Impronte dicembre 2014

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Il 6-7 e 8 dicembre nelle piazze per i diritti degli animali PAGINE 4-5

Lo scandalo dei bufali “usa e getta� PAGINE 10-11


La LAV in Italia • www.lav.it

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Il 6-7 e 8 dicembre nelle piazze Siamo tutti Daniza Via dal Circo! Lo scandalo dei bufali “usa e getta” Diario di un’impresa difficile Un dono… sorprendente! Test dolorosi, i dati ministeriali La vera festa a tavola è Veg Tutti i colori della libertà Scelti per voi

LAV CONSIGLIO DIRETTIVO Roberto Bennati (vicepresidente), Giacomo Bottinelli, Gianluca Felicetti (presidente), Simone Pavesi, Massimo Vitturi COLLEGIO DI GARANZIA Roberto Callegaro, Laura Gabrieli (presidente), Sandro Guolo REVISORI DEI CONTI Susanna Russo (presidente); Alessio Rastelli, Mauro Vantaggio (sindaci) Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione sulla privacy’ (Dlgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 ROMA tel. 064461325, fax 064461326, email: info@lav.it

PIEMONTE TORINO: (STIC) tel./fax 011/746392 lav.torino@lav.it www.lav.it/sedi/torino CARMAGNOLA (TO): (STIC) tel. 340/0062741 lav.carmagnola@lav.it ARONA (NO): (PDR) tel. 335/6471031 lav.arona@lav.it LANGHE ROERO E MONREGALESE: (CN) (PDR) 320/4729967 lav.langhe-roero-monregalese@lav.it CUNEO E VALLATE: (PDR) 333/8347714 lav.cuneo-vallate@lav.it ALESSANDRIA: (PDR) tel. 320/4795564 lav.alessandria@lav.it www.lav.it/sedi/alessandria LIGURIA GENOVA: (STP) tel. 347/2330272 lav.genova@lav.it SANREMO-IMPERIA: (PDR) tel. 348/3238928 lav.sanremo-imperia@lav.it LA SPEZIA: (PDR) tel. 345/7001452 lav.laspezia@lav.it LOMBARDIA MILANO: (STIC) tel. 327/6333693 lav.milano@lav.it www.lav.it/sedi/milano RHO (MI) (STIC): tel. 349/3769750 (ore 16-19) lav.rho@lav.it www.lav.it/sedi/rho-mi LODI (PDR) tel. 339/1917434 (dalle ore 17) lav.lodi@lav.it MANTOVA (STP): tel. 320/4795557 (ore 18-23) lav.mantova@lav.it LECCO (PDR) tel. 339/4590709 lav.lecco@lav.it PAVIA: (STP) tel. 333/6387739 lav.pavia@lav.it VARESE-BUSTO ARSIZIO (STIC): tel. 328/6456255 lav.varese-busto@lav.it SARONNO (VA) (STIC): tel. 338/4305289 lav.saronno@lav.it www.lav.it/sedi/saronno-va BERGAMO (PDR): tel. 388/4618300 lav.bergamo@lav.it - www.lav.it/sedi/bergamo MONZA E BRIANZA (STP): tel. 329/4234827 lav.monza@lav.it www.lav.it/sedi/monza-e-brianza SONDRIO: (PDR) tel. 388/4725000 lav.sondrio@lav.it CREMONA: (PDR) tel. 338/7841668 lav.cremona@lav.it TRENTINO ALTO ADIGE BOLZANO (PDR) tel. 349/0744252 lav.bolzano@lav.it TRENTINO (STP): tel. 331/1507169 lav.trentino@lav.it www.lav.it/sedi/trentino FRIULI - VENEZIA GIULIA TRIESTE: (STP) tel. 320/6378852 lav.trieste@lav.it www.lav.it/sedi/trieste PORDENONE: (STP) tel. 320/4795023 lav.pordenone@lav.it UDINE: (STP) tel. 340/8322628 lav.udine@lav.it VENETO VENEZIA: (STP): tel. 348/0407952 lav.venezia@lav.it www.lav.it/sedi/venezia PADOVA: (STP) tel. 320/7598238 lav.padova@lav.it - www.lav.it/sedi/padova VERONA: (STP): tel. 339/1108543 lav.verona@lav.it www.lav.it/sedi/verona VICENZA: (STIC) tel. 348/0408396 lav.vicenza@lav.it BASSANO DEL GRAPPA (VI): (STIC) tel. 348/0407684 lav.bassanodelgrappa@lav.it ROVIGO: (PDR) tel. 329/7934814 lav.rovigo@lav.it - www.lav.it/sedi/rovigo BELLUNO: (PDR) tel 329/0439861 lav.belluno@lav.it CASTELFRANCO VENETO (TV): (PDR) tel. 346/7465558 (ore serali)

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LEGENDA STP: Sede Territoriale Provinciale STIC: Sede Territoriale Intercomunale STC: Sede Territoriale Comunale PDR: Punto di Riferimento


Abbiamo bisogno dei rinforzi.

Per i cuccioli di Daniza e... Questo tema, come tanti altri, li portiamo nelle piazze di tutta Italia il 6-7-8 dicembre

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aniza, la battaglia nelle piazze e nei Tribunali per salvare i suoi due cuccioli lasciati orfani a forza dalla autonomia locale trentina che si è avvalsa dei pilateschi “fate voi” di Roma e Bruxelles, ha segnato tante persone negli scorsi mesi. Lasciando un solco profondo tra chi ancora considera gli animali come oggetti, chi attrazione turistica poi diventata un boomerang, chi li ritiene solo come degli importanti indicatori ambientali. Non esseri viventi che hanno diritto a una vita degna di essere vissuta, secondo le proprie caratteristiche etologiche. In tanti però, purtroppo grazie all’uccisione dell’orsa ma non passata sotto silenzio come le precedenti e gli ordini di cattura di altri plantigradi per reclusioni all’ergastolo, si sono resi conto almeno per un giorno della incredibile distanza che riserviamo sempre di più agli animali selvatici. Buoni per i documentari, per diventare pelouche con cui far giocare i bambini, per avere contributi dall’Unione Europea per ripopolamenti che non hanno chiesto gli animali, insomma buoni per tutto fuorché per essere sé stessi. Con le

loro esigenze basilari anche se in un territorio sempre più invaso e modificato dall’uomo. Il nodo della convivenza che noi vogliamo tollerante e solidale nelle diversità anche di specie è così ancora di più di fronte a noi. Questo tema, come tanti altri, li portiamo nelle piazze di tutta Italia il 6-7-8 dicembre con la firma che chiediamo a sostegno delle vertenze aperte da chi fornisce localmente il suo encomiabile volontariato alle battaglie animaliste, con la richiesta di far iscrivere alla LAV almeno un’amica, un parente, una compagna di classe come un collega di lavoro. Solo se saremo più forti infatti, non solo a parole ma nelle gambe da dare alle nostre tante campagne locali, nazionali, europee, potremmo dire di essere riusciti a fermare quella lancetta dei minuti che ci separa dall’irreparabile. Siamo attaccati a quell’orologio, per bloccare la mezzanotte del rispetto che dobbiamo a tutti gli esseri viventi. Abbiamo bisogno dei rinforzi, grazie a te!

@glfelicetti

“In ogni bestia folgorata da un fucile in un sottobosco si ritorna a punire l’innocenza di Gesù Cristo” Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987

Impronte Anno XXXI n°9 (146) Dicembre 2014 DIREZIONE E REDAZIONE SEDE NAZIONALE LAV Onlus VIALE REGINA MARGHERITA 177 - 00198 ROMA TEL. 064461325 r.a.; FAX 064461326 Email: info@lav.it • Internet: www.lav.it DIRETTORE RESPONSABILE ED EDITORIALE: Maria Falvo HANNO COLLABORATO Roberto Bennati, Giacomo Bottinelli, Antonella Buceti, Carmen Caballero, Carla Campanaro, Alessandra Fantuzi, Gianluca Felicetti, Silvia Felicetti, Francesca Gramazio, Ilaria Innocenti, Michela Kuan, Barbara Paladini, Simone Pavesi, Maurizio Santoloci, Paola Segurini, Ilaria Tordone, Ciro Troiano PROGETTO GRAFICO Michele Leone FOTO COPERTINA: Istock AUT. TRIB. ROMA 50/84 - dell’11.2.1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 - dell’1.3.1993 ISCR. ROC 2263 - anno 2001 DTP-STAMPA Arti Grafiche “La Moderna” Via di Tor Cervara 171 - Roma CARTA Dalum Cyclus Print (100% carta riciclata) CHIUSO IN TIPOGRAFIA il 17 ottobre 2014 RIPRODUZIONI degli articoli sono auspicate ma consentite solamente con l’autorizzazione della Direzione Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Packaging in Mater-Bi: biodegradabile e compostabile

Nata nel 1977, la LAV ha per fine la Liberazione animale, l’affermazione dei diritti degli animali non umani e la loro protezione, la lotta alla zoomafia e la difesa dell’ambiente. Si batte per l’abolizione della vivisezione, della pesca, della caccia, delle produzioni animali, dell’allevamento, del commercio, degli spettacoli con animali e dell’utilizzo di qualsiasi essere vivente. Difende la Terra e i suoi ecosistemi. La LAV combatte lo specismo lottando contro ogni forma di violenza, prevaricazione e sfruttamento, per il rispetto del diritto alla vita, alla dignità e alla libertà di ogni individuo umano e non umano. LA LAV È • cofondatrice della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente • riconosciuta Ente Morale con Decreto Ministeriale 19.5.1998 e Onlus Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale; • riconosciuta associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (Decreto 2/2009 EN.AS. - D.M.Salute 2.11.06 Legge 189/04) • riconosciuta associazione di protezione ambientale con Decreto Ministeriale 15.2.2007 (legge 349/86); • dal 1995 componente della Commissione Nazionale Allevamenti e Macelli del Ministero della Salute (legge 623/85); • dal 1999 firmataria di un Protocollo d’Intesa con il Ministero della Pubblica  Istruzione allo scopo di “promuovere la diffusione e l’approfondimento dei temi dell’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi nelle scuole di ogni ordine e grado” • dal 2007 Ente abilitato al rilascio di crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) presso il Ministero della Salute • membro di Eurogroup for Animals, della European Coalition to End Animal Experiments, della Fur Free Alliance, di ENDCAPtivity QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO (OGNI DODICI MESI) ALLA LAV • ORDINARIO 30 euro • GIOVANILE (fino a18 anni) 18 euro • FAMIGLIA 45 euro • SOSTENITORE 46 euro • BENEMERITO 150 euro • STRAORDINARIO 500 euro • PER SEMPRE (chiama 06 4461325) VERSAMENTI INTESTATI A LAV • CC POSTALE 24860009 • CC BANCARIO n. 501112 Banca Popolare Etica - Filiale di Roma - Via Rasella 14 - 00187 Roma (cordinate IBAN) IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112 Conservate le ricevute postali e bancarie delle donazioni alla LAV: potete dedurle dalla prossima dichiarazione dei redditi, ai sensi della legge 460/97 nel limite di 2.065,00 euro all’anno; per le aziende fino al 2% del reddito d’impresa.

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Il 6-7 e 8 dicembre insieme

Scegli l’iscrizione alla LAV per essere 365 giorni all’anno protagonista della maggiore tutela di cani, gatti e di ogni altro vivente

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l 6-7 e 8 dicembre porteremo i diritti degli animali in più di 60 città d’Italia, con tavoli informativi e raccolta di firme dedicate a differenti “emergenze locali” che rendono complicata e spesso drammatica la convivenza con i quattro zampe: dalla caccia (Brescia, Grosseto) - una vera carneficina per gli animali, con morti (4 solo negli ultimi mesi) e feriti (16 nella recente stagione) anche tra la gente comune - ai circhi senza animali (Cremona), fino all’approvazione di norme a tutela di cani e gatti, l’istituzione di pronto soccorso, la prevenzione del randagismo (Bolzano, Alessandria, Venezia, Vicenza, Bassano, Monza, Rho, Lecco, Saronno, Pescara, Napoli, Taranto, Bari, Cosenza, Siracusa), la tutela delle nutrie (Venezia, Vicenza, Castelfranco), troppo spesso accusate di fantomatici danni, e dei lupi (Grosseto, Fano). E poi ancora il divieto di botti pirotecnici (Torino), il riconoscimento e la concreta applicazione del diritto alla scelta Veg nelle mense (Modena, Correggio, Reggio Emilia, Pontedera): attraverso queste petizioni potrete far sentire la vostra voce per far avanzare la tutela degli animali in numerosi ambiti, rivolgendovi alle Amministrazioni locali, con il supporto delle tante Sedi LAV. Quante più firme raccoglieremo, tanto maggiore sarà la possibilità che le nuove norme locali a tutela degli animali diventino vincolanti e trovino concreta applicazione. Ogni firma raccolta sarà un aiuto concreto a migliorare la conoscenza e la convivenza con i quattro zampe, facendo avanzare alcune indispensabili norme delle Amministrazioni locali. Il 6-7 e 8 dicembre, presso i tavoli della LAV sarà possibile anche iscri-

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versi all’Associazione o rinnovare l’iscrizione: una scelta importante, per sostenere le tante nostre attività (legislative, legali, di sensibilizzazione, informazione, ecc.) che possono promuovere la salvaguardia degli animali, per essere 365 giorni all’anno dalla parte di tutti i viventi, protagonisti del riconoscimento dei loro diritti. Maggiore sarà il numero di soci LAV, maggiore l’efficacia delle nostre azioni in difesa degli animali. Allo stesso tempo sarà più grande la possibilità di avere sempre più attivisti al nostro fianco, per chiedere l’approvazione di nuove leggi e regolamenti, per manifestare e favorire in ogni contesto la cultura del rispetto dei diritti di tutti i viventi.

L’iscrizione alla LAV (quota ordinaria: 30 euro; quota under 18 anni: 18 €; socio famiglia: 45 €; socio sostenitore: 46 €; socio benemerito: 150 €), è l’opportunità per: • continuare a batterci contro ogni violenza sugli animali; • ottenere nuove leggi a tutela degli animali e per una migliore convivenza; • aiutarci a difendere tutti gli animali con l’autorevolezza della Legge, nei Tribunali di tutta Italia; • da oltre 35 anni non lasciamo solo nessuno, grazie ai volontari, al nostro impegno, tenacia e professionalità; • ricevere le nostre riviste Impronte e Piccole Impronte, per essere costantemente informati su questi temi.


per i diritti degli animali

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Ti aspettiamo in piazza il 6-7 e 8 dicembre

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artecipa alle nostre iniziative in piazza, per aiutarci a garantire un futuro migliore a tanti animali. La tua firma è importante: il 6-7 e 8 dicembre ti aspettiamo nella piazza più vicina (consulta su www.lav.it l’elenco aggiornato) per firmare petizioni locali che possono concretamente far avanzare i diritti di molti animali e migliorare la convivenza. Scegli di fare parte della LAV, con i suoi 37 anni di esperienza, protagonista di tante battaglie del grande movimento animalista, come la storica liberazione dei 3 mila beagle di Green Hill. Con noi potrai essere costantemente informato e attivo sulle principali problematiche riguardanti i diritti delle animali, potrai essere al nostro fianco per promuovere e favorire la cultura del rispetto di tutti i viventi, in ogni ambito (famiglia, scuola, istituzioni, spettacoli, ristorazione, ecc.). Insieme potremo ottenere nuove leggi a tutela degli animali e per una migliore convivenza; ottenere giustizia per gli animali, contro tutti i maltrattamenti, difendendo i loro diritti in tutte le aule di giustizia, assistiti da un’efficientissima rete di avvocati specializzati in diritti degli animali e in diritto penale e amministrativo dell’ambiente. Condividi con noi questo impegno, diventa un volontario LAV: contattaci (tel. 064461325, info@lav.it ) per dedicare qualche ora agli animali. Ti aspettiamo! Impronte • dicembre 2014

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Siamo tutti

Daniza

Nessuna fatalità, Daniza è stata brutalmente uccisa. Ora i responsabili paghino per questa barbarie, depositate azioni legali per un’ inchiesta rigorosa e la salvezza dei cuccioli

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Italia non è un paese per orsi… La straziante uccisione di mamma orsa Daniza, ad inizio settembre, è una tragedia annunciata, voluta e ordinata dalla Provincia di Trento dal grilletto troppo facile: una tragedia per Daniza contro la quale è stato emesso un insensato mandato di cattura, che però l’ha uccisa; una tragedia per i due cuccioli di 9 mesi che senza le indispensabili cure della mamma (i piccoli vivono con la madre fino a 3 anni di età) ora rischiano la vita. Un atto vile e crudele che ha sollevato la ferma protesta di molte migliaia di persone. Nessuna fatalità, Daniza è stata uccisa. Nessuna fatalità neppure per l’orso giustiziato pochi giorni dopo in Abruzzo: ucciso a fucilate da un contadino armato che ora dovrà essere assicurato alla giustizia. Abbiamo denunciato il Presidente della Provincia di Trento Rossi, il Vice Presidente Olivi, l’Assessore-veterinario alla caccia Dalla Piccola e ogni altro responsabile dell’esecuzione di Daniza, per violazione dell’articolo 544 bis del Codice Penale, reato di animalicidio che prevede fino a 2 anni di reclusione. Solo pochi giorni prima Claudio Groff (responsabile “Grandi carnivori” del servizio Fauna e Foreste della Provincia di Trento), dichiarava alla stampa nazionale che i “proiettili narcotizzanti, possono essere pericolosi (…) mentre la trappola tubo è senza dubbio lo strumento più difficile e lento”. Chi, dunque, ha ordinato l’esecuzione a colpi di proiettili narcotizzanti? Abbiamo chiesto al Procuratore Capo della Repubblica Amato - che ha col-

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pevolmente cestinato tutti gli esposti a tutela degli orsi presentati nelle ultime settimane - l’immediato sequestro probatorio del cadavere di Daniza, e il sequestro preventivo dei suoi cuccioli, troppo piccoli per sopravvivere senza la mamma, nonché di tutti gli orsi del Trentino, per la loro messa in sicurezza evitando così nuove esecuzioni. Riteniamo indispensabile che la gestione di tutti gli orsi del Trentino sia trasferita in capo al NIRDA del Corpo Forestale dello Stato, in quanto la Provincia non offre garanzie di una corretta gestione dei plantigradi, rispettosa e non cruenta. La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato, per Legge dello Stato. Ci chiediamo come sia stato possibile far eseguire l’autopsia sul corpo di Daniza, nel piccolo laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico di Trento dal momento che questa struttura approfondisce gli aspetti dell’allevamento, le patologie dei ruminanti (mucche), le tecniche di trasformazione del latte e di stagionatura del formaggio, tutti aspetti ben lontani dalle competenze e dall’indipendenza necessaria per eseguire un esame autoptico sul cadavere di un’orsa uccisa per telenarcosi. È essenziale far eseguire, subito, l’autopsia all’Istituto Forense di Medicina Veterinaria del Ministero della Salute. Il rischio è che questa vicenda venga “interrata” e “sepolta” con il cadavere di Daniza! Questo decesso è il terzo caso dall’inizio dei progetti LIFE orso nella zona, una casistica elevatissima (poco inferiore al 10% di mortalità-indotta dall’amministrazione responsabile di un progetto di ripopolamento) sia lo-


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La nostra protesta ad Assisi per fare pressione al ministro dell’Ambiente Galletti lì presente (Foto LAV)

calmente che se comparata con dati nazionali ed europei. Daniza lascia due piccoli di 9 mesi, ancora in fase di allattamento, evidentemente troppo piccoli per sopravvivere senza le cure della mamma. Una preoccupazione espressa anche da Max A. E. Rossberg, Vice Presidente della Società Europea Wilderness, esperto in Ecoturismo e Strategie di gestione, che abbiamo portato a Trento proprio per difendere gli orsi, insieme a Gudrun Pflüger, esperta di Fauna selvatica della SEW:“I cuccioli orfani di Daniza rischiano di morire di fame e di freddo (tanto più con l’inverno alle porte, i piccoli non sono abbastanza forti per procacciarsi il cibo né per scavarsi una tana), di rimanere vittime di altri predatori, inclusi gli altri orsi, perché ancora non in grado di difendersi”. Secondo i due esperti della European Wilderness Society: “In base alle attuali conoscenze riguardanti l’etologia e il comportamento dell’orso bruno, entrambe le soluzioni ipotizzate nel caso in questione (soppressione o trasferimento) non sono accettabili. Infatti, la Get Bear Smart Society ha elaborato una tabella-prontuario in cui illustra gli interventi da mettere in atto per gestire i conflitti fra l’orso bruno e l’essere umano. Secondo tale tabella, la migliore soluzione in questi casi è di monitorare il comportamento dell’Orso, assicurando che non abbia altri incontri con gli esseri umani nel prossimo futuro.” Con una lettera al Commissario di Bruxelles all’Ambiente, Janez Potocnik, con il supporto dei parlamentari euro-

pei eletti in Italia che stanno firmando l’appello per Daniza e i suoi cuccioli, chiediamo che la Commissione UE costringa il Ministro dell’Ambiente Galletti a riprendere la patria potestà dei cuccioli di Daniza, eseguendo un Piano attivo per la loro tutela in natura con il Corpo Forestale dello Stato, e sospenda la sua parte dei finanziamenti per il ripopolamento degli orsi nelle Alpi centro-orientali, 12 milioni di euro di cui 6 per il quinquennio 2014-2019, alla Provincia di Trento. La modifica unilaterale dell’Accordo per la protezione dell’orso bruno, la violazione del dettato dei progetti comunitari Life, l’esplicita volontà da parte della Provincia di Trento di azzerare la presenza dei plantigradi sul proprio territorio, sono chiare. Altro che un errore sull’anestetico sparato a Daniza! Questo è un danno per i progetti di conservazione della specie, e quindi della politica ambientale nazionale ed europea. Lo Stato riprenda a fare lo Stato, Galletti faccia il Ministro dello Stato e non attenda inutili veline da Trento. Per le violazioni al Codice Penale integrate con l’uccisione di Daniza, e il conseguente abbandono e quindi maltrattamento dei suoi figli, abbiamo depositato al Procuratore Capo della Repubblica di Trento, Amato, una denuncia e un dossier “salva cuccioli” supportati dalle dichiarazioni di zoologi e veterinari. Daniza è una mamma che ha naturalmente difeso i suoi piccoli. Un predatore portato a forza in Trentino che faceva... il predatore. Sono orsi e hanno il diritto di vivere da orsi. Impronte • dicembre 2014

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MADIBA

Via

dal

Circo!

Madiba e Antares: sequestrati ai circensi e trasferiti in un centro di recupero in Toscana: la fine di un’odissea! di Laura Panini e Gaia Angelini

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er Madiba e Antares è la fine di un’odissea, l’inizio di una nuova vita. Tutto risale al 2012, quando abbiamo denunciato le condizioni tremende in cui una tigre e un leone erano detenuti dal “Circo Nazionale Aldo Martini”. Madiba e Antares furono messi sotto sequestro ma lasciati in custodia giudiziaria al proprietario dello stesso circo, imputato per maltrattamenti. Dopo due anni - grazie anche a nuove segnalazioni della Sede LAV di Perugia sulle condizioni degli animali - il 2 settembre siamo riusciti a liberarli dalla prigionia, con la preziosa collaborazione del Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato. E così nel 2012 Madiba e Antares vengono sequestrati dalla Procura di Monza che mette sotto inchiesta il circo per maltrattamento animali e apre un procedimento penale contro il suo proprietario. Da allora gli animali sono rimasti nelle medesime condizioni, fino al 2 settembre del 2014 quando la

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Il leone e la tigre sequestrati al Circo Martini, trasferiti oggi dalle gabbie del serraglio al centro di recupero

LAV, con l’aiuto del Corpo Forestale dello Stato, è riuscita a prelevarli e condurli in un centro di recupero esotici in Toscana. La Procura di Monza infatti aveva affidato gli animali allo stesso circo contro cui aveva aperto un procedimento penale per maltrattamento di animali e questo per la carenza di una struttura idonea ad ospitare anima-

li esotici. Solo quando la LAV si è offerta di mettere a disposizione le risorse finanziarie necessarie, la Procura ha potuto autorizzare il loro allontanamento dal Circo. Antares e Madiba, così rinominati dalla community che ha partecipato al contest su Facebook LAV, oggi non sono più in gabbia, hanno accesso a spazi verdi e sono assistiti da personale veterinario specializzato che li sta aiutando in un percorso di guarigione fisico- psicologica. Sono circa 2000 gli animali prigionieri dei circhi in Italia e tra questi potrebbero già esserci altri Antares e Madiba che potrebbero essere trasportati subito in centri di recupero perché già sequestrati, ma sono due volte vittima, prima dei circhi e poi delle burocrazie italiane. Per la LAV Antares e Madiba sono un simbolo e lo stimolo a lavorare per cambiare le regole di un sistema ingiusto e superato dai tempi: in Italia la legge sui circhi è datata 1968, è ora di riformarla. Aldo Martini, ora sotto inchiesta, è il proprietario del circo in


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ANTARES

questione che ha cambiato insegna svariate volte nel corso degli ultimi anni. Quasi come se cambiare il nome ormai “infangato” di un circo abbia più efficacia che non modificare il modo in cui gli animali vengono detenuti. Tra i due nomi di cartellone più famosi troviamo infatti: “MartiniOrfei “ nome sotto il quale morì nel settembre del 2012 a Imola la giraffa chiamata Aleksandre la quale, dopo essere riuscita ad uscire dal circo, ha vagato spaventata per la città per alcune ore prima di venir ricatturata grazie ad un anestetico che le è però poi stato fatale e “Circo Pantera Rosa”, adottato nei mesi successivi e fino a gennaio 2013, è sotto questa insegna che Antares e Madiba sono stati sequestrati al circo. Dopo la tragedia della Giraffa avvenuta ad Imola era evidente la necessità di monitorare la gestione degli animali del circo, per questo motivo la Sede Locale LAV di Monza ha provveduto ad effettuare un sopralluogo di verifica ad Ottobre 2012. Dal sopralluogo sono emerse molteplici violazioni delle Linee Guida della Commissione Scientifica CITES, che definiscono i parametri minimi per la detenzione degli animali nei circhi, di cui sono state immediatamente informate le autorità deputate al controllo. Il successivo intervento della Polizia Provinciale, insieme alle Guardie Zoofile dell’ENPA, ha quindi ipotizzato il reato di maltrattamento di animali e richiesto il sequestro del leone e della tigre, sequestro in seguito convalidato dal Tribunale del Riesame

Iniziano le operazioni per il trasferimento della tigre Antares e del leone Madiba nel centro di recupero, ad opera del servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato

di Monza ad Ottobre 2013. Tra le motivazioni che hanno portato alla convalida si legge “emerge la grave inadeguatezza delle condizioni di detenzione degli animali, ritenute fonti di inutili sofferenze e volutamente afflittive, in considerazione degli spazi angusti di detenzione e che non rispettano i fabbisogni etologici di specie, le condizioni minime, nel caso dei felini, previse dalla Commissione Scientifica CITES, e non tengono conto delle necessità minime per poter garantire un relativo benessere gli animali, anche quando l’eliminazione di una parte delle cause di sofferenza sarebbe un obiettivo facilmente perseguibile.” Successivamente, nell’aprile del 2014, grazie all’intervento e ai sopralluoghi svolti da altre sedi LAV, come ad esempio quella di Perugia, l’associazione si è mobilitata per trovare un luogo di ospitalità per Madiba e Antares e ha messo a disposizione un finanziamento per le spese di mantenimento e cura. Infatti la mancanza di finanzia-

menti adeguati per le Procure e il progressivo piano di disimpegno finanziario del Ministero dell’Ambiente in relazione ai centri di recupero per esotici sono tra i principali responsabili alla disapplicazione della legge esistente. Anche quando le Forze di Polizia si trovano ad intervenire in reati contro gli animali esotici, i limiti obiettivi legati al disimpegno di fondi pubblici diventano spesso ostacoli insormontabili. Tale situazione non fà altro che favorire la diffusione dell’illegalità. Il caso di Madiba e Antares è un perfetto esempio di questa situazione. La LAV, oltre alla chiusura definitiva dei circhi, chiede una seria politica di sostegno dei Centri di recupero per animali esotici, che svolgono attività importantissime e senza i quali non è possibile dare accoglienza ad animali sequestrati. Le denunce e i sequestri “su carta” non sono sufficienti ad aiutare gli animali che senza un posto dove andare resteranno sempre in mano ai loro maltrattatori. Impronte • dicembre 2014

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Foto vier pfoten

Lo scandalo

dei bufali “usa e getta”

Chiediamo ai Ministri della Salute e delle Politiche Agricole un piano straordinario di controlli negli allevamenti e nei caseifici che utilizzano bufale, per far emergere l’alta crudeltà di questo sistema d’allevamento

D

ue anni di investigazione meticolosa, attenta, precisa e non priva di pericoli, quella portata avanti dagli investigatori di Four Paws International negli allevamenti bufalini e caseifici della Campania. Giovani bufali maschi caricati a calci sulla pala di un trattore, colpiti con pesanti mazze, annegati nelle pozze di conferimento dei liquami, lasciati morire di fame e sete nel fango, sotto gli occhi delle loro stesse madri: questa è la drammatica fine dei cuccioli maschi delle bufale da latte, documentata nelle riprese video effettuate con microtelecamere. L’indagine, che ha riguardato oltre 50 allevamenti

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Impronte • dicembre 2014

Foto vier pfoten

di Ciro Troiano e Roberto Bennati

di bufale del Casertano e del Salernitano, si è conclusa nel mese di agosto 2014, portando alla luce la terribile fine dei bufalini, considerati un “sottoprodotto indesiderato” della produzione di mozzarella di bufala. Una storia risaputa, vecchia, ma che questa inchiesta ha portato prepotentemente alla ribalta. Si stima che ogni anno vengano

uccisi circa 70mila vitelli maschi, la cui carne è ritenuta di scarso interesse economico. Solo una minima parte dei vitelli maschi, infatti, viene lasciata vivere, a scopo riproduttivo o per essere destinata al consumo di carne, insignificante in Italia. Drammatiche anche le condizioni di degrado igienico in cui versano i bufali adulti in molti degli allevamenti visitati. La maggior parte sono estremamente affollati e non offrono accesso ad aree verdi. In molti casi i bufali sono costretti a vivere su uno strato molto spesso dei propri escrementi. Alcuni animali ripresi presentavano ferite aperte non trattate, e molti di loro soffrivano di gravi problemi di deambulazione dovuti all’eccessiva crescita di zoccoli mai curati.


Le immagini hanno documentato come l’acqua da bere non sia permanentemente a disposizione degli animali e quasi sempre molto sporca. Quando alcuni animali muoiono, i superstiti sono spesso costretti a sopportare la loro vista e il loro odore per giorni, e può trascorrere anche una settimana prima che i corpi morti vengano raccolti e portati via. Una prassi di questo tipo è inaccettabile dal punto di vista del benessere degli animali e pericolosa sotto il profilo sanitario. Le bufale hanno bisogni specifici che nella maggior parte dei casi non vengono rispettati, come il mantenimento di un’adeguata umidità della pelle. Questi animali, infatti, hanno una pelle spessa e una sudorazione ridotta rispetto alle mucche, per questo motivo hanno assoluta necessità di fare bagni nell’acqua per non incorrere in gravi difficoltà di termoregolazione, con seri rischi per la loro sopravvivenza. I bufali avrebbero bisogno di bagni di fango in pozze esterne o di sistemi interni a spruzzo d’acqua, eppure, la gran parte degli allevamenti visitati non ne dispone. Ovviamente non si è fatta attendere la presa di posizione degli allevatori: “Le immagini diffuse dalla LAV non sono affatto belle e rappresentano un danno a tutta la categoria. I protagonisti di questi comportamenti illegali devono

essere individuati e denunciati e chiediamo alla LAV di segnalarci i nominativi - così è intervenuto il direttore dell’Associazione nazionale specie bufalina - Ma non è giusto che le attività discutibili di pochi gettino discredito sull’intera categoria. La prassi dell’allevamento della bufala è tutt’altro”. A queste affermazioni la LAV ha subito risposto comunicando che i responsabili degli atti criminosi ripresi dal video già erano stati denunciati alla magistratura. Abbiamo poi chiesto all’Associazione Nazionale Allevatori Specie Bufalina di spiegare come sia possibile la notevole differenza di numeri tra le nascite di maschi e femmine di bufala, dichiarata dagli allevatori, che ovviamente non trova conferme etologiche.

Foto vier pfoten

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Non è possibile, infatti, che nascano decine di migliaia di femmine in più dei maschi, anche se per il latte, vero e proprio oro per i produttori, sono necessarie solo le femmine. C’è da chiedersi quali misure abbia adottato l’Associazione Nazionale Allevatori Specie Bufalina in questi anni per limitare o fermare questo fenomeno, posto che quanto documentato dall’investigazione in merito all’uccisione dei cuccioli di maschio è già stato oggetto di indagini da corpi di polizia nel corso di altre inchieste ed è un fenomeno ben conosciuto? L’uccisione dei vitelli maschi è una vera e propria uccisione senza necessità, per questo la LAV ha chiesto ai Ministri della Salute e delle Politiche Agricole un piano straordinario di controlli negli allevamenti e nei caseifici che utilizzano bufale, al fine di perseguire con la massima severità gli illeciti documentati dall’investigazione, ma anche per far emergere tutta la verità circa l’alta crudeltà di un sistema d’allevamento che “usa e getta” i bufali e che ha trasformato le bufale in macchine da latte. Ci chiediamo come sia possibile che dietro un prodotto di presunta eccellenza come la mozzarella di bufala, possano essersi consolidate prassi così discutibili e con profili di illegalità che non vanno lasciati impuniti. Impronte • dicembre 2014

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Diario di un’ impresa

difficile ma non impossibile di Federica Faiella

freddo e il caldo, privati delle adeguate cure medico veterinarie, disabituati al contatto, alle carezze e all’affetto, privati del rispetto e della considerazione che ogni essere vivente merita! In poche settimane abbiamo portato in salvo 120 animali a garanzia del loro benessere, attuando un adeguato piano di trasferimento e accoglienza articolato in più fasi, in considerazione delle caratteristiche etologiche di ciascuno. Tutti gli animali che versavano in gravi condizioni di salute sono stati tra-

sferiti per primi, ricoverati in clinica e sottoposti ad accurata visita veterinaria e solo in seguito sono stati condotti in strutture accuratamente selezionate. Anche durante il viaggio i cani e i gatti prelevati non sono mai stati lasciati soli: la presenza di educatori cinofili,

Ciccio

Luna Lupacchiotta

Briciola

giocherellone e vivace, cerca continuamente il contatto fisico e le attenzioni. Ha bisogno di essere accolto da una famiglia dinamica, in grado di garantirgli lunghe passeggiate e corse all’aria aperta.

tranquilla, dolce e affettuosa, cerca il contatto fisico e ama stare in compagnia. Nessun problema di compatibilità con i bambini, un cane ideale da inserire in famiglia.

dolce e calma. Ha bisogno di essere inserita in una famiglia che sappia accudirla al meglio, che le garantisca passeggiate all’aria aperta e una sana e corretta alimentazione.

200

cani e 80 gatti da trasferire, da curare, da riabilitare alla vita, da salvare! Questo l’incarico affidatoci dalla Procura della Repubblica di Roma, accettato dalla nostra associazione pur di salvaguardare la vita e il benessere di circa 300 animali costretti a vivere da anni in una struttura non idonea alla loro detenzione, costretti a patire il

Sheila, Champagne… e gli altri

Alessia e Lorenzo: una storia a lieto fine!

S

G

uardo le loro foto e mi sembra di conoscerli da sempre: il nome, il numero di box, il motivo per cui si trovavano rinchiusi lì, una notizia comunicatami tra gli abbai e i miagolii dai volontari, un dettaglio fornitomi a squarciagola da uno degli educatori tra i corridoi così stretti da togliere il fiato. George: ferita all’orecchio e otite cronica; Champagne: la morte nel cuore perché la sua Peggy non c’è più; Nero, Lola, Lilla e Berta: fratelli del box 129. Sheila: zampe logorate da una brutta infezione. Igor: box 125, l’ultimo in fondo a sinistra. Tyson: terrorizzato e diffidente. E poi, Genny, Spike, Nerina, Briciola, Bobby, Luna e tutti gli altri… tanti nomi e tan-

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Impronte • dicembre 2014

te storie di dolore. E adesso eccoli, pronti a varcare la porta di quel cancello e io con le mie mille scartoffie in mano, pronta per una nuova, solenne promessa: ‘’stai tranquillo, riusciremo a trovare per te una famiglia speciale’’.

tella è una cagnolina dolce e affettuosa, per anni chiusa in una gabbia del canile Parrelli finché non ha incontrato Alessia e Lorenzo che hanno deciso di prenderla con sé. Giorno dopo giorno si prenderanno cura di lei con pazienza e amore, con affetto e dedizione. Se deciderete di fare lo stesso, siamo certi che proverete emozioni uniche che renderanno ogni giorno della vostra vita unica e speciale!


www.lav.it

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di volontari e di almeno un referente dell’associazione ha garantito un’adeguata gestione. Appena giunti a destinazione, gli animali sono stati rifocillati, coccolati e accompagnati nelle nuove cucce; ci siamo prodigati per fare in modo che ogni cane potesse essere trasferito insieme al proprio compagno di box. La scelta delle strutture deputate all’accoglienza dei cani e dei gatti è stata pensata in base alle caratteristiche e alle esigenze di ogni singolo animale. Si tratta di rifugi accoglienti all’interno dei quali opera personale qualificato e volontari formati e appassionati, la cui presenza garantisce sia la pulizia quotidiana dei box di ricovero sia l’assistenza quotidiana ai cani e ai gatti, che include le attività di pianificazione di un regime alimentare bilanciato e differenziato, di somministrazione del

cibo, le cure igieniche e l’accompagnamento nelle aree di sgambatura; inoltre, la presenza di un team di medici veterinari ed educatori cinofili, garantisce la cura, la riabilitazione e rieducazione di animali con particolari patologie comportamentali che, in caso di adozione, saranno seguiti con percorsi ad hoc insieme alle famiglie assegnatarie per facilitare l’integrazione del cane nella nuova casa. In tal modo siamo riusciti a garantire sia il movimento che il contatto umano, così indispensabile per la creazione di un rapporto di fiducia in un animale che ha vissuto traumi e sofferenze. Con la medesima attenzione sono state selezionate le strutture di accoglienza dei gatti. Si tratta di rifugi costituiti da diversi locali per accogliere i felini, oltre a spazi per servizi. Ogni locale dei gatti è

Bobby

Muffin

Fox

(simil Labrador) è necessario che venga inserito in una famiglia che abita in un appartamento, che riesca a seguirlo costantemente, in grado di dedicargli tempo e attenzioni come un vero e proprio membro della famiglia. Non è particolarmente socievole con altri cani, pertanto, si consiglia l’inserimento in una famiglia senza altri animali.

vivace, cerca il contatto fisico e le attenzioni, a volte in modo irruento. Cerchiamo una famiglia in grado di restituirgli l’equilibrio perso: ha bisogno di un punto di riferimento, di fermezza e dolcezza. E’ sconsigliata la compagnia con gatti; bene la convivenza con bambini non troppo piccoli di età (12 anni in su).

vivace, cerca continuamente il contatto fisico e le attenzioni. Ha bisogno di essere accolto da una famiglia dinamica, in grado di garantirgli lunghe passeggiate e corse all’aria aperta.

in collegamento con un relativo cortile all’aperto. I gatti hanno a disposizione numerosi giochi e attrezzature con cui possono divertirsi. E’ garantito il supporto quotidiano di volontari e medici veterinari. L’emergenza non è finita, abbiamo bisogno di te! Nonostante l’impegno e gli sforzi compiuti, all’interno della struttura posta sotto sequestro rimangono ancora 100 cani e 40 gatti da portare in salvo e ciò sarà possibile solo quando riusciremo a liberare le cucce al momento occupate dai cani e dai gatti trasferiti in precedenza. Cerchiamo persone speciali pronte ad allargare la propria famiglia, con uno di questi quattrozampe. Noi saremo lieti di supportarvi nella scelta del nuovo membro della vostra famiglia!

Non sei disponibile per l’adozione? Aiutaci a sostenere i costi di questa operazione con una donazione, i fondi raccolti verranno utilizzati per attività legali e di mantenimento dei cani. Compila questo tagliando e invialo insieme alla copia del versamento a: LAV – Viale Regina Margherita 177 – 00198 Roma fax: 06 4461326 - info@lav.it Desidero fare una donazione per il mantenimento degli animali liberati dal Parrelli: ☐ 50 euro ☐150 euro

☐30 euro ☐100 euro ☐ altra cifra (indicare) …………

Nome.........................................Cognome............................................................ Indirizzo.................................................................................................................. Città................................................................. Pr............ CAP.............................. Tel............................................ Email...................................................................... Data di nascita ………/………/……… Luogo di nascita ................................

Modalità di versamento: • Donazione regolare con il modulo che trovi all’interno della rivista • Carta di credito (compila i campi sottostanti, oppure on line collegandoti a www.lav.it o chiama lo 06 4461325) Tipo carta VISA ☐ CartaSì ☐ MasterCard ☐ Numero...............................................................................Scad .……/………....... Cod. cv2 (ultimi tre numeri sul retro)............................................................ Firma.......................................... • Conto corrente postale della rivista (allegare al tagliando) • Assegno non trasferibile intestato alla LAV (allegare al tagliando) • Bonifico bancario (allegare copia al tagliando) su conto corrente LAV c/o Banca Popolare Etica IBAN: IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112 Firma…………………………………………………………………………………...............

La informiamo che il conferimento dei suoi dati è facoltativo e tuttavia, sottoscrivendo il presente tagliando, Lei autorizza al trattamento dei suoi dati identificativi la LAV ONLUS, che li utilizzerà esclusivamente per il perseguimento delle proprie finalità sociali. Ricordiamo che i dati saranno raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione della privacy’ (Dlgs 196/2003). Lei potrà in ogni momento esercitare i suoi diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente a: LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 Roma, tel. 064461325 fax 064461326 e-mail: info@lav.it


Un dono... sorprendente!

Q

uando Paolo ha regalato a Letizia l’adozione a distanza di Filippo, per Natale, mai avrebbe pensato che quel gesto, di lì a un anno avrebbe sconvolto la loro vita per sempre. Paolo e Letizia nel 2013 hanno festeg-

giato il Natale in modo solidale adottando a distanza Filippo, un cane salvato da maltrattamenti, di cui ci prendiamo cura. Per dodici mesi lo hanno sostenuto da lontano nel suo percorso di “rinascita”, ed è stato grazie al loro aiuto e a quello di tutti coloro che scelgono di adottare

uno dei nostri cani a distanza che abbiamo creato le condizioni per una nuova vita per Filippo. Così un giorno hanno deciso di accoglierlo “fisicamente” nella loro casa e oggi il nostro amico, stretto nel calore di un abbraccio ricco di amore, vivrà il suo primo Natale in una fa-

diamoci una zampa

Enzino

Mirtillo

Molto dolce e affettuoso, si lascia coccolare senza problemi, anzi con il suo fiuto infallibile cerca carezze e baci in ogni momento. Ama le passeggiate, le corse e i salti, insomma il movimento! Non gradisce la pioggia e durante i temporali cerchiamo di non lasciarlo mai da solo e di rassicurarlo. Regala l’adozione a distanza di Enzino, aiutaci a prenderci cura di lui.

Lo abbiamo salvato dal terribile mondo dei combattimenti clandestini. Adesso è al sicuro e anche lui lo ha capito. Il percorso è stato lungo e tortuoso ma i professionisti e i volontari a cui abbiamo fatto riferimento, hanno ottenuto eccellenti risultati. Piano piano, infatti, la timidezza e la diffidenza hanno lasciato il posto alla vivacità e all’esuberanza. Mirtillo è affetto da una grave forma di artrosi e ha bisogno di cure costanti che, grazie al tuo aiuto, non gli faremo mai mancare!

Taricone

Pedro Ha circa sei anni, è molto docile e di estrema intelligenza. È stato salvato da una situazione di degrado. È un gran coccolone, giocherellone ed è molto generoso nel fare le feste. Non gli piace stare da solo: in attesa di trovare per lui una famiglia che lo accolga a casa, saremo noi la sua famiglia ed è proprio grazie al tuo sostegno, che possiamo garantirgli tutto ciò di cui ha bisogno. Regala l’adozione a distanza di Taricone!

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Impronte • dicembre 2014

Era chiuso in un barattolo di plastica molto piccolo quando è stato trovato, era stremato e denutrito. In viaggio da chissà quante ore dall’Est Europa, vittima del traffico illegale. Il nostro intervento ha garantito il sequestro, e la fine delle sofferenze per questo piccolo animale così delicato. Oggi vive in un Parco rifugio per animali esotici maltrattati ed è libero di giocare, arrampicarsi e prendere il sole! Regala l’adozione a distanza di Pedro, è un dono davvero originale!


miglia vera. Questa è una storia a lieto fine che ci riempie il cuore di gioia, un piccolo regalo di Natale che ha avuto davvero degli effetti speciali! Non puoi accogliere a casa un nuovo amico? Sostienilo a distanza!

Contribuisci anche tu a costruire un sogno, questo Natale scegli l’adozione a distanza di uno degli animali della LAV: hanno perso tutto e tu puoi restituire loro la speranza di una nuova vita. Regalando l’adozione a distanza il tuo caro riceverà il certificato di adozione personalizzato con il tuo nome e quello della persona a cui hai deciso di dedicare questo regalo speciale.

Che aspetti a fare un gesto d’amore?

Gigino Giocherellone, vivace e molto divertente. Il suo musetto trasmette una simpatia innata, il suo sguardo la voglia di passeggiare, correre, esplorare e scoprire nuovi odori. È una forza della natura, capace di portare un raggio di sole anche nelle giornate più cupe. Regala l’adozione a distanza di Gigino, aiutaci a prenderci cura di lui.

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www.lav.it

Puoi adottare a distanza uno dei nostri amici in modo comodo, veloce e sicuro, anche sul nostro sito www.lav.it/regala-adozione, altrimenti puoi compilare il tagliando che trovi a fondo pagina! Grugno Il maiale più simpatico che c’è! È stato sequestrato da un allevamento abusivo, dove viveva con altri 60 animali in condizioni di abbandono. La sua storia, seppure a lieto fine, è fatta di sopravvivenza e purtroppo segnata da maltrattamento. Oggi la sua attività preferita è rotolarsi nel fango e mangiare. Gode di ottima salute e qualche chilo di troppo, ma guai a dirgli di no sul cibo! Regala l’adozione a distanza di Grugno, sarebbe bellissimo averlo sotto l’albero!

Speciale Natale 2014 Compila questo tagliando e invialo insieme alla copia del versamento a: LAV – Viale Regina Margherita 177 – 00198 Roma fax: 06 4461326 - info@lav.it Desidero regalare l’adozione a distanza “Speciale Natale” (50 euro) per contribuire al mantenimento di: ☐ Taricone ☐Mirtillo ☐ Gigino ☐ Enzino ☐ Grugno ☐ Pedro I miei dati: Nome.........................................Cognome............................................................ Indirizzo.................................................................................................................. Città................................................................. Pr............ CAP.............................. Tel............................................ Email...................................................................... Data di nascita ………/………/……… Luogo di nascita ................................ I dati di chi riceve il regalo: Nome.........................................Cognome............................................................ Indirizzo.................................................................................................................. Città................................................................. Pr............ CAP.............................. Tel............................................ Email...................................................................... Data di nascita ………/………/……… Luogo di nascita ................................

☐ Desidero far pervenire il certificato di adozione al destinatario presso l’indirizzo sopraindicato ☐ Consegnerò direttamente io il certificato di adozione Modalità di versamento: • Donazione regolare con il modulo che trovi all’interno della rivista • Carta di credito (compila i campi sottostanti, oppure on line collegandoti a www.lav.it o chiama lo 06 4461325) Tipo carta VISA ☐ CartaSì ☐ MasterCard ☐ Numero...............................................................................Scad .……/………....... Cod. cv2 (ultimi tre numeri sul retro)............................................................ Firma........................................................................................................................ • Conto corrente postale della rivista (allegare al tagliando) • Assegno non trasferibile intestato alla LAV (allegare al tagliando) • Bonifico bancario (allegare copia al tagliando) su conto corrente LAV c/o Banca Popolare Etica IBAN: IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112 Firma…………………………………………………………………………………............... Il tagliando dovrà pervenire alla LAV entro e non oltre il 9 dicembre 2014, in tempo utile per il Natale

La informiamo che il conferimento dei suoi dati è facoltativo e tuttavia, sottoscrivendo il presente tagliando, Lei autorizza al trattamento dei suoi dati identificativi la LAV ONLUS, che li utilizzerà esclusivamente per il perseguimento delle proprie finalità sociali. Ricordiamo che i dati saranno raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione della privacy’ (Dlgs 196/2003). Lei potrà in ogni momento esercitare i suoi diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente a: LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 Roma, tel. 064461325 fax 064461326 e-mail: info@lav.it


Andamento del numero delle sperimentazioni in deroga dal 2000 al 2012 300

art. 8 sp

250

art. 8 didattica

Sperimentazioni in deroga: medie a confronto dal 2000 al 2012 300

art. 8 (cani, gatti e primati non umani) art. 8 (didattica)

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art. 9 200

200

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art. 9 (senza anestesia) totale (media per anno)

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0

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Test dolorosi,

i dati ministeriali

Salgono a più di 700 i laboratori che fanno esperimenti su animali, ignorato il principio stabilito per legge di preferire i metodi alternativi. Indispensabile aprire la ricerca a tecniche innovative

N

di Michela Kuan

onostante l’Unione Europea e la nuova legge italiana (Decreto Legislativo n.26/2014) attribuiscano massima priorità ai metodi alternativi alla sperimentazione animale, il nostro Paese fa marcia indietro restando ancorato a un modello scientifico di ricerca fallimentare e vecchio oltre un secolo. Abbiamo esaminato i dati più recenti - ottenuti dal Ministero della Salute (che si rifanno ancora al vecchio Decreto legislativo 116/92 in vigore fino al 2014), grazie ad una storica sentenza del TAR - relativi alle sperimentazioni più dolorose e alle aperture di nuovi laboratori che usano animali: i risultati sono impressionanti, nonostante la crisi economica e i tagli alla ricerca, sono 169 le autorizzazioni per nuovi stabulari in soli tre anni di cui ben 104 con nuove specie, locali o strutture, per un totale di oltre 700 stabulari dove gli animali vengono sottoposti alle

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Impronte • dicembre 2014

Sperimentazione in deroga 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 art.8

specie cani, gatti e primati

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no anestesia

72

86 119 104 84 114 123 101 172 178 185 210 245

TOTALE

98 121 162 126 113 144 138 128 204 203 218 239 269

art.8

didattica

art. 9

atrocità della vivisezione e uccisi. Tra il 2010 e il 2012 le sperimentazioni “in deroga” (ovvero l’impiego di cani, gatti e primati non umani, l’utilizzo a fini didattici o il non ricorso ad anestesia), quindi quelle che dovrebbero rappresentare un’eccezione e possibili solo in caso di inderogabile necessità, arrivano alla cifra impressionante di 726

procedure di cui 640 relative a procedure fatte senza anestesia con un numero indefinito di animali, esperimenti che hanno comportato intensi e prolungati livelli di dolore, senza alcuna forma di lenizione. Solo per citarne alcuni: sfinimento fisico fino alla morte, studio del dolore acuto, induzione di stati psicotici, attività cerebrale investigata tramite


www.lav.it

Autorizzazioni in deroga per regione 2010 - 2012 2010

9 5 24 31 4 26 28 1 11 54 1 8 1 4 5 5 1

Piemonte Liguria Lombardia Veneto Friuli V.Giulia Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Lazio Abruzzo Campania Puglia Sicilia Sardegna Molise Calabria

Elenco nuovi stabilimenti

scatole impiantate nel cervello, perfusioni, schizofrenia, trapianti di organi e impianto di chiodi midollari. A questa lista degli orrori si aggiungono le sperimentazioni più assurde dove topi e altri animali vengono usati per modelli di malattie tipicamente umane, vista la complessità dei fattori legati alla società e al background familiare, come depressione, deficit emozionale, dipendenza da sostanze d’abuso e disturbi comportamentali. Tra le Regioni che detengono il record negativo del più alto numero di procedure in deroga ci sono Lazio, Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna. La vivisezione non è un orrore del passato, ma un incubo che appartiene anche ai nostri giorni e riguarda tutti. Infatti la sperimentazione animale è un grave errore metodologico che continua a mietere centinaia di milioni di vittime, animali e umane, perché nessuna specie vivente può essere modello sperimentale per le altre a causa delle enormi differenze genetiche, anatomiche, biologiche, metaboliche, psichiche, etologiche che le contraddistinguono. Le ripercussioni di un modello di ricerca così fallace sul piano scientifico, con ritardi ed errori, rappresentano un serio rischio per la salute di tutti, oltre ad arrecare sofferenze agli animali. E’ indispensabile l’impegno del Governo, delle Università e dei Centri di ricerca tesi a favorire l’applicazione di tecniche

utilizzatori di animali autorizzati comprensivi dell’apertura di nuovi locali o l’ampliamento delle specie nel 2010-2012 art.12 D.lgs.116/92 TOTALE • Lombardia • Emilia Romagna • Toscana • Sardegna • Campania • Veneto • Lazio • Piemonte • Liguria • Trentino A.Adige • Puglia • Marche • Umbria • Sicilia • Abruzzo TOTALE

34 23 11 9 7 5 3 2 2 2 2 1 1 1 1 104

di ricerca sostitutive all’uso di animali, rivelatesi efficaci per i malati, ed un utile volano per l’economia. La vivisezione non comporta solo la morte delle cavie coinvolte nei test, ma anche gravi effetti avversi per la nostra specie. Come nel caso del TGN 1412, testato su volontari umani i quali hanno subito danni irreversibili agli organi e

2011

4 10 46 50 3 19 26 2 5 45 1 6 1 9 1 10 1

2012 2 9 61 46 11 26 34 3 8 50 2 5 3 8

la testa di uno di loro si è gonfiata al punto da essere soprannominato “the Elephant Man trial”: il farmaco era stato provato a dosi 500 volte più elevate di quelle usate per gli umani, su topi, conigli, ratti e scimmie, senza alcun effetto collaterale. Anche medici e ricercatori cominciano ad opporsi allo strapotere dell’industria farmaceutica: la recente campagna internazionale AllTrials, infatti, denuncia le aziende farmaceutiche perché nascondono i risultati degli studi poco favorevoli, fornendo informazioni parziali che mettono a rischio i consumatori dei farmaci e chi li prescrive. Mentre gli altri Stati investono in metodologie promettenti e progetti che hanno come soggetto l’uomo (come human-on-a-chip o il Virtual Liver Network), in Italia la situazione addirittura peggiora mostrando la non capacità/volontà di far uscire il nostro paese dalla situazione critica in cui si trova, restando tra i fanalini di coda dell’Europa nel campo della ricerca medica e dell’innovazione. Chi usa animali da laboratorio non fa che ostentare un approccio etico volto a diminuirne il ricorso e mostrare l’impegno nei metodi alternativi. Li abbiamo visti prendere addirittura voce in Senato per influenzare importanti decisioni politiche e riempire pagine di giornali per convincere l’opinione pubblica che la vivisezione non esiste e si fa solo una “controllata” sperimentazione animale, ma i dati parlano chiaro: la lobby vivisettoria è ben ancorata al business economico e vende fumo per alimentare i propri interessi a discapito della salute dei malati e manipolando concetti fuorvianti e inconsistenti impegni per il futuro. Impronte • dicembre 2014

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La vera festa

a tavola è veg di Paola Segurini

Involtini di lasagna con ragù di lenticchie

Seitan all’arancia e chips di patate alle erbe aromatiche

Ingredienti

Ingredienti per il seitan

12 sfoglie senza uova per lasagne, 200 gr di spinaci freschi.

600 gr di seitan al naturale, 3 arance, 200 ml di vino bianco secco, erba cipollina, rosmarino, 1 spicchio d’aglio, sale, pepe in grani, olio extravergine di oliva.

Ingredienti per il ragù 250 gr di lenticchie già lessate, 1 cipolla, 2 carote, 1 gambo di sedano, 1 spicchio d’aglio, 30 gr di funghi porcini secchi, 1/2 bicchiere di vino rosso, 400 gr di passata di pomodoro, 100 ml circa di acqua di ammollo dei funghi, sale, olio extravergine d’oliva.

Ingredienti per le chips 4 patate medie (800 gr circa), erbe aromatiche (timo, rosmarino, salvia, erba cipollina..), pepe, sale, olio di arachide per friggere.

Ingredienti per la besciamella

Procedimento per il seitan

500 ml di latte di soia non zuccherato, 30 gr di farina, 30 ml di olio d’oliva, sale, pepe.

Versare in una teglia capiente il vino, il succo di un’arancia (100 ml circa), l’erba cipollina, il rosmarino e l’aglio tritati, i grani di pepe leggermente schiacciati e il sale, aggiungere il seitan affettato e lasciar marinare per qualche ora. Versare in un tegame un po’ d’olio, aggiungere le fette di seitan e qualche cucchiaio di marinatura, cuocere circa 15 minuti, aggiungendo del liquido e lasciandolo evaporare ogni volta. Spegnere quando si sarà formato un fondo di cottura abbastanza denso. Tagliate via la scorza delle arance mettendo a nudo la polpa, e con un coltellino ben affilato ricavare gli spicchi; rosolarli velocemente in una padella antiaderente con un filo d’olio e un pizzico di sale. Trasferire le fette di seitan su un piatto da portata e decorare ognuna con gli spicchi d’arancia, un cucchiaio di fondo di cottura e dell’erba cipollina.

Procedimento Mettere i funghi in ammollo e lasciarli reidratare per almeno mezz’ora; lavarli, tritarli grossolanamente e tenerli da parte. Filtrare l’acqua di ammollo. Tritare carote, sedano e cipolla e farli soffriggere con l’aglio e l’olio; aggiungere i funghi e le lenticchie e far rosolare alcuni minuti. Sfumare con il vino e lasciar evaporare; aggiungere l’acqua dei funghi, il pomodoro, il sale e cuocere a fiamma bassa per circa mezz’ora, fino a che non evapora la parte liquida e risulti denso. Lasciar raffreddare. Versare la farina in un pentolino, aggiungere l’olio, il sale e il pepe e mescolare con una frusta fino a formare una crema, aggiungere poco per volta il latte a temperatura ambiente; mettere sul fuoco e cuocere mescolando continuamente finché non addensa. Lessare le sfoglie in abbondante acqua salata bollente, scolarle bene e poggiarle su dei fogli di carta forno. Stendere su ognuna un po’ di besciamella, lasciando libero il bordo che servirà a chiudere l’involtino, qualche foglia di spinaci crudi, ancora un po’ di besciamella, il ragù e arrotolare. Versare sul fondo di una teglia un po’ di besciamella, adagiarvi gli involtini e coprire con la besciamella restante e qualche cucchiaio di ragù. Infornare a 180 gradi per 30 minuti.

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Procedimento per le chips Lavare le patate con la buccia, asciugarle, tagliarle a fette sottili con una mandolina e tamponarle bene con carta assorbente per asciugarle. Friggerle, poche per volta, in abbondante olio ben caldo, basteranno pochi minuti per lato, fino a che non risultano dorate. Scolarle lasciando cadere tutto l’olio in eccesso e posarle su un vassoio ricoperto di carta per fritti, cercando di non sovrapporle. Quando saranno raffreddate, cospargerle con un trito di erbe aromatiche, sale e pepe.


www.lav.it

Hummus di piselli con verdure al forno

Strudel di pere e noci

Nuove ricette appetitose per un menu delle feste che gratifica il palato e fa star bene la nostra coscienza, grazie agli animali che non saranno stati sacrificati. La vera festa a tavola è Veg! Con benefici riconosciuti per la nostra salute e per l’ambiente: mangiare Veg è una scelta altamente responsabile, che offre una incredibile varietà di alimenti, nutrienti e gustosi. Allora perché non provare queste ricette? Troverai tanti altri suggerimenti su www.cambiamenu.it Ingredienti per l’hummus

Ingredienti per la sfoglia

500 gr di piselli surgelati, 1 cucchiaio di tahina, 3 cucchiai di olio extravergine di oliva, ½ spicchio d’aglio, sale, prezzemolo fresco, paprica piccante.

200 gr di farina 00, 80 gr di margarina vegetale, 50 ml di acqua fredda, sale.

Ingredienti per le verdure 300 gr di broccolo romano, 400 gr di cavolfiore, 150 gr di funghi champignon interi, 1 cipolla rossa di Tropea, olio extravergine di oliva, sale, pepe, 6 fette di pane integrale ai cereali.

Procedimento Versare in un tegame i piselli ancora surgelati, aggiungere olio, sale e cuocere per circa 15 minuti aggiungendo una tazzina d’acqua. Versarli in un mixer quando sono ancora caldi, aggiungere l’olio, l’aglio, il prezzemolo la paprica e frullare aiutandosi con qualche cucchiaio d’acqua se necessario; aggiungere infine la tahina. Dividere in cime il broccolo e il cavolfiore, lavarle e asciugarle; tagliare in 4 parti la cipolla e dividerla in sfoglie; lavare velocemente i funghi e asciugarli con un foglio di carta assorbente. Poggiare le verdure su una teglia rivestita con carta forno, aggiungere olio, sale, pepe e mescolare bene; cuocere 20 minuti in forno preriscaldato a 220°, la cipolla va tolta invece, dopo 10 minuti. Tostare le fette di pane su una griglia pochi minuti per lato, versare su ognuna due cucchiai di hummus e decorare con le verdure.

Ingredienti per il ripieno 4 pere, 100 gr di zucchero di canna, 30 gr di farina, cannella q.b., noce moscata q.b., la buccia grattugiata di 1 limone, 150 gr di gherigli di noci, zucchero a velo per la decorazione.

Procedimento Versare la farina in una ciotola, aggiungere il sale e la margarina fredda, lavorare con la punta delle dita come a formare tante briciole, aggiungere l’acqua molto fredda e lavorare velocemente fino ad ottenere un impasto liscio e compatto; avvolgere nella pellicola e tenere in frigorifero circa un’ora. Versare in una ciotola lo zucchero, la farina, la cannella, la noce moscata, la buccia di limone e le noci tritate grossolanamente e mescolare. In un’altra ciotola tagliare le pere a fette non troppo sottili, versarvi sopra la miscela di farina, zucchero e spezie e mescolare bene per amalgamare. Stendere l’impasto in una sfoglia sottile di forma rettangolare, versare al centro le pere e ripiegare i quattro lati facendoli aderire. Adagiare su una teglia rivestita con carta forno e cuocere i primi 20 minuti in forno preriscaldato a 200° e altri 20/25 minuti a 180°. Lasciar raffreddare, tagliare a fette e decorare con zucchero a velo.

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Tutti i colori

della libertà

Invitiamo tutti a disegnare per la LAV e Mamme on Line la libertà degli animali e a partecipare al nostro concorso! di Giacomo Bottinelli

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l dono della libertà. Qualcosa di magico e meraviglioso! La LAV si fonda su questo valore e, insieme a Mamme On Line, lancia un concorso nazionale e chiede a tutti gli alunni e gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado italiane (cioè le elementari e le medie) di esprimere con un disegno la propria idea di “libertà degli animali”. Mai più tigri e leoni dietro le sbarre degli zoo, lo sguardo triste degli elefanti nel circo, pesci chiusi tra i vetri di un acquario o uccelli stretti nelle gabbie, capannoni da allevamento stipati di polli o maiali... Vogliamo che gli animali, tutti gli animali, siano liberi nel loro ambiente: il cielo, il mare, la terra! È un sogno che possiamo vivere insieme! E per questo invitiamo tutti (bambini e bambine, ragazzi e ragazze) a disegnare per la LAV e Mamme on Line la libertà degli animali e a partecipare al nostro concorso! I 50 migliori “artisti” vinceranno un abbonamento di un anno alla nostra rivista Piccole Impronte e potranno imparare molto sugli animali e sulla loro sensibilità. Frequenti le elementari o le medie e già stai pensando quale disegno fare? Per ispirarti ricordati di tutti gli animali che la LAV ha liberato e che puoi conoscere sul nostro sito: il toro Jerry, la mucca Nutella, le tigri Antares e Angela, il leone Madiba, il maiale Grugno, le pecore, le

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capre e le galline strappate alla fattoria degli orrori, i topolini che abbiamo tolto ai laboratori del Mario Negri… Ma pensa anche agli animali come la povera orsa Daniza, che ha solo difeso i suoi cuccioli e per questo ha perso la vita per mano dell’uomo. La lista sarebbe lunghissima. Sono tutti animali che avrebbero meritato di nascere e vivere liberi, tra bo-

schi, foreste e praterie. Quella è la loro natura, se l’uomo non interferisce. Eppure noi umani ci prendiamo il diritto di ingabbiarli, allevarli ed usarli per i nostri scopi… Sei d’accordo con noi? Pa r t e c i p a r e al concorso è semplicissimo. Basta andare sul sito www. lav.itt o cercare il link diretto alla pagina di “Disegna la libertà degli animali” dalla home page di www. mammeonline. net. Da lì si può scaricare il modulo di partecipazione da compilare e inserire nella busta insieme al disegno della libertà in formato A4 e poi mandare il tutto alla LAV. Il modulo è anche sui volantini del concorso che si chiude il 15 febbraio 2015. Entro quella data i disegni devono arrivare alla LAV. Forza con matite e colori! Aspettiamo con gioia i vostri disegni. E viva la libertà per tutti gli animali, nessuno escluso!


Oltre il filo spinato

www.lav.it

di Green Hill

Fatti, numeri, dati concreti, utili a capire e a fare meglio la nostra battaglia quotidiana all’oscurantismo, alla dittatura della vivisezione. Un vero e proprio manuale per informare chi non sa e fornire più convinzione a chi già la combatte

I

di Gianluca Felicetti e Michela Kuan

nscalfibile. Così è stata, fino all’altro ieri, la vivisezione. O, meglio, il muro degli interessi, di tutti i generi, che difende e alimenta un’attività che continuano a millantare come indispensabile per la salute umana. Fra l’aprile e il luglio 2012, però, si è aperta una breccia in questo muro, chiamata Green Hill. E con l’apertura del processo ai responsabili, con gli spazi aperti dagli emendamenti restrittivi alla nuova legge sulla sperimentazione sugli animali, con i metodi sostitutivi che sono sempre di più una realtà riconosciuta e praticata e i relativi 70 miliardi di euro stanziati da Bruxelles per il Programma “Horizon 2020” destinati alla ricerca innovativa anche in questo settore, con le vertenze aperte contro laboratori pubblici e privati dall’Emilia alla Lombardia al Veneto, con l’Iniziativa Europea dei cittadini per abolire la direttiva comunitaria, ci sono tutti gli ingredienti per poter cambiare davvero pagina. Per un avanzamento etico e scientifico, che la recente e definitiva parola “fine” ai test cosmetici sugli animali nell’Unione Europea e ai relativi prodotti im-

portati da altri Paesi, dopo vent’anni di lotte e deroghe, rappresentano concretamente che senza la vivisezione non solo si deve. Si può. Tutte le risposte su come e perché è possibile superare la vivisezione le abbiamo riassunte nelle pagine di “Oltre il filo spinato di Gre-

en Hill”: fatti, numeri, dati concreti, utili a capire e a fare meglio la nostra battaglia quotidiana all’oscurantismo, alla dittatura della vivisezione. Un vero e proprio manuale per informare chi non sa e fornire più convinzione a chi già la combatte. Rivolto a tutti coloro che si pongono la questione etica e della validità scientifica della sperimentazione sugli animali, lo sfruttamento dei più deboli, la gestione della nostra salute, l’impiego trasparente dei fondi per la ricerca. Lo abbiamo fatto assieme ai malati umani che si oppongono ai test su animali ed ai quasi 900mila ammalati-a-forza, animali, utilizzati e uccisi ogni anno solo in Italia. Con il sostegno dei contributi Nelle migliori che leggerete di ricercalibrerie e su tori come Susanna Penco, filosofi del diritto www.lav.it come Luigi Lombardi 06.4461325 Vallauri, medici come Stefano Cagno e avvocati come Carla Campanaro Con la consapevolezza che un giorno, come ha scritto il chirurgo americano e professore ad Harvard, Henry Jacob Bigelow, “il mondo guarderà alla vivisezione praticata in nome della scienza come adesso si guarda ai roghi degli eretici in nome della religione”. Impronte • dicembre 2014

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Matteo Andreozzi, Silvana Castignone, Alma Massaro

Emotività animali. Ricerche e discipline a confronto

scelti per voi

IRENE – Interdisciplinary Researches on Ethic and Natural Environment Pagine 274 Gli animali non-umani provano emozioni? Chiunque conviva o con un cane, un gatto o qualsiasi altro animale da compagnia resterebbe stupito di fronte ad una simile domanda, e risponderebbe senza esitazione «ma certo!», citando, ad esempio, le manifestazioni di affetto di Fido quando ritorna a casa, o il suo sguardo supplichevole rivolto alla porta e al guinzaglio quando vuole uscire, e così via, con una sfilza interminabile di esempi. Tuttavia, per molti la questione non è così pacifica: quelle degli animali non-umani – dicono – sono semplici reazioni istintive, dovute all’abitudine e al training, nei confronti di qualcosa che desiderano o che dà loro fastidio o dolore, e non hanno nulla a che fare con le vere emozioni che sono soltanto le nostre, quelle umane. Le emozioni infatti sono moti dell’anima, presuppongono consapevolezza di sé, autocoscienza e un grado di complessità e di sensibilità sconosciuto agli animali di qualunque specie non-umana. Il libro raccoglie

il contributo dei maggiori esperti in materia di filosofia e scienza, in particolare: Silvana Castignone (Università di Genova), Luigi Lombardi Vallauri (Università di Firenze), Susana Penco (biologa), Roberto Marchesini (etologo), Bruno Fedi (antivivisezionista), e la prefazione di Marc Beckoff, già autore de “La vita emotiva degli animali”. Will Tuttle

Cibo per la pace Mangiare in armonia con sè stessi e con tutti gli esseri viventi Sonda Editore Pagine 352 Il cibo è il nostro legame più intimo e significativo sia con la natura, sia con la nostra eredità culturale. Ma le nostre attuali scelte alimentari provocano degrado ambientale, problemi enormi per la salute umana e inimmaginabile crudeltà nei confronti delle creature a noi prossime. Dobbiamo evolvere, se non vogliamo perire. Il best seller internazionale che per primo ha messo in discussione le nostre scelte alimentari. Finché non saremo disposti a riconoscere i legami fra il cibo che mangiamo, le operazioni

che sono state necessarie per portarlo sulle nostre tavole e i condizionamenti a cui siamo sottoposti quando lo acquistiamo, lo cuciniamo e lo consumiamo, non saremo in grado di vivere con saggezza. La soluzione è una sola: abbandonare la tipica alimentazione occidentale, a base di cibo di origine animale, a favore di un’alimentazione a base vegetale, rispettosa dell’ambiente, di tutte le forme di vita e della nostra salute psicofisica. Cibo per la pace spiega come raggiungere una comprensione profonda del nostro mondo, riconoscendo le implicazioni di vasta portata delle nostre scelte alimentari. Grazie agli esempi dei più importanti pensatori di tutti i tempi, agli insegnamenti tratti dalla mitologia e dalle religioni e agli sviluppi più recenti della scienza, Will Tuttle offre a tutte le persone consapevoli, di qualsiasi credo e convinzione, una serie di principi universali che possono far progredire la nostra coscienza. Will Tuttle si è laureato in studi umanistici e ha conseguito un dottorato di ricerca in filosofia dell’educazione. È un pianista professionista, compositore e docente; nel corso degli ultimi quindici anni, ha tenuto conferenze sul vegetarismo e sul potenziale umano in tutti gli Stati Uniti. Nel 2007, ha ricevuto il prestigioso Courage of Conscience Award di The Peace Abbey. Quest’anno ha vinto il premio internazionale Empty Cages 2014, istituito nel 2009 dalla casa editrice Sonda.

Alla scoperta del Mater-Bi “A

lla Scoperta del Mater-Bi - Educational 2.0” sarà presente al Salone Internazionale del Gusto/Terra Madre, dal 23 al 27 ottobre 2014 (Padiglione 2 – Lingotto Fiere). La manifestazione sarà l’occasione per conoscere il nuovo progetto integrato di Novamont rivolto al mondo della scuola e alle famiglie: un totem multimediale e interattivo immerso in accattivanti scenografie basate sulle illustrazioni di Paolo Mottura, uno spazio sul web, un prodotto multimediale per

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tutte le età. Alla Scoperta del Mater-Bi è esperienza fisica: i visitatori compiono un viaggio animato, multimediale e interattivo, attraverso l’uso di un totem dotato di superfici tattili, ingranaggi meccanici, vetrine intelligenti, microscopio e webcam; sperimentano laboratori di manualità creativa e scientifici dedicati alla scoperta della biodegradabilità e compostabilità delle bioplastiche. Alla Scoperta del Mater-Bi è per le scuole e le famiglie: il progetto inte-

grato propone uno spazio edutainment per tutte le età (educazione e gioco insieme), per contribuire alla diffusione di una nuova cultura di comportamenti ambientali, per imparare a conoscere i prodotti amici dell’ambiente, per gestirli a fine vita conferendoli insieme al rifiuto umido, per scegliere gli imballaggi prodotti con criteri di sostenibilità. Alla Scoperta del Mater-Bi è nel web: www.allascopertadelmaterbi.it è l’indirizzo per consultare i materiali didattici e di gioco, per partecipare a indicare il nome della mascotte testimonial del progetto, per conoscere meglio le bioplastiche.



DIRGLI NO è IMPOSSIBILE.

il 6, 7 E 8 dicembre scendi in piazza a dire sĂŹ ai diritti per gli animali: ti basta una firma. Ti aspettiamo.


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