di Padova Nord
Periodico d’informazione locale. Anno XX n.139 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Lavoro Panoramica nelle aziende che guardano al dopocrisi pagg.
Vigodarzere Discarica abusiva tra i rifiuti anche una barella
Cadoneghe Ex Grosoli, folla all’assemblea per il progetto
4-5
pag.
www.lapiazzaweb.it
12
pag.
14
EDITORIALE
famiglia alluvionata presenta il conto
Davanti al “dio palanca” così fan tutti di Nicola Stievano
La loro casa era finita letteralmente sott’acqua in seguito a un violento nubifragio. Ora una giovane famiglia di Cadoneghe ha chiesto il risarcimento dei danni. Si tratta di un atto di citazione al Tribunale di Padova contro Comune di Cadoneghe, Etra Spa, ATO Brenta e Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. pag. 11
fermate bus protette lungo la statale 307
Sono in arrivo le nuove fermate protette degli autobus lungo la vecchia strada regionale del Santo. L’annuncio è stato dato dal sindaco Mirco Gastaldon, nel corso di una riunione del Consiglio di frazione di Terraglione di Vigodarzere. I lavori per le fermate per gli autobus extraurbani protette e riparate. pag. 12 10%
40% 60%
50%
30%
50%
50% 30%
20%
40% 20%
10%
60%
30%
20% 10%
COUPON del risparmio
Cogli le migliori offerte della tua zona!
“D
“Stanchi del degrado nella stazione di Busa” Protesta a Vigonza per il pessimo stato in cui versa la metropolitana di superficie
“O
ra basta vogliamo la metropolitana! Siamo stanchi di un degrado così dilagante.” Sono queste le parole che hanno accompagnato il corteo di manifestazione organizzato dal Partito Democratico di Vigonza, guidato dall’ex candidato sindaco Giuseppe Zanon, assieme al circolo del PD del comune di Vigodarzere e di Cadoneghe. Il mese scorso il Pd ha deciso di mobilitarsi fisicamente e di scendere per le strade di Vigonza, con il supporto del partito di Sel (Sinistra Ecologia
Libertà) promuovendo una manifestazione di protesta a Busa di Vigonza, per arrivare a piedi fino alla stazione “invisibile e dimenticata da tutti” della metropolitana di superficie. All’iniziativa hanno voluto contribuire anche molti esponenti comunali, provinciali, regionali e nazionali del Pd, della Cgil, della Cisl, di Upa e Cna, del Circolo ferrovieri,di Lega Ambiente e Vigonza Sos, liste civiche e forze politiche locali, e alcuni sindaci, tra cui Mirco Gastaldon, sindaco in carica del comune di Cadoneghe. L’obiettivo del corteo
è di portare l’attenzione delle amministrazioni comunali al degrado imperante di una stazione metropolitana per lo più inattiva, con la speranza di renderla agibile in breve tempo. Ecco come appare oggi la stazione ferroviaria di Busa: scritte sui muri, sporcizia riportata da fuori, abbandono totale. “Transitare da qui d’estate porta solo a qualche maleodorante momento passeggero, - commenta un cittadino stanco di una situazione non risolta - d’inverno, se si attende il treno pag. 8 c’è davvero da ammalarsi.
avanti al dio palanca non ci sono fratelli, amici o parenti”: è una delle frasi pronunciate in una delle decine di intercettazioni della recente inchiesta sulla rete di corruzione legata agli appalti pubblici. Poche parole che sintetizzano, ancora una volta se ce ne fosse il bisogno, qual è il criterio adottato da funzionari pubblici infedeli e da imprenditori complici. Il denaro, ovviamente, che giustifica i favori piccoli e grandi, gli “aggiustamenti” di gare e procedure, il ritocco in corso d’opera, sempre a danno del pubblico e, di conseguenza, di ciascuno di noi. Il denaro, sia “cash”, basta anche qualche banconota da 50-100 euro di tanto in tanto, che sottoforma di “regali” come il viaggio esotico ma anche una mano di bianco in casa o qualche piccolo lavoretto “extra”. E’ la corruzione nostrana, di piccolo cabotaggio e piccola pezzatura, quella che alimenta una zona grigia di cui nessuno conosce i contorni con chiarezza. E’ il primo passo che poi giustifica tutti gli altri, fino ad arrivare ai grandi scandali. Il tutto in nome del “dio palanca”, ovviamente, ma anche di una distorta concezione di moralità e di senso civico. Perché dunque scandalizzarsi se “così fan tutti”? continua a pag.
3
L’Intervento
Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking di Silvia Giuriato*
L
e recentissime modifiche legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito le raccomandazioni europee della Convenzione del Consiglio d’Europa ed hanno risposto al crescente allarme sociale determinato dai delitti contro le donne. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia
continua a pag.
8
ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio
EDITORIALE
segue da pag.
Davanti al “dio palanca” così fan tutti
Limena
Misure di limitazione del traffico
1
Perché fare i moralisti e continuare a puntare i dito contro imprenditori e politici che hanno comunque fatto “girare” l’economia? Avranno anche rubato qualcosa - è la linea di pensiero che serpeggia nemmeno tanto sotterranea nel Nordest degli affari - ma se questo è il prezzo da pagare per permettere ad una azienda di lavorare perché vogliamo fare del terrorismo? Perché accanirci contro il funzionario che ha comunque dato il suo “contributo”, discutibile ma reale, a sostenere qualche impresa che deve impiegare i suoi lavoratori? E’ il sistema con il quale, continua chi è convinto di saperla lunga, dobbiamo fare i conti, voglia o non voglia. Altrimenti non si va da nessuna parte, altrimenti non si sta sul mercato. Affermazioni che suonano come un grande alibi collettivo e un’autoassoluzione equivoca, anche se molto di moda in questo difficile e confuso periodo. Ecco allora che bastano 50 euro per corrompere un funzionario, oppure un fine settimana a Milano Marittima “all inclusive” regalato ad un dipendente pubblico che dovrebbe essersi limitato a fare il suo dovere. E’ a causa del “dio palanca” e delle tante “piccole eccezioni” ad esso collegate se nel nostro Paese un’opera pubblica costa uno proposito e se ci vogliono anni per portarla a termine. Va da sé che ci si muove in una specie di giungla senza regole, in cui ha la meglio non il più bravo ma il più furbo, o il più “amico” del politico di turno. E’ questa scuola di pensiero che arriva a giustificare ogni forma di illegalità, non solamente i cosiddetti “peccati veniali”. Perché alla fine il “dio palanca” perdona tutto, basta assecondarlo. di Nicola Stievano
Sono entrate in vigore il 4 novembre le misure di limitazione del traffico deliberate dal tavolo tecnico per il risanamento dell’aria dell’area metropolitana di Padova. Il blocco del traffico interessa i veicoli a benzina Euro 0 “no kat” e i veicoli a gasolio Euro 0, Euro 1 e Euro 2. Le limitazioni valgono su tutte le strade comunali (escluse tangenziale,regionale e provinciali) dal lunedì al venerdì non festivi dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.00.
al sant’antonio nuova psichiatria
Inaugurati all’ospedale Sant’Antonio di Padova, i nuovi reparti destinati al 1° e 2° Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale. Il nuovo corpo di fabbrica rienlss 16 diretti all’integrazione delle attività sanitarie e socialisul territorio. Ciascuno dei due Servizi è dotato di 16 posti letto di degenza ordinaria e di un’assistenza infermieristica sulle 24 ore. Il bacino territoriale di utenza è di circa 360.000 abitanti, compresa l’area della Saccisica.
Quasi conclusa la rassegna Lineamente, la stagione teatrale del comune di Limena che anche quest’anno ha portato sul palco ottimi attori e in platea un numeroso pubblico. L’ultimo appuntamento è in calendario il prossimo venerdì 22 novembre con lo spettacolo “Le donne curiose”, commedia di Carlo Goldoni interpretata dalla compagnia “Dell’imprevisto” di San Giorgio in Bosco. Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.00 l’ingresso costerà 5 euro.
corso base di grafologia
ritrovata a roma bici con marcatura
Inaugurati i reparti a Padova
Ultimo appuntamento
Rubano
Era stata rubata a Padova
E’ stata ritrovata a Roma una bicicletta rubata marcata dal Comune di Padova con l’etichetta “Bici protetta da marcatura antifurto” e con il codice fiscale del proprietario. La derubata in questo caso è una signora padovana che ha riferito alle forze dell’ordine di aver subito appunto il furto della sua due ruote in un campeggio della capitale.
Lineamente
Padova Nord vigonza
ragazzi e internet
Confermato il servizio doposcuola per gli studenti pag. 6
cadoneghe
Ecco la mappa deldegrado e dei luoghi abbandonati
vigodarzere
Provincia
pag.
Debutta la “casa dell’acqua” microfiltrata pag.
12
14
Un adolescente padovano su 4 in rete tutti i giorni pag.
ambiente
16
Padova maglia nera per l’ozono, allarme anche per le polveri sottili pag. 17
mondo scuola
Orientamento utile ponte verso il lavoro pag.
18
Regione Trasporti Nuovi orari dei treni, una rivoluzione pagg. 24-25
Politica
L’onorevole che usa i social network. Nuovi linguaggi
arte
pag.
28
Verona e Vicenza, un posto al sole per il paesaggio pag. 32
Nuovo corso base di grafologia, a cura di Assograf, dall’8 novembre al 14 febbraio 2014 (12 lezioni), il venerdì dalle 21 alle 22,30, in Biblioteca. Il corso è rivolto ai principianti e costituisce un primo approccio con la grafologia; per gli interessati il percorso formativo proseguirà con 2 ulteriori cicli di lezioni che si realizzeranno a cadenza annuale. Le lezioni sono corredate da ampia documentazione didattica. Quota di adesione 90 euro, comprensivi dei materiali forniti da Assograf Info e adesioni: Segreteria Assograf al 3357687523 o frvrom@tin.it Nuova “arma” allo Iov
acceleratore lineare per le cellule malate
L’Istituto Oncologico Veneto – Iov di Padova dispone di una nuova “arma” per combattere il tumore. Si tratta dell’acceleratore lineare, installato nell’edificio di radioterapia. L’acceleratore rappresenta una nuova tecnologia di radioterapia, la più recente evoluzione del trattamento delle neoplasie con grandi miglioramenti quanto a velocità, precisione, e comfort del malato.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
è un marchio registrato di proprietà di
Srl
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e
Concessionaria
di
Pubblicità Locale
Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Vigodarzere, Vigonza per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 ottobre 2013 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala con
La Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!
www.lapiazzaweb.it
4 Argomento del mese LAVORO Nel 2014, il taglio del cuneo fiscale varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015)
Cuneo fiscale e bonus giovani
di Alessandro Abbadir
La Cgia di Mestre: il taglio del cuneo porta in busta paga 14 euro netti al mese
Migliaia di richieste di assunzioni sono arrivate all’Inps per avere le agevolazioni del “bonus under30”
I
l taglio del cuneo fiscale, farà ripartire l’economia italiana e anche quella veneta? Il governo pensa di si, le associazioni di categoria e i sindacati hanno più di qualche dubbio. Più efficace per incentivare le assunzioni sembra essere stato il bonus fiscale “under30”, fin nelle scorse settimane. In questo caso le richieste presentate in poco tempo dalle imprese venete sono state moltissime. Va ricordato che sono circa 170.000 i disoccupati in Veneto, per lo più dovuti alla massa di licenziamenti questi ultimi 5 anni. A pagare maggiormente questa situazione sono soprattutto le donne, che nel 60% dei casi si trovano disoccupate. Ma vediamo le cifre del taglio al cuneo fiscale. Nel 2014, il taglio varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015). La riduzione del cuneo fiscale sarà dunque in tre anni: di 5,6 miliardi per le imprese e 5 miliardi per alleggerire il peso del fisco sui lavoratori .Il primo anno il cuneo di fatto varrà in tutto 2,5 miliardi. Attualmente si stanno studiando due ipotesi e alla fine dei calcoli, in termini di guadagno si tratta, di una disponibilità immediata in busta paga di 112 euro nel primo caso e di 502 euro nel secondo. A partire dall’anno d’imposta
2013, per ottenere le compensazioni di crediti di imposte dirette superiori a 15mila euro (come avviene oggi per l’Iva), sarà necessario ottenere il visto di conformità di un professionista abilitato. Si incentiva poi la patrimonializzazione delle imprese che diventano più affidabili per le banche. Ed è previsto il rifinanziamento di 1,6 miliardi per il fondo di garanzia per le piccole imprese. Ma queste cifre vengono criticate dalla Cgia di Mestre con il suo segretario Giuseppe Bortolussi come troppo esigue per far ripartire i consumi e perciò l’economia reale. “Il taglio del cuneo fiscale – dice Bortolussi - potrebbe garantire ai lavoratori dipendenti una busta paga più “pesante” fino a 14 euro netti al mese. I vantaggi economici più “tangibili” sarebbero per i dipendenti con un reddito imponibile Irpef che oscilla tra i 15.000 ai 20.000 euro all’anno, uno stipendio mensile netto compreso tra i 950 e i 1.250 euro. Ritenere che con queste cifre mensili nette si possa dare un po’di serenità alle famiglie è una chimera. Stiamo parlando di cifre irrisorie che non permetterebbero ad una persona di concedersi neanche una birra e una pizza. Difficile far ripartire i consumi in questo modo”. Il taglio delle tasse sul lavoro dovrebbe poi favorire nuove assunzioni, visto che le imprese pagherebbero meno per i dipendenti, e anche su questi aspetti dell’operazione, i dubbi sono molti. Qualche risultato
però più consistente si pensa potrà vedersi nei prossimi anni quando il taglio sarà più netto. Più risultati sembra darli invece immediatamente il “bonus under 30” che prevede cospicue agevolazioni per le imprese che decidono di procedere con nuove assunzioni o con la trasformazione di rapporti di lavoro a tempo determinato in tempo. A livello nazionale i 4/5 delle richieste riguardano nuove assunzioni, mentre approssimativamente 1/5 si riferisce a trasformazioni dei rapporti in tempo indeterminato. L’incentivo, introdotto dall’articolo 1 del decreto legge 28 giugno 2013, è riconosciuto alle aziende che assumono giovani fra i 18 e i 29 anni privi di impiego da almeno sei mesi o senza un diploma di scuola media superiore o professionale, oppure che trasformino un rapporto di lavoro già esistente da tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato. Il beneficio, che è pari ad un terzo della retribuzione (fino a un massimo di 650 euro al mese) per una durata massima di 18 mesi (12 mesi per trasformazioni di contratti a termine in tempo indeterminato), può essere richiesto esclusivamente dalle aziende. Le domande devono essere presentate all’Inps per via telematica. In poche ore in Veneto sono state presentate migliaia di domande. Per il Veneto, il fondo a disposizione per le nuove assunzioni ammonta a 5,4 milioni per il 2013, 11 milioni per il 2014 e altrettanti per il 2015.
coinvolti 750 lavoratori tra noale e scorzÉ
Per Aprilia la corsa più lunga
A
cque agitate nel polo del motociclismo dell’Aprilia nel veneziano. I 750 lavoratori hanno respinto il piano di ridimensionamento della produzione presentato dal patron di Aprilia Roberto Colaninno. I due stabilimenti di Scorzé e Noale producono 27 mila motoveicoli all’anno e l’occupazione tiene grazie al ricorso, in atto da 4 anni, ai contratti di solidarietà. Il piano Colaninno prevede invece che la produzione si assesti attorno agli 8-10 mila moto e motocicli: si fa presto a fare i conti dei lavoratori che sarebbero espulsi dall’azienda. Raccontando l’incontro di Pontedera Matteo Masier, della Fim Cisl veneziana, sottolinea come non sia possibile “curare Aprilia con la stessa medicina che si è usata per Guzzi perché, nei fatti, significa, far scomparire i due stabilimenti produttivi”. Per questo motivo il sindacato, che non nega l’oggettività della crisi, chiede una svolta nella strategia aziendale con un progetto industriale di investimenti che rilanci gli stabilimenti. Sindacati ed Rsu contestano all’azienda di non aver dato luogo nemmeno agli investimenti annunciati un anno fa, a partire dalla riorganizzazione ed il potenziamento del settore marketing e commerciale. La sensazione che si voglia andare ad una lenta e progressiva chiusura dei siti produttivi è confermata anche dagli altri interventi “è questo il futuro che si prepara per chi ha appena vinto il campionato mondiale Superbike costruttori?” si chiedono in molti. Per i lavoratori di Aprilia si apre quella che probabilmente sarà la corsa più lunga.
Natale Aziende
Regala
Vuoi fare un regalo ch Fallo insieme ad Actio In questo modo la tua la lotta contro la fam
Scegli il tuo regalo su ww e contattaci: aziende@acti
Argomento del mese 5 La ricerca di Confindustria Padova
i per rilanciare l’occupazione La storia Un anno fa il via alla nuova formula che ha permesso di mantenere l’occupazione
Quando i dipendenti salvano l’azienda: Fonderie Zen fa scuola di Nicola Stievano
U
spalla pag 5 per padova
n esempio destinato a fare scuola nella lunga recessione che ha investito il nostro Paese. E ancora una volta, anche tra le difficoltà della crisi, il Veneto a fare da capofila, a dare il “buon esempio”. Stiamo parlando delle aziende salvate dai dipendenti, dai lavoratori che non si arrendono al fallimento e scelgono di impegnarsi in prima persona per mantenere la produzione e l’occupazione. Un anno fa proprio nella nostra regione, in provincia di Padova, le Fonderie Zen hanno ripreso l’occupazione e salvato decine di posti di lavoro grazie ad una formula fino ad allora pressoché inedita, poi replicata nel resto della Penisola. E sempre dal Nordest sono partite altre iniziative di lavoratori che da ex disoccupati sono diventati “azionisti” o “imprenditori” e garantendo un futuro ad aziende in crisi. Un anno fa le ex Fonderie Zen di Albignasego hanno riavviato l’attività produttiva, con una nuova compagine sociale (la Zen Fonderie Srl) e 115 dipendenti, di cui quasi la metà extracomunitari. Il progetto industriale, che ha ottenuto anche l’appoggio economico di Veneto Sviluppo Spa, finanziaria della Regione, è stato presentato con un esempio unico in Italia. “Per la prima volta anche i lavoratori – ricorda l’assessore provinciale al lavoro Massimiliano Barison - sono entrati nel capitale sociale dell’azienda e hanno concorso a salvarla da un sicuro fallimento. Noi ci abbiamo creduto e abbiamo fortemente voluto appoggiare questo progetto che rappresenta anche un segnale e un esempio per tutte le aziende oggi in sofferenza. Non è stato facile mettere insieme una filiera che va dai lavoratori, ai manager, agli investitori, ma è una sfida vinta per l’impresa, i dipendenti, il mondo del pubblico e del privato”. E’ stato il primo esempio di cogestione in Italia, in cui lavoratori, dirigenti, ma anche istituzioni pubbliche e fondi privati hanno costituto un’alleanza forte per salvare un’attività con ancora margini di rilancio.
e 2013
a il diritto al cibo
he renda felici tante persone? onAid! a Azienda potrà sostenere me e aiutare chi ha più bisogno
ww.actionaid.it/nataleaziende ionaid.org - tel. 02 74200 int. 255/250
Metà aziende in ripresa
Corrono le “lepri anti recessione” I
l panorama non è solo crisi, fallimenti e licenziamenti. A Nordest ci sono anche decine di aziende che sono tornate ai livelli di produzione e fatturato precedenti al fatidico 2008. Realtà orientata soprattutto oltre confine. Operano in settori maturi. Hanno dimensione medio/grande e fortissima apertura verso l’estero. Si distinguono per alto livello di organizzazione aziendale e propensione all’innovazione. Ma anche al “far da sé”. Sono le “medie dominanti”, le imprese che stanno uscendo prima e meglio di altri dalla crisi. Se nel 2011 il 52,9% del Made in Padova manifatturiero era tornato su ricavi superiori ai livelli pre-crisi, la percentuale sale al 69,1% tra le imprese di questo gruppo. La variazione media del fatturato nei bilanci 2008-2011, il quadriennio centrale della crisi, è positiva: +3,5% (rispetto allo 0,7% medio), anche se si evidenzia una variazione negativa della redditività totale. È quanto emerge dalla ricerca “Focus Industria. Le strategie del manifatturiero in tempo di crisi e le performance di successo” realizzata da Confindustria Padova e Fondazione Nord Est su un campione di 356 imprese manifatturiere, rappresentativo (per settori e dimensione) dell’intero comparto. A cinque anni dall’inizio della Grande Crisi la ricerca ha scandagliato per la prima volta la mutazione del manifatturiero, le strategie e le prassi aziendali più diffuse in tema di internazionalizzazione, organizzazione aziendale, innovazione e aggregazione. All’estremo opposto delle “lepri anti recessione” troviamo le “piccole local” aziende che più hanno sofferto e che con maggiore fatica sono impegnate nella risalita. Sono microimprese (1/3 sotto i dieci addetti), in gran parte sotto i 2 milioni di euro di fatturato, dipendenti dal mercato interno o esportatrici occasionali, più propense (in virtù dei limiti dimensionali) a strategie di networking. Solo il 35% evidenziava, nel bilancio 2011, ricavi superiori a quelli del 2008. La variazione media dei ricavi nel periodo considerato è la più negativa: -6,2%. A metà fra gli opposti stanno le “esploratrici solitarie”, imprese tra 10 e 49 addetti, con moderata apertura ai mercati e all’innovazione, buona struttura organizzativa, scarsa (o nulla) disponibilità alle reti, e le “medie peer-to-peer”, aziende con medio-alta propensione all’export, innovatrici e saldamente organizzate, disponibili allo scambio di opportunità in rete o filiera. Tra le prime la quota di imprese che nel bilancio 2011 ha ricavi superiori a quelli pre-crisi è maggioritaria (56%). La variazione media nel quadriennio è positiva: +1,3%. Nell’ultimo gruppo, infine, meno della metà (45,6%) è tornata nel 2011 sopra i livelli pre-crisi, la variazione media dei ricavi nel periodo è negativa: -1,6%. “La ricerca restituisce il profilo di un manifatturiero provato dalla crisi, ma capace di reagire e creare valore attraverso un bouquet di strategie - dichiara Massimo Pavin, presidente di Confindustria Padova - La manifattura è il nostro petrolio, pesa il 27% del Pil regionale, il doppio con l’indotto. Non possiamo permetterci di perdere altra capacità produttiva. Tocca prima di tutto agli imprenditori innescare lo sviluppo, ma serve uno sforzo ossessivo sia del Governo sia della Regione per rilanciare la manifattura. Basta con la balcanizzazione di risorse nei rivoli di associazioni, Camere di Commercio e aziende speciali di ogni provincia. Va concentrato ogni sforzo su scala regionale, in un unico fondo”.
6 Vigonza Movimento 5 Stelle Il gruppo ha aderito alla mobilitazione
“Trasporti alle corde”
La metropolitana di superficie viene considerata indispensabile fra i servizi del territorio di Manuel Glauco Matetich
A
nche il Movimento 5 Stelle (M5S) di Vigonza vuole la metropolitana di superficie e si è messo in coda alla lunga fila di protesta che sta attraversando il paese in questi giorni. “Abbiamo voluto dare il nostro appoggio al Partito Democratico di Vigonza – afferma Giovanni Pasqualotto, rappresentante del Movimento 5 Stelle a Vigonza – per quanto riguarda la manifestazione di protesta contro lo stato di degrado attuale della stazione ferroviaria di Busa di Vigonza”. Come si può benissimo capire, il M5S non ha perso tempo, ha partecipato attivamente al corteo civile, schierandosi dalla parte di tutti quei cittadini stanchi di una situazione ormai di durata decennale. Muniti di scopa, paletta e sacchi per l’immondizia tutti i grillini di Vigonza sono stati il simbolo di come un intero paese possa scendere in campo e rimboccarsi le maniche per migliorare la propria vita, e non solo protestare come qualcuno potrebbe facilmente supporre. “Riteniamo giusto
La stazione ferroviaria di Vigonza e Pianiga – continua il portavoce dei grillini, ex candidato sindaco alle ultime elezioni comunali risalenti a maggio 2012, Pasqualotto – che finalmente la metropolitana di superficie entri in funzione, per dare un servizio in più a tutta la cittadinanza, che la sta aspettando da molti ormai. Siamo qui non per mettere in mostra la nostra appartenenza politica, ma in quanto cittadini di uno di comuni più prestigiosi del territorio padovano, ed è impensabile che nel 2013 possa essere ancora così indietro a livello di trasporti base”. Conclude Pasqualotto: “Continueremo la
nostra battaglia assieme a tutte le altri parti politiche che hanno deciso di aderire a questa manifestazione, per far capire all’amministrazione comunale che un è di grande necessità per i cittadini e i pendolari avere collegamenti veloci con la città di Padova. Ci auguriamo solamente che la nostra presenza e la nostra voce venga ascoltata anche a livello regionale dove i lavori per la realizzazione della metropolitana di Busa sembrano essere fermi con le quattro frecce, senza un ragionevole motivo”.
SOCIALE Torna il progetto pomeridiano per i ragazzi di tutte le località
DOPOSCUOLA FRA COMPITI E DIVERTIMENTO
I
bambini di tutto il comune di Vigonza hanno rinnovato anche per quest’anno il proprio tesseramento al circolo del divertimento e dello stare insieme. Grazie, infatti, al pieno sostegno da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali è stato possibile promuove e portare avanti per l’anno 20132014 il progetto educativo sociale “Una comunità che aiuta le famiglie: Spazio Bambino”. L’iniziativa è nata con l’obiettivo di offrire alle famiglie del territorio un sostegno nella gestione dei figli in orario extrascolastico. Il progetto viene realizzato da diversi anni grazie alla collaborazione delle Parrocchie, delle Istituzioni Scolastiche, delle Associazioni di Promozione Sociale e grazie al prezioso aiuto dei volontari delle frazioni in cui ha sede il laboratorio ricreativo. Le attività sono molteplici: dal gioco libero, dove i bambini hanno l’opportunità di socializzare e trascorrere delle ore giocando in spazi sicuri, in piena libertà, all’aiuto compiti, momento in cui i bambini vengono affiancati nello svolgimento dei compiti. Inoltre ogni anno vengono proposti diversi laboratori creativi, semplici e divertenti. Per aiutare lo svolgimento dei laboratori è prevista una quota di partecipazione mensile di 15 euro una volta alla settimana o di 25 euro due volte alla settimana. Per qualsiasi informazione è possibile contattare la referente del progetto ricreativo, la dott.ssa Ilaria Giuriola, al numero telefonico 349.1942035, oppure contattare direttamente il settore servizi sociali del comune di Vigonza al recapito 049.8090321. L’ attività del doposcuola proseguirà fino alla fine del mese di maggio 2014, nei diversi centri delle frazioni comunali con i seguenti orari: a Vigonza, presso il patronato, il lunedì e il mercoledì dalle ore 16 alle 18; a Peraga, in patronato, il martedì e il giovedì dalle ore 16 alle 18; a Busa di Vigonza, presso la Sala Perlasca, il lunedì e il mercoledì dalle ore 16 alle 18; a Perarolo, in patronato, il martedì e il giovedì dalle ore 16 alle 18; e a Pionca, in patronato, il lunedì e il giovedì dalle ore 16 alle 18. M.G.M.
una sera a teatro, scelta indovinata
E
con l’inizio del periodo autunnale arriva finalmente dopo una lunga pausa estiva, la tanto attesa nuova stagione teatrale 2013-2014 nella location del rinnovato teatro Quirino De Giorgio di Vigonza, situato in piazza Zanella, che vede un calendario di spettacoli davvero ben farcito e molto variegato. Il teatro di Vigonza ha aperto i battenti del cartellone invernale con lo spettacolo “Due poliziotti in paradiso”, rappresentato dalla Nuova Compagnia Teatrale Della Luna, che è riuscita a riempire letteralmente il teatro di persone, registrando il tutto esaurito. L’intero incasso della serata, inoltre, è stato devoluto in beneficenza al Fondo di solidarietà del Comune di Vigonza. I prossimi appuntamenti ritenuti imperdibili dal calendario teatrale del Quirino de Giorgio di Vigonza sono il 9 novembre con la commedia brillante “Stanze Comunicanti” di Alan Aickbourn, recitata dalla compagnia Teatro Insieme di Padova, il 17 novembre con la domenica dedicata alle famiglie, ove andrà in scena la storia di “Cenerentola”, con la regia Emilio Zenato e la rappresentazione da parte della compagnia teatrale padovana Il Mosaico, il 30 novembre con la commedia in lingua veneta “No ve capisso più” di Loredana Cont, portata in scena dal Teatro Instabile di Selvazzano, e sicuramente l’evento teatrale previsto per sabato 21 dicembre che vedrà l’esibizione del musical per famiglie Grease, riproposta dall’associazione “Peter Pan e l’isola che non c’è”.
Ingresso gratuito allo spettacolo del 21 dicembre con il musical “Grease” per tutti “Per cercare di portare a teatro un po’ tutte le fasce d’età, - afferma Erika Cappelletto, presidente della compagnia amatoriale Peter Pan - e con l’intento di trasmettere il messaggio alle famiglie che il teatro è anche un momento di aggregazione, un’occasione per stare insieme, l’associazione Peter Pan ha deciso di non avere un tariffario per i biglietti, omaggiando gli spettatori di un ingresso gratuito”. I prezzi dei biglietti per tutti gli altri spettacoli invece sono stati fissati per quest’anno a quota pari a 9 euro per l’intero, invece il ridotto, rivolto ai bambini di età compresa dai 6 ai 14 anni, agli studenti fino a 29 anni e alle persone over 60, è di M.G.M. 7 euro.
8 Vigonza L’Intervento
La protesta Mobilitato il Pd Il corteo ha raggiunto la stazione metropolitana di Vigonza
“Stop al degrado di Busa” di Manuel Glauco Matetich
“O
ra basta vogliamo la metropolitana! Siamo stanchi di un degrado così dilagante.” Sono queste le parole che hanno accompagnato il corteo di manifestazione organizzato dal Partito Democratico di Vigonza, guidato dall’ex candidato sindaco Giuseppe Zanon, assieme al circolo del PD del comune di Vigodarzere e di Cadoneghe. Il mese scorso il Pd ha deciso di mobilitarsi fisicamente e di scendere per le strade di Vigonza, con il supporto del partito di Sel (Sinistra Ecologia Libertà) promuovendo una manifestazione di protesta a Busa di Vigonza, per arrivare a piedi fino alla stazione “invisibile e dimenticata da tutti” della metropolitana di superficie. All’iniziativa hanno voluto contribuire anche molti esponenti comunali, provinciali, regionali e nazionali del Pd, della Cgil, della Cisl, di Upa e Cna, del Circolo ferrovieri,di Lega Ambiente e Vigonza Sos, liste civiche e forze politiche locali, e alcuni sindaci, tra cui Mirco Gastaldon, sindaco in carica del comune di Cadoneghe. L’obiettivo del corteo è di portare l’attenzione delle amministrazioni comunali al degrado imperante di una stazione metropolitana per lo più inattiva, con la speranza di renderla agibile in breve tempo. Ecco come appare oggi la stazione ferroviaria di Busa: scritte sui muri, sporcizia riportata da fuori, abbandono totale. “Transitare da qui d’estate porta solo a qualche maleodorante momento passeggero, - commenta un cittadino stanco di una situazione non risolta - d’inverno, se si attende il treno c’è davvero da ammalarsi. Da tanti anni ci sono state lamentele sia da parte degli utenti che degli autisti e del personale di biglietteria; oggi le cose non sono cambiate per niente e la stazione rimane uno dei punti di maggior incuria della zona di Vigonza. “Ci parto e ci arrivo per necessità – continua l’intervistato – e non voglio addentrarmi su quello che avviene sulle carrozze. Posso
CULTURA
E
Scritte sui muri e sporcizia ovunque per un servizio a lungo atteso e mai attivato: “ora la gente è stanca” Un momento della manifestazione contro lo stato di abbandono della stazione di Vigonza
inoltre aggiungere che anche sul treno la pulizia non risplende ma i locali di terra sono davvero invivibili”. Il sindaco di Cadoneghe Mirco Gastaldon esprime sul suo profilo pubblico del social network Facebook la sua opinione in merito alla situazione odierna in cui giace la stazione di Vigonza-Busa: “Aspettando la metropolitana di superficie da/per Padova e Venezia (SFMR) contestiamo a Busa di Vigonza lo stato di degrado e di abbandono in cui versa la stazione inutilizzata. Luogo di insicurezza e di emarginazione per il quale da oltre un decennio le risorse pubbliche vengono non sfruttate se non sperperate. Auspicando
che la Regione Veneto metta finalmente fine a questa sua pagina di poco lusinghiera amministrazione e possa dare ai pendolari un servizio finalmente accettabile”. In effetti il progetto di messa in funzione della stazione risale a circa 33 anni fa, ma da allora la metropolitana è rimasta solo su un bel pezzo di carta e il degrado è diventato il primo problema di una stazione finita da tempo e mai attivata. Invece la stazione di Vigodarzere è stata attivata circa 12 anni fa, e ad oggi gode di buone condizioni con regolare traffico giornaliero di pendolari che si dirigono a Padova o verso Castelfranco-Cittadella.
Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking di Silvia Giuriato*
segue da pag.
1
Sono stati introdotti strumenti giuridici per prevenire le violenze: il legislatore ha previsto delle aggravanti nei delitti di maltrattamenti, violenza sessuale ed atti persecutori. Ma non solo. L’intento è stato quello di attuare un regime di prevenzione, e ciò sia aggravando le pene per coloro che commettono i reati ma soprattutto prevedendo una serie di strumenti giuridici che consentano di impedirne la consumazione. Chi commetterà violenza domestica (percosse, lesioni, ovvero i cosiddetti reati sentinella), potrà essere inizialmente ammonito dal Questore. Quest’ultimo potrà chiedere al Prefetto di disporre la sospensione della patente di guida del destinatario dell’ammonimento, da uno a tre mesi. E ciò in assenza di querela: sarà sufficiente che i fatti vengano segnalati (purché in modo non anonimo) alle forze dell’ordine. Il Questore, procederà ad informare il soggetto ammonito della presenza dei servizi disponibili sul territorio (consultori familiari, servizi di salute mentale e servizi per le dipendenze): lo scopo è di eliminare, direttamente nell’autore, la spinta alla violenza. Coloro che subiscono reati di maltrattamenti in famiglia saranno poi maggiormente informati dello status del procedimento penale che le vede vittime, e potranno godere del patrocinio a spese dello Stato in deroga ai limiti reddituali. Esse potranno formulare istanza affinché la loro audizione venga resa in regime protetto. Questa modalità, eviterebbe la testimonianza di fronte all’autore del reato. Potrebbe vincere le resistenze di molte vittime a sporgere la querela. La querela nei casi di stalking, potrà esser rimessa unicamente avanti al Giudice, mentre nel caso vi siano state minacce aggravate non potrà esser ritirata. Le ipotesi di maltrattamenti sono state introdotte fra i reati per i quali è previsto l’arresto in flagranza, e comunque potrà essere applicata la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il responsabile potrà esser controllato mediante il braccialetto elettronico e potranno esse disposte intercettazioni telefoniche. La nuova legge ha introdotto il potenziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio, ove le vittime dei reati di violenza sessuale e di genere potranno trovare ausilio di operatori specificatamente formati. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia
Al Castello dei Da Peraga il premio internazionale promosso dall’Acrib
scarpetta d’oro 2013: le migliori illustrazioni in mostra
’ giunta al termine l’edizione speciale del premio internazionale di illustrazione per l’Infanzia “Scarpetta d’Oro 2013” dal titolo “Scarpe d’Italia”. Di recente il Castello dei Da Peraga ha ospitato la cerimonia di premiazione della 18°edizione di questo premio internazionale, promosso in prima linea da Acrib, l’associazione dei calzaturifici della Riviera del Brenta e del Politecnico Calzaturiero.
L’attività culturale realizzata da “Scarpetta d’Oro” nel corso della sua storia di oltre 18 anni ha avvicinato una moltitudine di giovani al mondo fantastico della fiaba e al colorato mondo delle arti figurative e pittoriche, oltre che al mondo della moda calzaturiera, investendo soprattutto sui giovani. Fin dall’inizio l’Acrib ha creduto in questa iniziativa, anzi ne è stata uno dei principali sostenitori. Quando il lavoro divenne troppo per la scuola, se ne
occupò la Pro loco di Vigonovo e Fossò. Due anni fa invece, fu necessario un salto di qualità e proprio in questa occasione l’Acrib se ne è assunta direttamente la responsabilità organizzativa. Il concorso anche quest’anno ha visto una grande partecipazione, più di cento illustratori italiani e stranieri. Le 30 migliori opere segnalate dalla giuria faranno parte della mostra che si tiene nella Villa del Castello dei Da Peraga fino al 10 novembre. M.G.M. Una delle opere premiate nella scorsa edizione
Cadoneghe 11 Allagamenti Atto di citazione per Comune, Etra, Ato Brenta e Consorzio di Bonifica
Acqua in casa, è battaglia legale
Famiglia residente di via Bragni presenta il conto da 50mila euro, l’abitazione era ristutturata di Nicoletta Masetto
L
a loro casa era finita letteralmente sott’acqua in seguito a un violento nubifragio. Un allagamento che, a loro dire, si sarebbe potuto evitare se scarichi pubblici, pompe idrovore e rete fognaria fossero stati a norma e, dunque, fossero entrati adeguatamente in funzione, Così però non è stato e ora una giovane famiglia di Cadoneghe ha chiesto il risarcimento dei danni. L’istanza è stata depositata lo scorso 10 ottobre. Si tratta di un atto di citazione, presentato dal legale della famiglia, al Tribunale di Padova contro Comune di Cadoneghe, Etra Spa, Consorzio Ato Brenta e Consorzio di Bonifica Acque Risorgive con richiesta di risarcimento dei danni. Questa in sintesi la vicenda. Enrico e Gina sono una giovane coppia di operai. Hanno un figlio di poco più di due 2 anni. Abitano in via Bragni. Il 21 maggio 2012 alle ore 19.30 circa, a seguito di un forte temporale, tutta via Bragni (così come altre strade comunali) è completamente allagata. Come risulta anche dai giornali che ne
danno cronaca, sul posto vista la gravità dell’evento, intervengono ben otto squadre di Vigili del Fuoco: insieme ai volontari della Protezione Civile vengono allestite le prime e più urgenti misure di sicurezza. L’acqua fuoriuscita dai tubi e dai fossati, anche a causa del mancato funzionamento delle pompe idrovore e dell’inadeguatezza della rete fognaria, si è riversata fin dentro le abitazioni dei cittadini di Cadoneghe. In particolare per quanto riguarda la proprietà della giovane famiglia, il cortile esterno veniva allagato all’incirca per 50 centimetri; all’interno ne entravano invece, 30 centimetri, per giunta acqua putrida e maleodorante, mista a fango. Tanto che la famiglia fu costretta, per circa un mese, a trasferirsi presso i genitori della moglie in attesa dei lavori di ripristino e sanificazione. Da segnalare che i coniugi, qualche giorno prima dell’allagamento, avevano completato imponenti lavori di restauro della casa acquistata solo pochi mesi prima, nel
Nella primaversa del 2012 Cadoneghe subì degli allagamenti novembre del 2011. “Non è la prima volta che Cadoneghe va sotto acqua in seguito a precipitazioni atmosferiche, anche di intensità media ma non eccezionale. – afferma il legale della famiglia – Nonostante i tanti studi e verifiche tecniche, i problemi rimangono, e pesanti sono i disagi e i danni per chi vive o lavora in quella zona. Nonostante le promesse dell’ amministrazione Comunale e di Etra i soldi del
risarcimento non sono mai arrivati e, ancora oggi, la giovane coppia ha in casa gli arredi macchiati dall’acqua non avendo la disponibilità economica per la loro sostituzione”. Con l’atto di citazione è stata chiesta al Tribunale di Padova la condanna degli Enti convenuti al pagamento, in solido, dell’importo complessivo di 50 mila euro, di cui 40 mila per danni materiali e 10 mila circa per danni morali ed esistenziali. La prima udienza è fissata per il 3 febbraio 2014.
REPLICA L’amministrazione comunale
“l’evento è stato eccezionale”
“D
iciassette centimetri d’acqua piovuti in poco più di due ore avrebbero messo in crisi qualunque sistema fognario”. Ne è convinta l’amministrazione comunale di Cadoneghe che replica così all’atto di citazione da parte della famiglia di via Bragni. “Le vasche di laminazione e le pompe idrovore hanno funzionato, impedendo fuoriuscite d’acqua molto più gravi - affermano gli amministratori. - Ma la quantità d’acqua caduta in quell’occasione è stata enorme e improvvisa e non poteva essere assorbita tutta. Il Comune, con gli investimenti messi in opera in questi anni per il piano idraulico, il suo dovere lo ha fatto. La frustrazione dei cittadini che hanno subito allagamenti nei garage e nei piani interrati è più che comprensibile, ma è giusto che si sappia che finché gli scoli consortili non raccoglieranno quantità d’acqua sufficienti non esistono pompe e vasche di laminazione in grado di far fronte a situazioni come quella in oggetto, che per fortuna è rara, ma non così tanto come un tempo. Il sistema fognario è interconnesso, non è isolato, e flussi d’acqua enormi possono metterlo in difficoltà. Comunque è giusto che si accertiN.M. no le responsabilità di tutti”.
12 Cadoneghe Piano di riqualificazione L’amministrazione comunale ha presentato il progetto
Ex Grosoli, tutti i dettagli Giù i capannoni, al loro posto negozi e case, oltre all’area verde e al bacino di laminazione di Nicoletta Masetto
È
stato presentato di recente alla popolazione il progetto di riqualificazione previsto per l’area ex Grosoli. Tra i presenti, Mirco Gastaldon, sindaco di Cadoneghe, Ivo Rossi, sindaco di Padova e Copresidente Conferenza Metropolitana di Padova, Michele Schiavo, assessore all’Edilizia del Comune di Cadoneghe, Nicoletta Paiaro, responsabile UTC Cadoneghe, quindi gli architetti Lorenzo Franceschini, Daniele Agnolon e Gianfranco Zulian. Si tratta di un’operazione molto attesa. Gli amministratori, dopo l’approvazioen in giunto dello schemma di convenzione tra Comune di Cadoneghe e proprietà Alì Immobiliare presentato da quest’ultima per l’avvio della riqualificazione dell’area degradata mediante un piano di recupero iniziativa pubblica, hanno illustrato l’intervento. Si tratterà di un profondo restyling dell’intera zona, che ospiterà un centro commerciale da tempo previsto nei vari piani regolatori ed edifici pubblici e priva-
Un dettaglio del piano di recupero dell’area Ex Grosoli ti, con un grande polmone verde adibito a parco al centro dell’area comprensivo di un bacino di laminazione per ridurre il rischio idrogeologico dell’area Castagnara. L’accordo prevede innanzitutto l’abbattimento dei capannoni diroccati, punto questo che inizierà non appena i vari enti sovracomunali avranno terminato i loro pareri burocratici sulle modalità del risanamento, poi verrà edificato un ipermercato con annessa una rete di negozi più piccoli ed il mercato settimanale. Tappa successiva sarà la creazione
di abitazioni residenziali (villette a schiera, condomini, uffici). Contestualmente a questi lavori dovranno partire anche le opere di interesse pubblico, ossia la nuova piazza in cui si trasferirà il mercato che ora si svolge in via Gramsci e alla Castagnara, il grande parco pubblico e il bacino di laminazione nella parte centrale, che eviterà rischi di esondazione nei periodi di grandi piogge nonché la rotatoria all’ingresso di via Donizetti e il rifacimento dei marciapiedi su ambo i lati di via Marconi.
IL SERVIZIO Le prime due installate lungo la vecchia Statale del Santo
nuove fermate protette per gli autobus
S
ono passati decenni dalle prime richieste ma, è il caso davvero di dire …meglio tardi che mai. Sono in arrivo infatti le nuove fermate protette degli autobus lungo la vecchia strada regionale del Santo. L’annuncio è stato dato dal sindaco Mirco Gastaldon, nel corso di una riunione del Consiglio di frazione di Terraglione di Vigodarzere. I lavori per la realizzazione delle fermate per gli autobus extraurbani protette e riparate, al bivio con Terraglione, inizieranno alla fine dell’anno. L’inizio era stato previsto prima di questa data. Ma ci sono degli interventi che dovranno essere eseguiti in via prioritaria prima della realizzazione delle fermate vere e proprie. Si tratta di lavori che interesseranno gli argini. Per poter, allora, procedere si è dovuto prima attendere indicazioni precise e via libera obbligatorio da parte del Genio Civile e della Soprintendenza. Le fermate saranno tre ma, in prima battuta, ne saranno realizzate due, per la precisione così localizzate: una di fronte alla trattoria Ceccarello, in direzione di Camposampiero; la seconda, sul lato del Muson dei Sassi verso Padova. In questo modo, i pendolari che ogni giorno si spostano in città o verso Camposampiero per lavoro e per andare a scuola, potranno essere riparati dalle intemperie con una pensilina e dalle auto grazie a una piazzola rientrante. Il costo dell’operazione sarà di circa 60 mila euro, che verranno suddivisi tra i Comuni di Cadoneghe e Vigodarzere, l’Unione Medio Brenta e la Provincia. La terza fermata, per il momento, risulta bloccata da un contenzioso con il proprietario di un tratto dell’area arginale. Soddisfatto il Consiglio di frazione, presieduto da Costantino Sartori. Ora si attende la messa in sicurezza anche la salita dalla regionale verso il Terraglione. Attualmente, infatti, si è costretti a costretti a camminare sulla strada trafficata pericolosa, trafficata, priva di marciapiede e con un fossato da scavalcare. N.M.
degrado, la mappa delle criticità
E
sistono luoghi di degrado anche a Cadoneghe e Vigodarzere. A segnalarlo sono più spesso i cittadini, laddove la realtà non è visibile a tutti. Ma ci sono situazioni che appaiono, in tutta evidenza, nella loro gravità. Un caso emblematico è quello dell’area ex Grosoli, o ancora le vecchie stazioni ferroviarie, quando non sono le nuove; quindi, per citare un altro esempio, una veduta aerea dell’ex base militare a Vigodarzere. Si va, allora, dai bivacchi di pochi sbandati all’ incuria e all’ abbandono dell’ex base dell’aeronautica di Vigodarzere per arrivare agli accampamenti abusivi di clandestini e tossicodipendenti che per anni hanno abitato tra i capannoni fatiscenti dell’ex Grosoli di Cadoneghe. Qui, uno spiraglio di speranza che la situazioni finalmente cambi, dopo anni e anni di abbandono, grazie all’accordo sottoscritto da Comune e privati, in questo caso la proprietà di Alì Immobiliare, per il via libera a un piano di riqualificazione dell’area. Un progetto che prevede la costruzione di un
ipermercato, altri negozi, case e verde pubblico Spostandoci a Vigodarzere, degrado ormai sotto gli occhi di tutti quello della stazione della metropolitana di superficie. Qui si danno appuntamento sbandati, senza tetto che improvvisano un riparo e un giaciglio, quindi spacciatori. La stazione di Vigodarzere, inaugurata dodici anni fa, oggi di fatto c’è, ma solo sulla carta. Poco lontano un altro luogo dimenticato, divenuto terra di nessuno: l’ ex base missilistica dell’aeronautica militare, chiusa da diversi anni. Uno spazio inutilizzato che potrebbe diventare sede delle associazioni locali, magazzino e sede della Protezione civile, oltre a stazione dei Vigili del fuoco. Per l’intero territorio. A tutt’oggi, però, non hanno avuto risposta le numerose e ripetute domande avanzate di cessione inoltrate dal Comune. Quest’ultimo più volte si è reso disponibile per farsi carico della manutenzione e cura dell’area. In particolare più volte sono state lamentate la presenza di erba alta e una totale situazione di incuria e pericolosità per sicurezza e igiene pubblica. N.M.
14 Vigodarzere Il caso I rifiuti sono stati recuperati dagli operatori dell’Etra
In discarica abusiva spunta anche la barella Materiale sanitario abbandonato nella zona artigianale di Saletto, il Comune promette sanzioni Rifiuti abbandonati, una piaga difficile da debellare. A Saletto l’ultimo caso eclatante, con l’abbandono di materiale sanitario
di Nicoletta Masetto
A
pparecchiature sanitarie, mobili, scaffali, un materasso e, addirittura, una barella. Una barella? Si, proprio una di quelle definite “cucchiaio”, ossia destinate a trasportare, immobilizzandoli, i feriti gravi. Questi sono alcuni degli oggetti recuperati dagli operatori di Etra nella discarica a cielo aperto scoperta in via Del Lavoro nella zona artigianale di Saletto. I rifiuti sanitari, in particolare, oltre alla barella in alluminio, erano porta flaconi per le flebo in plastica, alcuni mobiletti in legno, mascherine protettive. Il cumulo di rifiuti è stato scaricato in un’area appartata della zona. Con ogni probabilità si tratta di resti dell’interno di un’ambulanza o di un punto medico di soccorso. Non è, purtroppo, la prima volta che a Vigodarzere vengono scoperti rifiuti abbandonati. Qualche settimana fa, nell’area attorno al cimitero, sono stati scoperti una quindicina di sacchi
neri. All’interno sono stati trovati i rifiuti prodotti nel corso di una festa: decine di bottiglie, sia in vetro che in plastica, di birra, liquori e vino; quindi, piatti, posate e bicchieri di plastica. “Per quanto riguarda i rifiuti sanitari e la barella, – è il commento dell’assessore all’ ambiente, Moreno Boschello – è chiaro che sono ciò che rimane di mobiletti interni di un’ambulanza o comunque di un locale dove si svolgono attività di carattere medico. Non saprei come altro spiegare il ritrovamento di materiale sanitario come lacci emostatici, flaconi per le flebo, la barella e altre attrezzature in uso negli ospedali o in centri medico-sanitari. Sia in questo caso che in quello dei sacchi neri con materiale probabilmente utilizzato nel corso di una festa, appare fin troppo strano visto che il materiale abbandonato poteva essere tranquillamente portato all’ecocentro intercomunale di Campodarsego senza nessuna spesa
per l’utente, invece di essere scaricato in zona artigianale. Facendo un controllo incrociato di informazioni con la sezione di Vigodarzere della Croce rossa e dal comando della Polizia locale e dalla stazione dei carabinieri, non risulta esserci stato alcun furto di ambulanze o all’interno dei mezzi di soccorso. Si rafforza quindi l’ipotesi che da qualche parte, probabilmente lontano da qui, ci siano stati interventi di sistemazione di qualche struttura e che si sia scelto Saletto quale luogo per smaltire i rifiuti. La barella è stata presa in consegna dalla sede della Croce rossa di Vigodarzere in attesa che qualcuno rivendichi il furto e lo smarrimento. Purtroppo sono in tanti anche quelli che arrivano da fuori Comune, di notte. Questo comporta non indifferenti costi di smaltimento che dobbiamo sobbarcarci, per questo intensificheremo controlli e sanzioni”.
NOVITA’
N
Distributore automatico
DEBUTTA LA “CASA DELL’ACQUA”
aturale o gasata, ma anche fresca e microfiltrata. Arriva a Vigodarzere la “casa dell’acqua”. L’amministrazione comunale ha approvato l’installazione di un distributore di acqua microfiltrata, refrigerata e con la possibilità di averla anche gasata. “È nel nostro obiettivo di ammonitori pubblici promuovere comportamenti e stili di vita che siano responsabili e rispettosi dell’ambiente, orientandoli verso la riduzione della quantità di rifiuti prodotti dalle famiglie – spiega l’assessore all’ambiente, Moreno Boschello – attraverso l’installazione di una casa dell’acqua, accessibile a tutti e a prezzo economico. In questo modo sarà possibile ridurre il consumo di bottiglie di plastica e il conseguente inquinamento, oltre al traffico che deriva dal trasporto dal luogo di produzione a quello di vendita. In quest’ottica riteniamo necessario e doveroso valorizzare l’utilizzo dell’acqua pubblica attraverso l’installazione di una struttura come la casa dell’acqua che attinge dall’ acquedotto. Oltre a rispondere alle caratteristiche chimico fisiche e microbiologiche di potabilità, è immediatamente disponibile e di ottime caratteristiche”. Una volta individuata la ditta che se ne occuperà attraverso la firma di una convezione con il Comune, la casa dell’acqua sarà installata in un’area di proprietà comunale nella zona di piazza Bachelet, a Vigodarzere. Lo stesso dove esiste, da qualche anno, il distributore automatico di latte alla spina. N.M.
12 16
VIAGGIO IN
PROVINCIA
Rapporto della Fondazione Zancan Monitoraggio dettagliato sull’uso del web
PADOVA
Adolescenti e internet 25% in rete ogni giorno
Il 70% dei dodicenni padovani si connette almeno una volta alla settimana, e i genitori che fanno? di Martina Celegato
S
ette dodicenni padovani su 10 usano internet almeno una volta alla settimana, uno su quattro naviga in rete ogni giorno. E’ questa la situazione che emerge dal primo rapporto sui giovani e il web fotografato dalla Fondazione Emanuela Zancan. I dati emergono dallo studio longitudinale Crescere curato proprio dalla Fondazione in collaborazione con la Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, 80 Comuni della provincia di Padova, l’Ulss 16 e la Fondazione Città della Speranza. Il progetto, che gode del patrocinio dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e il sostegno dell’Ufficio del Pubblico Tutore dei minori del Veneto, punta al tracciamento dei cambiamenti nei confronti delle nuove tecnologie nel mondo degli adolescenti che diverranno veri e propri protagonisti della ricerca attraverso una serie di interviste che verranno poste loro nel corso degli anni. Lo studio si propone di raggiungere un migliaio di ragazzi della provincia di Padova e le loro famiglie, accompagnandoli in un percorso di monitoraggio dagli 11 ai 18 anni. In questo modo si potrà ottenere uno sguardo a 360 gradi sul loro processo di crescita in una fase della vita particolarmente delicata. Il monitoraggio interessa diversi aspetti della vita dei ragazzi: la salute, l’apprendimento, le relazioni sociali, la vita in famiglia, il rapporto con le nuove tecnologie, le aspettative per il futuro… Dai primi dati, calcolati su un sottogruppo di 300 ragaz-
zi dodicenni che frequentano la scuola secondaria inferiore, per comprendere forse un po’ meglio i nostri ragazzi”. Ma perché è così importante conoscere meglio i gioemerge che quasi tutti hanno un collegamento a internet in casa. Si connettono anche attraverso il cellulare, il tablet o vani di oggi attraverso uno studio che coinvolga le famiglie la consolle dei videogames. Quando si trovano davanti al pc, stesse? Le motivazioni possono essere molteplici ma come perlopiù svolgono ricerche per la scuola, giocano, ascoltano spiega la mission dello studio Crescere l’ingresso nelle scuole musica, guardano film, cartoni animati e video musicali. Il medie apre una fase della vita dei ragazzi particolarmente delicata. È il momento delle scoperte, 16% ammette di usare social network e il fenomeno è in continuo aumento. La maggior parte delle amicizie, dell’ingresso nell’adolescenza, dei conflitti con i genitori, della Tra i preadolescenti padovani quasi il delle famiglie voglia di crescere in fretta. La ricerca 90% riferisce di avere amici che li uti- pone dei limiti di tempo e fa una cercherà di dare risposte ai genitori, agli lizzano. insegnanti, a quanti hanno a cuore la Ma qual è il ruolo che i genitori ri- selezione dei siti necessità di garantire opportunità per vestono nella vita tecnologica dei figli? Per monitorare le attività online dei loro figli i genitori metto- crescere ai nostri ragazzi. Lo studio Crescere rappresenta una vera e propria innono in atto diverse strategie. La maggior parte impone limiti di tempo o seleziona i siti cui i figli possono accedere (61%). vazione nel panorama italiano. Uno studio longitudinale, che Molti specificano che la navigazione in rete è permessa sol- continua nel tempo, non è facile da organizzare e sostenere, tanto in presenza di un adulto. Alcuni vietano espressamente ma ha un potenziale immenso, in termini di conoscenza, atl’uso dei social network. “Il rapporto con la tecnologia, in- tività di promozione della salute, di prevenzione dei rischi, ternet e i social network è un aspetto centrale nella vita dei di monitoraggio dello sviluppo in età evolutiva. “Lo studio ci ragazzi di oggi,” spiega il direttore della Fondazione Zancan, aiuterà a capire come si studia, si cresce, si affrontano i comTiziano Vecchiato . “È tramite un computer che sempre più piti di sviluppo, si vive in famiglia, si gestiscono i problemi di spesso si costruiscono amicizie e relazioni, si scopre il mondo, apprendimento e di salute, come ci si prepara al lavoro, come ci si svaga e si studia. Per questo sono particolarmente inte- si partecipa e si diventa grandi.” Un vero e proprio patrimonio ressanti i dati che lo studio Crescere ci mette a disposizione per la formazione e la quotidianità.
Dopo l’alluvione
dalla caritas lavoro per 22 persone
L
a crisi economica che si aggrava sempre più e la tragedia relativa all’alluvione che ha colpito nel 2011 la provincia padovana ha portato molte famiglie a non riuscire a mantenersi anche perché proprio a causa dell’alluvione si sono persi beni e posti di lavoro. Una doppia tragedia che ha visto Caritas intervenire direttamente per arginare la situazione. Caritas si era occupata della raccolta e distribuzione di 408 mila euro ed ora continua la sua opera attraverso l’attuazione di 22 progetti di inserimento lavorativo per disoccupati residenti nelle aree dell’alluvione. Il progetto, che coinvolgerà 22 residenti a Casalserugo, Bovolenta, Ponte San Nicolò e Veggiano, i quattro comuni che hanno avuto i peggiori danni dall’alluvione, sarà finanziato da 176 mila euro (per la maggior parte erogati da Caritas). M.C.
vISITA AL CARCERE DI PADOvA CANCELLIERI DAI DETENuTI CHE LAvORANO
L
a recente visita del Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri al carcere Due Palazzi di Padova si è rivelato un momento per alcuni aspetti davvero importante visto che si sono affrontate tematiche fondamentali per la gestione del sovraffollamento delle carceri e ala loro attività rieducativa. Il Ministro ha sottolineato come il governo si stia muovendo per la costruzione di nuovi edifici o per il riadattamento di altri come caserme dismesse e similari, che nel 2015 dovrebbero arrivare ad accogliere 10.000 persone in più, per poter dare una nuova dignità e spazio ai carcerati. Proprio al tema del riadattamento di caserme dismesse il Ministro si è soffermato sottolineando come a San Vito in Tagliamento sia già stato approvato un progetto di questa
dai più luce al tuo
IN UN MONDO DI STELLE SCEGLI QUELLA LUMINOSA DELLA SOLIDARIETÀ.
tipologia. L’operazione comporta una imponente riduzione delle somme necessarie pari al 50% e tutti i progetti andranno in questa direzione: non nuove costruzioni ma eventuali ampliamenti dove possibile delle carceri esistenti e riutilizzo di altri edifici non utilizzati al momento. Il Ministro Cancellieri nell’arco della sua visita a Padova ha affrontato anche le due tematiche chiave del settore ossia il braccialetto elettronico e l’amnistia. Per il primo Cancellieri si è soffermata sul fatto che l’utilizzo del braccialetto è a discrezione del magistrato che deve decretare se è necessario o meno. Per quanto riguarda l’amnistia invece il Ministro si è limitata a dire come il Parlamento sia Sovrano auspicando che il messaggio del Presidente Napolitano a riguardo trovi il giusto riscontro che merita. M.C.
Diventa promotore di una raccolta fondi a favore della ricerca sulla sclerosi multipla Ti basta richiedere gratuitamente uno dei nostri kit da 100 stelline, e proporle ad amici e colleghi ad almeno 2 € a stella: potrai inviarci quanto raccolto dopo le Feste. Per maggiori informazioni chiama lo 010.2713264 o scrivi a servizioauguridinatale@aism.it
Spazi Aperti 17 13 Inquinamento Non va meglio in altre città del Veneto per quanto riguarda la presenza di polveri sottili
Allarme Ozono, Padova è maglia nera Triste primato europeo con ben 104 giorni di sforamento dei limiti, neanche i Comuni vicini se la passano bene
L
superamenti del citato limite di legge. Nei bambini possono portare ad una riduzione della funzione polmonare e negli adulti accelerano il naturale processo d’invecchiamento della funzione polmonare”. Danni che certamente non passano inosservati e sono tutt’altro che trascurabili. “L’eccessivo smog a Padova è un problema cronico, causato dal massiccio traffico veicolare. L’amministrazione comunale - continua Passi - non può continuare a procrastinare serie misure strutturali e permanenti di contrasto a traffico e smog. Bisogna iniziare a lavorare almeno sul controllo e moderazione del traffico in entrata in città (250 mila spostamenti al giorno). Questo si può fare con l’ecopass o con il sistema dei crediti degli accessi: un monte-accessi gratuiti alla città, superato il quale il “cityuser” deve scegliere se usare mezzi sostenibili (bicicletta, trasporto pubblico, carpooling, carsharing) o comprare nuovi accessi, che finanzieranno il potenziamento della rete dei trasporti alternativi. Si abbassi inoltre il limite di velocità a 30 km orari in tutta la città per garantire maggiore sicurezza ai pedoni, incentivando così spostamenti senza auto per i percorsi urbani”.
COMPOSTAGGIO: PD SuD PREMIATO
I
l Consorzio Padova Sud si è aggiudicato una menzione speciale nell’ambito del compostaggio. “La Città per il Verde”, il premio per i Comuni e le Province verdi d’Italia organizzato dalla casa editrice Il Verde Editoriale di Milano, ha nominato i vincitori della sua quattordicesima edizione, valorizzando ancora una volta l’operato delle tante amministrazioni virtuose e attive che hanno deciso di divulgare il loro impegno. Quest’anno, assoluta novità dell’edizione 2013, è stato istituito il premio speciale “Il Comune più organico”, patrocinato da Assobioplastiche, Cic – Consorzio italiano compostatori e Conai – Consorzio per il Recupero degli imballaggi, dedicato alle amministrazioni comunali che si sono distinte per avere attuato sul loro territorio politiche informative e operative rivolte alla filiera riduzione-recuperoriciclo dei rifiuti biodegradabili e compostabili. La menzione speciale del premio è stata conferita al Consorzio Padova Sud nell’ambito della fiera Flormart di Padova. Alla premiazione erano presenti i rappresentanti di moltissimi Comuni d’Italia dove la gestione del verde è più virtuosa. Il premio al Consorzio Padova Sud che comprende 58 Comuni della bassa padovana è stato conferito “per l’elevato numero di Comuni partecipanti che, pur caratterizzati da superficie e numero di abitanti molto diversificati, grazie all’eccellente attività del Consorzio hanno raggiunto risultati di eccellenza ed uniformi su tutto il territorio, segno di una sistematica pratica di ottimizzazione nella gestione dei temi ambientali”. Soddisfatto il Direttore Stefa-
Tromboni ritira il premio no Tromboni. “I premi come questo sono sempre una grandissima soddisfazione – ha commentato Stefano Tromboni, Direttore del Consorzio Padova Sud – Rappresentano il coronamento e la giusta riconoscenza per tutte le azioni e gli sforzi profusi in questi 15 anni di lavoro intenso. La menzione speciale per “il Comune più organico” va ad aggiungersi all’ottimo esito della recente classifica relativa ai Comuni Ricicloni di Legambiente dove il nostro Consorzio si è piazzato ai primissimi posti su scala nazionale. La targa che ci è stata consegnata non è solo un bel ricordo da appendere al muro – ha continuato Tromboni – si tratta piuttosto di un segno forte che ci ricorda come per anni abbiamo lavorato nella giusta direzione: un risultato frutto anche dell’impegno quotidiano di centinaia di migliaia di cittadini che ogni giorno si danno da fare per gestire i rifiuti nel modo più corretto. Un impegno che è sintomo della volontà del nostro territorio di tutelarsi e di proteggere l’ambiente in cui tutti viviamo”. E.M.
Alla fiera “Casa su misura”
un WorKshop reali holding analisi sul mercato immobiliare
I
di Emanuele Masiero ’erba del vicino è sempre più verde. In questo caso è più che mai vero: Padova è maglia nera in Europa sul fronte dell’ozono. Il capoluogo di provincia nel 2011 ha registrato 104 giorni di superamenti del limite Ue, seguita da Pavia, Reggio Emilia, Treviso e Parma, Verona e Varese. Un dato che per una volta non ha scosso solo le associazioni ambientaliste. Sapere di respirare l’aria peggiore d’Italia non ha certo fatto piacere ai cittadini padovani. Senza contare che neanche l’hinterland se la passa tanto bene visto che le concentrazioni industriali e commerciali insistono nei Comuni contermini. “I dati sull’inquinamento da ozono diffusi dall’Agenzia europea dell’ambiente – ha spiegato Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova - vedono Padova maglia nera in Europa, con 104 giorni di superamenti del limite di legge per la protezione per la salute nel 2011. Gli stessi dati erano stati puntualmente diffusi da Legambiente Padova l’anno stesso. Non è andata molto meglio nel 2012 - spiega l’associazione - in cui si sono verificati 90 giorni di superamento del limite dell’ozono. E’ ormai assodato che vanno tenuti in grande considerazione i danni sul lungo periodo provocati da ripetuti
neWs
I danni dell’inquinamento da ozono sono molto più pericolosi per i soggetti cardiopatici, anziani e bambini che di fatto risultano i più esposti a questo tipo di degrado. Per quanto riguarda invece le polveri sottili (Pm10), non va molto meglio. Ma almeno Padova non è al primo posto e questa volta in “buona” compagnia. Altre città venete figurano tra le più inquinate: Vicenza, con 107 giorni di sforamento, ancora Padova con 93 e Venezia con 85. Volendo trovare una (magra) consolazione è sufficiente analizzare i dati nazionali. L’Italia detiene anche il record dei livelli di ozono troposferico, segnando valori oltre tre volte più elevati rispetto alla soglia. 23 città italiane sono nei primi 30 posti della classifica Ue degli sforamenti del limite per questo inquinante. Nord Italia e Sud della Francia risultano le aree più colpite dall’ozono troposferico, che si forma a seguito delle reazioni fra vari inquinanti provenienti da diverse fonti, come la combustione di carburanti fossili, il trasporto stradale, le raffinerie, vegetazione, discariche, reflui, bestiame e incendi. In presenza di caldo e luce solare si scatenano queste reazioni, quindi si tratta di un problema tipico dell’estate, specie nel Sud Europa.
n occasione dell’appena trascorsa fiera “Casa su misura”, Reali Holding ha tenuto un workshop presso il proprio stand con finalità di confronto e analisi sui nuovi scenari di mercato immobiliare e le strategie vincenti. Alla presenza di un importante affluenza di operatori di settore, è stato presentato il brand G.A.I.A. Real Estate Gruppo Agenti Immobiliari Autonomi, innovativo Franchising attraverso il quale Reali Holding rilancia un nuovo modello professionale e operativo per le agenzie e gli agenti immobiliari al fine di migliorare le dinamiche produttive per il ripristino di effettivi aumenti di compravendite. Grazie alle importanti Partership con fondi immobiliari esteri, il Gruppo agisce nell’acquisizione di portafogli immobiliari su scala nazionale da riconsegnare agli affiliati del Network per le successive dismissioni ponendo il focus su un rapporto prodotto/prezzo drasticamente competitivo e bilanciato rispetto ad un reale potere di acquisto del bacino richiesta. Si ringrazia per l’interessante intervento Gianni Bacco, noto professionista con esperienza trentennale nel settore immobiliare. Si ringrazia inoltre, Sig. Salviato Stefano e figlio dell’Azienda Salviato Allestimenti di Vigonza (www. salviatoallestimenti.com – info@salviatoallestimenti.com) per la realizzazione dell’elegante Stand.
18 Mondo scuola
Mondo scuola 15
Exposcuola a Padova Fiere Punto d’incontro fra studenti e istituti padovani
Dalla scuola al lavoro l’orientamento è utile Tecnici ed esperti hanno risposto alle domande dei giovani e delle loro famiglie sulla formazione di Martina Celegato
E
’ ormai giunta alla sedicesima edi- conoscere le varie materie e relativi indirizzi zione Exposcuola, la manifestazione formativi, le peculiarità di ogni singola struttotalmente dedicata al mondo dell’i- tura e gli eventuali sbocchi professionali post struzione in tutte le sue sfaccettature. Nei diploma. A completare l’offerta orientativa quattro giorni della manifestazione gli spazi sono stati proposti numerosi workshop per animare le attività e per di Padova Fiere sono mettere in pratica le diventati il punto di Non sono mancate incontro fra studenti le attività didattiche tematiche trattate che hanno reso partecipi ed aspiranti tali delle e di gioco gli alunni e contribuito scuole superiori, post per i più in maniera creativa ad diploma e professiona- piccoli una scelta così imporli sottolineando ormai l’importanza e l’autorevolezza che l’evento tante nel percorso formativo di una persona. Sempre per quanto riguarda l’orientaha guadagnato in tanti anni di attività. Cuore della manifestazione è stato mento formativo anche nell’edizione 2013 Padova Orienta, uno spazio interamente di Exposcuola ha trovato spazio il Corner dedicato agli allievi di scuola secondaria Orientamento dove alcuni tecnici ed esperti di primo grado che hanno potuto entrare del settore hanno risposto ai dubbi di stuin contatto con operatori e docenti di tutti denti e famiglie a riguardo della formazione gli istituti superiori operanti nel territorio e superiore e dove era presente materiale in-
Gli studenti padovani in Fiera per Exposcuola formativo da cui trarre preziose informazioni a riguardo. Il Corner Orientamento è stato curato dalla Provincia di Padova, settore Pubblica Istruzione e dall’Università di Padova, un’iniziativa che come nelle passate edizioni in cui era stato proposto ha riscosso partecipazione e interesse. Ma non di solo orientamento si è parlato durante Exposcuola che al contrario ha sottolineato nuovamente la sua importanza come luogo privilegiato di incontro e scambio sui temi di maggiore attualità inerenti al mondo dell’istruzione, senza tralasciare ma anzi analizzando il contesto scoiale in cui si va ad inserire ed operare. Tavoli di incontro hanno infatti affrontato varie tematiche come ad esempio scuola e innovazione, per fare il punto sulla riforma digitale e i suoi percorsi funzionali e migliorativi nel servizio scolastico veneto. Si è par-
lato e discusso anche di edilizia scolastica, un settore ancora in continua evoluzione ma che non manca di destare interesse e curiosità soprattutto da parte degli studenti. Ragazze e ragazzi delle Consulte, gli organismi istituzionali di rappresentanza studentesca, si sono interrogati sul concetto di speranza in epoca di crisi, e saranno chiamati a confrontarsi sull’educazione alle differenze di genere. Ampio spazio è stato inoltre dedicato alla promozione alla lettura, con la presenza di alcuni editori veneti e nazionali, con un caffè letterario dove incontrare scrittori e idee, e un’area per lo scambio gratuito di libri. Si è consolidata inoltre la sinergia di Exposcuola con altre due iniziative legate ai giovani e alle famiglie ossia Job Meeting Padova e La città del Gioco e una intera
giornata è stata dedicata all’orientamento al lavoro e alla formazione post-diploma e post-laurea, con incontri e seminari a cui hanno partecipato rappresentanti di aziende nazionali e internazionali. Da venerdì 8 a domenica 10 novembre bambine e bambini dai 3 agli 11 anni sono stati invece protagonisti a Sglup! La città del gioco, un ampio spazio fieristico a loro dedicato dove educatori qualificati hanno proposto percorsi e attività ludo-didattiche pensate per sperimentare, costruire e conoscere il mondo attraverso il gioco, la manualità e il divertimento. Partner di Exposcuola sono stati la Regione Veneto, l’Ufficio scolastico regionale del Veneto, la Provincia di Padova, il Comune di Padova, la Camera di Commercio di Padova, il Network delle Università italiane, l’Università di Padova.
20 Il personaggio 16 Giovani imprenditori in agricoltura Barbetta ha ridato nuova vita all’azienda dei nonni, a Due Carrare animali a portata di bambino
Andrea, Claudia e Margherita: idee verdi di Emanuele Masiero
A
d appena vent’anni Andrea Barbetta di Sant’Elena ha scelto di diventare imprenditore agricolo unendo le due aziende agricole dei nonni. A 22 anni ha coronato gli studi con la laurea in scienze e tecniche agrarie, alternando lo studio al lavoro. Ora che di anni ne ha 23, è chiamato a rappresentare i giovani agricoltori di Coldiretti Veneto, oltre mille coetanei che condividono la stessa passione per la terra. E’ lui il nuovo presidente di Giovani Impresa, l’organo di rappresentanza dell’associazione che raggruppa tutti gli associati “under 30” Andrea Barbetta si era già messo in luce nel 2011 conquistando il titolo regionale del concorso “Oscar Green” nella categoria “In-Generation”, riservata alle giovani imprese che si sono distinte per la capacità di generare nuove idee. Andrea in questo periodo dell’anno è impegnato in campagna anche come perito per la stima dei danni alle colture da grandine e altre avversità atmosferiche per conto delle compagnie assicurative. Per perfezionare l’inglese ha trascorso un periodo di studi a Londra. Inoltre ha approfondito le proprie conoscenze informatiche nell’uso di software di progettazione e pianificazione territoriale. Ha
partecipato a diverse attività formative, fra le quali il percorso su “Ambiente ed energia a sostegno della filiera agricola italiana”. Innamorato della sua terra, Andrea scommette in prima persona nel futuro dell’agricoltura: “Voglio condividere con le delegazioni provinciali i punti programmatici – sono le sue prime parole da neo presidente - e mettere insieme proposte per il prossimo futuro. Fondamentale sarà la formazione dei giovani agricoltori”. Il profilo di Andrea rispecchia esattamente questa nuova generazione che ha scelto la campagna come mestiere e scommessa di vita. Sono gli alfieri dell’agricoltura 2.0, quella che affianca alla coltivazione le iniziative a servizio della società civile e delle istituzioni: come la fattoria didattica e sociale, gli accordi con le amministrazione pubbliche per il mantenimento del verde, la vendita diretta al consumatore, quella che fa dei contadini degli ambasciatori dei propri prodotti e degli entusiasti custodi dell’ambiente in cui vivono e lavorano. Imprenditori a tutto tondo che usano con disinvoltura i nuovi media, sono impegnati e attenti alle necessità del territorio in cui vivono. C’è chi prosegue l’attività di famiglia sperimentando nuove
strade e chi si innamora dei campi senza una storia rurale alle spalle. Sempre nel padovano brilla l’iniziativa di due giovani donne, Claudia Giuliani e Margherita Ragazzi, amanti degli animali e della natura, che da due anni conducono la fattoria didattica “Ragazzi a quattro zampe” di Due Carrare. Un’attività che si è fatta conoscere e apprezzare per l’intensa attività con i ragazzi, in particolare con i disabili e le loro famiglie, ma anche per l’accoglienza dei cani e di altri animali e per le lezioni all’aperto con centinaia di studenti, entusiasti di trascorrere una giornata a tutta natura. La fattoria “Ragazzi a quattro zampe” propone numerose attività e occasioni per stare a contatto con gli animali, ideate direttamente da Claudia e Margherita, operatrici per l’infanzia e specializzate in zooantropologia didattica. Organizzano visite per le scuole per far conoscere ai ragazzi gli animali, le loro abitudini, il loro modo di vivere. Numerosi i laboratori: dall’uovo al pulcino, il mio primo formaggio, l’orto prende vita. L’azienda offre anche un servizio di pensione per cani durante tutto il corso dell’anno. Supportate da uno staff di volontari, le
Claudia e Margherita con il diploma del premio Oscar Green Accanto a loro al centro Andrea Barbetta con altri giovani titolari ospitano in fattoria gruppi di ragazzi diversamente abili per attività di pet-therapy. “Ammirando la passeggiata delle oche libere nel Biancolino – raccontano Claudia e Margherita - o assistendo alla passeggiata di Mina la maialina con i suoi cuccioli, guardando pony asini e cavalli al pascolo, seguendo l’evoluzione dell’orto ed apprezzando il cambiamento delle stagioni, si ottengono risultati alle volte imprevedibili. Anche il sostegno ai vari centri estivi di tutta la provincia e’ stato un successo. Questa estate più di 800 ragazzini hanno apprez-
zato i laboratori con le verdure piuttosto che la creazione di spaventapasseri o l’attribuzione della patente asinina”. Particolare successo ha riscosso il percorso della terra, dal seme sino al frutto, per far conoscere e incoraggiare un’alimentazione sana e a Km 0. Cresce di giorno in giorno anche la comunità virtuale della fattora con oltre 1.300 amici della pagina facebook ragazziaquattrozampe.it che in poco più di un anno si sono affezionati alle iniziative delle due imprenditrici.
Cultura provinciale 21 17 Padova Gli eredi dello scultore e medaglista hanno donato alla città una ricca e interessante collezione
Mercante dona opere ai Musei
la mostra
Fino al 24 novembre sono tutte esposte a Palazzo Zuckermann, un grande lascito per la cultura L’immagine dell’esposizione
di Laura Organte
L
a collezione dei Musei Civici si arricchisce ancora. Gli eredi dello scultore e medaglista Luciano Mercante - i fratelli Giuseppe, Carlo e Mario Mercante, unitamente alla signora Gabriella Vitello Mercante – hanno fatto dono alla cittadinanza di un cospicuo numero di opere in grado di illustrare compiutamente la valida personalità dell’artista e creare un vincolo di conservazione e valorizzazione. Le nuove acquisizioni saranno esposte alla cittadinanza in una mostra allestita a Palazzo Zuckermann, fino al 24 novembre, in ideale continuità con la fortunata “Novecento in medaglia”, del 2006, organizzata in occasione del precedente lascito di medaglie e placchette di Mercante, che ne avevano fatto apprezzare l’opera incisoria. Le sculture, che arricchiranno il Museo d’Arte, rappresentano una valida documentazione di un processo creativo che dal gesso preparatorio porta alla fusione in bronzo; mentre le medaglie e le placchette, con i modelli preparatori in gesso, destinate
al Museo Bottacin, contribuiranno ad ampliare la ricca collezione medaglistica del Novecento. Originario di Cittadella, dopo essersi diplomato in Disegno Architettonico a Siena, Luciano Mercante si trasferì a Roma dove, tra il 1924 e il 1927, frequentò la Scuola d’Arte della Medaglia scoprendo la sua vocazione di medaglista perché, come ebbe a scrivere, nella piccola dimensione della circonferenza aveva “sentito di non avere vincoli alla possibilità di espressione”. Il suo lavoro, dunque, può essere racchiuso tra la scultura e la fusione-coniazione. Partendo da una formazione accademica ricca di reminiscenze classiche e non priva di echi del primo Novecento, acquisì uno stile personale, sensibile alle migliori espressioni dell’arte in Italia, in particolare degli anni trenta del XX secolo. Apprezzò i futuristi e i moduli propri del cubismo. La sua produzione fu scandita da un contenuto realismo scultoreo, da attenzione agli intenti celebrativi messi in voga dal regime di quegli
eventi e mostre
a cura di Laura Organte
FOTOGRAFIA E JAZZ Dall’incontro tra un gruppo di fotografi italiani di jazz e Nicola Fasano, fotografo italo-danese residente a Copenhagen, è nata l’idea di riunire le proprie esperienze coinvolgendo due tra i maggiori fotografi di jazz: Gorm Valentin e Jan Persson. Ritroviamo in queste immagini i più grandi artisti di sempre, da Duke Ellington a Bill Evans, da Ben Webster a Johnny Hodges, da Chet Baker a Miles Davis, da Charles Mingus a John Coltrane, fino ai contemporanei Han Bennink, McCoy Tyner, Winton Marsalis, Archie Shepp, David S. Ware, Misha Mengelberg, Enrico Rava, Stefano Bollani, Paolo Fresu e tanti altri. In mostra alle Scuderie di Palazzo Moroni dal 13 novembre all’8 dicembre.
“QUI GATTA CI KOVA” La mostra “Qui gatta ci kova”, in esposizione fino al 24 novembre presso la galleria la Rinascente, presenta il mondo bizzarro (fiabesco) e ironico dipinto da Franco Anselmi in 40 anni di attività. Protagonisti delle sue tele sono gatti, gufi, cavalli e altri animali artisticamente rivisitati come simbolica metafora di umani comportamenti. In mostra un universo coloratissimo e bidimensionale, che saprà incantare il pubblico e trasmettere delle emozioni del tutto inedite, partendo proprio dal significato che ancora oggi si attribuisce alle metafore sugli animali.
MY FAIR LADY AL PALAGEOX In scena il 6 dicembre al Pala Geox, My Fair Lady, uno dei più amati classici della storia del Musical. La “fair lady” Eliza Doolittle è un po’ Cenerentola, un po’ Pretty Woman, Mary Poppins, un po’ Bella e un po’ Bestia, insomma è l’archetipo del riscatto, della rivincita, dell’affermazione, della trasformazione e così incarna il desiderio e il sogno di tutto l’universo femminile che simpaticamente partecipa sin dal primo momento alla sua avventura. Una favola moderna la cui attualità non cessa di affascinare e che richiamerà a Padova numerosi appassionati.
Arte e follia attaverso il sogno
A A sinistra l’autoritratto di Luciano Mercante e a destra un gesso anni e da un rinnovato repertorio iconografico che, senza tralasciare la ritrattistica, accolse nuovi temi e motivi. Nella medaglia, con spirito fortemente innovativo, raffigurò il lavoro nella sua varia articolazione, gli sport, il dramma della guerra. Negli anni cinquanta e sessanta del Novecento rinnovò la ricerca stilistica e tematica realizzando opere di carattere religioso e introspettivo.
Pur non raggiungendo i massimi livelli di notorietà, forse per una sua ritrosia a lavorare su commissione, riscosse in più occasioni l’apprezzamento delle critica e inviti a esporre al più alto livello, ad esempio a numerose Biennali d’Arte a Venezia, alla Quadriennale di Roma e in varie manifestazioni riservate alla medaglia d’Arte a Parigi, Londra, Berlino, Amsterdam, Washington, Madrid.
rte e follia. Un binomio che attraversa i secoli arrivando fino alla contemporaneità, che tocca al contempo il mistero della creazione artistica e quello della mente umana nelle sue più oscure declinazioni. La mostra “Furere. Tra follia e onirico”, in esposizione alla Galleria Cavour a Padova dal 24 novembre al 6 gennaio, propone un lungo percorso di 40 opere che indaga la tematica partendo dai laboratori di arte intesa come supporto alla terapia per arrivare sino alle opere di artisti del calibro di Ligabue, Dalì, Ernst, Bacon, Nistch, Brus, e altri artisti internazionali, oltre alle giovani promesse dell’arte contemporanea. La mostra sarà affiancata da conferenze sul tema, tra le quali quella del professor Carlo Fumian su “Guerra: follia o stragia” del 20 dicembre alle 18, e altre realizzate in collaborazione con il dipartimento di salute mentale dell’Ulss 16 e dell’azienda ospedaliera. L.O.
Ospedaletto Euganeo Concorso cortometraggi con grandi nomi
“Cortincontri” di qualità un successo meritato O
ltre cinquanta corti arrivati da tutta Italia, tredici finalisti per tre serate di premiazione alla presenza di decine di appassionati. E’ un successo inaspettato ma meritato quello di “Cortincontri”, il primo concorso nazionale di cortometraggi organizzato dall’associazione Non Siamo Santi e dal patronato Guido Negri di Ospedaletto Euganeo. La rassegna ha avuto il suo clou dal 17 al 19 ottobre, data in cui sono state proiettate le pellicole finaliste e in cui sono stati consegnati i vari premi. Alla serata finale hanno partecipato nomi di tutto rilievo del mondo dei corti italiani, a partire dal regista Marco Bolla, già candidato al David di Donatello nel 2012, a Giancarlo Pidutti, vicepresidente di Sanremo Cinema. Il premio per il miglior cortometraggio è andato a “Carlo e Clara” di Giulio Mastromauro, che pur non potendo presenziare alla premiazione ha inviato un simpatico videomessaggio per ringraziare giurati e platea. La migliore fotografia è andata a Filippo Silvestris con il cortometraggio “Oroverde”, già vincitore dell’importante “Ischia Film Festival” e tra le opere che più hanno toccato il cuore e lo spirito dei presenti e degli addetti ai lavori. Non a caso, “Oroverde” ha ottenuto anche la menzione speciale per l’eccellente rico-
L’associazione “Non siamo santi” ha organizzato il concorso struzione storica. La migliore sceneggiatura è stata quella de “La Visita”, corto di Matteo Contin e Marco Bolla che vedeva tra gli interpreti la nota attrice Erica Blanc, figura che pare essersi proposta per fare da madrina alla rassegna nella prossima edizione. La migliore attrice è stata ritenuta la giovanissima Rebecca Metcalf, ragazzina protagonista di “Oroverde” che ha vinto il premio per la migliore attrice. La migliore figura maschile è stata invece quella di Valerio Malorni in “Pre carità”, corto che si è meritato anche il premio del pubblico. Gli
altri due premi, la miglior regia e il premio speciale della giuria (presieduta da Luca Settimo), sono andati infine a Riccardo di Gerlando (“L’amore incompreso”) e a Luca Siron, regista di “Cristina”. Le serate di premiazione sono state condotte con grande professionalità dall’attrice Mickela Vettori e hanno visto la supervisione del presidente di giuria, il regista atestino Luca Settimo, e di Sebastiano Mion, presidente di Non Siamo Santi, oltre che dei volontari di Prislop e della parrocchia di Ospedaletto Euganeo. Nicola Cesaro
18
LO ciclismo
SPORT in PR fabio mazzucco conQuista la sesta gemma stagionale
La novità. Yassir di M
Hocke
di Nicola Cesaro
Q Fabio Mazzucco, sei vittorie in stagione
F
inisce in gloria, per i colori patavini, la stagione ciclistica riservata alla categoria esordienti con una straordinaria impresa di Fabio Mazzucco (Santangiolese Acli) che si è imposto a Nembro (BG) nella 23ma Medaglia d’oro Riki Schiattareggia, una delle gare più importanti del calendario esordienti. Gara osteggiata da una pioggia insistente che prevedeva 5. Giri di un circuito ondulato con l’arrivo posto su una rampa di 2 chilometri con pendenze al 20%. Il forte scalatore di Conselve ha acceso la contesa al terzo giro, con altri 4 concorrenti, e poi si è involato a 3 chilometri dalla conclusione, ha resistito al ritorno degli avversari giungendo a braccia alzate. Per Mazzucco 6. gemma stagionale che lo conferma come uno dei talenti emergenti più interessanti nell’intero panorama nazionale della categoria. La Santangiolese, unica rappresentante padovana in terra bergamasca, brinda anche all’ottimo quarto posto ottenuto da Davide Boscaro tra i primi anno. Alla fine il diesse Andrea Caco traccia un primo bilancio della stagione ed esprime grande soddisfazione per i risultati ottenuti: “abbiamo ottenuto 15 vittorie di squadra oltre a 11 secondi posti e 2 terzi e altri 30 piazzamenti nei primi 10, un risultato eccezionale, un grazie pubblico a tutti e in particolar modo agli atleti che hanno sempre gareggiato con il massimo impegno”. Walter Lotto
uando lo sport arriva prima dell E’ una conquista civile, oltre che quella raccolta dalla Federazion hockey, che ben prima di qualsiasi nor le ha deciso di applicare per i propri t principio dello “ius soli”. Nel consiglio svoltosi il mese scorso a Bologna, infat razione ha stabilito che, in occasione d mento sportivo, ogni atleta nato nel te zionale sarà considerato italiano a tutti Non varrà più la regola, dunque, che f rare italiani solamente i figli di almen dino italiano. La questione interessa appassionati di hoceky della Bassa P Gli stranieri della Fih sono in tutto 34 93 comunitari. I giocatori interessati nuova e pionieristica normativa sullo sono una cinquantina. In questo mezz io di atleti c’è anche Yassir Nasrallah, no, mediano classe ’96 residente a M nome di Yassir è stato pronunciato dire dai vertici federali durante la presentaz novità in fatto di tesseramenti: l’atlet
18
23
LO S PORT in PRIMO PIANO RIMO PIANO
Merlara, nato da genitori marocchini, punta alla Nazionale ciclismo fabio mazzucco conQuista
La novità. Yassir di Merlara, nato da genitori marocchini, punta alla Nazionale
ey senza barriere Hockey senza barriere
lla politica. e sportiva, ne italiana orma statatesserati il o federale tti, la fededel tesseraerritorio nai gli effetti. fa consideno un cittaanche gli Padovana. 343, di cui da questa “ius soli” zo centinamarocchiMerlara. Il ettamente zione della eta è stato
la sesta gemma stagionale
di Nicola Cesaro
Q Fabio Mazzucco, sei vittorie in stagione
F
inisce in gloria, per i colori patavini, la stagione ciclistica riservata alla categoria esordienti con una straordinaria impresa di Fabio Mazzucco (Santangiolese Acli) che si è imposto a Nembro (BG) nella 23ma Medaglia d’oro Riki Schiattareggia, una delle gare più importanti del calendario esordienti. Gara osteggiata da una pioggia insistente che prevedeva 5. Giri di un circuito ondulato con l’arrivo posto su una rampa di 2 chilometri con pendenze al 20%. Il forte scalatore di Conselve ha acceso la contesa al Il terzo giovane impegnato azione di gioco giro, conYassir altri 4 concorrenti, e poiinsi èuna involato a 3 chilometri dalla conclusione, ha Yassiralzate. è nato inPer Italia da genitori preso ad esempio tra degli i prospetti più importanti resistito al ritorno avversari giungendo ato”. braccia Mazzucco 6.marocchini. gemma Mediano di grande gioca nelle giovanili delstagionale panoramache italiano che godranno questa lo conferma comediuno dei talenti emergenti più talento, interessanti nell’intero della Sculdascia, che raccoglie giovani di nuova scelta normativa. Yassircategoria. è tesseratoLaconSantangiolese, panorama nazionale della unicasocietà rappresentante padovana e Casale di Scodosia. Il diciassettenne la inPolsportiva Sculdascia, brinda che ha cresciuto il gio- Merlara terra bergamasca, anche all’ottimo quarto posto ottenuto da Davide Boscaro (sarà maggiorenne aprile)della militastagione anche in vane “YassirAlla è stato ad esempio tra sportivo: i primi anno. fine preso il diesse Andrea Caco traccia un primo ad bilancio con il Rovigo. E’ nelottenuto giro della15 nazionale, perché è uno dei prospetti più promettenti ed esprime grande soddisfazione per i del risultatiA/2 ottenuti: “abbiamo vittorie e compimentonei della maggiore panorama nazionale spiega Ulisseposti Missaglia, di squadra oltre a - 11 secondi e 2 terzicertamente e altri 30 alpiazzamenti primi 10, unetà la maglia modo azzurra. intanto dirigente Polisportiva.un- grazie Per noi pubblico è un onore risultatodella eccezionale, a tuttivestirà e in particolar agliMaatleti cheYassir, hannoper per la Lotto Fih è già sapere chegareggiato un nostro atleta sarà tra i impegno”. primi a lo Stato cittadino marocchino, sempre con il massimo Walter godere di questo giusto ed equo riconoscimen- italiano. PALLAMANO. Nuovo prestigioso incarico al tecnico di Monselice
fabrizio ghedin nuovo “talent scout” per la federazione italiana under 18
uando lo sport arriva prima della politica. E’ una conquista civile, oltre che sportiva, quella raccolta dalla Federazione italiana hockey, che ben prima di qualsiasi norma statale ha deciso di applicare per i propri tesserati il principio dello “ius soli”. Nel consiglio federale svoltosi il mese scorso a Bologna, infatti, la federazione ha stabilito che, in occasione del tesseramento sportivo, ogni atleta nato nel territorio nazionale sarà considerato italiano a tutti gli effetti. Non varrà più la regola, dunque, che fa considerare italiani solamente i figli di almeno un cittadino italiano. La questione interessa anche gli appassionati di hoceky della Bassa Padovana. Gli stranieri della Fih sono in tutto 343, di cui 93 comunitari. I giocatori interessati da questa nuova e pionieristica normativa sullo “ius soli” sono una cinquantina. In questo mezzo centinaio di atleti c’è anche Yassir Nasrallah, marocchino, mediano classe ’96 residente a Merlara. Il nome di Yassir è stato pronunciato direttamente dai vertici federali durante la presentazione della novità in fatto di tesseramenti: l’atleta è stato
Il giovane Yassir impegnato in una azione di gioco preso ad esempio tra i prospetti più importanti del panorama italiano che godranno di questa nuova scelta normativa. Yassir è tesserato con la Polsportiva Sculdascia, che ha cresciuto il giovane sportivo: “Yassir è stato preso ad esempio perché è uno dei prospetti più promettenti del panorama nazionale - spiega Ulisse Missaglia, dirigente della Polisportiva. - Per noi è un onore sapere che un nostro atleta sarà tra i primi a godere di questo giusto ed equo riconoscimen-
to”. Yassir è nato in Italia da genitori marocchini. Mediano di grande talento, gioca nelle giovanili della Sculdascia, società che raccoglie giovani di Merlara e Casale di Scodosia. Il diciassettenne (sarà maggiorenne ad aprile) milita anche in A/2 con il Rovigo. E’ nel giro della nazionale, e certamente al compimento della maggiore età vestirà la maglia azzurra. Ma intanto Yassir, per lo Stato cittadino marocchino, per la Fih è già italiano.
Centinaia di Aziende Venete oggi fabrizio ghedin nuovo “talent scout” per la federazione italiana under 18 scelgono come 20 anni fa!
PALLAMANO. Nuovo prestigioso incarico al tecnico di Monselice
Fabrizio Ghedin, apprezzato tecnico di pallamano
F
abrizio Ghedin ottiene l’ennesimo successo personale. Il tecnico di pallamano di Monselice avrà infatti il compito di scovare e far crescere i giovani talenti della pallamano italiana. Per volere della Figh, la federazione italiana di handball, il quarantaduenne monselicense è il nuovo allenatore della nazionale Under 18. Ghedin, assieme ad Angelo Dicarolo e Fredi Radojkovic, comporràla nuova commissione tecnica che avrà il compito di elaborare un piano straordinario di interventi volti alla valorizzazione dei settori giovanili, con particolare impegno nella selezione e nella cura del talento. Il tecnico monselicense si è già messo al lavoro: dal 30 ottobre, a Chieti, è stato il responsabile del raduno della nazionale U18 maschile, con l’obiettivo di preparare la formazione azzurra alle qualificazioni per gli Europei 2014 che si terranno dal
10 al 12 gennaio. Si tratta dell’ennesimo successo di Ghedin, che lo scorso anno ha visto sfuggire solo all’ultimo il sogno tricolore, quando il suo Pressano ha ceduto con onore contro la corazzata Bolzano laureandosi comunque vicecampione d’Italia. E’ merito di Ghedin anche la prima e storica partecipazione del club trentino alla Challenge Cup, una sorta di Europa League dell’handball. Negli ultimi mesi il tecnico ha anche raccolto due secondi posti regionali con le formazioni maschile e femminile Allievi del liceo “Ferrari” di Este ai campionati sportivi studenteschi. Qualche settimana prima della fase regionale i due gruppi, sempre sotto la supervisione del monselicense, avevano ottenuto anche i titoli provinciali. L’attenzione del tecnico, oltre che per il settore nazionale, ricadrà anche nelle scuole di pallamano del territorio padovano. N.C.
Fabrizio Ghedin, apprezzato tecnico di pallamano
F
abrizio Ghedin ottiene l’ennesimo 10 al 12 gennaio. Si tratta dell’ennesimo successo personale. Il tecnico di successo di Ghedin, che lo scorso anno pallamano di Monselice avrà infatti ha visto sfuggire solo all’ultimo il sogno il compito di scovare e far crescere i gio- tricolore, quando il suo Pressano ha ceduvani talenti della pallamano italiana. Per to con onore contro la corazzata Bolzano volere della Figh, la federazione italiana di laureandosi comunque vicecampione d’Ihandball, il quarantaduenne monselicense talia. E’ merito di Ghedin anche la prima è il nuovo allenatore della nazionale Un- e storica partecipazione del club trentino der 18. Ghedin, assieme ad Angelo Dica- alla Challenge Cup, una sorta di Europa rolo e Fredi Radojkovic, comporràla nuova League dell’handball. Negli ultimi mesi il commissione tecnica che avrà il compito tecnico ha anche raccolto due secondi podi elaborare un piano straordinario di in- sti regionali con le formazioni maschile e terventi volti alla valorizzazione dei set- femminile Allievi del liceo “Ferrari” di Este tori giovanili, con particolare impegno ai campionati sportivi studenteschi. QualQuesta scelta è da vent’anni il nostro il riconoscimento qualità, deldella risultato e di settimana prima fase regionale nellaorgoglio, selezioneperchè e nella ècura del talento. chedella due gruppi, sotto con la supervisioIl tecnico verso monselicense si èdigià messo alche ileggono un ruolo sociale svolto dal nostro giornale migliaia famiglie e sisempre informano noi. lavoro: dal 30 ottobre, a Chieti, è stato ne del monselicense, avevano ottenuto il responsabile del raduno della nazionale anche i titoli provinciali. L’attenzione del Aprile 1994 - Aprile 2014 Verso 20anni che per ili settore nazionale, U18 maschile, con l’obiettivo di preparare tecnico, oltre la formazione azzurra alle qualificazioni ricadrà anche nelle scuole di pallamano padova Viaper Svezia, 9 - Padova 049si 8704884 www.givemotions.it • info@givemotions.it del territorio padovano. gli Europei 2014Tel.che terranno -dal N.C.
1994
OGGI
Ogni mese più di trecento attività scelgono per comunicare con i propri Clienti.
10 24
IL VENETO
in PRIMO PIANO
Tutti di corsa per non perdere la coincidenza
I nuovi orari dei treni che rivoluzionano il trasporto pubblico
Da dicembre convogli ogni dieci minuti sulle tratte principali e rafforzamento complessivo di tutta la rete così che nessun passeggero resti più di un’ora in attesa di Germana urbani
S
ulla carta sembra la soluzione de- gionale della mobilità su rotaia che vedrà finitiva a tutti i peggior disagi che i passare sulle tratte principali treni ogni pendolari dei treni veneti hanno do- dieci minuti. Se così sarà la rete ferroviaria vuto sopportare in questi anni. Un sogno complessivamente verrà rafforzata, tanto all’orizzonte, rincorso a lungo con il proget- che, promettono dalla Regione, nessun pasto sempre in itinere della metropolitana di seggero trascorrerà più di un’ora senza un superficie, che fino ad oggi non, si è mai treno per la sua destinazione. realizzato. Ora le cose potrebbero cambiare “L’obiettivo è migliorare il servizio, davvero. Ma per la prova del nove i cittadini spiega l’assessore regionale alle politiche dovranno attendere il 15 dicembre, data in della mobilità del Veneto Renato Chisso cui entrerà ufficialmente in vigore il nuovo fornendo più treni e più capienti, con più orario cadenzato dei treni regionali. possibilità di collegamento e di coincidenze, Ideato nell’arco di due anni da un più fermate”. “So molto bene che cambiare ingegnere veronese, Domenico Menna, il abitudini e spostare orari inciderà su comnuovo servizio ferroviario locale cadenzato portamenti per così dire consolidati – agprevede dei treni a fregiunge Chisso – ma il quenza regolare: stes- La Regione lavoro che abbiamo so posto stesso orario, ha già acquistato fatto darà certamente e dunque, facilmente venti nuovi treni più risposte positive svizzeri e ne memorizzabili. di quanto non sia in Da Mestre, ad comprerà altri nove grado di fare il servizio esempio, al minuto 03 come è attualmente partiranno i treni veloci per Rovigo, al minu- strutturato. Il nuovo sistema sarà unico nel to 19 per Verona Porta Nuova, al minuto 49 suo genere in Italia, studiato sulla base dei per Vicenza, al minuto 54 per Padova. Lo flussi di mobilità delle persone, basato su shuttle Mestre-Padova, invece, partirà dal regionali lenti, regionali veloci e coincidenze binario giardino al minuto 35 e da Padova tra linee diverse che si intersecano tra di rientrerà a Mestre al minuto 53. loro, servito da una trentina di convogli in Tutto questo avverrà dalle 7 alle 22, più rispetto agli attuali”. tutti i giorni. La novità che rende contenti tutti, soUna vera rivoluzione del sistema re- prattutto i pendolari, riguarda l’incremento
Renato Chisso delle corse possibile anche grazie ad un parco convogli che comprenderà 20 nuovi complessi Stadler, 9 nuovi convogli Vivalto, 14 nuove carrozze doppio piano e il revamping di 316 vetture Trenitalia a Media Distanza. L’unico neo che si può ravvisare potrebbe essere colto nella necessità di fare diversi cambi per un unico viaggio. Ma, considerando che il modello è la metropolitana delle grandi città, i veneti nell’usare il treno dovranno ricordare come per spostarsi a Parigi da un posto all’altro occorra scendere anche più volte da un convoglio e prenderne un altro. Il nuovo orario prevede, infatti, che i diversi convogli siano tra loro “sincronizzati”. In questo modo sarà possibile transitare da un regionale veloce (che ferma solo nelle
stazioni principali) a un regionale lento (che ferma ovunque) e lungo direttrici dove oggi il servizio è non solo spezzettato ma non esistono coincidenze (Conegliano – Treviso – Vicenza, per esempio). Questo peraltro elimina le interferenze oggi esistenti fra tratte non elettrificate e tratte non elettrificate, che sono più razionalmente servite da convogli a trazione dedicata a fronte di interferenza quando il transito è misto. Con questi cambiamenti epocali è lecito dire che la mobilità veneta si adegua agli standard europei e non è facile per una Regione che ha un sistema di mobilità non a raggiera, ma diffuso da e verso città che si collocano appunto in un contesto policentrico e metropolitano, dove l’attuale servizio fino ad oggi non è riuscito a dare le risposte
che chiedevano i viaggiatori e soprattutto i pendolari. “Per tutti noi – ribadisce Renato Chisso – in primo luogo Regione ma anche Trenitalia, il cadenzamento è una scommessa, nella quale crediamo, che abbiamo deciso di accettare e che vogliamo vincere. Siamo di fronte ad una nuova filosofia della mobilità pubblica – continua l’assessore regionale – che non coinvolgerà solo il treno ma anche il trasporto su gomma, all’interno di un sistema integrato al cui centro ci sono non gli aggiustamenti di un sistema ereditato dal passato, ma le esigenze e le richieste degli utenti, dei pendolari, dei lavoratori, degli studenti e la necessità di dare le migliori risposte possibili in un quadro di compatibilità economica”.
Il Veneto in primo piano 25 11 Soppressi otto treni interregionali che collegano Venezia con Milano
Pendolari: “La Regione ci ripensi”
di Germana urbani
P
endolari sul piede di guerra e una raccolta firme che ci sono, che si affiancheranno ai treni cadenzati Milano – ha già superato quota 25.000 e serve per spingere la Verona di TreNord. Secondo l’assessore, dunque, i pendolari Regione Veneto a riconsiderare la decisione di soppri- veneti vedranno più che triplicato il servizio veloce, oltre ad mere dal 15 dicembre, come deciso la scorsa estate, gli 8 avere un servizio orario che fermerà in tutte le stazioni. Il “treni dei pendolari interregionali” Venezia-Milano utilizzati cambiamento, paradossalmente, scontenta i pendolari ma da 36 mila passeggeri ogni giorno. A costa molto di più alla Regione. Le 13 quanto pare, per colpa dei tagli dallo Gli abbonamenti coppie di Frecce regionali, il cui costo Stato, il Veneto non ha più soldi per per le Frecce a catalogo a carico del Veneto sarà garantire il servizio svolto da quattro veloci di circa 16,7 milioni l’anno a fronte coppie di treni interregionali veloci costeranno dei 10,7 milioni pagati oggi dalla Milano – Venezia. Né la Lombardia molto di più Regione per le quattro coppie di instanzierà i 4 milioni di euro necessari terregionali, potranno tranquillamente a salvare i convogli di Trenitalia che saranno, quindi, can- collegarsi in coincidenza con i già esistenti treni orari regionali cellati. Per l’assessore regionale Chisso si tratta di un falso lombardi Milano – Verona (oggi sono 11 nel corso della problema: i convogli saranno sostituiti da 13 coppie giorna- giornata, oltre ai quattro interregionali in questione). “Seliere di “Frecce” regionali Venezia – Verona che oggi non condo Trenitalia – ha ricordato l’assessore – la coincidenza
le prioritÀ
I
è facilmente realizzabile nel capoluogo scaligero sul medesimo marciapiede per quanti sono interessati a proseguire il viaggio lungo questa direttrice, tenuto altresì conto che il Veneto ha previsto il prolungamento oltre Verona di un paio di regionali non veloci”. Studenti e lavoratori pendolari però sembrano non voler sentir ragioni e sulle coincidenze avanzano forti dubbi. “Aspettare un’ora in più il treno successivo – dicono dal Comitato -, forse, è scomodo ma accettabile per una persona che decide di farsi un weekend fuori città, ma di certo non per un pendolare, non per un lavoratore che deve rendere conto di un’ora di ritardo al proprio datore, non per uno studente che perde una lezione, un giorno sì e l’altro pure”. E se non bastasse del cambiamento ne risentirà anche il portafogli. “Da dicembre saremo costretti a sborsare quasi il doppio del costo del nostro biglietto per una Freccia, o accontentarci di un ancora più sovraffollato regionale, affi-
dandoci alle care e amate coincidenze. Purtroppo, chiunque abbia mai preso un treno sa, ed è proprio il caso di dirlo, che le coincidenze non esistono. Troviamo inaccettabile che la regione Veneto abbia preso questa decisione con un atto di forza sul presupposto cinico che un lavoratore, oggi, non ha alternative: o rinuncia al lavoro, o paga di più, perché uno stipendio, anche se decurtato del costo spropositato di un abbonamento mensile di una Freccia, in una famiglia, è meglio di niente”.
una buona politica dei trasporti su rotaia va finanziata bene
152 milioni di tagli sui servizi pubblici universali previsti tra le misure dell’ultima legge di Stabilità preoccupano non poco Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, intervenuto ad un convegno veneto proprio sul tema dei trasporti. “Se le cose restano così - ha commentato – non mi resta che stilare una relazione sui servizi che non si possono più fare”. Occorre, dunque, una programmazione oculata e un concorso maggiore dei cittadini nelle spese per il servizio.“Chiedere infrastrutture per fare tutto è semplice - ha affermato Moretti - ma un paese che magari ha seicento abitanti deve capire che non può avere una sua fermata del treno. E siamo alla follia pura se pensiamo ad un aggancio ferroviario per tutti gli aeroporti”. Secondo l’ad di Trenitalia, per mantenere in equilibrio il settore dei trasporti in Italia bisogna recuperare “quella
normalissima cosa in base alla quale chi usa un servizio ne paga il prezzo. Quante aziende di trasporto stanno in piedi oggi in Italia? - ha chiesto retoricamente Moretti alla platea di imprenditori - Non vi sembra che ci sia un problema di rapporti tra servizi e infrastrutture? Voglio dire questo perché altrimenti non sta in piedi niente, altrimenti non ci salviamo”. E per risolvere o almeno arginare il problema del sovraffollamento dei treni non vi è altra via che stanziare “più risorse - ha affermato - perché i treni sono pochi e, allo stato delle cose, non possiamo fare miracoli, ma solo cercare di garantire la massima efficienza E poi ci vuole una programmazione omogenea delle linee, perché qualche sfilacciatura indubbiamente c’è, anche se occorre tempo per una programmazione dei servizi a medio-lungo termine”.
12 Il Veneto in primo piano 26 Il Veneto si era dotato di una propria legge contro la violenza di genere ad inizio primavera
No alla violenza di genere: finalmente la nuova legge Maggiore tutela, finanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio e il Fondo per le politiche su diritti e pari opportunità finanziato in automatico
di Germana urbani
I
l 24 novembre, come ogni anno, si celebra la triste giornata contro la violenza di genere che sempre più spesso sfocia in femminicidio. Ad ottobre la Camera ha finalmente dato il via libera alle nuove norme sul contrasto alla violenza di genere. Oltre alle norme che introducono maggiori tutele sul piano penale, il cuore dell’impegno di tante deputate è stato fornire uno strumento valido per dare avvio ad un vero piano nazionale antiviolenza, costruito con il contributo delle associazioni e degli operatori. Sono previste politiche di formazione, politiche di prevenzione, la costituzione di un Osservatorio, la sperimentazione di progetti per la presa in carico degli uomini violenti; inoltre - con l’articolo 5bis - si riconosce e si rafforza, anche attraverso la previsione
di uno specifico fondo, l’attività dei centri antiviolenza che in questi anni hanno garantito non solo l’indispensabile servizio di accoglienza delle donne vittime ma sono stati dei veri e propri laboratori dove, attraverso una metodologia dell’accoglienza, si è fatta prevenzione e cultura, troppo spesso in solitudine. Delia Murer, deputata veneziana del Pd e componente della commissione Affari sociali, sottolinea l’importanza del passo che si è compiuto, ricordando il lavoro fatto per migliorare il testo del governo attraverso i numerosi emendamenti accolti: “Un passo importante, un buon provvedimento. C’ è ancora da fare ma per combattere la violenza di genere, in Italia, abbiamo uno strumento in più.
Abbiamo lavorato intensamente, nelle commissioni, per migliorare il testo del Governo che, nella sua versione originaria, era carente. Siamo riuscite ad ottenere, con emendamenti mirati, norme di maggiore tutela per le donne, finanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio con il Piano che sarà costruito in modo partecipato e il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità che sarà finanziato in automatico. La legge – conclude la deputata – è per noi solo un primo passo. La convenzione di Istanbul, che abbiamo
ElectricSheeps.com I T S O LU T I O N S & W E B D E S I G N Siti internet, E-commerce & Web Application Sviluppo soft ware, Mobile soft ware Consulenza e Assistenza informatica Progettazione reti aziendali Pianificazione grafica aziendale
Via Dei Martiri 49, Cavarzere (VE) - Tel. (+39) 0426.310.691 - Cell. (+39) 320.68.21.774 www.electricsheeps.com - info@electricsheeps.com
ratificato ad inizio di legislatura, comincia a dei centri antiviolenza della nostra Regione trovare concreta attuazione. C’è ancora da e per questo siamo molto soddisfatti. E’ lavorare e lo faremo a partire dalla legge importante ora che le risorse che verranno di Stabilità. Ma il tema è ormai una chiara stanziate consentano un percorso di rafforpriorità per l’agenda politica”. zamento dei centri antiviolenza e delle case In assenza di una legge nazionale, il rifugio, perché ciò rappresenta una reale Veneto si era dotato di una propria legge prevenzione per tutte quelle violenze che contro la violenza di genere ad inizio pri- si consumano all’interno delle abitazioni o mavera. Con voto unanime il Consiglio nella vita quotidiana e che possono sfociare regionale aveva approvato la Legge “In- in femminicidio” terventi regionali per “Si tratta - ha prevenire e contrastaaggiunto Padrin - di re la violenza contro un provvedimento le donne”. Un lavoro composito, ma calato di sintesi di due sulla realtà veneta e precedenti progetti quindi applicabile e di legge presentati operativa. Si va dal rispettivamente dal coordinamento di tutti consigliere del Pdl i soggetti che opeLeonardo Padrin e rano sul fronte della dal consigliere del PD violenza di genere al Piero Ruzzante, che coinvolgimento degli avevano entrambi enti locali, vere sentrovato un’adesione tinelle del territorio”. trasversale. Con queLe reti che i vari sogsta legge quadro il getti sono chiamati a Veneto, riconosceva, sviluppare saranno il prima ancora dell’Icuore pulsanto dell’otalia, che ogni forma peratività di questa di violenza contro le legge: i centri e le donne rappresenta La prima causa case dovranno manuna violazione dei di uccisione tenere costanti e fundiritti umani fonda- nel Mondo delle zionali rapporti con le mentali alla vita, alla donne tra i 16 e forze dell’ordine, l’audignità, alla libertà, i 44 anni è l’omicidio torità giudiziaria a cui alla sicurezza e all’incompete l’assistenza, tegrità fisica e psichica della persona e che la prevenzione e la repressione di reati, le donne, anche quelle di minore età, sono nonché con enti locali, aziende sanitarie e spesso esposte a gravi forme di violenza, istituzioni scolastiche operanti nel territorio che costituiscono grave violazione dei diritti al fine di garantire risposte adeguate alle umani oltre che principale ostacolo al rag- diverse condizioni personali di provenienza giungimento della parità tra i sessi. nel rispetto delle rispettive competenze e Con la stessa legge sono state definite attribuzioni istituzionali. anche le tipologie delle strutture necessarie Con l’approvazione della Legge regiorivolte alle donne vittime di violenza e ai nale erano stati stanziati 400.000 euro a loro figli minori: i centri antiviolenza che copertura delle attività del 2013. offrono assistenza, sostegno e percorsi di Ora, l’ultimo decreto nazionale mette superamento del disagio, le case rifugio e in campo dieci milioni di euro che saranno le case di secondo livello, ovvero strutture erogati attraverso le Regioni e la comdi ospitalità in grado di offrire accoglienza e missione Pari opportunità del Veneto ha protezione. “Si è trattato – spiega il consi- pubblicato da poco i bandi per domande gliere del Pd Piero Ruzzante - di un percorso e progetti. che ha coinvolto il mondo del volontariato e
Veneto in primo piano 1 28 Il Veneto in primoIlpiano La politica, internet e i social network
2.0, la politica nella rete Alla ricerca di nuovi linguaggi e nuovi canali per riallacciare i contatti con i cittadini, amministratori e politici twittano e dialogano con gli “amici” di Facebook
di Ornella Jovane
L
a politica approda sui social network e ne fa ampio uso organizzativi dal mondo reale a quello virtuale per dirimere per veicolare idee, notizie, spunti di riflessione. I politici si quel rapporto conflittuale e diffidente che i cittadini hanno servono della rete per dare il via a dibattiti, per risponde- manifestato, in modo crescente negli ultimi anni, con la polire a sollecitazioni o provocazioni. In molti sono convinti che tica e la classe dirigente del Paese? internet in generale e, nello specifico, i social network siano La politica 2.0: potenzialità, rischi e opportunità. Con in grado di migliorare i rapporti tra i cittadini e le istituzioni Vincenzo Romania, ricercatore presso l’Università di Padova politiche. Si ricorre copiosamente alle reti sociali online per e docente della Sociologia della Comunicazione e Sociologia divulgare materiale informativo, promuovere forme di mobili- dei Processi Culturali, abbiamo approfondito il tema. tazione politica e partecipazione, consultando o coinvolgendo Come si adatta la politica ai social network? direttamente i cittadini in merito a questioni di dominio pub“I social network sono uno strumento accessibile, coblico, infine si mettono a disposizione nella rete informazioni nosciuto, un fenomeno di massa e per questo adatto anche che un tempo erano accessibili ai soli per la comunicazione politica. In Italia addetti ai lavori. E così si moltiplicano Facebook è diffuso tra più della metà le informazioni. della popolazione. E’ evidente che Del resto, i guru della comunicarappresenta un grande potenziale zione sostengono da tempo che il preanche a livello di utilizzo politico. sente vive sulla galassia digitale e che I social network hanno il vantagormai per “esistere” è indispensabile gio di essere uno strumento econoapprodare in questa dimensione. Le mico e di favorire una comunicazione community virtuali sono un fenomediretta con i cittadini, che vengono no sociale di massa che consentono inoltre sollecitati ad interagire con il di tessere quotidianamente fittissime proprio interlocutore. Questo modello reti comunicative. Contatti che possodi comunicazione alimenta un’idea di no offrire anche alla politica vantaggi trasparenza del politico e di coinvolgienormi. La comunicazione politica nel Non tutti i politici mento dei cittadini, utile ad aumentacyberspace è economica, veloce, illimi- sanno gestire in re il consenso e la partecipazione. La tata, multimediale, interattiva: in una modo appropriato rete, come mezzo per poter offrire a questo dirompente tutti la possibilità di prendere la parola parola efficace. Negli Usa Obama, in occasione strumento e intervenire, rappresenta un modello della prima campagna elettorale da di democrazia diretta. Naturalmente candidato alla Casa Bianca, riuscì, utilizzando in modo abile con i rischi che la democrazia diretta può comportare. Per il mezzo, a dimostrare le grandi – e ancora poco esplorate questo è un modello di comunicazione che va moderato e or- potenzialità che i social network potevano avere anche in ganizzato, affinché non diventi uno strumento incontrollato, politica. Dimostrò come la rete fosse un mezzo ideale per espressione di eccessi e intolleranza”. mobilitare i propri sostenitori ed ampliarne il numero, per I social network possono essere dunque utili a ricuciraccogliere fondi e captare larghe fasce di elettori, aumen- re lo strappo e colmare la distanza tra cittadini e politici? tando con la maggiore visibilità anche l’incisività della propria “Sì, la rete offre la possibilità di fare politica in modo azione. innovativo. I social network sono frequentati per lo più da In Italia il Movimento 5 stelle è figlio della rete, con pubblici di giovani e acculturati: due bacini interessanti da cui la sua attività di mobilitazione e reclutamento è arrivato a attingere consenso e a cui sollecitare partecipazione. ottenere un ampio consenso elettorale fino ad approdare in In Italia il Movimento 5 stelle è un esempio significativo: Parlamento. con un modello diverso dal partito politico tradizionale, avvaMa quanto sono social i politici nazionali e locali nel no- lendosi, più che di uno staff di politici, di figure professionali stro Paese? Quanti si confrontano con i cittadini attraverso specializzate nella comunicazione on line ha dimostrato che Twitter o Facebook e, soprattutto, vengono utilizzati in modo si può fondare un partito e creare un seguito semplicemente appropriato questi strumenti, con una strategia consapevole passando per la rete e per i social network. e un esito sempre favorevole e costruttivo? I vantaggi dei movimenti che nascono e vivono nella Infine, è sufficiente trasferire modelli comunicativi e rete e grazie alla rete sono rilevanti anche sul piano pratico:
Vincenzo Romania, insegna all’Università di Padova
l’economicità di una struttura “leggera” che si muove su in- le”. ternet rispetto ai costi e alla complessità dell’organizzazione Non tutti i politici sono in grado di gestire i social dei vecchi partiti; la snellezza e la velocità della comunicazio- network in modo adeguato. Non sono mancati anche da ne politica e il coinvolgimento diretto dei nuovi “militanti”. noi gli “scivoloni” e le cadute di stile. Con la marginalizzazione della figura dei militanti nei partiti “E’ necessaria una regolamentazione attenta dei lintradizionali e la perdita di coinvolgimento degli elettori proprio guaggi dei politici, che devono essere consoni e adatti. L’uso il cyberspace può aprire nuovi canali di riavvicinamento dei dei social network da parte della politica e di politici porta ad cittadini alla politica”. una forte personalizzazione sulla scena della comunicazione. I social network sono uno strumento adeguato a co- Questo processo consente ampia visibilità ma, contestualmunicare contenuti, spesso complessi e impegnativi che mente, anche un grosso rischio: è sufficiente un contenuto magari meritano approfondimento e riflessione? sbagliato, un’uscita “stonata” per mettere a rischio la propria “Fra i vantaggi di questo tipo di reputazione. Del resto non è neanche comunicazione vi è l’accesso veloce, Il dialogo diretto con questo un fenomeno esclusivo dei diretto e condiviso al dibattito, quindi i cittadini alimenta social network, ma esiste anche per un’ampia partecipazione in tempo un’immagine altri tipi di media. Quante volte nella reale. E’ indubbio che un abile comu- di trasparenza stampa vengono smentite dichiarazionicatore abbia più appeal utilizzando del politico ni rilasciate inopinatamente? formule accattivanti, slogan che sapE’ vero che c’è da parte dei nostri piano colpire e catturare consensi. politici ancora una certa impreparazioMa ricordiamo che i social network ne ad utilizzare in modo giusto i social sono solo uno strumento, limitato se network ma è anche vero che c’è chi si vuole approfondire un dibattito e a invece ha sviluppato una notevole abirischio di superficialità ma la questiolità nel manovrare questo strumento ne dei contenuti ed il processo di bain modo “furbo”. nalizzazione di essi è un fenomeno in E così non tutte le uscite “infeliatto anche nei media più tradizionali ci”, sono tali: talvolta sono costruite come ad esempio la televisione. Non ad arte per catalizzare l’attenzione su si vogliono approfondire le questiodi sé, talvolta sono sufficienti poche ni, si semplifica e si ricorre a slogan parole provocatorie per ottenere in populisti per allargare il consenso. La breve tempo quella visibilità che può banalizzazione è un fenomeno che riguarda i contenuti della aprire le porte giuste per fare, tramite i social network, rapipolitica e non gli strumenti con cui vengono comunicati”. damente carriera”. I social network consentono ai politici di bypassare Infine, concludendo? il “filtro” della stampa: è una dinamica corretta di in“Concludendo i social network sono un interessante formazione? strumento di comunicazione che come tale va considerato. “Una volta esistevano i comunicati stampa, adesso le Sta a chi lo usa farlo in modo appropriato e costruttivo, come comunicazioni vengono fatte tramite la rete e i social net- per tutti i media e gli strumenti di comunicazione. E’ vero work che veicolano direttamente ai destinatari le notizie. La che anche in politica può essere uno strumento per veicolare pubblicabilità diretta delle notizie ha il vantaggio di superare idee, stimolare interessi e raggiungere un pubblico sconfinato la “censura” e di avere una più ampia sfera di divulgazione, e anagraficamente molto ampio, arrivando fino ai giovamentre negli ultimi anni si registra un sempre più ridotto uti- nissimi, ma da solo non basta a risolvere il problema della lizzo del consumo di stampa, soprattutto cartacea. Vi sono disaffezione alla politica, della banalizzazione dei contenuti, tuttavia anche dei limiti. In primo luogo ci si affida alle ca- della scarsa partecipazione. Sui social network si può lanciare pacità comunicative del singolo politico e del suo staff che un tema di dibattito, si possono confezionare offerte diversipuò utilizzare con “furbizia” il mezzo ma deve farlo in modo ficate, tali da soddisfare un pubblico più ampio, si possono giusto e corretto. Il rischio è appunto di creare allarmismo o costruire reti di contatti, ma se non segue poi un incontro false aspettative. Cambia il sistema di verificare le notizie pubblico, una mobilitazione e impegno reali nell’attività polipubblicate sui social network e anche il modo di interpretar- tica, tutto rimane nella rete, virtuale”.
DIAMO VOCE A CHI NON CE L’HA. ACTIONAID È INSIEME A CHI OGNI GIORNO RIVENDICA I PROPRI DIRITTI. È INSIEME A CHI NON RIMANE IN SILENZIO DI FRONTE A INGIUSTIZIE SOCIALI, FAME E POVERTÀ. È INSIEME A CHI VUOLE FARSI SENTIRE PER CAMBIARE LE COSE. UNISCI ANCHE TU LA TUA VOCE SU ACTIONAID.IT
IL DIRITTO DI CAMBIARE
Messaggio pubblicitario
30 Voci da palazzo
Voci da palazzo 15
Territorio Sono passati tre anni dal cataclisma che ha messo in ginocchio il Veneto
Novembre, torna la paura delle alluvioni I bacini di laminazione di Trissino e Caldogno sono gli interventi strategici per mettere in sicurezza i territori lungo l’asta del Gorzone e del Bacchiglione. Il ritardo dei lavori ha messo in fibrillazione la maggioranza di Palazzo Ferro Fini
L’opinione Federico Caner e Nicola Finco
“a ciacoe i Xe boni tuti…”
di Fortunato Marinata
N
ovembre è il mese della grande paura per i veneti, l’alluvione del 2010 è ancora una ferita aperta per molte comunità della nostra regione. Aperta perché la stagione degli indennizzi non si è ancora conclusa del tutto ma soprattutto perché molti di quegli interventi, ritenuti fondamentali per evitare che i fiumi tornino a fare paura, sono ancora lontani dal ritenersi conclusi. Purtroppo per il territorio compreso tra i Colli Berici, Euganei e Adige sono solo due i fiumi deputati a portare al mare l’acqua che cade in eccesso: Bacchiglione e Gorzone, su di essi è imperniata buona parte degli impianti idrovori deputati dal sollevare l’acqua dalle zone depresse del Veneto centromeridionale. Due fiumi, va detto, le cui arginature sono quelle fatte alla fine dell’800 in ragione di un territorio completamente diverso da quello attuale. Un tempo fossi, scoli e canali permettevano lo sgrondo delle terre e trattenevano l’acqua in campagna senza far arrivare una massa d’acqua imponete alle idrovore, mandandole in sofferenza. Oggi, invece, l’eccessiva cementificazione ha creato le condizioni contrarie, ossia grandi quantitativi d’acqua arrivano agli impianti di sollevamento quasi in un solo colpo creando grandi difficoltà per il loro smaltimento. Deflusso, tuttavia, ancora più improbabile se il Gorzone o il Bacchiglione sono già in piena con il rischio che gli ottocenteschi argini cedano di schianto. La Regione ha cercato di risolvere a monte il L’alluvione di tre anni fa tra Montagnanese ed Estense problema, con la creazione di due bacini di laminazione nel Vicentino. Il primo è stato previsto a Trissino, per la lavori ancora qualche anno fa. I lavori, però, sono andati anni dall’alluvione di Ognissanti del 2010 – questa il tono sicurezza dei comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta avanti a rilento, e malgrado l’assessore regionale Maurizio dell’interrogazione presentata dall’esponente vicentino del Gorzone, quali Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ospeda- Conte avesse più volte rassicurato che i cantieri rispettavano Pdl alla propria maggioranza - molti lavori di manutenzione letto Euganeo, Carceri e Vighizzolo i tempi, in realtà i lavori non sono anco- ordinaria e straordinaria per garantire la sicurezza idrogeod’Este, il secondo a Caldogno sul tor- Toniolo: ra finiti. Entro fine anno i bacini dovreb- logica sono stati fatti, lo riconosciamo, ma purtroppo alcune rente Timonchio in modo da mettere “Perché bero essere pronti ma intanto novembre opere molto importanti come la realizzazione degli invasi in sicurezza i comuni lungo l’asta del la sicurezza è già qui e la paura dei fiumi in piena di Caldogno e Trissino, sono ferme al palo nonostante siaBacchiglione, quali Vicenza, Veggia- aumenti ci ritorna. Anche il consigliere regionale no finanziate”. “Il nostro tessuto economico e sociale, già no, Ponte San Nicolò e Casalserugo. vogliono i fatti!” del Pdl e presidente della commissione provato dalla crisi - conclude Toniolo - non reggerebbe ad Di che si tratta? Della realizzazione Affari Istituzionali del Consiglio veneto, un’altra alluvione. Troppe le famiglie e le attività econodi due grandi aree da inondate per scolmare la piena dei Costantino Toniolo, ha incalzato la propria maggioranza miche che hanno subito gravi danni! Perché la sicurezza rispettivi fiumi. Il Commissario delegato dal Presidente del nell’accelerare la realizzazione dei due interventi, tirandosi aumenti ci vogliono i fatti!”. Consiglio, Prefetto di Verona Perla Stancari, finanziò i primi addosso gli strali di colleghi di coalizione. “Sono passati tre Costantino Toniolo (PdL)
“Quali ciaccole? nel vicentino non si vede un cantiere”
“D
a amministratore pubblico mi sono sizione, ma strumento costruttivo per sollevare sempre battuto per la difesa del tertemi finalizzati al bene comune. Il tono della ritorio, sia da Sindaco e consigliere mia domanda sulla situazione degli invasi che di Caldogno, sia da assessore provinciale berisono previsti nel Vicentino era proprio quello co, sia ora che sono in Consiglio Regionale con di fare il punto seriamente sulla situazione un ruolo legislativo e di controllo rispetto all’eprecisa Toniolo - un’azione di stimolo verso la secutivo di Palazzo Balbi! L’attacco in risposta Giunta per far procedere le cose, come il padre ad una mia interrogazione che vuole essere fa con il figlio impegnato negli studi. Pertanto Costantino costruttiva, è semplicemente personalistico e la trasparenza richiesta non riguarda l’agire delToniolo strumentale! Dobbiamo dare risposte concrela Regione, e quindi della Giunta, che ha fatto te sul problema della sicurezza idraulica ed evitare questi molto, ma chiarire assieme la situazione che c’è in questo personalismi da parte dei consiglieri: la mia domanda era momento: i lavori a Trissino sono bloccati e a Caldogno si è tecnica e rivolta alla giunta. In questo caso Caner e Finco concluso l’iter, ma non si vede un cantiere. Facciamo l’elensbagliano ad interpretare lo strumento dell’interrogazione - co di quello che manca per arrivare all’obiettivo, perché lo spiega Toniolo - non è un’arma ad uso esclusivo dell’oppo- scopo è l’obiettivo finale, la sicurezza idraulica. Apprezzo
la tempistica efficiente dell’iter procedurale, ma i cantieri non li vedo ancora. Da amministratore locale e provinciale ho sempre lavorato con gli enti “superiori” al fine di realizzare l’invaso di Caldogno. - ricorda l’esponente del PdL - Il Comune, anche con la mia presenza di amministratore, ha pensato al bene generale, alla sicurezza idraulica non solo di Caldogno, Rettorgole e Cresole, ma anche della Città di Vicenza e di tutti i territori a Sud sull’Asta del Bacchiglione. Il Comune di Caldogno con il sottoscritto amministratore – puntualizza - ha accettato un’opera importante sul suo territorio (altro che sindrome di “non nel mio giardino”), ha lavorato in una difficile opera di concertazione finalizzata alla realizzazione di un’opera necessaria per la sicurezza idraulica di tutto il territorio veneto. Altro che chiacchiere!”.
Federico Caner e Nicola Finco
“I
n tre anni la Regione ha investito a Vicenza 26 milioni di euro concludendo 61 interventi per la sicurezza idraulica, disponendo l’iter d’appalto per 86 milioni delle due casse di espansione di Caldogno e Trissino e per altri 90 milioni il progetto dei tre invasi a Merola, viale Diaz a Vicenza e Montebello (oggi in fase di Via)”. Questa è stata la replica di Federico Canel e Nicola Finco, rispettivamente capogruppo leghista in Consiglio regionale e presidente della commissione Ambiente, alla richiesta di sollecito arrivata da Toniolo. “Mentre Galan – sono andati giù duri i due leghisti - aveva ignorato il problema, adesso Zaia lo sta risolvendo nel pieno rispetto degli iter statali. Che, ricordiamo, sono lunghi per due motivi: evitare ricorsi che bloccherebbero le opere e scongiurare infiltrazioni mafiose. Costantino Toniolo, ex sindaco di Caldogno che negli anni nulla ha fatto per prevenire le esondazioni, dovrebbe ben saperlo. Ma a volte la propaganda politica si fa sulle spalle della gente, nella maniera più squallida possibile. Se Toniolo, che parla di poca trasparenza negli appalti, ha rimostranze o denunce, vada di corsa in Procura, faccia un esposto e vedremo gli esiti: diffamare in questo modo chi lavora per risolvere emergenze accantonate da 80 anni è squallido e propagandistico. Impressionante poi – rimarcano i due esponenti leghisti - la puntualità con cui Toniolo interviene sui lavori per le casse di espansione nel Vicentino: sempre a ridosso di un allarme meteo. Sembra quasi un mettere le mani avanti, un ‘io l’avevo detto’: tollerabile da un esponente dell’opposizione, meno da uno della maggioranza, che nonostante sia presidente della commissione Affari Istituzionali pare non conoscere le leggi in materia. Invece di pontificare su chi sta seguendo l’iter per le grandi opere – proseguono Caner e Finco -, Toniolo dovrebbe smetterla di fare politica sulle disgrazie della gente e su chi sta lavorando per prevenirle. Invece di vaticinare sulla stampa, Toniolo potrebbe chiedere lumi a Galan su quanto non è stato fatto in 15 anni, o meglio muovere il suo Governo a Roma e concedere al governatore Zaia i poteri speciali necessari per accelerare le opere antialluvione. Ma si sa qual è il detto veneto: a ciacoe i xe boni tuti…”.
32 Cultura veneta 16 Mostre A Verona quattro secoli di storia dell’arte nella pittura di paesaggio
Un posto al sole per il paesaggio Marco Goldin propone una mostra dedicata ad un genere dell’arte. Anche quest’anno l’esposizione sarà divisa tra Gran Guardia e Basilica Palladiana di Alain Chivilò
M
arco Goldin e la sua Linea d’Ombra ripropongono, dopo il grande successo, una doppia esposizione divisa tra Verona e Vicenza, invertendo le sedi rispetto al recente binomio che trattò la ricerca, nei secoli dell’arte, sulla figura e sul volto umano. Fino al 9 febbraio 2014 presso il Palazzo della Gran Guardia è di scena “Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento”. Il secondo capitolo delle esposizioni è dunque dedicato alla storia del paesaggio in Europa e in America dal ‘600 al ‘900. Uno studio della natura dal XVII secolo, per giungere ad alcuni dei maggiori pittori del secondo ‘900. Una presenza superiore alle novanta opere condurrà il visitatore all’interno di sei sezioni. Il Seicento. Il vero e il falso della natura: opere di Lorrein, Poussin, Hobbema, Van Ruisdael, Van Goyen e Seghers narrano l’evoluzione della pittura del paesaggio dalla resa immaginaria e artefatta fino allo studio della realtà e del vero della natura. Da questo secolo la natura, da sfondo di ambientazione, emerge come fulcro dell’indagine artistica in un rapporto continuo tra la rappresentazione del vero e del falso. Il Settecento. L’età della veduta: tre nomi su tutti con Canaletto, Bellotto e Guardi con opere poco note al pubblico italiano. Romanticismi e realismi: l’800, ossia il secolo della natura. Una trentina di quadri di Turner, Constable e Friedrich per arrivare al realismo di Corot, Coubert e della scuola di Barbizon. La disamina
tocca la Scandinavia, l’Est Europa fino all’America della Hudson River School. L’impressionismo e il paesaggio: venticinque opere d’impressionisti e post impressionisti quali Renoir, Sisley, Pissarro, Caillebotte, Van Gogh, Gauguin e Cézanne. Dai primi contatti con i pittori del periodo precedente fino alle esposizioni nello studio di Nadar giungendo alla negazione stessa della pittura en plein air. Monet e la nuova natura: con venticinque opere apre una vera e propria piccola monografia alla sua arte. Il focus è maggiormente posto sugli agli anni ottanta che segnano un cambiamento verso la modernità nella rappresentazione del paesaggio. Monet rovescia, utilizzando dapprima gli elementi proprio del realismo, il concetto stesso di paesaggio dipinto trasformandolo in una visione spirituale e interiore anticipando le ricerche artistiche successive. Il paesaggio del Novecento: dall’evoluzione del post-impressionismo fino alle avanguardie. Bonnard, Matisse e Picasso fino ad alcune esperienze astratte sia europee sia americane, da De Staël a De Kooning e Pollock. Invece per il contemporaneo sono rappresentate per l’America opere di Diebenkorn e Wyeth mentre per l’Europa Garcia e Richter. Artisti che descrivono in chiave attuale la natura. Dunque a livello complessivo si tratta di una mostra contenitore che permette di vedere l’Arte ad ampio spettro, secondo una curatela ormai collaudata e affidabile.
Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini
Fino al 24 novembre in tre sedi veneziane
Il laboratorio di Sze
uNO STRESS DI vETRO
I
l motto della mostra è fatto da una somma algebrica tradotta in Arte ossia: Artisti internazionali + vetro = Glasstress. Fino al 24 novembre tre sedi, costituite da Palazzo Cavalli – Franchetti / Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti (Campo S. Stefano), Berengo Centre for Contemporary Art and Glass (Murano) e la Scuola Grande Confraternita di San Teodoro (San Marco), costituiscono l’esposizione dedicata al vetro d’arte “Glasstress. White Light/White Heat” giunta alla sua terza edizione. Tutto ruota sul coinvolgimento di artisti provenienti da tutto il mondo per la creazione d’innovative e straordinarie opere confrontando luce e calore con aspetti intrinsechi del vetro e della sua lavorazione. A livello storico è stata la grande passione per l’arte contemporanea e per il vetro che hanno portato Berengo a creare Glasstress. Tutto è iniziato dal 2009 riunendo complessivamente oltre 200 artisti. In questa edizione l’evento ha unito, nella propria fornace a lavorare con entusiasmo e con spirito di gruppo, 65 artisti di
fama internazionale. Molti di loro si sono confrontati per la prima volta con questo materiale duttile e luminoso facendo nascere opere di alto valore artistico e comunicativo. Il successo si riassume nelle parole di Adriano Berengo: “ho capito che Glasstress ha raggiunto un importante obiettivo quando ho visto tre artisti di nazionalità diverse, nella nostra fornace di Murano, parlare fra loro. Era la prima volta che s’incontravano e si scambiavano le loro impressioni sul vetro, sulle tecniche e sugli esperimenti che stavano conducendo. Il dialogo ha modificato in modo sostanziale i progetti di ciascuno. Ecco, questo è Glasstress: un luogo d’incontro per gli artisti di tutto il mondo che si confrontano con il vetro”. Artisti quali Mimmo Paladino, Francesco Gennari, Joana Vasconcelos, Zhan Wang, Jan Fabre, Loris Cecchini, Aldo Mondino, Thomas Schutte, Joseph Kosuth, Mona Hatoum, Tim Noble &Sue Webster, solo per citarne alcuni, illumineranno la visita con opere di luce. Al.Ch.
I
l Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini, fino al 24 novembre, presenta “Sarah Sze: triple point”. Come afferma la stessa artista “al centro della mostra è la nozione di bussola e come noi ci situiamo in un mondo perennemente disorientante. Ciascuna delle sale opera come un sito sperimentale, in cui gli oggetti tendono a diventare strumenti o montaggi per misurare o modellare la nostra posizione nello spazio e nel tempo. L’aspirazione a costruire modelli che catturino la complessità e l’impossibilità di quell’impresa, è il punto centrale dell’opera”. Un grande laboratorio che la Sze compone di “resti archeologici di esperimenti falliti”. Dal 1990 l’artista Sarah Sze, classe ‘69, ha sviluppato un’estetica scultorea che trasforma gli spazi attraverso mutamenti radicali di scala, colonizzando spazi trascurati o periferici, dialogando con il tessuto e la storia di un edificio. La percezione dello spettatore e l’esperienza architettonica sono spostate attraverso interventi specifici di grandi dimen-
sioni. A livello tecnico tutto parte dalla definizione che la termodinamica indica al termine “triple point” che designa una singolare combinazione di temperatura in cui tutte le tre fasi di una sostanza (gassosa, liquida e solida) coesistono in perfetto equilibrio. La triangolazione, cioè la misurazione della distanza da tre punti ordinali, è anche usata per determinare un punto specifico dello spazio. L’opera di Sze fa riferimento a entrambi questi concetti, la fragilità dell’equilibrio e il desiderio costante di ritrovare stabilità e posizione. Contrariamente ad altri allestimenti di altri artisti, in questa edizione l’ingresso del Padiglione è stato trasferito a una vecchia porta di uscita a sinistra della rotonda d’ingresso. All’interno lo spettatore incontra strutture improvvisate, alcune apparentemente ancora in costruzione, che richiamano modelli, macchine e strutture come in un planetario, un osservatorio, un laboratorio, un pendolo e dispositivi di misurazione o elementi per localizzare i corpi nello spazio. Al.Ch.
18 Cultura veneta
Cultura veneta 33
Arte a Venezia Due eventi espositivi fino al 24 novembre
Vedova/Lichtenstein: coppia vincente Alle opere dell’americano, suddivise tra bozzetti, disegni, collage, maquette, sculture e modelli di bronzo prodotti tra il 1965 e il 1997, fa da contrappunto la serie Carnevali dell’artista veneziano di Alain Chivilò
G
li spazi espositivi della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova sulle Zattere, direzione Punta della Dogana, propongono in concomitanza della Biennale due eventi espositivi fino al 24 novembre: “Roy Lichtenstein Sculptor” curata da Germano Celant al Magazzino del Sale e “Emilio Vedova … Cosìdetti Carnevali …” curata da Celant e Fabrizio Gazzarri allo Spazio Vedova. La mostra dedicata a Lichtenstein, uno tra gli esponenti della Pop Art americana, ha focus sulla produzione scultorea dell’artista. Quarantacinque opere suddivise tra bozzetti, disegni, collage, maquette, sculture e modelli di
A metà degli anni ’60 le immagini interpretate dai mass-media diventano fonte di creazione bronzo prodotti tra il 1965 e il 1997. E’ proprio dalla metà degli anni sessanta che le immagini interpretate dai mass-media, in special modo dall’ambientazione del fumetto, diventano fonte di creazione. I bicchieri, le esplosioni, le tazze e le teste tridimensionali sono alcuni aspetti di tali lavori. Invece le opere di Emilio Vedova raccolgono nello stesso titolo, Carnevali, lavori realizzati tra il 1977 e il 1991 a testimonianza di un periodo originale per l’artista. Legno, plastica, metallo, maschere, graffiti, combustioni, stampe, corde, carte sono uniti secondo la sperimentazione del collage e dell’assemblaggio. Storicamente il coinvolgimento del Maestro e il Carnevale si data con la premiazione alla Biennale di San Paolo nel 1954, al di la di una tradizione veneziana in cui l’utilizzo di maschere era costume di vita. Situazioni irreali fatte di mistero, contraddizione, confusione che in Vedova diventano reali nell’esecuzione informale.
neWs L’assessore Sernagiotto
“dal governo almeno 18 milioni al sociale”
I
l futuro è virtuale. Detto così sembrerebbe un’ovvietà, il domani è sempre ipotetico e addirittura se interpretato con pessimismo, virtuale, potrebbe anche significare inconsistente. Tuttavia è solo di museo virtuale che vogliamo parlare e virtuale, nella fattispecie, va inteso come tecnologico, nella massima espressione in cui può intendersi oggi: ossia come sinonimo di “web”. Attraverso internet, da pc, tablet e smartphone, sarà, infatti, possibile compiere un “virtual tour” e conoscere da vicino 400 opere storico-artistiche di rilevanza mondiale presenti a Venezia. Il progetto, che probabilmente farebbe rabbrividire Goethe, già dalla presentazione, avvenuta lo scorso 15 ottobre, promette la realizzazione del più grande museo virtuale in Italia. Utilizzando strumenti multimediali, riprese fotografiche ad altissima qualità finalizzate alla rappresentazione tridimensionale di quattrocento capolavori veneziani, i virtual tour avranno come oggetto il Tesoro della Basilica di San Marco, lo Statuario pubblico della Serenissima, la Tribuna di Ca’ Grimani a Santa Maria Formosa e lo spazio tra l’area marciana e Piazza San Marco con le sue sculture. La visita virtuale di quest’ultimo ambiente sarà arricchita dalla “decostruzione” del Leone alato posto sulla sommità della colonna: le tecnologie utilizzate nella rappresentazione tridimensionale consentiranno di distinguere i diversi restauri succedutisi nel tempo, ripercorrendo la storia e l’evoluzione iconografica del simbolo per antonomasia dell’antica Serenissima. L’intervento è realizzato nell’ambito di “Shared Culture - Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio condiviso”, di cui la Regione Veneto è partner, finanziato attraverso il Programma europeo per la cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013.
Messaggio pubblicitario
8 Sì, viaggiare
Sì, viaggiare 35
UMBRIA
Nel magico mondo di Barbanera
A SPELLO NELLO SPLENDIDO COMPLESSO RURALE DI SAN GIUSEPPE (UN EX BACHIFICIO CON IL SUO PARCO) È STATA REALIZZATA LA CASA DI BARBANERA DOVE LA FAMIGLIA CAMPI OLTRE A REALIZZARE I CELEBRI ALMANACCHI E LUNARI, FAMOSI DAL ‘700 E OGGI DISTRIBUITI IN 2.500.000 COPIE HA CREATO UNA FONDAZIONE NEL CUI ARCHIVIO SONO ILLUSTRATI OLTRE 250 ANNI DI STORIA POPOLARE DA VISITARE ANCHE IL PREZIOSO ORTO-GIARDINO IL VOLUMETTO CARO A D’ANNUNZIO La Fondazione Barbanera 1762 nasce con l’obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare con attività di ricerca, espositive ed editoriali la grande tradizione almanacchistica europea, che ha in Barbanera il suo più autorevole erede e continuatore. A partire dallo studio dei documenti conservati presso l’Archivio Storico (oltre 50mila tra lunari, almanacchi e altre testimonianze di editoria popolare dal XVI secolo ad oggi: c’è pure la lettera con cui Gabriele D’Annunzio definì il Lunario che teneva sempre sul comodino “Il fiore dei tempi”), si occupa della diffusione dei valori di una tradizione attenta a interpretare i segni del tempo, che si ispira a uno stile di vita in armonia con i cicli stagionali e che guarda al rapporto tra cieloterra-uomo e al saper fare come quotidiano esercizio al buon vivere. La Fondazione ha sede a Spello nello stesso complesso rurale, il San Giuseppe, che ospita la sede dell’Editoriale Campi, storica casa editrice del Barbanera. La visita guidata al complesso di Spello consente di ammirare anche la villa padronale (un ex bachificio) e i giardini. Il complesso si estende su sette ettari. Da lì si gode anche una splendida vista sul borgo di Spello, la cittadina dove Pinturicchio ha affrescato la Cappella Baglioni, opera che qualcuno ha definito “la cappella Sistina dell’Umbria”. Info: www.barbanera.it - info@barbanera.it
L
o scorso anno Poste Italiane gli dedicò un francobollo da 60 centesimi. Barbanera vi veniva raffigurato con i suoi “strumenti di lavoro”. Quelli dell’astronomo dell’epoca: un rudimentale telescopio, un compasso e un planisfero. Barbanera, personaggio misterioso, circondato da un alone di leggenda, visse in Umbria nel XVIII secolo. In una terra in cui la tradizione tipografica ha radici molto antiche. Oggi il suo nome è sinonimo stesso di lunario, perché dal 1743 il suo almanacco viene pubblicato con regolarità, ogni anno prima di Natale. Una delle prime edizioni di questo piccolo frammento di cultura popolare italiana, quella edita nel 1762 a Foligno in un unico foglio (“Discorso generale del famoso Barbanera per il 1762”, edito da Pompeo Campana), è conservata nel museo della Fondazione Barbanera, che ora ha sede a Spello nel bel complesso rurale di San Giuseppe chiamato “Casa di Barbanera”, immerso nella campagna umbra e circondato da un giardino all’italiana e da un ricco orto botanico. Nel museo allestito dalla famiglia Campi, titolare della casa editrice di Foligno (che ora ha sede nel complesso di Spello), sono ammirabili tanti pezzi unici che permettono di ripercorrere la lunga storia del popolare almanacco e delle tradizioni ad esso collegate, molte delle quali ancora così vive nelle campagne italiane. Sì, perchè Barbanera è ancora molto ascoltato: le sue previsioni del tempo sono utili a chi deve scegliere, ad esempio, i giorni giusti per la semina dei campi, e vengono seguiti anche i suoi tanti consigli, legati all’agricoltura ma anche al “fai da te” domestico in materia di piante, ortaggi, frutta e altro. E poi i consigli su salute e benessere, alimentazione, oroscopi... Il calendario, l’almanacco e le tante altre pubblicazioni di Barbanera, orgoglio della famiglia Campi, costituiscono tutt’oggi un piccolo grande patrimonio di conoscenza, o meglio un distillato di saggezza contadina. Sì, perchè è sempre valido il motto “Gli astri il sole e ogni sfera or misura Barbanera, per poter altrui predire tutto quel che ha da venire”. Giambattista Campitelli (1780-1824) fu il primo editore tipografo a proporre una versione del Barbanera in opuscolo o libretto di una sessantina di pagine (il formato che poi si affermerà fino ai giorni nostri): il primo di cui si ha notizia è del 1793 e identifica Barbanera come astronomo parigino. Giovambattista Bocci Campitelli riuscì, alla fine del XIX secolo,
iN copertiNa l’eX
bacHiFicio ora seDe Della reDaZioNe Dell’eDitoriale caMpi. seguoNo: il caleNDario luNario 2014 e il FraNcobollo cHe poste italiaNe DeDicÒ a barbaNera. QuiNDi: scorci Del parco e sale Dell’arcHiVio storico Della FoNDaZioNe. iN alto: spello, l’orto botaNico Di saN giuseppe e uN’eDiZioNe storica Dell’alMaNacco
a far conquistare ai lunari di Barbanera una diffusione quasi nazionale (ne distribuiva circa 400.000 copie nell’Italia centromeridionale). La famiglia Campi è subentrata nella pubblicazione del celebre almanacco dal 1929 per iniziativa di Feliciano Campi, concorrendo insieme ad altre tipografie alla stampa dell’opera che all’epoca era diretta dal senatore Benedetto Pasquini. Durante i principali flussi migratori che portarono gli italiani oltreoceano, vennero editate speciali versioni del Barbanera stampate in diverse città tra cui New York o Buenos Aires, che univano ai contenuti classici d’almanacco indicazioni pratiche per gli emigranti, come istruzioni per il viaggio o consigli sulle “rimesse” di denaro alle famiglie rimaste in Italia, informazioni che fanno del Barba-
nera d’oltremare uno strumento di mediazione interculturale. Fino alla metà degli anni Settanta, il lunario fu utilizzato soprattutto dai ceti rurali, che ne apprezzavano le previsioni del tempo e i consigli per l’agricoltura. L’indicazione delle festività, le ricorrenze dei santi, i consigli ed i proverbi ne fecero - appeso in cucina o nella stalla - un indispensabile strumento per le attività domestiche quotidiane. Venduto per fiere e mercati da cantastorie e venditori ambulanti, il Barbanera si acquistava ogni anno a partire da settembre. Dalla metà del XX secolo i diritti di pubblicazione del calendario, dell’almanacco e del lunario di Barbanera sono di proprietà dell’Editoriale Campi. I principali canali di diffusione sono le edicole, le librerie, l’omaggio diretto da parte di aziende ai
propri clienti quale strenna di fine anno, per un totale di oltre 2.500.000 copie. La raccolta di documenti legati alla figura di Barbanera, alla sua tradizione e al mondo degli almanacchi e dei calendari in genere, ha portato alla costituzione di un archivio storico all’interno della Fondazione Barbanera 1762 che contiene oltre 6.000 almanacchi italiani ed esteri pubblicati dal XVII secolo ad oggi, oltre a 15.000 documenti di vario genere (pensieri, recensioni, bossi tipografici, bozze di stampa, fotografie, aneddoti, curiosità) riguardanti Barbanera, la sua storia, la sua fortuna e il legame con la cultura popolare e almanacchistica italiana e non solo. Quest’anno, accanto al nuovo Almanacco 2014 in edicola da metà novembre e al Calendario-Lunario, Barbanera ha in serbo una novità: un calendario speciale di cui il cibo è il vero grande protagonista. “Barbanera dei cibi felici”, realizzato in collaborazione con l’Università dei Sapori di Perugia. Mese per mese e stagione per stagione, una vera festa del cibo, con consigli, ricette, proverbi, il dolce o la frittella del santo e le regole di una sana alimentazione. Un calendario lunario, dove la Luna sarà attenta alleata nell’orto e in cucina, un allegro vademecum per tutto l’anno, un caro amico cui affidarsi ogni giorno per godere di un cibo sano, buono, genuino, che non si spreca. Un cibo che sa anche raccontare la sua storia, ricordare tradizioni, simboli, usanze, per riscoprire le meraviglie che portiamo ogni giorno in tavola.
Crucipiazza 20 36 Crucipiazza Azzurra Edizioni S.a.s. - C.P. 93/B - 35028 Piove di Sacco (PD)
1
2
l’INTARSIO Sapete riconoscere questi posti?
1) ......................................................... ............................................................... 2) ......................................................... ............................................................... 3) ......................................................... 3
4
............................................................... 4) ......................................................... ...............................................................
3 LETTERE CRI - IME - LED - OCC - PRO RIN - SIR - SUL - UMO 4 LETTERE NOME 5 LETTERE MEDIA - MUTUO 6 LETTERE AZIONI - CIVILE - COMUNE ERARIO - GRANDE - INIZIO LOCALE 7 LETTERE CLIENTI - CONSUMO FALLITA - PICCOLA 8 LETTERE CAPITALE - NO PROFIT 9 LETTERE GIURIDICO 10 LETTERE PRODUZIONE
Antonio Banderas I Colmi
• Qual è il colmo per un falegname? Essere licenziato in tronco. • Qual è il colmo per un computer? Non avere programmi per la sera. • Qual è il colmo per due scheletri? Essere amici per la pelle. • Qual è il colmo di una sarta? Perdere il filo del discorso. • Il colmo per un riccio? Non saper dire battute pungenti. • Qual è il colmo per un dipendente ENEL? Essere in bolletta. • Qual è il colmo per un robot? Essere svitato. • Qual è il colmo per una sveglia? Avere le ore contate. • Qual è il colmo per uno scultore? Lavorare sotto il sole che spacca le pietre. • Qual è il colmo per un paio di scarpe? Levarsi dai piedi. • Qual è il colmo per
una radice? Essere quadrata. • Qual è il colmo per due gatti? Non capirsi per un pelo. • Qual è il colmo per un geometra? Allenare una squadra. • Qual è il colmo per un gigante? Non essere all’altezza della situazione. • Qual è il colmo per una giostra? Essere presa in giro. • Qual è il colmo per una giraffa? Essere nei guai fino al collo. • Qual è il colmo per una foglia? Diventare protagonista di “Via col vento”. • Qual è il colmo per un fornaio? Trovare pane per i propri denti. • Qual è il colmo per una gallina con la febbre? Fare le uova sode. • Qual è il colmo per un riccio? Avere una spina nel fianco. • Qual è il colmo per un musicista? Non capire un piffero.
Il Puzzle
AMATO - ATTORE CALCIATORE CASA - DEBUTTO DOPPIATORE FIGLIA - FILM FRIDA - MADRID MALAGA - MAMBO MATADOR MODELLO MORO - SHREK STATI UNITI VAMPIRO
Chiave (8) - Ha recitato nel film.................................................................................... Aforismi sull’Amore • Se tu non mi ami, non importa. Sono in grado di amare per tutti e due. • L’amore è più temerario che l’odio.
Giochi e tanto divertimento! Questa pagina è offerta da:
Soluzioni: 1) Sede BMW; 2) Oktoberfest; 3) Hofbräuhaus; 4) Frauenkirche.
Un giretto a Monaco di Baviera
info@azzurraedizioni.com
www.azzurraedizioni.com
22 38 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO belli Nel corpo e Nello spirito, attirerete stuoli Di aMMiratori, coN ottiMe opportuNitÀ Di sVagHi e NuoVe coNosceNZe · S ALUTE la griNta Di cui sarete proVVisti Vi aiuterÀ a Fare iNcetta Di traguarDi o per seNtirVi al riparo Da probleMi Vari
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
FASCINO Vi Farete DesiDera r e Molto, atteNti perÒ a NoN tirare troppo la corDa potreste perDere Qualcosa Di iMportaNte · S ALUTE graNDe recupero Di eNergia e Voglia Di Fare. sFruttate le belle giorNate per ricaricarVi a coNtatto coN la Natura
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
FASCINO riserVerete l e Vostre Migliori Doti iNtellettuali eD espaNsiVe ai rapporti coNsoliDati. DiFFiDate Del MorDi e Fuggi · S ALUTE eVitate strapaZZi e aliMeNtaZioNe DisorDiNata, e curate particolarMeNte il riposo e il rilassaMeNto
CANCRO DAL 22/06 AL 22/07
FASCINO NuoVo slaNcio per DiNaMiZZare i MÉNage piÙ abituDiNari propositiVi Nei coNFroNti Di eVeNtuali NuoVe aMiciZie · SALUTE buoNi stiMoli per reNDere coNtiNuatiVo l’iMpegNo Nel FitNess, e i buoNi propositi coN ottiMi riscoNtri
Oroscopo PRESENTATEVI ALLE PORTE
DELL’INVERNO CON DETERMINAZIONE E COLORI SGARGIANTI
Entra nel Team! Se hai voglia di crescere professionalmente, con un lavoro stimolante, diventa Consulente in pubblicità una professione indipendente, anche part time, un nuovo lavoro con ottime possibilità di guadagno.
partirÀ iN sorDiNa, coN aVaNces passioNali alterNate aD eNigMatici DistaccHi. si recupera iN Fretta · S ALUTE DeDicateVi a DiscipliNe legate al MoViMeNto e alla socialitÀ: WalKiNg, giNNastica posturale, sport Di gruppo
FASCINO recupererete griNta e seX-appeal. i seNtiMeNti preNDeraNNo straDe aperte e liNeari: baNDo alle Dietrologie · SALUTE abituDiNi piÙ salutari, QualcHe attiVitÀ all’aria aperta e trattaMeNti liNFoDreNaNti sortiraNNo eFFetti Miracolosi
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO l’aMore È solo Vostro, Vissuto iN MaNiera Molto piÙ iNterioriZZata e roMaNtica. aVVeNture iN arriVo · S ALUTE coMpatteZZa Muscolare e ottiMa ForMa MeNtale. coNceNtrateVi su DiscipliNe e terapie olisticHe piÙ spirituali
Offriamo rimborso spese e alte provvigioni, formazione e training, un gruppo di lavoro serio, motivante e mezzi accreditati e di sicuro ritorno.
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
FASCINO riNNoVato eNtusiasMo Nelle relaZioNi, all’iNsegNa Delle NoVitÀ, Della socialitÀ Fatta Di slaNci e coNDiVisioNe · S ALUTE recupererete coN graDualitÀ tutte le eNergie Ma eVitate il FitNess iMproVVisato e alcuN tipo Di trascurateZZa
Per informazioni 049 8704884 invia il tuo curriculum a: givemotion@gmail.com
COUPON del risparmio L’informazione locale a casa tua
FASCINO l’eros
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
sarete spuMeggiaNti e Vitali, perFettaMeNte iN liNea coN la Vostra Natura estroVersa. seNsualitÀ e seNtiMeNto al top S ALUTE iNsiDie all’oriZZoNte per le DiFese iMMuNitarie: proteggete la scHieNa e l’apparato DigestiVo. riMeDi Naturali
FASCINO
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
FASCINO sarete uN po’ MeNo algiDi e Molto piÙ sciolti Nell’esterNare i seNtiMeNti. laNciate il cuore oltre l’ostacolo · S ALUTE sarete Molto scattaNti e curiosi ciÒ Vi Fa apparire assai piÙ gioVaNi. cercate Di Nutrire corpo, MeNte e spirito
FASCINO
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
aVrete Voglia Di Fare progetti e Di superare barriere o DistaNZe. Fatelo, È Questo il teMpo giusto per agire · S ALUTE sarete iN ForMa scattaNte: capelli bellissiMi, gaMbe toNicHe e leggere. occHio alla brillaNteZZa MeNtale, eNtusiasMo!
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
Cogli le migliori offerte della tua zona!
Il magazine dei grandi eventi
Un’offerta pubblicitaria unica nel Nord-Est I nostri mezzi di comunicazione, insieme o singolarmente, permettono di scegliere i destinatari da raggiungere, di mirare le campagne pubblicitarie ad un target ben definito e di differenziare il messaggio.
La Piazza, Coupon del Risparmio, Looklive: impossibile passare inosservati!
Via Svezia, 9 Padova - tel. 049 8704884 fax 049 6988054 - www.promomedia.it
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
l’aMore riacQuisterÀ tutta la sua carica eNergetica e ispiraNte cHe per il Vostro carattere soNo liNFa Vitale · S ALUTE potrete soFFrire Di uNa ForMa NoN ottiMale o Di QualcHe teNsioNe a carico Della scHieNa. agite teMpestiVaMeNte FASCINO