della Riviera Est
Periodico d’informazione locale. Anno XX n.135 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Lavoro Panoramica nelle aziende che guardano al dopocrisi pagg.
Mira Teatro Villa dei Leoni, stagione in extremis
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pag.
www.lapiazzaweb.it
Campolongo Uno spazio allattamento in biblioteca
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EDITORIALE
La pansac venduta a quattro societa’
Davanti al “dio palanca” così fan tutti di Nicola Stievano
La Pansac International è stata venduta a pezzi con il bando di vendita internazionale, e alla fine è stato anche siglato l’accordo dopo due giorni di trattativa sull’acquisizione del sito di Malcontenta di Mira alla Poligof di Lodi. Un sito che d’ora in poi si chiamerà Polimira e che punterà sulla produzione ... pag. 14
A Mira, mercatini e feste fino al 2014
La Pro Loco di Mira organizza eventi anche nella stagione fredda e, dopo il successo delle visite in villa 4x4 propone la Castagnata a Malcontenta, domenica 10 novembre, e il Mercatini di Natale a Mira sabato 7 e domenica 8 dicembre. La stagione fredda si lega alle feste natalizie e la Pro Loco propone... pag. 16 10%
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Pat a Mira, stop al cemento e alla croceristica in laguna Cancellati 240 mila metri cubi edificabili, per circa 1000 fra negozi e nuovi appartamenti
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top al cemento e alle grandi opere. Il nuovo Pat del comune di Mira, il piano di assetto del Territorio, contiene grandi novità che vanno nella direzione della difesa dell’ambiente. Il nuovo Pat, infatti, cancella 240mila metri cubi edificabili, di fatto due nuovi quartieri residenziali per circa 1000 fra negozi e nuovi appartamenti. Ma non solo: dice no al polo croceristico in laguna sud. Ma non arrivano solo dei no, ci saranno: sottopassi di attraversamento della Romea, il miglioramento viabilistico del centro di Oriago,
una nuova stazione Sfmr a Mira Porte, un nuovo polo di servizi sportivi a Mira Buse, una forte attenzione ai percorsi pedonali e ciclabili, la riqualificazione dei poli scolastici e sportivi di Oriago sud e Mira Taglio. Il sindaco Alvise Maniero si spiega. “Gli elementi di maggior criticità emersi nella proposta di Pat della precedente giunta – dice – riguardano le scelte di espansione residenziale in zona agricola a fronte di una capacità residua del Prg vigente molto consistente e non attuata di 380.000 metri cubi. C’è stata poi
la scelta strategica del cosiddetto ‘distretto della sostenibilità’, che prevede nuova edificazione con destinazione terziaria lungo la Romea, scelte infrastrutturali accompagnate da espansioni non giustificate di discutibile sostenibilità economica e ambientale (a sud di Oriago), una non individuazione di criticità territoriali. Stavolta diversamente dal passato nel documento da noi rielaborato, una particolare attenzione viene posta alla tutela dell’area lagunare da ogni tipo di portualità pag. 8 crocieristica e di logistica.
avanti al dio palanca non ci sono fratelli, amici o parenti”: è una delle frasi pronunciate in una delle decine di intercettazioni della recente inchiesta sulla rete di corruzione legata agli appalti pubblici. Poche parole che sintetizzano, ancora una volta se ce ne fosse il bisogno, qual è il criterio adottato da funzionari pubblici infedeli e da imprenditori complici. Il denaro, ovviamente, che giustifica i favori piccoli e grandi, gli “aggiustamenti” di gare e procedure, il ritocco in corso d’opera, sempre a danno del pubblico e, di conseguenza, di ciascuno di noi. Il denaro, sia “cash”, basta anche qualche banconota da 50-100 euro di tanto in tanto, che sottoforma di “regali” come il viaggio esotico ma anche una mano di bianco in casa o qualche piccolo lavoretto “extra”. E’ la corruzione nostrana, di piccolo cabotaggio e piccola pezzatura, quella che alimenta una zona grigia di cui nessuno conosce i contorni con chiarezza. E’ il primo passo che poi giustifica tutti gli altri, fino ad arrivare ai grandi scandali. Il tutto in nome del “dio palanca”, ovviamente, ma anche di una distorta concezione di moralità e di senso civico. Perché dunque scandalizzarsi se “così fan tutti”? continua a pag.
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L’Intervento
Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking di Silvia giuriato*
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e recentissime modifiche legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito le raccomandazioni europee della Convenzione del Consiglio d’Europa ed hanno risposto al crescente allarme sociale determinato dai delitti contro le donne. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia
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EDITORIALE
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segue da pag.
Davanti al “dio palanca” così fan tutti
Urbanistica
Piano casa, un successo
Sono 1.358 dall’inizio del 2013 le pratiche ricevute dai 44 Comuni della Provincia di Venezia relative all’ampliamento delle abitazioni previste dalla proroga della legge sul Piano casa approvata dal Consiglio regionale nel luglio scorso. Da marzo a maggio 2013 le pratiche presentate sono state 452, e gli dagli ultimi dati relativi al bimestre giugno-settembre 2013 di pratiche ne sono state presentate 701. Dal 2009, quando è entrata in vigore la legge sul Piano casa, fino ad oggi, sono state ben 9.507 le pratiche presentate per l’ampliamento delle abitazioni.
Perché fare i moralisti e continuare a puntare i dito contro imprenditori e politici che hanno comunque fatto “girare” l’economia? Avranno anche rubato qualcosa - è la linea di pensiero che serpeggia nemmeno tanto sotterranea nel Nordest degli affari - ma se questo è il prezzo da pagare per permettere ad una azienda di lavorare perché vogliamo fare del terrorismo? Perché accanirci contro il funzionario che ha comunque dato il suo “contributo”, discutibile ma reale, a sostenere qualche impresa che deve impiegare i suoi lavoratori? E’ il sistema con il quale, continua chi è convinto di saperla lunga, dobbiamo fare i conti, voglia o non voglia. Altrimenti non si va da nessuna parte, altrimenti non si sta sul mercato. Affermazioni che suonano come un grande alibi collettivo e un’autoassoluzione equivoca, anche se molto di moda in questo difficile e confuso periodo. Ecco allora che bastano 50 euro per corrompere un funzionario, oppure un fine settimana a Milano Marittima “all inclusive” regalato ad un dipendente pubblico che dovrebbe essersi limitato a fare il suo dovere. E’ a causa del “dio palanca” e delle tante “piccole eccezioni” ad esso collegate se nel nostro Paese un’opera pubblica costa uno proposito e se ci vogliono anni per portarla a termine. Va da sé che ci si muove in una specie di giungla senza regole, in cui ha la meglio non il più bravo ma il più furbo, o il più “amico” del politico di turno. E’ questa scuola di pensiero che arriva a giustificare ogni forma di illegalità, non solamente i cosiddetti “peccati veniali”. Perché alla fine il “dio palanca” perdona tutto, basta assecondarlo. di Nicola Stievano
Strutture
Uso delle palestre provinciali
Natale Aziende 2013
Regala il diritto al cibo
Concessione delle palestre provinciali in orario extrascolastico La provincia autorizza per il 2013-14 l’uso delle palestre, da parte delle associazioni sportive che però devono essere presentate entro il 30, con apposito modulo pubblicato sul sito-web della Provincia. Per quanto riguarda le palestre gestite in convenzione con i Comuni di Mirano, Dolo, Portogruaro, San Donà di Piave, Chioggia, Cavarzere e Jesolo e le Municipalità del Comune di Venezia, le assegnazioni saranno effettuate dai Comuni in base ai criteri da loro stabiliti per la gestione delle proprie palestre.
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Ddl svuota Provincie
La mobilitazione a Roma delle province “Vogliono far passare l’abolizione delle Province come la soluzione dei problemi del nostro Paese, quando ben sanno che incidiamo pochissimo sulla spesa generale”. La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto prende le distanze dal disegno di legge Delrio, cosiddetto svuota Province, e pur concordando sulla necessità di una riforma, reclama criteri differenti da quelli presi in considerazione dal Ddl. “Non si può fare di tutta l’erba un fascio” sostiene e rivendica il caso della Provincia di Venezia, come esempio di funzionalità ed efficienza. “E’ un ente che dà lavoro ad oltre 500 persone , - afferma - con il bilancio a posto nonostante i tagli, un ente ben organizzato che paga le aziende e i fornitori in meno di 20 giorni”. Una posizione la sua ribadita anche lo scorso 5 novembre in occasione dell’Assemblea nazionale delle Province organizzata dall’Upi (Unione delle Province italiane) a Roma alla quale hanno partecipato amministratori provinciali, parlamentari ed esponenti del Governo, esperti e sindacati.
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Riviera Mira
Provincia Partiti
Ancora caos per i cantieri sulla brentana pag.
Camponogara
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Differenziata, cambia la raccolta dei rifiuti pag.
Campagna lupia
Aumenta la povertà fra gli anziani pag.
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Regione Trasporti
E’ Stradiotto il nuovo segretario provinciale del Pd pag. 18
Ambiente
Allarme nutrie al cimitero di San Michele pag.
Nuovi orari dei treni, una rivoluzione pagg. 26-27
Territorio
Novembre, torna la paura delle alluvioni
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personaggio
arte
Mason, l’irresistibile passione per il collezionismo pag. 22
pag.
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Verona e Vicenza, un posto al sole per il paesaggio pag. 34
Violenza sulle donne
allo studio Un servizio di supporto psicologico
Dopo il protocollo d’intesa con l’Ordine degli avvocati per l’attività di prima consulenza legale gratuita alle donne vittime di violenza, la Provincia di Venezia sta mettendo a punto un’analogo accordo di collaborazione con l’Ordine degli psicologi. Il testo discusso ed emendato in sede di Commissione pari opportunità verrà valutato dall’Ordine. L’intenzione - spiega l’assessore provinciale alle Pari opportunità Giacomo Gandolfo - è di arrivare alla firma del testo definitivo per il consiglio provinciale straordinario del 25 novembre prossimo, convocato in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di
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Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 ottobre 2013 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese LAVORO Nel 2014, il taglio del cuneo fiscale varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015)
Cuneo fiscale e bonus giovani
di Alessandro Abbadir
La Cgia di Mestre: il taglio del cuneo porta in busta paga 14 euro netti al mese
Migliaia di richieste di assunzioni sono arrivate all’Inps per avere le agevolazioni del “bonus under30”
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l taglio del cuneo fiscale, farà ripartire l’economia italiana e anche quella veneta? Il governo pensa di si, le associazioni di categoria e i sindacati hanno più di qualche dubbio. Più efficace per incentivare le assunzioni sembra essere stato il bonus fiscale “under30”, fin nelle scorse settimane. In questo caso le richieste presentate in poco tempo dalle imprese venete sono state moltissime. Va ricordato che sono circa 170.000 i disoccupati in Veneto, per lo più dovuti alla massa di licenziamenti questi ultimi 5 anni. A pagare maggiormente questa situazione sono soprattutto le donne, che nel 60% dei casi si trovano disoccupate. Ma vediamo le cifre del taglio al cuneo fiscale. Nel 2014, il taglio varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015). La riduzione del cuneo fiscale sarà dunque in tre anni: di 5,6 miliardi per le imprese e 5 miliardi per alleggerire il peso del fisco sui lavoratori .Il primo anno il cuneo di fatto varrà in tutto 2,5 miliardi. Attualmente si stanno studiando due ipotesi e alla fine dei calcoli, in termini di guadagno si tratta, di una disponibilità immediata in busta paga di 112 euro nel primo caso e di 502 euro nel secondo. A partire dall’anno d’imposta
coinvoLti 750 Lavoratori tra noaLe e scorzÉ
Per Aprilia la corsa più lunga
A
cque agitate nel polo del motociclismo dell’Aprilia nel veneziano. I 750 lavoratori hanno respinto il piano di ridimensionamento della produzione presentato dal patron di Aprilia Roberto Colaninno. I due stabilimenti di Scorzé e Noale producono 27 mila motoveicoli all’anno e l’occupazione tiene grazie al ricorso, in atto da 4 anni, ai contratti di solidarietà. Il piano Colaninno prevede invece che la produzione si assesti attorno agli 8-10 mila moto e motocicli: si fa presto a fare i conti dei lavoratori che sarebbero espulsi dall’azienda. Raccontando l’incontro di Pontedera Matteo Masier, della Fim Cisl veneziana, sottolinea come non sia possibile “curare Aprilia con la stessa medicina che si è usata per Guzzi perché, nei fatti, significa, far scomparire i due stabilimenti produttivi”. Per questo motivo il sindacato, che non nega l’oggettività della crisi, chiede una svolta nella strategia aziendale con un progetto industriale di investimenti che rilanci gli stabilimenti. Sindacati ed Rsu contestano all’azienda di non aver dato luogo nemmeno agli investimenti annunciati un anno fa, a partire dalla riorganizzazione ed il potenziamento del settore marketing e commerciale. La sensazione che si voglia andare ad una lenta e progressiva chiusura dei siti produttivi è confermata anche dagli altri interventi “è questo il futuro che si prepara per chi ha appena vinto il campionato mondiale Superbike costruttori?” si chiedono in molti. Per i lavoratori di Aprilia si apre quella che probabilmente sarà la corsa più lunga.
2013, per ottenere le compensazioni di crediti di imposte dirette superiori a 15mila euro (come avviene oggi per l’Iva), sarà necessario ottenere il visto di conformità di un professionista abilitato. Si incentiva poi la patrimonializzazione delle imprese che diventano più affidabili per le banche. Ed è previsto il rifinanziamento di 1,6 miliardi per il fondo di garanzia per le piccole imprese. Ma queste cifre vengono criticate dalla Cgia di Mestre con il suo segretario Giuseppe Bortolussi come troppo esigue per far ripartire i consumi e perciò l’economia reale. “Il taglio del cuneo fiscale – dice Bortolussi - potrebbe garantire ai lavoratori dipendenti una busta paga più “pesante” fino a 14 euro netti al mese. I vantaggi economici più “tangibili” sarebbero per i dipendenti con un reddito imponibile Irpef che oscilla tra i 15.000 ai 20.000 euro all’anno, uno stipendio mensile netto compreso tra i 950 e i 1.250 euro. Ritenere che con queste cifre mensili nette si possa dare un po’di serenità alle famiglie è una chimera. Stiamo parlando di cifre irrisorie che non permetterebbero ad una persona di concedersi neanche una birra e una pizza. Difficile far ripartire i consumi in questo modo”. Il taglio delle tasse sul lavoro dovrebbe poi favorire nuove assunzioni, visto che le imprese pagherebbero meno per i dipendenti, e anche su questi aspetti dell’operazione, i dubbi sono molti. Qualche risultato
però più consistente si pensa potrà vedersi nei prossimi anni quando il taglio sarà più netto. Più risultati sembra darli invece immediatamente il “bonus under 30” che prevede cospicue agevolazioni per le imprese che decidono di procedere con nuove assunzioni o con la trasformazione di rapporti di lavoro a tempo determinato in tempo. A livello nazionale i 4/5 delle richieste riguardano nuove assunzioni, mentre approssimativamente 1/5 si riferisce a trasformazioni dei rapporti in tempo indeterminato. L’incentivo, introdotto dall’articolo 1 del decreto legge 28 giugno 2013, è riconosciuto alle aziende che assumono giovani fra i 18 e i 29 anni privi di impiego da almeno sei mesi o senza un diploma di scuola media superiore o professionale, oppure che trasformino un rapporto di lavoro già esistente da tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato. Il beneficio, che è pari ad un terzo della retribuzione (fino a un massimo di 650 euro al mese) per una durata massima di 18 mesi (12 mesi per trasformazioni di contratti a termine in tempo indeterminato), può essere richiesto esclusivamente dalle aziende. Le domande devono essere presentate all’Inps per via telematica. In poche ore in Veneto sono state presentate migliaia di domande. Per il Veneto, il fondo a disposizione per le nuove assunzioni ammonta a 5,4 milioni per il 2013, 11 milioni per il 2014 e altrettanti per il 2015.
Argomento del mese 5 10 Argomento del mese Dati Unioncamere per il veneziano
i per rilanciare l’occupazione La storia Un anno fa il via alla nuova formula che ha permesso di mantenere l’occupazione
Quando i dipendenti salvano l’azienda: Fonderie Zen fa scuola di Nicola Stievano
U spalla pag 5 per vene-
n esempio destinato a fare scuola nella lunga recessione che ha investito il nostro Paese. E ancora una volta, anche tra le difficoltà della crisi, il Veneto a fare da capofila, a dare il “buon esempio”. Stiamo parlando delle aziende salvate dai dipendenti, dai lavoratori che non si arrendono al fallimento e scelgono di impegnarsi in prima persona per mantenere la produzione e l’occupazione. Un anno fa proprio nella nostra regione, in provincia di Padova, le Fonderie Zen hanno ripreso l’occupazione e salvato decine di posti di lavoro grazie ad una formula fino ad allora pressoché inedita, poi replicata nel resto della Penisola. E sempre dal Nordest sono partite altre iniziative di lavoratori che da ex disoccupati sono diventati “azionisti” o “imprenditori” e garantendo un futuro ad aziende in crisi. Un anno fa le ex Fonderie Zen di Albignasego hanno riavviato l’attività produttiva, con una nuova compagine sociale (la Zen Fonderie Srl) e 115 dipendenti, di cui quasi la metà extracomunitari. Il progetto industriale, che ha ottenuto anche l’appoggio economico di Veneto Sviluppo Spa, finanziaria della Regione, è stato presentato con un esempio unico in Italia. “Per la prima volta anche i lavoratori – ricorda l’assessore provinciale al lavoro Massimiliano Barison - sono entrati nel capitale sociale dell’azienda e hanno concorso a salvarla da un sicuro fallimento. Noi ci abbiamo creduto e abbiamo fortemente voluto appoggiare questo progetto che rappresenta anche un segnale e un esempio per tutte le aziende oggi in sofferenza. Non è stato facile mettere insieme una filiera che va dai lavoratori, ai manager, agli investitori, ma è una sfida vinta per l’impresa, i dipendenti, il mondo del pubblico e del privato”. E’ stato il primo esempio di cogestione in Italia, in cui lavoratori, dirigenti, ma anche istituzioni pubbliche e fondi privati hanno costituto un’alleanza forte per salvare un’attività con ancora margini di rilancio.
ziane
Area sud la più in affanno
Nel 2013 in fumo 4160 posti di lavoro D
isoccupazione galoppante e imprese in difficoltà. I segnali di ripresa ci saranno anche a livello internazionale ma nel veneziano fanno proprio fatica a vedersi. I dati per le imprese sono arrivati dal report di Unioncamere . Le cifre sono pesantissime: a fine 2013, rivela il consueto report del sistema tessuto produttivo veneziano si ritroverà con oltre 4mila posti di lavoro in meno rispetto a inizio anno, 2mila e 800 nel comparto dei servizi e 1.360 in quello industriale Le assunzioni di lavoratori dipendenti sono in calo del 17% rispetto al 2012 e del 20% in confronto a cinque anni prima. Due terzi dei nuovi contratti sono a tempo determinato, mentre rispetto al 2012 cala del 5% l’utilizzo di rapporti cosiddetti atipici. Andiamo nel dettaglio nel veneziano quest’anno troveranno un posto di lavoro 15.290 persone: 13.120 avranno un contratto da dipendenti, mille entreranno con contratti di somministrazione (ex interinali), 660 con il co.co.pro e 510 con altri tipi di rapporto. Restano a casa 19.450 lavoratori dei quali 17.280 dipendenti. Ciò significa che il 2013 segnerà la perdita di 4.160 posti di lavoro. Solo quindici imprese veneziane ogni cento hanno messo in preventivo di assumere nuovo personale entro l’anno. Molte di queste non intendono assumere perché, pur avendone necessità, ritengono eccessivo il costo del lavoro e sperano che il taglio del cuneo fiscale favorisca l’operazione. Intanto si è svolto nella sede del Centro servizi di Mestre un incontro tra l’assessore provinciale alle attività produttive Lucio Gianni, e il direttore della Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato. Si sono analizzati gli aspetti legati alla situazione difficile dell’area sud della provincia nei comuni di Cavarzere Cona e Chioggia . Qui aumenta la Cassa Integrazione Guadagni dell’ 8 per cento, così come le procedure di mobilità del 6 per cento, crolla il fatturato del 10-12 per cento, i settori più penalizzati sono l’edilizia, seguita dal metalmeccanico. Le prospettive di ripresa si allontanano al secondo semestre 2014, nel frattempo la situazione di crisi tende ad aggravarsi con ulteriore ricorso alla Cig e aumento del tasso di disoccupazione oltre l’11 ed il 12 per cento rispetto ad altre aree del Veneto. “La situazione del sud della provincia veneziana – spiega l’assessore Gianni - evidenzia dati molto preoccupanti. Ho convocato all’inizio di quest’anno, a Chioggia, una riunione con i sindaci e gli assessori alle attività produttive, dei Comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona per proporre e suggerire di creare, una sinergia di intenti per abbattere i “campanili” che dividono e, creano incomprensioni. Questo territorio ha grosse potenzialità, ma che se non vengono trasformate in opportunità imprenditoriali e produttive, con una forte azione unitaria, corriamo il grosso pericolo di trovarci fra un anno a constatare il peggioramento dei dati che oggi vengono evidenziati”. Per direttore di Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato: ”Rispetto ad altre aree del Veneto la bassa veneziana soffre in maniera endemica della mancanza di uno sviluppo industriale consolidato negli anni. Si è puntato solo ed esclusivamente (vedi Chioggia) a sviluppare il sistema turistico senza procedere a pari passo a consolidare attività correlate. L’area poi vive la perdita occupazionale di Marghera. Serve dunque uno sviluppo del settore turistico con valorizzazione del patrimonio territoriale, che proceda con l’integrazione delle attività complementari. Una politica del credito agevolata per sviluppare attività che diano risposte ad un territorio che da troppi anni soffre”.
6 Mira
In breve
Lavori pubblici Sempre nuovi intoppi per gli interventi sulla brentana
Cantieri infiniti, viabilità nel caos Le proteste di Federconsumatori, Carraro di Ascom: “Danneggiati i commercianti di Mira di Alessandro Abbadir
L
’incubo cantieri a Mira non finisce più. Ora c’è il problema dei lavori che partono costantemente in ritardo. Il lungo senso unico fra Mira Taglio e Mira Vecchia, che sarebbe dovuto essere istituito il 21 ottobre e poi il 28 con l’avvio dei lavori per la realizzazione della pista ciclabile e dei marciapiedi, non si sa quando parte. La prima fase dei lavori si sarebbe dovuta concludere per il 18 novembre, ma per quella data si sarà cominciato solo da qualche giorno. A spiegarlo è sconsolato il comandante dei vigili urbani Mauro Rizzi. “Per avviare i cantieri e piazzare i sotto servizi – dice – andranno tolti i pali della luce dal lato del Naviglio, e ricollocati provvisoriamente sul lato opposto della carreggiata. Solo a quel punto i lavori potranno cominciare”. Intanto sono sempre più critiche le posizioni contro gli enti locali da parte di commercianti e Federconsumatori. “I commercianti del centro di Mira – spiega Adelino Carraro vicepresidente dell’ Ascom – rischiano di perdere da ora fino a primavera del 2014, cioè fino a quando ci sarà il senso unico, almeno il 30% degli introiti. Chi mai si recherà in quella quindicina di negozi che ora si trova in via Nazionale e che sono sepolti a ridosso dei cantieri?” Sulla stessa linea anche Alfeo Babato, referente della Federconsumatori della Riviera e del Miranese. “Quello che sta succedendo a Mira – dice Babato – è incredibile. Non si è mai vista una condotta dei lavori pubblici di questo tipo nemmeno da parte delle passate amministrazioni. Perché non si sono congelati i cantieri a Mira Taglio finchè non si fossero conclusi quelli sempre sulla brentana, a Mira
Il Pd all’attacco dei grillini sul Distretto “Il nuovo distretto sanitario di Mira è bloccato perché l’amministrazione comunale grillina di fatto non ha intercettato i fondi della Regione. Manca la volontà politica di fare quest’opera”. E’ l’accusa del gruppo consigliere Pd guidato nell’occasione da Francesco Sacco. Un progetto per portare il distretto da dove si trova ora in villa Lenzi a via Oberdan era stato approvato dall’amministrazione Carpinetti, ma mai più portato avanti dalla giunta grillina.
E’ morto Pezzato, tesoriere dei Marinai D’Italia
Il cantiere in via Nazionale Porte?” Ma quali sono le deviazioni previste? E’ previsto che dalle 8.30 alle 18 nei giorni feriali, fino al 18 novembre, sia oscurato il semaforo all’incrocio tra Via Nazionale, via Miranese e via Argine Destro Canale Taglio. In via Nazionale, nella corsia di marcia Padova Venezia, all’incrocio con via Miranese ci sarà l’obbligo di proseguire dritti, verso Venezia. Per i veicoli provenienti da via Miranese, all’incrocio con via Nazionale c’è il divieto di svolta a sinistra. Chi volesse andare in direzione Venezia provenendo da via Miranese, deve svoltare per via Alfieri. Da via Marconi ci sarà l’obbligo di proseguire dritti su via Matteotti senza svoltare sul ponte del Naviglio. L’immissione sulla regionale 11 avverrà con il ponte davanti alla chiesa di San Nicolò e Riviera Silvio Trentin o via Don Minzoni.
E’ morto all’età di 87 anni a Mira Angelo Pezzato, fra i fondatori e infine Tesoriere dell’Associazione Marinai D’Italia. Angelo Pezzato come marinaio ha fatto la seconda guerra mondiale ed è stato prigioniero diversi anni dopo il conflitto degli angloamericani. Dopo la seconda guerra mondiale Angelo Pezzato ha lavorato per molti anni come tecnico all’interno della Montedison al Petrolchimico di Porto Marghera.
A Villa dei Leoni, Cornelius il centurione E’ stata inaugurata a Villa dei Leoni l’installazione virtuale temporanea “2000 anni fa in Veneto. Viaggio nella Venetia Romana” proietterà il visitatore indietro nel tempo in compagnia di Cornelius, centurione in congedo, alla scoperta del Veneto antico. L’evento è organizzato da Ristar, Veneto Onlus e dal Gruppo Archeologico Mino Meduaco. Fino al 17 novembre: venerdi e sabato dalle 9 alle 17; domeniche dalle 11 alle 20. Entrata gratuita. Per informazioni: 3493682650.
Volontariato Parco in ordine
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nche a Mira “Prove di un mondo nuovo”. Dal 31 ottobre al 3 novembre 10 ragazzi si si sono dedicati gratuitamente alla pulizia e riqualificazione del parco di Villa dei Leoni. L’iniziativa della Caritas veneziana “Prove di un mondo nuovo – 72 ore con le maniche in su” ha visto quest’anno l’adesione del Comune di Mira, attraverso l’assessorato alle Politiche Giovanili. “Dal 31 ottobre al 3 novembre – spiega l’assessora Orietta Vanin – 10 ragazzi tra i 15 e i 25 anni, provenienti da fuori Mira, si sono dedicati gratuitamente alla pulizia e sistemazione del parco di Villa dei Leoni e del parco delle Rimembranze. In questo compito avranno la collaborazione dei gruppi scout di Mira e Oriago, ma hanno fatto conoscenza anche con altre esperienze di volontariato presenti nel nostro territorio. L’obiettivo del progetto, che da alcuni anni la Caritas Veneziana organizza sempre in questo periodo, è infatti quello di creare nuove forme di partecipazione attiva alla soluzione dei problemi del territorio, proponendo ai ragazzi che aderiscono di lavorare fuori dal loro territorio di residenza, socializzando con persone che non conoscono e confrontandosi con nuove realtà”. Ecco quindi l’incontro, organizzato con uno studioso di storia locale per far conoscere il passato del parco e della villa, a cui è seguita una cena di gruppo nella Casa San Raffaele. Per tutta la durata della loro presenza a Mira, i 10 ragazzi sono stati ospitati in locali della parrocchia di S. Nicolo, che si è messa generosamente a disposizione, e alla quale il Comune ha dato un contributo per l’erogazione dei pasti. “Si è trattato di una occasione davvero importante – spiega per la Caritas Francesco Vendramin – perché permette di sistemare un bene pubblico e far apprezzare ai ragazzi che provengono da fuori Mira, le bellezze storiche ed architettoniche del nostro territorio”. A.A.
8 Mira L’Intervento
Territorio Urbanistica Presentato in Consiglio il nuovo Piano di assetto del territorio
Pat, stop al cemento e alla crocieristica di Alessandro Abbadir
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top al cemento e alle grandi opere. Il nuovo Pat del comune di Mira, il piano di assetto del Territorio, contiene grandi novità che vanno nella direzione della difesa dell’ambiente. Il nuovo Pat, infatti, cancella 240mila metri cubi edificabili, di fatto due nuovi quartieri residenziali per circa 1000 fra negozi e nuovi appartamenti. Ma non solo: dice no al polo croceristico in laguna sud. Ma non arrivano solo dei no, ci saranno: sottopassi di attraversamento della Romea, il miglioramento viabilistico del centro di Oriago, una nuova stazione Sfmr a Mira Porte, un nuovo polo di servizi sportivi a Mira Buse, una forte attenzione ai percorsi pedonali e ciclabili, la riqualificazione dei poli scolastici e sportivi di Oriago sud e Mira Taglio. Il sindaco Alvise Maniero si spiega. “Gli elementi di maggior criticità emersi nella proposta di Pat della precedente giunta – dice – riguardano le scelte di espansione residenziale in zona agricola a fronte di una capacità residua del Prg vigente molto consistente e non attuata si 380.000 metri cubi. C’è stata poi la scelta strategica del cosiddetto ‘distretto della sostenibilità’, che prevede nuova edificazione con destinazione terziaria lungo la Romea, scelte infrastrutturali accompagnate da espansioni non giustificate di discutibile sostenibilità economica e ambientale (a sud di Oriago), una non individuazione di criticità territoriali. Stavolta diversamente dal passato nel documento da noi rielaborato, una particolare attenzione viene posta alla tutela dell’area lagunare da ogni tipo di portualità crocieristica e di logistica avanzata”. Sulla questione interviene anche l’assessore all’urbanistica Luciano Claut. “Le nuove possibilità edificatorie – spiega Claut – saranno indirizzate al completamento del tessuto urbano consolidato per favorire processi di rinnovo e rigenerazione di parti degradate“. Attenzione è stata dedicata secondo il comune, alla rete viaria con l’obiettivo di alleggerire
NEWS
Cancellati 240 mila metri cubi edificabili, per circa 1000 fra negozi e nuovi appartamenti Il municipio di Mira
la pressione dai centri urbani, specie a Oriago con il completamento della dorsale sud per migliorare la viabilità in Riviera S. Pietro e Riviera Bosco Piccolo e la connessione tra via Veneto e l’opera complementare n. 4 e drenare tutto il traffico di attraversamento che oggi soffoca via Marmolada e laterali. E’ previsto un nuovo collegamento tra la bretella Bacchin e il parcheggio della stazione di Marano, e una connessione tra via Argine Destro Canale Taglio e via Miranese per alleggerire Mira Taglio. C’è poi l’ipotesi di sostituire con un sottopasso il ponte che ora attraversa il Brenta vicino a villa Malcontenta, per restituire il naturale contesto al complesso palladiano. Si punterà a collegamenti in sicurezza tra le aree poste a sud e
a nord della Romea attraverso sottopassi in via Giare, via Bastie, via Bastiette. Altro obiettivo forte la soluzione dell’impatto dell’Sfmr a Oriago, con il caos creato dalla continua chiusura del passaggio a livello. Si studieranno soluzioni per togliere l’effetto barriere della ferrovia. Sempre per quanto riguarda la linea Sfmr Adria - Mestre, si punta a una nuova stazione a Mira Porte, per incentivare l’uso del treno. Sempre a Mira Porte si propone la realizzazione di un terminal acqueo da e per Venezia. Verrà valorizzata l’asta della Seriola a fini ciclabili, e saranno previsti due percorsi naturalistici. Il primo tra Marano, Borbiago e Oriago utilizzando le rive del Cesenego e del Lusore, il secondo da Fusina a Giare.
Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking di Silvia giuriato*
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Sono stati introdotti strumenti giuridici per prevenire le violenze: il legislatore ha previsto delle aggravanti nei delitti di maltrattamenti, violenza sessuale ed atti persecutori. Ma non solo. L’intento è stato quello di attuare un regime di prevenzione, e ciò sia aggravando le pene per coloro che commettono i reati ma soprattutto prevedendo una serie di strumenti giuridici che consentano di impedirne la consumazione. Chi commetterà violenza domestica (percosse, lesioni, ovvero i cosiddetti reati sentinella), potrà essere inizialmente ammonito dal Questore. Quest’ultimo potrà chiedere al Prefetto di disporre la sospensione della patente di guida del destinatario dell’ammonimento, da uno a tre mesi. E ciò in assenza di querela: sarà sufficiente che i fatti vengano segnalati (purché in modo non anonimo) alle forze dell’ordine. Il Questore, procederà ad informare il soggetto ammonito della presenza dei servizi disponibili sul territorio (consultori familiari, servizi di salute mentale e servizi per le dipendenze): lo scopo è di eliminare, direttamente nell’autore, la spinta alla violenza. Coloro che subiscono reati di maltrattamenti in famiglia saranno poi maggiormente informati dello status del procedimento penale che le vede vittime, e potranno godere del patrocinio a spese dello Stato in deroga ai limiti reddituali. Esse potranno formulare istanza affinché la loro audizione venga resa in regime protetto. Questa modalità, eviterebbe la testimonianza di fronte all’autore del reato. Potrebbe vincere le resistenze di molte vittime a sporgere la querela. La querela nei casi di stalking, potrà esser rimessa unicamente avanti al Giudice, mentre nel caso vi siano state minacce aggravate non potrà esser ritirata. Le ipotesi di maltrattamenti sono state introdotte fra i reati per i quali è previsto l’arresto in flagranza, e comunque potrà essere applicata la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il responsabile potrà esser controllato mediante il braccialetto elettronico e potranno esse disposte intercettazioni telefoniche. La nuova legge ha introdotto il potenziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio, ove le vittime dei reati di violenza sessuale e di genere potranno trovare ausilio di operatori specificatamente formati. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia
L’iniziativa
In vendita in due panetterie, il pane logistico
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n vendita in due panetterie di Mira da fine ottobre il “Pane Logistico” il pane cioè prodotto con le coltivazioni di grano nell’area in cui sarebbe dovuto sorgere il polo logistico. “E’ passato ormai più di un anno – spiega il consigliere comunale Mattia Donadel – da quando il Movimento Mira 2030 e il gruppo di acquisto MiraGAS hanno lanciato il progetto di ricostruzione della filiera del pane a Mira coinvolgendo agricoltori e panificatori del territorio. Ora dopo aver raccolto e macinato il grano, è tempo di assaggiare il pane prodotto nell’area in cui la Regione vuole realizzare il
Polo logistico”. Per quest’anno il pane logistico sarà prodotto e venduto dal panificio Tiozzo in via Venezia 192 a Oriago di Mira, e dal panificio Moro in via Gramsci 18 ad un prezzo di 3,5 euro/ kg. Il grano è stato invece coltivato dalla Cooperativa Bronte e dall’azienda agricola Pecore Ribelli, entrambe di Mira, adottando tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale e senza l’uso di pesticidi. Mentre la macinazione è stata effettuata dal Mulino Morini di Faenza, l’unica azienda non locale, ma anche quella più vicina in grado di assicurare la non miscelazione del grano e delle
farine di Mira con altre di altra provenienza. Il Movimento Mira 2030 non è nuovo a queste iniziative. Già in campagna elettorale contro l’ex sindaco poi sconfitto, Michele Carpinetti, gli attivisti piantarono in un campo di via Oberdan a Mira Taglio, delle patate. Il comitato “Opzione zero” vicino al Movimento Mira 2030 proprio questo mese, nell’area di Veneto City, ha seminato del grano per poi ricavarne del pane. Come nel caso del pane logistico, del pane al posto di cemento. A.A.
Mira 9 Società Dopo 25 anni per la prima volta il cartellone parte in forte ritardo
Teatro Villa dei Leoni, stagione in extremis I primi due appuntamenti, il 15 e il 22 dicembre, vedranno salire sul palco due attori veneti: Marco Paolini e Giuseppe Battiston di Alessandro Abbadir
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artirà con un ritardo di 2 mesi la stagione teatrale a Teatro Villa dei Leoni a Mira, ma alla fine ci sarà . Quella di prosa , la principale al momento in cui andiamo in stampa ha due date precise il 15 e il 22 dicembre che vedranno l’arrivo di Marco Paolini e Giuseppe Battiston. Da dicembre ad aprile ci saranno 10 spettacoli di prosa, 6 per famiglie e 18 appuntamenti per le scuole. Un programma realizzato con “La Piccionaia” e Arteven. Nel frattempo il 31 ottobre dopo quasi tre mesi di attesa il comune ha pubblicato l’avviso pubblico per la gara che affiderà la gestione del complesso culturale di Villa dei Leoni per i prossimi nove anni. La concessione avrà una durata di nove anni, con un periodo di prova di ventiquattro mesi, e un valore complessivo pari a 1 milione e 620mila euro, calcolato sull’incasso medio annuo del teatro negli ultimi tre anni. Per capire quale fosse il destino del teatro era stata organizzata una pubblica assemblea a Piazza Vecchia a
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cui il comune non ha partecipato, e in cui gli esponenti del Movimento Mira 2030 hanno criticato la maggioranza, che a loro avviso vuole consegnare il teatro in mani private. Gli spettacoli domenicali per le famiglie passano da quattro a sei, di cui due già a novembre. E per le scuole da gennaio partono 18 appuntamenti con il Teatro Scuola. “Il nostro obiettivo – spiegano l’assessore alla cultura Nicola Crivellaro e il sindaco Maniero – è che il Teatro con Villa dei Leoni e l’Oratorio possano diventare sempre più luogo di cultura, catalizzatore per la società. Un appalto importante che ricerca un lungo, stabile e coerente progetto di crescita e di valorizzazione dei luoghi, che dovrà tenere conto anche delle riduzione del budget di spesa pubblica. Il vincitore, infatti, avrà la possibilità di gestire il polo per 9 anni, ma il contributo stanziato in ogni annualità sarà via via in diminuzione, accompagnando un’operazione di maggiore autonomia, una sorta di ‘start up’ che consenta
Parte la campagna per le vaccinazioni al Distretto
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novembre e dicembre sarà attivata la campagna di vaccinazione antinfluenzale stagionale. La vaccinazione è gratuita per coloro che hanno un’età pari o superiore a 65 anni; per i bambini con più di 6 mesi, i ragazzi e gli adulti affetti da malattie croniche; per le donne nel secondo e terzo
progettualità culturali e anche turistiche di lungo periodo”. “La nostra ambizione – aggiunge Crivellaro – è quella di individuare un collaboratore, un partner più che un gestore. Un soggetto che, pur potendo disporre dei luoghi per eventi, sappia programmare attività continuative legate al teatro e alla villa attuando sinergie con il territorio. Un gestore che veda comunque nel contributo pubblico solo uno degli elementi economici per la sua attività. Va precisato, infine, che in questa fase di passaggio da un sistema all’altro culturale-gestionale del complesso teatro-villa, il teatro è stato utilizzato da chi ne ha fatto richiesta”.
mese di gravidanza; per coloro che sono ricoverati presso strutture di lungodegenza; per i medici e il personale sanitario; per i familiari e i contatti di soggetti ad alto rischio. E poi: per gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e per il personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. Gli anziani dai 65 anni in su, possono fare la vaccinazione dal loro medico di base. Per tutti gli altri ci sono i distretti. In particolare per i
bambini fino a sei mesi e i ragazzi fino a 14 anni con malattie croniche, la prenotazione va fatta all’ambulatorio vaccinale pediatrico di Dolo (tel. 0415133968, lunedì, martedì e mercoledì dalle 12 alle 13) o di Camponogara (tel. 041463733, giovedì e venerdì dalle 12 alle 13). Per tutti gli altri casi telefonare al distretto di Mira, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, al numero 041424182, interno 5. A.A.
10 Campolongo Servizi Il comune accoglie la proposta di Auser e Mondo di Carta
Spazio allattamento in biblioteca Dal ricavato della festa dei nonni, 14 buoni spesa destinati ai più bisognosi di Alessandro Abbadir
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a biblioteca comunale di Campolongo, che si trova al centro civico di Bojon, avrà un luogo appartato per le mamme che allattano. A proporlo all’amministrazione comunale sono stati Bruno Miotto e Luciano Silvestri, dell’associazione Auser, e Oriana Boldrin di Mondo di Carta. Ad accettarla e a promettere di renderla realtà nel giro di pochi mesi è il sindaco del paese, Alessandro Campalto. “Questa nostra proposta è segno di alta civiltà, è importante – spiega Bruno Miotto – che questo spazio venga predisposto nella nostra biblioteca perché possa dare anche alle neomamme la possibilità di stare in mezzo ai libri, anche quando devono allattare”. Non solo. “E’ importante – continua Oriana Boldrin – che queste mamme possano leggere da subito delle favole ai loro piccoli, svilupperanno meglio la memoria e la fantasia e la capacità di apprendimento, dobbiamo ricordare che i libri e la conoscenza devono essere e diventare il nostro pane quotidiano. E’ un modo per abituare
le nuove famiglie al fatto che è importante andare in biblioteca spesso, tanto quanto ad esempio si va al bar, al forno o al supermercato”. Il sindaco Alessandro Campalto recepisce la proposta ed è pronto a renderla concreta: “E’ una proposta intelligente, – dice Campalto – e mi impegno a farla diventare realtà con l’inizio del 2014. Sarà preceduta da una campagna informativa. Oltre alla biblioteca, lo spazio allattamento potrebbe essere ampliato ad altri uffici pubblici”. Ma le iniziative dell’Auser non si fermano qui. Sono stati consegnati, infatti, a novembre 14 buoni spesa per decine di euro che saranno destinati ai più bisognosi del capoluogo e delle frazioni di Liettoli, Santa Maria Assunta e Bojon. Il tutto grazie al contributo della “Festa dei nonni” di Campolongo. “Questi buoni spesa – spiega il presidente dell’ Auser Miotto – sono il ricavato della tradizionale festa dei nonni, che ogni anno organizziamo, e abbiamo ritenuto giusto destinare questi soldi ai servizi sociali del nostro comune affinché
Evitano un suicidio, arriva l’encomio A settembre avevano salvato un giovane dal suicidio in zona industriale a Liettoli e i due carabinieri della caserma di Campagna Lupia hanno ricevuto dal sindaco Alessandro Campalto un encomio solenne. I due carabinieri premiati sono Graziano Orazio e Francesco Abrescia. Con loro c’erano il comandante della stazione di Campagna Lupia, maresciallo Palumbo, e il comandante della Compagnia di Chioggia, Antonello Sini.
Muore anziana, indaga la procura Anziana muore in ospedale a Piove di Sacco e la Procura di Venezia indaga il nipote e la moglie per maltrattamenti. La donna deceduta è Tecla Meneghetti di 87 anni residente in via Basse a Campolongo. L’anziana conviveva nella stessa casa con il nipote di 50 anni, la moglie di 47 anni e le figlie della coppia ormai maggiorenni. Una mamma allatta il suo bambino siano donati alle persone che attraversano un periodo di difficoltà economica”. I buoni spesa sono stati consegnati alle assistenti sociali che individueranno a chi consegnarli tra i più bisognosi”. La “Festa dei nonni” sarà replicata anche il prossimo anno, visto che quest’anno ha avuto un gran successo in termine di participazione e contributi.
NEWS A due anni dal Patto dei sindaci
Risparmio energetico, investimenti per decine di milioni finora per un valore minimo di 50 milioni di euro, oggi abbassati a 30 milioni. Copertura prevista fino al 90% dei costi ammissibili. La base di partenza per costruire un programma di finanziamento è la diagnosi energetica degli edifici e degli impianti di illuminazione partendo dai Paes. Nei Piani d’azione per l’energia sostenibile i comuni hanno inserito azioni che avrebbero potuto realizzare compatibilmente con i loro limitati bilanci quantificandone le relative spese. Dai 18 Paesi esaminati (escluso Venezia) è emerso un ammontare d’investimento pari a 7 milioni e 316.000 euro per la riqualificazione energetica degli edifici e 1milione e 776.000 euro per la riqualificazione dell’illuminazione pubblica. La Provincia per la umeri davvero importanti in tema di efficienza energetica A riqualificazione energetica delle scuole superiori prevede 9 milioni e due anni dall’avvio del Patto dei Sindaci sono 19 i Comuni 500.000 euro. A partire da questo valore, proiettandolo sul numero che hanno presentato il Paes: Camponogara, Caorle, Ceggia, di edifici presenti nei 18 comuni esaminati si stima un impegno Dolo, Fossalta di Portogruaro, Martellago, Mira, Musile di Piave, economico pari a 39milioni e 300.000 euro, a cui aggiungere 24 milioni e 800.000 euro sui 12 nuovi Noale, Noventa di Piave, Portogruacomuni aderenti al Patto dei Sindaci, ro, Salzano, San Donà di Piave, San Si stima un impegno per un totale di investimenti su edifici Michele al Tagliamento, San Stino di economico di oltre 39 comunali pari a 64 milioni e 111.000 Livenza, Spinea, Torre di Mosto, Ve- milioni di euro, a cui nezia, Vigonovo. Nel 2013 si sono aggiungerne 25 sui 12 nuovi euro e un totale su edifici comunali e provinciali pari a 73 milioni e mezzo aggiunti Annone Veneto, Campolongo comuni aderenti al Patto di euro Al valore vanno aggiunte le Maggiore, Cavallino Treporti, Chioggia, Concordia Sagittaria, Eraclea, Fiesso D’artico, Fossò, Mirano, Quar- economie necessarie alla riqualificazione energetica dell’apparato to D’Altino, Santa Maria Di Sala, Scorzè.” A partire dai comuni di illuminazione pubblica, ricavato in 1.700.000 euro per la parte del “primo” gruppo sono state fatte analisi delle azioni legate agli dei Comuni e stimato in 3.700.000 euro per la Provincia. Le cifre edifici per definire l’ordine di grandezza di una possibile base d’asta in sintesi: 9.500.000 euro per interventi su edifici provinciali; 64 per il programma “Elena”. Obiettivo del progetto “Elena” è fornire milioni euro per interventi su edifici dei 31 Comuni aderenti al Patto l’assistenza tecnica necessaria a sostenere le autorità regionali o dei Sindaci; 3 milioni e 700mila euro per interventi sul patrimonio locali per sviluppare programmi di investimento nei settori dell’effi- di illuminazione pubblica provinciale; 1 milione e 700, mila euro cienza energetica e delle fonti energetiche rinnovabili applicati sia al per interventi sul patrimonio di illuminazione pubblica comunale. settore edifici pubblici, sia a quello dei trasporti e delle infrastrutture Totale 79 milioni di euro. S.H.
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In breve
Intenet, arriva Smart City Anche a Campolongo Maggiore è attivo il servizio Smart city, una nuova piattaforma tecnologica accessibile da una “App” denominata Gong, da installare sugli smartphone o sui tablet, sviluppata per tenere costantemente in relazione pubblica amministrazione, cittadini e imprese. Il servizio permette ai cittadini di essere informati sui temi più importanti che riguardano scuola, cultura, tempo libero, eventi e manifestazioni, viabilità e ogni altra informazione di carattere pubblico, e alle aziende di veicolare i propri messaggi in maniera diretta e capillare.
Ambiente Puliamo il mondo
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uest’anno per la prima volta, su iniziativa dell’assessore all’ambiente Giancarlo Fanton, anche il Comune di Campolongo Maggiore ha partecipato all’iniziativa di Legambiente “Puliamo il mondo”. “Privilegiando il valore educativo di un atto dall’alto valore simbolico – spiega Fanton – si è pensato di coinvolgere i bambini delle scuole elementari nella pulizia di un piccolo spazio pubblico, piuttosto che coinvolgere delle persone adulte nella ripulitura di uno spazio più ampio. La scuola si è dimostrata immediatamente sensibile al tema, e disponibile alla proposta. Il primo e il 10 ottobre scorso a Campolongo e Liettoli, infatti, 105 bambini delle classi quarte elementari, accompagnati dalle insegnanti, da genitori e dai volontari di Legambiente, si sono impegnati nella pulizia dei parchi di quartiere. Con grande entusiasmo i bambini, indossato il materiale fornito da Legambiente (cappellini, guanti e pettorine) sono stati impegnati nella raccolta degli oggetti, imparando nel concreto che cosa significa differenziare, e si sono così resi conto di quanto sia importante non abbandonare rifiuti nell’ambiente”. L’intervento di pulizia è stato preceduto da una breve spiegazione dell’iniziativa che si è svolta in tutto il mondo. Un’atmosfera gioiosa, alla presenza dei genitori e delle maestre ha caratterizzato la giornata dedicata ai valori della sostenibilità, del rispetto per l’ambiente, del risparmio delle risorse, della riduzione dei rifiuti, della raccolta differenziata e del riciclaggio dei materiali. Un’attività che si è ben inserita
Giovani volontari nel programma scolastico del quarto anno e che senza dubbio servirà a promuovere il senso di appartenenza ad una comunità e il rispetto per il mondo che ci circonda. “La manifestazione – conclude l’assessore all’ambiente Fanton – è riuscita bene ed ha coinvolto i bambini in una esperienza nuova. Si tratta di una esperienza che contribuirà alla crescita della loro coscienza civica e a migliorare la qualità dell’ambiente. Infine, questo tipo di iniziativa costituisce un modo efficace per affrontare il problema della raccolta differenziata dei rifiuti e della pulizia del territorio. Il coinvolgimento diretto dei bambini avrà positive ricadute all’interno delle famiglie. Di sicuro bambini e insegnanti si sono dimostrati molto sensibili al tema”. Gli organizzatori sono certi che gli alunni trasmetteranno questi buoni A.A. propositi nel futuro.
12 Camponogara Ambiente L’amministrazione punta a ridurre il costo della differenziata
Nuovo servizio per i rifiuti
Si è raggiunta la quota del 68 % di raccolta. A Camponogara è arrivato il riconoscimento di “Comune Riciclone 2013” di Roberta Pasqualetto
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amponogara avrà un nuovo servizio di raccolta differenziata, aderendo a un progetto di Veritas assieme ai comuni di Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Fossò e Vigonovo. Lo scopo è di aumentare la differenziazione per arrivare ad avere “rifiuti zero”, ridurre il costo della raccolta e mettere insieme più comuni per migliorare il servizio. Da diversi anni, Camponogara raccoglie i rifiuti urbani con il metodo del “Porta a Porta”. L’amministrazione punta ad aumentare maggiormente la raccolta differenziata aspirando a essere una società che non sprechi risorse importanti e riduca il più possibile l’inquinamento legato ai consumi. Per questo, in accordo con Veritas Spa e gli altri comuni, darà avvio dal 2014 a un nuovo sistema congiunto di raccolta dei rifiuti urbani, con nuovi contenitori carrellati, al fine di raggiungere due fondamentali obiettivi: differenziare il maggior quantitativo possibile di materiali riciclabili e contenere i costi di smaltimento e gestione. “Tra le azioni che il comune di Camponogara ha previsto nella sottoscrizione del Patto dei Sindaci, con la Comunità Europea, c’è anche quello di arrivare a una riduzione dei rifiuti, attraverso un’attenta e controllata raccolta differenziata – dice il sindaco Gianpietro Menin – grazie ai cittadini che, ogni giorno, differenziano i rifiuti prodotti nelle proprie famiglie
o nelle loro attività produttive, si è raggiunto il 68 % di raccolta differenziata, dato certificato da Veritas. Questi risultati hanno dato a Camponogara il riconoscimento di “Comune Riciclone 2013”, perché si è distinto dal punto di vista della sostenibilità e dello sviluppo etico del territorio”. Per spiegare il nuovo servizio il comune ha fissato degli incontri aperti ai cittadini di Camponogara, Calcroci e Prozzolo, al palazzetto dello sport di Prozzolo nelle serate del 18, 19 e 20 novembre alle 20.30, e per i cittadini
di Campoverardo e Premaore nel teatro comunale nelle serate del 26 e 28 novembre alle 20.30. L’incontro per le attività produttive (utenze non domestiche) è fissato il 25 novembre, alle 20.30, nella sala consigliare del comune di Camponogara. Il sindaco è convinto che si raggiungeranno i traguardi prefissati, e che questo sarà la dimostrazione dell’impegno di tutti, ben cosciente che i protagonisti di questo importante obiettivo ambientale, sociale e culturale, sono in primis i cittadini.
NEWS Teatro Dario Fo
Parte la stagione teatrale
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l 22 novembre inizia la stagione teatrale al Dario Fo di Camponogara. Il calendario di appuntamenti prevede dieci spettacoli fino al 3 di aprile 2014. Gli spettacoli del 2013 sono tre: venerdì 22 novembre, Paolo Nani in: “La lettera”. La divertentissima trama di questo spettacolo, rappresentazione in tutto il mondo, l’esilarante storia ha avuto oltre 800 repliche per questo piccolo, perfetto meccanismo che continua a stupire. L’interprete Nani, da solo sul palco, seduto a un tavolo, con una valigia di oggetti, riesce a dar vita a 15 micro-storie, tutte contenenti la medesima trama ma interpretate ogni volta da una persona diversa. Giovedì 5 dicembre, Luigi de Filippo interpreta: “Un suocero in casa (…ma che papà)”. Stefanino, il protagonista, è un giovane impiegato metodico e un po’ pedante, vive con la moglie che ama teneramente. Ma l’invadenza in casa del suocero, persona prepotente ed autoritaria, lo porta all’ esasperazione. La commedia è fra le più belle e riuscite del ricco repertorio teatrale della famiglia De Filippo, e Luigi da, al personaggio del suocero pestifero, un’interpretazione umanissima e di grande rilievo. Mercoledì 18 dicembre l’Associazione Codeduomo porta sul palcoscenico: “Rock rose wow”. Lo spettacolo tenta di scolpire il profilo di tre distinti corpi che insistono verso il proprio “ego” facendo “tutto ciò che possono” e riconoscendosi in un meccanismo che si ripete senza evolversi. Il costo dei biglietti è 17 euro e 15 ridotto, tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21. Per informazioni www.arteven.it R.P.
Campagna Lupia 13 Sociale Il sindaco Fabio Livieri analizza una situazione preoccupante
E allarme povertà per gli anziani della Riviera di Alessandro Abbadir
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allarme povertà in Riviera del Brenta e nel Miranese. Sempre più anziani sono ridotti sul lastrico. Le cifre che danno Caritas e Ulss 13 sono davvero impressionanti. A spiegarle è il primo cittadino di Campagna Lupia Fabio Livieri che è anche presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss. Ecco le cifre: quasi 200 anziani nei 17 comuni della Riviera del Brenta e Miranese sono costretti a cercare fra le immondizie qualcosa da mangiare. Il fenomeno che fino a 6 anni fa era confinato a segmenti limitatissimi della marginalità sociale, ora sta assumendo connotazioni endemiche. I centri più colpiti sono quelli con un grado di urbanizzazione più elevata: Mira, Spinea, Mirano, Martellago e Dolo. Ma anche nei piccoli centri come Campagna Lupia, parrocchie e servizi sociali segnalano episodi davvero preoccupanti di miseria. “La situazione – spiega Francesco Vendramin, responsabile della casa alloggio San Raffaele a Mira e referente Caritas per la Riviera – è davvero grave. Solo a Mira ci sono 20 casi di anziani che vanno a rovistare nei cassonetti dell’umido, per vedere se trovano pane raffermo ancora commestibile. I casi di anno in anno sono in aumento. A Mira Taglio nel quartiere centrale di via Gramsci, da due settimane i cittadini esterrefatti notano 4 anziani del posto rovistare nei cassonetti già al primo mattino”. Vendramin spiega poi che ormai da 5 anni a questa parte, ogni giorno i bidelli delle scuole pubbliche di tutta la Riviera del Brenta “fanno fronte alle richieste di anziani che chiedono di avere parte del cibo avanzato dai bimbi”. La situazione non è certamente migliore in altre aree del comprensorio. Lo spiega il sindaco Fabio Livieri. “Sono almeno 200, – dice il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, Fabio Livieri – gli anziani che ogni giorno in tutto il comprensorio dei 17 comuni, rovistano nella spazzatura alla ricerca di cibo o vestiario. Un fenomeno che un tempo era solo di pochissimi con disagio psichico e che ora invece colpisce persone che hanno una pensione minima, un affitto, bollette da pagare, e che non hanno coraggio, per orgoglio e dignità, a chiedere aiuto a Comuni e parrocchie. I Comuni dal canto loro soldi per aiutarli non ne hanno, e restano a questo punto solo le mense caritatevoli”. Anche la situazione di Campagna Lupia nello specifico di questi ultimi 5 anni, è drasticamente peggiorata. “I casi erano uno o due al massimo nel 2007 – dice Livieri – ora sono 5-6, e le parrocchie del capoluogo, Lova e Lughetto oltre ai pasti danno anche vestiario ai più bisognosi“. Per la Caritas una soluzione c’è: “Basta che i negozi e supermercati – spiega Francesco Vendramin
Sono 200 nel comprensorio dell’Ulss13 quelli che rovistano nella spazzatura per trovare da mangiare
Anziani e poveri rovistano nei cassonetti
Centinaia di Aziende Venete oggi scelgono
come 20 anni fa!
– cedano le rimanenze a un magazzino organizzato e gestito con un addetto comunale. Il problema di chi non ha da mangiare sparirebbe, visto che ogni giorno quintali di cibo buono vanno al macero”. E su questa linea l’Ascom con il vicepresidente Adelino Carraro: “Servirebbe un accordo con i comuni – spiega – con sgravi fiscali e addetti incaricati alla distribuzione del cibo”. Turismo
Premiato l’Hotel Marchesini
L 1994
OGGI
Ogni mese più di trecento attività scelgono per comunicare con i propri Clienti. Questa scelta è da vent’anni il nostro orgoglio, perchè è il riconoscimento della qualità, del risultato e di un ruolo sociale svolto dal nostro giornale verso migliaia di famiglie che leggono e si informano con noi.
Aprile 1994 - Aprile 2014
Verso i 20anni
padova Via Svezia, 9 - Padova Tel. 049 8704884 - www.givemotions.it • info@givemotions.it
’eccellenza dell’ospitalità in Riviera del Brenta conquista una posizione di prestigio alla Fiera di Rimini. L’Hotel Antica Corte Marchesini di Campagna Lupia riceve dai portali Expedia e Hotel.com per il secondo anno consecutivo il prestigioso premio “Insiders Select 2013” autorevole classifica annuale che premia i migliori Hotel disponibili sui portali in base al giudizio degli ospiti. “L’Hotel Antica Corte Marchesini – spiega Carmen Mancini titolare dell’all’albergo – infatti, è stato giudicato da oltre un milione di ospiti degli hotel come una delle 650 strutture più prestigiose al mondo per l’eccellenza dei servizi, il rapporto qualità prezzo, la cucina a base di prodotti tipici veneti. L’Antica Villa Marchesini, dimora storica del 1600, ha conservato la bellezza storico-artistica e si presenta come un luogo suggestivo ed armonioso”. Grande soddisfazione anche da parte del sindaco di Campagna Lupia per una struttura che qualifica il comparto del turismo del territorio nel mondo. “E’ un risultato che rende orgogliosi – spiega il sindaco Fabio Livieri – e che dimostra la grande capacità di questi albergatori locali nell’affrontare la crisi con preparazione e grande professionalità”. A.A.
14 Territorio Economia Il sito di Malcontenta di Mira venduto alla Poligof di Lodi
La ex Pansac diventa Polimira
Verranno prodotti pannolini per bambini. Sindacati soddisfatti ma si tratta di un accordo minimo, dovranno essere incrementati i livelli di occupazione di Alessandro Abbadir
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a Pansac International è stata venduta a pezzi con il bando di vendita internazionale, e alla fine è stato anche siglato l’accordo dopo due giorni di trattativa sull’acquisizione del sito di Malcontenta di Mira alla Poligof di Lodi. Un sito che d’ora in poi si chiamerà Polimira e che punterà sulla produzione di pannolini per bambini. Che risultati sono stati raggiunti? L’accordo da parte dei sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil è considerato minimo, un punto di partenza dal quale dovranno essere incrementati sempre più i livelli di occupazione. L’accordo che in una prima fase prevede l’aumento di 5 dipendenti rispetto ai 95 previsti (arrivando a 100) è stato siglato per la proprietà dall’amministratore delegato Sergio Folli. Complessivamente gli assunti rispetto agli oltre 600 dipendenti in organico alla Pansac all’inizio della crisi (ora scesi a 450), alla fine del terzo anno saranno solo 170. Saranno 118 alla fine del primo anno 138 alla fine del secondo. “Saranno azzerati – spiega Alberto Steva-
nato per le Rsu – gli scatti di anzianità. Per chi sarà assunto si partirà da zero. Le spettanze del vecchio rapporto Pansac saranno liquidate dal commissario straordinario l’avvocato Marco Cappelletto. Al posto degli scatti di anzianità sarà previsto un premio legato alla produzione di 900 euro annui. E’ chiaro che si tratta di un accordo minimo dal quale partire, e sul quale l’azienda entro un mese è pronta a fare una verifica, nel momento in cui tante linee produttive saranno riattivate. Polimira ci ha spiegato di aver già rinsaldato il rapporto con clienti come la Kimberly e voler riallacciare quello con la Sca”. Ma non mancheranno investimenti per circa 6 milioni di euro, ai quali si sommeranno ulteriori 700.000 euro per il mantenimento di leasing in essere. “Per quanto attiene ai servizi legati alla produzione – spiega Massimo Meneghetti, segretario Femca Cisl – nonché il servizio di portineria e il servizio di pulizie, se risultanti efficienti ed economici verranno mantenuti all’interno dello stabilimento, mentre quelli
né efficienti né economici verranno riorganizzati, ridotti”. Per chi non verrà assunto scatteranno la cassa integrazione per 18 mesi e poi la mobilità. Intanto anche l’ex sito della Pansac International di Marghera vede la luce in fondo al tunnel della crisi, anche se più di metà dei dipendenti in organico non saranno assunti dalla nuova proprietà la Selene di Lucca. La Selene ha acquistato il sito di via Bottenigo dove attualmente sono in forza 56 dipendenti. Per il sito di Marghera di assunzioni ne sono state annunciate 10, ma i sindacati sono sicuri possano essere circa una ventina, se le linee ripartiranno e i cospicui investimenti permetteranno di conquistare nuove fette di mercato. La nuova proprietà rappresentata dall’avvocato Nicola Taponneco ha messo le carte in tavola. Ha spiegato che a Marghera è intenzionata a produrre sacchi a valvola, un prodotto che serve a contenere ad esempio concimi e materiali edili. La nuova proprietà ha assicurato che vuole investire nel sito di Marghera dell’ex azienda di Fabrizio
Lo stabilimento della Pansac Lori, oltre 650 mila euro. Una cifra davvero importante, che servirà concretamente a far recuperare il tempo perduto in questi ultimi 4 anni, in cui la crisi ha investito fortemente operai e produzioni che erano all’avanguardia sul mercato. Infine gli altri due siti. Per quello di Zingonia (Brescia) è arrivata la
Blue Plast di Salerno, che investirà 4 milioni di euro mantenendo 26 dipendenti. A Ravenna infine, grazie a un accordo con Comune e istituti bancari, l’attività sarà ripresa da una cooperativa che garantirà lavoro a 28 persone. Nessuna offerta purtroppo per il sito di Portogruaro che era stato chiuso.
a dolo Venpa 3 in crisi
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a crisi economica in Riviera crea sempre nuovi problemi. Ora le acque sono agitate a Dolo al gruppo Venpa 3, che ha sede in via dell’Industria 7 (a ridosso del centro di Cazzago di Pianiga) dove gli operai temono per ristrutturazioni che portino alla cancellazione i posti dopo anni di tagli. Accuse vanno anche nei confronti dei sindacati che fino ad ora, secondo diversi operai, hanno fatto poco per affrontare una situazione drammatica. Il gruppo del comparto metalmeccanico si occupa di vendita e realizzazione di scale e ponteggi per uso industriale ed è andato completamente in crisi con la crisi del comparto edile, principale mercato di riferimento. Nei giorni scorsi l’azienda che ha 120 dipendenti, sparsi in 7 filiali in tutto il nord Italia ha avviato una serie di assemblee per spiegare lo stato in cui si trova il gruppo, che da 5 anni registra fatturati negativi. E la situazione delineata non è stata certo rassicurante. “Siamo preoccupati - spiegano un gruppo di dipendenti della Vempa in una nota - per le condizioni in cui a fine anno l‘azienda si troverà. I licenziamenti sono cominciati con l’avvio della crisi. Poi nel 2010 sono state licenziate altre 20 persone ed è stato applicato per un anno il contratto di solidarietà. Alla fine del 2011 è stato chiesto ai dipendenti di diminuirsi lo stipendio del 10 % in due anni. Allo stato attuale il dissesto finanziario è addirittura peggiorato, e a fine anno saranno inevitabili ulteriori provvedimenti a discapito dei lavoratori. In questi anni il sindacato è stato colpevolmente latitante e ora ci auguriamo si impegni seriamente per cercare soluzioni adeguate”. L’azienda da parte sua fa sapere che ha tutta l’intenzione nonostante il periodo di grossa difficoltà, a mantenere invariati i livelli occupazionali ben sapendo che non può usufruire appieno per problemi normativi degli ammortizzatori sociali. Per questo sono state avviate assemblee in cui si rende nota per cominciare, la situazione di estrema difficoltà in cui versa il gruppo. A fine anno comunque la dirigenza prenderà una decisione che dovrà tener conto dello stato in cui versa l’azienda e trarne delle conclusioni. A.A.
16 Cultura Mira Eventi in programma per l’autunno e l’inverno
Pro Loco, mercatini e feste fino al 2014
Formazione
3 incontri dedicati ai genitori
Mercatini di Natale il 7 e 8 dicembre. Il concerto di Capodanno il primo gennaio nel Teatro di Villa dei Leoni di Roberta Pasqualetto
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a Pro Loco di Mira organizza eventi anche nella stagione fredda e, dopo il successo delle visite in villa 4x4, propone la Castagnata a Malcontenta, domenica 10 novembre, e il Mercatini di Natale a Mira sabato 7 e domenica 8 dicembre. La stagione fredda si lega alle feste natalizie e, come ogni anno, la Pro Loco propone ai cittadini e non solo, degli appuntamenti interessanti. I mercatini di Natale si svolgeranno il 7 e 8 dicembre lungo riviera Silvio Trentin a Mira. Saranno presenti degli espositori con prodotti tipici artigianali natalizi e commercianti che esporranno le loro attività. Anche quest’anno non mancherà la divertentissima corsa dei babbi natale organizzata in collaborazione con l’associazione Sorriso Sport Disabili che, in tre anni, ha raggiunto un notevole numero d’iscrizioni. In collaborazione con la “Confraternita dei Dogi”, si terrà la cena di San Nicola un banchetto a base di pesce sulle calme acque del Naviglio del Brenta e con intrattenimento rivolto ai più piccoli: animazioni di strada, la consegna delle letterine a Babbo Natale, attrazioni per bambini e il mercatino di San Nicolò in collaborazione con la scuola San Pio X. Evento culminante dei mercatini sarà il concerto di capodanno che si terrà mercoledì
primo gennaio nel teatro di Villa dei Leoni con la musica dei migliori cori Gospel and Spiritual. Gli spettacoli si terranno in due orari: uno alle 16 e uno alle 18, la Pro Loco, come ormai da tradizione, offrirà un omaggio floreale a tutte le signore presenti. Immancabile l’appuntamento tanto atteso dai bambini con il falò della Befana che si terrà a Mira Porte domenica 12 gennaio. “Falò e non solo - dice il presidente della Pro Loco Michele Campalto - regate di voga alla Veneta con rematori vestiti da befane e che decreteranno “la marantega”, le passeggiate a cavallo per i piccini, il tradizionale tiro del falò con sorprese per tutti, grandi e piccini”. Tra le novità di quest’anno, domenica 10 novembre, dalle ore 10 alle ore 17, si terrà la Castagnata di San Martino in piazza a Malcontenta, organizzata in collaborazione con i commercianti del paese. Ci sarà un mercatino dei bambini e degli hobbisti e numerose iniziative come la Gara del dolce San Martino aperta a tutti su prenotazione (degustati nel pomeriggio), vin brulé, cioccolata calda, castagne, musica e divertimento per tutte le età. “Ringrazio i commercianti, le associazioni e tutti i collaboratori dalla Pro Loco - conclude Campalto quest’anno, con grande sforzo e determinazione,
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Villa dei Leoni come non mai, sono riusciti a mantenere e arricchire il programma di natale a Mira soprattutto considerando i tempi difficili. I volontari non si sono arresi e non hanno voluto privare i cittadini di eventi e intrattenimento nel nostro territorio. Invito tutti a partecipare con noi alle nostre iniziative”. Per maggiori informazioni: info@ prolocomira.it o telefonando al numero 345.9182737.
enitori si cresce!” a Mira si terranno tre incontri dedicati ai genitori di bambini da zero a tre anni. Dopo il primo incontro di ottobre ne seguiranno altri due: il 13 novembre e l’11 dicembre. Coscienti del fatto che la nascita di un figlio è un momento di grande felicità per i neogenitori, ma anche di grande responsabilità, soprattutto nei primi mesi di vita, quando si pongono le basi di uno sviluppo armonico sia sotto l’aspetto fisico sia psicologico. Da qui l’importanza di una serie di conoscenze e di buone pratiche che possono aiutare moltissimo i genitori in questa fase di vita del bambino. Con questo obiettivo l’assessorato alle Politiche Educative del Comune di Mira ha organizzato questo ciclo d’incontri rivolto alle mamme e ai papà. Dopo l’incontro di ottobre, il secondo si terrà mercoledì 13 novembre e riguarderà “Le vaccinazioni raccomandate”. Saranno presenti la dott.ssa Paola Cavallucci, pediatra e il dott. Francesco De Grandi, igienista dell’età adulta, entrambi del Dipartimento di Medicina Preventiva dell’Ulss 13. Il terzo e ultimo incontro si terrà mercoledì 11 dicembre e verterà sull’“Igiene orale nell’infanzia”, con la dott.ssa Carolina De Rossi odontoiatra. Tutti gli incontri si svolgeranno nella sala R.P. consiliare del municipio alle ore 20.30.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Politica Intervista al nuovo segretario del Partito democratico veneziano
Il Pd con Marco Stradiotto è alla ricerca di una nuova sintonia col territorio di Ornella Jovane
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sempio, generosità e servizio, squadra, trasparenza e meritocrazia, donne, circoli, amministratori locali, innovazione, città metropolitana , lavoro, impresa, semplificazione, Veneto. Sono 15 le parole “strategiche” che Marco Stradiotto, ex sindaco di Martellago e parlamentare nelle due scorse legislature, candidato unico alla segreteria provinciale del Partito democratico veneziano, ha portato in giro per i circoli del territorio, ha fatto girare in rete e ha voluto condividere come presupposto per un confronto costruttivo con gli iscritti e gli elettori nel corso della fase congressuale. Quindici parole per stimolare proposte, opinioni, commenti che sono confluite in quel documento programmatico già imbastito prima, ma redatto nella sua veste ufficiale e conclusiva solo dopo aver celebrato il congresso in tutti i circoli della provincia. Stradiotto, a differenza del contesto nazionale, nei circoli territoriali, e così anche a Venezia, si è riusciti a fare sintesi delle diverse correnti, proponendo per
lo più un unico candidato alla segreteria essendo mai stato un uomo di corrente, ha del partito. Perché? A livello locale si è aiutato. Del resto, non avrei mai accettato più vicini alla concretezza dei problemi e una candidatura in contrapposizione”. Stradiotto, lei è stato definito vicino più lontani da una visione astratta della al premier Enrico Letta, ma di recente è politica? “Non in tutte le realità territoriali si è stato associato ai Renziani. Dove si colloarrivati a un candidato unico: in alcune pro- ca in realtà? “Sono molto amico del Presidente del vince si stanno confrontando in modo forte. Direi che non c’è una contrapposizione tra Consiglio, ritengo che Matteo Renzi sia una risorsa e che i due siano complementari. un modello nazionale e uno locale. Credo che a Letta e al Qui a Venezia si Pd faccia bene Renzi è riusciti a ragionare Stradiotto: nell’ottica di evitare “E’ necessario per come segretario: un partito più forte perspaccature sul nome il nostro Partito rilanciando, invece, sui farsi recepire utile mette al premier di operare scelte migliori temi, e ciò va dato atto alla società” nel suo Governo”. alle varie sensibilità che ci sono anche nel Pd di Venezia e che Venezia, territorio difficile, fortesi esprimeranno nelle Primarie nazionali. mente colpito dalla crisi economica che Rispetto ad altri circoli provinciali, dove si spesso si è tradotta, in politica, in voto parla di nomi e cognomi, qui si parla dei di protesta, prima alla Lega, poi al Moviproblemi. mento 5 Stelle. Come pensa di ricondurre Inoltre, l’individuazione della mia can- quei voti al Pd? didatura come persona super partes, non “Il fenomeno della Lega in passato, e
Marco Stradiotto del M5S oggi, sono il termometro del disagio. Il Pd recupererà consenso se riuscirà – è il mio primo obiettivo - a riconquistare la fiducia dei cittadini e per fare ciò deve essere un partito che si pone al servizio, che è coerente con ciò che dice e trasparente. L’esempio partirà da me: conserverò il mio attuale lavoro e l’incarico di segretario lo svolgerò come un servizio, come volontariato. Un segnale per far capire che la politica deve dare, appunto, l’esempio”. La Cgia di Bortolussi sostiene che questa Finanziaria porterà ad un aumento di un miliardo di euro delle tasse. E davvero così? “La Cgia di Mestre ci “allieta” spesso con le sue statistiche, ma credo che ci debba essere meno superficialità nel divulgare i dati. La cosiddetta “media del pollo” fa rumore, ma non dà gli strumenti utili per
affrontare i temi: nella fattispecie, scopriamo che le tasse in più le pagano le banche. Certo, ciò non significa che nella Legge di Stabilità non ci siano aspetti che si possano modificare e migliorare. Dobbiamo trovare il modo di far ripartire il Paese: se la spesa pubblica continua a pesare su una produzione e un Pil che calano, o non crescono, il sistema si soffoca”. L’elenco delle 15 parole si conclude con una sollecitazione alle diverse anime del Pd: “Oh issa!”. “Nel Partito democratico - chiosa Stradiotto - dobbiamo riscoprire e mettere in pratica la parola “oh issa!”: il Paese sta andando a rotoli e non possiamo permetterlo: mettiamo insieme le nostre forze e sincronizziamoci e riusciremo a vincere e a governare bene sia il Veneto che il Paese”.
Il SEgRETARIO USCENTE MICHElE MOgNATO “E’ l’UOMO gIUSTO PER AFFRONTARE lE SFIDE FUTURE”
“I
l Partito Democratico in provincia di Venezia, risente delle dinamiche congressuali, nazionali ma a livello locale ha dimostrato ottimi segnali di vitalità e radicamento. Riteniamo che la candidatura di Marco Stradiotto sia la più idonea in questa fase. Certo se qualcuno avesse voluto presentare una candidatura differente, bastava raccogliesse un centinaio di adesioni“. A spiegarlo è Michele Mognato, per anni vicesindaco a Venezia, ora deputato e segretario provinciale uscente. Mognato è la voce di Gianni Cuperlo nella Federazione, spiega come sia di fatto la scelta migliore quella che va a incoronare Marco Stradiotto segretario provinciale del Pd. “Marco Stradiotto - dice Mognato – è la persona giu-
sta nel posto giusto e nel momento giusto. Di lui si può apprezzare l’esperienza da amministratore, ma anche di parlamentare. E’ l’uomo giusto per fare da unione fra esperienza amministrativa locale e quadro di riferimento nazionale. Certo si tratta di gestire il partito e non fare l’amministratore o sedere in Parlamento. Si è convenuti su questa candidatura perché dà delle garanzie precise”. Per Mognato la segreteria di Stradiotto è anche la più preparata per gestire sfide importanti a livello comunale del 2014. “Alle ultime comunali a parte il caso anomalo di Mira finito in mano ai grillini – dice - Abbiamo consolidato le nostre posizioni conquistando comuni come Mirano e San Donà. Il prossimo anno bisognerà prepararsi per sfide im-
portanti prima fra tutte quella per il Comune di Venezia”. Al di là della scontata elezione di Stradiotto il partito veneziano si anima anche sulle vicende congressuali nazionali. La discussione nei circoli del Pd c’è. I circoli torneranno a riunirsi dal 10 al 17 novembre, dopo la parentesi del congresso provinciale, per eleggere i candidati alla convenzione provinciale in cui emergeranno i pesi veri delle varie mozioni che appoggiano i quattro candidati e cioè Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati, Gianni Pittella, nel veneziano. Lo sbarramento da superare è quello del 5 per cento. Saranno duecento i delegati dell’assemblea provinciale, all’assemblea nazionale. A.A.
Michele Mognato
Spazi aperti 19 3 Ambiente Sempre più diffuso il grosso roditore erbivoro
Nutrie, a Venezia Nutrie,è allarme è allarme a Venezia Hanno devastato Hanno devastato il cimitero il cimitero di San di Michele San Michele mangiando mangiando i fiori i fiori delle delle tombe tombe dei defunti dei defunti
NEWS Alla fiera “Casa su misura”
Un workshop Reali Holding analisi sul mercato immobiliare
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n occasione dell’appena trascorsa fiera “Casa su misura”, Reali Holding ha tenuto un workshop di Alessandro Abbadir presso il proprio stand con finalità di confronto e analisi sui nuovi scenari catturati di Cannaregio. due esemplari e i custodi del chiamando la centrale chiesto operativa di adeguare (numero le armi in dotazione. ’ allarme allarmenutrie nutriein in tutta tutta la provincia la provincia di Venezia. di stati I grosdi mercato immobiliare e le stracamposanto hanno La presenza riferitodiche nutrienon a Venezia hanno era già verde stata 800128580) segnalata per consentire L’amministrazione un pron-con questa modifica ha ravvisato siVenezia. roditori che I grossi un tempo roditori si concentravano che un tem- prevalentetegie vincenti. Alla presenza di un scorsa primavera dell’animale. con diversi Infine animali è segnalati to intervento nell’Isola ed evitare la necessità che la popolazione di dotare il Corpo di polizia provinciale di armi mente po si concentravano nell’area sud della prevalentemente provincia ora sononotato diffusi altrela presenze importante affluenza di operatori di giuntasi unadisegnalazione Sacca Sessola, della dovepresenza c’era stato di undiprimo questiintervento animali alloctoni più consone aumentiai inservizi modocui sempre più è chiamato a conin nell’area tutto il sud territorio. della Da provincia Chioggiaorae sono Cavarzere diffusida tempo settore, è stato presentato il brand nutrie scuola Sansovino Ora è stato di Cannaregio. pianificato per la consistente. stagione invernale correre il Corpo, tra i quali le numerose richieste da parte sono in tutto diffusi il territorio. e ora infestano Da Chioggia la zona e Cavarzere sud della Riviera peralla tampone. G.A.I.A. Real Estate Gruppo Agenti La presenza un intervento di nutrie più efficace a Venezia e duraturo”. era L’assessore I cittadini alla tuttaviadelle devono Forzeanche dell’ordine, sapereUlss e cittadini per l’abbattimento poi da tempo passaresinelsono miranese diffusie eneloraVeneto infestano orientale. la Da poco Immobiliari Autonomi, innovativo polizia provinciale la scorsaGiuseppe primaveraCanali con commenta che la nutria “Invito noni è un di animali animalediaggressivo, grossa taglia, sia selvatici che fuggiti da alleperò zona sud hanno della anche Riviera fattoper la loro poi passare pesante apparizione nel già stata in segnalata Franchising attraverso il quale diversi cittadini segnalati a segnalare nell’Isola tempestivamente di Sacca èalla erbivoro Polizia eProvinnon attacca vamenti, l’uomo sia se pernon il contenimento per di specie alloctone quali centro miranese a Venezia. e nel Veneto Gli agenti orientale. della polizia provinciale han- animali Reali Holding rilancia un nuovo ciale la presenzadifendersi. di questi animali La nutria èla un nutria. animale Per tale che siragione ri- verranno inserite nel regolano ricevuto Da pocodiverse però hanno segnalazioni anchedifatto la loro modello professionale e operativo chiamando la centrale produce velocemente, operativa mento una femmina del Corpoappena la “carabina calibro 22”, maggiormente avvistamento pesante apparizione del roditore in centro sempre a Venezia. Verranno Gli Verranno inseriteinserite per le agenzie e gli agenti immobiliari al fine di migliorare nel regolamento(numero verde 800128580) parte delle Forze dell’ordine, Ulss e citta- produttive è cresciuta modo notevole, in particolar nata riesce giàper entro l’anno funzionale a procreare all’abbattimento una da di nutrie, nonchè la “carabina più agenti presente della polizia nel territorio. provinciale Il primo hannonel ricevu-regolamento le dinamiche perinil ripristino di effettivie aumenti di del la Corpo “carabina la “carabina lancia siringhe anestetizzanti” perevitare l’abbattimento di uccideredil’a-animalicompravendite. di grossa modo cittadini attraversati da imcorsi consentire un pronto nidiata intervento di piccoli, ed e dunque le nutrie stan- diniper intervento to diverse segnalazioni è stato effettuato di avvistamento alla deldelCorpo Grazienei allecentri importanti Partership con fondi calibro 22”, calibro funzionale 22”, funzionale anestetizzandolo. l’assessore sia selvatici Canali “Va che fuggiti preso da allevamenevitare che la popolazione no invadendo di questi anche nimale l’ambito lagunare per Pertaglia, scuola roditoreelementare sempre più“Valeri” presentedove nel iterritorio. Il mobiliari esteri,d’acqua. il Gruppo agisce nell’acquisizione di portafogli all’abbattimento all’abbattimentoanimali alloctoni laaumenti atto che la presenza delle ti, nutrie sia per in questi il contenimento ultimi annidièspecieimmobiliari alloctone su scalaStiamo intervenendo sia con sistema loro capacità in mododi adattamento che rende genitori primo intervento hanno allertato è statoglieffettuato agenti, alla scuonazionale da riconsegnare agliil affiliati cresciuta indella modo notevole, quali e in particolar la nutria.modo nei centri delle“trappolaggio”, sia con l’abbattimento consistente. I cittadini sempre tuttavia arduodevoil contenimento specie”. che la elementare con apposite “Valeri” gabbie dovehanno i genitori hanno del Network per successive dismissioni ponendo il focus attraversati da corsi d’acqua. Per tale ragione verranno inserite nel secondo i piani didrasticamente contenimentocompetitivo previsti. Il no anche la nutria non è unProprio animaleper aggressiaffrontarecittadini le nutrie la polizia catturato allertato gli le agenti, nutrie eche provveduto con apposite a bonificare gabbie l’area Sessola, inte- dove c’era sapere stato uncheprimo intervensu un rapporto prodotto/prezzo intervenendo con il sistema deldelCorpo “trappola “carabina cali- rispetto ricorsoadadunarmi idonee al loro utilizzo to tampone. vo,Ora è erbivoro è stato e non pianifi attacca cato l’uomo per la se non provinciale per difendersi. ha chiesto di Stiamo adeguare le armi siaregolamento e bilanciato realepiù potere di acquisto del baci- in ressata. hanno catturato Le nutrie hanno le nutrie poi fatto e provveduto tappa anchea al cimitero dotazione. una laggio”, sia con l’abbattimento bro secondo 22”, maggiormente i piani di contenifunzionale all’ab- Siambienti consentirà, nel Gianni rispetto La nutriaun è un intervento animale più che effi si riproduce cace invelocemente, no richiesta. ringrazia urbanizzati per l’interessante intervento di bonifi Sancare Michele l’area e, interessata. tra lo sbigottimento Le nutrie dellahangente stagione si sono invernale dei canoni dicon sicurezza, di non destare allarL’amministrazione con questa previsti. modifi Il ricorso ca ad armi battimento più idonee di alnutrie, loro utilizzo nonchè la Bacco, “carabina duraturo”. femmina appena nata riesce già entro l’anno a procreare mento noto professionista esperienza trentennale nel cibate no poidei fatto fioritappa posti anche nelle tombe al cimitero dei defunti. di SanGraziee all’inme tra i cittadiniinoltre, a causa detonazioni ravvisato la necessità in ambienti di dotare urbanizzati il Corpoconsentirà, lancia siringhe nel rispetto anestetizzanti” dei canoni per evitare alla polizia di piccoli, provinciale e dunqueGiule nutrieha stanno invadendo settore immobiliare. Si ringrazia Sig. delle Salviato Stefano tervento Michele degli e, traagenti lo sbigottimento sono stati catturati della gente due esemplariL’assessore e una nidiata che, Salviato in particolare nel disilenzio di polizia provinciale di sicurezza, armi più consone di non destare ai diallarme uccidere tra il’animale cittadini aanestetizzandolo. causa anchecommenta l’ambito lagunare “Invito per i cittadini la loro capacità di adattamene figlio Per dell’Azienda Allestimenti Vigonzadell’orario (www. isicustodi sono cibate del camposanto dei fiori posti hanno nelleriferito tombeche deinonseppe hanno Canali maggiormente avvertibili” servizi cuispecie”. sempre piùdelle è chiamato detonazioni a concorche, in particolare l’assessore nel silenzio Canali dell’orario “Va preso atto che la notturno, –sono notato defunti.altre presenze dell’animale. Infine è giunta aunasegnalare se- to che tempestivamente rende sempre arduo alla ilPolizia contenimento della salviatoallestimenti.com info@salviatoallestimenti.com) per affrontare le nutrie la polizia rere provinciale il Corpo, trahai qualinotturno, le numerose sono maggiormente richieste presenza avvertibili” delle nutrie in questi ultimi anni gnalazione Grazie della all’intervento presenza di degli nutrie agenti alla scuola sono Sansovino ProvincialeProprio la presenza di questi animali per la realizzazione dell’elegante Stand.
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ADOTTAMI Kevin, il bassottone. Maschio, circa 5-6 anni, taglia medio contenuta. Da circa 1 mese girava vicino ad una casa dove vivono 2 cani e delle brave persone. Quando ha visto che per lui c’era pappa ed acqua a disposizione ha deciso che poteva fidarsi. Dopo qualche giorno però è stato portato in rifugio Ora è un ospite a.p.a in attesa di famiglia. Nuvola rossa. Gattina di circa 3-4 mesi. Arrivata in un giardino dove c’era cibo ed acqua. Pensava di avere trovato un posto sicuro per crescere, ma non era così. La sua adozione è urgente. Noi volontari purtroppo non sappiamo dove metterla. Diana, pastore tedesco 8 mesi femmina. Comperata in allevamento e buttata via come un giocattolo rotto. E’ meravigliosa ma imperfetta: ha la displasia all’anca e alle zampette anteriori. Chi se n’è liberato ha evitato di affrontare costi e cure. Diana ha ora fatto il primo intervento, riuscitissimo, ma dovrà affrontarne altri . Two sisters. Segugette giovani circa 6-8 mesi, carattere pauroso, ma molto buone. Sicuramente prese per cacciare e visto che non erano in grado di farlo perché tenerle? Recuperate terrorizzate che vagavano disorientate. Queste due sorelline saranno affidate solo da compagnia anche separatamente. Presto verranno sterilizzate. Lilly. Cagnetta di 6 mesi, già sterilizzata, arrivata cucciola: aveva solo 2 mesi. Il suo carattere timido e molto pauroso non hanno facilitato la sua adozione. Ora è più espansiva. La vita del rifugio durante l’inverno è molto dura. Lilly pesa solo 5 chili. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus 3289620233
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Mondo scuola 5
Lotta alla contraffazione L’Istituto comprensivo di Fossò primo al concorso regionale “Ciak! Caccia al falso”
La bella storia di una scuola vincente di Ornella Jovane
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n linguaggio fresco, brioso e originale, uno stile efficace, ben costruito ma spontaneo, per esprimere in pochi minuti attraverso un filmato un messaggio “edificante” ed educativo: gli oggetti contraffatti fanno male alla salute e all’economia. I 21 studenti - selezionati tra le tre classi terze (A, B e C) della scuola secondaria di primo grado di Fossò dell’Istituto comprensivo Galileo Galilei - con il loro video dal titolo “La F... iesta (storia di regali indecenti)” hanno saputo stupire e convincere, prima la qualificata ed esigente giuria del concorso regionale “Ciak! Caccia al Falso”, istituito da Regione Veneto, Unioncamere e le Associazioni di consumatori operanti in Veneto, e poi i navigatori della rete. Questi ultimi con i loro voti li hanno premiati, “piazzandoli” al primo posto nella sezione “scuole” del concorso. Tutto ha inizio lo scorso aprile, quando la scuola di Fossò decide di procedere con un secondo corso di eccellenza, dopo quello fotografico dell’anno precedente, rivolto agli alunni delle (allora) classi seconde che avevano manifestato particolare motivazione e interesse nello svolgimento delle atti-
vità didattiche. Selezionati i 21 studenti, si è effettuata l’iscrizione al concorso che per il tema trattato - la lotta alla contraffazione - è apparso all’attuale dirigente scolastico, la professoressa Laura Contin, e ai docenti interessati al progetto, il professore di tecnologia Salvatore Salamone insieme alla collega Patrizia Borina, un utile esercizio di cittadinanza attiva, con stimolanti potenzialità sul piano multidisciplinare. Nulla è stato lasciato al caso e il percorso preparatorio è iniziato con un approccio teorico al tema in questione. “Dopo aver messo a fuoco i contenuti - racconta il professor Salamone - siamo passati alla fase più tecnica, relativa alle modalità di realizzazione del video, dalle riprese al montaggio”. I ragazzi si sono occupati in prima persona della sceneggiatura, interamente ideata da loro, dei costumi e degli oggetti, hanno disegnato le varie sequenze di ripresa, si sono assegnati i ruoli e hanno messo a punto le parti. Anche per la musica è stata fatta una scelta originale, un piacevolissimo e orecchiabile “tormentone” scritto insieme al professore di musica Stefano Ricatti ed
eseguito col flauto dolce dagli stessi ragazzi. Fra i personaggi coinvolti anche alcuni esercenti di Fossò che, interpellati dagli studenti, si sono resi disponibili per interpretare un “ruolo” all’interno del video. Con il prezioso aiuto dei genitori, in particolare di Giorgio Bellingardo e Michele Gelmo, le singole sequenze filmate sono state montate ed è stato confezionato il video. “Un lavoro - spiega la professoressa Contin - che alla fine è diventato corale, grazie all’entusiasmo trascinante che studenti e insegnanti hanno saputo trasmettere non solo all’interno dell’istituto comprensivo ma anche a tutto il territorio”. Il video è stato realizzato nell’arco di un mese, tra fine aprile e maggio, con una cura certosina che ha portato gli studenti ad utilizzare tutto il tempo a disposizione, tanto da arrivare a consegnare a mano presso la segreteria del concorso, proprio all’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile, il prezioso cd. L’arrivo delle vacanze estive non ha interrotto il cammino verso la vittoria. I ragazzi si sono tenuti in contatto tra di loro e, come un tam tam, il 15 luglio la bella notizia ha subito fatto il giro del paese: la
prima selezione era stata superata, il video dell’istituto comprensivo di Fossò era stato pubblicato, selezionato fra i tre migliori, sul blog “Veneto consumatori” per essere votato. Fra questi sarebbe uscito il vincitore. “La F...iesta” è piaciuto subito in rete e le preferenze sono state numerose, a fine settembre se ne contavano oltre 200. Un “bottino” significativo con cui il 16 ottobre i 21 ragazzi con i loro docenti, la dirigente scolastica e i genitori si sono presentati a palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, accolti dall’assessore regionale alle Politiche dell’Agricoltura Franco Manzato insieme alle altre due scuole selezionate - Itc Fusinieri di Vicenza e l’istituto “Agli Angeli” di Verona - per assistere alla proclamazione della vincitrice (nella foto in alto). Non si può raccontare a parole l’emozione e la soddisfazione provata dal gruppo di Fossò quando si sono resi conto di aver vinto i 6.500 euro messi in palio dal concorso. La dirigente, i docenti, i genitori e i ragazzi, uniti dalla stessa commozione, hanno esultato insieme - e non sono mancate le lacrime di gioia -, felici del risultato raggiunto. La commissione giudicatrice prima e quindi la rete ha premiato il modo in cui è
stato proposto il messaggio e “confezionato” il video. “I ragazzi - commenta il professor Salamone - hanno scelto di creare un doppio piano di comunicazione per arrivare in modo efficace a stimolare la riflessione. C’erano le immagini, la storia di una festa di compleanno a sorpresa, e le parole, con cartelloni di commento inseriti fra una sequenza e l’altra con cui si voleva sottolineare la “morale” della storia”. Efficace anche la scelta di trasporre la narrazione in una dimensione senza tempo, attraverso l’uso del bianco e nero, virato seppia, che dava al videoclip un’apprezzabile patina “artistica”. I ragazzi hanno fatto la loro parte portando a casa il prestigioso premio e anche la considerevole somma, ora tocca alla dirigente scolastica mantenere la parola data. “Avevamo promesso che in caso di vittoria - spiega la professoressa Contin - avremmo inserito nel programma una visita scolastica all’estero. Si tratta ora di decidere la meta, ma il meritato viaggio di istruzione è assicurato”. Una bella, utile ed educativa esperienza che testimonia di un modo nuovo, frizzante e motivante di fare scuola, una buona scuola.
22 6 Personaggio L’intervista A tu per tu con un cultore dell’antiquariato della Riviera del Brenta
Franco Mason, collezionista per passione “Ho due magazzini dove colloco gli oggetti che raccolgo da oltre trent’anni” Roberta Pasqualetto
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ranco Mason, pensionato vive a Mira Porte e ha una passione molto particolare: collezionare oggetti. Franco colleziona ogni genere di cosa e condivide la passione con la moglie Carla Barberini, con la quale frequenta i vari mercatini alla ricerca di oggetti affascinanti. Quando nasce la passione di collezionare oggetti? “Sinceramente una risposta precisa non saprei darla, posso dire che mio nonno “Morobeo”, negli anni Quaranta, vendeva in giro diverse cose: castagne, patata americana, bagigi e bomboni, davanti alla chiesa o al cinema o, a porta a porta, la “smorga” (scarto della Mira Lanza) e spesso si faceva pagare con oggetti vecchi, quali chiavi, attrezzi o documenti, che a sua volta scambiava”. Dove trova questi oggetti? “Da una trentina di anni frequento i mercatini di antiquariato. Gli oggetti mi attraggono
molto e il desiderio di possederli e cresciuto con il tempo; per comprarli senza intaccare il bilancio familiare, partecipo a mercatini dell’antiquariato vendendo oggetti e cose trovate nei magazzini, garage e soffitte delle case di parenti, colleghi e amici”. Si può dire che questa passione è diventata uno stile di vita? “Certo; ha cambiato la mia vita e il tempo libero: le domeniche facevo i mercatini di antiquariato girando per il Veneto, e le regioni vicine, alla ricerca di nuove cose e oggetti particolari per le mie raccolte. Questo nuovo modo di girare mi ha dato anche l’opportunità di scoprire, vedere e conoscere altre città e paesi”. Il collezionismo è una passione associativa? “Molte persone hanno questa passione ed è bello condividerla: ogni domenica ci sono migliaia di visitatori che frequentano i mercatini
oltre ai venditori, con i quali prima o dopo, ci si ritrova e allora si chiacchiera su questo mondo meraviglioso. Un’altra bella cosa che offre questa passione è la concentrazione e l’impegno che ti fanno “staccare la spina”: per qualche tempo ci si isola, i problemi si allontano e si vive solo per la propria passione”. I suoi oggetti interessano anche gli altri? “Ho partecipato a più di cento mostre: tra feste paesane o all’interno di ville. Per me le mostre sono tutte belle, perché cerco sempre di accompagnare le mie cose con documenti o libri per illustrare la storia”. Qualche esempio di oggetti interessanti per le mostre? “Documenti e libri su Mira e sulla Riviera del Brenta, macchine per scrivere, calcolatrici materiale didattico, gioco oca, fischietti, domino, calamai, carte gioco, compassi, timbri, cucitrici, pinocchio, la cantina, cavatappi, tappatrici,
Nella foto Franco Mason caraffe, densimetri, sifoni bar, tutto martini, curiosità; del mondo contadino: gioghi, roncole, chiavi, tenaglie, seghetti, martelli, saldatori; del calzolaio: forme, pinze, martelli, calza scarpe, forme scarpe; dei parrucchieri: rasoi con affila lamette, usa e getta, lamette, macchinette taglia capelli. Pesi e misure, bilance, metri, calibri, compassi, livelle, filo piombo, cavalletti genio misura pressione gomme e sangue; tutto per il caffè: macinini, caffettiere, tostatori, libri e documenti e tutto sulla Mira Lanza con i 175 anni di storia, cartoline, prodotti, Calimero, documenti e molto altro ancora”.
Sorge spontaneo chiedersi dove tiene tutti questi oggetti. “Ho due magazzini che tengo molto ordinati, sono molto organizzato perché facevo un lavoro che lo richiedeva”. Per il futuro? “Se il comune di Mira mi mettesse a disposizione degli spazi potrei organizzare delle mostre o delle esposizioni sulle tradizioni locali: di recente ne ho fatta una legata alla biancheria della nonna, in piazza a Mira Porte, prossimamente ne farò un’altra legata agli antichi “costumi” dei neonati”.
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Cultura provinciale 23 9 Venezia La Fondazione Muve propone un catalogo ricco di appuntamenti
Autunno di mostre ai Musei civici veneziani Dall’inizio di novembre ha riaperto Palazzo Mocenigo con i nuovi percorsi museali dedicati al Profumo. Dicembre invece sarà un omaggio al Settecento con l’inaugurazione a Ca’ Rezzonico di una monografica dedicata al pittore vedutista Pietro Bellotti di Roberta Pasqualetto
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a Fondazione Musei Civici di Venezia (Muve) propone un calendario ricco di appuntamenti e mostre per tutto l’autunno. Il primo novembre ha riaperto Palazzo Mocenigo con i nuovi percorsi museali dedicati al Profumo. Da gennaio 2013 il Palazzo è stato oggetto di un eccezionale intervento conservativo che ha consentito di recuperare non solo i principali elementi architettonici e strutturali, ma anche gli antichi arredi e i mobili, i fastosi affreschi, gli stucchi e i marmorini, i preziosi pavimenti e gli infissi. Il nuovo impianto, che oggi coinvolge diciannove sale al piano nobile del palazzo, ripropone le suggestioni di un’abitazione nobiliare veneziana del XVIII secolo e l’evolversi delle tendenze della moda, del costume e del tessile. Il progetto di riallestimento del museo, supportato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna e dal Comune di Venezia, ha la supervisione scientifica del Maestro Pier Luigi Pizzi: architetto, regista, scenografo e costumista di
fama internazionale e si realizza sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia e la curatela di Chiara Squarcina, responsabile del Museo. All’interno del nuovo percorso anche un’inedita proposta museografica che riguarda la storia del profumo e delle essenze, affidato a Mavive Spa, partner principale di questa straordinaria operazione di recupero e valorizzazione della sede museale. Il finale d’anno sarà all’insegna del “Settecento”, dopo Palazzo Mocenigo sabato 7 dicembre si inaugurerà, al Museo del Settecento veneziano di Ca’ Rezzonico, una monografica dedicata al raffinato pittore vedutista Pietro Bellotti, fratello di Bellotto e nipote di Canaletto, con cui si darà il via all’iniziativa “Archivi del vedutismo” che proporrà nel tempo appuntamenti dedicati a protagonisti e aspetti poco noti di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo. Il 12 dicembre nel museo di Cà Pesaro
Ritorna in auge su Youtube, omaggio a Paolo Morelli
NEl VIDEO DI “lIÙ” DEglI AlUNNI DEl SOlE, CHIOggIA DEglI ANNI SETTANTA
E’
scomparso qualche settimana fa Paolo Morelli, leader degli Alunni Del Sole. La band napoletana è stata, negli anni Settanta, una delle più importanti a livello nazionale e i suoi successi, “ Concerto “ su tutte, ma anche “E mi manchi tanto“ e “Un’altra poesia“ sono stati colonna sonora di stagioni estive vissute all’insegna del divertimento e del sorriso in un lungomare adriatico di Sottomarina sempre ricco di locali da ballo o di juke-box che si alternavano di notte al suono delle radio che proprio a quelle ore lasciavano spazio ai “ fili diretti“. Gli Alunni Del Sole, e quindi Paolo Morelli, non sono collegabili a Chioggia solo per questi motivi: nel 1978 riuscirono a vincere con “ Liù “ il Festival Bar e proprio da Chioggia, nell’ambito del “Disco Verde“, riuscirono a muovere i primi passi del loro cammino verso l’Arena di Verona, sede della finalissima. Proprio in You Tube il video di Liù, estrapolato dalla trasmissione televisiva “SuperClassifica Show“, è quello girato a piazza Vigo in uno scenario speciale che aveva saputo portare fortuna alla band napoletana che in quella occasione aveva stretto una sorta di gemellaggio con la radio locale per eccellenza di quel periodo, ovvero l’ormai scomparsa “Radio Chioggia Libera “ dei vari Zerlino Varagnolo, Tiziano
Marchesan, Carlo Pagan, Aldo Crivellari e, il sottoscritto, Marco Lanza che, all’epoca dodicenne, veniva chiamato Marco Junior. Liù fu programmatissima e divenne la colonna sonora dell’estate “sottomarinante” andando a trionfare, con la regia del padovano Vittorio Salvetti, in finale a Verona nella manifestazione relativa alle più ascoltate nei juke-box. Se ne è andato quindi anche Paolo Morelli, con Aldo Tagliapietra delle Orme, una delle più belle voci della musica italiana, però per Chioggia rimane il fascino delle belle immagini di quel video, ora cliccatissimo, con l’imponenza del ponte di Vigo, quasi a volerci ricordare che Chioggia e Sottomarina sono tra le poche città in Italia a poter abbinare mare e città d’ arte... ”Concerto“ cantavano gli alunni Del Sole, e questa volta non è “Un mare senza te“: è un mare anche abbinato alla cultura. Sul finire degli anni 70 forte fu anche l’ abbinamento sport e orticoltura con I Giochi senza Frontiere e la celeberrima Rosa di Chioggia... A volte c’è da pensare di dover avere l’imbarazzo della scelta per poter decidere da dove iniziare la ripartenza di Chioggia. Marco Lanza
Dallo scorso gennaio Palazzo Mocenigo è stato oggetto di un eccezionale intervento conservativo La sala 15, delle cinque di Palazzo Mocenigo dedicate al profumo, evoca il laboratorio dove si producevano le essenze
aprirà la mostra: “Camera 1953/1964 – Gli anni di Romeo Martinez”. La rivista “Camera”, pubblicata a partire dai primi anni ’20 in Svizzera, diventa negli anni ’50 e ‘60 un punto di riferimento internazionale per la fotografia, grazie all’impegno di Romeo Martinez (19111990), che la dirige dal 1953 al 1964. La sua importanza e unicità sono legate soprattutto al ruolo di sostegno e sviluppo della fotografia eu-
ropea in un periodo in cui industria, pubblicità e moda ricorrono massicciamente all’impiego strategico dell’immagine. Tra gli altri appuntamenti da non perdere: a palazzo Fortuny Tàpies Lo sguardo dell’artista “A very light art” e “Imbarcazioni da regata” a Ca’ Rezzonico fino al 24 novembre. A Cà Pesaro la mostra: The Sonnabend Collection esposizione prolungata fino all’8 dicembre. Al
museo Correr e a Cà Pesaro la mostra Vedova Plurimo fino a fine anno e Flora Viale -Frammenti sacri al Museo del Merletto fino al 5 gennaio 2014. A Palazzo Ducale la mostra: I doni di Shah Abbas il Grande alla Serenissima fino al 12 gennaio 2014; proseguiranno fino al 31 gennaio 2014 le mostre: Eraldo Mauro Camera Oscura - Slides e Anna Skibska entrambe al Museo del Vetro di Murano.
Celebrazioni di Giuseppe Verdi Una lezione-spettacolo in tour per le scuole superiori
Invito all’opera con “Viva Verdi!” I
l 10 ottobre era il compleanno di Giuseppe Verdi e proprio in questo giorno è ripartito il tour all’interno degli Istituti Superiori secondari del Veneto che con una lezione-spettacolo celebra le opere e la storia del grande musicista italiano nato 200 anni fa. Giuseppe Verdi non era di origine veneta, ma ha avuto un rapporto privilegiato con la nostra regione, in particolare con Venezia e il Teatro La Fenice in cui hanno debuttato alcune delle sue più importanti opere (Rigoletto 1851, La traviata 1853). La lezione spettacolo, rivolta agli studenti e presentata direttamente all’interno delle scuole, offre una valida opportunità didattica complementare e alternativa in quanto, attraverso il linguaggio teatrale, permette la diffusione della poetica musicale e delle correnti artistiche dell’Ottocento. La prima tappa di questo tour verdiano ha coinvolto il Liceo Veronese di Chioggia per poi proseguire all’istituto Marco Belli di Portogruaro, al Sant’Apollinare di Rovigo e in istituti di Conegliano, Verona, Vittorio Veneto, Castelmassa, Monselice, Villafranca di Verona, Este e così fino a dicembre all’interno degli istituti che ne hanno fatto richiesta, per un totale nell’anno 2013 di 60 istituti coinvolti nelle 7 province. “Viva Verdi! Invito all’opera. Questa non è una musica per vecchi” intende coinvolgere i nuovi adolescenti nelle vicende umane e artistiche del famoso compositore italiano. “Ho voluto indagare un po’ nella vita e nelle opere di questo uomo straordinario – spiega Andrea Pennacchi che interpreta la lezione-spettacolo -, a cui sono dedicate piazze e viali in ogni città, le cui “arie” ognuno conosce anche se non ha mai fatto da spettatore a un’opera lirica (basti pensare a “Va’ Pensiero”, o a “La donna è mobile”), e ne ho approfittato per conoscere e far conoscere meglio anche l’Opera Lirica stessa, genere un tempo adorato dalle masse e ora ridotto – tranne che in alcuni casi particolari – a costoso intrattenimento d’élite proprio qui, in Italia, la sua patria d’origine! Il risultato – grazie anche all’aiuto del musicista Giorgio Gobbo – è
La locandina dell’iniziativa stata la scoperta che Verdi e l’Opera sono tutt’altro che “roba per vecchi”, anzi: sono musica per giovani orecchie”. Questo progetto, promosso da Arteven con il sostegno della Regione Veneto, si inserisce nell’ambito delle proposte didattico-culturali indirizzate agli studenti degli Istituti Superiori del Veneto, un appuntamento che ha visto negli anni proporre con grande successo iniziative legate ai Moti del ‘48, al Ruzante, agli scritti del Palmieri, alla poesia del Petrarca, ai luoghi veneti descritti dal Teatro di Shakespeare, al duello tra Gozzi e Goldoni, alle architetture di Andrea Palladio, alle scoperte di Galileo Galilei e alla pittura rivoluzionaria del Giorgione, ai 150 anni dell’Unità d’Italia tramite la figura di Ippolito Nievo e ai fantastici viaggi in terre esotiche di Salgari. Eugenio Ferrarese
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LO neWs
SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO
A Campolongo
partita contro La MaLa, un successo
Nuoto Prende il via la stagioneneWs della pallanuoto veneziana A Campolongo
Nuoto
di Roberta Pasqualetto
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Mestrina Nuoto punta al vertice M partita contro La MaLa, un successo
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i è svolto nella sala consiliare del municipio di Campolongo “Grazie di cuore”, evento promosso da Affari Puliti e dai sindaci della Riviera per illustrare i risultati raggiunti grazie all’evento “Un Calcio alla mala del Brenta”, che ha visto come momento principale la presenza della Nazionale Cantanti in una partita benefica svoltasi l’8 settembre scorso. Tutte le iniziative hanno portato ad un incasso di 11.860 euro che sarà completamente destinato alla realizzazione de Il Giardino della Legalità. Durante la serata i sindaci della Riviera e i rappresentanti dell’associazione Affari Puliti hanno ringraziato in primis l’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” e tutti gli altri sponsor, oltre a consegnare della targhe alle associazioni: Pro Loco di Dolo, ALTA Associazione Lagunari Truppe Anfibie, Protezione Civile di Dolo, Atletica della Riviera del Brenta, InterClub Campolongo Maggiore, Fc Calcio Dolo, Accademia del Pane e Gruppo Artigiani Panificatori della Riviera del Brenta. Inotre sono stati segnalati con un attestato: Massimo Rigato, Roberto Stradiotto, Fulvio Compagno, Fiorenzo Zagallo, Alessandra Sorgato, Gianluca Costa, Ettore Erriu, Biagio Beneduce, Walter Mosticone, Francesca Matterazzo, Protezione Civile Fossò, InterClub di Dolo e Gruppo Cittattivamente. Infine sono state consegnate Targhe di Pregio ai due Campi sulla Legalità realizzati nell’estate 2013 presso la sede di Affari Puliti. G.P. Sport invernali
scii cLub Mestre, risuLtati da ricordare
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o Sci Club Mestre è attivo da oltre 40 anni e svolge attività agonistica e promozionale degli sport invernali sotto la guida attenta del presidente Pierpaolo Pecere Il corso di sci per principianti ha ben 120 alunni; ovviamente non mancano i corsi e gli allenamenti per i cuccioli, gli allievi, i ragazzi, gli juniores, i veterani e i master. Durante tutta la stagione gli atleti partecipano a gare Provinciali, Regionali, Nazionali e Internazionali con risultati degni di nota. Durante i week end gli allenamenti della squadra Giovanile, dei Cuccioli, degli Allievi e dei Senior si tengono nel ghiacciaio a Solden in Austria. Il gruppo dei Master è capitanato da Giorgio Boato (campione Regionale e atleta di oltre 1.300 gare) tra gli allievi la punta di diamante è Alessandro Chiuso; degni di nota anche gli atleti: Angi, Bettini, Bossato, De Batista mentre tra i Senior: Manfrin, Pizzighello, Rigon e Dal
Ferro; tutti si allenano nei week end in Austria (Hintertux). La preparazione atletica si fa due volte la settimana nella palestra di via Cappuccina a Mestre. “Nel gennaio 2013 ho vinto il campionato Regionale ad Auronzo – dice il vice presidente Giorgio Boato – poi ci siamo classificati assieme agli ex campioni olimpici al trofeo Nazionale collocandoci settimi su 34 Società partecipanti alla finalissima. Per quanto riguarda il gruppo femminile ci sono le Dame (over 30) molto brave e sette ragazze nel gruppo Allievi . “Da anni stiamo puntando al gruppo di Giovanissimi, dai cuccioli agli juniores, con ottimi risultati – conclude Boato – si sono classificati al Trofeo Nazionale Topolino; la società punta ai giovani ma abbiamo una validissima squadra di Master”. Insomma è stata davvero una bella stagione. Per maggiori informazioni si può visitare il sito web: www.sciclubmestre.it R.P.
’inizio della stagione agonistica della Pallanuoto veneziana, Mestrina Nuoto, assomiglia a quella di un motore diesel: dove non si è verificato uno scatto bruciante ma una tranquilla sensazione di affidabilità e di continuità. Sulla panchina della prima squadra maschile è stato promosso Luca Gambardella: un indimenticabile tripleta nella stagione 2010 /11 e il “premio mentore” tributatogli alla prima edizione di Futursport, galà dei giovani talenti dello sport del territorio organizzato dalla Provincia di Venezia, due finali nazionali con l’under 17 nelle ultime due stagioni, una lunga gavetta al fianco dei “maestri” Giovanni Zaccaria e Massimo De Crescenzo nella serie A femminile e sulla panchina della prima squadra maschile ma soprattutto tanti anni passati assieme al folto reparto di atleti del vivaio che costituiscono l’ossatura della Mestrina Nuoto alla vigilia del suo terzo campionato in serie B. Massimo De Crescenzo ha scelto, soprattutto per ragioni familiari, di tornare in Liguria e di andare ad allenare il Chiavari e
Alessandro Capo, il bomber Filippo Moro fino agli ultimi arrivati Pierluigi Chiriatti, che ha maturato significative esperienze anche nelle rappresentative azzurre di categoria, e Luigi Mazzer (rincalzo del confermato Michele Gola nel ruolo di estremo difensomancherà all’appello questa i è svolto nella sala consiliare del municipiore)dimentre Campolongo “Grazie di cuore”,inevento loro ex i compagno di under promosso da Affari Puliti e dai sindaci della stagione Riviera peril illustrare risultati raggiunti grazie17 Damiano Barbiero, alla ricerca del pieno all’evento “Un Calcio alla mala del Brenta”, che ha visto come momento principale la sico. Tra mestrini passa presenza della Nazionale Cantanti in una partitarecupero benefica fisvoltasi l’8i settembre scorso.dalla Tuttevasca alla Scafuri;destinato degli altri le iniziative hanno portato ad un incasso di 11.860 europanchina che sarà Antonio completamente “mestrini storici” continuerà a indossare alla realizzazione de Il Giardino della Legalità. Durante la serata i sindaci della Riviera e i rap-la calottina biancoceleste TommasoArtigiani Vecchiato hapresentanti convinto la dirigenza biancoceleste che ringraziato dell’associazione Affari Puliti hanno in primis l’associazione e giocherà in un’altra città, per ragioni Luca Gambardella fossedella l’uomo per e mentre Piccola Impresa “Città Rivieragiusto del Brenta” tutti gli altri sponsor, oltre a consegnare della di studio,Lagunari Francesco Chiozzini, idealmente guidare unaassociazioni: squadra giovane targhe alle Pro Locoe diambiziosa Dolo, ALTA Associazione Truppe Anfibie, Protezione rimpiazzato da unMaggiore, altro ragazzo delDolo, vivaio che, duedi anni ha disputato i play per InterClub Civile Dolo,fa, Atletica della Riviera del off Brenta, Campolongo Fc Calcio chedella lo ricorda velocità, Dorin Condrat. la Accademia promozione seriee Gruppo A e l’anno scorso li catori delinPane Artigiani Panifi Rivieraper dellaBrenta. Inotre sono stati Confermato, oltre al portiere Gola,Fiorenzo il laziale hasegnalati mancaticon per un pochissimo. attestato: Massimo Rigato, Roberto Stradiotto, Fulvio Compagno, Andrea che, dopoWalter le esperienze La rosaAlessandra degli atleti coniuga continuità Zagallo, Sorgato, Gianluca Costa,e Ettore Erriu, Tafuro Biagio Beneduce, Mosticone,in prosegue i suoi studi “cafoscarini” e la freschezza: sono stati confermati Francesca Matterazzo, Protezionequasi Civiletutti Fossò, A1, InterClub di Dolo e Gruppo Cittattivamente. sua Campi avventura nella pallanuoto veneziana i ragazzi cresciuti vivaio biancoceleste: il ai due Infine sono state nel consegnate Targhe di Pregio sulla Legalità realizzati nell’estate capitano Andreala sede Barina (uscito dalle giova- mentre manca poco alla definizione dell’in2013 presso di Affari Puliti. nili in verità da qualche tempo), il mancino tesa con il centro boa Francesco Zatti.G.P.
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Sport invernali
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o Sci Club Mestre è attivo da oltre 40 anni e svolge attività agonistica e promozionale degli sport invernali sotto la guida attenta del presidente Pierpaolo Pecere Il corso di sci per principianti ha ben 120 alunni; ovviamente non mancano i corsi e gli allenamenti per i cuccioli, gli allievi, i ragazzi, gli juniores, i veterani e i master. Durante tutta la stagione gli atleti partecipano a gare Provinciali, Regionali, Nazionali e Internazionali con risultati degni di nota. Durante i week end gli allenamenti della squadra Giovanile, dei Cuccioli, degli Allievi e dei Senior si tengono nel ghiacciaio a Solden in Austria. Il gruppo dei Master è capitanato da Giorgio Boato (campione Regionale e atleta di oltre 1.300 gare) tra gli allievi la punta di diamante è Alessandro Chiuso; degni di nota anche gli atleti: Angi, Bettini, Bossato, De Batista mentre tra i Senior: Manfrin, Pizzighello, Rigon e Dal
Ferro; tutti si allenano nei week end in Austria (Hintertux). La preparazione atletica si fa due volte la settimana nella palestra di via Cappuccina a Mestre. “Nel gennaio 2013 ho vinto il campionato Regionale ad Auronzo – dice il vice presidente Giorgio Boato – poi ci siamo classificati assieme agli ex campioni olimpici al trofeo Nazionale collocandoci settimi su 34 Società partecipanti alla finalissima. Per quanto riguarda il gruppo femminile ci sono le Dame (over 30) molto brave e sette ragazze nel gruppo Allievi . “Da anni stiamo puntando al gruppo di Giovanissimi, dai cuccioli agli juniores, con ottimi risultati – conclude Boato – si sono classificati al Trofeo Nazionale Topolino; la società punta ai giovani ma abbiamo una validissima squadra di Master”. Insomma è stata davvero una bella stagione. Per maggiori informazioni si può visitare il sito web: www.sciclubmestre.it R.P.
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’inizio Pallan assom dove non ma una tr continuità maschile un indime /11 e il prima edi talenti de dalla Prov con l’und lunga gav Zaccaria e femminile dra masch assieme a costituisco alla vigilia Mass prattutto Liguria e
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n PRIMO PIANO
o Prende il via la stagione della pallanuoto veneziana
Mestrina Nuoto punta al vertice
berta Pasqualetto
o della stagione agonistica della nuoto veneziana, Mestrina Nuoto, miglia a quella di un motore diesel: n si è verificato uno scatto bruciante ranquilla sensazione di affidabilità e di à. Sulla panchina della prima squadra è stato promosso Luca Gambardella: enticabile tripleta nella stagione 2010 l “premio mentore” tributatogli alla izione di Futursport, galà dei giovani ello sport del territorio organizzato vincia di Venezia, due finali nazionali der 17 nelle ultime due stagioni, una vetta al fianco dei “maestri” Giovanni e Massimo De Crescenzo nella serie A e e sulla panchina della prima squachile ma soprattutto tanti anni passati al folto reparto di atleti del vivaio che ono l’ossatura della Mestrina Nuoto a del suo terzo campionato in serie B. simo De Crescenzo ha scelto, soper ragioni familiari, di tornare in di andare ad allenare il Chiavari e
ha convinto la dirigenza biancoceleste che Luca Gambardella fosse l’uomo giusto per guidare una squadra giovane e ambiziosa che, due anni fa, ha disputato i play off per la promozione in serie A e l’anno scorso li ha mancati per pochissimo. La rosa degli atleti coniuga continuità e freschezza: sono stati confermati quasi tutti i ragazzi cresciuti nel vivaio biancoceleste: il capitano Andrea Barina (uscito dalle giovanili in verità da qualche tempo), il mancino
Alessandro Capo, il bomber Filippo Moro fino agli ultimi arrivati Pierluigi Chiriatti, che ha maturato significative esperienze anche nelle rappresentative azzurre di categoria, e Luigi Mazzer (rincalzo del confermato Michele Gola nel ruolo di estremo difensore) mentre mancherà all’appello in questa stagione il loro ex compagno di under 17 Damiano Barbiero, alla ricerca del pieno recupero fisico. Tra i mestrini passa dalla vasca alla panchina Antonio Scafuri; degli altri “mestrini storici” continuerà a indossare la calottina biancoceleste Tommaso Vecchiato mentre giocherà in un’altra città, per ragioni di studio, Francesco Chiozzini, idealmente rimpiazzato da un altro ragazzo del vivaio che lo ricorda per la velocità, Dorin Condrat. Confermato, oltre al portiere Gola, il laziale Andrea Tafuro che, dopo le esperienze in A1, prosegue i suoi studi “cafoscarini” e la sua avventura nella pallanuoto veneziana mentre manca poco alla definizione dell’intesa con il centro boa Francesco Zatti.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Tutti di corsa per non perdere la coincidenza
I nuovi orari dei treni che rivoluzionano il trasporto pubblico
Da dicembre convogli ogni dieci minuti sulle tratte principali e rafforzamento complessivo di tutta la rete così che nessun passeggero resti più di un’ora in attesa di germana Urbani
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ulla carta sembra la soluzione de- gionale della mobilità su rotaia che vedrà finitiva a tutti i peggior disagi che i passare sulle tratte principali treni ogni pendolari dei treni veneti hanno do- dieci minuti. Se così sarà la rete ferroviaria vuto sopportare in questi anni. Un sogno complessivamente verrà rafforzata, tanto all’orizzonte, rincorso a lungo con il proget- che, promettono dalla Regione, nessun pasto sempre in itinere della metropolitana di seggero trascorrerà più di un’ora senza un superficie, che fino ad oggi non, si è mai treno per la sua destinazione. realizzato. Ora le cose potrebbero cambiare “L’obiettivo è migliorare il servizio, davvero. Ma per la prova del nove i cittadini spiega l’assessore regionale alle politiche dovranno attendere il 15 dicembre, data in della mobilità del Veneto Renato Chisso cui entrerà ufficialmente in vigore il nuovo fornendo più treni e più capienti, con più orario cadenzato dei treni regionali. possibilità di collegamento e di coincidenze, Ideato nell’arco di due anni da un più fermate”. “So molto bene che cambiare ingegnere veronese, Domenico Menna, il abitudini e spostare orari inciderà su comnuovo servizio ferroviario locale cadenzato portamenti per così dire consolidati – agprevede dei treni a fregiunge Chisso – ma il quenza regolare: stes- La Regione lavoro che abbiamo so posto stesso orario, ha già acquistato fatto darà certamente e dunque, facilmente venti nuovi treni più risposte positive svizzeri e ne memorizzabili. di quanto non sia in Da Mestre, ad comprerà altri nove grado di fare il servizio esempio, al minuto 03 come è attualmente partiranno i treni veloci per Rovigo, al minu- strutturato. Il nuovo sistema sarà unico nel to 19 per Verona Porta Nuova, al minuto 49 suo genere in Italia, studiato sulla base dei per Vicenza, al minuto 54 per Padova. Lo flussi di mobilità delle persone, basato su shuttle Mestre-Padova, invece, partirà dal regionali lenti, regionali veloci e coincidenze binario giardino al minuto 35 e da Padova tra linee diverse che si intersecano tra di rientrerà a Mestre al minuto 53. loro, servito da una trentina di convogli in Tutto questo avverrà dalle 7 alle 22, più rispetto agli attuali”. tutti i giorni. La novità che rende contenti tutti, soUna vera rivoluzione del sistema re- prattutto i pendolari, riguarda l’incremento
Renato Chisso delle corse possibile anche grazie ad un parco convogli che comprenderà 20 nuovi complessi Stadler, 9 nuovi convogli Vivalto, 14 nuove carrozze doppio piano e il revamping di 316 vetture Trenitalia a Media Distanza. L’unico neo che si può ravvisare potrebbe essere colto nella necessità di fare diversi cambi per un unico viaggio. Ma, considerando che il modello è la metropolitana delle grandi città, i veneti nell’usare il treno dovranno ricordare come per spostarsi a Parigi da un posto all’altro occorra scendere anche più volte da un convoglio e prenderne un altro. Il nuovo orario prevede, infatti, che i diversi convogli siano tra loro “sincronizzati”. In questo modo sarà possibile transitare da un regionale veloce (che ferma solo nelle
stazioni principali) a un regionale lento (che ferma ovunque) e lungo direttrici dove oggi il servizio è non solo spezzettato ma non esistono coincidenze (Conegliano – Treviso – Vicenza, per esempio). Questo peraltro elimina le interferenze oggi esistenti fra tratte non elettrificate e tratte non elettrificate, che sono più razionalmente servite da convogli a trazione dedicata a fronte di interferenza quando il transito è misto. Con questi cambiamenti epocali è lecito dire che la mobilità veneta si adegua agli standard europei e non è facile per una Regione che ha un sistema di mobilità non a raggiera, ma diffuso da e verso città che si collocano appunto in un contesto policentrico e metropolitano, dove l’attuale servizio fino ad oggi non è riuscito a dare le risposte
che chiedevano i viaggiatori e soprattutto i pendolari. “Per tutti noi – ribadisce Renato Chisso – in primo luogo Regione ma anche Trenitalia, il cadenzamento è una scommessa, nella quale crediamo, che abbiamo deciso di accettare e che vogliamo vincere. Siamo di fronte ad una nuova filosofia della mobilità pubblica – continua l’assessore regionale – che non coinvolgerà solo il treno ma anche il trasporto su gomma, all’interno di un sistema integrato al cui centro ci sono non gli aggiustamenti di un sistema ereditato dal passato, ma le esigenze e le richieste degli utenti, dei pendolari, dei lavoratori, degli studenti e la necessità di dare le migliori risposte possibili in un quadro di compatibilità economica”.
Il Veneto in primo piano 27 11 Soppressi otto treni interregionali che collegano Venezia con Milano
Pendolari: “La Regione ci ripensi”
di germana Urbani
P
endolari sul piede di guerra e una raccolta firme che ci sono, che si affiancheranno ai treni cadenzati Milano – ha già superato quota 25.000 e serve per spingere la Verona di TreNord. Secondo l’assessore, dunque, i pendolari Regione Veneto a riconsiderare la decisione di soppri- veneti vedranno più che triplicato il servizio veloce, oltre ad mere dal 15 dicembre, come deciso la scorsa estate, gli 8 avere un servizio orario che fermerà in tutte le stazioni. Il “treni dei pendolari interregionali” Venezia-Milano utilizzati cambiamento, paradossalmente, scontenta i pendolari ma da 36 mila passeggeri ogni giorno. A costa molto di più alla Regione. Le 13 quanto pare, per colpa dei tagli dallo Gli abbonamenti coppie di Frecce regionali, il cui costo Stato, il Veneto non ha più soldi per per le Frecce a catalogo a carico del Veneto sarà garantire il servizio svolto da quattro veloci di circa 16,7 milioni l’anno a fronte coppie di treni interregionali veloci costeranno dei 10,7 milioni pagati oggi dalla Milano – Venezia. Né la Lombardia molto di più Regione per le quattro coppie di instanzierà i 4 milioni di euro necessari terregionali, potranno tranquillamente a salvare i convogli di Trenitalia che saranno, quindi, can- collegarsi in coincidenza con i già esistenti treni orari regionali cellati. Per l’assessore regionale Chisso si tratta di un falso lombardi Milano – Verona (oggi sono 11 nel corso della problema: i convogli saranno sostituiti da 13 coppie giorna- giornata, oltre ai quattro interregionali in questione). “Seliere di “Frecce” regionali Venezia – Verona che oggi non condo Trenitalia – ha ricordato l’assessore – la coincidenza
Le prioritÀ
è facilmente realizzabile nel capoluogo scaligero sul medesimo marciapiede per quanti sono interessati a proseguire il viaggio lungo questa direttrice, tenuto altresì conto che il Veneto ha previsto il prolungamento oltre Verona di un paio di regionali non veloci”. Studenti e lavoratori pendolari però sembrano non voler sentir ragioni e sulle coincidenze avanzano forti dubbi. “Aspettare un’ora in più il treno successivo – dicono dal Comitato -, forse, è scomodo ma accettabile per una persona che decide di farsi un weekend fuori città, ma di certo non per un pendolare, non per un lavoratore che deve rendere conto di un’ora di ritardo al proprio datore, non per uno studente che perde una lezione, un giorno sì e l’altro pure”. E se non bastasse del cambiamento ne risentirà anche il portafogli. “Da dicembre saremo costretti a sborsare quasi il doppio del costo del nostro biglietto per una Freccia, o accontentarci di un ancora più sovraffollato regionale, affi-
dandoci alle care e amate coincidenze. Purtroppo, chiunque abbia mai preso un treno sa, ed è proprio il caso di dirlo, che le coincidenze non esistono. Troviamo inaccettabile che la regione Veneto abbia preso questa decisione con un atto di forza sul presupposto cinico che un lavoratore, oggi, non ha alternative: o rinuncia al lavoro, o paga di più, perché uno stipendio, anche se decurtato del costo spropositato di un abbonamento mensile di una Freccia, in una famiglia, è meglio di niente”.
una buona poLitica dei trasporti su rotaia va finanziata bene
I
152 milioni di tagli sui servizi pubblici universali previsti tra le misure dell’ultima legge di Stabilità preoccupano non poco Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, intervenuto ad un convegno veneto proprio sul tema dei trasporti. “Se le cose restano così - ha commentato – non mi resta che stilare una relazione sui servizi che non si possono più fare”. Occorre, dunque, una programmazione oculata e un concorso maggiore dei cittadini nelle spese per il servizio.“Chiedere infrastrutture per fare tutto è semplice - ha affermato Moretti - ma un paese che magari ha seicento abitanti deve capire che non può avere una sua fermata del treno. E siamo alla follia pura se pensiamo ad un aggancio ferroviario per tutti gli aeroporti”. Secondo l’ad di Trenitalia, per mantenere in equilibrio il settore dei trasporti in Italia bisogna recuperare “quella
normalissima cosa in base alla quale chi usa un servizio ne paga il prezzo. Quante aziende di trasporto stanno in piedi oggi in Italia? - ha chiesto retoricamente Moretti alla platea di imprenditori - Non vi sembra che ci sia un problema di rapporti tra servizi e infrastrutture? Voglio dire questo perché altrimenti non sta in piedi niente, altrimenti non ci salviamo”. E per risolvere o almeno arginare il problema del sovraffollamento dei treni non vi è altra via che stanziare “più risorse - ha affermato - perché i treni sono pochi e, allo stato delle cose, non possiamo fare miracoli, ma solo cercare di garantire la massima efficienza E poi ci vuole una programmazione omogenea delle linee, perché qualche sfilacciatura indubbiamente c’è, anche se occorre tempo per una programmazione dei servizi a medio-lungo termine”.
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12 Il Veneto in primo piano 28 Il Veneto si era dotato di una propria legge contro la violenza di genere ad inizio primavera
No alla violenza di genere: finalmente la nuova legge Maggiore tutela, finanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio e il Fondo per le politiche su diritti e pari opportunità finanziato in automatico
di germana Urbani
I
l 24 novembre, come ogni anno, si celebra la triste giornata contro la violenza di genere che sempre più spesso sfocia in femminicidio. Ad ottobre la Camera ha finalmente dato il via libera alle nuove norme sul contrasto alla violenza di genere. Oltre alle norme che introducono maggiori tutele sul piano penale, il cuore dell’impegno di tante deputate è stato fornire uno strumento valido per dare avvio ad un vero piano nazionale antiviolenza, costruito con il contributo delle associazioni e degli operatori. Sono previste politiche di formazione, politiche di prevenzione, la costituzione di un Osservatorio, la sperimentazione di progetti per la presa in carico degli uomini violenti; inoltre - con l’articolo 5bis - si riconosce e si rafforza, anche attraverso la previsione
di uno specifico fondo, l’attività dei centri antiviolenza che in questi anni hanno garantito non solo l’indispensabile servizio di accoglienza delle donne vittime ma sono stati dei veri e propri laboratori dove, attraverso una metodologia dell’accoglienza, si è fatta prevenzione e cultura, troppo spesso in solitudine. Delia Murer, deputata veneziana del Pd e componente della commissione Affari sociali, sottolinea l’importanza del passo che si è compiuto, ricordando il lavoro fatto per migliorare il testo del governo attraverso i numerosi emendamenti accolti: “Un passo importante, un buon provvedimento. C’ è ancora da fare ma per combattere la violenza di genere, in Italia, abbiamo uno strumento in più.
Abbiamo lavorato intensamente, nelle commissioni, per migliorare il testo del Governo che, nella sua versione originaria, era carente. Siamo riuscite ad ottenere, con emendamenti mirati, norme di maggiore tutela per le donne, finanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio con il Piano che sarà costruito in modo partecipato e il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità che sarà finanziato in automatico. La legge – conclude la deputata – è per noi solo un primo passo. La convenzione di Istanbul, che abbiamo
ratificato ad inizio di legislatura, comincia a dei centri antiviolenza della nostra Regione trovare concreta attuazione. C’è ancora da e per questo siamo molto soddisfatti. E’ lavorare e lo faremo a partire dalla legge importante ora che le risorse che verranno di Stabilità. Ma il tema è ormai una chiara stanziate consentano un percorso di rafforpriorità per l’agenda politica”. zamento dei centri antiviolenza e delle case In assenza di una legge nazionale, il rifugio, perché ciò rappresenta una reale Veneto si era dotato di una propria legge prevenzione per tutte quelle violenze che contro la violenza di genere ad inizio pri- si consumano all’interno delle abitazioni o mavera. Con voto unanime il Consiglio nella vita quotidiana e che possono sfociare regionale aveva approvato la Legge “In- in femminicidio” terventi regionali per “Si tratta - ha prevenire e contrastaaggiunto Padrin - di re la violenza contro un provvedimento le donne”. Un lavoro composito, ma calato di sintesi di due sulla realtà veneta e precedenti progetti quindi applicabile e di legge presentati operativa. Si va dal rispettivamente dal coordinamento di tutti consigliere del Pdl i soggetti che opeLeonardo Padrin e rano sul fronte della dal consigliere del PD violenza di genere al Piero Ruzzante, che coinvolgimento degli avevano entrambi enti locali, vere sentrovato un’adesione tinelle del territorio”. trasversale. Con queLe reti che i vari sogsta legge quadro il getti sono chiamati a Veneto, riconosceva, sviluppare saranno il prima ancora dell’Icuore pulsanto dell’otalia, che ogni forma peratività di questa di violenza contro le legge: i centri e le donne rappresenta La prima causa case dovranno manuna violazione dei di uccisione tenere costanti e fundiritti umani fonda- nel Mondo delle zionali rapporti con le mentali alla vita, alla donne tra i 16 e forze dell’ordine, l’audignità, alla libertà, i 44 anni è l’omicidio torità giudiziaria a cui alla sicurezza e all’incompete l’assistenza, tegrità fisica e psichica della persona e che la prevenzione e la repressione di reati, le donne, anche quelle di minore età, sono nonché con enti locali, aziende sanitarie e spesso esposte a gravi forme di violenza, istituzioni scolastiche operanti nel territorio che costituiscono grave violazione dei diritti al fine di garantire risposte adeguate alle umani oltre che principale ostacolo al rag- diverse condizioni personali di provenienza giungimento della parità tra i sessi. nel rispetto delle rispettive competenze e Con la stessa legge sono state definite attribuzioni istituzionali. anche le tipologie delle strutture necessarie Con l’approvazione della Legge regiorivolte alle donne vittime di violenza e ai nale erano stati stanziati 400.000 euro a loro figli minori: i centri antiviolenza che copertura delle attività del 2013. offrono assistenza, sostegno e percorsi di Ora, l’ultimo decreto nazionale mette superamento del disagio, le case rifugio e in campo dieci milioni di euro che saranno le case di secondo livello, ovvero strutture erogati attraverso le Regioni e la comdi ospitalità in grado di offrire accoglienza e missione Pari opportunità del Veneto ha protezione. “Si è trattato – spiega il consi- pubblicato da poco i bandi per domande gliere del Pd Piero Ruzzante - di un percorso e progetti. che ha coinvolto il mondo del volontariato e
Il Veneto in primo piano 31 1 La politica, internet e i social network
2.0, la politica nella rete Alla ricerca di nuovi linguaggi e nuovi canali per riallacciare i contatti con i cittadini, amministratori e politici twittano e dialogano con gli “amici” di Facebook
di Ornella Jovane
L
a politica approda sui social network e ne fa ampio uso organizzativi dal mondo reale a quello virtuale per dirimere per veicolare idee, notizie, spunti di riflessione. I politici si quel rapporto conflittuale e diffidente che i cittadini hanno servono della rete per dare il via a dibattiti, per risponde- manifestato, in modo crescente negli ultimi anni, con la polire a sollecitazioni o provocazioni. In molti sono convinti che tica e la classe dirigente del Paese? internet in generale e, nello specifico, i social network siano La politica 2.0: potenzialità, rischi e opportunità. Con in grado di migliorare i rapporti tra i cittadini e le istituzioni Vincenzo Romania, ricercatore presso l’Università di Padova politiche. Si ricorre copiosamente alle reti sociali online per e docente della Sociologia della Comunicazione e Sociologia divulgare materiale informativo, promuovere forme di mobili- dei Processi Culturali, abbiamo approfondito il tema. tazione politica e partecipazione, consultando o coinvolgendo Come si adatta la politica ai social network? direttamente i cittadini in merito a questioni di dominio pub“I social network sono uno strumento accessibile, coblico, infine si mettono a disposizione nella rete informazioni nosciuto, un fenomeno di massa e per questo adatto anche che un tempo erano accessibili ai soli per la comunicazione politica. In Italia addetti ai lavori. E così si moltiplicano Facebook è diffuso tra più della metà le informazioni. della popolazione. E’ evidente che Del resto, i guru della comunicarappresenta un grande potenziale zione sostengono da tempo che il preanche a livello di utilizzo politico. sente vive sulla galassia digitale e che I social network hanno il vantagormai per “esistere” è indispensabile gio di essere uno strumento econoapprodare in questa dimensione. Le mico e di favorire una comunicazione community virtuali sono un fenomediretta con i cittadini, che vengono no sociale di massa che consentono inoltre sollecitati ad interagire con il di tessere quotidianamente fittissime proprio interlocutore. Questo modello reti comunicative. Contatti che possodi comunicazione alimenta un’idea di no offrire anche alla politica vantaggi trasparenza del politico e di coinvolgienormi. La comunicazione politica nel Non tutti i politici mento dei cittadini, utile ad aumentacyberspace è economica, veloce, illimi- sanno gestire in re il consenso e la partecipazione. La tata, multimediale, interattiva: in una modo appropriato rete, come mezzo per poter offrire a questo dirompente tutti la possibilità di prendere la parola parola efficace. Negli Usa Obama, in occasione strumento e intervenire, rappresenta un modello della prima campagna elettorale da di democrazia diretta. Naturalmente candidato alla Casa Bianca, riuscì, utilizzando in modo abile con i rischi che la democrazia diretta può comportare. Per il mezzo, a dimostrare le grandi – e ancora poco esplorate questo è un modello di comunicazione che va moderato e or- potenzialità che i social network potevano avere anche in ganizzato, affinché non diventi uno strumento incontrollato, politica. Dimostrò come la rete fosse un mezzo ideale per espressione di eccessi e intolleranza”. mobilitare i propri sostenitori ed ampliarne il numero, per I social network possono essere dunque utili a ricuciraccogliere fondi e captare larghe fasce di elettori, aumen- re lo strappo e colmare la distanza tra cittadini e politici? tando con la maggiore visibilità anche l’incisività della propria “Sì, la rete offre la possibilità di fare politica in modo azione. innovativo. I social network sono frequentati per lo più da In Italia il Movimento 5 stelle è figlio della rete, con pubblici di giovani e acculturati: due bacini interessanti da cui la sua attività di mobilitazione e reclutamento è arrivato a attingere consenso e a cui sollecitare partecipazione. ottenere un ampio consenso elettorale fino ad approdare in In Italia il Movimento 5 stelle è un esempio significativo: Parlamento. con un modello diverso dal partito politico tradizionale, avvaMa quanto sono social i politici nazionali e locali nel no- lendosi, più che di uno staff di politici, di figure professionali stro Paese? Quanti si confrontano con i cittadini attraverso specializzate nella comunicazione on line ha dimostrato che Twitter o Facebook e, soprattutto, vengono utilizzati in modo si può fondare un partito e creare un seguito semplicemente appropriato questi strumenti, con una strategia consapevole passando per la rete e per i social network. e un esito sempre favorevole e costruttivo? I vantaggi dei movimenti che nascono e vivono nella Infine, è sufficiente trasferire modelli comunicativi e rete e grazie alla rete sono rilevanti anche sul piano pratico:
Vincenzo Romania, insegna all’Università di Padova
l’economicità di una struttura “leggera” che si muove su in- le”. ternet rispetto ai costi e alla complessità dell’organizzazione Non tutti i politici sono in grado di gestire i social dei vecchi partiti; la snellezza e la velocità della comunicazio- network in modo adeguato. Non sono mancati anche da ne politica e il coinvolgimento diretto dei nuovi “militanti”. noi gli “scivoloni” e le cadute di stile. Con la marginalizzazione della figura dei militanti nei partiti “E’ necessaria una regolamentazione attenta dei lintradizionali e la perdita di coinvolgimento degli elettori proprio guaggi dei politici, che devono essere consoni e adatti. L’uso il cyberspace può aprire nuovi canali di riavvicinamento dei dei social network da parte della politica e di politici porta ad cittadini alla politica”. una forte personalizzazione sulla scena della comunicazione. I social network sono uno strumento adeguato a co- Questo processo consente ampia visibilità ma, contestualmunicare contenuti, spesso complessi e impegnativi che mente, anche un grosso rischio: è sufficiente un contenuto magari meritano approfondimento e riflessione? sbagliato, un’uscita “stonata” per mettere a rischio la propria “Fra i vantaggi di questo tipo di reputazione. Del resto non è neanche comunicazione vi è l’accesso veloce, Il dialogo diretto con questo un fenomeno esclusivo dei diretto e condiviso al dibattito, quindi i cittadini alimenta social network, ma esiste anche per un’ampia partecipazione in tempo un’immagine altri tipi di media. Quante volte nella reale. E’ indubbio che un abile comu- di trasparenza stampa vengono smentite dichiarazionicatore abbia più appeal utilizzando del politico ni rilasciate inopinatamente? formule accattivanti, slogan che sapE’ vero che c’è da parte dei nostri piano colpire e catturare consensi. politici ancora una certa impreparazioMa ricordiamo che i social network ne ad utilizzare in modo giusto i social sono solo uno strumento, limitato se network ma è anche vero che c’è chi si vuole approfondire un dibattito e a invece ha sviluppato una notevole abirischio di superficialità ma la questiolità nel manovrare questo strumento ne dei contenuti ed il processo di bain modo “furbo”. nalizzazione di essi è un fenomeno in E così non tutte le uscite “infeliatto anche nei media più tradizionali ci”, sono tali: talvolta sono costruite come ad esempio la televisione. Non ad arte per catalizzare l’attenzione su si vogliono approfondire le questiodi sé, talvolta sono sufficienti poche ni, si semplifica e si ricorre a slogan parole provocatorie per ottenere in populisti per allargare il consenso. La breve tempo quella visibilità che può banalizzazione è un fenomeno che riguarda i contenuti della aprire le porte giuste per fare, tramite i social network, rapipolitica e non gli strumenti con cui vengono comunicati”. damente carriera”. I social network consentono ai politici di bypassare Infine, concludendo? il “filtro” della stampa: è una dinamica corretta di in“Concludendo i social network sono un interessante formazione? strumento di comunicazione che come tale va considerato. “Una volta esistevano i comunicati stampa, adesso le Sta a chi lo usa farlo in modo appropriato e costruttivo, come comunicazioni vengono fatte tramite la rete e i social net- per tutti i media e gli strumenti di comunicazione. E’ vero work che veicolano direttamente ai destinatari le notizie. La che anche in politica può essere uno strumento per veicolare pubblicabilità diretta delle notizie ha il vantaggio di superare idee, stimolare interessi e raggiungere un pubblico sconfinato la “censura” e di avere una più ampia sfera di divulgazione, e anagraficamente molto ampio, arrivando fino ai giovamentre negli ultimi anni si registra un sempre più ridotto uti- nissimi, ma da solo non basta a risolvere il problema della lizzo del consumo di stampa, soprattutto cartacea. Vi sono disaffezione alla politica, della banalizzazione dei contenuti, tuttavia anche dei limiti. In primo luogo ci si affida alle ca- della scarsa partecipazione. Sui social network si può lanciare pacità comunicative del singolo politico e del suo staff che un tema di dibattito, si possono confezionare offerte diversipuò utilizzare con “furbizia” il mezzo ma deve farlo in modo ficate, tali da soddisfare un pubblico più ampio, si possono giusto e corretto. Il rischio è appunto di creare allarmismo o costruire reti di contatti, ma se non segue poi un incontro false aspettative. Cambia il sistema di verificare le notizie pubblico, una mobilitazione e impegno reali nell’attività polipubblicate sui social network e anche il modo di interpretar- tica, tutto rimane nella rete, virtuale”.
32 Voci da palazzo
Voci da palazzo 15
Territorio Sono passati tre anni dal cataclisma che ha messo in ginocchio il Veneto
Novembre, torna la paura delle alluvioni I bacini di laminazione di Trissino e Caldogno sono gli interventi strategici per mettere in sicurezza i territori lungo l’asta del Gorzone e del Bacchiglione. Il ritardo dei lavori ha messo in fibrillazione la maggioranza di Palazzo Ferro Fini
L’opinione Federico Caner e Nicola Finco
“a ciacoe i Xe boni tuti…”
di Fortunato Marinata
N
ovembre è il mese della grande paura per i veneti, l’alluvione del 2010 è ancora una ferita aperta per molte comunità della nostra regione. Aperta perché la stagione degli indennizzi non si è ancora conclusa del tutto ma soprattutto perché molti di quegli interventi, ritenuti fondamentali per evitare che i fiumi tornino a fare paura, sono ancora lontani dal ritenersi conclusi. Purtroppo per il territorio compreso tra i Colli Berici, Euganei e Adige sono solo due i fiumi deputati a portare al mare l’acqua che cade in eccesso: Bacchiglione e Gorzone, su di essi è imperniata buona parte degli impianti idrovori deputati dal sollevare l’acqua dalle zone depresse del Veneto centromeridionale. Due fiumi, va detto, le cui arginature sono quelle fatte alla fine dell’800 in ragione di un territorio completamente diverso da quello attuale. Un tempo fossi, scoli e canali permettevano lo sgrondo delle terre e trattenevano l’acqua in campagna senza far arrivare una massa d’acqua imponete alle idrovore, mandandole in sofferenza. Oggi, invece, l’eccessiva cementificazione ha creato le condizioni contrarie, ossia grandi quantitativi d’acqua arrivano agli impianti di sollevamento quasi in un solo colpo creando grandi difficoltà per il loro smaltimento. Deflusso, tuttavia, ancora più improbabile se il Gorzone o il Bacchiglione sono già in piena con il rischio che gli ottocenteschi argini cedano di schianto. La Regione ha cercato di risolvere a monte il L’alluvione di tre anni fa tra Montagnanese ed Estense problema, con la creazione di due bacini di laminazione nel Vicentino. Il primo è stato previsto a Trissino, per la lavori ancora qualche anno fa. I lavori, però, sono andati anni dall’alluvione di Ognissanti del 2010 – questa il tono sicurezza dei comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta avanti a rilento, e malgrado l’assessore regionale Maurizio dell’interrogazione presentata dall’esponente vicentino del Gorzone, quali Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ospeda- Conte avesse più volte rassicurato che i cantieri rispettavano Pdl alla propria maggioranza - molti lavori di manutenzione letto Euganeo, Carceri e Vighizzolo i tempi, in realtà i lavori non sono anco- ordinaria e straordinaria per garantire la sicurezza idrogeod’Este, il secondo a Caldogno sul tor- Toniolo: ra finiti. Entro fine anno i bacini dovreb- logica sono stati fatti, lo riconosciamo, ma purtroppo alcune rente Timonchio in modo da mettere “Perché bero essere pronti ma intanto novembre opere molto importanti come la realizzazione degli invasi in sicurezza i comuni lungo l’asta del la sicurezza è già qui e la paura dei fiumi in piena di Caldogno e Trissino, sono ferme al palo nonostante siaBacchiglione, quali Vicenza, Veggia- aumenti ci ritorna. Anche il consigliere regionale no finanziate”. “Il nostro tessuto economico e sociale, già no, Ponte San Nicolò e Casalserugo. vogliono i fatti!” del Pdl e presidente della commissione provato dalla crisi - conclude Toniolo - non reggerebbe ad Di che si tratta? Della realizzazione Affari Istituzionali del Consiglio veneto, un’altra alluvione. Troppe le famiglie e le attività econodi due grandi aree da inondate per scolmare la piena dei Costantino Toniolo, ha incalzato la propria maggioranza miche che hanno subito gravi danni! Perché la sicurezza rispettivi fiumi. Il Commissario delegato dal Presidente del nell’accelerare la realizzazione dei due interventi, tirandosi aumenti ci vogliono i fatti!”. Consiglio, Prefetto di Verona Perla Stancari, finanziò i primi addosso gli strali di colleghi di coalizione. “Sono passati tre Costantino Toniolo (Pdl)
“quaLi ciaccoLe? neL vicentino non si vede un cantiere”
“D
a amministratore pubblico mi sono sizione, ma strumento costruttivo per sollevare sempre battuto per la difesa del tertemi finalizzati al bene comune. Il tono della ritorio, sia da Sindaco e consigliere mia domanda sulla situazione degli invasi che di Caldogno, sia da assessore provinciale berisono previsti nel Vicentino era proprio quello co, sia ora che sono in Consiglio Regionale con di fare il punto seriamente sulla situazione un ruolo legislativo e di controllo rispetto all’eprecisa Toniolo - un’azione di stimolo verso la secutivo di Palazzo Balbi! L’attacco in risposta Giunta per far procedere le cose, come il padre ad una mia interrogazione che vuole essere fa con il figlio impegnato negli studi. Pertanto Costantino costruttiva, è semplicemente personalistico e la trasparenza richiesta non riguarda l’agire delToniolo strumentale! Dobbiamo dare risposte concrela Regione, e quindi della Giunta, che ha fatto te sul problema della sicurezza idraulica ed evitare questi molto, ma chiarire assieme la situazione che c’è in questo personalismi da parte dei consiglieri: la mia domanda era momento: i lavori a Trissino sono bloccati e a Caldogno si è tecnica e rivolta alla giunta. In questo caso Caner e Finco concluso l’iter, ma non si vede un cantiere. Facciamo l’elensbagliano ad interpretare lo strumento dell’interrogazione - co di quello che manca per arrivare all’obiettivo, perché lo spiega Toniolo - non è un’arma ad uso esclusivo dell’oppo- scopo è l’obiettivo finale, la sicurezza idraulica. Apprezzo
la tempistica efficiente dell’iter procedurale, ma i cantieri non li vedo ancora. Da amministratore locale e provinciale ho sempre lavorato con gli enti “superiori” al fine di realizzare l’invaso di Caldogno. - ricorda l’esponente del PdL - Il Comune, anche con la mia presenza di amministratore, ha pensato al bene generale, alla sicurezza idraulica non solo di Caldogno, Rettorgole e Cresole, ma anche della Città di Vicenza e di tutti i territori a Sud sull’Asta del Bacchiglione. Il Comune di Caldogno con il sottoscritto amministratore – puntualizza - ha accettato un’opera importante sul suo territorio (altro che sindrome di “non nel mio giardino”), ha lavorato in una difficile opera di concertazione finalizzata alla realizzazione di un’opera necessaria per la sicurezza idraulica di tutto il territorio veneto. Altro che chiacchiere!”.
Federico Caner e Nicola Finco
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n tre anni la Regione ha investito a Vicenza 26 milioni di euro concludendo 61 interventi per la sicurezza idraulica, disponendo l’iter d’appalto per 86 milioni delle due casse di espansione di Caldogno e Trissino e per altri 90 milioni il progetto dei tre invasi a Merola, viale Diaz a Vicenza e Montebello (oggi in fase di Via)”. Questa è stata la replica di Federico Canel e Nicola Finco, rispettivamente capogruppo leghista in Consiglio regionale e presidente della commissione Ambiente, alla richiesta di sollecito arrivata da Toniolo. “Mentre Galan – sono andati giù duri i due leghisti - aveva ignorato il problema, adesso Zaia lo sta risolvendo nel pieno rispetto degli iter statali. Che, ricordiamo, sono lunghi per due motivi: evitare ricorsi che bloccherebbero le opere e scongiurare infiltrazioni mafiose. Costantino Toniolo, ex sindaco di Caldogno che negli anni nulla ha fatto per prevenire le esondazioni, dovrebbe ben saperlo. Ma a volte la propaganda politica si fa sulle spalle della gente, nella maniera più squallida possibile. Se Toniolo, che parla di poca trasparenza negli appalti, ha rimostranze o denunce, vada di corsa in Procura, faccia un esposto e vedremo gli esiti: diffamare in questo modo chi lavora per risolvere emergenze accantonate da 80 anni è squallido e propagandistico. Impressionante poi – rimarcano i due esponenti leghisti - la puntualità con cui Toniolo interviene sui lavori per le casse di espansione nel Vicentino: sempre a ridosso di un allarme meteo. Sembra quasi un mettere le mani avanti, un ‘io l’avevo detto’: tollerabile da un esponente dell’opposizione, meno da uno della maggioranza, che nonostante sia presidente della commissione Affari Istituzionali pare non conoscere le leggi in materia. Invece di pontificare su chi sta seguendo l’iter per le grandi opere – proseguono Caner e Finco -, Toniolo dovrebbe smetterla di fare politica sulle disgrazie della gente e su chi sta lavorando per prevenirle. Invece di vaticinare sulla stampa, Toniolo potrebbe chiedere lumi a Galan su quanto non è stato fatto in 15 anni, o meglio muovere il suo Governo a Roma e concedere al governatore Zaia i poteri speciali necessari per accelerare le opere antialluvione. Ma si sa qual è il detto veneto: a ciacoe i xe boni tuti…”.
34 Cultura veneta 16 Mostre A Verona quattro secoli di storia dell’arte nella pittura di paesaggio
Un posto al sole per il paesaggio Marco Goldin propone una mostra dedicata ad un genere dell’arte. Anche quest’anno l’esposizione sarà divisa tra Gran Guardia e Basilica Palladiana di Alain Chivilò
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arco Goldin e la sua Linea d’Ombra ripropongono, dopo il grande successo, una doppia esposizione divisa tra Verona e Vicenza, invertendo le sedi rispetto al recente binomio che trattò la ricerca, nei secoli dell’arte, sulla figura e sul volto umano. Fino al 9 febbraio 2014 presso il Palazzo della Gran Guardia è di scena “Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento”. Il secondo capitolo delle esposizioni è dunque dedicato alla storia del paesaggio in Europa e in America dal ‘600 al ‘900. Uno studio della natura dal XVII secolo, per giungere ad alcuni dei maggiori pittori del secondo ‘900. Una presenza superiore alle novanta opere condurrà il visitatore all’interno di sei sezioni. Il Seicento. Il vero e il falso della natura: opere di Lorrein, Poussin, Hobbema, Van Ruisdael, Van Goyen e Seghers narrano l’evoluzione della pittura del paesaggio dalla resa immaginaria e artefatta fino allo studio della realtà e del vero della natura. Da questo secolo la natura, da sfondo di ambientazione, emerge come fulcro dell’indagine artistica in un rapporto continuo tra la rappresentazione del vero e del falso. Il Settecento. L’età della veduta: tre nomi su tutti con Canaletto, Bellotto e Guardi con opere poco note al pubblico italiano. Romanticismi e realismi: l’800, ossia il secolo della natura. Una trentina di quadri di Turner, Constable e Friedrich per arrivare al realismo di Corot, Coubert e della scuola di Barbizon. La disamina
tocca la Scandinavia, l’Est Europa fino all’America della Hudson River School. L’impressionismo e il paesaggio: venticinque opere d’impressionisti e post impressionisti quali Renoir, Sisley, Pissarro, Caillebotte, Van Gogh, Gauguin e Cézanne. Dai primi contatti con i pittori del periodo precedente fino alle esposizioni nello studio di Nadar giungendo alla negazione stessa della pittura en plein air. Monet e la nuova natura: con venticinque opere apre una vera e propria piccola monografia alla sua arte. Il focus è maggiormente posto sugli agli anni ottanta che segnano un cambiamento verso la modernità nella rappresentazione del paesaggio. Monet rovescia, utilizzando dapprima gli elementi proprio del realismo, il concetto stesso di paesaggio dipinto trasformandolo in una visione spirituale e interiore anticipando le ricerche artistiche successive. Il paesaggio del Novecento: dall’evoluzione del post-impressionismo fino alle avanguardie. Bonnard, Matisse e Picasso fino ad alcune esperienze astratte sia europee sia americane, da De Staël a De Kooning e Pollock. Invece per il contemporaneo sono rappresentate per l’America opere di Diebenkorn e Wyeth mentre per l’Europa Garcia e Richter. Artisti che descrivono in chiave attuale la natura. Dunque a livello complessivo si tratta di una mostra contenitore che permette di vedere l’Arte ad ampio spettro, secondo una curatela ormai collaudata e affidabile.
Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini
Fino al 24 novembre in tre sedi veneziane
Il laboratorio di Sze
UNO STRESS DI VETRO
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l motto della mostra è fatto da una somma algebrica tradotta in Arte ossia: Artisti internazionali + vetro = Glasstress. Fino al 24 novembre tre sedi, costituite da Palazzo Cavalli – Franchetti / Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti (Campo S. Stefano), Berengo Centre for Contemporary Art and Glass (Murano) e la Scuola Grande Confraternita di San Teodoro (San Marco), costituiscono l’esposizione dedicata al vetro d’arte “Glasstress. White Light/White Heat” giunta alla sua terza edizione. Tutto ruota sul coinvolgimento di artisti provenienti da tutto il mondo per la creazione d’innovative e straordinarie opere confrontando luce e calore con aspetti intrinsechi del vetro e della sua lavorazione. A livello storico è stata la grande passione per l’arte contemporanea e per il vetro che hanno portato Berengo a creare Glasstress. Tutto è iniziato dal 2009 riunendo complessivamente oltre 200 artisti. In questa edizione l’evento ha unito, nella propria fornace a lavorare con entusiasmo e con spirito di gruppo, 65 artisti di
fama internazionale. Molti di loro si sono confrontati per la prima volta con questo materiale duttile e luminoso facendo nascere opere di alto valore artistico e comunicativo. Il successo si riassume nelle parole di Adriano Berengo: “ho capito che Glasstress ha raggiunto un importante obiettivo quando ho visto tre artisti di nazionalità diverse, nella nostra fornace di Murano, parlare fra loro. Era la prima volta che s’incontravano e si scambiavano le loro impressioni sul vetro, sulle tecniche e sugli esperimenti che stavano conducendo. Il dialogo ha modificato in modo sostanziale i progetti di ciascuno. Ecco, questo è Glasstress: un luogo d’incontro per gli artisti di tutto il mondo che si confrontano con il vetro”. Artisti quali Mimmo Paladino, Francesco Gennari, Joana Vasconcelos, Zhan Wang, Jan Fabre, Loris Cecchini, Aldo Mondino, Thomas Schutte, Joseph Kosuth, Mona Hatoum, Tim Noble &Sue Webster, solo per citarne alcuni, illumineranno la visita con opere di luce. Al.Ch.
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l Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini, fino al 24 novembre, presenta “Sarah Sze: triple point”. Come afferma la stessa artista “al centro della mostra è la nozione di bussola e come noi ci situiamo in un mondo perennemente disorientante. Ciascuna delle sale opera come un sito sperimentale, in cui gli oggetti tendono a diventare strumenti o montaggi per misurare o modellare la nostra posizione nello spazio e nel tempo. L’aspirazione a costruire modelli che catturino la complessità e l’impossibilità di quell’impresa, è il punto centrale dell’opera”. Un grande laboratorio che la Sze compone di “resti archeologici di esperimenti falliti”. Dal 1990 l’artista Sarah Sze, classe ‘69, ha sviluppato un’estetica scultorea che trasforma gli spazi attraverso mutamenti radicali di scala, colonizzando spazi trascurati o periferici, dialogando con il tessuto e la storia di un edificio. La percezione dello spettatore e l’esperienza architettonica sono spostate attraverso interventi specifici di grandi dimen-
sioni. A livello tecnico tutto parte dalla definizione che la termodinamica indica al termine “triple point” che designa una singolare combinazione di temperatura in cui tutte le tre fasi di una sostanza (gassosa, liquida e solida) coesistono in perfetto equilibrio. La triangolazione, cioè la misurazione della distanza da tre punti ordinali, è anche usata per determinare un punto specifico dello spazio. L’opera di Sze fa riferimento a entrambi questi concetti, la fragilità dell’equilibrio e il desiderio costante di ritrovare stabilità e posizione. Contrariamente ad altri allestimenti di altri artisti, in questa edizione l’ingresso del Padiglione è stato trasferito a una vecchia porta di uscita a sinistra della rotonda d’ingresso. All’interno lo spettatore incontra strutture improvvisate, alcune apparentemente ancora in costruzione, che richiamano modelli, macchine e strutture come in un planetario, un osservatorio, un laboratorio, un pendolo e dispositivi di misurazione o elementi per localizzare i corpi nello spazio. Al.Ch.
Cultura veneta 35 17 Arte a Venezia Due eventi espositivi fino al 24 novembre
Vedova/Lichtenstein: coppia vincente Alle opere dell’americano, suddivise tra bozzetti, disegni, collage, maquette, sculture e modelli di bronzo prodotti tra il 1965 e il 1997, fa da contrappunto la serie Carnevali dell’artista veneziano di Alain Chivilò
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li spazi espositivi della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova sulle Zattere, direzione Punta della Dogana, propongono in concomitanza della Biennale due eventi espositivi fino al 24 novembre: “Roy Lichtenstein Sculptor” curata da Germano Celant al Magazzino del Sale e “Emilio Vedova … Cosìdetti Carnevali …” curata da Celant e Fabrizio Gazzarri allo Spazio Vedova. La mostra dedicata a Lichtenstein, uno tra gli esponenti della Pop Art americana, ha focus sulla produzione scultorea dell’artista. Quarantacinque opere suddivise tra bozzetti, disegni, collage, maquette, sculture e modelli di bronzo prodotti tra il 1965 e il 1997. E’ proprio dalla metà degli anni sessanta che le immagini interpretate dai mass-media, in special modo dall’ambientazione del fumetto, diventano fonte di creazione. I bicchieri, le esplosioni, le tazze e le teste tridimensionali sono alcuni aspetti di tali lavori.
A metà degli anni ’60 le immagini interpretate dai mass-media diventano fonte di creazione
Invece le opere di Emilio Vedova raccolgono nello stesso titolo, Carnevali, lavori realizzati tra il 1977 e il 1991 a testimonianza di un periodo originale per l’artista. Legno, plastica, metallo, maschere, graffiti, combustioni, stampe, corde, carte sono uniti secondo la sperimentazione del collage e dell’assemblaggio. Storicamente il coinvolgimento del Maestro e il Carnevale si data con la premiazione alla Biennale di San Paolo nel 1954, al di la di una tradizione veneziana in cui l’utilizzo di maschere era costume di vita. Situazioni irreali fatte di mistero, contraddizione, confusione che in Vedova diventano reali nell’esecuzione informale.
Musei deL doMani iL tour diventa virtuaLe. venezia a portata di tabLet o sMartpHone
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l futuro è virtuale. Detto così sembrerebbe un’ovvietà, il domani è sempre ipotetico e addirittura se interpretato con pessimismo, virtuale, potrebbe anche significare inconsistente. Tuttavia è solo di museo virtuale che vogliamo parlare e virtuale, nella fattispecie, va inteso come tecnologico, nella massima espressione in cui può intendersi oggi: ossia come sinonimo di “web”. Attraverso internet, da pc, tablet e smartphone, sarà, infatti, possibile compiere un “virtual tour” e conoscere da vicino 400 opere storico-artistiche di rilevanza mondiale presenti a Venezia. Il progetto, che probabilmente farebbe rabbrividire Goethe, già dalla presentazione, avvenuta lo scorso 15 ottobre, promette la realizzazione del più grande museo virtuale in Italia. Utilizzando strumenti multimediali, riprese fotografiche ad altissima qualità finalizzate alla rappresentazione tridimensionale di quattrocento capolavori veneziani, i virtual tour avranno come oggetto il Tesoro della Basilica di San Marco, lo Statuario pubblico della Serenissima, la Tribuna di Ca’ Grimani a Santa Maria Formosa e lo spazio tra l’area marciana e Piazza San Marco con le sue sculture. La visita virtuale di quest’ultimo ambiente sarà arricchita dalla “decostruzione” del Leone alato posto sulla sommità della colonna: le tecnologie utilizzate nella rappresentazione tridimensionale consentiranno di distinguere i diversi restauri succedutisi nel tempo, ripercorrendo la storia e l’evoluzione iconografica del simbolo per antonomasia dell’antica Serenissima. L’intervento è realizzato nell’ambito di “Shared Culture - Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio condiviso”, di cui la Regione Veneto è partner, finanziato attraverso il Programma europeo per la cooperazione transfrontaliera ItaliaSlovenia 2007-2013.
36 8 Sì, viaggiare UMBRIA
Nel magico mondo di Barbanera
A SPELLO NELLO SPLENDIDO COMPLESSO RURALE DI SAN GIUSEPPE (UN EX BACHIFICIO CON IL SUO PARCO) È STATA REALIZZATA LA CASA DI BARBANERA DOVE LA FAMIGLIA CAMPI OLTRE A REALIZZARE I CELEBRI ALMANACCHI E LUNARI, FAMOSI DAL ‘700 E OGGI DISTRIBUITI IN 2.500.000 COPIE HA CREATO UNA FONDAZIONE NEL CUI ARCHIVIO SONO ILLUSTRATI OLTRE 250 ANNI DI STORIA POPOLARE DA VISITARE ANCHE IL PREZIOSO ORTO-GIARDINO IL VOLUMETTO CARO A D’ANNUNZIO La Fondazione Barbanera 1762 nasce con l’obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare con attività di ricerca, espositive ed editoriali la grande tradizione almanacchistica europea, che ha in Barbanera il suo più autorevole erede e continuatore. A partire dallo studio dei documenti conservati presso l’Archivio Storico (oltre 50mila tra lunari, almanacchi e altre testimonianze di editoria popolare dal XVI secolo ad oggi: c’è pure la lettera con cui Gabriele D’Annunzio definì il Lunario che teneva sempre sul comodino “Il fiore dei tempi”), si occupa della diffusione dei valori di una tradizione attenta a interpretare i segni del tempo, che si ispira a uno stile di vita in armonia con i cicli stagionali e che guarda al rapporto tra cieloterra-uomo e al saper fare come quotidiano esercizio al buon vivere. La Fondazione ha sede a Spello nello stesso complesso rurale, il San Giuseppe, che ospita la sede dell’Editoriale Campi, storica casa editrice del Barbanera. La visita guidata al complesso di Spello consente di ammirare anche la villa padronale (un ex bachificio) e i giardini. Il complesso si estende su sette ettari. Da lì si gode anche una splendida vista sul borgo di Spello, la cittadina dove Pinturicchio ha affrescato la Cappella Baglioni, opera che qualcuno ha definito “la cappella Sistina dell’Umbria”. Info: www.barbanera.it - info@barbanera.it
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o scorso anno Poste Italiane gli dedicò un francobollo da 60 centesimi. Barbanera vi veniva raffigurato con i suoi “strumenti di lavoro”. Quelli dell’astronomo dell’epoca: un rudimentale telescopio, un compasso e un planisfero. Barbanera, personaggio misterioso, circondato da un alone di leggenda, visse in Umbria nel XVIII secolo. In una terra in cui la tradizione tipografica ha radici molto antiche. Oggi il suo nome è sinonimo stesso di lunario, perché dal 1743 il suo almanacco viene pubblicato con regolarità, ogni anno prima di Natale. Una delle prime edizioni di questo piccolo frammento di cultura popolare italiana, quella edita nel 1762 a Foligno in un unico foglio (“Discorso generale del famoso Barbanera per il 1762”, edito da Pompeo Campana), è conservata nel museo della Fondazione Barbanera, che ora ha sede a Spello nel bel complesso rurale di San Giuseppe chiamato “Casa di Barbanera”, immerso nella campagna umbra e circondato da un giardino all’italiana e da un ricco orto botanico. Nel museo allestito dalla famiglia Campi, titolare della casa editrice di Foligno (che ora ha sede nel complesso di Spello), sono ammirabili tanti pezzi unici che permettono di ripercorrere la lunga storia del popolare almanacco e delle tradizioni ad esso collegate, molte delle quali ancora così vive nelle campagne italiane. Sì, perchè Barbanera è ancora molto ascoltato: le sue previsioni del tempo sono utili a chi deve scegliere, ad esempio, i giorni giusti per la semina dei campi, e vengono seguiti anche i suoi tanti consigli, legati all’agricoltura ma anche al “fai da te” domestico in materia di piante, ortaggi, frutta e altro. E poi i consigli su salute e benessere, alimentazione, oroscopi... Il calendario, l’almanacco e le tante altre pubblicazioni di Barbanera, orgoglio della famiglia Campi, costituiscono tutt’oggi un piccolo grande patrimonio di conoscenza, o meglio un distillato di saggezza contadina. Sì, perchè è sempre valido il motto “Gli astri il sole e ogni sfera or misura Barbanera, per poter altrui predire tutto quel che ha da venire”. Giambattista Campitelli (1780-1824) fu il primo editore tipografo a proporre una versione del Barbanera in opuscolo o libretto di una sessantina di pagine (il formato che poi si affermerà fino ai giorni nostri): il primo di cui si ha notizia è del 1793 e identifica Barbanera come astronomo parigino. Giovambattista Bocci Campitelli riuscì, alla fine del XIX secolo,
IN COPERTINA L’EX
BACHIFICIO ORA SEDE DELLA REDAZIONE DELL’EDITORIALE CAMPI. SEGUONO: IL CALENDARIO LUNARIO 2014 E IL FRANCOBOLLO CHE POSTE ITALIANE DEDICÒ A BARBANERA. QUINDI: SCORCI DEL PARCO E SALE DELL’ARCHIVIO STORICO DELLA FONDAZIONE. IN ALTO: SPELLO, L’ORTO BOTANICO DI SAN GIUSEPPE E UN’EDIZIONE STORICA DELL’ALMANACCO
a far conquistare ai lunari di Barbanera una diffusione quasi nazionale (ne distribuiva circa 400.000 copie nell’Italia centromeridionale). La famiglia Campi è subentrata nella pubblicazione del celebre almanacco dal 1929 per iniziativa di Feliciano Campi, concorrendo insieme ad altre tipografie alla stampa dell’opera che all’epoca era diretta dal senatore Benedetto Pasquini. Durante i principali flussi migratori che portarono gli italiani oltreoceano, vennero editate speciali versioni del Barbanera stampate in diverse città tra cui New York o Buenos Aires, che univano ai contenuti classici d’almanacco indicazioni pratiche per gli emigranti, come istruzioni per il viaggio o consigli sulle “rimesse” di denaro alle famiglie rimaste in Italia, informazioni che fanno del Barba-
nera d’oltremare uno strumento di mediazione interculturale. Fino alla metà degli anni Settanta, il lunario fu utilizzato soprattutto dai ceti rurali, che ne apprezzavano le previsioni del tempo e i consigli per l’agricoltura. L’indicazione delle festività, le ricorrenze dei santi, i consigli ed i proverbi ne fecero - appeso in cucina o nella stalla - un indispensabile strumento per le attività domestiche quotidiane. Venduto per fiere e mercati da cantastorie e venditori ambulanti, il Barbanera si acquistava ogni anno a partire da settembre. Dalla metà del XX secolo i diritti di pubblicazione del calendario, dell’almanacco e del lunario di Barbanera sono di proprietà dell’Editoriale Campi. I principali canali di diffusione sono le edicole, le librerie, l’omaggio diretto da parte di aziende ai
propri clienti quale strenna di fine anno, per un totale di oltre 2.500.000 copie. La raccolta di documenti legati alla figura di Barbanera, alla sua tradizione e al mondo degli almanacchi e dei calendari in genere, ha portato alla costituzione di un archivio storico all’interno della Fondazione Barbanera 1762 che contiene oltre 6.000 almanacchi italiani ed esteri pubblicati dal XVII secolo ad oggi, oltre a 15.000 documenti di vario genere (pensieri, recensioni, bossi tipografici, bozze di stampa, fotografie, aneddoti, curiosità) riguardanti Barbanera, la sua storia, la sua fortuna e il legame con la cultura popolare e almanacchistica italiana e non solo. Quest’anno, accanto al nuovo Almanacco 2014 in edicola da metà novembre e al Calendario-Lunario, Barbanera ha in serbo una novità: un calendario speciale di cui il cibo è il vero grande protagonista. “Barbanera dei cibi felici”, realizzato in collaborazione con l’Università dei Sapori di Perugia. Mese per mese e stagione per stagione, una vera festa del cibo, con consigli, ricette, proverbi, il dolce o la frittella del santo e le regole di una sana alimentazione. Un calendario lunario, dove la Luna sarà attenta alleata nell’orto e in cucina, un allegro vademecum per tutto l’anno, un caro amico cui affidarsi ogni giorno per godere di un cibo sano, buono, genuino, che non si spreca. Un cibo che sa anche raccontare la sua storia, ricordare tradizioni, simboli, usanze, per riscoprire le meraviglie che portiamo ogni giorno in tavola.
38 Concerti e non solo 26 Concerti e non solo
Mille e ancora mille...
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pagina a cura di graziano edi corazza
in veneto 12 luglio - Padova, Stadio Euganeo
Ligabue “Mondovisione tour - stadi 2014”
EVENTO ESTATE 2014: LIGABUE live allo Stadio Euganeo di Padova. Il primo grande appuntamento dell’estate 2014. Il 26 novembre 2013 esce il nuovo album di inediti “Mondovisione” Il 12 luglio 2014 arriva Ligabue! Lo so siamo in anticipo. Ma se si pensa che ormai i biglietti si acquistano sempre più via internet posso dire che la ricerca del biglietto è già iniziata. L’appuntamento con la rockstar italiana sarà allo Stadio Euganeo, a Padova, che dopo gli eventi dell’estate 2013 e la lunga programmazione invernale, si conferma “Città della musica” anche per il 2014. L’attesa cresce e infatti le date di Roma (30 e 31 maggio allo Stadio Olimpico) e Milano (6 e 7 giugno allo Stadio San Siro) sono già raddoppiate. Per la data di Padova i biglietti sono iniziati in prevendita dal 5 novembre. Il 26 novembre 2013, ad oltre 3 anni da “Arrivederci, Mostro!”, uscirà “MONDOVISIONE”, il nuovo atteso album di inediti di LIGABUE. «Mi procuro una frattura durante un concerto – afferma il LIGA – e 2 minuti dopo può vedere la caduta un mio amico di Los Angeles. È ufficiale: siamo tutti in mondovisione. Mondovisione però è anche la “visione di un mondo”». “MONDOVISIONE” (Zoo Aperto/Warner Music), prodotto da Luciano Luisi, è stato anticipato dal primo singolo “Il sale della terra”, al 1° posto della classifica dei brani più trasmessi in radio (dati Earone) ed ai vertici della classifica di iTunes. Sono già oltre 4 milioni le visualizzazioni su YouTube del video ufficiale del brano (video online al link http://youtu.be/IUWtAUKYmAQ ). «“Il sale della terra” – dichiara LIGABUE – parla di una crisi che non è solo economica, ma sociale e di comportamento. Ha a che fare con il bisogno di potere, con le conseguenze prodotte da chi vuole conquistare il potere a ogni costo e a ogni costo mantenerlo. È una crisi talmente drammatica che non sono riuscito a non raccontarla in una canzone: in genere non lo faccio».
eventi
“Il muro del suono”, “Ciò che rimane di noi”, “La terra trema, amore mio”, “Il volume delle tue bugie”, “La neve se ne frega”, “Siamo chi siamo”, “Il sale della terra”, “Nati per vivere (adesso e qui)”, “Per sempre”, “Tu sei lei”, “Con la scusa del r’n’r”, “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo”: sono questi (non nell’ordine di quella che sarà la tracklist) i titoli dei brani che saranno contenuti nel nuovo album, “postati” da LIGABUE sui suoi social network ufficiali. Inoltre, è in libreria “La vita non è in rima (per quello che ne so)”, intervista a LIGABUE sulle parole ed i testi, curata da Giuseppe Antonelli. Il volume, edito da Laterza, contiene in anteprima i testi integrali dei brani del nuovo album. Roncade (tv) - New Age - Sabato 23 novembre 2013
bring Me tHe Horizon I Bring Me The Horizon, arrivano in Italia per presentare il loro ultimo lavoro: “Sempiternal” San biagio di Callalta (tv) - Supersonic Music Arena - Sabato 23 novembre 2013
bLue in concerto
Continua il tour italiano dei Blue... Saranno nuovamente in Italia per tre imperdibili date... Conegliano (tv) - Zoppas arena Domenica 1 dicembre 2013
MaX pezzaLi - MaX 20 Live tour Max Pezzali da novembre stà portando il suo nuovo spettacolo dal vivo nei palasport delle principali città italiane. Il nuovo e attesissimo tour farà tappa giovedì 14 novembre al PalaGeorge di Montichiari (BS), sabato 16 al PalaFabris di Padova ed infine domenica 17 alla Zoppas Arena di
Conegliano (TV). Il nuovo album “Max 20” contiene 5 inediti – tra cui il primo singolo “L’universo tranne noi” – e 14 duetti con i più grandi artisti della scena musicale italiana, nei brani che hanno segnato la carriera di Max. Pubblicato lo scorso 4 giugno, l’album si trova da settimane ai vertici delle classifiche di vendita.
sguardo a nordest avere La barba, nasce un concorso nazionaLe ideato da veneti
San biagio di Callalta (tv) - Supersonic Music Arena - Sabato 14 dicembre 2013
gue’ pequeno
Il secondo album da solista è stato dichiarato disco d’oro a sole tre settimane dall’uscita e l’estate ha visto Guè Pequeno impegnato in affollati dj set in tutta Italia. Ora è tempo di presentare live il suo “Bravo Ragazzo”, uscito a giugno 2013 per Universal. Guè Pequeno, forte del successo e dell’esperienza del precedente tour da solista, porterà sul palco uno show inaspettato e carico delle mille sfaccettature della sua personalità senza dimenticare il sound internazionale dell’album. Padova (Pd) - gran teatro geox Sabato 14 dicembre 2013
roberto veccHioni
Porta per titolo “Io non appartengo più” il nuovo album di inediti di Roberto Vecchioni, in tutti i negozi di musica a partire dall’8 ottobre e anticipato in radio dal singolo “Sei nel mio cuore”. Il disco arriva a distanza di quasi tre anni dalla raccolta “Chiamami ancora amore” e a sei anni dall’ultimo album di inediti “Di rabbia e di stelle”. Queste le parole attraverso le quali il prof. Vecchioni racconta il suo nuovo progetto: “’Io non appartengo più’ potrebbe essere definito un soliloquio davanti alla fine ma che non ha niente a che vedere con il nichilismo, lo sconforto, la resa… Piuttosto è la presa d’atto che l’essere umano più di tanto non riesce a fare, non riesce a dare: talvolta stringe la mano degli altri perché nel buio non capisce niente o si rivolge al cielo, talvolta si convince che deve farcela da solo”.
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acconti, foto e opere d’arte sui barbuti: l’esperienza social diventa un libro. E gli organizzatori veneti partono con un tour in tutta Italia a caccia di interviste. Che fosse un’idea dirompente lo si era capito fin dall’inizio. “Avere la barba” nasce infatti come cristallizzazione di un fenomeno esistente, una moda, un trend, una mania, uno stato mentale: chiamatelo come volete, ma di fatto è un sentimento diffuso. “Quando inizi a farla crescere, c’è sempre un motivo”, dicono Claudio Traina, event manager bassanese con la passione dei tatuaggi, Alessandro Toso di Cittadella, appassionato di arte contemporanea, e Diego Santi di Castello di Godego, nel Trevigiano, fotografo per diletto. In pochi mesi sui social network e sul sito internet www.averelabarba.it i contatti sono stati migliaia. E solo scorrendo le interviste, le parole, i commenti del popolo del web si capisce il perché. “La barba è qualcosa di intimo, trasversale, antico: noi vogliamo solo permettere a tutti di raccontarla”, dicono ancora i tre veneti ideatori del progetto, che in questi giorni sono in giro per l’Italia a raccogliere interviste e pareri. “Intervistiamo chi ci contatta, vogliamo raccogliere più emozioni possibili”, spiegano. E proprio questi temi sono al centro del concorso letterario e artistico lanciato dai tre per raccogliere in un libro l’esperienza web di questi mesi. Il concorso è già iniziato e si concluderà il prossimo 31 gennaio 2014. È aperto ad opere letterarie (massimo 15.000 caratteri), artistiche o foto sul tema della barba. Il premio? È il fatto stesso di partecipare nel creare la filosofia condivisa dell’Avere la barba, e questo la dice lunga sullo stile del gruppo e sul perché i fans si sommano ad ogni ora. Tutte le opere saranno infatti diffuse tra la community dei barbuti. Le più meritevoli avranno la possibilità di entrare nel libro, che sarà pubblicato nell’estate 2014, e che rappresenterà l’opera omnia del progetto, raccogliendo testi, interviste e immagini del mondo barbuto. L’iscrizione al concorso è gratuita, i dettagli sono nel bando reperibile su www.averelabarba.it. Non resta che ricordare chi sono i tre barbuti al centro dell’attenzione nazionale, anche a seguito di recensioni sui blog di moda. Ad ideare il progetto, tre menti. Claudio Traina, 22enne residente a Bassano del Grappa, nel Vicentino, organizzatore di eventi e già noto nell’ambiente underground per la creazione di un marchio di vestiti, oltre che per la propria passione per i tatuaggi. Alessandro Toso, 26enne di Cittadella, nel Padovano, che cura il blog www.unoravanti.com, dal quale dal 2010 propone lavori di giovani artisti. Di professione, lavora in una web agency. Inoltre da un anno sviluppa autonomamente “The event finder”, un’applicazione web che permette di ricercare eventi. Il terzetto si chiude con Diego Santi, 27enne di Castello di Godego, nel Trevigiano, appassionato di fotografia che da poco ha lanciato il sito di annunci gratuiti www.greenclick.it con lo scopo di risollevare il settore del verde e favorire il vero mercato a chilometro zero. Di professione, aiuta a trovare lavoro agli altri. Per contatti e informazioni - Ufficio Stampa di Avere la Barba - info@comunicazionelive.it
pocHi soLdi per La cuLtura ai coMuni veneti: dove trovarLi?
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irando per i vari uffici della Cultura dei vari Comuni Veneti ci vengono comunicate spesso alcune osservazioni:”Ci sono pochi soldi per la cultura. Per le manifestazioni.” Viene da riflettere... Perchè la Cultura è il nostro passato ed il nostro presente da conservare e tramandare alle generazioni future. Ormai molte manifestazioni vengono effettuate solo grazie agli sponsor. Tutto bene. Ma non si possono organizzare nei piccoli centri grosse manifestazioni con nomi popolari che richiamino un pubblico numeroso. Costa troppo. E nelle grosse città si riesce a metterne in piedi molto poche. E sempre di meno. Eppure il grande violinista Accardo ha dichiarato: ”Con i soldi di una sola serata del Festival di San Remo si terrebbe in piedi per un anno l’ orchestra della Rai!” E’ una questione di scelte. Scelte che vengono fatte negli alti livelli delle Istituzioni Pubbliche. Se si spendono in una direzione non si possono investire in un altra. E se alcune spese vedono contrapposti ideali e visioni della politica, sul
fiume di denaro pubblico erogato in stipendi vari per le cariche ricoperte dai vari politici regionali e provinciali, per i loro ‘’portaborse’’, per i rimborsi, ecc. ecc. siamo “quasi” tutti d’ accordo: ci vuole una riduzione sostanziale. I soldi che non arrivano ai Comuni per organizzare eventi culturali e/o ricreativi e/o feste di piazza potrebbero benissimo essere “ricavati” dai tanti stipendi ai politici regionali e provinciali, con grande soddisfazione del popolo. Di tutti noi. L’abolizione delle province porterebbe trasferimenti economici maggiori ai comuni e così dicasi per una riduzione drastica degli emolumenti ai consiglieri ed assessori regionali. Che ci vuole? Un pò di volontà. Nient’ altro. In fondo: diminuire i soldi pubblici ai politici regionali e provinciali e girarli direttamente nelle casse comunali non sarebbe cosa grave. Occuparsi della “cosa pubblica” è comunque e sempre un onore. Soprattutto quando lo si fa per lai Cultura. Cultura che inizialmente è una
spesa ma poi nella sostanza genera lavoro per i diretti interessati ed indotto economico per gli esercizi commerciali della zona nella quale la manifestazione viene organizzata.
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i nostri Esperti AFFARI DI FAMIGLIA
A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
Furto di identità in rete di privati e aziende
Cari Lettori e Lettrici, questo mese affronto un tema purtroppo sempre più attuale ovvero il furto di identità in rete e le sue conseguenze. Sino a qualche anno fa i modi attraverso i quali poteva essere rubata l’identità di una persona erano per lo più legati al furto del suo portafoglio e all’apertura dei sacchetti dell’immondizia nei quali, rovistando, venivano carpite informazioni importanti sull’identità del soggetto. Ora, con l’uso dilagante della rete e in particolare dei social network da parte pressoché di chiunque, il rischio del furto di identità o sostituzione di persona si è incrementato in maniera esponenziale anche nei confronti delle aziende. Ma andiamo con ordine. Cosa esattamente è il furto di identità? Il furto di identità consiste nell’ottenere informazioni personali riservate di un soggetto privato e/o giuridico al fine di sostituirsi ad esso (in tutto o in parte) attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, e
così procurarsi e/o procurare ad altri un indebito vantaggio (es. ottenendo credito con false credenziali, compiere azioni illegali) o di recare un danno (es. perdere la propria reputazione di buon pagatore e rendere difficile se non quasi impossibile ottenere nuovi finanziamenti o mutui). Come fare per tutelarsi? Quali accorgimenti adottare? Innanzitutto, quando si naviga in rete bisogna essere cauti e aver attenzione massima nel fornire i propri “identificatori personali” – ovvero i propri dati personali e le credenziali di accesso ai conti correnti- in quanto i ladri di identità sono in agguato e non attendono altro che una nostra disattenzione. Gli accorgimenti che i singoli soggetti possono adottare per proteggersi dai furti di identità sono molteplici e tra questi possono annoverarsi: la modifica con continuità delle password, la distruzione particellare dei propri documenti personali (es. estratti conto, bollette pagate, contratti assicurativi,…) prima di essere gettati nella spazzatura, fornire i propri
dati identificativi solo se effettivamente necessario, non conservare insieme carta di credito o bancomat con i relativi codici di accesso, controllare frequentemente il proprio conto corrente, mantenere sempre aggiornati i programmi e in esecuzione il software antivirus e il firewall. E se rubano l’identità cosa fare? Innanzitutto bloccare immediatamente le carte di credito e tutti i conti correnti, avvertire la propria banca, il proprio provider e tutti i soggetti con i quali si usava la carta di credito, sporgere una denuncia querela avanti l’autorità. Quale tutela dà il nostro ordinamento giuridico? Il comportamento illecito di chi ruba l’identità di un altro soggetto con le finalità e conseguenze sopra indicate integra il reato di cui all’art. 494 del codice penale che prevede la punizione sino a un anno di reclusione. A titolo esemplificativo segnalo anche che secondo la Cassazione integra il medesimo reato anche il comportamento di chi apre un account di posta elettronica intestandolo
LO SPAZIO DELL’ETICA
al nome di un altro soggetto. Al riguardo, infatti, non vi è dubbio che ciò determina l’induzione in errore di chi si trova ad interloquire che è convinto, giustamente, di farlo con persona diversa da quella che allo stesso viene fatta credere. Analoga considerazione giuridica va fatta per chi, una volta rubate le credenziali di accesso di un profilo facebook di un altro soggetto, lo utilizza indebitamente. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
Analisi di alcuni dei motivi dell’accettazione della contraccezione ormonale Anselm Zurfluch, docente incaricato presso l’Università di Avignone analizza in “Empfängnisverhütung”(hänssler 2000) alcuni motivi che portarono ad una rapida accettazione della contraccezione ormonale negli anni settanta del secolo scorso. (Oggi 140 milioni di donne assumono la contraccezione ormonale.) 1. Un motivo storico: Varie civiltà praticarono da secoli una regolazione delle nascite senza ricorso alla chimica. Era una prassi collettiva. La pillola rappresentava quindi un altro mezzo allo stesso scopo. 2. Un motivo sociale: La pillola è stata inventata, tra l’altro, per arginare “l’esplosione demografica” nel Terzo Mondo. La Tv per anni, alla sera riportava gli effetti catastrofici del boom demografico suscitando nelle persone un senso di corresponsabilità per questa
calamità. Quindi la rinuncia ad aumentare il numero dei figli sembrava giustificata a causa del sovrappopolamento, della fame, dell’inquinamento … 3. Un motivo materiale: La crescita economica del dopoguerra era, dal punto di vista storico, un fenomeno unico; il miracolo di Marshall. Ma nonostante la ricchezza il mondo industrializzato divenne refrattario ai figli. Nelle repubbliche socialiste dell’ Unione Sovietica invece la contraccezione ormonale non si affermò, perché sapeva troppo dell’occidente. Si usava l’aborto come un mezzo contraccettivo. In Georgia, in Lituania … l’aborto veniva praticato come UNICO intervento “sanitario” gratuito, con effetti devastanti per le popolazioni. 4. Un motivo culturale: Ogni società, per poter funzionare, ha bisogno di
un’ideologia, di una cultura di massa. La società di benessere non è stata un’eccezione. I valori, quali inizialmente favorirono la società di consumo come lavoro intenso, senso del dovere, stabili relazioni familiari, sono stati interpretati in maniera diversa negli anni settanta. Emersero i valori come individualismo (non da confondere con il personalismo cristiano), tempo libero e ferie, una vita indipendente … Questi motivi, riportati un po’ per sommi capi, favorirono un’accettazione della pillola, la quale agisce sulla mucosa uterina in modo tale da impedire l’annidamento dell’ovulo fecondato (= del bambino). Siccome la pillola non è un farmaco sostenibile per venti o più anni in cui la donna è potenzialmente fertile e siccome non è consigliabile, per ragioni di salute, abortire ogni
di Magdalena Buszynska (magda.bus@gmail.com)
anno, si è aggiunta un’altra tecnica: la sterilizzazione. Nell’anno 2000 si sapeva della sterilizzazione di almeno 200 milioni di persone nel mondo. Mentre il sovrappopolamento non è assolutamente un pericolo incombente né Italia, né Lituania, né Cina … Tanti di quei pochi bambini che arrivano alla dodicesima settimana di gravidanza sono sottoposti ad una diagnostica prenatale invasiva. In Germania muoiono, ogni anno, in seguito alle complicanze legate a questa diagnostica, 700 bambini (senza contare quelli in cui si riscontrano le malattie e vengono abortiti). Giovanni Paolo II chiamò questo andamento ostile alla vita “la cultura della morte”, ricordando che l’unica Via per ridare la speranza all’umanità è Gesù e il Suo buon senso, di cui il Vangelo sovrabbonda.
I nostri esperti 41 29
Il problem solving PSICOLOGIA DEL LAVORO
Dott. Lara Tasso
La vita di tutti i giorni è costellata di problemi, e proprio per questo una competenza fondamentale è quella di essere in grado di gestirli, per riuscire a raggiungere i propri obiettivi. La capacità di risolvere i problemi (problem solving) è una competenza trasversale molto cercata dalle aziende, che cercano di rilevarla attraverso domande mirate nei colloqui di lavoro, e spesso costruendo situazioni che mettono in difficoltà il candidato, per vedere come le gestisce. Il problem solving è una competenza strategica, ritenuta da molti ancora più importante delle competenze tecniche e specifiche. Per un’azienda è più importante avere nel proprio staff persone che sanno risolvere e gestire la complessità, anziché collaboratori esperti da un punto
di vista tecnico e specialistico, ma che si bloccano davanti alla prima situazione che diverge dal percorso principale. Il problem solving si può affinare attraverso la pratica, e anche attraverso determinati studi. Facoltà come ingegneria o filosofia, per esempio, aiutano i propri studenti a sviluppare più di altre questa competenza. Il problem solving può essere descritto come la capacità di osservare la realtà da punti di vista diversi, mettendo insieme risorse logiche, critiche e creative. Il problema non è l’ostacolo, ma è una condizione che ci spinge a trovare nuove soluzioni per raggiungere gli obiettivi quando siamo in presenza di un impedimento. Per esempio, se lungo la strada trovo un grosso macigno che mi impedisce il passaggio,
la soluzione potrebbe essere quella di percorrere un piccolo tratto fuori dalla carreggiata, per poi riprendere il percorso. Il problema ci spinge, quindi, ad un cambiamento, e per questo non è sempre negativo, ma può anzi tradursi in opportunità perché ci permette di individuare nuove alternative. In molte situazioni la soluzione dei problemi deriva dalla conoscenza, in altre da insight creativi. In quest’ultimo caso la soluzione può sembrare improvvisa, anche se spesso è il risultato di una serie di ragionamenti precedenti. Ne sono un esempio tutte quelle situazioni in cui non riusciamo a trovare la soluzione, ma ad un certo punto si accende come una lampadina e si risolve il problema. Uno dei tanti ostacoli alla
soluzione dei problemi è, per esempio, il trinceramento, che consiste nell’utilizzare sempre la stessa strategia per risolvere problemi che sono, invece, diversi da quelli affrontati in precedenza. Un altro ostacolo è rappresentato dall’utilizzo di stereotipi, che ci portano
ad ipergeneralizzare, senza osservare con attenzione gli aspetti contingenti della realtà. Per concludere, evidenziamo che se c’è il problema c’è necessariamente anche una soluzione, sta a noi allenare la nostra mente per trovarla in poco tempo.
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ElectricSheeps.com Che cos’è il certifi cato di agibilità e cosa fare quando manca I T S O LU T I O N S & W E B D E S I G N IL DIRITTO PER IL CITTADINO
Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin
Il certificato di agibilità attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati (così dice l’art. 24 T.U. D.P.R. 380/2001). Ricorderà il lettore che una volta si parlava anche di abitabilità; così infatti si esprimeva una vecchia legge del 1934, secondo cui l’occupazione di un edificio, senza la preventiva certificazione di abitabilità, costitutiva il presupposto di un illecito penale. Nel tempo, con l’emanazione di altre leggi, al termine abitabilità si era affiancato quello di agibilità, senza che fossero chiari i confini tra i due concetti. Fino a quando, con l’entrata in vigore del Testo Unico sull’Edilizia (T.U. 380/2001), il termine “abitabilità” è stato sostituito dal
termine “agibilità”. È importante, prima di tutto, precisare che avere in mano il certificato di agibilità non garantisce la regolarità urbanistica ed edilizia del fabbricato trasferito e non sana eventuali abusi commessi, tant’è vero che il Comune ben può avviare un procedimento per la repressione di abusi edilizi commessi anche con riguardo ad edifici già dichiarati agibili. Occorre, quindi, prestare attenzione a che il venditore abbia anche tutta la documentazione che provi la regolarità urbanistica del bene (licenza, concessione edilizia, permesso di costruire, eventuali condoni ecc.). Sotto il profilo formale, va rilevato che nella compravendita di edifici non grava sulle parti, in particolare sul venditore,
l’obbligo di allegare il certificato di agibilità; la sua mancanza, infatti, non determina l’invalidità dell’atto posto in essere, anche perché non esiste nessuna norma, sia per il contratto preliminare che per il definitivo di vendita, che prescriva l’allegazione dello stesso sotto pena di nullità. Si possono quindi vendere ed acquistare edifici anche in mancanza del certificato di agibilità e questo non configura alcun illecito. E così accade frequentemente, del resto, nel caso di acquisto di immobili c.d. “sulla carta” (da costruire o in corso di costruzione). Nella sostanza, però, le cose sono in parte diverse, perché è chiaro che con la sottoscrizione del contratto di vendita, l’acquirente intende non solo ottenere la proprietà
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avere programmi per la sera. • Qual è il colmo per due scheletri? Essere amici per la pelle. • Qual è il colmo di una sarta? Perdere il filo del discorso.
• Il colmo per un riccio? Non saper dire battute pungenti. • Qual è il colmo per un dipendente ENEL? Essere in bolletta. • Qual è il colmo per un robot? Essere svitato.
Aforismi sull’Amore • Se tu non mi ami, non importa. Sono in grado di amare per tutti e due. • L’amore è più temerario che l’odio. • L’amore è la poesia dei sensi. Non esiste se non è sublime. Quando c’è, esiste per sempre e va aumentando di giorno
in giorno. • La gentilezza a parole crea confidenza. La gentilezza nei pensieri crea profondità. La gentilezza nel dare crea amore. • La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, essere amati a dispetto di quello che si è.
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INGREDIENTI:
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