LUGLIO 2022
Periodico d’informazione locale - Anno XXIX n.142
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Terremoto politico: la Lega “perde” Mogliano Veneto
Il sindaco Davide Bortolato, 2 assessori e 5 consiglieri abbandonano il partito sbattendo servizio a pag 6 la porta. “Amareggiati da troppe scelte contro l’amministrazione”
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MOGLIANO VENETO
“No all’impianto fotovoltaico che deturpa l’ambiente” PREGANZIOL
In arrivo 75mila euro per gli esercizi pubblici ZERO BRANCO
Messa a nuovo piazzetta Martiri di Cefalonia QUINTO DI TREVISO
Canova, continua la battaglia del Comitato CULTURA
BUONA ESTATE
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er giorni abbiamo avuto sotto gli occhi le impressionanti e dolorose immagini del disastro della Marmolada, quel fiume di ghiaccio e roccia che ha travolto vite e destini, quello squarcio azzurro sulla sommità del ghiacciaio morente, una ferita che non si rimarginerà più e che rimanda ad altre ferite, altri sfregi, dalla tempesta Vaia all’acqua granda a Venezia, dal mare che risale il Po in secca ai campi arsi dalla siccità o martoriati dalla grandine. segue a pag 5
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Facciamo il punto
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Fotovoltaico: “Non in quell’area, la società ci ripensi” I
nuovi impianti che sfruttano le fonti rinnovabili per produrre energia e ridurre la Co2 devono integrarsi nel territorio dal punto di vista paesaggistico-ambientale. È questa la convinzione del consiglio comunale di Mogliano Veneto che ribadisce forte e chiaro il suo no al progetto dell’impianto fotovoltaico tra Via Cavalleggeri e la Tangenziale Nord. Nello specifico, il piano prevede un impianto fotovoltaico da 13.500 moduli su una superficie di 8,72 ettari (pari a 17 campi da calcio) e con una potenza di 7 MW. Spiega il presidente del consiglio Lino Sponchiado: “Noi siamo assolutamente favorevoli al fotovoltaico, ma siamo contrari a questo specifico impianto in quell’area alle porte della nostra città, che presenta un valore paesaggistico ed ambientale di pregio”. La vicenda va avanti da un po’: dopo che la prima proposta era stata archiviata a causa del non rispetto dei termini di presentazione delle integrazioni progettuali richieste, la società lo ha ripresentato alla Regione. Da qui l’appello di Sponchiado: “È bene si sappia che noi siamo determinati ad andare fino in fondo a questa battaglia, con tutti i mezzi politici, istituzionali e legali che avremo a nostra disposizione. Invitiamo pertanto la controparte ad essere ragionevole e ad aprire un tavolo di confronto con noi e la Regione, per individuare un’area alternativa che non deturpi il territorio. Non è interesse di nessuno proseguire nello scontro”. La preoccupazione dell’amministrazione riguarda infatti anche un deprezzamento delle tante abitazioni limitrofe.
A Mogliano Veneto consiglio comunale contrario all’impianto
Gli sconvolgimenti climatici fanno parte della lunga storia della Terra, ma non possiamo continuare a parlare, di fronte ad ogni nuova tragedia, di “tragica fatalità” o di “evento imprevedibile”, come a voler allontanare responsabilità o anche un semplice coinvolgimento che vada oltre lo shock e l’emotività del momento. Purtroppo sulla Marmolada non è successo niente di straordinario, come ci hanno spiegato gli esperti già negli istanti successivi al disastro. Da decenni il ghiacciaio è in ritirata e ormai il fenomeno è irreversibile, accentuato da annate sempre più calde, anche in quota, e povere di precipitazioni. Un fatto imprevedibile con precisione, certo, pur nella consapevolezza che prima o poi sarebbe successo. Ed è successo nel pomeriggio di una calda domenica, mentre decine di escursionisti stavano rientrando dalla vetta. Il tragico crollo del ghiacciaio ci ha risvegliati dalla nostra indifferenza perché ormai è chiaro a tutti che gli effetti dei cambiamenti climatici li stiamo vivendo “in diretta”, evento dopo evento. Solo restando dentro i confini del nostro Veneto negli ultimi anni abbiamo assistito a furiose tempeste, esondazioni e allagamenti, smottamenti, trombe d’aria, grandinate, ma anche fenomeni come la subsidenza e il cuneo salino, il mare che non trovando alcun ostacolo risale per chilometri e chilometri il fiume in secca. Ma ci sono anche aspetti meno evidenti, come un’area umida che si prosciuga, una fontana di montagna che smette di zampillare, un bosco decimato dai parassiti. Il clima sta cambiando sotto i nostri occhi, questo è un dato di fatto, non un’opinione sulla quale si può tranquillamente dissertare. E non lo è certo da oggi anzi, da decenni gli scienziati, spesso zittiti come delle petulanti cassandre, mettono in guardia sulle conseguenze di quel mezzo grado di temperatura in più, di quei millimetri di pioggia in meno, ci ammoniscono sull’uso indiscriminato delle risorse naturali e sulla massiccia produzione di anidride carbonica. Di fronte all’ennesimo segnale non possiamo voltarci dall’altra parte, ora è il tempo della consapevolezza e della responsabilità.
Marika Andreoli
di Treviso Ovest
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
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Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano > < >direttore@givemotions.it< Redazione > < >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’11 luglio 2022
Mogliano Veneto
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Politica. “Amareggiati dall’ennesima scelta che va oggettivamente contro l’amministrazione comunale”
Terremoto nella Lega: sindaco, assessori e consiglieri abbandonano il partito C
on una lettera inviata contemporaneamente a media e segreterie provinciale e regionale, il 21 giugno il sindaco, due assessori e cinque consiglieri hanno detto addio alla Lega riconsegnando le loro tessere. L’accusa è “non aver mai puntato su questa compagine amministrativa quanto piuttosto su soggetti i cui comportamenti sono stati e sono tuttora discutibili e da cui tutti i componenti della maggioranza che amministra la città intendono prendere le distanze”. L’ammutinamento ha come protagonisti oltre al primo cittadino Davide Bortolato, a metà del suo mandato, gli assessori Martina Cocito, delegata al Bilancio e alla Scuola, ed
Con una lettera, il primo cittadino, due assessori e cinque consiglieri hanno detto addio al partito leghista Enrico Maria Pavan, titolare dello Sport e delle Tradizioni. I consiglieri comunali coinvolti sono Enrico Cerello, Edoardo Bison, Roberto Zanardo e Francesca Morè. A loro si aggiunge anche il mancato rinnovo del consigliere Martino Michielan, commissario di Sezione dimissionario che passerà al gruppo misto insieme agli altri. L’accusa ai vertici della Lega diventa nel corso della lettera sempre più esplicita: “Alcuni militanti di Mogliano, che di certo non hanno compiuto azioni esemplari ma anzi han-
no screditato il partito in città e continuano a farlo, oggi paradossalmente godono della totale fiducia della Segreteria Provinciale che continua a rimanere sorda alle richieste di intervento fatte già da tempo dal sindaco e da tutta la compagine di amministratori”. Il riferimento, chiarito nelle righe successive, è alla figura dell’ex assessore alla Sicurezza Carlo Albanese e ad Alberto Gherardi, recentemente nominato commissario della sezione di Mogliano. Il sindaco e i consiglieri della Lega dopo aver portato le loro ragioni dichiarano: “Non possiamo più sottostare a decisioni prese dall’alto che non tutelano l’amministrazione, ma anzi cercano in tutti i modi di destabilizzarla”. La conclusione della lettera assicura il sostegno a Zaia e il proseguo dell’operatività della giunta: “Continuiamo a sostenere il Governatore Luca Zaia ed i tanti amministratori capaci della Lega. La nostra decisione è garanzia di continuità amministrativa per i cittadini. Da domani siamo pronti a lavorare ancora più intensamente per portare avanti il buongoverno e l’ascolto dei moglianesi, questo è ciò che ci interessa”. Non si è fatta attendere la replica del commissario provinciale della Lega Gianangelo Bof che se in un primo momento ha optato per la diplomazia e in seguito ha parlato di “un’azione premeditata”, continuando però ha dichiararsi disponibile al confronto. Marika Andreoli
A fianco il sindaco Davide Bortolato
Approvato il nuovo Piano degli Interventi Il vecchio Prg del 1993 con le sue 102 varianti va in pensione e lascia spazio al Piano Interventi (Pi), strategico strumento pianificatorio per tutto il territorio del Comune di Mogliano Veneto redatto anche grazie al confronto con i cittadini e le associazioni. Per il sindaco Davide Bortolato è “un momento storico per definire il futuro della città e una nuova era urbanistica basata sulla sostenibilità ambientale”. Il Piano degli Interventi è conforme al Piano di assetto del territorio (Pat) e ha come pilastri la riqualificazione edilizia, la rigenerazione urbana, la ricomposizione e la tutela paesaggistica, il riuso dell’esistente e il recupero innovativo delle aree degradate anche con la demolizione strategica. Tra le scelte strategiche all’interno del piano: omogeneità degli indici edilizi edificatori e taglio di 100mila metri cubi di edificabilità rispetto al vecchio
Prg, salvaguardia di alcune zone quali ambiti d’integrità fondiaria, paesaggistica e ambientale, riconoscimento e custodia della Città Giardino di Mogliano, pianificazione del riordino delle zone agricole con l’eliminazione dei fabbricati incongrui e degradati e con la riconversione di edifici non più funzionali alla conduzione del fondo. Ancora, sei accordi pubblico-privato tra cui l’eliminazione di un problematico “buco nero” all’ex Essiccatoio, piaga all’interno del Quartiere Estche sarà demolito e rigenerato a uso commerciale, la piantumazione di circa 550 nuovi alberi a pronto effetto, la realizzazione di oltre 200 parcheggi pubblici in punti strategici della città (fronte cimitero, ufficio postale...), oltre ad aiuole, aree verdi e strade. Infine, le Cave di Marocco verranno tutelate con un vincolo assoluto tramite l’istituzione di un biotopo. (m.a.)
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Mogliano Veneto - Preganziol
Videosorveglianza. L’obiettivo è la tutela dei cittadini
In arrivo 68 nuovi occhi elettronici a Mogliano N
uovi occhi elettronici ad alta tecnologia nella parte nord-est di Mogliano, nello specifico nei territori di Bonisiolo e Zerman. È quanto si propone di fare il Comune portando avanti il piano di telecamerizzazione avviato nel 2019. Se in questi tre anni sono state coinvolte le zone est, sud ed ovest della città con l’installazione di 70 nuove telecamere, il quarto stralcio di installazioni mette a fuoco le frazioni. Gli obiettivi dell’intervento sono ampliare la rete di videosorveglianza a tutela dei cittadini e il supporto alle forze dell’ordine nelle operazioni di contrasto alla criminalità come ad esempio i furti in abitazione. Per l’assessore alla Sicurezza Marco Donadel “è un intervento economicamente oneroso per l’amministrazione, che tuttavia si rende necessario per andare a coprire anche le due frazioni che si ritrovano in un asse viario importante”. A Bonisiolo e Zerman saranno in-
stallate 68 nuove telecamere ad alta tecnologia per un costo complessivo di 630mila euro giustificato sia dall’estensione del territorio da telecamerizzare con molte strade di accesso che conducono alle due frazioni, sia dal valore economico degli impianti di collegamento con la fibra ottica per la trasmissione dei dati. Ad ora, tuttavia, la giunta comunale ha “solo” approvato il piano di fattibilità tecnico-economica redatto dall’ingegnere Pietro Paolo Lucente con un prospetto di spesa. Il fine è “partecipare ai bandi e reperire finanziamenti extra, che non vadano a toccare il bilancio comunale” ha spiegato il sindaco Davide Bortolato. La partenza probabile dei lavori è fissata per il 2023-2024 e il metodo di lavoro, visto l’importo oneroso del progetto, sarà quello per stralci, lo stesso adottato nelle zone della città di Mogliano Veneto già dotate del sistema di videosorveglianza. Marika Andreoli
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Un’estate di spettacoli imperdibili a Preganziol Un ricco calendario di eventi per l’estate a Preganziol. Se giugno è trascorso tra arte, cinema e teatro, luglio e agosto non lasciano certo a bocca asciutta. Già moltissimi gli appuntamenti svoltisi dai primi giorni di luglio fino ad oggi e ancora molti restano da vivere nell’ultima settimana: martedì 25 alle ore 18 prosegue nel giardino della biblioteca la rassegna teatrale Torototela, con lo spettacolo di burattini “The strings of music” della compagnia greca Antamapantahou; giovedì 28 è invece il momento di “Storie a piedi nudi”, con le staffette del progetto “Qui si legge”; sempre il 28 e fino al 31 luglio ancora uno spettacolo di Torototela, con il Circo Patuf in zona Iperlando; venerdì 29 in Piazza S. Urbano alle ore 21 è tempo di cinema con “Jungle Cruise”; sabato 30 in città arriva poi la buona musica con Sile Jazz e il concerto dello Jaak Sooäär trio. Ad agosto, dal 26 al 31, sarà infine possibile partecipare alla tradizionale Sagra di Preganziol. “Insomma, un’estate ricca, per tornare a vivere Preganziol tutti insieme, in una fase del Covid, si spera definitivamente discendente”, commenta l’assessore alla Cultura, Fabio Di Lisi. Maggiori informazioni sul sito del Comune o scrivendo a biblioteca@comune.preganziol. tv.it. (g.z.)
Preganziol
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Distretto del Commercio. Aperto un bando per le imprese che volessero riqualificare i propri locali
75mila euro per gli esercizi pubblici I
n arrivo 75mila euro destinati al Distretto Urbano del Commercio di Preganziol. È questa la cifra che il Comune ha ottenuto e ha ora l’opportunità di usufruire, in seguito alla partecipazione al “Bando regionale per il rilancio dell’economia urbana”. Imprese del commercio, pubblici esercizi e servizi potranno quindi accedervi attraverso l’apposito bando approvato dalla giunta comunale e pubblicato dal Comune. “L’amministrazione ha sempre ritenuto strategico il commercio di vicinato; grazie al finanziamento ottenuto dalla Regione sul bando Duc possiamo offrire questa ulteriore opportunità di sviluppo per la rete del Distretto del Commercio in un periodo che ancora risente degli effetti negativi post-pandemici e degli aumenti dei costi, non solo energetici”, afferma il vicesindaco Stefano Mestriner. Obiettivo del bando è infatti proprio incentivare investimenti e iniziative nei settori del commercio di vicinato, dei pubblici esercizi e dei servizi, tramite interventi che mettano in relazione lo sviluppo gestionale delle imprese con obiettivi di sviluppo digitale e di adozione di modelli d’iniziativa orientati alla sostenibilità dell’ambiente urbano e sociale. I contributi potranno essere richiesti sulle spese sostenute, dalla data di pubblicazione del bando e fino al 15 ottobre 2022, relativamente a due sezioni di interventi: quelli per lo sviluppo
Il Comune ha ora l’opportunità di usufruire, in seguito alla partecipazione al “Bando regionale per il rilancio dell’economia urbana”, di una grande cifra da investire nel miglioramento dei negozi e delle imprese del territorio.
digitale della gestione aziendale e quelli di riqualificazione e modernizzazione dei locali e delle strutture a uso commerciale. Per quanto riguarda la prima sezione di interventi, i progetti finanziabili dovranno avere un
I contributi potranno essere richiesti sulle spese sostenute, relativamente a due sezioni di interventi importo minimo d’investimento di 1.000 euro e potranno ricevere un contributo a fondo perduto del 50% dell’investimento complessivo realizzato, fino a un massimo di 3mila euro per ciascun progetto, sulla base della valutazione ottenuta, fino ad esaurimento fondi. Per quanto riguarda invece
la seconda sezione, i progetti finanziabili su questa linea dovranno avere un importo minimo d’investimento di 2mila euro e potranno ricevere un contributo a fondo perduto del 50% dell’investimento complessivo realizzato, fino a un massimo di 5mila euro per ciascun progetto, sulla base della valutazione ottenuta, fino ad esaurimento fondi. Le richieste di contributo presentate al Comune saranno valutate da un’apposita commissione sulla base dei criteri dettagliati nel Bando pubblicato. Il bando integrale ed il modello di domanda sono consultabili sul sito internet del Comune di Preganziol. Per il Distretto del Commercio preganziolese si apre dunque un nuovo capitolo, all’insegna della ripartenza e del rinnovo. Gaia Zuccolotto
Otto nuovi prati polifiti per salvaguardare l’ambiente Dopo il progetto sperimentale presso la biblioteca, l’amministrazione ha individuato altre 7 aree verdi nelle quali realizzare prati polifiti mediante la riduzione della frequenza di sfalcio”. Ad annunciarlo è l’assessore alle Opere pubbliche, Riccardo Bovo: Preganziol si appresta così a diventare una città sempre più attenta all’ambiente. Nel 2019, infatti, il Comune aveva aderito alla Strategia per lo Sviluppo Sostenibile del Veneto, al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non comprometta le qualità della vita e le possibilità delle generazioni future e anche nella gestione del verde pubblico trova spazio l’applicazione di due
obiettivi individuati nell’Agenda 2030. L’obiettivo del progetto ora al via “è quello di favorire le api e gli insetti impollinatori – spiega Bovo -, garantire una maggior fertilità del suolo e incrementare la biodiversità del nostro territorio”. Le otto aree che saranno adibite a prati polifiti, riconoscibili grazie al posizionamento di cartelli
informativi sul progetto adottato, sono: Giardino della biblioteca comunale in Piazzetta Ronfini; Parco Marcello del Majno in via Schiavonia; area verde di via Europa; Borgo Verde in via 2 Agosto;Parco Urbano di via Manzoni; area verde di Via Fiandre; area verde di via Manzoni; area verde di via Marconi. Il progetto sarà seguito dall’amministrazione che, in collaborazione con i fornitori del servizio di manutenzione del verde pubblico, si impegnerà a verificare la validità e la sostenibilità di tale pratica durante la stagione estiva in termini di adeguatezza e di mantenimento, con la possibilità di rivederla o estenderla in futuro. (g.z.)
Zero Branco
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Riqualificazione urbana. Inaugurata la nuova opera pubblica, altri interventi previsti lungo la Noalese
Messa a nuovo piazzetta Martiri di Cefalonia, ma i lavori continuano G
rande soddisfazione e tanto entusiasmo nell’aria a Zero Branco. Questo è ciò che si è percepito nella sera di giovedì 7 luglio all’inaugurazione della nuova piazzetta Martiri di Cefalonia del Comune di Zero Branco. I lavori di riqualificazione della piazzetta zerotina, conclusi proprio in quei giorni, sono stati celebrati infatti con il consueto taglio del nastro, avvenuto fra gli applausi dei presenti, da parte del primo cittadino Luca Durighetto, che ha introdotto, nel corso della piccola cerimonia organizzata, la nuova piazzetta alla presenza dell’amministrazione comunale, dell’Ufficio tecnico, dei residenti e degli esercenti, nonché dei rappresentanti delle ditte coinvolte nel progetto di riqualificazione. L’intervento svolto alla piazzetta Martiri di Cefalonia si inserisce in un più ampio progetto di rigenerazione urbana del centro di Zero Branco voluto dal Comune, lungo l’asse della Noalese. I lavori però non sono
I lavori ora proseguiranno nella zona dell’ufficio postale, sull’incrocio di via Foscolo e su tutto il tratto ciclopedonale dell’arteria del centro storico ancora finiti e l’inaugurazione di inizio luglio rappresenta soltanto una parte del risultato che l’amministrazione comunale si è prefissata: altri interventi e lavori mirati alla riqualificazione urbana ora proseguiranno nello spazio antistante l’ufficio postale, sull’incrocio di via Foscolo e su tutto il tratto ciclopedonale dell’arteria ricadente nel centro storico. Il valore complessivo dei lavori, tra quelli programmati e quelli già realizzati, è di 190mila 90mila euro, di cui 106mila ottenuti tramite un contributo regionale. L’amministrazione comunale, dunque, va avanti, con la volontà di restituire ai propri cittadini una città più ordinata, messa a nuovo e alla portata di tutti. Gaia Zuccolotto
Sicurezza stradale: al via la campagna di sensibilizzazione Ha preso il via alla fine di giugno a partire dai bambini e ragazzi dei Grest parrocchiale di Scandolara e Zero Branco la nuova campagna del Comune di Zero Branco dedicata alla sicurezza stradale: sono stati presentati, infatti, i nuovi totem mobili realizzati dall’amministrazione zerotina. Questi strumenti, molto utili alla sensibilizzazione della cittadinanza al rispetto del Codice della strada, con particolare riferimento ai cosiddetti utenti deboli, quali pedoni, ciclisti, conducenti di motocicli e ciclomotori, sono stati poi posizionati - a rotazione - nei tre centri di Zero Branco, Sant’Alberto e Scandolara, nonché in luoghi frequentati quali i mercati settimanali, le scuole, gli impianti sportivi, i parchi e il polo culturale di Villa Guidini. All’inaugurazione dei nuovi totem erano presenti l’assessore all’Istruzione Nicole Cazzaro e il comandante della polizia locale di Zero Branco, Omar Cecchetto, ac-
compagnato dagli agenti Francesco Campagnaro e Ignazio Bonghi. “La scelta di dedicare una campagna di sensibilizzazione mirata ai cosiddetti utenti deboli della strada nasce dal fatto che a livello nazionale il numero di incidenti che vede coinvolte queste categorie è davvero significativo e, dopo le autovetture, sono proprio le due ruote, i pedoni e le biciclette ad essere protagonisti del maggior numero di incidenti – sottolinea Claudio D’Angelo, consigliere comunale con delega alla Sicurezza – avviare questo progetto dai e con i ragazzi, e arrivare così anche alle loro famiglie, crediamo possa essere il punto di partenza più efficace, per poi allargare la campagna a tutta la comunità. Di sicurezza stradale si deve continuare a parlare e discutere, rinnovando ogni giorno attenzione e sensibilità di tutti”. (g.z.)
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Quinto di Treviso
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Aeroporto. Dopo l’assemblea con i cittadini, il ricorso dell’associazione ha acquistato visibilità
Continua la battaglia del Comitato contro l’ampliamento del Canova A
Quinto di Treviso la situazione continua ad essere critica. Il Comitato Aeroporto Treviso Stop Ampliamento però comincia a vedere riconosciuto il proprio impegno: infatti, il ricorso straordinario che l’organizzazione, unitamente a Legambiente e Italia Nostra, ha presentato al capo dello Stato per l’annullamento del parere positivo alla valutazione di impatto ambientale al Masterplan concesso dalla Commissione Via e firmata dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani sta acquisendo sempre maggior visibilità, probabilmente anche grazie alla partecipata assemblea pubblica avvenuta lo scorso 10 giugno. In occasione dell’evento, infatti, il Comitato aveva avuto modo di incontrare i numerosi cittadini di Quinto di Treviso e del capoluogo, che hanno partecipato alla riunione, a cui ha presenziato anche l’avvocato Matteo Ceruti, rappresentante del Comitato nel-
la presentazione del ricorso al Tar Veneto e specializzato in diritto ambientale, che ha potuto dar seguito alle numerose domande dei cittadini in merito alla situazione. “Il ricorso è stato proposto in opposizione al progetto di ampliamento dell’aeroporto Canova – ha spiegato il legale in un’intervista rilasciata a Radio Veneto 1 –, che è stato fatto oggetto di un provvedimento positivo di valutazione di impatto ambientale da parte del Ministero della Transizione ecologica, ancora nel marzo dello scorso anno. Il ricorso del Comitato ne chiede l’annullamento, perché si ritiene che vi siano gravi e diverse problematiche che non sono state correttamente valutate, in un contesto caratterizzato da una densità abitativa elevata, di 1500 abitanti per kmq, quale quello in cui si trova appunto l’aeroporto”. L’obiettivo del ricordo è dunque quello di ottenere l’annullamento del provvedimento riguardante il
Masterplan del Canova. “Si passerebbe da 6300 mobilitazioni tra atterraggi e decolli a 22500 voli al 2030 – continua Ceruti –, questo con un aumento significativo di impatto acustico, atmosferico e con dei rischi anche legati alla sicurezza pubblica. Al confine con l’aeroporto poi, c’è il parco naturale del Sile, un sito di grande importanza ambientale. Già oggi
i limiti di inquinamento acustico sono al limite, l’ampliamento del traffico comporterebbe un ulteriore aggravamento della situazione: è previsto un aumento del 30% della popolazione esposta a livelli di inquinamento molto significativi, di 65 decibel. La valutazione di impatto ambientale quindi si discostata molto da quella che dovrebbe essere il suo
Spettacoli teatrali, musica ed eventi in programma fino alla fine dell’estate Quinto di Treviso festeggia l’estate con un ricco calendario di appuntamenti, tra teatro, musica e tanto divertimento. L’inizio di luglio si è aperto con la rassegna “Teatro che Pazzia” e lo spettacolo “3 storie contagiose” nel giardino di Villa Memo, a cui è seguito l’eco day targato Sile Jazz, la nota rassegna musicale quest’anno ancora più green e sostenibile, e dal concerto della medesima kermesse. Luglio però non è ancora finito e tanti sono ancora gli eventi che attendono di riempire e colorare le
piazze e le strade di Quinto. Dal 22 al 26 infatti prende il via nella frazione di Santa Cristina di Quinto la tradizionale sagra di paese. Mercoledì 27 invece, alle 21:15, nel giardino di Villa Memo torna “Teatro che Pazzia” con “Il Sogno giovane di L. Da Vinci”. Agosto non sarà meno impegnato: dal 2 al 15, infatti, prende il via la Sagra di San Cassiano 2022, mentre mercoledì 10 agosto all’oasi di Cervara arriva “Pinocchio Cantastorie”. Anche settembre non tarderà a far divertire la città di Quinto: domeni-
ca 4 alle 9, nel centro giovani di Santa Cristina si svolgerà il “Memorial Paolo Meneghello”, con il 9° trofeo Battiglieri, e sabato 10 settembre “La musica di Angela” riempirà piazza Roma. Insomma, l’estate è soltanto all’inizio, ma il calendario già ricco di appuntamenti. Non resta che rilassarsi e godersi lo spettacolo. Maggiori informazioni sono disponibili scrivendo all’indirizzo segreteria@comune.quintoditreviso. tv.it. (g.z.)
spirito fondamentale”. Per ovviare ai problemi di inquinamento acustico, era stato proposto un piano di contenimento e abbattimento del rumore, un vero e proprio piano di risanamento acustico, che sarebbe intervenuto su tutti coloro che fossero risultati vittime di questa forma di inquinamento, ricorrendo a cappotti isolanti per gli edifici maggiormente esposti. “L’intervento sui ricettori è soltanto l’estrema ratio – commenta l’avvocato –, bisogna anzitutto intervenire sulla sorgente rumorosa. Soltanto alla fine bisognerebbe intervenire sulle vittime e sui ricettori, ma questi limiti invece sono stati violati”. La battaglia del Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto Canova, dunque, continua, nella speranza che dalle istituzioni giunga presto una risposta risolutiva. Gaia Zuccolotto
Sanità
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L’elezione. Delegato alla sede trevigiana dell’Università, è l’ex primario di Anatomia patologica
Il professor Dei Tos è il nuovo presidente della Scuola di Medicina di Padova I
l professor Angelo Paolo Dei Tos è il nuovo presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Padova. È stato eletto all’unanimità a fine giugno ed entrerà in carica per tre anni il primo ottobre prossimo, succedendo al professor Stefano Merigliano. Dei Tos, che compirà 61 anni in agosto, è ordinario di Anatomia patologica e attualmente direttore dell’unità ospedaliera complessa di Anatomia patologica e direttore del dipartimento di Diagnostica integrata dell’Azienda Ospedale Università di Padova, oltre che delegato alla sede di medicina di Treviso e alle professioni sanitarie. Una sanità, quella trevigiana, alla quale il professore ha dedicato ben 25 anni di servizio. Dal 2002 al 2019 è stato infatti primario di Anatomia patologica al Ca’ Foncello. Già direttore scientifico del Registro Tumori del Veneto, nella sua lunga carriera a Treviso aveva tessuto importanti relazioni con i principali istituti di ricerca nazionali e internazionali, divenendo uno dei massimi esper-
ti nell’ambito delle neoplasie rare. Sono oltre 470 i lavori che gli sono stati pubblicati nelle più importanti riviste scientifiche. “Oltre a essere uno scienziato di riconosciuto valore, il professor Dei Tos è una persona di grande umanità, capace di cogliere e mettere a fattor comune sensibilità diverse. In questi mesi - ha dichiarato la rettrice dell’ateneo patavino, Daniela Mapelli - ha saputo tessere relazioni svolgendo, nell’ambito della sua delega un ottimo lavoro che ora, immagino, potrà continuare nella sua nuova veste di presidente della Scuola medica”. Per il presidente della Regione Luca Zaia “se la Scuola di Medicina di Padova rappresenta una punta di diamante nel mondo accademico nazionale e internazione è anche grazie a figure di spicco come il professor Dei Tos, che ha contribuito a formare medici e ricercatori attraverso la stretta interconnessione di didattica di altissimo livello, ricerca e assistenza”. Una nomina che per
Servizio veterinario: Luca Buffon è il nuovo direttore
il governatore veneto “premia il lavoro svolto e sono certo che questa elezione darà vita a nuovi e importanti collaborazioni e connessioni tra il mondo accademico e quello della sanità veneta”. (s.s.)
Angelo Paolo Dei Tos
Luca Buffon è il nuovo direttore del Servizio veterinario, igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche dell’Ulss 2 Marca trevigiana. Vittoriese, 57 anni, Buffon ha cominciato la propria carriera ad Asolo nel 2002, nell’allora Ulss 8. Da anni è referente dell’azienda per il progetto “Piccole Produzioni Locali” e dal 2020 lo è per l’intera regione. Dal 2008 è incaricato di seguire le istruttorie e le relative fasi per la registrazione delle nuove imprese agricole che entrano a far parte del progetto: in un decennio sono oltre 400 le aziende autorizzate da Buffon, che nel febbraio del 2018 ha aggiunto alle proprie mansioni un incarico di alta specializzazione per l’igiene urbana, la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo, comprese le attività chirurgiche di sterilizzazione in ambito provinciale nelle strutture di Vedelago e Ponzano Veneto.
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Teatro Mario del Monaco. Nella famiglia dello Stabile del Veneto Treviso ha il cartellone più ricco
In arrivo una stagione teatrale che promette di colpire il cuore F
ar battere il cuore agli spettatori facendoli innamorare del teatro. È questo l’obiettivo di “Heart Art”, la stagione 2022/2023 del Teatro del Monaco di Treviso in partenza in autunno. Un cartellone di 38 giornate di spettacolo, tre opere liriche, un galà dedicato al tenore da cui prende il nome il teatro e 11 titoli di prosa. Se la nuova stagione lirica suona le note di Verdi e Bellini con “Rigoletto” (4 e 6 novembre 2022), “Il Trovatore” (17 e 19 febbraio 2023) e “I Montecchi e i Capuleti” (2 e 4 dicembre 2022), l’anteprima della stagione teatrale avrà tra i protagonisti Alessandro Preziosi in “Otello. Dalla parte di Cassio” il 12 novembre. In città ci saranno attrici come Vanessa Gravina, Serra Yilmaz e Maria Paiato e artisti amati dal pubblico tra cui Alessio Boni, Claudio Bisio e Moni Ovadia. Confermata inoltre la collabora-
le del Veneto Giampiero Beltotto in occasione della presentazione della stagione ha annunciato l’alleanza teatrale con Bolzano e Trieste con il fine di arrivare a una vera e propria “piattaforma teatrale del Nord-Est” in grado di intercettare in misura ancora maggiore il turismo culturale. Beltotto ha quindi sottolineato che, nella grande famiglia del Teatro Stabile del Veneto recen-
In città ci saranno attrici come Vanessa Gravina, Serra Yilmaz e Maria Paiato e artisti come Alessio Boni, Claudio Bisio, Moni Ovadia
Il presidente del Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto, ha annunciato l’alleanza teatrale con Bolzano e Trieste
zione con l’associazione Tema Cultura per il festival Mythos dedicato al teatro classico e la convenzione con gli ESU di Padova e Venezia che permetterà agli studenti universitari del Veneto di andare a teatro con un biglietto di soli 3 euro. Il sindaco Mario Conte si è dichiarato orgoglioso della squadra del teatro cittadino che con passione sostiene “un teatro sempre aperto, vivo e integrato in una rete culturale che sta diventando sempre più forte anche per merito del sostegno del mondo dell’imprenditoria e delle Camere di Commercio”. La Treviso di Conte riparte dalla cultura e dal suo teatro in fase di rinnovamento. Il sindaco ha infatti ricordato l’intervento di manutenzione straordinaria all’immobile per quanto concerne l’impianto elettrico e l’imminente rifacimento della facciata: “Si parla di oltre 300mila euro” ha spiegato. Il presidente del Teatro Stabi-
temente riconosciuto tra i Teatri nazionali, il Teatro del Monaco è “quello con il cartellone più ricco di tutti grazie al valore aggiunto della musica”. Infine il direttore artistico della stagione lirica e concertistica Stefano Canazza ha messo l’accento sul percorso intrapreso di rivalorizzazione della figura di Del Monaco: “Il galà del 16 ottobre è il primo passo di questo percorso di riscoperta del tenore al quale il nostro teatro è intitolato dal 2011”. Canazza ha rimarcato che “Treviso si conferma, per sua vocazione e scelta, città della lirica” e ha anticipato che la stagione concertistica sarà presentata a settembre. Nell’attesa che il sipario si alzi, riprende la campagna abbonamenti: agli abbonati della Stagione 19/20 e ’22 di tutti e tre i teatri lo Stabile del Veneto riserva la possibilità di confermare il proprio posto per gli spettacoli della nuova Stagione.
Alcuni momenti della presentazione del cartellone della stagione teatrale 2022/2023
Marika Andreoli
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Cultura
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Eventi. Tra luglio, agosto e settembre 80 eventi, per la maggior parte gratuiti e pensati per tutte le età
A Mogliano Veneto arriva “Vento d’Estate” U
na piacevole brezza di convivialità, intrattenimento e leggerezza soffia ancora una volta sull’estate di Mogliano Veneto. Torna infatti nei mesi di luglio, agosto e settembre “Vento d’Estate”, la rassegna di eventi estivi che quest’anno vanta un cartellone con oltre 80 appuntamenti dislocati tra centro storico, frazioni e quartieri. Tra i momenti in programma, aperitivi narrativi, serate in omaggio al Sommo Poeta, la rassegna Sile Jazz, concerti e spettacoli dal vivo, il ritorno del cinema all’aperto, tornei sportivi, rassegne musicali e convegni dedicati a varie tematiche. Per il vicesindaco con delega alla cultura Giorgio Copparoni si tratta di “una stagione ancora una volta molto nutrita, che fa di Mogliano Veneto una delle città più interessanti della regione, per quanto riguarda gli eventi”. A corredo delle serate in programmazione la playlist “Estate” su Spotify che propone grandi classici italiani e mondiali, da ascoltare in qualunque momento.“‘Vento d’Estate’ – ricorda infatti Copparoni – da un lato richiama l’aria che finalmente torneremo a respirare, dall’altro evoca la musica e le grandi hit estive”. Tanti gli appuntamenti in programma che verranno comunicati mese per mese. Martedì 19 luglio arriva“Mettiamo il teatro in piazza 2022”, una rassegna di teatro
Gli appuntamenti estivi si divideranno tra centro storico, frazioni e quartieri per ritrovare la convivialità e la gioia dello stare insieme
amatoriale che metterà in scena “Che spirito me suocera”; l’appuntamento è alle 21.00 al teatro all’aperto Giorgio Gaber.Giovedì 21 luglio è il turno di“Cosa c’è da ridere?”, una rassegna teatrale “White fest” dal titolo “30 anni fotomodello”. Il ritrovo è alle ore 21 al teatro all’aperto Giorgio Gaber. Lo stesso giorno sempre alle ore 21 a Zerman, in piazza Don Sala, spazio anche alla musica con “... Sarà la musica che gira intorno...”. Da venerdì 22 a lunedì 25 luglio arriva poi la “Festa d’estate all’Ovest” alle ore 19 agli impianti sportivi quartiere ovest ghetto. Domenica 24 tutto il giorno in piazza Caduti “Il folklore nel mondo”. Ancora, lunedì 25 luglio una serata di solidarietà per la popolazione ucraina: “Summer nite love
festival” alle ore 18 al parco delle piscine. Giovedì 28 torna la rassegna teatrale di “white fest” “Cosa c’è da ridere?” con musica dal vivo alleore 20 a Filanda Motta. A seguire, la stessa sera nello stesso luogo, in scena “Moriremo tutti ma tu di più”. Il calendario di luglio si chiude con la seconda serata della rassegna musicale “...Sarà la musica che gira intorno...” alle ore 21 a Bonisiolo, nel Giardino dietro la chiesa. Gli eventi, pensati per un pubblico di ogni età, sono per la maggior parte gratuiti o prevedono un contributo minimo. Inoltre, tramite la novità del Qr Code a corredo della locandina ufficiale, è possibile rimanere aggiornati giorno per giorno su cosa c’è in calendario. Marika Andreoli
Teatro itinerante, Cine d’epoca e Treviso Drive-in le proposte di “Teatro che pazzia” Nell’ambito della rassegna “Estate incantata”, organizzata dal Comune di Treviso, le proposte di “Teatro che pazzia”, che arricchirà l’estate in città e in provincia con due iniziative: “Teatro itinerante” e “Cine d’epoca”, entrambe a ingresso libero. La prima proporrà in undici quartieri cittadini il teatro nelle piazze, con un palchetto da commedia che farà da scenografia alle compagnie che si avvicenderanno ogni sera, raccontando e facendo vivere le loro storie e avventure a piccoli e grandi spettatori. Il teatro arriverà con i suoi spettacoli anche a Breda di Pia-
ve, Villorba e Quinto di Treviso. Cine d’Epoca invece proporrà quattro serate durante le quali prestigiosi film appartenenti alla storia del cinema italiano e internazionale, saranno proiettati in pellicola originale con una macchina a carboni Vittoria VI, completamente restaurata e funzionante, ad opera del proiezionista Francesco Baggio, tra questi, “Nuovo Cinema Paradiso” in Piazza dei Signori a Treviso il 2 agosto. Torna anche il Treviso Drivein all’Arena Aurora in Via Scarpa 2, con diciotto proiezioni, ogni mercoledì e sabato, dedicate a chi desidera provare un’espe-
rienza cinematografica in stile America anni ’50 dalla propria auto oppure per coloro che preferiscono assistere allo spettacolo dalla platea, nella modalità classica. La programmazione propone le prime visioni del momento e le ultime uscite al botteghino. Nella stessa location i venerdì saranno dedicati al teatro con “Le stelle dell’Aurora”, brillanti commedie ricche di intrighi e circostanze assurde. Sia il cinema che il teatro presso l’Arena Aurora sarà regolato con l’acquisto di un biglietto. Programma completo degli eventi, info e acquisti online sul sito www.teatrochepazzia.it.
Sport
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Manifestazioni. A organizzare l’evento nazionale anche l’Atletica Quinto Mastella
Corsa su strada: a Castelfranco Veneto arrivano i campionati italiani assoluti T
utti ai posti di partenza: sarà Castelfranco Veneto a ospitare i Campionati italiani assoluti dei 10 km di corsa su strada. Il 3 settembre, infatti, la cittadina trevigiana si tingerà del tricolore per quest’evento di grande importanza che porterà i migliori atleti azzurri a confrontarsi su uno spettacolare circuito, con partenza e arrivo nella centrale Piazza Giorgione. A organizzare l’evento, due società territoriali d’eccezione: il Gruppo Atletica Vedelago e l’Us Atletica Quinto Mastella. “La candidatura di Castelfranco Veneto per i Campionati italiani assoluti dei 10 km è nata nel 2021 e, dopo l’assegnazione della manifestazione a Forlì nel medesimo anno, è stata riproposta con successo quest’anno”, spiegano Roberto Minotto e Serafino Guidolin, presidenti rispettivamente del Gruppo Atletica Vedelago e dell’Us Atletica Quinto Mastella. L’edizione 2021 della massima rassegna tricolore si era infatti disputata in Romagna, a Forlì, e ha incoronato a livello assoluto Iliass Aouani e Sofiia Yaremchuk. Ora però il testimone è passato al Veneto, con l’assegnazione a Castelfranco avvenuta nell’ultimo Consiglio federale . “Le nostre società hanno una vicinanza territoriale, idealmente collegata al corso del Sile – continuano gli organizzatori – e hanno già condiviso impegni organizzativi. Da quest’anno abbiamo inoltre un comune riferimento per l’attività assoluta: il Team Treviso, società in
cui confluiscono i nostri atleti all’ingresso nella categoria allievi”. Il Gruppo Atletica Vedelago per tanti anni ha organizzato una maratona assai apprezzata e da questa esperienza, nel 2000, è nata la Maratona S. Antonio che collegava il territorio castellano a Padova. L’Us Atletica Quinto Mastella ha invece maturato esperienze organizzative sia in pista sia nelle campestri, avendo sempre un occhio di riguardo per l’attività giovanile. I Campionati Italiani Assoluti dei 10 km sono una nuova, stimolante sfida. Già con diverse certezze. “Il percorso è già definito: partenza e arrivo saranno nell’ampia Piazza Giorgione, appena fuori dal perimetro delle mura medievali che cingono il centro storico – illustrano gli organizzatori –. Il tracciato si svilupperà per 2,5 km e verrà ripetuto quattro volte per ogni gara, con l’eccezione delle allieve che si cimenteranno sulla distanza di 6 km”. Si prevede la partecipazione di circa 600 atleti provenienti da tutta Italia alla manifestazione, che si svolgerà nel tardo pomeriggio. Oltre ai titoli italiani assoluti, saranno anche assegnate le maglie tricolori promesse, juniores e allievi. L’appuntamento sarà inoltre valido per il campionato italiano di società di corsa: gareggeranno così anche diversi atleti stranieri tesserati per i club italiani. Gaia Zuccolotto
Dal Comitato Paralimpico un riconoscimento alla Pdm di Treviso Si è tenuta a inizio luglio al Montresor Hotel Tower di Bussolengo la 4° edizione del Gran Galà dello Sport Paralimpico del Veneto. Un evento, come ha ricordato in apertura il presidente del Cip Veneto, Ruggero Vilnai, importantissimo per fare informazione e avvicinare le persone disabili al mondo paralimpico. Tra le varie associazioni, a Treviso ci trova la Pdm, che si dedica al basket in carrozzina, prossima al trentennale di fondazione. Di grande esempio per il territorio, la Pdm Treviso è stata è una delle due società venete ad essere insignite dal Comitato Italiano Paralimpico Nazionale della Stella al Bronzo al Merito nel corso dell’evento veronese, dove il presidente Paolo Barbisan, accompagnato dalla consigliera del Pdm Barbara Fabris, ha ritirato appunto il prestigioso premio. “Questo premio ha un significato molto particolare – ci tiene a precisare Barbisan –: premia l’impegno della
squadra nel portare avanti obiettivi fatti di sacrifici ma anche di tante soddisfazioni che non avremmo potuto avere se non ci fossero stati gli aiuti degli sponsor che da sempre ci considerano una squadra a tutti gli effetti. Per questo motivo un grazie va a tutti i nostri partner che ci hanno sempre dato coraggio nel continuare l’importante percorso di sport e inclusione”. I 15 giocatori di basket in carrozzina della Pdm si allenano dalle due alle tre volte alla settimana nella palestra di sant’Antonino a Treviso, struttura condivisa con la Nutribullet Treviso Basket. “La sinergia con la squadra di basket trevigiana si è rafforzata molto nel corso degli ultimi anni e tutto ci lascia credere che a breve il rapporto possa trovare un ulteriore partnership – fa sapere Paolo Barbisan –. Confidiamo che il 2023 sia l’anno in cui si avvereranno tanti sogni inclusivi”. (g.f.)
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I cartelli per moderare la velocità nel centro abitato dovrebbero valere anche quando si parla di politica. Perché è sempre in agguato la tentazione di pestare sull’acceleratore del ragionamento quando si tocca il tasto del “centro”. Eppure in tanti casi è solo una sirena, una suggestione, frutto di fascinazioni antiche. Il “centro” aveva un senso nella Prima Repubblica, quando comandavano le ideologie e il “centro” era simbolo di moderazione e stabilità rispetto all’estremismo della sinistra, mentre la destra missina non era neanche considerata. La buonanima di Aldo Moro parlò per sette ore, diconsi sette, al congresso di Napoli il 27 gennaio 1962 per convincere la Dc ad aprire ai socialisti per far
#Regione Il Punto
Cercasi leader di Antonio Di Lorenzo
nascere il centrosinistra. Questi erano i muri ideologici. Ma quel “centro” non è replicabile oggi, sessant’anni dopo. Invece moltissimi sono i partiti, gli schieramenti e i movimenti che si richiamano al centro, convinti che esista tale e quale a un tempo. C’è il Pd che sfogliando i petali della Margherita è convinto di far innamorare quei reduci. Poi c’è l’Udc di Antonio De Poli, per non parlare del tentativo del sempiterno Luigi D’Agrò di far rinascere perfino con il nome la gloriosa Dc. E poi al centro si
richiamano Matteo Renzi con l’Italia dei valori come Luigi Brugnaro e il suo Coraggio Italia. Coraggio in effetti ce ne vuole parecchio per farsi largo in un campo affollato come nessun altro. C’è l’anima governatorile della Lega di cui tenere conto, con Zaia, Giorgetti e Fedriga, che molti vedrebbero bene a reggere il timone del partito e anche dell’Italia, in un asse con Forza Italia la cui vocazione centrista è connaturata al suo essere. E mancava solo Luigi Di Maio e la sua scissione a complicare i giochi.
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La politica sta cercando di sistemare le cose sostenendo la necessità di una riforma elettorale in senso proporzionale, che è assai difficile da realizzare prima delle prossime elezione: sia per i tempi, sia perché la Lega di Salvini nicchia. E allora? Vale la pena di ricordare il commento del politologo Paolo Feltrin alle ultime amministrative, quando ha sottolineato che il corpo elettorale si sta sempre più radicalizzando in due poli. Ha ragione. Se questo è il quadro, al centro restano solo gli elettori, che quel centro l’hanno sempre abitato. Il vero problema è un altro: mancano i leader che nei diversi schieramenti sappiano affascinarli. Ma questo guaio non lo risolve nessuna riforma elettorale.
L’annuncio. Il ministro Mariastella Gelmini porterà la legge quadro al Consiglio dei Ministri
Autonomia, Roma finalmente batte un colpo Zaia: “svolta storica per l’intero Paese” I
n una calda giornata d’estate arriva da Roma il segnale che tutti aspettavano. L’autonomia sarà presa in esame dal Governo, stavolta per davvero. A Venezia la notizia è accolta con soddisfazione ma ora si attendono i fatti. Tutto è iniziato con l’intervento del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, durante il question time alla Camera. L’esponente del governo, infatti, ha fatto sapere che il disegno di legge sull’autonomia è pronto ed è suo intendimento portarlo quanto prima all’esame del Consiglio dei Ministri. L’ultimo miglio, dunque, per arrivare al traguardo tanto agognato. Il commento del presidente veneto Luca Zaia non si fa attendere: “Fa piacere finalmente vedere che si comincia a parlare dell’adozione della legge quadro sull’autonomia. Come Regione abbiamo svolto tutta l’attività, siamo convinti che sia stato fatto un buon lavoro, abbiamo saputo anche rispondere a quelle perplessità che possono naturalmente venire ai cittadini che non fanno parte di questo progetto, fermo restando che non
stiamo parlando di un atto sovversivo, non stiamo parlando della ‘secessione dei ricchi’, ma stiamo parlando semplicemente dell’applicazione degli articoli della Costituzione. Quindi ci sembra veramente fuori luogo e fuori dalla storia immaginare che ci siano ancora persone convinte che l’applicazione di alcuni articoli della Costituzione sia un atto di assoluta pericolosità, a differenza di altri articoli della Carta”. Una puntualizzazione doverosa per il governatore, alla luce del dibattito di questi anni dopo il famoso referendum. Infatti aggiunge: “La verità è che noi siamo disponibili a spiegare a chiunque che l’autonomia differenziata non è assolutamente un atto di egoismo, ma è una vera e propria assunzione di responsabilità. È un segno di modernità e, volenti e nolenti, se questo Paese non vuole portare i libri in tribunale prima o poi questo passo lo deve fare. Lo deve fare per gradi, lo deve fare ovviamente come è stato impostato il lavoro, ma pensare di andare avanti con questa modalità di interpretazione e gestione del Paese è fuori dal
Il governatore: “Non stiamo parlando della secessione dei ricchi ma dell’applicazione degli articoli della Costituzione”
tempo e fuori dalla storia, una visione medievale che deve essere superata con una modernità che già molti Paesi hanno adottato, dimostrando sul campo che funziona. Noi siamo della partita e siamo
assolutamente pronti ad affrontare questa sfida. Spero vivamente - conclude Zaia – che il governo adotti la legge quadro, dando per scontato che il testo finale sia espressione delle istanze che come Regione abbiamo presentato, e che il Parlamento veda in questa adozione della legge quadro una grande svolta per il Paese e non ancora l’ennesima occasione per una guerra tra poveri”. Concetti ribaditi dal presidente dell’intergruppo Lega - Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto Alberto Villanova: “Le parole del ministro Gelmini fanno ben sperare soprattutto chi sta affrontando la complessa partita sull’autonomia. È da sempre l’obiettivo primario anche di questa legislatura veneta, ma l’attenzione sull’argomento rimane sempre alta. Spero vivamente che presto il Governo adotti la legge quadro con un testo finale che abbia come primario obiettivo l’espressione delle istanze che la Regione del veneto aveva presentato. Il Parlamento deve assolutamente considerare che l’adozione della legge quadro sarà una grande svolta per il Paese”.
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Regione
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La nuova legge. Il Consiglio regionale ha trovato l’unanimità sul provvedimento
Il Veneto riconosce le comunità energetiche “incentivare la produzione e l’autoconsumo” M
entre i prezzi dell’energia continuano a la produzione, l’accumulo e il consumo di enercorrere all’impazzata e spingono l’infla- gia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, ma anche zione il Consiglio regionale del Veneto approva energia idroelettrica, biogas, eolica). Il tema con voto unanime (45 i sì) la legge che riconosce dell’autoproduzione è oggi al centro dell’intee promuove le comunità energetiche. Si tratta di resse generale per le opportunità che si stanno un intervento legislativo in una materia concor- aprendo con l’innovazione della gestione enerrente tra Stato e Regioni, l’energia, di rinnovata getica, anche con notevoli possibilità di risparattualità per la crisi energetica e il contrasto al mio. L’energia elettrica scambiata e condivisa cambiamento climatico. Il testo approvato dal beneficia infatti di un contributo economico del ‘parlamentino’ di palazzo Ferro Fini fa sintesi Gse. Mi auguro che i cittadini veneti apprezzino di tre proposte di legge iniziali, presentate ri- fino in fondo questa opportunità”. spettivamente dalla Giunta, da Cristina Guarda Arriva anche il plauso del presidente Luca (Europa Verde), e da Arturo Lorenzoni e altri Zaia: “La sfida energetica ci proietta verso il doconsiglieri del gruppo misto e di opposizione e mani e la Regione vuole rispondere, mettendo dà attuazione alle direttive a disposizione diversi strudella Commissione europea menti. Sono felice che la legMarcato: “Nella nuova che impongono di agevolage sia stata approvata all’uprogrammazione dei re i gruppi di cittadini che nanimità, segno del valore di fondi comunitari ci si organizzano per forme di questo provvedimento per autoconsumo dell’elettricitutto il nostro territorio”. saranno dieci milioni di tà. Le comunità energetiche L’assessore allo sviluppo euro per le comunità sono gruppi di persone, imeconomico ed energia Roenergetiche” prese e soggetti pubblici che berto Marcato è soddisfatto condividono la produzioe sottolinea «l’ampia collane in proprio e il consumo di energia elettrica: borazione con tutti i gruppi consiliari. Questo è hanno l’obiettivo di favorire l’autoconsumo, di un provvedimento strategico che ci permetterà contenere i costi e produrre benefici per i soci di affrontare la sfida energetica, oggi di prioridella comunità, e non di realizzare profitti. tà assoluta. Nella nuova programmazione dei “La legge veneta – spiega il relatore Marco fondi comunitari ci saranno 10 milioni di euro Andreoli (Lega), presidente della commissione per le comunità energetiche”. Inoltre Marcato per le politiche economiche – favorisce la cre- si è impegnato a trovare “con il benestare del azione di gruppi di autoconsumo, costituiti da collega al bilancio Calzavara” ulteriori risorse soggetti pubblici e privati che si associano per per quella che ha definito “una priorità assoluta
La proposta di Elisa Venturini: “Limitiamo l’aria condizionata nella sede del Consiglio regionale”
dell’agenda politica”. “Il vero “tetto” all’aumento dei prezzi dell’energia è rappresentato dalle comunità energetiche - aggiunge il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni - Mi auguro che questo provvedimento sia il primo di una serie in cui la Regione metta in atto decisioni chiare di indirizzo della politica energetica, con una visione lucida coerente con le linee adottate in Europa con la transizione energetica. Ai fini della sicurezza e della sostenibilità accelerare la diffusione delle comunità energetiche è molto più efficace che riattivare i pozzi di gas in Alto Adriatico, così come creare percorsi facilitati per la costruzione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio con altri inquadramenti contrattuali”.
Rottamazione vecchie stufe, Bottacin: “4 milioni per migliorare la qualità dell’aria” Via al bando regionale per incoraggiare la sostituzione delle vecchie stufe a legna, pellet o cippato, purché di potenza a focolare inferiore o uguale a 35 kW. “Una nuova e ulteriore azione per migliorare la qualità dell’aria - spiega l’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin - con l’obbiettivo di rottamare i vecchi apparecchi per il riscaldamento domestico e sostituirli con impianti a basse emissioni in atmosfera e ad alta efficienza energetica”. L’iniziativa è rivolta ai residenti privati nel territorio regionale con un Isee familiare non superiore a 50mila euro. Il contributo regionale è aggiuntivo ri-
spetto all’incentivo assegnato dal GSE quantificato in rapporto alla situazione economica familiare (fattore principale), nonché sulla base delle emissioni di particolato primario generate dal nuovo impianto. “In un momento di grave difficoltà, in primis per le famiglie - continua Bottacin -, abbiamo scelto la formula di sommare il nostro contributo a quello statale previsto dal conto termico così da ampliare la platea dei possibili richiedenti, che potranno ottenere un contributo molto alto, vicino al 100% della spesa ammessa. Ovviamente, per le medesime ragioni, abbiamo scelto come criterio prin-
cipale il reddito familiare, così da aiutare chi ne ha veramente bisogno. In programma c’è anche il bando per la sostituzione delle auto, che sarà pronto a breve. Questo per confermare l’attenzione nei confronti dell’inquinamento atmosferico che si concretizza con importanti e continui investimenti, che negli ultimi anni ammontano complessivamente ad oltre 1 miliardo di euro, - conclude l’assessore - per incentivare la sostituzione dei mezzi pubblici con treni e autobus a basso impatto ambientale, con il miglioramento delle infrastrutture e con l’efficientamento energetico”.
“Ho chiesto al Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, al quale ho inviato una lettera a questo scopo, di modificare le modalità in uso per la climatizzazione di palazzo Ferro Fini”. Così la capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini che aggiunge: “Visto il momento di difficoltà e la necessità di contenimento dei consumi energetici, sarebbe opportuno introdurre delle misure per calmierare l’abbassamento della temperatura negli uffici e soprattutto nelle parti comuni del palazzo. Una misura di contenimento dei consumi energetici da parte del Consiglio regionale, anche se simbolica, sarebbe significativa. Chiedo quindi di valutare misure di contenimento, ad esempio tarando in aumento la temperatura dei vari uffici e delle sedi deputate alle attività dei Consiglieri, prevedendo fasce orarie di non uso della climatizzazione o ancora evitando di climatizzare spazi comuni come l’atrio o i corridoi”.
Libertà è poter scegliere prodotti della filiera controllata La linea Passo dopo Passo Despar Despar, dedicata all’ortofrutta, alla carne e al pesce, dove si possono trovare più di 500 prodotti realizzati seguendo una filiera trasparente.
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a cura di Petrus
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A L A DIFFICILISSIMO Partendo dalle caselle grigie, inserire due parole (una orizzontale e una verticale) rispondenti alle seguenti definizioni:
PUZZLE CON REBUS PUZZLE CON REBUS In stato inserito inserito un In questo questo puzzle puzzle èè stato un rebus rebus all’interno. all’interno. Se Se non non siete siete capaci capacididirisolverlo, risolverlo,lalachiave chiave finale vi rivelerà Gianna, cantante rock fi nale vi rivelerà la soluzione CHIAVE (frase: 5,5). Medici specializzati in odontoiatria la soluzione. CHIAVE (frase: 5,5)....................................…................................................................................…. RETTE GABER ABBRUTITI Quindi, regolandosi con gli incroci e con le lettere stampate, ABBRUTITI ADELE ADELE ANCHE ANCHE ATOUT BINDOLO ATOUT BISIO BINDOLO CANOSSA CESPI BISIO CORTEI CANOSSA DEGNO DETROIT CESPI DIVULGATI D’URSO CORTEI EGADI
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inserire le altre parole qui appresso definite alla rinfusa e annerire altre 6 caselle. DEFINIZIONI:Località africana in cui fu sconfitto Rommel - Il piano Marshall (sigla) - Il padre di Pantagruel - Azione incalzante - Desiderio impaziente Abbonda sulla bocca degli stolti - Vaste praterie russe Corso d'acqua - Un furto per la strada - Giullari, menestrelli - Formaggio greco - Dotato di grande forza Iniziali del direttore d'orchestra Muti - La capitale presso l'antica Cartagine - Formano le città - Unisce due cuori... a Parigi - Reparto Investigazioni Scientifiche - L'attrice Holmes - Fuori mano, isolata - Il nome di Pennac - I confini del Kansas - Il portico in cui insegnava Zenone Occupato, coinvolto - È bello se non piove - Colorare con una polvere organica - Congiunge in Inghilterra - Una battuta maldestra - Per Procura - Aletta di pesce - Alberi affini alle querce - Lo Stevens che canta Father and Son Cantava con i Primitives.
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pasquale.petrullo@gmail.com CRITTO Per risolvere il gioco, aiutatevi con la parola stampata e con gli incroci. E ricordate che a numero CRITTO uguale corrisponde uguale. Per risolvere il gioco,lettera aiutatevi con la parola stampata e con gli incroci. E ricordate che a numero uguale corrisponde lettera uguale. 1
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cento in una risma - 2. La terra in cui nessuno è profeta - 3. I DEFINIZIONI una commedia di Aristofane - 4. La dea romana con arco e 1. Cinquecento in una risma Barbuti nanetti delle fiabe - 6. Un soldato in trincea - 7. Il La terra una in cui nessuno Achab ne2.insegue bianca - 8.è profeta La neve lo forma candido.
3. I batraci di una commedia di Aristofane 4. La dea romana con arco e frecce 5. Barbuti nanetti3.delle fiabe4. DIANA 5. GNOMI 6. :1. FOGLI 2. PATRIA RANE . BALENA MANTO. 6. Un8.soldato in trincea 7. Il capitano Achab ne insegue una bianca 8. La neve lo forma candido.
Gli arancini di Montalbano
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FRAMMENTO INCROCIATO Petrus FRAMMENTO INCROCIATO Petrus ORIZZONTALI:4. Dieci se nove è nine - 7. Christopher, regista di Memento - 10. La colomba ne è il ORIZZONTALI:4. Dieci se nove è nine 7. Christopher, regista di Memento 10. La colomba ne è il simbolo - 11. Lo scrittore francese di Senza famiglia - 14. Differenziare, distinguere - 15. Fornita del simbolo 11. Lo scrittore francese di Senza famiglia 14. Differenziare, distinguere 15. Fornita del necessario per vivere - 16. Si aprono tirandoli a sé - 17. Scende in piazza per protestare - 20. Fidarsi del proprio intuitoper - 21.vivere Collocare o immaginare - 22. Principio adisé Archimede - 23. Sigla Bolzano - 24. Due necessario - 16. Si aprono tirandoli - 17. Scende in di piazza per protestare - 20. Fidarsi del estremi a bridge. proprio intuito - 21. Collocare o immaginare - 22. Principio di Archimede - 23. Sigla di Bolzano - 24. Due estremi a bridge.
VERTICALI:1. Il cuoco e conduttore TV Borghese - 2. Intrecciare o tramare - 3. Strumento a fiato del gruppo degli ottoni - 4. Ramoscello riproduttivo - 5. Dà ore... d'amore - 6. Costringe il tennista a ripetere il servizio - 8. Esclamazione di dolore - 9. AvvicinareTV - 10.Borghese Registri contabili - 12. Anna Maria scrittrice- 3. Strumento a fiato del VERTICALI:1. Il cuoco e conduttore - 2. Intrecciare o tramare romana - 13. Enrico giornalista - 16. Solido a volte tronco - 17. Un'unità di bestiame - 18. Centro di posa gruppo degli ottoni - 4. Ramoscello riproduttivo - 5. Dà ore... d'amore - 6. Costringe il tennista a ripetere 19. "La ...", novella di Verga.
il servizio - 8. Esclamazione di dolore - 9. Avvicinare - 10. Registri contabili - 12. Anna Maria scrittrice romana - 13. Enrico giornalista - 16. Solido a volte tronco - 17. Un'unità di bestiame - 18. Centro di posa 19. "La ...", novella di Verga.
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LUGLIO 2022
on-line:
Nel pieno dell’estate, ma occhio a caldo e sole
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Salute Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno
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’estate è la stagione più amata, sinonimo di bel tempo, mare e vacanze, ma non è tutto oro ciò che luccica: il clima estivo, le alte temperature e il sole possono causare problemi molto seri, soprattutto per le categorie più deboli come anziani e bambini, e anche gli animali e i migliori amici dell’uomo per eccellenza, i cani, soffrono. Non è mai male quindi rammentare alcuni consigli utili traendo spunto dal prezioso vademecum preparato dall’Asl 6 Euganea. Non uscire negli orari più caldi e, durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, quelle tra le 11 e le 18. Evitare, ovviamente, a maggior ragione, l’esercizio fisico in questo lasso temporale e comunque, se si effettua attività fisica,bere molti liquidi e reintegrare i sali minerali.
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Salute
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Viaggiare in sicurezza e salute, le buone pratiche per non correre rischi
Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno
opo due anni di stop, con l’arrivo dell’estate si In primo luogo è sempre il caso di contattare il torna a viaggiare, le destinazioni tanto sognate proprio medico 4-6 settimane prima del viaggio in questo periodo di pandemia tornano ad essere – è il suggerimento dell’infografica predisposta più facilmente raggiungibili, soprattutto se si tratta dall’Ulss trevigiana sulla pagina face book dell’adi mete estere. zienda sanitaria – per ricevere un consulto. C’è dunque molto entusiasmo e tanta voglia di E’ bene tenere presente che i rischi sanitari camrecuperare il tempo perduto ma attenzione a non biano in base alla meta: alimentazione, condizioni improvvisare: lo spirito d’avambientali e parassiti – si legge ventura – ce lo ha insegnato a Dopo due anni di stop, – possono essere molto diversi maggior ragione questo tempo da quelli cui si è abituati. ci si sposta all’estero. di Covid – dev’essere sempre La raccomandazione è di fare Attenzione alle mete: supportato da una sana conparticolare attenzione a bambisapevolezza dei rischi e da un ni, anziani, donne in gravidanè bene informarsi già impegno a tutelare la propria za e individui immunodepressi prima di partire salute e quella di chi è vicino. perché sono maggiormente L’Ulss 2 Marca trevigiana ha vulnerabili. messo a punto un piccolo elenco di buone regole Infine tra i fattori da tenere in considerazione ci per viaggiare in sicurezza da osservare già prima sono allergie, malattie preesistenti e prescrizioni in di partire. Il consiglio è di tenere in considerazione corso. questi suggerimenti a maggior ragione quando si Da tener presente anche lo stato vaccinale, per parte all’avventura per mete lontane caratterizzate raggiungere alcune mete potrebbero infatti essere da condizioni diverse da quelle a cui siamo abituati. necessarie ulteriori vaccinazioni.
Bere molti liquidi, acqua in particolare, e mangiare frutta fresca, è in generale una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Per converso, va moderata l’assunzione di bevande con caffeina e vanno evitate quelle alcoliche. Consumare pasti leggeri: la digestione per l’organismo umano èun vero “lavoro” che aumenta la produzione di calore nel corpo. Quindi, scegliere cibi ricchi di acqua e sali minerali, come frutta, verdura. Un’ottima accortezza è anche quella di migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Naturalmente è efficace l’impiego dell’aria condizionata, ma è bene non creare uno sbalzo di temperatura eccessivo. Un valido aiuto arriva in tal senso dal deumidificatore. Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali, evitando quelle sintetiche. All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Il tutto specialmente per i bambini Quando si viaggia, poi, ricordarsi di ventilare l’abitacolo dell’autoprima di partire, anche se per spostamenti di breve durata. Se ci si deve mettere in viaggio per una lunga percorrenza, anche qui è bene evitare le ore più calde della giornata e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi. Tenere la massima cautela e assistere le persone più a rischio quali, come detto, anziani e i bimbi piccoli: controllare la temperatura corporea, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino. Avere un occhio di riguardo anche per gli animali domestici, a cui va data molta acqua fresca lasciandola in zone ombreggiate: evitare anche qui le passeggiate al guinzaglio negli orari più caldi, i cani rischiano anche ustioni ai polpastrelli. Capitolo a parte, poi, per i “bagnanti” e per la prevenzione per la pelle dai raggi del sole, soprattutto per i “primi” soli. Anche qui non guasta ricordare qualche buona pratica per scongiurare “scottature” o conseguenze anche peggiori. Ad esempio, consultare l’indice della radiazione ultravioletta (UV) nelle previsioni del tempo può aiutare comprendere quando le radiazioni sono più intense. Limitare il tempo di esposizione al sole nelle ore più calde, tra le 10 e le 16. Evitare nel periodo estivo altre fonti di raggi ultravioletti, quelle artificiali, come le docce solari. Ciò che invece non si deve evitare, ma anzi, non va risparmiata, è la crema solare, possibilmente quella più alta nelle prime giornate di mare della stagione, ricordando di applicarla ogni due ore e subito dopo aver fatto il bagno. Buone vacanze, ma con intelligenza e la cura per se stessi e per chi ci sta vicino.
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Smartphone e social network. “Adolescenti online”, le buone regole
Dipendenze e giovani: le insidie della rete Una guida che aiuta i genitori ad educare i ragazzi all’adeguato utilizzo di Internet, dei device e dei videogiochi
Cosmetici, “belli sì ma senza sorprese”
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na mini guida destinata ai genitori, per aiutarli a gestire i propri adolescenti quando si muovono nell’intricato ed insidioso mondo della rete. E’ quella realizzata dal Dipartimento per le Dipendenze dell’azienda Ulss 2 Marca Trevigiana che, attingendo da autorevoli fonti, ha elaborato dei contenuti informativi sul mondo dei videogiochi e, più in generale, sulla vita on-line dei ragazzi. E’ pur vero che non sono da demonizzare in toto i videogiochi, - è la premessa della presentazione della mini guida - i quali, anzi, possono vantare numerosi punti di forza, come ad esempio il fatto che favoriscono la socializzazione, migliorano la prontezza nel prendere decisioni e il pensiero strategico, stimolano la curiosità e generano divertimento. Tuttavia vi sono delle criticità che è bene non sottovalutare, in particolate l’utilizzo eccessivo, la distorsione nella percezione del tempo, l’esposizione a contenuti non sempre adatti all’età, la violazione della privacy o richieste indesiderate di contatti e amicizie. Se gli adolescenti di oggi sono nativi digitali e padroneggiano i dispositivi con naturalezza, non è così per i genitori. “La rivoluzione digitale – si legge nella pagina facebook dell’azienda Ulss trevigiana - ha prodotto profondi cambiamenti nelle abitudini quotidiane e nei comportamenti collettivi ed individuali. Le tecnologie digitali sono diventate parte integrante della quotidianità di ciascuno. Gli adulti però hanno
conosciuto e imparato a muoversi negli ambienti digitali quando già la loro identità era formata e hanno competenze digitali meno estese. Inoltre non possono fare riferimento a modelli precedenti per poter trasmettere ai figli con naturalezza un insieme di regole autorevole ed efficace nell’ambito dell’utilizzo dei device e delle nuove tecnologie”. Del resto la disinvoltura con cui i giovani si approcciano alla rete non sempre corrisponde ad una capacità di valutazione delle opportunità e dei rischi della rete stessa. E l’intervento genitoriale rispetto all’utilizzo adeguato dei device, dei videogiochi e di Internet non può limitarsi a vietare o ridurre l’uso dei dispositivi. Non è un approccio sufficiente e va integrato ad una educazione digitale più ampia che nasca dalla conoscenza di Internet, del suo funzionamento e dei rischi connessi. In primo luogo bisogna considerare le esperienze che i ragazzi vivono nell’ambiente digitale come vere e proprie esperienze di vita. Se dunque le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie sono tantissime, altrettante sono le possibilità di abuso: sono le nuove dipendenze da smartphone, social network e videogiochi. Nel dettaglio se ne analizza l’uso improprio. Lo smartphone: se il cellulare è ormai indispensabile nella vita quotidiana, questo non deve scusare un utilizzo eccessivo. E’ due volte più presente negli adolescenti
S rispetto agli adulti. I social network: sono utilizzati dai più giovani per rimanere in contatto con i coetanei ma possono anche essere fonte di distrazione per allontanare emozioni spiacevoli come la solitutudine, l’ansia e la difficoltà a interagire in altri modi. Videogiochi: la loro attrattiva sta nella natura immersiva: mondi complessi da esplorare, personaggi sfaccettati e oppurtunità di socializzare con altre persone. Aspetti che risultano molto attraenti per i giovani più suscettibili allo stress emotivo, che tendono quindi a rifugiarsi in questi mondi fino ad allontanarsi dalla realtà. Il manuale “Adolescenti online: mini guida per i genitori” si trova nel portale online Indipendo da dove può essere scaricato al link https://www.indipendo.it/famiglia/
aper leggere le etichette dei prodotti che acquistiamo è importantissimo, specialmente per i cosmetici che vengono applicati quotidianamente sul nostro corpo. Il Ministero della salute, a tal proposito, ha creato un opuscolo in cui vengono date le linee guida da seguire per usare e scegliere i cosmetici. Innanzitutto i cosmetici sono, come si legge dall’opuscolo, “sostanze o miscele applicate sulle superfici esterne del corpo umano oppure su denti e mucose della bocca allo scopo di pulirli, profumarli, proteggerli….”; si tratta, quindi, di prodotti per la pelle, pulizia del corpo, per la depilazione, per il make up, profumi, prodotti per capelli, per l’igiene orale, per le unghie e, infine, prodotti abbronzanti e per la protezione solare. Il regolamento a livello europeo prevede la sicurezza di tutti i cosmetici sul mercato a tutela dei consumatori. Nonostante la vigilanza da parte di esperti, sono sempre possibili effetti indesiderabili, motivo per cui sussiste la cosmetovigilanza che è una attività di monitoraggio successiva alla commercializzazione dei cosmetici. Gli effetti indesiderabili si dividono in “EI”, ovvero classiche reazioni avverse “derivanti da un uso normale o ragionevolmente prevedibile del prodotto”, e effetti indesiderati gravi o “EIG” che comportano serie incapacità permanenti o temporali. Per evitare un qualsiasi effetto avverso grave o lieve che sia è necessaria la segnalazione: “segnalare= tutelare”, si legge nell’opuscolo, in modo tale che, così facendo, si possano modificare le istruzioni d’uso del prodotto. È comunque importante saper usare un prodotto nonché saperlo scegliere. Bisogna, per esempio, evitare l’uso di prodotti scaduti, la contaminazione e l’acquisto su siti non autorizzati. D’altra parte, è necessario leggere bene le etichette, le istruzioni d’uso e le modalità di conservazione.
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L’indagine del team di ricerca del professor Sambataro. Esaminati 79 soggetti guariti dall’infezione da Sars.Cov2 e 17 soggetti sani
Non ammalarsi di Covid fa bene anche alla... mente Uno studio dell’Università di Padova dimostra che chi si ammala ha più probabilità di sviluppare sindromi depressive
Occhio alle zanzare e alla febbre del Nilo
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no degli incubi dell’estate è di sicuro rappresentato dalle zanzare, non solo e tanto perché le loro punture sono fastidiose, ma perché possono “veicolare” malattie serie a cominciare dalla famigerata Febbre del Nilo Occidentale. Il virus West-Nile che la causa, ormai endemico nel nostro territorio, viene infatti trasmesso all’uomo e agli animali, generalmente equini e uccelli, con la puntura di zanzare infette, che appartengono al genere Culex, tra cui la zanzara comune C, pipiens. Il serbatoio d’infezione è stato identificato in oltre 70 specie di uccelli, soprattutto passeriformi, dove il virus puòpersistere da alcuni giorni fino addirittura a qualche mese. Ma quali sono i sintomi della febbre West Nile? E’ bene consultare il proprio medico se la febbre sale oltre i 38,5 gradi, e se si hanno dolori muscolari e alle articolazioni, cefalea, confusione ed eruzioni cutanee. Occhio perché mediamente una persona su 150 colpite dall’infezione sviluppa una grave forma neuro-invasiva. I rischi si possono ovviamente contenere riducendo al minimo le possibilità di essere punti. In tal senso è utile indossare indumenti di colore chiaro dal crepuscolo all’alba, pantaloni e maniche lunghe, anche se d’estate è dura. Bene anche l’utilizzo di repellenti cutanei per uso topico, come spray a base di piretro o altri insetticidi ad uso domestico, nonché diffusori di insetticidi elettrici, areando però bene i locali prima di soggiornarci. Altro accorgimento prezioso è quello di abbassare sempre le zanzariere se si tengono aperte le porte le finestre, magari trattandole con repellenti. Infine, anche il condizionatore può essere un valido alleato, programmandolo a temperature leggermente inferiori di notte, perché le zanzare non amano il freddo.
accinarsi e seguire scrupolosamente tutte le norne e le buone prassi anti-contagio contro il Covid-19 fa bene anche alla salute “interiore”, della mente, oltre che a quella fisica. I pazienti affetti dal virus, infatti, anche dopo la guarigione, presentano sintomi depressivi in maniera significativamente maggiore rispetto ai soggetti sani, e mostrano una ridotta connettività funzionale locale nella corteccia temporoparietale. La circostanza poteva anche essere “intuita” considerando il calvario che molte persone hanno vissuto per superare la malattia e gli strascichi che ha lasciato, ma ora è stata provata anche scientificamente dallo studio “Altered brain regional homogeneity is associated with depressive symptoms in Covid-19” pubblicato sulla rivista scientifica «Journal of Affective Disorders» e condotto da un team di ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova, coordinato dal prof. Fabio Sambataro. L’équipe di esperti ha dimostrato che il virus, oltre alle note manifestazioni “sistemiche”, può provocare anche sintomineuropsichiatrici quali depressione, ansia, fatica mentale, disturbi del sonno e disturbi associati allo stress, i quali sono verosimilmente associati agli effetti a livello neuronale del virus o ai trattamenti messi in atto, ma possono anche derivare dai fattori psicosociali associati all’infezione del virus, come il timore di ammalarsi o di infettare gli altri, cambiamenti nello stile di vita e isolamento sociale. “Considerando la portata mondiale di questa patologia, abbiamo deciso di indagare i correlati neurali del Covid-19 e la loro associazione con le manifestazioni neuropsichiatriche riportate dai pazienti” spiega il prof. Sambataro, illustrando anche le modalità con cui è stata condotta la ricerca. Grazie alla collaborazione con ireparti di Neuroradiologia, Neurologia, Otorinolaringoiatria e Psichiatria dell’Azienda Ospedale/Università di Padova, sono stati esaminati 79 soggetti guariti e 17 sani senza storia di infezione da SARS-COV2 e di patologie neuropsichiatriche.
Tutti i partecipanti allo studio hanno svolto una risonanza magnetica funzionale, che nel caso dei pazienti con Covid è stata effettuata dopo lanegativizzazione del tampone molecolare, e hanno completato una valutazione neuropsicologica. “In particolare - prosegue Sambataro -, abbiamo indagato laconnettività funzionale localecerebrale a riposo tramite lo studio dell’omogeneità regionale, tecnica che consente di valutare la correlazione locale del segnale in una regione cerebrale. Abbiamo inoltre approfondito con questionari i sintomi depressivi tramite il Patient Health Questionnaire (PHQ-9), i sintomi ansiosi con la scala General Anxiety Disorder 7-item (GAD-7) e la fatica tramite la Multidimension Fatigue Inventory (MFI)”. Il risultato ha evidenziato, appunto, che i pazienti guariti dal Covid hanno un’incrementata connettività funzionale locale nell’ippocampo di destra e diminuita connettività nella cortecciatemporale destra e nel parietale di sinistra e che la gravità dei sintomi depressivi post-Covid si correla a queste variazioni neurofisiologiche. “È peraltro interessante notare – conclude il coordinatore del team di ricerca - che tali aree sono coinvolte in una varietà di processi sociali, tra cui la regolazione dell’emotività, l’empatia e la simulazione degli stati mentali degli altri. Inoltre, queste regioni risultano attivate quando i soggetti sono esposti a esclusione sociale, come negli individui sottoposti a quarantena. Infine, l’ippocampo è una struttura primariamente coinvolta nello sviluppo di sintomi depressivi e le alterazioni evidenziate dallostudio potrebbero essere associate sia direttamente all’infezione daCovid-19 che alla sintomatologia depressiva collegata allacondizione di limitazione sociale» In conclusione, dunque, la ricerca dimostra che i pazienti affetti dal virus presentano alterazioni nella connettività funzionale locale nelle aree temporo-parietali e limbiche e che tali anomalie si associano ai sintomi depressivi, un motivo in più per evitare di restare contagiati.
Fabio Sambataro