci di Nicola Ruzza raggioso pugile cavarzerano, sfruttando la sua grande rapidità di esecuzione dei colpi, ha reso la vita molto difficile a Schiavolin che tuttavia alla fine è riuscito ad agguantare il pareggio. “Sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti dai miei pugili – afferma il tecnico Nicola Fontolan – infatti anche la fine del 2014, che ha visto la vittoria di Alessandro Pavanello a Castelfranco Veneto contro lo sloveno Mitoa Disic e le belle prove dei bambini alla Coppa Italia e al Criterium giovanile, nonché gli incontri di gennaio, mi fanno guardare con fiducia all’anno in corso dove la Boxe Cavarzere punta a ripetere i campionati senior e a lanciare Andrea Roncon verso il titolo d’Italia.” “Come sempre ringrazio i tecnici collaboratori Christian Bezzon e Antonio Penzo per il prezioso aiuto e gli sponsor Eurogielle Sivento, Finpesca, Degre, Belcaro, Life Tree per il sostegno economico”.

La vittoria di Riccardo Meloni

U

n anno davvero da incorniciare quello che si è appena concluso per la Boxe Cavarzere: con 140 incontri disputati (71 vittorie, 11 pareggi e 58 sconfitte) la pugilistica guidata da Nicola Fontolan si conferma una delle realtà più importanti della boxe italiana ed anche gennaio è iniziato sotto i migliori auspici, in quanto i pugili cavarzerani hanno fatto incetta di vittorie al Trofeo “Carlo Castellacci” disputato al Censer di Rovigo qualche settimana fa. La manifestazione, organizzata dalla Pugilistica rodigina in collaborazione con la Boxe Cavarzere, ha visto salire sul ring 9 atleti di Fontolan, che hanno riportato 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sola sconfitta (tra l’altro di misura). Il primo a incrociare i guantoni è stato Riccardo Crepaldi della categoria Youth (giovani di 17 anni circa) 69 kg che ha sfidato Abdelrahman Kassem: il match è stato molto equilibrato, ma alla fine ha avuto la meglio l’atleta di origine magrebina per la sua capacità di evitare i colpi, anche se Riccardo Crepaldi ha dato prova di una maggiore aggressività. Mattia Baldon della Boxe Cavarzere e il rodigino Nicolas Villani hanno dato vita al match più spettacolare della serata, pur essendo soltanto il terzo incontro per entrambi, nel quale ha prevalso il pugile cavarzerano ai punti. Ottima prova anche quella di Enrico Fonso nei

64 kg che ha sconfitto ai punti Ivan Vasileac della Pugilistica Rovigo: dopo aver mandato al tappeto l’avversario alla prima ripresa, il pugile allenato da Fontolan ha continuato a dominare l’incontro, confermando la sua costante crescita come atleta. Negli 81 kg., Riccardo Boscolo Meloni della Boxe Cavarzere ha sconfitto Roberto Curiotto della New Boxe 2010: l’incontro è stato una sorta di rivincita della finale dei campionati senior dove il pugile cavarzerano ha vinto senza combattere in quanto Curiotto era stato costretto al forfait per un infortunio al pollice occorsogli durante la semifinale. Nella medesima categoria di peso, ma nell’élite, Pierpaolo Gasparello (Boxe Cavarzere) ha battuto Rodolfo Benini (Ruga Verona), mentre nei 75 kg senior Samuele Zanchi, allenato da Fontolan, ha sconfitto ai punti il veronese Cristiano Lasen, sfruttando il suo potente jab sinistro. La Boxe Cavarzere ottiene altre due vittorie con Francesco Agostini (69 kg) e Mara Sadocco (52 kg) che sconfiggono rispettivamente Valerio Battelli del Padova ring e Linda Ghion della New Boxe 2010. Infine Vincenzo Tobbia della Boxe Cavarzere pareggia il match contro il mastodontico Mattia Schiavolin (190 cm per 91 kg) della New Boxe 2010: nonostante la differenza di altezza e di peso (Tobbia è alto 175 cm e pesa 84 kg) il co-

Enrico Fonso in azione

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Sport

24 Boxe La società di Gino Freo è stata fondata nel 1985

Nozze di “Perla” per la Boxe Piovese di Gianni Patella

Q

uest’anno la “gloriosa” scuola di pugilato di Gino Freo compie 30 anni. Era il lontano 1985, infatti, allorché Freo, dopo aver abbandonato il ring, con alcuni amici come il primo presidente Giorgio Sartori, e come collaboratori il

Anna Pimazzoni compianto Renato Barzon, Sergio Favretto, Gino Vivarini tanto per citarne alcuni, ha pensato bene di metter su una scuola di boxe. Pian piano con pazienza e cercando sempre di trasmettere ai suoi allievi quello che aveva imparato lui, ha fatto crescere

pugilisticamente Mirco Bortolotto campione italiano under 18 più volte nazionale e il primo professionista a vestire i colori della Boxe Piovese. Poi per citarne alcuni Fabio Gallocchio, uno dei primi allievi di Gino Freo, Elvio Zennaro, altro campione ita-

www.curiotto.it Stefano Mantegazza liano, e i professionisti Cristian Sanavia e Devis Boschiero. Tra i suoi collaboratori da citare Ampellio Zennaro e Luigino Gatto che ha fatto salire sul ring tutti e quattro i suoi figli. Tanta storia della noble art piovese, insomma, dentro la vecchia palestra delle scuole elementari e nell’attuale pala junior di via Bernardo da Piove. “Quest’anno faremo qualcosa per festeggiare i trent’anni della Boxe Piovese – spiega Freo – e in quella occasione ricorderemo tutti, dirigenti, pugili collaboratori, una festa per la città, lo sport ma soprattutto per il pugilato”. Detto del passato della Boxe Piovese corre l’obbligo di ricordare quanto fatto da Freo e soci nel corso dell’anno appena passato. Sono state 12 le manifestazioni organizzate – spiega sempre Freo - alcune anche di rilievo come la Talent Ligue, campionato a squadre Italiano, il 26 aprile 2014. Poi torneo Giovanili a Saonara il15/16 marzo - Le tradizionali riunioni al centro commerciale Piazzagrande, a Pontelongo ,ora abbiamo cominciato anche ad Arzerello. Poi per la seconda volta Boxe in Mostra, all’interno degli stand di Saccisica. Poi la nostra pi datata riunione la “Boxe sotto la Torre” da 25 anni sempre viva e spettacolare. Qui hanno combattuto i Vari nostri campioni: Cristian Sanavia, Devis Boschiero, A. Giraldo, Paolone Vidoz, i fratelli Bortolotto ed i fratelli Gatto, 4 gatti sul ring, in Campania mi “sfottevano” che avevo in palestra 4 gatti. Averne di questi “felini” visto che tre 3 di loro sono diventati campioni italiani, nelle varie categorie, e Danie Gatto un vero talento, per 3 volte in 3 diverse categorie ha conquistato il tricolore e la quarta è arrivato in finale, quindi

argento, agli assoluti. Abbiamo finito con il “botto”organizzando i Campionati italiani élite, una tre giorni di ottima boxe al Palazzetto Borgo Rossi, con la collaborazione del Comune di Piove di Sacco ed in particolare con il fattivo contributo degli assessori Sartori e Carnio. In questa importante kermesse due nostri pugili si sono laureati campioni del Veneto: il s. welter Nicola Fasolo e il medio Alessandro Bertolin . Niente titolo per il nostro capitano Stefano Mantegazza, welter, che in finale disputando un grande match, il migliore in assoluto delle tre giornate, perdendo per preferenza . Non sappiamo ancora quale posizione di Classifica occuperemo anno 2014. Anno scorso, attività 2013 siamo ci siamo piazzati al 10° posto assoluto in Italia, secondi nel Veneto. Consideriamo che operano più di mille palestre pugilistiche in Italia. Da ricordare che la Boxe Piovese è stata al primo posto assoluto in Italia negli anni 2002 e 2003 secondi nel 1999 e 2000 , terzi nel 1997/98/e 2001. Classifica che tiene conto dei punti fatti dai pugili, anche qui si differenziano poiché, esempio, una vittoria combattendo in una riunione “normale”, in piazza a Piove, vale 8 punti, una vittoria ai campionati vale 12, una vittoria con la maglia azzurra 20.Lo stesso quando organizzi una manifestazione, che non ci sia il professionista ci sono i vari scaglioni di punti a seconda del numero di match e dell’importanza. Sono stati 130 i match combattuti dai miei 27 ragazzi. Fasolo è primo con 13 match, seguito da Joscioal e da Mantegazza.

Nel 2002 è stata la prima tra le mille società italiane

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Sport

26 Running A saluta gli atleti anche i biancoscudati Padova

Cxp all’Euganeo: una corsa da fuoriclasse A

nche lo stadio Euganeo è stato piacevolmente invaso dai runners della Corri x Padova e a salutare gli atleti c’erano altri atleti: i Biancoscudati Padova. Alla partenza erano presenti, oltre al vice presidente Edoardo Bonetto, anche l’amministratore delegato Roberto Bonetto e i calciatori Dionisi,

Sentinelli e Ilari. Continuano gli appuntamenti del giovedì di corsa attraverso la Città del Santo. Eventi organizzati nei minimi dettagli che assicurano a chi corre sicurezza, assistenza e tanta divertente compagnia. La maggior parte dei partecipanti si registra e riceve la CXP Card che ha molteplici funzioni: la prima riguarda la

registrazione della presenza del singolo atleta al Villaggio CXP: questo consentirà di verificare quante volte ha partecipato alla Corri X Padova. I più assidui, infatti, potranno godere di particolari opportunità, premi e riconoscimenti nel corso della stagione. La seconda funzione riguarda la possibili-

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova tà di vincere i premi messi a disposizione ad ogni uscita dai partners/sponsor: infatti già da qualche tempo, con una procedura informatica del tutto automatica, mentre i runners sono impegnati nel giro, vengono sorteggiati dei numeri di tessera a cui vengono abbinati dei premi; subito dopo i numeri dei vincitori vengono caricati sui pc dei totem all’arrivo. Quando i partecipanti transitano di fronte ai totem all’arrivo non solo verrà segnalato il loro nome e tempo ma anche se hanno vinto un premio (da ritirare la sera stessa al Villaggio CXP oppure - novità - aprendo la propria pagina personale comparirà subito una segnalazione se ci sono premi da ritirare. I premi che non sono ritirati entro la settimana successiva potranno essere rimessi in sorteggio. La terza funzione consente agli iscritti di verificare la media di percorrenza ottenuta nel percorso; i tempi saranno sempre riferiti allo start dato dallo Speaker nelle due partenze distinte Runners e Walker. Al ritorno al Villaggio CXP, sotto gli archi

all’ingresso si troveranno: sulla destra un totem per la rilevazione dell’arrivo dei Walkers e sulla sinistra due totem per la rilevazione dell’arrivo dei Runners. Per registrare l’arrivo, non occorre togliere la CXP Card dal taschino del gilet! Per il calcolo delle medie verrà fatta una misurazione del percorso in diretta con apparati Polar messi a disposizione dal negozio 1/6 H: farà pertanto fede la misurazione del percorso fatta in diretta in serata e non quella preventiva quando viene dichiarata la mappa del percorso. Non verrà stilata alcuna classifica: le medie rilevate saranno tra le informazioni che ognuno potrà consultare sulla propria pagina personale StellaWay. Per vedere i dati rilevati: con lo Smart Phone (se presente opzione NFC abilitata): appoggiare CXP Card sul telefonino e attendere che si apra la pagina personaleCon il sito www.stellaway.it, andando alla voce di menu servizi/accesso alla pagina personale. Inserire poi per esteso il proprio codice presente sulla Card (es. CXP1400001)

L’appello Cercasi volontari

G !

li organizzatori lanciano una richiesta a tutti i camminatori della Corri x Padova: “Abbiamo tantissime persone che ogni settimana seguono i nostri istruttori lungo il percorso che è stato predisposto per i Walkers. Pe r offrire maggiore sicurezza, avremmo urgente bisogno (anche per stasera) di trovare 3 o 4 persone che ci aiutino a seguire il gruppo, come facevano i Ciclopici l’anno scorso. Andrebbe bene utilizzare la bicilcetta e noi potremmo, per chi non ce l’ha, metterne a disposizione per questo servizio. Comunque anche a piedi si può seguire il grupppo ad aiutare le persone negli attraversameni ed a tenerle il più compatte possibile. Se qualcuno è disponibile, abbiamo qualche piccolo riconoscimento da offrire. Inviate una eMail a corriperpadova@comune. padova.it e poi lo staff vi contatterà o presentatevi direttamente al Gazebo dell’US Acli presente ogni settimana al Villaggio CXP. Grazie”.


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Sport

28 Bike Racconti di viaggio in mountain bike

L’avventura ruota a ruota di Mirko e Marco lungo la “Via degli Dei” di Alessandro Cesarato

I

n mountain bike da Firenze a Bologna, lungo la “Via degli Dei”, attraversando la bellezza incontaminata degli Appennini. Qualcosa come 133 chilometri percorsi in tre giorni tra strade sterrate e infangate, salite interminabili in mezzo ai boschi e dislivelli anche di mille metri. E’ l’entusiasmante avventura vissuta ruota a ruota da Mirko Boccato e Marco Santiglia, due trentenni rispettivamente di Codevigo e Rosara, accumunati dalla grande passione per la biciletta che inforcano ormai quotidianamente per allenarsi. La cosa particolare del loro viaggio? Che hanno deciso di percorrere il tracciato al contrario, accentuando in tale maniera qualsiasi difficoltà. “Lungo il percorso - raccontano - molti ci hanno dato dei pazzi, ma noi ci siamo divertiti molto nonostante la grande fatica dovuta al fatto di dovere percorrere molti tratti con la bici in mano. Abbiamo vissuto un’esperienza intensissima, immersi in uno scenario naturalistico mozzafiato”. Nove ore di mountain bike al giorno, uno zaino sulle spalle da oltre venti, qualche foratura. Tutti dettagli, ampiamente compensati dal brivido di una discesa a tutta velocità che toglie il fiato. Cosa ha lasciato questa esperienza? “Un forte legame - dicono entrambi derivato dall’aiuto e sostegno reciproco che abbiamo trovato nei momenti più difficili”. Oltre a questo anche la voglia di programmare a breve un altro bel giro da fare insieme. “Il prossimo obiettivo - svelano - è percorrere la Via degli Abati, da Bobbio a Pontremoli”.

I due trentenni di Codevigo e Rosara hanno attraversato al contrario gli Appennini

La via degli Dei Il percorso escursionistico che collega Bologna e Firenze

L

a Via degli Dei è un percorso escursionistico che collega le città di Bologna e Firenze, passando attraverso gli Appennini. Il nome deriva dai toponimi di alcuni monti attraversati, fra cui Monte Venere a Monzuno e Monte Luario a Firenzuola (con riferimento alla dea Lua, invocata dai Romani in guerra), nei pressi del passo della Futa. Gli Etruschi la percorrevano per sviluppare i loro traffici e favorire il loro dominio sulla Pianura Padana. Poi i Romani, avendo fondato nel 189 a.C. la colonia di Bononia, sentirono la necessità di garantire un collegamento con Arezzo e Roma passando dagli Appennini e costruirono, sul tracciato etrusco, una vera e propria strada. Anche nel medioevo non si perse l’abitudine di percorrere a piedi o a cavallo questo antico percorso, comunque il più agevole che permettesse di attraversare l’Appennino. Così, al lastricato romano, si sostituì un semplice sentiero, stile mulattiera, senza pavimentazione, più stretto, utilizzato da viandanti che avessero necessità di percorrere questo cammino. La Via degli Dei, oggi, è diventata una delle principali attrattive turistiche dell’Appennino scelta, da numerosi amanti del trekking e della mountain bike che in alcuni punti possono solcare le antiche pavimentazioni stradali ancora superstiti dopo 2000 anni di storia.


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30 2 Turismo SÌ, VIAGGIARE Il capostipite della famiglia che ancora oggi gestisce lo storico hotel Posta Zirm di Corvara fu il primo a credere nelle potenzialità turistiche della valle Alto Adige

Franz Kostner, il pioniere dell’Alta Badia di Renato Malaman

C

orvara era ancora sotto Kaiser Franz, austroungarica come territorio seppur fieramente ladina nella cultura e nella lingua, quando un altro grande Franz, l’alpinista Kostner, decise di metterla al centro del suo sogno. Trasformarla in una località turistica di eccellenza. E all’alba del secolo scorso arrivarono proprio da Vienna i primi ospiti illustri dell’hotel Posta Zirm, antesignano dell’attuale “quattro stelle” che Franz Kostner adibì allora anche a ufficio postale, stazione di cambio dei cavalli, sportello bancario. Corvara a quel tempo era un grappolo di case sperduto in una vallata di straordinaria bellezza, ma isolata dal resto del Tirolo meridionale austriaco. Kostner, uomo di grandi visioni e spirito avventuriero, al ritorno da una ardita spedizione sull’Himalaya, nel 1908 acquistò dalla famiglia Rottonara la già secolare Gasthaus e ne fece il primo nucleo da cui si dipanò lo sviluppo turistico di Corvara. Un processo formidabile che mosse i primi passi proprio grazie alle intuizioni di Franz Kostner, che fece costruire (proprio dietro l’albergo) il primo impianto di risalita della valle, ovvero la slittovia di Col Alto, istituì la prima scuola sci dell’Alta Badia e il primo servizio di trasporto pubblico, d’inverno organizzato su slitte trainate da cavalli, d’estate in carrozza. La sorte avversa della guerra portò anche qualche beneficio indiretto a Corvara: nuove strade di collegamento con le valli vicine (Livinallongo e Gardena) costruite dai militari dell’imperatore Francesco Giuseppe e dai prigionieri russi. Nel periodo 1925-28, quando Corvara è ormai territorio italiano pur conservando la tradizionale parlata ladina, Kostner crea anche un emporio di alimentari a beneficio della gente della Val Badia. L’albergo Posta Zirm nel frattempo diventa più grande, arricchito negli spazi da una dependance. Nel 1937 si evolve anche il servizio di trasporto da e per Brunico: Kostner lo dota di un fiammante Fiat Torpedo, il leggendario “torpedone”. Poi cede lo scettro al figlio, Franz anche lui. Questi con la moglie Cherubina consolida il percorso tracciato dal padre,

Novità in cucina

Menù vegano e pizza gourmet Un menu vegano, gustoso e salutare, arricchisce la proposta gastronomica della tavola del Posta Zirm Hotel. Il termine “vegano” viene coniato nel 1940 da Donald Watson e Elsie Shrigley, entrambi membri della Vegan Society, che presero a prestito le prime tre e le ultime due lettere dell’aggettivo “vegetariano”. Il pensiero vegano si origina dalla scelta che sta alla base della dieta vegetariana. Come i vegetariani, i vegani non mangiano carne o pesce, ma estendono questa scelta e decidono di non assumere alcun alimento di origine animale (uova, prodotti lattiero-caseari, miele. “Le motivazioni per le quali la dieta vegana sta riscuotendo un significante successo - spiega Franz Kostner - sono diverse. Recenti pubblicazioni di studi a lungo termine indicano infatti una fortissima e sorprendente correlazione tra l’assunzione di proteine animali e lo sviluppo di varie malattie. I risultati di questi studi mettono in primo piano malattie cardiovascolari, ipertensione, colesterolo alto, diabete di tipo 2, malattie tumorali e malattie degenerative del sistema nervoso. Modificando la nostra alimentazione, si può fare un significativo passo soprattutto per quanto riguarda la prevenzione. Al Posta Zirm Hotel abbiamo introdotto con sorprendente successo, suscitando curiosità e interesse da parte della nostra clientela, un menù vegano che va ad arricchire la nostra abituale proposta delle tipiche ricette del territorio e nazionali. Noi stessi seguiamo con entusiasmo la dieta vegana”. L’arrivo di un maestro della pizza, il padovano Mauro Rossi, uno dei primi convinti assertori dei concetti che stanno alla base della moderna pizza gourmet, ha lanciato anche una nuova linea di pizze nella taverna Stube del Posta Zirm, preparate con farine speciali (ai diversi cereali, agli spinaci, alle ortiche) che valorizzano gli aspetti nutrizionali del prodotto. “Una novità per l’Alta Badia - rivela Rossi - ci arrivano clienti anche dalle vallate vicine”.


Turismo 31 3 SÌ, VIAGGIARE

La struttura oggi si è evoluta proponendo una Wellness Farm sulla base di cinque elementi: fuoco, acqua, legno, metallo e terra. Ricerca costante in cucina: piatti vegani e pizza gourmet con più farine Fu lui a far costruire il primo impianto di risalita: la slittovia di Col Alto, antesisgnana dell’attuale ovovia e a trasformare la stazione di posta in un accogliente albergo NELLA FOTO GRANDE LA SLITTOVIA DI COL ALTO, PRIMO IMPIANTO DI RISALITA DELL’ALTA BADIA, L’HOTEL POSTA ZIRM DI CORVARA UN SECOLO FA ED ALTRE IMMAGINI STORICHE DELLA STRUTTURA E

KOSTNER. A FRANZ KOSTNER E IL BISNONNO OMONIMO, A DESTRA LA FAMIGLIA AL COMPLETO. IN ALTO A DESTRA IL RIFUGIO FRANZ KOSTNER AL VALLON SUL SELLA. NEI BOX: IL MAESTRO PIZZAIOLO MAURO ROSSI CON UN AIUTANTE, LA WELLNESS FARM E GINNASTICA LNB DELLA FAMIGLIA

DESTRA:

che pure continua a dare il suo contributo per lo sviluppo dell’Alta Badia. E’ stato con il nipote Heinz (e la moglie di questi, Elsa) che il Posta Zirm di Corvara, nel 2001, è diventato anche un attrezzato e moderno centro benessere, aprendo una nuova frontiera nell’ambito del turismo di montagna. Apre i battenti in quel periodo anche la sala conferenze. Oggi i pronipoti del pioniere Franz, Franz “terzo” e Silvia, si sono messi sulle spalle l’eredità morale e materiale della famiglia dando ulteriore impulso alla crescita turistica della valle e soprattutto della propria struttura alberghiera, la prima che si incontra a Corvara scendendo dal Passo Campolongo. In particolare il loro sforzo è orientato verso il miglioramen-

to dell’accoglienza e dell’ospitalità. Un’attenzione particolare è stata posta sull’alimentazione, settore in cui è stata sviluppata una ricerca molto approfondita sui valori nutrizionali dei cibi con l’approdo progressivo e convinto ai concetti della cucina vegana. Un impegno particolare della quarta generazione dei Kostner è rivolto alla diffusione della conoscenza dell’ambiente naturale dell’Alta Badia. Questo attraverso escursioni (guidate dalla stessa Silvia) che mirano ad evidenziare le bellezze più intime della montagna dolomitica, fatte di fiori e prati, ma anche di tradizioni contadine. Franz Kostner è stato talmente geniale da dotare già nel 1922 il suo albergo di un sistema di illuminazione elettrica. Ciò grazie alla

costruzione della prima piccola centrale della valle. Geni si nasce e a Franz Kostner, morto il 4 novembre 1968 alla veneranda età di 91 anni, l’Alta Badia tributerà riconoscenza per sempre. Non a caso è stato intitolato a lui il rifugio più ardito di Corvara, quello che sorge in località Vallon a 2550 metri di quota, circondato dalle pareti di roccia del Sella (Vallon, Cima 9, Cima 10 e Piz da Lec) e raggiungibile attraverso la funivia del Boè, uno dei più recenti impianti di risalita della valle. Il primo, il Col Alto, quello nato sulle ceneri della slittovia realizzata da Kostner dietro al suo albergo, esiste ancora. Ed è un altro “monumento” alla memoria del padre del turismo dell’Alta Badia.

Il benessere arriva dalla natura

La ginnastica contro i dolori

Serenità, benessere ed equilibrio interiore: questo è quanto si propone di offrire ai suoi ospiti il Posta Zirm Hotel con la sua la WellnessFarm, ideata seguendo i dettami Feng Shui, antichissima scienza cinese del “vento e dell’acqua” che, osservando il movimento energetico nella natura, insegna come armonizzare le nostre energie con l’ambiente che ci circonda. Non una Beauty-Farm, ma una struttura dove ritrovare il benessere, favorito dalla cornice unica e potente delle Dolomiti in cui è inserita. Per rigenerare corpo e spirito, i trattamenti giornalieri nella Wellness-Farm sono perciò affiancati da passeggiate guidate ed esercizio fisico nella natura incontaminata delle Dolomiti, eccezionale “ricarica” naturale e antidoto contro affaticamento e stress. Il progetto della Wellness-Farm, unica nel suo genere nelle Dolomiti, si basa sui 5 elementi, o meglio i 5 aspetti ciclici dell’energia: Fuoco, Acqua, Legno, Metallo e Terra. Ad ogni aspetto dell’energia corrispondono particolari cicli di trattamento, di differente durata.

Una settimana in Alta Val Badia, abbinando sci e vero benessere, per far sparire dolori muscolari e articolari e imparare una ginnastica che rende elastici e mobili tutti gli arti del corpo, dalla testa ai piedi, sotto la guida di Thomas Dietter, docente ed esaminatore LNB. La propone dal 22 al 29 marzo il Posta Zirm Hotel di Corvara, che ha importato in Italia il Metodo LnB, che sta letteralmente spopolando in Germania, dove è adottato da atleti e calciatori. LnB Motion, ideato dopo 25 anni d’esperienza in varie discipline orientali dai coniugi tedeschi Liebscherr & Bracht, ribilancia a tutti gli effetti l’apparato muscolo-scheletrico, apportando un grande e probabilmente inaspettato benessere generale. Infatti attenua la tensione muscolare, aumenta notevolmente il livello d’energia, incrementa la resistenza fisica e la concentrazione. Basta una settimana per appropriarsi della tecnica di questa rivoluzionaria ginnastica.



4 Pet

Turismo 33 I NOSTRI AMICI ANIMALI

L’ESPERTO

Lodovico Damiani Personal Dog Trainer

Con il Personal Dog Trainer comincia un lungo viaggio alla scoperta del nostro “amico” a quattro zampe

Carissime lettrici e lettori, amici ed amanti del meraviglioso mondo dei cani, iniziamo oggi un lungo viaggio insieme, alla scoperta di mille curiosità che riguardano un rapporto reciproco che dura tutta la vita del nostro cane. Un amore da parte nostra che non finisce nemmeno con la scomparsa del nostro “amico”. Mi chiamo Lodovico Damiani, da oltre 15 anni vivo fantastiche esperienze con tutte le specie di cani e sono un PERSONAL DOG TRAINER. Non opero nei campi scuola, ma direttamente nelle famiglie, perché ritengo che, lavorando dove il cane vive l’80% della sua vita, si possono individuare meglio le cause e le problematiche del rapporto proprietario/cane. Il mio primo cane è stata una femmina di rottwailer, di nome Lilly, presa ad Istanbul, dove ho lavorato da solo per 3 anni. Lei parlava turco, io parlavo italiano e all’inizio non ci capivamo mai. Dopo vari tentativi, ho scoperto il segreto della comunicazione reciproca. I cani capiscono molto bene due cose: la postura del nostro corpo e la tonalità della nostra voce. Il primo passo è proprio far capire al nostro cane, sin dal primo contatto quali sono le regole nostre e della casa in cui vivrà. Avremo nel nostro viaggio cartaceo anche il prezioso aiuto di veterinari molto qualificati, dai quali potrete avere risposte su dubbi riguardanti problematiche fisiologiche del vostro compagno di vita. Nelle prossime edizioni vi parlerò delle più comuni

razze presenti nelle nostre famiglie, esaltandone pregi e virtù. Una domanda ricorrente che tante persone mi pongono è: quanti animali domestici e quanti cani ci sono in Italia? Secondo le ultime stime più recenti il numero di animali che vivono nelle nostre case è di circa 50 milioni, compresi pesci, uccelli, volatili da cortile e piccoli roditori, sempre più in aumento, etc. Il numero dei cani, regolarmente registrati all’anagrafe canina è di circa 7 milioni, i randagi invece, presenti soprattutto nelle regioni del sud Italia sono in costante diminuzione grazie all’ottimo lavoro delle Asl veterinarie locali. Il numero dei gatti invece, mancando l’iscrizione anagrafe ufficiale obbligatoria, si attesta oggi a circa 7 milioni e mezzo. Pensate che solo a Milano, dati ufficiali esistono 600 colonie feline accudite da volontari organizzati e protette da normative nazionali, regionali e comunali. Altra domanda molto ricorrente da parte delle persone è quante razze di cani esistono in Italia. Nell’ultima Esposizione Internazionale di Verona, dicembre 2014 erano presenti 203 tra razze e sotto razze regolarmente registrate all’anagrafe canina nazionale. Nelle prossime edizioni insieme ai vostri suggerimenti, parleremo dettagliatamente dei problemi comuni a tantissime famiglie nel rapporto di convivenza tra noi e i nostri cani e prenderemo in visione le caratteristiche specifiche delle razze più presenti nelle nostre case.

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ADOTTAMI Burro detto jepo Maschio di 1 anno, nato luglio 2013, taglia piccola, circa kg.7-8. Carattere tranquillo e buono. E’ arrivato in canile perché era diventato un problema per la sua famiglia. Yago Volpino maschietto di 6 mesi circa, taglia piccola circa kg.6. Yago è un cucciolo un po’ vivace, dinamico e molto intelligente. Questa meraviglia è stata portata in rifugio per problemi familiari.

Fred Mini pelosetto, maschio di circa 5 kg, forse di 6 mesi. Carattere mite e coccolone. Fred è sereno e tranquillo. Cerchiamo per lui una nuova famiglia.

Tre cuccioli maschietti di circa 3 mesetti. Futura taglia medio contenuta, circa kg.15. Ecco altre creature in cerca di una famiglia.

Lilly femmina di 6 mesi, taglia piccola di circa kg.5-6. Carattere timidissimo ma buona. Lilly non ha avuto un vissuto sereno, ma adesso nessuno le farà più nulla. Noi volontari dobbiamo trovarle una casa serena e tranquilla dove crescere.

Cinque Natalini tre femmine e due maschietti. Futura taglia piccolina, circa kg.10. I volontari sotto l’albero di natale hanno trovato queste creature. Ora i natalini sono le new entry. Obbligo di sterilizzazione a 6 mesi.

Terry femmina giovane, forse di 1 anno, taglia media di circa kg.20. Di Terry non abbiamo storia solo una richiesta d’aiuto per una creatura bisognosa. Ha un carattere equilibrato; è vispa e attenta a tutto ciò che le passa vicino. Impara presto. Socializza con persone e animali. Un’ottima amica e compagna di vita

Per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus - Tel. 3289620233

Nico Maschio di 2 anni cane di razza pura, korthals o griffone, torturato da qualche delinquente. Questa creatura ha due buchi giganteschi e profondi sul collo. Nico ha sofferto, ma il suo carattere mite e buono non è stato modificato. Purtroppo ha un occhietto da cui non vede: forse questo è il motivo del barbaro abbandono. Nico ora è un ospite a.p.a cerca casa con estrema urgenza. Taglia medio grande, circa kg.25 di bontà.

Per partecipare a questa rubrica scrivete a: redazione@givemotions.it - Tel. 049 8704884

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MILLE E ANCORA MILLE... Pagina a cura di Graziano Edi Corazza

IN VENETO EVENTI Al Gran Teatro Geox di Padova - venerdi 6 febbraio, ore 21,30

BOB MARLEY BIRTHDAY FEST, IL PIÙ GRANDE APPUNTAMENTO REGGAE LIVE FROM JAMAICA

Al Gran Teatro Geox di Padova - domenica 8 febbraio, ore 21

ADRIAN ARAGON E ERICA BOAGLIO, PASIONES COMPANY IN GAUCHOS

preziosissima occasione per sperimentare un tipo di tensione completamente diversa dal concerto rock, fatta di tempi dilatati, pause e silenzi, e di una più intima complicità con il pubblico.” Al Gran Teatro Geox di Padova - venerdì 22 maggio 2015, ore 21,30

RAF IN CONCERTO

22.05 Fabi, Silvestri, Gazze’ Arena 11.06 Kiss - Arena 08.07 Tiziano Ferro - Stadio Bentegodi 20.07 carlos santana - Arena 12.09 Ennio Morricone - Arena

SGUARDO A NORDEST ZED Entertainment & Rasta Snob Movement presentano una serata speciale per celebrare il 70° anniversario della nascita del re del reggae, venerdì 6 Febbraio, apertura porte ore 19, nella quale ascoltare la musica di Marley, i pezzi storici, le sonorità affascinanti della reggae music, con uno show esclusivo di MICHAEL ROSE, la storica voce dei Black Uhuru, ETANA, the Queen of Reggae e HOLLIE COOK, la rivelazione black del nuovo millennio, con MC STEVE GIANT, il reggae ambassador italiano e prima e dopo i concerti, dj set a cura di Papaluka, Mr Robinson e Wildcat, per una grande notte jamaicana a Padova! Ornella Vanoni, sabato 7 febbraio 2015

“UN FILO DI TRUCCO UN FILO DI TACCO …L’ULTIMO TOUR”

Ricco di ritmo sostenuto e balli scatenati, vetrina luminosa e appassionata di quanto valorizza la cultura argentina - passando dai Tamburi al Malambo, dai balli dei Gauchos alla magia di esperti Boleadoras - Gauchos è lo spettacolo firmato da Adrian Aragon e Erica Boaglio, per celebrare la ricchezza culturale dell’Argentina. Sfida, seduzione, allegria, ritmo, festa: tutto questo è GAUCHOS. Protagonisti assoluti di festival e grandi eventi, Erica Boaglio e Adrian Aragon, danzatori, coreografi e direttori della Pasiones Company, hanno ottenuto da tempo la qualifica di star internazionali grazie ai numerosi riconoscimenti ricevuti nelle maggiori competizioni mondali, attraversando i palcoscenici dei quattro angoli del pianeta, catturando con le loro performance il cuore degli spettatori.

Raf, all’anagrafe Raffaele Riefoli, in una serata con i suoi più grandi successi e i nuovi pezzi tratti dall’ultimo album.

NEGRITA IN CONCERTO

Centro sociale di Marghera, 28 febbraio 2015

VERDENA IN CONCERTO

Mestre - Teatro Corso giovedì 26 febbraio 2015 - ore 21

AFTERHOURS, TOUR 2015

Dopo il trionfale tour invernale di “Hai Paura del

Grande data al Rivolta di Marghera: i VERDENA saliranno sul palco del centro sociale di Marghera sabato 28 febbraio 2015 per presentare il NUOVO ALBUM, il primo di due dischi. Il nuovo lavoro comprende infatti 2 volumi: il primo uscirà il 27 gennaio, il secondo entro l’inizio dell’estate, per Universal Music. Il tour partirà il 27 febbraio da Rimini, toccando Marghera come seconda data.

A VERONA NEL 2015 ll nuovo spettacolo di Ornella Vanoni “Un filo di trucco un filo di tacco … l’ultimo tour” farà tappa al Gran Teatro Geox di Padova SABATO 7 FEBBRAIO 2015. Lo spettacolo è stato scritto da Ornella Vanoni con Federica Di Rosa e si avvale delle scenografie di Giuseppe Ragazzini. “Un filo di trucco un filo di tacco …l’ultimo tour” sarà l’addio alla carriera di Ornella Vanoni: uno show che fonde musica e teatro, in cui l’artista interpreta i brani del suo ultimo album “Meticci (Io mi fermo qui)”, grandi classici e alcune covers.

Palasport Forum, Pordenone - 25 aprile

07.02 Davide Van De Sfroos Teatro Nuovo Buio?”, bissato anche nel periodo estivo, gli AFTERHOURS torneranno a calcare i palchi dei più importanti teatri italiani, con uno spettacolo inedito, intimo e pieno di emozioni. La band è pronta ad iniziare una nuova avventura, ecco le parole di Manuel Agnelli: “I teatri sono una

23.02 Afterhours Teatro Filarmonico 25.02 Deproducers - Teatro camploy

Sono una delle rock band più seguite e amate dal pubblico italiano fin dai loro esordi, nel corso degli ultimi anni hanno visto un grande maturazione consacrandosi come una delle realtà più influenti della scena rock nazionale, loro sono i Negrita, e stanno per tornare da autentici protagonisti. Dopo il successo del progetto “Negrita Unplugged”, con il quale hanno conquistato i teatri di tutta Italia, ottenendo lo scorso luglio anche il prestigioso “Premio Lunezia Rock d’Autore 2014” per l’album “Déjà Vu”, la band si è chiusa in queste settimane in studio per registrare un nuovo lavoro che vedrà la sua uscita tra non molto nel 2015. Contemporaneamente la band annuncia oggi anche il ritorno live, con un tour nei palazzetti delle principali città italiane, otto concerti che toccheranno Firenze, Bologna, Padova, Torino, Milano, Roma, Pescara, per concludersi al Palasport Forum di Pordenone sabato 25 aprile 2015 (inizio ore 21.30), unico concerto in Friuli Venezia Giulia. tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com


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A tavola 37 3 5 La rubrica di cucina GLI SPAGHETTI AL PESTO DI PULCINELLA Pulcinella: figura buffa e goffa, gran naso e mascherina nera, gobba, cappello a punta, camiciotto e pantaloni bianchi. Maschera di carnevale originaria di Napoli, impertinente, pazzerello e chiacchierone…per questo Carnevale 2015 ne ha fatta un’altra delle sue! Un primo piatto di spaghetti al pesto che somiglia nei colori, ma non ha nulla da invidiare al comune pesto genovese: fresco basilico, pinoli, aglio e buon olio evo ci sono; a questi ingredienti abbiamo unito il cavolo verza ed un formaggio stravecchio. Dalle moltissime proprietà e con pochissime calorie, i cavoli invernali sono infatti ottimi non solo per contorni di verdure o calde minestre, ma anche utilizzati per preparare pesti a condimento dei primi piatti di questa stagione. Una preparazione semplice ed equilibrata, che fa ancora più bene

Ingredienti per 2 persone 110g spaghetti integrali ½ cavolo verza piccolo basilico fresco 1 spicchio d’aglio formaggio Borgaiolo Stravecchio grattugiato pinoli olio evo sale

avendo noi utilizzato una pasta integrale, più ricca di fibre e meno di carboidrati, rispetto alla pasta di grano duro. Insomma un altro inganno ben riuscito, bravo il nostro Pulcinella!

Procedimento Mondare il cavolo verza e lessarlo in pentola a pressione, coperto con acqua, per circa 5 minuti dal fischio della pentola. Scolarlo e strizzarlo bene, quindi metterlo nel frullatore assieme al basilico e l’olio. Azionare il frullatore e, una volta amalgamati questi ingredienti, aggiungere lo spicchio d’aglio sminuzzato, alcuni pinoli, un po’ di formaggio ed il sale. Frullare nuovamente fino ad ottenere una crema omogenea. Cuocere la pasta in acqua bollente salata, trasferirla in una ciotola aiutandosi con una schiumarola, quindi condire con il pesto di verza. Se la pasta dovesse risultare troppo asciutta, allungare il pesto con un po’ di acqua di cottura del cavolo verza. Servire gli spaghetti integrali guarnendo con alcuni pinoli, fatti dorare in forno a microonde per pochissimi minuti, ed il formaggio grattugiato.

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Il Gioco del Mese

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A numero uguale corrisponde lettera uguale. Completate lo schema.

RIDIAMOCI SU… Bionde… • Una bionda entra in un negozio e vede un oggetto luccicante. Chiede al commesso: “Cos’è? Ed il commesso: “Un thermos.” “Ed a che cosa serve?” Il commesso spiega: “Mantiene calde le cose calde e fredde le cose fredde.” La bionda lo compra e il giorno dopo va al lavoro con il suo nuovo thermos. Il suo capo le chiede: “Cos’è quell’oggetto luccicante che hai lì?” E la bionda: “Un thermos”. Il capo allora chiede: “Ed a che cosa serve ?” “Mantiene calde le cose calde e fredde le cose fredde”. Il capo allora chiede: “Wow, e che cosa ci hai messo dentro?” E la bionda: “Due tazze di caffè ed un ghiacciolo”. Innamorati… • Lui: “Cara, oggi è San Valentino, la festa degli innamorati!” “Parla per te.” • “Caro, non mi porti mai fuori!” “Ma cara… io sono un latitante!” Genitori modello… Papà scopre che suo figlio Pierino, di soli 10 anni, fuma. “Ma figlio mio, sei appena in quinta elementare e già fumi.” “Ma papà, anche tu fumavi in quinta.” “È vero, ma

io avevo 19 anni!” Barzellette rapide… • Un cucchiaio ad uno scolapasta: “Ma non ti accorgi che i tuoi ragionamenti fanno acqua da tutte le parti?” • Come si riconosce un antiquario? È l’unico che si aggiunge gli anni! • Tra fantini: “Il mio cavallo da corsa ha fatto una bruttissima gara, ma sai cosa lo ha umiliato veramente?” “No, cosa?” “Quando uno spettatore gli ha gridato: E datti all’ippica!” Uomini… • Non è vero che i mariti, appena vedono una bella donna, dimenticano di essere sposati. Al contrario: proprio in quei momenti se lo ricordano dolorosamente. • Alcune ricercatrici hanno scoperto perché Mosè errò per 40 anni nel deserto col popolo d’Israele: un vero uomo non chiede mai indicazioni. … e donne! • Se una donna vi dice “5 minuti e scendo” vuol dire che tra 5 minuti scenderà. È inutile citofonare ogni mezz’ora. • Le donne sono esseri meravigliosi, guardano sempre avanti e mai indie-

Soluzioni:

AMERICA ATTRICE BAZAAR - BUGS CASTING CINEMA CONVIVENDO ELISABETTA FICTION GEORGE ITALIA - LOVE NATALE NOTIZIA PANETTONE PETA - SANREMO SASSARI SHOWGIRL SPOT - STRISCIA TIM - USA VELINA VOGUE Chiave (3,4,7) - Ha partecipato al programma tv: ……............................................ ....................................................

Parole Crociate Mini ORIZZONTALI: 1. Lo scheletro del pesce. - 5. Prima persona singolare. - 7. Strumento a corde. - 9. Venticello o motivetto. - 11. Erede... poetico. - 12. Totale. - 13. Giorni del calendario romano. - 14. Un opera di Verdi. - 15. Silvano, ex-ciclista italiano. - 17. La Sindrome da Immunodeficienza Acquisita. - 19. Oculus Dexter. - 20. Componimento. VERTICALI: 1. Lodi. - 2. Piccolo pesce azzurro. - 3. Freddo. 4. Insetto laborioso. - 6. Il nome comune della Sparus aurata. - 8. Ottenne, trasse. - 9. Nell’antica Grecia era il cantore professionista. - 10. Comune in provincia di Perugia. - 11. Miliardario, capitalista. - 14. Associazione Italiana Donatori Organi. - 16. Con Tap è il nome di un ballo. - 18. Cagliari.

tro… anche quando parcheggiano! Il colmo per… • Una gomma? Lasciare un ricordo incancellabile. Amici… • “Sono settimane che non riesco a dormire. Se non trovo 100 mila

euro, dovrò dichiarare fallimento!” “Perché non ti sei rivolto a me? Siamo amici, no?” “Vuoi dire che mi presterai il denaro?” “No, però ho degli ottimi sonniferi!” Taxi… • Un carabiniere va a Roma. Per la

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