La Piazza del Camposampierese Est_Nov24

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Il rischio c’è, anche se non ci pensiamo

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Nell’affollata galleria di immagini su alluvioni e disastri naturali di vario genere, alla quale contribuisce in buona parte anche il nostro Veneto, hanno trovato posto le terribili istantanee e sequenze rimbalzate quasi in tempo reale da Valencia. L’onda di acqua e fango che travolge una città intera e che non lascia scampo a centinaia di persone ci annichilisce e ci spaventa, non solo per le drammatiche conseguenze ma anche perché solleva in noi una domanda: “Ma questo, potrebbe accadere anche da noi?”. A rispondere ci penseranno gli esperti e gli addetti ai lavori, pur consapevoli che gli effetti dei cambiamenti climatici, al di là delle contrapposte posizioni, tendono sempre ad alzare l’asticella della nostra percezione di ciò che viene definito “straordinario”. Negli ultimi anni, questo è un dato di fatto, gli eventi estremi si sono moltiplicati, la quantità d’acqua che cade dal cielo è via via cresciuta e i tempi si sono accorciati, i chicchi di grandine si sono fatti sempre più grossi e distruttivi, i periodi di siccità più lunghi e ravvicinati. Prima della Spagna c’è stata l’Emilia Romagna, con i vasti e ripetuti allagamenti, e anche nel nostro Veneto facciamo spesso i conti con la fragilità dei nostri centri urbani, dei nostri territori sempre più cementificati, della rete di scolo che non regge.

del Camposampierese Est

Più S-Budget, Più ri-SPARmi!

FONDI PNRR, ECCO

LA NUOVA MENSA

SCOLASTICA DA 1,6 MILIONI DI EURO

L’intervento vedrà la realizzazione di un nuovo edificio destinato a mensa, in un’area dove sono in corso i lavori per una nuova scuola primaria

Servizio a pag. 17

dibattito

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LE SFIDE DEL VENETO, GLI ASSESSORI RISPONDONO

Federico Caner e Cristiano Corazzari ospiti a Radio Veneto24 fanno il punto su turismo, agricoltura, edilizia residenziale

Servizio a pag. 25

AUTONOMIA, ANCORA SCONTRO TRA LE FORZE IN CAMPO

Sette anni dopo il referendum in Veneto prosegue il cammino per definire le competenze in capo alle Regioni

Servizio a pag. 23

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Governatore Regione Veneto segue a pag. 5

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Difendere l’identità veneta per guardare al futuro

Luca Zaia

L ’identità del Veneto non è solo la celebrazione di un passato straordinario: è la spinta propulsiva per il nostro futuro culturale ed economico. Pensate ai Colli Euganei appena riconosciuti dall’UNESCO: un patrimonio che non rappresenta solo una bellezza naturale, ma una promessa di crescita sostenibile e innovativa,

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Optometria e Contattologia dal 1986

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breve, medio e lungo periodo condivisa internamente, capace anche di garantire l’aggiornamento e l’implementazione del Piano di sostenibilità nel tempo» utenze domestiche e non domestiche alferenziato e la realizzazione e potenziamento di nuove aree di conferimento in servizio H24 accessibili a tutti i cittadini. Progettazione e installazione di impian-

Governance business

Miglioramento dei processi aziendali
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Arriva una nuova energia

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Inaugurata la bretella di collegamento tra la S.r. 308 e la S.p. 31

Èfinalmente aperta al traffico veicolare la bretella di collegamento nella strada regionale 308 e via Straelle. Un’opera tanto attesa, che collega il passante al Biotrattamento di Etra Spa, per il quale il primo protocollo tra enti risale nel lontano 2007. E’stato inaugurato il secondo stralcio funzionale del progetto di adeguamento del collegamento stradale tra il centro Biotrattamenti di Etra e le strade S.p.31, realizzato da Veneto Strade, con risorse di finanziamento regionale per 650.000 euro. La strada passa ora dalla società Etra alla Provincia di Padova, che ne assume la gestione. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza della vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, del sindaco di Camposampiero Katia Maccarrone, del vicepresidente della Provincia Daniele Canella e del Presidente di Etra spa Flavio Frasson. Presenti Veneto Strade, autorità regionali e cittadine, don Giovanni Marcon e i cittadini.

“L’ampliamento della strada per un tratto di circa 550 metri - ha spiegato la vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti - rende possibile oggi l’apertura di questa nuova viabilità, più sicura e fluida, che ridurrà il passaggio di mezzi, in particolare pesanti, verso il centro abitato di Camposampiero”.

“Il primo stralcio dell’opera - precisa il sindaco di Camposampiero Katia Maccarrone - con le due rotatorie, del valore di circa 600.000 euro, sono state realizzate dal Comune con finanziamenti della Regione Veneto e del Bacino Rifiuti –Etra s.p.a., inaugurata lo scorso aprile. Oggi abbiamo tirato le somme di tanto lavoro fatto e dato una risposta tanto attesa ai cittadini e al territorio”.

Camposampiero, taglio del nastro per un’opera tanto attesa

Difendere l’identità veneta per guardare al futuro

Luca Zaia Governatore Regione Veneto

E non dimentichiamo le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Venezia, le Dolomiti, o le opere palladiane di Vicenza. Questi luoghi fanno del Veneto una regione da record per siti UNESCO, una terra unica che combina natura, cultura e architettura. La nostra forza è un’identità vibrante, che unisce tradizione e modernità, dalle produzioni artigianali che sono emblema del “saper fare” italiano, fino alla nostra capacità di fare impresa, da sempre motore economico del Paese. Il turismo nel Veneto, con un trend di crescita costante, si intreccia con la nostra tradizione enogastronomica e artigianale, offrendo un’esperienza unica che valorizza il territorio. Oggi più che mai, è fondamentale proteggere e valorizzare questa identità, anche attraverso strumenti come l’autonomia differenziata. Questa non è una riforma solo per il Veneto, ma un nuovo modo di gestire le risorse in modo più efficace, rispondendo meglio ai bisogni locali e promuovendo il potenziale di ogni regione. In un contesto globale incerto, l’autonomia è una chiave per moltiplicare le opportunità, garantendo che le eccellenze venete siano sostenute e che le nostre tradizioni siano un trampolino di lancio per l’innovazione. Siamo pronti a guardare avanti, con i piedi ben radicati nella nostra storia e lo sguardo deciso verso un futuro in continua evoluzione.

Il rischio c’è, anche se non ci pensiamo

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

L’evento “eccezionale” ormai è un fenomeno sempre più ricorrente, con il quale fare i conti. Certo, i drammi del passato ci hanno spinto a reagire e a mettere in campo opere e iniziative per rendere più sicuro il nostro territorio. Dalle alluvioni del 2010 qualcosa è cambiato, in meglio, ma che questo possa bastare è una pia illusione. Il rischio c’è, anche se non vorremmo pensarci. Ma ce ne rendiamo conto ormai quasi ad ogni perturbazione. Accanto alle grandi opere come i bacini di laminazione, necessarie per raccogliere subito l’acqua in eccesso, gli esperti ricordano che va garantita anche una manutenzione costante e capillare, per tenere viva la nostra rete di scolo e tenere all’asciutto zone residenziali e industriali. A questo servono i Consorzi di Bonifica, realtà poco conosciute al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori e del mondo agricolo. A metà dicembre tutti i proprietari di terreni e abitazioni della nostra regione saranno chiamati al voto per il rinnovo dei consorzi. Cinque anni fa ci andarono in pochi, invece sono in ballo temi e decisioni che riguardano molti.

futuro.

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Direzione, Amministrazione
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group Loreto - Trevi

Il progetto. Entro un anno e mezzo, circa, sarà costruito il nuovo asilo nido da 24 posti

Infanzia, approvato il progetto esecutivo Pedron: “Obiettivo incrementare l’offerta”

C

onsci del bisogno, la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo della nuova struttura di un asilo nido, che consentirà di mettere mano al finanziamento ottenuto del Pnrr (Piano Nazionale di ripresa e resilienza) di 576.000 euro. Saranno previsti 24 posti in parte nati dalla riqualificazione di una porzione delle scuole elementari di Sant’Eufemia e in parte grazie, ad un ampliamento della stessa struttura di un terreno già di proprietà comunale e area urbanisticamente già destinato a “servizi scolastici”. Il comune ha “candidato” l’area di Via Capitello, l’unica che per caratteristiche e spazi poteva accogliere, in caso di ottenimento del finanziamento, la nuova struttura.

La nuova struttura, che ospiterà 6 lattanti (età compresa tra 3 e 12 mesi), 9 semi divezzi e 9 divezzi (età compresa tra 13 e 36 mesi) è stata progettata come un parallelepipedo, orientato trasversalmente rispetto all’edificio principale, e avrà un solo piano fuori terra. Questa configurazione permetterà un collegamento diretto all’area esterna, eliminando barriere architettoniche e facilitando l’accesso non solo per le persone con disabilità motorie, ma anche per il transito dei passeggini.

“La configurazione volumetrica, la scelta dei materiali e l’implementazione dei sistemi tecnologici sono stati progettati con un forte orientamento verso la sostenibilità, con l’obiettivo di massimizzare il risparmio energetico. Con questo intervento, intendiamo incrementare l’offerta educativa fin dalla prima infanzia, offrire un aiuto concreto alle famiglie, incoraggiare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la conciliazione tra vita familiare e professionale. Coerentemente con il “timing” stabilito dal Pnrr, l’affidamento dei lavori è stato perfezionato, mentre i lavori dovranno essere conclusi definitivamente entro il 31 marzo 2026”. Conclude il Sindaco di Borgoricco Gianluca Pedron

Endrius Salvalaggio

Asilo nido da 24 posti per bambini

Il mese scorso è iniziato il progetto di lettura

“la valigia delle storie”

Sabato 12 ottobre è iniziato, in biblioteca comunale di Borgoricco, il progetto di letture ad alta voce dal nome “la valigia delle storie”. Nel primo appuntamento si è letto brani per i piccoli da 0-6 anni in lingua araba, spagnolo con una fiaba peruviana ed in italiano. Un progetto che prende spunto e cerca di fondere le idee, i principi e le finalità di altri importanti progetti ai quali la biblioteca di Borgoricco ha sempre dato molta importanza e qualità nel servizio, come ad esempio nati per leggere, letture ad alta voce, mamma lingua, storie per tutti, nessuno escluso, letture ad alta voce in madre lingua, intercultura, la narrazione, la diversità linguistica e tutti in libro. Crescere con la lettura accessibile, è un progetto di promozione della lettura, rivolto a famiglie con bambini da 0 a 6 anni, che propone un’azione concreta di inclusione sociale, attraverso un approccio alla lettura molto ampio e condiviso nelle

biblioteche di pubblica utilità, che offrono servizi adeguati per tutti. Borgoricco, diventa uno dei 7 presidi nazionali di riferimento. “La Valigia delle Storie”, sono letture fatte da lettori e lettrici volontari, provenienti da diverse nazioni del mondo con gran parte delle letture a due voci: una lettrice in madrelingua, affiancata da una lettrice in lingua italiana.

“Stiamo parlando di un progetto che porta a conoscenza ai bambini, il fascino dei suoni delle lingue e dei colori delle culture diverse fra loro. Creare comunità è possibile anche partendo dalle piccole cose, come il progetto in questione, che coinvolge i bambini da 0-6 anni, dove si potrà imparare il rispetto e l’ascolto dell’altra persona”. Spiega l’assessore Gabriella Boesso, con deleghe alla Cultura, Pubblica Istruzione, Turismo, Biblioteca, Consiglio comunale dei Ragazzi, Doposcuola e Scuole dell’Infanzia. (e.s)

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Il

caso. Il fatto risale all’estate, ma grazie al team investigativo scovati i responsabili

Vandali imbrattano le pareti del Municipio

Trovati gli autori con le telecamere

Ifatti risalgono a quest’estate e, forse, delineati da una bravata, imbrattando con lo spray il muro del municipio e panchine, lasciando, per dire la bravata, un bel pò di rifiuti in zona pubblica. Al sindaco Pedron non è andato giù, anzi, è lo stesso primo cittadino che ha voluto andare fino in fondo denunciando l’accaduto. Da lì, l’indagine da parte della Polizia Locale della Federazione dei Comuni che, grazie alle telecamere, si è riusciti in poche settimane a risalire agli autori degli atti vandalici.

“I malintenzionati sono stati identificatiracconta il sindaco Gianluca Pedron - e, questo grazie, al lavoro congiunto della Polizia Locale della Federazione e dal loro comandante Antonio Paolocci. Gli atti vandalici, risalgono a qualche mese fa, dove ignoti avevano deturpato una parte di muro del municipio, appena restaurato, con delle scritte con della vernice spray. Altre atti dello stesso genere erano stati fatti sulle vicine panchine, oltre ad aver lasciato diversi rifiuti e bottiglie di plastica sui giardini. Acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza, gli agenti hanno individuato i due ragazzi responsabili dei fatti e successivamente anche identificati. I due

sono stati così convocati assieme ai genitori negli uffici del comando della Polizia Locale per la contestazione dei fatti”.

“Una volta messe a confronto i fotogrammi e le persone - fa sapere il sindaco Pedron – davanti all’evidenza, i due non hanno che potuto ammettere le loro responsabilità, chiedendo innanzitutto scusa per quanto successo. Nei loro confronti, o meglio a carico dei loro genitori perché ancora minorenni, sono state elevate una sanzione di euro 500,00 per l’imbrattamento del patrimonio pubblico ed una di euro 150,00 per l’abbandono dei rifiuti. Inoltre, i due dovranno provvedere a loro spese alla pulizia della parete imbrattata e alla rimozione delle scritte”. Il Sindaco di Borgoricco Gianluca Pedron si è complimentato con il comandante Paolocci per aver identificato velocemente questi ragazzi, dando un chiaro messaggio: “Certi comportamenti non sono tollerabili e la sanzione in questo caso ha un valore educativo. I ragazzi e i loro genitori lo hanno capito non facendo alcuna polemica, anzi, ad essere sinceri si sono dimostrati dispiaciuti per quanto successo”. Conclude il primo cittadino di Borgoricco

Endrius Salvalaggio

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Muro del municipio imbrattato

Camposampiero

L’intervista. Il primo cittadino racconta il programma per lo sviluppo urbano

e la sicurezza

Katia Maccarrone: “I prossimi obiettivi”

Classe 1962 e orgogliosamente insegnante di scuola primaria, Katia Maccarrone ricopre la carica di sindaco di Camposampiero per il terzo mandato. La sua carriera come amministratore, però, parte da lontano iniziando nel 1999 come consigliere comunale, 10 anni in maggioranza e 5 in minoranza, e poi nel 2014 è diventata sindaco ed è andata in aspettativa. Durante l’intervista a radio Veneto24, Maccarrone ha raccontato la sua città sia per quanto riguarda i progetti futuri che i momenti difficili affrontati in questi 10 anni con la fascia tricolore.

Quali sono i principali obiettivi per questo terzo mandato?

“Il terzo mandato è sicuramente una soddisfazione perché significa che i cittadini hanno percepito degli obiettivi che siamo riusciti a raggiungere, ma adesso ne abbiamo degli altri che sono il frutto del lavoro di continuità. Quello su cui vogliamo concentrarci di più è il centro storico perché la nostra città ha un centro stupendo e lo vogliamo valorizzare maggiormente. Al momento abbiamo in cantiere un’opera pubblica importantissima che riguarda in parte la viabilità del centro con la realizzazione di una rotatoria nella prossimità dei Santuari Antoniani. In programma ci sono anche altri temi come la sicurezza, scuole e lo sport”. In 10 anni di amministrazione, c’è stato un momento difficile?

“Partendo dal fatto che ogni mandato ha i suoi momenti difficili, devo dire che quello concluso questa primavera è stato caratterizzato dal Covid. La pandemia ha profondamente toccato i cittadini e anche l’amministrazione. In quel momento abbiamo dovuto reinventarci e cercare di essere a fianco dei nostri cittadini”.

L’amministrazione però ha reagito.

“Sì, la pandemia non ha frenato tutta quella parte di investimenti che avevamo in programma. E abbiamo reagito anche questa primavera per l’emergenza idraulica con la rottura degli argini del Muson dei Sassi”.

L’amministrazione come ha affrontato l’emergenza?

“Il 17 maggio purtroppo abbiamo vissuto la rotta e gli allagamenti. A Camposampiero non si era mai ve-

Consegnati alla Caritas 3.500 euro

Un ottimo successo in termini di presenza e di ricavato per la cena delle associazioni di Camposampiero, promossa dall’amministrazione comunale, svoltasi giovedì 5 settembre 2024 presso lo stand gastronomico, allestito in occasione della festa “8 settembre” dalla parrocchia SS. Pietro e Paolo. 3.500 euro è la cifra che tanto ammonta ed è stata consegnata alla Caritas interparrocchiale destinata al “Progetto inclusione” che si sviluppa fra tre azioni. Il supporto per la frequentazione della scuola materna, l’aiuto nello studio e nello svolgimento dei compiti il sostegno nella praticare dell’attività sportiva e la partecipazione ai centri estivi. “Per l’Amministrazione Comunale – spiega il Consigliere Elia Zecchin, con delega alle associazioni - è motivo di grande gratitudine per la crescita di quest’appuntamento con un doppio risultato, che con-

rificato anche se l’acqua era già arrivata in passato con le rotte che si erano verificate a Loreggia. Questi due comuni sono ancora a rischio in quanto il torrente, che trasporta l’acqua della Pedemontana, ha gli argini molto alti e quindi è molto pericoloso e quando arrivano giù quelle quantità d’acqua fanno veramente paura. Ad ottobre abbiamo finito di raccogliere le richieste da parte dei cittadini di ristoro e i danni ammontano a tre milioni di euro. Noi abbiamo chiesto con forza che le opere che sono state realizzate devono essere completate. Parlo di argini perché ci sono ancora dei tratti da sistemare insieme anche alle vasche di laminazione a nord di Castelfranco che devono essere potenziate perché solo questo ci può salvaguardare”.

ta la partecipazione dei cittadini iscritti alle associazioni e il recupero di fondi per uno scopo sociale molto importante”. “Ci teniamo obbligati a ringraziare dunque tutti i partecipanti della serata – prosegue Zecchin - e chi ha contribuito per l’ottima riuscita. Oltre 50 volontari suddivisi tra cucina e servizio ai tavoli in particolare il circolo

“Noi”, dell’Oratorio Don Bosco di San Pietro, l’associazione “Giochiamo con Sofia”, i gruppi del catechismo e l’A. C. di San Marco. Ottima è stata anche la collaborazione tra gli uffici comunali e la Pro Loco cittadina, sempre disponibile per questi importanti eventi di unione e coesione tra cittadini”. (e.s)

“Ho lavorato per tantissimi anni e poi quando sono diventata sindaco ho preferito andare in aspettativa per riuscire a svolgere il mio ruolo. Ho iniziato nel 1999 come consigliere comunale e ho fatto 10 anni in maggioranza e 5 in minoranza. Questa esperienza è stata molto costruttiva e importante”

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Madeleine Palpella
Sindaco di Camposampiero Katia Maccarrone

Camposampiero

Donazione. Saranno

Devoluti quindicimila euro alla terapia intensiva neonatale

olta emozione e grande soddisfazione, in sala Filarmonica per la serata di resoconto dell’edizione 2024 di Mivao - Percorsi da Vivere, promossa dall’associazione Mivao di Camposampiero e guidata da Massimo Bettin. È stato un tour emozionante e partecipatissimo, che si è sviluppato a partire da maggio, e per tutta l’estate. Undici tappe sostenute dal tavolo degli assessori dello sport della Federazione del Camposampierese, che hanno toccato tutti i Comuni federati. Numeri straordinari di partecipazione, ottima organizzazione, percorsi nella natura, tra le bellezze storico culturali e ambientali del territorio e tanta solidarietà. Questi gli ingredienti che l’11 ottobre scorso, in sala Filarmonica hanno premiato il successo di Mivao, “Vado di Corsa”. Nella serata è avvenuta la consegna ufficiale della donazione di 15mila euro alla terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Camposampiero per il progetto “Un abbraccio per crescere”.

La presenza complessiva delle undici tappe e degli 11.550 partecipanti, ha portato alla raccolta di una somma davvero considerevole con cui saranno acquistate 13 poltrone per marsupio terapia e allattamento, che mamme e papà potranno usare nel reparto. Presenti al ritiro dell’assegno il primario del reparto di terapia neonatale dell’ospedale di Camposampiero Dott. Luca Vecchiato, la Dr.ssa Veronica Mardegan e la Coordinatrice Ilenia Baroni. “Un gesto di grande importanza che abbiamo potuto fare, grazie ai tanti partecipanti della manifestazione estiva “Vado di Corsa”, oltre ad una donazione ad un reparto così importate quanto particolare, come la terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Camposampiero” afferma il primo cittadino, Katia Maccarrone.

Endrius Salvalaggio

Un defibrillatore automatico a Casere

Il funzionamento di un Defibrillatore automatico avviene per mezzo dell’applicazione di placche adesive sul petto del paziente. Quando gli elettrodi vengono applicati al paziente, il dispositivo controlla il ritmo cardiaco e – se necessario – si carica e si predispone per la scarica. Mentre, se il dispositivo

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al Sindacato dei Pensionati Italiani

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Lega Ci adellese via Ca’ Nave, 103 | 35013 Cittadella (PD) spi.cittadella@cgilpadova.it

Lega Piazzolese via della Roggia, 5/1 | 35016 Piazzola sul Brenta (PD) spi.piazzola@cgilpadova.it

Lega Vigonza via S.Antonio, 67 | 35010 Vigonza spi.vigonza@cgilpadova.it

Lega Camposampierese via Vivaldi, 7/9 | 35012 Camposampiero (PD) spi.camposampiero@cgilpadova.it

Lega Padova Nord (Limena, Vigodarzere) via Beato Arnaldo, 26 | 35010 Limena (PD) spi.limena@cgilpadova.it

decreta che non sia necessario procedere con la scarica elettrica, blocca il pulsante e non è possibile rilasciarla nel corpo della persona a terra. Venerdì 11 ottobre scorso, si è tenuta in Via Visentin a Camposampiero la cerimonia di inaugurazione della postazione defibrillatore Dae, donata alla zona di Casere, dalla famiglia di Marcello Rosa, per onorare il suo spirito di generosità d’animo e ricordare la sua costante attività di volontariato. All’inaugurazione erano presenti con la famiglia, l’amministrazione comunale, l’associazione Amici del Cuore, il Comitato Casere e tantissimi cittadini e residenti. Il sindaco ha ringraziato la famiglia Rosa per questo importante dono con cui ha voluto ricordare il primo anniversario dalla morte di Marcello e le associazioni presenti per la loro preziosa attività. Il presidente degli amici del cuore ha ricordato che quindici residenti della contrada hanno già partecipato al loro corso base di rianimazione cardio-polmonare ed uso del defibrillatore. “D’ora in poi, anche la zona Casere è una comunità cardiopriotetta, grazie alla donazione della famiglia Rosa. Un gesto che onora chi lo ha fatto e il suo fine”. Ha detto Katia Maccarrone, sindaco di Camposampiero. (e.s)

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Partecipanti amministrazione comunale e dell’associazione Mivao

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Sostenibilità. Verso il futuro: installati 16 punti di ricarica per auto elettriche

La città si fa sempre più green con i nuovi punti di ricarica

Approvati gli otto punti di installazione per auto elettriche. Otto installazioni con due punti ciascuno per un totale di 16 punti di ricarica.

Le dislocazioni nel territorio di Loreggia sono state individuate - si legge in delibera - in Via Giorgione; Via Palladio; Via Dante; Piazza Ferrari; Piaz-

Protocollo d’intesa e individuazione dei 8 punti di ricarica per la realizzazione di una rete distribuita nel territorio

za Papi Luciani; Via Antonio Ceccon zona industriale e Via Antonio Ceccon davanti al parcheggio 307 e via Loreggiola davanti al cimitero.

“Ciò che stiamo proponendo consente di dotare il territorio

di Loreggia di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici senza alcun onero a carico della collettività - precisa il sindaco Marangon - di rappresentare una opportunità per il risanamento atmosferico, ma anche di limitare l’inquinamento acustico in prossimità di aree

protette o sensibili. Ricordiamo che le prime sollecitazioni derivano dalla Commissione Europea agli stati membri ad adottare politiche mirate alla diffusione della mobilità elettrica per migliorare l’ambiente circostante e la salute di tutti i cittadini”.

Come anticipato, alcun onere economico diretto o indiretto graverà sul bilancio comunale e questo perché la società installatrice sarà la stessa che erogherà l’energia e che, come si legge nel sito, i prezzi varieranno in funzione se la ricarica sarà erogata a corrente alterna-

74esima giornata Nazionale per le vittime nel lavoro:

“Con i rappresentanti Anmil abbiamo voluto ricordare, in occasione della 74esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, tutti coloro che ne sono stati vittime. Troppe ancor oggi le persone che ogni giorno subiscono infortuni - anticipa il sindaco Marangon - che muoiono o portano i segni permanenti conseguenti da quell’ evento e troppe le malattie professionali legate al lavoro. Vivere è un diritto. Il lavoro sicuro, un dovere”.

Una giornata di profonda riflessione, in ricordo di chi ha perso la vita o porta dei segni permanenti, a seguito di incidente o a causa di una malattia professionale. Emozionante è stata la cerimonia

ta fino a 22kW con il prezzo più basso; se sarà erogata in corrente continua fino a 50kW con il prezzo intermedio oppure, se la ricarica sarà erogata in corrente continua fino a 350kW, ad un costo più alto.

Endrius Salvalaggio

“Ancora troppi incidenti”

svoltasi successivamente anche a Padova, dove erano presenti tutti i rappresentanti dei comuni e delle associazioni Anmil Padovane. È stato ricordato, dati dell’osservatorio regionale Veneto, gli infortuni mortali, nei primi nove mesi dell’anno risultano essere ben 17. “Se come tutti sappiamo, l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e se il lavoro sicuro in una società civile è un diritto irrinunciabile, ma poi assistiamo a quasi due incidenti mortali al mese, vuol dire che per la sicurezza non si fa ancora abbastanza e tale considerazione rimarrà valida fino a quando ci sarà anche un solo morto nei luoghi di lavoro” conclude il Sindaco di Loreggia. (e.s)

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Le Skate Stars conquistano a Rimini il podio

U

n anno da incorniciare e ricco di soddisfazioni per il quartetto Skate Stars. Nato quattro anni fa, le quattro atlete che fin da piccoline pattinavano singolarmente nella società Roll Stars, fino a quando le allenatrici Virginia Casellato e Angelica Lamon hanno deciso di unirle in un nuovo quartetto. Unite da una grande determinazione e un grande impegno, oltre all’appoggio delle loro famiglie, l’anno scorso sono entrate nella categoria superiore, confrontandosi con atlete più grandi di loro e con più esperienza tenendo testa alle loro rivali, ottenendo un quarto posto al campionato Italiano Firs. Quest’anno invece la loro grinta e passione le ha portate ben oltre e dopo aver conquistato il titolo di campionesse italiane Aics 2024, campionesse italiane Fisr 2024 e campionesse Europee Fisr 2024, sono arrivate a partecipare alla competizione più importante e ambita da tutti i pattinatori. Venerdì 20 settembre hanno debuttato a Rimini per affrontare gli World Skate Games 2024 nella loro categoria di appartenenza.

“Le nostre campionesse europee reduci

dalla medaglia d’oro conquistata a Reggio Emilia nel maggio scorso, con la loro grinta e determinazione, hanno trionfato guadagnandosi la seconda posizione al mondo – afferma il sindaco Manuela Marangon - con la medaglia di argento,

ad un soffio dalla medaglia d’oro destinata agli spagnoli per pochi centesimi”.

“L’amministrazione comunale si congratula con Martina Zanchin, Benedetta Macchion, Matilde Checchinato e Clara Luban – continua il primo cittadino

Marangon - e le loro allenatrici Angelica Lamon e Virginia Casellato per lo straordinario traguardo raggiunto. Un ringraziamento particolare va alle loro famiglie per il sostegno che hanno dato a queste meravigliose ragazze”.

Un altro grande riconoscimento è stato insignito alle quattro ragazze delle Skate Stars con la consegna del premio dell’Atleta Camposampierese dell’anno 2024 al “Galà dello Sport del Camposampierese - Ama la vita, vivi lo sport!” giunto alla sua 14ma edizione, promosso dal tavolo dello Sport della Federazione dei Comuni del Camposampierese. La motivazione è stata unanime nel complimentarsi per l’impegno profuso e la determinazione nel raggiungere prestigiosi traguardi sportivi. Il Sindaco, l’assessore allo sport Stefano Pierobon e la consigliere delegata Alessandra Beltrame in rappresentanza di tutta l’amministrazione hanno portato il riconoscimento della comunità di Loreggia, augurando loro obiettivi ambiziosi e nuove sfide.

Endrius Salvalaggio

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Massanzago

L’evento. Il comune ha celebrato la Giornata di unità nazionale e delle Forze armate

Riflessioni e commemorazioni a scuola

Il 4 novembre, il comune ha celebrato la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate con una serie di eventi che hanno coinvolto le scuole locali, le autorità e la comunità. La mattinata è proseguita con una messa presso la chiesa parrocchiale di San Pio X e un incontro tra studenti e autorità

Sosteniamo progetti innovativi per l’inclusione scolastica, sociale, educativa e lavorativa dei minori migranti.

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CHI PUÒ PARTECIPARE?

Comune di Massanzago Ass.neNazionaleCombattentieReduci–Sez.diMassanzago

Programma:

LUNEDI’ 4 NOVEMBRE 2024

DICEMBRE 2024 Sintonizzati sul futuro.

Ore 9:40 IncontronellasedeMunicipale, benedizionedellecoroneealzabandiera; Ore 10 00 SantaMessapresso lachiesaparrocchialediSanPIOX; Ore 10 45

Il ricordo dei Caduti per la Patria ci impegna a celebrarne il sacrificio difendendo in ogni luogo Pace, Libertà, Unità Nazionale.

InterventodelleAutoritàedeglistudentidellaScuolaSecondariadiMassanzago; Ore 11 45

Deposizione delle corone presso l’Oratorio di Villa Baglioni e presso i monumenti ai CadutidiSandonoeZeminiana; Ore 12 30

PranzoSocialepressol’agriturismoAgriverdediMassanzago

Il coordinatore De Marchi Agostino

Il Sindaco Dott.sa Schiavon Sabrina

Perinformazioni:DeMarchiAgostino,GalloPaolo,CagninLino,PertileAmpelio,BertoliniLuciano,PerinSimone.

significato della giornata e struttivo confronto con gli

L a commemorazione, che è iniziata la mattina del 4 novembre, anche quest’anno, ha visto la presenza delle scuole secondarie del comune e l’alzabandiera, cerimonia liturgica e interventi delle Autorità. Anche il comune di Massanzago ha commemorato, come da tradizione, Giornata di unità nazionale e Giornata delle Forze armate, in cui si celebrano tutti i militari che in Italia e all’estero servono il paese con passione, dedizione e sacrifici; in particolare si commemora altresì la fine della Prima Guerra mondiale, conclusasi con l’armistizio di Villa Giusti firmato, proprio nella città di Padova, tra l’Italia e il regno austro-ungarico. A Massanzago, in particolare, le celebrazioni sono avvenute nel centro del paese e nelle frazioni di Sandono e Zeminiana dove sono collocati due monumenti ai caduti. La cerimonia, come di consueto, è iniziata con l’alzabandiera e la benedizione delle corone che avrà inizio attorno alle 9.30 presso Villa Baglioni, sede municipale di Massanzago. La commemorazione ha visto la partecipazione di Alpini e dell’associazione Nazionale Combattenti e Reduci, sezione

di Massanzago. Successivamente il programma della cerimonia di commemorazione è proseguito con la Santa Messa alle ore 10.00 presso la chiesa parrocchiale di San Pio X. Attorno alle 10.45 invece l’incontro con le scuole secondarie di Massanzago che, accompagnate dai loro insegnanti, hanno riflettuto sul significato della giornata, un momento in cui le studentesse e gli studenti hanno presentato

portanza “Di mantenere di queste importanti giornate”. Successivamente, come previsto dal programma, si è tenuto l’esecuzione dell’Inno di Mameli con la deposizione delle corone d’alloro benedette dal parroco di Massanzago presso l’Oratorio di Villa Baglioni e altresì presso i monumenti ai caduti di Sandono e Zeminiana. La giornata si è concluso con un pranzo sociale presso l’agriturismo Agriverde di Massanzago. Il vice-sindaco Scattolin infine ha osservato come la giornata sarà “Un momento di dialogo e convivialità che aiuta la comunità, ricordando i valori comuni e gli estremi sacrifici fatti per la pace, la libertà e l’identità nazionale nella comunità in cui viviamo”, ringraziando infine quanti hanno collaborato e quanti parteciperanno alle commemorazioni.

Prospettive di Futuro: anche il comune tra i sostenitori

cultura e alla attività giovani, così

PROSPETTIVE

DI

Il comune di Massanzago aderisce in modo entusiasmante all’evento “l’ABC del cercare lavoro: muovere i primi passi nella ricerca di lavoro”, rivolto a tutte le ragazze e ragazzi tra i 15 e i 35 anni che, come si legge nella locandina di presentazione “Stanno iniziando a esplorare il mondo del lavoro e a chi desidera approfondire le proprie conoscenze su come orientarsi nella ricerca per affrontare le prime esperienze lavorative”. Il territorio del Camposampierese e anche il comune di Massanzago sono già stati tra i protagonisti di eventi e iniziative che mirano a creare nei giovani la consapevolezza circa la ricerca di lavoro, fornendo consigli e cercando di aiutare per muovere i primi passi alla ricerca della prima occupazione. L’assessorato alla

come l’amministrazione di Massanzago invitano tutti i giovani e le giovani interessati a partecipare a questa importante e interessante

iniziativa. Il progetto “Prospettive di Futuro”, è finanziato dalla regione Veneto e organizzato da “La Esse”, “Jonathan-cooperativa sociale”, “Cooperativa Carovana” e “Impronte”. Il percorso prevede 3 incontri di gruppo in presenza con possibilità di attivare la modalità online così da favorire la partecipazione di tutti i ragazzi dei territori. L’iniziativa a cui partecipa anche l’amministrazione di Massanzago, si svolge presso l’Innovation Lab in via Roma 22, a San Giorgio delle Pertiche, e si tratterà 3 tematiche: cosa scrivere nel cv e indicazioni per valorizzarsi al meglio, consigli utili per la ricerca di lavoro su Linkedin e con il passaparola e infine una simulazione per presentarsi in modo efficace e sostenere dei buoni colloqui di lavoro. (s.v)

Simone Vecchiato

Massanzago

Nuovo progetto di restauro e valorizzazione a Villa Baglioni

D iventerà realtà il progetto di rifacimento dell’ingresso dell’area a ovest del parco di Villa Baglioni a Massanzago. La nuova amministrazione comunale guidata dalla Sindaca Schiavon, eletta lo scorso giugno, sta acquisendo, mediante un accordo tra comune e il privato, la possibilità di ottenere il passaggio di accesso al Parco di Villa Baglioni (entrata presso via Roma, dinanzi alla chiesa parroc-

L’obiettivo è quello di far risaltare il patrimonio storico e artistico del parco, con info point per il turismo sostenibile.

chiale). Il passaggio normalmente non è accessibile ai cittadini, diviene percorribile solamente durante la Festa del Melone, per agevolare l’ingresso dei visitatori all’interno del Parco, luogo in cui si svolge

la sagra. Ottenendo il passaggio di ingresso al parco della Villa di via Roma il comune potrà portare avanti la realizzazione della ristrutturazione della barchessa di Villa Baglioni, attualmente in uno stato di degrado e pericolo. La nuova struttura che nascerà sarà un importante polo culturale e aggregativo da adibire alla Biblioteca e all’info point per la valorizzazione culturale del Parco e del patrimonio artistico degli affreschi del Tiepolo, conservati proprio all’interno della Villa Baglioni, ciò sicuramente consentirà di potenziare il progetto culturale assieme alla Federazione dei comuni del Camposampierese. La stessa Pro Loco, secondo l’idea dell’amministrazione, potrà servirsi del nuovo edificio per potenziare la propria proposta culturale, per organizzare e promuovere nuovi eventi aggregativi per Massanzago. Gli stessi spazi comunali e gli uffici, secondo il progetto, potranno essere riorganizzati per favorire e garantire un migliore servizio e accessibilità alla cittadinanza. L’as-

sessore e vice sindaco Scattolin, con delega ai lavori pubblici, assicura come “Per la gestione dei nuovi spazi che saranno creati collaboreremo con i giovani e le associazioni di cui è ricco il nostro territorio”. Il nuovo edificio e polo aggregativo sarà un centro di particolare rilevanza che a Massanzago ancora manca, in cui si troverà spazio per mostre d’arte e valorizzazione del territorio, divenendo anche eventualmente sede delle diverse realtà che operano nel sociale. Saranno inoltre promosse attività ed even-

ti culturali e ricreative per giovani. Nel frattempo l’amministrazione sta valutando l’esistenza e la disponibilità di spazi a favore della Pro Loco e di altre associazioni che ne avessero bisogno, anche mediante l’eventuale aiuto di cittadini e privati. Il finanziamento per la realizzazione del nuovo polo culturale e aggregativo è stato inserito nella variazione di Bilancio approvato dal consiglio comunale, il progetto esecutivo è già stato approvato, l’appalto e l’inizio dei lavori è previsto per il 2024.

Mostra fotografica visitabile fino all’8 novembre.

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Si è svolta lo scorso sabato 26 ottobre alle ore 10.30 la cerimonia di inaugurazione e premiazione delle opere vincitrici della seconda edizione del Concorso fotografico “Tra risorgive e laguna”, organizzato dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive. La mattinata, che si è tenuta presso il maestoso Salone Tiepolo di Villa Baglioni, sede del comune di Massanzago, ha visto la presenza dei protagonisti e fotografi che hanno partecipato e delle autorità. La premiazione è stata condotta dal giornalista Enrico Scotton, vi sono stati i saluti del vicesindaco Stefano Scattolin, che ha ringraziato per la preziosa e interessante iniziativa, e

dell’assessore Franco Campello. Successivamente è intervenuto il presidente di Acque Risorgive Francesco Cazzaro per ringraziare i partecipanti e l’amministrazione di Massanzago, infine è intervenuto il presidente della giuria del concorso fotografico e della commissione comunicazione del consorzio Clodovaldo Ruffato. E’ seguito, al termine della premiazione, un momento conviviale tra i presenti con buffet. Dopo il taglio del nastro, la mostra fotografica sarà visitabile per tutti gli interessati, con ingresso libero, tutte le mattine dalle 10.00 alle 12.00 e nei pomeriggi di martedì, mercoledì e giovedì dalle 14.00 alle 18.00. L’evento è stato patrocinato dal comune di Massanzago e dall’assessorato alla Cultura. (s.v)

Pista ciclabile immersa nel verde:

un passo verso un futuro sostenibile

L a ciclovia dell’Ostiglia, che si snoda lungo la ferrovia dismessa da Treviso a Ostiglia, è da sempre un progetto sostenuto con vigore dal Coordinamento Fiab del Veneto. Questo gruppo ha frequentemente manifestato il proprio supporto per l’idea, collaborando con il Comitato Ostiglia Ciclabile per promuovere la realizzazione di questa importante infrastruttura. La Treviso-Ostiglia si estende per un totale di 116 chilometri, di cui 32 si trovano nella Provincia di Padova. Il primo tratto della pista ciclabile in Provincia di Padova è stato inaugurato nel lontano ottobre 2012, collegando Piombino Dese a San Giorgio delle Pertiche. Da allora, il progetto ha continuato a crescere e ad evolversi.

Oggi, Piombino Dese si arricchisce ulteriormente con la realizzazione di una nuova pista ciclabile che si sviluppa lungo le vie Marconi e Cornaro, creando un collegamento diretto tra il percorso ciclopedonale “Ostiglia” e il centro del paese. Questo nuovo progetto, dal valore complessivo di circa 400 mila euro, include anche un tratto di pista lungo via Albare, al confine con Trebaseleghe, dove si raccorda alla rete ciclabile di questo comune. La nuova pista ciclabile rappresenta un significativo miglioramento in termini di sicurezza, sia per i residenti che per i cicloturisti, facilitando gli spostamenti su due ruote e garantendo un percorso sicuro e agevole. Particolarmente suggestivo è il tratto lungo via Marconi, che si sviluppa quasi interamente attraverso un percorso alberato. Il vicesindaco e assessore Luigi Benozzi ha sottolineato l’importanza di questa nuova infrastruttura, evidenziando come questa caratteristica offra ai ciclisti e ai pedoni un’esperienza immersa nel verde, rendendo il tragitto molto più piacevole e rilassante. La presenza di alberi lungo il percorso non solo aumenta la sicurezza stradale, ma funge anche da forte incentivo per i cicloturisti che percorrono la “Ostiglia”, invitandoli a fare una sosta e scoprire le bellezze di Piombino Dese. Il progetto della nuova pista ciclabile non si limita a migliorare la mobilità locale, ma ha anche l’obiettivo di promuovere un turismo sostenibile, valorizzando il territorio e le sue risorse naturali. La nuova pista diventa così un’opportunità per vivere il territorio in modo più sano e consapevole, incoraggiando il rispetto per l’ambiente. Residenti e visitatori possono finalmente beneficiare di una nuova via

di collegamento, che non solo facilita gli spostamenti, ma offre anche un’esperienza di esplorazione più gratificante.

In conclusione, la realizzazione della ciclovia dell’Ostiglia e della nuova pista ciclabile a Piombino Dese rappresentano un passo importante verso una mobilità più sostenibile e una valorizzazione del territorio. Questi progetti contribuiscono a rendere la zona più accessibile e invitante, promuovendo uno stile di vita attivo e rispettoso

dell’ambiente. La speranza è che questi sviluppi possano incoraggiare sempre più persone a utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, rafforzando il legame tra comunità e natura. Con l’arrivo di questa nuova infrastruttura, Piombino Dese si conferma un modello di innovazione nella mobilità sostenibile, invitando tutti a scoprire il territorio in modo ecologico e responsabile.

Volontariato, 20 anni dell’associazione Afp

Domenica 27 ottobre, l’Associazione Afp (associazione famiglie piombinesi) ha celebrato un traguardo significativo: i suoi 20 anni di impegno nel volontariato e nel bene della comunità. L’evento si è svolto presso la Sala San Tommaso Moro di Piombino Dese, radunando soci, ex soci e simpatizzanti. La mattinata è iniziata con un’accoglienza calorosa, seguita da una serie di interventi in cui le diverse associazioni presenti hanno condiviso le loro esperienze e testimonianze sul valore del volontariato. La presenza del Presidente del Csv di Padova e Rovigo, Luca Marcon, ha arricchito la discussione, portando un contributo prezioso sul ruolo fondamentale che le associazioni

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giocano nel tessuto sociale. Marcon ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le diverse realtà del volontariato, evidenziando come ognuna, con la propria unicità, contribuisca a creare una comunità più forte e coesa. Le testimonianze degli intervenuti hanno messo in luce storie di solidarietà e dedizione, rafforzando il messaggio che il volontariato non è solo un atto di generosità, ma una forma di investimento nel futuro della comunità. Al termine delle discussioni, i partecipanti sono stati invitati a un rinfresco presso il Centro Anziani, dove è continuata la condivisione di idee e progetti per il futuro. Questo momento conviviale ha rappresentato un’occasione per rafforzare legami e progettare insieme iniziative che possano proseguire nel solco tracciato dai 20 anni di Afp. L’evento si è concluso con un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito alla realizzazione di questa celebrazione. Il Presidente Gian Paolo Zamprogna ha ribadito l’impegno dell’AFP a continuare a lavorare per il bene della comunità, invitando tutti a partecipare attivamente ai progetti futuri. Questa giornata ha rappresentato non solo una celebrazione del passato, ma anche un momento di riflessione e speranza per il futuro del volontariato nel territorio. (e.s)

Trebaseleghe

Fondi. Sarà costruito un nuovo edificio, corsa contro il tempo per completare tutto entro marzo 2026

In arrivo 1,6 milioni per la nuova mensa

Sono in arrivo oltre 10 milioni di euro per le nuove mense scolastiche nella Provincia di Padova. Il comune di Trebaseleghe il primo fra i quindici comuni concorrenti. Riceverà 1 milione e 656mila euro dal fondo Pnrr. L’intervento consiste nella costruzione di un nuovo edificio destinato a mensa scolastica al servizio del nuovo polo scolastico dell’istituto comprensivo Ponti, che sta prendendo forma nel capoluogo di Trebaseleghe. Trattandosi di finanziamenti Pnrr, anche i lavori della nuova mensa dovranno concludersi entro marzo 2026, come per le costruende scuole primarie, e questo significherà una corsa contro il tempo se solo si considerano le due importanti opere. La difficile sfida per uffici comunali, progettisti e costruttori per coordinare la

progettazione, procedure, gare, affidamento lavori, cantieri, collaudi, rendicontazioni e bilanci, che la giunta Zoggia dovrà affrontare con responsabilità e determinazione. Nel centro di Trebaseleghe oltre alla ristrutturazione del Palasport, conclusa l’anno scorso, sono iniziati anche i lavori di riqualificazione della piazza e la messa in sicurezza di alcuni punti critici della viabilità. Quasi 20 milioni di investimenti in lavori pubblici, tra fondi del Pnrr e propri.

“Una vera svolta per la nostra città”, afferma il Sindaco Antonella Zoggia, primo cittadino della città di Trebaseleghe. “Per raggiungere questo traguardo sono stati necessari passaggi di pianificazione complessi - incalza il sindaco - per cui devo ringraziare i funzionari e tutti i

Convegno sul decreto “Salva Casa”

Il 25 ottobre, presso l’auditorium di via Don Orione a Trebaseleghe, si è tenuto un convegno intitolato “Decreto Salva Casa: aspetti giuridici e applicativi del decreto 69/2024 dopo la conversione in legge”. L’incontro, organizzato dal Comune, ha visto la partecipazione di numerosi professionisti del settore, pronti a esplorare le novità introdotte dalla normativa. Il sindaco Antonella Zoggia ha aperto i lavori sottolineando l’importanza per i tecnici di essere aggiornati, affinché possano guidare i cittadini nell’applicazione del Decreto Salva Casa. “Solo con una corretta informazione, i cittadini potranno rivolgersi con fiducia ai professionisti del settore”, ha affermato.

Tra gli esperti presenti: avvocati

Emiliano Troi, Michele Greggio e Flavia Degli Agostini, specializzati in diritto amministrativo e urbani-

stico, e l’architetto Dino De Zan, esperto in urbanistica. La sessione è stata coordinata dall’architetto

Il sindaco Antonella Zoggia ha sottolineato l’importanza della pianificazione e l’impegno della giunta per coordinare i lavori. Oltre alla mensa, a Trebaseleghe sono in corso altri investimenti pubblici, per un totale di quasi 20 milioni di euro

collaboratori dei nostri uffici comunali che ci hanno permesso di arrivare a questo risultato”. “Il 24 luglio scorso abbiamo infatti partecipato all’avviso pubblico indetto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, riguardante la presentazione di proposte per la messa in sicurezza o la realizzazione di mense scolastiche. Il 2 settembre è stata depositata la candidatura che è risultata meritevole del contributo” conclude Zoggia. La mensa è destinata sia ai bambini della scuola primaria sia ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado che attualmente raggiungono il numero complessivo di oltre 630 ragazzi. Arricchiremo così l’offerta dei servizi alla scuola, destinata a diventare sempre più scuola a tempo pieno.

Endrius Salvalaggio

Demetrio Zattarin, responsabile del Settore Tecnico del Comune. L’architetto De Zan ha evidenziato come il Decreto abbia liberalizzato il cambio d’uso negli ambiti urbani, permettendo modifiche alle altezze minime e facilitando il cambiamento di destinazione d’uso per appartamenti e negozi. Flavia Degli Agostini ha aggiunto che, sebbene la nuova legge non sia sempre chiara, offre opportunità significative che possono essere valorizzate. Michele Greggio ha commentato con ironia l’attitudine degli italiani verso l’autocritica: “Critichiamo sempre le norme, ma è importante cogliere gli aspetti positivi. La rimozione delle piccole difformità può sbloccare le compravendite immobiliari e favorire il rilancio del mercato”

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Appuntamenti. Un aiuto per chi si relaziona con bambini, ragazzi e giovani adulti con fragilità

Al via “Svegli come un grillo” Quattro incontri formativi per educatori

S

vegli come un grillo è il nome dei quattro incontri formativi organizzati dall’associazione “Zuppa di Sasso” e dall’Istituto Comprensivo Ponti, patrocinato dal Comune di Trebaseleghe. L’obiettivo è la sensibilizzazione e la diffusione della cultura dell’integrazione in riferimento alle difficoltà di origine comportamentale che, se non riconosciute e adeguatamente gestite, tendono a generare discriminazione e isolamento sociale sia di coloro che ne soffrono, che dei relativi contesti familiari. I destinatari sono le figure educative del territorio che si relazionano con bambini,

Gli incontri, rivolti a educatori e figure operanti nei contesti educativi e sportivi, si terranno il 13, 20, 27 novembre e 4 dicembre presso l’auditorium dell’Istituto Ponti dalle 20.30 alle 22.30, condotti dalla psicologa Emanuela Fornasier

ragazzi e giovani adulti con fragilità comportamentali come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd) e disturbi del comportamento, che operano nei vari contesti, non solo in ambito familiare e scolastico, ma anche nell’ambito dello sport, ecc. Gli incontri avranno luogo mercoledì

13, 20, 27 novembre e 4 dicembre prossimi, dalle ore 20.30 alle ore 22.30 presso l’auditorium dell’istituto Ponti, via don Orione, 2 a Trebaseleghe e sarà condotta da Emanuela Fornasier psicologa e psicoterapeuta esperta in disturbi del neuro sviluppo in età evolutiva. La partecipazione sarà gratuita ma è prevista l’adesione obbligatoria compilando entro il 12 novembre il form al seguente link https://bitly. cx/9HoMk . La formazione è destinata a tutte le figure educative del territorio che si relazionano con bambini, ragazzi e giovani adulti con fragilità comportamentali, che operano nei vari contesti, non solo in ambito familiare e scolastico, ma anche nell’ambito dello sport, ecc.

“Invito i genitori, gli insegnanti e tutti gli educatori a partecipare - sottolinea l’assessore al sociale Rosanna Trevisan - essendo la formazione importante perché ci aiuta a mettere in atto interventi personalizzati che migliorano la qualità di vita di chi affronta queste problematiche e aiuta a gestire le difficoltà quotidiane nel contesto scolastico, familiare e sociale”. L’associazione Zuppa di Sasso è vicina ai genitori e ai loro bisogni, supportandoli con percorsi di formazione e condivisione. Attraverso professionisti specializzati, permette di conoscere e approfondire i vari aspetti del disturbo da deficit di attenzione e iperattività, ed i suoi complessi sintomi, e ad imparare le strategie e le informazioni attinenti gli aspetti previdenziali per la tutela dei minori. Endrius Salvalaggio

Riconoscimento dalla Comunità Europea a Trebaseleghe in rete con Martellago e Zerobranco

Tre Enti riuniti sotto la denominazione di comunità per la loro posizione centrale tra le province di Treviso, Padova e Venezia che avevano presentato la candidatura lo scorso aprile con un ricco dossier, che identifica lo stato dell’arte dello sport nei rispettivi territori e identifica gli obiettivi per il futuro. Accomunati da una radicata vocazione sportiva e da valori condivisi, i comuni di Trebaseleghe con ruolo di capofila, Martellago e Zero Branco hanno inteso creare una comunità sempre più coinvolta, attiva e attenta a tematiche quali salute, benessere psicofisico, sostenibilità ambientale, educazione, disciplina, costanza e gioco di squadra. Tutti elementi che caratterizzano lo sport attraverso la sua pratica, sia in forma agonistica che amatoriale, riesce a trasmettere. Con oltre 45.500 cittadini residenti, più di 64 associazioni sportive attive e 50 strutture sportive pubbliche fra palazzetti dello sport, palestre, campi da gioco ed aree polivalenti, la comunità delle tre province punta

a consolidare i numerosi eventi e le attività che già si realizzano nei rispettivi territori, anche tramite associazioni e scuole. “La decisione di fare rete tra comuni è stata vincente per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi - dichiara il vicesindaco e assessore allo Sport di Trebaseleghe Francesca Pizziolo - ci abbiamo creduto fin dall’inizio lavorando sodo per stilare un dossier convincente ed elencare tutte le nostre strutture e le nostre associazioni che rendono ricco il nostro territorio. Un ringraziamento particolare per questo riconoscimento va proprio alle associazioni, perché è grazie a loro se i nostri bambini, ragazzi, adulti fanno sport, stanno insieme, fanno squadra e imparano le regole del vivere in comunità. Entro novembre, andremo a ritirare il premio a Roma e il prossimo anno a dicembre a Bruxelles. Da questo nasce la collaborazione con i comuni di Zero Branco e Martellago che speriamo non si fermi a questo progetto”. (e.s)

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Festa del fumo: torna il ’700 a Villa Baglioni

Metti alcuni rievocatori storici in abiti della Serenissima; una splendida villa veneta del XVII secolo; spettacoli per bambini e castagne arrostite. Ci sono tutti gli

Successo per l’evento organizzato dalla Pro Loco di Massanzago presso l’attuale sede del municipio. Rievocatori storici, antiche giostre, giri in carrozza hanno catapultato i visitatori nel passato, vivendo un pomeriggio all’insegna della storia e del divertimento

ingredienti per trascorrere un pomeriggio alternativo presso l’antica Villa Baglioni di Massanzago nel corso dell’”Antica Festa del Fumo”, svoltasi domenica 13 ot-

tobre e giunta alla sua ottava edizione nella versione “moderna”, sebbene le sue origini si perdano nei secoli.

A raccontarne le origini, lo scopo, il presente e il futuro della festa è Ivano Basso, presidente della Pro Loco di Massanzago che ha organizzato l’evento: «Anzitutto dobbiamo spiegare perché si chiama “Festa del Fumo” che non è naturalmente quello delle sigarette bensì quello delle castagne arrostite. Infatti l’origine della manifestazione risale al ‘600 quando i nobili veneziani Baglioni, una volta conclusi i raccolti, lasciavano la Villa che avevano abitato per il periodo estivo per trasferirsi a Venezia. I popolani salutavano i blasonati proprietari arrostendo castagne, facendo festa e porgendo loro alcuni doni. Era quindi un pomeriggio di festa che, nel corso degli ultimi anni, è stata recuperata e rappresenta oggi uno degli appuntamenti più interessanti del nostro territorio» racconta Basso. «Per immergerci a pieno nell’at-

mosfera del tempo, prima ancora della festa - il venerdì precedente - si è tenuto un concerto di musica classica “a quattro violini soli” presso la sala del Tiepolo all’interno della Villa. È stato un momento toccante e romantico che ha fatto apprezzare ai presenti la bellezza del luogo, oggi sede del municipio di Massanzago» spiega Basso. «Nel corso della giornata i visitatori hanno potuto guardare come si giocava a tria tra ‘700 e ‘800 grazie alla nostra tria vivente: uomini e donne sono diventati per l’occasione delle grandi pedine che si muovevano su un’enorme scacchiera raffigurata per terra. Ma questa non è stata l’unica attrazione. Per i più piccoli abbiamo ricreato delle antiche giostre in legno ed è stato adibito uno spazio per un laboratorio, sempre d’epoca. Ancora, le famiglie che hanno preso parte alla festa hanno potuto fare un giro in carrozza attorno alla villa e hanno potuto visitare gratuitamente l’antico edificio che al piano nobile conserva de-

gli splendidi affreschi del Tiepolo» prosegue Basso. «L’organizzazione di questo evento ha richiesto un grande lavoro di squadra, portato avanti grazie alle associazioni che hanno aderito al progetto e con il patrocinio del comune di Massanzago. Tra i gruppi protagonisti dobbiamo sicuramente ringraziare i Patrizi Veneti che hanno im-

personato i Baglioni con costumi d’epoca, mescolandosi alla gente, ballando e cantando. Da ricordare inoltre che questa festa rientra in un bando provinciale al quale il Consorzio Graticolato Romano ha aderito, assieme alla Pro Loco di Massanzago» conclude il presidente dell’associazione di promozione del territorio locale.

Andrea Benato

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L’intervista. Pietro Zangheri, già presidente e attuale componente dell’Ordine dei Geologi del Veneto

Rischio idrogeologico: “non possiamo prescindere dalla manutenzione del territorio”

I l nostro territorio deve gran parte della sua bellezza all’immensa varietà di fiumi che lo attraversano. Dai torrenti delle Dolomiti alla laguna veneziana, il Veneto è una delle regioni italiane più ricche dal punto di vista idrico. L’acqua è presente in maniera capillare, in superficie come nel sottosuolo, dove le risorse vengono sfruttate dagli acquedotti e dalle realtà produttive. Ma la ricchezza di acque, che rende la nostra regione così straordinaria dal punto di vista paesaggistico, è la stessa responsabile dei disastri idrogeologici che da sempre hanno interessato il territorio. Ce lo conferma Pietro Zangheri, che allo studio di questi fiumi ha dedicato gran parte della sua vita: “La fragilità è insita nella natura del territorio, fin dalle origini. Lo sappiamo dalle elementari: la nostra è una pianura alluvionale, formata proprio dall’accumulo di detriti depositati durante le esondazioni. L’abbondanza di acque è dunque proporzionale alla necessità di gestire il rischio idrogeologico”.

Dottor Zangheri, quali interventi possono essere attuati per mitigare le esondazioni?

“Il rischio zero non esiste, ma nella nostra pianura sono stati fatti diversi interventi. Le opere più note sono le casse di espansione, che possiamo considerare una sorta di serbatoio di emergenza in caso di esondazione. Sebbene utilissime, non sono un toccasana a qualsiasi evento pluviometrico. Le grandi opere non bastano, è importante fare manutenzione attraverso interventi diffusi e misure preventive”.

Quali sono le principali criticità nella gestione dell’acqua e del rischio idrogeologico in Veneto?

“Lo sanno bene gli addetti ai lavori ma anche chi, per qualche motivo, si trova coinvolto in questioni idrogeologiche: la competenza sull’acqua è divisa tra una miriade di istituzioni. Per una banale costruzione, bisogna attendere la concessione di minimo cinque enti tra comuni,

province e consorzi di bonifica. E questo è un grosso limite in termini di ritardi e spese inutili. Inoltre, ciò che manca nel nostro paese è una maggiore attenzione alla manutenzione del territorio, dai grandi fiumi ai piccoli corsi d’acqua”.

Una nuova stagione per il casone Millecampi, nel cuore della laguna veneta

Una “nuova stagione” per il casone di Isola Millecampi, ristrutturato e recentemente affidato a un nuovo gestore. Sono numerose le particolarità del luogo che ne sottolineano la valenza storica e culturale. Raggiungibile esclusivamente via mare, l’Isola, con il suo casone, costituisce il punto di sbocco della provincia di Padova sulla laguna. A seguito di una selezione pubblica, il complesso immobiliare Valle Millecampi è stato assegnato dalla Provincia di Padova in gestione alla società agricola Baba di Camponogara (VE). Sergio Giordani, presidente della Provincia di Padova ha sottolineato: “Inaugurare la “nuova vita” dell’Isola significa celebrare tutti gli sforzi fatti finora e partire con rinnovato entusiasmo.Quando la

Provincia di Padova ha acquisito la motta e il casone nel 2007, questo luogo si trovava in uno stato di abbandono. La ristrutturazione è durata molto tempo: sono stati necessari interventi radicali di ricostruzione del casone e di ripristino in sicurezza dell’isola con l’innalzamento della motta. Il casone era in parte crollato. Ma era doveroso non abbandonare questo luogo, anche se sapevamo che sarebbero stati necessari tanti anni di lavoro. Un progetto di tale portata ha richiesto ingenti risorse e tantissime energie da parte delle persone che vi hanno lavorato nel corso degli anni. Tutto questo oggi è possibile grazie alla volontà di numerosi Enti che hanno collaborato insieme: oltre alla Provincia di Padova, la Regione Veneto, la Fondazione

Cariparo e il Magistrato alle Acque. L’unione di intenti di riportare in vita l’Isola e la Motta, ha permesso di ristrutturare l’area e di ridare nuova vita e nuovo slancio, nel segno della tradizione”. Giuseppe Toffoli, vice presidente di Fondazione Cariparo, ha aggiunto: “La tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del territorio, salvaguardia dell’ambiente e promozione di un turismo di qualità sono alcuni degli ambiti in cui la Fondazione realizza la propria missione. E la rinascita del Casone di Isola Millecampi, li tocca tutti”. Devy Chinazzi, formatosi alla scuola di pesca di Coldiretti, è il nuovo gestore di Casone Millecampi: “Attraverso il nostro progetto vorremmo ridare vita a questo luogo mantenendo l’identità e la funzione

Il 2 novembre ricorre la tragica alluvione di Ognissanti, che nel 2010 ha messo in ginocchio i residenti della Bassa Padovana. Quali misure preventive avrebbero potuto ridurre l’impatto dell’evento?

“I disastri causati da intense precipitazioni in tempi brevi sono tra i più complessi da gestire. Un esempio più recente è l’esondazione che nel maggio 2023 ha causato la rottura degli argini del Muson Vecchio, nel Camposampierese. In questi casi si può intervenire mediante la costruzione di bacini di laminazione, che rallentano il deflusso dell’acqua verso la rete scolante. A livello di misure preventive, dovremmo imparare a stoccare l’acqua immagazzinandola nel sottosuolo, per poi utilizzarla nel momento in cui scarseggia, proprio come facciamo con i nostri risparmi. Ancora una volta, la prevenzione passa per una gestione intelligente della risorsa idrica”.

per il quale era stato realizzato, guardando al futuro. Isola Millecampi vuole essere un luogo di attività e di accoglienza per le nuove generazioni di pescatori. Intendiamo ridare vita a una comunità di pesca impareranno a gestire le risorse della laguna, un avamposto dedicato alla pesca in cui accogliere e proporre esperienze legate alla tradizione lagunare e locale”. Vincenzo Gottardo

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Pietro Zangheri

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Il dibattito. L’anniversario tra celebrazioni e vivaci polemiche

Autonomia, a sette anni dal referendum

lo scontro politico è più acceso che mai

Per Zaia e i partiti di centrodestra era doveroso celebrare il settimo anniversario del referendum sull’autonomia regionale e fare il punto sulla realizzazione di un progetto a lungo inseguito. Per l’opposizione invece è stato l’ennesimo evento propagandistico a spese dei cittadini, che nulla ha portato di concreto. Insomma il tema continua ad infiammare lo scontro politico e ad accendere gli animi, dentro e fuori il Consiglio Regionale.

Sette anni fa oltre due milioni di cittadini si sono espressi a favore di una maggiore autonomia regionale, un vero plebiscito che ha dato il via a un percorso politico e legislativo culminato nella legge approvata il 26 giugno scorso. Venezia ha ospitato la celebrazione dell’anniversario , alla Suola Grande di San Giovanni Evangelista. Anche in questa occasione il presidente Zaia, ha sottolineato come il referendum del 201 7 sia stato un momento storico per il Veneto, un punto di partenza per un percorso che ha trovato compimento nella recente legge sull’autonomia differenziata. “Oggi discutiamo di autonomia grazie all’ardore dei veneti- ha detto Zaia - che hanno sostenuto

il referendum. È tempo di guardare avanti. Non possiamo tornare indietro. E per quanto riguarda il federalismo fiscale, finalmente sta prendendo slancio. Altre regioni, come Emilia-Romagna e Toscana, sono pronte a unirsi a questa richiesta. L’autonomia non è solo un aspetto giuridico o amministrativo. È un’opportunità per coinvolgere tutti i cittadini, non solo i veneti. Dobbiamo superare le leggende metropolitane, come quella della secessione dei ‘ricchi’, che nascono dalla non conoscenza. La spesa pubblica veneta è tra le più basse in Italia. Questo ci rende virtuosi nella gestione delle risorse. Dobbiamo fare in modo che altre regioni si uniscano a noi in questo percorso”.

Quanto al tavolo nazionale già attivo, Zaia ha precisato: “Abbiamo già avviato discussioni sulle prime nove materie di questa legge quadro. Il recente incontro di Bari ha messo in evidenza non solo le questioni legate all’autonomia, ma anche i problemi generali delle regioni.

A fare da sponda il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “I pochi che, miopemente, si ergono contro l’autonomia, si scordano che è la nostra

Costituzione a prevedere questo diritto. Una battaglia contro l’autonomia, pertanto, non è solo una battaglia contro il progresso, ma contro la Costituzione stessa. sarò sempre in prima linea per combattere le falsità e la propaganda contro l’autonomia, e per far rispettare il volere democratico di milioni di veneti”. Alberto Villanova, capo dell’intergruppo Lega, ha accusato il Partito Democratico di voler fare da guastafeste, criticando la loro opposizione a un evento che, invece, celebra la fine di uno stato centralista e dirigista. Sonora la stroncatura di Andrea Martella,

segretario veneto del Pd: “Questa pseudo festa è l’ennesima cortina fumogena per distrarre l’opinione pubblica dall’affanno della sua azione di governo e dal fatto che lo stesso Zaia sa che questa autonomia non la vogliono nemmeno i suoi alleati. Noi non siamo contro l’autonomia e abbiamo avanzato in tutte le sedi le nostre proposte ma ribadiamo la nostra contrarietà a quella differenziata proposta dal governo”.

Anche Vanessa Camani, capogruppo del Pd, ha ha accusato la maggioranza di aver trasformato un’occasione di approfondimento

in una kermesse celebrativa della legge Calderoli, con l’aggravante dell’uso di fondi pubblici. Elena Ostanel, di VCV, ha lamentato l’assenza di un contraddittorio, suggerendo che l’evento avrebbe potuto essere finanziato con fondi di partito. Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione, ha definito l’iniziativa come pura propaganda. Intanto la Lega tira dritto non sembra intenzionata a fermarsi, come dimostra il sondaggio lanciato dal presidente del consiglio regionale, Roberto Ciambetti, sulla percezione del Veneto dal punto di vista linguistico. (n.s.)

Faccia a faccia Camani - Venturini in diretta sull’autonomia a Radio Veneto24

Confronto infuocato in diretta su Radio Veneto24 tra Elisa Venturini, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e Vanessa Camani, Capogruppo PD: materia del contendere, manco a dirlo, l’autonomia. Camani è partita subito all’attacco: “Eravamo molto curiosi di sentire quale sarebbe stato l’indirizzo che il presidente della Regione voleva dare a questo percorso verso l’autonomia differenziata. In realtà non ha detto assolutamente nulla, non ha detto quali saranno le funzioni su cui si vorranno concentrare perché ha da una prima lettura sembra che vogliano tutto e soprattutto non ha detto come questi scampoli di funzioni dentro sole nove materie potranno essere utili al Veneto.”

“A livello regionale come Forza Italia – ha replicato Elisa Venturini - abbiamo presentato la proposta di legge che poi ha

portato all’indizione del referendum per l’autonomia e siamo talmente convinti che nel nostro simbolo, in Veneto, compare la scritta autonomia. Ci rendiamo conto della difficoltà nel far condividere questo percorso a livello nazionale, perché Forza Italia è un partito nazionale e all’interno sono presenti varie anime territoriali. È chiaro che noi dobbiamo cercare di fare capire anche alle altre componenti del partito che provengono da altre parti d’Italia qual è la necessità e quali sono le ricadute positive che ci possono essere per l’autonomia con l’autonomia non solo per il territorio veneto, ma anche a livello nazionale”. “Lo abbiamo ripetutamente sottolineato – ha rintuzzato Camani - che la sinistra non è contraria all’autonomia differenziata è contraria all’autonomia differenziata versione Zaia – Calderoli. Peraltro la legge

approvata smonta un grande cavallo di battaglia della destra: non resteranno in Veneto gli otto o i nove decimi delle tasse pagate in Veneto; continueranno ad andare a Roma. Quindi se fossi in Elisa Venturini, della quale apprezzo la coerenza, non rivendicherei troppo quel referendum.”

“Per quello che riguarda la possibilità di trattenere in Veneto - ha rilanciato la capogruppo di FI - la maggior parte delle tasse pagate qui, io credo l’importante sia parti-

re, poi ci arriveremo. Il nostro Presidente sta facendo di tutto per permettere al percorso dell’autonomia di andare avanti. È chiaro che è un lavoro complesso e impegnativo: non si può pensare che si schiacci un pulsante e si realizzi l’autonomia.”

Duello radiofonico Marcato - Montanariello:

le posizioni restano più lontane che mai

L’autonomia e in particolare l’applicazione della legge messa a punto nei mesi scorsi si conferma una materia a dir poco esplosiva, che suscita reazioni a catena, contrastati e inconciliabili. A quanto pare è difficile trovare una sintesi e le posizioni fra gli schieramenti politici restano più lontane che mai. A confermarlo il confronto in diretta radiofonica fra l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato e il vice capogruppo in Consiglio regionale del Partito Democratico Jonatan Montanariello. Ai microfoni di Radio Veneto24 è andato in onda un vero e proprio duello, tra stoccate e affondi, con vivaci e serrati botta e risposta e reciproci scambi di vedute sulle rispettive convinzioni politiche. Al conduttore Roberto Guidetti l’impegnativo compito di moderare il confronto.

Ad aprire il dibattito l’analisi di Montanariello sulle ricadute dell’autonomia voluta a fu-

ror di popolo dal centrodestra:

“In questi giorni stiamo discutendo un provvedimento dove la legge Calderoli non prevede nessuna risorsa aggiuntiva per la nostra regione, quindi non c’è spazio per tutta la narrazione dei mesi scorsi. Lo stesso ministro Giorgetti ha ribadito che nella manovra di bilancio non ci sono soldi per i Lep, i livelli essenziali di prestazione. Stiamo discutendo di un pannicello caldo che probabilmente serve ad alimentare la propaganda. Se ci

sono soldi una cosa funziona, se non ci sono soldi non funziona. Risulta implicito che per mano dello stesso governo che promuove l’autonomia vengono a mancare proprio le risorse per metterla in pratica. Assistiamo invece a scelte sempre più centralizzate, legate alla vocazione del controllo romano, e intanto in Veneto aumenta la tassazione”.

Non ci sta Roberto Marcato che replica: “Questo pannicello caldo lo ha fortemente voluto il

suo partito, con Bonaccini impegnato a chiedere l’autonomia differenziata. Capisco che è difficile, pur ricorrendo ad iperboli fantasiose, giustificare cambi così repentini. Ricordo poi che proprio il Pd ha proposto, udite udite, di ripristinare le province così come erano state cancellate dal governo Renzi con Delrio ministro. Ha proposto anche di dare meno poteri ai presidenti delle regioni, dettaglio che ovviamente sarebbe una fucilata mortale all’autonomia. Infine chiede di rivedere il Titolo Quinto della Costituzione, che era stato modificato dal Pd quando era al governo. Dove sta la coerenza in tutto questo? Dove sta l’attenzione verso il territorio?

Con questa linea contraddittoria il Pd in Veneto resterà sempre in seconda linea”.

“Stai sul pezzo, Marcato”, replica Montanariello, e l’assessore ribatte: “E tu studia, invece che parlare di alieni e unicorni! Io porto delle questioni concrete”. E così via per alcuni lunghi

e frizzanti minuti di reciproche stoccate, neanche tanto in punta di fioretto.

In chiusura l’assessore Marcato: “Se parliamo di fallimento di autonomia io guarderei ad altre regioni. In Veneto abbiamo il Pil più alto d’Italia, il tasso di occupazione più altro d’Italia e abbiamo la spesa pro capite di spesa pubblica più bassa d’Italia. Io ho posto delle questioni reali, le risposte che ho avuto sono un “bignami” dei comizi del Pd”.

Montanariello invece chiude sottolineando che «in Veneto abbiamo la spesa pubblica più bassa come regione perché i cittadini pagano la sanità due volte. La prima è con la fiscalità generale delle tasse che tutti versiamo, la seconda con la gestione della sanità veneta che, già in piena autonomia, ci porta a non trovare le prestazioni quando andiamo in ospedale e a dover pagare una seconda volta rivolgendoci al privato”.

(a cura di Nicola Stievano)

Smart city: Treviso, Vicenza e Padova si distinguono

Il Veneto si conferma una regione aperta allo sviluppo tecnologico e all’innovazione, ottenendo ottimi risultati nella classifica dei comuni più smart. Questi sono alcuni dei dati emersi dal City Vision Score 2024, la classifica delle città intelligenti d’Italia, presentata a Padova durante gli Stati Generali delle Città Intelligenti. Tra oltre 7mila comuni, Arquà Petrarca (PD) e Soverzene (BL) si posizionano rispettivamente al settimo e ottavo posto. Anche due grandi città venete si distinguono tra i capoluoghi: Treviso è seconda soltanto a Milano, mentre Padova occupa la sesta posizione tra i territori più avanzati d’Italia. “Padova torna ad essere capitale delle Smart city – commenta l’assessora alla smart city Margherita Cera - ha accolto Sindaci e Amministratori da tutta Italia per un confronto sulle buone pratiche, le soluzioni e le esperienze di trasformazione intelligente dei territori. Due giorni fitti di appuntamenti e tavoli di lavoro: come attrarre talenti nella PA, come rendere le città inclusive, come l’intelligenza artificiale sta accelerando il processo di transizione digitale dei Comuni

grandi e piccoli”.

La classifica del City Vision Score 2024 attraverso la misurazione del livello di smartness dei Comuni Italiani aggrega e sintetizza 30 indicatori elementari in riferimento a sei dimensioni del concetto di smart city, misurando l’economia, la mobilità, l’ambiente, l’abitabilità, le persone ed infine la governance dei territori sotto la lente smart. Dai risultati della classifica, sono molti i comuni veneti in vetta, a dimostrazione dell’impegno della Regione nella valorizzazione del tessuto urbano e del loro sviluppo, con uno sguardo rivolto al futuro delle città intelligenti: considerando i primi 50 posti infatti, oltre ai comuni virtuosi nei primi 10 si aggiungono

Zenson di Piave (TV, 18° posizione), Treviso (21°), Codognè (TV, 28°), Vicenza (30°), Silea (TV, 36°) e infine Padova (38°).

“Un risultato che premia il lavoro svolto in questi anni su più fronti, compreso l’elevato grado di digitalizzazione dei nostri under-14, reso possibile dall’essere stato uno dei pochi comuni in Italia ad aver portato la fibra in tutte le scuole durante la

pandemia”, afferma il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, che sottolinea come le buone pratiche messe a terra in questi anni nel capoluogo “possono essere aumentate e migliorate se, invece che ragionare solo in termini di singola città, si inizia a lavorare di concerto con un’area più vasta e diffusa che, nel caso di Treviso, comprende i ventuno comuni della Grande Treviso”. (s.b. e s.s.)

“Semplicemente desiderare”, quinta edizione del premio di narrativa de “Il Circolo Veneto”

C’è tempo fino al 9 febbraio prossimo per partecipare alla quinta edizione del Premio di Narrativa Racconto Breve 2025, organizzato da “Il Circolo Veneto”, il cui tema sarà “Semplicemente Desiderare” nella sua più libera interpretazione.

“L’etimologia di desiderare è “de-sidera”, lontano dalle stelle - spiega il presidente Cesare Campa. - Desiderio, la materia più oscura dell’umano, sfuggente, non catalogabile, colorato di mille mutevoli tonalità. Pensare al “desiderio” come parola, e dunque esperienza, per aprire un varco ai nostri pensieri sul futuro. Ma anche, forse, una delle pietre su cui poggiare per costruire il proprio futuro ”

Anche questa edizione del concorso sarà suddiviso in due sezioni: una aperta agli over 25, l’altra, invece, sarà dedicata ai ragazzi tra i 14 e i 25 anni. L’iscrizione, per quest’ultimi è gratuita. Come per l’edizione precedente, sarà edita un’antologia che conterrà i 15 racconti più meritevoli di ambedue le categorie, selezionati dal gruppo di lettura. Figureranno nel volume anche i nomi dei docenti, degli istituti scolastici e tutti coloro che hanno partecipato. I vincitori verranno premiati a Mestre, nel maggio 2025. Bando e regolamento sul sito www.ilcircoloveneto.eu.

Margherita Cera

Turismo e agricoltura. Intervista a Federico Caner

“Avanti con il piano strategico del turismo”

Federico Caner, assessore regionale al turismo e all’agricoltura in Veneto, fa il punto anzitutto sul piano strategico regionale per il turismo 2025-2027 e sul workshop internazionale Buy Veneto.

Cosa ci dobbiamo attendere?

Ricordiamo che la nostra è la prima regione d’Italia per quanto riguarda i flussi turistici ma anche per i prodotti turistici che ha oltre alle destinazioni perché in Veneto abbiamo tutto: mare, montagna, colline, lago di Garda, città d’arte. Abbiamo toccato i 72 milioni di presenze e 18 miliardi di fatturato. Abbiamo appena chiuso il Buy Veneto, destinato ai buyer internazionali, che è andato molto bene. Per gestire tutte queste presenze ci siamo dotati di un piano strategico sul turismo. In realtà è il terzo piano strategico ed è veramente innovativo. Nasce dal basso, perché concordato con le categorie e gli operatori economici. Mette al centro, l’uomo, il turista e anche il cittadino. Perché ricordiamo che quando parliamo di turismo non parliamo solo di ricettività partiamo di enogastronomia, arte, mobilità e perfino di sanità. Pensiamo ai turisti che cercano servizi di cura nella nostra regione. Negli anni i fondi per la promozione turistica della regione Veneto sono sostanzialmente scomparsi, eppure le cose vanno bene. Come mai?

Stiamo utilizzando molto i fondi europei, non abbiamo più fondi diretti regionali per fare la promozione e la comunicazione, che comunque dobbiamo tornare ad avere perché è fondamentale. Abbiamo però imparato a utilizzare molto i fondi europei grazie ai quali finanziamo i cosiddetti club di prodotto, cioè aziende che si mettono insieme, creano un prodotto nuovo e partecipano a questi bandi europei gestiti dalla regione Veneto. Possono ricevere a fondo perduto anche il 70%. Quindi io lancio anche una provoca-

zione ai giovani, se avete idee innovative nell’ambito turistico mettetevi assieme e chiedete questi finanziamenti perché c’è la possibilità di avere di avere un aiuto importante.

Passando all’agricoltura e al tema del cambiamento climatico: cosa state facendo per questo settore?

L’agricoltura è fondamentale, è un altro dei pilastri della Regione Veneto con 8 miliardi di Pil, legato alle produzioni tipiche venete che diventano un volano anche per il turismo. Ricordiamoci che questa è una regione che ha 403 prodotti agricoli tradizionali riconosciuti dal Ministero oltre 90 prodotti certificati tra Dop, Igp e Doc. Il tema è che oggi non è facile fare agricoltura: il cambiamento climatico ci sta mettendo in difficoltà ma grazie alla ricerca e all’innovazione tecnologica stiamo spingendo molto per dare la possibilità di poter fare agricoltura ad esempio attraverso la gestione della risorsa acqua, dai momenti in cui ne abbiamo toppa a quelli in cui scarseggia. Altro aspetto è quello delle fitopatie sul territorio, sul quale stiamo lavorando intensamente.

(a cura di Nicola Stievano)

Cristiano

Numerose le deleghe

“Fondi straordinari per gli alloggi Ater”

Sono numerose le deleghe assegnate all’assessore regionale Cristiano Corazzari: territorio, cultura, sicurezza, flussi migratori, caccia e pesca ma anche veneti nel mondo, parchi, edilizia residenziale pubblica.

Assessore, in Veneto ci sono 41 mila alloggi pubblici ma quasi 6 mila sono sfitti per mancanza di manutenzione e ci sono novemila famiglie in attesa di assegnazione. Costa state facendo per questa emergenza?

E’ un’esigenza sempre più sentita. C’è una tensione abitativa sempre più forte e anche categorie che prima non avevano bisogno dell’edilizia residenziale pubblica oggi ne fanno richiesta. Per prima cosa abbiamo dato sostegno con dei fondi straordinari per oltre 130 milioni di euro per ristrutturare gli appartamenti da mettere a disposizione delle famiglie. Anche con il prossimo bilancio sosterremo gli Ater con delle misure specifiche. Certo è che poi come regione abbiamo voluto dare la precedenza ai residenti di lungo corso in Veneto per riuscire a individuare famiglie che poi nella nostra regione volessero instaurare il proprio progetto di vita. Purtroppo la Corte Costituzionale come sapete ha bocciato il requisito dei dieci anni di residenza nella nostra regione per l’assegnazione delle case popolari. Dal nostro punto di vista è un grave problema un grave danno per chi invece vive e storicamente in Veneto.

Cosa vi aspettate dall’autonomia anche in termini di fondi di capacità di spesa a proposito delle diverse deleghe che state trattando con il governo centrale?

La Costituzione prevede l’autonomia differenziata che è una reale assunzione di responsabilità: ogni regione potrà migliorare i servizi, impegnare meglio le tasse. Il percorso avviato con il referendum oggi è osteggiato da chi non vuole questo cambiamento. Noi abbiamo già avviato le trattative e puntiamo

a portare a casa delle funzioni e delle materie che siano di reale utilità per migliorare i servizi ai cittadini e utilizzare le risorse sul territorio per la società. Assessore lei ha anche la delega dei veneti del mondo, che non sono pochi, cosa ne pensano della loro regione d’origine?

I veneti hanno un forte attaccamento con la loro comunità di origine. Abbiamo un Veneto fuori dal Veneto nel mondo più di sei milioni di cittadini di origine veneta che sono in tutti i continenti, a partire dal Brasile e dall’America del Sud, che conservano le loro tradizioni e le loro radici, anche il dialetto, la vera lingua veneta che alle volte è andata perduta nella nostra regione, viene ancora parlato in questa comunità. Io penso che per noi siano degli ambasciatori straordinari e che rappresentino i valori sani della nostra comunità, quelli del lavoro quelli della solidarietà. Non è caso che abbiano tutti o quasi tutti fatto fortuna.

Che dire dello sport di casa nostra? Quest’anno il Veneto è regione europea dello sport e abbiamo fatto un grande investimento nell’impiantistica sportiva.

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L’approfondimento.
va confusa con l’affidamento in prova ai servizi sociali

Messa alla prova: come funziona l’alternativa alla condanna penale

L’istituto della messa alla prova non va confuso con l’affidamento in prova ai servizi sociali che riguarda il condannato con sentenza definitiva a pena eventualmente anche residua (avendone scontata parte in carcere o agli arresti domiciliari) non superiore a quattro anni, che può essere concesso dal Tribunale di Sorveglianza.

La messa alla prova invece si ferma “sulle soglie” del processo, viene chiesta al Giudice dell’udienza preliminare o nei reati a citazione diretta alla prima udienza e, non richiede l’ammissione di responsabilità: in caso positivo comporta l’estinzione del processo penale.

Consiglio spesso di ricorrere a tale alternativa, quanto meno per evitare l’alea del processo; essa è stata introdotta nel nostro ordinamento dalla legge 67/2014 inserendo nel codice penale gli articoli 168 bis, ter e quater e nel codice di procedura penale gli art.464 bis e 657 bis. Successivamente con decreto legislativo n.150/2022 si sono ampliati i casi di possibile messa

alla prova, che, peraltro, può essere concessa una sola volta.

Possono usufruirne anche i recidivi (cioè coloro che hanno avuto altre condanne penali) sono esclusi solo coloro che sono stati dichiarati delinquenti o contravventori abituali o professionali o delinquenti per tendenza; è prevista per tutti i reati con pena detentiva massima di quattro anni e per altri specifici reati (chi volesse leggere il lungo elenco completo, veda tramite Google l’articolo 550 secondo comma codice procedura penale) con pena detentiva massima non superiore a sei anni. Non è condizione indispensabile per la messa alla prova l’intervenuto risarcimento del danno perché l’art.168 bis prevede tale risarcimento “ove possibile”.

L’imputato formula la richiesta prima all’U.E.P.E.(Ufficio esecuzione esterna penale ) poi al Giudice. L’U.E.P.E. elabora un programma di lavoro di pubblica utilità che deve avere durata minima di dieci giorni, anche non continuativi e non può superare le otto ore giornaliere. Le mansioni cui gli impu-

tati possono essere adibiti sono definite dall’art. 2 del D.M. 88/2015:

1. sociali e sociosanitarie (assistenza: tossicodipendenti, anziani, alcolisti diversamente abili, stranieri, malati, minori);

2. protezione civile (soccorso alle popolazioni anche in caso di calamità);

3. patrimonio ambientale (prevenzioni incendi, salvaguardia patrimonio boschivo e forestale, protezione flora e fauna);

4. patrimonio culturale e archivistico (custodia biblioteche e musei);

5. immobili e servizi pubblici(manutenzione);

6. specifiche competenze e professionalità dell’imputato.

Il Giudice esamina il programma, può apportarvi modifiche e, se lo approva, sospende la prescrizione, ne ordina l’esecuzione e fissa una successiva udienza per esaminare la relazione dell’U.EP.E. sull’effettuazione del programma: se l’esito è positivo, pronuncia sentenza d’estinzione del reato e l’imputato resta incensurato.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Con 5.000 aziende aderenti Confindustria Veneto Est è la seconda associazione di imprese italiana.

Aderisce a Confindustria, la Confederazione nazionale delle Associazioni dell’industria e dei servizi che con 222 Associazioni confederate rappresenta oltre 150.000 aziende con

più di 5.300.000 lavoratori.

A Confindustria Veneto Est partecipano non solo le imprese manifatturiere, ma anche quelle dei servizi e delle costruzioni. La sua missione è offrire rappresentanza e tutela alle associate nei confronti dei decisori pubblici, delle Istituzioni e degli stakeholder locali.

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L’Istituto Nobile di Fagagna (UD) è dotata di CONVITTI convenzionati per accogliere studenti che provengono da altre regioni e paesi permettendo, tra le altre cose, di partecipare anche al percorso di DOPPIO DIPLOMA che garantirà alla fine del quinquennio il rilascio di un diploma di High School Americano in concomitanza con il diploma Italiano.

Il supporto alle famiglie degli studenti è costante per tutti il percorso e si avvale tra le altre cose di numerose partnership anche con istituti bancari per supportare economicamente il percorso di studi e di addestramento con varie forme di finanziamento. Per conoscere meglio l’Istituto Nobile Aviation College potete partecipare ad uno dei prossimi OPENDAY o contattare la sede più vicina per richiedere una visita personalizzata.

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Le auto più vendute in Veneto nel 2024: diesel e modelli pratici dominano il mercato

Golf e Panda in cima alla classifica, mentre il mercato dell’usato cresce dell’11,8%. Bassa ancora la domanda di auto elettriche.

Nel 2024 le auto più vendute in Veneto seguono tendenze simili a quelle nazionali, con una forte preferenza per modelli pratici e accessibili.

In Veneto, il 50,5% delle richieste riguarda auto diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle ibride (10,4%). Le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali. Ecco un riepilogo delle auto più richieste nella nostra regione:

Nuove auto più vendute in Veneto nel 2024

1. Volkswagen Golf - Questa vettura si è confermata la più richiesta in Veneto, evidenziando la sua popolarità tra i consumatori.

2. Fiat Panda - Anche se non è al primo posto, mantiene una po-

sizione forte nelle vendite.

3. Dacia Sandero - Un altro modello molto apprezzato, noto per il suo buon rapporto qualità-prezzo.

4. Jeep Avenger - Ha guadagnato terreno come SUV compatto molto richiesto.

5. Toyota Yaris Cross - Questo modello ibrido ha visto un aumento di richieste, riflettendo l’interesse per veicoli ecologici.

6. Fiat 500 - Iconica e richiesta tra i giovani acquirenti.

7. Renault Clio - Continuamente presente nelle preferenze degli automobilisti.

8. Peugeot 208 - Un altro modello che si distingue nel segmento delle city car.

9. Ford Puma - SUV che ha trovato una buona accoglienza nel mercato.

10. Toyota Yaris - Riconosciuta per la sua efficienza e affidabilità. Crescita del mercato usato

Il mercato delle auto usate ha registrato una crescita significativa nel primo semestre del 2024, con un aumento dell’11,8% nei passaggi di proprietà.

Nel 2024 infatti il mercato delle auto usate in Veneto ha mostrato una crescita significativa, con un aumento del +11,8% nei passaggi di proprietà rispetto all’anno precedente. Il 50,5% delle richieste riguarda vetture usate diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle

ibride (10,4%), mentre le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali del mercato dell’usato. I prezzi medi delle auto usate vendute in Veneto nel primo semestre 2024 sono stati di circa 24.470 euro, con un leggero calo rispetto al 2023 (-1,7%). Auto usate più comprate in Veneto nel 2024

1. Volkswagen Golf - Rimane la più richiesta nel mercato dell’usato.

2. Fiat 500 - Molto popolare tra gli acquirenti, rappresenta il 3,7% dei veicoli controllati.

3. Mercedes-Benz Classe A - Un’altra scelta di alta gamma tra le auto usate.

4. Alfa Romeo Giulietta - Continua a essere una preferenza tra i veneti.

5. Alfa Romeo Stelvio - Apprezzata per il suo design e prestazioni.

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Novità nel mercato 1. Il ritorno di SWM grazie all’accordo esclusivo con Campello SpA

SWM debutta sul mercato italiano con i nuovi SUV, tra tradizione ed innovazione

SWM, rinomata casa motociclistica, è stata fondata nei primi anni ’70 a Palazzolo Milanese da due valorosi piloti uniti dalla passione per il fuoristrada. Inizialmente il nome SWM derivava dai cognomi Sironi e Vergani, con sede a Vimercate di Milano (SVVM). Successivamente, il marchio si affermò come Speedy Working Motors (SWM), conferendogli un respiro più internazionale.

Fin dal suo esordio, SWM ha conquistato rapidamente il favore di appassionati e professionisti, raggiungendo l’apice del successo nel 1979, quando vinse il titolo di miglior moto dell’anno. A coronare ulteriormente i suoi traguardi, nel 1981 SWM si aggiudicò la vittoria nel Campionato del Mondo, divenendo la prima casa motociclistica italiana a realizzare un’impresa del genere.

Nel 2014, SWM è entrata a far parte di Shineray Group, un gigante industriale con una rete completa di ricerca, sviluppo, produzione, vendita

e assistenza per diverse tipologie di veicoli, comprese moto, SUV, MPV, minibus, mini-camion ed EV, con stabilimenti situati in Cina, Vietnam e Italia.

Alla fine del 2023, Shineray Group ha stipulato un accordo esclusivo con Campello Motors per l’importazione e la distribuzione in Italia dei veicoli commerciali elettrici X30L. Questo sodalizio si è recentemente ampliato includendo anche i SUV SWM, che Campello SpA, rappresentante del marchio per il mercato italiano, ha lanciato a partire da settembre 2024. Il debutto della gamma in Italia prevede l’introduzione dei modelli a propulsione termica G01, G03F e G05, capaci di soddisfare le variegate esigenze di mobilità dei clienti.

Il modello di punta, il SUV G01, posizionato nel segmento D, si distingue per le sue dimensioni generose (4610 x 1855 x 1725 mm) e un design che coniuga robustezza ed eleganza. Questo veicolo, dotato di un mo-

tore a benzina, è disponibile sia con cambio manuale che automatico. La G01 è proposto al pubblico al prezzo di € 23.990,00, chiavi in mano e nelle colorazioni bianco, nero, antracite, blu e rosso. Offre un allestimento di serie di alta gamma, che include sedili in pelle, tettuccio panoramico e cerchi in lega da 18 pollici. Il sistema di infotainment, dotato di uno schermo tattile da 10 pollici, garantisce una connettività interattiva grazie alla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto.

La G01 è disponibile anche in una versione sportiva, G01F, un D-SUV con dimensioni di 4670 x 1855 x 1740 mm (LxWxH), offerto esclusivamente con cambio automatico e motore a benzina. Contraddistinto da linee esterne più decise, questo modello esprime uno stile sportivo e dinamico, particolarmente evidente nel design posteriore arricchito dalla doppia uscita degli scarichi. G01F è ora accessibile a partire da € 26.990,00 chiavi in mano.

Grazie al mandato esclusivo di Campello SpA, la gamma dei SUV SWM ha esordito ufficialmente sul mercato italiano il 2 ottobre scorso. Tutti i veicoli sono coperti da una garanzia di cinque anni o 100.000 km, e sono ora disponibili presso le concessionarie autorizzate.

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Nuova Lancia Ypsilon: tradizione italiana e innovazione sostenibile per una city car iconica

Lancia celebra 117 anni con la Nuova Ypsilon: design classico, tecnologia avanzata e versioni elettrica e mild hybrid per un futuro sostenibile e innovativo.

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Lancia, sinonimo di eleganza e innovazione italiana, è un marchio iconico con oltre 117 anni di storia, amato dagli appassionati per modelli leggendari come la Flaminia, la Delta e la Stratos. Oggi, il brand guarda con ambizione al futuro, fondendo tradizione e modernità e abbracciando valori di sostenibilità e responsabilità sociale. La Nuova Ypsilon incarna perfettamente questa visione, combinando elementi stilistici classici, come la calandra “a calice”, con tec-

nologie avanzate. Dettagli di design come i fari posteriori a LED, ispirati alla Stratos, e la scritta Lancia incisa con caratteri storici omaggiano il passato ma rivisitati con un tocco contemporaneo. Gli interni, dal design sofisticato, offrono una sensazione di comfort che richiama l’ambiente di casa, grazie a materiali sostenibili e a una cura nei dettagli tipica di Lancia. La Nuova Ypsilon si distingue anche per il piacere di guida: la piattaforma CMP multi-energia su cui è costruita garantisce

stabilità e dinamismo, con una carreggiata allargata per migliorare la manovrabilità e rendere l’auto perfetta sia in città sia su strade più complesse. Il team di progettazione ha messo a punto un sistema tecnologico best-in-class, pensato per facilitare l’esperienza dell’utente. L’interfaccia S.A.L.A. (Sound Air Light Augmentation) consente di controllare facilmente le funzioni di audio, climatizzazione e illuminazione, adattando l’ambiente interno alle esigenze del conducente e dei passeggeri con un semplice tocco.

La gamma della Ypsilon include una versione full electric, la prima 100% elettrica del marchio, con un motore da 156 CV, una batteria da 51 kWh e un’autonomia fino a 403 km in ciclo combinato WLTP, che supera i 500 km in città. È possibile ricaricarla rapidamente in soli 24 minuti (dal 20% all’80%), rendendola ideale per l’uso quotidiano. La versione mild hybrid, pensata per chi cerca efficienza e riduzione delle emissioni, dispone di un motore 1.2L 100 CV con tecnologia 48V, capace di una velocità massima di 190 km/h e consumi ridotti (103104 g/km CO₂), offrendo inoltre una modalità di guida elettrica per il 25% del tempo. Con cambio automatico e sistemi come e-Parking ed e-Start, questa versione unisce praticità e prestazioni.

La Nuova Ypsilon è disponibile a partire da 24.900€ per la versione ibrida, che scendono a 20.900€ con incentivi per la rottamazione, mentre la versione elettrica parte da 22.900€ con rottamazione inclusa. Lancia segna così l’inizio di una nuova era, restando fedele alla sua tradizione ma proiettandosi verso un futuro sostenibile e innovativo.

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Sintonizzati sul futuro.

Il nuovo GPP regionale e i C.A.M.

L’assessore Francesco Calzavara presenta un ciclo di incontri attraverso le bellezze del Veneto per conoscere le strategie regionali su Acquisti Verdi e Sostenibilità ambientale

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“Movember” lo IOV si tinge di blu per la prevenzione dei tumori maschili

Novembre è il mese di “Movember”, la campagna internazionale che invita gli uomini a sensibilizzarsi sulla prevenzione del tumore alla prostata e delle altre neoplasie urogenitali maschili. Per questo, l’Istituto Oncologico Veneto (IOV-IRCCS) sostituisce il rosa con il blu, promuovendo una maggiore consapevolezza su queste patologie.

Il termine “Movember” nasce dall’unione di “Moustache”, cioè “baffi” in inglese, e “November”, ovvero il mese dedicato a questa iniziativa mondiale.

Ogni anno, “la campagna dei baffi” richiama l’attenzione dei maschi su un tema cruciale: la diagnosi precoce del tumore alla prostata, che rappresenta il 19,8% di tutti i tumori maschili in Italia, con 41.100 nuovi casi stimati nel 2023, di cui oltre 3.000 solo in Veneto. Sebbene meno frequenti, il cancro ai testicoli e al pene completano il quadro delle neoplasie maschili. La prevenzione e la ricerca hanno permesso di migliorare notevolmente le prospettive di vita: oltre il 92% dei pazienti con tumore prostatico vive ancora a 5 e 10 anni dalla diagnosi.

Lo IOV-IRCCS, che sostiene questa campagna dal 2014, invita gli uo-

mini a far crescere i baffi per tutto il mese, come gesto simbolico a supporto della ricerca e delle cure per le neoplasie maschili. “Come per l’ottobre rosa – sottolinea la dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dello IOV-IRCCS – anche novembre dedicato alla prevenzione del tumore alla prostata è un’iniziativa efficace se si rinnova ogni anno e coinvolge numerosi enti, associazioni e istituzioni. Più preveniamo, migliori sono i risultati terapeutici e più efficiente diventa il Sistema sanitario. Grazie alla ricerca scientifica, ora possiamo intervenire con tecniche robotiche mini-invasive, permettendo ai pazienti un rapido ritorno alla vita normale. Prevenire, però, deve essere un impegno condiviso da tutti. Medici e pazienti devono collaborare in questa missione, perché non c’è via più sicura della prevenzione”.

Anche il mondo dello sport è in prima linea. Durante Movember, le squadre Patavium Rugby e Petrarca Rugby di Padova si uniscono alla campagna attraverso un video promozionale, dimostrando sostegno alla cura e alla ricerca sui tumori maschili. Così, novembre si colora di blu e mette i baffi per ricordare a tutti gli uomini l’importanza della prevenzione.

In aumento i casi di intossicazione alimentare: interventi provvidenziali dei micologi ULSS 3 Serenissima

Alla luce del recente aumento di intossicazioni alimentari in Italia, si rendono sempre più importanti la tempestività e la competenza negli interventi sanitari di emergenza. Di recente una donna è morta per intossicazione da botulino dopo avere mangiato una zuppa “pronta”, ma sono moltissimi ed in continuo aumento i casi di intossicazioni in ristoranti oppure in casa. Continuano inoltre le intossicazioni micologiche, spesso legate all’inesperienza di chi ama raccogliere funghi. L’ULSS 3 Serenissima ha riportato tre interventi provvidenziali svolti nell’ultimo anno dai propri micologi, grazie ai quali una donna, un bambino e un’intera famiglia sono stati salvati da gravi avvelenamenti causati da funghi tossici. I tre episodi hanno coinvolto una signora, avvelenata dall’Omphalotus olearius; un bambino di appena un anno e mezzo che aveva ingerito un Inosperma adaequatum; e una famiglia intossicata dal Tricholoma pardinum. Tutti sono stati curati tempestivamente grazie all’intervento degli specialisti degli ospedali di Venezia e Mirano, che hanno evitato conseguenze gravi.

L’Ispettorato micologico non si è occupato solo di emergenze: ha esaminato oltre una tonnellata di funghi destinati ai mercati ortofrutticoli veneziani, verificandone la sicurezza per il consumo. Durante i controlli, un commerciante è stato multato per l’uso scorretto di un nome scientifico. Inoltre, il servizio ha rilasciato nove certificati di idoneità per la vendita di funghi e autorizzato trenta cittadini che avevano raccolto correttamente esemplari selvatici.

Questo lavoro di prevenzione è essenziale per evitare rischi legati al consumo di funghi raccolti in natura, promuovendo la sicurezza e la consapevolezza tra i cittadini.

La valutazione. L’assessore regionale Lanzarin: “E’ la conferma della qualità diffusa raggiunta”

Sanità veneta promossa da Agenas: qualità diffusa su tutto il territorio regionale

La sanità veneta riceve riconoscimenti significativi dal rapporto Agenas, che analizza la qualità di 1.363 strutture sanitarie italiane. Secondo l’Assessore alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, questi risultati dimostrano l’impegno della regione nel garantire servizi sanitari di eccellenza, nonostante le difficoltà dovute alla carenza di personale medico e infermieristico: “Questa valutazione positiva è come carburante per tutto il sistema, una conferma della qualità diffusa raggiunta, con numerosi esempi di eccellenza. Ringrazio tutti i lavoratori del nostro sistema sanitario”. Il Veneto si è distinto in quattro parametri chiave definiti da Agenas, con due prime posizioni, un secondo posto e altre valutazioni elevate, a conferma delle capacità delle sue strutture principali come le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona. “La qualità del nostro sistema non si ferma ai grandi ospedali – sottolinea Lanzarin – ma si estende anche ad altre strutture. Ad esempio, l’ospedale di Conegliano è tra i pochi in Italia ad aver velocizzato l’accesso all’angioplastica coronarica, mentre Portogruaro, San Donà e Feltre sono tra le strutture che superano il 75% di interventi per frattura del collo del femore operati entro 48 ore”.

Il report Agenas rivela che nel 2023 si sono registrati quasi 8 milioni di ricoveri in Italia, tornando ai livelli pre-pandemia. In Veneto, ospedali come Mirano, Padova e Vicenza hanno migliorato l’accesso all’angioplastica per pazienti infartuati, con interventi garantiti entro 90 minuti. Inoltre, Treviso e Mestre si distinguono per i tempi di intervento nei bypass aorto-coronarici, mentre per la complessa chirurgia sui tumori del pancreas, Verona Borgo Roma, la Clinica Pederzoli e l’Azienda Ospedaliera di Padova si confermano tra i centri di riferimento nazionali.

Il Veneto si classifica anche tra le prime dieci regioni italiane per gli interventi tempestivi su fratture del femore negli over 65, settore dove si osserva un miglioramento in tutto il Paese, con 14 ospedali italiani che superano la soglia del 75% di pazienti operati entro 48

ore, tra cui Portogruaro, San Donà di Piave e Feltre. Infine, l’Azienda Ospedaliera di Padova emerge per l’aderenza agli standard di qualità, posizionandosi tra le sette strutture che hanno raggiunto una valutazione alta o molto alta.

Al via la campagna di prevenzione contro le bronchioliti nei bambini:

un anticorpo monoclonale riduce dell’80% il rischio di ricovero nei neonati

Le Ulss del Veneto hanno avviato, in linea con le direttive regionali, la campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (VRS), principale responsabile delle bronchioliti nei neonati. La profilassi prevede una singola dose dell’anticorpo monoclonale nirsevimab, che riduce dell’80% il rischio di ricovero nei più piccoli. La campagna coprirà tutti i bambini nati tra gennaio 2024 e marzo 2025. Il periodo di maggiore diffusione del virus va da ottobre a marzo, e la somministrazione del farmaco inizierà a novembre nei punti nascita aziendali, avvenendo prima delle dimissioni ospedaliere. Inoltre, l’immunizzazione coinvolgerà anche i Pediatri di Libera Scelta.

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Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, responsabile del coordinamento della campagna, ha iniziato a distribuire il farmaco, che neutralizza specificamente il VRS, proteggendo così i neonati da complicazioni respiratorie.

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L’iniziativa è frutto di una stretta collaborazione tra i pediatri di famiglia e la Pediatria ospedaliera, impegnati nella somministrazione del farmaco. Il VRS è infatti la causa principale di gravi infezioni respiratorie nei primi anni di vita, con complicazioni più frequenti nei neonati. Negli ultimi anni si è registrato un aumento di infezioni severe da VRS che hanno reso necessario il ricovero ospedaliero, rendendo urgente una campagna di prevenzione su vasta scala.

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pletamente formate è più sicura e meno complicata. Ecco perché si consiglia l’estrazione degli ottavi malposizionati tra i 17 e i 20 anni. Dopo 25 anni di età l’estrazione diventa meno agevole a causa della minore elasticità dell’osso attorno ai denti e diminuisce la capacità dell’organismo di riparare eventuali piccoli danni nervosi.

restano inclusi (ossia non riescono a spuntare completamente), possono formarsi cisti attorno al dente. Queste cisti possono danneggiare la mandibola, coinvolgendo i denti circostanti o strutture nobili come nervi, rendendo necessario un intervento chirurgico più complesso. In alcuni casi, l’estrazione preventiva dei denti del le della zona, utile soprattutto se il dente è vicino a strutture delicate come i nervi o i seni mascellari. Gli esami preliminari permettono al dentista di pianificare l’intervento in modo accurato, riducendo i rischi di complicanze e aumentando la probabilità di un recupero senza problemi.

• Tipologie di anestesia: si utilizza l’anestesia locale,

recupero può essere rapido e senza complicazioni. Non lasciare che i denti del giudizio mettano a rischio il tuo benessere: se hai domande o preoccupazioni, contatta subito il nostro studio dentistico per una consulenza personalizzata e scopri come possiamo aiutarti a mantenere il tuo sorriso sano e senza dolore.

Parodontologia, chirurgia implantare.

Marino. Ha frequentato il corso
e Baleani a Firenze. Dal 2010 in Faggian Clinic si occupa di riabilitazione protesica, chirurgia dei denti del giudizio,
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Gli strumenti. Investimento da 2,6 milioni di euro finanziato con il Pnrr, contributi regionali e aziendali

Inaugurate nuove apparecchiature diagnostiche di ultima generazione all’Ospedale di Camposampiero

mmagini ad altissima qualità, diagnosi più accurate, minori tempi di preparazione, dose ridotta di radiazioni e maggior comfort per i pazienti: sono i vantaggi delle nuove apparecchiature per la diagnostica per immagini, inaugurate all’Ospedale “Pietro Cosma” di Camposampiero. Alla cerimonia erano presenti il Governatore del Veneto Luca Zaia, l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato, il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea Paolo Fortuna e il direttore della Radiologia, Alberto Stellato, oltre a varie autorità locali. Le nuove macchine, dal valore complessivo di 2,6 milioni di euro finanziati con fondi PNRR e contributi regionali e aziendali, includono una Risonanza Magnetica (RM) 1,5 tesla, una TC a 128 strati e un sistema Digitale Diretto. Grazie all’Intelligenza Artificiale (IA), queste apparecchiature lavorano sette giorni su sette per la RM e sei per la TC, con lo scopo di migliorare la qualità del servizio e abbattere le liste d’attesa.

La RM, come spiega il dott. Stellato, permette indagini neurologiche, cardiache, addominali, muscolo-scheletriche e vascolari su adulti e bambini, con tecnologia per lo studio specifico di cuore, encefalo, prostata e intestino. Anche la TC offre esami dettagliati per coronarie, encefalo e altre strutture, con un’ampia apertura del gantry per ridurre la sensazione di claustrofobia. La presenza di un sistema audio consente ai pazienti di ascoltare musica o podcast durante l’esame, rendendolo meno stressante.

Entrambe le apparecchiature sono state progettate con materiali a basso impatto ambientale e consumano meno energia rispetto alle precedenti. Inoltre, l’IA contribuisce a ridurre la dose di radiazioni: in alcuni esami fino al 50%, un beneficio importante per pazienti oncologici e pediatrici, spesso sottoposti a controlli frequenti.

“Questi strumenti completano il rinnovamento tecnologico del reparto di radiologia, che ora lavora a pieno regime con tecnologia di ultima generazione.”

L’intelligenza artificiale, in particolare il sistema AIR Recon DL per la RM, aumenta la qualità delle immagini con tempi di acquisizione ridotti fino a quattro volte. Il sistema True Fidelity della TC, invece, dimi-

nuisce la dose radiante senza compromettere la qualità delle immagiIl dott. Stellato ha sottolineato come queste tecnologie migliorino l’accuratezza diagnostica, in particolare nello studio delle cardiopatie, delle patologie neurologiche e dei tumori. I nuovi sistemi di posizionamento automatico, gestiti dal tecnico di radiologia, agevolano l’allineamento del paziente, rendendo il flusso di lavoro più rapido e preciso. Si prevede un aumento della produttività tra il 15 e il 20%, con un impatto positivo sulla gestione delle liste d’attesa.

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ARIETE (Voto: 7)

Novembre porta nuove sfide, ma saprete affrontarle con grinta. In amore, attenzione ai malintesi; cercate dialogo aperto per evitare attriti. Siate pazienti e flessibili.

TORO (Voto: 8)

Il mese è positivo, con soddisfazioni in arrivo. Sul lavoro, sfruttate l’occasione per mettere in mostra le vostre capacità. Le relazioni affettive sono stabili e serene.

GEMELLI (Voto: 7)

Con novembre arrivano cambiamenti stimolanti. La curiosità è al massimo, ma occhio a non esagerare. In amore, puntate sulla sincerità e sulla comprensione reciproca.

CANCRO (Voto: 6)

Un mese impegnativo, ma che offre opportunità di crescita interiore. Sul lavoro potrebbe esserci tensione; in amore, cercate di mantenere la calma e comunicare di più.

LEONE (Voto: 9)

L’autunno vi porta ad essere più casalinghi, a cercare la tranquillità delle mura domestiche e un po’ di silenzio. Non sarete soli: le persone che vi amano sanno starvi accanto sempre.

VERGINE (Voto: 7)

Novembre vi vede brillare, soprattutto nelle relazioni. In ambito professionale sarete apprezzati e riconosciuti. Godetevi il periodo, ma restate con i piedi per terra.

Novembre

Il penultimo mese dell’anno porta nuove sfide ma anche passione in amore e cambiamenti stimolanti

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Regioni raggiunte

Settimanali locali

BILANCIA (Voto: 8)

Mese equilibrato, ricco di occasioni. In ambito affettivo ci sono sviluppi positivi. Al lavoro, sappiate delegare per alleggerirvi. Novembre sarà gratificante.

SCORPIONE (Voto: 9)

Siete al massimo delle energie. Novembre vi porta successo e passione in amore. Ottimo anche il settore finanziario: è il momento di rischiare con prudenza.

SAGGITARIO (Voto: 8)

Il vostro spirito avventuroso è al top. Avrete buone opportunità lavorative, mentre in amore l’armonia regna sovrana. Lasciatevi ispirare da questo periodo positivo.

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Siti d’informazione

CAPRICORRNO (Voto: 7)

Novembre richiede dedizione al lavoro e alle finanze. Saranno importanti la costanza e l’attenzione ai dettagli. In amore, potreste dover chiarire alcune questioni.

ACQUARIO (Voto: 8)

Il mese è favorevole per realizzare progetti e collaborazioni. Le relazioni sono serene, ma cercate di non trascurare chi vi sta vicino. Crescita e armonia vi accompagnano.

PESCI (Voto: 7)

Un mese di riflessione, ideale per valutare nuovi obiettivi. L’amore richiede pazienza e tatto. Attenzione ai segnali intorno a voi e prendetevi il tempo necessario per voi stessi.

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Camera Superior

Ingresso piscine termali, Spa e area termale

Kit Spa: accappatoio e telo spugna

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1 trattamento a scelta tra:

Trattamento Viso al Fango Termale con Ozonidi

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Cena della Vigilia

Pranzo di Natale

1 cura inalatoria

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da € 366 a persona

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VEMBRE

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