del Piovese
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Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 103 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Primo Piano Il ministro Kyenge, tra storie di razzismo e integrazione pagg.
Enti locali Un passo in avanti verso l’Unione dei Comuni
Sanità A rischio il numero dei distretti dell’Ulss 16
4-5 e 6
pag.8
pag.
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L’intervento
46mila euro per il centro per l’affido e solidarietà familiare
Digiuno per la madre terra di Don Albino Bizzotto*
Rinnovata la convenzione del servizio sovra comunale del Centro per l’affido e solidarietà familiare (Casf). Nelle scorse settimane l’esecutivo di Piove di Sacco, in capo al sindaco Davide Gianella, ha approvato il protocollo di intesa per il Casf della Saccisica. pag. 8
ScuolE Piovesi: il punto su strutture e sezioni
Importanti novità al rientro sui banchi di scuola per gli studenti piovesi. Ecco il punto all’inizio delle lezioni. Piove di Sacco. L’amministrazione comunale ha ottenuto il via libera dall’Ufficio scolastico regionale... pag. 12 10%
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P
Dallo Stato 1,8 milioni di euro per i Comuni della Saccisica
Si tratta dei trasferimenti dal Fondo di solidarietà comunale. La parte più consistente sarà incassata da Piove, 440mila euro
I
n arrivo risorse fresche per i Comuni. All’interno dell’ormai celebre Decreto che cancella l’Imu sulla prima abitazione provvedimento recentemente approvato dal Governo - il Ministero degli Interni ha anche operato una parte dei trasferimenti erariali a favore degli Enti locali tra cui, ovviamente, anche quelli della Saccisica. Il tesoretto messo a disposizione dal Ministero per un ammontare complessivo di 2,5 miliardi, infatti, è un ulteriore anticipo su quanto spettante agli enti locali per l’anno 2013 a titolo
di Fondo di solidarietà comunale, ovvero il fondo istituito dall’ultima Legge di Stabilità nel novembre del 2012 e che ha sostituito quello che fu il Fondo Sperimentale di Riequilibrio. “Il Fondo di solidarietà comunale – ha spiegato Andrea Recaldin, esperto di Finanza locale per Anci Veneto - è entrato in vigore nel 2013 e sostituisce, a partire da quest’anno, il Fondo Perequativo. E’ questo una sorta di contenitore dove affluiscono, con diverse modalità, le risorse provenienti
dall’erario. Quello operato dal Ministero con il Decreto è il secondo acconto, in quanto il primo era già stato erogato nei primi mesi di quest’anno. E che, considerato il momento non facile che stanno vivendo le autonomie locali, rappresentano senza dubbio importante denaro”. Ma quanto verrà trasferito, stando al Decreto, ai Comuni del comprensorio Piovese? La parte più consistente dei trasferimenti verrà incassata da Piove di Sacco. pag.
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erché partire con un digiuno a sola acqua a tempo prolungato la sera di ferragosto? È stata la domanda più ricorrente. Per due motivi principalmente: ad agosto sono ferme le attività produttive e istituzionali ma anche dei comitati. Un’azione personale non intralciava e non si metteva in concorrenza con nessun’altra iniziativa in corso. Ad agosto ci sono poche informazioni “appetitose” per i mezzi di comunicazione. Un’iniziativa un po’ choc può trovare accoglienza. E così è stato, grazie anche a una mobilitazione spontanea di riconoscimento della validità delle motivazioni e di condivisione dell’esperienza. Da subito non mi sono trovato isolato. È stato un crescendo, come si fosse levato il tappo di una bottiglia. Sono molte le persone in Italia che ritengono importante un cambio di rotta culturale e pratica rispetto al consumo di suolo (cemento, asfalto, abbandono) e alla cura e custodia della terra, accettando il punto di vista della natura, imparando anche la sua “grammatica”. Sono molte le persone che soffrono per le speculazioni e le distruzioni ambientali calate dall’alto con megaprogetti voluti da un’imprenditoria collusa molto spesso con or-ganizzazioni malavitose, comunque corrotta e bulimica finanziariamente. * fondatore dell’associazione “Beati i Costruttori di Pace”
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L’Intervento Gli anni ’90, anni dell’immigrazione e della politica semplificata di Mauro Gambin*
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egli anni ’90 i veneti hanno iniziato a conoscere il fenomeno chiamato immigrazione. In precedenza avevano conosciuto solo il suo opposto, ossia l’emigrazione.
* direttore@lapiazzaweb.it
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L’intervento
Digiuno per la madre terra
Il plauso di Lazzarini (Lega)
parco colli euganei salvati gli stipendi
“La Regione ha mantenuto il proprio impegno e ha sbloccato la difficile situazione del Parco Colli Euganei, garantendo la copertura economica degli stipendi dei lavoratori e la salvaguardia del Parco stesso”. E’ il commento della consigliera regionale Arianna Lazzarini dopo l’approvazione della delibera di Giunta che stanzia 500 mila euro in favore degli operai forestali del Parco. “Pur nella ristrettezza di risorse economiche – ha detto Lazzarini –, la Regione è riuscita a fronteggiare la grave vicenda del Parco Colli. Confidando che per il futuro sarà migliorata la procedura relativa alle spese di investimento destinate ai parchi regionali”.
segue da pag.
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I due motivi principali che mi hanno spinto al gesto sono state: situazioni di emergenza del pianeta e del Veneto e la sordità e l’ottusità politica spesso con illegalità dei governanti rispetto alla ragionevolezza delle proteste e delle proposte dei vari comitati. Da due anni sto seguendo i dati della impossibilità per il pianeta di stare al passo con la pressione dei consumi umani. Quest’anno il 20 agosto è stato il giorno discrimine. Il pianeta è proprio esausto. Il fatto che nessuno se ne preoccupi, perché il problema è di tutti e quindi praticamente di nessuno, non rende meno grave la situazione reale; non si parla di opinioni, ma di dati allarmanti. Il Veneto è la Regione più cementificata d’Italia e da 20 anni procede a un consumo di suolo alla velocità di 38 ettari al giorno sottratti all’uso agricolo del territorio. Il Veneto con la pianura padana è una delle regioni più inquinate e più inquinanti d’Europa. La cementificazione riguarda anche i terreni più fertili in una pianura che è tutta un’unica città diffusa con il territorio agricolo tutto frantumato. Anche l’acqua che è la risorsa più preziosa rimane un bene precario per l’incuria e per le opere che mettono a rischio le stesse falde. Siamo ormai a una emergenza così vasta e devastante che la Regione stessa avverte la necessità di un maggior rispetto e tutela del territorio. Il guaio però sta nel fatto che già è stata approvata una quantità tale di progetti cemento – asfalto da far rabbrividire. 30 progetti di strade – autostrade, 7 progetti di ospedali o nuovi o rinnovati, 3 progetti marittimi. Tutti in project financing, cioè opere pubbliche con capitale privato. Significa indebitare tutta la popolazione, compresi i bambini che ancora devono nascere, per oltre trent’anni solo per pagare gli interessi degli investitori privati. Siamo all’assurdo. A questo vanno aggiunti i mega progetti esclusivamente privati come Motor city, Veneto city, Tessera city, Città della moda. La distruzione ambientale è assicurata. È stata chiesta una moratoria ai responsabili politici. Impossibile. “Non si può ritornare sulle decisioni prese” è stato risposto. Il Veneto concorre in prima fila all’emergenza del pianeta. Da anni seguo le vicende e il lavoro dei comitati. Sono le sentinelle e i parafulmini della popolazione. In questi anni hanno sviluppato competenze straordinarie anche in campo tecnico e giuridico. Accanto ai no alle grandi opere, decise con le scelte più impattanti, perché più redditizie, hanno sempre offerto soluzioni alternative ragionevoli. Hanno combattuto sempre l’illegalità e soprattutto non sono mai stati portatori di interessi privati o particolari. Oggi c’è un’effervescenza straordinaria di comitati. Il digiuno intrapreso ha suscitato una vivace partecipazione, perché tutti hanno compreso che non riguardava il protagonismo della mia persona, ma il motivo serio per cui tutti erano impegnati. Ne è nata una duplice iniziativa. Da una parte anche persone delle istituzioni (come la sindaco e la giunta di Marano Vicentino) hanno assunto il digiuno come modalità forte anche per le loro priorità politiche in campo ambientale. Dall’altra mai mi sarei sognato di chiedere agli altri di digiunare, come gesto comunitario lotta. È venuto avanti spontaneamente come scelta delle persone più impegnate dei comitati. Per me una sorpresa commovente. Così ci troveremo un settembre con digiuni puntuali nelle località con particolari problemi ambientali e l’ultimo weekend, 28-29 settembre, con un digiuno generalizzato regionale. Per concludere tutti insieme il 9 ottobre a Palazzo Balbi a Venezia, sede della Giunta regionale, per chiedere a gran voce “moratoria” alla colata di cemento e asfalto programmata.
Padiglione
Domande entro il 10 ottobre
contributo veneto per i libri scolastici Si potranno inoltrare via web, fino al 10 ottobre, le domande per ottenere il contributo regionale “Buono-libri”, erogato dal Comune con fondi dello Stato, che viene concesso alle famiglie degli studenti iscritti all’anno scolastico 2013/2014 per l’acquisto dei libri di testo adottati dalle scuole nell’ambito dei programmi di studio - dizionari esclusi -. Il contributo copre in tutto o in parte la spesa sostenuta e documentata, dipende dal numero di domande pervenute e dalle risorse disponibili. Per tutte le informazioni www.padovanet.it Fino al 4 ottobre
FESTIVAL VENETO CONCERTANTE
con il patrocinio di
Appello degli albergatori
Terme euganee segnaletica da rifare
Prosegue fino al 4 ottobre il Festival Veneto Concertante, la rassegna musicale promossa dall’Associazione Quadrivium, che svolge un importante ruolo di coordinamento tra arte, spettacolo e realtà locale. Alcune delle più belle ville, abbazie e castelli del Veneto faranno da cornice ad un tour capace di toccare più realtà della regione, che per l’occasione divengono un diffuso palcoscenico.
Sono quasi 80 le pagine che compongono il dossier elaborato dagli uffici dell’Associazione Albergatori Termali Abano Montegrotto intitolato “Indicazioni stradali, cartellonistica e viabilità per raggiungere le Terme Euganee”, “Sempre più sono i clienti che, una volta a Padova, chiamano l’albergo lamentando la fatica nel raggiungere il Bacino Termale Euganeo e facendosi indicare la strada”.
Per i vigili di Padova
Padova, restauro completato
violenza domestica arriva il corso
Completato il restauro di 12 statue di Prato della Valle a Padova. Tra le prime quelle di Sicco Rizzi, detto Polentone, e Alessandro Orsato. “La manutenzione straordinaria di dodici statue sul lato verso via Roma e il Santo è praticamente conclusa - spiega l’assessore all’Edilizia Luisa Boldrin - Gli interventi non erano urgenti, infatti delle circa 80 statue che circondano l’Isola Memmia solo un paio richiedevano un intervento importante”. L’Amministrazione padovana ha speso 150mila euro e ora saranno ripulite altre sette statue.
Maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, atti osceni, contrari alla pubblica decenza, persecutori, compreso lo stalking condominiale, le molestie. Questi i contenuti sui quali verterà il percorso formativo che coinvolgerà una settantina di persone tutte appartenenti al reparto territoriale del Comando di Polizia Locale di Padova. Catia Zanforlin, vice commissario del Corpo e Alessandra Boscardo, funzionario dei Servizi sociali del Comune, saranno le docenti del corso che si terrà nella sede del Comando, in via Gozzi. Obiettivi sono quelli di puntare sulla prevenzione per cercare di ridurre le situazioni complesse.
ripulite le statue in prato della valle
Piovese La proposta Ipa: parcheggio plurimodale, porta della Saccisica pag. 10
cultura
I personaggi illustri delle vie di Piove di Sacco pag. 14
Provincia trasporto pubblico Aps - BusItalia i pendolari vogliono la fusione pag. 22
cultura padovana
Cinquantacinque anni con la musica dei Solisti Veneti pag. 29
Regione territorio Un piano nazionale contro lo smog in Valpadana pagg. 32-35
Vendemmia 2013
Il vigneto veneto tiene le posizioni, qualità discreta pag.
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È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di
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DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e
Concessionaria
di
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone di Piove di Sacco, Legnaro, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Brugine, Codevigo, Pontelongo, Polverara per un numero complessivo di 16.614 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 agosto 2013 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese SOCIETÀ Oltre quattro mesi di insulti e reazioni di tipo razzista indirizzati al ministro dell’Integrazione Kyenge: si tratta di un attacco personale all’esponente del governo di origine congolese con cittadinanza italiana o è il tema dell’integrazione che crea disagio? L’Italia è un Paese razzista? A che punto è il processo d’integrazione? E come si comporta il Veneto? Storie di avvenuta integrazione
L’Italia fra storie di integraz
di Ornella Jovane
“S
e proprio dobbiamo trovare qualcosa di stupefacente nella nomina di Cècile Kyenge a ministro della Repubblica italiana, allora possiamo chiederci perché non sia stata scelta per la Sanità, considerata la sua lunga esperienza professionale nel settore”. L’osservazione è della professoressa Leila El Houssi, storica dei paesi islamici e già docente di sociologia dei diritti Umani all’Università di Padova e coordinatrice organizzativa del Master Mediterranean studies presso la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze, che abbiamo intervistato sui temi dell’immigrazione, razzismo e integrazione in Italia. Di fronte alle reazioni di sdegno e rifiuto suscitate dalla presenza di un ministro di colore nel governo italiano delle larghe intese, Leila El Houssi, nata in Italia da padre tunisino e madre italiana, invita a considerare la situazione con maggiore serenità e a ricondurla nella normalità dei fatti che possono accadere ad un popolo che si avvia, inevitabilmente, ad avere sempre più una composizione multietnica. Sono passati più di 4 mesi dalla investitura di questo governo e, fra le tante questioni che esso ha sollevato, c’è appunto quella legata alla presenza di un ministro, Cècile Kyenge, che non ha un nome italiano e per lo più ha la pelle nera, chiamata peraltro ad occuparsi di integrazione. Una scelta che ha scatenato, soprattutto in una certa parte politica, aspre reazioni da parte di singoli parlamentari, dirigenti, amministratori, consiglieri locali e nazionali. Reazioni anche razziste con linguaggi e atteggiamenti non di rado violenti ed eccessivi. L’integrazione è un tema impegnativo e difficile ma davvero così “indigesto” agli italiani? E perché tanta insofferenza verso il ministro Kyenge, di origine congolese con cittadinanza italiana? Siamo un popolo razzista?
“Distinguerei tra politica e società - è la risposta della professoressa El Houssi E’ vero che ci sono dei movimenti politici che si pongono contro l’immigrazione e fanno di questa ostilità una bandiera ideologica per acquisire consensi, ma la società italiana è un’altra cosa. Non è, secondo me, razzista. E come potrebbe esserlo se storicamente è stata una società di emigranti. In particolar modo i veneti che, attingendo dal vissuto della propria famiglia, più o meno tutti hanno almeno una storia di emigrazione da raccontare”. “Basterebbe soltanto voltarsi in dietro - prosegue la docente - e ripercorrere quella pagina del proprio recente passato per comprendere con maggior chiarezza quella che è la realtà dei migranti di oggi. Basterebbe cioè che la politica trovasse le modalità per far sì che il fenomeno dell’immigrazione fosse chiaro in tutta la sua complessità. Occorre smetterla, come sostiene il presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, di banalizzare strumentalmente l’immigrazione riducendola semplicisticamente ad una questione legata alla sicurezza e alla clandestinità”. “L’integrazione - prosegue - è un processo assai complesso e dai molteplici risvolti: culturale, giuridico, sociale... E’ sul piano culturale che va proposta la ricchezza della “contaminazione” che produce risultati interessanti e arricchisce. Spesso, invece, prevale la cultura della paura e del sospetto nei confronti dell’altro. Soprattutto in una fase di crisi economica come quella che stiamo attraversando l’altro può spaventare. La reazione impulsiva è quella di arroccarsi nei propri costumi, nella propria cultura e difenderli temendo che la condivisione con l’altro possa contribuire a far perdere qualcosa di sè”. Da dove cominciare allora per allontanare la paura? “Dalla cultura e quindi dalle scuole, a partire da quelle dell’infanzia. Il tema
dell’integrazione dovrebbe essere affrontato con maggiore insistenza e convinzione. Del resto è proprio a scuola che il processo di integrazione può avvenire con maggiore spontaneità. I bambini pur parlando lingue diverse, o provenendo da culture diverse, sono in grado di stabilire con facilità canali di comunicazione e di condivisione di esperienze attraverso il gioco”. A che punto è il processo di integrazione in Italia? “L’integrazione è un processo inesorabile che è in atto nella nostra quotidianità, anche in Italia, dove la società sta profondamente cambiando. Certo in Italia il processo è più lento rispetto ad altri Paesi, siamo alla seconda generazione. Lo possiamo definire un processo spontaneo che si realizza dal basso, verso il quale la classe politica, a prescindere dagli orientamenti, fino ad oggi è stata latitante. La scelta di Cècile Kyenge quale ministro dell’Integrazione è dunque un segnale importante della politica perché fa capire che l’Italia non è un Paese chiuso, al contrario aperto e dentro la multiculturalità. Intendiamoci non è solo un simbolo di forte impatto mediatico, ma una donna di lunga esperienza che da anni opera nelle associazioni contro il razzismo. Non mancano tuttavia le voci di dissenso, espressione di quella parte che vorrebbe continuare a portare avanti una politica di chiusura e timore dell’altro, ma l’Italia sta cambiando”. Come? “Ci sono gli immigrati di seconda generazione. E’ fondamentale sensibilizzare gli italiani al tema del Ius Soli: quanti bambini nascono in questo paese e non possono essere cittadini italiani? “Sta per piovere” è un film di un giovane regista Haider Rashid, nato in Italia
lo sport, specchio della società
LEZIONE DI PROVA
Nel calcio, dai cori razzisti negli stadi agli esempi d’integrazione con la nazionale
I
lQuesto contrasto alnuovo razzismocorso è uno deiditemi che caratterizzerà in Italia la stagione calcistica e il campionato iniziato,per dai dilettanti alla massima serie. Lo ha assicurato il presidente Figc, difesa appena personale sole d o n n Abete, e è determinato s t u d i aadt o Giancarlo allontanare dagli stadi chi, con cori razzisti e insulti offensivi, appositamente per imparare punta ad attaccare i giocatori di colore, con la finalità di provocarli e indurli ad allontanarsi dal a difendersi dalle campo di gioco, come del resto hanno aggressioni più comuni, ad fatto già Boateng e Constant. Quest’anno però le dure avere la determinazione di sono in vigore anche in Italia e i provvedimenti sono norme, quelle volute da Michel Platini, non essere una vittima, temuti: i cori razzisti avranno come l ' i m m e d i a t e z z a e l a prima conseguenza la chiusura di un settore dello stadio e, sesemplicità si dovessero ripetere, si procederà ad interdire tutto lo stadio ai tifosi, oltre ad una multa di della reazione. 50mila euro. A farsi parte attiva di questa battaglia anche il ministro Cècile Kyenge che, insieme con la Lega calcio e gli altri organi di governo dello sport, ha avviato la sua campagna di sensibilizzazione e di iniziative culturali contro il razzismo negli stadi. All’atteso esordio del campionato di serie A, il 24 agosto scorso, con il primo incontro ad alto rischio di cori razzisti Verona-Milan perExtreme via della presenza Balotelli non proprio “amato” dai tifosi veronesi, il ministro ha DefencedièMario un corso lanciato gli attori coinvolti, in campo e fuori, facciano squadra d i d ii fsuoi e s aprimip eappelli r s o nperché a l e “tutti e che fornisce percombattimento, debellare questo cancro”. Dal calcio tuttavia possono venire anche esempi d’integrazione, un’ottima preparazione fisica. come accade per la nostra nazionale, elogiata dalla stessa Kyenge a Torino l’8 settembre scorso dove gli azzurri di Prandelli si trovavano in ritiro per preparare la sfida contro la Repubblica Ceca. Il ministro li ha definiti “modello di quello che dovrebbe essere l’Italia di domani” . O.J.
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INIZIO CORSI
16 SETTEMBRE
Argomento del mese 5 Razzismo
In alto il ministro Cècile Kyenge più in basso la professoressa Leila El Houssi
zione ed episodi di razzismo da padre iracheno e madre italiana, che racconta la vicenda di un ragazzo, nato e cresciuto in Italia, da genitori algerini che, a seguito di una serie di disavventure che colpiscono il padre rimasto senza lavoro e per questo senza permesso di soggiorno, è costretto a ripensare alla propria esistenza. Cosa fare? Rimanere da clandestino nella “sua” Italia o seguire i genitori in Algeria, una terra a lui sconosciuta, per aiutare la sua famiglia a ricostruirsi, un’altra volta, una dimensione in cui vivere? Un tema che l’Italia deve
istituzioni
affrontare”. Cosa ne pensa del Veneto? “In Veneto c’è una grande solidarietà a livello sociale. Esistono numerose associazioni e realtà di volontariato che sono in grado di esprimere una solidarietà più profonda e radicata rispetto ad altre regioni, magari politicamente orientate verso scelte di accoglienza più marcate. La società veneta è in grado benissimo di accogliere gli immigrati”.
Interviene il governatore Zaia sul problema clandestini
“KYenge chieda l’aiuto dell’europa”
L
’incontro preannunciato fra il governatore del Veneto Luca Zaia e il ministro per l’integrazione Cecile Kyenge alla fine non c’è stato, nè alla festa della Lega nè alla festa del Pd. Il governatore Zaia tuttavia ha avuto modo di intervenire in più occasioni sul tema dell’integrazione, in un confronto col ministro Kyenge, che si è tenuto a distanza. Egli ha ribadito la necessità di un intervento Ue per gestire i flussi di clandestini diretti anche verso la nostra regione. Zaia, chiarisce il suo pensiero dopo che nelle scorse settimane il ministro aveva affermato che l’Europa non può lasciare sola l’Italia a gestire i flussi di immigrazione. “Vorrei poter dire al Ministro Kyenge - dice Zaia - benvenuta fra noi. Si è accorta che l’immigrazione clandestina, che sta scaricando ogni giorno centinaia di disperati e nuovi schiavi sulle coste italiane, è un
problema di tutta l’Europa”. “Il ministro ha compreso- ribadisce- dunque qual è il problema: quello di una Unione Europea in cui i paesi cosiddetti forti compiono e hanno compiuto (la Francia non più tardi di tre anni fa) strage di diritto e di legalità chiudendo le frontiere e sospendendo Schengen a seconda delle convenienze. Il commissario europeo Malmstrom, risponda della latitanza dell’Europa”. “Il ministro Kyenge dice di essere per la mediazione e l’incontro, per risolvere i problemi – conclude Zaia . Piuttosto che lanciare proclami, come quello sullo ius soli, ci dica dunque quali sono le linee del suo ministero. E piuttosto che perdere tempo alimentando guerre ideologiche, vada a Bruxelles a protestare con vigore. Capiremo come desidera muoversi e soprattutto di cosa vuole discutere. Noi siamo sempre pronti a farlo”. A.A.
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Le reazioni politiche
“Ora è tempo di integrazione” R
azzismo, un male oscuro che attraversa le società, la storia e le popolazioni. Anche in Veneto fino a qualche decennio fa (e ora purtroppo di nuovo) terra di emigrazione, il fenomeno si è presentato con episodi davvero preoccupanti soprattutto contro gli immigrati che da qualche anno arrivano, qui per lavorare, ma che spesso sono anche protagonisti di brutti episodi di criminalità. Con questo “mostro” che nel secolo scorso, nelle sue forme più estreme ha dato origine a ideologie terrificanti come quella nazista, bisogna confrontarsi, e lo fanno anche i politici ed esponenti della società del nostro territorio. Il primo ad intervenire nelle scorse settimane dopo le offese al ministro Kyenge è stato il sindaco di Verona Flavio Tosi. Insulti che erano arrivati via facebook proprio da esponenti di rilievo della Lega Nord (Roberto Calderoli e Daniele Stival). “Le porgo le mie scuse - ha detto Tosi in un incontro con la Kyenge proprio a Verona - se qualcuno della mia parte politica l’ha offesa e se qualcuno non le ha fatte, fermo restando che in democrazia si possono avere idee diverse, ma il rispetto come ministro e soprattutto come persona e come donna è una cosa dovuta”. Il sindaco ha poi auspicato che il confronto “vada fatto sui contenuti per evitare polemiche inutili che tanto non servono a nulla né agli italiani, né agli stranieri, né al Paese”. Il governatore del Veneto, il trevigiano Luca Zaia poi era intervenuto chiedendo “d’ora in poi l’espulsione dalla Lega Nord per chi insulta gli avversari politici con frasi razziste”. Non manca l’impegno degli esponenti della chiesa per avvicinare culture diverse . A Jesolo nel veneziano in piena stagione turistica ad esempio la festa di chiusura del Ramadan si è aperta con il saluto del patriarca di Venezia Francesco Moraglia e del direttore della Caritas Don Dino Pistolato. “Si tratta – ha detto Don Dino - di dare segnali importanti di volontà di accoglienza ed integrazione, in tutte le realtà del Veneto, soprattutto quelle in cui la presenza di culture diverse e immigrati è più forte e cioè Padova, Vicenza Treviso e Venezia”. Anche a Treviso il nuovo sindaco Giovanni Manildo del Partito Democratico ha spiegato che in città “l’aria è cambiata. Le politiche dello sceriffo Gentilini che sparava battute truci sugli immigrati sono finite. Ora è il tempo dell’accoglienza e dell’integrazione ovviamente nel pieno rispetto delle leggi e delle regole”. A Mestre nei mesi scorsi infine si è tenuta la riunione della Consulta provinciale per l’Immigrazione. Sono stati affrontati i temi fondamentali per l’accordo di integrazione. Il primo riguarda i contratti di affitto, il secondo tema ha riguardato l’obbligo scolastico e i corsi di italiano e il terzo tema il diritto alla salute. Per l’assessore Giacomo Grandolfo della Lega Nord: “Questi progetti vanno promossi per creare le basi per l’avvio di un lavoro di rete tra immigrati e istituzioni. Il corso, nato da un’idea delle associazioni di immigrati, ha avuto lo scopo di rafforzare le conoscenze e le competenze dei referenti delle associazioni di immigrati, perché possano svolgere un ruolo di “facilitatori” presso i propri associati, nonché creare occasioni di dialogo tra associazioni, enti ed istituzioni. Il tutto allo scopo di favorire positivi processi di integrazione”. Alessandro Abbadir
6 Approfondimento La storia Tatiana, ucraina, racconta la sua esperienza positiva in decine di famiglie
Da 11 anni in Veneto: “Intorno a me tante brave persone” E’ stata accanto a numerosi ammalati e ha sempre trovato disponibilità e accoglienza di Nicola Stievano
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a oltre undici anni lavora in Italia, per la precisione in Veneto. Tatiana, 56 anni, è arrivata dall’Ucraina nel 2002. Ha conosciuto decine di persone, ha assistito anziani in difficoltà, ha vissuto con le famiglie italiane. Ha affrontato momenti difficili e altri più spensierati ma la sua esperienza è sempre stata più che positiva. Ora, mentre sta assistendo un’ammalata di Monselice che dovrà lasciare per tornare a Chioggia, vuole raccontare la sua storia di integrazione riuscita. Tatiana ha contattato di sua iniziativa la nostra redazione e ripercorre passo passo la sua vita in Italia, di famiglia in famiglia, fra persone che le hanno voluto bene, che l’hanno aiutata ad imparare la lingua e a vivere in un Paese per lei sconosciuto. “Sono arrivata dall’Ucraina nel 2002 a Mestre, su invito di una mia cara amica. All’epoca lavorava per una famiglia di Mareno di Piave. Assisteva una signora ammalata, Rosa, e mi ha portata a casa dove ho incontrato le prime persone italiane molto gentili disponibili con me. Si
chiamano Attilio e Natalina e nei primi mesi di permanenza in Italia mi hanno ospitato in più occasioni, insegnandomi la lingua e aiutandomi a cercare lavoro. Ho trovato il mio primo lavoro in provincia di Udine con due anziani, sono rimasta con loro per un mese e mezzo. Quando è morta la signora di 94 anni sono tornata a Mareno di Piave per un’altra settimana. Poi Giancarlo, figlio di un’anziana che non ho fatto in tempo ad assistere perché mancata proprio quando dovevo iniziare, mi ha ugualmente ospitato per un altro mese e mezzo. Dopo un ulteriore passaggio da Natalina e Attilio ho trovato lavoro per altri dieci mesi con un ammalato di Alzheimer, dove ho conosciuto una grande famiglia molto unita. E’ stato un lavoro molto pesante e subito dopo sono tornata in Ucraina per un periodo di riposo. Al ritorno ho ripreso a lavorare con Vittorio, 94 anni: mi ha insegnato a parlare in italiano e siamo sempre andati d’accordo. Quando è tornata la persona che sostituivo lui voleva tenere me ma non era giusto portare via il
lavoro ad un altra ragazza. Dopo un mese di ricerca ho trovato un altro ammalato da assistere, un diabetico che viveva con le due figlie. Con lui mi sono sempre trovata molto bene per dieci mesi. Intanto ho conosciuto un’altra persona, Massimo, che mi ha chiesto se mi prendevo cura della sua casa per pulire, lavare, stirare. Ho lavorato per 8 anni a Chioggia, non lontano dal centro. Mi sono trovata molto bene, poi ho lavorato con un’agenzia a Mestre per pulire condomini e alberghi per tre anni. Il lavoro mi piaceva molto ma poi c’è stata la crisi e non mi conveniva più fare due ore di viaggio per lavorare 3-4 ore. Sempre a Chioggia, ho assistito la signora Wanda e mi ha molto colpito l’ottimo rapporto con la figlia Tiziana. Sono tornata in Ucraina a vedere la mia prima nipote che era appena nata e stare un po’ con la famiglia. Una volta rientrata ho trovato un altro lavoro con Giulia e la sua famiglia, con la quale mi sono trovata molto bene. Quindi ho conosciuto Mario a Chioggia che faceva volontariato con ammalati di
sclerosi multipla e mi ha coinvolto nelle sue attività. Se per gli italiani è difficile trovare lavoro per noi è ancora peggio e ogni tanto lui mi aiuta, come del resto fa anche Massimo. Ora sto concludendo il lavoro a Monselice, poi tornerò a Chioggia dove cercherò un’altra occupazione”. Tatiana si definisce una donna fortunata. In Ucraina ha lasciato due figli, una nipote e la mamma anziana, ma in Italia ha sempre trovato tante famiglie che l’hanno aiutata. “Ho
conosciuto tante brave persone, di parola. Vorrei ringraziarle tutte una ad una per per tutto quello che hanno fatto per me e vorrei chiedere scusa se involontariamente ho fatto male a qualcuno a causa di un periodo di forte depressione che ho attraversato. Sono felice di vivere in Italia e auguro a tutte le persone che mi hanno conosciuto grande salute, felicità e amore. Come quello che hanno trasmesso a me”.
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U
na storia di integrazione davvero esemplare, da venditore ambulante irregolare, a cittadino italiano perfettamente integrato nella società in cui vive. La storia è quella di Birima Mbaye, 50 anni, proveniente dal Senegal, dipendente dell’hotel Cipriani come aiuto in cucina. Da poche settimane ha ottenuto la cittadinanza italiana che chiedeva dal 2000. Risiede con la moglie e tre figli a Oriago di Mira, una cittadina di 40 mila abitanti che si trova nell’area della Riviera del Brenta. A raccontarsi è proprio Mbaye. “Dopo 24 anni dal mio arrivo in Italia ho coronato finalmente il mio sogno - spiega - e sono diventato cittadino italiano. Lavoro da anni regolarmente in questo paese, che credo il mio paese, e le mie figlie frequentano l’Università a Ca’ Foscari e a Udine”. L’ex senegalese parte da lontano, da quando cioè arrivò nel nostro paese per la prima volta. “Sono arrivato in Italia – ha detto nel giorno dell’ottenimento della sua cittadinanza - nel 1989. Sono partito facendo quello che trovavo. Ho cominciato come venditore ambulante sulle spiagge al Lido di Venezia e a Sottomarina. Dopo qualche tempo sono riuscito a trovare un lavoro regolare, mi sono sempre guadagnato da vivere di anno in anno onestamente. Se si vuole lavorare qui in Italia alla fine il lavoro si trova. Insomma basta adattarsi e alla fine si va avanti”. Nelle scorse settimane è arrivata dalla Prefettura di Venezia la certificazione dell’ottenimento della cittadinanza italiana. Una cittadinanza che era già stata
Birima Mbaye ottenuta da moglie e figlie che da anni con lui vivono in Italia insieme con un bambino più piccolo. L’uomo è molto orgoglioso di quello che ha potuto fare per la sua famiglia e dei livelli di integrazione in cui sono arrivate ad esempio le figlie. “Sono orgoglioso – dice - mia figlia, che ha 25 anni, fra poco si laureerà in Economia e commercio a Ca’ Foscari. l’altra mia figlia, 21 anni, invece frequenta la Facoltà di Giurisprudenza a Udine, mentre il figlio più piccolo, 13 anni, frequenta le scuole medie a Oriago. Per l’Italia provo gratitudine”. La notizia dell’ottenimento della cittadinanza è stata festeggiata oltre che dall’uomo e dalla sua famiglia, anche dagli amici e dai vicini di casa con cui i rapporti negli anni sono sempre stati un esempio di convivenza nel segno della collaborazione e dell’amicizia. A.A.
8 Piovese Primo piano Nuove risorse per gli enti locali Trasferimenti a titolo di Fondo di solidarietà comunale
Dallo Stato 1,8 milioni di euro per i Comuni della Saccisica
FOCUS Il protocollo d’intesa fra i Comuni della Saccisica
stanziati 46mila euro per il Centro per l’affido e solidarietà familiare
di Martina Maniero
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n arrivo risorse fresche per i Comuni. All’interno dell’ormai celebre Decreto che cancella l’Imu sulla prima abitazione - provvedimento recentemente approvato dal Governo - il Ministero degli Interni ha anche operato una parte dei trasferimenti erariali a favore degli Enti locali tra cui, ovviamente, anche quelli della Saccisica. Il tesoretto messo a disposizione dal Ministero per un ammontare complessivo di 2,5 miliardi, infatti, è un ulteriore anticipo su quanto spettante agli enti locali per l’anno 2013 a titolo di Fondo di solidarietà comunale, ovvero il fondo istituito dall’ultima Legge di Stabilità nel novembre del 2012 e che ha sostituito quello che fu il Fondo Sperimentale di Riequilibrio. “Il Fondo Sperimentale Comunale – ha spiegato Andrea Recaldin, esperto di Finanza locale per Anci Veneto - è entrato in vigore nel 2013 e sostituisce, a partire da quest’anno, il Fondo Perequativo. E’ questo una sorta di contenitore dove affluiscono, con diverse modalità, le risorse provenienti dall’erario. Quello operato dal Ministero con il Decreto è il secondo acconto, in quanto il primo era già stato erogato nei primi mesi di quest’anno. E che, considerato il momento non facile che stanno vivendo le autonomie locali, rappresentano senza dubbio importante denaro”. Ma quanto verrà trasferito, stando al Decreto, ai Comuni del comprensorio Piovese? La parte più consistente dei trasferimenti verrà incassata da Piove di Sacco, il Comune più grande dell’area, che con oltre 440 mila euro è l’ente che introiterà le maggiori risorse finanziarie. Segue Pontelongo con 278 mila euro; Sant’Angelo di Piove a cui andranno 234 mila euro e Brugine, che incasserà 204 mila euro. Ai Comuni di Arzegrande, Legnaro, Polverara e Codevigo andranno, rispettivamente, 202 mila, 165mila, 143
FOCUS
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Piove incasserà 440mila euro, 278mila Pontelongo, 234mila a Sant’Angelo, 204 a Brugine, a Legnaro andranno 202mila euro, Polverara e Codevigo introiteranno 143 e 134 mila euro
Andrea Recaldin (Anci)
Recaldin (Anci): “Il Fondo di solidarietà comunale, entrato in vigore nel 2013, sostituisce il Fondo Sperimentale di riequilibrio” e 134 mila euro. Cifre molto importanti per i Comuni che si stanno avvicinando alla chiusura dell’anno in un quadro normativo estremamente incerto. “Attenzione però – avverte Recaldin - le risorse erogate non sono una gentile concessione dell’erario, ma risorse dovute e già stabilite da precedenti norme”. “La difficile situazione di cassa dei Comuni, infatti – precisa - stava mettendo a serio rischio l’operatività degli enti locali, tanto più che tra qualche
settimana i Comuni dovranno approvare gli equilibri di bilancio (entro il 30 settembre). Questo trasferimento, insomma, giunge in un momento cruciale per la attività degli Enti locali”. E le scadenze dei Comuni, infatti, non finiscono qui. Lo stesso Decreto del Governo, infatti, ha posticipato, per i Comuni che non l’avessero già fatto, il termine per l’approvazione dei bilanci preventivi che da settembre è stato spostato a fine novembre. Lo stesso termine entro il quale gli Enti dovranno anche fissare le aliquote Imu sugli edifici diversi dalla prima abitazione, che, come noto, dovranno essere pagati entro il 16 dicembre 2013. Anche quest’anno, insomma, come il 2012 peraltro, non si presenta come un anno facile, nè per i cittadini nè per i Comuni.
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innovata la convenzione del servizio sovra comunale del Centro per l’affido e solidarietà familiare (Casf). Nelle scorse settimane l’esecutivo di Piove di Sacco, in capo al sindaco Davide Gianella, in accordo con le altre amministrazioni dei Comuni piovesi, ha approvato il protocollo di intesa per il Casf della Saccisica. Ad aderire al progetto, gestito dal 2007 da Piove, i Comuni di Brugine, Cadoneghe, Codevigo, Correzzola, Legnaro, Maserà, Polverara, Pontelongo e Saonara. Per l’anno in corso sono stati stanziati dai Comuni complessivamente 46 mila euro, ripartiti per il 65% in base al numero di abitanti di ciascun paese (la ripartizione esclude il Comune di Piove di Sacco che impegna risorse di personale e risorse strumentali a favore del Centro) e per il 35% attraverso una ripartizione sui progetti di affidamento familiare finanziati nel corso dello scorso anno. Il progetto, preventivamente, è stato illustrato e discusso nell’ambito della Conferenza dei sindaci dell’Usl 16. Pochi ma di estrema importanza gli obiettivi per l’anno in corso. In particolare, per il 2013, il Centro si impegna nella diffusione della cultura dell’affido; nella formazione e nell’informazione per tutte quelle persone interessate all’affido o che intendono approfondire la tematica in vista di una eventuale disponibilità; nella valutazione delle famiglie e delle persone interessate ad essere inserite nella banca dati del Casf e nell’accompagnamento della famiglia affidataria in tutte le fasi del progetto, fino alla sua conclusione. La sede del Casf è stata individuata a Piove di Sacco, in viale degli Alpini al civico 1. La stessa struttura collabora, in accordo con l’azienda ospedaliera padovana, con i Servizi sociali comunali e con i Servizi sociosanitari. Ma.Ma.
Sanità
Tagli: a rischio il numero dei distretti dell’ulss 16, i sindaci del piovese sono preoccupati
’ passato poco più di un mese dall’audizione in Quinta Commissione a Venezia dei sindaci della Saccisica, uniti nel portare le loro istanze circa il futuro dell’Ospedale Immacolata Concezione, che nuove nubi si profilano all’orizzonte “sanità”. Perché la scure dei tagli rischia ora di abbattersi sul numero dei Distretti sociosanitari padovani. Le schede di dotazione ospedaliera territoriale, licenziate dalla Regione Vene-
to lo scorso giugno, prevedono infatti il taglio della metà dei distretti dell’Usl16, che da sei dovrebbero passare a due. Nella migliore delle ipotesi ne rimarranno tre. Per Padova, in ogni caso, si tratterà di una vera e propria sforbiciata. Al momento dovrebbero rimanerne solo il distretto di Padova nord e quello di Padova sud. Un accorpamento che annuncia scenari tutt’altro che rassicuranti, soprattutto in considerazione del fatto
che l’Usl di Padova, con i suoi 500.000 abitanti, è la più grande azienda territoriale del Veneto. La decisione della Regione non arriverà non prima di questo mese. I sindaci del comprensorio Piovese, dal canto loro, si dicono preoccupati. Perplessità che hanno avuto modo di esprimere nel corso della conferenza dei sindaci convocata a Padova lo scorso 19 agosto. Ma.Ma.
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10 Piovese Intesa programmatica d’area Le categorie economiche individuano le iniziative strategiche
Un parcheggio plurimodale: porta della Saccisica Richiamerebbe ampi flussi di visitatori turistici. Fondamentale puntare su funzionalità e visibilità del territorio
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ue i fronti sui quali ci si può muovere in tempi relativamente brevi per far decollare economicamente e turisticamente l’area della Saccisica: da un lato l’attività di promozione e marketing territoriale, dall’altro interventi infrastrutturali per rendere più efficaci i collegamenti. Si sono messe a punto le strategie ed individuati i percorsi prioritari nel corso della riunione che l’Intesa programmatica d’Area della Saccisica ha tenuto a fine luglio, presieduta dal primo cittadino di Piove di Sacco, Davide
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Gianella. Il neo-sindaco ha ribadito in questa sede la necessità di una strategia comune, a cui del resto il Coordinamento delle categorie economiche sta lavorando da tempo. Il primo tassello dunque è rappresentato dalla “costruzione” di un pacchetto turistico che stimoli interesse e curiosità verso un territorio ricco di potenzialità, tutte ancora da valorizzare. Le eccellenze architettoniche, quelle artistiche, enogastronomiche, dell’artigianato e dell’industria sono espressione di un’area ricca di storia, di tradizioni e di prodotti di pregio
da far conoscere attraverso un efficace piano di comunicazione, finalizzato a dare ampia visibilità del Marchio Saccisica, e la creazione di un’Agenzia territoriale. In primo piano, per farsi conoscere, anche l’organizzazione della Fiera “Saccisica in mostra”. In parallelo va affrontata la questione delle infrastrutture che - sottolinea il Coordinamento - bisogna potenziare. In particolare prende forma il progetto di un parcheggio plurimodale da realizzare in prossimità della stazione di Piove di Sacco e collegato con un sottopasso
unione dei comuni, piove chiede alla regione 25mila euro per lo studio di fattibilità
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asso in avanti per l’Unione dei Comuni della Saccisica: la giunta comunale di Piove di Sacco, guidata dal sindaco Davide Gianella, ha approvato nelle scorse settimane la delibera con cui si formalizza la richiesta alla Regione Veneto per il contributo di 25 mila euro da impiegare per lo studio di fattibilità dell’unione dei Comuni dell’area Piovese. Al progetto, di cui Piove di Sacco è capofila, hanno aderito i
pedonale. Non si tratterebbe di semplice parcheggio scambiatore con la ferrovia, ma di uno snodo strategico arricchito da un’area di sosta e parcheggio dei camper e camion, con servizio di consegna merci cityporto, di bus con un Piazzale Roma decentrato e, infine, bici per l’accesso alla rete ciclabile della Saccisica. “Un territorio conosciuto e frequentato - ne è convinto Severino Veggian, presidente del Coordinamento e della Delegazione Piovese di Confindustria - è un territorio fiorente dal punto
Comuni di Arzergrande, Brugine, Codevigo, Legnaro, Polverara, Pontelongo e Sant’Angelo di Piove. Solo Correzzola ha deciso di chiamarsi fuori. Una volta ottenuto il finanziamento dalla Regione, Piove di Sacco potrà dunque passare all’affidamento dell’incarico per la predisposizione del progetto, valutando anche l’opportunità di avvalersi del supporto di altri soggetti pubblici, che abbiano comunque maturato un’ampia esperienza in tema di funzioni e servizi associati. Lo studio dovrà contenere l’analisi e le verifiche tecniche dei vantaggi o, per contro, degli svantaggi, dal punto
di vista economico”. Il flusso di turisti e visitatori potrebbe essere “intercettato” significativamente da quanti giungeranno nel nord Italia richiamati dall’appuntamento internazionale dell’Expo di Milano 2015, ormai alle porte. Potrebbe essere una favorevole occasione anche per il sistema di ricettività locale (hotel, B&B e ristoranti), e per le attività economiche, creando i presupposti per nuovi investimenti, invertendo così il trend negativo degli ultimi anni con l’esodo di molti marchi prestigiosi.
di vista organizzativo-gestionale ed economico-finanziario, derivanti dalla costituzione in Unione di Comuni. In più il progetto dovrà anche individuare le funzioni fondamentali (almeno tre) che sulla base di un’analisi economica di gestione supportino la scelta di esercizio in forma associata. In estrema sintesi dunque lo studio dovrà spiegare e motivare perché, agli otto Comuni, converrebbe mettersi assieme. L’obiettivo condiviso è accorpare i servizi, semplificare la burocrazia e, soprattutto, ridurre i costi. Ma.Ma.
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12 Piovese Edilizia scolastica Torna a suonare la campanella
Scuole piovesi: il punto su strutture e sezioni Via libera per l’istituzione di due classi prime alla media di Corte, lavori in programma alla primaria e alla materna di Polverara, alla materna di Santa Margherita a Codevigo e alla palestra delle medie di Legnaro di Martina Maniero
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mportanti novità al rientro sui banchi di scuola per gli studenti piovesi. Ecco il punto all’inizio delle lezioni. Piove di Sacco. L’amministrazione comunale ha ottenuto il via libera dall’Ufficio scolastico regionale per l’istituzione di due classi prime alla scuola media di Corte. Una soluzione che permetterà di accogliere anche le iscrizioni di quei quindici ragazzi della frazione che, diversamente, avrebbero dovuto iniziare l’anno scolastico in uno dei plessi del centro. Per l’attivazione di una nuova sezione erano state presentate anche 500 firme di famiglie e ragazzi. Buona notizie anche alla media “Regina Margherita” dove è stato avviato l’indirizzo musicale. Polverara. Oltre 105.000 euro, frutto di un importante contributo regionale, sono stati impiegati per l’edilizia scolastica. Più di 65.000 euro sono stati assegnati alla scuola primaria “Giovanni XXIII” per l’adeguamento strutturale dell’edificio; quasi 40.000 euro invece alla scuola dell’infanzia “Ai Gloriosi Caduti” per l’adeguamento della copertura e delle fondazioni. Qui è prevista anche l’avvio di una nuova sezione, la quinta. Gli interventi tuttavia non si limiteranno ai plessi
Importanti novità per gli studenti piovesi al rientro sui banchi di scuola oggetto del finanziamento, ma interesseranno anche la scuola media, dov’è in programma la sostituzione della copertura, danneggiata da alcune infiltrazioni d’acqua, e la tinteggiatura del soffitto. Codevigo. Disposta una nuova perizia e a set-
tembre lo stanziamento di 60.000 euro per i primi interventi di manutenzione alla scuola materna statale di Santa Margherita, danneggiata dal terremoto nel maggio dello scorso anno. Per primi partiranno i lavori di tinteggiatura dei locali. Se tutto andrà come da programma i lavori di manutenzione straordinaria potrebbero realizzarsi mentre i bambini sono a casa per le festività di fine anno. Legnaro. Dopo aver dato avvio, nel corso del 2011, alla ristrutturazione dei plessi scolastici del capoluogo (costati quasi 600 mila euro), l’amministrazione comunale prosegue con gli interventi che porteranno alla riqualificazione della palestra delle scuole medie “Giuseppe Verdi” del capoluogo. Per l’intervento, che riguarderà la pavimentazione della struttura e il rifacimento dei servizi igienici, il Comune ha ottenuto un contributo regionale di 100 mila euro, a cui ne andranno aggiunti altri 40 mila. I lavori verranno eseguiti nel corso dell’anno scolastico ma in momenti diversi, così da non interferire con il regolare dello svolgimento delle lezioni o con le attività della società sportive locali.
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NEWS Legnaro
Utilizzo di volontari per scopi di pubblica utilità, le domande
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’è tempo fino al 23 settembre prossimo per i cittadini e le associazioni di volntariato che vogliono presentare domanda per il conferimento di attività relative a custodia, supporto e manutenzione nei cimiteri, biblioteche e musei, affissioni di avvisi e piccoli lavori in strutture pubbliche; ovvero per attività di vigilanza, informazione, assistenza per manifestazioni culturali, sportive e ricreative in generale; e infine per attività di sostegno nell’esercizio dei diritti delle persone deboli, diversamente abili e in difficoltà. Il modulo è disponibile all’Ufficio Protocollo del Comune, aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30, il sabato dalle 9 alle 12, o anche sul sito internet del Comune. Info presso l’Ufficio Servizi sociali, tel. 0498838930
Vigorovea di Sant’Angelo di Piove
Gli incontri di ottobre al museo storico del bottone
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roseguono fino al 13 dicembre prossimo gli incontri organizzati al Museo Storico del Bottone “Sandro Partesotti” a Vigorovea nell’ambito dell’iniziativa “Cultura da vivere”. Gli eventi sono ad ingresso gratuito. Il prossimo 4 ottobre alle 20,30 la Conversazione con Valeria Sisto, “Il contatto corporeo come forma di comunicazione e conoscenza profonda” e l’esposizione di Laura Faccio dal titolo “Fatto a mano”. L’11 Alessandro Scordo presenta la mostra “Raku: il gioco degli elementi in forme allusive”.
nuoto, riparte la stagione agonistica per gli atleti piovesi
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I giovani atleti della “Aquaria” nella festa di fine stagione
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ettembre è il mese in cui tutti gli atleti si ritrovano presso la piscina di Piove di Sacco per iniziare gli allenamenti in vista dei nuovi impegnativi appuntamenti dettati per le diverse categorie dal campionato di Pallanuoto Veneto per tutte le squadre “Aquaria” . Anche quest’anno come è ormai una tradizione più che decennale, l’Aquaria si presenta all’avvio della stagione agonistica con un gruppo di quasi 100 tesserati e ben 7 squadre. Dall’Acqua goal per i più piccoli, under 15 maschile e femminile , under 17 serie “D” e serie “C” maschile e per finire la serie “B” femminile. In campo maschile si riparte dai lusinghieri risultati dello scorso campionato che ha visto primeggiare l’under 17 , prima nel campionato regionale e con le due maggiori che ben si sono comportate nel campionato
interregionale rivaleggiando alla pari con compagini quali Ravenna, Parma e Belluno e altri capoluoghi di provincia. In campo femminile dopo l’esperienza in “B” dello scorso anno, che ha portato sicuramente tanta esperienza alle giovani atlete piovesi, si riparte per bissare i risultati nella serie maggiore e gettare le basi per il futuro con una compagine giovanile che permetterà alle atlete più giovani maggiori occasioni di confronto. Il programma prevede, come è ormai nelle corde societarie, di dare ampio spazio ai giovani che sono l’asse portante di tutte le squadre, basti pensare che l’età media della squadra maschile di serie “D” e della “B” femminile non supera i 17 anni. L’ambizione è quella di formare uomini e donne consapevoli e determinati. Poi verranno magari i campioni.
14 Cultura locale Toponomastica Gauslino, Oreste Da Molin, Enrico Caterino Davila e Girolamo Cardano
I personaggi illustri delle vie di Piove di Sacco
Le strade che ricordano presuli, letterati, scienziati, guerrieri che sono legati alla città e alla sua storia di Paolo Tieto
L
e vie di Piove, quelle almeno all’interno del perimetro circumvallico, portavano tutte un tempo quale toponimo l’appellativo di personaggi illustri, attinenti a Piove, quali presuli, letterati, scienziati, guerrieri e via via di seguito. E’ così che il tratto di strada che congiunge Piazza Castello con il centro cittadino venne chiamato Via Gauslino e lo spazio con intorno le abitazioni dell’arciprete e dei vari canonici dell’insigne collegiata del duomo di San Martino, Corte Milone. Gauslino e Milone, due illustri vescovi padovani che, in pieno medioevo, hanno avuto giurisdizione ecclesiale e civica nel neo sorto castello di Piove, lasciandovi quindi ampia traccia della loro lungimiranza e della loro intensa operosità. Pluricentenari appaiono anche i toponimi che ricordano lo storico Enrico Caterino Davila e lo scienziato Girolamo Cardano; il primo noto per essere stato educato alla corte dei sovrani di Francia e per avere quindi più tardi scritto la Storia delle guerre civili di quel Paese, il secondo per le sue tante invenzioni e scoperte, fra cui quella del “giunto cardanico” che, proprio per il fatto di riportare espressamente il suo nome, gli ha dato maggior risonanza e popolarità. E sempre nell’ambito dei personaggi di epoca lontana appare d’obbligo ricordare il percorso contraddistinto con il nome della famiglia che per circa un secolo (il quattordicesimo) ha retto le sorti di Padova, con e l’altro a ricordo del neo beato Pio X che in influenze varie pertanto anche su Piove, vale anni andati aveva trascorso in uno di quei paa dire il casato dei Carraresi. Pur se nell’ultimo lazzetti le vacanze estive, ospite del compagno dopoguerra esso è stato di studi in seminario “decapitato”, volendosi Oltre ai personaggi, a Padova e amico rendere un giusto omag- evocate anche Chinaglia. C’è vivo gio all’artista Oreste attività esercitate rimpianto poi (alDa Molin che, proprio a Piove: via della meno in chi ama la in quel primo tratto di Stamperia e via Nitriera storia) per la totale strada, aveva avuto nei sparizione dalla toprimi decenni dell’Ottocento la propria dimo- ponomia urbana di Piove delle denominazioni ra, all’interno della quale sono nati tanti suoi Via Dell’Orco e Piazza Vitaliana, così chiamate splendidi dipinti. Quanto si è fatto del resto per per decenni, anzi per secoli, con il fascino una la stessa via Borgo Rossi, dedicata inizialmente del dubbio se riferita, ad un casato o ad un motutt’intera all’omonimo generale accorso nel stro, e rammentando l’altra il primo Signore di 1337 in aiuto dei piovesi assaliti dagli scaligeri, Piove, colui che nel 555 aveva ricevuto in dono via suddivisa in due tratti negli anni Cinquanta da Narsete questo territorio quale compenso del secolo passato: uno a memoria del Rossi per i personali servigi prestati nella cacciata dei
Libri
a cura di Paolo Tieto
SCRITTURE D’ACQUA Il volume è stato realizzato per ricordare i 120 anni di fondazione del Consorzio della Bonifica Burana. Oltre ai curatori Marco Fiori e Marzio Dell’Acqua , vi ha atteso, in particolare nell’opera di ricerca, Carla Zampigli; tutti e tre sono approdati alla fine non solo a diligente saggio storico-letterario, ma anche a tutta una serie di riproduzioni fotografiche, di piante e di mappe, nonché di immagine incise di singolare interesse documentaristico e di fine bellezza. Calcografie a volte di anni andati e altre volte d’epoca recente, sempre comunque attuate con fine gusto e con. straordinaria competenza. Talora addirittura con caratteri di eccezionalità. Il volume trova svolgimento così su due binari paralleli: quello costituito da contenuti storico-letterari famosi, e quello dato da cospicuo numero di raffigurazioni che sintetizzano aspetti grafici propri delle risorse culturali dell’uomo.
FRANCO PADOVAN
Goti dall’Italia. Si sono conservati invece, anche se ignorato dai più di chi o di che cosa essi dicono, i nomi di Ansedisio, Jacopo da Corte, Michiel, Sanvio (o San Vito), Breo, Del Panico, Parisino, Peci, Rusteghello, Scardovara, Stamperia, Nitriera. Particolarmente emblematici i due ultimi, evocando non personaggi rinomati bensì attività operative ivi esercitate: quella della stampa a caratteri mobili e dell’editoria e quella in cui venivano ammassate e fermentate talune sostanze organiche da cui si ricavava il nitrato, utilizzato quindi come concime. Due operosità emblematiche: una concernente la civiltà, il progresso culturale di Piove, l’altra attinente l’economia, il benessere, la prosperità della popolazione di questo territorio. Entrambe, naturalmente, di grande interesse e profitto per tutti.
Introdotto da un breve ma indovinato saggio di Maria Beatrice Autizi, l’artista. Franco Padovan presenta in questo volume ai suoi estimatori le proprie ultime opere, tutte ispirate alla terra e alle sue straordinarie bellezze. Piante, fiori, frutta, quali primi piani di estese rigogliose campagne, ovattate da atmosfere terse e luminose, inondate di luce e di vividi colori. Raffigurazioni effettuate guardando il creato essenzialmente nelle sue forme naturali, ma. con qualche tocco anche di civetteria personale così che il dipinto possa conquistare maggiormente la curiosità e la fantasia dell’osservatore. Il quale non potrà di certo rimanere allora. insensibile alla vista di bianche o bluastre uve, di ciuffi di rossi papaveri, di colombi accovacciati su cornicioni e su davanzali, di gatti sornioni e di galletti, come anche di casettine dai rossi tetti aguzzi, accostate le une alle altre come buone sorelle. Il volume trova compimento in una serie di apparati che puntualizzano l’intensa attività svolta dal pittore Padovan e i tanti traguardi e riconoscimenti registrati fino ai giorni presenti.
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SACCISICA – ESTATE 2013 – TURISMO ACCESSIBILE
Gondole senza barriere e venezia accessibile anche alle carrozzine
Presentato il progetto per imbarcare persone disabili direttamente in gondola con la carrozzina Sono molte le persone con disabilità che desiderano viaggiare, da soli o con la famiglia, che devono innanzitutto cercare una struttura turistica accessibile in cui alloggiare, ed eventualmente trovare un accompagnatore competente che li assista durante la vacanza. Per rispondere concretamente alle esigenze del turista, che può essere una persona con disabilità fisica, intellettiva, relazionale, sensoriale, ma anche un anziano o la famiglia al completo, si possono consultare siti internet con approfondimenti dedicati - cito il ben noto Disabili.com - o agenzie turistiche specializzate. Ci sono inoltre cooperative sociali e associazioni di volontariato che organizzano ad hoc soggiorni estivi ed invernali per disabili, ma anche gite fuori porta durante l’anno, feste e numerose attività. Il loro obiettivo è occuparsi della scelta di strutture alberghiere adeguate e degli itinerari culturali o sportivi. Mettono inoltre a disposizione servizi di accompagnamento e assistenza. Nella nostra Saccisica, per esempio, possiamo rivolgerci alla associazione Gruppo Volontari del Sorriso di Legnaro, che da molti anni organizza vacanze in montagna per ragazzi disabili, con la partecipazione di numerosi volontari. L’esperienza si trasforma sempre in una gran festa per tutti. In questo articolo vogliamo dedicare l’attenzione ad un progetto ambizioso e innovativo, che riguarda la vicina Venezia: bella, unica e magica. Ma quando si potrà finalmente dire anche Venezia l’accessibile? E’ una domanda provocatoria, la nostra, ben sapendo che la perla della laguna è un crocicchio di ponti, e per questo, volenti o nolenti, una sorta di emblema stesso delle barriere architettoniche urbane. Del 2004 è l’adozione del PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architet-
toniche) di Venezia, ma tanto è il lavoro ancora da fare. Ora, un progetto per rendere l’imbarco alle gondole accessibile alle persone con disabilità motoria vuole ribaltare la situazione e buttare giù un bel po’ di barriere. Progetto che ha incontrato il supporto, tra gli altri, della Cigl, dell’Università Ca’ Foscari, del regista Aldo Bisacco. L’ideatore, il gondoliere Alessandro Dalla Pietà, dell’Associazione Traghetto Ferrovia, ci spiega che l’idea di “Gondole senza barriere” è nata dalla consapevolezza di essere particolarissimi artigiani, e dalla voglia di condividere con altri questo piacere. “In vent’anni di esperienza sono stato decine di volte testimone dello sguardo frustrato di persone in sedia a rotelle, a cui veniva negato il piacere di salire in gondola in sicurezza”, racconta. “Vorremmo inoltre lanciare un messaggio di speranza, e incentivare tutti gli operatori turistici a migliorare le proprie strutture e renderle accessibili, contribuendo a creare una cultura dell’accoglienza aperta. E non solo Venezia accessibile per i turisti, ma anche per gli stessi veneziani: in città ci sono molti disabili residenti, si stima tra i mille e i duemila”. Il progetto prevede la costruzione di un passetto galleggiante e un sollevatore che permetterà di imbarcare il disabile insieme alla carrozzina direttamente in gondola, senza bisogno di farlo scendere o sollevarlo dal mezzo. Quanto all’iter di approvazione, Gondole senza barriere è stato depositato in comune a Venezia. Inoltre, per dare visibilità all’iniziativa, a breve sarà girato dal regista Aldo Bisacco (lo stesso del video Italia paese ospitale, ndr), un video dedicato. Come spesso ricordiamo, il turismo per tutti non è solo un segno di civiltà, ma una leva di business
Sei uno studente che cerca un esperienza “concreta” in cui fare tirocinio in ambito sociale o della comunicazione? Sei un mamma e i tuoi figli sono ormai grandi, hai tempo e amore da dare? Abbiamo bisogno di te! Sei un giovane che a voglia di un esperienza di vta forte e coinvolgente, che ti metta alla prova per capire chi sei? Sei un pensionato ma ti senti giovane e non hai voglia di stare a casa davanti la tv a invecchiare in fretta? Siamo 5 associazioni che lavorano in rete, nei settori: disabilità, intercultura, famiglia e minori, molte sono le attività in essere, vieni a conoscerci! Chiamaci al n. 331 4692319 o scrivi a progetto.larete@gmail.com
che potrebbe, in particolare in questi tempi di crisi, rappresentare la chiave di volta per superare l’empasse. A Venezia, quanto al turismo accessibile, c’è tantissimo da fare. Al di là dell’assistenza “base”, il disabile cerca la possibilità di acquistare dei servizi idonei alle proprie esigenze, e gli operatori turistici di tutti i rami dovrebbero adeguarsi per dare un segnale di consapevole e maggiore civiltà, ma non solo. Ricordo ancora una volta che, numeri in mano, in tutta Europa la domanda di turismo accessibile è molto alta. E le ricadute economiche sono evidenti: se si considera che la persona disabile viaggia accompagnata mediamente da due persone, ci rendiamo conto dell’indotto che una attenzione a questo aspetto del turismo potrebbe portare all’intera città. Per realizzare il progetto Gondole accessibili sono necessari circa 50.000 Euro, che al momento il gruppo non ha. E’ quindi aperta una raccolta fondi rivolta a chiunque abbia desiderio di prenderne parte. Chi volesse sostenere l’iniziativa può prendere un primo contatto con l’ideatore, Alessandro Dalla Pietà, alla mail dpalex1@gmail.com o al cell. 3701183681, entrando a far parte di un progetto che permette a chi ne fa parte di contribuire alla qualità della vita dell’altro. Ricorda lo stesso Alessandro che “sulla raccolta e gestione fondi ci sarà una supervisione da parte della Cigl per garantire la trasparenza del tutto.” La rivoluzione culturale a volte percorre strade inaspettate. Stavolta può partire da una carrozzina: in gondola, a spasso per una Venezia nuova e per tutti. Francesca Martin - www.disabili.com I 12° anno N ti a S Tut NZO I e PRA casion E c in o di... M PER MAGNOLIA - ONLUS
“INSIEME… IN FESTA”
GIOCHI GONFIABILI
“INSIEME...IN FESTA” Domenica 29 settembre 2013
10.30: Santa Messa nel Duomo di Piove di Sacco 12.30: Pranzo - P R O G R A M M A 10.30 SANTA MESSA 15.30: Musica e Ore lotteria nella Duomo di Piove di Sacco Ore 12.30
PRANZO
Parco Ex Suore - Patronato Piove di Sacco Ore 15.30 MUSICA E di LOTTERIA COSTO 17 � TUTTO COMPRESO Per info e prenotazioni: Tobia 3394807619 Ragazzi disabili gratis Bambini fino a 10 anni: metà prezzo tobialuisa@teletu.it è necessaria la prenotazione!!! Per Informazioni e Prenotazioni:
Tobia 339 4807619 -
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Pagina periodica realizzata all’interno del progetto “Pensando al domani” promosso da:
Progetto realizzato con il contributo di: GRUPPO VOLONTARI DEL
INSIEME PER MAGNOLIA
Aiutiamoli a vivere Comitato Brenta Saccisica
SORRISO LEGNARO
In caso di brutto tempo
con il patrocinio di:
la manifestazione si terrà all’interno della Sala Polifunzionale
D OComune M E N IdiC A 29 SETT E M B R Edi2Piove 013 Sant’Angelo PARCO EX SUORE presso Patronato Piove di Sacco
Iniziativa realizzata con il contributo del Csv di Padova
Patrocinio e collaborazione Comuni e Parrocchie di Sant’Angelo di Piove di Sacco e Legnaro
GRUPPO VOLONTARI DEL Aiutiamoli a Vivere comitato Brenta Saccisica
SORRISO Legnaro
Comune di Legnaro
Sguardo al Conselvano 17 Tribano Chiesto un incontro con le associazioni e commissione regolamenti
Area feste, l’opposizione contesta le nuove tariffe di Cristina Lazzarin
Dal gruppo “Noi+Voi” critiche e perplessità sui criteri che rischiano di penalizzare i gruppi
Ancora polemiche sull’area festeggiamenti di Tribano, le minoranze non condividono le scelte dell’amministrazione Argenton
centro Auser. Insomma bisogna dare una logica di priorità all’utilizzo della struttura e degli spazi creando una differenza tra un utilizzo privato, associativo, o collegato a strutture pubbliche quale, asilo, scuola dell’obbligo, associazioni benefiche o particolari enti”.
ARRE Nella città di Warmeriville
in francia adesso c’è “via arre”
TUTTI I PREZZI SONO IVA TRASPORTO E IMBALLO ESCLUSI
A
quattro mesi di distanza dal ritiro dall’ordine del giorno del consiglio comunale del punto riguardante “Area Festeggiamenti – Istituzione tariffe per l’ utilizzo” sul quale tutta la minoranza non era d’ accordo, lo stesso gruppo consigliare di “Voi + Noi” invita ancora una volta l’amministrazione ad indire un incontro con le associazioni alla presenza della Commissione Regolamenti al fine di dare vita ad un Regolamento d’uso e a un tariffario che tenga conto dei diversi suggerimenti condivisi. Innanzitutto la minoranza pone l’accento sulle tariffe. “Si parlava di cifre insostenibili per la maggior parte delle associazioni, viste le difficoltà odierne, per realizzare manifestazioni che coinvolgono tutta la cittadinanza, a fronte di cifre ridicole per le feste private. Operando in questo modo, non si incentiva assolutamente l’associazionismo, ma anzi, lo si affossa ulteriormente: se l’obiettivo è quello di ridurre gli eventi, la strategia è ottima. Inoltre, è da rilevare che non è chiaro come si debbano computare i giorni indicati, né a chi vada versata la quota. Se fossero calcolati, nei giorni per i quali si debba corrispondere la cifra indicata anche i tempi necessari all’allestimento e ai preparativi, il totale dovuto raggiungerebbe un ammontare a sei cifre (migliaia di euro), senza contare che a questo va aggiunto il prezzo delle utenze. Peraltro, non è da dimenticare che, stando al regolamento, la giunta ha piena libertà di modificare il “listino” in qualunque momento. A quanto risulta a noi, non sono queste le cifre che erano state proposte da Pro Loco Tribano, la quale suggeriva prezzi notevolmente inferiori, volti a favorire soprattutto le associazioni più attive nel paese. Per fare qualche esempio, con le manifestazioni realizzate lo scorso anno, la Pro Loco avrebbe dovuto versare almeno quattro mila euro, Polisportiva duemila, Podisti mille euro, senza considerare gli altri diversi eventi, svoltisi anche a fine benefico, i quali con queste premesse non sarebbero più immaginabili”. La stessa minoranza chiede che sia la Pro Loco parte attiva di questo nuovo regolamento: “L’attore primario gestore e coordinatore spetta alla Pro Loco che, a tutti gli effetti, rappresenta il braccio operativo dell’amministrazione comunale e della collettività in termini di coordinamento delle attività culturali. Non mancano certo capacità e operatività, tra l’altro riconosciuta a livello Provinciale. E’giusto prevedere un attento controllo e un tariffario in grado di recuperare l’ammortamento del materiale d’uso corrente (tendone, pentolame , attrezzature…) cosa diversa è pretendere il pagamento delle opere urbanistiche, cosa tra l’altro mai applicata ad altre strutture quali biblioteca, palestra, impianti sportivi,
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aglio del nastro per “Rue de Arre” a Warmeriville per celebrare il lungo gemellaggio con la cittadina francesce. Il mese scorso una nutrita delegazione è partita da Arre per il tradizionale incontro del gemellaggio che si tiene ormai da 24 anni. Nei cinque giorni a Warmeriville, oltre all’inaugurazione della nuova strada intitolata ad Arre, numerosi gli incontri e gli scambi fra il sindaco Franco Casotto, il vicesindaco Alberto Sturaro e il sindaco francese Patrice Mousel, come fra i presidenti dei due comitati del gemellaggio Fanny Liesch e Dario Menorello. Non sono mancate le visite a Parigi, al castello di Goffredo di Buglione e alle cantine Pommery. “Da tempo un nostro sindaco - afferma Sturaro - non andava a Warmerivile. Abbiamo deposto anche una corona di alloro al Monumento dei Caduti ed al cimitero di guerra tedesco per ribadire il no ad ogni forma di violenza. Abbiamo grandi aspettative sulle attività del gemellaggio. Soddisfazione anche per la visita del nostro sindaco nella cittadina francese. Con questo viaggio, i rapporti si sono intensificati. Il sindaco Casotto ha partecipato alle cerimonie di deposizione di corone d’alloro al Monumento dei Caduti e al Cimitero tedesco”. C.L.
18 Sguardo al Conselvano Fiera di Sant’Agostino Più che positivo il bilancio della manifestazione
Edizione da incorniciare Migliaia di visitatori negli stand delle attività produttive, Ruzzon: “Segnale incoraggiante” di Nicola Stievano
P
iù che positivo il bilancio dell’edizione 2013 della Fiera di Sant’Agostino: a Conselve dieci giorni da tutto esaurito che neppure il maltempo e la pioggia sono riusciti a rovinare. La perturbazione ha provocato la sospensione degli spettacoli di un paio di serate ma niente di più. Il sole invece ha baciato la giornata della grande Fiera. Fin dalle prime ore del mattino migliaia di persone hanno riempito le vie e le strade del centro, occupate da oltre trecento espositori che finalmente hanno potuto concludere un po’ di affari. Un’affluenza da record, incoraggiata dalla temperatura gradevole, sia tra le bancarelle che nelle esposizioni Prato, come in tutti gli stand e le “betoe” che hanno sfornato migliaia di pasti fino a sera inoltrata. Tutto è filato liscio anche sul fronte dell’ordine pubblico grazie alla continua e discreta sorveglianza di carabinieri, anche in borghese, polizia locale e volontari, di giorno come di notte. Una presenza che ha scongiurato scippi, piccoli furti e atti di vandalismo. Impegnata anche la Protezione
La serata inaugurale dell’edizione 2013 della Fiera di Conselve Civile per tutto il periodo della Fiera. Alla note, poi, l’area del Prato è sorvegliata da due volontari dell’Associazione Carabinieri di Conselve. Nessun problema nemmeno nei quartieri residenziali, pattugliati ogni sera dalle forze dell’ordine. Un’auto della polizia locale ha girato per tutta la settimana con i lampeggianti accesi ad orari variabili. “Possiamo dichiararci più che soddisfatti - afferma il sindaco Antonio Ruzzon - è stata l’edizione del riscatto per le centinaia di persone che ogni anno si mobilitano per la Fierae per le esposizioni di agricoltura,
artigianato e commercio. La risposta massiccia della gente è il giusto premio per i tantissimi operatori impegnati in questa manifestazione. Nonostante la crisi continui a farsi sentire fra gli stand e le bancarelle durante l’evento si avvertiva finalmente un po’ di ottimismo. Il buon risultato della Fiera è un segnale incoraggiante per le nostre categorie economiche. Anche dal punto di vista organizzativo tutti hanno collaborato e le attività si sono svolte come previsto, senza intoppi o polemiche. Premiato dunque il lavoro di squadra”.
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LE OPPOSIZIONI Nucibella, centrosinistra, solleva dubbi sul nuovo ente
L’unione dei comuni: “tutta una farsa”
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l centrosinistra boccia senza appello il progetto che coinvolge i sei Comuni di Conselve, in qualità di capofila, con Arre, Agna, Candina, Bagnoli e Terrassa. Dai banchi dell’opposizione Maria Luisa Nucibella, di “Insieme per il bene comune” osserva che “le funzioni condivise sono a dir poco banali e insignificanti, visto che esistevano già come servizi associati e non serviva certo una Unione per continuare a gestirli. Su questo tema abbiamo presentato poco tempo fa una precisa richiesta in merito alla situazione ma, come al solito, abbiamo ricevuto risposte molto vaghe ed incomplete. Maria Luisa Nucibella Non ci è dato sapere i dettagli della programmazione futura nè quanti finanziamenti sono stati erogati dalla Regione. Il nuovo soggetto era nato per limitare le spese e gli sprechi, dare servizi migliori e più efficaci ma nulla di tutto questo si rileva anche dalla relazione del bilancio del nostro Comune”. Il sindaco Antonio Ruzzon, presidente pro-tempore dell’Unione costituita l’anno scorso, sottolinea che la gestione è complessa ma ricorda che finora sono sempre stati rispettati i tempi. “Quanto ai finanziamenti aggiunge -finora abbiamo ricevuto dalla Regione un contributo di 107 mila euro per la spesa corrente, vale a dire il funzionamento dell’Unione nella gestione dei servizi per i Comuni, più altri 47 mila euro per gli investimenti. A fine 2012 abbiamo trasferito le funzioni di protezione civile, catasto e rifiuti. Entro il 31 dicembre ne dovremo trasferire altre sei. Sicuramente ci saranno la polizia locale, la segreteria e gli affari generali, i tibuti. Contiamo di passare al più presto anche l’ufficio tecnico e l’edilizia scolastica”. Intanto si apre una fase calda perché entro questo mese gli amministratori dell’Unione incontreranno anche i rappresentanti sindacali dei 100 dipendenti dei sei comuni che lo scorso giugno avevano proclamato lo stato di agitazione chiedendo maggiori informazioni sulla riorganizzazione del lavoro nei singoli municipi. La protesta è rientrata dopo un incontro in Prefettura durante il quale gli amministratori si sono impegnati a discutere con i dipendenti il nuovo piano operativo.
L’editoriale
Gli anni ’90, anni dell’immigrazione e della politica semplificata di Mauro Gambin*
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Gli anni ’90 sono stati anche gli anni del benessere, gli anni del “fenomeno del Nord Est”, gli anni del Veneto locomotiva d’Italia e magnete di quanti furono attratti qui dalla possibilità di trovare lavoro. Gli anni Novanta sono stati anche quelli della cosiddetta “seconda repubblica”, gli anni del sistema bipolare, della semplificazione politica divisa in soli due schieramenti: noi e loro, contrapposti e intimamente divisi anche dai retaggi di Tangentopoli, per ipotetiche figliazioni o continuità con i partiti delle “mazzette”. Cinquant’anni di storia d’Italia erano andati in soffitta, qualcuno dei suoi protagonisti in carcere oppure ad Hammamet. Gli anni ‘90 sono stati uno spartiacque dove chi voleva cavalcare l’onda, doveva farsi largo mettendo più distanza possibile tra ciò che era stato prima e quello che ci sarebbe dovuto essere dopo, magari solo a parole. Ecco, anche le parole iniziarono ad avere la loro importanza in questo periodo, la semplificazione passò pure attraverso i nuovi concetti travestiti da slogan. Anche per il nuovo fenomeno dell’immigrazione, che i due blocchi proprio in quegli anni iniziarono a governare, vennero create delle parole d’ordine. La prima, interpretata da un blocco, complessa e razionale, tesa a spiegare che l’immigrazione era legata alla struttura economico-sociale del paese che a causa di un precoce invecchiamento del Paese, in virtù di un saldo demografico negativo, si trovava, di conseguenza, nella necessità di iniettare manodopera nella propria economia, la seconda nel mondo per il manifatturiero. L’altra, interpretata dal secondo blocco, più direttamente spiegava che sarebbe stato a dir poco imprudente aprire totalmente le porte a chi non si conosceva. Insomma, il diverso, quello che “viene da fuori” poteva anche portare a qualche forma di pericolo, soprattutto sociale ma anche civico e pure economico, particolarmente quando le cose hanno iniziato ad andar male anche in Veneto. Creata l’identità del diverso, non è c’è voluto molto a creare l’identità dell’uguale, uguale ad altri accumunati dalla stessa cittadinanza, dallo stesso credo religioso, dalla stessa area geografica... via via sempre più uguali fin nel dettaglio del dialetto. Si iniziò persino a promettere precedenze su base geografica. “Prima i Veneti”, oppure “Paroni a casa nostra”. Slogan travestiti da concetti che sono diventati i cardini di un pensiero semplificato, e per questo rassicurante, che ha contrapposto il locale, ossia il conosciuto, il noto, il domestico, a tutto il resto. Una semplificazione che funziona in mondo piccolo come un bar, magari dove ci sta anche la battuta pesante a sfondo razziale ma che continua a non spiegare e anzi a mortificare le ragioni di fondo di un fenomeno dalle dimensioni mondiali come l’immigrazione. *direttore@lapiazzaweb.it
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29/08/13 15.26
Sguardo al Conselvano 21 Approvazione a settembre Entro questo mese l’amministrazione metterà a punto il documento
Incognita sui conti pubblici
Il sindaco Scarabello non nasconde la preoccupazione: “Un Comune virtuoso come il nostro non ha potuto usare i 200 mila euro di avanzo precedente” di Cristina Lazzarin
A
nche ad Agna il bilancio 2013 sarà approvato entro settembre e con il sindaco, Giannicola Scarabello abbiamo analizzato la difficile situazione che si trovano ad affrontare piccoli comuni come questo, tra tagli, aumenti delle tariffe e mantenimento di alcuni fondamentali servizi alla persona. Tra le dilatazioni è stato scelto di aumentare l’Imu per la seconda casa (l’aliquota è del 9,6), che consentirà di mantenere in essere tutti i servizi per i bambini e gli anziani, mentre il piano delle opere pubbliche rimarrà fermo ai lavori già previsti negli anni scorsi. Risulta che anche per il 2013 i finanziamenti statali sono stati ulteriormente ridotti, e per il comune di Agna si tratta di una riduzione di circa 130 mila euro. “Bisogna aggiungere che non è ancora chiaro dopo l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, come verranno garantite le minori entrate ai comuni è tutto da definire- spiega Scarabello- Ridurne le
risorse ulteriormente, rendendo così difficile, per non dire impossibile, corrispondere alle domande dei cittadini significa minare definitivamente la fiducia nelle istituzioni, quella poca che è rimasta”. Da quest’anno anche il comune di Agna è entrato nelle regole del patto di stabilità, che di fatto modifica alcuni parametri, determinando degli effetti pratici per la vita amministrativa. “Un effetto immediato c’è stato: quello di non poter usare il nostro avanzo di amministrazione che ammonta a ben 200 mila euro. Ciò significa che un comune virtuoso come il nostro che ha risparmiato, ora non può usare i soldi, tranne una piccolissima parte. Le regole del patto di stabilità ci proibiscono di utilizzare questi soldi e le sanzioni per chi lo fa non sono indifferenti, non ultima la responsabilità patrimoniale degli amministratori stessi”. Il bilancio dovrà comunque essere chiuso e il sindaco ci dà precise rassicurazioni: “Abbiamo effettuato una revi-
sione di tutti i capitoli di bilancio riducendo le spese quanto più possibile, comprese le indennità per gli amministratori. Sono state garantite le copertura di spesa per gli stipendi dei dipendenti e non sono stati toccati gli stanziamenti a favore delle scuole, in particolare la scuola materna e il nido. Non abbiamo aumentato i contributi per i servizi (trasporto scolastico), abbiamo mantenuto e migliorato le risorse per il settore sociale, perché le richieste di aiuto da parte delle famiglie, delle persone senza lavoro sono aumentate, anche se è impossibile pensare che i comuni, da soli, abbiano risorse per fronteggiare una tale emergenza. Certo per tenere questo minimo di servizi e pareggiare il bilancio abbiamo dovuto aumentare l’Imu, facendo la scelta di non toccare la prima casa ma solo gli altri immobili per i quali l’aliquota arriva al 9,6%. Contestualmente non prevediamo nessuna opera pubblica se non quelle già finanziati con i bilanci degli
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Il Municipio di Agna, mese di scelte cruciali per i costi dei servizi ai cittadini anni precedenti”. Priva di speranze l’analisi fronte al declino economico e sociale della finale del sindaco in merito all’operato della nazione, anche delle regioni più operose politica nazionale: “Ormai dalla politica non quali sono le azioni intraprese? Prevedere mi aspetto nulla o meglio, se qualcosa ci la concessione edilizia anche per i camper sarà, sarà sicuramente negativo. Lo Stato o inventare la Tares, nuova tassa sui rifiuti ha richiesto ai comuni e ai cittadini sacrifici (in realtà sulle case) che incrementerà solo enormi ma non è stato in grado di ridurre gli introiti dello Stato. D’altra parte che cosa le proprie spese e questo solo per salvare ci possiamo aspettare da una classe politica gli equilibri di potere dei vari apparati. Non che vive solo il presente ed è incapace di scorgo su nessun fronte politico proposte progettare un po’ di futuro”. in grado di essere credibili e praticabili. Di
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VIAGGIO IN
PROVINCIA PADOVA
Mobilità a Padova e dintorni Aumenta anche il costo degli abbonamenti
Biglietti Aps più cari aspettando la fusione
Un autobus dell’Aps a Padova, in aumento il costo dei biglietti e degli abbonamenti
Pendolari e sindaci invocano l’integrazione con BusItalia per un servizio efficiente e sostenibile di Emanuele Masiero
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’aumento è arrivato in piena estate ma si sta facendo sentire soprattutto dall’inizio di settembre. E’ quello del costo di biglietti e abbonamenti dei bus Aps a Padova e cintura urbana, un servizio usato ogni giorno da decine di migliaia di studenti e lavoratori, spesso integrato anche con le linee BusItalia. Da anni pendolari e amministratori, in particolare i sindaci dei Comuni alle porte di Padova, chiedono l’integrazione fra le due aziende, in modo da contenere i costi e uniformare il servizio, ma la strada è ancora tutta in salita, nonostante i buoni propositi. Tornando agli aumenti, i ritocchi sono stati adottati a seguito della delibera regionale di fine maggio con cui l’Ente prescrive l’obbligo inderogabile, entro il 2013, che il costo minimo del biglietto urbano raggiunga il valore di 1,30 euro. Comune di Padova e Aps hanno mantenuto inalterata la tariffa del biglietto “famiglia”, che consente con 3 euro di viaggiare su tutta la rete urbana, senza limiti, per 6 ore, ad un nucleo familiare composto fino a 5 persone. Nessun aumento anche per i pensionati con la minima e per gli invalidi residenti nel comune di Padova. Invariate le agevolazioni per i possessori della Carta d’Argento, e gli sconti per gli abbonamenti sottoscritti dalle famiglie numerose (riduzione del 12% per il secondo figlio abbonato ed abbonamento gratuito per chi ha almeno 4 figli sotto i 26 anni abbonati). Per le tratte suburbane, nella prospettiva di adozione
del “biglietto unico” per la prossima fusione tra Aps e BusItalia l’adeguamento, spiega l’azienda padovana “ha inteso essenzialmente ridurre il forte divario attualmente esistente tra le tariffe esistenti”. Ad esempio, per la tratta da 12,1 a 20 chilometri, attualmente le tariffe BusItalia sono maggiori di Aps del 54%, mentre per i corrispondenti biglietti di corsa semplice la differenza è pari al 29%. Il divario diventa ancora più marcato nel confronto con le tariffe urbane di 1° e 2° tratta: in alcuni casi infatti le tariffe di BusItalia sono più che doppie rispetto a quelle di Aps. L’aumento del costo del biglietto si è fatto sentire anche sugli abbonamenti. Ora il costo del biglietto annuale urbano è di 380 euro (225 per gli studenti), mentre l’abbonamento suburbano per 12 mesi ha un costo di 480 euro (290 per gli studenti). Gli utenti che decidono di abbonarsi possono anche scegliere la formula settimanale, mensile o trimestrale. L’abbonamento mensile per le tratte urbane costa 39 euro, mentre gli studenti pagano 26 euro al mese. L’abbonamento suburbano ha invece un costo di 48 euro, che scende a 34 per gli studenti. Se gli abbonamenti settimanali e mensili possono essere acquistati anche in una delle 120 rivendite convenzionate nel territorio, i trimestrali e gli annuali, così come le tessere elettroniche a validità triennale PadovaPass, sono disponibili negli uffici di frontend di Aps Holding, ubicati presso i punti vendita aziendali
di via Rismondo 28, di piazza dei Signori e della stazione Ferroviaria (orari di apertura disponibili sul sito www.apsholding.it). Con l’introduzione dei nuovi orari non mancano le novità: più corse del tram, modifiche alle linee 1 e 7, anticipo dell’avvio del servizio al mattino per diverse tratte, acquisto del biglietto con semplice sms con addebito diretto sul credito telefonico. Vengono inoltre confermate le due nuove linee 1, “Diretto Fiera-Centro”, e 2, “Bus dell’Arte”. Aps segnala anche una variazione sul vecchio percorso del Diretto Piazze che consiste nel passaggio, in andata e ritorno, per il Tribunale e per il solo ritorno su via Pescarotto/Friburgo. Vengono poi anticipate le prime corse del mattino dalla stazione ferroviaria di numerose linee: 3, 5, 6, 12, 16.... Così come quelle del tram, per il quale la prima corsa dal capolinea sud sarà ora alle 5.55, anziché 6.15, mentre da Pontevigodarzere il serpentone blu inizierà il servizio alle 6.30 anziché 6.50. Sempre per il tram è prevista una intensificazione della frequenza delle corse negli orari di punta del mattino con passaggi ogni 5/6 minuti. Quanto al pagamento sarà inoltre possibile acquistare il biglietto con un semplice SMS, addebitandolo questa volta direttamente sul credito telefonico, senza quindi alcuna procedura di registrazione e senza addebito su carta di credito.
IL LAvORO CHE CAMBIA NuOvI CONTRATTI ATIPICI ALL’ISTITuTO ZOOPROFILATTICO
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uove forme contrattuali per aprire le porte dell’occupazione anche ai giovani laureati. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha messo a punto un contratto che, stando alle intenzioni, dovrebbe consentire un’innovativa possibilità di lavoro per persone che hanno maturato una specifica professionalità. “Con questa iniziativa, afferma il direttore Igino Andrighetto - si prosegue quanto già iniziato negli anni scorsi e finalizzato a valorizzare le importanti competenze maturate da giovani laureati. Giovani che rappresentano un imprescindibile punto di partenza per assicurare anche per il futuro all’Istituto il raggiungimento di prestigiosi traguardi tecnico-scientifici internazionali.” Istituto e sindacati sono d’accordo sulla necessità di dare vita ad un contratto di lavoro
atipico, che consenta allo Zooprofilattico di avvalersi di figure professionali che abbiano acquisito, al proprio interno, capacità e competenze specifiche. Il contratto ha una durata massima di tre anni ed è destinato al personale che abbia maturato o maturi presso l’istituto un periodo complessivo massimo della durata dei percorsi formativi quale borsista o di rapporto di collaborazione. Alberto Spanò, rappresentante sindacale dei biologi, chimici e categorie equiparate ha affermato che “l’accordo sottoscritto configura un modello innovativo di sviluppo delle professionalità, prefigurando un percorso concreto verso la stabilizzazione dei rapporti. In questo senso, - continua Spanò - ritengo che la dirigenza dell’Istituto meriti grande apprezzamento per la disponibilità dimostrata nell’attuale scenario del lavoro pubblico”. E.M.
Per scongiurare il degrado
controlli serali in centro città
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e piazze di Padova tornano a riempirsi e si intensificano i controlli della Polizia Municipale impegnata a contrastare il degrado e l’illegalità. Da qualche tempo è in atto anche un’importante collaborazione con le altre forze di polizia che permette di valorizzare al meglio le risorse a disposizione. Sono quindi frequenti i servizi congiunti ed è grazie a questo lavoro svolto con le volanti in zona Stazione che personale della Squadra emergenze sociali della Polizia Municipale, ha collaborato al fermo di spacciatori. Controlli anche sulla zona di Piazza Cavour, sul Liston, via Santa Lucia, piazza dei Signori, delle Erbe, dei Frutti e in zona Ghetto. Sorvegliate anche Piazza Capitaniato, Piazza Duomo, via Roma e via dei Soncin. I controlli in centro continuano almeno fino a mezzanotte con continui pattugliamenti. E.M.
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Spazi Aperti 13 25 L’emergenza nella Bassa Padovana La malattia viene trasmessa dagli insetti e non è contagiosa
Lotta alle zanzare per debellare il virus del Nilo L’1% delle persone colpite dal virus può avere delle conseguenze gravi. Dopo il caso a Bagnoli effettuate nuove disinfestazioni
La prevenzione resta la soluzione migliore, ma scarseggiano fondi e volontà politica di intervenire seriamente
di Roberto Milan*
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e ultime estati sono diventate famose per aver portato la popolazione veneta alla conoscenza di una malattia virale dal nome un po’ esotico: “West Nile”.Il suo nome deriva dal distretto di West Nile in Uganda, dove il virus è stato isolato per la prima volta nel 1937. La West Nile è una malattia infettiva di origine virale non contagiosa, trasmessa dalle punture di zanzare appartenenti soprattutto al genere Culex. Il ciclo naturale del virus prevede il passaggio dalla zanzara ad un elevato numero di specie di uccelli selvatici. Gli uccelli migratori permettono lo spostamento del virus dall’Africa alle zone temperate; le zanzare che pungono gli uccelli migratori asportano così sangue infetto, infettando sé stesse e ogni altro animale, uomo compreso, di cui assumono il sangue successivamente. L’incubazione della malattia dura pochi giorni, da 3 a 6. Nell’80% dei soggetti punti da zanzara infetta non accade nulla. Nel 19% le persone manifestano sintomi simili a
quelli influenzali accompagnata da malessere generalizzato, anoressia, nausea, mal di testa, dolore oculare, mal di schiena, mialgie (dolori muscolari), tosse, eruzioni cutanee, diarrea, ingrossamento dei linfonodi e difficoltà a respirare. Questi sintomi generalmente si spengono spontaneamente in 3-5 giorni e il malato guarisce completamente. L’importanza maggiore è data, però, al solo 1% delle persone colpite dal virus che manifestano la forma più grave: febbre elevata, forte mal di testa, debolezza e paralisi flaccida, sintomi gastrointestinali, modificazione dello stato mentale con disorientamento, tremori, convulsioni. Il virus West Nile in alcuni pazienti attacca, infatti, il sistema nervoso centrale con meningite ed encefalite, e può essere letale. Questa forma di malattia è definita neuroinvasiva. Le persone affette dalla malattia neuroinvasiva sono state riscontrate già dal 2008, anno in cui è entrata in vigore l’ordinanza del Ministero della Salute che
dava il via ad un piano di sorveglianza Straordinaria della malattia West Nile, il virus del Nilo dichiarato endemico nel nostro Paese dalle autorità sanitarie. I casi nella regione del Veneto da allora sono aumentati notevolmente: si è passati dalle 5 persone che hanno contratto la forma neuroinvasiva nel 2008 alle 21 persone malate nel 2012. Secondo le statistiche fornite dal Ministero della Salute dal 2008 al 2012 il Veneto si dimostra la regione italiana che presenta il maggior numero dei malati: in tutta Italia sono stati 71 e solo nella nostra regione si sono diagnosticati 44 casi di malattia neuroinvasiva. Alla fine di agosto 2013 è stata dimostrata la presenza della forma più grave della malattia anche nella provincia di Padova, colpendo una signora anziana di 84 anni residente a Bagnoli di Sopra, già immunodepressa. La diffusione del virus secondo il professor Giorgio Palù, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova, che è intervenuto già più
volte in merito a tale emergenza, è legata all’aumento della presenza della zanzara favorito dal perdurare del caldo e dell’umidità e da un’opera di disinfestazione non pressante come dovrebbe. Sono molte, infatti, le voci accademiche medicoscientifiche che cercano di sensibilizzazione Usl, Comuni e popolazione affinché procedano alla prevenzione, unico mezzo di contrasto alla diffusione del virus. Alcuni Comuni lungimiranti hanno avviato già da tempo dei piani di disinfestazione mettendo a disposizione della popolazione insetticidi a lento rilascio e programmando 2-3 serie di trattamenti con prodotti che abbattono il numero delle zanzare nel territorio a rischio. La difficoltà finanziaria degli enti pubblici, che si aggiunge alla probabile miopia di alcune amministrazioni locali, ostacola però corretti investimenti sulla prevenzione, la strada maestra per contenere emergenze sanitarie e tutelare la salute pubblica.
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’energia pulita si fa strada con i gruppi d’acquisto. Una pratica che nella bassa padovana sta avendo un successo sempre maggiore, forse anche complice la crisi e il desiderio di risparmiare sul costo delle bollette. Ma è innegabile che gran parte del merito va allo sportello energia messo in campo dalla sinergia tra Legambiente e Padova Tre per informare e tutelare gli utenti nella scelta di impianti e tecnologie. “Sono finiti gli incentivi previsti dal Conto Energia? Senza incentivi, l’impianto contribuisce a creare un reddito?”. Sono queste le domande più ricorrenti che vengono rivolte allo sportello. Da luglio infatti, terminati gli incentivi, sono cambiate molte cose ma il fotovoltaico consente ancora un risparmio immediato nella bolletta elettrica. “Oggi la resa economica è data da scambio sul posto e vendita delle eccedenze – spiegano dallo sportello - combinate con l’autoconsumo, alle detrazioni fiscali al 50% in vigore fino al 31 dicembre e al crollo dei prezzi dei moduli, garantiscono ammortamenti e guadagni pressochè identici a quelli degli incentivi del precedente conto energia”. Per il solare termico e le pompe di calore invece ci sono ancora le detrazioni fiscali al 65%, mai così alte, che rimarranno in vigore per spese realizzate entro la fine dell’anno. I Gas di sportello energia, realizzati negli ultimi quattro anni nella bassa padovana, sono una delle esperienze più riuscite di tutto il nord Italia, grazie all’installazione di 360 impianti domestici: 1,1 Mw di fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e 320
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Un impianto fotovoltaico metri quadri di solare termico. Impianti che permetteranno una riduzione di emissioni di Co2 in atmosfera per oltre 20.000 tonnellate nel corso di vent’anni. La novità principale di quest’anno è costituita da una offerta più completa. Infatti si potranno scegliere anche gli scaldacque a pompa di calore (detraibili al 65% come il solare termico). Oltre ad essere una tecnologia molto efficiente, fanno risparmiare se accoppiati con il fotovoltaico: a parità di acqua riscaldata aumentano la quota di energia “autoconsumata” e quindi risparmiata in bolletta. Ovviamente ciascun aderente al Gas potrà scegliere una o più delle tre tecnologie offerte a prezzi “chiavi in mano”. “Rispetto dell’ambiente, risparmio in tempo di crisi e tutela dei cittadini – ha commentato Simone Borile, Presidente del Consorzio – Un mix vincente che continueremo a proporre”. Per informazioni è possibile chiamare il numero verde 800.238.389. E.M.
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26 16 Personaggio Museo della Navigazione di Battaglia. L’esposizione rischia di chiudere
L’accorato appello dell’ultimo “barcaro” Riccardo Cappellozza, 82 anni, ha ricevuto apprezzamenti internazionali ma è lasciato solo
Il Museo della Navigazione di Battaglia e Riccardo Cappellozza
di Emanuele Masiero
E
’ l’ultimo dei barcari, per decenni ha solcato le acque dei canali, quando erano navigabili, a bordo dei burci tipici dei fiumi padovani. Ha iniziato a 13 anni, poi ha dedicato gli ultimi 35 ad un progetto ambizioso e lungimirante. A 82 anni, Riccardo Cappellozza è l’orgoglioso custode del Museo della Navigazione Fluviale di Battaglia. Uno scrigno costruito dallo stesso Cappellozza, meta di visite da parte di scolaresche e numerosi turisti, fra i quali molti stranieri interessati alla storia locale e a tutto ciò che è legato ai fiumi. Eppure il museo sta morendo fra l’indifferenza generale: mancano le risorse, mancano i volontari, manca l’appoggio necessario per dare visibilità a questo pezzo di cultura e di storia che rischia di scomparire per sempre. “Pago io le lampadine per sostituire quelle fulminate e persino le donne delle pulizie,
senza contare che gran parte di quello che è custodito qui dentro l’ho procurato io... Ma ora siamo ai limiti. Io e i miei due amici siamo vecchi e malati e da soli non ce la facciamo più. Noi continuiamo ad occuparcene nonostante il divieto impostoci dai medici. E dopo di noi? Non c’è nemmeno la possibilità di formare dei giovani perché non ci sono i soldi per pagare un corso...”. Il fondatore Cappellozza, ha scritto un’accorata lettera al governatore Zaia per chiedere aiuto. Il museo, vanto di Battaglia, ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello europeo. Primo fra tutti il gemellaggio con il museo inglese di Stoke Bruerne, incoraggiato dalla studiosa Myra Robinson che ha definito Cappellozza un visionario, un sognatore. Persino il Principe Carlo d’Inghilterra ha scritto parole di encomio per la lodevole iniziativa italo-britannica. Batta-
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“Ormai manca tutto, dai soldi ai volontari che ci diano una mano” glia, inoltre, è entrata in rete con altri musei europei del settore. Proprio per l’eccezionale valore del proprio corredo documentario, che comprende anche delle vere e proprie imbarcazioni fluviali, tutte recuperate grazie alla passione e alla tenacia di Cappellozza e dei suoi vecchi amici. A Zaia Cappellozza chiede di intervenire urgentemente per dare ossigeno al “malato”, permettendo cioè al Museo di Battaglia di poter usufruire di risorse messe a disposizione dalla legge regionale 10 agosto 2012 n. 30 sugli ecomusei veneti. “La invito a visitare il museo” scrive Cappellozza al governatore.
Il Museo della Navigazione Interna (questo il suo nome originale era nato nel 1979, grazie all’impegno di Cappellozza stesso e del bibliotecario del paese. Vi sono confluiti poi negli anni reperti di ogni genere. Barche, oggetti, documenti e foto. Persino dei modellini costruiti artigianalmente. Cappellozza nel 2001 ha donato anche tutto il materiale in suo possesso “Ho dato la vita per questo museo e vi lavorerò finché campo. Mi hanno fatto cavaliere, mi hanno dedicato servizi televisivi, ho scritto libri, ho aiutato studenti impegnati in tesi di laurea ma, si sa, nemo profeta in patria”. Dopo le denunce qualcosa si muove. su iniziativa del Partito democratico di Battaglia e della segretaria Angela Temporin, la parlamentare Giulia Narduolo e il consigliere regionale
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Provincia di Padova
Piero Ruzzante hanno visitato il museo e incontrato Cappellozza. I due esponenti del Pd hanno presentato interrogazioni sia in Parlamento che in Consiglio Regionale, per chiedere che questa testimonianza di un pezzo di storia così particolare non fosse abbandonata a se stessa. Un progetto di sistemazione e ampliamento da 100 mila euro è già pronto, mancano però “solo” 20 mila euro. Una somma che il Comune, ingessato dal patto di stabilità, non può permettersi. “Una regione come la nostra - afferma Ruzzante - che spende 200 mila euro per “Griglie Roventi” e che va orgogliosa delle tradizioni venete potrebbe occuparsi anche del museo di Battaglia. È assurdo che non si riesca a inserirlo nelle azioni di rilancio del turismo veneto”.
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Cultura provinciale 17 29 Musica Hanno al loro attivo 6 mila concerti in 81 Paesi, oltre 300 titoli, numerosi premi internazionali
Solisti Veneti, 55 anni di successi
l’evento
Primo appuntamento il 4 ottobre agli Eremitani con la “Messa di Gloria”, capolavoro di Mascagni
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a oltre mezzo secolo sono i protago- neti, e con loro Padova, rappresentano una nisti della vita musicale padovana, realtà conosciuta nei circuiti internazionali in grado di presentare ogni anno - conclude Colasio - Ma il successo è fatica, un programma nel segno dell’originalità è studio, è passione: e tutto questo, da e dell’innovazione, pronto ad incontrare i sempre, appartiene al maestro Scimone, gusti e l’interesse di migliaia di appassio- ai suoi Solisti”. “Ringrazio l’assessore delle sue paronati. I “Solisti Veneti”, diretti dal maestro Claudio Scimone, sono gli indiscussi ani- le. Mi piace ricordare che quando siamo matori culturali della città in ambito musi- partiti, nell’ambiente padovano non abcale. “Più che mai quest’anno, la 55esima biamo trovato molto ascolto - racconta stagione segna un punto di snodo - com- il maestro Claudio Scimone - Ma con gioia siamo riusciti menta l’assessore a fare molta strada alla cultura Andrea “Suoneremo un continuando a ringioColasio - Era il 26 concerto della ottobre del 1959, in domenica insieme vanire con musicisti di grande valore. Perchè quel di Vicenza, al ai ragazzi dei oggi l’Italia - spiega teatro Olimpico, che Pollicini” il maestro - è passata iniziava l’esperienza da pochissimi studenti di musica ad una dei Solisti. Quasi 6 mila concerti in oltre 81 sovrabbondanza di talenti straordinari: gioPaesi, oltre 300 titoli in cd, lp, dvd, nu- vani musicisti italiani che proiettano il nomerosi premi nazionali e internazionali e stro Paese tra i primi nel mondo. Quando soprattutto la grande intuizione del mae- suoniamo Vivaldi, Tartini, in Russia, riusciastro Scimone di coniugare in una sorta di mo a sorprendere. E a proposito di giovani cosmos la musica e i luoghi, valorizzando musicisti, un pensiero va ai Pollicini con i il patrimonio musicale veneto. I Solisti Ve- quali suoneremo insieme in occasione di
L’edizione dello scorso anno
“Fiera delle Parole” dall’8 al 13 ottobre
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I “Solisti Veneti” schierati in sala Rossini al Pedrocchi un concerto della domenica mattina”. L’apertura della 55 esima stagione de “I Solisti” avrà luogo venerdì 4 ottobre nella chiesa degli Eremitani con l’esecuzione della “Messa di Gloria”, capolavoro di Pietro Mascagni. “La messa che eseguiremo in occasione del 150 esimo anniversario della nascita del compositore e direttore d’orchestra - spiega il Maestro - è
una composizione bellissima che interpreteremo, per la prima volta nel Veneto, con il coro di voci bianche, i Pueri Cantores, della Cappella Sistina”. Anche quest’anno I Solisti organizzeranno il tradizionale ciclo dei concerti della domenica che si terranno alle 11 della mattina all’Auditorium Pollini. Per tutte le informazioni sulla stagione concertistica: www.solistiveneti.it
opo lo strepitoso successo dello scorso anno torna ad ottobre la “Fiera delle Parole” su iniziativa dell’Associazione “Cuore di Carta” animata da Bruna Coscia, instancabile animatrice culturale a stretto contatto con decine di autori del momento e con tutte le principali case editrici. Dall’8 al 13 ottobre Padova ospiterà scrittori, giornalisti, artisti, protagonisti del mondo della cultura, editori. I principali luoghi della città, dal Palazzo della Ragione a Palazzo Moroni, dall’Università all’auditorium, saranno letteralmente presi d’assalto dalle migliaia di appassionati di libri e cultura che vorranno seguire dal vivo i loro scrittori preferiti ma anche conoscere da vicino nuovi nomi. Il tutto ad ingresso gratuito, fatta eccezione per pochi pochi eventi., il cui costo sarà ben segnalato. Per informazioni dettagliate sul ricco programma consultare il sito www. lafieradelleparole.it.
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LO ricordo
SPORT in PRIMO PIANO memorial gianluca servadio vinto da azzurra due carrare
Ginnastica Ritmica Al via la nuova stagione per le ragazze dell’Ardor Conselve
Anno ricco di promesse
di Walter Lotto
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La formazione vincitrice del Memorial Gianluca Servadio
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a all’Azzurra Due Carrare, davanti a Maserà e Albignasego, la terza edizione del memorial Gianluca Servadio, giovane atleta rapito alla vita quattro anni fa da un incidente stradale e ricordato ogni anno dalle società in cui il ragazzo aveva militato. Il triangolare articolato su partite di 45’ è andato in scena al comunale Carrarese di via Pontemanco ed ha dato utili indicazioni ai tecnici delle tre compagini in vista degli imminenti impegni ufficiali. Buone impressioni soprattutto per i vincitori dell’ Azzurra, che si sono imposti (2-0) all’Albignasego, gol di Momolo e Uzoye, e hanno poi regolato il Maserà (1-0) con un rigore di Momolo. Per il secondo posto il Maserà, già pimpante, ha piegato (1-0) in gol Milo Marcato, l’Albignasego apparso in netto ritardo sul piano della condizione e della manovra. Momento di commozione alle premiazioni finali, operate dal presidente W.L. carrarese Massimo Carraro unitamente ai genitori dell’ atleta ricordato.
alento, eleganza e simpatia tutta padovana ad Andalo (TN) dove dopo una settimana di ritiro, in preparazione della prossima stagione, le ginnaste della società Ardor di Conselve si sono congedate dal paese Trentino con una spettacolare esibizione, presso il palacongressi locale, per ricordare e festeggiare la stagione appena conclusa. Stella del movimento è Martina Sabbion, diciasettenne di Conselve, praticante dall’età di cinque anni, che nel corso del campionato nazionale di Rimini, ha coronato il suo sogno laureandosi campionessa d’Italia nella categoria silver quarta fascia. Alloro di prestigio anche per Giulia Tresoldi, 17 anni di Pozzonovo, argento nella categoria Gold quarta fascia. Le due atlete unitamente alla coetanea Beatrice Venturini di Conselve, sono salite sul secondo gradino del podio anche nella competizione a squadre palla nastri nella categoria Silver open. Oltre ai risultati individuali la società si è distinta con importanti piazzamenti di squadra negli
L’evento Il ricavato è andato come ogni anno alle attività della Fondazione
Trofeo “Città della Speranza” al circolo Tre Piume di Agna S i è svolto il 24 e 25 agosto scorso il IX° Trofeo Città della Speranza presso il circolo sportivo Le Tre Piume di Agna in via Costanze. Il ricavato è stato, come ogni anno, devoluto in beneficenza alla stessa fondazione con la quale il circolo collabora da molti anni e con la quale il comune di Agna è gemellato dal 2010. La gara, nonostante altre manifestazioni che hanno distolto atleti dalla partecipazione, è andata bene contando ben duecentosettanta iscritti alla gara nelle varie specialità di tiro al piattello, circa un centinaio alla gara di tiro dinamico e una trentina di partecipanti al raduno di soft air, più altre partecipazioni alla gara di tiro alla sagoma. Il trofeo per il terzo anno consecutivo se lo è aggiudicato Mirco Faccio, i vincitori delle altre specialità di tiro a volo sono stati per il duble trap il nostro giovane tiratore Jacopo Dal Moro, per lo skeet Arturo Traforti, per il compak sporting Moreno Bonigolo e per la fossa universale il nostro tiratore Pierluigi D’imperio, per il tiro dinamico con pistola per la “division classic” Marco Sartor, per la “division open” Cristian Bonomi, per la “division production” Davide Indizio, per la “division revolver” Marco Sartor e per la “division standard” Max Bragagnolo. Alle premiazioni hanno partecipato le auto-
Le atlete dell’Ardor di Conselve, campionesse di ginnastica esercizi collettivi a corpo libero con: Francesca Guariento, 12 anni di Agna, Giulia Mantovani 10 anni di Correzzola, Claudia Zanardo 13 anni di Conselve, Giorgia Lovato 13 anni di Conselve, Veronica Magagna 14 anni di San Pietro Viminario e Giulia Zanellato 13 anni di Agna. A livello regionale da segnalare il secondo posto di squa dra nella competizione di serie C della federazione con il terzetto Maila Guito 12 anni speranza della ginnastica conselvana, Berenice Zabeo e Carlotta Corà
( di Padova). Nata nel 2010 la società conselvana è una sede della centenaria Ardor di Padova, stella d’oro al merito sportivo, attualmente vanta un centinaio di iscritti e svolge l’attività presso la palestra dell’istituto E.Fermi di Conselve. La responsabile tecnica della sede è Gloria Ruzzon, le insegnanti e aiuto: Veronica Banzato, Vavrova Hana, Veronica Alfini, Maddalena Cassetta, Veronica Manfrin, Giulia Tresoldi e Margherita Pirotto insegnante di coreografia e danza classica.
CARTuRA. Ospite d’onore il lambrettista Guido Rossi
oltre duecento biKer e appassionati allo storico motoraduno dell’assunta
Alcune delle moto schierate al classico raduno di Cartura
Adriano Lonardi e Fabrizio Forti della Federazione Tiro a volo rità delle Federazione Italiana tiro a volo Adriano Lonardi, delegato regionale veneto e il delegato provinciale di Padova Claudio Sperandio, assente per impegni istituzionali il rappresentante della fondazione Città della Speranza Bruno Pinaffo, che comunque telefonicamente ha portato i ringraziamenti della fondazione a tutti gli atleti presenti. Nelle stesse ore nella struttura di Maribor si concludeva il campionato di coppa del mondo che vedeva aggiudicarsi alla fine di un lungo percorso il terzo posto nella classifica mondiale il nostro atleta Giampaolo Micheletti.
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rande soddisfazione per il Moto Club Conselve, con la presidenza di Alfredo Bazzacco e l’importante supporto del direttivo, che hanno organizzato l’edizione numero 33 del Motoraduno dell’Assunta a Cartura, al quale hanno partecipato oltre 200 tra motociclisti e appassionati d’auto d’epoca. Ritrovo davanti al piazzale del comune di Cartura, dove tutti hanno potuto ammirare e fotografare i motori e i mezzi luccicanti, e poi giro turistico nei Colli Euganei, sposalizio perfetto tra sport e turismo, la passione per i motori e la valorizzazione del territorio. Si sono trovati insieme mondi diversi: gli organizzatori, i “ bikers”, i motoristi classici e gli appassionati delle moto e scooter d’epoca, lambrettisti e molti giovani con i quad. A fare bella vista anche moto
d’epoca e Fiat 500. Sono state premiate le moto e le auto più “ vecchie” presenti, oltre ai gruppi più numerosi : Motoclub Estense di Ferrara e S.P.Q.R di Villanova di Camposampiero e quello venuto da più lontano (provincia di Brescia). Momento di grande commozione quando è stato ricordato l’amico e colonna del Moto Cub Conselvano Tiziano Littamè, recentemente scomparso. Presente all’evento il lambrettista veneto Sivio Rossi, che a bordo della sua lambretta ha praticamente girato il mondo, conquistando premi e riconoscimenti importanti, fino ad ottenere quest’anno ad Avignone il trofeo mondiale Mike Kar Isake lambrettista dell’anno 2013. E’ il terzo italiano, in cinquantanni di storia a ricevere l’ambito riconoscimento. W.L.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Il Ministro incontra gli assessori all’Ambiente delle regioni interessate
Al via un piano nazionale contro lo smog che avvelena la Valpadana
Secondo Legambiente, per ripulire l’aria della Pianura Padana la ricetta c’è già, si chiama mobilità sostenibile di Germana urbani
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l 2013 è stato denominato “anno eu- è sempre più urgente, invece, individuare ropeo dell’aria”. Nel nostro caso però, interventi su area vasta, mirati prioritaria“’anno europeo dello smog’ sarebbe mente a contrastare efficacemente lo smog stato forse più realistico e appropriato viste e, quindi, a ridurre le emissioni da traffico, le performance già segnalate nei primi mesi causa prima dell’emergenza sanitaria e dell’anno delle città del Nord Italia in termi- ambientale che interessa le nostre regioni. ni di inquinamento atmosferico. “Il bacino padano – afferma l’assessoIn buona sostanza quest’anno si sta re veneto Maurizio Conte - presenta valori attestando sui valori del 2012, quando di inquinamento atmosferico superiori ai in tutti i principali centri urbani sono stati limiti di legge, in quanto paga le sfavorevoli superati i livelli di polveri fini (Pm10). Ben condizioni meteoclimatiche, che rendono 51 città, tra le 95 monitorate da Legam- meno efficaci le misure prese, nonostante biente nell’ambito della classifica ‘PM10 ti l’impegno delle Regioni non sia mai mantengo d’occhio’, hanno superato il bonus di cato. Ora è necessario un forte impegno 35 giorni di superamento del valore medio centrale. Solo così sarà possibile evitare in giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo futuro nuove sanzioni”. stabilito dalla legge. E il Ministero pare averlo capito e quelCosì, alla vigilia dell’autunno il Mini- lo di inizio settembre è stato solo un primo stero dell’Ambiente incontro. ha radunato a Milano Tra le ipotesi “Saremo a Roma gli assessori di Veneto, sul tavolo – riferisce l’assessore Lombardia, Friuli Ve- l’introduzione della Conte – ad inizio Otnezia Giulia, Trentino “vignetta” per l’uso tobre per la firma di Alto Adige, Valle d’A- delle autostrade un accordo di programosta ed Emilia Romama. Certo è che la nagna, ossia le regioni della Pianura Padana, tura morfologica di questo territorio avrebbe avvelenate dallo smog. bisogno di regole ad hoc, soprattutto Roma L’obiettivo era quello di fare un’analisi e Bruxelles dovrebbero tener conto del fatdelle possibili strategie utili a risolvere il pro- to che qui abbiamo il maggior numero di blema dell’inquinamento atmosferico, per il industrie d’Italia. Certo non chiediamo l’abquale la Commissione Europea ha aperto un bassamento dei limiti ma non è pensabile procedimento contro l’Italia. che in un momento di crisi come questo si Ormai è chiaro a tutti che i blocchi del chieda alle aziende di fare ulteriori sacrifici. traffico a spot non servono a nulla e che Perciò chiederemo la defiscalizzazione degli
Maurizio Conte investimenti sostenuti dalle imprese che dovranno abbassare le emissioni. Il Veneto, come del resto le altre Regioni, è tra i più evoluti a livello europeo per quanto riguarda i fattori di emissione nell’industria, nei trasporti e nel riscaldamento. Peraltro l’impegno delle Regioni è stato riconosciuto anche da parte della Commissione Europea, ma ora è più che mai indispensabile soprattutto quello dello Stato”. Ma a creare molti problemi di inquinamento alla “conca” padana è anche il traffico di attraversamento, il secondo punto all’ordine del giorno della riunione al Pirellone. La macro regione è infatti attraversata da un intreccio fittissimo di autostrade e superstrade percorse da residenti ma anche
dai Tir che dall’Est Europa si dirigono verso l’Ovest. “Una delle ipotesi allo studio – riferisce l’assessore veneto all’ambiente – è l’introduzione della “vignetta”, la stessa che si compra per circolare in Austria o Slovenia. L’incasso sarebbe funzionale a sostenere un fondo per le politiche di contrasto alle Pm10”. Certo è che, se questa andasse a sostituire gli attuali pedaggi, sarebbe inutile perchè comunque resterebbero da pagare le Concessionarie. Quanto a blocchi del traffico e domeniche ecologiche pare assodato che queste misure servono davvero a poco. Mentre le targhe alterne restano un’ipotesi valida, purché siano stabilite in modo coordinato in un’area vasta.
“Al di là delle azioni messe in campo finora dalle Regioni – conclude Conte – è, di fatto, la prima volta che, con l’impegno del Ministero, si cercheranno di individuare e mettere in pratica degli interventi strutturali per l’intero bacino padano. Attraverso questo tavolo delle Regioni della Pianura Padana saranno confrontati e discussi dati per studiare azioni congiunte. Nel frattempo noi in Veneto, a ulteriore supporto di quanto già intrapreso per migliorare la situazione generale, stiamo stanziando incentivi per risparmiare energia, quindi emissioni nocive, che riguardano l’illuminazione pubblica, lo svecchiamento del parco autobus e favorire l’utilizzo della geotermia”.
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Il Veneto in primo piano 13 35 Urgente uscire dall’emergenza sanitaria causata dal Pm10
Legambiente: contro lo smog investiamo su mobilità sostenibile di Germana urbani
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Finanziamo, invece che nuove strade, uno dei sistemi di TPL interregionale più avanzati d’Europa, per una riduzione del traffico automobilistico e commerciale
uarda lontano Legambiente parlando di lotta allo smog e propone alla politica di concordare insieme strategie di mobilità sostenibile. “Per contrastare efficacemente lo smog servono interventi su area vasta, mirati a ridurre le emissioni da traffico, causa prima dell’emergenza sanitaria e ambientale che interessa le nostre regioni Serve una capacita’ politica nuova, che punti su un altro tipo di mobilita’ a basso tasso di motorizzazione e con alti livelli di efficienza e soddisfazione”. A dirlo sono Gigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto, Damiano Di Simone presidente di Legambiente Lombardia, Fabio Dovana, presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Lorenzo Frattini,
focus
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presidente del regionale Emilia Romagna, che si sono riuniti per concordare le loro strategie sulla mobilita’ proprio in vista del vertice convocato dal Ministro dell’ambiente Andrea Orlando a Milano . Secondo gli esponenti dell’associazione ambientalista non si può prescindere dai controlli. “Gli enti locali – affermano i presidenti di Legambiente - continuano, infatti, a fare poco o a procedere in ordine sparso perchè manca una pianificazione a livello centrale, c’è scarsa disponibilità di risorse ma anche poca lungimiranza e scarso senso di responsabilità”. “Il 2012 si chiude con una conferma sugli elevati livelli di inquinamento atmosferico che respiriamo nelle città italiane e lo smog è destinato a caratterizzare anche
l’anno in corso. E a chiedere all’Italia misure risolutive per ridurre l’inquinamento atmosferico a fine anno e’ stata pure l’Europa con una sentenza della Corte di giustizia nei confronti del nostro Paese- dice la direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni- evidentemente, il problema dell’inquinamento e delle città invase dal traffico non può più essere affrontato in maniera parziale e limitata”. L’anno europeo dell’aria vede l’Italia molto indietro nella raccolta dei dati. Ancora oggi sono disponibili i dati di poche città e tra quelle monitorate da Legambiente i valori del Pm2.5 sono fuori norma nel 50% delle città. Al primo posto ancora una volta le aree urbane dell’area padana: Torino, Padova e Milano con un valore medio annuo
compreso tra 35 e 33 microgrammi/metro cubo. “Se davvero il Ministro Orlando vuole cambiare registro - hanno concluso i presidenti regionali di Legambiente -, chieda di concertare col ministro delle Infrastrutture e dei trasporti il piano delle autostrade previste dalla legge Obiettivo nel Nord Italia, sottoponendo ogni grande progetto ad una revisione indipendente che ne valuti sostenibilità e rapporto costi-benefici, cancellando ogni finanziamento per i progetti che non superano il vaglio. Con le risorse risparmiate potremmo finanziare uno dei sistemi di TPL interregionale più avanzati d’Europa, e ottenere una durevole riduzione delle percorrenze automobilistiche e commerciali a beneficio della mobilità collettiva”.
piÙ ferrovia meno gomma
econdo gli ambientalisti c’è bisogno di una profonda revisione della programmazione delle infrastrutture e dei servizi che attengono alla mobilità di un’area ad alta densità demografica e ad altissimo livello di motorizzazione individuale, qual è la Pianura Padana. Continuare, infatti, a realizzare le grandi infrastrutture stradali che sono in progetto o in via di esecuzione (si pensi all’inutile ramo di TI_BRE a Parma o al raddoppio del tunnel autostradale del Frejus o l’autostrada Orte-Mestre) non va certo nella direzione di una mobilità più efficiente e meno inquinante.
Lavoratori e cittadini del Nord Italia hanno bisogno di servizi di TPL urbano e regionale adeguati, più frequenti e affidabili; del rilancio del trasporto ferroviario passeggeri, di scala regionale e interregionale; di una logistica integrata, sostenibile ed efficiente per le merci che oggi viaggiano quasi solo su strada, e non di una mobilità fondata su faraoniche e impattanti infrastrutture come la Torino-Lione ma di una diversa politica degli incentivi che sappia premiare il trasporto ferroviario a scapito di quello su gomma, utilizzando ed ammodernando le linee ferroviarie già esistenti.
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14 Il Veneto in primo piano 36 Vendemmia 2013 Annata anomala, influenzata dal clima bizzarro con tanta pioggia e freddo fino alle porte dell’estate
Il vigneto Veneto tiene le posizioni, qualità discreta In aumento la quantità delle uve bianche, stabili i rossi. In calo Venezia e Rovigo, bene Padova e Treviso di Nicola Stievano
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gni anno a settembre il mondo agricolo e tutto ciò che in Veneto gira intorno alla viticoltura guardano con apprensione alle previsioni per la vendemmia. Il “vigneto veneto” con i suoi 11 milioni di quintali d’uva e un giro d’affari di miliardi di euro è una delle eccellenze agroalimentari della nostra regione che vanta un ottimo successo all’estero e alimenta un mercato che finora non ha conosciuto crisi. Prosecco e Amarone, ma anche Merlot, Cabernet, Moscato e tutte le principali varietà di vini bianchi e rossi che si fregiano di oltre una ventina di Doc e alcuen prestigiose Docg sono un patrimonio della nostra terra, la cui resa però deve fare i conti anche con l’andamento climatico. Mai come quest’anno, confermano i tecnici di Veneto Agricoltura durante il consueto incontro nei giorni della vendemmia, il clima ha influito pesantemente in vigneto. Piogge torrenziali e freddo fino all’inizio dell’estate, poi caldo e siccità, compresa la grandine che ha letteralmente distrutto alcuni vigneti di pregio. In ogni caso
la produzione è salva e la qualità accettabile, aggiungono gli esperti, tanto che per le uve bianche la produzione 2013 dovrebbe attestarsi attorno al 5-10% in più rispetto allo scorso anno, mentre per le uve nere la quantità dovrebbe rimanere invariata. “Il dato è senz’altro positivo - spiega Giuseppe Nezzo, commissario di Veneto Agricoltura se si considera com’era partita la stagione caratterizzata, fino quasi alla fine di giugno, da abbondanti precipitazioni e basse temperature che avevano creato forti preoccupazioni per vari problemi di ordine sanitario nei vigneti. Con l’arrivo del caldo estivo, nell’ultima decade di giugno la situazione si è fortunatamente raddrizzata, trascinando però fino alla vendemmia un ritardo nella maturazione delle uve di 10-15 giorni rispetto al 2012”. “In Veneto la produzione, sotto il profilo quantitativo, - aggiunge Diego Tomasi - si presenta a macchia di leopardo, con incrementi e cali delle rese rispetto allo scorso. In calo la produzione nel veneziano (-5/10%) con Merlot, Glera e Chardonnay
annunciate attorno al -5%. Nel rodigino, addirittura, si prevedono riduzioni anche del -20/30%, dovute a importanti estirpi e forti grandinate registrate nelle scorse settimane. Segno positivo invece per i Colli Euganei e il territorio provinciale, dove l’incremento dovrebbe attestarsi attorno al +10/12%. A Verona si attende un incremento delle uve Chardonnay (+5%), Garganega (+05%), Corvinone (+5/10%), Merlot (+5%), mentre un calo dovrebbe interessare le uve della varietà Corvina (-5%) e Rondinella (-15/20%). A Treviso è previsto un leggero incremento quantitativo delle uve bianche (+3/4%), mentre la produzione di uve nere dovrebbe rimanere invariata. Per la Glera (Prosecco) l’aumento dovrebbe raggiungere addirittura il +5/10% e per lo Chardonnay il +5%. Per il Merlot la produzione dovrebbe rimanere invariata. Ricordiamo che nel 2012 le due province di Treviso e Verona da sole avevano prodotto oltre 8 milioni e 400 mila quintali di uva, i tre quarti della produzione complessiva nel Veneto”. Intanto gli
addetti ai lavori cercano di fare sistema e l’assessore Franco Manzato lancia, un network per l’innovazione vitivinicola. Si tratta di una rete tra quanti operano nell’ambito di questo segmento, strategico per raggiungere nuovi traguardi di qualità, tipicità e di mercato, rispetto al quale la Regione sarà capofila e farà da coordinamento tra le attività. Il progetto si propone di ridefinire e riorganizzare i rapporti tra i diversi soggetti che già operano nelle aree della ricerca, sperimentazione e formazione realizzare una
maggiore efficienza operativa e migliorare la capacità di produrre innovazione applicata in enologia e viticoltura. “La dinamicità che caratterizza il settore ed il livello professionale e imprenditoriale degli operatori – conclude Manzato – necessita di adeguate risposte, con riferimento al processo produttivo a partire dagli aspetti inerenti alla produzione viticola fino al condizionamento del prodotto in funzione della sua immissione al consumo. Il tutto entro un quadro di risorse che vanno ottimizzate”.
Produzioni distrutte
grandine & cinghiali, estate nera tra rovigo e padova
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randine & cinghiali: estate da dimenticare per centinaia di agricoltori del Veneto meridionale. In Polesine una violenta grandinata qualche giorno prima di ferragosto ha messo in ginocchio la produzione agricola in buona parte della provincia, in particolare nell’Alto Polesine dove vigneti e coltivazioni a pieno campo, frutteti e orti sono andati completamente distrutti. Colpiti a macchia di leopardo anche alcuni territori della Bassa Padovana, in particolare a sud di Este e Montagnana, dove a fine agosto grandine e vento forte hanno colpito diverse colture. Sui Colli Euganei, intanto, imperversano i cinghiali, voraci di uva e di ogni genere di prodotto commestibile. Un fenomeno incontrollato che ha assunto dimensioni allarmanti per gli agricoltori. Nell’Alto Polesine la gradine e la tromba d’aria hanno distrutto migliaia di ettari di terreno agricolo. Mauro Giuriolo, presidente provinciale di Coldiretti Rovigo, parla di “apocalisse nelle aziende agricole altopolesane”. “La produzione frutticola - spiega - è azzerata per quest’anno e per il prossimo: i frutteti sono distrutti e questo farà perdere anche il raccolto della prossima annata, perché la reazione degli alberi sfregiati nella corteccia sarà di dischiudere le gemme che sarebbero servite il prossimo anno. Del mais è rimasto lo stelo, delle barbabietole solo le radici. Dove non è arrivata la grandine ci ha pensato il vento forte, anche sotto le reti e che si è portato via la tettoia di un impianto di biogas appe-
na costruita in un’azienda fra Lendinara e Canda; la bufera ha divelto e scoperchiato le serre e i tunnel. Le orticole in campo sono andate perdute. I danni appaiono molto più gravi di quanto ci eravamo prospettati, non solo alle produzione, ma anche alle strutture”. Sui Colli Euganei i cinghiali sono ormai un flagello. I danni ai vigneti sono notevoli, denunciano i viticoltori di tutta l’area euganea, da Vò ad Arquà, da Teolo a Cinto, da Este a Torreglia ma anche a Baone, Galzignano, Rovolon. Quintali e quintali d’uva divorata dai cinghiali o danneggiata, una perdita di produzione che si annuncia ancor più grave dello scorso anno, quando decine di aziende avevano dovuto fare i conti con queste razzie. I produttori sono esasperati e impotenti, ogni mattina costretti a fare la conta dei danni e a scoprire vigneti distrutti. All’ordine del giorno le segnalazioni al Parco Colli Euganei e ai Comuni. Coldiretti Padova torna a chiedere l’immediata applicazione di un capillare piano di abbattimento. N.S.
ALLA 47 FIERA DEL RISO IL CHICCO AMA LA FESTA a
ISOLA DELLA SCALA (VR)
13a 7 NOVEMBRE 1 DICEMBRE 2013 ISOLA DELLA SCALA (VR)
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18 Cultura veneta 38 Mostra del Cinema a Venezia Conclusa la Settantesima edizione
Leone d’oro a Sacro Gra di Gianfranco Rosi A quindici anni da “Così ridevano” di Gianni Amelio l’Italia torna a trionfare a Venezia di Roberta Pasqualetto
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i è conclusa la 70esima Mostra Internazionale d’Arte Premio Speciale della Giuria è stato assegnato a Die Frau Des Cinematografica che si è tenuta nella storica sede a Polizisten di Philip Gröning (Germania). La Giuria Leone del Lido di Venezia dal 28 agosto al 7 settembre. L’edizio- Futuro - Premio Venezia Opera Prima ha assegnato il Leone ne di quest’anno è stata diretta da Alberto Barbera e la giuria del Futuro a White Shadow di Noaz Deshe (Italia, Germania, è stata presieduta da Bernardo Bertolucci e composta da: Tanzania). La Giuria Orizzonti presieduta da Paul Schrader Andrea Arnold, Renato Berta, Carrie Fisher, Martina Gedeck, e composta di Catherine Corsini, Leonardo Di Costanzo, Jiang Wen, Pablo Larraín, Virginie Ledoyen, Ryuichi Saka- Golshifteh Farahani, Frédéric Fonteyne, Kseniya Rappoport, moto; i film in concorso erano venti. Le Giurie internazionali Amr Waked, dopo aver visionato i 31 film in concorso, ha erano quattro e hanno assegneranno i premi ufficiali: il Leo- assegnato il Premio per il miglior film a Eastern Boys di Robin ne d’oro per il miglior film a Sacro Gra di Gianfranco Rosi Campillo (Francia) e il premio per la miglior Regia a Uberto (Italia, Francia); il Leone d’Argento per la migliore regia ad Pasolini per Still Life (Regno Unito, Italia). Il Premio speciale Alexandros Avranas per il film Miss Violence (Grecia); il Gran è andato al film Ruin di Michael Cody e Amiel Courtin-Wilson (Australia) e quello per il ContenuPremio della Giuria a Jiaoyou di Tsai to Innovativo a Maho Gorbeh di Ming-liang (Taipei cinese, Francia). Leone d’Argento Shahram Mokri (Iran); il Premio per Coppa Volpi migliore interpretazione a Miss Violence, il Miglior Cortometraggio è andato maschile a Themis Panou nel film Premio della Giuria a Kush di Shubhashish Bhutiani (InMiss Violence di Alexandros Avranas a Jiaoyou la Coppa e il premio migliore interpretazione Volpi a Themis Panou dia). I premi per la rassegna Venezia Classici sono stati stabiliti da una femminile a Elena Cotta nel film Via Castellana Bandiera di Emma Dante (Italia, Svizzera, Fran- Giuria di studenti laureandi di cinema provenienti da diverse cia). Il premio Marcello Mastroianni è stato assegnato a Tye Università che hanno deciso di assegnare i seguenti premi: Sheridan nel film Joe di David Gordon Green (Usa) e il Pre- Miglior Documentario sul Cinema a Double Play: James Benmio per la Miglior Sceneggiatura e Steve Coogan e Jeff Pope ning and Richard Linklater di Gabe Klinger (Usa, Portogallo, con il film Philomena di Stephen Frears (Regno Unito). Il Francia); per il miglior film restaurato a La Proprietà non è più
Alcune immagini dell’edizione conclusasi recentemente un furto di Elio Petri (Italia, Francia). L’European Short Film Award 2013 – Efa al film: Houses Whit Small Windows di Bülent Öztürk (Belgio). Il Leone d’Oro alla Carriera a William Friedkin; il Jaeger-Lecoultre Glory To The Filmmaker a Ettore Scola; il Premio Persol ad Andrzej Wajda e il L’Orèal Paris per il cinema a Eugenia Costantini. Come a ogni edizione del Festival grande attenzione è andata ai vip internazionali che hanno percorso il red Carpenter seguitissimi dai fans e dai paparazzi. George Clooney è arrivato al Lido a bordo di un motoscafo guidando personalmente, durante la sua presenza al Lido è stato smentito il flirt con l’attrice Sandra Bullock; e le voci di una possibile rottura tra la coppia Luca Argentero e la moglie Myriam Catania.
padova Detour, festival del cinema di viaggio
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nche Padova ha il suo Festival del cinema, un festival particolarissimo dedicato certo al cinema ma anche al viaggio. Si chiama Detour, ed è alla sua seconda edizione, quest’anno si svolgerà dal 15 al 20 ottobre. “Se lo scorso anno è stato segnato il percorso - ha spiegato Marco Segato, direttore artistico del festival - con la seconda si amplieranno gli orizzonti verso nuove direzioni, soprattutto verso tutti quegli autori che affollano con le loro opere i grandi festival internazionali ma che quasi mai raggiungono le nostre sale e i nostri palinsesti. Saranno cinque giorni densi non solo di film, ma anche di incontri, workshop e altri eventi per vivere un’esperienza unica. Per chi ci seguirà, l’idea di viaggiare al cinema, con il cinema, non potrà essere più concreta”. Il Concorso Internazionale, come lo scorso anno, presenterà, in un’unica sezione, lungometraggi di finzione e documentari, legati al tema del viaggio, film che hanno partecipato a festival in Italia e all’estero, ma che non hanno ancora avuto una distribuzione ufficiale nelle sale italiane. Saranno, invece, tre i premi: Premio Miglior film, Premio Speciale della Giuria e Premio del Pubblico. Viaggio in Italia, inoltre, sarà una nuova sezione che ospiterà film italiani raccontano il nostro paese. Un’occasione per rivedere le opere di grandi cineasti del passato e al tempo stesso scoprire i film di registi esordienti. Sarà proprio Viaggio in Italia di Roberto Rossellini, restaurato dalla Cineteca di Bologna e presentato lo scorso anno a Cannes a tenere a battesimo questa nuova sezione.
in breve venezia, Isola di San Servolo
Arte Moderna
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henrY hargreaves no seconds, comfort food e fotografia
endez vous al Museo della Follia, sull’isola di San Servolo, con il comfort food di Henry Hargreaves No Seconds, Comfort Food e Fotografia: in programma la prima mondiale di un nuovo format cross-mediale dove chef, artisti e food blogger sono impegnati alla ricerca del “piatto della memoria”. Gli chef Pietro Leemann, Andy Luotto e Pierchristian Zanotto, insieme al fotografo Henry Hargreaves, saranno i protagonisti del progetto un viaggio nell’anima alla scoperta di quel profumo, quell’aroma, quel piatto perduto nell’Io più profondo eppure così caro da volerlo considerare il ”Piatto dell’Ultimo Desiderio”. La mostra è stata aperta lo scorso 6 settembre e sarà visitabile fino al 24 novembre, si tratta della prima personale mai organizzata al di fuori degli Stati Uniti del fotografo neozelandese ma newyorkese d’adozione Henry Hargreaves si ispira alla serie fotografica No Seconds, dedicata all’ultimo pasto di alcuni condannati a morte americani. Ideatore e regista dell’evento è Mauro Zardetto, che con l’aiuto di Chiara Casarin, curatrice, e di Rosita Dorigo, food designer, ha scelto il Museo della Follia all’Isola di San Servolo, sede del vecchio manicomio maschile veneziano, come perfetto teatro per questa pièce gastronomica che vede protagonisti Pietro Leemann, lo chef svizzero che da anni si occupa dell’intima relazione esistente tra cibo, psiche e spirito, Andy Luotto e Pierchristian Zanotto, giovane esponente del Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana.
tiziano in 150 stampe
uolo sicuramente determinante nella consacrazione della fortuna e nella diffusione della conoscenza dell’opera di Tiziano è quello svolto dalle opere a stampa e dalla riproduzione incisoria dei lavori del Vecellio che ha consentito nei secoli di diffonderne e consacrarne ulteriormente la fama nel mondo e tra i posteri. Risulta quanto mai importante e qualificante allora, proprio perché fonte e strumento indispensabile di informazioni e di conoscenza, l’acquisizione a fine giugno da parte del Centro Studi Tiziano e Cadore – grazie al sostegno finanziario di alcuni sensibili soci - di un nucleo notevolissimo di ben 150 stampe tizianesche, raccolte nel corso di un decennio da un collezionista e antiquario padovano. Un corpus di notevole entità e prestigio - con pezzi che vanno dalla fine del Cinquecento a tutto l’Ottocento coprendo un arco assai ampio della fortuna iconografica del maestro - che giunge ad integrare in maniera massiccia il nucleo di incisioni tizianesche conservate presso la sede della Magnifica Comunità cadorina confermando Pieve di Cadore come uno dei centri più importanti nella ricerca e nella divulgazione dell’arte di Tiziano. I materiali acquisiti sono estremamente eterogenei e non mancano esemplari di notevole rarità come le due precoci riproduzioni cinquecentesche - l’una incisa da Martino Rota, l’altra edita dal Bertelli – dell’ “Uccisione di San Pietro Martire”, il capolavoro distrutto dal fuoco nella chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo a metà Ottocento o le due stampe di Valentin Lefebre dell’ “Omnia Vanitas”. Altre immagini uniscono alla rarità un problematico valore documentario così da costituire straordinarie occasioni di studio e di approfondimento. Valgano, al riguardo, l’incisione di I. Troyen per il “Theatrum Pictorium” di Joachim von Sandrart del bellissimo “Ecce Homo” di Tiziano ora a Sibiu o l’incisione di Joachim Jan Oortman del “Martirio di San Lorenzo” prima del taglio della parte inferiore. Ancora: la redazione della “Fuga in Egitto” perduta in naufragio, replica di quella oggi all’Escorial, di Nicolas Cochin la riproduzione di P. Boel del dipinto offerto da Tiziano nel 1568 a Massimiano II, “Il ratto di Europa”, poi perduto.
Mostra
casa dei carraresi di treviso
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al 26 ottobre 2013 al 31 maggio 2014 la Casa dei Carraresi di Treviso, dopo le quattro grandi mostre dedicate alla Cina e lo straordinario successo dell’esposizione dedicata al Tibet, farà da cornice ai capolavori d’arte provenienti dalla millenaria cività indiana. La Mostra “Magie dell’India. Dal Tempio alla Corte, Capolavori d’Arte Indiana”, attraverso elementi architettonici, miniature, fotografie d’epoca, oggetti di uso rituale e quotidiano, costumi, tessuti, gioielli, accanto a statue e bassorilievi provenienti da importanti collezioni museali e private italiane, si pone l’obiettivo di ricostruire le tappe salienti della civiltà indiana attraverso l’esposizione di opere dell’arte antica e moderna, dal II millennio a.C. all’epoca dei Maharaja, collocate in un adeguato contesto scenografico che ne ricrei gli ambienti originari. Il comitato scientifico - coordinato da Adriano Màdaro, già ideatore e curatore delle quattro mostre sul Celeste Impero e e della rassegna dedicata al Tibet appena conclusa che ha affascinato oltre 120 mila visitatori- composto da Marilia Albanese, indologa d’ampia formazione e l’esperto d’arte indiana Renzo Freschi, insieme agli architetti Marco Sala e Giovanna Colombo, ha studiato un particolare percorso espositivo articolato in due parti: “L’arte nell’India Classica” e “L’india dei Maharaja”. Due poli, quello del Tempio e quello della Corte, che sfuggono al dualismo tipicamente occidentale tra sacro e profano e che nella cultura indiana non sono in nessun modo in contraddizione. Il cerimoniale dei templi è simile a quello del palazzo e la figura del re è ammantata di sacralità tanto da renderla divina. La saggezza tradizionale indiana, affinché l’esistenza umana sia significativa e armonica, impone l’impegno etico, ma anche il perseguimento del piacere; sostiene la frugalità, ma non svalorizza la ricchezza; incita al distacco, ma legittima la conquista del potere. Benché il fine ultimo in buona parte della cultura indiana – ma non in tutta– sia la liberazione e il trascendimento del mondo doloroso e finito, la vita e i suoi istanti preziosi sono ampiamente celebrati, soprattutto nell’arte.
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I nostri esperti 41 informazione sociale
Quando le associazioni sono in prima linea
di
Barry Mason
Su il coperchio
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appuntamento per il 20 settembre prossimo a Piove di Sacco: un seminario formativo gratuito per operatori e familiari e una serata teatrale aperta dal titolo “Pagine Strappate”; entrambe le iniziative si svolgono presso la Sala Congressi della Banca di Credito Cooperativo (mail per informazioni e iscizioni: formazione@percorsi.pd.it). Non sono ottimi modi per ... ricominciare?
© Foto di Erika Crosara
Assistente Sociale Laura Traversi
Carissimi lettori de “La Piazza”, siamo arrivati a Settembre e tutto ricomincia. Tempo di tornare a scuola, di riprendere le nostre attività di studio e di lavoro con regolarità, e anche tempo per promuovere nuove iniziative, particolarmente significative quando sono frutto dell’impegno del mondo associativo, così vitale e pieno di idee costruttive. Il 1 settembre è partita dal Comune di Montelibretti (RM) una impresa a cavallo, promossa dall’Associazione “L’emozione non ha voce” per 11 ragazzi con disturbi di autismo che attraverseranno lazio e umbria per dimostrare che un figlio autistico è una grande esperienza per recuperare dimensioni profonde della socialità, del rapporto tra padri e figli, del contatto tra uomini, animali e natura; sono invece in questi giorni in barca a vela tra Marina di Carrara e Pisa i ragazzi con disagio mentale del progetto “vacanza liberata”: il gruppo è autogestito da diverse associazioni liguri che si occupano di persone con malattie psichiatriche e la vacanza si svolge senza operatori e senza familiari, per la promozione dell’associazionismo come percorso di guarigione e recovery nella malattia, la pratica di corretti stili di vita e l’attivazione di nuove reti territoriali; oltreconfine invece dal 24 al 28 settembre una staffetta di 4 atlete si muoverà in bicicletta da Santiago a Lourdes per l’iniziativa “Santiago in rosa” promossa dall’Associazione Cancro Primo Aiuto: la pedalata raccoglierà fondi per sostenere il Progetto Parrucche (www.cpaparrucche.altervista.org) a favore di donne che devono iniziare un percorso chemioterapico, con l’intento di rendere il cammino verso la guarigione meno faticoso; il 29 settembre si celebra invece in tutte le piazze d’Italia la VI giornata nazionale della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) organizzata dall’Associazione AISLA (www. aisla.it) per ricordare il primo “sit in” dei malati di SLA, che il 18 settembre 2006 si riunirono a Roma per portare all’attenzione del Ministro della Salute i propri bisogni di cura e assistenza. Per valorizzare le iniziative del nostro territorio, in occasione della XX giornata mondiale per l’Alzheimer le Associazioni Centro per i Diritti del Malato, Insieme per la qualità della vita e AMAP Padova promuovono un doppio
La vignetta
Poveri noi! Sembra proprio che dalla gelosia non si possa scappare. Se siamo tormentati, assillati, proviamo incertezza, insicurezza o dubbi, vuol dire che siamo gelosi. Un sentimento molto particolare, che può passare dall’essere dormiente alla furia cieca, ma i gelosi hanno sempre ragione? Il Dott. Willy Pasini, psichiatra, sessuologo, psicologo e scrittore, professore alla facoltà di medicina dell’Università di Milano, sostiene che possono avere ragione, ma la ragione non è giustificata. Se lei è gelosa perché lui va alla partita di calcio con un amico, è possessività non gelosia, quindi la ragione c’è ... è la partita di calcio, però non deve provocare gelosia. Allora è vero che chi è geloso lo è perché è anche infedele? “Molte volte si!” Dice Pasini, “C’è una proiezione della persona infedele sull’altra persona, io conoscevo un individuo che guardava se la moglie faceva la comunione la domenica e si ingelosiva se lei non la faceva però in realtà lui la tradiva tutta la settimana.” La gelosia patologica disturba l’intimità di coppia, mentre una gelosia afrodisiaca la aumenta, ci sono persone che usano la gelosia per aumentare l’intimità di coppia, tipo nei casi dove una ragazza che non è invitata a ballare dal suo ragazzo va a ballare con un altro e immediatamente il fidanzato timido si risveglia. Oppure quelli che parlano degli ex per ingelosire i nuovi partner. In questi casi ci vuole attenzione, se uno dei due non è riuscito a staccarsi completamente dalla storia precedente (magari portando qualche esempio dell’altro) lasciandosi influenzare dalle esperienze fatte con lei o con lui, la figura dell’ex detiene un potere enorme e può diventare realmente una minaccia. Secondo Freud il sentimento della gelosia non è rivolto solo alla persona che si pensa di perdere, ma ad una terza persona, quella verso cui si sente rivalità. E se uno non è geloso per carattere? Diciamo che le persone non gelose non esistono, perché la gelosia nasce con l’amore nei primi anni di vita quindi quelli che lo negano hanno semplicemente messo il coperchio!
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INGREDIENTI 1 pancia di Maialino da 600 gr., 100 gr. Filetto di Maialino, 50 gr. di ZenZero, aroMi (salVia, rosaMrino, tiMo, preZZeMolo), 1 Mela Verde, 4 tipi di insalatina (Valeriana, lollo, riccia, gentilina), olio di oliVa e aceto di Mele Q.b. ESECUZIONE sgrassare bene la pancia del Maialino, ed aprire coMe un portaFoglio. salare ,pepare, inserire gli aroMi tritati e lo ZenZero. Quindi aggiungere il Filetto, arrotolare il tutto e legare bene con uno spago. rosolare - in una casseruola oVale d’alluMinio perFettaMente su tutti i lati, bagnate con Vino, aggiungere gli aroMi e lasciare cuocere lentaMente per 1 ora. laVare bene le insalate, disporre sui piatti, salare e condire con la Vinaigrette di Mele, aggiungere le Mele tagliate a FiaMMiFero e il rotolo di Maialino a Fettine sottili
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3 uoVa, 1 cuccH Margarina, curry, sale. per la Farcia: 440g pisellini di baone, 350g 50g, nocciole, 2 cuccH olio eVo, 1 cuccH.no olio aroMatiZZato alle acciugHe e peperoncino, curry, sale. per la besciaMella: 350Ml latte, 35g Margarina, 35g Farina 00, 1 cuccH ForMaggio parMigiano grattugiato, 2 cuccH.ni olio aroMatiZZato alle acciugHe e peperoncino, noce Moscata, sale, pepe nero burrata,
setacciare la Farina con il seMolino e, aiutandosi con il latte, ottenere una pasta Morbida.
I CONSIGLI DI PAOLO
circa
IL CAFFÈ DEI SOGNI PERDUTI
20 Minuti. sciogliere la Margarina sulla piastra e Fare le crespelle, Versando il coMposto a cuccHiaiate e
stendendo bene. in una padella con l’olio eVo, scaldare i pisellini; portare a cottura con acQua ed insaporire con sale, curry e l’olio aroMatiZZato alle acciugHe e peperoncino. tritare le nocciole ed unirne un cuccHiaio
ai pisellini. per la besciaMella: sciogliere la Margarina in un pentolino, unire la Farina Quindi Versare il latte, Facendo attenZione cHe non si ForMino gruMi. insaporire con sale e noce Moscata, lasciando sul Fuoco FincHÈ
si prepara direttaMente nel ballon, 1 cuccHiaino di ZuccHero di canna, 2/10 caFFÈ Hag, 2/10 caF caFFÈ borsci, 3/10 ZaboV Moccia, 3/10, panna Fresca lactis,
non si addensa, seMpre continuando a Mescolare. Frullare due cuccHiai di pisellini ed aMalgaMarli alla
besciaMella, assieMe all’olio aroMatiZZato alle acciugHe e peperoncino, Mescolando bene. Farcire le crespelle
con i pisellini e distribuire la burrata; cHiudere ad inVoltino e disporre sul piatto crisp, precedenteMente bagnato con il latte della burrata.
polVere di caFFÈ su tutto
coprire le crespelle con la besciaMella, spolVerare di pepe nero e con la riManente bagnare il tutto con un po’ di latte per Far si cHe riMangano Morbide. cuocere in Forno a Microonde con FunZione crisp per circa 7 Minuti, cospargere con il ForMaggio parMigiano e cuocere per altri 3 Minuti. MANUELA E SILVIA BIZZO granella di nocciole.
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unire le uoVa al
coMposto di Farine, un po’ di latte condensato ed insaporire il tutto con il curry. lasciare riposare in Frigo per
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meno io lo credo, ma purtroppo voti più bassi non ne esistono.” • Pierino torna a casa e suo padre gli chiede: “Come è andato l’esame?” “Papà
non dicevi che era più importante la salute?” • Un amico fa all’altro: “Tua mamma per caso fa l’elettricista?” “No, perché?” “Perché la vedo sempre sotto un palo.” • “Pierino, che cosa seguì all’età del ferro?” “L’età della ruggine.”
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persone con cui scatterÀ iMMediataMente una particolare alcHiMia. il partner Vi appreZZa Molto · S ALUTE il regiMe dietetico e le cure cHe aVete riserVato al corpo Vi ricoMpenseranno Miglioreranno lo stato psicoFisico
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FASCINO eVitate atteggiaMenti poleMici e poco inclini a slanci passionali. non aiutano a Mettere a Fuoco i desideri · S ALUTE la ForMa Muscolare non sarÀ ai MassiMi liVelli: eVitate discipline pesanti o dai toni troppo agonistici
FASCINO passione alle stelle cHe potrÀ godersi la congiunZione astrale cHe alleggerirÀ l’atMosFera con un salutare ottiMisMo · S ALUTE sarete gratiFicati per agilitÀ, salute, ForMa Mentale. dopo la MetÀ del Mese scegliete discipline coMe la danZa
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