della Riviera Ovest
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.120 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
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EDITORIALE
L’etica e la politica
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
grandi opere, proteste a riViera fiorita Grandissimo successo per la 35’ edizione della Riviera Fiorita che anche quest’anno ha colorato le bellezze della Riviera del Brenta portando oltre 120 mila spettatori sulle rive del Naviglio per assistere all’evento. L’evento, promosso dall’Apt assieme ai comuni del territorio e alle associazioni, ha visto ... pag. 9
Villa dei leoni, il teatro continua Nonostante gli ulteriori tagli alle finanze comunali imposti dal governo, anche la nuova amministrazione di Mira ha deciso di continuare a puntare con forza sulla cultura e sul Teatro Villa dei Leoni, che anche per la stagione 2012-2013 si propone come uno dei poli culturali più vivi, ... pag. 15 pubbliredazionale
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di Ornella Jovane
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Miracolo Unitrans, ma resta forte la crisi Tornano in fabbrica 14 dei 53 operai a Pianiga. Ferie forzate nel resto della Riviera per 180 dipendenti
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ccupazione: dalla Riviera arriva la notizia di un fatto davvero raro di questi tempi, la Transuni ex Unitrans di Cazzago di Pianiga ha riaperto dopo essere stata messa in stato di liquidazione nei mesi scorsi. Per dipendenti imprenditori e sindacati è un vero e proprio miracolo visto il pesantissimo clima di crisi con chiusure ripetute che vive tutto il comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese. La notizia è davvero particolare perché appena qualche mese fa la fabbrica che produce
cassoni frigoriferi per camion aveva dichiarato la propria cessata attività. A coordinare tutta l’operazione voluta da una cordata di imprenditori capitanata da Gianni Galzignato, che per anni ha gestito la filiale lussemburghese della Unitrans, sono stati la Fiom Cgil e Apindustria. Ora nel giro di due anni torneranno in fabbrica tutti e 53 gli operai che erano in cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. Ma quali operazioni si sono messe in cantiere? La Transuni ha di fatto avviato l’affitto di un
ramo di impresa, una acquisizione definita al Tribunale di Venezia e che prevede la riassunzione di tutto il personale e l’acquisto dello stabilimento e dei mezzi di produzione entro due anni. “E’ stato perfezionato - spiega Pierorlando Roccato direttore di Apindustria Venezia - da parte della nuova proprietà l’accordo con i sindacati che prevede il ritorno al lavoro graduale del personale, 53 fra operai e impiegati, che era in cassa integrazione straordinaria per pag. 13 cessata attività.
a una parte il mondo reale. Gli imprenditori che cercano nuove ricette per recuperare in competitività e trovare il bandolo della matassa nel tentativo di interpretare le trasformazioni del sistema produttivo in atto, accelerate vertiginosamente dalla crisi economica. Una platea di lavoratori che manifesta – in vario modo - tutta la propria disperazione nel difendere con dignità e coraggio il proprio posto di lavoro, già a rischio o che minaccia di diventarlo. Poi c’è il popolo dei precari, quello dei disoccupati, inoccupati o scoraggiati, giovani, molte donne e persone di mezza età che, in tutti i casi, fanno fatica a collocarsi nel mondo produttivo. Dall’altra parte la politica con i suoi scandali, gli sprechi, gli sperperi di denaro pubblico e le sue analisi cavillose e non sempre credibili sulla necessità di cambiare registro, di trovare nuove formule ed efficaci risposte alle sollecitazioni che vengono dal mondo reale. In mezzo una domanda: a cosa servono le elezioni politiche della prossima primavera? continua a pag.
o.jovane@lapiazzaweb.it
L’Intervento
In dieci anni alle Regioni 89 miliardi in più di Giuseppe Bortolussi*
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ell’ultimo ll’ultimo decennio le Regioni italiane hanno speso 89 miliardi di euro in più. Di questi, oltre la metà sono stati “assorbiti” dalla sanità (49,1 mld di euro). A fronte di un aumento dell’inflazione che nel periodo preso in esame ha toccato il 23,9%, la crescita della spesa è stata del 74,6%. O MIRANione, 119
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EDITORIALE
L’etica e la politica Dolo
prostituzione: blitz dei carabinieri Prostituzione: i Carabinieri di Dolo e della Compagnia di Chioggia hanno stroncato a settembre in Riviera del Brenta un fiorente mercato del sesso a pagamento con una serie di blitz che hanno portato ad un arresto per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, a due denunce a piede libero, alla chiusura di tre “case di piacere” (Pianiga, Dolo e Mirano) e di un centro massaggi a Cazzago di Pianiga che forniva prestazioni sessuali a pagamento.
segue da pag.
1
La parentesi del governo tecnico non aveva solo la funzione di prendere l’Italia per i capelli e allontanarla dal baratro in cui rischiava di cadere ma anche di concedere alla classe politica un periodo di tempo per recuperare la sua funzione primaria di attività volta al bene comune, di ritrovare motivazioni e finalità etiche e responsabili nei confronti di un popolo e di un paese che si sentiva abbandonato a se stesso nell’affrontare l’urto violento della crisi economica e le sue amare conseguenze. Il tempo è trascorso: la prossima primavera è vicina e con essa anche la scadenza elettorale. Ma la politica è cambiata? Non è giusto generalizzare ma sono talmente tanti i singoli casi di “mele marce” che è difficile non pensare che sia necessario riflettere sulla cesta che le contiene tutte. Non si tratta di approfondire il singolo caso ma di capire che questo sistema, così com’è, continua a minare nel vivo il nostro Paese, il quale non potrà essere credibile e affidabile agli occhi di investitori stranieri e non offrirà strumenti e chances per competere a giovani motivati che hanno voglia di provare e a imprenditori che tutti i giorni rischiano in proprio e continuano a crederci, un Paese che non darà a se stesso opportunità di crescita e di sviluppo e la speranza di una maggiore giustizia sociale. Da Venezia, il presidente di Confindustria Squinzi agita la causa della questione settentrionale, a Padova il presidente della Camera Fini sollecita gli imprenditori ad attivarsi in prima persona perché la politica ha bisogno di forze civili e partecipazione per trovare nuove energie e linfa vitale. I politici devono tornare a governare ma gli elettori hanno il diritto di poter scegliere fra persone oneste e capaci, entusiaste e altruiste. Perché l’impegno politico è un servizio che si offre alla collettività. Non solo in teoria… Ornella Jovane
La mostra a Cona
i bambini disegnano i giochi di una Volta Sono rimasti esposti fino al 12 ottobre scorso i disegni realizzati dagli alunni della scuola primaria “G. D’annunzio” di Pegolotte sul tema “I giochi di una volta”. La mostra allestita presso la Biblioteca comunale nel Centro civico di Pegolotte è stata organizzata dalla scuola “G. D’annunzio” insieme con l’Associazione genitori L’Anfora e l’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune.
Visite in Villa dei leoni Nasce il progetto “La Vita in Villa”, che raccoglie un ciclo di attività culturali, realizzate in collaborazione con l’amministrazione comunale di Mira, in Villa dei Leoni a Mira. Da ottobre appuntamento con la visita guidata della villa (alle ore 10, 11, 15, 16 e 17). Per i più piccoli, invece, ripartono gli appuntamenti con i laboratori didattici. Appuntamento dalle ore 15. Si va avanti fino a dicembre. Noale
nuoVi interVenti all’oasi del wwf
Istituti tecnici
Quattro scuole con un solo dirigente
Riorganizzazione degli istituti scolastici. Si profila l’ipotesi di un’unica dirigenza scolastica per gli Istituti Cestari, Itis RighiCini di Chioggia e Marconi di Cavarzere. E’ una proposta che la Giunta comunale di Chioggia ha formulato per allinearsi alle indicazioni della Provincia con l’intento di salvaguardare l’attività di programmazione nell’ambito della riorganizzazione, inevitabile stando ai numeri. Allo stato attuale l’istituto Cestari conta 602 studenti iscritti, il Righi-Cini 515 e 378 l’Ipsia Marconi di Cavarzere. Per ora si tratta di una proposta che l’amministrazione insieme alle dirigenze sta valutando.
Mira
Riviera fosso’
enti locali
Villa Caffrè sarà recuperata
fiesso
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Vigonovo vince il Palio del Ruzante
calcio
Provincia
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Una stagione tutta da giocare per il Venezia pag.
sociale
La città metropolitana veneziana prende forma pag. 16
noi e gli altri
Un sostegno per famiglie in temporanea difficoltà
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arte
Regione
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Le Gallerie dell’Accademia, il Tiziano mai visto pag. 24
Cooperazione in ginocchio, un taglio del 5% pagg. 28-29
immigrazione
Regolarizzazione, bassi i numeri della sanatoria 2012
cultura
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A Ca’ Pesaro le opere di Castellani e Gunther Uecker pag. 34
Oasi Cave di Noale: si fa il punto della situazione e si prevedono nuovi lavori. Fra Wwf e Provincia saranno valutate ad ottobre le novità e gli aggiornamenti che riguardano direttamente un’area importante per il suo valore naturalistico. Gli interventi portati a termine questa estate hanno riguardato la parte più occidentale dell’intera area occupata dalle ex Cave, denominata primo stralcio. E’ in via di elaborazione il progetto relativo al secondo stralcio che riguarderà la parte est del fiume Draganziolo. Economia veneziana
il censimento sul non profit
Al via il nono censimento sull’industria, servizi e istituzioni non profit. Per la provincia di Venezia saranno coinvolti un campione di circa 4mila imprese e 6mila 800 istituzioni. Ad inizio settembre sono stati distribuiti i questionari. La data di riferimento per rispondere ai quesiti del questionario, che fotograferà la situazione alla fine dello scorso anno, è il 31 dicembre 2011. Entro il 20 ottobre prossimo i questionari compilati dovranno essere restituiti tramite il sito internet http://censimentoindustriaeservizi.istat. it, oppure mediante consegna presso gli uffici postali o presso l’Upc (Ufficio Provinciale di Censimento) presso la Camera di Commercio di Venezia (sede di Mestre Via Forte Marghera 151).
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e
ConCessionaria
di
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone di Dolo, Fiesso, Stra, Vigonovo, Fossò, Pianiga per un numero complessivo di 12.179 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
Venezia Padova Rovigo Treviso
REDAZIONE: Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 settembre 2012 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
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4 Argomento del mese L’ANALISI DI FEDERCONSUMATORI L’associazione di categoria ha messo in evidenza che i servizi in stazione e nei treni sono sempre più rivolti ad un’utenza ricca. Ad esempio esistono comode e accessoriate sale d’attesa per gli affiliati al club Freccia Rossa mentre per gli altri gli spazi, quando ci sono, sono quasi sempre fatiscenti di Alessandro Abbadir
Il presidente della regione Luca Zaia punta a costituire a breve una rete di Ferrovie Venete
Stop ai doppioni con bus alle linee ferroviarie, in province come Vicenza, Belluno e Rovigo
S
ervizio ferroviario in Veneto, un servizio sempre più di classe, ma non inteso come qualità, ma come differenza di censo fra chi si può permettere servizi efficienti e li può pagare e chi (la maggioranza) pur avendo sempre più bisogno di servizi pubblici per muoversi a causa della crisi (pendolari e studenti), invece li trova scassati. A fare il quadro della situazione è Federconsumatori con il suo responsabile regionale in tema di trasporti Ivano Mometti. “In Veneto come nel resto d’Italia - dice Mometti - si va per volontà di Trenitalia verso delle ferrovie in cui ci sono i nuovi sistemi di trasporto Freccia Rossa (alta velocità), freccia Argento (soluzione intermedia) e Freccia Bianca, per capirci i vecchi espressi. Poi esistono le ferrovie regionali e i treni interregionali”. Monetti mette subito il dito sui problemi. ”La soluzione strategica su cui con la Regione Veneto c’è una comune visione – dice – è quella di creare un servizio integrato fra gomma e rotaia. Non è più possibile ad esempio che esistano in province come Vicenza, Belluno e Rovigo dei doppioni con bus a linee ferroviarie. Va introdotto per le corse, l’orario cadenzato. E’ vero che il cotto dei biglietti è basso rispetto al resto d’Europa, mala qualità in rapporto è scadente”. Nel dettaglio il progetto studiato da Sistemi Territoriali società interamente controllata dalla Regione Veneto, e Trenitalia vede convogli che
petizione degli amici della bicicletta
Assicurazione per chi va al lavoro
I
Treni, servizi scadenti, po
l pericolo corre sulle due ruote: lo sa bene chi sceglie di muoversi in bicicletta, compiendo un gesto di responsabilità nei confronti dell’ambiente ma affrontando anche dei rischi concreti. Chi va al lavoro in bicicletta dovrebbe essere coperto da assicurazione contro eventuali infortuni lungo il tragitto, analogamente a quanto avviene per chi si reca al lavoro a piedi o con il mezzo pubblico o con mezzi privati, qualora non ci siano mezzi pubblici che coprono il tragitto. La petizione che la Fiab (Federazione degli amici della bicicletta) rivolge al Parlamento italiano e che ha già raccolto migliaia di firme, è stata sottoscritta anche dal Consiglio regionale del Veneto. Su iniziativa dei capigruppo del Pd Laura Puppato, di Verso Nord Diego Bottacin, della Sinistra veneta Pietrangelo Pettenò, di Italia dei Valori Gustavo Franchetto, del Pdl Dario Bond e della Lega Federico Caner, l’assemblea veneta chiede al Parlamento che la norma che ha introdotto nella legislazione all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro il cosiddetto “infortunio in itinere”, sia estesa anche a chi sceglie la due ruote come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro. La mozione sollecita il Parlamento ad approvare al più presto la modifica di legge proposta, introducendo inoltre la disposizione per cui l’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico. Una tutela per chi si serve della bicicletta e affronta rischi quotidiani lungo strade sempre più caotiche e trafficate.
saranno “cadenzati” ad orari fissi: ogni 15’, 20’ e 30’ nelle linee a più alta frequenza. Sarà possibile offrire un sistema di trasporto rapido, che non dovrà più seguire gli orari di Trenitalia, ma saprà esattamente a quali minuti transiteranno i treni. Il nuovo orario dovrebbe partire dalla metà di giugno 2013. Per questo servizio si utilizzeranno i nuovi treni Stadler acquistati da poco da Sistemi Territoriali. “Siamo pronti a dare – spiega il presidente di Sistemi Territoriali Gian Michele Gambato – un contributo decisivo per migliorare l’efficienza della rete ferroviaria Veneta”. Federconsumatori parla degli interventi da fare subito “Serve subito raddoppiare i binari – dice – sulla linea Bassano- Venezia. E’ inutile potenziare il servizio con più treni se poi su certe tratte i convogli si rallentano perché esiste un solo binario e devono aspettare di far passare altri treni”. Federconsumatori con il presidente regionale Ermes Coletto e Monetti affrontano anche il problema delle sale d’attesa. “E’ l’emblema – dice – della società che cambia. Nelle stazioni più importanti, cioè nei capoluoghi di provincia, ci sono quelle per gli utenti del club Freccia Rossa, si accede con tessera elettronica: hanno aria condizionata e confort. Per gli altri, le sale d’attesa se ci sono, non sono encomiabili per igiene e servizi offerti. Nelle piccole stazioni sono quasi tutte chiuse. Insomma si investe su servizi desti-
nati a chi i soldi li ha, mentre pendolari studenti ed anziani avranno treni che funzioneranno sempre meno”. Il presidente della regione Luca Zaia punta a creare “una società indipendente che gestisce la nostra rete ferroviaria, che appartiene a tutti i cittadini. Sapremo dimostrare di saper gestire meglio di altri anche i treni”. Per“ Ferrovie venete” e il modello che potrebbe essere seguito è quello emiliano, dove, la società regionale Tper (Trasporto passeggeri Emilia Romagna), con 2500 addetti gestisce 350 chilometri di strade ferrate, circa il 30% del traffico ferroviario regionale. Intanto arriva l’analisi dell’Osservatorio sulla spesa del Consiglio regionale, che ha presentato il monitoraggio sulle risorse nel decennio 2000-2010 per il settore ferroviario nella regione. Il problema più grande evidenziato dall’Osservatorio, sono le risorse: nella ripartizione nazionale il Veneto è storicamente penalizzato perché ha ricevuto in dote il 7,33 per cento dei trasferimenti nazionali (in quota assoluta 86,6 milioni di euro), pari a 5,93 euro per chilometro, a fronte di una media nazionale di 8,12 euro. Le vicine Lombardia e Piemonte ricevono trasferimenti chilometrici di 8,54 e 8,19 euro. Il Veneto ha ottenuto, quindi, 21 euro per abitante, il 40 per cento in meno della media nazionale, per la Lombardia ammontano a 35 euro, per il Piemonte a 43, per l’Emilia Romagna a 27.
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Argomento del mese 5 Servizi
oche risorse e investimenti I giovani del Partito Democratico veneto lanciano un blog per le segnalazioni dei pendolari
“Raccontate sul web la vostra odissea quotidiana” di Nicola Stievano
L
’odissea quotidiana dei pendolari veneti finisce in rete con lo scopo di fare massa critica e ottenere delle azioni concrete da parte di tecnici e politici. L’idea è dei giovani del Partito Democratico Veneto che attraverso il blog www.youmove.info vogliono offrire un punto di riferimento per pendolari e viaggiatori per segnalare in tempo reale i disservizi della rete dei trasporti e raccogliere proposte “Stiamo pensando - hanno precisato i consiglieri regionali veneti del gruppo del Pd Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin - ad un testo di legge che punterà a tre obiettivi principali. Anzitutto trasformare ‘Veneto Strade’ in un ente che potrebbe prendere il nome di ‘Veneto Mobilità’, al quale affidare la gestione non solo infrastrutturale ma anche di coordinamento dei servizi sia per quanto concerne la viabilità stradale che i trasporti ferroviari. La situazione di paralisi nella quale, ad esempio, versa la realizzazione della metropolitana di superficie (Sfmr) evidenzia la necessità di dare una scossa ad un sistema decisionale troppo lento ed inefficiente”. Altro obiettivo, affrontare finalmente l’integrazione e il collegamento dei servizi tra le diverse aziende di trasporto pubblico regionale con l’introduzione del biglietto unico. “Non è un sacrilegio - aggiungono i tre esponenti democratici - se la Regione Veneto si attiva per spingere quei processi di integrazione tra i diversi scali aeroportuali così come tra quelli portuali del Nordest”. Infine Tiozzo, Pigozzo e Azzalin hanno sollevato il “cronico problema dei tagli e dei disservizi, che penalizzano in maniera inaccettabile l’utenza. “Da quando è iniziata questa legislatura chiediamo al presidente Zaia ed all’assessore Chisso di predisporre un piano strategico sui trasporti per uscire dalla situazione catastrofica che ben conoscono le migliaia di pendolari”.
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Nel veneziano
Strade, tram e tagli ai bus, nodi da sciogliere T
rasporti ed infrastrutture, le novità in programma nei prossimi anni nel veneziano. Se da un lato si discute di nuove grandi opere come la Romea Commerciale (dall’Emilia Romagna fino al Passante), l’Autostrada del mare (nel Veneto Orientale), l’idrovia Padova- Venezia (dalla Riviera verso la città del Santo); dall’altro restano aperti i problemi dell’attivazione di nuovi servizi pubblici come la conclusione delle linee del tram nel comune di Venezia e dei tagli alle corse degli autobus Actv, sia urbane che extraurbane. Partiamo dalle infrastrutture nel Veneto Orientale. L’assessore ai Trasporti Renato Chisso promette l’avvio della realizzazione dell’”Autostrada del Mare” entro la fine del 2013. L’autostrada del Mare per chi non lo sapesse, è la superstrada a pagamento che collegherà l’A4 a Meolo con Jesolo. In questi giorni la delibera del Cipe è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Vediamo passaggio per passaggio dal punto di vista viario. La strada potrà essere completata per il 2015. Il casello di Meolo invece sarà pronto entro 2 mesi. Per la prossima estate Jesolo, potrà conterà su uno snodo completamente nuovo. Ciò separerà i flussi di traffico dal Cavallino. Ma non solo. Seguirà la realizzazione della circonvallazione di Jesolo verso piazza Torino. Infine l’autostrada verrà realizzata da privati che si assicureranno il guadagno derivante dai pedaggi con 270 milioni di euro. Si tratta di fatto, di un project financing che potrà prevedere un allargamento con altre 2 corsie eliminando il problema delle code a Jesolo. Quest’opera è fondamentale per il transito dei veicoli dei turisti alle spiagge e fa il paio con la realizzazione dell’altra opera fondamentale, la Romea commerciale, che consentirà di completare la viabilità della costa veneziana da Chioggia a Bibione. Passando ora dalle opere in cantiere all’analisi dei trasporti pubblici, nel capoluogo, a Venezia la discussione in questi mesi è anche sul potenziamento dell’uso del tram. Tram che ora da Mestre arriva su rotaia a Piazzale Roma. Recentemente proprio il consiglio comunale del capoluogo ha discusso confermandola, la presenza del tram all’entrata della città lagunare. Ci saranno ovviamente dei cambiamenti nel corso del tempo. Con l’entrata in esercizio della linea tramviaria molti bus non arriveranno più a piazzale Roma. Ci saranno meno autobus sul ponte della Libertà. A Piazzale Roma liberato da molte linee di autobus, ci sarà più spazio. Il capolinea sarà al centro al piazzale, tra il nuovo hotel Santa Chiara in costruzione, e i giardini Papadopoli. I lavori cominceranno già ai primi di novembre, una volta ultimata la posa della rotaia che le imprese hanno portato a termine in tempo di record sulla corsia est del ponte della Libertà. I grandi pali per l’illuminazione non saranno reinstallati, ma sostituiti con nuovi led ecologici. Il costo della tratta è di 14 milioni di euro, tutto finanziato. Restano sul tappeto invece nel resto della provincia i problemi dei tagli alle linee Actv che erano stati annunciati con l’inizio di settembre. Con l’azienda, i sindaci del comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese ad esempio, sono riusciti a mediare e in paesi come Martellago, Mira e Dolo a ripristinare corse che sembravano definitivamente soppresse. “Come Actv - spiega il consigliere di amministrazione Luca Scalabrin abbiamo cercato di mantenere soprattutto le corse nelle ore di punta per pendolari e studenti, tagliando quelle che sono poco frequentate nel corso della giornata. Per A.A. spiegare i tagli abbiamo anche fatto delle assemblee con i cittadini”.
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Le calzature in mostra a Düsseldorf E’ stata organizzata una sfilata, denominata “Venice Experience” fra moda e gastronomia di Giacomo Piran
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i è svolta a settembre la mostra collettiva “Riviera del Brenta” al padiglione numero 5, in occasione della 114a “Gds”- Fiera internazionale della calzatura di Düsseldorf, alla quale il Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta partecipa in forma collettiva ininterrottamente da 35 anni. Per festeggiare il trentacinquesimo anniversario di partecipazione di gruppo, i Maestri Calzaturieri del Brenta e Venezi@Opportunità-Azienda Speciale Camera di Commercio Venezia, hanno organizzato una sfilata di calzature, denominata “Venice Experience”, che è stata nel calendario ufficiale di Messe Düsseldorf per tutta la durata della fiera. “Tale traguardo non ha eguali alla Gds – commenta Siro Badon, presidente di Acrib e Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta – i calzaturieri della Riviera del Brenta sono giunti a questo giubileo grazie alla loro capacità di aggregazione”. Il presidente Badon ricorda la lungimiranza dell’Acrib. “In effetti, sebbene concorrenti gli uni con gli altri, da sempre abbiamo compreso l’importanza dello stare assieme, prima esponendo per 15 anni in forma autonoma in sedi a Düsseldorf come bowling o birrerie, e dal 1977 con uno stand collettivo alla “Gds”. L’ente fiera di Düsseldorf ha modificato in quell’anno il proprio regolamento, permettendo ai produttori di iscriversi non più solo individualmente ma anche in gruppo. La partecipazione collettiva a Düsseldorf è un fattore determinante per la nostra strategia commerciale e di marketing a livello mondiale”. La peculiarità di questa partecipazione è la collaborazione del Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta con
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Rapinato e sequestrato dai banditi Tre banditi armati di fucile hanno assaltato e sequestrato nelle scorse settimane il titolare di un ristorante rubandogli 12 mila euro. I banditi per evitare che l’uomo avvertisse subito i soccorsi lo hanno anche chiuso insieme alla fidanzata nel bagagliaio della sua auto. Prigionia da cui sono riusciti a liberarsi in pochissimo tempo.
Corso di Micologia al centro civico Un corso di Micologia si terrà in Centro Civico a San Pietro di Stra ogni martedì sera alle 21 fino al 30 ottobre 2012. E’ organizzato dall’Associazione Micologica Bresadola Gruppo “Amici Micologi Mirano”. L’interesse per la micologia è sempre più in aumento. Per informazioni ci si può rivolgere al 377.4203373 La sede dell’Acrib a Stra Venezi@Opportunità, che mira a fare promozione di sistema dell’eccellenza veneziana e che annovera sul territorio anche altri settori aventi in comune con la calzatura l’esperienza un “life style” di alta qualità, tradizione, innovazione e vocazione all’export. La formula di “marketing territoriale integrato” individuata dai Maestri Calzaturieri del Brenta e da Venezi@Opportunità si è concretizzata in un “Venice Happy Hour”, al termine della sfilata di apertura. Specialità gastronomiche tipiche veneziane sono state preparate da cuochi veneziani e offerte in degustazione agli oltre 200 ospiti che hanno aderito a “Venice Experience”.
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Centro distribuzione delle Poste pieno di problemi Al Centro Primario di Distribuzione dei Servizi di Stra, dove sono stati accorpati tutti i portalettere di Fiesso, Stra e Vigonovo i problemi non mancano. Dei dodici portalettere in servizio ce ne sono sei. La situazione, è dovuta al fatto che i portalettere che si trovano a casa per malattia, maternità, aspettativa come previsto dalla legge e ferie programmate, non vengono sostituiti dall’azienda.
A VILLA PISANI MESTIERI IN MOSTRA
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esta visitabile fino al 4 novembre la mostra “Nobiltà del Lavoro. Arti e Mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900”, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici a Villa Pisani a Stra per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, organizzata da Munus e curata da Myriam Zerbi e da Luisa Turchi. La mostra illustra i diversi aspetti del lavoro attraverso le raffigurazioni dei mestieri svolti a Venezia e nell’entroterra veneziano lungo tutto il secolo che segue la caduta della Serenissima fino ai primi decenni del Novecento .”In un’epoca come la nostra - spiegano gli organizzatori - preme l’esigenza di un radicale ripensamento sul senso e sul valore del lavoro. Contro il buio di spread, default, Bund e Btp, contro l’imperscrutabile economia irreale, per tornare a vedere equilibrio nella società la risposta è semplice, trasversale, globale: il lavoro che, naturalmente, è stato, è e resta valore morale essenziale che dà senso, misura e stabilità al singolo e alla collettività”. Nella selezione delle settanta opere si sono avvicinati dipinti provenienti da raccolte museali e da Fondazioni (Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Musei Civici di Padova, Museo Correr di Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia, Museo Civico Bailo di Treviso, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Forti di Verona, Museo Civico di Palazzo Te, Pinacoteca Egisto Lancerotto del Comune di Noale, Fondazione Vincenzo Breda di Ponte di Brenta) a lavori conservati in importanti
collezioni private, da dove escono, eccezionalmente, per la prima volta. Si realizza il desiderio di far dialogare opere famose di maestri conclamati con lavori inediti o sconosciuti ai più, sia di autori celebrati che di pittori considerati minori, la cui arte si vuole portare a conoscenza di un pubblico più vasto, perché ne possa apprezzare qualità e forza. Ecco gli autori selezionati: Giuseppe Barison, Pieretto Bianco, Bernardino Bison, Eugenio Bosa, Italico Brass, Angelo Brombo, Paolo Caliari, Guglielmo Ciardi, Luigi Cima, Federico Cusin, Angelo Dall’Oca Bianca, Oreste Da Molin, Eugenio De Blaas, Pietro Fragiacomo, Cecil Van Haanen, Egisto Lancerotto, Cesare Laurenti, Domenico Mazzoni, Alessandro Milesi, Domenico Miotti, Napoleone Nani, Giovanni Nei Pasinetti, Stefano Novo, Pietro Pajetta, Antonio Paoletti, Antonio Rotta, Luigi Selvatico, Luigi Serena, Ettore Tito, Giuliano Tommasi, Cesare Vianello, Federico Zandomeneghi, Giuliano Zasso e Fausto Zonaro.
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In dieci anni alle Regioni 89 miliardi in più
Disservizi Federcosumatori scrive ai primi cittadini e li mette in guardia
Strade al buio, arrivano azioni legali di Alessandro Abbadir
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Alfeo Babato: ”Ci sono 50 strade, in cui vivono 2500 persone, perennemente senza luce nel comprensorio”
trade al buio a rischio furti ed incidenti. La Federconsumatori della Riviera del Brenta e del Miranese che ha sede a Dolo, va all’attacco dei comuni e annuncia la disponibilità a intraprendere azioni legali se i comuni non ripareranno guasti che sono stati segnalati da tempo. Da parte dei primi cittadini c’è però una replica: attenzione i soldi nelle casse degli enti locali sono pochi e certi interventi proprio non si possono più fare. Ma torniamo all’accusa. A farsi portavoce del disagi sono il referente comprensoriale Alfeo Babato e il legale dell’associazione l’avvocato Carlo Pognici. Babato parte da segnalazioni e stime di disagi dei cittadini nei 17 comuni della zona. “Con delle stime incrociate fra informazioni raccolte negli enti locali e proteste dei residenti – spiega –si è calcolato che oltre 50 strade, in cui vivono quasi 2500 persone, sono perennemente al buio in Riviera del Brenta e nel Miranese. Si tratta di segnalazioni che continuano da anni anche dopo tanti furti. Ma da parte degli enti locali si continua a glissare, cioè a spiegare che si interverrà, ma con tempi sempre molto lunghi o si danno promesse che nel corso di giorni, settimane e per Federconsumatori da utiliz, mesi non vengono mante- I sindaci zare con cautela. “E’ sacrosanto nute”. I casi in questione non reagiscono: – spiegano Babato e Pognici – ricomprendono quelli in cui l’il- ”Abbiamo nelle sparmiare in questi tempi di crisi luminazione manca per furti casse sempre con spegnimenti programmati, i di rame alla rete elettrica, ma meno soldi” lampioni però, dovrebbero essere riguardano invece quei casi in dotati di dispositivi che ne prevecui i guasti sono segnalati da settimane se non da dono la riaccensione nel caso in cui transiti qualcuno mesi, e non si interviene. Casi clamorosi con centi- nei paraggi a piedi o in auto. Il rischio che pedoni naia di famiglie al buio si sono verificati nelle ultime e ciclisti possano essere investiti altrimenti è alto”. settimane a Dolo, Mira, ma ci sono diverse vie con L’associazione dei consumatori invierà una lettera ai tratti non illuminati a Mirano, Scorzè, Spinea e in Ri- 17 sindaci del comprensorio esortandoli a ridare la viera Sud a Campagna Lupia, Campolongo Maggiore luce alle zone al buio e segnalate dagli associati. Se e Camponogara e Fossò. Poi c’è anche un’altra prati- poi si verificheranno furti o incidenti facilitati dall’asca sempre più diffusa al tempo della crisi dai comuni, senza di illuminazione pubblica Federconsumatori
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Una strada illuminata dai lampioni
agirà legalmente per ottenere dei risarcimenti dai comuni e dai loro amministratori. Amministratori che rispondono piccati all’iniziativa. “Federconsumatori deve rendersi conto – spiega Fabio Livieri sindaco di Campagna Lupia – che i comuni certo non spengono i lampioni per divertimento e certi guasti si fa fatica a ripararli perché nelle casse ci sono davvero pochi soldi. I trasferimenti statali sono stati ulteriormente tagliati. Certo se partiranno azioni legali, non staremo a guardare e ci difenderemo con avvocati e contenziosi che credo in questo clima di crisi servano poco a tutti quanti, neanche ai cittadini che rischiano di pagare tanti soldi per cause che alla fine fruttano poco”. Sulla stessa linea anche il sindaco di Campolongo Alessandro Campalto.
di Giuseppe Bortolussi*
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Nel 2010 (ultimo dato disponibile riferito ai bilanci di previsione) le uscite complessive delle Regioni hanno superato i 208,4 miliardi di euro. Questi risultati emergono da una nostra analisi dei bilanci regionali. In una fase in cui molte Amministrazioni sono finite nell’occhio del ciclone per aver compiuto delle spese “non giustificate”, abbiamo voluto invece porre l’attenzione sull’importanza di questa istituzione, analizzandone l’andamento della spesa di ogni singola funzione. Con l’approvazione della riforma del Titolo V° della Costituzione avvenuta nel 2001 l’Italia ha assunto un assetto istituzionale decentrato. In precedenza, i poteri delle Regioni erano esplicitamente citati nella Costituzione, mentre lo Stato aveva la competenza su tutte le altre materie. La riforma del 2001 ha capovolto la situazione: lo Stato è titolare di alcune materie espressamente citate nella Costituzione - come la giustizia, la difesa, la politica estera – mentre alle Regioni sono stati attribuiti i poteri su tutte le altre funzioni non esplicitamente riservate allo Stato. Pur riconoscendo che perdurano sprechi, sperperi e inefficienze che vanno assolutamente eliminati, nell’ultimo decennio l’aumento della spesa delle Regioni è imputabile al nuovo ruolo istituzionale conferitogli e dalle nuove competenze assunte. In primis la gestione e l’organizzazione della sanità, ma anche dell’industria e del trasporto pubblico locale. Vi sono poi alcune materie nelle quali le Regioni hanno oggi una potestà esclusiva, mentre in precedenza dovevano sottostare ai limiti normativi dello Stato. Tra queste ricordo l’artigianato, l’agricoltura, il commercio, la formazione professionale, il turismo e l’ambiente. Infine, vi è una terza ragione che ha fatto impennare la spesa: mi riferisco, in particolare, ai maggiori costi socio-sanitari che le Regioni hanno dovuto farsi carico a seguito dell’invecchiamento della popolazione e per finanziare le misure a sostegno della popolazione straniera giunta nel nostro Paese. Non è un caso che nel decennio scorso la voce di spesa cresciuta di più sia stata quella riferita all’assistenza sociale (+154,4%). A livello di singola Regione, invece, la spesa pro capite più elevata si registra in Valle d’Aosta, con un importo pro capite pari a 13.139 euro. Seguono la Provincia autonoma di Bolzano, con 9.544 euro, e quella di Trento, con 8.860 euro. Le più parsimoniose, invece, sono le Marche, con 2.583 euro di spesa pro capite, la Puglia, con 2.342 euro e la Lombardia, con 2.202 euro. *Segretario CGIA di Mestre
Associazioni
isola bassa, fucina di eVenti
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a quasi vent’anni è una delle associazioni che più lavora per la valorizzazione del centro storico dolese. Si tratta dell’associazione Isola Bassa, nata nel 1996 per rilanciare la zona più antica di Dolo, che durante la Sagra di San Rocco ha promosso il premio “Molini di Dolo - Sessola d’Argento” giunto alle 17a edizione. Ad essere premiato in questa edizione, condotta abilmente dalla professoressa Rosanna Brusegan e dove hanno partecipato oltre 400 persone con l’animazione
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del gruppo jazz “Camerin - Fazzini 5et”, è stato il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella con questa motivazione: “Per il suo impegno civile testimoniato nei suoi articoli del “Corriere della Sera” e nei suoi libri. Per avere portato alla luce e a conoscenza dell’opinione pubblica con ironia i mali che affliggono l’Italia documentando le sue inchieste con dati puntuali altrimenti sconosciuti ai più, e confrontandoli con altre realtà virtuose europee”. L’associazione propone numerosi eventi tra cui la Festa
della Madonna dei Molini il 26 aprile, “Dolo in Fiore” la tradizionale festa dei fiori che si svolge l’1 maggio e che quest’anno ha attirato oltre diecimila persone, l’evento dei “Madonnari a Dolo” con il coinvolgimento delle scuole elementari e medie del comune e gli ospiti dei Ceod della Riviera del Brenta, la collaborazione con la rassegna “L’Aperitivo Letterario” che si è svolta nella versione estiva in centro a Dolo e la Festa di San Gaetano il 7 agosto. C’è stata la Festa dell’Artigiano in Piazza
con la presenza di artisti e artigiani, tra cui il maestro Valter Poletto, che mostreranno lavori di un tempo, la Festa della Madonna della Salute, e la 2a e 3a domenica di dicembre con i Mercatini di Natale. G.P.
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Dolo 9 Territorio I Cat hanno contestato le grandi opere durante il corteo storico
Proteste a Riviera Fiorita Hanno partecipato all’evento oltre 120 mila persone da ogni parte del Veneto di Giacomo Piran
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randissimo successo per la 35’ edizione della Riviera Fiorita che anche quest’anno ha colorato le bellezze della Riviera del Brenta portando oltre 120 mila spettatori sulle rive del Naviglio per assistere all’evento. L’evento, promosso dall’Apt assieme ai comuni del territorio e alle associazioni, ha visto la partecipazione di centinaia di imbarcazioni e di figuranti che hanno percorso in barca il tratto di Naviglio da Stra a Malcontenta. Numerose sono state le attività collaterali che hanno accompagnato il corteo storico. L’evento è iniziato in
Pittura
villa Pisani e in villa Foscarini Rossi a Stra con la cerimonia rievocativa dell’incontro tra il Doge ed Enrico III re di Francia e la formazione del corteo storico al seguito della “Peata del Brenta” dopo la tradizionale benedizione. Il corteo è poi transitato dietro Piazza Marconi a Fiesso dove c’è stato il saluto del corteo acqueo e numerosi eventi collaterali organizzati dal comune di Fiesso e dalle associazioni. Si è poi giunti nella zona del Foro Boario a Dolo dove c’è stata la discesa dei figuranti, e la formazione del corteo storico che ha sfilato per le vie del
centro di Dolo accompagnati dagli applausi di migliaia di appassionati. Il corteo è poi giunto all’ex Macello dove i figuranti sono risaliti sulle barche e si sono diretti verso Mira, dove per tradizione c’è stata la sosta davanti al Palazzo dei Leoni per il pranzo. Terminato il pasto c’è stata la partenza del corteo acqueo per Malcontenta e la formazione del corteo storico con sfilata a piedi dei figuranti da Piazza Mira Porte lungo tutta Via Don Minzoni. Arrivati ad Oriago nella zona di piazza Mercato c’è stata la formazione del corteo storico con sfilata a piedi dei figuranti
a sartori il premio “luigi tito”
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i è svolto anche quest’anno il concorso nazionale d’arte Premio “Luigi Tito” giunto alle 16a edizione e riservato a Pittura, Scultura e Grafica. L’evento, promosso dall’associazione Arti Visive della Riviera, ha visto la partecipazione di numerosi artisti da tutto il Triveneto che hanno prodotto oltre
Il corteo acqueo della “Riviera Fiorita” lungo Riviera San Pietro. Alla fine il corteo è arrivato a Malcontenta dove si sono svolte le premiazioni e la consegna della maglietta ricordo. La manifestazione si è conclusa con il classico “bicchiere della staffa”. Durante la giornata nei centri di Dolo, Stra e Fiesso i comitati del Cat hanno distribuito anche un volantino dal titolo “Riviera Fiorita e la tua Riviera smarrita” per sostenete la tutela del patrimonio storico e il blocco della cementifi-
cento lavori. Le opere sono state valutate dalla giuria composta dal presidente Carlo Mazzetto e da Antonio Pra, Mario Maccatrozzo, Gianni Libralesso, Ampelio Chinello e Lorenzo Birello. La targa premio alla memoria dell’artista “Armando Rosato” è stata assegnata a Graziano Pizzato. Questi sono invece i primi tre classificati della sezione Pittura: 1) Gilberto Sartori (Limena), 2) Antonio Bortolazzo (Galliera Veneta), 3) Giampaolo Padovan (Ponte San Nicolò). Nella sezione Acquerello,
cazione. “Ogni anno questa manifestazione viene organizzata per evidenziare le bellezze della Riviera - spiegano i portavoce Adone Doni e Giorgio Martellato - il problema più grave è che il patrimonio architettonico sta perdendo pezzi, alcuni già difficilmente recuperabili. Denunciamo la mancanza di un progetto unitario nell’area del basso bacino del Brenta teso alla tutela e valorizzazione di questi beni”.
Grafica e Disegno i primi tre classificati sono: 1) Lucia Maragno (Padova), 2) Emanuela Colbertaldo (Padova), 3) Tarcisio Reveylant (Mira). Nella sezione Scultura i tre classificati sono: 1) Giorgio Nalon (Vigonovo), 2) Giovanna Galesso (Dolo), 3) Giampaolo Maniero (Campolongo Maggiore). Una menzione speciale della Giuria è stata assegnata dall’opera di Giorgio Grandesso di Martellago. G.P.
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10 Fossò - Vigonovo Città Metropolitana Le decisioni delle amministrazioni
Vigonovo con Padova, Fossò con Venezia Il sindaco Damiano Zecchinato. ”Abbiamo tenuto un referendum consultivo, il consiglio ha registrato il voto” di Antonio Tosi
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ittà Metropolitana: un tema spinoso, fatto di mille opinioni, di altrettanti dubbi e pochissime certezze. E che sembra lontano dal trovare una direzione comune e condivisa. A Vigonovo si va con Padova ad esempio. Chiara è anche la posizione in merito del sindaco di Fossò, Federica Boscaro: “Negli incontri in materia, tenutisi nel nostro comune, abbiamo assistito a un eccesso di propaganda fine a se stessa, quando invece è necessario concentrarsi sugli interessi dei cittadini e del nostro territorio – dichiara –. Penso che sia giunto il momento di considerare anche l’accorpamento in senso fisico di più comuni per creare aree omogenee con maggior valenza su territorio e regione. Solo se saremo uniti a costruire lo statuto ci saranno garanzie di democraticità, saremo tutti rappresentati e potremo far valere le nostre idee pure sui criteri dell’elezione del sindaco; altre scelte saranno un salto nel buio, perché nessuno lo dice ma neanche sul destino delle nuove aree provinciali sono chiare funzioni e
finanziamenti”. Boscaro motiva il proprio scetticismo: “se al posto di dichiarare, anche in via del tutto arbitraria, l’annessione ad altre province, non possibile perché non limitrofe, ci si mettesse a lavorare con impegno per redigere uno statuto condiviso, si farebbe il bene di tutti i Comuni, primariamente di quelli che resteranno nella Città Metropolitana per necessità o per scelta, ma anche degli altri”. La legge in materia parla chiaro: l’adesione alla Città Metropolitana è obbligata per tutti i comuni tranne quelli che sono confinanti con altre province. “In realtà tutti abbiamo motivi per considerarci parte di una o dell’altra provincia, vuoi per comodità agli istituti scolastici o agli ospedali o per i trasporti, l’appartenenza alla Diocesi, l’inflessione dialettale. Ma la realtà è che dobbiamo guardare al bene collettivo – spiega Federica Boscaro –. Quindi, invece che pensare e chiedere con forza l’area vasta metropolitana che comprenda, questa sì, anche Padova, Treviso, Rovigo, ci perdiamo dietro a dubbi e perplessità su chi
VigonoVo Elettrodotto
“PRONTI A BLOCCARE I LAVORI“
Tralicci in superficie
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e Terna non attenderà la decisione del Consiglio di Stato fermeremo i lavori per la realizzazione dell’elettrodotto aereo Camin–Dolo”. Il sindaco di Vigonovo Damiano Zecchinato annuncia l’intenzione di adottare un provvedimento estremo dopo gli ultimi, clamorosi sviluppi legati all’imponente apparato da 380 kw che andrebbe letteralmente a “pendere” sopra le teste di migliaia di abitanti della Riviera del Brenta. Terna infatti, cogliendo tutti in contropiede (anche se qualcuno a dire il vero se l’aspettava), non solo ha pubblicato l’avviso di approvazione, e quindi dato il via libera, per la costruzione dell’elettrodotto, ma ha anche reso noto l’elenco dei cittadini sottoposti all’esproprio dei propri terreni per far posto al manufatto: una decisione che coinvolge anche aree del miranese e comunicata nonostante siano in atto ricorsi al Consiglio di Stato. Proprio per questo, il sindaco di Vigonovo è andato su tutte le furie: “Abbiamo dato mandato ai nostri legali di accelerare ulte-
I municipi di Fossò e Vigonovo sarà il commissario, e non siamo capaci di parlare un linguaggio simile neanche tra noi comuni vicini di casa. Come faremo a programmare un futuro di servizi, produttivo e turistico della Riviera del Brenta senza pensare a Venezia? Insomma, un si alla Città Metropolitana mentre un no è arrivato dal comune di Vigonovo che ha anche indetto un referendum per decidere. Un referendum consultivo che ha sancito il passaggio del paese alla provincia di Padova. “Il consiglio comunale – spiega il sindaco di Vigonovo Damiano Zecchinato – poi ha registrato
A Baone in un contesto simile il Consiglio di Stato ha ribaltato le carte
riormente le procedure per capire, se possibile, in tempi ancora più brevi cosa potrà emergere dalle decisioni dei giudici e come Terna possa sentirsi autorizzata ad agire senza prima attendere l’esito della sentenza”. Soprattutto, ci si chiede ancora una volta perché l’elettrodotto Dolo-Camin, che rientra nell’accordo di programma Vallone Moranzani, secondo il quale opere di questo tipo verranno interrate, voglia essere realizzato in superfice, tanto più in un territorio di pregio storico-paesaggistico e densamente abitato come quello della Riviera del Brenta. Un punto, questo, su cui continuano a fare leva anche le proteste formali dei vari comitati territoriali, che invitano sindaci e cittadini a non arrendersi finchè non verrà pronunciata l’ultima parola. La gente vuole però sapere quante possibilità ci possano essere che il Consiglio di Stato accolga le richieste dei Comuni di interrare l’elettrodotto. Il sindaco Zecchinato cita un precedente favorevole: “A Baone, dove era stata contestata la realizzazione per via aerea di un’opera simile, il Consiglio di Stato ha ribaltato le carte, dando ragione a Comune e cittadini e torto all’azienda che avrebbe dovuto realizzare il progetto. Ora, ogni sentenza fa storia a sé, però nel nostro ricorso, peraltro condiviso, abbiamo addotto motivi seri e dettagliati che spiegano l’impatto devastante che avrebbe quest’opera per il territorio e i cittadini. Nel frattempo, con i nostri tecnici e collaboratori, e di concerto con i sindaci dei comuni interessati, continuiamo a seguire passo passo la questione, valutando giorno per giorno il da farsi. La questione elettrodotto, assieme alla Città Metropolitana, è uno dei temi caldissimi che stiamo affrontando in questo inizio autunno”. Infine una considerazione: “Comunque vada a finire, l’atteggiamento di chiusura e le decisioni unilaterali prese fin dall’inizio da Terna, rappresentano un modo di agire inaccettabile”. A.T.
il risultato del referendum e ha sancito il passaggio con la provincia di Padova. Era nel nostro diritto chiedere il passaggio con un’altra provincia perché confinanti. Ora questo passaggio è stato fatto e sancito”. Contrari a questa scelta il movimento che si ispira ai comitati Cat. A Mira lo stesso movimento punta a far andare il centro rivierasco vicino a Venezia, con Padova. A Mira però l’esito del referendum potrebbe essere davvero molto diverso.
news Villa Caffrè
parte il recupero
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opo mesi di dibattiti e scontri di opinioni tra maggioranza e opposizioni, la vicenda legata al destino di Villa Caffrè sembra avviarsi verso la conclusione, con il Comune che ha avviato l’atteso progetto di recupero e messa in sicurezza dell’immobile. A seguito della previsione di bilancio 2012 di una spesa di circa 90.000 euro, gli Uffici Tecnici comunali stanno infatti mettendo a punto il piano di lavoro che permetterà in tempi ragionevoli restituire alla cittadinanza un edificio di indiscutibile pregio storico-architettonico. Nello specifico, sono previsti due interventi: uno sulla vegetazione e uno successivo che prevede l’acquisto e il posizionamento di impalcature in legno, funzionali anche alle future fasi previste dalla ristrutturazione. “Viene privilegiato l’acquisto delle impalcature in quanto la previsione di spesa è pari al valore di un anno di affitto per strutture analoghe – fa sapere l’amministrazione comunale -. Con la messa in sicurezza di Villa Caffrè, si va così ad incrementare il valore della proprietà del Comune, oltre che a salvaA.T. guardare il bene storico”.
SOCIALE TORNA IL GIRAGIOCA
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opo il grande riscontro di partecipazioni ottenuto gli scorsi anni, tornano, per la gioia dei bambini di Vigonovo e frazioni, gli spazi ludici Giragioca e Il Trenino, iniziative che l’amministrazione comunale dedica alle fasce più giovani della popolazione offrendo una nuova opportunità di gioco, svago e incontro tra generazioni. Il Trenino è lo spazio gioco attrezzato ad ingresso libero e gratuito per tutti i bambini da 1 a 3 anni accompagniati dai genitori o dai nonni. È aperto tutti i martedì mattina, dalle ore 9.30 alle 11.30 con la presenza di un educatore, al centro anziani di via Montale 1 a Vigonovo. Giragioca è invece l’offerta ludica per tutti i bambini dai 6 ai 12 anni, anche in questo caso seguiti da un educatore professionale. L’ingresso è libero e gratuito previa iscrizione presso la sede. Il Giragioca è attivo al centro civico di Tombelle tutti i martedì e giovedì dalle 16 alle 18.30. Con queste due iniziative, ai bambini viene offerta un’opportunità di giocare in compagnia in un nuovo contesto, di confrontarsi con i propri coetanei e nuove figure adulte al di fuori del nucleo familiare; raggiungendo, attraverso il gioco, importanti obiettivi di cre-
scita e maturazione. Il Trenino ha un duplice obiettivo, in quanto permette allo stesso tempo agli adulti, assieme ai propri bambini, di ampliare la propria rete sociale e confrontarsi con altre persone sull’importanza e le responsabilità dell’essere genitore. Con Giragioca, dedicato a fasce d’età successive a quelle a cui si rivolge Il Trenino, viene messo a disposizione un luogo sicuro dove poter giocare e stare insieme, raccontare e raccontarsi, fare e disfare, seguiti dalla presenza costante e dall’esperienza di un’educatrice. Un ulteriore aspetto interessante che lega le due proposte è che vengono offerte alla cittadinanza gratuitamente. Un incentivo non di poco conto, visti i periodi di ristrettezza economica che gravano sulle tasche delle famiglie. “Si tratta di due belle iniziative, – commentano i genitori – grazie alle quali i nostri figli si divertono in tutta spensieratezza e sicurezza. Questo perché la bravura degli educatori riesce a coinvolgere nello stare assieme e in un reciproco scambio di esperienze le intere componenti di una famiglia. Inoltre riteniamo molto importante poter unire l’aspetto ludico a quello educativo”. Per informazioni: 0499834931. A.T.
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È OPERATIVA LA NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Con Delibera di Giunta 102 del 13/12/2011 prendeva avvio il percorso per la realizzazione dell’Istituto Comprensivo di Fossò. La Delibera faceva seguito all’accordo fra i Comuni di Vigonovo e Fossò per applicare la nuova legge in materia di riorganizzazione scolastica. Da settembre, all’interno della scuola media “Galileo Galilei”, è operativo l’Istituto Comprensivo e ad esso fanno capo cinque istituti della scuola primaria (Fossò, Sandon, Vigonovo, Galta e Tombelle), e due della scuola secondaria di primo grado (Fossò e Vigonovo) per un totale di 1.223 alunni. È stata predisposta una collocazione adeguata occupando gli spazi dell’aula magna e della ex segreteria delle scuole medie ricavando: uno spazioso open space per il personale di segreteria (otto addetti), l’ufficio della Dirigente Dott.
ssa Monica Cuzzolin e una stanza per l’archivio. È stato poi ampliato il laboratorio musicale collocandolo nella sala professori al pianterreno, al suo interno hanno trovato posto anche il pianoforte e la batteria che in precedenza erano in aula
magna, mentre la sala professori è stata collocata al primo piano. Per le riunioni del Consiglio di Circolo e del Collegio Docenti sarà invece utilizzata la sala del Centro Civico in Via Roma.
conclusa con successo l’eccezionale estate dei ragazzi di fossÒ Iniziata il 25 giugno si è conclusa il 3 agosto scorso la trentesima edizione del SERF (Super Estate Ragazzi Fossò) organizzata dal Comune. Ispirata al personaggio di Peter Pan il tema conduttore è stato “L’isola che non c’è – 30 anni e non sentirli”. Gli iscritti sono stati 339 fra bambini e ragazzi della scuola materna, delle scuole elementari e delle scuole medie che, in periodi diversi, hanno partecipato alle attività ludiche, di animazione e laboratorio gestite da 48 animatori con passione e competenza. L’esperienza di questo cen-
tro estivo è stata molto apprezzata dalle famiglie, i 118 questionari compilati attestano infatti una valutazione di quasi eccellenza del servizio ricevuto. Il SERF era stato preceduto dal GREST che, gestito dalla Parrocchia, ha concentrato le sue attività dall’11 al 22 giugno scorso. Anche il GREST ha riscosso un notevole successo e apprezzamento delle famiglie. I bambini e i ragazzi iscritti sono stati più di 300 e le attività sono state gestite da 82 animatori, tutti volontari.
FINITI I LAVORI DI VIA LIGURIA E LA MESSA IN SICUREZZA IDRAULICA DELLA ZONA NORD-OVEST DEL COMUNE
Sono stati completati i lavori di messa in sicurezza idraulica e stradale di Via Liguria. Il progetto realizzato, costo € 500.000, è stato finanziato per il 60% dal Comune e per il 40% dalla Regione Veneto. La strada, 500 metri di tracciato, collega il centro di Fossò con Via Fogarine; è stata allargata e sono state risezionate le affossature come previsto nel terzo stralcio del Piano delle Acque. Al fine di limitare la velocità dei veicoli in transito, sono state realizzate due variazioni altimetriche della sede stradale; un’altra variazione altimetrica, di tipo “berlinese”, è stata realizzata all’incrocio con Via Pereri per renderne sicuro l’accesso dal centro. Per completare la messa in sicurezza idraulica del bacino sudovest del Comune si dovrà procedere con un quarto stralcio per sottopassare Via Fogarine e mettere in collegamento le affossature di Via Liguria con il fossato consortile “RuzzaPranovi”che, scavato nel 2011, va a collegarsi con il Cornio a Sandon. Sono stati inoltre ultimati i lavori previsti nel secondo stralcio del Piano delle Acque, costo € 300.00 tutti a carico del Comune, completando la messa in sicurezza idraulica del bacino nord-ovest del Comune. I lavori hanno interessato Via Favalli con la sostituzione della condotta fino al Brentoncino, Via Cavour con le affossature limitrofe ed il risezionamento di un capofosso dalla Via Provinciale Sud al consortile Nuovo Scolo Fossò. Sono state anche asfaltate la centrale Via Roma e parte della Via Provinciale Sud.
12 Fiesso d’Artico Eventi Folclore e gare fra Piazza Marconi e la casa Cantoniera
Palio del Ruzante, vince Vigonovo Dietro ai primi è giunta la squadra di Fossò seguita da quella di Campagna Lupia che aveva vinto l’anno scorso
Un’immagine del Palio
di Silvia Tessari
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nche quest’anno, grande festa per il palio del Ruzante, organizzato dall’associazione omonima che è arrivato alla sua ottava edizione. A vincere la competizione è stata la squadra del comune di Vigonovo. Il Palio consiste nel traino di un “burcio” da parte di squadre composte da cinque tiranti lungo un tratto del Naviglio di 200 metri che va da Piazza Marconi fino alla Casa Cantoniera. Le manches di gara sono state due, una favore di corrente e poi controcorrente, a cronometro cui hanno partecipato le squadre dei comuni del territorio. Dietro a Vigonovo è giunta la squadra di Fossò seguita da Campagna Lupia che aveva vinto l’anno scorso. Ma vediamo di cosa si tratta . “Forse non tutti sanno che…”, il palio dei tiranti - in cui oggi gareggiano atleti preparatissimi - risveglia una tradizione molto antica, legata a una storia millenaria del nostro territorio. In una zona di acqua e di fiumi, spesso stretti e bassi, com’è il tratto più orientale della pianura veneta, il tirante altri non era che colui che aveva il compito di trainare, con la forza delle braccia o con l’aiuto di animali, navi anche molto pesanti. La prima attestazione di questa particolare attività risale addirittura al VI secolo: a
parlarne è lo storico Cassiodoro. In seguito, numerosi documenti e illustrazioni attestano questa professione che aveva acquisito nei secoli, con la crescita della potenza della Serenissima, un ruolo economico abbastanza importante; la professione dei tiranti resiste fino a metà del Novecento, periodo in cui iniziano gradualmente a diffondersi le imbarcazioni a vapore. A questa particolare fotografia del territorio, il palio lega un interessante autore padovano: Angelo Beolco detto il Ruzante, dal nome del più famoso personaggio uscito dalla sua penna di scrittore di teatro. Nel
periodo rinascimentale, in cui il teatro era ancora molto ingessato, Ruzante è stato il primo capace di portare in scena con brio, la quotidianità dei ceti più bassi, nella sua lingua patavina. È proprio nella sua opera che viene citata la professione del tirante, legata alla storia di uno dei suoi personaggi. A lui è dunque dedicato il palio, quest’anno corredato anche da una rappresentazione di una sua commedia, La Betia. Quest’anno, alla manifestazione più sentita di Fiesso, ha partecipato anche una delegazione della città francese gemellata, Saint Marcellin.
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news Città Metropolitana
martellato decide di non scegliere
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ittà metropolitana: occasione o svantaggio per Fiesso? Crea dibattito il decreto legge sull’ordinamento del territorio nazionale: secondo la normativa, Fiesso è destinata a convergere nella città metropolitana che sostituirebbe la provincia di Venezia, assumendo una sovranità maggiore. Una scelta da fare in tempi abbastanza brevi (il decreto è uscito come legge d’emergenza), ma su cui c’è necessità di lavorare: il decreto dà infatti pochissime informazioni sull’ordinamento istituzionale della Città Metropolitana, che verrà deciso quasi interamente dallo statuto, documento elaborato con tutti i comuni che ne faranno parte ma che necessita, per l’approvazione, del veto del presidente della Provincia e del Sindaco del capoluogo, nella figura, rispettivamente della Zaccariotto e di Orsoni. In consiglio comunale non è stato votato alcun documento. Insomma si è scelto di non decidere. “Come amministratore sono contrariato da questa legge e da alcuni suoi punti, uno su tutti il fatto che non mette sullo stesso piano tutti i sindaci” spiega il sindaco di Fiesso Andrea Martellato. “Non è un sì semplice né leggero da dire - spiega - quello all’ingresso nella città metropolitana: ci siamo presentati ai cittadini prima che il decreto fosse scritto, e non possiamo ora considerarci provvisti di mandato democratico per decidere da soli, e sentiamo ancor di più la necessità di coinvolgere i cittadini su una tale scelta. E’ fondamentale far parte fin da subito alla stesura dello Statuto. Scegliere di cambiare provincia prima che la città metropolitana abbia preso una forma, non è il modo migliore di porsi”. S.T.
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Pianiga 13 Lavoro La Transuni rileva l’impresa che produce cassoni frigoriferi
Miracolo ex –Unitrans, la fabbrica riapre di Alessandro Abbadir
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ccupazione: dalla Riviera arriva la notizia di un fatto davvero raro di questi tempi, la Transuni ex Unitrans di Cazzago di Pianiga ha riaperto dopo essere stata messa in stato di liquidazione nei mesi scorsi. Per dipendenti imprenditori e sindacati è un vero e proprio miracolo visto il pesantissimo clima di crisi con chiusure ripetute che vive tutto il comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese. La notizia è davvero particolare perché appena qualche mese fa la fabbrica che produce cassoni frigoriferi per camion aveva dichiarato la propria cessata attività. A coordinare tutta l’operazione voluta da una cordata di imprenditori capitanata da Gianni Galzignato, che per anni ha gestito la filiale lussemburghese della Unitrans, sono stati la Fiom Cgil e Apindustria. Ora nel giro di due anni torneranno in fabbrica tutti e 53 gli operai che erano in cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. Ma quali operazioni si sono messe in cantiere? La Transuni ha di fatto avviato l’affitto di un ramo di impresa, una acquisizione definita al Tribunale di Venezia e che prevede la riassunzione di tutto il personale e l’acquisto dello stabilimento e dei mezzi di produzione entro due anni. “E’ stato perfezionato - spiega Pierorlando Roccato direttore di Apindustria Venezia - da parte della nuova proprietà l’accordo con i sindacati che prevede il ritorno al lavoro graduale del personale, 53 fra operai e impiegati, che era in cassa integrazione straordinaria per cessata attività. Subito sono tornati al lavoro 14 dipendenti: 10 operai e quattro impiega-
Gianni Galzignato:”L’azienda ha già ricevuto tantissime richieste di commesse”
Gli operai della Unitrans alla protesta
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E’ partita la richiesta di fallimento in atto per Navalmeccanica ti. Poi a metà del 2013 ci sarà la ripresa della piena produzione e saranno impiegati una quarantina di dipendenti. Alla fine del 2014 con nuove commesse rientreranno tutti i 53 dipendenti. Gianni Galzignato manager di riferimento della società è soddisfatto. “Le commesse fioccano - dice - e siamo sicuri che in poco tempo ritorneremo ai livelli occupazionali pre crisi. Intanto così nessun posto di lavoro è stato cancellato. Ma se la Unitrans va bene nel resto del comprensorio i miracoli non ci sono. C’è stato, infatti, un ritorno dalle ferie amaro per 180 operai e impiegati del settore metalmeccanico della Riviera del Brenta e del Miranese. Oltre 120 non hanno ricevuto lo stipendio di agosto, e a tutti 180 sono state prolungate le ferie anche fino al 30 settembre per mancanza di lavoro. Peggio ancora le cose sono andate alla Navalmeccanica diretta da Nelvio Ferretto. I sindacati hanno presentato istanza di
fallimento. Cassa integrazione straordinaria c’è stata per i lavoratori della Prearo Lampadari di Campagna Lupia, mentre alla Stena di Fossò è stato siglato un accordo per la cassa integrazione ordinaria di 3 mesi per i 50 dipendenti. Tutto fermo alla Reckitt Benckiser dove ad ora non è ancora partita la cassa integrazione a rotazione che era stata annunciata dalla proprietà per gli oltre 400 dipendenti. La Pansac International infine ha presentato in un recente incontro al Ministero dello sviluppo Economico a Roma il bando internazionale di vendita del gruppo.
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eppino Nodelli, dipendente del Comune di Pianiga da 32, è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” con Decreto del Presidente della Repubblica. Assunto nel maggio 1979 al Comune, profondo conoscitore della struttura organizzativa dell’ente. Si occupa a tempo pieno della conduzione dei Settori comunali del Sociale e della Cultura. E’ stato fondatore della Biblioteca civica; ha costituito molti gruppi culturali ed associazioni che ancora operano nel territorio. E’ giornalista pubblicista dal 1986; ha fondato e dirige dal 1986 il notiziario comunale “Il Gelso”; organizza e dirige l’Ufficio Stampa del comune. Ha realizzato il volume “Pianiga. Cercando fra le vecchie carte e le scarse memorie”, edito dal Comune di Pianiga nel 1988 e che costituisce ancor oggi la base essenziale per ricerche e tesi sulla storia locale. Ha collaborato nella realizzazione e cura del volume “Pianiga. Storia, parroci e civiltà contadina in un paese veneto” e nella ricerca storica ed iconografica per la realizzazione del volume “I capitelli di Pianiga e Rivale”. A.A.
14 Territorio Sicurezza I carabinieri di Dolo e Chioggia chiudono bordelli e centro massaggi cinesi
Prostituzione in appartamento, è boom C’è un’organizzazione ramificata che fa circolare le ragazze straniere di provincia in provincia sul territorio nazionale di Alessandro Abbadir
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rostituzione in Riviera del Brenta è boom. A mettere in evidenza il fenomeno che assume sempre più contorni preoccupanti sono le operazioni messe a segno dai carabinieri nelle scorse settimane a Dolo, Cazzago di Pianiga, Fiesso e Mirano. I carabinieri di Dolo e della Compagnia di Chioggia hanno infatti stroncato un fiorente mercato della prostituzione con una serie di blitz che ha portato alla chiusura di tre “case di piacere” e di un centro massaggi che forniva prestazioni sessuali a pagamento. In quella occasione si è evidenziato come fossero coinvolte nelle indagini una decina di ragazze prevalentemente cinesi, ma anche dell’Est europeo, con un giro di centinaia di clienti e affari da decine di migliaia di euro. Per i militari dell’Arma a sfruttare le ragazze è evidente che c’è un’organizzazione ramificata che fa circolare le ragazze straniere, spostandole di provincia in provincia sul territorio nazionale. Una strategia che permet-
te di evitare l’identificazione delle giovani e di chi le sfrutta Una organizzazione nel caso delle ragazze cinesi, controllata da loro connazionali che hanno prevalentemente base a Milano e Prato. Ma vediamo qualche dettaglio. Anche nelle operazioni recenti, tutto è iniziato da una serie di controlli, favoriti dalle continue segnalazioni del viavai di persone ad ogni ora del giorno e della notte da appartamenti in condomini. Dopo varie segnalazioni e verifiche e appostamenti, i carabinieri sono entrati in azione. Le tre case piacere sono state così poste sotto sequestro dalla magistratura e saranno poi restituite ai proprietari alla fine delle indagini. Quello che appare chiaro nel proseguo delle attività di contrasto e prevenzione del fenomeno è che il livello dell’organizzazione è molto particolareggiato e addirittura i clienti davano giudizi sulle ragazze, con delle “ pagelle telematiche” e commenti sulle loro prestazioni Un secondo filone di indagini dei cara-
binieri si è concentrato invece sul controllo di un centro massaggi a Cazzago di Pianiga. Il centro massaggi aperto da questa estate era frequentato ogni giorno da decine di uomini di tutte le età provenienti da tutta la Riviera ma anche da altre parti della provincia. Con un sovraprezzo di 10-20 euro sul massaggio si garantivano prestazioni sessuali particolari. Indaffarate nelle pratiche c’erano 5-6 giovani massaggiatrici cinesi che versavano dopo ogni prestazione una percentuale a una connazionale 41 anni, anche lei cinese che gestiva il centro. Donna che è stata arrestata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravati. La donna è finita in carcere alla Giudecca. In queste settimane i controlli contro lo sfruttamento della prostituzione continueranno. Il fenomeno in Riviera assume dimensioni sempre più rilevanti. Sempre in Riviera infatti, erano stati già chiusi dei centri massaggi simili a quello di Cazzago di Pianiga, a Mira . Erano stati
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chiusi almeno una decina di appartamenti a “luci rosse” solo quest’anno. Sono stati interrogati centinaia di clienti prevalentemente dalla zona ma anche provenienti da diverse parti del Veneto. Per le forze dell’ordine insomma la Riviera si conferma un punto privilegiato per le organizzazioni criminali per dar vita a un mercato di questo genere, perché si trova fra Padova e Venezia e facilmente accessibile ad esempio dall’au-
tostrada A 4. Accanto a questo fenomeno “indoor” diminuisce invece la prostituzione su strada. Qualche prostituta è segnalata ancora sulla Romea, mentre altre prevalentemente italiane utilizzano camper di loro proprietà per consumare prestazioni. In tanti comuni del comprensorio su è riacceso con interpellanze ed interrogazioni nei consigli comunali il dibattito sull’opportunità di regolare in modo diverso la prostituzione
CONTROLLI STOP PESCA ABUSIVA
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esca abusiva in laguna, si intensificano i controlli nell’area della laguna sud da parte della polizia provinciale e sono fioccati lo scorso mese sanzioni e sequestri Nel corso di un’importante operazione dieci imbarcazioni sono state controllate, mentre sono stati fermati due natanti che effettuavano pesca a strascico, con il sistema della “coccia con i cioccioli” in acque interne. Cinque le persone verbalizzate, tutte di Chioggia. Sono state sequestrate attrezzature da pesca vietate, sequestro dei molluschi raccolti abusivamente di notte e re immessi in luogo idoneo. Gli interventi, coordinati dal comandante della polizia provinciale, Alessio Bui hanno visto impegnate nella laguna sud a Mira tre unità nautiche della Provincia (due cofani e un’imbarcazione “Abbate”), sette uomini di equipaggio, oltre a una pattuglia in appoggio da terra con due agenti. L’assessore alla polizia provinciale Giuseppe Canali si è complimentato per l’ottimo risultato conseguito: “Continua l’azione di contrasto, da parte della Provincia con il valido supporto della Polizia Provinciale, al fenomeno predatorio notturno, con particolare attenzione oltre che alla pesca anche all’attività venatoria”. Erano infatti giunte segnalazioni riguardanti alcune imbarcazioni di pesca abusiva avvistate lungo l’Idrovia in località Dogaletto di Mira. Durante il servizio gli agenti avevano notato due imbarcazioni dirigersi verso l’Idrovia quindi, dopo averli seguiti e non appena queste hanno iniziato a pesca-
re, sono intervenuti. Dal controllo è emerso che alcuni fra i pescatori erano sprovvisti della necessaria licenza professionale, del permesso di pesca per le acque in concessione, e stavano utilizzando attrezzatura non consentita. L’attrezzatura illecita, che sbarrava irregolarmente più della metà del corso d’acqua, è stata pertanto sequestrata e il pescato è stato liberato. Anche decine di pescatori abusivi di vongole sono stati fermati sempre nelle scorse settimane dalla polizia provinciale I controlli della polizia provinciale nella zona dell’entroterra in Riviera come a Vigonovo e Fossò si sono concentrati invece contro i bracconieri. Nel litorale del veneto Orientale prevalentemente sul contrasto del commercio ambulante abusivo sulle spiagge nel periodo estivo. A.A.
Cultura locale 15 Mira A Teatro Villa dei Leoni confermata la gestione alla compagnia Piccionaia I Carrara
Teatro, l’esperienza continua A fianco del cartellone principale ci sarà la proposta domenicale per le famiglie di Antonio Tosi
Due immagini della struttura mirese
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onostante gli ulteriori tagli alle finanze comunali imposti dal Governo, anche la nuova amministrazione di Mira ha deciso di continuare a puntare con forza sulla cultura e sul Teatro Villa dei Leoni, che anche per la stagione 2012-2013 si propone come uno dei poli culturali più vivi, interessanti e frequentati del Veneto. La proposta de la Piccionaia–I Carrara (che ha rinnovato la convenzione con il Comune) per gli appuntamenti serali con l’ormai tradizionale cartellone di prosa prevede un programma di livello nazionale con graditi ritorni di attori e compagnie che mancavano da un po’ di tempo sul palcoscenico di Mira, per un mix di artisti di fama consolidata, nomi di primo piano e talenti emergenti della scena contemporanea. A fianco del cartellone principale, anche quest’anno troverà spazio la seguitissima (record di presenze e abbonamenti nella scorsa edizione) proposta domenicale per le famiglie, in cui genitori, nonni e bambini vivono assieme l’esperienza dell’andare a teatro. E poiché teatro è sinonimo anche di educazione e formazione, La Piccionaia–I Carrara propone per il 2012-2013 il nuovo programma di teatro scuola dedicato agli istituti del territorio. Non mancheranno poi le sorprese e, come sempre, le promozioni per il pubblico, con formule e percorsi di abbonamento personalizzati. Nomi, contenuti e programmi della nuova stagione teatrale di Villa dei Leoni, verranno presentati in conferenza stampa entro la metà di ottobre. Intanto a Mira a Villa dei Leoni resta aperta la Mostra antologica (1962-2012) di opere pittoriche e scultoree degli artisti Gilbert Angi e Sandra Beorchia. La mostra, che ha il patrocinio del Comune di Mira, rimarra aperta fino al 10 ottobre. Orario: 16-19 feriali, e 10-12.30 e 16- 19 alla domenica. Ancora Angi, ma anche Paolo Moro, Paolo Pompei, Vinicio Stocco e Paola Zago, sono protagonisti della quarta rassegna d’arte proposta dall’Associazione Noi Borbiago presso il Centro Civico della frazione mirese, in via Botte 1. Fino a metà ottobre.
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’associazione “Gli amici di Marano” è ormai una realtà consolidata sul territorio, è nata nel 1991 e si occupa di eventi culturali nella frazione mirese; il programma di fine anno prevede una serie di appuntamenti. Si è tenuta una gita enogastronomica culturale a Soave e Monti lessini. Durante la giornata si visiterà la città di Soave, il ponte di Veja, un rinomato caseificio e un’azienda vitivinicola di Gambellara (iniziativa riservata ai soci). Domenica 21 ottobre si terrà la tradizionale Festa di Autunno. Questa iniziativa si svolge nella piazza del paese dove si potranno gustare dolci e prodotti tipici dell’autunno inoltre, attraverso le donazioni dei partecipanti, si sosterrà l’adozione a distanza di due bambini del Mozambico. E’ prevista la rappresentazione della nuova commedia della compagnia teatrale maranese “I mejo che ghemo”. Nel mese di novembre, nei giorni 9, 16 e 11 si terranno un ciclo di proiezioni “Esperienze di Viaggio”; documentazioni che raccontano i viaggi e le bellezze esplorate da alcuni maranesi; tra i luoghi: la Cambogia, il Myanmar, il Messico e il Polo Nord. Questi appuntamenti sono ospitati presso il teatro “Cardinale La Fontaine” di Marano. “A fine settembre si è tenuta una passeggiata a Venezia con il libro-gioco “The Ruyi” – dice Emanuele Pagin presidente dell’Associazione – il libro, i cui testi sono stati scritti da Alberto Toso Fei, per scoprire la città mediante un percorso di individuazione dei suoi luoghi più segreti e suggestivi alla ricerca dello scettro magico. Un’esperienza importante con uno scrittore che conosce molto bene la R.P. laguna e i suoi segreti”.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Nuovi assetti I Comuni votano in ordine sparso
La Città metropolitana veneziana prende forma U
L’onorevole Forcolin presenta
una proposta per “cambiare” la legge sulla cittÀ metropolitana
Prevalgono i sì. Fiesso, Mira, Dolo contrari. Vigonovo vuole passare con Padova, Scorzè guarda a Treviso
di Alessandro Abbadir e Ornella Jovane
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ittà Metropolitana , i Comuni votano in ordine sparso anche se prevalgono nettamente i sì, spesso condizionati. Ci sono poi anche posizioni attendiste , cioè quelle di Comuni che hanno deciso di non votare nè sì nè no, come Fiesso D’Artico (in Riviera del Brenta), ma che hanno deciso di non votare. All’interno del dibattito che in questi ultimi giorni si è sviluppato, hanno assunto connotati clamorosi , le prese di posizione ad esempio in Riviera del Brenta dei due principali Comuni del comprensorio, Mira e Dolo che con due maggioranze diverse , una grillina e l’altra leghista, hanno detto no all’adesione alla Città Metropolitana. Per il sindaco di Mira Alvise Maniero, il no è motivato anche dal fatto che “aderendo alla Città Metropolitana, Mira e altri paesi della Riviera potrebbero doversi accollare gli ingenti debiti di Venezia”. Fra le altre critiche quella di una scarso coinvolgimento partecipativo delle comunità. A Mira però, sebbene richiesto dalle opposizioni , il referendum consultivo non è stato concesso perché per i grillini “era ininfluente e non previsto dallo statuto” . Vigonovo al confine con il Padovano ha fatto
un referendum che ha sancito la richiesta di passaggio con la Provincia della Città del Santo. Sempre in Riviera hanno detto sì invece tutti gli altri. Anche quelli che pareva dicessero no . Campagna Lupia ad esempio ha fatto un’inversione a U e il sindaco di centrodestra Fabio Livieri, ha votato un sì condizionato insieme con il Pd. Sì hanno votato anche Pianiga, Fossò Campolongo e Stra che sono da sempre vicine geograficamente a Padova. Nel Miranese hanno votato sì la maggioranza dei Comuni ad eccezione di Scorzè che senza referendum con il sindaco Giovan Battista Mestriner ha deciso di chiedere l’accorpamento alla Provincia di Treviso. Noale ha deciso di rinviare la decisione. Molti sì anche dal Veneto Orientale, a parte San Donà, che ha deciso di rinviare la decisione, Cinto Caomaggiore che ha chiesto il passaggio al Friuli, Meolo che ha detto no all’adesione e Fossalta di Piave che chiede il passaggio a Treviso. I Comuni del Basso Veneziano hanno aderito alla Città metropolitana anche se non sempre la decisione è stata facile. Assai vivo il dibattito a Chioggia dove alla fine, nel consiglio comunale dello scorso 17 settembre, sono prevalse le ragioni del sì, care alla maggioranza e al sindaco Giuseppe
Casson, da sempre sostenitore del progetto e favorevole, anzi, a riprendere in considerazione il vecchio disegno sulla PaTreVe, allargando l’orizzonte ad un’area ben più vasta della città metropolitana. Lo sviluppo di ampie entità territoriali e istituzionali, egli sostiene, saranno il punto di partenza di una rinnovata crescita anche economica. Da parte sua, il sindaco si impegna ad assicurare a Chioggia l’importanza e la visibilità cui essa ambisce e che “merita”. Non sono mancate le posizoni critiche: in primo luogo quella di Giuseppe Penzo, l’ex presidente del consiglio comunale nella giunta Guarnieri, che si è presentato in consiglio comunale con una raccolta di oltre 1000 firme a sottoscrizione della proposta di passare con Padova. Ma anche Gilberto Boscolo, Movimento 5 stelle, Renzo Donin, PdL, e Marco Dolfin, Lega, hanno manifestato dissenso veso una decisione presa - secondo loro - troppo in fretta e senza garanzie per la Città di Chioggia. Cavarzere e Cona invece aderiscono al progetto. Le due amministrazioni comunali considerano la Città metropolitana un’opportunità di sviluppo per il territorio. Perplessa a Cavarzere la Lega che teme come una minaccia il peso schiacciante di Venezia sugli altri Comuni.
CITTÀ METROPOLITANA IL MONDO ECONOMICO E DELL’UNIVERSITÀ GUARDA OLTRE
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a città metropolitana che mantiene i confini della provincia di Venezia rischia di essere già “troppo stretta” alle categorie economiche, mondo imprenditoriale e del commercio, ma anche alle università e ai cittadini comuni che già nella loro condotta di vita quotidiana hanno dimostrato di essere metropolitani in senso lato. Vivere a Venezia, lavorare a Treviso e andare a teatro a Padova: è già una fotografia realistica di
chi vive in questa fetta di territorio. L’invito dunque e quello di allargarsi fin da subito a Padova e Treviso. E’ quanto emerso a fine settembre dal convegno “Neopolis. Verso la città metropolitana” , promosso dalla Camera di Commercio di Venezia, organizzato insieme all’associazione “Venezia città metropolitana”con la collaborazione delle Università degli studi Ca’ Foscari di Venezia e quella di Padova. Il dibattito è stato
l’occasione per stringere un patto fra Camere di Commercio, categorie economiche e università finalizzato ad estendere i confini della città metropolitana, oltre a Venezia, anche a Padova e Treviso con l’obiettivo di creare una rete metropolitana nell’area centrale del Veneto, che sia realmente funzionale allo sviluppo di questo territorio nel futuro prossimo. O.J.
na proposta di legge per cambiare il decreto della spending review in merito all’istituzione delle Città metropolitane. Lo scorso 1 ottobre l’onorevole e sindaco di Musile Gianluca Forcolin (Lega Nord) La presidente Zaccariotto - sostenuto dal presidente con l’onorevole Forcolin della Provincia di Venezia e primo cittadino di San Donà Francesca Zaccariotto - ha presentato alla stampa la sua proposta con l’obiettivo di “introdurre alcune correzioni all’impianto normativo, eliminando le più rilevanti criticità presenti nell’articolo 18, specie sotto il profilo costituzionale, in modo da favorire il processo di istituzione dei nuovi governi metropolitani”. In particolare, la proposta di legge introduce tre gruppi di modifiche. Il primo riguarda i tempi della soppressione delle Province. Si chiede che l’istituzione delle Città metropolitane decorra alla data della cessazione o scioglimento del consiglio provinciale in carica. Si introduce, inoltre, l’elezione a suffragio diretto ed universale degli organi della città metropoliZaccariotto: “Con la tana: sindaco e consiglio. Il città metropolitana secondo gruppo di modififotocopia dell’attuale che è invece finalizzato a Provincia non si va rafforzare la partecipazione da nessuna parte” delle comunità territoriali interessate, con la previsione di un termine più ampio per l’esercizio da parte dei Comuni interessati della scelta fra città metropolitana e altra provincia limitrofa. Infine, la proposta prevede di attribuire la responsabilità del governo transitorio della città metropolitana al presidente della Provincia nel caso di mancata approvazione dello stesso statuto. “Al di là di chi si è espresso finora per il sì o per il no, - è il commento della presidente Zaccariotto - in tutti gli atti dei consigli comunali appare chiara la richiesta di operare delle modifiche alla spending review relativamente alla città metropolitana”. “Oggi anche il mondo economico - prosegue - chiede quello che come Provincia affermavamo tre mesi fa: con la città metropolitana, concepita come fotocopia dell’attuale Provincia, non si va da nessuna parte. Ciò che invece va fatto - è l’invito - è lavorare con gli elementi che uniscono i territori, per quanto riguarda i servizi e l’economia”. Il presidente Zaccariotto ha dunque rivolto ai sindaci un invito a lavorare insieme, al di là del colore politico di ciascuna amministrazione. “In questo pecorso - ha concluso - chiedo la partecipazione del sindaco Orsoni, che deve prendere atto di quella che è la posizione del territorio”.
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Spazi aperti 17 3 Mercato enologico Cala la produzione del 30 % nelle 4 cantine consorziate a causa della siccità
Doc della Riviera, vino ad alta qualità Pierantonio Angeli: “Quest’anno produrremo 60 mila ettolitri. Fra i doc: pinot bianco, pinot grigio, merlot, cabernet” di Alessandro Abbadir
A Marcon
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che quest’anno – spiega Angeli - avranno una gradazione elevata che non avrà bisogno di una particolare procedura di innalzamento del grado di alcol, con il trattamento dei mosti, che di solito si fa nelle annate più piovose”. Non si supererà comunque i 1213 gradi di gradazione. Ma cos’è il doc della Riviera? L’area del Brenta è stata inclusa nel programma legislativo nazionale delle specifiche zone di produzione vitivinicola a ”Denominazione d’Origine Controllata”. Dall’unione delle cantine più prestigiose del territorio ( le 4 citate) è sorto il “Consorzio Tutela Vini D.O.C. ”Riviera Del Brenta” con lo scopo di incentivare e valorizzare i vini ottenuti nella zona e far crescere e sviluppare il turismo del vino, inteso come espressione delle bellezze naturali, produttive e culturali. La recente ristrutturazione delle cantine con l’inserimento anche di bottaie, barricaie e tecniche innovative, garantiscono prodotti conformi a standard qualitativi elevati. La denominazione d’origine controllata “Rivie-
vini della Riviera del Brenta? Meno produzione ma più alta qualità. A parlare della vendemmia 2012 delle 4 cantine “consorziate” della Riviera e del Miranese che dal 2004 producono un vino doc, è Pierantonio Angeli presidente delle cantine “Riviera del Brenta (Dolo)”. Partiamo dalla produzione. “Quest’anno - dice Angeli - la produzione delle quattro cantine di Dolo, Premaore di Camponogara, Noale e Campodarsego è stimata intorno ai sessanta mila ettolitri. Si calcola una perdita di produzione rispetto all’anno precedente del 30%. Le motivazioni? Soprattutto la gran siccità che non è mai diminuita per tutto il periodo estivo unita ad un gran caldo”. Nel dettaglio: a Noale saranno prodotti 10 mila ettolitri, a Premaore 20 mila, a Dolo (Sambruson) 10 mila e altri 20 mila a Campodarsego. Fra queste produzioni i vini doc della Riviera e gli Igp si aggirano sui 10 mila ettolitri. Il calo di produzione si accompagna però ad aumento del grado di alcol. “Si tratta di vini
ra del Brenta” è un marchio di qualità ottenuto dalle produzioni del comprensorio dal 2004. “Si tratta – conclude Angeli - non di vini impegnativi, elaborati ed aristocratici, che la natura dei suoli e il clima non potrebbero dare con costanza, ma un prodotto che soddisfi una larga esigenza di mercato e legati alle tradizioni enogastronomiche del territorio. Il doc della Riviera del Brenta prodotto nelle quattro cantine consorziate ormai si difende bene ed è conosciuto nel mercato nazionale ed estero si tratta di : tocai, chardonnay, pinot bianco, pinot grigio, merlot, cabernet, cabernet franc, cabernet sauvignon, Igp il raboso e refosco dal peduncolo rosso. Vanno bene anche i vini da tavola che sono il resto e la maggioranza della produzione. Fra i fenomeni più interessanti vi è il sempre maggio interesse dei residenti per i vini di qualità. Preferiscono insomma recarsi in cantina ed acquistarli li che al supermercato.
calici d’autunno, un successo
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alici d’Autunno”. E’ questo il titolo dell’evento enogastronomico e culturale che si è svolto a ottobre a in Piazza Mercato a Marcon finalizzato alla promozione dei prodotti enogastronomici del territorio Veneto ed in particolare del veneziano, attraverso le sue eccellenze più rappresentative. E’ stato un evento che ha visto l’arrivo di migliaia di persone e si è articolato in una serie di appuntamenti per adulti e bambini, per gli appassionati di enogastronomia, di cultura e di sport con banchi di assaggio e la presenza degli stessi produttori, con intrattenimenti per le famiglie e laboratori ludici per bambini. La manifestazione è stata promossa dal Comune di Marcon, dall’Associazione Culturale WineLab con il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, la Strada dei Vini Doc di Lison Pramaggiore, il Consorzio di tutela del pane di Matera, il Consorzio di tutela della soppressa Vicentina Dop. Ha coinvolto anche numerose realtà locali che hanno contribuito attivamente all’organizzazione. “Calici d’Autunno” ha voluto essere una nuova occasione per animare il centro cittadino di Marcon con una manifestazione capace di coinvolgere un pubblico variegato proveniente da tutte le parti della provincia. “Calici d’autunno – dicono Dana Rubsan e Massimiliano Masini, rispettivamente presidente e consigliere dell’associazione WineLab promotrice dell’iniziativa – è nato proprio dalla volontà di creare momenti d’aggregazione e di convivialità valorizzando il vino come collante tra le persone, come strumento d’incontro. Il nostro obiettivo è proprio quello di diffondere ed educare alla cultura enologica e al “bere consapevole”. Perché dentro ad ogni bottiglia ci sono mille racconti, ci sono passione e speranza che narrano del rapporto tra l’uomo e la terra: elementi attraverso i quali è possibile recuperare un legame antico fatto di valori e tradizione”. L’evento ha dato la possibilità agli intenditori di degustare ben 150 tipologie di vini italiani, sloveni ed ungheresi.
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Noi e gli altri 5
18 Noi e gli altri Centro per l’affido e la solidarietà familiare L’affido: interessa i minori fino a 17 anni
Un sostegno per famiglie in temporanea difficoltà Il Comune di Venezia propone iniziative di sensibilizzazione. Nel capoluogo lagunare nel 2011 sono stati attivati 78 nuovi affidi di Alessandro Ragazzo
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ono 78 i nuovi affidi attivati nel 2011 nel Comune di Venezia, mentre il totale è stato di 188. Numeri importanti, che arrivano dal Centro per l’Affido e la solidarietà familiare del capoluogo lagunare. Lo scorso anno, il totale di affidi di minori è stato di 96, dei quali 53 a parenti e gli altri 43 a eterofamiliari. Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati, sono stati 92, di cui 64 a parenti e i restanti 28 a eterofamiliari. Dunque si è vicini a quota 200 e il Comune di Venezia ha intenzione di sensibilizzare sempre più i cittadini. L’affido può essere di diversi tipi,
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a seconda del tempo necessario alla famiglia affidataria solo alcuni momenti, di breve durad’origine per recuperare la capacità di pren- ta quando il bimbo o il giovane, passa solo un dersi cura del figlio. Può essere residenziale, periodo definito con gli affidatari. Gli affidati possono essere neonati, quando il bambino o il bambini di 2 o 3 anni, ragazzo vive in modo L’affido può essere possono frequentare stabile con gli affida- residenziale o tempol’asilo, l’elementare o tari, pur mantenendo raneo, non sono la media ma possono dei rapporti periodici richiesti requisiti di con la sua famiglia ma reddito o titoli di studio essere anche più grandi e avere fino a 17 anni può essere diurno, nel caso in cui trascorra solo parte della giornata compiuti. Possono essere italiani o stranieri. con gli affidatari e la sera torna a casa. C’è il Di solito le famiglie hanno bisogno di essere parziale, quando si trascorrono con la famiglia aiutate e sostenute, a livello temporaneo,
Il prossimo 18 ottobre in Villa Groggia a Venezia
la giornata della solidarietÀ
ppuntamento per giovedì 18 ottobre in Villa Groggia a Venezia (sestiere di Cannaregio) con la terza edizione della Giornata della solidarietà. Si tratta di un evento nato per incontrare e sensibilizzare i cittadini sulla possibilità di aprirsi all’accoglienza e a forme di solidarietà, oltre a fornire l’accompagnamento e supporto a quei
bambini e ragazzi, ma anche minori stranieri non accompagnati della città che, con le loro famiglie, si trovano a vivere una condizione di temporanea difficoltà. L’iniziativa è realizzata dal Tavolo cittadino per la promozione dell’affido e della solidarietà familiare. Il programma prenderà il via alle 16, con un pomeriggio solidale con laboratori di
In tre giornate un’iniziativa per incontrare e sensibilizzare i cittadini su questa forma di accoglienza dei minori nelle proprie funzioni educative e affettive, perché hanno una situazione di difficoltà. I problemi più frequenti sono di tipo sanitario, di separazione o contrasto dei genitori, di non essere adeguati a educare. E per accogliere
giochi, musica e animazione per bambini e ragazzi della città, che si potranno divertire per un paio d’ore. Tutto questo sarà proposto dalle associazioni (Arcobalena, Pinocchio, La Gabbianella e gli altri animali, AiBi Amici dei bambini, Terre di mezzo) Fondazione mamma Maria e Polisportiva Terraglio), dai volontari, dalle famiglie affidatarie e dagli operatori dei Servizi sociali del Comune. Alle 18 si terrà uno spettacolo teatrale per adulti e bambini che chiuderà la giornata. Inoltre, l’attività prevede anche la presenza di mostre di disegno, video proiezioni di filma-
basta essere coppie con o senza figli, sposate o conviventi, singole persone e anche famiglie immigrate. Non sono richiesti requisiti di reddito, né limiti d’età né avere determinati titoli di studio.
ti e stand informativi. Per informazioni ci si deve rivolgere al Centro per l’Affido e la solidarietà familiare al numero di telefono 041-5420384, oppure inviare una e-mail all’indirizzo centroperlaffido@comune.venezia.it. A.R.
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6 Personaggio Salute Il primario nel reparto di Ortopedia traumatologia di Dolo si racconta
Paolo Esopi, il medico dello sport
Il dottor Paolo Esopi
Una delle innovazioni più riuscite è un nuovo tipo di protesi all’anca e al ginocchio di Roberta Pasquletto
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aolo Esopi è medico primario nel reparto di Ortopedia traumatologia di Dolo, dove lavora da quattro anni. E’ una persona semplice che ama fare sport nel tempo libero che gli concede il lavoro. Si è laureato in Medicina e Chirurgia all’università di Trieste, poi ha preso la specializzazione in Ortopedia, durante il suo percorso formativo ha lavorato anche in Germania e negli Stati Uniti. Il dottor Esopi ha iniziato a lavorare a Trieste nel 1990 dove è rimasto fino al 1993, in seguito, dal 1993 al 2008, come medico strutturato. Poi si è trasferito nella provincia di Treviso, dove ha lavorato come libero professionista. Sempre nel 2008 ha vinto il concorso pubblico che selezionava il primario di Ortopedia Traumatologia di Dolo, dove tutt’ora lavora. Durante la sua carriera medica ha pubblicato moltissimi articoli, ha scritto delle relazioni sulla protesica dell’anca e ha partecipato a convegni nazionali e internazionali.
Nel tempo libero è un appassionato di sport: corsa, bicicletta e lo sci. Il mestiere del medico richiede una vocazione? “Dico sempre anche ai miei colleghi che questo lavoro l’ho scelto perché mi piace e perché mi da moltissime soddisfazioni. Mi è sempre piaciuta l’anatomia e la biologia, mi sono iscritto all’università poi ho visto che potevo continuare. Ho scelto di prendere questa strada non perchè spinto dai miei genitori che anzi provengono da settori lavorativi completamente diversi”. Quando si parla di lei, si menzionano tecniche innovative. “Non è la tecnica che è innovativa ma il tipo di protesi utilizzato per l’intervento all’anca. Mi dedico alla traumatologia all’anca e al ginocchio e per l’anca, assieme a una ditta italiana, abbiamo progettato delle protesi che sono meno invasive. Abbiamo quindi trovato
una soluzione più vantaggiosa per gli ammalati. A Dolo abbiamo già fatto una cinquantina di interventi, tutti riusciti perfettamente”. Come si è concretizzata la sua idea? “L’idea è nata nell’ottobre del 2009, poi assieme a degli ingegneri abbiamo concretizzato e, nel marzo del 2011, abbiamo messo il primo impianto”. Quindi L’innovazione sta nella forma della protesi. “L’innovazione sta nella forma e nel rivestimento. Queste protesi si chiamano biologiche perché si integrano meglio con l’osso”. Tecnologie create all’estero? “Dall’idea al progetto è tutto Made in Italy. L’ idea è mia, il progetto è realizzato con un ingegnere di Udine e la ditta che ha realizzato l’impianto è di Bologna. L’obbiettivo di questa protesi è di durare più a lungo possibile una volta inserita nel paziente, poi è importante dire
che, per questo intervento, l’età non è importante ho operato una ragazza di ventun anni e una signora di novantacinque”. Come nasce l’idea di una protesi alternativa? “L’idea nasce dall’esperienza, dall’interesse e dalla passione. Ho pensato a delle soluzioni logiche e pratiche, ovviamente confrontandomi con il mio staff e con i miei due giovani colleghi: Stefano Viale e Silvia Pini. Oggi questo tipo di intervento si esegue a Monaco di Baviera, in Australia e in Polonia”. Le piacerebbe che i suoi figli seguissero le sue orme? “Il mio ragazzo più grande studia ingegneria e il più piccolo è al liceo scientifico. Non ho la mentalità che debbano seguire le mie orme preferisco che scelgano da soli la loro strada”. Soddisfazioni? “Tantissime, di recente sono stato convoca-
to al congresso nazionale polacco poi ho parlato a congressi nazionali e internazionali”. Quindi non è vero che per ottenere dei risultati in medicina si deve andare all’estero. “Qui a Dolo sono venuti chirurghi da tutto il mondo per vedere le tecniche che utilizziamo, e anch’io sono andato tante volte negli Stati Uniti. Nell’ambito ortopedico mi sento di dire che il medico italiano è una forza e la sua manualità non ha eguali, negli Usa hanno più risorse e più etica. Personalmente mi farei operare in un ospedale americano ma con un medico italiano”. Progetti per il futuro? “Per il futuro si deve puntare a migliorare sempre. Nel mio caso lavorare bene significa avere il supportato di una equipe valida come quella che in effetti ho, io sono responsabile ma da solo non potrei fare niente”.
24 Cultura provinciale
Cultura provinciale 7
Pittura Straordinaria mostra alle Gallerie dell’Accademia a Venezia fino al 2 dicembre
La fuga in Egitto. Il Tiziano mai visto
news Cavarzere: il mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità
Dopo 12 anni di resturo dell’imponente telero, la straordinaria occasione di poterlo ammirare esposto insieme agli altri grandi pittori veneti di Giovanni Giovetti
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a Fuga in Egitto”, il primo capolavoro di Tiziano, giunto direttamente dall’Inghilterra alle Gallerie dell’Accademia a Venezia per una preziosissima mostra che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 2 dicembre. Dopo 12 anni di accurati restauri al museo Ermitage, tornano a trionfare in tutto il loro splendore i colori, la luce, i particolari
Il primo capolavoro di Tiziano dopo 250 anni esce per la prima volta dalla Russia e giunge a Venezia che segnarono in questa strordinaria rappresentazione con forza rivoluzionaria un nuovo modo di intendere e rappresentare la natura e il paesaggio naturale nella pittura del Rinascimento. Imponente per dimensioni, il capolavoro di Tiziano diventa fulcro di un percorso che avvicina al dipinto circa venti opere dei grandi maestri veneti e oltremon-
Dall’Ermitage di San Pietroburgo La fuga in Egitto è arrivata a Venezia tani che, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, hanno contribuito ad innovare lo sguardo sulla natura, attraverso un nuovo modo di intendere il rapporto tra uomo e paesaggio: tra questi Giovanni Bellini (con “Allegoria sacra”), Giorgione (“Tempesta” e “Tramonto”), Cima da Conegliano (“San Girolamo”), Sebastiano del Piombo
(“Nascita” e “Morte di Adone”) fino alla “Fuga in Egitto” di Albrecht Durer e ai trittici di “Santa Liberata e degli Eremiti” di Hieronymus Bosch. “Il Tiziano mai visto. La Fuga in Egitto e la grande pittura veneta” è la mostra curata da Giuseppe Pavanello e Irina Artemieva e promossa dalla Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico, artistico e
Marghera Alimentazione e salute, un ciclo di conferenze
“Il futuro nel cucchiaio”, lezioni sui corretti stili di vita A
dottare corretti stili di vita a partire dal..cucchiaio. E’ questa la finalità del ciclo di cinque conferenze dal titolo “Il futuro nel cucchiaio” che, inaugurate lo scorso 5 ottobre, si terranno per altri quattro venerdì, fino al prossimo marzo. L’iniziativa, quest’anno alla seconda edizione, è organizzata da Airis, Margherattiva, in collaborazione con Il Comune di Venezia assessorato all’Ambiente, alle Politiche giovanili e alla Municipalità di Marghera. L’obiettivo dei relatori quest’anno è di ampliare gli orizzonti e di trattare altri temi, oltre all’alimentazione, collegati al concetto più generale di stili di vita. Il benessere psicologico, il prendersi cura di sè e l’uso di cosmetici naturali sono i temi che verranno approfonditi. Si tenterà di coniugare una corretta informazione con la riscoperta delle buone pratiche casalinghe, nell’intento di valorizzare la cultura domestica. Il tutto attraverso le cinque conferenze nel corso delle quali verranno fornite informazioni sia di tipo medico-scientifico, sia di tipo pratico, ma anche tramite approfiondimenti pratici, guidati da esperti, e incontri conviviali per permettere a chi vorrà di condividere saperi, ricette e assaggi. Anche i prossimi incontri si terranno presso la Sala Consiliare di Piazza Municipio 1, a Marghera, sempre a partire dalle 20.30. Il prossimo 9 novembre la biologa nutrizionista Michela Trevisan terrà una conferenza sul tema “A tavola non s’invecchia, però...”; il 18 gennaio ancora Michela Trevisan affronterà la questione “Alimenti e cancro, una prevenzione possibile”; il 22 febbraio la psicologa e psicoterapeuta Nakissa Amir Golestani parlerà di benessere psicologico con la relazione dal titolo “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Infine il 22 marzo la biologa, docente di Chimica cosmetologica, Laura Gregnanin approfondirà il tema dei cosmetici naturali con una conferenza dal titolo “Amici per la pelle”.
etnoantropologico e per il polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, dal Museo statale Ermitage Italia, l’esposizione alle Gallerie dell’Accademia, e prodotta da Venezia Accademia e Villaggio globale Internazional. Rappresenta un’occasione unica e straordinaria per ammirare l’imponente capolavoro del Tiziano, opera che ha lasciato per la prima volta la Russia dal 1768 e che dopo il 2 dicembre (data di chiusura della mostra) rientrerà all’Ermitage da dove, hanno già annunciato, sarà impossibile possa allontanarsi in futuro. L’esposizione è visitabile lunedì, dalle 8.15 alle 14, da martedì a domenica, con orario pieno dalle 8.15 alle 19.15. Il costo del biglietto è di 14 euro intero (e comprende oltre alla visita alla mostra anche quella alle Gallerie dell’Accademia e a Palazzo Grimani), e 11 euro ridotto. Info e prenotazioni allo 0415200345, o www.gallerieaccademia.org, info@galleriaaccademia.org
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’arte e l’antico”. E’ partito lo scorso 2 settembre e si terrà ogni prima domenica del mese il mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità, organizzato a Cavarzere dalla Pro loco insieme con il Comune. Fino al prossimo novembre l’iniziativa, che si svolge nelle piazze del centro cittadino, è sperimentale poi, se le cose andranno bene come sembra dalle prime uscite, sarà un appuntamento fisso di ogni prima domenica del mese. La speranza degli organizzatori è che il mercatino dell’antiquariato e del collezionismo di Cavarzere decolli ed entri a buon diritto nel circuito dei più rinomati appuntamenti del genere. Info proloco@cavazere.it, oppure 347.1493246, 329.4143617, 389.1011702
eVenti e mostre
VISITE GUIDATE A PALAZZO GRIMANI Altri tre appuntamenti in programma per il mese di ottobre a Palazzo Grimani a Venezia con l’iniziativa “Inseguire immagini” ovvero le visite guidate proposte dal personale per approfondire aspetti particolari sulle decorazioni del palazzo e sulle opere d’arte della collezione. Il 16 ottobre dalle ore 15.30 inizierà l’itinerario curato da Andrea Belgrado dal titolo “Nel sonno di muse: sui camerini ad Callisto Psiche Apollo”; il 23 alle ore 11.30 prenderà il via la visita al “Giardino dell’alchimista. Emblemi, simboli e rebus nella sala a fogliami” a cura di Silvia Zoico; alle 15.30 “Le visioni dell’aldilà di Hieronymus Bosch” a cura di Valeria Ferraro. Una doppia proposta che verrà ripresentata il 30 ottobre, con orario invertito. Info e prenotazioni allo 0412411507.
VENEZIA IN PIAZZA. MOSTRA FOTOGRAFICA
La locandina del ciclo di conferenze Ogni incontro sarà seguito nei giorni succesivi da momenti di approfondimento pratico con gli esperti Linda Busato, cuoca in un asilo che da anni si occupa di cucina naturale e menù sani pensati anche per i più piccini, e Fabrizia Scantamburlo che si occupa di rendere felicemente commestibili “la cucina vegetariana, biologica e salutista”. Info da lunedì a venerdì dalle 18 alle 20 al numero 3337060405. G.G.
Presso l’atrio dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) è allestita fino al 28 ottobre prossimo la mostra fotografica “Venezia in piazza. Istantanee di una storia italiana 1866-2011” di importanti riproduzioni riguardanti gli avvenimenti storici salienti di Piazza San Marco, ma anche di Piazza Ferretto, tra Otto e Novecento, provenienti da prestigiosi archivi veneziani pubblici e privati, tra i quali: Anpi Mestre, Graziano Arici, della Comunicazione e Centro Donna del Comune di Venezia, Cgil, Laboratorio Mestre’900, Luigi Ferrigno, Ire, Carlo Montanaro, Iveser, Fondazione Gianni Pellicani, Ufficio Stampa del Comune di Venezia. L’esposizione è curata dall’Archivio della Comunicazione del Comune di Venezia e dall’Iveser, e organizzata in collaborazione con la direzione sanitaria e la direzione amministrativa dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) di Venezia. La mostra è aperta al pubblico da lunedì a domenica, dalle 8 alle 20 con ingresso libero. Info 041 5287735; info@iveser.it
pubbliredazionale
• “InforMARE” - Stand informativi sulle tematiche: (Orario Apertura: 10.00/12.00 - 16.00/19.00) -
Il Terminale di Rigassificazione, a cura di Adriatic L.N.G.; Mare ed Energia Sostenibile, a cura del Comune di Chioggia - Assessorato Ambiente; Una vita per il mare, a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia; Autostrade Fluviali, a cura dell’Unione di Navigazione Interna Italiana; Un mare di libri, a cura delle librerie “Il Leggio” e “Mare di Carta”; Darsene in Blu, 1ª Esposizione di usato nautico a cura di ExpoVenice, Chioggia Yacht Group e SlowLagoon”.
ISOLA SALONI (SCALO MARITTIMO) DAL 13 AL 21 OTTOBRE REGIONE del VENETO
• “Imbarcazioni da lavoro e da pesca”. Esposizione con possibilità di visita a bordo - (esclusivamente 13 e 14 ottobre); • “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00) • “Nel mare e per mare”. A cura dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana e dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00)
Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Conferenza “China salmastra” con Luca Salvagno e Rosario Santamaria: “Educare al disegno, consigli per aspiranti fumettisti ed illustratori”. Palazzo Goldoni, Chioggia
DOMENICA 14 OTTOBRE
Ore 10.00: Santa Messa per i Lavoratori del Mare: “Commemorazione 50° anniversario della scomparsa di: Dino Bullo - Edoardo Nordio - Giovanni Pagan - Giovanni Salvagno a seguito naufragio della Motonave Hedia (1962)” Piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Celebra la messa S.E. Vicario Generale Mons. Francesco ZENNA Ore 10.00: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni. Mostra di fumetti della Delta Comics di Rovigo Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Premiazione opere selezionate e presentazione edizione tiratura limitata “Clodia Comics n,1”. Palazzo Goldoni, Chioggia.
LUNEDI 15 OTTOBRE
Ore 11.00: “Amare il mare”. Incontro informativo a cura della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Chioggia per gli Istituti di Scuola Superiore. 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 11.30: “Sicurezza in mare: consigli per diportisti”. Simulazioni e prove a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia. Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 16.00: Apertura “InforMARE” Stand informativi in Corso del Popolo, Chioggia
• “Modellismo Navale: tecniche di costruzione”. Curatore Lorenzo Bazzo - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00);
MARTEDI 16 OTTOBRE
• Centro Mobile Informativo della Marina Militare (dal 19 al 21 ottobre)
PROGRAMMA “OTTOBRE BLU 2012”
Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalista Relatori: Giuseppe FEDALTO Presidente A.S.PO. - Azienda Speciale per il Porto di Chioggia Mario BORGATTI Presidente U.N.I.I. - Unione di Navigazione Interna Italiana Gian Michele GAMBATO Presidente Sistemi Territoriali S.p.A. Luigi FORTUNATO Direttore A.I.PO. - Agenzia Interregionale per il fiume Po Gianmaria GAMBACORTA Fincantieri SpA Renato CHISSO Assessore alle Infrastrutture Regione Veneto Antonio CANCIAN Deputato al Parlamento Europeo - Commissione Trasporti
SABATO 13 OTTOBRE
MERCOLEDI 17 OTTOBRE
Presso Ortomercato di Chioggia - Stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca” Info: 041 5543430 (dal 19 al 21 ottobre) Presso Ortomercato di Chioggia - ClodiaComics Mostra di Fumettisti emergenti (dal 20 al 21 ottobre) Presso: Club Nautico Marina di Brondolo, Corte Molin Yachting Club, Darsena Mosella, Darsena Le Saline, Marina del Sole, Porto San Felice, Romea Yachting Club e Venice Boat Service - “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato (Orario apertura: 10.00 / 18.00) Info: 041 5334850 (dal 19 al 21 ottobre)
Ore 09.00: Raduno Imbarcazioni da lavoro - Scalo Isola Saloni Chioggia Ore 10.00: Cerimonia di Apertura “Ottobre Blu 2012” Scalo Isola Saloni Chioggia Madrina: N.D. Maria Teresa BROTTO Ore 11.00: Apertura esposizione: “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni Chioggia Apertura esposizione: “Nel mare e per mare”. Carte e pubblicazioni nautiche dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana. I transatlantici dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 12.00: Conferimento XXI Barbotin d’Oro alla memoria di Alfredo Boscolo Anzoletti 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni. Mostra di fumetti della Delta Comics di Rovigo Ore 16.00: ClodiaComics 2012 - Performance dell’aerografista Luca Pagan. Palazzo Goldoni, Chioggia
Ore 15.30: Tavola rotonda: “Autostrade fluviali” Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero)
Ore 09.30: Convegno: “Città d’Acqua” Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero) Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalista Relatori: Giuseppe CASSON Sindaco di Chioggia Marta MORETTI Vice Direttore Associazione “Città d’Acqua” Giuliano GALLANTI Presidente Autorità Portuale di Livorno Luciano CANEPA Presidente Autorità Portuale di Ancona Ciriaco D’ALESSIO Presidente Magistrato alle Acque di Venezia Massimo SESSA Presidente IIIª Sezione Consiglio Superiore dei LL.PP. Orazio CARPENZANO Professore Dipartimento di Architettura e Progetto Ateneo La Sapienza di Roma
GIOVEDI 18 OTTOBRE
Ore 17.00: Confronto sul tema: “Essere Comandanti ieri e oggi” Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso libero) Relatori: Eugenio Giannini 3° Ufficiale dell’Andrea Doria (1956) Domenico Comisso Comandante Giovanni Costa Armatore Paolo Pagnotella Presidente ANMI Presentazione documentario: “La cantieristica italiana” Curatore Leonardo Tiberi
VENERDI 19 OTTOBRE
Ore 10.00: Accoglienza Unità da sbarco S. Marco ed aeromobili Aviazione Navale Scalo Isola dei Saloni, Chioggia Ore 12.30: Inaugurazione “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato Sporting Club Darsena Le Saline, Chioggia - Info: 041 5334850 Ore 15.30: Convegno: “Un mare di energia” Auditorium San Nicolò, Chioggia Moderatore: Giovanni CAPRARA, giornalista Corriere della Sera Relatori: Giuseppe ZOLLINO Università di Padova e Delegato nazionale nel Comitato Energia del 7° Programma Quadro dell’Unione Europea Fabrizio DUGHIERO Università di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale Polo Fotovoltaico della Regione Veneto Guido BORDIGNON Università di Padova Domenico COIRO Università di Napoli Federico II Giampietro RAVAGNAN Università di Venezia Andre LUYCKX Amministratore Delegato Terminale GNL Adriatiso Srl Luigi BINELLI MANTELLI Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ore 16.30: Esibizione Banda Musicale Marina Militare Piazzetta Granaio, Chioggia Ore 19.00: Apertura stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca” Ortomercato di Chioggia Info: 041 5543430
SABATO 20 OTTOBRE
Ore 11.00: Regata veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 14.30: Regata veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 17.00: Concerto Banda Musicale Marina Militare Auditorium San Nicolò, Chioggia Ore 21.00: “Serata OTTOBRE Blu” Hangar Nave San Marco - Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso su invito)
DOMENICA 21 OTTOBRE
Ore 09.30: Cerimonia di fine lavori iniziali 200 mt Banchina A Scalo Val da Rio, Chioggia Ore 10.00: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 11.30: Consegna nuova base logistica alla Capitaneria di Porto di Chioggia Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 14.30: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: Evoluzioni paracadutistiche COMSUBIN Comando Subacquei e Incursori Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Esibizione Banda Musicale Marina Militare Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Appontaggio aeromobili multiruolo della Marina Militare Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 17.00: Premiazioni Regate Veliche Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia “Domenica in BLU”: apertura pomeridiana straordinaria delle attività commerciali del Centro Storico di Chioggia
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dal 13 al 21 OTTOBRE 2012 Si ringrazia:
GLI EVENTI E GLI ORARI POTREBBERO SUBIRE VARIAZIONI INDIPENDENTI DALLA NOSTRA VOLENTÀ
EVENTI PERMANENTI CENTRO CITTÀ (CORSO DEL POPOLO) DAL 13 AL 21 OTTOBRE
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LO
LO S PORT in SPORT in PRIMO PIANO
Volley, squadre premiate L’assessore provinciale allo Sport Raffaele Speranzon ha premiato nelle scorse settimane le squadre: Gielle – Publimed San Donà, medaglia di bronzo under 14 Fipav (Federazione italiana pallavolo). Service Med San Donà, medaglia di bronzo under 16 Fipav. Esse Costruzioni Musile, campione d’Italia under 14. San Donà Piave Volley, campione d’Italia under 18 juniores.
Trofeo Lucarda, un successo 164 atleti in rappresentanza di 16 società venete hanno partecipato sul Naviglio al Campionato Regionale Veneto di Canoa Discesa Sprint valevole per l’assegnazione del VII° trofeo “Lucarda Cav. Giuseppe”. E’ arrivata primo il Canoa Club Oriago, al secondo posto la Remiera Peschiera e al terzo posto il Canoa Club Pescantina. Sono state festeggiate con una torta gigante, raffigurante il tricolore, le due atlete di casa sul podio ai campionati Europei Junior 2012: Cristina Favaretto e Vanessa Zampese.
Uc Mirano nuovo titolo Tredici titoli italiani in cinque anni nelle competizioni ciclistiche giovanili. l’Uc Mirano ha festeggiato al ristorante “Il Burchiello” la conquista del tricolore con Andrea Zorzetto nella Velocità Squadre Allievi. Il ciclista, al terzo titolo italiano in tre anni, ha ottenuto anche un argento della Velocità Individuale Allievi. Un’altra annata insomma da mettere ancora in cornice.
A Marghera
Federazione Nazionale il cricKet punta sui gioVani
Volley, Calcio Venezia Al via il campionato frasquadre alti e bassi premiate
Una stagione tutta da giocare Un di Roberta Pasqualetto
L
a storia del calcio Venezia inizia il secolo scorso, ai primi del novecento e come tutte le storie lunghe e importanti, è stata segnata da momenti di gloria e momenti difficili. Venti sono stati i campionati della massima serie disputati. Gli anni quaranta probabilmente sono stati i più belli con la vittoria della Coppa Italia. Poi, dopo una serie di alti e bassi, nel 1967, la squadra retrocede in serie C. Nel 1987 la fusione con l’A.C. Mestre da vita alla nuova squadra Venezia-Mestre con la fusione dei colori sociali arancioneroverdi. Nel 1990 la squadra torna in B e, nel campionato 1997/98, centra nuovamente l’obiettivo della promozione in serie A. Gli anni seguenti non sono facili, l’ultima stagione vede l’F.B.C. Unione Venezia militare in serie D. Ed è proprio dalla serie D che si riparte, con l’obiettivo di raggiungere nuovamente risultati importanti e di tornare, nel più breve tempo possibile, a giocare negli stadi più importanti d’Italia contro squadre
Associazione Italiana Fisioterapisti Metodiche Mézières
dei Collegi dei Massofisioterapisti ’Associazione Venezia Cricket Club nasce nel 2006 con i ragazzi del Bangladesh che giocavano nel parco di via Cavour a Marghera. L’ASD (associazione sportiva dilettanti) cricket Venezia nel 2007 si è aggiudicata la promozione in serie C e, dal 2008, gli atleti giocano in serie B. Il settore giovanile è quello che ha maggiori risultati: dal 2008, hanno vinto 8 titoli Italiani giovanili, quest’anno hanno ghera sul campetto verde della parrocchia • GINNASTICA POSTURALE TERAPIA MANUALE vinto l’Under 15 (campioni dal 2010) e San Pio X (vicino•alla questura) e sulla MÉZIÈRES PER DISMORFISMI E TAPING l’Under 17. Nel 2009, un giocatore dell’as- piastra Uisp adiacenteFIBROLISI alla palestra Einaudi sociazione è stato convocato in Nazionale dove si trova una struttura mobile adegua- colpi di frusta, (scoliosi) (cervicalgie, Under 15 e ha vinto gli Europei di catego- ta a questo sport. “Perlombalgie, il futuro puntiamoepicondiliti, a ernie discali, ria, quest’anno i ragazzi hanno partecipato consolidare la nostra presenza in città - dice DRENAGGIO postumi di interventi e incidenti) alla•Nazionale per gli EuropeiLINFATICO in Danimar- Alberto Miggiani presidente dell’associaMANUALE MET. DR. ca, Under 17, e sono arrivati secondi. Il cri- VODDER zione Cricket Venezia - a fine settembre è cket èper il padre del baseball, ha bisogno diedvenuta la Nazionale con il club più problemi venosi edemi • Italiana RIABILITAZIONE E FISIOTERAPIA spazi grandi e si gioca all’aperto. La palla, prestigioso del pianeta cricket (MaryleboDOMICILIARE battuta dal battitore, può essere scagliata ne Cricket Club) creatore di questo sport; anche a 80 metri dal punto d’impatto con motivo di grande orgoglio per la nostra prola mazza per cui i campi devono essere lar- vincia e non solo. Inoltre ci piacerebbe mighi. Solitamente si gioca da aprile a metà gliorare il nostro campo a Campalto in via ottobre; l’inverno con il suo clima rigido e Chiarin”. La stagione agonistica del 2012 umido renderebbe complicato il gioco an- terminerà il 16 ottobre. Tra le competizioche perché una partita dura dalle tre alle ni: il Campionato Nazionale e i gironi degli sette ore, a seconda dei minuti degli overs. Under 15, 17 e 19; la Coppa Italia e le La Federazione sta promuovendo anche il amichevoli Nazionale Italiana / Marylebosettore femminile. E’ un gioco tipicamente ne Cricket Club di Londra. Gli allenamenti britannico e diffuso nei paesi asiatici a in- si tengono a Marghera nella palestra della fluenza inglese. L’associazione di Venezia scuola Einaudi, il sabato pomeriggio, i costi ha un settore giovanile di circa 40 ragazzi, sono 30 Alighieri, euro per i ragazzi CODEVIGO (PD)annuali Via Dante 10 e- 100 Cell. 335 5358589 1 ragazza e una ventina di seniores. Il club per i seniores. Per maggiori informazioni si MONTEGROTTO (PD) Via degli Scavi, 22 è iscritto alla Federazione Cricket Italiana e può visitare il sito www.veneziacricket.eu walterbarison@gmail.com - www.starbenepd.it R.P. alla Uisp. Gli allenamenti si fanno a Mar-
L
STUDIO
Calci
WALTER BRUNO BARISON
L’assessore provinciale allo Sport Raffaele Speranzon ha premiato nelle scorse settimane le squadre: Gielle – Publimed San Donà, medaglia di bronzo under 14 Fipav (Federazione italiana pallavolo). Service Med San Donà, medaglia di bronzo under 16 Fipav. Esse Costruzioni Musile, campione d’Italia under 14. San Donà Piave Volley, campione d’Italia under 18 juniores.
Trofeo Lucarda, un successo 164 atleti in rappresentanza di 16 società venete hanno partecipato sul Naviglio al Campionato Regionale Veneto di Canoa Discesa Sprint valevole per l’assegnazione del VII° trofeo “Lucarda Cav. Giuseppe”. E’ arrivata primo il Canoa Club Oriago, al secondo posto la Remiera Peschiera e al terzo posto il Canoa Club Pescantina. Sono state festeggiate con una torta gigante, raffigurante il tricolore, le due atlete di casa sul podio campionati Europei Junior 2012: Cristina Favaretto e Vanessa Zampese. Lo stadio diaiVenezia
Uc Mirano nuovo titolo
affini per storia e tradizione. Attualmente risultato di 1-3, questa vittoria però è stata la società Football Club Unione Venezia è seguita da una sconfitta contro il Castiglione Tredici titolidella italiani in cinque anniFootball nelle competizioni con il risultato di 0-1 e infine con un padi proprietà Holding “Venice ciclistiche giovanili. l’Uc Mirano festeggiato reggioalcontro il Santarcangelo con un 1-1. Academy”, società di diritto italiano,hapre“Il Burchiello” In classifica il Venezia è al nono posto con siedutaristorante dall’imprenditore russola conquista Yuri Kora-del tricolore Andrea Velocità Squadre Allievi. punti, ha segnato quattro gol e ne blin, con capofi la di Zorzetto una serienella di imprenditori e quattro ciclista, al terzo titolo italiano ha tre. Quindi il campionato è ancora ha subito investitoriIl internazionali che, come altri, inhatre anni, ottenuto anche un argento della Velocità tutto da giocare. I tifosi del Venezia possovoluto investire nella laguna veneziana. La Individuale Allievi.della Un’altra annata insomma mettereno ancora seguire la loro squadra in streaming su stagione squadra è iniziata alla da grande www.veneziaunited.com o nei social netma poi i ritmi sono calati: la prima partita in cornice. è stata vinta contro il Vallèe Aoste con il work twitter e facebook. A Marghera
il cricKet punta sui gioVani
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’Associazione Venezia Cricket Club nasce nel 2006 con i ragazzi del Bangladesh che giocavano nel parco di via Cavour a Marghera. L’ASD (associazione sportiva dilettanti) cricket Venezia nel 2007 si è aggiudicata la promozione in serie C e, dal 2008, gli atleti giocano in serie B. Il settore giovanile è quello che ha maggiori risultati: dal 2008, hanno vinto 8 titoli Italiani giovanili, quest’anno hanno vinto l’Under 15 (campioni dal 2010) e l’Under 17. Nel 2009, un giocatore dell’associazione è stato convocato in Nazionale Under 15 e ha vinto gli Europei di categoria, quest’anno i ragazzi hanno partecipato alla Nazionale per gli Europei in Danimarca, Under 17, e sono arrivati secondi. Il cricket è il padre del baseball, ha bisogno di spazi grandi e si gioca all’aperto. La palla, battuta dal battitore, può essere scagliata anche a 80 metri dal punto d’impatto con la mazza per cui i campi devono essere larghi. Solitamente si gioca da aprile a metà ottobre; l’inverno con il suo clima rigido e umido renderebbe complicato il gioco anche perché una partita dura dalle tre alle sette ore, a seconda dei minuti degli overs. La Federazione sta promuovendo anche il settore femminile. E’ un gioco tipicamente britannico e diffuso nei paesi asiatici a influenza inglese. L’associazione di Venezia ha un settore giovanile di circa 40 ragazzi, 1 ragazza e una ventina di seniores. Il club è iscritto alla Federazione Cricket Italiana e alla Uisp. Gli allenamenti si fanno a Mar-
ghera sul campetto verde della parrocchia San Pio X (vicino alla questura) e sulla piastra Uisp adiacente alla palestra Einaudi dove si trova una struttura mobile adeguata a questo sport. “Per il futuro puntiamo a consolidare la nostra presenza in città - dice Alberto Miggiani presidente dell’associazione Cricket Venezia - a fine settembre è venuta la Nazionale Italiana con il club più prestigioso del pianeta cricket (Marylebone Cricket Club) creatore di questo sport; motivo di grande orgoglio per la nostra provincia e non solo. Inoltre ci piacerebbe migliorare il nostro campo a Campalto in via Chiarin”. La stagione agonistica del 2012 terminerà il 16 ottobre. Tra le competizioni: il Campionato Nazionale e i gironi degli Under 15, 17 e 19; la Coppa Italia e le amichevoli Nazionale Italiana / Marylebone Cricket Club di Londra. Gli allenamenti si tengono a Marghera nella palestra della scuola Einaudi, il sabato pomeriggio, i costi annuali sono 30 euro per i ragazzi e 100 per i seniores. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.veneziacricket.eu R.P.
di Rob
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Cooperazione sociale in ginocchio, ma ora la Giunta veneta ci ripensa Le Cooperazione sociali si sono viste recapitare una lettera da parte delle Asl regionali con l’ordine di mantenere inalterati i servizi a fronte di un taglio del 5% dei costi. Pena la non liquidazione della fattura di Germana Urbani
“Q
uel 5% ti tagli preferisco chia- e della gestione dei centri unici di prenotamarlo pizzo piuttosto che spen- zione delle Ulss. ding review”! Esprime così la “Un 5% in meno di fatturato - sottosua rabbia condita di umiliazione e mortifi- linea Loris Cervato, responsabile Settore cazione Nicola Boscoletto della Compagnia sociale Legacoop Veneto - si traduce inevidelle opere che sottolinea il modo brutale tabilmente in un 5% in meno sul costo del usato dalle Asl per comunicare questi tagli. lavoro, dunque meno servizi per tutti. La Nessun incontro, nessun confronto, solo una spending review va ad aggiungersi a una lettera con degli ordini e delle minacce. situazione già pesante per le cooperative, “Si sono dimostrati governanti che usa- fra mancati adeguamenti Istat e continue no la forza del potere come padri padroni e richieste di rivedere i prezzi al ribasso. A non si consultano più con nessuno”! ottobre molte coop avranno difficoltà ad Uno stile che offende e umilia il mondo applicare la seconda tranche dell’aumento delle cooperative sciali perchè non tiene contrattuale previsto dal contratto collettivo conto della qualità dei servizi che erogano nazionale di lavoro, per questo abbiamo né dell’umanità vasta a cui questi servizi domandato ai sindacati l’applicazione di sono rivolti: minori, disabili e anziani”. accordi di gradualità che ne prevedano lo I numeri in campo sono altissimi. Se slittamento”. si uniscono le realtà E poi, qualunque aderenti a Confcoope- Impossibile grantire buon padre di famiglia rative, Legacoop, Agci la medesima qualità sa che se diminuiscono e Compagnia delle senza avere le entrate le opportuniopere, tutte attive nel i soldi per pagare tà offerte non rimangocampo del sociale, il gli operatori no le stesse. quadro è davvero siCosì per i servizi gnificativo: più di 600 cooperative sociali, erogati. E’ impossibile garantire la medesioltre 25 mila soci e altrettanti lavoratori, ma qualità senza avere i soldi per pagare quasi tremila di questi svantaggiati e un gli operatori. fatturato che supera gli 800 milioni di euro. Così, secondo le stime del sistema coLe loro attività si svolgono nelle case operativo rischiano il posto di lavoro 1500 di riposo, negli asili nido, nelle comunità persone e tra queste almeno 500 sarebbero alloggio per disabili, nei ceod. persone svantaggiate inserite nelle cooperaMa si occupano anche di assistenza do- tive sociali di tipo B. E si tratta di disabili, miciliare, manutenzione del verde pubblico ex tossicodipendenti, ex alcolisti, detenuti.
Per questo il sistema della cooperazione sociale veneta chiede di tutelare l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e dei soggetti deboli, escludendo le cooperative sociali di tipo B da un lato dalla riduzione indicata del 5% della spesa, dall’altro dalla rigida applicazione delle tabelle Avcp (Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture), che essendo riferite a costi standard non tengono conto del costo del servizio sociale di inserimento lavorativo. “Uno scenario che ci preoccupa moltissimo - ha dichiarato Nicola Boscaro - per chiunque perda il lavoro oggi, diventa un’impresa trovarne un altro, immaginiamoci per un soggetto svantaggiato! Siamo consapevoli che il Paese si trova in una situazione critica e che ciò comporta sacrifici, ma se
il contenimento degli sprechi e della spesa impegnata a fare in modo, con un prospubblica si trasforma in una mannaia per le simo provvedimento di Giunta, che i tagli fasce più deboli allora non siamo d’accordo. non penalizzino i servizi gestiti in regime Lo stesso vale per di accreditamento, vala decurtazione degli I dati: oltre 600 lorizzando, oltre alle stipendi: non si può realtà interessate, strutture accreditate, andare a colpire lavora- un fatturato anche i contratti che tori che prendono mille che supera prevedono l’inserieuro al mese, se non gli 800 milioni mento lavorativo delle cinquecento come nel persone svantaggiate caso degli svantaggiati che spesso lavorano e dei soggetti deboli. solo part time. I tagli lineari non sono la “Siamo molto soddisfatti per l’apertura risposta – ha aggiunto Boscoletto – anche e la disponibilità accordateci. - commenta perché non distinguono fra chi da tempo si Loris Cervato, responsabile del settore sta muovendo bene alla ricerca di soluzioni sociale di Legacoop Veneto, - Ora stiamo per superare la crisi e chi invece non sta fa- a vedere. In attesa del provvedimento, le cendo altrettanto”. cooperative sociali venete non accettino Ora, dopo la levata di scudi congiunta nessuna modifica peggiorativa dei contratti delle Cooperative sociali, la Regione si è in essere chiesta dalle Ulss”.
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La spending review colpisce i Ceod di Germana Urbani
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a spendig review colpisce anche le famiglie con figli disabili che frequentano i Ceod. L’Assessore Sernagiotto punta alla compartecipazione delle spese l’Anfass, associazione nazionale delle famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale, non intende accettare le argomentazioni di Sernagiotto. “I ceod sono un salvavita per le famiglie – ha affermato Maddalena Borigo Daniel, presidente regionale Anffas – questo è un servizio di grande utilità. Le famiglie di queste persone pagano le tasse e le rette dei centri di accoglienza in cui i disabili
focus
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aggiunto - terremo conto del numero di figli rimangono anche la notte”. Sul tema della compartecipazione alla e altro. Non vogliamo perdere i servizi e i traspesa da parte delle famiglie delle persone con disabilità Sernagiotto ha sostenuto sporti che diamo ai nostri concittadini con che “rispetto al reddito ISEE di una fami- disabilità, in primis quelli con disabilità gravi. C’è un grande glia con poniamo 100 dibattito al proposito mila euro di reddito Il contributo all’interno delle stesse l’anno si possa poter della Regione contribuire dai 30 ai è differenziato tra associazioni e delle famiglie”. 100 euro al mese Ulss e Ulss “Oggi - sostiene alle spese sostenute e Ceod e Ceod ancora Sernagiotto - il dal servizio pubblico, e che rappresentano in pratica un livello contributo economico che la Regione versa essenziale di assistenza (LEA) aggiuntivo. ai Ceod vede una situazione troppo differenFaremo un ISEE a quoziente familiare – ha ziata tra Ulss e Ulss e Ceod e Ceod con una
forbice tra i 30 e i 90 euro. Questo crea un disagio notevole tra le famiglie e anche fra i sindaci. Faremo con la disabilità quanto abbiamo già fatto con la scheda SVAMA di valutazione della non autosufficienza”. “Ricordo – ha aggiunto - che tutte le Regioni hanno previsto una compartecipazione alle spese da parte delle famiglie con persone disabili. E’ un argomento molto delicato e ne sono consapevole. Nel Veneto non l’abbiamo perché nel 2009 ci fu una battaglia in consiglio regionale da parte di chi diceva no alla compartecipazione”
handicap e costi sociali
e associazioni che in Veneto si occupano di servizi all’handicap hanno deciso di scendere in piazza per riaffermare i propri diritti. In Veneto i ceod sono 300, ospitano ogni giorno 6.348 giovani e adulti con disabilità e assorbono 78,5 dei 146 milioni che ogni anno la regione destina alla disabilità. In provincia di Padova i ceod sono 41, di cui 39 privati. Il 70 per cento dei costi riguarda il personale. “La disabilità – spiega Anffas – è un costo della riproduzione sociale che non può ricadere completamente sulle famiglie involontariamente penalizzate da un simile grave evento. La persona con disabilità non può essere vista dalla società come un problema esclusivo della famiglia d’origine. La lotta contro questo provvedimento proposto da Sernagiotto sarà più sul piano della civiltà
che su altro”. “Purtroppo – ha detto Remo Sernagiotto - dobbiamo far fronte al taglio generalizzato del 5% imposto dalla spending review nazionale, che sta mettendo in seria difficoltà le politiche sociali in favore dei territori. Il provvedimento del Governo Monti non sta tagliando la spesa pubblica, ma i servizi. Sarà pronto a breve un progetto che mettere assieme le varie associazioni di volontariato, chiedendo ai giovani del servizio civile di guidare i pulmini con l’obiettivo di abbattere i costi di trasporto e garantire questo importante servizio alle famiglie”.
30 8 Il Veneto in primo piano Edilizia Le nuove norme contenute nel Decreto sviluppo
Semplificazione e incentivi: ristrutturare è più facile Vantaggi fiscali e procedure più semplici per rimettere a nuovo la propria casa: sconto del 50 per cento per ristrutturazioni e risparmio energetico di Ornella Jovane
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alutate con entusiasmo dalle associazioni di categoria che rappresentano il settore delle costruzioni edili e filiera, valutate con interesse dai proprietari di case che intendono rimettere mano al proprio edificio con un’opera di restyling, le norme contenute nel Decreto Sviluppo - che riguardano il settore - raccolgono il previsto consenso. Il decreto mette “l’edilizia al centro delle proposte - sostiene il presidente di Ance veneto, Paolo Buzzetti - per rilanciare lo sviluppo economico nazionale e poggia su semplificazione burocratica e incentivi per favorire il virtuoso processo”. Semplificazioni e incentivi che sono previsti soprattutto per l’edilizia privata, attraverso una sorta di rivisitazione in termini dinamici e funzionali di quel Piano casa che finora - così com’è stato pensato - non ha dato i frutti sperati. La semplificazione burocratica. Ri-
duzione e semplificazione delle procedure rappresentano la prima forma di incentivazione. Per ristrutturare non sarà più necessaria la licenza edilizia rilasciata dai Comuni: sarà infatti sufficiente la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) e quindi secondo il meccanismo del silenzio/assenso se il Comune non interverrà entro 60 giorni si potrà procedere. Più semplici anche le procedure per ottenere lo sconto fiscale delle detrazioni. Non è infatti più obbligatoria la comunicazione di inizio lavori al centro operativo delle Entrate di Pescara; non è più obbligatorio neanche riportare il costo della manodopera in fattura come voce separata; l’Agenzia delle Entrate segnala inoltre l’applicazione da parte di banche e Poste della riduzione della percentuale, dal 10 al 4 per cento, della ritenuta d’acconto sui bonifici effettuati per pagare i lavori. Gli incentivi economici per le ristrut-
turazioni. Ristrutturare casa a partire dallo scorso 26 giugno, con il nuovo decreto, è più conveniente grazie al vantaggio fiscale derivante dalle detrazioni Irpef, che dal 36 per cento sono state portate al 50 per cento, con il raddoppio del tetto di spesa ammesso alla detrazione, che da 48mila euro, per ogni immobile sul quale vengono eseguiti gli interventi, è passato a 96mila euro. Un benefit che in questa misura avrà un tempo limitato per le spese sostenute fino al 30 giugno 2013 - con le ristrutturazioni che devono essere concluse entro il 31 dicembre 2012 -, ma che non avrà scadenza, in quanto alla data successiva al 30 giugno rimarrà ancora la detrazione prevista per le ristrutturazioni ma si tornerà all’aliquota del 36 per cento. L’agevolazione infatti, introdotta con la legge 449 del 1997 e più volte modificata e prorogata, non sarà più a rischio “estinzione” in quanto nell’articolo 4 del decreto legge 201/2011 se ne prevede
il suo inserimento definitivo e duraturo tra gli oneri detraibili a fini Irpef. La detrazione dalle imposte viene rateizzata in 10 anni, a partire dall’anno in cui viene sostenuta dal contribuente la spesa e in quelli successivi. A beneficiare del bonus le persone fisiche che si assumono a proprio carico gli interventi di ristrutturazione, siano essi proprietari o inquilini in affitto e usufruttuari, ma anche acquirenti (entro il 30 giugno 2013) di edifici ristrutturati da imprese di costruzione o cooperative. Tra le novità è stata introdotta la facoltà per il venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ce-
duta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente dell’immobile. Gli incentivi per gli interventi di efficienza energetica. Per chi effettua interventi di riqualificazione energetica di edifici già esistenti o di parte di essi la detrazione del 55 per cento in scadenza al 31 dicembre 2012 è stata invece protratta - ridotta al 50 per cento - fino al 30 giugno 2013, per poi essere ridotta al 36 per cento. Anche questa detrazione dalle imposte viene rateizzata in 10 anni.
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buzzetti: “la ripresa economica partirÀ dall’edilizia”
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iano città, incentivi per le ristrutturazioni e il risparmio energetico e project bond per le infrastrutture: le misure contenute nel documento approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 22 giugno incontrano l’approvazione degli addetti ai lavori anche in Veneto. “Rappresentano finalmente - ha commentato Paolo Buzzetti, presidente di Ance Veneto - un segnale concreto di svolta per la crescita e il sostegno non solo del settore delle costruzioni ma di tutta l’economia”. “Si tratta di importanti segnali prosegue nel commento - decisivi per la ripresa economica e che dimostrano una particolare attenzione da parte del Governo anche per progetti di grande portata e
che avranno effetti importanti per la crescita e la competitività del nostro Paese”. “Grazie a questi provvedimenti - conclude - possiamo metterci tutti al lavoro per fare in modo che già nei prossimi mesi si possa cominciare a guardare il futuro con un po’ più di fiducia e ottimismo”.
Provincia di Venezia
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dilizia eco-compatibile al centro dell’incontro che si è svolto lo scorso 8 ottobre, promosso dalla Provincia di Venezia. “Edilizia innovativa per il Progetto 202020: il futuro è nelle nostre mani!” il titolo del seminario organizzato per la progettazione di azioni virtuose con i sindaci del Veneziano. “Una giornata - ha commentato l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia - che è servita ai Comuni e al comparto economico e produttivo per conoscere meglio la sostenibilità nell’edilizia e la normativa
per il risparmio energetico non solo relativamente alle nuove costruzioni ma anche nel recupero e nell’ammodernamento edilizio”. “L’Europa ci ha imposto di cambiare - ha osservato Norbert Lanschner ideatore e fondatore di “CasaClima” -, di trasformare, iniziando dall’edilizia. Tra pochi anni non avremo più la possibilità di pagare l’energia per riscaldare o per raffreddare, quindi dopo il 2020 dovremo avere tutte case a consumo zero”.
Il Veneto in primo piano 31 9 Stranieri in Veneto
La marcia degli immigrati verso la regolarizzazione Dai primi dati raccolti non sono altissimi i numeri della sanatoria 2012 le cui operazioni sono iniziate in questi giorni. Probabilmente non assisteremo a lunghe file
Quanti sono gli stranieri in Veneto?
di Germana Urbani
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ono circa 50 mila in Veneto gli stranieri occupati e/o presenti irregolarmente nel paese che da fine settembre hanno iniziato a presentare domanda di regolarizzazione. Molte sono badanti e, in tempi di crisi, non tutte le famiglie che danno loro un lavoro sono disposte a “metterle in regola”. E’ vero anche che dai dati emersi nell’ultimo rapporto del Veneto in merito alla presenza degli stranieri in regione si evince che l’arrivo di immigrati è più che dimezzato. Si calcola che oggi gli stranieri residenti in Veneto siano 530 mila e che il tasso degli irregolari si attesti sull’8 per cento. Certo una crescita c’è stata, pari a 25 mila unità, ma dovute in parte al fatto che sono nati 10 mila bambini da coppie straniere e ci sono stati molti ricongiungimenti famigliari. La popolazione straniera si distingue, rispetto a quella italiana, per una maggior concentrazione nelle classi centrali di età (25-44 anni): la massima incidenza degli stranieri sulla popolazione totale si osserva per le classi 25-34 anni (21%). Anche per i bambini under 5 la quota di stranieri raggiunge il 20%. Questi bambini si inseriscono bene nella società: solo lo scorso anno erano 90 mila gli stranieri iscritti a scuola, quasi 100 mila includendo la formazione professionale e le università. Rappresentavano oltre il 12 per cento del totale degli studenti (erano pari al 10 nel 2007-2008). Nella scuola dell’infanzia gli stranieri sono circa 18 mila, pari al 13,3 per cento del totale; la loro incidenza è ancora più elevata nella scuola primaria (13,6) e nella secondaria di primo grado (13,2). Gran parte di questi bambini sono nati in Italia: essi sono l’85 per cento nella scuola dell’infanzia, il 59 nella primaria; la loro quota scende al 25 per cento nella secondaria di primo grado. Le provincie con con la maggior incidenza di popolazione straniera (11,5%) ed anche la maggior consistenza in valori assoluti, dato che in entrambe gli stranieri residenti hanno superato le 100.000 unità. Sono Verona e Treviso. Anche Vicenza evidenzia un’incidenza (11,1%) superiore alla media regionale. Il valore più basso è quello di Belluno (6,4%).
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Gli immigrati presenti sono soprattutto giovani intorno ai trent’anni, molti i bambini Ma da dove arrivano queste persone? Negli ultimi tre anni la geografia da questo punto di vista è un po’ cambiata. Nella graduatoria entra un solo paese africano (il Marocco), tre Paesi asiatici (Cina, Bangladesh, India), un paese Ue (la Romania) e cinque Paesi dell’Est Europa (Moldavia, Albania, Macedonia, Serbia-Montenegro-Kosovo e Ucraina). Con il fenomeno delle badanti la distribuzione per genere della popolazione straniera residente in Veneto ha teso ad equilibrarsi. Rimangono peraltro forti differenze per nazionalità: i livelli minimi di femminilizzazione si registrano per i senegalesi (27%) i tunisini e i bengalesi (37%); viceversa i livelli massimi sono quelli degli ucraini
(82%), brasiliani (68%) e moldavi (67%). Nonostante i tristi luoghi comuni relativi al fenomeno immigrazione, queste persone per la maggior parte lavorano e rappresentano una componente rilevante del mercato del lavoro regionale. Nel 2011 gli occupati risultavano 248 mila, il 12 per cento dell’occupazione complessiva regionale (oltre il 13 se consideriamo solo i dipendenti, mentre gli autonomi si fermano al 6). I cittadini stranieri in cerca di occupazione erano 28 mila; particolarmente elevata l’incidenza degli stranieri tra i disoccupati: il 25 per cento. Le assunzioni di stranieri sono passate da circa 200 mila del 2008 a poco più di 180 mila nell’ultimo anno; rappresentano oltre un quarto dei rapporti di lavoro attivati in regione. Considerando l’intero arco di sviluppo della crisi, da luglio 2010 a giugno 2011, la contrazione delle posizioni di lavoro degli stranieri è pari a 10 mila unità.
vita veneta 4
cittadini stranieri residenti in Veneto al 31 dicembre 2011 risultavano, secondo i dati provvisori rilasciati dall’Istat a gennaio 2012, 530.000, circa 25.000 in più rispetto alla medesima data dell’anno precedente. Si tratta di un incremento del tutto analogo in valori assoluti a quello registrato sia nel 2010 che nel 2009 ma decisamente inferiore a quello osservato negli anni antecedenti la crisi economica. A fine 2011 la popolazione residente in Veneto aveva quasi raggiunto i 5 milioni di unità: perciò l’incidenza degli stranieri risultava ben superiore al 10%. Sostanzialmente tutto l’incremento demografico registrato negli ultimi 15 anni è stato determinato dalla componente straniera. Ma da dove arrivano queste persone? La componente non comunitaria è stata quella dominante i processi di immigrazione per tutti gli anni ’90 e i primi anni di questo secolo. Sul totale degli stranieri residenti i non comunitari si sono a lungo attestati attorno al 95%. Nel 2007 l’ingresso della Romania e della Bulgaria nell’Unione europea ha cambiato la composizione e favorito un forte incremento dei neocomunitari. Pertanto dopo l’allargamento la quota degli stranieri non comunitari si è attestata intorno al 75%. Oltre alla crescita della componente comunitaria, un altro rilevante processo di cambiamento nella composizione della popolazione straniera è stato quello relativo al genere: secondo i dati al 31 dicembre 2010 le donne straniere residenti in Veneto hanno leggermente superato i maschi chiudendo quindi un gap che all’inizio degli anni ’90 era molto consistente dato che i maschi, tra gli stranieri, erano quasi due su tre. Molti degli stranieri fotografati da questo rapporto sono nati qui. Nel 2011 i nati stranieri sono aumentati, dopo la flessione registrata nel 2010, ritornando a superare quota 10.000. Sul totale dei nati l’incidenza degli stranieri ha superato il 22%. I nati con almeno un genitore straniero sono una quota ancora più elevata e stimabile attorno al 27%. Negli ultimi anni solo il 2% circa della popolazione straniera in Italia ha acquisito la cittadinanza italiana, oltre 9.500 le acquisizioni in Veneto, per un totale del del 13%.
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32 Voci da palazzo
Voci da palazzo 11
Governo del Veneto Due proposte firmate Pdl e Lega
Macro-regione o indipendenza? Nessuna delle due Formigoni e Zaia ambiscono al trattamento fiscale del Friuli ma le strade sono diverse e non convergono
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Claudio Sinigaglia
“il progetto secessionista era di Veneto stato”
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l progetto secessionista, naufragato sul nascere, ha in Veneto Stato - ribattezzato in questioni giorni Indipendenza Veneto - il suo principale alfiere. È stato il segretario del movimento, l’economista di Ca’ Foscari Lodovico Claudio Pizzati – spiega il consigliere del Pd, Claudio SiSinigaglia nigaglia - a consegnare a Zaia una petizione corredata da 20 mila che firme che sollecitavano il referendum. Al termine dell’incontro, svoltosi nella sede della giunta regionale il 22 maggio scorso, Pizzati si mostrò estremamente ottimista circa l’esito dell’iniziativa: “Otterremo l’indipendenza a furor di popolo, la vuole la stragrande maggioranza di veneti, è solo questione di compiere i passaggi istituzionali richiesti dalla comunità internazionale. Sarà questo consiglio regionale a indire il referendum e sarà Luca Zaia il primo presidente pro tempore della nuova Repubblica Veneta che dovrà organizzare un’assemblea costituente subito dopo la vittoria del sì”. A conforto delle sue tesi, Pizzati citò le “norme internazionali previste dal Patto di New York del 1977 che sanciscono il diritto inalienabile dei popoli all’autodeterminazione”. Ma i giuristi dell’amministrazione veneta - dove pure, accanto al tricolore, sventola la bandiera di San Marco - sono stati di diverso avviso.
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Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e quello della Lombardia, Roberto Formigoni da Stato regionale qual’è attualmente, dovrebbe trasformarsi in un’altra tipologia di Stato. Ipotesi, tuttavia, che richiederebbe quanto meno un procedimento di revisione costituzionale nelle forme previste dall’articolo 138 della Costituzione, non essendo sufficiente una consultazione popolare limitata al territorio regionale del Veneto per modificare l’intero ordinamento costituzionale”. Verdetto incassato dal presidente che con un certo aplomb da politico “scafato” ha comunque rilanciato sulla questione confermando di essere pronto ad inoltrare al Governo una proposta rivolta a trattenere in Regione una parte più cospicua del prelievo fiscale. “Con la costituzione vigente – ha ammesso Zaia – parlare di indipendenza del Veneto e un modo per pungolare il Governo. La situazione tuttavia è grave e richiede un intervento che da parte nostra è stato individuato nel progetto varato dalla commissione Antonini. Il dossier è pronto, aspettiamo il momento giusto per presentarlo, di poter ragionare a bocce fredde col governo. Il modello scelto dalla commissione è quello del Friuli, con i sei-decimi delle tasse che restano nel territorio, perché in base alle norme attuali è il massimo che si può ottenere. Io, però, dico che con tutto quel che abbiamo pagato al resto del Paese fino a questo momento, meriteremmo l’autonomia dell’Alto Adige: otto-decimi di tasse in Veneto e stop alle competenze concorrenti con lo Stato”.
Piergiorgio Cortelazzo, Pdl
“nord italia omogeneo nella gestione dei serVizi”
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Clodovaldo Ruffato, Pdl
perseguiremo l’autonomia attraVerso altre strade
di Mauro Gambin ue idee, finite entrambe nel cestino. Sarà l’avvicinarsi posizionata ad arte per avvicinare l’ex alleato leghista, sendelle elezioni politiche di primavera o la stretta della cri- sibile a cause di questo genere. Il carroccio tuttavia non ha si che tra le tante cose impone nuove scelte anche nel abboccato e il nuovo segretario; Flavio Tosi, ha ricordato che riordino degli enti locali ma nelle scorse settimane ben due le comunicazioni potrebbero riprendere solo se in gioco ci fosipotesi hanno balenato per un attimo nel cielo del governo se la presidenza della Lombardia. Più diplomatico, invece, si è del Veneto, lasciando comunque disatteso il desiderio di chi le dimostrato il presidente della Regione veneto, Luca Zaia, che aveva espresse. Aspirazioni, sogni appunto finiti sul nascere. con toni meno politici, anche per recuperare l’equilibrio dopo Il primo riguarda la fusione delle regioni del Nord ed è stato un mezzo inciampo che lo aveva visto protagonista in merito espresso dal governatore della Lombardia, Roberto Formigo- alla richiesta di un referendum per l’indipendenza del Veneto, ni, in occasione di un “super vertice” del Pdl tenutosi recente- ha dato la sua visione in merito. “La macro Regione – ha mente a Verona e partecipato anche dagli ex-ministri Ignazio spiegato - così come è stata tratteggiata, ossia come una La Russa e Maria Stella Gelmini, oltre che dal vicepresidente semplice fusione ex articolo 132 tra le Regioni del Nord, madella Regione Marino Zorzato e dal capogruppo dei pidiellini gari a trazione lombarda, non ha alcuna speranza di vedere di Palazzo Ferro Fini, Dario Bond. “Una macro-regione – ha la luce e non servirebbe ad un bel nulla. Sì, forse si ridurrebbe spiegato il numero uno del Pirellone – formata da Lombar- il numero dei consiglieri, degli assessori, ci sarebbe qualche dia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ma estendibile ufficio in meno, si creerebbero delle economie di scala ma anche a Emilia e Liguria, dotata di un’autonomia almeno pari non si realizzerebbe alcuna autonomia. Senza contare che a quella di cui gode il Friuli”. L’idea, dunque, sarebbe quella come veneti non possiamo accettare di finire schiacciati dai di togliere di mezzo i rispettivi consigli nostri vicini di là del Garda”. Ma insieme regionali, dando luogo a economie di In Alto Adige alla prima proposta è morta anche la sescala e formare un unico consiglio ma otto decimi conda ossia quella dello stesso Zaia che soprattutto ambire al trattamento fisca- delle tasse qualche tempo fa aveva chiesto al presile di cui gode la regione a stato specia- rimangono dente del consiglio regionale - il pidiellino le. In Friuli, infatti, viene trattenuto nel- alla Regione Clodovaldo Ruffato - di fornire alla giunta le casse delle Regione circa il 60-70% un parere giuridico circa la possibilità del prelievo fiscale. “Non si tratta di un progetto secessionista di indire un referendum consultivo sull’indipendenza della – ha spiegato Roberto Formigoni, citando gli studi di Miglio regione. Possibilità decaduta dopo che la direzione assistenma anche quelli della Fondazione Agnelli e perfino quelli del za legislativa del Consiglio regionale ha espresso la propria Pci ai tempi di Guido Fanti – ma di realizzare una realtà che contrarietà in quanto la nascita di un nuovo Stato non solo non avrebbe niente da invidiare alle regioni più innovative, esula dalle competenze del Consiglio regionale, ma contrasta produttive e ricche d’Europa”. La strada a parere dello stesso anche con i principi di sovranita’, unita’ e indivisibilita’ della presidente lombardo sarebbe percorribile oggi stesso, seguen- Repubblica sanciti dagli articoli 1 e 5 della Costituzione. ”Nel do la via Costituzione vigente e applicandone fino in fondo caso di specie – hanno ricordato gli esperti di palazzo Ferrol’articolo 116, oppure intraprendendo il percorso della riforma Fini - la formazione di un nuovo Stato potrebbe derivare da della Costituzione magari inserendoci anche l’elezione diretta un mutamento territoriale dello Stato italiano, a seguito di del Presidente della Repubblica, come ha auspicato Ignazio smembramento, oppure da una modificazione della struttura La Russa. Insomma più che una proposta è parsa un’esca interna e dell’organizzazione politica dello Stato italiano che,
L’opinione
on ci possono essere diversi modelli di gestione in settori cruciali come, ad esempio, i trasporti e la sanità in una realtà omogenea come quella del Nord Italia. Piergiorgio Basta solo guardare a cosa succede sul Cortellazzo fronte ferroviario, dove in Veneto i disagi sono all’ordine del giorno, mentre in Lombardia si è trovata una soluzione con una società ad hoc dedicata ai servizi interni. Adesso dobbiamo essere operativi, per questo ci siamo già messi all’opera consultando dei legali”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale del Veneto. “Abbiamo già sentito il parere di alcuni legali istituendo un tavolo operativo sono convinto che in un momento di profondi cambiamenti sia giusto premere sull’acceleratore delle riforme, cominciando dal rendere più efficienti i livelli di governo soprattutto all’interno di un ambito omogeneo come quello del Nord. Il Veneto ha tanto da insegnare sul fronte delle buone pratiche ma ha anche tanto da imparare”.
Dario Bond, Pdl
“sÌ a un’autonomia eQua e responsabile”
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ì all’autonomia, no ai privilegi. Il modello che la macroregione del Nord deve seguire è quello del Friuli VeDario nezia Giulia, un’autonomia Bond responsabile ed efficiente”. Lo ha affermato - in una nota del gruppo Pdl di palazzo Ferro-Fini - il capogruppo Dario Bond intervenendo a Verona nel corso di una riunione dei gruppi del Pdl del Nord. “Sono contento che si sia affrontato questo tema in una riunione così importante - sottolinea Bond - è ora che le regioni del Nord prendano posizione sulla evidente disparità di trattamento che c’è tra i cittadini che vivono in buona parte del Nord Italia e le zone autonome. Noi non siamo contro l’autonomia, ma contro quei privilegi non più giustificabili che troviamo in Trentino-Alto Adige. Un altro conto è il Friuli Venezia Giulia, dove troviamo un’autonomia equa e responsabile
he il Consiglio regionale non avesse nessuna facoltà di indire un referendum consulClodovaldo tivo sulla questione Ruffato in esame era ampiamente scontato. Ritenendo tuttavia la questione di una più ampia autonomia regionale un elemento imprescindibile per il futuro economico e sociale della nostra istituzione - avverte il presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato - è ora necessario più che mai lavorare per raggiungere questo obiettivo”. “Abbandoniamo quindi - precisa il presidente del Consiglio - l’illusione di strade impercorribili e concentriamoci sugli strumenti istituzionali e politici che i nostri ordinamenti ci mettono a disposizione. Solo così saremo in grado di rispondere alle aspettative della nostra gente”. Laura Puppato, Partito Democratico
“zaia, doVrebbe semplicemente dimettersi”
“L
’esito della consultazione sarebbe stato una sconfitta per Zaia – ha dichiarato la capogruppo del Pd in Consiglio Laura Puppato regionale Laura Puppato, in merito all’ipotesi prospettata da Zaia di una consultazione referendaria sull’autonomia del Veneto e a quanto dichiarato dal presidente del Veneto – perché anche nell’ipotesi che avesse vinto la fronda indipendentista sarebbe stata comunque una bocciatura del modello di Regione che per quasi vent’anni PdL e Lega hanno governato e che, per molti versi, si è dimostrato addirittura più centralista dello stesso Stato. Basti pensare all’arroganza con la quale il centrodestra ha trattenuto competenze di gestione, persino sottraendole ai Comuni, col risultato di produrre una sostanziale paralisi o inefficacia d’azione. A questo va sommata l’incapacità di legiferare in modo innovativo in materie di pressoché esclusiva competenza regionale come i trasporti, l’urbanistica, il turismo, la formazione, il commercio, i rifiuti e l’energia. Zaia per questo dovrebbe fare le valigie e dovrebbe farle anche se l’ipotetico referendum fosse stato vinto dai sostenitori di una Regione nell’alveo costituzionale in quanto ha dimostrato di non credere in questo modello e di certo non ha contribuito, in tutti questi anni, a renderlo più vicino alle aspettative dei veneti”.
L’Ente Parco del Delta del Po
il giorno 27 ottobre 2012 alle ore 11:00 presso la Sala Consigliare del Comune di Adria Sede comunale, invita alla presentazione del libro:
LE VALLI DEL DELTA DEL PO
Parco Regionale Veneto del Delta del Po Via Marconi, 6 45012 Ariano nel Polesine (RO) Tel. 0426 372202 Fax 0426 373035 info@parcodeltapo.org www.parcodeltapo.org
“Seloscopodellosviluppoèdiprovvedereaibisognisocialiedeconomici,loscopodellaconservazioneèdiassicurarelacapacitàdellaterranelmantenereepermettere talesvilupporazionaleediassicurareilmantenimento dellavita.Laconservazionevienedefinitacomegestione dell’usodellabiosfera,inmododatrarreimaggiorivantaggi,mantenendoilpotenzialeperchèpossafarfronte aibisogniedalleaspirazionidellegenerazionifuture. Quindilaconservazioneèpositivaeicludelasalvaguardia,ilmantenimento,l’utilizzazioneduratura,lariqualificazioneedilmiglioramentodell’ambientenaturale.La conservazione,comelosviluppo.èdedicataall’uomo: losviluppomiraaraggiungerefiniumanisoprattutto attraversol’usorazionaledellabiosfera,laconservazionemiraallarealizzazionedeglistessifiniassicurando
lacontinuitàditaleuso.Laconservazioneelosviluppo sonostatiassociaticosìraramentechetalvoltaappaiono,espessosonorappresentati,comedueprocessiincompatibili.”Inquestolibrol’associazionedirazionale usodellerisorseelacontinuitàdellorousonellalogica dellaconservazionedellanaturaemergonoponendola domandadicosasipuòfareperilfuturo.Quindilascelta dipubblicareilvolumenonèsolounimportantelavoro diricercastoricaedambientalemaancheunmodoper stimolareillettoreaproporredelleideeoafarpensare quantol’uomoabbiafattoperlapreservazionedelnostro Parco del Delta del Po. IL PRESIDENTE Giuseppe Geremia Gennari
(Il testo è tratto dal volume “Uomini e Parchi - autori Valerio Giacomini e Valerio Romani edizione aggiornata a cura di Walter Giuliano - Edizioni Franco Angeli.)
34 12 Cultura veneta Mostre Alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Venezia
Il “chiodo” che unisce due ottantenni artisti Fino al 13 gennaio “Enrico Castellani/Günther Uecker”, ancora attivi nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza di Alain Chivilò
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a mostra “Enrico Castellani/Günther Uecker”, alla Galleria In- valenza maggiormente esplosiva soprattutto per l’osservatore. Nella ternazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Venezia, fino al 13 sala del pensatore di Rodin si è accolti da grandi tele recenti di Uecker, gennaio, mette in dialogo due Maestri di ottant’anni ancora attivi in cui si ritrova la serialità dell’elemento come i sacchi di tela, le croci di nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza. Un allestimento carta, le frecce fino a giungere a due lavori degli anni ’70 con l’inseriche vede dedicato uno spazio ciascuno, intervallati tra le pareti, senza mento dei chiodi. Nella parete opposta dialoga Castellani con un trittico mai dare l’impressione di un’ipotetica gara o conflittualità. Castellani d’argento del ’66, una superficie bianca del ’68 e uno spartito del ’69. torna con una mostra in un luogo storico dopo le due Biennali del ’64 Passando per altri lavori di Uecker, si trova la I estroflessione di Castele ’66, mentre Uecker non poteva resistere al richiamo dell’amata Ve- lani eseguita nel 1959 con i semi anziché con i chiodi di colore nero e a chiudere i suoi recenti angolari d’argento, che nezia. Due sono anche le provenienze rispettive richiamo vecchi lavori ma con la capacità di catche, reciprocamente negli anni ’60, hanno avuto Se in Castellani turare la luce, assumendo forme diverse in base un dialogo: la breve vita della rivista Azimuth per il chiodo è intimo, all’irradiamento su una tela tesa a tamburo. Al Castellani in Italia e il Gruppo Zero con l’adesione perché ricoperto piano terra un’installazione di Castellani richiaper dieci anni di Uecker in Germania. Questo in- dalla tela, contro veneziano, come spiega il curatore Davide in Uecker è esplosivo ma le tensioni e gli equilibri geometrici della tela e il mulino di sabbia (sandmühle) di Uecker che Di Maggio, non è stato ideato “per rinverdire i fasti di quelle presenze, ma per rivendicare l’autonomia di cinquant’an- rappresenta il ciclo perpetuo del mondo. Una mostra equilibrata, se letni di lavoro dopo quelle adesioni iniziali”. Il visitatore passa dunque ta nella giusta ottica, anche se nei giorni della vernice i due artisti non da opere storiche a lavori eseguiti proprio nel 2012. Un elemento è hanno condiviso le sensazioni, l’esperienze e i ricordi con gli addetti comune a tutti e due gli artisti, ossia il chiodo. Se in Castellani questo ai lavori e la cittadinanza, rimanendo in hotel anche per un probabile elemento è intimo perché ricoperto dalla tela, in Uecker assume una mancato coinvolgimento da parte del curatore.
integrazione, sostenibilitÀ e condiVisione nella biennale architettura 2012
Nelle foto a sinistra una delle opere di Uecker e sopra una di Castellani
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rrata corrige: In questa stessa pagina, il mese scorso, abbiamo pubblicato l’articolo dal titolo “Banco e Orme insieme al progressive rock” la foto allegata però era sbagliata in quanto ritraeva i componenti di una reunion di qualche anno fa e non quelli che si esibiranno al Gran Teatro Geox il prossimo 20 ottobre. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati.
Negozio Olivetti, Piazza San Marco
Adesso come allora: 50 anni di avventure “Programmate”
L’allestimento della mostra “Programmare l’Arte. Olivetti e le Neoavanguardie Cinetiche” riproposta mezzo secolo dopo
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l Terreno Comune, “Common Ground”, è il titolo della 13. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia diretta da David Chipperfield. Le tematiche proposte, che si possono ammirare fino al 25 novembre, riguardano la continuità, il contesto e la memoria nell’ambito d’influenze e aspettative condivise. Partendo da un’apparente mancanza d’intesa tra la professione (d’architetto) e la società, il curatore, con il titolo proposto, vuole costituire “un tetto sotto il quale i partecipanti possano trovare rifugio per presentare le loro idee”. Ecco che si è voluto stimolare gli architetti “ a reagire alle prevalenti tendenze professionali e culturali del nostro tempo che danno risalto alle azioni individuali e isolate”. Dunque idee comuni e condivise per la base di una cultura architettonica con un’attenzione rivolta alla città, in collaborazione con i cittadini e i partecipanti al processo di costruzione. In sintesi Common Ground, ossia partire da singole posizioni di differenza per arrivare a idee condivise realizzabili per una base dell’architettura. Stabilite le linee guida si procede ora con una rapida disamina tra i Padiglioni. Si parte con quello Centrale dei Giardini: lo studio irlandese Grafton Architects, partendo dall’architetto brasiliano da Rocha, realizza un modello della Serra Dourada Stadium, ossia un’università come arena d’apprendimento e lavoro; The Piranesi Variations, 4 squadre che partendo dal modello del Campo Marzio re-interpretano e propongono nuovi modelli; l’artista Eliasson invece affronta la disparità d’accesso alla luce e l’elettricità come problema globale dei diritti umani; gli architetti olandesi del gruppo MVRDV pongono l’iniziative e circostanze individuali principali alla pianificazione; infine L. e M. Ortner si propongono con una collezione di dipinti con tecnica di pittura a polvere spessa per rappresentare i loro edifici immaginati e costruiti. Proseguendo, il padi-
glione della Russia, con le consuete soluzioni innovative, a piano terra I-Land propone immagini di 37 città segrete della scienza nell’ex Urss, che si scoprono attraverso dei buchi nella parete, mentre le sali superiori sono tappezzate da texture d’arredo tecnologico di codici QR-Code, che illuminandosi in modo alternato sono decifrati da Ipads consegnati all’ingresso al fine di mostrare i progetti per Skolkovo, la nuova città della scienza internazionale per il 2017. Il Padiglione Usa, con delle infografiche a carrucola, mette in rassegna 124 progetti. La Francia ripensa a una nuova zona fuori Parigi per una comunità d’immigrati con lo scopo di ridurre la povertà e favorire lo sviluppo economico. Il progetto del Giappone dona uno spazio condiviso a chi ha perso la casa durante lo tsunami. La Svizzera ha trasformato il padiglione in una grande camera oscura con un collage murale d’immagini del fotografo Zirn. Continuando presso l’Arsenale, l’esposizione ci accoglie con Gateway di Foster, Sandison e Carcas, ossia la storia dell’architettura e degli spazi pubblici uniti in una proiezione e un insieme di suoni. I nomi di grandi architetti sono sparsi sul pavimento e immagini di città, edifici e fatti contemporanei sono proiettati sulle pareti; una delle installazioni più riuscite anche se strizza molto l’occhio come concetto alle Arti Visive. Il Padiglione Italia curato da Zevi chiude questa disamina con le 4 stagioni da Olivetti al futuro, al territorio, fino al made e remade in Italy. Il tutto nel segno dell’eco-sostenibilità avvalorata anche da un giardino interno di 800 mq. In conclusione un’apoteosi dell’Architettura attraverso gruppi di lavoro che hanno proposto da un lato soluzioni ardite, dall’altro progetti sostenibili. Rimane comunque un dubbio sull’effettiva funzionalità e abitabilità interna che viene rimandata ad approfondimenti successivi. Al.Ch.
I
l negozio Olivetti sito in Piazza San Marco a Venezia, di proprietà dell’Assicurazioni Generali ma dato in gestione al Fai (Fondo Ambiente Italiano), ci riporta indietro nel tempo riproponendoci la mostra “Programmare l’Arte. Olivetti e le Neoavanguardie Cinetiche”, che si tenne proprio in questa storica sede nel luglio 1962. Nell’ambito degli eventi collaterali della 13. Biennale Architettura è possibile ammirare gran parte degli oggetti che furono esposti cinquant’anni fa, in un ambiente che ancor’oggi tiene vivo lo spirito avanguardista del marchio. Infatti negli anni ’60, la mostra lagunare era la III tappa di una serie di mostre itineranti sull’Arte Programmata che fu commissionata e sponsorizzata da Olivetti attraverso Bruno Munari e altri artisti. Come ci spiega il curatore Marco Meneguzzo, “fu una sinergia tra arte e azienda privata che segnò un rapporto con il mondo dell’industria, creando un linguaggio e una diffusione dell’arte di domani. Un modo diverso di guardare l’arte e il mondo”. Nell’intreccio delle opere all’interno dell’esposizione permanente di macchine da scrivere, l’inaugurazione è anche occasione per approfondire il ritorno contemporaneo dell’Arte Programmata. Meneguzzo, che ha scritto un
libro al riguardo, afferma che è “La nostalgia per un momento in cui la tecnologia, l’arte e la sinergia con l’industria potevano pensare di risolvere i problemi dell’uomo e della società moderna. In fondo è una tecnologia banale, semplice, direi easy ma proprio in questi lavori adesso vediamo l’aspetto della proiezione nel futuro”. Alberto Biasi invece sottolinea la stranezza che “L’Arte Programmata sia stata rimossa quando aveva delle parvenze analoghe alla programmazione in campo elettronico e digitale. Influenze artistiche Statunitensi hanno avuto invece successo ma tendevano al disordine, al caos che comunque noi già programmavamo”. Grazia Varisco rileva il fatto che “Lo spostarsi della vita verso una tecnologia avanzata porta a valutare questi esperimenti elementari, comunque di basso valore tecnologico, con freschezza e autenticità che all’epoca soprattutto per noi erano scontati”. Giovanni Anceschi pone l’accento sul fatto che “La tecnologia si è messa a nostro favore come effetti e idee, perché alla fine c’è un approccio e una forte componente scientifica”. Un’occasione unica dunque per vedere materiale dell’epoca e tredici opere divise tra gli artisti del Gruppo T, Gruppo Enne oltre a Munari, Mari e Alviani. Al.Ch.
Cultura veneta 35 13 Libri Il nuovo romanzo dello scrittore mestrino Massimiliano Nuzzolo
“Fratture”, storie di crisi Un testo letterario e “filosofico” in cui ironia, drammaticità degli eventi e personaggi si susseguono evidenziando l’assurdo di ciò che chiamiamo vivere. Ma si rinasce ogni giorno e così si supera la crisi di Vesna Maria Brocca
“F
ratture” è il nuovo romanzo dello scrittore mestrino Massimiliano Nuzzolo per Italic/ PeQuod, autore già apprezzato in Italia per i suoi romanzi e racconti, ma non solo. Tra le sue varie attività c’è anche la produzione di dischi con Jost Multimedia (associazione ed etichetta che riunisce svariati artisti), tra i quali “L’esperienza segna” dei Soluzione su cui appaiono Mao, Garbo e Federico Fiumani dei Diaframma. Concentriamoci ora su “Fratture”, un testo letterario e “filosofico” in cui ironia, drammaticità degli eventi e personaggi si susseguono in una parade avvolgente evidenziando l’assurdo di ciò che chiamiamo vivere e mettendo in campo uno spirito combattivo, la forza e la volontà di rinascere ogni giorno, superando le Crisi. Capiamone di più con l’autore. Quali sono queste “Crisi” con la “C” maiuscola che racconti? “La parola “Crisi”, oltre che al Tg, mi fa pensare al mio primo romanzo, “L’ultimo disco dei Cure”, in cui ne riportavo la definizione: Fase di perturbazione, di dubbio, di incertezza nell’equilibrio di una persona o di una collettività. Di squilibrio più o meno grave in cam-
po economico e sociale… La crisi, sostanzialmente, mette a nudo le cose. Le crisi di cui parlo in “Fratture” sono numerose. A partire da quelle dei due protagonisti Thomas che a causa di un incidente perde la memoria, la sua “conoscenza”, l’habitat su cui ha costruito la propria esistenza, una “crisi” clinica, ma pure culturale. La co-protagonista, Elisa invece fa della ricerca e dell’esperienza il suo modus operandi compiendo un percorso vitale non sempre positivo che la porta sull’orlo del precipizio, ad un altro tipo di crisi, la definirei emozionale”. Da quale realtà quotidiana e da quale città hai preso spunto per il tuo libro? “La realtà quotidiana messa in scena è la vita di due giovani “umani” (un termine caro a M. Houellebecq), uno programmatore di videogiochi e realtà virtuali, l’altra studentessa universitaria molto colta con la passione per la fotografia e per la musica. Un evento drammatico che può accadere a chiunque e che stravolge l’esistenza di quella persona. Le città sono sicuramente quelle che conosco meglio e che amo: Mestre (e il Nordest), città nella quale sono nato e cresciuto e in cui attualmente abito, e Roma, la Capitale, dove si trova l’ombelico del
Nella foto in alto l’autore del libro, e a fianco la prima di copertina Mondo, ma che è pure ricca di altri significati. Inoltre a Roma vive buona parte dei miei amici. Ci vivono anche Massimo, carissimo amico d’infanzia, anche lui mestrino, che ho inserito nel romanzo per divertimento, e soprattutto ci vive mio fratello Luca, cantante e compositore dei Soluzione”. Come lo vedi il mondo dei giovani di oggi e qual è secondo te la “frattura” più grande? “Non vorrei apparirti nichilista, non lo sono. Anzi temo di essere un inguaribile ottimista, ma il Mondo dei Giovani lo vedo difficile. Anche quello dei grandi sia chiaro, ma quello dei giovani è più “critico”. Senza
un passato da ricordare o su cui posare basi solide, e soprattutto senza un futuro. E probabilmente senza la possibilità di chiedere aiuto alle generazioni precedenti troppo prese dalla corsa per riuscire a “sopravvivere”. Quasi tutte le certezze sono svanite. Il concetto di Famiglia ha perso consistenza. Le identità si sono smarrite. Le ideologie sono cadute, le religioni si sono ridimensionate brutalmente. L’economia è allo stremo. É difficile dire quale sia la frattura più grande, sono tante. Di sicuro occorre fermarsi, respirare profondamente, rallentare il battito del cuore e pensare un attimo a come ripartire. Ho fiducia nel genere umano. Forse però sbaglio…”.
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i nostri Esperti L’ARCHITETTO
Vertigine visiva Valentino Micaglio
La vertigine può essere definita come una sensazione di instabilità ed è un sintomo, non una malattia, di disorientamento in relazione alle cose attorno a noi. La sintomatologia vertiginosa può variare da una leggera sensazione di capogiro sino ad una grave e severa sensazione di instabilità che ci può far cadere con effetti anche gravi o la perdita di motilità che alla guida diventerebbe di estremo pericolo. Problemi ai muscoli oculari o problemi di rifrazione possono causare instabilità. Un esempio di tale tipo di disturbo è quello che un individuo può avere durante la guida se porta occhiali che appartengono ad un’altra persona oppure di instabilità visiva causata da una non corretta ametropia, tipo l’astigmatismo, o quando si vede sfrecciare un treno che va in direzione opposta alla nostra. Gli occhi rispondono inviando al cervello una rapida serie di impulsi, che indicano che il corpo è in movimento rotatorio. D’altra
parte, le orecchie ed il sistema di muscoli-articolazioni, inviano al cervello impulsi che indicano che il corpo non è in movimento rotatorio ma solo in movimento in avanti. Il cervello, nel ricevere tali informazioni confuse (dagli occhi che indicano movimento, dalle orecchie e dal sistema muscoli-articolazioni che indicano il contrario) invia allo stesso modo, ai vari muscoli e ghiandole, ordini confusi che possono causare sudorazione, nausea, e vomito. In tale situazione quando un individuo è seduto nel sedile di fronte e guarda in avanti, gli occhi, le orecchie, e il sistema muscoli -articolazioni, lavorano in modo più uniforme, e la possibilità di avere la sensazione di mal d’auto è minore. Un disturbo visivo può essere causato da vertigini di altra origine. La incapacità intermittente di focalizzare, la difficoltà nella lettura, intermittente sensazione di appannamento visivo, possono derivare da piccoli movimenti riflessi dagli occhi (scosse).
Le vertigini si possono avere per altri motivi, quali : problemi otologici, stress emotivi, gli stati di tensione, e l’assunzione di un’eccessiva quantità di alcool. l’insufficienza circolatoria, la disfunzione metabolica o allergica, i tumori o i traumi, possono produrre questo tipo di instabilità con o senza disturbi dell’equilibrio, e altri che per esigenze di spazio non elenchiamo.
BIBLIOGRAFIA: www.gruppootologico.it
Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it
L’ARCHITETTO
Catasto: per i fabbricati rurali contano solo i requisiti
Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333 Il tempo stringe per le unità immobiliari che, come previsto dalle novità introdotte nel nuovo Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 26 Luglio 2012, possono essere iscritti al catasto, tra quelli rurali destinati ad abitazione e quelli strumentali all’esercizio dell’attività agricola (diversi da quelli in categoria D/10). I soggetti interessati devono presentare le DOMANDE DI VARIAZIONE CATASTALE relative fabbricati iscritti al catasto urbano (Ceu) entro il 1° ottobre 2012, mentre le DICHIARAZIONI DI AGGIORNAMENTO CATASTALE relative ai fabbricati iscritti al catasto terreni (Ct) che devono essere iscritti al catasto edilizio urbano, entro il 30 novembre 2012. Restano comunque valide le domande presentate in base alle regole (abrogate) del D.L. n. 70/2011 dopo il 30 settembre 2011 e fino al 1° ottobre 2012. L’agenzia del Territorio ha previsto due tipologie di modulistica: la tipologia di DOCUMENTO 1 per la presentazione delle domande di variazione, e la tipologia di DOCUMENTO 2, per la presentazione delle dichiarazioni di aggiornamento catastale. In altre parole la prima tipologia, è utilizzata per le dichiarazioni di fabbricati di nuova costruzione od oggetto di interventi edilizi, per i quali sussistono i requisiti di ruralità. La seconda tipologia di documento, è utilizzata per le dichiarazioni al Ceu di fabbricati rurali già censiti al Ct, purché costituenti unità immobiliari che, nello stato attuale, sono di per sé atti a produrre un reddito. Per
entrambi le procedure, devono essere presentate anche le relative autocertificazioni, utilizzando i moduli B (per le unità abitative) e C (per le unità strumentali), allegati al Dm 26/07/2012. Tra le novità è stata introdotta anche una nuova causale di variazione, denominata “RICHIESTA DI RURALITÀ”, da utilizzare solo con la tipologia di documento 1. Questa causale consente in caso di unità già censite nel gruppo di categoria D (esclusa la D/10), la presentazioni di VARIAZIONI SEMPLIFICATE, per cui sono necessari solo i dati identificativi dell’unità. Fino al 30 novembre 2012, i soggetti interessati potranno continuare a servirsi della procedura Docfa già in uso. Ma già a decorrere dal 4 settembre 2012, è disponibile la nuova versione della procedura automatica “Docfa 4.00.1”. Sul sito dell’agenzia del Territorio (www.agenziaterritorio.gov.it) è quindi possibile compilare la domanda con modalità informatica. E’ anzi consigliabile utilizzare la procedura on-line, che consente subito l’assegnazione dell’identificativo numerico, con la possibilità di trasmettere successivamente, ma non oltre il 1 ottobre 2012, tutta la documentazione all’Ufficio provinciale dell’Agenzia. Con il Dm 26 luglio 2012, i fabbricati per i quali sussistono i requisiti di ruralità, già censiti al Ceu e oggetto delle nuove domande, mantengono la categoria attribuita e gli altri dati di classamento, siano essi a destinazione abitativa o strumentale all’esercizio
delle attività agricole. Perciò ai fini fiscali, e in particolare ai fini dell’Ici non è più necessaria l’attribuzione delle categorie catastali A/6 e D/10. In altre parole il riconoscimento del carattere di ruralità di un immobile è indipendente dalla categoria catastale attribuita, ma solo dai requisiti. Le domande e le autocertificazioni possono essere presentate mediante consegna diretta all’ufficio competente, posta raccomandata, fax o PEC. Inoltre possono essere presentate dai titolari dei diritti reali, da tecnici incaricati (ingegneri, geometri, agronomi, architetti) o tramite le associazioni di categoria degli agricoltori. Ricapitolando le dichiarazioni di aggiornamento dovranno avvenire entro il 30 novembre 2012, in caso di inosservanza scatta l’accertamento con sanzioni da 1.032 a 8.264 euro. Naturalmente gli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio verificheranno la documentazione presentata. Quindi l’esisto della verifica dei requisiti di ruralità potrebbe essere anche negativo, in caso di mancanza dei requisiti. In particolare in sede di controllo è necessario attribuire il classamento alla categoria del gruppo “A” più appropriata in base alle caratteristiche oggettive del fabbricato e apporre ove possibile, la corrispondente annotazione del carattere di ruralità. E’ chiaro infatti che non è possibile il riconoscimento dei requisiti per fabbricati che hanno caratteristiche appartenenti alle categorie A/1 e A/8 o per le abitazioni con caratteristiche di lusso.
Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it
I nostri esperti 37 AffARI dI fAmIgLIA Mancato versamento dell’assegno di mantenimento in favore del figlio minore da parte del padre. A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
Ecco cosa fare per tutelare il diritto leso
Care lettrici e lettori, a richiesta da parte di molte di Voi, in questa rubrica affronterò il delicato quanto frequente tema dell’omesso versamento dell’assegno di mantenimento in favore del figlio minore da parte del genitore non collocatario prevalente e/o del figlio maggiore non economicamente autosufficiente. I figli minori e quelli maggiorenni, non ancora economicamente autosufficienti, hanno diritto di essere mantenuti ( ex art. 147 e 148 del c.c.) dai genitori in misura proporzionale al proprio reddito (inteso quale patrimonio complessivo) tenendo conto delle esigenze concrete degli stessi, del tenore di vita goduto in costanza di convivenza, ancorché more uxorio, all’effettiva permanenza presso ciascun genitore e all’impegno concreto profuso da ciascuno di essi nella loro educazione e gestione giornaliera. Dato per acclarato, dunque, che l’obbligo al mantenimento dei figli incombe in egual misura anche sui genitori non legati da un vincolo matrimoniale ma da una semplice unione di fatto, ne consegue che anche le conseguenze civili e penali per l’omesso versamento dello stesso sono da intendersi parificate. Ma, in concreto, come e cosa fare se il padre naturale/ separato/divorzionato omette di versare il mantenimento del figlio minorenne e/o maggiorenne non economicamente autosufficiente? La madre, munita dell’omologa di separazione (in ipotesi di separazione consensuale) o della sentenza di separazione (in ipotesi di separazione giudiziale) o della sentenza di divorzio, o ancora del provvedimento, avente natura esecutiva, pronunciato dal Tribunale Minorile, può adire, tramite un legale all’uopo nominato, il Tribunale per far ordinare al terzo (es. datore di lavoro, banche, enti erogatori la pensione, P.A.) ex art. 156, comma 6 c.c. di versarle direttamente quanto previsto a titolo di mantenimento. Questo ordine di pagamento può essere già inserito dal Giudice, qualora ne ricorrano i presupposti (ad esempio allorquando il genitore già nel corso del procedimento di separazione
o divorzio ometta e/o ritarda ingiustificatamente il pagamento del dovuto mantenimento), nella sentenza di separazione e/o divorzio o nel decreto pronunciato avanti il Tribunale minorile a seguito di procedimento ex art. 317 bis c.c.. Detta condotta assume particolare rilevanza anche ai fini della
valutazione del corretto esercizio della potestà genitoriale poiché, innegabilmente, denota il pressoché totale disinteresse del genitore inadempiente verso le esigenze primarie del figlio minore e/o maggiorenne ma non economicamente autosufficiente. Conseguentemente, potrà essere giuridicamente valutata
l’incapacità genitoriale del genitore inadempiente con sua conseguente decadenza. Peraltro, la violazione degli obblighi di natura economica disposti in favore del figlio, assume rilevanza anche in ambito penale integrando detta condotta il reato di cui all’art. 570 c.p., anche nella sola ipotesi di semplice ritardato
pagamento dell’assegno rispetto ai termini indicati dal Giudice. Ma il genitore inadempiente può esimersi dalle conseguenze penali della propria condotta? L’incapacità economica del genitore obbligato al pagamento dell’assegno di mantenimento assume valore esimente solo quando questi riesca a dimostrare, in maniera puntuale e precisa, il proprio incolpevole stato di indigenza. A tal riguardo non si può ritenere sufficiente il semplice stato di difficoltà economica addotta dall’inadempiente a propria discolpa come ad esempio il fatto di essere disoccupato. Di recente la Cassazione è nuovamente intervenuta sul punto ritenendo che l’impossibilità di versare l’assegno di mantenimento al figlio minore da parte di un imprenditore non possa giuridicamente essere scusata dal fatto che la sua azienda sia in difficoltà economica, come vanamente dimostrato con la produzione in giudizio degli ultimi tre bilanci in “rosso”. La Corte di Cassazione con la medesima sentenza ha inoltre statuito il diritto al risarcimento dei danni morali conseguenti a detto comportamento omissivo. Dunque, l’omesso mantenimento dei figli minori e/o maggiorenni non economicamente autosufficienti, oltre ad essere immorale sotto un profilo umano, assume senza dubbio rilievo in ambito civile e penale con conseguente diritto, da parte dei soggetti lesi, di pretendere la giusta tutela anche sotto il profilo del risarcimento dei danni morali sofferti per tutte le difficoltà e disagi loro causati. Lieta di ricevere le Vs osservazioni e/o richieste su casi e/o questioni che Vi sono capitate e sulle quali, magari, necessitate di ottenere delucidazioni, autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail. com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
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Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.
D
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CHIAVE (11) - Una professione.....................................................................................
Aforismi divertenti
Soluzioni:
• Il genio è per il 10% ispirazione, e per il 90% sudorazione. • Il cervello è un organo meraviglioso. Comincia a lavorare quando ci si alza dal letto e smette quando si entra in ufficio. • Finché ci saranno gli stupidi, esisteranno i dritti.
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corretta: C
• Sapete come si chiama la modella giapponese con le misure perfette? Mimi Sury. • Come si chiama il più grande cocainomane giapponese? Hiothiro Nariga. • Come si chiama il più famoso comandante delle frecce tricolori? Gino Vantuno. • Come si chiama il più esperto geologo brasiliano? Pedro Macinho. • Come si chiama il più grande produttore di autoveicoli cinese? Cam Yong Chin. • Come si chiama il più forte saltatore in lungo congolese? Mozombo Nabuca. • Come si chiama il più gentile autista di autobus congolese? Takalasu Chenduma. • Come si chiama il più imbattuto portiere di calcio giapponese? Tutiri Yoparo. • Come si chiama il più assiduo suonatore di citofono vietnamita? Vien Po Ju. • Come si chiama il peggiore avvocato italiano? Massimo Della Pena. • Come si chiama il più sadico bagnino romano? Adamo Rigonfio. • Come si chiama il più grande idraulico italiano? Oscar Dabbagno. • Come si chiama il più turbolento studente italiano? Oscar Manato.
• Come si chiama il più abile scultore italiano? Oscar Pello. • Come si chiama il più bravo calzolaio italiano? Oscar Pone. • Come si chiama l’uomo più conosciuto d’Italia? Rino Mato. • Come si chiama il più accanito fumatore italiano? Nico Tina. • Come si chiama la più grande cinofila italiana? Tornaccasa Alessia. • Come si chiama il più fornito pizzicagnolo arabo? Alì Mentari. • Come si chiama il più maldestro barbiere arabo? Allah Mett. • Come si chiama il più dispettoso bambino arabo? Moustafà Appost. • Come si chiama il più famoso saltatore arabo? Dalì Allah. • Come si chiama il più forte lanciatore di peso arabo? Buth Allah. • Come si chiama il miglior posteggiatore rumeno? Emmo Cumescu. • Come si chiama il più bravo detective rumeno? Silu Pescu. • Come si chiama il più ricercato evaso rumeno? Nicolae Ciauescu. • Come si chiama il più forte tuffatore spagnolo? Casco De Panza. • Come si chiama la più forte tuffatrice spagnola? Maia Chespansada. • Come si chiama il più astuto investigatore spagnolo? Vasco Tesgama.
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COLTIVAZIONE DI QUESTO TERRITORIO.
QUI
SI PRODUCONO VINI ROSSI DI STRAORDINARIA BELLEZZA E LONGEVITÀ, OTTENUTI
DAL VITIGNO SANGIOVESE. IL VINO PIÙ IMPORTANTE È SENZA OMBRA DI DUBBIO IL
BRUNELLO DI MONTALCINO, CHE ASSIEME CHIANTI E AL BAROLO, È LA PIÙ IMPORTANTE FORMA DI MADE IN ITALY ENOLOGICA NEL MONDO. LA STORIA DEL BRUNELLO DI MONTALCINO È LEGATA A DOPPIO FILO ALLA FAMIGLIA BIONDI-SANTI. DURANTE LA SECONDA METÀ DELL’800 SI EBBE UNA NOTEVOLE SVOLTA ENOLOGICA DA PARTE DI CLEMENTE SANTI ED IN SEGUITO DAL NIPOTE FERRUCCIO BIONDI, CHE POI PRESE ANCHE IL NOME DEL NONNO MATERNO, DIVENTANDO BIONDI-SANTI. QUESTI, FACENDO UNA SELEZIONE ACCURATA DELLE UVE DI SANGIOVESE, CAPÌ CHE PER OTTENERE IL VINO CHE VOLEVA DOVEVA USARE UN SOLO VITIGNO, MENTRE PRIMA SI MESCOLAVANO DIVERSI TIPI DI UVE. NEL 1865 SI EBBE LA PRIMA VINIFICAZIONE E QUELLO CHE SE NE OTTENNE FU UN VINO CORPOSO, CALDO, ARMONICO E MOLTO VELLUTATO. DA QUELLA VOLTA IL CONSENSO NEI CONFRONTI DEL BRUNELLO CREBBE IN MODO ENORME E, AI GIORNI NOSTRI, NON HA ANCORA SMESSO DI CRESCERE. LA BOTTIGLIA PIÙ ANTICA CHE SI CONOSCA È DATATA 1888 ED È GELOSAMENTE CONSERVATA DALLA FAMIGLIA BIONDI-SANTI. IL BRUNELLO DI MONTALCINO DEVE ESSERE MESSO IN COMMERCIO IL 1° GENNAIO DEL QUINTO ANNO DOPO LA VENDEMMIA, È UN VINO CHE PUÒ DURARE, SEMPRE CHE L’ANNATA LO PERMETTA, ANCHE UN SECOLO SENNÒ POCO CI MANCA, MIGLIORANDO CONTINUAMENTE LE PROPRIE QUALITÀ. E’ UN VINO IDEALE PER ARROSTI DI CARNI ROSSE, CACCIAGIONE E CARNI ALLA GRIGLIA. OLTRE AL BRUNELLO IN QUESTA ZONA VIENE PRODOTTO ANCHE IL ROSSO DI MONTALCINO, CHE ALTRO NON È CHE L’ESPRESSIONE DEL SANGIOVESE CHE SI PUÒ BERE ANCHE GIOVANE. INFATTI IL ROSSO DI MONTALCINO PUÒ ESSERE MESSO IN COMMERCIO IL 1° SETTEMBRE DOPO LA VENDEMMIA. PER CHI FOSSE AMANTE DEI VINI DA DESSERT QUI SI PRODUCE IL MOSCADELLO, VINO BIANCO DI ANTICA TRADIZIONE PRODUTTIVA, DECANTATO ANCHE DA UGO FOSCOLO. AL
DENISMENEGHINI@ALICE.IT
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PROCEDIMENTO
SETACCIARE LE FARINE, UNIRVI LO ZUCCHERO, I CHICCHI D’UVA INTERI ED IL LIQUORE; AGGIUNGERE L’UOVO ED IMPASTARE CON UN CUCCHIAIO. AIUTARSI CON IL LATTE PER OTTENERE UN COMPOSTO MORBIDO. RIEMPIRE GLI STAMPINI IN SILICONE E CUOCERE IN FORNO VENTILATO A 180° PER CIRCA 30 MINUTI, VERIFICANDO LA COTTURA CON UNO STECCHINO. LASCIARE RIPOSARE IN FORNO SPENTO, PRIMA DI SERVIRE. MANUELA E SILVIA BIZZO
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40 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
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FASCINO SONO IN ARRIVO PIÙ SODDISFAZIONI ALLE DI LUNGA DURATA CHE AI SINGLE. NUOVI INCONTRI FAVORISCONO L’EROS · S ALUTE ATTENZIONE PARTICOLARE PER IL BENESSERE A TUTTO TONDO: MOLTI INTRAPRENDERANNO UNA DIETA O UN ALIMENTAZIONE SANA
TORO AL
DAL 21/04 20/05
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Oroscopo L’AMORE D’AUTUNNO È UN CUORE ALIENO CHE CI PORTA
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