Piccole Impronte Febbraio 2018

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Il nuovo fumetto www.piccoleimpronte.lav.it Supplemento al n. 1 [162] di “Impronte� - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb - Roma


in questo numero 1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo 2 Ultime notizie 4 Pelo e Contropelo Amo i miei animali e allevo cani adatti a tutti Non comprate mai un animale, adottate un randagio! 6 Il Fumetto BatBilbo randagio? 8 Curiosando Tutti in gita a Porcikomodi

le centra Insertoanimali Amici Il cane

10 Attivamente Chi salva un randagio si regala un amico per sempre 12 Giochi La lezione di BatBilbo 13 LAV Story La neve si scioglie 21 Amico a distanza Girotondo peloso 22 Diversi ma uguali Cane o gatto? 24 Il Fumetto La gabbia 28 L’Angolo della posta 30 Martina in cucina 32 Da non perdere 33 Quiz

SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXV n. 1 (162) febbraio 2018

DIRETTore RESPONSABILE Gianluca Felicetti

DIRETTRICE EDITORIALE ILARIA MARUCELLI

DIREZIONE E REDAZIONE

SEDE NAZIONALE LAV ONLUS Viale Regina Margherita, 177 00198 Roma

redazione

giacomo bottinelli, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, GANDALF, Joy

PROGETTO GRAFICO E Impaginazione

Pier Paolo Puxeddu+francesca vitale studio associato

HANNO COLLABORATO

Simona Caproli, Paola Castaldo Tuccillo, Davide Ceccon, Arianna Dall’Occo, Diego Farina, Roberto Marchesini, Fabio Redaelli, Ilaria Innocenti, Alessandro Telve

DISEGNO DI COPERTINA fabio Redaelli

Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: info@lav.it

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Arti Grafiche “LA MODERNA” Via Enrico Fermi, 13/17 ici 00012 Guidonia ar c Montecelio (RM)

CARTA Dalum

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AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 Iscr. ROC 2263 - 2001

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chiuso in tipografia 6 febbraio 2018

QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO A LAV ONLUS

GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro

VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS

Banca Popolare Etica Iban IT59F0501803200000015011125 Filiale di Roma, Via Parigi n. 17 00185 Roma

LAV è firmataria di un Protocollo d’Intesa con il MIUR che sostiene e promuove l’educazione al rispetto per gli animali nelle scuole


Editoriale La responsabilità nei confronti dei nostri amici cani C

ari amici, secondo un’antica leggenda dei nativi d’America il Grande Spirito, dopo la creazione del mondo, separò gli animali dall’uomo, disegnando una linea sulla sabbia che poi sarebbe diventata una catena montuosa. Ci fu un solo animale che decise di saltare dall’altra parte, per continuare a vivere con l’uomo al quale lo legava un amore profondo. Naturalmente era il cane… Fin dalla preistoria, l’uomo e il cane hanno imparato a conoscersi, vivendo insieme come due amici inseparabili. Generazione dopo generazione i cani sono diventati sempre più dipendenti da noi: ormai o vivono in una famiglia umana oppure, quelli sfortunati, stanno nei canili. Certo ci sono i randagi, ma devono affrontare una vita breve e difficile, fatta di fame, pericoli e sofferenza. Come vedete ci siamo presi una grande responsabilità nei confronti di questi meravigliosi animali. È come se avessimo detto: bene, d’ora in poi il cane vivrà con noi. Ma purtroppo non sempre ce ne occupiamo al meglio ed è nato il grave problema del randagismo. In questo numero troverete tanti modi per salvare i nostri amici pelosi, a partire dalle prossime Giornate Nazionali (10-11 e 17-18 marzo) che saranno dedicate agli animali in famiglia. Per tutte le informazioni andate a pagina 10 e ricordatevi di invitare tutti, parenti e amici, a firmare ai tavoli di LAV. Buona lettura! la direttrice

Ilaria Marucelli

BatBilbo

professione: giornalista cibo preferito: cecina cosa non sopporta: chi fa il bullo cosa vuole fare da grande: tornare bambina hobby: cinema e fotografia letture preferite: poesie

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Ultime notizie Animali in visita all’ospedale

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ani e gatti potranno far visita ai loro amici umani ricoverati all’ospedale di Asti. Lo ha deciso la direzione sanitaria, riconoscendo che il rapporto con i propri amici animali può calmare l’ansia, aiutare a superare stress e depressione, oltre a regalare affetto e buonumore. Un’altra dimostrazione che gli animali domestici sono membri della famiglia a tutti gli effetti. Non è la prima volta che i quattrozampe entrano in clinica come visitatori: la maggior parte degli ospedali lombardi (ma non solo) già lo prevede e altri stanno valutando questa scelta che fa bene a tutti, umani e animali!

Per salvare la pelle agli animali

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i chiama Wineleather ed è una nuova e bellissima pelle vegetale, realizzata con bucce, semi e raspi dell’uva scartati durante la produzione del vino. Questo innovativo prodotto, oltre che gli animali, difende l’ambiente: sfrutta un materiale di scarto completamente naturale (ogni 10 litri di vino prodotti si ottiene un metro quadro di pelle) e durante la lavorazione non utilizza sostanze inquinanti. Non solo uva… un’altra ditta, con gli scarti della lavorazione delle mele, ha inventato e realizzato la Pellemela, un altro materiale ecosostenibile e biodegradabile per sostituire pelle e cuoio. Tutti passi avanti per salvare la pelle agli animali!

Permesso dal lavoro per il cane malato

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suo cane stava molto male e aveva bisogno di un intervento medico urgente. E lei, per accompagnarlo e assisterlo, aveva bisogno di due giorni di permesso dall’università romana dove lavora. Dopo un iniziale rifiuto, grazie anche all’aiuto di LAV, il permesso è stato concesso! È stato riconosciuto che far curare il proprio cane è un grave motivo personale, visto che la signora vive da sola e non aveva alternative per il trasporto e l’assistenza. Una decisione storica e importantissima, che riconosce che gli animali domestici sono a tutti gli effetti componenti della famiglia e come tali devono essere trattati.

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Gucci dice basta alle pellicce

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opo Armani, Hugo Boss e molti altri, anche Gucci, la famosissima casa di moda italiana, rinuncia alle pellicce! Un evento significativo che – oltre a salvare migliaia di visoni, volpi, zibellini, karakul, conigli, opossum – potrà cambiare il futuro della moda. Il rispetto degli animali è sempre più tenuto presente dagli stilisti e questa scelta sarà un esempio importante e certamente seguito per una moda più etica e senza crudeltà.

Via gli animali dal circo anche in Italia

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inalmente! Come già succede in oltre 50 Paesi di tutto il mondo, anche in Italia non si potranno più utilizzare animali in circhi e spettacoli viaggianti. Lo sancisce una nuova legge che libera gli animali dalla schiavitù di gabbie, fruste e viaggi forzati. Purtroppo la sua attuazione non sarà immediata ma graduale: dovrà essere il Governo, in un secondo tempo, a promulgare un decreto più specifico. LAV chiede un provvedimento netto e senza scappatoie, che metta la parola fine allo sfruttamento sotto i tendoni, con una data certa e non rinviabile. Comunque un importantissimo passo avanti... brindiamo quindi, con questo bicchiere mezzo pieno!

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a California è diventata il primo Stato americano dove, per legge, gli animali venduti nei negozi non potranno provenire da allevamenti ma da rifugi, canili, gattili o cliniche veterinarie. La legge entrerà in vigore dal primo gennaio 2019 e i trasgressori rischiano fino a 500 dollari di multa. Più di duecento città e contee negli Stati Uniti hanno leggi simili, ma la California è la prima ad avere approvato una norma a livello statale. L’obiettivo è di contrastare le fabbriche di cuccioli, allevamenti dove conta solo il profitto. E soprattutto si vuole promuovere l’inserimento in famiglia dei randagi che, se non la trovano, in California vengono uccisi: una strage di un milione e mezzo di animali domestici all’anno. P

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In California in vendita solo cani randagi

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Pelo Basta guardarci intorno: i cani fanno sempre più parte delle nostre famiglie. Sono amici fedeli e insostituibili che ci rendono l’esistenza più piena e felice. Eppure si continua a venderli e a

Amo i miei animali e allevo cani adatti a tutti Io riesco a vendere a ognuno l’animale adatto alle proprie esigenze, perché tutti possano avere un cane per amico.

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ì, sono davvero un uomo fortunato. I cani sono stati sempre la mia passione, fin da quando tormentavo i miei genitori per averne uno. E adesso che ne ho centinaia sono felice! La mia passione è diventata la mia professione e, ora che il sogno si è avverato, lavoro per avverare i sogni di grandi e piccini. I miei clienti non sono tutti uguali: c’è chi ha poco tempo, chi ha poco spazio, chi è anziano, chi ha tanti bambini, chi ha paura… io riesco a vendere a ognuno l’animale adatto alle proprie esigenze, perché tutti possano avere un cane per amico. Qui sta la mia professionalità e il mio impegno di allevatore. Io non vendo cani a tutti, su richiesta, solo per soldi. Parlo con i compratori, li consiglio; spesso, quando mi chiedono razze difficili da gestire per chi non ha esperienza, gli faccio cambiare idea. Sono il primo a volere la felicità di entrambi: del cane che vendo e dei compratori, che spesso tornano a ringraziarmi per l’amico insostituibile che gli ho affidato. E non accetto critiche dagli animalisti! I miei cani sono trattati con i guanti, prima di tutto perché li amo e poi perché sono il mio business: maltrattandoli andrei contro i miei interessi. Il mio è un vero lavoro animalista, visto che seleziono le razze e faccio nascere cani affidabili e sicuri. Ciao a tutti e, se volete un cucciolo, vi aspetto!


Contropelo comprarli, come fossero oggetti e non esseri sensibili. Di questo parlano i nostri due personaggi, un allevatore e una volontaria del canile. Buona lettura.

Non comprate mai un animale, adottate un randagio! C

iao ragazzi, spero proprio che siate d’accordo con me… anche perché ho poco spazio e tante cose da dirvi! Intanto: vi sembra normale commerciare gli animali? A me no. Sempre di più ci rendiamo conto che i cani fanno parte della famiglia, come fratelli e sorelle pelose. Con la loro insostituibile presenza ci riempiono la vita, regalandoci amore, entusiamo, allegria, dolcezza… Come potremmo comprarli o venderli? Come fossero pupazzi o biciclette o come si faceva con gli schiavi umani nei secoli scorsi... solo il pensiero mi fa venire i brividi. Un amico non si compra, mai! Altro problema grandissimo: il randagismo. Più di mezzo milione di cani sono rinchiusi nelle gabbie dei canili o vaganti sul territorio, a fare una breve vita di sofferenza, maltrattamenti e privazioni. Che motivo c’è allora di comprare un cucciolo? Invece di far nascere un nuovo animale, salvate un randagio! Non ci vuole una particolare sensibilità, è puro buon senso. Nei rifugi ci sono cani per tutti i gusti, di ogni colore, dimensione, età e carattere... noi volontari li conosciamo bene e sappiamo consigliarvi quello più adatto. Senza contare che gli allevamenti sono fabbriche di animali, dove si sfruttano cani (anche dove sono trattati “bene”, cioè secondo la legge) per produrre altri cani. Che cosa orribile e assurda, non trovate?

Sempre di più ci rendiamo conto che i cani fanno parte della famiglia... Come potremmo comprarli o venderli?

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Curiosando Tutti in gita a Porcikomodi Arrivare a Porcikomodi è come entrare in un mondo incantato dove gli animali sono amati e rispettati. Capre, pecore, maiali, asini, mucche e cinghiali vivono la loro vita, senza che nessuno decida di ucciderli e mangiarli.

Tutta l’anima e la passione

Gli spazi a Porcikomodi sono grandissimi: ci sono veterinari, etologi e tanti volontari che mettono tutta l’anima e la passione per offrire agli animali una vita lunga e degna di essere vissuta. L’anno scorso noi di LAV abbiamo portato in gita alcune classi ed è stata un’esperienza da ricordare (e da rifare!). Tutti, umani e animali, ci hanno accolti con grande calore e, insieme agli alunni piacevolmente sorpresi, abbiamo scoperto la vita segreta di quelli che troppe volte chiamiamo “animali da fattoria”.

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Peppo

Peppo la mascotte e tutti gli altri

Passeggiando nel grande prato ci siamo confusi con il gregge e abbiamo giocato con il cinghiale Peppo, la mascotte di Porcikomodi, che non disdegna mai una grattatina sulla pancia o, se fa caldo, di farsi il bagno nella tinozza dell’abbeveratoio. Il più stupefacente è Tofu, un bue enorme (aiutateci a dire enorme!) che pascola pacifico tra i maiali. E parlando degli amici suini, per loro c’è una grande pozza di fango dove rotolarsi, ma anche tanti spazi all’asciutto; perché i maiali, come Salvia che è arrivata qui proprio grazie a LAV, sono molto dediti alla pulizia e il fango serve proprio a questo! In più amano fare giochi di ricerca e per questo abbiamo usato bottiglie e coni che abbiamo riempito di cibo. E loro, con il naso sopraffino che si ritrovano, li hanno sempre scovati! Per non parlare degli agnelli, curiosi e intraprendenti, che imparano a superare piccoli ostacoli per arrivare al biberon con il latte. Porcikomodi è un bellissimo inno alla vita e alla libertà e ci ha insegnato moltissimo sul nostro rapporto con gli animali. Gli insegnanti e i ragazzi sono rimasti entusiasti e anche noi non vediamo l’ora di ripetere l’esperienza.

Gallarate Magnago Novara

MIL�NO

Dove si trova

Porcikomodi è a Magnago, in provincia di Milano, e anche in quest’anno scolastico invitiamo tutte le classi a fargli visita insieme a noi di LAV e a Vitadacani. L’idea vi solletica? Parlatene con i vostri insegnanti e scriveteci a educazione@lav.it o chiamateci allo 06 4461325 P

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Attivamente Un animale è un membro della famiglia, non un lusso È chiaro come il sole: molti cani e gatti hanno bisogno di aiuto e siamo noi che dobbiamo prendercene cura.

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d essere più precisi, chi salva un randagio salva un animale, si regala un amico per sempre e fa un gesto utile a tutta la comunità. Gli animali nei canili, infatti, sono a carico di tutti noi e sopravvivono con soldi pubblici (quasi 1300 euro all’anno per un solo cane). E allora perché non premiare chi salva un animale? Per esempio con la riduzione delle tasse su spese veterinarie e sul cibo per i nostri amici: l’imposta su questi prodotti (l’IVA) è al 22%, come per i beni di lusso. Nell’ultimo anno c’è stato un calo nelle adozioni, anche per motivi economici: molti vorrebbero, ma non possono più mantenere un amico peloso. Per questo vi invitiamo tutti in piazza, con amici e parenti, a firmare la petizione LAV. Si chiede la riduzione delle tasse sui nostri amici animali per aumentare le adozioni, curarli meglio e agevolare chi salva un randagio. E con un dolcissimo uovo di Pasqua potrete aiutare i randagi. Vi aspettiamo!

Sabato e domenica 10-11 e 17-18 marzo

GIORNATE NAZIONALI LAV

Aiutaci a combattere il randagismo. Vieni a trovarci con i tuoi amici ai nostri tavoli!

Troverai tante informazioni utili e, con una donazione minima di 12 euro, ti porterai a casa un bellissimo uovo di cioccolato fondente del commercio equo e solidale: ci aiuterai così a prenderci cura dei gatti che non hanno una casa e dei cani randagi che hanno bisogno di una famiglia accogliente.

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Ragioniamoci insieme

Per approfondire il tema di questo numero e delle Giornate Nazionali LAV, proponete alla vostra classe il multimediale Cani e Gatti, cittadini come noi, dedicato agli animali in famiglia. Grazie alle nostre slide, all’intervista doppia, ai giochi e ai laboratori, insieme al vostro insegnante potrete discutere tutti insieme sul benessere degli animali, sul randagismo, sul traffico di cuccioli e sulle possibili soluzioni. Non dimenticate poi di inviarcele! Trovate tutto su www.piccoleimpronte.lav.it

LAV è firmataria di un Protocollo d’Intesa con il MIUR che sostiene e promuove l’educazione al rispetto per gli animali nelle scuole. P

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SOLUZIONE: Le rondini e le mosche sono libere, dunque non possono essere randagie. Pappagalli, tartarughe e pesci sono animali liberi, ma se vengono prima addomesticati e poi abbandonati diventano randagi. I cani che vivono in strada o in canile sono randagi. I gatti che vivono sul territorio senza una famiglia sono definiti animali liberi.

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La lezione di BatBilbo Giochi


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La neve si scioglie di

Giacomo Bottinelli con i disegni di Diego Farina colorati da Simona Caproli

L ghera. La neve era bucata dai primi fiori che si facevano spazio nel

e giornate cominciavano a farsi appena più calde a Rocca Sgan-

bianco con le loro corolle. La maestra Ludmilla mostrava quel piccolo miracolo ai bambini della scuola. E fu mentre osservavano i fiori che trovarono l’uccellino ferito. Doveva aver sbattuto contro una delle pareti, perché era proprio sotto la finestra dell’aula, con gli occhietti semichiusi e le ali strette al corpicino. Era un passero, uno dei tanti che popolavano il giardino della scuola anche d’inverno. «Me lo sarei mangiato volentieri», pensò il gatto Ambrogio nella sua mente gattesca. Invece i bambini lo raccolsero e lo portarono alla maestra Ludmilla. Luigina, una bimba paffuta e tutta vestita di rosa, lo ripose in una scatola con un materasso di carta igienica. «Bisogna cercare il veterinario» disse la maestra Ludmilla.

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Il fatto era che il veterinario era un tipo sbrigativo. Gli piaceva curare cani da caccia e da quando a Rocca Sganghera nessuno cacciava più era molto addolorato. «Uccidetelo, lo farete soffrire di meno» disse quando vide il fagottino di piume nella scatola. «Lei sa bene che non lo farò mai e poi mai!» spiegò con un sorriso Ludmilla. «Allora cercate un altro dottore. Io non mi intendo di passeri». Ludmilla e Luigina erano consapevoli che non c’era un altro dottore degli animali a Rocca Sganghera. Così innanzitutto scaldarono il passero con la lampada della scrivania e già questo sembrò rimetterlo in forze. Lo portarono a casa di Ludmilla. Anche Virginia, una ragazzina delle medie che conosceva gli gnomi, si mise a dare una mano e abbeverò l’uccellino con un contagocce. Ludmilla chiamò un’associazione in città per sapere cosa dovevano fare. Intanto la neve si scioglieva e i fiori erano sempre più numerosi. Nei campi e nei giardini grandi chiazze verdi d’erba si aprivano nel candore. L’uccellino pian piano si riprendeva. Mangiava poco, ma sembrava sano.

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Amici animali

© Eric Isselee | Dreamstime.com

© Innaastakhova | Dreamstime.com

Il cane * Il cane appartiene alla famiglia dei Canidi, come il lupo, il coyote, la volpe, il licaone e con l’essere umano condivide il 75% del codice genetico. L’uomo ha cominciato ad addomesticarlo nel Paleolitico, 20-30mila anni fa… pensate da quanto tempo viviamo insieme! * Legge benissimo il linguaggio del corpo. Osservandoti il cane capisce se sei stanco o allegro, se stai soffrendo, se stai pensando di portarlo a fare una passeggiata… È molto intelligente: può contare anche fino a cinque ed è in grado di imparare quasi duecento parole. * Il cane non suda e quando fa caldo disperde il calore ansimando, un sistema non molto efficiente. Quindi in estate attento al tuo amico: può rischiare un colpo di calore. In realtà c’è una sola parte del cane che suda: i cuscinetti delle zampe! Questo per mantenerli morbidi ed evitare che camminando si secchino. * Non ci vede particolarmente bene, ma di notte ha una visione migliore della nostra. I suoi punti di forza sono l’udito (può udire suoni a più di 200 metri!) e soprattutto l’olfatto, 100 miloni di volte migliore di quello umano! Riesce a percepire odori presenti in quantità minima nell’ambiente e, come un investigatore, ricostruisce che cosa è successo: per esempio se un suo amico quattrozampe è passato di lì il giorno prima. * Purtroppo per lui non può mangiare il cioccolato! Due tavolette da 100 grammi possono far morire un cane di piccola taglia e comunque il cacao risulta sempre tossico per cuore, polmoni, reni e sistema nervoso: un vero e proprio veleno.

I numeri del cane

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Š Gunold | Dreamstime.com

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Amici animali Il cane

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* In Italia ci sono ancora tantissimi cani randagi, soprattutto nel Centro-Sud. Più di mezzo milione di animali abbandonati (o nati da genitori randagi), costretti a una vita di privazioni e sofferenze, esposti a continui pericoli tra cui gli incidenti stradali (che naturalmente sono pericolosi anche per noi umani). * La loro breve vita è una terribile corsa a ostacoli per riuscire a sopravvivere. La ricerca del cibo, le tante malattie (che nessuno cura), la pioggia e il gelo, la possibilità di essere maltrattati e avvelenati… In queste condizioni i randagi muoiono presto, soprattutto i cuccioli che sono più deboli e indifesi. * I randagi in canile (circa 130.000) hanno cibo e un tetto sulla testa, ma hanno perso la libertà. Spesso passano la loro esistenza in gabbia, senza poter correre in un prato e trovare un amico umano tutto per loro. * Le soluzioni al randagismo ci sono, ma spesso non viene fatto quello che serve. Prima di tutto la sterilizzazione, un intervento semplice e indolore: con tutti questi randagi in circolazione, bisogna cercare di far nascere meno cuccioli. Più della metà dei cani che arrivano in canile, non viene invece sterilizzata. * Poi l’anagrafe canina: ogni cane vi deve essere iscritto e avere un microchip con un codice legato all’amico umano, così da rintracciarlo in caso di smarrimento e ostacolare l’abbandono. È molto importante anche ridurre tutte le barriere che ancora impediscono di vivere la città con il proprio amico quattrozampe: ma in questo senso ci sono stati molti passi avanti. Per favorire le adozioni (visto che sono in calo anche per motivi economici) occorre anche prevedere, per chi salva un animale, dei buoni per le spese veterinarie e per l’acquisto di cibo. * Infine, è essenziale convincere tutti che un cane, come qualsiasi altro animale, è un essere vivente che non si compra, non si vende e non si abbandona, mai e per nessun motivo!


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Poi alla scatola imbottita di carta igienica si avvicinò Ruggero, il bambino che la maestra Ludmilla aveva adottato l’anno prima. Ruggero ancora non parlava, ma stese la mano sulla testa del passero e fu come se una flebile luce si diffondesse dalle sue dita. In quel momento anche la neve fuori cominciò a sciogliersi più rapidamente e una brezza calda soffiò tra le case e per le strade. La gente sentì improvvisamente il profumo della primavera. Il veterinario alzò gli occhi dal chihuahua che stava curando ed ebbe un’impressione strana. Il passero saltò su nella scatola. E cinguettò. «Cip!» disse. «Cipcip!». «Cipcip!» rispose Ruggero. Il vento portava un odore di sole e di mare. Tutti guardavano stupiti dalle finestre per capire da dove arrivasse. Il cielo si schiarì e la giornata divenne d’un tratto bellissima. I bambini corsero fuori a giocare con i loro papà. La fata Betulla che dormiva nel bosco fece un sogno in cui un grande albero spuntava e cresceva proprio sotto di lei, portandola fino alle nuvole. Ruggero prese il passero e lo posò sul davanzale. «Cicip! Cipcip!» disse il passero. E si capiva che significava grazie mille. P

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Poi spiccò il volo e andò a unirsi agli altri passeri che saltellavano sui tetti sotto la luce del sole che era diventata inaspettatamente calda. Rimasero lì un po’ e alla fine si diressero verso la foresta. Ludmilla guardava Ruggero. Da quando erano entrati insieme nella tana del tasso sapeva che quel bambino sarebbe stato speciale. «È arrivata la primavera, non ti pare?» gli disse allegra. Ruggero sorrise. Sapeva fare sorrisi meravigliosi. Intanto nel bosco la fata Betulla si svegliò e si meravigliò di non trovarsi sul grande albero del sogno, ma si stupì ancora di più quando si accorse che nella realtà la neve sotto di lei si era sciolta e l’erba era cresciuta rigogliosa. Era una magia che neanche lei sapeva fare. Un piccolo stormo di passeri la superò volando. In mezzo a loro ce n’era anche uno che sembrava particolare. Riluceva di uno scintillio strano e incantato. E Betulla di cose incantate se ne intendeva. Ludmilla andò in cucina e preparò una torta di mele alla cannella.

Giacomo Bottinelli, 46 anni, vive a Grosseto e lavora nell’Area “A scuola con LAV”. Ama molto la letteratura di fantasia e da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.

Diego Farina è un illustratore ed è nato a Roma nel 1977. Ama molto disegnare, lo fa da quando era piccolo e continua a farlo, ogni giorno della sua vita.

Simona Caproli è nata a Roma nel 1982 e da subito capisce che l'arte è la sua strada. Vegana e tatuatrice, ama molto la colorazione ad acquerello e gli animali.

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Amico a distanza Girotondo peloso Dolcissimo, dall’aria calma e un po’ imbronciata. Ecco Girotondo. Non ama gli schiamazzi e la folla, è piuttosto schivo e molto diffidente.

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ome per tutti gli amici a distanza, ha una storia difficile alle spalle. Non ha mai avuto una famiglia ma solo qualcuno che, ogni tanto, si è preso cura di lui. Sono poi seguiti momenti di sconforto e tristezza, le aggressioni da parte di un gruppo di ragazzi e la reclusione in un box senza poter mai uscire: la solitudine e i maltrattamenti lo hanno reso ancora più diffidente. Poi la svolta: lo abbiamo liberato dalla gabbia e gli abbiamo dato una nuova casa e un futuro… ma il passato ancora lo rincorre. Girotondo è inavvicinabile, fugge a qualsiasi tentativo di contatto e in alcuni casi reagisce in modo aggressivo. Ha bisogno di amore, di affetto e di tempo per dimenticare i maltrattamenti. Lo stiamo accompagnando in un percorso di recupero grazie al quale, ne siamo certi, doneremo a Girotondo nuova fiducia e la possibilità di vivere una vita serena in una vera famiglia. Fino a quando non sarà pronto saremo noi ad occuparci di lui. Prenditi cura di Girotondo insieme a noi, adottalo a distanza.

Da oggi puoi adottare il tuo nuovo amico direttamente sul Web. Fatti aiutare da un adulto e cerca su

adozioneadistanza.lav.it

la pagina dedicata alle adozioni junior! P

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Diversi ma Uguali a cura del dott. Roberto Marchesini, etologo e direttore della SIUA

Cane o gatto?

È più semplice vivere con un cane o con un gatto? È più agevole soddisfare i bisogni del cane o del gatto? In parole povere, è più facile rendere felice un cane o un gatto?

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erto, dipende anche da noi: ci sono persone che, caratterialmente, si adattano meglio a convivere con un cane piuttosto che con un gatto. E viceversa. Ma è altrettanto vero che questi nostri amici sono molto differenti: implicano due impegni di tipo diverso e diversi modi di investire le nostre energie e il nostro tempo. Naturalmente sempre con l’obiettivo di promuovere e mantenere il loro benessere psicofisico.

Una vita insieme Il cane vive per noi, per fare tutto insieme a noi! Le coccole lo interessano fino a un certo punto, basta che poi si faccia qualcosa insieme… Quando passeggiamo con il nostro cane, lui non ci perde mai di vista: è sufficiente che ci fermiamo un attimo per riallacciarci una scarpa e lui è già lì che ci guarda, ci annusa, scodinzola: che fai? giochi? posso giocare con te? I momenti di ozio sul divano con il cane sono un ottimo epilogo dopo un periodo trascorso insieme a giocare, annusare, andare per boschi, camminare…

Beata indipendenza Il gatto… beh, il gatto no. Perché il gatto fa da sé. Del resto, è il suo bello. Non ci resta che acquattarci ad osservarlo e lo spettacolo è assicurato: balzi, capriole, carambole, agguati, mimetizzazioni in attesa che la preda – una foglia rinsecchita dell’edera sul muro di casa – si muova per prima e la nostra piccola tigre funambola ci regala momenti acrobatici di altissimo livello, durante i quali dispiega tutta la sua forza mista ad agilità, comprese le sue straordinarie capacità di recupero durante una caduta accidentale. Attenzione però a non farvi scorgere: se vi scappa una risatina, se vi avvicinate, se vi mostrate curiosi nei suoi confronti, il rischio è che il gatto si giri verso di voi e poi con aria scocciata se ne vada per altre attività. Ma non è disinteresse nei nostri confronti, non è “attaccamento alla casa e non alle persone che vivono con lui”, non è disprezzo, altezzosità o altri luoghi comuni che affliggono l’immagine di questo meraviglioso animale. È l’atteggiamento di un solista, di un individuo a cui piace lavorare da solo, che ama 22 | P

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“sbrigarsela da sé”. E infatti, osservando una colonia felina, ci accorgiamo subito dell’assenza di una gerarchia di ruoli definiti che, al contrario, individuiamo immediatamente osservando un gruppo affiatato di cani che si spostano sul territorio.

Gemelli diversi Cane e gatto sono i nostri compagni di vita per eccellenza, quei “gemelli diversi” che, pur appartenendo a due specie differenti, rispecchiano caratteristiche complementari che poi sono anche le nostre… È bellissimo prepararci ad accogliere un cane o un gatto nella nostra casa: dove metteremo la sua cuccia, cosa mangerà, dove andremo a passeggiare con lui, quale tipo di palestrina sarà più adatta per il piccolo tigrotto? Grazie a Internet è possibile trovare tantissime informazioni su come iniziare un’avventura di vita insieme a un animale. Basta non avere fretta, e capire che noi ne saremo responsabili sempre, dal momento in cui lo sceglieremo fino all’ultimo respiro della sua vita. Una volta entrati in casa, il “nostro” cane e il “nostro” gatto dipenderanno interamente da noi: se capiamo questa responsabilità, immensa e bellissima e ci appassioniamo alle loro caratteristiche e al loro essere “così diversi da noi”, saremo sicuri di renderli felici.

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L’Angolo della posta Io non ci vado

Caro Piccole Impronte, gli animali sono fondamentali per la vita dell’uomo ma sono anche esseri viventi quindi non li dobbiamo sfruttare. Noi bambini non dobbiamo andare più allo zoo e neanche al circo, è per questo che li costringono a salire sull’altalena o sullo sgabello. Solo così la smetteranno di rinchiuderli.

Carlotta Gentile, 9 anni, Locorotondo (Bari)

Vorrei fare la veterinaria

Caro Piccole Impronte, io vivo in campagna, la mia famiglia è tutta animalista. Mio padre, quando vede un animale in difficoltà cerca di aiutarlo o curarlo. Mi ricordo quando ha salvato il nostro Argo. Io ho preso da lui e da grande vorrei fare la veterinaria. Non dobbiamo fare del male ai nostri amici, non è giusto maltrattarli, ma è doveroso rispettarli in quanto esseri viventi come noi. Grazie per quello che fate. Micaela Cerreti, 11 anni, Borgo San Lorenzo (Firenze)

Un grido di libertà Luca Richiardone, 9 anni, Torino

Rispetto per gli amici a quattro zampe Sebastiano Garofalo, Pachino (Siracusa)

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Parole sante Pietro Gava, 12 anni, Corio (Torino)

Gli animali sono nati liberi! Arianna Scollo, 12 anni, Ragusa

Non abbandonate gli animali!

Caro Piccole Impronte, i diritti dell’uomo sono come quelli degli animali, perché anche noi siamo animali. Non dobbiamo trattarli male. Noi non sappiamo quale dolore subiscono quando vengono abbandonati. Ma proviamo a trasformarci in uno di loro e a immaginare. Non è così difficile. Quindi il mio appello è “Non abbandonate gli animali!” Davide Calella, 9 anni, Milano

Recinti di tristezza Letizia Riccio, 11 anni, Napoli

Ciao Micaela, grazie e complimenti per le tue parole e la tua bella famiglia salvanimali. Se vuoi diventare veterinaria... fatti avanti! Gli animali hanno (e avranno) bisogno di tutto il nostro aiuto, anche di quello medico. Carlotta, sei la dimostrazione che i bambini vedono più lontano dei grandi! Anche il Parlamento italiano si è dimostrato d’accordo (o quasi) con le tue parole sul circo (corri a pagina 3 per i dettagli). Brava! E grazie anche a Davide per il tuo appello contro quella crudeltà incredibile che è l’abbandono: siamo così d’accordo con te che al randagismo abbiamo dedicato l’intero numero che stai tenendo tra le mani… speriamo che ti sia piaciuto! P

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Pronti con grembiuli e mestoli? Io mi diverto sempre di più in cucina: la soddisfazione di creare delizie senza crudeltà è impareggiabile. Dài prova anche tu! Segui le mie indicazioni e non puoi sbagliare… parola di Martina.

Polpette al sesamo 1 In un tegame versa un paio di cucchiai d’olio, mezzo spicchio

d’aglio, il cavolfiore lavato e tagliato a pezzi piccoli, sale, del prezzemolo e fai rosolare 5 minuti; aggiungi qualche cucchiaio d’acqua, copri e cuoci per circa 20 minuti, finché le cime non risulteranno morbide e facili da schiacciare.

Ingredientiette

polp per circa 12 ore me di cavolfi • 500 g di ci i l’olio rafferm • 2 panini al (150 g circa) ci di farina di ce • 2 cucchiai di pane • 2 cucchiai grattugiato d’aglio • 1 spicchio lo fresco • prezzemo a ergine d’oliv • olio extrav • sale samo • semi di se

Da provare

Queste polpette sono buonissime sia calde che fredde!

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2 Fai ammollare completamente il pane in acqua, poi

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strizzalo bene e mettilo in una ciotola; aggiungi il cavolfiore schiacciato con la forchetta ancora caldo, mezzo spicchio d’aglio grattugiato, del prezzemolo tritato e mescola. Prepara una pastella densa aggiungendo alla farina di ceci la stessa quantità di acqua e versa nel composto di cavolfiore; aggiungi anche il pane grattugiato, aggiusta di sale e mescola bene per amalgamare.

Forma le polpette con le mani leggermente bagnate, passale nei semi di sesamo e pressa per farli aderire bene; poggiale su una teglia rivestita con della carta forno e un filo d’olio, spennella altro olio su tutta la superficie e cuoci in forno preriscaldato a 180 °C per circa 30 minuti.


Torta soffice all’acqua 1

Preparare questo dolce è davvero semplicissimo! Prima di tutto pesa tutti gli ingredienti così da averli già a portata di mano e prepara uno stampo con diametro di 22/24 cm in cui avrai passato un tovagliolo di carta imbevuto d’olio e un sottile strato di farina. Accendi il forno a 180 °C così sarà già a temperatura quando dovrai infornare la torta.

2 In una ciotola setaccia la farina insieme all’amido e al lievito,

aggiungi lo zucchero e mescola; in un’altra ciotola versa l’olio e l’acqua, mescolando con una frusta elettrica per 5 minuti.

3 Ora versa gli ingredienti liquidi in quelli secchi un po’ per volta,

sempre mescolando; aggiungi infine le gocce di cioccolato e versa l’impasto nello stampo.

Ingredienti

• 230 g di fa

• 20 g di am

rina tipo 1

ido di mais • 150 g di zu cchero di canna • 250 ml di ac qua • 50 ml di olio di semi di girasole • 1 bustina di lievito per dolci • 3 cucchiai di go di cioccolato cce

4 Inforna e cuoci la torta per 40/45 minuti. Mi raccomando, prima

di toglierla dal forno controlla con uno stuzzicadenti che sia cotta anche al centro e falla raffreddare completamente prima di sformarla.

Arianna Dall’Occo Mamma di 2 bimbi, la cucina è la sua passione. Nel suo lavoro vuole dimostrare che è possibile preparare piatti sani e gustosi, senza procurare sofferenze agli animali. Vive con la gatta Bloom, ma per lei è da sempre “Miciuzza”.

Troverai tante altre gustose ricette su

www.cambiamenu.it

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Da non perdere Sei come me! di Jean-Baptiste Del Amo Illustrato da Pauline Martin Edizioni Sonda Per i più piccoli n bambino scopre che tutti gli animali hanno tante cose in comune con lui: a volte hanno paura, amano correre e saltare, sentirsi protetti da mamma e papà, giocare con gli amici… Una storia poetica che ci insegna a rispettare la natura e le sue creature, a ogni età.

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La ribellione degli animali di Franco Tagliente Collana La Vecchia Talpa Ortica Editrice dai 9 anni a mucca Bella, rinchiusa in un allevamento insieme alle sue compagne, è maltrattata da uno stalliere. Pino il topolino le incita a ribellarsi e organizza la loro fuga e quella degli altri animali rinchiusi negli allevamenti della zona: galline, conigli, maiali. Non saranno soli: api, colombi, gabbiani, lombrichi e talpe li aiuteranno a liberarsi.

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Il grande libro dei diritti animali a cura di LAV Edizioni Sonda dai 7 ai 12 anni eonardo, dieci anni, è un bambino come tanti. Ma un giorno scopre di avere una qualità straordinaria: è in grado di parlare con gli animali. Nemmeno il tempo di rendersene conto che rimane coinvolto nella rivoluzione degli animali. A lui toccherà il compito di tenere a freno il gruppo estremista LIBERISUBITO, capitanato dallo squalo bianco Ernesto e di farsi portavoce delle richieste di giustizia e libertà di tutti gli animali della Terra.

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Il Quiz Dopo tanti anni di battaglie animaliste, tutti sembrano essere d’accordo: abbandonare un animale, oltre ad essere un reato, è un gesto crudele e vigliacco. Eppure il randagismo (una parola terribile che contiene fame, paura, sofferenza) è sempre in mezzo a noi. Non bisogna smettere di parlarne ed essere informati: prova se le sai tutte!

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Quali sono i pericoli maggiori per un cane randagio? A La mancanza di cibo e cure mediche, il gelo e la pioggia B Le malattie, gli avvelenamenti e i maltrattamenti C Essere investiti in strade e autostrade

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Chi, per legge, si deve occupare dei randagi? A I volontari delle associazioni animaliste B I comuni, ognuno dei quali deve avere un canile C I ragazzi e le ragazze che svolgono il servizio civile

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Per legge, quanto tempo un cane può rimanere in un canile? A Un massimo di tre anni, poi deve essere adottato B Un anno: poi, se non viene adottato, rischia di essere ucciso Chi abbandona un animale C Non c’è un limite: spesso tutta la vita, cosa rischia? se nessuno lo adotta A Una semplice multa di 27 euro B Il divieto di adottare un qualunque Che cos’è la sterilizzazione? altro animale A Il fornire agli animali dei canili un cibo C L’arresto fino a un anno igienicamente sicuro e fino a 10mila euro di multa B Un semplice intervento chirurgico per

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SOLUZIONE: 1 A, B, C - 2 C - 3 B - 4 B - 5 C

evitare nuove nascite e nuovi randagi C Un metodo innovativo per il soccorso dei cani vittime di incidenti stradali

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Una famiglia è tutto quello che spera

Martina

le ore 14,45 ·

12 febbraio al

vita nei i vivono tutta la n ca i d ia lia ig dare loro Centinaia di m per liberarli e o d o m il è e n o it J canili. L'adozi agio! www.lav. d n ra n u a tt o . Ad una vera casa vidi

menta - Condi

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