Miranese nord gen2014 n3

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del Miranese Nord

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.3 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Mobilità Pedaggi autostradali e biglietti dei treni più cari pag.

Noale Piazza XX Settembre ha un nuovo look

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Martellago Pometon, accordo sull’uscita volontaria

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EDITORIALE

Salzano, gestione del marzenego condivisa

Amarezza metropolitana di Nicola Stievano

Il comune di Salzano gestirà una parte del fiume Marzenego. Inoltre, per migliorare la sicurezza stradale, sarà presto realizzata una nuova rotonda tra via Roma e la SP 35 “Salzanese”. La Regione Veneto ha finanziato il “Contratto di Fiume” che coinvolge tutti i comuni interessati al passaggio del... pag. 15

Teatro protagonista fino a primavera

Quattro stagioni in un anno. Si prevede un’annata ricca per il Teatro di Mirano, che ospiterà ben quattro cartelloni fino alla prossima primavera, con appuntamenti per grandi e piccini. pag. 16 10%

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Scorzè, dieci anni per rifare il centro del paese Ci sarà una passeggiata pedonale, che da via Martiri porterà in via Treviso, sarà larga 10 metri

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ieci anni di tempo per rifare il centro di Scorzè, con parcheggi sotterranei, piste ciclabili, gallerie, fabbricati da rifare e una torre di sette piani. Questo il tempo che si è dato il Comune, adottando il piano e avallato dai proprietari nell’area attorno al municipio, da via Martiri a Cercariolo, da via Roma a via Treviso. Figlio del vecchio piano Caprioglio prima, e della variante Rigo poi, il progetto non era andato in porto anche perché i possessori degli immobili non si misero d’accordo. Ora

si vuole rilanciare, escludendo discoteche, attività commerciali all’ingrosso. Ci sarà una passeggiata pedonale, che da via Martiri porterà in via Treviso, sarà larga 10 metri, con tanto di portico sui due lati, attrezzata con arredo pubblico e che si allarga in posizione baricentrica rispetto all’area andando a costituire una piccola piazza. A livello viario, ci sarà l’accesso da via Treviso a un parcheggio a raso, e anche con la possibilità di accedere con rampe a par-

cheggi sotterranei. Su via Cercariolo ci sarà una contro-strada, con una pista ciclabile che metterà in collegamento l’angolo di via Martiri con l’incrocio della chiesa. L’edificio alto 21 metri sorgerà nella parte più anonima dell’area e in posizione mediana rispetto via Martiri, via Roma, via Cercariolo e via Treviso. Si sono riviste le altezze per consentire agli interessati di avere un 15 per cento in più consentito dal piano attuativo. pag.

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l 2014 dovrebbe essere l’anno della città metropolitana Padova - Venezia -Treviso, durante il quale il progetto prenderà forma e finalmente decollerà dopo un lungo dibattito politico. Ma l’anno nuovo non si apre certo sotto i migliori auspici visto che l’intento di dare vita ad un grande sistema di relazioni fra i tre centri e i territori interessati rischia di essere ridimensionato, se non addirittura affossato, dalle carenze della rete dei trasporti. In una città metropolitana che si rispetti i collegamenti ferroviari e stradali dovrebbero essere potenziati al massimo, resi più efficienti e messi a disposizione dei lavoratori e di tutti coloro che si muovono quotidianamente all’interno dell’area. Solo così è possibile accorciare le distanze, rendere più facili gli spostamenti di uomini e merci. Invece questo 2014 si apre con i problemi di sempre soprattutto sul fronte del trasporti ferroviari. Nonostante i notevoli investimenti, specialmente sulla linea Padova - Venezia, il sistema ferroviario metropolitano, del quale si sente parlare ormai da un ventennio buono, è ancora al palo e i collegamenti, dopo l’entrata in vigore del nuovo orario “cadenzato”, mostrano tutta la loro fragilità proprio in ambito locale. continua a pag.

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L’Intervento

Sì alla sicurezza alimentare, no alla demagogia di Giovanni Taliana*

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a lotta alla contraffazione alimentare e la sicurezza del consumatore sono troppo importanti per essere oggetto di demagogia e di polveroni mediatici. Siamo da sempre in prima linea nella difesa della qualità delle nostre produzioni e della sicurezza alimentare. *Presidente della Sezione alimentari di Confindustria Padova

continua a pag.

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EDITORIALE

segue da pag.

Amarezza metropolitana

Biblioteche venete. Lo studio

venezia, una provincia di buoni lettori

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Ormai le proteste dei pendolari sono all’ordine del giorno e le notizie dei disagi si moltiplicano, al punto che la Regione ha intenzione di cancellare l’accordo per il trasporto locale con Trenitalia e individuare altre soluzioni. Proprio mentre andiamo in stampa arriva la notizia che il Governatore del Veneto Zaia ha revocato il contratto con Trenitalia invocando la possibilità di fare una gara per assegnare il servizio. “Mettiamo in discussione il fatto che ci possa essere solo ed esclusivamente un gestore per i treni regionali. - ha detto - Facciamo una gara, è una facoltà che ci viene data dalla legge”. Non è accettabile che migliaia di lavoratori ogni giorno siano in balia di ritardi, cancellazioni, disservizi e molte altre incognite che causano problemi a non finire. Non è accettabile che chi sceglie o è costretto a ricorrere ai mezzi pubblici si trovi a dover affrontare temi di percorrenza insostenibili, almeno il doppio rispetto a chi ricorre all’automobile. Ma anche per gli automobilisti muoversi all’interno della città metropolitana comincia a costare caro, molto caro. Ad inizio anno gli aumenti dei pedaggi su sistema autostradale tra Padova, Venezia, Treviso e Rovigo sono un’amara realtà con la quale sono chiamati a fare i conti anche gli autotrasportatori. A quanto pare è il prezzo da pagare per la costruzione del Passante, il quale però, con queste cifre rischia di essere sempre meno frequentato, soprattutto dai pendolari. Anche loro devono far quadrare i conti con costi sempre più alti e stipendi al palo. Mentre la politica sta cercando di correre ai ripari prevedendo sconti e agevolazioni per i residenti, soluzioni che probabilmente dovevano essere messe a punto prima dell’introduzione degli aumenti, c’è chi prevede un sensibile aumento del traffico sulla viabilità locale. E qui siamo ancora in pieno scaricabarile fra entri e Regione. Davvero un pessimo debutto per l’anno della Pa-Tre-Ve. di Nicola Stievano

Venezia, una provincia di buoni lettori o quanto meno attrezzata per la lettura. E’ quanto emerge dal rapporto “Le biblioteche di pubblica lettura nel Veneto” curato dalla Regione Veneto, che ha condotto un monitoraggio sulle 589 biblioteche di pubblica lettura del territorio. Da questo monitoraggio risulta infatti che il 100 per cento dei Comuni della provincia di Venezia è dotato di biblioteca pubblica e che le biblioteche della provincia veneziana hanno il più elevato numero medio di riviste del Veneto: 28.273 nel 2012. Grandi eventi

Expo 2015, per il Veneziano il tema conduttore è l’acqua

“Una legge speciale per il classico” Una legge speciale per tutelare il liceo Classico. E’ la proposta dell’assessore provinciale alla pubblica istruzione Claudio Tessari. “Lancio - dice Tessari - alcune proposte prevedere per il liceo classico una sorta di “specialità”. Siamo a Venezia, c’è una legge speciale per Venezia, ci dovrebbe essere una legge speciale per quanto concerne l’autonomia scolastica del classico. Il dimensionamento scolastico viene vissuto drammaticamente soprattutto a Venezia: ridurre tutto a una questione di numeri e di risparmio è un macigno nel nostro territorio. C’è necessità quindi di non considerare la fatidica soglia di 600 studenti per garantire l’autonomia scolastica di un istituto”.

Territorio

La Provincia chiede i danni del maltempo

Miranese Approfondimento Expo 2015: per Venezia il filo conduttore che legherà tutti gli eventi e le iniziative in programma è l’acqua. E’ quanto ha ribadito il delegato del sindaco di Venezia per i grandi eventi Laura Fincato lo scorso 6 febbraio nella seduta della Sesta commissione provinciale. “Quello dell’acqua - ha detto Fincato - è un tema unificante per un Expo di area vasta. Andremo ad esporre un tema che porta con sè una grande progettualità. Il nostro obiettivo è che il territorio sia del tutto visibile, in modo unitario. E’ vero che dobbiamo portare il visitatore a Venezia ma anche ad una visitazione di altri luoghi d’eccellenza”.

Scuole

Viaggio in provincia

Rincari autostradali, viabiltà nel caos pag.

Noale

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All’Aprilia è stato raggiunto l’accordo

Martellago

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Lavori in vista per rifare il municipio pag.

Provincia La dipendenza dal gioco d’azzardo, un’epidemia pag. 21

Regione Urbanistica Piano Casa: L’ultima parola ai sindaci

Maltempo

Allagamenti, agricoltura messa in ginocchio

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pag.

Eventi

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Il carnevale di Venezia celebra La Natura Fantastica pag. 25

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Cultura

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Salgado a Venezia presenta la nuova mostra “Genesi” pag.

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La Provincia di Venezia ha inviato in Regione la relazione con una prima stima dei danni causati dal maltempo subiti dai Comuni del Veneziano. “Gli eventi meteo dal 30 gennaio – spieda la presidente Francesca Zaccariotto- hanno interessato anche il territorio veneziano, con situazioni di criticità concentrate in particolare nell’area del Veneto Orientale, dove i comuni hanno provveduto ad emanare ordinanze di evacuazione. Ben 10 mila sacchi di sabbia sono stati forniti dalla Provincia per far fronte alle diverse emergenze del territorio”.

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Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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4 Argomento del mese CARO PEDAGGI Il ministro Lupi annuncia le agevolazioni fino al 20% per chi percorre l’autostrada tutti i giorni, con effetto retroattivo dal primo febbraio. Non mancano però le perplessità su un meccanismo che rischia di escludere comunque migliaia di automobilisti e di bloccare la realizzazione della città metropolitana Padova - Venezia Treviso proprio in uno dei suoi aspetti più importanti, il sistema dei trasporti

Sconti ai pendolari, per

di Nicola Stievano

Zaia e Chisso plaudono al provvedimento: “Ora la proroga delle concessioni autostradali”

Critico Bottacin “Questo non farà che scaricare i costi sugli automobilisti, meglio fare le gare”

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opo un mese di polemiche di fuoco sul caro pedaggio ecco la “soluzione Lupi”: uno sconto progressivo per i pendolari che usano l’autostrada quasi tutti i giorni fino ad un massimo del 20 per cento. L’annuncio arriva direttamente da ministro dei trasporti con l’intento di mettere fine alle polemiche, specie in Veneto, regione in cui le tariffe autostradali hanno conosciuto i rincari più elevati, e andare incontro ai lavoratori pendolari. Sarà così? Staremo a vedere perché qualche ora dopo la pubblicazione delle modalità per ottenere gli sconti (almeno 20 viaggi mensili sulla stessa tratta, sconto progressivo dall’1 al 20 per cento fino ad un massimo di 46 viaggi, su una percorrenza non superiore ai 50 chilometri) gli automobilisti già iniziavano a sbizzarrirsi sui diversi “scenari”, constatando che alla fine la soluzione è il solito compromesso all’italiana, congegnato da una parte per accontentare i clienti e dall’altra per non scontentare le concessionarie autostradali, assai restie ad allentare i cordoni della borsa. PENDOLARI AGEVOLATI? Se sulla carta nel nostro Veneto sarebbero qualche decina di migliaia gli automobilisti in possesso dei requisiti per ottenere gli sconti dall’altra, osservano in parecchi, i veri benefici li vedrà solamente chi prenderà l’autostrada tutti i giorni per almeno cinque volte la settimana, sullo stesso percorso, andata e ritorno.

Poca cosa dunque rispetto a quanto si paga in più sulle nostre autostrade dall’inizio dell’anno. Piuttosto che niente, osservano invece altri, si tratta almeno di un primo passo che porterà un beneficio a chi effettivamente percorre l’autostrada tutti i giorni per recarsi al lavoro. Considerando che tra andata e ritorno sulla Padova - Venezia o sul Passante, per citare due delle autostrade più frequentate dai nostri pendolari, con le tariffe attuali si arrivano a spendere anche 6-7 euro al giorno, lo sconto massimo che si potrà ottenere in un mese, per chi usa l’autostrada tutti i giorni, può arrivare anche a 30 euro. Basterà a convincere migliaia di automobilisti ad accantonare l’idea di percorrere la viabilità locale, con il rischio di congestionare il già difficile traffico locale? Il ministro Maurizio Lupi ha cercato di portare a casa la soluzione più vantaggiosa possibile, facendola applicare retroattivamente dal primo febbraio. “Abbiamo voluto dare un segnale chiaro ai pendolari, - spiega - una categoria che oggi soffre la crisi economica e sulla quale l’impatto degli aumenti dei pedaggi si faceva sentire in modo significativo”. IL NODO DELLE CONCESSIONI. Dietro alla questione degli sconti si gioca una battaglia ancor più delicata e controversa, quella della proroga delle concessioni autostradali. Tant’è che qualche ora dopo l’annuncio del ministro sia il

Presidente veneto Zaia che l’assessore Chisso si sono affrettati a sottolineare la necessità di prolungare le concessioni, visto che gli sconti, almeno per i primi mesi, ricadranno sulle concessionarie. “Vediamo raggiunto un obiettivo che abbiamo fortemente voluto e perseguito. - afferma Chisso - Un traguardo che è anche nostro. Ora il prossimo passo è il prolungamento della concessione”. In questo periodo il Ministero si è impegnato a trovare delle “compensazioni” a tutela dei bilanci delle concessionarie e a studiare la percorribilità di un allungamento delle concessioni. Un aspetto questo che l’Unione Europea non vede proprio positivamente, anche se i concessionari faranno di tutto per ottenerlo. Il confronto politico è aperto, anche perché in Veneto verranno costruite altre arterie stradali a pedaggio. Operazioni che si ripercuoteranno sulla definizione delle tariffe di pedaggio, con le immancabili proteste dei cittadini. Diego Bottacin, consigliere regionale del gruppo misto, si scaglia contro l’allungamento delle concessioni. “Questo non farà che scaricare i costi dei mini sconti applicati oggi sugli utenti di domani, che pagheranno un prezzo ben superiore. L’unica via d’uscita è invece introdurre criteri di concorrenza nel sistema. Il Ministero deve riscattare tutte le concessioni e organizzare delle gare a evidenza pubblica a cui possano partecipare i potenziali gestori”.

focUS come fUnzionano le agevolazioni

Per avere gli sconti indispensabile il Telepass

L

e agevolazioni sono applicate a Tutti i possessori di Telepass (con contratti family, business e ricaricabili, abbinati a persone fisiche ed a veicoli di classe A) che abbiano effettuato la registrazione e che utilizzino l’autostrada come pendolari tra due stazioni predefinite, con percorso massimo di 50 chilometri. La percentuale di sconto è proporzionale al numero dei viaggi e non alla loro lunghezza. Sino a 20 transiti mensili non viene applicato nessuno sconto. A partire dal 21° transito lo sconto (per tutti e 21 i viaggi effettuati) sarà dell’1% e crescerà linearmente (2% del pedaggio complessivo per 22 transiti effettuati, 3% per 23 viaggi…) fino al 20% del pedaggio complessivo che scatta dopo il 40° transito. Chi fa 41 viaggi, cioè, avrà su tutti e 41 e sino al 46° viaggio (i giorni lavorativi in un mese sono al massimo 23) lo sconto del 20%. Per i transiti successivi al 46° viaggio si paga la tariffa intera. Lo sconto è applicato per un massimo di due viaggi al giorno, compresi i festivi. Per registrarsi basta andare, a partire indicativamente dal 25 febbraio 2014 (gli sconti sono comunque validi dal 1° febbraio) sul sito Telepass (www.telepass. it) o sul sito/ufficio della Concessionaria interessata, definendo il percorso che si utilizza abitualmente, indicando il casello di entrata e quello di uscita. Per il sistema aperto, in cui il cliente non effettua la transazione che permette di stabilire da dove si proviene e/o dove si è diretti, il cliente indicherà il casello o la barriera di attraversamento. Lo sconto verrà calcolato al termine del mese in cui vengono effettuati i transiti.

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Argomento del mese 5 Infrastrutture

r molti ma non per tutti Il confronto politico Critici sulla gestione locale Peraro e Valdegamberi

“Gli aumenti delle tariffe si ripercuotono sulla viabilità” di Nicola Stievano

V

eneto con le autostrade più care d’Italia: questo lo scenario che andrà a delinearsi con la realizzazione dei nuovi tratti a pedaggio, dalla Nogara - mare in polesine, alla regionale 10 nella Bassa Padovana, dalla pedemontana Veneta alla nuova Romea Commerciale, e tutto con il meccanismo della finanza di progetto, come è stato per il Passante di Mestre. E’ in gioco non solo l’assetto della viabilità e dei trasporti all’interno di aree nevralgiche della città metropolitana Padova - Venezia - Treviso, che rischia di essere messa in discussione proprio dalla difficoltà e dagli alti costi di spostamento, ma anche una politica di intervento che avrà conseguenze concrete sulle tasche dei cittadini. Nella Bassa Padovana, ad esempio, già monta la protesta per l’esenzione del pedaggio lungo la nuova Regionale 10 ridotta a solo due anni, con la conseguenza che una volta scaduto questo termine i residenti del territorio saranno costretti a pagare anche per andare nel nuovo ospedale all’uscita della superstrada. Non va meglio in Polesine né nella Riviera del Brenta, alle prese con il caro pedaggi sul già costoso Passante. Il terreno di scontro è infuocato soprattutto intorno alle concessioni, che lasciano alle società carta bianca sulle politiche dei prezzi. Stefano Peraro, consigliere regionale Udc, parla di cortocircuito politico - tecnico. “Politico, perché il Presidente Zaia sulle tariffe critica i presidenti delle concessionarie da lui nominati o appartenenti al suo stesso partito. Tecnico, perché con gli aumenti si riducono i flussi di traffico lungo le autostrade, che si riversano o nella viabilità ordinaria o nel trasporto pubblico locale, settori che non se la passano bene nella nostra regione. Di certo non servono i 52 milioni di euro previsti dal bilancio 2014, dopo 3 anni di assenza di investimenti regionali, a cambiare le sorti della viabilità veneta”. Per Stefano Valdegamberi di Futuro Popolare “le tariffe potrebbero scendere del 15-20 per cento facendo luce e pulizia nella gestione delle società concessionarie. Basta evitare di gestire le autostrade come è stato fatto negli ultimi anni”.

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Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Franco Bonfante

Gruppo del PD in Consiglio regionale

“Al pettine vent’anni di politiche sbagliate” S

empre caldo il fronte dei trasporti in Veneto, in un crescendo di disagi ai danni dell’utenza, tanto nei collegamenti ferroviari che lungo le strade. A dominare in questo periodo le questioni legate all’introduzione del nuovo orario cadenzato e al rincaro dei pedaggi autostradali. Due emergenze per le quali il gruppo del Pd in Consiglio regionale è sul piede di guerra, in un pressing costante sulla Giunta Zaia perché assuma decisioni concrete. “Sono giunti al pettine i nodi di un ventennio di politiche sbagliate su mobilità e infrastrutture: il Veneto si trova ad essere la prima regione in Italia per aumento delle tariffe autostradali e agli ultimi posti per efficienza del trasporto pubblico locale, su gomma e su ferro”, riassume così il quadro il consigliere democratico e vice presidente della Commissione Trasporti, Bruno Pigozzo. “Zaia dovrebbe chiedere scusa ai veneti – rincara la dose il capogruppo Lucio Tiozzo. Se siamo arrivati a questo punto, persino con un’indagine dell’Authority sui disservizi dei trasporti ferroviari, è colpa di chi doveva svolgere ben prima una vigilanza ed un controllo rigoroso su quanto avveniva. Aveva tutto il tempo per intervenire direttamente nel corso di questi anni, segnati da montagne di denunce di cittadini, dai richiami e dalle nostre sollecitazioni ad investire più risorse e trovare soluzioni ai disagi sempre più crescenti”. Dunque, che fare? Secondo Tiozzo: “Nel bilancio Tiozzo “Già con il bilancio 2014 è 2014 vengano necessario che la Regione inserisca stanziate risorse risorse massicce per l’integrazione per l’integrazione dei dei trasporti ferro-gomma, per il trasporti ferro-gomma” rinnovo del materiale rotabile e la manutenzione, senza agitare lo spauracchio della nuova gara e garantendo davvero il diritto alla mobilità di tutti i veneti. Tra l’altro – evidenzia da parte sua il democrat Franco Bonfante – nei giorni scorsi Trenitalia ha smascherato la Giunta regionale dimostrando come il Veneto sia inadempiente per alcuni pagamenti di importo rilevante e per altri servizi aggiuntivi già concessi e di cui la Regione non ha ancora assicurato la copertura. A testimonianza del fatto che le responsabilità politiche di questo governo di centrodestra per l’insufficienza dei servizi ferroviari sono pesanti”. E per quanto riguarda il salasso delle tariffe autostradali, i consiglieri regionali del PD non hanno dubbi nel dire che “i rincari sono figli di una politica di investimenti infrastrutturali che ha privilegiato la finanza di progetto. Ora, complice la crisi e la contrazione dei flussi di traffico, i veneti si ritrovano a pagare il conto di ingenti investimenti infrastrutturali come il Passante di Mestre, costato mille milioni, e rimasto oltretutto privo delle cosiddette ‘opere complementari’ per carenza di risorse. La cosa da fare con urgenza è non solo garantire all’utenza locale forme di agevolazione e sconti, ma rivedere nel complesso un piano regionale dei Trasporti che, a 10 anni dalla sua approvazione, sta mostrando tutti i suoi drammatici limiti”.


6 Approfondimento Autostrade Dopo la decisione dell’aumento dei pedaggi sulla A4 i disagi sono diffusi

Viabilità del comprensorio nel caos

I più sceglieranno di percorrere il Passante e uscire a Spinea, invece che fare la vecchia A57 fino a Mirano di Filippo De Gaspari

E’

doppiamente amaro il regalo d’inizio 2014 per i miranesi. E non solo per loro. Se per i pendolari l’aumento dei pedaggi autostradali ha il sapore di un salasso, per i cittadini che non utilizzano l’autostrada rischia di diventare addirittura indigesto. L’aumento tariffario in A4 e A57 avrà anche eliminato l’odioso “tornello” a Vetrego, ma adesso il traffico rischia di riversarsi tutto, o quasi, sulla viabilità locale. Non solo: il “tornello”, cioè la pratica di molti pendolari di uscire a Mirano-Dolo e rientrare subito in autostrada dopo un giro di rotonda per risparmiare sulla tratta liberalizzata, rischia ora di trasferirsi a CreaSpinea. Qui, infatti, le tariffe sono rimaste tutto sommato “accettabili”: 1,60 euro, per pochi chilometri in più. Decisamente più conveniente, anche per i miranesi, dei 2,80 euro di Vetrego. Vantaggioso anche per chi deciderà di usufruire delle agevolazioni riservate ai pendolari che effettuino almeno 20 transiti in un mese e che pagheranno comunque 1,70 euro. Chiaro dunque che i

più (e già queste prime settimane di prova lo dimostrano) sceglieranno di percorrere il Passante e uscire a Spinea, invece che fare la vecchia A57 fino a Mirano. Poi sceglieranno viale Venezia, che quindi subirà un aumento indiscriminato di traffico. E chi invece da Mirano, Santa Maria di Sala, Pianiga, Salzano, Noale e tutto il Miranese nord dovrà raggiungere Padova, non sceglierà più la cara vecchia autostrada, ma la regionale 515 Noalese. Già tracciate le ipotesi relative alle nuove direttive utilizzate dai pendolari per Padova: a rischio non solo la Noalese e viale Venezia, ma anche via Marinoni tra Caltana e Pianiga verso la Riviera e via Cavin di Sala, tra Mirano e Santa Maria di Sala, fino alla confluenza (in pieno centro del capoluogo salese, alla curva Beccante) con la Noalese. I sindaci sono ovviamente sul piede di guerra. Mirano teme un’invasione di traffico sulle proprie strade e il primo cittadino Maria Rosa Pavanello ha già disposto la rilevazione dei flussi di traffico per dimostrare che, soprattutto in viale Ve-

nezia, il nuovo regime tariffario provocherà l’aumento del traffico di attraversamento. Pavanello si è anche detta pronta a schierare i vigili e posizionare nuovi divieti se sarà necessario. Anche a Spinea il sindaco Silvano Checchin non è tranquillo. Sostenitore da sempre di un sistema Passante con caselli utilizzati in ottica trasportistica e non tariffaria, ora teme che il problema si sposti tutto a Crea. Sul fronte comitati canta ovviamente vittoria quello di Vetrego, che per anni ha sopportato il “tornello” e l’incapacità delle istituzioni di fare qualcosa. Da un mese a questa parte il paese è più libero: niente più code fuori del centro abitato e anche l’aria, di conseguenza, appare più respirabile. Ma a Vetrego sono gli unici a sorridere. Contro i nuovi aumenti Opzione Zero annuncia la possibilità di una class-action e intanto ha presentato un esposto all’Olaf, l’ufficio europeo per la lotta antifrode, al quale è stato chiesto di aprire un fascicolo su possibili episodi di corruzione nella costruzione del Passante e verificare i recenti finanzia-

Il Passante menti effettuati a Cav da parte della Banca europea per gli investimenti e della Cassa depositi e prestiti. Il dossier è stato spedito anche alla Procura della Repubblica di Venezia, alla Corte dei conti italiana e alla Corte dei conti europea. “I pedaggi sul Passante e

sulla Padova-Mestre sono i più cari d’Europa perché il traffico è in calo e la Cav non sa più come restituire i soldi ad Anas, tanto da essersi indebitata per 423,5 milioni di euro”, ha spiegato il presidente di Opzione Zero Mattia Donadel.

Caso tornello Le reazioni dei sindaci

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sindaci di Mirano e Spinea sono pronti a dare battaglia sul rincaro del tornello di Vetrego, partito a Capodanno. Maria Rosa Pavanello e Silvano Checchin hanno chiesto a Concessioni autostradali venete (Cav) di avere un monitoraggio dei flussi. L’iniziativa era partita proprio da Mirano ma poi ha deciso di aggiungersi pure Spinea, preoccupati per le conseguenze che si potrebbero avere nel territorio. “Questo aumento – si legge nella lettera – rischia di moltiplicare le conseguenze negative per il nostro territorio, avviando un vero e proprio “effetto domino”. Bisogna infatti pensare alle possibili reazioni e contromisure che gli automobilisti potrebbero adottare per “difendersi” autonomamente dal peso dell’aumento. Va ricordato che, se da Vetrego a Padova (via A4) la tariffa è di 2,80 euro, da Spinea a Padova (via Passante) il pedaggio costa 1,60 euro. I due caselli distano tra loro pochissimi chilometri (circa 7). E’ vero che i pendolari, grazie allo sconto di cui possono usufruire, per prendere l’A4 pagheranno 1,70 euro (quindi solo 10 centesimi in più), ma è anche palese che molti altri automobilisti non residenti nei Comuni per cui è attivo lo sconto e che prima utilizzavano il casello di Vetrego ora potrebbero decidere di spostarsi a Spinea, con conseguenti trasferimento del problema “tornello” e significativi aggravi per quel Comune e la stessa Mirano. A cascata, potrebbero venire investite da flussi anomali e imprevisti di traffico molte altre strade e zone di questi due Comuni e di quelli limitrofi”. Inoltre da Mirano e Spi-

nea fanno sapere che aumentare la tariffa non è una politica corretta per incentivare l’uso del Passante, che, per permettergli di decongestionare il traffico, deve avere più caselli per potervi accedere con poca strada da ogni parte del territorio che attraversa. A questo punto, visti gli effetti che si potrebbero avere sulla circolazione e il rischio che la viabilità possa andare in tilt, si vogliono sapere i reali movimenti nei tornelli. “Chiediamo di avviare con urgenza – continua la missiva – un’estesa operazione di monitoraggio dei cambiamenti dei flussi di traffico e della reazione degli utenti a seguito delle nuove tariffe, sia sulle strade a pedaggio sia su quelle libere, in particolare sono fondamentali i dati mensili del 2013 relativi al casello Mirano-Dolo (località Vetrego di Mirano) e casello di Spinea e poi con frequenza quindicinale i dati del 2014 relativi agli stessi caselli di Mirano-Dolo e di Spine (flussi in ingresso e in uscita). Quest’azione deve avere il fine di prevenire possibili situazioni di disagio per i Comuni interessati come per tutta l’area che li circonda”. A.R.



8 Noale L’Intervento

Urbanistica

Le tasse fanno bene

Interventi Tolte le prime impalcature dal palazzo ex Beggio

Piazza XX Settembre, nuovo look di Alessandro Ragazzo

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L’obiettivo è dare impulso al cuore della città, molti storici edifici sono chiusi da anni

nizia a vedersi come sarà il futuro di piazza XX Settembre a Noale. Nei giorni scorsi sono state tolte le prime impalcature dal palazzo ex Beggio e ora si aspetta di vedere anche gli altri edifici rimessi a nuovo. Un progetto atteso, perché da anni si parla di dare un volto nuovo al cuore della città dei Tempesta. Tra incomprensioni fra proprietari, rinvii e prese di tempo, i cantieri non erano mai partiti. Nel 2010, la giunta comunale ha approvato il piano urbanistico attuativo, dividendolo in quattro ambiti proprio per cercare di accelerare il processo di rifacimento. L’obiettivo era dare un nuovo impulso al cuore della città dei Tempesta, dove molti storici edifici erano chiusi ormai da anni. Nel pacchetto c’erano l’edificio dell’ex fioreria, i palazzi Picchini (ex poste) e Martini, oltre all’ex Beggio, che si trova in mezzo. Era almeno un decennio che il fabbricato era in disuso, e nel 2000 la proprietà aveva proposto di sistemarlo. Poi non se ne fece più nulla e quei fabbricati rimasero nel degrado. Piazza XX settembre è da sempre uno dei punti nevralgici delle iniziative cittadine. Qui, infatti, nascono la Festa dei fiori, la Festa del Rosario, mentre fino a pochi anni fa si facevano anche gli appuntamenti principali del Natale, poi dirottati attorno alla Rocca proprio per lasciare spazio ai cantieri di restauro. Intanto i primi cio Martini – fa sapere il sindaco di Noale Michele tasselli del mosaico si stanno sistemando, ma per Celeghin – i proprietari si devono mettere d’accorrivedere messa a nuovo tutta do. Per l’ex Beggio, ancora tre piazza XX Settembre, ci vorrà L’edificio Picchini mesi e tutto sarà sistemato, ancora un po’. La riqualificazio- è stato acquistato mentre per il Picchini ci vorrà ne dell’ex Beggio è a un passo, da un gruppo più tempo per finire il restauro, con la possibilità di avere dei di imprenditori credo un altro anno. Lo stesso negozi al piano terra, uffici al nell’estate del 2010 per il palazzo Bevilacqua all’inprimo piano e appartamenti al crocio delle quattro strade, secondo. Restano da sistemare gli edifici ai lati per dove servirà ancora qualche mese”. L’edificio Piccompletare tutto il pacchetto e si spera che possano chini è stato acquistato da un gruppo di imprenditori esserci i cantieri a breve. “Per l’ex fioreria e l’edifi- nell’estate del 2010 per 951 mila euro, quando la

NEWS

La piazza XX Settembre a Noale

base d’asta era di 950 mila. All’inizio il Comune pensava di incamerare 95 mila euro in più ma la prima asta andò deserta. Poi in municipio fecero un nuovo bando e i soldi permisero di rispettare i vincoli del patto di stabilità. A Palazzo Picchini c’erano poi gli uffici comunali Cultura e Pubblica istruzione, Servizi sociali, Sport e Casa di riposo, che a fine 2011 sono stati spostati al Padiglione Ferrante dell’ospedale, proprio per permetterne la ristrutturazione di tutta quell’ala. Anche in questo caso, l’obiettivo è creare spazi residenziali, commerciali e direzionali per far rivivere la piazza.

di Andrea Zampieri* segue da pag.

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Su questo aspetto siamo realmente tutti d’accordo: abbiamo un livello di tassazione del lavoro, e non solo, che è disumano, nel senso che non permette a tutti di vivere in maniera “umana”. Di fronte ad un politico che dice “Se mi votate non pagherete le tasse” sono io il primo a dire che appoggerei fortemente questa posizione in prima battuta ma, in un secondo momento, la domanda dovrebbe sorgere spontanea “ Ma a cosa servono le tasse?” Anche qui potremmo rimanere ore a parlare della corruzione dilagante che spende le nostre risorse in rimborsi assurdi come la tinta per capelli di quel consigliere regionale che è calvo... Il problema va affrontato con strumenti giusti, con regole chiare e rigide: se hai delle spese le devi giustificare, rendere pubbliche e in seguito percepire il rimborso…altrimenti niente. La fiducia nella politica non è scomparsa ma rischia di farlo se non tornerà ad essere meritata. Oltre a queste derive (che ribadisco so non essere trascurabili) c’è un concetto profondo legato alle tasse che mi è rimbalzato forte grazie ad una pubblicità delle scorse settimane dell’associazione Emergency in cui compare una scritta “ Le tasse fanno bene”: lo slogan invita i cittadini a destinare il 5x1000 (quota dell’imposta sul reddito a finalità di sostegno per enti non profit, ricerca scientifica, universitaria e sanitaria) a quell’associazione che si occupa di offrire cure gratuite alle vittime di guerra, ai bambini, ai poveri nel mondo e in Italia. Credo che questo esempio indichi chiaramente lo scopo delle tasse: contribuire tutti per garantire i servizi fondamentali per la persona. Questo aspetto solidaristico trasforma i singoli individui in una comunità dove tutti stanno in piedi se nessuno cade, dove tutti contribuiscono a creare una buona qualità di vita. Il messaggio deve essere ancora più forte “anche pagare le tasse è un’azione solidaristica verso gli altri” e, come diceva Luciano Tavazza, fondatore del Movimento Italiano del Volontariato, prima di essere un buon volontario bisogna essere un buon cittadino. *vicesindaco di Campolongo Maggiorea

Smog

Al via la campagna di monitoraggio anti inquinamento

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l via la campagna di monitoraggio dell’aria di Noale. Sotto la lente d’ingrandimento finiranno via Cerva e via Sant’Andrea, dove saranno attive le centraline per misurare le polveri sottili. Così, nella prima strada è funzionante dal 10 gennaio al 10 febbraio, nella seconda lo sarà dall’11 febbraio al 13 marzo. “Con la nuova viabilità – fa sapere l’assessore all’Ambiente Renato Damiani – le polveri sottili in centro storico sono diminuite ma vogliamo proseguire a monitorare tutte le zone attorno dove ci sono scuole e case. L’obiettivo è garantire la salute dei cit-

tadini”. Poi a metà marzo tutti i dati andranno ad Arpav, che avrà il compito di elaborarli e poi inserirli nel suo sito internet per essere visti. “Sono verifiche importanti – dice il sindaco Michele Celeghin – che ci permetteranno di avere parametri certi da confrontare anche con i numeri del passato, anche alla luce delle modifiche viarie. In questo modo, si potranno attuare quelle azioni per migliorare la qualità dell’aria”. Il Comune si aspetta di vedere una diminuzione del Pm10, registrata lo scorso anno. In questo periodo, poi, inizieranno i lavori di pulizia dei fossati

pubblici. L’appalto è stato vinto dalla locale ditta Zin e l’intervento consiste nel mettere mano a una decina di chilometri di fossi per rimetterli in ordine. L’intervento riguarderà quelle zone vicine alle strade comunali, in modo da garantire il normale deflusso delle acque, importante in caso di maltempo. Il Comune, però, fa sapere come tutti i cittadini debbano fare la loro parte per tenere puliti i fossati, così come da regolamento. La manutenzione è loro carico nei tratti di competenza e per chi non dovesse farlo, le multe previste per i trasgressori vanno dai 25 ai 500 euro. A.R.


Noale 9 Viabilità Emessa un’ordinanza che modifica quella del novembre 2006

Per piazza Castello si svolta a sinistra Il comandante della polizia locale ha emesso un’ordinanza che riporta la situazione a prima del 2009 di Alessandro Ragazzo

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i torna a svoltare a sinistra sulla Noalese per accedere in piazza Castello, all’altezza di piazzetta del Grano. Il comandante della polizia locale Michela Bovo ha emesso un’ordinanza che modifica quella del 9 novembre 2006, dal sindaco Carlo Zalunardo, che vietava questa manovra e obbligava i veicoli ad andare diritti o a svoltare a destra. Una scelta dettata dai valori delle polveri sottili, che aumentavano se auto e, soprattutto camion, rimanevano fermi in colonna ad aspettare che davanti si girasse a sinistra. In questo modo, dun-

Eventi

que, si voleva rendere la circolazione più scorrevole ed evitare che i livelli di Pm10 aumentassero. Così l’ex sindaco e la sua giunta decisero di istituire il divieto di svolta a sinistra nelle due piazze del centro, impedendo a chi proveniva da Treviso di non poter girare su piazza XX Settembre mentre per chi viaggiava nella carreggiata opposta non poteva immettersi su piazza Castello. Ora arriva il cambio di strategia, con la possibilità, per le auto provenienti da Santa Maria di Sala, di poter svoltare verso piazza Castello, oltre all’attuale direzione diritto

e destra. Per chi arriva da Scorzè, rimane l’obbligo di andare diritti o svoltare a destra. La nuova segnaletica è già stata predisposta e così il provvedimento è attivo a tutti gli effetti. Questo anche sostenuto dal fatto che con l’apertura della variante alla Noalese, avvenuta a inizio ottobre 2010, c’è il divieto di transito per i mezzi pensati, non adibiti al trasporto delle persone, lungo il tratto del centro della regionale. I commercianti del centro avrebbero voluto che ci fosse il collegamento tra le due piazze Castello e XX Settembre. Nei mesi scorsi c’erano state

Ecco le date dei mercatini dell’antiquariato

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ono state decise le date dei mercatini dell’antiquariato, che si svolgeranno ogni seconda domenica del mese, ad eccezione di aprile, luglio e agosto, nel centro storico di Noale, a partire dalle piazze Castello e XX Settembre. L’iniziativa si svolgerà dall’alba al tramonto.

diverse polemiche proprio sulla circolazione interna, con Confcommercio che parlava di un centro penalizzato dalla viabilità. Adesso è stata istituita la svolta a sinistra ma per l’associazione di categoria non basterà per ravvivare le due piazze. “Per noi cambia davvero poco – spiega il delegato di Confcommercio di Noale Giovanni Liziero – perché le nostre richieste alla giunta erano e restano altre ma non sono state

Si è iniziato con il giorno 12 gennaio e si proseguirà il 9 febbraio e marzo e la prima parte dell’anno si concluderà con l’11 maggio e l’8 giugno. Come detto, salterà il 13 aprile, perché quella domenica Noale sarà invasa dal profumo di “Noale in fiore” e non ci sono alternative. Possibilità di recupero, infatti, non ce ne saranno, perché quest’anno Pasqua cadrà il 20 aprile. Confermato per metà giugno il Palio organizzato dalla Pro loco. Salteranno i mercatini

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Piazza Castello a Noale

seguici su

accolte”. Tra le cose c’era il ritorno al collegamento fra le due piazze Castello e XX Settembre e, da quest’ultima, poter entrare da Largo San Giorgio, anziché la sola uscita come succede ora. Insomma le polemiche sulla viabilità continueranno ad esserci ancora per molto tempo a Noale e anche sulle soluzioni più idonee da mettere in atto. Per capire se questa nuova viabilità funzionerà, bisognerà aspettare qualche settimana.

anche in luglio e agosto; un po’ per le vacanze, un po’ perché ci sono anche altre iniziative in giro, si è scelto di non programmarle. Si ripartirà, però, dal 14 settembre e si continuerà il 12 ottobre e il 9 novembre. A dicembre, invece, sono stati messi in calendario il 14, e andranno a integrarsi con i vari appuntamenti di Natale. Per tutte le informazioni, si può contattare l’ufficio Segreteria-Commercio al numero 041-5897255. A.R.

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10 Noale Occupazione Dopo una trattativa di diverse settimane una soluzione per i lavoratori

Aprilia l’accordo è stato raggiunto di Alessandro Ragazzo

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opo una trattativa lunga diverse settimane, è stato raggiunto l’accordo per un altro anno per gli oltre 700 lavoratori di Aprilia. Un accordo che alla fine ha soddisfatto le parti, azienda compresa, che consente di non licenziare alcun lavoratore, ridurre gli esuberi previsti e portare degli investimenti nel medio-lungo periodo. Si partiva dal presupposto di ridurre i dipendenti, perché, come aveva detto il presidente di Piaggio Roberto Colaninno, l’azienda è sovradimensionata e visto l’andamento del mercato, si deve trovare una soluzione. Si parlava di un totale di 180, mentre alla fine saranno 125, tutti da attuare con l’incentivo all’esodo per un anno. Se fra dodici mesi non si sarà raggiunto il numero, si tornerà a sedersi attorno al tavolo. In pratica, ce ne saranno 100 per Scorzè e 25 per Noale. Esentati i 65 lavoratori di Aprilia Racing. Nello stabilimento di Noale ci sarà il prosieguo del contratto di solidarietà per 300 persone, com’era già stato prospettato nelle riunioni precedenti, con una riduzione massima dell’orario di lavoro del 40 per cento, contro il 50 per cento attuale. A Scorzè, e non si poteva fare altro, via alla cassa integrazione ordinaria, non a zero ore, per 360 unità ma con un calo di orario giornaliero o settimanale. Questo significa che ci saranno delle linee che lavoreranno, altre no, poi dipenderà dai periodi e da come si evolverà il mercato. Saranno mantenute le ferie, i permessi annui retribuiti e la tredicesima. Inoltre i lavoratori non perderanno i ratei. Ci saranno dei periodi di formazione professionale

A Scorzè invece si è optato per una soluzione che porta alla cassa integrazione con i fondi regionali e nazionali. “Abbiamo scongiurato il taglio dell’occupazione – dice Matteo Masiero di Fim Cisl – e nessuno rimarrà a casa. La trattativa è stata lunga e difficile”. Per Adriano Pomiato si sono tutelati i lavoratori, permettendo a tutti di non perdere il posto. “Ricordiamo le premesse iniziali – fa sapere – e anche se non siamo fuori dal tunnel, andiamo avanti”. Ma le parti si sono messe d’accordo pure per gli investimenti da attuare da qui ai prossimi due anni. Saranno 15 milioni, suddivisi in 8 milioni per la nuova moto Rsv4, con produzione nel primo trimestre del 2015, mentre gli altri 7 saranno per la Superbike che dovrà condurre allo sbarco in Moto Gp nel 2016. Da aprile, inizierà l’assemblaggio del nuovo Scarabeo da lanciare anche sul mercato europeo ma nel prossimo biennio Aprilia dovrà investire nell’attività di nuovi prodotti e motori, ampliando anche la fascia

A Noale si continuerà con il contratto di solidarietà per 300 persone

Alcuni modelli della linea prodotta dall’Aprilia

medio-alta delle moto. Lavoro anche per i progettisti, per mettere sul mercato uno scooter di media cilindrata, sui 300 centimetri cubici, e aggiornare la gamma dei prodotti Derby. Per questo servirà una struttura marketing che valorizzi al massimo la casa noalese. Alla fine anche il sindaco di Noale Michele Celeghin si dice soddisfatto di quando si è fatto e chiede un altro sforzo per guardare con più fiducia al futuro. “Ora aspettiamo il rilancio – aggiunge – perché è l’unica garanzia per mantenere i posti di lavoro”. Scuole

Lavori per la palestra delle medie

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avori di sistemazione per la palestra della scuola media di Noale. La giunta aveva sbloccato i 180 mila euro, utili per rimettere a nuovo una struttura messa abbastanza male. Era da tempo che i genitori e la stessa dirigenza chiedevano di poterci mettere mano, essendo usata non solo dagli studenti durante le normali lezioni ma anche dalle associazioni sportive. Insomma, un immobile polifunzionale ma che i segni del tempo iniziavano a farsi sentire. Ma la palestra era messa abbastanza male, tant’è vero che sotto accusa erano finiti l’impianto di illuminazione, con i cavi ormai al limite e usurati, i materiali non a norma in caso di incendio, a partire dal controsoffitto e dal pavimento in gomma, e lo stesso si poteva dire per le finestre e le vetrate. Non stavano messi meglio gli spogliatoi, dove negli anni passati gli interventi erano stati minimi o assenti. Se a questo aggiungiamo l’uso continuo, si capisce in che stato si poteva trovare. Il progetto prevede il rifacimento dei bagni, degli spogliatoi, la sistemazione delle docce oltre che la messa in sicurezza di tutto l’impianto elettrico. Secondo i tempi stabiliti, il cantiere si è chiuso a fine gennaio. A.R.



12 Martellago Servizi

Lavori pubblici Presentato il piano degli interventi per i prossimi due anni

Il municipio sarà messo nuovo

Arriva una nuova aula studio

Per il 2015, la spesa più elevata sarà sistemare piazza IV Novembre di Alessandro Ragazzo

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i sono pure la sicurezza di via Frassinelli a Maerne e la sistemazione del municipio tra le opere pubbliche inserite da Martellago per il 20142016. Il piano viene approvato per legge, ma poi dipenderà dalle risorse a disposizione e in questi anni i Comuni hanno sempre fatto molta fatica ad aprire cantieri. Di certo, per il prossimo triennio Martellago ha messo in lista lavori oltre 11,5 milioni di euro. Per il 2014, sono stati inseriti la ristrutturazione del municipio (2.350.000 euro) e la pista ciclabile su via Frassinelli (500 mila euro), oltre all’impianto ciclistico allo stadio di Martellago (oltre 161 mila euro), e il campo d’inumazione nel cimitero di Maerne (130 mila euro). Per il 2015, la spesa più elevata è per sistemare piazza IV Novembre (oltre 1,3 milioni di euro) e la seconda fase di lavori su via Frassinelli (1,1 milioni di euro), mentre 730 mila euro andrebbero per riqualificare il centro di Martellago. Nel 2016, l’investimento più oneroso sarebbe la costruzione degli alloggi di edilizia sovvenzionata (oltre 1 milione di euro). Ci sarebbero, poi, da adeguare gli edifici pubblici agli standard antisismici (900 mila euro) e le opere di urbanizzazione attorno alle scuole di via Trento (800 mila euro). Il restauro

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Il municipio di Martellago del municipio di Martellago potrebbe poi non essere così lontano. Certo, c’è tutta la trafila progettuale da compiere ma nei giorni scorsi la giunta ha incaricato l’architetto Claudio Biancon di Spinea, a redigere il progetto preliminare. Da tempo si parla di rimettere a nuovo il Comune, dove alcuni locali si presentano in modo precario e serve una sistemazione non solo interna ma pure esterna. Vista la complessità dell’intervento, il governo locale ha preferito non affidare il progetto a uno dei suoi settori ma di “delocalizzarlo”, perché servono diverse competenze, che il personale

NEWS Accordo in provincia

Pometon, ok all’uscita volontaria

Lo stabilimento della Pometon

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ì all’uscita volontaria e a luglio Pometon potrebbe aprire una nuova vertenza per esuberi, mentre si è scelto di prorogare il contratto di solidarietà fino al 9 ottobre. Sono i punti salienti dell’intesa raggiunta in Provincia per la fabbrica metallurgica di Maerne dopo mesi di discussioni. Sul tavolo c’era la questione degli esuberi fissati dalla proprietà, 29 sui 179 in organico ma così per qualche mese la questione si è congelata, in attesa di capire cosa succederà dopo l’estate. “A fronte del perdurare delle difficoltà – si legge nel documento firmato – in data 5 novembre 2013 l’azienda ha avviato una procedura di mobilità per 29 esuberi, dettagliatamente individuati, in tale comunicazione, a fronte di un organico complessivo di 179 dipendenti e non essendo stato raggiunto un accordo in sede sindacale, la società, in data 23

non ha a partire dall’effettuare delle indagini, fare dei rilievi propedeutici alla ristrutturazione edilizia, effettuare dei calcoli strutturali e impiantistici, oltre ad adeguare la struttura da un punto di vista sismico. Nel frattempo, la giunta di Monica Barbiero ha inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2014-2016 la sistemazione del municipio. L’intervento è stato inserito proprio per l’anno in corso e la spesa è anche piuttosto consistente, ovvero 2 milioni e 350 mila euro. La stessa cifra, poi, è anche la più alta tra le opere da fare da qui al 2016.

Sul tavolo c’era la questione degli esuberi fissati dalla proprietà

dicembre 2013, chiedeva l’incontro alla Provincia ai sensi della normativa vigente”. Queste erano le premesse, che hanno portato alla prosecuzione della messa in mobilità fino al 31 luglio; in questi mesi si farà la conta dei lavoratori che potrebbero uscire in modo volontario. Fiom Cigl ne aveva contati una dozzina ma non è detto il numero sia più alto: a fine maggio si vedranno quante saranno le domande per andare in pensione. Poi, a inizio luglio, se il numero non dovesse essere sufficiente, l’azienda potrà aprire una nuova vertenza che, come prevede la legge, avrà tempo 75 giorni per renderla operativa, ovvero metà ottobre. La partita non è chiusa del tutto ma se il numero di uscite volontarie sarà più alto del previsto, i sacrifici di personale potrebbero essere minori. E poi c’è il contratto di solidarietà allungato di altri otto mesi. “Dopo ampia ed approfondita discussione – continua il documento – su forte sollecitazione delle istituzioni presenti, la società (Pometon ndr) accetta di definire la procedura di mobilità di cui alle premesse sulla base dell’unico criterio della manifesta non opposizione al licenziamento da parte dei lavoratori interessati, purché nei reparti individuati dalla procedura del 5 novembre 2013, ciò in deroga ai principi dettati dalla legge 223 del 1991. A tal fine la società sottolinea che tale manifestazione di non opposizione dovrà essere formalizzata dai lavoratori interessati entro e non oltre il 31 maggio 2014”. .“È stata una trattativa difficile – fa sapere l’assessore al Lavoro della Provincia Paolino D’Anna – dove nessuno tra azienda e Fiom Cgil voleva cedere. L’accordo è stato sottoscritto anche grazie alle insistenze nostre e del Comune”. Per il sindaco Monica Barbiero, questi mesi serviranno a capire quante persone se ne andranno. Tira un sospiro di sollievo Giuseppe Minto di Fiom Cgil. “Non sarà licenziato nessuno – spiega – e a luglio Pometon aprirà una nuova vertenza in base alle esigenze”. Stefano Boschini di Fim Cisl spera che non sia necessaria. A.R.

a qualche settimana a Martellago, è in funzione una nuova aula studio. Dopo alcune verifiche su quali spazi investire, si è deciso di aprirla all’interno del municipio, laddove c’era l’ufficio Anagrafe, al piano terra. Per il momento, si partirà con un orario continuato dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 19.30 ma l’obiettivo è allargarlo anche alla sera e alla domenica, magari coinvolgendo nella gestione proprio i ragazzi che ne usufruiranno. La recente riorganizzazione degli uffici ha liberato questa superficie e, con l’apporto dei gruppo Giovani del Pd, il governo locale è riuscito ad allestire tutto l’occorrente per consentire agli studenti di mettersi sui libri e avere un punto di riferimento nel capoluogo. Le vacanze di Natale sono diventate l’occasione per allestire e attrezzare la sala con le sedie, i tavoli, gli scaffali, anche se in futuro si vorrebbe l’accesso wi-fi e dei computer, oltre alla possibilità di fornire dei libri per la consultazione. Ma se ne parlerà nei prossimi mesi. Ora l’obiettivo sarà trovare un luogo di studio anche a Olmo per completare l’offerta in tutto il comune, visto che a Maerne c’è la biblioteca. Insomma un bel punto di ritrovo per i giovani del paese, per poter studiare in tranquillità, un luogo che era molto richiesto da tempo. L’amministrazione nonostante il periodo di crisi è andata incontro alle esigenze degli studenti. A.R.

Viabilita’ L’anno del casello La planimetria del casello di Martellago

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l 2014 promette di essere un anno importante per la viabilità di Martellago. Fra pochi mesi ci sarà un nuovo modo di muoversi, cambieranno le abitudini e dal Comune sperano che ci siano anche meno veicoli in centro. Parliamo del casello a cavallo del fiume Dese e con il paese di Cappella, e della tangenziale a nord che fungerà da collegamento dallo stesso casello alla Castellana. I lavori del tornello sono partiti a inizio 2013 e si dovrebbero chiudere entro la fine di quest’anno. L’obiettivo è aprire per autunno, diventando la porta di accesso nel Miranese nord. Sarà l’accesso a ovest del casello, mentre quello a est, sempre in via Castellana a Martellago a pochi metri dal confine con Trivignano, deve ancora essere costruito. Ma la costruzione del tornello in sé, a cavallo del fiume Dese, procede spedita. Si aspetta la chiusura dell’autostrada per appoggiare il cavalcavia lungo 575 metri sopra ai 14 piloni in calcestruzzo per collegare l’entrata e l’uscita al casello. Una volta chiusa questa operazione, serviranno altri sei mesi per chiudere il cantiere. Un progetto criticato dai comitati per il grande impatto che avrà sul territorio, essendo a forma di diamante rovesciato e su una superficie di 26 ettari. Ci sono state anche raccolte di firme ma si è deciso di andare avanti, puntando anche a intervenire con rotonde lungo alla tangenziale nord e con una complanarina, che sorgerà sul lato est dell’autostrada, dalla Moglianese allo stesso casello. Sfruttando l’attuale contro-strada di servizio, sarà lunga poco meno di un chilometro e sarà allargata da tre a dieci metri. Avrà due corsie, una per ogni senso di marcia. La bretella a nord di Martellago sarà lunga 5 chilometri e mezzo, e partirà dalla zona Kelemata sulla Castellana, dove sarà fatto un rondò, e arriverà al casello. Nel tragitto non ci saranno sottopassi ma sorgeranno tre rotatorie: agli incroci con via Canove a Martellago, via Ponte Nuovo e via San Paolo a Scorzè. A queste vanno aggiunte altre due che Martellago ha richiesto: una tra via Canove e la Castellana a fianco del municipio, l’altra sempre su via Canove ma all’incrocio con via Volta. L’accesso a ovest al casello sarà completato dall’altra strada, dove oggi converge la bretella di via delle Motte. Qui, nel 2015, confluirà anche la tangenziale sud di Scorzè, con il cantiere che dovrebbe aprire a metà 2014. A.R.


Scorzè 13 Urbanistica Il Comune adotta il piano avallato dai proprietari nell’area attorno al municipio

NEWS

Dieci anni per rifare il centro

Elezioni di maggio

Ci sarà una passeggiata pedonale, che da via Martiri porterà in via Treviso, sarà larga 10 metri

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di Alessandro Ragazzo

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ieci anni di tempo per rifare il centro di Scorzè, con parcheggi sotterranei, piste ciclabili, gallerie, fabbricati da rifare e una torre di sette piani. Questo il tempo che si è dato il Comune, che ha adottato il piano e avallato dai proprietari nell’area attorno al municipio, da via Martiri a Cercariolo, da via Roma a via Treviso. Figlio del vecchio piano Caprioglio prima e della variante Rigo poi, il progetto non era andato in porto anche perché i possessori degli immobili non si misero d’accordo. Ora si vuole rilanciare, escludendo discoteche, attività commerciali all’ingrosso. Ci sarà una passeggiata pedonale, che da via Martiri porterà in via Treviso, sarà larga 10 metri, con tanto di portico sui due lati, attrezzata con arredo pubblico e che si allarga in posizione baricentrica rispetto all’area andando a costituire una piccola piazza. A livello viario, ci sarà l’accesso da via Treviso a un parcheggio a raso, e anche con la possibilità di accedere con rampe a parcheggi sotterranei. Su via Cercariolo ci sarà una contro-strada, con una pista ciclabile che metterà in collegamento l’angolo di via Martiri con l’incrocio della chiesa. L’edificio alto 21 metri sorgerà nella parte più anonima dell’a-

Il municipio di Scorzè

rea, e in posizione mediana rispetto via Martiri, via Roma, via Cercariolo e via Treviso. Si sono riviste le altezze per consentire agli interessati di avere un 15 per cento in più consentito dal piano attuativo. I proprietari dovranno usare gli stessi materiali. Non si attuasse il progetto, tutto decadrebbe e si perderebbe la possibilità di avere il 15 per cento in più di volumetria. “Abbiamo coinvolto tutti gli interessati – spiega il sindaco Giovanni Battista Mestriner – e gli obiettivi sono stati condivisi. Non ci saranno spese pubbliche da sostenere. I parcheggi sotterranei erano l’unica soluzione, perché non

Biogas Ricorso al Consiglio di Stato

L’impianto contestato a Gardigiano

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iente richiesta di sospensiva da parte del Tar, e Comune di Scorzè, e il comitato di residenti di Gardigiano hanno deciso di ricorrere al Consiglio di stato. E così la vicenda della centrale di biogas da 599 kilowatt di via Frattin, che non piace a molti cittadini, scrive un’altra pagina. “Proseguiamo la battaglia – spiega il sindaco Giovanni Battista Mestriner – e nulla resterà intentato per far emergere le contraddizioni del provvedimento. Credo che la Regione debba finalmente fare una legge che tuteli i residenti. Questo genere di impianti si devono fare in grandi aree agricole e non vicino a una zona densamente abitata”. Tutto era nato dopo che la Regione si era detta favorevole al progetto, quando il Comune aveva espresso parere contrario, mettendo nero su bianco alcune richieste. Dopo che più volte la giunta di Giovanni Battista Mestriner si era detta contraria. In-

nanzitutto la viabilità e l’insufficienza delle vie d’accesso, per arrivare alla pericolosità alle strade che non possono accogliere un aumento dei mezzi. C’erano, poi, i problemi da poter arrecare alle famiglie della zona e ai vincoli attorno alla vicina Villa Frattin, residenza del primo sindaco di Scorzè. La ditta aveva presentato e modificato il piano del traffico ma che in quella occasione non aveva convinto Mestriner e i suoi assessori. Ora è arrivato il pronunciamento del Tar che apre nuove scenari. “L’impianto in questione per la produzione di energia alimentata da biogas – si legge nel documento – non appare rientrare negli stessi rischi previsti per gli impianti di trattamento dei rifiuti o impianti chimici, vertendosi di sottoprodotti agricoli ed effluenti da allevamenti con utilizzazione agronomica all’interno della stessa azienda agricola che li produce e con potenza energetica limitata”. A.R.

si potevano fare altre scelte. Da qui partiamo per dare un’anima al nostro paese”. Astenuti il Pd e la lista Pizzolato sindaco. “Il centro è saturo di smog – dice il capogruppo del Pd Gianna Manente – perché la questione cruciale resta la viabilità e non si danno risposte. Chi troverà conveniente investire dove c’è inquinamento e degrado? Chi vorrà venirci ad abitare”. Contrario Gennaro Piscopo dell’Idv. “Il rilancio del centro ci può stare – fa sapere – ma sono contrario alla torre e ai parcheggi sotterranei”.

Scattolin sfida il sindaco Mestriner

a data ufficiale per la chiamata alle urne non è ancora stata resa nota ma a Scorzè ci si sta già muovendo per arrivare a nomi, accordi, strategie in vista del rinnovo del Consiglio comunale e dell’elezione del sindaco. Forse ci potrebbe essere l’Election Day il 25 maggio, quando si andrà al voto per le Europee, ma ancora non è stato deciso. Di certo, si ricandiderà l’attuale sindaco Giovanni Battista Mestriner e per il Pd ci sarà Gigliola Scattolin. “Non possiamo permetterci il lusso – spiega l’avvocato di 38 anni – di tornare indietro agli anni dove contavano solo gli amici degli amici. In questi cinque anni, abbiamo ottenuto risultati importanti; abbiamo più che dimezzato il debito del Comune, portando da 7 milioni di euro a 3,2 milioni, pagato 2,4 milioni di danni provocati dalle giunte precedenti, mantenendo la stessa pressione fiscale”. Dall’altra parte ci sarà Gigliola Scattolin. “Non è questo il momento di parlare nel dettaglio del programma – spiega la donna che lavora all’Ulss 9 di Treviso – perché sarà costruito con la società civile, i lavori di gruppo, i cittadini e le altre forze che si vorranno unire a noi, valorizzando quanto finora abbiamo raccolto con il percorso iniziato un anno e mezzo fa con il “Paese che verrà”. Sappiamo di essere davanti a una sfida importante per un obiettivo comune, che va oltre alle nostre singole storie personali: vincere le elezioni per dare a Scorzè un governo migliore”. A.R.


14 Salzano Servizi L’ente locale, ha ricevuto l’accreditamento, dalla Commissione Europea

Volontari europei in comune

Manifestazione

Torna + Libri + Liberi

4 giovani saranno impegnati 5 giorni su 7 in attività della Biblioteca, l’Informa Giovani e il Centro di aggregazione di Roberta Pasqualetto

L

’amministrazione comunale di Salzano ha accolto quattro giovani stranieri che saranno impiegati per migliorare i servizi del Comune. Il progetto rientra nel Programma SVE (Servizio Volontario Europeo) per cui il Comune di Salzano, unico nella provincia di Venezia e terzo in Veneto con Padova e Noventa Padovana, ha ricevuto l’accreditamento, direttamente dalla Commissione Europea, come ente di accoglienza e d’invio di giovani che desiderano entrare in contatto per alcuni mesi con culture diverse dalla propria e acquisire nuove competenze e capacità utili alla propria crescita personale e professionale. I 4 giovani saranno impegnati 5 giorni su 7 in attività da svolgere alla Biblioteca comunale, l’Informa Giovani e il Centro di Aggregazione. Seguiranno, a fianco dei dipendenti dell’Ufficio Giovani e della vicesindaco e assessore alle Politiche Giovanili Sara Baruzzo, le attività del Comitato Gemellaggio Salzano, del Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR), del Gruppo Crescere e di gruppi informali giovanili. I giovani potranno tenere laboratori artistici o musicali, dare lezioni gratuite d’inglese o altre lingue straniere. “A partire dal mese di febbraio, girando per le strade di Salzano e Robegano, i cittadini, potranno accorgersi della presenza di 4 nuove figure – dice la vice sindaco Sara Baruzzo – Ruben (28 anni, spagnolo), Nina (24 anni, armena), Javier (28 anni, spagnolo) ed Ewelina (25 anni, polacca). Questi giovani hanno scelto di vivere a Salzano (rispettivamente per 6, 11 e 10 mesi) un’esperienza di servizio di volontariato internazionale,

D

Giovani volontari nell’ambito delle Politiche che il Comune porta avanti con i giovani della comunità locale”. Il Comune di Salzano non avrà spese per questo progetto, di competenza della Commissione Europea. La gestione amministrativa, in parte logistica e le questioni economiche saranno seguite da Xena, associazione di Padova che, da tempo, collabora con il Comune ed esperta dell’argomento. La vice sindaco conclude ricordando che la progettualità del Servizio Volontario Europeo prevede non solo l’accoglienza ma anche l’invio: in qualunque momento, pertanto, i giovani di Salzano e Robegano potranno, a loro volta, considerare la possibilità di fare, senza nessun costo, un’esperienza simile in un qualsiasi paese d’Europa.

opo i notevoli consensi da parte del pubblico della prima edizione di +LIBRI+LIBERI parte la seconda edizione della kermesse. Il calendario prevede quattro appuntamenti culturali e il primo appuntamento si terrà venerdì 28 febbrai con: “Lavoro a perdere. Equo e iniquo nella società globale”. Luciano Scalettari, giornalista per Famiglia Cristiana è responsabile del settore solidarietà presenterà il suo libro esaminando le condizioni di lavoro di uomini, donne e spesso bambini, che, nei Paesi del Sud del Mondo, prestano la loro salute e la loro vita per produrre quello che i Paesi industrializzati consumano. Giovedì 27 marzo, Lara Pavanetto, presenta il suo libro: “La pazza storia d’amore del gallinaro poeta”. La scrittrice Pavanetto approfondisce con passione la giustizia penale della Serenissima e scova negli archivi antichi documenti che raccontano in modo inedito il nostro territorio. Giovedì 24 aprile, Patrizia Donà presenta: “Memoria di una strage. Treuenbrietzen 23 aprile 1945”, in onore del salzanese Severino Favaro. Patrizia Donà si interessa alla strage di Treuenbrietzen dove fu ucciso il nonno nell’aprile del 1945. Mercoledì 28 maggio, Kite Edizioni e Il Gufo Libri, con: “I libri, il bambino e la forza delle immagini”. Kite Edizioni di Piazzola sul Brenta è una casa editrice indipendente specializzata in libri illustrati per giovani lettori. Il Gufo Libri, lavora a Salzano come libreria con una vera predilezione per le illustrazioni e le storie dedicate all’infanzia. Kite e Il Gufo propongono un dialogo aperto con l’editore, letture animate e un laboratorio creativo per i bambini, dai 5 anni, e per i loro genitori. La presentazione di maggio si terrà alle 17 presso la Filanda Romanin-Jacur, tutti gli altri incontri invece nella biblioteca alle ore 20.30. R.P.


Salzano 15 Territorio La regione Veneto ha finanziato nei mesi scorsi il “Contratto di Fiume”

Marzenego, la gestione sarà condivisa di Roberta Pasqualetto

I

l comune di Salzano gestirà una parte del fiume Marzenego. Inoltre, per migliorare la sicurezza stradale, sarà presto realizzata una nuova rotonda tra via Roma e la SP 35 “Salzanese”. La Regione Veneto ha finanziato il “Contratto di Fiume” che coinvolge tutti i comuni interessati al passaggio del fiume Marzenego, e quindi anche Salzano, che hanno adottato un protocollo d’intesa “verso il Contratto di Fiume per il Marzenego”. Il percorso intrapreso coinvolge non solo le istituzioni come Comuni, Province e Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, ma soprattutto associazioni e cittadini interessati a proporre idee e progetti per la gestione condivisa di un corso d’acqua, al fine di raggiungere gli obiettivi fondamentali del progetto, che sono: la sicurezza idraulica, la rigenerazione ambientale, un consumo sostenibile delle risorse, il miglioramento della qualità dell’acqua e la valorizzazione del territorio e della storia di tutta l’area. “Il Contratto di Fiume - spiega Andrea Pellizzon consigliere delegato all’Ambiente - si configura come un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati volto a definire obiettivi, strategie d’intervento, azioni da attivare, competenze da coinvolgere e risorse da allocare. Proprio con riferimento a quest’ultimo aspetto, abbiamo appreso con soddisfazione che la giunta regionale, a fine dicembre, ha approvato le proposte inerenti questo progetto e il relativo stanziamento di contributi regionali”. I fondi a disposizione saranno utilizzati dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, capofila del progetto, per realizzare le necessarie attività di comunicazione e partecipazione, oltre a realizzare gli elaborati che il contratto di fiume renderà indispensabili, che saranno individuati soltanto dopo una fase preliminare di condivisione con tutti i soggetti coinvolti. Un altro progetto è la realizzazione di una nuova rotatoria nell’intersezione tra via Roma e la SP 35 “Salzanese”, grazie alla collaborazione con la Provincia e Coop Adriatica. L’accordo fa seguito alla proposta della Coop Adriatica Scarl che ha in programma la realizzazione di un supermercato nel piano di lottizzazione Musone. La catena di supermercati, infatti, ha proposto una nuova sistemazione dell’incrocio prevedendo anche un collegamento ciclo-pedonale tra la nuova struttura commerciale e il centro storico del paese, per una spesa d’opera complessiva di 355 mila euro. La nuova soluzione progettuale prevede la realizzazione di un percorso ad anello con cinque bracci, che si può identificare come una soluzione a doppia rotatoria o a “pavesino”. L’anello avrà due corsie della larghezza di 3,50 metri. Sul lato nord troverà posto una pista ciclopedonale della

Fra gli obiettivi: la sicurezza idraulica, rigenerazione ambientale, consumo sostenibile

Il fiume Marzenego

larghezza di 4 metri (2,50 di ciclabile, e 1,50 di pedonale) mentre gli altri lati saranno dotati di marciapiede con larghezza di quasi due metri. Inoltre, il nuovo impianto d’illuminazione, che andrà a sostituire l’esistente, funzionerà con lampade a led per garantire un maggior risparmio energetico.

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alzano è l’unico comune del miranese impegnato nella solidarietà internazionale. Assieme alle iniziative per sostenere le situazioni di disagio locale e le nuove povertà causate dalla crisi economica, l’amministrazione partecipa attivamente a una società più giusta e solidale, in continuità a un impegno assunto per la prima volta nel 1999. E’ stato stanziato un contributo di mille euro all’associazione ICYE Honduras. “Il progetto che siamo andati a finanziare per il secondo anno consecutivo, prevede l’acquisto di materiale didattico per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni che frequentano le scuole nelle periferie più povere di Tegucigalpa - dice Sara Baruzzo, vicesindaco - nella convinzione che l’educazione svolge un ruolo fondamentale sia nella crescita di una persona, sia nella crescita di un Paese. L’impegno sarà condiviso con gli alunni di Salzano e di Robegano che costituiscono il Consiglio Comunale dei Ragazzi, perché crescano con la curiosità di conoscere nuovi paesi e nuovi popoli e con la sensibilità di essere vicini alle tante realtà di povertà, vicine e lontane”. R.P.


16 Cultura Spettacoli Raffica di appuntamenti a Scorzè e a Maerne

NEWS

Teatro protagonista fino a primavera

Lavori

Ci sarà Angela Finocchiaro con Bruno Stori con lo spettacolo “Open day”, a Maerne la rassegna “Sipario di carnevale”

P

di Alessandro Ragazzo

T

anti appuntamenti teatrali in questo inizio d’anno. A Scorzè è in corso la diciottesima edizione di prosa al teatro Elios con sei spettacoli, tutti alla domenica con inizio alle 17. Biglietto intero 16 euro, ridotto 13, Giovani a teatro 2,5. Si è partiti il 26 gennaio con Natalino Balasso e il suo spettacolo “Stand Up Balasso”, dove l’attore rodigino raccoglie pezzi, monologhi e tirate comiche dei suoi ultimi dieci anni di carriera e di palcoscenici di tutta Italia. Il 9 febbraio è arriva tra Scorzè la compagnia Flamenco Lunares con “El paso del tiempo”, dove lo spettatore è proiettato nelle più suggestive atmosfere flamenche, alternando ritmiche conturbanti a melodie suggestive e indimenticabili. Dopo una settimana di pausa, il 23 febbraio all’Elios toccherà a “Weekend” con Margherita Di Rauso, Stefano Vona Bianchini e Brenno Placido. Lo spettacolo racconta il fine settimana di Ida, un’insegnante quarantenne afflitta da un handicap fisico. Abita in una periferia romana ma è originaria di un piccolo paese

del Napoletano di cui si sente orfana. A marzo, si inizia il 2 con “Stasera non escort” con Alessandra Faiella, Margherita Antonelli, Claudia Penoni e Rita Pelusio. Partendo dal presupposto che per una donna contemporanea l’unico lavoro sicuro e ben remunerato sembra essere quello delle escort, le attrici posano il loro sguardo impietoso sulle disparità tra i sessi e nel lavoro. Il 16 “Open Day” con Angela Finocchiaro e Bruno Stori, dove una madre e un padre, separati da tempo, si ritrovano faccia a faccia in un giorno importante: iscrivere la figlia di 14 anni alle superiori. Sembra facile ma non lo è. Chiusura il 30 con “Gl’innamorati” con Isa Barzizza, Micol Pambieri e Stefano Artissunch. E’ una commedia divertente, romantica e racconta l’amore tormentato tra due giovani. Quindicesima edizione della rassegna “Sipario di Carnevale”, che torna al teatro “La rondine” di piazza IV Novembre a Maerne dall’8 febbraio. Quattro gli appuntamenti in calendario, tutti al sabato e con inizio alle 21. Il debutto è stato con

Il teatro Elios a Scorzè “Il malato immaginario” di Moliéere, con la compagnia il Mosaico di Rovigo, mentre il giorno 15 toccherà a “Una delle ultime sere di Carnevale” di Carlo Goldoni, proposta dalla compagnia Altinate di Mogliano. Terza serata il 22 con “Due scapoli e una bionda” di Neil Simon, con il Teatro dei curiosi di Vigonza. Infine il primo marzo, con la compagnia Formigheta di Martellago e lo spettacolo “Non solo cabaret”, che chiuderà questa edizione. Il biglietto per il singolo in-

gresso costerà 6 euro, 15 euro se si sceglie l’abbonamento, che consente di avere in posto a sedere assicurato fino alle 20.50. Le prevendite si possono effettuare al bar Al centro di piazza Vittoria a Martellago, al circolo Noi di piazza IV Novembre e al panificio Aiolo, entrambi a Maerne. In ogni caso, la sera dello spettacolo, il botteghino aprirà sempre alle 19.30. L’iniziativa è realizzata dalla compagnia teatrale Formigheta, da Fata Morgana Produzioni e dal Comune.

Il Teatro Elios sarà ammodernato

er le prossime stagioni teatrali gli spettatori potrebbero trovarsi dentro a un teatro “nuovo”. La giunta di Scorzè ha approvato il progetto preliminare per sistemare la struttura di via Cercariolo, per una somma di 557 mila euro. Di questi, 290 mila serviranno alla prima parte del cantiere, che andrà avanti a stralci. Infatti, si procederà soprattutto dalla prevenzione degli incendi, adeguando gli impianti. I soldi saranno quelli destinati a rimettere a posto via Gallese a Rio San Martino ma a causa dei vincoli per il rispetto del patto di stabilità, quei lavori non sono mai potuti iniziare. Così si è deciso di virare altrove, e il Consiglio comunale, ancora nel giugno 2013 approvando il bilancio di previsione per l’anno in corso, aveva scelto di destinare la somma per la rotonda nel centro di Peseggia (260 mila euro) e per restaurare proprio il teatro Elios (290 mila euro). Queste, dunque, le opere di prima necessità. Da anni si parla di mettere mano all’immobile, che ogni anno ospita rassegne, spettacoli e iniziative di ogni genere. Ora si dovrà approvare il progetto definitivo per poi iniziare ad aprire i cantieri in tempi rapidi, si spera già nei prossimi mesi. A.R.


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Il ciclone o tsunami (come lo definisce SULLA S.S. 434 SI VIAGGIA trico il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 rio Odontoia A 70 CHILOMETRI L’ORA NO Giuriato* ulato io: OSTI Dott. STEFA di Silvia Amb Stelle, si è abbattuto sui partiti, DI FABBRICALoc. BORSEA anche re in sanitar agosto SPACCIO A! Diretto legge lo scorso - ROVIGO 0425 474954 Veneto, con una potenza per molti versi A DEN TIER a , inserite con decreto ERCIO, 12 - TEL. davvero inaspettata. modifiche legislative2013, hanno recepito iflex.it ADD IO ALL VIA DEL COMM LE LA FATTORIA ata senz e recentissime in giorn - www.dorm ERCIA a legge il 15 ottobre Convenzione Nella nostra regione però, quello che fissi di sutur denti e convertito in AREA COMMrovigo@dormiflex.it europee della sorprende più che il boom dei grillini (che ri, tagli e punti le raccomandazioni ed hanno risposto al crescente dormiflex. bistu è stato un evento generalizzato su tutto il d’Europa Passa da 110 a 70 km orari il le donne. del Consiglio ato dai delitti contro della famiglia territorio italiano), è il crollo verticale di parlimite della velocità nell’arteria stradale sociale determin il sabato in diritto allarme € oop he esperta 395 ed talc anc titi che hanno caratterizzato la vita politica strategica S.S. 434 meglio nota come Den . 10 alato grave aveva definito il Cen. agli amministratori”. Infatti per tentare di mento *Avvocato penalista Con Aperto 35 € 45 € per lo svolgimento di manifestazioni, delle nostre terre da 20 anni a questa a a pag Transpolesana. La decisione è stata parPAG. 8 Ser la presidente della Provincia, rientrate dallo stato debitorio lo scorso anno anche a 70 € € continu 575 agli specifi che e settoriali; il fi ne, inoltre, te: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord. e dett presa dall’Anas. Polemico Corazzari qualche anno fa. I costi di gestione è stato fatto un piano di rientro che prevede- era info quello di far conoscere il Polesine e di Due partiti che fino a due anni fa aveche ha indicato nelle voragini aperte sul molto alti avevano di fatto portato ad uno iso.it va un accordo con RovigoExpò, una società renderlo soggetto ospitante di eventi rilevanti asorr vano totalizzato oltre il 60% dei consensi manto stradale il vero problema per gli stato debitorio importante, si parlava di oltre w.delt partecipata, in larga parte, dalla Regione Ve- al livello nazionale e internazionale. L’attività con l’elezione di Luca Zaiaww automobilisti che transitano. un milione di euro che lo stesso ente aveva neto e dalla a governatore Camera di commercio di Rovigo, svolta lo scorso anno, tuttavia, non sembrata del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco pag. 12 cercato di abbattere indicendo un bando di al quale fu affidato il compito di organizzare essere così significativa per il rilancio della più del 10% di questa ultima tornata eletvendita per alcuni dei propri immobili. Va eventi (fiere, convegni, presentazioni, ecc...) struttura dell’ex zuccherificio e in molti oggi torale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si detto, e lo conferma il neodeputato Diego prevalentemente, ma non esclusivamente, pensano che una nuova vita della struttura assesta sotto il 20%. www.lapiazzaweb.it Crivellari, che negli ultimi anni si è compiuto presso il Centro Servizi di Rovigo. 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Dipendenze Comuni del Miranese uniti per contrastare una vera malattia che distrugge centinaia di famiglie

Gioco d’azzardo, epidemia che “prolifera” nella crisi di Ornella Jovane

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dell’Asl 13, Fabio Livieri, e i due esperti dottor Nicola Gentile e la psicologa Annalisa Da Ros, del SerT. Ma le testimonianze più forti sono state senza dubbio quelle di due persone che vanno vissuto - e vivono ancora - sulla propria pelle quest’esperienza, in rappresentanza dei Giocatori Anonimi e dei Familiari dei Giocatori Anonimi, e anche il fatto che ormai da tempo siano sorti in tutto il territorio questi fondamentali gruppi di autosostegno, come per gli alcolisti, dice tutto della diffusione della ludopatia. “Essere giocatore voleva dire rubare, sperperare, non amare la famiglia e questa non è vita” ha raccontato un ex giocatore compulsivo che due anni fa ha intrapreso il lungo e difficile percorso di recupero nei GA. “Il danno più grave che provoca la dipendenza da gioco d’azzardo in una famiglia, più ancora della rovina economica, è quello emotivo: il giocatore cambia carattere, si isola in un mondo dove non esiste niente e nessuno se non il gioco” ha aggiunto la moglie di un giocatore. “Gli amministratori locali fanno bene a preoccuparsi e devono fare qualcosa in fretta, soprattutto nei piccoli centri dove il problema è ancora più grave” ha ribadito

l Servizio Tossicodipendenze dell’Asl 13 (Mirano, Dolo e Noale) le persone in trattamento sono una sessantina, ma è solo la punta di un iceberg: i giocatori compulsivi il più delle volte non sono disposti a farsi curare e in genere sono i loro familiari a chiedere aiuto. “E l’impegno clinico che essi richiedono – spiega il dottor Nicola Gentile, responsabile del SerT di Mirano-Dolo - è maggiore di quello per i pazienti con dipendenze da eroina”. Bastano questi due dati per comprendere quanto sia grave il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo, a cui tutte le Amministrazioni comunali del Miranese hanno voluto dedicare una serata informativa nell’ambito “Manifesto” approvato da tutti i consigli comunali del comprensorio, che prevede una serie di azioni di sensibilizzazione e di contrasto, come ha spiegato il vice sindaco di Martellago, Marco Garbin, introducendo l’incontro pubblico tenutosi lo scorso 23 gennaio in auditorium San Salvatore a Martellago: all’iniziativa sono intervenuti numerosi amministratori locali, tra cui i sindaci di Martellago, Monica Barbiero, di Salzano, Alessandro Quaresimin, la vice sindaco di Mirano, Anna Maria Tomaello, il presidente della Conferenza dei Sindaci

il dottor Gentile, che ha fornito altri numeri allarmanti (l’1,4 per cento degli italiani gioca ogni giorno) e approfondito vari aspetti del fenomeno e del giocatore compulsivo. Che spesso ha già altre dipendenze, come quella del bere (sulla popolazione cosiddetta normale il 2 per cento sviluppa la dipendenza da gioco, dove sussistono altre dipendenze la percentuale sale tra il 14 e il 20 per cento), così come tra i giovani è più facile diventare dipendenti se si appartiene a una famiglia con adulti che giocano frequentemente. Gentile ha anche raccontato delle difficoltà del Servizio a far fronte agli impegnativi trattamenti: “un anno fa il Ministero della Sanità ha stabilito che si tratta di una vera e propria malattia e la Regione ha deciso che siano i SerT a occuparsene, ma senza darci risorse”. Infine, il responsabile del SerT, alla luce di una delle più gravi ripercussioni del fenomeno, il dissesto finanziario, ha indicato una delle possibili e auspicabili azioni che potrebbero mettere in atto i comuni attraverso i Servizi Sociali, l’istituzione di una sorta di servizio o sportello per aiutare il giocatore compulsivo a “gestire” il proprio debito. Annalisa Da Ros ha quindi approfondito nel dettaglio il trattamento che viene offerto dal SerT a chi soffre

L’incontro pubblico che si è svolto a Martellago di ludopatia. Tutti d’accordo, gli amministratori locali, nel combattere questa piaga, ma il problema è che hanno a disposizione armi “spuntate” e che devono lottare contro un business enorme che fa gola anche allo Stato (non sono mancate parole dure per l’atteggiamento morbido dei vari Governi), che non si limita più al mondo delle slot machine ma ormai imperversa anche on line e che, altro punto inquietante, vede spesso i tentacoli della malavita organizzata. “In Veneto si spendono per il gioco d’azzardo 503 milioni di euro l’anno, seconda regione italiana dopo la Lombardia con 1.284 milioni, con una spesa per abitante di 103 euro annui; si tratta della terza industria italiana con il 4% del PIL nazionale, oltre cinquemila aziende e 120mila addetti, 400mila slot machine, 6.181 locali e agenzie autorizzati: l’Italia rappresenta il 15% del mercato europeo e il 4% del mercato mondiale. Sono 15 milioni i giocatori abituali, tre quelli a rischio patologico, circa 800mila i giocatori già malati. Lo Stato incassa di tasse 8 miliardi l’anno, ma deve

spenderne 5-6 per curare i dipendenti da gioco” ha concluso Livieri, snocciolando alcune cifre del fenomeno. I Comuni di concreto possono fare ben poco. Ma possono fare molto per sensibilizzare la popolazione e soprattutto chi governa. “Chiediamo e ci batteremo affinché venga rivisto tutto l’impianto legislativo e affinché i Comuni abbiamo maggiori possibilità di azione e controllo sul territorio, anche alla luce del fatto che poi i problemi economici - e non solo - legati alla dipendenza dal gioco d’azzardo si scaricano sui nostri servizi sociali: a tal fine è in atto una raccolta di firme per cambiare la legge - ha concluso il presidente della conferenza dei sindaci - E mi auguro che quanti più Comuni possibile approvino il documento già votato da tutti quelli del Miranese perché dobbiamo dare un segnale forte a un Governo da cui continuano ad arrivare segnali inquietanti, come l’emendamento approvato prima di Natale e nel quale si arriva a prefigurare sanzioni per le Amministrazioni che prendono provvedimenti contro il gioco d’azzardo”. Duchenne o

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i moltiplicano in tutta l’area del veneziano le iniziative contro il proliferare nei bar delle slot machine, una peste sociale che crea dipendenza patologica. Il partito Italia dei Valori ha organizzato una raccolta di firme contro gioco d’azzardo e per una legge di iniziativa popolare che lo abolisca. ”Le persone che soffrono di dipendenza da gioco - spiega Michele Lionetti referente nel veneziano di Idv - giocano almeno 3-4 volte alla settimana e questo dall’arrivo della crisi 5 anni fa, è un atteggiamento che è cresciuto sempre più. Queste persone sono attratte più che dai

Casinò, dalle slot machine di bar, trattorie e tabaccherie. I giocatori più incalliti sono anziani, giocano con frequenza anche a Gratta e Vinci, Lotto e Superenalotto. Ma ci sono anche un migliaio di persone che hanno sviluppato una patologia di forte dipendenza dal gioco d’azzardo”. Ora per Idv è ora di porre un freno alla piaga sociale. “Queste persone - continua Lionetti referente provinciale dell’Idv - hanno provocato danni economici enormi alle loro famiglie, hanno dilapidato tutto e messo in crisi rapporti coniugali e familiari. Questa piaga va fermata”. I banchetti sono stati

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presenti al mercato di Marghera al mercato di Mirano in Piazza Martiri, al mercato di Mira, e a quello del venerdì di Dolo. Con tutti questi banchetti sono stati raccolte oltre mille sottoscrizioni. Sia il comune di Venezia, che quelli della Riviera del Brenta e del Miranese, sono intenzionati a mettere un freno alla diffusione delle macchinette mangiasoldi nei bar. Per la creazione di locali liberi dalle macchinette e per azioni più decise contro il gioco d’azzardo, si sono già pronunciati i comuni e i consigli comunali di Mira, Campagna Lupia, Stra, Santa Maria di Sala. A.A.

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Spazi aperti 23 3 Maltempo Le piogge di inizio febbraio hanno provocato disagi in tutto il Veneziano

Allagamenti, agricoltura in ginocchio

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Coldiretti stima danni per 6-7 milioni di euro. Disastro per cereali ortaggi e vini pregiati di Alessandro Abbadir

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e piogge copiose di inizio febbraio hanno mandato in tilt il territorio veneziano, soprattutto le aree del Veneto orientale con tracimazione di fiumi nel portogruarese e a San Donà, ma non solo. Problemi per la tenuta di canali e reti idriche si sono avuti anche nel miranese nell’area di Martellago e Mirano e in Riviera del Brenta, e anche nell’area di Chioggia dove a causa del livello del Gorzone, sono state evacuate diverse famiglie. Sotto accusa per l’ennesima volta sono finiti i Consorzi di bonifica, ma stavolta colpe sembrano non essercene. La quantità di pioggia caduta per giorni e giorni, unita alle grandi nevicate in montagna avrebbe messo comunque in crisi i sistemi idrici provinciali gestiti dai consorzi e dal Genio Civile. Nel Veneto Orientale si chiede il rialzo delle arginature per i tratti che già nel passato hanno evidenziato le maggiori criticità, in particolare lungo il fiume Meolo in località Madonna delle Prese e Ca’Corner, vicino il fiume Vallio a monte del ponte di via Ca’Tron e sul fiume Palumbo. La sistemazione degli argini da sola probabilmente non basta a scongiurare nuove alluvioni, ma è necessario anche lo scavo dell’alveo dei fiumi che non avviene da decine di anni. I residenti nelle località a cavallo tra San Donà

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e Noventa, chiedono interventi per prevenire esondazioni del Circogno. Il canale è tracimato in alcuni punti richiedendo l’intervento della Protezione Civile. Tra le richieste, c’è quella di intervenire sulla chiusa in località Brian che, essendo uno dei punti principali del sistema dei canali della zona, dovrebbe garantire benefici anche sul Circogno in caso di piena. I danni si contano per milioni di euro e un settore che più rischia di pagare degli altri è quello agricolo. Si stimano infatti tra i sei e i sette milioni di euro, i danni complessivi al comparto. Nel veneziano si concentra oltre la metà dei danni subiti a livello regionale (l’altra metà è concentrata in provincia di Padova colpita anche questa dalle disastrose inondazioni che hanno fatto finire sott’acqua Montegrotto e Tribano). I conti da fare in agricoltura nel veneziano

sono molti. Alle colture andate distrutte vanno infatti sommati, i costi che le imprese agricole dovranno sostenere per coprire i danni alle strutture per le lavorazioni che si renderanno necessarie per ripristinare i campi allagati. Quali sono state le colture più colpite? Per Coldiretti ad esempio le coltivazioni a seminativo di cereali con tutta la pioggia caduta, hanno sofferto asfissia e il raccolto è compromesso. Male pure gli ortaggi che stanno marcendo nei campi che sono stati sommersi dall’acqua. La zona più colpita è anche dal punto di vista dei danni in agricoltura, è quella del Veneto Orientale. I pregiati vigneti Doc del Piave sono stati sommersi dall’acqua, mentre nelle serre a causa dell’umidità le muffe stanno distruggendo le coltivazioni.

n aiuto dalla Cassa di Risparmio di Venezia per chi ha subito danni dalle recenti alluvioni. L’istituto di credito infatti ha messo a disposizione 5 milioni di euro per la ricostruzione. A chi è rivolto il fondo? Ne potranno usufruire aziende e famiglie dell’intera provincia e le condizioni per avere il denaro potranno essere decisi a seconda dei casi, cioè a discrezionalità della banca. Così per gli imprenditori ci potranno essere finanziamenti fino a 18 mesi ma anche con durata fino a cinque anni, spese d’istruttoria scontate del 50 per cento e la possibilità di beneficiare della moratoria Abi per sospendere le rate dei mutui e la proroga, fino a un massimo di 120 giorni, delle scadenze degli anticipi dei crediti. Per le famiglie colpite dal maltempo ci sarà la possibilità di avere dei finanziamenti con durata sino ai sei anni. Per accedere ai servizi, basterà rivolgersi a uno degli sportelli e presentare l’autocertificazione del danno. Insomma le banche finalmente provano a dare un contributo ad un’area già colpita dalla crisi degli A.A. ultimi anni e ora dal maltempo.

ADOTTAMI Paco. Maschio di 4 anni, labrador puro. Aveva un grande recinto dove era libero di correre e giocare poi è stato spostato in un recinto più piccolo. Era penalizzato e sofferente. Vuole correre. Ora è un ospite a.p.a. Paco ha bisogno di spazio e attenzioni ma solo da persone esperte. Mafalda. Simil pastyore belga. Arrivò in rifugio circa 7 mesi fa. Fu subito adottata da una bravissima famiglia. Poi iniziò ad avere comportamenti di gelosia e non era più gestibile. Mafalda ha circa 5 anni, sterilizzata, carattere peperino ma con un grande bisogno di essere considerata. Rassel. Meticcio maschio giovane, circa 4 anni, da 3 e mezzo in rifugio. Arrivato cucciolo e molto impaurito. E’ stato adottato poi riportato in rifugio. Lui ama la libertà, scavalca le recinzioni... Per Rassel servirebbe una persona paziente che lo accogliesse in casa Punto. Maschio, taglia medio-piccola circa kg.10, di 8-10 anni. Il suo corpo e segnato dalla sofferenza Recuperato sempre nella stessa strada, quella che porta dritto in rifugio! Punto ha il corpo curvo per due grosse ernie perianali. Il suo intervento è urgentissimo e verrà fatto quanto prima poi tornerà un cane normale e fiero.

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24 Mondo scuola

Mondo scuola 5

Il progetto per gli istituti superiori “Sport, natura e storia: palestra di competenze” nato dalla collaborazione tra Competency Center di Ca’Foscari, Up Sport Veneto e Camera di Commercio

Voga e canoa, lo sport allena gli studenti alla vita

Problem solving, role playing, mastery learning...: attraverso l’utilizzo delle più moderne tecniche della didattica le ore di scienze motorie diventano occasione per migliorare le proprie performance nello studio, nel lavoro e nella vita di Ornella Jovane

L

e ore di scienze motorie “palestra” zione sportiva, culturale e formativa. L’iniziativa è stata presentata alla stamper migliorare le performance nello studio e presentarsi con una marcia in pa il 29 gennaio, nella sede camerale di più sul mercato del lavoro. Banco di prova Mestre, presenti Roberto Crosta, segretario per testare le proprie capacità sono gli sport generale della Camera di Venezia, Alberto nautici (canoa, dragone, kayak, voga alla Capuzzo, direttore di Venezi@Opportunità, veneta): “a tavolino” si creano per gli stu- Fabrizio Gerli, direttore del CFCC, Laura Di denti situazioni per stimolare in loro quelle Lucia Coletti e Odino Franceschini, di Up Sport Veneto, e Gianabilità che non fanno franco Bettin assessore strettamente parte del Attraverso gli sport alle Politiche Giovanili curriculum scolastico, si creano “a tavolino” di Venezia. ma sono utili nella vita, situazioni per stimolare Settecento studenall’università come nel negli studenti quelle abilità ti all’anno delle supelavoro: assumere deci- che aiutano nella vita riori di Mestre stanno sioni in gruppo, reagire a un cambio di programma improvviso, af- “allenando” le loro competenze trasversali, come flessibilità, lavoro di gruppo, orientafrontare la competizione... Il progetto si chiama “Sport Natura e mento al risultato, durante le ore di sport Storia: Palestra di competenze” e vede la nautici svolti in orario scolastico. L’attività è collaborazione fra Università, impresa e proposta in due momenti. Un primo gruppo scuola: il Competency Centre di Ca’ Foscari ha iniziato a novembre e finirà a febbraio, (CFCC), laboratorio per sviluppare le com- un secondo inizierà a marzo e finirà a giupetenze trasversali, Venezi@Opportunità, gno, per un totale di mille studenti parteAzienda Speciale della Camera di Commer- cipanti (700 “attivi” e 300 del gruppo di cio di Venezia, e Up Sport Veneto, associa- controllo).

A inizio semestre è stato somministrato a 500 studenti un questionario di auto ed etero valutazione, messo a punto dal CFCC: in 30 domande, i ragazzi hanno valutato le loro competenze trasversali (capacità di ascoltare gli altri, affrontare situazioni stressanti…). Una parte di questi studenti, 350, è stata quindi coinvolta nel progetto. Ogni studente, a fine attività, compila un diario personale in cui valuta i comportamenti adottati nelle situazioni proposte, il risultato, e cosa avrebbe dovuto fare di diverso. A fine semestre a tutti gli studenti sarà riproposto lo stesso questionario compilato inizialmente. Al termine il Competency Centre traccerà la fotografia iniziale e finale, potendo così comparare il gruppo coinvolto e il gruppo di controllo. “Grazie alla collaborazione con Venezi@Opportunità il Competency Centre di Ca’ Foscari esce dai confini universitari e si allarga dalle scuole al mondo del lavoro – spiega Fabrizio Gerli - E’ un segnale della “trasversalità” delle competenze che insegniamo e dell’importanza che esse ri-

La conferenza stampa di presentazione del progetto coprono nelle fasi della vita dallo studio al lavoro. L’ambito sportivo si dimostra un’ottima palestra, e il CFCC persegue anche qui la sua mission: aumentare la competitività degli studenti, prepararli alle sfide più importanti”. “Abbiamo cercato di fornire un contributo al progetto, in linea con la nostra mission aziendale, stimolando un più stretto rapporto tra Università e mondo scolastico – aggiunge Alberto Capuzzo - I ragazzi hanno bisogno di fare esperienze che siano loro utili a comprende le dinamiche del mondo del lavoro, sia dipendente che autonomo”. “L’idea di usare lo sport come “spazio” per educare è da sempre il nostro punto di partenza – conclude Odino Franceschini - e

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questo sviluppo verso una palestra di competenze trasversali nasce da uno scambio prezioso con Venezia@Opportunità, che ha sostenuto il progetto riconoscendone il valore ed ha agito per connettere il mondo della scuola con la ricerca universitaria. Un’esperienza che si avvale dell’apporto dei docenti dei vari istituti superiori di Mestre e degli istruttori delle società sportive coinvolte del Polo Nautico di San Giuliano, Canoa Club Mestre e del G.S. Voga Veneta Mestre, che agisce per contaminare realtà diverse, in cui continua a credere il Comune di Venezia, e per il quale, per il suo valore formativo, anche la Direzione Regionale del Miur ha mostrato molto interesse”.


Cultura provinciale 25 9 Eventi Dal 15 febbraio al 4 marzo

Il carnevale di Venezia celebra La Natura Fantastica La kermesse quest’anno è ispirata al fiabesco, al meraviglioso, al fantastico legato alla natura animale e vegetale, ispirati da una dimensione globale di Roberta Pasqualetto

D

al 15 febbraio al 4 marzo arriva che li abitano. Venerdì 14 Febbraio si apre la kerl’attesissimo appuntamento con il carnevale di Venezia. Per l’edizione di messe veneziana, con spettacoli teatrali, quest’anno la proposta sarà varia e per tutti conferenze, mostre, proiezioni, e in diversi i gusti e coinvolgerà anche la terra ferma. luoghi simbolo di Venezia quali: il teatro Direttore artistico di questa edizione è Da- Fondamenta Nuova; proiezioni alla Casa del Cinema; mostre a vide Rampello che ha titolato la kermesse: La Per la prima volta Palazzo Grimani, Colquest’anno lezione Peggy GuggenNatura Fantastica. heim, Museo di Storia Il Carnevale di l’Arsenale di Naturale, Fondazione quest’anno sarà ispira- Venezia aprirà le Stampalia; to al fiabesco, del me- porte al carnevale Querini conferenze all’istituraviglioso e del fantastico legato alla natura animale e vegetale; to Veneto di Scienze Lettere e Arti; e una il Carnevale della fantasia e della natura. Un pista di pattinaggio sul ghiaccio in campo Carnevale globale perché ogni cultura ha, fin san Polo. Non mancheranno i tradizioni apdalle proprie origini, colto dal patrimonio del puntanti del volo dell’angelo e il concorso fantastico e del fiabesco come metafora nar- delle Marie accompagnato da concorsi per rativa della vita. Un Carnevale dell’attualità la maschera più bella. Tra gli appuntanti tradizionali: sabato perché il fiabesco naturalistico è il modo con cui affrontare, nella festa, i temi profondi 22 Febbraio, alle ore 14.30, l’attesissimo del rapporto tra il genere umano e l’ambien- appuntamento con la Festa delle Marie in te: i boschi, le valli, i mari, i monti, le lagune Piazza San Marco. Domenica 23 Febbraio, e le misteriose creature animali e vegetali alle ore 12, il Volo dell’Angelo dal campa-

neWS DOGI E DOGARESSE AI TEMPI DELLA SERENISSIMA

Dogi e Dogaresse ai tempi della Serenissima, è la mostra allestita a Palazzo Ducale a Venezia che inaugurata il 10 gennaio scorso rimmarrà aperta al pubblico fino al prossimo 30 giugno. Allestita nei rinnovati spazi dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale, l’esposizione intende narrare – attraverso opere provenienti dalle prestigiose raccolte del Museo Correr, della sua Biblioteca e dei suoi Gabinetti di disegni, stampe e numismatica – l’evoluzione storica di questo simbolo che ritorna in dipinti, sculture, codici miniati, monete, medaglie e nelle insegne tradizionali del potere, a memoria della vicenda straordinaria di un mondo crollato nel 1797 e poi eternato nella dimensione del mito. Ampio spazio in mostra è dedicato alla figura delle dogaresse, in particolare a Morosina Morosini Grimani (1595-1605), di cui sono esposti un Ritratto attribuito a Palma il Giovane e una tela celebrativa della sua incoronazione e a Elisabetta Querini Valier (1694-1700), quarta ed ultima sposa di un Serenissimo a ricevere ufficialmente una pubblica investitura. Info: Email:info@ fmcvenezia.it. Call center 848082000 www.visitmuve.it

La presentazione ufficiale dell’immagine del “Carnevale di Venezia 2014” realizzata da Giorgio Cavazzano. Il presidente di Vela. Piero Rosa Salva e il direttore artistico del Carnevale Davide Rampello, hanno consegnato al sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, una copia autografata del manifesto nile di San Marco. Domenica 2 marzo, alle ore 12, in Piazza Ferretto a Mestre il Volo dell’Asino e, sempre alle ore 12, il Volo dell’Aquila in Piazza San Marco. Martedì 4 marzo, alle ore 16.30, la premiazione della Maria più bella del carnevale in Piazza San Marco. “L’immagine di Giorgio Cavazzano, fumettista Disney, per il Carnevale 2014, comunica una grande gioia di far festa perché è irriverente e filologica al tempo stesso - dice il direttore artistico Davide Rampello

- il gabbiano vestito da doge è un piccolo capolavoro e le citazioni artistiche e architettoniche contestualizzano il momento della festa nell’unicum veneziano. Un’immagine molto scenografica, in grado di parlare ai bambini come agli adulti: sono certo che darà molte suggestioni a chi è in cerca di un’idea per la propria maschera”. Quest’anno per la prima volta, l’Arsenale di Venezia, aprirà le porte al carnevale, con un nuovo decoro scenografico realizzato in collaborazione con la Fenice per

accogliere le maschere e, tutte le sere, da Giovedì Grasso a Martedì Grasso, sfileranno imbarcazioni caratterizzate con la grafica ufficiale del Carnevale firmata da Giorgio Cavazzano. Per maggiori informazioni sul programma del carnevale si può visitare il sito: www. carnevale.venezia.it o seguire gli aggiornamenti nei social network facebook e twitter, youtube, instagram, pinterest e foursquare.

Musica La Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione di Venezia in sinergia

L’Opera metropolitana, eventi e progetti di musica per il territorio L

a Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione di Venezia hanno presentato “L’Opera Metropolitana”, un progetto per la diffusione della cultura musicale e concertistica nel territorio della provincia di Venezia. Il cartellone è ricco di eventi e appuntamenti musicali che dall’11 febbraio al 17 maggio interesserà le aree della Riviera Miranese, San Donà di Piave, Jesolo, Chioggia e Portogruaro, grazie alla collaborazione delle Fondazioni comunitarie locali (Terra d’Acqua di San Donà di Piave-Jesolo, Clodiense, Santo Stefano di Portogruaro e Riviera Miranese) che già operano attivamente in questi territori. L’offerta culturale prevede cicli di conferenze e ascolti guidati, videoproiezioni di opere liriche e concerti pianistici dei vincitori del prestigioso Premio Venezia, considerato ormai uno dei più importanti concorsi pianistici ed giunto quest’anno alla XXX edizione. Tra gli appuntamenti, anche le esibizioni dell’Orchestra della Fenice che inaugurerà il Progetto Mozart, iniziativa che, nell’arco temporale di alcuni anni, porterà il celebre Teatro veneziano all’esecuzione integrale di tutte le sinfonie del compositore salisburghese. “Quest’iniziativa – afferma Giuliano Segre, presidente della Fondazione di Venezia – rafforza l’antico legame di collaborazione tra la Fondazione di Venezia e il Teatro La Fenice, e parte dal presupposto che sia ormai anacronistico suddividere la realtà territoriale metropolitana tra centro e periferie. Mobilità e circolazione sono le parole chiave di un nuovo modo di intendere le dinamiche culturali del nostro territorio.

Il Sovrintendente del Teatro La Fenice Cristiano Chiarot e il presidente della Fondazione di Venezia Giuliano Segre presentano il progetto l’Opera Metropolitana (Photo Michele Crosera)

Condividiamo con la Fenice l’obiettivo di uscire dalle logiche, ormai stantie, della centralità lagunare, per aprire a zone geografiche per nulla marginali. Formazione e veicolazione delle conoscenze sono da sempre tra gli obiettivi prioritari delle nostre due Fondazioni”. In piena sintonia Cristiano Chiarot, sovrintendente del Teatro La Fenice, che sottolinea come “questo progetto, pensato insieme alla Fondazione di Venezia, ci permetta di raggiungere nuovi pubblici, attraverso un’operazione allo stesso tempo formativa e artistica. Negli ultimi anni abbiamo sentito forte l’esigenza di divenire punto di riferimento per tutta l’area regionale, e quest’iniziativa ci permette di esportare, dal punto di vista informativo, formativo e spettacolare, le linee

guida delle nostre attuali stagioni lirica e sinfonica. È un’occasione unica per allargare il nostro pubblico, favorendo quella circolazione di saperi necessaria alla buona salute della musica d’arte, di ieri e di oggi”. A partire dall’11 febbraio e fino al 17 maggio 2014, ventiquattro momenti d’incontro scandiscono il fitto calendario, che va dall’analisi della Traviata alla proiezione del Barbiere di Siviglia – per citare soltanto due dei molti appuntamenti – costruendo una rete inedita di palcoscenici nell’obiettivo di rendere la grande musica, e l’arte del vivo in genere, sempre più alla portata di tutti. S.B.M.


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LO baSKet

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SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO porte aperte all’Umana reYer

In Provincia Tre campioni convocati per la coppa del mondo baSKet porte aperte

In Pro

di Giacomo Piran

di Gia

Ciclismo, il 2014 parte bene Ci all’Umana reYer

I

A

fine gennaio sono cominciati dei nuovi cicli di allenamenti itineranti e a porte aperte dell’Umana Reyer maschile e femminile. Le due prime squadre orogranata svolgeranno, infatti, una serie di allenamenti nelle palestre del territorio metropolitano, ospiti delle società che già aderiscono al Progetto Reyer per il settore giovanile. Gli allenamenti itineranti mirano a portare a diretto contatto con il territorio, gli atleti orogranata e nel frattempo per far conoscere, soprattutto ai giovani, le metodologie di allenamento di un club professionistico e far apprezzare da vicino l’esecuzione dei gesti tecnici e atletici da parte di atleti professionisti. Al termine di ogni allenamento gli atleti dell’Umana Reyer saranno a disposizione per autografi e foto ricordo con tutti gli spettatori presenti. Il primo appuntamento, che ha coinvolto la prima squadra maschile dell’Umana Reyer, si è tenuto mercoledì 22 gennaio, presso il Palazzetto dello Sport di Marcon in via dello Sport. Le altre date di allenamenti a porte aperte dell’Umana Reyer maschile sono: martedì 25 febbraio a Castelfranco; mercoledì 26 marzo a Jesolo e mercoledì 16 aprile a Spinea. Per l’Umana Reyer femminile: mercoledì 5 febbraio a Dolo, mercoledì 19 marzo al Lido di Venezia. Gli allenamenti si terranno a porte aperte per chiunque sia interessato ad assistere alle partite. R.P.

nizio d’anno ricco di soddisfazioni per i ciclisti della provincia di Venezia. Ben tre portacolori sono stati infatti convocati per partecipare alle gare di coppa del mondo nelle loro specialità. Paolo Simion, ciclista di Martellago in forza all’As Mastromarco Dover, e Francesco Lamon di Mirano, in forza al Team Colpack, sono stati selezionati dal commissario tecnico della nazionale azzurra su pista, Marco Villa, per partecipare alla terza tappa di coppa del mondo, svoltasi a Guadalajara (Messico) dal 17 al 19 gennaio. Nella corsa ad inseguimento a squadre, sulla distanza dei 4 km, Paolo Simion ha conquistato un nono posto assieme ai compagni Alex Buttazzoni, Marco Coledan e Michele Scartezzini. La manifestazione è stata l’ultima gara a livello internazionale prima dei campionati mondiali su pista, che si terranno a Cali (Colombia) dal 26 febbraio al 2 marzo. Dalla pista si passa al ciclocross, dove Luca Andreatta (Libertas Scorzè) è stato convocato dal commissario

A Mestre

il circolo della vela pUnta in alto

I

l circolo della Vela di Mestre punta a bissare i successi del 2013 anche per il nuovo anno. Tra gli eventi più importanti organizzati dal circolo nel 2013 la “Coppa del Centenario” ed II Trofeo “Hilton Garden Inn” per la classe Dinghy 12’ in aprile. La Coppa Metamauco, in maggio un evento che per le regate d’altura e mini-altura è fiore all’occhiello per il Circolo in quanto è alla sua sedicesima edizione in consolidata intesa con lo Yacht Club Vicenza. In giugno si è tenuto il “Trofeo Mantovani“ per la classe Dinghy 12’ e in settembre la quinta prova del campionato zonale Quinto Trofeo Porto di Venezia per la classe Optimist, che ha visto una rilevante partecipazione da tutti i circoli del Veneto e non solo, con trentadue atleti in classe Cadetti e ventisei Juniores. In ottobre hanno gareggiato nella Regata per la classe Laser, con ben cinquantasei atleti in acqua equamente distribuiti tra le tre classi e il Campionato Invernale Winter Venice Cup per la classe Dinghy 12’. Tra maggio e novembre si sono svolte cinque giornate del campionato sociale 2013 del Circolo dove sia gli atleti (un’ottantina) e le classi presenti, sono stati numerosi. Per il 2014 gli appuntamenti programmati sono tanti: il 4 aprile si terrà il Trofeo Mantovani per la classe Dinghy 12’ che sarà intitolato alla memoria di Paolo Milanese (mancato diVia recente) dinghysta del Deiatleta Martiri 49,portacolori Cavarzere circolo. Il 4 maggio ci sarà la selezione per il campionato nazionale per la classe

I

A

fine gennaio sono cominciati dei nuovi cicli di allenamenti itineranti e a porte aperte dell’Utecnicomana dellaReyer nazionale Scotti Leperdue prime per lasquadre provincia di Venezia: Matteo Ferro maschileFausto e femminile. orogranata svolgeranno, infatti,nepartecipare all’ultima prova nelle di coppa gli Esordienti (Libertasospiti Scorzè), Lorenzo una serie di allenamenti palestredeldel territorio metropolitano, delle società cheDe Vettori negli Allievi del itineranti 1’ anno mirano (Sorgente mondo di ciclocross, tenutasiReyer il 26pergennaio già aderiscono al Progetto il settore giovanile. Gli allenamenti a Antonio Pizzolato negli Allievi a Nommay (Francia). Domenica 19 gennaio portare a diretto contatto con il territorio, gli atleti Pradipozzo), orogranata e nel frattempo per far conoscere, (Libertas Scorzè),e far Luca Andreatta si soprattutto è poi svolta a Scorzèle la 40’ edizione del 2’ anno ai giovani, metodologie di allenamento di un club professionistico apprezzare (Libertas Al Scorzè), Laura Gran Premio Cartoveneta, corsatecnici di ciclocross da vicino l’esecuzione dei gesti e atletici da negli parte diJuniores atleti professionisti. termine di ogni nelle Donne Juniore (Sorgente organizzata Libertas ScorzèReyer e valida allenamento dalla gli atleti dell’Umana saranno aZaghis disposizione per autografi foto ricordo Pradicon Donne come ultima tappapresenti. del trofeo triveneto di pozzo), tutti gli spettatori Il primo appuntamento, che ha Giovanna coinvolto la Michieletto prima squadranelle maschile Openpresso (Libertas Scorzè), Nadirdi Colledani ciclocross e come provinciale dell’Umana Reyer,campionato si è tenuto mercoledì 22digennaio, il Palazzetto dello Sport Marcon negliaperte Underdell’Umana 23 (Libertas specialità. gara Ledella categorie Open è a porte in via delloLaSport. altre date di allenamenti ReyerScorzè), maschile Tiziano sono: Carraro Elite (Uc Fpt), Giacomo Carolstata vinta25dafebbraio Luca Braidot (Forestale) da- 26 martedì a Castelfranco; mercoledì marzonegli a Jesolo e mercoledì 16 aprile a negli Amatori 1 (Libertas vanti al gemello Daniele (ForestaSpinea. Per l’Umana ReyerBraidot femminile: mercoledì 5li febbraio a Dolo,Fascia mercoledì 19 marzoScorzè), al Lido Gianfranco Mariuzzo negli Amatori Fascia le)di eVenezia. a MirkoGliTabacchi (Forestale). allenamenti si terranno Questi a porte aperte per chiunque sia interessato ad assistere invece sono i nuovi campioni di ciclocross 2 (Uc Fpt). alle partite. R.P. A Mestre

il circolo della vela pUnta in alto

I

420 e classe RS Feva, entrambe classi olimpiche che prevedono un equipaggio composto di due atleti. Il 24-25 maggio ci sarà la diciassettesima edizione della Coppa Metamauco per le classi Altura e Mini-Altura. Il 28 settembre la sesta edizione del Trofeo Porto di Venezia per i giovani atleti della classe Optimist. Poi, in ottobre, si terrà il campionato invernale per la classe Dinghy 12’ e ci sarà la regata Interzonale I Tper laSclasse O L Laser U Tche I OcoinvolNS & WEB DE SIGN gerà gli atleti provenienti da più regioni d’Italia. Tra maggio e ottobre, quattro giornate del consueto campionato sociale & Web Application di tutte leSiti classiinternet, appartenentiE-commerce al circolo. Sviluppo “Oltre all’attività agonistica ci saranno soft an- ware, Mobile soft ware che altre cose proposte dal circolo – dice Consulenza e Assistenza informatica il presidente Giancarlo Moretto - come il Progettazione reti aziendali corso di impiombature con l’esperto Alfregrafica aziendale do Mosso che insegnerà comePianificazione elaborare e intrecciare delle cime tra loro per renderle più funzionali e più resistenti alla loro trazione o a pesanti carichi e d’interesse e grande utilità per tutti i navigatori sia da diporto da regata. A fine gennaio - Cell. (+39) 320.68.21.774 (VE) - Tel.sia (+39) 0426.310.691 abbiamo fatto il corso di sicurezza ed www.electricsheeps.com R.P.- info@electricsheeps.com emergenza a bordo”.

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420 e classe RS Feva, entrambe classi olimpiche che prevedono un equipaggio composto di due atleti. Il 24-25 maggio ci sarà la diciassettesima edizione della Coppa Metamauco per le classi Altura e Mini-Altura. Il 28 settembre la sesta edizione del Trofeo Porto di Venezia per i giovani atleti della classe Optimist. Poi, in ottobre, si terrà il campionato invernale per la classe Dinghy 12’ e ci sarà la regata Interzonale per la classe Laser che coinvolgerà gli atleti provenienti da più regioni d’Italia. Tra maggio e ottobre, quattro giornate del consueto campionato sociale di tutte le classi appartenenti al circolo. “Oltre all’attività agonistica ci saranno anche altre cose proposte dal circolo – dice il presidente Giancarlo Moretto - come il corso di impiombature con l’esperto Alfredo Mosso che insegnerà come elaborare e intrecciare delle cime tra loro per renderle più funzionali e più resistenti alla loro trazione o a pesanti carichi e d’interesse e grande utilità per tutti i navigatori sia da diporto sia da regata. A fine gennaio abbiamo fatto il corso di sicurezza ed R.P. emergenza a bordo”.

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tecnico della nazionale Fausto Scotti per partecipare all’ultima prova di coppa del mondo di ciclocross, tenutasi il 26 gennaio a Nommay (Francia). Domenica 19 gennaio si è poi svolta a Scorzè la 40’ edizione del Gran Premio Cartoveneta, corsa di ciclocross organizzata dalla Libertas Scorzè e valida come ultima tappa del trofeo triveneto di ciclocross e come campionato provinciale di specialità. La gara della categorie Open è stata vinta da Luca Braidot (Forestale) davanti al gemello Daniele Braidot (Forestale) e a Mirko Tabacchi (Forestale). Questi invece sono i nuovi campioni di ciclocross

per la provincia di Venezia: Matteo Ferro negli Esordienti (Libertas Scorzè), Lorenzo De Vettori negli Allievi del 1’ anno (Sorgente Pradipozzo), Antonio Pizzolato negli Allievi 2’ anno (Libertas Scorzè), Luca Andreatta negli Juniores (Libertas Scorzè), Laura Zaghis nelle Donne Junior (Sorgente Pradipozzo), Giovanna Michieletto nelle Donne Open (Libertas Scorzè), Nadir Colledani negli Under 23 (Libertas Scorzè), Tiziano Carraro negli Elite (Uc Fpt), Giacomo Carolli negli Amatori Fascia 1 (Libertas Scorzè), Gianfranco Mariuzzo negli Amatori Fascia 2 (Uc Fpt).

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Marino Zorzato: “Incongruenti certe posizioni dei primi cittadini”

Piano casa: l’ultima parola ai sindaci

Trovato l’accordo Governo-Regione: i Comuni potranno porre limiti al nuovo piano casa attraverso varianti dei piani urbanistici di Germana urbani

N

on sarà più quel disastro che poteva essere. Lo pensano sicurametne i primi cittadini del veneto che, per la maggior parte, avevano dichiarato guerra all’ultimo piano casa cui la Regione Veneto aveva dato il via libera sul finire del 2013. Il terzo da che la crisi è iniziata ma il più pericoloso, a detta loro, perché privo di vincoli urbanistici certi. Una situazione talmente grave che il Consiglio dei Ministri aveva impugnato la legge in cinque punti davanti alla Corte Costituzionale. A fine gennaio, però, durante un vertice al dipartimento degli Affari regionali tra i capi degli uffici legislativi del Ministero dei beni culturali, del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dell’Ambiente e il vicepresidente della Regione Veneto, Marino Zorzato, i tecnici veneti si sono impegnati a riscrivere alcuni contenuti della Legge Regionale 32/2013. In quell’occasione, infatti, Marino Zorzato, “padre” del piano casa ter, ha firmato un impegno di dieci righe in cui si afferma che dovrà essere rivista la possibilità di realizzare interventi di ampliamento a distanza non superiore a 200 metri dal lotto di pertinenza e dovranno essere chiariti altri aspetti relativi ai centri commerciali nei centri storici. Modifiche che riconoscerebbero ai Comuni la possibilità, attraverso le procedure della variante semplificata dei piani urbanistici, di apporre limiti al nuovo Piano

casa della Regione. L’impegno sottoscritto esplicita, inoltre, che gli interventi previsti dal Piano casa non troveranno applicazione per quegli edifici oggetto di specifiche norme di tutela urbanistica e territoriale anche in relazione a quegli strumenti che saranno approvati dai Comuni dopo l’entrata in vigore della suddetta legge. Rimane quindi fermo l’ordinario potere urbanistico dei Comuni interessati dalle disposizioni del nuovo Piano Casa. L’abrogazione, con la nuova legge regionale, delle norme del prece-dente Piano casa relative ad un generalizzato potere di blocco da parte dei Comuni viene quindi compensata dalla precisazione che rimangono fermi gli ordinari poteri urbanistici dei Comuni. Ad oggi ( mentre scriviamo) restano impugnate l’art. 7 e l’art. 10 comma 6 che estende gli interventi edilizi anche alle aree a rischio idrogeologico e l’art. 11 comma 1 e 2 che elimina l’obbligo, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, di rispettare la sagoma esistente sulle quali si attenderà un pronunciamento della Corte costituzionale. A ben vedere la risposta che potrebbe arrivare a questo proposito non potrà non tener conto del fatto che il Decreto del Fare 69/2013 ha già stabilito che possono essere considerate ristrutturazioni le demolizioni e ricostruzioni con cambio di sagoma. Intanto, però, si va avanti e il vicepresidente Zorzato si dice pronto a riaprire il

Marino Zorzato dialogo con i Comuni per concordare insieme tutti i chiarimenti necessari da apportare alla legge. Una disponibilità che c’era già stata a parole ma che non si era poi verificata. Anche perchè Zorzato aveva più volte ben sottolineato quanto, a suo parere fossero incongruenti certe posizioni dei primi cittadini. “Si può stimare che il Piano Casa nel Veneto valga dai 6 agli 8 milioni di metri cubi – aveva detto durante una conferenza esplicativa sul Piano Casa ter – che corrispondono appena a un valore tra il 5 e il 7 per cento dei 100 milioni di metri cubi di nuova espansione edilizia prevista nel Veneto. Con quale coraggio, quindi io chiedo, alcuni sindaci puntano l’indice accusatore

sul Piano Casa, quando città come Venezia prevede nel suo Pat un’espansione di oltre 6 milioni di metri cubi per il residenziale e di 3 per il produttivo; quando Padova ha aggiunto ai 2,6 milioni che residuavano dal vecchio Piano Regolatore per la residenza, il direzionale e il commerciale, ulteriori 2 milioni di metri cubi con il Pat? Non possono certo questi amministratori a venirci a dare lezioni di tutela del territorio”. Zorzato non ha mai smesso di difendere lo spirito e gli obiettivi della norma supportando questa sua posizione con i dati relativi agli effetti prodotti dalle precedenti edizioni del Piano Casa nel Veneto, forniti dalle stesse associazioni di categoria che

operano nel settore edile: “Utilizzando questo strumento – ha detto Zorzato – 7 mila aziende del comparto hanno evitato la chiusura, 11 mila posti di lavoro sono stati salvati e altrettante famiglie hanno potuto contare su un’entrata preziosa in tempo di crisi, sono stati realizzati interventi per 2,8 miliardi con un aumento degli investimenti pari al 5,8% nel campo delle ristrutturazioni: il tutto grazie ai 60 mila casi di recupero edilizio che hanno migliorato anche esteticamente i nostri centri abitati”. E nel sottolineare questi aspetti ricordava anche che l’edilizia veneta muove un indotto composto da oltre 80 settori merceologici diversi.


Il Veneto in primo piano 11 29 Bon e Cortellazzo chiedono ai parlamentari veneti Pdl di uscire dal Governo, i consiglieri di Forza Italia favorevoli alla modifica della legge

Il Pd esulta: avevamo ragione

di Germana urbani

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a disputa sul Piano casa, secondo Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale, si ridurrebbe ad una lotta che vede da una parte progressisti con l’obiettivo di liberare investimenti per miliardi di euro e dall’altra veterocomunisti e pseudo-ambientalisti che frenano l’economia. I due consiglieri, infatti, all’indomani dell’impugnazione del Piano Casa ter da parte dell’Esecutivo Letta avevano ribadito l’opposizione senza se e senza ma a questo Governo che a sentir loro non faceva l’interesse del Veneto e dei veneti. “L’impugnazione di un provvedimento simbolo come il Piano Casa ter è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso - hanno detto i consiglieri - e che ci costringe a chiedere a tutti i parlamentari veneti, che si riconoscono nei valori del centrodestra, di staccare la spina a questo Governo a chiara trazione Pd. Il mandante politico di questa operazione è il Partito democratico e la soluzione della “impugnazione

inU

parziale” è un compromesso al ribasso inaccettabile, perché rende ancora più incerto il quadro giuridico nel quale cittadini e operatori possono muoversi”. I consiglieri del Gruppo regionale di Forza Italia, Leonardo Padrin, Mauro Mainardi, Davide Bendinelli e Remo Sernagiotto dichiarano, invece di attendere “di vedere la nota di Palazzo Chigi – affermano – che parla di “punto di equilibrio trovato tra le esigenze regionali di sviluppo del territorio e le competenze comunali sulla tutela delle proprie zone” e poi ci esprimeremo, ricordando a Zorzato che il suo interlocutore non è il Governo, ma il Veneto, e che la legge deve rispondere alle necessità dei suoi cittadini. Ben venga il confronto e l’impegno firmato dal vice-presidente a Roma – concludono i quattro consiglieri di FI - ma a niente serve continuare a girare attorno al problema per sostenere la legge se ciò che occorre per andare incontro alle necessità dei cittadini è, di fatto, la sua modifica”.

A cantar vittoria sono sicuramente i regionali del Partito Democratico che a metà gennaio avevano presentato una proposta di legge per rimediare a quello che definiscono “l’errore madornale” del terzo Piano casa, cioè lo scontro istituzionale tra Regione e Comuni sulle competenze pianificatorie del territorio. “Dall’incontro di Roma con i tecnici dei ministeri - ha dichiarato il consigliere regionale e vice presidente della commissione Urbanistica, Bruno Pigozzo - Zorzato ha avuto la conferma che da parte nostra non c’è stata alcuna strumentalizzazione o boicottaggio sotterraneo del Piano Casa: solo la richiesta di modificare alcuni punti critici”. “Attorno a questo nodo – precisa - c’erano semplicemente due posizioni opposte: quella dell’assessore, che punta a far prevalere su tutto il diritto soggettivo di chi vuole fare interventi edilizi e quella del PD, che sostiene la tutela dell’interesse collettivo, evitando il conflitto tra le competenze programmatorie della

Regione e quelle dei Comuni, in una visione d’insieme del territorio. Il governo ha confermato che quella individuata da noi è la strada da seguire: ora dunque ci si confronti rapidamente per correggere e migliorare subito una legge che abbiamo sempre ritenuto uno strumento utile per l’economia veneta, purché usato nel modo giusto, come avvenuto dal 2009 ad oggi”.

“piUttoSto rivediamo la normativa UrbaniStica”

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ll’indomani dell’approvazione anche la sezione veneta dell’Istituto Nazionale di Urbanistica aveva espresso la sua preoccupazione di fronte al piano casa regionale nel suo complesso, che veniva giudicato come un tentativo di superare la pianificazione del territorio dando soluzione al singolo caso. L’istituto dichiarava che “pur condividendo la scelta di intervenire sulla città costruita rigenerando il tessuto urbano esistente, desta poi forte perplessità la possibilità di applicazione anche nei centri storici”. Secondo l’INU il centro storico va tutelato in quanto insieme urbano e non in riferimento ai singoli edifici. “Si dimentica che in Veneto - si leggeva in una nota - come nelle altre Regioni si producono

piani e strumenti di pianificazione votati dai Consigli Comunali ed approvati poi da Regione e Province sulla base di una legge regionale. Il Presidente Zaia ha più volte dichiarato la sua contrarietà a nuovo consumo di suolo, ma poi vengono approvati questi provvedimenti che collocano gli interventi edilizi al di fuori della normale prassi di pianificazione urbanistica formata dalla Regione. Se la Regione - concludeva l’Istituto - ritiene che sia superato questo sistema di pianificazione, provveda ad avviare velocemente una revisione della legge urbanistica regionale: INU Veneto è pronta a collaborare alla revisione della normativa urbanistica, che è del 2004”.

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16 Cultura veneta

Cultura veneta 31

Casa dei Tre Oci di Venezia Sebastião Salgado presenta il suo ultimo lavoro fotografico

Genesi: la Terra com’era in origine

Ha viaggiato per i deserti dell’Africa e dell’America, ha visto i ghiacciai dell’Antartide, le foreste pluviali dell’Indonesia, la Nuova Guinea, il Congo e l’Amazzonia fino alla taiga dell’Alaska e alle montagne della Siberia e del Cile di Alain Chivilò

“L

o scopo di questo progetto è di ricongiungerci con il mondo com’era prima che l’uomo lo modificasse fino quasi a sfigurarlo” così il fotografo brasiliano Sebastião Salgado presenta la sua ultima tematica artistica “Genesi” tradotta nell’attuale mostra. Fino all’undici maggio, è possibile ammirare 240 fotografie in bianco e nero scattate dal sessantenne Maestro sud americano presso la Casa dei Tre Oci di Venezia, isola della Giudecca. Un percorso fortemente voluto e sentito da Salgado che l’ha visto immortalare, in numerosi click, le terre del pianeta Terra dai deserti dell’Africa e dell’America, dai ghiacciai dell’Antartide, dalle foreste pluviali dell’Indonesia, Nuova Guinea, Congo e Amazzonia fino alla taiga dell’Alaska e alle montagne della Siberia e del Cile. Dunque un percorso espositivo che si sviluppa in cinque sezioni ripercorrendo i rispettivi continenti: il Pianeta Sud, i Santuari della Natura, l’Africa, il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl. Nel trovare gli scenari migliori Sebastião è entrato in simbiosi con gli elementi naturali e le popolazioni autoctone, trascorrendo molti mesi con esse al fine d’evidenziare la migliore armonia con la natura. E’ stato con i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica, gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana, le tribù Himba del deserto namibico, i Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale e le tribù delle più remote foreste della Nuova Guinea. Inoltre è migrato assieme a elefanti e zebre tra

il Kenya e la Tanzania. Solo in questo modo, partendo dalla nostra società contemporanea, è possibile carpire atmosfere uniche da impressionare sulla pellicola. Come spiega il Maestro “questo progetto è inteso come un percorso potenziale verso la riscoperta del ruolo dell’uomo in natura. L’ho chiamato Genesi perché, per quanto possibile, desidero tornare alle origini del pianeta: all’aria, all’acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita, alle specie animali che hanno resistito all’addomesticamento, alle remote tribù dagli stili di vita cosiddetti primitivi e ancora incontaminati, agli esempi esistenti di forme primigenie d’insediamenti e organizzazione umane. Nonostante tutti i danni già causati all’ambiente, in queste zone si può ancora trovare un mondo di purezza, perfino d’innocenza. Con il mio lavoro intendo testimoniare com’era la natura senza uomini e donne, e come l’umanità e la natura per lungo tempo siano coesistite in quello che oggi definiamo equilibrio ambientale”. Un percorso iniziato nel 2003 e che ora si presenta alla società che fa parte del sistema distruttivo dei vari ecosistemi. Una denuncia tramite la pellicola su ciò che stiamo perdendo. A livello biografico Salgado (1944) arriva alla fotografia nel 1973 dopo aver lavorato come economista. Il suo impegno per la terra natia è apprezzatissimo tanto da aver ricreato e rigenerato, con il suo Istituto Terra, migliaia di chilometri di foresta amazzonica in estinzione.

Vicenza Palazzo Leoni Montanari

Archeologia

BASSANO ASSEDIATA DAI DINOSAuRI

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a notizia ha avuto scalpore internazionale e neanche l’ideatore della serie Jurassic Park poteva prevederlo: da dicembre “Dinosauri in carne e ossa” si fanno notare a Palazzo Bonaguro e nelle strade di Bassano del Grappa. Ovviamente in questo piccolo gioco di parole non vi è nulla da temere, perché fino al 4 maggio è accessibile il mondo degli antichi abitanti della terra estinti a causa di due eventi simultanei, come da recenti teorie. All’impatto comprovato di un mega asteroide rinvenuto in un’area della penisola dello Yucatan tra terra e oceano in Messico circa 66.038.000 anni fa, si associano dei cambiamenti climatici già in atto che stavano già decimando la popolazione dei dinosauri. Due eventi catastrofici congiunti come questo meteorite così enorme che alla prima parte di esso, in contatto con il suolo, si contrapponeva un’intera area estesa ben al di sopra dell’atmosfera. A Bassano i dinosauri sono intesi come esseri immortali, dai quali non possiamo che essere affascinati. Una chiave di lettura emotiva e di cultura vero filo rosso per questa riproduzione a

Alcuni degli scatti in mostra

grandezza naturale. Si possono così osservare il tranquillo Glyptodonte, il possente Mammut, il temibile Tirannosauro, i minuscoli Jinfengopteryx e Scipionyx in contrapposizione agli enormi Diplodoco, Allosauro e Indricoterio. L’idea dell’allestimento e la ricostruzione è made in Italy all’interno di un curato lavoro di squadra, che s’innesta nella suggestiva sezione del Museo Civico Mondo Animale all’interno della mostra zoologica permanente, caratterizzata da una straordinaria collezione di mammiferi naturalizzati. L’esposizione è curata dai paleontologi Stefania Nosotti e Simone Maganuco mentre il comitato scientifico è composto da affermati studiosi del panorama nazionale e internazionale tra cui spicca John Horner, paleontologo del Museum of the Rockies in Montana, che ha ispirato il personaggio del cult Jurassic Park essendo stato anche consulente scientifico della trilogia. Un’occasione unica da non perdere, facendo sempre attenzione a non essere troppo invadenti perché il loro risveglio, scherzosamente parlando, non sarebbe troppo amichevole. Al.Ch.

Agenzia Magnum: fotografie di garanzia

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el parlare di agenzie fotografiche nel mondo, il sinonimo più usato per rappresentarle ruota attorno alla Magnum Photos per l’importanza assunta a livello planetario. Fu fondata nel 1947 da George Rodger, Henri Cartier-Bresson, David Seymour e Robert Capa con lo scopo di proteggere la trasparenza d’informazione e il diritto d’autore in ambito fotografico. Il perno della filosofia dell’Agenzia verte nel considerare le immagini scattate di proprietà del fotografo Magnum e non delle riviste dove esse vengono pubblicate, permettendo all’autore di scegliere soggetti, temi e orientare la produzione verso uno stile più aderente a quello del fotografo e libero da vincoli. Per rendere omaggio a tale lavoro fotografico che ha segnato l’attualità di questi due secoli, il polo museale di Intesa Sanpaolo, a Vicenza, propone presso le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari “Magnum Contact Sheet” fino all’11 maggio. La mostra, in collaborazione con Magnum e Forte di Bard sede della prima esposizione, è suddivisa in sette sezioni con circa 150

opere: una per ogni decennio dell’agenzia fotografica Magnum. Sessanta sono i provini a contatto (contact sheets) esposti accanto ai propri “scatti finali” per ripercorrere la realizzazione d’immagini ricche di patos. Un processo in cui il fotografo scatta più volte, sviluppa il proprio supporto, sceglie un’istantanea fra tante, elabora l’immagine con cui vuole comunicare al mondo e alla fine crea. Nascono immagini celebri come per esempio l’invasione di Praga di Josef Koudelka, i carri armati in piazza Tienanmen di Stuart Franklin, Che Guevara immortalato da René Burri, Martin Luther King da Leonard Freed e lo sbarco in Normandia testimoniato da Robert Capa. Ogni decade, partendo dal dopo guerra, porta il visitatore a rivivere ciò che è successo nel mondo e la sua attualità fino al 2010, perché l’Agenzia Magnum è tempo passato ma anche presente. In quest’ambito a conclusione della mostra tre fotoreporter Magnum della nuova generazione Jerôme Sessini, Paolo Pellegrin e Alex Majoli narrano la loro scelta per la foto. Una mostra dunque da non perdere. Al.Ch.



Protagonisti a Nordest Certificata Iso 2001 sorge in Zona Industriale piovese

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METAL PROJECT, azienda leader nella lavorazione della lamiera Il titolare Fabio Bizzo investe molto sull’innovazione. L’ufficio progettazione il fiore all’occhiello dell’azienda Un’azienda viva, partecipata da tutti, operai e tecnici, con un apporto da parte del titolare a 360°. Questa l’impressione che si ha nel visitare la METAL PROJECT di via Meucci, 29 a Piove di Sacco. Azienda specializzata nella lavorazione dei vari tipi di lamiere e profilati con macchine operatrici a controllo numerico quali piegatrici, punzonatrici e taglio laser. Nata nell’89 grazie all’intuizione del titolare Fabio Bizzo, METAL PROJECT s.r.l. si è viepiù sviluppata fino a giungere ad un fatturato di oltre 3 milioni di euro. Fabio Bizzo 52 anni, sposato con una figlia, è nel settore della lavorazione della lamiera da 25 anni. Dapprima assieme al fratello nella sede di Valli di Chioggia, poi nel 2006 è approdato in zona industriale piovese dove ha dato l’impulso innovativo e commerciale alla METAL PROJECT s.r.l. “Non è facile districarsi

nel mercato in questo momento – ci ha dichiarato Fabio Bizzo – ma posso contare sul prezioso apporto dei miei collaboratori. I componenti dell’ufficio tecnico, Sabrina collaboratrice “tutto fare”, Alberto, Andrea; della segreteria Erica ed Anna e di mia moglie Adriana Bassan che mi aiuta nell’amministrazione dell’azienda e per i vari contatti con gli enti”. Verso che tipologia di clienti si rivolge la METAL PROJECT s.r.l.? “Noi lavoriamo per i più svariati settori, dalla climatizzazione all’esigenza del singolo privato, realizzando prodotti sia di serie che di nicchia. Come terzisti ci rivolgiamo alle aziende che commerciano con l’estero”. La METAL PROJECT s.r.l. è conosciuta come azienda tecnologicamente avanzata, pertanto investe molto sulla ricerca e sull’innovazione.

Dai 1,5 del 2002 ora la METAL PROJECT fattura oltre 3 milioni di euro

“Credo che il nostro successo sia stato proprio questa propensione nel dotarsi di strumenti sia di esecuzione - vedi il laser e di altri macchinari di rifinitura - che di progettazione con il modellatore tridimensionale SOLID EDGE che offre la possibilità al cliente di “vedere” il pezzo prima della sua esecuzione. Ogni anno spendiamo oltre 300 mila euro per l’acquisto di nuove attrezzature per far fronte alle continue esigenze del mercato”. Quanti operai avete attualmente? “Dagli 8 che aveva nel 2006 ora la METAL PROJECT s.r.l. annovera 25 operai tutti veramente validi e appassionati del loro lavoro. Posso dire che in azienda si respira un clima di completa collaborazione” Quando, secondo lei, la METAL PROJECT s.r.l. ha fatto il vero salto di qualità? “Quando ho deciso di creare l’attuale ufficio di progettazione. Con Sabrina, Albero e Andrea siamo in grado di soddisfare il cliente dalla progettazione fino al prodotto finito assicurando la più alta qualità”. A sinistra il titolare Fabio Bizzo, sotto la moglie Adriana Bassan e a fianco Alberto, Sabrina e Andrea dell’ufficio Progettazione



8 Sì, viaggiare

Sì, viaggiare 35

CROAZIA

Terme istriane elisir di salute

GLI ANTICHI BAGNI DI SANTO STEFANO GIÀ NOTI AI TEMPI DEI ROMANI E LANCIATI COME LUOGO DI VACANZA, DI CURA E DI RIPOSO DAGLI AUSTRIACI A METÀ DEL 19° SECOLO SORGONO NELLA PARTE SETTENTRIONALE DELL’ISTRIA AI PIEDI DELLA SPETTACOLARE RUPE DI PIETRAPELOSA IMMERSI NELLA NATURA E NEL SILENZIO LE ACQUE CURANO REUMATISMI, ARTRITI INFEZIONI RESPIRATORIE E MALATTIE DELLA PELLE IL CENTRO WELLNESS E IL POLICLINICO PROPONGONO ATTIVITÀ E INTERVENTI A PREZZI DECISAMENTE COMPETITIVI ESCURSIONI / QUEI BORGHI STORICI CHE RICORDANO VENEZIA

U L

a leggenda vuole che le terme istriane di Bagni Santo Stefano (in croato Istarske Toplice) siano sorte laddove una fanciulla, ingiustamente accusata, si gettò nel vuoto dall’alto della rupe di Pietrapelosa (oggi Gorostas) per provare la propria innocenza. Un salto di 85 metri finito fatalmente nel punto stesso in cui, anni dopo, fu trovata la fonte dell’acqua “miracolosa”. Quella che contribuisce a guarire i reumatismi, le artriti, le malattie della pelle, quelle dell’apparato respiratorio e alcune infezioni ginecologiche. Lo testimonia anche uno scritto del 1650 del vescovo Tomassini (allora la località istriana era compresa nei territori della Serenissima): “Nei boschi di Montona sgorga un’acqua calda sulfurea il cui corso sfocia nel fiume Quieto. i contadini si lavano con quest’acqua e curano così i reumatismi e varie malattie della pelle”. Siamo in Istria, nella parte settentrionale della penisola, vicino a Levade, patria del tartufo bianco istriano e sotto il piccolo borgo di Stridone, dove alla presenza di Vittorio Sgarbi qualche anno fa un gruppo di artisti sottoscrisse il manifesto del Cromatismo Ermetico. I Bagni di Santo Stefano, oggi moderno stabilimento balneo-terapico con tanto di Centro Wellness e attrezzati ambulatori policlinici, si trovano poco lontano da Montona, Pinguente e Buie, cittadine storiche di grande suggestione perchè arroccate sulla sommità di colline. Anche il luogo dove sorgono le terme è pregevole dal punto di vista ambientale: la rupe di Pietrapelosa sembra abbracciare il complesso termale istriano. L’acqua dei Bagni di

NELLA FOTO DI COPERTINA LE TERME ISTRIANE (ISTARSKE TOPLICE) DOMINATE DALLA RUPE DI PIETRAPELOSA. A DESTRA IN ALTO LA CHIESETTA DI SANTO STEFANO SOPRA LA RUPE E ARRAMPICATA LIBERA SULLA PARETE DI PIETRAPELOSA; SOTTO: IL MODERNO POLIAMBULATORIO, GINNASTICA RIABILITATIVA, LA SAUNA, UNA CAMERA E UN BALCONE DELL’HOTEL SANTO STEFANO; ATTIVITÀ NELL’AMBULATORIO ODONTOIATRICO. NELLA SCHEDA: MONTONA E UN’ESCURSIONE IN BICICLETTA

Santo Stefano è minerale sulfurea, radioattiva e ipotermale. Viene impiegata anche per arricchire il fango utilizzato a scopi terapeutici. Le sue proprietà benefiche, già note ai tempi dei Romani (l’Istria era compresa nei territori della X Regio di età augustea e a quell’epoca risale anche la costruzione dell’Arena di Pola) furono certificate già nel 1858 dal balneologo e chimico austriaco Karl Ritter von Hauer. Negli ambienti scientifici quest’acqua era ritenuta fra le migliori dell’Impero Austroungarico. Oggi viene utilizzata con effetti positivi anche nella riabilitazione post traumatica e post operatoria. Il personale di Istarske Toplice è altamente qualificato. Negli ultimi anni il centro termale è stato ammodernato e dotato di nuovi servizi, tanto da fare dell’Istarske Toplice uno dei fiori all’occhiello del turismo croato. Anche perchè sorge in mezzo al verde, immerso nella natura intatta della valle del Quieto, dove il silenzio regna

na vacanza in Istria offre molte opportunità. Per chi non vuole spostarsi troppo dalle Terme di Santo Stefano c’è la possibilità di effettuare escursioni in bicicletta, fra cui percorrere l’itinerario ciclabile lungo il tragitto della leggendaria ferrovia Parenzana, costruita dagli austriaci ai primi del ‘900 e dismessa negli anni Trenta in epoca italiana. Per chi ama il trekking c’è la possibilità di salire sulla rupe di Pietrapelosa e visitare poi l’antica chiesetta di Santo Stefano, godendo del magnifico panorama sull’Istria. Da visitare anche i vicini borghi di Montona (in cui tronchi venivano utilizzati dall’Arsenale di Venezia per costruire solide navi), Grisignana (oggi diventato borgo degli artisti, con tanto di atelier e gallerie), Stridone, Portole, Levade, Hum (dove si trovano delle antiche iscrizioni glagolitiche). A distanze comunque accessibili si trovano anche le perle dell’Istria: Parenzo (con la sua basilica eufrasiana), Rovigno (il cui magnifico promontorio è dominato dalla cuspide di Santa Eufemia) e Pola, con la sua arena romana. Da vedere anche borghi pittoreschi come Valle, Sanvincenti e Orsera, il cui stile ricorda il lungo periodo di presenza veneziana in Istria.

sovrano. Insomma, una piacevole oasi per riposare fisico e spirito. Il complesso dispone di 270 camere, suddivise fra la struttura Santo Stefano (4 stelle) e Mirna (3 stelle). Gli ospiti hanno a disposizione il ristorante, due caffè bar, la sala banchetti, la cappella, il parrucchiere, la biblioteca, la linea internet wi fi, piscine coperta e scoperta con acqua termale, il reparto terapia per i fanghi, i massaggi, l’elettroterapia, le inalazioni, i bagni nelle vasche e la palestra. La ristorazione per ora è del tipo self service, ma il direttore Vedran Velenik ha annunciato la creazione di un ristorantino gourmet da dedicare alle tante tipicità istriane, in primis olio, vini e tartufi. Il centro dispone anche di servizi wellness (con sauna

finlandese, bagno turco, trattamenti cosmetici e fitness) e di ambulatori. Questi ultimi concentrati in un moderno Policlinico. Richiestissime le prestazioni dell’ambulatorio odontoiatrico, anche per la convenienza dei prezzi e la vasta gamma di tipologie di intervento proposte, che si estendono anche all’implantologia. Della serie: andare in vacanza e tornare con i denti nuovi. Singolare (ma efficace) la cura della psoriasi effettuata immergendo le parti del corpo lesionate in una vasca dove minuscoli pesciolini la “puliscono” dalle squamature della pelle. E’ possibile richiedere interventi di chirurgia estetica e plastica. Le Terme di Santo Stefano sono aperte tutto l’anno, perchè l’Istria... è bella tutto l’anno.


22 36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

DAL

FASCINO ATTENZIONE S E PER UNA SCIOCCHEZZA VE NE DITE DI TUTTI I COLORI, ARRIVERETE A GRAFFIARVI IL CUORE · S ALUTE LAVORARE DISTRAE E CONSOLA, PRESI DAI PROBLEMI CONCRETI DIMENTICATE IL VOSTRO MALUMORE, RECUPERANDO SERENITÀ

TORO

DAL 21/04 AL 20/05

FASCINO AFFIDATEVI AL DIALOGO, CON MANO FERMA COME IL BISTURI: PER RISOLVERE IN FRETTA OGNI TENSIONE · S ALUTE SIETE A RISCHIO DI INFIAMMAZIONI, CISTITI, REAZIONI CUTANEE, NELLA SECONDA METÀ DEL MESE INFLUENZA E TOSSE

Oroscopo IL MESE DELL’AMORE VI COSTRINGE

AD UN BRACCIO DI FERRO TRA RIGIDITÀ

Sarà il prossimo

FASCINO VIA

LIBERA AI RAPPORTI GIOCOSI E DISIMPEGNATI, TUTTO FILA FINCHÈ RESPONSABILITÀ E SENTIMENTI RESTANO FUORI S ALUTE IL FEGATO È L’ORGANO PIÙ DELICATO A INIZIO PRIMAVERA: È ORA DI “LAVARLO” CON INSALATE E TISANE DEPURATIVE Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli

TISSIME LE STRADE DEL CUORE, CON POSSIBILI SCAMBI TRA AMICIZIA E AMORE: VIAGGI E AVVENTURE · S ALUTE BRONCHI, SPALLE E CERVICALE A RISCHIO: RICOSTITUENTI IDEALI FRUTTA SECCA E SPEZIE, OTTIME ANCHE LE ZUPPE

CANCRO DAL 22/06 AL 22/07

FASCINO CON L’ATTEGGIAMENTO GIUSTO LA COPPIA FUNZIONA SENZA SCOSSE: OTTIMISMO E TOLLERANZA GENERANO TENEREZZA · SALUTE BEN PROTETTI SUL FRONTE DELLA SALUTE, REGISTRATE TUTT’AL PIÙ QUALCHE TENSIONE ALLO STOMACO: NO ALLO STRESS

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

FASCINO

Aiutalo a diventare grande, con l’adozione a distanza.

OPPORTU-

NITÀ SENTIMENTALI OVUNQUE, IN VIAGGIO, A SCUOLA, LE MIGLIORI SUL LAVORO: ATTENTI ALLA TESTA · S ALUTE SOTTO PRESSIONE OCCHI E COLONNA, SFAVORITI DALLE BASSE TEMPERATURE: IL FREDDO NON VI VA A GENIO

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

Einstein?

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FASCINO POSSIBILE UN RITORNO DI FIAMMA CON UN EX TORNATO ALLA RIBALTA TRA SCUSE E COMPLIMENTI, SE CI TENETE... · S ALUTE IL LOOK VA CURATO MA DALL’INTERNO: NERVOSISMO, PALLORE, BORSE SOTTO GLI OCCHI RIVELANO SQUILIBRIO

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Milioni di bambini nel Sud del mondo crescono malnutriti e senza diritti. Ma chissà cosa potrebbero fare se potessero avere cibo, acqua potabile, cure mediche e un’istruzione. Adotta un bambino a distanza, aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro migliore. Oggi cambiare il mondo dipende da te. Un giorno, dipenderà da lui!

AVVENTURA E FORTI EMOZIONI IL SOGNO DEL MOMENTO. IMPEGNO PER UNA STORIA IMPORTANTE CONSOLIDATA · SALUTE CURIOSI DI SPERIMENTARE UNA NUOVA DIETA ACQUISTATE RICETTARI E INGREDIENTI CON ENTUSIASMO E FATE BENE

Per ricevere le informazioni sul bambino e la comunità che potrai sostenere, spedisci in busta chiusa il coupon qui riportato a: ActionAid - Via Broggi 19/A - 20129 Milano, invialo via fax al numero 02/29537373 oppure chiamaci allo 02/742001.

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E COMPLICAZIONI SUL FRONTE DEL CUORE INDECISO DA CHE PARTE STARE: DOSATE BENE LA FIDUCIA · S ALUTE FISICO DELICATO, PENALIZZATO DA UN SISTEMA IMMUNITARIO PIUTTOSTO IMPIGRITO, ANCHE L’INTESTINO NE RISENTE

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Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano, via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati. ZLP12

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A SORPRESA UN’AMICIZIA ESPLODE IN PASSIONE, IMPOSSIBILE INVECE IL CONTRARIO: AMORE CHE RIPIEGA SULL’AMICIZIA · S ALUTE UNICO NEO LA RITENZIONE IDRICA: LA VITA SEDENTARIA VI GONFIA, LE VOSTRE PREFERENZE ALIMENTARI FANNO IL RESTO FASCINO


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