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GIUGNO 2020
Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.86
Cultura p.17
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È confronto sul Pronto Soccorso di Mirano
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Impianti 5G, sospesa l’attivazione
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Fatta questa premessa, la ripartenza si sta completando in questi giorni, in cui anche le ultime attività … la convenienza Cadore sotto casa … ancora ferme come del gli eventi culturali e ricreativi, i concerti, gli del sport50% di contatto, il cinema, il teatro Sconto su tutte le lenti dovrebbero tornare fra le nostre abitudini. la Viale Sanremo, 42/d · Spinea (Ve) · Tel. 041 Resta 997018 scuola, al termine di un anno scolastico senza precedenti, chiuso con gli esami a distanza e senza la possibilità, con qualche eccezione, che i ragazzi potessero tornare a scuola almeno per concludere il ciclo di studi e sostenere l’unica prova prevista. In Veneto solo gli studenti delle scuole professionali hanno avuto l’opportunità di tornare in classe per qualche giorno. Una scelta azzeccata, stando alle prime impressioni. I giovani che dovevano sostenere l’esame finale hanno potuto ripassare insieme agli insegnanti e ai coetanei e rompere almeno negli ultimi giorni la routine della didattica a distanza. Il basso numero di studenti per istituto ha permesso alle pagg 6, 8, 10 di applicare senza particolari servizi disagi tutte le misure di sicurezza e di prevenzione. Molti si sono posti una domanda: se lo hanno fatto alcune scuole, perché non è stato possibile anche per gli altri istituti? Ma ora è già tempo di pensare alla ripresa di settembre, una bella sfida, perché nessuno ci tiene ad affrontare un nuovo anno scolastico in queste condizioni. L’economia intanto si è rimessa in moto, al punto che l’auspicio invocato da più parti è che si possa affrontare l’estate cercando di coniugare il più possibile lavoro e vacanze. Il confronto tra imprenditori e sindacati è tutt’ora aperto. Le attività commerciali, RIO gli esercenti, gli operatori del turismo finalmente ERSA NIV N possono concentrarsi su queste settimane crucialiA 2020 9019 per risollevare il fatturato, pur consapevoli che per un pieno recupero ci vorrà ancora del tempo e tanto impegno. Anche per questo ora è necessaria tutta l’attenzione V E) verso le diverse realtà produttive del nol e (Paese, a o N stro . it a partire dalla messa in pratica dei prov, tate assunti dal Governo le scorse settimane, Po l 5 aevedimenti s e D V ia aqu 07 9 che sulla carta dovrebbero favorire il rilancio dell’e0 0 1.5 8 conomia dopo il lungo lockdown. Ora è il momento T. 0 4 di passare alla pratica.
A Mirano e Spinea commercianti e attività economiche alle prese con una ripartenza impegnativa, mentre gli enti locali sono subissati di richieste per interventi di sostegno alle famiglie
Lavori conclusi in via Porara e Vetrego
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L’inedita estate della “Fase 2” di Zabeo Samuele
Fase 3, i Comuni chiedono più aiuto
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L’inedita estate della “Fase 2”
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unque siamo ripartiti. Con tempi, modalità, esiiare genze e problematiche diverse il mondo si è riimmobil Dal 1ª Giugno tutti i giorni messo in moto mentre il coronavirus sembra perdere compra e vendi apertura: Lun-Ven ore 17.00 forza di giorno in giorno anche se, come ribadiscono Sab-Dom ore 11.00 con orario continuato casa in sicurezza i medici, ciò non significa che bisogna abbassare la guardia. Sta a noi fare attenzione affinché il virus via Olmo 168 - 30030 Olmo di Martellago (Ve) non possa rialzare la testa e costringerci ad un nuovo Usa guanti e mascherina rispettando la distanza di cell. 347 16 16 167 - www.immobiliareroberta.it lockdown. sicurezza È un periodico formato da 18 edizioni locali mensilmente Direzione, Amministrazione e Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Redazione: Immobiliare Roberta segue a pag. 3 recapitato a 300.000 famiglie del Veneto.
è un marchio di proprietà di
In questo numero il nuovo inserto Srl
Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
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Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<
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A Mirano e Spinea commercianti e attività economiche alle prese con una ripartenza impegnativa, mentre gli enti locali sono subissati di richieste per interventi di sostegno alle famiglie
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Mirano, dibattito sul Pronto Soccorso C
I dubbi di Gabriele Petrolito del Pd
Fatta questa premessa, la ripartenza si sta completando in questi giorni, in cui anche le ultime attività ancora ferme come gli eventi culturali e ricreativi, i concerti, gli sport di contatto, il cinema, il teatro dovrebbero tornare fra le nostre abitudini. Resta la scuola, al termine di un anno scolastico senza precedenti, chiuso con gli esami a distanza e senza la possibilità, con qualche eccezione, che i ragazzi potessero tornare a scuola almeno per concludere il ciclo di studi e sostenere l’unica prova prevista. In Veneto solo gli studenti delle scuole professionali hanno avuto l’opportunità di tornare in classe per qualche giorno. Una scelta azzeccata, stando alle prime impressioni. I giovani che dovevano sostenere l’esame finale hanno potuto ripassare insieme agli insegnanti e ai coetanei e rompere almeno negli ultimi giorni la routine della didattica a distanza. Il basso numero di studenti per istituto ha permesso di applicare senza particolari disagi tutte le misure di sicurezza e di prevenzione. Molti si sono posti una domanda: se lo hanno fatto alcune scuole, perché non è stato possibile anche per gli altri istituti? Ma ora è già tempo di pensare alla ripresa di settembre, una bella sfida, perché nessuno ci tiene ad affrontare un nuovo anno scolastico in queste condizioni. L’economia intanto si è rimessa in moto, al punto che l’auspicio invocato da più parti è che si possa affrontare l’estate cercando di coniugare il più possibile lavoro e vacanze. Il confronto tra imprenditori e sindacati è tutt’ora aperto. Le attività commerciali, gli esercenti, gli operatori del turismo finalmente possono concentrarsi su queste settimane cruciali per risollevare il fatturato, pur consapevoli che per un pieno recupero ci vorrà ancora del tempo e tanto impegno. Anche per questo ora è necessaria tutta l’attenzione verso le diverse realtà produttive del nostro Paese, a partire dalla messa in pratica dei provvedimenti assunti dal Governo le scorse settimane, che sulla carta dovrebbero favorire il rilancio dell’economia dopo il lungo lockdown. Ora è il momento di passare alla pratica.
he ne sarà dell’ospedale di Mirano dopo il Covid? A chiederselo Chiama Ora Gabriele Petrolito, componente del gruppo strategico regionale 351-6777004 sanità-sociale del Pd, secondo il quale i servizi di emergenza e urgenza del territorio sono già in crisi: “Con la momentanea sospensione dell’attività dell’ospedale di Dolo - spiega Petrolito - si sono aggravate le difficoltà dell’assistenza nel Miranese e in Riviera. Già prima dell’emergenza Covid, raccoglievamo segnalazioni di lunghe attese, persino inwww.lapiazzaweb.it/vacanze barella, specie nell’astanteria del Pronto Soccorso di Mirano, per mancanza di posti letto nei reparti. Divenuto Dolo ospedale-Covid e il Scopri all’interno le favolose offerte suo Pronto soccorsoper declassato a semplice punto di primo intervento, scelte esclusivamente te! la situazione è peggiorata e il Pronto soccorso di Mirano è vicino al Una selezione periodica di viaggi d a questo mese collasso: l’afflusso di pazienti è pari o superiore a quello degli ospedali ad un prezzo vantaggioso! Viaggia conPadova, noi e i nostri giornalisti! Hub di Verona e Mestre, con una struttura e una dotazione Ricordando Visita la sezione dedicata sul nostro organica molto inferiore. Questa situazione dovrebbe migliorare con i nostri cari sito www.lapiazzaweb.it la prevista graduale ripresa dell’attività dell’ospedale di Dolo, dove tuttavia una quota di letti resterà a lungo riservata ai pazienti Covid. Nelle ultime pagine del giornale Si aggraveranno invece le croniche difficoltà per la carenza di posti letto, a causa dell’annunciata chiusura della Lungodegenza di Noale e la mancata riapertura di quella di Dolo”. La replica non tarda ad arrivare: “Sul Pronto soccorso di Mirano - osserva l’Ulss 3 - i dati ricorda ai soggetti interessati la propria reali segnalano che il servizio, lungi dall’essere preso d’assalto, non disponibilità ad ospitare per le prossime Elezioni messaggi >direttore@givemotions.it < ha ancora raggiunto il numero di accessi normale nel 2019: lo scorsoNicola Stievano anno erano stati mediamente 117 al giorno, livello mai raggiunto nelle politici e inserti pubblicitari allegati al giornale. unque siamo ripartiti.elettorali Con tempi, modalità, esiultime tre settimane di maggio, quando gli accessi giornalieri sono genze e problematiche diverse il mondo si è ristati in media 107 in una, 103 nella seconda, 98 nella terza”. E sui posti (In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000). messo in moto mentre il coronavirus sembra perdere letto per malati non più acuti l’azienda aggiunge: “A Dolo la GeriatriaLungodegenza ha già ripreso la sua attività e a Noale saranno aforza dispo-di giorno in giorno anche se, come ribadiscono i medici, ciò PER non significa che bisogna abbassare INFORMAZIONI: tel.la · info@givemotions.it Filippo De Gaspari sizione ben 74 posti di strutture intermedie”. guardia. Sta a noi fare attenzione affinché il virus non possa rialzare la testa e costringerci ad un nuovo lockdown. È un periodico formato da 18 edizioni locali mensilmente Direzione, Amministrazione Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin seguee a pag. 3 Redazione: PA SS
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Verso le Elezioni 2020 Elezioni
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Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala per un numero complessivo di 17.157 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
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I lavori in via Porara e Vetrego finalmente sono stati completati Riconfigurata la carreggiata con il rifacimento della pavimentazione e segnaletica, un moderno impianto di illuminazione e la ridefinizione della pista ciclabile
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ompletati nei tempi previsti, nonostante l’emergenza Covid, i lavori per la nuova via Porara e via Vetrego. L’intervento, dell’importo di circa un milione di euro, è stato finanziato attraverso il piano degli investimenti di Cav-Concessioni Autostradali Venete nell’ambito delle opere complementari al Passante e fa seguito agli accordi presi al tavolo tecnico coordinato dalla Regione, al quale hanno partecipato anche il Comune, la Città Metropolitana e Anas. L’intervento ha riguardato il tratto di via Porara tra le rotatorie di viale Venezia e via Caltana e il tratto di via Vetrego, da via Caltana alla rotatoria di collegamento al casello di Mirano-Dolo. È stata riconfigurata la carreggiata, con il rifacimento della pavimentazione e della segnaletica, un nuovo e moderno impianto di illuminazione e la ridefinizione della pista ciclabile. Inoltre sono stati realizzati semafori “intelligenti” all’incrocio con via Da Bassano e all’incrocio con la laterale ovest di via Vetrego, per consentire
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Mirano
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l’immissione in sicurezza dei veicoli. Infine sono state messe in sicurezza le rotatorie su viale Venezia e tra via Porara, via Vetrego e via Caltana. Per Luisa Serato, presidente di Cav: “L’opera è stata ultimata nei tempi prefissati nonostante gli ultimi mesi non facili per l’emergenza Covid: restituiamo al territorio una strada più moderna e sicura, anche per i tanti ciclisti e pedoni che frequentano il vicino parco Ivana Cagnin”. “E’ un intervento – ha aggiunto Elisa De Berti, assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti - che il territorio richiedeva da tempo e che grazie a Cav e alla collaborazione tra gli enti siamo riusciti ad attuare, dando
Concerti per il Mariutto
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a voglia di ricominciare è tanta, anche all’Ipab Mariutto di Mirano e anche se il periodo di transizione verso la completa normalità non lo permette ancora, l’ente ha nel frattempo organizzato due concerti in sicurezza: gli anziani, reclusi per la loro tutela in quanto soggetto oltremodo fragili, lo hanno potuto seguire dalla finestra. Gli eventi sono stati chiamati proprio “Musica nell’aria”, perché, spiegano le educatrici: “Se non possiamo spostarci noi, sarà la musica a raggiungere le nostre finestre”. I musicisti si sono dunque dati appuntamento il 26 e 28 maggio scorsi in appositi spazi esterni, a distanza di sicurezza, mentre ospiti anziani e personale, ognuno dal proprio nucleo di residenza, hanno potuto affacciarsi alla finestra per guardare ed ascoltare da lontano il primo concerto dopo il coronavirus. Nelle scorse settimane anche i parenti sono potuti tornare a far visita ai loro cari, anche se attraverso una vetrata. Un modo per rivedersi senza mettersi in pericolo. (f.d.g.)
risposte al territorio”. Per la sindaca Maria Rosa Pavanello: “E’ un altro passo avanti nelle opere complementari del Passante, che si realizza grazie al protocollo d’intesa siglato lo scorso anno. È il risultato di un’attenta analisi delle strade interessate, del traffico che le attraversa e delle necessità di chi vi abita, una convergenza di istanze e dialogo per un obiettivo fondamentale: la sicurezza di tutti”. “Un intervento molto atteso – ha concluso il delegato metropolitano Saverio Centenaro – prenderemo in carico la manutenzione della strada: quando c’è collaborazione si riescono a soddisfare le esigenze dei cittadini”.
Il Comune di Mirano aderisce al club EcoAttivi
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Via N
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Filippo De Gasperi
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Villa Farsetti
G. Fe rraris
rare punti realizzando una serie di azioni di carattere sociale, ambientale e culturale e rispondendo a quiz, enigmi, sfide e missioni per migliorare le proprie competenze sui temi ambientali. Ogni 100 punti accumulati, si maturerà un biglietto virtuale e ogni biglietto parteciperà alle estrazioni: chi avrà più biglietti virtuali avrà maggiori probabilità che uno dei propri venga sorteggiato. Avvantaggiato, per esempio, chi si sposta in bici che potrà accumulare punti con quiz sulla bicicletta, foto o un selfie in bici, messaggi e tragitti casa-lavoro.
Viale
l Comune di Mirano ha aderito al club dei comuni EcoAttivi (ecoattivi.it), lanciato da Achab Group, rete nazionale di comunicazione ambientale. Il club è composto ormai da 150 amministrazioni comunali che condividono l’impegno per diffondere la cultura e i principi della responsabilità sociale e della sostenibilità ambientale. L’obiettivo è diffondere buone pratiche e incentivare i comportamenti positivi dei propri residenti, anche con giochi e premi. Tra le altre cose, il progetto, completamente gratuito per le amministrazioni aderenti e per i loro cittadini, rende accessibile uno strumento di gioco e apprendimento sui temi ambientali e sociali e permette ai cittadini EcoAttivi di partecipare alle estrazioni di due biciclette elettriche. Entro il 31 luglio infatti verrà estratto un vincitore che si aggiudicherà la prima bicicletta elettrica grazie ai punti maturati fino al 30 giugno, entro il 31 ottobre verrà estratto un vincitore che si aggiudicherà la seconda bicicletta elettrica grazie ai punti maturati fino al 30 settembre. Per partecipare, ogni residente potrà scaricare senza nessun costo l’app EcoAttivi, matu-
Viale G. Ferraris, 24 Santa Maria di Sala (Ve) Tel. 041 990 434 info@falegnameriamartignon.it www.falegnameriamartignon.it
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Mirano
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Economia Il grido d’allarme lanciato dagli esercizi commerciali nel centro di Mirano
Locali a rischio per il comportamento scorretto degli avventori “I
mpossibile lavorare così”. E stenibile: dopo due mesi e mezzo di molti gestori cominciano a serrata, l’ultima cosa che si aspettano è pensare che sia meglio tener chiuso, essere multati o addirittura chiusi per in attesa, magari, di tempi migliori. mancato rispetto delle disposizioni. Confcommercio del Miranese si fa Alcuni pensano che sia meglio chiudeportavoce delle paure di molti com- re subito finché non saranno ulteriormercianti, in particolare gestori di mente allentate le misure e possano pubblici esercizi, che dopo la riparten- sentirsi sgravati da un’incombenza za del 18 maggio si sono scontrati con che non sempre si riesce a garantire”. l’impossibilità concreta di garantire le L’appello è dunque tutto rivolto ai citmisure di sicurezza richieste dagli ulti- tadini consumatori: “I bar vi aspettiami provvedimenti. Non tanto per le re- mo a braccia aperte – spiegano Gallo e gole in sé, ma per quel senso di “liberi Molinari – ma se vogliamo continuare tutti” che sembra accomunare molti a brindare e incontrarci tutta l’estate, consumatori. “Non è così – spiegano fin dai prossimi giorni, dobbiamo cadall’associazione – se i clienti non col- ricarci di una parte di responsabilità: laborano, alcuni saranno costretti a vanno osservare le norme nei locali, chiudere, ben prima di ogni decisioni che sono di gran lunga inferiori rispetpolitica”. Problema sentito in parti- to a quelle in capo ai gestori: distancolare in piazza a Mize sociali di almeno rano, dove la movida Confcommercio: un metro, non entrare stenta a ripartire dopo se si ha febbre oltre i “alcuni pensano il lockdown e dove so37,5°, tosse o disturbi prattutto tenere aperto respiratori e indossare che sia meglio diventa un’impresa. Il la mascherina quando chiudere subito grido d’allarme è rivolci si alza dal tavolo, ci finché non to dunque soprattutto si muove nel locale o agli avventori. Molti saranno allentate ci si reca ai servizi. Un sono habitué dei locacontrollo, un’ammole misure che ora nizione, un richiamo li, in particolare quelli diventati punti di ritrosemplice può deternon sempre si vo per molti cittadini, minare il destino di un riescono a ed è per questo che a locale, che per tenere loro Confcommercio aperto sta scalando garantire” fa un appello alla reuna montagna. Se tutsponsabilità: “Diversi locali – spiegano ti facciamo la nostra parte, non solo il presidente Ennio Gallo e il direttore riusciremo a superare la situazione Tiziana Molinari – dopo pochi giorni di pericolo sanitario a cui tutti siamo si sono dovuti misurare con l’effettiva ancora esposti, ma contribuiremo animpossibilità di fare allo stesso tempo che a salvare i nostri locali, che come i i baristi e gli ispettori. Dopo aver lanegozi sono l’anima dei nostri paesi e vorato per garantire distanziamento presidio di socialità e sicurezza. Sono i dei tavoli, igienizzazioni e presidi di nostri bar, i luoghi del cuore a cui molsicurezza, molti di loro sentono una ti di noi sono affezionati da anni: mai responsabilità che di fronte alla non come ora la nostra salvezza dipende osservanza delle regole diventa inso- dal nostro comportamento”.
Piazza delle idee, nuovo sito per rilanciare partecipazione e la condivisione di progetti fra cittadini
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a Piazza delle Idee ha un nuovo sito web. L’indirizzo rimane lo stesso, www.lapiazzadelleidee.comune.mirano.ve.it, ma cambiano l’impostazione grafica e le funzionalità di questo spazio internet, che si propone come la piattaforma di condivisione dei processi e delle azioni di partecipazione e collaborazione tra cittadini, associazioni e amministrazione comunale. Il progetto è nato nel 2013 con l’obiettivo di essere un contenitore per tutte le iniziative di democrazia partecipata a Mirano. In questi anni è stato punto di riferimento per progetti che vanno dalle osservazioni al documento preliminare del Pat ai nuovi Forum che sostituiscono le consulte cittadine. Il restyiling del sito è stato gestito dal consigliere Alessio Silvestrini, delegato ai temi della democrazia partecipata e dalla consigliera Elena Spolaore. “Il sito – spiegano - è stato ridisegnato per fungere da interfaccia
pubblica tra l’amministrazione, i cittadini e il terzo settore, raccogliendo informazioni sulle iniziative, ma anche sui gruppi e associazioni stesse, anche per agevolare la conoscenza delle tante importanti realtà del terzo settore, e dare modo ai cittadini volenterosi di conoscere a quali realtà possono offrire il proprio volontariato. L’idea di una pubblica amministrazione che lavora insieme ai cittadini è il massimo della democrazia”. (f.d.g.)
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Impianti 5G, attivazione sospesa sul territorio comunale
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La sindaca Maria Rosa Pavanello firma di un’ordinanza che blocca la sperimentazione
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l Comune sospende l’attivazione di impianti 5G su tutto il territorio: decisione presa dalla sindaca Maria Rosa Pavanello, con la firma di un’ordinanza che blocca la sperimentazione e l’attivazione di tutti gli impianti di trasmissione radio per la telefonia mobile con tecnologia 5G. “L’ho fatto - spiega - in applicazione del principio di precauzione e minimizzazione all’esposizione ai campi elettromagnetici, fintanto che non saranno fornite adeguate garanzie circa la tutela della salute da parte degli enti competenti”. Il provvedimento,seguito poi da altri sindaci del territorio, ha già fatto molto discutere. A muovere la sindaca in questa direzione il fatto che il 5G, come spiegato da lei stessa in una nota, è una
tecnologia basata su microonde a frequenze più elevate dei precedenti protocolli per la telefonia mobile e che tali onde, dette millimetriche, hanno due peculiari implicazioni: la maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite (in particolare i tessuti umani) e la minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessità di più ripetitori di segnale (a parità di potenza) per garantire il servizio indoor. “Gli studi sugli effetti biologici di questo tipo di radiazione elettromagnetica sono appena agli inizi – ha spiegato il Comune - quindi, proprio per il carattere di novità, sperimentazioni del genere dovrebbero valutare l’impatto e prendere in considerazione il rischio attribuibile
Contrari e favorevoli al provvedimento
a tale intervento prima che lo stesso sia realizzato, con valutazioni ex-ante”. “Come sindaca – conclude Pavanello – uno dei miei più importanti doveri, in base al principio di precauzione, è assumere ogni accorgimento possibile per evitare
danni alla salute dei cittadini ed eliminare tutte le forme di inquinamento, compreso quello elettromagnetico. Cautela e studi scientifici e rigorosi sono gli strumenti di cui occorre servirsi”. Filippo De Gasperi
ittà divisa tra chi plaude all’iniziativa, apprezzando il passo di cautela fatto dalla sindaca e chi taccia il primo cittadino di una decisione medievale, senza fondamento scientifico. Per il capogruppo della Lega Andrea Tomaello: “Non si capisce da dove provenga questa decisione: come si fa a sperimentare una cosa che viene preventivamente bloccata? Dovranno spiegare la loro scelta ai cittadini, ma soprattutto alle imprese e alle scuole miranesi. Tra pochi mesi vedremo che anche questa crociata sarà stata solo una sparata temporanea”. Plaude invece alla scelta di Pavanello il presidente di Legambiente Miranese Pierluigi Paloscia: “In attesa di avere notizie certe dall’Arpav - spiega - è stata una saggia decisione: ora speriamo nell’effetto domino. Non dobbiamo demonizzare la nuova tecnologia, ma stiamo cercando di capire, con il nostro comitato scientifico nazionale che lavora da mesi su queste tematiche, la nocività o meno del 5G”. (f.d.g.)
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Mirano
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Emergenza Coronavirus Una triste decisione
Chiude il ristorante-pizzeria “Ai Molini” I
l primo a gettare la spugna è uno dei più noti: chiude, causa coronavirus, Ai Molini, uno dei più suggestivi ristoranti pizzeria di Mirano. Paolo Feltrin e la moglie Giovanna Delli Guanti hanno detto basta all’inizio della Fase 2: “Troppe restrizioni, incertezze e costi esorbitanti: impossibile andare avanti”. Una decisione dolorosissima: Feltrin, che aveva legato il suo nome alla rinascita del ristorante, rilevato nel 2009 dopo un anno di chiusura e abbandono, parla di “notti insonni” e una decisione finale “che è come una pugnalata al cuore”. “Ci sarebbe piaciuto salutare e ringraziare i nostri affezionati clienti in un altro modo - spiega il gestore però è andata così: è stata una bellissima avventura, purtroppo conclusa nel silenzio assordante di questi giorni così inquietanti e particolari. L’unica cosa che ci dispiace è lasciare senza un ringraziamento diretto a tutti i nostri amici”. Per Feltrin e consorte, come per molti ristoratori, la nuova fase è insostenibile, il distanziamento e le misure di prevenzione impossibili, la familiarità di certi ambienti ormai perduta. “Ma soprattutto i costi - spiega l’ormai ex titolare - questo locale è come una Ferrari che deve correre a pieno ritmo: se il futuro riserva solo incertezze, corre solo a metà. Le spese, l’affitto, il personale non aspettano tempi migliori e senza alcun appoggio vero, reale, del Governo è impossibile continuare. Se poi ci mettiamo anche le mascherine e tutte queste restrizioni che impediscono il rapporto umano, l’ospitalità vera, la chiacchierata con i clienti al tavolo, che per noi erano tutto, non rimane molto da fare”. Per un’esperienza di vita, anche personale, che aveva fatto della familiarità il suo punto forte, ben oltre le citazioni nelle guide gourmet, il rammarico più grande è non aver potuto salutare gli ospiti: “Abbiamo ricordi che porteremo a lungo nel nostro cuore - ricorda Feltrin – abbiamo fatto di tutto per restare a galla, organizzando matrimoni, cresime, lauree, cene di lavoro, non è stato possibile continuare”. Molti chiedono a Paolo e famiglia di ripensarci e tra questi c’è anche la sindaca Maria Rosa
Pavanello: “Spero davvero - dice il primo cittadino - che sia una decisione che si possa rivedere, sarebbe una grande perdita per la città”. Messaggio con cui Pavanello interpreta il sentimento di molti e soprattutto la preoccupazione che i Molini di Sopra restino ora una scatola vuota, poco appetibile per nuovi acquirenti, soprattutto in questo momento storico difficile e quindi destinata a un lento decadimento. Filippo De Gasperi
A sinistra il ristorante Ai Molini, sopra Paolo Feltrin
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Un progetto per i Molini di Sotto
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l nuovo impulso al recupero degli altri Molini, quelli di Sotto, potrebbe arrivare da una tesi di laurea. Quella appena discussa da Giada Terren (nella foto sotto), 24 anni, che dalla sua casa di Gambarare di Mira, ha conseguito il titolo in Architettura e culture del progetto allo Iuav di Venezia. Titolo della tesi: “Molini di Sotto. Strategie per la riqualificazione”. Nonostante un progetto già approvato, la “cartolina” di Mirano resta un rudere e così Giada ha provato a immaginare un piano alternativo, economicamente conveniente anche per i proprietari. Nessun effetto speciale, nessun progetto immaginario per il recupero dell’ex gioiello sul bacino delle Barche, ma uno studio fattibile per essere realizzabile. Nel disegno spicca la maestosità per-
duta dell’immobile che esternamente rivedrebbe le antiche origini con i suoi 4 piani e la ciminiera che sovrastava un tempo l’opificio. Ma non mancano le innovazioni e gli aspetti tecnologici, come tunnel solari che catturano la luce esterna e la convogliano all’interno dell’edificio, materiali ecosostenibili e appartamenti dotati di ogni comfort, con tanto di studio per lo smart-working. Il progetto prevede anche la realizzazione di un percorso pedonale e di un ponte per collegare la zona delle Barche alla parte nord del centro storico. Molte soluzioni non sono inedite e contenute anche nel progetto oggi agli atti, ma il lavoro di Giada rilancia la discussione, anche accademica, sul recupero dell’area. Impegnata nel sociale, Giara Terren è stata anche responsabile dei progetti e oggi segretaria dell’Associazione Pianeta Rurale, che mira proprio al recupero di aree degradate e alla tutela e valorizzare del patrimonio rurale e ambientale. (f.d.g.)
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Spinea
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”Una città più sostenibile nel periodo post Covid” I consiglieri di opposizione a Spinea hanno chiesto di rivedere gli interventi del Piano Triennale delle opere pubbliche: dalla rotonda di piazza Marcon alla sistemazione del circolo Belfiore
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el consiglio comunale di fine maggio, i consiglieri di opposizione di Spinea hanno proposto due mozioni: una per destinare contributi e incentivi alle attività commerciali, votata con parere favorevole, e l’altra che chiedeva di rivedere gli interventi del Piano Triennale delle opere pubbliche dall’enorme rotonda di piazza Marconi, alla sistemazione del circolo Belfiore. La mozione per il sostegno delle attività economiche del territorio chiedeva di contribuire con urgenza e con risorse proprie per sostenere le attività locali, considerando i mesi di chiusura e quindi i mancati ricavi, oltre a ulteriori parametri e caratteristiche dell’impresa. Si è proposto che, il contributo in-
dividuale che deve essere celere, potrebbe essere collegato ad una quota percentuale della Tari dovuta per l’anno corrente dall’attività non domestica o meglio ancora a quella effettivamente pagata per l’anno 2019, in modo da premiare i contribuenti virtuosi. La mozione invece riguardante l’immagine della città post Covid, ha proposto diversi punti: favorire la mobilità sostenibile ai cittadini, con incentivi specifici per l’acquisto di abbonamenti, e-bike e sharing mobility. favorire il lavoro in smart working, per l’amministrazione e le attività, ampliare la rete ciclabile e, nelle strade con dimensioni più generose, ricavare corsie ciclabili o con elementi di separazione fisica (anche con semplici new
Due video per raccontare la storia
jersey di plastica) e progettare e creare piste ciclopedonali sugli argini dei corsi d’acqua. E poi : attuare interventi di moderazione del traffico e realizzazione di isole ambientali con limite di velocità di 30 km all’ora , dove possibile, concessione gratuita del suolo pubblico ai commercianti e aumentare le aree destinate agli orti urbani. In merito alla prossima riapertura delle scuola è stato suggerito un monitoraggio della situazione attuale degli edifici scolastici per gli spazi e le attrezzature software e hardware. In funzione del numero degli alunni frequentanti, si chiede di verificare se le scuole sono dotate di adeguate piattaforme informatiche strumentazioni di rete
’archivio storico comunale di Spinea raccontato nella piattaforma social. Nei giorni di stop dovuti al coronavirus, il Comune di Spinea ha deciso di far riscoprire i tesori dell’Archivio Storico attraverso le piattaforme social. Il progetto, seguito dall’assessore alla cultura Elia Bettin e dalla responsabile dell’archivio Barbara da Piave, promuove l’identità della comunità. Con due brevi video si analizzano i documenti più interessanti o curiosi conservati in archivio. Registri, lettere vergate a mano, delibere e Regi Decreti vengono accompagnati da foto d’epoca sempre relativi al territorio spinetense. Attraverso questi documenti originali e del tutto inediti, si ricostruiscono le vicende locali in rapporto alle vicende italiane. Il progetto valorizza un bene culturale, rendendolo fruibile ad un largo pubblico, e permette ai giovani universitari di cimentarsi nel linguaggio filmico e nella sceneggiatura. La grafica dei video infatti è curata da Marta Bortolozzo laureanda in scienze della comunicazione allo Iusve, stagista in Comune. Lo scopo ultimo del progetto è infatti aprire i ragazzi ad un nuovo modo di studiare la storia sentendosi parte di una comunità che nel passato ha radici profonde. Il primo video realizzato ha avuto successo e ricostruisce da una delibera del Podestà del 1934 come funzionava allora il Municipio; il secondo video ricostruisce Spinea nella primavera del 1945 con il dramma degli sfollati, della povertà e della disoccupazione all’indomani della Liberazione. (r.p.)
stagione estiva, il Comune per le opposizioni “dovrebbe spingere su una rete di eventi, diffusa sulle aree all’aperto con eventi piccoli e curati”. Quest’ultima mozione è stata trasformata in raccomandazione e sarà discussa più approfonditamente nelle commissioni consiliari competenti. Roberta Pasqualetto
Il Sottovaso Rubrica di approfondimento politico
Scuole, giugno di passione S
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per l’insegnamento da remoto, nonché il numero di alunni che non hanno la possibilità di utilizzarli o non li posseggono. Se necessario, si dovrebbe provvedere ad individuare spazi, nell’ambito degli edifici di proprietà comunale, valutando i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Nell’ambito cultura, e l’attuale
cuole a Spinea, sotto il cielo estivo non mancano le polemiche. Sono tre le questioni che sul versante della pubblica istruzione e dei servizi hanno caratterizzato e rinfocolato il dibattito politico- amministrativo in queste ultime settimane. La prima questione: l’ennesimo rinvio del regolamento sulla mensa che è arrivato al terzo slittamento nel parlamentino. Una approvazione che si spera avvenga, a questo punto, almeno prima dell’inizio del prossimo anno scolastico. Un anno scolastico quello che partirà a settembre tra l’altro, con dei problemi davvero importanti, primo fra tutti il rispetto delle misure di contenimento del corona virus. Il secondo tema salito alle cronache è stato quello legato alle voci di un possibile taglio, di circa la metà, dei contributi all’istituto comprensivo Furlan. L’ipotesi, che pare essere emersa in una pubblica assemblea a cui aveva partecipato l’ assessora Chiara Perozzo, a cui sono seguite le richieste di
chiarimenti di insegnanti, preside e famiglie, alla fine è stata smentita dal sindaco Martina Vesnaver. Intanto (anche se per altri motivi) l’assessora Perozzo ha rimesso la delega alla pubblica istruzione tenendo per sè ancora quella ai lavori pubblici. Infine ma non ultimo, il rincaro per una determinata fascia di famiglie, della retta dell’asilo nido comunale. Le novità, che saranno in vigore da settembre, introducono l’Isee come criterio per differenziare le rette in base al reddito. I genitori non criticano l’introduzione delle fasce di per sé, quanto l’ammontare stesso delle tariffe. Secondo loro c’è un aumento sproporzionato per chi ha un Isee medio-alto, condizione in cui si troverebbero parecchi nuclei a Spinea. Insomma l’anno scolastico, già anomalo, non è finito sicuramente in tranquillità, in attesa di una ripartenza, si spera, più quieta a settembre (virus permettendo). Alessandro Abbadir
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Spinea
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L’intervista La sindaca Vesnaver racconta il suo primo anno di mandato
“Avviati diversi cantieri, servono aiuti a cittadini ed imprese” A
un anno dall’insediamento dell’amministrazione Martina Vesnaver si tiene un primo bilancio sull’operato. La sindaca Martina Vesnaver dice che il primo anno di amministrazione è il più difficile perché bisogna entrare nei meccanismi di come funziona un Comune, con regole diverse dal mondo del privato. “Il cambio di amministrazione premette- non coincide mai con una netta linea di demarcazione tra i due mandati amministrativi. Così nei primi mesi di mandato, oltre che a programmare tramite il Documento Unico di Programmazione (Dup), le priorità dell’ amministrazione, abbiamo portato avanti con delle variazioni, i lavori in corso della precedente gestione quali, ad esempio, il rifacimento del tetto del municipio, l’area esterna al municipio e la palestra al Graspo d’Uva”. Un punto fondamentale del suo programma erano i lavori pubblici a che punto siamo? “In questi mesi i nostri interventi sono stati rivolti in particolare alle scuole con manutenzioni ordinarie e straordinarie. La ristrutturazione del lato sud del plesso Ungaretti è molto importante perché offrirà nuove aule alla scuola media. Partirà il cantiere per la sistemazione del piazzale e lavori per l’impianto di illuminazione alle Stadio Allende. Per le opere prioritarie del nostro programma, abbiamo già dato un incarico esplorativo per la rotonda in piazza Marconi (via Roma, via Matteotti), un accordo con la Città Metropolitana per la rotonda a Fornase tra la strada provinciale e via Crea. Per l’acquisizione del cinema Bersaglieri, siamo in attesa di perizia di stima che determini il valore dell’area e per il nuovo Ecocentro, attendiamo il progetto di Veritas”. E con la piscina a che punto siamo? “L’iter per la costruzione della piscina è terminato e a breve co-
La sindaca Martina Vesnaver
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minceranno i lavori di urbanizzazione. Si è risolto il decennale contenzioso con l’Ater, e anche con il centro sportivo Antares, che così potrà riprendere l’attività. Il coronavirus ha bloccato le attività manutentive e le opere pubbliche, e le imprese hanno ripreso i lavori solo da metà maggio. Continua la programmazione di interventi per nuove piste ciclabili ed è concluso l’accordo con il consorzio di bonifica per sviluppare piste ciclabili sugli argini dei canali”. Tempi di Corona virus, su che cosa punterà l’amministrazione per la ripresa economica della città? Il dopo Covid è tutto da costruire. La ripresa economica del Paese non è tanto legata a cosa potrà fare Spinea, ma ai tempi con i quali lo Stato riuscirà a far pervenire i finanziamenti promessi. La maggior parte delle misure per la ripresa economica sono sotto forma di prestiti che gli imprenditori dovranno restituire, ce la faranno? Molte aziende erano già al limite della sopravvivenza, riusciranno a superare la crisi? Riusciremo a rilanciare l’occupazione? Questo Stato è in grado di sostenere questa situazione di assistenzialismo, fino a quando avrà risorse? Come coprirà le inevitabili minori entrate derivanti dalla tassazione? La richiesta sociale è fortissima e i Servizi Sociali stanno facendo un’attività di elargizione contributi e di sportello coni cittadini. Il nostro ruolo è quello di aiutare i nostri cittadini a superare questo tragico periodo, lo Stato faccia la sua parte per il rilancio dell’economia nazionale”. Roberta Pasqualetto
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Piarotto legno in crisi, stato di agitazione L’azienda ha esposto difficoltà economiche e il possibile ricorso al concordato preventivo. Accordo sul rinnovo della cassa integrazione per altre 5 settimane
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l Covid lascia strascichi drammatici nella grande zona industriale e commerciale salese, proprio quando cominciava una nuova timida ripresa dopo la crisi dell’ultimo decennio. I primi allarmi suonano in due siti noti del tessuto produttivo locale, la Piarottolegno e al Centro Tom. Nell’azienda di semilavorati è tornato lo stato di agitazione per gli oltre 100 dipendenti: “A causa del Covid-19, a marzo - spiegano Filca-Cisl e Fillea-Cgil - l’azienda ha chiesto la cassa integrazione ordinaria fino al 18 maggio e prima della scadenza, non avendo avuto nessuna comunicazione dell’eventuale ripresa lavorativa, abbiamo sollecitato un incontro per sottoscrivere il protocollo sanitario previsto dai Dpcm: nessun riscontro”. Motivo per cui i sindacati sono andati in Regione e nel nuovo faccia a faccia tra le parti l’azienda ha esposto difficoltà economiche e anche il possibile ricorso al concordato preventivo. Alla fine l’accordo sul rinnovo della cassa integrazione è stato trovato per altre 5 settimane, con l’impegno di riprendere e mantenere la produzione in Italia e proporre un piano industriale
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Santa Maria di Sala
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Un concorso sul lockdown
“A
rte-cchiamo il virus: ricette di creatività virale” è il titolo di un concorso, organizzato dall’assessorato e dalla consulta Cultura per raccogliere le espressioni artistiche in ricordo dell’esperienza vissuta durante il lockdown. Il concorso è aperto a tutti i cittadini salesi, che potranno partecipare singolarmente o in gruppo, realizzando opere di poesia, racconto, elaborato grafico e artistico (non video). L’invio degli elaborati dovrà avvenire in via telematica entro il 30 giugno a artecchiamo@comune-santamariadisala.it. “Con questa iniziativa – commenta l’assessore Luca Morosin – vogliamo raccogliere le storie, le emozioni e le riflessioni dei cittadini, che sono stati costretti a un’inaspettata quarantena, per costruire una memoria storica da consegnare al futuro della nostra comunità”. “Il concorso – aggiunge il sindaco Nicola Fragomeni – è anche l’occasione per ringraziare tutte le persone che si sono prodigate per aiutare e supportare la comunità attraverso forme di solidarietà”. I premi, su indicazione dei partecipanti, saranno devoluti alle associazioni di volontariato che si sono maggiormente distinte in azioni di solidarietà. (f.d.g.)
Cav. Giorgio Masetto L’arte del costruire votato alla continuità dell’attività e alla tenuta occupazionale. Ma secondo Filca e Fillea: “L’azienda sta disattendendo gli impegni non rispettando il protocollo di sicurezza di prevenzione Covid, inviando materiale grezzo e semilavorato e dirottando i clienti verso la sede in Polonia”. Al Centro Tom intanto, protestano gli addetti alle vendite ancora in cassa integrazione: “Da luglio – spiegano - con il cambio dell’asset, l’azienda ha deciso di far arrivare solo una minima parte della collezione fall-winter, di conseguenza i dipendenti, dovendo far fronte alle tante richieste dei clienti, hanno dovuto
temporeggiare. Oltre a ciò, dove sono finiti i fondi che la proprietà dichiarava di avere a novembre rendendo pubblica l’apertura di alcuni punti vendita anche oltre il Triveneto?”. “Il nuovo asset sta lavorando per salvare il centro – spiega la proprietà - le scelte fatte in passato hanno avuto ripercussioni anche sui rapporti con i fornitori che il nuovo management sta cercando a fatica di recuperare. Il personale è in esubero rispetto alle reali necessità ed è perciò in corso una fase organizzativa per la riapertura in sicurezza di una parte del negozio”. Filippo De Gaspari
Armamento dei vigili, il consiglio comunale dà il via libera
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otato il regolamento sull’armamento ai vigili, fortemente voluto dalla Lega e dal suo assessore alla sicurezza Francesca Scatto: “Credo - spiega Scatto - che l’approvazione del regolamento rappresenti, da un lato, un contributo per la sicurezza sul territorio nella convinzione che una maggiore presenza delle forze dell’ordine costituisca un deterrente per la criminalità, dall’altro contribuisce a tutelare gli agenti che, purtroppo, spesso sono costretti ad affrontare situazioni di pericolo senza adeguate protezioni”. Il regolamento è passato a maggioranza nell’ultima seduta del consiglio: prevista una dotazione di armi “adeguata e proporzionata alle esigenze di difesa personale, in relazione ai servizi prestati”. Regolamento votato con 11 favorevoli, minoranze divise tra contrari e astenuti, con le opposizioni critiche in particolare sul poco personale attualmente in forze al Comune, dopo l’uscita dall’Unione dei comuni del Miranese, che rende già impossibile coprire anche i turni diurni. Nella stessa seduta votato anche il bilancio comunale, ma sulla rinegoziazione dei mutui concessi dalla
Cassa depositi e prestiti la maggioranza ha “perso” Gabriele Ragazzo, delegato al bilancio. Nessun voto sul punto, ritirato dalla maggioranza prima della discussione in aula, ma Ragazzo ha voluto lo stesso togliersi qualche sassolino, ponendo anche una questione di metodo: “Io, delegato al bilancio sono venuto a saperlo nello stesso modo e negli stessi tempi degli altri consiglieri”. Per le minoranze: “Bene il ritiro del punto - spiega Giuliana Andreello, Civica Insieme - posticipare di 24 anni la scadenza dei mutui avrebbe comportato un aggravio di spesa superiore ai 700mila euro sui bilanci futuri dell’amministrazione”. (f.d.g.)
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Politica
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“Calzaturiero della Riviera, ammortizzatori fino a fine anno” L’allarme di Michele Pettenò Filtem Cgil: “le catene di negozi hanno i magazzini pieni, si rischia di saltare completamente una stagione”
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er il comparto della calzatura della Riviera del Brenta, si prospetta un’estate e un autunno difficile sotto il profilo occupazionale. C’è il rischio cioè di veder saltare completamente una stagione e assistere alla cassa integrazione di miglialia e migliaia di persone fino a fine anno. A spiegarlo è Michele Pettenò della segretaria della Filctem Cgil, che segue da anni il comparto produttivo rivierasco. I dati della ripartenza dopo la chiusura dovuta al lock down sono impietosi per ora: in questo momento il 70% delle imprese e della filiera, hanno fatto ricorso a agli ammortizzatori sociali. Nel distretto della calzatura, gli ordinativi per il periodo autunno inverno sono letteralmente crollati. Si è lavorato con gli ordinativi pre – Covid per la stagione estiva. “I dati che arrivano dopo un mese di attività dalla riapertura– spiega Pettenò - sono molto preoccupanti. Le catene di negozi
di calzature, per l’inverno di scarpe non ne hanno ordinate in quasi nessun caso”. I calzaturifici si sono sentiti rispondere dalle catene commerciali, che i magazzini sono pieni e che quindi prima di fare nuovi ordinativi saranno fatte smaltire le scorte. La pessima ripartenza i inserisce dopo il lock down e un quadro già pessimo per il comparto calzaturiero a livello italiano. L’inizio dell’anno 202O infatti aveva fatto segnare un crollo medio del fatturato pari al -38,4%, con una perdita complessiva stimata in 1,7 miliardi di euro. Numeri sui quali pesava solo in parte l’emergenza coronavirus. Ora bisogna capire come si procederà. “Fra dipendenti dei calzaturifici e quelli della filiera - sottolinea Pettenò- sono impiegati nel Distretto, a cavallo fra le province di Padova e Venezia ci sono circa 10000 persone. Il futuro per loro non è dei più rosei e si naviga a vista in questo momen-
Gilberto Ballin nominato nuovo presidente Acrib
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Michele Pettenò
to. Serve ridare fiducia al mercato sperando che ripartano i consumi”. Resta sempre sul tavolo, anche il rinnovo del contratto integrativo, che rischia però di finire in secondo piano di fronte ad una emergenza di settore di questo livello. Il rinnovo della contrattazione di secondo livello è in programma a luglio. Alessandro Abbadir
ilberto Ballin è il nuovo presidente dell’ Acrib della Riviera del Brenta, l’associazione di categoria dei calzaturifici. Ballin, classe 1975, dopo gli studi ha maturato la propria esperienza all’estero, presso imprese di grande rilievo del settore calzaturiero. Nel 1998 ha fatto il suo ingresso in “Moda Gilberto Ballin di Fausto”, l’azienda di famiglia fondata nel 1978 a Vigonovo, diventando responsabile della realizzazione delle collezioni e della loro commercializzazione. Componente del comitato di presidenza Acrib. fino al 2019, dal 2008 al 2012 è stato anche presidente dei Giovani Imprenditori Calzaturieri della Riviera del Brenta e dal 2013 al 2016 presidente dei Giovani Imprenditori di Assocalzaturifici. “Per la prima volta nella storia di Acrib sono stati eletti un presidente under 50, Gilberto Ballin, e una vicepresidente donna, Amalia Lieta Smajato – afferma il Presidente di Confindustria Venezia e Rovigo Vincenzo Marinese. Il distretto calzaturiero della Riviera del Brenta dimostra di essere proiettato verso il futuro”. (a.a.)
Mondo imprenditoriale e università lavorano insieme per analizzare l’impatto del Covid-19 sui modelli di business delle imprese
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nnovazione strategica, sostenibilità e digitalizzazione nel post Covid-19. L’11 e il 18 giugno scorsi imprenditori, manager e professionisti hanno incontrato virtualmente gli studenti universitari in due laboratori, “Circular Economy Business Model” e “Digital First Business Model”. Frutto della rinnovata partnership istituzionale tra Fondazione di Venezia e Fondazione Università Ca’ Foscari Venezia con Strategy Innovation Srl, spin-off dell’Università Ca’ Foscari Venezia, i laboratori miravano ad analizzare l’impatto della crisi causata dal Covid-19 sui modelli di business delle imprese nell’ambito del progetto della Fondazione di Venezia riferito al marchio Vede, VEnice DEvelopment.
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Dopo gli interventi di Giovanni Dell’Olivo, direttore della Fondazione di Venezia, e Carlo Bagnoli, professore ordinario di Innovazione Strategica dell’Università Ca’ Foscari Venezia, delegato del Rettore all’Innovazione Strategica e fondatore di Strategy Innovation Srl, il team di ricercatori di Strategy Innovation ha gestito i laboratori on-line in cui studenti e imprese lavorano per individuare e approfondire le opportunità strategiche offerte dall’economia circolare e dal digitale in un periodo di crisi economica e sociale. Subito dopo l’estate, il team di Strategy Innovation condividerà i risultati finali della attività con le aziende in un evento aperto a studenti e imprenditori.
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Politica .
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Verso le elezioni regionali Il candidato presidente per il centrosinistra incontra il territorio
Mobilità, servizi e rilancio economico: le priorità per il Basso Veneziano A
rturo Lorenzoni, candidato alla presidenza della Regione Veneto, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra, tra i primissimi impegni, ancora dell’avvio ufficiale della campagna, ha partecipato ad un incontro – rigorosamente on line – con i rappresentanti del Pd di Chioggia e Cavarzere. “Per me è stata un’occasione importante di ascolto delle necessità e dei bisogni di questi territori” afferma Lorenzoni. Cosa è emerso da questo incontro virtuale? “C’è sicuramente un tema chiave che è quello della mobilità. Ad esempio, la linea ferroviaria che non raggiunge Chioggia in modo adeguato. La tratta Rovigo-Adria non soddisfa i bisogni dei pendolari, che per andare a Venezia hanno di fronte un viaggio molto lungo. La sensazione è di isolamento anche
su gomma, anche per l’assenza di vie alternative alla Romea, un fabbisogno molto sentito. Un secondo elemento è l’impoverimento della sanità e la delocalizzazione dei servizi sanitari. Questo vale in particolare per Cavarzere: si avverte l’esigenza di preservare dei servizi, indispensabili anche per mantenere le persone sul territorio, come antidoto allo spopolamento”. Cosa si può fare dunque? “Devono essere ripresi gli investimenti nelle infrastrutture, soprattutto dopo questi 3 mesi tremendi che ci stiamo lasciando alle spalle, per ridare valore al territorio. Quanto alla sanità, va tutelata: non possiamo concentrarla in pochi poli di prestigio”. Non si è fatto abbastanza secondo lei? “Non voglio lanciare accuse,
Arturo Lorenzoni
mi interessa un programma di investimento diverso e mettere risorse su questi aspetti. Il problema riguarda non solo questo territorio, ma anche tante aree periferiche della regione che non sono state sostenute negli ultimi anni”. Le risorse per farlo ci sono? “Le risorse si trovano, se si sa dove andare a cercarle. Gli investimenti sul territorio sono un modo anche per sostenere il lavoro: bisogna saper usare bene tutti quei sussidi che sono stati messi in atto a livello nazionale, come il bonus per la riqualificazione immobiliare”. A Chioggia c’è anche un tema forte, che è quello del turismo. Come sostenerlo? “Anche su questo fronte si può fare di più, anche solo aiutando a comunicare l’offerta turistica. Ma prima di tutto bisogna capire che vocazione si
vuole dare a questo territorio: il deposito Gpl ad esempio è in contrapposizione con la vocazione turistica e di forte impatto ambientale. Bisogna decidere su cosa investire. Un altro tema è quello dell’inquinamento: all’incontro che abbiamo avuto era presente una rappresentante dei pescatori, che sono in grande difficoltà a mantenere l’attività lavorativa a causa dell’inquinamento”. Il territorio del basso veneziano avrà una rappresentanza nella sua squadra? “Le persone che vengono da questo territorio avranno sicuramente spazio ma, ripeto, non è un tema esclusivo di Chioggia o Cavarzere o altre realtà come le zone montane. Bisogna avere un’idea del territorio e attuare politiche di attenzione verso tutti”. Giorgia Gay
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Territorio
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“Dona il tuo tempo” volontariato all’epoca della pandemia
Infrastrutture Covid, il nodo delle merci
Porti aperti, Venezia la prima ad aderire L
’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale è stata la prima del sistema portuale italiano ad aderire alla “Port Authorities Roundtable (Par) Covid Declaration”, iniziativa che vede ora anche l’adesione di Assoporti, e che è stata lanciata lo scorso aprile dall’Autorità di Singapore, capofila di un gruppo di 20 porti internazionali. L’inziativa è stata lanciata per ribadire la necessità di tenere aperti i porti al libero commercio nel corso dell’emergenza pandemica: ha raccolto ad oggi le adesioni di 50 porti di tutto il mondo, che si sono impegnati a collaborare condividendo le migliori pratiche e procedure sviluppate in queste ultime settimane, per permettere a tutti gli operatori di operare in sicurezza. “Questa iniziativa ha un grande valore perché sancisce, a livello internazionale, un’alleanza di vedute e visioni da parte dei maggiori porti mondiali- chiarisce il presidente dell’Autorità Pino Musolino, che ha anche rappresentato Assoporti in questa sede, avendo la delega alle relazioni internazionali in seno all’associazione. “Oltre l’80% delle merci- continua Musolino- sono trasportati nel mondo via mare, almeno una volta nella loro vita di prodotto. I porti giocano dunque un ruolo fondamentale nel sostenere le nostre società e le nostre industrie e non possiamo permetterci che smettano di funzionare. Anzi, durante l’emergenza sanitaria i nostri terminalisti, piloti, agenti, trasportatori hanno continuato a lavorare per il bene di tutti e quindi i porti di Venezia e Chioggia, i primi in Italia a ricadere in una zona rossa, sono stati anche dei laboratori di sperimentazione. Non a caso siamo stati tra i primi a definire un set di regole che hanno permesso a tutti i lavoratori di operare in sicurezza e tali indicazioni sono state poi anche utilizzate per stilare la base delle procedure nazionali trasmesse a tutti i porti italiani”. “La battaglia purtroppo - conclude il presidente Musolino - non è ancora conclusa ed è per questo che, assistiti dalla tecnologia e grazie alle esperienze accumulate, dobbiamo fare di tutto per aumentare la resi-
A fianco Pino Musolino
lienza delle catene logistiche assicurando la continuità dei flussi commerciali e industriali”. Anche il Porto di Venezia insonmma, si prepara ad affrontare l’eventuale seconda ondata del Covid in autunno, ma con misure e regole, e un sistema sanitario ormai ben collaudato e pronto ad affrontare l’emergenza.
L
a Fondazione di Venezia sostiene il Coordinamento delle Associazioni di Volontariato della Città Metropolitana si Venezia il progetto “Dona il tuo tempo”. Si tratta di un progetto che punta a supportare l’acquisto di attrezzature e beni, e la realizzazione di servizi necessari allo svolgimento di attività di volontariato, per favorire la ripresa nella fase 2 dell’emergenza da Covid 19, e per questo destina ad esso un contributo di 30mila euro. Tramite il progetto “Dona il tuo tempo” il Coordinamento delle Associazioni di Venezia continuerà, quindi, a coordinare una serie di azioni innovative in risposta ai nuovi bisogni legati all’emergenza sanitaria. Le attività svolte nell’ambito del progetto, saranno pubblicate e visibili sul sito e sui canali social della Fondazione di Venezia. “Il perdurare dell’emergenza – dichiara Giovanni Dell’Olivo, direttore della Fondazione di Venezia- non solo sanitaria ma anche sociale, legata alla diffusione
del Coronavirus, ci ha fatto riflettere su quali azioni potessimo mettere in campo per rispondere alle esigenze del nostro territorio. Così, nell’anno Europeo del Volontariato, ci siamo impegnati a supportare il terzo settore e in maniera concreta e fattiva l’impegno e le attività del Centro Servizi Volontariato di Venezia per contrastare i problemi generati e connessi all’emergenza sanitaria con il progetto “Dona il tuo tempo”. Un progetto con cui intendiamo valorizzare l’importanza della risorsa “tempo” che prima del lockdown abbiamo sempre ritenuto scarsa e che invece si sta rivelando fondamentale per la ricostruzione del futuro”. Un futuro che fino a che non sarà trovato un efficace vaccino contro il virus, sarà sempre poco chiaro.
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Cultura .
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L’Egitto di Belzoni: prorogata Il ritorno degli la mostra dedicata al grande spettacoli esploratore padovano dal vivo Teatro Pierluca Donin racconta
Fino a domenica 26 luglio i visitatori potranno opo mesi di blocchi e ri-nella remo più repliche acconten- del Nilo” ancora immergersi vita delper “Gigante
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nunce, dopo le prime titare tutti. Si tratta ovviamente di mide opo riaperture di bar, ristoranluoghi chiusi dove è possibile gala riapertura dello scorso 18 maggio, ti e negozi, ora tocca ai grandi rantire la sicurezza normalmenal Centro Culturale Altinate San Gaetano spettacoli teatrali dal vivo. Pierte adottata con quella sanitaria. di Padova, la mostra “L’Egitto di Belzoni” si proluca Donin – direttore generale Abbiamo lavorato sia sul piano trarrà per un altro mese. Fino a domenica 26 ludell’associazione culturale Arteregionale che nazionale per l’aglio, infatti, i visitatori potranno ripercorrere le ven – è concorde sul fattodell’esploratore che si dozione dei protocolli e speria- le compagnie affinché progettino emozionanti avventure Giovanpossa ripartire ma con le dovute mo che alcune nostre richieste spettacoli attenti ad una nuova ni Battista Belzoni lungo le terre del Nilo. maniere e “messe” in sicurezza, trovino spazio, come per esem- economia derivante dal mancato L’esposizione è aperta al pubblico giovedì e veper la salute non solo degli spetpio la possibilità per familiari e incasso e dal rispetto della nornerdì, dalle ore 10.00 alle 18.00, e sabato e dometatori in platea ma anche degli conviventi di restare vicini.” ma. In questo momento non è nica, dalle ore 10.00 alle 20.00. Inoltre, continueattori. Quali saranno le misure che possibile progettare ma solo imranno gli sconti applicati sui biglietti di ingresso: Siete stati tra le categorie laprenderete? maginare lo scenario.” la tariffa intera sarà a 12 euro anziché 16 euro e vorative più trascurate. Come “Quelle indicate dai protocolli Ora che il mondo, anche se quella ridotta – ragazzi dai 6 ai 17 anni, studenti avete vissuto quest’emergenza anti-covid19 sia per il pubblico lentamente, è tornato a girare, universitari dai 18 ai 25 con documento appronei mesi di lockdown appena che per le maestranze e gli artiche cosa può fare il teatro per priato, over 65, persone disabili e convenzionati conclusi? sti. Alcuni spettatori non aveval’uomo? E l’uomo per il teatro? – sarà a 10 euro invece che 14 euro. “Abbiamo continuato a prono capito che noi il problema del “Il teatro è aggregazione par In alto un dettaglio della Sfinge a testa di falco Abu. La mostra – promossa dall’Assessorato alla CulSopra già la Piramide gettare anche se il protrarsi delpubblico lo avevamo risolto antonomasia ed è stato il primo tura del Comune di Padova, con il sostegno della le scadenze ci ha fato faredimolto non era risolto problema ad essere chiuso. UnaLucas città con di ilispirare il grande cineasta George nel Camera di Commercio Padova,ma il contributo lavoro che non vedrà luce facildegli artisti sul palco che si tocteatro chiuso è certamente più della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova creare Indiana Jones, l’esploratore avventuriero mente. Inoltre, abbiamo dall’agenzia attivato cano, baciano, abbracciano. In acutezza triste e laintellettuale. comunità tornerà ad dall’eccezionale e Rovigo e organizzata di comunianche il nuovo sito che doveva ogni spazio ci sarà personale foressere tale quando potrà ritrocazione Gruppo icat e dal Consorzio Città d’Arte Ambientazioni evocative e tecniche di visita partire il 27 marzo (festa dei 40 mato per garantire l’applicaziovarsi attorno ad un luogo delle del Veneto – celebra i 200 anni dal ritorno dall’E- innovative, con effetti multimediali e multisenanni di Arteven) e che non dovene della norma attuale o quella emozioni. Non sarà semplice per gitto dell’archeologo soriali ad alto impatto va essere assolutamente un sostiche verrà –speriamo meno rigida nessuno tornare ad una normaAl Centro Culturale San Gaetano i visitatori nella sua città natale. emotivo, ripercorrono tuto idel teatro vero e proprio, che – ma sempre attenta alla tutela lità qualora vi fosse stata. Credo Qui visitatori potranno la vita del “Gigante d’Epotranno scoprire la personalità esuberante va vissuto dal vivo. Il sito www. della salute.” però che l’uomo abbia da gitto”: dalle vierisorse del Porscoprire la personalità myarteven.it è progettato per la Lo sguardo è rivolto anche dell’esploratore, attore e ingegnere esperto tirar fuori per poter concorrere al tello di fine Settecento esuberante di Giovanni scuola e ha contenuti mediatici verso l’autunno? ritorno aaiuna normalità. Noi siadieci anni trascorsi Battista Belzoni (1778di idraulica, chestiamo ha contribuito di supporto.” “Attualmente progetmo pronti ovviamente e stiamo a Londra in qualità di 1823), esploratore, attoa “importare” nel Vecchio Continente Gli spettacoli pensati per l’etando, laddove non è possibile già facendo la nostra parte. I Core e ingegnere esperto attore, dalla scoperta state sono inche pericolo? durante l’estate, recupero l’ora ditesori poter di idraulica, ha condi vedono straordinari le meraviglie dellailterra dei degli Faraonimuni non “Il 15 giugno partiremo con dispettacoli sospesi dal 24 febbraio. riaprire e credo che il pubblico tribuito a “importare” in Egitto al ritorno da versiVecchio spettacoli che andranno a Se ladella capienza dovesse sarà felice di tornare teatrouniper nel Continente le meraviglie terra al chiuso archeologo acclamato a Padova. Unaavisita concludere la stagione fermata, restare di 200 persone (compreso condividere con gli altri la prodei Faraoni. L’esposizione racchiude reperti ori- ca per scoprire la vita di Belzoni, apripista delle laddovedisegni chi è in scena sia compail personale, artistiesplorazioni e tecnici) nonin Egitto pria vita.” ginali, e racconti – provenienti da pree autore del memorabitibile con le prescrizioni. Poiché i sarà possibile portare i grandi Il teatro puòdella essere sostituito stigiosi musei italiani ed europei – che narrano le rinvenimento dell’ingresso piramide di teatri avevano molti abbonati, faspettacoli. Stiamo lavorando con dall’on line? l’epopea di questo personaggio singolare, capace Chefren a Giza.
“Assolutamente no. Infatti noi non siamo usciti subito con le proposte ma abbiamo atteso perché il nostro on line non deve e non vuole sostituire il live. Dovremo fare i conti con nuove forme di spettacolo che possono avere sia la formulazione dal vivo che una integrazione tecnologicamente avanzata, ma stiamo parlando di scenografie virtuali o di azioni immateriali da costruire con i laser. L’uomo che racconta una storia dal vivo resterà un essere umano.” Samuele Contiero
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Vittorino Compagno ricorda “Il primo trapianto di cuore”
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l 14 novembre 1985 per la medicina italiana si apriva una nuova era, quella dei trapianti di cuore. Un falegname di Vigonovo di 38 anni, Ilario Lazzari, affetto da una grave malformazione cardiaca e al quale erano rimasti pochi giorni di vita, ricevette la donazione del cuore di un giovane, Francesco Busnello di 18 anni, morto per un incidente stradale. L’allora Ministro della Sanità, il veneto Costante Degan, per la prima volta diede l’autorizzazione all’espianto dell’organo per essere trapianto in un altro corpo. Fu un fatto nuovo che appassionò e rimase a lungo al centro dell’attenzione generale. Ad eseguire il delicatissimo intervento l’equipe padovana diretta dal professor Vincenzo Gallucci. A raccontare e ricordare la vicenda con sapienza giornalistica trapiantata in un libro ‘Il primo trapian-
to di cuore’ , corredandola di molte immagini, foto e articoli dell’epoca, Vittorino Compagno che seguì giornalisticamente i giorni del trapianto. Compagno accompagna il lettore dall’immediato del trapianto sino alla morte di Ilario Lazzari, peraltro avvenuta per motivi diversi da quelli cardiaci, quasi sette anni dopo, nel frattempo si era sposato, aveva trovato lavoro come bidello e sofferto per la morte prima del ministro Degan e poi del professor Gallucci, vittima di un incidente stradale. Nel libro, stampato da Grafiche Leone di Dolo, la cronaca si mischia all’informazione e al ricordo. Per Vittorino Compagno si tratta della quinta Lino Perini pubblicazione.
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Riparte il “Progetto Galaxy” nel Mirese Conta ad oggi circa 500 tesserati ma i responsabili si augurano di poter ampliare il numero di iscritti attraverso la condivisione anche di altre società calcistiche
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opo questo lungo periodo di sosta forzata che ha costretto, nostro malgrado, a interrompere anzitempo la nostra attività sportiva, il “Progetto Galaxi” riprende vigore e riparte con l’obbiettivo di valorizzare il gioco del calcio all’ interno del territorio del Comune di Mira”. A spiegarlo sono i referenti del progetto sportivo nato qualche tempo fa, che coinvolge tre storiche società miresi: la Usd Città di Mira Galaxi, Polisportiva Borbiago Galaxi e Asd Marchi Marano Galaxi. Un progetto che si fonda sull’ unione di intenti che i tre presidenti delle società hanno deciso due anni fa di far convogliare in un’unica grande famiglia con l’obiettivo di promuovere i valori fondamentali dell’etica sportiva. Si tratta nel caso dei presidenti di Renzo Martin, Davide Bacchin e Roberto De Marchi. “Dalla prossima stagione Alessandro Vescovi -spiega Roberto De Marchi - già responsabile negli ultimi due anni del “Venezia Football Academy”, ha deciso di sposare questo nostro importante progetto, seguendo in prima persona tutte le categorie agonistiche e coordinando i tre responsabili delle attività di base di ogni singola società. Ad
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Sport
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Alessandro Vescovi
affiancarlo ci saranno Alberto Saletti e Andrea Campagnol, rispettivamente referenti della metodologia per la parte agonistica e quella delle attività di base. Sarà poi presente un responsabile per tutta l’area coordinativa e motoria che lavorerà trasversalmente in tutte le categorie”. Il “Progetto Galaxi” conta ad oggi circa 500 tesserati, ma i responsabili si augurano che nel corso della stagione si possano ampliare il numero di iscritti attraverso la condivisione anche di altre società calcistiche del territorio mirese. “Per la Galaxy Footbal Academy- ha
spiegato presentando ufficialmente la ripresa delle attività del progetto Alessandro Vescovi- la semplicità è la bellezza del calcio. Il progetto prevederà a partire dal periodo estivo un percorso formativo che abbiamo deciso di chiamare Galaxy Coaching School. Il centro del progetto restano i ragazzi e la loro crescita sportiva e psico fisica”. Insomma lo sport riprende sul territorio mirese e anche questo è segno di ripartenza anche delle famiglie e dei ragazzi rimasti per tanto tempo chiusi in casa. Alessandro Abbadir
Nasce Bsc, nuova società ciclistica di Riviera e Miranese
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oglia di ripartire, voglia di lasciarsi alle spalle questo momento sofferto e traumatico e così due importanti sportivi e tre noti professionisti, hanno deciso di fondare una società ciclistica. A pensarci è stato l’avvocato Stefano Marrone, presidente della Camera degli avvocati della Riviera e del miranese, che ha sentito un campione di ciclismo come Endrio Leoni, plurivincitore di tappe al Giro d’Italia ed anche maglia rosa, il maratoneta Leonardo Calzavara, per cinque volte primo degli italiani alla VeniceMarathon, assieme ad altri due professionisti, l’architetto Cristian Boscaro, e la commercialista Catia Zulian. La benedizione della nuova società ciclistica è arrivata direttamente con un messaggio inviato dal Governatore Luca Zaia, ma anche quelli del consigliere regionale Franco Ferrari e dell’assessore allo sport di Dolo Gianluigi Naletto. Così l’avvenura della Bsc (il cui nome i fondatori non hanno voluto svelare ma qualcuno ha malignato significhi “boni sopratuto corrare”, in Veneto e altri più forbiti a “beutiful cyclist sunshine” ,ciclisti belli come il sole in inglese) è ufficialmente partita. Non c’è stata la
L’avvocato Marrone con la maglia della società ciclistica
presentazione pubblica con simpatizzanti e autorità per motivi emergenziali ( necessità di evitare gli assembramenti) ma gli associati hanno eletto sia il direttivo, naturalmente i cinque co-fondatori, e il presidente che sarà Cristian Boscaro. Già una trentina gli iscritti e di effetto la maglia scura con sfumature di rosso sponsorizzata da Righetto trasporti. Ora gli allenamenti individuali e, poi, la speranza di cimentarsi in qualche manifestazione agonistica. Significherebbe che la ripartenza sarebbe avvenuta del tutto. (l.p.)
Calcio, stop ai campionati dilettantistici
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top definitivo ai campionati dilettantistici di calcio deciso dalla Lega nazionale a fine maggio. A livello di serie D la proposta è stata che la prima in classifica venga promossa e le ultime quattro retrocesse. Per le due formazioni veneziane del girone C, la stagione è da archiviare e si pensa già alla prossima dopo che entrambe hanno disputato un torneo d’alta classifica posizionandosi quarta e quinta. Ma il futuro si presenta diverso. L’ Unione Clodiense Chioggia Sottomarina, infatti, sta già lavorando per il futuro e il direttore sportivo Roberto Tonicello ha annunciato che Mario Vittadello resterà l’allenatore della squadra. Situazione incerta a Mestre, perché il presidente Stefano Serena, dopo una gestione positiva che ha visto la squadra tornare ai fasti di un tempo e giocare anche in serie C, ha deciso di lasciare la società precisando che non c’entra il problema coronavirus. Per il Mestre ora da capire ora il futuro e quali saranno gli scenari che si apriranno. (l.p.)
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#Regione
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L’intervista Verso le elezioni: il centrosinistra fa quadrato intorno al vice sindaco di Padova
Lorenzoni: “Cambiare si può, vogliamo essere forza di governo” Il candidato alla presidenza del Veneto: “basta con il gioco in difesa praticato da dieci anni, non si è fatto abbastanza, è arrivato il momento di dare nuove prospettive”
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ogliamo essere una forza di governo e non semplicemente di gestione. Al primo punto mettiamo l’ambiente, il sociale, la sanità. Questa regione gioca in difesa da oltre dieci anni, ora è arrivato il momento di dare prospettive di sviluppo al territorio”. Con queste parole Arturo Lorenzoni, vicesindaco di Padova e docente universitario di Economia dell’energia, 53 anni, ha dato il via alla campagna elettorale per la presidenza della Regione Veneto. A sostenerlo, il Partito Democratico, “Il Veneto che Vogliamo”, “Veneto – Verdi Europa”, “Piu’ Europa”, “Centro democratico”, “Rete civica veneta”, “Sanca veneta” e “Volt”. Quali le sue priorità per la Regione? “Le priorità sono quelle di rilanciare l’economia puntando su una forte riqualificazione dal punto di vista ambientale. Penso ad esempio alla rigenerazione degli immobili, alla decarbonizzazione con investimenti forti nel rinnovamento energetico e all’incrocio tra innovazione e prestazioni ambientali. Si tratta di un ambito che ha fortissime potenzialità sia per la riqualificazione del territorio sia
per la creazione di posti di lavoro sia per rendere il nostro sistema imprenditoriale più competitivo all’estero. Un altro punto di partenza è sicuramente una maggiore attenzione alle fragilità dal punto di vista sociale. Penso ai bisogni di chi ha in famiglia casi di non autosufficienza, come anziani, disabili o casi di neuropsichiatria infantile. Quest’ultima è stata svuotata di risorse”. Veniamo alla sanità, quindi. La situazione veneta com’è? “Tutta la parte di medicina del territorio, ossia i servizi alle persone, manca. Zaia aveva detto nel 2015 che avrebbe azzerato le liste di attesa: provi a chiamare il Cup
Arturo Lorenzoni con gli esponenti della coalizione che sostiene la candidatura
e vediamo cosa le dicono. Non è andata come ci aveva promesso. Serve una sanità più attenta al servizio e non alla contabilità”. Un altro tema chiave per il Veneto sono le infrastrutture. “Abbiamo fatto troppo poco con i 7 chilometri di Pedemontana. Non possono essere una me-
daglia, serve molto di più, servono interventi veri”. Come affronta questa partita elettorale? “Voglio puntare su un progetto di Veneto molto più innovativo e orientato alla crescita. Non si è fatto abbastanza”. Sulle elezioni a settembre è d’accordo? “Fine settembre è il momento in cui avremo superato questa pandemia e non dovremmo ancora avere un ritorno. C’è il tempo per fare la campagna elettorale e confrontare le idee. Votare adesso avrebbe significato non avere la possibilità di manifestare le proprie idee, tranne per Zaia che ha la
sua vetrina quotidiana”. Se dovesse vincere cosa farà per sostenere aziende e famiglie nell’autunno che ci attende, probabilmente caldo e difficile? “Facilitare le imprese dando liquidità, sia sul lato della produzione sia su quello della domanda. Dobbiamo aiutare l’economia a rimettersi in moto. Penso ad esempio a chi deve lavorare con l’estero: bisogna accompagnare le imprese. Ora non vedo grandi progetti di sostegno ai nostri distretti, abbiamo aziende straordinarie che vanno per proprio conto”. Che squadra è quella che la accompagna? “Riunisce tutto il mondo progressista e riformista, c’è condivisione sui temi e i progetti”. Diciamocelo, la partita è di quelle toste. Vincere non sarà per nulla facile. “Tutto può succedere: guardiamo a come è cambiato il mondo in soli 3 mesi. Bisogna essere pronti a giocare la partita. La mia proposta è concreta e seria. Indubbiamente si parte da condizioni diverse, ma il punto di arrivo lo scopriremo solo il giorno delle elezioni”. Giorgia Gay
Elezioni regionali Zaia in corsa con il “tridente”
Ultimatum del governatore: “Se il Governo non decide convochiamo noi, al voto il 6-7 settembre” M entre si allenta la morsa del coronavirus si alza la temperatura sul fronte politico in vista delle elezioni regionali. Ad arroventare il clima è la data della consultazione, che dovrebbe essere fissata il 20 e 21 settembre anche se l’attendismo del governo sta creando malumori in Veneto, regione che avrebbe voluto tornare al voto già nel corso dell’estate. A lanciare l’ultimatum a Roma è il presidente uscente Luca Zaia, candidato per il terzo mandato consecutivo e spinto, sulla carta, da un largo consenso popolare. Il
governatore è pronto a forzare la mano e ora spinge per anticipare il voto già all’inizio di settembre. “Se il governo pensa di lasciarci qui ad aspettare fino ad agosto per la data delle elezioni regionali si sbaglia: le convocheremo noi per la prima data utile”, ha detto Zaia durante uno dei consueti punti stampa convocati a Mestre. “Peccato che così non si potrà fare l’election day, - ha aggiunto - visto che sembra che il governo voglia andare ad ottobre per le elezioni amministrative. Il pro-
blema è che in Parlamento si sta continuando a discutere ma non possiamo permetterci di aspettare oltre”. Il governatore veneto ha discusso di questo anche al telefono con il Presidente della Repubblica Mattarella, che a settembre aprirà l’anno scolastico da Vo’, sottolineando come l’incertezza sul voto condizioni anche la ripresa delle lezioni. Da qui la proposta lanciata da Zaia: “anticipiamo le elezioni al 6 e 7 settembre così poi apriamo le scuole”. Intanto l’entourage di Zaia lavora anche
alle liste che sosterranno la candidatura. Saranno tre: la lista del presidente, con la presenza dei fedelissimi, la lista della Lega con i big regionali del partito e quella dei sindaci con la rete degli amministratori locali. Da definire i dettagli dell’alleanza con il centrodestra, in particolare Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il Movimento 5 Stelle ha già scelto da tempo il suo candidato, l’ex senatore Enrico Cappelletti. Dal centrosinistra fuoriesce invece Carlo Costantini, candidato per “Veneto Verde”. (n.s.)
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Regione
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L’intervista Chiara Girello Azzena, presidente di Team For Children
“Giorno dopo giorno, vicini alle famiglie e ai ragazzi” C
hiara Girello Azzena è presidente di “Team For Chidren”, l’associazione che “La Piazza” ha scelto di sostenere come media partner. Le abbiamo chiesto di raccontarciquali risultati ha raggiunto e quali sfide sta affrontando l’associazione attiva da molti anni al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale di Padova, accanto ai bambini e ai ragazzi. Come nasce la vostra associazione? “Nasce dalla mia volontà avendo avuto mia figlia con una patologia importante che mi ha portata in vari reparti pediatrici europei. Ho potuto vedere cosa mancava soprattutto alle mamme e ho pensato di aiutarle con un’azione di volontariato ma poi da lì ho capito che serviva anche altro e ho fondato Team For Children per poter offrire anche un supporto economico”. Che significato ha per voi il pulcino? “Ad Oncoematologia Pediatrica di Padova ho conosciuto Giulia,
Ja Group
una bimba senza mamma che viveva con il papà e una sorella, mi sono affezionata a lei e lei a me e a mia figlia. E’ nato un grande amore, Giulia aveva un anno più di mia figlia e questo amore ci ha portato a vivere molto tempo insieme nella mia casa con gli altri miei figli. Purtroppo dopo tre anni di malattia Giulia è mancata e di lei ci è rimasto il peluche con la quale dormiva che è poi diventato il pulcino di Team For Children”. Quali sono le vostre principali attività? “Noi ci occupiamo di aiutare le famiglie con bambini ammalati in difficoltà fornendo un sostegno economico, finanziamo borse di studio per oncologi pediatrici, portiamo bambini stranieri con malattie gravi in Italia e ci occupiamo del loro sostegno, vitto, alloggio, viaggi aerei e cure, abbiamo diversi progetti di studio attualmente uno con l’Università di Padova, acquistiamo arredi e materiale elettromedicale per il nostro reparto, forniamo
Chiara Girello Azzena
del Senato Elisabetta Casellati, del Presidente della Regione Luca Zaia, del Rettore, del Sindaco e tante altre Istituzioni. Era appena mancata Anna una ragazza adolescente che aveva lottato per la realizzazione della Teenzone e in suo onore abbiamo liberato centinaia di farfalle bianche. Quello è stato un momento di forte emozione perché noi che sapevamo stavamo pensando tutti a lei, ovviamente c’erano i genitori presenti”. Quali sono i vostri progetti in programma? “Programmi tanti. Il progetto con l’Università, continuare ad occuparci dei bambini stranieri, dei bambini ricoverati e delle loro
famiglie come sempre. Ora la nostra Teenzone deve funzionare e per fare questo abbiamo assunto un educatore, Francesco, psicologo. Lui si occupa dei ragazzi tutte le mattine e un pomeriggio alla settimana programmando riunioni multidisciplinari anche con i medici. I nostri ragazzi ora hanno un nome e un logo, Stranger Teens. Noi per loro produciamo magliette e felpe con questo logo. Loro si divertono a vendere questo materiale e poi con il ricavato organizzano dei party in Teenzone dove si ritrovano tutti anche i ricoverati dato che la Teenzone è collegata con il Day Hospital e con il reparto”. Fanny Xhajanka
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on-line: GIUGNO 2020
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Nuova Yaris, audace e Hybrid: la bestseller di casa Toyota è pronta per il suo debutto La storia di Yaris, che ormai conta più di vent’anni, è contraddistinta da ottimi risultati e notevoli volumi di vendita: oltre 4 milioni le unità messe su strada in Europa, di cui oltre un milione in Italia. “Abbiamo da poco raggiunto i 15 milioni di veicoli elettrificati nel mondo di cui oltre 300.000 unità in Italia (Toyota e Lexus), un successo frutto di un percorso iniziato oltre 20 anni fa” dichiara Mauro Caruccio, Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia 2000
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a quarta generazione di Yaris vanta un legame diretto con la prima generazione, versione che ne ha determinato il successo. Dal design originale sono state riprese le linee, ora più moderne e filanti, e il concetto di “piccola fuori, grande dentro”, con dimensioni compatte – al di sotto dei 4 metri – senza però sacrificare lo spazio in termini di comfort degli interni e abitabilità. Allo stesso tempo però Yaris è un concentrato di tecnologia e sfrutta gli ultimi ritrovati di Toyota. Questo modello è da sempre sinonimo di avanguardia, in grado di stabilire nuovi standard per il segmento B sia in termini di innovazione che sicurezza. La vettura monta un nuovo motore Hybrid Dynamic Force da 1.5 litri, 3 cilindri, in grado di erogare 116 CV di potenza massima combinata grazie al sistema Full Hybrid Electric di quarta generazione completamente riprogettato e nuove batterie al litio, con consumi a partire da 2.9l/100km*
2005
2011
ed emissioni da 64g/km* di CO2(nel ciclo NEDC correlato) sulla base di test preliminari. Nuova Yaris è in grado di veleggiare fino a 130 km/h. Prima nella classifica delle ibride più vendute in Italia, dal 2012 Yaris Hybrid è stata la prima vera ibrida accessibile di volume sul mercato italiano, e ha conquistato oltre 120.000 clienti. La nuova generazione presenta un baricentro ribassato, un telaio più bilanciato e una rigidità torsionale superiore unita ad una scocca più rigida, fattore primario per assicurare alla vettura comfort di marcia, stabilità e la riduzione dei livelli di rumore e vibrazioni. Queste straordinarie caratteristiche sono stare possibili grazie alla piattaforma Toyota New Global Architecture TNGA-B, realizzata appositamente per i nuovi modelli di dimension compatte, che consente alla nuova Yaris di fare un passo avanti in termini di maneggevolezza, piacere di guida e soprattutto di stile. Sviluppata per
2020
accompagnare i clienti nei loro spostamenti quotidiani in tutta sicurezza la vettura si avvale del nuovo Toyota Safety Sense che si arricchisce del Cruise Control Adattivo Full Range con Stop&Go, del Sistema di Mantenimento Attivo della Corsia LTA e introduce per la prima volta in Toyota, la funzione di assistenza alle intersezioni stradali in grado di rilevare i pedoni e i veicoli che impegnano accidentalmente la traiettoria del veicolo agli incroci. La nuova Yaris è anche la prima vettura nel segmento delle compatte a introdurre un airbag centrale progettato per proteggere al meglio gli occupanti in caso di impatto laterale, facendole ottenere i migliori livelli di protezione degli occupanti anche secondo i più severi standard 2020. Vuoi essere tra i primi ad avere la Nuova Yaris e ricevere anche vantaggi esclusivi? Prenotala con soli 100 euro, rimborsabili, e riceverai un bonus aggiuntivo di 1.000 euro in accessori.
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l momento attuale sono in discussione in Parlamento numerosi incentivi sull’acquisto di nuove auto. Agevolazioni legate soprattutto allo svecchiamento del parco auto nazionale, a favore dell’abbassamento di emissioni nocive. Ecobonus e rottamazione sono le proposte più accreditate al momento, certo è che questo 2020 sarà l’anno in cui il nostro Paese potrà davvero fare la differenza in quanto ad auto ibride ed elettriche. A voi la scelta.
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I vantaggi Stop a emissioni, rumori, vibrazioni, odori e cambi marcia
Nuova Peugeot e-208 auto a cinque zeri 100% elettrica
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inora gli automobilisti più scettici dei veicoli elettrici si sono concentrati sui presunti svantaggi per mettere in dubbio le possibilità offerte da questa tecnologia oggi sempre più attuale. Nuova PEUGEOT e-208 rappresenta un modo totalmente nuovo di interpretare questa tecnologia e lo fa mettendo sul piatto cinque zeri. Nuova PEUGEOT e-208 si distingue anche per 5 ZERI: zero emissioni durante la guida, zero rumori, zero vibrazioni, zero odori e zero cambi di marcia. Questi cinque zeri riassumono la nuova mobilità, eco sostenibile e rispettosa dell’ambiente, di cui è la pioniera è Nuova PEUGEOT e-208. L’assenza di emissioni, rumori, vibrazioni e odori associati alla combustione è sinonimo di veicolo 100% elettrico e nella nuova nata della Casa del Leone trovano la massima espressione, per un’esperienza di guida davvero unica. Inoltre, l’assenza di rapporti da inserire per muoversi nel traffico restituisce una guida senza cambi di marcia che possano interrompere la spinta del motore elettrico che eroga 136 CV (100 kW). Una spinta che tro-
va conferma anche nei numeri, grazie al passaggio 0-100 km/h coperto in appena 8,1 secondi. Questi cinque zeri permettono di sfruttare al massimo la batteria da 50 KWh di Nuova PEUGEOT e-208. Con un’autonomia di 340 Km, copre le esigenze quotidiane della maggioranza degli automobilisti, sia in città, finora habitat naturale dei veicoli elettrici, che nei tragitti fuori porta. La batteria da 50 kWh si caratterizza per la peculiarità di esser raffreddata a liquido e questo permette di ampliare il raggio di
azione di Nuova e-208; con il sistema di ricarica rapida, infatti, può ricaricarsi anche dalle colonnine da ben 100 kW, arrivando all’80% in soli 30 minuti, il tempo di fare una pausa o bere un caffè. Tutti questi vantaggi e prestazioni sono disponibili senza limitazioni o compromessi in fatto di stile e design, comfort e abitabilità, ma anche capacità del bagagliaio. Rispetto alle versioni dotate di propulsori termici PureTech o BlueHDi nulla cambia, è sempre lei, la Nuova 208!
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Nuova 500 Tutti i dettagli della prima vettura Fca che cambierà le regole nel mondo dei veicoli a zero emissioni
L’alba di una nuova era con il full eletric A
Milano è stata presentata in anteprima mondiale la Nuova 500, la prima vettura di FCA nata full electric che cambierà le regole nel mondo dei veicoli a zero emissioni. Per immaginare il futuro della 500, il marchio Fiat è partito da ciò che l’ha resa quella che è oggi. Così è stato per la prima generazione, quella che negli anni Sessanta ha dato alle persone mobilità e libertà. Con la seconda generazione, lanciata nel 2007, Fiat 500 ha introdotto nel mondo delle city car il concetto di fascino, diventando un’icona di moda e di stile che dall’Italia ha conquistato il mondo. Un modello in continua evoluzione che, negli ultimi tredici anni, ha ispirato artisti, musicisti ed è stata protagonista con più di 30 serie speciali. Ora, nel 2020, si è all’alba di una nuova era ed è tempo che Fiat 500 utilizzi tutta la sua popolarità per ispirare il cambiamento e diventare parte della soluzione. Per progettare la Nuova 500 gli ingegneri sono partiti da un foglio bianco, questo gli ha consentito di curare qualsiasi aspetto con la massima attenzione e di scegliere le migliori soluzioni. Autonomia e tempi di ricarica sono due temi cruciali per i clienti. L’autonomia della Nuova 500 è fino a 320 km con ciclo WLTP, grazie alle batterie Lithium-Ion che hanno una capacità di 42kWh. Per ottimizzare i tempi di ricarica la Nuova 500 è equipaggiata con il sistema fast charger da 85 kW che consente di ricaricare la batteria in tempi molto brevi. Ad esempio, per una riserva di energia sufficiente a percorrere 50 chilometri - più
di quanto necessario nell’utilizzo medio giornaliero – sono necessari solo 5 minuti. E sempre grazie al fast charger, è possibile ricaricare l’80% della batteria in appena 35 minuti. Ma l’auto del futuro non solo è una city car elettrica, fa uno step ulteriore: letteralmente va al livello successivo offrendo - prima vettura del suo segmento – la guida autonoma di livello 2 e portando tutti i vantaggi ad essa legati nella mobilità urbana.
La tecnologia di monitoraggio con telecamera frontale monitora longitudinalmente e lateralmente tutti i dintorni della vettura: il sistema iACC (Intelligent Adaptive Cruise Control) frena o accelera, facendo attenzione a tutto: auto, ciclisti, pedoni. Il Lane Centering mantiene la vettura al centro della corsia, quando vengono correttamente identificate le linee di demarcazione della stessa. La 500 di terza generazione è la prima vettura FCA equipaggiata con il nuovo sistema di infotainment di quinta generazione UConnect 5, la piattaforma connessa realizzata per il futuro, disponibile con schermo da 10,25’’.
Nello stile è chiaramente una 500 e come tale non può prescindere dall’incarnare stile e cura di tutti i dettagli. Inoltre è elettrica quindi sostenibile, e anche nella scelta dei colori ci si è ispirati alla natura e ai suoi elementi fondamentali. La Prima, infatti, è disponibile in tre colori: • Mineral Grey (metallizzato) che ricorda la Terra • Ocean Green (micalizzato) che rappresenta il mare • Celestial Blue (tristrato) come omaggio al cielo La vision della Nuova 500 vede altri attori - Giorgio Armani, Bvlgari e Kartell - tre aziende icone del
Made in Italy che insieme con il marchio Fiat hanno dato vita a una strategia dove la sostenibilità sposa l’eccellenza del saper fare, della creatività e dell’innovazione. Ecco come sono nate le One-off, i tre esemplari unici ed esclusivi della Nuova Fiat 500. Per realizzarle con Armani, Bvlgari e Kartell si è partiti dai valori dell’iconica 500, la city car di Fiat più conosciuta al mondo e da quelli che contraddistinguono la terza generazione. Veri e propri capolavori dell’ingegno italiano al pari di un’opera d’arte, le tre One-off sono state realizzate con la volontà e l’impegno di utilizzare materiali più sostenibili, naturali e riciclati.
In questa strategia volta a migliore il Pianeta s’inserisce il progetto delle aste benefiche: il ricavato della vendita dei tre esemplari unici di 500 Giorgio Armani, di B.500 “MAI TROPPO” di Bvlgari e di 500 Kartell sarà devoluto a una delle organizzazioni ambientaliste di Leonardo Di Caprio.
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La migliore Clio di sempre ora è ibrida Il Gruppo Renault guarda al futuro della mobilità: autonomo, elettrico e connesso
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er il Gruppo Renault il futuro della mobilità sarà autonomo, elettrico e connesso. Rinnovata nel 2019, Clio incarna questa visione. È dotata, ad esempio, di una serie di dispositivi di assistenza alla guida tra i più moderni e i più avanzati del segmento, tra cui l’Highway and Traffic Jam Companion, che offre una prestazione di autonomia di livello 2. Con il suo grande display da 9,3” e il lancio dell’offerta connessa Renault EASY CONNECT, offre anche straordinarie possibilità multimediali. Per la prima volta, la gamma Clio presenta una motorizzazione full hybrid denominata E-TECH Hybrid. Complemento alle motorizzazioni termiche, E-TECH Hybrid incarna perfettamente le sinergie che sono al centro della strategia del Gruppo Renault: offre un’esperienza unica, con un piacere di guida inedito sul mercato delle citycar ibride, grazie alla capacità prolungata di circolare in modalità elettrica e alla reattività immediata all’avviamento e in fase di
accelerazione. Su Clio E-TECH Hybrid 140 cv, la motorizzazione ibrida offre la massima efficacia in fase di utilizzo con una reattività dinamica tra le migliori del mercato, che si concretizza in una capacità di accelerazione da 80 a 120km/h in soli 6,9 secondi. La frenata rigenerativa, associata alla grande capacità di auto-ricarica delle batterie da 1,2 kWh (230V) e al rendimento del sistema E-TECH Hybrid, ottimizza i consumi. Quanto basta per poter circolare in ambiente urbano fino all’80% del tempo in modalità full electric, con una riduzione dei consumi che può andare fino al 40% rispetto ai motori termici in ciclo urbano, senza cambiare le proprie abitudini. Nella modalità full electric, Nuova Clio può circolare fino a 70-75 km/h. La somma dei dispositivi ibridi aggiunge al veicolo un peso di soli 10 chili circa rispetto alla motorizzazione dCi 115. In ciclo misto, Clio E-TECH Hybrid con-
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suma meno di 4,5 litri/100 km ed emette meno di 100 grammi di CO2/km (valori WLTP, con riserva di omologazione definitiva). Il volume di carico non è ridotto dalle batterie (300 litri), i sedili posteriori sono sempre ripiegabili e l’alloggiamento per la ruota di scorta viene mantenuto. Abbinando comfort e performance, offre pre-
stazioni dinamiche, degne del segmento superiore. Inoltre, si mantiene fedele alla versatilità che caratterizza il suo DNA da 30 anni.
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Una risposta estetica ai cambiamenti del proprio aspetto durante le cure
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ra le varie difficoltà che le persone in cura per una patologia nell’ambito oncologico si trovano a dover affrontare, un posto purtroppo rilevante è occupato dai cambiamenti che si possono manifestare a livello del proprio aspetto corporeo. Uomini e donne, nella maggior parte dei casi, devono fare i conti con gli effetti collaterali delle terapie, la perdita dei capelli, ciglia e sopracciglia, aumento e perdita di peso, colorito spento dell’incarnato e molti altri, segni evidenti e caratteristici delle manifestazioni della malattia, tutto ciò contribuisce ad un abbattimento dal punto di vista fisico e psicologico, creando un grande disagio emotivo, una chiusura nei confronti della società ed a volte anche nei confronti della famiglia e delle persone care. Da questi presupposti, nasce 20 anni fa, in America, un’idea, successivamente sviluppata da professionisti nell’ambito dell’estetica, di donare un supporto parallelo alle terapie ufficiali ospedaliere per aiutare a contribuire al benessere del paziente. Questi trattamenti di supporto, ven-
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gono effettuati da estetiste ed acconciatori, che hanno frequentato dei percorsi di altissimo livello, specifici per questo settore, preparazione ed affiancamento a queste figure affidato a medici e psicooncologi, direttamente all’interno delle strutture ospedaliere pilota del progetto. A livello nazionale, questi laboratori di supporto, sono presenti in moltissimi ospedali, all’interno dei reparti day Hospital oncologici delle strutture che hanno accolto il progetto, inoltre esistono anche dei network di farmacie specializzate in questo ambito, chiamate “CPN” CANCER NETWORK PHARMACY, che sostengono il paziente nel loro difficile percorso. Il progetto ospedaliero si suddivide solitamente in due giornate, la prima sempre dedicata all’informazione, dove nel caso specifico di Treviso, io personalmente, spiego in modo approfondito ai pazienti, come gestire la pelle in questa delicata fase, poiché una cute stressata dai farmaci ha sempre delle ripercussioni nella qualità di vita quotidiana, do informazioni riguardo gli ingredienti dei cosmetici e soprattutto come scegliere il
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Norme e raccomandazioni
Un’estate al mare nel 2020
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cosmetico adatto alle proprie esigenze, lasciando anche ampio spazio alle domande, purtroppo ogni caso è a se stante, poiché i farmaci hanno spesso delle reazioni differenti in base al paziente. La seconda giornata, quella che secondo me, è più appagante e rilassante per il paziente è quella in cui le estetiste e gli acconciatori, ricreano un ambiente in stile spa/benessere all’interno di una
stanza del reparto dove i pazienti vengono accolti nella prima parte del pomeriggio da mani esperte, per ricevere dei trattamenti estetici sicuri, dai trattamenti viso, ai massaggi mani e piedi, con uso di cosmetici di elevata qualità, creati appositamente per le pelli stressate dai farmaci. Nella seconda parte della giornata, vengono analizzati con l’acconciatore tutti gli aspetti della cura del cuoio
Mantenere le distanze: la regola ferrea dell’estate Quanti veneti hanno sviluppato anticorpi senza sintomi? a pag 30
SERVIZI
• Monitoraggio infestanti • Derattizzazione • Debiottizzazione • Disinfestazione • Trattamento ad elevate temperature • Trattamento cimici dei letti • Fumigazione gas tossici • Piano controllo nutrie • Disinfezione con PMC ad ULV o Ozono (Covid-19) • Installazione - noleggio igienizzanti mani e igienizzanti bagno, deodorizzatori ecc. • Installazione di sistemi per dissuasione volatili
Diminuiscono i fumatori di sigaretta tradizionale ma aumentano quelli di e-cig
antenere le distanze: sarà questa la priorità anche per le spiagge del Veneto nella stagione balneare 2020, che comincia con grandi cautele nell’intento di tenere sotto controllo il rischio sanitario. Un metro di distanza tra le persone anche in spiaggia, sulla battigia e durante la balneazione; controllo della Lindatemperatura De Piccoli corporea per accedere agli stabilimenti; niencapelluto e consigli nuova che ricrescite balli, festeper edlaeventi ta deicreano capelli. assembramenti, con Il tutto eseguito supervisione l’eccezione di con quellila che posdel personale ospedaliero, sempre sono essere seguiti in posta-pronto ad zioni aiutare nella opportunamente riuscita del progetto. sedute Da quidistanziate: nasce l’aspetto di supporto saranno questetra le varie alcune figure presenti, indispensabili delle regole che i tu-per il successo della cura. osservare nelle risti dovranno loro vacanze estive. LindadiDeperPiccoli Un elevato numero sone nelle estese aree di balneazione, che nell’alta stagione può anche raddoppiare, dev’essere monitorato e normato, per evitare di aumentare i rischi legati ad affollamenti, spostamenti, vicinanza e contatto, frequenti nelle località di mare e lungo le spiagge, sia attrezzate che libere. Prosegue alla pag. seguente
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10.500 veneti coinvolti per scoprire quanti hanno sviluppato anticorpi senza sintomi
CORONAVIRUS. L’indagine di sieroprevalenza
10.500 veneti coinvolti per scoprire quanti hanno sviluppato anticorpi senza sintomi
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a preso avvio ad inizio giugno nel Veneto l’indagine di siero-prevalenza della popolazione, promossa dal Ministero della Salute e dall’Istat con la collaborazione della Croce Rossa Italiana (Cri), su indicazione e con l’approvazione del Comitato Tecnico-Scientifico. Si vuole capire quante persone nel nostro Paese hanno sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi. Il disegno del campione è stato efa preso avvio ad giugno nel fettuato dall’Istat e inizio prevede l’osserVeneto l’indagineindividui di siero-prevavazione di 150.000 sull’inlenzaterritorio della popolazione, tero italiano. In promossa Veneto è dal Ministero della Salute e dall’Istat previsto il coinvolgimento di circa con la persone, collaborazione dellaperCroce 10.500 distribuite proRossa (Cri), su indicazione vincia, Italiana sesso, attività e sei classi di eetà.con del diffusi Comitato Gli l’approvazione esiti dell’indagine, in Tecnico-Scientifico. forma anonima e aggregata, potranvuole capire quante persone nel noSiessere utilizzati anche per altri nostroscientifici Paese hanno sviluppato gli studi e per l’analisi compaanticorpi al nuovo coronavirus, anrata con altri Paesi europei. che assenza di sintomi. Lain partecipazione non è obbliIl disegno del campione stato efgatoria ma conoscere la èsituazione fettuato dall’Istat e prevede epidemiologica nel nostro l’osserPaese vazione di 150.000 individui sull’inserve a tutti, pertanto è importante tero territorio italiano. In Veneto è partecipare. previsto il coinvolgimento di circa Le persone estratte dall’Istat sa10.500 persone, per proranno contattatedistribuite telefonicamente vincia, sesso, attività e sei di da un numero che inizia per classi 065510. età. Gli èesiti dell’indagine, in Questo il numero degli diffusi operatori forma anonima e aggregata, potrandella Cri incaricati delle telefonano essere utilizzati anche per altria te per richiedere la disponibilità studi scientifici e per l’analisi compapartecipare. A chi accetterà di par-
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rata con altri Paesi europei. La partecipazione non è obbligatoria ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a tutti, pertanto è importante partecipare. Le persone estratte dall’Istat saranno telefotecipare allo studiocontattate verrà sommininicamente da un numero che inizia strato un questionario e verrà dato per 065510. Questo numero degli l’appuntamento perè ilpresentarsi al operatori della Cri tecentro prelievo piùincaricati vicino alladelle sua relefonateper perl’effettuazione richiedere la disponibisidenza dell’indalità partecipare.Qualora A chi accetterà di gineasierologica. la persona partecipare allo studio verrà sommifosse impossibilitata a raggiungere il nistrato un questionario e verrà dato punto prelievi per problemi di salute, l’appuntamento per presentarsi al il personale della Croce Rossa si recentro aprelievo più vicino sua recherà suo domicilio peralla effettuare per l’effettuazione dell’indailsidenza prelievo. gine sierologica. Qualora la persona Il questionario fornirà informaziofosse impossibilitata raggiungeretrail ni sulle differenze diaprevalenza punto prelievi per di problemi salute, i generi, le fasce età, di di localizzailzione personale della Croce Rossa si reterritoriale e di attività econocherà a suo domicilio per effettuare mica così da meglio comprendere illeprelievo. caratteristiche epidemiologiche
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Norme e raccomandazioni da seguire negli stabilimenti e nelle spiagge libere
Un’estate al mare nel 2020 E così il Gruppo di Lavoro Ambiente-Rifiuti Covid-19 - in collaborazione con il Ministero della Salute, l’Inail, il Coordinamento di Prevenzione della Conferenza Stato Regioni, esperti delle Arpa - ha pubblicato uno studio per alzare il livello di sicurezza nelle spiagge con le “Indicazioni sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus SarsCoV-2” Un elenco, tra le altre cose, delle raccomandazioni per tenere sotto controllo i rischi sanitari e, tra queste, le norme igieniche e comportamentali che i gestori degli stabilimenti balneari e gli stessi bagnanti sono chiamati a seguire. Cosa si potrà fare dunque quest’estate al mare e cosa no? Si raccomanda ai gestori di far prenotare ai bagnanti l’accesso agli stabilimenti (anche online), eventualmente per fasce orarie, in modo da prevenire assembramenti, e registrare gli utenti, anche per rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi, mantenendo l’elenco delle presenze per un periodo di almeno 14 giorni, nel rispetto della normativa sulla privacy. L’uso di cartellonistica e locandine con le regole dei comportamenti corretti da seguire, destinati ai fruitori delle aree di balneazione e ai bagnanti per prevenire e controllare i rischi, rappresentano un altro passaggio da seguire, con l’invito alla chiarezza della comunicazione, che dev’essere comprensibile anche agli utenti di altre nazionalità. Quest’anno saranno più che mai utili i percorsi dedicati e le attrezzature disposte in modo da garantire in ogni circostanza il distanziamento sociale e da regolamentare gli accessi e gli spostamenti sulle spiagge. E’ d’obbligo la pulizia frequente, almeno giornaliera, di superfici degli arredi, di cabine e delle aree comuni e la sanificazione regolare e frequente di attrezzature (sedie, sdraio, lettini, incluse attrezzature galleggianti e natanti), materiali, oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo di strutture (cabine docce singole, spogliatoi) per le quali non sia possibile assicurare una disinfezione intermedia tra gli utilizzi promiscui. Non dovrà mancare neanche in spiaggia, a disposizione dei bagnanti, il disinfettante per l’igiene delle mani e il personale deve usare obbligatoriamente mascherine, schermi facciali, guanti Dpi, in caso di contatti ravvicinati con bagnanti e di attività a rischio. Nelle spiagge libere sono chiamati i sindaci e gli altri enti locali competenti a far applicare le misure adeguate a garantire le condizioni di riduzione dei rischi e, dov’è necessario, definire le attività di vigilanza sui fruitori delle spiagge, regolamentandone gli accessi e identificando le procedure di sanificazione delle attrezzature e delle aree comuni. Per tutti i turisti, che frequentino stabilimenti o spiaggia libera, un metro di distanza rappresenta il limite che non può essere superato tra persone che non appartengono allo stesso nucleo familiare. Distanza che dev’essere costantemente mantenuta anche durante la balneazione. Regola che vale anche per i più piccoli sui quali gli adulti sono chiamati a vigilare. Laddove risulta difficile mantenere le distanze, allora si dovrà ricorrere all’uso delle mascherine. Senza dimenticarsi mai di starnutire o tossire in fazzoletti di carta o nel gomito e di igienizzare spesso le mani.
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Salute
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IL FUMO DURANTE IL LOCKDOWN. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità
Diminuiscono i fumatori di sigaretta tradizionale ma aumentano quelli di e-cig Le abitudini dei fumatori durante il lockdown: in calo in Italia i consumatori di sigarette tradizionali mentre si registra una crescita di chi fa uso di tabacco riscaldato e di sigarette elettroniche
Verde dell’Iss, al numero 800554088. Durante il lockdown gli operatori del telefono verde contro il Fumo e dei Centri Antifumo hanno gestito una media di 31 telefonate al giorno, rispetto alle 52 del periodo precedente, ma la durata di ciascuna telefonata è raddoppiata passando da circa 8 minuti a 15. Tra coloro che hanno chiesto supporto i piedino_laPiazza_GIUGNO2020.pdf
E
’ il quadro che emerge dall’indagine svolta dall’Istituto Superiore di Sanità realizzata in collaborazione con l’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri, l’Università Vita-DSalute S. Raffaele, l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete Oncologica (Ispro) e la Doxa, nel mese di aprile 2020, mediante compilazione anonima di un questionario online. I dati sono stati resi noti lo scorso 29 maggio, in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco. Passa dal 23,3 per cento al 21,9 per cento la percentuale di coloro che ricorrono alla tradizionale sigaretta. Si stima che dei 630mila fumatori “pentiti” circa 334mila siano uomini e 295mila donne. Rispetto alla fascia d’età, hanno cessato il consumo di sigarette circa 206mila giovani tra 18-34 anni, 270mila tra 35 e 45 anni e circa 150mila tra 55 e 74 anni. A questi dati va aggiunto un altro 3,5 per cento di fumatori che pur non avendo rinunciato del tutto al consumo di prodotti del tabacco ne hanno, tuttavia, diminuito la quantità. C’è però anche chi invece ha aumentato il consumo di tabacco e chi ha cominciato, in piena emergenza sanitaria, a fumare. Sempre da questa indagine risulta che l’8,55 per cento della popolazione
ha incrementato il numero delle sigarette fumate al giorno e 218mila persone sono diventate fumatrici. Precisamente il consumo medio di sigarette al giorno è passato da 10,9 a 12,7, con un incremento del 9,1 per cento. Particolarmente alta è la percentuale di incremento delle sigarette consumate dalle donne che è stato del 15,2 per cento rispetto al 3,6 per cento riscontrato negli uomini. Per quanto riguarda invece gli utilizzatori di prodotti a tabacco riscaldato durante questi mesi la percentuale è salita dal 4,1 al 4,4, con un incremento di fumatori della sigaretta elettronica (occasionali e abituali) pari a circa 130.800 persone.
Sono soprattutto i giovani, di età compresa tra i 18 e i 34 anni, e gli adulti tra 35 e 54 anni, coloro che hanno dichiarato di aver aumentato l’uso di prodotti a tabacco riscaldato. Hanno un livello di istruzione alto e, per lo più, vivono con bambini, tra 0 e 14 anni, coloro che utilizzano occasionalmente o regolarmente la sigaretta elettronica. L’invito è sempre quello di smettere: un messaggio che l’Iss ha veicolato quest’anno con la diffusione di un video emozionale che descrive gli effetti devastanti del fumo di sigaretta sulla salute. Chi ha intenzione di rinunciare al fumo può rivolgersi per un aiuto, un sostegno e indicazioni anche al Telefono C
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Uls 3 in collaborazione con il Comune di Venezia
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Celebrities veneziane si schierano contro il fumo
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on occorre essere originali: fumare fa male. E’ lo slogan con cui inizia il video realizzato dall’Ulss 3 in collaborazione con il Comune di Venezia, la Lilt e l’Ordine dei Medici, che vede la partecipazione di 27 tra i più importanti volti veneziani del mondo dell’arte, dello sport, della moda, del giornalismo, della letteratura, della scienza. Tutti insieme per dare un solo messaggio: scegliete la salute e non il tabacco. Tra questi, ci sono anche lo scrittore e giornalista veneziano Alessandro Marzo Magno, Gian Antonio Stella, scrittore, giornalista ed editorialista del Corriere della sera, Lorenzo Michielan, Ottavia Piccolo, l’allenatore della Reyer Walter De Raffaele, don Nandino Capovilla, prete di frontiera e parroco del quartiere multietnico Cita di Marghera, Alberto Toso Fei e tanti altri. Un coro di voci per dire che è cambiato l’atteggiamento verso il fumo: c’è
ancora chi fuma, ma lo fa davvero per vizio, e non ci guadagna in immagine. Fumare è out, fuori moda, fuori del tempo e conformista. Salute, benessere, ambiente e bellezza: sono questi i temi più attuali e di moda. Il messaggio
è particolarmente destinato ai ragazzi: non cominciate nemmeno, siate coraggiosi originali, siate indipendenti… anche dal fumo. Pensate a voi stessi e a rispettare chi vi sta vicino.
fumatori con patologie fumo correlate e quelli incentivati a smettere per paura di essere più vulnerabili al Covid-19. Non sono mancate le telefonate dei familiari di fumatori che si sono trovati a subire il fumo passivo in casa o di genitori di adolescenti che si sono accorti dell’utilizzo dei prodotti da fumo da parte1 dei15/06/20 loro figli. 12:45
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Una risposta estetica ai cambiamenti del proprio aspetto durante le cure
Estetica oncologica ed umanizzazione dei trattamenti T
ra le varie difficoltà che le persone in cura per una patologia nell’ambito oncologico si trovano a dover affrontare, un posto purtroppo rilevante è occupato dai cambiamenti che si possono manifestare a livello del proprio aspetto corporeo. Uomini e donne, nella maggior parte dei casi, devono fare i conti con gli effet-
ti collaterali delle terapie, la perdita dei capelli, ciglia e sopracciglia, aumento e perdita di peso, colorito spento dell’incarnato e molti altri, segni evidenti e caratteristici delle manifestazioni della malattia, tutto ciò contribuisce ad un abbattimento dal punto di vista fisico e psicologico, creando un grande disagio emotivo, una chiusura nei confronti del-
Incidenti domestici e prevenzione La casa a misura di bambino
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ncidenti domestici e bambini. Questi ultimi rappresentano una fascia di popolazione particolarmente a rischio per incidente domestico, prima causa di morte da uno a sei anni d’età. Eppure a volte bastano pochi accorgimenti per fare prevenzione ed evitare il peggio. La dottoressa Nenci Roma del Dipartimento di Prevenzione suggerisce alcuni comportamenti corretti e misure di sicurezza per gli adulti che hanno bambini in casa. E’ questo l’interessante contenuto di un breve video divulgativo che la Regione Veneto ha realizzato nell’ambito del programma regionale “Prevenzione degli infortuni domestici”. “L’invito ai genitori è di ripensare alla propria casa – esordisce la dottoressa - in funzione del bambino e adottare i comportamenti più idonei a prevenire gli incidenti”. Ecco allora alcuni consigli. Attenzione ai traumi e alle cadute: in particolare nei balconi la balaustra dev’essere sempre sufficientemente alta e a sbarre verticali. Non vanno mai lasciate sul balcone sedie sgabelli fioriere o quant’altro possa servire al bambino per scavalcare la balaustra. Fissate al muro tutti i mobili che consentono al bambino di arrampicarsi. Disponete il televisore e altri oggetti pesanti in luoghi sicuri in modo che il bambino
non possa tirarseli addosso. Attenzione al rischio di annegamento: non lasciare mai soli i bambini nella vasca da bagno o nella pisci netta, bastano pochi secondi e dieci centimetri d’acqua per annegare. Recintate pozzi, laghetti ornamentali, piscine e fontane in modo che i bambini non possano accedere se non accompagnati da un adulto. Attenzione alle ustioni: utilizzate preferibilmente i fornelli posteriori del piano cottura, tenete i manici delle pentole girati verso l’interno, non lasciate sedie e sgabelli in prossimità del piano di cottura. Attenzione alle intossicazioni e agli avvelenamenti: i prodotti per la casa, come detersivi, o i medicinali vanno in un armadietto posto in alto oppure dotato di fermo di sicurezza. Inoltre molte piante da appartamento e non contengono sostanze dannose sia in caso di ingestione sua in caso di contatto. Bambini piccoli e animali domestici non si lasciano giocare da soli, perfino se il cane è microscopico: un morso in faccia può essere devastante, anche se arriva da un Chihuahua. Per un ulteriore aiuto a rendere la propria casa a misura di bambino si può inoltre consultare il sito web www.vivoinsicurezza.it
Linda De Piccoli la società ed a volte anche nei confronti della famiglia e delle persone care. Da questi presupposti, nasce 20 anni fa, in America, un’idea, successivamente sviluppata da professionisti nell’ambito dell’estetica, di donare un supporto parallelo alle terapie ufficiali ospedaliere per aiutare a contribuire al benessere del paziente. Questi trattamenti di supporto, vengono effettuati da estetiste ed acconciatori, che hanno frequentato dei percorsi di altissimo livello, specifici per questo settore, preparazione ed affiancamento a queste figure affidato a medici e psico-oncologi, direttamente all’interno delle strutture ospedaliere pilota del progetto. A livello nazionale, questi laboratori di supporto, sono presenti in moltissimi ospedali, all’interno dei reparti day Hospital oncologici delle strutture che hanno accolto il progetto, inoltre esistono
anche dei network di farmacie specializzate in questo ambito, chiamate “CPN” CANCER NETWORK PHARMACY, che sostengono il paziente nel loro difficile percorso. Il progetto ospedaliero si suddivide solitamente in due giornate, la prima sempre dedicata all’informazione, dove nel caso specifico di Treviso, io personalmente, spiego in modo approfondito ai pazienti, come gestire la pelle in questa delicata fase, poiché una cute stressata dai farmaci ha sempre delle ripercussioni nella qualità di vita quotidiana, do informazioni riguardo gli ingredienti dei cosmetici e soprattutto come scegliere il cosmetico adatto alle proprie esigenze, lasciando anche ampio spazio alle domande, purtroppo ogni caso è a se stante, poiché i farmaci hanno spesso delle reazioni differenti in base al paziente. La seconda giornata, quella che se-
condo me, è più appagante e rilassante per il paziente è quella in cui le estetiste e gli acconciatori, ricreano un ambiente in stile spa/benessere all’interno di una stanza del reparto dove i pazienti vengono accolti nella prima parte del pomeriggio da mani esperte, per ricevere dei trattamenti estetici sicuri, dai trattamenti viso, ai massaggi mani e piedi, con uso di cosmetici di elevata qualità, creati appositamente per le pelli stressate dai farmaci. Nella seconda parte della giornata, vengono analizzati con l’acconciatore tutti gli aspetti della cura del cuoio capelluto e consigli per la nuova ricrescita dei capelli. Il tutto eseguito con la supervisione del personale ospedaliero, sempre pronto ad aiutare nella riuscita del progetto. Da qui nasce l’aspetto di supporto tra le varie figure presenti, indispensabili per il successo della cura. Linda De Piccoli
Happy hour, sì ma con buon senso Il video della Regione per invitare i giovani a non abbassare la guardia
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l Covid 19 si combatte in ospedale ma soprattutto fuori”. E’ il messaggio che la Regione Veneto ha diffuso in un video, indirizzato ai giovani e agli amanti della movida. In questa fase di lento ritorno alla normalità i comportamenti individuali sono più che mai significativi per scongiurare qualsiasi passo indietro verso il recente passato, che ci ha costretti tutti in casa e ci ha fatto assistere a tanta sofferenza. “Basta poco, qualche centimetro in meno, una svista, una pacca sulla spalla, un saluto più caloroso, una stretta di
mano, una leggerezza e… tutto tornerà a fermarsi” recita la voce sulle immagini contrastanti che si susseguono, alternativamente, di happy hour, con ritrovi di giovani, che si assembrano davanti a chioschi e bar, e reparti di terapie intensive affollati di pazienti intubati che lottano contro il virus. Il messaggio è chiaro: va bene tornare a divertirsi, va bene un po’ di spensieratezza dopo questi ultimi mesi così duri ma attenzione a non abbassare la guardia, a non rilassarsi troppo. Basta veramente poco per tornare indietro.
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le top 10 scelte dalla redazione
Ma câ&#x20AC;&#x2122;è ancora tempo per ribaltare il risultato. si gioca fino al 30 giugno Bryan
Trouble
Baloo
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ATHENA
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Beato tra i petali
Nina
Sguardo umano
Coccoleeee!
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1 anno
di prodotti
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Cultura
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L’Egitto di Belzoni: prorogata la mostra dedicata al grande esploratore padovano Fino a domenica 26 luglio i visitatori potranno ancora immergersi nella vita del “Gigante del Nilo”
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opo la riapertura dello scorso 18 maggio, al Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova, la mostra “L’Egitto di Belzoni” si protrarrà per un altro mese. Fino a domenica 26 luglio, infatti, i visitatori potranno ripercorrere le emozionanti avventure dell’esplorato-
Al Centro Culturale San Gaetano i visitatori potranno scoprire la personalità esuberante dell’esploratore, attore e ingegnere esperto di idraulica, che ha contribuito a “importare” nel Vecchio Continente le meraviglie della terra dei Faraoni
re Giovanni Battista Belzoni lungo le terre del Nilo. L’esposizione è aperta al pubblico giovedì e venerdì, dalle ore 10.00 alle 18.00, e sabato e domenica, dalle ore 10.00 alle 20.00. Inoltre, continueranno gli sconti applicati sui biglietti di ingresso: la tariffa in-
tera sarà a 12 euro anziché 16 euro e quella ridotta – ragazzi dai 6 ai 17 anni, studenti universitari dai 18 ai 25 con documento appropriato, over 65, persone disabili e convenzionati – sarà a 10 euro invece che 14 euro. La mostra – promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, con il sostegno della Camera di Commercio di Padova, il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e organizzata dall’agenzia di comunicazione Gruppo icat e dal Consorzio Città d’Arte del Veneto – celebra i 200 anni dal ritorno dall’Egitto dell’archeologo nella sua città natale. Qui i visitatori potranno scoprire la personalità esuberante di Giovanni Battista Belzoni (1778-1823), esploratore, attore
e ingegnere esperto di idraulica, che ha contribuito a “importare” nel Vecchio Continente le meraviglie della terra dei Faraoni. L’esposizione racchiude reperti originali, disegni e racconti – provenienti da prestigiosi musei italiani ed europei – che narrano l’epopea di questo personaggio singolare, capace di ispirare il grande cineasta George Lucas nel creare Indiana Jones, l’esploratore avventuriero dall’eccezionale acutezza intellettuale. Ambientazioni evocative e tecniche di visita innovative, con effetti multimediali e multisensoriali ad alto impatto emotivo, ripercorrono la vita del “Gigante d’Egitto”: dalle vie del Portello di fine Settecento ai dieci anni trascorsi a Londra in qualità di attore, dalla scoperta di straordinari tesori in Egitto al ritor-
In alto un dettaglio della Sfinge a testa di falco Abu. Sopra la Piramide
no da archeologo acclamato a Padova. Una visita unica per scoprire la vita di Belzoni, apripista delle esplorazioni in Egitto e autore del memorabile rinvenimento dell’ingresso della piramide di Chefren a Giza.
Venezia riparte da Palazzo Ducale
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Musei Civici di Venezia hanno riaperto le loro porte. Da 13 giugno scorso, finalmente molti i visitatori sono tornati a Palazzo Ducale e nelle altre sedi aperte, fino al 26 luglio il fine settimana, accolti con le dovute misure di sicurezza sanitaria. I Musei Civici di Venezia affrontano la necessaria riapertura graduale, in armonia con la città e la sua ripartenza e nell’osservanza di tutte le norme di sicurezza. Palazzo Ducale, Museo del Vetro di Murano e Museo del Merletto di Burano fino al 26 luglio saranno sempre aperti nei fine settimana, il primo con un biglietto ridotto e gli altri a ingresso gratuito (in tutti i Musei Civici le persone nate o residenti in città hanno da sempre ingresso libero). Aperti anche il Museo del Settecento Veneziano a Ca’ Rezzonico, Casa Goldoni, Palazzo Mocenigo Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo e il Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue, a percorsi di visita curati dai Servizi Educativi Muve, per adulti e famiglie, e per visite guidate organizzate, in piccoli gruppi di 10 persone. “E’ una grande gioia vedere tutte queste persone, veneziani e turisti, italiani e stranieri, le famiglie con i bambini, il personale sanitario della città che abbiamo voluto avere qui con noi, tornare dopo
tutto il dolore di queste settimane - ha dichiarato la presidente della Fondazione Musei Civici Mariacristina Gribaudi - Questo è lo spirito della Venezia che ancora una volta rinasce, accogliente e bella come non mai, è parte della sua storia millenaria di città forte e combattiva”. “Questo è il nostro primo passo verso il ritorno alla normalità, che parte da un luogo simbolo della storia di Venezia - aggiunge il direttore Gabriella Belli - che non è solo un contenitore di quadri e sculture: è la testimonianza di tutte le risposte che la città con i suoi abitanti hanno saputo dare alle sue glorie e alle sue vittorie sulle crisi economiche, politiche e sociali che ha attraversato nei secoli, e che sono l’oggetto delle rappresentazioni dipinte su pareti e soffitti di questo magnifico Palazzo e delle nostre collezioni”.
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Elba, laddove osano le E-Mountainbike
Alla Tenuta delle Ripalte di Capoliveri, 450 ettari di riserva naturalistica e 12 chilometri di coste, la bici a pedalata assistita permette di sfidare l’impossibile. Lungo itinerari sospesi fra mare e montagna, per scoprire anche le ex miniere di magnetite del Monte Calamita di Renato Malaman
se g u e dal l a pag. pr ec ed ente
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n colpo di bacchetta magica, due colpi di pedale, et voilà: riesci a scalare anche le montagne più impervie e ad affrontare anche le discese più ripide. E-Mountainbike? Si, grazie! Mountainbike con la E, ovvero bici elettrica, anzi no: bicicletta a pedalata assistita. Esperienza sorprendente e stimolante
alla Tenuta delle Ripalte, all’estremo sud dell’isola d’Elba, dopo l’arroccato e pittoresco borgo di Capoliveri, dove una riserva naturale intatta e di grandi dimensioni, caratterizzata dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea,attende a braccia aperte il visitatore. Un’idea originale per i prossimi mesi quando finalmente
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perta del Capoliveri Bike Park creato in questa oasi naturalistica. La pedalata assistita elettricamente, grazie all’energia supplementare garantita dalla batteria(che dispone peraltro di una buona autonomia), permette di affrontare escursioni altrimenti non alla portata di tutti. I percorsi presentano un profilo altimetrico irregolare,con picchi e precipizi, fatto di ‘discese ardite e risalite’ come nella canzone ‘Sì, viaggiare’ di Lucio Battisti. Ma fatto soprattutto di paesaggi mozzafiato, dove mare e montagna sembrano darsi la mano. Dove dietro a ogni curva si nasconde uno scorcio da favola: la vista di una piccola baia su cui ci si può catapultare a rotta di collo con la bici (in tutta sicurezza);oppure un tratto di sentiero tracciato arditamente sulla nuda pietra;o la visione surreale di una grande miniera abbandonata, dove il color ruggine delle strutture si confonde con quello delle pareti della montagna per effetto della notevole presenza di ferro.L’oro dell’isola d’Elba. Lasciar scivolare via veloce la bici lungo questi percorsi audaci dà una grande sensazione di libertà. Il poter affrontare qualsiasi asperità in scioltezza regala poi l’impagabile ebbrezza del volo. Ecco, è come volare sulle pietre, volare sui paesaggi… proiettarsi sull’orizzonte, senza limiti, come in un sogno. La carica della batteria dura almeno mezza giornata e permette una pedalata assistita dolce, graduale, regolabile. Più si spinge e più si sale... i freni a disco permet-
tono di non schiantarsi in discesa, i copertoni rinforzati e adalla sezione allargata garantiscono stabilità anche in condizioni estreme. Sembra di essere essere ancorati al suolo. Persino quando si fa lo slalom fra i sassi e i cespugli di ginestre. Tenuta delle Ripalte, 450 ettari e 12 chilometri di costa, è di proprietà di una famiglia veronese che qualche anno fa ha deciso di trasformarla in un resort immerso nella natura. Sorge nel parco creato intorno al Monte Calamita e si estende dalle miniere di magnetite, abbandonate da circa mezzo secolo e oggi trasformate in un interessante museo, e offre una vista unica sull’intera costa sud dell’Elba. Tante le spiagge raggiungibili via terra o via mare, incastonate nelle incantevoli calette: Calanova, il Ginepro, il Buzzancone, Sassi Neri, Istia... Il resort è la conferma dei valori della bioarchitettura: un modo di costruire in sintonia con la natura. A Tenuta delle Ripalte ci sono villette a schiera, piccole fattorie, un agricampeggio, un centro servizi con ristorante e pizzeria, una scuola di apnea, una di subacquea, un centro yoga e di meditazione, un maneggio per le escursioni a cavallo, campi da tennis, piscine. Tante le attività proposte in stagione. E poi c’è l’isola d’Elba con le sue bellezze naturalistiche e i suoi borghi. Un’isola che per un breve periodo ha avuto come ospite di riguardo anche un certo… Napoleone Bonaparte. Ma questa è un’altra storia. Da scoprire semplicemente prenotando un traghetto da Piombino a Portoferraio.
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