Rovigo magg2014 n67

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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 67 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Tasse Tasi, c’è chi paga e chi no

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Tasi a settembre Timori per la stangata

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Sport Giocagin, divertimento a 360 gradi

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di Rovigo

c/o Centro Comm.le Alìper

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L’INTERVENTO

confartigianato: rovigo è quarta

Tasi e crisi fiscale Onorevole Diego Crivellari

Aliquota Imu, addizionale Irpef e tariffa dell’acqua alte, ma oneri di urbanizzazione più bassi del Veneto: è così che Rovigo si piazza quarta per attrattività fiscale nella classifica regionale. A diffondere questi dati è l’Ufficio studi della Confartigianato Imprese Veneto. pag. 9

DieciDieci summer tour

Rovigo, Padova e Venezia saranno protagoniste dell’evento dell’estate veneta: quattro serate all’insegna del divertimento e della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del veneto. pag. 24 10%

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Rimpasto di giunta per rafforzare la maggioranza L’asse Lega- Coppola è Il nuovo collante. Il consigliere Michele Capanna, in quota Lega Nord

E

nnesimo rimpasto di giunta per Piva. Dopo la consegna delle dimissioni, poi ritirate, sembra che il primo cittadino di Rovigo sia riuscito, al momento, a trovare la quadra della sua maggioranza. In compenso il consenso popolare sembra essere bassissimo: troppi rimpasti, troppi cambiamenti, troppa attenzione ai ruoli e poca ai problemi dei cittadini, sono alcune delle critiche più comuni che vengono mosse contro l’amministrazione. L’ultimo consiglio comunale è stato sicuramente interessante ed utile a capire le nuove collocazioni.

Il presidente Avezzù ha presentato il nuovo consigliere Michele Capanna, in quota Lega Nord, subentrato al posto del neo assessore Simone Bedendo. Capanna si è appellato al sindaco chiedendo di farsi “garante della conclusione di questa crisi” e auspicando “che questa maggioranza provveda a mettere mano a iniziative per la città” perché “i cittadini sono stufi di questa situazione e noi consiglieri vogliamo dare loro risposte concrete”. Grazie anche ai militanti della Lega per Tosi, Piva prende le

distanze dal Forza Italia di Marangon, Mainardi e Gasparetto per sposare l’altra linea forzista, quella di Bimbatti ed Isi Coppola. Gli assetti, ad oggi, alla luce di quella che è l’ex maggioranza, appaiono abbastanza chiari: Michele Brusaferro, Valter Roana e Nicola Settini hanno lasciato la maggioranza. Continuano a far parte del gruppo misto, invece, Michele Martinello e Alessandro Zanforlin d’Isanto. pag.

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a partita a scacchi che si sta giocando tra governo ed enti locali intorno alla Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e che, mentre scriviamo, ha portato ad una nuova proroga dei termini previsti per il pagamento della prima rata, da giugno a settembre, non è soltanto l’ennesima puntata di un rapporto mai facile tra il potere centrale e i territori, né può essere rappresentata come l’esito parziale di una trattativa sotterranea tra governo e Anci, ma è probabilmente (anche) il sintomo di qualcosa di più grave e pervasivo. L’impressione è che il nostro Paese si trovi ancora nel mezzo di quella “crisi fiscale” che già più di vent’anni fa lo storico Luciano Cafagna identificava come una delle cause strutturali che hanno prima determinato il crollo della cosiddetta Prima Repubblica e, poi, hanno condizionato l’interminabile transizione verso un ‘nuovo’ dai contorni sempre più sfuggenti. “La grande slavina”, questo il titolo del libro di Cafagna del 1993, per il quale la crisi dei nostri conti pubblici derivava dal modo del tutto peculiare con cui si era voluto edificare un welfare state all’italiana: puntando sul debito, sul consenso immediato, sulle tante corporazioni presenti nella nostra società ed evitando quelle scelte -– coraggiose, ma non sempre popolari – che potessero preludere ad una effettiva redistribuzione del reddito. continua a pag.

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Editoriale

Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir

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angenti e grandi opere, uno scandalo che ha travolto i vertici politici ed imprenditoriali a Venezia e nell’interno Veneto. I nomi degli arrestati e degli indagati sono di primissimo piano: fra i più noti l’ex presidente Galan, l’assessore Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orson, un generale della Guardia di Finanza. continua a pag.

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L’INTERVENTO

segue da pag.

Tasi e crisi fiscale

Onesta

Restituisce 100 mila euro Marco Pallotta ha dimostrato una grande onestà restituendo un Bot da 50 milioni di lire e 30 mila euro in contanti, trovati all’interno di un comò antico acquistato su internet. Quei soldi di certo gli avrebbero fatto comodo visto la sua attuale situazione di disoccupato. Rovigo Rugby

Una serie di scorciatoie che, non da oggi, sono all’origine dell’esplosione del debito pubblico e della scarsa competitività del ‘sistema Italia’. La crisi fiscale, in sintesi, è ciò che mette in discussione le stesse fondamenta del nostro patto sociale. La tassazione media delle imprese è arrivata al 68%. Il rapporto tra tassazione e debito pubblico ha raggiunto nel 2013 la percentuale record del 44%. Il cuneo fiscale si attesta nello stesso periodo ad oltre il 47%, un dato che è sopra di dodici punti rispetto alla media europea. Pochi dati che rendono evidente come questo carico crescente, all’interno di un meccanismo complessivo che penalizza l’impresa, senza riuscire ad aggredire il grosso dell’evasione né sostanzialmente toccare le rendite, rischi di frenare ogni possibile ripresa. Ma non si tratta solo di cifre e di statistiche, pur eloquenti. Imu, Tares, Tasi, Tari, Iuc... Cittadini e imprese devono fronteggiare una gabbia di regole e di obblighi burocratici che sono spesso espressione di un sistema basato ancora sul primato di un sapere giuridico-formale, che fabbrica e implementa norme ambigue, stratificate, di difficile lettura e di ancor più difficile interpretazione, con il risultato di accrescere esponenzialmente il grado di discrezionalità (e di conseguenza il potere) delle amministrazioni ai diversi livelli. Emaniamo leggi, schemi, regolamenti, monumenti cartacei, ma non sappiamo semplificare e non sappiamo ‘delegificare’. E’ la politica tutta ad essere in questione. Allentare il patto di stabilità, liberando risorse per gli investimenti - come è stato annunciato dal governo - è soltanto il primo passo. La battaglia per una fiscalità più equa e per uno stato più vicino ai cittadini non potrà essere combattuta senza un profondo rinnovamento della macchina burocratica: un rinnovamento che richiede decisioni nette e implica il superamento di mentalità e di culture molto radicate negli apparati, un nuovo approccio alla gestione dei conti e della spesa pubblica, un modo di guardare ai problemi che non sia semplicemente il riflesso di un’ottica meramente contabile, ma capace di produrre previsioni, di elaborare scenari credibili e di confrontarsi in maniera dinamica con la complessità dell’economia reale. Forse è questa la sfida più difficile per Renzi e per chiunque voglia prepararsi a governare questo Paese, lasciando ad altri la scommessa su uno sfascio generalizzato. Onorevole Diego Crivellari

Concadirame

300 famiglie chiedono il cimitero

E’ arrivata sul tavolo della Giunta comunale di Rovigo la richiesta, da parte 300 famiglie, di ampliamento del cimitero della frazione di Concadirame. Una richiesta che i residenti reiterano dal lontano 1985 e che finora è stata inascoltata, purtroppo però ora mancano i posti per loculi e per la creazione di cappelle di famiglia.

Appuntamenti in corte

Un’estate di eventi

Da oggi l’informazione locale sempre con te

“Cuore rossoblù” nell’album dei Marmaja “Cuore rossoblù”, l’inno del “Rugby Rovigo” è entrato a far parte dell’album recentemente registrato dai Marmaja e prodotto da Latlantide. Un brano orecchiabile ed un video accattivante con protagonisti non solo musicisti e cantanti, ma anche gli stessi giocatori della Vea FemiCz Rovigo e i supporter dei Bersaglieri: un omaggio che il celebre gruppo dei Marmaja ha voluto fare alla passione di Rovigo per la palla ovale. Ci è piaciuto – spiegano i componenti della band musicale - avventurarci nella passione sportiva che storicamente fa risplendere il nostro Polesine ed il suo capoluogo: il pulsare energico e costante del ‘Cuore Rossoblu’ per il nostro ‘squadrone’ di rugby”. Il Cd è disponibile negli esercizi commerciali della città (quelli con la locandina a lato, ndr) e in club house allo stadio Battaglini e presso la sede delle Posse Rossoblu nella tribuna Lanzoni.

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E’ partita la settima rassegna Appuntamenti in Corte, il cartellone di eventi che per tre mesi estivi proporrà concerti dal vivo e spettacoli teatrali ambientati in suggestive ville antiche, corti rurali o nelle vicinanze del mare. Molte le serate in calendario tutte ad entrata libera. Per il mese di giugno: l’8 a Rovigo alle 21.15 con concerto lirico nel Cortile ex Vescovado, il 14 nell’area portuale di Goro mercato ittico alle 21 concerto di percussionisti. Sempre il 14 ad Adria alle 21.15 in piazzetta Casellati esibizione del coro Soldanella. E ancora il 25 a Porto Tolle alle 21.30 in Corte Agripadana concerto Gruppo P-51 Airplanes, il 28 a Taglio di Po alle 21 musica live dei gruppi giovanili locali. Il programma su www.bancadria.it.

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Regione

Rovigo politica Masin: “Prima il bilancio e poi la sfiducia”

disoccupazione

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Nel rodigino l’8,6% è senza lavoro

turismo La svolta green della città

6 luglio

europee Il Veneto svolta a sinistra

Trasporti

“Tutt’in piazza Rovigo

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Treno: viaggiare costa di più pag.

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cultura Apre la Biennale Architettura

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Il 6 luglio torna, come ogni prima domenica del mese, l’appuntamento con “Tutt’in piazza Rovigo”, la giornata con i negozi del centro aperti. Dalle 18.00 alle 24.00, sei ore di sconti.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Questa edizione raggiunge le zone di Rovigo per un numero complessivo di 15.317 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 maggio 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese LA NUOVA IMPOSTA Scadenza del 16 giugno confermata solo per il Comuni, nel Veneto 4 su 10, che hanno deliberato le aliquote prima del 23 maggio. Per tutti gli altri invece si pagherà in autunno, a settembre o più probabilmente ad ottobre. I dubbi dell’Anci sulle modalità di calcolo della nuova imposta, l’ira dei “sindaci virtuosi” che denunciano la nuova incongruenza

Paga e Tasi: quando i rit

di Nicola Stievano

Quasi tutte le giunte hanno confermato l’aliquota del 2,5 per mille con l’introduzione di numerose detrazioni

Massimiliano Barison: “Come con la mini Imu ancora una volta i cittadini dei comuni virtuosi sono penalizzati”

C

hi paga a giugno, chi a luglio e chi a settembre o forse ottobre: calendario differenziato per la Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili introdotta fra le scadenze fiscali di quest’anno. I Comuni erano chiamati a deliberare le aliquote, da applicare sulla rendita catastale dell’abitazione o dell’immobile, entro il 23 maggio. Ma la concomitanza con le elezioni amministrative del 25 maggio ha spinto molti sindaci a rinviare il provvedimento di alcune settimane. Così, con il solito provvedimento dell’ultima ora che ha fissato uno spartiacque tra chi aveva già preso delle decisioni e chi no, come era accaduto lo scorso anno per la “mini Imu”, il Governo ha stabilito che nei Comuni dove si era riusciti a fissare le nuove aliquote entro il 23 maggio si pagherà al termine previsto del 16 giugno mentre i contribuenti residenti negli altri comuni pagheranno il 16 settembre, anche se con tutta probabilità questa scadenza verrà fatta slittare di un altro mese, il 16 ottobre. In Veneto sono 242 su 581, il 41 per cento, i Comuni che hanno già fissato l’aliquota, nei quali pertanto si dovrà pagare subito, il 16 giugno. Ci sono anche tre capoluoghi di provincia, Treviso, Venezia e Vicenza, così come molti Comuni in provincia di Treviso e di Padova. Anche in questa occasione non verranno spediti a casa dei bollettini ma saranno

imu per seconDe case e negozi

E’ tempo di versare il primo acconto per i proprietari

L

’Imu è viva e vegeta. Non si paga per la prima casa ma per gli altri fabbricati e terreni le aliquote sono le stesse dell’anno scorso. E il 16 giugno scadono i termini per il pagamento della prima rata. Devono pagarla tutti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale non di lusso o assimilati. Sono considerate case di lusso quelle di categoria catastale A/1, A/8 e A/9, sono assimilate alle abitazioni principali quelle degli appartenenti ai corpi militari e civili e al personale delle prefetture trasferiti che per motivi di servizio sono domiciliati in comuni diversi da quelli in cui hanno l’abitazione. Sono inoltre esentati, ma solo se il comune lo prevede nella sua delibera, le persone ricoverate in casa di cura, le abitazioni date in comodato a un figlio o a un genitore purché l’abitazione abbia rendita catastale inferiore a 500 euro e il comodatario un Isee inferiore a 15 mila euro, le case possedute da italiani residenti all’estero. La data del 16 giugno non è vincolante per il comune che può scegliere anche un’altra scadenza, anche se la stragrande maggioranza dei Comuni veneti ha confermato questa scadenza. I conti della prima rata vanno effettuati sulla base delle aliquote decise dalle singole amministrazioni per il 2013 anche se vi fosse già una delibera per quest’anno. Anche in questo caso gli uffici comunali sono a disposizione dei contribuenti per il calcolo dell’Imu. Nei prossimi mesi comunque i sindaci, e anche i cittadini, si aspettano indicazioni per uniformare e unire sotto un’unica voce la Tasi, l’Imu e la Tari, la tassa sui servizi ambientali. Un fatto è certo, i contribuenti dovranno continuare a mettere mano al portafoglio.

i contribuenti a dover calcolare la tariffa in base alle aliquote stabilite dalle singole amministrazioni. Ovviamente tutti i municipi hanno previsto uno sportello dedicato e aperture straordinarie proprio per andare incontro alle esigenze dei cittadini - contribuenti, chiamati ancora una volta a mettere mano al portafoglio e anche ad impiegare del tempo, per pagare quando dovuto. La maggioranza dei Comuni ha deciso di confermare l’aliquota del 2,5 per mille, anche se non sono mancate le eccezioni, come nel bellunese dove diversi sindaci hanno deciso di deliberare un’aliquota zero, per non far pagare nulla, almeno per questa prima rata. A complicare il quadro è il fatto che la procedura per la determinazione della tassa è estremamente complessa e anche per questo oltre la metà dei Comuni veneti ha preferito rimandare l’approvazione delle aliquote nelle prossime settimane, anche se dalla nuova tassa, comunque, non si scappa. “La coincidenza con le elezioni ha indotto molte giunte e consigli comunali a procrastinare la decisione sulle aliquote - spiega il presidente della consulta finanza locale di Anciveneto, Diego Marchioro - Viste le condizioni economiche di molte famiglie, per loro il rinvio è comunque una boccata di ossigeno. Per far fronte agli eventuali ammanchi nelle casse comunali, ci aspettiamo un

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anticipo di tesoreria da parte del Governo”. “La Tasi è di fatto una riedizione della vecchia Ici, cioè un pesante salasso su un bene primario come la casa –commenta sconsolato il presidente dell’Anci regionale Giorgio Dal Negro -. Se non altro è positivo che il Governo permetta di pagare la tassa non solo a giugno ma anche nei prossimi mesi. Quanto al ruolo dei Comuni, - aggiunge Dal Negro - mi auguro che la gente capisca che non siamo i gabellieri dello Stato. Gli amministratori comunali dovranno lavorare molto per far capire la situazione finanziaria degli enti locali ai cittadini”. . Molto critico nei confronti della questione Tasi è il sindaco di Albignasego, nel padovano, Massimiliano Barison, già a capo del movimento dei “sindaci virtuosi” che si era mobilitato dopo la beffa della “mini Imu”. “Anche in questa occasione i cittadini dei Comuni virtuosi, che hanno rispettato la legge, verranno penalizzati. Non capisco perché il rinvio non potesse riguardare tutti i Comuni invece di ripetere un copione ormai costante e applicando un trattamento che penalizza i Comuni virtuosi. Fra l’altro dove la Tasi non è stata ancora determinata, lo Stato dovrà anticipare i soldi perché altrimenti i Comuni non saranno nemmeno in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti. Insomma, siamo alle solite”.

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Argomento del mese 5 Scadenze

tardatari la fanno franca Semplificazione Da giugno sono partite le nuove regole

Pagamenti alle Pubbliche amministrazioni in forma elettronica

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ovità in arrivo per la pubblica amministrazione e i pagamenti per evitare che qualcuno evada il fisco e anche per semplificare le operazioni sempre contorte ed astruse come da tradizione della burocrazia italiana. Un passo in avanti è stato fatto nella direzione dei paesi più avanzati. E’ partito infatti lo scorso 6 giugno, l’obbligo di fattura elettronica per i pagamenti della P.A. D’ora in avanti, quindi, ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di assistenza e previdenza non potranno più accettare le tradizionali fatture emesse in forma cartacea. Dal 2015, inoltre, l’obbligo si estenderà alla totalità delle PA. D’ora in poi imprese, fornitori e professionisti dovranno tenere conto del fatto che, dal momento che la norma si applica ai ministeri, si dovrà intendere con essi anche tutti gli organi e gli enti che vi fanno riferimento come, per esempio, scuole, istituti di formazioni o centrali di polizia. E’ bene, inoltre, ricordare che è previsto un trimestre di transizione in cui le PA. potranno accettare fatture cartacee esclusivamente nel caso in cui siano state emesse prima della data del 6 giugno. Lo scambio tra partite Iva e l’ente pubblico, inoltre, sarà gestito dal “Sistema di interscambio” coordinato dall’Agenzia delle Entrate che, ricevuta la fattura da parte dei privati provvederà a inoltrarla all’ufficio specifico. Il Sistema, poi, ricevuta la fattura provvederà a rilasciare a chi l’ha emessa una ricevuta di consegna per certificare che, effettivamente, è stata ricevuta dall’ente pubblico. Dove, invece, il recapito non fosse andato a buon fine, il Sistema segnalerà l’esito negativo.

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La denuncia della Cgia di Mestre

“Un ingorgo fiscale estivo” T

asse in arrivo e non solo Tasi. Tra giugno e luglio infatti nelle casse dello stato sono previsti oltre 75 miliardi di euro. Il presidente della Cgil di Mestre lancia l’allarme, perché si tratta di un vero e proprio stress fiscale per famiglie ed imprese. Tra giugno e luglio, fa sapere la Cgia con il suo presidente Giuseppe Bortolussi, i cittadini e le imprese italiane saranno chiamati a onorare ben 29 scadenze fiscali. Al netto del gettito riconducibile ai contributi previdenziali, si stima che nelle casse dello stato entreranno oltre 75 miliardi di euro di tasse: 40 miliardi versati dalle famiglie e 35 dalle imprese. Come si è arrivati a stimare un gettito complessivo pari a oltre 75 miliardi di euro? L’Ufficio studi della Cgia di Mestre si è basato sui dati statistici del 2013: considerando le principali novità normative introdotte nel 2014, si può così affermare che tra il mese di giugno e quello di luglio entreranno nelle casse dello Stato oltre 75 miliardi di euro. Si arriva a questa cifra considerando il gettito realizzato negli anni scorsi delle seguenti imposte: Irpef, Ires, Iva e stimando il gettito dell’Imu e della Tasi. In questo importo rientrano anche i diritti camerali e il gettito atteso dalla rivalutazione dei beni di impresa, delle partecipazioni e dei terreni. Non si è considerato il gettito riconducibile ai contributi previdenziali. Bortolussi da questo punto di vista è chiaro. “Sfiancate dalla crisi e sempre più a corto di liquidità – dichiara – c’è il pericolo che molte famiglie e altrettante piccole imprese non riescano a superare questo vero e proprio stress test fiscale”. Ma andiamo nel dettaglio dell’analisi fatta dall’associazione artigiani di Mestre. Gli appuntamenti più importanti di giugno riguarderanno infatti il versamento delle imposte e dei contributi risultanti dal Modello Unico: ovvero Irpef, Ires, contributi previdenziali sia a saldo che in acconto. Inoltre, bisognerà pagare la prima rata dell’Imu, della Tasi e in molti Comuni anche la rata della Tari (la nuova tassa sull’asporto rifiuti). Per quest’ultimo tributo, saranno i sindaci a decidere il numero e le scadenze delle rate. A giugno, inoltre, dovranno essere onorati i versamenti mensili relativi alle ritenute Irpef, sia dei dipendenti sia dei lavoratori autonomi, il pagamento dei contributi previdenziali e dell’Iva riferita al mese precedente. Sarà possibile spostare a luglio il versamento degli importi risultanti dalla dichiarazione dei redditi con l’aggravio di uno 0,4%. Sempre a luglio i contribuenti dovranno eseguire il versamento Irpef dei lavoratori dipendenti e degli autonomi, i contributi previdenziali e il pagamento dell’Iva del mese precedente. “Oltre all’imponente sforzo economico che nel prossimo bimestre famiglie e imprese saranno chiamate a sostenere – prosegue Bortolussi – i contribuenti italiani dovranno sopportare anche un costo aggiuntivo legato alla burocrazia che attanaglia queste operazioni. Secondo una nostra elaborazione su dati della Banca mondiale, per pagare le tasse in Italia, e quindi in Veneto sono necessarie 269 ore all’anno, pari a 33 giorni lavorativi. Nell’area dell’euro solo il Portogallo registra una situazione peggiore della nostra”. Intanto le riforme vanno avanti a passi più o meno veloci anche d’estate. Il viceministro dell’Economia, Luigi Casero che, nel corso di un’audizione di fronte alle commissione Finanze e Camere del Senato, ha spiegato che il primo pacchetto contenente tre decreti attuativi della delega sarà pronto per fine giugno. I provvedimenti riguarderanno la semplificazione, il catasto e il 730 precompilato. In particolare, obiettivo fondamentale della riforma del catasto – che sarà completata entro fine anno – sarà garantire l’equità nella tassazione degli immobili. Per raggiungere lo scopo, sarà ridefinito il funzionamento delle commissioni censuarie. Alessandro Abbadir


6 Rovigo Cambio di rotta Piva prende le distanze dai forzisti di Marangon

Rimpasto di giunta per rafforzare la maggioranza L’asse Lega- Coppola è Il nuovo collante. Il consigliere Michele Capanna, in quota Lega Nord di Francesca De Luca

Matteo Masin

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nnesimo rimpasto di giunta per Piva. Dopo la consegna delle dimissioni, poi ritirate, sembra che il primo cittadino di Rovigo sia riuscito, al momento, a trovare la quadra della sua maggioranza. In compenso il consenso popolare sembra essere bassissimo: troppi rimpasti, troppi cambiamenti, troppa attenzione ai ruoli e poca ai problemi dei cittadini, sono alcune delle critiche più comuni che vengono mosse contro l’amministrazione. L’ultimo consiglio comunale è stato sicuramente interessante ed utile a capire le nuove collocazioni. Il presidente Avezzù ha presentato il nuovo consigliere Michele Capanna, in quota Lega Nord, subentrato al posto del neo assessore Simone Bedendo. Capanna si è appellato al sindaco chiedendo di farsi “garante della conclusione di questa crisi” e auspicando “che questa maggioranza provveda a mettere mano a iniziative per la città” perché “i cittadini sono stufi di questa situazione e noi consiglieri vogliamo dare loro risposte concrete”. Grazie anche ai militanti della Lega per Tosi, Piva prende le

NEWS

Roana reputa sconsiderata la scelta del primo cittadino distanze dal Forza Italia di Marangon, Mainardi e Gasparetto per sposare l’altra linea forzista, quella di Bimbatti ed Isi Coppola. Gli assetti, ad oggi, alla luce di quella che è l’ex maggioranza, appaiono abbastanza chiari: Michele Brusaferro, Valter Roana e Nicola Settini hanno lasciato la maggioranza. Continuano a far parte del gruppo misto, invece, Michele Martinello e Alessandro Zan-

forlin d’Isanto. I consiglieri non aderenti ad alcun gruppo sono dunque Renzo Bellinello, Valter Roana, Giuseppe Scaramozzino, Nicola Settini, Monica Nale e Vani Patrese. Nel Pdl rimangono Paolo Avezzù, Giacomo Sguotti, Claudio Boreggio, Claudio Paron e Rinaldo Salvan. Per quanto riguarda invece la Lega Nord, al fianco di Piva rimangono Antonello Contiero e Michele Capanna. Per la lista “!Una squadra per il cambiamento” rimane Michele Brusaferro. Renzo Ongano lascia l’ex Pdl pur continuando a ritenersi un uomo della maggioranza. Renzo Bellinello, invece, lascia la Lega per entrare in Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale. Roana reputa sconsiderata la scelta del primo cittadino di puntare sull’asse LegaCoppola e non capisce come il sindaco possa permettersi di “perdere in un colpo solo oltre duemila voti”. Qualunque siano gli assetti, e qualunque saranno gli scenari futuri, di certo c’è che la nuova maggioranza dovrà lavorare sodo per riacquistare la fiducia del cittadini.

Si approvi il bilancio e poi la sfiducia

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opo il primo consiglio comunale con la nuova maggioranza, le considerazioni della minoranza non tardano ad arrivare. “Al di là della presenza quasi totale della Maggioranza - sottolinea Matteo Masin, rappresentante di Sinistra e frazioni – è che, sebbene bastassero 11 consiglieri di maggioranza per garantire il numero legale, pareggiando, nel contempo, le presenze dei consiglieri di opposizione, quello che ha stupito di più è stata la compattezza, al momento del voto di ogni singolo argomento all’ordine del giorno, di quegli stessi consiglieri che, finora, si erano sottratti, a turno, per rimarcare la loro singola posizione”. La prima osservazione viene mossa nei confronti dell’esponente leghista Contiero, il quale “per la prima volta, da tempo immemorabile, è rimasto in aula, dall’inizio fino alla fine dei lavori”. Questa assoluta compattezza ritrovata, secondo Masin “potrebbe voler dire che i più riottosi nel centrodestra dopo la sonora batosta elettorale subita pochi giorni fa, hanno realizzato che il Partito democratico potrebbe benissimo fare a meno di “aiutini”, essendo in grado, ora come ora, di portare a casa la vittoria, in caso di elezioni comunali, senza aver bisogno di nessuno. Soprattutto – continua - potrebbe voler dire, che le due fazioni avverse (Isi e Marangon - Mainardi) temono che, se si dovesse spaccare veramente la corda, sarebbe la fine politica del Centrodestra, almeno per i prossimi 10 anni”. Per quanto riguarda l’ipotesi di un ritorno alla raccolta delle 17 firme necessarie per la sfiducia, la posizione di Masin non cambia di una virgola rispetto ad un mese fa. “Infatti - conferma l’esponente di minoranza più passa il tempo, più mi convinco che bisogna assolutamente approvare un bilancio”. Secondo il consigliere di minoranza, dunque, è fondamentale che Piva non cada prima dell’approvazione del bilancio. “Nel caso si arrivasse prima al commissariamento – spiega – credo che nessun funzionario si assumerebbe la responsabilità di autorizzare spese che non fossero obbligatorie. Con buona pace di tutti coloro che ogni giorno maledicono la condizione orribile delle nostre strade, i tagli ai servizi, i ritardi nell’erogazione di contributi e molto altro ancora”. Ma.Ce.

Michele Martinello è il nuovo presidente di Asm Set

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a questione del Cda di Asm-set sembra essere conclusa. Molti neppure lo ricorderanno ma la vicenda della crisi di giunta di Piva, con relative dimissioni, è partita da una questione legata alla possibilità di vendita delle quote di Asm spa (51%) ad Ascopiave (49%). In molti si opposero alla vendita, e non solo dalla minoranza. Anche il “fuoco amico” colpì Piva. Al di là della minoranza, infatti, alcuni consiglieri comunali di maggioranza si dichiararono assolutamente contrari alla vendita, osteggiandola, giustificando la propria posizione con la mancata ricerca di altre soluzioni da parte dell’amministrazione. I consiglieri che si opposero alla vendita sono Monica Nale, Giuseppe Scaramozzino, Antonello Contiero e Aldo Guarnieri. A fine maggio, intanto, Asm ha rinnovato, in una “riunione lampo”, durata poco meno di mezz’ora, il proprio cda. Michele Martinello di Lega per Tosi, è stato eletto presidente della partecipata. Entro a far parte del consiglio di amministrazione anche Antonello Contiero, già presidente dell’interporto. Viene confermato amministratore delegato Giovanni Gulli, mentre Monica Nale viene individuata come presidente dei revisori dei conti. Con lei ci sono anche Pietro Basciano (di nomina Ascopiave) e Gabriele Fabbri. Viene riconfermata anche Elena Chiarion, politicamente vicina a Scaramozzino. “Auguro buon lavoro al nuovo cda. –

Michele Martinello

Massimo Bergamin, ex presidente, ringrazia e si dice soddisfatto del lavoro fatto dice Massimo Bergamin, ex presidente di Asm Set ed ex braccio destro di Contiero - Ringrazio i soci, il cda con cui ho lavorato, il direttore generale e tutti i dipendenti che mi hanno consentito di portare a termine il lavoro in funzione delle deleghe. Ho portato l’azienda ad aiutare il Polesine, le famiglie bisognose; Asm set si è contraddistinta per il sostegno indistinto allo sport e agli stuMa.Ce. denti. Il solco è tracciato”.



8 Rovigo

Cultura veneta 15

Imposte comunali Il consigliere del Pd Borsetto ha parlato delle sue perplessità sul prelievo

Tasi a settembre, timori per una stangata La tassa sui servizi indivisibili rappresenta un’incognita per molti comuni. Pagherà anche chi è in affitto di Fortunato Marinata

C

i risiamo. Parlando di Tasi viene in mente l’Imu, sia perché la confusione per il suo pagamento è la stessa di un anno fa per i tributi sulla prima casa, sia perché insieme alla Tari fa parte della Iuc: l’Imposta unica comunale, che di unico ha davvero poco. Il tributo, infatti, non è altro che la somma di Imu (la tassazione sulla proprietà dell’immobile, dovuta per le seconde case), Tari (tassa sui rifiuti) e Tasi (imposta sui servizi indivisibili). Una definizione precisa su cosa si intende per servizi indivisibili non esiste, ma le amministrazioni comunali hanno interpretato come tali: l’illuminazione pubblica, lo sfalcio e la manutenzione del verde pubblico o i servizi cimiteriali. Qualcuno si è spinto anche alla polizia locale. Comunque, le amministrazioni comunali sono all’opera per darsi un regolamento, proprio per decidere cosa far rientrare tra i servizi indivisibili e che aliquota chiedere per coprire la spesa del loro ottemperamento. Si pagherà sulla base della rendita catastale dell’immobile in cui si abita, proprio come l’Imu, a prescindere (e qui sta la novità) se del determinato immobile si è proprietari oppure semplici inquilini. Insomma pagherà anche chi è in affitto, in ragione di una percentuale che varia dal 10 al 30% dell’importo complessivo. Il rapporto giusto lo deciderà il municipio, il quando invece è stato oggetto di varie proroghe. Pagheranno entro il 16 giugno i cittadini di quei comuni che hanno deliberato le aliquote entro il 23 maggio scorso, il 16 settembre tutti gli altri comuni. Rovigo è tra questi ultimi, nel senso che a palazzo Nodari non è ancora stato deciso nulla, anche se qualcuno già annuncia che il prelievo sarà in ragione di aliquote al massimo. Di questo parere è il consigliere del Pd Vanni Borsetto, anche perché il Sindaco in questi termini si sarebbe espresso. “Credo che il Sindaco di Rovigo dovrebbe copiare dal collega di Adria e non imporre la TASI al 3,3 per mille come preannunciato. Sarebbe davvero singolare vedere un centrodestra il quale prima

Nella foto piccola il consigliere del Pd Vanni Borsetto

saluta con entusiasmo la soppressione dell’IMU prima casa e poi, dove governa, impone tasse da capogiro. Fa bene l’APE a mettere le mani

Iuc: Imposta unica comunale, che di unico ha davvero poco avanti e proponendo una riduzione della TASI. Al punto in cui siamo con la crisi economica ritengo sbagliato colpire il mondo dell’edilizia e del commercio veri cardini per un rilancio dell’economia. Se è vero che il prossimo consuntivo darà un avanzo di oltre un milione di euro sarebbe bene dare un segnale nell’ottica della riduzione della pressione fiscale come ha sempre proposto il PD. Dire, come fa il Sindaco Piva, che l’avanzo servirà a coprire precedenti errori del centrodestra (vedi lodo ex piscina Baldetti) oppure che in una città non si riescono più a far multe sulla velocità perché tutti i cittadini rispettano i limiti è la dimostrazione che questa Giunta oltre a non avere una maggioranza non

ha nemmeno un idea sul come proseguire”. Comunque sia consigliere Borsetto mi dica il suo punto di vista su questa Tassa comunale: in alcuni comuni sarà più alta dell’Imu, in altri si pagherà a giugno in altri ancora a settembre. Il governo guidato dal leader del Pd, Matteo Renzi, ha creato la solita confusione che non permetterà agli amministratori un prelievo mirato sulle effettive necessità del bilancio? In questo modo saranno sempre i cittadini a rimetterci? “Premetto che alcuni Comuni dimostratesi virtuosi nel 2011 (Governo Monti) applicando l’IMU prima casa al 4 x mille (es: Ferrara) saranno costretti, falcidiati dai tagli statali, ad applicare il massimo (3.3 x mille) della Tasi: si troveranno paradossalmente contro la loro volontà iniziale di abbassare la pressione fiscale di fronte ad un atteggiamento vessatorio nei confronti dei loro amministrati . Ovvero togliere l’IMU in quei Comuni non è servito a nulla. Anzi. Questione che non si pone per Rovigo dove il Sindaco ha già preannunciato in “coerenza” con il passato aliquote massime su tutto. Se ciò, a maggior ragione, viene raffrontato con l’avanzo di 1,2 milioni di Euro del 2013

Editoriale

Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir

segue da pag.

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Persone ai vertici delle istituzioni e di primo piano dell’imprenditoria che stando alle accuse della magistratura, corrompevano o intascavano mazzette legate alla realizzazione del Mose. Tangenti che servivano per finanziare le loro campagne elettorali o direttamente per arricchirsi personalmente. Gli scossoni non mancheranno a livello politico. Già si reclama a gran voce una veloce rottamazione della vecchia classe dirigente dei partiti. A Venezia il terremoto ha investito il Comune. E lo scandalo rischia di allargarsi ad altri grandi opere: il Passante e le bonifiche ambientali di porto Marghera. La corruzione solo nella nostra regione sarebbe costata dalle prime stime emerse dalle indagini, centinaia di milioni di euro. Soldi pubblici sottratti alla collettività, ai giovani ai disoccupati, agli anziani. Il Veneto e l’Italia sono ad un bivio : o cambiare radicalmente mentalità (anche con l’aiuto di normative più stringenti in termini di assegnazioni di appalti e trasparenza amministrativa) e considerare la corruzione una piaga che blocca la ripresa e toglie soldi dalle tasche di tutti, o continuare in questa maniera tra il discredito di tutti. Discredito che influenza soprattutto degli investitori esteri che in Italia ci metteranno piede sempre meno visto l’andazzo. Se le accuse verranno confermate con le condanne, chi ha rubato deve restituire il maltolto. Da qui si può ripartire, con la consapevolezza soprattutto dopo una recessione come quella degli ultimi 7 anni, che chi ruba, ruba dalle tasche di tutti. Non fa un danno ad una entità statale astratta e lontana, ma porta via soldi agli asili, agli ospedali (a cui magari come amministratori propongono tagli), alle forze dell’ordine, alle pensioni degli anziani. Forse, mutuando uno slogan politico, è la volta buona. E’ la volta buona che corruzione e malaffare diventano irreversibilmente intollerabili . viene spontaneo chiedersi: perché accanirsi sulle tasche dei cittadini di Rovigo? Come si può amministrare un Comune in questo modo?”.

Borsetto: “Per alcuni comuni il taglio dell’Imu è stato inutile” Per quanto riguarda la forbice a carico degli inquilini? Secondo lei verso che percentuale si orienterà la maggioranza Piva? E secondo lei invece, quale dovrebbe essere? “Rispetto alle date è noto che a Rovigo si va verso il pagamento unico della TASI a settembre: ci sarà tempo per decidere nelle prossime settimane. Come opposizione presenteremo emendamenti per ridurre la pressione fiscale nei confronti soprattutto delle famiglie più bisognose. Il Regolamento è già stato approvato ma riguarda le modalità e non tratta tariffe. Quanto pagheranno gli inquilini non è noto. Aspettiamo le tariffe della Giunta. Noi

come PD, ripeto, emenderemo a favore delle famiglie a maggior ragione per gli inquilini”. Come Pd che posizione adotterete in merito a quanto si sta andando profilando per le imposte comunali? “Proponiamo misure mirate al risparmio come ad esempio l’installazione del fotovoltaico sugli edifici pubblici, taglio alle consulenze ed ai tetti dirigenziali, riduzione dei costi della macchina burocratica ed ad una maggiore attenzione nella ricerca di finanziamenti. Nulla di straordinario. Un pò quello che hanno fatto tutti i Comuni e che in 3 anni questa Giunta ha ignorato. Faccio un esempio più concreto ritornando all’avanzo 2013 preventivato su 1.2 milioni di euro: se è vero che il lodo Baldetti (arbitrato sulla permuta tra l’ex Piscina di via porta Adige ed nuovo Polo Natatorio di Via Porta Po) inciderà alle casse comunali per 1,4 milioni di euro, perché non si cercano le cause e paga chi commise l’errore in quell’atto di permuta (2005) destinando i soldi dell’avanzo per un alleggerimento della pressione fiscale applicando la TASI al 2.5 per mille con relative detrazioni per le persone meno abbienti?”


Rovigo 9 Economia Attrattività fiscale per le imprese

Rovigo quarta nella classifica di Confartigianato I costi per gli oneri di urbanizzazione sono bassi nel capoluogo, ma le imposte e il servizio idrico sono tra i più alti in Veneto di Melania Ruggini

A

liquota Imu, addizionale Irpef e tariffa dell’acqua alte, ma oneri di urbanizzazione più bassi del Veneto: è così che Rovigo si piazza quarta per attrattività fiscale nella classifica regionale. A diffondere questi dati è l’Ufficio studi della Confartigianato Imprese Veneto, che ha condotto un’analisi basata sull’indice di attrattività fiscale: Treviso guida la classifica, mentre Padova è il fanalino di coda. Tale studio non si limita a monitorare quanto i comuni chiedano alle imprese, ma cerca di tracciare un nuovo confine utile per chi debba programmare nuove decisioni di politica economica e fiscale. Il gruppo campione composto dai 7

Disoccupazione

Il comune capoluogo che risulta più attrattivo dal punto di vista fiscale è Treviso comuni capoluogo è rappresentativo del 21,3% del totale delle imprese venete con 105.182 unità, di cui 20.877 imprese artigiane. A parlarne è il presidente di Confartigianato Rovigo, Marco Marcello: “Non vogliamo puntare il dito contro nessuno ma scattare una fotografia per aiutare le imprese a fare una valutazione il più possibile oggettiva dei territori. Dobbiamo fare il

massimo per mantenere l’attrattività dei territori, ricordando che le piccole aziende non vogliono delocalizzarsi e il piccolo artigiano non può nemmeno licenziarsi”. Per la creazione di tale indicatore sintetico di tassazione, l’Ufficio Studi di Confartigianato ha preso in considerazione le seguenti variabili dell’anno 2013: aliquota Imu, aliquota addizionale comunale Irpef, Tares, oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, tariffa di servizio idrico integrato e tariffa fognature e depurazione. Come spiega Marco Marcello: “Dal momento che tali variabili non sono direttamente comparabili a causa delle diverse unità di misura, è stato creato un indicatore elementare

L’8,6% è senza lavoro, nel capoluogo rodigino uno dei migliori dati

L

a disoccupazione italiana a febbraio vola al nuovo tasso record del 13%: si tratta del livello più alto rilevato dall’Istat sia dall’inizio delle serie mensili, nel gennaio 2004, sia delle trimestrali, a inizio del 1977. Secondo i dati elabo-

normalizzato delle diverse variabili per ciascun comune. Si sono ottenuti, quindi, dei valori che vanno da 0 a 100: se uguale a 100, l’aliquota/ tariffa è minima e quindi l’attrattività è massima”. Nella classifica finale il comune capoluogo che risulta più attrattivo dal punto di vista fiscale è Treviso, con 85,48 punti. Il comune meno attrattivo risulta essere Padova, con 64,63 punti. Valori al di sotto della media si riferiscono anche a Rovigo con punti 69,83 e Venezia con punti 66,22. Rispetto all’IMU , tra i 7 comuni capoluogo, Rovigo e Venezia sono quelli con aliquota IMU più elevata (1,06% entrambi). Il comune più “vantaggioso” relativamente al tributo sui

rati da Manageritalia e Astra Ricerche, sulle statistiche Istat del 2013,Trentino Alto Adige (12,4%), Veneto (17,4%) e Liguria (20,1%) sono le regioni migliori, mentre Sardegna (44,3%), Calabria (44,8%) e Sicilia (46%) sarebbero le peggiori. Secondo i dati, nel 2013, a fronte di una disoccupazione media nazionale del 12,2%, 11,5% per gli uomini e 13,1% per le donne, il Nord (8,4%) fa meglio del Centro (10,9%) e soprattutto

Nella foto il presidente di Confartigianato Rovigo, Marco Marcello rifiuti è Treviso (poco meno di 2 euro al metro quadrato). “In merito agli oneri di urbanizzazione invece - fa notare Marco Marcello - il comune più virtuoso è Rovigo (8,65 euro al metro quadro), mentre relativamente all’addizionale comunale Irpef, al contrario, Rovigo, assieme a Padova, Venezia e Verona mostrano le aliquote più elevate (0,8% tutti e quattro). Anche considerando la tariffa media relativa al servizio idrico il peggiore comune è Rovigo con 2,24 euro al metro cubo”.

del Mezzogiorno (19,7%). A livello regionale la migliore, con la disoccupazione più bassa, è il Trentino Alto Adige (5,5%), a seguire Veneto (7,6%) e Friuli Venezia Giulia (7,7%). In questa classifica il capoluogo rodigino si piazza bene, trovandosi al 35esimo posto su 110 capoluoghi, con l’8,6%. Le più colpite sono sempre le donne, con una media del 9,8%. Me.Ru.

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10 Rovigo Slow tourism Due itinerari dal cuore della città di Rovigo attraverseranno le aree circostanti

INIZIATIVE

La svolta green della città

Accademia dei concordi

Un’attenzione al green che mira a coinvolgere anche il turismo è quella che si evidenzia sempre più a Rovigo e in tutta la provincia grazie a aree verdi e progetti di slow tourism che sempre più coinvolgono non solo i cittadini ma anche turisti e enti territoriali di Martina Celegato

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elle scorse settimane tre aree verdi sono state delle poste troveranno spazio oltre agli alberi e il tappeto aperte dopo la riqualificazione avvenuta grazie al erboso già esistenti anche un insieme di pavimentazioni contributo del gruppo alimentare Alì Supermercati e strutture volte a rendere accogliente e funzionale lo che ha coinvolto i suoi clienti in un progetto green inti- spazio. L’area è stata progettata dallo studio Navarrini tolato “Un posto al verde”. I tre parchi, situati in via dei Architetti e realizzata dalla ditta Ediltea srl. Un’altra iniziativa “verde” andrà a celebrare la Donatori, via del Cimitero e via della Costituzione, che sono stati oggetto della riqualificazione diventeranno sce- vocazione ambientale della provincia di Rovigo che da nografia per incontri ed eventi di animazione per grandi sempre è un luogo privilegiato per chi ama stare all’aria aperta ed esplorare queste zone e piccini e rappresentano dei veri e così particolari in sella ad una bici propri polmoni verdi utilizzabili per Nei parchi alberi, diverse attività vista la presenza di area giochi per i più o altri mezzi totalmente green. Per il Bicitalia Day, che si è tenuto alberi adulti come ciliegi, alberi di piccoli, panchine e il primo giugno in tutta Italia, il giuda, frassini e aceri nonché area cestini in materiali gruppo di azione locale Polesine giochi per i più piccoli, panchine e ecocompatibili Delta del Po e Fiab ha programcestini in materiali ecocompatibili. Il gruppo Alì si occuperà della manutenzione delle aree per mato due percorsi ciclabili che mirrano alla riscoperta del il loro primo anno di apertura al pubblico, poi l’attività territorio del Polesine e della ruralità particolare e unica dovrà essere continuata dall’amministrazione comunale di queste aree. Due percorsi che potrebbero entrare a far parte di progetti più strutturati mirati alla rivalorizzazione con sue risorse. Un’altra area pubblica, meno verde ma sempre delle risorse ambientali e della loro tutela in funzione delall’aria aperta e pubblica, sarà invece aperta al pubblico la creazione di un’attrattiva unica nel suo genere per tunelle prossime settimane nel centro città. All’interno della risti di tutto il mondo. E un progetto al fine di un turismo piazzetta che separa il palazzo ex Enel e la sede centrale slow è già in cantiere con il Gal che mira a creare una

struttura completa nell’offerta cicloturistica attraverso la cura e tutela dei due percorsi e la realizzazione delle infrastrutture necessarie a renderli utilizzabili da tutti. Nel progetto è conteggiata, infatti, la creazione di spazi per la sosta e attrezzati per l’intervento e manutenzioni sulle bici nonché aree ristoro e zone pic nic che consentano di godere appieno del panorama e del paesaggio. Due itinerari da 50 e 75 km che, partendo dal cuore della città di Rovigo, attraversano le aree circostanti esplorando cultura, natura e senza trascurare l’enogastronomia.

La crisi della cultura si combatte insieme

L

’Accademia dei Concordi, istituzione culturale di Rovigo non si stanca di proporre alla cittadinanza iniziative coinvolgenti e sempre innovative che puntino a valorizzare il territorio e la sua cultura e storia e a inglobare al suo interno importanti collaborazioni con altre associazioni locali. Si è tenuto lo scorso 7 maggio l’incontro promosso proprio dall’Accademia con tutte le associazioni locali per la stesura di un calendario comune di iniziative per le quali l’istituzione ha messo a disposizione locali e proposte. Un incontro nato per mettere insieme le forze e combattere la crisi che si sta abbattendo anche nel settore della cultura. All’incontro hanno preso parte diverse associazioni del territorio che hanno raccolto l’invito alla costruzione di una rete virtuosa di iniziative e alla proposta di comporre un calendario coordinato e ben gestito delle proposte. Dal 31 maggio all’1 giugno si è inoltre tenuta l’iniziativa Rovigo Racconta, promossa anche dall’Accademia dei Concordi in collaborazione con la Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Comune di Rovigo e sponsorizzato da Credem Banca e diretto dallo scrittore Mattia Signorini che volto proprio alla valorizzazione della città e dei giovani talenti che qui sono nati cresciuti ed ora lavorano. Durante i due giorni della manifestazione si sono tenuti importanti incontri con scrittori emergenti ed affermati di stampo nazionale che hanno riscosso successo e interesse. Un ottimo esempio di collaborazione e cooperazione a sfondo culturale che apre la strada a nuove iniziative e proposte atte a coinvolgere non solo il territorio ma anche le aree circostanti. Ma.Ce.

NEWS L’analisi dei fatti

Piscine Baldetti: la relazione che fa chiarezza

U

na questione spinosa che ha coinvolto l’amministrazione del capoluogo polesano è senza dubbio quella legata alle piscine Baldetti il cui ritardo nel contratto di vendita ha portato allo scatto di penali che sono arrivate a 7 milioni di euro da versare a Veneto Nuoto. Di tale cifra 1,4 milioni sono a carico del comune di Rovigo che, a quanto pare, non ha rispettato gli accordi previsti dal contratto. L’epilogo della questione è arrivato dalla relazione del consigliere comunale Silvia Menon che ha guidato le attività della commissione d’inchiesta che ha portato alla verifica amministrativa della faccenda che, nel dettaglio, va a tutelare l’alta dirigenza a scapito dei cittadini che attraverso l’ente pubblico si trovano a dover pagare un debito al quale non hanno contribuito. Il progetto delle piscine Baldetti, nato come project financing fra il Comune di Rovigo e Veneto Nuoto, prevedeva che al nulla osta per l’agibilità lo spazio sarebbe stato ceduto. Proprio il ritardo di 3 anni nella cessione ha portato alla nascita del debito nei confronti di Veneto Nuoto. La commissione d’inchiesta a riguardo, come ha specificato Menon nella sua relazione finale, non ha mirato a individuare i colpevoli di tale situazione ma semplicemente all’analisi dei fatti in funzione dell’evidenziare un vuoto normativo che non lascia corrispondere determinate responsabilità in base al ruolo ma che tutto si riduca al far pagare i cittadini per gli errori di ci stipula gli accordi. Ma.Ce.

Nuove assunzioni

Kermesse culinaria

Enel apre ai giovani

Appuntamenti con il gusto 2014

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S

5 giovani fra i 18 e i 30 faranno presto il loro ingresso nelle strutture di Enel spa di Badia Polesine e Rovigo. Nel dettaglio sette saranno destinati alla prima struttura mentre otto andranno a rinforzare le fila della sede rodigina. Contratti a tempo determinato che andranno a dare nuova linfa alle attività lavorative e occupazionali nel Polesine ma che rappresentano soprattutto un segnale di ripresa per l’economia messa così a dura prova negli ultimi anni. Fino a qualche settimana fa’ le speranze non erano certamente così rosee visto che si prevedeva una razionalizzazione delle risorse per l’ottimizzazione della spesa, ossia una diminuzione degli operatori a disposizione. Un progetto che aveva preoccupato non poco Diego Crivellari, deputato polesano, che aveva fin da subito verificato le intenzioni dell’azienda e il destino del polesine. Notizie che si sono presto tradotte in un nuovo investimento e nuove assunzioni che lasciano ben sperare in un positivo epilogo. L’area di Rovigo conta per quanto riguarda l’Enel operatori distribuiti sul territorio in maniera abbastanza uniforme con 52 unità a Rovigo stessa, 8 ad Adria, 2 a Porto Tolle e 14 a Badia Polesine. Le nuove 15 assunzioni preannunciate andranno a rendere ancora più efficiente il servizio permettendo inoltre di inserire nuovi giovani che a poco a poco andranno a rinforzare le competenze e arricchire il servizio a disposizione dei cittadini. Le assunzioni dovrebbero avvenire in tempi molto ristretti, indicativamente prima dell’estate. Ma.Ce.

i è conclusa il 6 giugno la kermesse culinaria Appuntamenti col gusto 2014 che anche quest’anno ha permesso ad appassionati e non di ripercorrere i sapori e i colori dei prodotti tipici polesani attraverso ricette tradizionali che li vedono protagonisti. Un momento di socializzazione e condivisione che ormai è divenuto consuetudine in tutta la provincia e che permette si riscoprire la storia e la cultura legata ai prodotti tipici locali. Il penultimo appuntamento, quello tenutosi lo scorso 23 maggio, ha riscosso ancora più successo di quelli precedenti legando i prodotti tipici e le saporite ricette alla cultura grazie alla mostra l’Ossessione Nordica che sarà fino a fine giugno a Palazzo Roverella. Il menù per questa occasione è stato preparato dagli chef della Tavernetta e al termine i partecipanti hanno potuto degustare i dolci della Pasticceria dei Frati di Mauro Cavallaro. Largo spazio hanno trovato anche i vini locali che sono andati ad arricchire la già nutrita proposta. Nell’occasione è stata proposta anche la degustazione di birre artigianali e del prosciutto crudo di Langhirano. La kermesse Appuntamenti con il gusto ha inaugurato la sua stagione 2014 lo scorso 31 gennaio a Bornio di Lusia per continuare poi con un appuntamento al mese. Le altre località rese protagoniste sono state Loreo, Adria, Ceregnano, Porto Tolle e Villadose. In ogni appuntamento molto spazio è stato dato alle ricette locali e alle degustazioni di prodotti artigianali provenienti da tutto il Veneto. Ma.Ce.



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Rovigo 13 Eventi in città Spettacoli, animazione, bancarelle, musica, degustazioni e shopping

“Nessun Dorma”, slitta al 18 giugno

Torna la “Notte bianca” che lo scorso anno aveva fatto il pienone, coinvolgendo tutto il centro cittadino con animazioni e spettacoli dalle 21.30 alle 2 di notte di Melania Ruggini

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’ fissata per il prossimo 18 luglio la notte bianca del “Nessun Dorma”. Spettacoli, animazione, bancarelle, musica, degustazioni e shopping. Torna la “Notte bianca” che lo scorso anno aveva fatto il pienone, coinvolgendo tutto il centro cittadino con animazioni e spettacoli dalle 21.30 alle 2. 
L’assessore Matteo Zangirolami ha effettuato i primi incontri di coordinamento con gli operatori del centro storico già da aprile e si dichiara soddisfatto. “E’ difficile trovare i giusti incastri per non creare doppioni di manifestazioni – ha spiegato l’assessore Zangirolami - per una serie di coincidenze abSabato 12 luglio

Premio Amnesty International Italia

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abato 12 luglio parte la XVII edizione di Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty. Un’anteprima in crocie- Max Gazzè ra nel Delta del Po che vede esibirsi Giorgio Barbarotta, vincitore nel 2010 del Premio della Critica al nostro festival, che accompagnerà con la sua musica il partecipanti fino a Scanno Cavallari. Nel frattempo è “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè il brano vincitore del Premio Amnesty International Italia, indetto nel 2003 da Amnesty International Italia e da Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente. La premiazione avrà luogo sul palco di Rosolina Mare domenica 20 luglio, nel corso della serata finale della XVII edizione di Voci per la libertà - Una canzone per Amnesty, festival che inizia il 17 luglio e propone anche il concorso dedicato agli emergenti.”Spesso capita di chiederci - racconta Max Gazzè - come un essere umano possa arrivare a compiere gesti atroci, quali siano i guasti che mandano in blocco il cervello e perché nessuno sia ancora riuscito a trovare il sistema per fermare la follia molto prima di quando è già troppo tardi. Facile che resti un pensiero come tanti che balena e sparisce per lasciar posto a qualcosa di più urgente. ‘Atto di forza’ è uno di quei pensieri, il racconto per immagini di una di quelle follie. Me.Ru.

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La locandina dell’iniziativa dello scorso anno biamo posticipato di un mese la notte bianca del “Nessun Dorma” che si farà il prossimo 18 luglio. Poi abbiamo optato per i giovedì sera I love shopping ed infine riproporremo Musica al bar”. Gli esercenti hanno dimostrato tuttavia i propri dubbi riguardo alla tenuta della giunta. “E’ difficile - ha ammesso l’assessore - poter organizzare un calendario di eventi quando regna l’incertezza politica come in questo periodo anche perchè molti di questi appuntamenti saranno gestiti da società e associazioni esterne al Comune e quindi serve il coinvolgimento totale di operatori ed associazioni”.

Concerti d’estate

Musikè, il 26 giugno agli Olivetani

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usica, teatro e danza tornano protagonisti a Rovigo e provincia con la terza edizione di Musikè, rassegna organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo , in programma da maggio a settembre. Il concerto inaugurale si è tenuto il 12 maggio al Tempio della Beata Vergine del Soccorso di Rovigo ed è stato interamente dedicato a una delle più apprezzate composizioni sacre di Sergej Rachmaninov, i Vespri per coro misto “a cappella” op. 37. Ad eseguirli il Coro da Camera della Filarmonica Estone, diretta dall’olandese Daniel Reus. Altrettanto significati gli appuntamenti di giugno; il primo è stato a Padova, il mercoledì 4 giugno alle ore 21 presso la Sala Petrarca del Mpx che accoglierà Amanda Sandrelli in “Oscar e la dama in rosa”, dal libro di Éric-Emmanuel Schmitt. Oscar è un bambino malato di leucemia che, grazie all’amicizia con Nonna Rosa, una volontaria dell’ospedale in cui è ricoverato, vive in dodici giorni dodici anni della sua vita. Il secondo è stato il 7 giugno alle ore 21 a Cervarese S. Croce: il Castello di San Martino della Vaneza sarà la suggestiva cornice del concerto del performer di musica medievale Benjamin Bagby con Beowul. Giovedì 26 giugno alle ore 21 nel Chiostro degli Olivetani di Rovigo il Park Stickney trio si esibisce in “The Lion, the Wolf, and the Donkey”. Me.Ru.


14 Spazi aperti

Spazi aperti 23

Territorio Presentato il programma 2014 dei Gal del Delta del Po e dell’Adige

Territorio Presentato il programma 2014 dei Gal del Delta de

Progetti e iniziative per far conoscere il territorio del Polesine nel resto del mondo

Progetti e iniziative per far conoscer il territorio del Polesine nel resto del

di Melania Ruggini

di Melania Ruggini

Prodotti tipici e del turismo rurale strumenti Prodottidella tipicipromozione e del turismo P

resentato il programma 2014 dei Gal del Delta del Po e dell’Adige, sotto il segno del sostegno per la valorizzazione dei prodotti tipici e del turismo rurale. Tra le novità, in primis si registra il cospicuo finanziamento comunitario di 53.000 euro ottenuto di recente dal comune di Porto Viro in base al fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, con il quale l’Unione Europea investe sullo sviluppo delle zone rurali. Di recente nella città polesana sono stati presentati i primi frutti del finanziamento: una pubblicazione multilingue di un’ottantina di pagine, con una versione tascabile da distribuire nelle agenzie di viaggio, alcuni filmati in dvd e altri supporti multimediali atti a valorizzare i beni culturali e i prodotti tipici del Delta, le aree di pregio naturale e l’ospitalità rurale e agrituristica, nonché i percorsi turistico culturali della città. Per il presidente dell’Ente Parco Veneto, Geremia Gennari, si tratta di una pietra miliare nella promozione della città, in un percorso partito dall’istituzione dell’Ente Parco

nel 1997 e che vede nella popolazione locale un incremento sempre maggiore della consapevolezza del valore di Porto Viro e del Delta del Po più in generale. Sempre in tema di promozione, il Gal Adige è reduce dal Progetto di cooperazione transnazionale MeDIETerranea, che punta alla valorizzazione della cultura della dieta mediterranea. Nel mese di maggio il Gal Adige, infatti, ha preso parte a due importanti eventi: il primo, nell’ambito del

Una pietra miliare per il turismo e per la consapevolezza dei cittadini del valore del Parco “Simposio delle identità rurali europee” si è tenuto in Sardegna, nei territori del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra Campidano di Cagliari, capofila del progetto. Il calendario è stato scandito da incontri e convegni aventi per tematica la cultura della dieta mediter-

ranea e da un’esposizione permanente sulle identità rurali. Dal 30 maggio al 2 giugno l’appuntamento del gal Adige si è spostato a Lecce, alla Cibarti Expo, fiera nazionale dell’artigianato artistico e agroalimentare, presentata da Confartigianato Imprese Lecce, con l’intento di raccontare e promuovere il territorio attraverso le eccellenze dell’artigianato agroalimentare e artistico che lo contraddistinguono. Si tratta, in definitiva, della prima di una serie di iniziative che si concluderanno, dopo aver fatto tappa a Malta e in Basilicata, a Rovigo con un evento previsto in occasione dell’ottobre rodigino. Spostandosi sul versante delta del Po, in occasione di Bicitalia Day 2014 l’associazione Fiab e il gruppo di azione locale Polesine Delta del Po hanno organizzato l’evento Turismo Slow tra l’Adige e il Po, tenutosi domenica 1 giugno: un viaggio in sella alla bicicletta tra natura e sapori, una giornata dedicata alla mobilità lenta, tra i

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resentato il programma 2014 dei Gal nel 1997 e che vede nella popolazione lodel Delta del Po e dell’Adige, sotto il se- cale un incremento sempre maggiore della gno del sostegno per la valorizzazione consapevolezza del valore di Porto Viro e del Delta del Po più in generale. dei prodotti tipici e del turismo rurale. Sempre in tema di promozione, il Gal Tra le novità, in primis si registra il cospicuo finanziamento comunitario di 53.000 Adige è reduce dal Progetto di cooperaeuro ottenuto di recente dal comune di Porto zione transnazionale MeDIETerranea, che Viro in base al fondo europeo agricolo per lo punta alla valorizzazione della cultura della sviluppo rurale, con il quale l’Unione Euro- dieta mediterranea. Nel mese di maggio pea investe sullo sviluppo delle zone rurali. il Gal Adige, infatti, ha preso parte a due Di recente nella città polesana sono sta- importanti eventi: il primo, nell’ambito del ti presentati i primi frutti del finanziamento: una pubblicazione multilingue di un’ottantiUna pietra miliare per il turismo e per na di pagine, con una versione tascabile da La locandina del “Simposio delle identità rurali europee” che si la consapevolezza distribuire nelle agenzie di viaggio, alcuni è tenuto in Sardegna, nei territori del GAL Sulcis dei cittadini filmati in dvd e altri supporti multimediali valore del Parco un workshop nel Giardino Botanico Litopaesaggi rurali deli Polesine, con diversi per- to del atti a valorizzare beni culturali e i prodotti corsi, dai Delta, 30 ai 75 km. diDurante percorsoe raneo del Veneto di Porto Caleri. Lo scopo tipici del le aree pregio ilnaturale avvenuto scorsoeuropee” 2 giugno,si sil’ospitalità sono effettuate golose soste peri dell’incontro, “Simposio delle identitàlo rurali rurale ealcune agrituristica, nonché volta quelloneiditerritori analizzare visite guidate presso le aziende che hanno èè ancora tenuto una in Sardegna, del casi GAL percorsi turistico culturali della città. intermodalità trasportoCampidano pubblico –di priaderito Iglesiente di Capoterra CaPerall’iniziativa. il presidente dell’Ente Parco Veneto, diSulcis il trasporto bicicletteIlverso e nelleè Sempre in tema di Intermodality Geremia Gennari, si tratta di una pietraand mi- vato gliari,e capofi la del diprogetto. calendario del da Delta del Po. Slow Tourism il Gal Deltadella Po, nell’ambito del Greenways stato scandito incontri e convegni aventi liare nella promozione città, in un perprogetto Greenways Product,dell’Ente ha organizzacorso partito dall’istituzione Parco per tematica la cultura della dieta mediter-

LE COZZE DI SCARDOvARI SONO DOp La consacrazione ufficiale è avvenuta lo scorso 7 maggio, esse vanno ad aggiungersi alle eccellenze italiane in materia di prodotti di qualità, a cui spetta di diritto un futuro di occasioni e di crescita

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La consacrazione ufficiale è avvenuta lo scorso 7 maggio, esse vanno ad aggiungersi alle eccellenze italiane in materia di prodotti di qualità, a cui spetta di diritto un futuro di occasioni e di crescita e cozze di Scardovari premiate con il prestigioso marchio denominazione di origine protetta; il nuovo riconoscimento è stato annunciato durante Cibus, salone internazioSCARICA L'APP DEI COUPON nale dell’alimentazione di Parma, e aggiunge DEL RISPARMIO E RESTA prestigio e fama al cosiddetto oro nero del DelSEMPRE AGGIORNATO ta. Il territorio del Delta raccoglie, infatti, i frutti prodotti siano di alta qualità e soprattutto tangibili di un percorso di allevamento iniziato l’impegno e la professionalità dei NOSTRE nostri SULLE OFFERTE alla fine degli anni ‘60, scandito da decenni produttori”. Le cozze di Scardovari sono i di sforzi profusi con l’obiettivo costante di mi- primi mitili italiani certificati, allevati diretgliorare la produzione e la qualità del prodotto. tamente nel cuore del Polesine, nel punto La consacrazione ufficiale è avvenuta lo in cui l’acqua dolce del Po si unisce a quella scorso 7 maggio all’Anteprima Dop di Cibus, del mare, permettendo alle cozze di alleevento organizzato dalla fondazione Quali- vamento di sviluppare una carne fondente vita, in cui sono state presentate le 10 nuo- e dolce, particolarmente apprezzata per la ve produzioni agroalimentari italiane Dop consumazione. Esse vanno ad aggiungersi alle eccellenze italiane in materia di prodotti Igp registrate dalla UE nell’ultimo anno. Tra le capolista, un’eccellenza del no- di qualità, a cui spetta di diritto un futuro di stro territorio, la Cozza di Scardovari DOP è occasioni e di crescita. “La leadership itastata tra le 10 nuove registrazioni italiane, liana nei prodotti di qualità in Europa – ha Via Caruso dichiarato il Ministro Martina – testimonia catalogate tra il 2013 e l’inizio del 2014,568 ad avere ricevuto il riconoscimento del Mini- la nostra capacità di produrre eccellenze, vaCEREGNANO stero delle politiche agricole alimentari e fo- lorizzando i territori. Le nuove 10 Dop e Igp (s.s. ADRIA-ROVIGO) restali. A ritirare il premio direttamente dalle consentono a oltre 500 potenziali operatori mani del Ministro Maurizio Martina è stato di entrare nel sistema di qualità, ma posTEL. 0425 40 53 96 Maurizio Crepaldi, presidente del Consorzio siamo ancora crescere. Nei prossimi 5 anni Pescatori di Scardovari, visibilmente com- l’obiettivo è quello di far crescere l’export HORECA mosso per questo riconoscimento prestigio- agroalimentare del 50% ed in questa partiso. “E’ un onorepizzerie per il territorio del Delta- ha ta sarà decisivo il contributo dei prodotti a - ristorante commentato - che testimonia come i nostri denominazione”. Me.Ru.

e cozze di Scardovari premiate con il prestigioso marchio denominazione di origine protetta; il nuovo riconoscimento è stato annunciato durante Cibus, salone internazionale dell’alimentazione di Parma, e aggiunge prestigio e fama al cosiddetto oro nero del Delta. Il territorio del Delta raccoglie, infatti, i frutti tangibili di un percorso di allevamento iniziato alla fine degli anni ‘60, scandito da decenni di sforzi profusi con l’obiettivo costante di migliorare la produzione e la qualità del prodotto. La consacrazione ufficiale è avvenuta lo scorso 7 maggio all’Anteprima Dop di Cibus, evento organizzato dalla fondazione Qualivita, in cui sono state presentate le 10 nuove produzioni agroalimentari italiane Dop Igp registrate dalla UE nell’ultimo anno. Tra le capolista, un’eccellenza del nostro territorio, la Cozza di Scardovari DOP è stata tra le 10 nuove registrazioni italiane, catalogate tra il 2013 e l’inizio del 2014, ad avere ricevuto il riconoscimento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. A ritirare il premio direttamente dalle mani del Ministro Maurizio Martina è stato Maurizio Crepaldi, presidente del Consorzio Pescatori di Scardovari, visibilmente commosso per questo riconoscimento prestigioso. “E’ un onore per il territorio del Delta- ha commentato - che testimonia come i nostri

prodotti siano di alta qualità e soprattutto l’impegno e la professionalità dei nostri produttori”. Le cozze di Scardovari sono i primi mitili italiani certificati, allevati direttamente nel cuore del Polesine, nel punto in cui l’acqua dolce del Po si unisce a quella del mare, permettendo alle cozze di allevamento di sviluppare una carne fondente e dolce, particolarmente apprezzata per la consumazione. Esse vanno ad aggiungersi alle eccellenze italiane in materia di prodotti di qualità, a cui spetta di diritto un futuro di occasioni e di crescita. “La leadership italiana nei prodotti di qualità in Europa – ha dichiarato il Ministro Martina – testimonia la nostra capacità di produrre eccellenze, valorizzando i territori. Le nuove 10 Dop e Igp consentono a oltre 500 potenziali operatori di entrare nel sistema di qualità, ma possiamo ancora crescere. Nei prossimi 5 anni l’obiettivo è quello di far crescere l’export agroalimentare del 50% ed in questa partita sarà decisivo il contributo dei prodotti a denominazione”. Me.Ru.

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da un’esposizione permanente sulle urali. 30 maggio al 2 giugno l’appuntael gal Adige si è spostato a Lecce, rti Expo, fiera nazionale dell’artigiastico e agroalimentare, presentata artigianato Imprese Lecce, con l’inraccontare e promuovere il territoverso le eccellenze dell’artigianato entare e artistico che lo contraddio. ratta, in definitiva, della prima di e di iniziative che si concluderanno, er fatto tappa a Malta e in BasiliRovigo con un evento previsto in e dell’ottobre rodigino. standosi sul versante delta del Po, one di Bicitalia Day 2014 l’assoFiab e il gruppo di azione locale Delta del Po hanno organizzato Turismo Slow tra l’Adige e il Po, domenica 1 giugno: un viaggio in a bicicletta tra natura e sapori, una dedicata alla mobilità lenta, tra i

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to un workshop nel Giardino Botanico Litoraneo del Veneto di Porto Caleri. Lo scopo dell’incontro, avvenuto lo scorso 2 giugno, è ancora una volta quello di analizzare casi di intermodalità di trasporto pubblico – privato e il trasporto di biciclette verso e nelle Greenways del Delta del Po.

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16 Cultura

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L’evento Il 19 luglio in Piazza del Municipio a Cavarzere

La grande lirica risuona sotto le stelle L’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, diretti dal maestro Banzato, daranno vita al “Gran Galà dell’Opera”, interverranno il mezzosoprano Ida Maria Turri, il tenore Francesco Medda, il basso Luca Gallo e il soprano Miranda Bovolenta

S

arà la doppia ricorrenza legata al 90° An- Il Barbiere di Siviglia), C. W. Gluck (Orfeo ed niversario della morte di Giacomo Puccini Euridice), G. Verdi (La traviata), P. Mascagni e al 25° Anniversario della fondazione del (Cavalleria Rusticana). La parte centrale del concerto sarà invece Coro “Tullio Serafin” il tema conduttore della terza edizione del Concerto Lirico Sinfonico che interamente dedicata a Giacomo Puccini, con l’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, sotto l’esecuzione di alcune famose pagine seleziola direzione del M° Renzo Banzato, terranno nate tra la Tosca, Manon Lescaut, La bohéme, Sabato 19 Luglio in Piazza Vittorio Emanuele Gianni Schicchi, Turandot. Per quanto riguarda II a Cavarzere, che diverrà così un teatro a cielo quest’ultimo lavoro, lasciato incompiuto al terzo atto a causa della morte aperto dove risuoneranno le pagine più celebri Il 90° anniversario della dell’autore e completato da Franco Alfano, accandel repertorio lirico: morte di G. Puccini e autentiche “perle della il 25° della fondazione to all’intenso “Nessun dorma!”, sarà proposto il musica”, che daranno del Coro sono i temi vita ad un vero e proprio dominanti del concerto possente finale dell’opera “Diecimila anni al nostro “Gran Galà dell’Opera”. Nel corso della serata, che sarà presentata Imperatore! Padre Augusto”: maestosa pagina dalla giornalista di Rete Veneta Vanessa Ban- di forte coinvolgimento emotivo e raramente zato, risuoneranno le pagine selezionate dalle eseguita in ambito concertistico. Ai qualificati professori dell’Orchestra “T. opere maggiormente significative del repertorio operistico europeo: G. Donizetti (L’elisir d’a- Serafin”, affiancati dai componenti dell’omonimore), G. Bizet (Carmen), J. Offenbach (Les mo Coro si aggiungeranno quattro solisti vocali contes d’Hoffmann), G. Rossini (Guglielmo Tell, di particolare rilievo nel panorama della lirica

internazionale. Il M° Banzato si avvarrà della presenza del mezzosoprano Ida Maria Turri, nata in Inghilterra da genitori italiani, che, dopo il diploma in canto conseguito presso il Royal Northern College of Music di Manchester e il perfezionamento al National Opera Studio di Londra, si è esibita nelle sale e nei teatri di tutto il mondo. Il ruolo tenorile sarà sostenuto da Francesco Medda, che ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e l’Accademia “G. Verdi” di Parma. E’ risultato vincitore in vari concorsi ed ha interpretato i principali ruoli pucciniani e verdiani in Italia e all’estero. Il ruolo maschile più grave sarà invece sostenuto dal basso bolognese Luca Gallo, vincitore del 14° concorso “M. Battistini” di Rieti e finalista in vari concorsi nazionali e internazionali. Ha calcato i palcoscenici dei principali teatri italiani ed esteri, nel 2011 ha interpretato, in prima esecuzione assoluta, il ruolo di Domenico Paneghetti nell’oratorio “Va’! Scolpisci!”, com-

L’Orchestra sinfonica e il Coro “T. Serafin”. In alto il maestro Renzo Banzato posto dal M° Renzo Banzato. Il quartetto dei solisti sarà completato dal soprano Miranda Bovolenta, che ha brillantemente conseguito il diploma in Canto presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e si è successivamente perfezionata all’Accademia Lirica di Osimo. Da molti anni collabora stabilmente con l’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, con i quali ha svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Il concerto, realizzato dall’assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, gode del Patrocinio della Regione Veneto ed è stato reso pos-

sibile grazie alla generosità ed alla disponibilità di Adriatic Lng e della Ditta Turatti. Il concerto poi si inserisce all’interno della settima edizione degli “Appuntamenti in corte”, ampio carnet di eventi promosso da Bancadria in vari comuni del Veneto. L’orario d’inizio è fissato alle 21.00; in caso di sfavorevoli condizioni meteorologiche il concerto si svolgerà domenica 20 luglio. L’ingresso è libero; info: Ufficio Cultura della Città di Cavarzere (mail: ufficio.cultura@comune.cavarzere.ve.it), o Segreteria Artistica dell’Orchestra e Coro “T. Serafin” (tel. 335 - 6139668).

Venezia Fino al 23 novembre la quattordicesima edizione eventi cura di Ornella Jovane Venezia Finoe almostre 23 novembre la aquattordicesima edizione

la Mostra “Fundamentals”, la“Fundamentals”, Mostra Internazionale dell’Architettura Internazionale dell’Architettura S S GLI SPAZI DELLA FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA “NEL SEGNO DI CARLO SCARPA”

Gli spazi ridisegnati da Carlo Scarpa alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia e la relazione contaminazione fra il maestro veneziano e gli architetti e artisti abato 7 giugno ha aperto al pubblico la quattordicesima edicontemporanei abato 7 giugno che ha nel aperto tempo alhanno pubblico interpretato la quattordicetali spazi: zato Margarita dal Ministero Andreu, perIvana i Beni e le Attività Culturali zione della con Mostra la statiInternazionale semplicementediinformati Architettura del tema a Venezia. adottato dal curatoFranke, simaCandida edizione Hofer, della Mostra Giulio Paolini, Internazionale Michelangelo di ArchitetPistoletto, PaBAAC Remo - Direzione Salvadori Generale e Harisper il paesaggio, I Giardini le belle della arti, Biennale re della eBiennale l’Arsenale per ospiteranno la “sua” Mostra. per cinque Il curatore, invece, Epaminonda. tura a Venezia. Ma anche I Giardini la coreografa della Biennale Sashae Waltz, l’Arsenale il compositore l’architettura Atsuhiko e l’arteGondai contemporanee con mesi: ed è curato Fundamentals, da Cino mostra ha riservato diretta da un Rem argomento Koolhaas specifico e organizzata per il contributo dei ospiteranno il violoncellista per cinque Mariomesi: Brunello, Fundamentals, la fotografa mostra Alessandra diretta Chemollo Zucchi. e il regista Riccardo dalla Biennale di Veneziapadiglioni presieduta (Absorbing da PaoloModernity Baratta. 1914-2014).” La vernice ha daDeRem Cal.Koolhaas Inaugurata e organizzata lo scorso 4dalla giugno Biennale l’esposizione di Venezia “Nel segnoGlidieventi Carlo Scarpa” collateraliproufficiali sonoavuto proposti luogodaneientigiorni e 5 e 6Baratta giugno ricorda e la cerimonia a tutti che di premiazione Biennale non esignifica solo presieduta mossa dalla da Paolo Fondazione Baratta.Querini La vernice Stampalia, ha avutorimarrà luogo nei apertaistituzioni al pubblico internazionali fino al prossimo che allestiranno d’inaugurazione le loro mostre eil le7 giugno. Arte e Architettura ma che opera in diversi settori, in partico- dernity 1914-2014, Elements of Architecture, Monditalia – giorni 29 settembre. 5 e 6 giugno Raduna e la cerimonia simbolicamente di premiazione le testimonianze, e d’inau- di loroquesta iniziative contaminazione, in vari luoghi della città. “ConLaRem Mostra, Koolhaas che terminerà lare Danza, domenica Musica,23Teatro novembre, e Cinema. è affi E ancata anche qui Koolhaas che fanno luce sul passato, il presente e il futuro della nostra gurazione accanto ilal7nucle giugno. di schizzi e disegni, appartenenti all’Archivio daremo dellavita Fondazione, a una grande cheBiennale di da ricerca 66 sull’Architettupartecipazioni nazionali ha pensatonegli a diversi storiciinterventi padiglioni in questo ai Giardini, senso: la mostra disciplina. Dopo diverse Biennali dedicate alla celebrazione documentano La Mostra, che la fase terminerà di concepimento domenica 23 di quegli novembre, stessièambienti ra – afferma da partePaolo del grande Baratta - molte sono all’Arsenale le novità,e nel anche centrovedrà storicoal disuoVenezia. interno All’edizione (nella sezionedi Monditalia) quest’an- la presen- del contemporaneo, Fundamentals si concentrerà sulla stodelle attività questid’Avorio, nostri diversi settori. affiancata architetto: dala66fecondità partecipazioni del segno nazionali di Scarpa negli storici e il lavorio padi- creativo perchénel Rem segno ha pensato di Scarpa. a un progetto che no parteciperanno coinvolge tutta ladiecizanuovi paesi: diCosta Costa Rica,E con attività ria, con l’intento di indagare lo stato attuale dell’architettura, semplicemente e giustapposte glioni La mostra ai Giardini, è aperta all’Arsenale al pubblico e nel centro tutti i giorni, storico diescluso Venezia. i lunedì, Biennale, dalle 10 e che allene 18.valorizza Il costo appieno Repubblica tutte le potenzialità. Dominicana,non Emirati Arabi Uniti,affiancate Indonesia, Kenya, Ma- alla Mostra e di immaginare il suo futuro.” d’Architettura, integrate nella MostraItalia di Architettura. Mai ma Ilche costo d’ingresso, due ingiorni consecutivi per All’edizione del biglietto di quest’anno intero è di parteciperanno 10 euro, ridottodieci 8 euro. nuovi La paesi: visita all’esposizione Incominciamo con temporanea la parte della è Mostra rocco, rappresentata Mozambico, dai Nuova Zelanda ema Turchia. Il Padiglione in Architettura opera in diversivalido settori, particolare Danza, quest’anno nella Biennale. Così Teatro entrambe le sedi, è di 30 per maggiori informazioni Costa compresa d’Avorio, nelCosta biglietto Rica,diRepubblica ingresso alla Dominicana, Fondazione Emirati Querinipadiglioni Stampalia.gestiti autonomamente daiArsenale paesi partecipanti, è organizzato come dal Ministero per itutta Benilae Biennale le Attivitàè Culturali Musica, e Cinema. E anche qui euro; Koolhaas ha pensato a diversi Biennale- Direzione di RemGenerale Koolhaas Fundamentals: “Fundamentals Arabi Uniti, Indonesia, Kenya, Marocco, Mozambico, Nuova la cui presenza è una prerogativa unica con della la PaBAAC perdescrive il paesaggio, le belle arti, interventi inwww.labiennale.org questo senso: la mostra vedrà al suo interno (nella accoglie tre manifestazioni Mo- Monditalia) la presenza delle attività Zelanda e Turchia. Il Padiglione Italia in Arsenale è organiz- Venezia. Questa volta i vari commissaril’architettura e curatori none sono l’arte contemporanee ed è curato complementari da Cino Zucchi.– Absorbing sezione Roberta di questi Pasqualetto nostri diversi Gli eventi collaterali ufficiali sono proposti da enti e istituzioni settori. E con attività non semplicemente affiancate e giustapposte internazionali che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative in alla Mostra d’Architettura, ma integrate nella Mostra di Architettuvari luoghi della città. “Con Rem Koolhaas daremo vita a una grande ra. Mai come quest’anno tutta la Biennale è nella Biennale. Così “Vedova in tondo” è il titolo della mostra organizzata dalla Biennale di ricerca sull’Architettura – afferma Paolo Baratta - mol- Rem Koolhaas descrive Fundamentals: “Fundamentals accoglie tre Fondazione Emilio e Annabianca Vedova presieduta da Alfredo te sono le novità, anche perché Rem ha pensato a un progetto manifestazioni complementari – Absorbing Modernity 1914-2014, che coinvolge tutta la Biennale, e che ne valorizza appieno tutte le Elements of Architecture, Monditalia – che fanno luce sul passato, Bianchini. Si rimette in moto la macchina espositiva progettata da ACTIONAID ÈconINSIEME A CHI GIORNO RIVENDICA I PROPRI DIRITTI. È INSIEME CHI NONdisciplina. RIMANE Dopo IN SILENZIO potenzialità. Incominciamo la parte dellaOGNI Mostra rappresentata il presente e il futuro dellaA nostra diverseDIBiennali Renzo Piano. La mostra presenta al pubblico un aspetto peculiare dai padiglioni gestiti autonomamente paesi FAME partecipanti, la cuiÈ INSIEME dedicate celebrazione del contemporaneo, della ricerca artistica del maestro Veneziano: il passaggio alla pitFRONTE A INGIUSTIZIEdai SOCIALI, E POVERTÀ. A CHIallaVUOLE FARSI SENTIRE PER CAMBIARE LEFundamentals COSE. UNISCI si presenza è una prerogativa unica della Biennale di Venezia. Questa concentrerà sulla storia, con l’intento di indagare lo stato attuale tura e alla scultura circolare, sviluppatosi negli anni dal 1984 al 1987. Cinque grandi ANCHE TU LA TUA VOCE SU ACTIONAID.IT volta i vari commissari e curatori non sono stati semplicemente in- dell’architettura, e di immaginare il suo futuro.” Tondi del 1985-87 appesi alle pareti del Magazzino e un Disco del ciclo Non Dove formati del tema adottato dal curatore della Biennale per la “sua” Il costo d’ingresso, valido due giorni consecutivi per entrambe ‘86 a pavimento dialogano con una sezione di Oltre e grandi teleri degli anni Ottanta Mostra. Il curatore, invece, ha riservato un argomento specifico per le sedi, è di 30 euro; per maggiori informazioni www.labiennale.org - molti inediti - movimentati dalle navette robotizzate nello spazio della grande navata cinquecentesca. La mostra inaugurata lo scorso 17 maggio sarà aperta al pubblico fino il contributo dei padiglioni (Absorbing Modernity 1914-2014).” al prossimo 2 novembre, nella sede dei Magazzini del Sale a Venezia. 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Il gruppo fattura una trentina di milioni e dà lavoro a oltre 110 dipendenti. Da dieci anni la famiglia dalla Pria gestisce anche la Piovese Calcio in eccellenza Sotto un’immagine del fondatore, Riccardo Dalla Pria


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IL VENETO

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Dagli artigiani agli industriali, un coro di consensi per il giovane premier. Ma gli elettori sono sempre più mutevoli nelle loro scelte, e la conquista del voto non passa più per l’ideologia. Contano solo i risultati concreti di Germana urbani

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oger De Menech, segretario regionale quistare palazzo Balbi. Il Veneto già balena del Partito democratico, si lascia an- bianca, già terra promessa di Forza Italia, dare a caldo: “La nostra vittoria è un già roccaforte della Lega, si è dunque imterremoto politico, siamo il primo partito in provvisamente risvegliato di sinistra? Cosa Veneto ma soprattutto i risultati di queste è successo alle partite iva, agli artigiani, elezioni dimostrano come il sistema delle perfino agli operai che tenevano in tasca la destre e della Lega stia attraversando una tessera della Cgil e quella del Carroccio? Si profonda crisi; non sono più loro il punto di sono già spente le 5 stelle di Grillo, primo riferimento della politica veneta e naziona- partito con più del 25 per cento dei voti aple. Anche i cittadini Veneti sono stanchi di pena un anno fa? “Questo 2014 somiglia tanto al 1994 annunci e promesse mai realizzate; con il voto hanno dimostrato di essere disponibili – dice Paolo Feltrin, politologo tra i più a far cambiare verso anche alla nostra regio- consultati, coordinatore dell’osservatorio elettorale del consiglio ne, ed affrontare una regionale – perché c’è sfida che deve vedere Hanno votato la sensazione che stia la nostra comunità 64 veneti su 100 iniziando una nuova pronta al cambiamen- e il Pd è passato epoca”. Ed è da queto dopo troppi anni di in cinque anni sta osservazione, che immobilismo. Siamo dal 20,3 al 37,5% coglie un sentimento pronti a cogliere la largamente diffuso anche a prescindere sfida delle regionali del 2015!!”. Non capita spesso di vedere comuni- dai numeri, che è forse possibile partire per cati stampa che si chiudono con due punti spiegare il Veneto che avanza. Allora l’uoesclamativi, ma questa volta ci sono tutte mo nuovo era Silvio Berlusconi, vent’anni le ragioni per esultare. Va bene che hanno dopo si chiama Matteo Renzi. Renzi “ultima spiaggia per l’Italia”, votato solo 64 veneti su 100, ma in cinque anni il Pd è passato dal 20,3 al 37,5 per aveva dichiarato prima del voto il presidencento. E dopo aver inghiottito tanti rospi te degli industriali veneti Roberto Zuccato. amari, questa volta potrebbe davvero con- Renzi che ottiene il 34 per cento del voto

Matteo Renzi artigiano, secondo un sondaggio realizzato da Confartigianato Veneto a un mese dalle urne. Renzi che, dice il patron di Diesel Renzo Rosso, “è l’unico che può fare qualcosa di positivo ora in Italia”. Lo spostamento di voti è in gran parte dovuto alla lui, al credito personale che ha saputo riscuotere in un momento di estrema difficoltà per il paese e in una campagna elettorale che né Berlusconi né Grillo hanno saputo interpretare in maniera adeguata: tutto preso nei suoi problemi personali il primo, apocalittico e poco comprensibile il secondo. Non sembra essere, invece, quello di Renzi un successo frutto di uno spostamento ideologico dell’elettorato. Non solo gli esperti di flussi elettorali dell’Istituto Cattaneo hanno subito certificato la mancanza di ogni “sfondamento” nell’area di centrodestra, ma il voto per i sindaci ha mostrato

forti differenze da quello per le europee. In un caso come nell’altro, si vota sempre più la persona, si giudica la sua credibilità più che il nome del partito. Al punto – giusto per citare il caso più emblematico – che il trionfo veneto di Renzi è andato di pari passo a Padova, la principale città chiamata al voto, col sofferto risultato di Ivo Rossi, con un partito che sulle amministrative ha preso 16 punti percentuali in meno rispetto alle europee e col flop dei candidati renziani nelle preferenze per il consiglio comunale. Ecco perché, fatta una larga apertura di credito a Renzi, il Veneto ha spiegato subito a quali condizioni il sostegno al centrosinistra potrà durare nel tempo. “Il premier non sbagli indirizzo – ammonisce il presidente regionale di Confartigianato Giuseppe Sbalchiero – quando viene in Veneto è bene che faccia tappa alle nostre assemblee.

Deve ascoltare la piccola impresa, comprendere i suoi problemi e sostenere i suoi progetti, se intende mantenere il consenso che ha avuto”. E Andrea Tomat, già presidente di Confindustria, patron di Lotto e Stonefly, è ancora più esplicito nella sua analisi: “È stato un voto pragmatico, una richiesta di stabilità e riforme. L’ideologia non c’entra, anzi Renzi piace perché mostra di essere andato oltre gli schemi del passato e promette di cambiare davvero il suo partito”. Un fisco meno oppressivo, riforma della pubblica amministrazione, sostegno ai redditi per far ripartire i consumi, più attenzione al mondo della piccola impresa e meno sudditanza nei confronti degli interessi di grandi aziende e sindacati. Su questo, nei prossimi mesi, Renzi si gioca la fiducia ricevuta. E su questo, con ogni probabilità, il Pd si gioca anche le sue carte per conquistare la regione.

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Il Veneto in primo piano 11 23 L’analisi del voto

Veneto diviso a metà, ora il centrosinistra punta alla Regione

di Germana urbani

37,5

per cento, per un totale di 899 mila e 723 voti. Più che la percentuale, su cui influisce un’affluenza logicamente più bassa di quanto non avvenga alle politiche o alle regionali, è il numero assoluto di consensi quel che conta. Il Pd versione Renzi è il primo partito veneto, e dal suo bottino di voti si può iniziare a fare qualche calcolo per capire come è cambiato lo scenario e quali possibilità ci siano che, per la prima volta, il Veneto elegga il prossimo anno un presidente di sinistra. Lo scorso anno alle politiche Bersani di voti ne raggranellò 628.384: il balzo in avanti è clamoroso, 271 mila voti in più. Ma da dove sono arrivati? In attesa di studi più precisi, l’occhio degli analisti si è subito appuntato su tre dati eloquenti. Il centrodestra, innanzitutto, non ha pagato più di tanto dazio a Renzi. Non sono più i tempi della trionfale elezione di Zaia con quasi il 60 per cento dei voti, ma comunque Lega, Forza Italia, Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia han-

no messo insieme 880.627 voti, appena 25 mila in meno dello scorso anno. Certo, la frammentazione delle sigle, la divisione a Roma tra chi sta al governo e chi all’opposizione, le rivalità che sul territorio si trasformano spesso in guerre personali contano, nell’immagine da opporre a Renzi e nell’efficacia del lavoro politico. Ma considerando che l’elettorato di centrodestra è più incline all’astensionismo, ci sono tutti i margini per considerare la partita per la rielezione di Zaia apertissima, specialmente se la sua maggioranza ritroverà una sufficiente compattezza. A favore di Zaia potrà giocare anche il nuovo equilibrio tra i partiti, con la Lega che supera (anche se di poco, 15,2 contro 14,7 per cento) Forza Italia e con l’indubbio successo mediatico di Matteo Salvini, che ha saputo ridare al Carroccio quello smalto che pareva smarrito col tramonto di Bossi e gli scandali interni. Il dato più clamoroso, anche se atteso da tutti, è invece il crollo di Scelta Civica. Il movimento tenuto a battesimo da Mario Monti si è perso per strada, tra litigi e scissioni:

i volti

un anno fa aveva attirato il voto di quasi 300 mila veneti, pescando molto anche nel mondo cattolico in cerca di una diversa rappresentanza, questa volta è stato scelto da appena 20 mila elettori. E non sfugge a nessuno che il suo calo è quasi esattamente pari alla crescita del Pd, come se quel voto moderato che non aveva avuto fiducia in Bersani sia stato oggi sedotto e conquistato in grandissima parte dal messaggio di Renzi. C’è però un terzo aspetto da tenere nel dovuto conto, ed è il forte calo del Movimento 5 Stelle, che in dodici mesi ha perso anch’esso per strada 300 mila voti. In parte rifugiatisi di nuovo nell’astensionismo, in parte forse tornati nell’alveo del centrosinistra da cui provenivano. Il peso di Grillo rimane comunque significativo, con 476 mila voti che ne fanno di gran lunga il secondo partito regionale sfiorando il 20 per cento del totale. Di alleanze, c’è da scommetterci, i grillini non ne faranno nemmeno in Veneto. Ma visto che alle regionali si vota col turno unico, recuperare anche

una parte di quel mezzo milione di consensi in nome della “scelta utile” potrebbe fare la differenza tra due blocchi che oggi si fronteggiano ad armi pari, anche se con diverso spirito ed entusiasmo: con che strategie, con quali volti e con qualeiparole d’ordine, sono gli interrogativi che terranno ben impegnati gli “spin doctor” nei prossimi mesi. A destra come a sinistra.

ecco i veneti che volano in europa

A

lessandra Moretti regina delle preferenze. Sernagiotto brucia per duemila voti Lia Sartori. Eletto David Borrelli, primo consigliere comunale nella storia dei 5 stelle Era vicesindaco di Vicenza quando Bersani la scelse come sua portavoce alle primarie del 2012 e, in una infelice dichiarazione a Radio 24, definiva Renzi “misogino, costruito e maschilista”. Acqua passata. Il partito adesso è tutto col suo segretario e lei ora è per tutti “miss preferenze”. Con 230 mila voti Alessandra Moretti è il volto nuovo (e bello) del Pd veneto, per metà proiettata a Strasburgo e per metà con la testa già alle regionali del prossimo anno, pronta a ripetere la stessa strada di andata e ritorno già percorsa da

Debora Serracchiani in Friuli. Con lei il Pd veneto porta in Europa l’ex sindaco di Padova ed ex ministro Zanonato, che sfiora quota 100 mila mettendosi tutti gli altri alle spalle. Due anche gli esponenti di Forza Italia: Elisabetta Gardini, riconfermata con quasi 68 mila preferenze, e l’assessore regionale Remo Sernagiotto che ha fatto piangere lacrime amare all’uscente Lia Sartori. Tra i 5 Stelle brilla David Borrelli, trevigiano, primo consigliere comunale nella storia del movimento nel 2008. Nella Lega Flavio Tosi arriva a 99 mila preferenze ma rimane a fare il sindaco: al suo posto subentra Mara Bizzotto. Tra i bocciati illustri, Sergio Berlato, Antonio Cancian e Clodovaldo Ruffato. MESSAGGIO PUBBLICITARIO

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24 Il Veneto in primo piano 12 Musica e divertimento per i giovani

DieciDieci Summer Tour al via! Partito a Rovigo con oltre 6.000 presenze, il Tour toccherà le più belle piazze del Veneto, prossima tappa il 28 giugno a Sottomarina

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elle province di Rovigo, Padova e Venezia è ai blocchi di partenza il più importante tour di eventi di questa stagione estiva 2014. Dalla collaborazione infatti di Notte Bianca al Quadrato e DieciDieci il 7 giugno a Rovigo ha preso il via il DieciDieci Summer Tour con oltre 6.000 spettatori. Quattro serate all’insegna del divertimento, della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del Veneto. Dopo Piazza Vittorio Emanuele a Rovigo, sarà la volta di Piazza Italia a Sottomarina il 28 giugno, mentre il 18 luglio il Tour arriverà a Piove di Sacco, in Piazza Vittorio Emanuele. Il DieciDieci Summer Tour chiuderà infine in bellezza il 2 agosto a Cavarzere, in Piazza del Municipio, con la Notte Bianca al Quadrato che da alcuni anni sta attirando migliaia di spettatori da tutto il Veneto. Ogni serata avrà lo scopo di coinvolgere il pubblico giovane residente e proveniente da tutto il Veneto, con oltre cinque ore di per-

formance sul palco, musica dei migliori dj di fama internazionale, ballerini, esplosioni di luci ed effetti speciali. Imponente l’animazione, grazie alle performance dell’artista Thorn, che alzerà i toni

Imponente l’animazione grazie al famoso performer Thorn

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della piazza con la sua voce e la sua presenza tà Give Emotions, nella persona di Giuseppe sul palco. Le coreografie della serata inoltre Bergantin, esperto del settore ed organizzatosaranno curate da Etienne Jean Marie, che re a sua volta di importanti eventi di pubblico. con la sua Summer Crew darà vita ad uno La voce ha iniziato a spargersi già nel spettacolo danzante e con effetti speciali a mese di maggio, complici i numerosi sopralsorpresa. luoghi nelle piazze, le riunioni organizzative Imponente l’organizzazione del Dieci- ed i numerosissimi contatti per la formazione Dieci Summer Tour, a cura di Rubens Pizzo della migliore line up possibile. “Ora che fie Mattia Astolfi, esperti del settore e organiz- nalmente tutto è pronto – conferma Mattia zatori di numerose serate di grande successo Astolfi – possiamo pensare solo ad accogliedi pubblico. re al meglio le migliaia di persone che già “Quest’anno abbiamo voluto organizza- hanno dato la loro adesione agli eventi ed alle re il divertimento dei giovani veneti in molte moltissime che in queste ore ci stanno chiepiazze della nostra regione, - racconta Ru- dendo informazioni per arrivare nelle quattro bens Pizzo – per dar loro modo di ritrovarsi piazze dove si terranno le tappe del DieciDieci sempre sotto il comune Summer Tour” denominatore della Etienne Jean Marie Il DieciDieci Summusica di tendenza darà vita a uno mer Tour è cresciuto con molte guest star spettacolo quest’anno grazie alla internazionali, come danzante disponibilità ed alla voi Delayers a Rovigo, con effetti speciali lontà di divertire i giovadello spettacolo a cura ni cittadini delle amminidel famoso performer Thorn e del corpo di strazioni comunali di Rovigo, Chioggia, Piove ballo più ricercato, quello di Ethienne e della di Sacco e Cavarzere, alle quali va il principale sua Summer Crew, che daranno vita ad uno ringraziamento degli organizzatori. spettacolo danzante e con effetti speciali a Fondamentale inoltre la presenza degli sorpresa”. sponsor, quali l’assessorato all’Economia e Fondamentali anche le pubbliche relazio- Sviluppo della Regione Veneto, Wind, Argos ni che, soprattutto attraverso i social network, Energia e Beck’s, che durante le serate creestanno promuovendo le serate, del tutto gra- ranno momenti di aggregazione ed informatuite, soprattutto grazie all’intervento degli zione. sponsor, nazionali e locali, a cura della socie-


Il Il Veneto Veneto in in primo primo piano piano 13 25 Trasporto locale

Viaggiare in treno adesso costa di più Aumenti che sfiorano il 15 per cento per i biglietti singoli. Abbonamenti risparmiati, almeno per ora, ma le risorse stanziate dalla regione non bastano a sostenere l’impegno per il nuovo orario cadenzato. E i pendolari protestano

A Cortina in treno, come una volta

di Germana urbani

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allo scorso 14 maggio viaggiare in treno in Veneto con un biglietto singolo o di andata e ritorno costa di più. Qualche lettore smaliziato potrebbe domandarsi: ma dov’è la novità? Gli ultimi anni, infatti, sono stati scanditi da periodici aumenti dei biglietti e da un altrettanto periodico braccio di ferro tra Regione e Trenitalia fatto di multe per la scarsa qualità del servizio, polemiche sui fondi messi a bilancio dalla giunta Zaia, disdette di contratti e annunci di gare europee per la gestione del servizio che però – almeno fino a ora – non hanno sortito alcun risultato concreto. Questa volta, però, una differenza c’è. L’ennesimo aumento, che questa volta arriva anche al 15 per cento del costo dei biglietti, arriva infatti a pochi mesi dal battesimo dell’orario cadenzato, la grande rivoluzione annunciata dalla Regione ed entrata in funzione tra disagi, disservizi e proteste d’ogni sorta. Si poteva quindi immaginare che, in attesa di mettere perfettamente a punto i meccanismi del nuovo orario, non ci sarebbero state ulteriori novità. E invece così non è stato, anzi proprio i costi dell’orario cadenzato sarebbero la causa del nuovo aumento che non tocca (e questa è l’unico aspetto positivo) gli abbonamenti di studenti e pendolari. “Si tratta di un aumento contenuto e limitato ai biglietti di corsa semplice – spiega l’assessore Renato Chisso – che ci permetterà di raccogliere nel corso dell’anno circa 10 milioni di euro, quanto ci serve a coprire le spese legate all’incremento del numero di treni in circolazione. Con l’orario cadenzato, infatti, siamo passati da 600 a 850 corse al giorno. La scelta di aumentare i biglietti singoli è stata presa proprio per tutelare gli abbonamenti, che non sono stati toccati e che rimangono in Veneto mediamente meno costosi che nelle altre regioni del Nord Italia”. Ma quanto peseranno, in termini concreti, i rincari sui portafogli degli utenti? I biglietti chilometrici per la fascia fino a 20 chilometri sono saliti a 2 euro e mezzo, mentre per le distanze fino ai 30 chilometri si sale da 2,85 a 3,30 euro. Anche per chi vuole spostarsi fuori provincia il costo aumenta non poco: da Padova a Treviso si spendono oggi 9 euro e mezzo rispetto agli 8,20 precedenti. Durissimo il giudizio di Antonino Pipitone, il consigliere regionale dell’Italia dei Valori che per primo aveva acceso i riflettori sulla vicenda ancora lo scorso gennaio, anticipando di fatto quanto è poi puntualmente

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L’assessore Chisso: “Servono 10 milioni di euro per garantire le 850 corse giornaliere che oggi eroghiamo. Ma gli abbonamenti restano tra i più bassi del Nord Italia” avvenuto: “L’orario cadenzato non è stata la panacea dei mali del trasporto ferroviario veneto. Le carenze, soprattutto in alcune linee, rimangono, le soppressioni continuano quotidianamente e adesso scopriamo che la Regione lo fa pagare agli utenti, con un aumento dei biglietti molto elevato, assolutamente inaccettabile. E poco conta che al momento gli abbonamenti non vengano toccati: lascia allibiti la distinzione tra viaggiatori occasionali e abbonati. Se uno fa 5 viaggi al mese non gli conviene farsi l’abbonamento, ma è pur sempre un utente costante, pendolare anch’esso. E quest’aumento sarà una mazzata”. Fortemente critico anche il sindacato, che per bocca del segretario regionale della Filt Cgil Ilario Simonaggio stigmatizza anche il percorso scelto dalla Regione: nessun coinvolgimento dei sindacati di categoria, nonostante le ripetute richieste di un tavolo tecnico per verificare l’andamento dell’orario cadenzato. Quanto al costo dei biglietti, “l’aumento medio sulle corse

semplici è particolarmente pesante, sino ai limiti della stangata, nelle prime fasce di percorrenza dove è stabilmente superiore a due cifre e in taluni casi sopra il 15 per cento. Si tratta in definitiva delle maggiori fasce di addensamento del trasporto ferroviario pendolare della nostra regione”. E proprio dal Tavolo dei pendolari, che raggruppa numerosi comitati di utenti nati in tutta la regione negli ultimi anni, arriva la stoccata finale: in Lombardia, ricordano in un comunicato di commento agli aumenti, l’orario cadenzato è stato sostenuto con uno stanziamento aggiuntivo della regione. “In Veneto invece – denunciano – si è prima voluto farlo a costo zero e si sono poi scaricati i costi sugli utenti. Ancora una volta la Regione smentisce se stessa: l’aumento dei biglietti non incentiva di certo l’uso del treno e non corrisponde ad alcun miglioramento del servizio”. Dopo l’estate, quando riapriranno scuole e uffici, c’è da scommettere che la polemica riprenderà. In attesa del prossimo aumento.

iapre ad agosto la linea Belluno-Calalzo, vero gioiello di ingegneria inaugurato nel 1914. Cento anni dopo, la vera scommessa è sulla possibile valorizzazione anche in campo turistico. Almeno una buona notizia, sul fronte del trasporto ferroviario, arriva dal Bellunese. Ed è tanto più significativa perché coinvolge una delle linee storiche del Veneto, tra le poche ferrovie d’alta quota ad essersi salvata dalla progressiva dismissione che ha colpito, ad esempio, il treno per Asiago. La linea Belluno-Calalzo, ferma da mesi dopo i danni dovuti al maltempo dello scorso inverno che ha determinato la caduta di un ingente numero di alberi sulle rotaie, riaprirà il prossimo 1° agosto, giusto in tempo dunque per celebrare degnamente i cento anni dalla sua inaugurazione. “Saluto i 100 anni della ferrovia per Calalzo – sottolinea l’assessore Renato Chisso – È stato un grande esempio d’ingegneria e di progresso, per il quale il mio impegno è di garantire un futuro di almeno altri 100 anni. Ad agosto la linea riaprirà e il treno tornerà a correre, come previsto, facendo da navetta tra Calalzo e Ponte nelle Alpi. Nel frattempo opereremo perché il sistema ferroviario e turistico si riappropri di una stazione che per decenni è stato il terminal ferrovario di Cortina d’Ampezzo e del cuore del Cadore”. I nodi da risolvere sono sostanzialmente due. Da un lato i problemi strutturali e la necessità di una continua manutenzione lungo il percorso, che non può essere lasciata solo all’intervento dei comuni. Dall’altro lato, la grande questione delle risorse economiche necessarie a garantire un servizio fondamentale per i residenti e in prospettiva ricco di attrattiva turistica, ma che non può certo basarsi solo sui biglietti venduti. “La questione “ferrovie del bellunese” – sottolinea ancora l’assessore – va tratta con lucidità e solidarietà, sapendo bene che questi collegamenti ferroviari hanno fatto la storia e creato benessere e devono tornare a farlo, senza illusioni però sul fatto che i costi e i ricavi possano compensarsi e pareggiare. In montagna tutto costa di più che in pianura, anche far viaggiare il treno. Cento anni di binari per Calalzo e della sua bella stazione devono dirci proprio questo ed essere uno stimolo non per recriminare ma per percorrere assieme quel percorso che le genti e il territorio delle Dolomiti meritano”.


14 Cultura veneta 26 Mostre Una panoramica globale degli elementi architettonici

La Biennale Architettura apre a Giugno “Fudamentals” comprende tre manifestazioni che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura di Alain Chivilò

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a 14° Mostra Internazionale di Architettura, organizzata dalla Biennale di Venezia, per la prima volta inaugura nel mese di giugno, assumendo la stesa connotazione temporale di quella più conosciuta e frequentata delle arti. Di conseguenza tutti gli eventi collaterali o meno che animeranno la città di Venezia hanno dovuto creare nuove sistemazioni spalmando inaugurazioni e chiusure fino al 23 novembre, giorno di chiusura della manifestazione. Il titolo di quest’anno, Fundamentals, è stato ideato dal curatore Rem Koolhaas, mentre la partecipazione complessiva è aumentata di 10 nuovi paesi presenti per la prima volta: Kenya, Marocco, Mozambico, Costa d’Avorio, Repubblica Dominicana, Emirati Arabi Uniti, Costa Rica, Indonesia, Nuova Zelanda e Turchia. Come ricorda il presidente Baratta “oltre all’Arte e all’Architettura la Biennale opera in diversi settori, in particolare Danza, Musica, Teatro e Cinema. Qui Koolhaas non si è lasciato scappare nulla. La Mostra vedrà al suo interno la presenza delle attività di questi nostri diversi settori. E con attività non semplicemente affiancate e giustapposte alla Mostra d’Architettura, ma integrate nella Mostra di Architettura. Mai come quest’anno tutta la Biennale è nella Biennale”. Infatti “Fudamentals” comprende tre manifestazioni

che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura. In sintesi la storia diventa elemento conduttore di un tris di tematiche denominate in: “Absorbing Modernity 1914-2014”, “Elements of Architecture” e “Monditalia”. Il primo contenitore include nel titolo un centenario, che al di la dello scoppio della I guerra mondiale, vuole essere un invito ai singoli padiglioni nazionali di mostrare, in modo personale, il processo di annullamento del concetto di nazione per un’adozione di un singolo linguaggio moderno e di tipologie quasi universali. Dunque una panoramica globale dell’evoluzione dell’architettura verso un’unica estetica moderna, svelando all’interno della globalizzazione la sopravvivenza di caratteristiche e mentalità nazionali uniche. “Elements of Architecture” invece è il Padiglione Centrale dei Giardini che analizza, come indica il curatore, “gli elementi fondamentali degli edifici utilizzati da ogni architetto, in ogni tempo e in ogni luogo: pavimenti, pareti, soffitti, tetti, porte, finestre, facciate,

IL MuSEO BASSANO RIApRE

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art night venezia 2014

T

utto in una notte potrebbe essere il motto delle edizioni estive di Art Night a Venezia. Infatti il solstizio d’estate del 21 giugno, precisamente dalle ore 18, è testimone di circa 400 eventi gratuiti che hanno come tematica principale l’Arte. Nata 4 anni fa, la manifestazione è arrivata a coinvolgere più di 100 istituzioni, divise tra privato e pubblico, attraverso aperture speciali, musica, visite guidate, incontri letterari e performance. Tutto ruota intorno alla sede storica dell’Università Cà Foscari, vero fulcro ideativo, in collaborazione con il Comune di Venezia. Proprio dal cortile centrale dell’ateneo inizia le danze con “Family Dress” un progetto performance di arte relazionale ideato da Do-Knit-Yourself in collaborazione con la Naba di Milano. Un caleidoscopio fatto di 30 abiti che come un mosaico crea un’opera corale tessuta da differenti realtà presenti nei luoghi del mondo. Gli abiti, due dei quali realizzati con ricami e tessuti della storia dell’azienda Malìparmi sponsor di questa edizione, sono collegati tra loro con lunghi strascichi. Dall’università gli abiti, indossati dagli studenti di tutti gli atenei veneziani, andranno a danzare e a muoversi tra il pubblico presente, grazie all’accompagnamento di musicisti per spostarsi unitamente nelle calli. Alle 22.30 sempre nella sede di Cà Foscari, l’artista visivo Nico Vascellari, con il suo gruppo musicale Ninos du Brasil, assieme al video artista Carlos Casas presenteranno in anteprima il nuovo album “Novos Misterios”. In sintesi un ricco programma che, con le ultimissime notizie, è visionabile sul sito www.artnight.it

In mostra i lavori dei grandi architetti

Esposti alcuni disegni di Michelangelo

l Museo Civico di Basano del Grappa si presenta alla cittadinanza bassanese, nazionale e internazionale con un’immagine rinnovata all’interno di una sede più confortevole e fruibile ai visitatori. Per l’occasione, fino al 31 agosto, due mostre inaugurano questo nuovo corso trattando da un lato la tematica del paesaggio all’interno di “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” e dall’altro celebrando i 450 anni dalla scomparsa di Michelangelo con “Michelangelo, capolavori grafici”. Entrando nel merito delle migliorie della struttura museale si nota subito un ingresso ridisegnato, nel quale l’entrata principale al Museo da piazza Garibaldi non passa più per il chiostro trecentesco, ma s’immette in una sala di prima accoglienza dove il visitatore ha modo di cogliere l’articolata composizione dell’istituto. Continuando: il bookshop è stato rinnovato, con annesso guardaroba, in un’area dotata di apparati informativi interattivi pronti a fornire informazioni sulla storia e sul patrimonio dell’istituto stesso, l’attività didattica trova una spe-

balconi, corridoi, camini, servizi, scale, scale mobili, ascensori, rampe… Attraverso una panoramica globale dell’evoluzione degli elementi architettonici condivisi da tutte le culture, la Mostra estenderà il discorso all’architettura al di là dei suoi parametri tradizionali, e coinvolgerà ampiamente il pubblico nell’esplorazione di una dimensione familiare, perduta e visionaria dell’architettura”. Concludendo “Monditalia” all’Arsenale parla in un tema unico dedicato all’Italia, coinvolgendo teatro, danza, musica e cinema della Biennale al fine di creare un ritratto collettivo del paese.

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cifica accoglienza in una spaziosa area per le classi, un laboratorio archeologico nasce con la simulazione di un campo di scavo e infine il Gabinetto Disegni e Stampe diventa uno spazio dotato di tutti i dispositivi idonei a garantire condizioni ottimali alla conservazione dei materiali. In riferimento alle mostre in corso, nel “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” si ammira, tra le opere esposte, una delle più belle mappe del Cinquecento italiano raramente presentata per ragioni di conservazione: la mappa dalpontiana uscita dalla bottega dei Dal Ponte. Al ritratto urbano tipico del Rinascimento, si passa nella seconda mostra in programma all’opera del genio della Cappella Sistina. Per l’occasione l’Associazione Culturale MetaMorfosi presenta diciotto disegni realizzati da Michelangelo provenienti dalla collezione grafica di proprietà della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze. Tra questi si possono ammirare il “Volto virile” per la Cappella Sistina, il “Sacrificio di Isacco” e il capolavoro assoluto di “Cleopatra”. Al.Ch.

Fondazione Querini nel segno di Carlo Scarpa

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ino al 29 settembre la Fondazione Querini Stampalia di Venezia allestisce una mostra, nell’ambito degli eventi della 14. Biennale Architettura, che ripercorre un’anima contemporanea della sua secolare storia. “nel segno di Carlo Scarpa” è il titolo dell’esposizione, ma nello stesso tempo diventa filo rosso per una narrazione che vide lo stesso architetto partecipe negli spazi della Querini, ridisegnandoli in una chiave moderna e attuale. Infatti nel 1961 il direttore della Fondazione stessa Giuseppe Mazzariol ricordava la dialettica con Scarpa stesso al riguardo del progetto all’interno della sede: “quando gli chiedevo che l’acqua alta restasse fuori dal palazzo … lui, guardandomi negli occhi dopo una pausa di attesa: dentro, dentro l’acqua alta, dentro come in tutta la città. Solo si tratta di contenerla, di governarla, di usarla come materiale luminoso e riflettente. Vedrai i giochi della luce sugli stucchi gialli e viola dei soffitti, una meraviglia!”. Infatti proprio questi capricci reali di forme, uniti alla presenza dell’acqua, fanno degli spazi Stampalia un’unicità difficilmente riscontrabile nel suo genere. In questo contesto l’allestimento espositivo crea delle relazioni tra architetti, artisti contemporanei e il Maestro, diventando tutti assieme soggetti facenti parte di una passata interpretazione dello spazio della Fondazione.

Diverse sono le opere di personalità che dialogano con i disegni e gli schizzi, appartenenti all’Archivio della Fondazione, che documentano la fase ideativa e progettuale degli ambienti di Scarpa. Lavori, all’interno di una collettiva, suddivisi tra gli artisti quali Haris Epaminonda, Michelangelo Pistoletto, Candida Höfer, Ivana Franke, Remo Salvadori, Margarita Andreu, Giulio Paolini, la fotografa Alessandra Chemollo, il violoncellista Mario Brunello, il regista Riccardo De Cal, la coreografa Sasha Waltz e il compositore Atsuhiko Gondai, fanno da ponte per approfondire il tema della Biennale Fundamentals. Quindi riprendere il passato di un repertorio universale, che diventa utile strumento su cui orientare il presente e il futuro. Al.Ch.


Cultura provinciale 27 Cultura E’ entrato nel vivo della programmazione DeltArte

L’estate del Delta nel segno dell’arte La seconda edizione del festival sta ricevendo il meritato consenso del pubblico di Mattia De poli

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’ entrato nel vivo della programmazione unico pezzo e con il minimo delle cuciture possibiDeltArte, il giovane festival itinerante d’arte li, diventa tramite per la lettura del futuro. Sabato contemporanea sul Delta del Po, che vede 7 giugno il connubio arte-natura ha raggiunto Voci per la Libertà capofila del progetto e Melania la climax: nel Comune di Porto Tolle, cuore del Ruggini ideatrice e curatrice. La seconda edizione Parco è stata svelata la monumentale opera site è partita con il vento in poppa e sta ricevendo il specific di Emmanuele Panzarini dal titolo “New meritato consenso del pubblico. Un fitto calen- Land”, che rimarrà in loco fino al 29 settembre. dario sta animando, infatti, l’estate sul Delta. Con questa installazione Panzarini ha inteso renVenerdì 30 maggio ha inaugurato “L’energia della dere omaggio alle terre emerse di questa civiltà creatività”, collettiva aperta fino al prossimo 29 di pescatori e agricoltori. Per l’occasione, l’artista settembre presso il Museo Regionale della Boni- ha creato un’opera land art che intende ricordare fica di Ca’ Vendramin a Taglio di Po. In mostra, come la morfologia del Polesine sia in costante le installazioni, i video e le fotografie di nomi mutamento, così affine all’avanzamento dell’uimportanti nel panorama artistico nazionale ed manità. Utilizzando un elemento di uso comune, internazionale: Valentina ossia l’ombrello, l’artista De’ Mathà, Raffaella Rosa A Porto Tolle padovano ha dato vita ad Lorenzo, Andrea Magnani, la monumentale una vasta distesa d’acqua Francesco Mancin e Roger opera di Emmanuele nel parco comunale di via Weiss. Tra le installazioni Panzarini, Giacomo Matteotti, proprio spicca “Volo”, reduce dalla New Land all’entrata della città e ben Biennale di Venezia, opera visibile dalla strada provinspettacolare ed emozionate realizzata da Raffa- ciale, per ricordare a tutti, dai turisti ai passanti ella Rosa Lorenzo con 540 bottiglie di plastica, alla gente locale, come l’intera area del Delta si plasmate e trasformate in variopinte farfalle, a sia formata nel corso dei secoli grazie ai sedimenti simboleggiare la rinascita del Museo della Bonifica del grande fiume Po. Dopo la scenografica inaue del territorio del Delta per mezzo della creatività gurazione, la serata è proseguita regalando altre under 35. “The divination running project” di An- emozioni, stavolta in barca per vivere una notte drea Magnani è un progetto in itinere che fa tap- speciale sotto le stelle gustando i prodotti tipici pa sul Delta; l’artista intende sviluppare una sorta del territorio e le prelibatezze offerti dall’azienda di nuova “stregoneria” non più collegata ad un agricola La Galassa di Gavello. Le note di Andrea contesto arcaico di vita immersa nella natura, ma Dodicianni, uno dei bravissimi cantautori presenti rapportata alla vita di oggigiorno. Siamo di fronte nella compilation 2013 di Voci per La Libertà, ad una nuova pratica divinatoria fatta di corsa e hanno accompagnato l’escursione, condita dalle sudore: una t-shirt per runners, realizzata in un osservazioni stellari del Gruppo Astrofili Polesani.

Nella foto l’opera reduce dalla Biennale di Venezia “Volo” realizzata con 540 bottiglie di plastica e due foto di Matteo Sauli

“Divine note Di commeDia” Conservatorio “F. Venezze”

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ome leggere la Divina Commedia ascoltando la musica sottesa ai sublimi versi di Dante? Un importante saggio della stretta connessione tra la voce della poesia e quella delle note è stato proposto dal professor Giuseppe Fagnocchi del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo in occasione della tradizionale “Giornata della Dante” celebratasi lo scorso 20 maggio nella Sala dei Concerti del Conservatorio. Si è trattato di un ampio e circostanziato excursus che, partendo dai suoni stridenti, lamentosi e disarmonici dell’Inferno dantesco, si è progressivamente dilatato per scoprire, nelle terzine del Purgatorio, la amabilità dei Salmi e l’ispirazione del “dolce stil novo”, passando infine a cogliere l’estasi mirabile del Paradiso, dove la musicalità raggiunge il suo apice, espressa anche dal canto polifonico. Una “lectio magistralis” davvero ampia e circostanziata quella proposta dal professor Fagnocchi, che ha fatto scoprire ad un nutrito gruppo di appassionati e soci della “Dante” un nuovo modo di leggere e gustare la Divina Commedia. Davvero apprezzati i continui rimandi, offerti dal relatore, tra i versi di Dante e i riferimenti musicali, a volte evidenti altre volte sottintesi e utili da identificare anche per comprendere come il sommo poeta fosse versato e competente anche in campo musicale. Un brano tratto dalla Sonata in do minore BWV 1017 di J. Sebastian Bach eseguito da Valeria Zanella al violino ed Eunhye Hong al pianoforte ha allietato la prima parte dell’importante iniziativa, che si è conclusa con la lettura di alcune terzine del canto X del Paradiso a cura di Daniela Sarti, intervallata dalla musica di Lamberto Caffarelli tratta dal Preludio e Postludio al Canto X, che ha visto quali interpreti lo stesso prof. Fagnocchi al pianoforte, Valeria Zenella al violino e Luca Ballotta al contrabbasso. Una manifestazione di consistente spessore culturale, dunque, che ha suscitato ampi consensi, sottolineati da uno scosciante applauso finale e dalle parole dalla presidente della Dante rodigina professoressa Mirella Rigobello che ha ringraziato di cuore il relatore, gli esecutori e il Conservatorio nella persona del direttore Vincenzo Soravia, per l’ospitalità accordata. M.D.P.

neWs Il progetto dell’Istituto alberghiero Cipriani di Adria

Appuntamenti

Dall’altopiano Di asiago fino a paDova, il “viaggio emozionale”

Deltarte non va in vacanza

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I ragazzi dell’Istituto Cipriani che hanno partecipato al progetto

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n “Viaggio Emozionale” con i 5 sensi nel territorio veneto: un itinerario turistico che parte dall’altopiano di Asiago e attraversa le antiche città murate giungendo a Padova ormai moderna “smart city”. Si tratta di un progetto messo a punto dalle classi quinte dell’Istituto alberghiero Cipriani di Adria che con la supervisione dei propri docenti hanno messo in pratica le competenze acquisite durante il quinquennio. Il lavoro delle classi 5°B del settore Turistico e 5° A, 5° C e 5° D del settore ristorazione è

stato presentato al pubblico presso la sede del Cipriani, tramite la realizzazione di una mostra fotografica e di una piccola guida e l’allestimento di due tipi di menù di cui uno di piatti tipici veneti e uno più innovativo di cucina giapponese. Ad illustrare il progetto la professoressa Monica Mainardi: “L’Istituto alberghiero oltre a formare competenze insegna ai suoi allievi a metterle in pratica. Il format del progetto ha preso spunto dal viaggio emozionale, un nuovo tipo di viaggio che gli operatori turistici propongono e che mira ad imprimere ai viaggiatori ricordi ed

emozioni”. E il professor Alberto Scarazzati ha aggiunto: “I ragazzi hanno svolto uno studio approfondito su tutto il territorio veneto partendo dall’altipiano di Asiago e dalle tracce storiche della grande guerra conservate nei ricordi delle comunità montane e nelle testimonianze di Mario Rigoni Stern. Gli studenti oltre a scoprire le città murate con ricerche, servizi fotografici e sopralluoghi hanno assaporato anche i prodotti tipici allo storico Caffè Pedrocchi di Padova”. Edoardo Zambon

’arte e la creatività under 35 hanno invaso il Delta del Po. DeltArte non va in vacanza, ma continua anche a giugno e a luglio con una serie di iniziative. Sabato 14 giugno il festival fa tappa a Loreo per presentare la mostra di fotografia di Matteo Sauli in biblioteca comunale. L’artista ravennate espone il progetto fotografico SS 309 che prende nome dalla denominazione stradale della via che collega Ravenna a Mestre. Le immagini raccontano i due anni impiegati per documentare gli oltre 126 chilometri lungo i quali si snoda la statale disseminata di antichi borghi di pescatori, popolata dalle fronde degli alberi, attraversata dal 45° parallelo; l’arteria, tra decadenza e velocità. Mercoledì 16 luglio DeltArte approda a Rosolina Mare: protagonista stavolta è DEM, artista di fama internazionale, che presenterà un intervento di street art presso la cabina elettrica di Strada Sud, vicino a piazza San Giorgio, assieme all’installazione pubblica Genius Loci presso il parco della Vittoria, creata con materiale di recupero proveniente dalle spiagge e pinete, e il film “Supra Natura” che ha come protagonista il grande fiume Po. Giovedì 17 luglio il Centro Congressi inaugurazione progetto fotografico di Silva Rotelli “R-ESISTEN ZE” mentre alle 21.30 ci sarà la premiazione del concorso per giovani videomaker 3 minuti x 30 articoli: un video per la Dichiarazione universale dei diritti umani.


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LO rugby

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SPORT in PRIMO PIANO 13° torneo “cittÀ Di rovigo”, vince chi stuDia a scuola

irca 450 rugbisti, in rappresentanza di 20 squadre provenienti da tutt’Italia, hanno colorato i tre campi del Battaglini dando vita al 13° torneo “Città di Rovigo” riservato alle squadre di rugby “over 35” in un torneo che è il più importante di questa categoria in ambito nazionale. “Siamo contenti per com’è andato lo svolgimento della manifestazione - dice Fabrizio Frezzato - allenatore degli Old del Rugby Rovigo che, dopo tanti anni, continua a rimanere un assoluto riferimento per il rugby Old nazionale. Il clima che si respira in queste occasioni, è fantastico: ci sono in campo atleti che hanno giocato ai massimi livelli e semplici appassionati che si divertono senza alcuna pretesa, costituendo formazioni variopinte e dando vita a partite molto divertenti dove, a giocate di assoluto livello, si affiancano divertentissimi exploit di “atleti” poco esperti ma che ci mettono un impegno incredibile, a prescindere dall’età anagrafica”. Torneo che è stato interamente organizzato dall’associazione sportiva “I veci del Rugby” di Rovigo, con la collaborazione della società sportiva Delta Rugby Rovigo, CIV, Aics e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Rovigo. Nel rugby old non vi è un vincitore, bensì vengono svolte partite singole senza fasi eliminatorie. Il torneo si è concluso con l’immancabile terzo tempo svoltosi nei locali della Polisportiva Tassina, dove sono stati premiati con una borsa di studio (finanziata con i proventi del torneo) alcuni atleti della Rugby Rovigo Junior che si sono distinti ottenendo ottimi risultati sia in ambito sportivo che in ambito scolastico. Cr.Ag.

Sport e scuole Iniziative organizzata dal comitato Uisp provinciale

Giocagin, divertimento a 360 gradi di Cristiano Aggio

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sibizioni di hip hop, danza moderna, duelli di spade in stile medievale, free style, karate e sound karate, danza cinese sulle punte. Sono solo alcune delle esibizioni che gli studenti di nove scuole secondarie di primo e di secondo grado della provincia di Rovigo hanno portato in scena al palazzetto dello sport di Rovigo, in occasione dell’’iniziativa “Giocagin – Il divertimento in movimento”, organizzata dal comitato Uisp provinciale. Centinaia i ragazzi che, dagli spalti del palazzetto, hanno assistito alle esibizioni dei propri coetanei davanti ad un folto numero di insegnanti e di genitori che non hanno voluto mancare alla festa. Tutte le esibizioni sono state premiate dagli applausi dei presenti, dalla danza della palma dell’’istituto comprensivo di Costa di Rovigo, al mix di calcio, basket e ballo della scuola media Mario di Lendinara, passando per l’’hip hop moderno delle ragazze dell’’Istituto superiore Primo Levi, la ginnastica artistica della scuola media Riccoboni di Rovigo e della scuola media di Villanova del Ghebbo, il duello medievale dell’’associazione

Un momento della giornata che si è tenuta al palazzetto dello sport di Rovigo Pro loco giovani di Rovigo, il free style con la spada del pluricampione del mondo Massimiliano Castellacci, il karate dei ragazzi del liceo scientifico Paleocapa. E ancora il sound karate delle ragazze delle scuole medie Casalini e Riccoboni, le coreografie hip hop della 4a B del liceo scientifico Paleocapa e dell’’Istituto superiore Marco Polo di Rovigo, la danza cinese della media Riccoboni e la danza moderna dell’’Istituto tecnico commerciale Colombo di Porto Viro. Massimo Gasparetto, presidente del comitato Uisp pro-

vinciale, ha salutato gli studenti, i genitori e gli insegnanti ricordando l’’iniziativa di solidarietà collegata a Giocagin. “Una parte del ricavato sarà devoluto al centro educativo “Al Zuhur” che si trova in Palestina, nel campo profughi di Shu’’fat a Gerusalemme est”. Il presidente Gasparetto ha inoltre sottolineato lo spirito di Giocagin che rappresenta anche lo spirito Uisp, ovvero la promozione dello sport per tutti. Anche l’’assessore provinciale allo Sport Leonardo Raito era presente all’’iniziativa per la quale ha espresso la propria soddisfazione.

“Favola dello sport” Tanti campioni in classe

Distribuzione Di una pubblicazione che racconta, tappa Dopo tappa, l’intera “favola Dello sport”

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ella sala Caponnetto di Adria, si è svolta la cerimonia finale del progetto “Favola dello sport”, alla presenza di oltre 150 bambini provenienti dalle scuole primarie che nei mesi scorsi hanno preso parte al progetto firmato dal Coni di Rovigo. Un progetto basato sulla testimonianza di campioni polesani che con molta disponibilità hanno raccontato la loro storia di sport direttamente in classe. Alcuni di loro non sono voluti mancare all’evento conclusivo, con la distribuzione di una pubblicazione che ha racconta, tappa dopo tappa, l’intera “Favola dello sport”. Ma a colorare la mattinata non sono state solo le tante copie del libro distribuite agli studenti presenti; sui pannelli montati in sala sono stati appesi anche molti dei disegni realizzati dagli stessi bambini al termine degli incontri con i campioni polesani. Presente anche l’assessore comunale allo sport Federico Simoni che si è detto felice di aver ospitato ad Adria l’evento conclusivo di un progetto così delicato. Finalità e dettagli della “Favola dello sport” sono stati illustrati da Enrico Pozzato, responsabile del progetto insieme a Irene Marangoni. Poi la parola è passata ai campioni presenti: Ylenia Grigolato e Stefania Chiarioni hanno ricordato i bei momenti passati in classe, incassando anche i complimenti dell’ex calciatore professionista Massimo Albiero che, rivolgendosi ai ragazzi, ha sottolineato che “i veri

Albiero: “Si possono ottenere grandi risultati sia nello sport che nello studio” sacrifici sono quelli che Ylenia e Stefania fanno per emergere in sport poco pubblicizzati come il pattinaggio e il nuoto, non quelli dei calciatori di oggi serviti e riveriti. E non dimenticate che si possono ottenere contemporaneamente grandi risultati sia nello sport che nello studio”. La mattinata si è chiusa con un il maestro Fabrizio Gazzignato che ha voluto donare una borsa della nazionale di judo e una foto con gli autografi di Stefano Moregola e Andrea Fregnan a Manuel, un bimbo ipoacusico rimasto talmente impressionato dall’incontro con i due campioni da regalare loro un cartellone realizzato completamente da solo. C.A.



Sì,viaggiare viaggiare 12 Sì, 30 VENETO

HA DATO IL NOME ALL’ADRIATICO E S’È APERTA AI COMMERCI CON GRECI ED ETRUSCHI LA LUNGA STORIA DELLA CITTÀ È RACCONTATA MIRABILMENTE AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE ATTRAVERSO I CORREDI FUNERARI RINVENUTI NELLE TANTE NECROPOLI SCOPERTE NELLA ZONA ORA È LA PORTA DEL DELTA DEL PO E GUARDA AL TURISMO AMBIENTALE L’ESEMPIO DELL’EX IDROVORA AMOLARA ORA OSTELLO, RISTORANTE E MUSEO E PER I PATITI DEI MOTORI C’È L’AUTODROMO INTERNAZIONALE

Sette mari, sette vite

È la nobile Adria R

iscoprire Adria, la città che diede il nome all’Adriatico. Centro di primaria importanza per i traffici commerciali prima con i Greci (VI secolo a.C.) e poi anche con gli Etruschi. Città dalle sette vite, dunque, che ha saputo conservare nel tempo quel suo accento di nobiltà, come testimoniano i bei palazzi del suo elegante centro storico, tutto stretto intorno alle rive del Canal Bianco. Città piacevolmente decadente e per questo affascinante e talvolta malinconica. Per qualcuno inguaribilmente romantica. Con le stagioni cambiano le atmosfere che sa suscitare, talvolte raccolte, talvolta languide. Non muta invece il suo tratto aristocratico. Oggi Adria guarda al turismo con rinnovato interesse e accanto alle sue proposte d’arte e di storia, concentrate soprattutto sul Museo Archeologico Nazionale, offre anche spunti di turismo ambientale. La trasformazione di una vecchia idrovora in un ostello-ristorante ha dato vita all’Amolara, un complesso che può essere considerato la porta del delta del Po. Una struttura ricettiva molto frequentata dai giovani, dove si possono organizzare escursioni in bicicletta, barca o canoa nella parte più orientale del Polesine, quella che sfuma in mare fra i canneti del grande fiume diviso in più rami. Giusto citare l’esperienza dell’Amolara anche per il sapiente recupero di un complesso di archeologia industriale, al cui interno è stato ricavato il Museo dei Sette Mari (Septem Mària, secondo la definizione che Plinio il Vecchio diede al Polesine e ai sette rami del delta del Po nel I secolo d.C.), museo dove sono esposti macchinari e foto d’epoca e dove è documentata la straordinaria epopea della bonifica, quella che un secolo fa rese coltivabili molte zone paludose del Polesine. Paolo Bordin, il titolare dell’ostello che è anche proprietario dell’accogliente Hotel Leon Bianco in centro storico a Adria, all’Amolara ha puntato molto anche sul recupero della cucina tradizionale polesana. Una cucina semplice fatta di cose buone, a partire dal riso del delta del Po che

oggi ha assunto rinomanza nazionale grazie alla certificazione Igp. Valorizzate in cucina anche le anguille, tipica presenza nelle acque del delta. E’ emozionante pranzare nella grande sala dell’idrovora abbellita da un affresco a tutta parete di Elvio Mainardi che documenta la civiltà del lavoro nel Polesine. Ma torniamo ad Adria città, alla sua storia ben raccontata dal Museo Archeologico attraverso le tante collezioni che lo arricchiscono. In esposizione i pregevoli reperti rinvenuti nelle necropoli scoperte nella zona, corredi funerari variegati che testimoniano le usanze degli adriesi di allora ma anche la loro ricchezza. Il principale richiamo è costituito dalla Tomba della biga con i resti di quattro cavalli e di un carro: resta misteriosa l’identità del defunto a cui venne dedicata. Probabilmente un giovinetto. Il nucleo storico del Museo è rappresentato dalla collezione Bocchi, frutto dell’appassionata raccolta di reperti archeologici restituiti dal sottosuolo di Adria svolta da diversi membri dell’omonima famiglia durante i secoli XVIII e XIX. La collezione comprende migliaia di oggetti appartenenti a diverse categorie, risalenti sia all’età preromana che a quella romana. Con l’inizio del XX secolo la collezione fu acquisita dal Comune di Adria ai fini della costituzione del Museo Civico. Nel corso del Novecento i numerosi scavi condotti ad Adria e nei dintorni dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto incrementarono progressivamente le raccolte, tanto che per ben due volte la sede dovette essere cambiata per dare spazio alle nuove acquisizioni. Quella attuale è stata inaugurata nel 1971 e recentemente è stata ristrutturata, rendendo ancora più agevole la visita. Dai secoli cupi del Medio Evo Adria risorse grazie alla sua sede vescovile. La cattedrale, più volte riedificata, presenta al suo interno numerosi pezzi d’arte come gli affreschi ottocenteschi di Se-

I SAPORI ANTICHI DEL POLESINE

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d Adria sono molte le possibilità per vivere un’esperienza gastronomica piacevole, alla ricerca degli antichi sapori del Polesine. Oltre all’Ostello Amolara, che propone una cucina semplice di territorio e anche dei menu low cost che attraggono i giovani (18 euro), va ricordato il ristorante Zoccoletto, con le sue specialità di carne e di pesce. Poi il ristorante Molteni, dell’hotel omonimo, che propone una cucina ricercata ma con solidi fondamenti sulla tradizione. Tra le avanguardie va citato il ristorante Ofizial di recente apertura: un bel locale in stile vintage dove lo chef Claudio Stoppa (nella foto) propone piatti moderatamente creativi, fra cui spicca la fondina del doge, dedicata all’astice e ai molluschi. Viene cotta su una pentola di pietra ollare. Sul delta del Po, nell’avamposto di Santa Giulia, dove è ancora attivo un ponte di barche, consigliata la sosta all’Osteria Arcadia: piatti tipici del delta, comprese cozze e vongole coltivate in proprio. Il marito della titolare Pamela Veronese organizza escursioni di pescaturismo nelle valli. bastiano Santi, gli armadi seicenteschi della sagrestia opera dello scultore Giacomo Piazzetta. Vicino alla cattedrale sorge il palazzo del Vescovado e poco lontano c’è Villa Mecenati, bell’esempio di architettura degli anni ‘30, oggi sede del Conservatorio Musicale. In Riviera Matteotti sorge il Teatro Comunale, realizzato dall’architetto Scarpari nel 1935, e nella zona retrostante c’è il colorito quartiere Cannaregio, un tempo abitato da pescatori e raccoglitori di canna palustre. Pregevole anche Palazzo Tassoni, sede municipale. Merita una visita anche la chiesa di Santa Maria Assunta, detta della Tomba per la presenza di un antico tumulo forse di origine romana. Un capitolo a parte merita l’autodromo internazionale che ha portato ad Adria un notevole volume di attività, comprese alcune competizioni internazionali. L’omaggio a una terra che ha dato grandi piloti: da Arnaldo Cavallari, imprenditore del pane (creò la famosa Ciabatta Polesana), al suo allievo Sandro Munari, una leggenda “mondiale” dei rally, nato nella vicina Cavarzere. Un certo richiamo ha anche l’outlet di una nota azienda di abbigliamento. Il delta del Po costuisce la naturale estensione del territorio di Adria. Il modo ideale per conoscerlo e scoprire i segreti dell’ambiente naturalistico che custodisce è un’escursione in barca. Partendo dalla visita dei rami principali per poi entrare nei corsi d’acqua più piccoli, facendosi largo fra i canneti per approdare negli scani, le isolette create dal grande fiume mediante il continuo deposito di sedimenti. E’ l’occasione per vedere da vicino aironi e garzette, cavalieri d’Italia e alzavole: un’avifauna rara che qui ha trovato il suo habitat ideale. La compagnia di navigazione con maggiore esperienza è la Marino Cacciatori, attiva fin dagli anni Settanta. Propone un ampio ventaglio di escursioni per entrare nel magico mondo del delta e per vivere le sue suggestioni.

IN COPERTINA L’ARISTOCRATICO CENTRO STORICO DI ADRIA CHE SI RISPECCHIA LANGUIDO NELLE ACQUE DEL CANAL BIANCO. SOTTO: L’IDROVORA DELL’AMOLARA (ORA OSTELLO-RISTORANTE E MUSEO). SOPRA: LA CATTEDRALE E IL CENTRO STORICO AL CREPUSCOLO. IN BASSO, DA SINISTRA: LE VECCHIE IDROVORE DELL’AMOLARA, ESCURSIONI NEL DELTA DEL PO CON LE IMBARCAZIONI DI MARINO CACCIATORI, L’AUTODROMO INTERNAZIONALE E TRE IMMAGINI DI REPERTI CUSTODITI AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE


38 Concerti e non solo

Concerti 31

mille e ancora mille...

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pagina a cura di graziano edi corazza

in veneto piazzola sul Brenta

hyDrogen festival 2014

eventi

italiana del loro Farewell Tour saranno gli Scorpions, band che ha scritto pagine indimenticabili dell’hard rock mondiale. Sabato 19 spazio alla musica italiana con il talento di Emma, che torna in scena per poche data estive. A chiudere il programma, il 25 luglio, Elisa, il cui tour sta conquistando il pubblico di tutta Italia. L’area live sarà dotata di wifi gratuito, area relax e area giochi. 19 luglio 2014 – Castello Scaligero di villafranca

fiorella mannoia “fiorella mannoia live 2014”

Hydrogen Festival: a Piazzola sul Brenta (PD) tornano le grandi stelle della musica internazionale. Nella bellissima Company Area arrivano Robert Plant and The Mississippi All Stars, James Blunt, Paolo Nutini, Massive Attack, Negramaro, Emma, Elisa e l’unica data italiana del tour di addio degli Scorpions. Un calendario straordinario, dal rock al pop, dall’elettronica alla musica italiana. Superati i 300.000 spettatori nelle 3 precedenti edizioni. Hydrogen Festival Negramaro, 6 luglio Massive Attack, 9 luglio Robert Plant and North Mississippi All Stars, 14 luglio James Blunt, 15 luglio Paolo Nutini, 17 luglio Scorpions, 18 luglio Emma, 19 luglio Elisa, 25 luglio Company Arena, Piazzola sul Brenta, Padova. Torna la grande musica live del Hydrogen Festival, a Piazzola sul Brenta (PD). La kermesse, giunta alla settima edizione, porterà sul mega palco il meglio della musica italiana e straniera, a partire dal 6 luglio 2014. Forte di oltre 300.000 presenze nelle precedenti sei edizioni, l’Hydrogen Festival si conferma uno degli eventi musicali e culturali più interessanti in Italia, unendo al valore degli artisti la bellezza della location, che gode di una impareggiabile quinta naturale data dalla facciata di Villa Contarini e dal grande porticato. In 19 giorni andranno in scena 8 artisti, selezionati, come nelle scorse edizioni, in base all’unico criterio della qualità, cercando di andare incontro ai gusti più diversi: in calendario quindi la storia del rock di Robert Plant e degli Scorpions, l’elettronica dei Massive Attack, il rock degli Scorpions, il pop di Blunt e Nutini, per chiudere con la grande musica italiana dei Negramaro, Elisa e Emma; tutti i colori dello spettacolo dal vivo. Il programma apre il 6 luglio con il rock dei Negramaro, tornati quest’anno veri e propri re dei palchi italiani. Il 9 luglio tornano, dopo il memorabile live di 4 anni fa, i Massive Attack, vera leggenda della musica elettronica britannica, padri di quel trip hop che ha influenzato tutta la musica degli anni ‘90 del secolo scorso. Il 14 luglio arriva il mito immortale di Robert Plant, anima dei Led Zeppelin, accompagnato sul palco da una band interessante, i North Mississippi Allstars. James Blunt e le sue melodie pop saranno invece protagonisti il 15, mentre il 17 il pubblico dell’Hydrogen Festival avrà modo di conoscere il talento puro di Paolo Nutini. Venerdì 18 un concerto imperdibile per gli amanti del grande rock: a dare infatti l’addio ai fans italiani con la loro unica data

La Signora della canzone d’autore italiana, ripercorrerà quasi trent’anni di carriera il 19 luglio presso il Castello Scaligero di Villafranca, nell’ambito del Villafranca Festival 2014. FIORELLA MANNOIA, grazie alla sua voce plasma le canzoni, inedite o covers, aggiungendovi tanta intensità e originalità interpretativa. Fiorella Mannoia sarà accompagnata dalla sua band, composta da Carlo Di Francesco (percussioni e direzione musicale), Diego Corradin (batteria), Luca Visigalli (basso), Davide Aru (chitarre), Fabio Valdemarin (pianoforte). padova

sherWooD festival 2014 programma concerti

11 giugno: Espana Circo Este + F.A.S.K. (apertura festival) 13 giugno: The Zen Circus 15 giugno: Sherwood in collaborazione con Radar: The Pains Of Being Pure At Heart 18 giugno: 99 Posse 22 giugno: Die Antwoord 25 giugno: Dub Fx 27 giugno: Caparezza – presentazione nuovo album 02 luglio: Brunori Sas 05 luglio: Perturbazione 06 luglio: New York Ska Jazz Ensemble 11 luglio: Afterhours 16 luglio: Radar Festival Day One con SLOWDIVE live – prima data italiana reunion tour 18 luglio: Estra SGuARDO A NORDEST Manu Chao “La ventura” venerdi’ 27 giugno 2014 Trieste – Borgo Grotta Gigante Guca sul Carso 2014 il piu’ importante Festival Balkan in Italia venerdi’ 18 luglio 2014 sabato 19 luglio 2014 Trieste – Borgo Grotta Gigante Dubioza kolektiv (Bosnia) Koza Mostra (Grecia) Dzambo Agusevi Orkestar (Macedonia) Radio Zastava (Italia – Friuli Venezia Giulia)

tutte le info: www.ecoveneto.it - www.tuttoeventitalia.it

nuovo Disco e tour per i rumatera rumatera: la band dialettale veneta con un nuovo album “aWanti coi ammicci”

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due anni da “Xente Molesta”, i RUMATERA, dopo un tour che li ha visti impegnati per 116 live in tutt’Italia, i Tosi de Campagna hanno presentato dal vivo, in anteprima assoluta, il nuovo doppio album “AWANTI COI AMMICCI” il 24 aprile 2014 nel tempio dei rock clubs: il New Age di Roncade, Treviso. “AWANTI COI AMMICCI”, pubblicato da La Grande V e distribuito da Audioglobe, è in vendita dal 4 maggio 2014. “AWANTI COI AMMICCI” è un doppio Ep che contiene nel primo cd con i brani dal sound classico targato Rumatera e in un secondo con tre brani dall’impronta più elettronica, tra cui il primo singolo “Kilometro 01” prodotto da Cristian Milani e il brano “Venenglish” prodotto da un maestro della dance come Gigi Barocco (Ultra Records). La band per festeggiare l’evento ha regalato ai primi 200 fans un gadget particolare e pensato per l’occasione. LA BAND. I Rumatera nascono nell’estate del 2007 dall’idea di Daniele Russo, Giorgio Gozzo, Luca Perin e Giovanni Gatto per creare una band che portasse in musica la vita dei “tosi de campagna” intesi come i ragazzi che hanno mantenuto una mentalità ed uno stile sinceri non condizionati dallo stile dominante. Da allora sono passati più di 300 live (con oltre 20mila spettatori all’Home Festival di Treviso nel 2013) e cinque albums “Rumatera” (2008), “My Crew” (2009), “71 Gradi” (2010), “La Grande V” (2011) e “Xente Molesta” (2012).

intervista a el bullo, Daniele russo, chitarra e voce dei rumatera Ci spieghi il titolo... ““Awanti coi ammicci” è una di quelle cose che si dicono al bar quando uno chiede “beviamo na biira?”. “Awanti coi ammicci” per noi è diventato un vero e proprio tormentone e come tutti i tormentoni che ci prendono ciclicamente, anche questo è andato a finire in un disco... è comunque anche un modo positivo di affrontare le avversità, è un motto propositivo”. Come vanno i concerti... “Molto bene, grazie! L’atmosfera è sempre più festosa e il pubblico (che dal nostro punto di vista è lo spettacolo) è sempre più molesto”. I prossimi live... “Tutti i live si trovano su www.rumatera.com, diciamo che copriremo tutto il Veneto e faremo qualcosa in Lombardia e Piemonte... le date si aggiungeranno strada facendo, il booking deve ancora essere chiuso. Per noi una data importantissima è fissata il 17 agosto, saremo allo Sziget festival a Budapest sul palco Europa!!! Yeeeeee!!!” Come siete nati, di dove siete esattamente, e le line up succedutesi... “Io e Giò proveniamo dai Catarrhal Noise, storica band veneta, Sciukka e Gosso dai Budregassi, altra band che si è data molto da fare all’epoca. Ci siamo incontrati suonando nei bar delle nostre zone e alle feste della birra. A me è venuto in mente di mettere in piedi la band. Siamo partiti accomunati dalla passione per il punk rock californiano e poi abbiamo costruito il nostro stile. Sciukka e Goso sono di Cazzago di Pianiga, io di Scaltenigo e Giò di Mirano. La line up è sempre la stessa dal 2007, anno in cui abbiamo cominciato a suonare”. Esprimervi in veneto... solo un motivo musicale od anche culturale od anche politico... “Soprattutto culturale, nel senso che siamo figli della cultura in cui siamo cresciuti. Quindi un pò per prendere in giro certi atteggiamenti, pensieri o modi di dire, un po perché al bar siamo abituati a parlare in dialetto, la canzoni nascono in questa lingua. Il fatto di metterla giù in modo musicale nelle canzoni è una conseguenza della questione culturale. Di politico non c’è proprio nulla nella nostra scelta di esprimerci in dialetto”. Il disco nuovo cosa dice in più rispetto ai precedenti... “Beh, rispetto ai precedenti approfondiamo molto di più la tematica del riscoprire e godere delle cose semplici ma quello che salta di più all’orecchio è la presenza di tre canzoni con base elettronica. Esperimento che avevamo già fatto ne “La Grande V” ma che in “Awanti coi ammicci” prende un altro peso!”. Le fonti di ispirazione musicale... “Da Gianni Dego ai Bloody Beetroots, tutto quello che ci sta in mezzo passando per Blink 182 e Ac/Dc”. Dal vivo avete due figuranti... vuoi parlarne... “Eheheh. Una è la “dolgissima” Lady Poison che spruzza Rhum e Pera direttamente negli occhi delle prime file! In teoria dovrebbe spruzzarglielo in bocca ma è famosa per la sua mira! L’altro è Giovannino PDM molestissimo presentatore e lanciatore di cori! Non dimentichiamoci delle TEALS che sono delle cheerleaders che ci seguono praticamente in tutti i concerti ormai”.


36 32 I nostri esperti AFFARI DI FAMIGLIA

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Affidamento dei figli, responsabilita’ genitoriale e accenni sull’assegno di mantenimento a pochi mesi dalla riforma della filiazione (d. lgs. 28.12.2013 n. 154)

Cari lettrici e lettori, in questo numero vorrei affrontare, così come da alcuni di Voi richiestomi, l’affidamento dei figli con particolare attenzione all’assegno di mantenimento anche a seguito delle modifiche apportate a seguito dell’entrata in vigore a febbraio 2014 della riforma del diritto di famiglia e della filiazione (D. Lgs. 28.12.2013 n. 154). Questa riforma ha, tra le altre cose, abrogato gli artt. 155 – 155 sexies del Codice Civile, che disciplinavano i provvedimento nei confronti dei figli in caso di separazione dei genitori, ed equiparato i figli naturali ai figli legittimi. In sostanza oggi sono gli artt. 337 bis – 337 octies del Codice Civile che disciplinano l’esercizio della responsabilità genitoriale a seguito di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio o all’esito di procedimenti relativi i figli nati fuori dal matrimonio. ma che cos’è l’affidamento dei figli? L’affido dei figli definisce la ripartizione della responsabilità genitoriale sui figli minorenni in situazioni di non convivenza, causata dalla separazione dei genitori o da cessazione di convivenza more uxorio. Peraltro, a partire dal mese di febbraio 2014, non si parla più di potestà genitoriale ma di responsabilità genitoriale. Come ho già avito modo di dirvi in qualche rubrica “fa”, il nostro ordinamento, con la riforma del 2006, predilige l’affidamento condiviso che prevede, in caso di cessazione della convivenza dei coniugi o dei conviventi more uxorio, l’attribuzione stabile ad entrambi i genitori dell’esercizio della responsabilità genitoriale in regime di comune accordo. Nonostante il favore legislativo per l’affidamento condiviso, il giudice che pronuncia la separazione ed i consequenziali provvedimenti relativi ai figli deve valutare, prima di ogni altra, la soluzione che tutela al meglio l’interesse del minore, ragion per cui può disporre l’affidamento esclusivo ad uno solo dei genitori solo ove ciò risponda al superiore interesse del minore. quali sono i presupposti per l’affidamento condiviso? Il presupposto per tale forma di affidamento è l’assenza di “conflittualità insanabili” tra i genitori, ovvero il permanere di un’ “armonia” tra gli stessi. Il giudice, quando dispone

l’affidamento condiviso, provvede anche sulla residenza dei figli (c.d. collocamento prevalente) e sulle modalità e tempi con cui l’altro genitore può e deve stare con loro. Il genitore cui sono affidati i figli, salva disposizione del tribunale, esercita la responsabilità genitoriale attendendosi alle condizioni determinate dal Tribunale in sede di separazione o nella successiva modifica delle condizioni di

separazione, o con la sentenza di divorzio o nel provvedimento ottenuto ex. 337 bis c.c. Salvo non sia stabilito diversamente, le decisioni di maggiore interesse per i figli (Es. istruzione, educazione, salute, tenendo conto delle inclinazioni e delle aspirazioni dei figli stessi) devono essere concordate da entrambi i genitori. quali gli spazi per l’affidamento esclusivo?

Con la L. n. 54/2006 il modello dell’affido esclusivo sembrava essere superato e ormai eccezionale, tuttavia la recente riforma attuata dal d.lgs. 154/2013: ha previsto all’art. 337-quater c.c.: 1. La possibilità per il giudice di disporre l’affidamento dei figli ad uno solo dei genitori qualora ritenga, con provvedimento motivato, che l’affidamento all’altro sia contrario all’interesse del minore;

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2. La possibilità per ciascuno dei genitori di chiedere, in qualsiasi momento, l’affidamento esclusivo quando sussistano le condizioni indicate al punto 1). Il giudice, se accoglie la domanda, dispone l’affidamento esclusivo al genitore richiedente, facendo salvi, per quanto possibile, i diritti del minore nei confronti del genitore non affidatario. Attenzione, però, che se la domanda risulta essere manifestamente infondata, il giudice può considerare il comportamento del genitore che ne ha fatto richiesta ai fini della determinazione dei provvedimenti da adottare nell’interesse dei figli. Non sono considerati validi motivi per l’affidamento ad un solo genitore: 1) il conflitto tra i genitori, se questi singolarmente non si comportano in modo contrario all’interesse del minore; 2) la lontananza fisica dei due genitori; 3) la tenera età del minore. Vi segnalo, inoltre, di come il Giudice, nell’adottare i provvedimenti inerenti i minori possa decidere di assumere qualsiasi mezzo di prova che ritenga necessario, anche d’ufficio (ovvero di sua iniziativa). Peraltro, con il d.lgs. 154/2013 è diventato obbligatorio l’ascolto del minore – salvo il caso in cui sia manifestamente superfluo o dannoso per lui – in tutti gli atti in cui devono essere prese decisioni che lo riguardano (per esempio anche nei procedimenti in cui si omologa o si prende atto di un accordo dei genitori). L’assegno di mantenimento: che cos’è? L’assegno di mantenimento è un provvedimento economico che viene assunto dal giudice (ma può anche essere rimesso ad accordi liberamente concordati e sottoscritti dai coniugi) e consiste nel versamento di una somma di denaro, suscettibile di revisione nel tempo, in favore del coniuge economicamente debole o dei figli nati dal matrimonio o fuori dal matrimonio. Il d.lgs. 154/2013 ha riformato alcune disposizioni in tema di assegno di mantenimento a favore dei figli di cui tratterò più ampiamente nella prossima rubrica. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.


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colo genio” c’è sempre un genitore idiota. • Si può fare una cosa a prova di bomba ma non a prova di sfiga. • Ho cercato di annegare i miei problemi, ma ho scoperto che sanno nuotare. • E’ meglio aver amato ed aver perso che non avere mai amato. • Chi soffre per amore è perché non ha mai avuto i calcoli renali.

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