Riviera ovest magg2014 n64

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della Riviera Ovest

1994 - 2014

Tel. 041 462 410 Cell. 339 70 50 450 di Grigoletto Loris & Alan

30010 PROZZOLO di Camponogara (VE) iofgrigolettosas@virgilio.it www.impresafunebregrigoletto.com

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.64 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Tasse Tasi, c’è chi paga e chi no

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Sanità Dal bilancio dell’Ulss 13 più soldi ai disabili

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www.lapiazzaweb.it

Economia Emigrazione e povertà flagellano la Riviera

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L’INTERVENTO

Fiesso, Successo del mercato del contadino

Tasi e crisi fiscale Onorevole Diego Crivellari

E’ stato inaugurato a maggio il Mercato del Contadino di Fiesso d’Artico. “L’appuntamento per chi vorrà acquistare prodotti agricoli locali sarà ogni giovedì mattina dalle 8 alle 13. pag. 14

DieciDieci summer tour

Rovigo, Padova e Venezia saranno protagoniste dell’evento dell’estate veneta: quattro serate all’insegna del divertimento e della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del veneto. pag. 26 10%

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Elezioni comunali, a Stra si impone il centrosinistra Vince Caterina Cacciavillani con il 44,76 %. Maricla Sartori con la lista “Crescere è futuro” si è fermata al 37,28 %

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aterina Cacciavillani, candidata della lista civica “Insieme”, è il nuovo sindaco di Stra. Questo è l’esito delle elezioni comunali svoltesi il 25 maggio scorso. Al voto si sono recati 4436 votanti dei 6018 aventi diritto con una percentuale pari al 73,71%. Il seggio dove c’è stata l’affluenza maggiore è stato il numero 6 a San Pietro di Stra con l’80,21% mentre il più basso il numero 1 a Stra con il 67,24%. Il voto ha segnato due eventi storici: per la prima volta a Stra c’è un sindaco donna e per la prima

volta una lista civica, che ha l’appoggio del centrosinistra, riesce a vincere le elezioni comunali. Caterina Cacciavillani, 54 anni medico di medicina generale e capogruppo uscente di opposizione, ha ottenuto 1916 voti, pari al 44,76%, avendo la meglio su Maricla Sartori, vicesindaco uscente e candidata della lista “Crescere è Futuro” con 1600 voti (37,28%) e su Sandro Tolin “Movimento 5 Stelle” con 764 voti (17,85%). La vittoria di Caterina Cacciavillani si è concretizzata nei seggi numero 1 (287 voti contro 230

di Sartori), numero 2 (268 voti contro i 183 di Sartori), numero 4 (276 voti contro i 220 di Sartori), numero 5 (282 voti contro i 196 di Sartori), numero 6 (341 voti contro i 280 di Sartori). Nei seggi 3 e 7 a primeggiare è stata Maricla Sartori ma con un vantaggio di poco più di una decina di voti su Caterina Cacciavillani. Lo spoglio è iniziato lunedì 26 maggio e da subito giungevano notizie confortanti per l’esponente della lista civica “Insieme” che attendeva fuori dalla scuola pag. 6 elementare.

a partita a scacchi che si sta giocando tra governo ed enti locali intorno alla Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e che, mentre scriviamo, ha portato ad una nuova proroga dei termini previsti per il pagamento della prima rata, da giugno a settembre, non è soltanto l’ennesima puntata di un rapporto mai facile tra il potere centrale e i territori, né può essere rappresentata come l’esito parziale di una trattativa sotterranea tra governo e Anci, ma è probabilmente (anche) il sintomo di qualcosa di più grave e pervasivo. L’impressione è che il nostro Paese si trovi ancora nel mezzo di quella “crisi fiscale” che già più di vent’anni fa lo storico Luciano Cafagna identificava come una delle cause strutturali che hanno prima determinato il crollo della cosiddetta Prima Repubblica e, poi, hanno condizionato l’interminabile transizione verso un ‘nuovo’ dai contorni sempre più sfuggenti. “La grande slavina”, questo il titolo del libro di Cafagna del 1993, per il quale la crisi dei nostri conti pubblici derivava dal modo del tutto peculiare con cui si era voluto edificare un welfare state all’italiana: puntando sul debito, sul consenso immediato, sulle tante corporazioni presenti nella nostra società ed evitando quelle scelte -– coraggiose, ma non sempre popolari – che potessero preludere ad una effettiva redistribuzione del reddito. continua a pag.

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Editoriale

Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir

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angenti e grandi opere, uno scandalo che ha travolto i vertici politici ed imprenditoriali a Venezia e nell’interno Veneto. I nomi degli arrestati e degli indagati sono di primissimo piano: fra i più noti l’ex presidente Galan, l’assessore Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orson, un generale della Guardia di Finanza. continua a pag.

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8 Agosto VALENTINA CESARIO TRIO Valentina cantante stabile a Londra da anni propone musica R&B, funk e jazz affiancata dal basso di Rosa Brunello e il sax di Mattia Pozza i quali fonderanno sonorità acustiche con elettroniche per un sound fresco e nuovo

22 Agosto DALLA POZZA - DE NITTIS DUO Duo composto da due giovani musicisti con esperienze in campo jazzistico e pop. Presenteranno un repertorio che spazia dal jazz/latin alla musica classica toccando le tappe principali della storia del jazz, ampio spazio improvvisativo e ricerca negli arrangiamenti.

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L’INTERVENTO

segue da pag.

Tasi e crisi fiscale

Economia e territorio

“PIANO CASA”: 512 PRATICHE NEI PRIMI MESI DEL 2014

Una serie di scorciatoie che, non da oggi, sono all’origine dell’esplosione del debito pubblico e della scarsa competitività del ‘sistema Italia’. La crisi fiscale, in sintesi, è ciò che mette in discussione le stesse fondamenta del nostro patto sociale. La tassazione media delle imprese è arrivata al 68%. Il rapporto tra tassazione e debito pubblico ha raggiunto nel 2013 la percentuale record del 44%. Il cuneo fiscale si attesta nello stesso periodo ad oltre il 47%, un dato che è sopra di dodici punti rispetto alla media europea. Pochi dati che rendono evidente come questo carico crescente, all’interno di un meccanismo complessivo che penalizza l’impresa, senza riuscire ad aggredire il grosso dell’evasione né sostanzialmente toccare le rendite, rischi di frenare ogni possibile ripresa. Ma non si tratta solo di cifre e di statistiche, pur eloquenti. Imu, Tares, Tasi, Tari, Iuc... Cittadini e imprese devono fronteggiare una gabbia di regole e di obblighi burocratici che sono spesso espressione di un sistema basato ancora sul primato di un sapere giuridico-formale, che fabbrica e implementa norme ambigue, stratificate, di difficile lettura e di ancor più difficile interpretazione, con il risultato di accrescere esponenzialmente il grado di discrezionalità (e di conseguenza il potere) delle amministrazioni ai diversi livelli. Emaniamo leggi, schemi, regolamenti, monumenti cartacei, ma non sappiamo semplificare e non sappiamo ‘delegificare’. E’ la politica tutta ad essere in questione. Allentare il patto di stabilità, liberando risorse per gli investimenti - come è stato annunciato dal governo - è soltanto il primo passo. La battaglia per una fiscalità più equa e per uno stato più vicino ai cittadini non potrà essere combattuta senza un profondo rinnovamento della macchina burocratica: un rinnovamento che richiede decisioni nette e implica il superamento di mentalità e di culture molto radicate negli apparati, un nuovo approccio alla gestione dei conti e della spesa pubblica, un modo di guardare ai problemi che non sia semplicemente il riflesso di un’ottica meramente contabile, ma capace di produrre previsioni, di elaborare scenari credibili e di confrontarsi in maniera dinamica con la complessità dell’economia reale. Forse è questa la sfida più difficile per Renzi e per chiunque voglia prepararsi a governare questo Paese, lasciando ad altri la scommessa su uno sfascio generalizzato. Onorevole Diego Crivellari

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“Piano casa”: sono 512 dall’inizio del 2014 (quadrimestre gennaio-aprile) le pratiche ricevute dai 44 comuni della provincia di Venezia relative all’ampliamento delle abitazioni previsto dalla proroga della legge approvata dal Consiglio regionale nel luglio dello scorso anno. Dal 2009, quando la legge sul “Piano casa” è entrata in vigore, fino ad oggi, sono state ben 11.599 le pratiche presentate. I dati sono emersi dall’ultimo rapporto che gli uffici del Servizio Pianificazione territoriale e urbanistica stilano a scadenza bimestrale. Positivo è stato il commento dell’assessore provinciale all’Urbanistica Mario Dalla Tor. “Questa legge - ha detto - è un’autentica boccata d’ossigeno per la nostra economia in un momento di crisi, che ha colpito in modo pesante il settore delle costruzioni”.

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Riviera

“La Rosa si fa Scarpa”

ballerina e decolletè tacco 100 vincono il concorso

dolo

Un modello “ballerina” e un “decolletè tacco 100” sono i due nuovi modelli di scarpa che hanno vinto al concorso “La Rosa si fa Scarpa” organizzato dall’associazione culturale Squero Antico, dalla Provincia di Venezia, dall’associazione Calzaturifici Riviera del Brenta (Acrib) e dal Politecnico Calzaturiero. Lo scorso 10 maggio in villa Foscarini Rossi, la presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto ha premiato Ilaria Zanella e Larisa Clara Mezei, vincitrici tra i 55 allievi del politecnico che hanno partecipato.

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turismo

Approvato il bilancio, meno entrate

Fosso’

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9

Opposizioni: “Troppi proclami inconcludenti”

Pianiga

Provincia

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europee

Bandiere blu in tutto il litorale veneziano. Il debutto di Chioggia pag. 18

Territorio

Controlli in agricoltura per preservare l’ambiente

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Piano casa, avviati 209 interventi di ampliamento pag. 13

Regione

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Il Veneto svolta a sinistra pagg.

Trasporti

cultura

cultura

A Cavarzere la grande lirica risuona sotto le stelle pag. 30

Apre la Biennale Architettura

“Una serata d’estate a Torcello”

“Una serata d’estate a Torcello” è quella programmata per il 21 giugno prossimo alle ore 17,30 con tanto di visita guidata gratuita al museo provinciale e rientro a Venezia con imbarcazione dedicata. L’iniziativa è promossa in occasione dell’edizione 2014 di Art Night, in collaborazione con San Servolo Servizi, per promuovere l’arte e la cultura dell’isola di Torcello. “La Provincia - commenta l’assessore provinciale alla Cultura Raffaele Speranzonche ha organizzato l’evento - propone un altro appuntamento culturale alla scoperta di un’isola splendida, ricca di storia e fascino del passato”. La prenotazione è obbligatoria (disponibilità fino ad un massimo di 60 persone) e va fatta contattando l’indirizzo mail torcello.eventi@provincia.venezia. it (o telefonicamente 041-2765001, ore ufficio). Mestre

“Estate village” al parco san giuliano

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Treno: viaggiare costa di più

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Visita guidata

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E’ partito lo scorso 31 maggio e proseguirà fino al prossimo 8 agosto l’evento estivo “Estate Village” che si rinnova tutte le sere, per 70 giorni, al Parco San Giuliano, zona Pattinodromo. L’appuntamento con la musica è assicurato tutte le sere, dalle ore 18 e dalle 15 nei festivi e prefestivi. Molti e vari gli ospiti e anche i temi proposti. Varietà di offerta anche per la ristorazione, che va dalla cucina etnica a quella tradizionale.

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Questa edizione raggiunge le zone di Dolo, Fiesso, Stra, Vigonovo, Fossò, Pianiga per un numero complessivo di 12.179 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 maggio 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese LA NUOVA IMPOSTA Scadenza del 16 giugno confermata solo per il Comuni, nel Veneto 4 su 10, che hanno deliberato le aliquote prima del 23 maggio. Per tutti gli altri invece si pagherà in autunno, a settembre o più probabilmente ad ottobre. I dubbi dell’Anci sulle modalità di calcolo della nuova imposta, l’ira dei “sindaci virtuosi” che denunciano la nuova incongruenza

Paga e Tasi: quando i rit

di Nicola Stievano

Quasi tutte le giunte hanno confermato l’aliquota del 2,5 per mille con l’introduzione di numerose detrazioni

Massimiliano Barison: “Come con la mini Imu ancora una volta i cittadini dei comuni virtuosi sono penalizzati”

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hi paga a giugno, chi a luglio e chi a settembre o forse ottobre: calendario differenziato per la Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili introdotta fra le scadenze fiscali di quest’anno. I Comuni erano chiamati a deliberare le aliquote, da applicare sulla rendita catastale dell’abitazione o dell’immobile, entro il 23 maggio. Ma la concomitanza con le elezioni amministrative del 25 maggio ha spinto molti sindaci a rinviare il provvedimento di alcune settimane. Così, con il solito provvedimento dell’ultima ora che ha fissato uno spartiacque tra chi aveva già preso delle decisioni e chi no, come era accaduto lo scorso anno per la “mini Imu”, il Governo ha stabilito che nei Comuni dove si era riusciti a fissare le nuove aliquote entro il 23 maggio si pagherà al termine previsto del 16 giugno mentre i contribuenti residenti negli altri comuni pagheranno il 16 settembre, anche se con tutta probabilità questa scadenza verrà fatta slittare di un altro mese, il 16 ottobre. In Veneto sono 242 su 581, il 41 per cento, i Comuni che hanno già fissato l’aliquota, nei quali pertanto si dovrà pagare subito, il 16 giugno. Ci sono anche tre capoluoghi di provincia, Treviso, Venezia e Vicenza, così come molti Comuni in provincia di Treviso e di Padova. Anche in questa occasione non verranno spediti a casa dei bollettini ma saranno

imu Per seconde case e negozi

E’ tempo di versare il primo acconto per i proprietari

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’Imu è viva e vegeta. Non si paga per la prima casa ma per gli altri fabbricati e terreni le aliquote sono le stesse dell’anno scorso. E il 16 giugno scadono i termini per il pagamento della prima rata. Devono pagarla tutti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale non di lusso o assimilati. Sono considerate case di lusso quelle di categoria catastale A/1, A/8 e A/9, sono assimilate alle abitazioni principali quelle degli appartenenti ai corpi militari e civili e al personale delle prefetture trasferiti che per motivi di servizio sono domiciliati in comuni diversi da quelli in cui hanno l’abitazione. Sono inoltre esentati, ma solo se il comune lo prevede nella sua delibera, le persone ricoverate in casa di cura, le abitazioni date in comodato a un figlio o a un genitore purché l’abitazione abbia rendita catastale inferiore a 500 euro e il comodatario un Isee inferiore a 15 mila euro, le case possedute da italiani residenti all’estero. La data del 16 giugno non è vincolante per il comune che può scegliere anche un’altra scadenza, anche se la stragrande maggioranza dei Comuni veneti ha confermato questa scadenza. I conti della prima rata vanno effettuati sulla base delle aliquote decise dalle singole amministrazioni per il 2013 anche se vi fosse già una delibera per quest’anno. Anche in questo caso gli uffici comunali sono a disposizione dei contribuenti per il calcolo dell’Imu. Nei prossimi mesi comunque i sindaci, e anche i cittadini, si aspettano indicazioni per uniformare e unire sotto un’unica voce la Tasi, l’Imu e la Tari, la tassa sui servizi ambientali. Un fatto è certo, i contribuenti dovranno continuare a mettere mano al portafoglio.

i contribuenti a dover calcolare la tariffa in base alle aliquote stabilite dalle singole amministrazioni. Ovviamente tutti i municipi hanno previsto uno sportello dedicato e aperture straordinarie proprio per andare incontro alle esigenze dei cittadini - contribuenti, chiamati ancora una volta a mettere mano al portafoglio e anche ad impiegare del tempo, per pagare quando dovuto. La maggioranza dei Comuni ha deciso di confermare l’aliquota del 2,5 per mille, anche se non sono mancate le eccezioni, come nel bellunese dove diversi sindaci hanno deciso di deliberare un’aliquota zero, per non far pagare nulla, almeno per questa prima rata. A complicare il quadro è il fatto che la procedura per la determinazione della tassa è estremamente complessa e anche per questo oltre la metà dei Comuni veneti ha preferito rimandare l’approvazione delle aliquote nelle prossime settimane, anche se dalla nuova tassa, comunque, non si scappa. “La coincidenza con le elezioni ha indotto molte giunte e consigli comunali a procrastinare la decisione sulle aliquote - spiega il presidente della consulta finanza locale di Anciveneto, Diego Marchioro - Viste le condizioni economiche di molte famiglie, per loro il rinvio è comunque una boccata di ossigeno. Per far fronte agli eventuali ammanchi nelle casse comunali, ci aspettiamo un

anticipo di tesoreria da parte del Governo”. “La Tasi è di fatto una riedizione della vecchia Ici, cioè un pesante salasso su un bene primario come la casa –commenta sconsolato il presidente dell’Anci regionale Giorgio Dal Negro -. Se non altro è positivo che il Governo permetta di pagare la tassa non solo a giugno ma anche nei prossimi mesi. Quanto al ruolo dei Comuni, - aggiunge Dal Negro - mi auguro che la gente capisca che non siamo i gabellieri dello Stato. Gli amministratori comunali dovranno lavorare molto per far capire la situazione finanziaria degli enti locali ai cittadini”. . Molto critico nei confronti della questione Tasi è il sindaco di Albignasego, nel padovano, Massimiliano Barison, già a capo del movimento dei “sindaci virtuosi” che si era mobilitato dopo la beffa della “mini Imu”. “Anche in questa occasione i cittadini dei Comuni virtuosi, che hanno rispettato la legge, verranno penalizzati. Non capisco perché il rinvio non potesse riguardare tutti i Comuni invece di ripetere un copione ormai costante e applicando un trattamento che penalizza i Comuni virtuosi. Fra l’altro dove la Tasi non è stata ancora determinata, lo Stato dovrà anticipare i soldi perché altrimenti i Comuni non saranno nemmeno in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti. Insomma, siamo alle solite”.


Argomento del mese 5 Scadenze

tardatari la fanno franca Semplificazione Da giugno sono partite le nuove regole

Pagamenti alle Pubbliche amministrazioni in forma elettronica

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ovità in arrivo per la pubblica amministrazione e i pagamenti per evitare che qualcuno evada il fisco e anche per semplificare le operazioni sempre contorte ed astruse come da tradizione della burocrazia italiana. Un passo in avanti è stato fatto nella direzione dei paesi più avanzati. E’ partito infatti lo scorso 6 giugno, l’obbligo di fattura elettronica per i pagamenti della P.A. D’ora in avanti, quindi, ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di assistenza e previdenza non potranno più accettare le tradizionali fatture emesse in forma cartacea. Dal 2015, inoltre, l’obbligo si estenderà alla totalità delle PA. D’ora in poi imprese, fornitori e professionisti dovranno tenere conto del fatto che, dal momento che la norma si applica ai ministeri, si dovrà intendere con essi anche tutti gli organi e gli enti che vi fanno riferimento come, per esempio, scuole, istituti di formazioni o centrali di polizia. E’ bene, inoltre, ricordare che è previsto un trimestre di transizione in cui le PA. potranno accettare fatture cartacee esclusivamente nel caso in cui siano state emesse prima della data del 6 giugno. Lo scambio tra partite Iva e l’ente pubblico, inoltre, sarà gestito dal “Sistema di interscambio” coordinato dall’Agenzia delle Entrate che, ricevuta la fattura da parte dei privati provvederà a inoltrarla all’ufficio specifico. Il Sistema, poi, ricevuta la fattura provvederà a rilasciare a chi l’ha emessa una ricevuta di consegna per certificare che, effettivamente, è stata ricevuta dall’ente pubblico. Dove, invece, il recapito non fosse andato a buon fine, il Sistema segnalerà l’esito negativo.

La denuncia della Cgia di Mestre

“Un ingorgo fiscale estivo” T

asse in arrivo e non solo Tasi. Tra giugno e luglio infatti nelle casse dello stato sono previsti oltre 75 miliardi di euro. Il presidente della Cgil di Mestre lancia l’allarme, perché si tratta di un vero e proprio stress fiscale per famiglie ed imprese. Tra giugno e luglio, fa sapere la Cgia con il suo presidente Giuseppe Bortolussi, i cittadini e le imprese italiane saranno chiamati a onorare ben 29 scadenze fiscali. Al netto del gettito riconducibile ai contributi previdenziali, si stima che nelle casse dello stato entreranno oltre 75 miliardi di euro di tasse: 40 miliardi versati dalle famiglie e 35 dalle imprese. Come si è arrivati a stimare un gettito complessivo pari a oltre 75 miliardi di euro? L’Ufficio studi della Cgia di Mestre si è basato sui dati statistici del 2013: considerando le principali novità normative introdotte nel 2014, si può così affermare che tra il mese di giugno e quello di luglio entreranno nelle casse dello Stato oltre 75 miliardi di euro. Si arriva a questa cifra considerando il gettito realizzato negli anni scorsi delle seguenti imposte: Irpef, Ires, Iva e stimando il gettito dell’Imu e della Tasi. In questo importo rientrano anche i diritti camerali e il gettito atteso dalla rivalutazione dei beni di impresa, delle partecipazioni e dei terreni. Non si è considerato il gettito riconducibile ai contributi previdenziali. Bortolussi da questo punto di vista è chiaro. “Sfiancate dalla crisi e sempre più a corto di liquidità – dichiara – c’è il pericolo che molte famiglie e altrettante piccole imprese non riescano a superare questo vero e proprio stress test fiscale”. Ma andiamo nel dettaglio dell’analisi fatta dall’associazione artigiani di Mestre. Gli appuntamenti più importanti di giugno riguarderanno infatti il versamento delle imposte e dei contributi risultanti dal Modello Unico: ovvero Irpef, Ires, contributi previdenziali sia a saldo che in acconto. Inoltre, bisognerà pagare la prima rata dell’Imu, della Tasi e in molti Comuni anche la rata della Tari (la nuova tassa sull’asporto rifiuti). Per quest’ultimo tributo, saranno i sindaci a decidere il numero e le scadenze delle rate. A giugno, inoltre, dovranno essere onorati i versamenti mensili relativi alle ritenute Irpef, sia dei dipendenti sia dei lavoratori autonomi, il pagamento dei contributi previdenziali e dell’Iva riferita al mese precedente. Sarà possibile spostare a luglio il versamento degli importi risultanti dalla dichiarazione dei redditi con l’aggravio di uno 0,4%. Sempre a luglio i contribuenti dovranno eseguire il versamento Irpef dei lavoratori dipendenti e degli autonomi, i contributi previdenziali e il pagamento dell’Iva del mese precedente. “Oltre all’imponente sforzo economico che nel prossimo bimestre famiglie e imprese saranno chiamate a sostenere – prosegue Bortolussi – i contribuenti italiani dovranno sopportare anche un costo aggiuntivo legato alla burocrazia che attanaglia queste operazioni. Secondo una nostra elaborazione su dati della Banca mondiale, per pagare le tasse in Italia, e quindi in Veneto sono necessarie 269 ore all’anno, pari a 33 giorni lavorativi. Nell’area dell’euro solo il Portogallo registra una situazione peggiore della nostra”. Intanto le riforme vanno avanti a passi più o meno veloci anche d’estate. Il viceministro dell’Economia, Luigi Casero che, nel corso di un’audizione di fronte alle commissione Finanze e Camere del Senato, ha spiegato che il primo pacchetto contenente tre decreti attuativi della delega sarà pronto per fine giugno. I provvedimenti riguarderanno la semplificazione, il catasto e il 730 precompilato. In particolare, obiettivo fondamentale della riforma del catasto – che sarà completata entro fine anno – sarà garantire l’equità nella tassazione degli immobili. Per raggiungere lo scopo, sarà ridefinito il funzionamento delle commissioni censuarie. Alessandro Abbadir


6 Stra Elezioni Il centrosinistra con il 44,76% espugna una roccaforte del centrodestra

Stra, Cacciavillani eletta sindaco

NEWS Gli eletti

Il nuovo consiglio comunale

Maricla Sartori con la lista “Crescere è futuro” si è fermata al 37,28 %. Deludenti il grillini con Sandro Tolin al 17,85 % di Giacomo Piran

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aterina Cacciavillani, candidata della lista civica “Insieme”, è il nuovo sindaco. Questo è l’esito delle elezioni comunali svoltesi il 25 maggio scorso. Al voto si sono recati 4436 votanti dei 6018 aventi diritto con una percentuale pari al 73,71%. Il seggio dove c’è stata l’affluenza maggiore è stato il numero 6 a San Pietro di Stra con l’80,21% mentre il più basso il numero 1 a Stra con il 67,24%. Il voto ha segnato due eventi storici: per la prima volta a Stra c’è un sindaco donna e per la prima volta una lista civica, che ha l’appoggio del centrosinistra, riesce a vincere le elezioni comunali. Caterina Cacciavillani, 54 anni medico di medicina generale e capogruppo uscente di opposizione, ha ottenuto 1916 voti, pari al 44,76%, avendo la meglio su Maricla Sartori, vicesindaco uscente e candidata della lista “Crescere è Futuro” con 1600 voti (37,28 %) e su Sandro Tolin “Movimento 5 Stelle” con 764 voti (17,85%). La vittoria di Caterina Cacciavillani si è concretizzata nei seggi numero 1 (287 voti contro 230 di Sartori), numero 2 (268 voti contro i 183 di Sartori), numero 4 (276 voti contro i 220 di Sartori), numero 5 (282 voti contro i 196 di Sartori), numero 6 (341 voti contro i 280 di Sartori). Nei seggi 3 e 7 a primeggiare è stata Maricla Sartori ma con un vantaggio di poco più di una decina di voti su Caterina

Il centro di Stra e il neosindaco Caterina Cacciavillani Cacciavillani. Lo spoglio è iniziato lunedì 26 magg e da subito giungevano notizie confortanti per l’esponente della lista civica “Insieme” che attendeva fuori dalle scuola elementare di Stra dove erano ospitati i seggi. Dopo circa tre ore è giunta la conferma della vittoria di Caterina Cacciavillani con membri della lista e cittadini che sono giunti per congratularsi con il nuovo sindaco. Si è assistito ad un brindisi di gruppo, ad abbracci e vigorose strette di mano per festeggiare la vittoria elettorale. “Sono molto emozionata - ha spiegato Caterina Cacciavillani - sono consapevole che abbiamo una grande responsabilità e ci attiveremo per esercitarla. Adesso ci metteremo al lavoro per dare una scossa al comune”. A congratularsi con Caterina Cacciavillani è giunto anche il marito con i figli, il papà, l’avvocato Ivone Cacciavillani e il sindaco di Fossò

Federica Boscaro. Nei giorni successivi moltissime sono stati le felicitazioni giunte a Cacciavillani che ha ricevuto centinaia di telefonate, mail, messaggi sul telefonino e nella propria pagina Facebook. Il neosindaco però già il giorno successivo all’elezione si era recato in municipio per iniziare il suo compito istituzionale. Nei primi giorni di mandato Caterina Cacciavillani si è incontrata con il segretario comunale, con il dirigente e con i responsabili degli uffici comunali. Tra i primi provvedimento c’è stato il blocco dei telefonini di servizio per sindaco e assessori e la decisione di esporre fuori dal municipio la bandiera italiana e quella europea. Insomma un risultato storico quello di Stra che si affianca a quello della riconferma del sindaco di centrosinistra a Camponogara Gianpietro Menin.

I

l nuovo consiglio comunale di Stra sarà composto in totale da 12 consiglieri (otto di maggioranza e quattro suddivisi tra i gruppi di opposizione) che affiancheranno il neo sindaco. Questa è la composizione del nuovo consiglio comunale dopo l’esito delle elezioni del 25 maggio. Caterina Cacciavillani (sindaco); lista civica “Insieme” (otto consiglieri): Cristina Borgato, Mario Ferraresso, Gianfranco Russian, Andrea Serra, Walter Franco, Gianni Fila, Francesco Dotta, Haleh Afshar. Lista Civica “Crescere è Futuro” (tre consiglieri): Maricla Sartori, Andrea Bedon, Sonia Bettini. Movimento 5 Stelle (un consigliere): Sandro Tolin. Durante il primo consiglio comunale saranno nominati i quattro assessori che formeranno, assieme a Caterina Cacciavillani, la nuova giunta comunale di Stra. Il primo consiglio comunale dovrà svolgersi entro i 20 giorni dalla data della proclamazione del nuovo sindaco. Durante questo primo consiglio dovrà essere presentato anche il programma elettorale con il quale la lista di maggioranza “Insieme” si è presentata alle elezioni riuscendo ad ottenere la vittoria. G.P.

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mori e stati d’animo contrapposti per gli altri due candidati sindaco che hanno accolto e commentato in modo diverso l’esito delle elezioni comunali di Stra. Sicuramente delusa è Maricla Sartori, candidata della lista “Crescere è Futuro”, che in una nota stampa imputa la sua sconfitta alla concomitanza con le elezioni europee e alla performance del Partito Democratico. “Un risultato che ci delude, inutile nasconderlo - ha esordito Maricla Sartori - purtroppo paghiamo caro il traino delle elezioni europee con il successo del Parti- Maricla Sartori to Democratico e la tenuta del Movimento 5 Stelle. e Sandro Tolin Voglio comunque ringraziare tutti i cittadini, i candidati di “Crescere è futuro” e i volontari che in queste settimane mi hanno aiutato e sostenuto”. L’ex vicesindaco ed esponente della lista civica “Crescere è Futuro” annuncia che continuerà a lavorare per il proprio paese ed è pronta alla sua attività di consigliere comunale di opposizione. “Il nostro impegno per Stra non si ferma certo con questo voto - ha proseguito Maricla Sartori - saremo un’opposizione attenta, costruttiva e continueremo a lavorare nell’interesse del nostro paese”. Nella sua attività di opposizione Maricla Sartori potrà contare sul supporto di due consiglieri: l’ex assessore Andrea Bedon che ha ottenuto 166 preferenze, primo della sua lista, e Sonia Bettini che ha conquistato 161 preferenze. Rimangono invece esclusi dal consiglio comunale l’ex assessore Stefano Valentini (155 preferenze), Caterina Tramonte (152 preferenze), Valentina Zinato (145 preferenze) e l’ex consigliere comunale Luca Smagliato (69 preferenze). Chi invece sorride è Sandro Tolin “Movimento 5 Stelle” che si ritiene soddisfatto ed è felice dell’esito dello spoglio elettorale. Tolin, dopo l’ufficialità della vittoria di Caterina Cacciavillani, si è presentato in bicicletta al seggio numero 1 per congratularsi con lei per la vittoria delle elezioni e la sua nomina a sindaco di Stra. “Siamo soddisfatti esordisce Tolin - perché abbiamo ottenuto un ottimo risultato e siamo riusciti ad eleggere un consigliere”. L’esponente del Movimento 5 Stelle anticipa come si comporterà nei prossimi mesi. “Ora ci aspetta un’opposizione responsabile - annuncia Sandro Tolin - se ci saranno progetti interessanti li appoggeremo altrimenti li contrasteremo”. Nella lista dei “grillini” il migliore per le preferenze ottenute è stato il giovane Matteo Sato (32 voti) seguito da G.P. Gioia Santello (26 voti) e Erica Trolese (12 voti).


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8 Dolo Editoriale

Territorio Ulss 13 La Conferenza dei Sindaci ha approvato il “Bilancio economico preventivo parte sociale”

Più soldi per i disabili e la famiglia

Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir

segue da pag.

1

di Alessandro Abbadir

E’

stato approvato all’unanimità il “Bilancio economico preventivo parte sociale” insieme alla “Ripianificazione dei Piani di zona” dell’Ulss 13. A maggio la direzione dei servizi sociali dell’Ulss 13 ha presentato in Conferenza dei Sindaci il bilancio preventivo per il 2014 e le nuove progettualità messe in campo per l’area del sociale. Ammonta a 14 milioni e 231mila euro circa il bilancio di previsione per quest’anno, ovvero di 132mila euro in più rispetto al 2013 grazie ad un aumento di fondi regionali e ad una maggior partecipazione degli utenti ai servizi. Di questi 14 milioni e 231mila euro, 6 milioni e 906mila euro sono a carico dei diciassette Comuni, 5 milioni e 587mila a carico dell’Ulss, mentre la restante quota riguarda la compartecipazione degli utenti e della Regione. “Per il 2014 – ha spiegato il direttore dei servizi sociali dell’Ulss 13 Michele Maglio – abbiamo puntato principalmente su tre aree: quella dei disabili, l’area famiglia-minori e, infine, quella chiamata della marginalità. Per queste aree si è previsto una quota pari a 102.500 euro”. Una progettualità che ogni anno viene rivalutata in base alle esigenze della popolazione. “Non dobbiamo riscrivere il Piano di Zona tout court – ha sottolineato Maglio – ma verificare di anno in anno i progetti che si devono ricalibrare o modificare. E’ un lavoro che vede interessati più soggetti, anche quelli del volontariato, che si esplica in tavoli tematici “multidisciplinari”, fondamentali per valutare le offerte e le eventuali innovazioni”. Per quanto riguarda l’area della famiglia, ad esempio, si punta su nuovi progetti volti a promuovere le coppie che intendono adottare dei bambini. Per l’area dei minori, si prevedono cinque nuovi ingressi nelle strutture tutelari, per cui nel 2014 i minori tutelati passeranno da 36 a 41. Si scommetterà molto sull’affido e per questo sono stati stanziati 82mila euro. Si deve rivedere l’offerta delle

NEWS

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Per l’area anziani sono stati inseriti i nuovi progetti riguardanti le persone malate di Alzheimer

6 milioni 906 mila euro sono a carico dei 17 comuni dell’area

I minori tutelati passeranno da 36 a 41. Per l’affido staziati 82 mila euro

strutture residenziali e semiresidenziali (che sono un’alternativa all’ospedale come l’hospice o un ospedale di comunità). Proprio in questa direzione va la realizzazione a Mira di un nuovo Centro Diurno per disabili. Per l’area anziani sono stati inseriti i nuovi progetti riguardanti le persone malate di Alzheimer e un progetto sull’assistenza domiciliare integrata (Adi). Infine per l’area della salute mentale, oltre a puntare su una maggior rete territoriale di colla-

Sopra l’ospedale di Dolo

borazione col volontariato per i pazienti psichiatrici, è prevista la realizzazione di una Comunità alloggio a Campagna Lupia. Soddisfatto il direttore generale. “Si tratta – commenta il direttore generale dell’Ulss 13 Gino Gumirato – di un bilancio sano e che testimonia un forte impegno sul territorio, realizzato grazie al costante contatto e alla collaborazione con i comuni”.

Persone ai vertici delle istituzioni e di primo piano dell’imprenditoria che stando alle accuse della magistratura, corrompevano o intascavano mazzette legate alla realizzazione del Mose. Tangenti che servivano per finanziare le loro campagne elettorali o direttamente per arricchirsi personalmente. Gli scossoni non mancheranno a livello politico. Già si reclama a gran voce una veloce rottamazione della vecchia classe dirigente dei partiti. A Venezia il terremoto ha investito il Comune. E lo scandalo rischia di allargarsi ad altri grandi opere: il Passante e le bonifiche ambientali di porto Marghera. La corruzione solo nella nostra regione sarebbe costata dalle prime stime emerse dalle indagini, centinaia di milioni di euro. Soldi pubblici sottratti alla collettività, ai giovani ai disoccupati, agli anziani. Il Veneto e l’Italia sono ad un bivio : o cambiare radicalmente mentalità (anche con l’aiuto di normative più stringenti in termini di assegnazioni di appalti e trasparenza amministrativa) e considerare la corruzione una piaga che blocca la ripresa e toglie soldi dalle tasche di tutti, o continuare in questa maniera tra il discredito di tutti. Discredito che influenza soprattutto degli investitori esteri che in Italia ci metteranno piede sempre meno visto l’andazzo. Se le accuse verranno confermate con le condanne, chi ha rubato deve restituire il maltolto. Da qui si può ripartire, con la consapevolezza soprattutto dopo una recessione come quella degli ultimi 7 anni, che chi ruba, ruba dalle tasche di tutti. Non fa un danno ad una entità statale astratta e lontana, ma porta via soldi agli asili, agli ospedali (a cui magari come amministratori propongono tagli), alle forze dell’ordine, alle pensioni degli anziani. Forse, mutuando uno slogan politico, è la volta buona. E’ la volta buona che corruzione e malaffare diventano irreversibilmente intollerabili .

Pronti per le emergenze

“Dolo 6”, Protezione Civile e Croce Rossa in azione

rande successo per “Dolo 6” esercitazione della Protezione Civile “Riviera del Brenta” di Dolo assieme ai volontari della Croce Rossa e del settore ambiente - protezione civile del comune di Dolo, che si è svolta a maggio. L’esercitazione serviva per verificare: la rispondenza delle procedure da adottare in caso di emergenza, la sinergia fra l’ufficio comunale di protezione civile e le funzioni di supporto, gli uffici comunali e il servizio dei servizi sociali, i modelli d’intervento sviluppati nel Piano Comunale d’emer-

genza, il grado di addestramento del personale volontario, la conoscenza dell’ambiente e del territorio, l’adeguatezza delle risorse, la sinergia nelle fasi operative tra strutture istituzionali e di supporto, la collaborazione tra operatori di Protezione Civile e la Croce Rossa, l’utilizzo di automezzi, materiali e attrezzature in dotazione. In due giorni c’è stato l’allestimento del campo base nella scuola elementare Giotto, e poi si è svolta l’esercitazione che ha visto la realizzazione con sacchi di sabbia di un “soprassoglio” e una “te-

lonata” per cercare di contrastare una piena simulata in via Serraglio evitando un’eventuale esondazione. Poi è stata simulata l’evacuazione di alcune famiglie, garantendo l’assistenza medica a infortunati e persone non autosufficienti da parte dei volontari della Croce Rossa e il trasporto delle persone nel campo base. Domenica è stato aperto il campo base ai cittadini ed è stata consegnata una targa a Marino Comin, socio fondatore e presidente della Protezione Civile che ha lasciato l’incarico. “Ringraziamo Marino Comin per

il prezioso lavoro svolto e la dedizione profusa in qualità di presidente della Protezione Civile – hanno spiegato il sindaco Maddalena Gottardo e l’assessore Alessandro Ovizach – avendo conferito al gruppo una vocazione al soccorso e alla solidarietà che ha varcato i confini locali e dato lustro a tutta la comunità dolese”. G.P.

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Dolo 9 Amministrazione Approvato a maggioranza il rendiconto del bilancio 2013

Calano le entrate, Comune in difficoltà Per le entrate tributarie una diminuzione del 7,99%, dovuta all’esenzione Imu dell’abitazione principale di Giacomo Piran

I

l consiglio comunale di Dolo ha approvato, con i voti della maggioranza, il rendiconto del bilancio 2013. “L’avanzo complessivo – è spiegato in un comunicato stampa – ammonta a 4,304 milioni di euro, di cui 1,280 milioni vincolati per accertamenti di entrate tributarie ed extratributarie non ancora incassati di difficile o improbabile riscossione. 1,887 milioni sono vincolati per spese in conto capitale ed 1,136 milioni di avanzo libero difficilmente impegnabile con il livello del saldo obiettivo del Patto di stabilità”. Altro tema riguarda il

Viabiltà

Patto di Stabilità. “E’ stato rispettato, con un saldo obiettivo pari a 976 mila euro – prosegue la nota del comune – quasi un milione di entrate, dunque, che l’ente locale, per obbligo dello Stato, non può spendere per sopperire alle necessità ed esigenze dei propri cittadini”. Un capitolo a parte riguarda le entrate. “Le entrate tributarie hanno segnato una diminuzione del 27,99%, dovuta principalmente all’esenzione Imu dell’abitazione principale. Le entrate per trasferimenti correnti da enti pubblici hanno visto una crescita del 63,88%, con aumen-

to quale conseguenza diretta del riconoscimento di alcuni trasferimenti da parte dello Stato per mancate entrate tributarie. Le entrate proprie hanno visto un aumento del 4,13%. Nel complesso le entrate correnti sono diminuite del 7,17%, registrando un accertamento complessivo pari ad 11,040 milioni di euro”. Un commento arriva dall’assessore Giuseppe Pasqualetto. “E’ è doverosa la prudenza con la quale sono state affrontate le politiche di bilancio in corso d’anno, in considerazione del fatto anche che sono venuti a ridursi i mezzi fi-

Strisce blu, arrivano importanti novità per l’estate

I

l comune di Dolo ha previsto due importanti novità, entrate in vigore il primo maggio, per i parcheggi a pagamento presenti in centro. La prima è la liberalizzazione della sosta, dalle 8 alle 9 del mattino, nel parcheggio “blu” di via Vittorio Veneto. “Sulla scorta di una petizione pervenuta qualche

nanziari a disposizione dei responsabili di settore”. Il documento è stato criticato dalle opposizioni. “Dalla relazione di accompagnamento al rendiconto 2013 si rileva che si è stati costretti ad accantonare 1,28 milioni di euro per crediti di difficoltosa esigibilità, ma questo perché? – si chiedono i consiglieri del gruppo “Dolo Cuore della Riviera” in una nota – per compensare le mancate entrate pari a 210 mila euro relativamente a sanzioni del codice della strada per gli anni 2012-2013 e i 260 mila euro di mancate entrate relativamente alla Tarsu

tempo fa, con la quale si chiedeva all’amministrazione di posticipare di un’ora l’orario di attivazione della sosta a pagamento nell’area blu di via Vittorio Veneto – spiega l’assessore Giuseppe Pasqualetto – abbiamo deciso di andare incontro alle necessità dei genitori che il mattino accompagnano i figli a scuola e che faticano, in un orario di grande congestione del traffico, a trovare spazi liberi per lasciare l’auto”. Nessuna necessità di prelevare il ticket dalla colonnina anche nella

per gli anni 2011-2012, senza tener conto dei 220 mila euro relativi agli stessi anni stralciati definitivamente e le cifre relative alla Tares 2013 non ancora incassata per 416 mila euro. Dei 220 mila euro l’anno di introiti preventivati dai parcheggi a pagamento nel 2013 ne sono stati incassati la metà. Una scelta politica sbagliata e in perdita per le casse comunali, visto il costante lievitare dell’aggio e delle concessioni da riconoscere al gestore e agli enti proprietari di alcune aree”.

fascia oraria 13 - 15 valida su tutti i parcheggi a pagamento del territorio comunale. “Con questa scelta – precisa il sindaco Maddalena Gottardo – abbiamo invece dato ascolto alle necessità palesate dagli esercenti del comune di Dolo, consentendo a quanti trascorrano la pausa pranzo nei locali della nostra cittadina, di parcheggiare le vetture senza spese e consumare il pasto con la massima tranquillità”. G.P.


10 Dolo Giustizia Entro il 26 giugno dovranno essere trovati i fondi per il mantenimento del servizio

Giudice di Pace, corsa contro il tempo C’è obbligo per i comuni, di accollarsi la spesa stimata in 134 mila euro l’anno, di cui 95 mila per il personale di Giacomo Piran

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orsa contro il tempo per salvare l’ufficio del Giudice di Pace di Dolo. Entro il 26 giugno, infatti, i comuni della Riviera dovranno trovare i fondi per il mantenimento dell’ufficio giudiziario a Dolo. Il decreto ministeriale prevede, che il Giudice di Pace rimanga a Dolo, con l’obbligo per gli enti locali di accollarsi la spesa stimata in 134 mila euro l’anno di cui 95 mila euro per il personale. Il problema è la carenza di fondi dei comuni che, a causa dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità, non possono riservare personale e fondi propri per il man-

Cantieri

tenimento dell’ufficio del giudice di pace di Dolo. Per questo i sindaci si sono ritrovati in riunione a Camponogara alla presenza anche dei segretari comunali, dei responsabili dell’ufficio personale e del settore contabile dei comuni della Riviera oltre ad una rappresentanza della Camera degli Avvocati di Riviera e Miranese che da sempre sostiene il mantenimento dell’ufficio a Dolo. Durante l’incontro i sindaci e assessori presenti hanno ribadito la piena volontà di mantenere il presidio giurisdizionale a Dolo e si sono impegnati a trovare delle soluzioni per questo

progetto. “Abbiamo fatto una verifica tra tutti i comuni - ha raccontato Giampietro Menin, sindaco di Camponogara e presidente della Conferenza dei Sindaci - per valutare e capire la disponibilità di personale da trasferire all’ufficio del giudice di pace e la possibilità di mettere delle risorse economiche”. La risposta non è stata molto positiva. “Il problema - ha proseguito Menin - è che, anche a seguito di un parere della Corte dei Conti rilasciato al sindaco di San Donà, ciò non è possibile perché si andrebbe a superare il limite imposto dal Patto di

Lavori stradali per mesi in via Cazzaghetto ad Arino

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a giunta provinciale su richiesta della presidente Francesca Zaccariotto con delega alla viabilità, ha approvato il progetto definitivo ed esecutivo per l’intervento denominato “S.P. 28 adeguamento e realizzazione di un percorso ciclopedonale in via Cazzaghetto 2° lotto in Comune di Dolo, ed

Il tribunale di Dolo Stabilità per quel che riguarda le spese del personale”. I sindaci hanno deciso quindi di cercare delle soluzioni alternative. “Ognuno di noi coinvolgerà i parlamentari del territorio perché presentino interrogazioni per modificare la norma - ha annunciato il sindaco di Camponogara -. Scriveremo poi una

integrazione con tratto tra via Chiesa e via Arino opere complementari”. Il costo dell’intervento è di 190 mila euro, e si tratta di opere complementari alla pista ciclabile in corso di esecuzione in via Cazzaghetto, che sarà completata a breve. Sarà inoltre realizzato un bacino di laminazione per risolvere le criticità idrauliche di Arino. “E’ questo un intervento molto sentito - ha spiegato Francesca Zaccariotto - che vedrà la conclusione dei lavori in una

lettera, firmata da tutti i sindaci, al presidente del Tribunale di Venezia chiedendo un suo intervento”. I sindaci hanno deciso di incontrarsi nuovamente dopo la campagna elettorale per valutare lo stato dell’arte e prevedere nuove azioni.

realtà importante del nostro territorio. Nonostante i tagli e le difficoltà a reperire risorse, e il momento delicato di grande confusione istituzionale, proseguiamo celermente nel percorso di completamento di alcuni progetti di massima importanza nelle diverse zone del Veneziano. Con il supporto dei nostri tecnici stiamo risolvendo le criticità emerse con la consueta concretezza”. G.P.

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12 Fossò Politica Le opposizioni scatenate contro il sindaco e la Giunta

“Troppi proclami inconcludenti”

In Giunta

La redistribuzione delle deleghe

Compagno critica le scelte riguardanti la tassazione: i cittadini hanno pagato il 5,5 per mille e la mini Imu di Roberta Pasqualetto

L

’amministrazione di Fossò è entrata in carica da tre anni, l’opposizione fa alcune osservazioni e critiche su quanto fatto. Il consigliere Gabriele Riondato, della lista “Patto per il Paese” dice che quest’amministrazione è conflittuale all’interno e ha contato 5 dimissioni (tra maggioranza e opposizione) dall’inizio del mandato. “Il sindaco è stimato e fa il medico, due lavori impegnativi – dice Gabriele Riondato – questa amministrazione è molto prudente, è anche vero che con i tagli è difficile realizzare delle opere”. Un altro quesito di Riondato riguarda il Piano Urbanistico scaduto in maggio e legato al precedente sindaco, Guido Carraro, ancora non si conoscono le tempistiche di presentazione di quello nuovo. “Di recente è stata portata la presidenza dell’Istituto scolastico a Fossò mentre prima era a Vigonovo, questo ha comportato la riduzione degli spazi all’interno della scuola media – conclude Riondato – prima di tutto si dovevano ampliare gli spazi perché così sono in sofferenza le aule -. Inoltre questa decisione ha portato solo prestigio. La futura amministrazione si vedrà arrivare, dalle scuole elementari, due o più classi e dovrà risolvere un problema che poteva essere previsto a monte”. Anche Compagno Luciano, della lista “Vivi la solidarietà Fossò-Sandon” ha

delle critiche verso l’attuale amministrazione. “Sono stati fatti tanti proclami inconcludenti – dice l’ex sindaco Compagno Luciano – il rischio idraulico non è stato affranto in maniera seria ma solo paliativamente. Gli interventi, nella sostanza, sono poca cosa, servono investimenti più forti non bastano i modesti contributi che arrivano dalla Provincia. Il nostro paese ha bisogno di manutenzione continua per le opere pubbliche. Sono stati presentati tanti progetti ma senza concretizzarli basti pensare al campo da calcio, al palazzetto dello sport di Sandon e a piazza San Bartolome. Per quest’ultimo è stato presentato un progetto non adeguato al bando e così è stato rifiutato”. Compagno critica alcune scelte riguardanti la pesante tassazione: i cittadini hanno pagato il 5,5 per mille e la mini IMU; bocciati anche gli investimenti. “Il comune ha venduto le condotte del gas alla E-ON e con il ricavato ha estinto i mutui anziché investire nelle opere pubbliche quali: piste ciclabili, scuole e illuminazione”. Il consigliere Paolo Carraro della lista “Nuovi Orizzonti” è cosciente che la crisi è davvero forte e le amministrazioni hanno davvero pochi margini di manovra.“Penso che non ci siano motivi per avere delle posizioni dure contro questa amministrazione – dice Paolo Carraro – purtroppo i

scuola Centri estivi e Grest

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l termine dell’anno scolastico i genitori possono scegliere le attività ricreative per i loro figli. A Fossò l’offerta verte in due centri estivi: uno gestito dalla parrocchia e uno dal comune. Il Grest (gruppi estivi) parrocchiale svilupperà la sua attività dal 16 giugno, per due settimane: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 18. Il coordinatore è il parroco della frazione di Sandon, e responsabile della Pastorale Giovanile del Vicariato di Vigonovo, don Federico. Quest’anno ci sono oltre 300 iscritti che saranno seguiti e animati da una settantina di volontari, negli spazi del patronato e del campo da basket, dove è già montata una tensostruttura. Saranno utilizzati anche gli spazi esterni del parco scolastico e, in caso di pioggia, alcuni locali del comune. Sono previste attività sportive, ballo, laboratori di cucina, giardinaggio, lavoretti vari, non mancheranno le gite: una al parco del seminario minore di Rubano e una al parco acquatico di Noale. Le attività termineranno con una grande serata finale nella piazza davanti alla chiesa. Finito il Grest, il 30 giugno prenderà avvio il Serf (super estate ragazzi Fossò), giunto alla trentaduesima edizione e gestito, in convenzione con l’amministrazione comunale, dall’associazione Asd smile. Le attività cominceranno alle ore 7.45 e termineranno alle 18.10, compreso il pranzo, saranno gestite nel complesso della scuola elementare Guglielmo Marconi. Molteplici le iniziative e i laboratori per bambini e ragazzi da tre a quindici anni: dallo sport, all’animazione con canti, balli e giochi di gruppo, corsi di hip-hop e BreakDance, fino ai laboratori di giornalismo, pittura, fotografia, teatro. Per i più piccini è prevista anche una stanza per il sonnellino pomeridiano. Le gite ci saranno anche quelle al parco acquatico Idrofollie, poi montagna o parco e, per i bambini delle scuole materne, fattoria didattica. Per gli animatori la formazione è in corso dall’inizio di maggio con incontri a cadenza settimanale, in giugno si accelera con tre incontri a settimana, alla teoria si affiancherà la pratica di preparazione del materiale. “Saranno cinque settimane intense e impegnative - dice il responsabile Alberto Zancato - l’obiettivo è far rivivere un ambiente vivo e reale di svago e socializzazione dove, senza giudizi e voti finali, attraverso il gioco si apprendono anche le regole”. Le iscrizioni sono iniziate a maggio, la novità di quest’anno è che si possono fare anche online sul sito www.Asdsmile.it. La conclusione del Serf si terrà il 31 luglio con una kermesse all’interno R.P. del parco scolastico.

A Il centro di Fossò e l’ex sindaco Luciano Compagno tempi sono difficili e la legislazione di questi anni ha reso difficile il lavoro agli enti locali che hanno pochi margini di manovra. A volte si muovono con troppa prudenza e non hanno il coraggio di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Da poco è scaduto il piano degli interventi, penso si potesse predisporre per tempo quello nuovo. Dal punto di vista politico la nostra critica è che l’amministrazione non sta cercando di ricomporre le fratture con il nostro gruppo e non c’è dialogo con il bacino di centro-sinistra”.

tre anni dall’insediamento, l’amministrazione comunale di Fossò fa il punto della sua organizzazione interna. Dopo le dimissioni polemiche dell’assessore alla Protezione civile e agli Affari legali Germana Bacco, che mantiene la carica di consigliere, il sindaco Federica Boscaro ha proceduto ad una redistribuzione degli incarichi. Il consiglio comunale del 27 marzo scorso ha preso atto delle dimissioni da consigliere di Filippo Gobbato, che mantiene l’assessorato alla cultura ed alla pubblica istruzione, motivate dalla scelta di consentire la nomina di Nico Lissandron, primo dei non eletti della lista “Fossò Attiva”. A Nico Lissandron il sindaco ha assegnato la delega alla Protezione civile e allo Sport; gli Affari legali rimangono invece in capo al sindaco. “Sono molti gli impegni che ci attendono – dice il sindaco Federica Boscaro – il bilancio preventivo, l’ampliamento della scuola media, la revisione di alcune parti scadute del piano degli interventi. Senza contare i servizi e le manutenzioni da garantire ai cittadini nonostante la penuria di risorse. Dovremo non solo ampliare l’Unione dei comuni città Riviera del Brenta ma mettere da parte i campanilismi e puntare ad una fusione di comuni per mettere insieme risorse e servizi”. R.P.

Aggregazione

A luglio è in programma la Sagra di San Luigi, che si protrarrà per 10 giorni

Pro loco e parrocchia

Una estate piena di eventi La festa degli aquiloni sugli argini del Brenta

A

Fossò gli appuntanti culturali per l’estate sono organizzati dalla parrocchia, dalla Pro Loco e dall’amministrazione comunale. Tra gli appuntamenti già realizzati degni di nota, la festa degli aquiloni (25 aprile). Una giornata che ha visto affollare gli argini del fiume Brenta, fin dalla mattina. “Questo è il primo luogo in cui si riversarono per fare festa i cittadini che abitavano vicino al ponte di Sandon – dice il sindaco Federica Boscaro – quando finì l’incubo dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. C’è uno spazio riservato per i giovani che fanno musica,

partecipazioni di associazioni, stand gastronomici, giochi di una volta, attrazioni e tanti aquiloni che si librano in aria”. Il 24 e 25 maggio, la Pro Loco, ha realizzato la prima edizione delle festa del Pesce Azzurro, per promuovere la degustazione del pesce del mare Adriatico e della Laguna Veneta. “Abbiamo consolidato un’organizzazione di tutto rispetto con settantacinque iscritti e un impegno di circa quaranta soci nella gestione di ogni evento – dice il presidente Pro Loco Franco Soazi – inoltre, lo scorso febbraio, abbiamo sottoscritto una convenzione con l’amministrazione comunale per

regolare la collaborazione finalizzata a promuovere e valorizzare il territorio di Fossò dal punto di vista storico-culturale, sociale, ambientale e dei prodotti tipici locali”. Gli appuntamenti del mese di giugno sono due: domenica 15 si terrà la festa delle associazioni e dell’ambiente, e domenica 22 la biciclettata alla scoperta del nostro territorio. Da sabato 5 a lunedì 14 luglio si terrà la sagra di San Luigi: 10 giorni di festa con giostre, eventi e manifestazioni di vario genere che culminano con i fuochi artificiali dell’ultima serata. Presenti i tradizionali stand gastronomici, l’anguriara, un torneo di calcio, ballo liscio e la pesca di beneficienza. Dal 24 al 30 luglio, la parrocchia di San Giacomo a Sandon organizza la decima edizione della Sagra della Tagliatella il cui piatto forte all’interno dello stand gastronomico, sono le tagliatelle di pasta fresca. Per ricordare la tradizione contadina della pasta fatta in casa con la farina del frumento della propria terra. Come evento collaterale, domenica 14 settembre, Riviera Fiorita Fossò, organizza la biciclettata. Nel mese di luglio, Fossò parteciperà al concorso musicale per giovani emergenti “Kanale Rock Summer Contest“, organizzato in collaborazione con l’Associazione Ponte 58, la cui seconda edizione passerà da due a tre serate. G.P.


Pianiga 13 Edilizia Il sindaco soddisfatto delle istanze pervenute agli uffici al 2014

Piano casa, sono stati avviati 209 ampliamenti di Alessandro Abbadir

P

iano casa a Pianiga e in Riviera del Brenta, i dati sono positivi. Al 2014 le pratiche nel comune sono state 209. In proporzione, cioè percentualmente rispetto al numero di abitanti molte più ad esempio di un comune limitrofo come quello di Mira che di pratiche del piano casa ne ha registrate 449 o più del comune di Dolo che di ampliamenti e modifiche ne ha totalizzati 75. Alto il numero di richieste sempre in Riviera di un comune come Campolongo, che arriva a 385. “Abbiamo sempre puntato – spiega il sindaco Massimo Calzavara – ad incentivare gli ampliamenti di abitazioni già esistenti, piuttosto che continuare a creare nuove abitazioni e a cementificare il territorio esistente. Pianiga poi storicamente ha un territorio costellato di tante case coloniche da restaurare, e case costruite negli anni Sessanta e Settanta da ampliare, per far fronte ad esempio a figli che restando nello stesso edificio con i genitori, differiscono gli ingressi. I nostri uffici tecnici comunali sono completamente a disposizione dei cittadini”. Ma dati significativi sul Piano Casa sono emersi a livello provinciale anche dal rapporto che gli uffici del Servizio Pianificazione territoriale e urbanistica, che fanno capo al vice presidente e assessore all’Urbanistica Mario Dalla Tor. Dal rapporto si evince così che sono 512 dall’inizio del 2014 (quadrimestre gennaio-aprile) le pratiche ricevute dai 44 comuni della Provincia di Venezia relative all’ampliamento delle abitazioni previste dalla proroga della

Dall’inizio del 2014 in tutti i 44 comuni della provincia le pratiche ricevute sono 512 legge sul Piano casa (legge regionale 13 dell’8 luglio 2011) approvata dal Consiglio regionale nel luglio dello scorso anno. Dal 2009, quando è entrata in vigore la legge sul Piano casa, fino ad oggi, sono state ben 11.599 le pratiche presentate per l’ampliamento delle abitazioni. “Valuto queste cifre – dice Dalla Tor – positivamente, 512 pratiche presentate dall’inizio dell’anno rappresentano un numero evidente del gradimento della legge. Queste richieste di interventi nelle abitazioni, sono la chiara dimostrazione che questa legge continua ad essere bene utilizzata e recepita dai cittadini. Il nuovo piano casa approvato alla fine dello scorso anno porterà nei prossimi mesi, ulteriori effetti positivi sull’economia del territorio. Rimane comunque la volontà di mantenere una nuova cultura nel costruire, dato che le ristrutturazioni con gli ampliamenti, sono legati al rispetto am-

Il sindaco Calzavara: “Abbiamo un territorio con tante case coloniche, e degli anni ‘50 - ‘60”

Cantieri edili in programma nel territorio

bientale, attraverso l’uso del fotovoltaico e di materiali ecocompatibili, e nello stesso tempo favoriscono la riqualificazione del tessuto urbano esistente con l’obiettivo di non sprecare nuovo territorio agricolo. Questa legge è inoltre un’autentica boccata d’ossigeno per la nostra economia in un momento di crisi, che ha colpito in modo pesante il settore delle costruzioni”. Dalla Tor e anche il sindaco Massimo Calzavara valutano positivamente inoltre la proroga del Piano Casa, dal punto di vista degli effetti sull’economia, ma anche per idraulici e impiantisti nel comparto edile.

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morto all’età di 71 anni lo scorso maggio il Cavalier Paolo Minto, presidente della sezione dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri di Pianiga, conosciuto nel centro rivierasco da per il suo grande impegno sociale nel campo della beneficienza. Paolo Minto lascia la moglie Annamaria, il figlio Luca e la sorella Tosca. I funerali si sono tenuti nella chiesa di San Martino a Pianiga. La famiglia ha invitato a non donare fiori ma contributi al “Centro cardiologico Monzino” di Milano. Ai funerali c’era un picchetto d’onore dell’Associazione Nazionale Carabinieri e il sindaco Massimo Calzavara. In paese la notizia della scomparsa ha colpito tutti. “Paolo Minto - spiegano tanti residenti - a Pianiga era sempre in prima linea nell’organizzare eventi e iniziative solidali. Se qualcuno gli chiedeva un favore era sempre pronto a dare una mano”. Ha partecipato alla cerimonia funebre anche il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Chioggia Antonello Sin e il tenente della caserma di Dolo Gabriele Favero. A.A.


14 Fiesso D’Artico Commercio Iniziativa in centro del paese di Coldiretti e Cia

Mercato del contadino, boom di acquisti

Ricorrenze

festa della repubblica

Dalla campagna, in esposizione ortaggi e frutta di stagione, miele, formaggi, insaccati, carne, pane e tipicità del periodo di Giacomo Piran

E

’ stato inaugurato ufficialmente a maggio il Mercato del Contadino di Fiesso d’Artico. “L’appuntamento per chi vorrà acquistare prodotti agricoli locali – si legge in un comunicato stampa – sarà ogni giovedì mattina dalle 8 alle 13 in Piazza Marconi di fronte al municipio”. Il mercato ha avuto una “prova generale” la settimana precedente l’inaugurazione, con la presenza di 6 banchi che hanno attirato l’attenzione dei cittadini. All’inaugurazione, erano presenti Andrea Martellato (sindaco di Fiesso), Flavio Zebellin (vicesindaco di Fiesso), Elisa Marcato, Marco Cominato e Andrea Benetti (assessori), Iacopo Giraldo (presidente provinciale di Coldiretti), Michele Terrin (segretario di zona di Coldiretti) e i rappresentanti provinciali e locali della Cia - Confederazione Italiana Agricoltori. “Soddisfazione da parte delle associazioni di categoria e dall’assessorato alle Attività Produttive – prosegue la nota – che dopo un percorso di lavoro congiunto sono arrivati a costituire questo nuovo mercato, un’op-

portunità per i cittadini e per le aziende agricole. L’intento infatti è quello di offrire ai cittadini la possibilità di fare una spesa buona e conveniente, incrementando la vendita diretta di prodotti agricoli stagionali e locali come suggerisce la Legge Regionale del 25 Luglio 2008 n. 7”. Numerosi sono i prodotti che i cittadini potranno trovare nei banchi del Mercato del Contadino di Fiesso. “Le aziende agricole – precisa la nota – porteranno dalla campagna dagli ortaggi e frutta di stagione, al miele, ai formaggi, agli insaccati, carne e pane, consentendo ai cittadini di fare la spesa risparmiando e allo stesso tempo facendo conoscere le tipicità stagionali del territorio. Infatti non si tratta solo di fare una spesa conveniente, ma di cogliere e valorizzare l’ambito produttivo che caratterizza in modo significativo il territorio”. Positivo il commento del sindaco Andrea Martellato. “Arriva anche nel nostro comune il mercato agricolo veramente a km 0 – ha scritto nella propria pagina Facebook – i venditori sono i produttori di quello che

Cultura Appuntamenti

Estate Fiessese, spettacoli fino a settembre

Cartellone della rassegna “Paesaggio con Uomini”

F

este paesane, danza, musica, teatro sono gli appuntanti a Fiesso d’Artico. Per la rassegna Veneto Profondo, il progetto culturale proposto dalla biblioteca Primo Maggio e dell’assessorato alla cultura, una lista di testimonial si alterneranno in appuntanti alla ricerca delle radici venete appunto nel “Veneto profondo”. A giugno ospite Alberto Bigon grande giocatore e allenatore e uomo di Nato a Padova. Bigon fu centrocampista dal 1964 al 1982 a Padova, Spal, Foggia, Milan, Lazio, vinse uno scudetto con il Milan nel 78/79. Come allenatore è stato a Cesena, Napoli (dove ha vinto uno scudetto

nell’89/90), Lecce e Udine. Nel campo sportivo di Fiesso si terrà la grande festa della Parrocchia Santissima Trinità, fino al 16 giugno, con stand gastronomici e spettacoli serali. Dal 13 al 23 luglio la Pro Loco di Fiesso organizza la Ventiduesima festa paesana del Baccalà, un evento che ha un richiamo regionale. “Ci tengo a invitare tutta la cittadinanza a partecipare numerosa all’estate fiessese sul Naviglio – dice l’assessore alla cultura Marco Cominato – nonostante i tagli siamo riusciti a utilizzare nuove energie e rinnovati entusiasmi per valorizzare gli eventi che ci contraddistinguono in Riviera e, se me lo permettete in

S

Uno stand di un mercato del contadino verrà esposto e venduto, inoltre l’amministrazione comunale, oltre ad esigere che il 100% dei prodotti in vendita siano prodotti dal venditore, ha voluto che gli espositori siano del territorio della Riviera del Brenta. L’amministrazione ha voluto creare una ulteriore possibilità di fare la spesa garantendo solo prodotti nostrani, senza togliere nulla

Nella Barchessa Barbarigo sarà ospitata la rassegna “Paesaggio con Uomini” Italia, mantenendo una programmazione di tutto rispetto tra feste paesane, teatro, danza e musica”. In collaborazione con i volontari Fiesso e l’associazionismo locale l’Estate Fiessese prenderà il via con il Teatro Brillante ed Internazionale, gli spettacoli di danza urbana, il concerto Jazz e poi il concerto rock sul fiume nei giardini del palazzo municipale. L’estate fiessese inizierà il 2 luglio con ”A Corpi Liberi” lo spettacolo di Danza urbana del Centro Studi Danza Riviera del Brenta, poi si sposterà il 4 luglio in Barchessa Barbarigo per ospitare la rassegna “Paesaggio con Uomini“ il lavoro fa cultura con “Circo Soufflè/Cena con sposi” Pantakin Teatro Circo, Teatro del Pane. Il 7 e il 23 luglio con lo straordinario Circo teatro di Strada che porterà in scena due rappresentazioni “The Black Blues Brothers” e “Operativi”. Il 18 luglio Veneto Jazz Festival 2014, il grande concerto jazz con Bandanera Afrobeat & Pietro Tonolo presso i giardini del palazzo municipale. La rassegna terminerà il 25 luglio con il concerto Rock sul Fiume degli “Overlimits” con Autumn’s Rain. Il 13 settembre, per le festività della Riviera Fiorita, la compagnia Teatro Tergola terrà lo spettacolo “I balconi sul canalazzo” nei giardini del municipio. Il 27 settembre, per il decimo palio del Ruzante, la compagnia Teatro Tergola terrà due rappresentazioni nel parco di villa Contarini. R.P.

ai nostri commercianti abituali che continueranno ad offrire prodotti di ottima qualità ed un servizio eccellente come da tempo sanno fare”. Il Mercato del Contadino ha ottenuto un buon successo fin dai primi giorni di attivazione, con molti cittadini che si sono soffermati ad acquistare i prodotti.

i è tenuta quest’anno la celebrazione della Festa della Repubblica del 2 giugno, organizzata dalla sezione di Fiesso d’Artico dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci assieme al cavalier Antonio Badoer. La manifestazione è cominciata in piazza Marconi, dove si sono dati appuntamento autorità civili, militari, rappresentanti di varie associazioni locali e di altri paesi. E’ seguita la cerimonia dell’alzabandiera: la salita del tricolore accompagnata dall’inno nazionale e onorata dall’Associazione Lagunari. Don Carlo Targhetta ha celebrato la santa messa nella Chiesa S.S. Trinità, con l’offerta dell’olio votivo per la lampada dell’altare dell’esposizione perpetua del Santissimo. Dalla chiesa il corteo si è snodato lungo Via Zuina, Via Pertini, Via Baldana e Piazza Marconi, per arrivare attorno davanti al monumento dei caduti per l’“Onor ai Caduti”, la deposizione di una corona d’alloro sulle note della canzone del Piave. La manifestazione si è chiusa con i tradizionali G.P. discorsi commemorativi.

calzaturiero in centinaia senza Cig in deroga

“V

ogliamo un incontro urgente con Regione, Provincia e ministero per trovare una soluzione per centinaia di lavoratori del settore calzaturiero della Riviera del Brenta e del Miranese, che ora senza l’ammortizzatore della cassa integrazione in deroga non sanno più come sfamare la famiglia”. E’ questo l’urlo di disperazione che lancia Michele Pettenò, referente Filctem Cgil, dopo l’assemblea a Fiesso cui hanno partecipato centinaia di lavoratori e alla presenza della funzionaria della Regione Paola Fusetti e del rappresentante di Federmoda Matteo Ribon. “Le situazioni di crisi aziendali che continuano a verificarsi in Riviera - dice Pettenò - e l’assenza di notizie certe circa i tempi e lo stanziamento del miliardo di euro più volte annunciato dal ministro Poletti per la Cassa integrazione in deroga ci preoccupano. Da mesi oltre 200 lavoratori sono senza soldi. E molti altri, quelli appartenenti alla cosiddetta “filiera”, oggi vedono il loro

futuro nero. Se da una parte la crisi continua, dall’altra viene meno l’unica risorsa economica che dovrebbe attenuare le già precarie condizioni finanziarie di molte famiglie. Si è discusso sugli attuali ritardi nel vedersi riconoscere tale risorsa, e l’impegno assunto da tutti i presenti è stato quello di continuare a chiedere al governo nazionale di stanziare quanto serve per aiutare questi lavoratori”. Il settore calzaturiero della Riviera del Brenta recentemente ha presentato il nuovo brand sull’originalità del prodotto e la sua trasparenza in tutti i passaggi di produzione. Un marchio che metterà al riparo le aziende dalle recenti accuse di far lavorare manodopera cinese in nero per abbattere i costi di produzione. Il nuovo marchio dovrebbe essere pronto prima della fiera internazionale della scarpa di Düsseldorf che si tiene in autunno. Insomma, dovrebbe aprirsi finalmente una nuova stagione, fatta di innovazione, trasparenza e ottimismo. A.A.


Vigonovo 15 Servizi L’assessore all’ecologia e vicesindaco Filippo Fogarin illustra le novità

Nuova raccolta dei rifiuti, si parte

Tecnologia

Fotovoltaico, l’ente risparmia il 40 % con l’energia pulita

Da luglio ci sarà l’introduzione di un dispositivo “trasponder” nel bidone del secco. Entro l’anno rinnovato l’ecocentro di Giacomo Piran

D

al luglio partirà il nuovo servizio di raccolta rifiuti del comune di Vigonovo. A spiegare le novità è il vicesindaco Filippo Fogarin. “Restando ferma la raccolta porta a porta – illustra – i principali elementi di novità sono la nuova tipologia dei contenitori, che saranno più grandi da 120 litri e carrellati, i quali verranno consegnati a casa con apposito calendario. I contenitori attuali, verranno esposti in giorni prestabiliti per essere raccolti”. Capitolo a parte per chi vive in appartamenti. “E’ in programma una riunione con gli amministratori – annuncia Fogarin – con i quali sarà preso in considerazione, in alternativa alla consegna dei singoli bidoni per appartamento, il posizionamento di piazzole condominiali”. Altro elemento di novità è l’introduzione di un dispositivo “trasponder” nel bidone del secco. “Questo – commenta il vicesindaco – serve per l’identificazione del proprietario del contenitore e per la quantificazione del numero dei relativi svuotamenti”. Altro tema sono i pannolini e pannoloni. “I cinque comuni hanno predisposto una modalità di raccolta con appositi contenitori – prosegue Fogarin –. A partire da luglio a Vigonovo verranno posizionati nel territorio 6 contenitori per la raccolta dei pannolini. Potranno usufruirne coloro che hanno necessità, compilando un modulo disponibile nel

Raccolta differenziata dei rifiuti

sito e che sarà disponibile presso l’ufficio ambiente a partire da giugno con un calendario che sarà pubblicato nel sito e nelle locandine. La richiesta del servizio non comporterà costi aggiuntivi e sarà possibile usufruire del servizio con il badge personale”. Entro fine anno verrà rinnovato l’ecocentro. “Potrà accogliere – annuncia il vicesindaco di Vigonovo – anche legno, ferro, frigoriferi, lavatrici, tutti i tipi di rae, materiale elettrico”. Infine un commento. “Questo cambiamento è necessario – prosegue Filippo Fogarin – per dare la possibilità di pagare

in base a quello che si conferisce, successivamente diminuire i trasporti e realizzare una maggiore differenziata soprattutto con l’inserimento della raccolta pannoloni e con il potenziamento dell’ecocentro. Il progetto della raccolta dei rifiuti rientra all’interno del progetto per la diminuzione dell’emissione dell’anidride carbonica del 20% entro il 2020, tale progetto è della comunità europea e il comune ha aderito denominandolo Vigonovo 2020. Dal 2005 al 2010 abbiamo diminuito del 6 % l’emissione di Co2.”

S

i aggira attorno al 40% il risparmio economico sulla bolletta dell’energia elettrica di cui il comune di Vigonovo beneficerà grazie al terzo tetto fotovoltaico pubblico, installato nelle scuole di Galta con la collaborazione di Veritas e inaugurato l’11 maggio scorso. “Alla cerimonia abbiamo invitato i bambini delle scuole e le rispettive famiglie – ha spiegato il vicesindaco Filippo Fogarin – per continuare nell’opera di sensibilizzazione della cittadinanza sull’uso di energie pulite”. Due tetti sono già stati installati alla scuola elementare di Tombelle e le tribune dello stadio di Vigonovo. “L’intervento rientra nell’ambito del progetto Vigonovo 2020 – ha raccontato Fogarin – che si propone di diminuire le emissioni di Co2 del 20% entro il 2020”. Tra le prossime iniziative di sensibilizzazione alla diminuzione dei consumi e dell’emissione di Co2, ci sono la partecipazione delle ditte di Vigonovo aderenti al progetto alla Festa Parco Sarmazza del primo giugno e alla Notte Bianca del 14 giugno. “Il 14 giugno alle 19,30 in piazza Marconi a Vigonovo - aggiunge Fogarin – verrà inoltre inaugurata la prima colonnina elettrica della Riviera del Brenta per l’alimentazione delle auto elettriche”. G.P.


16 Personaggio Solidarietà Una bambina di 5 anni residente a Fossò ha ricevuto il premio bontà 2014

Aurora Maniero, un “angioletto del bene” Aurora soffre di leucemia. Ha rinunciato ai regali per il suo compleanno, e ha donato i soldi al reparto di oncoematologia pediatrica di Padova di Roberta Pasqualetto

A

urora Maniero è una bambina di 5 anni residente a Fossò che ha ricevuto il premio bontà 2014. La piccola è stata riconosciuto come la bambina più buona d’Italia e la basilica di Sant’Antonio l’ha premiata come “angioletto del bene”. Aurora soffre di leucemia ed è stata ricoverata più volte all’ospedale di Padova, dove attualmente si reca per i controlli, ha deciso di rinunciare ai regali per il suo quinto compleanno, lo scorso 29 ottobre, e di donare i soldi dei regali al reparto di oncoematologia pediatrica di Padova. Prima di Pasqua Aurora ha subito un delicato intervento di autotrapianto con le sue cellule staminali, la piccola non ha fratelli e non sono stati trovati dei donatori compatibili. Valentina è la mamma di Aurora e ci racconta il coraggio e la forza della sua piccola. “In questo periodo Aurora è a casa dall’ospedale e andiamo solo per fare i controlli necessari, per settembre speriamo che cominci ad andare a scuola regolarmente”. Come si è manifestata la malattia? “Aurora si è ammalato nel febbraio 2013 aveva sempre la febbre e accusava dei dolori, siamo andati all’ospedale di Dolo e poi ci hanno mandati a Padova. Il male è stato diagnosticato a metà marzo 2013. Lei era piccolina e le abbiamo spiegato che aveva dei vermetti

dentro di lei, adesso che è un po’ più grande sa molte più cose sul suo male. E’ una bambina molto forte e ha dato la forza anche a noi”. Com’è nata l’idea di donare i soldini del suo salvadanaio? “In ospedale ha conosciuto Chiara Girello Azzena la presidente dell’associazione Team For Children e ha visto che tanti bambini sono ammalati e hanno bisogno di essere aiutati. In un gesto spontaneo ha deciso di donare il salvadanaio che aveva a casa”. I soldi saranno utilizzati per il reparto di oncoematologia pediatrica di Padova per acquistare materiali utili quali un misuratore di pressione e altre cose per il reparto. Lo scorso 11 maggio, la bimba è stata premiata nella basilica del Santo nella quarantesima edizione del premio. “Siamo stati contattati dalla Confraternita della Basilica del Santo che ci hanno comunicato l’intenzione di premiare Aurora. E’ stato tutto molto commovente e c’era tanta gente presente all’evento”. Aurora ha dimostrato una grandezza d’animo importante ed è stata un esempio contagioso per molti. “Noi genitori siamo molto orgogliosi di lei, è stato fatto tutto spontaneamente, senza pensare di avere niente in cambio. Lei lo ha fatto con il cuore. Questi gesti spontanei sono molto importanti

perché sono fonte di ispirazione per altri, che vogliono fare qualcosa di buono, purtroppo i bambini che hanno bisogno sono tanti”. Quali sono state le difficoltà economiche e personali che ha affrontato la vostra famiglia? “Per quanto riguarda l’impegno economico ha pensato a tutto la sanità pubblica per quello personale e psicologico siamo fortunati perché abbiamo avuto vicini i parenti e gli amici”. Come trascorrerete l’estate? “Per l’estate non abbiamo ancora pensato cosa fare dobbiamo parlare con i medici e poi decideremo sul da farsi”. Che cosa farà da grande Aurora? “Il suo sogno è di fare la dottoressa degli animali”. L’associazione Team for Children Onlus nasce nel giugno del 2009, le sue radici sono profonde come l’impegno e la passione di Chiara Girello Azzena, che da dieci anni collabora a stretto contatto con i medici della clinica di oncoematologia pediatrica di Padova, diretta dal Prof. Giuseppe Basso, contribuendo significativamente a finanziare la scuola in ospedale, a finanziare contratti per giovani medici e progetti di ricerca, ad aiutare le famiglie dei piccoli ammalati, a promuovere le attività

Aurora Maniero ricreative e le iniziative di sostegno anche a favore di bambini stranieri provvedendo all’accoglienza e alle cure necessarie.

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Economia 17 Società I dati della Caritas e dell’Ulss 13 fanno paura

Emigrazione e povertà flagellano la Riviera Nel 2013, 700 giovani dai 18 ai 34 anni dalla Riviera del Brenta e dal Miranese sono emigrati all’estero. 650 le famiglie aiutate in Riviera con pacchi alimentari di Alessandro Abbadir

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overtà ed emigrazione, due facce della stessa medaglia, quella della crisi economica. Un flagello che dal 2008 colpisce in maniera sempre più forte il tessuto sociale ed economico dei 17 comuni del comprensorio. Veniamo all’emigrazione. Quasi 700 giovani dai 18 ai 34 anni dalla Riviera del Brenta e dal Miranese, sono emigrati all’estero nell’ultimo anno per cercare lavoro e la prospettiva è che in Italia non ci tornino più. Le destinazioni? I ragazzi puntano sull’Australia, le ragazze più sui paesi europei. A spiegare questo fenomeno è il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 Fabio Livieri. ”Dall’inizio del 2013 – spiega Livieri – circa 400 giovani dall’area della Riviera del Brenta e 300 dai comuni del miranese, hanno deciso di lasciare il nostro territorio perché non offre più alcuna prospettiva di lavoro. Non si tratta solo di persone laureate o specializzate, non è più una “fuga di cervelli”, ma una fuga generalizzata da un’area che non offre a loro alcuna prospettiva di reddito“. Livieri fa una

analisi sociale delle classi di provenienza dei giovani emigranti. Partono soprattutto figli di operai e di impiegati mentre i figli dei ceti medio - alti, o se la cavano con “assunzioni cooptative ” o l’urgenza di trovare una occupazione per loro, non è cosi impellente“. Chi parte però difficilmente torna. Le mete preferite delle ragazze sono la Francia, il Regno Unito e la Germania. Poco ambite le mete invece come gli Stati Uniti, mentre alcuni apprezzano paesi come il Brasile in pieno sviluppo economico. “I ragazzi vanno anche per imparare le lingue – spiega Livieri – e poi la vacanza studio si trasforma in stanzialità”. Poche le persone oltre i 40 anni che si sono avventurate ad emigrare nel 2013. Meno di un centinaio nel comprensorio. “Se i giovani che sono emigrati sono quasi 700 – dice Livieri – chi ha più di 40 anni ha di solito affetti familiari, impegni economici (mutuo ecc.) e figli già nati. Se si spostano si sposta tutta la famiglia, ed è molto più difficile farlo senza essere sicuri di avere un lavoro nel paese ospitante”. L’altro

acrib Compratori dall’ex Urss

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maggio Acrib, UniCredit, ICE-Agenzia e Padova Promex hanno organizzato un Incoming con buyers provenienti da Russia, Kazakistan e Ucraina per mostrare direttamente e raccontare a potenziali acquirenti il valore distintivo del proprio prodotto; creare nuove occasioni di business in mercati ad alta potenzialità di crescita; supportare la filiera con un’azione di sistema che coinvolge operatori attivi sullo scenario internazionale. Le imprese associate hanno potuto incontrare 11 grandi buyers selezionati da Ice provenienti da Russia, Kazakistan e Ucraina, paesi dove già oggi il comparto calzaturiero italiano registra buone performance con volumi di export in crescita a fine 2013 rispettivamente del 9.3%, del 7,2% e dell’8,8% (fonte Istat). In Russia in particolare le imprese potranno aggiungersi alle 400 aziende italiane già operative in quel paese, con un volume di affari che supera i 10 miliardi di euro. L’iniziativa ha permesso di presentare direttamente il valore aggiunto e la qualità del prodotto ‘Made in Veneto’e di definire accordi commerciali, anche con l’ausilio di UniCredit, banca con una capillare rete internazionale di banche proprie (solo in Russia, UniCredit è la banca internazionale leader e l’ottava banca del paese) e con strutture di supporto specializzate, e di Ice, con il suo network di specialisti presenti in 65 stati in tutto il mondo. “La calzatura della Riviera del Brenta è espressione di un unicum, costituito da tradizione, ricerca, innovazione e qualità – dichiara Siro Badon –. Sperimentare direttamente nei luoghi in cui nasce un

aspetto della crisi è la povertà e a certificarlo sono i numeri davvero impressionanti delle famiglie aiutate dalle parrocchie in Riviera con pacchi spesa per riuscire a tirare avanti. Solo a Mira sono quasi 300 che vanno a prendere il pacco ogni 15 giorni; nel comprensorio dei dieci comuni oltre 650. E se fino a pochi anni fa a chiedere aiuto erano soprattutto gli stranieri, ora ci sono tantissimi italiani. “A Mira – dice Francesco Vendramin, referente della Caritas della Riviera – le famiglie che erano aiutate dalle parrocchie di Mira Taglio, Mira Porte, Marano, Gambarare, Borbiago, Malcontenta e le due di Oriago con pacchi spesa, erano 160 a fine 2011. A prendere i pacchi ogni due settimane arrivavano metà extracomunitari e metà italiani. Ora le famiglie che sono aiutate dalle parrocchie sono più di 300 e in percentuale quasi l’80% sono italiane e solo il 20% straniere. Nel 2007 i pacchi dono destinati alle famiglie erano per il 90% indirizzati agli stranieri. Ora la percentuale di fatto è capovolta”. Alle 300 famiglie di Mira

se ne devono aggiungere altre 350 aiutate dalle parrocchie degli altri comuni. “Per gli stranieri – spiega Vendramin, che gestisce sempre per la Caritas la casa alloggio San Raffaele – il discorso con la crisi è radicalmente cambiato. Tantissimi extracomunitari attualmente, visto che non ce la fanno ad andare avanti senza lavoro, mantenendo la famiglia, mandano a casa nei paesi di origine moglie e figli per nove mesi e li ospitano solo nel periodo estivo. Risparmiano così su

Artigiani A Forte Poerio

Festa per la Convenzione con le banche

prodotto fashion, partecipare alla fase creativa e realizzativa con visite al Politecnico Calzaturiero e nelle aziende: tutto questo può costituire per un operatore straniero un’esperienza emozionale e motivazionale insostituibile rispetto a qualsiasi mezzo di comunicazione convenzionale”. “Le imprese del distretto calzaturiero del Brenta – sottolinea Gino Garbin – rappresentano già un’eccellenza e un esempio per il manifatturiero italiano, con i loro elevati livelli di export. Ora si tratta di crescere su quei mercati in cui le opportunità sono elevate e che UniCredit già presidia con le proprie banche e con i propri esperti, in grado di assistere le imprese italiane a 360°”. “La nostra presenza – evidenza Ines Aronadio - risponde a quello che è diventato un imperativo per le imprese italiane e cioè implementare i propri flussi di export. Il supporto di Ice-Agenzia si sostanzia nella selezione e nell’accompagnamento dei buyers, nonché nel supporto degli associati del Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta nello sviluppo di contatti commerciali”. A.A.

Un’immagine della festa

G

rande festa per l’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” lo scorso maggio presso la sede del “Consorzio Casa Artigiana - Casa Futura” al Forte Poerio a Mira. Nell’occasione è stata presentata la Convenzione recentemente sottoscritta con sette istituti bancari presenti nel territorio (Carive, Unicredit, Banca del Veneziano, Veneto Banca, Banca Mediolanum, Banca Popolare di Vicenza e Volksbank) a favore dei cittadini e delle imprese. Il settore della “filiera casa” è uno dei più numerosi all’interno dell’associazione Artigiani della Riviera e conta 450 aziende sulle 1100 associate degli artigiani. A spiegare l’iniziativa sono intervenuti il presidente degli Arti-

giani, Salvatore Mazzocca, e il segretario Franco Scantamburlo. “Recentemente come Associazione Artigiani - hanno spiegato - abbiamo sottoscritto una Convenzione con sette istituti di credito allo scopo di favorire gli interventi di ristrutturazione, recupero, di manutenzioni straordinarie e di interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici, privati o di proprietà delle stesse imprese. L’obiettivo è finanziare i privati cittadini e gli stessi imprenditori che intendono intervenire sugli edifici e di beneficiare delle detrazioni fiscali previste”. La Convenzione è stata poi spiegata approfonditamente. “La Convenzione, infatti - hanno proseguito Mazzocca e Scantamburlo - si pone l’obiettivo di pro-

cibo, bollette e affitti e risparmiano loro una vita di stenti e umiliazioni”. Chi sono, fra i residenti, quelli che si trovano in difficoltà maggiore? Fra le molte famiglie che chiedono costantemente aiuto ai Comuni per poter avere l’affitto e le bollette pagate, visto che con la perdita del posto di lavoro non ce la fanno, ci sono giovani coppie di precari finiti in miseria anche con bimbi a carico. Tanti anche gli anziani e sempre più i padri separati.

Per Campalto, sindaco di Campolongo, Casa Futura diventerà fulcro dell’urbanistica sostenibile della Riviera muovere un’opportunità di finanziamento ad hoc proprio per favorire gli interventi sugli immobili. La Convenzione con le banche, prevede il finanziamento costruito su misura e tarato sui benefici fiscali previsti e questo, permetterà alle imprese artigiane di poter contare su commesse garantite dal punto di vista di copertura economica, permettendo di conseguenza un maggior vantaggio competitivo sulla costruzione dei preventivi”. L’associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta” ha poi coinvolto anche le amministrazioni locali e i sindaci. “Allo scopo di agevolare gli interventi - ha concluso Franco Scantamburlo - abbiamo coinvolto i sindaci dei comuni della Riviera del Brenta affinché siano accelerati i tempi per autorizzazioni”. Per promuovere l’accordo sono stati stampati 30 mila volantini divulgativi oltre ad organizzare la Festa al Forte Poerio. Alla manifestazione hanno partecipato quasi cento persone tra cui sindaci, assessori, artigiani del settore casa e cittadini. Durante la presentazione dell’iniziativa è arrivata anche la proposta di Alessandro Campalto, sindaco di Campolongo, che detto che Casa Futura potrebbe diventare il fulcro dell’urbanistica sostenibile ed ecologica della Riviera del Brenta. La proposta ha ottenuto il sostegno degli altri sindaci e assessori presenti. G.P.


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VIAGGIO IN

PROVINCIA

Spiagge e mare A maggio la Fondazione per l’educazione ambientale ha ufficializzato i riconoscimenti

VENEZIA

Bandiere Blu, Chioggia fra le spiagge eccellenti

Il Veneto sale così a quota 7 vessilli rispetto allo scorso anno e vanta oltre 100 chilometri di litorale Blu: ottima qualità delle acque e dei servizi di Ornella Jovane

L

itorale veneto tutto blu quest’anno con lo storico, quanto a lungo atteso, traguardo di Chioggia, che riesce ad ottenere, per la prima volta, l’ambito riconoscimento. Sono infatti salite a 7 le bandiere blu che dallo scorso maggio sventolano sulle nostre spiagge: Bibione, Caorle, Eraclea, Cavallino Treporti, Lido di Venezia e la new entry Sottomarina si possono fregiare del prestigioso vessillo assegnato dalla Fee, Foundation for Environmental Education, che premia la qualità delle acque e quella dei servizi delle località balneari in un’ottica di sostenibilità ambientale. Una classificazione che ricerca l’eccellenza e che per questo motivo rappresenta un buon viatico per “orientare” le scelte delle vacanze dei turisti più attenti. “Il Veneto - ha infatti osservato con soddisfazione il presidente del Veneto Luca Zaia all’indomani dell’assegnazione delle Bandiere blu - è la prima regione turistica d’Italia e ogni volta che vengono diffuse classificazioni attendibili se ne capisce la

finissima, attrezzata, sicura, accessibile, servita, con alcuni tratti del tutto liberi, gli altri gestiti con grande intelligenza in concessione”. “Credo - ha concluso - che il Veneto sia la Regione che ha la maggiore estensione di spiagge premiate”. “Un esame davvero serio e molto complicato, che quest’anno abbiamo superato a pieni voti!” si compiace il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson per il risultato della città e plaude all’impegno del suo assessore al Turismo. Silvia Vianello, e di tutte le categorie del turismo e della pesca che hanno con profitto fatto squadra. La Fondazione per l’educazione ambientale, Fee, premia annualmente anche gli approdi turistici e ne valuta la qualità e la quantità dei servizi erogati, compatibili con l’ambiente. In Italia sono stati 62 i premiati, di cui 6 in Veneto: Marina di Albarella nel Delta del Po; Darsena Le Saline a Chioggia; Porto Turistico di Lio Grando; Marina del Cavallino; Porto Turistico di Jesolo e Darsena dell’Orologio di Caorle.

ragione. Che praticamente tutto il litorale veneto possa fregiarsi nel 2014 della Bandiera blu conferma l’eccellenza delle nostre località balneari, uno dei punti di forza di un’offerta turistica unica per completezza e qualità”. In realtà la crescita del trend è nazionale, con 21 nuovi ingressi che portano a 269 il totale delle località segnalate nella nostra penisola e a 140 i relativi Comuni (cinque in più rispetto allo scorso anno) premiati. La Liguria è la regione che conta il maggior numero di sigilli di qualità, 20 in tutto, mentre l’Abruzzo si fa notare per l’arretramento di posizioni e, fermandosi a quota 10, perde ben 4 bandiere. “Il numero delle spiagge blu di per sè dice poco, rispetto a regioni che ne hanno di più. Di fatto è blu tutto il litorale veneto, dal confine con il Friuli Venezia Giulia alla foce dell’Adige” ha commentato l’assessore veneto al Turismo Marino Finozzi. “Sette spiagge - ha specificato - che significano oltre 100 chilometri di sabbia

Servizi

il governatore del veneto contro le Previsioni meteo sbagliate: “Fanno male al turismo”

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l presidente della Regione Veneto, tuona contro le previsioni meteo sbagliate, soprattutto fatte per i giorni strategici dal punto di vista del turismo. E’ accaduto anche nel week-end del 17-18 maggio scorso quando un’ipotesi di mal tempo, rivelatasi poi infondata, ha avuto una ricaduta negativa sui flussi turistici del fine settimana. Gli albergatori dell’Associazione di Jesolo denunciano infatti che in quel fine settimana c’è stata una flessione tra il 30 e il 50 per cento dei flussi turistici “per colpa delle previsioni meteo imprecise o sbagliate”. “I meteorologi che mettono un dito sul Nord Est e che pensano che non ci sia differenza tra Trieste, Chioggia, Verona o Trento - si lamenta il governatore veneto Luca Zaia - fanno danni economici incalcolabili mentre a tutti serve più accuratezza, specie in una regione come il Veneto in grado di attirare flussi notevoli di ospiti anche in questo periodo, ma che non possono essere scoraggiati da una indicazione errata”. “Una previsione negativa che non si verifica - conclude - spinge infatti decine di migliaia di persone a cambiare programma e a rimanere a casa, anche se la situazione meteorologica si rivela poi differente da quanto annunciato. Servono previsioni mirate la cui attendibilità, rispetto alle diverse località, sia molto maggiore”. O.J. A.A.

MEDIA CRESCIUTO DEL 30 PER CENTO L’INTERESSE DI GIORNALI E TV SUI NUOVI ITINERARI TURISTICI DEL VENEZIANO

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l territorio veneziano come proposta educational sempre più allettante per i giornalisti di tutto il mondo che, al di là degli itinerari più noti e dei “pacchetti” convenzionali, si spingono oltre esplorando e proponendo percorsi originali e alternativi. Il fenomeno emerge dall’analisi dei dati in possesso dell’Azienda di promozione turistica (Apt) della Provincia di Venezia che registra un +30 per cento, nell’ultimo anno, di richieste da parte di testate giornalistiche e reti televisive nazionali e internazionali per itinerari turistici fuori dalle rotte

di viaggio più note. Venezia col suo centro storico rimane un soggetto di grande interesse ma l’entroterra provinciale viene scrutato con una rinnovata curiosità per forme di turismo ed enogastronomia slow, o per percorsi lungo la direttrice storico-culturale, o lungo il litorale e la laguna veneta, con attività di bird watching, di pesca-turismo o di trekking e cicloturismo, e turismo fluviale, quelli che tecnicamente vengono chiamati “educational tour”. Negli ultimi mesi si sono rivolti all’Apt, tramite le sedi Enit (l’ente

nazionale del turismo) nel mondo e la sezione turismo della Regione del Veneto, la rete televisiva britannica BBC, il quotidiano francese Le Figaro, quelli inglesi The indipendent e Daily Express e il tedesco Suddeutsche Zeitung. Hanno acceso le loro telecamere sull’entroterra del Veneziano emittenti francesi, inglesi ma anche la giapponese NHK BS Premium. Non mancano le manifestazioni di interesse delle italiane Rai 2 per Voyoger e Sereno Variabile, i magazine Starbene e Donna Moderna. O.J.

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Spazi aperti 23 3 Territorio Arrivate agli uffici 251 comunicazioni per l’utilizzazione di reflui zootecnici

Controlli in agricoltura per preservare l’ambiente di Alessandro Abbadir

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gricoltura, controlli continui per evitare inquinamenti e infrazioni delle normative di rispetto ambientale. E’ questo il dato saliente del lavoro svolto dagli uffici ispettivi della Provincia di Venezia nell’ultimo anno. “L’anno scorso – spiega l’assessore provinciale Lucio Gianni – sono pervenute 251 comunicazioni per l’utilizzazione agronomica dei reflui zootecnici e delle acque reflue, 125 comunicazioni per l’uso agronomico dei sottoprodotti della vinificazione. E’ inoltre continuata la collaborazione con il servizio ambiente, per i sopralluoghi relativi all’autorizzazione integrata ambientale (Aia). Per quanto riguarda situazioni di disagio (odori, presenza di mosche, abbandono di reflui, ecc.) nel corso del 2013 sono stati effettuati 17 specifici controlli, anche a campione, in collaborazione con la Polizia provinciale. L’applicazione della direttiva nitrati è oggetto di particolare attenzione da parte dell’Unione europea (Ue) e quindi della Regione, che proprio per questo organizza incontri periodici, da cui è

emerso che la nostra Provincia è sostanzialmente l’unica ad essere sistematicamente in regola con la verifica delle comunicazioni. Inoltre sempre nel 2013 sono pervenute e sono state istruite nei tempi previsti 92 richieste di valutazione dei danni arrecati dalla selvaggina alle colture agrarie”. Ma non c’è stata solo azione di controllo. La Provincia infatti ha puntato molto alla valorizzazione di prodotti della terra come i funghi con l’iniziativa “I funghi incontrano le tipicità alimentari e la cultura del territorio”, un ciclo di dodici eventi distribuiti sul territorio provinciale per la promozione e la

ADOTTAMI Bingo. Bretton puro, circa 3 anni, maschio. Carattere buono, coccolo, un po’ cicciottello. Il suo padrone non può tenerlo, deve affidarlo quanto prima . Dobbiamo trovare prestissimo una famiglia. E’ urgente la sua adozione. Non chiami la categoria dei cacciatori. APPELLO URGENTE. Aria. Femmina, taglia piccola, circa 6-7chili circa; ha 2 -3 anni. E’ figlia dell’ignoranza più assoluta e della crudeltà dell’essere umano. Anche se molto sofferente ha un carattere meraviglioso. Cerca l’affetto che mai ha ricevuto e una famiglia. Star. Femmina molto anziana, taglia piccola, circa 5 chili. Recuperata dietro un supermercato dove fanno raccolta rifiuti. Cerchiamo famiglia amorevole che l’accolga non lasciamola dentro un canile. Tremy. Femmina, taglia media, circa 18-20 chili, di 3-4 anni . Buonissima ed estremamente sensibile. Tremy è stata recuperata da una tragica situazione. E’ un angioletto ha delle caratteristiche uniche. Deve assolutamente trovare una famiglia che sappia ridarle fiducia ed abbia la pazienza di regalarle tutto il tempo necessario. Poppy. Maschio, taglia piccola, circa 6-7 chili. Ha 10 anni . E’ un cagnetto molto sfortunato Vissuto sempre in famiglia, senza essere mai stato tenuto in considerazione. Tra pochi giorni per Poppy si apriranno le porte del canile. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus 3289620233

valorizzazione di un intero territorio. Insomma non solo agriturismo ma anche ristoranti, taverne e trattorie; un viaggio attraverso il gusto, il bello e il genuino per conoscere città e paesaggi e la loro storia in collaborazione con le Proloco. Altre iniziative sono state realizzate con le associazioni micologiche provinciali, le associazioni delle strade del vino e del radicchio di Chioggia Igp oltre alle associazioni dei ristoratori, dei produttori agricoli e rappresentanti di Slow Food. “Il settore - conclude Lucio Gianni - oltre a seguire tutte le pratiche inerenti i finanziamenti europei e ai controlli in agricoltura, ha scelto di mantenere un’attenzione alta e costante per la promozione dei nostri prodotti, valorizzando il ruolo prezioso delle proloco per una capillare promozione delle tipicità enogastronomiche, della storia e della cultura della nostra terra, dei nostri comuni, della nostra gente. Un patrimonio di attività promosse con l’obiettivo di ottenere ricadute positive sulla promozione delle nostre tipicità e delle eccellenze.

In Villa Venier a Mira

UN CONCORSO PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO TURISTICO

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remi alle scuole di tutto il Veneto per un concorso teso a valorizzare il patrimonio architettonico regionale delle Ville venete. E’ giunto a conclusione infatti a fine maggio in villa Venier a Mira il progetto scolastico dal titolo “Le Ville venete: una risorsa da conoscere, valorizzare, promuovere”, promosso dall’Istituto Regionale Ville Venete, Veneto Promozione, Miur Veneto e Regione del Veneto Il progetto riservato alle scuole primarie e secondarie della regione, puntava alla realizzazione di elaborati multimediali, musicali o letterari in forma di fiaba per avvicinare le giovani generazioni al proprio patrimonio culturale e territoriale. Le scuole che sono state premiate, sono sei: per la sezione destinata alle scuole secondarie di secondo grado l’Istituto statale Masotto di Noventa Vicentina; per la sezione dedicata alle scuole secondarie di primo grado l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Pianiga e l’Istituto Comprensivo Baseggio di Marghera (entrambe in provincia di Venezia); per la sezione scuola primaria, la San Giovanni Bosco di Chiampo (Vicenza). La commissione giudicatrice ha deliberato all’unanimità di assegnare anche due menzioni speciali alla scuola per l’infanzia Madonna dell’Annunciazione di Borbiago a Mira (Venezia) e alle classi II A e B dell’Istituto comprensivo di primo grado Barbarani di Minerbe (Verona). Alla consegna dei premi sono seguite le esibizioni musicali delle scuole vincitrici e l’intrattenimento dell’”Orchestra giovanile di Bassano del Grappa”. La conclusione della manifestazione si è tenuta con la merenda nel parco. A.A.


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Il Veneto svolta a sinistra?

La vittoria del Pd è tutta farina di Renzi

Dagli artigiani agli industriali, un coro di consensi per il giovane premier. Ma gli elettori sono sempre più mutevoli nelle loro scelte, e la conquista del voto non passa più per l’ideologia. Contano solo i risultati concreti di Germana Urbani

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oger De Menech, segretario regionale quistare palazzo Balbi. Il Veneto già balena del Partito democratico, si lascia an- bianca, già terra promessa di Forza Italia, dare a caldo: “La nostra vittoria è un già roccaforte della Lega, si è dunque imterremoto politico, siamo il primo partito in provvisamente risvegliato di sinistra? Cosa Veneto ma soprattutto i risultati di queste è successo alle partite iva, agli artigiani, elezioni dimostrano come il sistema delle perfino agli operai che tenevano in tasca la destre e della Lega stia attraversando una tessera della Cgil e quella del Carroccio? Si profonda crisi; non sono più loro il punto di sono già spente le 5 stelle di Grillo, primo riferimento della politica veneta e naziona- partito con più del 25 per cento dei voti aple. Anche i cittadini Veneti sono stanchi di pena un anno fa? “Questo 2014 somiglia tanto al 1994 annunci e promesse mai realizzate; con il voto hanno dimostrato di essere disponibili – dice Paolo Feltrin, politologo tra i più a far cambiare verso anche alla nostra regio- consultati, coordinatore dell’osservatorio elettorale del consiglio ne, ed affrontare una regionale – perché c’è sfida che deve vedere Hanno votato la sensazione che stia la nostra comunità 64 veneti su 100 iniziando una nuova pronta al cambiamen- e il Pd è passato epoca”. Ed è da queto dopo troppi anni di in cinque anni sta osservazione, che immobilismo. Siamo dal 20,3 al 37,5% coglie un sentimento pronti a cogliere la largamente diffuso anche a prescindere sfida delle regionali del 2015!!”. Non capita spesso di vedere comuni- dai numeri, che è forse possibile partire per cati stampa che si chiudono con due punti spiegare il Veneto che avanza. Allora l’uoesclamativi, ma questa volta ci sono tutte mo nuovo era Silvio Berlusconi, vent’anni le ragioni per esultare. Va bene che hanno dopo si chiama Matteo Renzi. Renzi “ultima spiaggia per l’Italia”, votato solo 64 veneti su 100, ma in cinque anni il Pd è passato dal 20,3 al 37,5 per aveva dichiarato prima del voto il presidencento. E dopo aver inghiottito tanti rospi te degli industriali veneti Roberto Zuccato. amari, questa volta potrebbe davvero con- Renzi che ottiene il 34 per cento del voto

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Matteo Renzi artigiano, secondo un sondaggio realizzato da Confartigianato Veneto a un mese dalle urne. Renzi che, dice il patron di Diesel Renzo Rosso, “è l’unico che può fare qualcosa di positivo ora in Italia”. Lo spostamento di voti è in gran parte dovuto alla lui, al credito personale che ha saputo riscuotere in un momento di estrema difficoltà per il paese e in una campagna elettorale che né Berlusconi né Grillo hanno saputo interpretare in maniera adeguata: tutto preso nei suoi problemi personali il primo, apocalittico e poco comprensibile il secondo. Non sembra essere, invece, quello di Renzi un successo frutto di uno spostamento ideologico dell’elettorato. Non solo gli esperti di flussi elettorali dell’Istituto Cattaneo hanno subito certificato la mancanza di ogni “sfondamento” nell’area di centrodestra, ma il voto per i sindaci ha mostrato

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forti differenze da quello per le europee. In un caso come nell’altro, si vota sempre più la persona, si giudica la sua credibilità più che il nome del partito. Al punto – giusto per citare il caso più emblematico – che il trionfo veneto di Renzi è andato di pari passo a Padova, la principale città chiamata al voto, col sofferto risultato di Ivo Rossi, con un partito che sulle amministrative ha preso 16 punti percentuali in meno rispetto alle europee e col flop dei candidati renziani nelle preferenze per il consiglio comunale. Ecco perché, fatta una larga apertura di credito a Renzi, il Veneto ha spiegato subito a quali condizioni il sostegno al centrosinistra potrà durare nel tempo. “Il premier non sbagli indirizzo – ammonisce il presidente regionale di Confartigianato Giuseppe Sbalchiero – quando viene in Veneto è bene che faccia tappa alle nostre assemblee.

Deve ascoltare la piccola impresa, comprendere i suoi problemi e sostenere i suoi progetti, se intende mantenere il consenso che ha avuto”. E Andrea Tomat, già presidente di Confindustria, patron di Lotto e Stonefly, è ancora più esplicito nella sua analisi: “È stato un voto pragmatico, una richiesta di stabilità e riforme. L’ideologia non c’entra, anzi Renzi piace perché mostra di essere andato oltre gli schemi del passato e promette di cambiare davvero il suo partito”. Un fisco meno oppressivo, riforma della pubblica amministrazione, sostegno ai redditi per far ripartire i consumi, più attenzione al mondo della piccola impresa e meno sudditanza nei confronti degli interessi di grandi aziende e sindacati. Su questo, nei prossimi mesi, Renzi si gioca la fiducia ricevuta. E su questo, con ogni probabilità, il Pd si gioca anche le sue carte per conquistare la regione.

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Il Veneto in primo piano 11 25 L’analisi del voto

Veneto diviso a metà, ora il centrosinistra punta alla Regione

di Germana Urbani

37,5

per cento, per un totale di 899 mila e 723 voti. Più che la percentuale, su cui influisce un’affluenza logicamente più bassa di quanto non avvenga alle politiche o alle regionali, è il numero assoluto di consensi quel che conta. Il Pd versione Renzi è il primo partito veneto, e dal suo bottino di voti si può iniziare a fare qualche calcolo per capire come è cambiato lo scenario e quali possibilità ci siano che, per la prima volta, il Veneto elegga il prossimo anno un presidente di sinistra. Lo scorso anno alle politiche Bersani di voti ne raggranellò 628.384: il balzo in avanti è clamoroso, 271 mila voti in più. Ma da dove sono arrivati? In attesa di studi più precisi, l’occhio degli analisti si è subito appuntato su tre dati eloquenti. Il centrodestra, innanzitutto, non ha pagato più di tanto dazio a Renzi. Non sono più i tempi della trionfale elezione di Zaia con quasi il 60 per cento dei voti, ma comunque Lega, Forza Italia, Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia han-

no messo insieme 880.627 voti, appena 25 mila in meno dello scorso anno. Certo, la frammentazione delle sigle, la divisione a Roma tra chi sta al governo e chi all’opposizione, le rivalità che sul territorio si trasformano spesso in guerre personali contano, nell’immagine da opporre a Renzi e nell’efficacia del lavoro politico. Ma considerando che l’elettorato di centrodestra è più incline all’astensionismo, ci sono tutti i margini per considerare la partita per la rielezione di Zaia apertissima, specialmente se la sua maggioranza ritroverà una sufficiente compattezza. A favore di Zaia potrà giocare anche il nuovo equilibrio tra i partiti, con la Lega che supera (anche se di poco, 15,2 contro 14,7 per cento) Forza Italia e con l’indubbio successo mediatico di Matteo Salvini, che ha saputo ridare al Carroccio quello smalto che pareva smarrito col tramonto di Bossi e gli scandali interni. Il dato più clamoroso, anche se atteso da tutti, è invece il crollo di Scelta Civica. Il movimento tenuto a battesimo da Mario Monti si è perso per strada, tra litigi e scissioni:

i volti

un anno fa aveva attirato il voto di quasi 300 mila veneti, pescando molto anche nel mondo cattolico in cerca di una diversa rappresentanza, questa volta è stato scelto da appena 20 mila elettori. E non sfugge a nessuno che il suo calo è quasi esattamente pari alla crescita del Pd, come se quel voto moderato che non aveva avuto fiducia in Bersani sia stato oggi sedotto e conquistato in grandissima parte dal messaggio di Renzi. C’è però un terzo aspetto da tenere nel dovuto conto, ed è il forte calo del Movimento 5 Stelle, che in dodici mesi ha perso anch’esso per strada 300 mila voti. In parte rifugiatisi di nuovo nell’astensionismo, in parte forse tornati nell’alveo del centrosinistra da cui provenivano. Il peso di Grillo rimane comunque significativo, con 476 mila voti che ne fanno di gran lunga il secondo partito regionale sfiorando il 20 per cento del totale. Di alleanze, c’è da scommetterci, i grillini non ne faranno nemmeno in Veneto. Ma visto che alle regionali si vota col turno unico, recuperare anche

una parte di quel mezzo milione di consensi in nome della “scelta utile” potrebbe fare la differenza tra due blocchi che oggi si fronteggiano ad armi pari, anche se con diverso spirito ed entusiasmo: con che strategie, con quali volti e con qualeiparole d’ordine, sono gli interrogativi che terranno ben impegnati gli “spin doctor” nei prossimi mesi. A destra come a sinistra.

ecco i veneti cHe volano in euroPa

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lessandra Moretti regina delle preferenze. Sernagiotto brucia per duemila voti Lia Sartori. Eletto David Borrelli, primo consigliere comunale nella storia dei 5 stelle Era vicesindaco di Vicenza quando Bersani la scelse come sua portavoce alle primarie del 2012 e, in una infelice dichiarazione a Radio 24, definiva Renzi “misogino, costruito e maschilista”. Acqua passata. Il partito adesso è tutto col suo segretario e lei ora è per tutti “miss preferenze”. Con 230 mila voti Alessandra Moretti è il volto nuovo (e bello) del Pd veneto, per metà proiettata a Strasburgo e per metà con la testa già alle regionali del prossimo anno, pronta a ripetere la stessa strada di andata e ritorno già percorsa da

Debora Serracchiani in Friuli. Con lei il Pd veneto porta in Europa l’ex sindaco di Padova ed ex ministro Zanonato, che sfiora quota 100 mila mettendosi tutti gli altri alle spalle. Due anche gli esponenti di Forza Italia: Elisabetta Gardini, riconfermata con quasi 68 mila preferenze, e l’assessore regionale Remo Sernagiotto che ha fatto piangere lacrime amare all’uscente Lia Sartori. Tra i 5 Stelle brilla David Borrelli, trevigiano, primo consigliere comunale nella storia del movimento nel 2008. Nella Lega Flavio Tosi arriva a 99 mila preferenze ma rimane a fare il sindaco: al suo posto subentra Mara Bizzotto. Tra i bocciati illustri, Sergio Berlato, Antonio Cancian e Clodovaldo Ruffato.

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26 Il Veneto in primo piano 12 Musica e divertimento per i giovani

DieciDieci Summer Tour al via! Partito a Rovigo con oltre 6.000 presenze, il Tour toccherà le più belle piazze del Veneto, prossima tappa il 28 giugno a Sottomarina

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elle province di Rovigo, Padova e Venezia è ai blocchi di partenza il più importante tour di eventi di questa stagione estiva 2014. Dalla collaborazione infatti di Notte Bianca al Quadrato e DieciDieci il 7 giugno a Rovigo ha preso il via il DieciDieci Summer Tour con oltre 6.000 spettatori. Quattro serate all’insegna del divertimento, della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del Veneto. Dopo Piazza Vittorio Emanuele a Rovigo, sarà la volta di Piazza Italia a Sottomarina il 28 giugno, mentre il 18 luglio il Tour arriverà a Piove di Sacco, in Piazza Vittorio Emanuele. Il DieciDieci Summer Tour chiuderà infine in bellezza il 2 agosto a Cavarzere, in Piazza del Municipio, con la Notte Bianca al Quadrato che da alcuni anni sta attirando migliaia di spettatori da tutto il Veneto. Ogni serata avrà lo scopo di coinvolgere il pubblico giovane residente e proveniente da tutto il Veneto, con oltre cinque ore di per-

formance sul palco, musica dei migliori dj di fama internazionale, ballerini, esplosioni di luci ed effetti speciali. Imponente l’animazione, grazie alle performance dell’artista Thorn, che alzerà i toni

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della piazza con la sua voce e la sua presenza tà Give Emotions, nella persona di Giuseppe sul palco. Le coreografie della serata inoltre Bergantin, esperto del settore ed organizzatosaranno curate da Etienne Jean Marie, che re a sua volta di importanti eventi di pubblico. con la sua Summer Crew darà vita ad uno La voce ha iniziato a spargersi già nel spettacolo danzante e con effetti speciali a mese di maggio, complici i numerosi sopralsorpresa. luoghi nelle piazze, le riunioni organizzative Imponente l’organizzazione del Dieci- ed i numerosissimi contatti per la formazione Dieci Summer Tour, a cura di Rubens Pizzo della migliore line up possibile. “Ora che fie Mattia Astolfi, esperti del settore e organiz- nalmente tutto è pronto – conferma Mattia zatori di numerose serate di grande successo Astolfi – possiamo pensare solo ad accogliedi pubblico. re al meglio le migliaia di persone che già “Quest’anno abbiamo voluto organizza- hanno dato la loro adesione agli eventi ed alle re il divertimento dei giovani veneti in molte moltissime che in queste ore ci stanno chiepiazze della nostra regione, - racconta Ru- dendo informazioni per arrivare nelle quattro bens Pizzo – per dar loro modo di ritrovarsi piazze dove si terranno le tappe del DieciDieci sempre sotto il comune Summer Tour” denominatore della Etienne Jean Marie Il DieciDieci Summusica di tendenza darà vita a uno mer Tour è cresciuto con molte guest star spettacolo quest’anno grazie alla internazionali, come danzante disponibilità ed alla voi Delayers a Rovigo, con effetti speciali lontà di divertire i giovadello spettacolo a cura ni cittadini delle amminidel famoso performer Thorn e del corpo di strazioni comunali di Rovigo, Chioggia, Piove ballo più ricercato, quello di Ethienne e della di Sacco e Cavarzere, alle quali va il principale sua Summer Crew, che daranno vita ad uno ringraziamento degli organizzatori. spettacolo danzante e con effetti speciali a Fondamentale inoltre la presenza degli sorpresa”. sponsor, quali l’assessorato all’Economia e Fondamentali anche le pubbliche relazio- Sviluppo della Regione Veneto, Wind, Argos ni che, soprattutto attraverso i social network, Energia e Beck’s, che durante le serate creestanno promuovendo le serate, del tutto gra- ranno momenti di aggregazione ed informatuite, soprattutto grazie all’intervento degli zione. sponsor, nazionali e locali, a cura della socie-


Il Il Veneto Veneto in in primo primo piano piano 13 27 Trasporto locale

Viaggiare in treno adesso costa di più Aumenti che sfiorano il 15 per cento per i biglietti singoli. Abbonamenti risparmiati, almeno per ora, ma le risorse stanziate dalla regione non bastano a sostenere l’impegno per il nuovo orario cadenzato. E i pendolari protestano

A Cortina in treno, come una volta

di Germana Urbani

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allo scorso 14 maggio viaggiare in treno in Veneto con un biglietto singolo o di andata e ritorno costa di più. Qualche lettore smaliziato potrebbe domandarsi: ma dov’è la novità? Gli ultimi anni, infatti, sono stati scanditi da periodici aumenti dei biglietti e da un altrettanto periodico braccio di ferro tra Regione e Trenitalia fatto di multe per la scarsa qualità del servizio, polemiche sui fondi messi a bilancio dalla giunta Zaia, disdette di contratti e annunci di gare europee per la gestione del servizio che però – almeno fino a ora – non hanno sortito alcun risultato concreto. Questa volta, però, una differenza c’è. L’ennesimo aumento, che questa volta arriva anche al 15 per cento del costo dei biglietti, arriva infatti a pochi mesi dal battesimo dell’orario cadenzato, la grande rivoluzione annunciata dalla Regione ed entrata in funzione tra disagi, disservizi e proteste d’ogni sorta. Si poteva quindi immaginare che, in attesa di mettere perfettamente a punto i meccanismi del nuovo orario, non ci sarebbero state ulteriori novità. E invece così non è stato, anzi proprio i costi dell’orario cadenzato sarebbero la causa del nuovo aumento che non tocca (e questa è l’unico aspetto positivo) gli abbonamenti di studenti e pendolari. “Si tratta di un aumento contenuto e limitato ai biglietti di corsa semplice – spiega l’assessore Renato Chisso – che ci permetterà di raccogliere nel corso dell’anno circa 10 milioni di euro, quanto ci serve a coprire le spese legate all’incremento del numero di treni in circolazione. Con l’orario cadenzato, infatti, siamo passati da 600 a 850 corse al giorno. La scelta di aumentare i biglietti singoli è stata presa proprio per tutelare gli abbonamenti, che non sono stati toccati e che rimangono in Veneto mediamente meno costosi che nelle altre regioni del Nord Italia”. Ma quanto peseranno, in termini concreti, i rincari sui portafogli degli utenti? I biglietti chilometrici per la fascia fino a 20 chilometri sono saliti a 2 euro e mezzo, mentre per le distanze fino ai 30 chilometri si sale da 2,85 a 3,30 euro. Anche per chi vuole spostarsi fuori provincia il costo aumenta non poco: da Padova a Treviso si spendono oggi 9 euro e mezzo rispetto agli 8,20 precedenti. Durissimo il giudizio di Antonino Pipitone, il consigliere regionale dell’Italia dei Valori che per primo aveva acceso i riflettori sulla vicenda ancora lo scorso gennaio, anticipando di fatto quanto è poi puntualmente

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L’assessore Chisso: “Servono 10 milioni di euro per garantire le 850 corse giornaliere che oggi eroghiamo. Ma gli abbonamenti restano tra i più bassi del Nord Italia” avvenuto: “L’orario cadenzato non è stata la panacea dei mali del trasporto ferroviario veneto. Le carenze, soprattutto in alcune linee, rimangono, le soppressioni continuano quotidianamente e adesso scopriamo che la Regione lo fa pagare agli utenti, con un aumento dei biglietti molto elevato, assolutamente inaccettabile. E poco conta che al momento gli abbonamenti non vengano toccati: lascia allibiti la distinzione tra viaggiatori occasionali e abbonati. Se uno fa 5 viaggi al mese non gli conviene farsi l’abbonamento, ma è pur sempre un utente costante, pendolare anch’esso. E quest’aumento sarà una mazzata”. Fortemente critico anche il sindacato, che per bocca del segretario regionale della Filt Cgil Ilario Simonaggio stigmatizza anche il percorso scelto dalla Regione: nessun coinvolgimento dei sindacati di categoria, nonostante le ripetute richieste di un tavolo tecnico per verificare l’andamento dell’orario cadenzato. Quanto al costo dei biglietti, “l’aumento medio sulle corse

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semplici è particolarmente pesante, sino ai limiti della stangata, nelle prime fasce di percorrenza dove è stabilmente superiore a due cifre e in taluni casi sopra il 15 per cento. Si tratta in definitiva delle maggiori fasce di addensamento del trasporto ferroviario pendolare della nostra regione”. E proprio dal Tavolo dei pendolari, che raggruppa numerosi comitati di utenti nati in tutta la regione negli ultimi anni, arriva la stoccata finale: in Lombardia, ricordano in un comunicato di commento agli aumenti, l’orario cadenzato è stato sostenuto con uno stanziamento aggiuntivo della regione. “In Veneto invece – denunciano – si è prima voluto farlo a costo zero e si sono poi scaricati i costi sugli utenti. Ancora una volta la Regione smentisce se stessa: l’aumento dei biglietti non incentiva di certo l’uso del treno e non corrisponde ad alcun miglioramento del servizio”. Dopo l’estate, quando riapriranno scuole e uffici, c’è da scommettere che la polemica riprenderà. In attesa del prossimo aumento.

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iapre ad agosto la linea Belluno-Calalzo, vero gioiello di ingegneria inaugurato nel 1914. Cento anni dopo, la vera scommessa è sulla possibile valorizzazione anche in campo turistico. Almeno una buona notizia, sul fronte del trasporto ferroviario, arriva dal Bellunese. Ed è tanto più significativa perché coinvolge una delle linee storiche del Veneto, tra le poche ferrovie d’alta quota ad essersi salvata dalla progressiva dismissione che ha colpito, ad esempio, il treno per Asiago. La linea Belluno-Calalzo, ferma da mesi dopo i danni dovuti al maltempo dello scorso inverno che ha determinato la caduta di un ingente numero di alberi sulle rotaie, riaprirà il prossimo 1° agosto, giusto in tempo dunque per celebrare degnamente i cento anni dalla sua inaugurazione. “Saluto i 100 anni della ferrovia per Calalzo – sottolinea l’assessore Renato Chisso – È stato un grande esempio d’ingegneria e di progresso, per il quale il mio impegno è di garantire un futuro di almeno altri 100 anni. Ad agosto la linea riaprirà e il treno tornerà a correre, come previsto, facendo da navetta tra Calalzo e Ponte nelle Alpi. Nel frattempo opereremo perché il sistema ferroviario e turistico si riappropri di una stazione che per decenni è stato il terminal ferrovario di Cortina d’Ampezzo e del cuore del Cadore”. I nodi da risolvere sono sostanzialmente due. Da un lato i problemi strutturali e la necessità di una continua manutenzione lungo il percorso, che non può essere lasciata solo all’intervento dei comuni. Dall’altro lato, la grande questione delle risorse economiche necessarie a garantire un servizio fondamentale per i residenti e in prospettiva ricco di attrattiva turistica, ma che non può certo basarsi solo sui biglietti venduti. “La questione “ferrovie del bellunese” – sottolinea ancora l’assessore – va tratta con lucidità e solidarietà, sapendo bene che questi collegamenti ferroviari hanno fatto la storia e creato benessere e devono tornare a farlo, senza illusioni però sul fatto che i costi e i ricavi possano compensarsi e pareggiare. In montagna tutto costa di più che in pianura, anche far viaggiare il treno. Cento anni di binari per Calalzo e della sua bella stazione devono dirci proprio questo ed essere uno stimolo non per recriminare ma per percorrere assieme quel percorso che le genti e il territorio delle Dolomiti meritano”.

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14 Cultura veneta 28 Mostre Una panoramica globale degli elementi architettonici

La Biennale Architettura apre a Giugno “Fudamentals” comprende tre manifestazioni che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura di Alain Chivilò

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a 14° Mostra Internazionale di Architettura, organizzata dalla Biennale di Venezia, per la prima volta inaugura nel mese di giugno, assumendo la stesa connotazione temporale di quella più conosciuta e frequentata delle arti. Di conseguenza tutti gli eventi collaterali o meno che animeranno la città di Venezia hanno dovuto creare nuove sistemazioni spalmando inaugurazioni e chiusure fino al 23 novembre, giorno di chiusura della manifestazione. Il titolo di quest’anno, Fundamentals, è stato ideato dal curatore Rem Koolhaas, mentre la partecipazione complessiva è aumentata di 10 nuovi paesi presenti per la prima volta: Kenya, Marocco, Mozambico, Costa d’Avorio, Repubblica Dominicana, Emirati Arabi Uniti, Costa Rica, Indonesia, Nuova Zelanda e Turchia. Come ricorda il presidente Baratta “oltre all’Arte e all’Architettura la Biennale opera in diversi settori, in particolare Danza, Musica, Teatro e Cinema. Qui Koolhaas non si è lasciato scappare nulla. La Mostra vedrà al suo interno la presenza delle attività di questi nostri diversi settori. E con attività non semplicemente affiancate e giustapposte alla Mostra d’Architettura, ma integrate nella Mostra di Architettura. Mai come quest’anno tutta la Biennale è nella Biennale”. Infatti “Fudamentals” comprende tre manifestazioni

che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura. In sintesi la storia diventa elemento conduttore di un tris di tematiche denominate in: “Absorbing Modernity 1914-2014”, “Elements of Architecture” e “Monditalia”. Il primo contenitore include nel titolo un centenario, che al di la dello scoppio della I guerra mondiale, vuole essere un invito ai singoli padiglioni nazionali di mostrare, in modo personale, il processo di annullamento del concetto di nazione per un’adozione di un singolo linguaggio moderno e di tipologie quasi universali. Dunque una panoramica globale dell’evoluzione dell’architettura verso un’unica estetica moderna, svelando all’interno della globalizzazione la sopravvivenza di caratteristiche e mentalità nazionali uniche. “Elements of Architecture” invece è il Padiglione Centrale dei Giardini che analizza, come indica il curatore, “gli elementi fondamentali degli edifici utilizzati da ogni architetto, in ogni tempo e in ogni luogo: pavimenti, pareti, soffitti, tetti, porte, finestre, facciate,

IL MUSEO bASSANO RIAPRE

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art nigHt venezia 2014

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utto in una notte potrebbe essere il motto delle edizioni estive di Art Night a Venezia. Infatti il solstizio d’estate del 21 giugno, precisamente dalle ore 18, è testimone di circa 400 eventi gratuiti che hanno come tematica principale l’Arte. Nata 4 anni fa, la manifestazione è arrivata a coinvolgere più di 100 istituzioni, divise tra privato e pubblico, attraverso aperture speciali, musica, visite guidate, incontri letterari e performance. Tutto ruota intorno alla sede storica dell’Università Cà Foscari, vero fulcro ideativo, in collaborazione con il Comune di Venezia. Proprio dal cortile centrale dell’ateneo inizia le danze con “Family Dress” un progetto performance di arte relazionale ideato da Do-Knit-Yourself in collaborazione con la Naba di Milano. Un caleidoscopio fatto di 30 abiti che come un mosaico crea un’opera corale tessuta da differenti realtà presenti nei luoghi del mondo. Gli abiti, due dei quali realizzati con ricami e tessuti della storia dell’azienda Malìparmi sponsor di questa edizione, sono collegati tra loro con lunghi strascichi. Dall’università gli abiti, indossati dagli studenti di tutti gli atenei veneziani, andranno a danzare e a muoversi tra il pubblico presente, grazie all’accompagnamento di musicisti per spostarsi unitamente nelle calli. Alle 22.30 sempre nella sede di Cà Foscari, l’artista visivo Nico Vascellari, con il suo gruppo musicale Ninos du Brasil, assieme al video artista Carlos Casas presenteranno in anteprima il nuovo album “Novos Misterios”. In sintesi un ricco programma che, con le ultimissime notizie, è visionabile sul sito www.artnight.it

In mostra i lavori dei grandi architetti

Esposti alcuni disegni di Michelangelo

l Museo Civico di Basano del Grappa si presenta alla cittadinanza bassanese, nazionale e internazionale con un’immagine rinnovata all’interno di una sede più confortevole e fruibile ai visitatori. Per l’occasione, fino al 31 agosto, due mostre inaugurano questo nuovo corso trattando da un lato la tematica del paesaggio all’interno di “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” e dall’altro celebrando i 450 anni dalla scomparsa di Michelangelo con “Michelangelo, capolavori grafici”. Entrando nel merito delle migliorie della struttura museale si nota subito un ingresso ridisegnato, nel quale l’entrata principale al Museo da piazza Garibaldi non passa più per il chiostro trecentesco, ma s’immette in una sala di prima accoglienza dove il visitatore ha modo di cogliere l’articolata composizione dell’istituto. Continuando: il bookshop è stato rinnovato, con annesso guardaroba, in un’area dotata di apparati informativi interattivi pronti a fornire informazioni sulla storia e sul patrimonio dell’istituto stesso, l’attività didattica trova una spe-

balconi, corridoi, camini, servizi, scale, scale mobili, ascensori, rampe… Attraverso una panoramica globale dell’evoluzione degli elementi architettonici condivisi da tutte le culture, la Mostra estenderà il discorso all’architettura al di là dei suoi parametri tradizionali, e coinvolgerà ampiamente il pubblico nell’esplorazione di una dimensione familiare, perduta e visionaria dell’architettura”. Concludendo “Monditalia” all’Arsenale parla in un tema unico dedicato all’Italia, coinvolgendo teatro, danza, musica e cinema della Biennale al fine di creare un ritratto collettivo del paese.

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cifica accoglienza in una spaziosa area per le classi, un laboratorio archeologico nasce con la simulazione di un campo di scavo e infine il Gabinetto Disegni e Stampe diventa uno spazio dotato di tutti i dispositivi idonei a garantire condizioni ottimali alla conservazione dei materiali. In riferimento alle mostre in corso, nel “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” si ammira, tra le opere esposte, una delle più belle mappe del Cinquecento italiano raramente presentata per ragioni di conservazione: la mappa dalpontiana uscita dalla bottega dei Dal Ponte. Al ritratto urbano tipico del Rinascimento, si passa nella seconda mostra in programma all’opera del genio della Cappella Sistina. Per l’occasione l’Associazione Culturale MetaMorfosi presenta diciotto disegni realizzati da Michelangelo provenienti dalla collezione grafica di proprietà della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze. Tra questi si possono ammirare il “Volto virile” per la Cappella Sistina, il “Sacrificio di Isacco” e il capolavoro assoluto di “Cleopatra”. Al.Ch.

Fondazione Querini nel segno di Carlo Scarpa

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ino al 29 settembre la Fondazione Querini Stampalia di Venezia allestisce una mostra, nell’ambito degli eventi della 14. Biennale Architettura, che ripercorre un’anima contemporanea della sua secolare storia. “nel segno di Carlo Scarpa” è il titolo dell’esposizione, ma nello stesso tempo diventa filo rosso per una narrazione che vide lo stesso architetto partecipe negli spazi della Querini, ridisegnandoli in una chiave moderna e attuale. Infatti nel 1961 il direttore della Fondazione stessa Giuseppe Mazzariol ricordava la dialettica con Scarpa stesso al riguardo del progetto all’interno della sede: “quando gli chiedevo che l’acqua alta restasse fuori dal palazzo … lui, guardandomi negli occhi dopo una pausa di attesa: dentro, dentro l’acqua alta, dentro come in tutta la città. Solo si tratta di contenerla, di governarla, di usarla come materiale luminoso e riflettente. Vedrai i giochi della luce sugli stucchi gialli e viola dei soffitti, una meraviglia!”. Infatti proprio questi capricci reali di forme, uniti alla presenza dell’acqua, fanno degli spazi Stampalia un’unicità difficilmente riscontrabile nel suo genere. In questo contesto l’allestimento espositivo crea delle relazioni tra architetti, artisti contemporanei e il Maestro, diventando tutti assieme soggetti facenti parte di una passata interpretazione dello spazio della Fondazione.

Diverse sono le opere di personalità che dialogano con i disegni e gli schizzi, appartenenti all’Archivio della Fondazione, che documentano la fase ideativa e progettuale degli ambienti di Scarpa. Lavori, all’interno di una collettiva, suddivisi tra gli artisti quali Haris Epaminonda, Michelangelo Pistoletto, Candida Höfer, Ivana Franke, Remo Salvadori, Margarita Andreu, Giulio Paolini, la fotografa Alessandra Chemollo, il violoncellista Mario Brunello, il regista Riccardo De Cal, la coreografa Sasha Waltz e il compositore Atsuhiko Gondai, fanno da ponte per approfondire il tema della Biennale Fundamentals. Quindi riprendere il passato di un repertorio universale, che diventa utile strumento su cui orientare il presente e il futuro. Al.Ch.


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La grande lirica risuona sotto le stelle L’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, diretti dal maestro Banzato, daranno vita al “Gran Galà dell’Opera”, interverranno il mezzosoprano Ida Maria Turri, il tenore Francesco Medda, il basso Luca Gallo e il soprano Miranda Bovolenta

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arà la doppia ricorrenza legata al 90° An- more), G. Bizet (Carmen), J. Offenbach (Les niversario della morte di Giacomo Puccini contes d’Hoffmann), G. Rossini (Guglielmo Tell, e al 25° Anniversario della fondazione del Il Barbiere di Siviglia), C. W. Gluck (Orfeo ed Coro “Tullio Serafin” il tema conduttore della Euridice), G. Verdi (La traviata), P. Mascagni terza edizione del Concerto Lirico Sinfonico che (Cavalleria Rusticana). La parte centrale del concerto sarà invece l’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, sotto la direzione del M° Renzo Banzato, terranno interamente dedicata a Giacomo Puccini, con Sabato 19 Luglio in Piazza Vittorio Emanuele II l’esecuzione di alcune famose pagine selezionate tra la Tosca, Manon a Cavarzere, che diverrà così un teatro a cielo Il 90° anniversario della Lescaut, La bohéme, Gianni Schicchi, Turanaperto dove risuoneran- morte di G. Puccini e no le pagine più celebri il 25° della fondazione dot. Per quanto riguarda quest’ultimo lavoro, del repertorio lirico: del Coro sono i temi autentiche “perle della dominanti del concerto lasciato incompiuto al terzo atto a causa della musica”, che daranno vita ad un vero e proprio “Gran Galà dell’Ope- morte dell’autore e completato da Franco Alfano, accanto all’intenso “Nessun dorma!”, sarà ra”. Nel corso della serata, che sarà presentata proposto il possente finale dell’opera “Diecimila dalla giornalista di Rete Veneta Vanessa Ban- anni al nostro Imperatore! Padre Augusto”: mazato, risuoneranno le pagine selezionate dalle estosa pagina di forte coinvolgimento emotivo e opere maggiormente significative del repertorio raramente eseguita in ambito concertistico. operistico europeo: G. Donizetti (L’elisir d’aAi qualificati professori dell’Orchestra “T.

eventi e mostre

a cura di Ornella Jovane

GLI SPAZI DELLA FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA “NEL SEGNO DI CARLO SCARPA” Gli spazi ridisegnati da Carlo Scarpa alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia e la relazione contaminazione fra il maestro veneziano e gli architetti e artisti contemporanei che nel tempo hanno interpretato tali spazi: Margarita Andreu, Ivana Franke, Candida Hofer, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori e Haris Epaminonda. Ma anche la coreografa Sasha Waltz, il compositore Atsuhiko Gondai con il violoncellista Mario Brunello, la fotografa Alessandra Chemollo e il regista Riccardo De Cal. Inaugurata lo scorso 4 giugno l’esposizione “Nel segno di Carlo Scarpa” promossa dalla Fondazione Querini Stampalia, rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 29 settembre. Raduna simbolicamente le testimonianze, di questa contaminazione, accanto al nucle di schizzi e disegni, appartenenti all’Archivio della Fondazione, che documentano la fase di concepimento di quegli stessi ambienti da parte del grande architetto: la fecondità del segno di Scarpa e il lavorio creativo nel segno di Scarpa. La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni, escluso i lunedì, dalle 10 alle 18. Il costo del biglietto intero è di 10 euro, ridotto 8 euro. La visita all’esposizione temporanea è compresa nel biglietto di ingresso alla Fondazione Querini Stampalia.

“VEDOVA IN TONDO” OVVERO IL PASSAGGIO ALLA PITTURA E SCULTURA CIRCOLARE “Vedova in tondo” è il titolo della mostra organizzata dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova presieduta da Alfredo Bianchini. Si rimette in moto la macchina espositiva progettata da Renzo Piano. La mostra presenta al pubblico un aspetto peculiare della ricerca artistica del maestro Veneziano: il passaggio alla pittura e alla scultura circolare, sviluppatosi negli anni dal 1984 al 1987. Cinque grandi Tondi del 1985-87 appesi alle pareti del Magazzino e un Disco del ciclo Non Dove ‘86 a pavimento dialogano con una sezione di Oltre e grandi teleri degli anni Ottanta - molti inediti - movimentati dalle navette robotizzate nello spazio della grande navata cinquecentesca. La mostra inaugurata lo scorso 17 maggio sarà aperta al pubblico fino al prossimo 2 novembre, nella sede dei Magazzini del Sale a Venezia.

Serafin”, affiancati dai componenti dell’omonimo Coro si aggiungeranno quattro solisti vocali di particolare rilievo nel panorama della lirica internazionale. Il M° Banzato si avvarrà della presenza del mezzosoprano Ida Maria Turri, nata in Inghilterra da genitori italiani, che, dopo il diploma in canto conseguito presso il Royal Northern College of Music di Manchester e il perfezionamento al National Opera Studio di Londra, si è esibita nelle sale e nei teatri di tutto il mondo. Il ruolo tenorile sarà sostenuto da Francesco Medda, che ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e l’Accademia “G. Verdi” di Parma. E’ risultato vincitore in vari concorsi ed ha interpretato i principali ruoli pucciniani e verdiani in Italia e all’estero. Il ruolo maschile più grave sarà invece sostenuto dal basso bolognese Luca Gallo, vincitore del 14° concorso “M. Battistini” di Rieti e finalista in vari concorsi nazionali e internazionali. Ha calcato i palcoscenici dei principali teatri

L’Orchestra sinfonica e il Coro “T. Serafin”. In alto il maestro Renzo Banzato italiani ed esteri, nel 2011 ha interpretato, in prima esecuzione assoluta, il ruolo di Domenico Paneghetti nell’oratorio “Va’! Scolpisci!”, composto dal M° Renzo Banzato. Il quartetto dei solisti sarà completato dal soprano Miranda Bovolenta, che ha brillantemente conseguito il diploma in Canto presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e si è successivamente perfezionata all’Accademia Lirica di Osimo. Da molti anni collabora stabilmente con l’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, con i quali ha svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Il concerto, realizzato dall’assessorato alla Cultura della Città di Cavar-

zere, gode del Patrocinio della Regione Veneto ed è stato reso possibile grazie alla generosità ed alla disponibilità di Adriatic Lng e della Ditta Turatti. Il concerto poi si inserisce all’interno della settima edizione degli “Appuntamenti in corte”, ampio carnet di eventi promosso da Bancadria in vari comuni del Veneto. L’orario d’inizio è fissato alle 21.00; in caso di sfavorevoli condizioni meteorologiche il concerto si svolgerà domenica 20 luglio. L’ingresso è libero; info: Ufficio Cultura della Città di Cavarzere (mail: ufficio.cultura@comune.cavarzere.ve.it), o Segreteria Artistica dell’Orchestra e Coro “T. Serafin” (tel. 335 - 6139668).

Eventi Confcommercio Unione Venezia

#spritzandoidee: oltre 100 ragazzi all’iniziativa dei giovani imprenditori

Alcuni momenti della serata organizzata dal gruppo dei Giovani Imprenditori veneziani

I

ragazzi hanno voglia di impresa. E di futuro. Nonostante la pioggia abbia inizialmente reso tutto più difficile, infatti, più di 100 giovani hanno partecipato a #Spritzandoidee, l’evento organizzato lo scorso 4 giugno dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Unione Venezia. Muniti di badge e braccialetto, hanno lasciato i loro dati per essere ricontattati per le prossime iniziative che – come quella organizzata al Gossipristomusicafé di Mira - si svolgeranno per tutta l’estate nel Veneziano. A Mira c’erano le autorità, tra le quali la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto e l’assessore alle Attività Produttive Lucio Gianni, il giovane sindaco di Mira Alvise Maniero, il presidente regionale dei Giovani Imprenditori Riccardo Capitanio, il segretario generale di Confcommercio Veneto Eugenio Gattolin. Bella la testimonianza di Filippo Caporello, eclettico trentanovenne padovano che, abbandonati gli studi universitari, ha iniziato a lavorare come responsabile del personale di un’azienda di trasporto pubblico, per poi approdare al mondo della ristorazione aprendo e gestendo un ristorante stellato a Piove di Sacco, e infine, dedicando-

si alla sua grande passione: il mondo della gioielleria. Direttore della store di Bulgari a Padova, ha inventato - insieme al socio Christian De Sieno, altro giovane padovano, manager della comunicazione, classe 1978, presente alla serata - una nuova linea di bracciali, ispirata al tema dell’acqua, del Brenta e della laguna, denominata “Briccola”. Toccante il momento in cui la presidente della Provincia Zaccariotto ha fatto omaggio al presidente onorario della Confcommercio di Venezia Livio Chiarot (classe 1925) della tessera n.1 del gruppo Giovani Imprenditori, felice di poter in qualche modo ricambiare la riconoscenza verso il grande Livio che anni fa premiò il padre della Zaccariotto con l’aquila di Calimala, simbolo della Confcommercio, per i 50 anni di attività. La Presidente dei Giovani Imprenditori Elena Bordin ringrazia i partner, gli sponsor, i colleghi e i funzionari Ascom che hanno reso possibile questa serata; ringrazia in particolare tutti i giovani che hanno partecipato all’evento, dando loro appuntamento alla prossima tappa del tour, che si terrà entro nel mese di luglio a Cavarzere.


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LO basKet

SPORT in PRIMO PIANO due settimane Per vivere l’umana reYer

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’Umana Reyer apre i City Camp: due settimane di basket dedicate ai ragazzi dai 7 ai 10 anni. Le due settimane di giugno si terranno da lunedì 9 a venerdì 13 e da lunedì 16 a venerdì 20. Questo camp sportivo vuole impegnare le giornate con un pieno di sana pallacanestro in compagnia dei tecnici e dei campioni della Reyer. City camp è organizzato dalla Reyer ed è sponsorizzato da Nozio e offre ai ragazzi la possibilità di dedicarsi alla pratica dell’attività fisica secondo i principi di socializzazione e lealtà sportiva sotto la guida di tecnici qualificati. Protagonisti sono gli atleti e le atlete delle squadre Reyer che, con lo staff tecnico, faranno la loro comparsa nell’arco dei camp. L’appuntamento si terrà in tre sedi: al palazzetto dello sport Taliercio, all’Ancilotto di Mestre e al Pes.co di Tessera. Il programma prevede del lavoro a stazioni sui fondamentali della pallacanestro, sulla preparazione fisica, sulle gare e le partite. Al locale Pes.co sono previste attività extra come la piscina e i giochi nel parco poi, il venerdì, gran finale con pizza party aperto anche ai genitori. Sempre a giugno si terranno delle sessioni di test con 94fifty per misurare le proprie capacità balistiche e di ball-handling. Gli orari dei camp sono dalle ore 8.30 alle 19, l’iscrizione comprende un kit esclusivo di abbigliamento Reyer: double face, T-shirt, pantaloncini, capellino e zainetto e l’assicurazione. La quota di partecipazione è di 160 euro per una settimana, 270 per due, e comprende l’iscrizione al camp, il pranzo al Pes.co e la cena del venerdì, oltre alle merende e i gadget Reyer. Per maggiori informazioni si può scrivere a settore.giovanile@reyer.it R.P.

A Venezia Sul Canal Grande Fra San Tomà e Ca’ Foscari

Dragon Boat, il palio delle università di Roberta Pasqualetto

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fine maggio si è disputata la terza edizione della Venice Dragon Cup nella cornice del Canal Grande con partenza presso il pontile di Sant’Angelo e traguardo davanti a Ca’ Foscari dove si sono svolti i festeggiamenti e le premiazioni finali delle squadre sul podio. L’Università Ca’ Foscari di Venezia, promuove questa disciplina sportiva legata al mare, per richiamare la storica tradizione della città lagunare. La Venice Dragon Cup è una competizione che si tiene tra i dipartimenti delle università Cà Foscari e Iuav. La competizione tra dipartimenti delle università veneziane su dragon boat s’inserisce nell’ambito del FestivAlumni. Alla competizione hanno partecipato 120 studenti: 6 dragoni, 5 di Ca’ Foscari (Lingue Orientali, Lingue Occidentali, Lettere, Area Scientifica e Area Economica) e 1 di Iuav, si sono giocati il titolo in quattro manches – con tre equipaggi ciascuno - da 200 mt, nel tratto di canale che va da San Tomà e Ca’ Foscari. Le gare sono iniziate puntuali e, durante lo svolgimento delle prime due semifinali, si sono aggiudicati i posti nella finalissima i gialli di Economia, i neri di Iuav e i verdi di Scienze. Si è disputata poi

la Finale B, nella quale si sono aggiudicati il quarto posto gli azzurri di Lingue Orientali seguiti dall’imbarcazione bianca di Lettere e in fine i blu di Lingue Occidentali. Alle 12, la tanto attesa finale: terzo posto per economia che conclude la gara con il tempo di 51 secondi e 18 centesimi e primo posto pari equo IuavScienze con il tempo di 50 secondi e 66 centesimi. Tutti gli atleti sono stati premiati dal Magnifico Rettore Carlo Carraro dell’Università di Ca Foscari, dalla professoressa Maria Antonietta Baldo delegato al rettore per lo sport dell’Università di Ca Foscari e dal prof. Marguccio delegato al rettore per lo sport dello Iuav, nel campiello dell’Università di Ca Foscari. L’ordine di arrivo della terza sfida è stato: primo classificato

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pari equo Iuav-Scienze 50’ 66’’; secondo classificato Economia 51’18’’; terzo classificato Lingue Orientali 57’71’’; quarto classificato Lettere 58’79’’ e quinto classificato Lingue Occidentali 1 00’ 60’’. “E’ stata una sfida entusiasmante, ricca di soddisfazioni per lo sport delle università veneziane e per i nostri giovani atleti che hanno dimostrato tutti un ottimo livello di preparazione - afferma Maria Antonietta Baldo, delegata del Rettore alle attività sportive di Ca’ Foscari - La sfida è stata appassionante, combattuta fino all’ultimo secondo, come dimostra il bell’ex aequo del primo posto fra Iuav e la squadra di Scienze di Ca’ Foscari, con la squadra di Economia a qualche decimo di secondo dai vincitori “.

Cos’è

Contatti

gara nazionale a cronometro a scorzè

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ltre 200 corridori hanno partecipato a maggio a Scorzè alla “Gara nazionale a cronometro” manifestazione di ciclismo valida per il campionato regionale di categoria e come tappa del Bracciale del Cronoman organizzata dalla Libertas Scorzè. I ciclisti hanno percorso tre circuiti con altrettante distanze a seconda della categoria: 9,75 km per gli Allievi e Allieve, 14,9 km per le Juniores Femminile e 22,5 per Juniores Maschile e per le Elite Donne. Tra gli Allievi la vittoria e il titolo regionale per Moreno Marchetti (Bicisport) davanti al friulano Mattia Pezzarini e l’emiliano Matteo Donegà. Nelle Allieve la vittoria è stata conquistata da Alessia Virgilia (Sc Mendelspeck) davanti alla compagna di team Elena Pirrone, mentre il titolo regionale è andato a Ludovica Camatta (Top Girls Fassa Bortolo). Tra le Juniores Femminile la vittoria è stata ottenuta da Katia Ragusa (Estado de Mexico Eurotarget) mentre il titolo veneto è andato a Sofia Bertizzolo (Breganze). Vittoria e titolo regionale negli Juniores Maschili per il padovano Simone Bevilacqua (Villadose) davanti al compagno Filippo Calderaro. Nelle Donne Elite primo posto per Elisa Longo Borghini davanti alla due portacolori del team veronese Ale’ Cipollini Jasinska Malgorzta, vincitrice titolo regionale, e a Tatiana Guderzo. Ordini d’arrivo. Allievi. 1) Moreno Marchetti (Bicisport) che ha percorso 9,75 km in 12’26’’69 alla media oraria di 47,007. 2) Mattia

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Da oggi l’informazione locale sempre con te Pezzarini (Team Isonzo) a 7’’93, 3) Matteo Donegà (Ss Sancarlese) a 12’’19. Allieve: 1) Alessia Vigilia (Gs Mendelspeck) che ha percorso 9,750 km in 13’43’’13 alla media oraria di 42,642. 2) Elena Pirrone (Gs Mendelspeck) a 7’’68, 3) Letizia Paternoster (Sc Vecchia Fontana) a 14’’55. Juniores Femminile: 1) Katia Ragusa (Estado de Mexico Eurotarget) che ha percorso 14,9 km in 21’08’’85 alla media oraria di 42,274 km. 2) Angela Maffeis (Estado de Mexico Eurotarget) a 21’’49, 3) Gaia Tortolina (Piemonte in Rosa) a 31’’65. Juniores Maschile: 1) Simone Bevilacqua (Villadose) che ha percorso 22,5 km in 28’32’’08 alla media oraria di 47,311 km. 2) Filippo Calderaro (Villadose) a 10’71’’, 3) Davide Zanet (San Vendemiano) a 13’’10. Elite Donne: 1) Elisa Longo Borghini (Hitec) che ha percorso 22,5 km in 8, 3’58’’31 alla media oraria di 45,042 km. 2) Jasinska Malgorzta (Cipollini) a 40’’78, 3) Tatiana G.P. Guderzo (Cipollini) a 45’’17.

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Sì,viaggiare viaggiare 12 Sì, 32 VENETO

HA DATO IL NOME ALL’ADRIATICO E S’È APERTA AI COMMERCI CON GRECI ED ETRUSCHI LA LUNGA STORIA DELLA CITTÀ È RACCONTATA MIRABILMENTE AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE ATTRAVERSO I CORREDI FUNERARI RINVENUTI NELLE TANTE NECROPOLI SCOPERTE NELLA ZONA ORA È LA PORTA DEL DELTA DEL PO E GUARDA AL TURISMO AMBIENTALE L’ESEMPIO DELL’EX IDROVORA AMOLARA ORA OSTELLO, RISTORANTE E MUSEO E PER I PATITI DEI MOTORI C’È L’AUTODROMO INTERNAZIONALE

Sette mari, sette vite

È la nobile Adria R

iscoprire Adria, la città che diede il nome all’Adriatico. Centro di primaria importanza per i traffici commerciali prima con i Greci (VI secolo a.C.) e poi anche con gli Etruschi. Città dalle sette vite, dunque, che ha saputo conservare nel tempo quel suo accento di nobiltà, come testimoniano i bei palazzi del suo elegante centro storico, tutto stretto intorno alle rive del Canal Bianco. Città piacevolmente decadente e per questo affascinante e talvolta malinconica. Per qualcuno inguaribilmente romantica. Con le stagioni cambiano le atmosfere che sa suscitare, talvolte raccolte, talvolta languide. Non muta invece il suo tratto aristocratico. Oggi Adria guarda al turismo con rinnovato interesse e accanto alle sue proposte d’arte e di storia, concentrate soprattutto sul Museo Archeologico Nazionale, offre anche spunti di turismo ambientale. La trasformazione di una vecchia idrovora in un ostello-ristorante ha dato vita all’Amolara, un complesso che può essere considerato la porta del delta del Po. Una struttura ricettiva molto frequentata dai giovani, dove si possono organizzare escursioni in bicicletta, barca o canoa nella parte più orientale del Polesine, quella che sfuma in mare fra i canneti del grande fiume diviso in più rami. Giusto citare l’esperienza dell’Amolara anche per il sapiente recupero di un complesso di archeologia industriale, al cui interno è stato ricavato il Museo dei Sette Mari (Septem Mària, secondo la definizione che Plinio il Vecchio diede al Polesine e ai sette rami del delta del Po nel I secolo d.C.), museo dove sono esposti macchinari e foto d’epoca e dove è documentata la straordinaria epopea della bonifica, quella che un secolo fa rese coltivabili molte zone paludose del Polesine. Paolo Bordin, il titolare dell’ostello che è anche proprietario dell’accogliente Hotel Leon Bianco in centro storico a Adria, all’Amolara ha puntato molto anche sul recupero della cucina tradizionale polesana. Una cucina semplice fatta di cose buone, a partire dal riso del delta del Po che

oggi ha assunto rinomanza nazionale grazie alla certificazione Igp. Valorizzate in cucina anche le anguille, tipica presenza nelle acque del delta. E’ emozionante pranzare nella grande sala dell’idrovora abbellita da un affresco a tutta parete di Elvio Mainardi che documenta la civiltà del lavoro nel Polesine. Ma torniamo ad Adria città, alla sua storia ben raccontata dal Museo Archeologico attraverso le tante collezioni che lo arricchiscono. In esposizione i pregevoli reperti rinvenuti nelle necropoli scoperte nella zona, corredi funerari variegati che testimoniano le usanze degli adriesi di allora ma anche la loro ricchezza. Il principale richiamo è costituito dalla Tomba della biga con i resti di quattro cavalli e di un carro: resta misteriosa l’identità del defunto a cui venne dedicata. Probabilmente un giovinetto. Il nucleo storico del Museo è rappresentato dalla collezione Bocchi, frutto dell’appassionata raccolta di reperti archeologici restituiti dal sottosuolo di Adria svolta da diversi membri dell’omonima famiglia durante i secoli XVIII e XIX. La collezione comprende migliaia di oggetti appartenenti a diverse categorie, risalenti sia all’età preromana che a quella romana. Con l’inizio del XX secolo la collezione fu acquisita dal Comune di Adria ai fini della costituzione del Museo Civico. Nel corso del Novecento i numerosi scavi condotti ad Adria e nei dintorni dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto incrementarono progressivamente le raccolte, tanto che per ben due volte la sede dovette essere cambiata per dare spazio alle nuove acquisizioni. Quella attuale è stata inaugurata nel 1971 e recentemente è stata ristrutturata, rendendo ancora più agevole la visita. Dai secoli cupi del Medio Evo Adria risorse grazie alla sua sede vescovile. La cattedrale, più volte riedificata, presenta al suo interno numerosi pezzi d’arte come gli affreschi ottocenteschi di Se-

I SAPORI ANTICHI DEL POLESINE

A

d Adria sono molte le possibilità per vivere un’esperienza gastronomica piacevole, alla ricerca degli antichi sapori del Polesine. Oltre all’Ostello Amolara, che propone una cucina semplice di territorio e anche dei menu low cost che attraggono i giovani (18 euro), va ricordato il ristorante Zoccoletto, con le sue specialità di carne e di pesce. Poi il ristorante Molteni, dell’hotel omonimo, che propone una cucina ricercata ma con solidi fondamenti sulla tradizione. Tra le avanguardie va citato il ristorante Ofizial di recente apertura: un bel locale in stile vintage dove lo chef Claudio Stoppa (nella foto) propone piatti moderatamente creativi, fra cui spicca la fondina del doge, dedicata all’astice e ai molluschi. Viene cotta su una pentola di pietra ollare. Sul delta del Po, nell’avamposto di Santa Giulia, dove è ancora attivo un ponte di barche, consigliata la sosta all’Osteria Arcadia: piatti tipici del delta, comprese cozze e vongole coltivate in proprio. Il marito della titolare Pamela Veronese organizza escursioni di pescaturismo nelle valli. bastiano Santi, gli armadi seicenteschi della sagrestia opera dello scultore Giacomo Piazzetta. Vicino alla cattedrale sorge il palazzo del Vescovado e poco lontano c’è Villa Mecenati, bell’esempio di architettura degli anni ‘30, oggi sede del Conservatorio Musicale. In Riviera Matteotti sorge il Teatro Comunale, realizzato dall’architetto Scarpari nel 1935, e nella zona retrostante c’è il colorito quartiere Cannaregio, un tempo abitato da pescatori e raccoglitori di canna palustre. Pregevole anche Palazzo Tassoni, sede municipale. Merita una visita anche la chiesa di Santa Maria Assunta, detta della Tomba per la presenza di un antico tumulo forse di origine romana. Un capitolo a parte merita l’autodromo internazionale che ha portato ad Adria un notevole volume di attività, comprese alcune competizioni internazionali. L’omaggio a una terra che ha dato grandi piloti: da Arnaldo Cavallari, imprenditore del pane (creò la famosa Ciabatta Polesana), al suo allievo Sandro Munari, una leggenda “mondiale” dei rally, nato nella vicina Cavarzere. Un certo richiamo ha anche l’outlet di una nota azienda di abbigliamento. Il delta del Po costuisce la naturale estensione del territorio di Adria. Il modo ideale per conoscerlo e scoprire i segreti dell’ambiente naturalistico che custodisce è un’escursione in barca. Partendo dalla visita dei rami principali per poi entrare nei corsi d’acqua più piccoli, facendosi largo fra i canneti per approdare negli scani, le isolette create dal grande fiume mediante il continuo deposito di sedimenti. E’ l’occasione per vedere da vicino aironi e garzette, cavalieri d’Italia e alzavole: un’avifauna rara che qui ha trovato il suo habitat ideale. La compagnia di navigazione con maggiore esperienza è la Marino Cacciatori, attiva fin dagli anni Settanta. Propone un ampio ventaglio di escursioni per entrare nel magico mondo del delta e per vivere le sue suggestioni.

IN COPERTINA L’ARISTOCRATICO CENTRO STORICO DI ADRIA CHE SI RISPECCHIA LANGUIDO NELLE ACQUE DEL CANAL BIANCO. SOTTO: L’IDROVORA DELL’AMOLARA (ORA OSTELLO-RISTORANTE E MUSEO). SOPRA: LA CATTEDRALE E IL CENTRO STORICO AL CREPUSCOLO. IN BASSO, DA SINISTRA: LE VECCHIE IDROVORE DELL’AMOLARA, ESCURSIONI NEL DELTA DEL PO CON LE IMBARCAZIONI DI MARINO CACCIATORI, L’AUTODROMO INTERNAZIONALE E TRE IMMAGINI DI REPERTI CUSTODITI AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE


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La vita di tutti i giorni è costellata di problemi, e proprio per questo una competenza fondamentale è quella di essere in grado di gestirli, per riuscire a raggiungere i propri obiettivi. La capacità di risolvere i problemi (probleevidenziamo che se c’è il problema c’è necessariamente anche una soluzione, sta a noi allenare la nostra mente per trovarla in poco tempo.

venditore. È chiaro che se questi controlli successivi non avessero buon esito il compratore potrà riottenere facilmente la somma direttamente dal Notaio, senza dover “rincorrere” il venditore che l’ha truffato.

La legge 143 del 2013 e un successivo decreto attuativo – che dovrebbe arrivare tra pochi mesi – prevedono che il prezzo delle compravendite di immobili e delle cessioni di aziende venga obbligatoriamente depositato presso il Notaio e che solo in un secondo momento venga corrisposto al venditore. In particolare il Notaio potrà – e dovrà sotto pena di gravissime responsabilità civili, penali e fiscali – svincolare le somme a favore del venditore soltanto dopo aver eseguito la registrazione e la trascrizione dell’atto ed aver verificato, soprattutto, l’assenza di ipoteche o di ulteriori vincoli. Fino ad oggi il controllo sull’esistenza di vincoli sui beni ceduti veniva fatto prima della stipulazione dell’atto. Dopo il rogito però occorre di solito procedere ad altri adempimenti di legge (generalmente registrazione e trascrizione) che richiedono qualche giorno; in questo breve periodo un venditore truffaldino, che avesse già incassato il prezzo, avrebbe potuto rivendere lo stesso bene ad una seconda persona, che poteva ben riuscire a registrare e trascrivere per prima. Il compratore avrebbe avuto così un doppio danno: 1) avrebbe perso il prezzo, ormai incassato dal venditore; 2) avrebbe perso pure la proprietà del bene; restava il risarcimento del danno contro il venditore truffaldino, ma con tutte le difficoltà e le lunghezze di un processo. Ora invece cosa succederà: succederà che il prezzo non verrà dato subito dal compratore al venditore, bensì al Notaio, il quale lo dovrà versare in un proprio conto vincolato. Solo dopo che l’atto sia stato registrato e trascritto e siano stati fatti gli ulteriori controlli, il Notaio procederà con la consegna della somma al

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Cari Lettori e Lettrici,Marani questo mese affronto un tema purtroppo sempre più attuale ovvero il furto di identità in rete e le sue conseguenze. Sino a qualche anno fa i modi attraverso i quali INGREDIENTI: poteva essereMARTINI rubata, l’identità di una MARTINI persona erano per lo più 5/10 BITTER 5/10 VERMOUH legati ae allo stesso viene fatta credere. Analoga considerazione GRAN LUSSO.COMPLETARE CON SELTZ FETTINA giuridica va fatta per chi, una volta rubate le credenziali di ARANCIA. BUCCIA LIMONE DEDICATO AI 150 ANNI accesso di un profilo facebook di un altro soggetto, lo utilizza DELL’AZIENDA MARTINI. indebitamente.

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Protagonisti a Nordest Festeggia le nozze di diamante nel settore dell’intrattenimento

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Dalla Pria Group compie 60 anni di vita L’ha fondato Riccardo Dalla Pria nel 1954. Prima con i calciobalilla, Jukebox, flipper, biliardi poi sono subentrati videogames e slot machine Sessant’anni impegnato a far divertire la gente. Iniziando con i calciobalilla, per poi passare ai juke box, ai flipper, ai biliardi per finire agli attuali giochi elettronici. E’ la storia di DALLA PRIA GROUP, azienda piovese da sempre sul settore dell’intrattenimento. A fondare l’azienda ci ha pensato Riccardo Dalla Pria, scomparso sette anni or sono. Nel 1954 Riccardo faceva l’autista di taxi. Ed è stato proprio durante un viaggio con un cliente che ha intravvisto la possibilità di entrare nel business del gioco. Ha piazzato calciobalilla (che andava ad acquistare nelle carceri di Alessandria), flipper (importati usati dagli Usa), biliardi “Fabo” che fabbricava lui stesso, in molti bar del Piovese per poi allargare il suo giro in tutto il Triveneto e in Friuli. Attualmente DALLA PRIA GROUP, con sedi a Piove di Sacco in via Alessio Valerio e in via Dell’Industria nella Z.I. piovese, annovera oltre 110 dipendenti e fattura circa una trentina di milioni all’anno, ma ne versa allo stato ben 36, considerato che nei video games tutto è controllato e tassato praticamente on line. A dar una mano al papà Riccardo nel ’67 è entrato nel gruppo Dalla Pria il figlio Paolo, 64 anni sposato con due figli che riveste la carica di Presidente del gruppo. E proprio il figlio Claudio 43 anni sposato con tre figli nel ’91 ha seguito le orme del padre assumendo la carica di Amministratore Delegato e socio. Quindi è stata la sorella Barbara, sposata con due figli, laureata in economia e commercio alla Ca’ Foscari, nella veste di legale rappresentante della ditta ad entrare nell’azienda fondata dal nonno Riccardo. Attualmente DALLA PRIA GROUP è articolato su tre ditte: la Highlight of the Games che importa, produce e vende i prodotti, la Lunamatic che si occupa del

noleggio degli apparecchi installati nelle sale giochi, e la D.P. Service e Magic Games che prendono in considerazione le slot machine. Attualmente DALLA PRIA GROUP gestisce 3.500 slot machine nei bar e tabacchi del triveneto e del Friuli e 1.500 video giochi nei bowling e sale gioco. Sette di queste solamente a Jesolo sono di proprietà del gruppo. “Dobbiamo tutto a nostro padre – precisa Paolo Dalla Pria - è stato lui a vederci chiaro nel lontano 1954 e mettere su la nostra azienda, ora con i miei figli cerchiamo di gestirla al meglio, anche perché abbiamo la responsabilità delle oltre 110 famiglie che vivono grazie allo stipendio dei nostri dipendenti. Ma è sempre più difficile causa il clima di caccia alle streghe che il mondo del gioco ha subìto negli ultimi due anni e che non accenna a diminuire. Eppure siamo stati noi e le nostre organizzazioni di categoria a suggerire le iniziative per regolamentare il gioco. Non sono certamente le nostre macchinette che funzionano ad un euro e che non erogano più di cento euro ad incrementare la dipendenza da gioco. La chimera del cambiamento di vita grazie ad una vincita è figlia di altri prodotti immessi nel mercato”. Dal 2007 la famiglia Dalla Pria è entrata nel mondo del calcio locale prendendo a gestire la Piovese che milita nel campionato di Eccellenza con Claudio a far da Presidente. “In questi anni – spiega - abbiamo sempre cercato di allestire una squadra competitiva per rimanere nella categoria e ci siamo riusciti. Il nostro impegno però è sempre rivolto alle squadre minori a far sì che i giovani crescano in un ambiente sano dove misurarsi lealmente e non prendano strade diverse e pericolose”.

Il gruppo fattura una trentina di milioni e dà lavoro a oltre 110 dipendenti. Da dieci anni la famiglia dalla Pria gestisce anche la Piovese Calcio in eccellenza Sotto un’immagine del fondatore, Riccardo Dalla Pria



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