dicembre 2015
i Ragazzi
dalla parte degli Animali
ali noi e gli anim selvatici
Chi ha pa?ura del lupo
SELFIE MANIA
mico, Falli con iulinpaubblichiamo! i più bell
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Le ricettea di Martin
e e fil Martina, jo umetto nel nuovo f po
L’ombra del lu
Supplemento al n. 9 [151] di “Impronte” - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb - Roma
in questo numero 1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo
8 Amico a distanza La libertà di Asia
2 Ultime notizie
10 con la Matita in Mano Come ti disegno il dromedario
4 Pelo e Contropelo Salviamo le nostre pecore, fermiamo i lupi Basta poco per salvare lupi e pecore 6 Il Fumetto BatBilbo e i luporsi
12 Attivamente Mai più conigli in gabbia! 13 Lav Story Berta sotto i faggi 21 Selfie mania Un selfie è per sempre 22 Il Fumetto L’ombra del lupo
erto Insntrale ce ici animali Am po Il lu
26 Diversi ma Uguali Animali in mostra: un’assurda crudeltà 28 L’Angolo della posta 30 Martina in cucina 32 Da non perdere 33 Nel prossimo numero
PICCOLE IMPRONTE
STAMPA
AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 Iscr. ROC 2263 - 2001
CARTA Dalum
giacomo bottinelli
DIRETTRICE EDITORIALE ILARIA MARUCELLI
DIREZIONE E REDAZIONE
SEDE NAZIONALE LAV ONLUS Viale Regina Margherita, 177 00198 Roma
redazione
giacomo bottinelli, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, GANDALF, PRISCILLA
PROGETTO GRAFICO E Impaginazione
Pier Paolo Puxeddu+francesca vitale studio associato
HANNO COLLABORATO
Noemi Benenato, Davide Ceccon, Roberto Marchesini, Arianna Dall’Occo, fabio Redaelli, Alessandro Telve
DISEGNO DI COPERTINA fabio Redaelli
Cyclus Print 100% carta riciclata
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DIRETTore RESPONSABILE
Arti Grafiche “LA MODERNA” Via Enrico Fermi, 13/17 ici 00012 Guidonia ar c Montecelio (RM)
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SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXII n. 9 (151) dicembre 2015
PACKAGING IN MATER-BI
100 %
biodegradabile e compostabile
chiuso in tipografia
15 ottobre 2015
QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO ALLA LAV ONLUS
GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro
VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS
c\c bancario n. 501112 Banca Popolare Etica Filiale di Roma - Via Rasella 14 00187 Roma ABI 05018 CAB 03200 CIN E
Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: info@lav.it
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Editoriale Aiutateci a difendere gli amici del bosco C
iao ragazzi! Questa volta l’editoriale lo faccio io, il vostro BatBilbo! In questo numero parliamo (anche) dei miei stretti parenti, i lupi (ahuuuu!) e ho pensato che la mia bat-penna potesse essere la più adatta. Purtroppo le notizie non sono buone. Sì, la caccia al lupo è proibita da molti anni, ma c’è ancora chi li uccide. Qualcuno ha lanciato addirittura l’idea di chiedere al Governo di poter sparare ai miei parenti di pelo. Come mai? I lupi sono predatori e ogni tanto attaccano le pecore. Anche gli ovini hanno il diritto sacrosanto di vivere, ma per proteggerli bastano buoni recinti e la presenza del pastore. Che bisogno c’è del fucile? I nostri Joe e Martina si troveranno alle prese con questa difficile situazione in Maremma, nel sud della Toscana, dove i lupi non se la passano tanto bene. Per non parlare degli orsi e dei cinghiali, che sono minacciati da gente che li vorrebbe eliminare, più o meno per gli stessi motivi. Tremate, persecutori degli animali! BatBilbo veglia su di loro e li difenderà fino in fondo! Altrimenti che supereroe sarei?! Ma anche voi potete fare molto, imparando a rispettare queste creature libere: il bosco e le foreste sono la loro casa, non la nostra! Forza, allora! Indossiamo il bat-mantello e cominciamo a leggere! Il vostro inarrestabile BatBilbo
BatBilbo
BatBilbo
professione: supereroe cibo preferito: crocchette veg cosa non sopporta: chi maltratta gli animali cosa vuole fare da grande: quello che fa già hobby: promuovere le adozioni nei canili letture preferite: Piccole Impronte
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Ultime notizie Porte aperte negli autogrill
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i piacciono le soste in autogrill? Oltre a rompere la monotonia di un lungo viaggio, permettono di rifocillarsi e girellare tra gli scaffali carichi di maiali parlanti e altri gadget divertenti e inutili. Da oggi anche il vostro quattrozampe potrà condividere questo innocuo svago! Mai più attese fuori dalla porta scorrevole o entrate a turno per non lasciare solo il vostro amico. Grazie a un accordo firmato dal Gruppo Autogrill, i cani di tutte le taglie potranno circolare al guinzaglio in ogni parte delle aree di servizio. Buon viaggio e buone soste!
I pesci rossi non sono soprammobili!
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uova vita per sei pesci rossi sequestrati dalla Polizia Municipale in una giostra di Roma, dove erano esposti come premi per i bambini. Destinati a una breve vita, in acquari troppo piccoli, spesso trattati come soprammobili, l’esistenza di questi pesci ha avuto un’inaspettata svolta. Affidati alla LAV, godranno della migliore sistemazione possibile. In tutta la Toscana e in molti comuni italiani (ma non dappertutto), è vietato utilizzare gli animali come premi nei luna park; occhi aperti dunque e, nel caso, segnalateci la cosa!
Uno sputo rivoluzionario
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è chi si diverte a vedere i delfini e altri cetacei esibirsi negli acquari, ma questi mammiferi non si divertono di sicuro! Gli addestramenti sono faticosi, le vasche non assomigliano nemmeno lontanamente al mare e questi animali devono fare i pagliacci a comando. Nel parco acquatico Hakkeijima Sea Paradise di Yokohama, in Giappone, un beluga l’ha dimostrato con i fatti, rendendosi protagonista di una ribellione intelligente e pacifica. Durante l’esibizione è volato in alto e ha sputato in faccia agli spettatori increduli. Un gesto semplice e rivoluzionario, che non ha bisogno di commenti, solo i nostri complimenti. 2 | P
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Un aeroporto per gli animali
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viaggi in aereo non sono il massimo della vita per i nostri amici, eppure nel solo aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York transitano 70mila animali l’anno. Per rendere più confortevole l’attesa del loro viaggio è in costruzione un terminal tutto per loro! Ci saranno piscine per cagnolini, boschetti per gatti, stalle con l’aria condizionata per mucche e capre, insomma un ambiente più adatto dei freddi corridoi di un aeroporto. Un segno di attenzione e rispetto, ma ricordiamoci che gli animali non sono oggetti: i viaggi aerei dovrebbero essere limitati allo stretto necessario.
Un rinoceronte con il corno tagliato
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hanno chiamata Hope, Speranza, dopo averla trovata gravemente ferita ma ancora viva in una riserva del Sudafrica. È un rinoceronte femmina di quattro anni, vittima della crudeltà dei bracconieri che le hanno amputato il corno, lasciandole una ferita di 50 centimetri sul muso e una brutta frattura all’osso nasale. I veterinari l’hanno soccorsa e poi operata, fissandole una copertura in fibra di vetro sul taglio. Adesso Hope è stata trasferita in un’altra riserva, ma non è ancora fuori pericolo e ci vorrà un anno prima che guarisca del tutto. Un milione di auguri, con la “Speranza” che riesca a dimenticare la cattiveria umana.
La personalità delle api
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iccole certo, ma con una grande personalità. Lo sostiene una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Science: le api ci sembrano tutte uguali, ma ognuna ha un proprio carattere e si comporta in maniera diversa dalle altre... proprio come noi. E come noi cercano sempre qualcosa di diverso, ad esempio nuove emozioni e nuove avventure. Alcune sono più portate di altre all’esplorazione di nuovi luoghi per costruire l’alveare o per cercare cibo, ma tutte hanno uno specifico e diverso aspetto della personalità.
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Pelo La convivenza è sempre impegnativa. Genitori e figli, vicini di casa, colleghi di lavoro, compagni di scuola... Qualche volta anche il nostro rapporto con gli animali può creare problemi e tensioni. Ma si parli di umani o di
Salviamo le nostre pecore, fermiamo i lupi C Adesso anche gli ambientalisti preferiscono difendere i lupi! E ai pastori – anche loro in via d’estinzione – chi ci pensa?
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iao ragazzi, sono un pastore e ne vado fiero, anche se il mio lavoro non è più di moda; talvolta mi chiedono: «Fai il pastore? Ma esistono ancora?». Lavoriamo duramente per produrre carne, latte e formaggio, prodotti salutari e genuini che tutti (tranne qualche vegetariano “estremista”) mangiano. Ma il nostro sforzo e la nostra passione non vengono riconosciuti... e adesso anche gli ambientalisti, dopo averli reintrodotti, preferiscono difendere i lupi! E ai pastori – anche loro in via d’estinzione – chi ci pensa? Noi siamo i primi a difendere l’ambiente, perché è nella nostra natura e anche nel nostro interesse. Ma ora i lupi ci stanno danneggiando, rendendo inutili sforzi e fatiche: attaccano le nostre greggi e sterminano le pecore, alle quali, al di là del loro valore economico, siamo affezionati e riconoscenti. E di queste stragi gli animalisti non dicono niente? Ve lo dico chiaramente, non è più possibile andare avanti così: il nostro lavoro viene ucciso giorno dopo giorno, insieme alle nostre pecore. L’unica soluzione è organizzare battute di caccia per eliminare questi pericolosi predatori. Non capisco cosa si aspetta: la vita di un agnello vale forse meno di quella di un lupo?
Contropelo animali, la soluzione è sempre l’ascolto e l’attenzione alle esigenze degli altri, mai la violenza. In questa pagina parliamo del conflitto tra pecore, lupi e allevatori... ecco l’opinione di un pastore e di una biologa.
Basta poco per salvare lupi e pecore IL
pastore della pagina accanto è in buona fede, posso capirlo. Ma sbaglia su tutta la linea e vi spiego perché. Intanto il lupo non l’hanno reintrodotto gli ambientalisti: negli anni Settanta era quasi estinto, per colpa dei cacciatori, e solo una legge, dichiarandolo animale protetto, l’ha salvato. Ma parliamo degli attacchi alle greggi, che non sono così numerosi e frequenti come vorrebbero farvi credere: solo lo 0,3% delle pecore (ovvero 3 pecore su mille) rimangono uccise. Certo, ci dispiace per le pecore. Ma la soluzione non è cacciare i lupi. Prima di tutto per motivi etici: vorreste uccidere un animale solo perché è un predatore? E poi, oltre che essere vietato dalla legge, non servirebbe a nulla perché al posto di quelli uccisi arriverebbero altri branchi. Le soluzioni sono semplici: non ci vogliono superpoteri, ma semplice buon senso. Bisogna innanzitutto prevenire il randagismo: spesso sono i randagi – o i cani di altre greggi – a uccidere le pecore. E poi installare recinzioni a prova di lupo e non lasciare – come spesso fanno i pastori – le greggi abbandonate a se stesse. E così salveremo pecore e lupi!
Bisogna innanzitutto prevenire il randagismo: spesso sono i randagi – o i cani di altre greggi – a uccidere le pecore.
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Amico a distanza La libertà di Asia Si chiama Asia, come la terra in cui dovrebbe vivere. Invece era prigioniera al Circo Martin, insieme a tanti altri animali che abbiamo salvato, dopo anni di denunce e impegno. Quando non faceva spettacolo sotto il tendone, rimaneva rinchiusa in un piccolissimo recinto. Ora ha trovato una nuova sistemazione.
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sia è un dromedario femmina di circa 10 anni e oggi vive, insieme al suo compagno Asan, in un ampio spazio dove ha la possibilità di brucare liberamente. Un dromedario, in natura, è in grado di percorrere fino a 150 km in 15-20 ore... immaginatevi come si sarà sentita Asia rinchiusa in un circo! Adesso sta bene e segue un programma alimentare specifico per stimolare la formazione corretta della gobba, che al circo non cresceva come avrebbe dovuto ma che adesso sta migliorando giorno dopo giorno. La gobba è un “serbatoio” portatile dei dromedari (arriva a pesare fino a 35 kg!), dove conservano grasso da usare come “carburante di emergenza” quando scarseggia il cibo. Da oggi anche tu puoi difendere il diritto alla libertà di Asia, con l’adozione a distanza. Aiutaci a prenderci cura di lei!
Se decidi di adottare a distanza Asia o uno degli altri animali che trovi nel bollettino al centro della rivista, riceverai un attestato personalizzato (come quello che vedi qui sopra) in ricordo del bel gesto che hai voluto fare! 8 | P
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Certo Asia, che la tua gobba è proprio curiosa!!
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Come ti disegno il dromedario Dopo gatto, cane, orso e maiale il corso di disegno ospita un nuovo animale. Come sempre, iniziamo il disegno costruendolo con forme geometriche in pochi e semplici passaggi. Poi lo arricchiremo di dettagli.
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Le proporzioni generali [1 e 2] La gobba e il corpo del dromedario possono essere disegnati un po’ come un “8” formato da due cerchi, uno grande e uno piccolo che sporge sopra. Con semplici righe possiamo rappresentare le gambe, la coda e il collo a manico d’ombrello. Infine, per la testa, un ovale grande come la gobba. Se si disegna con un tratto molto leggero, si eviterà l’uso della gomma e il risultato finale sarà migliore.
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Il disegno del corpo [3] Ora, con un segno deciso, definiamo il disegno usando le forme geometriche come un’impalcatura, seguendone la forma per aggiungere il pelo e tutte le altre caratteristiche. Iniziando dalla gobba, sarà poi semplice proseguire su corpo e coda; le lunghe gambe avranno in fondo quattro larghi zoccoli per camminare sulla sabbia; il collo avrà il suo giusto spessore seguendo la costruzione e arrivando fino alla traccia della testa.
I particolari del muso
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[4 e 5] Il muso è ricco di dettagli. Iniziamo quindi aggiungendo all’ovale della costruzione un tondo per l’occhio, una specie di “C” per l’orecchio, un altro piccolo ovale per la bocca sporgente con il naso sopra. [6] Ora, con la matita usata in modo deciso, creiamo l’effetto pelo sul collo e sulle orecchie. Poi passiamo all’occhio, che ha lunghe ciglia, e alla bocca con le labbra sporgenti.
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Guardiamo avanti! [7, 8 e 9] Per il muso visto di fronte, tracciamo un quadrato dai bordi arrotondati, con un cerchio in alto un po’ sporgente e uno più piccolo inserito in basso. Per andare dritti, tracciamo una linea leggera verticale al centro. Ora aggiungiamo due cerchietti per gli occhi, due lunghi archi per le orecchie e la costruzione è fatta. Ora è il momento di sbizzarrirci con la fantasia, magari guardando prima qualche foto del nostro dromedario. Con un tratto deciso definiamo la cima della testa con due ciuffi e le orecchie pelose; poi un bel naso grosso usando la parte bassa del cerchio come traccia; il cerchio sottostante sarà invece la guida per la bocca. Gli occhi sporgenti di lato avranno lunghe ciglia e il muso proseguirà con guance e collo.
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Triste, allegro, o furbetto?
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Giochiamo con la linea della bocca per scoprire come cambia l’atteggiamento del muso. Un trucco è sempre quello di guardarsi allo specchio per copiare le nostre espressioni (arrabbiata, stupita, triste…), come fa chi disegna fumetti e cartoni animati.
Guarda video-corso
Vuoi qualche consiglio in più? Allora, insieme ai tuoi genitori, collegati a Internet e troverai il video di questo corso per vedere come sono nati questi disegni e scoprirne tanti altri:
www.andreamusso.it/video
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Attivamente Salviamo i conigli dalle gabbie e dagli allevamenti Dal mese di dicembre 2015 parte la campagna della LAV per liberare i conigli dalle gabbie e dagli allevamenti.
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n migliaia sono rinchiusi negli allevamenti intensivi, in gabbie piccolissime, dove possono appena muoversi. Perché? Per farne carne e pelliccia: il nostro paese ne è, infatti, il maggior produttore in Europa (e il secondo al mondo). I conigli in natura vivono in colonie anche molto numerose, corrono velocissimi, amano saltare e scavare lunghissime gallerie che diventano delle vere e proprie città sotterranee. Pensate a come devono soffrire rinchiusi negli allevamenti per tutta la loro vita. È ora di dire basta!
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e co lla LAV quelli ch i Chiedi a tt tu e i amic genitori, tto alla LAV! tu spedisci i
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* Richiedi alla LAV la petizione e raccogli tante firme per liberare i conigli. Oppure dì agli adulti che conosci di andare sul sito della LAV (www.lav.it) per informarsi e firmare la petizione on line. * Parlane in classe ai tuoi compagni e chiedi a un tuo insegnante di contattare la LAV. * Vivi con un coniglio? Mandaci la sua foto e raccontaci la sua storia. * Inviaci un tuo messaggio per liberarli. Lo diffonderemo con il TAM TAM. 12 | P
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Berta sotto i faggi di
Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di Noemi Benenato
N viveva un’orsa. Eh sì, perché era una femmina che aveva la sua tana
ei boschi di Rocca Sganghera viveva un orso. Anzi, per meglio dire,
sotto una collina fitta di faggi. La fata Betulla e il cinghiale Armando erano suoi amici, anche se non si vedevano spesso. Gli orsi infatti sono animali timidi che non amano molto la compagnia. Come fosse arrivata lì nessuno lo sapeva e lei non ne parlava mai. “Ti chiameremo Berta!” aveva detto Betulla la fata quando l’aveva incontrata la prima volta. Berta aveva risposto con un grugnito che Betulla aveva preso per un sì. Non c’erano mai stati problemi con Berta nei boschi di Rocca Sganghera, finché un giorno un cercatore di funghi, il signor Filetti Geronimo, non aveva avuto la brutta idea di controllare se ci fossero porcini nei dintorni della collina di faggi. Un’ora dopo era all’ospedale a raccontare di come quel gigantesco mostro gli si fosse scaraventato addosso, con fauci spalancate e artigli affilati, pronto a divorarlo. In realtà aveva solo qualche graffio che si era procurato da solo cadendo su un cespuglio di rovi.
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“Signor Filetti, è sicuro di non aver provocato l’orso?” aveva domandato il dottor Camosci, che non credeva tanto alla storia. “Come? Un poveraccio non può raccattare funghi senza rischiare di essere ammazzato da una belva feroce? Io pago le tasse. I boschi sono anche miei!” Il dottor Camosci aveva capito che sarebbe stato inutile spiegare al signor Filetti che forse i boschi erano prima dell’orsa che suoi o di chiunque altro pagasse le tasse. Il giorno successivo la notizia dell’aggressione era su tutti i giornali: “Spietato orso attacca cittadino inerme” oppure “Bestia selvaggia assalta cercatore di funghi ”. E così con tutta una serie di varianti. I politicanti si scatenarono… E c’era già chi parlava di sparare all’orso assassino! Betulla recuperò una copia della “Voce di Rocca Sganghera” da un cestino dei rifiuti.
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Amici animali
© Dragoneye | Dreamstime.com
Il lupo
* Il lupo è l’antenato del cane domestico. Ha la vista e l’udito molto sviluppati, ma il fiuto è davvero fenomenale: con moltissime ghiandole olfattive riesce ad avvertire la presenza di un animale a oltre 2 km di distanza! * I lupi sono intelligentissimi, si calcola il 30% più dei cani. Vivono in branchi composti da genitori e figli, ognuno dei quali ha un leader maschio, chiamato lupo alfa, che ha la responsabilità di tutto il gruppo. Con la compagna scelta (di solito l’unione dura per tutta la vita) sono l’unica coppia del branco ad avere una cucciolata, ma della cura dei piccoli si occupa l’intero gruppo. I padri lupo sono tra i migliori del mondo: si dedicano con attenzione ai cuccioli, ci giocano e fanno la lotta. * Camminano in linea retta, mettendo le zampe posteriori nelle impronte di quelle anteriori; sono molto resistenti: in un giorno possono percorrere anche 50 km. Quando corrono non sono velocissimi ma, se necessario, riescono a nuotare per più di 10 km. * Con gli uomini sono timidi e sfuggenti: per questo è difficilissimo incontrare un lupo. Anche quando sono in branco cercano di stare a distanza di sicurezza dagli umani, almeno 600 metri.
I numeri del lupo
Da 2 a 7 nti del branco e i compon zione 2 mesi della gesta la durata li Da 3 a 7 dei cuccio il numero 16 km le a alla qua la distanz un suono e percepisc 55 km/h ima velocità ss la sua ma
Š Holger Karius | Dreamstime.com
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Lo sapevi
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* Un tempo ce n’erano diversi milioni. Poi sono stati quasi totalmente sterminati e oggi ne sono rimasti solo 800 in tutta Italia. Il numero totale dei lupi in Europa si aggira sui 10mila individui. * I lupi non sono mai stati reintrodotti in natura, ma sono cresciuti spontaneamente quando si è vietata la loro caccia. Nonostante il loro numero negli ultimi anni sia aumentato, la loro specie è ancora a rischio. * I lupi oggi sono una specie protetta dalle direttive europee e dalla legge italiana, ma continuano le uccisioni illegali e il bracconaggio. * Non è vero che i lupi uccidono le persone (succede solo nelle favole). Le cronache non riportano praticamente nessun caso di un uomo ammazzato da un lupo (l’ultimo attacco di un lupo a un uomo risale a 150 anni fa); mentre in Toscana, nella sola provincia di Grosseto, tra il 2013 e il 2014 sono stati uccisi e gettati nelle piazze e sulle strade ben 10 lupi o ibridi di lupo. Probabilmente però il numero reale delle uccisioni è molto maggiore. * «In bocca al lupo» è l’augurio migliore che ti possa esser fatto. Si
sente sempre rispondere «crepi». E così, il povero lupo finisce male anche nelle frasi fatte. Ma in questo caso le cose non stanno proprio così. Per istinto il lupo sposta i propri cuccioli in bocca, soprattutto quando avverte un pericolo vicino. I piccoli tenuti dunque dalla mamma in quel modo così delicato ma nel contempo saldo, sono protetti al massimo. Allora, cosa rispondere a quell’augurio? «Lunga vita al lupo» oppure «Evviva il lupo» oppure un semplice «Grazie».
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Scosse la testa e guardò il cinghiale Armando: “Tu sai perché Berta ha reagito così?” “Forse perché adesso è mamma! E ha i suoi cuccioli da difendere.” “Mamma? E chi è il padre?” “Questo non l’ha detto. Sai come è riservata…” Betulla spiegò le sue ali di fata e in un battibaleno era alla tana della sua amica orsa: la trovò che coccolava i suoi due piccoli. “Berta, che mi combini!” disse Betulla. Berta grugnì. I cuccioli si rotolavano sull’erba. Betulla e Berta parlarono un po’. O meglio, Betulla parlava e Berta grugniva, ma era chiarissima nell’esprimersi. “Allora è così che sono andate le cose! Con la mia magia possiamo trovare una soluzione…” disse Betulla. “Sarebbe un sogno!” grugnì Berta. “Così sarà!” rispose Betulla con un sorriso lievemente enigmatico. Quella notte il signor Filetti Geronimo si svegliò infatti da un incubo terribile: una legione di orsi dagli occhi di brace lo inseguiva per divorarlo. Si sentiva un gran peso sullo stomaco… e quando accese la luce si accorse di che cos’era… Il cinghiale Armando gli stava seduto sulla pancia e lo guardava dritto negli occhi: “Ti pare carino andare a raccontare bugie in giro?” disse Armando con voce umana (anche qui c’era lo zampino di Betulla…). P
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“Sappiamo tutti che Berta non ti ha attaccato, ma che sei solo scappato appena l’hai vista”. Il signor Filetti Geronimo era esterrefatto e non sapeva se stava ancora sognando. “Se fossi in te domattina presto andrei subito a raccontare tutta la verità”, disse ancora Armando. E poi scomparve lasciando una nuvola rosa profumata di sambuco. I giornali fecero titoli a tutta pagina: “Orso innocuo. L’aggressione era una farsa”; e anche: “Aggressione dell’orso. Una bella frottola”. E di seguito telegiornali e radio. Così Berta fu riabilitata da pericolo pubblico a gradito ospite. Tutti capirono che bastava stare alla larga dalla collina dei faggi e rispettare il suo territorio. E nel bosco misero dei cartelli che spiegavano che lì abitava un’orsa e che bisognava evitare di disturbarla. “Facile con la magia, vero?” disse Armando a Betulla. “Sarebbe facile anche senza, se gli umani fossero più sensibili” rispose Betulla. E andò a giocare con Berta e i suoi cuccioli.
Giacomo Bottinelli, 43 anni, vive a Grosseto ed è uno dei responsabili del Settore Educazione LAV. Ama molto la letteratura di fantasia e da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.
Noemi Benenato, 30 anni, è mamma di una bellissima bambina di nome Sibilla. Nata a Pompei, vive a Grosseto e disegna da tanti anni. È una passione che ha ereditato dal padre. Adora la cucina vegana e stare con gli amici. 20 | P
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© Dusan Kostic | Dreamstime.com
Selfie mania
Un selfie è per sempre Slogan a parte, chiunque abbia un cellulare ha anche una foto scattata assieme al proprio animale. È matematico. Perché quello scatto «faccia a muso» con il vostro compagno peloso rimane nella memoria del vostro apparecchio, pronto da mostrare orgogliosi agli amici o da impostare come salvaschermo.
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così, selfie per tutti! Per questo abbiamo deciso di pubblicarne uno in ogni numero di Piccole Impronte, tra quelli inviati alla mail piccoleimpronte@lav.it, con qualche riga per raccontare la storia dell’amico di zampa. La rubrica si chiamerà: «Un selfie per due». Inviate la foto che vi ritrae insieme al vostro quattrozampe, un selfie con il vostro compagno di vita! Una foto sola per animale. E se non volete farvi un selfie, potete anche farvela fare; l’importante è che sia una foto di voi due, insieme! P
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Diversi ma Uguali a cura del dott. Roberto Marchesini, etologo e direttore della SIUA
Animali in mostra: un’assurda crudeltà
Un leone chiuso in gabbia non è un leone: è solo l’involucro di un prigioniero triste e depresso. Nel 2015 rinchiudere gli animali in gabbia, solo perché vogliamo osservarli con il naso dentro le sbarre, è un’assurdità: una crudeltà senza nessun senso scientifico o culturale. A me lo zoo proprio non piace!
Esporre gli animali è una (brutta) pratica molto antica.
Cosa impariamo a osservare gli animali esposti?
om eamstime.c vrentev | Dr © Sergey La
Già gli antichi egizi collezionavano specie rare per accrescere il prestigio di faraoni e nobili. Nell’Ottocento, a fianco di giraffe ed elefanti, venivano esposti anche esseri umani: eschimesi, masai, indiani... umani e animali accomunati dallo stesso triste destino: diventare oggetti da museo!
Oggi i responsabili degli zoo affermano che il loro scopo è educare il pubblico alla varietà e al comportamento degli animali. Ma se gli animali sono strappati dal loro ambiente naturale, costretti in ambienti artificiali, nutriti da mani umane, privati delle relazioni con i propri simili, che cosa possiamo imparare? Senza contare che la reclusione produce stress e sofferenza, che gli animali dimostrano con comportamenti innaturali e ripetitivi. 26 | P
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Qui a fianco, a sinistra: lo sguardo triste di un procione esposto in gabbia.
A destra: ragazzi, guardate che bel tigrotto! Ma è in gabbia e soffre, anche se a volte non sembra. Bisogna saperlo.
Impariamo a conoscere la natura, per davvero! Perché invece che osservare una finta natura rinchiusa in gabbia, non impariamo a farci sorprendere da una natura misteriosa, che lascia le proprie tracce nell’ambiente e che dobbiamo imparare a decifrare come abili detective? Entriamo in un bosco, e facciamolo in silenzio: affiniamo i nostri sensi e impariamo a decifrare le voci degli animali che lì, nel loro ambiente naturale, abitano. Scorgiamo le tracce lasciate da loro: le impronte nella neve, un ciuffo di pelo contro un tronco e lasciamoci affascinare dal meraviglioso mondo animale.
© Aleksandr Stepano v | Dreamstime.com
© Kongomonkey | Dreamstime.com
Qui sopra: che cosa potranno mai imparare sugli animali questi bambini guardando un orango dietro una gabbia a vetri in uno zoo?
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L’Angolo della posta Da grande vorrei...
Caro Piccole Impronte, da grande vorrei saper progettare e costruire arti robotici per gli animali e per i bambini. Gli animali mi fanno una grande tenerezza, devono essere rispettati e protetti ma soprattutto aiutati. Daniele Arroub, 9 anni, Alessandria
Fermate il Palio!
Caro Piccole Impronte, vi vorrei chiedere una cosa. Faccio equitazione da circa un anno e amo moltissimo i cavalli e tutti gli animali. Mi ha molto colpito la notizia della morte di Periclea durante il Palio di Siena. Pensare ai cavalli che rischiano di morire durante quelle gare mi fa stare male. Quindi volevo chiedervi se potreste cercare di fermare il Palio di Siena e le manifestazioni simili. Vi ringrazio tantissimo, per me sarebbe una cosa fantastica!!! Da grande vorrei essere come voi e aiutarvi a salvare gli animali! Giulia Giorgetti, Bollate (Milano)
Un bel compleanno con il gatto felice! di Megi Kurti Santacroce sull’Arno (Pisa)
Un club molto importante
Caro Piccole Impronte, siamo un piccolo club di bambine che, con l’aiuto di volantini che abbiamo fatto, cerchiamo di migliorare il rapporto tra i cani e l’umano. Facciamo banchetti e con le offerte di soldi che ci danno si compra cibo per il canile di Villotta, distribuiamo ciotole di cibo per il paese e consegniamo volantini. Speriamo di avere la vostra approvazione. Club Amici Animali, Villotta di Chions (Pordenone) 28 | P
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Un vero libro tutto disegnato da Claudia Capuano
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Il mio libro degli animali
Non dovete fare pellicce di animali o giacche, sciarponi o altre cose. Vi piacerebbe di esser voi gli animali che uccidete? E anche gli animali che cucinate e mangiate, anche loro sono esseri viventi come voi, è come se mangiate il vostro stesso corpo. E poi al circo fate molto male agli animali, quasi li fate morire. E se era la mamma di un piccolo o era il figlio cresciuto o il marito che non poteva vedere la sua famiglia, e se succedeva lo stesso a voi eravate contenti? Gli animali sono tutti buoni ma visto che sanno che tutti gli uomini gli sparano allora si inferociscono. Solo grazie agli uomini che mettono questo cartello gli altri uomini non sparano agli animali. È giusto secondo voi? Secondo me no. E perché abbandonate gli animali domestici? Anche loro sono affezionati a voi, no?
Claudia Capuano, 7 anni, Galamero (Alessandria)
Ciao Daniele, la tua idea di costruire arti artificiali è bellissima. Da grande potrai realizzarla, ma intanto non ti manca certo l’inventiva e la sensibilità per aiutare i nostri amici... anche adesso! Grazie Giulia per i complimenti... da sempre cerchiamo di salvare i cavalli dallo sfruttamento e, con le forze che abbiamo e che ci darete, continueremo a farlo (hai mai pensato però che nessun cavallo nasce con le briglie?). E che dire del Club di Villotta? Ragazze, siete fortissime! Avete non solo la nostra approvazione ma, ci scommetto, anche quella di tutti i lettori di Piccole Impronte!!! Infine, grazie a Claudia: le tue parole ci hanno commosso e il libretto che ci hai mandato, scritto e disegnato da te, è bellissimo. Continua così e... aspettiamo altri tuoi capolavori! P
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Con le ricette di Arianna Dall ’Occo
Ciao amici! Siete pronti per queste due prelibatezze? Un fantastico dolce che stupirà i vostri amici e degli sformatini perfetti per una festa. Dovrò subito nasconderli prima che Joe e Fil ci si avventino sopra!
Salame di cioccolato 1
Ingredienti ccolato 100 gr di cio fondente iole 80 gr di nocc i secchi 60 gr di fich cotti tipo 160 gr di bis “Digestive” servono e (più quelli ch one) zi ra o ec d la per a hero di cann 60 gr di zucc ua 30 ml di acq
Una variante
Puoi sostituire i biscotti polverizzati all’esterno con della farina di cocco.
Per la decorazione
Puoi avvolgere il salame con dello spago semplice o colorato.
Troverai tante altre gustose ricette su
www.cambiamenu.it
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Taglia grossolanamente i fichi e il cioccolato, mettili in un mixer e frullali fino a che non sono ben amalgamati; versa in una ciotola capiente. In un pentolino metti lo zucchero e l’acqua e fai bollire per qualche minuto. Versa nella ciotola con i fichi e il cioccolato, mescola bene e metti in congelatore 10 minuti a raffreddare. Aggiungi le nocciole e i biscotti spezzettati e mescola con un cucchiaio fino ad ottenere un impasto compatto. Versa su un foglio di carta di alluminio i biscotti per la decorazione tritati finemente (puoi tritarli nel mixer); con le mani umide prendi l’impasto e cerca di dargli una forma cilindrica, fallo rotolare sui biscotti per farli aderire, avvolgilo nella carta pressando bene e richiudi i bordi a caramella.
5 Fai riposare il salame di cioccolato in frigorifero per circa due ore, rimuovi la carta d’alluminio e prima di tagliarlo lascialo circa 20 minuti a temperatura ambiente.
Sformatini di riso 1 Prepara un sugo facendo cuocere in un tegame, per
Ingre d
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15 minuti, la passata di pomodoro con olio, aglio, sale e prezzemolo.
320 gr di riso per ris 100 gr otti di pise già les lli surg sati elati 100 gr d già les i lenticchie sate 300 gr d di pom i passata odoro pane g rattug iato q.b olio ex . traver gine d sale ’oliva prezze molo f resco
2 Cuoci il riso in acqua bollente salata, scolalo, condiscilo con qualche cucchiaio di sugo e tienilo da parte.
3 In una padella versa un filo d’olio, l’aglio, i piselli, le lenticchie, del prezzemolo e un po’ di sale e cuoci qualche minuto per insaporire.
4 Ungi leggermente con dell’olio degli stampini (vanno
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benissimo anche quelli in alluminio), fai aderire su tutti i bordi del pane grattugiato e metti all’interno un po’ di riso pressando bene; metti al centro un cucchiaio di lenticchie e piselli e, infine, ancora del riso. Pressa bene con un cucUna variante chiaio, metti alla fine un po’ di pane grattugiato e cuoci in Per renderli ancora forno preriscaldato a 180 °C per 20 minuti. più golosi, aggiungi all’interno della mozzarella vegetale Sformali su un piatto dopo averli fatti intiepidire un po’ e decorali con il sugo di pomodoro rimasto, prezzemolo fresco e olio d’oliva.
Arianna Dall’Occo Mamma di 2 bimbi, la cucina è la sua passione. Nel suo lavoro vuole dimostrare che è possibile preparare piatti sani e gustosi, senza procurare sofferenze agli animali. Vive con la gatta Bloom, ma per lei è da sempre “Miciuzza”. P
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Da non perdere Naso di cane
Il lupo vegetariano e i 7 capretti Libero riadattamento della favola dei Fratelli Grimm di Francesca Pirrone Terra Nuova Edizioni (collana Terra nuova dei piccoli) dai 3 ai 10 anni erano una volta sette capretti che furono mangiati da un lupo famelico... Conoscete la storia dei fratelli Grimm? Ma è proprio così che deve finire? Ecco una riscrittura di quella storia. Riuscirà mamma capra a convincere il lupo a mangiare verdura invece dei suoi piccoli?
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di Caterina Ferraresi Illustrato da Nora Moretti Einaudi Ragazzi (collana Storie e rime) da 9 anni ocky è un bel cane di pura razza mista, molto affezionato a Stefano, il suo migliore amico. Ma Stefano ormai è grande e non gli dedica più le attenzioni di una volta. Rocky si sente trascurato e decide di andarsene per un po’. Cammina, cammina... si ritrova in un bosco e lì scopre una nidiata di gattini che qualcuno ha abbandonato. Come tornare a casa e chiedere l’aiuto di Stefano? La strada è lunga...
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Il grande libro dei diritti animali a cura della LAV Edizioni Sonda dai 7 ai 12 anni eonardo, dieci anni, è un bambino come tanti. Ma un giorno scopre di avere una qualità straordinaria: è in grado di parlare con gli animali. Nemmeno il tempo di rendersene conto che rimane coinvolto nella rivoluzione degli animali. A lui toccherà il compito di tenere a freno il gruppo estremista LIBERISUBITO, capitanato dallo squalo bianco Ernesto e di farsi portavoce delle richieste di giustizia e libertà di tutti gli animali della Terra. Si può acquistare anche sul sito della LAV www.lav.it
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Nel prossimo numero Non solo pellicce! Gli animali vengono indossati in tanti modi: giubbotti, guanti, scarpe, borse, cinture... Di tutto, di più. E a volte le pellicce si nascondono dove meno te lo aspetti: massima attenzione quindi! Prova se le sai tutte e informati sul prossimo numero.
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Sai cos’è l’ecopelle? A Sembra pelle ma non ha origine animale B È vera pelle, da non confondersi con la finta pelle C È pelle di animali allevati biologicamente
Quali le alternative per vestirsi senza crudeltà? A Cupro e viscosa B Velluto e pile C Lorica e ciniglia
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Da dove vengono le piume di un piumino? A Vengono strappate a oche vive B Provengono da oche morte naturalmente C Sono raccolte nei boschi da volontari
Il coniglio è usato per fare pellicce? A No, perché viene considerato un animale da compagnia B Qualche volta sì, ma sarebbe vietato C Sì, purtroppo è uno degli animali più usati
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Il cuoio, cos’è? A Un tessuto sintetico B Il residuo della lavorazione della gomma C La pelle degli animali
SOLUZIONE: 1 B – 2 A – 3 C – 4 A B C – 5 C
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salviamo il lupo!
Martina
15 ottobre alle
ore 12,30 ·
n sono della legge no le te tu le al e zi ni, ma Gra o i boschi italia Viva i lupi vivi! d n la o p o rip o fa già stann e qualcuno lo più a rischio e li… er id cc u i nuovo c’è chi vuole d L illegalmente! vidi
menta - Condi
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