aprile 2016
i Ragazzi
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Traffico
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Come accog un caneopria vita nella pr Supplemento al n. 3 [153] di “Impronte” - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb - Roma
in questo numero 1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo
10 un Ricordo Arrivederci, cara Edel
2 Ultime notizie
11 Parlando con Ilaria Innocenti A proposito di traffico animale
4 Pelo e Contropelo Comprate un cane di razza L’unica razza è quella canina
12 Giochi Chi più, chi meno
6 Il Fumetto BatBilbo aiutaci tu!
13 Lav Story Lo spettro nella nebbia
8 Amico a distanza Una chance anche per George
21 Selfie mania Un selfie è per sempre 22 Il Fumetto Traffico
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26 Diversi ma Uguali Come accogliere un cane nella propria vita 28 L’Angolo della posta 30 Martina in cucina 32 Da non perdere 33 Il Quiz
PICCOLE IMPRONTE
STAMPA
AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 Iscr. ROC 2263 - 2001
CARTA Dalum
giacomo bottinelli
DIRETTRICE EDITORIALE ILARIA MARUCELLI
DIREZIONE E REDAZIONE
SEDE NAZIONALE LAV ONLUS Viale Regina Margherita, 177 00198 Roma
redazione
giacomo bottinelli, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, GANDALF, PRISCILLA
PROGETTO GRAFICO E Impaginazione
Pier Paolo Puxeddu+francesca vitale studio associato
HANNO COLLABORATO
Barbara Cantalino, Davide Ceccon, Arianna Dall’Occo, Federica Faiella, Ilaria Innocenti, Fabio Redaelli, Alessandro Telve, Mirko Zuccari
DISEGNO DI COPERTINA fabio Redaelli
Cyclus Print 100% carta riciclata
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DIRETTore RESPONSABILE
Arti Grafiche “LA MODERNA” Via Enrico Fermi, 13/17 ici 00012 Guidonia ar c Montecelio (RM)
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SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXIII n. 3 (153) aprile 2016
PACKAGING IN MATER-BI
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biodegradabile e compostabile
chiuso in tipografia
16 marzo 2016
QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO ALLA LAV ONLUS
GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro
VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS
c\c bancario n. 501112 Banca Popolare Etica Filiale di Roma - Via Rasella 14 00187 Roma ABI 05018 CAB 03200 CIN E
Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: info@lav.it
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Editoriale Gli amici non si comprano È
proprio vero, gli amici non si comprano. Puoi spendere l’intero deposito di Paperone e ancora non basta: un vero amico si guadagna solo con il cuore. Quando parliamo di quattro zampe il discorso sembra diverso: comprato o no, lui (o lei) ti amerà comunque. E poi la vendita di animali è del tutto legale, dov’è il problema? Ve lo dico io: ogni animale acquistato in negozio o in allevamento “ruba” il posto a un randagio che vive per strada o nelle gabbie di un canile (ed è così anche per i cuccioli che fai nascere in casa perché non hai sterilizzato i tuoi amici). E che non troverà mai un’adozione. Gli animali da salvare sono moltissimi e di tutte le specie: cani, gatti, conigli, piccoli roditori, tartarughe... Se la tua famiglia ha già comprato un animale, pazienza, certamente l’avrà fatto senza cattive intenzioni, perché non ci aveva riflettuto bene. L’importante è prendersi cura dell’amico che avete in casa, trattandolo nel migliore dei modi... Ma quando avrai la possibilità di ospitare un altro animale, non comprarlo, ADOTTALO! In questo numero troverai tutto quello che c’è da sapere per combattere gli abbandoni e il randagismo. Oltre a tanti utilissimi consigli per accogliere in casa il nuovo amico peloso. Buona lettura!
Ilaria Marucelli
professione: giornalista cibo preferito: fette di pane abbrustolite con cavolo nero e fagioli cosa non sopporta: la mancanza di buonsenso cosa vuole fare da grande: tornare bambina hobby: cinema e fotografia letture preferite: poesie
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Ultime notizie Italiani sempre più animalisti om hii | fotolia.c © Max Topc
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li italiani stanno sempre più dalla parte degli animali! Lo conferma il Rapporto Eurispes 2016, che rileva come la maggior parte dei nostri connazionali sia contraria a uccisioni e maltrattamenti; aumentano quelli che si oppongono al circo e agli zoo e che chiedono il libero accesso degli animali nei luoghi pubblici. La dieta degli italiani è sempre più verde: negli ultimi dodici mesi un milione e mezzo di persone è passata a una alimentazione vegetariana, scelta ormai dall’8% degli italiani! Il futuro insomma è dalla parte degli animali, continuiamo così...
Mucca in fuga a New York
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aura, traffico impazzito e la Polizia alla caccia del fuggitivo per le strade di New York. No, non si trattava di un pericoloso criminale, ma solo di Freddie, una pacifica mucca di un anno scappata dal camion che la trasportava al macello. Dopo l’inseguimento, sotto l’occhio attento degli smartphone dei tanti passanti, l’animale è stato catturato. Il proprietario avrebbe voluto portarla al mattatoio (la carne era già prenotata), ma dietro l’insistenza dei tanti presenti ha deciso di restituirle la vita e la libertà. Freddie ha felicemente trovato casa in un rifugio per animali, dove parteciperà ad attività educative per bambini, fino alla vecchiaia. Buona vita!
Un raggio di sole per i cani afghani
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Afghanistan i cani non se la passano bene, anzi. Quando non vengono sfruttati in crudeli combattimenti, li si vede scorrazzare tra i rifiuti, magri e spesso malati di rabbia. Il rispetto per gli animali è difficile da trasmettere in un paese povero e insicuro, dove anche i diritti delle persone sembrano all’ultimo posto. Eppure un raggio di sole risplende anche sui cani afghani. Pen Farthing, un ex soldato inglese che ha combattuto in Afghanistan per due anni, ha scelto di creare, insieme alla moglie, la prima clinica per animali, dove ospita 40 gatti e 80 cani. E gli animali che arrivano in clinica, malati di rabbia, vittime delle mine, degli incidenti stradali o dei terribili combattimenti, trovano cure, amore e rispetto... e la possibilità di trovare un’adozione. 2 | P
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Clandestini d’appartamento
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ono 579 specie di animali appartenenti a 304 differenti famiglie... e vivono tutti nelle nostre case! Lo rileva il primo censimento, condotto negli Stati Uniti, dei piccoli clandestini che si nascondono tra le mura domestiche: oltre ai più comuni ragni e mosche, anche formiche, pidocchi dei libri, acari, scolopendre, pesciolini d’argento, millepiedi, scarafaggi e molti altri. Non tutti questi animaletti vivono ogni giorno in casa nostra... talvolta ci capitano per caso e vi rimangono poche ore. In ogni caso non danno nessun fastidio e spesso nemmeno ci accorgiamo della loro presenza. Che dire allora di questi nostri inquilini, piccoli testimoni della biodiversità: benvenuti!
Buon appetito con la mensa vegana
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inalmente a Bologna i bambini possono mangiare vegano anche a scuola! Un’importante conquista che riconosce la libertà di scelta e non solo. Il Comune sottolinea infatti che il consumo di carne aumenta il rischio di molte malattie e che negli allevamenti c’è un utilizzo sempre maggiore di antibiotici e di altri farmaci. Solo una piccola stonatura: per fare questa scelta ci sarà bisogno della firma del medico. Perché... visto che è una dieta molto più sana? In ogni caso, buon appetito ai bambini bolognesi.
Il fallimento dei test sugli animali
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test sugli animali, oltre che crudeli, sono inutili. Noi lo diciamo da sempre (nell’immagine, l’ultima campagna LAV contro la sperimentazione animale), ma ora lo conferma uno studio dell’Istituto Nazionale per la salute degli Stati Uniti: per valutare gli effetti tossici delle sostanze non servono gli animali, sono molto più precisi i modelli in vitro. La vivisezione è un totale fallimento (circa il 92% degli esperimenti danno risultati sbagliati) e ha permesso di immettere sul mercato centinaia di migliaia di sostanze tossiche; invece i metodi di ricerca senza animali sono la scienza del futuro: affidabili e senza sofferenza per i nostri amici. P
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Pelo In Italia ci sono sette milioni di cani e, negli ultimi anni, il rispetto per i nostri compagni quattrozampe è aumentato. Gli amici dei cani si dividono tra chi preferisce quelli cosiddetti “di razza” e chi privilegia, invece, i “bastardini”.
Comprate un cane di razza Cosa sono qualche centinaio di euro per un concentrato di simpatia ricoperto di pelo? Nulla! Dei cani meticci invece non sappiamo niente...
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cco il mio consiglio gratis: compratevi un cane! Un amico peloso regala la felicità: ti fa ridere e divertire, emozionare, ma anche correre e arrabbiare... Qualunque cosa ti accada, con un cane non sarai mai solo e la tua vita sarà più bella. Chi non ha mai avuto un cane, non ha veramente vissuto! Una sola avvertenza: evitate quei poveri cuccioli che vengono dall’Est, stremati dal viaggio, spesso malati e non vaccinati. Andate invece in un allevamento serio, dove si può essere sicuri della salute e del carattere dell’animale, e si conoscono genitori, nonni e bisnonni! E mi raccomando, scegliete una razza adatta a voi. Se in famiglia ci sono bambini, che c’è di meglio di un labrador o di un golden retriever? Sono intelligenti, buonissimi, allegri e non si stancano mai di giocare. Cosa sono qualche centinaio di euro per un concentrato di simpatia ricoperto di pelo? Nulla! Dei cani meticci invece non sappiamo niente: la provenienza, il carattere, la capacità di relazione. Un bastardino può abbaiare troppo, diventare aggressivo, non sopportare i bambini, attaccare gli altri cani... E invece che un grande regalo diventa un grande problema. E poi i cani hanno un unico difetto: vivono meno di noi. Quando il mio Bill morirà, comprerò un cucciolo della stessa razza, dallo stesso allevamento, e sarà come avere lo stesso cane per tutta la vita.
Contropelo L’allevamento dei cani di razza, oltre a incrementare il numero dei randagi, fa apparire normale far nascere e vendere gli animali. I nostri personaggi ci danno la loro opinione, ma noi crediamo di sapere come la pensi tu. O no?
L’unica razza è quella canina T
utti i cani sono meravigliosi, siano meticci o di razza. Ma continuare a selezionare le razze canine, per vendere cuccioli a caro prezzo, è un’assurdità che spero finisca presto. Per tanti motivi. Primo: la natura è la migliore allevatrice del mondo! I meticci, nati da incroci casuali, sono animali più sani, resistenti e intelligenti. Fare accoppiare gli animali della stessa razza, alla lunga, crea problemi di salute e non permette l’evoluzione della specie. Non c’è nessun motivo per farlo, tranne quello economico naturalmente! Secondo: ogni singolo cane ha una sua personalità, un suo carattere, le sue attitudini, non c’entra la razza. È un’illusione pensare che tutti i labrador siano uguali. Sarebbe come voler scegliere, per il proprio figlio, il colore dei capelli e degli occhi, il carattere, i gusti! Insomma non bisogna essere razzisti, né con gli esseri umani, né con i cani. Terzo: ci sono randagi, di tutti i tipi (anche di razza), purtroppo. Possiamo trovarne tantissimi adatti a noi. E salvare così un cane da una triste vita in gabbia: perché comprare un cucciolo fatto nascere apposta per essere venduto? Ogni cane comprato impedisce a un suo sfortunato compagno di essere salvato. Insomma, andate al canile e prendete un randagio! Non c’è razza che tenga, l’unica razza è quella canina.
Ogni cane comprato impedisce a un suo sfortunato compagno di essere salvato. Insomma, andate al canile e prendete un randagio!
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Amico a distanza Una chance anche per George Una vita al canile, rinchiuso in gabbia senza mai uscire. Una storia molto triste quella di George, un cagnolone di dieci anni. Ma adesso ha una possibilità per dimenticare tutto e ricominciare una nuova vita.
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utti dicevano che George era aggressivo e pericoloso, perché ringhiava e si scagliava violentemente contro le grate del box. La verità era un’altra. George soffriva moltissimo per un dolore all’orecchio, ma nessuno se n’era accorto: era solo un cane aggressivo da tenere rinchiuso. Poi è arrivato Mirko, un educatore cinofilo molto coraggioso. Ha capito che George non era cattivo ma tanto spaventato e sofferente; è entrato nel suo box e gli ha detto: «stai tranquillo, adesso ti porto via da qui». George si è fidato e adesso è al sicuro, in una struttura protetta, coccolato e circondato da tanti amici. Ancora non si fida tanto degli umani, ma noi gli dimostreremo che può farlo. E finché non sarà pronto ad affrontare il mondo esterno, ci occuperemo noi di lui, con amore e attenzione. Vuoi aiutarci ad aiutarlo? Adottalo a distanza!
Da oggi puoi adottare il tuo nuovo amico direttamente sul Web. Fatti aiutare da un adulto e cerca su
adozioneadistanza.lav.it
la pagina dedicata alle adozioni junior!
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Ciao, cagnolone bello!
Se decidi di adottare a distanza George o uno degli altri animali che trovi nel bollettino al centro della rivista, riceverai un attestato personalizzato (come quello che vedi nella pagina accanto) in ricordo del bel gesto che hai voluto fare!
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un Ricordo Arrivederci, cara Edel
E pre presente agli appuntamenti LAV. Nella vita era l’amica del nostro ra meravigliosa Edel. Dolce e riservata, una compagna di viaggio sem-
Gino Civita. Insieme vivevano a Napoli. Proprio mentre la primavera stava per sbocciare, Edel ci ha lasciati. Tutti noi l’abbiamo vista per l’ultima volta al Comitato Nazionale della LAV di febbraio; perché Edel c’era sempre... ai Congressi, alla LAVacanza, alle manifestazioni... Tutti l’abbiamo accarezzata, coccolata e amata nel tempo che intanto trascorreva.
Oggi Edel non c’è più. A quattordici anni, vissuti felicemente con Gino, ha deciso di attraversare quello che qualcuno chiama “il ponte dell’arcobaleno”. Edel era stupenda con i bambini, con la sua pazienza e la sua delicatezza. A volte accompagnava Gino negli incontri in classe. Una pagina però non può bastare per descrivere chi eri, cara Edel. La nostra penna non può raccontare davvero, con tutte le sfumature che meriteresti, la meraviglia del tuo carattere e quanto ci hai conquistato il cuore. Il giorno in cui te ne sei andata è stato doloroso per tutti. Soprattutto per il tuo amico umano Gino, che sempre ti ha curata e protetta, mettendoti al centro della sua vita e dei suoi pensieri. A lui va il più grande e forte abbraccio che si possa. E a te, Edel, l’augurio che tu corra felice, di nuovo cucciola, in qualche luogo lontano da ogni sofferenza. La redazione di Piccole Impronte
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Parlando con Ilaria Innocenti A proposito di traffico animale Ilaria, responsabile LAV cani e gatti, ci racconta che cosa spesso si nasconde dietro l’acquisto di un cucciolo.
Di che tipo di traffico parliamo?
Di un traffico crudele e fuorilegge che coinvolge migliaia di cuccioli di cane e gatto ogni anno. I piccoli, strappati alle loro madri anche a soli 30-40 giorni, provengono dai paesi dell’Est europeo e sono venduti in Italia, Spagna, Belgio... A volte viaggiano senza documenti e microchip, altre volte con documenti falsi.
Come sono i viaggi?
Spesso sono drammatici. Un viaggio può durare anche 40 ore, in condizioni terribili: talvolta viaggiano rinchiusi nei bagagliai delle auto. Purtroppo la metà dei cuccioli muore in viaggio o poco tempo dopo l’arrivo.
Cosa ha fatto la LAV?
Nel 2008 ha lanciato la campagna “Rompiamo le scatole ai trafficanti di cuccioli”, grazie alla quale abbiamo ottenuto una legge che punisce i trafficanti. Ci sono state anche molte condanne e noi seguiamo i processi più importanti. Abbiamo anche collaborato alla stesura di un manuale per tutti coloro – Forze di Polizia e veterinari – che devono effettuare i controlli su questi cuccioli. E poi cerchiamo di informare le persone su questo vergognoso traffico.
Come si può combattere?
Non comprando mai un animale, ma scegliendo sempre l’adozione. In questo modo, oltre a fermare il traffico dei cuccioli, si offre una casa a un animale abbandonato e si combatte in questo modo il randagismo.
Parlaci del tuo libro
Si chiama La fabbrica dei cuccioli e l’ho scritto insieme alla giornalista Macri Puricelli. Volevo far conoscere la sofferenza dei cuccioli coinvolti in questo traffico e quella delle loro mamme, sfruttate fino all’ultima gravidanza e private delle cure di cui ogni cane ha bisogno. P
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Giochi Chi più, chi meno Nei sei gruppi, c’è un animale che compare sempre e uno, invece, che compare una sola volta. Sai dire di quali animali si tratta?
SOLUZIONE: sempre il maiale; una volta il cane Bilbo 12 | P
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Lo spettro nella nebbia di
Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di Barbara Cantalino
N se) un’oscura presenza turbava il sonno degli abitanti. Era qualcu-
elle notti di Rocca Sganghera (e non solo in quelle buie e tempesto-
no che aveva lo strano aspetto di un animale pacifico. Tutti coloro che lo incontravano lo descrivevano come un agnello. L’ombra scivolava nelle camere dei dormienti e si fermava a osservarli, come se attendesse una risposta che mai arrivava, fino a dissolversi in una sottile nebbia chiara. Per questo lo chiamavano “lo spettro della nebbia”. Nessuno sapeva che cosa desiderasse il fantasma. Ma tutti o quasi lo avevano visto, al limite tra il sonno e la veglia, quando la materia di cui son fatti i sogni si confonde con la realtà. «È un agnello, senza dubbio» disse il signor Cerboni che lo aveva incontrato nel suo bagno una sera d’estate. «Io credo piuttosto che sia una pecora» ribatté Rebecca, l’edicolante. «Ha mangiato le mie carote e solo le pecore lo fanno. Non gli agnelli».
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Le apparizioni si ripetevano e il fenomeno era particolarmente inquietante. Una volta il commendator Bacchetti era fuggito da casa in mutande gridando che lo spettro avanzava verso di lui a passi lenti in modo minaccioso. E il vicino di casa, tale Giuseppe Falsetti, meccanico del paese, che era entrato in casa del Bacchetti ridendo e dicendo che a lui i fantasmi non facevano paura, ne era uscito poco dopo pallido come la luna d’agosto e non aveva più proferito parola per una settimana, rimanendo chiuso in officina per giorni in una vecchia Volkswagen da riparare. Don Gerardo, il parroco di Rocca Sganghera, aveva praticato un paio di inutili esorcismi con formule incomprensibili in latino. Tutto inutile. Fu solo l’anziana Elvira che capì qualcosa e si presentò al negozio del macellaio Umberto: «Mi ha detto la maestra Ludmilla che lo spettro è legato a questo posto, alla sua macelleria...». Umberto alzò la mannaia con la quale stava per decapitare un pollo e guardò perplesso la vecchia Elvira: «Signora, capisco che lei è vegetariana da quando era bambina, ma se la sua è una famiglia di gente eccentrica non può mica mettersi ad accusare me!». Elvira uscì con un sorriso enigmatico.
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Amici animali
© makis7 | Fotolia.com
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* Il rapporto tra l’uomo e il cane è molto antico. Una volta il cane
era un lupo. Poi, migliaia di anni fa, uomo e lupo si sono incontrati. Avvicinandosi agli umani, il lupo ha perso alcune caratteristiche proprie dell’animale selvatico. Oggi diciamo che è un animale “domestico” poiché può vivere e abitare con gli esseri umani. * Vive quasi in tutto il mondo e ha caratteristiche molto varie, per esempio il peso: alcuni cani pesano 800 grammi, altri possono arrivare a un quintale. Ha un fiuto eccezionale: dove un uomo riesce ad avvertire due o tre odori, lui può sentirne moltissimi altri differenti! * Il cane è un animale molto sensibile. Quando vogliamo fare amicizia con lui, invitiamolo ad avvicinarci con la mano tesa verso il basso e il palmo rivolto verso l’alto; se il cane non si avvicina subito, diamogli un po’ di tempo perché acquisisca sicurezza. * Per capire il suo stato d’animo, osserva la coda. Se è molto alta, il cane è un po’ preoccupato; se la coda è in linea con la schiena è meglio non avvicinarsi a lui; se la coda è bassa e rilassata è sereno nel vederci; se, infine, la coda è nascosta tra le zampe è impaurito. Quando è sdraiato nella propria cuccia, quando sta dormendo o quando è intento a mangiare, non disturbiamolo. * Il fegato canino non ha gli enzimi necessari a metabolizzare la teobromina, una sostanza contenuta nel cacao. La cioccolata è dunque un alimento pericoloso, vietatissimo per lui, e lo sono anche i dolci e i cibi piccanti.
I numeri del caine
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Š Roman Gorielov | Fotolia.com
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Amici animali Il cane
Lo sapevi
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* L’abbandono degli animali è un reato punito con l’arresto fino a un anno o con una multa fino a 10mila euro. Eppure ogni anno in Italia sono abbandonati 50mila cani (e 80mila gatti) che rischiano di morire in incidenti stradali (oltre che provocarli), per fame, malattie oppure a causa di maltrattamenti. *
Il numero più alto di animali abbandonati si registra in estate, ma le vacanze non sono l’unica causa di questo atto crudele e vigliacco: oltre il 30% dei cani viene abbandonato dopo l’apertura della caccia, quando l’animale non si dimostra bravo a cacciare!
* Sono più di mezzo milione i cani randagi vaganti sul territorio (in particolare nel Sud Italia), in cerca di cibo, di un riparo e di una carezza. * Non va meglio ai cani in canile, soprattutto quando sono detenuti in certi canili privati che li accolgono solo per motivi economici. Ammassati in gabbie strette, questi cani devono solo fare numero e sopravvivere (non vivere!) il più a lungo possibile, per incassare i contributi che vanno da 2 a 7 euro al giorno per animale. * Da alcune leggi regionali è prevista la figura del cane libero. Il trovatello viene sterilizzato e reinserito, con il microchip, nel luogo di provenienza, affidato alle cure di un tutore, garantendogli così una vita libera e dignitosa.
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Da quella sera le apparizioni spettrali si moltiplicarono. Non solo l’agnello, ma tacchini, galline, conigli, vitelli ed anche astici con le chele legate che emettevano strani suoni stridenti. Questi ultimi apparvero in più di un lavandino o vasca da bagno, per dissolversi poi appena si cercava di prenderli. «È un’invasione di fantasmi!» gridò il sindaco di Rocca Sganghera, avvocato Palmiro Buzzacchi, dal terrazzino del palazzo comunale di fronte ai cittadini spaventati. «E come pensa di farla smettere?» replicò dalla piazza affollata la signora Elvira, spalleggiata dalla maestra Ludmilla. Il giorno dopo tutta la Giunta comunale andò a parlare con il macellaio Umberto. «Senta, – gli disse il sindaco Buzzacchi – credo che la popolazione sia arrivata al limite... Abbiamo riflettuto anche con don Gerardo. Pensiamo che la soluzione migliore sia che lei cambi attività». «E che cosa dovrei fare? Vendere verdure?» esclamò Umberto. «In pratica… sì! Verdure!» rispose il sindaco. La Giunta comunale garantì a Umberto un locale gratuito dove svolgere la sua nuova attività. I contadini del luogo gli fornirono i broccoli e le patate migliori. Fu fatto venire anche uno chef esperto in cucina vegetale per spiegare alla gente quanto fosse appetitosa. P
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«In effetti ho sempre sottovalutato rape e carciofi» ammise l’ex macellaio Umberto. Don Gerardo benedisse il nuovo negozio alla presenza di un fitto nugolo di abitanti di Rocca Sganghera. In disparte, la maestra Ludmilla e la vecchia Elvira sorridevano. Erano le uniche a poter vedere la lunga processione di creature (maiali, mucche, faraone e tanti altri) che erano venute a celebrare l’inaugurazione. Insieme a loro c’era l’agnello fantasma che aveva dato inizio alla storia. E magari aveva dato anche inizio a un cambiamento che prima che dal piatto passava per l’anima degli abitanti di Rocca Sganghera. Fu una bellissima cerimonia che terminò in una grande cena con lasagne alle melanzane, polpettoni di lenticchie, sformati di cavolfiore. Tutti furono felici. Soprattutto quelli che non finirono nei piatti dei commensali. E da quel giorno i fantasmi la smisero di infestare Rocca Sganghera.
Giacomo Bottinelli, 44 anni, vive a Grosseto ed è uno dei responsabili del Settore Educazione LAV. Ama molto la letteratura di fantasia e da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.
Barbara Cantalino vive a Trieste e sin da piccola ama disegnare, inventare, creare. Il suo primo disegno è stato un gatto in un campo di papaveri e da lì in poi non ha più smesso di usare i colori. È amica di tutti gli animali e della natura. Cerca sempre la bellezza in tutte le cose e quando non la trova, la crea.
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Selfie mania Quante volte vi è venuta voglia di scattarvi una foto con il vostro amico a quattro zampe, per mostrare a tutto il mondo quanto è meraviglioso? Questa è la rubrica giusta. Si chiama “Selfie mania”... ma anche se non sono selfie va bene lo stesso!
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FOTO 1 Francesco Beligni di Pisa, con il gatto Oscar FOTO 2 Elisa Beligni di Pisa, con la gatta Bastet
3 FOTO 3 Il piccolo Marco Fornari di Sasso Marconi (Bologna) dorme con il suo gatto Cesare: uno spettacolo!
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a cura di Mirko Zuccari, educatore cinofilo LAV
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Benvenuto, amico!
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Quando si accoglie un cane nella propria vita è importante presentare il nuovo ambiente e i componenti della famiglia nel modo giusto. Non dobbiamo avere fretta di mostrarlo ai nostri amici, di farlo giocare da subito con noi o con altri cani o di insegnargli, sin dal primo giorno, tutte le regole della casa.
Procedere con calma Il cane non sa che è arrivato nella sua nuova casa e non sa che sarai parte della sua famiglia per sempre. Dovrai dargli il tempo di conoscere i nuovi odori grazie ai quali imparerà a conoscerti e a conoscere l’ambiente. Parlagli con un tono di voce calmo e basso e aspetta che sia lui ad avvicinarsi; quando accadrà, accarezzalo in modo delicato e lento. Le carezze sono gesti preziosi e possono essere usate per tranquillizzarlo o per rendere più forte il vostro legame.
La cuccia non deve mai mancare. È un luogo dove stare tranquilli, riposare indisturbati e aspettare il tuo ritorno dalla scuola. La cuccia può essere un grande cuscino, una coperta adagiata sul pavimento o una comoda brandina.
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Una comoda cuccia
Il gioco Il gioco è un importante strumento di crescita per i cuccioli e di fiducia per i cani adulti. Solo dopo alcuni giorni dal suo arrivo potrai cominciare a giocare con lui in casa e poi durante le passeggiate, con due palline o uno straccetto che coinvolga entrambi, per costruire il rapporto tra voi due.
Da solo mi annoio! Prima o poi dovrai lasciare il tuo amico a casa da solo. E sarà normale all’inizio trovare un mobile rosicchiato o una pantofola smangiucchiata al tuo rientro: anche tu inganni il tempo giocando ai videogiochi o leggendo un fumetto... Per limitare i danni è utile abituare il cane a stare da solo piano piano, pochi minuti per volta e poi per periodi sempre più lunghi. Non lasciare in giro cibo (ma fagli avere sempre a disposizione una ciotola d’acqua fresca) e controlla che non ci siano oggetti pericolosi o fili elettrici a vista che potrebbero attirare la sua attenzione. Quando il cane si sarà ambientato, per lui non sarà più un problema rimanere solo e saprà aspettare tranquillo il rientro a casa degli altri membri della famiglia. 26 | P
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Attenzione ai bisognini Se un cane non è abituato a vivere in appartamento, non possiamo pretendere che impari subito a non sporcare. I bisognini vengono fatti in casa per diversi motivi: per uno stimolo improvviso, per insicurezza o perché non si è ancora abituato a farli fuori. In quest’ultimo caso, cerca di garantire al tuo amico più passeggiate al giorno alla stessa ora e premialo con una carezza quando sporcherà fuori. Se è cucciolo, potrà capitare che al tuo rientro a casa, facendoti le feste, faccia pipì in giro; mi raccomando, non sgridarlo, è talmente felice di vederti da non riuscire a controllarsi.
L’ora della pappa Se il tuo cane sta mangiando, non mettere mai le mani nella ciotola. Lascialo sereno a terminare la sua pappa; solo quando avrà finito, puoi portare via la ciotola. Mentre la famiglia è a tavola, evita di dargli bocconcini anche se ha lo sguardo implorante: è una buona regola che eviterà brutti mal di pancia. Nessun problema a dargli qualche biscottino durante il giorno, ma senza esagerare!
Le passeggiate Finché non c’è fiducia o non siete in una zona recintata non liberarlo, per non rischiare una fuga pericolosa per la sua vita. Utilizza un guinzaglio lungo e aspetta di conoscere meglio il tuo nuovo amico. Fagli mettere subito il microchip e non dimenticarti una medaglietta al collare con il vostro numero di telefono. Queste semplici ma fondamentali azioni, se dovesse perdersi, ti aiuteranno a ritrovarlo.
Pulizia e salute La pulizia delle orecchie, dei denti, delle zampe, degli occhi e del pelo sono gesti di attenzione necessari. È probabile che lui non voglia star fermo e preferisca giocare: in questo caso dovrai impegnarti un po’ di più per portare a termine queste piccole operazioni. È poi molto importante scegliere un veterinario di fiducia al quale porterai il tuo cane per i controlli periodici. Sarà lui a dirti tutto quello che c’è da fare per la salute del tuo nuovo amico. P
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L’Angolo della posta Proteggiamoli tutti
Caro Piccole Impronte, io amo gli animali. Sono esseri viventi come gli uomini, per questo si devono rispettare e proteggere. Ma nel mondo ci sono persone che non pensano che abbiamo bisogno di loro, come i cacciatori che li uccidono come se fosse un hobby divertente. Per fortuna ci sono molte specie protette, anche qui a Roseto c’è l’osservatorio per la protezione del lupo. Ma li dobbiamo proteggere tutti, non solo quelli in via d’estinzione. Amiamo gli animali e il mondo ci sorriderà. Ciao. Carmen Di Franco, 9 anni, Roseto Valfortore (Foggia)
Il mio Bottone
Caro Piccole Impronte, amo molto i cani, i miei e tanti altri che conosco, e ho avuto la fortuna di incontrare un cane che ho chiamato Bottone. L’ho chiamato così perché ha un ombelico strano sulla pancia: dovreste vederlo, sembra proprio un bottone! Ma non è l’unica cosa buffa, è un cane fuori di testa. Non corre, salta. Sorride con i suoi occhi luminosi e la bocca semichiusa, mentre ti guarda. Ma la cosa più buffa è il suo rapporto con il cibo. Ama i biscotti, ma lanciati, così li deve rincorrere o li può nascondere. Amo il mio dolcissimo, matto cagnetto. Ludovica Pucci, 12 anni, Torino
Bellezze sottomarine di Nicola Carrucola, Grosseto
Non lo posso vedere
Caro Piccole Impronte, c’è una cosa che non posso vedere ed è il guinzaglio che stringe in gola e non fa respirare. Per fortuna adesso hanno inventato un guinzaglio che non dà fastidio ed è quello che si mette sul torace e si infila dalle zampe! Cosa ne pensi?
No alla vivisezione! di Annalisa Bonifacio, Pachino (Siracusa)
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Simone Coretti, 10 anni, Milano I
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Non è una “cosa pelosa”
Caro Piccole Impronte, a qualcuno sembra strano ma anche gli animali hanno i propri diritti simili a quelli dell’uomo; diritti che li tutelano e li proteggono da umani che per una vacanza abbandonano il proprio quattrozampe sulla superstrada, in balia di auto che per nulla al mondo si fermerebbero per far passare una vecchietta, figuriamoci un cane impaurito! Ci sono persone poi che lasciano i propri cani fuori di casa senza neanche una cuccia dove ripararsi dalla pioggia e dal freddo, per paura dei peli che potrebbero lasciare sul divano. Conosco ragazzi che trattano il loro cane come una “cosa pelosa” che però può servire per “fare il fighetto” con l’amico impertinente. E questi non li reggo!!!
I diritti degli animali scritti dalla classe IV della Scuola primaria Tommaso Valenti di Trevi (Perugia) che, con la propria insegnante Vincenza Spaziani, ha aderito al progetto della LAV “Amici animali”. Complimenti!
Orazio Rosato, 11 anni, Locorotondo (Bari)
Ciao Carmen, grazie per la tua bellissima frase, che è un eccezionale slogan animalista: Amiamo gli animali e il mondo ci sorriderà. Geniale! Caro Orazio, hai ragione da vendere. Per molti gli animali non sono esseri sensibili, ma una “cosa pelosa”! Non vedere tutto nero però: ci sono tantissime persone che trattano i cani con amore e rispetto. Ciao a Bottone e alla sua amica umana Ludovica: siete una coppia divertente e affiatata, dolcissima e inseparabile. Caro Simone hai ragione, il miglior collare per i nostri amici è quello a pettorina! Ciao e grazie per la segnalazione! P
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Con le ricette di Arianna Dall ’Occo
Salve ragazzi! Eccomi con altre due ricette facili e divertenti, da leccarsi le vibrisse. Joe e Fil hanno spazzolato tutto come due aspirapolvere e Martina si è divertita un sacco a cucinarle. Che aspettate... buone padelle a tutti!
Tagliatelle dolci alle fragole 1
Ingredienti telle: Per le taglia na 0 (zero) 180 g di fari o di mais 20 g di amid e di soia 360 ml di latt lia alla vanig le 1 pizzico di sa zucchero i d io 1 cucchia di canna di curcuma 1 cucchiaino i di olio di sem 1 cucchiaino ra per la cottu
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Per la salsa: di fragole 1 vaschetta i zucchero 1 cucchiaio d a di cann o farina di cocc re ra o ec d er p
Tocco finale
Setaccia in una ciotola la farina con l’amido di mais, poi unisci il sale, lo zucchero e la curcuma; aggiungi il latte poco per volta mescolando con una frusta fino a ottenere una pastella liscia e senza grumi. Ungi una padella antiaderente con il cucchiaino d’olio aiutandoti con un tovagliolo, mettila sul fuoco e falla riscaldare molto bene. Versa 4/5 cucchiai di pastella, muovendo la padella e aiutandoti con il cucchiaio per distribuire l’impasto su tutto il fondo, formando un disco. Lasciala cuocere un paio di minuti, fino a che non sarà dorata e si staccherà facilmente, poi girala e cuoci ancora un minuto. Continua così fino a terminare tutta la pastella. Arrotola le crespelle ottenute e tagliale per ricavarne dei rotolini che, una volta aperti, sembreranno proprio delle tagliatelle; quindi distribuiscile nei piatti da portata. Metti in una tazza le fragole con il cucchiaio di zucchero e frulla per pochi istanti con un frullatore a immersione. Versa questa salsa sulle tagliatelle e aggiungi una bella spolverata di farina di cocco.
Puoi decorare il tuo piatto con delle fragole che avrai tenuto da parte. Troverai tante altre gustose ricette su
www.cambiamenu.it
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Muffin salati con mais e würstel veg
Ingre d
per 7/8
Preparare questi muffin è semplicissimo perché basterà mescolare gli ingredienti secchi a quelli liquidi. E non dimenticate di procurarvi dei pirottini di carta forno!
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muffin
150 g d i farina 0 (zero 50 g d ) i farina integr 150 ml ale di latte natura le o po vegetale co zuc 50 ml cherat di o o 1 pizzic lio di semi di mais o di sa le 1 cucch di lievit iaino abbond o in po a lvere nte 1 cucch iaio di lie 2 cucc hiaini d vito in scagli e i curcum 5 cucc a hiai di m a 1 würs is in sc tel veg atola etale g olio d’o rande liva
1 In una ciotola setaccia le farine insieme al lievito, quindi
aggiungi il sale, il lievito in scaglie e la curcuma. In una tazza versa il latte e l’olio, mescola, poi uniscili alle farine, mescolando con un cucchiaio di legno fino a che tutti gli ingredienti non saranno perfettamente amalgamati.
2 Aggiungi a questo impasto il mais che avrai scolato, lavato e asciugato e il würstel vegetale tagliato a pezzi piccoli mescolando bene per distribuirli in tutto l’impasto.
3 Sistema i pirottini di carta forno in una teglia con formine
per muffin (in questo modo in cottura la carta non si allargherà e manterrà la sua forma) e metti in ognuno due cucchiai di impasto. Cuoci i tuoi muffin in forno preriscaldato a 180 °C per circa 25 minuti, fino a che non saranno belli gonfi e dorati in superficie.
Arianna Dall’Occo Mamma di 2 bimbi, la cucina è la sua passione. Nel suo lavoro vuole dimostrare che è possibile preparare piatti sani e gustosi, senza procurare sofferenze agli animali. Vive con la gatta Bloom, ma per lei è da sempre “Miciuzza”.
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Da non perdere La storia vera del cane Italo Tutte le vite sono straordinarie e quelle dei cani non fanno eccezione. Italo è stato così importante per il suo paese, Scicli in Sicilia, che è stato realizzato un film per raccontare la sua incredibile storia.
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uando nel 2009 arrivò in paese, chissà da dove, molti avevano paura dei randagi ma lui seppe conquistare tutti. Si sistemò nel centro storico, nella zona a traffico limitato, dove inseguiva abbaiando le auto. Cominciò a frequentare la chiesa, facendo arrabbiare il parroco che mise fuori un cartello con su scritto: “È vietato ai cani entrare”. Ma Italo andava a messa ugualmente: matrimoni, battesimi, comunioni... Dopo qualche tempo imparò i tour delle visite guidate e precedeva i turisti per fargli strada. Andava all’uscita delle scuole a salutare i ragazzi. In occasione del funerale di un giovane, morto in un incidente stradale, fece la veglia davanti alla chiesa e il giorno dopo, tra lo stupore di tutti, aprì il corteo funebre davanti alla bara. Fece la sua apparizione anche nel presepe del paese, accanto al bue e all’asinello, con una statuetta che lo raffigurava. Tanto si è fatto ben volere che il sindaco gli mise una cuccia accanto all’entrata del suo ufficio (che è proprio quello del commissario Montalbano nella serie televisiva!) e lo ha riconosciuto con un microchip a suo nome nell’anagrafe canina. Quando è venuto a mancare, il 31 gennaio 2011, ha lasciato un vuoto in tutto il paese. Ma è sempre vivo nella memoria di tutti gli sciclesi.
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Il Quiz Eccoti arrivato alla fine di questo numero. Ti è piaciuto? Ne sai di più sui cani e sul randagismo? Mettiti alla prova e rispondi a queste domande, ma attento: solo i veri esperti riusciranno a indovinarle tutte!
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Perché è necessario far mettere il microchip al proprio cane? A Per iscriverlo all’anagrafe canina e ritrovarlo in caso di smarrimento B Per tenere sotto controllo la pressione sanguigna C Per giocarci insieme, interagendo con un joystick
A partire da una coppia di cani non sterilizzata, quanti discendenti pelosi si possono generare in sei anni? A 572 B 1.964 C 70.000
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Qual è la migliore soluzione contro il randagismo? A Sterilizzare gli animali B Costruire più canili C Destinare una piccola isola italiana interamente ai cani
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La sterilizzazione è rischiosa per i cani? A Sì, ma il rischio è solo del 15% B Sì, perché può provocare stress e aggressività C No, riduce anzi il rischio di alcune malattie
SOLUZIONE: 1 A – 2 A,B – 3 A – 4 C – 5 C
I cani vengono abbandonati soprattutto... A In occasione delle vacanze estive B Poco dopo l’apertura della stagione di caccia C Dopo le vacanze di Natale
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adottali, non comprarli
Martina
20 aprile alle
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o modo per nile è un ottim ca no in e n ca n i? J Ma servo ev p Adottare u sa o L . o m randagis combattere il rochip! azione e il mic zz atti ili er st la e anch iamo/cani-e-g c c a -f a s o /c av.it Vai su www.l vidi
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