Padova nord magg2014 n69

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di Padova Nord

1994 - 2014

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.69 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Tasse Tasi, c’è chi paga e chi no

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Cadoneghe Doppio premio alle quinte elementari

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www.lapiazzaweb.it

Vigodarzere Trasloco in barchessa per la direzione didattica

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L’INTERVENTO

wi-fi gratis per tutti a villa bettanini

Tasi e crisi fiscale Onorevole Diego Crivellari

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L’amministrazione comunale di Vigonza ha provveduto alla copertura di Wi-Fi free presso alcune aree del parco del Castello dei Da Peraga, al fine di consentire a tutta la cittadinanza la navigazione gratuita e libera sul web. pag. 8

La scelta di Cadoneghe Schiavo sbaraglia tutti

DieciDieci summer tour

Il nuovo sindaco eletto subito al primo turno. Gli sfidanti: “la nostra un’opposizione civile”

Rovigo, Padova e Venezia saranno protagoniste dell’evento dell’estate veneta: quattro serate all’insegna del divertimento e della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del veneto. pag. 20 10%

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ichele Schiavo, 48 anni, sposato, due figlie, è il nuovo sindaco di Cadoneghe. Ha ottenuto 4.944 preferenze, il 57,64 per cento dei consensi. Grazie a questo pieno di consensi l’ex assessore all’ambiente, attività produttive e commercio, da 27 anni dipendente della Griggio, impegnato nel volontariato, evita il ballottaggio. I tre avversari si sono attestati tra il 12 e quasi il 15 per cento: Pierantonio Maschi (giunto secondo) ha ottenuto 1.253 voti (979 dalla lista di Forza Italia e 274 da “Cadoneghe Migliore”; Sandra Maritza Escobar del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 1.245; Giorgio Bresquar ne ha avuti 1.061 (419

dalla lista “Futuro Comune”, 430 da “Insieme per Cadoneghe” e 212 da “L’Argine dei Valori”). Nella prima elezione con il doppio turno, che prevedeva il possibile ballottaggio, il candidato di centrosinistra è riuscito così a superare ampiamente il 50% dei voti e a qualificarsi al primo turno. Porterà in consiglio 11 consiglieri del suo schieramento (9 del Pd e 2 della civica per Cadoneghe), mentre agli avversari toccherà spartirsi 5 poltrone: 2 a Forza Italia, 2 al M5S e una a Futuro Comune. Escono dal nuovo consiglio comunali nomi conosciuti come i due “dissidenti” di maggioranza passati alla lista di Bresquar: il consigliere Paolino Beccaro e l’asses-

sore Silvio Cecchinato, Esce di scena pure la Lega Nord. Il centrosinistra (che comunque non è riuscito a inserire alcun candidato di Sel) si è imposto alla grande. Rush finale, invece, tra Maschi ed Escobar: il Movimento 5 stelle, che fino allo spoglio dell’ultimo seggio era rimasto al secondo posto dietro Schiavo, è sgtato superato nel rush finale dal centrodestra di Pier Antonio Maschi. Alla fine Maschi si è attestato sul 14,85%, la pentastellata Sandra Maritza Escobar, appena sotto, al 14,6% e Giorgio Bresquar al 12,91%: delle sue tre liste entrerà in consiglio comunale da solo. pag. 10

Editoriale

Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir

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angenti e grandi opere, uno scandalo che ha travolto i vertici politici ed imprenditoriali a Venezia e nell’interno Veneto. I nomi degli arrestati e degli indagati sono di primissimo piano: fra i più noti l’ex presidente Galan, l’assessore Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orson, un generale della Guardia di Finanza. continua a pag.

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a partita a scacchi che si sta giocando tra governo ed enti locali intorno alla Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e che, mentre scriviamo, ha portato ad una nuova proroga dei termini previsti per il pagamento della prima rata, da giugno a settembre, non è soltanto l’ennesima puntata di un rapporto mai facile tra il potere centrale e i territori, né può essere rappresentata come l’esito parziale di una trattativa sotterranea tra governo e Anci, ma è probabilmente (anche) il sintomo di qualcosa di più grave e pervasivo. L’impressione è che il nostro Paese si trovi ancora nel mezzo di quella “crisi fiscale” che già più di vent’anni fa lo storico Luciano Cafagna identificava come una delle cause strutturali che hanno prima determinato il crollo della cosiddetta Prima Repubblica e, poi, hanno condizionato l’interminabile transizione verso un ‘nuovo’ dai contorni sempre più sfuggenti. “La grande slavina”, questo il titolo del libro di Cafagna del 1993, per il quale la crisi dei nostri conti pubblici derivava dal modo del tutto peculiare con cui si era voluto edificare un welfare state all’italiana: puntando sul debito, sul consenso immediato, sulle tante corporazioni presenti nella nostra società ed evitando quelle scelte -– coraggiose, ma non sempre popolari – che potessero preludere ad una effettiva redistribuzione del reddito. continua a pag.

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L’INTERVENTO

segue da pag.

Tasi e crisi fiscale

Inaugurata la nuova passerella ciclopedonale sul canale San Gregorio a Padova. Il ponte in acciaio - lungo 55 metri, provvisto di un piano calpestabile e ciclabile della larghezza di 6 metri al centro e di 2 metri e mezzo all’imbocco in corrispondenza degli appoggi laterali - unisce i lungargini Terranegra e Rovetta, collegando l’anello ciclopedonale urbano e i parchi La Fenice e Roncajette. Il progetto, del valore complessivo di quasi 1 milione di euro, è stato finanziato da AcegasAps nell’ambito delle opere di compensazione urbana e ambientale, previste dall’accordo tra Comune di Padova e AcegasAps, relative alla costruzione della terza linea di incenerimento del termovalorizzatore di San Lazzaro.

Una serie di scorciatoie che, non da oggi, sono all’origine dell’esplosione del debito pubblico e della scarsa competitività del ‘sistema Italia’. La crisi fiscale, in sintesi, è ciò che mette in discussione le stesse fondamenta del nostro patto sociale. La tassazione media delle imprese è arrivata al 68%. Il rapporto tra tassazione e debito pubblico ha raggiunto nel 2013 la percentuale record del 44%. Il cuneo fiscale si attesta nello stesso periodo ad oltre il 47%, un dato che è sopra di dodici punti rispetto alla media europea. Pochi dati che rendono evidente come questo carico crescente, all’interno di un meccanismo complessivo che penalizza l’impresa, senza riuscire ad aggredire il grosso dell’evasione né sostanzialmente toccare le rendite, rischi di frenare ogni possibile ripresa. Ma non si tratta solo di cifre e di statistiche, pur eloquenti. Imu, Tares, Tasi, Tari, Iuc... Cittadini e imprese devono fronteggiare una gabbia di regole e di obblighi burocratici che sono spesso espressione di un sistema basato ancora sul primato di un sapere giuridico-formale, che fabbrica e implementa norme ambigue, stratificate, di difficile lettura e di ancor più difficile interpretazione, con il risultato di accrescere esponenzialmente il grado di discrezionalità (e di conseguenza il potere) delle amministrazioni ai diversi livelli. Emaniamo leggi, schemi, regolamenti, monumenti cartacei, ma non sappiamo semplificare e non sappiamo ‘delegificare’. E’ la politica tutta ad essere in questione. Allentare il patto di stabilità, liberando risorse per gli investimenti - come è stato annunciato dal governo - è soltanto il primo passo. La battaglia per una fiscalità più equa e per uno stato più vicino ai cittadini non potrà essere combattuta senza un profondo rinnovamento della macchina burocratica: un rinnovamento che richiede decisioni nette e implica il superamento di mentalità e di culture molto radicate negli apparati, un nuovo approccio alla gestione dei conti e della spesa pubblica, un modo di guardare ai problemi che non sia semplicemente il riflesso di un’ottica meramente contabile, ma capace di produrre previsioni, di elaborare scenari credibili e di confrontarsi in maniera dinamica con la complessità dell’economia reale. Forse è questa la sfida più difficile per Renzi e per chiunque voglia prepararsi a governare questo Paese, lasciando ad altri la scommessa su uno sfascio generalizzato. Onorevole Diego Crivellari

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Ponte ciclopedonale

nuova passerella su argine s. gregorio

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di Giovanni Coppiello

Bianchi e rossi per Aps Holding

i colori di padova sui nuovi autobus

Hanno i colori della città, bianchi e rossi, i 22 nuovi autobus che vanno ad arricchire il parco bus di APS Holding. Si tratta di veicoli a bassissimo impatto ambientale, tutti alimentati a metano, e dotati di pedana retrattile per la salita a bordo di passeggeri disabili e carrozzine. Ogni mezzo è dotato di due telecamere antiscippo e anti “portoghesi”. Studi completati con regolarità

a padova la laurea e’ più giovane

Ci si laurea sempre più giovani e rimanendo regolari negli studi, aumentano gli stage e i tirocini con una percentuale di soddisfazione del proprio corso di studi per quasi 9 iscritti su 10. Sono alcuni dei dati raccolti dal Consorzio Almalaurea che “fotografano” le performance dell’Università di Padova; in particolare ciò è avvenuto confrontando i laureati del 2013 con quelli che hanno concluso il loro ciclo di studi prima della riforma, nel 2004. Padova si conferma dunque una sede universitaria d’eccellenza.

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NUOVI ORARI: dal lunedì a sabato

dal 1° Aprile aperto tutti i pomeriggi Mat. 08:00 •13:00 - Pom. 15:30 •19:30

Padova nord vigonza Nuova “Tasi” al 2 per mille, ma c’è anche l’Imu pag.

cadoneghe

Provincia economia locale

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Borsa verde con la Caritas, aprono gli orti della solidarietà pag. 12

vigodarzere

Ciclopedonale lungo il Brenta immersa nel verde pag. 14

Metalmeccanica con l’export batte la crisi pag.

ambiente

Regione europee

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Energia dai rifiuti la Sesa apre le porte e combatte gli odori molesti pag. 17

cultura, la mostra

L’amore per Padova fissato da Umicini in decine di foto pag. 25

Apre la Biennale Architettura

Il Comune di Padova ha finanziato con 100mila euro il “Fondo straordinario di solidarietà”, promosso dalla Fondazione CARIPARO, da destinarsi a beneficiari residenti nel Comune di Padova. Sarnno circa 400 le persone aiutate grazie al finanziamento e che, in cambio di 500 euro mensili per un semestre, forniranno lavoro come imbianchini, guardiani, stradini, etc. Per effetto della crisi economica, negli ultimi anni i servizi comunali hanno registrato un significativo incremento di richieste di aiuto da parte di famiglie e singoli in difficoltà. In rete il servizio di prestito

biblioteca digitale alla portata di tutti

Da questo mese per gli utenti delle 88 biblioteche in rete del Sistema bibliotecario provinciale padovano sarà possibile avere a disposizione gratuitamente il servizio MLOL Media Library On Line. Una biblioteca digitale che consente, in biblioteca, da casa e ovunque si voglia, l’accesso ed il prestito di quotidiani italiani e stranieri, ebook, audiolibri e molto altro.

giugno antoniano viaggio nella fede

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Treno: viaggiare costa di più

cultura

fondo solidarietà altri 100 mila euro

Dalle celebrazioni agli incontri

Il Veneto svolta a sinistra pagg.

Trasporti

500 euro per lavori utili

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Fino al 28 giugno si svolge l’ottava edizione del Giugno Antoniano, che quest’anno è dedicata al viaggio, al cammino come momento di preghiera e pausa di riflessione. Il programma si divide in momenti diversi che propongono le tradizionali cerimonie religiose ma anche spettacoli ed iniziative organizzate per celebrare la figura di Sant’Antonio. Le celebrazioni religiose e i momenti spirituali comprendono diversi momenti di incontro: dal pellegrinaggio notturno alla rievocazione storica del transito di Sant’Antonio all’Arcella alla processione del 13 giugno che chiama a raccolta migliaia di fedeli.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

è un marchio registrato di proprietà di

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Vigodarzere, Vigonza per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 maggio 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese LA NUOVA IMPOSTA Scadenza del 16 giugno confermata solo per il Comuni, nel Veneto 4 su 10, che hanno deliberato le aliquote prima del 23 maggio. Per tutti gli altri invece si pagherà in autunno, a settembre o più probabilmente ad ottobre. I dubbi dell’Anci sulle modalità di calcolo della nuova imposta, l’ira dei “sindaci virtuosi” che denunciano la nuova incongruenza

Paga e Tasi: quando i rit

di Nicola Stievano

Quasi tutte le giunte hanno confermato l’aliquota del 2,5 per mille con l’introduzione di numerose detrazioni

Massimiliano Barison: “Come con la mini Imu ancora una volta i cittadini dei comuni virtuosi sono penalizzati”

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hi paga a giugno, chi a luglio e chi a settembre o forse ottobre: calendario differenziato per la Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili introdotta fra le scadenze fiscali di quest’anno. I Comuni erano chiamati a deliberare le aliquote, da applicare sulla rendita catastale dell’abitazione o dell’immobile, entro il 23 maggio. Ma la concomitanza con le elezioni amministrative del 25 maggio ha spinto molti sindaci a rinviare il provvedimento di alcune settimane. Così, con il solito provvedimento dell’ultima ora che ha fissato uno spartiacque tra chi aveva già preso delle decisioni e chi no, come era accaduto lo scorso anno per la “mini Imu”, il Governo ha stabilito che nei Comuni dove si era riusciti a fissare le nuove aliquote entro il 23 maggio si pagherà al termine previsto del 16 giugno mentre i contribuenti residenti negli altri comuni pagheranno il 16 settembre, anche se con tutta probabilità questa scadenza verrà fatta slittare di un altro mese, il 16 ottobre. In Veneto sono 242 su 581, il 41 per cento, i Comuni che hanno già fissato l’aliquota, nei quali pertanto si dovrà pagare subito, il 16 giugno. Ci sono anche tre capoluoghi di provincia, Treviso, Venezia e Vicenza, così come molti Comuni in provincia di Treviso e di Padova. Anche in questa occasione non verranno spediti a casa dei bollettini ma saranno

imu per seconDe case e negozi

E’ tempo di versare il primo acconto per i proprietari

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’Imu è viva e vegeta. Non si paga per la prima casa ma per gli altri fabbricati e terreni le aliquote sono le stesse dell’anno scorso. E il 16 giugno scadono i termini per il pagamento della prima rata. Devono pagarla tutti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale non di lusso o assimilati. Sono considerate case di lusso quelle di categoria catastale A/1, A/8 e A/9, sono assimilate alle abitazioni principali quelle degli appartenenti ai corpi militari e civili e al personale delle prefetture trasferiti che per motivi di servizio sono domiciliati in comuni diversi da quelli in cui hanno l’abitazione. Sono inoltre esentati, ma solo se il comune lo prevede nella sua delibera, le persone ricoverate in casa di cura, le abitazioni date in comodato a un figlio o a un genitore purché l’abitazione abbia rendita catastale inferiore a 500 euro e il comodatario un Isee inferiore a 15 mila euro, le case possedute da italiani residenti all’estero. La data del 16 giugno non è vincolante per il comune che può scegliere anche un’altra scadenza, anche se la stragrande maggioranza dei Comuni veneti ha confermato questa scadenza. I conti della prima rata vanno effettuati sulla base delle aliquote decise dalle singole amministrazioni per il 2013 anche se vi fosse già una delibera per quest’anno. Anche in questo caso gli uffici comunali sono a disposizione dei contribuenti per il calcolo dell’Imu. Nei prossimi mesi comunque i sindaci, e anche i cittadini, si aspettano indicazioni per uniformare e unire sotto un’unica voce la Tasi, l’Imu e la Tari, la tassa sui servizi ambientali. Un fatto è certo, i contribuenti dovranno continuare a mettere mano al portafoglio.

i contribuenti a dover calcolare la tariffa in base alle aliquote stabilite dalle singole amministrazioni. Ovviamente tutti i municipi hanno previsto uno sportello dedicato e aperture straordinarie proprio per andare incontro alle esigenze dei cittadini - contribuenti, chiamati ancora una volta a mettere mano al portafoglio e anche ad impiegare del tempo, per pagare quando dovuto. La maggioranza dei Comuni ha deciso di confermare l’aliquota del 2,5 per mille, anche se non sono mancate le eccezioni, come nel bellunese dove diversi sindaci hanno deciso di deliberare un’aliquota zero, per non far pagare nulla, almeno per questa prima rata. A complicare il quadro è il fatto che la procedura per la determinazione della tassa è estremamente complessa e anche per questo oltre la metà dei Comuni veneti ha preferito rimandare l’approvazione delle aliquote nelle prossime settimane, anche se dalla nuova tassa, comunque, non si scappa. “La coincidenza con le elezioni ha indotto molte giunte e consigli comunali a procrastinare la decisione sulle aliquote - spiega il presidente della consulta finanza locale di Anciveneto, Diego Marchioro - Viste le condizioni economiche di molte famiglie, per loro il rinvio è comunque una boccata di ossigeno. Per far fronte agli eventuali ammanchi nelle casse comunali, ci aspettiamo un

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anticipo di tesoreria da parte del Governo”. “La Tasi è di fatto una riedizione della vecchia Ici, cioè un pesante salasso su un bene primario come la casa –commenta sconsolato il presidente dell’Anci regionale Giorgio Dal Negro -. Se non altro è positivo che il Governo permetta di pagare la tassa non solo a giugno ma anche nei prossimi mesi. Quanto al ruolo dei Comuni, - aggiunge Dal Negro - mi auguro che la gente capisca che non siamo i gabellieri dello Stato. Gli amministratori comunali dovranno lavorare molto per far capire la situazione finanziaria degli enti locali ai cittadini”. . Molto critico nei confronti della questione Tasi è il sindaco di Albignasego, nel padovano, Massimiliano Barison, già a capo del movimento dei “sindaci virtuosi” che si era mobilitato dopo la beffa della “mini Imu”. “Anche in questa occasione i cittadini dei Comuni virtuosi, che hanno rispettato la legge, verranno penalizzati. Non capisco perché il rinvio non potesse riguardare tutti i Comuni invece di ripetere un copione ormai costante e applicando un trattamento che penalizza i Comuni virtuosi. Fra l’altro dove la Tasi non è stata ancora determinata, lo Stato dovrà anticipare i soldi perché altrimenti i Comuni non saranno nemmeno in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti. Insomma, siamo alle solite”.

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Argomento del mese 5 Scadenze

tardatari la fanno franca Semplificazione Da giugno sono partite le nuove regole

Pagamenti alle Pubbliche amministrazioni in forma elettronica

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ovità in arrivo per la pubblica amministrazione e i pagamenti per evitare che qualcuno evada il fisco e anche per semplificare le operazioni sempre contorte ed astruse come da tradizione della burocrazia italiana. Un passo in avanti è stato fatto nella direzione dei paesi più avanzati. E’ partito infatti lo scorso 6 giugno, l’obbligo di fattura elettronica per i pagamenti della P.A. D’ora in avanti, quindi, ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di assistenza e previdenza non potranno più accettare le tradizionali fatture emesse in forma cartacea. Dal 2015, inoltre, l’obbligo si estenderà alla totalità delle PA. D’ora in poi imprese, fornitori e professionisti dovranno tenere conto del fatto che, dal momento che la norma si applica ai ministeri, si dovrà intendere con essi anche tutti gli organi e gli enti che vi fanno riferimento come, per esempio, scuole, istituti di formazioni o centrali di polizia. E’ bene, inoltre, ricordare che è previsto un trimestre di transizione in cui le PA. potranno accettare fatture cartacee esclusivamente nel caso in cui siano state emesse prima della data del 6 giugno. Lo scambio tra partite Iva e l’ente pubblico, inoltre, sarà gestito dal “Sistema di interscambio” coordinato dall’Agenzia delle Entrate che, ricevuta la fattura da parte dei privati provvederà a inoltrarla all’ufficio specifico. Il Sistema, poi, ricevuta la fattura provvederà a rilasciare a chi l’ha emessa una ricevuta di consegna per certificare che, effettivamente, è stata ricevuta dall’ente pubblico. Dove, invece, il recapito non fosse andato a buon fine, il Sistema segnalerà l’esito negativo.

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La denuncia della Cgia di Mestre

“Un ingorgo fiscale estivo” T

asse in arrivo e non solo Tasi. Tra giugno e luglio infatti nelle casse dello stato sono previsti oltre 75 miliardi di euro. Il presidente della Cgil di Mestre lancia l’allarme, perché si tratta di un vero e proprio stress fiscale per famiglie ed imprese. Tra giugno e luglio, fa sapere la Cgia con il suo presidente Giuseppe Bortolussi, i cittadini e le imprese italiane saranno chiamati a onorare ben 29 scadenze fiscali. Al netto del gettito riconducibile ai contributi previdenziali, si stima che nelle casse dello stato entreranno oltre 75 miliardi di euro di tasse: 40 miliardi versati dalle famiglie e 35 dalle imprese. Come si è arrivati a stimare un gettito complessivo pari a oltre 75 miliardi di euro? L’Ufficio studi della Cgia di Mestre si è basato sui dati statistici del 2013: considerando le principali novità normative introdotte nel 2014, si può così affermare che tra il mese di giugno e quello di luglio entreranno nelle casse dello Stato oltre 75 miliardi di euro. Si arriva a questa cifra considerando il gettito realizzato negli anni scorsi delle seguenti imposte: Irpef, Ires, Iva e stimando il gettito dell’Imu e della Tasi. In questo importo rientrano anche i diritti camerali e il gettito atteso dalla rivalutazione dei beni di impresa, delle partecipazioni e dei terreni. Non si è considerato il gettito riconducibile ai contributi previdenziali. Bortolussi da questo punto di vista è chiaro. “Sfiancate dalla crisi e sempre più a corto di liquidità – dichiara – c’è il pericolo che molte famiglie e altrettante piccole imprese non riescano a superare questo vero e proprio stress test fiscale”. Ma andiamo nel dettaglio dell’analisi fatta dall’associazione artigiani di Mestre. Gli appuntamenti più importanti di giugno riguarderanno infatti il versamento delle imposte e dei contributi risultanti dal Modello Unico: ovvero Irpef, Ires, contributi previdenziali sia a saldo che in acconto. Inoltre, bisognerà pagare la prima rata dell’Imu, della Tasi e in molti Comuni anche la rata della Tari (la nuova tassa sull’asporto rifiuti). Per quest’ultimo tributo, saranno i sindaci a decidere il numero e le scadenze delle rate. A giugno, inoltre, dovranno essere onorati i versamenti mensili relativi alle ritenute Irpef, sia dei dipendenti sia dei lavoratori autonomi, il pagamento dei contributi previdenziali e dell’Iva riferita al mese precedente. Sarà possibile spostare a luglio il versamento degli importi risultanti dalla dichiarazione dei redditi con l’aggravio di uno 0,4%. Sempre a luglio i contribuenti dovranno eseguire il versamento Irpef dei lavoratori dipendenti e degli autonomi, i contributi previdenziali e il pagamento dell’Iva del mese precedente. “Oltre all’imponente sforzo economico che nel prossimo bimestre famiglie e imprese saranno chiamate a sostenere – prosegue Bortolussi – i contribuenti italiani dovranno sopportare anche un costo aggiuntivo legato alla burocrazia che attanaglia queste operazioni. Secondo una nostra elaborazione su dati della Banca mondiale, per pagare le tasse in Italia, e quindi in Veneto sono necessarie 269 ore all’anno, pari a 33 giorni lavorativi. Nell’area dell’euro solo il Portogallo registra una situazione peggiore della nostra”. Intanto le riforme vanno avanti a passi più o meno veloci anche d’estate. Il viceministro dell’Economia, Luigi Casero che, nel corso di un’audizione di fronte alle commissione Finanze e Camere del Senato, ha spiegato che il primo pacchetto contenente tre decreti attuativi della delega sarà pronto per fine giugno. I provvedimenti riguarderanno la semplificazione, il catasto e il 730 precompilato. In particolare, obiettivo fondamentale della riforma del catasto – che sarà completata entro fine anno – sarà garantire l’equità nella tassazione degli immobili. Per raggiungere lo scopo, sarà ridefinito il funzionamento delle commissioni censuarie. Alessandro Abbadir


6 Vigonza Il dibattito A sostegno delle scelte dell’amministazione comunale

Nuovo iper, le ragioni del sì Paolo Bordignon: “E’ un intervento che porterà posti di lavoro. D’accordo anche per autovelox” di Manuel Glauco Matetich

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ra i cittadini che sostengono il buon operato degli amministratori locali vigontini c’è chi prende la parola per spiegare le ragioni delle scelte amministrative legate a temi strettamente attuali per il territorio e la popolazione. Uno di questi è Paolo Bordignon, ex candidato alle scorse elezioni politiche comunali del 2012 con la lista Udc, e residente a Peraga di Vigonza. Abbiamo intervistato il signor Bordignon per avere un punto di vista diverso sulla questione della nuova costruzione del supermercato dei F.lli Lando, tema molto dibattuto, del quale ci siamo occupati ampiamente nelle scorse edizioni . “Sono a favore del nuovo ipermercato Lando a Vigonza – ci racconta Bordignon – perchè credo che in un momento lavorativamente critico come quello che stiamo vivendo, sia assolutamente positivo che una grande azienda riesca a creare nuovi posti di lavoro in un’area rurale, come quella in cui dovrebbe essere costruita la nuova struttura. Da quanto ricordo, la zona dei F.lli Lando a Vigonza era stata preceden-

Il progetto del nuovo ipermercato a Vigonza temente destinata all’azienda di supermer- dissuasori di velocità e nonostante possano cati Ipercoop, e quindi tutta la diatriba crea- anche non essere in funzione 24ore su 24, tasi attorno alla tutela degli spazi verdi non fanno sì che le macchine rallentino e gli auvi ha ragione di esistere, soprattutto perchè tomobilisti prestino più attenzione quando il territorio rurale circostante è un’area previ- percorrono le strade cittadine delle piccolo sta dal piano di espansione sul produttivo”. frazioni di Vigonza. Nonostante ciò vorrei Anche sullo scandalo della questione sottolineare che non difendo l’acquisto e il autovelox portato alla ribalta dalla trasmis- costo totale dei limitatori di velocità, perchè sione televisiva mediaset “Le Iene”, Paolo non ne sono a conoscenza, ma vista l’utilità Bordignon ha espresso la sua opinione: “Gli sociale che riescono ad ottenere, ritengo sia autovelox sono utili per la società vigonti- realmente un prodotto per lo meno valido na. Queste attrezzature sono degli ottimi ed efficiente”.

I RISULTATI Europee a Vigonza, tiene il Movimento 5 Stelle

PARTITO DEMOCRATICO DAVANTI A TUTTI

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e elezioni europee del 2014 ai fini della votazione per la formazione del nuovo Parlamento Europeo si sono svolte lo scorso 25 maggio, e hanno visto la vittoria a livello nazionale del Partito Democratico (PD), guidato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, come primo partito politico italiano. I voti ricevuti dal PD andranno a confluire nella grande famiglia del partito europeo S&D, il gruppo dell’alleanza progressista dei socialisti e dei democratici al Parlamento Europeo, che porterà il rispettivo peso politico in Europa. Anche nel comune di Vigonza, i risultati degli scrutini di voto delle sezioni vigontine hanno confermato la classifica registrata in tutta Italia. La prima posizione è stata guadagnata dal PD, che ha ottenuto 3846 voti validi, corrispondenti al 34.87% degli scrutini, mentre il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo è stata la seconda lista più votata a Vigonza, con 2596 scrutini validi, circa il 23.54%. Gli sfavoriti di questa tornata elettorale sono stati il partito di Forza Italia (1744 voti – 15.81%) e la Lega Nord (1517 voti – 13.76%). Anche l’impresa del’ex delfino del PDL (Popolo delle Libertà), ovvero l’attuale Ministro degli Interni, Angelino Alfano, non è riuscito a sfondare la soglia del 10% con la sua nuova esperienza politica. Il NCD (Nuovo Centro Destra), infatti, ha ottenuto solo 516 voti, cioè 4.68%. Fanalino di coda delle liste elettorali è stato il partito SVP (Sudtiroler Volkspartei), che ha ricevuto solamente 24 voti, cioè lo 0.22% sul totale degli scrutini validi. Si è registrata un affluenza del 63,39% di votanti sul totale degli iscritti, ovvero delle persone in possesso del diritto di voto. Questa percentuale tradotta in numero, è di circa 11.382 votanti, dei quali 5.709mila maschi e 5.673 femmine. M.G.M.

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opo il Referendum Istituzionale del 2 Giugno 1946, nel quale veniva chiesto agli italiani di scegliere tra Monarchia e Repubblica, l’Italia diveniva una Repubblica. In ricordo di questo avvenimento, dal 1948, il 2 Giugno divenne “Festa Nazionale”. Anche il comune di Vigonza ha ovviamente preso parte ai festeggiamenti della ricorrenza colorando le vie del paese con bandiere tricolori. E’ stata una grande giornata di festa in tutte le frazioni vigontine, una festa che ha fatto sentire più vicini, almeno per un giorno, i cittadini di Vigonza, ricordando come solo insieme si possano superare le molteplici avversità che stiamo vivendo in questo periodo storico. La manifestazione commemorativa, organizzata dall’amministrazione comunale, si è svolta verso le 10.30 davanti al municipio, con il saluto del presidente del Consiglio Comunale, Sandro Benato, e l’intervento dello storico vigontino, Patrizio Zanella. Durante la mattinata sono state consegnate delle copie della Costituzione ai neo sedicenni, simbolo di una nuova generazione di cittadini italiani sui quali viene riposta molta fiducia e speranza per un avvenire migliore. La cerimonia è stata inoltre accompagnata dalla kermesse musicale della nuova orchestra “Brenta” di Cadoneghe e Vigonza. L’intervento di chiusura della giornata nazionale è stato fatto dal Sindaco Nunzio Tacchetto, che ha ricordato come la data del 2 giugno sia un giorno in cui tutti dobbiamo essere insieme per condividere i valori fondanti della nostra convivenza civile

Durante le celebrazioni del 2 giugno l’intervento dello storico Zanella e sociale, basata sul documento che tutti ci unisce, ovvero la nostra Costituzione. Annualmente la Festa della Repubblica Italiana viene celebrata depositando sull’Altare della Patria a Roma una corona d’alloro al Milite Ignoto, tomba di un soldato caduto in guerra e mai identificato, e con la classica parata militare nei pressi dei Fori Imperiali dove sono presenti le maggiori cariche istituzionali. Inoltre, dopo un periodo in cui la Festa della Repubblica fu spostata alla prima domenica di giugno, nel 2001 l’allora Presidente Carlo Azeglio Ciampi la ripristinò alla sua data originaria: il 2 giugno. M.G.M.



8 Vigonza Editoriale

Tributi La nuova imposta Iuc E’ la somma di Imu, Tari e Tasi, lseconda rata prevista il 16 dicembre

Tasi, si paga il 2 per mille

Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir

segue da pag.

1

di Manuel Glauco Matetich

E’

scaduto il 16 giugno l’ultimo giorno utile per pagare la prima rata (acconto) per l’Imu e la Tasi. Il 2014 vede un gran groviglio di aliquote e delibere comunali che puntano il dito verso i propri cittadini affinchè paghino le imposte sulla casa per il corrente anno. Per fare il punto della situazione dobbiamo partire dalla Iuc 2014 (imposta unica comunale). Di per sé questa tassa non esiste, infatti è una semplice sigla che indica tre diverse imposte. La recente imposta prevede che a carico dei proprietari di casi spetti un’imposta patrimoniale (Imu 2014), una tassa sui servizi indivisibili (Tasi 2014) e un’imposta sui rifiuti (Tari 2014). Riguardo l’Imu, è di fatto confermata la sua abolizione per le abitazioni principali mentre resterà a carico di tutti i proprietari di seconde case assieme agli altri tributi dovuti. A Vigonza le aliquote Imu fissate dall’amministrazione sono del 10 per mille per le aree fabbricabili e del 7,6 per mille tutti gli altri immobili. Non devono pagare l’Imu: 1) l’abitazione principale e le relative pertinenze. Possono essere considerate pertinenze quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo (il secondo garage / posto auto / cantina). Non sono escluse dalla sospensione dell’acconto le abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) ed A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi); 2) I terreni agricoli, da chiunque posseduti, e i fabbricati rurali debbono risultare in catasto con l’apposita annotazione di fabbricati rurali; 3) Le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari, nonché gli alloggi regolarmente asse-

SERVIZIO

U

I pubblici esercizi pagano mezzo punto in più, mentre l’Imu resta al 7,6 per mille per le altre abitazioni Il municipio di Vigonza. Fissate le nuove aliquote della Tasi la tassa sui servizi indivisibili introdotta dal governo. Resta anche l’Imu ad esclusione delle prime case gnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse finalità degli IACP. Deve essere invece l’acconto Imu, per tutte le altre fattispecie, diverse da quelle sopra indicate, salvo quanto più sotto riportato: 1) Fabbricati del gruppo catastale “D” (categorie speciali ai fini produttivi o commerciali); 2) Aree fabbricabili; 3) abitazioni principali appartenenti alle categorie A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) ed A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi). Il calcolo dell’Imu richiede di prendere la rendita catastale dell’immobile e di aumentarla del 5%, moltiplicandola poi per 160. La Tasi 2014 si calcola anch’essa prendendo

come base le rendite catastali ricalcolate e applicando le aliquote comunali, che a Vigonza sono del 2 per mille per le abitazioni private, del 2,5 per mille per i pubblici esercizi, e dell’1 per mille per i fabbricati inagibili. Cambiano i soggetti destinatari: oltre a risultare a carico dei proprietari saranno tenuti a pagare anche in inquilini, seppure e in piccola misura. La seconda rata di pagamento per la Iuc è stata prevista entro il 16 dicembre 2014, un bel regalino di Natale per i contribuenti che vedranno allegerirsi il proprio budget monetario per gli acquisti imminenti.

Persone ai vertici delle istituzioni e di primo piano dell’imprenditoria che stando alle accuse della magistratura, corrompevano o intascavano mazzette legate alla realizzazione del Mose. Tangenti che servivano per finanziare le loro campagne elettorali o direttamente per arricchirsi personalmente. Gli scossoni non mancheranno a livello politico. Già si reclama a gran voce una veloce rottamazione della vecchia classe dirigente dei partiti. A Venezia il terremoto ha investito il Comune. E lo scandalo rischia di allargarsi ad altri grandi opere: il Passante e le bonifiche ambientali di porto Marghera. La corruzione solo nella nostra regione sarebbe costata dalle prime stime emerse dalle indagini, centinaia di milioni di euro. Soldi pubblici sottratti alla collettività, ai giovani ai disoccupati, agli anziani. Il Veneto e l’Italia sono ad un bivio : o cambiare radicalmente mentalità (anche con l’aiuto di normative più stringenti in termini di assegnazioni di appalti e trasparenza amministrativa) e considerare la corruzione una piaga che blocca la ripresa e toglie soldi dalle tasche di tutti, o continuare in questa maniera tra il discredito di tutti. Discredito che influenza soprattutto degli investitori esteri che in Italia ci metteranno piede sempre meno visto l’andazzo. Se le accuse verranno confermate con le condanne, chi ha rubato deve restituire il maltolto. Da qui si può ripartire, con la consapevolezza soprattutto dopo una recessione come quella degli ultimi 7 anni, che chi ruba, ruba dalle tasche di tutti. Non fa un danno ad una entità statale astratta e lontana, ma porta via soldi agli asili, agli ospedali (a cui magari come amministratori propongono tagli), alle forze dell’ordine, alle pensioni degli anziani. Forse, mutuando uno slogan politico, è la volta buona. E’ la volta buona che corruzione e malaffare diventano irreversibilmente intollerabili .

Nel parco del Castello dei Da Peraga è possibile accedere alla rete liberamente

INTERNET WI-FI GRATIS PER TUTTI TRA IL VERDE DI VILLA BETTANINI

na passeggiata, una corsa, una gita con la famiglia nel verde del Castello dei Da Peraga, meglio conosciuto come Villa Bettanini, con in più la possibilità di poter consultare gratuitamente internet dal proprio tablet o smartphone grazie all’estensione del wifi. E’ il progetto che è stato realizzato e messo a disposizione per tutti i residenti di Vigonza da questa primavera nel parco più grande e più bello del comune vigontino. E grazie alla nuova

tecnologia ‘seamless’ la navigazione sarà pressocchè continua, senza zone d’ombra. Infatti, l’amministrazione comunale di Vigonza ha provveduto alla copertura di Wi-Fi free presso alcune aree del parco del Castello dei Da Peraga, al fine di consentire a tutta la cittadinanza la navigazione sul web. Grazie a Vigonza Wi-Fi si può navigare gratuitamente in Internet, un nuovo passo in avanti sul fronte della connettività. E’ quindi possibile connettersi a Inter-

net tramite pc portatili, palmari e cellulari dotati di scheda wireless, senza apportarvi modifiche o installare software particolari. Per le credenziali di accesso è necessario rivolgersi al settore Servizi Culturali in via Arrigoni 1, oppure tramite indirizzo e-mail: ass.cultura@comune.vigonza.pd.it Per avere ulteriori informazioni, è possibile contattare direttamente il seguente numero telefonico: 049 8090325. M.G.M. Villa Bettanini, ora è possibile “navigare”


Cadoneghe 9 Tutte le iniziative I prezzi sono in linea con gli altri Comuni, previsti degli aiuti

Lunga estate “attiva” Centri ricreativi per i ragazzi, tra svago e gite, a fine agosto un aiuto per tornare a scuola di Nicoletta Masetto

Ragazzi impegnati in un laboratorio durante i centri estivi

E

state: tempo di attività ricreative per tutte le età. Anche quest’anno sono in programma i Centri estivi per bambini e ragazzi, mentre per gli anziani ci saranno i consueti soggiorni climatici. I genitori possono presentare le domande di iscrizione dei propri figli ai Centri Ricreativi Estivi 2014 (Cre). Come ben sanno le famiglie, il Centro ricreativo estivo rappresenta un’occasione unica per i bambini. Racchiude, infatti, la possibilità di giocare, esplorare, divertirsi e fare nuove amicizie durante il periodo estivo. Attività ludiche e di esplorazione,

Iscrizioni

momenti di gioco libero e attività motoria, sport, laboratori di teatro e di creatività manuale si alterneranno in un clima disteso e di relax, senza pretendere risultati, con l’unico obiettivo di trasmettere nuove esperienze ai ragazzi. Il servizio si rivolge a tutti i bambini e ragazzi delle scuole dell’infanzia e primarie di Cadoneghe e, come l’anno scorso, sarà gestito dall’Unione Medio Brenta in collaborazione con la cooperativa sociale Nuovi Spazi. Da segnalare quest’anno l’istituzione di un nuovo servizio, che si chiama

“Prima di ricominciare”, rivolto ai bambini delle scuole primarie. Si tratta di uno spazio educativo – in programma dal 25 agosto al 5 settembre presso la scuola primaria “Galilei” in via Rigotti – che nasce con l’obiettivo di aiutare i bambini a riprendere le attività scolastiche in maniera più serena. Oltre ai compiti, verranno svolte attività di gioco e laboratorio. Prevista un’uscita alla settimana in piscina compresa nella tariffa (partenza pullman alle 9 e rientro alle 17). Inoltre per tutti i partecipanti sono previste due escursioni facoltative. Il tema

soggiorni estivi terza età a riccione o in trentino

S

oggiorni climatici per la terza età. Due come sempre le mete di vacanza: per quanto riguarda il soggiorno montano, la località prescelta è Andalo (TN, altitudine 1050 m.) nel periodo dal 29 giugno 2014 al 13 luglio 2014 (Hotel Alaska), con tariffa massima per i residenti di € 628,00

conduttore delle escursioni sarà questo: la storia di un bambino Marino che incuriosito dai racconti appassionati dello zio Lorenz, che spesso incontra e gli chiede di portarlo con sé nelle sue esplorazioni, di raggiungere luoghi lontani e fare cose bellissime.. vieni con noi e scoprirai questo mondo entusiasmante... ci divertiremo nei laboratori ritmici, giochi d’acqua salati, giochi musicali, espressivi- teatrali, di squadra,laboratori manuali. Tutte le informazioni utili e i moduli di iscrizione sono comunque disponibili nel sito www.mediobrenta.it.

a persona; chi predilige il mare, invece, andrà a Riccione nel periodo che va dal 29 giugno 2014 al 13 luglio 2014 (Hotel Vergilius), con tariffa massima per i residenti di 658 euro a persona. Le iscrizioni sono aperte fino a esaurimento dei posti: gli interessati possono recarsi allo Sportello del Cittadino dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13, con possibilità anche il lunedì e il mercoledì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30. Per informazioni si può contattare l’Ufficio Servizi Sociali allo

L’iscrizione va effettuata compilando e consegnando apposito modulo e allegando: la ricevuta di avvenuto pagamento; eventuale certificato medico attestante allergie alimentari; modello ISEE (per quote agevolate). Le quote di partecipazione vanno dai 43 euro settimanali per la mezza giornata escluso il pasto ai 73 euro con uscita alle 16 e il pasto compreso. Sono previste riduzioni per i secondi figli e le famiglie con reddito Isee sotto i 15 mila euro. Tutti i dettagli in municipio.

049/8881731. Per l’iscrizione è necessario presentare: certificato medico attestante che l’interessato è autosufficiente e può partecipare al soggiorno montano o marino; attestazione I.S.E.E. in corso di validità per l’eventuale riduzione della tariffa; tale attestazione può essere richiesta ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) convenzionati con l’I.N.P.S. La riduzione della tariffa è applicabile ai residenti con ISEE inferiore a 6.900 euro. N.M.

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10 Cadoneghe Elezioni Amministrative Netta affermazione della coalizione di centro sinistra

Schiavo sindaco al primo turno Al secondo posto Maschi con Forza Italia. Il neo eletto: “Subito al lavoro per il bene del paese” di Nicoletta Masetto

M

ichele Schiavo, 48 anni, sposato, due figlie, è il nuovo sindaco di Cadoneghe. Ha ottenuto 4.944 preferenze, il 57,64 per cento dei consensi. Grazie a questo pieno di consensi l’ex assessore all’ambiente, attività produttive e commercio, da 27 anni dipendente della Griggio, impegnato nel volontariato, evita il ballottaggio. I tre avversari si sono attestati tra il 12 e quasi il 15 per cento: Pierantonio Maschi (giunto secondo) ha ottenuto 1.253 voti (979 dalla lista di Forza Italia e 274 da “Cadoneghe Migliore”; Sandra Maritza Escobar del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 1.245; Giorgio Bresquar ne ha avuti 1.061 (419 dalla lista “Futuro Comune”, 430 da “Insieme per Cadoneghe” e 212 da “L’Argine dei Valori”) Nella prima elezione con il doppio turno, che prevedeva il possibile ballottaggio, il candidato di centrosinistra è riuscito così a superare ampiamente il 50% dei voti e a qualificarsi al primo turno. Porterà in consiglio 11 consiglieri del suo schieramento

(9 del Pd e 2 della civica per Cadoneghe), mentre agli avversari toccherà spartirsi 5 poltrone: 2 a Forza Italia, 2 al M5S e una a Futuro Comune. Escono dal nuovo consiglio comunale nomi conosciuti come i due “dissidenti” di maggioranza passati alla lista di Bresquar: il consigliere Paolino Beccaro e l’assessore Silvio Cecchinato. Esce di scena pure la Lega Nord. Il centrosinistra (che comunque non è riuscito a inserire alcun candidato di Sel) si è imposto alla grande. Rush finale, invece, tra Maschi ed Escobar: il Movimento 5 stelle, che fino allo spoglio dell’ultimo seggio era rimasto al secondo posto dietro Schiavo, è stato superato nel rush finale dal centrodestra di Pier Antonio Maschi. Alla fine Maschi si è attestato sul 14,85%, la pentastellata Sandra Maritza Escobar, appena sotto, al 14,6% e Giorgio Bresquar al 12,91%: delle sue tre liste entrerà in consiglio comunale da solo. La notizia della vittoria di Schiavo è arrivata dopo circa due ore e mezza dall’inizio dello

Michele Schiavo festeggia l’elezione a sindaco spoglio. L’ex assessore si trovava, insieme agli altri candidati della sua lista, nel quartier generale del Pd. Questo è stato il primo commento a caldo di Michele Schiavo. “Prima ci sono state le parole, poi i numeri e ora si passa ai fatti. Sono stato un assessore e questa esperienza indubbiamente è un bagaglio importante e significativo. Ora sono pronto per fare il sindaco di un paese che mi ha eletto decidendo di affidarsi a me. Farò

in modo di non deludere la fiducia riposta nella mia persona e nella mia squadra. Il risultato elettorale ci pone in continuità con la precedente amministrazione. E di questo dovremmo tenerne conto. I cittadini di Cadoneghe hanno confermato una scelta già fatta in precedenza, dimostrando di volere un sindaco e un’amministrazione che sappiano ascoltare e dialogare costantemente con loro per capire i problemi, risolverli e far crescere il paese”.

I NOMI Su 16 nessuno è over 60

nuovo consiglio giovane e “rosa”

C

onsiglio comunale giovane e in rosa. Su sedici consiglieri, ben sette sono donne, quattro i ventenni, nessuno è over 60. Nel gruppo di maggioranza entrano anche due rappresentanti della società civile e de “La lista civica per Cadoneghe”: l’insegnante Paola Venturato e il veterinario Edoardo Lacava (consigliere uscente). Il resto della maggioranza è formato da consiglieri che provengono dalla lista del Partito Democratico, in quanto terza lista che appoggiava la candidatura di Michele Schiavo. Sel non è riuscita a eleggere alcun rappresentante. Lucia Vettore (la più votata con 229 preferenze), Enrico Nania e Augusta Parizzi sono consiglieri che provengono dalla precedente amministrazione. Aldo Tomat è il vulcanico animatore dell’associazione «Le maschere» che organizza il Carnevale, mentre Giacomo Pizzinato e Giulia Baccan sono delle giovani new entry. Tra i volti nuovi anche quelli di Luigina Facco ed Enrico Scacco. Quest’ultimo era stato il contendente di Schiavo alle primarie del Pd. In consiglio anche Daniele Toniolo, già presidente del consorzio di bonifica e della Cia. N.M.

i tre avversari “opposizione seria”

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uella di Schiavo è una grande vittoria” è stato il commento a caldo di Pier Antonio Maschi che considera comunque un risultato significativo per Cadoneghe un secondo posto raggiunto grazie a una crescita di consensi. “L’augurio che rivolgo al neo primo cittadino è di essere un ottimo sindaco, sindaco di tutti i cittadini, anche di noi all’opposizione e di chi non lo ha votato. Con una campagna elettorale che mi è costata meno di 1.500 euro, sono riuscito a battere chi aveva messo in campo forze umane, ed economiche, ben superiori. Com’è da sempre nel mio stile, continuerò a fare un’opposizione seria, con un occhio attento agli investimenti nel sociale e sugli interventi alla ex Grosoli. Non mi interessano gli scandali e tanto meno gli attacchi personali, come invece hanno fatto altri. Siamo avversari, non nemici. Il mio imperativo è sempre stato quello di essere un allenatore che gioca per non retrocedere: l’ho fatto anche stavolta e mi ritengo soddisfatto. Ringrazio chi mi ha votato e le tante persone alle quali sono andato a suonare il campanello casa per casa per farmi conoscere”. Maschi entra in consiglio solo con Forza Italia. Con lui anche Andrea Benato. Due consiglieri li porterà anche il Movimento 5 stelle. E saranno due donne Sandra Maritza Escobar, la candidata sindaco, e Renza Mavolo. “Siamo partiti da zero. –ha detto Escobar – Con una sola lista abbiamo ottenuto maggiori o pari risultatati di chi era appoggiato da tre e due liste. Il nostro risultato lo leggiamo come la volontà

Pierantonio Maschi dei cittadini di uscire di casa e di venire a conoscerci e di avere bisogno, voglia e coscienza di partecipare attivamente alla vita politica del loro paese. La nostra sarà un’opposizione costruttiva, come nello stile del Movimento 5 stelle, rivolgendo particolare attenzione alla trasparenza e al fatto che le scelte debbano essere valutate, discusse e decise con i cittadini”. Sperava in un risultato ben diverso Giorgio Bresquar. “La gente ha votato i simboli dei partiti perché, anche se all’ultimo confronto tra candidati c’erano centinaia di persone ad affollare il palazzetto, la stragrande maggioranza dei cittadini non si è avvicinata a conoscerci direttamente, per cui avrà votato i simboli conosciuti. Non avendone, siamo stati penalizzati. Alle europee la Lega ha raccolto circa 600 voti: questi, poi, non sono stati dirottati su di noi. Segno che la gente non sapeva che in lista avevano dei rappresentanti leghisti. In consiglio cercherò di fare un’opposizione non basata sulla ricerca dei cavilli, ma cercando di lavorare insieme e di convergere su progetti N.M. comuni”.


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12 Cadoneghe Istituto comprensivo Concorso sul tema dell’affido e della solidarietà in famiglia

Ragazzi premiati con i docenti

Collabotazione con lo sportello locale

borse verdi per caritas orti della solidarietà

Secondo posto al lavoro di classe della quinta della scuola “Falcone Borsellino”, terzo ai coetanei della “Galileo Galilei” di Nicoletta Masetto

G

rande soddisfazione per la Direzione Didattica, l’Istituto Comprensivo di Cadoneghe, l’amministrazione comunale e le famiglie di Cadoneghe per un importante risultato conseguito dai più piccoli. I bambini delle classi quinte i loro genitori e gli insegnanti sono rientrati, infatti, tra i primi classificati del concorso «Uno slogan sull’affido». Il concorso era stato promosso dall’associazione «Genitorialità» all’interno del Progetto «Ci vuole un villaggio - La costruzione di reti affidabili nella tutela del minore», che ha visto tra i partner il Comune di Cadoneghe, il gruppo di famiglie del territorio “Il Barattolo dei sogni” e il Centro per l’Affido e la solidarietà familiare di Piove di Sacco. La classe quinta della scuola “Falcone Borsellino” di Cadoneghe ha vinto il secondo premio con lo slogan «Ti presto i miei». La scuola quinta A della scuola “Galileo Galilei”, sempre di Cadoneghe, ha vinto il terzo premio con lo slogan «Fai spazio nel tuo cuore per donare a un bimbo una vita migliore e piena di amore». Entrambe le classi hanno ricevuto in premio dei buoni spesa donati dalla Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco e dalla Coop Adriatica. La premiazione è avvenuta lo scorso mese di maggio a Polverara. Tra i tanti presenti anche il Pubblico tutore dei minori e rappresentanti dell’Unicef. “Il Concorso Uno slogan sull’affido – hanno spiegato quanti a Cadoneghe hanno

La premiazione dei ragazzi di quinta elementare

coinvolto i bambini – rientra in un progetto più ampio sui diritti dell’infanzia, finanziato dal Comune, che ha coinvolto i bambini delle classi quinte per tutto l’anno scolastico”. Tanti i ringraziamenti giunti da più parti per la partecipazione attiva dei genitori, dei bambini e dei loro insegnanti, che sono stati protagonisti della promozione dell’affido e della solidarietà familiare. Sempre Cadoneghe, tramite scuole e Comune, ha aderito all’iniziativa “Adotta un ricercatore” promossa dalla Città della Speranza di Padova. Si stabilirà così un rapporto privilegiato con un ricercatore, del quale si potranno conoscere continuativamente l’attività e i progressi. Gli stessi ragazzi potranno andarlo a trovare nel suo ambiente di lavoro. Le

scuole primarie di Cadoneghe da anni raccolgono fondi a favore della meritoria attività della Fondazione con la vendita di beneficienza di torte durante la festa di fine anno. L’iniziativa è stata presentata ai bambini delle scuole primarie Zanon e Falcone e Borsellino e ai ragazzi della scuola media Don Milani l’attività della Fondazione. All’incontro ha partecipato lo scrittore Adriano Berton, autore del libro autobiografico «Scusa New York vado di corsa» (premio Bancarella - Sport 2008), che ha condiviso una breve testimonianza sul valore formativo dello sport, di una vita sana, dell’importanza di ricercare in noi stessi il coraggio e la forza di affrontare incidenti e malattie che possono cambiare il corso della nostra vita.

G

li orti sociali di Cadoneghe in prima linea nella solidarietà. E’ nata una nuova collaborazione con il locale sportello Caritas, che permetterà di mettere a disposizione dei cittadini e delle famiglie indigenti o in difficoltà verdure e ortaggi freschi prodotti nelle aree ortive del territorio messe a disposizione dal Comune. Il primo orto sociale coinvolto a titolo sperimentale sarà quello di via Augusta, dove è stato creato ad hoc un appezzamento denominato «Orto di solidarietà», che in occasione della distribuzione di generi alimentari curata ogni primo e terzo giovedì del mese dalla Caritas presso la parrocchia di S. Antonino di Majaniga, fornirà i suoi prodotti. In pratica da questo appezzamento, oltre che dalle eventuali eccedenze produttive di altri appezzamenti di via Augusta, verranno messe a disposizione della Caritas delle «borse verdi» con verdure e ortaggi freschi, che poi si andranno ad aggiungere agli altri generi alimentari già distribuiti dai volontari due volte al mese. Conclusa la fase sperimentale, l’obiettivo è quello di creare orti di solidarietà anche nelle altre aree ortive. Si tratta di una misura che non solo va nella direzione della solidarietà, ma anche della cooperazione e della socialità, che sono i principali obiettivi degli orti comunali. N.M.



14 Vigodarzere Polo servizi culturali Una sede prestigiosa per ottimizzare il servizio offerto

Istituto Comprensivo trasloco in Barchessa di Nicoletta Masetto

N

uovi e prestigiosi locali per l’istituto comprensivo di Vigodarzere. La direzione del comprensivo ha infatti fatto trasloco. Dagli uffici della sede municipale che si trovano in piazza Vittorio Bachelet si è trasferita nella barchessa comunale in villa Zusto, più precisamente al primo piano. Il trasferimento rientra in un progetto più ampio di ottimizzazione dei servizi, ma anche di creazione di un polo culturale a tutto campo. “L’amministrazione comunale sta lavorando da diverso tempo al progetto di costituzione di un unico polo culturale e scolastico. – ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici, Demetrio Zattarin – All’interno di questo progetto più ampio trova un senso anche il trasferimento dell’istituto comprensivo che ha trovato posto nello stesso immobile che ospita, già da qualche tempo, la biblioteca. Questa dislocazione offre l’opportunità di lavorare in stretta sinergia con i servizi culturali del Comune”. I locali che si sono liberati in piazza Bachelet, vale a dire le cinque stanze che si trovano sopra l’ufficio postale, sono destinati ad accogliere il trasferimento degli uffici della polizia locale, dell’ufficio commercio Suap, dell’ufficio del messo comunale e della sede del Gruppo donatori di sangue che potrà ospitare, in fasce orarie diverse, anche altre associazioni di volontariato del territorio. Nella barchessa di villa Zusto resteranno, invece, lo sportello Isee, il Punto Dado che si occupa del disagio familiare e lo sportello Cisi che si occupa di tutte le pratiche inerenti immigrazione e integrazione.

Nello stesso immobile ha trovato posto anche la biblioteca comunale “Per la direzione dell’istituto comprensivo si tratta, comunque, di una destinazione temporanea – ha proseguito l’assessore Zattarin –. Tra quattro o cinque anni contiamo infatti che la direzione torni nella sua sede originaria, ossia la scuola media “Moroni”, da cui era stata a suo tempo trasferita per carenza di spazi. In base a un progetto voluto dalle passate amministrazioni, è già stato realizzato un edificio autonomo, destinato ad accogliere la direzione dell’istituto comprensivo, che a tutt’ oggi non è ancora stato completato. Unico ostacolo, i fondi. Infatti, lo realizzeremo per stralci, non appena saranno reperite le risorse economiche necessarie”. In precedenza la Barchessa aveva ospitato anche gli uffici comunli, tasferiti lo scorso anno nel corpo centrale della villa al termine di due anni di restauro. Un anno fa il trasloco nella villa ristrutturata

Tra quatto o cinque anni la direzione didattica tornerà nella sede originaria: la scuola “Moroni”

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di diversi uffici. L’anagrafe, ad esempio, ha trovato posto al pianterreno, al primo piano la segreteria e lo staff del sindaco e al secondo gli uffici del primo cittadino e degli assessori. Dopo i lavori di sistemazione, inizialmente era previsto che rimanesse un edificio di rappresentanza, dove celebrare i matrimoni civili. In una delle salette, la prima a sinistra dell’ingresso, il restauro aveva riportato alla luce l’affresco di una processione. L’amministrazione ha però deciso ora di riportare gli uffici comunali, che erano stati spostati dentro la vicina barchessa, di nuovo all’interno dell’edificio storico. Lo spazio liberato in barchessa ha permesso pertanto una redistribuzione degli altri servizi e una collocazione più funzionale per il pubblico.

NEWS Il percorso è operativo

nuova ciclabile affianca il brenta

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al mese scorso è operativa la pista ciclopedonale che, lungo l’argine del Brenta, si snoda per 38 chilometri da Pontevigodarzere fino a Carmignano di Brenta, attraversando Vigodarzere, Limena, Piazzola sul Brenta, Campo San Martino, Grantorto, San Giorgio in Bosco e Fontaniva. Il percorso si inserisce nel progetto unitario proposto dalla Federazione italiana amici della bicicletta. Il progetto è stato inoltre approvato all’interno del master plan della Regione Veneto per realizzare il collegamento da Venezia a Trento. L’itinerario passa attraverso zone golenali e boschive e accanto a edifici storici. “La Provincia – ha sottolineato l’ormai ex presidente Barbara Degani – ha investito con convinzione per costruire una rete di grandi arterie della bicicletta. L’aspetto importante è che queste piste ciclabili riescono a intersecare i noti percorsi riconosciuti a livello europeo”. Inaugurata ad aprile, la pista i cui lavori sono durati un anno, ha avuto un costo di 3 milioni e 200 mila euro ripartiti tra la Provincia di Padova (960 mila euro), la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (1 milione 600 mila euro) e la Regione Veneto. N.M.


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Foto: archivio LTO Kranjska Gora

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VIAGGIO IN

PROVINCIA PADOVA

Padova che produce I numeri di Confindustria invitano ad un cauto ottimismo

Metalmeccanica leader nell’export vince la crisi

E’ il settore portante del sistema locale, vi sono segnali di ripresa Ravagnan nuovo presidente

C

inquantun’anni, laureato in biologia e consigliere delegato di Ravagnan Spa. Questo in sintesi estrema il profilo di Mauro Ravagnan eletto dall’assemblea dei soci Presidente della sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova. Un ruolo strategico che dovrà guidare la maggiore sezione merceologica della compagine patavina di Confindustria che conta oltre 500 aziende associate e più di 26mila addetti ai lavori. Mario Ravagnan succede a Massimo Finco, il cui mandato è scaduto, e sarà affiancato nei ruoli di vice presidenti da Enrico Berto, della Berto’s di Tribano, e Mirco Maschio della Mascio Gaspardo di Campodarsego. Oltre ai vertici è stato rinnovato anche il Consiglio direttivo di sezione ai cui banchi ora sono seduti: Giorgia Barichello (Barichello Carlo, Vigonza), Francesco Blasi (Komatsu Italia, Este), Gianfranco Cattapan (Plastic Systems, Borgoricco), Amelia Fiorenzato (Piron, Cadoneghe), Luca Iovini (I.T.EL., Limena), Franco Masenello (B.M. Tecnologie Industriali, Limena), Maurizio Minozzi (Mita, Conselve), Vittorio Rubin (Officine Meccaniche Rubin, Campodarsego), Attilio Temporin (Agrimec Lami, Tribano), Marco Tono (Tonoimpianti, Padova), Antonio Vendraminelli (Vecom, Padova), Fabio Voltazza (Pressofusione Saccense, Piove di Sacco). “Il metalmeccanico, con 5.254 imprese, è il settore portante del sistema produttivo provinciale” ha sottolineato

Mauro Ravagnan

Mario Ravagnan nella nuova veste di presidente “prima disagio. La questione centrale è la competitività. Da qui voce dell’export, investito sì, ma non piegato dalla crisi. la sollecitazione al governo a intervenire per stimolare gli Dal 2009 al 2013 le imprese del comparto hanno avuto un investimenti e per un contesto più competitivo”. Una richiecalo del -6,9%, più contenuto di quello nazionale (-8,3%) sta che dovrebbe tradursi in riduzione del carico fiscale, e regionale (-8,4%). Padova resta la seconda provincia semplificazione burocratica, energia meno cara, merito. metalmeccanica del Veneto, con il 21,3% delle imprese, Ma anche un mercato del lavoro più moderno e accessibilità del credito. la decima in Italia (2,4%)”. Spostandosi sul tema dell’interDati che lasciano ben sperare nel “Dati positivi nazionalizzazione Ravagnan sottolitrend positivo di settore che permet- ma da soli nea come questo sia un argomento ta una crescita costante e duratura non bastano fondamentale che deve portare alla e soprattutto ce riesca a coinvolgere per invertire creazione di una rete territoriale “Bisempre più giovani e professionisti la tendenza” sogna costruire un sistema sinergico, qualificati. Uno spiraglio è dato dai lievi segnali di ripresa del settore che ha aumentato la pro- tra ministero, Ice, Regioni e Camere di Commercio, con duzione del +0,8% nel 2013 arrivando ad una percentuale l’obiettivo di formare chi lavora con l’estero o lo approccia del +3,3% nell’ultimo triennio. Anche nel comparto export per la prima volta e concentrarsi sulle direttrici strategiche. l’aumento è lieve ma significativo con una percentuale del Dal canto nostro ci attiveremo subito per stare al fianco +3%, ad esclusione dei metalli preziosi. delle aziende, aiutarle a valorizzare i punti di forza e a Ottimistica è dunque la visione di Ravagnan “Le nostre superare le criticità. imprese hanno le carte in regola, prodotti, specializzazioni, Una per tutte, la scarsa attitudine a lavorare in filiemercati per tornare a crescere.” E analizzando i dati del ra. Bisogna superare il mero rapporto di subfornitura tra settore conferma “Segnali positivi ma ancora insufficien- grandi, medie e piccole imprese, creare reti integrate per ti a invertire la tendenza. Se una parte delle imprese più proporsi sui mercati in modo efficace.” Massimo Finco, prestrutturate e globalizzate continua a performare, la mag- sidente uscente, sarà ora alla guida della nuova sezione gioranza si sente ancora su un piano inclinato ed esprime Confindustria Veneto Metalmeccanici.

Sostegno alle famiglie

la generosità abbatte le Difficoltà

U

n progetto ambizioso quanto caritatevole è quello intitolato “La generosità che batte la crisi” volto a dare sostegno alle famiglie padovane in difficoltà e promosso dal Comune di Padova in collaborazione con i beati costruttori di Pace, Acli, Caritas, Ucid e i sindacati CGIL, Cisl, Uil. Firmato nel maggio 2013 il protocollo d’intesa è stato rinnovato nelle scorse settimane e prevede la messa a disposizione di somme di varia entità per aiutare nelle spese correnti le famiglie in difficoltà. Il contributo iniziale di 100 mila euro, assicurato dal Comune, lo scorso anno ha avuto un’integrazione di 57 mila euro di Caritas e 50 mila euro di Ucid e cittadini e ha permesso di aiutare 504 famiglie pagando 1108 bollette con un contributo medio pari a 378 euro. I singoli cittadini possono fare donazioni spontane.

LARGO AL TuRISMO APERTO L’uFFICIO INFORMATIVO IN STAZIONE A PADOVA

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a dato il via alle sue attività il mese scorso scorso il nuovo ufficio turistico che troverà spazio presso la stazione ferroviaria patavina e che sarà a disposizione dei turisti 7 giorni su 7 con orario continuato dalle 9 alle 19 da lunedì a sabato e dalle 10 alle 16 di domenica e nei giorni festivi. Con ‘apertura di questo ufficio arrivano a 2 gli IAT riconosciuti dalla Regione Veneto, come previsto dalla nuova normativa del settore, che permettono di reperire notizie e informazioni nonché acquistare biglietti di ingresso e prenotare visite in tutti i punti di interesse della Regione, senza tralasciare le minicrociere sul Brenta e i tour in autobus fra le vie cittadine. Una forte spinta al turismo che raddoppia l’offerta informativa in un punto strategico della città, senza limitarsi al centro torico, ma coinvolgendo i turisti fin dal loro arrivo

Home

in città sia che avvenga in treno sia che avvenga in bus o con altri mezzi. Una forte crescita, quella del comparto del turismo, preannunciata dall’aumento dei dati di settore che registrano un ottimistico andamento positivo. L’ufficio situato in Piazzetta Pedrocchi nelle scorse settimane ha registrato fino a 500 visitatori giornalieri e dati positivi arrivano anche dalle emissioni delle Padovacard, la tessera pensata su misura per i turisti che consente ingressi agevolati ai punti di interesse della città, che nel mese di aprile hanno superato di più di 300 unità quelle dello scorso con un aumento del 23% (1671 contro le 1356 del 2013). Una stagione in crescita probabilmente dovuta alla proposta culturale della città e agli eventi che stanno crescendo attraendo visitatori anche a livello nazionale e internazionale.

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Spazi Spazi Aperti aperti 17 13 Iniziartiva della Sesa di Ospedaletto L’azienda di servizi ambientali apre le porte agli amministratori del territorio

Obiettivo “rifiuto zero” e sostenibile Presentata la nuova tecnologia che permette di differenziare ulteriormente anche la parte di secco non riciclabile

Illustrato nel dettaglio il ciclo di lavorazione e differenziazione dei rifiuti urbani

di Emanuele Masiero

S

ette megawatt di energia ad impatto ambientale nullo, prodotta senza combustione e un sistema di selezione dei rifiuti che permette di raggiungere il 95% di differenziazione. Sono questi i numeri impressionanti con cui Sesa Spa si presenta al pubblico. Ma nonostante tutto l’azienda che gestisce i rifiuti di gran parte della provincia di Padova è spesso nell’occhio del ciclone per i presunti odori molesti che arrivano a Ospedaletto ed Este. Per questo il Consorzio Padova Sud ha organizzato una visita guidata agli impianti di Este, accompagnando gli amministratori del territorio alla scoperta della tecnologia che permette di differenziare ulteriormente la parte di secco non riciclabile. L’obiettivo finale resta sempre quello dei “Rifiuti Zero”, grazie al raggiungimento di un valore finale di secco non riciclabile prossimo allo zero. Sindaci, assessori e consiglieri, hanno prima assistito ad una spiegazione sulle differenti tipologie di rifiuti e sui sistemi di trattamento e smaltimento. Successivamente, gli amministratori, sono stati accompagnati all’interno dell’impianto di selezione del rifiuto secco non riciclabile. L’impianto di selezione tratta la frazione secca dei

rifiuti derivante dalla raccolta differenziata e imballaggi riciclabili dalle attività produttive e industriali del territorio. Nell’impianto di selezione vengono conferite le frazioni dei rifiuti e vengono selezionate separatamente: i rifiuti riciclabili vengono avviati ai centri di recupero e solo il residuo delle selezioni non più riciclabile viene conferito nella discarica. I Comuni del Consorzio rientrano tutti nella speciale classifica dei “Comuni Ricloni” stilata da Legambiente, con una media di circa il 70% di raccolta differenziata. L’impianto di selezione permette di differenziare ulteriormente aumentando la percentuale di un altro 10-25%. Il valore medio generato dai riciclabili è pari a 13,76 euro/famiglia. Un dato che rappresenta il 60% circa dei costi afferenti alla raccolta e al trasporto. Gli amministratori dei Comuni del Consorzio Padova Sud hanno potuto osservare da vicino anche gli impianti utilizzati per alimentare la rete di teleriscaldamento che serve le utenze di Ospedaletto Euganeo ed Este. La rete di teleriscaldamento distribuisce, tramite condotti di acqua calda, il calore recuperato dai gruppi di cogenerazione. Con gli amministratori erano presenti Simone Borile

PIENE DEI FIuMI: COME PREVEDERLE?

U

na collaborazione internazionale che parte da Padova per prevedere in tempo reale e con dati diffusi via web le piene dei fiumi. Si chiama Smart Water ed è un progetto europeo che vede la Provincia di Padova capofila in collaborazione con partner europei della Romania, Bulgaria e Grecia. Con le emergenze idrauliche che spesso interessano l’area del Camposampierese, si è evidenziata la necessità di prendere in considerazione come bacino pilota quello del torrente Muson dei Sassi. Ma di fatto si tratta di una innovazione tecnologica che potrebbe risultare fondamentale per tutta la provincia: non dobbiamo dimenticare le alluvioni che in questi mesi hanno interessato la bassa padovana e che hanno causato danni praticamente incalcolabili. Durante la presentazione del progetto hanno partecipato il vicepresidente della Provincia di Padova, i rappresentanti dei partner europei, la Regione Veneto sezione Protezione Civile, il dirigente del settore servizi informativi della Provincia di Padova e molti volontari. L’obiettivo è quello di prevedere in tempo reale, attraverso uno strumento accessibile via web, le piene dei fiumi in relazione alle precipitazioni previste e dei loro effetti in caso di esondazioni. Le emergenze idrogeologiche che hanno colpito in questi mesi la nostra provincia (bacino del Bacchiglione e del Fratta-Gorzone) evidenziano l’urgenza di applicazione di modelli a breve termine anche per altri importanti fiumi in modo di avere uno strumento di gestione dei rischi legati alle alluvioni che sia

La presentazione del progetto semplice, accessibile via web e replicabile in ogni zona d’Europa. Smart Water anche in Veneto potrebbe diventare uno standard nella consultazione dei modelli idraulici previsionali e trovare applicazione in altri corsi d’acqua che, per le loro caratteristiche, devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza. Si stima che l’architettura del progetto, tenuta costantemente aggiornata, potrebbe avere ulteriori margini di miglioramento: una diminuzione dell’incertezza previsionale e un aumento del dettaglio degli scenari di evento man mano che i Comuni adeguano i loro piani comunali di Protezione Civile alle nuove linee guida. Smart Water sarà un programma particolarmente apprezzato da amministratori, cittadini e utenti perché consentirà di rilevare con qualche ora di anticipo le situazioni di criticità in modo che possano essere gestite senza causare gravi E.M. conseguenze.

Un momento della visita agli impianti della Sesa ad Ospedaletto, dove viene prodotta energia per 7 megawatt senza combustione

(Presidente del Consorzio Padova Sud), Angelo Mandato (Amministratore Delegato di Sesa) e Natalino Furlan (Presidente di Sesa). “L’attenzione e la cura che mettiamo nella gestione del ciclo dei rifiuti sono apprezzate in tutto il territorio nazionale – ha commentato Boris Furlan, Presidente di Sesa – I nostri impianti sono spesso oggetto di visite per vedere in prima persona come vengono gestiti i processi del ciclo dei rifiuti. Registriamo presenze non solo dall’Italia, ma anche da altri stati europei, perché di fatto, i nostri impianti, sono eccellenze tecnologiche in grado di produrre energia verde. Dalla Sesa escono 7 MW di energia ad impatto ambientale nullo, prodotta senza combustione. La presenza degli

amministratori del territorio è un appuntamento importante perchè sindaci, assessori e consiglieri comunali, rappresentano i cittadini e sono una garanzia di controllo della qualità delle risorse pubbliche. Il progetto per cui lavoriamo ogni giorno è raggiungere l’obiettivo rifiuti zero e su questa strada continueremo a dare il massimo”. “Impianti come quello della Sesa sono di fondamentale importanza – ha spiegato Simone Borile, Presidente del Consorzio Padova Sud – Gli sforzi quotidiani dei cittadini con la raccolta differenziata vengono ulteriormente valorizzati grazie all’impianto di selezione del rifiuto secco”.


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Il Veneto svolta a sinistra?

La vittoria del Pd è tutta farina di Renzi

Dagli artigiani agli industriali, un coro di consensi per il giovane premier. Ma gli elettori sono sempre più mutevoli nelle loro scelte, e la conquista del voto non passa più per l’ideologia. Contano solo i risultati concreti di Germana urbani

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oger De Menech, segretario regionale quistare palazzo Balbi. Il Veneto già balena del Partito democratico, si lascia an- bianca, già terra promessa di Forza Italia, dare a caldo: “La nostra vittoria è un già roccaforte della Lega, si è dunque imterremoto politico, siamo il primo partito in provvisamente risvegliato di sinistra? Cosa Veneto ma soprattutto i risultati di queste è successo alle partite iva, agli artigiani, elezioni dimostrano come il sistema delle perfino agli operai che tenevano in tasca la destre e della Lega stia attraversando una tessera della Cgil e quella del Carroccio? Si profonda crisi; non sono più loro il punto di sono già spente le 5 stelle di Grillo, primo riferimento della politica veneta e naziona- partito con più del 25 per cento dei voti aple. Anche i cittadini Veneti sono stanchi di pena un anno fa? “Questo 2014 somiglia tanto al 1994 annunci e promesse mai realizzate; con il voto hanno dimostrato di essere disponibili – dice Paolo Feltrin, politologo tra i più a far cambiare verso anche alla nostra regio- consultati, coordinatore dell’osservatorio elettorale del consiglio ne, ed affrontare una regionale – perché c’è sfida che deve vedere Hanno votato la sensazione che stia la nostra comunità 64 veneti su 100 iniziando una nuova pronta al cambiamen- e il Pd è passato epoca”. Ed è da queto dopo troppi anni di in cinque anni sta osservazione, che immobilismo. Siamo dal 20,3 al 37,5% coglie un sentimento pronti a cogliere la largamente diffuso anche a prescindere sfida delle regionali del 2015!!”. Non capita spesso di vedere comuni- dai numeri, che è forse possibile partire per cati stampa che si chiudono con due punti spiegare il Veneto che avanza. Allora l’uoesclamativi, ma questa volta ci sono tutte mo nuovo era Silvio Berlusconi, vent’anni le ragioni per esultare. Va bene che hanno dopo si chiama Matteo Renzi. Renzi “ultima spiaggia per l’Italia”, votato solo 64 veneti su 100, ma in cinque anni il Pd è passato dal 20,3 al 37,5 per aveva dichiarato prima del voto il presidencento. E dopo aver inghiottito tanti rospi te degli industriali veneti Roberto Zuccato. amari, questa volta potrebbe davvero con- Renzi che ottiene il 34 per cento del voto

Matteo Renzi artigiano, secondo un sondaggio realizzato da Confartigianato Veneto a un mese dalle urne. Renzi che, dice il patron di Diesel Renzo Rosso, “è l’unico che può fare qualcosa di positivo ora in Italia”. Lo spostamento di voti è in gran parte dovuto alla lui, al credito personale che ha saputo riscuotere in un momento di estrema difficoltà per il paese e in una campagna elettorale che né Berlusconi né Grillo hanno saputo interpretare in maniera adeguata: tutto preso nei suoi problemi personali il primo, apocalittico e poco comprensibile il secondo. Non sembra essere, invece, quello di Renzi un successo frutto di uno spostamento ideologico dell’elettorato. Non solo gli esperti di flussi elettorali dell’Istituto Cattaneo hanno subito certificato la mancanza di ogni “sfondamento” nell’area di centrodestra, ma il voto per i sindaci ha mostrato

forti differenze da quello per le europee. In un caso come nell’altro, si vota sempre più la persona, si giudica la sua credibilità più che il nome del partito. Al punto – giusto per citare il caso più emblematico – che il trionfo veneto di Renzi è andato di pari passo a Padova, la principale città chiamata al voto, col sofferto risultato di Ivo Rossi, con un partito che sulle amministrative ha preso 16 punti percentuali in meno rispetto alle europee e col flop dei candidati renziani nelle preferenze per il consiglio comunale. Ecco perché, fatta una larga apertura di credito a Renzi, il Veneto ha spiegato subito a quali condizioni il sostegno al centrosinistra potrà durare nel tempo. “Il premier non sbagli indirizzo – ammonisce il presidente regionale di Confartigianato Giuseppe Sbalchiero – quando viene in Veneto è bene che faccia tappa alle nostre assemblee.

Deve ascoltare la piccola impresa, comprendere i suoi problemi e sostenere i suoi progetti, se intende mantenere il consenso che ha avuto”. E Andrea Tomat, già presidente di Confindustria, patron di Lotto e Stonefly, è ancora più esplicito nella sua analisi: “È stato un voto pragmatico, una richiesta di stabilità e riforme. L’ideologia non c’entra, anzi Renzi piace perché mostra di essere andato oltre gli schemi del passato e promette di cambiare davvero il suo partito”. Un fisco meno oppressivo, riforma della pubblica amministrazione, sostegno ai redditi per far ripartire i consumi, più attenzione al mondo della piccola impresa e meno sudditanza nei confronti degli interessi di grandi aziende e sindacati. Su questo, nei prossimi mesi, Renzi si gioca la fiducia ricevuta. E su questo, con ogni probabilità, il Pd si gioca anche le sue carte per conquistare la regione.


Il Veneto in primo piano 11 19 L’analisi del voto

Veneto diviso a metà, ora il centrosinistra punta alla Regione

di Germana urbani

37,5

per cento, per un totale di 899 mila e 723 voti. Più che la percentuale, su cui influisce un’affluenza logicamente più bassa di quanto non avvenga alle politiche o alle regionali, è il numero assoluto di consensi quel che conta. Il Pd versione Renzi è il primo partito veneto, e dal suo bottino di voti si può iniziare a fare qualche calcolo per capire come è cambiato lo scenario e quali possibilità ci siano che, per la prima volta, il Veneto elegga il prossimo anno un presidente di sinistra. Lo scorso anno alle politiche Bersani di voti ne raggranellò 628.384: il balzo in avanti è clamoroso, 271 mila voti in più. Ma da dove sono arrivati? In attesa di studi più precisi, l’occhio degli analisti si è subito appuntato su tre dati eloquenti. Il centrodestra, innanzitutto, non ha pagato più di tanto dazio a Renzi. Non sono più i tempi della trionfale elezione di Zaia con quasi il 60 per cento dei voti, ma comunque Lega, Forza Italia, Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia han-

no messo insieme 880.627 voti, appena 25 mila in meno dello scorso anno. Certo, la frammentazione delle sigle, la divisione a Roma tra chi sta al governo e chi all’opposizione, le rivalità che sul territorio si trasformano spesso in guerre personali contano, nell’immagine da opporre a Renzi e nell’efficacia del lavoro politico. Ma considerando che l’elettorato di centrodestra è più incline all’astensionismo, ci sono tutti i margini per considerare la partita per la rielezione di Zaia apertissima, specialmente se la sua maggioranza ritroverà una sufficiente compattezza. A favore di Zaia potrà giocare anche il nuovo equilibrio tra i partiti, con la Lega che supera (anche se di poco, 15,2 contro 14,7 per cento) Forza Italia e con l’indubbio successo mediatico di Matteo Salvini, che ha saputo ridare al Carroccio quello smalto che pareva smarrito col tramonto di Bossi e gli scandali interni. Il dato più clamoroso, anche se atteso da tutti, è invece il crollo di Scelta Civica. Il movimento tenuto a battesimo da Mario Monti si è perso per strada, tra litigi e scissioni:

i volti

un anno fa aveva attirato il voto di quasi 300 mila veneti, pescando molto anche nel mondo cattolico in cerca di una diversa rappresentanza, questa volta è stato scelto da appena 20 mila elettori. E non sfugge a nessuno che il suo calo è quasi esattamente pari alla crescita del Pd, come se quel voto moderato che non aveva avuto fiducia in Bersani sia stato oggi sedotto e conquistato in grandissima parte dal messaggio di Renzi. C’è però un terzo aspetto da tenere nel dovuto conto, ed è il forte calo del Movimento 5 Stelle, che in dodici mesi ha perso anch’esso per strada 300 mila voti. In parte rifugiatisi di nuovo nell’astensionismo, in parte forse tornati nell’alveo del centrosinistra da cui provenivano. Il peso di Grillo rimane comunque significativo, con 476 mila voti che ne fanno di gran lunga il secondo partito regionale sfiorando il 20 per cento del totale. Di alleanze, c’è da scommetterci, i grillini non ne faranno nemmeno in Veneto. Ma visto che alle regionali si vota col turno unico, recuperare anche

una parte di quel mezzo milione di consensi in nome della “scelta utile” potrebbe fare la differenza tra due blocchi che oggi si fronteggiano ad armi pari, anche se con diverso spirito ed entusiasmo: con che strategie, con quali volti e con qualeiparole d’ordine, sono gli interrogativi che terranno ben impegnati gli “spin doctor” nei prossimi mesi. A destra come a sinistra.

ecco i veneti che volano in europa

A

lessandra Moretti regina delle preferenze. Sernagiotto brucia per duemila voti Lia Sartori. Eletto David Borrelli, primo consigliere comunale nella storia dei 5 stelle Era vicesindaco di Vicenza quando Bersani la scelse come sua portavoce alle primarie del 2012 e, in una infelice dichiarazione a Radio 24, definiva Renzi “misogino, costruito e maschilista”. Acqua passata. Il partito adesso è tutto col suo segretario e lei ora è per tutti “miss preferenze”. Con 230 mila voti Alessandra Moretti è il volto nuovo (e bello) del Pd veneto, per metà proiettata a Strasburgo e per metà con la testa già alle regionali del prossimo anno, pronta a ripetere la stessa strada di andata e ritorno già percorsa da

Debora Serracchiani in Friuli. Con lei il Pd veneto porta in Europa l’ex sindaco di Padova ed ex ministro Zanonato, che sfiora quota 100 mila mettendosi tutti gli altri alle spalle. Due anche gli esponenti di Forza Italia: Elisabetta Gardini, riconfermata con quasi 68 mila preferenze, e l’assessore regionale Remo Sernagiotto che ha fatto piangere lacrime amare all’uscente Lia Sartori. Tra i 5 Stelle brilla David Borrelli, trevigiano, primo consigliere comunale nella storia del movimento nel 2008. Nella Lega Flavio Tosi arriva a 99 mila preferenze ma rimane a fare il sindaco: al suo posto subentra Mara Bizzotto. Tra i bocciati illustri, Sergio Berlato, Antonio Cancian e Clodovaldo Ruffato. MESSAGGIO PUBBLICITARIO

ARGOS, 10 ANNI DI ENERGIA PER LA FAMIGLIA E PER L’IMPRESA Un interlocutore affidabile, una presenza capillare sul territorio, tariffe gas e luce trasparenti e competitive Gas ed elettricità, ovvero l’energia che ogni giorno accende la vita di famiglie e imprese. Per ciascuno di noi scegliere il fornitore più adatto alle proprie esigenze è un’operazione importante, ma spesso complicata. In questo settore il mercato è affollatissimo: offerte, opzioni, promesse di sconti e agevolazioni si rincorrono spesso in modo caotico. Ma come orientarsi in questa specie di giungla? Come valutare correttamente i vantaggi veri o presunti offerti da ciascun fornitore? Nel Nordest, e in particolare nel Veneto, Argos Energia Spa – azienda di Sarmeola di Rubano (Pd) – è una delle società leader nel settore della fornitura di gas naturale ed energia elettrica per famiglie e imprese. Quest’anno Argos festeggia i dieci anni di attività: un traguardo importante, frutto di una crescita costante nella presenza territoriale, ma soprattutto nella fiducia e nella percezione dei clienti.

UNA RETE DI VENDITA E DI ASSISTENZA CAPILLARE Negli ultimi mesi Argos ha aperto numerosi sportelli nel Nordest, nelle province di Padova, Vicenza, Treviso, Rovigo e Pordenone. Altri ne verranno aperti nei prossimi mesi. Si tratta di punti vendita e assistenza gestiti direttamente da personale aziendale, e non affidati a terzi. Anche l’assistenza telefonica (il numero verde gratuito è in funzione 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, e il sabato dalle 9 alle 12,30) e l’area clienti online sono gestiti direttamente da addetti Argos. La filosofia di Argos è semplice: l’utente – sia il privato cittadino sia l’azienda – si deve sentire sempre accolto e ascoltato. Il risultato di tutto questo è che ogni esigenza del cliente trova sempre un’accoglienza qualificata. Il cliente Argos non si imbatterà mai in un call center ubicato chissà dove o in personale impreparato.

IL CLIENTE HA IL CONTROLLO TOTALE DEI CONSUMI E DELLA BOLLETTA Quante volte capita di dover pagare conguagli inattesi o consumi anticipati? Il sistema di tariffazione di Argos Energia, sia per la luce sia per il gas, è chiaro e intuitivo. Nessuna brutta sorpresa in bolletta, perché grazie all’autolettura il cliente ha il controllo totale dei propri consumi. E la bolletta è trasparente e semplice da leggere: tutte le voci sono comprensibili e ogni mese si paga solo quanto effettivamente consumato. In questo modo è facile tenere d’occhio la spesa.

FELICE ANCHE IL PORTAFOGLIO L’offerta Argos (sia quella per le famiglie, sia quelle per le imprese) è di 3 tipi: solo Gas, solo Elettricità, Luce + Gas. Oltre a tutti i vantaggi descritti, il cliente Argos risparmia anche sui costi: nessun onere di attivazione e uno sconto del 15% per sempre, sia per la luce sia per il gas.

Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, trasparenza della fatturazione, www.argosenergia.com Numero verde 800-178997 competitività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia.


20 Il Veneto in primo piano 12 Musica e divertimento per i giovani

DieciDieci Summer Tour al via! Partito a Rovigo con oltre 6.000 presenze, il Tour toccherà le più belle piazze del Veneto, prossima tappa il 28 giugno a Sottomarina

N

elle province di Rovigo, Padova e Venezia è ai blocchi di partenza il più importante tour di eventi di questa stagione estiva 2014. Dalla collaborazione infatti di Notte Bianca al Quadrato e DieciDieci il 7 giugno a Rovigo ha preso il via il DieciDieci Summer Tour con oltre 6.000 spettatori. Quattro serate all’insegna del divertimento, della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del Veneto. Dopo Piazza Vittorio Emanuele a Rovigo, sarà la volta di Piazza Italia a Sottomarina il 28 giugno, mentre il 18 luglio il Tour arriverà a Piove di Sacco, in Piazza Vittorio Emanuele. Il DieciDieci Summer Tour chiuderà infine in bellezza il 2 agosto a Cavarzere, in Piazza del Municipio, con la Notte Bianca al Quadrato che da alcuni anni sta attirando migliaia di spettatori da tutto il Veneto. Ogni serata avrà lo scopo di coinvolgere il pubblico giovane residente e proveniente da tutto il Veneto, con oltre cinque ore di per-

formance sul palco, musica dei migliori dj di fama internazionale, ballerini, esplosioni di luci ed effetti speciali. Imponente l’animazione, grazie alle performance dell’artista Thorn, che alzerà i toni

Imponente l’animazione grazie al famoso performer Thorn

RISTORANTE•PIZZERIA•BAR

A VIGODARZERE a r e i l g o c La S

Via dell’artigianato n. 1 cell. 349.2172033

della piazza con la sua voce e la sua presenza tà Give Emotions, nella persona di Giuseppe sul palco. Le coreografie della serata inoltre Bergantin, esperto del settore ed organizzatosaranno curate da Etienne Jean Marie, che re a sua volta di importanti eventi di pubblico. con la sua Summer Crew darà vita ad uno La voce ha iniziato a spargersi già nel spettacolo danzante e con effetti speciali a mese di maggio, complici i numerosi sopralsorpresa. luoghi nelle piazze, le riunioni organizzative Imponente l’organizzazione del Dieci- ed i numerosissimi contatti per la formazione Dieci Summer Tour, a cura di Rubens Pizzo della migliore line up possibile. “Ora che fie Mattia Astolfi, esperti del settore e organiz- nalmente tutto è pronto – conferma Mattia zatori di numerose serate di grande successo Astolfi – possiamo pensare solo ad accogliedi pubblico. re al meglio le migliaia di persone che già “Quest’anno abbiamo voluto organizza- hanno dato la loro adesione agli eventi ed alle re il divertimento dei giovani veneti in molte moltissime che in queste ore ci stanno chiepiazze della nostra regione, - racconta Ru- dendo informazioni per arrivare nelle quattro bens Pizzo – per dar loro modo di ritrovarsi piazze dove si terranno le tappe del DieciDieci sempre sotto il comune Summer Tour” denominatore della Etienne Jean Marie Il DieciDieci Summusica di tendenza darà vita a uno mer Tour è cresciuto con molte guest star spettacolo quest’anno grazie alla internazionali, come danzante disponibilità ed alla voi Delayers a Rovigo, con effetti speciali lontà di divertire i giovadello spettacolo a cura ni cittadini delle amminidel famoso performer Thorn e del corpo di strazioni comunali di Rovigo, Chioggia, Piove ballo più ricercato, quello di Ethienne e della di Sacco e Cavarzere, alle quali va il principale sua Summer Crew, che daranno vita ad uno ringraziamento degli organizzatori. spettacolo danzante e con effetti speciali a Fondamentale inoltre la presenza degli sorpresa”. sponsor, quali l’assessorato all’Economia e Fondamentali anche le pubbliche relazio- Sviluppo della Regione Veneto, Wind, Argos ni che, soprattutto attraverso i social network, Energia e Beck’s, che durante le serate creestanno promuovendo le serate, del tutto gra- ranno momenti di aggregazione ed informatuite, soprattutto grazie all’intervento degli zione. sponsor, nazionali e locali, a cura della socie-


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Entro l’estate i lavori per la messa in sicurezza di via provinciale

Dopo anni di promesse potrebbero venire esaudite le richieste dei res 14-04-2014 | Un 2014 di lavori per migliorare la sicurezza stradale di via Provinciale, il lungo rettilineo che unisce la città alla frazione di Corte. Il cantiere tanto atteso, secondo i programmi, dovrebbe aprire entro l’estate, di tre nuovi “piagni” (ovvero i ponticelli che collegano via Provinciale alla

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Il Veneto in primo piano 13 23 Trasporto locale

Viaggiare in treno adesso costa di più Aumenti che sfiorano il 15 per cento per i biglietti singoli. Abbonamenti risparmiati, almeno per ora, ma le risorse stanziate dalla regione non bastano a sostenere l’impegno per il nuovo orario cadenzato. E i pendolari protestano

A Cortina in treno, come una volta

di Germana urbani

D

allo scorso 14 maggio viaggiare in treno in Veneto con un biglietto singolo o di andata e ritorno costa di più. Qualche lettore smaliziato potrebbe domandarsi: ma dov’è la novità? Gli ultimi anni, infatti, sono stati scanditi da periodici aumenti dei biglietti e da un altrettanto periodico braccio di ferro tra Regione e Trenitalia fatto di multe per la scarsa qualità del servizio, polemiche sui fondi messi a bilancio dalla giunta Zaia, disdette di contratti e annunci di gare europee per la gestione del servizio che però – almeno fino a ora – non hanno sortito alcun risultato concreto. Questa volta, però, una differenza c’è. L’ennesimo aumento, che questa volta arriva anche al 15 per cento del costo dei biglietti, arriva infatti a pochi mesi dal battesimo dell’orario cadenzato, la grande rivoluzione annunciata dalla Regione ed entrata in funzione tra disagi, disservizi e proteste d’ogni sorta. Si poteva quindi immaginare che, in attesa di mettere perfettamente a punto i meccanismi del nuovo orario, non ci sarebbero state ulteriori novità. E invece così non è stato, anzi proprio i costi dell’orario cadenzato sarebbero la causa del nuovo aumento che non tocca (e questa è l’unico aspetto positivo) gli abbonamenti di studenti e pendolari. “Si tratta di un aumento contenuto e limitato ai biglietti di corsa semplice – spiega l’assessore Renato Chisso – che ci permetterà di raccogliere nel corso dell’anno circa 10 milioni di euro, quanto ci serve a coprire le spese legate all’incremento del numero di treni in circolazione. Con l’orario cadenzato, infatti, siamo passati da 600 a 850 corse al giorno. La scelta di aumentare i biglietti singoli è stata presa proprio per tutelare gli abbonamenti, che non sono stati toccati e che rimangono in Veneto mediamente meno costosi che nelle altre regioni del Nord Italia”. Ma quanto peseranno, in termini concreti, i rincari sui portafogli degli utenti? I biglietti chilometrici per la fascia fino a 20 chilometri sono saliti a 2 euro e mezzo, mentre per le distanze fino ai 30 chilometri si sale da 2,85 a 3,30 euro. Anche per chi vuole spostarsi fuori provincia il costo aumenta non poco: da Padova a Treviso si spendono oggi 9 euro e mezzo rispetto agli 8,20 precedenti. Durissimo il giudizio di Antonino Pipitone, il consigliere regionale dell’Italia dei Valori che per primo aveva acceso i riflettori sulla vicenda ancora lo scorso gennaio, anticipando di fatto quanto è poi puntualmente

R

L’assessore Chisso: “Servono 10 milioni di euro per garantire le 850 corse giornaliere che oggi eroghiamo. Ma gli abbonamenti restano tra i più bassi del Nord Italia” avvenuto: “L’orario cadenzato non è stata la panacea dei mali del trasporto ferroviario veneto. Le carenze, soprattutto in alcune linee, rimangono, le soppressioni continuano quotidianamente e adesso scopriamo che la Regione lo fa pagare agli utenti, con un aumento dei biglietti molto elevato, assolutamente inaccettabile. E poco conta che al momento gli abbonamenti non vengano toccati: lascia allibiti la distinzione tra viaggiatori occasionali e abbonati. Se uno fa 5 viaggi al mese non gli conviene farsi l’abbonamento, ma è pur sempre un utente costante, pendolare anch’esso. E quest’aumento sarà una mazzata”. Fortemente critico anche il sindacato, che per bocca del segretario regionale della Filt Cgil Ilario Simonaggio stigmatizza anche il percorso scelto dalla Regione: nessun coinvolgimento dei sindacati di categoria, nonostante le ripetute richieste di un tavolo tecnico per verificare l’andamento dell’orario cadenzato. Quanto al costo dei biglietti, “l’aumento medio sulle corse

semplici è particolarmente pesante, sino ai limiti della stangata, nelle prime fasce di percorrenza dove è stabilmente superiore a due cifre e in taluni casi sopra il 15 per cento. Si tratta in definitiva delle maggiori fasce di addensamento del trasporto ferroviario pendolare della nostra regione”. E proprio dal Tavolo dei pendolari, che raggruppa numerosi comitati di utenti nati in tutta la regione negli ultimi anni, arriva la stoccata finale: in Lombardia, ricordano in un comunicato di commento agli aumenti, l’orario cadenzato è stato sostenuto con uno stanziamento aggiuntivo della regione. “In Veneto invece – denunciano – si è prima voluto farlo a costo zero e si sono poi scaricati i costi sugli utenti. Ancora una volta la Regione smentisce se stessa: l’aumento dei biglietti non incentiva di certo l’uso del treno e non corrisponde ad alcun miglioramento del servizio”. Dopo l’estate, quando riapriranno scuole e uffici, c’è da scommettere che la polemica riprenderà. In attesa del prossimo aumento.

iapre ad agosto la linea Belluno-Calalzo, vero gioiello di ingegneria inaugurato nel 1914. Cento anni dopo, la vera scommessa è sulla possibile valorizzazione anche in campo turistico. Almeno una buona notizia, sul fronte del trasporto ferroviario, arriva dal Bellunese. Ed è tanto più significativa perché coinvolge una delle linee storiche del Veneto, tra le poche ferrovie d’alta quota ad essersi salvata dalla progressiva dismissione che ha colpito, ad esempio, il treno per Asiago. La linea Belluno-Calalzo, ferma da mesi dopo i danni dovuti al maltempo dello scorso inverno che ha determinato la caduta di un ingente numero di alberi sulle rotaie, riaprirà il prossimo 1° agosto, giusto in tempo dunque per celebrare degnamente i cento anni dalla sua inaugurazione. “Saluto i 100 anni della ferrovia per Calalzo – sottolinea l’assessore Renato Chisso – È stato un grande esempio d’ingegneria e di progresso, per il quale il mio impegno è di garantire un futuro di almeno altri 100 anni. Ad agosto la linea riaprirà e il treno tornerà a correre, come previsto, facendo da navetta tra Calalzo e Ponte nelle Alpi. Nel frattempo opereremo perché il sistema ferroviario e turistico si riappropri di una stazione che per decenni è stato il terminal ferrovario di Cortina d’Ampezzo e del cuore del Cadore”. I nodi da risolvere sono sostanzialmente due. Da un lato i problemi strutturali e la necessità di una continua manutenzione lungo il percorso, che non può essere lasciata solo all’intervento dei comuni. Dall’altro lato, la grande questione delle risorse economiche necessarie a garantire un servizio fondamentale per i residenti e in prospettiva ricco di attrattiva turistica, ma che non può certo basarsi solo sui biglietti venduti. “La questione “ferrovie del bellunese” – sottolinea ancora l’assessore – va tratta con lucidità e solidarietà, sapendo bene che questi collegamenti ferroviari hanno fatto la storia e creato benessere e devono tornare a farlo, senza illusioni però sul fatto che i costi e i ricavi possano compensarsi e pareggiare. In montagna tutto costa di più che in pianura, anche far viaggiare il treno. Cento anni di binari per Calalzo e della sua bella stazione devono dirci proprio questo ed essere uno stimolo non per recriminare ma per percorrere assieme quel percorso che le genti e il territorio delle Dolomiti meritano”.

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14 Cultura veneta 24 Mostre Una panoramica globale degli elementi architettonici

La Biennale Architettura apre a Giugno “Fudamentals” comprende tre manifestazioni che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura di Alain Chivilò

L

a 14° Mostra Internazionale di Architettura, organizzata dalla Biennale di Venezia, per la prima volta inaugura nel mese di giugno, assumendo la stesa connotazione temporale di quella più conosciuta e frequentata delle arti. Di conseguenza tutti gli eventi collaterali o meno che animeranno la città di Venezia hanno dovuto creare nuove sistemazioni spalmando inaugurazioni e chiusure fino al 23 novembre, giorno di chiusura della manifestazione. Il titolo di quest’anno, Fundamentals, è stato ideato dal curatore Rem Koolhaas, mentre la partecipazione complessiva è aumentata di 10 nuovi paesi presenti per la prima volta: Kenya, Marocco, Mozambico, Costa d’Avorio, Repubblica Dominicana, Emirati Arabi Uniti, Costa Rica, Indonesia, Nuova Zelanda e Turchia. Come ricorda il presidente Baratta “oltre all’Arte e all’Architettura la Biennale opera in diversi settori, in particolare Danza, Musica, Teatro e Cinema. Qui Koolhaas non si è lasciato scappare nulla. La Mostra vedrà al suo interno la presenza delle attività di questi nostri diversi settori. E con attività non semplicemente affiancate e giustapposte alla Mostra d’Architettura, ma integrate nella Mostra di Architettura. Mai come quest’anno tutta la Biennale è nella Biennale”. Infatti “Fudamentals” comprende tre manifestazioni

che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura. In sintesi la storia diventa elemento conduttore di un tris di tematiche denominate in: “Absorbing Modernity 1914-2014”, “Elements of Architecture” e “Monditalia”. Il primo contenitore include nel titolo un centenario, che al di la dello scoppio della I guerra mondiale, vuole essere un invito ai singoli padiglioni nazionali di mostrare, in modo personale, il processo di annullamento del concetto di nazione per un’adozione di un singolo linguaggio moderno e di tipologie quasi universali. Dunque una panoramica globale dell’evoluzione dell’architettura verso un’unica estetica moderna, svelando all’interno della globalizzazione la sopravvivenza di caratteristiche e mentalità nazionali uniche. “Elements of Architecture” invece è il Padiglione Centrale dei Giardini che analizza, come indica il curatore, “gli elementi fondamentali degli edifici utilizzati da ogni architetto, in ogni tempo e in ogni luogo: pavimenti, pareti, soffitti, tetti, porte, finestre, facciate,

IL MuSEO BASSANO RIAPRE

I

art night venezia 2014

T

utto in una notte potrebbe essere il motto delle edizioni estive di Art Night a Venezia. Infatti il solstizio d’estate del 21 giugno, precisamente dalle ore 18, è testimone di circa 400 eventi gratuiti che hanno come tematica principale l’Arte. Nata 4 anni fa, la manifestazione è arrivata a coinvolgere più di 100 istituzioni, divise tra privato e pubblico, attraverso aperture speciali, musica, visite guidate, incontri letterari e performance. Tutto ruota intorno alla sede storica dell’Università Cà Foscari, vero fulcro ideativo, in collaborazione con il Comune di Venezia. Proprio dal cortile centrale dell’ateneo inizia le danze con “Family Dress” un progetto performance di arte relazionale ideato da Do-Knit-Yourself in collaborazione con la Naba di Milano. Un caleidoscopio fatto di 30 abiti che come un mosaico crea un’opera corale tessuta da differenti realtà presenti nei luoghi del mondo. Gli abiti, due dei quali realizzati con ricami e tessuti della storia dell’azienda Malìparmi sponsor di questa edizione, sono collegati tra loro con lunghi strascichi. Dall’università gli abiti, indossati dagli studenti di tutti gli atenei veneziani, andranno a danzare e a muoversi tra il pubblico presente, grazie all’accompagnamento di musicisti per spostarsi unitamente nelle calli. Alle 22.30 sempre nella sede di Cà Foscari, l’artista visivo Nico Vascellari, con il suo gruppo musicale Ninos du Brasil, assieme al video artista Carlos Casas presenteranno in anteprima il nuovo album “Novos Misterios”. In sintesi un ricco programma che, con le ultimissime notizie, è visionabile sul sito www.artnight.it

In mostra i lavori dei grandi architetti

Esposti alcuni disegni di Michelangelo

l Museo Civico di Basano del Grappa si presenta alla cittadinanza bassanese, nazionale e internazionale con un’immagine rinnovata all’interno di una sede più confortevole e fruibile ai visitatori. Per l’occasione, fino al 31 agosto, due mostre inaugurano questo nuovo corso trattando da un lato la tematica del paesaggio all’interno di “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” e dall’altro celebrando i 450 anni dalla scomparsa di Michelangelo con “Michelangelo, capolavori grafici”. Entrando nel merito delle migliorie della struttura museale si nota subito un ingresso ridisegnato, nel quale l’entrata principale al Museo da piazza Garibaldi non passa più per il chiostro trecentesco, ma s’immette in una sala di prima accoglienza dove il visitatore ha modo di cogliere l’articolata composizione dell’istituto. Continuando: il bookshop è stato rinnovato, con annesso guardaroba, in un’area dotata di apparati informativi interattivi pronti a fornire informazioni sulla storia e sul patrimonio dell’istituto stesso, l’attività didattica trova una spe-

balconi, corridoi, camini, servizi, scale, scale mobili, ascensori, rampe… Attraverso una panoramica globale dell’evoluzione degli elementi architettonici condivisi da tutte le culture, la Mostra estenderà il discorso all’architettura al di là dei suoi parametri tradizionali, e coinvolgerà ampiamente il pubblico nell’esplorazione di una dimensione familiare, perduta e visionaria dell’architettura”. Concludendo “Monditalia” all’Arsenale parla in un tema unico dedicato all’Italia, coinvolgendo teatro, danza, musica e cinema della Biennale al fine di creare un ritratto collettivo del paese.

news

cifica accoglienza in una spaziosa area per le classi, un laboratorio archeologico nasce con la simulazione di un campo di scavo e infine il Gabinetto Disegni e Stampe diventa uno spazio dotato di tutti i dispositivi idonei a garantire condizioni ottimali alla conservazione dei materiali. In riferimento alle mostre in corso, nel “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” si ammira, tra le opere esposte, una delle più belle mappe del Cinquecento italiano raramente presentata per ragioni di conservazione: la mappa dalpontiana uscita dalla bottega dei Dal Ponte. Al ritratto urbano tipico del Rinascimento, si passa nella seconda mostra in programma all’opera del genio della Cappella Sistina. Per l’occasione l’Associazione Culturale MetaMorfosi presenta diciotto disegni realizzati da Michelangelo provenienti dalla collezione grafica di proprietà della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze. Tra questi si possono ammirare il “Volto virile” per la Cappella Sistina, il “Sacrificio di Isacco” e il capolavoro assoluto di “Cleopatra”. Al.Ch.

Fondazione Querini nel segno di Carlo Scarpa

F

ino al 29 settembre la Fondazione Querini Stampalia di Venezia allestisce una mostra, nell’ambito degli eventi della 14. Biennale Architettura, che ripercorre un’anima contemporanea della sua secolare storia. “nel segno di Carlo Scarpa” è il titolo dell’esposizione, ma nello stesso tempo diventa filo rosso per una narrazione che vide lo stesso architetto partecipe negli spazi della Querini, ridisegnandoli in una chiave moderna e attuale. Infatti nel 1961 il direttore della Fondazione stessa Giuseppe Mazzariol ricordava la dialettica con Scarpa stesso al riguardo del progetto all’interno della sede: “quando gli chiedevo che l’acqua alta restasse fuori dal palazzo … lui, guardandomi negli occhi dopo una pausa di attesa: dentro, dentro l’acqua alta, dentro come in tutta la città. Solo si tratta di contenerla, di governarla, di usarla come materiale luminoso e riflettente. Vedrai i giochi della luce sugli stucchi gialli e viola dei soffitti, una meraviglia!”. Infatti proprio questi capricci reali di forme, uniti alla presenza dell’acqua, fanno degli spazi Stampalia un’unicità difficilmente riscontrabile nel suo genere. In questo contesto l’allestimento espositivo crea delle relazioni tra architetti, artisti contemporanei e il Maestro, diventando tutti assieme soggetti facenti parte di una passata interpretazione dello spazio della Fondazione.

Diverse sono le opere di personalità che dialogano con i disegni e gli schizzi, appartenenti all’Archivio della Fondazione, che documentano la fase ideativa e progettuale degli ambienti di Scarpa. Lavori, all’interno di una collettiva, suddivisi tra gli artisti quali Haris Epaminonda, Michelangelo Pistoletto, Candida Höfer, Ivana Franke, Remo Salvadori, Margarita Andreu, Giulio Paolini, la fotografa Alessandra Chemollo, il violoncellista Mario Brunello, il regista Riccardo De Cal, la coreografa Sasha Waltz e il compositore Atsuhiko Gondai, fanno da ponte per approfondire il tema della Biennale Fundamentals. Quindi riprendere il passato di un repertorio universale, che diventa utile strumento su cui orientare il presente e il futuro. Al.Ch.


Cultura provinciale 17 25 Il concorso A Ponte di Brenta il concorso nazionale dedicato alle sculture con materiali naturali

“Land Art” vive a Villa Breda

grandi concerti

La preziosa dimora, uno dei luoghi della città da riscoprire, apre alle originali installazioni “green” L’esposizione all’interno

di Laura Organte

C

on l’arrivo della bella stagione torna la voglia di vivere gli spazi aperti della città, con qualche occasione per scoprire o riscoprire luoghi dimenticati o poco conosciuti, anche dai padovani doc. Uno di questi è sicuramente Villa Breda, a Ponte di Brenta, da qualche anno teatro delle iniziative raccolte nel cartellone di “ParcoScenico”, e per il secondo sede del concorso nazionale “Land Art”, un’originale manifestazione dedicata alle sculture e installazioni interamente realizzate con materiali naturali. La giuria dell’evento ha il compito di segnalare, tra i bozzetti proposti, le 12 sculture realizzate il 7 e 8 giugno, sotto gli occhi di chi ha voluto assistere al processo. Da allora, il parco della villa si trasformerà in spazio espositivo en plain air, ma sarà il 29 giugno che il concorso entrerà nel vivo, con l’apertura della mostra dedicata ai bozzetti inviati dagli artisti e la proclamazione dei tre artisti che avranno la possibilità di esporre le loro opere in una personale. La manifestazione si chiuderà, con le premia-

eventi e mostre

zioni ufficiali, il 5 ottobre, nel frattempo, si susseguiranno spettacoli teatrali, concerti e iniziative pensate perché i cittadini possano vivere questa dimora storica e l’oasi di verde che la circonda. L’iniziativa è dell’associazione “Viviamo villa Breda”, assieme alla storica associazione “Benvenuto Cellini”, che si battono per salvare dal progressivo decadimento un patrimonio artistico e naturalistico di grande valore, ma anche un pezzo importante della storia cittadina. Nata come dimora di villeggiatura della famiglia Contarini nel Seicento, la villa fu acquistata nel 1859 da un padovano illustre, Vincenzo Stefano Breda, imprenditore, uomo politico, ma soprattutto filantropo. Alla sua morte, divenne sede dell’omonima fondazione, nota purtroppo per il dissesto finanziario che la vide protagonista nel 2008. Oggi, grazie ad una convenzione, le due associazioni hanno ottenuto la possibilità di restituire la villa ai cittadini grazie a questa ed altre iniziative. Per chi non a cura di Laura Organte

PREMIO CAMPIELLO, ECCO LA CINQUINA È stata definita la cinquina finalista del Premio Campiello 2014. In ordine di preferenze, le opere che si giocheranno il prestigioso riconoscimento sono Roderick Duddle (Einaudi) di Michele Mari, La voce degli uomini freddi (Mondadori) di Mauro Corona, Morte di un uomo felice (Sellerio) di Giorgio Fontana, Le vite di Monsù Desiderio (Bompiani) di Fausta Garavini e, infine, La gemella H (Einaudi) di Giorgio Falco. Stefano Valenti con La fabbrica del panico (Feltrinelli) è il vincitore del Premio Campiello 2014 “Opera Prima”. Lo ha proclamato a Padova la giuria presieduta da Monica Guerritore. Si attende ora il verdetto dei Trecento Lettori, che arriverà a settembre.

SCULTURE A CIELO APERTO PER L’ESTATE Una mostra a cielo aperto, con sculture di artisti del calibro di Elio Armano, Alberto Biasi, Antonio Ievolella, Angelo Rinaldi, Mauro Staccioli e Thon, in esposizione fino al 14 settembre per festeggiare la fine dei lavori in piazza Eremitani, divenuta davvero piazza, e non più parcheggio, grazie alla pedonalizzazione dell’area che ora farà da spazio di connessione tra la città moderna e il centro storico. La valorizzazione della zona prosegue con i lavori in atto presso i Musei Civici, il completamento del sito archeologico presso l’Arena romana, la nuova protezione della Cappella degli Scrovegni e dell’area circostante con il ridisegno del giardino romantico.

CRISTINA COCCO ALLA GRAN GUARDIA In esposizione fino al 27 luglio 2014 presso la Sala della Gran Guardia la personale di Cristina Cocco. Il titolo della mostra, “Riti di passaggio”, allude alla ricerca dell’artista sui cicli dell’esistenza, osservati attraverso la natura: «L’incontro, avvenuto nell’Orto Botanico patavino con le Victoria cruziana e Euriale ferox, ninfee stupefacenti per la capacità di rigenerarsi dalla materia della loro decomposizione, ha avviato un’osservazione durata dieci anni – racconta l’artista – su questa ho innestato la mia ricerca pittorica, ammirando e osservando la costante metamorfosi e concentrandomi sul mistero dell’acqua immota che contiene una moltitudine di indizi di vita e morte».

Hydrogen Festival tutto è pronto a Piazzola sul Brenta

È

Un’installazione di “Land Art”, Villa Breda ospita il concorso avesse mai avuto occasione di visitare il mentre la terza ospita il museo e l’archivio complesso, “Viviamo villa Breda” guidati storico della Fondazione Breda. La sezione al bel parco all’italiana e all’interno della accoglie la pinacoteca, i bronzetti e i mobili villa, che ospita un museo articolato in tre di Villa Breda, la ricca biblioteca del senatosezioni: la prima è dedicata alle aziende re, il suo consistente archivio con i carteggi municipalizzate dell’acqua e del gas di storici. Tutte le informazioni e il programma Padova, la seconda al museo dell’ippica, degli eventi sul sito dell’associazione.

già iniziata la corsa ai biglietti per i concerti dell’Hydrogen Festival di Piazzola sul Brenta, l’ormai tradizionale appuntamento con la musica dell’estate padovana. Quest’anno a dare lustro al cartellone sarà l’esclusiva italiana degli Scorpions, storica rock band tedesca (18 luglio), assieme a nomi internazionali di primo piano come Massive Attack (9 luglio) , James Blunt (15 luglio) e Paolo Nutini (17 luglio). Tra le voci nostrane le due star Emma (19 luglio) ed Elisa (25 luglio), ed i Negramaro, che daranno inizio alla kermesse il 6 luglio. Per gli estimatori una chicca da non perdere: il 14 luglio fa tappa all’Hydrogen Robert Plant, leggendario cantante dei Led Zeppelin, insieme a The Sensational Space Shifters, in giro per l’Europa per promuovere il nuovo album. L.O.

Centro Altinate Inaugurata la mostra permanente con gli scatti donati alla città

L’amore per Padova in foto l’omaggio di Umicini È

un amore ricambiato quello tra la città di Padova e Giovanni Umicini, il fotografo fiorentino di nascita ma padovano di adozione che per sessant’anni ha immortalato la vita cittadina nelle sue pellicole, svelando la poesia nella quotidianità delle strade e delle piazze. Il 16 maggio scorso è stata inaugurata nel nuovo spazio al terzo piano del Cento Altinate San Gaetano una mostra permanente dedicata al suo lavoro, generosamente donato al Comune: “Amo follemente Padova e se fosse una donna sarebbe un disatro”, ha affermato il maestro nel corso della vernice, e non si fatica a crederlo, scorrendo con gli occhi i suoi scatti. Le sue foto, in un ricchissimo bianco e nero realizzate con la sapiente tecnica analogica, ci consegnano strade, portici, piazze, monumenti, negozi e padovani di ogni giorno, tutti soggetti che costituiscono le sfaccettature di un ritratto multiplo e insostituibile per comprendere la “patavinitas” del nostro tempo. Un ritratto di città dove l’efficacia della rappresentazione , caratterizzata da un’intensità cromatica chiaroscurale di singolare effetto, deriva direttamente dalla conoscenza e dall’amore dei luoghi. Il lavoro fotografico di Umicini rientra nel filone definito Street photography, o “poesia della vita”: attraverso l’obiettivo

Due delle foto di Umicini esposte alla mostra permanente fotografico, l’autore entra in sintonia con la vita dei suoi soggetti e li indaga cogliendo gli aspetti più intimi dell’animo umano. Nell’opera di Umicini c’è una capacità straordinaria di leggere le situazioni quotidiane e di coglierne l’essenza vitale, unita alla forza dell’intensità emotiva ed espressiva con cui rappresenta la città di Padova e i suoi simboli, la Basilica del Santo, Prato della Valle, il Caffè Pedrocchi e la zona centrale delle piazze, con i vicoli e il ghetto. Un racconto unico ed emozionante sulla storia di Padova, attraverso gli sguardi esemplificativi dei suoi protagonisti: i cittadini, di ieri e di oggi. Laura Organte


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traordinaria impresa del veronese Alberto Zanoni (Cage-Capes vc Silvana) che si è imposto in perfetta solitudine, dopo 58,800 km percorsi in 1h 21’47” alla media di 43,138, sul traguardo della 18. Gp citta’ di Conselve, perfettamente allestita dal Gs cicloamatori di Conselve del neo presidente Zanoni taglia il traguardo a Conselve Simone Mazzucco. L’atleta di Cologna Veneta bissa così il successo dello scorso anno e lo fa da dominatore uscendo, una ventina diEste chilometri dal traguardo,di dagare un drappello di sei concorGli atleti del aRedentore protatonisti entusiasmanti renti, tra cui il padovano Emanuele Barison ( Asd Monselice) che avevano infiammato vinciale dai solamente nella finalissima contro tagonista il Sant’Elena la gara.dell’anno Mentre lasportivo: reazione del gruppo,di trascinata veneziani dell’Uc Mirano, che il Nell’Under Silver, invece, le coach Mattiaportare Tamiazzo infatti conquistato volevano allo ha sprint Leonardo Marchori,Basketlandia. recente vincitore del Gp19 della liberazione squadre della nostra zonadella hanno man la apromozione battendoTincani nel doppio Cadonegheine Prima del memorial a Monselice, riassorbiva i reduci fugafatto Zanoni premi portando in fiVerdi, nale BcaggiudiSolesino turno di semifiinnale Gunners. aTrabraccia le bassa continuava belloi Brenta stile e trionfava alzatedisul traguardo di via Redentore Este. prime quattro c’è alla anche il e di candosi anchedella campionato medaglia d’oro memoria Pietro Pavin. A trionfare, alla fine, stati proprio Showtime formazione A 7”Pernumia, il veneziano Marchiorimonseli( Uc Mirano) bruciava il gruppo e sisono aggiudicava il gli atletidiatestini guidatiterzo da Fabio Baù. Il Socense postogiovane d’onoremae carica la medaglia di entusiasmo. d’argento in memoria Luigi Pavin, Luca Mozzato si è rifatto nella categoria Under compagno Appena prima di colori deidel campionati vincitore.seniores, Per gli atletilesino padovani 8. posto di Emanuele Barison17 Silver, dove i ragazziAntonio di Gigi Brunizzo nell’Under biancorosso 19 dellAsd Gold, ciMonselice. hanno pensato Premiazioni i ra- operate dal sindaco Ruzzon ehanno dal asfaltato i pari etàmoglie dell’Olimpia Camposamgazzi suo vice del Montagnana Matteo Lazzarin di Ascani coadiuvati Scapini da aAntonietta Bolzonaro di Maffeo Martin tenere l’onore dellalocali Bassa: i rossoneri scomparso. piero conquistando il titolo di campioni prosocio alto dei cicloamatori recentemente Walter Lotto della città murata hanno perso il titolo pro- vinciali.

B

asket della Bassa protagonista a livello provinciale: da Montagnana a Sant’Elena, la palla a spicchi nostrana ha raccolto importanti successi nei massimi campionati provinciali, pur mancando d’un soffio la conquista del titolo nei rispettivi campionati. Il Redentore Este di coach Silvio Limena è arrivato ad un soffio dalla storica promozione in serie D. Il quintetto biancorosso è arrivato sino alla semifinale del campionato di Promozione: dopo aver eliminato nel turno precedente la Nuova Pallacanestro Dese, la squadra atestina si è arresa al Thermal Olympia, formazione che poi ha vinto il campionato. Scendendo di una serie, è sfumato di un soffio pure il sogno dei Boars Baone di Nicola Cesaro: in Prima Divisione la promozione è saltata proprio all’ultimo atto, nella semifinale giocata contro il Selvazzano. Dopo una stagione regolare emozionante, i “cinghiali” di Baone avevano eliminato nei quarti l’Arzergrande arrivando a giocarsi il pass per il salto di categoria. In Seconda Divisone è un’altra squadra della Bassa la pro-

LA PPOMOZIONE. Arriva all’apice un percorso iniziato 4 anni fa

D

di grandi risultati e che premia il al massimo l’impegno dei giocatori e società, con serietà e dedizione abbiamo dimostrato che nello sport tutto è possibile e abbiamo portato in un piccolo paese la grande pallavolo, un encomio pubblico a tutte le persone che hanno contribuito all’impresa”. LA SOCIETA’: Presidente Matteo D’Anna; vice Roberto Banzato; consiglieri Anna Barbierato, Gloria Barbierato, Eleonora Bianzale, Monia Sguotti, Elia Ruzzarin, Davide Gomiero. LA ROSA: Nicola Brunoro, Davide Bottaro, Davide Caldon, Mattia Pistore,Diego Gallocchio, Nicola Ventiroli, Mauro Manfrin, Sandro Schiavon, Alberto Rossi, Francesco Scalfari, Nicola Siviero, Alessandro Meneghin, Franco Bortoletto, Andrea Bordin. Allenatore Maurizio Ferro; vice Alessandro Meneghin. W.L.

tagonista dell’anno sportivo: il Sant’Elena di coach Mattia Tamiazzo ha infatti conquistato la promozione in Prima battendo nel doppio turno di semifinale i Brenta Gunners. Tra le prime quattro del campionato c’è anche il Showtime Pernumia, formazione monselicense giovane ma carica di entusiasmo. Appena prima dei campionati seniores, nell’Under 19 Gold, ci hanno pensato i ragazzi del Montagnana di Ascani Scapini a tenere alto l’onore della Bassa: i rossoneri della città murata hanno perso il titolo pro-

vinciale solamente nella finalissima contro il Basketlandia. Nell’Under 19 Silver, invece, le squadre della nostra zona hanno fatto man bassa di premi portando in finale Bc Solesino e Redentore Este. A trionfare, alla fine, sono stati proprio gli atleti atestini guidati da Fabio Baù. Il Solesino si è rifatto nella categoria Under 17 Silver, dove i ragazzi di Gigi Brunizzo hanno asfaltato i pari età dell’Olimpia Camposampiero conquistando il titolo di campioni provinciali.

LA PPOMOZIONE. Arriva all’apice un percorso iniziato 4 anni fa

arre volleY conQuista la serie c

ella serie quando i sogni diventano realta’: l’Arre Volley Zr impianti è promossa in serie C, questo il responso dei play off dopo la vittoria (3-0) nel derby patavino contro la Juvenilia, decisiva la classifica avulsa e il quoziente set a favore del team del presidente Matteo D’Anna. E’ l’apice fantastico di un percorso iniziato quattro anni fa dalla terza divisione, tre campionati vinti consecutivamente, quest’anno la serie D iniziata con l’obiettivo della salvezza, poi vittoria dopo vittoria e arrivata la consapevolezza di essere molto competitivi, da qui l’aspirazione di puntare in alto, è arrivato il secondo posto in campionato, i conseguenti play off e ora la serie C. “Un successone- ha detto Matteo D’Anna- che sa di sacrificio, che profuma

Gli atleti del Redentore Este protatonisti di gare entusiasmanti

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Sì,viaggiare viaggiare 12 Sì, 28 VENETO

HA DATO IL NOME ALL’ADRIATICO E S’È APERTA AI COMMERCI CON GRECI ED ETRUSCHI LA LUNGA STORIA DELLA CITTÀ È RACCONTATA MIRABILMENTE AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE ATTRAVERSO I CORREDI FUNERARI RINVENUTI NELLE TANTE NECROPOLI SCOPERTE NELLA ZONA ORA È LA PORTA DEL DELTA DEL PO E GUARDA AL TURISMO AMBIENTALE L’ESEMPIO DELL’EX IDROVORA AMOLARA ORA OSTELLO, RISTORANTE E MUSEO E PER I PATITI DEI MOTORI C’È L’AUTODROMO INTERNAZIONALE

Sette mari, sette vite

È la nobile Adria R

iscoprire Adria, la città che diede il nome all’Adriatico. Centro di primaria importanza per i traffici commerciali prima con i Greci (VI secolo a.C.) e poi anche con gli Etruschi. Città dalle sette vite, dunque, che ha saputo conservare nel tempo quel suo accento di nobiltà, come testimoniano i bei palazzi del suo elegante centro storico, tutto stretto intorno alle rive del Canal Bianco. Città piacevolmente decadente e per questo affascinante e talvolta malinconica. Per qualcuno inguaribilmente romantica. Con le stagioni cambiano le atmosfere che sa suscitare, talvolte raccolte, talvolta languide. Non muta invece il suo tratto aristocratico. Oggi Adria guarda al turismo con rinnovato interesse e accanto alle sue proposte d’arte e di storia, concentrate soprattutto sul Museo Archeologico Nazionale, offre anche spunti di turismo ambientale. La trasformazione di una vecchia idrovora in un ostello-ristorante ha dato vita all’Amolara, un complesso che può essere considerato la porta del delta del Po. Una struttura ricettiva molto frequentata dai giovani, dove si possono organizzare escursioni in bicicletta, barca o canoa nella parte più orientale del Polesine, quella che sfuma in mare fra i canneti del grande fiume diviso in più rami. Giusto citare l’esperienza dell’Amolara anche per il sapiente recupero di un complesso di archeologia industriale, al cui interno è stato ricavato il Museo dei Sette Mari (Septem Mària, secondo la definizione che Plinio il Vecchio diede al Polesine e ai sette rami del delta del Po nel I secolo d.C.), museo dove sono esposti macchinari e foto d’epoca e dove è documentata la straordinaria epopea della bonifica, quella che un secolo fa rese coltivabili molte zone paludose del Polesine. Paolo Bordin, il titolare dell’ostello che è anche proprietario dell’accogliente Hotel Leon Bianco in centro storico a Adria, all’Amolara ha puntato molto anche sul recupero della cucina tradizionale polesana. Una cucina semplice fatta di cose buone, a partire dal riso del delta del Po che

oggi ha assunto rinomanza nazionale grazie alla certificazione Igp. Valorizzate in cucina anche le anguille, tipica presenza nelle acque del delta. E’ emozionante pranzare nella grande sala dell’idrovora abbellita da un affresco a tutta parete di Elvio Mainardi che documenta la civiltà del lavoro nel Polesine. Ma torniamo ad Adria città, alla sua storia ben raccontata dal Museo Archeologico attraverso le tante collezioni che lo arricchiscono. In esposizione i pregevoli reperti rinvenuti nelle necropoli scoperte nella zona, corredi funerari variegati che testimoniano le usanze degli adriesi di allora ma anche la loro ricchezza. Il principale richiamo è costituito dalla Tomba della biga con i resti di quattro cavalli e di un carro: resta misteriosa l’identità del defunto a cui venne dedicata. Probabilmente un giovinetto. Il nucleo storico del Museo è rappresentato dalla collezione Bocchi, frutto dell’appassionata raccolta di reperti archeologici restituiti dal sottosuolo di Adria svolta da diversi membri dell’omonima famiglia durante i secoli XVIII e XIX. La collezione comprende migliaia di oggetti appartenenti a diverse categorie, risalenti sia all’età preromana che a quella romana. Con l’inizio del XX secolo la collezione fu acquisita dal Comune di Adria ai fini della costituzione del Museo Civico. Nel corso del Novecento i numerosi scavi condotti ad Adria e nei dintorni dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto incrementarono progressivamente le raccolte, tanto che per ben due volte la sede dovette essere cambiata per dare spazio alle nuove acquisizioni. Quella attuale è stata inaugurata nel 1971 e recentemente è stata ristrutturata, rendendo ancora più agevole la visita. Dai secoli cupi del Medio Evo Adria risorse grazie alla sua sede vescovile. La cattedrale, più volte riedificata, presenta al suo interno numerosi pezzi d’arte come gli affreschi ottocenteschi di Se-

I SAPORI ANTICHI DEL POLESINE

A

d Adria sono molte le possibilità per vivere un’esperienza gastronomica piacevole, alla ricerca degli antichi sapori del Polesine. Oltre all’Ostello Amolara, che propone una cucina semplice di territorio e anche dei menu low cost che attraggono i giovani (18 euro), va ricordato il ristorante Zoccoletto, con le sue specialità di carne e di pesce. Poi il ristorante Molteni, dell’hotel omonimo, che propone una cucina ricercata ma con solidi fondamenti sulla tradizione. Tra le avanguardie va citato il ristorante Ofizial di recente apertura: un bel locale in stile vintage dove lo chef Claudio Stoppa (nella foto) propone piatti moderatamente creativi, fra cui spicca la fondina del doge, dedicata all’astice e ai molluschi. Viene cotta su una pentola di pietra ollare. Sul delta del Po, nell’avamposto di Santa Giulia, dove è ancora attivo un ponte di barche, consigliata la sosta all’Osteria Arcadia: piatti tipici del delta, comprese cozze e vongole coltivate in proprio. Il marito della titolare Pamela Veronese organizza escursioni di pescaturismo nelle valli. bastiano Santi, gli armadi seicenteschi della sagrestia opera dello scultore Giacomo Piazzetta. Vicino alla cattedrale sorge il palazzo del Vescovado e poco lontano c’è Villa Mecenati, bell’esempio di architettura degli anni ‘30, oggi sede del Conservatorio Musicale. In Riviera Matteotti sorge il Teatro Comunale, realizzato dall’architetto Scarpari nel 1935, e nella zona retrostante c’è il colorito quartiere Cannaregio, un tempo abitato da pescatori e raccoglitori di canna palustre. Pregevole anche Palazzo Tassoni, sede municipale. Merita una visita anche la chiesa di Santa Maria Assunta, detta della Tomba per la presenza di un antico tumulo forse di origine romana. Un capitolo a parte merita l’autodromo internazionale che ha portato ad Adria un notevole volume di attività, comprese alcune competizioni internazionali. L’omaggio a una terra che ha dato grandi piloti: da Arnaldo Cavallari, imprenditore del pane (creò la famosa Ciabatta Polesana), al suo allievo Sandro Munari, una leggenda “mondiale” dei rally, nato nella vicina Cavarzere. Un certo richiamo ha anche l’outlet di una nota azienda di abbigliamento. Il delta del Po costuisce la naturale estensione del territorio di Adria. Il modo ideale per conoscerlo e scoprire i segreti dell’ambiente naturalistico che custodisce è un’escursione in barca. Partendo dalla visita dei rami principali per poi entrare nei corsi d’acqua più piccoli, facendosi largo fra i canneti per approdare negli scani, le isolette create dal grande fiume mediante il continuo deposito di sedimenti. E’ l’occasione per vedere da vicino aironi e garzette, cavalieri d’Italia e alzavole: un’avifauna rara che qui ha trovato il suo habitat ideale. La compagnia di navigazione con maggiore esperienza è la Marino Cacciatori, attiva fin dagli anni Settanta. Propone un ampio ventaglio di escursioni per entrare nel magico mondo del delta e per vivere le sue suggestioni.

IN COPERTINA L’ARISTOCRATICO CENTRO STORICO DI ADRIA CHE SI RISPECCHIA LANGUIDO NELLE ACQUE DEL CANAL BIANCO. SOTTO: L’IDROVORA DELL’AMOLARA (ORA OSTELLO-RISTORANTE E MUSEO). SOPRA: LA CATTEDRALE E IL CENTRO STORICO AL CREPUSCOLO. IN BASSO, DA SINISTRA: LE VECCHIE IDROVORE DELL’AMOLARA, ESCURSIONI NEL DELTA DEL PO CON LE IMBARCAZIONI DI MARINO CACCIATORI, L’AUTODROMO INTERNAZIONALE E TRE IMMAGINI DI REPERTI CUSTODITI AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE


38 Concerti e non solo

Concerti 29

mille e ancora mille...

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pagina a cura di graziano edi corazza

in veneto Piazzola sul Brenta

hYDrogen festival 2014

eventi

italiana del loro Farewell Tour saranno gli Scorpions, band che ha scritto pagine indimenticabili dell’hard rock mondiale. Sabato 19 spazio alla musica italiana con il talento di Emma, che torna in scena per poche data estive. A chiudere il programma, il 25 luglio, Elisa, il cui tour sta conquistando il pubblico di tutta Italia. L’area live sarà dotata di wifi gratuito, area relax e area giochi. 19 luglio 2014 – Castello Scaligero di Villafranca

fiorella mannoia “fiorella mannoia live 2014”

Hydrogen Festival: a Piazzola sul Brenta (PD) tornano le grandi stelle della musica internazionale. Nella bellissima Company Area arrivano Robert Plant and The Mississippi All Stars, James Blunt, Paolo Nutini, Massive Attack, Negramaro, Emma, Elisa e l’unica data italiana del tour di addio degli Scorpions. Un calendario straordinario, dal rock al pop, dall’elettronica alla musica italiana. Superati i 300.000 spettatori nelle 3 precedenti edizioni. Hydrogen Festival Negramaro, 6 luglio Massive Attack, 9 luglio Robert Plant and North Mississippi All Stars, 14 luglio James Blunt, 15 luglio Paolo Nutini, 17 luglio Scorpions, 18 luglio Emma, 19 luglio Elisa, 25 luglio Company Arena, Piazzola sul Brenta, Padova. Torna la grande musica live del Hydrogen Festival, a Piazzola sul Brenta (PD). La kermesse, giunta alla settima edizione, porterà sul mega palco il meglio della musica italiana e straniera, a partire dal 6 luglio 2014. Forte di oltre 300.000 presenze nelle precedenti sei edizioni, l’Hydrogen Festival si conferma uno degli eventi musicali e culturali più interessanti in Italia, unendo al valore degli artisti la bellezza della location, che gode di una impareggiabile quinta naturale data dalla facciata di Villa Contarini e dal grande porticato. In 19 giorni andranno in scena 8 artisti, selezionati, come nelle scorse edizioni, in base all’unico criterio della qualità, cercando di andare incontro ai gusti più diversi: in calendario quindi la storia del rock di Robert Plant e degli Scorpions, l’elettronica dei Massive Attack, il rock degli Scorpions, il pop di Blunt e Nutini, per chiudere con la grande musica italiana dei Negramaro, Elisa e Emma; tutti i colori dello spettacolo dal vivo. Il programma apre il 6 luglio con il rock dei Negramaro, tornati quest’anno veri e propri re dei palchi italiani. Il 9 luglio tornano, dopo il memorabile live di 4 anni fa, i Massive Attack, vera leggenda della musica elettronica britannica, padri di quel trip hop che ha influenzato tutta la musica degli anni ‘90 del secolo scorso. Il 14 luglio arriva il mito immortale di Robert Plant, anima dei Led Zeppelin, accompagnato sul palco da una band interessante, i North Mississippi Allstars. James Blunt e le sue melodie pop saranno invece protagonisti il 15, mentre il 17 il pubblico dell’Hydrogen Festival avrà modo di conoscere il talento puro di Paolo Nutini. Venerdì 18 un concerto imperdibile per gli amanti del grande rock: a dare infatti l’addio ai fans italiani con la loro unica data

La Signora della canzone d’autore italiana, ripercorrerà quasi trent’anni di carriera il 19 luglio presso il Castello Scaligero di Villafranca, nell’ambito del Villafranca Festival 2014. FIORELLA MANNOIA, grazie alla sua voce plasma le canzoni, inedite o covers, aggiungendovi tanta intensità e originalità interpretativa. Fiorella Mannoia sarà accompagnata dalla sua band, composta da Carlo Di Francesco (percussioni e direzione musicale), Diego Corradin (batteria), Luca Visigalli (basso), Davide Aru (chitarre), Fabio Valdemarin (pianoforte). Padova

sherwooD festival 2014 programma concerti

11 giugno: Espana Circo Este + F.A.S.K. (apertura festival) 13 giugno: The Zen Circus 15 giugno: Sherwood in collaborazione con Radar: The Pains Of Being Pure At Heart 18 giugno: 99 Posse 22 giugno: Die Antwoord 25 giugno: Dub Fx 27 giugno: Caparezza – presentazione nuovo album 02 luglio: Brunori Sas 05 luglio: Perturbazione 06 luglio: New York Ska Jazz Ensemble 11 luglio: Afterhours 16 luglio: Radar Festival Day One con SLOWDIVE live – prima data italiana reunion tour 18 luglio: Estra SGuARDO A NORDEST Manu Chao “La ventura” venerdi’ 27 giugno 2014 Trieste – Borgo Grotta Gigante Guca sul Carso 2014 il piu’ importante Festival Balkan in Italia venerdi’ 18 luglio 2014 sabato 19 luglio 2014 Trieste – Borgo Grotta Gigante Dubioza kolektiv (Bosnia) Koza Mostra (Grecia) Dzambo Agusevi Orkestar (Macedonia) Radio Zastava (Italia – Friuli Venezia Giulia)

tutte le info: www.ecoveneto.it - www.tuttoeventitalia.it

nuovo Disco e tour per i rumatera rumatera: la band dialettale veneta con un nuovo album “awanti coi ammicci”

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due anni da “Xente Molesta”, i RUMATERA, dopo un tour che li ha visti impegnati per 116 live in tutt’Italia, i Tosi de Campagna hanno presentato dal vivo, in anteprima assoluta, il nuovo doppio album “AWANTI COI AMMICCI” il 24 aprile 2014 nel tempio dei rock clubs: il New Age di Roncade, Treviso. “AWANTI COI AMMICCI”, pubblicato da La Grande V e distribuito da Audioglobe, è in vendita dal 4 maggio 2014. “AWANTI COI AMMICCI” è un doppio Ep che contiene nel primo cd con i brani dal sound classico targato Rumatera e in un secondo con tre brani dall’impronta più elettronica, tra cui il primo singolo “Kilometro 01” prodotto da Cristian Milani e il brano “Venenglish” prodotto da un maestro della dance come Gigi Barocco (Ultra Records). La band per festeggiare l’evento ha regalato ai primi 200 fans un gadget particolare e pensato per l’occasione. LA BAND. I Rumatera nascono nell’estate del 2007 dall’idea di Daniele Russo, Giorgio Gozzo, Luca Perin e Giovanni Gatto per creare una band che portasse in musica la vita dei “tosi de campagna” intesi come i ragazzi che hanno mantenuto una mentalità ed uno stile sinceri non condizionati dallo stile dominante. Da allora sono passati più di 300 live (con oltre 20mila spettatori all’Home Festival di Treviso nel 2013) e cinque albums “Rumatera” (2008), “My Crew” (2009), “71 Gradi” (2010), “La Grande V” (2011) e “Xente Molesta” (2012).

intervista a el bullo, Daniele russo, chitarra e voce dei rumatera Ci spieghi il titolo... ““Awanti coi ammicci” è una di quelle cose che si dicono al bar quando uno chiede “beviamo na biira?”. “Awanti coi ammicci” per noi è diventato un vero e proprio tormentone e come tutti i tormentoni che ci prendono ciclicamente, anche questo è andato a finire in un disco... è comunque anche un modo positivo di affrontare le avversità, è un motto propositivo”. Come vanno i concerti... “Molto bene, grazie! L’atmosfera è sempre più festosa e il pubblico (che dal nostro punto di vista è lo spettacolo) è sempre più molesto”. I prossimi live... “Tutti i live si trovano su www.rumatera.com, diciamo che copriremo tutto il Veneto e faremo qualcosa in Lombardia e Piemonte... le date si aggiungeranno strada facendo, il booking deve ancora essere chiuso. Per noi una data importantissima è fissata il 17 agosto, saremo allo Sziget festival a Budapest sul palco Europa!!! Yeeeeee!!!” Come siete nati, di dove siete esattamente, e le line up succedutesi... “Io e Giò proveniamo dai Catarrhal Noise, storica band veneta, Sciukka e Gosso dai Budregassi, altra band che si è data molto da fare all’epoca. Ci siamo incontrati suonando nei bar delle nostre zone e alle feste della birra. A me è venuto in mente di mettere in piedi la band. Siamo partiti accomunati dalla passione per il punk rock californiano e poi abbiamo costruito il nostro stile. Sciukka e Goso sono di Cazzago di Pianiga, io di Scaltenigo e Giò di Mirano. La line up è sempre la stessa dal 2007, anno in cui abbiamo cominciato a suonare”. Esprimervi in veneto... solo un motivo musicale od anche culturale od anche politico... “Soprattutto culturale, nel senso che siamo figli della cultura in cui siamo cresciuti. Quindi un pò per prendere in giro certi atteggiamenti, pensieri o modi di dire, un po perché al bar siamo abituati a parlare in dialetto, la canzoni nascono in questa lingua. Il fatto di metterla giù in modo musicale nelle canzoni è una conseguenza della questione culturale. Di politico non c’è proprio nulla nella nostra scelta di esprimerci in dialetto”. Il disco nuovo cosa dice in più rispetto ai precedenti... “Beh, rispetto ai precedenti approfondiamo molto di più la tematica del riscoprire e godere delle cose semplici ma quello che salta di più all’orecchio è la presenza di tre canzoni con base elettronica. Esperimento che avevamo già fatto ne “La Grande V” ma che in “Awanti coi ammicci” prende un altro peso!”. Le fonti di ispirazione musicale... “Da Gianni Dego ai Bloody Beetroots, tutto quello che ci sta in mezzo passando per Blink 182 e Ac/Dc”. Dal vivo avete due figuranti... vuoi parlarne... “Eheheh. Una è la “dolgissima” Lady Poison che spruzza Rhum e Pera direttamente negli occhi delle prime file! In teoria dovrebbe spruzzarglielo in bocca ma è famosa per la sua mira! L’altro è Giovannino PDM molestissimo presentatore e lanciatore di cori! Non dimentichiamoci delle TEALS che sono delle cheerleaders che ci seguono praticamente in tutti i concerti ormai”.


Benessere 10 30 Benessere >> Obesità: un’epidemia più pericolosa del fumo

Veneti sempre più grassi: si corre ai ripari Il 40% degli adulti tra i 18 e i 69 anni supera il proprio peso forma. Ma se un 31% è in sovrappeso un buon 9% è già obeso di Germana Urbani

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chili di troppo ammalano il corpo più di hanno così lanciato l’ipotesi di una vera e promolti altri fattori. Ma l’obesità non è più pria ‘Convenzione Globale’ contro il cibo poco un problema che riguarda il popolo ame- salutare, sul modello di quella contro il tabacco ricano, come eravamo abituati a pensare, approvata nel 2003 e legalmente vincolante oggi anche l’Italia conta numeri importanti per i paesi che l’hanno ratificata. L’obiettivo è e preoccupanti. ottenere una serie di misure più rigide contro l’inE il Veneto non è da meno. Secondo i dati dustria alimentare, che spesso, recita la bozza rilevati al 2012, si stima che circa il 40% degli di convenzione, ‘’si tira indietro rispetto a camadulti tra i 18 e i 69 anni superi il proprio peso biamenti positivi, con i governi che si sentono forma. Ma se un 31% è in sovrappeso un buon impossibilitati a intervenire’’. Tra le misure sug9% è già obeso. Per non parlare dei bambini gerite ci sono la rimozione dei grassi artificiali da che sempre più vengono messi a dieta sin dalla cibo e bevande entro cinque anni, la proibizione tenera età. di spot degli alimenti Rimozione dei Proprio per questo poco salutari, ma anConsumer International che l’adozione di un grassi artificiali e World Obesity Federametodo di tassazione da cibo e bevande tion, due delle principali che scoraggi i consumi entro cinque anni associazioni mondiali di ‘cibo spazzatura’, e che si occupano di persino il cambiamenquesti temi, in occasione dell’assemblea gene- to delle autorizzazioni al commercio. In questo rale dell’Organizza-zione mondiale della sanità contesto, spiega Luke Upchurch di Consumer hanno proposto una ricetta per la pre-venzione International, anche l’adozione di etichette con dei chili di troppo. Più educazione, stop agli spot messaggi che avvisino del pericolo per la salute soprattutto quando potrebbero essere esposti i o addirittura con immagini shock degli effetti bambini, maggiori tasse per scoraggiare i consu- dell’obesità potrebbero essere efficaci. ‘’Sono mi e persino etichette shock che mostrino i dan- necessarie misure più stringenti di queste – spieni alla salute. Le stesse ricette messe a punto in gano le as-sociazioni - ma se qualche governo questi anni per diminuire il consumo di sigarette dovesse decidere che anche questo tipo di etipotrebbero ‘tornare buone’ anche per contra- chette possono essere utili noi supporteremmo stare l’epidemia di obesità, che ormai è anche la scelta’’. Proprio dieci anni fa, ricordano le due più perico-losa del fumo. Le due associazioni Ong, l’Organizzazione Mondiale della Sanità

pubblicava la sua Global Strategy on Diet and Physical Activity and Health, il primo documento in cui si riconosceva il potenziale pericolo per la salute rappresentato dall’alimentazione non corretta. Nonostante il riconoscimento però il numero di morti causate dall’obesità è continuato ad aumentare, passando da 2,5 milioni nel 2005 a 3,8 nel 2010, e le persone in sovrappeso o obese sono ormai più di mezzo miliardo nel mondo, il 10% degli uomini e il 14% delle donne, con la maggioranza concentrata nei paesi in via di sviluppo. Per contrastare con efficacia l’obesità nel mondo, spiega il docu-mento elaborato dalle associazioni, è necessaria una convenzione vincolante dall’alto, e non una serie di regole lasciate alla buona vo-lontà dei singoli paesi. ‘’Siamo nella stessa situazione degli anni ‘60, quando l’industria del tabacco affermava che non c’era niente di sbagliato nelle sigarette e nel giro di 30-40 anni sono morte milioni di persone - sottolinea Upchurch -. Se non si agisce ora rischiamo di avere la stessa intransigenza da parte delle industrie alimentari’’. Alcuni stati si stanno muovendo la California potrebbe adottare a breve delle etichette per le bevande gassate con dei messaggi di allarme simili a quelli delle sigarette. Una legge in questo senso, affermano i media locali tra cui il Los Angeles Times, ha passato l’esame di una commissione e sarà in discussione al Senato californiano nei prossimi giorni.

La scritta proposta avvertirebbe i consumatori che “consumare bevande con zuccheri aggiunti contribuisce a causare obesità, diabete e carie dentali”. La commissione ha approvato il provvedimento con cinque favorevoli e due contrari, trasmettendola all’assemblea generale. Le principali associazioni di produttori si

sono dette fortemente contrarie alla legge, che sarebbe inutile dal momento che le bibite non sono la maggior fonte di calorie della popolazione. A favore invece ci sono diverse associazioni scientifiche, tra cui la California Medical Association.

preoccupati i proDuttori Di bibite zuccherate

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egli Stati Uniti, dove il problema obesità è certamente più importante e di lunga data che in Italia, i provvedimenti contro gli zuccheri aggiunti preoccupano non poco. Una tassa sulle bibite zuccherate proporzionale alle calorie contenute potrebbe far scendere i consumi quasi del 10%, un effetto maggiore rispetto a una tassazione basata sulla quantità della bevanda acquistata. Lo afferma uno studio del centro ricerche Usa Research Triangle Institute di New York pubblicata dall’American Journal of Agricultural Economics. I ricercatori hanno sviluppato un modello matematico per prevedere le reazioni del mercato a diversi tipi di tassazione, da cui è emerso che con una tassa di 0,04 centesimi a caloria si otterrebbe un minore consumo, sempre in termini di calorie, del 9,6%. “Tassando le quantità di bevanda invece - spiega Chen Zhen, l’autore principale – al massimo si otterrebbe un minore consumo dell’8,6%. Ma una tassa sulle calorie spingerebbe le compagnie a riformulare i prodotti per diminuire il contenuto di zucchero - continua l’esperto - oltre a spingere i consumatori a consumare bibite meno caloriche. Una tassa sulla quantità invece farebbe costare di più sia una lattina di una bevanda da 150 calorie che una da 50’’.


Giardinaggio Giardinaggio 31 23 >> Eleganti e robusti, spiccano sugli altri fiori come gli amori più grandi, quelli eterni

Agapanto, il fiore dell’amore

Esuberante come l’estate, blu o azzurro come il mare delle coste africane. La pianta giusta per creare ricche bordure nel vostro giardino o angoli incantati

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di Germana Urbani

i chiama Agapanto ed è un fiore meraviglioso che regala gioia al cuore e freschezza agli occhi. I suoi colori sono tipici dei fiori che amano l’ombra ma l’agapanto è una pianta del sole, della luce, del calore. La sua regione d’origine non per nulla è l’Africa, un continente misterioso e ricco di vitalità e luce. Qui è considerato quasi come una pianta sacra, molto usata nelle cerimonie e nei festeggiamenti. Si ritiene che porti fortuna, prosperità e amore. D’altronde lo dice anche il suo nome: Agapanto viene dal greco e significa fiore dell’amore. Certo è più conosciuto come giglio africano, coltivato in colonie che formano macchie di colore blu-viola. Fino a pochi anni fa era diffuso quasi esclusivamente nei giardini della riviera ligure e nelle zone costiere più a Sud della nostra penisola. Ultimamente, però, l’Agapanto sta godendo di un discreto fervore, sia da parte dei privati che dei cultori professionali. Per questa ragione sono aumentate a dismisura anche le varietà, che adesso arrivano a toccare le 625 specie, con tonalità delle fioriture, che vanno dal blu al viola, fino al bianco e all’azzurro. Si tratta di una pianta davvero facile da coltivare. E’ una bulbosa perenne che non necessita di molta acqua. Le foglie, lunghe e carnose, si alzano verdeggianti a primavera mentre i fiore sboccia d’estate su di un lungo stelo che può arrivare ad un metro d’altezza. Si tratta di un fiore composto:

Sarà il prossimo

Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli

Einstein?

Aiutalo a diventare grande, con l’adozione a distanza.

Da una a molte piante

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e da una pianta volete farne altre in autunno o tra marzo e aprile dovete dividere i cespi di foglie. Poi con un coltello pulito ed affilato si procede a tagliare i rizomi facendo attenzione che tutte le porzioni preparate contengano una buona quantità di radici, in modo da garantire un corretto attecchimento alle future piante. Agli agapanti non piace molto venire spostati e maneggiati, quindi capita spesso che un rinvaso, o la divisione dei rizomi, causino la mancata fioritura per l’anno successivo.

Milioni di bambini nel Sud del mondo crescono malnutriti e senza diritti. Ma chissà cosa potrebbero fare se potessero avere cibo, acqua potabile, cure mediche e un’istruzione. Adotta un bambino a distanza, aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro migliore. Oggi cambiare il mondo dipende da te. Un giorno, dipenderà da lui!

una sfera di fiori, in realtà, sempre ricca di insetti laboriosi. Normalmente ogni pianta riesce a produrre due o tre fioriture per stagione vegetativa. Essendo una piante di origina africana, l’agapanto predilige climi caldi ed esposizioni in pieno sole con poche ore di ombra, giusto nelle ore più calde della giornata. In inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo, può sopportare temperature di poco inferiori allo zero, per questo spesso, si ricorre alla coltivazione in vaso, in modo da proteggerla in serre fredde durante i mesi più rigidi. Ma chi pianta i bulbi a terra può coprirli con una spessa pacciamatura, oppure dissotterrarli prima delle gelate. Se si decide di coltivare questi fiori in vaso, i vasi devono essere capienti, soprattutto quando si tratta di varietà non nane, che possono allargarsi molto, riempiendo tutto lo spazio che trovano a disposizione. Usate del un buon terriccio fertile, soffice e molto ben drenato, per evitare che ristagni idrici vadano a favorire lo svilupparsi di muffe e marciumi delle radici. Trattandosi di una pianta africana, resiste bene al caldo, e non ha bisogno di annaffiature frequenti. Va innaffiata soltanto ai primi segni di sofferenza che arrivano dopo periodi molto siccitosi. Sono assolutamente da evitare i ristagni d’acqua, per cui è consigliabile far asciugare perfettamente il terreno prima di innaffiare nuovamente.

concime, come e Quanto?

Per ricevere le informazioni sul bambino e la comunità che potrai sostenere, spedisci in busta chiusa il coupon qui riportato a: ActionAid - Via Broggi 19/A - 20129 Milano, invialo via fax al numero 02/29537373 oppure chiamaci allo 02/742001.

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Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano, via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati. ZLP12

Data e luogo

Firma

Per informazioni chiama lo 02/742001, vai sul sito www.actionaid.it o scrivi a richieste@actionaid.org

P

er avere delle belle piante si consiglia di usare ogni 15-20 giorni un concime per piante da fiore, ma a metà dose rispetto a quella consigliata, in quanto grandi quantità di fertilizzante spingono le foglie a scapito dei fiori che restano più piccoli del normale. Ricordate di togliere periodicamente le foglie rovinate, o ingiallite, in modo da eliminare eventuali funghi o batteri.


Crucilibro 22 32 Crucilibro

Ciò che non dici ti definisce forse anche meglio di ciò che fai Almeno una volta nella vita occorre perdersi. Forse è solo questo che ci riporta davvero alla vita vera

Maggie O’Farrell

Steve Tesich

Domenico Dara

Fabio Geda

Greta, casalinga irlandese

Saul Karoo, script doctor

Un postino

Andrea Luna, insegnante precario

Alter Ego

Robert Riordan, marito di Greta, pensionato

Billy, il figlio adottivo

La gente del paese

La famiglia Patterson

Location

Londra

Hollywood

Girifalco in Calabria

New York

Il grande caldo

La vera madre di Billy

Il Caso e le coincidenze

La moglie sterile

Eroe - Eroina

Co-Protagonisti

Saul è il dottore dei film. aggiusta le sceneggiature degli altri. La sua Il postino di Girifalco, uomo schivo e vita è quella di un intellettuale ma solitario, dedito a registrare, in forma la sua vita privata è un disastro. di coincidenze, le epifanie del Caso, Bugiardo, smodato nel bere e nel apre, legge e copia le lettere prima di fumo, si è separato dalla moglie consegnarle e respinge le richieste d’affetto di Billy La scomparsa del padre riporta Un giorno arriva, però, una strana Un giorno tagliando la pellicola di a casa i tre figli, ormai lontani, missiva. Il postino si prepara un grande regista vede sulla scena ognuno alle prese con i suoi alla sua missione: svelare una la vera madre di suo figlio adottivo, problemi. Mentre si susseguono le sciagurata passione e salvare Billy e decide di cercarla. da quel ipotesi su dove sia andato Robert, Girifalco dai traffici loschi del momento in poi tutto cambierà i tre figli non sanno che la madre sindaco, che vuole vendere il e per qualcuno sarà una vera nasconde un segreto che potrebbe lussureggiante monte Covello per tragedia spiegare tutto farne una discarica

Andrea ha una vita senza emozioni. Decide, un pò per scappare dalla moglie inaridita dal suo sterile ventre, parte per un viaggio a New York che si trasforma in una peregrinazione che lo trascina ai margini della società e che gli regala incontri memorabili L’incontro che dà una svolta è quello con la famiglia Patterson: Ary, la madre, e i suoi due figli gemelli di tredici anni, Benjamin e Allison. All’improvviso, Andrea decide di tornare a casa dalla moglie, ma quello che ha lasciato non esiste piú. E allora capisce che «casa» è altrove

Cosa dire del libro

Un romanzo magistrale in cui l’autrice dimostra la sua eccellenza nel saper sondare tutto quello che il genere umano tiene celato nel proprio animo

Un grande libro fatto di una materia molto densa che procura in parti uguali riso, lacrime e notti insonni proprio come il cinema

Lo scrittore compone un inno alla scrittura e al suo segreto potere di entrare nei percorsi del destino grazie anche all’abilità di fondere insieme lingua e dialetto

Il racconto di un’umanità fragile, una galleria di anime trasportate da un vento nefasto e che solo la volontà può fermare

Leggere… Leggere

Maggie O’Farrell Istruzioni per un’ondata di caldo Guanda, pp. 350 € 18.50

Steve Tesich Karoo Adelphi, pp.459 € 20.00

Domenico Dara Breve trattato sulle coincidenze Nutrimenti, pp. 365 € 19.00

Fabio Geda Se la vita che salvi è la tua Einaudi, pp.231 € 17.50

Intrigo

Finale

In un giorno particolarmente caldo Robert esce da casa per non farne più ritorno. Solo dopo la sua scomparsa sua moglie Greta scopre che il marito ha portato via il passaporto e ha ritirato il conto in banca

di Germana Urbani · www.guanda.it>www.adelphi.it< >www.nutrimenti.net< >www.einaudi.it<


responsabilità genitoriale a seguito di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio o all’esito di procedimenti relativi i figli nati fuori dal matrimonio. ma che cos’è l’affidamento dei figli? L’affido dei figli definisce la ripartizione della responsabilità genitoriale sui figli minorenni in situazioni di non convivenza, causata dalla separazione dei genitori o da cessazione di convivenza more uxorio. Peraltro, a partire dal mese di febbraio 2014, non si parla più di potestà genitoriale ma di responsabilità genitoriale. Come ho già avito modo di dirvi in qualche rubrica “fa”, il nostro ordinamento, con la riforma del 2006, predilige l’affidamento condiviso che prevede, in

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di “conflittualità insanabili” tra i genitori, ovvero il permanere di un’ “armonia” tra gli stessi. Il giudice, quando dispone l’affidamento condiviso, provvede anche sulla residenza dei figli (c.d. collocamento prevalente) e sulle modalità e tempi con cui l’altro genitore può e deve stare con loro. Il genitore cui sono affidati i figli, salva disposizione del tribunale, esercita la responsabilità genitoriale attendendosi alle condizioni determinate dal Tribunale in sede di separazione o nella successiva modifica delle condizioni di separazione, o con la sentenza di divorzio o nel provvedimento ottenuto ex. 337 bis c.c. Salvo non sia stabilito diversamente, le decisioni di maggiore interesse per i figli (Es. istruzione, educazione, salute, tenendo

Il giudice, se accoglie la domanda, dispone l’affidamento esclusivo al genitore richiedente, facendo salvi, per quanto possibile, i diritti del minore nei confronti del genitore non affidatario. Attenzione, però, che se la domanda risulta essere manifestamente infondata, il giudice può considerare il comportamento del genitore che ne ha fatto richiesta ai fini della determinazione dei provvedimenti da adottare nell’interesse dei figli. Non sono considerati validi motivi per l’affidamento ad un solo genitore: 1) il conflitto tra i genitori, se questi singolarmente non si comportano in modo contrario all’interesse del minore; 2) la lontananza fisica dei due genitori;

essere rimesso ad accordi liberamente concordati e sottoscritti dai coniugi) e consiste nel versamento di una somma di denaro, suscettibile di revisione nel tempo, in favore del coniuge economicamente debole o dei figli nati dal matrimonio o fuori dal matrimonio. Il d.lgs. 154/2013 ha riformato alcune disposizioni in tema di assegno di mantenimento a favore dei figli di cui tratterò più ampiamente nella prossima rubrica.

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i nostri Esperti Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

AFFARI DI PER FAMIGLIA IL DIRITTO IL CITTADINO

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Nuove garanzie per chi compra casa e aziende: il prezzo va depositato dal Notaio

Affidamento dei figli, responsabilita’ genitoriale e accenni sull’assegno di mantenimento a pochi mesi dalla riforma della filiazione (d. lgs. 28.12.2013 n. 154)

Cari lettrici e lettori, in questo numero vorrei affrontare, caso di cessazione della convivenza dei coniugi o dei conto delle inclinazioni e delle aspirazioni dei figli stessi) così come da alcuni di Voi richiestomi, l’affidamento conviventi more uxorio, l’attribuzione stabile ad entrambi devono essere concordate da entrambi i genitori. dei gli Notaio con particolare Dott.fiAvv. Matteo Ceolinattenzione all’assegno di i genitori dell’esercizio della responsabilità genitoriale in Quali gli spazi per l’affidamento esclusivo? mantenimento anche a seguito delle modifiche apportate regime di comune accordo. Con la L. n. 54/2006 il modello dell’affido esclusivo a seguito dell’entrata in vigore a febbraio 2014 della Nonostante il favore legislativo per l’affidamento sembrava essere superato e ormai eccezionale, tuttavia La legge 143 del 2013 eliazione un (D. Fino ad oggi il controllo sull’esistenza danno contro il riforma venditore riforma del diritto di famiglia e della fi Lgs. condiviso, il giudice che pronunciadel la separazione la recente attuata dal d.lgs. 154/2013: 28.12.2013 n. 154). ed i consequenziali provvedimenti relativi ai figli deve ha previsto all’art. 337-quater c.c.: successivo decreto attuativo di vincoli sui beni ceduti veniva fatto truffaldino, ma con tutte le diffi coltà Questa riforma ha, tra le altre cose, abrogato gli artt. valutare, prima di ogni altra, la soluzione che tutela al 1. La possibilità per il giudice di disporre l’affidamento – 155 dovrebbe sexies del Codice Civile, che disciplinavano megliostipulazione l’interesse del minore, ragion per disporre didei ad uno solo dei genitori qualora ritenga, con –155che arrivare tra prima della dell’atto. e cui le può lunghezze unfigli processo. i provvedimento nei confronti dei figli in caso di l’affidamento esclusivo ad uno solo dei genitori solo ove provvedimento motivato, che l’affidamento all’altro sia pochi mesi – prevedono che Dopo il rogito però occorre di solito Ora invece cosa succederà: separazione dei genitori, ed equiparato i figli naturali ciò risponda al superiore interesse del minore. contrario all’interesse del minore; ai figli legittimi. Quali sono i presupposti per l’affidamento 2. La possibilità per ciascuno dei genitori di chiedere, ilIn sostanza prezzooggidelle compravendite procedere ad altri adempimenti di succederà che il prezzo non verrà sono gli artt. 337 bis – 337 octies condiviso? in qualsiasi momento, l’affidamento esclusivo quando del Codice Civile disciplinano della (generalmente Il presupposto per registrazione tale forma di affidamento l’assenza dal sussistano le condizioni di immobili e che delle cessionil’esercizio di legge dato è subito compratore alindicate al punto 1). responsabilità genitoriale a seguito di separazione, di “conflittualità insanabili” tra i genitori, ovvero il Il giudice, se accoglie la domanda, dispone l’affidamento aziende venga obbligatoriamente e trascrizione) che richiedono venditore, bensì al Notaio, il quale scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, permanere di un’ “armonia” tra gli stessi. esclusivo al genitore richiedente, facendo salvi, per nullità del matrimonio o all’esito di procedimenti relativi i Il giorno; giudice, quando dispone l’affidamento condiviso, quanto possibile,conto i diritti del minore nei confronti del depositato presso il Notaio e qualche in questo breve lo dovrà versare in un proprio figli nati fuori dal matrimonio. provvede anche sulla residenza dei figli (c.d. genitore non affidatario. ma che l’affi damentomomento dei figli? prevalente) e sulle modalità e tempi Solo con dopo Attenzione, che solocos’è in un secondo periodo collocamento un venditore truffaldino, vincolato. che però, l’atto che sia se la domanda risulta essere L’affido dei figli definisce la ripartizione della cui l’altro genitore può e deve stare con loro. Il genitore manifestamente infondata, il giudice può considerare il venga corrisposto al venditore. che avesse già incassato il prezzo, stato registrato e trascritto e siano responsabilità genitoriale sui figli minorenni in situazioni cui sono affidati i figli, salva disposizione del tribunale, comportamento del genitore che ne ha fatto richiesta ai di non convivenza, causata dalla dei esercita responsabilità genitoriale fini della controlli, determinazione In particolare il Notaio potràseparazione – e avrebbe potuto larivendere lo stesso stati attendendosi fatti gli ulteriori il dei provvedimenti da adottare genitori o da cessazione di convivenza more uxorio. alle condizioni determinate dal Tribunale in sede di nell’interesse dei figli. dovrà sotto pena di gravissime bene ad una seconda persona, che Notaio procederà con la consegna Peraltro, a partire dal mese di febbraio 2014, non si separazione o nella successiva modifica delle condizioni Non sono considerati validi motivi per l’affidamento ad parla più di potestà genitoriale ma di responsabilità di separazione, o con la sentenza di divorzio o nel un solo genitore: responsabilità civili, penali e poteva ben riuscire a registrare e della somma al venditore. È chiaro genitoriale. Come ho già avito modo di dirvi in qualche provvedimento ottenuto ex. 337 bis c.c. Salvo non sia 1) il conflitto tra i genitori, se questi singolarmente non si il nostro ordinamento, con laariforma del stabilito le decisioni di maggiore interessecontrolli comportano in modo contrario all’interesse del minore; firubrica scali “fa”, – svincolare le somme trascrivere per diversamente, prima. Il compratore che se questi successivi non 2006, predilige l’affidamento condiviso che prevede, in per i figli (Es. istruzione, educazione, salute, tenendo 2) la lontananza fisica dei due genitori;

favore del venditore soltanto dopo avrebbe avuto così un doppio avessero buon esito il compratore aver eseguito la registrazione e danno: 1) avrebbe il prezzo, potrà riottenere facilmente la IL DIRITTO PER perso IL CITTADINO la trascrizione dell’atto ed aver ormai incassato dal venditore; 2) somma direttamente dal Notaio, verificato, soprattutto, l’assenza di avrebbe perso pure la proprietà senza dover “rincorrere” il venditore ipoteche o di ulteriori vincoli. del bene; restava il risarcimento che l’ha truffato. Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin

3) la tenera età del minore. Vi segnalo, inoltre, di come il Giudice, nell’adottare i provvedimenti inerenti i minori possa decidere di assumere qualsiasi mezzo di prova che ritenga necessario, anche d’ufficio (ovvero di sua iniziativa). Peraltro, con il d.lgs. 154/2013 è diventato obbligatorio l’ascolto del minore – salvo il caso in cui sia manifestamente superfluo o dannoso per lui – in tutti gli atti in cui devono essere prese decisioni che lo riguardano (per esempio anche nei procedimenti in cui si omologa o si prende atto di un accordo dei genitori). L’assegno di mantenimento: che cos’è? L’assegno di mantenimento è un provvedimento economico che viene assunto dal giudice (ma può anche essere rimesso ad accordi liberamente concordati e sottoscritti dai coniugi) e consiste nel versamento di una somma di denaro, suscettibile di revisione nel tempo, in favore del coniuge economicamente debole o dei figli nati dal matrimonio o fuori dal matrimonio. Il d.lgs. 154/2013 ha riformato alcune disposizioni in tema di assegno di mantenimento a favore dei figli di cui tratterò più ampiamente nella prossima rubrica. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

Nuove garanzie per chi compra casa e aziende: il prezzo va depositato dal Notaio

La legge 143 del 2013 e un successivo decreto attuativo – che dovrebbe arrivare tra pochi mesi – prevedono che il prezzo delle compravendite di immobili e delle cessioni di aziende venga obbligatoriamente depositato presso il Notaio e che solo in un secondo momento venga corrisposto al venditore. In particolare il Notaio potrà – e dovrà sotto pena di gravissime responsabilità civili, penali e fiscali – svincolare le somme a favore del venditore soltanto dopo aver eseguito la registrazione e la trascrizione dell’atto ed aver verificato, soprattutto, l’assenza di ipoteche o di ulteriori vincoli.

DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it

Fino ad oggi il controllo sull’esistenza di vincoli sui beni ceduti veniva fatto prima della stipulazione dell’atto. Dopo il rogito però occorre di solito procedere ad altri adempimenti di legge (generalmente registrazione e trascrizione) che richiedono qualche giorno; in questo breve periodo un venditore truffaldino, che avesse già incassato il prezzo, avrebbe potuto rivendere lo stesso bene ad una seconda persona, che poteva ben riuscire a registrare e trascrivere per prima. Il compratore avrebbe avuto così un doppio danno: 1) avrebbe perso il prezzo, ormai incassato dal venditore; 2) avrebbe perso pure la proprietà del bene; restava il risarcimento

del danno contro il venditore truffaldino, ma con tutte le difficoltà e le lunghezze di un processo. Ora invece cosa succederà: succederà che il prezzo non verrà dato subito dal compratore al venditore, bensì al Notaio, il quale lo dovrà versare in un proprio conto vincolato. Solo dopo che l’atto sia stato registrato e trascritto e siano stati fatti gli ulteriori controlli, il Notaio procederà con la consegna della somma al venditore. È chiaro che se questi controlli successivi non avessero buon esito il compratore potrà riottenere facilmente la somma direttamente dal Notaio, senza dover “rincorrere” il venditore che l’ha truffato. DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it


34 I nostri esperti

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SALUTE

Dott. Annamaria Bernardi, Specialista in Nefrologia ed Ematologia

La Donazione degli Organi, un gesto di solidarietà e di civiltà In medicina il trapianto di organi o tessuti è un’efficace terapia per alcune gravi malattie che colpiscono il corpo umano e che non sono curabili in altro modo; un organo sano viene trasferito con un complesso intervento chirurgico nel corpo di un malato, ridandogli la salute. Grazie all’esperienza acquisita negli ultimi anni il trapianto consente al paziente una durata e una qualità di vita che nessun’ altra terapia è in grado di garantire. Non tutti i pazienti che necessitano di trapianto però possono riceverlo a causa dello scarso numero di donatori. Ad esempio nel 2012 sono stati eseguiti 1.589 trapianti di rene a fronte di una lista di attesa di 6.731 pazienti. Gli organi che si possono trapiantare sono i reni, il fegato, il cuore, il pancreas, i polmoni e l’intestino, mentre i tessuti sono le cornee, il tessuto osseo, le cartilagini, i tendini, la cute, le valvole cardiache, i vasi sanguigni. Gli organi prelevati vengono trapiantati ai pazienti selezionati tra tutti quelli iscritti in lista di attesa, in base a criteri

oggettivi e trasparenti (compatibilità clinica ed immunologica) che favoriscono la massima riuscita del trapianto. L’AIDO è l’Associazione senza fini di lucro che recluta persone con la volontà di donare dopo la morte i propri organi a scopo terapeutico. Obiettivo primario è anche quello di informare ed educare la popolazione ad un sano e corretto stile di vita in modo da mantenere per il più lungo tempo possibile sani i propri organi e tessuti.

effettivi per milione di abitanti in Italia era di 21 donatori nel 2005, di 22,8 nel 2006 e di 38,9 nel 2013, collocando il nostro Paese al 2° posto in Europa per le donazioni. Nel Veneto questo indicatore è passato da 25,9 nel 2010. a 27,4 nel 2013. Ecco la mappa dei donatori segnalati dalle Regioni nel 2013:

I pazienti in lista di attesa di Trapianto in Italia al 31/12/2013 sono 9.828 Secondo i dati del Centro Nazionale di Trapianti il numero di Donatori è in ascesa, infatti il numero di donatori

L’A.I.D.O. è nata nel 1973: è apartitica, aconfessionale, interetnica, conforme ai dettati dell’ordinamento giuridico dello Stato e presente su tutto il territorio nazionale con oltre 1.200.000 iscritti. Per aderire all’A.I.D.O. è sufficiente compilare il modulo di adesione, firmarlo (3 firme) ed inviarlo in busta chiusa con affrancatura prioritaria (non occorre raccomandata) presso la sede Provinciale A.I.D.O. del luogo di residenza. I donatori di organi sono persone di qualunque età che muoiono in ospedale nelle Unità di Rianimazione, a causa di una lesione irreversibile al cervello (emorragia, trauma cranico, aneurisma etc.) o di un prolungato arresto cardiaco, accertato tramite elettrocardiogramma per almeno 20 minuti, che abbiano prodotto la totale distruzione delle cellule cerebrali causando la morte del paziente per irreversibile e completa cessazione dell’attività cerebrale. In qualche caso, la malattia di uno o più organi non pregiudica la utilizzazione di altri organi o tessuti per il trapianto.

La maggioranza delle religioni o confessioni religiose occidentali sostengono senza alcun dubbio la donazione e il trapianto degli organi. La Chiesa Cattolica ha sottolineato in molte occasioni che la donazione degli organi è un atto supremo di generosità, carità e amore. Altre religioni, fra cui quella Ebraica, Islamica e dei Testimoni di Geova non pongono nessuno ostacolo alla donazione. Gli organi sono prelevati nelle sale operatorie degli ospedali accreditati dalla Regione o dal Ministero, da équipes medico-chirurgiche che operano nel più grande rispetto del corpo del defunto che, dopo il prelievo, è a disposizione dei congiunti per le procedure relative alle esequie. La donazione degli organi è un gesto di amore per il prossimo che in qualche modo consente di dare un senso, una prospettiva, di illuminare con una luce di speranza un momento peraltro tragico. Dottoressa Annamaria Bernardi, Specialista in Nefrologia ed Ematologia, Direttore Sanitario Domus Medica Este e ambasciatrice A.I.D.O.

Indirizzo email per richiedere maggiori informazioni: specialistaonline@gmail.com

IL DIRITTO PER IL CITTADINO

Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin

Nuove garanzie per chi compra casa e aziende: il prezzo va depositato dal Notaio

La legge 143 del 2013 e un successivo decreto attuativo – che dovrebbe arrivare tra pochi mesi – prevedono che il prezzo delle compravendite di immobili e delle cessioni di aziende venga obbligatoriamente depositato presso il Notaio e che solo in un secondo momento venga corrisposto al venditore. In particolare il Notaio potrà – e dovrà sotto pena di gravissime responsabilità civili, penali e fiscali – svincolare le somme a favore del venditore soltanto dopo aver eseguito la registrazione e la trascrizione dell’atto ed aver verificato, soprattutto,

l’assenza di ipoteche o di ulteriori vincoli. Fino ad oggi il controllo sull’esistenza di vincoli sui beni ceduti veniva fatto prima della stipulazione dell’atto. Dopo il rogito però occorre di solito procedere ad altri adempimenti di legge (generalmente registrazione e trascrizione) che richiedono qualche giorno; in questo breve periodo un venditore truffaldino, che avesse già incassato il prezzo, avrebbe potuto rivendere lo stesso bene ad una seconda persona, che poteva ben riuscire a registrare e trascrivere per prima. Il compratore avrebbe avuto così un doppio

danno: 1) avrebbe perso il prezzo, ormai incassato dal venditore; 2) avrebbe perso pure la proprietà del bene; restava il risarcimento del danno contro il venditore truffaldino, ma con tutte le difficoltà e le lunghezze di un processo. Ora invece cosa succederà: succederà che il prezzo non verrà dato subito dal compratore al venditore, bensì al Notaio, il quale lo dovrà versare in un proprio conto vincolato. Solo dopo che l’atto sia stato registrato e trascritto e siano stati fatti gli ulteriori controlli, il Notaio procederà con la consegna della somma al venditore. È

chiaro che se questi controlli successivi non avessero buon esito il compratore potrà riottenere facilmente

la somma direttamente dal Notaio, senza dover “rincorrere” il venditore che l’ha truffato.

DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it


Protagonisti a Nordest Festeggia le nozze di diamante nel settore dell’intrattenimento

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Dalla Pria Group compie 60 anni di vita L’ha fondato Riccardo Dalla Pria nel 1954. Prima con i calciobalilla, Jukebox, flipper, biliardi poi sono subentrati videogames e slot machine Sessant’anni impegnato a far divertire la gente. Iniziando con i calciobalilla, per poi passare ai juke box, ai flipper, ai biliardi per finire agli attuali giochi elettronici. E’ la storia di DALLA PRIA GROUP, azienda piovese da sempre sul settore dell’intrattenimento. A fondare l’azienda ci ha pensato Riccardo Dalla Pria, scomparso sette anni or sono. Nel 1954 Riccardo faceva l’autista di taxi. Ed è stato proprio durante un viaggio con un cliente che ha intravvisto la possibilità di entrare nel business del gioco. Ha piazzato calciobalilla (che andava ad acquistare nelle carceri di Alessandria), flipper (importati usati dagli Usa), biliardi “Fabo” che fabbricava lui stesso, in molti bar del Piovese per poi allargare il suo giro in tutto il Triveneto e in Friuli. Attualmente DALLA PRIA GROUP, con sedi a Piove di Sacco in via Alessio Valerio e in via Dell’Industria nella Z.I. piovese, annovera oltre 110 dipendenti e fattura circa una trentina di milioni all’anno, ma ne versa allo stato ben 36, considerato che nei video games tutto è controllato e tassato praticamente on line. A dar una mano al papà Riccardo nel ’67 è entrato nel gruppo Dalla Pria il figlio Paolo, 64 anni sposato con due figli che riveste la carica di Presidente del gruppo. E proprio il figlio Claudio 43 anni sposato con tre figli nel ’91 ha seguito le orme del padre assumendo la carica di Amministratore Delegato e socio. Quindi è stata la sorella Barbara, sposata con due figli, laureata in economia e commercio alla Ca’ Foscari, nella veste di legale rappresentante della ditta ad entrare nell’azienda fondata dal nonno Riccardo. Attualmente DALLA PRIA GROUP è articolato su tre ditte: la Highlight of the Games che importa, produce e vende i prodotti, la Lunamatic che si occupa del

noleggio degli apparecchi installati nelle sale giochi, e la D.P. Service e Magic Games che prendono in considerazione le slot machine. Attualmente DALLA PRIA GROUP gestisce 3.500 slot machine nei bar e tabacchi del triveneto e del Friuli e 1.500 video giochi nei bowling e sale gioco. Sette di queste solamente a Jesolo sono di proprietà del gruppo. “Dobbiamo tutto a nostro padre – precisa Paolo Dalla Pria - è stato lui a vederci chiaro nel lontano 1954 e mettere su la nostra azienda, ora con i miei figli cerchiamo di gestirla al meglio, anche perché abbiamo la responsabilità delle oltre 110 famiglie che vivono grazie allo stipendio dei nostri dipendenti. Ma è sempre più difficile causa il clima di caccia alle streghe che il mondo del gioco ha subìto negli ultimi due anni e che non accenna a diminuire. Eppure siamo stati noi e le nostre organizzazioni di categoria a suggerire le iniziative per regolamentare il gioco. Non sono certamente le nostre macchinette che funzionano ad un euro e che non erogano più di cento euro ad incrementare la dipendenza da gioco. La chimera del cambiamento di vita grazie ad una vincita è figlia di altri prodotti immessi nel mercato”. Dal 2007 la famiglia Dalla Pria è entrata nel mondo del calcio locale prendendo a gestire la Piovese che milita nel campionato di Eccellenza con Claudio a far da Presidente. “In questi anni – spiega - abbiamo sempre cercato di allestire una squadra competitiva per rimanere nella categoria e ci siamo riusciti. Il nostro impegno però è sempre rivolto alle squadre minori a far sì che i giovani crescano in un ambiente sano dove misurarsi lealmente e non prendano strade diverse e pericolose”.

Il gruppo fattura una trentina di milioni e dà lavoro a oltre 110 dipendenti. Da dieci anni la famiglia dalla Pria gestisce anche la Piovese Calcio in eccellenza Sotto un’immagine del fondatore, Riccardo Dalla Pria


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l’INTARSIO Inserite all’interno dello schema le parole elencate in modo da completare il cruciverba.

Il Gioco del Mese Trova le 8 differenze

3 lettere ATI - ROS - RSU - STO 4 lettere ANNI - DIVA - TOUR 5 lettere ALBUM - DANCE - VIDEO 6 lettere AWARDS - FORBES - LOUISE RAZZIE 7 lettere CICCONE - OTTANTA REGISTA - VERSACE 8 lettere ATTIRARE - STILIST

Nomi famosi :) • Come si chiama il più costoso sarto giapponese? Tecucio Sumisura. • Come si chiama il più abile sciatore giapponese? Horoto Jataky. • Come si chiama il più grande barista giapponese? Nogosuky Makinoto. • Come si chiama il secondo più forte tuffatore giapponese? Tokai Ofun. • Come si chiama il più turbolento studente italiano? Oscar Manato. • Come si chiama il più grande zoologo italiano? Rino Ceronte. • Come si chiama il più grande paleontologo italiano? Dino Sauro. • Come si chiama il più grande igienista italiano? Teodoro Mapuzzi. • Come si chiama il più grande rosticciere italiano? Apollo Ariosto. • Come si chiama il più grande avicoltore italiano? Apelle Depollo. • Come si chiama il più noto ministro

delle finanze arabo? Nalir Colbuk. • Come si chiama il più grande produttore di cioccolata arabo? Al Latt. • Come si chiama il più goloso pasticciere arabo? Allick Li Babbà. • Come si chiama la più forte tuffatrice spagnola? Maia Chespansada. • Come si chiama la più freddolosa donna spagnola? Amalia Delana. • Come si chiama il più astuto investigatore spagnolo? Vasco Tesgama. • Come si chiama la più nota dietologa spagnola? Natalia Demeno. • Come si chiama il più forte tuffatore spagnolo? Casco De Panza. • Come si chiama il più grande filatelico americano? Frank Boll. • Come si chiama il più famoso rosticciere americano? Bruce Keth. • Come si chiama il più rinomato cuoco italo-americano? Paul Petta.

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Lucio Battisti Il Puzzle ALBUM - AMORE ARGOMENTI AUTORE - CANTO CANZONE - CAPELLI CONCERTI FESTIVAL HIT - LEGGERA LEVA - LIVE MASSIME MELODICA MOGOL - MUSICA NUOVI - PARADE POP - ROCK ROMA - SAN REMO SETTEMBRE SVOLTA - TESTI TOUR - VITA

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CUCINA

LINGUINE AL LIMONE CON BUFALA, SGOMBRI E BOTTARGA

INGREDIENTI PASTA E FAGIOLI CON MALTAGLIATI DELLA NONNA SBUCCIATE LA CIPOLLA LAGLIO IL SEDANO LE CAROTE QUINDI TRITATE IL TUTTO MOLTO FINEMENTE. SGRANATE I FAGIOLI. SCALDATE 5 CUCCHIAI DI OLIOIN UNA CASSERUOLA

UN PIATTO DI PASTA FRESCO, LEGGERO E DECISAMENTE SEMPLICE E VELOCE DA PREPARARE. SEMPRE PIÙ SPESSO IN CUCINA VENGONO UTILIZZATI PRODOTTI PRONTI E SOTT’OLIO, COME SGOMBRI E ACCIUGHE, PERCIÒ ABBIAMO PENSATO AD UN RICETTA CHE LI RENDESSE INGREDIENTI PRINCIPE DEL PIATTO, MA SERVITI CON CLASSE. PER AMALGAMARE IL TUTTO UN FORMAGGIO VACCINO LEGGERO E FRESCO, INSAPORITO DA PREZZEMOLO APPENA COLTO E SAPORITA BOTTARGA. INSOMMA UN PIATTO DI PASTA DA GUSTARE SU UNA TERRAZZA AFFACCIATA SUL MARE E ACCOMPAGNARE CON UN VINO LEGGERO E ALTRETTANTO POCO IMPEGNATO.

FATE RISOLARE IL TRITO DI CIPOLLA AGLIOSEDANO CAROTE A FUOCO DOLCE.

UNITE I FAGIOLI E DIPO QUALCHE ISTANTE

AGGIUNGETE UN LITRO E MEZZO DI ACQUA

50 MINUTI PASSARE IL TUTTO CON IL PASSAVERDURA. RIMETTERE CALDA FATE CUOCERE PER CIRCA A FINE COTTURA SALARE.

IL TUTTO IN CASSERUOLA AGGIUNGETE I

MALTAGLIATI E PORTARLI A COTTURA SERVIRE CON PEPE FRESCO E PARMIGIANO BUON APPETITO.

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CUOCERE LA PASTA IN ACQUA BOLLENTE SALATA. IN UNA CIOTOLA MESCOLARE GLI SGOMBRI SMINUZZATI CON LA MOZZARELLA A PEZZETTI MOLTO PICCOLI, LE ACCIUGHE, LA BOTTARGA ED IL PREZZEMOLO, CONDIRE IL TUTTO CON L’OLIO DEGLI SGOMBRI. SCOLARE LA PASTA AL DENTE E VERSARLA NELLA CIOTOLA CON IL CONDIMENTO, UTILIZZARE IL LIQUIDO DELLA MOZZARELLA PER AMMORBIDIRE. SERVIRE GUARNENDO IL PIATTO CON ALTRO PREZZEMOLO FRESCO.

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265G LINGUINE TRAFILATE AL BRONZO AL LIMONE 200G MOZZARELLA DI BUFALA 82G FILETTI DI SGOMBRO IN OLIO D’OLIVA 4 ACCIUGHE SOTT’OLIO BOTTARGA DI MUGGINE

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AISMME - Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus info@aismme.org ☎049.99.00.700 IBAN IT 93 X 05018 12101 000000121810


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MENTRE I PIANETI EVITANO DI CREARE DISSONANZE Home

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Da oggi l’informazione locale sempre con te

LA VOSTRA DIFFIDENZA DOPO SI TRASFORMA IN SOSPETTO,ATTENTI A NON METTERE IN CRISI UN RAPPORTO VALIDO · S ALUTE UN PO’ DI CAUTELA INNANZITUTTO SUL FRONTE BOCCA, IL DENTISTA VI ATTENDE PER IL CONTROLLO PERIODICO FASCINO

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