Delta giu2014 n72

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del Delta

1994 - 2014

SERRAMENTI a PREZZO di FABBRICA Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 72 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

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Porto Viro Sere d’estate: appuntamenti per tutti

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Sport Il Delta rilancia e spera nel ripescaggio

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Salute Consigli e rimedi per guarire e stare meglio con se stessi

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27-30 L’EDITORIALE

Il Contratto di foce per agricoltura e pesca

Expo2015: ci riguarda eccome! di germana urbani*

E’ stato organizzato, presso la sede del Consorzio di Bonifica Delta del Po, a Taglio di Po, l’incontro tematico “Acqua e Agricoltura”, il primo nell’ambito dell’iter processuale che porterà alla sottoscrizione del Contratto di Foce Delta del Po. Allo stato attuale dei lavori, è in corso la fase di preparazione focalizzata sull’attività di ascolto del territorio. pag. 8

Impianto sportivo da rinnovare a Porto Tolle

Difficile dire se nella storia di Porto Tolle si sia mai dibattuto in maniera così estesa e decisa sulle sorti di un impianto sportivo. Di certo c’è che la vicenda riguardante lo stadio Comunale e il suo utilizzo da parte del Delta Porto Tolle ha innescato un ampio dibattito. pag. 11 10%

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In arrivo due centrali a biomasse a Porto Tolle Gli impianti saranno costruiti a Polesine Camerini: uno nell’impianto Enel, l’altro nella Florsystem e daranno energia pulita al paese

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nche per Porto Tolle è tempo di energia rinnovabile prodotta grazie al lavoro degli agricoltori del posto che conferiranno legno e fibre nei siti indicati. Il progetto era stato presentato in comune verso fine maggio dalla ditta Enel Green Power spa che aveva depositato la procedura abilitativa semplificata per la realizzazio-

ne delle due piccole centrali. C’era un po’ di fretta perchè tutti i via libera dovevano arrivare entro fine giugno per non perdere gli incentivi legati ai Kilowatt prodotti. Ma l’amministrazione è riuscita a stare nei tempi: l’iter è durato molto poco e i permessi sono arrivati velocemente e adesso le centrali si faranno. Il sindaco Claudio Bellan si dice sod-

disfatto perchè anche questo lavoro servirà a tenere viva l’attività della centrale Enel. Mentre il suo vice, Mancin, sottolinea che lavoreranno anche i trasportatori. L’impianto di Florsystem darà calore alle serre, l’altro agli uffici. Tempi celeri sono previsti anche per la mesa in funzione: a quanto pare le centrali potrebbero partire già a settembre.

’acqua, il mare e le spiagge venete saranno uno dei temi forti della nostra Regione ad Expo 2015. Oltre ad esserci noi, sotto i padiglioni, occorre che il mondo che passerà da Milano decida di venirle a vedere le nostre spiagge e, magari, di farci un po’ di vacanza. Vien da chiedersi se ci stiamo pensando, se stiamo lavorando in questo senso o se la nostra classe politica travolta e – anche – un po’ sconvolta dagli ultimi scandali sulle tangenti abbia la testa altrove. Certo ci sono sempre gli imprenditori del settore turistico-culturale che dovrebbero crederci e investire ma, strozzati dalla crisi, anche molti di loro riescono solo a sopravvivere. Eppure Expo e le sue ricadute in termini di promozione e impulso innovativo sono un’occasione da non perdere per fare sistema e seminare idee, progetti e fili rossi che tengano insieme economia e natura, città e spiaggia, ottimismo e positività da opporre fermamente alla crisi nera che anche quest’anno mette i piombi alla nostra economia e tiene molte, troppe famiglie a casa invece che sul bagnasciuga. Occorre credere che Expo è davvero un’occasione di lavoro e sviluppo per il Veneto e mettersi in rete, lavorare. Noi veneti lo sappiamo fare bene. Lavoriamo dunque! *direttore@lapiazzaweb.it

Intervento

Bimbi in spiaggia: soddisfiamo bene il loro appetito di Associazione Campagna amica

È

sempre una grande fatica andare in spiaggia coi bambini, anche perchè bisogna preoccuparsi di portare da mangiare e da bere. È bene attrezzarsi con una borsa frigo con ghiaccioli, vari bicchieri e tovaglioli, e poi 2 o 3 merende, un pasto completo, tanta acqua e frutta. continua a pag.

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L’INTERVENTO

segue da pag.

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Bimbi in spiaggia: soddisfiamo bene il loro appetito

Politica veneta

Falconi subentra a Corazzari in regione

Il consigliere provinciale Stefano Falconi, Lega Nord, ha fatto il suo ingresso nel consiglio regionale del Veneto dove ha preso il posto di Cristiano Corazzari, diventato sindaco di Stienta con le elezioni amministrative del 25 maggio. Arrivato a Palazzo Celio nel giugno del 2009, Stefano Falconi, classe 1960, è residente a Rosolina dove occupa pure la carica di consigliere comunale dal 1995.

Importante prima di tutto, avere delle informazioni base sulla digeribilità dei cibi, visto che ci chiederanno in continuazione, dopo aver mangiato, “posso fare il bagno?”. Bisogna ricordarsi che i cibi di tipo vegetale sono facilmente digeribili, ad esempio la frutta in un’ora è già digerita, mentre quei cibi che contengono grassi e proteine necessitano di almeno 3 ore. Infatti dopo che un bambino ha mangiato carne, pesce e cibi come primi piatti molto conditi debbono passare almeno 3 ore prima che si possa tuffare in mare. Veniamo al pasto. Per nutrire in maniera sana i bambini in spiaggia, occorre scegliere alimenti ricchi di sali minerali, potassio, e acqua, perché quando siamo esposti al sole è importante idratarsi e bere molto. Tutto questo per garantire l’idratazione necessaria, per tutelare la vista e per contrastare il calore. I panini, in genere, sono un pasto facile da mangiare in spiaggia, e ottimi se farciti con ingredienti capaci di assicurare tutte le esigenze dei bambini. Quindi: pane integrale o di cereali, formaggi freschi, tacchino o pollo arrosto e aggiungiamo insalata, pomodori o altre verdure, frutta secca. Marmellata, se si vogliono cibi dolci. Per la frutta: Uva, albicocche, pesche, banane, pere, anguria, melone, mele. Per la merenda prepariamo carote pulite e sbucciate, frutta disidratata, yogurt e biscotti. Altri suggerimenti: mettete il giorno prima nel congelatore una bottiglia d’acqua e portatela ghiacciata, in modo che l’indomani, al momento di consumarla, sarà fresca e potete mescolarla ai succhi di frutta per rinfrescarli. A merenda potete prendere un gelato ai bambini, oppure, ancora meglio, portate uno yogurt alla frutta. Per i bambini più pigri e per quelli che ci fanno faticare per mangiare, preparate un frullato con gli stessi ingredienti del panino e portatelo in una bottiglietta, in modo che lo beva al momento del pasto. Lo stesso potete fare con la frutta, aggiungendo del succo. In spiaggia i raggi del sole scottano anche sotto l’ombrellone e per evitare che la borsa frigo perda temperatura, meglio se scavate una buca per custodirla. Associazione Campagna amica

Terremoto

Comitati in procura: “fu colpa delle trivellazioni”

La tesi non sarà facile da sostenere in tribunale, ma è certamente non priva di suggestione. Il terremoto che nella primavera di due anni fa colpì anche il Polesine potrebbe essere stato dovuto alle attività di trivellazione che si vanno svolgendo da tempo in un giacimento sperimentale nel Modenese. Questo è il contenuto dell’esposto presentato in Procura da un nutrito drappello di associazioni ambientaliste, prendendo spunto dai risultati delle attività svolte dalla commissione internazionale “Ichese” voluta dalla regione Emilia Romagna alla fine del 2012, che adombrano possibili connessioni tra le due vicende. Palazzo Roverella

Numeri da record per “Ossessione Nordica” Quasi 55 mila visitatori paganti in quattro mesi, a cui aggiungere l’attenzione che la critica nazionale ha riservato alla mostra e, di riflesso, anche alla città di Rovigo e al territorio polesano. Sono numeri da primato, quelli con cui si è chiusa “Ossessione Nordica”, la mostra ospitata a palazzo Roverella e dedicata alla pittura europea tra Ottocento e Novecento. “Una scommessa vinta – ha sottolineato il presidente della Fondazione Cariparo Finotti – grazie anche ai rodigini e alle categorie economiche che hanno compreso l’importanza di eventi di questo tipo”.

Ficarolo

Solo a settembre le telecamere agli Istituti Avevano promesso al governatore Zaia che ci sarebbe voluta una settimana, e invece l’installazione delle telecamere di sorveglianza all’interno degli Istituti polesani di Ficarolo slitta a settembre. Colpa della burocrazia e delle ferie, ha spiegato l’amministratore Mauro Mantovani, ma il progetto va avanti con l’obiettivo di offrire maggiori garanzie ai pazienti e ai loro familiari dopo che dieci dipendenti sono stati arrestati con l’accusa di maltrattamenti. Buso

Scuola dell’infanzia statale per 25 bambini a settembre

PNEUMATICI DI TUTTE LE MARCHE ASSETTO RUOTE EQUILIBRATURA RIPARAZIONI CERCHI IN LEGA

Nordest

Delta ariano polesine Già al lavoro la nuova Giunta

taglio di po

scandalo tangenti

Enel: Bellan scrive a Renzi

Cucina alternativa

A fine luglio il festival vegano

Non solo Mose pag.

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ribaltone

Lavori in corso fatti in casa

porto tolle

Dalla ristrutturazione dell’ex scuola primaria di Buso, nasce una nuova sezione di scuola dell’infanzia statale che farà parte dell’istituto comprensivo Rovigo 1. Un bel risultato per la frazione del capoluogo, che potrà contare da settembre su 25 posti per bambini dai 3 ai 5 anni, in attesa che apra anche il progettato asilo nido integrato comunale per bambini dai 12 ai 36 mesi. Per informazioni e iscrizioni, le famiglie interessate possono contattare gli uffici dell’Istituto comprensivo in via della Costituzione.

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Padova verde Lega pag.

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cultura

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Spettacoli e poesia in laguna

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L’appuntamento è per il 25 e 26 luglio, ma non è per tutti. “VEGando per Rovigo” è infatti un grande festival della cucina e della cultura vegana, che si dipanerà tra conferenze, corsi di cucina, laboratori per bambini, musica in tema. Al centro di questo stile di alimentazione, ci sono il rispetto della vita animale in ogni sua manifestazione e la non violenza. Anche Expo 2015, che trasformerà per un anno Milano nella capitale mondiale del cibo, ha dato il suo patrocinio all’evento e alla dieta vegana. Un motivo in più per provare, ma consapevoli che ci vuole tanta, tanta buona volontà.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile (ad interim)

Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 giugno 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese LA STAGIONE Marco Michielli presidente degli albergatori del Veneto conferma l’aumento delle presenze di turisti stranieri: “L’importante è stabilizzare i numeri dello scorso anno: 5,5 milioni di presenze a Jesolo, 2 milioni e mezzo a Sottomarina, tre a Caorle e 14 al lago di Garda che è un vero traino turistico per tutta la regione”. Una regione, il Veneto, che è la prima in Italia nel settore, da sola ne rappresenta il 20%

Turismo, tengono le

di Alessandro Abbadir

Primi 4 mesi dell’anno: aumentano di quasi il 7% le presenze degli italiani

Si registra un boom nei campeggi (+ 47 per cento di presenze) e negli agriturismi (+19,4 per cento)

E

state, tempo di mare e sole, e per le spiagge venete arrivano davvero buone notizie, sia dal punto di vista degli arrivi e delle prenotazioni, che dal punto di vista ambientale. Non manca comunque qualche polemica. Il nostro litorale presenta una sostanziale tenuta in termini di arrivi da Rosolina a Caorle per la stagione appena partita, cioè fino a settembre. Nei dati relativi ai primi 4 mesi dell’anno si registra un ritorno degli italiani, che negli anni scorsi avevano fatto registrare un calo di presenze a due cifre. Segno anche che la crisi forse ormai, sta davvero allentando la presa. Ma andiamo alla stagione attuale. Ad esprimere cauto ottimismo è Marco Michielli presidente degli albergatori veneti e di Confturismo del Veneto, che rappresenta rispettivamente 2700 alberghi e 17 mila attività turistiche della nostra regione. “La stagione estiva appena partita – dice – ci permette di tirare un sospiro di sollievo. Si conferma in crescita il turismo straniero che prevediamo ancora in aumento in termini di presenze del 3%. A rischio è la tenuta delle presenze del turismo italiano che per ora non sembra dare in termini di prenotazioni, un chiaro segnale in controtendenza rispetto agli anni scorsi, cioè agli anni della recessione partita nel 2008. L’importante è confermare i numeri dello scorso anno che vedono 5,5 milioni

di presenze a Jesolo, 2 milioni e mezzo a Sottomarina, tre a Caorle e 14 milioni di presenze al lago di Garda, che è un vero traino turistico per tutta la regione. Una regione, il Veneto, che è la prima in Italia nel settore turistico e che da sola rappresenta il 20 % delle presenze”. Michielli sottolinea però alcune criticità. “Ci stiamo legando un po’ troppo nel settore del turismo straniero - dice - ai paesi di lingua tedesca, cioè Austria e Germania. Dovremo riuscire ad intercettare invece anche turisti provenienti dalla Russia, dalla Francia, dalla Cina per esempio, che preferiscono altre località balneari rispetto alle venete. Vanno bene le presenze in camping alberghi ma male le case vacanza, modulo ormai in caduta libera”. Poi una polemica con Goletta Verde che ha messo ai primi posti il Veneto, ma dietro a località toscane o romagnole“. “C’è da capire - si interroga Michielli - quali siano i parametri di assegnazione delle certificazioni da parte di Legambiente. Francamente sono sconosciuti e paiono solo discrezionali”. Ma buone notizie intanto sono arrivate anche dai dati forniti dalla Regione sulle presenze turistiche nei primi 4 mesi dell’anno. L’assessore Marino Finozzi è ottimista. “ In Veneto - spiega - nei primi quattro mesi dell’anno, gli arrivi sono aumentati del 6,4 per cento rispetto al già discreto risultato dello scorso anno,

e le presenze segnano una crescita addirittura del 7,6 per cento. Se il buon giorno si vede dal mattino, i dati fanno ben sperare per una stagione estiva che si annuncia buona. Se il trend fosse mantenuto, a fine 2014 avremmo un record assoluto di arrivi e presenze turistiche”. Nel dettaglio. Da gennaio ad aprile 2014 si sono registrati 3.342.482 arrivi di turisti, dei quali 1.909.844 dall’estero (+6 per cento) e 1.432.638 dall’Italia (+6,9 per cento). Le presenze sono state 8.905.635: 5.157832 registrate da turisti stranieri (il 58 per cento, con un aumento del 6 per cento); gli italiani 3.747.803 (il 42 per cento, con una crescita del +8,9 per cento). Tutti i comprensori turistici evidenziano risultati positivi, sia per arrivi sia per presenze (queste ultime con l’esclusione della montagna, che si presenta con un numero negativo). Si registra un ulteriore exploit del Lago di Garda (+15,1 per cento di arrivi, +22,4 per cento di presenze) e con un buon risultato del balneare (+14,2 per cento gli arrivi, +23,3 per cento le presenze). Bene le città d’arte: +5,3 per cento gli arrivi e +7,4 per cento le presenze. E poi: boom dei campeggi (+47 per cento di presenze) e di agriturismi (+19,4 per cento). Persino gli alberghi a 1 e 2 stelle, da anni in calo di attrattività, hanno fatto segnare un +0,7 per cento”.

a jesolo

Beach tennis, lo sport più trend in spiaggia

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arte la stagione estiva e già scoppia la moda. Lo sport che spopola nelle spiagge del litorale jesolano è il beach tennis. Il beach tennis è uno sport nato in Italia nella riviera romagnola ed è regolamentato dalla Fit Federazione italiana tennis. Nel litorale del Veneto Orientale vista la diffusione negli anni scorsi e le richieste dell’utenza spesso giovane, fin dalle prime settimane, gli operatori si sono attrezzati. A Jesolo viene praticato con regolarità ad esempio ,e con l’indizione di veri e propri tornei in spieggia nello stabilimento “Riviera Levante”. ”Quest’anno - dice il titolare dello stabilimento Stefano Miozzo - ho ampliato i campi, e questo va incontro alle richieste di chi crede in questo sport da spiaggia. Siamo associati al Venice Beach Tennis”. L’associazione sportiva ha come vice presidente Damiano Bison fra i principali promotori e organizzatori di tornei per tutta l’ estate. “E’ uno sport - conclude Miozzo - in continua crescita anno dopo anno, e che alle prossime olimpiadi diventerà sport dimostrativo. Sono molti i personaggi noti fra i promotori dello sport. Ad esempio Gianni Pivetta fra i principali organizzatori del concorso Miss Italia a Jesolo, e Simone Bergamo noto personal trainer di vip”. A.A.

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Argomento del mese 5 L’intervista

presenze sul litorale Terme Euganee Positivo il saldo del primo quadrimestre, crescita del 1,5 per cento

Abano trascina il Bacino Termale, calo a Montegrotto

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bano Terme sorride e porta in territorio positivo il saldo delle presenze. Altrettanto non si può dire della vicina Montegrotto che registra un calo. In ogni caso è sostanzialmente positiva la lettura da parte dell’Assoalbergatori dei dati statistici sulla situazione del Bacino Termale Euganeo nei primi 4 mesi dell’anno, da gennaio ad aprile 2014. L’intero Bacino Termale Euganeo chiude questo primo quadrimestre in positivo, con un +1,5% di presenze ed un +1,8% di arrivi, trainati dal trend positivo tracciato dalla Città di Abano Terme che vede nel confronto tra il 2014 ed il 2013, anno già chiuso positivamente, una crescita del 3% con 458.324 presenze di ospiti. Diversa, invece, è la situazione se, ad essere analizzati, sono i casi di Montegrotto Terme e Teolo. Il turismo legato alla città sampietrina, infatti, vede nei primi quattro mesi del 2014 un calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre le strutture di Teolo scendono addirittura all’8,2%. Sono in fase di conteggio, inoltre, i dati relativi alle ricette mediche e del fatturato del Sistema Sanitario Nazionale che permetteranno di avere un quadro più completo della situazione delle aziende del Bacino Termale Euganeo. “La situazione ci impegna ulteriormente rispetto alla condizione di Montegrotto Terme – afferma Emanuele Boaretto, Presidente dell’Associazione Albergatori Termali Abano Montegrotto – a fornire delle proposte di concerto con la pubblica amministrazione per lo sviluppo del territorio, anche in considerazione del fatto che cominciano a giungerci i primi segnali di ripresa da parte di talune aziende. Nonostante Abano sia stata da sempre località più rinomata e popolare, le strutture di Montegrotto non hanno mai avuto nulla da invidiare, né per cure né per servizi, a quelle del comune limitrofo. Ora, nonostante l’offerta di vacanza rimanga omogenea e similare, la spaccatura si fa più netta a causa delle evidenti differenze esterne alle nostre aziende ed alle nostre possibilità imprenditoriali, per le quali abbiamo già preso contatti con il Sindaco Bordin. Entro l’anno faremo delle proposte di rilancio del Bacino Termale Euganeo”, conclude Boaretto.

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Professione bagnino I

n una città di mare come Sottomarina la stagione estiva rappresenta ancora una grande opportunità per chi cerca lavoro. Un mestiere ancora attuale è il bagnino che controlla i bagnanti lungo tutto il litorale e segnala prontamente quanti si trovano in situazioni di pericolo intervenendo qualora fosse necessario. Abbiamo intervistato Morgan Milan, nato ad Adria il 17/05/1978, ponendo alcune domande riguardo il suo mestiere. Da quanti anni fai il bagnino? Come mai hai scelto questa professione? “Faccio questo lavoro da tre anni. Non ho scelto questa professione, l’ho intrapresa per necessità dal momento che avevo perso il lavoro. In questi anni sono capitate diverse esperienze ma senza dubbio ricordo il primo salvataggio avvenuto in condizioni meteomarine molto difficili, durante il quale io e due dei miei colleghi portammo in salvo un turista che ostinatamente aveva nuotato fino alle boe che delimitano la zona riservata alla balneazione, ma che non riusciva più a fare ritorno. Ricordo inoltre un weekend della scorsa stagione, che finì tra l’altro sulle cronache locali, durante il quale vennero operati svariati salvataggi da parte sia di noi assistenti al salvataggio sia del corpo della capitaneria”. Sicuramente è un lavoro fuori dal consueto, lo trovi divertente? “E’ un lavoro che Come è organizzata la tua giorna- consiglierei ai giovani ta? Quali i problemi maggiori da perché aiuta a crescere e insegna ad affrontare affrontare? “E’ un lavoro particolare anche le situazioni di pericolo” se la maggior parte delle persone lo reputa un lavoretto per ragazzi che studiano e che vogliono guadagnarsi qualcosa d’estate, non è così! Si tratta infatti di un lavoro serio e per il quale servono persone preparate e qualificate che durante la giornata devono essere in grado di affrontare sia le emergenze in mare, ma anche gli interventi di pronto soccorso e la parte amministrativa. E’ indispensabile quindi essere autonomi nella gestione della spiaggia e della zona di mare assegnata dal punto di vista delle ordinanze comunali e della capitaneria di porto. Inoltre, aspetto assai rilevante, devono essere socievoli, saper gestire al meglio i rapporti col pubblico, cosa che non sempre risulta essere così semplice. Detto ciò è anche un lavoro che presenta sfaccettature divertenti e colorite. Molte volte ci vengono poste delle domande piuttosto stravaganti dai bagnanti, come ad esempio: “Scusi non si può fare niente per queste onde?” oppure “Mi può dire dove posso trovare meno sabbia?” o addirittura “Può indicarmi dove posso comprare il biglietto per far fare un giro alle mie figlie sul pattino con lei?” Pensi che possa essere un’opportunità per i giovani? Che consigli daresti a chi sceglie questa professione? “Personalmente la consiglierei ad un giovane, magari non per la vita ovvio, ma come tappa mirata alla crescita dal momento che abbiamo una grande responsabilità nel fronteggiare numerose situazioni di pericolo. Risulta quindi necessario intervenire con prontezza senza lasciarsi prendere dal panico ponendosi come solo e unico obiettivo quello di salvare Miriam vianello vite umane”.


6 Porto Viro Manifestazioni Calendario alla mano e tanta voglia di divertirsi

Sere d’estate: mille idee per adulti e bambini Il cuore di ogni serata in programma sarà un evento: spiccano le esibizioni degli allievi delle palestre del territorio, ma anche sport in piazza e amici a quattro zampe di Elisa Cacciatori

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elle sere d’estate torna a battere il cuore di Porto Viro con le iniziative pensate all’aria aperta tra novità e tradizione. Sono due gli appuntamenti settimanali serali che accompagneranno le famiglie durante la bella stagione. Se dal 17 di giugno il centro donadese ha cominciato a offrire un buon motivo per uscire il martedì sera, da luglio l’offerta dell’intrattenimento paesano raddoppierà con le proposte di piazza della Repubblica in località Contarina pensate il giovedì sera. Il martedì la quarta edizione della rassegna “sa ghe in piasa al marti” realizzata dalla pro loco di Donada, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, ha riacceso le serate di via Roma e piazza Marconi chiuse al traffico dalle 21 alle 24 in collaborazione con la polizia locale, per proporre numerose iniziative pensate per le famiglie. Ogni serata in programma, oltre all’apertura serale straordinaria delle attività commerciali, prenderà forma un evento clou tra cui spiccano le esibizioni degli allievi delle palestre del territorio, i tornei di

street volley curati dagli animatori dell’estate ragazzi dell’oratorio San Giusto, i raduni di auto d’epoca, di vespe e di auto tuning, ma anche una serata pensata per gli amici a quattro zampe con dimostrazioni di agility dog. Com’è tradizione, gli appuntamenti proseguiranno fino al 5 di agosto per tutti i martedì prima di lasciare la scena alle sere dell’agosto donadese in calendario dal 10 al 15. Nei giovedì di luglio, invece, sempre dalle 21 alle 24, sarà invece possibile godere di un’inedita piazza Repubblica grazie alla serie di iniziative “sere d’estate in piazza” pensate dall’assessorato alle attività produttive per ridare valore al centro di Contarina. L’iniziativa, realizzata in linea con le attività di marketing e promozione del progetto integrato di valorizzazione del commercio nelle aree urbane che vede capofila Porto Viro e che coinvolge Loreo, Taglio di Po e Rosolina mette d’accordo i commercianti e gli esercenti della piazza che di concerto hanno dato la loro adesione alla

NEWS Il torneo della beneficenza

Cinque calci in oratorio

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serie di eventi confermando l’apertura nelle serate previste. Contribuiranno alla buona riuscita degli eventi la Pro loco di Donada e la polizia locale. Così come nel centro donadese durante i martedì, anche in piazza della Repubblica nei giovedì saranno installati dei gonfiabili per i più piccoli. Durante le serate in calendario saranno inoltre realizzate delle iniziative in collaborazione con le associazioni del territorio che si impegneranno in laboratori creativi per bambini, in percorsi di guida sicura e nelle dimostrazioni con i pony.

uando il calcio sano dà i suoi frutti, i risultati sorprendono. E’ questo il caso del torneo curato dal Gruppo missionario di San Giusto ‘cinque calci in oratorio’ che ha preso forma nel centro giovanile salesiano di San Giusto coinvolgendo i bambini delle classi dal 2008 al 2002. Sono stati ottanta gli atleti impegnati nella quarta edizione dell’iniziativa benefica che per la prima volta ha coinvolto i piccoli calciatori suddivisi in dodici squadre. A conclusione della serie di partite in cui, come riferisce Corina Perazzolo del Gruppo missionario “nessuno ha vinto più di tutti”, sono stati il sindaco Thomas Giacon presente con alcuni membri della giunta, il presidente del Rotary Michele Valeriani e il coordinatore di protezione civile Paolo Galli a conferire le medaglie a tutti i giocatori. Alla conviviale organizzata sotto il tendone dell’oratorio sono stati ben 300 i commensali che hanno voluto partecipare. Oltre ai ragazzi sono stati numerosi anche i genitori e gli amici che hanno preso parte alla cena realizzata dal cuoco Celestino. “E’ quello che si può dire essere stato molto di più che un successo - spiega Corina Perazzolo allenatrice dei piccoli amici della Tagliolese e volontaria del gruppo missionario - I bambini hanno coinvolto i genitori nell’iniziativa ed è stato capito il senso benefico della serata. Le persone si sono dimostrate sensibili alla causa. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che da sempre aiutano il gruppo missionario nelle partite benefiche per aiutare le famiglie bisognose di Porto Viro e la missione di Don Bepi Miele in Madagascar”. La solidarietà tornerà in campo con i giocatori dai 16 anni in su il 25 luglio al centro Murazze di Porto Viro per “la partita del sor-riso” realizzata dal gruppo missionario in collaborazione con Acras murazze. Per iscrizioni Corina Perazzolo 3490536776.

Ariano verso il futuro La nuova giunta è già al lavoro

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l sindaco ha giurato e la giunta è partita. Si è svolto con qualche colpo di scena, presso la Sala delle Adunanze del Comune di Ariano nel Polesine, il primo Consiglio Comunale dell’era Mauri. Punti principali, all’ordine del giorno, sono stati l’insediamento del nuovo Consiglio Comunale, il giuramento del sindaco, la presa d’atto della nomina della Giunta, la presentazione al Consiglio Comunale delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato. Il primo Consiglio Comunale, dopo le elezioni del 25 maggio, è stato ricco di contenuti e alquanto dibattuto. La discussione è iniziata con un secco intervento di Marinella Mantovani, consigliere di minoranza e capogruppo della lista “Noi per Ariano”, durante la discussione del punto inerente l’insediamento del Consiglio Comunale e la convalida degli eletti: “Non possiamo accettare, - ha affermato la Mantovani rivolgendosi alla consigliere di maggioranza “Vota la Continuità” Marica Poletti – che tra questi banchi ci sia qualcuno che fa richiami al duce tramite Facebook. Invito la consigliera Poletti a cancellare quanto pubblicato e ad avere un atteggiamento più consono a quest’aula”. La seduta è poi proseguita con il giuramento di Carmen Mauri: “E’ un grande onore, - ha commentato – e un’emozione assumere il ruolo di sindaco e invito l’opposizione ad una futura e leale collaborazione

per arrivare a scelte giuste per Ariano nel Polesine”. Si è proseguito quindi con la presentazione ufficiale degli assessori e la lettura delle linee programmatiche per il prossimo quinquennio: Giovanni Chillemi, ex sindaco, assume il ruolo di vice sindaco con deleghe all’urbanistica, territorio, viabilità, edilizia pubblica, lavori pubblici, ambiente, turismo, agricoltura, manutenzione e sicurezza; Maura Anostini è assessore allo sviluppo economico, commercio, artigianato, industria, politiche della casa, contenzioso, immigrati, tutela consumatori e Consorzi di Secondo Grado; Rino Casellato ha assunto le deleghe al bilancio, finanze, tributi, economato, patrimonio, servizi cimiteriali e rapporti con le frazioni; Riccardo Camisotti è assessore alla cultura, politiche giovanili, S.B. volontariato e biblioteca.


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8 Taglio di Po Nota positiva L’Ente che se ne occupa non è politico

NEWS

Il Contratto di Foce: un piano strategico per agricoltura e pesca I

Gemellaggio: in viaggio a Omisalj

Moschini: “Questo rapporto rappresenta un modo simbolico per avvicinare i popoli all’Unione Europea”

di Silvia Boscaro

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’ stato organizzato, presso la sede del Consorzio di Bonifica Delta del Po, a Taglio di Po, l’incontro tematico “Acqua e Agricoltura”, il primo nell’ambito dell’iter processuale che porterà alla sottoscrizione del Contratto di Foce Delta del Po. Allo stato attuale dei lavori, è in corso la fase di preparazione focalizzata sull’attività di ascolto del territorio. Per questo motivo, l’incontro ha registrato la partecipazione di un importante numero di istituzioni, enti locali, associazioni, soggetti pubblici e privati e portatori di interesse in tema di risorse idriche nei territori compresi fra i tratti terminali dei fiumi Brenta, Adige, Po di Levante, Po e il Mare Adriatico. I lavori sono stati introdotti dall’architetto Laura Mosca e dal direttore del Consorzio di Bonifica Giancarlo Mantovani e coordinati dagli architetti Massimo Bastioni e Virna Venerucci. L’analisi è stata quindi effettuata attraverso la metodologia Swot partecipata, uno strumento di partecipazione strategica utilizzato per valutare i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce di un progetto, nello specifico per quanto riguarda il

contesto, del territorio in questione e basata su tre punti: produttività del settore agricolo locale, gestione agricola dei fondi, Po agricoltura e pesca. Numerosi sono stati gli spunti offerti alla discussione, vivacizzata da numerosi interventi: Lauro Biolcati, di Cgil ha affermato: “Occorre credere in questo progetto innovativo – il Contratto di Foce – che può dare un aiuto a far ripartire, nella pesca e nell’agricoltura, quello che doveva essere fatto prima. Giovanni Chillemi, agronomo, ha quindi aggiunto: “Il nostro territorio ha grandi potenzialità in agricoltura, ma occorre sciogliere nodi che stanno a monte. Il Parco può essere un’opportunità per il mondo della pesca e dell’agricoltura, ma non la stiamo sfruttando. Presente anche Philippe Pypaert,

dell’Unesco, che ha lamentato l’eccessiva burocrazia e la frammentazione delle competenze; Romano Boaretto di Coldiretti ha individuato come punto di debolezza “la scarsa qualità dell’acqua, che frena la capacità di investire” mentre Giorgio Uccellatori di Confagricoltura ha evidenziato una “divisione delle categorie”. Giuliano Zanellato, presidente della cooperativa pescatori Pilamare, ha quindi auspicato la realizzazione di un canale di uscita in mare per far sì che la pesca diventi l’occupazione principale e il settore trainante. Infine l’architetto Mario Laurenti, si è detto fiducioso sull’iter del Contratto di Foce, “perché è un piano strategico ed è portato avanti da un Ente che non è politico”. Le conclusioni sono state affidate al direttore del Consorzio Giancarlo Mantovani, che a proposito della questione “gestione dell’acqua”, ha affermato: “Come nella nota favoletta di Esopo, il problema va risolto a monte” ed ha infine annunciato l’organizzazione di altri tavoli tematici, in grado di fornire un’occasione per impostare ipotesi di lavoro comune e strategie di sviluppo per il territorio.

l rapporto di amicizia e vicinanza prosegue tra il Comune di Taglio di Po e Omisalj, cittadina croata legata tramite un gemellaggio, in essere dal 1993. Una delegazione di tagliolesi, guidata dall’assessore all’associazionismo Doriano Moschini, ha partecipato alle celebrazioni della festa del Comune di Omisalj. Il gruppo di tagliolesi è stato accolto, all’arrivo, in modo caloroso dal sindaco Mirela Ahmetovic, dal presidente del Consiglio Comunale Kresimir Kraljic, dalla presidente del Comitato Amici di Taglio di Po Anj Zuvic e dalle insegnanti del gemellaggio culturale Ivana Hrzic e Branka Molnar. I festeggiamenti sono quindi proseguiti con la deposizione di corone di fiori, con i colori delle rispettive bandiere, al Monumento ai Caduti, l’accensione di ceri e la messa, concelebrata dai diciotto parroci dell’Isola di Krk e presieduta dal parroco Anton Bozani: “Il gemellaggio tra le nostre due cittadine – ha affermato – non può non lasciare le tracce anche sul piano di una più profonda comunione spirituale. Sentitevi in questa chiesa come nella vostra e preghiamo tutti insieme per la prosperità dei nostri Comuni”. Al termine della cerimonia è seguito il pranzo e la presentazione in anteprima del libro “Amici per sempre” sugli scambi culturali fra le rispettive scuole medie. Dopo i saluti portati a nome dell’Amministrazione Comunale di Taglio di Po, l’assessore Doriano Moschini ha affermato: “Sono 21 anni che seminiamo perché il gemellaggio possa sempre crescere. Questo rapporto rappresenta un modo simbolico per avvicinare i popoli all’Unione Europea e per fornire, soprattutto ai giovani, la possibilità di rivolgersi verso altre realtà, ampliando le proprie conoscenze. Il nostro gemellaggio è fatto ancora di cose semplici, di incontri con vecchi e nuovi amici, di momenti sportivi e culturali, ma assieme possiamo inserire nuovi progetti coinvolgendo le nostre scuole come forza trainante”. Sono seguiti i ringraziamenti alla signora Ani Zuvic del Comitato Amici di Taglio di Po e a Giuseppe Crepaldi del Comitato Amici di Omisalj. La serata è proseguita fino a tarda notte tra canti, balli e un ricchissimo buffet all’aperto, a base di piatti e dolci tipici croati e tagliolesi. S.B.

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ono di recente iniziati i lavori di rifacimento della segnaletica stradale orizzontale in via Roma. Ad annunciarlo il vicesindaco Alberto Fioravanti e l’assessore ai lavori pubblici Davide Marangoni durante una conferenza stampa. Per permettere l’esecuzione dei lavori di rifacimento, il Comando di Polizia Locale ha provveduto ad istituire una nuova regolamentazione temporanea della circolazione, sia a causa delle caratteristiche insite della via, sia per il traffico, talvolta importante, che vi transita. Nei tratti interessati, di conseguenza, con un’apposita ordinanza firmata dal comandante vice-commisario Maurizio Finessi, è stato istituito il divieto di sosta con rimozione coatta. “Un intervento di rifacimento della segnaletica orizzontale – ha affermato l’assessore Marangoni – era già stato effettuato all’inizio dell’anno scolastico, nelle piazze e attorno alle scuole tramite ditta privata. Così, considerate le esigue risorse presenti nelle casse comunali, abbiamo pensato di fare i lavori utilizzando il personale interno, dell’Ufficio Tecnico.

Davide Marangoni Finora, altre erano state le priorità, mentre oggi, con le scuole chiuse, ci possiamo dedicare ad alcune zone del paese”. “La parte di lavori più consistente – ha sottolineato Marangoni – sarà effettuata con i dipendenti dell’ufficio tecnico e i lavoratori socialmente utili, e un’altra con una ditta specializzata”. I lavori di rifacimento della segnaletica stradale orizzontale riguarderanno prossimamente anche altre vie comunali del centro cittadino. S.B.


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Porto Tolle 11 Amministrazione I tentennamenti e la mancanza di fondi le cause del possibile mancato accordo

L’Impianto sportivo rischia di rimanere vuoto se non ci saranno risposte chiare Il Comunale infatti necessiterebbe di lavori di adeguamento particolarmente onerosi nel caso il Delta riuscisse a rimanere nei ranghi del calcio professionistico di Alessandro Orlandin

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ifficile dire se nella storia di Porto Tolle si sia mai dibattuto in maniera così estesa e decisa sulle sorti di un impianto sportivo. Di certo c’è che la vicenda riguardante lo stadio Comunale e il suo utilizzo da parte del Delta Porto Tolle ha innescato un ampio dibattito che va oltre lo sport e che rischia di lasciare segni profondi sulla comunità portotollese, oltre che sull’assetto politico del territorio. Al momento di redigere questo articolo esiste una elevata probabilità che Porto Tolle non abbia più una squadra di calcio a cui fare riferimento. Mario Visentini, proprietario del Delta, ha infatti rotto gli indugi facendo passi decisivi per il trasloco del suo sodalizio a Rovigo. La ragione? I rapporti ormai deteriorati con l’amministrazione comunale guidata da Claudio Bellan, che negli ultimi mesi non è riuscita a dare risposte chiare e univoche al nodo dello stadio. Il Comunale infatti necessiterebbe di lavori di adeguamento particolarmente onerosi nel caso il Delta riuscisse a rimanere nei ranghi del calcio professionistico mediante ripescaggio. Nello specifico lo stadio necessiterebbe di un aumento della capienza (da 1.500 a 3.000 posti) e di un significativo potenziamento dell’impianto di illuminazione per essere considerato a norma dalla Lega Pro. Nelle ultime settimane i contatti tra Visentini e il sindaco si sono intensificati e sono stati organizzati un paio di incontri che hanno visto le parti rimanere sulle proprie posizioni. Anche perché in ballo sono entrate altre questioni che vedono coinvolti Visentini e l’amministrazione, come la riqualificazione dell’area in cui sorgeva lo zuccherificio. Nonostante sul tavolo siano transitate proposte e contro-proposte, non è stato possibile raggiungere un accordo e inevitabilmente la tensione si è alzata. Nel consiglio comunale del 26 giugno una delegazione di tifosi ha contestato il sindaco e i colleghi di giunta, esternando un disappunto che covava ormai da settimane. Il tutto si è concluso con l’allontanamento dei tifosi dalla sala consiliare a opera della forze dell’ordine. La frattura tra Delta e Comune ha così favorito il corteggiamento di un altro Comune, quello di Rovigo, e dello stesso Rovigo Calcio del presidente Cervati, che all’indomani della retrocessione del Delta in serie D aveva proposto a Visentini di rilanciare il suo club con un trasferimento nel capoluogo. Una proposta inizialmente tenuta in ghiaccio per favorire una continuazione nella sede naturale, ma che al momento si fa sempre più attuale. Per la verità anche lo stadio “Gabrielli” di Rovigo avrebbe bisogno di lavori per rispondere agli standard della Lega Pro, ma in misura minore. Ci sarebbe comunque già un accordo tra le varie società per venire a capo di questo problema. Nel frattempo, se il Delta venisse effettivamente

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ripescato tra i professionisti (e ha ottime probabilità), giocherebbe le sue gare interne a Treviso, in attesa del rinnovo del Gabrielli. Porto Tolle rischia così di rimanere senza una squadra di riferimento per la prima volta dal 1966, quando la Portotollese fu costretta a interrompere la sua avventura in Terza Categoria in seguito all’alluvione. Con i Blucerchiati di Ca’ Venier che a gennaio hanno traslocato a Porto Viro, l’ultimo baluardo del pallone nel territorio rimarrebbe lo Scardovari, in Prima Categoria. Nodo Enel

Bellan scrive a Renzi: “Dobbiamo ripartire subito”

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arlare di filo diretto potrebbe essere improprio, ma per la seconda volta in pochi mesi il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan ha scritto una lettera a Matteo Renzi per incoraggiare un intervento sui fronti critici del territorio. È stato lo stesso premier a invitare i sindaci italiani a segnalare cantieri fermi o investimenti bloccati per colpa della burocrazia. Al centro della missiva di Bellan ci sono i problemi riguardanti il cantiere della Centrale Enel di Polesine Camerini, lo stato delle lagune in cui viene praticata la pesca e la situazione delle spiagge col rompicapo della demanialità. “Opere particolarmente attese dai portotollesi – ha scritto Bellan in quanto su di esse si fondano i tratti dello sviluppo economico, sodale e culturale del nostro Comune ma anche dell’intero territorio provinciale”. In merito al nodo-Enel, il primo cittadino ha rimarcato come dal 2005 la procedura di riconversione si sia inceppata più volte, giungendo a un nulla di fatto a quasi di un decennio di distanza. Sul tema della demanialità – che in parte accomuna pesca e turismo – Bellan invoca chiarezza: “Si tratta di una precarietà che va accertata e superata e che crea disincentivi agli investimenti e allontana i potenziali investitori che intravedono nel Parco del Delta del Po una risorsa turistica unica in Italia”. Così in chiusura: “II Comune di Porto Tolle ha bisogno subito di ripartire e se ciò avvenisse si potrebbero sbloccare molti investimenti soprattutto privati. Ora mi auguro che il Governo da Lei guidato voglia individuare le modalità più urgenti per sbloccare le varie questioni, tenendo in considerazione il grande freno con cui i Comuni si trovano a combattere giornalmente rappresentato dal patto di Ma.Ce. stabilità interno”.


12 Rosolina A tutto turismo Un’organizzazione d’alto livello

Rosolina mare: ogni serata un evento per turisti e polesani Ricco il calendario degli appuntamenti di tutta la stagione, distribuito e appeso nelle diverse piazze e lungo il litorale. Uno sforzo di comunicazione ben fatta di Elisa Cacciatori

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Rosolina mare quest’anno il calendario di eventi pensati per l’intrattenimento nelle serate d’estate mira a non scontentare nessuno. Il progetto, realizzato dalla pro loco di Rosolina di concerto con l’amministrazione comunale, il consorzio degli operatori balneari del Cob e gli agenti immobiliari di Rosatur, si presenta in veste inedita coprendo l’intera programmazione estiva già da giugno. A differenza delle passate edizioni è stata infatti pensata una nuova formula che permetterà al turista di conoscere quali saranno gli eventi programmati anche a distanza di mesi e, nell’eventualità, di poter tornare per partecipare ad una serata in particolare. Il risultato nasce da una progettazione che ha coinvolto gli attori che il turista di Rosolina mare lo conoscono da vicino e sanno quindi quali sono gusti e tendenze delle famiglie in vacanza. Nella scelta degli eventi è stato quindi tenuto conto della stagionalità dei flussi turistici con particolare attenzione alle famiglie e in particolar modo ai bambini. A rivestire un ruolo principe nella scelta degli eventi è la musica, linguaggio universale tra le diverse realtà culturali. Il lavoro di squadra nella programmazione degli eventi estivi a Rosolina mare ha già portato nella spiaggia del litoraneo rosolinese artisti conosciuti nella

scena italiana ma anche internazionale come Ivana Spagna ed eventi che hanno avuto particolare seguito come il carnevale d’estate, pensato per celebrare il primo giorno della bella stagione, e la serata delle griglie roventi. Tra i prossimi appuntamenti sono da evidenzia-

re il concerto di Red Canzian, il musical di Violetta, ma anche la terza edizione del festival Rock around the blues per gli appassionati del rock Anni Cinquanta, il festival artistico Deltarte e il festival di Voci per la libertà che quest’anno vedrà in qualità di headliner sul palco di

Rosolina mare Max Gazzè. “Il calendario è progettato in maniera tale che ogni settimana ci sia un evento clou – ha spiegato il presidente della Pro loco Michele Grossato - permettendo quindi al turista di portarsi a casa un ricordo con un valore aggiunto della località”. “La sinergia nella progettazione con il Cob e Rosatur ha permesso un salto di qualità – ha aggiunto l’assessore al turismo Daniele Grossato - Si tratta infatti di professionisti che hanno un contatto diretto con il turista e ne conoscono le esigenze. Il calendario propone ogni mese anche gli eventi della tradizione locale che si svolgono a Rosolina e nelle frazioni, per dare l’occasione anche ai turisti di poter partecipare”. “E’ un modo per dare al turista un elemento in più da portare a casa al rientro dalle vacanze - ha considerato il presidente del Cob Ferdinando Ferro – e quasi non si salta giorno della settimana, coinvolgendo tutti gli ospiti dal più piccolo al più grande”. “Il calendario – ha concluso la vicepresidente di Rosatur Maica Pozzato – nasce da un impegno che prosegue di anno in anno. I nostri sforzi ricominciano ad ottobre per la stagione successiva con le fiere del settore e poi li affidiamo agli operatori balneari e alle attività”.

FOCUS Chiedono protezione internazionale, possibili rifugiati

Chi sono questi migranti che sembrano aver invaso il Polesine?

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nche Rovigo ha celebrato la Giornata internazionale del rifugiato il 20 giugno scorso, una data individuata dalle Nazioni Unite per commemorare l’approvazione nel 1951 della Convenzione sui profughi da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. A Rovigo, le associazioni che si occupano di accoglienza ma non solo, hanno organizzato una giornata aperta a tutti nella quale si è giocato a calcio, si è mangiato insieme, si è ballato e si è parlato, attraverso biglietti anonimi e disegni, delle tragiche storie di chi arriva in Italia. I protagonisti sono ragazzi costretti a lasciare il proprio paese a causa della guerra (e spesso, ma non sempre, a causa della propria militanza in organizzazioni religiose, politiche o sindacali. Non sono irregolari, né clandestini, come invece alcuni giornali erroneamente (e in barba alla Carta di Roma) hanno scritto. Tra febbraio e maggio migliaia di persone sono giunte sulle nostre coste, tanto da rendere necessario l’intervento della comunità Europea. Nel territorio polesano, ad oggi, ne sono accolti circa un centinaio seguiti perlopiù dalla cooperativa sociale La fionda di Davide e in parte minoritaria dall’Associazione di promozione sociale Di tutti i colori. Giovanissimi, i ragazzi provengono prevalentemente dal Mali (in larghissima parte) dall’Eritrea e dalla Nigeria, ma anche dal Ghana, dal Gambia, dal

Senegal. Cosa fanno questi ragazzi tutelati dalla Convenzione di Ginevra che garantisce il diritto ad essere accolti e di fare richiesta di asilo politico? Molti italiano non sanno che per i primi sei mesi di permanenza sul territorio, secondo le nostre leggi, questi ragazzi non possono lavorare. Dunque seguono corsi di italiano, espletano i controlli sanitari e le pratiche legali, seguono corsi di formazione lavorativa qualora possibile, almeno fino al giudizio della Commissione territoriale. La burocrazia italiana li “costringe” a rimanere sul territorio per moltissimo tempo in attesa del permesso di soggiorno. Per la maggior parte di loro la meta non è l’Italia. La vera grande sfida che, per motivi assolutamente diversi, accontenterebbe tanto il mondo antirazzista che quello che di immigrati non vuole neppur sentir parlare, è quello di un permesso di soggiorno europeo che permetta a queste persone non solo di recarsi, ma anche di poter lavorare legalmente nei paesi dell’Unione. Chissà se il nuovo parlamento europeo continuerà a farà orecchie da mercante. F.D.L.


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14 Sguardo in provincia Adria, arte Sacra Molte le opere preziose da esporre

Parte il percorso museale della cattedrale di Edoardo Zambon

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l Museo della Cattedrale di Adria, il primo della Diocesi Adria-Rovigo è ormai realtà. Dopo anni di restauri al patrimonio culturale della chiesa madre della Diocesi, partiranno a breve i lavori per la realizzazione del primo stralcio del percorso museale. Grazie all’operazione, che per la realizzazione vede anche un contributo di 200 mila euro stanziati dalla Fondazione Cariparo, sarà possibile rendere fruibile ai fedeli ed ai visitatori della città il prezioso patrimonio culturale formatosi lungo i secoli della sua millenaria storia cristiana. I lavori inaugurati simbolicamente dal Vescovo di Adria-Rovigo Monsignor Lucio Soravito de Franceschi lo scorso venerdì 27 giugno si concluderanno entro la fine del 2014. A parlare del progetto è l’Arciprete della Cattedrale, Monsignor Mario Furini che ha fortemente voluto la creazione del primo museo della diocesi: “Da molti anni c’era il proposito di mettere in risalto il patrimonio storico della Cattedrale, intenzione cresciuta in seguito ad una mostra realizzata nel 2000 assieme ad una pubblicazione sui tesori della chiesa. Il progetto del museo ha un aspetto documentario di grande valore e sarà realizzato in tre stralci. Un altro tassello che dopo l’Archivio capitolare del Vescovado valorizzerà ancora le radici cristiane millenarie di Adria. I lavori – conclude Monsignor Furini – sono partiti con la benedizione del nostro Vescovo Monsignor Soravito presente in Cattedrale per la fiera dei santi Pietro e Paolo e per la ricorrenza del suo decimo anno qui in Polesine”. A contribuire al progetto assieme al Cavalier Francesco Doatti, è lo storico adriese Aldo Rondina che spiega il percorso espositivo e svela alcune delle opere che saranno esposte: “L’ingresso del museo sarà da piazzetta campanile, precisamente dalla porta di entrata nella cattedrale di San Giovanni. Da qui subito a destra si trovano le prime due sale dalle quali tramite un ascensore e una scala di ferro, che si ricaverà su una colonna della Cattedrale maggiore, si accederà al primo piano trovando una fuga di 3 ambienti con travi a vista e la cantoria. In futuro il progetto prevede che da un ambiente vicino alla cantoria, con funzioni di magazzino e laboratorio restauro, si possa accedere ad una passerella che conduca da un lato dentro la canonica e da un lato in una sala sopra la sacrestia dei cappellani, dove si esporranno le stoffe e paramenti sacri appartenuti a vescovi come Giovanni Soffietti, Arnaldo Speroni degli Alvarotti e Federico Maria Molin”. Aggiunge Rondina: “Le centinaia di opere custodite dalla Cattedrale e databili in un arco cronologico compreso tra i secoli XI° e XX° sono tutte significative e preziose. Di sicuro sarà dato spazio ai frammenti in cotto degli altari realizzati nel 1440 da Michele di Firenze, all’argenteria, agli oggetti di culto come un tronetto per l’esposizione del SS.mo Sacramento. Oltre a pissidi ed opere in materiale lapideo – conclude Rondina -, sono da ricordare uno straordinario vaso battesimale ottagonale

Se ne parla da anni ma adesso è quasi fatta. Inaugurati dal Vescovo i lavori in partenza

La cattedrale di Adria ad infusione (XI°sec.), il famoso crocefisso di Lepanto del 1649, suppellettili in vari materiali come oro, argento, rame ed avorio. E ancora candelieri, estensori e casseforti in legno per la raccolta delle offerte”. Adria d’estate

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dria d’Estate”, la tradizionale manifestazione estiva di Adria Shopping, l’associazione dei commercianti adriesi non finisce di stupire e per l’estate porta ad Adria Dj Albertino con Radio Dj e il suo staff che si esibirà durante la Notte bianca in programma l’8 di agosto. Anche quest’anno il calendario sarà denso di iniziative e proporrà durante i venerdì notte di luglio ed agosto un palinsesto ricco di eventi, spettacoli, musica e divertimento. A dare alcune anticipazioni è il presidente di Adria Shopping Enrico Franzoso: “Giunta alla sua 21° edizione, Adria d’Estate partirà anche quest’anno nonostante i tagli degli sponsor ed il periodo di crisi. Il budget è ristretto ma abbiamo cercato con un grande sforzo, di creare una manifestazione che vada incontro ai gusti di tutti con serate a tema. Venerdì 11 luglio sarà dedicato alla musica blues, il 25 luglio serata ‘Cosplay’ termine che si identifica con l’arte di mascherarsi come personaggi di cartoni animati o di fantasia. Tutto sarà riconducibile al mondo dei fumetti e ai manga giapponesi, vi sarà una gara di travestimento oltre a bancarelle del settore”. La Notte Bianca in programma l’ 8 agosto riserverà molte sorprese come quella di Dj Albertino mentre il 22 agosto avremo ospite il famoso gruppo comico Tanto par Ridare Show con il loro esilarante cabaret. Il presidente Franzoso poi entra nel dibattito sullo stato di salute cittadino e del centro storico: “Adria ha perso vitalità e non so se questo sia da ricondurre al problema economico generale che oggi investe tutta l’Italia o altre motivazioni di carattere locale. Personalmente sono un frequentatore della città e contribuisco all’economia degli esercizi, attorno però abbiamo tante realtà che offrono molto al pubblico come sagre, fiere ed eventi con spettacoli. Poi – continua il presidente di Adria Shopping - il bacino demografico è quello e la gente ormai fa presto a spostarsi. Ad Adria servirebbe fare di più squadra in tutti in sensi e certi dovrebbero evitare di bloccare le attività e il movimento solo per qualche serata in cui la musica è un po’ alta”.


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LO neWs

SPORT in PRIMO PIANO

luCa pastorello segretarIo provInCIale fIgC

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l nuovo, si fa per dire, corso nella delegazione della Figc di Rovigo porta il nome di Luca Pastorello (rodigino di Borsea, dipendente comunale), attuale segretario, “spalla” per quasi 20 anni di Clelio Mazzo che il 30 giugno ha lasciato, dopo oltre 40 anni, la federazione rodigina del gioco calcio. Clelio Mazzo, classe 1928, è stato presidente-delegato della Figc di Rovigo dal 1989, una vita a fianco di personaggi importanti, a livello Figc Veneta, che hanno fatto la storia del Comitato Regionale come l’avvocato rodigino Antonio Ricchieri (divenuto poi presidente della Lega Dilettanti e poi vice di Antonio Matarrese, presidente federale), Enrico Galuppo, Giuseppe Nicolli, Giovanni Guardini e l’attuale Beppe Ruzza. Colui che, appunto, ha nominato Luca Pastorello nuovo delegato della Figc rodigina, carica che durerà un anno. Il consigliere regionale, Argentino Pavanati, aveva proposto, a suo tempo, una specie di primarie per far sì che, giustamente, le società di calcio polesane potessero esprimere una preferenza sul successore di Clelio Mazzo. Due i nomi individuati: Piero Carnacina, guru del calcio giovanile e Antonio Puggina, ex presidente della sezione Aia di Rovigo. Invece…“Dalla Figc di Roma ci hanno detto – dice Pavanati – che dovevamo comunicare un nome entro il 10 giugno, così per un discorso di continuità, l’indicazione è caduta sull’attuale segretario Pastorello, sempre puntuale nel mandare i documenti necessari a Mestre, sempre disponibile in questi anni in cui è stato a fianco di Clelio Mazzo”. La delegazione rodigina dovrà sostituire anche Alberto Nabiuzzi, responsabile dell’attività di base e referente del settore giovanile e scolastico, che la prossima stagione sportiva farà parte dello staff tecnico del Sudtirol Alto Adige. “Sì, ed abbiamo individuato in Gianpaolo Mossuto (27 anni) la figura che prenderà il posto di Nabiuzzi: Mossuto è stato a fianco di Alberto in questa sua esperienza e a lui spetta il compito di continuare sulla strada intrapresa fin qui”. C.R.

Il Delta riparte e spera nel ripescaggio

Il Delta riparte e spera nel ripescaggio

Tra i nodi da sciogliere anche quello del campo: il Comunale di Porto Tolle si deve adeguare con una spesa non indifferente di Cristiano Aggio

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on è andata come in tanti volevano e speravano. A Forlì, il Delta Porto Tolle ha perso 2-1 ed è retrocesso in serie D, abbandonando, quindi, i professionisti. Il direttore sportivo Lorenza Visentini ha ringraziato tutti i tifosi, ed erano tanti, che a Forlì hanno sostenuto la squadra. In società, si lavora, ovviamente, per il futuro. “Faremo domanda di ripescaggio, ci stiamo già preparando per farci trovare pronti, ma stiamo aspettando le direttive della Lega per ottemperare agli obblighi del caso. C’è un settore giovanile da allestire per disputare i campionati nazionali, ma nel caso, se il ripescaggio non si verificasse, saremo pronti a ripartire con l’entusiasmo di sempre, anche dalla serie D”, ha detto il diesse. I nodi da sciogliere, sono quello del campo: il Comunale di Porto Tolle si deve adeguare con una spesa non indifferente e amministrazione comunale e proprietà della società si stanno parlando: la direttiva della Lega dice che per il campionato sono necessari 3000 posti, mentre per quello appena concluso in Seconda divisione ne erano previsti almeno 1500. Entro il 30 giugno

Lorenza Visentini le squadre che hanno il titolo per iscriversi alla Lega Pro unica devono presentarsi con i conti in regola, contributi versati in primis. Se nei giorni successivi, ovvero nella prima settimana di luglio, le società iscritte non hanno presentato la fideiussione necessaria, verranno escluse dal campionato. Solo verso metà luglio, chi ha fatto richiesta, potrà essere certo di essere ripescato. Sul discorso campo, visto che la società deve indicarlo alla richiesta di ripescaggio, alcuni contatti ci sono stati con l’amministrazione comunale di Rovigo e anche con la società.

Bilancio più che positivo

Adria nuoto splendente all’HabaWaba International Festival

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i è chiusa la settima edizione dell’HabaWaba International Festival, per la seconda volta quest’anno Adria Nuoto ha partecipato a questa fantastica iniziativa promossa dall’associazione Waterpolo Development. La delegazione bassopolesana era rappresentata da 16 atleti e due allenatori, che hanno alloggiato una settimana a Lignano Sabbiadoro, condividendo il loro tempo, i pranzi, i bagni in mare, le gioie, i dolori di alcune sconfitte e la stanchezza a fine giornata. Bilancio più che positivo quello della squadra etrusca che è riuscita a piazzarsi nella parte alta della classifica generale, uscendo sconfitta ai quarti di finale del girone “Silver”, quello che conteneva le squadra dal 32° al 64° posto, in un torneo che ne vedeva coinvolte ben 96 nella categoria under 11 e 20 in quella under 9! Come portacolori dell’Adria Nuoto a Lignano Sabbiadoro era presente anche Matteo Tolomei, atleta adriese, aggregato alla squadra under 9 del Plebiscito Padova occasionalmente per questo evento, capace di conquistare il terzo posto assoluto nella categoria. “Siamo orgogliosi dei nostri piccoli atleti – affermano Giacomo Stoppa e Matteo Armari, i due tecnici accompagnatori della squadra – che abbiamo visto crescere in queste stagioni; In tornei come questo la cosa che più conta è appassionare i bambini a questo sport che sa regalare tante gioie, ma che purtroppo spesso non ripaga tutta la fatica che richiede. In questa settimana i bambini hanno vissuto insieme a loro coetanei con culture, lingue e nazionalità diverse, arrivati dall’Egitto, Singapore, Brasile, Francia, Croazia, Russia, Ungheria… Siamo consapevoli del fatto che questa esperienza non la dimenticheranno mai, e ciò ci rende veramente felici”. Di seguito i risultati e la rosa dei giocatori che sono stati impegnati all’HabaWaba International Festival Girone 1 :Dauphine de Sete 01 (Francia) – Adria Nuoto 4-4; Adria Nuoto – Akrosport Roma 9-3; VK Primorac 2 (Montenegro) – Adria Nuoto

3-16; Adria Nuoto – Lavagna 90 2-5; Heliopolis Tigers (Egitto) – Adria Nuoto 3-3. Girone B1: Sportiva Sturla Bianca – Adria Nuoto 4-2; Adria Nuoto – CN Barcelona (Spagna) 1-11; Pan Sharks (Francia) – Adria Nuoto 2-7; Sedicesimi di Finale “Silver”; Adria Nuoto – VK Primorac 1 (Montenegro) 5-4: Ottavi di Finale “Silver”: France Nageurs Cheminots (Francia) – Adria Nuoto 2-8: Quarti di Finale “Silver”: Adria Nuoto – RN Camogli 5-6 dtr

L’occasione della presentazione ufficiale di Maurizio Buraschi, come nuovo responsabile del settore giovanile del Rovigo calcio, è servita anche per fare qualche domanda a Gianfranco Fiorenzato, dirigente del Rovigo (che continuerà a curare i rapporti con le società calcistiche, ndr), sulle voci del Delta Porto Tolle che, in caso di ripescaggio in Lega Pro, si “trasferirebbe” a Rovigo. “Nessuna risposta, ad oggi, è certa, dice Fiorenzato. Dico solo che la volontà da parte di Visentini di fare la serie C, c’è ed è tanta. Qualora il Delta fosse ripescato, il Gabrielli, con qualche ammodernamento che riguarda soprattutto l’illuminazione, sarebbe pronto ad ospitare la squadra deltina. Se invece rimanesse in serie D, rimarrebbe a giocare al comunale di Porto Tolle. In questa fase bisogna solo aspettare.” Anche se, i dirigenti del Rovigo sarebbero già pronti ad organizzare il settore giovanile. “In caso di Delta in Lega Pro Unica, dice Buraschi, avremmo un “piano B”, considerato che il campionato di Lega Pro unica dovrebbe prevedere campionati regionali e non più nazionali.”

Arriva Zecca, preparatore atletico

l’adrIese: voltI e gambe nuove

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n casa Adriese il direttore in Promozione con il Loreo. Nuosportivo Sante Longato sta vo anche il preparatore atletico, costruendo la squadra per la Lorenzo Zecca. Per Zecca è un prossima stagione che vedrà i ritorno ad Adria, visto che, a fine granata ancora in Eccellenza. anni ’90 era stato l’allenatore delDopo due sofferte annate il presila juniores nazionale. “E’ un’avdente Scantamburlo ha cambiato Lorenzo Zecca ventura stimolante, dice Zecca. decisamente rotta, con un nuovo Le motivazioni non mancano di allenatore, Valeriano Fiorin, e Encio Gregna- certo e lavorare in una piazza come Adria è nin suo vice. Le indicazioni di mister Fiorin sempre entusiasmante. Con Valeriano ci conosono state chiare. “Si cambierà parecchio, ci sciamo dai tempi della Piovese e il rapporto tra aveva detto. Non dobbiamo sperperare dena- di noi è sempre stato ottimo; abbiamo sempre ro ma faremo acquisti oculati. Creeremo un interloquito su tutto, sia su aspetti tecnici che giusto ed equilibrato mix, perché ritengo che i di preparazione specifica e l’intesa è perfetta. giocatori d’esperienza servano sempre”. Con È un leader positivo che non fa pesare il suo l’arrivo di Bellemo, già certo, in casa Adriese prestigioso passato calcistico, sempre pronto arriva anche un centrocampista d’esperienza a dispensare consigli e a soffermarsi sopratcome Michele Pittaro classe 1980, lo scorso tutto con i più giovani”. Lorenzo Zecca, 56 anno al Dolo Riviera in Eccellenza che Fiorin anni, insegnante di educazione fisica presso ha già avuto a Pozzonovo l’anno in cui vinse un istituto superiore di Este, laureato in pedail campionato di Promozione. Tra i pali, do- gogia, allenatore di base e preparatore fisico vrebbe essere quasi certo l’arrivo dal Rovigo di (corso scuola nazionale dello sport del Coni Luca Milan, mentre vestiranno di sicuro la ma- di Roma), ha conseguito il titolo di preparaglia granata Stefano Bellemo centrocampista, tore atletico professionista di calcio. Assieme classe 1989, ex-granata durante la stagione a Luca Gotti, vice di Donadoni al Parma, è 2008/2009 con vittoria del campionato di l’unico polesano ad avvalersi di tale qualifica Eccellenza e che quest’anno ha giocato con professionale. La carriera di Zecca nel calcio è la Clodiense. Nuovi anche Josè Luis Colman iniziata nei primi anni 80 lavorando a fianco di Castro difensore centrale, classe 1985, para- Ugo Tomeazzi per poi collaborare in varie soguyano, con 27 presenze in serie D la scorsa cietà, tra le quali La Rocca, Porto Viro, Rovigo, stagione in quel di Este ed Enri Tiozzo difenso- Piovese, Este, Casalserugo, Adriese, Monselice re, classe 1983, che lo scoro anno ha giocato e Pozzonovo. Cr.Ag.


20 Cultura provinciale

Cultura provinciale 17

Ritrovamenti Perlustrati ad oggi 210 chilometri quadrati di territorio individuando 850 siti archeologici

al museo le vetrine parlanti

Villadose: uno scrigno che nasconde A ancora importanti segreti

Una pista ciclabile tra storia e natura

Nonostante la manifestazione abbia risentito della crisi, lo spessore culturale dell’evento si è mantenuto intatto di Mattia De Poli

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ato nel 1988, in ventisei anni di attività il Gruppo archeologico di Villadose, presieduto dal dottor Enrico Maragno, ha conseguito diversi primati e numerosi risultati di tutto rispetto. Era il 1996 quando l’associazione organizzava per la prima volta in Italia una rievocazione legata all’epoca romana. Quest’anno il Mercato della centuriazione di Villadose è giunto alla diciannovesima edizione e, a duemila anni dalla morte di Cesare Ottaviano Augusto, l’evento è stato dedicato in particolare a questa importante personalità storica. La manifestazione pubblica è sempre affiancata da un convegno di studi, che è ospitato nelle sale del comune di Villadose, coinvolge studiosi di varie università italiane e approfondisce diversi aspetti della civiltà romana: quest’anno, anche grazie alla collaborazione del Gruppo astrofili polesano, è stato richiesto ai relatori di intervenire sul tema “Miti e costellazioni nell’antica Roma”. La manifestazione nel corso del tempo ha risentito della crisi: sono diminuiti i finanziamenti, sono calati i contributi degli sponsor ed è stato necessario procedere a un ridimensionamento nell’organizzazione. Ma l’entusiasmo dei soci è rimasto sempre inalterato. I volontari riversano principalmente il loro impegno nella ricerca archeologica di superficie: la domenica mattina nei mesi autunnali e invernali, quando la terra dei campi viene lasciata riposare, un gruppo composto

da una decina di persone passa in esplorazione in maniera sistematica il territorio del Medio Polesine. Alla ricerca di cosa? A metà tra l’investigatore e l’archeologo, il volontario del Gav individua siti archeologici e raccoglie il materiale reperibile in superficie. I reperti, poi, vengono censiti e raccolti presso il Museo dei grandi fiumi di Rovigo, dove sono a disposizione degli studiosi. I siti, invece, vengono cartografati: dall’inizio dell’attività ad oggi sono stati perlustrati 210 chilometri quadrati di territorio e sono stati individuati 850 siti archeologici. Non tutti si possono improvvisare “cercatori”: prima di iniziare le ricerche, il Gav segnala alla Sovrintendenza per i beni archeologici del Veneto i nomi delle persone che svolgeranno l’attività. Ovviamente, ogni

anno chiunque può unirsi al gruppo, iscrivendosi al Gav: la formazione dei nuovi “cercatori” avviene direttamente sul campo, attraverso l’affiancamento di persone esperte. Le ricerche dei volontari a volte aprono la via a vere e proprie campagne di scavo, coordinate da docenti universitari e professionisti del settore. Le informazioni raccolte finora sono legate prevalentemente al periodo romano: in particolare la villa romana di Ca’ Matte è stata studiata per sette anni dalla professoressa Giuliana Facchini dell’Ateneo veronese. Nella zona tra Gavello e San Cassiano sono stati individuati, invece, degli insediamenti etruschi, probabilmente di supporto alla città di Adria: questi sono stati oggetto di studio da parte dell’Università di Pavia.

Villadose storia e archeologia si coniugano con natura e benessere personale. Nell’area circostante il comune polesano sono presenti quattro discariche e, per la riqualificazione dell’area, è stata prevista la realizzazione di una rete di piste ciclabili. Ma questa è anche la zona interessata dalla centuriazione romana. Ecco, dunque, che il Gav ha individuato un percorso adatto alle biciclette, lungo 13 chilometri, che parte dal centro del paese e vi ritorna, seguendo i cardini e i decumani e costeggiando gli argini di alcuni corsi d’acqua, come il canale Ceresolo, il canale Bresega e l’Adigetto. Il presidente del Gruppo archeologico di Villadose, Enrico Maragno, spiega che l’itinerario è stato inaugurato lo scorso maggio con la collaborazione dell’associazione “Amici della bicicletta” di Rovigo e che il Gav ha intenzione di valorizzarlo mediante l’allestimento di un’apposita segnaletica, che permetta ai ciclisti di individuare i siti archeologici rilevati dalle ricerche di superficie e non ancora scavati o, comunque, ricoperti dal terreno e non visibili. Punto di partenza e di arrivo del percorso è il Museo didattico della centuriazione romana, ospitato all’interno del palazzo comunale di Villadose: vi si illustrano le attività dei coloni di età romana, dall’edilizia all’agricoltura, dalle tradizioni religiose ai riti funebri, illustrando anche i metodi della ricerca di superficie e i risultati conseguiti. Il fiore all’occhiello di questo museo sono le vetrine “parlanti”, realizzate recentemente: al loro interno è stato individuato un oggetto particolare che prende voce, e si immagina che possa parlare raccontando la sua storia, o almeno una storia verosimile. Le sue parole sono riportate anche su un’apposita didascalia. Maggiori informazioni sulle attività del Gav sono disponibili sul sito M.D.P. internet della centuriazione.

neWs Presentato il nuovo romanzo

Cesare lorefICe sI CImenta Con storIa e passIone amorosa

C

esare Lorefice, medico originario della Sicilia, cresciuto a Modica, ma da anni trapiantato ad Adria, dopo aver ottenuto plausi da ogni parte per le raccolte di poesie, ha iniziato a dedicarsi alla scrittura di romanzi storici. Dopo “L’oro e l’alloro”, anche “L’ultimo dei Chiaramonte. Potere e passione nella Sicilia medievale” ha come luogo di ambientazione della vicenda la terra d’origine di Lorefice, ma il periodo storico è nuovo: non più la stagione risorgimentale con la spedizione dei Mille, ma la fine del Trecento. Presentando la recente fatica letteraria, Angioletta Masiero ed Elios Andreini hanno sottolineato che il romanzo ricostruisce una vicenda storica ma allo stesso tempo umana e amorosa. Il duca di Modica, Andrea Chiaramonte, appartiene a una famiglia che vanta come capostipite lo stesso Carlo Magno: forte degli insegnamenti e dell’educazione ricevuta, egli cerca di opporsi alla dominazione spagnola degli Aragonesi ma cade vittima del tradimento delle persone in cui più confida e nella sua rovina trascina involontariamente con sé anche l’amata Isabella e il figlio piccolo. Lorefice è capace di scrivere pagine di forte tensione emotiva e di slancio passionale, quella passione che aveva ispirato già le sue prime raccolte poetiche. Nelle pagine del romanzo i personaggi pronunciano alcune battute in siciliano ma è significativo soprattutto che Andrea in punto di morte pronunci le sue ultime parole in spagnolo per farsi intendere dai suoi carnefici, dimostrando una dignità esemplare. M.D.P.

la nuova antologia poetica

arnaldo pavarIn: uno sguardo parteCIpe al mondo

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esare Lorefice, medico originario della Sicilia, cresciuto a Modica, ma da anni trapiantato ad Adria, dopo aver ottenuto plausi da ogni parte per le raccolte di poesie, ha iniziato a dedicarsi alla scrittura di romanzi storici. Dopo “L’oro e l’alloro”, anche “L’ultimo dei Chiaramonte. Potere e passione nella Sicilia medievale” ha come luogo di ambientazione della vicenda la terra d’origine di Lorefice, ma il periodo storico è nuovo: non più la stagione risorgimentale con la spedizione dei Mille, ma la fine del Trecento. Presentando la recente fatica letteraria, Angioletta Masiero ed Elios Andreini hanno sottolineato che il romanzo ricostruisce una vicenda storica ma allo stesso tempo umana e amorosa. Il duca di Modica, Andrea Chiaramonte, appartiene a una famiglia che vanta come capostipite lo stesso Carlo Magno: forte degli insegnamenti e dell’educazione ricevuta, egli cerca di opporsi alla dominazione spagnola degli Aragonesi ma cade vittima del tradimento delle persone in cui più confida e nella sua rovina trascina involontariamente con sé anche l’amata Isabella e il figlio piccolo. Lorefice è capace di scrivere pagine di forte tensione emotiva e di slancio passionale, quella passione che aveva ispirato già le sue prime raccolte poetiche. Nelle pagine del romanzo i personaggi pronunciano alcune battute in siciliano ma è significativo soprattutto che Andrea in punto di morte pronunci le sue ultime parole in spagnolo per farsi intendere dai suoi carnefici, dimostrando una dignità esemplare. M.D.P.

Scadenza del concorso 30 luglio

lo sport IspIrI I versI mIglIorI!

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enza alcun timore superstizioso, la “Rassegna di poesia in Tassina” giunge quest’anno alla diciassettesima edizione e ancora una volta la manifestazione è stata inserita nella programmazione della più che ventennale “Festa in Tassina”. La rassegna è nata dalla sinergia tra il Gruppo autori polesani e il Comitato polisportiva Tassina San Leopoldo e continua ad attirare l’attenzione di un numero sempre crescente di scrittori da tutta la provincia e anche dall’esterno. Lo sport è fonte di una pluralità di emozioni e le emozioni sono l’essenza autentica della poesia. Il concorso di poesia e prosa “Poesia e sport: momenti di emozione” è articolato in quattro sezioni: oltre al tema libero, è possibile proporre un testo dedicato allo sport oppure un’opera che parla del quartiere Tassina o della città di Rovigo oppure una breve frase che descriva o esalti la poesia (la più bella verrà stampata sulla “Maglietta della poesia”). Tutti gli elaborati dovranno essere inviati entro il 30 luglio prossimo alla segretaria del concorso, Aurora Gardin, a Rovigo, via Vittorio Veneto 7: la giuria, presieduta dal professor Claudio Garbato, proclamerà i vincitori durante la cerimonia di premiazione, che si terrà domenica 31 agosto alle ore 21 presso l’auditorium della Piccola casa di Padre Leopoldo a Rovigo. Maggiori informazioni e chiarimenti possono essere richiesti tramite il profilo facebook del Gruppo autori polesani oppure all’indirizzo email auroragardin@gmail.com. M.D.P.



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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Scandalo affari e corruzione

Dopo il Mose, i dubbi sono sul Passante

Quello che è mancato è un sistema efficace di controllo. Alla base della stortura il sistema del concessionario unico che autorizzava le aziende a fare lavori senza gare d’appalto. I comitati Opzione Zero e Re Common denunciano: “Sul Passante, i 750 milioni di euro preventivati inizialmente, sono schizzati in pochi anni a oltre 1,4 miliardi di euro. Stop ai project bond” di Alessandro Abbadir

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ose, strade e altre grandi opere pubbliche, il grande vaso di Pandora della corruzione veneta è stato scoperchiato e a rimettere le cose a posto dal punto di vista della legalità ci dovrà pensare la magistratura. In galera ci sono finite decine di persone fra politici, funzionari, imprenditori, e un centinaio sono gli indagati. I nomi più noti ? Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, il padre padrone per anni della politica regionale Veneta Giancarlo Galan, l’assessore Renato Chisso, l’ex Ad di Veneto Strade Giuseppe Fasiol. Senza contare ovviamente i super manager come Giovanni Mazzacurati deus ex machina del Consorzio Venezia Nuova, Piergiorgio Baita della Mantovani spa e Giovanna Maria Piva ex presidente del Magistrato alle Acque. Che sulla realizzazione del sistema di dighe mobili che dovrebbe salvare Venezia dalle maree, ci fosse qualcosa che non andasse era intuibile. Ma quello che fin da sempre non ha funzionato è stato il sistema dei controlli. Un meccanismo lasciato gestire sempre dagli stessi da decenni. Ma facciamo un passo indietro. Già alla fine degli anni Ottanta, quando il progetto Mose vide la luce c’era chi parlava di monopolio. La concessione unica al Consorzio Venezia Nuova, approvata dal Parlamento, autorizzava le più grandi imprese edili italiane (Impregilo – e poi Mantovani – Fiat Impresit, Condotte, Mazzi e anche cooperative rosse) a fare lavori senza gare d’appalto. Costi più alti e niente mercato. Il governo stanziava i fondi, e il Consorzio li poteva spendere senza concorrenza. Chi doveva controllare (Magistrato alle Acque e Corte dei Conti) non sempre lo ha

sono stati i comitati Opzione Zero, Re: Common e Rete Eurofatto e ora si capisce il perché. Sul Mose ad esempio la Valutazione di Impatto am- pea Counter Balance. “Manifestiamo – spiega per Opzione bientale negativa, è stata superata con grande semplicità dai Zero il presidente Mattia Donadel - tutti i nostri dubbi e governi D’Alema e poi Amato. Le Valutazioni si spostarono preoccupazioni in merito all’operazione di rifinanziamento in sede regionale, dove c’era il governatore Giancarlo Galan del debito del Passante di Mestre attraverso l’emissione sui con la sua squadra e qui nessuno o quasi si è posto dei dub- mercati finanziari dei Project Bond per 700 milioni di euro. bi sulle grandi opere. Anzi, le grandi opere promuovevano Val la pena ricordare che solo un anno fa la spa pubblica sviluppo era il leit motiv. Le grandi sono state affidate sem- Cav, gestore del Passante, aveva già ricevuto due finanziapre alle stesse imprese, Mantovani in testa a cui sono stati menti: uno dalla Bei (Banca europea investimenti) per 350 affidati il Passante, gli ospedali, i depuratori. Con la Legge milioni di euro, e uno di 73,5 milioni di euro direttamente Obiettivo dal 2002, i soldi li ha dati il Cipe direttamente al da Cassa Depositi e Prestiti. Per l’acquisto dei titoli finanziari legati all’opera, in quella che viene Consorzio, che ha gestito tutto come annunciata come la prima operazione ora si sa. Cioè oliando pare, a suon “Con la Legge di tangenti tecnici funzionari politici Obiettivo dal 2002, italiana di project bond europei, sono in pole position cinque banche privaesponenti della magistratura e delle i soldi li ha dati te, tra cui Banca Intesa e Unicredit. Il forze dell’ordine tutta gente che do- direttamente veva controllare, ma che invece con il Cipe al Consorzio” beneficiario del nuovo finanziamento le tasche appesantite di denaro del è appunto Concessioni Autostradali sistema della corruzione e dei favori, gli occhi li ha chiusi Venete (Cav) Spa, partecipata al 50% da Regione Veneto tutti e due. Insomma un mostro è stato cresciuto evitando e Anas SpA, costituita nel 2008 con lo scopo di rimborsare a accuratamente che i controllori controllassero e alimentando Anas circa 1 miliardo di euro anticipato per la costruzione del un sistema ad esempio quello del concessionario unico (Il Passante di Mestre e delle opere complementari. Il rimborso Consorzio Venezia Nuova) che non ha paragoni in nessuna avrebbe dovuto avvenire attraverso il gettito dei pedaggi, ma altra realtà italiana. Dopo il Mose l’altra grande opera nel fin da subito si è visto che gli introiti annuali erano insufmirino è il Passante di Mestre. A denunciare nei giorni scorsi ficienti a ripagare i costi sostenuti”. Ed è anche qui, sulla nel dettaglio tutti i dubbi sul sistema Passante al presidente lievitazione dei costi del Passante che Opzione Zero mette dell’Autorità Nazionale Anti-Corruzione Raffaele Cantone, l’accento “E’ bene ricordare - spiega Mattia Donadel - che i

750 milioni di euro preventivati inizialmente, sono schizzati nel giro di pochi anni a oltre 1,4 miliardi di euro. Proprio la Corte dei Conti nel 2011 in una relazione ufficiale metteva in evidenza l’aumento spropositato dei costi, nonché l’assenza di controllo pubblico e il rischio di infiltrazione mafiosa. Nel 2013 è scoppiato in Veneto il caso Mantovani e poi lo scandalo Mose; e guarda caso il principale esecutore dei lavori di costruzione del Passante di Mestre è la società Mantovani Spa, così come tra i principali soci della società Passante di Mestre. Poi ci sono le stesse società consorziate con il Consorzio Venezia Nuova ora al centro della vicenda Mose. Non sfugge l’arresto dell’assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso, principale artefice del Passante”. Chiare le richieste finali a Cantone dei Comitati. “L’emissione dei Project Bond - conclude Elena Gerebizza di Re: Common - aprirà un altro buco dopo quello provocato solo qualche mese fa dalla stessa Cav con Cassa Depositi e Prestiti e con Banca Europea degli Investimenti per altri 423,5 milioni di euro. Per queste ragioni al presidente Cantone si chiede conto delle attività di monitoraggio svolte sulle azioni della Regione Veneto e sull’intenzione o meno di inglobare nelle indagini dell’Autorità Anti-Corruzione le operazioni relative all’emissione di project bond, nonché, visto il coinvolgimento della Bei, sulla possibilità di promuovere un’azione di cooperazione nell’ambito del network European Partner Agaist Corruption (Epac), al fine di chiedere maggiore trasparenza alla Banca europea per gli investimenti”.


Il Veneto in primo piano 11 23 La reazione I partiti prendono posizione dopo quanto emerso

“Serve un rinnovo radicale della classe politica” Felice Casson (Pd): “Venezia non può restare a lungo senza una guida”. Per il Movimento 5 Stelle si deve porre attenzione sui costi in programma per la realizzazione della “via del Mare” di Alessandro Abbadir

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erremoto tangenti, ad uscirne sconvolti dall’indagine della magistratura sono stati i partiti politici che hanno governato per anni Venezia e il Veneto. E’ stato il Pd il partito che è parso subire gli effetti delle inchieste anche se non il più coinvolto (Galan e Chisso pesantemente chiamati in causa con richieste di arresti ed arresti con altri esponenti ad esempio sono di Forza Italia). Sulla questione, dopo le dimissioni della giunta Orsoni a Venezia e il commissariamento del Comune, interviene il senatore del Pd Felice Casson ex magistrato .“Venezia – dice Casson – non può restare a lungo senza una guida politica della città . Compito del commissario è ora fissare la data delle elezioni e portare avanti le urgenze da sbrigare già calendarizzate. Il Comune deve avere una guida legittimata dal voto al più

presto possibile. Ci sono temi come le bonifiche dell’area di Porto Marghera, lo sviluppo del Porto e le Grandi Navi, che non possono attendere. La città non può restare a lungo gestita da una guida tecnica”. Per Casson la via maestra è quella di un rinnovo radicale della classe dirigente veneziana. “Per selezionare le candidature – dice – è indispensabile utilizzare lo strumento delle primarie”. Sul necessario rinnovo del partito interviene anche il segretario provinciale del Pd veneziano Marco Stradiotto. “La magistratura deve fare il suo corso - dice - è chiaro però che nel nostro partito non solo i reati sono inaccettabili, ma pure i comportamenti inopportuni non trovano casa. Per questo abbiamo istituito una commissione d’indagine ad hoc nel partito che seve a segnalarli. Va detto però che se nel nostro partito in cui gli

la rIChIesta

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elettori sono sensibili a questi temi, si sta facendo la massima chiarezza, in altri partiti ben più coinvolti come Forza Italia questo sforzo non si vede”. E infatti in Forza Italia non c’è ad ora una reazione simile, e il partito di Berlusconi a Venezia e in Veneto si affida al garantismo come linea guida della sua azione. Dura la Lega Nord con l’onorevole Emanuele Prataviera: “Da sempre - dice - denunciamo il rischio di far diventare la laguna una palude di interessi costruiti sulle spalle di veneziani onesti che amano la città. Non siamo felici di aver avuto ragione, significa che Venezia e il Veneto sono finiti nel fango più profondo. Ora tutti dobbiamo sentirci protagonisti di una opera di bonifica per una città che non si merita questo”. Infine la deputata del Movimento 5 Stelle Arianna Spessotto pone l’accento sui dubbi ai costi del piano

Felice Casson economico e finanziario della via del Mare nel trevigiano. L’opera dovrebbe essere realizzata in project financing per circa 210 milioni, attraverso la trasformazione dell’attuale Treviso Mare.

orIana boldrIn “sI IndaghI sulle assunzIonI faCIlItate daI CorrottI”

ra si indaghi sulle assunzioni facili”. Dopo lo scoppio della tangentopoli sul Mose una proposta shock arriva da Oriana Boldrin, da anni a Campolongo Maggiore (Venezia) impegnata sul fronte della cultura della legalità con l’associazione “Mondo di Carta” ed ideatrice del premio letterario “Crstiina Pavesi“ vittima innocente della Mala del Brenta. “Sarebbe ora – spiega la Boldrin - di andare ad indagare sulle assunzioni fatte dai politici attualmente inquisiti di parenti ed amici, di persone che sarebbero state assunte senza alcun tipo di concorso, solo per il fatto di essere state raccomandate. E’ arrivato il tempo che questi lavoratori stiano a casa perché di

fatto stanno togliendo il posto di lavoro ad ltri magari molto più preparati e con idonei titoli di studio”. “Quello che è successo – spiega la Boldrin – fa molta rabbia. Basta ricordare che 2 anni fa il ministro Elsa Fornero ridusse le pensioni ai pensionati che percepivano più di 1200 euro al mese, perché l’Italia era in default, e ora si scopre che questi corrotti banchettavano coi portafogli gonfi di soldi frutto di false fatturazioni allo Stato”. Poi un affondo all’ex governatore Giancarlo Galan: “Se verranno provate tutte le accuse nei suoi confronti - conclude - la sua villa dovrebbe essere confiscata e trasformata in A.A. ricovero per senza tetto”.


12 Il Veneto in primo piano 24 Le elezioni amministrative premiano il senatore leghista, ex sindaco di Cittadella famoso per le sue ordinanze

Bitonci conquista Padova: “Adesso si cambia” La città sceglie di voltare pagina, sconfitto Ivo Rossi insieme al Partito Democratico. Il neo sindaco vara le prime misure sulla sicurezza e il controllo dei quartieri, tagliate anche le auto blu

di Nicola Stievano

B

aluardo della campagna elettorale, senza dubbio il tema della sicurezza a Padova è una delle ragioni che ha contribuito alla vittoria di Massimo Bitonci contro Ivo Rossi. Una vittoria per nulla scontata su cui la sicurezza ha avuto un ruolo fondamentale e ha fatto parte delle prime dichiarazioni da primo cittadino dello stesso Bitonci. Il segnale di distacco dalla precedente amministrazione, sia quella del vice Rossi che quella di Zanonato, non si è fatto attendere visto che il 10 giugno scorso, ancor prima della nomina della giunta e quindi della delega a Saia di tale tematica, è stata annunciata la decisione di rimuovere dall’incarico l’attuale capitano delle forze di Polizia Municipale che, come ha ben specificato Saia fra i cittadini di Piazza delle Erbe dopo l’incontro con Zaia, non è inadatto per quanto ha fatto o meno ma semplicemente per il fatto che proviene dagli stessi am-

bienti della polizia municipale. Secondo Saia la necessità della città di Padova è quella di un vero e proprio coordinatore delle forze di polizia locale che conosca tecniche avanzate e che possa guidare la città verso una sicurezza complessiva per tutti i cittadini in particolar modo nelle zone critiche della città. Idee chiare e precise che si dovrebbero tradurre nella riorganizzazione totale della polizia che non dovrebbe essere più centralizzata ma suddivisa in aree di competenza che si concentreranno a nord, a sud e a centro della città. Secondo le previsioni della nuova amministrazione, già annunciate prima dell’elezione e poi confermate dopo aver dialogato con gli agenti e aver effettuato delle analisi concrete sulle unità a disposizione e sulle scelte fino ad oggi prese e messe in pratica, gli agenti ruoteranno più spesso fra i vari ruoli andando quindi a garantire una sorveglianza

più attenta che si estenderà anche ai mezzi pubblici nei quali verranno installate telecamere e garantito l’acquisto del biglietto a costo di aumentare le unità anche attraverso assunzioni mirate e ben precise. Lotta aperta sarà anche all’accattonaggio e ai campi nomadi che verranno ben delimitati fino ad ordinanze più dure che permetteranno il “parcheggio” di camper e roulotte solo ed esclusivamente in determinate aree della città. Per quanto riguarda l’accattonaggio, come già successo in altre città governate dalla Lega Nord e anche a Cittadella in cui Bitonci è stato sindaco, le ordinanze saranno consequenziali partendo da una maggiore sorveglianza e controllo da parte delle forze di polizia per poi emanare un’ordinanza che vada a vietarlo totalmente. Scelte mirate e decise che andranno a “ripulire” la città, come più volte sottolineato anche prima del ballottaggio.

Ma l’amministrazione Bitonci non sarà solo sicurezza, anche se sarà uno dei temi più importanti per tutto il mandato, visto che si farà molta attenzione anche al contenimento degli sprechi e all’atteggiamento che lo stesso Sindaco ha definito “francescano” degli amministratori. Per quanto concerne i tagli sono già state eliminate le auto blu, sindaco e assessori guideranno le proprie, e gli autisti assunti dalla scorsa giunta verranno ricollocati in altre mansioni a palazzo, e di pubblico dominio è stata la rinuncia da parte di Bitonci a cellulare e tablet di servizio. Gli assessori saranno invece muniti di cellulare per le attività legate all’amministrazione. Tagliati del 10%

i compensi di tutti e nessun altro compenso aggiuntivo andrà a sommarsi a quello amministrativo considerato che lo stesso primo cittadino ha già rinunciato alla carica di senatore reputandola incompatibile con la carica amministrativa. Molta attenzione, ha sottolineato Bitonci, sarà data all’ascolto e allo stare fra i cittadini per essere non solo il Sindaco di chi li ha votati ma anche di chi non li ha votati. I primi giorni di amministrazione hanno senza dubbio lasciato spazio a promesse, progetti e molti cambiamenti che, secondo le previsioni della giunta, nelle prossime settimane troveranno uno spazio concreto fra le vie di Padova.

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na giunta che mira a valorizzare quelle che sono le competenze di tutti e che andrà a governare la città di Padova secondo un programma condiviso con i cittadini che miri a risolvere nel migliore dei modi tutte le problematiche legate alla città. Queste le intenzioni di Bitonci ribadite anche nel consiglio comunale di insediamento, che si è tenuto all’Arcella, quartiere simbolo di Padova quando si parla di sicurezza. “Qui vivono – ha detto il sindaco di Padova - decine di migliaia di padovani e di stranieri di buona volontà. Eppure qui, scelte discutibili del passato, hanno permesso l’insediarsi di piccoli ghetti e sacche di illegalità. Sempre qui, una crescita urbana disorganizzata, una cementificazione cieca, pianificazioni della viabilità che non hanno tenuto conto delle esigenze del quartiere hanno messo in difficoltà il commercio, il sociale e lo sport, si pongono quotidianamente a disposizione della cittadinanza. Eppure tanto l’Arcella, quanto gli altri quartieri della nostra città, possiedono energie e speranze sufficienti per risolvere queste contraddizioni e questi problemi”. Tornando alla giunta, ha destato meraviglia la nomina di Eleonora Mosco a Vicesindaco con delega alle Politiche

giovanili, che a soli 27 anni si troverà ad essere il braccio destro del sindaco e rappresentare la città in sua assenza. Altre tre saranno le donne ad affiancare il sindaco: Alessandra Brunetti, con deleghe a Politiche Abitative, Edilizia scolastica, Politiche Scolastiche, Sociale, Integrazione e convivenza, Rapporti con il mondo religioso, Marina Buffoni, con deleghe a Trasparenza, Cooperazione Internazionale, Decentramento ai quartieri, Partecipazione, e Cinzia Rampazzo con deleghe a Sport e Manifestazioni sportive. Stefano Grigoletto gestirà le deleghe a Bilancio, Tributi, Patrimonio, Società Partecipate, Servizi Cimiteriali e Demografici, Mobilità, a Fabrizio Boron sono andate le deleghe a Edilizia e Manutenzioni, a Matteo Cavatton sono andate Ambiente, Agenda21, Urp, Rete civica, a Flavio Rodeghiero Cultura, Turismo, Musei e Spettacoli mentre a Maurizio Saia, come del resto già preannunciato, sono andate le deleghe a Politiche della sicurezza, Polizia municipale e Protezione civile. Rimarranno invece di competenza del Sindaco il progetto in sostituzione di PaTreVe ovvero “Grande Padova”, Lavori Pubblici, Attività Produttive, Urbanistica, Infrastrutture, Avvocatura, Personale, Università. N.S.


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14 Cultura veneta 26 Musica Si concluderà il 27 luglio una manifestazione con artisti di caratura mondiale

Venezia Jazz Festival, spettacoli e poesia in laguna Fra gli artisti sul palco: Paolo Conte, Burt Bacharach e Cassandra Wilson, Anna Soklic. Le location più suggestive: Palazzo Ducale, Rialto, Punta della Dogana di Alessandro Abbadir

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azz e Venezia un connubio magico che si unisce nella manifestazione di luglio “Venezia Jazz Festival, in programma nella città lagunare fino al 27 luglio. I nomi che parteciperanno all’evento sono di caratura mondiale: da Paolo Conte ospite speciale di Palazzo Ducale, a Keith Jarrett, Burt Bacharach e Cassandra Wilson al “Gran Teatro la Fenice”, per poi passare alle sonorità folk-pop di Jack Savoretti alla Collezione Guggenheim, facendo poi tappa con Juan Lorenzo al Teatrino Grassi. L’itinerario proseguirà con Chiara Civello e Toninho Horta al Teatro Goldoni. “Il festival spiegano gli organizzatori – è giunto ormai alla settima edizione e ospita ogni anno con grande successo di pubblico, artisti di fama mondiale, un palcoscenico dove incontrare il meglio del jazz nazionale e internazionale, ma anche un’occasione per band emergenti e nuovi talenti. L’anteprima è stata ospitata in uno dei luoghi più belli di Venezia, il cortile di Palazzo Ducale. E poi: il “Gran Teatro la Fenice” e il Teatro Goldoni, ma anche in luoghi alternativi come

i maggiori musei cittadini (Punta della Dogana, Teatrino Grassi, Collezioni Peggy Guggenheim), altre location suggestive e popolari, come Campo Bella Vienna”. Con la musica ci saranno anche letteratura e fotografia assicurano gli organizzatori. “Con i “Pomeriggi Letterari”, dedicati alla musica e alla letteratura contemporanea, gli aperitivi live a Campo Bella Vienna, i jazz lunch & dinner negli spazi museali della città e agli appuntamenti prestigiosi nei teatri storici della città, Venezia Jazz Festival non è solo musica e spettacolo, ma un ricco programma di arte, letteratura, fotografia”. Ma ecco il calendario degli eventi più attesi. Si è partiti mercoledì 2 luglio con l’esibizione di Paolo Conte nel cortile di Palazzo Ducale. Martedì 8 luglio alle 20 al Gran Teatro La Fenice, si esibirà al piano Keith Jarrett. Il 20 luglio alle 20 sempre al Gran Teatro Fenice, ci sarà l’ensemble di Burt Bacharach. Nella stessa giornata alle 19,30 al Campo Bella Vienna Rialto saliranno sul palco gli Jatzt!trio. Stesso luogo e il 21 luglio alle 19,30 sarà la

volta della Big band del conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Dello stesso conservatorio si esibirà il giorno dopo, l’Ensemble jazz. Il “Jack Savoretti trio” invece sarà alla Collezione Guggenheim alle 21. Chiuderà gli spettacoli al campo Bella Vienna a Rialto il 23 luglio alle 19,30, la “Big band Steffani”. Stesso giorno alle 21,30 gli “Amy London Trio” si esibiranno dalla Porta di Ferro di Palazzo Contarini. Giovedì 24 luglio alle 21,30 al Teatrino Grassi lo spettacolo di Juan Lorenzo “Paco de Lucia tribute”. Il 25 luglio Chiara Civello e Toninho Horta saranno al Teatro Goldoni alle 21,30. Domenica 27 luglio chiuderà la rassegna alle 20

al Gran Teatro La Fenice Cassandra Wilson. C’è poi un appuntamento jazz fuori programma di rilievo. Venerdì 18 luglio alle 20 nella straordinaria cornice di Punta della Dogana, e del Canale della Giudecca, su un palcoscenico allestito nella piattaforma sull’acqua di pertinenza del museo, si esibirà la cantante Anna Soklic, al suo debutto a Venezia. Ad accompagnare l’ascolto della sua voce, conosciuta al grande pubblico per essere spesso affiancata a quella di Anastacia, ci sarà un aperitivo. Per informazioni sugli eventi : jazz@venetojazz.com Tel: 348 3297915 o 0423 452069.

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“lIbrI In spIaggIa” fIno ad agosto

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orna al Lido di Venezia la sesta edizione di “Libri in spiaggia”, una rassegna che si terrà fino al 7 agosto 2014 con pomeriggi dedicati a presentazioni, incontri, riflessioni, eventi collaterali e sorprese. “Libri in spiaggia” nasce al Lido di Venezia nell’estate 2009 su iniziativa di Granviale Editori e di Sab (Stabilimenti Attività Balneari) con il patrocinio e la collaborazione della Municipalità di Lido e Pellestrina. Gli incontri si svolgeranno al centro culturale Hugo Pratt che si affaccia sulla laguna prospiciente il Lido di Venezia, il luogo di cui Thomas Mann nel 1934 scriveva: “Non c’è mare più bello per farvi il bagno, e la vicinanza di una simile città è qualcosa di unico”. La manifestazione, alla sesta edizione, è cresciuta negli anni ed è diventata un appuntamento consueto ed atteso e un’occasione importante di rilancio dell’isola in un momento in cui anche la piccola editoria di nicchia ha bisogno di nuove e prestigiose vetrine. In passato la manifestazione ha ospitato anche i finalisti del Premio Campiello; quest’anno avrà ospiti gli autori del Premio Settembrini. Ingresso libero e gratuito , info per il programma info@granviale.it

La rassegna Coinvolti fino al 14 agosto quindici comuni del Padovano

Euganea Film Festival, cinema e spettacolo d’autore Da Padova ai luoghi più belli dei Colli Euganei fino alle città murate, è fitto il calendario di appuntamenti. Da non perdere la magica atmosfera dell’anfiteatro del Venda A Padova la Biennale d’Arte della Saccisica

una rICCa esposIzIone In gallerIa Cavour fIno al 17 agosto

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a XV Biennale d’Arte della Saccisica approda a Padova, in Galleria Cavour, dall’11 luglio al 17 agosto. In 30 anni il Gruppo Artisti della Saccisica si è fatto promotore di mostre, incontri letterari, dibattiti, conferenze ed ha curato, oltre a cataloghi personali, 15 cataloghi della Biennale, 46 Quaderni d’Arte e 24 Quaderni di Poesia, gestendo il Centro Piovese d’Arte e Cultura e promuovendo scambi culturali con altre realtà in Italia e all’estero. Attualmente conta oltre 50 soci. Alla XV edizione partecipano: 25 artisti (pittori, scultori, grafici, fotografi) e 17 poeti, che confermano la natura del Gruppo, un sodalizio che permette a ciascuno di esprimersi secondo la propria identità che si differenzia per formazione, esperienze, linguaggi diversi. Questa mostra conclude a Padova il suo ciclo itinerante che l’ha vista ospite di vari Comuni della provincia. La.Or.

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uindici comuni del Padovano coinvolti, otto importanti enti e alcuni dei principali operatori culturali attivi in provincia: questa la task force di un evento diffuso, che porterà la magia del cinema e dello spettacolo nei luoghi più suggestivi del territorio. Si tratta dell’Euganea Festival, nato dall’incontro tra l’ormai consolidato Euganea Film Festival, manifestazione di riferimento per il cinema indipendente a livello nazionale e internazionale, aperto alle più diverse forme di arte cinematografica: dal corto all’animazione, dal cinema documentario a quello sperimentale, e il festival Paesaggi con vista, curato da Vasco Mirandola e da Roberto Tombesi, con lo scopo di promuovere il territorio dei Colli Euganei. Diciotto gli eventi in cartellone, dalla fine di giugno fino al 14 agosto, che saranno altrettante tappe alla scoperta dei quindici comuni coinvolti: Padova, Rovolon, Este, Torreglia, Abano Terme, Teolo, Montegrotto, Cervarese Santa Croce, Battaglia

Terme, Baone, Monselice, Selvazzano, Cinto Euganeo e Due Carrare. Fittissimo il programma delle proiezioni delle opere in concorso, con alcune serate dedicate a film già consacrati dalla critica nei principali festival internazionali come “La sedia della felicità” di Mazzacurati (8 luglio), “In grazia di Dio” di Edoardo Winspeare (10 luglio), “Resistenza naturale” di Jonathan Nossiter (17 luglio), “Piccola patria” di Alessandro Rossetto (18 luglio), “Zoran, il mio nipote scemo” di Matteo Oletto (22 luglio). Ai vincitori del concorso saranno invece dedicate le serate del 20 luglio, con premiazione presso i giardini del Castello a Monselice e il 7 agosto, con la proiezione delle opere premiate. Alla proiezione dei film, in concorso e non, sono state abbinate iniziative di tutti i tipi, da workshop a incontri con gli autori, da concerti a passeggiate e visite guidate, e soprattutto

degustazioni di vini e prodotti del territorio. Tutto ciò grazie alla collaborazione di aziende agricole e cooperative locali. A concludere la kermesse sarà la tripletta di eventi di Paesaggi con vista, in programma nei giorni di Ferragosto. Il 12 agosto, nella magica atmosfera dell’anfiteatro Venda, a Galzignano Vasco Mirandola e la Piccola Bottega Baltazar proporranno una serata dedicata alla poesia dal titolo “Ballate dal Nord Est”. Il 13 agosto sarà la volta della coppia Andrea Pennacchi e Giorgio Gobbo, con una serata alla scoperta del lato noir del Veneto: una serie di brevi racconti e canzoni, illustrati al momento dallo splendido disegnatore Vittorio Bustaffa, una galoppata tra i fatti più sanguinosi della storia di questa regione dai tagliagole delle paludi dei Celti ai serial killer d’oggi. Infine, a chiudere in bellezza, il 14 agosto poeti, narratori, attori, musicisti, daranno vita a una lunga notte di spettacolo fino al sorgere del sole. Laura Organte


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Meglio scegliere uno specialista vicino a casa di Germana Urbani

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Consigli e rimedi per guarire e stare meglio con se stessi Dott. Salvadori: “Riabilitazione a 360 gradi nella Casa di cura di Rovigo” Continua a pag. 29

Estate, consigli per un’abbronzatura sicura e protetta Continua a pag. 30

a salute è la cosa più importante che abbiamo, il nostro bene più prezioso. A volte lo diamo per scontato e tralasciamo piccoli e grandi segnali che il nostro corpo o la nostra mente ci invia. Accade spesso, inoltre, che invece di rivolgerci al medico o allo specialista per una visita o delle analisi, ci affidiamo al fai da te. Una pasticca e via! Una modalità sbagliatissima di prenderci cura di noi stessi: è come se mettessimo un cerotto momentaneo ad un problema, un dolore, un bruciore che, così facendo, invece di diminuire, aumenterà. E curare un disturbo in fase acuta è molto più difficile che farlo quando compaiono i primi sintomi. Vale per un dente troppo sensibile piuttosto che per lievi disturbi gastrici; per delle strane macchie rosse sulla pelle che per le gambe ripetutamente gonfie la sera; per una tristezza che ci tiene a letto un po’ troppo che per dimenticanze ripetute; per un disturbo dell’udito che per un bruciore agli occhi. Riflettendo su tutto questo, La Piazza ha pensato bene di aggiungere alle sue pagine una sezione del giornale che possa essere utile ai lettori per capire meglio i primi segnali e lo sviluppo di alcune malattie, disturbi o fastidi e, attraverso la voce di medici e specialisti competenti del territorio, avere un’idea su come risolvere, lenire o prevenire tali problematiche.

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Dott.ssa Rogato: “Chirurgia plastica per sentirsi bene con se stessi” Continua a pag. 30

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Hanno collaborato: CARDIOLOGIA Casa di Cura “Città di Rovigo” accreditata al SSR Via Sichirollo N. 30, Rovigo tel 0425/426111 SIDI Società Italiana d’Impiantologia Corso del Popolo, 261 Rovigo tel. 041 999 609 info@siditalia.net

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Lo sport come medicina naturale Muoversi a scopo salutare rappresenta uno dei principali elementi della ricetta per stare bene

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accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per proteggere e migliorare l’efficienza cardiovascolare, controllando il colesterolo HDL, l’ipertensione e favorendo la funzionalità cardiaca. Inoltre ci aiuta a tenere sotto controllo il peso corporeo, favorisce l’efficienza muscolo-scheletrica, stimola e regola l’attività ormonale consentendo una regolazione della glicemia, stimolando l’ormone della crescita e molto altro ancora. E infine ha un’azione positiva anche a livello psichico: muovendosi si scarica un po’ di stress e si ricaricano le pile di positività. Ma se nella vita siete sempre stati sedentari e non avete mai praticato alcuno sport prima di iniziare prendete le dovute misure. Il primo punto di riferimento per chi sceglie di effettuare attività fisica deve essere sempre il medico a suggerire i giusti

accorgimenti per chi non ha mai praticato sport e desidera comunque cominciare (non è mai troppo tardi!) oppure per chi ha praticato sport in gioventù e, comprendendone i benefici, ha intenzione di ricominciare. Anche perchè non tutti gli sport sono adatti a tutti. Il nuoto, ad esempio, vero e proprio toccasana per alcuni problemi, non va assolutamente bene per altri! Certo praticare attività fisica fin da giovani è la cosa migliore e non solo per vivere più a lungo. Sorprendente, infatti, è quanto hanno scoperto un gruppo di ricercatori finlandesi e americani dimostrando grazie ad un ricerca scientifica che i giovanissimi che praticano sport hanno una probabilità 5 volte minore di diventare fumatori rispetto ai loro coetanei che invece conducono una vita sedentaria. I meccanismi che conducono a questi risultati sono molteplici: frequentare amici con la stessa passione indurrebbe i bambini a dedicare il proprio tempo ad attività sane senza cercare “soddisfazioni” decisamente più nocive. E non solo. L’esercizio fisico ha effetti positivi su altri fattori che proteggono dal fumo quali la capacità di affrontare i problemi e l’autostima. Un motivo in più per introdurre al più presto i propri figli nel mondo dello sport. Ma il binomio giusto per coltivare una buona salute è moto e dieta se per dieta si intende un’alimentazione corretta, ricca di tutti i nutrienti e non necessariamente un regime frustrante a calorie ridotte. I pareri sui benefici anche a livello dietetico dell’attività fisica sono unanimi: fare movimento aumenta il dispendio di calorie, attiva il metabolismo e contribuisce ad una sensazione di benessere generale.

Siamo felici davvero se stiamo bene Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare

Segue da pag.

2

É

importante conoscere chi, vicino a casa nostra, può darci il consiglio giusto, intervenire con competenza su una determinata problematica o malattia. Perché quando si sta male non si dovrebbero fare chilometri e chilometri per andare a curarsi. Ottimi professionisti ci sono anche sotto casa, specie in Veneto. E in queste pagine, a partire da questa uscita de La Piazza, ne conosceremo alcuni. Consideriamo, per esempio, l’eventualità di dover fare un’operazione chirurgica complicata che ci terrà in ospedale un bel po’. In questo caso sceglieremo certamente, se possibile, una struttura vicina perché i nostri famigliari possano assisterci nel modo migliore. E così dovremmo fare anche per l’eventuale riabilitazione necessaria a rimetterci in forma. A volte non ci pensiamo ma la vicinanza di uno studio, una clinica o altro, ci permette di eliminare anche lo stress dovuto agli spostamenti. Avendo un appuntamento da rispettare, spesso prendendo la macchina corriamo un po’, specie se la strada da fare è lunga. Meglio pensarci prima! La prevenzione è poi, l’altro fronte su cui dovremmo agire per stare meglio. Il primo, forse. Anche di questo parleremo con i vari medici e specialisti. La cura della pelle e dei denti, per esempio, parte proprio da quanto noi stessi riusciamo a trattare bene la nostra cute, proteggendola da sole e vento, e da quanto bene e spesso pratichiamo l’igiene della bocca. Impegniamoci, dunque, a volerci più bene e a curarci meglio. Se non siamo in salute, non siamo noi stessi, non riusciamo a godere in pieno della vita. E mantenerci in salute dipende soprattutto da noi. Fare attività fisica, dallo sport preferito a una semplice passeggiata, non è solo piacevole, ma fa funzionare al meglio il nostro cervello e il nostro apparato immunitario. Lo dicono tutti gli esperti: una passeggiata al giorno aumenta la nostra resistenza alle malattie e contribuisce a mantenere il nostro buon umore. L’altro consiglio prezioso è quello di alimentarsi in modo variegato, in quantità moderate e rispettando ritmi e tempi per consumare i pasti. Una regola preziosa che ci fa sentire meglio, più vitali, che ci aiuta a pensare e a reagire alla vita in modo migliore e più velocemente. E ancora occorre ricordarsi di limitare il consumo di zuccheri e grassi animali, che portano il nostro corpo a richiederne sempre di più. Evitare o moderare l’uso di alcolici e di tabacco. Anche il sonno è importante per la salute, quindi riposare a sufficienza concedendosi, ogni tanto, una piccola pausa per prevenire lo stress è di primaria importanza. E da questo mese La Piazza, grazie ai consigli e alle soluzioni di medici e specialisti, pensa anche alla salute dei propri lettori.

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Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it


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Casa di cura città di Rovigo, riabilitazione a 360 gradi Ci prendiamo cura anche di pazienti che hanno subito operazioni al cuore e possono riprendersi vicino a casa propria Come è nata la vostra riabilitazione cardiologica? “Fino a poco tempo fa – spiega il Dott. Salvadori – da Rovigo ci si spostava in altre città o regioni, sia per gli interventi cardiaci, sia per la riabilitazione post operatoria. Inevitabilmente, oltre al disagio legato alla lontananza da casa, il paziente aveva un recupero più lento e dunque più pericoloso per le eventuali complicanze. Oggi, oltre alla riabilitazione ortopedica e neurologica, possiamo curare anche i pazienti che necessitano di riprendersi dopo un intervento al cuore, che si tratti di valvole cardiache, di bypass o di altro tipo. E di certo, nel caso di interventi di questo spessore, la riabilitazione cardiaca e respiratoria è fondamentale, così come è fondamentale averla vicino a

casa. E’ essenziale infatti mettere il paziente nelle condizioni di tornare ad essere autonomo nel più breve tempo possibile, con accanto la propria famiglia.”

durante i quali il movimento è fondamentale perché la mobilitazione e la respirazione evitano le complicanze e riducono i tempi di ospedalizzazione.”

Come si svolge questo tipo di riabilitazione? “Innanzi tutto – continua il Dott. Salvadori – è importante che il paziente venga visitato da noi appena dopo l’intervento. In equipe viene poi studiato un programma ad hoc per ciascun paziente, a seconda dell’intervento subito e del tipo di carenze evidenziate. Il programma è progressivo e volto al recupero totale delle proprie funzionalità, partendo dal fatto che il paziente deve essere in piedi al più presto. Mediamente il periodo della riabilitazione è di 15 giorni,

Quali sono le priorità nella riabilitazione cardio-respiratoria? “Il paziente quando arriva da noi – spiega la Dott.ssa Giatti – è in una condizione di disabilità temporanea, causata dall’intervento al cuore, dall’anestesia prolungata e da una malattia precedente che ha portato all’intervento. In primis il paziente deve essere messo nelle condizioni di respirare autonomamente, di potersi muovere e potersi nutrire nel modo più adatto. Il supporto psicologico è fondamentale inoltre, perché c’è sempre la paura delle complicazioni o

Il Dott. Tiziano Salvadori, da 13 anni responsabile dell’unità di medicina fisica e riabilitativa della Casa di Cura Città di Rovigo, e la Dott.ssa Sara Giatti, specializzata in Cardiologia e terapia intensiva cardiologica, sono a capo dell’equipe più innovativa nell’ambito riabilitativo di Rovigo e provincia. Grazie a loro per la prima volta a Rovigo è stato creato il servizio di riabilitazione cardio-respiratoria, essenziale per il recupero dopo un intervento cardiaco. L’equipe è formata, oltre che dal Dott. Salvadori e dalla Dott.ssa Giatti, da 3 fisioterapisti, da uno psicologo e da un nutrizionista.

del mancato recupero. Il mio ruolo è quello di tenere sempre monitoriate tutte le funzionalità cardiache e respiratorie, così da consentire al paziente di potersi riabilitare.” Al termine del percorso in regime di ricovero, l’equipe della Casa di Cura Città di Rovigo seguirà il paziente attraverso visite di controllo allo scopo di indirizzarlo verso l’attività riabilitativa maggiormente adatta alla personale situazione clinica. Tutto ciò è possibile in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.

Dott. Tiziano Salvadori

A breve inoltre la Casa di Cura si sposterà all’interno della cittadella sanitaria di Rovigo, in una struttura all’avanguardia, un centro per la riabilitazione a 360 gradi. Dott.ssa Sara Giatti

Casa di Cura “Città di Rovigo” accreditata al SSR Via Sichirollo N. 30, Rovigo tel 0425/426111 prenotazioni: 0425/426207 - fax 0425/426215

Società Italiana di impiantologia: il paziente al centro Adesso c’è la Sidi. Non sei più solo

A

ffrontare la scelta di ricorrere all’implantologia può essere, per il paziente, veramente difficile e in alcuni casi molto stressante.
Non è facile infatti sapersi orientare tra le moltitudini di offerte che ci vengono proposte tenendo in considerazione, come è giusto che sia, professionalità e preparazione del medico che esegue gli interventi, i costi da sostenere e l’affidabilità nel tempo dell’operazione.
Questi tre elementi sono di fondamentale importanza per chi decide di affrontare uno o più interventi di implantologia e più questi requisiti saranno soddisfatti, più il paziente sarà appagato per la scelta ed i sacrifici sostenuti.

L’impegno della Società Italiana di Implantologia è proprio quello di dare al paziente non un’ulteriore alternativa, ma la Garanzia di un percorso chirurgico quanto più affidabile, eseguito da mani esperte e che seguono protocolli condivisi e riconosciuti, spendendo il Giusto in relazione alla Qualità.

Il costo per un intervento implantologico è spesso la voce che spinge un paziente verso l’uno o l’altro professionista o peggio, come sta accadendo purtroppo negli ultimi anni, verso i paesi dell’est europeo dove regna il low-cost a scapito di una qualità del tutto discutibile.
Il pensiero della Società Italiana di Implantologia è che il costo di un intervento implantologico deve essere giusto in relazione alla qualità.
Così come nelle piccole cose quotidiane è buona norma diffidare da offerte esageratamente vantaggiose, allo stesso modo vanno sapientemente valutate offerte che promettono risultati straordinari in cambio di cifre altrettanto straordinarie. La Società Italiana di Implantologia nasce per essere al servizio del paziente, per questo il nuovo percorso formativo della SIdI e dei suoi associati è un nuovo modo di procedere, è un nuovo protocollo da seguire. La SIdI infatti promuove una implantologia ISOTOPICA, si insegna cioè ad osservare la natura e a realizzare delle riabilitazioni protesiche il più possibile simile ad una bocca naturale con tutti i suoi denti. La SIdI ed il suo staff, con il primis il Presidente, Dott. Carlo Marcato, si presenterà al Congresso che SIdI organizza annualmente e che a novembre

2014 tratterà “Il carico immediato in implantologia: indicazione, limiti e valutazione a lungo termine”. In questi ultimi tempi si parla molto di carico immediato con l’intento di accorciare i tempi di trattamento dei pazienti edentuli. Si sta uscendo dal protocollo di carico implantare stabilito da Branemark ad una tipologia di trattamento dove si inseriscono un minor numero di impianti utilizzando varie morfologie implantari, molte volte non testate nel lungo termine. Il carico immediato ha trovato inoltre un terreno molto fertile nelle cliniche low cost e all’estero dove i pazienti trovano a basso costo un trattamento protesico fisso e veloce, sacrificando molto spesso denti che potrebbero essere mantenuti. Dove porterà tutto questo?
Molto spesso si vedono fallimenti implantari che comportano una mancanza di fiducia da parte dei pazienti e della bontà dell’implantologia.

Lo scopo del congresso 2014 SIDI è quello di puntualizzare ciò che è possibile nel carico immediato e soprattutto valutarne i risultati a lungo termine. Trattamento veloce sì, ma con una predicibilità nel tempo.

Società Italiana d’Impiantologia Corso del Popolo, 261 - Rovigo tel. 041 999 609 info@siditalia.net


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Estate: consigli per una abbronzatura in sicurezza

La bellezza come individualità per star bene con se stessi

Evitare rughe, macchie scure, ma soprattutto tumori cutanei e il pericolosissimo melanoma si può. Basta seguire i consigli del medico

Parliamo di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, un modo per modificare in meglio qualcosa che ci ferisce

I

raggi del sole contengono differenti tipi di radiazioni, che solo in parte raggiungono la superficie terrestre perché la fascia di ozono arresta le radiazioni più pericolose, lasciando passare solo Dr. Stefano Spoladori i raggi infrarossi ed Medico Chirurgo, specialista in i raggi ultravioletti Dermatologia e Venereologia che vengono distinti in UVA(320-400nm), UVB(290-320nm), UVC(200290nm) in base alla lunghezza d’onda. L’effetto negativo più immediato dell’esposizione al sole è l’eritema, determinato prevalentemente dagli UVB. La soglia dell’eritema varia notevolmente a seconda del fototipo di pelle (da 1 a 6), delle ore del giorno (massima intensità dalle ore 11 alle 15), dalla stagione, dalla natura del luogo. L’organismo risponde alle sollecitazioni da parte dei raggi UVB producendo la melanina e ispessendo l’epidermide. I raggi UVA possono penetrare profondamente nel derma danneggiando le fibre elastiche, collagene. L’esposizione ripetuta e prolungata alla radiazione UV causa alterazioni degenerative alle cellule epidermiche (cheratinociti e

melanociti) con sviluppo di inestetismi quali rughe, macchie scure, ma anche di tumori cutanei quali il carcinoma basocellulare, spinocellulare e il melanoma maligno. Il melanoma maligno è in costante aumento, in Italia si registrano ogni anno circa 7000 casi, con 1200 morti. La fotoprotezione può essere ottenuta con tre metodi: evitare o perlomeno ridurre l’esposizione alla luce del sole soprattutto nei primi anni di vita. Coprirsi con indumenti protettivi (cappello, occhiali, maglietta...). Le creme solari sono di due tipologie: quelle che contengono filtri chimici che assorbono i raggi UV e quelli che contengono schermi fisici, ossidi di minerali che riflettono i raggi UV. Per definire la potenza di una crema è stato identificato il fattore di protezione solare (SPF) espresso da un numero: tanto più è alto, tanto il prodotto dovrebbe proteggerci dal rischio eritemi indotto dai raggi UVB, ma in ogni caso poco dai raggi UVA che danneggiano il DNA delle cellule. Pertanto l’uso delle creme solari deve far parte di una strategia complessiva che tenga conto dell’uso di indumenti adeguati e della importanza di evitare esposizioni nelle ore centrali della giornata, soprattutto per le categorie a rischio e per i bambini. Via Umberto I n. 31 45100 Rovigo tel. 368-3208123 stefanospoladori@alice.it

L

a chirurgia plastica estetipersona ha la sua immagine, è l’indica è una branca chirurgica che si viduo che diventa suo stesso modello. occupa di intervenire sul corpo con Con l’intervento chirurgico non si deve lo scopo di correggere, ridurre o tendere ad un bello ideale, ma al bello eliminare difetti estetici (congeniti o inteso come riequilibrio, lasciando inalacquisiti), patologie, malformazioni, terato il carattere e l’originalità. esiti di traumi e malattie. I medici che Il ruolo del chirurgo estetico è quello a pieno titolo operano ogni giorno in di guidare il paziente nella consapequesto ambito sono Specialisti in volezza dei trattamenti che si possoDott.ssa Cristina Rogato Chirurgia Plastica. no realizzare e delle motivazioni che Medico Chirurgo Specialista in Ci si può rivolgere a medici specialisti Chirurgia Plastica ed Estetica spingono a metterli in atto. Questo è in chirurgia plastica-estetica per motivi importante per non creare nel paziente dettati da problemi funzionali, oppure per motivazioni delle aspettative esageratamente ottimistiche. estetiche e in ogni caso in cui il difetto crea difficoltà Sottoporsi ad un intervento chirurgico invasivo, però, nella vita di tutti i giorni. spesso spaventa, per cui molti preferiscono ricorrere a Con il passare del tempo il corpo cambia, il viso cam- trattamenti con risultati meno duraturi ma “più sicubia, viene colpito dai segni dell’invecchiamento e della ri”. Ad affiancare la parte chirurgica esiste la medicimaturità ed è quindi normale che si cerchi un modo na estetica, branca che comprende quelle cure e quei per fermare od invertire questo processo. Tutti vogliono trattamenti medici, che vengono eseguiti in modo non sentirsi meglio ed essere belli agli occhi di sé stessi e chirurgico e quindi meno invasivo. degli altri, perché la bellezza è sinonimo di sicurezza che si manifesta, sia sul lavoro che nei rapporti interperStudio Medico: sonali con un maggior successo. Viale dei Mille 107A – Rovigo In ogni caso l’importante è mantenere l’individualità rogatocristina@libero.it della persona e le proprie caratteristiche fisiche. Ogni tel. 3282523160

Proteggersi dal sole per migliorare l’abbronzatura Un semplice test permette di affrontare i raggi solari senza pericoli. Sono finalmente arrivati il caldo e la tanto desiderata estate.

Dott.ssa Maddalena Zanetti

Il naturale desiderio di esporsi ai raggi del sole, tuttavia, non deve far dimenticare le regole per una “tintarella” sicura. La pelle è infatti un organo molto complesso e fondamentale per l’organismo e, soprattutto quando la si espone al sole, è giusto adottare gli accorgimenti necessari a difenderla.

Il pericolo, infatti, arriva da alcune radiazioni della luce solare, in particolare dai raggi UV-B e UV-A, che devono essere filtrati e controllati perché potenzialmente dannosi. Per esporsi al sole responsabilmente, tenendo sotto controllo gli effetti negativi di tali radiazioni,è quindi indispensabile scegliere con attenzione i prodotti solari utilizzati, controllando che siano in grado di schermare sia i raggi UV-A che gli UV-B. Questa scelta può essere compiuta in modo consapevole misurando il fototipo, un indicatore che indica la sensibilità al sole di ciascun individuo. Il test, che può essere effettuato gratuitamente presso la nostra farmacia, viene effettuato con l’ausilio di una speciale microcamera. Osservando in profondità le caratteristiche della pelle, il farmacista riesce non solo a valutarne il fototipo, ma anche a capirne il

livello di elasticità, idratazione, nutrizione e purezza. Sulla base di tutti questi parametri, i nostri farmacisti saranno in grado di consigliare i prodotti solari più indicati a soddisfare le necessità di ogni tipo di pelle, con un consiglio basato, quindi, non solo sul fototipo, ma sul complesso delle necessità dermatologiche di ciascuno.

La pelle, essendo un organo complesso, è in grado di attivare una vasta serie di difese naturali al sole, che spesso però non sono sufficienti a proteggerla nel caso in cui l’esposizione avvenga troppo bruscamente o per periodi eccessivamente prolungati.

Per questo è necessaria una protezione aggiuntiva: è necessario dare alla pelle il tempo per attivare i suoi sistemi di protezione gradualamente. Ciò, oltre ad essere salutare, è anche positivo dal punto di vista estetico: permette infatti di ottenere un’abbronzatura molto più omogenea e duratura.

Senza contare che con questi accorgimenti si possono evitare molti altri problemi, come l’ispessimento cutaneo, la formazione di macchie e il fotoinvecchiamento. Per prenotare il proprio appuntamento, sarà sufficiente telefonare allo 0425/412038.

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