Si chiama “Promises” (Promesse), e si può trovare gratuitamente sul web. E’ un documentario girato ormai 23 anni fa a Gerusalemme e dintorni tra tre registri ebrei americani che hanno raccolto nella quotidianità le parole di sette bambini, palestinesi e israeliani, laici e ortodossi. Ragazzi che abitavano a meno di venti di minuti di distanza l’uno dall’altro ma vivevano in mondi completamente diversi e sempre più lontani. Eppure non si sono fermati alle divisioni imposte dai loro padri, non hanno rifiutato il confronto e il dialogo, per quanto sia difficile. Da quelle immagini che oggi ci appaiono un po’ sgranate e sfocate, dalle parole di quei bambini, così lontane da ogni retorica, forse è il caso di ripartire in questi tempi feroci. Da più di un anno ormai siamo bombardati quotidianamente dalle notizie e dalle immagini del conflitto di Gaza che sta infiammando tutto il Medio Oriente e compromettendo equilibri già precari. Dal 7 ottobre 2023, dal giorno del sanguinoso attacco di Hamas, il bollettino dei morti, degli attacchi e delle esplosioni sembra non conoscere fine. Siamo spettatori affacciati su un abisso di orrore di fronte al quale è difficile trovare delle risposte condivise e indicare delle soluzioni percorribili.
segue a pag. 5
VALERIA MANTOVAN
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Dopo l’ingresso nella giunta veneta il timone del Comune passa al vice sindaco in attesa che i cittadini tornino alle urne nel 2025
Servizi a pag. 6
Il Veneto
ECONOMIA E SANITA’: GLI ASSESSORI IN REDAZIONE
Le interviste a Francesco Calzavara, Roberto Marcato e Manuela Lanzarin, con uno sguardo all’appuntamento elettorale del 2025
Servizi alle pagg. 23 e 24
INTERPORTO DI PADOVA SORVEGLIATO DAI DRONI
E’ una delle novità presentate a Padova al salone internazionale Green Logistics Expo con soluzioni tra sostenibilità e innovazione
Servizio a pag. 25
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LL’opportunità olimpica del Veneto
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresenta per il Veneto una straordinaria opportunità di rilancio economico e di promozione internazionale. Questo evento permetterà alla nostra regione di valorizzare le proprie eccellenze turistiche e culturali, ma anche di stimolare investimenti in infrastrutture fondamentali per il nostro territorio montano.
segue a pag. 5
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Avv. Tommaso Rossi Patrocinante in cassazione
Porto Viro
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L’opportunità olimpica del Veneto
Con un impatto stimato di oltre 1 miliardo di euro in opere pubbliche, le Olimpiadi non saranno solo una vetrina per il Veneto, ma un volano di crescita che ci aiuterà a rafforzare l’economia locale e a dare nuova linfa al turismo e al commercio regionale.
Il nostro impegno è massimo per garantire che ogni progetto sia all’altezza delle aspettative e lasci un’eredità duratura per le future generazioni.
Stiamo lavorando per trasformare l’evento in un’occasione di sviluppo sostenibile e in un’opportunità per rivitalizzare le aree montane, mantenendo la bellezza e l’equilibrio dei nostri paesaggi. In questo modo, potremo non solo ospitare un grande evento sportivo, ma anche dimostrare al mondo intero quanto il Veneto sia una terra capace di guardare al futuro con visione e determinazione.
Confronto tra Marinai e l’ammiraglio Rosati: nuovi progetti in cantiere
Isoci dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (Anmi) del Delta e di Cavarzere hanno accolto con entusiasmo il presidente nazionale, Ammiraglio Pierluigi Rosati, nella loro sede. Questo incontro, di grande valore per la comunità marinara, è stato voluto dal presidente Rosati per avvicinare la sede centrale di Roma ai gruppi locali dell’Anmi, in particolare quelli della delegazione del Veneto Orientale. A supportare l’evento, il consigliere nazionale Roberto Spolaor e il delegato regionale Fiorenzo Pavan, figure di riferimento per il territorio. Durante l’incontro, i marinai hanno avuto l’opportunità di confrontarsi direttamente con l’Ammiraglio, lanciando nuove idee per coinvolgere maggiormente la cittadinanza. Tra le proposte, la creazione di una mostra permanente di modellismo navale, dedicata alle navi che hanno scritto la storia della Marina Militare, per consolidare il legame tra la comunità e la tradizione marinara. Il giorno successivo, i gruppi Anmi del Delta, insieme ai marinai di Chioggia e Cavarzere, hanno preso parte al raduno triveneto a Jesolo. L’evento, che ha coinvolto istituzioni locali e delegazioni da Abruzzo, Molise ed Emilia Romagna, ha visto la firma di un patto di amicizia tra Jesolo e Guardiagrele e il conferimento di due cittadinanze onorarie: una al pronipote del Tenente di Vascello Andrea Bafile e l’altra alla Brigata Marina San Marco, diretta discendente del glorioso battaglione dei marinai Monfalcone, comandato da Andrea Bafile. Le celebrazioni sono state accompagnate dalla Fanfara del Comando Interregionale Marittimo Nord, che ha reso omaggio alla storia e ai valori della Marina Militare.
Guendalina Ferro
Incontro Anmi
Delta e Cavarzere con l’Ammiraglio Rosati.
Lo sguardo dei ragazzi al di là dell’abisso
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Così, accanto al rumore dei bombardamenti, al pianto delle vittime, di tutte le vittime indistintamente, ecco i toni aspri e inconciliabili delle ragioni dell’una e dell’altra parte, in un crescendo di odio senza rimedio.
Chissà che ne è stato di quei ragazzini di “Promises”, chissà cosa pensano ora di fronte a tutto ciò. Chissà se sono sopravvissuti. Ma noi possiamo ancora guardarli negli occhi nel tempo in cui non avevano ancora perso l’innocenza e si affacciavano al futuro con il naturale ottimismo dei bambini. Eppure la loro infanzia “normale” si intrecciava con la presenza costante della violenza, con la minaccia della guerra, la precarietà della paura. I registi hanno raccolto le loro voci, ascoltato le loro storie e poi proposto ai ragazzi di incontrarsi, di varcare quel confine che li divide.
Non c’è un lieto fine, non ci sono morali consolatorie né scene strappalacrime, non ci sono risposte definitive. Ma lo sguardo di quei bambini, uguali ai tanti bambini di oggi martoriati dalla guerra, e le loro voci ci spingono a guardare al di là dell’abisso di questo tempo.
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>redazione@givemotions.it<
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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
continua da pag. 1
Mantovan prende il posto di Donazzan con le deleghe all’istruzione e al lavoro
Alla fine il governatore Luca Zaia ha nominato Valeria Mantovan, in quota con Fratelli d’Italia, come assessore regionale al posto della dimissionaria Elena Donazzan eletta all’Europarlamento. “Ho fatto una scelta che valorizza una giovane amministratrice e rispetta l’equilibrio di pari opportunità all’interno della mia giunta - le prime parole del governatore in conferenza stampa - Ed è un bel segnale: ho parlato a lungo con Valeria in questo periodo, è molto motivata e penso che riusciremo a fare un bel lavoro”. Trentaquattro anni e laureata in giurisprudenza a Padova, Valeria Mantovan, dovrà lasciare la poltrona di sindaco di Porto Viro in quanto incompatibile con la carica di assessore regionale. “Mantovan ha esperienza professionale nel campo della pubblica amministrazione e un curriculum vasto che annovera tra le prime esperienze anche quelle più semplici che dovrebbero avere tutti i giovani all’inizio della loro carriera” ha sottolineato ancora il presidente. A Palazzo Balbi le sue deleghe saranno politiche dell’istruzione, diritto allo studio, scuole paritarie ed edilizia scolastica, programmazione della formazione professionale, programmi comunitari Por-FSE+, politiche per il lavoro, pari opportunità, università e ricerca con riferimento ai rapporti con le università venete, istituti di ricerca nazionali e regionali.
“Lascio la carica di sindaco ma non la mia città - il commento a caldo del neo assessore - per me è stato un onore
indossare la fascia tricolore di Porto Viro. Come sindaco ho dato cuore e anima ai progetti che avevo raccontato in campagna elettorale: continuerò a fare ricevimento un giorno la settimana in municipio e accompagnerò la mia squadra supervisionando i progetti che abbiamo cantierato affinché vadano a buon fine; tra gli altri, a ottobre quello della piscina e a novembre quello della cittadella dello sport. È stato un vortice di emozioni non facile la rinuncia all’incarico di sindaco a due anni e mezzo dalla scadenza naturale ma una scelta doverosa. Ad acquisire un assessore regionale non è stato solo Porto Viro ma la provincia di Rovigo, opzione non così scontata avendone già uno (Cristiano Corazzari) e preferendolo a province più ‘pesanti’ dal punto di vista demografico. Non vi abbandono, il mio impegno si rafforza”. Mantovan si era recentemente cimentata anche con le impegnative elezioni europee che comportavano la compatibilità con la carica di sindaco, ottenendo un ottimo risultato di quasi 15mila voti nella circoscrizione nordest, non bastevoli però per farla volare direttamente a Strasburgo. Gli scenari aperti in città sono ora già quelli da campagna elettorale e con la stessa Mantovan in prima linea: “Il Comune non verrà commissariato ma traghettato con la mia squadra di ‘Porto Viro riparte’ dal vicesindaco sino alla prima finestra di voto utile, presumibilmente giugno 2025”.
Fabio Pregnolato
In consiglio comunale l’intervento della minoranza
Con la nomina di Valeria Mantovan ad assessore regionale si sono attivate le procedure previste dal Testo Unico, prime tra tutte la contestazione - in sede di consiglio comunale - di causa di incompatibilità con la carica di sindaco. “Ci ha promesso la piscina ma ha preparato soltanto il suo trampolino”. Non poteva non ricorrere alla questione che più ha tenuto banco a Porto Viro negli ultimi due anni, il consigliere di opposizione ed ex sindaco Maura Veronese: “Quante fregnacce in questi due anni, quante promesse disattese, quante bugie: una delle più divertenti è stata ‘votate per me alle Europee e farò il sindaco gratis’. Avremo invece un assessore regionale nominato e non votato (unica elezione a cui non ha partecipato la signorina Mantovan in questi quasi tre anni) e continueremo a pagare per un sindaco reggente e assessori”. In consiglio comunale poi la Veronese ha rimarcato:
“Congratulazioni al sindaco che ha coronato il suo sogno di trovare una poltrona al sole: è giovane e l’ha portato avanti ‘à la guerre comme à la guerre’, il prezzo più alto però lo pagano i cittadini in termini di fiducia”. Dissociato dai complimenti invece il consigliere Mario Mantovan: “Non andrà in giunta regionale a rappresentare la nostra città, ma il suo partito, Fratelli d’Italia: politicamente che vada dove vuole ma che non torni più a Porto Viro”. “Non è indossare o meno una fascia che determina l’impegno e l’amore verso la propria città”. La replica del neo assessore regionale non si fa attendere: “Voglio rassicurare l’opposizione, improvvisamente diventata mia fan poiché disperata per questo nuovo incarico e per il fatto che non sarò più sindaco, che sarò presente con maggiore forza e autorevolezza al fianco della mia squadra di governo per realizzare i progetti prefissati”.(f.p)
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PROTAGONISTI A NORD EST
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Consorzio Isola di Ariano Servizi Sociali. Un modello di eccellenza socio-assistenziale da seguire nel cuore del Delta del Po.
“CIASS: insieme più forti: parola d’ordine identità”
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“Ritengo di sì. Nel suo piccolo si pone
meri alla mano, dimostra come si suol dire di pagare: per i tre Comuni è un
quindi un supporto assistenziale, sociale e sanitario a tutto tondo al territorio che serve: una vera e propria eccellenza con tanti punti di forza, come ad esempio i 30 posti letto del nucleo di Corbola destinato ai pazienti affetti di demenze senili quali l’Alzheimer, o il nuovo armadio farmaci robotizzato, inaugurato la scorsa primavera e prima struttura di questo genere all’interno del Distretto
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Polesine, riesce infatti a incarnare appieno le esigenze e soddisfare la domanda che arriva dal territorio all’interno di cui opera. Le tre amministrazioni, che dal 2001 hanno dato vita al Consorzio, qui ritrovano uno spirito unitario con una gestione congiunta dei servizi socioassistenziali che si declina nelle case di riposo ma che è in grado di andare oltre grazie a un plafond di attività che
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nostri dipendenti diretti si aggiungono una settantina di persone provenienti dalle varie cooperative, motivo per cui possiamo affermare a ragione di rappresentare anche una parte importante dell’economia dell’isola”.
Il CIASS si può quindi definire un modello da seguire: è corretto?
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sere, o come si dice oggi di mettere a terra, azioni strategiche per potenziare e migliorare la sostenibilità del servizio. L’input per così dire politico che arriva dalle amministrazioni trova infatti la sua realizzazione e concretizzazione grazie al Consorzio, braccio operativo che agisce a supporto e in continuità. Modello di efficacia ma non solo: all’interno delle nostre strutture oltre ai dipendenti, diretti e non, operano anche volontari e familiari, due componenti fondamentali la cui partnership e collaborazione risulta determinante per le tante attività che costituiscono oggi l’ampia proposta rivolta agli ospiti”.
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Scuola. L’annuncio di Mantovan e la replica dell’opposizione
La scuola di Fornaci ospiterà un asilo nido
D al prossimo anno scolastico la scuola dell’infanzia di Fornaci con un cambio di destinazione sarà trasformata in un asilo nido. “L’attuale materna di Fornaci risulta in grave difficoltà a causa dell’esiguo numero di bimbi iscritti – ha recentemente spiegato l’ormai ex sindaco Valeria Mantovan - già quest’anno è stato un miracolo riuscire a tenere aperto. L’amministrazione ha deciso quindi di non chiuderla, riqualificandola e trasformandola in un asilo nido di 60 posti, il doppio rispetto ai 30 attuali che costringono molte mamme a cercare fuori Porto Viro”. La chiusura del plesso, che segue quella di Porticino, non poteva lasciare in silenzio gli esponenti di minoranza. “Il sindaco - scrive Mario Mantovan - nel suo messaggio ha fatto emergere che per ‘ravvivare un po’ il quartiere’ di Fornaci chiuderanno una scuola materna per creare un asilo nido e lo si scopre come un fulmine a ciel sereno. Le nostre maestre e i nostri bimbi apprendono così da un video che dovranno trovare una nuova sistemazione entro pochi mesi. Non credo sia questa la soluzione nell’utiliz-
zare i finanziamenti arrivati per la creazione di un nido: si poteva ristrutturare il Venos Sitta di via Dante, progetto nato proprio come asilo nido ma mai partito. Chiudere o sostituire una scuola non è mai una scelta corretta”.
“Riqualificare gli immobili scolastici è doveroso ma in questo caso cosa succederà? - si è invece interrogata Maura Veronese - Perché tanta opacità nel comunicare le cose? Dire che si chiude la seconda scuola in due anni - dopo Porticino - non è molto popolare quindi ci si arrampica sugli specchi. Ricordo che all’unica riunione fatta con i genitori di Porticino il sindaco non era presente e la chiusura di Fornaci era stata annuncia-
ta via video su Facebook. Anche questo è, secondo me, sintomo di mancanza di rispetto”. L’ex sindaco ha anche dato risalto ad una circolare del dirigente scolastico Massimiliano Beltrame: “In merito a quanto annunciato a mezzo social dal sindaco tengo a precisare che l’informazione della chiusura del plesso di Fornaci non è stata preventivamente condivisa con la dirigenza scolastica – recita la nota, invitando i genitori ad un incontro a novembre - Preciso che nella scuola dell’infanzia succitata nell’anno scolastico 2024/2025 è attivata una sezione, riconosciuta regolarmente per numero sufficiente di iscrizioni”. Fabio Pregnolato
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Ériu dona all’amministrazione una piantina turistica
Zeudi Rimondi, in arte Ériu, è un’artista bassopolesana conosciuta nel panorama nazionale che ha recentemente omaggiato l’amministrazione comunale di una preziosa mappa illustrativa di Porto Viro, che potrà essere ripresa ed utilizzata in progetti di promozione turistica del territorio. Nella piantina si possono ritrovare luoghi simbolo del comune, come il municipio, il restaurato ex macello, le
dune fossili o le chiaviche ottocentesche solo per citarne alcuni. Come contorno, la flora e la fauna del territorio deltino. L’artista non è nuova a collaborazioni con la città di Porto Viro: sue sono infatti le illustrazioni del libro “L’apprendista elfo” della scrittrice emergente di Loreo, Elisa Giacometti, donato l’anno scorso alla biblioteca civica e sua l’immagine simbolo della Fiera del Libro 2019 che in quell’occasione ospitò una sua esposizione intitolata “La costellazione del libro”.(f.p)
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Cambiamenti. Otto parrocchie sono interessate dalla riforma voluta da mons. Dianin
Le novità annunciate dal vescovo
Èstata una piccola rivoluzione quella annunciata dal vescovo di Chioggia, mons. Giampaolo Dianin ai fedeli di Porto Viro dopo una due giorni vissuta con tutti i preti che operano nelle parrocchie cittadine. Un cammino intrapreso in tutta la diocesi e che a Porto Viro prenderà il via l’11 ottobre, festa della patrona Maria Madre della Chiesa. “Un po’ alla volta è maturata la volontà di fare il possibile per salvaguardare ciascuna parrocchia anche piccola - le parole del vescovo - ma nello stesso tempo di rilanciare forme di collaborazione e scambio di risorse, più ricche e significative. Per quanto riguarda il clero, oggi riusciamo a coprire le necessità di tutte le piccole parrocchie e anche di alcune chiese amate dalla gente, ma nel giro di qualche anno saranno inevitabili dei tagli. La realtà di Porto Viro, all’indomani della nascita di un unico comune, è lentamente cambiata a livello sociale e ha favorito la mobilità delle persone. Parrocchie che prima erano centrali si sono ritrovate alla periferia, l’oratorio salesiano è diventato sempre più centrale per tutta la città, le piccole parrocchie si sono sempre più impoverite di abitanti”.
Porto Viro diventa una delle 17 ‘Comunità cristiane sinodali’ della diocesi clodiense, un passo ulteriore rispetto alle attuali unità pastorali: nessuna delle
attuali 8 parrocchie viene chiusa ma tutte entrano in un progetto pastorale condiviso. Porto Viro avrà due ‘co-parroci’ - don Gianluca Brisotto e don Carlo Beorchia - di cui il primo parroco moderatore e responsabile ultimo. Don Alfonso Boscolo, don Corrado Cester, don Vanni Ghion, don Gianantonio Trenti e don Gastone Boscolo diventano collaboratori e lavoreranno in equipe programmando settimanalmente la vita dell’intera Comunità cristiana sinodale. Dell’equipe faranno parte anche le due comunità religiose: le suore Figlie di Maria Ausiliatrice e le Ancelle parrocchiali dello Spirito Santo. Pur potendosi interscambiare, ciascun presbitero seguirà in modo particolare una parrocchia di cui sarà il diretto riferimento. In particolare: don
Annuncia la creazione della Comunità cristiana sinodale di Porto Viro, con due co-parroci e una collaborazione tra presbiteri e suore per gestire otto parrocchie. Porto
Gianluca e don Carlo cureranno le parrocchie di Donada e Fornaci, don Gianantonio quella di Taglio di Donada, don Alfonso San Bartolomeo, don Corrado Scalon, Porto Levante, Ca’ Cappello e Ca Cappellino con l’aiuto degli altri presbiteri; don Vanni, assieme a suor Marcella, seguirà in particolare la realtà dell’oratorio salesiano. Verrà costituito un unico Consiglio pastorale della Comunità cristiana sinodale che per ora unirà i vari Consigli pastorali in attesa di rinnovo ed unico sarà il foglietto parrocchiale settimanale. “Sono consapevole che i cambiamenti sono sempre difficili e possono creare disorientamento, ma confido che tutti possiate accogliere questo nuovo percorso” ha concluso mons. Dianin.
Fabio Pregnolato
I ragazzi ‘Veneto Comunità Itinerante’ sono passati in città
La città di Porto Viro è stata tra le ultime tappe di un gruppo di ragazzi partecipanti al progetto ‘Veneto Comunità Itinerante’, un cammino che va alla scoperta delle realtà venete con uno sguardo attento verso l’ambiente e la giustizia sociale. “Abbiamo incontrato questo gruppo di ragazzi in cammino – hanno spiegato il parroco di Donada don Stefano Donà e la collaboratrice Chiara Sandrin nell’accoglierli in piazza Marconi - oltre che studiare e lavorare si ritagliano qualche settimana per fare un percorso a piedi conoscendo le tante realtà del nostro territorio e non solo”. ‘Veneto Comunità Itinerante’ è una proposta di Oltrevia, un laboratorio di formazione politica, ambientale e socioculturale: tra le estati del 2022 e del
2023 i partecipanti hanno creato e percorso un itinerario ad anello, suddiviso in 7 settimane e 48 tappe, per esplorare tutte le province e i territori del Veneto, partendo da Bassano del
Grappa, città dove è nato il progetto. “Durante questo ambizioso percorso abbiamo potuto esplorare angoli più o meno noti della nostra regione, scoprendo a passo lento pianure, vallate, laghi, montagne, città storiche e borghi – hanno fatto sapere i ragazzi – conoscendo il territorio attraverso gli occhi delle realtà, delle associazioni e delle persone che lo vivono e si impegnano ogni giorno per proteggerlo e valorizzarlo”. Il tratto di cammino di quest’anno, di una settimana, ha interessato il tratto da Treviso a Rovigo, passando per la provincia di Venezia. Nello specifico, arrivando da Chioggia, la tappa portovirese è servita per il riposo di una notte - ospitati da don Stefano – per ripartire all’indomani per Adria e chiudere il giro a Rovigo. (f.p)
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Cultura. L’arte e la scienza raccontano in un viaggio di scoperta del territorio
Presentati i risultati del progetto “Studi sul Qui”, se ne farà un libro
Alla Sala della Musica di Porto Tolle, sono stati presentati i primi risultati del progetto “Studi sul Qui”, un’iniziativa di ricerca e arte che si inserisce nel contesto del più ampio progetto PRIN 2022 Pnrr “Deep mapping crisis and transformation in non metropolitan areas”. Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), si concentra sulla realizzazione di “mappe profonde” che esplorano i territori non metropolitani spesso trascurati dalle narrazioni tradizionali. Promosso da Daniele Ietri, professore di geografia presso l’Università di Bolzano, ed Eleonora Mastropietro, geografa e documentarista, “Studi sul Qui” rappresenta un viaggio di scoperta del territorio di Porto Tolle, avviato nel 2013 e giunto ora alla sua quarta fase. In questa nuova tappa, il progetto coinvolge l’Amministrazione comunale e il festival Deltarte, con cui è stata realizzata un’opera muraria sulla palestra di via Giordano, a Ca’ Tiepolo, inaugurata proprio in concomitanza con la presentazione dei primi risultati dello studio. Il team multidisciplinare che ha partecipato alla settimana di lavoro era composto da professionisti delle arti e delle scienze: tra questi lo psicologo sociale Marco Boffi, il geografo Tobias Boos, lo street artist Matteo Capobianco, il musicista Attila Faravelli, il documentarista Daniele Ietri Pitton, il filmmaker Paolo Martelli, le antropologhe Daniela Salvucci e Dorothy Louise Zinn, il fotografo Alessio Zemoz e la curatrice d’arte Melania Ruggini. Durante la loro permanenza a Porto Tolle, il gruppo ha raccolto storie, immagini e suoni che riflettono l’identità e le trasformazioni del territorio, trovando una grande apertura al dialogo da parte dei residenti. Come sottolineato da Eleonora Mastropietro, è emersa una profonda collaborazione tra gli abitanti e i ricercatori, segno di una comunità vivace e pronta a confrontarsi con le proprie radici e le sfide del futuro. L’Assessore alla Cultura di Porto Tolle, Silvia Boscolo, ha espresso il proprio apprezzamento per il progetto, affermando: “Ringrazio a nome di tutta l’Amministrazione il gruppo di ricercatori, che ci ha
dato un assaggio del risultato del loro lavoro. Nei prossimi mesi, il gruppo elaborerà i dati raccolti durante la settimana di residenza e approderà a una pubblicazione che sarà uno strumento utile anche per raccontare una Porto Tolle inedita, quasi un trampolino per affrontare le nuove sfide che ci attendono”. I dati raccolti confluiranno in un libro dedicato al progetto, la cui pubblicazione è prevista per l’inizio del 2025. Guendalina Ferro
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Formazione gratuita per le donne
Il Comune, in collaborazione con Enaip Veneto, Punto Confindustria e Umana, offre un’opportunità formativa rivolta a donne disoccupate, inattive, inoccupate o libere professioniste. Attraverso il progetto “P.A.R.I. Prospettive di genere”, sono stati attivati quattro corsi formativi gratuiti, con l’obiettivo di fornire competenze essenziali per affrontare le sfide del mercato del lavoro. I corsi si svolgeranno presso gli spazi della Biblioteca Comunale e tratteranno tematiche chiave per il settore lavorativo contemporaneo: inglese per il turismo e i servizi alberghieri, competenze digitali, finanza personale, contrattualistica e smart working. L’iniziativa è stata pensata per offrire alle donne gli strumenti necessari per potenziare le proprie competenze professionali, favorendo così la loro inclusione e competitività nel mondo del lavoro. L’Assessore Silvia Boscolo, promotrice dell’iniziativa, ha dichiarato “Promuovere l’empowerment femminile e creare le occasioni per acquisire e condividere strumenti per la ricerca di lavoro è di fatto l’obiettivo a breve termine di questi corsi. Considerando anche il difficile periodo storico che stiamo vivendo come comunità, confido che questa opportunità venga colta dalla cittadinanza a cui è rivolta”. Per maggiori dettagli sul progetto P.A.R.I. e sul programma completo dei corsi, si invita a visitare il sito www.parirovigo.it o a scrivere all’indirizzo e-mail info@parirovigo.it. (g.f)
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Porto Tolle
La festa. Oltre 200 volontari per una tre giorni all’insegna dei festeggiamenti
Vent’anni del Gruppo Comunale di Protezione Civile, sempre attivo
Porto Tolle è stato il teatro di una tre giorni intensa e ricca di significato, organizzata per celebrare il Ventennale del Gruppo Comunale di Protezione Civile. L’evento ha visto la partecipazione di circa 200 volontari provenienti non solo dalla Provincia di Rovigo, ma anche da altre realtà territoriali, trasformando questo appuntamento in un’opportunità preziosa per consolidare la cooperazione tra i gruppi di protezione civile, promuovere lo scambio di competenze e stimolare la crescita sia personale che operativa di tutti i partecipanti. Tra i presenti, 18 gruppi di Protezione Civile della Provincia di Rovigo, con l’aggiunta delle rappresentanze dei gruppi “Antelao” e “Valpolicella”, della Croce Rossa Italiana sezione di Rovigo, del Gruppo Cinofili da Soccorso “Gli Angeli” di Cavarzere, dell’Associazione Nazionale Giacche
Verdi Odv Gruppo Operativo Locale Polesine, del “Sodalizio Fuoristradisti Euganei” di Padova, dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Porto Tolle e dei figuranti dell’Associazione Umbrella Corps Airsoft.
L’ Assessore alla Protezione Civile di Porto Tolle, Tania Bertaggia, ha voluto sottolineare l’importanza dell’evento: “Il nostro Gruppo ha dimostrato capacità operative e organizzative straordinarie, lavorando in sinergia con i gruppi ospiti. Significativa è stata la Santa Messa dedicata ai volontari defunti, seguita da momenti di convivialità molto apprezzati.
Un ringraziamento speciale va alla Pro Loco e a tutti gli sponsor che hanno reso possibile questa manifestazione”. Mario Robbi, coordinatore del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Porto Tolle, ha elogiato il supporto
La voce dei giovani nel volontariato
La Festa delle Associazioni ha preso vita al Palazzetto dello Sport “L. Milani” di Porto Tolle, con un momento importante dedicato alla tavola rotonda sul tema del ricambio generazionale nel volontariato. Questo incontro ha rappresentato un’importante opportunità di confronto tra esperti, associazioni e giovani, affrontando le sfide e le opportunità legate all’impegno sociale delle nuove generazioni. Durante la tavola rotonda, i partecipanti hanno discusso come coinvolgere i giovani nel mondo del volontariato, valorizzando le loro idee e iniziative. I ragazzi del progetto “Piani di intervento in materia di politiche giovanili – Giovani e Generattività” hanno portato la loro voce e le loro esperienze, arricchendo il dibattito con spunti freschi e innovativi. L’importanza di creare un dialogo aperto e costruttivo tra le generazioni è emersa come un elemento chiave per
offerto dal Servizio Provinciale di Protezione Civile, guidato dall’Arch. Monica Gambardella, che ha collaborato alla gestione delle complesse esercitazioni svoltesi sul territorio. “Grazie ad AIPo, abbiamo potuto usufruire delle golene per eseguire moduli di formazione su temi come la ricerca di persone scomparse, l’utilizzo di motopompe e moduli antincendio boschivo.
In particolare, è stata realizzata una prova di evacuazione del Centro Servizi Anziani San Nicolò con il supporto della Croce Rossa Italiana”.
La giornata ha visto momenti di grande emozione, a partire dalla messa in ricordo dei volontari scomparsi, seguita dalla cerimonia ufficiale di consegna degli attestati di partecipazione all’esercitazione “Delta 24” del
Ventennale. Nella Sala Consiliare del Municipio, sono stati conferiti inoltre, i riconoscimenti agli ex Assessori alla Protezione Civile Gianluca Fattorini, Valerio Gibbin e Silvana Mantovani, oltre che agli ex Sindaci Silvano Finotti e Claudio Bellan, che hanno contribuito alla nascita del Gruppo. La Comandante della Polizia Locale, Michela Trombin, ha concluso dell’evento ha espresso parole di elogio per il lavoro svolto: “Il lavoro per il Ventennale è il risultato di un anno di attività, comprese le presentazioni nelle scuole e la promozione per il reclutamento di nuovi iscritti. Ma il lavoro non finisce qui- prosegue Trombinabbiamo già in calendario nuovi incontri con associazioni ed imprese locali per far conoscere ancora di più il valore della Protezione Civile”. Guendalina Ferro
garantire la continuità e la vitalità del volontariato a Porto Tolle. La tavola rotonda ha messo in evidenza come le associazioni possano fungere da ponte tra le esperienze di chi ha già dato il proprio contributo e le nuove energie che desiderano farsi carico delle sfide sociali. L’Assessore Silvia Boscolo, ha sottolineato quanto sia fondamentale sostenere e promuovere il coinvolgimento dei giovani nel volontariato, affermando: “Investire nel futuro significa dare spazio alle idee e alle passioni di chi rappresenta la nostra comunità di domani”. Oltre alla tavola rotonda, la giornata ha offerto ai visitatori un’ampia esposizione delle associazioni locali, dove ciascuna ha potuto presentare i propri servizi e progetti. L’atmosfera è stata animata dalla musica di Dj Jan e dal punto ristoro gestito dalla Pro Loco, creando un ambiente di festa e condivisione. (g.f) Silvia Boscolo
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Politica. Petizione contro gli aumenti della tariffa sui rifiuti puntuale
Scontro tra maggioranza e minoranza
Nell’ultimo Consiglio Comunale di Rosolina, la minoranza ha presentato una petizione firmata da circa 400 cittadini, esprimendo forte preoccupazione per l’aumento della tariffa sui rifiuti puntuale (Tarip). La raccolta firme, promossa spontaneamente, denuncia l’impatto economico gravoso che la nuova tariffazione avrà sulle famiglie e la comunità locale. Nel corso della seduta pubblica, la minoranza ha avanzato un ordine del giorno chiedendo all’amministrazione comunale l’adozione immediata di misure correttive per mitigare l’impatto della Tarip. Le proposte principali vertevano su agevolazioni sociali per i nuclei familiari più vulnerabili e sulla collaborazione con i comuni limitrofi, attraverso il Consiglio di Bacino, per individuare soluzioni più eque. “Il nostro obiettivo – ha dichiarato il capogruppo della minoranza – è quello di dare voce ai disagi dei cittadini, senza strumentalizzazioni politiche. La raccolta di circa 400 firme dimostra quanto la questione sia sentita, soprattutto tra le famiglie mononucleari, anziane e con redditi bassi. Ci ha sorpreso che, di fronte a un problema così sentito, la maggioranza abbia scelto di astenersi. Il danno ormai è fatto
con l’approvazione della Tarip; ora è cruciale lavorare insieme per mitigare le conseguenze.” Non si è fatta attendere la risposta del Sindaco di Rosolina, Michele Grossato, che ha voluto chiarire la posizione della maggioranza in merito: “Quando si sceglie lo scontro piuttosto che la collaborazione per il bene comune, si rischia di lasciare i problemi irrisolti. Abbiamo chiesto alla minoranza di integrare l’ordine del giorno con osservazioni più ampie, dimostrando che il tema ci sta a cuore. Tuttavia, ci è stato risposto con un secco ‘no’. Di conseguenza, ci siamo astenuti poiché il documento ci sembrava lacunoso”. Grossato ha inoltre sottolineato un aspetto procedurale: “L’ordine del giorno è stato presentato appena 48 ore prima del Consiglio, senza rispettare i tempi necessari per una discussione approfondita. Se ci fosse stata una reale volontà di collaborazione, avremmo potuto discutere nella riunione dei capigruppo e presentare un documento condiviso, più forte e votato all’unanimità. La polemica, però, sembra essere l’intento prin-
cipale”. Il capogruppo della maggioranza, Stefano Gazzola, ha aggiunto: “Raccogliere firme contro le tasse non è mai difficile, ma il problema della Tarip coinvolge tutta la comunità, non solo le famiglie meno abbienti. Anche imprenditori, commercianti e operatori turistici sono colpiti da questa situazione, che va affrontata a livello provinciale”. Il primo cittadino ha poi proseguito “La nostra speranza è che con il rinnovamento dei vertici di Ecoambiente si possa riprendere un dialogo costruttivo. Dopo il passaggio dell’amministrazione di Rovigo da centrosinistra a centro-destra, confidiamo di poter riaprire un tavolo di confronto per tutelare al meglio le esigenze dei cittadini”. Il Sindaco ha infine ribadito: “La nostra maggioranza è sempre aperta al dialogo, purché costruttivo. Il nostro impegno è volto a servire la cittadinanza, non a alimentare inutili polemiche politiche che, alla lunga,danneggiano tutti”. Guendalina Ferro
Albarella: Approvato il progetto per i due ponti
La Giunta Grossato ha approvato il progetto di fattibilità tecnicoeconomica per la ristrutturazione dei due ponti che collegano Albarella alla SS Romea, segnando un passo decisivo verso l’inizio dei lavori. “Il mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti è stato già acceso - ha dichiarato il Sindaco Grossato - e ora procederemo con l’affidamento dei lavori, con l’apertura del cantiere prevista per gennaio, un periodo di minor traffico veicolare”. L’intervento al ponte situato subito dopo il cavalcavia della Romea, in direzione Albarella, creerà inevitabili disagi alla viabilità. Per circa una settimana, il traffico sarà interdetto, obbligando i veicoli a percorrere strade alternative. ”Per ridurre al minimo i disagi, i lavori si svolgeranno senza interruzioni, sia di giorno che di notte” - ha dichiarato il primo cittadino. Sempre sul fronte dei lavori pubblici, il Sindaco ha inoltre annunciato il completamento dell’asfaltatura di viale del Popolo, via 25 Aprile e via Bassafonda, la strada più lunga del Comune. A tutela della sicurezza, la Polizia Locale effettuerà controlli con telelaser, per garantire una maggiore sicurezza stradale. (g.f)
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Cantieri. Il completamento del ponte segnerà un importante miglioramento della viabilità locale
Quasi finiti i lavori per il ponte di via Sicilia
La ricostruzione del ponte di via Sicilia a Ca’ Lattis, Taglio di Po, sarà completata entro ottobre. Il progetto, costato 454.000 euro, migliorerà la viabilità locale.
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l’intera passerella” rende noto l’assessore.
a ricostruzione del ponte di via Sicilia, in località Ca’ Lattis a Taglio di Po, sta per concludersi e si prevede il termine entro la fine di ottobre. L’assessore Matteo Sacchetto ha fornito aggiornamenti sui lavori in corso, sottolineando come l’intervento, che ha visto la demolizione della precedente struttura ormai usurata, stia procedendo in linea con i tempi previsti. Prima di avviare la costruzione del nuovo ponte, è stata eseguita la bonifica degli argini adiacenti, un intervento fondamentale per garantire la stabilità dell’intera area e prevenire eventuali problemi idrogeologici. Questo passaggio ha permesso di mettere in sicurezza il terreno circostante, offrendo un supporto solido alla nuova infrastruttura. Il cuore del progetto ha visto la recente posa delle nuove travi “armate”, realizzate con una tecnologia innovativa che prevede la tensione di cavi d’acciaio immersi in una colata di cemento. ”Questa soluzione avanzata consente al ponte di sopportare in maniera ottimale i carichi e le sollecitazioni a cui sarà sottoposto. La struttura, posata con precisione grazie a una gru imponente dell’azienda tagliolese Mantovani Autogru, è stata poi completata con una gettata di calcestruzzo che ha compattato e stabilizzato
La prossima fase dei lavori prevede l’asfaltatura della superficie del ponte, che sarà l’ultimo passo prima dell’apertura al traffico. L’ intervento ha un costo complessivo di 454.000 euro, finanziato in parte dalla Regione Veneto (79.309,54 euro) e dall’Avepa (150.000 euro), mentre la restante som-
ma di 224.690,46 euro è stata stanziata dal Comune di Taglio di Po, attingendo a fondi derivanti dalle sanzioni per violazioni al codice della strada. Il completamento del ponte segnerà un importante miglioramento della viabilità locale, garantendo una struttura moderna, sicura e duratura per la comunità di Taglio di Po. Guendalina Ferro
Le nuove tecnologie digitali al servizio degli agricoltori
Il Consorzio di Bonifica Delta del Po ha partecipato attivamente al progetto europeo “Phito”, un’ iniziativa che mira a rendere accessibili le tecnologie digitali agli agricoltori locali, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese del settore agricolo. Tra il 2023 e il 2028, Phito si è posto l’obiettivo di colmare il divario digitale nell’agricoltura, offrendo strumenti innovativi per facilitare l’accesso al mercato e promuovere lo scambio di prodotti e servizi. Un momento di particolare rilievo è stato l’incontro tenutosi dal 6 all’8 ottobre presso il Museo della Bonifica Ca’ Vendramin a Taglio di Po, dove i partner europei hanno discusso delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie per il settore agricolo. L’evento ha
visto la partecipazione di istituzioni accademiche e locali, tra cui l’Università di Wageningen e l’Università di Padova, e ha dato spazio alla valorizzazione dei prodotti locali delle aziende del Delta del Po. Questo incon-
tro ha rappresentato una tappa fondamentale nel percorso di innovazione agricola, con l’obiettivo di creare una piattaforma digitale che offra pari opportunità ai piccoli agricoltori. (g.f)
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Lavori
Al via i lavori di sistemazione
nella scuola dell’infanzia
Nel mese di ottobre, avranno finalmente inizio i tanto attesi lavori di ripristino dell’edificio della scuola dell’infanzia di Loreo. Un intervento necessario per garantire la sicurezza dei bambini, a seguito della comparsa di una visibile crepa sulla parete del salone principale, che ha portato alla temporanea chiusura della sala per motivi di sicurezza. L’ intervento alla scuola di via Roma, dal costo complessivo di 100mila euro, prevede il completamento entro gennaio 2025, secondo quanto stabilito dal crono programma dei lavori. Una notizia che giunge come un sollievo per le famiglie e l’intera comunità scolastica, che da tempo attendeva una soluzione a questa problematica. La crepa, che aveva costretto la scuola a sospendere le attività nel salone, sarà finalmente sistemata, consentendo la ripresa delle attività scolastiche in totale sicurezza. Il ripristino del salone sarà un beneficio diretto per i bambini, che potranno tornare a utilizzare tutti gli spazi dedicati alle loro attività educative e ricreative. I lavori saranno eseguiti con l’obiettivo di ridurre al minimo i disagi alle attività didattiche, garantendo che la scuola possa continuare a operare senza interruzioni rilevanti. Nel frattempo, la giunta Gasparini ha approvato il progetto esecutivo per la ristrutturazione del vecchio Macello, che diventerà la nuova sede del gruppo di protezione civile comunale. L’opera costerà 410mila euro, una spesa che verrà sovvenzionata attraverso fondi propri dell’amministrazione e un contributo del finanziamento regionale. L’edificio di via Retinella, attualmente in stato di abbandono e adibito a deposito per i mezzi di manutenzione, sarà quindi ristrutturato per recuperare e adeguare gli spazi alle normative vigenti in materia di sicurezza ed efficienza energetica. L’intervento interesserà l’intero immobile e prevede la creazione di uffici, una sala riunioni, servizi igienici, ripostigli e un magazzino, con l’obiettivo di rendere operativa e funzionale la sede della protezione civile. Le opere di ristrutturazione, che dureranno circa un anno, non solo miglioreranno l’aspetto estetico dell’edificio, ma garantiranno anche una maggiore sicurezza e funzionalità, rispondendo così alle necessità del personale della protezione civile che opererà all’interno della nuova struttura.
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Elisa Giacometti presenta “Le chiavi dei desideri”
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In occasione dell’800ª Antica Fiera di San Michele, un evento storico per la comunità di Loreo, si è svolta in Piazza Madonnina la presentazione del libro per bambini “Le chiavi dei desideri”, scritto dall’autrice loredana Elisa Giacometti. L ’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Piergiorgio Bassan” e rientrava nel calendario della rassegna regionale “Il Veneto legge”. Nell’occasione il sindaco Moreno Gasparini ha espresso il suo apprezzamento per il contributo culturale e sociale di Elisa Giacometti: “La nostra città sta vivendo un momento storico con gli 800 anni della Fiera. Quando Elisa mi ha proposto di fare la presentazione in questo periodo, sono stato felice e orgoglioso di dimostrare come i nostri cittadini siano impegnati non solo nel volontariato, ma anche a livello culturale. Elisa è una risorsa preziosa per il nostro paese”. Anche la consigliera alla cultura, Marilena Berto, ha elogiato il lavoro dell’autrice, sottolineando l’importanza della lettura nella formazione dei più giovani. “Fare lo scrittore non è semplice - ha detto -. Richiede dedizione, passione e grande lavoro. La lettura ha un ruolo fondamentale nella vita di tutti noi, ma soprattutto nei bambini. Un bambino che legge sarà un adulto che pensa”. La presentazione, moderata da Elisa Bardella, ha offerto l’opportunità all’autrice di dialogare con il pubblico e di spiegare i temi centrali del suo libro, tra cui l’importanza di esprimere la propria personalità e il valore dell’amicizia. Le chiavi dei desideri invita i giovani lettori a riflettere su questi aspetti importanti della crescita. Nonostante un temporale abbia interrotto lo spettacolo di danza del Centro Danza di Simonetta Granata, la serata si è conclusa con la promessa di future occasioni per promuovere il libro e i suoi messaggi a sostegno della cultura.
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Premio. La classe 4^R dell’Istituto
Studenti premiati a Venezia con “La miglior scoperta di Colombo”
L a classe 4^R dell’Istituto “Cipriani-Colombo” di Adria ha conquistato il primo posto al concorso GEL, celebrando la Giornata Europea delle Lingue 2024 con un successo che va oltre le aspettative. Gli studenti, del corso Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale, sono stati premiati presso l’auditorium
Santa Margherita dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, per un progetto che ha saputo unire la storia, il plurilinguismo e il territorio in modo creativo e originale.Il concorso, indetto lo scorso anno scolastico dall’Ufficio Scolastico Regionale in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari, il Consiglio d’Europa, la Biblioteca Nazionale Marciana e Europe Direct del Comune di Venezia, aveva come tema “Le lingue per la storia: viaggi e viaggiatori”. L’obiettivo era quello di far riflettere gli studenti sul ruolo fondamentale delle lingue straniere nel contesto dei viaggi, con un focus particolare su personaggi storici come Cristoforo Colombo. Proprio la figura di Colombo, a cui è intitolato l’Istituto, ha ispirato i ragazzi della ex 3^B. A partire da quest’anno scolastico, l’istituto è stato rinominato “IIS Cipriani-Colombo”, in seguito alla fusione con l’Istituto Alberghiero G. Cipriani. Gli studenti hanno ideato un video pubblicitario dal titolo “La miglior scoperta di Colombo”, in cui uno di loro, nei panni del celebre esploratore, presenta la città di Adria e il territorio del Delta del Po. Il video ha utilizzato diverse competenze linguistiche, non solo l’inglese e il francese studiati a scuola, ma anche le lingue native degli studenti plurilingui e la lingua dei segni, per promuovere i valori del plurilinguismo, dell’inclusione e della valorizzazione di un territorio unico. Il lavoro, guidato dalle docenti di lingue Anna Beretta e Alessandra Gardini, ha colpito la giuria per l’originalità e l’impegno con cui gli studenti hanno saputo raccontare un territorio ricco di storia e bellezza, pronto ad accogliere culture diverse. Grazie alla loro creatività, la classe ha ricevuto un Attestato di Primi
Classificati e un voucher di 200 euro da spendere in libri presso La Feltrinelli.L’evento ha rappresentato un’occasione unica per celebrare non solo la diversità linguistica, ma anche la capacità dei giovani di valorizzare il proprio territorio attraverso le lingue, confermando l’importanza di una formazione che guarda al futuro con apertura e consapevolezza.
Guendalina Ferro
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Inaugurato a Rosolina lo sportello Ecoambiente
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Taglio del nastro a Rosolina per il dodicesimo sportello di Ecoambiente nella provincia di Rovigo, situato in viale Guglielmo Marconi 44. Alla cerimonia di apertura hanno presenziato diverse autorità locali e rappresentanti di Ecoambiente, tra cui il sindaco di Rosolina Michele Grossato, l’assessore Sara Biondi, il presidente di Ecoambiente Pier Paolo Frigato, la vicepresidente Chiara Turolla e il direttore tecnico Walter Giacetti. Nell’occasione, il sindaco Michele Grossato ha sottolineato come lo sportello rappresenti un fondamentale passo avanti per garantire ai cittadini un servizio pubblico di qualità.Nel suo intervento, il presidente Frigato ha evidenziato il valore strategico dello sportello per il territorio,
sottolineando gli ottimi risultati ottenuti nella raccolta differenziata, nonostante le sfide iniziali legate alla particolarità della zona balneare di Rosolina Mare, spesso frequentata da turisti e pendolari giornalieri. Il direttore Giacetti ha ripercorso le tappe del progetto Ecoambiente, avviato nel 2021, che ha portato all’apertura di dodici sportelli in tutta la provincia, a partire dal primo a Badia Polesine. Lo sportello di Rosolina segna il completamento di questo percorso, rimanendo a disposizione non solo dei residenti del comune, ma anche di tutti i cittadini della provincia di Rovigo che necessitano di assistenza o informazioni sui servizi ambientali. Con questa nuova apertura, Ecoambiente rafforza ulteriormente la propria presenza sul territorio, continuando a promuovere la sostenibilità e la gestione efficiente dei rifiuti nella provincia polesana. (g.f)
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La truffa. I consigli della responsabile Antifraud Unicredit per difendere i dati personali e il conto
Sim clonate, i segnali da non sottovalutare
N egli ultimi mesi sono in sensibile aumento delle truffe sim-swap, un vero e proprio furto di identità messo in atto con lo scopo di svuotare il conto corrente delle vittime. Approfondiamo il tema con Giovanna Guidolin, Responsabile Antifraud di UniCredit.
In cosa consiste il sim- swap?
E’ una forma di truffa con la quale i frodatori riescono a prendere il controllo del numero di telefono della vittima, ottenendo una nuova Sim card a suo nome. Questo permette loro di ricevere chiamate, sms e, soprattutto, i codici di autenticazione a due fattori che vengono utilizzati per confermare transazioni bancarie o accessi ai vari account. Il frodatore raccoglie quante più informazioni possibili sulla vittima, come nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono. Queste informazioni possono essere ottenute tramite phishing o semplicemente cercando sui social media. Con le informazioni raccolte, il frodatore contatta l’operatore telefonico della vittima e si spaccia per il legittimo titolare del numero di telefono. Può affermare, ad esempio, di aver perso la Sim e di volerne una nuova.
L’operatore telefonico, convinto di parlare con il vero proprietario del numero, disattiva la vecchia Sim e attiva una nuova Sim card che viene inviata al frodatore. Una volta in possesso della nuova Sim, il frodatore ha pieno controllo del numero di telefono della vittima. Questo gli consente di ricevere chiamate, messaggi e codici di autenticazione a due fattori. Con il controllo del numero di telefono, possono essere reimpostate le password degli account online, delle e-mail e dei social media, nonché ottenere l’accesso ai conti bancari da dove trasferire i fondi su altri conti correnti o effettuare altri tipi di transazioni fraudolente.
Quali sono i segnali da non sottovalutare?
Se il telefono perde improvvisamente il segnale di rete e non si collega al web o riesce a ricevere chiamate o messaggi per un periodo prolungato, potrebbe essere un segnale, come lo sono l’impossibilità di effettuare chiamate o inviare messaggi, la ricezione di notifiche sospette, ma anche attività non riconosciute sui propri account online. Attenzione a messaggi o e-mail
riguardanti la reimpostazione della password di account online non richiesti, così come se si ricevono codici di verifica o notifiche di autenticazione a due fattori senza aver avviato alcuna procedura. Monitorare costantemente i movimenti sul conto bancario è essenziale.
Cosa fare se si ha il sospetto che la propria Sim sia stata clonata?
E’ fondamentale agire rapidamente per limitare i danni. Anzitutto va contattato il proprio operatore telefonico segnalando il sospetto e chiedendo il blocco della Sim, quindi una nuova card assicurandosi che sia effettivamente attivata a se stessi. Vanno cambiate tutte le password degli account più importanti che utilizzano il numero di telefono per l’autenticazione. Controllare gli accessi e disconnettere le sessioni attiva, controllare anche i movimenti del conto bancario e avvisare la banca in caso di sospetti. E’ bene aggiornare il software dello smartphone ed eseguire una scansione antivirus. Consigliamo di denunciare la truffa alla Polizia Postale. Quali sono gli accorgimenti che possiamo adottare?
Alcune delle migliori pratiche consistono nel rafforzare la sicurezza del proprio numero di
Ottenuto il controllo del numero di telefono possono essere reimpostate le password degli account on line, dei social media e delle mail, ma anche compiere operazioni sui conti bancari. E’ necessario alzare la sicurezza dei propri dispositivi
telefono e dei propri dispositivi, evitare di divulgare il proprio numero di cellulare sui social, aggiornare le applicazioni, usare antivirus, creare password complesse e diverse per ogni account, attivare le notifiche e limitare le informazioni condivise sui social media.
La vostra banca come tutela i propri clienti e le vittime di sim-swap?
UniCredit adotta diverse misure di sicurezza tra cui, a titolo di esempio, l’autenticazione a due fattori (2FA), il monitoraggio delle transazioni sospette e l’invio di notifiche in tempo reale. Inoltre, lavoriamo costantemente per sensibilizzare i nostri clienti sui rischi delle frodi informatiche e per aiutarli a proteggere i loro dati e risparmi con invio costante di informazioni su tutti i canali, campagne di sensibilizzazione, una guida on line, formazione dedicata e collaborazione con le associazioni dei consumatori e istituzioni. Il nostro obiettivo è creare una comunità informata e protetta, in grado di riconoscere e contrastare i tentativi di truffa digitale. (n.s.)
Per approfondire questo argomento leggi l’intervista completa sul nostro sito www.lapiazzaweb.it
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La riflesssione. Interviene il presidente del WWF di Rovigo Eddi Boschetti
Il ritorno del lupo in Polesine e la minaccia UE
Il WWF critica il declassamento del lupo da specie protetta, avvertendo rischi per la conservazione e l’equilibrio degli ecosistemi.
Più volte in passato, conseguentemente al ritorno del lupo nel Polesine, ho scritto articoli sul complesso problema della convivenza tra noi uomini e questa specie di grandi predatori. Il ritorno del lupo in Polesine è stato un avvenimento particolarmente importante, da leggere nell’ottica della più generale crescita dell’areale di distribuzione di questi animali nel nostro paese e nel continente europeo in generale, merito anche delle virtuose leggi internazionali sulla conservazione di questa specie (dalla Convenzione di Berna, alla Direttiva 92/43/ CEE “Habitat”), che finora l’Europa ha fortemente promosso e applicato scrupolosamente. Bisogna però tornare a trattare di questo tema non per i motivi più incoraggianti; l’UE, infatti, ha preso la decisione di declassare il lupo da “specie rigorosamente protetta” a “specie protetta”, il tutto ignorando l’appello di oltre 300 associazioni della società civile. Ai più questa potrebbe sembrare una manovra di poco conto, ma di diverso avviso è WWF Italia, che, con un post su Instagram, annuncia che: “la decisione mina decenni di sforzi dedicati alla conservazione”. Parlare del lupo è sempre molto difficile, perciò, cercando di capire meglio la situazione, mi sono rivolto a Eddi Boschetti, presidente di WWF Rovigo. “La mossa presa dall’UE è preoccupante, non solo per i suoi effetti sulla conservazione del lupo, ma anche e soprattutto per-
ché rappresenta un pericoloso precedente”; spiega Eddi Boschetti. “In un continente dove spesso si è stati all’avanguardia sui temi ecologici è stata presa una decisione, quella di declassare lo status di conservazione del lupo, per motivazioni unicamente politiche, senza dare ascolto alla scienza. Lo status di specie particolarmente protetta già non impediva di intervenire con l’abbattimento nei riguardi dei soggetti più problematici e va messo nel conto che molti individui (dai 200 ai 500 esemplari ogni anno) nel nostro paese vengono decimati dal bracconaggio, dall’avvelenamento, dall’investimento stradale, a prescindere dalle norme di tutela di cui goda la specie. Certamente, la convivenza con il lupo può essere in alcuni (fortunatamente pochi) casi difficile, questo è chiaro soprattutto per attività umane quali l’allevamento di ovini e bovini in zone alpine e prealpine, ma in situazioni simili l’abbattimento dell’animale - opzione che diverrebbe maggiormente percorribile nei confronti di specie “protette”, perché lasciata di fatto in mano ai singoli stati membri – potrebbe provocare addirittura un effetto boomerang. In questa specie altamente sociale, l’improvvisa perdita di uno o più individui dal branco o un intenso disturbo venatorio potrebbero infatti causare la dispersione dei soggetti superstiti in zone a maggiore densità umana con risultati peggiori della situazione
di partenza. Ci sono molti altri metodi che si sono rivelati efficaci e che hanno dimostrato che la convivenza con questi grandi carnivori è possibile: l’uso di cani da pastore “anti-lupo”, un metodo da tanti anni sostenuto dal WWF, oppure l’uso corretto di recinti elettrici, o ancora l’uso di armi caricate con proiettili innocui ma in grado di dissuadere questi animali sulle quali ci sono studi incoraggianti a riguardo. Non bisogna dimenticare che i lupi, come tutti i predatori che si pongono al vertice della catena alimentare, svolgono ruolo chiave per la salute degli ecosistemi, ovvero quello di regolare
numericamente le popolazione delle specie selvatiche. Questa loro funzione si può rivelare particolarmente utile anche per l’uomo, basti pensare a specie particolarmente problematiche per l’economia, perché introdotte e/o perché prive dei loro predatori naturali, come nutrie o cinghiali (varie popolazioni di questo animale si sono infatti diffuse in diversi territori perché importate a scopi venatori), di cui i lupi si nutrono. Infatti, diversi studi hanno dimostrato che la dieta dei lupi stanziati nella Pianura Padana è composta perlopiù dalla nutria, una specie aliena che finora si è ri-
prodotta in assenza di veri predatori naturali, che come noto crea danni all’agricoltura e alla tenuta stessa degli argini dei canali, con conseguenze economiche negative infinitamente maggiori di quelle attribuite ai predatori. Insomma, per concludere, gli ecosistemi hanno al loro interno diversi meccanismi di regolazione e spesso noi umani, intervenendo in maniera sconsiderata, andiamo ad intaccare questi stessi meccanismi, impedendo all’ambiente, nel quale noi stessi abitiamo, di trovare un suo proprio equilibrio”.
Davide Farinatti
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telefoniche
di Virginio De Biasi
Elezioni. La maggioranza a Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia
Provincia, vince il centrodestra, Pd in crisi
Alle elezioni provinciali di Rovigo, il centrodestra consolida la propria posizione ottenendo la maggioranza con sette consiglieri, mentre il centrosinistra riesce a conquistare solo tre seggi. Il presidente Ferrarese, sindaco di Stienta, potrà contare sul sostegno di diversi primi cittadini e consiglieri comunali della sua area politica. Fratelli d’Italia non raggiunge le aspettative, portando a casa un solo seggio. Il Partito Democratico si trova a fare i conti con una situazione complessa, mentre i civici di centrosinistra rimangono incerti sul da farsi, in attesa delle elezioni regionali
Sette consiglieri al centrodestra, due ai civici di centrosinistra e uno al Partito Democratico. È questo l’esito delle elezioni provinciali di domenica 29 settembre, tenute per rinnovare il consesso di Palazzo Celio.
Il presidente Enrico Ferrarese, che è anche il primo cittadino di Stienta, potrà contare, per l’ultimo anno del suo mandato, sui sindaci Giovanni Rossi (Badia, vicino a Coraggio Italia), Irene Bononi (Occhiobello, area Lega), Roberto Pizzoli (Porto Tolle, Lega) e Lucia Ghiotti (Salara, Lega). Completano la maggioranza i consiglieri comunali Fabio Benetti (Fratelli d’Italia, Rovigo), Edoardo Lubian (civica Cittadin, Rovigo) e Matteo Franzoso (Forza Italia, Adria). L’opposizione sarà formata da due civici di centrosinistra, Roberto Tovo, consigliere comunale a Rovigo, e Amor Zeri, primo cit-
tadino di Bagnolo, e da una rappresentante del Partito Democratico, Luisa Beltrame, sindaca di Ariano.
Il corpo elettorale era composto da 624 amministratori del territorio, sindaci e consiglieri comunali. Il tasso di partecipazione è stato alto, con 522 votanti, pari all’83,65 per cento del totale. Il sistema di voto prevedeva cinque fasce ponderate, ciascuna con una scheda di colore diverso. Rovigo, con la scheda verde dal valore di 664 voti, aveva un peso dieci volte superiore rispetto alla maggior parte delle altre schede, di colore azzurro, che valevano 66 voti ciascuna.
A decrescere di importanza, le schede rosse (339) per i comuni di Adria, Badia Polesine, Lendinara, Occhiobello e Porto Viro, le grigie (261) per i comuni con popolazione tra 5mila e 10mila abitanti e le arancioni (129) per
Presentato il libro “Rasta snob, storia del raggae in Italia” di Stefano Garzara
Prima la presentazione del libro “Rasta snob, storia del raggae in Italia” con l’autore Steve Giant, nome d’arte di Stefano Garzara, in sala Galileo Cavazzini, nella sede dell’Arci in piazza Tien An Men a Rovigo, dialogando con Enrico Buoso, poi, qualche decina di metri più in là, le parole si sono trasformate in musica, quando alla birreria Hops, lo stesso Steve Giant assieme a Luca Papaluka dj, ha cominciato a suonare la musica. Musica giamaicana e caraibica, ma con accento spiccatamente veneto nella serata dove han suonato anche gli Ultima Fase una delle band più longeve del Polesine, per lasciare spazio poi a Marco “Furio” Forieri, ex sax e voce dei
Pitura Freska.
Stefano Garzara per molti è la voce che da diversi anni accompagna le gare casalinghe dell’Umana basket Reyer maschile e femminile, ma per gli appassionati di musica questo gigante buono di oltre due metri d’altezza, è l’Italian Reggae Ambassador, fondatore di “Rasta Snob”, l’unica rivista dedicata alla musica in levare in Italia e voce di Radio Base.
“Come scrive Andrea Manzo il libro non ha la pretesa di raccontarvi la storia del reggae in Italia in assoluto, ma vuole offrire attraverso le esperienze, i concerti, gli incontri, le avventure dei tanti protagonisti di questa epopea”. Il percorso di oltre trent’anni nel
i comuni tra 3mila e 5mila abitanti. Dei 99mila voti ponderati potenzialmente esprimibili, ne sono stati assegnati 87mila 762. Il voto degli amministratori locali non premia Fratelli d’Italia che, a fronte di tre candidati, porta a casa un solo consigliere provinciale. È andata bene alla Lega e a Forza Italia, grazie ai consiglieri comunali e ai sindaci di area. Il centrosinistra, dopo aver perso in due anni il capoluogo e la città etrusca, risulta pesantemente ridimensionato. Non è chiaro come il Partito Democratico abbia intenzione di prepararsi in vista del congresso provinciale del prossimo anno. Nel frattempo i civici di centrosinistra stanno alla finestra, divisi dalla possibilità di ricucire il rapporto con i democratici. Sullo sfondo le elezioni regionali, che potrebbero rimescolare le carte sui tavoli dei due schieramenti.
Il centrodestra conquista 7 seggi nelle elezioni provinciali di Rovigo. Il Pd fa i conti con il risultato deludente, ottiene infatti un solo un seggio mentre i civici con due eletti restano incerti sul da farsi
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mondo del reggae di Steve è fatto di centinaia di incontri, eventi, concerti, ma il primo ad avvicinarlo alla musica in levare è stato il fratello Fabio, più vecchio di 7 anni. “E’ sempre stato un esempio e un punto di riferimento. Prima mi ha fatto appassionare ai Beatles e ai Rolling Stones, poi alla musica raggae quando ha iniziato a frequentare una compagnia a Marghera di cui faceva parte Sir Oliver Skardy e ha cominciato a portare a casa cassette di questo genere musicale”. Un amore dal quale è scaturito Rasta Snob, il vero gioiello di Steve, il gigante buono, che a questo genere di musica e alla cultura rasta ha dedicato l’intera esistenza. (c. a.)
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Volley. Il club nerofucsia ha annunciato che verrà riproposto il “Match Day Sponsor”
Al via di slancio la quinta edizione dell’attesa “A Scuola di Volley”
L’ittiturismo “In Marinetta” di Rosolina è stata la cornice per l’incontro tra la società presieduta da Luigi Veronese e gli sponsor che accompagneranno le avventure sportive della prima squadra allenata di Daniele Morato e dell’attività giovanile. Il direttore sportivo Massimo Zambonin ha fatto il punto proprio sul vivaio del club nerofucsia con la collaborazione con Adria Volley, che tanti buoni frutti ha saputo dare, ma la novità più succosa e prestigiosa è la prima partecipazione del Delta Volley alla Junior League, il campionato nazionale Under 20 Maschile organizzato dalla Lega Pallavolo di Serie A.
È il segno che il Delta Volley vuole continuare a investire nella crescita del vivaio, con l’obiettivo di valorizzare i talenti del territorio. A proposito di giovani e di territorio, proseguiranno anche i progetti dedicati alle scuole.
Quinta edizione per “A Scuola di Volley”, programma di educazione motoria, fisica e sportiva realizzato all’interno degli Istituti Comprensivi di Porto Viro e Lo-
reo, terza per “Delta 4 School”, iniziativa che vuole avvicinare gli studenti della zona al mondo della pallavolo, offrendo loro l’opportunità di assistere gratu-
Entusiasmo per l’inizio del nuovo corso dei “pescatori”
Buona la prima, è il caso di dire proprio per il debutto al “De Bei” dei pescatori, dello Scardovari che nella prima casalinga hanno vinto 5 ad 1 contro la formazione padovana del Deserto, frazione di Este. Nonostante lo scetticismo che ancora serpeggia in paese, la partita si è giocata di fronte ad un buon pubblico, 150 persone tra paganti e ragazzi, che da tempo non si vedevano allo stadio di Viale della Repubblica. Presente anche il delegato della Figc provinciale Luca Pastorello, al quale la società ha reso omaggio con un libro che ripercorre la storia della S.S. Scardovari, dal lontano 1963 ad oggi, libro donato anche alla squadra ospite. “È stata una buona prestazione, ricorda mister Piombo, meglio il primo che il secondo tempo dove abbiamo avuto un calo di tensione. I tre davanti si sono mossi bene, mentre, nella costruzione del
itamente alle partite casalinghe della Serie A2 Maschile Delta Group. Venendo alle iniziative di marketing rivolte agli sponsor, il club nerofucsia ha annunciato
gioco non abbiamo ancora raggiunto la fluidità che vorrei vedere. Comunque, sono soddisfatto della bella vittoria alla prima casalinga, per la dirigenza, sempre presente con partecipazione e per i tifosi che spero si appassionino a questa squadra e ritornino un valore aggiunto, così come lo erano in passato, per aiutarci a fare bene”. Bel momento di condivisione a fine partita col terzo tempo organizzato dalla dirigenza gialloblù ad inaugurare la stagione sportiva casalinga. Le due squadre assieme ai pochi tifosi rimasti, hanno riempito l’area ristoro del “De Bei”, dove si sono gustati dei magnifici panini caldi con la porchetta. Una menzione particolare alla sportività e simpatia ai ragazzi del Deserto, che, nonostante la sconfitta, si sono intrattenuti in compagnia, accogliendo l’invito dello Scardovari. (c.a)
che verrà riproposto per il secondo anno il “Match Day Sponsor”, progetto che in occasione di ogni partita casalinga della Serie A2 darà visibilità ad uno dei brand partner del club, con momenti e spazi dedicati sia nel pre-gara (per esempio, nelle conferenze stampa) che durante e dopo il match.
Ciliegina sulla torta, la possibilità per lo sponsor di andare in panchina con la squadra e vivere la partita da protagonista. In chiusura c’è stata la presentazione degli atleti e dello staff della prima squadra, un gruppo giovane e talentuoso che, come ha spiegato coach Daniele Morato, ha lavorato duramente in fase di preparazione, destando ottime impressioni nei test amichevoli e cominciando con il piede giusto con la vittoria nella prima di campionato col 3-1 contro Cantù. (c.a)
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#Regione
L’intervista. L’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara
“Per anni non abbiamo aumentato le tasse, ora chiediamo solo un piccolo contributo”
Dai conti della Regione alle prospettive per il prossimo futuro, anche sul fronte politico. Ne parliamo con l’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara ai microfoni di Radio Veneto 24 e sul nostro giornale. Assessore, è stato approvato il bilancio consolidato con i conti di 33 enti regionali, cosa è emerso da questo importante passaggio?
Il bilancio consolidato è la fotografia di una serie di società ed enti della regione del Veneto che quotidianamente danno servizi, erogano contributi, riescono a mantenere il livello alto di prestazioni della nostra regione. Vedere queste società in utile, in particolar modo quelli direttamente gestite dalla Regione conferma che i conti sono in ordine. Negli ultimi 15 anni in cui non abbiamo applicato l’addizionale Irpef queste società sono state estremamente attente ai costi e hanno saputo essere efficaci ed efficienti.
Invece cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima manovra finanziaria regionale?
Anche in questa legislatura c’è stata la costante volontà del presidente Zaia di non applica-
re l’addizionale Irpef. A questo proposito ricordo a tutti che se noi applicassimo le addizionali Irpef di una regione vicina a noi come l’Emilia Romagna, il Veneto avrebbe solo di addizionali Irpef 450 milioni di euro in più. Questi soldi per quindici anni sono rimasti nelle tasche dei cittadini veneti. Quest’anno dobbiamo pensare a una piccolissima, ripeto, piccolissima modifica all’addizionale Irap. Se il Consiglio Regionale, che è sovrano nella sua decisione, approverà così il bilancio avremo un gettito di circa 54 milioni di euro che ci permetteranno di continuare a erogare i servizi che abbiamo garantito nel corso degli ultimi anni e di riuscire a coprire le maggiori spese. Abbiamo calcolato che si tratta di 34 euro in più all’anno per azienda, non credo che questa somma possa modificare il bilancio di una struttura commerciale o di una piccola e media impresa.
Stiamo parlando di 88 euro in più per ogni milione di fatturato, chiediamo un piccolo contributo per riuscire a continuare a garantire i servizi che una Regione come la nostra continua a dare, mettendoci in una posizione di
assoluta eccellenza.
Proprio sull’aumento dell’Irap non sono mancante le critiche, ad esempio da parte di Tosi, come risponde?
E’ una polemica politica, quindi non entra nel merito della tecnicalità della della norma, è una strategia in previsione delle elezioni.
Per l’appunto, in vista dell’appuntamento alle urne, che bilancio fa di questo suo mandato?
Sono riuscito per quattro anni a garantire i servizi senza aumentare le tasse, assicuro che è stato uno sforzo notevole. Sul fronte degli enti locali abbiamo fatto un bel piano di riordino territoriale che cerca di definire la nuova governance per creare una filiera di buona amministrazione che va dalla Regione fino all’ultimo comune. Inoltre la Regione continua ad investire sull’agenda digitale e l’innovazione, fra cui il distretto della
space economy. Come vede il dopo Zaia?
Auspichiamo che si vada oltre il limite dei due mandati e si
Marcato: “Un piano per attirare le imprese in Veneto e un progetto per la transizione energetica”
Assessore Roberto Marcato, partiamo dal sostegno alle imprese, ci sono risorse? Come si sta muovendo la Regione?
Ho portato in giunta recentemente un disegno di legge da 45 milioni di euro per l’attrazione degli investimenti, dedicato proprio alla capacità di rendere il nostro territorio appetibile alle imprese. Abbiamo poi la disponibilità di oltre mezzo miliardo di euro di fondi europei che vengono usati attraverso i bandi sia in forma di credito a tasso agevolato che a fondo perduto. Si tratta di bandi costruiti con le associazioni di categoria, , con il territorio, proprio perché bisogna rispondere a precise esigenze. Tenga conto che ogni volta che apro un bando dedicato alle imprese vado sempre in overbooking, significa che abbiamo centrato un’esigenza del territorio. Oggi inoltre bisogna lavorare molto sul credito perché le ban-
che fanno fatica a erogare microcredito, ciò che invece interessa il nostro tessuto produttivo.
Le fa paura la crisi della Germania?
Essendo un nostro mercato di riferimento questo preoccupa però è altrettanto vero che noi, in termini di export, abbiamo aumentato rispetto all’anno scorso, perché siamo bravissimi a trovare altri mercati. Il Veneto ha sempre avuto la capacità di rispondere a qualsiasi tipo di crisi. C’è ancora, invece, una forte ripercussione per il blocco dei rapporti con la Russia che non fa bene alla nostra economia. Spero che si arrivi quanto prima a una soluzione.
Qual è un il progetto che le sta particolarmente a cuore?
Uno è il piano energetico regionale è molto ambizioso, ci candidiamo a diventare la regione più più più attenta alla
transizione ecologica ed energetica del Paese. L’altro già in fieri è la ZLS di Venezia e del Polesine, un detonatore economico per la nostra crescita. In parole semplici, chi oggi viene a investire a Porto Marghera o in Polesine avrà una riduzione delle tasse e un abbattimento sostanzioso della burocrazia. Sono i due elementi che interessano le imprese. Passando alla politica, quale sarà il ruolo della Lega nel 2025?
Io non ho dubbi e ho le idee molto chiare. Il ruolo della Lega del 2025 sarà lo stesso negli ultimi quindici anni. Per cui, per quanto mi riguarda, il prossimo candidato presidente della Regione Veneto deve essere un leghista. Se ovviamente riusciremo ad avere questa opportunità con il centrodestra compatto, nessun problema. Io ho già l’exit strategy, ho già un piano B: un tridente attacco forma-
Sanità. Il punto con l’assessore regionale Manuela Lanzarin, anticipate le vaccinazioni
“Il Veneto investe sulle nuove strutture
ma anche sui servizi e il personale”
E’ tempo di vaccinazioni, chiediamo all’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin perché il Veneto ha scelto di anticipare l’inizio delle somministrazioni sia per l’influenza stagionale che per il Covid.
“Perché stanno già circolando molti virus respiratori - risponde - e anche il Covid ha un po’ rialzato la testa. Con questo non vogliamo creare nessun tipo di allarmismo. Per il vaccino antinfluenzale abbiamo acquisto un milione di dosi, 400 mila per il vaccino Covid. E’ chiaro che la vaccinazione è come sempre consigliata alle persone più a rischio. Possono essere fatte anche insieme, sia dal proprio medico di base che in farmacia. In questi anni le farmacie hanno ampliato i loro servizi, in Veneto ce ne sono circa 1.600 e diventano dei presidi sanitari anche nelle località in cui abbiamo difficolta ad avere il medico di base. Faremo anche due open day in tutto il Veneto per incentivare alla vaccinazione le persone più fragili”.
Assistiamo a importanti investimenti nella sanità da par-
te della Regione, ad esempio il nuovo ospedale di Padova ma anche la radiologia di ultima generazione nel veneziano. Ci può tracciare un bilancio?
E’ un momento particolarmente vivace sul fronte degli investimenti in sanità. Con 850 milioni il nuovo ospedale di Padova diventerà il policlinico universitario più grande d’Italia, con altissime specializzazioni. Inoltre siamo in dirittura di arrivo con il nuovo ospedale di Montecchio e Arzignano, poi abbiamo Vicenza, e una nuova struttura vicina all’ospedale dell’Angelo a Mestre. E’ in fase di progettazione l’ospedale di Legnago e abbiamo interventi a Mirano e Dolo. Sempre in ambito edilizio abbiamo poi tutti i cantieri legati alle case della comunità, 99 in tutto il Veneto, 49 centrali operative territoriali e 30 ospedali di comunità. Si tratta di investimenti notevoli, in parte legati al Pnrr e in parte a fondi strutturali.
La Regione cosa sta facendo per le liste d’attesa e la carenza di medici?
Stiamo già vedendo i risulta-
ti con il piano di abbattimento delle liste d’attesa. Nel 2023 abbiamo stanziano 29 milioni e nel 2024 ne sono già previsti 40 per la cabina di regia. Abbiamo
azzerato le attese sulle prestazioni a dieci giorni, sono circa 11 mila quelle a trenta giorni e 18 mila quelle a 60-90 giorni. Lo sforzo oggi è immane e ci sono
categorie difficili da aggredire, come oculistica e dermatologia, in cui abbiamo tantissime prime visite e non troviamo professionisti. Da qui tutte le iniziative che abbiamo messo in campo per il reclutamento del personale, ma anche per trattenerlo. Abbiamo varato un piano strategico, abbiamo creato dei bandi specifici con Azienda Zero per assumere lavoratori autonomi. Oggi dei risultati ci sono. Presto andrà in Consiglio un disegno di legge che va ad aumentare i fondi integrativi delle aziende sanitarie, con 150 milioni nei prossimi tre anni. 50 milioni all’anno proprio per cercare di potenziare il personale, ma anche di andare in aiuto nelle aree disagiate, come quelle di montagna, dove è ancora più difficile trovare personale.
Guardando al futuro, cosa si aspetta dopo Zaia?
Siamo ancora fiduciosi che ci sia il terzo mandato per il governatore Zaia, è giusto che siano i cittadini a scegliere il loro presidente di Regione. Siamo ancora fiduciosi che ci possa essere questa questa possibilità. (n.s.)
Anci Veneto, confermati il presidente e i due vice. Nuove entrate di Possamai e De Zotti
Rinnovati gli organi di Anci Veneto, l’associazione dei Comuni: riconfermato per altri cinque anni alla guida dell’Associazione dei Comuni il sindaco di Treviso Mario Conte. Con lui riconfermati anche i vice presidenti Eric Pasqualon, sindaco di Carmignano di Brenta (PD), ed Elisa Venturini, consigliere comunale di Casalserugo (PD). Entrano a far parte della squadra della presidenza Christofer De Zotti, sindaco di Jesolo (VE), e il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai,
con il ruolo di vice presidente vicario. Il nuovo Consiglio di Anci Veneto conta 68 componenti, mentre il Direttivo si compone di 18 amministratori locali. Entrambi gli organismi resteranno in carica per cinque anni. Anci Veneto, comprese le Unioni dei Comuni, conta attualmente 506 soci.
“Le sfide da affrontare sono tante, - ha detto Conte - dal dissesto idrogeologico, con la messa in sicurezza del territorio che deve diventare una priorità, al tema
dei tagli alla spesa corrente, che non possono portare a privare i cittadini di servizi. Dalle politiche ambientali da applicare in maniera omogenea su territori sempre più ampi alla promozione di progetti su area vasta per intercettare fondi europei e finanziamenti. La squadra di Anci Veneto, fatta da sindaci e sindache, amministratori e amministratrici virtuosi, continuerà a offrire sempre proposte e soluzioni, per far sì che i Comuni del Veneto continuino a essere un laboratorio di buona am-
ministrazione e un modello nazionale”. “Chi fa il sindaco sa che oggi il quadro economico internazionale è complesso e mutato. - ha affermato Roberto Pella, presidente di Anci nazionale- Nell’ultimo incontro avuto con il ministro Giorgetti abbiamo avuto la rassicurazione che il comparto degli enti locali sarà escluso dai vincoli e dalle imposizioni stringenti che l’Europa ci pone, oltre al fatto di avere avuto un riconoscimento istituzionale dell’impegno portato avanti da Anci”.
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Droni automatici ad alta tecnologia per la sorveglianza dell’Interporto
L
a terza edizione del Green
Logistics Expo si è recentemente conclusa a Padova, confermandosi come uno degli eventi di riferimento per la logistica sostenibile. Il salone internazionale, dedicato a promuovere le pratiche e le tecnologie sostenibili nel settore della logistica, ha attirato un’ampia partecipazione di operatori del settore. L’evento, che ha riunito oltre 200 espositori internazionali e migliaia di operatori del settore, ha presentato le ultime novità in termini di tecnologie e soluzioni per un trasporto più pulito ed efficiente. Tra i temi più discussi, il trasporto intermodale, l’energia pulita nei magazzini e l’impiego di droni per la sicurezza nei terminal. Apertura in grande stile con i lavori del Patto delle Logistica del Nord Est, al quale hanno partecipato tutti i principali attori logistici istituzionali dei territori, allargato a Lombardia ed Emilia-Romagna. L’obiettivo è favorire lo scambio di best practice e benchmarking relative a soluzioni tecniche
innovative applicate alle infrastrutture o all’operatività dei diversi nodi di trasporto regionali in modo da sviluppare utili sinergie di sistema. Grande interesse ha suscitato la presentazione di un innovativo sistema di sicurezza per il terminal intermodale di Interporto Padova, sviluppato in collaborazione con la Remotely Piloted Aircraft Systems Academy Cardtech. Il sistema, primo
a livello nazionale, utilizza droni automatici di ultima generazione che svolgono missioni di sorveglianza. I droni decollano e atterrano da un hangar robotico che li protegge dalle intemperie, aprendosi solo per il decollo e richiudendosi subito dopo l’atterraggio. L’hangar esegue automaticamente la ricarica delle batterie, valuta le condizioni meteo per garantire voli sicuri, effettua
i controlli pre-volo e gestisce la manutenzione.
“Un progetto che conferma la nostra vocazione all’innovazione e l’attenzione ad ogni tecnologia che possa migliorare la qualità del servizio - sottolinea Luciano Greco, Presidente di Interporto Padova - Una grande parte delle nostre infrastrutture è classificata come area doganale, con tutti i benefici legati a questo status per le imprese che lasciano in deposito le merci, ma ovviamente sistemi di sicurezza sempre più perfezionati rendono ancora più attrattiva quest’area”. Il servizio
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Cityporto, attivo da vent’anni, è stato celebrato come un esempio di successo nella distribuzione urbana sostenibile. “Unire l’arrivo delle merci all’Interporto e la loro distribuzione in città con mezzi ecologici è stata un’intuizione geniale. - commenta Roberto Tosetto, direttore generale di Interporto Padova - I vantaggi sono sotto gli occhi di tutti: meno camion in circolazione significano meno inquinamento e meno congestione del traffico. È un chiaro esempio di come la logistica possa contribuire al benessere ambientale”. (s.b.)
Strada statale romea (svincolo albarella
Rosolina
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Luciano Greco e Roberto Tosetto, presidente e direttore di Interporto Padova
Uno dei droni che sorveglierà l’area logistica
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L’approfondimento. Da questo mese inauguriamo la nuova rubrica con l’avvocato Luigi Migliorini
Codice Rosso: per le violenze in famiglia introdotti nuovi reati e inasprite le pene
S i sente parlare di Codice Rosso che tutelerebbe le violenze in famiglia, più precisamente con tale espressione si fa riferimento alla legge 19 luglio 2019 n.69 che prevede, tra l’altro, un’accelerazione della tempistica dei procedimenti penali, in quanto è stabilito che il pubblico ministero, per i delitti di violenza domestica o di genere, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato.
Nel codice penale sono stati inseriti quattro nuovi reati.
1) Delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate, punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5.000 a 15.000 Euro; la stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video li diffonde per provocare un danno agli interessati. Il reato è aggrava-
to se commesso nell’ambito di una relazione affettiva, anche cessata, oppure mediante strumenti informatici.
2) Reato di deformazione dell’aspetto della persona tramite lesioni permanenti al viso, punito con la reclusione da otto a quattordici anni; se si cagiona la morte della vittima la pena è dell’ergastolo.
3) Reato di costrizione o induzione al matrimonio, pena della reclusione da uno a cinque anni, con l’aggravante quando è commesso a danno di minori e si procede anche quando il fatto è commesso all’estero da o in danno di un cittadino italiano o di uno straniero residente in Italia
4)Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa: reclusione da sei mesi a tre anni.
Si è intervenuti anche con un inasprimento delle pene già
previste dal codice penale. Il delitto di maltrattamenti contro familiari o conviventi dalla pena da due a un massimo di sei anni, è passato da tre a sette. Lo stalking da sei mesi /cinque anni a minimo un anno massimo sei anni e sei mesi. La violenza sessuale da cinque a dieci anni a da sei a dodici anni ; la violenza sessuale di gruppo da sei a dodici anni a da minimo otto, massimo dodici anni. Nonostante i nuovi reati e l’inasprimento di sanzioni, la situazione non è molto migliorata: dagli atti parlamentari risulta che dal primo gennaio al 15 ottobre 2023 vi sono stati molti omicidi di donne, di cui 77 uccise nell’ambito familiare o affettivo. Si è quindi intervenuti con la legge 24 novembre 2023 n.168 per rendere più rapida la tutela delle vittime. Quindi gli strumenti ci sono: se anche quest’articolo indurrà maggior fiducia nel Codice Rosso, non sarà stato scritto invano.
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Da questo mese l’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra nuova rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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Incentivi, detrazioni, contributi: tutte le misure per l’effi centamento energetico
Le soluzioni adottate per promuovere la transizione energetica e migliorare l’efficienza energetica degli edifici comprendono gli incentivi per il fotovoltaico e le pompe di calore, i più utilizzati ed utilizzabili nel nostro territorio.
Ecco i principali incentivi disponibili:
1. Ecobonus (50% e 65%)
L’Ecobonus è una misura nazionale che offre detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Gli interventi coperti includono l’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore, insieme ad altri lavori mirati a migliorare l’efficienza energetica. Aliquote di detrazione:
- 50% per installazione di impianti fotovoltaici.
- 65% per l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza.
Condizioni:
- Durata della detrazione: La detrazione viene ripartita in 10 anni sotto forma di riduzione dell’imposta IRPEF o IRES.
- Limite di spesa: per impianti fotovoltaici, la spesa massima detraibile è di 96.000 euro.
- Requisiti per pompe di calore: Le pompe di calore devono rispettare certi requisiti di efficienza energetica. L’incentivo è più alto per le pompe di calore elettriche rispetto a quelle a gas, poiché contribuiscono maggiormente alla riduzione delle emissioni.
Interventi agevolabili:
- Installazione di impianti fotovoltaici su edifici esistenti.
- Installazione di pompe di calore ad alta efficienza per la climatizzazione estiva e invernale.
- Sistemi di accumulo collegati a impianti fotovoltaici. Chi può beneficiare:
- Privati cittadini, condomini, e società.
- Possono usufruire delle detrazioni anche le persone che detengono l’immobile a titolo di affitto o comodato d’uso.
Modalità:
- Le spese devono essere documentate e pagate tramite **bonifico parlante**.
- È possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
2. Conto Termico
Il Conto Termico è un incentivo erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che fornisce un rimborso diretto per interventi di efficientamento energetico e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. A differenza dell’Ecobonus, non si tratta di una detrazione fiscale, ma di un contributo a fondo perduto.
Aliquote:
Il Conto Termico copre fino al 65% delle spese per interventi specifici, tra cui l’installazione di pompe di calore. Per i sistemi fotovoltaici, invece, questo incentivo non è applicabile direttamente. Interventi agevolabili:
- Pompe di calore: L’installazione di pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici è incentivata, con percentuali di copertura delle spese in base alla tipologia e potenza dell’impianto.
- Sistemi solari termici: È possibile ottenere l’incentivo anche per sistemi solari termici (per la produzione di acqua calda sanitaria).
- Caldaie a biomassa o sistemi di riscaldamento a energia rinnovabile. Durata del rimborso:
- Fino a 5.000 euro di spesa, il rimborso è erogato in un’unica soluzione.
- Per spese superiori, il contributo viene erogato in rate annuali, fino a un massimo di 2-5 anni a seconda dell’importo e della tipologia di intervento.
Chi può accedere:
- Privati cittadini.
- Pubbliche Amministrazioni.
- Imprese.
Come funziona:
- L’incentivo è erogato direttamente dal GSE.
- Dopo aver completato l’intervento, è necessario presentare domanda sul portale del GSE, che verifica la conformità tecnica e il rispetto dei requisiti.
3. Incentivi specifici per il Veneto
Il Veneto, oltre agli incentivi nazionali, offre alcuni programmi locali per incentivare l’adozione di tecnologie verdi come fotovoltaico e pompe di calore.
Fondo Energia Veneto:
- La Regione Veneto ha istituito un Fondo per l’Efficienza Energetica che offre finanziamenti agevolati e contributi per interventi di miglioramento energetico, incluso l’uso di tecnologie rinnovabili come il fotovoltaico e le pompe di calore. Contributi per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento:
- Ci sono incentivi specifici per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento a combustibile fossile con pompe di calore o sistemi a energia rinnovabile. Questi incentivi possono essere cumulabili con il Conto Termico e l’Ecobonus.
Modalità di accesso e combinazione degli incentivi
- Cumulabilità: gli incentivi regionali del Veneto spesso sono cumulabili con Ecobonus e Conto Termico, permettendo di ottenere risparmi significativi.
- Sconto in fattura e cessione del credito: anche a livello regionale, in alcuni casi è possibile sfruttare la modalità di sconto in fattura o cessione del credito per gli interventi di efficientamento energetico.
Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile:
- Consultare un tecnico o un consulente energetico per verificare quali incentivi si applicano al proprio caso specifico.
- Monitorare i bandi regionali e nazionali per non perdere le opportunità di finanziamento aggiuntivo.
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Le iniziative. Tra le novità il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili
Green Economy in Veneto: nuove sfide e opportunità per un futuro sostenibile
Il Veneto promuove la sostenibilità con progetti innovativi su energie rinnovabili, mobilità ed economia circolare.
Il Veneto è tra le regioni italiane più attive nella transizione verso un’economia sostenibile, con nuove iniziative che mirano a integrare sviluppo economico e rispetto dell’ambiente. La Green Economy in Veneto si sta espandendo attraverso progetti innovativi che riguardano energia rinnovabile, economia circolare e sostenibilità ambientale, rispondendo alle sfide del cambiamento climatico e della tutela del territorio.
Una delle principali novità è il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili, in particolare nell’energia solare. Molti Comuni stanno promuovendo bandi per l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici e privati, con incentivi che sostengono cittadini e imprese nel passaggio alle fonti rinnovabili. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e abbattere le emissioni di CO₂. La Regione ha avviato anche un piano ambizioso per lo sviluppo della mobilità elettrica e sostenibile, con nuove infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Venezia e
Padova, ad esempio, stanno ampliando le reti di piste ciclabili e incentivando il trasporto pubblico ecologico, con autobus elettrici e ibridi.
Il Veneto sta emergendo come un modello nell’ambito dell’economia circolare, puntando al riciclo e al riutilizzo delle risorse. Progetti pilota nell’industria manifatturiera e agricola promuovono il riuso dei materiali di scarto e la riduzione dei rifiuti, favorendo un sistema produttivo più sostenibile.
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L’agricoltura sostenibile è un altro settore in espansione. La regione sta sostenendo pratiche di agricoltura biologica e l’adozione di tecnologie digitali che permettono di ottimizzare le risorse e ridurre l’impatto ambientale, garantendo al contempo la qualità dei prodotti.
Queste iniziative confermano il Veneto come protagonista nel panorama italiano della Green Economy, dimostrando che sviluppo economico e sostenibilità possono andare di pari passo.
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La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse
Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente
L’illuminazione green domestica riduce consumi e costi energetici. Lampadine LED, sensori e domotica ottimizzano l’uso della luce, migliorano il comfort e riducono l’impatto ambientale grazie a una gestione efficiente.
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temente. Questi dispositivi rilevano la presenza di persone e spengono automaticamente le luci quando non necessarie, riducendo lo spreco di energia.
I dimmer, invece, permettono di regolare l’intensità della luce in base alle esigenze del momento. Oltre a creare un’atmosfera più piacevole, l’uso di luci a bassa intensità riduce il consumo energetico e allunga la vita delle lampadine. In alcune situazioni, una riduzione del 20% dell’intensità luminosa può portare a un risparmio energetico simile.
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L’illuminazione domestica è un aspetto fondamentale del comfort abitativo e, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo chiave nelle politiche di sostenibilità ambientale. Adottare soluzioni di illuminazione green non solo riduce i consumi energetici e le emissioni di CO₂, ma contribuisce anche a migliorare il benessere abitativo e a tagliare i costi della bolletta elettrica. Adottare soluzioni di illuminazione domestica green e sostenibile è un passo essenziale verso un’abitazione più sostenibile, efficiente e confortevole. Investire in lampadine LED, sensori, sistemi di controllo e sfruttare la luce naturale permette di ridurre l’impatto ambientale e risparmiare sulla bolletta elettrica, garantendo al contempo una casa più sicura e accogliente.
Ma quali sono le migliori tecnologie e pratiche per una casa illuminata in modo sostenibile?
Le lampadine a LED (Light Emitting Diode) sono il cuore della rivoluzione green nell’illuminazione domestica. Rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza o a fluorescenza, i LED consumano fino all’80% di energia in meno e durano molto più a lungo. Una lampadina LED di qualità può avere una durata fino a 50.000 ore, rispetto alle circa 1.000 ore di una lampadina a incandescenza. I LED offrono anche vantaggi significativi in termini di versatilità e qualità della luce. Sono disponibili in una vasta gamma di temperature di colore, dalla luce calda e accogliente (2700K) fino alla luce bianca brillante (6000K), ideale per spazi di lavoro. Inoltre, i LED non emettono calore in eccesso, rendendoli più sicuri e riducendo il fabbisogno di aria condizionata durante i mesi estivi. Oltre alla scelta di lampadine efficienti, l’utilizzo di sensori di movimento e regolatori di intensità (dimmer) contribuisce notevolmente al risparmio energetico. I sensori di movimento sono particolarmente utili in ambienti come corridoi, ingressi o bagni, dove la luce non deve essere accesa costan-
La domotica è un altro elemento chiave per una gestione intelligente dell’illuminazione. Con i sistemi di automazione domestica, è possibile controllare l’illuminazione in tutta la casa tramite smartphone o tablet, anche a distanza. Questi sistemi permettono di programmare gli orari di accensione e spegnimento delle luci, ottimizzando i consumi in base alle abitudini quotidiane. Inoltre, i dispositivi domotici possono interagire con altre tecnologie smart, come sensori di luminosità o assistenti vocali, per adattare automaticamente l’illuminazione in base alla luce esterna o alle preferenze dell’utente. Questa integrazione non solo offre comodità, ma garantisce anche una gestione ottimale dei consumi.
Oltre al consumo energetico, è importante considerare l’impatto ambientale della produzione e smaltimento delle lampadine. I LED, oltre a consumare meno energia, contengono meno materiali pericolosi rispetto alle lampadine fluorescenti, che invece utilizzano mercurio. Tuttavia, come qualsiasi prodotto elettronico, anche i LED devono essere smaltiti correttamente. È essenziale quindi riciclare le lampadine presso i centri di raccolta autorizzati per evitare l’inquinamento del suolo e delle acque.
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Risparmio e sostenibilità per i consumi domestici: la ricetta è il fotovoltaico e il momento è adesso
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Ultima chiamata per dire addio alla bolletta del gas, usufruendo contemporaneamente di un sostanzioso bonus. Entro la fine dell’an no, infatti, scade la possibilità di installare in ambito residenziale un impianto fotovol taico, corredato da sistema di accumulo, e una pompa di calore per tutte le esigenze di riscaldamento dell’aria e dell’acqua, con una detrazione fiscale fino al 65%. “L’occasione è ghiotta - spiega Matteo Zantomio, titolare insieme all’ingegner Enrico Ragazzo di Glo bal Solar, azienda leader nel nord Italia per l’efficientamento energetico residenziale e aziendale - Mentre i costi del gas e dell’e lettricità continuano a salire, ci sono ancora pochi mesi per azzerare le bollette a condi zioni molto vantaggiose e produrre da sé tut ta l’energia che serve per vivere meglio, ridu cendo l’impatto dei consumi sull’ambiente che ci circonda”. L’opportunità è, in effetti,
Addio bollette con pompa di calore e fotovoltaico Ultima chance per il bonus entro il 2024
fotovoltaici, batterie d’accumulo e altri di spositivi”. I numeri premiano Global Solar, ma non solo. “Nel 2023 abbiamo superato i 675 interventi e di questo devo ringraziare i
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Arrivo 11 o 12 novembre o 09 o 10 dicembre
Camera Comfort, b&b
Evento ChakraYoga (Martedì sera 19:30 - 22:30)
Ingresso piscine termali, Spa e area termale
Kit Spa: accappatoio e telo spugna
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Lifestyle Terme per Due
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Arrivo 11 o 12 novembre o 09 o 10 dicembre
Camera Elegance
Trattamento benessere a scelta tra “trattamento viso Feeling Time” o “massaggio Shiatsu” APNEA
da € 110 a persona
Fango senza soggiorno
12 Applicazioni fango termale
12 Docce termali
12 Bagni termali con ozono
10 Ingressi giornalieri alla Spa (lun-ven)
da € 70 a persona (Ticket escluso)
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Vaccinazioni stagionali. Al via la campagna regionale contro virus influenzali e COVID-19
Il Veneto anticipa l’inizio della vaccinazione contro l’influenza e il COVID-19 per ridurre i rischi di complicanze gravi
Con l’arrivo della stagione fredda, la Regione Veneto lancia la campagna vaccinale per proteggere i cittadini dai virus influenzali e dal COVID-19. Il piano di prevenzione, che prende il via il 7 ottobre, mira a contenere l’impatto delle infezioni stagionali e a ridurre il numero di ricoveri ospedalieri legati a complicanze gravi.
Secondo quanto comunicato dalle autorità sanitarie, la vaccinazione rappresenta la forma più efficace di protezione, in particolare per i soggetti più fragili o per chi ha più di 60 anni. Quest’anno, la campagna vaccinale parte con anticipo rispetto agli anni precedenti, poiché si prevede una circolazione dei virus già dalla seconda metà di ottobre.
Nella prima settimana di ottobre, la somministrazione dei vaccini è riservata agli over 65, mentre tutte le altre fasce di popolazione possono accedere alla vaccinazione dalla settimana successiva, quando saranno disponibili i vaccini indicati per i soggetti più giovani. Per facilitare l’accesso, la Regione ha programmato due giornate “Open Day” il 26 ottobre e il 9 novembre, durante le quali
tutte le ULSS regionali organizzeranno sedute vaccinali dedicate. La Regione del Veneto ha già distribuito oltre 900.000 dosi di vaccino antinfluenzale e 460.000 dosi di vaccino aggiornato contro il COVID-19. Entrambi i vaccini possono essere somministrati contemporaneamente, senza necessità di farmaci o integratori preventivi. In particolare, è aumentata la disponibilità del vaccino spray nasale per i bambini dai 2 ai 6 anni, con 28.000 dosi destinate ai più piccoli, somministrate presso i Pediatri di Libera Scelta e i servizi sanitari territoriali.
La vaccinazione non solo protegge dai virus influenzali e dal COVID-19, ma riduce significativamente il rischio di gravi complicanze, specialmente di natura polmonare e cardiovascolare. Secondo i dati forniti dalla Regione, vaccinarsi contro l’influenza può ridurre di oltre un terzo il rischio di eventi cardiaci gravi, soprattutto per chi già soffre di patologie come infarto o ictus.
Oltre agli anziani, la vaccinazione è fortemente raccomandata per soggetti a rischio, come immunodepressi, diabetici, persone affette da patologie respiratorie come BPCO, cardiopatie e malattie
oncologiche. La vaccinazione è inoltre suggerita per operatori sanitari, personale a contatto con animali, donatori di sangue e donne in gravidanza. Particolare attenzione è rivolta anche ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, che possono ricevere il vaccino antinfluenzale. Le vaccinazioni saranno disponibili presso i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, le Farmacie aderenti e i Servizi Vaccinali delle ULSS, che attiveranno ambulatori specifici per l’influenza e il COVID-19. Le prenotazioni saranno gestite online attraverso il portale regionale dedicato https://prenotavaccino.regione.veneto.it/.
Oltre alla vaccinazione, le autorità raccomandano alcune semplici azioni per limitare la diffusione dei virus stagionali: lavarsi regolarmente le mani, evitare il contatto con persone ammalate, usare la mascherina in luoghi affollati e isolarsi in caso di sintomi respiratori.
Con queste misure, la Regione Veneto punta a garantire una protezione efficace per la salute di tutti, riducendo al minimo l’impatto dei virus stagionali sulla popolazione.
Ulss 3 Serenissima. Nuove strumentazioni tecnologiche in dotazione
La Radiologia si rinnova con numeri in aumento Team di primari e dirigenti di prim’ordine
Una svolta epocale quella che sta vivendo in queste ultime settimane la Radiologia e la diagnostica per immagini all’interno di tutte le strutture ospedaliere dell’Ulss 3 Serenissima. Grazie infatti ai fondi PNRR e una squadra di medici radiologi di prim’ordine, presentata oggi presso il nosocomio veneziano dal direttore generale Edgardo Contato, di cui lo stesso direttore si è detto “orgoglioso”, si stanno via via rinnovando tutte le strumentazioni tecnologiche, 27 per ora, 15 già in funzione, altre prossime al collaudo per un investimento pari a oltre 14 milioni di Euro. Un’area molto vasta quella che fa capo all’Azienda Sanitaria lagunare, che comprende 612mila residenti con il 26,3% di over65 che poi è esattamente la fascia di età che maggiormente richiede questo tipo di servizio. Da sottolineare come a Dolo, oltre alla strumentazione, si aprirà a breve anche il nuovo reparto. “Stiamo lavorando per eliminare il gap che abbiamo nel personale - dichiara Contato - ma abbiamo messo assieme un team di vertice che sta lavorando e producendo attività per la popolazione che ci stanno ponendo in una posizione di primato”.
Nonostante la cronica carenza di personale, 5 sono i radiologi mancanti in azienda al momento, l’Ulss 3 punta a fornire un servizio sempre più all’avanguardia, aumentando anche il numero di prestazioni rispetto al 2023 in tutti i 23 punti di erogazione del servizio, 10 pubblici e 13 privati accreditati. I numeri infatti parlano di 2032 prestazioni giornaliere nella parte pubblica e 578 nel privato accreditato con un aumento dell’8,4% delle prestazioni di Radiologia nei primi otto mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.
Fondamentale poi l’attivazione del sistema RIS-PACS (Radiology Information System; Picture Archiving and Communication System) unico aziendale da ottobre su tutte le sedi che consentirà di poter refertare da tutte le sedi ospedaliere e di potenziare l’attività
di telemedicina. Infine è stata presentata tramite un suggestivo video la straordinaria impresa del trasporto di un’unità mobile da Porto Marghera fino all’ospedale di Venezia tramite una chiatta. L’unità servirà a sopperire quei tre mesi di passaggio dalla vecchia strumentazione alla nuova e permettere quindi la prosecuzione delle prestazioni senza soluzione di continuità Presenti assieme al direttore i dirigenti radiologi in forza a tutti gli ospedali del territorio, Paolo Sartori del SS. Giovanni e Paolo di Venezia, Riccardo Righi ed Enrico Cagliari dell’Angelo di Mestre, Giuseppe Tropeano di Mirano, Fabio Gelain di Dolo e Fabio Zattoni di Chioggia. “Un grande impegno quello che ci aspetta - ha dichiarato
Sartori - per gestire queste tecnologie. Le richieste sono in aumento ma abbiamo dalla nostra l’esperienza per servire i cittadini”. “Una sfida che raccogliamo - aggiunge Cagliari - un modo nuovo di lavorare in condivisione coi colleghi”. “Faremo il possibile per aumentare il numero di diagnostiche anche quelle interventistichericorda Tropeano.” “Un grande impegno per un ospedale aperto su più fronti per un servizio trasversale - dichiara Righi”. “Con il Covid il nostro ospedale era stato chiuso - ricorda Gelain - ora si riparte con la nuova radiologia e le nuove tecnologie”. “A Chioggia abbiamo un ospedale piccolo ma molto frequentato dai turisti - conclude Zattoni - facciamo il possibile per servire al meglio la popolazione”. (r.m.)
Emergenza Fentanyl in Veneto: la nuova minaccia sanitaria
Il Veneto è attualmente alle prese con una nuova emergenza sanitaria: l’arrivo del fentanyl, conosciuto come la “droga degli zombie” a causa dei suoi effetti altamente distruttivi. Questo oppioide sintetico risulta essere fino a quaranta volte più potente dell’eroina. I primi due casi nella regione sono stati individuati di recente: il primo, non ancora confermato, risale a circa sei mesi fa a Mestre, mentre il secondo, confermato, si è verificato a Bassano del Grappa. Questi episodi, benché isolati, hanno destato notevole preoccupazione tra le autorità sanitarie e le forze dell’ordine. Da marzo è attivo un piano nazionale di prevenzione contro l’abuso di fentanyl, una sostanza già ampiamente diffusa negli Stati
Uniti. In Veneto, il Servizio per le Dipendenze (Ser.D.) ha seguito 13.637 casi nel 2023, con le città di Venezia, Padova e Vicenza tra le più colpite. Tuttavia, l’ostacolo principale consiste nell’individuare i giovani consumatori, spesso invisibili ai servizi sanitari. L’assessora regionale al Sociale, Michela Lanzarin, ha evidenziato l’importanza di allestire spazi neutri per raggiungere i giovani coinvolti nelle dipendenze. Per il triennio 2024-2026 è stato stanziato un piano finanziato con 4,5 milioni di euro, di cui 3,5 milioni destinati a iniziative all’interno delle aziende e 500 mila euro per progetti trasversali. Verona è stata scelta come città capofila per la raccolta dei dati.
Prevenzione tumore seno. LILT Padova promuove screening e attività fisica con la campagna “Join the Fight”
Campagna Nastro Rosa: LILT Padova in prima linea per la prevenzione nella lotta contro il tumore al seno
Per l’intero mese di ottobre, la sezione di Padova della LILT celebra la Campagna Nastro Rosa - LILT for WOMEN, con l’intento di sensibilizzare ed informare sulla prevenzione del tumore al seno. In occasione di questa ricorrenza, la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – presenta una campagna focalizzata sul tema della prevenzione e della solidarietà tra donne, adottando lo slogan “Join the Fight”. L’associazione invita tutte le donne a unirsi nella lotta contro il carcinoma mammario, accentuando l’importanza della salute del seno in ogni fase della vita. Il Presidente di LILT Padova, Dino Tabacchi, sottolinea: “Da sempre LILT Padova ha posto in primo piano l’importanza della prevenzione nella lotta contro il tumore al seno, attraverso visite ed esami di prevenzione oncologica e l’adozione di corretti stili di vita. La promozione della salute, tramite informazione e controlli periodici, a qualsiasi età, deve diventare l’eredità più importante da trasmettere di generazione in generazione”. Inoltre, Tabacchi aggiunge: “Come Associazione Provinciale di Padova abbiamo scelto di affiancare lo slogan nazionale con il claim ‘Passa la palla della prevenzione, gioca d’anticipo contro il tumore al seno’, proprio per evidenziare che lo sport e l’attività fisica in generale sono validi alleati nella prevenzione”. Il messaggio del Presidente Tabacchi viene ulteriormente supportato dal Dr. Alberto Marchet, consigliere di LILT Padova e direttore dell’UO di chirurgia senologica 1 IOV, il quale afferma: “Le strategie preventive si basano su due approcci integrati: la prevenzione primaria (i sani stili di vita) e quella secondaria (esami per la diagnosi precoce)”. Il carcinoma mammario rappresenta la forma tumorale più frequentemente diagnosticata nelle donne in Italia. Per l’anno 2023, sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi, e
l’incidenza è in aumento nella fascia di età tra i 25 e i 44 anni (dati AIOM 2023). Grazie agli esami di screening e a terapie sempre più mirate, la sopravvivenza a questo tipo di tumore è notevolmente aumentata, raggiungendo l’88%. La maggior parte dei tumori maligni al seno viene diagnosticata in fase iniziale, quando il trattamento chirurgico può spesso essere conservativo e la terapia risultare
molto efficace, permettendo un’alta sopravvivenza a cinque anni. A sostegno della LILT Padova, anche quest’anno, collaborano le principali istituzioni cittadine: la Provincia di Padova, la Camera di Commercio di Padova, l’Università degli Studi di Padova, l’ULSS6 Euganea e l’Azienda Ospedale Università di Padova, sempre disponibili e sensibili alle iniziative promosse da LILT a favore dei cittadini.
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Età pediatrica. Un’innovativa unità di neurologia d’urgenza pediatrica per ridurre i tempi di intervento
Curare l’ictus nei bambini: a Padova nasce
la prima Stroke Unit pediatrica d’Italia
L’ictus è una patologia che, sebbene rara nei pazienti più giovani, rappresenta una delle dieci principali cause di decesso pediatrico. Per far fronte a questa emergenza, l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova ha inaugurato la prima Stroke Unit pediatrica d’Italia, un’unità di neurologia d’urgenza dedicata alla cura dell’ictus nei bambini e nei giovani, coprendo una fascia d’età dai 29 giorni ai 18 anni. Ma cosa significa realmente questa innovazione per la salute dei più piccoli?
I sintomi dell’ictus nei bambini sono simili a quelli riscontrati negli adulti: debolezza improvvisa a un arto, bocca storta e altre manifestazioni di deficit neurologico. Tuttavia, per i piccoli pazienti, l’ictus rimane una malattia rara, anche se rappresenta una delle principali cause di morte tra i giovani. La Stroke Unit pediatrica, creata due anni fa presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, nasce dall’esigenza di trattare in maniera tempestiva e mirata questa patologia.
“Il tempo, infatti, è cervello. Minore è il tempo che intercorre tra il sintomo e l’intervento medico o radiologico-
interventistico, maggiore è la quota di cervello che noi salviamo, maggiore e migliore è la prognosi per il bambino, e minori saranno i costi sociali ed economici che dovranno essere sostenuti per la sua riabilitazione”, ha sottolineato il professor Stefano Sartori, responsabile dell’UOC Neurologia e Neurofisiologia Pediatrica, in un’intervista al TGR. Le procedure di cura sono quasi identiche a quelle impiegate per gli adulti, come conferma la dottoressa Lorena Nico, esperta di ritorno da esperienze in Canada e Francia.
“Lo sviluppo tecnico dei cateteri che utilizziamo ci permette di avere e poter utilizzare gli stessi strumenti, magari di dimensione più piccole, ma in ogni caso con le stesse capacità e stesse potenzialità, e arriviamo agli stessi distretti. Quindi, abbiamo di fatto un modello più piccolo, ma eseguiamo le stesse procedure”, ha spiegato la dottoressa Nico. Il risultato è un’unità altamente specializzata e pronta a intervenire in situazioni d’emergenza, offrendo una speranza concreta a quelle famiglie che, senza un intervento tempestivo, vedrebbero
il futuro dei loro figli irrimediabilmente compromesso.
Nonostante l’ictus sia una patologia rara nei bambini, il suo riconoscimento precoce rappresenta una sfida cruciale. La mancanza di consapevolezza tra i giovani pazienti e i loro familiari spesso porta a un ritardo diagnostico, riducendo le possibilità di cura. Questo ritardo
può avere conseguenze devastanti: tra i sopravvissuti, il 60-75% rischia di sviluppare deficit neurologici permanenti, mentre la mortalità per ictus ischemico arterioso varia tra il 3 e il 5%.
Per affrontare tempestivamente questa emergenza, la presa in carico pediatrica prevede una collaborazione multidisciplinare che coinvolge il pronto soccorso,
la terapia intensiva, la neurologia pediatrica e la neuroradiologia interventistica. Lo scorso anno, la Neuroradiologia e Neurofisiologia Pediatrica di Padova ha registrato numeri significativi: 455 ricoveri, oltre 2.600 visite specialistiche e 2.200 risonanze magnetiche, confermando il ruolo centrale dell’ospedale nella cura dell’ictus pediatrico.
Sanità veneta: approvato il disegno di legge per l’aumento dei fondi contrattuali
Un passo fondamentale verso la valorizzazione del capitale umano nel Servizio sanitario regionale, con risorse destinate a migliorare le condizioni lavorative e retributive del personale
La Quinta Commissione consiliare ha approvato il disegno di legge n. 292, proposto dalla Giunta regionale, per l’incremento dei fondi contrattuali delle Aziende ed Enti del Servizio sanitario regionale. L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento, definendolo un “traguardo significativo” per la sanità veneta. “Questo progetto rappresenta un ulteriore passo per valorizzare il capitale umano che opera quotidianamente nelle nostre strutture sanitarie, in linea con quanto previsto dal Patto per la Salute 20192021, ancora non attuato a livello nazionale,” ha affermato Lanzarin. Il disegno di legge prevede il riconoscimento economico ai professionisti del settore sanitario, con par-
ticolare attenzione ai profili dirigenziali e socio-sanitari. Saranno considerati i servizi offerti in zone disagiate e le carenze di organico degli ultimi tre anni. Il provvedimento mira a riequilibrare le risorse disponibili tra le diverse aziende sanitarie del Veneto, affrontando le significative differenze nei fondi pro capite per il trattamento accessorio. Per il triennio 2024-2026, il disegno di legge autorizza un incremento dei “Fondi premialità e condizioni di lavoro” e dei “Fondi per la retribuzione di risultato”, fino a un massimo del 2% del monte salari regionale, con un budget annuale di oltre 51 milioni di euro. “È motivo d’orgoglio l’apprezzamento ricevuto dalle organizzazioni sindacali e dai vari stakeholder, che hanno condiviso l’impostazione del provvedimento,” ha aggiunto l’assessore. Ora il disegno di legge continuerà il suo iter in Consiglio regionale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative del personale sanitario veneto.
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A tavola
Con l’arrivo di ottobre e dei primi freddi, tornano le cotture al forno e i dolci da assaporare nel pomeriggio, accompagnati da una tazza di tè caldo. Il desiderio di calore ci spinge a sperimentare nuove ricette, semplici e genuine.
RISOTTO AI FUNGHI PORCINI
L’autunno è il momento perfetto per preparare piatti a base di funghi, e un risotto è l’ideale per valorizzare al meglio il sapore dei porcini freschi appena colti.
Ingredienti: : 300 g di riso Carnaroli; 300 g di funghi porcini freschi; 1 cipolla; 1 spicchio d’aglio; 1 bicchiere di vino bianco; 1 l di brodo vegetale; Olio extravergine d’oliva; Parmigiano Reggiano grattugiato; Prezzemolo fresco tritato, Sale e pepe
Preparazione: Preparazione: Pulire i funghi porcini e tagliarli a fettine sottili. Soffriggere aglio e cipolla tritata in una padella con olio. Aggiungere i funghi e farli cuocere a fuoco medio per circa 10 minuti. Tostare il riso in una casseruola con un po’ d’olio, sfumare con vino bianco. Aggiungere il brodo poco alla volta e mescolare fino a cottura. Unire i funghi al riso, mantecare con parmigiano e prezzemolo fresco.
FRITTELLE DI CAVOLFIORE AL FORNO
Una ricetta semplice e sfiziosa in padella o al forno. Le frittelle di cavolfiore sono buone calde, tiepide e anche fredde. Da servirle, quindi, anche come antipasto.
Ingredienti: : 600 gr cavolfiore; 2 uova medie; 1 cucchiaio farina 00; 50 g caciocavallo grattugiato (o altro formaggio stagionato; aglio tritato; olio extravergine d’oliva: q.b. prezzemolo tritato; q.b. paprika affumicata (o curcuma o curry a piacere); q.b. sale e pepe
TORTA DI MELE COME UNA VOLTA
Una ricetta facile per una torta di mele classica, semplice e genuina, che ci riporta con la mente ai sapori e ai ricordi dell’infanzia. Perfetta a colazione e a merenda
Preparazione: Pulire il cavolfiore, togliendo tutte le foglie esterne e il torsolo. Tagliarlo in quattro o più pezzi e grattugiarlo con una grattugia a fori larghi dentro una ciotola. Salate il cavolfiore e lasciarlo riposare per una decina di minuti. Unire poi le uova, l’aglio, il prezzemolo tritato, la farina e il formaggio grattugiato. Aggiungere infine un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di pepe. Impastare e amalgamare il tutto. Quando il composto è pronto, creare delle piccole frittelle. Sistemare i rosti di cavolfiore nella teglia, informare a 200 °C per circa 20 minuti, rigirando a metà cottura. Lasciare riposare le frittelle per cinque minuti prima di servirle. È possibile cuocere le frittelle anche in una padella antiaderente leggermente unta d’olio extravergine d’oliva.
Ingredienti: 1,5 uova; 75 gr zucchero; 25 ml latte; 30 gr burro; 150 gr farina 00; 8 gr lievito per dolci; 1 mela grande
Preparazione: Per preparare l’impasto frullare le uova e aggiungere lo zucchero, il latte e il burro sciolto. Poi la farina e infine del lievito per dolci. Impastare tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo e senza grumi. Tagliare a pezzetti mezza mela sbucciata e mescolarla all’impasto. Il resto servirà per la decorazione. Dopo aver versato e livellato l’impasto all’interno di una tortiera decorare la torta con le fettine di mele distribuite su tutta la superficie. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 45 minuti.
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Rubrica a cura di Sara Busato
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