Impronte ottobre 2015

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Pericolo zoomafia Pagine 4-7

La vivisezione dĂ i numeri Pagine 8-9


La LAV in Italia • www.lav.it

Sommario 4 8 10 12 14 16 18 19 20 22 24

Pericolo Zoomafia La vivisezione dà i numeri Expo: la nostra voce critica Portami via con te Amore a distanza Fermiamo la guerra agli orsi “Gli indesiderabili” “Alimentazione & Ambiente” Il nostro Congresso Buon compleanno LAV Il Natale è dietro l’angolo

LAV CONSIGLIO DIRETTIVO Roberto Bennati (vicepresidente), Giacomo Bottinelli, Gianluca Felicetti (presidente), Simone Pavesi, Massimo Vitturi COLLEGIO DI GARANZIA Roberto Callegaro, Laura Gabrieli (presidente), Sandro Guolo REVISORI DEI CONTI Susanna Russo (presidente); Alessio Rastelli, Mauro Vantaggio (sindaci) Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione sulla privacy’ (Dlgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 ROMA tel. 064461325, fax 064461326, email: info@lav.it

PIEMONTE TORINO: (STIC) tel./fax 011/746392 lav.torino@lav.it www.lav.it/sedi/torino CARMAGNOLA (TO): (STIC) tel. 340/0062741 lav.carmagnola@lav.it ARONA (NO): (PDR) tel. 335/6471031 lav.arona@lav.it LANGHE ROERO E MONREGALESE: (CN) (PDR) 320/4729967 lav.langhe-roero-monregalese@lav.it CUNEO E VALLATE: (PDR) 333/8347714 lav.cuneo-vallate@lav.it ALESSANDRIA: (PDR) tel. 320/4795564 lav.alessandria@lav.it www.lav.it/sedi/alessandria LIGURIA GENOVA: (STP) tel. 347/2330272 lav.genova@lav.it SANREMO-IMPERIA: (PDR) tel. 348/3238928 lav.sanremo-imperia@lav.it LA SPEZIA: (PDR) tel. 345/7001452 lav.laspezia@lav.it LOMBARDIA MILANO: (STIC) tel. 327/6333693 lav.milano@lav.it www.lav.it/sedi/milano RHO (MI) (STIC): tel. 349/3769750 (ore 16-19) lav.rho@lav.it www.lav.it/sedi/rho-mi LODI (PDR) tel. 339/1917434 (dalle ore 17) lav.lodi@lav.it MANTOVA (STP): tel. 320/4795557 (ore 18-23) lav.mantova@lav.it www.lav.it/sedi/mantova LECCO (PDR) tel. 339/4590709 lav.lecco@lav.it OLTREPÒ PAVESE (PDR): tel. 366/3904482 lav.oltrepopavese@lav.it www.lav.it/sedi/oltrepo-pavese-pv VARESE-BUSTO ARSIZIO (STIC): tel. 328/6456255 lav.varese-busto@lav.it SARONNO (VA) (STIC): tel. 338/4305289 lav.saronno@lav.it www.lav.it/sedi/saronno-va BERGAMO (STP): tel. 388/4618300 lav.bergamo@lav.it - www.lav.it/sedi/bergamo MONZA E BRIANZA (STP): tel. 329/4234827 lav.monza@lav.it www.lav.it/sedi/monza-e-brianza SONDRIO: (PDR) tel. 388/4725000 lav.sondrio@lav.it CREMONA: (PDR) tel. 338/7841668 lav.cremona@lav.it BRESCIA: (PdR) tel. 331/4639816 lav.brescia@lav.it TRENTINO ALTO ADIGE BOLZANO (PDR) tel. 349/0744252 lav.bolzano@lav.it www.lav.it/sedi/bolzano TRENTINO (STP): tel. 331/1507169 lav.trentino@lav.it www.lav.it/sedi/trentino FRIULI - VENEZIA GIULIA TRIESTE: (STP) tel. 320/6378852 lav.trieste@lav.it www.lav.it/sedi/trieste PORDENONE: (STP) tel. 320/4795023 lav.pordenone@lav.it VENETO VENEZIA: (STP): tel. 348/0407952 lav.venezia@lav.it www.lav.it/sedi/venezia PADOVA: (STP) tel. 320/7598238 lav.padova@lav.it - www.lav.it/sedi/padova VERONA: (STP): tel. 339/1108543 lav.verona@lav.it www.lav.it/sedi/verona VICENZA: (STIC) tel. 348/0408396 lav.vicenza@lav.it www.lav.it/sedi/vicenza BASSANO DEL GRAPPA (VI): (STIC) tel. 348/0407684 lav.bassanodelgrappa@lav.it ROVIGO: (PDR) tel. 329/7934814 lav.rovigo@lav.it - www.lav.it/sedi/rovigo BELLUNO: (PDR) tel 329/0439861 lav.belluno@lav.it CASTELFRANCO VENETO (TV): (PDR) tel.

346/7465558 (ore serali) lav.castelfrancoveneto@lav.it www.lav.it/sedi/castelfranco-veneto-tv EMILIA ROMAGNA BOLOGNA: (STP) tel. 333/8175258 - 320/4788779 lav.bologna@lav.it www.lav.it/sedi/bologna REGGIO EMILIA: (STIC) tel. 333/7749145 lav.reggioemilia@lav.it www.lav.it/sedi/reggio-emilia CORREGGIO (RE): (STIC) tel. 331/1284428 lav.correggio@lav.it MODENA: (STP) tel. 320/4795021 lav.modena@lav.it www.lav.it/sedi/modena PIACENZA (PDR) tel 392/8372885 lav.piacenza@lav.it Ferrara (PDR) tel 347/4246427 lav.ferrara@lav.it TOSCANA FIRENZE: (STP) lav.firenze@lav.it tel. 328/9143416 www.lav.it/sedi/firenze PONTEDERA (PI): (PDR) tel. 328/1470263 lav.pontedera@lav.it MASSA: (PDR) tel. 347/9015015 lav.massacarrara@libero.it AULLA (MS): (PDR) tel. 328/5942486 lav.aulla@lav.it GROSSETO: (STP) tel. 328/5639980 e 333/8193351 lav.grosseto@lav.it LUCCA: (PDR) tel. 339/7017135 lav.lucca@lav.it UMBRIA PERUGIA: (PDR) tel/fax 075/690225 - 338/2256714 lav.perugia@lav.it www.lav.it/sedi/perugia TERNI: (PDR) tel. 340/6233297 lav.terni@lav.it MARCHE MACERATA: (PDR) tel. 339/4734051 - 347/0518265 lav.macerata@lav.it LAZIO ROMA: (PDR) tel. 320/4795553 (ore 9.30-13.30) lav.roma@lav.it www.lav.it/sedi/roma ABRUZZO PESCARA: (STP) tel. 327/3837173 lav.pescara@lav.it www.lav.it/sedi/pescara CAMPANIA NAPOLI: (STP) tel. 328/2313365 lav.napoli@lav.it www.lav.it/sedi/napoli PUGLIA BARI: (STP) tel. 348/0618270 fax 080/5583828 lav.bari@lav.it www.lav.it/sedi/bari LECCE: (PDR) tel. 328/4713416 lav.lecce@lav.it CALABRIA VIBO VALENTIA: (PDR) tel. 333/4544326 lav.vibovalentia@lav.it SICILIA CATANIA: (PDR) tel. 349/6184467 lav.catania@lav.it RAGUSA: (PDR) tel. 340/0031368 lav.ragusa@lav.it CALTANISSETTA: (PDR) tel. 347/5800934 fax 0934/1936166 lav.caltanissetta@lav.it MESSINA: (PDR) tel. 328/9546860 lav.messina@lav.it SARDEGNA CAGLIARI: (PDR) tel. 338/3924715 lav.cagliari@lav.it

LEGENDA STP: Sede Territoriale Provinciale STIC: Sede Territoriale Intercomunale STC: Sede Territoriale Comunale PDR: Punto di Riferimento


La nostra ricchezza,

Impronte Anno XXXII n.7 ottobre (150) 2015

per gli animali

L

a ricchezza di quanto facciamo, quando non bastano le sensazioni, ce la può dare uno strumento-terzo. Per me è Google Alert. Provate a inserirci il termine LAV. In alcuni giorni vi è un fuoco di fila fra azioni nazionali, europee e locali, da far spavento a chi continua a discriminare e a torturare animali. Perché la nostra attività è mirata, organizzata, continua, non è un fuoco di paglia, crea anche alleanze e non è esclusiva. La ricchezza di quanto facciamo trova conferme nelle ormai puntuali richieste di liste-testi per

Ogni giorno dobbiamo ricordarci, sempre, di “essere il cambiamento che si chiede” i processi da noi intentati (pensate solo a quelli contro il Delfinario di Rimini o la filiale sud del Mario Negri o alcuni circhi, allevatori, macellatori) nei quali è necessario schierare competenze professionali che possano dare concretamente corpo all’istanza “no violenza sugli animali”, che è fondamentale, è l’inizio, ma poi se non è supportata rischia di rimanere una declamazione nel deserto. La nostra ricchezza consiste nel “non mollare mai”. Come per l’uccisione dell’orsa Daniza, senza responsabili per la Provincia di Trento, che deve rimanere una costruttiva ferita aperta. Nel corpo della giustizia, che fra le Alpi si è girata dall’altra parte, e della società. Non solo nel corpo degli animalisti. La frattura che rappresenta quella esecuzione dovremo rimarginarla, curarla, perché è quella voluta da chi considera gli animali selvatici non come esseri viventi ma come simpatici solo se sono nei cartoni animati o se vivono in un continente lontano dalla nostra realtà. Perché loro hanno la sola

“colpa”, riportati in zone dove li avevamo fatti scomparire a colpi di fucile, pesticidi e cemento, di fare – appunto – gli animali selvatici. È questa la LAV che fa crescere le competenze e le capacità di chi ci rappresenta, per affrontare meglio le sfide sempre più complesse che abbiamo di fronte, che deve saper sempre più imparare anche dai propri errori e dalle sconfitte. Per questo siamo un’associazione che non si siede sui presunti allori, che continua a fare formazione per innovarsi e consolidarsi, e a far crescere professionalità e consapevolezze che permetteranno alla LAV di esserci e sempre meglio, anche aldilà di noi, e dei nostri limiti prettamente umani. C’è chi ha scritto che sostiene la LAV perché quando inizia una cosa la porta fino alla fine. Perché ha una grande preparazione tecnica. Sono queste due caratteristiche importanti, che dobbiamo sviluppare ulteriormente e che rappresentano il travaso locale-nazionale, e viceversa, che dobbiamo sapere sempre gestire bene, nel fare, e non nel “farà qualcun altro”. Ogni giorno, per non perdere la “stella polare” da naviganti nel mare delle sofferenze animali e dei genocidi umani, dobbiamo ricordarci, sempre, di “essere il cambiamento che si chiede”. Questa è la nostra forza interiore, la forza che dobbiamo sapere trasmettere a chi ci è vicino così come più lontano, sia fisicamente che nelle scelte quotidiane. Anche quando pensiamo di non avere più energie, queste le dobbiamo ritrovare negli occhi degli animali mandati alla tortura e al macello. L’energia che rende visibile gli invisibili. L’energia del cambiamento che ognuno di noi può e deve essere.

@glfelicetti

L’amore per l’uomo non esclude quello per gli animali, e viceversa, perché l’amore non è mai fonte di separazione né di giudizio. Chi ama, ama e basta. Chi ama e separa, non ha mai iniziato a farlo.” Susanna Tamaro, scrittrice

DIREZIONE E REDAZIONE SEDE NAZIONALE LAV Onlus VIALE REGINA MARGHERITA 177 - 00198 ROMA TEL. 064461325 r.a.; FAX 064461326 Email: info@lav.it • Internet: www.lav.it DIRETTORE RESPONSABILE: Giacomo Bottinelli DIRETTORE EDITORIALE: Maria Falvo HANNO COLLABORATO Gaia Angelini, Roberto Bennati, Giacomo Bottinelli, Antonella Buceti, Carmen Caballero, Carla Campanaro, Gianluca Felicetti, Silvia Felicetti, Francesca Gramazio, Ilaria Innocenti, Michela Kuan, Barbara Paladini, Simone Pavesi, Maurizio Santoloci, Paola Segurini, Ilaria Tordone, Ciro Troiano PROGETTO GRAFICO: Michele Leone FOTO COPERTINA: Dreamstime AUT. TRIB. ROMA 50/84 - dell’11.2.1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 - dell’1.3.1993 ISCR. ROC 2263 - anno 2001 DTP-STAMPA Arti Grafiche “La Moderna” Via Enrico Fermi 13-17 Guidonia Montecelio (RM) CARTA Dalum Cyclus Print (100% carta riciclata) CHIUSO IN TIPOGRAFIA il 10 settembre 2015 RIPRODUZIONI degli articoli sono auspicate ma consentite solamente con l’autorizzazione della Direzione Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Packaging in Mater-Bi: biodegradabile e compostabile Nata nel 1977, la LAV ha per fine la Liberazione animale, l’affermazione dei diritti degli animali non umani e la loro protezione, la lotta alla zoomafia e la difesa dell’ambiente. Si batte per l’abolizione della vivisezione, della pesca, della caccia, delle produzioni animali, dell’allevamento, del commercio, degli spettacoli con animali e dell’utilizzo di qualsiasi essere vivente. Difende la Terra e i suoi ecosistemi. La LAV combatte lo specismo lottando contro ogni forma di violenza, prevaricazione e sfruttamento, per il rispetto del diritto alla vita, alla dignità e alla libertà di ogni individuo umano e non umano. LA LAV È • cofondatrice della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente • riconosciuta Ente Morale con Decreto Ministeriale 19.5.1998 e Onlus Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale; • riconosciuta associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (Decreto 2/2009 EN.AS. - D.M.Salute 2.11.06 Legge 189/04) • riconosciuta associazione di protezione ambientale con Decreto Ministeriale 15.2.2007 (legge 349/86); • dal 1995 componente della Commissione Nazionale Allevamenti e Macelli del Ministero della Salute (legge 623/85); • dal 1999 firmataria di un Protocollo d’Intesa con il Ministero della Pubblica  Istruzione allo scopo di “promuovere la diffusione e l’approfondimento dei temi dell’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi nelle scuole di ogni ordine e grado” • dal 2007 Ente abilitato al rilascio di crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) presso il Ministero della Salute • membro di Eurogroup for Animals, della European Coalition to End Animal Experiments, della Fur Free Alliance, di ENDCAPtivity QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO (OGNI DODICI MESI) ALLA LAV • ORDINARIO 30 euro • GIOVANILE (fino a18 anni) 18 euro • FAMIGLIA 45 euro • SOSTENITORE 46 euro • BENEMERITO 150 euro • STRAORDINARIO 500 euro • PER SEMPRE (chiama 06 4461325) VERSAMENTI INTESTATI A LAV • CC POSTALE 24860009 • CC BANCARIO n. 501112 Banca Popolare Etica - Filiale di Roma - Via Rasella 14 - 00187 Roma (cordinate IBAN) IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112 Conservate le ricevute postali e bancarie delle donazioni alla LAV: potete dedurle dalla prossima dichiarazione dei redditi, ai sensi della legge 460/97 nel limite di 2.065,00 euro all’anno; per le aziende fino al 2% del reddito d’impresa.

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Delinquenti, trafficanti, affaristi e crimini contro gli animali: il nuovo Rapporto della LAV

Pericolo

zoomafia

di Ciro Troiano

U

n vero catalogo della violenza organizzata contro gli animali, del malaffare e delle illegalità correlate: il nuovo Rapporto Zoomafia, come ogni anno, fa luce su crimini nascosti, spesso sistematici e seriali che mietono migliaia di animali ogni anno. Il Rapporto Zoomafia 2015 “delinquenti, trafficanti, affaristi e crimini contro gli animali” è alla sua sedicesima edizione e analizza lo sfruttamento criminale di animali avvenuto nel 2014. E’ significativa la continua trasformazione dei gruppi dediti ai traffici a danno di animali e la loro capacità di individuare nuovi canali affaristico-criminali. Se dovessimo rappresentare graficamente la zoomafia potremmo ricorrere ad un triangolo: la base è formata dal business, dai guadagni che i traffici a danno degli animali garantiscono; un lato è formato dai limiti della normativa e dalla sua

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scarsa applicazione; il terzo lato è costituito da una sinergia scellerata di interessi diversi ma convergenti che unisce trafficanti, l’imprenditoria zoomafiosa, addetti ai controlli infedeli, affaristi. Del resto il business è grande: sono diversi i miliardi di euro l’anno intascati con i vari traffici clandestini che sfruttano gli animali. Il traffico di cuccioli si confer-

Crimini nascosti, spesso sistematici e seriali che mietono migliaia di animali ogni anno ma la prima emergenza. Allevati in vere e proprie “fabbriche”, sottratti precocemente alla cure materne, imbottiti di farmaci, ammassati in scatoloni e gabbie, costretti a viaggi lunghissimi chiusi in portabagagli e, infine, venduti con falsa documentazione: è il destino di circa 2000 cani che ogni settimana arrivano in

Italia. Sono 550 circa i cuccioli sequestrati (dal valore complessivo di circa 440mila euro) e 43 le persone denunciate nel 2014. Cavalli dopati, costretti a correre su strada, frustati per farli correre e, se si feriscono, abbattuti e abbandonati sul posto. Diversi i profili criminali nel variegato mondo dei cavalli: scommesse clandestine, macellazione illegale, furto di cavalli, traffico di farmaci. I numeri relativi alle corse clandestine e alle illegalità nell’ippica parlano da soli. Solo nel 2014: 6 interventi delle forze dell’ordine, 4 corse clandestine bloccate, 22 persone denunciate, 1 persona arrestata, 10 i cavalli sequestrati, 110 i cavalli che correvano in gare ufficiali, risultati positivi a sostanze vietate. Tra le sostanze somministrate ai cavalli anche la Benzoilecgonina (metabolita della cocaina). I combattimenti tra cani in Italia sono ritornati ad essere un’emergenza. Persone denunciate, combattimenti fermati, ritrovamenti di


FOTO UFFICIO STAMPA CORPO FORESTALE DELLO STATO

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cani con ferite da morsi o di cani morti con cicatrici riconducibili alle lotte, furti e rapimenti di cani delle razze abitualmente usate nei combattimenti, sequestri di allevamenti di pit bull, pagine Internet o profili di Facebook che esaltano le lotte: questi i segnali che indicano una recrudescenza del fenomeno. Nel 2014 sono stati sequestrati 28 cani per attività inerenti le lotte e denunciate 10 persone per vari reati connessi. Il traffico internazionale di animali o parti di essi trova nel nostro paese un importante punto di arrivo e di transito. Avorio, serpenti, bertucce, caimani, iguane, tegu, varani, cebi dai cornetti, pappagalli, tartarughe, ma anche caviale, prodotti in pelle di animali protetti, farmaci derivati da animali: sono solo alcuni degli animali o parte di essi sequestrati nel 2014. Armi da fuoco clandestine, lacci, trappole di vario tipo, veleni che uccidono lentamente e con grande sofferenza: è la galleria degli orrori che racconta

le varie forme di bracconaggio. La situazione del randagismo in alcune aree della Penisola continua ad essere una vera emergenza. In questo contesto gli animali d’affezione rappresentano un grande affare e attirano gli appetiti di malavitosi e affaristi. Secondo i dati in nostro possesso, sono circa 7 i canili - con centinaia di cani -, sequestrati nel corso del 2014 per reati

Il traffico di cuccioli si conferma la prima emergenza, per circa 2000 cani ogni settimana che vanno dalla truffa al maltrattamento all’esercizio abusivo della professione di veterinario. Vere e proprie battaglie si combattono per fermare la pesca di frodo di tonni, vongole, ricci, pesce spada. I casi più frequenti di illegalità si riscontrano nella pesca al tonno rosso e nell’uso delle spadare,

la vendita di pesce “sotto misura” o di specie vietate, lo strascico sotto costa. Anche i delfini sono vittime della cattura di frodo: vengono uccisi per produrre il mosciame. Un vero sistema di malaffare legato alla gestione di allevamenti, alle truffe, al traffico illegale di medicinali e sostanze dopanti, al furto di animali “da allevamento”, alla falsificazione di documenti sanitari e, spesso, con infiltrazioni della criminalità organizzata, inquina il comparto zootecnico. Le sofisticazioni alimentari creano sempre maggiore allarme sociale. Tonnellate di alimenti di origine animale sequestrate. Pesce e crostacei “scaduti”, in alcuni casi addirittura da anni, gamberi e gamberoni diventati verdi, formaggio con Escherichia coli “altamente patogeno”, oltre 100mila uova sequestrate perché di dubbia provenienza, carne putrefatta, latte di bufala miscelato fraudolentemente con quello vaccino per produrre mozzarella: solo alcuni dei casi registrati l’anno passato. Impronte • ottobre 2015

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Quest’anno il Rapporto Zoomafia si arricchisce di un nuovo capitolo, quello relativo al bracconaggio fluviale. Un’attività silenziosa, che non suscita clamore, quella del bracconaggio ittico. Eppure si tratta di un fenomeno in aumento e che crea allarme e preoccupazione negli addetti ai lavori. In alcune province i fiumi sono saccheggiati da bande di predatori umani: pescatori di frodo, quasi tutti stranieri dell’Est, che dispongono di mezzi, barche potenti, furgoni-frigo, reti lunghe centinaia di metri, che occupano le sponde fluviali con ricoveri di fortuna e con bivacchi che deturpano il paesaggio, e che usano, spesso, intimidazioni e minacce nei riguardi degli addetti ai controlli. L’obiettivo principale dei pirati è il Siluro (Silurus glanis), un pesce particolarmente apprezzato nei paesi dell’Est e per questo oggetto di vere e proprie rappresaglie in stile militare nei nostri fiumi. Un giro d’affari di svariati milioni di euro l’anno. Dall’analisi dei dati delle Procure si evince che nel 2014, rispetto all’anno prima, c’è stata una diminuzione dell’1,5%, delle denunce

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per i reati a danno degli animali. I dati sono arrivati da oltre il 63% delle Procure. In particolare le risposte sono arrivate da 78 Procure Ordinarie, su un totale di 136, pari ad oltre il 57% del totale e da 26 Procure presso i Tribunali per i Minorenni su un totale di 29, pari ad oltre l’89% del totale dei procedimenti sopravvenuti nel 2014, sia a carico di noti che di ignoti, per i reati a danno degli animali e per il campione del 57% delle Procure Ordinarie è di 5065 (2312 a carico

È un grande business: sono diversi i miliardi di euro l’anno intascati con i vari traffici clandestini che sfruttano gli animali di noti e 2753 a carico di ignoti). La proiezione dei dati del campione delle Procure Ordinarie su scala nazionale conferma il dato relativo all’apertura di circa 24 fascicoli al giorno in tutt’Italia per reati a danno di animali e di una

persona indagata ogni ora e mezza circa. Nel 2014 per l’art. 727 cp (Abbandono di animali) ci sono stati 745 procedimenti, 525 a carico di noti e 220 a carico di ignoti, per un totale di 651 indagati. C’è una stridente differenza tra i procedimenti penali e i casi di abbandono di animali. Se si considera che ogni anno si stima siano circa 100mila gli animali abbandonati e che l’articolo 727 cp punisce anche la detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, il numero dei casi di abbandono denunciati risulta davvero insignificante. È evidente che sotto il profilo della funzione preventiva della pena la sanzione è inappropriata. Discorso simile per l’analisi del reato di uccisione di animali, punito dall’art. 544bis cp. Nei distretti delle Procure di Aosta, Ascoli Piceno, Latina e Vibo Valentia, ad esempio, nel 2014 non è stato aperto neanche un fascicolo per tale reato. I reati previsti dall’art. 544quater cp, spettacoli e manifestazioni vietati, e dall’art. 544quinquies cp, combattimenti e competizioni non autorizzate tra animali, sono di fat-


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to “reati virtuali o fantasma”, vista la loro scarsa applicazione, nonostante la loro importanza: puniscono gli spettacoli vietati che fanno uso di animali, i combattimenti tra animali e le corse clandestine di cavalli. Nel 2014 per l’articolo 544quater cp ci sono stati 14 procedimenti (9 a carico di noti e 5 a carico di ignoti) con 11 indagati, mentre per il 544quinquies, 10 procedimenti (2 a carico di noti e 8 a carico di ignoti) con 3 indagati. I reati previsti dalla normativa sulla protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, art. 30 della legge 157/92, si confermano i più diffusi dopo quello di maltrattamento di animali. In totale 963 (659 noti e 304 ignoti) con 854 indagati nel 2014. Quest’anno, per la prima volta, sono stati chiesti anche i dati relativi al traffico illecito di animali da compagnia, reato previsto e punito dall’art. 4 L. 201/10. Nelle Procure esaminate sono stati aperti 32 fascicoli, 26 noti e 6 ignoti, con 43 indagati. Un dato che appare singolare e atipico è rappresentato dalla Procura di Vibo Valentia dove non

risultano iscritti per l’anno 2014 procedimenti penali per i reati presi in esame. Appare davvero inverosimile che nell’intero distretto di tale Procura non si siano verificate forme di maltrattamento di animali: è evidente che nel sistema dei controlli qualcosa non funziona. La Procura con più procedimenti iscritti, sempre in base al campione del 57% analizzato, è Napoli con 239 procedimenti e 127 indagati. C’è però da segnalare il fatto che quest’anno non sono pervenuti i

Come si possono contrastare i crimini contro gli animali se si smembra l’unico corpo di polizia nazionale specializzato in tali ambiti? dati dalla Procura di Brescia che per anni si è attestata come la Procura con più procedimenti aperti. Ciò non vuol dire, ovviamente, che nel territorio di competenza della Procura di Napoli si maltrattino più animali, ma solo che sono stati

aperti più fascicoli. Per quanto riguarda i dati delle Procure presso i Tribunali per i Minorenni, si registra un aumento sia dei fascicoli che degli indagati. I procedimenti sopravvenuti nel 2014, riferiti a 26 Procure su un totale di 29, oltre l’89%, sono stati 32 (29 a carico di noti e 3 ignoti) con 41 indagati. Per contrastare questi fenomeni occorre una visione strategica e unitaria dei vari aspetti dell’illegalità zoomafiosa e sviluppare più intense sinergie di controllo e repressione. Per questo siamo contrari all’assorbimento del Corpo forestale dello Stato in altra forza di polizia. Come si possono contrastare i crimini contro gli animali e contro l’ambiente se si smembra l’unico corpo di polizia nazionale specializzato in tali ambiti? Anche il destino delle Polizie Provinciali ci preoccupa perché a livello locale rappresentano un importante strumento per la lotta a tali crimini. Temiamo che gli unici a trarre vantaggio da scelte simili saranno i trafficanti, gli inquinatori e i gruppi criminali che operano a danno degli animali e dell’ambiente. Impronte • ottobre 2015

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Sconfortanti le statistiche nazionali sugli animali allevati, usati e uccisi nei laboratori

La vivisezione…

dà i numeri

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di Michela Kuan

a vivisezione non conosce limiti e, nonostante gli sperimentatori dichiarino di effettuare solo studi fondamentali all’avanzamento della ricerca e non dolorosi per gli animali, gli esempi della assurdità di tale obsoleta e immorale pratica sono all’ordine del giorno e le statistiche sul numero di vittime che trova ogni anno la morte nei laboratori, non diminuiscono. Infatti le statistiche italiane, pubblicate con cadenza triennale dal Ministero della Salute, mostrano ancora 2.328.342 animali allevati, utilizzati e uccisi per fini sperimentali: numeri troppo alti visto il quadro scientifico e legislativo europeo che prevede la promozione dei metodi alternativi alla sperimentazione animale e la chiara posizione contraria dell’opinione pubblica alla vivisezione. Le specie più rappresentate continuano ad essere topi (1.547.246) e ratti (490.137), seguono pesci (114.631) e uccelli (83.411): animali largamente impiegati a causa del loro basso costo e perché facilmente maneggiabili, più che per ragioni strettamente scientifiche. Non sono esenti dalle statistiche i cani:

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ben 1.516 di loro sono stati sacrificati in questo triennio in nome di una pseudo scienza. Inoltre, analizzando nel dettaglio le specie utilizzate e l’ambito sperimentale di applicazione, emergono considerazioni sconfortanti: è in aumento il ricorso alle scimmie ceboidea (note comunemente come uistitì), specie regolamentata per Legge in modo fortemente restrittivo e il cui utilizzo dovrebbe rappresentare una deroga eccezionale, di cui sicuramente non dovrebbe essere incoraggiato l’aumento. I primati non umani sono utilizzati per esperimenti fortemente invasivi che comportano alti e prolungati livelli di dolore, come

studi di tossicità, indagini legate a problematiche nervose e mentali umane e al cancro. Questo sterminio silenzioso si riduce a uno sterile elenco di nomi che aiutano a creare un’invisibile barriera tra noi e gli animali, ridotti a meri oggetti sperimentali. Una politica voluta e diffusa da decenni che ha abituato il lettore e il cittadino a non capire cosa si nasconde davvero dietro le sbarre delle gabbie, inducendolo a pensare che sia “qualcosa di lontano”. Ma tutti noi siamo responsabili di queste morti e tutti noi possiamo “fare la differenza” informan-


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doci e sensibilizzando le altre persone, distribuendo materiale informativo, e facendo ogni giorno scelte consapevoli ed etiche come consumatori. A tutti coloro che professano una seria ricerca medica, nel fine ultimo di curare le malattie umane giustificando l’orribile

pratica della vivisezione, è fondamentale far capire che le persone non sono più disposte a credere a tali palesi bugie e che basta leggere con attenzione le notizie per capire quanto questo modello sia antiscientifico e inutile. Come nel recente studio guidato da Miguel Nicolelis della Duke University che, in due esperimenti distinti, ha provato a collegare i cervelli di quattro topi e due scimmie per renderli “telepatici” e in grado di cooperare. Nello specifico, i ricercatori hanno usato dei macachi, il cui compito era quello di muovere con il pensiero un braccio robotico, e dei topi, ai quali erano stati inseriti degli elettrodi in grado di leggere l’attività di singoli neuroni e in-

viare al cervello di ognuno di loro i dati provenienti dagli altri topi, generando, a comando, lo stesso tipo di impulsi neurali. Tutto questo per mimare una sorta di telepatia, con il falso miraggio, e l’improbabile giustificazione scientifica, di poter controllare, in un lontano futuro, le macchine attraverso il pensiero. Pensare di creare cervelli robotici con impianti tra teste di esseri viventi è quantomeno irrazionale: sono più di 30 anni che vengono praticati simili atroci esperimenti, peraltro senza alcun risultato, se non quello di alimentare un patologico delirio di onnipotenza. Sarebbe corretto, anzi doveroso, far vedere come sono ridotti questi animali, quali sono le loro condizioni reali, che li costringono a settimane o addirittura anni in gabbie di contenzione con impianti fissi nel cranio, subendo esperimenti lunghi e dolorosi dai quali non possono scappare, soli, sopraffatti dalla paura e dall’attesa rassegnata della morte. Perché dovremmo accettare tutto questo? Perché giustificarlo in nome di qualcosa che non esiste? Questa è vivisezione: immorale, mai scientificamente validata, inutile e inaccettabile.

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Expo 2015 non si è dimostrato un punto di svolta nell’impegno globale per garantire condizioni di produzione di cibo più efficienti e più giuste

Expo Milano

vetrina delle multinazionali Nutrire il Pianeta, energia per la vita” è il tema dell’Expo 2015. L’Esposizione Universale di Milano si sarebbe dovuta sviluppare sulla necessità di garantire cibo in un mondo sempre più popolato in cui si prevede un costante aumento dei rischi per la quantità e la qualità globale degli alimenti disponibili. E non solo. Quest’anno scadono gli “Obiettivi di sviluppo del Millennio” fissati dalle Nazioni Unite e, fra questi, la volontà di assicurare la sostenibilità ambientale. Da fine novembre si svolgerà inoltre a Parigi la Conferenza mondiale sul clima, l’appuntamento più importante nella lunga battaglia contro il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici. Al contrario di quanto annunciato, Expo 2015 non si è dimostrato un punto di svolta nell’impegno globale per garantire condizioni di produzione di cibo più efficienti e più giuste e non risulta neanche essere stato quel tanto sbandierato momento in cui favorire un concreto comportamento socialmente virtuoso e lungimirante per la

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FOTO TOMMASO GALLO

di Paola Segurini

Expo, altro che nutrire il pianeta: su www.lav.it il nostro documento tutela e la salvezza del Pianeta. No. L’appuntamento milanese si è invece rivelato un’ampia rassegna del greenwashing, vale a dire dell’ostentazione e dell’appropriazione di atteggiamenti di tutela e interesse per l’ambiente, con un utilizzo ingiustificato e immotivato dell’aggettivo “sostenibile” e delle

declinazioni del termine “sostenibilità”, da parte di aziende e Governi, per crearsi o rifarsi un’immagine positiva di fronte ai consumatori e ai visitatori, distogliendo al massimo l’attenzione dai reali effetti, spesso assai negativi, delle proprie attività, facendo credere che è solo colpa del consumatore, e che tutto può essere risolto non sprecando i cibi comunque prodotti. La grande kermesse appare anche come una vetrina per interessi contrari alla salute, all’ambiente e agli animali, evidenziati dalla scelta di partner e sponsor ufficiali, uno per tutti McDonald’s, caratterizzati da grande visibilità, che agiscono quotidianamente e nella realtà in direzione spesso totalmente contraria allo slogan della manifestazione “Nutrire il Pianeta, energia per la vita” e agli interessi del Pianeta, agendo in disaccordo con le necessità evidenziate dall’emergenza demografica, climatica ed economica in corso e futura. Expo 2015 suona come un lungo e martellante spot pubblicitario per la grande industria alimentare, abbellito da qualche scelta bio o a chilometro zero, invece di proporsi come imperdibile evento educati-


vo indirizzato a diffondere principi di nutrizione, di alimentazione e di utilizzo delle risorse volti al rispetto, alla diffusione di stili di vita consapevoli, equilibrati e salutari. In tutto questo, appare palese l’esibizione di forza dell’industria zootecnica con il suo ampio e inappropriato uso del vuoto termine “benessere animale”, e di rappresentazioni di “maiali felici” di essere condannati a morte. Un tentativo propagandistico di negazione della crudeltà insita ed esplicita nell’allevamento, dell’altissimo impatto ambientale della carne, del latte, delle uova, a scapito della necessità, rilevata da Istituzioni internazionali come FAO e OMS e autorevoli studi scientifici indipendenti, di agire individualmente e collettivamente sulla massima riduzione di tali alimenti. È un peccato… perché Expo 2015 poteva essere un’opportunità unica per informare e sensibilizzare visitatori e mondo intero sulla necessità primaria di adottare un comportamento consapevole e responsabile nei confronti del Pianeta, della disponibilità di cibo per tutti, della salute del singolo e della vita degli animali, e per rilanciare l’impegno globale nella ricerca di condizioni per la produzione di cibo ed energia che siano nel contempo più efficienti e più giuste. Non sarà, a nostro parere, quest’ennesima e altisonante dichiarazione di buoni e generici propositi - come quelli annunciati nella “Carta di Milano”, per la cui redazione non si è ascoltata alcu-

FOTO DREAMSTIME

FOTO DREAMSTIME

www.lav.it

La grande kermesse appare come una vetrina per interessi contrari alla salute, all’ambiente e agli animali na voce critica nei confronti delle produzioni animali, a cambiare le sorti del Pianeta. E, finita Expo 2015, spenti i riflettori sulla grande confusione di messaggi, spesso contraddittori, lanciati sotto l’Albero della Vita - simbolo luminoso quanto destinato a diventare inerte e spento - inizierà il cammino vero,

impervio e pieno di ostacoli che potrebbe condurci a salvare davvero il Pianeta, ma solo se armati di consapevolezza, lungimiranza e spirito di azione individuale, volta a costruite la massa critica indispensabile a perseguire l’obiettivo, alto, ambizioso e… obbligatorio. Con la nostra campagna Cambiamenu, saremo a Milano nella seconda metà di ottobre e porteremo avanti la nostra sensibilizzazione sulla scelta vegana - che, come dimostrato da autorevoli studi, garantisce una nutrizione equilibrata e valida, con un risparmio per l’ambiente, gli animali e la salute e una maggior resa in termini di persone sfamate - con una serie di eventi. Inizieremo con presenze video nella metropolitana, continueremo con la “vestizione” di una importante Stazione con il nostro messaggio. Poi, “La carne è debole”, monologo teatrale, sfidante e contemporaneo, ma assai fruibile, dal titolo che è tutto un programma, coinvolgerà gli spettatori il 29 ottobre al Teatro PimOff. L’esclusiva, ma diffusa all’estero, performance interattiva della Biblioteca Vivente, con i suoi libri umani vegan, proseguirà il nostro impegno meneghino, il 31 ottobre. Per il World Vegan Day domenica 1 novembre - abbiamo in serbo iniziative trascinanti e piene di vita, per festeggiare insieme quella che ormai è diventata una ricorrenza nota, simbolica e vera, a testimonianza della forza positiva del Vegan Life Style e del Cambiare Menu! Impronte • ottobre 2015

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Portami via

con te di Federica Faiella

diamoci una zampa

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olore e paura, solitudine e soprusi, carezze mancate, libertà privata e nulla in cui poter più sperare. Queste le storie di Kira, Stella, Nerina, Luna, Lola e Berta: cinque dei cani detenuti all’interno del “Rifugio” Parrelli, posto sotto sequestro giudiziario dalla Procura della Repubblica di Roma per gravi maltrattamenti, inidoneità strutturale e gestionale.

Queste le storie di Kira, Stella, Nerina, Luna, Lola e Berta: cinque dei cani detenuti all’interno del “Rifugio” Parrelli Una storia da incubo con un lieto fine da favola: grazie all’intervento tempestivo della LAV che ha chiesto e ottenuto (luglio 2014) la custodia degli animali ancora presenti all’interno del canile, grazie al supporto dei volontari delle associazioni Alfa e Avcpp che li hanno accuditi fino al momento del trasferimento e agli educatori cinofili che lavorano quotidianamente per aiutare questi animali a socializzare e a riacquistare fiducia nei confronti degli umani, rassicurandoli che al mondo ci sono persone speciali, pronte ad aprire le porte del proprio cuore e della propria casa perché possano finalmente vivere la vita che meritano.

Kira

Briciola (circa 5 anni, 33 kg)

(3 anni, 20 kg) Per anni è stata costretta a mangiare scarti di cucina direttamente sul pavimento ed è rimasta reclusa nel suo box; per queste ragioni quando l’abbiamo tratta in salvo era così grassa da non riuscire a camminare. Mai una carezza o un gesto affettuoso. Avrà bisogno di una famiglia composta da persone molto pazienti, in grado di concederle pian piano tutto ciò di cui è stata privata. È compatibile con cani di sesso maschile, non con i gatti.

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La giovane età e le nostre attenzioni la stanno aiutando a cancellare i brutti ricordi e le sofferenze subite. È tanto curiosa, adora correre e saltare, ama rotolarsi nell’erba. Sarebbe fantastico poter trovare per lei persone amorevoli che sappiano assecondare la sua curiosità e la sua voglia di giocare.


Adotta anche tu Per richiedere informazioni sugli animali o per adottare uno dei cani o gatti tratti in salvo, puoi telefonarci al 3394044528 o scriverci una mail a adozioni@lav.it Ti aiuteremo nella scelta del cane o del gatto più adatto alle tue esigenze e lo accompagneremo gratuitamente nella nuova casa munito di medaglietta e cartella sanitaria, e potrai godere del supporto gratuito del nostro educatore cinofilo durante l’inserimento. Prendiamo in considerazione richieste di adozioni da tutta Italia.

Luna (5 anni circa, 24 kg) Molto tranquilla, dolce e affettuosa, cerca il contatto fisico e ama stare in compagnia. Fin dalla nascita è stata abituata a convivere serenamente solo con cani di sesso maschile. Non avrà problemi ad interagire con bambini: sarà una compagna deliziosa!

Nerina

Lilla e Berta

(circa 7 anni, 16 kg)

(rispettivamente 22 e 21 kg) Il distacco dal compagno di box l’ha resa davvero insicura: è stata privata dell’unico punto di riferimento che la vita le aveva donato; per questo cerca continuamente il contatto fisico e le attenzioni. Ha bisogno di una persona speciale che sia disposta ad accoglierla nella propria vita e non lasciarla più sola. È sconsigliato l’inserimento in una famiglia con gatti.

Il giorno in cui le abbiamo tratte in salvo erano terrorizzate e rannicchiate in un angolo, l’una sull’altra, quasi a volersi fare forza a vicenda; erano state strappate alla loro mamma e relegate nell’ultimo box del canile, da anni. Sono passati diversi mesi da quel giorno e, piano piano, stanno esternando il proprio carattere. Sono due sorelline molto dolci e allegre. Per loro cerchiamo persone speciali che desiderino avere una famiglia numerosa. Nessun problema di compatibilità con altri cani e bambini.

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Dexter Milano per LAV

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rosegue l’importante collaborazione tra il brand di gioielli artigianali made in Italy Dexter Milano e la LAV. Un nuovo bracciale si aggiunge alla precedenti collezioni: un simpatico elefantino con la proboscide alzata è il simbolo della campagna “Liberi di essere animali”, contro lo sfruttamento degli animali nei circhi. Perché nessun animale ha scelto di vivere in gabbia e di essere addestrato per esibirsi! Acquistando questo bracciale contribuirai a regalare una nuova vita agli animali liberati dai circhi grazie all’intervento della LAV. Visita il sito www.lav.it/sostienici/shopsolidale-lav o www.dextermilano.com, oppure acquista il tuo bracciale nella Boutique DEXTER Milano di Piazza Piemonte 10 Milano.

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Amore a distanza L’

avevamo promesso e l’abbiamo fatto. A fine giugno abbiamo acquistato 23 ettari di terreno per realizzare il Centro di Recupero per animali esotici, a Semproniano, in provincia di Grosseto. Il Centro si occuperà di accogliere e riabilitare

Dona ora! Con il tuo sostegno potremo acquistare tutti i materiali per realizzare il nuovo Centro di Recupero per animali esotici

gli animali esotici sequestrati a circhi o altre strutture che li detengono illegalmente, oppure salvati dal traffico internazionale. Ora, dobbiamo attrezzare la nuova area, per far sentire a casa tutti questi animali. Dona ora! Con il tuo sostegno potremo realizzare le strutture necessarie per ospitare gli animali che arriveranno al Centro. Vai su www.lav.it/sostienici oppure chiama al numero 06.4461325 o scrivi a info@lav.it. Con il tuo aiuto potremo garantire un rifugio sicuro a tanti animali sfruttati e maltrattati!

FOTO CARLOTTA POLITANO

Sostieni gli animali del Centro di Recupero promosso dalla LAV!


Ci prendiamo cura di loro e, grazie al vostro aiuto, potremo garantirgli tutto ciò di cui hanno bisogno

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sia, George, Surprise, Hope e Cappuccino hanno vissuto anche loro la difficile esperienza nel “Rifugio” romano Parrelli. Dopo il sequestro della struttura, abbiamo potuto portarli via da lì e aiutarli nel difficile recupero. Hanno ancora bisogno di assistenza medico veterinaria, del supporto dei nostri educatori cinofili e di essere accuditi: ci prendiamo cura di loro e, grazie al vostro aiuto, potremo garantirgli tutto ciò di cui hanno bisogno. Mantenere tutti i cani e i gatti che abbiamo salvato e che attualmente non hanno ancora una famiglia ha per noi un costo molto elevato. Puoi aiutarci a sostenere queste spese indispensabili, con una donazione: i fondi raccolti saranno utilizzati per attività legali, per la loro custodia e per il mantenimento. Fai sentire il tuo amore anche a distanza!

Ancora sofferente, ha finalmente superato le paure iniziali. Con l’aiuto dei nostri educatori, ora è più fiduciosa. In attesa di una persona speciale che si faccia avanti, ha bisogno di tutto il nostro e vostro amore. L’amore a distanza esiste, adotta subito Asia!

George

Cappuccino

Per anni relegato nel proprio box, soffriva a causa di una dolorosa otite mai curata che ha compromesso il suo udito; gli abbiamo garantito le cure necessarie ma il suo percorso è ancora lungo, per questo ha bisogno di tutto il nostro affetto.

Ancora molto timido e timoroso a causa delle sofferenze subite, ci occupiamo di lui per farlo sentire al sicuro e renderlo più fiducioso. Anche tu puoi donargli amore, adotta a distanza Cappuccino!.

Surprise

Hope

Nonostante i miglioramenti, non è ancora disposta a farsi avvicinare. Con pazienza e costanza l’aiuteremo a non essere così diffidente. Adotta a distanza Surprise e aiutaci a restituirle la serenità che merita!

Era spaventata e molto malata, oggi ci prendiamo cura di lei e le garantiamo tutte le terapie di cui ha bisogno ma è ancora troppo debilitata per trovarle una vera famiglia. Adottala a distanza e potrai essere, con noi, la sua nuova famiglia.

L’amore a distanza esiste! Aiutaci a prenderci cura di loro ogni giorno

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Compila questo tagliando e invialo insieme alla copia del versamento a: LAV – Viale Regina Margherita 177 – 00198 Roma fax: 06 4461326 - info@lav.it

☐ con l’adozione continuativa ☐ 16 euro mensili ☐100 euro semestrali ☐200 euro annuali Diventerò “Amico fedele”. Riceverò il Certificato di Adozione e aggiornamenti periodici con nuove fotografie*

Nome.........................................Cognome............................................................... Indirizzo..................................................................................................................... Città.......................................................................... Pr.............. CAP....................... Cellulare .................................................................................................................... Email*.......................................................................................................................... Data di nascita ………/………/……… Luogo di nascita ................................... Desidero adottare a distanza: ☐ Asia ☐ George ☐ Surprise

☐ Cappuccino

☐ Hope

☐ con l’adozione una tantum da 50 euro Riceverò il Certificato di Adozione ☐ con l’adozione annuale da 200 euro Riceverò il Certificato di Adozione e aggiornamenti periodici con nuove fotografie*

*Desidero ricevere gli aggiornamenti solo ☐ SI ☐ NO in formato digitale Modalità di versamento: • Donazione continuativa con il modulo che trovi all’interno della rivista; • Bonifico bancario su conto corrente LAV c/o Banca Popolare Etica IBAN: IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112; • Conto corrente postale della rivista; • Assegno non trasferibile intestato alla LAV; • Carta di credito collegandoti a www.lav.it o chiamando lo 06 4461325 Inviaci la copia del versamento insieme a questo tagliando compilato. Data…………………….

Firma……………………………………………………

La informiamo che il conferimento dei suoi dati è facoltativo e tuttavia, sottoscrivendo il presente tagliando, Lei autorizza al trattamento dei suoi dati identificativi la LAV ONLUS, che li utilizzerà esclusivamente per il perseguimento delle proprie finalità sociali. Ricordiamo che i dati saranno raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione della privacy’ (Dlgs 196/2003). Lei potrà in ogni momento esercitare i suoi diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente a: LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 Roma, tel. 064461325 fax 064461326 e-mail: info@lav.it

diamoci una zampa

Asia


Fermiamo la guerra agli orsi L

i abbiamo sterminati, poi ne abbiamo narcotizzati alcuni per deportarli a centinaia di chilometri di distanza, li abbiamo fatti riprodurre, li abbiamo radiocollarati, fototrappolati e gli abbiamo innestato le marche auricolari radiotrasmittenti, sparato addosso proiettili di gomma, infine alcuni li abbiamo narcotizzati nuovamente, uccisi. La questione degli orsi in Trentino ripropone i drammatici schemi del rapporto uomo/altri animali, fortemente connotati dall’antropocentrismo che caratterizza la maggioranza del genere umano. Gli orsi non sono mai stati considerati un soggetto, ruolo che abbiamo unilateralmente avocato a noi stessi, al massimo li abbiamo ritenuti elementi complementari alle azioni da noi sviluppate.

quelli selvatici – non sono mai riconosciuti quali soggetti portatori di una loro individualità, ma componenti di un ambiente complesso del quale l’essere umano ha bisogno. La biodiversità non tutela ambiente e animali, ma ne dispone la sopravvivenza o l’estinzione esclusivamente in funzione degli interessi umani. È in questo quadro, configurato secondo tali ruoli ed interessi, che si innesta la vicenda degli orsi trentini. Il fatto accaduto a Cadine (Trento) lo scorso 10 giugno, è paradigmatico di quanto fin qui affermato. La storia la conosciamo bene: un uomo accompagnato dal suo cane al guinzaglio, sta facendo jogging all’imbrunire e inaspettatamente si trova di fronte un orso. L’uomo urla e si sbraccia, l’orso lo assale provocandogli ferite che ne determinano il ricovero in ospedale. Nel giro di poche ore la sentenza della Giunta Provinciale è emes-

Inquilini dello stesso ambiente, nel pieno rispetto reciproco della propria soggettività e della vita di ognuno. Anche su questo la LAV è e sarà sempre presente Alla fine degli anni ’90, a seguito dell’avvio del progetto LIFE Ursus, alcuni orsi sono stati deportati dalla Slovenia al Trentino allo scopo di ricostituire una popolazione vitale sulle Alpi Centrali, un progetto che vorrebbe scongiurare il pericolo di estinzione della specie e che, come tutti i progetti LIFE, ha l’obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità. Quella biodiversità che è oggi ritenuta fondamentale per la nostra sopravvivenza, anche questo un concetto fortemente antropocentrico, nel nome del quale le specie da tutelare e quelle da sterminare vengono individuate sulla base dell’esclusiva funzionalità al benessere ed alla sopravvivenza dell’uomo. Gli animali – in particolare

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sa: l’animale deve essere controllato, identificato e infine catturato e recluso a vita, oppure ucciso. Tutto ciò per il solo fatto di aver reagito a quella che per lui è stata una palese minaccia. La letteratura scientifica sulla materia è corposa, e chiarisce che l’orso protagonista dell’incontro si è sentito minacciato. Per questo motivo ha attaccato l’uomo allo scopo di allontanarlo. Il sito web istituzionale della provincia di Trento afferma: “Se lo si incontra a breve distanza[l’orso]. Stare calmi e non allarmare l’orso gridando o facendo movimenti bruschi”, mentre la pubblicazione “Is the brown bear dangerous?” prodotta dallo Scandinavian Brown Bear Research Project, sostiene che uno dei “fattori che incrementano

FOTO PURESTOCK

di Massimo Vitturi

l’aggressività” dell’orso, è la “presenza di un cane nelle vicinanze”. Se tali elementi fossero stati presi in considerazione dagli amministratori trentini, avrebbero chiarito che il comportamento dell’orso non ha assunto alcuna caratteristica di “problematicità”, essendo perfettamente in linea con gli stimoli ai quali è stato sottoposto. D’altro canto, però, le stesse evidenze avrebbero inchiodato i politici alle loro responsabilità, rispetto alla mancata diffusione delle informazioni fra i cittadini sulla corretta convivenza uomo/orso. È in questo scenario che il Presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, sottoscrive la decisione di catturare, oppure uccidere l’orso, affermando di avere disposto tali misure nel pieno rispetto del-


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Associazioni chiedono al Ministro Galletti un tavolo di lavoro urgente

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a LAV, insieme a Enpa, Lac, Lipu, Oipa e Wwf, ha chiesto al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, un tavolo urgente per affrontare la “questione orsi”: “come dimostrano le campagne allarmistiche di queste settimane, prive di qualsiasi fondamento scientifico - scrivono le associazioni – tale questione sta sfuggendo di mano a istituzioni ed esponenti politici trentini”. “Apprezziamo molto - proseguono - le parole con cui alcuni giorni fa il ministro ha invitato alla prudenza e alla razionalità ed è proprio in questo clima di pacatezza e di disponibilità al dialogo e al confronto che gli chiediamo di riceverci in qualità di rappresentanti di un interesse pubblico. Il ministero - spiegano - ha aperto un confronto con le istituzioni locali del Trentino.

CONDANNATA A MORTE CON INIEZIONE LETALE

#SIAMOTUTTIDANIZA le norme e degli accordi, in particolare del PACOBACE (Piano d’Azione Interregionale per la Conservazione dell’Orso Bruno sulle Alpi Centro-Orientali). Peccato, però, abbia omesso di informare i cittadini che l’atto sottoscritto è un’ordinanza contingibile e urgente, ovvero un documento di eccezionale potere che ha consentito di aggirare tutte le pur deboli procedure di tutela previste dal PACOBACE stesso. Con buona pace del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che non si è mai degnato di rispondere alle nostre ripetute richieste d’intervento. L’arroganza degli amministratori trentini, unita all’insussistenza della politica nazionale, hanno già comportato l’uccisione dell’orsa Daniza nel settembre dello scorso anno. E come

per Daniza, anche nel caso dell’aggressione di Cadine la LAV è intervenuta chiedendo il rispetto della vita dell’orso e l’attuazione di campagne informative sulla convivenza uomo/orso. La politica, intenta a tutelare i propri interessi di bottega, non ha dato alcuna risposta. Unica nota apprezzabile, l’iniziativa del Museo Civico di Rovereto che, con il sostegno della Cassa Rurale di Rovereto, ha regalato decine di campanelli “anti-orso” ai ragazzi iscritti alle colonie estive. Un piccolo gesto concreto, che apre la strada ad un nuovo rapporto tra l’uomo, gli orsi e tutti gli altri animali selvatici. Inquilini dello stesso ambiente, nel pieno rispetto reciproco della propria soggettività e della vita di ognuno. Anche su questo la LAV è e sarà sempre presente.

È evidente che anche le associazioni ambientaliste e animaliste, comprese quelle locali, in quanto dirette testimoni di quanto sta avvenendo sul territorio, devono avere la possibilità di portare le proprie istanze e di presentare il proprio punto di vista, condiviso peraltro da milioni di italiani. È importante che in tale sede si analizzi e si comprenda, al di là di ogni ingiustificato allarmismo, cosa si può fare per realizzare una pacifica convivenza tra orsi e uomini, convivenza non solo auspicabile, ma soprattutto possibile. A dispetto di chi alimenta psicosi del tutto infondate con l’obiettivo di guadagnare qualche decimale di consenso”.

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“Gli indesiderabili” Mostra fotografica itinerante per conoscere gli animali selvatici vittime di pregiudizi

Cosa mi devo inventare per farmi voler bene?”: è una delle frasi idealmente pronunciate dagli animali protagonisti della mostra LAV “Gli Indesiderabili”, un’esposizione fotografica itinerante dedicata agli animali considerati dannosi o veri e propri flagelli, ma che in realtà sono vittime di pregiudizi infondati e di un’errata gestione umana dei loro habitat. La mostra della LAV, curata da Matteo De Mayda, Fabrizio Urettini e da Elisa Fabris, ha già fatto tappa a Torino, Roma, Mestre, Volterra, Mantova, Bologna e sarà presto ospitata in altre città italiane. I soggetti fotografici, accompagnati da illustrazioni ironiche e dalla descrizione delle abitudini e dei comportamenti degli animali protagonisti, invitano i visitatori a riflettere su pregiudizi e false credenze: se la nutria avesse un aspetto più familiare,

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se il colombo avesse l’eleganza di un pavone, forse il nostro approccio con questi animali sarebbe diverso e, molto probabilmente, oggi non sarebbero dipinti come “flagelli”. Da qui la necessità di promuovere una conoscenza reale, stimolando un nuovo punto di vista nei confronti delle centinaia di migliaia di animali uccisi ogni anno nel nostro Paese, sen-

Questa mostra offre un piccolo spunto di riflessione per gli uomini di domani za alcuna necessità e per motivi pretestuosi, dietro ai quali si nasconde una malsana intolleranza. La mostra “Gli Indesiderabili”, in viaggio per l’Italia, vuole raccontare che non esistono animali dannosi: gli animali fanno gli animali e basta, siamo noi umani che utilizzandoli a nostro esclusi-

vo beneficio, sradicandoli dai loro luoghi di origine e traslocandoli in aree sconosciute, assumiamo comportamenti dannosi. Siamo noi umani che rubiamo ogni giorno ettari di aree silvestri ricoprendole di bitume e cemento, rubando così territorio agli animali selvatici che saranno costretti alla ricerca delle risorse per vivere nelle nostre periferie urbane. La grande sfida per il futuro del nostro Pianeta e, quindi, di noi esseri umani, consiste nello sviluppare la capacità di vedere nell’altro – sia esso umano o animale - un compagno con il quale disegnare nuove prospettive di civile convivenza. Questa mostra offre un piccolo spunto di riflessione, per gli uomini di domani, per gli animali, per una convivenza rispettosa. Per conoscere le nuove tappe della mostra e visitarla, consulta lav.it oppure chiamaci allo 064461325.


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“Alimentazione & Ambiente”

Nelle scuole il progetto multimediale di LAV e Civicamente

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l cibo non è solo nutrimento. È un fondamentale componente della nostra cultura e del nostro modo di rapportarci al mondo. Allo stesso modo, la scelta di un’alimentazione vegetale è anche la scelta di uno stile di vita non crudele e responsabile, con conseguenze positive sugli animali, sulla nostra salute, sull’ambiente e sulla distribuzione globale delle risorse. Per questo, il settore Educazione e il settore Veg della LAV lanciano nelle scuole elementari e medie il progetto “Alimentazione & Ambiente”, dedicato in particolare agli alunni tra i 9 e i 12 anni e sviluppato da Civicamente, attraverso un kit educativo multimediale, dinamico e versatile, in grado di coniugare simbologie e stimoli visivi e sonori con i registri stilistici tipici della comunicazione giovanile. Il progetto, scaricabile gratuitamente dalla piattaforma multimediale dedicata (www.educazionedigitale.it/lav), può essere facilmente proposto in classe o in altri contesti da insegnanti e volontari. Per usarlo

basta un semplice computer o una lavagna interattiva multimediale, in dotazione in moltissime scuole, ed è possibile la fruizione anche on-line. Attraverso un percorso che parte da un test di consapevolezza alimentare, il metodo Open Mind©, su cui si basa il progetto, offre l’opportunità di affrontare in modo esaustivo le diverse sfaccettature e i molteplici aspetti della scelta alimentare, accompagnando gli alunni nella presa

Il progetto è disponibile gratuitamente su www.educazionedigitale.it/lav di coscienza dell’impatto che l’allevamento e l’alimentazione a base di carne e derivati hanno sugli animali e sul nostro pianeta. “Il peso globale dell’alimentazione”, “La spesa ambientale” e “Come cambiare?” sono i tre temi principali in cui il progetto si articola. Pur avendo come target i bambini e ragazzi della seconda fascia della scuola primaria e delle

prime due classi della secondaria di primo grado, lo strumento è elastico e ben si adatta anche a un’età superiore. L’insegnante, tramite “Alimentazione & Ambiente”, sarà in grado di condurre nella propria classe un intervento efficace e costruttivo, in modo indipendente. Il progetto è infatti corredato da un breve manuale che ne delinea le principali caratteristiche didattiche e offre indicazioni tecniche per l’utilizzo. In alternativa, l’insegnante potrà chiedere il supporto dei volontari LAV del settore Educazione presenti nelle vicine sedi locali. Un’intervista doppia con i personaggi di Martina e Alvaro, spazi di dibattito e di riflessione, test e giochi completano il quadro, che si conclude con un mini-concorso per le classi, che potranno partecipare con l’elaborazione di una ricetta vegetale da inviare alla LAV. Tutto questo, per guidare i nostri ragazzi ad una maggiore consapevolezza alimentare e orientarli verso un mondo più giusto e più veg!

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Il nostro Congresso

lo sguardo rivolto alle generazioni future Doveri e diritti. L’educazione al rispetto degli animali”: a questo tema la LAV ha voluto dedicare il Congresso 2015, svoltosi dal 12 al 14 giugno a Roma. La promozione dei diritti degli animali nell’educazione e nella scuola è stata affrontata in una specifica sessione di approfondimento, ed ha visto la partecipazione, in qualità di relatori, di Camilla Pagani (psicologa ricercatrice presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma) che ha analizzato il rapporto con gli animali, di bambini e adolescenti, e Ciro Troiano (Responsabile Zoomafia LAV) che ha illustrato i risultati di una nostra ricerca effettuata tra gli adolescenti e preadolescenti, sulla violenza e l’amore verso gli animali. Giacomo Bottinelli e Ilaria Marucelli, del Settore Educazione e Scuola della LAV, hanno esposto le azioni della nostra Associazione rivolte a bambini e ragazzi. Gianna Prapotnich, dell’Ufficio Scolastico Regionale Marche ha presentato il protocollo d’intesa stipulato con la

Qui sopra la premiazione di Ilaria Marucelli direttore di Piccole Impronte

LAV, e Tiziano Fazzi, Amministratore Delegato Civicamente, ha affrontato il tema del rispetto degli animali e dell’ambiente, in relazione agli stili alimentari. La parte del Congresso rivolta ai ragazzi ha avuto il suo apice nella Festa per il 100° numero di “Piccole Impronte”, la rivista LAV che da 21 anni accompagna i bambini e i ragazzi alla scoperta degli animali e dei loro diritti. Molti bambini con le

proprie famiglie hanno passato un pomeriggio tra giochi, spettacolo e divertimento, all’insegna dei diritti degli animali, insieme a Carolina Rey e Simone Lijoi di RAI Gulp (che ha patrocinato la Festa), al Mago Mapez e al Teatro della Marionette degli Accettella. Un riconoscimento speciale è andato a Ilaria Marucelli, Direttore Editoriale di “Piccole Impronte”, che ha ricevuto una targa con il rin-


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graziamento dell’Associazione per la dedizione e l’impegno che hanno reso possibile il successo della rivista. L’assemblea ha assolto anche agli impegni statutari del Congresso, approvando all’unanimità il Bilancio consuntivo 2014, con la destinazione alle attività istituzionali dell’avanzo di esercizio dell’anno 2014 per le finalità statutarie dell’Associazione, e la Mo-

zione Generale che, in particolare, ci impegna a “compiere ogni sforzo per incentivare le attività finalizzate all’ottenimento e all’applicazione delle leggi, lo sviluppo dell’informazione e dell’educazione al rispetto dei diritti degli animali e alla loro Liberazione”. Approvata, inoltre, una seconda Mozione che impegna l’Associazione ad intraprendere azioni di informazione e sensibilizzazione per

Carolina Rey e Simone Lijoi, volti di Rai Gulp alla festa della LAV

la corretta gestione dei conigli che vengono tenuti in casa come “pet”, miranti a disincentivarne l’acquisto e a promuovere l’adozione dei conigli abbandonati o provenienti dalla sperimentazione. Ratificato, infine, il Documento di Programmazione delle Attività 2016: tra le attività principali che ci vedranno impegnati nel prossimo anno, il proseguimento della campagna #LAVeraLibertà, contro la reclusione e l’esibizione degli animali in delfinari, zoo, circhi, mostre viaggianti, della quale inauguriamo il terzo anno. Confermato naturalmente l’impegno su tutte le altre campagne in difesa degli animali: da “Cambiamenu” e “AnimalFree”, che vogliono stimolare mutamenti della abitudini dei cittadini nell’alimentazione e nell’abbigliamento, al sostegno e, laddove possibile alla creazione, di centri di recupero per animali sottratti a situazioni di maltrattamento e degrado, senza dimenticare la promozione delle adozioni, dirette o a distanza, degli animali affidati alla LAV, il sostegno ai metodi sostitutivi di ricerca scientifica, fino alle iniziative miranti alla convivenza pacifica e solidale con gli animali selvatici in natura. Un 2016 nel quale saremo impegnati a far conoscere e valorizzare le esperienze e le migliori prassi d’intervento per gli animali, sempre in prima linea per “non lasciare solo nessuno”.

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Una storia di coraggio e determinazione

Buon compleanno

LAV U n traguardo importante: pochi mesi fa abbiamo raggiunto 38 lunghi anni di battaglie per i diritti degli animali, grazie al crescente sostegno dei soci, dei quali qui pubblichiamo una selezione di messaggi che desideriamo condividere con tutti i lettori. La nostra storia si ispira al rispetto della vita, della dignità e della libertà di tutti gli animali umani e non umani, come recita il nostro Statuto. Innumerevoli i passi in avanti ottenuti con tenacia, le azioni di informazione, sensibilizzazione e protesta, le nuove leggi e le vittorie per gli animali ottenute in tanti tribunali. Ma lo sguardo è sempre rivolto agli innumerevoli animali indifesi, discriminati, maltrattati e uccisi: sono loro la fonte del nostro “coraggio” quotidiano contro pregiudizi, indifferenza e sfruttatori. Perché gli animali, tutti, sono “come noi”.

Tanti auguri “amore”!

38 anni, quanto sei giovane e quante esperienze… una vita così intensa e impegnata, una vita così degna di essere vissuta! Sempre al servizio di chi non ha voce, di chi viene maltrattato, di chi viene

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usato e gettato, di chi non può difendersi… questo sì che è coraggio, “amore”. Voglia di rendere migliore questo mondo, che può essere migliorato solo se s’impara il rispetto verso i deboli, gli indifesi, le creature che lo hanno popolato prima di noi, e che ancora oggi ci sono accanto, e continuano ad avere fiducia nel nostro genere, nonostante tutto… e questo grazie anche a te: grazie per esserci, “amore”!! Maddalena

Traguardi

Da Gea e Manuela

Raggiungere traguardi e superarli non è da tutti, riesce solo chi con tenacia e perseveranza si applica per scrivere pagine del suo futuro, appunto la LAV… Il mio augurio sincero per ciò che ora la LAV fa e per quanto domani saprà dare ed essere. Grazie di esistere: ve lo dice un animalista convinto da oltre 15 Giulio anni.

Buon Compleanno!

Al nostro senso critico che ci permette di vedere le cose come sono veramente, al nostro coraggio che ci sostiene nelle nostre scelte, al nostro senso di giustizia che ci avvicina ai più indifesi e al nostro cuore che batte all’unisono con quello di tutte le altre creature. Paola

Coraggio e determinazione

Questo è l’augurio che faccio a voi e a tutti quelli che, come voi, vanno avanti con coraggio e determinazione: di continuare con la stessa forza, a combattere, perché i sogni si possano realizzare. Alessandra

Grazie per tutto quel che fate

Vi auguro con tutto il cuore di raggiungere con successo tutti gli obiettivi che vi prefissate e che sia io, e tanti come me, condividiamo in pieno. Grazie per tutto quello che avete fatto fino ad oggi e che farete per aiutare e proteggere chi non ha voce per parlare e strumenti per difendersi. Grazie con tutto il cuore anche a loro nome. Vi manderei volentieri una foto dei miei tre gatti, del mio cagnolino e della mia tartaruga, ma dovrei raggrupparli tutti insieme e non è facile! Un caro saluto da me, Birba, Titti, Messico e Tarti!! Giuliana


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Da Mara

Ginevra Come noi

Lara

Un augurio speciale a tutti voi che ogni giorno sapete che dovrete battervi per qualcosa, che stringerete i denti per poter combattere contro l’indifferenza della gente, per i diritti degli animali. Un augurio speciale a chi, ogni momento pensa a come poter difendere i nostri amici non umani. Perché è questo che sono: non umani. Loro amano, pensano, si innervosiscono, capiscono, studiano, piangono, si arrabbiano, fanno i dispetti, sono come noi, ma gli manca la parola. Un augurio va anche a tutte a quelle persone che pensano solamente che “sono solo animali”, “che ci sono le persone da aiutare e non loro”, un augurio molto grande e forte perché voi riusciate a capire cosa vuol dire e perché battersi per i diritti degli animali. Un augurio di comprensione a chi pensa che ci

interessiamo di più ai quadrupedi che non agli esseri umani. Un grazie immenso a chi ogni giorno si alza e allunga la sua mano ai più deboli. Grazie a tutti voi che non vi fermate, che correte sempre, che manifestate e non demordete. Grazie anche a chi ci dice che non ce la faremo mai, perché alimentano ancora più la voglia di lottare. Auguri a LAV, tanti auguri a noi. Chiara

Sogno e speranza

Solo se sei capace di immaginare un mondo migliore puoi realizzarlo. La LAV mi permette ancora di sognare e sperare. Elisabetta

Partecipazione

La LAV, però, ti permette di fare qualcosa di concreto per gli animali, con un’adozione o anche solo con un piccolo contributo in denaro e ti rende partecipe di tante storie a lieto fine. Auguri LAV, perché le storie a lieto fine che potrete raccontare diventino sempre di più! Maddalena

Grazie di esistere

Per la tenacia, la perseveranza, il coraggio, la giustizia, la tutela e l’amore verso chi non ha voce ed è da sempre maltrattato: grazie di esistere, LAV!! Barbara

Un progetto educational per scuole e famiglie: alla scoperta del Mater-Bi

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lla scoperta del Mater-Bi è il progetto educational di Novamont nato per raccontare e far conoscere a studenti, insegnanti e famiglie l’importanza delle bioplastiche e di un corretto conferimento, a fine vita, dei materiali compostabili, nell’ottica di un’economia circolare. Il progetto si compone di diversi canali di comunicazione. Uno spazio web www.allascopertadelmaterbi.it e spazi social aggiornati costantemente con nuove proposte e nuovi strumenti didattici. Un totem interattivo e multimediale che propone al pubblico di ogni età un edutainment, cioè educativo e ludico insieme, per diffondere una nuova cultura della sostenibilità, basata sulla conoscenza di prodotti biodegradabili e compostabili che a fine vita vanno raccolti assieme al rifiuto umido. Il tour del totem ha toccato varie città italiane: il Suq a Genova, Fa’ la Cosa giusta a Milano, Eataly Smeraldo a Milano, Scuole in Piazza a Novara. I principali contenuti interattivi e multimediali del totem sono disponibili sul sito Alla Scoperta del Mater-Bi®: un racconto in 14 capitoli, 48 pagine, 96 immagini, con illustrazioni originali, giochi, animazioni grafiche. Impronte • ottobre 2015

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