Piccole impronte Ottobre 2016

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www.piccoleimpronte.lav.it Supplemento al n. 7 [155] di “Impronte� - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb - Roma


in questo numero

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9 Giochi State tutti ben nascosti 10 Curiosando Le vacanze di Nina 12 Parlando con Massimo Vitturi A proposito di caccia 13 Lav Story L’amore che ritorna 21 Selfie mania Un selfie è per sempre 22 Il Fumetto Il fremito della foresta 26 Da non perdere Il rifugio Porcikomodi dove ogni animale ha un nome 28 Online Il nuovo sito internet di Piccole Impronte 30 Martina in cucina 32 L’Angolo della posta 33 Il Quiz

PICCOLE IMPRONTE

STAMPA

AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 Iscr. ROC 2263 - 2001

CARTA Dalum

SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXIII n. 7 (155) ottobre 2016

giacomo bottinelli

DIRETTRICE EDITORIALE ILARIA MARUCELLI

DIREZIONE E REDAZIONE

SEDE NAZIONALE LAV ONLUS Viale Regina Margherita, 177 00198 Roma

redazione

giacomo bottinelli, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, GANDALF, PRISCILLA

PROGETTO GRAFICO E Impaginazione

Pier Paolo Puxeddu+francesca vitale studio associato

HANNO COLLABORATO

Silvia Amodio, Davide Ceccon, simona dimitri, Arianna Dall’Occo, fabio Redaelli, Alessandro Telve, massimo vitturi

DISEGNO DI COPERTINA fabio Redaelli

Cyclus Print 100% carta riciclata

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DIRETTore RESPONSABILE

Arti Grafiche “LA MODERNA” Via Enrico Fermi, 13/17 ici 00012 Guidonia ar c Montecelio (RM)

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1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo 2 Ultime notizie 3 Zampa d’Oro Il randagismo si supera 4 Pelo e Contropelo La caccia è passione, amicizia e adrenalina La caccia è una guerra contro gli animali 6 Il Fumetto Caccia alla caccia 8 Amico a distanza Lucignolo, gatto meraviglioso

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chiuso in tipografia

16 SETTEMBRE 2016

QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO ALLA LAV ONLUS

GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro

VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS

c\c bancario n. 501112 Banca Popolare Etica Filiale di Roma - Via Rasella 14 00187 Roma ABI 05018 CAB 03200 CIN E

Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: info@lav.it

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Editoriale Abolire la guerra è un gioco da ragazzi

Ilaria Marucelli

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professione: giornalista cibo preferito: carciofi, cucinati in qualsiasi modo cosa non sopporta: chi se la prende con i più deboli cosa vuole fare da grande: tornare bambina hobby: cinema e fotografia letture preferite: poesie

a guerra è una crudeltà senza senso. Le bombe fanno vittime innocenti – bambini compresi – e chi sopravvive rimane senza casa, tra distruzione e macerie, e deve scappare via. Ma perché si fa la guerra? A qualcuno conviene perché ci guadagna tanti soldi, ma alla gente porta solo miseria, morte e terrore. E se ti dicono che esistono guerre giuste, tu non crederci. La crudeltà e la violenza non hanno niente a che fare con la giustizia, mai! In questo numero però parliamo di caccia... che c’entra con la guerra? Te lo racconto subito. Da settembre a gennaio (e non solo purtroppo), un esercito armato invade boschi e campagne, sparando a qualunque cosa (o quasi!) si muova: sono i cacciatori, che per “divertirsi” uccidono gli animali. Dicono che la caccia è necessaria per mantenere l’equilibrio della natura: che sciocchezza! Ci guadagnano solo i produttori di armi... E così milioni di animali innocenti perdono la vita; altri scappano impauriti dalle tane e dai nidi per cercare rifugio altrove. Anche questa è guerra.

BatBilbo

la direttrice

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Ultime notizie Uno zoo senza animali

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Cina, nei prossimi tre anni, nascerà il primo zoo virtuale al mondo. Tra proiezioni, suoni, immagini ed effetti speciali, i visitatori avranno l’impressione di attraversare la savana osservando da vicino gli animali. Una parte dello zoo sarà dedicata agli animali preistorici e alle creature leggendarie della mitologia. Insomma un’attrazione appassionante, divertente ed educativa, al contrario dei veri zoo che rinchiudono gli animali in gabbia, mentre i visitatori osservano solo la loro sofferenza. Dalla Cina si prevede di esportare l’idea nel mondo... speriamo il prima possibile!

La matematica aiuta le cavie Le ricercatori dell’Università di Cincinnati (Stati Uniti)

alternative alla vivisezione sono già centinaia, ora i

hanno trovato un sistema per ridurre il numero delle cavie nei laboratori. Potrebbe essere la matematica a salvare migliaia di animali dai test per la sperimentazione di sostanze chimiche, con un algoritmo che simula gli effetti dei prodotti sulla pelle. Invece di fare esperimenti su 30mila sostanze diverse, ne basteranno 200 e poi, basandosi su questi risultati, verranno fatti calcoli accurati. Un passo avanti certo, ma la soluzione migliore (per noi e per gli animali) è abolire del tutto gli esperimenti su esseri viventi.

Un ristorante per cani e gatti

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opo il Giappone e alcune capitali europee, arriva anche a Roma il primo ristorante per cani e gatti. Si chiama Qibo ed è un negozio con laboratorio, cucina a vista e un take away dove ordinare pasti freschi e salutari. Sarà una nutrizionista a realizzare menù completi, ricette adeguate ai nostri amici, diete individuali e piani alimentari per animali con malattie e intolleranze. Il tutto con ingredienti sani e genuini. Che dire... buon appetito!

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Zampa d’Oro Il randagismo si supera Oltre 500 atleti hanno partecipato, lo scorso giugno a Bari, ai Campionati Regionali di Atletica Leggera (categoria ragazzi). C’era anche la LAV, con lo slogan che abbiamo usato per il titolo di questo articolo.

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Alcuni momenti della manifestazione sportiva tenutasi a Bari: le gare di atletica, i ragazzi che partecipano al nostro quiz e il momento delle premiazioni. 6.indd

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on lo slogan “Il randagismo si supera”, la LAV era pronta a dare tutte le informazioni su microchip, sterilizzazione e adozione in canile. Sì, perché grazie a un’intesa con la Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera), la nostra associazione scende sui campi di gara e tra corse, lanci e salti, diffonde il suo messaggio per gli animali. Entusiasti i ragazzi, ma anche i genitori, i tecnici e gli organizzatori che hanno affollato il banco della nostra associazione. Belle gare, ottimi risultati e soprattutto la speranza di sconfiggere la piaga del randagismo. In Puglia questo problema è ancora molto grave, con 20mila cani rinchiusi nei canili! Per non parlare dei gatti randagi… E allora: pronti, attenti, via! I valori del rispetto nello sport devono essere estesi anche agli animali!

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Pelo Uno degli argomenti animalisti più dibattuti da sempre è sicuramente la caccia. Oggi che i cacciatori sono parecchio diminuiti e gli italiani si schierano sempre più dalla parte degli animali, forse se ne parla meno.

La caccia è passione, amicizia e adrenalina Siamo noi a regolare il numero degli animali selvatici (o almeno ci proviamo), che altrimenti si moltiplicherebbero in poco tempo

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uongiorno ragazzi, so che la caccia non vi piace (ormai i giovani cacciatori sono in via d’estinzione!), ma cercherò lo stesso di interessarvi alla mia grande passione. Vi sembrerà strano, ma sparare è solo un dettaglio. La caccia è amicizia e rispetto della natura, lunghe camminate nel bosco, l’emozione dell’attesa e le corse sfrenate del mio cane. Se i vostri piedi conoscono solo asfalto e cemento... non potete capire. Lo sparo è solo un tocco di adrenalina necessaria, indispensabile proprio come la caccia. Siamo noi a regolare il numero degli animali selvatici (o almeno ci proviamo), che altrimenti si moltiplicherebbero in poco tempo: i cinghiali, solo per fare un esempio, danneggiano i terreni agricoli e senza di noi ve li ritrovereste a rovistare nei cassonetti. La caccia c’è sempre stata - in tutte le culture e in tutte le epoche - ed è alla base dell’ecosistema: noi siamo animali predatori e ci inseriamo con pieno diritto nella catena alimentare. Non vedo grandi differenze tra mangiare un pollo arrosto o una lepre in salmì, anzi una differenza fondamentale c’è: il pollo ha vissuto la sua breve vita in gabbia, sfruttato e maltrattato, la lepre che io ho cacciato ha trascorso un’esistenza libera e naturale. Lo so, non vi ho convinto, ma spero di avervi fatto pensare. Non commuovetevi solo per un povero uccellino, riflettete sul fatto che la vita è piena di crudeltà necessarie.


Contropelo Eppure ogni anno sono ancora centinaia di milioni le vittime innocenti. Su questo si confrontano i nostri due personaggi, esprimendo, come al solito, opinioni opposte.

La caccia è una guerra contro gli animali N

on ci crederete, ma sono in difficoltà a parlare della caccia (naturalmente contro!). Ci sono così tanti argomenti e tante ragioni, una più evidente dell’altra, che proprio non so da che parte cominciare. Innanzitutto una considerazione egoistica: io abito in campagna e ogni autunno questo posto stupendo si trasforma in un pericoloso campo di battaglia, con fucilate a ripetizione. Sembra di essere in guerra. E, come in una guerra, ci sono vittime da entrambe le parti: centinaia di milioni per gli animali, ventiquattro morti e ottantasette feriti per gli umani (solo nell’ultima stagione di caccia). Proseguiamo con l’aspetto etico: come si fa ad ammazzare - per gioco - un essere vivente, un meraviglioso uccellino che colora il cielo con il suo volo e un istante dopo agonizza tra le fauci di un cane? Vi sembra una scena accettabile in una società civile? Vogliamo parlare dell’inquinamento da piombo, uno dei più gravi veleni per l’ambiente, causato dai pallini? E come mai, se i cacciatori hanno l’obbligo di raccogliere i bossoli, i boschi sono pieni di cartucce usate? I cacciatori si considerano dei benefattori perché mantengono costante il numero degli animali dannosi all’agricoltura, evitando la sovrappopolazione. A parte che ci sono metodi non cruenti, come il controllo delle nascite, la caccia non serve a controllare il numero degli animali: uccidendone alcuni, rimane infatti più cibo per i rimanenti e questo porta a nuove nascite. Chiudo qui, ma ci sono almeno una decina di altre ragioni anticaccia che potrete trovare da soli. Ciao!

La caccia non serve a controllare il numero degli animali: uccidendone alcuni, rimane più cibo per i rimanenti e questo porta a nuove nascite

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Amico a distanza Lucignolo, gatto meraviglioso Lucignolo ha uno sguardo magnetico ma è ancora tanto spaventato e timoroso. Abbiamo difficoltà ad avvicinarlo, fugge ad ogni tentativo di contatto, anche fargli una foto è un’impresa: purtroppo gli anni di assoluto isolamento e solitudine trascorsi nel gattile sono difficili da cancellare.

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è ancora tanta strada da fare prima che Lucignolo riacquisti la serenità persa e la fiducia nei confronti dell’uomo, ma siamo certi che con il giusto tempo, le dovute attenzioni e lasciandogli lo spazio di cui ha bisogno, riuscirà a interagire serenamente con l’uomo e troverà una famiglia che si prenderà cura di lui. Nell’attesa che ciò accada, si sta godendo la nuova vita nella splendida oasi felina dove si trova adesso. È libero di trascorrere ore e ore all’aria aperta, di arrampicarsi ovunque e di accoccolarsi in una comoda cesta quando è stanco e ha voglia di riposarsi; come tutti i gatti, infatti, ha bisogno di molti stimoli e di un ambiente arricchito. Ha legato tantissimo con Calimero, un altro gatto tratto in salvo da un luogo orribile e sono davvero inseparabili!

Da oggi puoi adottare il tuo nuovo amico direttamente sul Web. Fatti aiutare da un adulto e cerca su

adozioneadistanza.lav.it

la pagina dedicata alle adozioni junior!

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Giochi State tutti ben nascosti! Mao, gatto giocherellone, ha rincorso un topolino e un piccolo pappagallo, ma non li ha presi perchÊ si sono nascosti! Tu per caso li vedi? Però non dire niente al gatto, ok?

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SOLUZIONE: Il topolino bianco si trova in basso a sinistra tra la tazza e la matitona; il pappagallo verde-arancio si trova a destra sopra il disco volante e sotto la penna rossa.


Curiosando Le vacanze di Nina In questo numero vi presentiamo Silvia e Nina, due amiche speciali.

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mia amica si chiama Nina ed è una gallina. Ebbene sì, vive in casa con me e siamo davvero una coppia molto affiatata: ci capiamo al volo. Ho vissuto con tanti animali, ma Nina mi ha aiutato ad aprire gli occhi. Non sapevo che gli uccelli più diffusi sul pianeta fossero proprio le galline, quelle destinate a diventare il nostro cibo! Si dice che siano stupide, ma posso assicurarvi che sono intelligenti e sensibili. Nina riconosce il suo nome, mi viene incontro quando la chiamo, gradisce le coccole sul divano e ogni giorno impara qualcosa di nuovo; mi segue in cortile, dove scorrazza e mangia le piantine fresche. L’ho portata anche in vacanza e si è comportata da vera signora, in spiaggia, sul treno e al ristorante. Tutti rimangono stupiti nel vedere com’è dolce e simpatica... per forza, le uniche galline che la gente conosce sono quelle del supermercato. Io penso che Nina sia unica, perché è la “mia” gallina, ma ogni animale, quando gli viene data la possibilità di essere amato e rispettato, è sempre speciale! Silvia Amodio, Firenze

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Nelle foto potete vedere Nina in alcuni momenti della sua vita: in vacanza al mare, con Silvia mentre lavora, in giardino mentre si rilassa e in partenza per una nuova avventura! Seguite “La Nina� su Facebook per essere aggiornati sulle sue avventure quotidiane. www.facebook.com/ninalagallinalive P

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Parlando con Massimo Vitturi A proposito di caccia Massimo, responsabile LAV Animali Selvatici, ci spiega perché la caccia oltre ad essere crudele è inutile.

È vero che la caccia è uno sport?

No, per nulla! Uno sport è una sfida tra individui dotati delle stesse “armi”: intelligenza e prestanza fisica, prima di tutto. Inoltre, uno sport non prevede mai l’uccisione di qualcuno!

È possibile sapere quanti animali uccidono i cacciatori?

Purtroppo non è possibile conoscere il dato certo, perché non esiste alcun controllo scientifico. Noi abbiamo fatto un calcolo dal quale risulta che in quattro regioni campione – Veneto, Lombardia, Toscana, Sicilia – i cacciatori sono autorizzati ad uccidere in tutto ben 163 milioni di animali ogni anno! Pensate a quale numero si arriva in tutta Italia…

I cinghiali sono veramente troppi?

I cinghiali, come qualsiasi altro animale selvatico, non sono mai troppi né troppo pochi, sono sempre in perfetto equilibrio con l’ambiente dove vivono e con la capacità del territorio di ospitarli. Se creano danni è perché i cacciatori hanno fatto aumentare il numero dei cinghiali, per ave12 | P

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re più prede e perché noi uomini siamo molto invadenti: rubiamo sempre più territorio selvatico agli animali, che si trovano così a vivere molto vicino a noi.

Cosa fa la LAV?

È intollerabile che uomini armati uccidano gli animali selvatici, pur non avendone alcuna necessità. Per questo la LAV si impegna ogni giorno per far definitivamente abolire la caccia.

Come ci si può difendere dai cacciatori?

Molto spesso i cacciatori sono pericolosi anche per l’uomo. Si pensi che nella stagione di caccia 2015/16 ben 24 persone sono state uccise e 87 ferite dalle armi da caccia! Ogni volta che subiamo un sopruso da parte dei cacciatori, dobbiamo filmare con il nostro smartphone quanto accade e denunciarlo subito alle forze dell’ordine (Corpo Forestale dello Stato, telefono 1515 e Carabinieri, telefono 112).


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L’amore che ritorna di

Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di Simona Dimitri

L’ prepararsi a migrare per l’Africa e le giornate si facevano più brevi. estate era sul finire a Rocca Sganghera. Le rondini cominciavano a

I rospi pigri pensavano già alla lunga notte d’inverno. Ma nel mezzo della foresta, il riccio Gino si sentiva molto solo. C’erano stati giorni d’amore nella sua vita e adesso erano finiti. Il cinghiale Armando cercava di parlare con lui per consolarlo, dicendogli che gli amori sono come le stagioni, crescono e declinano, ma rinascono sempre nuovi. Gino però non voleva saperne. Credeva di avere incontrato la riccia della sua vita (non perché avesse i capelli ricci, ma solo perché così si chiamano le femmine di riccio), eppure quella meravigliosa storia durata quasi tutta l’estate adesso sembrava essere svanita. “Non ti amo più”, gli aveva detto la sua riccia un giorno. E se ne era andata con le spine alzate.

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“Certo è un duro colpo”, aveva commentato la fata Betulla svolazzando tra i salici di un boschetto. “Perché non prepari una pozione che riporti a Gino la sua innamorata?” aveva suggerito Armando. “Ma che dici? L’amore non si può forzare. E’ il potere più grande dell’universo” aveva risposto Betulla. “Genera mondi e cambia le esistenze. Una pozione produrrebbe solo un falso amore”. E così Gino rimaneva triste e solo. E con l’autunno che si avvicinava pensava che avrebbe trascorso il letargo in una tana fredda e umida, senza il calore della sua compagna. A Rocca Sganghera, come si sa, nessun umano fortunatamente andava più a caccia dopo una brutta esperienza con i fucili stregati da Betulla, che forse qualcuno di voi ricorderà. Questo sollevava molto il cinghiale Armando, che tuttavia era preoccupato per il suo amico. Così Armando andò dalla strega Brunella, che abitava nelle profondità della foresta. Non dovete immaginarvi una strega brutta e vecchia con il naso adunco e le mani contorte. Era una graziosa fanciulla dal bel sorriso che viveva in armonia con gli animali e con tutte le creature, piante comprese.

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Amici animali

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Il cinghiale

* Il cinghiale è un mammifero molto diffuso nel mondo: robusto e intelligente, si adatta a vivere in qualsiasi ambiente, eccetto il deserto e l’alta montagna. Rispetto al maiale, il suo cugino domestico, ha i canini molto sviluppati (due piccole zanne) e una pelliccia marrone: i cuccioli sono chiari con le caratteristiche strisce scure. * Le femmine vivono, con i propri cuccioli, in gruppi di una ventina di esemplari adulti, guidati dalla cinghialessa più anziana. I maschi conducono invece una vita solitaria, a eccezione del periodo dell’accoppiamento, tra dicembre e gennaio. * Il cinghiale non è sporco come si crede, anzi cura molto la propria igiene! Subito dopo essersi svegliato, si rotola nel fango per rinfrescarsi e proteggersi dalle scottature (in estate) e per far cicatrizzare le piccole ferite; poi si strofina contro i tronchi degli alberi per scrostarsi di dosso il fango secco. Sa distinguere il cibo sporco da quello pulito: sono stati osservati cinghiali lavare la frutta prima di mangiarla. * È prevalentemente vegetariano, ma sa adattarsi a quello che il bosco o la stagione gli offre. Adora le ghiande (quando ce ne sono in abbondanza quasi non tocca nient’altro!) e mangia con piacere frutti, bacche, tuberi, radici, e funghi. * Comunica con molti suoni diversi, soprattutto una serie di grugniti a varie frequenze, ma utilizza anche grida e ruggiti, per dichiarare la propria appartenenza ad un gruppo o la disponibilità all’accoppiamento e al combattimento. Ha un ottimo olfatto e gli odori corporei e le secrezioni ghiandolari servono a completare il suo linguaggio.

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Š Jjosefpittner | 123RF.com

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Amici animali La caccia

Lo sapevi

che

* Durante il periodo di apertura della caccia (da settembre a gen-

naio, ma non solo purtroppo) vengono uccisi centinaia di milioni di animali, appartenenti a 59 specie diverse. I cacciatori sono 650 mila: sono tanti, ma diminuiscono tutti gli anni. Secondo Eurispes il 78,8% degli italiani è contrario all’attività venatoria.

* Esiste purtroppo anche il bracconaggio, la caccia praticata con metodi proibiti. I bracconieri usano i lacci, le tagliole e gli archetti, trappole a scatto per piccoli uccellini: per le vittime non c’è speranza e quando non muoiono sul colpo rimangono imprigionati, senza possibilità di liberarsi. * Strettamente collegato alla caccia è il fenomeno criminale dei bocconi avvelenati, che

uccidono animali domestici (cani e gatti) e selvatici (volpi, tassi, donnole, lupi, civette e molti altri). Le esche avvelenate vengono messe con lo scopo di eliminare gli animali selvatici. La loro colpa? Essere i predatori di quelle specie che sono i cacciatori a volere uccidere.

* La caccia provoca un devastante disturbo biologico a tutte le specie, anche quelle che non sono cacciate: gli spari e le fucilate terrorizzano gli animali, sconvolgendo i normali ritmi di vita, compresa la ricerca del cibo. * In un solo anno i cacciatori sparano sul territorio nazionale 500 milioni di cartucce, disperdendo nell’ambiente 17.500 tonnellate di piombo sotto forma di pallini: una montagna di frammenti velenosi che si accumulano nei prati e nei boschi, sul fondo di laghi, fiumi e stagni. La caccia è la principale causa di diffusione di questo pericoloso metallo, senza contare le tonnellate di plastica dei bossoli che, per legge, i cacciatori sarebbero tenuti a raccogliere.


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“Brunella, il riccio Gino è in un pasticcio! Si è innamorato e adesso la sua riccia lo ha lasciato!” le disse Armando. Brunella lo guardò con le lacrime agli occhi: “Sembra una cosa da nulla, ma è la tragedia più grande che possa accadere! Le nostre speranze crollano, i nostri progetti si infrangono, il mondo intero perde il suo colore…” “Puoi fare qualcosa?” chiese Armando. “Certo!” disse Brunella con il suo splendente sorriso. “Posso innamorarmi del riccio Gino!” “Cosa? Innamorarti?” esclamò Armando. “E’ facile”, rispose Brunella. “Basta aprire il cuore!” E con un gesto tenero e languido si mise le mani sul petto e scoprì una luce che sembrava provenire da sotto le costole. In un fulgore abbagliante che costrinse Armando a chiudere gli occhi, la strega Brunella cambiò e si trasformò. E un attimo dopo era una riccia, bellissima, piccola e spinosa. P

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In quel momento accaddero diverse cose a Rocca Sganghera. Il commendator Baglioni, notaio, decise improvvisamente di diventare vegano. L’allevatore Sartini capì che avrebbe dovuto smettere di mandare agnelli al mattatoio e cominciare a coltivare cavoli. Il sindaco Buzzacchi fece fare subito una delibera che impedisse ai circhi con animali di attendare in paese. E ce ne furono molte altre che non sto qui a raccontarvi. Perché l’amore è una forza universale. Ed ha il pregio o il difetto di essere contagiosa. Si propaga e si diffonde. Cambia la gente e non solo se stessi. Quell’inverno Gino e Brunella trascorsero insieme il letargo. E la primavera successiva nacquero tanti piccoli ricci. Anche a loro fu insegnato l’amore. E se qualcuno aveva dubbi, bastava che Brunella, con le sue zampe da riccio, si aprisse ancora il petto e facesse vedere la sua luce. Ogni mattina tornava strega e si dedicava alle sue magie nel folto del bosco. Ogni sera ridiventava riccio e dormiva accanto a Gino nella loro tana nel terreno. Perché l’amore è questo. Apprezzare gli altri per ciò che sono ed aiutarli ad esserlo. Perciò non tollera prigioni o catene. Come gli animali.

Giacomo Bottinelli, 44 anni, vive a Grosseto ed è responsabile dell’Area “A scuola con LAV”. Ama molto la letteratura di

fantasia e da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.

Simona Dimitri vive in un piccolo paese vicino a Locarno e al bosco, con quattro gatti e molti altri animali di minuscole proporzioni. Ama disegnare, dipingere, fotografare, camminare, osservare la “natura”, la vita minuta e le rocce, la musica e il silenzio, i libri di sole parole e quelli pieni di immagini. In parte i libri li disegna anche, ed espone i suoi disegni tra l’Italia e la Svizzera. Sogna un futuro senza più prigioni e sfruttamento. 20 | P

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Selfie mania Questa è la rubrica per le foto con i vostri amici pelosi (e non)! Raccontateci qualcosa di loro. La rubrica si chiama “Selfie mania”... ma anche se non sono selfie sappiate che va bene lo stesso!

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2 FOTO 1 Una foto ricordo di Alessia Baldi con la sua amica Pepita, scattata durante l’ultima LAVacanza sulle Dolomiti bellunesi. Fantastica! FOTO 2 Lena Nicole di Perarolo di Cadore (Belluno) assieme al caro Charlie.

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FOTO 3 Maya Adami di Grosseto con la maialina Emma: che dormigliona! FOTO 4 Lorenzo Fanelli di Acilia (Roma) dorme a tu per tu con la piccola Joy.

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Da non perdere Il rifugio Porcikomodi dove ogni animale ha un nome A Magnago, in provincia di Milano, c’è un posto meraviglioso. Si chiama Porcikomodi (mai nome è stato più indovinato!) ed è un bellissimo rifugio per animali salvati dagli allevamenti e dai macelli.

Gilda Susina

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el rifugio ci sono pecore e capre, maiali, asini, mucche e non solo; c’è anche Peppo, un simpaticissimo cinghiale che ti segue come un cagnolino. Porcikomodi è gestito dall’associazione Vita da Cani, che collabora con noi della LAV, in nome dell’antispecismo. Cosa significa questa parola? Semplice: tutti, anche se apparteniamo a specie diverse, abbiamo diritto alla libertà, alla dignità e alla vita.

Stelluzza Pierino Enrico 26 | P

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Tofu Matilda Nelle foto di queste pagine potete vedere alcuni degli ospiti del rifugio... ora avete capito perché si chiama Porcikomodi?

Siamo andati a visitare Porcikomodi per voi e abbiamo trascorso una giornata piena di gioia, insieme agli animali che, possiamo garantirvi, stanno davvero comodi... hanno grandi spazi e sono attentamente curati. Ma la cosa più bella, che ci riempie il cuore, è che nessuno li mangerà. Vivranno per sempre in questo piccolo paradiso e non finiranno mai in forno o in pentola. Bello e incredibile, vero!?

tutte le foto: © Vitadacani Onlus

Peppo

Ciuffo Bianco SANTUARIO PORCIKOMODI Via Ungaretti 34 Magnago (Milano) 02.93871132 349.0581076 www.vitadacani.org/santuario-magnago/

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Online Il nuovo sito internet di Piccole Impronte Evviva! È uscito il nuovo sito LAV per la scuola e l’educazione! Dopo mesi di intenso lavoro, eccoci qui pronti con le nostre pagine web tutte dedicate ai nostri progetti didattici e ai nostri materiali.

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i sono i progetti multimediali scaricabili, le nostre ultime notizie, i nostri eventi, la possibilità di conoscere online Piccole Impronte e di ordinare i nostri Quaderni Didattici e il nostro manuale “Educare al rispetto degli animali”. E da qui potete anche adottare a distanza un animale salvato dalla LAV! Venite a trovarci su www.piccoleimpronte.lav.it

Sì, perché il nuovo sito della LAV è dedicato proprio a insegnanti, genitori e ragazzi che vogliono salvare gli animali. È il modo più semplice e veloce per portare nella scuola i diritti degli animali ed essere sempre aggiornati su tutte le novità in questo campo. Navigatelo e diteci cosa ne pensate.

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Un sito tutto nuovo! Ecco alcune delle pagine dove si potranno trovare notizie, percorsi didattici, pubblicazioni, con una grafica colorata, caratterizzata dai personaggi di Piccole Impronte, per una navigazione ancora più piacevole!

E allora qual è il posto migliore dove poter salvare gli animali? Ma la scuola naturalmente! Cominciate parlando con i vostri insegnanti e vedete se qualcuno è interessato all’argomento. Fategli vedere queste pagine e spiegate che la LAV propone attività da fare tutti insieme per imparare a rispettare gli animali. Salvare gli animali a scuola non è difficile ed è anche divertente.

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Con le ricette di Arianna Dall ’Occo

Autunno, tempo di zucca gialla e Martina ha preparato delle gustose polpette di stagione. E per il cioccolato, beh... ogni momento è quello buono!

Polpette zucca e nocciole 1

Ingredienti a 400 g di zucc e integrale 100 g di pan raffermo ci i farina di ce 4 cucchiai d i acqua 60 ml circa d i pane 4 cucchiai d grattugiato iole pelate 60 g di nocc e tostate sale gine d’oliva olio extraver glio 1 spicchio d’a esco fr prezzemolo

Servile con una purea di patate!

Lessa 4 patate medie con la buccia fino a che non saranno morbidissime. Sbucciale e passale un paio di volte allo schiacciapatate. Aggiungi sale, 1⁄2 bicchiere di latte di soia non zuccherato e 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva.

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Prepara la pastella per legare le polpette: versa la farina di ceci in una tazza, unisci un pizzico di sale e l’acqua poco per volta, mescolando con una frusta per non formare grumi. Lasciala riposare in frigorifero fino al momento di utilizzarla. Metti il pane in ammollo in acqua fredda; quando è ben inzuppato strizzalo con le mani per togliere tutta l’acqua in eccesso; mettilo in una ciotola sbriciolandolo un po’. Taglia la zucca a pezzetti e falla rosolare in un tegame con un filo d’olio e lo spicchio d’aglio. Aggiungi il sale, un ciuffo di prezzemolo e cuoci ancora per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto (non aggiungere acqua). Quando sarà morbida, togli l’aglio e schiacciala con una forchetta. Versa la zucca nella ciotola con il pane e mescola; aggiungi la pastella di ceci, le nocciole tritate grossolanamente, del prezzemolo tritato e infine il pane grattugiato, quanto ne basta per avere un impasto non troppo molle. Amalgama bene e lascia raffreddare in frigorifero per circa mezz’ora. Rivesti con carta forno spennellata di olio una teglia. Con le mani leggermente bagnate forma le polpette. Adagiale nella teglia, versa sopra ancora un filo d’olio e cuocile in forno a 180 °C per circa 30 minuti, girandole a metà cottura, finché non avranno un bel colore dorato.


Tortini al doppio cioccolato e banana

Ingre d

ienti

1 In una ciotola setaccia la farina con l’amido, il cacao, 2

250 g d

i farina integr ale i amid o d i mais 250 g d i zucch ero di 75 g di canna cacao a m aro 250 m ld vanigli i latte di soia a alla 300 g di ban ana fru 100 ml llata di olio d i s e 1 bustin mi a di lie vito pe 1 pizzic r dolci o di sa le 100 g d ig fonden occe di cioc colato te 50 g d

il lievito e il sale; infine aggiungi lo zucchero.

Versa i liquidi poco per volta, mescolando con una frusta a mano o elettrica: prima il latte in cui avrai frullato la banana e poi l’olio, facendo attenzione a sciogliere per bene eventuali grumi. Infine aggiungi le gocce di cioccolato fondente.

3 Metti gli stampini di carta in uno stampo da muffin

(per mantenere la forma in cottura) e con un cucchiaio inizia a riempirli con l’impasto (senza arrivare al bordo!).

4 Inforna in forno già riscaldato a 170 °C per circa 25/30

minuti. Puoi anche scegliere di fare un’unica torta, versando l’impasto in una tortiera da 24 cm rivestita con carta forno; in questo caso, fai cuocere per circa 45 minuti (puoi controllare la cottura infilando uno stuzzicadenti nella parte centrale della torta: ne deve uscire asciutto).

Arianna Dall’Occo Mamma di due bimbi, la cucina è la sua passione. Nel suo lavoro vuole dimostrare che è possibile preparare piatti sani e gustosi, senza procurare sofferenze agli animali. Vive con la gatta Bloom, ma per lei è da sempre “Miciuzza”.

Troverai tante altre gustose ricette su

www.cambiamenu.it

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L’Angolo della posta Farei di tutto

Caro Piccole Impronte, dicono che la sensibilità sta crescendo ma le violenze verso gli animali sono una realtà cruda che io odio e farei di tutto se si potesse fermarla. Non è giusto prendersela con chi non può difendersi. Tanti maltrattamenti avvengono perché si ignora che gli animali abbiano dei sentimenti e un’anima, e soffrono anche se non si sentono amati. Ma già il fatto che si parli dei diritti animali è positivo, sono d’accordo. Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti dell’uomo.

Francesco Cotugno, 11 anni, Napoli LAVacanza 2016 Ecco la banda dei ragazzi che hanno partecipato all’edizione di quest’anno. Da sinistra: Alessia, Matteo, Tiziano, Elisa, Francesco e Rebecca con Pepita la mascotte della LAVacanza! Grazie ad ognuno per aver partecipato!

No agli animali nel circo di Alessandro Nanetti, Bologna

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Ciao Francesco, complimenti per le tue parole: a soli 11 anni hai colto il problema meglio di tanti adulti. Non abbiamo capito (o non vogliamo farlo!) che gli animali hanno emozioni e sentimenti, da qui nascono lo sfruttamento e i maltrattamenti. Quando riconosceremo che i nostri amici hanno i loro diritti, cesseranno anche le crudeltà. Sembra facile da dire, un po’ meno da fare... in ogni caso, anche se sarà un percorso lungo, diamoci da fare e pensiamo positivo. Un bacio grande da tutti noi.


Il Quiz Lo sapete che la maggior parte dei cacciatori ha un’età compresa tra i 65 e i 78 anni? E che quasi l’80% degli italiani è contrario alla caccia? Ne siamo sicuri: sparare agli animali diventerà presto solo un orribile ricordo. Intanto facciamo il possibile per accelerare i tempi, rendendo più vicino il giorno della liberazione dalla caccia.

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Quante sono le specie di animali che possono essere cacciate in Italia? A 19 B 39 C 59

A partire dal 1980 il numero dei cacciatori: A È rimasto sostanzialmente invariato B Si è più che dimezzato C Si è ridotto del 17%

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Secondo i calendari venatori emessi dalle Regioni, quanti animali possono essere uccisi ogni anno in Italia? A Quasi un milione B Circa cento milioni C Più di mezzo miliardo Chi sono i bracconieri? A Coloro che usano un bracco come cane da caccia B I cacciatori che usano metodi non solo crudeli, ma anche illegali C Quei cacciatori che usano arco e freccia invece del fucile

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I cacciatori possono entrare nelle proprietà private? A Ovviamente no senza l’autorizzazione del proprietario B Sì, ma solo per la caccia all’allodola C Sì SOLUZIONE: 1 C – 2 C – 3B – 4B – 5C

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abolire la guerra

È un gioco da ragazzi

Martina

16 ottobre alle ore 17

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Lo sai che ogni anno anche in Italia scoppia una guerra? È la caccia L una gu erra a senso unico co nt ro gli animali. Facciamo sc oppiare la pace! #abo lia m olaguerra Mi piace - Comm enta - Condividi


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