luglio 2016
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Supplemento al n. 5 [154] di “Impronte� - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb - Roma
in questo numero 1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo
11 Parlando con Michela Kuan A proposito di vivisezione
2 Ultime notizie
12 Giochi Povero mutante!
4 Pelo e Contropelo La sperimentazione serve a tutti, anche agli animali! La vivisezione è un tunnel di sofferenza senza uscita 6 Il Fumetto BatBilbo contro la sperimentazione animale
13 Lav Story La principessa triste 21 Selfie mania Un selfie è per sempre 22 Il Fumetto La vera ricerca 26 Diversi ma Uguali Il gioco aiuta a crescere
8 Amico a distanza Salva un animale e salverai il mondo
28 L’Angolo della posta
10 LAVacanza Tutta un’altra storia!
30 Martina in cucina 32 Da non perdere 33 Il Quiz
PICCOLE IMPRONTE
STAMPA
AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 Iscr. ROC 2263 - 2001
CARTA Dalum
SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXIII n. 5 (154) luglio 2016
giacomo bottinelli
DIRETTRICE EDITORIALE ILARIA MARUCELLI
DIREZIONE E REDAZIONE
SEDE NAZIONALE LAV ONLUS Viale Regina Margherita, 177 00198 Roma
redazione
giacomo bottinelli, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, GANDALF, PRISCILLA
PROGETTO GRAFICO E Impaginazione
Pier Paolo Puxeddu+francesca vitale studio associato
HANNO COLLABORATO
Davide Ceccon, Arianna Dall’Occo, Michela Kuan, Roberto Marchesini, fabio Redaelli, Alessandro Telve, Elena Volongo
DISEGNO DI COPERTINA fabio Redaelli
Cyclus Print 100% carta riciclata
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DIRETTore RESPONSABILE
Arti Grafiche “LA MODERNA” Via Enrico Fermi, 13/17 ici 00012 Guidonia ar c Montecelio (RM)
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chiuso in tipografia
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QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO ALLA LAV ONLUS
GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro
VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS
c\c bancario n. 501112 Banca Popolare Etica Filiale di Roma - Via Rasella 14 00187 Roma ABI 05018 CAB 03200 CIN E
Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: info@lav.it
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Editoriale Fino all’ultimo N
Ilaria Marucelli
on se ne sente mai parlare eppure, nel chiuso dei laboratori, migliaia di animali sono vivisezionati ogni giorno. Conoscere il problema è il primo passo per combatterlo e in questo numero troverai tutto quello che c’è da sapere. Gli esperimenti sugli animali non sono solamente inutili, sono dannosi. Sì, perché danno risultati sbagliati che ci portano fuori strada. Sono gli esseri umani, le loro malattie, i loro stili di vita che dobbiamo studiare, non certo un topo o un porcellino d’India! Insomma il futuro della ricerca è senza animali: prima ce ne renderemo conto e meglio sarà per tutti. Ma mettiamo da parte le questioni scientifiche. C’è qualcosa che anche tu, senza bisogno di essere medico o biologo, puoi decidere da solo. È giusto sperimentare sui nostri amici? Gli animali sono esseri sensibili e nessuno ha il diritto di tenerli in gabbia, di farli soffrire e di ucciderli. E se volessero vivisezionare il tuo amico peloso? Se non è giusto per lui, non è giusto per nessun animale!
mbiano. nimali le cose ca a n u rt igliaia di a m fo r le e r p e i, p z z en Hill Raga ambiate agle di Gre te sono c e n b e 0 m 0 ra 0 u 3 i Sic : da ili test, mo salvato ilitate dopo terrib o che abbia b ria in un Centr e di gatte accudite tì ti is alle decin u to ie ole scimm superstiti dell’Istitu dalle picc pi o animale ro, ai 49 to remo fino all’ultim e p u c re i d tte ri Sud. E lo Mario Neg . da salvare
BatBilbo
la direttrice
professione: giornalista cibo preferito: fette di pane abbrustolite con olio e pomodoro fresco cosa non sopporta: la mancanza di buonsenso cosa vuole fare da grande: tornare bambina hobby: cinema e fotografia letture preferite: poesie
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Ultime notizie Orche libere tutte
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rande vittoria per le orche americane: dal 2019 non saranno più sfruttate e costrette ad esibirsi negli spettacoli acquatici. Dopo anni di proteste animaliste, il successo del documentario Blackfish (una denuncia contro i maltrattamenti subiti da questi mammiferi) e tanti visitatori persi, la società che gestisce undici parchi acquatici ha fatto la scelta giusta. Le orche in natura non sono pericolose per gli umani, ma rinchiuse negli acquari talvolta esprimono la loro sofferenza ribellandosi: sono numerosi i casi di aggressione a spettatori e addestratori. Le orche non sono assassine, sono mammiferi pacifici e – presto – liberi dallo sfruttamento.
Vietato comprare cani e gatti
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oston, la famosa città americana, ha vietato la vendita di cani, gatti e conigli, in negozi, mercati e allevamenti. Questa intelligente scelta, presa sull’esempio di Chicago, Los Angeles e San Francisco, ha lo scopo di favorire l’adozione dei tanti sfortunati animali che vivono reclusi in rifugi e canili. Ogni cucciolo allevato e comprato toglie a un randagio la possibilità di trovare una famiglia: è facile da capire. A quanto sembra, in Italia è più difficile da applicare: speriamo che il buon esempio statunitense ci contagi con il suo buon senso.
Moda senza crudeltà
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volta storica per Giorgio Armani: dal prossimo autunno abolirà le pellicce in tutti i suoi prodotti. Il famoso stilista, riconoscendo che ci sono valide alternative alla crudeltà, ha deciso di rispettare gli animali e l’ambiente. Non è certo il primo, né il solo. La stilista bolognese Elisabetta Franchi, da tempo a fianco dei nostri amici, ha fatto sfilare in passerella due magliette con un leone truccato da clown, per denunciare lo sfruttamento nei circhi. Inoltre, per dimostrare che si può vivere e creare moda senza uccidere, ha ricreato a stampa sui tessuti i manti degli animali, dalle giraffe ai pitoni. La moda animal free piace sempre di più a tutti, animalisti e non. 2 | P
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I droni volano per gli uccelli
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© Tyler Olson
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o strumento migliore per controllare le colonie di uccelli sono diventati i droni. Lo studio dei pennuti che nidificano in scogliere inaccessibili o in zone difficili (come i pinguini ad esempio) è reso più semplice dalle telecamere montate su questi piccoli aerei senza pilota, guidati da terra. Contare con precisione il numero di individui di una colonia è importantissimo e i droni, con la loro enorme agilità di movimento, sono insuperabili, vere e proprie sentinelle dei pennuti a rischio. Uno dei tanti casi in cui la tecnologia si mette dalla parte dei nostri amici.
Un guinzaglio virtuale
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chiama “Kippy” e permette di monitorare la posizione, i parametri vitali e l’attività del nostro cane o gatto. Il dispositivo, lanciato da un noto operatore telefonico, è una finestra aperta sulle attività quotidiane del nostro amico peloso, una tecnologia che permette di avere, in pochi clic, tutte le informazioni su un PC, un tablet o uno smartphone. Basta un piccolo dispositivo, dotato di Sim e GPS, agganciato al collare e potremo monitorare la posizione e tutti i movimenti del nostro animale. Possiamo anche costruirgli un recinto virtuale: se esce dai confini stabiliti, si riceverà una notifica. Un’ottima soluzione per non perdere mai di vista e – in caso di smarrimento – ritrovare con facilità i nostri quattrozampe.
Il randagismo si supera randag l i
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nili. mo ni ocnasi o Svuont ia ic m a a. U
on questo slogan la LAV è stata presente a Bari – il 18 e 19 giugno – per i Campionati Regionali di Società di Atletica Leggera, categorie Ragazzi e Ragazze. I nostri Joe, Martina e Fil, insieme a un simpatico meticcio, sono stati l’immagine simbolo della competizione, alla quale hanno partecipato centinaia di giovani atleti pugliesi, sfidandosi in gare di corsa, salti e lanci. Un’occasione davvero importante per pubblicizzare l’adozione in canile, il microchip e la sterilizzazione, i tre mezzi migliori per combattere il randagismo, un crudele fenomeno molto diffuso in Puglia.
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Pelo Nel 2017 saranno quarant’anni che lottiamo contro la vivisezione... forse neanche i tuoi genitori erano nati! È bello rendersi conto che gli argomenti che portavamo avanti allora non hanno perso forza e vigore, anzi sono stati
La sperimentazione serve a tutti, anche agli animali! Tantissimi farmaci e vaccini non arrivano alla fase sperimentale sull’uomo proprio perché non superano i test sugli animali.
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uongiorno ragazzi! Ormai ho una certa esperienza di ricerca (e anche di polemiche animaliste!) e non ho cambiato idea: la sperimentazione animale è assolutamente necessaria. Bisogna rispettare i protocolli e le regole che (giustamente!) difendono gli animali, ma non possiamo farne a meno. Provo a spiegarvi perché. Tantissimi farmaci e vaccini non arrivano alla fase sperimentale sull’uomo proprio perché non superano i test sugli animali. Vi immaginate se venissero provati direttamente su volontari o malati? Io, con i miei esperimenti, valuto la pericolosità o meno di una certa sostanza, prima che venga provata sull’uomo: sarebbe troppo rischioso saltare questo passaggio. Sì, la scienza sta sviluppando metodi alternativi, ma io li chiamerei complementari: un divieto alla sperimentazione bloccherebbe l’evoluzione scientifica e la ricerca genetica, cancellando ogni possibilità di trovare cure per gravi malattie. Bisognerebbe parlare per ore... e qui non c’è più spazio. Ma visto che siete amanti degli animali aggiungo solo una considerazione: la vivisezione è di fondamentale importanza anche in ambito veterinario. Tutti i farmaci per curare gli animali domestici (ma anche le specie selvatiche e protette) sono passati dalla sperimentazione animale.
Contropelo sempre più convalidati dai fatti! I passi avanti sono stati enormi, eppure siamo sempre qui a discutere sui pro e i contro della sperimentazione. Questa volta sentiamo due ricercatori, con argomenti opposti.
La vivisezione è un tunnel di sofferenza senza uscita C
iao ragazzi, più di vent’anni fa sono stata una delle prime a fare obiezione di coscienza alla vivisezione. Ero all’università e mi sono rifiutata di torturare conigli... oggi conduco importanti ricerche senza animali. Il futuro è questo, ma non stiamo ad aspettarlo, corriamogli incontro! La vivisezione è antiscientifica e immorale: vi basta? Se no vi dico che è anche fuorviante, perché nessuna specie può fare da modello per altre specie, viste le enormi differenze genetiche, psichiche e fisiologiche. Quello che non fa male (o fa bene) agli animali può essere pericolosissimo per noi umani! Inoltre gli animali utilizzati, spesso frutto di manipolazioni genetiche, sono diversi dai loro compagni in libertà. Anche le malattie procurate alle cavie sono diverse da quelle naturali. E i risultati dovrebbero essere indicativi di qualcosa di appena sensato? Lo sapete che il 95% delle nuove molecole che superano le prove sugli animali, falliscono i test clinici sugli umani? I farmaci che si rivelano efficaci lo sono per un puro caso legato alla probabilità, non grazie alla sperimentazione. La vivisezione è un tunnel di sofferenza, con una grandissima entrata ma chiuso in fondo. Ci entrano milioni di animali, ma nessun risultato vede mai la luce.
Lo sapete che il 95% delle nuove molecole che superano le prove sugli animali, falliscono i test clinici sugli umani?
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Amico a distanza Salva un animale e salverai il mondo La LAV salva tanti animali e di questo siamo fieri. A molti di loro, soprattutto cani e gatti, riusciamo a trovare una famiglia che può offrirgli, dopo i maltrattamenti subiti, amore e protezione. Ma non è sempre possibile! Ecco come aiutarli tutti.
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ra gli animali che la LAV salva ce ne sono alcuni che è difficile accogliere in appartamento e persino ospitare in giardino! Questi li portiamo in centri di recupero e santuari dove possono vivere in pace il resto della loro vita. Come Antares e Asia, che vedete nelle foto qui accanto, salvati dal circo. O Grugno, che viveva in un allevamento. E George salvato da un canile. Ognuno di noi può aiutarli. Come? Adottandoli a distanza. Al centro della rivista trovi il modulo con le istruzioni per l’adozione. Non è una bellissima idea? E allora che cosa aspetti? Chiedi aiuto a parenti, amici, compagni, vicini di casa... l’unione fa la forza e salva gli animali! Unisciti a noi nell’aiutarli a vivere felici!
Da oggi puoi adottare il tuo nuovo amico direttamente sul Web. Fatti aiutare da un adulto e cerca su
adozioneadistanza.lav.it
la pagina dedicata alle adozioni junior! 8 | P
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Forza ragazzi, diamogli un’altra opportunità !
Grugno
Asia Antares
George Se decidi di adottare a distanza uno degli animali che trovi nel bollettino al centro della rivista, riceverai un attestato personalizzato (come quello che vedi nella pagina accanto) in ricordo del bel gesto che hai voluto fare! P
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LAVacanza Tutta un’altra storia!
S cabile esperienza! Convinci i tuoi a regalarvi una settimana di divertimento, con amici umani e animali, in mezzo alla meravigliosa natura
e non sei mai venuto a LAVacanza, non perderti questa indimenti-
del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Se hai amici pelosi, saranno dei nostri. Se non li hai, ti farai una quantità di amici quattrozampe (oltre che umani), con cui potrai correre e giocare un’intera settimana. E ci saranno giochi e laboratori pensati per te, avventurose escursioni, gite in compagnia, oltre che un delizioso (e abbondante) cibo vegano per tutti, umani e non. Fatti sotto, diventa dei nostri! Quest’anno non fare una semplice vacanza, corri a LAVacanza. Tutta un’altra storia!
LAVacanza quest’anno si svolgerà dal 27 agosto al 3 settembre a Passo Croce D’Aune (sulle Dolomiti bellunesi). Cosa aspetti? Le iscrizioni sono aperte. Per il programma, i costi e tutte le informazioni:
lavacanza@lav.it – cell. 348 0407565 / 320 4730682 oppure scarica il modulo di partecipazione dal sito della LAV 10 | P
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Parlando con Michela Kuan A proposito di vivisezione Michela, biologa, è responsabile LAV Vivisezione e ci aiuta a capire perché la vivisezione deve essere sostituita da test che non prevedano la sperimentazione animale.
Cosa s’intende per vivisezione?
Qualsiasi esperimento fatto sugli animali. Purtroppo ogni anno 900mila amici di pelo vengono uccisi per ricerche che non servono a nulla, anzi danno risultati pericolosi e non sicuri per noi umani. La sperimentazione viene fatta su tantissime specie: cani, gatti, scimmie, conigli, uccelli e persino animali rari come marmotte e furetti, e anche sui cavalli.
Cosa ha fatto la LAV?
La LAV ha ottenuto piccoli (grandi!) passi avanti in questo terribile mondo, come vietare i test per i prodotti cosmetici (saponi, dentifrici, profumi e creme), vietare l’allevamento di cani, gatti e scimmie per i laboratori e ottenere una legge molto importante, quella che dà diritto all’obiezione di coscienza. Ogni studente universitario dovrebbe conoscere questa legge, ma purtroppo i professori spesso non informano i ragazzi o, ancora peggio, li discriminano se non vogliono prendere parte alla sperimentazione.
Come si può combattere la vivisezione?
La cosa più importante è informarsi, non accettare falsi e sciocchi luoghi comuni come “è me-
glio sacrificare un topo per salvare un bambino” o “gli animali nei laboratori stanno bene”. La vivisezione è un fenomeno orribile, visto che gli animali devono subire dolorosi esperimenti: metteresti mai il tuo cane dentro a un minuscolo box, da solo, sotto le luci artificiali, senza mai conoscere una carezza o il sole per tutta la vita? Dillo ai tuoi amici e poi, cosa importantissima, scegli solo marche che non testano su animali: trovi tutto su www.lav.it/cosa-facciamo/vivisezione/le-aziende-cruelty-free.
Parlaci del tuo libro
Il libro Oltre il filo spinato di Green Hill. La vivisezione esiste ancora, come e perché superarla, è stato scritto con Gianluca Felicetti (il presidente della LAV), per raccontare la storia dei beagle liberati dall’allevamento che li avrebbe spediti nei laboratori di tutta Europa. Una battaglia importantissima che ha salvato 3000 cani e ci darà modo (speriamo!) di salvarne tanti altri. All’interno potete trovare l’opinione di numerosi scienziati, filosofi e dati che dimostrano quanto sia inutile, pericoloso e immorale sperimentare su animali. P
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Giochi Povero mutante! BatBilbo, entrato in un laboratorio di vivisezione, si imbatte in uno strano essere. Il nostro eroe capisce subito che è un mutante fatto con cinque animali diversi! Lo hai capito anche tu? Prova a indovinare quali sono, scrivili nello spazio qui sotto e poi confronta la tua risposta con la soluzione che trovi in fondo alla pagina!
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SOLUZIONE: testa e orecchie = coniglio corpo = ratto zampe anteriori = maiale zampe posteriori = anatra pinna dorsale = squalo
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La principessa triste di
Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di Elena Volongo
In trava da una finestra stretta, c’era una scatola di plastica, tra-
una stanza, o meglio una camera da letto, dove poca luce fil-
sparente sopra, opaca sotto. La scatola era sempre a Rocca Sganghera, dove molte strane storie si svolgono e si sono svolte dai tempi dei tempi. La scatola in questione si trovava nella casa del signor Bazzetti, che faceva l’usciere al palazzo del Comune. Ma in questa storia, comunque, non c’entra il Comune e poco c’entra anche lo stesso signor Bazzetti. Piuttosto c’entra Virginia, sua figlia, una ragazzina pallida di dodici o tredici anni che trascorreva le sue giornate tra la scuola e la sua camera che si affacciava su un cortile, rallegrato solo da un albero di limoni che ogni tanto produceva uno o due frutti gialli e odorosi, ma per il resto il panorama era grigio come i muri che lo circondavano. “La ragazza è triste”, aveva detto un giorno la professoressa Semproni al padre di Virginia. Lui aveva scrollato le spalle: “Sarà l’età. Tutte le ragazze sono tristi a dodici anni”.
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Il signor Bazzetti giustificava così la sua incapacità di capire la figlia. Virginia aveva ascoltato quella breve conversazione origliando alla porta dell’aula. Da quel momento aveva dato a se stessa un nome che era rimasto segreto: la Principessa Triste. Suo padre, l’unica cosa che aveva saputo fare per tentare di alleviare la sua tristezza era stata di regalarle un topolino che aveva comprato a un banco della fiera, pescandolo tra la massa di altre decine di topolini accatastati in una cesta. Solo che Virginia, vedendolo, non si era rallegrata, ma era scoppiata a piangere. Lo aveva messo vicino alla finestra di camera sua, in modo che anche lui ogni tanto potesse scorgere il giallo dei rari limoni nel cortile. E così le giornate del topolino e della Principessa Triste trascorrevano insieme, entrambi nella loro gabbia, anche se quella di Virginia non era fatta di plastica. La Fata Betulla si accorse di loro un pomeriggio di primavera, mentre spargeva polvere magica su Rocca Sganghera per aiutare le piante a crescere ed aveva scovato nel cortile il povero limone. La Principessa Triste era alla finestra. Betulla, come tutte le fate, era particolarmente sensibile ai sentimenti degli altri e aveva colto l’espressione di Virginia.
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Amici animali
© pakhnyushchyy | 123RF.com
Il ratto
* È un roditore che vive in tutto il mondo: dopo l’uomo è il mammifero più numeroso. La specie più diffusa, anche in Italia, è il ratto marrone: socievole e pulito, si adatta bene a vivere come animale da compagnia. * Si scava, con le zampe e i denti, il nido nel terreno e lo imbot-
tisce con erba o anche carta e plastica. I nidi hanno molte stanze: camere, magazzini per il cibo e anche i bagni! Spesso il ratto scava nuove gallerie e allarga le stanze.
* I ratti vivono in gruppi dove le femmine crescono insieme i figli e allattano anche quelli di altre mamme. Il cibo viene condiviso da tutti i membri della colonia, i papà sono gentili con i piccoli e i nonni vengono aiutati e nutriti. Dopo 24 giorni di gestazione nascono una decina di cuccioli, ciechi, sordi e completamente senza peluria. * Il ratto comunica con la postura del corpo e tutta una serie di squittii. Quando digrigna i denti è particolarmente felice ma, a volte, lo fa anche quando è arrabbiato o deluso. * Ha un fiuto eccezionale e la vista debole, ma con le vibrisse
riesce a muoversi bene anche al buio. Ha un’ottima memoria e un’intelligenza molto sviluppata: possiede anche la percezione di sé, sa osservarsi dall’esterno come un essere vivente unico e distinto da tutti gli altri.
I numeri del ratto
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Ratto marrone (Rattus norvegicus) 16Š John | Sandoy P i c |c123RF.com o l e I
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Amici animali La vivisezione
Lo sapevi
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* Sono quasi 900mila ogni anno gli animali sfruttati nei laboratori italiani (12 milioni nell’Unione Europea), per ogni genere di inutili esperimenti. *
Le specie più usate sono i topi e i ratti. Non per ragioni scientifiche (nessun animale può fare da modello per l’uomo), ma solo perché costano meno e sono piccoli e semplici da gestire e maneggiare. Si usano anche cani e cavalli, mucche, maiali e pecore, rettili, pesci, uccelli (anche piccioni) e primati, la maggior parte dei quali è catturato in natura. Negli ultimi anni sono aumentati gli esperimenti sulle scimmie.
* Non si sperimentano solo farmaci e vaccini, ma anche prodotti chimici (vernici, plastica, colle, ecc.), detersivi e molte altre sostanze; queste vengono fatte ingoiare o inalare agli animali, oppure applicate su pelle e occhi. *
L’Unione Europea ha vietato ogni test su animali per i prodotti di bellezza. Dopo 23 anni di lotte nel 2013 è finalmente entrato in vigore il divieto di sperimentare su animali i cosmetici e i loro ingredienti. Mai più animali intossicati dai profumi e bruciati da creme e saponi: in passato sono morti così milioni di esseri sensibili, ora gli animali sono salvi!
* Siamo il primo Paese al mondo ad avere riconosciuto per legge, nel 1993, il diritto all’obiezione di coscienza alla vivisezione: gli studenti e i ricercatori possono rifiutarsi di sfruttare gli animali, utilizzando invece metodi alternativi. *
I metodi sostitutivi della vivisezione, gli unici davvero scientifici, sono ormai centinaia e utilizzati in tutto il mondo. Anche se hanno nomi un po’ difficili, ne citiamo alcuni: i modelli informatici, le analisi chimiche, le indagini statistiche, gli organi bioartificiali, i microcircuiti con cellule umane.
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“Devo fare qualcosa per quella ragazza”, si era detta. E aveva versato tutta la polvere magica sul limone che subito si era messo a fiorire. Quell’anno i frutti gialli crebbero numerosi e il loro profumo si spandeva per il cortile come un effluvio che ricordava mondi lontani e meravigliosi. Virginia stava alla finestra e inspirava quell’odore. Anche il topolino lo sentiva. E in tutti e due crebbe a poco a poco il grande desiderio della libertà. Nessuno lo sapeva, ma anche il limone, tra le sue foglie, desiderava la libertà. Un campo aperto invece del vaso stretto che bloccava le sue radici, il vento delle colline invece del debole refolo che penetrava a stento tra le mura del cortile. Betulla passava e ripassava dalla casa di Virginia ed ogni volta sentiva sempre più la sofferenza della Principessa Triste, del topolino chiuso nella scatola, del limone stretto nel vaso. E così una notte, senza che nessuno lo sapesse, chiamò a raccolta gli gnomi, che entrarono a frotte nel cortile, silenziosi e rapidi. In cento e più sollevarono il vaso del limone e lo portarono via. Altri si arrampicarono fino alla finestra di Virginia e battendo piano ai vetri la svegliarono dolcemente. Virginia aprì gli occhi e vide quelle piccole creature dai cappelli rossi oltre il vetro. P
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Credeva di sognare e si stropicciò gli occhi. Andò ad aprire la finestra e li osservò, incredula, schierati sul davanzale come una visione assurda, qualcosa che non dovrebbe esserci, ma che schiude universi di possibilità. “Noi siamo veri”, dissero soltanto gli gnomi. Virginia tacque, ma ebbe l’impulso di aprire subito la scatola del topo che saltò fuori allegro. Poco dopo era scomparso con gli gnomi nel buio della notte. Betulla osservava seduta sul camino della palazzina. La Principessa Triste non dormì più quella notte, ma quando sorse l’alba trasformò il suo nome in Regina Felice. Perché per cambiare il mondo, a volte, basta la speranza e un gesto di liberazione. Il limone, intanto, viveva gioioso sulla cima della collina dove gli gnomi lo avevano piantato. E intorno ai suoi frutti odorosi, in certe sere, danzano le Silfidi.
Giacomo Bottinelli, 44 anni, vive a Grosseto ed è responsabile dell’Area “A scuola con LAV”. Ama molto la letteratura di
fantasia e da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.
Elena Volongo ha 32 anni e vive a Sirmione sul Lago di Garda. Lavora come grafica per Civicamente e la sua grande passione è l’arte. Nel suo tempo libero ama passeggiare e andare in bicicletta. Da sempre adora le fiabe e da qualche tempo proprio queste sono il tema dei suoi disegni.
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Selfie mania Mandateci le foto con i vostri amici a due, quattro... e anche mille zampe e perché no, raccontateci le loro storie. La rubrica si chiama “Selfie mania”... ma anche se non sono selfie va bene lo stesso!
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2 FOTO 1 Alessandro Pavesi di Lodi (Milano), a confronto con il suo enorme amico felino di nome Panda FOTO 2 Francesco Amedesi di Asti abbraccia il simpatico Hope, nome che significa Speranza
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FOTO 3 Gioele Zeglio di Asti con il piccolo Jack
FOTO 4 Rebecca Abate di Salerno con il suo amichetto peloso
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Diversi ma Uguali a cura del dott. Roberto Marchesini, etologo e direttore della SIUA
Il gioco aiuta a crescere
Il gioco accomuna cani, gatti ed esseri umani. Giocare è divertente a tutte le età ed è un bisogno fondamentale, proprio come mangiare, bere e respirare. Le passioni e le attitudini degli adulti, che caratterizzano la nostra personalità, hanno origine proprio nei giochi di bambini. Attraverso il gioco i cuccioli – umani e animali – fanno esperienza, prendono sicurezza nelle proprie capacità, conoscono il mondo e, sotto il controllo dei genitori, costruiscono la loro identità.
È solo un gioco! Molte volte i cuccioli si preoccupano di ribadire che stanno giocando, cioè che il loro comportamento non va preso sul serio. Per esempio quando il cane fa l’inchino, un gesto che gli consente di risolvere anche altre situazioni, come far cessare una lite, smorzare un atteggiamento minaccioso, corteggiare una femmina.
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Non è bellissimo giocare con il proprio cane? Beh, sappiate che il gioco è fondamentale per la sua crescita, ma è anche importante per instaurare un bel rapporto.
Bilkei | Fo tolia.com
Giocando si impara Se osservi il tuo cane giocare, puoi capire i suoi bisogni e i suoi desideri, ciò che è portato a fare e che lo soddisfa. Il gioco non serve solo per lo sviluppo della fantasia, ma anche per imparare le regole e capire i propri limiti. Può sembrare un semplice passatempo, ma diventa prezioso perché consente di scaricare la tensione del cane, dandogli quella soddisfazione che è alla base del suo equilibrio psicologico, rafforzando il legame con il suo amico umano. 26 | P
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Un piccolo premio Il nostro cane ha una forte motivazione nel gioco: se gli si propone anche un premio è nella situazione ideale per imparare e così qualunque attività ludica stimolerà la sua mente. Non solo i giochi chiamati di attivazione mentale (cioè di ragionamento e riflessione), ma anche quelli motori stimolano sempre l’ingegno del cane. Più lo spazio di gioco sarà ampio e vario, maggiore sarà il livello di flessibilità mentale che produce.
A che gioco giochiamo? Ogni idea è buona per divertirsi insieme, esercitando nel cane le diverse disposizioni: il rincorrere, la ricerca, la competizione, la collaborazione. L’importante è avere l’accortezza di vivere il gioco come una relazione, con coinvolgimento e fantasia: insomma dobbiamo divertirci anche noi, altrimenti non vale!
om Fotolia.c ryanu | © ungu
Giocare per stare sempre in forma Ma attenzione! Ci sono alcune accortezze da non dimenticare: nel gioco si assumono stili e abitudini che andranno poi a costituire il comportamento dell’adulto. Non bisogna pensare che il cucciolo resti così per sempre: quello che impara gli rimarrà, nel bene e nel male, anche da adulto. E ricordatevi che il gioco è importante in tutte le fasi della vita: per esempio è uno strumento potentissimo contro l’invecchiamento cognitivo, un problema che, ahinoi, diventa sempre più pressante, con l’allungamento della speranza di vita dei nostri amici. E pensare che tutto nasce da un gioco! P
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L’Angolo della posta Non sono giocattoli
Caro Piccole Impronte, tempo fa ho conosciuto Riccardo, che poi è diventato mio amico. Un giorno sono andato a casa sua, per giocare e parlare. Aveva un bel cane pastore tedesco, diceva che gli piaceva e gli voleva molto bene. Aveva anche un pappagallo e tre pesci. Il pappagallo in gabbia, i pesci rinchiusi in una vaschetta di pochi centimetri e il cane costretto a stare nel piccolissimo balcone. Lui si considerava amico degli animali e diceva di volergli bene. A me è sembrato un capriccio di un bambino viziato possedere tutti quegli animali: lui pensava di avere dei giocattoli da usare a suo piacimento e metterli in un angolo quando non gli servivano più. Ma un animale è un essere vivente: ha bisogno di affetto, di cure, di giocare, di spazio per muoversi. Per questo ho rinunciato ad avere un animale in casa, non avrei potuto garantirgli le cose di cui avrebbe avuto bisogno. Ho fatto bene? Gaetano Cipriani, 9 anni, Prato Spezzate le nostre catene! di Federico Madaro, Chieri (Torino)
La piccola Carolina
Caro Piccole Impronte, durante le vacanze pasquali sono andata a casa di mio nonno a Reggio Calabria. Da pochissimi mesi mio nonno aveva adottato un cucciolo. Io durante il viaggio aspettavo ansiosamente l’arrivo per conoscere Carolina (il nome del cane). Appena arrivati Carolina mi è saltata addosso, mi ha fatto tante feste e ha voluto subito giocare con me. Si è instaurato un rapporto bellissimo. Io stavo sempre con lei; quando mi sentivo triste lei veniva subito a consolarmi e farmi ritornare il buon umore. Però dopo pochissimi giorni dovevamo rientrare a Milano. Mi è dispiaciuto tantissimo e ho fatto di tutto per portarmela a casa con me. Ormai rassegnata, sono andata a salutare Carolina e ricordo ancora il suo sguardo triste. Sul treno pensavo a quanto sarebbe stato bello poterla portare a Milano, ma purtroppo non è stato così. Margherita Rimicci, 11 anni, Milano 28 | P
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Il volo della libertà di Sofia Aceto, Montalto Dora (Torino)
Non lo sapevo
Caro Piccole Impronte, quando ero piccolo, con la mia famiglia, sono andato ad assistere allo spettacolo di tanti circhi. Io non sapevo che gli animali venivano frustati, quindi mi divertivo. Però ora che sono grande so che gli danno poco da mangiare, li frustano e li tengono rinchiusi in spazi stretti. E che fanno gli esercizi per paura di essere frustati. Questi spettacoli dovrebbero essere tolti dalla faccia della Terra perché gli animali sono come uomini che non comunicano con la nostra lingua e non possono essere torturati così. Giovanni Celestino, 10 anni, Roma
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Lettera contro la vivisezione di Eleonora Cugurullo, Cagliari
La meraviglia della libertà di Mattia Pirro, Morrovalle (Macerata)
Grazie Eleonora! In questo numero dedidicato alla vivisezione, le tue parole sono una meravigliosa sintesi. Caro Gaetano, sei molto maturo per la tua età e il tuo atteggiamento è quello giusto: ma non essere troppo severo con il tuo amico Riccardo; l’amore per gli animali si manifesta in molti modi, crescendo capirà che gli animali non sono giocattoli, ma hanno molti bisogni, oltre ad acqua, cibo e un tetto sulla testa. Grazie Giovanni per la tua esperienza: da piccoli il circo può apparire meraviglioso, ma quando ci mettiamo dalla parte degli animali ogni fascino scompare. Bravo! Cara Margherita, sei stata fortunata a conoscere Carolina; instaurare un rapporto con un animale è una delle cose più belle della vita! Non essere triste, pensa che la rivedrai alla prossima visita dai nonni e che ti farà un milione di feste! P
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Con le ricette di Arianna Dall ’Occo
Ehi, ragazzi, ecco due nuove ricette che Martina ha provato per voi. In estate non può mancare il gelato! Il preferito di Joe è alla banana, e il tuo?
Medaglioni di cous cous, patate e zucchine 1
Ingredienti s cous 100 g di cou e ie già lessat 2 patate med ) g (circa 150 1 zucchina i pane 2 cucchiai d to ia g u gratt sale a o di curcum ½ cucchiain lio ag i od ½ cucchiain in polvere gine d’oliva olio extraver fresco prezzemolo
Caldi o freddi
si possono arricchire con altre verdure e ingredienti come piselli, carote, mais, olive… e tutto quello che ti suggerisce la fantasia!
Troverai tante altre gustose ricette su
www.cambiamenu.it
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Comincia con il preparare il cous cous, cosa molto semplice perché non serve cuocerlo. Versalo in una ciotola e aggiungi acqua molto calda nella stessa quantità del cous cous (in questo caso 100 ml); coperchialo e lascialo così circa 15 minuti, in modo che assorba tutta l’acqua. Infine “sgranalo” con una forchetta o con le mani, separalo cioè, come a volerlo sbriciolare. Schiaccia le patate con una forchetta, meglio se ancora calde e aggiungile al cous cous; taglia la zucchina con una grattugia a maglia larga, strizzala un po’ con le mani per togliere parte dell’acqua e unisci anche questa insieme alla curcuma, l’aglio in polvere, il pane grattugiato, il sale e il prezzemolo fresco. Mescola bene e assaggia l’impasto, se serve aggiungi sale. Forma delle polpette un po’ schiacciate e disponile su una teglia rivestita con carta forno, dove avrai steso un filo d’olio; ungi anche la parte superiore delle polpette così non si seccheranno in cottura. Infine cuoci in forno preriscaldato a 180 °C per 20 minuti; girale a metà cottura in modo che vengano belle dorate su entrambi i lati.
Gelato di banana albicocca e nocciola
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1 bana na gra nde 5 albic ocche 5o6c u di soia cchiai di latt e alla va niglia 1 cucch ia io di zucc di cann he di sciro a (oppure 1 c ro ucchia ppo d’a io g 30 g d i noccio ave) le sgus ciate
1 Poggia un foglio di carta forno su un piatto, poi prendi un
tovagliolo leggermente unto di olio e passalo sul foglio (in questo modo la frutta si staccherà facilmente!).
2 Sbuccia la banana e le albicocche e tagliale a pezzetti
piccoli, disponili sul foglio di carta in uno strato, senza sovrapporli, e mettili nel congelatore per 2 o 3 ore, fino a che non saranno congelati.
3 Metti i pezzetti di frutta congelata in un mixer o un
frullatore, aggiungi il latte, lo zucchero e le nocciole che avrai spezzettato un po’ schiacciandole con il fondo di un bicchiere (tienine qualcuna da parte per la decorazione finale); frulla fino a che la frutta non sarà diventata una crema compatta; se vuoi puoi lasciare qualche pezzetto intero che renderà il tuo gelato ancora più buono! Ora mettilo nei bicchieri e gustalo subito!
4 Puoi aggiungere della frutta fresca a pezzi, nocciole tritate,
Arianna Dall’Occo
gocce di cioccolato, biscotti sbriciolati, sciroppo d’agave e d’acero... insomma quello che più ti piace.
Mamma di 2 bimbi, la cucina è la sua passione. Nel suo lavoro vuole dimostrare che è possibile preparare piatti sani e gustosi, senza procurare sofferenze agli animali. Vive con la gatta Bloom, ma per lei è da sempre “Miciuzza”.
Tutta le frutta che vuoi
Utilizza frutta diversa come melone, pesche, fragole ma aggiungi sempre una parte di banana che lo renderà più cremoso e scegli sempre frutta matura che è più dolce e più saporita. P
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Da non perdere Punti neri e conigli rosa di Marco Cortini e Ilaria Marucelli Illustrato da Michele Salituro Edizioni Cosmopolis ianna ha quasi tredici anni e un grande amore per gli animali. Quando la sua scuola decide di andare al circo e lei è costretta a partecipare, si inventa un geniale passaSMS tra i suoi compagni perché non applaudano i numeri che sfruttano gli animali. L’iniziativa è un successone e segna l’inizio delle irrefrenabili e divertenti avventure animaliste di Gianna. Un racconto pieno di impegno e ironia che sfocia in un finale sorprendente, degno di un thriller.
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Il coraggio del cinghialino di Marco Vichi Illustrato da Giancarlo Caligaris Ugo Guanda Editore i sono cagnolini dolci e teneri, che godono dell’affetto di chi li ha scelti e li cura con amore, e ce ne sono altri, meno fortunati, che vengono abbandonati da umani senza cuore. Ma se questa favola ha un inizio così difficile, la Natura ha in serbo per il piccolo protagonista una seconda possibilità: un branco di cinghiali, proprio per quel suo musetto simpatico, così simile al loro, decide di adottarlo. Il nostro eroe a quattro zampe sembra aver trovato la felicità e scorrazza per i boschi con i suoi nuovi fratelli. Ma un giorno, all’improvviso, gli umani faranno di nuovo irruzione nella sua vita…
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Volete acquistare il libro e aiutare gli animali? Cercate sul sito della LAV “Punti neri e conigli rosa” e seguite le istruzioni. www.lav.it
Nella foresta delle maschere di Laurent Moreau Orecchio acerbo editore per i più piccoli n cacciatore si insinua in una foresta deciso a mietere vittime tra gli animali. Ma un po’ per la loro furbizia, un po’ perché il cacciatore è un babbeo (proprio così lo definisce il libro!) gli animali si salvano ad uno ad uno. E alla fine è il folletto dei boschi che lo spaventa e lo caccia via. Una lettura fatta di disegni e maschere colorate da staccare e costruire. Un libro che è anche un gioco e non mancherà certo di divertire quando «un bel mattino di primavera, un cacciatore arriva nella foresta folta e nera. Attenzione, attenzione! Chi catturerà? Tirate fuori le vostre maschere e correte a nascondervi a tutta velocità!».
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Il Quiz Ben arrivato alla fine di questo numero! Speriamo che ti sia piaciuto e che ti servirà per salvare gli animali. Intanto divertiti a rispondere a queste domande e naturalmente... passaparola!
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Qual è la percentuale dei farmaci che, dopo aver superato la sperimentazione animale, vengono approvati anche per l’uso umano? A 95 % B 44 % C meno del 5 %
Dal 2013 è vietato sperimentare i cosmetici sugli animali. Quali di questi prodotti continuano invece a essere testati sui nostri amici? A Pesticidi B Vernici, colle e disinfettanti C Detersivi
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Ben 3000 animali sono stati salvati dall’allevamento Green Hill. Di quale specie animale si tratta? A Gatti europei B Cani beagle C Conigli siamesi La nuova legge sulla vivisezione del 2014 vieta di: A Allevare cani, gatti e primati per i laboratori B Fare esperimenti su scimpanzé, oranghi e gorilla C Praticare esperimenti nelle scuole medie e superiori
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Quanti sono gli italiani contrari alla vivisezione? A L’84% B Il 64% C Il 44% SOLUZIONE: 1 C – 2 b – 3 ABC – 4 ABC – 5 A
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Martina
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