del Piovese
1994 - 2014
Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 47 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
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Amministrative Nuovo sindaco, nel Piovese cinque Comuni vanno al voto
Commercio Piove di Sacco, nuove e vecchie ricette per animare il centro
Agricoltura Un settore che guarda ai prossimi 20 anni
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www.lapiazzaweb.it
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14-22 EDITORIALE
Territorio, le chances offerte dal turismo rurale
Elezioni europee: si decide il futuro, ...forse di Ornella Jovane
Turismo come seria opportunità per tutto il territorio. Lo dicono i risultati dello studio per la promozione del turismo rurale commissionato dal Gruppo di Azione Locale “Antico Dogado” presentato nelle scorse settimane. pag. 27
mondiali di calcio, dopo la “vuvuzela” i “Picchi picchi”
In principio era una trombetta, ora un tamburello. Nel 2010, in occasione dei mondiali di calcio in Sud Africa, tutto il mondo conobbe la “Vuvuzela”. La trombetta ad aria, divenne un vero e proprio fenomeno planetario pag. 31 10%
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E
Urbanistica, si disegna Piove di Sacco dei prossimi cinque anni L’amministrazione punta su sviluppo sostenibile, riqualificazione dell’esistente, uso intelligente e razionalizzato del suolo
L’
amministrazione comunale rivede la pianificazione urbanistica della città e lo fa mettendo mano al Piano degli interventi. Si tratta di un passaggio pressoché obbligato perché il Piano, approvato nel 2008, è scaduto a settembre dello scorso anno, facendo decadere il 60% del potenziale edificatorio in tutte quelle aree nelle quali, nel corso dell’ultimo quinquennio, non si sono realizzate le previsioni di sviluppo programmate. Ciò nonostante, alla semplice riproposi-
zione del Piano, l’amministrazione ha scelto di modificarlo con precise azioni correttive, che vanno nella direzione dello sviluppo sostenibile del territorio attraverso la riqualificazione dell’esistente e all’uso intelligente e razionalizzato del suolo, limitandone perciò il consumo. Su indirizzo della giunta comunale, l’ufficio tecnico, fino al 28 aprile scorso, ha raccolto le proposte per il nuovo Piano degli interventi: sono stati interpellati tutti i titolari delle aree edificabili che hanno potuto chiederne il cambio di destinazione
ma anche un incremento, fino a tornare al cento per cento dell’edificabilità originaria, in cambio di interventi di rimboschimento, demolizione o riqualificazione dei fabbricati, ma anche trasferendo quote di edificabile in aree più consone tramite lo strumento del credito edilizio che potrà essere acquistato da chi ne dispone all’interno di uno dei quattro comuni aderenti al Piano di assetto del territorio intercomunale. pagg.
8-10
lezioni europee, si avvicina la scadenza della chiamata al voto e mai come in questa tornata l’esito delle consultazioni appare di portata storica e strategica. Ridimensionata infatti, nell’imminenza del 25 maggio, la querelle sul valore da attribuire alle elezioni per eleggere l’europarlamento e sulla loro reale utilità, il dibattito si è decisamente spostato verso l’Europa, trasformando questo passaggio in un vero e proprio referendum tra eurosostenitori ed euroscettici. Chi legge in questa prospettiva le elezioni europee considera il 25 maggio come il giorno del giudizio in cui alcune centinaia di milioni di persone sono chiamate ad esprimere un parere sull’opportunità di continuare a rinunciare a scampoli di sovranità popolare in funzione di un progetto comune e di una moneta condivisa, ovvero se è il caso di tornare, ciascun paese, a coltivare il proprio orticello. Entrambe le posizioni dovranno essere convincenti, partecipate, motivate, perché questa volta la questione europea non rappresenta solo un tiepido esercizio di retorica riservato a pochi appassionati, nè una manifestazione di ordinaria collezione di luoghi comuni o, al più, di distaccata quanto culturalmente ricercata prova di memoria storica e di educazione civica. continua a pag. 3
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EDITORIALE
segue da pag.
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Elezioni europee: si decide il futuro, ...forse
Taglio delle Province
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La Camera ha approvato il Ddl Delrio sulle province, che così diventa legge. Le Province vengono ‘svuotate’ delle loro funzioni e, in attesa della riforma del Titolo V e della loro definitiva abolizione, gli organi non saranno più eletti dai cittadini. Ai nostri lettori che ci seguono sul sito www.lapiazzaweb. it abbiamo chiesto se fossero d’accordo o meno con il disegno di legge. Hanno risposto così:
Questa volta l’Europa tocca la pancia e condiziona da vicino la vita degli elettori. Sarebbe necessario pertanto proporre una lucida, seria e consapevole idea di futuro, da qualunque prospettiva si consideri la questione. Il fatto è che con l’avvicinarsi della “sentenza” che sarà espressa attraverso il voto, nel nostro Paese il dibattito sembra impoverirsi e ridursi essenzialmente ad una questione di politica interna, di conteggio dei consensi per un partito o per l’altro - per capire dove batte il cuore degli italiani considerato che è da un po’ che non si vota per eleggere i rappresentanti del governo nazionale - e di legittimazione o bocciatura del governo in carica. E così l’Europa - quella che imponendo la politica dell’austerità ha impoverito anche il nostro Paese come pensa la maggior parte degli italiani - si trasforma in un bersaglio al quale tutti puntano, utile a distogliere - di fronte ai problemi della quotidianità cui la classe politica nostrana non sempre è in grado di dare risposte efficaci proponendo efficaci soluzioni - l’attenzione degli italiani dalle responsabilità di classi dirigenti che hanno governato negli ultimi decenni e governano il nostro Paese. Sarebbe invece opportuno proporre una onesta, quanto equilibrata, riflessione sui vantaggi e gli svantaggi dell’Unione europea, tenendo presente che se fossimo stati un Paese più credibile, più agile nelle riforme, più efficiente e con un debito pubblico che non fosse tanto cresciuto nell’ultimo decennio, probabilmente avremmo attraversato con maggior disinvoltura questi anni di crisi, risultando anche meno esposti ai mercati finanziari. Se da noi l’approccio rimane quello che si vede, però, è facile che accada anche questa volta che, dopo la sua elezione, discussa con tanto trasporto, dell’euroaparlamento tutti o la maggior parte ne dimentichino l’esistenza per i prossimi cinque anni. di Ornella Jovane
Camporese nuovo presidente
ricerca pediatrica a pieno regime
È Andrea Camporese il nuovo presidente dell’Istituto di Ricerca Pediatrica. Raccoglie il testimone da Franco Masello e resterà in carica per i prossimi tre anni. Andrea Camporese, imprenditore vicentino, membro del consiglio di amministrazione dell’Istituto nel primo triennio, ha già ricoperto la carica di presidente della Fondazione Città della Speranza. Ora dovrà occuparsi di portare a pieno regime l’Istituto di Ricerca, fondato nel 2010 per promuovere attività di ricerca scientifica nel campo della medicina pediatrica, inaugurato nel 2012 e costato 32 milioni di euro. Opportunità per 3 rifugiati
istruttori senza frontiere a padova
L’assemblea nomina il CdA
consorzio zip ziglio e’ presidente Sono stati nominati dall’assemblea dei soci i nuovi consiglieri di amministrazione della Zip, il Consorzio Zona Industriale di Padova. I nuovi componenti del consiglio di amministrazione sono: Antonino Ziglio presidente, Nicoletta Salvagnini, ufficio legale della Camera di commercio, Ilaria Passudetti, ufficio legale della Provincia. Polemica ad Abano Terme
tassa di soggiorno albergatori infuriati
Esplode la poemica ad Abano dopo l’aumento della tassa di soggiorno. Infuriati gli albergatori. “Il cliente di un 4 stelle che fino ad oggi per una settimana di cure paga 4 euro da maggio pagherà 14 euro. È errato pensare che la sola tassa di soggiorno sia pagata dai turisti. Anche l’iva, già di per sé superiore ad altri paesi europei, è pagata dagli stessi ed il livello di tassazione raggiunto negli ultimi periodi è arrivato ad un parametro talmente alto che il cliente non riesce più a sopportare un carico fiscale di tale portata”.
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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
emergenza lavoro
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Nel quartiere parte il Mercato del Contadino
Codevigo “Brenta sicuro” e la sicurezza idrogeologica È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
di
Provincia
Chioggia Il nuovo sito web del consiglio comunale
Questa edizione raggiunge le zone di Piove di Sacco, Legnaro, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Brugine, Codevigo, Pontelongo, Polverara per un numero complessivo di 16.614 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 aprile 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
Offrire un’opportunità lavorativa a tre ragazzi, 3 giovani rifugiati politici, attraverso lo sport. Questa la mission di “Istruttori senza Frontiere”, il progetto realizzato da Csen in collaborazione con l’assessorato allo sport dell’Ammnistrazione comunale. I tre giovani parteciperanno ad un corso di formazione per diventare Personal Trainer e operare successivamente in autonomia.
Padova maglia nera disoccupazione a livelli da record
cultura, la mostra
Marchiatura antifurto
codice fiscale impresso sulle bici
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Cinquecento anni di storia per le mura di Padova pag.
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la novità Nasce “Teatri Off Padova”, alleanza a 5 sul palcoscenico
Per difendere dal furto le biciclette degli studenti che pedalano l’Amministrazione comunale ha organizzato una serie di appuntamenti per la marcatura straordinaria gratuita delle biciclette presso gli Istituti Unviersitari. La marchiatura si terrà dalle ore 9 alle ore 12 di: martedì 13 maggio alla Torre Archimede via Trieste adiacente Economia, martedì 17 giugno al Palazzo Bo, martedì 21 ottobre a Palazzo Maldura. La marcatura consiste nella punzonatura del codice fiscale del proprietario sul telaio della bicicletta, codice che viene coperto con un’etichetta indelebile con lo stemma del Comune di Padova.
4 Argomento del mese SETTORE PRIMARIO VENETO Settimane decisive per la definizione della distribuzione delle risorse della politica agricola comunitaria e del piano di sviluppo rurale. Nella nostra regione cala il numero delle imprese ma tiene l’occupazione. Previsti 30 milioni di euro per i giovani imprenditori pronti ad investire sull’innovazione e sull’export. Il mais resta la prima coltura e le eccellenze, su tutte il vino, fanno da traino soprattutto all’estero
“Largo ai giovani e ai veri agrico
di Nicola Stievano
Piazza: “le risorse dovranno andare a chi vive di agricoltura, a chi ogni giorno investe sul territorio”
Furlani: “Non sottovalutare l’Expo 2015”. Al primo posto va messa la tutela del reddito d’impresa
P
iù giovane e più specializzata, con più terreno e strumenti a disposizione, orientata all’innovazione e all’export. E’ questa l’agricoltura veneta del 2020 che si inizia a costruire oggi con le risorse della politica agricola comunitaria (la Pac) e del Piano di sviluppo rurale del Veneto. In queste settimane stanno uscendo i bandi per l’impiego delle prime risorse a disposizione: nei prossimi sei anni nella nostra regione verranno fatti girare centinaia di milioni di euro per l’ammodernamento delle imprese agricole, l’insediamento dei giovani imprenditori, l’intervento in specifici settori agronomici. Una sfida per il settore primario veneto che nell’ultimo decennio ha cambiato pelle: le aziende agricole sono diminuite in numero mentre gli addetti complessivi sono stabili se non quando in leggero aumento. A chiudere sono le micro imprese che non riescono a stare sul mercato e non possono contare sul ricambio generazionale. Di contro, le aziende attive tendono a crescere di dimensione e fatturato per poter essere competitive e sono orientate anche a nuovi investimenti. Ecco perché l’attenzione è alle stelle per le risorse del Piano di Sviluppo e della Pac: se usate correttamente saranno il “volano” che permetterà all’agricoltura di casa nostra di crescere e continuare ad occupare i primi posti per l’eccellenza dei prodotti locali. Quindi meno colture estensive, anche se il mais continuerà ad essere di
gran lunga il primo prodotto della pianura veneta, accanto all’ortofrutta e agli allevamenti. Quanto ai giovani in Veneto sono attesi 30 milioni di euro per le nuove imprese. Il confronto comunque è ancora aperto. Coldiretti Veneto sottolinea la lunga trattativa per “raddrizzare” la proposta iniziale penalizzante per l’Italia. “Le risorse devono andare ai veri agricoltori – ricorda il presidente Giorgio Piazza – a chi vive di agricoltura e fa vivere questo settore. Le esigenze concrete delle imprese agricole dovrebbero guidare le decisioni della pubblica amministrazione nella programmazione delle politiche per il futuro Invece ci troviamo di fronte a distorsioni preoccupanti, come la vera e propria casta di intoccabili e furbetti che incassa mezzo miliardo di euro di benefici pur non vivendo di agricoltura. Si tratta di grandi gruppi industriali, assicurativi e bancari, tremila soggetti in tutto, in Italia, che sottraggono una fetta importante di risorse della Pac. Denaro che dovrebbe andare solo a chi lavora per davvero nei campi, non a chi sfrutta l’agricoltura per rendite di comodo per poi fare dell’altro. Si tratta di una casta di intoccabili che rappresenta appena lo 0,2 per cento degli interessati dagli interventi di politica agricola che riceve però ben il 15 per cento delle risorse destinate all’agricoltura dalla Pac. Una rendita fondiaria e finanziaria che senza un deciso cambiamento nella programmazione nazionale rischia di essere
mantenuta per i prossimi sette anni”. Dal neo presidente veneto della Confederazione Italiana Agricoltori Flavio Furlani arriva anche l’invito a guardare ad Expo 2015, vetrina per l’agroalimentare:”Il Veneto è in grave ritardo e ha adottato un approccio debole. Finora è visto come un’opportunità che sembra spaventarci più che motivarci. Non possiamo permetterci di mancare questo appuntamento, serve un progetto davvero complessivo, che eviti la dispersione di pensiero, di energie e di risorse in mille rivoli. Dobbiamo invece costruire un sistema veneto permanente, una filiera da continuare a promuovere anche dopo l’esposizione milanese”. Quanto al Psr e alla Pac Furlani raccomanda: “serve un progetto di sviluppo che metta al primo posto la salvaguardia della filiera agroalimentare e la tutela del reddito degli agricoltori, che si trovano a fare i conti con le difficoltà di accesso al credito, rispetto alle quali la Cia si propone come certificatore del merito creditizio delle proprie imprese. Le azioni in programma non possono essere trattate come una semplice legge di spesa». Non da ultimo, sottolinea il numero uno della Cia veneta, la richiesta di ridurre la burocrazia lavorando sul concetto di “un’azienda, un controllo” e di certificato unico. Il confronto continuerà serrato nei prossimi mesi, intanto gli agricoltori veneti continuano a scommettere sul proprio patrimonio di tipicità.
il caso avviaTa un’indagine sui mercaTi padovani
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I soliti furbi “inquinano” il km 0
biodiscipline naturali
I
mercati agricoli hanno conosciuto un vero e proprio “boom” negli ultimi anni, con un aumento esponenziale dei punti vendita e delle presenze. Ai consumatori piace la formula del “km 0” anche se qualche produttore cerca di aggirare le regole, che impongono la vendita esclusiva di prodotti agricoli. In caso contrario infatti l’agricoltore diventa commerciante. Dopo alcune segnalazioni è scattata un’indagine in quattro mercati agricoli padovani (Piazza de Gasperi in città, Cadoneghe, Vigodarzere e Cittadella). “Ben vengano i controlli - afferma Pierluigi Argenton, presidente dell’Associazione Agrimercato delle Terre del Santo, che raccoglie buona parte dei produttori presenti ai mercati - Le aziende agricole che partecipano ai nostri mercati di vendita diretta sono quotidianamente controllate sia per quanto riguarda l’origine che la provenienza dei prodotti agricoli. Il nostro regolamento parla chiaro: sono ammessi solo prodotti al cento per cento aziendali e non tolleriamo scorciatoie o comportamenti che possano in qualche modo danneggiare chi lavora in modo onesto. Il “km zero” ormai è un vero e proprio “patrimonio sociale” intorno al quale però non manca chi se ne appropria indebitamente mettendo a repentaglio la serietà dei produttori e la fiducia dei consumatori. Pertanto il nostro sistema allontana subito e automaticamente chi non rispetta le regole, come è già accaduto. Ben vengano quindi anche ulteriori verifiche – conclude il presidente dell’Agrimercato - da parte delle autorità preposte. I Mercati di Campagna Amica operano nella piena trasparenza“. N.S.
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€ 24,00 € 27,00 € 30,00 € 10,00 da € 28,00 a € 32.00 € 25,00 € 35,00 € 30,00 € 21,00 € 31,00 € 17,00 € 20,00 € 24,00 € 25,00 € 15,00 a zona € 49,00 da € 6,00 a € 9,00 € 14,00
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Argomento del mese 5 I dati del comparto
oltori”: l’agricoltura verso il 2020 Legislazione Sentenza storica a difesa delle produzioni genuine
Arriva lo stop agli ogm di Alessandro Abbadir
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top agli ogm in Italia. A decretarlo è stato alla vigilia della Festa della Liberazione, il Tar del Lazio . Il Tar ha infatti bocciato il ricorso presentato da un coltivatore friulano contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech Mon810 modificato geneticamente. Per Coldiretti si tratta di “una sentenza storica, una grande vittoria per l’agricoltura italiana di qualità Per il ministro dell’Agricoltura Galletti “questo divieto va attuato con decisione, anche adottando le sanzioni stabilite per le eventuali violazioni” . Il tema degli organismi geneticamente modificati, per i quali si teme una diffusione incontrollata e in definitiva incontrollabile nella pianura padana, era stato al centro di un incontro svoltosi a Verona nelle scorse settimane tra il ministro delle politiche agricole e gli assessori all’agricoltura di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino. “Abbiamo parlato dei rischi di una coltivazione indiscriminata di ogm – ha spiegato in una nota la giunta regionale del Veneto – e fatto il punto rispetto a decisioni che dovremo prendere per continuare a difendere l’originalità e il valore del made in Italy e dei suoi prodotti agricoli. Dobbiamo poter proporre ai mercati prodotti di altissima qualità, tipici, spesso unici, scevri da modificazioni genetiche e rischi di inquinamento, che possano spuntare nel mondo prezzi e ricavi capaci di far vivere e dare prospettiva di crescita alla nostra agricoltura, al di fuori di logiche di mondializzazione che finirebbero per farci subire il mercato e non esserne protagonisti. Per noi la coltivazione Ogm non è un’opportunità ma un rischio: senza il controllo del territorio andiamo incontro ad una disaffezione dei consumatori e ad un boomerang nei confronti del made in Italy”
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Vino veneto, vola l’export I
l vino veneto? Un prodotto di altissima qualità che nel 2013 ha rappresentato il 32 % del prodotto nazionale e per capire l’importanza del settore, basti pensare che l’Italia è il primo esportatore al mondo con una quota del 21% del mercato internazionale e il Veneto gioca la parte del leone con 80 mila ettari di vigneto, 28 mila aziende agricole per 9 milioni di ettolitri di cui 4,5 milioni sono Doc e Docg. Si tratta di una ulteriore crescita dell’11,7% rispetto al 2012, anno nel quale il valore del vino che il Veneto ha venduto all’estero è stato di un miliardo 443,6 milioni di euro, pari al 30,7 per cento del totale italiano. Il vino veneto ha trovato la sua naturale vetrina alla manifestazione veronese “ Vinitaly”. L’esposizione ha messo in mostra anche i dati nazionali. Il comparto tra vini e distillati, vale oltre 12 miliardi di euro in Italia per 1,2 milioni di addetti con un export di 5 miliardi (+7,3%) su 33 miliardi totali dell’agroalimentare ed è il Prosecco ( vino veneto per eccellenza) il driver trainante che quest’anno festeggia quota 300 milioni di bottiglie. Vinataly non è stato solo un modo per presentare i risultati raggiunti, ma un modo per gli operatori del settore di fare affari importanti. Lo stand del Veneto a Vinitaly, contraddistinto dal Ponte di Rialto, è diventato per tutta la durata dell’esposizione vera e propria borsa del vino, decine e decine di grossi compratori esteri selezionati dalla Fiera di Verona hanno incontrato circa 150 aziende vitivinicole venete per costruire reciproci affari in nome di una enologia, quella veneta, che è la maggiore d’Italia. I vini Docg, Doc e Igt del Veneto sono 52: 14 Docg, 28 Doc e 10 Igt. Il regolamento (Ce) n. 479/2008, poi confluito nel regolamento (Ce) n. 1234/2007, ha riformato l’organizzazione comune del mercato vitivinicolo (Ocm) introducendo la protezione comunitaria dei vini come denominazione d’origine protetta (Dop) o indicazione geografica protetta (Igp). I vini per i quali può essere dimostrato che esiste un legame tra le caratteristiche del prodotto e la sua origine geografica possono ottenere la protezione comunitaria. l decreto legislativo 81/2010, con il quale l’Italia ha adeguato la legge 164/1992 sulle denominazioni di origine dei vini, ha stabilito che i vini Dop sono classificati in: denominazioni di origine controllata e garantita (Docg) denominazioni di origine controllata (Doc). I vini Igp comprendono le indicazioni geografiche tipiche (Igt) della precedente classificazione nazionale. “L’enologia veneta – ha detto nell’occasione l’assessore all’agricoltura regionale Franco Manzato- è quella che realizza più valore nell’export e che si presenta nel mondo come una delle eccellenze legata al territorio e alla sua storia. E questo richiede una capacità che va oltre alla promozione e al mettersi in mostra, perché il compratore vuole essere sicuro di realizzare affari convenienti, in nome di un prodotto che ha una origine e una qualità certa, capace di avere un prezzo adeguato al consumatore del paese di arrivo”. E sulla qualità dei nostri vini nettamente superiori a tanti altri in giro per il mondo, Manzato insiste. “. E’ sulla qualità del prodotto sulla sua tracciabilità e genuinità a prezzi adeguati che si gioca il futuro Perchè in fondo è questo il senso di una enologia che oggi pareggia domanda ed offerta del mondo ma che, come la nostra –afferma l’assessore all’agricoltura – ha caratteristiche straordinarie per unicità e rapporto prezzo - qualità all’interno dell’intera piramide produttiva: dai prodotti di più largo consumo a quelli di élite e di nicchia. Noi facciamo il vino per passione, per tradizione, perché abbiamo capacità e territori vocati, tecnologie e ricerca, ma lo facciamo anche per condividerlo con i consumatori di tutto il mondo, per i quali il vino veneto è un ottimo biglietto da visita per tutto ciò che viene A.A. realizzato e prodotto qui a Nord Est dell’Italia”.
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6 Piove di Sacco Commercio a Piove di Sacco Le associazioni di categoria si confrontano
Le proposte: eventi, parcheggi free e nuove aree per la sosta di Linda Talato
Il centro storico di Piove “Un problema che, purtroppo, si fa sentire particolarmente è quello legato ad una carenza delle aree di parcheggio – continua Ferrara – per questo intendo proporre all’amministrazione di ridurre di mezz’ora l’orario in cui i parcheggi sono a pagamento, in modo da favorire i cosiddetti “acquisti dell’ultimo minuto”. Sarebbe di aiuto, poi, anche se non di facile attuazione, rendere i parcheggi liberi il sabato pomeriggio”. “E’ fondamentale dar vita ad iniziative mirate a valorizzare tutta l’area del centro, non solo le vie principali – ha detto, invece, Alberto Vitaliani, presidente di Piove Amica – l’obbiettivo che ci poniamo non è solo
quello di attirare il pubblico, ma anche di indurlo ad entrare nei negozi”. “Piove non è un’isola felice, il periodo è difficile per tutti e, con l’attuale crollo dei consumi, a risentirne di più, spesso, sono i settori che propongono prodotti di maggiore qualità – è l’opinione di Matteo Ferrara, fiduciario Ascom per Piove di Sacco e commerciante – Ovvio che le iniziative finalizzate ad animare il centro costituiscono un toccasana per i commercianti, ma è necessario agire su più fronti”. Le aperture domenicali e serali rimangono un tema particolarmente delicato per tutti i referenti interpellati. “Noi siamo contrari alle domeniche aperte: è bello vedere una piazza con i negozi sempre illuminati, ma non si tratta di una scelta facile” ha concluso Ferrara. Sul tema, recentemente, si è espresso anche il locale presidio del partito leghista, diffondendo tra la cittadinanza un volantino volto a sensibilizzare sull’eventuale effetto negativo delle liberalizzazioni.
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A giugno parte l’isola pedonale con grandi eventi e manifestazioni
estate: un talent show in piazza, con tre serate di musica e spettacolo
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nche quest’anno non mancheranno, a Piove di Sacco, le iniziative volte a rilanciare il commercio ed animare il centro storico, soprattutto nel periodo di apertura dell’isola pedonale, che quest’anno prenderà il via il primo di giugno e proseguirà fino al 31 agosto. La Confesercenti locale, oltre alla tradizionale sfilata di moda, che si terrà il 14 L’isola pedonale a Piove di Sacco giugno, ha organizzato anche ad un vero e proprio talent show musicale, ovvero Piove è Musica, caratterizzato da un duplice obbiettivo: da un lato la scoperta dei giovani talenti musicali del territorio e, dall’altro, la possibilità di attrarre il pubblico nel centro cittadino. Le selezioni del concorso canoro, aperto sia a band che a cantanti, sono iniziate il 5 maggio. Seguiranno tre serate in cui si svolgerà una vera e propria gara, ovvero il 31 maggio, il 28 giugno ed il gran finale previsto per il 5 luglio, in corrispondenza, tra l’altro, con l’inizio dei saldi estivi. Lo show sarà caratterizzato dalla presenza di vari personaggi noti nel panorama musicale nazionale, che presenteranno le serate in programma e premieranno i giovani talenti. Come anticipato dall’assessore al Commercio, Luca Carnio, il 12 luglio si terrà l’ormai tradizionale “Notte dei saldi”, con aperture dei negozi previste fino a tarda serata, mentre il 26 luglio sarà la volta della “Notte Tricolore”. L’associazione Piove Amica si è concentrata sulla realizzazione di iniziative di promozione degli esercizi commerciali, che riguarderanno tutto il 2014 e saranno finanziate anche attraverso un contributo della Camera di Commercio, ottenuto in collaborazione con Ascom e con la Bcc di Piove di Sacco. Tra queste, un concorso attraverso il quale i clienti potranno vincere buoni acquisto, una sfida fotografica, il “calendario dell’avvento 2.0” e assistenza alla promozione degli esercizi commerciali 1 aderenti, attraverso un progetto di “social media management”. L.T.
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risi economica e calo dei consumi stringono in una morsa il centro storico di Piove di Sacco, da sempre punto di riferimento in fatto di shopping per tutto il Piovese. La vocazione commerciale del capoluogo della Saccisica rimane forte, nonostante la piccola e media distribuzione soffra sempre più a causa di un effetto domino che parte dal calo dell’occupazione. “L’anima pulsante del centro storico è la gente che lo visita, che passeggia sotto i portici e si ferma a guardare le vetrine. Senza tutto questo il centro è destinato al decadimento – ha commentato Andrea Ferrara, referente locale della Confesercenti – Per questo, in collaborazione con le varie amministrazioni comunali susseguitesi nel tempo, abbiamo dato vita a tante iniziative, con il preciso obbiettivo di portare più gente possibile in centro”. Le difficoltà di cui soffre il commercio del centro non sono causate, tuttavia, unicamente alla crisi economica.
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Nuove e vecchie ricette per animare il centro storico
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Luca carnio: ”per uscire dalla crisi occorre fare sistema”
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a ricetta per uscire dalla crisi dei consumi passa attraverso la logica del “fare sistema” tra imprese, istituzioni ed associazioni di categoria. Questa l’opinione dell’assessore al Commercio, Luca Carnio, che ha sottolineato come, in quest’ambito, sia stato fatto un passo avanti. “Le difficoltà che affliggono il commercio sono legate ad una generale riduzione dei consumi – ha detto – a sua volta legata al problema dell’occupazione. E’ normale, in una situazione come l’attuale, che anche il commercio, per un effetto domino, ne soffra. Dobbiamo ricordare, comunque, un dato importante, ovvero che Piove di Sacco costituisce un punto di riferimento nel territorio della Saccisica e attrae un potenziale bacino d’utenza che si aggira intorno alle 60 mila persone”. Altro capitolo importante per il rilancio delle attività commerciali, secondo Carnio, parte dalla valorizzazione del Bacino Turistico della Saccisica, sia in termini enogastronomici che paesaggistici. “Come amministrazione abbiamo provveduto, inoltre, ad alcune modifiche volte ad una sburocratizzazione e semplificazione normativa, mirata ad agevolare lo svolgimento, per i commercianti, della loro attività” ha dichiarato. Un esempio è la recente riforma del regolamento legato all’occupazione del suolo pubblico comunale. “Le riforme apportate sono finalizzate, da un lato, alla semplificazione del sistema
L’assessore Luca Carnio di calcolo del canone, in modo da consentire a chi progetta di aprire un’attività di conteggiare facilmente quanto dovrebbe, eventualmente, versare, e alla volontà, dall’altro lato, di far pagare meno, per usufruire dei servizi comunali, ai titolari di un’attività a Piove di Sacco, rispetto a chi proviene da fuori” ha spiegato Carnio, facendo riferimento, a titolo esemplificativo, ad un’attività di commercio itinerante o ambulante. Anche l’assessore concorda con le associazioni di categoria sulla necessità di dar vita ad eventi che interessino tutta l’area del centro storico. “Rispetto al passato, oggi le iniziative sono più vivaci e più estese. Si cerca di far in modo che gli eventi non siano più concentrati solo in via Roma o in piazza Vittorio Emanuele II, ma che riguardino anche, ad esempio, anche via Garibaldi” ha concluso Carnio. L.T.
8 Piove di Sacco L’Intervento
Territorio Piano degli interventi L’amministrazione comunale rivede la pianificazione urbanistica
L’amministrazione punta su sviluppo sostenibile e riqualificazione
di Martina Maniero
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amministrazione comunale rivede la pianificazione urbanistica della città e lo fa mettendo mano al Piano degli interventi. Si tratta di un passaggio pressoché obbligato perché il Piano, approvato nel 2008, è scaduto a settembre dello scorso anno, facendo decadere il 60% del potenziale edificatorio in tutte quelle aree nelle quali, nel corso dell’ultimo quinquennio, non si sono realizzate le previsioni di sviluppo programmate. Ciò nonostante, alla semplice riproposizione del Piano, l’amministrazione ha scelto di modificarlo con precise azioni correttive, che vanno nella direzione dello sviluppo sostenibile del territorio attraverso la riqualificazione dell’esistente e all’uso intelligente e razionalizzato del suolo, limitandone perciò il consumo. Su indirizzo della giunta comunale, l’ufficio tecnico, fino al 28 aprile scorso, ha raccolto le proposte per il nuovo Piano degli interventi: sono stati interpellati tutti i titolari delle aree edificabili che hanno potuto chiederne il cambio di destinazione ma anche un incremento, fino a tornare al cento per cento dell’edificabilità originaria, in cambio di interventi di rimboschimento, demolizione o riqualificazione dei fabbricati, ma anche trasferendo quote di edificabile in aree più consone tramite lo strumento del credito edilizio che potrà essere acquistato da chi ne dispone all’interno di uno dei quattro comuni aderenti al Piano di assetto del territorio intercomunale (e quindi Piove di Sacco stesso, Arzergrande, Brugine e Pontelongo). Il Piano, votato dal consiglio comunale all’ultima riunione di aprile, ruota attorno al concetto di “Città pubblica”, ovvero ad una programmazione del territorio che prevede lo sviluppo di insediamenti ordinati ed equilibrati sotto il profilo della distribuzione tra spazi pubblici e privati. Un obiettivo ambizioso, che si potrà realizzare attraverso la stesura di un piano dei servizi, in cui assumerà
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Il Piano, votato dal consiglio comunale a fine aprile, ruota attorno al concetto di “Città pubblica”: sviluppo di insediamenti ordinati ed equilibrati sotto il profilo della distribuzione tra spazi pubblici e privati
Si disegna la Piove di Sacco del futuro nella direzione dello sviluppo sostenibile del territorio un ruolo decisivo il coinvolgimento dei privati, chiamati a partecipate alla programmazione delle scelte urbanistiche, individuando un insieme di aree idonee allo sviluppo della “Città privata”, all’interno della quale gli investitori possano operare. Andranno perciò riprogrammate le cosiddette “zone bianche”, ossia quelle aree le cui previsioni di espansione non si sono realizzate nell’arco temporale dei cinque anni dall’entrata in vigore del Pati. In tutto sono una decina di aree per le quali è necessario rivedere i rapporti di dimensionamento, anche
alla luce dell’attuale stallo del settore delle costruzioni, intervenuto a seguito della crisi economico-finanziaria degli ultimi anni. Nel prossimo Piano degli interventi verranno pertanto inserite solamente quelle aree che nei prossimi cinque anni potranno effettivamente essere portate a conclusione, privilegiando gli interventi ad elevata sostenibilità ambientale, che prevedano la realizzazione di edifici a ridotto consumo energetico e che contestualmente prevedano la realizzazione o il completamento di interventi infrastrutturali previsti nel “Piano della città pubblica”.
Tassa sulle rendite finanziarie più equa di Enrico Schienato*
segue da pag.
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È quanto proposto dal Governo Renzi per finanziare la riduzione dell’Irap alle aziende. Siamo d’accordo sul fine, ma l’applicazione dell’imposta non deve essere indiscriminata. Chi incassa dalle rendite poche centinaia di euro non deve pagare la stessa percentuale di chi ne ricava decine di migliaia. Per questo Altroconsumo ha pensato ad un sistema di revisione della tassazione delle rendite finanziare più equo. Con l’aumento indistinto della tassazione al 26% non c’è differenza tra chi guadagna poche centinaia di euro l’anno sui risparmi di una vita e chi invece incassa grossi dividendi su ingenti capitali investiti. Pensiamo anche a chi un lavoro al momento non ce l’ha e vive intaccando i propri risparmi (anch’essi tutelati dall’articolo 47 della Costituzione), non ci sembra corretto che venga vessato con una patrimoniale allo 0.2% (l’imposta di bollo) e una tassazione al 26% sul guadagnato. Come Altroconsumo vogliamo agire su due fronti: da una parte eliminare l’imposta di bollo dello 0,2% sui soldi investiti. Un’imposta ingiusta che si paga comunque, sia che questi investimenti portino a un guadagno, sia a una perdita; dall’altra riteniamo che se l’imposta sulle rendite finanziarie debba esser aumentata auspichiamo che lo sia almeno in modo progressivo (nel pieno rispetto dell’articolo 53 della Costituzione). Insomma più bassa per i piccoli risparmiatori e via via più alta man mano che aumentano i capitali investiti”. Ma come fare? Basterebbe infatti inserire tutti i guadagni finanziari in dichiarazione dei redditi e cumularli con gli altri redditi guadagnati. Allo stesso tempo, il contribuente potrà portare in detrazione l’imposta del 26% che gli è stata trattenuta nel momento in cui ha incassato la rendita finanziaria. Con questo sistema, chi guadagna di più paga di più e i piccoli risparmiatori sono tutelati; inoltre, non ci sarebbero più distorsioni fiscali perché si potrebbero finalmente compensare i guadagni con le perdite. Secondo i calcoli di Altroconsumo, infatti, se si inserisse in dichiarazione dei redditi il 70% dei guadagni finanziari annui e si portasse in detrazione l’imposta del 26% che viene applicata alla fonte, la tassazione finale andrebbe dal 16% sui redditi più bassi al 30% su quelli più alti. Mediamente chi guadagna fino a 55.000 euro annui pagherebbe l’attuale 26%. * delegato regionale del Veneto di Altroconsumo
Piano degli interventi, il capitolo dedicato alla disciplina delle zone commerciali e alla tutela del rischio idraulico
si incentiva il risparmio del suolo , privilegiando le medie e grandi strutture di vendita all’interno del centro urbano
el Piano degli interventi uno specifico capitolo viene riservato alla disciplina delle zone commerciali e alla tutela del rischio idraulico. Con l’entrata in vigore della Legge Regionale 50/2012, la Regione ha emanato nuove disposizioni in materia di commercio che vanno nella direzione di incentivare il risparmio di suolo, favorendo la localizzazione degli interventi commerciali all’interno dei centri storici e urbani, preferendo alle nuove costruzioni gli interventi di riqualificazione delle aree dismesse o degradate. In altre parole anche i Comuni, con apposita variante, dovranno preve-
dere in via privilegiata l’inserimento delle medie strutture di vendita (quelle con superficie di vendita superiore a 1.500 mq) e delle grandi strutture di vendita all’interno del centro urbano. In materia di prevenzione del rischio idraulico, nel Regolamento edilizio, è fatto obbligo per tutti gli interventi edilizi, ad esclusione di quelli di minima entità, di mitigare l’impatto sulla rete idraulica comunale attraverso sistemi di trattenimento delle acque all’interno dei lotti, per poi rilasciarle lentamente in un tempo successivo. Un provvedimento, quest’ultimo, che va di pari passi al Piano delle acque, discusso di recente dal consiglio comu-
nale di Piove di Sacco, che rappresenta uno strumento di programmazione a supporto dell’attività di pianificazione urbanistica per individuare il quadro dei bisogni e delle esigenze in materia di gestione delle vie d’acqua. La variante costituirà il punto di arrivo per la completa definizione della normativa in materia di tutela dal rischio idraulico introducendo all’interno dello strumento urbanistico comunale il Regolamento di Polizia idraulica, che conterrà disposizioni per favorire il ritorno della cultura della cura del territorio con particolare riferimento a quello agricolo. Ma.Ma.
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10 Piove di Sacco Piano degli interventi Il commento del sindaco
Gianella: “Un nuovo modo d’intendere lo sviluppo urbanistico”
“Fondamentale la riprogrammazione delle “zone bianche”: aree in cui le previsioni di sviluppo non sono state realizzate negli ultimi 5 anni” di Martina Maniero
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i scrive Piano degli interventi ma si legge Piano della Città pubblica, ovvero un nuovo modo di intendere lo sviluppo urbanistico del territorio, che tiene conto di una molteplicità di fattori (ambiente, servizi e sostenibilità economica degli interventi) che verranno messi in atto attraverso una rete di attori pubblici e privati. “Un ruolo fondamentale nell’elaborazione del nuovo Piano degli interventi – ha spiegato il sindaco Davide Gianella - ha avuto la riprogrammazione delle cosiddette “zone bianche”: aree in cui le previsioni di sviluppo non si sono realizzate negli ultimi cinque anni. Si tratta di una decina di aree per le quali è stato necessario un ridimensionamento, operazione che è seguita ad una fase di consultazione e concertazione con la cittadinanza, attraverso un avviso pubblico, a cui hanno potuto accedere tutti i soggetti titolari di aree individuate dal Pati quali linee
Il sindaco Davide Gianella preferenziali di sviluppo insediativo”. “Tra le richieste pervenute agli uffici comunali - ha fatto sapere il primo cittadino – anche il cambio di destinazione, ci viene chiesto in sostanza che l’edificabilità insistente su una determinata area venga eliminata, e questa è anche una particolarità del nostro tempo e una delle sfide che ci troveremo ad affrontare. All’interno del Piano andranno perciò individuate le aree di sviluppo, e quelle aree che nei prossimi cinque anni potranno effettivamente essere portate a conclusione, arrivando a realizzare
ciò per cui sono state programmate”. “Un altro aspetto sui abbiamo concentrato la nostra attenzione – ha proseguito Gianella - è quello dei servizi di cui la città ha bisogno, in base allo sviluppo che viene programmato, e che vengono ceduti al comune attraverso il negoziato con il privato. Questi servizi, queste aree o questi beni dovranno tenere conto delle ristrettezze di bilancio, in altre parole non dovranno essere tali da comportare un gravame (in termini economici) per l’amministrazione”.
NEWS Portale rinnovato nella grafica e nei contenuti
Attivo il nuovo sito internet del consiglio comunale
E
’ attivo da qualche settimana il nuovo sito del Consiglio comunale di Piove di Sacco. Il portale, rinnovato sia nella grafica che nei contenuti, è raggiungibile all’indirizzo internet www.consiglio. comune.piovedisacco.pd.it e dà la possibilità a tutti i cittadini di tenersi aggiornati sulle attività dell’assemblea consiliare. “Precedentemente – ha spieFra le novità, la possibilità gato il Presidente del Consiglio di seguire la diretta video di tutte le comunale, Giulio Rigato, che si è sedute consiliari occupato della realizzazione del sito - le informazioni erano presenti ma frammentate in diverse sottosezioni. D’ora in avanti invece sarà più facile essere informati sulle attività dell’assemblea, dal momento che le informazioni sono state riordinate in una unica pagina”. “Il Consiglio comunale – ha sottolineato Rigato – è il massimo organo di indirizzo e di controllo dell’attività dell’amministrazione comunale, conoscerne i meccanismi di funzionamento, le aree di competenza e le deliberazioni è pertanto fondamentale per promuovere percorsi di cittadinanza attiva e di partecipazione”. Un altro elemento di novità nella rinnovata pagina web è la possibilità di vedere la diretta video di tutte le sedute consiliari (tra l’altro già visibili in differita sul canale youtube dell’ente). Spazio anche all’attività della presidenza, dei singoli consiglieri (con la possibilità di visionare le interrogazioni e le mozioni che vengono di volta in volta presentate), dei gruppi e delle commissioni consiliari. Un’apposita pagina infine è stata dedicata al patrimonio storico-artistico conservato in sala della Magnifica comunità in cui è presente, tra le altre opere, il crocifisso ligneo di scuola giottesca del Trecento. Ma.Ma.
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12 Piove di Sacco Agricoltura Ogni venerdì pomeriggio dalle 15 alle 19,30 in Piazza Don Dino Puglisi
A Sant’Anna parte il “Mercato del contadino” di Linda Talato
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iqualificazione di un quartiere cittadino che ha vissuto momenti di difficoltà e valorizzazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura locale. Questo il duplice intento che si è posta l’amministrazione comunale di Piove di Sacco, accogliendo l’iniziativa di dar vita, anche nel capoluogo della Saccisica, al “Mercato del contadino”, con la collaborazione di Cia, Confagricoltura e Coldiretti. Il mercato agricolo coinvolgerà i produttori del posto, che potranno offrire direttamente alla clientela i prodotti tipici locali creando, così, un’opportunità in più per la valorizzazione ed il rilancio del settore agricolo, che rappresenta il 18% del Pil in Italia, con circa 53 miliardi di euro l’anno provenienti dal settore e più di 800 mila imprese operanti nel settore. “Abbiamo deciso di aderire all’iniziativa partendo da due presupposti – ha detto l’assessore al Commercio e alle attività produttive di Piove di Sacco, Luca Carnio – Da una lato, riconoscere l’importanza assunta dal settore agricolo nel territorio del Piovese, da cui deriva l’opportunità di valorizzare i prodotti locali, accorciando la filiera che va dal produttore al consumatore - continua - dall’altro, scegliendo quale ubicazione del mercato un luogo strategico, ovvero Piazza don Dino Puglisi, nel quartiere di Sant’Anna, abbiamo agito in un’ottica di riqualificazione di una zona che ha vissuto, purtroppo, momenti e situazioni di degrado”. L’obiettivo, dunque, è duplice e passa attraverso l’opportunità di rilanciare un settore caratterizzato da 1337 insediamenti produttivi nel Piovese e 320 nella sola Piove di Sacco, unita ad una finalità “sociale”, ovvero la riqualificazione della zona di Sant’Anna, in merito alla quale era già stato fatto un primo passo con l’inaugurazione dell’incubatore di impresa “Crazy Lab”, nei locali dell’ex sede direzionale della Banca di Credito Cooperativo, in via Petrarca. “Stiamo parlando di un’area della nostra città particolarmente popolosa, quasi paragonabile ad una frazione – ha sottolineato Carnio – e che conta circa 5 mila abitanti. Per questo si sta ragionando in un’ottica di riqualificazione, localizzando in quest’area iniziative ed attività di particolare interesse per la cittadinanza, ed una fra queste sarà proprio il mercato agricolo”. L’iniziativa è inserita all’interno di un circuito che interessa vari comuni della provincia di Padova e prenderà il via a partire da fine maggio, coinvolgendo circa una ventina di bancarelle, che si ritroveranno in piazza ogni venerdì pomeriggio, dalle 15 alle 19.30.
La finalità dell’iniziativa: valorizzare i prodotti dell’agricoltura locale e riqualificare un quartiere che ha vissuto momenti di difficoltà
Piazza Don Dino Puglisi a Sant’Anna
NEWS Musica. La settima edizione
Un successo il concorso “città piove di sacco”
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usica, cultura e valorizzazione giovanile, a Piove di Sacco, con la settima edizione del concorso nazionale di esecuzione musicale “Città di Piove di Sacco”. Si è svolta dal 5 all’11 maggio l’edizione 2014 del noto concorso che, ogni anno, valorizza e premia i migliori talenti musicali del territorio e non solo. “La Manifestazione è ormai diventata un punto di riferimento nel panorama nazionale, grazie ad un mix di ingredienti che vanno dall’assoluta trasparenza, oltre che competenza, nelle valutazioni, al prestigio della giuria, passando attraverso le capacità organizzative della direzione artistica e, in fine all’attività di volontariato, svolta da un gruppo di appassionati che gravita intorno all’Orchestra Giovanile della Saccisica” ha fatto sapere, attraverso un comunicato stampa, la segreteria dell’associazione Orchestra Giovanile della Saccisica, che ha organizzato il concorso con il patrocinio della Regione, della Provincia e del Comune, oltre che con il sostegno economico della Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco. “Quest’anno gli iscritti sono stati più di 250, portando a Piove di Sacco oltre un migliaio di persone, provenienti non solo dalla Saccisica, ma anche da tutta Italia e dall’estero, con persone provenienti dall’Azerbaijan, dalla Spagna, Germania, Inghilterra e Croazia” ha dichiarato entusiasta Renata Benvegnù, direttrice artistica del concorso e talento musicale di tutto rispetto, con un curriculum che vanta la vittoria del Primo Premio e del Primo Premio Assoluto in più di quaranta concorsi pianistici nazionali ed internazionali. Anche quest’anno il concorso si è distinto per il prestigio della giuria, la quale, ogni anno, è costituita da personalità di caratura internazionale. Nell’edizione di quest’anno, il ruolo per la sezione pianistica è stato ricoperto dalla professoressa Ana Guijarro, già direttrice del Real Conservatorio di Musica L.T. di Madrid.
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14 Pontelongo Elezioni amministrative Si vota il 25 maggio prossimo
Canova, Franco e Zenna: sindaco, è una sfida a tre a cura di Alessandro Cesarato
Fiorella Canova e la lista “Insieme per Pontelongo”
Roberto Franco sarà sostenuto dalla lista “Pontelongo democratico, unito, solidale”
Il sindaco uscente tenta la riconferma: “Desideriamo continuare il nostro processo di innovazione”
“La nostra lista si propone di cambiare nel metodo e nel merito l’amministrazione del nostro comune”
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iorella Canova e la lista “Insieme per Pontelongo” tentano la riconferma. Il sindaco uscente, che nel 2009 a 43 anni è diventata la prima donna a rappresentare il paese, riparte dalla lista civica “Insieme per Pontelongo” e dai 1.011 voti che le assicurarono la vittoria con il 47,42% delle preferenze. La compagine è stata in parte rinnovata con la conferma di quasi tutti gli attuali assessori e l’innesto di nuovi nomi. “Siamo una squadra - ha ribadito la Canova, - abbiamo costantemente lavorato per il bene comune, senza interessi personali. Nonostante il periodo di crisi generale, con coraggio e fiducia desideriamo continuare il processo di innovazione e rinnovamento avviato con il nostro mandato attraverso una sempre più intensa e puntuale integrazione con gli atri comuni della Saccisica”. La progettualità diffusa sui temi che riguardano il programma sarà ancora il punto di forza di una maniera di governare che ha il fine di valorizzare donne e uomini della comunità affinché ognuno possa offrire il proprio contributo di idee, progetti, esperienze, conoscenza dei problemi per diventare e continuare a essere protagonista dell’azione amministrativa e collaborare quindi per il bene comune. Molti gli spunti da messaggio elettorale a pagamento
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Fiorella Canova sviluppare nel prossimo mandato. Dal punto di vista delle opere pubbliche, ad esempio, si continuerà con la sistemazione della viabilità (nuova rotatoria sulla Sr 516), il recupero della casa delle associazioni, le opere di difesa idraulica, il progetto per la vecchia sede della casa di riposo e il completamento del museo Gesta. Molto spazio sarà dedicato anche alla cultura, allo sport, all’associazionismo e al sociale oltre al tema della formazione e del lavoro. Questa la lista dei candidati per Insieme per Pontelongo: Enzo Battisti, Roberta Bruscaglin, Fabio Magagnato, Alessandro Barbierato, Edoardo Battisti, Ilaria Biasin, Davide Biscaro, Fiorenza Bressan, Emanuele Canova, Davide Canton, Loretta Figari e Ugo Burattin Meneghin.
opo un decennio torna in prima linea, a 64 anni, Roberto Franco, già sindaco nel 1999, quando fu eletto con più del 70% delle preferenze. Sembra passata una vita dalla tornata del ‘99, quando gli attuali sfidanti facevano parte di un’unica compagine. A sostenerlo questa volta sarà la lista “Pontelongo democratico, unito, solidale”, una civica nuova, pura e staccata dai partiti, con tutti volti inediti. Franco, sull’entusiasmo dalle primarie interne a cui hanno partecipato quasi 300 cittadini, conta ora di intercettare voti a 360 gradi, facendo leva sull’esperienza che alle amministrative, più che all’appartenenza politica, gli elettori scelgono le persone e i loro programmi. “La nostra lista - spiega il candidato - si propone di cambiare nel metodo e nel merito l’amministrazione del nostro comune, uscendo dalla contrapposizione degli ultimi anni tra maggioranze e opposizioni”. Ecco spiegata la scelta di amministrare a costo zero, con il reimpiego sociale dei compensi per gli amministratori, e i consigli comunali sempre aperti. Il vero nodo del programma però è la formazione e il lavoro. Non solo sostenere indirettamente, con contributi e strumenti, attività organizzate da altri, ma agire con politiche attive atte a valorizzare la frequenza e l’orientamento scolastico, la ricerca
ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI PONTELONGO ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI PONTELONGO
Impegnarsi si deve, cambiare si puo! Impegnarsi si deve, cambiare si puo!
Committente Committente responsabile: responsabile: Marino Marino Zenna Zenna
SCEGLI SCEGLI PONTELONGO 2000 PONTELONGO 2000
MARINO MARINO ZENNA ZENNA Elezioni Amministrative 25 Maggio 2014 Elezioni Amministrative 25 Maggio 2014
del lavoro e la formazione professionale, fino al sostegno dell’autoimprenditorialità. Occhi puntati anche sulla sanità con la battaglia per riportare in paese un quarto medico e riorganizzare gli orari ambulatoriali. Infine la questione dell’unione dei comuni, non vista in ottica ragionieristica ma come punto di forza per affrontare temi generali (ad esempio il lavoro e il mantenimento dell’ospedale di Piove) in maniera più incisiva e con un peso specifico maggiore. I candidati consiglieri sono: Grazia Brustolon, Mattia Crocco, Cristina Turetta, Graziella Turato, Elisa Zampieri, Luca Cuccato, Katia Zavagnin, Alessandro Spinello, Adriano Pianta, Andrea Businaro, Laura Zangarini, Lorenzo Favero.
La lista “Pontelongo 2000” punta su Marino Zenna
Servizi alla persona, futuro degli enti locali, urbanistica, cultura e istruzione: i quattro cardini del programma
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Simone Zaggia Simone GermanaZaggia Ida Ferro Germana Ferro PiergiorgioIda Tamiazzo Piergiorgio Tamiazzo Silvia Maggio Silvia Maggio Marco Volpato Marco Volpato Emanuele Marinello Emanuele Marinello Fiorenza Favarin Fiorenza Favarin Severino Tamburin Severino Tamburin Fiorenza Casotto Fiorenza Casotto Marco Travaglia Marco Travaglia Giulia Berto Giulia Berto Giorgio Chinchio Giorgio Chinchio
Roberto Franco
a lista “Pontelongo 2000” punta su Marino Zenna per tornare ad amministrare il paese. Più che una lista, un vero e proprio progetto che dal 1999 raccoglie senza soluzione di continuità le istanze riformiste del paese. Zenna, che ha 60 anni tutti spesi a Pontelongo, è consigliere di minoranza uscente, ma è già stato assessore e poi vicesindaco dal 1999 al 2009. Marino Zenna Uomo di esperienza quindi, oltre che di riconosciuta onestà intellettuale e im- se. Priorità va data alla messa in sicurezza pegno civile. Per tornare ad amministrare idrogeologica del territorio e a una riquapunta su un programma partecipato, co- lificazione generale del paese in un’ottica struito nei mesi scorsi con i cittadini, che di uno sviluppo più sostenibile. Infine la risponda soprattutto cultura e l’istruzione. alla domanda di vici- Consigliere di minoranza Da una parte intrananza dell’ente loca- uscente, Zenna prendere un percorso le rispetto ai bisogni è già stato assessore e sostegno per l’acdelle persone. Quat- e poi vicesindaco cessibilità alla scuola tro i cardini del suo dal 1999 al 2009 materna, prodromo programma. Innanzianche per una cultura tutto i servizi alla persona. In quest’ottica indispensabile dell’integrazione. Dall’altra si inseriscono i progetti per la cittadella dei sostenere l’associazionismo e ricostituire servizi, per la medicina integrata di grup- spazi per il confronto di idee come il copo, per il sostegno educativo, la riattiva- mitato di gestione della biblioteca e delle zione di politiche giovanili e per il lavoro. attività culturali. Altro tema è quello del futuro degli enti Questi i candidati consiglieri per “Ponlocali. La scelta ormai obbligata tra unioni telongo 2000”: Simone Zaggia, Germana e fusioni, deve essere fatta da attori pro- Ida Ferro, Piergiorgio Tamiazzo, Silvia tagonisti e deve mirare non solo a ridurre Maggio, Marco Volpato, Emanuele Mai costi ma anche a migliorare l’efficienza rinello, Fiorenza Favarin, Severino Tamdella macchina amministrativa. burin, Fiorenza Casotto, Marco Travaglia, C’è poi l’aspetto urbanistico del pae- Giulia Berto e Giorgio Chinchio.
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Polverara 17 Elezioni amministrative Il rinnovo del Consiglio comunale
Due donne a confronto per la carica di sindaco a cura di Martina Maniero Lista “Attivamente Polverara”
Alice Bulgarello a capo di una lista trasversale
Un volto nuovo della politica, l’architetto trentenne Alice Bulgarello, sfida il sindaco uscente, Sabrina Rampin, che il 25 maggio prossimo tenterà di ottenere l’incarico per il secondo mandato NOVITà
Alice Bulgarello
A
sfidare il sindaco uscente alle elezioni amministrative del 25 maggio sarà Alice Bulgarello, 30 anni, architetto libero professionista, alla prima esperienza politica, che si presenta a capo della civica “Attivamente Polverara”. La sua è una lista trasversale, comprovata dalla presenza degli attuali capigruppo all’opposizione Marta Melina (Insieme per Polverara) ed Enrico Sturaro (Polverara Cambia). Cinque le priorità attorno a cui ruota il programma di governo. In primo luogo il coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte amministrative attraverso il meccanismo della partecipazione attiva. Uno dei primi temi su cui i cittadini potrebbero essere chiamati ad esprimersi è l’ipotesi di unione dei Comuni, uno strumento ritenuto utile a migliorare la macchina amministrativa e che potrebbe portare sia ad una riduzione delle spese di gestione di alcuni servizi sia ad acquisire maggior rilevanza, in termini di numero di abitanti, nell’accesso ai fondi statali ed europei. Un altro tema centrale è quello delle scuole e dei servizi alla persona, che potranno essere implementati e migliorati solo rivedendo le priorità del bilancio comunale. Un’attenzione particolare poi deve essere indirizzata a tutte quelle iniziative di sostegno al lavoro per chi lo ha perso o per chi si appresta ad intraprendere una nuova attività imprenditoriale. Nel programma elettorale nessuna opera pubblica faraonica, ma solo interventi concretamente realizzabili utili allo sviluppo e alla crescita della comunità. Ultima per ordine, ma non meno importante, la questione idrogeologica e quindi la necessità di mettere in sicurezza gli argini e la rete idrica secondaria. Interventi che devono essere eseguiti attraverso la collaborazione tra enti, recuperando i fondi necessari per esempio dalle risorse stanziate per la strada Bovolentana. Oltre a Melina e Sturaro in lista con la Bulgarello ci sono: Silvia Bertazzo; Arianna Greggio; Luca Lazzaro; Marco Loreggia; Luca Marzotto; Chiara Pengo; Antonio Veronese; Denis Vettore; Marco Zecchin; Nicola Nicoletti.
2014
Lista “Polverara 2020”
Sabrina Rampin tenta il bis
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enta il bis il sindaco uscente Sabrina Rampin che si ricandida per il secondo mandato. Insegnante, 43 anni ad agosto, sindaco dal 2009, assessore e vicesindaco nei due mandati dell’allora giunta Bertipaglia, la Rampin si ripresenta con una nuova civica: “Polverara 2020” e che vedrà riconfermati Andrea Zagolin, capolista, attuale vicesindaco; l’assessore alla Cultura Andrea Giraldin e i consiglieri di maggioranza uscenti Diego Favarato e Michele Masiero. In lizza anche Maurizio Buischio, ex consigliere comunale, fino a qualche mese fa seduto tra i banchi dell’opposizione a fianco del capogruppo Marta Melina. Dopo cinque anni di amministrazione il primo cittadino ha dalla sua un lungo elenco di interventi portati a termine, sia sotto l’aspetto delle strutture, sia per quanto riguarda i servizi. Tra questi l’asilo nido “Il castello dei pulcini”; il palazzetto dello sport e il vicino centro ricreativo; le piste ciclabili illuminate in via Canonica, Fiumicello e in via del Centenario di San Fidenzio, con relative rotatorie. E ancora la sistemazione del cimitero del capoluogo con una nuova pavimentazione e la realizzazione di una nuova, quinta sezione, alla scuola dell’infanzia. Tutti interventi, tiene a precisare il primo cittadino, eseguiti senza mettere le mani in tasca ai cittadini. Tra le opere che la Rampin si impegna a portare a termine nell’eventualità le venisse confermato un nuovo mandato, ci sono il completamento del centro ricreativo (che ha ottenuto in finanziamento regionale di 60 mila euro); la realizzazione di una rotatoria in corrispondenza dell’intersezione tra le vie Riviera, Roma e Trieste (il contributo della Regione in questo caso è di 130 mila euro) e l’asfaltatura delle strade comunali per un impegno di spesa complessivo di 380 mila euro. In lista con la Rampin, oltre a Buischio, Favarato, Giraldin, Masiero e Zagolin ci sono: Michele Masiero; Stefano Coccato; Gessica Destro; Arianna Fassiti; Michela Grigoletto; Lorena Lelli; Daniela Loreggia e Stefano Marchetto.
18 Correzzola Elezioni amministrative All’Ufficio elettorale del municipio il 26 aprile è stata presentata un’unica lista: “Progetto Correzzola”
E’ corsa in solitaria per Mauro Fecchio L’avventura di Orazio Mignacca, che ad aprile aveva già ufficializzato la propria candidatura, si conclude ancor prima di iniziare di Alessandro Cesarato
U
n uomo solo al comando: Mauro munque su cui riflettere. Da una parte c’è Fecchio. Sarà una tornata elettora- sicuramente il distacco e il disinteresse semle alquanto anomala quella del 25 pre maggiore del cittadino nei confronti della maggio per l’elezione del successore del politica. Anche di chi qualcosa ha tentato in sindaco uscente Eric Sturaro. All’ufficio elet- passato, come gli esponenti delle minorantorale del municipio alla scadenza del 26 ze consiliari uscenti (tutti originariamente aprile è stata presentata, infatti, un’unica provenienti dall’area del centrodestra) che tuttavia avevano già lista: quella della ormai da tempo palesato la storica civica “Progetto Il Movimento Cinque Stelle dà forfait, scelta di non ricandiCorrezzola”. darsi. Dall’altro si stanL’avventura di il centrosinistra non si Orazio Mignacca, che organizza. Fecchio dovrà no raccogliendo anche da mesi aveva uffi- vincere l’astensionismo i frutti della discutibile tendenza, quasi genecializzato la propria candidatura e che in aprile aveva addirittura rale, dei partiti di abbandonare i presidi sul già fatto affiggere in giro i suoi manifesti territorio e quindi il diretto legame con le elettorali, si è così conclusa ancor prima di persone. E se il Movimento Cinque Stelle ha cominciare. A tradirlo, dice l’interessato, è scelto di dare forfait, decidendo di non fare stato il passo indietro improvviso di alcuni liste per le Amministrative in tutta la Saccidi quelli che avrebbero dovuto essere i suoi sica, nessun segnale è invece arrivato dal fronte del centrosinistra che, in effetti, da candidati consiglieri. In ogni caso il fatto che un comune di queste parti è latitante da sempre, incapace quasi sei mila abitanti non riesca a dare vita com’è di abbozzare un tentativo di rapprea un minimo di confronto di idee è cosa co- sentanza in loco.
Mauro Fecchio
Elezione quindi scontata per Fecchio? No, perché per vincere al candidato senza avversari serve comunque superare un doppio ostacolo: innanzitutto abbattere il quorum del 50% degli elettori (che a Correzzola sono complessivamente 4.559) e quindi raccogliere almeno metà delle preferenze espresse. La legge, infatti, dice che: “dove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista e il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti
validi non inferiore al 50% dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50% degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune”. In caso contrario l’elezione sarebbe dichiarata nulla e il comune sarebbe commissariato d’ufficio, sino alla successiva tornata elettorale utile. A sostenere il candidato sindaco c’è gran parte dell’amministrazione uscente: Mario Sabbadin, Claudio Padovan, Filippo Franzolin, Debora Marcato, Diego Pasquali, Luciano Barbierato e Doroteo Ago-
stini. A questi nomi si aggiungono quelli di Stefano Cecchetto, Rossella Fusetti, Sonia Marcato e Linda Piva. Dopo due mandati da sindaco e uno da vicesindaco, il vero avversario di Mauro Fecchio questa volta potrebbe quindi essere l’astensionismo. Si tratterà, insomma, di una sorta di referendum sull’effettivo gradimento di un’amministrazione in carica da quindici anni.
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Brugine 21 Amministrative Le elezioni di primavera
Sindaco: ci provano Giraldo, Miazzi e Zecchin a cura di Martina Maniero Michele Giraldo candidato della Lista “Insieme si può”
Marco Miazzi è sostenuto dalla Lista “Amiamo Brugine e Campagnola”
l’ex assessore ai lavori pubblici si rimette in gioco con una lista civica di giovani e molte donne
Il candidato renziano del centrosinistra, giovane ma di lunga esperienza politica come militante nel pd
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ichele Giraldo, ex assessore ai Lavori pubblici della giunta guidata da Davide Zanetti, si candida a sindaco alle elezioni amministrative di maggio con la civica “Insieme si può”. 31 anni, libero professionista, segretario del locale circolo della Lega nord, conta tra gli altri l’appoggio dell’ex assessore alle Politiche sociali e segretario dell’Udc, Sabrina Baldin e del consigliere comunale uscente Jhonny Caron (anche lui esponente del Carroccio). La sua candidatura è stata ufficializzata solo a seguito delle divergenze nate ad inizio anno nella coalizione di maggioranza. Attriti che a febbraio hanno convinto il sindaco a ritirare le deleghe a Giraldo e alla Baldin e che ora si rimettono in gioco in una lista civica tutta loro. Al centro del programma elettorale, si legge, la persona nella sua totalità. Priorità dunque all’attenzione al sociale, includendo tutte le fasce d’età, dai bambini, ai giovani, alle famiglie, agli anziani, alle scuole di ogni ordine e grado. Fondamentale, anche qui, la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa e il loro contributo. Nessuna promessa elettorale poco credibile. Si dovrà partire invece dalla manutenzione di quanto già è stato realizzato come le strade, i marciapiedi, gli edifici pubblici e scolastici.
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Michele Giraldo
La sua è già stata ribattezzata “la lista rosa con le quote azzurre” perché dei dodici candidati consiglieri ben sette sono donne. Buona la rappresentanza delle frazioni: oltre la metà dei candidati risiede a Campagnola. Quanto all’età media quella di Giraldo è una delle liste più giovani di questa tornata elettorale con una media di 37 anni, 21 il candidato più giovane, 55 il più anziano. In lista con Giraldo, oltre alla Baldin e Caron, ci sono Sofia Pinato; Claudio Maniero; Cristina Sofia Milanetto; Francesco Masut; Cristina Giraldo; Paolo Boscolo Chio; Melita Ester Benvegnù; Guerrino Cavallini; Tamara Amadei e Meghi Petrillo.
l centrosinistra candida Marco Miazzi alle elezioni amministrative di primavera. Sarà lui a guidare la lista civica “Amiamo Brugine e Campagnola”, al debutto sulla scena politica locale e senza alcun riferimento esplicito agli attuali partiti e gruppi politici presenti sulla scena, pur collocandosi nell’area del centrosinistra. Il candidato, avvocato, 40 anni ad agosto, vanta un lungo curriculum politico tra le fila del Partito democratico: renziano della prima ora, come lo stesso si è definito, dal 2008 al 2013 è stato segretario del Pd di Brugine, ed è attualmente impegnato nel direttivo provinciale del partito. Da sempre attivo in parrocchia, attualmente impegnato nel direttivo provinciale dell’associazione Noi Padova, da cinque anni è al tavolo del consiglio comunale in veste di capogruppo all’opposizione. I prossimi cinque anni, nelle intenzioni del programma elettorale del gruppo, dovranno essere caratterizzati da un maggior coinvolgimento dei cittadini alle scelte dell’amministrazione. Va programmata una manutenzione periodica degli edifici pubblici, da adeguare sul piano energetico alle normative vigenti, così come viene ritenuto essenziale il mantenimento del servizio di trasporto scolastico, del comodato gratuito dei libri e della mensa scolastica. Una
Marco Miazzi delle priorità dell’azione amministrativa di Miazzi sarà la realizzazione dei una palestra per le scuola primaria di Campagnola, come chiesto a gran voce dai genitori e dagli insegnanti. Un altro punto importante è quello che riguarda la manutenzione delle strade, sia per quel che riguarda il flusso del traffico sia per la sicurezza. Molto sentito è anche il problema dell’illuminazione pubblica, carente in particolar modo nelle zone periferiche. In lista con Miazzi oltre a Gennaro Comunian, ex amministratore locale, anche Cristina Carraio; Donatella Chinello; Gianluca Criconia; Simone De Lazzari; Stefano Gobbo; Renato Prado; Stefano Salvagnin; Laura Valente; Daniele Vefro; Edoardo Xodo; Sandra Zubani.
messaggio elettorale a pagamento
ELEZIONI AMMINISTRATIVE LEGNARO
Oddone Zecchin a capo della civica “Progetto Comune 2.0”
Una scelta di continuità per le forze di maggioranza che candidano l’attuale vicesindaCO
25 maggio 2014
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Comm. Responsabile: Lorenzino Collesei
a maggioranza candida Oddone Zecchin, cinquant’anni, libero professionista, segretario del collegio provinciale dei geometri, attuale vicesindaco, assessore alla Cultura e all’Istruzione, sarà a capo della civica Progetto Comune 2.0, la stessa lista che ha vinto nella scorsa tornata elettorale. Una scelta in continuità, quindi, rispetto all’operato svolto nel precedente mandato dal sindaco Davide Zanetti. In lista, non a caso, ci sono gli assessori Giuliano Chinello (Attività produttive e Oddone Zecchin Comunicazione) e Andrea Putti (Sicurezza e Protezione civile); il capogruppo di mag- aree pubbliche più a rischio. gioranza Mario Comunian e i consiglieri Sul piano finanziario e su quello del di maggioranza uscenti Millo Chinello e lavoro l’impegno è per una progressiva Luca Cognolato. Tra riduzione del tasso le opere pubbliche in- Sul piano finanziario di indebitamento serite a programma l’impegno è per una del comune (che dal alcune già progettate progressiva riduzione 2009 al 2014 è e finanziate, come dell’indebitamento passato dal 12,5% al la sistemazione del del Comune 8,5%); la creazione campo sportivo del di una commissione capoluogo e altre utili a migliorare la per le attività produttive e commerciali viabilità locale come la realizzazione una che favorisca l’economia locale in collaborotatoria all’incrocio tra le vie Arzerini, Bru- razione con le associazioni di settore e la itola, Ospitale e Roma e il miglioramento semplificazione della parte burocratica nei dell’illuminazione pubblica con l’impiego rapporti cittadino/professionista e ammidi lampade a led. nistrazione pubblica. Sul fronte sicurezza si propongono In lista con Zecchin, oltre a buona parnuove soluzioni per unificare e garantire te dell’attuale maggioranza, ci sono Miil servizio di Polizia locale nella Saccisica e riam Borgato; Giulio Bottin; Stefano Bravi; il potenziamento del sistema di videosor- Pamela Danese; Giulia Giungo; Stefano veglianza già realizzato, soprattutto nelle Masiero e Fabiana Tassoni.
I R O … L E A N V O I S ! S O A e P EGNAR L r e p SCEGLI DI CAMBIARE.
perlegnaro@gmail.com
per LEGNARO
22 Legnaro Amministrative Le elezioni di primavera per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale
Bettini, Bianchini, Collesei, Criconia: corsa a quattro a cura di Martina Maniero
Giovanni Bettini, “Moderati per Legnaro”
Urbanistica, territorio e macchina amministrativa: sono i temi ricorrenti nei programmi elettorali dei quattro candidati
il candidato del centrodestra punta su Esperienza e competenza
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iovanni Bettini torna alla guida dei “Moderati per Legnaro”. Esperienza e competenza è lo slogan scelto per questa tornata elettorale, e di esperienza Bettini, in questo senso, ne ha da vendere: 75 anni, da un ventennio sulla scena politica locale, è stato sindaco per due mandati consecutivi (dal 1999 al 2009) e vicesindaco nell’ultimo quinquennio. Il centrodestra sceglie di andare sul sicuro quindi, puntando tutto su un candidato che ha vinto le elezioni del 2004 con il 59,4% dei voti e la tornata precedente del 1999, con il 53,6%. Numeri che i suoi si augurano possano essere replicati. I Moderati sono andati a riprendere il vecchio programma elettorale di Ivano Oregio Catelan del 2009 e le sue priorità, per dimostrare che tante promesse sono state mantenute. Dalla lista viene spuntata la sistemazione idraulica del centro; la riqualificazione di viale del Cimitero, il restauro dell’oratorio Sant’Anna e la realizzazione della pista ciclabile lungo la Statale in direzione Piove di Sacco. Sotto la voce “fatto” finiscono la realizzazione della rotatoria in via Orsaretto (ma non quella del centro, all’incrocio tra la Statale e le vie Roma e Vittorio Emanuele II, che pare sia in fase di ultimazione); la sistemazione delle scuole e delle strutture
Giovanni Bettini sportive con l’installazione di pannelli fotovoltaici e l’acquisto di nuove attrezzature per il parco verde di via Cavour. Tra le promesse elettorali molte opere pubbliche: un nuovo polo scolastico nel capoluogo e la scuola elementare nella frazione di Volparo; la prosecuzione della pista ciclabile in direzione Piove di Sacco e quella su via Ardoneghe; un centro anziani diurno e una casa delle associazioni tutta nuova. In lista con Bettini c’è il sindaco in carica, Ivano Oregio Catelan, capolista; gli assessori Thomas Conte (Sport e Comunicazione) e Cristina Licata (Edilizia Privata e Attività produttive) e il consigliere di maggioranza uscente Maurizio Miolo. Gli altri candidati: Nicola Bertipaglia; Vincenzo Danieletto; Daniela Desirò; Roberto Maniero; Michela Miazzo; Alessia Morandin; Paola Morandin e Martina Perin.
Lorenzino Collesei. Lista “Per Legnaro”
Il CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA PUNTA SUL MIX NOVITà ED ESPERIENZA, POLITICA E SOCIETà CIVILE
L
orenzino Collesei è il candidato sindaco per il centrosinistra. Sarà lui a guidare la lista “Per Legnaro” con l’appoggio del Partito Democratico, di Sinistra Ecologia e Libertà e del Centro moderato. Il candidato, 59 anni, vanta un lungo curriculum politico, ed è l’attuale capoLorenzino gruppo di minoranza al consiglio Collesei comunale per “Vivere Legnaro”. In lista con Collesei ci sono cinque donne e sette uomini, per una squadra che conta un mix di candidati di esperienza e volti nuovi, nella quale figurano medici, insegnanti, lavoratori dipendenti, liberi professionisti e molti laureati. Una scelta, quella di premiare le alleanze politiche, che il gruppo definisce prima di tutto una questione di identità, ma che non ha precluso il dialogo con la società civile. In lista pertanto ci sono il segretario locale del Partito democratico, Elia Bozzolan; l’ex coordinatore del Pd, Antonio D’Alessio; il segretario di Sel Bruno Favero e Maurizio Bertogno, in rappresentanza dell’area di centro. Tra i punti principali del programma elettorale la riqualificazione della Corte Benedettina (tra l’altro è anche il simbolo della lista) che deve tornare ad essere centro di aggregazione per i legnaresi e la realizzazione di un polmone verde nell’area adiacente, in quello che fu il brolo, ovvero un grande parco a servizio dei legnaresi. Saranno proprio questi ultimi a scegliere tra tre progetti realizzati dagli studenti di Agripolis e che verranno presentati a maggio nel corso di un incontro pubblico. Anche in questo programma ampio spazio viene dato alla questione “urbanistica”, che deve essere ripensata, a partire dall’edilizia esistente, senza dimenticare di valorizzare il patrimonio culturale esistente. In lista con Collesei, oltre a Bertogno, Bozzolan, D’Alessio e Favero, ci sono Paola Agnese Fioretto; Camilla Borgato; Claudio Borsetto; Gioia Capelli; Giuliano Carraio; Agnese Masiero; Luca Salmaso e Silvia Sartori.
Il Municipio di Legnaro. Il 25 aprile gli elettori sono chiamati a scegliere il nuovo primo cittadino
Davide Bianchini, “Movimento Legnaro Nuova”
Il candidato che ha l’obiettivo di rinnovare la classe dirigente e creare un’alternativa al modo di fare politica
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proprio i legnaresi attraverso quelle che nel proavide Bianchini è il candidato sindaco per il gramma vengono definiti “strumenti di democrazia “Movimento Legnaro Nuova”: lista trasversale diretta” come i referendum consultivi e le riunioni nata per unire, almeno in un primo momento, pubbliche. Sul piano dell’ambiente è in programma le forze politiche oggi all’opposizione. Quarant’anni, la sostituzione dei punti luce della pubblica illumiamministratore di condominio e praticante avvocato, nazione con lampade a led, l’incremento della racBianchini dal 2011 è consigliere comunale della lista colta differenziata per abbattere i costi e la ristrut“Vivere Legnaro” (anche se da qualche tempo si è reso autonomo rispetto alle decisioni del gruppo). turazione degli edifici pubblici in chiave energetica. La sua candidatura è stata ufficializzata solo dopo il E ancora la messa in sicurezza del territorio, sul piano idrogeologico, ma anche sul fronte viabilità “no” del centrosinistra alla lista unica. Nella sua lista Davide Bianchini con la messa a punto di sistemi per rallentare il tutti, o quasi, volti nuovi, persone alla prima esperienza politica. L’obiettivo dichiarato è quello di rinnovare la classe traffico veicolare lungo le principali arterie stradali. In lista con Bianchini anche Simone Meggiolaro, preside del dirigente e creare un’alternativa al modo di fare politica così come liceo Einstein di Piove di Sacco e già candidato alle primarie del finora si è inteso. In cima al suo programma elettorale la tutela del territorio e centrosinistra di Legnaro nella scorsa tornata elettorale. Gli altri lo sviluppo del paese che va ripensato, fissando un tetto di cre- candidati: Stefano Benetton; Ermes Carraro; Lucia Coletto; Maura scita della popolazione per i prossimi dieci anni, proporzionando, Gioia Dalla Motta; Jacopo Fioretto; Alberto Lazzarin; Cinzia Maniesu quel limite, le nuove concessioni edilizie. Un’ipotesi per ora ro; Roberto Pescarolo; Marco Saretta; Deborah Universi e Martina allo studio e sulla quale potrebbero essere chiamati ad esprimersi Zandonà.
Stefanino Criconia “Lega Nord Liga Veneta di Legnaro”
Il carroccio alla fine ha scelto la corsa in solitaria: TUTELA DEL TERRITORIO, TRASPARENZA E RIORGANIZZAZIONE DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA LE PRIORITà
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orsa in solitaria per la Lega Nord alle liberare risorse da impiegare nella riduzione degli elezioni del 25 maggio. Il Carroccio, nooneri a carico dei cittadini e per il miglioramento nostante un primo apparentamento con il dei servizi. gruppo di Davide Bianchini (Movimento Legnaro E ancora, nuovo impulso alle attività delle Nuova), si presenterà alle urne con una propria associazioni di volontariato e a quelle sportive; lista (Lega Nord Liga Veneta di Legnaro), forspazio alle manifestazioni culturali e alle iniziamata da militanti e sostenitori del partito, e un tive a favore della famiglia. Sul piano della viaproprio simbolo. bilità e della sicurezza il programma riporta un Il candidato sindaco è Stefanino Criconia, dettagliato elenco delle iniziative che potrebbero essere messe in atto in collaborazione con le 54 anni, ex commerciante e operaio, fondatore forze dell’ordine presenti sul territorio e quindi della sezione locale della Lega e segretario di con la Polizia locale ma anche e soprattutto con partito per due mandati. Stefanino Criconia i Carabinieri, presenti a Legnaro con una stazione Il programma elettorale, che tocca necessariamente un po’ tutti i punti della cosa pubblica, gravita comunque dell’Arma. In lista con Criconia il vicesegretario di sezione, Stefano Di attorno ad alcuni nodi fondamentali. Innanzitutto la tutela del territorio, anche dal punto urbanistico, che deve andare di pari passo Lallo. Gli altri candidati: Antonio Maurizio Lando; Emiliano Rosalla sostenibilità; la partecipazione e trasparenza amministrativa, setto; Marcello Guerra; Davide Criconia; Matteo Borella Stefanelli; attraverso incontri periodici con la cittadinanza e la riorganizzazio- Luigi Franzolin; Rosanna Cestonaro; Elvira Salmaso; Santina Antone della macchina amministrativa, attraverso un bilancio oculato, nella Marras; Cecilia Bison e Cecilia Contran. che eviti lo spreco di denaro pubblico e che permetta invece di
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24 Arzergrande Onorificenze Un riconoscimento alla sua opera educativa
Cittadinanza onoraria al maestro Creuso
Ha insegnato per trent’anni alla scuola elementare di Vallonga di Alessandro Cesarato
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ittadinanza onoraria a Espedito Creuso, insegnante alla scuola elementare della frazione di Vallonga per un trentennio. Gli è stata conferita dal sindaco Luca Sartori nelle scorse settimane in occasione di un consiglio comunale. Il maestro Creuso, 64 anni lo scorso marzo, aveva iniziato a insegnare a Vallonga nel 1982. Lo ha fatto interrottamente sino allo scorso settembre quando è andato in pensione. Nel corso degli anni, oltre a stare in cattedra, ha svolto ruoli anche di coordinamento del plesso e di supporto alla direzione didattica. Un ruolo da educatore interpretato con costante dedizione e impegno professionale, sapendo cogliere e adattarsi ai cambiamenti e alle novità del mondo dell’istruzione, rispondendo in maniera propositiva e con spirito di adattamento anche alle condizioni non sempre favorevoli che hanno accompagnato l’evoluzione della Scuola come istituzione. “Abbiamo deciso di conferire questa onorificenza - ha detto l’assessore alla Cultura Eli-
La cerimonia in Comune: il maestro Espedito Creuso riceve la cittadinanza onoraria dal sindaco Luca Sartori
sabetta Favaron nel corso della cerimonia - per la sua costante determinazione nel fare della scuola il luogo per eccellenza dell’educazione, della cultura e del pensiero indipendente dei ragazzi e per tutto ciò che sul piano umano e personale ha saputo mettere a disposizione per l’istruzione dei suoi allievi”. “Nella sua opera educativa - ha aggiunto ha saputo valorizzare le peculiarità e le attitudini degli alunni, stimolandoli nell’apprendimen-
to. Un’attenzione paterna, autorevole e ferma, ma nel contempo comprensiva e affettuosa, ha caratterizzato il suo operato sia come maestro che come coordinatore”. “Per la sua professionalità e le sue doti personali - ha concluso - ha ottenuto la stima delle famiglie dei suoi alunni e ha instaurato con esse un rapporto fiduciario e collaborativo di grande giovamento per la crescita e la formazione intellettiva dei bambini”.
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NEWS Ambiente e territorio
“20-20-20”, Arzegrande fa la sua parte nel raggiungimento degli obiettivi di politica energetica europea
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l raggiungimento degli obiettivi di politica energetica europea, la cosiddetta “20-20-20”, passa anche attraverso i comuni. E’ vero che le azioni per ridurre i gas serra, incentivare le energie rinnovabili e aumentare l’efficienza energetica spettano a ben altri attori, tuttavia Arzergrande, nel suo piccolo, continua a fare la propria parte. In quest’ottica va vista la delibera adottata nelle settimane scorse della giunta comunale che ha approvato l’adesione alle iniziative promosse dal Consorzio Padova Sud per la realizzazione dell’Inventario delle emissioni di base che servirà per fornire un quadro della situazio- Il primo passo sarà ne ambientale attuale rispetto alla l’Inventario delle emissioni quale definire degli obiettivi miglio- di base per tracciare il quadro della situazione rativi da raggiungere. In questa fase non sono previ- ambientale attuale ste spese a carico dell’ente comunale e il Consorzio Padova Sud si avvarrà della collaborazione dello Sportello Energia e di Legambiente che metterà a disposizione la propria esperienza e le competenze tecnico-specialistiche per la redazione di questo inventario. Il passo successivo sarà quello della redazione del Piano di azione per le energie sostenibili (Paes), un documento che descrive una serie di progetti e azioni pratiche che il Comune metterà in atto per raggiungere e superare l’obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020. Progetti e azioni che dovranno riguardare la riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati, una mobilità pulita e una sempre maggiore sensibilizzazione dei cittadini in tema di consumi energetici. Per facilitare l’adesione alla seconda fase il Consorzio Padova Sud ha deliberato un contributo di mille euro e ulteriori mille euro sono stati messi a disposizione dalla Provincia. A.C.
Codevigo 25 Territorio La manifestazione del comitato intercomunale “Brenta sicuro”
Nuove scelte per la sicurezza idrogeologica Appuntamento a Conche nel punto dove nel 1966 il fiume ruppe. Una iniziativa per dettare l’agenda alla politica affinche i cittadini possano “vivere sereni in un territorio sicuro”
NEWS Rischio allagamenti
Sono partiti gli interventi alla rete fognaria e idrica
di Alessandro Cesarato
E’
passato quasi mezzo secolo ma le paure sono rimaste le stesse. In via Zena, a Conche, a ricordare il punto dove il fiume Brenta ruppe nel 1966 c’è da tempo un cippo commemorativo. Lo scorso 12 aprile c’è stato anche il comitato intercomunale “Brenta Sicuro” con una manifestazione sul problema della sicurezza idrogeologica. L’appuntamento seguiva una prima manifestazione tenutasi lo scorso settembre lungo gli argini veneziani del Brenta e la conferenza di novembre a Piove di Sacco. L’iniziativa ha avuto più valenze. Rievocare in primis, nel luogo esatto della tragedia, la drammatica esondazione del fiume Brenta nel 1966. Poi, favorire una presa di coscienza dei partecipanti del problema rappresentato dalle mancate manutenzioni delle rive dei fiumi, da anni di cementificazione selvaggia, da progetti come l’idrovia mai attuati. “La manifestazione - spiega Marino Zamboni di “Brenta sicuro” - si è posta l’obiettivo di dettare l’agenda dei cittadini nei confronti della politica. Vogliamo condizionare tutti insieme le scelte sul tema della sicurezza idrogeologica”. “Vivere sereni in un territorio sicuro” non è solo uno slogan, ma una speranza che può concretizzarsi solo attraverso una precisa programmazione. La messa in sicurezza del territorio deve divenire la vera priorità, non i tanti progetti di altre opere costose e di dubbia utilità. Da dove partire? Con
La manifestazione dello scorso 12 aprile sul problema della sicurezza idrogeologica manutenzioni e pulizie delle rive dei fiumi che siano continue e non solo legate all’emergenza. Quindi completare definitivamente l’idrovia Padova-mare, nella sua funzione di canale scolmatore. Sul palco allestito sull’argine del Brenta sono saliti l’assessore regionale Maurizio Conte, i rappresentati dei sindaci del Padovano e del Veneziano, Legambiente, la senatrice Paola De Pin, l’eurodeputata Elisabetta Gardini e
NEWS Gestione del verde pubblico
La collaborazione del comune con l’associazione “Amico giardiniere”
Francesco Veronese del Consorzio di bonifica Bacchiglione. A tutti il comitato ha chiesto risposte concrete. La prima è già arrivata dalla Regione che si è impegnata a convocare a stretto giro la Conferenza dei Servizi per valutare il progetto dell’Idrovia. Progetto da presentarsi necessariamente entro il 2014 se non si vuole perdere i finanziamenti europei per lo Sviluppo Regionale 2014-2020.
Manutenzione degli argini del Brenta La Protezione civile ammonisce
Urgente un’immediata e accurata manutenzione
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estione corretta del verde pubblico e dei suoi costi quale aspetto qualificante della comunità. Lo pensa di certo l’amministrazione che negli ultimi mesi, volendo dimostrare una particolare attenzione verso un ambiente peculiare qual è quello che contraddistingue il proprio territorio, ha Il sindaco Belan avviato un lavoro per trasmettere questa sensibilità al maggior numero possibile di con Francisco Merlo Panteghini di “Amico cittadini. giardiniere” “Il più delle volte la gestione del verde pubblico è vista come un peso economico - esordisce il vice sindaco Nicolas Frison - dimenticando invece che può trasformarsi in una risorsa ecologica per la fauna che vi nidifica oltre che decorativa dei nostri paesi”. Sulla scia di queste premesse è nata così la collaborazione gratuita con “Amico giardiniere”, un’associazione che offre le competenze per un salto di qualità nella gestione del verde in ambito urbano, in particolare su come progettare correttamente le aree verdi, inserirle in un’ottica naturalistica e non di mero decoro e ridurre i costi di manutenzione con accurata pianificazione. Insomma, alberi, siepi e parchi sono un bene della comunità e possono svolgere un ruolo ecologico importante. Una filosofia dinamica e all’avanguardia, subito sposata dal sindaco Annunzio Belan e dalla sua squadra. “Abbiamo deciso di affidarci a questa associazione - continua Frison per la sensibilizzazione dei nostri concittadini. Nel mese di maggio sarà, infatti, organizzato un corso di gestione del verde, aperto a tutti, al quale oltretutto parteciperà obbligatoriamente il personale del comune. Siamo convinti che una gestione razionale del verde, secondo questo modo di agire, possa accrescere la qualità del nostro territorio abbassandone oltretutto i costi. In quest’ottica stiamo lavorando - conclude - anche per redigere un regolamento comunale del verde. Per il nostro comune sarebbe la prima volta”. A.C.
L
a manutenzione degli argini dei fiumi Brenta e Bacchiglione è una priorità improrogabile. L’ulteriore campanello d’allarme arriva questa volta dal gruppo comunale della Protezione civile che, su richiesta del sindaco Annunzio Belan, nelle scorse settimane ha eseguito un dettagliato monitoraggio della situazione. La ricognizione è stata eseguita percorrendo con una barca il Brenta, dal ponte di Codevigo fino allo scarico delle idrovore poste all’altezza della frazione di Cambroso. La fotografia che ne è uscita e a dir poco preoccupante. Su entrambe le sponde sono cresciuti, senza soluzione di continuità, arbusti che oramai hanno raggiunto dimensioni notevoli, provocando tra l’altro smottamenti del terreno molto evidenti. Sono state riscontrate molte buche, anche di un metro, con estensione verso l’interno degli argini. In vari punti sono poi presenti piccole frane che hanno variato l’inclinazione della cosiddetta “scarpa”, cioè il rapporto fra la base e l’altezza di una sponda. Sul corso del fiume ci sono poi tronchi di piante morte, incagliate sugli argini. Per non parlare di frequenti pontili in legno,
Le condizioni del Brenta dal sopralluogo effettuato dalla Protezione civile oltre a opere di scavo, costruiti per ricavare piazzole di sosta per i pescatori. Le conclusioni? Serve un’immediata e accurata manutenzione attraverso una pulizia approfondita che porti per prima cosa all’eliminazione di tutte le piante presenti. E’ necessario poi la ricostruzione della scarpa, con una preventiva indagine sullo stato di consistenza del terreno e sulla profondità dei fori presenti. Nella relazione conclusiva della Protezione civile emerge come, se tutto ciò non fosse realizzato, in caso di nuove piene, si potrebbero creare situazioni di pericolo dovute al rallentamento del deflusso delle acque, allo sradicamento degli alberi più pesanti che andrebbero a danneggiare, oltre agli argini, anche lo stesso ponte di Codevigo, già per altro soggetto a una forte pressione alla base dei pilastri per l’incagliamento di arbusti e ramaglie. Dito puntato anche contro la sconsiderata consuetudine dei proprietari di terreni agricoli, sia lungo il Brenta sia lungo il Bacchiglione, di eseguire l’aratura sino alla base delle scarpate esterne, intaccando così porzioni degli argini stessi. A.C.
Partiti gli interventi alla rete idrica e fognaria
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nterventi alla rete fognaria e idrica per porre rimedio all’annoso problema degli allagamenti in occasione di improvvise e forti precipitazioni. Le cause degli allagamenti sono molteplici e note: il disinteresse nella pulizia dei fossati secondari (indispensabili per lo smaltimento delle acque piovane provenienti dai terreni e dalle vie stradali), la repen-
Con il mese di aprile sono iniziati i lavori lungo via Vittorio Emanuele III. Si protrarranno sino alla fine di luglio tina cementificazione di alcune aree che azzerano il gradiente di permeabilità del terreno e una rete di smaltimento delle acque del tutto inadeguata. I continui solleciti di intervento da parte dell’amministrazione ad Acegas Aps, Provincia e Consorzio di bonifica iniziano finalmente a mostrare i primi risultati. Sono, infatti, iniziati con il mese di aprile i lavori lungo via Vittorio Emanuele III, l’arteria centrale del capoluogo. Si protrarranno, salvo imprevisti, sino alla fine di luglio. Nei prossimi mesi poi Acegas Aps aprirà il cantiere anche in via Garubbio per la posa della nuova rete fognaria. Il progetto esecutivo, già approvato in febbraio, è in attesa di essere appaltato. “Il fatto è che queste vie - spiega il vicesindaco Nicolas Frison - usufruiscono ancora della fognatura mista, quindi non divisa. Questo porta a sovraccaricare la tubatura, riversando acque nere e bianche in superficie tramite i tombini e gli scarichi domestici”. Ora negli uffici comunali si sta lavorando per inserire nel programma della manutenzione delle reti anche via Osteria, altro punto critico spesso in sofferenza. Man mano che le opere saranno compiute si provvederà al riassestamento del fondo stradale e alla sua totale riasfaltatura. I costi dei lavori sono completamente a carico di Acegas Aps e della Provincia. A.C.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA
Record negativo Nella provincia sono in crescita i licenziamenti collettivi
PADOVA
Allarme disoccupazione a pagare sono i giovani Padova maglia nera: nel primo trimestre 2014 già persi 726 posti, Cgil: è allarme precariato di Martina Celegato
E
’ nuovamente un dato relativo alla disoccupazione a creare notizia in Provincia di Padova. Un dato allarmante e che deve necessariamente spingere ad una riflessione ulteriore sul ruolo delle istituzioni in tale settore quello che emerge dal quadro tracciato dalla segreteria provinciale della Cgil di Padova che ha elaborato i dati diffusi negli scorsi giorni dall’Inps a riguardo. A destare la maggiore preoccupazione sono i dati relativi agli ammortizzatori sociali. Solo durante i primi tre mesi del 2014 sono stati persi in provincia di Padova ben 726 posti di lavoro, cifra che ha raggiunto il suo massimo picco dal 2007. Anche i dati relativi alla cassa integrazione non lasciano via di scampo visto che, sebbene siano diminuite del 50% le casse integrazioni ordinarie, sono cresciute del 40% le richieste relative alla cassa integrazione straordinaria. Percentuali che peggiorano ulteriormente se andiamo ad analizzare i dati relativi alla cassa in deroga che ha registrato un 65% in meno rispetto al trimestre precedente. Numeri senza dubbio da primato tristemente negativo che sottolineano, ancora una volta, come proprio nel cuore del Veneto la crisi non accenni a diminuire continuando la sua azione distruttiva per le piccole e medie industrie che tradizionalmente caratterizzano l’economia locale. Non solo: alcune percentuali e dati evidenziano anche
come l’azione statale non sia così efficace soprattutto dal strando invece uno stallo totale nell’area del Conselvano, punto di vista delle erogazioni degli assegni considerato del Piovese e del Cittadellese. Stabili rimangono i dati che ad oggi molti sono i lavoratori che non ricevono le relativi all’occupazione nel Monselicense e nel Camposovvenzioni statali previste e che quindi inevitabilmente sampierese. E nel resto del Veneto? I dati relativi alle altre provincie sono senza dubbio più consolanti, sebbene versano in condizioni di precarietà economica. Ma quali sono le caratteristiche che emergono da i disoccupati all’interno della Regione siano due volte e mezzo quelli prima della crisi con questi dati? La prima senza dubbio è una particolare concentrazione nella quella relativa ai licenziamenti collet- Oltre a chi perde fascia di età più giovane. Drammatica tivi che nel 2014 si rivelano essere il il lavoro c’è si presenta quindi la situazione di Pavero e proprio tallone d’Achille per la chi non riesce dova, provincia con il tasso più alto, provincia di Padova e per le sue indu- ad averne uno seguita a ruota da Rovigo e da Venestrie. Licenziamenti che coinvolgono di stabile zia entrambe con una percentuale di diverse tipologie di aziende e che rischiano di minare irreversibilmente l’assetto economico- disoccupazione pari al 8,6%. Segue Vicenza con il 7,4% produttivo dell’intera regione. Il 18% in più rispetto allo mentre la provincia dove il lavoro sembra non subire forti stesso periodo dell’anno precedente una percentuale che variazioni è Verona. Ma complessivamente è senza dubnon accenna a diminuire e che, a dispetto della ripresa bio al situazione giovanile a generare l’allarme più inteneconomica del paese, non lascia molte vie di scampo. so vista non solo la disoccupazione crescente. Molti sono Strategici inoltre i settori più colpiti ossia edilizia, turismo, infatti i giovani impiegati attraverso forme contrattuali tessile e abbigliamento da sempre pilastri economici. Una atipiche che non prevedono ammortizzatori sociali o altre lieve ripresa si è registrata nell’ambito della meccanica forme di tutela e che si trovano quindi ad esser inseriti in principalmente destinata all’esportazione quindi frutto di un contesto non solo incerto ma anche poco incoraggiante acquisti di altri paesi. dal punto di vista professionale. Una situazione da non Per quanto riguarda le aree solo a Padova città e sottovalutare per le conseguenze a lungo termine a cui si nell’area termale le percentuali sono in crescita regi- potrebbe arrivare.
unindustria Padova
siglaTo l’accordo per il crediTo
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nicredit e le associazioni di categoria delle provincie di Padova, Treviso e Vicenza hanno siglato un accordo che punta al rilancio degli investimenti per le 6 mila imprese associate. “La convenzione con UniCredit è un primo importante risultato dell’accordo di collaborazione siglato nei mesi scorsi dalle tre Associazioni per il credito e la finanza, dopo il commercio estero e l’ambiente, nell’ambito del quale è stato affidato ad Unindustria Treviso il ruolo di coordinamento per il credito” afferma Confidustria Padova in merito. “Questo accordo va incontro di a tutte le imprese che intendono investire per tornare a crescere. La capacità di svoltare si gioca infatti sulla liquidità, messa a dura prova dalla recessione.” ha dichiarato il Delegato Confindustria Padova per il Credito e la Finanza, Mario Ravagnan. M.C.
NuOVA fRONTIERA LAVORO AuTONOMO? I GIOVANI SCELGONO IL CO-WORKING
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’ stato inaugurato lo scorso 17 aprile lo spazio di co-working Co+ in piazza Cesira Gasparotto a Padova. Uno spazio, già il secondo a Padova dopo Talent Garden di via della Croce Rossa, che punta alla condivisione degli spazi di lavoro fra diverse tipologie di professionisti, dai titolari di partita Iva e lavoratori autonomi fino a piccole aziende che scelgono questa forma unica nel suo genere per la crescita aziendale. Più di 3000 sono le postazioni di co-working nel mondo, sintomo che la condivisione dello spazio di lavoro porta a generare nuove idee e sviluppi e che sempre più c’è la necessità di ottimizzare le spese relative alla gestione degli spazi. Uno scambio continuo di competenze trasversali ed esperienze che arrivano da vari ambiti economici e sociali, una vera e propria
fucina di idee che nel caso di CO+ coinvolgono anche la città di Padova e precisamente la collocazione specifica dello spazio. Nato da un progetto di Est - Educazione, Società, Territori, CO+ in concomitanza con l’apertura delle postazioni ha indetto anche un bando per la riqualificazione e progetti correlati alla rinascita di Piazza Gasparotto. Un vero e proprio concorso che oltre a mettere in palio una postazione gratuita per un anno al vincitore punta all’azione concreta e tangibile nella città. “Un open space che vuole andare oltre le quattro mura, coinvolgendo in un progetto di nuova socialità piazza Gasparotto e il quartiere che la ospita”, affermano gli organizzatori. M.C.
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Spazi Spazi Aperti aperti 13 27 Iniziativa Centro Veneto Servizicommissionato L’azienda fornisce l’approvigionamento idrico in 59Dogado” Comuni del padovano e del vicentino CorrezzoladelIl risultato di uno studio dal Gruppo di Azione Locale “Antico
Un fondo peruna le seria famiglie in difficoltà Turismo rurale, opportunità Saranno sindaci a scegliere La missioni è quella di puntare suicome territori di pianura ancora poco impegnare la somma a disposizione fruibili della Pianura Padana orientale, captando il turismo classico e individuare Alessandro Cesarato i beneficari del contributo
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di Emanuele Masiero urismo come seria opportunità per tutto il territorio.
Lo dicono i risultati dello studio per la promozioanetutela dell’ambiente delle risorse idriche a volte del turismo rurale ecommissionato dal Gruppo si incontra con“Antico la solidarietà. al Fondo nelle Nuodi Azione Locale Dogado”Grazie e presentato vi settimane Investimenti Veneto Servizi un scorse condel unCentro convegno tenutosi nellaarriva cornice aiuto alle famiglie: eurosemplice per ciascuna utenza della concreto Corte Benedettina. Nonununa chimera da verrà destinato a chi versa in situazioni di crisi economichiacchiere di salotto, ma un treno da prendere assoluca. Tradotto in cifre? Ben 117.000 euro stanziati dal tamente al volo. Cvs che serviranno a sostenere non cesullaturismo fa più anLa mission è quella infatti dichi puntare ruche dell’altissimo disoccupazione in cui rale aneicausa territori di pianura tasso ancoradipoco fruibili, compresi versa tutta la bassa Un nuovo fondo aRiuscire disponel “triangolo” dellapadovana. Pianura Padana orientale. sizione deia Comuni sostenere illeturismo famiglieclassico, in difficoltà insomma captare per e indirizzare che economica. L’iniziativa a firma del Centro riguarda le grandi meteè tutta turistiche come le cittàVeneto d’arte Servizi, la società gestisceMantova il servizioe idrico integrato (Venezia, Padova,cheVerona, Ferrara) e le per padovano e del Adriatico vicentino.e L’assemzone59delComuni turismodel balneare del mare del lago blea dell’ente infatti di destinare a fiquelle nalità di Garda, anchehanelle areedeciso limitrofe che sono poi sociali il Foni (Fondo Nuovi Investimenti). Ogni Comune che distinguono anche l’ambito del Gal “Antico Dogaaderente diritto ai comuni un contributo pari a un Bovoleneuro per do” (che avrà comprende di Arzergrande, ciascuna utenzaLupia, attivaCampolongo nel proprioMaggiore, territorio. Candiana, In totale, ta, Campagna nel 2014 il Chioggia, Cvs erogherà un fondo pariCorrezzola, a euro 117.144 Cavarzere, Codevigo, Cona, Mira, per il supporto alle famiglie in condizioni socio-economiPontelongo e Terrassa Padovana). che Cosa disagiate. Il Fondo per Nuovi Investimenti poteva s’intende per turismo rurale? La sua peculiaessere destinato al sociale oppureaacontatto nuove opere. Forte rità principale è quella di mettere il visitatore dei traguardi già raggiunti in termini di opere realizzate
e investimenti sul territorio, il Cvs ha deciso di dare la priorità alle esigenze delle tante famiglie colpite dalla crisi economica. In totale, il fondo destinato al sociale per il 2014 è pari a un euro per ogni utenza attiva (domestica e altri usi) al 31 dicembre 2013. Spetterà ai 59 Comuni del Cvs preparare l’elenco dei soggetti in difficoltà, che avranno diritto a beneficiare del contributo, ottenendo uno sconto parziale o totale sul pagamento delle bollette del servizio idrico. Oltre alle famiglie seguite dai servizi sociali, i Comuni potranno decidere di indicare tra i beneficiari anche soggetti come scuole o asili nido. Saranno sempre i Comuni a indicare la riduzione da applicare di caso in caso. Il Centro Veneto Servizi applicherà le riduzioni assegnate direttamente fattura agli utentiinsegnalati. Le famiglie non solo con in l’ambiente esterno cui si viene a trovain riceveranno bolletta già ridotre,diffi macoltà, ancheinsomma, con la cultura e la vitauna della comunità che ta o addirittura La di selezione compito in esso risiede. azzerata. Questo tipo attività sarà metteunquindi in durissimo che ogni Comune affrontare: decidere stretta connessione le attivitàdovrà economiche e sociali del tra i centinaia, casi in offrendo difficoltà una econoterritorio rurale forse con il migliaia, contesto di turistico, ricmica. Il progetto avrà di certo una ricaduta positiva sul ca opportunità di sviluppo e crescita alla comunità locale territorio: sono 59 i Comunituristica aderentiunica, al Centro Veneto e al contempo un’offerta fruibile e di Servizi. In totale 49 della provincia di Padova, nell’area
Il visitatore viene messo in contatto con l’ambiente, la cultura e la vita della comunità rurale
Area lagunare, in alto la sede del Gal a Lova della bassa padovana dei Colli Euganei, e 10 della Fotoe del Consorzio provincia di Vicenza, berica. di nell’area Bonifica Bacchiglione Parlando di abitanti il numero diventa davvero considerevole con 253.000 persone nel territorio di competenza. “In turismo un momento qualità. Non “mordidiegrave fuggi”crisi maeconomica riscoperta per dei tante - sottolinea il presidente del Cvs, Giusepvalori famiglie della natura, della cultura, dell’enogastronomia pe Mossa - caratterizzato al tempooltretutto stesso dalla coltà e della campagna. Rappresenta un diffi segmenper amministrazioni comunali a possibilità reperire risorse per far to inle crescita e con interessanti di sviluppo fronte all’emergenza sociale, abbiamo ritenuto imporvisto che questo territorio si presta particolarmente. In tante essere va al fivisto ancoildei Comunidi nel sostegno ainterterchi non quest’ottica progetto cooperazione ce la fa. del Il Centro Veneto Servizi ritoriale Gal, denominato “Tur- prosegue Rivers”. il presidente - conferma così il suo impegno nel territorio, per quanto
Destinato un euro per ogni utenza attiva sul territorio di competenza Usando i finanziamenti europei ha lo scopo di creaMossa, re una rete diGiuseppe itinerari di mobilità lentapresidente (percorsi ciclabili del Centro Veneto Servizi, e navigabili) nei territori della Pianura vicini ai grandi spiega che l’azienda fiumi: Adige,haBrenta, Bacchiglione Po. Avvicinare e destianato a fienalità legare reciprocamente con questi percorsi zone rurali sociali il fondo per e città d’arte, potrebbe significare ampliare l’offerta nuovi investimenti turistica, proponendo al visitatore un’esperienza innovativa, culturalmente ricca e accattivante. “Tur Rivers” prevede diverse attività, tutte finalizzate alla valorizzazione sostenibile del territorio. Prevede di far conoscere e promuovere la nuova riguarda sia gli con investimenti il settore del sociale”. offerta turistica eventi chechemettano in risalto anche Un’iniziativa simile, in favore difficoltà il valore del patrimonio ruraledei checittadini le zoneconinteressate economiche e lavorative, è già stata avviata interventi in queste possono offrire. A tal proposito sono previsti settimane da Regione Veneto, Fondo Straordinario strutturali mirati che riqualifichino questo patrimonio die Solidarietà Fondazione Cassa già di Risparmio Pamigliorino ladella fruibilità dei percorsi esistenti. diNelle dova Padova Tre, Confcooperative e Consorzio attivitàe Rovigo, promozionali saranno coinvolti direttamente Padova Sud:agricole 135 disoccupati avranno di nuovo lavole aziende e le strutture turistiche localiun(oltre ro, coinvolgendo 48così Comuni della bassa padovana, per 200) che potranno concorrere a migliorarsi e inveun complessivo si avvicina su: al milione stirefinanziamento sul proprio futuro. Tutte leche informazioni www. di euro. Anchee 041/461157 in questo caso si tratta di un intervento galdogado.it reso possibile dal sostegno di enti che trattano questioni ambientali.
A PADOVA IL CEMENTO LA fA DA PADRONE
di Gennari Geom. Matteo & C.
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a città più cementificata in Veneto? Tanto per cambiare, Padova. Un altro record negativo che ovviamente sta animando le proposte per ridurre il consumo di territorio e tutelare maggiormente l’ambiente. I dati sono impressionanti: la superficie totale costruita sul territorio comunale è del 10.6% a Venezia, 24.6% a Verona, 25% a Treviso, 29.7% a Vicenza e ben 43.4% a Padova. Insomma, una differenza tutt’altro che minima. Inoltre sarebbero confermate le previsioni di nuova espansione edilizia in città con l’approvazione del Pat. “Con la sua approvazione – ricorda Lorenzo Cabrelle di Legambiente - il Comune ratificherebbe la possibilità di costruire in città 2,6 milioni di metri cubi previsti dall’attuale Piano Regolatore mentre altri 2 milioni resterebbero in attesa di un Piano degli Interventi che li localizzi sul territorio comunale. Una cifra assolutamente spropositata, calcolata per far fronte a un aumento di popolazione stimato in oltre 24 mila abitanti nel periodo 20102020, quando al contrario, dal 2010 ad oggi, c’è stata una decrescita che ha ridotto
la popolazione di 4.500 abitanti. Il Sindaco ora non può fare lo struzzo approvando un Pat macroscopicamente sbagliato nelle sue previsioni fatte 5 anni fa: sarebbe indice di mancanza di rispetto per i cittadini e per il territorio”. Non convincono Legambiente neppure i dati forniti da Rossi secondo cui Padova sarebbe uno dei comuni più virtuosi del Veneto, grazie ad un incremento del consumo di suolo registrato negli ultimi anni con percentuali ridottissime, come emergerebbe da un’indagine della Fondazione Pellicani di Venezia. “Nell’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – sottolinea Sandro Ginestri, coordinatore dell’associazione Padova risulta tra i comuni capoluogo del Veneto quello con la maggior percentuale di superficie costruita. Approvare il Pat senza correggere gli errori del passato renderebbe molto più difficile poter salvare dal cemento importanti aree verdi rimaste in città come il cuneo verde Iris, l’Isola di Terranegra, l’Isola di Torre o le aree verdi di via Pelosa solo per fare alcuni esempi”. E.M.
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28 Cultura locale Inaugurazioni Si trova nella ex scuola elementare “Rosa Maltoni” a Pontelongo
Il museo sulla Grande Guerra Alessandro Cesarato
Letture e dintorni
la biblioteca è sempre più un punto di riferimento grazie all’ampia offerta di servizi
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a memoria e la cultura del territorio trovano una casa finalmente adeguata. E’ stato inaugurato, infatti, il nuovo museo dedicato alla Grande Guerra, ospitato nella restaurata ex scuola elementare “Rosa Maltoni”, poi “Maria Montessori”. L’edificio storico, risalente al 1935, è stato destinato dall’amministrazione a diventare un museo dedicato da una parte alla Grande Guerra, dall’altro a due prodotti fondamentali nella storia economica e sociale del paese come lo zucchero e la farina. L’obiettivo è quello di farne uno spazio privilegiato per il recupero e la valorizzazione della cultura locale, a disposizione dei cittadini e delle scuole, con anche una ricaduta positiva sul flusso turistico. Il restauro dell’ex scuola, che proseguirà a stralci, è stato possibile grazie ad un sostanzioso finanziamento messo a disposizione da parte del Gal “Antico Dogado” per la valorizzazione della cultura nelle aree rurali. All’inaugurazione hanno partecipato, oltre al presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato e i sindaci della Saccisica, anche le scuole e le associazioni del territorio dei Carabinieri, dei Lagunari, degli Alpini e dei Combattenti e Reduci che hanno dato vita tutti insieme con un emozionante
PONTELONGO
Gli eventi organizzati per l’inaugurazione del Museo GeSTA corteo con partenza dal monumento dei Caduti. Con il GeSTA (acronimo di Guerra e Saccisica Testimonianze Avvenimenti, si è voluto realizzare un museo di testimonianza territoriale della Prima Guerra Mondiale in concomitanza della ricorrenza del centenario del suo inizio. Un’esposizione permanente che va oltre la tradizione e che vuole appunto essere uno straordinario strumento di memoria condivisa e un’occasione di riflessione. A guidare la commissione scientifica sono stati il generale Enrico Pino e la storica Lisa Bregantin.
Il GeSTA non sarà una semplice esposizione di armi, divise ed equipaggiamenti militari d’epoca, ma una creatura in continua evoluzione. Accoglierà, infatti, per lo più supporti multimediali, con il patrimonio di documenti, video, foto e materiale didattico continuamente incrementati grazie al lavoro di ricerca e studio. Un museo che aprirà le porte anche al visitatore virtuale grazie allo stretto collegamento con il sito internet (www.museograndeguerra.it) nel quale si potrà consultare tutto il materiale.
a biblioteca comunale “Luigi Bozzato” sta diventando sempre più un punto di riferimento grazie ad un’offerta di servizi sempre più ampia. A parlare sono i numeri, con i frequentatori in costante crescita. Grazie all’occultata scelta di ampliare l’orario di apertura, che comprende anche l’intera giornata del sabato, e alla possibilità per tutti i tesserati La biblioteca “Luigi Bozzato” di usufruire gratuitamente di tre postazioni internet, l’utenza della biblioteca è passata dalle 1719 persone del 2012 alle 4160 del 2013. Sono quasi triplicati i ragazzi che frequentano regolarmente la biblioteca, utilizzandone gli spazi e i materiali sia per fini didattici sia ricreativi. L’apertura del sabato pomeriggio attrae anche utenti di altri comuni limitrofi. Grazie ai continui acquisti e ai collegamenti bibliotecari con l’intera Provincia, il patrimonio librario a disposizione è stato notevolmente incrementato e i prestiti sono passati dai 3000 del 2012 agli oltre 5300 del 2013. Biblioteca però non significa solo libri: ci si possono trovare inoltre trenta differenti mensili che spaziano dalla salute alla storia, dal cinema alla geopolitica, senza scordare cucina, turismo e riviste per ragazzi. Se non bastasse, è a disposizione per il prestito una collezione di film in dvd che ormai supera i 680 titoli. Non ultima poi la particolare sezione occupata dal materiale del “Fondo Luigi Bozzato”, dedicato alle due Guerre Mondiali, con la sua selezione di narrativa, saggistica e diari che cattura l’interesse di storici e appassionati. In un’ottica di riguardo per i ragazzi che frequentano la biblioteca sono state organizzate lezioni di arte contemporanea e mosaico. Gli adulti hanno potuto invece usufruire di corsi di fotografia digitale, inglese e di lingua italiana per donne straniere. Per essere sempre più vicini all’utenza anche virtualmente da alcuni mesi è attiva una pagina face book della biblioteca, costantemente aggiornata con le ultime novità, le iniziative culturali della biblioteca e del Comune. A.C.
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Cultura locale 31 Il personaggio Davide Carraro, impiegato con la mania dell’invenzione, ha brevettato la sua idea e spera che abbia lo stesso successo planetario
Mondiali di calcio, dopo la “Vuvuzela” il tamburello “Picchi picchi” Si tratta di un allegro e colorato tamburello da portare a tracolla, ideale per divertirsi in compagnia guardando le partite del mondiale Alessandro Cesarato
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n principio era una trombetta, ora un tamburello. Nel 2010, in occasione dei mondiali di calcio in Sud Africa, tutto il mondo conobbe la “Vuvuzela”. La trombetta ad aria, con il suo suono potente e monocorde, divenne un vero e proprio fenomeno planetario. Un vero tormentone. Oggi, alla vigilia dell’edizione brasiliana della manifestazione pallonara, potrebbe essere arrivato invece il momento del “Picchi picchi”. E’ quanto spera Davide Carraro, quarantenne impiegato di Piove di Sacco con la lampadina dell’inventore in testa, che ha brevettato questo particolare e innovativo strumento. Si tratta, infatti, del primo tamburello realizzato interamente in plastica con la tecnica dello stampaggio per soffiaggio. Un unico blocco che riproduce due pallone tra i quali sono inserite due scarpini da calcio. Si porta e tracolla e si
può suonare sia con le mani sia con le apposite bacchette. Ma da dove arriva questa bizzarra idea? “Ho pensato a un oggetto simpatico - spiega Carraro - che fosse ideale per il divertimento di gruppo. Un pretesto per guardare le partite del mondiale in compagnia degli amici e tifare allegramente tutti insieme con un tamburello facile da suonare”. Anche il nome scelto è particolare e rimanda a un volatile brasiliano. La recondita speranza è ovviamente quella di ripetere il successo della vuvuzela ma se anche così non fosse Davide Carraro è convinto di avere comunque inventato qualcosa che può portare gioia e allegria. “Si tratta di un prodotto totalmente italiano - spiega, - realizzato grazie alla collaborazione con la Agnoplast di Valdagno”.
Testimonials del Picchi picchi che sta già spopolando a Piove di Sacco. Sopra Davide Carraro Come ogni gadget che si rispetti è disponibile in una varietà di colori. Il catalogo è già pronto e disponibile sul sito www.picchipicchi. com e sulla pagina Facebook dedicata. Qui si possono trovare tutte le informazioni e i contatti. In attesa poi che arrivi anche il successo e la consacrazione internazionale, il “Picchi
picchi” intanto nel Piovese sta già diventando un tormentone. Davide Carraro infatti ha coinvolto amici e conoscenti per fare conoscere a più persone possibili la sua invenzione e la cosa sembra avere riscontro. Video e foto stanno, infatti, spopolando sui social network e stanno fa-
cendo il giro della rete con tanti amici che si sono prestati a fare da testimonial dell’inedito e colorato tamburello. Comunque vada, insomma, sarà un successo.
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Cultura provinciale 17 33 Ai Musei Civici fino al 20 luglio Con i loro 11 km di sviluppo sono il più grande monumento di Padova
Mura rinascimentali da scoprire
museo antoniano
Cinque secoli di storia per la fortificazione in parte sotterranea ora svelata dalla nuova mostra
L’esposizione all’interno
di Laura Organte
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on i loro 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Eppure, complice la vegetazione che in molti tratti le copre, o le edificazioni che nei secoli vi si sono stratificate, è anche il meno conosciuto dagli stessi padovani. Anche per questo motivo, in occasione di un importante compleanno – il quinto centenario – la cinta patavina si è meritata una mostra tutta sua, in esposizione ai Musei Civici fino al 20 luglio. Il 1513 può considerarsi l’anno d’inizio dell’edificazione delle nuove mura di Padova – successive a quelle Carraresi – sotto la guida di Bartolomeo d’Alviano. La città aveva da poco sostenuto con successo l’ultimo degli assedi conseguenti alla sconfitta di Agnadello (1509) contro le forze della Lega di Cambrai. In quell’occasione le mura carraresi erano state riadattate alla meglio grazie al coraggio e all’ingegno di molti, ma con la conclusione del conflitto sul cam-
po si erano create le condizioni per dare forma definitiva, in muratura, alle difese apprestate in forma provvisoria, con opere in terrapieno, nel corso dei quattro anni di guerra. Molto di quanto s’iniziò a realizzare in quell’anno è giunto fino a noi, integrato dalle aggiunte e modifiche apportate nei quattro decenni successivi, e vi sono veri e propri gioielli architettonici, come le due porte del Falconetto, e strutture militari imponenti, che, per la varietà delle soluzioni adottate nel corso del lungo tempo a seguito dell’evolvere delle tecniche di difesa dal fuoco delle artiglierie, offrono un’opportunità unica per poter seguire lo sviluppo dell’architettura militare in un unico luogo. Senza contare la complessa relazione del sistema bastionato con le acque, intese a un tempo come ulteriore fattore di difesa, integrato, e via maestra di comunicazione e vita. Una particolare attenzione è riservata all’illustrazione di quanto delle mura non si vede perché sepolto, casematte e galle-
evenTi e mosTre
a cura di Laura Organte
TEX WILLER INEDITO Dal 24 maggio al 29 giugno, in esposizione presso la galleria Samonà di via Roma una mostra dedicata a Tex Willer, l’intramontabile ranger creato da Giovanni Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini. Cinquanta opere originali realizzate per gli art books “Il mio Tex – La ballata del West”, “La cavalcata del morto” e “Tex Willer - Il romanzo della mia vita” dell’artista aretino Fabio Civitelli e le illustrazioni e gli acquerelli per Tex l’avventura e i ricordi del senese Giovanni Ticci. La mostra intende raccontare, attraverso opere in parte inedite, il mondo di Tex Willer e dei suoi pards, protagonisti del più lungo successo editoriale italiano (1948-2014).
“LA SCIENCE EN ROSE” Presso il Centro Culturale Altinate, il 29 e 30 maggio va in scena “La science en rose”, un occasione per riflettere sulla rappresentazione della donna nel mondo scientifico. Il programma prevede incontri con esperti centrati su diversi aspetti della questione di genere nella scienza, una mostra sulle grandi figure femminili nella scienza e un’esposizione fotografica dedicata alle donne nella ricerca attuale e, a conclusione uno spettacolo di danza contemporanea dedicato alla scienziata Rosalind Franklin.
“L’IMMAGINE DELLA FORTUNA” Una mostra curiosa e originale, dal titolo “L’immagine della fortuna” sarà in esposizione dal 6 giugno al 6 luglio all’ex macello di via Cornaro. La mostra, presenta al pubblico una collezione privata di oggetti dedicata al maiale, seconda, forse, solo a quella esistente a Stoccarda presso il Museo del Maiale. Il lungimirante possessore di questa collezione è un odontoiatra veneto che da oltre quarant’anni raccoglie oggetti che si rifanno al suino, provenienti da ogni parte del mondo. Tra questi anche opere d’arte realizzate da grandi artisti contemporanei, quali ad esempio Rauschenberg, Nespolo, Cuoghi, Musante, Villeglè, Aubertin, Potenza, Chen Wenling ed altri ancora.
Visite guidate ai tesori artistici della Basilica
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Alle mura cinquecentesche la città dedica un’esposizione rie: interessanti e affascinanti rinvenimenti, come la scoperta di spazi ipogei inesplorati, saranno mostrati al pubblico grazie a filmati realizzati dal Gruppo Speleologico Padovano CAI, in collaborazione con il Comitato Mura e il Settore Edilizia Pubblica del Comune. A fare da controcanto al racconto puntuale della storia delle mura, infine,
un percorso fotografico parallelo ideato da Paolo Coltro: un “commento” personale e originale che suggerisce inedite emozioni. Scopo della esposizione è mostrare e celebrare le mura, ma soprattutto riportarle al centro del dibattito culturale sul futuro della città: non più soltanto come problema urbanistico, ma come nodo identitario e risorsa per la città.
partire dal mese di maggio, al Museo Antoniano iniziano le visite guidate, senza nessun costo aggiuntivo rispetto al biglietto. L’attività, curata da personale qualificato del “Messaggero di Sant’Antonio” si avvale anche della collaborazione di alcuni tirocinanti dell’Università di Padova. Il personale del “Messaggero di Sant’Antonio” accompagnerà i visitatori alla scoperta del Museo in un percorso unico tra i tesori artistici realizzati, nei secoli, per la Basilica e per la Veneranda Arca di Sant’Antonio: dipinti, sculture, paramenti sacri, arazzi, oreficerie. Le visite guidate si svolgeranno il mercoledì e il venerdì (in particolare per le scuole), e il sabato e la domenica alle ore 9.30 e alle ore 11.30. Per ragioni organizzative è consigliata la prenotazione (049.8603236, dal martedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00). L.O.
La novità Le realtà cittadine uniscono le forze per ampliare la propria offerta
Nasce “Teatri Off Padova” alleanza a 5 sul palcoscenico I
teatri padovani si uniscono contro la crisi. È nata ufficialmente la Società Cooperativa di Impresa Sociale “Top Teatri Off Padova”, risultato di un percorso iniziato circa un anno fa, che ha portato Teatro de LiNUTILE, Carichi Sospesi, TPR - Teatro Popolare di Ricerca, Teatro Continuo e Amistad Teatro a lavorare insieme per trovare soluzioni e modalità nuove per rafforzare capacità di comunicazione, promozione ma soprattutto coinvolgimento del pubblico. Promotrici della nuova realtà sono le cinque principali realtà teatrali off che da lungo tempo operano nell’ambito delle attività performative e della formazione in ambito teatrale a Padova con oltre 130 spettacoli sia per adulti che per bambini nelle rispettive sedi e sul territorio, con cui attirano 10 mila spettatori e oltre 1.000 persone che frequentano corsi di teatro. Gli elevati costi di comunicazione e promozione, diventati per molte realtà insostenibili, la riduzione sia del Fus Fondo Unico dello Spettacolo, sia del sostegno che prima potevano garantire gli Enti Locali, hanno suggerito l’idea di unire le forze, investendo sullo sviluppo e aggiornamento delle competenze degli operatori teatrali, sull’inserimento di competenze gestionali, oltre che di nuove figure professionali, nonchè sullo
Con “Top” il mondo teatrale padovano fa un passo in avanti sviluppo di nuovi modelli e strumenti per progettare e orientare le proprie attività. Tutto questo, mantenendo l’indipendenza delle direzioni artistiche. Primo obiettivo della neonata Cooperativa sarà quello di ampliare l’audience: un maggiore coinvolgimento dei pubblici si rifletterebbe, infatti, non solo sugli incassi, ma anche sulla possibilità che altri soggetti economici (dalle imprese alle fondazioni di erogazione) siano indotti a guardare al teatro come ad un’opportunità di marketing. Contemporaneamente la Cooperativa vuole anche rispondere alla necessità di strutturare un’offerta culturale teatrale
cittadina, oggi spesso frammentata e ripetitiva, che non distingue il teatro professionale dall’amatoriale e che non dialoga con la programmazione del Teatro Stabile del Veneto. Si tratta infine di un’opportunità in più per rafforzare l’impatto sociale delle iniziative teatrali, attraverso progetti di teatro in carcere, laboratori di teatro in quartieri periferici della città con persone svantaggiate e con disabilità, progetti di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su temi di rilevanza sociale, attività con le scuole e corsi di teatro pomeridiani per bambini e ragazzi. Laura Organte
14 Cultura veneta 34 Venezia Arte contemporanea
Tre mostre tra Palazzo Grassi e Punta della Dogana Tre percorsi dedicati a tre artisti differenti: il californiano Doug Wheeler, al fotografo Irving Penn e all’artista Wade Guyton
di Alain Chivilò
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a aprile fino al fine anno è possibile apprezzare a Venezia diversi percorsi artistici contemporanei, ricchi di riflessioni, allestiti in due luoghi istituzionali per l’Arte: da un lato Palazzo Grassi con due mostre e dall’altro nell’area denominata Cubo di Punta della Dogana, nell’attuale percorso di “Prima Materia”. Partendo da Palazzo Grassi si è immediatamente immersi, fin dall’ingresso per continuare al primo piano, dall’esposizione “L’Illusione della luce”. Tutto l’atrio è interamente dedicato all’opera realizzata dall’artista californiano Doug Wheeler dove la luce assume la valenza di materia, in quanto le percezioni del visitatore sono azzerate al fine di creare effetti contrapposti quali il pieno e il vuoto, la realtà e il miraggio, l’istante e la durata. Una ricerca espositiva che pone il filo rosso esplicativo nel concetto di luce che, in tre fasi distinte, rileva nasconde ed evidenzia particolari non visibili. Il termine latino lux è la base di partenza filosofica per un concetto di luce che consente di distinguere e vedere le forme, indagando la profondità della realtà il cui significato è “illuminare” e “far vedere”. Con questa prospettiva si sviluppa l’esposizione con lavori quali per esempio di Julio Le Parc, Dan Flavin, Robert Irwin, Troy Brauntuch, Marcel Broodthaers, Claire Tabouret, Antoni
Muntadas, Danh Vo, Robert Whitman e molti altri. Proseguendo al secondo piano di Palazzo Grassi si giunge alla prima importante esposizione dedicata al fotografo americano Irving Penn (1917 – 2009) realizzata nel suolo italiano: “Irving Penn, Resonance”. Come si nota dai lavori esposti, la caratteristica principale dell’artista consisteva nel possedere un’alta capacità di sintesi che gli permise di avvicinarsi alla verità degli esseri viventi e delle cose stando sempre in costante relazione sui significati di vita, tempo e relativa debolezza. Un totale di centotrenta fotografie rappresentano un percorso di quarant’anni di produzione artistica attraverso ventinove stampe ai sali d’argento, diciassette internegativi, ottantadue stampe al platino e cinque stampe dye-transfer a colori. Persone in abiti di lavoro nei loro mestieri, personaggi della pittura, della letteratura e del cinema quali Marcel Duchamp, Pablo Picasso, Truman Capote e Marlene Dietrich, popolazioni indigene autoctone, uniti a soggetti quali composizioni di Architecture, assemblaggi di crani, ossa, teschi di animali e altri oggetti, sono i principali scatti di Penn che ha sempre cercato di porre all’attenzione la
fragilità e la labilità dell’esistenza dell’essere umano del nostro pianeta. Il viaggio espositivo si conclude nel Cubo di Punta della Dogana con l’installazione di Wade Guyton, nell’ambito della mostra “Prima Materia”, intitolata “Zeichnungen für ein kleines Zimmer” (Drawings for a Small Room) del 2011.
fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso
xxv premio inTernazionale carlo scarpa per il giardino
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aggio è il mese del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino che la Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso organizza annualmente dal 1990. Una giuria, tra le candidature giunte in base alla pubblicazione del bando, valuta e premia un luogo che si distingue maggiormente per fattori ad alto contenuto quali l’invenzione, la memoria e la natura. L’edizione 2014, la XXV, è stata assegnata a due villaggi del Podrinje, regione della Bosnia orientale, ai confini con la Serbia: Osmace e Brežani. Questi sono posti su un altopiano sopra Srebrenica all’interno di una geografia balcanica fatta di territorio, confine, vita, lotta e guerre. Si apre un dibattito che vede come attori principali la storia millenaria, la natura bella e aspra, per concludersi nella guerra fatta di territorio, etnie e religione. Il programma della premiazione vede cadenzare diversi appuntamenti sempre nella sede di Treviso. Venerdì 9 maggio, alle ore 18, una conferenza pubblica dedicata ai primi venticinque anni del Premio Carlo Scarpa con relativa inaugurazione della mostra dedicata all’attuale edizione aperta fino a domenica 29 giugno. Il giorno seguente, sabato 10 maggio dalle 9.30 alle 13.30, si tiene un seminario sul luogo premiato presso l’auditorium spazi Bomben della Fondazione, mentre dalle ore 17 dello stesso giorno, presso il Teatro Comunale di Treviso, si tiene la cerimonia pubblica di consegna del Premio 2014. Nel corso dell’anno altre iniziative saranno programmate anche in Al.Ch. Bosnia ed Erzegovina, Trieste, Venezia e Bolzano.
Il progetto “Le strade del vetro”
fotografia
I Santillana alla Fondazione Cini di Venezia
LA fEMMINILITÀ A PALAZZO fORTuNY
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a festa della donna ha coinciso con l’inaugurazione della primavera femminile a Palazzo Fortuny di Venezia. Fino al 14 luglio è possibile visitare cinque esposizioni corrispondenti a rispettivi universi femminili artistici: Dora Maar “Nonostante Picasso”, AnneKarin Furunes “Shadows”, Ritsue Mishima “Tras Forma”, Barbara Paganin “Memoria Aperta” e dalla collezione di Mario Trevisan “Le amazzoni della fotografia”. La mostra “Dora Maar. Nonostante Picasso” ruota attorno alla seconda parte del titolo, in quanto Henriette Theodora Markovitch (Parigi, 1907-1997), conosciuta come Dora Maar, è inquadrata a livello artistico come l’amante di Pablo Picasso, ma nella maggioranza dei casi non si parla mai della produzione artistica. Quindi “nonostante” la frequentazione del padre del Cubismo, la Maar ha un interessante percorso nella fotografia. Infatti fu grazie al critico Marcel Zahar e successivamente a Emmanuel Sougez come consigli tecnici, che studia fotografia all’École de Photographie de la Ville de Paris, dopo aver frequentato l’École et Ateliers d’Arts Décoratif e l’Accademia di André Lhot. Qui conobbe
anche Henri Cartier-Bresson. A livello espositivo è dato risalto alle fotografie che nascono dalla collaborazione con Pierre Kéfer, anche se sono state scattate interamente da Dora. Sono impressi scenari e luoghi di vita, come per esempio l’infanzia, i vagabondi, la povertà, le fiere, i mercatini e il negozio di tatuaggi. Un’interessante esposizione dunque che mette in risalto l’Arte della Maar nonostante la frequentazione di “quell’uomo li”. Proseguendo il percorso con le altre mostre, Anne-Karin Furunes (1961) “Shadows” esplora sempre con la fotografia l’introspezione della persona ritratta creando una forma incorporea riducendo l’immagine nella scala pixel, invece Ritsue Mishima (1962) “Tras Forma” con il vetro cattura e irradia luce ispirandosi alla natura, mentre Barbara Paganin (1961) “Memoria Aperta” con i suoi gioielli, composti di elementi esterni quali oggetti, miniature di ritratti e animali, si fonde nell’alta gioielleria. Conclude la collezione di Mario Trevisan “Le amazzoni della fotografia” che propone una raccolta di fotografie scattate da artiste divise tra ‘800 e ‘900. Al.Ch.
l progetto denominato “Le strade del vetro” condotto dalla Fondazione Giorgio Cini onlus e Pentagram Stiftung pone l’attenzione sull’arte vetraia del Novecento, puntando ed evidenziando le svariate potenzialità su questa nobile e antica espressione artistica. Dopo le interessanti passate esposizioni si pone ora l’accento mettendo in dialogo, con relativo confronto, due artisti che sono fratello e sorella. “I Santillana – Opere di Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana” è la mostra che fino al 3 agosto, all’isola di San Giorgio di Venezia, indaga le produzioni dei fratelli Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana. Entrambi sono discendenti di una dinastia di maestri vetrai, il cui padre da un lato fu Ludovico Diaz de Santillana e dall’altro il nonno fu Paolo Venini. Quasi 130 lavori suddivisi tra oggetti, sculture e opere in vetro narrano produzioni che partono dagli anni Ottanta per arrivare a una serie ideata appositamente per la mostra. Percorsi e approcci artistici diversi che si uniscono nel nome di famiglia, ma che indicano produzioni artistiche personali. A livello espositivo il corridoio centrale del corpus crea un incontro artistico tra Laura e Alessandro producendo similitudini e dissonanze nel modo di espressione a livello vetraio. Martin Bethenod, dopo due anni di lavoro come curatela, parla di “un corpus che compone una sorta di doppio ritratto in movimento dei due artisti. Questa grande strada, che privilegia i registri dinamici della temporalità, del confronto fra i due artisti, della diversità delle
vocazioni d’uso, dell’importanza del contesto e della storia personale, è la vera spina dorsale della mostra e l’attraversa da parte a parte. Seguendo un principio mnemonico e della libera associazione, vetrine e ripiani accostano lavori di periodi differenti e soprattutto di vocazione molto varia. Fonti d’ispirazione, disegni, fotografie”. Dunque, una mostra ad alto contenuto artistico sicuramente da visitare per un’arte del vetro sempre viva. Al.Ch.
ACCREDITATO DALLA REGIONE VENETO AI SENSI DELLA L.R. 19/2002 - D.D.R. 796/2013 • D.D.R. 797/2013.
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LO KaraTe
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SPORT in PRIMO PIANO la “Tiger doJo” si laurea campione d’iTalia
a pales Storica impresa della Tiger Dojo Karatè che, al Pala Ferroli di San Bonifacio (VR) si è laureata campione italiana di squadra,nella Federazione europea karatè e arti associate, nel corso della Finale dei campionati nazionali. E’ la prima volta in assoluto che questo prestigioso titolo approda in veneto, a firmare l’impresa il team della Tiger Dojo La gioia degli atleti premiati con le scuole di Due Carrare, Pernumia, Galzignano e Torre, che l’ha strappato alla leggendaria società milanese Ninjitsu Limbiate che lo deteneva da 18 anni consecutivi. Ben 700 gli atleti partecipanti in rappresentanza di 56 società da tutta Italia, di seguito i nomi degli atleti che hanno vinto il titolo tricolore individualmente, e i piazzati che hanno contribuito al punteggio di squadra: campioni italiani assoluti nel Kata Emanuele Dal Compare, Nicholas Galante, Alessandro Turchetto, Alessandra Galante, Serena Toninello, Elena Stuparich, Sabrina Toffanin, Anna Eberrini, Gaia Masiero, Costanza Finotti, Jessica Zaggia, Laura Sessa, Valentina Pinton e Giulia Frison; Medaglia d’argento per Nicola Tasinato , nicola Lazzarin, Sofia Bassan, Laura Camporese, Costanza Finotti, Denis Zoccarato, Federico Gennaro, Letizia Naji Hajar e Domitilla Di Bella. Terzo gradino del podio per Davide Pastore, Anna Castello, Alessia Sartore e Caterina Martin; quarto posto per Celeste Bregantin, Daniele Barcari e Michael Scapin Morga. Campioni italiani nel Kumite: Elena Todaro + 68 kg juniores, Samuele Donato e Marco Bergamin; argento per Mattia Cabrele, Alessandro Gostini, Elena Todaro+ 68 kg seniores; terzo posto per Jessica Zaggia e quarto per Gianfranco Galante. Walter Lotto
Montagnana Nuovi successi nel golf, nel nuoto e nella danza per l’istituto
Studenti sempre sul podio
di Nicola Cesaro
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uovi successi per le squadre sportive dell’istituto “Jacopo da Montagnana” guidate dal professor Alessandro Saoncella. Nella fase provinciale delle competizioni di golf riservate alle scuole superiori, che si è svolta il 24 aprile scorso, la formazione composta da Giulio Carazzolo, Alessandro Chemello, Elisa Cotronea, Alberto Girardello, Gianmarco Nalin, Nicolò Salmistraro e Veronica Trentin delle terza Liceo Scientifico ha conquistato il secondo posto a un solo punto di distacco dai primi del Liceo Nievo. Nella classifica individuale allievi, Carazzolo ha inoltre ottenuto il primo posto assoluto con un percorso perfetto. L’istituto ha anche vinto il terzo premio alle Olimpiadi della danza che si sono svolte a Padova il 5 aprile scorso. Con una coreografia ispirata alla Famiglia Addams le ragazze di Montagnana hanno riscosso il plauso del pubblico e della giuria per originalità e efficacia nell’esecuzione. Il progetto, coordinato dalla professoressa Bazzani, ha richiesto alle alunne appartenenti a
La squadra di nuoto ritira il nuovo premio diverse classi dell’istituto mesi di prove sotto la guida di una docente esperta. Dall’erba e dal parquet all’acqua la scuola montagnanese non conosce poi ostacoli. Nei campionati regionali di nuoto, tenuti il 23 aprile a Rovigo, la squadra dello Jacopo, dopo il primo posto nella fase provinciale, è arrivata terza al termine delle sei competizioni individuali e a squadre previste dal programma. Un bronzo che pesa notevolmente e che si aggiunge alla fila di successi inanellati dai giovani atleti della scuola murata. Anche quest’anno l’istituto di via Luppia Alberti aveva infatti conquistato il primo posto nella classifica per squadre del-
la categoria allievi alla fase provinciale dei campionati studenteschi creando il vuoto alle proprie spalle. Nella piscine C.S. Plebiscito a Padova, mercoledì 26 marzo, sempre con la guida del professor Saoncella il gruppo ha ottenuto i seguenti piazzamenti: primo posto nelle staffette 4x50 (con Mattia Franchini, Nicola Carrirolo, Nicholas Fassio, Stefano Raimondi, tutti di 2AS) e 6x50 (anche con Luca Canevarolo di 1AS e Alesandro Chemello di 3AS), primo posto per Raimondi nei 50 farfalla, secondo posto nella rana per Fassio, secondi Franchin e Carrirolo rispettivamente nei 50 stile libero e nei 50 dorso.
ESTE. Mobilitata la nutrita pattuglia di atleti di ogni età
la nuova sTagione del club ciclisTico
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opo l’attività invernale in palestra, svolta senza affanni per mettere in evidenza i valori socializzanti e formativi dello sport, è partita la 49ma stagione agonistica per il club ciclistico di Este con allenamenti su strada per i più grandi, e sulla pista di atletica del patronato del Redentore per i più piccoli. Il direttivo, presieduto da Stefania Paluello ha diramato i nomi di tecnici e atleti che cercheranno di emulare le gesta di illustri predecessori passati al professionismo, quali Fabrizio Verza e Massimo Graziato e delle più recenti promesse sbocciate con le livree giallorosse, Stefano Salmistraro ora Juniores, con la maglia della Work Service Brenta e del pari categoria Riccardo Verza, figlio di Fabrizio, accasatosi alla veronese Contri. Alberto Barbirato diesse e Sandro Mazzetto accompagnatore, saranno i tecnici dei Giovanissimi, dove si registra il tesseramento di una mini ciclista, Giorgia Zogno, un inconsueta novità che mancava da tanti anni. Alberto De Mori, Edoardo Leonardi, Davide Pistore, Pietro Zogno, Lorenzo Ponzin, Marco Boraso e Alberto Fogo gli altri atleti che esordiranno il 6 aprile a Bovolone (Vr). Nella categoria esordienti, diretti dai tecnici Michele Pegoraro, Luciano Chiodin e dall’accompagnatore Davide Raise grandi aspettative per Nicola Graziato, fratello di Massimo, da cui si attende uno squillo vittorioso, Samuele
Menesello, Gabriele Paiola e Nicola Peloso completano la squadra. La folta pattuglia degli allievi, con la formazione sorella denominata EsteBosaro, presieduta da Marco Zancanella, sarà seguita in ammiraglia dai diesse Maurizio Degli Stefani, Gianfranco Pizzardo e dall’accompagnatore Mirvano Mazzetto, e punterà su Filippo Bottin e Matteo Scarietto per le gare impegnative, le ruote veloci sono Nicolò Tessari e Federico Veronese, a completare l’organico tutti ragazzi al primo anno nella categoria: Fabio Formenton, Nicolò Milani, Edoardo Pavan, Matteo Peloso, Fabio Saltarin, Daniele Suin e Francesco Zancanella. Riccardo Bertazzo è invece tesserato per il Cc Este. Sono con il gruppo anche i cicloamatori: Massimiliano Moretto, Tiziano Salmistraro, Giovanni Milani, Marco Bortolato e Antonio Santinello. In campo organizzativo programmati tre eventi che si svolgeranno in estate, i consueti “Primi sprint” in centro ad Este, una notturna in zona industriale e una gimkana Mtb in patronato Redentore nell’ambito delW.L. la festa dello sport.
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Occupazione I ragazzi migliori cercano fortuna all’estero
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Luoghi da scoprire Il nuovo Orto Botanico di Padova
Elezioni europee: 159 candidati per 14 seggi La circoscrizione Nordest conta dodici liste in cui i veneti sono molto numerosi, alcuni anche molto conosciuti in campo politico
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Benessere Alzheimer, la malattia che cancella ricordi e vita
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Sì, viaggiare
Francia: fieramente Corsica
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di Renato Malaman
icina fisicamente, ma anche culturalmente. La Corsica, basta guardare la carta geografica o ascoltare chi parla il corso, ha saputo conservare un forte legame con l’Italia, o quanto meno con l’area culturale della nostra penisola. Tutto ciò nonostante i quasi due secoli e mezzo di appartenenza alla Francia, annessione che allora fu favorita dallo disfacimento della Repubblica di Genova, a cui l’isola apparteneva fino al 1768... Continua a pag. 14-16-19
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Elezioni europee: 159 candidati per 14 seggi
La circoscrizione Nordest conta dodici liste in cui i veneti sono molto numerosi, alcuni anche molto conosciuti in campo politico di Germana Urbani
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a scheda elettorale che aspetta i veneti alle urne comparirà ai loro occhi con 12 simboli e tre linee accanto: lo spazio per le tre preferenze che è possibile esprimere con l’attenzione all’alternanza di genere. Se si esprimono tre preferenze si potranno scegliere due donne e un uomo o due uomini e una donna. Donne in lista ce ne sono, Pd e FI le mette addirittura capolista. Il Pd, al secondo posto nel sorteggio, schiera la vicentina Alessandra Moretti, sostenuta in sesta posizione dall’ex ministro Flavio Zanonato, seguito da Franco Frigo, parlamentare europeo uscente, al tredicesimo dal trevigiano Andrea Zanoni e dal veronese Federico Vantini. La padovana Elisabetta Gardini apre invece la lista di Forza Italia. Eurodeputata da due legislature e in tv sempre al fianco di Berlusconi. A seguire una pattuglia di veneti: pericolosi terroristi attualmente ospiti delle patrie galere”. l’eurodeputata vicentina Amalia Sartori, l’ormai celebre SiAnche il Nuovo Centro Destra mette in campo uomini mone Furlan, fondatore dell’Esercito di Silvio e il sindaco di di peso, primo tra tutti il presidente del consiglio regionaAlbignasego Massimiliano Barison per chiudere con Remo le Clodovaldo Ruffato che segue immediatamente dopo Sernagiotto, assessore veneto al Sociale, di Montebelluna. il capolista e eurodeputato uscente Antonio Cancian di Tra le novità, l’assenza nelle fila di Forza Italia di Sergio Marene di Piave nel trevigiano, e seguito dal veneziano Berlato, eurodeputato Pdl escluso da Berlusconi, che com- Simone Venturini, capogruppo Udc in consiglio comunale pare però in quella di FdI al terzo di Venezia. Molti i veneti in corsa posto dopo Giorgia Meloni e Magdi Nuova è la lista Scelta Cristiano Allam. Europea, sintesi di vari movie quasi tutti con altre Nella scheda elettorale il primo menti nel simbolo dove si legge epserienze politiche simbolo sarà quello del M5S che l’appartenenza di gruppi come alle spalle presenta una lista con prevalenza “Scelta Civica”, “Fare per ferdi candidati veneti: sarà guidata mare il declino” e “Centro da Marco Affronte di Rimini, seguito dal trevigiano David Democratico”. In testa l’economista padovano Michele Borrelli, ex consigliere comunale di Treviso e vicinissimo ai Boldrin, seguito da Giovanni Battista Scarni di Marostica due cofondatori del Movimento 5 Stelle, e dal padovano e Marco Zabotti di Pieve di Soligo, Treviso. Giorgio Burlini. L’ultimo posto sulla scheda è toccato invece Senza il nome di Di Pietro sul simbolo, torna in campo alla alla Lega Nord, guidata dal milanese Matteo Salvini, anche l’Italia dei Valori, con il consigliere regionale padocon il sindaco di Verona Flavio Tosi e Lorenzo Fontana. Nes- vano Antonino Pipitone alle spalle del segretario nazionale sun venetista presente, come invece era stato annunciato Ignazio Messina, al quinto posto si trova la veneziana proprio da Salvini che aveva detto: “Candideremo alcuni in- Maria Bruschi. Sulla scheda compare anche una lista completamente dipendenti e l’idea è quella di candidare anche uno dei 21
nuova con nomi di provenienza mista: la lista “Io Cambio” diretta da Maria Cristina Sandrin di Piazzola sul Brenta con Lauro Nicodemo di Teglio Veneto e Alberto Collet di Conegliano, rispettivamente al quarto e quinto posto. Al secondo posto nelle circoscrizioni nord ovest, est e centro, compare anche Davide Vannoni, il creatore del metodo Stamina. “La nostra è una battaglia di libertà” ha spiegato Agostino D’Antuoni, segretario di ‘Io cambio’. Alle elezioni europee sono presenti anche i Verdi che con Maurizia Giusti nota come Susy Blady e i due storici ambientalisti veneziani Marco Boato e Luana Zanella tenteranno di raggiungere la soglia necessaria per entrare nel Parlamento Europeo. E anche nella circoscrizione Nordest ci sarà la lista L’Altra Europa con Tsipras, una lista di sinistra radicale costituitasi in occasione delle elezioni europee a sostegno della candidatura di Alexis Tsipras, presidente del partito politico greco della Coalizione della Sinistra Radicale, alla Presidenza della Commissione europea. La lista vede come capolista l’operaia dell’Electrolux Paola Morandin, la veneziana Camilla Seibezzi, il trevigiano Eddy Salzano e il padovano Carlo Salmaso. Sono state escluse, invece, le liste del Partito Comunista, Pensioni & Lavoro, “Bunga Bunga-Usei”.
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Attualità
>> IIl panorama elettoralesi fa incandescente ma è variabile
Chi sale e chi scende lo dicono i sondaggi o i cittadini? A
d un mese, circa, dalle elezioni del 25 maggio, i sondaggi registrano Forza Italia in flessione, al 19% dal 22% di un mese prima. Ma il partito di Berlusconi riserva sempre qualche sorpresa e soprattutto in Veneto le cose potrebbero cambiare molto. E’ vero però che, dopo la rottura con Alfano, gli esponenti veneti più di spicco dell’ex Pdl sono sparsi in almeno 4 liste. E se FI punta sui volti dello spettacolo, sperando nella capacità attrattiva del volto televisivo della Gardini, l’Ncd di Alfano punta su politici come Alessandro Rondoni, già capogruppo Pdl in parlamento. Ma mentre Forza Italia in campagna elettorale sta correndo dietro a Grillo e alla Lega criticando l’Europa di Angela Merkel le tematiche dell’Ncd sono più di livello nazionale, governativo. “La pace – ha afferma Rondoni – si chiama Europa! È quanto abbiamo detto come moderati popolari europei insieme a Cancian e al ministro dell’Interno Alfano”. “Noi siamo per l’unità dell’Europa e la concordia dei popoli”. Ad un mese dal voto i sondaggi registrano una frenata del Pd al 33% e e il Movimento 5 Stelle di nuovo in salita dal 20 al 25 per cento. Un’ascesa che secondo gli esperti è dovuta alla ventata di anti-politica
di Germana Urbani
Previsioni attesi ben altri risultati rispetto al 2009
C
e anti-europeismo sollevata alla vigilia delle elezioni europee. M5s e Lega, infatti, stanno utilizzando per la campagna elettorale temi marcatamente europei centrando su tutti l’argomento anti-euro. La lega addirittura lo mette nel simbolo con cui il partito si presenta alle elezioni europee del 25 maggio: la modifica più evidente è che al posto di “Padania” c’è scritto “Basta euro” accompagnata dalla scritta “Autonomie” e dal simbolo di una lista autonomista sudtirolese. Salvini ha spie-
gato che sotto la scritta Lega Nord non c’è il nome del segretario perché si vuole dare una connotazione politica legata al futuro. E, in questo caso, ad una Europa senza la moneta unica. E sarà per la mobilitazione dal basso col No Euro Tour, sarà che all’appuntamento con le urne il popolo leghista si fa sentire, ma i sondaggi ad un mese esatto dalle elezioni dicono che la Lega Nord sale al 5,4% (+0,5%) e che dovrebbe superare la soglia di sbarramento anche Fratelli d’Italia.
inque anni fa l’esito delle urne della circoscrizione Nordest aveva riservato agli italiani parecchie sorprese, la principale fu l’elezione di Debora Serracchiani, oggi presidente della Regione Fvg e vicesegretaria del Pd. Da sola e solo in Fvg prese 73 mila 910 voti, molti più di Silvio Berlusconi, e ben 144 mila 558 nell’intera circoscrizione. Dopo di lei venne eletto Giovanni Collino, allora senatore del Pdl, con oltre 50 mila preferenze. Numeri da record. Numeri che, dicono i sondaggisti, quest’anno saranno difficili da rivedere. E, se le cose non cambiano, il maggior numero di preferenze andrà all’astensionismo. Su tutto il territorio, l’Italia eleggerà 73 parlamentari con la legge numero 18 del 1979, la più vecchia legge elettorale ancora in vigore in Italia. Si tratta di un proporzionale puro in cui è possibile esprimere fino a tre preferenze. Il territorio italiano in questo caso è diviso in cinque circoscrizioni, che assegnano un numero di parlamentari proporzionale al numero dei propri abitanti: la circoscrizione “Italia nord occidentale” elegge 20 parlamentari
Debora Serracchiani tra Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia; la circoscrizione “Italia nord orientale” 14 tra Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, e così via. La soglia di sbarramento per partecipare alla distribuzione dei seggi è del 4 per cento nazionale.
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Attualità
>> IL’emigrazione dei veneti sotto i 40 anni è un trend in crescita costante
I ragazzi migliori cercano fortuna all’estero
Tra il 2007 e il 2012 i giovani veneti fra i 26 ed i 35 anni sono diminuiti di 119 mila unità, ed i cittadini tra i 35 e i 45 anni sono 35 mila in meno di Germana Urbani
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ono giovani, partono in silenzio e mai in gruppo. La loro è una scelta solitaria verso un futuro e un lavoro migliore che affrontano con un bagaglio ricco di capacità, formazione ed esperienza. La nuova mobilità degli italiani, infatti, è un’emigrazione altamente qualificata: il 56,4% degli espatriati possiede una laurea (il 43,5% magistrale o vecchio ordinamento e il 12,9% triennale) e il 21,8% possiede un dottorato (13,5%) o un post-doc (8,3%). Il 17,5% ha un diploma e il 2,2% la qualifica professionale. E, contrariamente a quanto si può pensare, è proprio dalle terre che sono state tra le più produttive e benestanti del Paese, che i giovani migliori se ne vanno maggiormente. E’ il caso, per esempio, del Veneto che del 2007 al 2012 ha visto partire 154 mila giovani di una fascia d’età che va dai 26 ai 45 anni. Sono i dati allarmanti diffusi da una ricerca regionale della Cgil, che dovrebbe interrogare tutti. Numeri alti ma che potrebbero essere molto più alti considerando anche altri fattori. La diaspora di oggi, infatti, è
difficile da quantificare poiché il migrante attraversa le frontiere europee senza visti e permessi di soggiorno; si iscrive al registro degli italiani all’estero solo dopo alcuni anni dall’espatrio e spesso non cancella la residenza in Italia. Certo è che la crisi spinge ad emigrare e chi se ne va non mette in conto di tornare. Solo lo scorso anno ben 60 mila hanno scelto l’estero per costruire il proprio futuro. Le cancellazioni di residenza verso paesi comunitari, e non, sono quasi quadruplicate tra il 2001 e il 2012, in un trend in crescita costante che ha raggiunto, nel solo ultimo anno le 12.371 unità. La ricerca della Cgil veneta mette in evidenza che tra il 2007 e il 2012 i giovani veneti fra i 26 ed i 35 anni sono diminuiti di 119 mila unità (-17,5%) ed i cittadini della fascia d’età immediatamente superiore, fino ai 45 anni, sono 35 mila in meno (-4,3%). La cosa che più preoccupa, però, è che chi se n’è andato dal Veneto non l’ha fatto la ricerca
disperata di un lavoro purchessia, fosse anche di bassa manovalanza, come 60 anni fa. Chi parte oggi è colto, formato sia dal punto di vista professionale che accademico e porta con se’ il meglio di quanto la terra d’origine è riuscita a dargli. Un grosso investimento in termini di studi e occasioni di formazione e ciò rischia di rappresentare una perdita ancor più grave per un tessuto produttivo in una fase di evoluzione complessa come quella che sta vivendo il Veneto in questi anni. Però queste persone cercano prospettive di crescita personale che ormai è difficilissimo trovare nel nostro Paese e soprattutto non intravedono delle certezze di futuro. Il fenomeno è comune anche ad altre regioni del Paese, come Emilia e Toscana; ma lì l’indice d’occupazione è rimasto abbastanza stabile mentre in veneto, in 5 anni, è sceso di 4 punti percentuali. “La migrazione da un Paese a un altro non è un male in assoluto – afferma Enrico Berto, presidente del gruppo dei Giovani di Confindustria Veneto – il mondo non è statico e
molti dei nostri ‘cervelli in fuga possono rientrare. Comunque il dato demografico lo confermiamo e la preoccupazione sta nel rischio che le menti più brillanti scelgano di fondare imprese all’estero anziché nel proprio Paese”. Secondo il sociologo Vittorio Filippi, però, a differenza dell’emigrante di mezzo secolo fa, il giovane che se ne va oggi dall’Italia molto difficilmente sogna di tornare. E non solo per motivi occupazionali. In questo giocano valutazioni sulle difficoltà di far carriera, sull’opacità dei concorsi italiani rispetto all’estero e sulla fluidità nello spostamento fra le diverse opportunità di lavoro che si doves-sero presentare. Il disagio vissuto in Veneto è alto se si considera che nel 2012 erano 122mila i giovani fino ai 29 anni che non studiavano e non lavoravano, i cosiddetti neet, un esercito che fa il paio con la crescente precarizzazione del lavoro. “Questi fenomeni producono analfabestismo di ritorno e perdita di competenze - sottolinea la Cgil.
Chi parte, perchè e dove è diretto
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lasciare l’Italia non sono solo lavoratori specializzati, o cervelli in fuga, ma anche studenti, professionisti, tecnici, imprenditori, ricercatori, pensionati, cooperanti e altre figure, qualificate e non, che partono da ogni regione. Rispetto alle migrazioni del passato cambiano però le motivazioni, non sempre la ricerca di lavoro risulta essere il fattore dominante, si emigra anche per cercare una migliore qualità della vita, per amore, o per studiare. Il fenomeno tocca tutte le professioni: non solo “cervelli in fuga” – che comunque rappresentano una fetta importante della popolazione migrante (i ricercatori universitari e negli istituti privati sono il 18% dei lavoratori dipendenti) – ma anche studenti (10%), manager (18,8% tra dirigenti, direttivi e quadri), impiegati (35,6%). Ma l’emigrazione odierna è difficile da catalogare in quanto le figure professionali sono molteplici: ci sono i ricercatori, i prof, i dirigenti, gli operai specializzati, quelli non specializzati, i creativi e i lavoratori del settore gastronomico. Chi parte oggi è per lo più giovane (il 56% ha meno di 35 anni e l’80% meno di 45), proviene soprattutto dal Nord (per il 49% dei casi contro il 25% del Centro e il 22% del Sud) e sceglie di emigrare per lo più in Europa (per il 70% dei casi). Tra le destinazioni, la Germania si conferma primo paese di accoglienza (14,9%), seguita dal Regno Unito
(12,4%) e dalla Francia (10%). Tiene la Spagna (7,1%) nonostante il crollo dei flussi dopo il credit-crunch, seguita dal Belgio (e in particolare da Bruxelles e dalla regione fiamminga) e negli ultimi anni della crisi in moltissimi scelgono la Svizzera. Guardando al resto del mondo recentemente la Cina è diventato il primo paese asiatico per presenza di italiani dopo Tailandia e Giappone. Oggi gli italiani non fuggono solamente dalla povertà. Spesso un lavoro ce l’hanno ma è precario. All’estero trovano una forma contrattuale migliore e, in molti casi, anche una retribuzione più alta. Secondo la ricerca torinese, chi in Italia aveva un contratto atipico, nel 35% dei casi ha ottenuto all’estero un contratto a tempo determinato, mentre il 53% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato. Sul totale della popolazione dipendente solo il 7% ha un contratto G.U. atipico.
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Attualità
>> Crescita e sviluppo. Accesso al credito per sostenere progetti di crescita
Industriali e Unicredit alleati per agganciare la ripresa Accordo quadro tra istituto e associazioni di categoria di Padova, Treviso e Vicenza per il rilancio degli investimenti delle seimila imprese associate
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e Associazioni Industriali di Treviso, Vicenza e Padova hanno siglato un accordo con UniCredit per definire un plafond d’investimenti dedicato alla crescita e sviluppo competitivo delle loro imprese. E’ un primo, importante risultato dell’accordo di collaborazione siglato dalle tre Associazioni per il credito e la finanza. L’accordo, valido fino a fine 2014, mira a favorire l’accesso al credito per le seimila imprese associate, onde sostenerne i progetti di crescita e dar loro modo di cogliere nuove opportunità di sviluppo, dati anche i primi timidi segnali di ripresa che si registrano dopo una lunga recessione. Il rallentamento delle attività produt-
di Ornella Jovane tive è stato caratterizzato anche da una flessione degli investimenti, che ha influito sulla composizione del debito delle aziende orientato sul breve termine. Si è ritenuto di ottenere il supporto di UniCredit per gli investimenti a medio/lungo termine, per acquisto, costruzione, ampliamento o ristrutturazione di fabbricati; interventi di riqualificazione a fini di prevenzione dei rischi ambientali; acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; spese di ricerca, sviluppo, innovazione; acquisto di società o partecipazioni; costi per l’internazionalizzazione dell’impresa. UniCredit mette a disposizione delle imprese associate finanziamenti chirografari,
della durata massima di 5 anni, e ipotecari fino a 15 anni. Inoltre, fornirà un riscontro sulla sostenibilità finanziaria del progetto in tempi stretti e certi, dando risposte adeguate alle tempistiche di progettazione delle imprese. “L’accordo – spiega Roberto Cassanelli, Responsabile Corporate Nord Est di UniCredit – è frutto della volontà comune di fornire alle imprese del territorio gli strumenti finanziari per rilanciare investimenti accantonati e ora non più prorogabili”. “Il credito – aggiunge il Vicepresidente di Unindustria Treviso, Riccardo Arnaboldi – è uno degli snodi da cui può ripartire la crescita. I segnali in merito sono ancora
contrastanti, ma registriamo una rinnovata disponibilità, specie dalle principali banche, di sostenere gli investimenti di imprese e privati. UniCredit conferma la tendenza”. “Far affluire liquidità all’economia reale è cruciale per rinvigorire i deboli segnali di ripresa - incalza il Delegato di Confindustria Padova per Credito e Finanza, Mario Ravagnan - Anche nel 2013 i prestiti alle imprese in Veneto hanno segnato un -6,9% e, nonostante la riduzione dello spread, i tassi non sono calati. Il sostegno dev’essere
più convinto. L’accordo con UniCredit va in questa direzione”. “Uno dei nostri obiettivi per il prossimo biennio è facilitare l’accesso al credito delle imprese. Questo accordo ne è la conferma e la collaborazione con Treviso e Padova si è dimostrata utile” conclude Luciano Vescovi, delegato di Confindustria Vicenza per l’area Finanza, sottolineando anche l’attenzione alle imprese colpite da calamità naturali, “per le quali vengono azzerati i costi di istruttoria”.
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10 Attualità >> Lavoro
Artigianato in picchiata nel Nordest: in 5 anni perse 12mila imprese I dati della Cgia di Mestre fotografano una realtà difficile. Segnali di ripresa nei primi mesi del 2014 di Ornella Jovane
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e Associazioni Industriali di Treviso, Vicenza e Padova hanno siglato un accordo con UniCredit per definire un plafond d’investimenti dedicato alla crescita e sviluppo competitivo delle loro imprese. E’ un primo, importante risultato dell’accordo di collaborazione siglato dalle tre Associazioni per il credito e la finanza. L’accordo, valido fino a fine 2014, mira a favorire l’accesso al credito per le seimila imprese associate, onde sostenerne i progetti di crescita e dar loro modo di cogliere nuove opportunità di sviluppo, dati anche i primi timidi segnali di ripresa che si registrano dopo una lunga recessione. Il rallentamento delle attività produttive è stato caratterizzato anche da una flessione degli investimenti, che ha influito sulla composizione del debito delle aziende orientato sul breve termine. Si è ritenuto di ottenere il supporto di UniCredit per gli investimenti a medio/ lungo termine, per acquisto, costruzione, ampliamento
o ristrutturazione di fabbricati; interventi di riqualificazione a fini di prevenzione dei rischi ambientali; acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; spese di ricerca, sviluppo, innovazione; acquisto di società o partecipazioni; costi per l’internazionalizzazione dell’impresa. UniCredit mette a disposizione delle imprese associate finanziamenti chirografari, della durata massima di 5 anni, e ipotecari fino a 15 anni. Inoltre, fornirà un riscontro sulla sostenibilità finanziaria del progetto in tempi stretti e certi, dando risposte adeguate alle tempistiche di progettazione delle imprese. “L’accordo – spiega Roberto Cassanelli, Responsabile Corporate Nord Est di UniCredit – è frutto della volontà comune di fornire alle imprese del territorio gli strumenti finanziari per rilanciare investimenti accantonati e ora non più prorogabili”. “Il credito – aggiunge il Vicepresidente di Unindu-
Giuseppe Bortolussi stria Treviso, Riccardo Arnaboldi – è uno degli snodi da cui può ripartire la crescita. I segnali in merito sono ancora contrastanti, ma registriamo una rinnovata disponibilità, specie dalle principali banche, di sostenere gli investimenti di imprese e privati. UniCredit conferma la tendenza”. “Far affluire liquidità all’economia reale è cruciale per rinvigorire i deboli segnali di ripresa - incalza il Delegato di Confindustria Padova per Credito e Finanza, Mario Ravagnan - Anche nel 2013 i prestiti alle imprese in Veneto hanno segnato un -6,9% e, nonostante la ri-
Messaggio publiredazionale
duzione dello spread, i tassi non sono calati. Il sostegno dev’essere più convinto. L’accordo con UniCredit va in questa direzione”. “Uno dei nostri obiettivi per il prossimo biennio è facilitare l’accesso al credito delle imprese. Questo accordo ne è la conferma e la collaborazione con Treviso e Padova si è dimostrata utile” conclude Luciano Vescovi, delegato di Confindustria Vicenza per l’area Finanza, sottolineando anche l’attenzione alle imprese colpite da calamità naturali, “per le quali vengono azzerati i costi di istruttoria”.
Il ministro Poletti ha incontrato le Legacoop del Nordest
“Cooperazione e terzo settore trasformano l’italia e ne aiutano la ripresa”
“ITS INNOVA CON L’ACQUA ELETTRONICA”
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orkers buy out che trasformano aziende in fallimento in cooperative competitive, lavoratori che perdono il posto e decidono di diventare imprenditori di se stessi costituendosi in cooperativa, reti di cooperative e aggregazioni di filiera; e ancora: nuovi modelli di welfare sperimentati da cooperative sociali, che non solo riescono a garantire livelli essenziali di assistenza alla comunità ma creano occupazione sul territorio. Queste le best practices raccontate lo scorso 14 aprile al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, che ha incontrato Legacoop Veneto, Legacoop Friuli Venezia Giulia e Legacoopbund al Centro Congressi “Papa Luciani” di Padova, in un’iniziativa che le tre Leghe hanno fortemente voluto unitaria, convinte che la macroarea territoriale e non più regionale,
sia ormai il parametro di riferimento. “Occorre costruire attorno all’economia sociale e solidale il futuro del Paese - ha osservato il ministro -, puntando su imprese cooperative, imprese sociali, cooperative di comunità, e ogni altra forma di economia sociale e associativa che metta al centro non la finanza ma la persona, non la remunerazione del capitale, ma i bisogni dei soci e della comunità”. “Puntiamo a massimizzare il coinvolgimento, il protagonismo attivo e la responsabilità di ogni cittadino. All’economia solidale il compito di promuoverli e organizzarli: perché ad ogni italiano deve essere data una ragione per saltar giù dal letto e mettersi in moto ogni mattina. Spetta a ognuno contribuire allo sviluppo della propria comunità”.
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>> Una scelta coraggiosa che unisce storia e tecnologia
Il nuovo Orto Botanico di Padova Costato 15 milioni di euro e realizzato a tempo di record, sarà uno dei poli d’attrazione scientifica e turistica della città, un giardino della biodiversità di Germana Urbani
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e state pensando ad una gita o ad una vacanza e avete voglia di vedere qualcosa di diverso dal solito, perché non visitare uno dei luoghi storici più preziosi di Padova, già patrimonio dell’Unesco: l’Orto Botanico. Quest’anno è proprio l’anno giusto. Entro l’estate, infatti, sarà aperto al pubblico completamente rinnovato: un restyling supermoderno e il primo intervento di ampliamento in 500 anni con un progetto tutto mirato all’hi-tech che arricchisce il vecchio sito con un vero e proprio giardino della biodiversità Saranno visitabili ben 15 ettari di giardino dedicati a tutte le specie del mondo contenute sotto una cupola di vetro e cemento lunga cento metri e alta diciotto. Al suo interno si troveranno 5 serre differenti, in cui verrà dato spazio ai differenti ambienti presenti sulla Terra, dalla foresta pluviale, dove l’umidità crea le migliori condizioni per la vita, ai panorami più estremi, dove il freddo rende la sopravvivenza delle specie vegetali quasi impossibile. Grandi cascate d’acqua separeranno le sezioni dei tropici dalle zone desertiche, le aree artiche da quelle temperate. Percorrendo questi ambienti si potranno osservare milletrecento specie di piante, proprio come quelle che vivono in condizioni diversissime nelle varie zone climatiche. Ma non sono solo le piante: la gigantesca serra che racchiude il mondo è un esempio di architettura completamente sostenibile che sfrutta le acque termali dei colli di Abano e il sole attraverso i pannelli fotovoltaici. La superficie esterna si comporta come una gigantesca foglia di un albero che abbatte l’inquinamento atmosferico. Il tetto è un’incredibile distesa di cuscini trasparenti gonfiabili che hanno la capacità di raccogliere di
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l’orto: un soGno della serenissima
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a qui, da Padova, nel 1545 è iniziata la storia degli Orti botanici d’Europa e del mondo. La Serenissima Repubblica voleva un orto dei semplici, un luogo cioè dove fosse possibile studiare le piante officinali, e scelse di costruirlo nella più vecchia e prestigiosa università, fondata nel 1222, quella di Padova. È l’Orto Botanico di Padova il modello cui si ispirano i Kew Gardens di Londra, l’Hortus medicorum di Lipsia, quello di Bratislava, quello olandese di Leida, quello svedese di Uppsala. Non solo passato: al Botanical Garden di New York trecentomila persone hanno visitato quest’anno Wild Medicine, una mostra proprio sull’Orto della palma di Goethe.
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giorno il calore del sole e di disperderlo la notte. E presto una fitta vegetazione, piantumata con una tecnica che fa invidia al bosco verticale perché ha bisogno di pochissima acqua, nasconderà le coperture. Al nuovo spazio saranno anche legati studi e simulazioni che guardano al futuro, con approfondimenti sui temi legati alle possibili condizioni di vita extra-terrestri e sugli effetti che l’inquinamento estremo o l’intervento dell’uomo produrranno sulle specie vegetali. Le aiuole che si troveranno all’esterno delle serre saranno dedicate alla coltivazione delle specie locali, dai giardini fioriti, alle piante aromatiche, alle specie vegetali commestibili. Ci è voluto un grande coraggio a immaginare di costruire, proprio qui, dove il vecchio orto è diventato un sito Unesco, un nuovo giardino. Ma con questo progetto l’Università patavina vuole anche mandare un messaggio al Paese, dimostrando che la la cultura e la scienza possono diventare una formidabile arma di sviluppo. L’Orto resterà sicuramente un luogo di ricerca ma al contempo si aprirà alla città e al mondo, diventando un luogo di aggregazione urbana e di richiamo turistico. E’ stato pensato come un luogo nuovo, aperto, divertente. Un bel luogo le cui cupole verdi saranno strette tra le cupole bizantine della chiesa di Sant’Antonio e quelle rinascimentali di Santa Giustina, a due passi da Prato della Valle, una delle piazze più belle d’Italia.
sPazio alla soCialitÀ
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rima di visitare l’orto botanico, i visitatori potranno ammirarne un’anteprima sul web, grazie al Wikiorto. Potranno così prepararsi alla visita e rimanere in contatto con le piante anche dopo che si sarà conclusa. Sarà possibile scaricare una apposita App ed entrare a fare parte di una comunità virtuale legata all’orto botanico. Spazio anche all’aggregazione urbana, con aree dedicate ai bambini, alle famiglie, agli studenti e all’organizzazione di eventi.
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Fieramente Corsica
NELLA FOTO DI COPERTINA UNA SUGGESTIVA IMMAGINE DI SAINT FLORENT E DUE SCORCI NATURALI NELLA STESSA ZONA. QUI SOPRA: UNA VEDUTA DELLA CITTADELLA FORTIFICATA DI CALVI. SOTTO, DA SINISTRA: UN’INSEGNA DI TONO INDIPENDENTISTA IN CENTRO A BASTIA, PRODOTTI DELLA GASTRONOMIA DELL’ISOLA, LA VERGINE DELLA CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA A CALVI VESTITA A LUTTO IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA SANTA (ALLE SPALLE IL CROCEFISSO COPERTO IN ATTESA DELLA PASQUA), UN DETTAGLIO DEL GIARDINO BOTANICO DI PARC SALECCIA IN BALAGNE E UNA VEDUTA DAL MARE DELLA CITTÀ VECCHIA DI BASTIA
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icina fisicamente, ma anche culturalmente. La Corsica, basta guardare la carta geografica o ascoltare chi parla il corso, ha saputo conservare un forte legame con l’Italia, o quanto meno con l’area culturale della nostra penisola. Tutto ciò nonostante i quasi due secoli e mezzo di appartenenza alla Francia, annessione che allora fu favorita dallo disfacimento della Repubblica di Genova, a cui l’isola apparteneva fino al 1768 (l’anno precedente alla nascita di Napoleone in quel di Ajaccio). Prima ancora alla guida dell’isola c’erano stati i Pisani. Questa forte identità, orgogliamente corsa, è uno degli aspetti che colpiscono subito il visitatore dell’isola, mettendo in evidenza il fatto che la Corsica, seppur abbia fatto del turismo internazionale la maggiore fonte del proprio reddito, non ne ha mai venduto l’anima.
Basta notare come anche i centri turistici più conosciuti si siano sviluppati seguendo dei modelli propri, salvaguardando i tratti caratteristici della propria diversità. Che i corsi siano gente tosta lo si coglie anche da come ti invitano a pronunciare i nomi delle città senza il ben noto accento finale alla francese: Bastia e non Bastià, Calvi e non Calvì, Bonifacio e non Bonifaciò. Ora il corso è diventato anche materia scolastica, lo imparano i bambini e i ragazzi a scuola. Un modo per perpetuare un patrimonio di cultura e di tradizioni locali di cui la gente dell’isola va fiera e che i francesi mostrano di saper rispettare. Un viaggio in Corsica, specie se si arriva a bordo dei traghetti della Corsica Ferries (inconfondibili per via quello sgargiante colore gialloblù), inizia da Bastia, ex cittadella genovese, città dalle alte case con
IL DIRITTO DI CAMBIARE CONTINUA ALLA PAGINA SEGUENTE
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Save the environment 2014:
il 17 maggio la premiazione del concorso per le scuole medie Nella mattinata di sabato 17 maggio 2014, presso l’Auditorium San Nicolò, si svolgerà la premiazione degli elaborati grafici e vincitori del 2° Concorso “Save the Environment”, rivolto alle classi terze delle scuole secondarie di 1° grado del Comune di Chioggia. l concorso è stato organizzato dalla Società ARVI Energie e FLC (Free Lance Consulting), con il patrocinio della Città di Chioggia.
UN PR OG E T TO
L’ ObiEttivO dEL COnCOrSO è La SEnSibiLizzaziOnE E La divuLgaziOnE di una maggiOr COnOSCEnza dELLE fOnti EnErgEtiChE rinnOvabiLi E nOn rinnOvabiLi, L’ECOSOStEnibiLità E iL futurO dEL nOStrO ambiEntE.
ed il confronto tra i ragazzi, con l’obiettivo di produrre un elaborato grafico, sui temi delle energie rinnovabili, salvaguardia dell’ambiente, utilizzo efficiente dell’energia. Hanno partecipato numerose classi di vari istituti comprensivi del territorio, cercando Il concorso ha promosso un’attività didattica di in modo libero ed originale - di confrontarsi con scenari, situazioni e alternative gruppo e incentivato la cooperazione possibili ai consumi e all’impoverimento L DA O dell’ambiente in cui viviamo. PATR OC IN AT DI CO N IL SO ST EG NO
PR OM OS SO DA
IA CO MU NE DI CH IO GG
T N E M N O R I V N E S AV E T H E
2014
Gli elaborati grafici pervenuti sono stati 55 (visionabili sul sito www.arvi-energie.it), quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Realizzati con tecniche miste, i lavori grafici evidenziano partecipazione e interesse sulle questioni inerenti l’approvvigionamento energetico odierno e del prossimo futuro. In riferimento alla conclusione della 2^ edizione del concorso, Arvi Snc e Free lance Consulting hanno inoltre promosso un incontro con esperti relatori sull’utilizzo delle moderne tecnologie applicate alle nuove costruzioni, presso l’aula magna dell’istituto tecnico Itis “Righi” di B.go San Giovanni (venerdì 28 febbraio 2014). All’incontro, che ha visto una grande partecipazione di studenti, si sono approfondite le tematiche sugli impianti geotermici e fotovoltaici, l’isolamento acustico e di contenimento di consumo energetico degli edifici. Si è parlato di applicazioni sul territorio chioggiotto di energia fotovoltaica e geotermica, tramite lo sfruttamento dei principi di inerzia termica.
CO N CO R S O G R A F IC O PE R SC UO LE GR AD O SE CO ND AR IE DI 1°
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L’incontro ha visto la partecipazione degli ingegneri ed esperti che han spiegato ai ragazzi, tramite lo studio della residenza Eana, come sia possibile costruire una struttura ecosostenibile, autosufficiente ed isolata acusticamente sfruttando le fonti di energia rinnovabili.
12 Sì, viaggiare 16 FIERAMENTE CORSICA
L’isola che difende la propria identità segue dalla pagina precedente
le finestre colorate che guardano il mare. Città dinamica, capitale commerciale dell’isola, ma anche scrigno di quartieri antichi, uno dei quali di recente è stato salvato dalle demolizioni di un ambizioso piano urbanistico per effetto di una largamente condivisa protesta popolare. Dal molo “du Dragon” si ha una splendida vista sul porto. Nella parte alta della città (Terra-Nova) svetta ancora l’Antico Palazzo del Governatore. In città vissero Honoré de Balzac e il generale Hugo, con il figlio Victor che poi divenne un grande scrittore. La grande piazza Saint Nicolas, costeggiata da alti platani, è il cuore pulsante della città. Vi si affacciano tanti locali che offrono la possibilità di degustare alcune specialità corse: trippa bastianese, zucchine e sardine con brocciu, aziminu (zuppa di pesce) e diversi prodotti del mare. Le chiese da sole meritano una sosta a Bastia, alcune sono state rese grandi dall’opera instancabile delle confraternite. Il secondo fine settimana di luglio, il porto vecchio di Bastia rivive i fasti di un’antica cerimonia: il passaggio dei
poteri fra i governatori nominati da Genova. Alle 21 il vecchio governatore lascia il mastio per accogliere il suo successore a bordo della galera d’onore. Calvi è l’altra grande città del nord dell’isola: fu l’unica fra le piazzeforti corse a non cadere durante l’assedio inglese del 1793, appoggiate da Pasquale Paoli. Oggi nella cittadella che domina la città ha ancora sede una guarnigione della Legione straniera. La città è adagiaata su una rada
luminosa che si staglia in un panorama di monti severi (sullo sfondo la neve si nota fino a primavera inoltrata). Calvi è il capoluogo della Balagna. Per la sua posizione e il suo clima richiama anche un turismo nautico internazionale di alto livello. La spiaggia si estende su 6 km ed è orlata di pini a ombrello. Un monumento ricorda che anche qui è nato... Cristoforo Colombo. Ma allora la città era genovese e la circostanza diventa plausibile. Molto sentite in questa
città le manifestazioni religiose durante la Settimana Santa di Pasqua. Vengono anche distribuiti i canistrelli, dei dolci tipici locali. Da vedere la chiesa di San Giovanni Battista con i suoi preziosi interni. Nella Balagne da vedere anche i borghi di Sant’Antonino, da cui si ha una vista strordinaria, e di Pigna, con i suoi piccoli laboratori artigianali. Da non perdere il giardino botanico “Parc de Saleccia” che si trova in una suggestiva area lungo il litorale.
Presenta la flora della macchia corsa e mediterranea, con varietà rare provenienti da più parti del mondo. Selvaggi e impreziositi da una natura incontaminata i panorami nel cosiddetto “Desert des Agriates”, paradiso degli escursionisti in moto. Infine Saint Florent (San Fiurenzu in corso), villaggio di mare che sorge alla foce del fiume Aliso. E’ chiamata non a caso la Saint Tropez della Corsica per la bellezza della rada e del porticciolo naturale. Anche qui l’abitato è dominato dalla cittadella fortificata (creata dai genovesi nel 1439). Da vedere anche la cattedrale di Santa Maria Assunta (du Nebbio). Nella zona di Saint Florent sorge la zona vinicola di Patrimonio, la più pregiata della Corsica, tanto che è stata la prima dell’isola a meritarsi l’AOC (la Doc francese). Una strada dei vini invita a conoscere il Moscato, i rossi, i bianchi e i rosè locali. Una ventina i produttori in attività. Soste consigliate: a Bastia il ristorante “Le Cosi” sul lungomare; a Saint CONTINUA ALLA PAGINA SEGUENTE
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Danio Vangelista, dal commercio alle costruzioni edili
Le sue villette sono in classe “A” e a prova di sisma
Danio Vangelista
Usa solo i migliori materiali e i tecnici più qualificati e alla consegna esibisce i certificati energetici e di insonorizzazione Nel comprare casa è giusto guardare il prezzo, la cui valutazione, però, deve tenere conto delle caratteristiche di costruzione, vale a dire il materiale usato, il tipo di isolamento termico ed acustico ecc. Ma è importante anche scoprire altri vantaggi che il costruttore mette a disposizione. Ormai ogni famiglia dispone di più di un’auto. Ecco allora che poter metterle al coperto e al sicuro è un’opportunità non da poco che protegge le auto sia dagli agenti climatici che dai malintenzionati. Le villette che Danio Vangelista ha edificato dispongono di un ampio garage capace di accogliere due auto anche di grande cilindrata come per altro viene evidenziato nella foto. Un altro parametro da considerare nello scegliere la futura casa è dove si trova. Le villette di Danio Vangelista sono a due passi dal centro piovese ed inserite in un quartiere assolutamente tranquillo, immerso nel verde. In più l’isolamento termico ed acustico assicura, non soltanto un notevole risparmio sulla bolletta del gas, ma difende anche la privacy, vale a dire che chi le abita non è assolutamente disturbato dagli inquilini accanto. Un’offerta, quella di Danio Vangelista, da valutare bene sotto tutti i suoi aspetti prima di essere attratti da altre soluzioni, magari vantaggiose sotto l’aspetto economico ma che poi si potrebbero rivelare assai poco convenienti per i vari motivi che abbiamo citato. Ed è proprio Danio Vangelista che ci parla dei suoi alloggi. Quante sono le villette di via Aldo Moro? “Attualmente edificate sono 16, ma il progetto ne prevede una ventina”.
Con quali criteri costruttivi ha edificate queste villette? “Prima di tutto le ho fornite della massima sicurezza, sono infatti antisismiche ed ho messo la massima attenzione al consumo energetico, a questo proposito posso contare sulle testimonianze di coloro che già vi abitano. Non ho trascurato anche il problema dei rumori, tant’è che all’atto di vendita posso esibire il certificato energetico e di insonorizzazione”. Si può dire che non ha lesinato nella fase di costruzione? “Di questo si può stare certi, ho scelto sempre i migliori materiali e i migliori tecnici per assicurare ai clienti un prodotto di grande qualità” Adesso parliamo di prezzi, con queste caratteristiche una villetta verrà a costare molto. “Sono pronto a confrontarmi con altri prodotti. Posso fare un esempio: una villetta delle mie di 232mq dotata di tre camere da letto, ampio salone, zona cottura, tre bagni, doppio garage di 40mq, ripostiglio e scoperto la vendo a 248.000 euro, poco più di 1.000 euro al mq. Con le caratteristiche di costruzioni e di materiali impiegati posso assicurare che la spesa è ampliamente giustificata”. Cosa vuole dire a quanti hanno intenzione di acquistare una casa? “Che mi contattino senza alcun impegno. Farò visitare il quartiere ma soprattutto la villette in tutti i suoi particolari, posso esibire le fotografie scattate nelle varie fasi di costruzioni cosi da rendersi conto della qualità del prodotto che offro”.
Isolamento acustico tra due unità abitative dalle fondazioni
Isolamento acustico tra solaio e solaio
Offre una villetta di 232mq dotata di tre camere da letto, ampio salone, zona cottura, tre bagni, doppio garage di 40mq, ripostiglio e scoperto a partire da 248.000 euro. Possibilità anche in Classe “A”
Isolamento termico con poliuretano con muri perimetrali da 45 cm
Isolamento termico con doppia guaina per l’umidità
Sì, viaggiare 13 19 segue dalla pagina precedente
Florent l’Hotel La Roya, il cui ristorante si fregia di una stella Michelin; a Cateri (sulla strada per Calvi) da “Chez Leon”, trattoria specializzata in tipicità corse; a Calvi l’Hotel Abbaye e il ristorante del lussuoso complesso “La Signoria”, l’ex residenza di campagna dei Michelin (quelli degli pneumatici) ristrutturata dalla famiglia Ceccaldi e trasformata in una dimora di charme. Da non perdere in Corsica i salumi e i formaggi. Sono straordinari e frutto di lavorazione artigianale. Info: www.rendezvousenfrance.com ; www.bastia-tourisme.com ; www.calvitiurisme.com e www.balagne-corsica.com ; www.visit-corsica.it
IL TRAGHETTO-HOTEL
Originalissima la proposta di Corsica Ferries: la possibilità di trascorrere dei weekend sfruttando la nave sia come traghetto per il collegamento fra l’Italia (ovvero il porto di Savona-Vado) e Corsica (Bastia) che come albergo. Con il vantaggio di avere al seguito la propria auto per poter girare l’isola per due o tre giorni, rientrando per il pernottamento nella nave ancorata in porto. Una formula nuova, che sta incontrando un certo successo. I prezzi sono abbordabilissimi e variano dal livello della cabina che si sceglie. I ristoranti di bordo sono rinomati per la qualità della cucina. Le navi della compagnia che ha per simbolo la testa di moro bendata sono la location ideale anche per riunioni di lavoro, eventi e convegni. www.corsicaferries.com
20 Giardinaggio
Giardinaggio 21
>> Coltivare piante di agrumi è più facile di quel che si crede
Limoni: la poesia di Montale nei vostri giardini Sono piante sempreverdi che regalano piacere alla vista e all’olfatto. E’ importante per mantenere la capacità vegetativa, concimare bene e innaffiare spesso di Germana Urbani
A
llungare una mano e avere a disposizione dei frutti sempre freschi e profumati non ha prezzo, specie se si tratta di piante di agrumi. Ormai gli alberelli di limoni sono diffusissimi nei terrazzi e nei giardini e non sono più una prerogativa del Sud Italia. Questo perchè sono entrati a far parte a tutti gli effetti delle piante ornamentali. Si tratta di sempreverdi, che possono variare notevolmente in altezza a seconda della specie e del tipo di coltivazione: da circa un metro a oltre nove metri di altezza. Avere dei vasi di agrumi in giardino, sotto la pergola o in terrazza è come avere una piccola opera d’arte vivente. Sono piante molto sceniche, infatti, oltre ad essere piacevoli per i sensi. Le foglie sono lucenti e ricche di sostanze oleose aromatiche, una vera delizia per gli appassionati. I fiori sono generalmente bianchi con 5 petali e costituiscono un ulteriore motivo di ornamento poiché si aprono in vari periodi dell’anno, nelle specie ornamentali, poi, sono riuniti in vistosi mazzetti e sono molto profumati. Per i botanici questa pianta non produce un frutto – limone, cedro o arancia – ma una bacca detta esperidio. La coltivazione in terra risulta ottimale nelle zone climatiche temperate, con clima mite in inverno, in posizione riparata da vento e soleggiata. Nelle zone con inverni rigidi, in cui le temperature scendono sotto lo zero, è necessario porre al riparo le piante di agrumi, in serra fredda. Dunque è molto meglio coltivarle in vasi che possono essere spostati con più facilità.
Sarà il prossimo
Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli
Einstein?
Aiutalo a diventare grande, con l’adozione a distanza. Milioni di bambini nel Sud del mondo crescono malnutriti e senza diritti. Ma chissà cosa potrebbero fare se potessero avere cibo, acqua potabile, cure mediche e un’istruzione. Adotta un bambino a distanza, aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro migliore. Oggi cambiare il mondo dipende da te. Un giorno, dipenderà da lui!
la ConCimazione
G
li agrumi necessitano di elementi nutritivi in modo quasi costante, tra la fine dell’inverno e il tardo autunno, con un picco in primavera. Per una fertilizzazione completa è bene ricorrere sia ad un concime organico da distribuire a fine inverno (stallatico maturo, semi di lupino, cornunghia, sangue di bue), sia ad un concime minerale complesso (come quelli granulari a lenta cessione), che va usato tre volte l’anno: in aprile, luglio e settembre. Il letame, non fresco, va posto sopra la terra del vaso, ad una certa distanza dal tronco. La farina di lupino, invece, lungo i bordi del vaso, lasciata in superficie e interrata leggermente solo dopo la sua decomposizione.
Per ricevere le informazioni sul bambino e la comunità che potrai sostenere, spedisci in busta chiusa il coupon qui riportato a: ActionAid - Via Broggi 19/A - 20129 Milano, invialo via fax al numero 02/29537373 oppure chiamaci allo 02/742001.
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Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano, via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati. ZLP12
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Gli esperti consigliano di evitare, se possibile, i vasi di plastica e preferire vasi da giardino in pietra o in terracotta, in modo che la pianta non soffra. Meglio posizionare il vaso in una zona soleggiata e riparata dalle correnti d’aria. Una buona scelta potrebbe essere quella di collocare il vaso a breve distanza dalle pareti esterne dell’abitazione, lungo uno dei lati soleggiati. E’ importante cambiare il vaso ogni due anni all’inizio della primavera, con i primi soli caldi di marzo, diciamo. E’ importante regolarsi riguardo al diametro del vaso, tenendo presente che esso dovrà corrispondere all’espansione della chioma della pianta di limoni. Una pianta ormai adulta può richiedere un vaso del diametro di 80 centimetri. Una volta raggiunte tali dimensioni, il rinvaso potrà essere considerato definitivo. Mentre la pianta sta ancora crescendo è possibile potarla in modo tale che la sua chioma possa assumere la forma desiderata. Il periodo ideale per la potatura è la fine dell’inverno, in modo tale che la pianta con l’arrivo della primavera sia pronta a rigenerarsi. Chi ama le cose naturali, però, può anche lasciare che la pianta cresca liberamente. Quanto al terreno occorre sapere che gli agrumi sono piante piuttosto rustiche, che tollerano diversi tipi di suolo, anche se gradiscono un certo livello di acidità. Il terreno deve essere di medio impasto, con l’aggiunta di alcuni elementi utili non solo a mantenere un pH leggermente acido, ma anche a garantire un’ottima struttura e porosità per consentire un adeguato sviluppo delle radici. In particolare, si consiglia un terriccio in cui siano stati mescolati torba, stallatico ben maturo e anche pietra pomice.
Quanto innaffiare?
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’estate si può irrigare tutti i giorni, mentre in inverno è sufficiente una volta la settimana. Tuttavia, la vecchia ‘tecnica’ empirica di infilare un dito nel terreno, per sentire se è ancora umido o meno, è sempre valida. Inoltre, se le foglie sono turgide ed estese significa che va tutto bene; se invece sono accartocciate, occorre bagnare. Evitare, piuttosto, di utilizzare acqua con cloro (lasciarla riposare per un giorno) e curare sempre il perfetto drenaggio.
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Benessere
Benessere 23
>> Utile l’esperienza degli Alzheimer Caffè sia per i pazienti che per i familiari
Alzheimer, la malattia che cancella ricordi e vita Una patologia sempre più diffusa, con 80mila nuovi casi, soltanto in Italia, ogni anno. Dalla Regione promessi nuovi centri di sollievo di Germana Urbani
S
ono circa 65mila le persone malate di Alzheimer in Veneto e nell’80% dei casi esse ven-gono assistite dai propri familiari, a casa. Ma questa non è una malattia come altre, i ma-lati sono spesso difficili da accudire. Alcuni diventano violenti, altri perdono le coordinate spazio-temporali, si perdono se escono da soli, dormono di giorno e sono attivi la notte. L’Alzheimer è ancor oggi una malattia di cui non si parla abbastanza, nonostante i dati mondiali la descrivano come una patologia sempre più diffusa, con 80mila nuovi casi, sol-tanto in Italia, ogni anno. Sarà per la scarsa informazione e i pochi servizi erogati dalle Ulss, le famiglie che si tro-vano a conviverci spesso si sentono abbandonate. La Regione Veneto sembra aver accolto le richieste sempre più urgenti delle famiglie tanto che, durante un incontro sull’esperienza dei centri di sollievo sul territorio dell’Ulss 8, l’assessore regionale Remo Sernagiotto ha annunciato un nuovo piano regionale. Entro il 2014, ha spiegato, in tutte le Ulss del Veneto, sarà dato il via all’apertura di centri di sollievo su modello di quello di Riese Pio X. Qui, nel 2011, è stato aperto il primo di questi cen-tri, che il Progetto Regionale Sollievo vorrebbe estendere a tutto il territorio veneto. A seguire le persone con demenza, per qualche ora e/o giorno alla settimana, saranno educatori, psicologi e volontari preparati. E avverrà in luoghi pensati per attività mirate e sostenuti dall’unione di organizzazioni no-profit, operatori socio-sanitari e istituzioni locali. Certo non può essere delegato tutto al privato sociale, anche se quasi tutto quel che ora c’è viene da lì. Come ad esempio l’esperienza degli Alzheimer Caffè, a volte solo punti di ritrovo, altre volte centri di assistenza realizzati dall’Associazione familiari malati di Alzheimer (Afma) grazie a bandi nazionali o a risorse private. Ce ne sono diversi nel trevigiano e in altre province, come Rovigo e Verona. “Gli Alzhei-mer Caffè sono spazi dove i malati e i loro familiari possono fruire di incontri
periodici e strutturati e beneficiare di servizi di assistenza - spiega Giorgio Pedron, presidente dell’A-fma -. La fragilità di chi viene colpito da queste patologie e il peso di cui devono farsi carico i familiari verranno, seppur parzialmente, alleviati offrendo ai malati attività di ricreazione e di riabilitazione cognitivo-psicomotoria”. La ricerca, comunque, non smette di indagare su questa patologia invalidante nel modo più triste, visto che ruba al malato i propri ricordi, la propria personalità, la propria vita. Tra le altre, una recente ricerca dell’University of Maryland School of Public Health (Usa) pubblicata su ‘Frontiers in Aging Neuroscinece’, rivela che l’attivita’ fisica puo’ preservare in salute l’ippocampo nelle persone a rischio di sviluppare l’Alzheimer. Questa azione sull’ippocampo, che svolge un ruolo importante nella memoria a lungo termine ed e’ una delle prime zone a soffrire dei danni provocati dalla demenza, e’ fondamentale per ritardare il declino cognitivo e la comparsa dei sintomi della demenza nei soggetti con un rischio genetico. Questa parte del cervello ha l’aspetto di un cavalluccio marino, da qui il nome ippocampo, ed e’ situata nel lobo temporale del cervello. Un suo restringimento e’ spia dell’inizio del processo neuropatologico dell’Alzheimer. “Abbiamo una buona notizia nella lotta all’Alzheimer - spiega Carson Smith, autore della ricerca - l’attivita’ fisica puo’ offrire una protezione all’ippocampo dalla neurodegenerazione associata a quei soggetti che hanno un rischio genetico di incorrere nell’Alzheimer. Questo - aggiunge - significa che forse possiamo ritardare il declino cognitivo e la comparsa dei primi sintomi di demenza in questi individui”. Smith e i suoi colleghi hanno seguito per 18 mesi quattro gruppi di anziani sani con un’età compresa tra i 65 e gli 89 anni misurando il volume del loro ippocampo usando una risonanza magnetica. I gruppi sono stati classificati sia per il basso o alto rischio di Alzheimer, che per la loro buona (o scarsa) attività fisica. Ebbene, di tutti e
quattro i gruppi studiati so-lo quelli ad alto rischio genetico per l’Alzheimer, che pero’ non facevano sport, hanno avuto una diminuzione del volume ippocampale (pari al 3 %) nei 18 mesi della ricerca. Tutti gli altri gruppi, compresi quelli ad alto rischio per
l’Alzheimer, ma che erano fisicamente attivi, hanno mantenuto il volume iniziale del loro ippocampo. “Al momento non ci sono trattamenti indicati in grado di preservare il volume dell’ippocampo nei soggetti che possono
Prevenzione PesCe e frutta seCCa: veri alleati
A
nche la dieta può aiutare a prevenire la malattia di Alzheimer. Il pesce, la carne di pollo e la frutta secca oleoginosa come le nocciole, le mandorle o le noci sono alimenti che contengono acidi grassi polinsaturi omega-3, e che hanno la capacità di ridurre i tassi sanguigni della proteina beta-amiloide che è associata ai problemi di memoria e alla malattia di Alzheimer. La buona notizia viene da uno studio effettuato da ricercatori della Columbia University, a New York, e pubblicato su Neurology. Nello studio sono stati inclusi 1.219 newyorchesi con più di 65 anni di età, senza turbe cognitive. Gli si è chiesto di compilare un questionario molto dettagliato sulle loro abitudini alimentari. Un anno e mezzo dopo sono stati sottoposti a un prelievo di sangue che ha misurato il livello della proteina beta-amiloide. E’ utile ricordare che mentre è assai difficile misurare i depositi di proteina beta-amiloide nel cervello, è facilissimo dosarla con un esame del sangue. I ricercatori hanno rilevato che più un individuo consuma omega 3, più sono bassi i tassi di proteina beta-amiloide nel sangue. Lo studio ha anche tratteggiato una specie di menu: gli omega 3 consumati provenivano per lo più da pasti a base d’insalata, pesce, frutta, carne di pollo, margarina. Invece gli altri alimenti sottoposti al test non sembrano avere alcuna influenza sul tasso di proteina beta-amiloide circolante nel sangue.
sviluppare la malattia di Alzheimer - avvertono i ricercatori – Questo studio ha pero’ enormi implicazioni su come e’ possibile intervenire sui soggetti a rischio prima che sviluppino i sintomi della demenza”.
24 14 Consigli di bellezza >> Trucco semi permanente perfetto per i prossimi giorni di sole e di mare
Sopracciglia cadute: ridisegnarle o tatuarle? Molte donne hanno sopracciglia rade, altre le perdono a causa di terapie mediche pesanti. Le soluzioni ci sono, anche senza soffrire troppo di Germana Urbani
U
no sguardo ben definito e luminoso è il risultato di molte cose: sicuramente un buon trucco ma soprattutto la definizione di ciglia e sopracciglia. E se il mascara è tra i prodotti di bellezza più usati dalle donne, il trucco per le sopracciglia è ancora poco usato. Eppure quei pochi pelucchi che incorniciano il nostro sguardo sono importantissimi tanto che chi li perde, (può avvenire quando ci si sottopone a terapie mediche molto forti), cambia completamente espressione. Proprio per questo, alcuni prodotti per sopracciglia, sono stati studiati appositamente per rispondere alle esigenze di chi si sottopone a terapia medica e risente dei classici sintomi post-trattamento come, appunto, la caduta di peli. Uno di questi prodotti, che ha vinto anche prestigiosi premi internazionali è Beautiful Brows, nato tre anni fa a Londra negli ospedali a scopo totalmente benefico, da lì in avanti, dato l’importante riconoscimento
in ambito medico, si è affermato con crescente successo anche nelle manifestazioni di estetica e benessere più importanti del mondo. Si tratta di un trucco semi permanente in polvere compatta talmente pigmentata che garantisce una durata di 24 ore. Resistente all’acqua, è perfetto per rilassarsi al mare, in piscina, e persino in palestra, senza doversi più preoccupare che le nostre sopracciglia svaniscano nel nulla. Si tratta di un’ottima alternativa al trucco permanente che a tutti gli effetti è un tatuaggio! Un tatuaggio un po’ particolare, realizzato con aghi super sottili muniti di un sistema di blocco che non penetra nel derma profondo. Gli aghi iniettano nella parte superficiale della pelle, al di sopra dei piccoli vasi sanguigni, dei pigmenti, minerali o sintetici, testati in laboratorio per non provocare allergie. Una tecnica che ridisegna le sopracciglia con una tecnica particolare, da fare solo con
professionisti esperti: o un dermatologo o un’estetista specializzata. Il professionista, infatti, dopo aver tracciato il segno a matita sulla pelle, introduce con un ago i pigmenti millimetro per millimetro, sotto anestesia locale. L’intervento dura in media un’ora ed è necessario un ritocco dopo 2 settimane. Dopo l’intervento, la pelle è rossa e leggermente gonfia per 8-10 giorni. In questo periodo è necessario pulire bene le zone trattate con un antisettico. Non si tratta proprio di una passeggiata, quindi. L’effetto è quello di un make up da tutti i giorni: molto naturale che occorre ritoccare e rendere più vivace per le occasioni importanti. Inoltre, mano a mano che il tempo passa il colore si attenua. La sua tenuta dipende dalla velocità alla quale la pelle si rinnova, dai colori applicati e da quanto state al sole. Il trucco è quindi permanente ma solo per 2 o 3 anni. Certo è un rischio: se il tattoo viene male...aiuto!!!
Consigli di bellezza 15 25 >> Si possono disegnare, colorare con gli stencil o ombreggiare
Tante soluzioni per sopracciglia perfette
Beautiful Brows con il suo kit,è un prodotto beauty innovativo per un trucco semi perma-nente in polvere compatta per una durata di 24 ore
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La Sourcil Palette di Chanel ha tre tonalità di ombretto marrone in polvere che permettono di ottenere un colore su misura
Deborah propone il mascara in gel dalla texture trasparente e tenuta long lasting: l’ultimo gesto per fissare impeccabilmente il make-up
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Entro l’estate i lavori per la messa in sicurezza di via provinciale
Dopo anni di promesse potrebbero venire esaudite le richieste dei res 14-04-2014 | Un 2014 di lavori per migliorare la sicurezza stradale di via Provinciale, il lungo rettilineo che unisce la città alla frazione di Corte. Il cantiere tanto atteso, secondo i programmi, dovrebbe aprire entro l’estate, di tre nuovi “piagni” (ovvero i ponticelli che collegano via Provinciale alla
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20 Crucilibro
Crucilibro 27
Non si argina la prepotenza dell’arte nè dell’amore L’arte è aspirazione a qualcosa di immutabile, di eterno. Così come l’amore. Non tutti avvertono questa spinta ma quando questo desiderio ci conquista è potente
Donna Tartt
Silvia Ballestra
Andrew Sean Greer
Giorgio Fontana
Theo Decker, adolescente
Sofia, Carla, Norma e Vera
Greta Wells, una donna complessa
Giacomo Colnaghi, un magistrato sulla linea del fronte
Alter Ego
L’opera d’arte
I famigliari
La Greta adultera e la Greta moglie devota
Il male, i brigatisti
Location
New York e Las Vegas
I luoghi dell’anima dell’amicizia
Il tempo possibile
Milano
Giovani che sembrano tutti orfani
Ansie, frustrazioni, paure e risate
La complessità dei rapporti famigliari
Un sentimento dominante di morte
Theo Decker, tredicenne di New York la cui vita viene sconvolta completamente da un attentato al Metropolitan Museum, che causa la morte della madre, il suo unico genitore. ha una sola consolazione: un piccolo quadro del Seicento chiamato ‘Il cardellino’ che il ragazzo ha trafugato al museo Decker attraversa la vita con il suo Cardellino, passando dai più sofisticati salotti metropolitani al piccolo negozio di antichità che avvia di ritorno a New York. Ma il dolore non sembra mai abbandonarlo, nonostante alcol, psicofarmaci e droghe
Sofia, Carla, Norma e Vera: donne in prima linea sulla frontiera della vita che corre veloce. I figli frequentano le stesse scuole milanesi, così la mattina prima del lavoro le quattro amiche condividono un caffè al bar Golden Palomino - una vera istituzione -, parlano di sé, di quello che succede intorno Vera porta il mondo sulle spalle e il marito ha perso il lavoro: sarà proprio lui, rovinato dalle slot, a sparigliare le carte in modo drammatico e inaspettato. Questo momento di crisi unisce le amiche e le costringe a confrontarsi. E la realtà ritrova un senso rendendola più vivibile
Una storia che si inserisce al confine tra romanzo di formazione e thriller che racconta un’America senza padri né madri, talmente bello da aggiudicarsi il Premio Pulitzer 2014
Con una lingua vivace, voce ironica e appassionata, la Ballestra costruisce un’indagine serrata intorno ai grandi temi della vita contemporanea: la famiglia, il cibo, il lavoro, il lutto, la politica e l’amore
Un ritratto struggente e indimenticabile di una donna dalla complessità inesauribile, cui neppure il tempo può tracciare i confini
Un romanzo lucido e bellissimo che riesce a penetrare la dimensione della vita quotidiana al tempo del terrorismo. Un libro delicato, tagliente e doloroso al tempo stesso
Donna Tartt Il cardellino Rizzoli, pp. 892 € 20.00
Silvia Ballestra Amiche mie Mondadori, pp. 276 € 16.00
Andrew Sean Greer Le vite impossibili di Greta Wells Bompiani, pp. 304 € 18.00
Giorgio Fontana Morte di un uomo felice Sellerio, pp. 280 € 14.00
Eroe - Eroina
Co-Protagonisti
Intrigo
Finale
Cosa dire del libro
Leggere… Leggere
Dopo la morte del suo amato fratello Non ancora quarantenne, Giacomo gemello Felix, e la fine della lunga Colnaghi indaga da tempo sulle relazione con il compagno Nathan, Greta attività di una nuova banda Wells decide di iniziare un trattamento armata, responsabile dell’assassinio psichiatrico. Ma la cura ha effetti di un politico democristiano. collaterali inattesi e Greta si ritrova Il dubbio e l’inquietudine lo trasportata nelle vite che avrebbe potuto accompagnano da sempre e in vivere se fosse nata in epoche diverse tutto. Nel 1918 Greta è un’adultera Durante l’inchiesta, che andrà a bohémienne; nel 1941, Greta si scopre buon fine, si risveglia in lui il bisogno invece madre e moglie devota. Le di immergersi nella condizione tre vite di Greta hanno innegabili degli altri, dall’assassino che gli affinità: sono tutte segnate da tensioni sta davanti al vecchio ferroviere famigliari e scelte difficili, da perdite e incontrato al bar, per riconciliare doni del destino, un prezzo da pagare la giustizia che amministra con per riuscire a spuntarla l’esercizio della compassione
di Germana Urbani · rizzoli.rcslibri.corriere.it<>www.mondadori.it>sellerio.it<
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Concerti 29
36 Concerti e non solo 1112 in veneto A Padova
al Gran teatro GeoX di Padova arrivano BEN HARPER - 9 maggio 2014 YES - 17 maggio 2014 RITA PAVONE - 24 maggio 2014 LISA STANSFIELD - 28 maggio 2014 (geoxino) TORI AMOS - 4 giugno 2014 BILLY IDOL - 10 giugno 2014 CHICAGO - 28 giugno 2014 A Piazzola sul Brenta
hYdroGen festival NEGRAMARO - 6 luglio 2014 ROBERT PLANT + North Mississippi Allstars - 14 luglio 2014 JAMES BLUNT - 15 luglio 2014 SCORPIONS - 18 luglio 2014 ELISA - 25 luglio 2014
mille e ancora mille... Pagina a cura di Graziano edi Corazza
eventi
Parliamo di artisti veneti
SUZANNE VEGA il 18 luglio 2014 Al FESTIVAL del CASTELLO SCALIGERO DI VILLAFRANCA (VR) arriveranno: 24 giugno 2014 ARCADE FIRE 2 luglio 2014 SOUNDGARDEN 16 luglio 2014 ARTIC MONKEYS Sguardo a Nordest a TRIESTE Stadio N. Rocco PEARL JAM il 22 giugno 2014 JOE SATRIANI il 4 luglio 2014 Festival GRADO Lungomare a TRIESTE Piazza Unità il 9 luglio 2014 la “leggenda” dei CREEDENCE C. R. JOHN FOGERTY tutte le info: www.ecoveneto.it. www.tuttoeventitalia.it
Verona
FESTIVAL SHERWOOD DI PADOVA STADIO EUGANEO 11 LUGLIO 2014
Al VERONA FOLK FESTIVAL farà una tappa: a Villa Venier di Sommacampagna
FESTIVAL - CASTELLO SCALIGERO DI VILLAFRANCA (VR) 18 LUGLIO 2014
verona folK festival
afterhours in ConCerto Con “hai Paura del buio tour”
U
Le date venete degli Afterhours questa estate: 11 luglio a Padova e 18 luglio Villafranca (Vr)
na ricorrenza strana per gli Afterhours di Manuel Agnelli. Solitamente le ricorrenze di un fatto eccezionale o straordinario si fanno al decennale, ventennale, venticinquesimo... Un mese e mezzo fa nel trevigiano sono venuti a ripresentare dopo 17 anni dalla sua pubblicazione il monumentale “Hai Paura Del Buio?”. E questa estate tornano nel Veneto con altre due date. Una allo stadio Euganeo di Padova il 11 luglio ed una al castello di Villafranca il 18 luglio. “Hai Paura Del Buio?” del 1997 è il secondo album cantato in lingua italiana dopo il precedente “Germi” (1995) dal leader Manuel Agnelli. “Hai Paura Del Buio?” nasce dopo la fine dell’etichetta Vox Pop che portò gli Afterhours senza casa discografica. Manuel Agnelli racconta nelle interviste del tempo di aver registrato tutte le 19 tracce dell’album riempiendosi di debiti. Questo disco voleva rappresentare un ultimo pungente, sarcastico saluto, musicando una realtà maligna... Fu la Mescal ad accettare il lavoro. Dopo questo album, il bassista Alessandro Zerilli abbandonerà il gruppo. “Hai Paura Del Buio?” è il migliore album del gruppo; proprio grazie ad esso gli Afterhours verranno eletti la band più significativa della scena indie rock italiana. È l’opera più completa degli Afterhours, nella quale si fondono punk, hardcore punk, pop rock, post grunge, ballate elettriche; si caratterizza per la capacità di misurarsi con generi e sonorità differenti. I testi sono ironici, irriverenti. In “Hai Paura Del Buio?” l’alternative rock (non a stelle e strisce) finalmente tricolore è capace di misurarsi con energia, candore, rifiuto, ironia, rabbia, con le deflagrazioni ed irriverenze dell’indie mondiale (poi inglobato da MTV e Majors). Il disco odora anche di Nirvana, Pixies, Sonic Youth, e strambi episodi cantautorali. “Hai Paura Del Buio?” è stato unanimemente riconosciuto il cd più bello ed interessante degli ultimi venti anni ed il capolavoro delle etichette discografiche indipendenti. Nel luglio 2013 “Hai Paura Del Buio?” dà il nome ad un festival culturale itinerante promosso dagli Afterhours. L’11 marzo 2014 è stata pubblicata dalla Universal Music un’edizione speciale di “Hai Paura Del Buio? contenente la versione rimasterizzata dell’album originale (Remastered) ed un nuovo CD che vede coinvolti diversi artisti di spicco della musica italiana ed internazionale, che hanno collaborato con gli Afterhours per reinterpretare tutti i brani che compongono l’album e proporre al pubblico una versione nuova e particolare (Reloaded). Dopo tanti anni di gavetta e centri sociali gli Afterhours si troveranno davanti oggi in questo tour anche quelli della nota frase contenuta in “Sui Giovani D’Oggi Ci Scatarro Su”, nella quale viene distrutta a parole una intera fetta generazionale, quella del “Come pararsi il culo e la coscienza è un vero sballo / sabato in barca a vela, lunedì al Leoncavallo”, colpendo al cuore l’ostentata borghesia giovanile che venerava la facciata innocua e superficiale dell’underground musicale. Ieri con Vox Pop, poi con Mescal, oggi con Universal. Di strada questi ragazzi ne hanno fatta parecchia e... se avessero accettato la Geffen statunitense anni fa: oggi sarebbero una band planetaria!
oCCasione del lanCio del nuovo album “il viaGGio” usCito il 22 aPrile 2014 il duo veronese sonohra ProtaGonista di una irriPetibile “imPresa” artistiCa internazionale
“I
l Viaggio” è il titolo del singolo uscito il 4 aprile 2014 e l’omonimo album è uscito il 22. Sabato 12 Aprile, alle 11.30 in Piazza Duomo a Milano, i fratelli Fainello e l’artista cinese Li Wei hanno volteggiato nel cielo di Milano tra funi, pedane e cavi. Come da consuetudine nelle sue famosissime opere, l’artista ha immortalato la speciale esibizione rendendola un magico scatto fotografico. L’evento, patrocinato dal Comune di Milano‚ dalla Direzione Cultura e Settore Spettacolo‚ ha portato per la prima volta nella storica piazza Li Wei, che ha prestato la sua genialità per l’inedita fusione tra musica e arte. Ed è proprio un’opera di Li Wei, “Balloons 2”, quella che i Sonohra hanno scelto come immagine di copertina del loro nuovo album (in collaborazione con la “Biennale Italia Cina”, ARTantide‚ Sandro Orlandi). L’ALBUM “IL VIAGGIO” DISPONIBILE DAL 22 APRILE 2014 Un progetto discografico maturo, caratterizzato da una composizione melodica orecchiabile ma allo stesso tempo estremamente ricercata. Un disco che segna il ritorno dei Sonohra, frutto di un anno di lavoro in studio, in equilibrio tra musica folk, sperimentazione, linguaggio rock ed universo britpop, dove si riconosce un prepotente ritorno delle chitarre acustiche che si sposano perfettamente con i riffs di chitarra elettrica. Ricerca, anche, nelle armonizzazioni vocali e negli arrangiamenti delle varie voci, per un album che si avvale d’importanti collaborazioni: Enrico Ruggeri ha firmato il testo del primo singolo “Il Viaggio” ed i Modena City RamNella foto in alto gli attuali blers, insieme ai Sonohra, lo hanno eseguito in studio, mentre l’autore del musical Sohnora, sotto la copertina “Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo” Vincenzo Incenzo ha scritto il testo del disco di “Incantevole”. Dieci i brani, più una traccia in esclusiva su iTunes. I testi, ad esclusione de “Il Viaggio” e di “Incantevole”, sono stati scritti da Luca, mentre gli arrangiamenti e le musiche curati da Diego. Le immagini del booklet e del retro copertina sono del fotografo Guido Harari, che ha immortalato i più grandi artisti del rock. Il mastering è curato dal grande Greg Calbi, che ha lavorato con il meglio della musica folk e d’autore mondiale - da Bob Dylan a Bruce Springsteen‚ e da Steve Fellone, presso i prestigiosi Sterling Sound di New York. Prodotto e distribuito dall’etichetta indipendente Believe Digital, leader mondiale della distribuzione digitale, che sbarca anche nel mondo del mercato fisico‚ il disco è stato distribuito in tutto il mondo nello stesso giorno. Oltre 700.000 i fans in attesa dell’uscita del disco. I numeri: solo su Facebook sono più di 400.000 gli ammiratori, su Twitter più di 25.000 i followers. I sostenitori non sono solo italiani ma vengono anche dalla Germania, Messico, Argentina, Brasile, Stati Uniti, Colombia, Perù e Cile. Quest’estate i Sonohra porteranno il nuovo album in tour.
esCe a maGGio “un fedele ritratto” il nuovo album del treviGiano GiorGio barbarotta
P
er pubblicarlo il cantautore trevigiano sceglie ancora una volta la strada dell’artigianato puro autoproducendosi e chiamando a raccolta la sua squadra di fedelissimi: Nicola “Accio” Ghedin, batteria (Estra, Giulio Casale), Stefano Andreatta, basso (Manodopera, Wharthey), Giulio Moro, chitarra (El Deyma) e l’ausilio live di Angelo Michieletto, chitarra. Dodici canzoni inedite per un lavoro strutturalmente incentrato sulla forma canzone, ma stilisticamente improntato alla ricerca lirica, sonora, ritmica. Barbarotta insiste sulla coesistenza tra linguaggi diversi proponendoci un cd (il quinto a suo nome) quanto mai personale, autarchico e ricercato, ricco di molteplici sfumature musicali e difficilmente catalogabile. Poesia, rock elettrico, cantautorato folk, amosfere jazzy, un pizzico di psichedelia ed elettronica. L’album apre con “Sbotta”, grido di denuncia contro il malcostume in tempo di crisi, prosegue con il singolo “Camerino al neon”, romantico elogio del quotidiano; è poi la volta di “La roba da buttare”, suggestivo e ipnotico ritratto d’ambiente, e di “Portami a casa”, originale ed incalzante odissea notturna; “L’eclissi di sole” è liquida, sommessa ed intimista, “Come un principio d’estate” è un elegiaco omaggio alla leggerezza estiva ed alla giovinezza, “Gratia Dei” è una una preghiera ed invocazione al sacro, “L’ancora e la deriva” è una allegoria sul connubio indissolubile tra stabilità e fuga, tra noto e ignoto, “Tutti giù per terra” è un sarcastico ed attualissimo scioglilingua pessimista, “Nuovamente liberi”, sprona alla consapevolezza del rapporto tra tempi moderni e libertà, “Stelle e strisce” è uno spudorato diario di viaggio USA; chiude infine la tracklist l’onirica “Echi di Tokyo”, omaggio al volo ed alla connessione tra mondi, popoli, culture. L’album, registrato e prodotto al Virtual Studio di Treviso da Andrea De Marchi (Tolo Marton, Quarto Profilo) è disponibile in versione cd fisico ed in digitale: info al sito www.giorgiobarbarotta.it. GIORGIO BARBAROTTA Cantautore atipico, nasce a Treviso nel 1972. Fonda nel 1995 la rock band Quarto Profilo con cui incide 4 albums. Nel 2003 intraprende la carriera solista. Pubblica dal 2005 ad oggi i cds “Schegge (di vita propria)”, “In centro al labirinto”, “Verso est”, “Snodo”, tutti albums di canzoni proprie, prodotti col marchio GB Produzioni. Propone un originale connubio tra canzone d’autore, rock e folk. Intensa da sempre l’attività live con la sua band con oltre 500 date all’attivo, tra cui un tour di dieci concerti nel 2009 da Pechino a Shanghai oltre a 2 tour in Austria, e 2 nei Balcani. Diversi i riconoscimenti ricevuti in ambito musicale e letterario a livello nazionale, le compilations e le collaborazioni artistiche, anche in veste di produttore. Ha pubblicato il libro “Tra le pieghe del giorno” (Ed. Vianello) 2007 e “Era Venere” (Ed. Happy Leader) 2009, raccolte di poesie e racconti.
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i nostri Esperti 33
SALUTE AFFARI DI FAMIGLIA
La Stalking stenosi delle carotidi: malattia o fattore di rischio cardiovascolare?
Dott. Alessandro Gabellini, Cardiologo
Condominale
A cura dell’AVVOCATO Circa un terzo dei pazienti affetti da malattia (ecogenicità, omogeneità, stato della sua su- indizio importante ma non sempre e necessaFULVIA FOIS è portatore di una stenosi ca- perficie ed altro). riamente rilevabile da parte del medico. La delle coronarie viene (es. confermata con esaminell’uomo struderivavicinanze da due possibili meccanismi: 1. diagnosi rotidea.lettrici Questoespiega soventepiù il me-di 5L’ictus si individua che molesta o minaccia Da ultimo vorrei fornire alcune indicazioni operative dei luoghi frequentati dalla vittima Cari lettori,perché a poco anni Figura 3: Esempio di Figura 1: esempio di placca carotidea all'ecocolor mentali o, fra ancora, i quali il piùuna importante semplimeccanismo al prodico che si occupanel del nostro cuore, ilordinamento cardiologo, delUnreato Figura 1 Esempio di appresta per tutelarsi donna.eVero è, infatti, che il reato Figura 2: esempio di placca carotidea all'ecocolor di stalking circa i mezzi che l’ordinamento luogoemodinamico di lavoro, dovuto palestra, abitazione) dall’introduzione placca carotidea Doppler ce è l’ecocolor Dopplerpuò delle carotidi o anche dei causatoParticolare si trova dover affrontare anche il problema si segnala l’ammonimento interessare i rapporti di vicinato e di dallo stalking. Innanzitutto,angioplastica carotidea seguire o della spiarecarotide quest’ultima. importanza di atti apersecutori, comunemente conosciutogressivo come restringimento alternativa una strumento tecnica percutanea di ansione sovraperaortici (Fig.2). In Questo placca di chestalking comportaassume un tronchi della patologia carotidi, la necessità parte del Questore; con funzione si arteriosa, condominio. tal senso è espressae l’ipercolesterolemia, la Corte di da specie le vittime il termine la (TSA) stalking, vorreidelle portare allacon vostra attenzionedall’evoluzione alcuni per della 60 anni.n. preventiva con gioplastica carotidea, simile all’angioplastica se inSez. età superiore ai esame,moltorispetto semplice, Cassazione poco costoso(Cass. ed as- Pen., ostacolo progressivo al passaggio di sangue di dare al paziente i suggerimenti più approcui l’Autorità di pubblica sicurezza, V, 7.04.2011, proposizione della querela che è raddoppiato pronunce giurisprudenziali che hanno esteso l’ambito coronarica,che comporta solutamente privo di rischi, sfruttando ultracervello a2.quello Un meccanismo trombo em- Pertanto, priati e di avviarlodisetale necessario allo delittuosa speciali- alal punto del Questore, invita l’inserimento lo stalker di adun 20895) che,gliampliando i confini di tale reato, ha nella persona ordinariamente previsto. la persona di applicazione fattispecie per viaapercutanea femorale,la dilail comportamento da tenere astenersi in caso di dalcatetere suonihaconsente la placca, di Qual bolicodiprovocato una vittima rottura/ulcerazione sta ravvisarla di competenza. continuare tenere comportamenti individuato la figura dello è stalking condominiale che si da ritiene del reato in esame sei mesididivisualizzare da anche per fatti accaduti in danno tazione con della palloncino dell’arteria con inseristenosi nirne le strutturali “riduttiva e l’entità la una che favorisce il deposito didelma-fatto defi La stenosi, ovvero il restringimento della caroti- della placcatempo confronti vittima. Ove il soggetto lettura dellacarotidea? norma nel senso persecutori nei dalla conoscenza – reato percaratteristiche poter giudicando condomini. mento di nei uno propri stent (Fig.3). Se laessere stenosiper nonforza è critica è importante la cor- perseveri della espressa che in percentuale. con querela. occlusione de, è una delle espressioni dellalomalattia ate- e teriale atti persecutori, non gli atti molestiUna debbano rivolti ad ammonito sporgere A acuta ciò si della aggiunga chestenosi ove il reato innanzitutto che cos’è stalking qualitrombotico risultati delle due tecniche, perrezione dei suddetti fattorinon di rischio ateroscle- I dai è critica quandouna è maggiore del 70 In considerazione distacco di frammenti trombotici rosclerotica o aterosclerosi è caratteriz- carotide o ilvenga comportamenti che chirurgica pongono e la sola persona”. di ciò, è astenendosi commesso in danno di minoristenosi o di una persona sono le sue principaliche caratteristiche? ad alto rotico edcondotta intraprendere una terapia medica %. Ingià casiammonito particolari molto dubbi orapportare gravi si ciascuna responsabili di embolie cerebrali. dalladipresenza di placche localizzate in bis vittima in unocutanea, stato dimisurati ansia ine laboratori paura, non saràvolume più necessario di stalking disabilità ovvero da un soggetto Ilzata delitto atti persecutori di cui all’art. 612 c.p. con sonopersona sovrapponibili benefici, farmacologica chelaprevede farmaci antiag- lalavorativo, può ricorrere sticati epersona costosi, offesa, La placca del tutto priva diventa di sintomiperseguibile partiintrodotto del sistemanelcircolatorio. Vi è infatti dal necessaria querela della offesa,per in quanto allasofi singola ben potendo minaccia dalessere Questore, il reato d’uffiad cio.esami più èvarie stato nostro ordinamento d.l. può con analogia di rischi e possibilità ( acido acetilsalicilico secondodilivello ( AngioTAC angioRM dei greganti improvvisamente con un ictus. il di una frequente associazione delle e manifestarsi il reato odi stalking diventerà procedibile d’uffidi ciorestee dello ostalker assumere una direzione collettiva eo ticlopidina è ravvisabile delitto atti 23.02.2009 n. 11 (conv.frain malattia Legge 23.04.2009 n. Quando (5-10% conInfi maggior nei primi clopidogrel). Recentemente altri casi persecutori? può manifestarsi con un attacco tronchi sovraoartici). indiscriminata. In altri termini, coronarie la patologia pena sarànosiaumentata. ne, oveincidenza la situazione il reato in esame anche è lale statine, 38) a far edata dal 25 carotidea. febbraio 2009 con loInscopo mesi), come evidenziatoal dallo indipendentemente valore del necessiti colestero- di 12-18 ischemico transitorio un de-il reato in esame è configurabile anche quando La colpire lesione leè reiterate caratterizzata da diuna placca o molestia un intervento immediato fine studio di la vittima nondal è sempre Affinché (TIA), possaovvero conficon gurarsi di condotte minaccia CREST. gravi ed irreparabili, la lo, hanno assunto un posto per recente A chi consigliare dunque ecodoppler delle bensì ficitaltro neurologico (riduzione dellaciente forza che, ad unin conseguenza ateromasica (accumulo colesterolo, calcio, di un conseguenze lo unstesso soggetto persone diverse, qualideterminante i scongiurare necessario e suffi delle poste in essere da undisoggetto in danno ad unquerela, tipo o l’altro procedura l’effetto di in stabilizzare e in qualchevittima, caso di arto, vertigini, difficoltà ad articolare la pa- o carotidi? infideterminare ammatorie) localizzata alla carotidopoL’indicazione aver presentato potràdichiedere di volta volta perseguitati condotte di minaccia molestia - per la condomini di un palazzo, ecellule tali da in quest’ultimo un perdurante e reiterate valutata caso per caso tenendo conto ridurrestalker. la placca. Anzitutto quei pazientidalle che hanno manifestarola) che insorge all’improvviso e regredisce de comune alla biforcazioal giudice di andrà adottare la misura cautelare del divieto condotte moleste dello giurisprudenza bastano anche solo due acondottegrave stato prevalentemente di ansia o di paura ovvero un fondato delle ai esigenze della condizione singolo to undei deficit dopo 24 oresi spontaneamente. Il TIA ha in sé uno ne fra carotide interna ed propria esterna (fiog. di1). un Il prossimo luoghiefrequentati dalla del persona esempio, èperò ravvisabile stalking condominiale di avvicinamento produca, alternativamente, tre neurologico. effetti AdRammentando timore per l’incolumità paziente. di mantenere dagli stessi una In caso diche stenosi criticail (vicino > 70%) vioffesa è indicapuòcondotte essere spesso un elevato rischio di determinare nel giorni o che restringimento percentualedelle ed abitudini o dell’obbligo del condomino chiude legislativamente previsti, ovvero: statola diplacca ansiacarotidea o nelle congiunto o, èinfiespresso ne, una inalterazione zionelaall’intervento chirurgico asintomatica, l’esame andrà mesi successivi un vero e proprio ictus.per l’incolumità è signifi supera determinata distanza. nell’ascensore o insegue signora del quartodi endoarteriefondato timore propria quindi o di insidiosa, di vita. cativo Nellaquando realtà dei fatti,il 30-40%. le ripetuteLa minacce o paura, o endoaterectomia (TEA) che comporta a tutti quei hanno unaversactomia presenza possono di una stenosi signifilacativa Dr. Alessandro Gabellini piano che o, ancora, liquami o getta mozziconi delle abitudini di pazienti molestie assumere formaesprime più diversa, ad un proprio congiunto o l’alterazioneproposto Cardiologo, dal 1990 al 2013 Dirigente incisura dell’arteria anestesiaSe loco miocardico, an- una Come ci si accorge in un soggetto un rischio aumentato avere lo redesiderate segnalatemi i Vs casi Medico e/o le di sigaretta nel terrazzo sottostante. Queste edinaltre vita. della presenza di una ste- patologia coronarica (infarto esempio attraverso telefonate, sms,dimail dal contenuto di 1° livello presso l’UOC di Cardiologia di Este. o generale e rimozione arterie degli arti eoaminacce tutti queipostegionale carotidea sono glisi accertamenti negli anni osuccessivi un ictus cerebrale.lettere Tale o nosi questioni di maggiore interesse all’indirizzo molestie in essere sempre dallo stesso dellaVsplacca, Chee quali cosa intende gina) per o delle stalking offensivo intimidatorio o, ancora, biglietti Oggi svolge attività cliniche, di ergometria, di tecnica vigore daintegrare oltre 50 anni. pazienti che presentano condomino un elevato rischio per degli consigliare? rischio dipende dal grado odella stenosi madi an-casadadella mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com in danno altriinpossono lo condominiale? lasciati sull’autovettura sulla porta ecocardiografia e ultrasonografia vascolare presso come aterosclerosi il diabete, l’iperten- Negli ultimi 10-15 anni si è affermata un soffidio ai del collo èha un assunto autorizzandomi espressamente anche alla che dalle molestata. caratteristiche strutturali della placca La presenzaIldidelitto stalking condominiale. attilatipersecutori anche come formeil fumo, persona un poliambulatorio privato.
Gli stalker, inoltre, sono soliti appostarsi nelle
diverse da quella “tradizionale” che, generalmente,
riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi. Come tutelarsi dalloIndirizzo stalking email per richiedere maggiori informazioni: specialistaonline@gmail.com
IL DIRITTO PER IL CITTADINO
I patti tra convinventi possono(RNF) fare dal notaio LasiFertilità
di Magdalena Buszynska (magda.bus@gmail.com)
Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin
E’ a tutti noto che in Italia non c’è una regolamentazione complessiva sulle unioni di fatto (siano esse x eterosessuali od omosessuali). A molti meno, invece, è noto che da sempre esiste uno strumento previsto nel nostro Codice Civile che può essere molto utile per regolare i rapporti economici e patrimoniali anche tra coppie non unite da matrimonio: è il contratto. È ben ovvio, infatti, come due soggetti possano con un contratto regolare molteplici aspetti della vita in comune, così come la gestione e suddivisione delle spese ordinarie e straordinarie, l’acquisto di beni in comune, e più in generale i reciproci rapporti economici e patrimoniali. Di ancor maggior rilievo la possibilità di disciplinare minuziosamente la
sorte dei diritti e delle incombenze per il caso in cui la convivenza abbia a terminare; basti ricordare il frequentissimo caso dell’acquisto di una casa intestata ad uno solo dei conviventi e però pagata con mutuo intestato ad entrambi ovvero anche solo con contribuzioni reciproche. Restano ovviamente delle lacune che neppure il contratto stipulato dal Notaio può colmare e questo per l’essenziale ragione che – appunto – manca una legge nazionale che disciplini la materia. I cosiddetti diritti indisponibili, infatti, devono restare fuori dai patti di convivenza: in particolare non sarà possibile regolare la sfera dei diritti/doveri nei riguardi di eventuali figli, poiché questo aspetto è sottratto
all’autonomia delle parti; in questo caso bisognerà inevitabilmente rivolgersi al giudice. Per quanto riguarda, invece, i diritti ereditari sarà sempre possibile trovare una soluzione – benché parziale – nella redazione di un testamento che tenga conto della peculiare situazione di convivenza e che non dimentichi, in ogni caso, altri soggetti cui la legge riservi un qualche diritto in modo assoluto (es. figli di primo letto, coniuge da cui non si sia mai divorziato ecc.). Lo strumento è, in conclusione, di grande utilità; esso, tuttavia, richiede nella sua redazione una notevole competenza tecnica proprio per l’esigenza di distinguere tra quello che si può e non si può regolare. DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it
I nostri esperti 31
DOTT.SSA BIASIOLI SOFIA –Podologo e Tecnico ortopedico- Tel. 377/9982047- Chioggia (fronte ospedale)
Il significato della sessualità LO SPAZIO DELL’ETICA
Il significato della sessualità alla luce dell’antropologia biblica e la proposta dei metodi naturali. La sessualità è un elemento essenziale e costitutivo dell’essere umano e del suo divenire. Il pensiero cristiano afferma il significato personalistico della corporeità e della sessualità, per cui il corpo dell’uomo e la sessualità non possono essere del tutto soggetti al dominio della scienza, ma il comportamento umano nei loro confronti deve essere regolato dal riferimento a valori etici che l’intelligenza umana può dedurre da un’analisi non semplicemente scientifica/tecnica della corporeità. Secondo la concezione cristiana il corpo è RIVELAZIONE della PERSONA. La persona umana è soggetto di una pluralità di valori (pensiero, volontà, sentimenti, attitudini …) che sono di natura interiore. Il corpo ha la capacità di comunicarli attraverso un suo specifico linguaggio: gesti, parole, sguardi … Il corpo è la persona stessa nella sua esteriorità, così
come lo spirito è la persona stessa nella sua interiorità. Il corpo riflette quindi quello che siamo. Il corpo ha anche il significato del MEZZO di PERFEZIONE. L’azione, cioè l’atto proprio della libertà umana, e ciò che opera il progresso o il regresso della persona. L’uomo non può agire che tramite il proprio corpo. Esso collabora con l’intelligenza, la volontà, le intenzioni dell’uomo per raggiungere gli obiettivi che egli si propone. Ogni attività umana, anche la più interiore ha bisogno del corpo. Senza il suo positivo concorso l’uomo sarebbe impedito a raggiungere quella perfezione a cui la sua natura intellettuale lo orienta. Poi segue il terzo significato del corpo: esso è LUOGO della ESPERIENZA di sé: l’uomo sperimenta se stesso come essere diverso tramite la sua natura spirituale. Ma lo spirito umano non può fare esperienza di sé indipendentemente dal concorso del corpo. Le innumerevoli virtualità e creatività dello spirito umano possono raggiungere la loro realizzazione solo tramite il corpo. C’è
di Magdalena Buszynska (magda.bus@gmail.com)
una così stretta relazione tra corpo e spirito che la sanità del primo dipende dalla sanità del secondo e viceversa. La frattura tra corpo e spirito è letale per l’esperienza di sé, mentre la loro alleanza è ciò che rende la persona un soggetto stabile. Il quarto significato della corporeità sta nel suo essere LUOGO di COMUNIONE/incontro: gli esseri umani non possono avere tra di loro una comunicazione diretta da spirito a spirito. Essi hanno bisogno del corpo per autocomunicarsi. Il corpo possiede un suo linguaggio tramite il quale avviene la comunicazione tra persone che fa loro fare l’esperienza della comunione. Il vertice di questa comunicazione si ha nel dono di sé della persona che si realizza nel dono del proprio corpo. Secondo la concezione cristiana della sessualità proprio a questo livello si attua l’amore coniugale la cui forma specifica è il reciproco dono di sé tramite il dono dei propri corpi. La visione cristiana della corporeità è quindi una visione
molto positiva, rispettosa ed attenta nei confronti del corpo, sia quello appena concepito sia quello anziano, sia quello robusto/giovane, sia quello vecchio e a volte malaticcio. La morale cristiana non solo tutela il corpo maschile, femminile ma spinge alla seguente riflessione: chi fa male al corpo fa male alla persona. Cristianamente è impossibile dire: faccio bene alla persona mentre faccio male al corpo. Si tratta però di avere chiarezza che la VIA del bene per i cristiani è Gesù. Nel contesto della sessualità e della conoscenza del proprio corpo il metodo elaborato dal professore austriaco Josef Roetzer è una risposta razionale al problema della regolazione dei concepimenti nella completa tutela della mamma, del papà e del nascituro. Il metodo naturale messo a punto da Roetzer è accessibile alle persone di ogni ceto sociale, di ogni credo politico, perché è un bene comune. Rispetta la persona, l’ambiente naturale ed è economico.
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I nostri esperti 33 31
Stress da nuove tecnologie PSICOLOGIA DEL LAVORO
Dott. Lara Tasso
Secondo il sociologo canadese Marshall McLuhan la tecnologia ha creato per l’uomo moderno una nuova sensorialità, in quanto da una parte porta ad atrofizzare alcuni sensi, ma dall’altra ne accentua altri: grazie alla tecnologia possiamo vedere, per esempio, oltre l’atmosfera terrestre. La più grande innovazione tecnologica degli ultimi anni è sicuramente internet, che ha avuto un impatto molto forte in tutti i campi. Pensiamo, per esempio, a com’è cambiato il modo di lavorare, e come il computer sia diventato quasi un’estensione del nostro corpo, senza la quale non sarebbe possibile compiere le attività di tutti i giorni. Per la maggior parte dei lavori l’utilizzo di internet è ormai diventato essenziale, tanto che problemi alla rete causano spesso tempi morti e sensibili cali della produzione.
Ecco, quindi, che alle molteplici situazioni della vita quotidiana che causano stress, si è aggiunta negli ultimi anni quella derivante dall’utilizzo del web, in particolare quando funziona troppo lentamente o si interrompe all’improvviso costringendoci a ripetere ex novo l’operazione che stavamo svolgendo. In alcuni lavoratori questa tipologia di disguidi può causare rabbia e anche cali della motivazione. Un’altra fonte di stress sono le e-mail, sempre numerose e dentro ognuna delle quali potrebbe celarsi un disguido, un imprevisto, un rallentamento o uno stravolgimento del nostro programma di lavoro. Alcune persone provano una sensazione di forte ansia al momento di dover leggere le mail di lavoro, tento che scelgono di procrastinare questo compito, trovandosi poi letteralmente sommerse da messaggi
cui rispondere. Non si deve scordare, inoltre, che grazie alla possibilità di poter leggere le e-mail in qualsiasi luogo del mondo e con una varietà sempre crescente di dispositivi, si è sempre costantemente raggiungibili e potenzialmente produttivi. Molte persone si sentono in obbligo di leggere la posta del lavoro, anche se sono in vacanza, non riuscendo mai a staccare le spina. La nostra soddisfazione sul lavoro dipende, tra i tanti fattori, da quanto ci sentiamo di portare un valore aggiunto a ciò che stiamo facendo, e quindi la frustrazione cresce quando ci si rende conto di non poter terminare un compito a causa, per esempio, di un applicativo che non funziona e per il quale non possiamo fare nulla. E’ quindi fondamentale per le aziende investire per avere applicazioni web efficienti, poiché rappresentano uno strumento essenziale senza il quale
non si può lavorare in qualità, e per ridurre lo stress dei lavoratori, che se non è adeguatamente gestito causa spese crescenti in termini di assenteismo, peggioramento del clima aziendale, aumento delle malattie, calo della motivazione e quindi delle performance, aumento del turnover del personale, gestione poco efficiente del proprio tempo. La non gestione dello stress lavoro-
correlato causa spese ingenti per le aziende, e per questo è importante intervenire con azioni specifiche svolte da esperti, che prendano in considerazione i fattori organizzativi, ma anche le percezioni dei singoli lavoratori. Questi interventi non possono non tener conto dell’impatto delle nuove tecnologie e sul modo in cui sono utilizzate e vissute.
DOTT. LARA TASSO - Psicologo del Lavoro – Tel. 3381151335 – e-mail: lara.tasso@libero.it
IL DIRITTO PER IL CITTADINO
Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin
I patti tra convinventi si possono fare dal notaio
E’ a tutti noto che in Italia non c’è una regolamentazione complessiva sulle unioni di fatto (siano esse eterosessuali od omosessuali). A molti meno, invece, è noto che da sempre esiste uno strumento previsto nel nostro Codice Civile che può essere molto utile per regolare i rapporti economici e patrimoniali anche tra coppie non unite da matrimonio: è il contratto. È ben ovvio, infatti, come due soggetti possano con un contratto regolare molteplici aspetti della vita in comune, così come la gestione e suddivisione delle spese ordinarie e straordinarie, l’acquisto di beni in comune, e più in generale i reciproci rapporti economici e patrimoniali. Di ancor maggior rilievo la possibilità di disciplinare
minuziosamente la sorte dei diritti e delle incombenze per il caso in cui la convivenza abbia a terminare; basti ricordare il frequentissimo caso dell’acquisto di una casa intestata ad uno solo dei conviventi e però pagata con mutuo intestato ad entrambi ovvero anche solo con contribuzioni reciproche. Restano ovviamente delle lacune che neppure il contratto stipulato dal Notaio può colmare e questo per l’essenziale ragione che – appunto – manca una legge nazionale che disciplini la materia. I cosiddetti diritti indisponibili, infatti, devono restare fuori dai patti di convivenza: in particolare non sarà possibile regolare la sfera dei diritti/doveri nei riguardi di eventuali figli, poiché questo
aspetto è sottratto all’autonomia delle parti; in questo caso bisognerà inevitabilmente rivolgersi al giudice. Per quanto riguarda, invece, i diritti ereditari sarà sempre possibile trovare una soluzione – benché parziale – nella redazione di un testamento che tenga conto della peculiare situazione di convivenza e che non dimentichi, in ogni caso, altri soggetti cui la legge riservi un qualche diritto in modo assoluto (es. figli di primo letto, coniuge da cui non si sia mai divorziato ecc.). Lo strumento è, in conclusione, di grande utilità; esso, tuttavia, richiede nella sua redazione una notevole competenza tecnica proprio per l’esigenza di distinguere tra quello che si può e non si può regolare.
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Per ogni acquisto un simpatico omaggio
DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it
34 I nostri esperti
Stalking condominiale AFFARI DI FAMIGLIA
A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
Cari lettrici e lettori, a poco più di 5 anni dall’introduzione nel nostro ordinamento del reato di atti persecutori, comunemente conosciuto come stalking, vorrei portare alla vostra attenzione alcuni pronunce giurisprudenziali che hanno esteso l’ambito di applicazione di tale fattispecie delittuosa al punto da ravvisarla anche per fatti accaduti in danno di condomini. innanzitutto che cos’è lo stalking e quali sono le sue principali caratteristiche? Il delitto di atti persecutori di cui all’art. 612 bis c.p. è stato introdotto nel nostro ordinamento dal d.l. 23.02.2009 n. 11 (conv. in Legge 23.04.2009 n. 38) a far data dal 25 febbraio 2009 con lo scopo di colpire le reiterate condotte di minaccia o molestia poste in essere da un soggetto in danno di un altro e tali da determinare in quest’ultimo un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o, infine, una alterazione delle abitudini di vita. Nella realtà dei fatti, le ripetute minacce o molestie possono assumere la forma più diversa, ad esempio attraverso telefonate, sms, mail dal contenuto offensivo o intimidatorio o, ancora, lettere o biglietti lasciati sull’autovettura o sulla porta di casa della persona molestata. Gli stalker, inoltre, sono soliti appostarsi nelle vicinanze dei luoghi frequentati dalla vittima (es. luogo di lavoro, palestra, abitazione) o, ancora, seguire o spiare quest’ultima. Particolare importanza per le vittime di stalking assume il termine per la proposizione della querela che è raddoppiato rispetto a quello ordinariamente previsto. Pertanto, la persona che si ritiene vittima del reato in esame ha sei mesi di tempo dalla conoscenza del fatto – reato per poter sporgere querela. A ciò si aggiunga che ove il reato venga commesso in danno di minori o di una persona con disabilità ovvero da un soggetto già ammonito dal Questore, il reato diventa perseguibile d’ufficio. Quando è ravvisabile il delitto di atti persecutori? Affinché possa configurarsi il reato in esame è necessario e sufficiente che, in conseguenza delle reiterate condotte di minaccia o molestia per la giurisprudenza bastano anche solo due condotte- si produca, alternativamente, uno dei tre effetti legislativamente previsti, ovvero: stato di ansia o paura, fondato
timore per l’incolumità propria o di un proprio congiunto o l’alterazione delle abitudini di vita. Che cosa si intende per stalking condominiale? Il delitto di atti persecutori ha assunto anche forme diverse da quella “tradizionale” che, generalmente, si individua nell’uomo che molesta o minaccia una donna. Vero è, infatti, che il reato di stalking può interessare anche i rapporti di vicinato e di condominio. In tal senso si è espressa
la Corte di Cassazione (Cass. Pen., Sez. V, 7.04.2011, n. 20895) che, ampliando i confini di tale reato, ha individuato la figura dello stalking condominiale giudicando “riduttiva la lettura della norma nel senso che gli atti molesti debbano essere per forza rivolti ad una sola persona”. In considerazione di ciò, non è necessario rapportare ciascuna condotta di stalking alla singola persona offesa, ben potendo la minaccia dello stalker assumere una
direzione collettiva e indiscriminata. In altri termini, il reato in esame è configurabile anche quando la vittima non è sempre lo stesso soggetto bensì persone diverse, quali i condomini di un palazzo, di volta in volta perseguitati dalle condotte moleste dello stalker. Ad esempio, è ravvisabile stalking condominiale nelle condotte del condomino che chiude il vicino nell’ascensore o insegue la signora del quarto piano o, ancora, versa
liquami o getta mozziconi di sigaretta nel terrazzo sottostante. Queste ed altre molestie o minacce poste in essere sempre dallo stesso condomino in danno degli altri possono integrare lo stalking condominiale. Come tutelarsi dallo stalking Da ultimo vorrei fornire alcune indicazioni operative circa i mezzi che l’ordinamento appresta per tutelarsi dallo stalking. Innanzitutto, si segnala l’ammonimento da parte del Questore; strumento con funzione preventiva con cui l’Autorità di pubblica sicurezza, nella persona del Questore, invita lo stalker ad astenersi dal continuare a tenere comportamenti persecutori nei confronti della vittima. Ove il soggetto ammonito perseveri nei propri atti persecutori, non astenendosi dai comportamenti che pongono la vittima in uno stato di ansia e paura, non sarà più necessaria la querela della persona offesa, in quanto il reato di stalking diventerà procedibile d’ufficio e la pena sarà aumentata. Infine, ove la situazione necessiti di un intervento immediato al fine di scongiurare conseguenze gravi ed irreparabili, la vittima, dopo aver presentato querela, potrà chiedere al giudice di adottare la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa o dell’obbligo di mantenere dagli stessi una determinata distanza. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
I nostri esperti 35 29 L’ARCHITETTO
Rubrica a cura di Renzo Carturan, architetto
La riqualificazione energetica degli edifici esistenti (parte quinta)
I ponti termici, la sostituzione delle finestre, la tenuta all’aria: effetti ed interventi possibili. Per attenuare i ponti termici tra la platea e le pareti, nel caso di interventi sull’esistente con isolamento sopra la platea, si realizza il taglio termico, con materiali a bassa conducibilità, lungo il perimetro delle stesse (Foto 1). Qualora possibile è opportuno ricostruire la platea di fondazione isolandola a contatto col terreno. Dal punto di vista tecnico il risanamento energetico di un edificio dovrebbe interessare tutto l’involucro; la sostituzione delle sole finestre potrebbe accentuare il fenomeno della condensa e della formazione della muffa, in particolare in corrispondenza dell’attacco della finestra alla muratura. La temperatura superficiale delle nuove finestre con doppio o triplo vetro supera quella di condensazione ed il vapore presente all’interno dei locali tende a condensare, concentrandosi soltanto sulle pareti con la conseguente formazione di muffa qualora i locali non siano adeguatamente ventilati. Se non si sostituiscono le finestre è possibile, in alcuni casi, migliorarne comunque la tenuta all’aria e l’isolamento termico con la sostituzione delle guarnizioni, la sigillatura delle fessure tra il falso telaio e la muratura e tra telaio e contro telaio con nastri appositi, la sostituzione dei soli vetri con nuovi a vetrocamera e basso emissivi, la sovrapposizione al telaio dell’isolamento esterno a
Foto 1: Taglio termico al piede della muratura con blocchi in calcestruzzo cellulare.
cappotto riducendo la superficie disperdente della finestra. Nella posa in opera delle finestre nuove deve essere prestata particolare attenzione al collegamento tra il falso telaio e la muratura e tra il falso telaio ed il telaio; tra essi non deve esserci infiltrazione
Foto 2: Recuperatore di calore della ventilazione meccanica controllata.
d’aria poiché in presenza di spifferi la temperatura diminuisce col rischio di formazione della muffa. Un punto critico dell’involucro è costituito dai cassonetti degli avvolgibili, spesso non coibentati e non sigillati all’aria ed al vento; si possono comunque coibentare con materiali sottili termicamente
efficienti (aerogel, pannelli sotto vuoto) e sigillare per la tenuta all’aria con apposite nastrature. Risultati migliori si ottengono installando nuovi cassonetti già isolati termicamente ed a tenuta all’aria; è opportuno poi motorizzare l’avvolgibile evitando così le infiltrazioni d’aria dai fori di passaggio della cinghia. Con la riqualificazione energetica, comprendente anche la sostituzione delle finestre, si migliora la tenuta all’aria dell’edificio, riducendo sensibilmente le dispersioni termiche per ventilazione; per contro si ha un aumento dell’umidità interna e della concentrazione di anidride carbonica con la conseguente esigenza di ricambiare l’aria degli ambienti aprendo le finestre ogni due ore per 10-15 minuti (tempi maggiori causerebbero il raffreddamento delle superfici degli ambienti col conseguente aumento dei costi per il riscaldamento e del rischio di formazione di condensa). Non sempre, per praticità, è possibile la ventilazione naturale; si ricorre, quindi, alla ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore (Fig. 2), indispensabile qualora l’isolamento sia stato fatto all’interno, che assicura il ricambio d’aria ottimale, recuperando il calore nello scambio termico tra l’aria esterna immessa e quella interna espulsa. Con questo si completa la serie di articoli sulla riqualificazione energetica degli edifici esistenti.
Per quesiti sugli argomenti trattati in questa rubrica il Lettore può inviare una mail a carturenzo@studiocarturan.it
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SALUTE
E Z Z alternativa, I P R O M OilZmal ION LI Viaggio nellaP Rterapia diAschiena (5° puntata) Il mal di schiena è un problema sentito da molte persone delle più diverse età. Per mal di schiena si intende generalmente una affezione dolorosa che colpisce la zona bassa della schiena: la zona lombare. Non c’è una età precisa per avere mal di schiena. Il dolore lombare può prendere anche i bambini e gli adolescenti. Capita di sentir dire “ sei troppo giovane per avere mal di schiena” oppure “ va là che sei deboluccio, quando ero giovane io...”. Purtroppo quando i nostri nonni erano giovani le posture viziate che ci sono in questa epoca storica forse non c’erano. Ma andiamo con ordine. Cos’e il mal di schiena (lombare)? È un dolore che si localizza alla zona bassa della schiena solitamente alle vertebre lombari basse e all’inizio del sacro. Le sue cause possono essere le più varie. Tra le più comuni c’è uno sforzo che causa un conflitto tra le faccette articolari delle vertebre (una delle articolazioni tra due vertebre) che porta ad infiammazione e quindi ad una contrattura antalgica della muscolatura. Questa contrattura che non è la causa ma una forma di difesa del corpo, serve a bloccare la zona dolorosa e permettere all’uomo
di muoversi ugualmente. Altra causa di dolore lombare può essere la presenza di una patologia a carico dei dischi intervertebrali, il famoso anulus. Stiamo parlando in questo caso di tutto quell’insieme di patologie ortopedico/ neurologiche che sono le protrusioni, i bulging, le ernie vere e proprie. Questi quadri degenerativi sono diversi gradi di degenerazione del disco. A seconda che ci si trovi di fronte ad un caso o all’altro si possono a loro volta avere diversi tipi di dolore. Altro aspetto da tenere presente è la distinzione tra 3 figure distinte di mal di schiena date dalla presenza o meno di irradiazione del dolore agli arti inferiori: la lombalgia, la sciatalgia, la lombosciatalgia. La distinzione tra i tre tipi sarà oggetto di un altro articolo. Come si fa a far passare il mal di schiena? Questo dipende molto dall’approccio che si vuole utilizzare. Nel campo medico c’è la prescrizione di farmaci. Nel campo fisioterapico si utilizzano terapie fisiche come laser, tens, magnetoterapia, ecc. assieme a massaggi, terapia manuale decontratturante e rieducazione posturale. A fianco a tutti questi metodi
esiste anche l’OSTEOPATIA che qui in Italia è una terapia alternativa che sta solo ora cominciando ad avere l’attenzione che merita. L’OSTEOPATIA parte invece da un altro presupposto e cioè che bisogna trovare la vera causa del problema e ridare la possibilità al corpo di muoversi e muovere la zona compromessa la quale, in termini osteopatici, si definisce in “disfunzione fisiologica”. La vita è movimento quindi bisogna permettere al corpo di muoversi. Non sempre la causa di un problema è quella più evidente. Se per anni ho fatto lo stesso movimento senza problemi e senza avvertire dolori, perché in questa occasione ho avuto dolore? Perché l’ernia si è fatta sentire o si è prodotta? L’osteopata, attraverso una serie di test specifici, andrà alla ricerca di questa causa e cercherà di porvi rimedio, riportando il corpo in equilibrio, aiutando così il corpo a guarirsi. Questa ricerca coinvolgerà non solo l’aspetto muscolo scheletrico e neurologico (l’interessamento delle branche nervose) ma anche i visceri e l’aspetto craniale. Anche una disfunzione viscerale può portare a problemi ben distanti
dal viscere stesso. Questo perché il viscere (ad esempio il fegato, il rene, ecc.) è collegato da più strutture agli altri organi e al resto del corpo, ed è innervato. Quindi la sofferenza di un organo, e parliamo di disfunzione, non di patologia, può dare sintomatologie distanti dette riferite, o causare problemi a strutture distanti. Tutto questo senza considerare anche aspetti più tecnici e complicati come l’aspetto ormonale e della circolazione sanguigna. Come agisce l’osteopata? Dopo un colloquio con il paziente, procederà con una analisi per mezzo di una serie di test allo scopo di evidenziare i problemi, individuati i quali agirà sul corpo del paziente con tecniche osteopatiche. Le tecniche a disposizione dell’osteopata
sono molte, possono essere soft o più intense, ma mai invasive. L’osteopata userà solo la sua conoscenza e le sue mani. Anche chi pratica il massaggio o lo shatsu usa le mani ma non bisogna confondere il massaggio e lo shatsu con l’Osteopatia, perché sono cose completamente diverse con funzioni e tecniche diverse. L’importante, quando si parla di problemi di salute, anche per un semplice massaggio, è di rivolgersi sempre a personale qualificato; a maggior ragione con le tecniche più avanzate come l’Osteopatia.
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