febbraio 2016
i Ragazzi
dalla parte degli Animali
animal free
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Le ricettea di Martin
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Sulla pelle de
nale premio nazio
re La miglio i lettori Posta de è la nostra! Supplemento al n. 1 [152] di “Impronte” - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb - Roma
in questo numero 1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo 2 Ultime notizie
10 Attivamente Un altro passo insieme contro la vivisezione 11 Parlando con Simone Pavesi A proposito di Animal Free
4 Pelo e Contropelo No alle pellicce, ma non esageriamo! Per una moda dalla parte degli animali
12 Giochi Trova gli oggetti uguali 13 Lav Story L’odore della libertà
6 Il Fumetto Animal Free Fashion
21 Selfie mania Un selfie è per sempre
8 Amico a distanza Una nuova vita per Grugno
22 Il Fumetto Sulla pelle degli altri 26 Diversi ma Uguali Mi presento, sono il coniglio
28 L’Angolo della posta o t r e s 30 Martina in cucina In ntrale ce ici animali Am 32 Da non perdere oniglio Il c 33 Il Quiz PICCOLE IMPRONTE
STAMPA
AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 Iscr. ROC 2263 - 2001
CARTA Dalum
giacomo bottinelli
DIRETTRICE EDITORIALE ILARIA MARUCELLI
DIREZIONE E REDAZIONE
SEDE NAZIONALE LAV ONLUS Viale Regina Margherita, 177 00198 Roma
redazione
giacomo bottinelli, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, GANDALF, PRISCILLA
PROGETTO GRAFICO E Impaginazione
Pier Paolo Puxeddu+francesca vitale studio associato
HANNO COLLABORATO
Davide Ceccon, Arianna Dall’Occo, Valentina Grassini, Roberto Marchesini, Simone Pavesi, fabio Redaelli, Alessandro Telve
DISEGNO DI COPERTINA fabio Redaelli
Cyclus Print 100% carta riciclata
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DIRETTore RESPONSABILE
Arti Grafiche “LA MODERNA” Via Enrico Fermi, 13/17 ici 00012 Guidonia ar c Montecelio (RM)
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SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXIII n. 1 (152) febbraio 2016
PACKAGING IN MATER-BI
100 %
biodegradabile e compostabile
chiuso in tipografia
22 gennaio 2016
QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO ALLA LAV ONLUS
GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro
VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS
c\c bancario n. 501112 Banca Popolare Etica Filiale di Roma - Via Rasella 14 00187 Roma ABI 05018 CAB 03200 CIN E
Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: info@lav.it
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Editoriale L’anno del coniglio L
Ilaria a decisione è definitiva: basta allevamenti di visoni in Olanda. Marucelli Nel 2012 il Parlamento olandese aveva già approvato la legge, professione: giornalista ma gli allevatori hanno fatto ricorso. E l’hanno perso... i visoni cibo preferito: sono salvi! Un successone perché l’Olanda è il quarto allevatore fette di pane abbrustolite di visoni nel mondo, con una produzione annuale di circa 6 milioni con cavolo nero e fagioli di animali. In Italia, invece, sono 150.000 i visoni uccisi ogni anno. cosa non sopporta: Come fare per salvarli da subito? Semplice: convincete chiunque a la mancanza di buonsenso non comprare pelli e pellicce, di nessun animale! In questo numero cosa vuole fare troverete un sacco di spunti per riuscirci. da grande: Ci aspetta un nuovo anno pieno di LAVoro per salvare i nostri tornare bambina amici. In particolare, le prossime Giornate Nazionali (il 5 e 6 e poi hobby: ancora il 12 e 13 marzo) saranno dedicate al salvataggio delle cinema e fotografia letture preferite: vittime della vivisezione. Forse non lo sapevate, ma sulla pelle poesie degli animali vengono fatti esperimenti assurdi e crudeli. Per tutte le informazioni andate a pagina 10 e, per cominciare a cambiare le cose, ricordatevi di mandare tutti a firmare ai tavoli della LAV. E poi c’è la campagna per liberare i conigli dagli allevamenti vinto che è appena cominciata. La LAV si occupa di Abbiamo nale tutti gli animali, nessuno escluso, ma il 2016 sarà, mio Nazio ne del Pre io ! iz !! d o e n li a a a tutti gli effetti, l’anno dei conigli! Non ci credete? l’undicesim vari” al miglior giorn ia h Seguitene le tracce sui prossimi numeri! “Città di C ni giorno r darci og Grazie pe . migliorare in più per un motivo
BatBilbo
la direttrice
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Ultime notizie L’amore sotto le bombe
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Siria, dove infuria una crudele guerra civile (con centinaia di migliaia di morti), c’è un uomo, Mohammad Alaa Aljaleel, che dedica cure amorevoli a un gruppo di gatti. I felini sono tra le vittime innocenti dei bombardamenti: i residenti sono scappati, abbandonando case e animali. Mohammad guida un’ ambulanza che trasporta feriti e vittime della guerra, ma dopo il lavoro corre dalla sua colonia felina, portando sollievo tra le macerie e la solitudine. I 150 gatti attendono con ansia il suo arrivo, riconoscenti dell’amore, del cibo e delle carezze. In un luogo devastato da tanto dolore, sono questi gesti semplici e sinceri a illuminare il buio.
Salvataggio “al volo” per il cagnolino
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er Simba, un bulldog francese di sette anni, la sua prima esperienza in aereo rischiava di diventare l’ultima. Ma il pilota canadese del volo internazionale Air Canada da Tel Aviv a Toronto ha aperto il suo cuore, decidendo di atterrare a Francoforte per salvarlo. Simba era infatti chiuso nella zona cargo dell’aereo, quando c’è stato un guasto al sistema di riscaldamento: a quella altitudine sarebbe morto congelato. Il comandante ha deciso di salvargli la vita, atterrando all’aeroporto più vicino. Una scelta bellissima e non scontata, che ha causato un ritardo di 75 minuti e diecimila dollari di spesa per il carburante. Ma il comandante, responsabile di ogni forma di vita a bordo, ha fatto la cosa giusta, guadagnandosi l’infinita riconoscenza dell’amico umano di Simba.
In fuga dalla guerra con il cane
© Nour Kelze / Reuters
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igliaia di profughi scappano dalla guerra in Siria, lasciandosi alle spalle le loro cose, il loro passato, la vita intera. Il viaggio verso l’Europa è infatti lungo e pericoloso, bisogna portarsi solo lo stretto necessario. Eppure un ragazzo ha deciso di non lasciare indietro la sua migliore amica. Lui si chiama Aslan, ha 17 anni ed è arrivato sull’isola di Lesbo (in Grecia) con la cagnolina Rose sistemata in un portantino. Molti gli hanno detto che non poteva portarsela dietro, ma lui ha ascoltato solo il suo cuore. E a chi gli chiedeva il motivo di questa pericolosa scelta, ha risposto semplicemente: «Perché io amo il mio cane».
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La carne fa male non solo agli animali
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a carne fa male, non solo agli animali! Lo dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sostenendo che wurstel, hamburger, bacon, salsicce potrebbero essere causa di tumori. Presto questi prodotti saranno inseriti nella lista di sostanze cancerogene, accanto al fumo, all’arsenico, all’alcol e all’amianto! Anche la carne rossa fa male, è solo un po’ meno pericolosa di quella lavorata industrialmente. Noi lo sappiamo, i motivi per diventare vegetariani e vegani non mancano... l’OMS ce ne offre solo uno di più!
Un vaccino da cinghiali
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l Parco della Maremma, in Toscana, si sono sperimentati con successo distributori di esche per cinghiali. Serviranno, speriamo presto, per somministrare un vaccino (ancora allo studio) ai nostri amici ungulati, con lo scopo di limitare le nascite dei cuccioli. Un sistema pacifico che, senza alterare il comportamento dei cinghiali, ne ridurrà il numero, invece che sterminarli a fucilate come vuole fare la Regione Toscana. Quando si vuole, una soluzione non crudele si trova sempre.
Mai più soldi per le corride
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iente finanziamenti europei per le corride. Lo ha deciso il Parlamento dell’Unione Europea, chiedendo di non utilizzare più, per sostenere questo spettacolo crudele, i contributi destinati al settore agricolo. Le corride violano infatti la Convenzione sulla protezione degli animali, secondo la quale i nostri amici non devono sopportare dolore, lesioni, ansia e paura. Tutte cose che i tori sono costretti a subire nelle arene. Un passo avanti per i nostri amici di corna, grazie anche alle trentamila persone che hanno firmato la petizione. P
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Pelo Nel nostro abbigliamento ci sono ancora moltissimi prodotti animali. Oltre agli accessori di pelliccia, pensate alla seta, alla pelle, alla lana, alle piume... Tante persone sono indifferenti, altre non ci pensano e comprano, senza
No alle pellicce, ma non esageriamo! Gli animalisti non sono mai contenti e adesso se la prendono con pelle, seta, lana, piume... Ma via, un po’ di senso del limite!
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o ammetto, anni fa anch’io ho avuto una pelliccia. Era di volpe bianca, la indossavo nelle giornate d’inverno e... mi sentivo una regina! Ora i tempi sono cambiati e devo dire che gli animalisti avevano ragione. Uccidere venti volpi per un cappotto oggi mi sembra esagerato e insensibile. E poi le pellicce sono passate di moda e ci rinuncio volentieri. Ma gli animalisti non sono mai contenti e adesso se la prendono con pelle, seta, lana, piume... Ma via, un po’ di senso del limite! Prendiamo ad esempio la pelle. Noi macelliamo le mucche per gli hamburger e le bistecche: perché non dovremmo farci anche scarpe, cinture e borsette? E i miei bellissimi foulard di seta? Dovrei rinunciarci a causa di quei microscopici animaletti chiamati bachi? Ma dài, siamo seri! E nemmeno la lana va bene, perché le pecore – poverine – vengono tosate: eppure anche noi ci tagliamo i capelli! E questo caldissimo piumino che indosso? Agli animalisti non va bene perché anche le oche soffrono. Io rispetto ogni scelta, ma gli animalisti devono smetterla di imporci come vestirsi – questo no, quello sì – e lasciarci in pace... E poi, anche volendo, come potremmo verificare l’origine di ogni cosa che acquistiamo? Io non ho tempo da perdere.
Contropelo rendersene conto, indumenti realizzati sfruttando i nostri amici. Eppure oggi trovare una valida alternativa è più facile: ci sono marche e produttori senza crudeltà. L’importante è essere informati, poi... a voi la scelta!
Per una moda dalla parte degli animali S
alve ragazzi! Sì, per fortuna le pellicce (almeno quelle a cappotto) sono passate di moda e se ne vendono meno. Ma più di 70 milioni di animali sono ancora allevati e uccisi per produrre capi d’abbigliamento (compresi bordi, colli e pon pon). Non è il momento di accontentarsi, bisogna anzi allargare il discorso a tutti gli indumenti e pretendere una moda animal free, senza niente che sia di origine animale. Oggi è sempre più facile, basta volerlo. Ci sono capi realizzati con materiali innovativi e tecnologici che rispettano i nostri amici, l’ambiente e anche la salute umana! Basta un po’ di impegno e attenzione e, nel dubbio, scegliere aziende che non usano gli animali, proprio come la mia! Io uso prodotti alternativi alla lana, alla pelle, alla seta, alle piume e realizzo capi belli, caldi ed ecologici. E soprattutto che sono dalla parte dei nostri amici. Provateli e ne sarete conquistati! Quando si trovano in commercio tanti prodotti senza crudeltà – tra l’altro molto migliori – perché continuare a sfruttare e uccidere i nostri amici animali? Non siamo nella preistoria, come in un cartone animato dei Flintstones! Possiamo scegliere e abbiamo il dovere di rispettare gli animali: la moda non è solo estetica, ma anche e soprattutto etica!
Quando si trovano in commercio tanti prodotti senza crudeltà – tra l’altro molto migliori – perché continuare a sfruttare e uccidere animali?
www.animalfree.info
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Amico a distanza Una nuova vita per Grugno Sai cos’è il grugno? Si chiama così il muso del maiale... proprio come l’amico che vi presentiamo in questo numero. Grugno non è più un ragazzino – ha superato i dieci anni – ma è in buona salute e non gli mancano certo l’energia e la voglia di vivere.
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er Grugno i giorni tristi sono un lontano ricordo, ma è difficile dimenticare la sofferenza causata dagli esseri umani. Sì, perché Grugno proviene da un terribile allevamento abusivo dove era rinchiuso con altri sessanta sfortunati compagni, in condizioni tremende, recluso senza cibo e acqua, senza nessuno che si occupasse di lui e dei suoi bisogni. Quando finalmente la LAV l’ha salvato (la magistratura ha sequestrato l’intero allevamento) era in gravi condizioni non solo fisiche, ma anche psicologiche. Oggi Grugno è un altro maiale! Trascorre le sue giornate a raspare il terreno e ad annusare gli odori e, se piove, può rifugiarsi nella sua capanna dove riposa pigramente. È un piacere vederlo rotolarsi nelle pozzanghere che la pioggia crea nel suo boschetto e riacquistare, giorno dopo giorno, la serenità e la fiducia negli uomini. Aiutaci anche tu a prenderci cura di Grugno: adottalo a distanza!
Da oggi puoi adottare il tuo nuovo amico direttamente sul Web. Fatti aiutare da un adulto e cerca su
adozioneadistanza.lav.it
la pagina dedicata alle adozioni junior!
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Ehi, ma io ti conosco, fratello!
Se decidi di adottare a distanza Grugno o uno degli altri animali che trovi nel bollettino al centro della rivista, riceverai un attestato personalizzato (come quello che vedi nella pagina accanto) in ricordo del bel gesto che hai voluto fare!
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Attivamente Un altro passo insieme contro la vivisezione Durante le Giornate Nazionali di marzo saremo nelle strade a spiegare perché non è giusto sperimentare sugli animali
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abolizione della vivisezione è un percorso lungo e difficile, ma dalla fondazione della LAV un bel pezzo di strada è già stato fatto! Tra gli ultimi passi avanti, nel 2015 siamo riusciti a far condannare i responsabili di Green Hill, l’allevamento di beagle chiuso nell’estate 2012. E abbiamo salvato 16 macachi che l’Università di Modena non utilizzerà più. Naturalmente il LAVoro antivivisezione non mancherà nel 2016! Non tutti (anzi pochissimi) lo sanno, ma ancora oggi sigarette, alcol e droghe sono sperimentate sugli animali! Si fanno dolorose prove di laboratorio su topi, ratti e tanti altri animali, effettuate quasi sempre senza anestesia. Un’assurda crudeltà: è risaputo che queste pericolose sostanze non servono a noi umani, anzi ci fanno malissimo! Che bisogno c’è allora di infliggere sofferenza anche ai nostri amici? In realtà un articolo di una legge del 2014 (approvato dopo grandi sforzi degli animalisti) vieta questi esperimenti a partire dal 1° gennaio 2017, ma potrebbe essere non rispettato dal Ministero della Salute. E qui c’è proprio bisogno del vostro aiuto! Fatevi sentire, venite ai tavoli della LAV, dateci una mano a fare cessare questo insensato sfruttamento. Forza: facciamo insieme un altro piccolo, grande passo!
Sabato e domenica 5-6 e 12-13 marzo
Giornate Nazionali della LAV
* Aiutaci a liberare gli animali dai laboratori. Vieni a trovarci ai tavoli della LAV per firmare la petizione al Ministero della Salute, coinvolgendo amici, compagni, parenti. Troverai tante informazioni utili e, con una donazione minima di 12 euro, ti porterai a casa un bellissimo uovo di cioccolato fondente del commercio equo e solidale: ci aiuterai a finanziare la ricerca senza animali, sostenendo progetti cruelty-free. 10 | P
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Parlando con Simone Pavesi A proposito di Animal Free Simone, responsabile LAV Moda Etica, ci racconta questa iniziativa pensata per chi vuole vestirsi nel rispetto di tutti gli animali
Che cos’è il progetto Animal Free Fashion?
Animal Free Fashion vuol dire moda senza materiali di origine animale. Vogliamo far sapere che si può essere alla moda senza indossare capi di abbigliamento che contengono componenti animali, come pellicce, piume, pelle, lana o seta. Su www.animalfree.info si possono scoprire tanti materiali alternativi e conoscere tutte le aziende che vendono prodotti di moda (dalle scarpe alle giacche) al 100% animal free.
A cosa serve?
È senz’altro molto utile per lo shopping! Spesso ci si chiede dove acquistare una giacca che non abbia imbottiture in piuma o inserti di pelliccia, oppure una borsa o un paio di scarpe non in pelle.
Il nostro rating funziona così: V per i marchi che non usano più pellicce, VV per chi non usa pellicce e piume, VVV per chi non usa pellicce, piume, pelle e seta, ed infine il migliore livello che è VVV+ cioè no pellicce, piume, pelle, seta e lana. Inoltre abbiamo creato un logo (qui sopra) che le aziende possono utilizzare per identificare i prodotti completamente privi di materiali di origine animale.
Quindi per vestirsi Animal Free basta seguire i consigli del sito LAV?
E come funziona?
È semplicissimo. Abbiamo dato una valutazione alle aziende basata sul tipo di materiale di origine animale che ognuna ha deciso di non usare; meno materiali crudeli utilizza una azienda, migliore è la sua valutazione (o rating). Insomma, abbiamo definito delle classi un po’ come per la valutazione del consumo energetico degli elettrodomestici!
Il sito www.animalfree.info è solo un piccolo contributo per aiutare i consumatori ad acquistare prodotti senza crudeltà. In ogni caso, è sempre importante leggere le etichette per sapere quali materiali sono stati utilizzati negli articoli di moda e abbigliamento. P
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Giochi Trova gli oggetti uguali
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L’odore della libertà di
Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di Valentina Grassini
L un bagliore candido che dava alle cose l’aspetto di un sogno. I pas-
a luna splendeva alta su Rocca Sganghera. Illuminava i boschi con
seri dormivano nascosti tra le fronde, le volpi e i tassi uscivano per le loro passeggiate e una civetta solitaria lanciava il suo grido dal campanile della chiesa. Nel profondo di una valle, però, calato tra le ombre della notte, c’era un sinistro capannone di lamiera, roso dalla ruggine. Se qualcuno si fosse avvicinato avrebbe sentito muoversi e raspare, come se lì dentro ci fosse un fantasma che cercava di liberarsi dalla sua prigione. Il visone Raimondo era uno dei tanti bloccati dalle reti di quell’allevamento. Quell’estate Mastro Caciotta, un grassoccio contadino del posto soprannominato così per la faccia biancastra e rotonda, aveva avuto la cattiva idea di incrementare la propria attività agricola con un bell’allevamento di animali per farne pellicce. “Costano poco e ci si guadagna bene!” aveva detto alla moglie Teresina sbattendo sul tavolo l’opuscolo del Consorzio Pellicciai Riuniti.
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Quindi in quattro e quattr’otto aveva rimesso un po’ a posto il capannone, ci aveva piazzato delle gabbie anguste e si era fatto spedire un grosso carico di visoni dal nord. “Questi animali non possono stare bene qui dentro!” gli aveva detto la moglie Teresina. “Sciocchezze!” aveva risposto Mastro Caciotta. “Preferisci continuare a spezzarti la schiena con le carote?” A Teresina le carote piacevano. Non voleva animali da macellare e stava anche pensando (ma senza dirlo assolutamente al marito!) di diventare vegetariana. Il visone Raimondo, stretto nella sua gabbia, osservava la luna da una fessura nel tetto di lamiera. C’era un profumo strano nell’aria. Un odore che non aveva mai sentito. Parlava di campi aperti e di foreste, di fiumi che scorrevano sulle rocce e di grandi alberi pieni di rami. I suoi compagni si agitavano nelle gabbie accanto alla sua. Raimondo non capiva bene dove si trovava. Aveva solo l’impressione che un triste destino lo attendesse. E il profumo che arrivava da fuori sembrava l’eco di un mondo lontano. Una sera Mastro Caciotta si sedette a tavola per cena e disse alla moglie: “Domani arriva il camion della Pellicciando & Co! Ho preparato il gas… All’alba uccidiamo i visoni, glieli diamo e ci pagano in contanti!”
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Amici animali
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Il coniglio
* Il coniglio vive in gruppi, composti da 2-3 maschi e 4-6 femmine, che spesso si uniscono in colonie molto numerose. All’interno della famiglia c’è una coppia dominante, che ha la funzione di difendere il territorio. * I conigli abitano in gallerie sotterranee, uscendo solo la sera per procurarsi il cibo, senza mai allontanarsi troppo dalla tana. Sono vegetariani e mangiano erba, foglie secche, semi, radici e cortecce. Il loro intestino è in grado di rielaborare le fibre producendo vitamine e altri nutrienti che finiscono in una particolare cacca morbida: il coniglio la mangia appena espulsa. * I denti sono a crescita continua, in grado di sminuzzare le cortecce più dure. Gli occhi, posti ai lati della testa, permettono una visuale a 360°. Le orecchie, lunghe e in continuo movimento, regolano la temperatura corporea. * I conigli si riproducono molto in fretta: una coniglietta può mettere al mondo, in un anno, anche trenta cuccioli, che nascono ciechi, sordi e senza pelliccia. A una settimana cominciano a ricoprirsi di pelo, a sentire i rumori, ad aprire gli occhi; alla terza settimana iniziano a uscire dal nido.
I numeri lio del conig
m 30 - 45 c a media z z e h g n la lu 12 anni in libertà della vita la durata 3 mesi della vita la duraalltaevamenti negli g da 1 a 8 k a seconda o s e p il suo a z z ra a ll de da 4 a 12 ei cuccioli d il numero rto a p i n g o r pe
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(Oryctolagus cuniculus)
Coniglio
Amici animali Il coniglio
Lo sapevi
che
* L’Italia ha un record poco invidiabile, è il primo paese in Euro-
pa nella produzione di carne di coniglio: molte decine di milioni di questi pacifici animaletti finiscono in pentola ogni anno. Per fortuna, negli ultimi anni, c’è stata una notevole diminuzione di questa crudeltà e una crescita della diffusione del coniglio come animale “da compagnia”: nelle nostre case vivono 800mila di questi teneri mammiferi, i più numerosi dopo cani e gatti.
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Negli allevamenti i conigli sono tenuti in condizioni orribili, senza nessun rispetto per i loro bisogni e il loro benessere. Ammassati in gabbie strettissime (non ci sono leggi che ne regolano la grandezza), senza potersi nemmeno girare, stare in piedi o appoggiare le zampe sull’erba. A sole 12 settimane vengono uccisi e in questo breve periodo sono sottoposti ad alimentazione forzata, visto che devono crescere da 50 g a 2,5 Kg. I conigli sono sfruttati anche per fare pellicce e inserti per l’abbigliamento, spesso in appositi allevamenti, non gli stessi per la produzione di carne.
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I conigli sono animali socievoli, che amano vivere in compagnia. Soffrono di solitudine e non vanno tenuti in gabbia, ma accolti come membri della famiglia: adorano il contatto umano, se fatto nella maniera giusta, con attenzione e il dovuto rispetto. Sono animali puliti e, divenuti adulti, imparano rapidamente ad usare la lettiera.
* In Gran Bretagna, ma anche in altre nazioni del Nord Europa, il coniglio è diffusissimo come animale “da compagnia”: pochissimi lo considerano come cibo! Ci sono numerose associazioni che si occupano di conigli da salvare o adottare e molti ne fanno il loro migliore amico animale.
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Teresina ebbe un brivido. Mise il piatto di minestra e la bottiglia di vino davanti al marito e non disse nulla. Mastro Caciotta continuò tutta la sera a parlare di quanto era facile allevare visoni e dei suoi progetti per allargare la produzione. Teresina continuava a versare vino. Dopo la seconda bottiglia gli versò anche in successione: un limoncello, due grappe, un amaro d’erbe e un bel calice di liquore al rosmarino fatto con le sue mani. Il marito inghiottì tutto un bicchiere dopo l’altro, perdendosi nelle sue fantasie da grande imprenditore. Alle ore 22:07 Mastro Caciotta diede chiari segni di cedimento. La testa gli cadde sul petto e finì quasi nel piatto. Sua moglie Teresina gli mise un braccio intorno alla vita, lo portò in camera da letto e lo fece sdraiare. Nel silenzio della notte una figura uscì dalla casa e si diresse al capannone. Era un’ombra furtiva che sgusciava tra le gabbie. Il visone Raimondo alzò la testa. Il profumo strano che aveva già sentito sembrava più intenso che mai. Una ad una le porte delle gabbie cominciarono ad aprirsi. I visoni si svegliarono dai loro sogni agitati e lì per lì non capirono cosa stava accadendo. “Presto, fuori!” disse una voce. P
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Gli animali pian piano cominciarono a muoversi. Anche la porta di lamiera del capannone era spalancata e oltre si vedevano le sagome degli alberi del bosco. Fu una sfilata incredibile. Una lunga fila di visoni che partiva dal capannone e si muoveva verso il bosco come un corteo di creature magiche nella notte. Raimondo fu l’ultimo ad uscire. Il profumo adesso era fortissimo. Si diresse al bosco correndo silenzioso. Si voltò un’ultima volta a guardare e vide la figura che era passata tra le gabbie poco prima. Sembrava che facesse un gesto con la mano come a salutare. Il mattino dopo, quando arrivò il camion della Pellicciando & Co a Mastro Caciotta esterrefatto non rimase che constatare che non c’era più neanche un visone. “Maledetti animalisti!” gridò. “Farò denuncia a tutti!” Teresina sorrise. E da quel giorno diventò davvero vegetariana.
Giacomo Bottinelli, 43 anni, vive a Grosseto ed è uno dei responsabili del Settore Educazione LAV. Ama molto la letteratura di fantasia e da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.
Valentina Grassini, vive a Milano ed è una delle coloriste di Geronimo Stilton, illustra libri per bambini e insegna presso
la Scuola del Fumetto di Milano. Anche se vive in una grande città, ama il verde e gli alberi, e appena può va a correre in un grande parco pieno di animaletti (tra cui aironi, coniglietti e piccoli ricci) e si sposta per Milano con la sua bicicletta rossa.
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Selfie mania Abbiamo chiamato questa rubrica “Selfie mania”... ma anche se non sono selfie va bene lo stesso! Mandateci le vostre foto più belle con i vostri amici, magari raccontandoci la storia della loro adozione, la passione innata che hanno nel rosicchiarvi le scarpe o le coccole che vi fanno quando rientrate da scuola...
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2 FOTO 1 Micol e Lorenzo Fanelli, di Acilia (Roma), con il gatto Frodo e la cavia Lulù FOTO 2 Sempre Micol con il cane Gandalf e la gatta Maya
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FOTO 3 Samuele Milani, di Asti, con il suo coniglio Bubu
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Diversi ma Uguali a cura del dott. Roberto Marchesini, etologo e direttore della SIUA
Mi presento, sono il coniglio
Ogni anno in Italia vengono mangiate parecchie decine di milioni di conigli! E anche la loro breve vita (tre mesi) è fatta solo di sofferenza. Per salvare questi sfortunatissimi amici è partita la campagna della LAV e di Animal Equality per farli riconoscere animali “da compagnia”, come cani e gatti. Intanto, se decidi di salvarne qualcuno, ecco i consigli del nostro esperto per convivere nella maniera migliore con questi morbidi roditori.
Per me i conigli non si mangiano come nessun altro animale!
Siamo parenti stretti dei roditori (con un paio di incisivi in più). I nostri incisivi crescono continuamente e, per non farli allungare troppo, bisogna tenerli in attività! Qualcuno ci considera animali “da compagnia”, soprattutto le razze nane, dagli angora dal pelo morbidissimo agli ariete dalle lunghe orecchie ricadenti. Sembriamo tanti peluche ma non siamo giocattoli e abbiamo delle esigenze molto particolari.
In natura viviamo in colonie molto numerose, in un’intricata rete di tunnel sotterranei con molte vie d’uscita per sfuggire ai predatori e camere per i cuccioli. Non stiamo certo bene in gabbia, ma possiamo vivere liberamente in casa! Abbiamo bisogno di muoverci e correre, ma abbiamo bisogno anche di luoghi dove rintanarci: ad esempio una scatola di cartone che può fungere da tana e tubi di plastica che ricordano i cunicoli. Oltre ad un buon rifugio dove essere lasciati se non c’è nessuno in casa. 26 | P
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Bisogna rispettare i nostri bisogni
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Il nostro stato di benessere lo manifestiamo anche rotolandoci o stiracchiandoci, mentre le orecchie all’indietro e aderenti alla testa, la coda orizzontale e il corpo sollevato, significano che siamo arrabbiati. Se poi tamburelliamo sul pavimento con le zampe posteriori e soffiamo... non vi avvicinate, è meglio! Qualche volta, per paura o per difesa, possiamo diventare un po’ aggressivi. e.com amstim va | Dre a Morozo © Tatian
Come andare d’accordo? Innanzitutto dobbiamo abituarci fin da piccoli. Se poi ci premiate con qualche delizioso bocconcino, ancora meglio! Non dovete mai spaventarci o prenderci per le orecchie, ma avvicinarvi a noi con calma e tranquillità, seguendo sempre lo stesso rituale (sì, siamo abitudinari!). Se ogni volta che vi rivolgete a noi ripetete il nostro nome, impareremo presto a rispondere al vostro richiamo. La massima dimostrazione di affetto ve la diamo leccandovi la mano o il viso! Cari ragazzi, ricordate una cosa: potete farci una tana bellissima nella vostra casa e farci tante coccole, ma in natura i nostri prati e i nostri cunicoli sulle colline sono sempre per noi il luogo più bello dove vivere!
Gli animali non si comprano. Siete d’accordo? Ci sono tanti conigli senza casa che aspettano di entrare in una famiglia. Se tu e la tua famiglia desiderate accoglierne uno, potete contattare l’Associazione Animali Esotici (AAE): www.aaeconigli.it
Rosicchiando rosicchiando... In casa bisogna fare attenzione perché pavimenti troppo lisci possono farci scivolare e danneggiarci la colonna vertebrale; non metteteci mai sui tavoli perché rischiamo di cadere e le nostre ossa sono fragili: una caduta può essere pericolosissima. Per rafforzarci, è necessario che ci lasciate muovere liberi in casa, avendo cura di vigilare sulle nostre attività. Rosicchiare è la nostra occupazione più divertente: mobili, divani, tende, fili elettrici, cavi del telefonino... niente sfugge al nostro interesse alimentare. Se vuoi farci felici, sistemaci per la casa pezzi di legno da rosicchiare, tubi di plastica o di cartone, oggetti rumorosi da muovere con il muso: soddisferanno i nostri denti e la nostra curiosità! P
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L’Angolo della posta No al Palio di Siena
Caro Piccole Impronte, io ho una grande passione per i cavalli, ma mentre sfogliavo un giornalino sui pony ho trovato il Palio di Siena e non mi è piaciuto per niente. Vi sto contattando per sapere se voi potevate fare qualcosa perché questa mancanza di rispetto ai cavalli non mi sembra affatto giusta; per favore aiutatemi, oppure se posso fare qualcosa avvertitemi al più presto. Grazie. Un caro saluto. Anna Di Russo, 9 anni, Viterbo
Il mio cane
Caro Piccole Impronte, il mio cane è cieco e sordo perché ha un problema al cervello. Ha 16 anni e temo che presto, sfortunatamente, morirà. Non voglio vivere senza animali.
Celeste Sambrotta, 12 anni, Roma
L’elefante incatenato di Giorgia Anzalone Chieri (Torino)
Liberi tutti! di Martina Tiozzo Roma
Il mondo che vorrei
Caro Piccole Impronte, le persone dovrebbero imparare a vivere come gli animali. Forse avremmo quel mondo di cui tutti parlano ma nessuno fa niente per averlo. Un mondo di pace dove l’amore e il rispetto sono alla base di tutto. Io credo in questo. Irene Vichi, 13 anni, Scarlino Scalo (Grosseto) 28 | P
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Un importante insegnamento di Vanessa Brocca Cogliate (Monza e Brianza)
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Le stragi di animali selvatici
Caro Piccole Impronte, voglio dirvi la mia sulle stragi di animali selvatici a causa del loro aumento: non servono a niente, solo a peggiorare la nostra coscienza. L’uomo, aumentando in popolazione, sta riducendo lo spazio vitale di molte specie e gli animali sono costretti a migrare nelle zone urbanizzate a cercare da mangiare e non è giusto esplodere delle guerre. E poi non ci sono più i predatori come i lupi, gli orsi, le volpi, che solo questi riuscivano a mantenere un equilibrio nell’ecosistema. Anche loro sono in gran parte scomparsi perché anch’essi in conflitto con l’essere umano. È chiaro che se lo spazio rimpicciolisce questi predatori, come i lupi, sono costretti a cibarsi delle pecore e quindi non è giusto ucciderli come è avvenuto in Maremma. Chi ha fatto questo merita una condanna. Bisogna imparare a convivere con questi animali evitando le solite assurde stragi che non servono a niente, e cercare altre soluzioni. Grazie del vostro lavoro.
La poesia delle farfalle di Manuela Andrea Chiarelli e Evelyn Fulgheri Brandizzo (Torino)
Alessia Nannini, Lammari (Lucca)
Non finiremo mai di ringraziarvi per tutte le lettere e i bellissimi disegni che ci mandate. Ma non ci stupiamo di tanta bravura: chi rispetta gli animali ha sicuramente una marcia in più! Un ringraziamento di cuore ad Alessia che ci ha scritto numerose lettere, una più interessante dell’altra (non ti sei dimenticata di un problema che affligge i nostri amici animali!): ne faremo buon uso e le tue parole serviranno ad aprire occhi e cuore alle persone che non rispettano gli animali! Come quelle che organizzano e assistono alle tante corse di cavalli in giro per il Paese. Grazie a Anna per averci pensato... da sempre cerchiamo di salvare i cavalli dallo sfruttamento e, con le forze che abbiamo e che ci darete, continueremo a farlo. E che dire delle parole di Irene e Celeste, che ci fanno capire quanto sono importanti i nostri amici pelosi. Un abbraccio particolare a Celeste, che sta vivendo questo brutto momento e una carezza al tuo cane. P
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Con le ricette di Arianna Dall ’Occo
Ciao amici! State sperimentando le nostre prelibatezze? Fateci sapere! Ecco intanto due nuove ricette che Martina ha creato per voi. Un dolcetto fantastico anche per una merenda e le polpettine che Joe e Fil adorano!
Piadine alla crema di nocciole 1
Ingredienti : a di nocciole Per la crem e at el p iole 120 g di nocc e tostate olato 120 g di ciocc te en fond a hero di cann 120 g di zucc di soia 120 g di latte o i cacao amar 2 cucchiai d in polvere i i olio di sem 4 cucchiai d di girasole oltre: Ti servono in lio 4 piadine all’o a 1 banan oci gherigli di n ere lv o p cacao in re ra o ec d er p
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Non ti resta che spalmarla sulle piadine, aggiungere qualche fetta di banana e delle noci a pezzetti, arrotola il tutto e dai una spolverata di cacao.
Per preparare la tua buonissima crema di nocciole avrai bisogno soltanto di un buon frullatore!
www.cambiamenu.it
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Sciogli nel latte ben caldo il cacao amaro, versalo nel frullatore e fallo andare per un minuto. Infine aggiungi l’olio e frulla ancora qualche secondo finché non sarà perfettamente amalgamato. La crema di nocciole è pronta!
Solo un frullatore
Troverai tante altre gustose ricette su
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Metti dentro il frullatore le nocciole e lo zucchero e azionalo fino a polverizzarli; aggiungi il cioccolato fondente sminuzzato e frulla ancora fino ad ottenere una massa compatta.
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Polpettine di ceci e patate
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200 g di ceci già cot 1 patat ti a med ia lessa 140 g d t a i o surg piselli fresc hi elati 1 carot a 1 cipoll ina fre sca 2 cucc hiai di pane grattu giato prezze molo f resco sale olio d’o liva
1 In un tegame metti due cucchiai di olio, la cipollina tritata,
la carota tagliata a pezzi piccoli e lascia cuocere qualche minuto; aggiungi i piselli, il sale e continua la cottura per circa 15 minuti aggiungendo tre o quattro cucchiai di acqua. A fine cottura il liquido dovrà essersi completamente assorbito.
2 Metti i ceci ancora caldi e ben scolati in un frullatore e
frullali fino ad ottenere un impasto cremoso. Devi avere la pazienza di frullare senza aggiungere liquidi. Se vuoi, in alternativa, puoi schiacciarli con una forchetta.
3 In una ciotola versa i ceci frullati, la patata passata nello
schiacciapatate, i piselli, il prezzemolo tritato, il pane grattugiato e mescola bene.
4 Bagna leggermente le mani, prendi un po’ di impasto e
forma delle palline, schiacciale leggermente cercando di compattarle bene e poggiale in un piatto. Riscalda una padella che abbia un buon fondo antiaderente con appena 2 cucchiaini d’olio e cuoci le tue polpette pochi minuti per lato fino a che non risultano dorate. In alternativa puoi metterle in una teglia rivestita con carta forno e leggermente unta d’olio, e cuocerle in forno già caldo a 200°C, per circa 20 minuti avendo cura di girarle a metà cottura.
Per la decorazione
Puoi infilare in ogni polpetta dei pezzi di cannuccia di vari colori, renderanno il tuo piatto più allegro e colorato!
Arianna Dall’Occo Mamma di 2 bimbi, la cucina è la sua passione. Nel suo lavoro vuole dimostrare che è possibile preparare piatti sani e gustosi, senza procurare sofferenze agli animali. Vive con la gatta Bloom, ma per lei è da sempre “Miciuzza”. P
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Da non perdere La vera storia di Cappuccetto Rosso Otto, maiale speciale Otto è un progetto di editoria indipendente a tema antispecista.
per i più piccoli a LAV è lieta di supportare la raccolta fondi dell’illustratrice Stefania Bisacco, in favore di LunaCorre, una casa famiglia per cani abbandonati e tanti altri animali. Stefania ha scritto e illustrato questo libro in onore di uno degli animali che ha contribuito a salvare. Il protagonista di questa breve storia in forma di filastrocca è un maiale, del quale la tradizione popolare ha sempre affermato che “non si butta via niente”. La storia di Otto ha un lieto fine, perché è uno dei pochissimi fortunati per i quali si apriranno le porte di un rifugio. Questo libro è dedicato a coloro che sanno quanto siano speciali tutti gli animali.
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Volete saperne di più, acquistare il libro e aiutare gli animali? Cercate sul sito della LAV “Otto, maiale speciale” e seguite le istruzioni. www.lav.it 32 | P
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di Laura Simeoni Illustrato da Luna Colombini Orecchio Acerbo Editore per i più piccoli iro. Ancora nessuno ce lo aveva raccontato, ma così si chiamava il Lupo della fiaba quando ancora era un cucciolo. E, come tutti i cuccioli, gli piaceva da morire giocare con la sua “padroncina” che, non ci crederete, era proprio lei: Cappuccetto Rosso. Quello che accadde dopo, lo conosciamo tutti. C’è però anche un finale che nessuno ci aveva mai raccontato dove tutti vissero insieme felici e contenti.
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L’ultimo branco selvaggio di Piers Torday Salani Editore n un mondo dove gli animali non esistono più, colpiti da una misteriosa epidemia all’apparenza senza cura, anche Kester, 12 anni, a volte è convinto di non esistere. Ha perso la parola dalla morte della sua mamma ed è rinchiuso a Spectrum Hall, un terribile istituto rieducativo per ragazzi problematici. Il giorno in cui Kester sente la richiesta d’aiuto di uno scarafaggio, teme di essere impazzito del tutto. E invece è tutto vero. Quando nella sua camera plana uno stormo di piccioni per portarlo via, verso una terra lontana, dove c’è bisogno di lui, inizia per Kester la più incredibile delle avventure…
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Il Quiz Ora che hai letto questo numero, lo sai già: anche se il commercio di pellicce è molto diminuito (in Italia e in Europa), gli animali sfruttati per l’abbigliamento sono ancora tantissimi. Prova a rispondere a queste domande per veri esperti animalisti e naturalmente non tenerti le informazioni per te... Passaparola!
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Quali di questi tessuti derivano dallo sfruttamento degli animali? A Pile B Seta C Canapa
Quanti italiani sono contrari all’uccisione degli animali per farne pellicce?? A Il 90,7% B Il 61% C Il 77,2%
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Nelle pellicce possono essere presenti sostanze chimiche pericolose per la salute? A No, le pellicce sono prodotti naturali B Al contrario, il rischio c’è nelle pellicce di origine sintetica C Sì, possono esserci numerose sostanze cancerogene
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Gli animali da pelliccia vengono ancora catturati con le trappole? A No, sono un metodo crudele vietato in tutto il mondo B Sì, oltre 10 milioni di animali ogni anno C No, gli animali provengono tutti da allevamenti SOLUZIONE: 1 B – 2 A – 3 C – 4 A – 5 B
Che cosa si intende per “Animal Free Fashion” ? A Una iniziativa della LAV per una moda senza animali B Un gruppo di stilisti che disegnano pellicce di volpe e visone C Un complesso rock animalista
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Amali, non indossarli
Martina
le ore 15,30 ·
16 gennaio al
agli anifare del male za n se i irt st ento uoi ve to all’abbigliam si Sapevi che p n u o at ic ed V ha d .info mali? J La LA w.animalfree w w su ai V ! senza crudeltà vidi
menta - Condi
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