Detersivi testati su animali: diciamo No! PAGINE 8-9
“La fabbrica dei cuccioli”: il nostro nuovo libro PAGINE 10-11
Il 5 e 6 dicembre con la tua firma puoi offrire un’altra vita ai conigli
La nostra ricchezza:
La LAV in Italia
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Sommario Mille sofferenze, zero diritti Gli animali in allevamento No ai detersivi destati su animali Lotta ai trafficanti di cuccioli Amico di Zampa A Natale i desideri si avverano We Animals – Noi Animali Giustizia per Doris Circhi: a quando una nuova legge? Cacciatori sconfitti dal diritto di critica Vegan Chef contest La Festa ha più valore con un dono della LAV! Regala un’adozione a distanza Cucciolo Amico LAV CONSIGLIO DIRETTIVO Roberto Bennati (vicepresidente), Giacomo Bottinelli, Gianluca Felicetti (presidente), Simone Pavesi, Massimo Vitturi COLLEGIO DI GARANZIA Roberto Callegaro, Laura Gabrieli (presidente), Sandro Guolo REVISORI DEI CONTI Susanna Russo (presidente); Alessio Rastelli, Mauro Vantaggio (sindaci) Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione sulla privacy’ (Dlgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 ROMA tel. 064461325, fax 064461326, email: info@lav.it
PIEMONTE TORINO: (STIC) tel./fax 011/746392 lav.torino@lav.it www.lav.it/sedi/torino CARMAGNOLA (TO): (STIC) tel. 340/0062741 lav.carmagnola@lav.it ARONA (NO): (PDR) tel. 335/6471031 lav.arona@lav.it LANGHE ROERO E MONREGALESE: (CN) (PDR) 320/4729967 lav.langhe-roero-monregalese@lav.it CUNEO E VALLATE: (PDR) 333/8347714 lav.cuneo-vallate@lav.it ALESSANDRIA: (PDR) tel. 320/4795564 lav.alessandria@lav.it www.lav.it/sedi/alessandria LIGURIA GENOVA: (STP) tel. 347/2330272 lav.genova@lav.it SANREMO-IMPERIA: (PDR) tel. 348/3238928 lav.sanremo-imperia@lav.it LA SPEZIA: (PDR) tel. 345/7001452 lav.laspezia@lav.it LOMBARDIA MILANO: (STIC) tel. 327/6333693 lav.milano@lav.it www.lav.it/sedi/milano RHO (MI) (STIC): tel. 349/3769750 (ore 16-19) lav.rho@lav.it www.lav.it/sedi/rho-mi LODI (PDR) tel. 339/1917434 (dalle ore 17) lav.lodi@lav.it MANTOVA (STP): tel. 320/4795557 (ore 18-23) lav.mantova@lav.it www.lav.it/sedi/mantova LECCO (PDR) tel. 339/4590709- 348/5837044 (lun.-ven. 17.30/22; sab.dom. 12.17) lav.lecco@lav.it OLTREPÒ PAVESE (PDR): tel. 366/3904482 lav.oltrepopavese@lav.it www.lav.it/sedi/oltrepo-pavese-pv VARESE-BUSTO ARSIZIO (STIC): tel. 328/6456255 lav.varese-busto@lav.it SARONNO (VA) (STIC): tel. 338/4305289 lav.saronno@lav.it www.lav.it/sedi/saronno-va BERGAMO (STP): tel. 388/4618300 lav.bergamo@lav.it - www.lav.it/sedi/bergamo MONZA E BRIANZA (STP): tel. 329/4234827 lav.monza@lav.it www.lav.it/sedi/monza-e-brianza SONDRIO: (PDR) tel. 388/4725000 lav.sondrio@lav.it CREMONA: (PDR) tel. 338/7841668 lav.cremona@lav.it BRESCIA: (PdR) tel. 331/4639816 lav.brescia@lav.it TRENTINO ALTO ADIGE BOLZANO (PDR) tel. 349/0744252 lav.bolzano@lav.it www.lav.it/sedi/bolzano TRENTINO (STP): tel. 331/1507169 lav.trentino@lav.it www.lav.it/sedi/trentino FRIULI - VENEZIA GIULIA TRIESTE: (STP) tel. 320/6378852 lav.trieste@lav.it www.lav.it/sedi/trieste PORDENONE: (STP) tel. 320/4795023 lav.pordenone@lav.it VENETO VENEZIA: (STP): tel. 348/0407952 lav.venezia@lav.it www.lav.it/sedi/venezia PADOVA: (STP) tel. 320/7598238 lav.padova@lav.it - www.lav.it/sedi/padova VERONA: (STP): tel. 339/1108543 lav.verona@lav.it www.lav.it/sedi/verona VICENZA: (STIC) tel. 348/0408396 lav.vicenza@lav.it www.lav.it/sedi/vicenza BASSANO DEL GRAPPA (VI): (STIC) tel. 348/0407684 lav.bassanodelgrappa@lav.it ROVIGO: (PDR) tel. 329/7934814 lav.rovigo@lav.it - www.lav.it/sedi/rovigo
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BELLUNO: (PDR) tel 329/0439861 lav.belluno@lav.it CASTELFRANCO VENETO (TV): (PDR) tel. 346/7465558 (ore serali) lav.castelfrancoveneto@lav.it www.lav.it/sedi/castelfranco-veneto-tv EMILIA ROMAGNA BOLOGNA: (STP) tel. 333/8175258 - 320/4788779 lav.bologna@lav.it www.lav.it/sedi/bologna REGGIO EMILIA: (STIC) tel. 333/7749145 lav.reggioemilia@lav.it www.lav.it/sedi/reggio-emilia CORREGGIO (RE): (STIC) tel. 331/1284428 lav.correggio@lav.it MODENA: (STP) tel. 320/4795021 lav.modena@lav.it www.lav.it/sedi/modena PIACENZA (PDR) tel 392/8372885 lav.piacenza@lav.it Ferrara (PDR) tel 347/4246427 lav.ferrara@lav.it TOSCANA FIRENZE: (STP) lav.firenze@lav.it tel. 328/9143416 www.lav.it/sedi/firenze PONTEDERA (PI): (PDR) tel. 328/1470263 lav.pontedera@lav.it MASSA: (PDR) tel. 347/9015015 lav.massacarrara@libero.it AULLA (MS): (PDR) tel. 328/5942486 lav.aulla@lav.it GROSSETO: (STP) tel. 328/5639980 e 333/8193351 lav.grosseto@lav.it LUCCA: (PDR) tel. 339/7017135 lav.lucca@lav.it UMBRIA PERUGIA: (PDR) tel/fax 075/690225 - 338/2256714 lav.perugia@lav.it www.lav.it/sedi/perugia TERNI: (PDR) tel. 340/6233297 lav.terni@lav.it MARCHE MACERATA: (PDR) tel. 339/4734051 - 347/0518265 lav.macerata@lav.it LAZIO ROMA: (PDR) tel. 320/4795553 (ore 9.30-13.30) lav.roma@lav.it www.lav.it/sedi/roma ABRUZZO PESCARA: (STP) tel. 327/3837173 lav.pescara@lav.it www.lav.it/sedi/pescara CAMPANIA NAPOLI: (STP) tel. 328/2313365 lav.napoli@lav.it www.lav.it/sedi/napoli PUGLIA BARI: (STP) tel. 348/0618270 fax 080/5583828 lav.bari@lav.it www.lav.it/sedi/bari LECCE: (PDR) tel. 328/4713416 lav.lecce@lav.it CALABRIA VIBO VALENTIA: (PDR) tel. 333/4544326 lav.vibovalentia@lav.it SICILIA CATANIA: (PDR) tel. 349/6184467 lav.catania@lav.it RAGUSA: (PDR) tel. 340/0031368 lav.ragusa@lav.it CALTANISSETTA: (PDR) tel. 347/5800934 fax 0934/1936166 lav.caltanissetta@lav.it MESSINA: (PDR) tel. 328/9546860 lav.messina@lav.it SARDEGNA CAGLIARI: (PDR) tel. 338/3924715 lav.cagliari@lav.it LEGENDA STP: Sede Territoriale Provinciale STIC: Sede Territoriale Intercomunale STC: Sede Territoriale Comunale PDR: Punto di Riferimento
La missione
Impronte Anno XXXII n.9 dicembre (151) 2015
dei concreti visionari
V
iviamo in un mondo giusto? La retorica domanda ha una scontata risposta. Ma la LAV non si è mai limitata a dire quello che dovevano fare gli altri, anche perché “è meglio accendere una candela che maledire l’oscurità”. E ogni giorno lottiamo per un mondo dove ogni singolo animale abbia libertà, dignità, vita, come ora ben dice la nostra visione, ovvero ciò che immaginiamo, il mondo a cui aspiriamo, che vogliamo. Perché per realizzare degli obiettivi
per la stragrande maggioranza degli abitanti del Pianeta, il dominio sugli altri animali è fallito. Un modello insostenibile oltre che eticamente inaccettabile. Il nostro impegno, la nostra missione ufficiale, è ora delineata a praticare e promuovere il cambiamento culturale nel rapporto con gli altri animali che porti a stili di vita e a scelte politiche fondati sul rispetto e la solidarietà verso gli esseri viventi, senza distinzione di specie. Fermare ogni forma di sfruttamento e di sof-
Il nostro impegno, la nostra missione ufficiale, è ora delineata a praticare e promuovere il cambiamento culturale nel rapporto con gli altri animali che porti a stili di vita e a scelte politiche fondati sul rispetto e la solidarietà verso gli esseri viventi, senza distinzione di specie si devono prima immaginare. Senza però, ecco la caratteristica di cui siamo orgogliosi, rimanere solo dei visionari. Operiamo, peraltro, per tutti gli animali, compresi quelli umani. Perché non vogliamo più tremare alla lettura degli indicatori, ufficiali di scolarizzazione, salute, speranza di vita alla nascita, prodotto interno lordo pro capite, accesso a servizi essenziali e libertà di movimento, che riguardano i cosiddetti sapiens. Essendo questi indicatori tutti negativi,
ferenza con l’affermazione dei diritti, la promozione di nuove leggi e la loro applicazione. Anche con te, mettendo assieme le forze, iniziando dalle iniziative di cui leggerai nelle pagine successive, dando più forza ai concreti visionari, possiamo farcela!
@glfelicetti
La nostra visione
Un mondo dove ogni singolo animale abbia libertà, dignità, vita.
La nostra missione
Praticare e promuovere il cambiamento culturale nel rapporto con gli altri animali, che porti a stili di vita e a scelte politiche fondati sul rispetto e la solidarietà verso gli esseri viventi, senza distinzione di specie. Fermare ogni forma di sfruttamento e di sofferenza con l’affermazione dei diritti, la promozione di nuove leggi e la loro applicazione.
DIREZIONE E REDAZIONE SEDE NAZIONALE LAV Onlus VIALE REGINA MARGHERITA 177 - 00198 ROMA TEL. 064461325 r.a.; FAX 064461326 Email: info@lav.it • Internet: www.lav.it DIRETTORE RESPONSABILE: Giacomo Bottinelli DIRETTORE EDITORIALE: Maria Falvo HANNO COLLABORATO Gaia Angelini, Roberto Bennati, Giacomo Bottinelli, Antonella Buceti, Carmen Caballero, Carla Campanaro, Gianluca Felicetti, Silvia Felicetti, Francesca Gramazio, Ilaria Innocenti, Michela Kuan, Barbara Paladini, Simone Pavesi, Maurizio Santoloci, Paola Segurini, Ilaria Tordone, Ciro Troiano PROGETTO GRAFICO: Michele Leone FOTO COPERTINA: Animal Equality AUT. TRIB. ROMA 50/84 - dell’11.2.1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 - dell’1.3.1993 ISCR. ROC 2263 - anno 2001 DTP-STAMPA Arti Grafiche “La Moderna” Via Enrico Fermi 13-17 Guidonia Montecelio (RM) CARTA Dalum Cyclus Print (100% carta riciclata) CHIUSO IN TIPOGRAFIA il 23 ottobre 2015 RIPRODUZIONI degli articoli sono auspicate ma consentite solamente con l’autorizzazione della Direzione Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Packaging in Mater-Bi: biodegradabile e compostabile Nata nel 1977, la LAV ha per fine la Liberazione animale, l’affermazione dei diritti degli animali non umani e la loro protezione, la lotta alla zoomafia e la difesa dell’ambiente. Si batte per l’abolizione della vivisezione, della pesca, della caccia, delle produzioni animali, dell’allevamento, del commercio, degli spettacoli con animali e dell’utilizzo di qualsiasi essere vivente. Difende la Terra e i suoi ecosistemi. La LAV combatte lo specismo lottando contro ogni forma di violenza, prevaricazione e sfruttamento, per il rispetto del diritto alla vita, alla dignità e alla libertà di ogni individuo umano e non umano. LA LAV È • cofondatrice della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente • riconosciuta Ente Morale con Decreto Ministeriale 19.5.1998 e Onlus Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale; • riconosciuta associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (Decreto 2/2009 EN.AS. - D.M.Salute 2.11.06 Legge 189/04) • riconosciuta associazione di protezione ambientale con Decreto Ministeriale 15.2.2007 (legge 349/86); • dal 1995 componente della Commissione Nazionale Allevamenti e Macelli del Ministero della Salute (legge 623/85); • dal 1999 firmataria di un Protocollo d’Intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione allo scopo di “promuovere la diffusione e l’approfondimento dei temi dell’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi nelle scuole di ogni ordine e grado” • dal 2007 Ente abilitato al rilascio di crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) presso il Ministero della Salute • membro di Eurogroup for Animals, della European Coalition to End Animal Experiments, della Fur Free Alliance, di ENDCAPtivity QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO (OGNI DODICI MESI) ALLA LAV • ORDINARIO 30 euro • GIOVANILE (fino a18 anni) 18 euro • FAMIGLIA 45 euro • SOSTENITORE 46 euro • BENEMERITO 150 euro • STRAORDINARIO 500 euro • PER SEMPRE (chiama 06 4461325) VERSAMENTI INTESTATI A LAV • CC POSTALE 24860009 • CC BANCARIO n. 501112 Banca Popolare Etica - Filiale di Roma - Via Rasella 14 - 00187 Roma (cordinate IBAN) IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112 Conservate le ricevute postali e bancarie delle donazioni alla LAV: potete dedurle dalla prossima dichiarazione dei redditi, ai sensi della legge 460/97 nel limite di 2.065,00 euro all’anno; per le aziende fino al 2% del reddito d’impresa.
Impronte • dicembre 2015
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Mille sofferenze,
zero diritti di Roberto Bennati
L’
allevamento dei conigli nel nostro Paese è un sistema intensivo che priva gli animali dei più semplici bisogni etologici della specie. Dopo anni di boom del numero dei conigli allevati che hanno portato il nostro Paese ad essere il primo produttore in
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Impronte • dicembre 2015
Europa e il secondo al mondo, da alcuni anni si assiste ad una drastica diminuzione del consumo di carne e del numero di animali allevati che, secondo alcune fonti, è addirittura più che dimezzato rispetto a 10 anni fa. Questo tracollo è il rovescio della medaglia di una crescita dei conigli nelle case come animali “familiari”; il segno di un
Conigli in un allevamento di Verona (foto Animal Equality)
mutamento profondo della relazione con un animale, che sta conquistando con la sua empatia i cuori e il rispetto degli Italiani e uno spazio nelle case degli stessi. Con questa campagna chiediamo il riconoscimento dei conigli come animali familiari e una tutela giuridica pari almeno a quella assicurata a cani e gatti. Vogliamo salvare oltre
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30 milioni di conigli che ogni anno vengono allevati e uccisi nel nostro Paese. LAV e Animal Equality hanno condotto un’investigazione senza precedenti in Italia, grazie alla squadra investigativa che si è infiltrata sotto copertura (in alcuni casi con l’ausilio di telecamere nascoste) all’interno di diversi allevamenti e macelli di conigli situati nelle
L’investigazione negli allevamenti italiani zone di maggior produzione sul territorio italiano. Un lavoro senza sosta, che ha permesso di ottenere immagini toccanti e senza precedenti, che mostrano cuccioli morti e getta-
ti a terra senza alcuna considerazione, altri lasciati a morire di fame o morti da ore nelle gabbie dove hanno vissuto per tutta la loro vita; animali malati, con tumori, non curati, ignorati, sgozzati senza pietà… Le immagini fissano le responsabilità di un sistema zootecnico verso il maltrattamento di questi animali. Impronte • dicembre 2015
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Ecco come vivono
gli animali in allevamento Senza regole e senza controllo
re impilate l’una sull’altra: gli escrementi scendono verso il basso finendo sui conigli situati nelle gabbie inferiori. Dappertutto pelo di animale (le madri se lo strappano di dosso per creare una cuccia calda ai piccoli) e mosche attirate dall’odore e dagli escrementi. La presenza di escrementi al di sotto delle gabbie provoca vapori di ammoniaca che gli animali respirano e che possono avere gravi conseguenze sulla salute degli stessi.
Solitamente a ogni addetto di allevamento sono affidate 600 fattrici. Il tempo da dedicare a ciascun animale è pari a 48 secondi. Questo significa che, se accade un decesso o un animale mostra segni di malattia, questo è rilevato anche molte ore dopo il fatto, addirittura il giorno seguente.
Senza spazio e senza condizioni igieniche adeguate
• Le fattrici e i riproduttori vivono in gabbie singole di rete metallica, con i piedi che non possono mai toccare il terreno e che spesso si incastrano nella rete stessa provocando ferite agli animali. I piccoli, all’ingrasso, possono essere fino a 7 nella stessa gabbia. • Le gabbie sono piccole, gli animali non possono mettersi in piedi, saltellare, scavare, muoversi liberamente e faticano a girarsi. Non esistono infatti regole sulle dimensioni degli spazi; in molti allevamenti le gabbie tipo hanno dimensioni di 70 cm x 40 cm, con all’interno una media di 5 conigli. Di fatto uno spazio utile di circa 450cmq per il coniglio, cioè poco più di due cartoline, meno di un foglio di carta del formato A4!
Tra pelo, sporcizia, mosche
• Le gabbie possono anche esse-
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Impronte • dicembre 2015
Vite in provetta
• Le femmine vengono inseminate artificialmente durante tutta la durata della loro vita. In fase di allattamento dei cuccioli, le fattrici vengono nuovamente inseminate perché una nuova gravidanza deve essere subito programmata per mantenere alto il livello di produzione. • Somministrazione di sperma e ormoni vengono fatte con velocità e con una manipolazione priva di rispetto per gli animali, pensata solo in funzione del risparmio di tempi e costi. Trattati come oggetti, concepiti in provetta: la negazione dei diritti minimi di esseri viventi.
Alla nascita subito separati dalla madre
I piccoli dopo solo 30 giorni di vita sono separati dalle madri che vengono spostate per
Gabbie sovraffollate e piccole, gravidanze continue, lunghi viaggi verso il macello: è l’odissea dei conigli
un nuovo ciclo di gravidanza, mentre i piccoli rimangono nelle gabbie da soli.
La morte è sempre in agguato
Negli allevamenti i conigli muoiono per abbandono, cannibalismo, perché non allattati, per schiacciamento, per patologie
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Amiamo tutti gli animali “da compagnia”, anche i conigli Secondo una ricerca Eurispes del 2013 un italiano su due si prende cura di un animale domestico e non potrebbe nemmeno rinunciarvi. Per il 51,3% degli intervistati si tratta di un vero e proprio affetto, il 35,9% dichiara di attribuire a tutte le specie viventi un doveroso rispetto.
Per il coniglio un futuro nelle case degli italiani neonatali, morte della madre, errori degli addetti, poca cura del nido, congestioni, diarrea, denutrizione, enteriti, muta, malattie respiratorie, altre patologie.
La diffusione delle malattie è consuetudine
In questo modo si evita la propagazione della malattia e la conseguente diffusione della notizia ai media.
Sani e malati in gabbia verso il macello
Caldo o freddo, il viaggio dura anche oltre 24 ore
I conigli si ammalano comunemente di micosi, di encefaliti, d’infezioni oculari, enteriti, parassitosi alle orecchie e non ricevono cure adeguate (spesso somministrate dall’allevatore e non dal veterinario).
In caso di epidemie i conigli sono uccisi in massa
gabbie vuote destinate al trasporto, poste sul camion anche in livelli da 10, senza curarsi che si possano ferire.
Non c’è distinzione tra animali sani e malati nel loro viaggio verso la morte. Gli animali sono lanciati brutalmente nelle
Nelle gabbie da trasporto i conigli non possono muoversi, s’imbrattano di urina e feci che cadono dai piani superiori rimanendo completamente bagnati. I trasportatori solitamente raggiungono i mattatoi la sera e lasciano gli animali nelle gabbie fino il mattino successivo.
Manipolati brutalmente. L’inizio della fine
I conigli sono strappati dalle porticine delle gabbie, spesso tenute in verticale per comodità e vengono inseriti negli storditori, spesso macchinari fatiscenti che non riescono a stordirli completamente. Così accade che siano sgozzati coscienti, sono appesi ai ganci a testa in giù ed è tagliata loro la giugulare per il dissanguamento.
Il 5 e 6 dicembre firma la nostra petizione
L
AV e Animal Equality promuovo questa campagna per informare i cittadini sulle condizioni di vita dei conigli negli allevamenti e le loro sofferenze fino alla macellazione. Il 5 e 6 dicembre vieni presso i nostri tavoli (scopri dove su www.lav.it o telefonaci allo 064461325) a firmare la petizione popolare a sostegno di una proposta di legge che mira ad ottenere: • il riconoscimento dei conigli come animali familiari; • una tutela giuridica come quella di cani e gatti a partire dal divieto di allevamento, macellazione e vendita. Ogni persona, con una firma, può aiutarci a costruire un futuro diverso per milioni di conigli ai quali vogliamo offrire una vita diversa, nelle case degli italiani, con il dovuto rispetto. Le Istituzioni siano aperte ad ascoltare e recepire in atti normativi una rivoluzione silenziosa che sta avvenendo nelle case e nella vita dei cittadini, con un passaggio storico del coniglio da animale zootecnico ad animale “familiare”, protagonista della vita della gente e della loro sfera emotiva. Noi ancora una volta saremo insieme agli animali, dalla parte dei loro diritti. Impronte • dicembre 2015
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Detersivi testati su animali:
diciamo No!
I
di Michela Kuan
l divieto di testare su animali i cosmetici ha subito numerosi rallentamenti e ostacoli, ma nel 2013 finalmente l’Europa ha rispettato l’ultimo stop previsto dalla legge, vietando le sperimentazioni non solo per il prodotto finito, ma anche per tutti gli ingredienti e l’importazione di cosmetici testati fuori dal territorio comunitario. Un traguardo importante, e per nulla scontato, frutto di oltre 20 anni di battaglie e campagne di sensibilizzazione. Infatti, noi della LAV ci abbiamo sempre creduto e insieme alla coalizione ECEAE (European coalition to end animal experiments) abbiamo lavorato affinché le persone prendessero coscienza di cosa si nascondeva dietro a un semplice bagnoschiuma, e lottato per una legge europea che bandisse questo inutile massacro. Questa vittoria rappresenta non solo un traguardo legislativo, ma anche ideologico, perché dimostra come sia possibile, e doveroso, fare ricerca senza animali garanten-
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Impronte • dicembre 2015
Fai conoscere a tutti la sofferenza che si nasconde dietro ai comuni detersivi e a tutti i detergenti per la casa, invita amici e parenti a firmare la petizione. Non essere complice di questo massacro: scegli prodotti non testati su animali do all’uomo sicurezza ed efficacia, cosa che noi sapevamo già da parecchio tempo, ma che la lobby vivisettoria fa molta fatica ad ammettere pubblicamente (anzi chi di noi non ha sentito sciocchezze e allarmanti messaggi tipo: “senza la sperimentazione animale si fermerà la ricerca e metteremo a rischio la nostra salute”). L’opinione pubblica da sempre condanna l’uso degli animali per la cosmesi perché lo ritiene un campo voluttuario e frivolo se paragonato a quello farmaceutico, ma grazie a metodi alternativi applicati all’ambito cosmetico, sono stati sviluppati test in vitro fondamentali in altre aree come quella chimica, per testare agenti potenzialmente tossici per pelle, occhi, mucose e moltissimi al-
tri tessuti. In molti ignorano, però, che gli animali non sono usati solo per farmaci e apparecchiature mediche, ma anche per testare banali detersivi, profumatori per il bagno, sgrassatori per mattonelle etc… Non bisogna certo essere un animalista convinto per combattere l’orrore che questi esseri senzienti devono subire, nel tacito consenso dei tanti che lucrano su questa drammatica realtà: animali praticamente immobili per settimane aspettando la morte, con la pelle corrosa al solo scopo di testare una pastiglia per la lavastoviglie! Solo per fare alcuni esempi dei test in vigore, citiamo la corrosione/sensibilizzazione cutanea e oculare, per i quali viene spalmata sulla pelle della schiena depilata di
www.lav.it
Puoi firmare la petizione on line su: www.lav.it/news/petizione-vivisezione-detersivi
Le aziende certificate
Certificate dallo standard internazionale “stop ai test su animali” gestito in Italia dalla lav e controllato da Icea
conigli, o inserita negli occhi, la sostanza da testare e lasciata agire dalle 4 alle 24 ore; quindi l’animale rimane sotto osservazione per 3 settimane per verificare gli effetti dell’esposizione, e al termine dell’esperimento, viene ucciso. Esistono alternative a questi test, basate su colture cellulari umane di donatori di epidermide e cornea, test predittivi, rapidi ed etici, ma troppe leggi obbligano il passaggio in vivo su animali ed è ora di cambiarle. Il 27 luglio 2015 abbiamo, quindi, lanciato una nuova petizione europea chiedendo di estendere l’impegno mostrato contro i test su animali per fini cosmetici anche ai prodotti di detergenza della casa. Una campagna internazionale che riunisce 27 Paesi appartenenti alla
Coalizione ECEAE contro la vivisezione. Speriamo di metterci meno di 25 anni questa volta, ma l’importante è lottare e far conoscere a tutti quanto l’uso degli animali per la scienza sia solo un modo per arricchire le tasche di pochi sulla pelle di molti. A causa della sperimentazione animale, infatti, sono stati riversati nell’ecosistema quintali di sostanze tossiche per l’uomo e l’ambiente, dimostratesi innocue su altre specie, tra cui pesticidi, farmaci e veleni. Fai conoscere a tutti la sofferenza che si nasconde dietro ai comuni detersivi e a tutti i detergenti per la casa: invita amici e parenti a firmare la petizione e chiedi subito di non essere complice di questo massacro scegliendo prodotti non testati.
Per chi vuole acquistare detergenti cruelty-free, sono già disponibili oltre 600 aziende che hanno aderito allo standard internazionale “stop ai test su animali” la cui lista, riferita ai vari Paesi, è consultabile su www. gocrueltyfree.org. Ecco le aziende reperibili in Italia:
· Allegro Natura · Argital · Derbe · Ecover · Ecozone · Farm Dog Naturals · Flora · Higen · L’Erbolario · Le Erbe di Brillor · Molton Brown · Pierpaoli · Saponificio Gianasso · Suma Wholefoods Impronte • dicembre 2015
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Lotta
ai trafficanti di cuccioli di Ilaria Innocenti
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ascono principalmente in Ungheria, Slovacchia, Romania e Repubblica Ceca. Affrontano viaggi lunghissimi, precocemente strappati alle loro madri, anche a soli 40 giorni, per soddisfare l’ingordo e incosciente mercato occidentale, compreso quello italiano. Viaggiano senza documenti o con documenti contraffatti, devono essere tanti e costare pochissimo, per assicurare lauti guadagni a malavitosi, allevatori e negozianti che non si curano del benessere né delle regole, e a venditori improvvisati senza alcun tipo di autorizzazione. Sono cani e gatti vittime del traffico di cuccioli, un fenomeno che coinvolge migliaia di animali ogni anno e che LAV denuncia da tempo, da almeno gli inizi degli anni ’90 del secolo scorso. E a loro, Macri Puricelli e Ilaria Innocenti hanno dedicato un libro che ne narra le storie, quelle delle loro famiglie e quelle di coloro che in modo truffaldino ne mercificano la vita, con guadagni milionari, arrivando a trasportare anche otto-
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Impronte • dicembre 2015
cento cuccioli al mese, per un valore commerciale di circa 600mila euro. Tra le storie anche il dolore delle madri: una sofferenza sconosciuta, silenziosa, lontana dai nostri occhi e dalle nostre coscienze. Sì, perché con il suo carico di sofferenza e di grandi affari malavitosi,
La Fabbrica dei cuccioli di Ilaria Innocenti e Macrì Puricelli. Editore Sonda
il traffico dei cuccioli nasconde un altro dramma e un altro orrore: la vita (e la morte) delle madri il cui corpo è ridotto a una macchina. Da rottamare quando non serve più. Storie di dolore, come quella di Hilde, cui non è stato dato da bere né da mangiare per 6, forse 8 settimane o di Molly, magrissima, tutta costole, con un tumore a una mammella e una grave infezione agli occhi. E tutto per produrre cuccioli di razza a basso costo, rivenduti poi a prezzi fino a venti volte superiori: un grosso business che alletta gli appetiti di persone senza scrupoli e di malavitosi. Le autrici spiegano le fasi di questo traffico, le modalità con cui organizzazioni più o meno strutturate, ma anche improvvisatori, introducono cuccioli nel nostro Paese, per poi trasformare la loro origine in “made in Italy” e come il fenomeno si sia evoluto negli anni. Il libro getta un ampio sguardo anche sull’Europa: nei Paesi in cui i cuccioli nascono e in quelli dove, dopo viaggi anche mortali, sono rivenduti a ignari acquirenti. Le investigazioni europee confermano la gravità della tratta dei cuccioli e le
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Le nostre azioni 29 novembre 2008
Presentata la campagna LAV “Rompiamo le scatole ai trafficanti di cuccioli” contro la tratta di cani e gatti dai Paesi dell’Est Europa e il primo dossier sul fenomeno.
FOTO LAV
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sue ramificazioni anche in Italia, il libro ne raccoglie i risultati. Il fenomeno è complesso e lo è anche la normativa comunitaria che regola le introduzioni legali. Le autrici ne forniscono una panoramica, soffermandosi sulla legge n.201/2010, che introduce il reato di traffico illecito di animali da compagnia, ottenuta grazie alla campagna della LAV “Rompiamo le scatole ai trafficanti di cuccioli”
molto è ancora da fare: con spirito critico, il libro raccoglie le opinioni di coloro che contro la tratta dei cuccioli lavorano quotidianamente, avanzando una serie di proposte, sia a livello europeo che italiano, per rendere l’azione di prevenzione e repressione più incisiva. E lancia un appello: “il modo migliore per contrastare l’illegalità resta comunque la presa di coscienza del cittadino: perché questo
Cani e gatti vittime del traffico illegale, un fenomeno che coinvolge migliaia di animali ogni anno. La vita non è merce e che fa del’Italia il primo paese in Europa a prevedere uno specifico reato che sanziona penalmente i trafficanti. Largo spazio è dato anche alle principali sentenze di condanna ottenute grazie all’infaticabile lavoro dell’Associazione e alle attività svolte negli anni dalla LAV, per fermare il traffico e punire chi mette a repentaglio la vita degli animali coinvolti, ma anche la salute pubblica. Molto è stato fatto e
odioso fenomeno abbia veramente fine è necessario che si smetta di mercificare la vita, scegliendo sempre l’adozione da un canile o da un gattile, anziché l’acquisto.” Introdotto dal contributo di Licia Colò, il libro termina con la postfazione di Ciro Troiano sulla zoomafia, tra i cui nuovi business si registra quello legato allo sfruttamento dei cuccioli importati clandestinamente.
Il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, convoca alla Farnesina una conferenza stampa a sostegno della campagna della LAV, coinvolgendo Ambasciatori e Rappresentanti dei Paesi dell’Est Europa più interessati, affinché intensifichino i controlli all’origine da parte delle autorità veterinarie e doganali in ambito nazionale, e avvia le procedure per la ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa (1987) per la protezione degli animali da compagnia, nella quale intende far inserire la previsione del reato di traffico di animali da compagnia.
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ll Consiglio dei Ministri presenta il Disegno di Legge per la ratifica della Convenzione di Strasburgo (1987), che prevede lo specifico reato di introduzione illecita di animali da compagnia, atto che viene approvato definitivamente dal Parlamento il 27 ottobre 2010.
4 dicembre 2010
Entra in vigore la Legge n.201/2010 voluta dalla LAV e da migliaia di cittadini che avevano firmato la petizione con cui chiedevamo una norma per punire i trafficanti. La legge, oltre al reato di traffico illecito di animali da compagnia, introduce anche la fattispecie amministrativa di introduzione illecita.
27 novembre 2011
Presso la Farnesina è presentato il Manuale “Procedure per l’esecuzione dei controlli della movimentazione comunitaria di cani e gatti”, redatto da LAV, dal Ministero della Salute in collaborazione con la Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani (FNOVI).
Dal 2008
Abbiamo ottenuto oltre 15 condanne per traffico di cuccioli, seguendo procedimenti penali su tutto il territorio nazionale e realizzando corsi di formazione per Forze di Polizia e veterinari, sulla normativa comunitaria e nazionale che regola le introduzioni legali. Inseriti in famiglia decine di cuccioli sequestrati ai trafficanti. Impronte • dicembre 2015
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Un Amico di Zampa…
non conosce limiti L di Federica Faiella
a gattina Hope e la sig.ra Camilla sono le due protagoniste di una storia davvero commovente di altruismo e generosità. Hope è uno dei 118 gatti e 350 cani tratti in salvo dal “Rifugio” Parrelli, posto sotto sequestro giudiziario nel 2013 grazie a una nostra denuncia: i cani erano costretti in gabbie fatiscenti, i gatti in stanzoni bui e sporchi, tutti gli animali erano privati delle cure veterinarie, della giusta alimentazione, della possibilità di uscire all’aria aperta. Li abbiamo liberati e curati, molti sono già in famiglia, circondati dall’affetto e dal calore di persone speciali; altri, ancora troppo impauriti o malati, sono adesso in strutture accoglienti, li stiamo accudendo giorno dopo giorno e li
Da sinistra: Hope, liberata dal rifugio Parrelli Grugno, salvato da un allevamento abusivo Pedro, tratto in salvo dal traffico illegale Madiba, liberato dalle gabbie di un circo
Dai forma alla tua amicizia con l’adozione annuale Amico di Zampa, scopri come! 5
stiamo accompagnando in un percorso di recupero psicofisico non sempre facile. Hope è una di loro, troppo impaurita per essere affidata in famiglia, è ancora con noi in una colonia felina specializzata nel recupero di gatti ammalati o maltrattati. Ma è entrata a far parte della vita della sig.ra Camilla il 24 agosto 2015: da quel giorno hanno deciso di rimanere insieme per sempre. La signora Camilla, infatti, ha deciso di aderire al nostro programma Adozioni a distanza decidendo di contribuire al mantenimento di Hope per 16 anni o fino al suo eventuale inserimento in famiglia. Una decisione di grande sensibilità dettata dal cuore, ma anche un aiuto con-
creto per questa gattina! “Ciao Federica, questi soldi sono per l’adozione a distanza della gattina Hope, per il suo mantenimento per sedici anni. Qualora venisse a mancare prima, li puoi usare per gli altri gatti del Rifugio Parrelli”. Camilla Poche parole che segnano l’inizio di un legame profondo e indissolubile che non conosce distanza: scegli di dare anche tu vita a un legame straordinario, con l’Adozione a distanza Amico di Zampa ti prenderai cura di loro per un anno, ci permetterai di seguirli al meglio, garantendo loro cure veterinarie, cibo e tutte le attenzioni necessarie.
L’amore a distanza esiste, scegli l’Adozione annuale Amico di Zampa! Compila questo tagliando e invialo insieme alla copia del versamento a: LAV – Viale Regina Margherita 177 • 00198 Roma • fax: 06 4461326 • info@lav.it Nome.........................................Cognome............................................................... Indirizzo..................................................................................................................... Città.......................................................................... Pr.............. CAP....................... Tel ............................................................................................................................... Email........................................................................................................................... Data di nascita ………/………/……… Luogo di nascita ................................... Desidero adottare a distanza: ☐ Hope ☐ Grugno
☐ Pedro
☐ Madiba
Con l’ Adozione annuale Amico di Zampa*: ☐ Adozione Amico di zampa: con 50e contribuirai alle spese per il mantenimento e i pasti; ☐ Adozione Amico di zampa Super: con 90e contribuirai alle spese per l’assistenza e il riparo; ☐ Adozione Amico di zampa Speciale: con 200e contribuirai alle spese medico-veterinarie
*Con l’attivazione di un’Adozione a distanza Annuale Amico Di Zampa, riceverai il Certificato di Adozione insieme alla foto e alla storia dell’animale che hai adottato. Per tutta la durata dell’adozione sarai costantemente aggiornato sul tuo amico e riceverai periodicamente la nostra rivista Impronte con le informazioni e le ultime notizie sul lavoro della LAV. In più, come Amico di zampa riceverai fantastici gadget tutti per te! Modalità di versamento: • Bonifico bancario su conto corrente LAV c/o Banca Popolare Etica IBAN: IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112; • Conto corrente postale 24860009 intestato a LAV indicando la tipologia di adozione scelta e il nome dell’animale; • Assegno non trasferibile intestato alla LAV; • Carta di credito collegandoti a www.lav.it o chiamando lo 06 4461325 Inviaci la copia del versamento insieme a questo tagliando compilato. Data…………………….
Firma……………………………………………………
La informiamo che il conferimento dei suoi dati è facoltativo e tuttavia, sottoscrivendo il presente tagliando, Lei autorizza al trattamento dei suoi dati identificativi la LAV ONLUS, che li utilizzerà esclusivamente per il perseguimento delle proprie finalità sociali. Ricordiamo che i dati saranno raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione della privacy’ (Dlgs 196/2003). Lei potrà in ogni momento esercitare i suoi diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente a: LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 Roma, tel. 064461325 fax 064461326 e-mail: info@lav.it
A Natale
i desideri si avverano diamoci una zampa
N
di Federica Faiella
on sono più gli stessi animali che abbiamo salvato dall’incubo del “Rifugio” Parrelli, non hanno più il terrore degli uomini, non hanno più difficoltà a stare con gli altri cani e amano passeggiare e giocare all’aria aperta. Questo mi ritrovo a pensare, mentre li guardo giocare finalmente spensierati al parco e accettare carezze dal nostro educatore cinofilo e dai volontari. Poi però incrocio i loro sguardi e mi accorgo che c’è ancora un velo di tristezza nei loro occhi e capisco che manca qualcosa: una casa accogliente dopo una lunga passeggiata, una cuccia soffice, la mano di una persona speciale poggiata sulla testa, sonnecchiare e sentire
Vieni a conoscere gli altri cani che cercano casa:
www.lav.it/cosa-puoi-fare-tu/emergenza-parrelli chi è intento a chiacchierare dopo una giornata trascorsa a scuola o al lavoro, una voce che ti chiama perché la pappa è pronta. Feste come il Natale ormai alle porte trascorse in compagnia, una vita all’insegna di gesti quotidiani che ti riempiono il cuore e permettono di dimenticare i brutti ricordi e un passato fatto di privazioni e maltrattamenti; il calore di una famiglia speciale che ti faccia sentire finalmente al sicuro. Questo è il mio sogno per loro. E i sogni, si sa, molte volte si avverano, soprattutto a Natale. Anche tu puoi essere il protagonista di questa storia a lieto fine, attraverso l’adozione di uno dei nostri amici a quattro zampe. Scrivici a: adozioni@lav.it o telefona al numero 339.4044528. Ti aiuteremo nella scelta del cane più adatto, lo accompagneremo nella nuova casa e ti forniremo tutta la documentazione medica. Non ti lasceremo solo, se deciderai di adottare uno dei cani, potrai godere del supporto gratuito del nostro educatore cinofilo durante l’inserimento.
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LILLA E BERTA Nate a marzo del 2009 all’interno del “Rifugio” Parrelli, da una stessa cucciolata. Purtroppo siamo arrivati troppo tardi e siamo riusciti a trarre in salvo solo gli ultimi quattro fratellini: Lilla, Berta, Lola e Nero. Lilla e Berta sono due gocce d’acqua e sono indivisibili, l’una è l’ombra dell’altra. Si sono fatte forza a vicenda e sono riuscite a sopravvivere nonostante le privazioni subite. I brutti ricordi non hanno compromesso il loro carattere: sono dolcissime e amano le coccole.
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WOLF E LUNA Wolf e Luna hanno 11 e 12 anni, sono arrivati al “Rifugio” Parrelli nell’autunno del 2008 e non sono mai più usciti da lì. Hanno convissuto nello stesso box per sette lunghi anni, sono stati spettatori diretti di gravi maltrattamenti: cerchiamo per loro una famiglia speciale che voglia colorare gli ultimi anni della loro vita.
FIOCCO Fiocco ha 2 anni, è nato all’interno del “Rifugio” Parrelli o è stato portato lì a soli 2 mesi. Della mamma non si hanno notizie, è probabile che non l’abbia mai conosciuta. Fiocco è un cane forte ed è riuscito a superare due lunghi anni all’interno di quello che da molti è stato definito un vero e proprio “lager”; adesso però merita di essere circondato dal calore che solo una famiglia può dare.
MILO Milo ha 5 anni, è arrivato al “Rifugio” Parrelli nella primavera del 2012 e ha trascorso chiuso lì dentro tre lunghi anni. Era nel box con Neve, il suo unico punto di riferimento. Neve è stata adottata e lui è rimasto solo. Noi facciamo del nostro meglio per rallegrare le sue giornate, ma ha bisogno di una vera famiglia in grado di stimolare la sua curiosità e la sua voglia di giocare.
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Intervista a Jo-Anne McArthur
We Animals Noi Animali di Claudia Squadroni
Noi Animali - We Animals” è il titolo, semplice ma eloquente, del celebre reportage fotografico della pluripremiata fotoreporter e attivista canadese Anne McArthur, per la prima volta presentato a Roma dalla LAV. “Noi Animali - We Animals” documenta le gravi ferite inflitte agli animali, le contraddizioni, il cattivo gusto o l’illegalità di attività come caccia e bracconaggio, corrida, circhi, zoo o pellicce. Ma è anche un libro sulla compassione e sulla necessità di non essere passivi o indifferenti, che vuole ricordarci, pagina dopo pagina, il nostro essere animali. Approfittando della sua presenza in Italia, abbiamo rivolto a Jo-Anne alcune domande. Complimenti per la tua attività di documentazione e sensibilizzazione. Hai viaggiato in tutti i continenti: quali realtà di schiavitù animale ti hanno maggiormente colpita per drammaticità e violenza? E quali invece ti hanno sorpresa in positivo?
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Ciò che trovo più offensivo è la scala istituzionalizzata degli allevamenti intensivi. Questo tipo di architettura e confinamento è stato deliberatamente progettato dagli umani nel corso del tempo. Riesci a immaginarlo? La gente ha accettato tutto questo. Gli allevatori sono d’accordo con questo sistema d’allevamento. La stragrande maggioranza della popolazione
“Mi stupisco che noi umani possiamo mettere da parte così facilmente il nostro senso di pietà, partecipando a questa crudeltà sistematica” mondiale mangia animali che provengono dagli allevamenti, e non ha idea di come siano questi luoghi né di come vivano gli animali. Il grado di abuso e di sofferenza è inimmaginabile. Visito allevamenti industriali abbastanza regolarmente e mi stupisco che noi umani possiamo mettere da parte così facilmente il nostro senso di pietà, partecipando a questa crudeltà sistematica. Abbiamo tutti bisogno di sapere ciò che accade all’interno di queste realtà: è per questo che le
visito e le documento. Adoro vedere le azioni di salvataggio e gli sforzi educativi in atto, a livello globale, per rendere il mondo un posto migliore per gli animali. Ci sono sempre più santuari. Gli Zoo sono destinati ad una inevitabile riconversione. Oggi più che mai esistono tante valide alternative alimentari a carne e latticini. Vedremo la fine di atrocità come la corrida, gli spettacoli con animali, gli orsi allevati per estrarne la bile, ne sono certa. Vedo molti cambiamenti positivi in atto ed è importante per me sottolineare questa positività, che educa e ispira la gente. Rispetto al modo in cui trattiamo gli animali, secondo te sono più forti le responsabilità politiche e anche individuali, oppure è prevalentemente una questione di evoluzione culturale? Entrambe. Anche se forse le responsabilità individuali generano il resto. Il cambiamento inizia da una singola persona, poi un’altra, un’altra, e così via, fino a contagiare la massa e la sfera politica, attuando così il cambiamento. Credo fermamente nel potere del singolo. Ogni piccola decisione che prendiamo, ogni giorno, è im-
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portante. La gente ha bisogno di sentirsi coinvolta e di sapere ciò che può fare, anche per aiutare gli animali. A chi è rivolto il tuo libro “We Animals”? Non in questo ordine, ma: alle persone che amano gli animali o che sono incuriosite dagli animali. Agli attivisti, ai fotografi. Alle persone che vogliono impegnarsi per comprendere davvero come trattiamo gli animali. Mi rivolgo alle persone che stanno compiendo nuovi passi verso una maggiore consapevolezza, e che vogliono essere coraggiose, che vogliono vedere cosa accade oltre quelle porte chiuse. Agli studenti. Ai giovani e agli anziani. Idealmente, tutti dovrebbero conoscere il progetto “We Animals”, è naturale, ma è difficile far arrivare questo tema alla gente, in quanto è un argomento molto doloroso. Guardare in faccia la crudeltà inflitta agli animali, significa riflettere sulla nostra complicità: un passo difficile per molte persone. È doloroso, e richiede un grado di autocritica che molti non sono disposti a mettere in atto. Secondo te, i Santuari e i Centri di recupero di animali sequestrati (perché maltrattati o importati il-
legalmente) andrebbero incentivati perché troppo scarsi, mettendo fine alla prigionia degli animali in zoo e circhi? Assolutamente sì. La società civile e le associazioni indipendenti sono chiamate a svolgere questo compito. Ci sono sempre più organizzazioni che chiedono la riconversione di zoo e di acquari, di allevare meno animali, di non
“Se tutte le nostre scelte fossero basate sulla gentilezza, ogni cosa potrebbe cambiare meravigliosamente e rapidamente” imprigionare animali esotici, e mi sento fiduciosa che molti passeranno a un modello più vero di conservazione (non solo a parole, ma in azioni concrete). Gli zoo dovrebbero diventare centri di riabilitazione, diventare dei santuari, mettendo le esigenze degli animali al primo posto. Ma questo richiede denaro e sostegno. I nostri governi e l’opinione pubblica devono sostenere e incentivare questo cambiamento. Prendersi cura degli animali ha costi enormi e proibiti-
vi per i singoli. Cosa pensi della manifestazione internazionale Expo 2015, che si è svolta a Milano? Posso solo ripetere quello che ho sentito su questa manifestazione, ovvero che non si concentra abbastanza sulla cura degli animali, o che forse non se ne occupa affatto. Ho sentito dire che il focus è sulla sostenibilità, sulla necessità di nutrire 7 miliardi di persone, ma la questione animale è purtroppo trascurata. Se questo è vero... è una svista clamorosa! Se fossi un Capo di Stato, quali azioni metteresti in campo per cercare di porre fine alle tante violenze contro gli animali? Grazie a Dio non sarò mai un Capo di Stato. Mi piacerebbe provare a cambiare la direzione della traiettoria umana, in modo che ogni singola decisione, ovunque, in qualsiasi momento, fosse basata sulla gentilezza. Se una cosa risponde al criterio della gentilezza, allora falla, dilla, mangiala e indossala. Altrimenti no. Se tutte le nostre scelte fossero basate sulla gentilezza, ogni cosa potrebbe cambiare meravigliosamente e rapidamente. Impronte • dicembre 2015
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Giustizia per Doris
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di Barbara Paladini
e immagini della sua sofferenza, del dolore evidente provato in seguito a ogni calcio, ogni spinta, ogni scossa elettrica inflittele per costringerla ad alzarsi, lei che ormai non era più in grado di farlo consumata com’era da anni di mungiture, sono rimaste impresse negli occhi di chi le ha viste. Finalmente Doris, la mucca simbolo della nostra prima denuncia del fenomeno delle “vacche a terra”, ha avuto giustizia, definitiva. La Corte di Cassazione, infatti, ha confermato le condanne per maltrattamento di animali nei confronti dei 6 imputati, i trasportatori e gli addetti alle pulizie responsabili delle sevizie inflitte a Doris, convalidando le pene che variano, a seconda dei ruoli, dalla reclusione sino a 6 mesi alla multa fino a 9000 euro, comminate con la sentenza di primo grado dal tribunale di Cuneo nel 2010, e confermate dalla Corte d’Appello di Torino nel 2013. Il processo era scaturito da una denuncia di Animals’ Angels e LAV presentata nel 2006 per le gravi e
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La Corte di Cassazione ha confermato le condanne per le sevizie inflitte alla mucca
reiterate sevizie inflitte a Doris, battezzata così dagli attivisti. L’animale non era più in grado di camminare e per questo i sei uomini la spinsero lungo il pavimento con la pala di un trattore, la caricarono sulla pala, la sollevarono e la trascinarono, e contemporaneamente la picchiarono, le calpestarono le mammelle, la pungolarono con un bastone elettrico e la fecero rotolare nel camion, chiudendo la rampa mentre lei vi giaceva sopra, schiacciandola. Una serie interminabile di vio-
lenze che finalmente è stata riconosciuta in tutta la sua brutalità anche dai Giudici della Suprema Corte. Ma Doris non è stata l’unica a ottenere una seppur tardiva giustizia. Pochi giorni dopo la Cassazione ha confermato un’altra condanna per maltrattamenti inflitti a una “mucca a terra”, convalidando la sentenza emessa nel 2014 dalla Corte d’Appello di Milano nei confronti dell’allevatore-trasportatore che nel 2008, fuori dal macello Inalca di Ospedaletto Lodigiano (Lodi), massacrò una mucca ferita e non deambulante. L’animale fu trovato dal veterinario in una pozza di sangue, ridotta in fin di vita dal suo aguzzino per la difficoltà di farla scendere dal camion, e quindi sottoposta ad eutanasia per mettere fine alla sua agonia. Due casi in un solo mese per cui la Corte di Cassazione ha ritenuto valida l’applicazione del delitto di maltrattamento animali nell’ambito di un’attività di sfruttamento “legale” come il trasporto verso il macello. Sentenze destinate a fare giurisprudenza, che riflettono l’indignazione che le immagini delle sevizie inflitte a questi animali hanno provocato in quanti le hanno viste.
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Federazione Veterinari Europei dice No ad animali esotici nei circhi
Circhi: a quando una nuova legge in Italia?
L
di Gaia Angelini*
a Federazione Europea dei Veterinari (FVE) ha bocciato con fermezza l’uso di animali esotici nei circhi, con una Posizione Ufficiale nella quale, attraverso oggettive e qualificate argomentazioni scientifiche, chiede di mettere fine a tali spettacoli. La FVE, infatti, sottolinea che: “l’uso di mammiferi esotici nei circhi - specialmente elefanti e grandi felini, come leoni e tigri - riflette una visione tradizionale, ma obsoleta, degli animali selvatici. Questi animali hanno lo stesso patrimonio genetico dei loro simili che vivono in natura, e mantengono perciò gli stessi comportamenti istintivi e bisogni naturali” che “non possono essere soddisfatti in un circo itinerante; soprattutto in termini di alloggi e di rispetto della possibilità di esprimere comportamenti normali”. La Federazione Europea dei Veterinari conclude raccomandando a: “tutte le autorità Europee competenti di proibire l’utilizzo di mammiferi esotici nei circhi, in quanto non vi è alcuna possibilità che le
loro esigenze fisiologiche, mentali e sociali, possano essere adeguatamente soddisfatte”, precisando poi come non ci sia “alcun beneficio di carattere di conservazione, ricerca o educazione che possa giustificare l’uso di animali esotici nei circhi”. Si tratta di una presa di posizione ufficiale che chiarisce finalmente, con argomentazioni scientifiche, che nei circhi il rispetto dell’etologia degli animali esotici non può essere assicurato, confermando la necessità di proibire immediatamente queste forme di sfruttamento degli animali. L’adozione di questa posizione è il risultato di diversi
È ora che l’Italia segua l’esempio dei molti Paesi che in Europa e nel Mondo hanno proibito o limitato i circhi con animali anni di lavoro interno, nell’ambito dei gruppi di lavoro e in Conferenze internazionali, della Federazione Europea dei Veterinari (www.fve. org), che rappresenta 48 associa-
zioni nazionali di veterinari in 38 Paesi Europei e di cui la FNOVI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani – www.fnovi. it) è il membro italiano. È ora che l’Italia, ancorata ad una legge del 1968, segua l’esempio dei molti Paesi che in Europa e nel Mondo hanno proibito o limitato i circhi con animali, dando inizio finalmente alla discussione in Parlamento delle proposte legislative, pendenti da più di un decennio, sulla indispensabile riconversione dei circhi in spettacoli rigorosamente senza animali. Nel nostro Paese, infatti, non esiste alcuna limitazione all’uso di animali nei circhi. Si stima che circa 2.000 animali siano detenuti nei circhi italiani, tra cui 250 grandi felini (leoni e tigri) e 50 elefanti, cifre elevatissime rispetto ad altri Stati. L’Italia, inoltre, è l’unico Paese che finanzia con fondi pubblici i circhi con animali, con uno stanziamento di circa 3 milioni di euro all’anno. Per questo motivo la LAV ha lanciato una petizione per chiedere di cancellare il finanziamento pubblico ai circhi con animali. *Responsabile LAV Animali Esotici in Cattività Impronte • dicembre 2015
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Cacciatori sconfitti dal diritto di critica di Barbara Paladini
le persone. Anzi, a dire il vero ce ne sono già, dato che non di rado le armi da caccia sono quelle con cui si commettono anche omicidi, specialmente a carattere intrafamiliare, per non parlare dei cosiddetti incidenti di caccia”. I cacciatori, sia come gruppo di singoli che come associazioni (Federcaccia Toscana e Arci Caccia), procedono legalmente per diffamazione a mezzo stampa. Ma il Tribunale di Grosseto è di tutt’altro parere: “le frasi reputate lesive”, scrive nella sentenza il giudice Marco Bilisari, sono “finalizzate a porre l’attenzione su una problematica reale”; gli fa eco poche settimane
U
n successo giudiziario che conferma in pieno il diritto di critica da parte delle associazioni animaliste nei confronti della caccia e non solo. È stata infatti doppia l’archiviazione definitiva per le denunce che i cacciatori, come singoli e associazioni, avevano intentato in Toscana contro il consigliere nazionale LAV Giacomo Bottinelli. La vicenda comincia nel dicembre 2013, quando in provincia di Grosseto infuria una gravissima strage di lupi che va alla ribalta delle cronache locali e nazionali: animali uccisi a fucilate e a bastonate, a volte strangolati per finirli e poi gettati nelle strade e nelle piazze, con l’episodio raccapricciante di una testa di lupo appesa alla rotonda di ingresso del paese di Scansano con un cartello che indica la stessa LAV come colpevole di proteggere i predatori e danneggiare così il sistema economico locale. In questo contesto Bottinelli esce sulla stampa puntando l’indice sull’eccessiva facilità con la quale si concedono le licenze di porto di fucile: “Ogni anno nella sola Maremma si distribuiscono novemila licenze di caccia senza accurati controlli psicologici. Per non parlare dei quasi novantamila cacciatori in Toscana. Stiamo dando armi letali in mano a squilibrati senza preoccuparci delle conseguenze. Mi chiedo a questo punto se non ci siano rischi anche per
Un fumetto interattivo e multimediale:
le avventure di Bia De Compostabilis
“I
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dopo il collega Sergio Compagnucci: “Tali considerazioni debbono ricondursi alla libera espressione di un diritto di critica, tenuto anche conto che l’indagato è responsabile di un’associazione creata per la tutela dei diritti degli animali”. Le due sentenze, uscite rispettivamente a maggio e luglio 2015, rafforzano la linea giurisprudenziale che ci permette di combattere contro coloro che uccidono e sfruttano gli animali. E i cacciatori stavolta hanno perso su tutta la linea. Un grazie particolare va all’avvocato Stelio Pugi del Foro di Grosseto che ha difeso Bottinelli nel procedimento.
l mistero della Terra che si ricava dai rifiuti organici” è la prima puntata delle avventure a fumetti di Bia De Compostabilis, mascotte del progetto Alla scoperta del Mater-Bi, nata dalla penna di Paolo Mottura, illustratore della Disney. Rivolto a tutte le età, il fumetto è stato presentato per la prima volta in occasione del SUQ di Genova, a giugno, ed è stato in distribuzione, nella versione cartacea, all’Expo Milano 2015, presso i padiglioni di Eataly e di Slowfood. I temi della prima avventura sono il compost e il suo processo di produzione industriale. Bia, che riveste il ruolo di guida, accompagna una scolaresca in un impianto di compostaggio, a conoscere il ciclo di vita dell’umido, dopo la raccolta differenziata, semplificando, senza banalizzare, i concetti di biodegradabilità e compostabilità. Bia ci presenta i principali protagonisti della trasformazione dei rifiuti umidi in compost: batteri, funghi e muffe. Le avventure di Bia De Compostabilis non è solo un fumetto da leggere, ma è un “contenitore” tutto da scoprire esplorando i molti contenuti digitali che ne accompagnano la versione web consultabile su www.allascopertadelmaterbi.it.
Aspiranti Chef S
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in gara con la cucina Veg
ono 3.500.000 gli italiani che secondo gli ultimi dati Eurispes hanno fatto una scelta vegetariana o vegana. Una scelta che si allarga sempre più. Le statistiche la danno in crescita non solo come approccio personale all’alimentazione, ma anche in termini di diffusione nel campo della ristorazione e del commercio. E così per un ristoratore, o per chi comunque offre alimenti, è sempre più importante l’essere pronto ad accogliere e soddisfare sia la clientela vegan che i semplici curiosi che vogliono sperimentare questo tipo di cucina che garantisce il rispetto degli animali, il risparmio di risorse per il Pianeta e una migliore distribuzione del cibo per l’umanità. Per la LAV la scelta vegan è uno dei principi fondanti espressi dallo Statuto e la sua diffusione è uno degli obiettivi verso i quali tendere. A livello formativo la preparazione in campo vegan dei giovani che intendono avviarsi alle professioni enogastronomiche è certamente una carta in più da giocare su un mercato della ristorazione ormai estremamente competitivo e differenziato.
Il concorso “Vegan Chef Contest” offre un’occasione formativa a quei giovani che della ristorazione vogliono fare il proprio mestiere
Così la LAV per l’anno scolastico 2015/2016 lancia il suo concorso “Vegan Chef Contest”, ispirato alle battaglie in cucina che ormai dominano i format televisivi, e mirato a offrire un’occasione formativa a quei giovani che della ristorazione vogliono fare il proprio mestiere. Il concorso è riservato alle classi degli Istituti Alberghieri ed Enogastronomici e mette in palio una sessione
pratica di cucina vegan che sarà tenuta da uno chef selezionato dalla LAV nei locali della scuola vincitrice. Che cosa bisogna fare per partecipare? Basta elaborare un ricetta vegan inedita, corredata di alcune foto della preparazione e del piatto completo, e inviarla per mail entro il 15 marzo 2016 all’indirizzo educazione@lav.it con i dati dell’insegnante di riferimento della classe partecipante. Una giuria della LAV con eventuali tecnici esterni giudicherà la ricetta migliore alla quale assegnare il primo premio. Alla seconda e terza classe andrà invece una selezione di testi di cucina vegana offerti da Edizioni Sonda. Le ricette dovranno riportare, oltre al titolo e alle indicazioni per la realizzazione, l’indicazione della portata, il tempo di preparazione e ovviamente gli ingredienti, preferibilmente biologici e di produzione italiana. Tutte le modalità per concorrere sono al link www.lav.it/cosafacciamo/lav-a-scuola nella sezione dedicata. E per ispirarsi prima di mettersi ai fornelli, ma anche per conoscere meglio la scelta vegan, vi consigliamo di dare un’occhiata alle ricette del nostro sito www.cambiamenu.it. Buona cucina vegan a tutti e buona fortuna alle classi che parteciperanno! Impronte • dicembre 2015
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La Festa ha più valore con un dono della LAV!
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uante volte è capitato di cercare un dono speciale per una persona cara, un dono originale e utile: ora che le festività di fine anno si avvicinano, ti proponiamo le nostre intramontabili offerte, che daranno uno straordinario valore al regalo perché contribuiranno ad aiutare animali indifesi. Il 2016 potrà iniziare all’insegna di un impegno a favore della fauna selvatica, scegliendo il calendario 2016 “Liberi di essere selvatici” che raccoglie le magnifiche fotografie di 12 tra i più affermati fotografi naturalisti, uniti nel donare all’Associazione istanti di bellezza della vita in libertà. Il progetto è stato curato dal fotografo professionista Simone Sbaraglia, che con noi condivide la difesa della vita libera. Troverai questo importante messaggio di rispetto della natura sia nel calendario (versione “da muro” e “da tavolo”) che nell’agenda LAV 2016, completamente rinnovati nella gra-
Puoi trovare queste e altre proposte su www.shop.lav.it oppure telefonaci allo 064461325 e sapremo consigliarti. Buone Feste dalla LAV! fica e… da non perdere! Per chi ha a cuore gli animali e per coloro che amano la fotografia sarà un dono apprezzato! Ecco la vipera, che non aggredisce l’uomo ma difende se stessa; il camoscio, dove è l’uomo a impadronirsi dei suoi spazi naturali; la volpe, con la sua capacità di regolare l’equilibrio tra le specie animali; e tanti altri animali: gli storni, lo stambecco, lo scoiattolo, il fringuello che non è nato per essere considerato dai cacciatori un bersaglio mobile.
Dalla parte degli animali con il bracciale Dexter Milano per LAV
Puoi rendere speciale il tuo regalo scegliendo il nuovo bracciale Dexter Milano per LAV: un elefantino con la proboscide alzata, simbolo della campagna “Liberi di essere animali” contro lo sfruttamento degli animali nei circhi. Una versione che si aggiunge alla precedente collezione a sostegno delle nostre campagne (delfino, cane, zampa, gatto). Con questo bracciale ci aiuterai a regalare una nuova vita agli animali liberati dai circhi, grazie al nostro intervento. Puoi scegliere il tuo bracciale su www.shop.lav.it, su www.dextermilano.com oppure presso la Boutique Dexter Milano (Piazza Piemonte 10).
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Impronte • dicembre 2015
Un buon libro è sempre un pensiero gradito “Noi Animali-We Animals” è la novità editoriale della fotoreporter JoAnne McArthur che ha documentato, attraverso anni di investigazioni e reportage fotografici, la realtà di vita di tanti animali. Il risultato è un libro-verità emozionante… Da non perdere “Oltre il filo spinato di Green Hill” (edizioni Sonda), scritto da Gianluca Felicetti e Michela Kuan, e giunto alla sua seconda edizione: un approfondimento sul presente e il futuro della ricerca, e le sue alternative. Con le testimonianze scientifiche di chi dice no alla sperimentazione animale, gli aggiornamenti normativi, la clamorosa condanna giudiziaria inflitta a Green Hill e il salvataggio di migliaia di beagle.
www.lav.it
A Natale regala
un’Adozione a distanza Cucciolo Amico ERWIN
SURPRISE
ANTARES
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GEORGE
PEDRO
Antares, Surprise, Arturo, George, Erwin e Pedro ti aspettano per un Natale magico!
uest’anno sotto l’albero c’è un regalo speciale: con l’Adozione a distanza Cucciolo Amico fai un regalo originale a chi ami. Un gesto unico per te e per l’animale adottato. Scegli l’adozione Cucciolo Amico da regalare a chi ami:
Adozione Cucciolo Amico
Con 50E regalerai l’adozione di un nuovo amico per tre mesi!
Adozione Cucciolo Amico Super
Con 75E regalerai l’adozione di un nuovo amico per sei mesi!
ARTURO
Adozione Cucciolo Amico Speciale
Con 125E regalerai l’adozione di un nuovo amico per dodici mesi! Scegli l’animale da adottare, personalizza il tuo messaggio di auguri e invieremo al tuo caro il Certificato di adozione con i tuoi auguri! Rendi magico il tuo Natale, regala un’Adozione a distanza! Come fare? Visita il nostro sito www.adozioneadistanza.lav.it oppure compila il tagliando che trovi a fondo pagina!
A Natale regala un’Adozione a distanza Cucciolo Amico Compila questo tagliando e invialo insieme alla copia del versamento a: LAV – Viale Regina Margherita 177 • 00198 Roma • fax: 06 4461326 • info@lav.it Email .................................................................................................................................. Data di nascita ………/………/……… Luogo di nascita ........................................
Desidero regalare un’Adozione a distanza: ☐ Cucciolo Amico, 50 e - Adozione per tre mesi ☐ Cucciolo Amico Super, 75 e - Adozione per sei mesi ☐ Cucciolo Amico Speciale, 125 e - Adozione per un anno Desidero adottare a distanza: ☐ Antares ☐ Surprise ☐ Arturo ☐ George
☐ Erwin
☐ Desidero far pervenire il certificato di adozione al destinatario; ☐ Consegnerò direttamente io il certificato di adozione, inviatelo a me. ☐ Pedro
I miei dati: Nome......................................... Cognome..................................................................... Indirizzo............................................................................................................................. Città.............................................................................. Pr................. CAP....................... Tel ........................................................................................................................................ Email.................................................................................................................................. Data di nascita ………/………/……… Luogo di nascita ........................................ I dati di chi riceve il regalo: Nome......................................... Cognome..................................................................... Indirizzo............................................................................................................................. Città.............................................................................. Pr................. CAP....................... Tel ........................................................................................................................................
Modalità di versamento: • Bonifico bancario su conto corrente LAV c/o Banca Popolare Etica IBAN: IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112; • Conto corrente postale 24860009 intestato a LAV indicando la tipologia di adozione scelta e il nome dell’animale; • Assegno non trasferibile intestato alla LAV; • Carta di credito collegandoti a www.lav.it o chiamando lo 06 4461325 Inviaci la copia del versamento insieme a questo tagliando compilato entro, e non oltre, il 10 Dicembre 2015 così il destinatario riceverà il regalo in tempo utile.
Data………………… Firma…………....................…………………………………………
La informiamo che il conferimento dei suoi dati è facoltativo e tuttavia, sottoscrivendo il presente tagliando, Lei autorizza al trattamento dei suoi dati identificativi la LAV ONLUS, che li utilizzerà esclusivamente per il perseguimento delle proprie finalità sociali. Ricordiamo che i dati saranno raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione della privacy’ (Dlgs 196/2003). Lei potrà in ogni momento esercitare i suoi diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente a: LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 Roma, tel. 064461325 fax 064461326 e-mail: info@lav.it
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Il 5 e 6 dicembre vieni in piazza con la LAV e Animal Equality. Potrai firmare la petizione per una legge che riconosca i conigli come animali familiari. Insieme possiamo fare un altro importante passo per la tutela di tutti gli animali.
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lav.it
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