LUGLIO 2022
Periodico d’informazione locale - Anno XXIX n.140
di Rovigo Notiziario delle 8:30 Scarica la nuova App di La Piazza 24 e non perderti neanche un minuto dei tuoi notiziari preferiti.
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SERVIZI
Attivato il piano per affrontare il grande caldo LAVORI INCOMPIUTI
“Continua l’attesa per l’ex Maddalena”
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ENTRANO NEL VIVO I TANTI EVENTI DELL’ESTATE IN CITTÀ E sul fronte cultura in arrivo tre grandi mostre dopo il record di Kandinski . Arrivano al Roverella Capa e Renoir
Servizi alle pagg. 6 e 8
UNIONE D’INTENTI PER CREARE UNA ROVIGO PIÙ GREEN
EMERGENZA SICCITÀ
Avanza il cuneo salino: al via la dissalazione L’ANALISI
Redditi, rodigino sotto la media regionale
BUONA ESTATE
con le nostre pagine di giochi
Confcommercio e Comune si alleano per una sfida epocale. “Abbiamo la responsabilità di agire, ora, attraverso scelte coraggiose e lungimiranti”
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Servizio S ervizio a pag. 9
Niente di straordinario Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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er giorni abbiamo avuto sotto gli occhi le impressionanti e dolorose immagini del disastro della Marmolada, quel fiume di ghiaccio e roccia che ha travolto vite e destini, quello squarcio azzurro sulla sommità del ghiacciaio morente, una ferita che non si rimarginerà più e che rimanda ad altre ferite, altri sfregi, dalla tempesta Vaia all’acqua granda a Venezia, dal mare che risale il Po in secca ai campi arsi dalla siccità o martoriati dalla grandine. segue a pag 5
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Facciamo il punto
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Attivati i servizi per affrontare il grande caldo È
arrivata l’estate e con essa anche le prime ondate di caldo e l’afa. Per questo l’amministrazione di Rovigo, come riporta il format di informazione comunale COMUNIchiamo, ha attivato i servizi di aiuto per le fasce più anziane e debilitate della popolazione. “Ci siamo messi in rete con i servizi dell’Ulss, che sono quelli che intervengono in caso di bisogno a domicilio – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Mirella Zambello –. Abbiamo però anche integrato con dei servizi proprio nella città per aiutare chi magari nella propria abitazione non avesse un luogo fresco per affrontare la grande calura”. “Le persone che sono seguite dai servizi domiciliari sono tutte monitorate e nel proprio domicilio hanno tutto il necessario – continua l’assessore –, ma c’è anche la possibilità, se qualcuno lo richiede, della consegna di un pasto a domicilio, telefonando ai servizi sociali del Comune”. “Assieme alle associazioni di volontariato, abbiamo poi attivato un tavolo per gli anziani e gli adulti fragili, provvedendo a creare degli spazi freschi dove le persone possono andare per ripararsi dal caldo. Per gli anziani, abbiamo poi attivato un ulteriore servizio, che consiste nell’andarli a prendere a casa e portarli in questi luoghi freschi, per poi riportarli a casa quando è il momento – aggiunge Zambello –. Per la precisione, uno di questi luoghi è la sede dell’Auser dietro alle torri: è possibile chiamare al 3381631781 per poi farsi accompagnare nella sala comune, una sala che già raccoglie attività di ricreazione, ottima anche per stare insieme ad altre persone che già frequentano queste attività in questo centro. Oltre a questa sede, c’è anche la possibilità di recarsi nella sala messa a disposizione dall’associazione Smile Africa, nella zona dell’area Tosi, dove c’è la possibilità di organizzare delle iniziative di intrattenimento nei pomeriggi e stare in un luogo fresco sempre in compagnia”.
di Rovigo
è un marchio proprietà di
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Luoghi freschi e pasti a domicilio per anziani e persone fragili
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge la città di Rovigo per un numero complessivo di 10.119 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Chiuso in redazione il 7 luglio 2022
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 > < >redazione@givemotions.it< > < >www.lapiazzaweb.it<
Gli sconvolgimenti climatici fanno parte della lunga storia della Terra, ma non possiamo continuare a parlare, di fronte ad ogni nuova tragedia, di “tragica fatalità” o di “evento imprevedibile”, come a voler allontanare responsabilità o anche un semplice coinvolgimento che vada oltre lo shock e l’emotività del momento. Purtroppo sulla Marmolada non è successo niente di straordinario, come ci hanno spiegato gli esperti già negli istanti successivi al disastro. Da decenni il ghiacciaio è in ritirata e ormai il fenomeno è irreversibile, accentuato da annate sempre più calde, anche in quota, e povere di precipitazioni. Un fatto imprevedibile con precisione, certo, pur nella consapevolezza che prima o poi sarebbe successo. Ed è successo nel pomeriggio di una calda domenica, mentre decine di escursionisti stavano rientrando dalla vetta. Il tragico crollo del ghiacciaio ci ha risvegliati dalla nostra indifferenza perché ormai è chiaro a tutti che gli effetti dei cambiamenti climatici li stiamo vivendo “in diretta”, evento dopo evento. Solo restando dentro i confini del nostro Veneto negli ultimi anni abbiamo assistito a furiose tempeste, esondazioni e allagamenti, smottamenti, trombe d’aria, grandinate, ma anche fenomeni come la subsidenza e il cuneo salino, il mare che non trovando alcun ostacolo risale per chilometri e chilometri il fiume in secca. Ma ci sono anche aspetti meno evidenti, come un’area umida che si prosciuga, una fontana di montagna che smette di zampillare, un bosco decimato dai parassiti. Il clima sta cambiando sotto i nostri occhi, questo è un dato di fatto, non un’opinione sulla quale si può tranquillamente dissertare. E non lo è certo da oggi anzi, da decenni gli scienziati, spesso zittiti come delle petulanti cassandre, mettono in guardia sulle conseguenze di quel mezzo grado di temperatura in più, di quei millimetri di pioggia in meno, ci ammoniscono sull’uso indiscriminato delle risorse naturali e sulla massiccia produzione di anidride carbonica. Di fronte all’ennesimo segnale non possiamo voltarci dall’altra parte, ora è il tempo della consapevolezza e della responsabilità.
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano > < >direttore@givemotions.it< Redazione > < >redazione@givemotions.it<
CENTRO STAMPA QUOTIDIANI S.p.A. Via dell'Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) Tel: +39.030.7725594 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
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Eventi
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Il programma. Dopo due mesi tra festival e letture, ora prendono il via nuovi spettacoli e incontri
Rovigo teatro di grandi appuntamenti: un ricco calendario per tutta l’estate Archiviato il recente successo di “Rovigo in love” e del “Maggio rodigino”, sono ancora molte le manifestazioni che prenderanno luogo in città nei prossimi mesi
A
nche questa estate Rovigo è stata teatro di un gran numero di eventi: tra i mesi di maggio e giugno si è passati per il “maggio rodigino”, con il festival biblico, fino ad arrivare alla attesissima “Rovigo in love”, la maratona della nostra città, senza scordarci dell’incredibile successo ottenuto da “Rovigo racconta”, tornato dopo un anno di pausa a causa del Covid. L’anno però non è ancora terminato e prima della sua conclusione sono ancora molte le manifestazioni che prenderanno luogo nella nostra città nei prossimi mesi. Si parte con “il teatro delle regioni”, festival teatrale che si terrà presso l’antico monastero olivetano del quartiere di S.Bortolo (oggi museo dei grandi fiumi). Parteciperanno all’evento compagnie teatrali e attori da varie regioni d’Italia, portando sul palco spettacoli sia tratti dal repertorio del teatro classico, che da quello più moderno e contemporaneo. L’evento, cominciato il 18 luglio, si protrarrà ancora fino al 15 agosto. Il mese di agosto potrà contare anche sulla manifestazione “Cineset”, arrivata ormai alla sua terza edizione, che proporrà un meraviglioso viaggio nel mondo dello spettacolo. Ogni giovedì sera, a partire dalle 21.30, fino al 28 di agosto, verrà proiettato, nel
suggestivo spazio dei giardini di piazza Matteotti, un film. Nello specifico il prossimo mese il cartellone prevede: “Figli”, “Animali notturni”, “In viaggio verso un sogno” e “The italianbanker”; una rassegna ricca di grandi pellicole, imperdibile per gli amanti del cinema. Si prosegue poi con “Rovigo cello city”, ormai una vera e propria istituzione in città. La prima edizione si tenne nel 2014 e ben presto il festival è diventato la più importante rassegna violoncellistica italiana, con tanti ospiti internazionali e nuove promesse. L’evento si terrà, come da tradizione, nella prima settimana di settembre (dal 3 all’11 del mese); una manifestazione da non perdere per tutti gli amanti di questo straordinario strumento e della musica. Alla fine del mese di settembre, dal 19 al 25, si terrà invece il “Ro-REgenerationstreet art”, il festival delle arti per la rigenerazione urbana, che comprende nel suo programma anche visite guidate, numerose attività anche per le scuole del territorio e anche contest fotografici. Insomma, un evento innovativo che cerca di mettere la città e la sua popolazione al centro di un dialogo per recuperare e migliorare spazi abbandonati o malserviti del capoluogo polesano, una città che sempre più
negli ultimi anni sta puntando ad una rigenerazione urbana nel segno dell’arte e degli spettacoli. Si conclude un intensissimo mese di settembre con il “festival Tensioni”, che si terrà nella nostra città dal 30 del mese fino al 2 di ottobre. L’evento si terrà nel polo fieristico di Rovigo, nello stabilimento del CenSer. Obiettivo del festival e il dialogo e la riflessione sul presente oltre che sul nostro futuro. Un progetto ambizioso e a tutto tondo che ormai da diversi anni prende piede nel capoluogo rodigino. Davide Farinatti
Delta blues, Tra Ville e Giardini e “Il giovedì in centro”, un mese di luglio con tanti appuntamenti
È
stato un luglio di grandi appuntamenti a Rovigo. Si è iniziato con le ultime quattro serate del 35. Festival DeltaBlues, che ha proposto giovedì 7 in piazzetta Annonaria, in collaborazione con Rovigo Jazz Club, le finali nazionali per la partecipazione al concorso International Blues Challenge 2023, presente Elli De Mon “Countin’the Blues - Donne Indomite”. Venerdì 8, sabato 7 e domenica 9 all’Arena spettacoli del Censer, concerti con Sari Schorr Band, Joe Bastianich & La Terza Classe, The Sacromud Pugno Collective, Alex Britti Band, la Venezze Big Band diretta da Massimo Morganti with Andy Sheppard, Hypnotic Brass Ensemble. Sempre all’arena spettacoli del Censer, in occasione della 23. edizione di Tra ville e giardini, itinerario di musica, teatro e danza, nelle ville e corti del Polesine, grande concerto dei Marlene Kuntz, giovedì 14 luglio. Chiusura il 19 agosto in villa Badoer a Fratta, con Luca Barbarossa. In mezzo altri 13
grandi appuntamenti sparsi su tutto il Polesine. Inoltre con “Il giovedì in centro”, quattro serate di intrattenimento nel cuore della città, organizzate dall’assessorato comunale al commercio, insieme al gruppo teatrale Il Mosaico. Le manifestazioni in programma, dal 7 al 28 luglio, dalle 21 a mezzanotte, in tre luoghi diversi: piazza Vittorio Emanuele II, piazza Garibaldi, corso del Popolo, più le vie del centro storico, con gli artisti di strada. (r.p.)
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Eventi
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Arte. Tutto pronto per la prossima stagione nelle due sedi espositive di Rovigo
Archiviate tre mostre da record, arrivano al Roverella Capa e Renoir L’obiettivo è ripetere i successi storici appena raggiunti: i 30.348 visitatori della mostra di Robert Doisneau e gli 88.850 della grande retrospettiva di Kandinski, da poco conclusa
C
on l’estate a Palazzo Roverella arrivano Robert Capa e Auguste Renoir. L’obiettivo è ripetere i successi storici appena raggiunti: i 30.348 visitatori della mostra di Robert Doisneau e gli 88.850 della grande retrospettiva di Kandinski, da poco conclusa, che ha segnato il record di visitatori della più che decennale storia delle grandi mostre rodigine. Dati i successi, la squadra non cambia: Fondazione Cariparo, promotrice insieme a Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi delle grandi mostre di Palazzo Roverella, continueranno ad affidarsi per la parte organizzativa delle due mostre future ancora una volta a Silvana Editoriale e ai medesimi curatori scientifici:
Robert Capa, in programma dall’8 ottobre prossimo, sarà curata da Daniel Bauret, lo storico francese della fotografia che ha “firmato” il successo di Doisneau. Così come sarà Paolo Bolpagni, il curatore della mostra su Kandinskij, a firmare “Renoir e l’Italia”, la
“Abbiamo avuto un pubblico che ha scelto di raggiungere Rovigo da una decina di regioni italiane”
dedicate ad illustrare aspetti della straordinaria storia del Polesine. Archiviata la più che positiva performance di “Giovanni Miani. Il Leone Bianco del Nilo” (che ha accolto più di 13.000 visitatori), l’autunno
mostra che connoterà il 2023 del Roverella. Confermata anche l’abbinata tra il Roverella e il Roncale, Palazzo di Fondazione Cariparo che l’ente conferma come sede per le mostre
del Roncale sarà riservato alla vicenda sportiva e sociale dei rosso-blu della palla ovale, in un progetto espositivo ideato da Sergio Campagnolo e curato da Antonio Liviero, Ivan Malfatto e Willy Roversi dal titolo “Rugby. Rovigo città in mischia” (22 otto-
bre ’22 – 26 febbraio ‘23).
“Non sarà probabilmente facilissimo confermare i numeri, ed il successo di critica, ottenuti dalla più recente stagione espositiva rodigina – evidenzia il Presidente della Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro –. Tanto più che si tratta di record segnati in un momento davvero complesso. Di positivo però c’è il posizionamento della due sedi espositive rodigine tra quelle attenzionate dal “Popolo delle
Mostre” in un ambito molto più vasto del bacino territoriale veneto-emiliano. Con Kandinskij, ma anche con Doisneau e persino con Miani, abbiamo avuto un pubblico che ha scelto di raggiungere Rovigo da una decina di regioni italiane. E che da Rovigo è ripartito molto soddisfatto. È un capitale di conoscibilità e di prestigio che sta a noi valorizzare e ulteriormente ampliare”. Gaia Ferrarese
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Attualità
La sfida. “Abbiamo la responsabilità di agire, ora, attraverso scelte coraggiose e lungimiranti”
Confcommercio e Comune uniti per creare una città più green
I due enti alleati per offrire una migliore qualità della vita ai cittadini e una maggiore consapevolezza ambientale per la salvaguardia del territorio rodigino Da sinistra: Stefano Pattaro, presidente di Confcommercio, e il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo
C
onfcommercio Rovigo ha trovato nell’amministrazione della città capoluogo di Provincia un interlocutore attento e un alleato pronto a impegnarsi nella sfida che imprese e cittadini dovranno necessariamente vincere nei prossimi anni, quella di “fare città sostenibili e green” per una migliore qualità della vita ed una maggiore consapevolezza ambientale per la salvaguardia del territorio. E’ quanto emerso dal momento di confronto ed approfondimento promosso dall’associazione presieduta da Stefano Pattaro, in collaborazione con l’Unione metropolitana di Venezia-Rovigo di Confcommercio, la Camera di Commercio ed il Comune di Rovigo al Salone del Grano. “Insieme per fare città sostenibili e green” è il messaggio lanciato da Confcommercio per trasformare la città, i suoi spazi, le sue attività. “Abbiamo la responsabilità di agire, ora, attraverso scelte coraggiose e lungimiranti. Insieme possiamo - ha affermato il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo -. Per fare città più verdi bisogna diminuire il numero delle auto in città, investire sul trasporto pubblico, incentivare la mobilità sostenibile - ha ricordato Gaffeo - e bisogna farlo subito, anche per contrastare i cambiamenti climatici”. Con lui anche l’assessore allo sviluppo sostenibile Dina Merlo, che ha partecipato alla tavola rotonda condotta da Francesco Antonich, vice direttore dell’Unione metropolitana di Confcommercio Ve-Ro ed una rappresentanza di amministratori locali dalla provincia di Rovigo tra cui Badia Polesine e Taglio di Po. Gaffeo ha poi parlato di energia toccando i temi delle rinnovabili e delle comunità energetiche da fotovoltaico, temi cari all’associazione dei commercianti che sul listone di Piazza Garibaldi, davanti all’ingresso della Camera di Commercio di Rovigo, ha portato all’attenzione dei cittadini le ultime realizzazioni di biciclette, muscolari ed elettriche, di Cicli Elios di Badia Polesine, in abbinata agli accessori per la sicurezza a due ruote di Bellelli, sempre di Badia, ma impegnata all’estero in una fiera di settore, e di UnoEnergy azienda che si occupa di luce, gas e rinnovabili, partner di Confcommercio nelle azioni di efficientamento utili al conseguimento del marchio Imprendigreen. Ampio spazio è stato dedicato alla presentazione del certificato di “impresa verde” rila-
sciato da Confcommercio per le aziende che intraprendo un percorso virtuoso di rispetto dell’ambiente e mettono in campo buone pratiche per la sostenibilità ambientale. Il marchio ImprendiGreen non è solo un attestato da esibire, ma diventa un autentico lasciapassare per l’attività futura, soprattutto per quanto concerne l’accesso al credito. Proprio durante la tavola rotonda con il vicepresidente vicario di Confcommercio Rovigo Giovanni Vianello, il direttore generale Mauro Rocchesso di Fidimpresa e Turismo Veneto, e l’assessore comunale Dina Merlo, si è affrontato, tra l’altro, il tema del credito alle imprese oltre la direttiva Basilea 2, che si limita ad una valutazione della capacità di restituzione da parte del richiedente, il cosiddetto merito creditizio, ma che invece, da un anno a questa parte, deve considerare l’impatto ambientale del finanziamento erogato. “Si può tranquillamente affermare che i nostri istituti di credito potrebbero arrivare a negare un finanziamento ad un’impresa che ha un adeguato merito creditizio qualora non ricevessero rassicurazioni sufficienti su come saranno investite quelle somme in materia di sostenibilità ambientale” ha affermato Vianello.Leggendo la breve ed inequivocabile comunicazione di Banca d’Italia alle banche, il direttore di Fidimpresa Veneto Rocchesso ha confermato la necessità degli istituti di credito di adeguarsi a questa urgente ed indifferibile valutazione, ovvero includere l’impatto ambientale delle azioni finanziate, auspicando che le associazioni, Confcommercio in primis, siano al fianco delle imprese in questa delicata fase di transizione. “Gli imprenditori potranno rivolgersi direttamente alle banche che dispongono di una struttura di valutazione ambientale - ha affermato Rocchesso - saranno loro clienti due volte, la prima per la questione tecnica, la seconda volta per la questione finanziaria. Potranno rivolgersi a strutture professionali esterne e saranno clienti di due soggetti diversi, la banca e lo studio che ti accompagna nella pratica. Potranno infine rivolgersi a Confcommercio che, prima tra tutti ha affrontato il problema, ha già un marchio Imprendigreen, e che tratterà l’azienda da socia, non da cliente”. Ruggero Principe
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Lavori pubblici
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Riqualificazione. Da Michele Aretusini la comunicazione dello slittamento del programma dei lavori
“Continua l’attesa per l’ex ospedale” Il capogruppo della Lega: “Purtroppo sono emersi problemi tecnico-progettuali che hanno spostato l’intervento”
“I
lavori di riqualificazione dell’ex ospedale Maddalena cominceranno non prima di gennaio 2023 e finiranno non prima del periodo compreso tra dicembre 2023 e maggio 2024. Me lo ha comunicato l’amministrazione comunale, in risposta a una mia interrogazione che chiedeva chiarimenti e certezze sulla tempistica”. Lo comunica Michele Aretusini, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rovigo. Una notizia non certo positiva, per i tanti residenti della Commenda che attendono con ansia il momento in cui la struttura, degradata e spesso rifugio di senzatetto e ladruncoli, sarà sistemata e riqualificata, ovviamente con altre funzioni. “Non solo – prosegue Aretusini – non dobbiamo dimenticare come questo importante intervento non sarà limitato all’ex ospedale, ma porterà con sé anche la sistemazione di tutta la rete stradale circostante, il che lo rende doppiamente atteso e fondamentale per tutto il quartiere”. Purtroppo sono emersi problemi di vario tipo che hanno spostato di molto in avanti il cronoprogramma dei lavori. “In particolare – prosegue il capogruppo della Lega in consiglio – il Comune, nella persona dell’assessore Giuseppe Favaretto, in risposta alla mia interrogazione mi scrive ‘considerate le notevoli difficoltà tecniche progettuali emerse a seguito dei rilievi e delle indagini strutturali, si prevede che i lavori di riqualificazione dell’ex ospedale Umberto Maddalena e del reticolo stradale circostante prenderanno inizio entro gennaio 2023 e saranno conclusi tra dicembre 2023 e maggio 2024”. “Al momento – sono sempre parole del Comune - è stato acquisito agli atti il progetto definitivo ed è previsto venga consegnato il progetto esecutivo entro ottobre del corrente anno. A seguire si procederà immediatamente con il relativo affidamento per potere consegnare i lavori entro gen-
naio 2023 come detto sopra. Di tutto questo è informata costantemente la direzione competente della Presidenza del Consiglio”. “Quest’ultimo passaggio, in particolare – conclude Aretusini – ci lascia sperare che i ritardi non avranno conseguenze sul fronte della disponibilità dei finanziamenti per l’opera. Ribadisco, però, la necessità di fare il prima possibile, per il bene della Commenda”.
Asfaltature e segnaletica nuove: via Gorizia e via Piva si rifanno il look
Michele Aretusini all’ex ospedale Maddalena
Un nuovo look per la segnaletica a Rovigo. Sono terminati i lavori in via Gorizia e in via Gino Piva, che hanno visto importanti asfaltature e il rifacimento della segnaletica. Un intervento all’insegna della mobilità sostenibile, che dimostra la pista ciclabile che collega la frazione di Sarzano con il polo scolastico di viale De Gasperi. “Da anni afferma Giuseppe Favaretto, assessore ai lavori pubblici del Comune di Rovigo - i residenti di via Gorizia richiedevano il rifacimento di asfaltatura, segnaletica e sottoservizi; cosa che è stata fatta. I necessari ripristini sono stati completati fino a vicolo Adua e, a breve, proseguiranno fino all’incrocio tra viale Gramsci e viale della Pace. Un’altra via del centro storico è stata rimessa a nuovo. Era doveroso intervenire sulla nostra strada cittadina”. “Un’altro intervento concluso - prosegue l’assessore Favaretto - riguarda via Gino Piva, che è stata interamente riasfaltata. E’ stata ridisegnata la segnaletica: sia in termini di parcheggi sia la pista ciclabile. Sono state realizzate due corsie monodirezionali, che collegano il sottopasso via Maffei e via della Costituzione. Ora la frazione di Sarzano è collegata, grazie alla pista ciclabile, con l’area del distretto scolastico. Si tratta di una preziosa opportunità per chi si reca a scuola in bicicletta. Si completa quindi un’area ciclo-pedonale che, partendo dal polo scolastico di viale De Gasperi, tocca il popoloso quartiere della Commenda Est”. (g.c.)
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Ambiente
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Siccità. La società sta monitorando il fenomeno tramite il conrollo continuo dei parametri
Sale il cuneo salino: al via la dissalazione per Acquevenete Per eliminare o minimizzare i disservizi derivanti dalla risalita del cuneo salino presso la centrale di Ponte Molo, Acquevenete sta da mesi dando seguito a quanto previsto dal Piano di Emergenza aziendale
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l lungo periodo siccitoso del fiume Po porta i suoi effetti anche, e soprattutto, nel territorio servito da Acquevenete. La società che ha sede a Monselice gestisce l’impianto di potabilizzazione di Ponte Molo, in comune di Taglio di Po, che tratta acqua superficiale prelevata dal Po, mediante una filiera di tipo tradizionale, idonea al trattamento di acque da fiume, costituita da preossidazione, chiariflocculazione, filtrazione su sabbia, ozonizzazione, filtrazione su carbone attivo, clorazione finale e rilancio in rete. La centrale di potabilizzazione di Ponte Molo è un impianto di medie dimensioni, dal momento che serve un bacino di circa 30.000 abitanti. Proprio in conseguenza della prolungata siccità, si è riscontrato il problema della risalita del cuneo salino. Di cosa si tratta? L’abbassamento del livello del Po ha portato l’acqua del mare a risalirne il corso, avvicinandosi all’impianto di potabilizzazione, il quale non è dotato delle specifiche e complesse sezioni di trattamento necessarie per la rimozione della salinità dall’acqua. Acquevenete
sta quindi attenzionando il fenomeno di risalita del cuneo salino tramite il monitoraggio continuo del parametro “conducibilità” sia nella sezione dell’impianto che lungo l’asta del fiume verso valle. Il superamento dei parametri legati alla salinità potrebbe comportare ordinanze di limitazione dell’utilizzo della risorsa idrica.Per eliminare o minimizzare gli eventuali disservizi derivanti dalla risalita del cuneo salino presso la centrale di Ponte Molo, Acquevenete sta da mesi dando seguito a quanto previsto dal Piano di Emergenza aziendale. Più nello specifico, sono tre le misure attuate dal gestore del servizio idrico, finalizzate a ridurre l’area alimentata dal potabilizzatore, sfruttando l’interconnessione con le altre fonti aziendali, e a implementare un trattamento specifico di dissalazione presso l’impianto per il trattamento della portata residua non servibile da altre fonti. “Siamo in una condizione di prolungata siccità, con il livello del fiume Po ben al di sotto delle medie storiche – commenta il presidente Piergiorgio Cortelazzo –. Il fenomeno di risalita del cu-
neo salino aveva interessato la centrale di Ponte Molo nel 2003 e allora era stata emanata un’ordinanza che vietava l’utilizzo dell’acqua ai fini potabili. Quest’anno ci siamo mossi per tempo, con monitoraggi costanti e seguendo un preciso Piano
di Emergenza per non farci cogliere impreparati. L’utilizzo del dissalatore fatto arrivare dalla Spagna è per noi un metodo innovativo, che, come tale, andrà testato, ma sulla cui tecnologia ed efficienza non abbiamo dubbi. In questa criticità ri-
sultano vincenti gli investimenti a lungo termine fatti dalla Regione Veneto e dal gestore nel tempo, come il sistema acquedottistico Savec, che si conferma un’opera fondamentale per il territorio polesano”. Ruggero Principe
Fontane chiuse a Rovigo per evitare gli sprechi idrici Fontane chiuse nella città di Rovigo. Nessun zampillo nelle vasche, nessuno spruzzo dai rubinetti e dalle cannelle: le fontane di piazza Merlin e viale Marconi resteranno chiuse fintanto che l’emergenza ambientale legata alla siccità si prolungherà, come di fatto è previsto accada. È la decisione presa e messa in atto dall’amministrazione del Comune di Rovigo, in segno di rispetto verso la particolare situazione di siccità che continua a protrarsi in tutto il territorio Veneto, in debito di
acqua e di piogge sufficienti a migliorare la situazione idrica e a ristabilire un equilibrio. Un segnale tangibile, quello dell’amministrazione rodigina, che vuole anche essere un messaggio e un esempio, rivolto a tutti i cittadini, di fare un utilizzo adeguato dell’acqua evitando sprechi che in questo momento di allerta non possiamo proprio permetterci. “Nonostante le nostre fontane siano dotate di un sistema di recupero dell’acqua, per cui non viene consumata
acqua per il funzionamento, le temperature molto alte portano all’evaporazione di una parte dell’acqua e dunque alla necessità di un piccolo ripristino che tuttavia può comportare problemi e dunque per resposabilità anche l’amministrazione ha deciso di spegnere le fontane – spiega il sindaco Gaffeo –. È una situazione oggettivamente molto complicata, resta particolarmente grave, per cui invito i miei concittadini a un utilizzo parsimonioso e diligente della risorsa idrica”.
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Economia .
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Finanze. Oltre il 70 per cento dei polesani dichiara meno di 26mila euro all’anno
Rodigino sotto la media regionale: è la provincia più povera del Veneto La maggioranza relativa di lavoratori e pensionati, il 41 per cento, non arriva a 15mila euro: è quanto emerge dall’elaborazione dello Spi Cgil Veneto relativa al 2020
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l 77 per cento dei polesani dichiara meno di 26mila euro all’anno. Lo rende noto l’elaborazione dello Spi Cgil Veneto, basata sui dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, relativi all’anno di imposta 2020. La maggioranza relativa di lavoratori e pensionati, il 41 per cento, rientra nel primo scaglione, ovvero non arriva a 15mila euro. Segue un 36 per cento che guadagna tra i 15 e i 26mila euro. Rientra nel ceto medio solo un contribuente su cinque, che dichiara tra i 26 e i 55mila euro. Le fasce benestanti, sopra i 55mila euro, sulla carta sono un’esigua minoranza, pari al 3 per cento. Il Polesine risulta essere la provincia più povera del Veneto, con tutte le categorie al di sotto della media regionale. Si registra una netta differenza tra quanto percepito da dipendenti e pensionati, rispettivamente 19mila e 17mila euro, e dagli autonomi, che mediamente dichiarano 55mila euro. “I dati elaborati - dichiara Nicoletta Biancardi, segretaria generale dello Spi Cgil di Rovigo - dimostrano che il 90 per cento dell’imponibile Irpef è prodotto da pensionati e lavoratori dipendenti che, finanziando quasi tutto il welfare, sostengono i servizi essenziali in ambito sociosanitario. Di contro, alla formazione dell’imponibile viene sot-
tratta una parte consistente di ricchezza, quella di chi non paga le tasse. I Comuni sono in forte sofferenza sul fronte delle entrate, in quanto i bisogni sociali delle persone sono notevolmente aumentati, soprattutto con la pandemia. È necessario rafforzare la riscossione ed intercettare le sacche di evasione fiscale. Noi pensiamo che sia necessario potenziare l’azione di contrasto all’evasione fiscale e che questa debba passare attraverso la partecipazio-
“Comuni in sofferenza sul fronte delle entrate, è necessario rafforzare la riscossione e contrastare l’evasione fiscale” ne attiva dei Comuni. Come Spi Cgil, rilanciamo la validità dei Patti Antievasione: riteniamo doveroso che ogni amministrazione assuma un ruolo più incisivo rispetto a tale attività, promuovendo accertamenti esecutivi”. “Purtroppo - prosegue la segretaria Biancardi - solo tre comuni polesani su 50 hanno siglato il Patto. I sindaci dovrebbero cogliere questa grande opportunità, che permette anche il recupero di risorse utili per finanziare il welfare territoriale. Una richiesta che facciamo sempre durante gli incontri di negoziazione sociale con i singoli Comuni, assieme a proposte che riguardano la fiscalità locale, a partire dall’addizionale Irpef. Ribadiamo il principio della progressività dell’imposta e chiediamo a gran voce una soglia di esenzione, che agevoli i redditi da lavoro e da pensione più bassi. Riteniamo inoltre che l’Isee sia uno strumento essenziale per le esenzioni e le agevolazioni dei servizi a domanda individuale, per la Tari e per tutti i servizi offerti dai Comuni”. Giacomo Capovilla
Libertà è poter scegliere prodotti della filiera controllata La linea Passo dopo Passo Despar Despar, dedicata all’ortofrutta, alla carne e al pesce, dove si possono trovare più di 500 prodotti realizzati seguendo una filiera trasparente.
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Cultura
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Musica. La città piange la scomparsa di una grande figura della storia della musica polesana
Rovigo saluta Enzo “Orso” Valsecchi Un brutto male, contro il quale lottava da due anni, se l’è portato via una sera d’estate, proprio mentre poco vicino a dove si trovava ricoverato, si stava tenendo una serata del Festival Delta Blues, che amava molto
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ovigo ha pianto per la scomparsa di Enzo “Orso” Valsecchi, storica figura della musica nel capoluogo polesano, ma non solo. Un brutto male, contro il quale lottava da due anni, se l’è portato via una sera d’estate, proprio mentre poco vicino a dove si trovava ricoverato solamente da un giorno, si stava tenendo una serata del Festival Delta Blues, che lui amava tanto. Nonostante il male lo avesse consumato nel fisico, ma non certo nell’amico, con la Half cigar blues band, poche settimane prima, e con la Bob band la sera dopo la sua morte, era nel cartellone dell’Etna music summer 2022 di Rovigo. Orso, 70 anni ma uno spirito da ragazzino, aveva infatti sperato fino all’ultimo di suonare ancora. Manager musicale e pianista, per tanti anni
aveva collaborato nello staff di Umbria Jazz, una delle rassegne musicali più importanti a livello mondiale. Aveva iniziato dai lavori più umili, come quello di distribuire il merchandising, e negli anni si era conquistato la fiducia di tutti, diventando direttore di palco del teatro Morlacchi. Era stato anche responsabile della sicurezza sul palco, in eventi come gli storici concerti di Miles Davis allo stadio “Renato Curi” di Perugia. L’amore per il Jazz se l’era quasi tatuato per intero. Raccontava che alle iniziali dei figli Jessica e Andrea, che lascia insieme alla moglie Ivana, avrebbe tanto voluto aggiungere le iniziali di altri due figli, Zoe e Zaccaria, per avere così tatuato Jazz sul braccio. Dopo una vita come road manager di tante band e artisti, tra questi anche Antonello Venditti e
Marco Masini, e dopo avere fondato un’agenzia che aveva sede in via Celio, negli ultimi anni si era iscritto al conservatorio musicale “Francesco Venezze”, dove aveva conseguito la laurea di primo livello in pianoforte Jazz. Enzo “Orso” Valsecchi aveva raccontato le sue esperienze come relatore, alla rassegna “Focus on Jazz”, che nel 2017 il Rovigo Jazz Club aveva organizzato in Pescheria nuova. Ruggero Principe
I 20 anni del Festival teatrale delle scuole rodigine Il festival “Tra scuole e teatro” ha compiuto i suoi primi vent’anni. “L’idea che abbiamo voluto dare della rassegna è stata quella di creare un momento di condivisione e di festa per tutti – spiega la fondatrice, Barbara Chinaglia -Senza competizione, per creare un clima sereno, in modo che ognuno potesse godersi il teatro e la sua magia senza stress da prestazione. Un plus di quest’anno, sono stati i momenti di confronto dopo lo spettacolo, i “salotti a caldo”, caratteristica dei Festival di Rassegna in Rete, nostro partner ormai da tre edizioni, che non eravamo mai riusciti prima a realizzare. I salotti hanno permesso al pubblico di approfondire la conoscenza dei giovani attori e scenografi e di co-
noscere, più nel dettaglio, gli aspetti che sono più importanti per i veri e unici protagonisti del Festival: i ragazzi e i loro insegnanti. Il focus del festival è ed è sempre stato far crescere l’amore per il teatro vissuto da dentro e osservato dalla platea. Su questo ci siamo concentrati per vent’anni e quest’anno in particolar modo”. E’ stata ottima l’affluenza di pubblico a “Tra scuole e teatro”. Trecento ragazzi in scena, tra classici e opere originali. La conclusione si è avuta al teatro Don Bosco, con la consegna di attestati e contributi della Fondazione Banca del Monte di Rovigo. Ampia la rete di collaborazioni che anche quest’anno rende l’evento frutto di un grande lavoro di squadra. (r.p.)
Una mostra dedicata a Leo Catozzo e Nino Cattozzo “La collaborazione tra l’amministrazione comunale con il conservatorio A. Buzzolla e il lavoro di ricerca di Silvia Nonnato hanno portato ad una duplice mostra dedicata a due personaggi illustri adriesi, in due parchi del centro città: i giardini Zen con la mostra su Leo Catozzo e i giardini di Villa Mecenati con l’esposizione dedicata al padre di Leo, Nino Cattozzo”. Sono le parole del primo cittadino di Adria, Omar Barbierato. Nella mostra ai giardini Zen, infatti, si possono leggere le lettere di Federico Fellini da dove emerge che i finali di due grandi film sono stati scelti dal montatore Leo Catozzo; lo stesso che nel 1990 ricevette il Premio Oscar per aver brevettato la pressa Catozzo, un’apparecchiatura che
ha permesso ai montatori di tutto il mondo di poter lavorare e creare tanti film capolavori. AI giardini di villa Mecenati si è parlato anche di un’amicizia tra Nino Cattozzo e Ferrante Mecenati. Alcuni brani scritti da Cattozzo sono stati proposti dagli studenti del conservatorio A. Buzzolla nel vicino auditorium Mecenati. Il concerto lirico-strumentale è stato curato nella direzione artistica dai docenti Maria Chiara Nonnato, Ambrogio De Palma, Roberto Scaltriti e Francesco Piccoli. Le mostre allestite nei due giardini saranno visitabili fino al prossimo 30 settembre con alcune guide d’eccezione: Fai, Pro Loco e alcuni studenti del conservatorio e del liceo Bocchi-Galilei.
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Eccellenze sportive
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Grande evento. Anche il Washington Post dedica al torneo Wta di Gaiba un articolo
Gaibledon non smette di stupire Su 50 tenniste iscritte, tra singolare e doppio, al Wta125 da 115mila dollari di montepremi, circa l’80% sono andate a Wimbledon”
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aibledon non finisce di stupire. Il secondo giornale più importante degli Stati Uniti, ossia il Washington Post, ha infatti dedicato un articolo al torneo Wta 125, svoltosi al circolo tennis di Gaiba, dal 13 al 19 giugno. Un vanto per il piccolo Comune di Gaiba, finire addirittura sulle pagine di quello, che dopo il New York Times, è considerato il più autorevole quotidiano americano, oltre che uno di quelli più famosi a livello mondiale, avendo la sede nella capitale degli Usa. Nel frattempo, due tenniste che si sono viste proprio al Veneto Internazionali Confindustria Venezia-Rovigo, si sono messe in luce a Wimbledon, ossia il torneo di tennis più importante al mondo, oltre che uno dei quattro dello slam. La 35enne tedesca Tatjana Maria, numero 280, sconfitta in tre set a Gaibledon nei quarti di finale dalla giovane francese Diane Parry, ha stupito tutti, avendo eliminato numerose teste di serie. Al primo turno ha vinto sull’australiana Astra Sharma 4/6 6/3 6/4, al secondo turno ha battuto la rumena Sorana Mihaela Cîrstea, numero 26, 6/3 1/6 7/5, al terzo turno si è imposta sulla greca Maria Sakkar per 6/3 7/5, mentre negli ottavi di finale, ha vinto in tre set sulla lettone Je enaOstapenko, nel 2017 vincitrice del Rolland Garros, numero 12, per 5/7 7/5 7/5, approdando così ai quarti di finale. Anche la francese Harmony Tan, 115° al mondo, è arrivata fino agli ottavi di finale, battendo nel suo cammino una tennista che ha fatto la storia del tennis. Al primo turno ha infatti sconfitto Serena Williams 7/5 1/6 7/6 (10-8), al secondo turno la spagnola Sara Sorribes Tormo, numero 32, per 6/3 6/4, al terzo turno l’inglese Katie Boulter per 6/1 6/1. La sua corsa si è fermata agli ottavi di finale, contro l’americana Amanda Anisimova, numero 20 al mondo. La francese Diane Parry, impegnata in doppio con la connazionale Alizè Cornet, è stata
sconfitta, al secondo turno, dalla coppia slovena-cilena AndrejaKlepac e Alexa Guarachi per 6/3 6/2. Infine la tennista slovacca, TerezaMihalikova, è stata anch’essa sconfitta la secondo turno di doppio, in coppia con la tennista ceca Marie Bouzková, dalle americane Collins - Krawczyk, per 6/3 6/1. Nicola Zanca, ideatore nel 2012 di Gaibledon, convertendo il campo di calcio in campi da tennis in erba naturale, dapprima quattro e da
C’è anche la rodigina Barbara Braghin, con la Nazionale italiana Curvy Calcio
quest’anno sei,diventando nel frattempo sindaco di Gaiba, si è detto a dir poco soddisfatto: “Su 50 tenniste iscritte, tra singolare e doppio, al Wta125 da 115mila dollari di montepremi, circa l’80% sono anda-
te a Wimbledon. Mancavano solamente le tenniste russe” (escluse, così come le biellorusse, dal torneo londinese, per questioni legate alla guerra tra Russia e Ucraina, Ndr). Ruggero Principe
Il gruppo è composto da 10 donne, che scendendo in campo, per supportare e sostenere iniziative benefiche e di solidarietà, chepossano aiutare anche chi vive situazioni di disagio, ma non per questo deve sentirsimesso in un angolo. “Sappiamo benissimo che dare un’etichetta è un principio sbagliato, spesso discriminante, ma mettendo in campo la Nazionale italiana Curvy Calcio vogliamo raggiungere obiettivi che sono diametralmente opposti a questo concetto – spiega la Braghin -. Frequentemente si associa una fisicità “generosa” ad abitudini di vita sbagliata. Sfatare il mito errato legato alle donne formose, da una parte ci permetterà di dimostrare
che anche noi curvy amiamo il mondo dello sport, delle sane abitudini e ci prendiamo cura di noi stesse spinte dall’unico desiderio di migliorare sempre di più. Anzi dimostreremo con la grinta sfatando anche questo stereotipo, che possiamo sempre migliorare. Curvy sì, ma in salute. Sono una donna curvy, mi piace il mio corpo perché me lo sono conquistato dopo l’intervento di chirurgia bariatrica. Far parte di questa nazionale è un’altra conquista, perché non sono mai stata una sportiva. Ma visto che nel mio percorso di vita c’è questa opportunità l’ho colta al volo. Non mi voglio perdere nulla, voglio assaporare la vita in tutte le sfaccettature e grazie a questa nazionale sto scoprendo nuovi mondi. (r.p.)
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Sport
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Pallacanestro. L’intervista alla nuova guida delle Pantere rossoblù
Marta Gasparetto è presidente del Sekal Nuovo Basket Rovigo M
arta Gasparetto è la nuova presidente del Sekal Nuovo Basket Rovigo. Subentra a Gionata Morello, presidente del club rossoblù negli ultimi quattro anni. Nata a Rovigo, dove vive e lavora, si occupa di formazione per i giovani ed è docente di materie matematiche e scientifiche. Amante della natura, la nuova guida delle Pantere fa parte di gruppi di volontari per il ripristino e mantenimento di aree verdi. Presidente, come mai ha accettato di diventare la nuova guida del Club delle Pantere? “Perché me l’ha chiesto il precedente presidente, Gionata Morello, di cui ho stima e che mi sta accompagnando in questo mio nuovo ruolo. Ho accettato anche perché amo lo sport e ritengo che sia un motore per la crescita anche morale dei giovani. Poter ricoprire ruolo di presidente di una realtà che ha già nel proprio DNA questa filosofia mi avvantaggia ed è di stimolo per implementare cose nuove”. La Serie C Silver, che è la più importante categoria di pallacanestro della Provincia, è un livello molto impegnativo. Come affronterà questa responsabilità? “E’ una responsabilità che mi sento di poter affrontare perché sono supportata da dirigenti e non, che mettono a disposizione del loro tempo, con lo spirito giusto per le sfide. Con una buona organizzazione e definizione dei ruoli e degli obiettivi possia-
mo fare grandi cose”. Anche il settore giovanile del Nuovo Basket Rovigo è in crescita esponenziale. “Le squadre giovani e il Minibasket sono fondamentali per dare continuità al nostro movimento e per pensare, anche in collaborazione con altre società del territorio con le quali già agiamo, di aumentare il numero delle categorie. Ma il valore che io dò ai giovani giocatori è quello di persone da far crescere con la cultura dello sport che significa sacrificio, ricerca dell’obiettivo, ma anche lealtà e altruismo. Tutto ciò sarà frutto del lavoro dei tecnici che verranno scelti anche in questa ottica”. Quali sono i suoi obiettivi a breve, medio e lungo termine? “A breve termine, conoscere tutti coloro che fanno parte della società, ma soprattutto farmi conoscere. Poi muovermi per confermare gli sponsor che hanno permesso il salto di categoria e individuarne di nuovi, perché il mercato acquisti è aperto e una categoria come la C Silver richiede molte risorse. A medio termine intervenire nella organizzazione della società individuando le criticità e valorizzando i punti di eccellenza. A lungo termine creare nuovi centri Minibasket, aumentare le categorie delle giovanili, ma soprattutto lavorare sui giocatori per una loro crescita tecnica, ma anche personale”. Cristiano Aggio
Marta Gasparetto.
Gionata Morello saluta l’associazione di basket rodigina Arrivato nell’estate del 2018, quando la prima squadra era in Promozione e non c’erano squadre giovanili, oggi il Nuovo Basket Rovigo è in serie C Silver, campione del Veneto e, nella stagione appena conclusa, ha iscritto una Under 19 Gold, che rappresenta il massimo livello giovanile in Polesine, una Under 13 Silver e tutte le squadre del Nuovo MiniBasket Rovigo. Merito, anche, della governance dell’uscente presidente Gionata Morello. Gionata Morello, quattro anni intensi. “E’ stata la mia priorità di questi ultimi quattro anni, uno straordinario compagno di un viaggio intenso e bellissimo. Assieme a Nuovo Basket Rovigo abbiamo fatto davvero parecchia strada, vissuto emozioni fortissime e contrastanti: profonde delusioni, ma soprattutto incomparabili e indescrivibili gioie. Nell’estate 2018, NBR era
piccolo piccolo e in molti lo prendevano in giro. Poi, passo dopo passo, NBR ha percorso la strada che l’ha portato dove è ora. In questo viaggio ho incontrato persone bellissime e altre meno belle: entrambe le esperienze sono servite a rendere unico questo percorso”. Morello, perché questa decisione? “Il mio lavoro ha avuto sviluppi improvvisi che mi costringeranno spesso e a lungo fuori città. Dal momento che, per come sono fatto, per me è essenziale seguire in prima persona i vari aspetti di cui sono responsabile, non posso più continuare il percorso con il Nuovo Basket Rovigo ma sono sereno perché la società è in mani straordinarie”. Come vede il futuro del NBR? “Il futuro sarà straordinario. NBR è una società in ottimo stato di salute, pronta ad affrontare la stagione 2022/23 da protagonista”. (c.a.)
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#Regione
I cartelli per moderare la velocità nel centro abitato dovrebbero valere anche quando si parla di politica. Perché è sempre in agguato la tentazione di pestare sull’acceleratore del ragionamento quando si tocca il tasto del “centro”. Eppure in tanti casi è solo una sirena, una suggestione, frutto di fascinazioni antiche. Il “centro” aveva un senso nella Prima Repubblica, quando comandavano le ideologie e il “centro” era simbolo di moderazione e stabilità rispetto all’estremismo della sinistra, mentre la destra missina non era neanche considerata. La buonanima di Aldo Moro parlò per sette ore, diconsi sette, al congresso di Napoli il 27 gennaio 1962 per convincere la Dc ad aprire ai socialisti per far nascere il centrosinistra.
Il Punto
Cercasi leader di Antonio Di Lorenzo Questi erano i muri ideologici. Ma quel “centro” non è replicabile oggi, sessant’anni dopo. Invece moltissimi sono i partiti, gli schieramenti e i movimenti che si richiamano al centro, convinti che esista tale e quale a un tempo. C’è il Pd che sfogliando i petali della Margherita è convinto di far innamorare quei reduci. Poi c’è l’Udc di Antonio De Poli, per non parlare del tentativo del sempiterno Luigi D’Agrò di far rinascere perfino con il nome la gloriosa Dc. E poi al centro si
richiamano Matteo Renzi con l’Italia dei valori come Luigi Brugnaro e il suo Coraggio Italia. Coraggio in effetti ce ne vuole parecchio per farsi largo in un campo affollato come nessun altro. C’è l’anima governatorile della Lega di cui tenere conto, con Zaia, Giorgetti e Fedriga, che molti vedrebbero bene a reggere il timone del partito e anche dell’Italia, in un asse con Forza Italia la cui vocazione centrista è connaturata al suo essere. E mancava solo Luigi Di Maio e
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la sua scissione a complicare i giochi. La politica sta cercando di sistemare le cose sostenendo la necessità di una riforma elettorale in senso proporzionale, che è assai difficile da realizzare prima delle prossime elezione: sia per i tempi, sia perché la Lega di Salvini nicchia. E allora? Vale la pena di ricordare il commento del politologo Paolo Feltrin alle ultime amministrative, quando ha sottolineato che il corpo elettorale si sta sempre più radicalizzando in due poli. Ha ragione. Se questo è il quadro, al centro restano solo gli elettori, che quel centro l’hanno sempre abitato. Il vero problema è un altro: mancano i leader che nei diversi schieramenti sappiano affascinarli. Ma questo guaio non lo risolve nessuna riforma elettorale.
L’annuncio. Il ministro Mariastella Gelmini porterà la legge quadro al Consiglio dei Ministri
Autonomia, Roma finalmente batte un colpo Zaia: “svolta storica per l’intero Paese” I
n una calda giornata d’estate arriva da Roma il segnale che tutti aspettavano. L’autonomia sarà presa in esame dal Governo, stavolta per davvero. A Venezia la notizia è accolta con soddisfazione ma ora si attendono i fatti. Tutto è iniziato con l’intervento del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, durante il question time alla Camera. L’esponente del governo, infatti, ha fatto sapere che il disegno di legge sull’autonomia è pronto ed è suo intendimento portarlo quanto prima all’esame del Consiglio dei Ministri. L’ultimo miglio, dunque, per arrivare al traguardo tanto agognato. Il commento del presidente veneto Luca Zaia non si fa attendere: “Fa piacere finalmente vedere che si comincia a parlare dell’adozione della legge quadro sull’autonomia. Come Regione abbiamo svolto tutta l’attività, siamo convinti che sia stato fatto un buon lavoro, abbiamo saputo anche rispon-
dere a quelle perplessità che possono naturalmente venire ai cittadini che non fanno parte di questo progetto, fermo restando che non stiamo parlando di un atto sovversivo, non stiamo parlando della ‘secessione dei ricchi’, ma stiamo parlando semplicemente dell’applicazione degli articoli della Costituzione. Quindi ci sembra veramente fuori luogo e fuori dalla storia immaginare che ci siano ancora persone convinte che l’applicazione di alcuni articoli della Costituzione sia un atto di assoluta pericolosità, a differenza di altri articoli della Carta”. Una puntualizzazione doverosa per il governatore, alla luce del dibattito di questi anni dopo il famoso referendum. Infatti aggiunge: “La verità è che noi siamo disponibili a spiegare a chiunque che l’autonomia differenziata non è assolutamente un atto di egoismo, ma è una vera e propria assunzione di responsabilità. È un segno di modernità e, volenti e nolenti,
Il governatore: “Non stiamo parlando della secessione dei ricchi ma dell’applicazione degli articoli della Costituzione” se questo Paese non vuole portare i libri in tribunale prima o poi questo passo lo deve fare. Lo deve fare per gradi, lo deve fare ovviamente come è stato impostato il lavoro, ma pensare di andare avanti con questa
modalità di interpretazione e gestione del Paese è fuori dal tempo e fuori dalla storia, una visione medievale che deve essere superata con una modernità che già molti Paesi hanno adottato, dimostrando sul campo che funziona. Noi siamo della partita e siamo assolutamente pronti ad affrontare questa sfida. Spero vivamente - conclude Zaia – che il governo adotti la legge quadro, dando per scontato che
il testo finale sia espressione delle istanze che come Regione abbiamo presentato, e che il Parlamento veda in questa adozione della legge quadro una grande svolta per il Paese e non ancora l’ennesima occasione per una guerra tra poveri”. Concetti ribaditi dal presidente dell’intergruppo Lega - Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto Alberto Villanova: “Le parole del ministro Gelmini fanno ben sperare soprattutto chi sta affrontando la complessa partita sull’autonomia. È da sempre l’obiettivo primario anche di questa legislatura veneta, ma l’attenzione sull’argomento rimane sempre alta. Spero vivamente che presto il Governo adotti la legge quadro con un testo finale che abbia come primario obiettivo l’espressione delle istanze che la Regione del veneto aveva presentato. Il Parlamento deve assolutamente considerare che l’adozione della legge quadro sarà una grande svolta per il Paese”.
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Regione
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La nuova legge. Il Consiglio regionale ha trovato l’unanimità sul provvedimento
Il Veneto riconosce le comunità energetiche “incentivare la produzione e l’autoconsumo” M
entre i prezzi dell’energia continuano a correre all’impazzata e spingono l’inflazione il Consiglio regionale del Veneto approva con voto unanime (45 i sì) la legge che riconosce e promuove le comunità energetiche. Si tratta di un intervento legislativo in una materia concorrente tra Stato e Regioni, l’energia, di rinnovata attualità per la crisi energetica e il contrasto al cambiamento climatico. Il testo approvato dal ‘parlamentino’ di palazzo Ferro Fini fa sintesi di tre proposte di legge iniziali, presentate rispettivamente dalla Giunta, da Cristina Guarda (Europa Verde), e da Arturo Lorenzoni e altri consiglieri del gruppo misto e di opposizione e dà attuazione alle direttive della Commissione europea che impongono di agevolare i gruppi di cittadini che si organizzano per forme di autoconsumo dell’elettricità. Le comunità energetiche sono gruppi di persone, imprese e soggetti pubblici che condividono la produzione in proprio e il consumo di energia elettrica: hanno l’obiettivo di favorire l’autoconsumo, di contenere i costi e produrre benefici per i soci della comunità, e non di realizzare profitti. “La legge veneta – spiega il relatore Marco Andreoli (Lega), presidente della commissione per le politiche economiche – favorisce la creazione di grup-
pi di autoconsumo, costituiti da soggetti pubblici e privati che si associano per la produzione, l’accumulo e il consumo di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, ma anche energia idroelettrica, biogas, eolica). Il tema dell’autoproduzione è oggi al centro dell’interesse generale per le opportunità che si stanno aprendo con l’innovazione della gestione energetica, anche con notevoli possibilità di risparmio. L’energia elettrica scambiata e condivisa beneficia infatti di un contributo economico del Gse. Mi auguro che i cittadini veneti apprezzino fino in fondo questa opportunità”. Arriva anche il plauso del presidente Luca Zaia: “La sfida energetica ci proietta verso il domani e la Regione vuole rispondere, mettendo a disposizione diversi strumenti. Sono felice che la legge sia stata approvata all’unanimità, segno del valore di questo provvedimento per tutto il nostro territorio”. L’assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato è soddisfatto e sottolinea «l’ampia collaborazione con tutti i gruppi consiliari. Questo è un provvedimento strategico che ci permetterà di affrontare la sfida energetica, oggi di priorità assoluta. Nella nuova programmazione dei fondi comunitari ci saranno 10 milioni di euro per le comunità energetiche”. Inoltre Marcato si è impegnato a
La proposta di Elisa Venturini: “Limitiamo l’aria condizionata nella sede del Consiglio regionale”
trovare “con il benestare del collega al bilancio Calzavara” ulteriori risorse per quella che ha definito “una priorità assoluta dell’agenda politica”. “Il vero “tetto” all’aumento dei prezzi dell’energia è rappresentato dalle comunità energetiche - aggiunge il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni - Mi auguro che questo provvedimento sia il primo di una serie in cui la Regione metta in atto decisioni chiare di indirizzo della politica energetica, con una visione lucida coerente con le linee adottate in Europa con la transizione energetica. Ai fini della sicurezza e della sostenibilità accelerare la diffusione delle comunità energetiche è molto più efficace che riattivare i pozzi di gas in Alto Adriatico, così come creare percorsi facilitati per la costruzione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio con altri inquadramenti contrattuali”.
“Ho chiesto al Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, al quale ho inviato una lettera a questo scopo, di modificare le modalità in uso per la climatizzazione di palazzo Ferro Fini”. Così la capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini che aggiunge: “Visto il momento di difficoltà e la necessità di contenimento dei consumi energetici, sarebbe opportuno introdurre delle misure per calmierare l’abbassamento della temperatura negli uffici e soprattutto nelle parti comuni del palazzo. Una misura di contenimento dei consumi energetici da parte del Consiglio regionale, anche se simbolica, sarebbe significativa. Chiedo quindi di valutare misure di contenimento, ad esempio tarando in aumento la temperatura dei vari uffici e delle sedi deputate alle attività dei Consiglieri, prevedendo fasce orarie di non uso della climatizzazione o ancora evitando di climatizzare spazi comuni come l’atrio o i corridoi”.
Rottamazione vecchie stufe, Bottacin: “4 milioni per migliorare la qualità dell’aria”
Politiche attive per il lavoro, Ecipa protagonista grazie ai fondi del Pnrr
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ia al bando regionale per incoraggiare la sostituzione delle vecchie stufe a legna, pellet o cippato, purché di potenza a focolare inferiore o uguale a 35 kW. “Una nuova e ulteriore azione per migliorare la qualità dell’aria - spiega l’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin - con l’obbiettivo di rottamare i vecchi apparecchi per il riscaldamento domestico e sostituirli con impianti a basse emissioni in atmosfera e ad alta efficienza energetica”. L’iniziativa è rivolta ai residenti privati nel territorio regionale con un Isee familiare non superiore a 50mila euro. Il contributo regionale è aggiuntivo rispetto all’incentivo assegnato dal GSE quantificato in rapporto alla situazione economica familiare (fattore principale), nonché sulla base delle emissioni di particolato primario generate dal nuovo impianto. “In un momento di grave difficoltà, in primis per le famiglie - continua
Bottacin -, abbiamo scelto la formula di sommare il nostro contributo a quello statale previsto dal conto termico così da ampliare la platea dei possibili richiedenti, che potranno ottenere un contributo molto alto, vicino al 100% della spesa ammessa. Ovviamente, per le medesime ragioni, abbiamo scelto come criterio principale il reddito familiare, così da aiutare chi ne ha veramente bisogno. In programma c’è anche il bando per la sostituzione delle auto, che sarà pronto a breve. Questo per confermare l’attenzione nei confronti dell’inquinamento atmosferico che si concretizza con importanti e continui investimenti, che negli ultimi anni ammontano complessivamente ad oltre 1 miliardo di euro, - conclude l’assessore - per incentivare la sostituzione dei mezzi pubblici con treni e autobus a basso impatto ambientale, con il miglioramento delle infrastrutture e con l’efficientamento energetico”.
Ecipa, società di Formazione e Servizi delle Cna del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, si candida ad accedere ai finanziamenti per l’assegno Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), nuovo piano di politiche attive per il lavoro previsto dalla Legge di Bilancio 2021 e poi confermato anche dal Pnrr per rilanciare l’occupazione nel nostro Paese e combattere la disoccupazione. Il programma Gol durerà fino al 2025 e per quest’anno al Veneto sono stati assegnati oltre 55 milioni di euro. Un traguardo importante sarà quello di attivare, entro la fine del 2022, percorsi di inserimento lavorativo per 18.900 persone. Ecco che nella difficoltà di trovare un impiego o di reinserirsi nel mondo del lavoro in particolare in questi difficilissimi anni, Ecipa ricopre un ruolo chiave, garantendo affidabilità e sicurezza nella valutazione di ogni situazione e spaziando in ogni ambito
lavorativo legato alla piccola e micro impresa. Oltre al Programma Gol, molti sono infatti i progetti regionali nei quali Ecipa è impegnato e in ambito europeo è presente nei principali progetti di efficienza energetica, di innovazione delle Pmi, imprenditorialità e Industria 4.0, nei temi di sicurezza sul lavoro, nella formazione professionale e nei progetti di marketing territoriale e di turismo sostenibile. In pieno accordo, dunque, con gli obiettivi del Pnrr legati alla innovazione digitale e alla transizione green che stanno caratterizzando attualmente il mercato nazionale ed internazionale; transizione non sempre facile per molte realtà artigiane che possono quindi contare su di un organismo di eccellenza in grado di sviluppare strategie, promuovere servizi ed iniziative legate al mercato del lavoro per creare sempre nuove, migliori e maggiori opportunità professionali.
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a cura di Petrus
C I P
M A N S I N
N I N
A L A DIFFICILISSIMO Partendo dalle caselle grigie, inserire due parole (una orizzontale e una verticale) rispondenti alle seguenti definizioni:
PUZZLE CON REBUS
Gianna, cantante rock PUZZLE CON REBUS Medici specializzati in odontoiatria In questo puzzle è stato inserito un rebus all’interno. Se non siete capaci di risolverlo, la chiave finale vi rivelerà In questo puzzle è stato inserito un rebus all’interno. Se non siete capaci di risolverlo, la chiave lanale soluzione. CHIAVE (frase:CHIAVE 5,5)....................................…................................................................................…. fi vi rivelerà la soluzione (frase: 5,5). Quindi, regolandosi con gli incroci e con le lettere stampate, inserire le altre parole qui appresso definite alla rinfusa e RETTE GABER ABBRUTITI
ABBRUTITI ADELE ADELE ANCHE ANCHE ATOUT ATOUT BINDOLO BISIO BINDOLO CANOSSA CESPI BISIO CORTEI CANOSSA DEGNO DETROIT
CESPI
DIVULGATI D’URSO EGADI ELEMENTI ELISABETTA ELOGI FATTA FILATELIa GABER GATTA GENTI
GUYANA GATTA INCISE INGOZZATA GENTI LELLO GUYANA LESSI LITRI INCISE LUPPOLO MESTI INGOZZATA MIOPI LELLO PADIGLIONE PEPITE
LESSI
PILASTRO PINNA PIRRO PLUTO REGOLA RETTE RIPRESA RIVISITATO SCINTILLIO SEGNALATO SERRA
SHANGHAI RIPRESA SPENZOLATO STASI RIVISITATO STRAGONFIO SCINTILLIO SUSSULTO TRANCI SEGNALATO TRAPIANTI UMORE SERRA UNICI SHANGHAI ZAPPA
SPENZOLATO
LITRI
STASI
DETROIT
MESTI
SUSSULTO
DIVULGATI
MIOPI
TRANCI
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DEGNO
annerire altre 6 caselle. DEFINIZIONI:Località africana in cui fu sconfitto Rommel - Il piano Marshall (sigla) - Il padre di Pantagruel - Azione incalzante - Desiderio impaziente Abbonda sulla bocca degli stolti - Vaste praterie russe Corso d'acqua - Un furto per la strada - Giullari, menestrelli - Formaggio greco - Dotato di grande forza Iniziali del direttore d'orchestra Muti - La capitale presso l'antica Cartagine - Formano le città - Unisce due cuori... a Parigi - Reparto Investigazioni Scientifiche - L'attrice Holmes - Fuori mano, isolata - Il nome di Pennac - I confini del Kansas - Il portico in cui insegnava Zenone Occupato, coinvolto - È bello se non piove - Colorare con una polvere organica - Congiunge in Inghilterra - Una battuta maldestra - Per Procura - Aletta di pesce - Alberi affini alle querce - Lo Stevens che canta Father and Son Cantava con i Primitives.
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www.lapiazzaweb.it pasquale.petrullo@gmail.com CRITTO Per risolvere il gioco, aiutatevi con la parola stampata e con gli incroci. E ricordate che a numero CRITTO uguale corrisponde uguale. Per risolvere il gioco,lettera aiutatevi con la parola stampata e con gli incroci. E ricordate che a numero uguale corrisponde lettera uguale. 1
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ZIONI DEFINIZIONI ecento in una risma - 2. La terra in cui nessuno è profeta - 3. I 1. Cinquecento in una risma una commedia di Aristofane - 4. La dea romana con arco e 2. La terra in cui nessuno è profeta 5. Barbuti nanetti delle fiabe - 6. Un soldato in trincea - 7. Il I batraci di una commedia di Aristofane Achab ne3.insegue una bianca - 8. La neve lo forma candido.
4. La dea romana con arco e frecce 5. Barbuti nanetti delle fiabe 6. Un in trincea e:1. FOGLI 2. soldato PATRIA 3. RANE 4. DIANA 5. GNOMI 6. 7. Il capitano Achab 7. BALENA 8. MANTO. ne insegue una bianca 8. La neve lo forma candido.
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Petrus Petrus
ORIZZONTALI:4. Dieci se nove è nine 7. Christopher, regista diregista Memento - 10. La colomba ne ècolomba il ORIZZONTALI:4. Dieci se nove è -nine - 7. Christopher, di Memento - 10. La ne è il simbolo --11. scrittore francese di Senza famiglia - 14. Differenziare, distingueredistinguere - 15. Fornita- del simbolo 11.LoLo scrittore francese di Senza famiglia - 14. Differenziare, 15. Fornita del necessario per vivere - 16. Si aprono tirandoli a sé - 17. Scende in piazza per protestare - 20. Fidarsi del necessario per vivere - 16. Si aprono tirandoli a sé - 17. Scende in piazza per protestare - 20. Fidarsi del proprio intuito - 21. Collocare o immaginare - 22. Principio di Archimede - 23. Sigla di Bolzano - 24. Due proprio estremi aintuito bridge. - 21. Collocare o immaginare - 22. Principio di Archimede - 23. Sigla di Bolzano - 24. Due estremi a bridge. VERTICALI:1. Il cuoco e conduttore TV Borghese - 2. Intrecciare o tramare - 3. Strumento a fiato del gruppo degli ottoni Il - 4.cuoco Ramoscello riproduttivo 5. Dà ore...- d'amore - 6. Costringe il tennista a ripetere il a fiato del VERTICALI:1. e conduttore TV -Borghese 2. Intrecciare o tramare - 3. Strumento servizio degli - 8. Esclamazione di dolore - 9. Avvicinare - 10. Registri contabili - 12. -Anna Maria scrittrice gruppo ottoni - 4. Ramoscello riproduttivo - 5. Dà ore... d'amore 6. Costringe il tennista a ripetere il romana - -13. giornalistadi- 16. Solido tronco - -17. di contabili bestiame - -18. posa - scrittrice servizio 8. Enrico Esclamazione dolore - 9.a volte Avvicinare 10.Un'unità Registri 12.Centro AnnadiMaria 19. "La ...", novella di Verga. romana - 13. Enrico giornalista - 16. Solido a volte tronco - 17. Un'unità di bestiame - 18. Centro di posa 19. "La ...", novella di Verga.
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LUGLIO 2022
on-line:
Salute Nel pieno dell’estate, ma occhio a caldo e sole
Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno
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’estate è la stagione più amata, sinonimo di bel tempo, mare e vacanze, ma non è tutto oro ciò che luccica: il clima estivo, le alte temperature e il sole possono causare problemi molto seri, soprattutto per le categorie più deboli come anziani e bambini, e anche gli animali e i migliori amici dell’uomo per eccellenza, i cani, soffrono. Non è mai male quindi rammentare alcuni consigli utili traendo spunto dal prezioso vademecum preparato dall’Asl 6 Euganea. Non uscire negli orari più caldi e, durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, quelle tra le 11 e le 18. Evitare, ovviamente, a maggior ragione, l’esercizio fisico in questo lasso temporale e comunque, se si effettua attività fisica,bere molti liquidi e reintegrare i sali minerali.
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Salute
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Viaggiare in sicurezza e salute, le buone pratiche per non correre rischi
Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno
opo due anni di stop, con l’arrivo dell’eIn primo luogo è sempre il caso di contattastate si torna a viaggiare, le destinazioni re il proprio medico 4-6 settimane prima del tanto sognate in questo periodo di pandemia viaggio – è il suggerimento dell’infografica tornano ad essere più facilmente raggiungibi- predisposta dall’Ulss trevigiana sulla pagina li, soprattutto se si tratta di mete estere. face book dell’azienda sanitaria – per ricevere C’è dunque molto entusiasmo e tanta voglia un consulto. di recuperare il tempo perduto ma attenzioE’ bene tenere presente che i rischi sanine a non improvvisare: lo tari cambiano in base alla spirito d’avventura – ce alimentazione, conDopo due anni di stop, meta: lo ha insegnato a maggior dizioni ambientali e parasragione questo tempo di ci si sposta all’estero. siti – si legge – possono Covid – dev’essere sempre molto diversi da Attenzione alle mete: essere supportato da una sana quelli cui si è abituati. consapevolezza dei rischi è bene informarsi già La raccomandazione è di e da un impegno a tutelare fare particolare attenzione prima di partire la propria salute e quella di a bambini, anziani, donne chi è vicino. in gravidanza e individui L’Ulss 2 Marca trevigiana ha messo a punto immunodepressi perché sono maggiormente un piccolo elenco di buone regole per viaggia- vulnerabili. re in sicurezza da osservare già prima di parInfine tra i fattori da tenere in consideratire. Il consiglio è di tenere in considerazione zione ci sono allergie, malattie preesistenti e questi suggerimenti a maggior ragione quan- prescrizioni in corso. Da tener presente anche do si parte all’avventura per mete lontane ca- lo stato vaccinale, per raggiungere alcune ratterizzate da condizioni diverse da quelle a mete potrebbero infatti essere necessarie ulcui siamo abituati. teriori vaccinazioni.
Bere molti liquidi, acqua in particolare, e mangiare frutta fresca, è in generale una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Per converso, va moderata l’assunzione di bevande con caffeina e vanno evitate quelle alcoliche. Consumare pasti leggeri: la digestione per l’organismo umano èun vero “lavoro” che aumenta la produzione di calore nel corpo. Quindi, scegliere cibi ricchi di acqua e sali minerali, come frutta, verdura. Un’ottima accortezza è anche quella di migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Naturalmente è efficace l’impiego dell’aria condizionata, ma è bene non creare uno sbalzo di temperatura eccessivo. Un valido aiuto arriva in tal senso dal deumidificatore. Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali, evitando quelle sintetiche. All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Il tutto specialmente per i bambini Quando si viaggia, poi, ricordarsi di ventilare l’abitacolo dell’autoprima di partire, anche se per spostamenti di breve durata. Se ci si deve mettere in viaggio per una lunga percorrenza, anche qui è bene evitare le ore più calde della giornata e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi. Tenere la massima cautela e assistere le persone più a rischio quali, come detto, anziani e i bimbi piccoli: controllare la temperatura corporea, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino. Avere un occhio di riguardo anche per gli animali domestici, a cui va data molta acqua fresca lasciandola in zone ombreggiate: evitare anche qui le passeggiate al guinzaglio negli orari più caldi, i cani rischiano anche ustioni ai polpastrelli. Capitolo a parte, poi, per i “bagnanti” e per la prevenzione per la pelle dai raggi del sole, soprattutto per i “primi” soli. Anche qui non guasta ricordare qualche buona pratica per scongiurare “scottature” o conseguenze anche peggiori. Ad esempio, consultare l’indice della radiazione ultravioletta (UV) nelle previsioni del tempo può aiutare comprendere quando le radiazioni sono più intense. Limitare il tempo di esposizione al sole nelle ore più calde, tra le 10 e le 16. Evitare nel periodo estivo altre fonti di raggi ultravioletti, quelle artificiali, come le docce solari. Ciò che invece non si deve evitare, ma anzi, non va risparmiata, è la crema solare, possibilmente quella più alta nelle prime giornate di mare della stagione, ricordando di applicarla ogni due ore e subito dopo aver fatto il bagno. Buone vacanze, ma con intelligenza e la cura per se stessi e per chi ci sta vicino.
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Chirurgia Mini-Invasiva nelle Patologie Prostatiche
La giornata “InterPeer Veneto 2022”. Più di 160 giovani si sono dati appuntamento al Pala Expo di Marghera
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10 Giugno è sta- terventi chirurgici con ta la giornata le più moderne tecnonazionale dell’urologia. logie, dalla chirurgia Sono oltre 10 milioni gli robotica con il Robot italiani che soffrono di Da Vinci, che consente un problema urologico. di apportare i vantaggi La professoressa Patrizia Burra ha spiegato Il tumore alla prostata dell’approccio robotico gran- cause alle procedure di chiirappresenta sintomi e la le più possibili dell’infezione de preoccupazione per rurgia maggiore cariche sta colpendo soprattutto il Regno aUnito, la salute degli uomini ed co di prostata, vescica, in Italia la situazione è sotto controllo è fondamentale aumen- rene, fino alla chirurgia tare la consapevolezza benigna per calcolosi, di tutti sull’importanza ipertrofia prostatica e della prevenzione. andrologia. Un uomo su otto può “Oggi la scienza e le essere colpito da neo- tecnologie sono in conplasia prostatica, una tinua evoluzione - dice patologia che ogni anno il Dr. Francesco Oliva, fa registrare un numero Urologo del Policlinicrescente di casi in Ita- co di Abano Terme che lia, con un aumento an- visita anche presso il che sotto i 55 anni. centro Rovigo Medica Il Centro di Urologia Ro- - sempre di più utilizziabotica e Mini Invasiva mo il Robot da Vinci per del Policlinico di Abano le patologie oncologiTerme con il primario che e la chirurgia rispetDaniele Romagnoli, il to a 10 anni fa è molto Dr. Francesco Oliva e il cambiata”. La tecnologia resto dello staff di gio- robotica consente di vani urologi, esegue in- eseguire interventi al-
Dopo due anni di stop, ci si sposta all’estero. Attenzione alle mete: è bene informarsi già prima di partire
tamente risparmiativi, riducendo al minimo il trauma sui tessuti nobili preservando la continenza urinaria e la funzionalità erettile. Inoltre la magnificazione visiva, gli strumenti miniaturizzati e l’eliminazione del fisiologico tremore della mano umana, garantiti dalla piattaforma robotica, permettono un basso trauma sul paziente riducendo il sanguinamento con ricoveri di massimo 3-5 giorni. “La prevenzione sta assumendo un ruolo sempre più importante e spesso cerchiamo sempre di più di mettere al centro il paziente fornendo maggiore consapevolezza e cercando di scegliere insieme un trattamento che più possibile venga incontro alle sue esigenze. Se prima infatti i pazien-
ti per la cura dell’ipertrofia prostatica necessitavano di un intervento di chirurgia addominale molto più impegnativo e con maggiori rischi, oggi siamo in grado di mettere da parte il bisturi e di utilizzare tecniche innovative.” Presso l’Unità Operativa di Urologia del Policlinico Abano Terme l’ipertrofia prostatica, una delle patologie più frequenti del sesso maschile over 40 viene trattata con gli ultimi ritrovamenti tecnologici e sempre con tecnica mini-invasiva,
come il laser ad olmio HOLEP e i nuovissimi trattamenti Rezum e Aquabeam che impiegano solo energia termica e vapore acqueo. L’elevata esperienza dello staff chirurgico, che vanta una delle più ampie e consolidate casistiche del panorama nazionale, consente di trattare pressoché qualsiasi volume prostatico agarantendo tempi di degenza e di recupero più brevi e risultati efficaci.
ROVIGO MEDICA Dott. Francesco Oliva Specialista in Urologia e Andrologia Via Luigi Einaudi 80/82 - 45100 Rovigo (RO) - (AREA TOSI) Tel: 0425.474769 WhatsApp: 327.0241874 E-mail: info@rovigomedica.it www.rovigomedica.it
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L’indagine del team di ricerca del professor Sambataro. Esaminati 79 soggetti guariti dall’infezione da Sars.Cov2 e 17 soggetti sani
Non ammalarsi di Covid fa bene anche alla... mente Uno studio dell’Università di Padova dimostra che chi si ammala ha più probabilità di sviluppare sindromi depressive
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accinarsi e seguire scrupolosamente tutte le norne e le buone prassi anti-contagio contro il Covid-19 fa bene anche alla salute “interiore”, della mente, oltre che a quella fisica. I pazienti affetti dal virus, infatti, anche dopo la guarigione, presentano sintomi depressivi in maniera significativamente maggiore rispetto ai soggetti sani, e mostrano una ridotta connettività funzionale locale nella corteccia temporo-parietale. La circostanza poteva anche essere “intuita” considerando il calvario che molte persone hanno vissuto per superare la malattia e gli strascichi che ha lasciato, ma ora è stata provata anche scientificamente dallo studio “Altered brain regional homogeneity is associated with depressive symptoms in Covid-19” pubblicato sulla rivista scientifica «Journal of Affective Disorders» e condotto da un team di ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova, coordinato dal prof. Fabio Sambataro. L’équipe di esperti ha dimostrato che il virus, oltre alle note manifestazioni “sistemiche”, può provocare anche sintomineuropsichiatrici quali depressione, ansia, fatica mentale, disturbi del sonno e disturbi associati allo stress, i quali sono verosimilmente associati agli effetti a livello neuronale del virus o ai trattamenti messi in atto, ma possono anche derivare dai fattori psicosociali associati all’infezione del virus, come il timore di ammalarsi o di infettare gli altri, cambiamenti nello stile di vita e isolamento sociale. “Considerando la portata mondiale di questa patologia, abbiamo deciso di indagare i correlati neurali del Covid-19 e la loro associazione con le manifestazioni neuropsichiatriche riportate dai pazienti” spiega il prof. Sambataro, illustrando anche le modalità con cui è stata condotta la ricerca. Grazie alla collaborazione con ireparti di Neuroradiologia, Neurologia, Otorinolaringoiatria e Psichiatria dell’Azienda Ospedale/Università di Padova, sono stati esaminati 79 soggetti guariti e 17 sani senza storia di infezione da SARS-COV2 e di patologie neuropsichiatriche. Tutti i partecipanti allo
studio hanno svolto una risonanza magnetica funzionale, che nel caso dei pazienti con Covid è stata effettuata dopo lanegativizzazione del tampone molecolare, e hanno completato una valutazione neuropsicologica. “In particolare - prosegue Sambataro -, abbiamo indagato laconnettività funzionale localecerebrale a riposo tramite lo studio dell’omogeneità regionale, tecnica che consente di valutare la correlazione locale del segnale in una regione cerebrale. Abbiamo inoltre approfondito con questionari i sintomi depressivi tramite il Patient Health Questionnaire (PHQ-9), i sintomi ansiosi con la scala General Anxiety Disorder 7-item (GAD-7) e la fatica tramite la Multidimension Fatigue Inventory (MFI)”. Il risultato ha evidenziato, appunto, che i pazienti guariti dal Covid hanno un’incrementata connettività funzionale locale nell’ippocampo di destra e diminuita connettività nella cortecciatemporale destra e nel parietale di sinistra e che la gravità dei sintomi depressivi post-Covid si correla a queste variazioni neurofisiologiche. “È peraltro interessante notare – conclude il coordinatore del team di ricerca - che tali aree sono coinvolte in una varietà di processi sociali, tra cui la regolazione dell’emotività, l’empatia e la simulazione degli stati mentali degli altri. Inoltre, queste regioni risultano attivate quando i soggetti sono esposti a esclusione sociale, come negli individui sottoposti a quarantena. Infine, l’ippocampo è una struttura primariamente coinvolta nello sviluppo di sintomi depressivi e le alterazioni evidenziate dallostudio potrebbero essere associate sia direttamente all’infezione daCovid-19 che alla sintomatologia depressiva collegata allacondizione di limitazione sociale» In conclusione, dunque, la ricerca dimostra che i pazienti affetti dal virus presentano alterazioni nella connettività funzionale locale nelle aree temporo-parietali e limbiche e che tali anomalie si associano ai sintomi depressivi, un motivo in più per evitare di restare contagiati.
Fabio Sambataro
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