note sulla gestione delle immagini
dimensioni e risoluzione
a cura di Laura Marcolini
C
15x15cm @72dpi
onsiderando che, come dimostrano le e-mail che accompagnano le partecipazioni al tema mensile, abbiamo nuovi lettori ogni mese, abbiamo pensato di pubblicare una raccolta, in porzioni omeopatiche, di piccole questioni tecnologiche e tecniche, ma anche formali e compositive, che in genere si danno per scontate per i più vari motivi. La facilitazione d'accesso alla pratica fotografica può permetterci una maggior cura e una maggiore attenzione alla composizione, alla struttura, ma non può farci dimenticare altre informazioni indispensabili per non provocare un abbassamento di qualità d'immagine. Raccoglieremo strumenti per consentire una rispondenza migliore tra l'intenzione e l'immagine. O
La finestra di Adobe Camera Raw presenta un'opzione appena sotto l'anteprima dell'immagine. Cliccando sulla scritta blu si apre la finestra per gestire risoluzione e le dimensioni. Da Photoshop invece per modificare la risoluzione di un file si accede al menu Immagine > Dimensioni immagine, si fa attenzione a mettere la spunta a Ricampiona Immagine per mantenere lo stesso numero di pixel totali e far calcolare al software solo la loro ridistribuzione per pollice.
le prossime annotazioni
Dimensioni e risoluzione
I formati di salvataggio: RAW, JPG, TIFF, PSD...
Dual Tone e Bianconero
46 | IL FOTOGRAFO
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dimensioni e risoluzione 15x15cm @300dpi
DIMENSIONI E RISOLUZIONE
Cominciamo dalle dimensioni dell'immagine in relazione alla loro risoluzione. La risoluzione, come sappiamo, si può definire come la quantità di punti presenti nella porzione di spazio lineare di un inch o pollice. Lineare nel senso che la risoluzione dei nostri file o della nostra stampa si può calcolare secondo un'unità composta da un pixel di spessore per un pollice di lunghezza. A seconda della densità di pixel presenti in quella lunghezza il file presenterà una distribuzione dei pixel adatta alla stampa o alla visualizzazione a monitor: in genere i monitor hanno una risoluzione di 72 o 96dpi, mentre per stampare occorrono dai 240 ai 300 pixel/punti per pollice (dot per inch o point per inch). La struttura dei monitor e la retroilluminazione mettono l'occhio nelle condizioni di aver bisogno di meno punti per comporre un'immagine completa, le superfici opache come la carta, invece, illuminate da luce incidente, richiedono molti più punti perché il nostro occhio percepisca un motivo o un colore o una luminosità come continui e non costituiti da piccoli punti. Quando dobbiamo salvare una fotografia in formato definitivo, dobbiamo avere la cura di controllarne le dimensioni effettive. Buona parte dei file generati dalle fotocamere digitali sono a 72dpi. I RAW spesso sono impostati a 240dpi, ma negli editor RAW in genere è presente un'opzione per modificare sia le dimensioni sia la risoluzione. Secondo l'uso che ne faremo ci occorreranno probabilmente di dimensioni diverse o diversi per risoluzione.
Il confronto in stampa dello stesso file da 15x15cm di lato, nel primo caso salvato con risoluzione di 72dpi, nel secondo caso con risoluzione di 300dpi. Nel primo (72dpi) è evidente l'effetto scalettatura dovuto al minor numero di pixel che compongono l'immagine. A 72dpi il file è composto da 425x425 pixel (180.625 pixel complessivi per 705KB), a 300dpi è composto da 1772x1772 pixel (3.139.984 pixel complessivi per 12MB). Se quest'ultimo file, con lo stesso numero di pixel, fosse a 72dpi misurerebbe 62,51cm per lato, ma per stamparlo sarebbe necessario il ricampionamento a 300dpi. Il confronto a monitor dei due file al 100%, quello piccolo è 15x15cm a 72dpi, quello di cui si vede solo una parte è quello di 15x15cm a 300dpi.
Profili per il Colore e per il Bianconero
La Regola dei Terzi
Soggetto e Sfondo
nei prossimi numeri IL FOTOGRAFO | 47
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