Miranese nord ott2013 n129

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del Miranese Nord

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.129 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

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del Miranese Nord

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.129 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Lavoro Panoramica nelle aziende che guardano al dopocrisi pagg.

Martellago Pometon, il futuro resta incerto

Noale Il comune mette in vendita otto immobili

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EDITORIALE

piu’ loculi nei due cimiteri di salzano

Davanti al “dio palanca” così fan tutti di Nicola Stievano

Il comune di Salzano ha trovato una soluzione al problema di ampliamento dei cimiteri comunali visto e considerato che si stavano esaurendo i loculi per la tumulazione di salme. Con deliberazione di giunta n. 14 del 07.02.2012, ha dato indirizzo di predisporre tutti gli atti per affidare ... pag. 18

Teatro a Mirano, 4 stagioni in un anno

Quattro stagioni in un anno. Si prevede un’annata ricca per il Teatro di Mirano, che ospiterà ben quattro cartelloni fino alla prossima primavera, con appuntamenti per grandi e piccini. Ci saranno la prosa, il teatro emergente e le novità della prima rassegna “La scuola va a teatro” e Domenica a teatro”. pag. 20 10%

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Noale, un referendum sulla viabilità Nel 2012 in un’indagine con 1400 questionari, il 96% era contrario all’attuale sistemazione del centro

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i torna a parlare di referendum sulla viabilità del centro di Noale. E a tornarne a parlare è la Confcommercio del Miranese, da sempre critica al progetto entrato in vigore a metà del 2011 e che chiede alla giunta di cambiarlo. Troppi problemi ai commercianti, ai clienti per arrivare nel cuore cittadino e, di conseguenza, affari a picco accusa l’associazione di categoria che ha protocollato in municipio una lettera in risposta a quella del sindaco Michele Celeghin del 16 maggio. Confcommercio si dice disponibile

a ricorrere al difensore civico se il Comune non dovesse adempiere ai suoi obblighi. Confcommercio aveva chiesto ancora il 15 marzo di andare alle urne per chiedere alla gente se piace o meno la viabilità in vigore da più di due anni, rifacendosi all’articolo 38 dello statuto. Il quesito da sottoporre ai cittadini è: “Volete voi che venga integralmente ripristinato l’assetto viario del centro storico di Noale precedente all’attuale e, nello specifico, vengano rimossi sensi unici e zone a traffico limitato, con tutta la relativa segnale-

tica, gli spartitraffico, i rallentatori, le barriere e quant’altro istituito e realizzato a seguito della delibera di giunta comunale avente a oggetto “Riqualificazione viabilistica del centro urbano, nonché di tutti gli atti prodromici e conseguenti inerenti la modifica dell’assetto viario di Noale capoluogo?”. Due mesi dopo è arrivata la replica di Celeghin, dove scriveva che è un “regolamento specifico che disciplina le modalità di svolgimento del referendum consultivo, mentre nulla si dice in tema di consultazioni ...”. pag. 8

avanti al dio palanca non ci sono fratelli, amici o parenti”: è una delle frasi pronunciate in una delle decine di intercettazioni della recente inchiesta sulla rete di corruzione legata agli appalti pubblici. Poche parole che sintetizzano, ancora una volta se ce ne fosse il bisogno, qual è il criterio adottato da funzionari pubblici infedeli e da imprenditori complici. Il denaro, ovviamente, che giustifica i favori piccoli e grandi, gli “aggiustamenti” di gare e procedure, il ritocco in corso d’opera, sempre a danno del pubblico e, di conseguenza, di ciascuno di noi. Il denaro, sia “cash”, basta anche qualche banconota da 50-100 euro di tanto in tanto, che sottoforma di “regali” come il viaggio esotico ma anche una mano di bianco in casa o qualche piccolo lavoretto “extra”. E’ la corruzione nostrana, di piccolo cabotaggio e piccola pezzatura, quella che alimenta una zona grigia di cui nessuno conosce i contorni con chiarezza. E’ il primo passo che poi giustifica tutti gli altri, fino ad arrivare ai grandi scandali. Il tutto in nome del “dio palanca”, ovviamente, ma anche di una distorta concezione di moralità e di senso civico. Perché dunque scandalizzarsi se “così fan tutti”? continua a pag.

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L’Intervento

Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking di Silvia Giuriato*

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e recentissime modifiche legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito le raccomandazioni europee della Convenzione del Consiglio d’Europa ed hanno risposto al crescente allarme sociale determinato dai delitti contro le donne. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia

continua a pag.

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EDITORIALE

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segue da pag.

Davanti al “dio palanca” così fan tutti

Urbanistica

Piano casa, un successo

Sono 1.358 dall’inizio del 2013 le pratiche ricevute dai 44 Comuni della Provincia di Venezia relative all’ampliamento delle abitazioni previste dalla proroga della legge sul Piano casa approvata dal Consiglio regionale nel luglio scorso. Da marzo a maggio 2013 le pratiche presentate sono state 452, e gli dagli ultimi dati relativi al bimestre giugno-settembre 2013 di pratiche ne sono state presentate 701. Dal 2009, quando è entrata in vigore la legge sul Piano casa, fino ad oggi, sono state ben 9.507 le pratiche presentate per l’ampliamento delle abitazioni.

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Perché fare i moralisti e continuare a puntare i dito contro imprenditori e politici che hanno comunque fatto “girare” l’economia? Avranno anche rubato qualcosa - è la linea di pensiero che serpeggia nemmeno tanto sotterranea nel Nordest degli affari - ma se questo è il prezzo da pagare per permettere ad una azienda di lavorare perché vogliamo fare del terrorismo? Perché accanirci contro il funzionario che ha comunque dato il suo “contributo”, discutibile ma reale, a sostenere qualche impresa che deve impiegare i suoi lavoratori? E’ il sistema con il quale, continua chi è convinto di saperla lunga, dobbiamo fare i conti, voglia o non voglia. Altrimenti non si va da nessuna parte, altrimenti non si sta sul mercato. Affermazioni che suonano come un grande alibi collettivo e un’autoassoluzione equivoca, anche se molto di moda in questo difficile e confuso periodo. Ecco allora che bastano 50 euro per corrompere un funzionario, oppure un fine settimana a Milano Marittima “all inclusive” regalato ad un dipendente pubblico che dovrebbe essersi limitato a fare il suo dovere. E’ a causa del “dio palanca” e delle tante “piccole eccezioni” ad esso collegate se nel nostro Paese un’opera pubblica costa uno proposito e se ci vogliono anni per portarla a termine. Va da sé che ci si muove in una specie di giungla senza regole, in cui ha la meglio non il più bravo ma il più furbo, o il più “amico” del politico di turno. E’ questa scuola di pensiero che arriva a giustificare ogni forma di illegalità, non solamente i cosiddetti “peccati veniali”. Perché alla fine il “dio palanca” perdona tutto, basta assecondarlo. di Nicola Stievano

Uso delle palestre provinciali

Concessione delle palestre provinciali in orario extrascolastico La provincia autorizza per il 2013-14 l’uso delle palestre, da parte delle associazioni sportive che però devono essere presentate entro il 30, con apposito modulo pubblicato sul sito-web della Provincia. Per quanto riguarda le palestre gestite in convenzione con i Comuni di Mirano, Dolo, Portogruaro, San Donà di Piave, Chioggia, Cavarzere e Jesolo e le Municipalità del Comune di Venezia, le assegnazioni saranno effettuate dai Comuni in base ai criteri da loro stabiliti per la gestione delle proprie palestre.

Ddl svuota Provincie

La mobilitazione a Roma delle province “Vogliono far passare l’abolizione delle Province come la soluzione dei problemi del nostro Paese, quando ben sanno che incidiamo pochissimo sulla spesa generale”. La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto prende le distanze dal disegno di legge Delrio, cosiddetto svuota Province, e pur concordando sulla necessità di una riforma, reclama criteri differenti da quelli presi in considerazione dal Ddl. “Non si può fare di tutta l’erba un fascio” sostiene e rivendica il caso della Provincia di Venezia, come esempio di funzionalità ed efficienza. “E’ un ente che dà lavoro ad oltre 500 persone , - afferma - con il bilancio a posto nonostante i tagli, un ente ben organizzato che paga le aziende e i fornitori in meno di 20 giorni”. Una posizione la sua ribadita anche lo scorso 5 novembre in occasione dell’Assemblea nazionale delle Province organizzata dall’Upi (Unione delle Province italiane) a Roma alla quale hanno partecipato amministratori provinciali, parlamentari ed esponenti del Governo, esperti e sindacati.

Strutture

Miranese Territorio

Provincia Partiti

19 milioni per le opere complementari al Passante pag. 6

Martellago

Il sindaco lancia l’allarme finanziario per il comune pag.

Trasporti

E’ Stradiotto il nuovo segretario provinciale del Pd pag. 22

Nuovi orari dei treni, una rivoluzione

Ambiente

Allarme nutrie al cimitero di San Michele

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Scorze’ Conclusi i lavori per la caserma dei carabinieri pag.

Regione

pag.

25

personaggio

16

pagg.

34-35

arte

Mason, l’irresistibile passione per il collezionismo pag. 28

Verona e Vicenza, un posto al sole per il paesaggio pag. 40

Violenza sulle donne

allo studio Un servizio di supporto psicologico

Dopo il protocollo d’intesa con l’Ordine degli avvocati per l’attività di prima consulenza legale gratuita alle donne vittime di violenza, la Provincia di Venezia sta mettendo a punto un’analogo accordo di collaborazione con l’Ordine degli psicologi. Il testo discusso ed emendato in sede di Commissione pari opportunità verrà valutato dall’Ordine. L’intenzione - spiega l’assessore provinciale alle Pari opportunità Giacomo Gandolfo - è di arrivare alla firma del testo definitivo per il consiglio provinciale straordinario del 25 novembre prossimo, convocato in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

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Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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4 Argomento del mese LAVORO Nel 2014, il taglio del cuneo fiscale varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015)

Cuneo fiscale e bonus giovani

di Alessandro Abbadir

La Cgia di Mestre: il taglio del cuneo porta in busta paga 14 euro netti al mese

Migliaia di richieste di assunzioni sono arrivate all’Inps per avere le agevolazioni del “bonus under30”

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l taglio del cuneo fiscale, farà ripartire l’economia italiana e anche quella veneta? Il governo pensa di si, le associazioni di categoria e i sindacati hanno più di qualche dubbio. Più efficace per incentivare le assunzioni sembra essere stato il bonus fiscale “under30”, fin nelle scorse settimane. In questo caso le richieste presentate in poco tempo dalle imprese venete sono state moltissime. Va ricordato che sono circa 170.000 i disoccupati in Veneto, per lo più dovuti alla massa di licenziamenti questi ultimi 5 anni. A pagare maggiormente questa situazione sono soprattutto le donne, che nel 60% dei casi si trovano disoccupate. Ma vediamo le cifre del taglio al cuneo fiscale. Nel 2014, il taglio varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015). La riduzione del cuneo fiscale sarà dunque in tre anni: di 5,6 miliardi per le imprese e 5 miliardi per alleggerire il peso del fisco sui lavoratori .Il primo anno il cuneo di fatto varrà in tutto 2,5 miliardi. Attualmente si stanno studiando due ipotesi e alla fine dei calcoli, in termini di guadagno si tratta, di una disponibilità immediata in busta paga di 112 euro nel primo caso e di 502 euro nel secondo. A partire dall’anno d’imposta

2013, per ottenere le compensazioni di crediti di imposte dirette superiori a 15mila euro (come avviene oggi per l’Iva), sarà necessario ottenere il visto di conformità di un professionista abilitato. Si incentiva poi la patrimonializzazione delle imprese che diventano più affidabili per le banche. Ed è previsto il rifinanziamento di 1,6 miliardi per il fondo di garanzia per le piccole imprese. Ma queste cifre vengono criticate dalla Cgia di Mestre con il suo segretario Giuseppe Bortolussi come troppo esigue per far ripartire i consumi e perciò l’economia reale. “Il taglio del cuneo fiscale – dice Bortolussi - potrebbe garantire ai lavoratori dipendenti una busta paga più “pesante” fino a 14 euro netti al mese. I vantaggi economici più “tangibili” sarebbero per i dipendenti con un reddito imponibile Irpef che oscilla tra i 15.000 ai 20.000 euro all’anno, uno stipendio mensile netto compreso tra i 950 e i 1.250 euro. Ritenere che con queste cifre mensili nette si possa dare un po’di serenità alle famiglie è una chimera. Stiamo parlando di cifre irrisorie che non permetterebbero ad una persona di concedersi neanche una birra e una pizza. Difficile far ripartire i consumi in questo modo”. Il taglio delle tasse sul lavoro dovrebbe poi favorire nuove assunzioni, visto che le imprese pagherebbero meno per i dipendenti, e anche su questi aspetti dell’operazione, i dubbi sono molti. Qualche risultato

però più consistente si pensa potrà vedersi nei prossimi anni quando il taglio sarà più netto. Più risultati sembra darli invece immediatamente il “bonus under 30” che prevede cospicue agevolazioni per le imprese che decidono di procedere con nuove assunzioni o con la trasformazione di rapporti di lavoro a tempo determinato in tempo. A livello nazionale i 4/5 delle richieste riguardano nuove assunzioni, mentre approssimativamente 1/5 si riferisce a trasformazioni dei rapporti in tempo indeterminato. L’incentivo, introdotto dall’articolo 1 del decreto legge 28 giugno 2013, è riconosciuto alle aziende che assumono giovani fra i 18 e i 29 anni privi di impiego da almeno sei mesi o senza un diploma di scuola media superiore o professionale, oppure che trasformino un rapporto di lavoro già esistente da tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato. Il beneficio, che è pari ad un terzo della retribuzione (fino a un massimo di 650 euro al mese) per una durata massima di 18 mesi (12 mesi per trasformazioni di contratti a termine in tempo indeterminato), può essere richiesto esclusivamente dalle aziende. Le domande devono essere presentate all’Inps per via telematica. In poche ore in Veneto sono state presentate migliaia di domande. Per il Veneto, il fondo a disposizione per le nuove assunzioni ammonta a 5,4 milioni per il 2013, 11 milioni per il 2014 e altrettanti per il 2015.

coinvolTi 750 lavoraTori Tra noale e scorzÉ

Per Aprilia la corsa più lunga

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cque agitate nel polo del motociclismo dell’Aprilia nel veneziano. I 750 lavoratori hanno respinto il piano di ridimensionamento della produzione presentato dal patron di Aprilia Roberto Colaninno. I due stabilimenti di Scorzé e Noale producono 27 mila motoveicoli all’anno e l’occupazione tiene grazie al ricorso, in atto da 4 anni, ai contratti di solidarietà. Il piano Colaninno prevede invece che la produzione si assesti attorno agli 8-10 mila moto e motocicli: si fa presto a fare i conti dei lavoratori che sarebbero espulsi dall’azienda. Raccontando l’incontro di Pontedera Matteo Masier, della Fim Cisl veneziana, sottolinea come non sia possibile “curare Aprilia con la stessa medicina che si è usata per Guzzi perché, nei fatti, significa, far scomparire i due stabilimenti produttivi”. Per questo motivo il sindacato, che non nega l’oggettività della crisi, chiede una svolta nella strategia aziendale con un progetto industriale di investimenti che rilanci gli stabilimenti. Sindacati ed Rsu contestano all’azienda di non aver dato luogo nemmeno agli investimenti annunciati un anno fa, a partire dalla riorganizzazione ed il potenziamento del settore marketing e commerciale. La sensazione che si voglia andare ad una lenta e progressiva chiusura dei siti produttivi è confermata anche dagli altri interventi “è questo il futuro che si prepara per chi ha appena vinto il campionato mondiale Superbike costruttori?” si chiedono in molti. Per i lavoratori di Aprilia si apre quella che probabilmente sarà la corsa più lunga.

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Argomento del mese 5 10 Argomento del mese Dati Unioncamere per il veneziano

i per rilanciare l’occupazione La storia Un anno fa il via alla nuova formula che ha permesso di mantenere l’occupazione

Quando i dipendenti salvano l’azienda: Fonderie Zen fa scuola di Nicola Stievano

U spalla pag 5 per vene-

n esempio destinato a fare scuola nella lunga recessione che ha investito il nostro Paese. E ancora una volta, anche tra le difficoltà della crisi, il Veneto a fare da capofila, a dare il “buon esempio”. Stiamo parlando delle aziende salvate dai dipendenti, dai lavoratori che non si arrendono al fallimento e scelgono di impegnarsi in prima persona per mantenere la produzione e l’occupazione. Un anno fa proprio nella nostra regione, in provincia di Padova, le Fonderie Zen hanno ripreso l’occupazione e salvato decine di posti di lavoro grazie ad una formula fino ad allora pressoché inedita, poi replicata nel resto della Penisola. E sempre dal Nordest sono partite altre iniziative di lavoratori che da ex disoccupati sono diventati “azionisti” o “imprenditori” e garantendo un futuro ad aziende in crisi. Un anno fa le ex Fonderie Zen di Albignasego hanno riavviato l’attività produttiva, con una nuova compagine sociale (la Zen Fonderie Srl) e 115 dipendenti, di cui quasi la metà extracomunitari. Il progetto industriale, che ha ottenuto anche l’appoggio economico di Veneto Sviluppo Spa, finanziaria della Regione, è stato presentato con un esempio unico in Italia. “Per la prima volta anche i lavoratori – ricorda l’assessore provinciale al lavoro Massimiliano Barison - sono entrati nel capitale sociale dell’azienda e hanno concorso a salvarla da un sicuro fallimento. Noi ci abbiamo creduto e abbiamo fortemente voluto appoggiare questo progetto che rappresenta anche un segnale e un esempio per tutte le aziende oggi in sofferenza. Non è stato facile mettere insieme una filiera che va dai lavoratori, ai manager, agli investitori, ma è una sfida vinta per l’impresa, i dipendenti, il mondo del pubblico e del privato”. E’ stato il primo esempio di cogestione in Italia, in cui lavoratori, dirigenti, ma anche istituzioni pubbliche e fondi privati hanno costituto un’alleanza forte per salvare un’attività con ancora margini di rilancio.

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Area sud la più in affanno

Nel 2013 in fumo 4160 posti di lavoro D

isoccupazione galoppante e imprese in difficoltà. I segnali di ripresa ci saranno anche a livello internazionale ma nel veneziano fanno proprio fatica a vedersi. I dati per le imprese sono arrivati dal report di Unioncamere . Le cifre sono pesantissime: a fine 2013, rivela il consueto report del sistema tessuto produttivo veneziano si ritroverà con oltre 4mila posti di lavoro in meno rispetto a inizio anno, 2mila e 800 nel comparto dei servizi e 1.360 in quello industriale Le assunzioni di lavoratori dipendenti sono in calo del 17% rispetto al 2012 e del 20% in confronto a cinque anni prima. Due terzi dei nuovi contratti sono a tempo determinato, mentre rispetto al 2012 cala del 5% l’utilizzo di rapporti cosiddetti atipici. Andiamo nel dettaglio nel veneziano quest’anno troveranno un posto di lavoro 15.290 persone: 13.120 avranno un contratto da dipendenti, mille entreranno con contratti di somministrazione (ex interinali), 660 con il co.co.pro e 510 con altri tipi di rapporto. Restano a casa 19.450 lavoratori dei quali 17.280 dipendenti. Ciò significa che il 2013 segnerà la perdita di 4.160 posti di lavoro. Solo quindici imprese veneziane ogni cento hanno messo in preventivo di assumere nuovo personale entro l’anno. Molte di queste non intendono assumere perché, pur avendone necessità, ritengono eccessivo il costo del lavoro e sperano che il taglio del cuneo fiscale favorisca l’operazione. Intanto si è svolto nella sede del Centro servizi di Mestre un incontro tra l’assessore provinciale alle attività produttive Lucio Gianni, e il direttore della Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato. Si sono analizzati gli aspetti legati alla situazione difficile dell’area sud della provincia nei comuni di Cavarzere Cona e Chioggia . Qui aumenta la Cassa Integrazione Guadagni dell’ 8 per cento, così come le procedure di mobilità del 6 per cento, crolla il fatturato del 10-12 per cento, i settori più penalizzati sono l’edilizia, seguita dal metalmeccanico. Le prospettive di ripresa si allontanano al secondo semestre 2014, nel frattempo la situazione di crisi tende ad aggravarsi con ulteriore ricorso alla Cig e aumento del tasso di disoccupazione oltre l’11 ed il 12 per cento rispetto ad altre aree del Veneto. “La situazione del sud della provincia veneziana – spiega l’assessore Gianni - evidenzia dati molto preoccupanti. Ho convocato all’inizio di quest’anno, a Chioggia, una riunione con i sindaci e gli assessori alle attività produttive, dei Comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona per proporre e suggerire di creare, una sinergia di intenti per abbattere i “campanili” che dividono e, creano incomprensioni. Questo territorio ha grosse potenzialità, ma che se non vengono trasformate in opportunità imprenditoriali e produttive, con una forte azione unitaria, corriamo il grosso pericolo di trovarci fra un anno a constatare il peggioramento dei dati che oggi vengono evidenziati”. Per direttore di Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato: ”Rispetto ad altre aree del Veneto la bassa veneziana soffre in maniera endemica della mancanza di uno sviluppo industriale consolidato negli anni. Si è puntato solo ed esclusivamente (vedi Chioggia) a sviluppare il sistema turistico senza procedere a pari passo a consolidare attività correlate. L’area poi vive la perdita occupazionale di Marghera. Serve dunque uno sviluppo del settore turistico con valorizzazione del patrimonio territoriale, che proceda con l’integrazione delle attività complementari. Una politica del credito agevolata per sviluppare attività che diano risposte ad un territorio che da troppi anni soffre”.


6 Territorio Infrastrutture In commissione regionale Trasporti e Viabilità riviste le tranche di pagamento

Opere complementari al Passante, cancellate Dei 95 milioni di euro inizialmente previsti dal protocollo d’intesa del 2004, ne sono rimasti a disposizione solamente 18 di Filippo De Gaspari

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ulle opere complementari Mirano rischia di rimanere con un palmo di naso. In commissione regionale Trasporti e Viabilità è arrivato infatti un disegno di legge che rivede in parte la tranche di pagamento di 35 milioni di euro, approvati con la Finanziaria 2009, per realizzare opere di “fascia B” complementari al Passante lungo tutto il tracciato. A denunciare il presunto colpo di mano regionale è il Partito democratico, che accusa la maggioranza di aver unilateralmente rivisto gli accordi di programma che garantivano i paesi attraversati dal Passante attraverso la realizzazione di opere complementari e di mitigazione. In pratica dei 95 milioni di euro inizialmente previsti dal protocollo d’intesa del 2004 con i comuni del Passante, ne sono rimasti a disposizione ancora meno dei 35 attesi e precisamente 18. Mirano, sulla carta, ne aspetterebbe 19. E’ chiaro dunque che le opere complementari miranesi, tutte per lo meno, non si faranno. In Regione, come in città, è bufera e adesso il sindaco Maria

Rosa Pavanello, minaccia addirittura di scendere in strada e bloccare il casello di Vetrego se non verranno adempiuti gli obblighi previsti dagli accordi. “In modo del tutto unilaterale molte opere complementari del Passante, concordate con gli enti locali, rischiano di saltare – spiega il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Lucio Tiozzo – di fatto verrebbero sospesi, con il pericolo di cassare definitivamente, tutti gli interventi di mitigazione di fascia B che dovevano essere realizzati da Veneto Strade. L’assessore Renato Chisso ha il dovere di rendere conto dei motivi di questo dietrofront sul quale peraltro solleviamo dubbi di illegittimità. E bisogna fare chiarezza sul perché, nel frattempo, una serie di interventi di fascia B siano stati spostati in fascia A, ovvero a carico di Cav, e già realizzati”. Rincara la dose il vicepresidente della commissione regionale Viabilità Bruno Pigozzo: “Ci dicano qual è la situazione reale, perché se è vero che sono disponibili solamente 18 milioni, è un diritto di comuni come Mirano sapere se

e quanti saranno destinati alle opere che attendono da anni”. Duro anche Pietrangelo Pettenò, della Federazione della sinistra: “E’ un disegno di legge poco chiaro e che crea molti sospetti: gli accordi sottoscritti fin dal 2004 vanno mantenuti, non possono essere i comuni a farsi carico della realizzazione di opere infrastrutturali funzionali al Passante. La giunta Zaia rispetti gli accordi e onori gli impegni senza “mercanteggiare”, scegliendo con discrezionalità a quali opere dare priorità”. Alle voci di dissenso in Regione si aggiungono quelle locali. La più dura stavolta è proprio il sindaco Pavanello, che schiera gli avvocati e minaccia blocchi stradali: “Abbiamo già dato mandato ai nostri legali di prendere in mano la questione – sbotta il sindaco – l’accordo di programma non sarà un contratto ma è giusto che la questione diventi giuridica. Siamo l’unico paese del Passante che si è subìto traffico e casello fuori da ogni previsione, con le conseguenze che tutti noi conosciamo e non ci è mai arrivato il becco di un quattrino.

Chiediamo, anzi pretendiamo, che arrivi subito almeno una prima tranche dei soldi promessi per mitigare l’impatto che queste opere hanno avuto. Abbiamo già messo in mora la Regione con la richiesta di attivazione del collegio di vigilanza previsto dalle

legge (che prevede interventi sostitutivi di fronte alle inadempienze regionali, ndr), adesso intraprenderemo tutte le altre azioni possibili, legali e non solo. Pretendiamo garanzie, altrimenti la città non starà a guardare”.

Vetrego Tornello via dal 2014

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ia il tornello dal 1° gennaio, salasso in vista per il 2014. La nuova data dell’agognato salvataggio di Vetrego da traffico e smog è fissata con l’arrivo del nuovo anno: saranno aumentate le tariffe e dunque eliminate le fastidiose code che intasano la viabilità attorno all’autostrada, ogni giorno. La novità è emersa da un incontro tra il comitato Rinascita Vetrego e Cav, Concessioni autostradali venete, nella sede della società in via Bottenigo a Mestre. Tecnici e dirigenti hanno ricevuto una delegazione di vetreghesi e hanno annunciato le prossime tappe che porteranno alla soluzione del problema che dura ormai da oltre quattro anni. Il comitato è soddisfatto degli esisti dell’incontro. “Abbiamo aspettato anni, qualche mese in più non fa la differenza, purché si arrivi a una soluzione” ha affermato il presidente del comitato Emanuele Congia. L’eliminazione del tornello, ormai è noto, passa per l’aumento delle tariffe sulla tratta Padova-Venezia: in questo modo non sarà più conveniente per i “tornellisti” uscire e rientrare subito al casello di MiranoDolo, intasando la rotonda di via Vetrego, per sfruttare il tratto liberalizzato della A57. In paese aspettano questi aumenti da mesi, sapendo che ciò non piacerà affatto ai pendolari, su cui grava la prospettiva di un salasso senza precedenti. Le prospettive sono di una triplicazione delle tariffe e non riguardano solamente i miranesi: un viaggio da Mirano a Padova Est potrebbe costare 2,70 euro contro gli 80 centesimi di adesso, stessa tariffa da Mestre a Padova, invece

dei 3,30 di oggi. Così non converrà più a nessuno uscire e rientrare a Vetrego. Resterà invece sempre gratuita la tratta MiranoMestre. Per i residenti di Mirano, Mira, Dolo, Santa Maria di Sala e Pianiga, i comuni che più di tutti usufruiscono del casello miranese, potrebbero arrivare agevolazioni, ma è presto per parlare di ufficialità: da tempo si parla di venti passaggi scontati al casello, con Telepass. Tutto da vedere. Intanto a Vetrego ringraziano e pazienza per i malumori dei pendolari. “Cav ha sollecitato più volte in questi mesi i ministeri dell’Economia e dei Trasporti - spiega Congia - i ritardi sono dovuti alla burocrazia: in particolare serve affrontare un tortuoso iter attraverso il Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, che poi si rivolgerà ai ministeri per l’ok definitivo. Ma Cav ci ha assicurato che a gennaio ci sarà la svolta. Noi abbiamo fiducia che ciò possa avvenire. L’ad di Cav Eutimio Mucilli non ha pregiudizi su Vetrego, a questo punto fatto 30 facciamo 31, e aspettiamo questi mesi per arrivare a una soluzione chiara e definitiva. Per la prima volta Vetrego vede la luce in fondo F.D.G. al tunnel”.



8 Noale L’Intervento

Il caso Viabilità Le categorie economiche chiedono una consultazione popolare

Referendum, Confcommercio alla carica di Alessandro Ragazzo

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Lo scorso anno in un’indagine con 1400 questionari, il 96% dava un parere negativo alla sistemazione del centro

i torna a parlare di referendum sulla viabilità del centro di Noale. E a tornarne a parlare è la Confcommercio del Miranese, da sempre critica al progetto entrato in vigore a metà del 2011, e che chiede alla giunta di cambiarlo. Troppi problemi ai commercianti, ai clienti per arrivare nel cuore cittadino e, di conseguenza, affari a picco, accusa l’associazione di categoria che ha protocollato in municipio una lettera in risposta a quella del sindaco Michele Celeghin del 16 maggio. Confcommercio si dice disponibile a ricorrere al difensore civico se il Comune non dovesse adempiere ai suoi obblighi. Confcommercio aveva chiesto ancora il 15 marzo, di andare alle urne per chiedere alla gente se piace o meno la viabilità in vigore da più di due anni, rifacendosi all’articolo 38 dello statuto. Il quesito da sottoporre ai cittadini è: “Volete voi che venga integralmente ripristinato l’assetto viario del centro storico di Noale precedente all’attuale e, nello specifico, vengano rimossi sensi unici e zone a traffico limitato, con tutta la relativa segnaletica, gli spartitraffico, i rallentatori, le barriere e quant’altro istituito e realizzato a seguito della delibera di giunta comunale avente a oggetto “Riqualificazione viabilistica del centro urbano, nonché di tutti gli atti prodromici e conseguenti inerenti schede, pagamento del personale, degli scrutatori e la modifica dell’assetto viario di Noale capoluogo?”. via dicendo. Confcommercio torna all’attacco e chieDue mesi dopo è arrivata la rede il referendum con un nuovo plica di Celeghin, dove scriveva Le spese per documento presentato il 27 setche è un “regolamento speci- il voto ammontano tembre e firmato dal presidente fico che disciplina le modalità a 50mila euro di Confcommercio del Miranese di svolgimento del referendum tra seggi e stampa Ennio Gallo, il delegato di Noale consultivo, mentre nulla si dice delle schede Giovanni Liziero, e il referente in tema di consultazioni gedel comitato di via Sant’Andrea neriche”. Nella stessa missiva, poi, aggiunge come Luigi Bonacin. Gallo non esclude l’ipotesi difensore Noale non abbia questo regolamento, e si dovrebbe civico, e continua a sostenere come il mancato colleadottare, senza contare le spese da sostenere per il gamento tra le piazze Castello e XX Settembre abbia voto, stimate in 50 mila euro tra seggi, stampa delle penalizzato i negozianti. “Lo scorso anno – aggiunge

NEWS

Il traffico a Noale

Liziero – abbiamo fatto un’indagine con oltre 1400 questionari firmati, dove il 96% dava un parere negativo. Sarà stato anche ridotto l’inquinamento, ma i camion stavano già fuori dal centro ancora da prima, grazie all’apertura della variante alla Noalese e della bretella di via Valsugana. Celeghin, poi, parla di spese da sostenere ma non credo che le barriere, i divisori, le fioriere e la segnaletica siano state gratis”. Ma il sindaco Celeghin non ci sta. “Risponderò con una lettera a Confcommercio – replica Celeghin – ma da quattro anni Gallo ci fa campagna elettorale contro. So che vuole candidarsi a sindaco; dovesse vincere, sono certo che poi aprirà tutte le strade del mondo”.

Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking di Silvia Giuriato*

segue da pag.

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Sono stati introdotti strumenti giuridici per prevenire le violenze: il legislatore ha previsto delle aggravanti nei delitti di maltrattamenti, violenza sessuale ed atti persecutori. Ma non solo. L’intento è stato quello di attuare un regime di prevenzione, e ciò sia aggravando le pene per coloro che commettono i reati ma soprattutto prevedendo una serie di strumenti giuridici che consentano di impedirne la consumazione. Chi commetterà violenza domestica (percosse, lesioni, ovvero i cosiddetti reati sentinella), potrà essere inizialmente ammonito dal Questore. Quest’ultimo potrà chiedere al Prefetto di disporre la sospensione della patente di guida del destinatario dell’ammonimento, da uno a tre mesi. E ciò in assenza di querela: sarà sufficiente che i fatti vengano segnalati (purché in modo non anonimo) alle forze dell’ordine. Il Questore, procederà ad informare il soggetto ammonito della presenza dei servizi disponibili sul territorio (consultori familiari, servizi di salute mentale e servizi per le dipendenze): lo scopo è di eliminare, direttamente nell’autore, la spinta alla violenza. Coloro che subiscono reati di maltrattamenti in famiglia saranno poi maggiormente informati dello status del procedimento penale che le vede vittime, e potranno godere del patrocinio a spese dello Stato in deroga ai limiti reddituali. Esse potranno formulare istanza affinché la loro audizione venga resa in regime protetto. Questa modalità, eviterebbe la testimonianza di fronte all’autore del reato. Potrebbe vincere le resistenze di molte vittime a sporgere la querela. La querela nei casi di stalking, potrà esser rimessa unicamente avanti al Giudice, mentre nel caso vi siano state minacce aggravate non potrà esser ritirata. Le ipotesi di maltrattamenti sono state introdotte fra i reati per i quali è previsto l’arresto in flagranza, e comunque potrà essere applicata la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il responsabile potrà esser controllato mediante il braccialetto elettronico e potranno esse disposte intercettazioni telefoniche. La nuova legge ha introdotto il potenziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio, ove le vittime dei reati di violenza sessuale e di genere potranno trovare ausilio di operatori specificatamente formati. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia

Scuole

2014, palestra delle medie messa in sicurezza

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l 2014 dovrebbe essere l’anno buono per l’intervento di ripristino e messa in sicurezza della palestra delle scuole medie di Noale. L’assessore ai lavori Pubblici Michele Cervesato sta verificando la sostenibilità economica nel piano dei pagamenti del Comune ma c’è ottimismo. “Stiamo verificando l’impatto con i conti e con il bilancio comunale – spiega il sindaco Michele Celeghin – ma sono convinto che se le previsioni di entrata saranno rispettate, dovremmo farcela e realizzare l’intervento”. Il progetto sarà realizzato con risorse interne al Comune e sarà finanziato

con parte delle somme a disposizione di messa in sicurezza delle scuole noalesi e l’ammontare della spesa sarà di poco superiore ai 100 mila euro. “Si tratta di un intervento oramai inderogabile – commenta l’assessore Michele Cervesato – dobbiamo togliere e sostituire tutta la moquette, rifare i controsoffitti e i pavimenti oramai eccessivamente deteriorati e inutilizzabili. Un intervento dovrà essere effettuato anche sull’impianto elettrico al fine di garantire la massima sicurezza agli studenti ed alle associazioni che usufruiscono di quell’immobile”. Si tratta, dunque, di un in-

tervento a tutto tondo e richiesto da diverso tempo. Ora si spera che gli operai possano mettersi all’opera in tempi rapidi. Anche il dirigente scolastico spera si apra presto il cantiere. “Da anni – aggiunge Francesca Bonazza – segnaliamo l’esigenza di intervenire sulla palestra, che ci permetterà di vedere rimesso a nuovo un luogo frequentato dai miei studenti, perché crediamo molto alle discipline sportive che aiutino la crescita non solo fisica ma pure umana dei nostri figli. Si tratta, senza dubbio, di un intervento che riqualificherà anche la messa in sicurezza dell’immobile”. A.R.



10 Noale Patrimonio Il comune ha deciso di recuperare denaro dalle alienazioni

Otto immobili pronti alla vendita Il totale da mettere in cassa è di 2.099.500 euro e i soldi dovrebbero bastare per sistemare il centro storico di Alessandro Ragazzo

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oale ha deciso di mettere in vendita parte dei suoi immobili. Sono otto, per la precisione, quelli che il Consiglio ha dato il via libera per mettere sul mercato per poter sistemare il centro storico. Il progetto, comunque, non vedrà la luce prima di un anno, ovvero per fine 2014 ma intanto ha detto sì la maggioranza e no Uniti per Rinnovare. Gianni Tegon (Progetto dei noalesi) si è astenuto. Il totale da riuscire a mettere in cassa fa 2.099.500 euro e i soldi dovrebbero bastare per mettere mano a più di un locale. Nella lista c’è Palazzo

Ambiente

Scotto, sede della biblioteca, e l’obiettivo è aprire i cantieri nel primo e nel secondo piano, ora inutilizzabile, proprio con la vendita dei vicini locali. L’importo per dare il via ai lavori è di 700 mila euro. Inoltre il Comune vuole sistemare la Loggetta, che nel novembre del 2011 ha visto il crollo di due tavelloni. L’obiettivo è fare un accordo tra il pubblico e il privato, con quest’ultimo che dovrà far ritornare il monumento ai vecchi splendori, ma la proprietà rimarrebbe comunale. Tra i primi edifici da alienare ci sono le pertinenze attorno a piazza XX Settembre e

via De Gasperi, che saranno messe all’asta partendo da un valore di 850 mila euro. Lì, secondo le intenzioni del Comune, sarà ad uso commerciale, direzionale e residenziale. Si tratta delle stanze occupate in passato dagli uffici comunali e dalle associazioni. In lista c’è anche il compendio immobiliare di via Mestrina, con una superficie totale di 8.814 metri quadrati e il valore di stima fissato è di un milione e 48 mila euro. Le altre operazioni saranno fatte tramite asta pubblica o trattativa privata-diretta. Per l’alloggio di via San Giuseppe, il Comune conta

L’impianto fotovoltaico in via Bigolo funziona

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i è lavorato per anni per bonificare e riqualificare l’ex discarica di via Bigolo a Noale. Ora lì è sorto un impianto fotovoltaico, primo esempio di una situazione del genere in Italia, pronto a funzionare. A novembre ci sarà l’inaugurazione. Un progetto da 3 milioni di euro, iniziato

Il centro di Noale d’incassare 30 mila euro, a cui si vogliono sommare i 25 mila euro provenienti dalla zona verde (268 metri quadrati) di via Einstein e i 20 mila di quella di via Montello (270 metri quadrati). Poi è stato inserito anche l’alloggio di via Cadore, per una somma presunta di 70 mila euro, che dovrà essere ceduto tramite asta pubblica o attra-

ancora con la giunta di Carlo Zalunardo che, con l’ex vice sindaco Enrico Scotton, aveva messo nero su bianco un atto d’indirizzo per recuperare quel sito chiuso nel 1991. Poi le operazioni sono state portate avanti dal successore Michele Celeghin e dal suo assessore all’Ambiente Renato Damiani. L’obiettivo è risparmiare 5300 tonnellate di combustibile fossile e la produzione di 11 mila tonnellate di anidride carbonica. Soddisferà il fabbisogno di 560 famiglie. L’impianto

verso una trattativa privata-diretta. C’è, poi, l’area verde di via Pacinotti da 550 metri quadrati, valutata 49.500 euro, che avrà destinazione urbanistica. La somma di 7 mila euro si pensa di poterla ricavare dalla superficie di via Einaudi (200 metri quadrati), con il progetto di trasformarlo da verde pubblico a privato.

è di tipo “grind connect” ed è collegato alla linea elettrica, senza dover far uso di accumulatori, e occupa circa tre ettari di terreno con 217 siringhe da venti pannelli di silicio di ultima generazione. Il Comune, con questa operazione, risparmierà circa 30 mila euro all’anno di spese di gestione. Per i prossimi vent’anni, Veritas avrà in concessione l’intera superficie, che poi tornerà di proprietà del Comune. A.R.



12 Noale Economia Ansia fra i 720 dipendenti, per un mercato che non riesce a decollare

La preoccupazione resta alta all’Aprilia di Alessandro Ragazzo

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top alla produzione nello stabilimento Aprilia di Scorzè nella seconda parte di ottobre, con la possibilità, neppure remota, di replicare a novembre e dicembre. Ancora un fine anno di preoccupazione per i circa 720 dipendenti impegnati tra Noale e, appunto, Scorzè, a causa di un mercato che non riesce più a decollare e le vendite non registrano segnali positivi. Non sarà usata la cassa integrazione ma solo ferie e il contratto di solidarietà, in scadenza a fine gennaio. Insomma, si procederà con quanto fatto sinora quando c’è stato il blocco forzato dello stabilimento, vedi l’inizio di settembre. Il mercato degli scooter, settore dove Aprilia da sempre è molto presente, a settembre ha subito un altro meno 5,3% in immatricolazioni. I cinquantini perdono ben il 25,4%. Le moto, invece, hanno segnato un confortante più 8,3%. Questo secondo il Ministero dei Trasporti. Fino a poco tempo fa Aprilia era in testa nel mercato dei cinquantini, ora sorpassata dalla casa-madre Piaggio. E così, è il ciclomotore Liberty 50 Rst 4T dell’azienda di Pondera a primeggiare, seguito dallo Scarabeo 50 2T di Aprilia e da un altro Piaggio, la Vespa Lx 50 4V 4T. Poi a scorrere tutti gli altri, con Aprilia che, tra i primi venti, presenta anche lo Scarabeo 50 4T 4V al nono posto, il modello Sr 50 R al tredicesimo ed Sr Motorad 50 al ventesimo. Questo si inserisce in un mercato dove le immatricolazioni, ad agosto, si sono fermate a 8.614 unità, ovvero meno 22,7% rispetto allo stesso periodo del 2012. All’orizzon-

Le motociclette invece, hanno segnato un confortante più 8,3 % te, c’è poi la discussione del rinnovo del contratto di solidarietà, in scadenza a fine gennaio prossimo. Questo riguarda sempre i 360 lavoratori di Scorzè, mentre è stato ridotto dai 360 dello scorso anno a poco meno di 300 il numero per quelli di Noale. Intanto si registrano cambi della guardia in Aprilia Racing. Luigi Dall’Igna non è più il responsabile delle attività sportive. Al suo posto, in qualità di direttore sportivo, Romano Albesiano, 50 anni di Carrù (Cuneo). Dall’Igna aveva rassegnato le dimissioni dalla casa di Noale, poi accettate, e lavorerà per la Ducati, dove sarà il direttore generale del reparto corse. “Differenze di visione strategica in tema di gestione sportiva, e in considerazione dei risultati sinora conseguiti nella stagione 2013 del Mondiale Superbike” questi i motivi, si legge in una nota di Aprilia, che hanno portato l’ingegnere di Thiene e la casa motoristica

Le immatricolazioni, ad agosto, si sono fermate a 8.614 unità, ovvero meno 22,7%

Alcuni modelli della linea prodotta dall’Aprilia

a percorrere strade diverse. Al suo posto ci sarà Albesiano, ingegnere aeronautico dopo aver studiato al Politecnico di Torino. La sua carriera è iniziata in Cagiva e proseguita alla Fondmetal Technologies. Nel 1998 il ritorno alla casa varesina e nel 2005 è arrivato in Piaggio, dov’è stato responsabile del Centro tecnico moto. Carica che manterrà insieme alla guida della squadra dei tecnici di Aprilia Racing. Per l’azienda di Noale, ha sviluppato la RSV4 e il suo motore di 1000 di cilindrata. Rifiuti

La raccolta arriva in centro

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rima si è partiti con le frazioni Briana, Cappelletta e Moniego, ora tocca al centro storico di Noale a cambiare il sistema di raccolta dei rifiuti, passando a quello a calotta. Dunque anche il cuore della città dei Tempesta si adegua non solo al resto del comune, ma anche a gran parte dei paesi attorno, esclusa Salzano, che già lo adotta da tempo. Sono coinvolte circa 4 mila famiglie e 600 fra attività non domestiche, artigianali e commerciali di Noale e del centro storico. “Abbiamo ancora delle questioni da risolvere – commenta l’assessore all’Ambiente di Noale Renato Damiani – come l’abbandono della spazzatura fuori dei contenitori e il conferimento errato sui cassonetti del verde, della multiraccolta e l’umido. Questo provoca delle criticità al servizio, con spese aggiuntive da sostenere. Ma questo progetto non costerà di più a famiglie e imprese”. Anche l’ecocentro di via Mestrina avrà il sistema a calotta. Tutti i cittadini potranno avere accesso con la chiavetta e servirà a ottimizzare e semplificare il servizio. Veritas sta iniziando a sostituire i vari contenitori, mentre per i negozi si adotterà il porta a porta, come già attivo nella zona industriale. A.R.



14 Martellago Occupazione Restano fosche le prospettive dell’azienda di Maerne

Referendum alla Pometon, Fiom contro

Maerne Cultura

Presepio vivente, fervono i preparativi

Gli aventi diritto erano 173 e alle urne si è recato complessivamente il 67,05% dei dipendenti di Alessandro Ragazzo

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on l’autunno, è ritornata calda la questione Pometon, l’azienda metallurgica di Maerne. Dapprima l’accordo saltato tra le parti, poi il referendum indetto dalla Fim Cisl tra i lavoratori, con il no della Fiom Cgil e, infine, il prolungamento del contratto di solidarietà per quattro mesi, fino al 10 febbraio 2014. Tutto è partito dalla scorsa estate, da quando i vertici Pometon hanno annunciato 42 esuberi sui 177 dipendenti. Ora, invece, potrebbero diventare 75, con la possibilità di delocalizzare. E sono iniziate le trattative, per nulla semplici, che hanno portato al tavolo davanti all’assessore provinciale al Lavoro, Paolino D’Anna. Tavolo che è andato male. Il banco è saltato sulla questione delle penalizzazioni per gli operai in uscita: l’azienda era disposta a mettere sul piatto 120 mila euro, a copertura di quelle che avrebbero colpito chi sarebbe andato via prima in base alla riforma Fornero. Inoltre si ragionava a un altro anno di contratto di solidarietà, il quarto, ma fra dodici mesi Pometon avrebbe iniziato a lasciare a casa proprio quegli operai che nei successivi tre anni, fino al 2017, avrebbero raggiunto il limite di età pensionabile. Questo numero era stato indicato in 22-25 persone. Fiom Cgil non era disposta a firmare

in bianco, a fronte di una cifra che avrebbe potuto non essere sufficiente per gli operai danneggiati. Fim Cisl era orientata a trattare. Il successivo passaggio in Confindustria ha permesso di ratificare il contratto di solidarietà per altri quattro mesi, anziché un anno come si chiedeva. “Almeno abbiamo un po’ di respiro e possiamo discutere – afferma Stefano Boschini di Fim Cisl – anche se è inusuale una proroga di soli quattro mesi. Forse l’azienda ha altre idee, visti gli esuberi e la voglia di delocalizzare, come ci è stato detto sette giorni fa”. Dello stesso avviso anche la Fiom Cgil, che sta monitorando le posizioni in uscita dei suoi iscritti in base alla legge Fornero. “Lo consideriamo come un fatto importante per gli operai – aggiunge Giuseppe Minto – perché così nessuno sarà messo fuori. Avevamo chiesto pure noi di allungare il contratto di solidarietà di un anno ma almeno abbiamo consentito di essere più tranquilli. Nel frattempo, stiamo verificando la situazione di ciascun lavoratore prossimo alla pensione”. Ma che in fabbrica non tutti la pensino allo stesso modo, è dimostrato dal referendum indetto dalla Fim Cisl proprio per capire le intenzioni degli operai. Il risultato è stato piuttosto chiaro, con prevalenza dei sì con 110 preferenze, sui

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Lo stabilimento della Pometon 116 votanti, mentre i no sono stati 4, una scheda bianca e una nulla. Gli aventi diritti erano 173 e alle urne si è recato il 67,05% dei dipendenti. Anche nel rapporto tra chi è andato alle urne e l’esito finale, ben il 94,83% si dice favorevole, solo il 3,45% è contrario. Sui numeri allargati agli aventi diritto, quasi due terzi dicono sì (63,58%). Intanto la politica locale cerca di restare vigile. “Sono preoccupata – spiega il sindaco Monica Barbiero – e come giunta non siamo fermi, ma stiamo cercando di capire la situazione con le parti interessate”.

NEWS

Caserma Lavori conclusi La caserma in Via Roma

A due anni dal Patto dei sindaci

Risparmio energetico, investimenti per decine di milioni finora per un valore minimo di 50 milioni di euro, oggi abbassati a 30 milioni. Copertura prevista fino al 90% dei costi ammissibili. La base di partenza per costruire un programma di finanziamento è la diagnosi energetica degli edifici e degli impianti di illuminazione partendo dai Paes. Nei Piani d’azione per l’energia sostenibile i comuni hanno inserito azioni che avrebbero potuto realizzare compatibilmente con i loro limitati bilanci quantificandone le relative spese. Dai 18 Paesi esaminati (escluso Venezia) è emerso un ammontare d’investimento pari a 7 milioni e 316.000 euro per la riqualificazione energetica degli edifici e 1milione e 776.000 euro per la riqualificazione dell’illuminazione pubblica. La Provincia per la umeri davvero importanti in tema di efficienza energetica A riqualificazione energetica delle scuole superiori prevede 9 milioni e due anni dall’avvio del Patto dei Sindaci sono 19 i Comuni 500.000 euro. A partire da questo valore, proiettandolo sul numero che hanno presentato il Paes: Camponogara, Caorle, Ceggia, di edifici presenti nei 18 comuni esaminati si stima un impegno Dolo, Fossalta di Portogruaro, Martellago, Mira, Musile di Piave, economico pari a 39milioni e 300.000 euro, a cui aggiungere 24 milioni e 800.000 euro sui 12 nuovi Noale, Noventa di Piave, Portogruacomuni aderenti al Patto dei Sindaci, ro, Salzano, San Donà di Piave, San Si stima un impegno per un totale di investimenti su edifici Michele al Tagliamento, San Stino di economico di oltre 39 comunali pari a 64 milioni e 111.000 Livenza, Spinea, Torre di Mosto, Ve- milioni di euro, a cui nezia, Vigonovo. Nel 2013 si sono aggiungerne 25 sui 12 nuovi euro e un totale su edifici comunali e provinciali pari a 73 milioni e mezzo aggiunti Annone Veneto, Campolongo comuni aderenti al Patto di euro Al valore vanno aggiunte le Maggiore, Cavallino Treporti, Chioggia, Concordia Sagittaria, Eraclea, Fiesso D’artico, Fossò, Mirano, Quar- economie necessarie alla riqualificazione energetica dell’apparato to D’Altino, Santa Maria Di Sala, Scorzè.” A partire dai comuni di illuminazione pubblica, ricavato in 1.700.000 euro per la parte del “primo” gruppo sono state fatte analisi delle azioni legate agli dei Comuni e stimato in 3.700.000 euro per la Provincia. Le cifre edifici per definire l’ordine di grandezza di una possibile base d’asta in sintesi: 9.500.000 euro per interventi su edifici provinciali; 64 per il programma “Elena”. Obiettivo del progetto “Elena” è fornire milioni euro per interventi su edifici dei 31 Comuni aderenti al Patto l’assistenza tecnica necessaria a sostenere le autorità regionali o dei Sindaci; 3 milioni e 700mila euro per interventi sul patrimonio locali per sviluppare programmi di investimento nei settori dell’effi- di illuminazione pubblica provinciale; 1 milione e 700, mila euro cienza energetica e delle fonti energetiche rinnovabili applicati sia al per interventi sul patrimonio di illuminazione pubblica comunale. settore edifici pubblici, sia a quello dei trasporti e delle infrastrutture Totale 79 milioni di euro. S.H.

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ono già al lavoro i volontari per preparare il Presepio Vivente, in campiello Marzenego a Maerne, in programma dal 24 dicembre al 6 gennaio. Per le costruzioni si usano più volte scarti di segheria e cassoni da imballaggio usati, travi vecchie e canne di palude per i tetti. Si realizzeranno così oltre venti capanne per le attività pastorali e artigianali che pure quest’anno vogliono coniugare l’antico ambiente mediorientale con la realtà della terra veneta come modificatasi nel tempo. L’origine di questa manifestazione lega il ricordo al periodo natalizio dell’infanzia, quando si costruiva il presepio in famiglia. Nelle case era preparato per celebrare l’avvenimento religioso della nascita di Gesù e la sua costruzione dava stimolo alla creatività procurando emozioni e soddisfazioni soprattutto a lavoro finito. Ogni pomeriggio festivo, da Natale all’Epifania, si passeggerà tra le stalle animate e le capanne dove sarà possibile ammirare i prodotti lavorati dagli artigiani con attrezzi dell’epoca. Ci si potrà riscaldare con il tè caldo o con il vin brulé offerto a presenti. Nel giorno dell’epifania, chiusura con l’arrivo dei Re Magi. A.R.

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rmai ci siamo per la caserma dei carabinieri di via Roma, che apre vicino al magazzino comunale. Dopo la consegna delle chiavi e i successivi allacciamenti per renderla operativa, la struttura può entrare in funzione. A far da comandante c’è il maresciallo capo Giovanni De Angelis. Originario di Triggiano (Bari), ha 55 anni e una lunga esperienza alle spalle; dapprima è stato alla radiomobile di Milano come autista, poi per trent’anni al Nucleo Natanti e negli ultimi dieci è stato il comandante della sezione operativa e radiomobile di Venezia. E’ stato vice comandante a Marghera e comandante in sede vacante della stazione principale di Mestre. “Sono contento di aver assunto questo incarico – dice De Angelis – che considero prestigioso: siamo i primi carabinieri ad arrivare qui a Martellago. Speriamo di fare bene, di dare quelle certezze ai cittadini che si aspettano”. In caserma saranno impegnati undici uomini, comandante compreso, con due vice comandanti maresciallo, due sovrintendenti e sei fra carabinieri e appuntati. “Il merito di questa caserma – ricorda il sindaco, Monica Barbiero – va alla vecchia giunta e al mio predecessore Giovanni Brunello. Spero sia una tranquillità in più, una garanzia di maggiore sicurezza”. E sulla questione sicurezza, parla anche delle telecamere. “Possono essere uno strumento – aggiunge – ma non la soluzione. Ne parlerò con i militari dell’Arma e la polizia locale per trovare un modo per essere più presenti sul territorio. Le telecamere? Vedremo cosa fare. Intanto ne abbiamo già due agli incroci di Martellago”. La caserma ha una superficie totale di 602 metri quadrati e sarà costituita da due blocchi. Nel primo, troveranno posto la parte operativa, gli uffici del comandante e dei militari, la sala server e quella d’attesa per il pubblico, i locali di massima sicurezza. Al primo piano, sono previsti sei alloggi per il personale in servizio, con sala mensa, sala ritrovo. Nel secondo blocco, su tre piani, andranno l’autorimessa, i garage per i quattro appartamenti che troveranno spazio sopra, due per piano, per il comandante e gli altri militari. La struttura va a sommarsi a quella di Scorzè, che sino ad oggi ha controllato anche il territorio di Martellago. Ad eseguire i lavori è stata la Ite Group, che si è aggiudicata la gara. A.R.



16 Scorzè Amministrazione Interviene il sindaco Giovanni Battista Mestriner

Comune, è allarme finanziario “Avanziamo 39 mila euro per la ciclabile di via Castellana e dobbiamo fare quella sul Dese, costo 500 mila euro”

NEWS Lavori pubblici

Strade, arriva la nuova illuminazione

di Alessandro Ragazzo

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llarme conti dal Comune di Scorzè. Un po’ tutti si stanno lamentando dei bilanci sempre più poveri, dei finanziamenti che ogni anno sono sempre meno e anche il sindaco Giovanni Battista Mestriner lancia il suo personale sasso nello stagno, mettendo in guardia il Consiglio e anche il suo territorio. Di fatto, Scorzè aspetta soldi dalla Regione sia per il 2014 e altri ne attende per il 2014. “Attendiamo dei soldi soprattutto da Palazo Balbi – annuncia davanti al parlamentino – che sta soffrendo le politiche nazionali e tirando indietro i pagamenti anche di opere già finanziate e che i Comuni hanno già realizzato. Per quanto ci riguarda, avanziamo 38-39 mila euro per la pista ciclabile di via Castellana e per il 2014, dobbiamo fare quella lungo il fiume Dese, del costo di 500 mila euro, di cui l’80 per cento che arriveranno da Regione con fondi europei. Se da Palazzo Balbi non arriveranno i soldi, dovremmo anticiparli”. Per il capogruppo della lista Pizzolatosindaco, Maurizio Civiero, “non posso credere che in futuro i servizi siano solo a pagamento. Avremo un aumento dei poveri, non potremmo pensare di essere un paese progredito e non avremo alcuna

Il municipio di Scorzè

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ripresa economica”. Insomma, anche Scorzè lancia il suo personale grido d’allarme e per il futuro, a partire dal 1 gennaio, aderirà al progetto di contabilità pubblica, facendo assomigliare il rendiconto a quello di un’azienda privata. L’obiettivo è garantire maggiori trasparenza e funzionalità. “E’ il punto finale – spiega Mestriner – che ci ha permesso di portare Scorzè in una condizione molto sana. Avremo un bilancio diverso, le cifre approvate dal parlamentino locale saranno ancora più macroaggregati rispetto a oggi. Un tempo si approvava capitolo per capitolo, in futuro il Consiglio sarà di indirizzo

generale, la giunta potrà spostare da un capitolo all’altro e poi ci sarà il dirigente. Per il 2014 potremmo avere un patto di stabilità più leggero e si alza dal 50 al 60% il limite per poter assumere personale a tempo determinato: il prossimo anno ci potremmo gestire meglio”. Critico il capogruppo del Pd Gianna Manente. “In commissione non si è parlato di questo argomento – spiega – che non mi sembra di poco conto, sarà un cambio molto importante. Andiamo sempre più verso un depauperamento delle competenze del Consiglio e per una democrazia non è il massimo”.

ronto il progetto esecutivo per allargare l’illuminazione pubblica in altre strade di Scorzè. Interessate soprattutto le frazioni di Rio San Martino, Cappella, Gardigiano e Peseggia. La giunta comunale, infatti, ha approvato l’ultimo passaggio per dare luce ad alcune zone finora scoperte. In un primo momento, c’erano quattro strade inserite in questo progetto: via Bigolo e via Sant’Ambrogio a Rio San Martino, via Dante a Cappella e via Frattin a Gardigiano. Poi i soldi a disposizione da investire sono aumentati, grazie a una variazione di bilancio in Consiglio comunale, e il governo locale ha deciso di allargare il cantiere anche al vicolo San Paolo e a via Cavalieri di Vittorio Veneto a Peseggia e via Canaletto a Gardigiano. Nel primo caso, i nuovi lampioni avranno diodi a emissione luminosa (led) per avere risparmio energetico. Nel secondo, saranno adottati dei punti luminosi a vapori di sodio ad alta pressione. L’importo complessivo sarà di poco inferiore ai 267 mila euro e grazie a una maggiore disponibilità economica, il cantiere sarà esteso. Il progetto è stato redatto dall’ufficio Lavori pubblici e Patrimonio di Scorzè e i lavori dovrebbero iniziare a breve. A.R.

Gastronomia Chef, premiato Salin

Il momento della premiazione

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a delegazione di Venezia ha conquistato il premio per il miglior abbinamento riso-vino nel concorso “Risotto del Sommelier”. A prevalere la coppia formata da Marco Salin, chef in rappresentanza del ristorante Alla Crosarona di Scorzè, e Paolo Chinellato, delegato veneziano dell’Associazione italiana sommelier (Ais) Veneto. La terza edizione del concorso “Risotto del Sommelier”, si è tenuta a Isola della Scala (Verona) ed è stato indetto dal locale ente fiera e dallo stesso Ais Veneto. Lo scopo della manifestazione era valorizzare la cucina tipica veneta e la produzione del riso vialone nano veronese Igp. Il tema del concorso prevedeva la presentazione di un risotto tipico della zona di provenienza e l’abbinamento enologico. La delegazione

veneziana ha trionfato nella categoria “miglior abbinamento riso/vino” con lo chef Marco Salin che ha presentato un risotto al ragù bianco di faraona di cortile, mantecato al basilico, morbido di Casatella Dop e polvere di olive nere. Per la parte enologica, il sommelier Chinellato ha servito un pinot grigio dell’azienda De Stefani di Fossalta di Piave. “Sono felice – dice Salin – di aver portato sul gradino più alto del podio il nome del ristorante Alla Crosarona della famiglia Rainato, che mi ha permesso di gareggiare. L’esperienza maturata in dieci anni di concorsi gastronomici internazionali, mi ha permesso di portare ancora una volta alla ribalta il Team Venezia Chef, esempio di professionalità e stile nell’ambito regionale”. A.R.



18 Salzano lavori pubblici Il comune fa fronte all’emergenza nei campisanti di Salzano e Robegano

I cimiteri si ampliano

Iniziative

“Libri+liberi”, cinque incontri con l’autore

E’ stata affidata la costruzione e gestione di 96 loculi: 48 per ognuna delle aree sacre di Roberta Pasqualetto

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l comune di Salzano ha trovato una soluzione al problema di ampliamento dei cimiteri comunali visto e considerato che si stavano esaurendo i loculi per la tumulazione di salme. Con deliberazione di giunta n. 14 del 7 febbraio 2012, ha dato indirizzo di predisporre tutti gli atti per affidare la costruzione e gestione di 96 loculi. La suddivisione dei loculi ne prevede 48 nel cimitero di Salzano” e 48 nel cimitero di Robegano, mediante concessione di lavori pubblici di cui all’art. 3 comma 11 del decreto legislativo n. 163/06, perché il Comune non ha la disponibilità economica per sostenere il costo per la loro costruzione. Con delibera della giunta comunale n. 23 del 13 marzo 2012 è stato approvato il progetto preliminare, redatto dal Responsabile dell’area assetto del territorio l’architetto Giuseppe Matteotti in collaborazione con l’architetto Nicola Barbiero. Successivamente si è svolta la gara d’appalto con cui è stata individuata l’impresa esecutrice e finanziatrice dei lavori. La ditta che si è aggiudicata l’appalto, “Melato Costruzioni Generali di Saletto” (Pd), provvederà alla progettazione definitiva/esecutiva e alla costruzione dei loculi sul terreno messo a disposizione dal Comune e anziché essere pagata dal Comune stesso, sarà pagata dai vari concessionari dei nuovi loculi man mano che saranno assegnati. Il costo previsto per la concessione trentennale è di due mila e seicento euro. La firma del contratto con l’impresa, è avvenuta in data il 2 luglio scorso. Il progetto esecutivo ammonta a centoventi mila euro, ed è stato approvato con delibera della giunta comunale

S

Loculi in un cimitero n. 97 del 17 settembre scorso. I lavori sono iniziati il 7 ottobre e, dal contratto sottoscritto, è stabilito che la ditta avrà 110 giorni di tempo per completare le opere. L’ampliamento dei due cimiteri sarà quindi ultimato nei primi mesi del 2014. Insomma una risposta concreta alle istanze delle famiglie che risiedono nel territorio comunale.

alzano promuove l’iniziativa culturale “libri+liberi”: cinque incontri con autori salzanesi nella biblioteca comunale. Il ciclo d’incontri vuole presentare libri e autori e le storie ed esperienze che coinvolgono percorsi di vita, luoghi, tempi più o meno vicini. Martedì 5 novembre il primo appuntamento è con Roberta Sorgato: “Cuori nel pozzo Belgio 1956. Uomini in cambio di carbone”. Nata in Belgio da genitori italiani, Roberta Sorgato rievoca la durissima realtà vissuta dagli emigrati italiani nelle miniere di carbone. Martedì 12 novembre, Roberto Bortolato in: “Tre paia di scarpe da Venezia a Santiago di Compostela”. Tre paia di scarpe sono quelle utilizzate e consumate da Roberto Bortolato che ha camminato per ben 2.500 km partendo da Salzano e arrivando a Santiago de Compostela. Martedì 19 novembre Diego Mazzetto racconta il suo libro: “99 cose da fare, da vedere e da scoprire a Venezia e nel suo territorio”. Questo libro presenta ai lettori lo straordinario patrimonio artistico, paesaggistico, storico, gastronomico dell’intera area veneziana. Martedì 26 novembre, Paolo Grosso, presenta il suo libro: “Kirtipur – Nepal Diario dall’ambulatorio Giuliano de Marchi” con prefazione di Erri De Luca. Il libro raccoglie il racconto divertente, puntuale, affettuoso di tre medici-viaggiatori impegnati in un progetto importante: la costruzione di un ambulatorio a Kirtipur, in onore dell’amico medico alpinista Giuliano De Marchi. Martedì 3 dicembre la giovanissima scrittrice (18 anni) Valentina Giuliano con il suo libro: “Ibrido di fuoco”, riconosciuto tra i cinque finalisti del premio Campiello Giovani 2013. La storia racconta la vita di un’adolescente coinvolta nel tragico incendio che devasta gran parte del villaggio dove R.P. vive e che uccide tutta la sua famiglia.


Salzano 19 Sanità Il sindaco Alessandro Quaresimin interviene sul futuro degli ospedali

Ulss 13, finanziamenti più bassi a livello regionale di Roberta Pasqualetto

L

e preoccupazioni per Ulss 13 Mirano Dolo espresse in più modi dai Sindaci del Miranese e della Riviera del Brenta e dai Dirigenti dell’Ulss 13 relativamente ai servizi delle strutture ospedaliere di Mirano, Dolo e Noale sono basate sugli scarsi investimenti Regionali e sugli importanti tagli fatti ai servizi. Il sindaco di Salzano, Alessandro Quaresimin, si fa portavoce di questi timori e di una situazione che forse non tutti i cittadini hanno presente e riporta alcuni dati per valutare meglio la situazione: la quota pro capite stanziata dalla Regione per i 270 mila cittadini del Miranese e della Rivera del Brenta è pari a 1.500 euro; tale quota è la più bassa del Veneto e su scala nazionale. La quota destinata alla non autosufficienza è all’ultimo posto della graduatoria Regionale. Il numero dei posti letto è di 2,8 per mille abitanti, ben al di sotto dei 3,7 previsti dalla Normativa Regionale e dai 3,5 previsti dal Piano Socio Sanitario della Regione Veneto. Il finanziamento di 22,5 milioni di euro, stanziato qualche anno fa dalla Regione per la ristrutturazione e la messa in sicurezza degli edifici, è stato bloccato. “Questa forte penalizzazione – dice il sindaco Alessandro Quaresimin – in questi anni sta mettendo in ginocchio i nostri ospedali, da vere eccellenze stanno diventando strutture che garantiscono a fatica la qualità e la quantità dei servizi, nonostante sindaci

Il finanziamento di 22,5 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici è bloccato e Dirigenti dell’Ulss negli ultimi anni sono stati impegnati in una forte riorganizzazione che eliminasse tutti i doppioni, garantendo delle importanti sinergie e risparmio di risorse”. Altri dati preoccupanti si evincono dalle nuove schede ospedaliere e territoriali uscite dalla commissione Sanità Regionale che penalizzano ulteriormente l’Ulss 13 prevedendo: di ridurre la Chirurgia Generale ordinaria dell’Ospedale di Dolo a un Week-surgery con Unità semplice Dipartimentale (senza primario), con servizio di ricovero solo per cinque giorni la settimana (esclusi sabato e domenica). Il sindaco è particolarmente preoccupato per questo fatto, soprattutto a fronte del numero di emergenze che quotidianamente capitano in una struttura ospedaliera, o a quelle legate all’Ostetricia e alla Neonatologia (parti cesarei...) per cui pochi minuti sono decisivi per salvaguardare la vita di una persona, per consentire la nascita di un bambino. Poi, di istituire il primariato di Riabilitazione e Recupero Funzionale a Dolo con venti posti letto, che però derivano dalla riduzione dei posti letto di Medicina

Il numero dei posti letto è di 2,8 per mille abitanti, ben al di sotto dei 3,7 previsti in Veneto

L’ospedale di Noale

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che da 100 passeranno a 80 e di mantenere il servizio di ostetricia in entrambi gli ospedali ma con un solo primario, a Dolo. “Non sono infine per niente chiare – conclude Quaresimin – la programmazione e il finanziamento di 111 posti letto in quelle che sono chiamate “strutture intermedie”, e rimane tuttora aperta anche la questione dell’ospedale di Noale, che da tempo, come sindaci, proponiamo diventi un Polo Riabilitativo di vasta area metropolitana”.

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el mese di ottobre, a Salzano, è partito un ciclo di incontri rivolti ai genitori promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili e dall’Istituto Comprensivo, in collaborazione con il Comitato Genitori e con la Cooperativa Olivotti. I sei incontri sono rivolti a tutti i genitori e hanno lo scopo di aiutarli a comprendere meglio alcune fasi dei loro figli e come comportarsi di fronte a problematiche comuni e meno comuni: dai classici capricci e controllo della rabbia al rapporto con la tecnologia e la rete. Nel mese di novembre si terranno due incontri. Giovedì 14 novembre: “ Perché i figli non cadano preda della rete” e; giovedì 24: “Parental control: come fare?”. I bambini e i ragazzi hanno spesso un rapporto quotidiano con la rete e con tutta la tecnologia che oggi è presente nelle vita domestica, ma è importante capire come comportarsi di fronte a questo nuovo mezzo. Giovedì 5 dicembre si terrà l’incontro conclusivo: “Che comunità educante possiamo essere”. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno nell’aula magna della scuola Dante Alighieri in via Meucci alle ore 20.30. Per maggiori informazioni si può contattare l’ufficio cultura allo 041 5709743. R.P.


20 Cultura Teatro di Mirano Presentati quattro cartelloni fino alla prossima primavera

Quattro stagioni in un anno Ci saranno la prosa, il teatro emergente e le novità della prima rassegna “La scuola va a teatro” e “Domenica a teatro” di Alessandro Ragazzo

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uattro stagioni in un anno. Si prevede un’annata ricca per il Teatro di Mirano, che ospiterà ben quattro cartelloni fino alla prossima primavera, con appuntamenti per grandi e piccini. Ci saranno la prosa, il teatro emergente e le novità della prima rassegna “La scuola va a teatro” e “Domenica a teatro”. Le date, al momento in cui scriviamo, non sono ancora confermate. Riguardo agli appuntamenti di prosa, sempre alle 20.45, a Mirano arriveranno in dicembre il giorno 6 Paolo Rossi, con “L’amore è un cane blu, Beppe Fiorello il 23 con “Pensa che un sogno così”. Si proseguirà il 14 gennaio, spazio a Manuela Mandracchia con “Hedda Gabler”, il 15 febbraio “Sior tita paron” con il teatro Stabile del Veneto, il 6 marzo con “Hotel Paradiso” della compagnia Familie Flöz, il 27 marzo con la Piccionaia-I Carrara con “Un sogno di mezza estate” e, infine, il 10 aprile, Atir-Carmelo Rifici in scena con “Yerma”. Abbonamenti a 100 euro, ridotto 85, biglietto intero 18 euro, ridotto 15 e studenti 10 (se prendono

almeno tre tagliando in prevendita, il costo scende a 8 euro). Per il teatro emergente, tutto è da definire e le date non sono ancora certe. Il 19 o 20 dicembre ci sarà Marco D’Agostin con “Per non svegliare i draghi addormentati”, l’11 febbraio i Fratelli della Via con “Mio figlio era come un padre per me”, il 7 febbraio “Electro Show” con Francesca Botti. Infine a marzo, “L’uomo del diluvio” con Valerio Malorni, con serata ancora da definire, e il 21 marzo “Religion” con la Farmacia Zoè. E arriviamo alle novità di quest’anno. Per “Domenica a teatro”, quattro spettacoli tutti alle 16. Si partirà domenica 1 dicembre con “Il gatto con gli stivali” de La Piccionaia-I Carrara e il 2 febbraio “Una giornata con Giulio coniglio”, proposto dal Teatro dell’Archivolto. Sempre a febbraio, ma stavolta il 23, a Mirano arriverà il Teatro Necessario con “Clown in libertà”. Il sipario si chiuderà il 9 marzo con “Il piccolo Asmodeo” del Teatro Giocovita. Il biglietto intero costerà 6,50 euro, quello ridotto 4,50 euro (under 14) e per gli over 65 si pagherà

Paolo Rossi durante uno spettacolo

5 euro. L’abbonamento per i 4 spettacoli sarà di 20 euro, scende a 12 euro per gli under 14. Per “La scuola va a teatro - L’arte dello spettatore”, dedicata ai piccoli dell’asilo, ai bimbi delle elementari e ragazzi delle medie, ci saranno cinque appuntamenti, tutti alle 10. Si partirà il 13 dicembre con “Lo chiamarono Maria” di Ketti Grunchi e si proseguirà il 4 febbraio con “Il viaggio di Marco Polo”. Il 10 febbraio toccherà a “Il cubo magico” di Pandermonium Teatro

e il 14 febbraio con “Sogno di una notte di mezza estate” con La Piccionaia-Icarrara. Infine il 14 marzo con “Romeo e Giulietta” con il teatro Blu. Biglietto unico 4,5 euro, con ingresso gratuito per i bambini portatori di handicap, insegnanti e accompagnatori. Il programma potrebbe subire alcune variazioni. Per accedere si deve prenotare all’ufficio del teatro il martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e il giovedì dalle 14.30 alle 16 (telefono e fax 041-4355536).

A Martellago

“Sipario d’autunno”

C

on sabato 26 ottobre, è tornata a Maerne la rassegna teatrale “Sipario d’autunno”, giunta alla sedicesima edizione e organizzata dalla compagnia Formigheta e Fata Morgana produzioni. Quattro serate in sequenza in calendario, sempre al sabato al teatro “La rondine” con inizio alle 21. Si parte con lo spettacolo della compagnia “Fata Morgana” di Preganziol, che metterà in scena “Il raggiratore”, commedia di Carlo Goldoni, per proseguire il 2 novembre con “Na goldola da maridar” di Innocente Soligon, proposta da “Conegliano Teatro”. Si passerà al giorno 9 con la compagnia “El Campielo” di Marcon, con una commedia di Franco Belgrado dal titolo “L’orbo no se toca – Un péro, un però, un perù”. Infine il 16 novembre, con i “Camerini con vista” di Padova, che si cimenteranno nello spettacolo “Camere da letto” di Alan Ayckbourn. Il biglietto d’ingresso per la singola serata è di euro, abbonamenti a 15 euro. Per acquistare i biglietti in prevendita, rivolgersi al bar “Al centro” di piazza Vittoria a Martellago (041-8941055) e a Maerne al Circolo Noi (041-641563) e al panificio Aiolo, entrambi in piazza IV Novembre (041640762). Il botteghino del teatro, la sera dello spettacolo aprirà alle 19.30. A.R.



22 2

VIAGGIO IN

PROVINCIA VENEZIA

Politica Intervista al nuovo segretario del Partito democratico veneziano

Il Pd con Marco Stradiotto è alla ricerca di una nuova sintonia col territorio di Ornella Jovane

E

sempio, generosità e servizio, squadra, trasparenza e meritocrazia, donne, circoli, amministratori locali, innovazione, città metropolitana , lavoro, impresa, semplificazione, Veneto. Sono 15 le parole “strategiche” che Marco Stradiotto, ex sindaco di Martellago e parlamentare nelle due scorse legislature, candidato unico alla segreteria provinciale del Partito democratico veneziano, ha portato in giro per i circoli del territorio, ha fatto girare in rete e ha voluto condividere come presupposto per un confronto costruttivo con gli iscritti e gli elettori nel corso della fase congressuale. Quindici parole per stimolare proposte, opinioni, commenti che sono confluite in quel documento programmatico già imbastito prima, ma redatto nella sua veste ufficiale e conclusiva solo dopo aver celebrato il congresso in tutti i circoli della provincia. Stradiotto, a differenza del contesto nazionale, nei circoli territoriali, e così anche a Venezia, si è riusciti a fare sintesi delle diverse correnti, proponendo per

lo più un unico candidato alla segreteria essendo mai stato un uomo di corrente, ha del partito. Perché? A livello locale si è aiutato. Del resto, non avrei mai accettato più vicini alla concretezza dei problemi e una candidatura in contrapposizione”. Stradiotto, lei è stato definito vicino più lontani da una visione astratta della al premier Enrico Letta, ma di recente è politica? “Non in tutte le realità territoriali si è stato associato ai Renziani. Dove si colloarrivati a un candidato unico: in alcune pro- ca in realtà? “Sono molto amico del Presidente del vince si stanno confrontando in modo forte. Direi che non c’è una contrapposizione tra Consiglio, ritengo che Matteo Renzi sia una risorsa e che i due siano complementari. un modello nazionale e uno locale. Credo che a Letta e al Qui a Venezia si Pd faccia bene Renzi è riusciti a ragionare Stradiotto: nell’ottica di evitare “E’ necessario per come segretario: un partito più forte perspaccature sul nome il nostro Partito rilanciando, invece, sui farsi recepire utile mette al premier di operare scelte migliori temi, e ciò va dato atto alla società” nel suo Governo”. alle varie sensibilità che ci sono anche nel Pd di Venezia e che Venezia, territorio difficile, fortesi esprimeranno nelle Primarie nazionali. mente colpito dalla crisi economica che Rispetto ad altri circoli provinciali, dove si spesso si è tradotta, in politica, in voto parla di nomi e cognomi, qui si parla dei di protesta, prima alla Lega, poi al Moviproblemi. mento 5 Stelle. Come pensa di ricondurre Inoltre, l’individuazione della mia can- quei voti al Pd? didatura come persona super partes, non “Il fenomeno della Lega in passato, e

Marco Stradiotto del M5S oggi, sono il termometro del disagio. Il Pd recupererà consenso se riuscirà – è il mio primo obiettivo - a riconquistare la fiducia dei cittadini e per fare ciò deve essere un partito che si pone al servizio, che è coerente con ciò che dice e trasparente. L’esempio partirà da me: conserverò il mio attuale lavoro e l’incarico di segretario lo svolgerò come un servizio, come volontariato. Un segnale per far capire che la politica deve dare, appunto, l’esempio”. La Cgia di Bortolussi sostiene che questa Finanziaria porterà ad un aumento di un miliardo di euro delle tasse. E davvero così? “La Cgia di Mestre ci “allieta” spesso con le sue statistiche, ma credo che ci debba essere meno superficialità nel divulgare i dati. La cosiddetta “media del pollo” fa rumore, ma non dà gli strumenti utili per

affrontare i temi: nella fattispecie, scopriamo che le tasse in più le pagano le banche. Certo, ciò non significa che nella Legge di Stabilità non ci siano aspetti che si possano modificare e migliorare. Dobbiamo trovare il modo di far ripartire il Paese: se la spesa pubblica continua a pesare su una produzione e un Pil che calano, o non crescono, il sistema si soffoca”. L’elenco delle 15 parole si conclude con una sollecitazione alle diverse anime del Pd: “Oh issa!”. “Nel Partito democratico - chiosa Stradiotto - dobbiamo riscoprire e mettere in pratica la parola “oh issa!”: il Paese sta andando a rotoli e non possiamo permetterlo: mettiamo insieme le nostre forze e sincronizziamoci e riusciremo a vincere e a governare bene sia il Veneto che il Paese”.

Il SEGRETARIO USCENTE MIChElE MOGNATO “E’ l’UOMO GIUSTO PER AFFRONTARE lE SFIDE FUTURE”

“I

l Partito Democratico in provincia di Venezia, risente delle dinamiche congressuali, nazionali ma a livello locale ha dimostrato ottimi segnali di vitalità e radicamento. Riteniamo che la candidatura di Marco Stradiotto sia la più idonea in questa fase. Certo se qualcuno avesse voluto presentare una candidatura differente, bastava raccogliesse un centinaio di adesioni“. A spiegarlo è Michele Mognato, per anni vicesindaco a Venezia, ora deputato e segretario provinciale uscente. Mognato è la voce di Gianni Cuperlo nella Federazione, spiega come sia di fatto la scelta migliore quella che va a incoronare Marco Stradiotto segretario provinciale del Pd. “Marco Stradiotto - dice Mognato – è la persona giu-

sta nel posto giusto e nel momento giusto. Di lui si può apprezzare l’esperienza da amministratore, ma anche di parlamentare. E’ l’uomo giusto per fare da unione fra esperienza amministrativa locale e quadro di riferimento nazionale. Certo si tratta di gestire il partito e non fare l’amministratore o sedere in Parlamento. Si è convenuti su questa candidatura perché dà delle garanzie precise”. Per Mognato la segreteria di Stradiotto è anche la più preparata per gestire sfide importanti a livello comunale del 2014. “Alle ultime comunali a parte il caso anomalo di Mira finito in mano ai grillini – dice - Abbiamo consolidato le nostre posizioni conquistando comuni come Mirano e San Donà. Il prossimo anno bisognerà prepararsi per sfide im-

portanti prima fra tutte quella per il Comune di Venezia”. Al di là della scontata elezione di Stradiotto il partito veneziano si anima anche sulle vicende congressuali nazionali. La discussione nei circoli del Pd c’è. I circoli torneranno a riunirsi dal 10 al 17 novembre, dopo la parentesi del congresso provinciale, per eleggere i candidati alla convenzione provinciale in cui emergeranno i pesi veri delle varie mozioni che appoggiano i quattro candidati e cioè Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati, Gianni Pittella, nel veneziano. Lo sbarramento da superare è quello del 5 per cento. Saranno duecento i delegati dell’assemblea provinciale, all’assemblea nazionale. A.A.

Michele Mognato




Spazi aperti 25 3 Ambiente Sempre più diffuso il grosso roditore erbivoro

Nutrie, è allarme a Venezia Hanno devastato il cimitero di San Michele mangiando i fiori delle tombe dei defunti di Alessandro Abbadir

E

’ allarme nutrie in tutta la provincia di Venezia. I grossi roditori che un tempo si concentravano prevalentemente nell’area sud della provincia ora sono diffusi in tutto il territorio. Da Chioggia e Cavarzere da tempo si sono diffusi e ora infestano la zona sud della Riviera per poi passare nel miranese e nel Veneto orientale. Da poco però hanno anche fatto la loro pesante apparizione in centro a Venezia. Gli agenti della polizia provinciale hanno ricevuto diverse segnalazioni di avvistamento del roditore sempre più presente nel territorio. Il primo intervento è stato effettuato alla scuola elementare “Valeri” dove i genitori hanno allertato gli agenti, che con apposite gabbie hanno catturato le nutrie e provveduto a bonificare l’area interessata. Le nutrie hanno poi fatto tappa anche al cimitero di San Michele e, tra lo sbigottimento della gente si sono cibate dei fiori posti nelle tombe dei defunti. Grazie all’intervento degli agenti sono

stati catturati due esemplari e i custodi del camposanto hanno riferito che non hanno notato altre presenze dell’animale. Infine è giunta una segnalazione della presenza di nutrie alla scuola Sansovino di Cannaregio. La presenza di nutrie a Venezia era già stata segnalata la scorsa primavera con diversi animali segnalati nell’Isola di Sacca

Verranno inserite nel regolamento del Corpo la “carabina calibro 22”, funzionale all’abbattimento Sessola, dove c’era stato un primo intervento tampone. Ora è stato pianificato per la stagione invernale un intervento più efficace e duraturo”. L’assessore alla polizia provinciale Giuseppe Canali commenta “Invito i cittadini a segnalare tempestivamente alla Polizia Provinciale la presenza di questi animali

chiamando la centrale operativa (numero verde 800128580) per consentire un pronto intervento ed evitare che la popolazione di questi animali alloctoni aumenti in modo consistente. I cittadini tuttavia devono anche sapere che la nutria non è un animale aggressivo, è erbivoro e non attacca l’uomo se non per difendersi. La nutria è un animale che si riproduce velocemente, una femmina appena nata riesce già entro l’anno a procreare una nidiata di piccoli, e dunque le nutrie stanno invadendo anche l’ambito lagunare per la loro capacità di adattamento che rende sempre arduo il contenimento della specie”. Proprio per affrontare le nutrie la polizia provinciale ha chiesto di adeguare le armi in dotazione. L’amministrazione con questa modifica ha ravvisato la necessità di dotare il Corpo di polizia provinciale di armi più consone ai servizi cui sempre più è chiamato a concorrere il Corpo, tra i quali le numerose richieste

da parte delle Forze dell’ordine, Ulss e cittadini per l’abbattimento di animali di grossa taglia, sia selvatici che fuggiti da allevamenti, sia per il contenimento di specie alloctone quali la nutria. Per tale ragione verranno inserite nel regolamento del Corpo la “carabina calibro 22”, maggiormente funzionale all’abbattimento di nutrie, nonchè la “carabina lancia siringhe anestetizzanti” per evitare di uccidere l’animale anestetizzandolo. Per l’assessore Canali “Va preso atto che la presenza delle nutrie in questi ultimi anni

è cresciuta in modo notevole, e in particolar modo nei centri cittadini attraversati da corsi d’acqua. Stiamo intervenendo sia con il sistema del “trappolaggio”, sia con l’abbattimento secondo i piani di contenimento previsti. Il ricorso ad armi più idonee al loro utilizzo in ambienti urbanizzati consentirà, nel rispetto dei canoni di sicurezza, di non destare allarme tra i cittadini a causa delle detonazioni che, in particolare nel silenzio dell’orario notturno, sono maggiormente avvertibili”

ADOTTAMI Kevin, il bassottone. Maschio, circa 5-6 anni, taglia medio contenuta. Da circa 1 mese girava vicino ad una casa dove vivono 2 cani e delle brave persone. Quando ha visto che per lui c’era pappa ed acqua a disposizione ha deciso che poteva fidarsi. Dopo qualche giorno però è stato portato in rifugio Ora è un ospite a.p.a in attesa di famiglia. Nuvola rossa. Gattina di circa 3-4 mesi. Arrivata in un giardino dove c’era cibo ed acqua. Pensava di avere trovato un posto sicuro per crescere, ma non era così. La sua adozione è urgente. Noi volontari purtroppo non sappiamo dove metterla. Diana, pastore tedesco 8 mesi femmina. Comperata in allevamento e buttata via come un giocattolo rotto. E’ meravigliosa ma imperfetta: ha la displasia all’anca e alle zampette anteriori. Chi se n’è liberato ha evitato di affrontare costi e cure. Diana ha ora fatto il primo intervento, riuscitissimo, ma dovrà affrontarne altri . Two sisters. Segugette giovani circa 6-8 mesi, carattere pauroso, ma molto buone. Sicuramente prese per cacciare e visto che non erano in grado di farlo perché tenerle? Recuperate terrorizzate che vagavano disorientate. Queste due sorelline saranno affidate solo da compagnia anche separatamente. Presto verranno sterilizzate. Lilly. Cagnetta di 6 mesi, già sterilizzata, arrivata cucciola: aveva solo 2 mesi. Il suo carattere timido e molto pauroso non hanno facilitato la sua adozione. Ora è più espansiva. La vita del rifugio durante l’inverno è molto dura. Lilly pesa solo 5 chili. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus 3289620233

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26 Mondo scuola

Mondo scuola 5

Lotta alla contraffazione L’Istituto comprensivo di Fossò primo al concorso regionale “Ciak! Caccia al falso”

La bella storia di una scuola vincente di Ornella Jovane

U

n linguaggio fresco, brioso e originale, uno stile efficace, ben costruito ma spontaneo, per esprimere in pochi minuti attraverso un filmato un messaggio “edificante” ed educativo: gli oggetti contraffatti fanno male alla salute e all’economia. I 21 studenti - selezionati tra le tre classi terze (A, B e C) della scuola secondaria di primo grado di Fossò dell’Istituto comprensivo Galileo Galilei - con il loro video dal titolo “La F... iesta (storia di regali indecenti)” hanno saputo stupire e convincere, prima la qualificata ed esigente giuria del concorso regionale “Ciak! Caccia al Falso”, istituito da Regione Veneto, Unioncamere e le Associazioni di consumatori operanti in Veneto, e poi i navigatori della rete. Questi ultimi con i loro voti li hanno premiati, “piazzandoli” al primo posto nella sezione “scuole” del concorso. Tutto ha inizio lo scorso aprile, quando la scuola di Fossò decide di procedere con un secondo corso di eccellenza, dopo quello fotografico dell’anno precedente, rivolto agli alunni delle (allora) classi seconde che avevano manifestato particolare motivazione e interesse nello svolgimento delle atti-

vità didattiche. Selezionati i 21 studenti, si è effettuata l’iscrizione al concorso che per il tema trattato - la lotta alla contraffazione - è apparso all’attuale dirigente scolastico, la professoressa Laura Contin, e ai docenti interessati al progetto, il professore di tecnologia Salvatore Salamone insieme alla collega Patrizia Borina, un utile esercizio di cittadinanza attiva, con stimolanti potenzialità sul piano multidisciplinare. Nulla è stato lasciato al caso e il percorso preparatorio è iniziato con un approccio teorico al tema in questione. “Dopo aver messo a fuoco i contenuti - racconta il professor Salamone - siamo passati alla fase più tecnica, relativa alle modalità di realizzazione del video, dalle riprese al montaggio”. I ragazzi si sono occupati in prima persona della sceneggiatura, interamente ideata da loro, dei costumi e degli oggetti, hanno disegnato le varie sequenze di ripresa, si sono assegnati i ruoli e hanno messo a punto le parti. Anche per la musica è stata fatta una scelta originale, un piacevolissimo e orecchiabile “tormentone” scritto insieme al professore di musica Stefano Ricatti ed

eseguito col flauto dolce dagli stessi ragazzi. Fra i personaggi coinvolti anche alcuni esercenti di Fossò che, interpellati dagli studenti, si sono resi disponibili per interpretare un “ruolo” all’interno del video. Con il prezioso aiuto dei genitori, in particolare di Giorgio Bellingardo e Michele Gelmo, le singole sequenze filmate sono state montate ed è stato confezionato il video. “Un lavoro - spiega la professoressa Contin - che alla fine è diventato corale, grazie all’entusiasmo trascinante che studenti e insegnanti hanno saputo trasmettere non solo all’interno dell’istituto comprensivo ma anche a tutto il territorio”. Il video è stato realizzato nell’arco di un mese, tra fine aprile e maggio, con una cura certosina che ha portato gli studenti ad utilizzare tutto il tempo a disposizione, tanto da arrivare a consegnare a mano presso la segreteria del concorso, proprio all’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile, il prezioso cd. L’arrivo delle vacanze estive non ha interrotto il cammino verso la vittoria. I ragazzi si sono tenuti in contatto tra di loro e, come un tam tam, il 15 luglio la bella notizia ha subito fatto il giro del paese: la

prima selezione era stata superata, il video dell’istituto comprensivo di Fossò era stato pubblicato, selezionato fra i tre migliori, sul blog “Veneto consumatori” per essere votato. Fra questi sarebbe uscito il vincitore. “La F...iesta” è piaciuto subito in rete e le preferenze sono state numerose, a fine settembre se ne contavano oltre 200. Un “bottino” significativo con cui il 16 ottobre i 21 ragazzi con i loro docenti, la dirigente scolastica e i genitori si sono presentati a palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, accolti dall’assessore regionale alle Politiche dell’Agricoltura Franco Manzato insieme alle altre due scuole selezionate - Itc Fusinieri di Vicenza e l’istituto “Agli Angeli” di Verona - per assistere alla proclamazione della vincitrice (nella foto in alto). Non si può raccontare a parole l’emozione e la soddisfazione provata dal gruppo di Fossò quando si sono resi conto di aver vinto i 6.500 euro messi in palio dal concorso. La dirigente, i docenti, i genitori e i ragazzi, uniti dalla stessa commozione, hanno esultato insieme - e non sono mancate le lacrime di gioia -, felici del risultato raggiunto. La commissione giudicatrice prima e quindi la rete ha premiato il modo in cui è

stato proposto il messaggio e “confezionato” il video. “I ragazzi - commenta il professor Salamone - hanno scelto di creare un doppio piano di comunicazione per arrivare in modo efficace a stimolare la riflessione. C’erano le immagini, la storia di una festa di compleanno a sorpresa, e le parole, con cartelloni di commento inseriti fra una sequenza e l’altra con cui si voleva sottolineare la “morale” della storia”. Efficace anche la scelta di trasporre la narrazione in una dimensione senza tempo, attraverso l’uso del bianco e nero, virato seppia, che dava al videoclip un’apprezzabile patina “artistica”. I ragazzi hanno fatto la loro parte portando a casa il prestigioso premio e anche la considerevole somma, ora tocca alla dirigente scolastica mantenere la parola data. “Avevamo promesso che in caso di vittoria - spiega la professoressa Contin - avremmo inserito nel programma una visita scolastica all’estero. Si tratta ora di decidere la meta, ma il meritato viaggio di istruzione è assicurato”. Una bella, utile ed educativa esperienza che testimonia di un modo nuovo, frizzante e motivante di fare scuola, una buona scuola.

Milioni di bambini nel Sud del mondo crescono malnutriti e senza diritti. Ma chissà cosa potrebbero fare se potessero avere cibo, acqua potabile, cure mediche e un’istruzione. Adotta un bambino a distanza, aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro migliore. Oggi cambiare il mondo dipende da te. Un giorno, dipenderà da lui!

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Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli

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28 6 Personaggio L’intervista A tu per tu con un cultore dell’antiquariato della Riviera del Brenta

Franco Mason, collezionista per passione “Ho due magazzini dove colloco gli oggetti che raccolgo da oltre trent’anni” Roberta Pasqualetto

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ranco Mason, pensionato vive a Mira Porte e ha una passione molto particolare: collezionare oggetti. Franco colleziona ogni genere di cosa e condivide la passione con la moglie Carla Barberini, con la quale frequenta i vari mercatini alla ricerca di oggetti affascinanti. Quando nasce la passione di collezionare oggetti? “Sinceramente una risposta precisa non saprei darla, posso dire che mio nonno “Morobeo”, negli anni Quaranta, vendeva in giro diverse cose: castagne, patata americana, bagigi e bomboni, davanti alla chiesa o al cinema o, a porta a porta, la “smorga” (scarto della Mira Lanza) e spesso si faceva pagare con oggetti vecchi, quali chiavi, attrezzi o documenti, che a sua volta scambiava”. Dove trova questi oggetti? “Da una trentina di anni frequento i mercatini di antiquariato. Gli oggetti mi attraggono

molto e il desiderio di possederli e cresciuto con il tempo; per comprarli senza intaccare il bilancio familiare, partecipo a mercatini dell’antiquariato vendendo oggetti e cose trovate nei magazzini, garage e soffitte delle case di parenti, colleghi e amici”. Si può dire che questa passione è diventata uno stile di vita? “Certo; ha cambiato la mia vita e il tempo libero: le domeniche facevo i mercatini di antiquariato girando per il Veneto, e le regioni vicine, alla ricerca di nuove cose e oggetti particolari per le mie raccolte. Questo nuovo modo di girare mi ha dato anche l’opportunità di scoprire, vedere e conoscere altre città e paesi”. Il collezionismo è una passione associativa? “Molte persone hanno questa passione ed è bello condividerla: ogni domenica ci sono migliaia di visitatori che frequentano i mercatini

oltre ai venditori, con i quali prima o dopo, ci si ritrova e allora si chiacchiera su questo mondo meraviglioso. Un’altra bella cosa che offre questa passione è la concentrazione e l’impegno che ti fanno “staccare la spina”: per qualche tempo ci si isola, i problemi si allontano e si vive solo per la propria passione”. I suoi oggetti interessano anche gli altri? “Ho partecipato a più di cento mostre: tra feste paesane o all’interno di ville. Per me le mostre sono tutte belle, perché cerco sempre di accompagnare le mie cose con documenti o libri per illustrare la storia”. Qualche esempio di oggetti interessanti per le mostre? “Documenti e libri su Mira e sulla Riviera del Brenta, macchine per scrivere, calcolatrici materiale didattico, gioco oca, fischietti, domino, calamai, carte gioco, compassi, timbri, cucitrici, pinocchio, la cantina, cavatappi, tappatrici,

Nella foto Franco Mason caraffe, densimetri, sifoni bar, tutto martini, curiosità; del mondo contadino: gioghi, roncole, chiavi, tenaglie, seghetti, martelli, saldatori; del calzolaio: forme, pinze, martelli, calza scarpe, forme scarpe; dei parrucchieri: rasoi con affila lamette, usa e getta, lamette, macchinette taglia capelli. Pesi e misure, bilance, metri, calibri, compassi, livelle, filo piombo, cavalletti genio misura pressione gomme e sangue; tutto per il caffè: macinini, caffettiere, tostatori, libri e documenti e tutto sulla Mira Lanza con i 175 anni di storia, cartoline, prodotti, Calimero, documenti e molto altro ancora”.

Sorge spontaneo chiedersi dove tiene tutti questi oggetti. “Ho due magazzini che tengo molto ordinati, sono molto organizzato perché facevo un lavoro che lo richiedeva”. Per il futuro? “Se il comune di Mira mi mettesse a disposizione degli spazi potrei organizzare delle mostre o delle esposizioni sulle tradizioni locali: di recente ne ho fatta una legata alla biancheria della nonna, in piazza a Mira Porte, prossimamente ne farò un’altra legata agli antichi “costumi” dei neonati”.

OGGI BAMBINA... DOMANI INFERMIERA Investire nei bambini di oggi è il miglior modo per costruire un domani di giustizia e benessere condiviso. Sostieni a distanza una bambina del Sud del mondo attraverso i progetti del Cesvitem: bastano 20 euro al mese per regalare un futuro migliore, a lei e al suo popolo. Per informazioni visita il sito www.cesvitem.org o chiama lo 0415700843 Ce.Svi.Te.M. Onlus  via Mariutto 68 - Mirano (VE) Tel. 0415700843  info@cesvitem.it  www.cesvitem.org c/c postale 10008308  Codice fiscale 90022130273




Cultura provinciale 31 9 Venezia La Fondazione Muve propone un catalogo ricco di appuntamenti

Autunno di mostre ai Musei civici veneziani Dall’inizio di novembre ha riaperto Palazzo Mocenigo con i nuovi percorsi museali dedicati al Profumo. Dicembre invece sarà un omaggio al Settecento con l’inaugurazione a Ca’ Rezzonico di una monografica dedicata al pittore vedutista Pietro Bellotti di Roberta Pasqualetto

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a Fondazione Musei Civici di Venezia (Muve) propone un calendario ricco di appuntamenti e mostre per tutto l’autunno. Il primo novembre ha riaperto Palazzo Mocenigo con i nuovi percorsi museali dedicati al Profumo. Da gennaio 2013 il Palazzo è stato oggetto di un eccezionale intervento conservativo che ha consentito di recuperare non solo i principali elementi architettonici e strutturali, ma anche gli antichi arredi e i mobili, i fastosi affreschi, gli stucchi e i marmorini, i preziosi pavimenti e gli infissi. Il nuovo impianto, che oggi coinvolge diciannove sale al piano nobile del palazzo, ripropone le suggestioni di un’abitazione nobiliare veneziana del XVIII secolo e l’evolversi delle tendenze della moda, del costume e del tessile. Il progetto di riallestimento del museo, supportato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna e dal Comune di Venezia, ha la supervisione scientifica del Maestro Pier Luigi Pizzi: architetto, regista, scenografo e costumista di

fama internazionale e si realizza sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia e la curatela di Chiara Squarcina, responsabile del Museo. All’interno del nuovo percorso anche un’inedita proposta museografica che riguarda la storia del profumo e delle essenze, affidato a Mavive Spa, partner principale di questa straordinaria operazione di recupero e valorizzazione della sede museale. Il finale d’anno sarà all’insegna del “Settecento”, dopo Palazzo Mocenigo sabato 7 dicembre si inaugurerà, al Museo del Settecento veneziano di Ca’ Rezzonico, una monografica dedicata al raffinato pittore vedutista Pietro Bellotti, fratello di Bellotto e nipote di Canaletto, con cui si darà il via all’iniziativa “Archivi del vedutismo” che proporrà nel tempo appuntamenti dedicati a protagonisti e aspetti poco noti di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo. Il 12 dicembre nel museo di Cà Pesaro

Ritorna in auge su Youtube, omaggio a Paolo Morelli

NEl VIDEO DI “lIÙ” DEGlI AlUNNI DEl SOlE, ChIOGGIA DEGlI ANNI SETTANTA

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scomparso qualche settimana fa Paolo Morelli, leader degli Alunni Del Sole. La band napoletana è stata, negli anni Settanta, una delle più importanti a livello nazionale e i suoi successi, “ Concerto “ su tutte, ma anche “E mi manchi tanto“ e “Un’altra poesia“ sono stati colonna sonora di stagioni estive vissute all’insegna del divertimento e del sorriso in un lungomare adriatico di Sottomarina sempre ricco di locali da ballo o di juke-box che si alternavano di notte al suono delle radio che proprio a quelle ore lasciavano spazio ai “ fili diretti“. Gli Alunni Del Sole, e quindi Paolo Morelli, non sono collegabili a Chioggia solo per questi motivi: nel 1978 riuscirono a vincere con “ Liù “ il Festival Bar e proprio da Chioggia, nell’ambito del “Disco Verde“, riuscirono a muovere i primi passi del loro cammino verso l’Arena di Verona, sede della finalissima. Proprio in You Tube il video di Liù, estrapolato dalla trasmissione televisiva “SuperClassifica Show“, è quello girato a piazza Vigo in uno scenario speciale che aveva saputo portare fortuna alla band napoletana che in quella occasione aveva stretto una sorta di gemellaggio con la radio locale per eccellenza di quel periodo, ovvero l’ormai scomparsa “Radio Chioggia Libera “ dei vari Zerlino Varagnolo, Tiziano

Marchesan, Carlo Pagan, Aldo Crivellari e, il sottoscritto, Marco Lanza che, all’epoca dodicenne, veniva chiamato Marco Junior. Liù fu programmatissima e divenne la colonna sonora dell’estate “sottomarinante” andando a trionfare, con la regia del padovano Vittorio Salvetti, in finale a Verona nella manifestazione relativa alle più ascoltate nei juke-box. Se ne è andato quindi anche Paolo Morelli, con Aldo Tagliapietra delle Orme, una delle più belle voci della musica italiana, però per Chioggia rimane il fascino delle belle immagini di quel video, ora cliccatissimo, con l’imponenza del ponte di Vigo, quasi a volerci ricordare che Chioggia e Sottomarina sono tra le poche città in Italia a poter abbinare mare e città d’ arte... ”Concerto“ cantavano gli alunni Del Sole, e questa volta non è “Un mare senza te“: è un mare anche abbinato alla cultura. Sul finire degli anni 70 forte fu anche l’ abbinamento sport e orticoltura con I Giochi senza Frontiere e la celeberrima Rosa di Chioggia... A volte c’è da pensare di dover avere l’imbarazzo della scelta per poter decidere da dove iniziare la ripartenza di Chioggia. Marco Lanza

Dallo scorso gennaio Palazzo Mocenigo è stato oggetto di un eccezionale intervento conservativo La sala 15, delle cinque di Palazzo Mocenigo dedicate al profumo, evoca il laboratorio dove si producevano le essenze

aprirà la mostra: “Camera 1953/1964 – Gli anni di Romeo Martinez”. La rivista “Camera”, pubblicata a partire dai primi anni ’20 in Svizzera, diventa negli anni ’50 e ‘60 un punto di riferimento internazionale per la fotografia, grazie all’impegno di Romeo Martinez (19111990), che la dirige dal 1953 al 1964. La sua importanza e unicità sono legate soprattutto al ruolo di sostegno e sviluppo della fotografia eu-

ropea in un periodo in cui industria, pubblicità e moda ricorrono massicciamente all’impiego strategico dell’immagine. Tra gli altri appuntamenti da non perdere: a palazzo Fortuny Tàpies Lo sguardo dell’artista “A very light art” e “Imbarcazioni da regata” a Ca’ Rezzonico fino al 24 novembre. A Cà Pesaro la mostra: The Sonnabend Collection esposizione prolungata fino all’8 dicembre. Al

museo Correr e a Cà Pesaro la mostra Vedova Plurimo fino a fine anno e Flora Viale -Frammenti sacri al Museo del Merletto fino al 5 gennaio 2014. A Palazzo Ducale la mostra: I doni di Shah Abbas il Grande alla Serenissima fino al 12 gennaio 2014; proseguiranno fino al 31 gennaio 2014 le mostre: Eraldo Mauro Camera Oscura - Slides e Anna Skibska entrambe al Museo del Vetro di Murano.

Celebrazioni di Giuseppe Verdi Una lezione-spettacolo in tour per le scuole superiori

Invito all’opera con “Viva Verdi!” I

l 10 ottobre era il compleanno di Giuseppe Verdi e proprio in questo giorno è ripartito il tour all’interno degli Istituti Superiori secondari del Veneto che con una lezione-spettacolo celebra le opere e la storia del grande musicista italiano nato 200 anni fa. Giuseppe Verdi non era di origine veneta, ma ha avuto un rapporto privilegiato con la nostra regione, in particolare con Venezia e il Teatro La Fenice in cui hanno debuttato alcune delle sue più importanti opere (Rigoletto 1851, La traviata 1853). La lezione spettacolo, rivolta agli studenti e presentata direttamente all’interno delle scuole, offre una valida opportunità didattica complementare e alternativa in quanto, attraverso il linguaggio teatrale, permette la diffusione della poetica musicale e delle correnti artistiche dell’Ottocento. La prima tappa di questo tour verdiano ha coinvolto il Liceo Veronese di Chioggia per poi proseguire all’istituto Marco Belli di Portogruaro, al Sant’Apollinare di Rovigo e in istituti di Conegliano, Verona, Vittorio Veneto, Castelmassa, Monselice, Villafranca di Verona, Este e così fino a dicembre all’interno degli istituti che ne hanno fatto richiesta, per un totale nell’anno 2013 di 60 istituti coinvolti nelle 7 province. “Viva Verdi! Invito all’opera. Questa non è una musica per vecchi” intende coinvolgere i nuovi adolescenti nelle vicende umane e artistiche del famoso compositore italiano. “Ho voluto indagare un po’ nella vita e nelle opere di questo uomo straordinario – spiega Andrea Pennacchi che interpreta la lezione-spettacolo -, a cui sono dedicate piazze e viali in ogni città, le cui “arie” ognuno conosce anche se non ha mai fatto da spettatore a un’opera lirica (basti pensare a “Va’ Pensiero”, o a “La donna è mobile”), e ne ho approfittato per conoscere e far conoscere meglio anche l’Opera Lirica stessa, genere un tempo adorato dalle masse e ora ridotto – tranne che in alcuni casi particolari – a costoso intrattenimento d’élite proprio qui, in Italia, la sua patria d’origine! Il risultato – grazie anche all’aiuto del musicista Giorgio Gobbo – è

La locandina dell’iniziativa stata la scoperta che Verdi e l’Opera sono tutt’altro che “roba per vecchi”, anzi: sono musica per giovani orecchie”. Questo progetto, promosso da Arteven con il sostegno della Regione Veneto, si inserisce nell’ambito delle proposte didattico-culturali indirizzate agli studenti degli Istituti Superiori del Veneto, un appuntamento che ha visto negli anni proporre con grande successo iniziative legate ai Moti del ‘48, al Ruzante, agli scritti del Palmieri, alla poesia del Petrarca, ai luoghi veneti descritti dal Teatro di Shakespeare, al duello tra Gozzi e Goldoni, alle architetture di Andrea Palladio, alle scoperte di Galileo Galilei e alla pittura rivoluzionaria del Giorgione, ai 150 anni dell’Unità d’Italia tramite la figura di Ippolito Nievo e ai fantastici viaggi in terre esotiche di Salgari. Eugenio Ferrarese


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SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO

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Nuoto Prende il via la stagioneneWs della pallanuoto veneziana A Campolongo

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Mestrina Nuoto punta al vertice M parTiTa conTro la Mala, un successo

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i è svolto nella sala consiliare del municipio di Campolongo “Grazie di cuore”, evento promosso da Affari Puliti e dai sindaci della Riviera per illustrare i risultati raggiunti grazie all’evento “Un Calcio alla mala del Brenta”, che ha visto come momento principale la presenza della Nazionale Cantanti in una partita benefica svoltasi l’8 settembre scorso. Tutte le iniziative hanno portato ad un incasso di 11.860 euro che sarà completamente destinato alla realizzazione de Il Giardino della Legalità. Durante la serata i sindaci della Riviera e i rappresentanti dell’associazione Affari Puliti hanno ringraziato in primis l’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” e tutti gli altri sponsor, oltre a consegnare della targhe alle associazioni: Pro Loco di Dolo, ALTA Associazione Lagunari Truppe Anfibie, Protezione Civile di Dolo, Atletica della Riviera del Brenta, InterClub Campolongo Maggiore, Fc Calcio Dolo, Accademia del Pane e Gruppo Artigiani Panificatori della Riviera del Brenta. Inotre sono stati segnalati con un attestato: Massimo Rigato, Roberto Stradiotto, Fulvio Compagno, Fiorenzo Zagallo, Alessandra Sorgato, Gianluca Costa, Ettore Erriu, Biagio Beneduce, Walter Mosticone, Francesca Matterazzo, Protezione Civile Fossò, InterClub di Dolo e Gruppo Cittattivamente. Infine sono state consegnate Targhe di Pregio ai due Campi sulla Legalità realizzati nell’estate 2013 presso la sede di Affari Puliti. G.P.

’inizio della stagione agonistica della Pallanuoto veneziana, Mestrina Nuoto, assomiglia a quella di un motore diesel: dove non si è verificato uno scatto bruciante ma una tranquilla sensazione di affidabilità e di continuità. Sulla panchina della prima squadra maschile è stato promosso Luca Gambardella: un indimenticabile tripleta nella stagione 2010 /11 e il “premio mentore” tributatogli alla prima edizione di Futursport, galà dei giovani talenti dello sport del territorio organizzato dalla Provincia di Venezia, due finali nazionali con l’under 17 nelle ultime due stagioni, una lunga gavetta al fianco dei “maestri” Giovanni Zaccaria e Massimo De Crescenzo nella serie A femminile e sulla panchina della prima squadra maschile ma soprattutto tanti anni passati assieme al folto reparto di atleti del vivaio che costituiscono l’ossatura della Mestrina Nuoto alla vigilia del suo terzo campionato in serie B. Massimo De Crescenzo ha scelto, soprattutto per ragioni familiari, di tornare in Liguria e di andare ad allenare il Chiavari e

Alessandro Capo, il bomber Filippo Moro fino agli ultimi arrivati Pierluigi Chiriatti, che ha maturato significative esperienze anche nelle rappresentative azzurre di categoria, e Luigi Mazzer (rincalzo del confermato Michele Gola nel ruolo di estremo difensomancherà all’appello questa i è svolto nella sala consiliare del municipiore)dimentre Campolongo “Grazie di cuore”,inevento loro ex i compagno di under promosso da Affari Puliti e dai sindaci della stagione Riviera peril illustrare risultati raggiunti grazie17 Damiano Barbiero, alla ricerca del pieno all’evento “Un Calcio alla mala del Brenta”, che ha visto come momento principale la sico. Tra mestrini passa presenza della Nazionale Cantanti in una partitarecupero benefica fisvoltasi l’8i settembre scorso.dalla Tuttevasca alla Scafuri;destinato degli altri le iniziative hanno portato ad un incasso di 11.860 europanchina che sarà Antonio completamente “mestrini storici” continuerà a indossare alla realizzazione de Il Giardino della Legalità. Durante la serata i sindaci della Riviera e i rap-la calottina biancoceleste TommasoArtigiani Vecchiato hapresentanti convinto la dirigenza biancoceleste che ringraziato dell’associazione Affari Puliti hanno in primis l’associazione e giocherà in un’altra città, per ragioni Luca Gambardella fossedella l’uomo per e mentre Piccola Impresa “Città Rivieragiusto del Brenta” tutti gli altri sponsor, oltre a consegnare della di studio,Lagunari Francesco Chiozzini, idealmente guidare unaassociazioni: squadra giovane targhe alle Pro Locoe diambiziosa Dolo, ALTA Associazione Truppe Anfibie, Protezione rimpiazzato da unMaggiore, altro ragazzo delDolo, vivaio che, duedi anni ha disputato i play per InterClub Civile Dolo,fa, Atletica della Riviera del off Brenta, Campolongo Fc Calcio chedella lo ricorda velocità, Dorin Condrat. la Accademia promozione seriee Gruppo A e l’anno scorso li catori delinPane Artigiani Panifi Rivieraper dellaBrenta. Inotre sono stati Confermato, oltre al portiere Gola,Fiorenzo il laziale hasegnalati mancaticon per un pochissimo. attestato: Massimo Rigato, Roberto Stradiotto, Fulvio Compagno, Andrea che, dopoWalter le esperienze La rosaAlessandra degli atleti coniuga continuità Zagallo, Sorgato, Gianluca Costa,e Ettore Erriu, Tafuro Biagio Beneduce, Mosticone,in prosegue i suoi studi “cafoscarini” e la freschezza: sono stati confermati Francesca Matterazzo, Protezionequasi Civiletutti Fossò, A1, InterClub di Dolo e Gruppo Cittattivamente. sua Campi avventura nella pallanuoto veneziana i ragazzi cresciuti vivaio biancoceleste: il ai due Infine sono state nel consegnate Targhe di Pregio sulla Legalità realizzati nell’estate capitano Andreala sede Barina (uscito dalle giova- mentre manca poco alla definizione dell’in2013 presso di Affari Puliti. nili in verità da qualche tempo), il mancino tesa con il centro boa Francesco Zatti.G.P.

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Sport invernali

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AssociAzione iTALiAnA scLerosi MuLTipLA, oAism, Sci Club Mestre è attivo da oltre Ferro; tutti si allenano nei week end in 40 anni e svolge attività agonistica Austria (Hintertux). La preparazione ate i notAi ti invitAno A pArtecipAre AgLi inconTri e promozionale degli sport inverna- letica si fa due volte la settimana nella li sotto la guida attenta per del presidente palestra di viarisposTe Cappuccina a Mestre.ALLe “Nel grATuiTi ricevere Tue doMAnde. Pierpaolo Pecere Il corso di sci per prin- gennaio 2013 ho vinto il campionato cipianti ha ben 120 alunni; ovviamente Regionale ad Auronzo – dice il vice presinon mancano i corsi e gli allenamenti per dente Giorgio Boato – poi ci siamo classii cuccioli, gli allievi, i ragazzi, gli juniores, ficati assieme agli ex campioni olimpici al i veterani e i master. trofeo Nazionale collocandoci settimi su Durante tutta la stagione gli atleti 34 Società partecipanti alla finalissima. partecipano a gare Provinciali, Regionali, Per quanto riguarda il gruppo femminile 30)il molto brave e Nazionali e Internazionali con risultati ci sono le Dame (overCon patrocinio Allievi . “Da del degni di nota. Durante i week end gli e sette ragazze nel gruppo la collaborazione allenamenti della squadra Giovanile, anni stiamo puntando al gruppo di Giovadei Cuccioli, degli Allievi e dei Senior si nissimi, dai cuccioli agli juniores, con ottengono nel ghiacciaio a Solden in Au- timi risultati – conclude Boato – si sono stria. Il gruppo dei Master è capitanato classificati al Trofeo Nazionale Topolino; da Giorgio Boato (campione Regionale e la società punta ai giovani ma abbiamo atleta di oltre 1.300 gare) tra gli allievi una validissima squadra di Master”. la punta di diamante è Alessandro Chiu- Insomma è stata davvero una bella staso; degni di nota anche gli atleti: Angi, gione. Per maggiori informazioni si può Bettini, Bossato, De Batista mentre tra i visitare il sito web: www.sciclubmestre.it Senior: Manfrin, Pizzighello, Rigon e Dal R.P.

o Sci Club Mestre è attivo da oltre 40 anni e svolge attività agonistica e promozionale degli sport invernali sotto la guida attenta del presidente Pierpaolo Pecere Il corso di sci per principianti ha ben 120 alunni; ovviamente non mancano i corsi e gli allenamenti per i cuccioli, gli allievi, i ragazzi, gli juniores, i veterani e i master. Durante tutta la stagione gli atleti partecipano a gare Provinciali, Regionali, Nazionali e Internazionali con risultati degni di nota. Durante i week end gli allenamenti della squadra Giovanile, dei Cuccioli, degli Allievi e dei Senior si tengono nel ghiacciaio a Solden in Austria. Il gruppo dei Master è capitanato da Giorgio Boato (campione Regionale e atleta di oltre 1.300 gare) tra gli allievi la punta di diamante è Alessandro Chiuso; degni di nota anche gli atleti: Angi, Bettini, Bossato, De Batista mentre tra i Senior: Manfrin, Pizzighello, Rigon e Dal

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Ferro; tutti si allenano nei week end in Austria (Hintertux). La preparazione atletica si fa due volte la settimana nella palestra di via Cappuccina a Mestre. “Nel gennaio 2013 ho vinto il campionato Regionale ad Auronzo – dice il vice presidente Giorgio Boato – poi ci siamo classificati assieme agli ex campioni olimpici al trofeo Nazionale collocandoci settimi su 34 Società partecipanti alla finalissima. Per quanto riguarda il gruppo femminile ci sono le Dame (over 30) molto brave e sette ragazze nel gruppo Allievi . “Da anni stiamo puntando al gruppo di Giovanissimi, dai cuccioli agli juniores, con ottimi risultati – conclude Boato – si sono classificati al Trofeo Nazionale Topolino; la società punta ai giovani ma abbiamo una validissima squadra di Master”. Insomma è stata davvero una bella stagione. Per maggiori informazioni si può visitare il sito web: www.sciclubmestre.it R.P.

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o della stagione agonistica della nuoto veneziana, Mestrina Nuoto, miglia a quella di un motore diesel: n si è verificato uno scatto bruciante ranquilla sensazione di affidabilità e di à. Sulla panchina della prima squadra è stato promosso Luca Gambardella: enticabile tripleta nella stagione 2010 l “premio mentore” tributatogli alla izione di Futursport, galà dei giovani ello sport del territorio organizzato vincia di Venezia, due finali nazionali der 17 nelle ultime due stagioni, una vetta al fianco dei “maestri” Giovanni e Massimo De Crescenzo nella serie A e e sulla panchina della prima squachile ma soprattutto tanti anni passati al folto reparto di atleti del vivaio che ono l’ossatura della Mestrina Nuoto a del suo terzo campionato in serie B. simo De Crescenzo ha scelto, soper ragioni familiari, di tornare in di andare ad allenare il Chiavari e

ha convinto la dirigenza biancoceleste che Luca Gambardella fosse l’uomo giusto per guidare una squadra giovane e ambiziosa che, due anni fa, ha disputato i play off per la promozione in serie A e l’anno scorso li ha mancati per pochissimo. La rosa degli atleti coniuga continuità e freschezza: sono stati confermati quasi tutti i ragazzi cresciuti nel vivaio biancoceleste: il capitano Andrea Barina (uscito dalle giovanili in verità da qualche tempo), il mancino

Alessandro Capo, il bomber Filippo Moro fino agli ultimi arrivati Pierluigi Chiriatti, che ha maturato significative esperienze anche nelle rappresentative azzurre di categoria, e Luigi Mazzer (rincalzo del confermato Michele Gola nel ruolo di estremo difensore) mentre mancherà all’appello in questa stagione il loro ex compagno di under 17 Damiano Barbiero, alla ricerca del pieno recupero fisico. Tra i mestrini passa dalla vasca alla panchina Antonio Scafuri; degli altri “mestrini storici” continuerà a indossare la calottina biancoceleste Tommaso Vecchiato mentre giocherà in un’altra città, per ragioni di studio, Francesco Chiozzini, idealmente rimpiazzato da un altro ragazzo del vivaio che lo ricorda per la velocità, Dorin Condrat. Confermato, oltre al portiere Gola, il laziale Andrea Tafuro che, dopo le esperienze in A1, prosegue i suoi studi “cafoscarini” e la sua avventura nella pallanuoto veneziana mentre manca poco alla definizione dell’intesa con il centro boa Francesco Zatti.


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17.10.2013 09:32:34


Il Veneto in primo piano 35 11 Soppressi otto treni interregionali che collegano Venezia con Milano

Pendolari: “La Regione ci ripensi”

di Germana Urbani

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endolari sul piede di guerra e una raccolta firme che ci sono, che si affiancheranno ai treni cadenzati Milano – ha già superato quota 25.000 e serve per spingere la Verona di TreNord. Secondo l’assessore, dunque, i pendolari Regione Veneto a riconsiderare la decisione di soppri- veneti vedranno più che triplicato il servizio veloce, oltre ad mere dal 15 dicembre, come deciso la scorsa estate, gli 8 avere un servizio orario che fermerà in tutte le stazioni. Il “treni dei pendolari interregionali” Venezia-Milano utilizzati cambiamento, paradossalmente, scontenta i pendolari ma da 36 mila passeggeri ogni giorno. A costa molto di più alla Regione. Le 13 quanto pare, per colpa dei tagli dallo Gli abbonamenti coppie di Frecce regionali, il cui costo Stato, il Veneto non ha più soldi per per le Frecce a catalogo a carico del Veneto sarà garantire il servizio svolto da quattro veloci di circa 16,7 milioni l’anno a fronte coppie di treni interregionali veloci costeranno dei 10,7 milioni pagati oggi dalla Milano – Venezia. Né la Lombardia molto di più Regione per le quattro coppie di instanzierà i 4 milioni di euro necessari terregionali, potranno tranquillamente a salvare i convogli di Trenitalia che saranno, quindi, can- collegarsi in coincidenza con i già esistenti treni orari regionali cellati. Per l’assessore regionale Chisso si tratta di un falso lombardi Milano – Verona (oggi sono 11 nel corso della problema: i convogli saranno sostituiti da 13 coppie giorna- giornata, oltre ai quattro interregionali in questione). “Seliere di “Frecce” regionali Venezia – Verona che oggi non condo Trenitalia – ha ricordato l’assessore – la coincidenza

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è facilmente realizzabile nel capoluogo scaligero sul medesimo marciapiede per quanti sono interessati a proseguire il viaggio lungo questa direttrice, tenuto altresì conto che il Veneto ha previsto il prolungamento oltre Verona di un paio di regionali non veloci”. Studenti e lavoratori pendolari però sembrano non voler sentir ragioni e sulle coincidenze avanzano forti dubbi. “Aspettare un’ora in più il treno successivo – dicono dal Comitato -, forse, è scomodo ma accettabile per una persona che decide di farsi un weekend fuori città, ma di certo non per un pendolare, non per un lavoratore che deve rendere conto di un’ora di ritardo al proprio datore, non per uno studente che perde una lezione, un giorno sì e l’altro pure”. E se non bastasse del cambiamento ne risentirà anche il portafogli. “Da dicembre saremo costretti a sborsare quasi il doppio del costo del nostro biglietto per una Freccia, o accontentarci di un ancora più sovraffollato regionale, affi-

dandoci alle care e amate coincidenze. Purtroppo, chiunque abbia mai preso un treno sa, ed è proprio il caso di dirlo, che le coincidenze non esistono. Troviamo inaccettabile che la regione Veneto abbia preso questa decisione con un atto di forza sul presupposto cinico che un lavoratore, oggi, non ha alternative: o rinuncia al lavoro, o paga di più, perché uno stipendio, anche se decurtato del costo spropositato di un abbonamento mensile di una Freccia, in una famiglia, è meglio di niente”.

una buona poliTica dei TrasporTi su roTaia va finanziaTa bene

152 milioni di tagli sui servizi pubblici universali previsti tra le misure dell’ultima legge di Stabilità preoccupano non poco Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, intervenuto ad un convegno veneto proprio sul tema dei trasporti. “Se le cose restano così - ha commentato – non mi resta che stilare una relazione sui servizi che non si possono più fare”. Occorre, dunque, una programmazione oculata e un concorso maggiore dei cittadini nelle spese per il servizio.“Chiedere infrastrutture per fare tutto è semplice - ha affermato Moretti - ma un paese che magari ha seicento abitanti deve capire che non può avere una sua fermata del treno. E siamo alla follia pura se pensiamo ad un aggancio ferroviario per tutti gli aeroporti”. Secondo l’ad di Trenitalia, per mantenere in equilibrio il settore dei trasporti in Italia bisogna recuperare “quella

normalissima cosa in base alla quale chi usa un servizio ne paga il prezzo. Quante aziende di trasporto stanno in piedi oggi in Italia? - ha chiesto retoricamente Moretti alla platea di imprenditori - Non vi sembra che ci sia un problema di rapporti tra servizi e infrastrutture? Voglio dire questo perché altrimenti non sta in piedi niente, altrimenti non ci salviamo”. E per risolvere o almeno Duchenne arginare il problema del sovraffollamento dei treni non vi è altra via che stanziare “più risorse - ha o n l u s affermato - perché i treni sono pochi e, allo stato delle cose, non possiamo fare miracoli, ma solo cercare di garantire la massima efficienza E poi ci vuole una programmazione omogenea delle linee, perché qualche sfilacciatura indubbiamente c’è, anche se occorre tempo per una programmazione dei servizi a medio-lungo termine”.

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12 Il Veneto in primo piano 36 Il Veneto si era dotato di una propria legge contro la violenza di genere ad inizio primavera

No alla violenza di genere: finalmente la nuova legge Maggiore tutela, finanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio e il Fondo per le politiche su diritti e pari opportunità finanziato in automatico

di Germana Urbani

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l 24 novembre, come ogni anno, si celebra la triste giornata contro la violenza di genere che sempre più spesso sfocia in femminicidio. Ad ottobre la Camera ha finalmente dato il via libera alle nuove norme sul contrasto alla violenza di genere. Oltre alle norme che introducono maggiori tutele sul piano penale, il cuore dell’impegno di tante deputate è stato fornire uno strumento valido per dare avvio ad un vero piano nazionale antiviolenza, costruito con il contributo delle associazioni e degli operatori. Sono previste politiche di formazione, politiche di prevenzione, la costituzione di un Osservatorio, la sperimentazione di progetti per la presa in carico degli uomini violenti; inoltre - con l’articolo 5bis - si riconosce e si rafforza, anche attraverso la previsione

di uno specifico fondo, l’attività dei centri antiviolenza che in questi anni hanno garantito non solo l’indispensabile servizio di accoglienza delle donne vittime ma sono stati dei veri e propri laboratori dove, attraverso una metodologia dell’accoglienza, si è fatta prevenzione e cultura, troppo spesso in solitudine. Delia Murer, deputata veneziana del Pd e componente della commissione Affari sociali, sottolinea l’importanza del passo che si è compiuto, ricordando il lavoro fatto per migliorare il testo del governo attraverso i numerosi emendamenti accolti: “Un passo importante, un buon provvedimento. C’ è ancora da fare ma per combattere la violenza di genere, in Italia, abbiamo uno strumento in più.

Abbiamo lavorato intensamente, nelle commissioni, per migliorare il testo del Governo che, nella sua versione originaria, era carente. Siamo riuscite ad ottenere, con emendamenti mirati, norme di maggiore tutela per le donne, finanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio con il Piano che sarà costruito in modo partecipato e il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità che sarà finanziato in automatico. La legge – conclude la deputata – è per noi solo un primo passo. La convenzione di Istanbul, che abbiamo

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ratificato ad inizio di legislatura, comincia a dei centri antiviolenza della nostra Regione trovare concreta attuazione. C’è ancora da e per questo siamo molto soddisfatti. E’ lavorare e lo faremo a partire dalla legge importante ora che le risorse che verranno di Stabilità. Ma il tema è ormai una chiara stanziate consentano un percorso di rafforpriorità per l’agenda politica”. zamento dei centri antiviolenza e delle case In assenza di una legge nazionale, il rifugio, perché ciò rappresenta una reale Veneto si era dotato di una propria legge prevenzione per tutte quelle violenze che contro la violenza di genere ad inizio pri- si consumano all’interno delle abitazioni o mavera. Con voto unanime il Consiglio nella vita quotidiana e che possono sfociare regionale aveva approvato la Legge “In- in femminicidio” terventi regionali per “Si tratta - ha prevenire e contrastaaggiunto Padrin - di re la violenza contro un provvedimento le donne”. Un lavoro composito, ma calato di sintesi di due sulla realtà veneta e precedenti progetti quindi applicabile e di legge presentati operativa. Si va dal rispettivamente dal coordinamento di tutti consigliere del Pdl i soggetti che opeLeonardo Padrin e rano sul fronte della dal consigliere del PD violenza di genere al Piero Ruzzante, che coinvolgimento degli avevano entrambi enti locali, vere sentrovato un’adesione tinelle del territorio”. trasversale. Con queLe reti che i vari sogsta legge quadro il getti sono chiamati a Veneto, riconosceva, sviluppare saranno il prima ancora dell’Icuore pulsanto dell’otalia, che ogni forma peratività di questa di violenza contro le legge: i centri e le donne rappresenta La prima causa case dovranno manuna violazione dei di uccisione tenere costanti e fundiritti umani fonda- nel Mondo delle zionali rapporti con le mentali alla vita, alla donne tra i 16 e forze dell’ordine, l’audignità, alla libertà, i 44 anni è l’omicidio torità giudiziaria a cui alla sicurezza e all’incompete l’assistenza, tegrità fisica e psichica della persona e che la prevenzione e la repressione di reati, le donne, anche quelle di minore età, sono nonché con enti locali, aziende sanitarie e spesso esposte a gravi forme di violenza, istituzioni scolastiche operanti nel territorio che costituiscono grave violazione dei diritti al fine di garantire risposte adeguate alle umani oltre che principale ostacolo al rag- diverse condizioni personali di provenienza giungimento della parità tra i sessi. nel rispetto delle rispettive competenze e Con la stessa legge sono state definite attribuzioni istituzionali. anche le tipologie delle strutture necessarie Con l’approvazione della Legge regiorivolte alle donne vittime di violenza e ai nale erano stati stanziati 400.000 euro a loro figli minori: i centri antiviolenza che copertura delle attività del 2013. offrono assistenza, sostegno e percorsi di Ora, l’ultimo decreto nazionale mette superamento del disagio, le case rifugio e in campo dieci milioni di euro che saranno le case di secondo livello, ovvero strutture erogati attraverso le Regioni e la comdi ospitalità in grado di offrire accoglienza e missione Pari opportunità del Veneto ha protezione. “Si è trattato – spiega il consi- pubblicato da poco i bandi per domande gliere del Pd Piero Ruzzante - di un percorso e progetti. che ha coinvolto il mondo del volontariato e




Protagonisti a Nordest

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Paolo e Vittorio Fontana, pionieri della produzione di bici di qualità

Olympia fiore all’occhiello del made in Italy, con 120 anni di storia

120 anni: le ruote delle bici Olympia, di Piove di Sacco (PD) hanno attraversato due secoli di strade e sono arrivate, più tecnologiche e ricercate che mai, nel XXI secolo.

120 Anni, un traguardo importantissimo, che poche aziende nel mondo della bici possono vantare. Imparare dal passato ma guardare al futuro: ecco come opera Olympia oggi. E a EXPOBICI Padova 2013 l’azienda vede riconosciuta la propria storia con un premio alla “carriera” ed uno alla sua bici “LEADER”, bici che ha vinto il premio “INNOVATION AWARD 2013”, consegnato a Padova in occasione del EXPOBICI. Azienda leader nel settore dell’ mtb e delle bici da corsa, fiore all’occhiello del Made in Italy ciclistico, Olympia, con sede a Piove di Sacco (PD) è un marchio profondamente radicato nel territorio veneto (è probabilmente il secondo produttore della regione, per quantità/qualità); tuttavia le sue origini ci portano in Lombardia e precisamente, a Milano. Fondata nella capitale meneghina da Carlo Borghi, nel 1893, Olympia è uno dei più vecchi marchi della storia del nostro ciclismo, secondo solo a Bianchi (1885). Attenta alle tendenze di mercato ed alle innovazioni (basti pensare che nella sua gamma di inizio attività figuravano anche apprezzati modelli di motocicli e di velocipedi) Olympia si dedica, nel tempo, unicamente al ciclismo. Con le maglie Olympia, dai caratteristici colori bianchi con fascia nera, corrono tanti grandi: da Enrico Mollo, che arriverà secondo al Giro d’Italia (1940) a Gaetano Belloni (il rivale di Girardengo) fino a Pietro Chiappini che con i colori Olympia vincerà una Milano-Torino (1941) e arriverà 3° alla Milano-Sanremo (1941) davanti a Fiorenzo Magni. Dinamico e attento alle mode, Borghi affida l’immagine di Olympia ad uno dei più grandi illustratori del tempo (papà di tanti cartelloni famosi, dal Campari allo champagne Cliquot al Fernet Branca): Luciano Achille Mauzan. Le maglie storiche Olympia, i poster di Luciano Achille Mauzan e tanti memorabilia storici, sono tuttora oggetto di un acceso mercato del collezionismo. Agli inizi degli anni 60’ del secolo scorso, Olympia passa nelle mani

Paolo e Vittorio Fontana BICI MOD. LEADER VINCITRICE DEL PREMIO INNOVATION AWARD 2013

Padova Fiera premia Cicli Olympia Quest’anno Olympia festeggia 120 anni di attività e in occasione di Expobici 2013, la fiera internazionale della bicicletta che si è tenuta a Padova lo scorso settembre, Olympia ha visto riconosciuto il contributo dato alla regione ed al ciclismo: dalle mani di Paolo Coin, AD di PadovaFiere S.p.A., l’azienda ha ricevuto un premio per i suoi 120 anni di attività. Parimenti, la sua bici Leader, gioiello da strada dotato di freni a disco e telaio in multifibre di carbonio alto modulo, ha ricevuto l’Innovation Award per la creatività, le soluzioni tecnologiche ed il design.

della famiglia Fontana che ne trasferisce la produzione in Veneto. Negli anni ’80 i giovani cugini Fontana, Paolo e Vittorio, rilevano l’eredità dei genitori e rilanciano il

marchio. Oggi, l’azienda è sempre di proprietà della famiglia Fontana e a Paolo e Vittorio si sono aggiunti i figli: Michela Fontana (figlia di Paolo) e Antonio Fontana (figlio di

Vittorio). La Olympia del 2000 opera nel modernissimo stabilimento di 4400 mq di Piove di Sacco (PD) ed il gruppo conta anche il prestigioso marchio

Scapin e, con azionariato diverso, il marchio Frera. Scapin, altro storico brand veneto, è sinonimo nel mondo di altissima tecnologia e artigiana capacità ed un suo modello di mtb, la “Rudolf”, è addirittura assurto all’olimpo del design, vincendo il premio italiano “Compasso d’Oro”. Anche Olympia, nel 2009, viene inserita nell’ADI DESIGN INDEX, annuario italiano del design che raccoglie le produzioni più blasonate. Il gruppo Olympia conta una forza lavoro interna di 25 dipendenti ed un indotto di oltre 200 persone: tutta la progettazione, il design e l’assemblaggio (manuale, per scelta e cura, senza catene di montaggio!) delle bici è interno all’azienda. La gamma copre tutti i segmenti di mercato, nella fascia alta, medio alta e media: mtb da competizione XC, mtb da escursione, mtb da discesa, bici da strada, bici ibride, city bike, pregevoli bici da turismo, una bici pieghevole (ZIP- per la barca o l’auto /caravan) ed una gamma particolarmente apprezzata di bici elettriche. Oggi, telai dalle forme sofisticate, leggerissimi, si affiancano a biciclette destinate ad un pubblico amatoriale, che tuttavia richiede qualità e finitura ineccepibili. Fiore all’occhiello del brand è anche la presenza sportiva, in particolare nel settore della mountain bike di alto livello, dove Olympia è sponsor di atleti di calibro internazionale, come il campione marathon Marzio Deho. Molte le iniziative in corso per festeggiare i 120 anni di attività: tra di esse anche un modello esclusivissimo, la 849, con un telaio che riporta in auge la Superleggera ed infrange la barriera degli 850g di peso. E tra le idee curiose segnaliamo la pagina facebook https://www.facebook.com/OlympiaBikes?fref=ts : gli utenti sono stati invitati a “postare” la loro bici Olympia, di qualsiasi epoca e modello. Così, si creerà un meraviglioso album virtuale che farà scoprire il glorioso marchio attraverso i suoi due secoli di storia.


40 Cultura veneta 16 Mostre A Verona quattro secoli di storia dell’arte nella pittura di paesaggio

Un posto al sole per il paesaggio Marco Goldin propone una mostra dedicata ad un genere dell’arte. Anche quest’anno l’esposizione sarà divisa tra Gran Guardia e Basilica Palladiana di Alain Chivilò

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arco Goldin e la sua Linea d’Ombra ripropongono, dopo il grande successo, una doppia esposizione divisa tra Verona e Vicenza, invertendo le sedi rispetto al recente binomio che trattò la ricerca, nei secoli dell’arte, sulla figura e sul volto umano. Fino al 9 febbraio 2014 presso il Palazzo della Gran Guardia è di scena “Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento”. Il secondo capitolo delle esposizioni è dunque dedicato alla storia del paesaggio in Europa e in America dal ‘600 al ‘900. Uno studio della natura dal XVII secolo, per giungere ad alcuni dei maggiori pittori del secondo ‘900. Una presenza superiore alle novanta opere condurrà il visitatore all’interno di sei sezioni. Il Seicento. Il vero e il falso della natura: opere di Lorrein, Poussin, Hobbema, Van Ruisdael, Van Goyen e Seghers narrano l’evoluzione della pittura del paesaggio dalla resa immaginaria e artefatta fino allo studio della realtà e del vero della natura. Da questo secolo la natura, da sfondo di ambientazione, emerge come fulcro dell’indagine artistica in un rapporto continuo tra la rappresentazione del vero e del falso. Il Settecento. L’età della veduta: tre nomi su tutti con Canaletto, Bellotto e Guardi con opere poco note al pubblico italiano. Romanticismi e realismi: l’800, ossia il secolo della natura. Una trentina di quadri di Turner, Constable e Friedrich per arrivare al realismo di Corot, Coubert e della scuola di Barbizon. La disamina

tocca la Scandinavia, l’Est Europa fino all’America della Hudson River School. L’impressionismo e il paesaggio: venticinque opere d’impressionisti e post impressionisti quali Renoir, Sisley, Pissarro, Caillebotte, Van Gogh, Gauguin e Cézanne. Dai primi contatti con i pittori del periodo precedente fino alle esposizioni nello studio di Nadar giungendo alla negazione stessa della pittura en plein air. Monet e la nuova natura: con venticinque opere apre una vera e propria piccola monografia alla sua arte. Il focus è maggiormente posto sugli agli anni ottanta che segnano un cambiamento verso la modernità nella rappresentazione del paesaggio. Monet rovescia, utilizzando dapprima gli elementi proprio del realismo, il concetto stesso di paesaggio dipinto trasformandolo in una visione spirituale e interiore anticipando le ricerche artistiche successive. Il paesaggio del Novecento: dall’evoluzione del post-impressionismo fino alle avanguardie. Bonnard, Matisse e Picasso fino ad alcune esperienze astratte sia europee sia americane, da De Staël a De Kooning e Pollock. Invece per il contemporaneo sono rappresentate per l’America opere di Diebenkorn e Wyeth mentre per l’Europa Garcia e Richter. Artisti che descrivono in chiave attuale la natura. Dunque a livello complessivo si tratta di una mostra contenitore che permette di vedere l’Arte ad ampio spettro, secondo una curatela ormai collaudata e affidabile.

Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini

Fino al 24 novembre in tre sedi veneziane

Il laboratorio di Sze

UNO STRESS DI VETRO

I

l motto della mostra è fatto da una somma algebrica tradotta in Arte ossia: Artisti internazionali + vetro = Glasstress. Fino al 24 novembre tre sedi, costituite da Palazzo Cavalli – Franchetti / Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti (Campo S. Stefano), Berengo Centre for Contemporary Art and Glass (Murano) e la Scuola Grande Confraternita di San Teodoro (San Marco), costituiscono l’esposizione dedicata al vetro d’arte “Glasstress. White Light/White Heat” giunta alla sua terza edizione. Tutto ruota sul coinvolgimento di artisti provenienti da tutto il mondo per la creazione d’innovative e straordinarie opere confrontando luce e calore con aspetti intrinsechi del vetro e della sua lavorazione. A livello storico è stata la grande passione per l’arte contemporanea e per il vetro che hanno portato Berengo a creare Glasstress. Tutto è iniziato dal 2009 riunendo complessivamente oltre 200 artisti. In questa edizione l’evento ha unito, nella propria fornace a lavorare con entusiasmo e con spirito di gruppo, 65 artisti di

fama internazionale. Molti di loro si sono confrontati per la prima volta con questo materiale duttile e luminoso facendo nascere opere di alto valore artistico e comunicativo. Il successo si riassume nelle parole di Adriano Berengo: “ho capito che Glasstress ha raggiunto un importante obiettivo quando ho visto tre artisti di nazionalità diverse, nella nostra fornace di Murano, parlare fra loro. Era la prima volta che s’incontravano e si scambiavano le loro impressioni sul vetro, sulle tecniche e sugli esperimenti che stavano conducendo. Il dialogo ha modificato in modo sostanziale i progetti di ciascuno. Ecco, questo è Glasstress: un luogo d’incontro per gli artisti di tutto il mondo che si confrontano con il vetro”. Artisti quali Mimmo Paladino, Francesco Gennari, Joana Vasconcelos, Zhan Wang, Jan Fabre, Loris Cecchini, Aldo Mondino, Thomas Schutte, Joseph Kosuth, Mona Hatoum, Tim Noble &Sue Webster, solo per citarne alcuni, illumineranno la visita con opere di luce. Al.Ch.

I

l Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini, fino al 24 novembre, presenta “Sarah Sze: triple point”. Come afferma la stessa artista “al centro della mostra è la nozione di bussola e come noi ci situiamo in un mondo perennemente disorientante. Ciascuna delle sale opera come un sito sperimentale, in cui gli oggetti tendono a diventare strumenti o montaggi per misurare o modellare la nostra posizione nello spazio e nel tempo. L’aspirazione a costruire modelli che catturino la complessità e l’impossibilità di quell’impresa, è il punto centrale dell’opera”. Un grande laboratorio che la Sze compone di “resti archeologici di esperimenti falliti”. Dal 1990 l’artista Sarah Sze, classe ‘69, ha sviluppato un’estetica scultorea che trasforma gli spazi attraverso mutamenti radicali di scala, colonizzando spazi trascurati o periferici, dialogando con il tessuto e la storia di un edificio. La percezione dello spettatore e l’esperienza architettonica sono spostate attraverso interventi specifici di grandi dimen-

sioni. A livello tecnico tutto parte dalla definizione che la termodinamica indica al termine “triple point” che designa una singolare combinazione di temperatura in cui tutte le tre fasi di una sostanza (gassosa, liquida e solida) coesistono in perfetto equilibrio. La triangolazione, cioè la misurazione della distanza da tre punti ordinali, è anche usata per determinare un punto specifico dello spazio. L’opera di Sze fa riferimento a entrambi questi concetti, la fragilità dell’equilibrio e il desiderio costante di ritrovare stabilità e posizione. Contrariamente ad altri allestimenti di altri artisti, in questa edizione l’ingresso del Padiglione è stato trasferito a una vecchia porta di uscita a sinistra della rotonda d’ingresso. All’interno lo spettatore incontra strutture improvvisate, alcune apparentemente ancora in costruzione, che richiamano modelli, macchine e strutture come in un planetario, un osservatorio, un laboratorio, un pendolo e dispositivi di misurazione o elementi per localizzare i corpi nello spazio. Al.Ch.



42 Oroscopo Ariete

dal 21/03 al 20/04

Fascino Belli

nel corpo e nello spirito, attirerete stuoli di ammiratori, con ottime opportunità di svaghi e nuove conoscenze · S alute La grinta di cui sarete provvisti vi aiuterà a fare incetta di traguardi o per sentirvi al riparo da problemi vari

Toro

dal 21/04 al 20/05

Fascino Vi farete desidera r e molto, attenti però a non tirare troppo la corda potreste perdere qualcosa di importante · S alute Grande recupero di energia e voglia di fare. Sfruttate le belle giornate per ricaricarvi a contatto con la natura

Oroscopo Presentatevi alle porte dell’inverno con determinazione e colori sgargianti

Centinaia di Aziende Venete oggi scelgono

Gemelli dal 21/05 al 21/06

come 20 anni fa!

Fascino Riserverete le vostre migliori doti intellettuali ed espansive ai rapporti consolidati. Diffidate del mordi e fuggi · S alute Evitate strapazzi e alimentazione disordinata, e curate particolarmente il riposo e il rilassamento

Avrete fare pro-

voglia di getti e di superare barriere o distanze. Fatelo, è questo il tempo giusto per agire · S alute Sarete in forma scattante: capelli bellissimi, gambe toniche e leggere. Occhio alla brillantezza mentale, entusiasmo!

Vergine dal 24/08 al 22/09

Fascino L’eros

partirà in sordina, con avances passionali alternate ad enigmatici distacchi. Si recupera in fretta · S alute Dedicatevi a discipline legate al movimento e alla socialità: walking, ginnastica posturale, sport di gruppo

Scorpione dal 23/10 al 22/11

Fascino Recupererete grinta e sex-appeal. I sentimenti prenderanno strade aperte e lineari: bando alle dietrologie · S alute Abitudini più salutari, qualche attività all’aria aperta e trattamenti linfodrenanti sortiranno effetti miracolosi

Sagittario dal 23/11 al 21/12

Sarete spumeggianti e vitali, perfettamente in linea con la vostra natura estroversa. Sensualità e sentimento al top S alute Insidie all’orizzonte per le difese immunitarie: proteggete la schiena e l’apparato digestivo. Rimedi naturali

Capricorno dal 22/12 al 20/01

Fascino Nuovo slancio per dinamizzare i ménage più abitudinari Propositivi nei confronti di eventuali nuove amicizie · Salute Buoni stimoli per rendere continuativo l’impegno nel fitness, e i buoni propositi con ottimi riscontri

Fascino

Fascino Sarete un po’ meno algidi e molto più sciolti nell’esternare i sentimenti. Lanciate il cuore oltre l’ostacolo · S alute Sarete molto scattanti e curiosi ciò vi fa apparire assai più giovani. Cercate di nutrire corpo, mente e spirito

Fascino

Cancro dal 22/06 al 22/07

Leone dal 23/07 al 23/08

Bilancia dal 2 3/09 al 22/10

Fascino L’amore è solo vostro, vissuto in maniera molto più interiorizzata e romantica. Avventure in arrivo · S alute Compattezza muscolare e ottima forma mentale. Concentratevi su discipline e terapie olistiche più spirituali

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OGGI

Ogni mese più di trecento attività scelgono per comunicare con i propri Clienti. Questa scelta è da vent’anni il nostro orgoglio, perchè è il riconoscimento della qualità, del risultato e di un ruolo sociale svolto dal nostro giornale verso migliaia di famiglie che leggono e si informano con noi.

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