Impronte Dicembre

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La nostra visione

Un mondo dove ogni singolo animale abbia libertà, dignità, vita.

La nostra missione

Praticare e promuovere il cambiamento culturale nel rapporto con gli animali, che porti a stili di vita e a scelte politiche fondate sul rispetto e la solidarietà verso gli esseri viventi, senza distinzione di specie. Fermare ogni forma di sfruttamento e di sofferenza con l’affermazione dei diritti, la promozione di nuove Leggi e la loro applicazione. Consiglio Direttivo Roberto Bennati (vicepresidente), Carmen Caballero, Alessandro Fazzi, Gianluca Felicetti (presidente), Simone Pavesi Collegio di Garanzia Roberto Callegaro, Annalisa Lancellotti (Presidente), Roberto Sormani

Revisori dei Conti Susanna Russo (presidente); Alessio Rastelli, Mauro Vantaggio (sindaci) Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione sulla privacy’ (Dlgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 ROMA - tel. 064461325, fax 064461326, email: info@lav.it

La LAV in Italia la nostra ricchezza PIEMONTE TORINO: (STIC) tel./fax 011/746392 338/8082707 lav.torino@lav.it www.lav.it/sedi/torino CARMAGNOLA (TO): (STIC) tel. 340/0062741 lav.carmagnola@lav.it ARONA (NO): (PDR) tel. 335/6471031 lav.arona@lav.it LANGHE ROERO E MONREGALESE: (CN) (PDR) 320/4729967 lav.langhe-roero-monregalese@lav.it CUNEO E VALLATE: (PDR) 333/8347714 lav.cuneo-vallate@lav.it ALESSANDRIA: (PDR) tel. 320/4795564 lav.alessandria@lav.it www.lav.it/sedi/alessandria ASTI: (PDR) tel. 320/2219586 lav.asti@lav.it

LIGURIA GENOVA: (STP) tel. 347/2330272 lav.genova@lav.it SANREMO-IMPERIA: (PDR) tel. 348/3238928 lav.sanremo-imperia@lav.it LA SPEZIA: (PDR) tel. 345/7001452 lav.laspezia@lav.it

LOMBARDIA RHO (MI) (STIC): tel. 349/3769750 (ore 16-19) lav.rho@lav.it www.lav.it/sedi/rho-mi MANTOVA (STP): tel. 320/4795557 (ore 18-23) lav.mantova@lav.it www.lav.it/sedi/mantova LECCO (PDR) tel. 339/4590709- 348/5837044 (lun.-ven. 17.30/22; sab.-dom. 12/17) lav.lecco@lav.it OLTREPÒ PAVESE (PDR): tel. 342/3532690 lav.oltrepopavese@lav.it www.lav.it/sedi/oltrepo-pavese-pv VARESE-BUSTO ARSIZIO (STIC): tel. 328/6456255

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Impronte dicembre 2016

lav.varese-busto@lav.it SARONNO (VA) (STIC): tel. 338/4305289 lav.saronno@lav.it www.lav.it/sedi/saronno-va BERGAMO (STP): tel. 388/4618300 lav.bergamo@lav.it - www.lav.it/sedi/bergamo MONZA E BRIANZA (STP): tel. 329/4234827 lav.monza@lav.it www.lav.it/sedi/monza-ebrianza SONDRIO: (PDR) tel. 388/4725000 lav.sondrio@lav.it CREMONA: (PDR) tel. 338/7841668 lav.cremona@lav.it

TRENTINO ALTO ADIGE BOLZANO (PDR) tel. 349/0744252 lav.bolzano@lav.it www.lav.it/sedi/bolzano TRENTINO (STP): tel. 331/1507169 lav.trentino@lav.it www.lav.it/sedi/trentino

FRIULI - VENEZIA GIULIA TRIESTE: (STP) tel. 320/6378852 lav.trieste@lav.it www.lav.it/sedi/trieste PORDENONE: (PdR) tel. 320/4795023 lav.pordenone@lav.it

VENETO VENEZIA: (STP): tel. 348/0407952 lav.venezia@lav.it www.lav.it/sedi/venezia PADOVA: (STP) tel. 320/7598238 lav.padova@lav.it - www.lav.it/sedi/padova VERONA: (STP): tel. 339/1108543 lav.verona@lav.it www.lav.it/sedi/verona VICENZA: (STIC) tel. 348/0408396 lav.vicenza@lav.it www.lav.it/sedi/vicenza BASSANO DEL GRAPPA (VI): (STIC) tel. 348/0407684 lav.bassanodelgrappa@lav.it ROVIGO: (PDR) tel. 329/7934814 lav.rovigo@lav.it - www.lav.it/sedi/rovigo BELLUNO: (PDR) tel 329/0439861 lav.belluno@lav.it

TREVISO: (PDR) tel. 346/7465558 (ore serali) lav. treviso@lav.it - www.lav.it/sedi/treviso

EMILIA ROMAGNA

ABRUZZO PESCARA: (STP) tel. 327/3837173 lav.pescara@lav.it www.lav.it/sedi/pescara

BOLOGNA: (STP) tel. 333/8175258 - 320/4788779 lav.bologna@lav.it www.lav.it/sedi/bologna REGGIO EMILIA: (STIC) tel. 333/7749145 lav.reggioemilia@lav.it www.lav.it/sedi/reggioemilia CORREGGIO (RE): (STIC) tel. 331/1284428 lav.correggio@lav.it MODENA: (STP) tel. 320/4795021 lav.modena@lav.it www.lav.it/sedi/modena PIACENZA (PDR) tel 392/8372885 lav.piacenza@lav.it FERRARA (PDR) tel 347/4246427 lav.ferrara@ lav.it

CAMPANIA

TOSCANA

SICILIA

NAPOLI: (STP) tel. 328/2313365 lav.napoli@lav.it www.lav.it/sedi/napoli

PUGLIA BARI: (STP) tel. 348/0618270 fax 080/5583828 lav.bari@lav.it www.lav.it/sedi/bari LECCE: (PDR) tel. 328/4713416 lav.lecce@lav.it TARANTO: (PDR) tel. 320/8763198 lav.taranto@lav.it

CALABRIA VIBO VALENTIA: (PDR) tel. 333/4544326 lav.vibovalentia@lav.it

FIRENZE: (STP) lav.firenze@lav.it tel. 327/1273417 www.lav.it/sedi/firenze PONTEDERA (PI): (PDR) tel. 328/1470263 lav.pontedera@lav.it MASSA: (PDR) tel. 347/9015015 lav.massacarrara@libero.it LUCCA: (PDR) tel. 339/7017135 lav.lucca@lav.it

CATANIA: (PDR) tel. 349/6184467 lav.catania@ lav.it RAGUSA: (PDR) tel. 340/0031368 lav.ragusa@ lav.it CALTANISSETTA: (PDR) tel. 347/5800934 fax 0934/1936166 lav.caltanissetta@lav.it MESSINA: (PDR) tel. 328/9546860 lav.messina@lav.it

UMBRIA

CAGLIARI: (PDR) tel. 338/3924715 lav.cagliari@lav.it

PERUGIA: (PDR) tel/fax 075/690225 338/2256714 lav.perugia@lav.it www.lav.it/sedi/perugia TERNI: (PDR) tel. 340/6233297 lav.terni@lav.it

SARDEGNA

MARCHE MACERATA: (PDR) tel. 339/4734051 347/0518265 lav.macerata@lav.it

LAZIO ROMA: (STP) tel. 320/4795553 (ore 9.30-13.30) lav.roma@lav.it www.lav.it/sedi/roma

Legenda

STP: Sede Territoriale Provinciale STIC: Sede Territoriale Intercomunale STC: Sede Territoriale Comunale PDR: Punto di Riferimento


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Com’è difficile salvare un animale

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ncredibile ma vero. L’Italia è un Paese dove per salvare un animale è necessario avere più autorizzazioni rispetto a quanto deve fare chi, legalmente, ci guadagna, lo vuole sfruttare o uccidere. Nelle pagine che seguono leggerete dei sedici macachi per i quali abbiamo impiegato ben quindici mesi di attività per riuscire a donargli, grazie agli associati LAV, una nuova e sicura casa. Gli impegni dello Stato in Leggi, Codice penale e Trattati in-

Le associazioni di volontariato non possono continuare all’infinito a sopperire al disimpegno di Stato ed Enti locali in materia di tutela degli animali ternazionali sul recupero degli animali sequestrati, confiscati, salvati, sono largamente disattesi. Non sono stati tradotti in specifiche norme su strutture, procedure di autorizzazione, modalità di accoglimento, mantenimento e adozione degli animali ricoverati, né sono previsti finanziamenti adeguati. Anzi, vi sono norme solo parziali con una sovrapposizione, se non confliggenti, o una completa assenza di competenze. E chi vuole tenere maiali o mucche non per utilizzarne latte e carne ma per garantir-

gli serenità e vita, è riconosciuto formalmente come allevatore… Le strutture di cura, recupero e per la lunga degenza sono ancora poche e con scarsi aiuti. Lo Stato non ha mai espresso la volontà di elaborare una strategia di intervento ed ha anche determinato il fallimento di strumenti in vigore come il Fondo nazionale per il reimpiego delle sanzioni per i maltrattamenti o i Diritti Speciali di Prelievo Cites, adeguati e vincolati questi ultimi solo grazie a un nostro emendamento parlamentare diventato Legge qualche mese fa. Tutto questo deve cambiare. Le associazioni di volontariato non possono continuare all’infinito a sopperire o sostituirsi al disimpegno di Stato ed Enti locali che hanno invece il dovere di garantire l’applicazione delle norme a tutela degli animali. Per questo siamo stati promotori della “Carta di Roma per il recupero di animali salvati non a fine di lucro”. Ministri dell’Ambiente Galletti e della Salute Lorenzin, Presidenti di Regioni, se ci siete davvero, battete un colpo.

@gfelicetti

Impronte n° 9 (156) dicembre 2016 DIREZIONE E REDAZIONE SEDE NAZIONALE LAV Onlus VIALE REGINA MARGHERITA 177 - 00198 ROMA TEL. 064461325 r.a.; FAX 064461326 Email: info@lav.it • Internet: www.lav.it DIRETTORE RESPONSABILE: Giacomo Bottinelli DIRETTORE EDITORIALE: Maria Falvo HANNO COLLABORATO: Gaia Angelini, Roberto Bennati, Giacomo Bottinelli, Antonella Buceti, Carmen Caballero, Carla Campanaro, Gianluca Felicetti, Silvia Felicetti, Francesca Gramazio, Ilaria Innocenti, Michela Kuan, Barbara Paladini, Simone Pavesi, Maurizio Santoloci, Paola Segurini, Claudia Squadroni, Ilaria Tordone, Ciro Troiano PROGETTO GRAFICO: Michele Leone FOTO COPERTINA: LAV AUT. TRIB. ROMA 50/84 - dell’11.2.1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 - dell’1.3.1993 ISCR. ROC 2263 - anno 2001 DTP-STAMPA Arti Grafiche “La Moderna” Via Enrico Fermi 13-17 Guidonia Montecelio (RM)

CARTA Dalum Cyclus Print (100% carta riciclata)

CHIUSO IN TIPOGRAFIA il 20 ottobre 2016 RIPRODUZIONI degli articoli sono auspicate ma consentite solamente con l’autorizzazione della Direzione Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Packaging in Mater-Bi: biodegradabile e compostabile

La LAV è:

• riconosciuta Ente Morale con Decreto Ministeriale 19.5.1998 e Onlus Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale; • riconosciuta associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (Decreto 2/2009 EN.AS. - D.M.Salute 2.11.06 Legge 189/04) • riconosciuta associazione di protezione ambientale con Decreto Ministeriale 15.2.2007 (legge 349/86); • dal 1995 componente della Commissione Nazionale Allevamenti e Macelli del Ministero della Salute (legge 623/85); • dal 1999 firmataria di un Protocollo d’Intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione allo scopo di “promuovere la diffusione e l’approfondimento dei temi dell’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi nelle scuole di ogni ordine e grado” • dal 2007 Ente abilitato al rilascio di crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) presso il Ministero della Salute • cofondatrice della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente • membro di Eurogroup for Animals, della European Coalition to End Animal Experiments, della Fur Free Alliance, di ENDCAPtivity

QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO (OGNI DODICI MESI) ALLA LAV • ORDINARIO 30 euro • GIOVANILE (fino a18 anni) 18 euro • FAMIGLIA 45 euro • SOSTENITORE 46 euro • BENEMERITO 150 euro • STRAORDINARIO 500 euro • PER SEMPRE (chiama 06 4461325) VERSAMENTI INTESTATI A LAV • CC POSTALE 24860009 • CC BANCARIO n. 501112 Banca Popolare Etica - Filiale di Roma - Via Rasella 14 - 00187 Roma (cordinate IBAN) IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112 Conservate le ricevute postali e bancarie delle donazioni alla LAV: potete dedurle dalla prossima dichiarazione dei redditi, ai sensi della legge 460/97 nel limite di 2.065,00 euro all’anno; per le aziende fino al 2% del reddito d’impresa.

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Diario di libertà Dallo stabulario al centro di recupero D

di Michela Kuan

opo anni di proteste, trattative, manifestazioni e iniziative locali e nazionali, finalmente i 16 macachi del laboratorio dell’Università di Modena sono liberi. Un risultato epocale che apre le porte alla speranza di vedere le gabbie vuote di tutti gli stabulari che usano queste meravigliose scimmie. Un successo che ha eco anche all’estero, dimostrando come un’altra ricerca, etica e umana, sia possibile. Le azioni di trasferimento sono state lunghe e complesse, gli animali semiaddormentati sono stati caricati su due enormi vetture complete di aria condizionata e frutta già tagliata da fornire nel caso avessero dovuto essere reidratati nel corso del loro primo viaggio verso il “mondo esterno”. All’arrivo al Centro di recupero animali selvatici ed esotici di Semproniano (Grosseto), che da 20 anni lavora per la tutela della fauna

selvatica autoctona, ormai era scesa la notte e abbiamo subito liberato i maschi e le femmine nei relativi alloggi coperti dove li aspettavano ampi spazi con più livelli in cui sentirsi al sicuro e muoversi agilmente. Questi macachi dalla lunga coda

sono nati in cattività e non conoscono nulla di ciò che noi diamo per scontato: erba, sole, frutta, alberi…ma solo gabbie e pareti lisce facili da pulire. Il loro adattamento al nuovo ambiente viene monitorato da due primatologhe e un veterinario in modo da garantire a questi primati la massima attenzione nel loro percorso di recupero psicologico. Vederli scoprire la vita, giorno dopo giorno, è un’emozione bellissima. Un dono, risultato di complesse battaglie! I primi giorni erano diffidenti e attoniti davanti a tanto spazio, erba e giochi che non conoscevano, ma lentamente hanno imparato a fidarsi e ad assaggiare nuovi sapori. Infatti nei laboratori, per motivi pratici, il mangime è costituito da pellet (un compressato standardizzato di nutrienti), praticamente inodore e duro come il gesso. Quindi l’introduzione di cibi freschi è stato un passaggio graduale e rigidamente pianificato, ma ora con grande gioia e ingordigia, assaggiano frutta, ca-

Missione macachi Passo dopo passo ci siamo impegnati a offrire una nuova vita ai 16 macachi dell’Università di Modena. Abbiamo organizzato il loro trasferimento, garantendogli due nuove strutture appositamente realizzate, un medico veterinario e due specializzati in primatologia, con tutto il necessario per prendere confidenza con il gruppo e con una libertà mai conosciuta prima.

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Tu puoi essere al loro fianco con una donazione che ci aiuterà a garantirgli ogni necessità quotidiana: cibo, cure veterinarie e personale specializzato, una struttura sempre accogliente. Puoi utilizzare: • il bollettino postale • donare on line su ww.lav.it • con carta di credito via telefono (064461325)


www.lav.it/petizioni/aiutali-a-uscirne

rote, bacche e vanno matte per i semi, sgranocchiano avidamente noccioline e ogni tanto afferrano rapidissime delle ignare mosche che gli passano vicine. Tutti i giorni, grazie a un complesso sistema di botole, vengono puliti i ricoveri e, in quell’occasione, forniti dei piccoli giochi che li aiutano a sviluppare le capacità cognitive e di interazione, come nodi di carta colorata in cui sono nascoste uvetta e noci, o tubi ripieni di erba e mele. Anche semplici ciotole con acqua e frutta secca diventano un goloso spuntino e un rumoroso gioco da lanciare sul pavimento come in una partita di calcio. Il momento più emozionante è stato la scoperta dei grandi spazi esterni, infatti dopo un periodo di adattamento abbiamo liberato la colonia nell’enorme struttura all’aperto dove corde, amache (realizzate con le manichette dismesse dei vigili del fuoco), alberi, tronchi e scale simulano la complessità della foresta offrendo a tutti e 16 l’opportunità di correre, arrampicarsi e giocare. Appena usciti i macachi si sono arrampicati

più in alto possibile fissando il sole per la prima volta, in quel momento hanno capito cosa significa la libertà. La luce è qualcosa che diamo per scontato, ma per chi è nato e cresciuto tra le sbarre e il cemento, è un piccolo miracolo quotidiano. Il maschio e la femmina dominanti hanno scosso le reti con potenza, per comunicare che quel mondo era loro e nessuno glielo avrebbe portato via. Ora stanno sviluppando muscoli, il pelo è più lucente e spendono la maggior parte del tempo a giocare, inseguirsi e spulciarsi stabilendo importanti relazioni sociali tramite il “grooming”. Ogni giorno migliorano e finalmente sono tutte insieme lontano dai ricordi delle piccole scatole asettiche che le contenevano, anche se tanti anni passati in quella prigione non si dimenticano in fretta. Stereotipie, movimenti ripetitivi e la mancanza dei canini estratti per evitare i morsi, sono il segno tangibile del loro terribile passato e un simbolo delle nostre lotte future.

Ci prendiamo cura dei 16 macachi di Modena, dismessi dall’Università: per loro ampi spazi dove giocare, arrampicarsi e gustare cibo fresco. Il sole e l’erba per la prima volta… Impronte dicembre 2016

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Boom di macachi nei laboratori

700 mila animali stabulati nel 2014. Il numero di macachi sale da 302 a quasi 450, e 500 i cani ancora utilizzati in test dolorosi e dalla dubbia valenza scientifica

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di Michela Kuan

oche settimane fa sono state finalmente pubblicate le statistiche nazionali riguardanti il numero di animali usati per fini sperimentali nel 2014, i nuovi dati sono stati sono stati raccolti per la prima volta secondo le modalità previste dalla Direttiva 2010/63/UE dal Ministero della Salute, recepita in Italia con il decreto legislativo n.26/2014 e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n.197. Il numero totale di animali è in leggero calo, fatto che non deve riscuotere applausi né entusiasmi in quanto, per

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legge, il ricorso agli animali dovrebbe essere l’ultima via di sperimentazione, attuabile solo se non sono disponibili metodi alternativi. Il numero è, chia-

ramente, ancora troppo alto arrivando a quasi 700.000 animali che ogni anno vengono stabulati, utilizzati e uccisi per procedure dolorose e che producono dati pericolosi e fuorvianti se trasferiti all’uomo. Inoltre aumenta il ricorso a porcellini d’india, furetti (diventati ormai animali da compagnia), pecore e tragicamente primati non umani, infatti il numero di macachi passa da 302 nel 2012 a quasi 450 nel 2014, un aumento inaspettato soprattutto alla luce di una legge che limita fortemente il ricorso a specie filogeneticamente così vicine alla nostra e che continuano a essere tristemente importate da Paesi


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In aumento il numero di macachi utilizzati in Italia a fini sperimentali: da 302 nel 2012 a quasi 450 nel 2014

problematici e senza controllo, come Africa (246) e Asia (196). Moltissimi topi, la specie più rappresentata nei laboratori, vengono allevati per il solo mantenimento di colonie di animali geneticamente modificati, un sistema in cui si inseriscono geni o tratti genici che portano l’informazione legata alla malattia umana, dove metà degli embrioni muore durante il periodo gestazionale o nascendo non portatori della modificazione, vengono soppressi. Il problema degli OGM è un grave gap legislativo, in quanto ormai più del 60% degli animali è geneticamente modificato, nascendo già con caratteristiche che lo rendono sofferente, fragile e particolarmente sensibile. Spesso muoiono e vengono manipolati nel modo sbagliato, arrecando ancora più dolore di quanto non comporti già di per se l’esperimento. Ben 289.558 le procedure (che comprendono più animali) inerenti la ricerca di base, applicazione che non prevede alcun obbligo di legge e che dovrebbe vedere un drastico calo delle autorizzazioni. Chi difende la vivi-

sezione, spesso dice che molti esperimenti vengono fatti nell’interesse della specie stessa, invece le statistiche mostrano quanto sia assolutamente falso: infatti solo 14 ricerche su un totale di 698.059 vengono fatte per la protezione dell’ambiente o nell’interesse della specie stessa. Questi numeri già di per sé impressionanti sono, in realtà, fortemente sottostimati perché non tengono conto di molte categorie come gli animali usati già deceduti, gli invertebrati o le forme non completamente sviluppate. L’impegno verso la riduzione e la sostituzione degli animali nella ricerca

rimane solo sulla carta, come dimostrano queste statistiche, principio che non viene ascoltato per la mancanza di formazione, gap culturale e interessi economici, lasciando il nostro Paese ancorato a un modello fallimentare della fine dell’800. Allarmante il dato relativo al numero di procedure classificate come gravi, oltre 21.000, dove per grave si intendono sperimentazioni che comportano dolore e angoscia prolungati che possono comportare il non ricorso all’anestesia come lesioni spinali, stimolazioni elettriche, nuoto forzato e perfusione di organi. Tali procedure dovranno subire valutazioni retrospettive e attendiamo i dati che ne dimostreranno l’utilità nella traslazione all’uomo. Infine, gran parte dei cani utilizzati, in totale sono 500, provengono da allevamenti al di fuori dell’Unione Europea, come ha svelato la vicenda giudiziaria Green Hill, nella quale abbiamo denunciato come ci sia un traffico di animali destinati a tutto il mondo che vengono imprintati, tatuati e spediti come oggetti da sperimentazione. Impronte dicembre 2016

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Stop al circo con animali

Il 3 e il 4 dicembre firma la petizione

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abato 3 e domenica 4 dicembre ti aspettiamo nelle principali città d’Italia per contribuire a far chiudere i circhi con gli animali in Italia. Si tratta di un’occasione unica perché, per la prima volta negli ultimi 50 anni, il Governo e il Parlamento stanno discutendo della proposta di dismettere progressivamente i circhi con animali! Si tratta di un’opportunità che non possiamo perdere e ti chiediamo di unirti a noi per rendere il messaggio ancora più forte: gli italiani non vogliono più assistere allo sfruttamento degli animali nei circhi! Scopri dove saremo e vieni anche tu! Trovi tutte le piazze della mobilitazione LAV su: www.lav.it

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La situazione in Italia e i nuovi sviluppi

Nonostante il Rapporto Eurispes 2016 rilevi che più del 70% degli italiani è contrario agli animali nei circhi, la legge italiana ne permette ancora oggi l’utilizzo, senza restrizioni di specie. Tale legge è rimasta praticamente immutata dal 1968 (Legge n.337 del 1968 “Disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante”) senza che ci sia mai stata una proposta di modifica legislativa da parte del Governo o del Parlamento, giunta in fase di discussione. Secondo le nostre stime oggi in Italia ci sono ben 2.000 animali detenuti in circa 100 circhi registrati nel nostro Paese.

I circhi con animali In Europa e nel mondo

Mentre la metà degli Stati dell’Unione Europea e moltissimi Stati nel Mondo hanno già proibito totalmente o parzialmente l’uso degli animali nei circhi, l’Italia non si è mai evoluta in tal senso, nonostante le indicazioni della società civile, sempre più a favore della loro dismissione.

I finanziamenti pubblici al circo con animali

Analizzando i dati del Ministero dei Beni culturali nel periodo 2008-2013, emerge inoltre che il Governo Italiano negli ultimi anni ha devoluto ai circhi con animali finanziamenti per circa 3 milioni di euro all’anno.


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Finanziamenti pubblici erogati dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero dei Beni Culturali) a strutture circensi e di spettacolo viaggiante che detengono e/o utilizzano animali (fonte: I Circhi in Italia - Rapporto LAV 2015) I sussidi allo sfruttamento degli animali nei circhi devono finire! 2008

3.531.005

2012

3.046.129

2009

3.236.417

2013

3.046.129

2010

2.920.328

2014*

2.006.580

2011

2.988.492

Valori in euro ** dato parziale

Il vento sta cambiando, unisciti a noi per dire basta agli animali nei circhi!

Nel marzo di quest’anno, il Ministro Franceschini ha presentato un Disegno di Legge (n. 2287) riguardante la riforma del settore dello spettacolo e contenente una disposizione circa la progressiva, completa dismissione dei circhi con animali. Benché il Disegno di Legge sia

stato soggetto a profonde modifiche e questa disposizione sia stata stralciata dal testo, il Governo ha dichiarato che il sostegno a tale misura è rimasto invariato. Adesso si tratta di tradurre la proposta in una Legge dello Stato per ottenere, finalmente, la fine dello sfruttamento di 2.000 animali. La nostra richiesta è che i circhi con animali in Italia vengano dismessi totalmente entro il 2020. Unisciti a noi per rendere questo messaggio ancora più forte! Non possiamo perdere questa occasione, vieni a firmare la nostra petizione e a chiedere insieme a noi che Governo e Parlamento passino ai fatti, mettendo la parola fine a una lunga storia di sfruttamento e reclusione.

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Alieni

sulla propria terra

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di Massimo Vitturi

l 15 luglio 2016 è entrato in vigore il Regolamento di Esecuzione (UE) 2016/1141 della Commissione, che adotta un elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale – ovvero inserite nell’elenco dell’Unione Europea - in applicazione del regolamento (UE) n.1143/2014 del Parlamento e del Consiglio UE. L’elenco comprende 37 specie animali e vegetali nei confronti delle quali ogni Stato dell’Unione Europea è chiamato ad applicare le azioni disposte dal “Regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive”. Ai sensi dell’art.7 del regolamento, le specie comprese nell’elenco non possono essere detenute, allevate, vendute, trasportate, rilasciate in tutto il territorio dell’Unione Europea. Una disposizione certamente positiva, che se fosse applicata a qualsiasi specie animale comporterebbe l’eliminazione del commercio e dell’allevamento, una vera e propria concreta realizzazione di alcuni obiettivi che guidano le nostre azioni quotidiane.

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Per Nutrie, Procione, Scoiattolo grigio, Tartarughe dalle guance rosse, solo per citare le specie più note, si apre una stagione di vera e propria persecuzione Purtroppo, però, il rovescio della medaglia è contenuto nell’art.19 dello stesso regolamento, il quale impone che nei confronti delle specie comprese nella lista devono essere attuate specifiche misure di gestione che “consistono in interventi fisici, chimici o biologici, letali o non letali, volti all’eradicazione, al

controllo numerico o al contenimento della popolazione di una specie esotica invasiva”. Ne consegue che per Nutrie, Gambero della Louisiana, Procione, Scoiattolo grigio, Scoiattolo giapponese, Tartarughe dalle guance rosse, solo per citare le specie più note, si apre una stagione di vera e propria persecuzione, che comporterà la morte di migliaia di individui, uccisi nei modi più barbari. Animali traslocati dalle loro zone di origine per meri interessi economici, subiranno le letali conseguenze di azioni umane, per le quali non hanno alcuna responsabilità. Quello delle Nutrie è un caso esemplare: nonostante lo stesso regolamento europeo ne preveda la “gestione” mediante interventi non letali, nel nostro Paese si è deciso di non prendere in considerazione questa possibilità, disponendo che gli animali possano essere uccisi sia dai fucili dei cacciatori, sia da pistole ad aria compressa che possono essere detenute da chiunque. E purtroppo è assai improbabile che la situazione possa mutare nel breve periodo: le Nutrie sono infatti diventate i capri espiatori di molti problemi legati all’agricoltura e al territorio, considerate dei veri e propri flagelli da debellare con qualsiasi mezzo.


La provincia di Bolzano potrà uccidere fino a 1000 marmotte l’anno, per 3 anni. Fermiamoli!

Con le marmotte caccerete anche i turisti L’ di Massimo Vitturi

osservatorio faunistico della Provincia di Bolzano ha rilasciato parere positivo all’attuazione di un piano triennale che prevede l’uccisione di 1000 marmotte l’anno. Le motivazioni? Una sequela di argomenti inconsistenti, privi di qualsiasi riscontro oggettivo. La presenza delle marmotte comporterebbe: difficoltà di lavorazione dei prati; danni alle lame delle falciatrici a causa di cumuli terrosi e sassi; rischio di caduta durante la lavorazione su pendii ripidi; rischio di ferimento degli animali al pascolo; interferenza nelle funzioni e sicurezza di infrastrutture (edifici, pali, impianti di protezione) attraverso l’attività di scavo. Secondo l’organo scientifico della Provincia di Bolzano, tali problemi comporterebbero addirittura l’abbandono delle zone alpestri con ripercussioni negative sull’attrattività del paesaggio. Ulteriore argomentazione priva di qualsiasi dato concreto di supporto. Sconcertante il fatto che lo stesso osservatorio individui alcuni metodi efficaci di prevenzione dei danni, ad esempio le recinzioni elettrificate oppure la cattura e il successivo spostamento degli animali, ma le reputi inapplicabili perché nel primo

caso richiedono una minima manutenzione, mentre nel secondo ingenerano stress negli animali catturati. Succede così che, per non stressare le marmotte, l’osservatorio faunistico della Provincia di Bolzano dia il via libera alla loro fucilazione. Un’autorizzazione concessa oltretutto su un piano di abbattimento che non è ancora stato predisposto, sarebbe come se venisse certificata l’abitabilità di uno stabile prima ancora della costruzione dello stesso! Ma tutte queste incongruenze cono facilmente comprensibili se si considera che quattro dei cinque componenti l’osservatorio faunistico provinciale, sono persone sul libro paga della Provincia, così come disposto dalla legge provinciale sulla caccia. Un gravissimo conflitto di interessi, che destituisce di ogni fondamento scientifico i pareri emessi dall’osservatorio. I suoi componenti possono infatti vedersi revocato in ogni momento l’incarico dallo stesso ente che emette provvedimenti di abbattimento sui quali sono chiamati ad esprimere i pareri di fattibilità. Per anni abbiamo impugnato i decreti provinciali che disponevano l’uccisione delle marmotte, ottenendone regolarmente l’annullamento da parte del TAR perché non sufficientemente motivati. Ora, a seguito del recente rin-

novo dell’Amministrazione provinciale, il vento pare essere cambiato, tant’è che l’ultimo decreto emesso dalla Provincia è stato ritenuto conforme alla normativa e quindi nel 2015 i fucili dei cacciatori hanno ucciso ben 958 marmotte. Quest’anno abbiamo quindi deciso di giocare d’anticipo predisponendo, con l’ufficio comunicazione della LAV, una campagna locale focalizzata sulla provincia di Bolzano. Si è partiti dal presupposto che gran parte dell’economia locale è basata sul turismo e che secondo gli amministratori provinciali la presenza delle marmotte metterebbe a rischio le presenze dei turisti. Quindi è stato ribaltato il concetto: ai turisti le montagne piacciono proprio perché sono popolate anche dalle marmotte, da qui è stato coniato uno slogan molto semplice: “Con le marmotte caccerete anche i turisti!” L’affissione dei manifesti nei maggiori comuni della provincia di Bolzano unita ai volantinaggi e alla diffusione sui social-web, ha avuto un solo obiettivo: far capire agli amministratori provinciali che le loro azioni possono avere gravissime ripercussioni sul loro stesso elettorato, oltre che sulle migliaia di animali ingiustamente massacrati dai cacciatori. Per quest’anno ce l’abbiamo fatta: le marmotte non saranno uccise.

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In aiuto degli animali terremotati Da settimane prestiamo assistenza agli animali e alle famiglie, grazie alla nostra squadra di professionisti e volontari

A

di Claudia Squadroni

un mese dal tragico sisma che ha fatto tremare Umbria, Marche e Lazio, colpendo duramente le province di Rieti e Ascoli, abbiamo stilato un primo bilancio delle azioni in soccorso degli animali e annunciato un progetto a medio termine per la cura degli animali presenti sui luoghi colpiti dal sisma, che prevederà interventi di sterilizzazione dei quattro zampe, consigliati anche ai fini della prevenzione del randagismo e per tenerne sotto controllo l’incremento demografico. Tra le storie a lieto fine, quella del gatto Scugnizzo che abbiamo soccorso nei primi giorni dell’emergenza e trasferito in una clinica veterinaria, e che finalmente ha potuto ricongiungersi alla sua famiglia, grazie ai tanti appelli diffusi dalla nostra associazione e dai cittadini che ci hanno sostenuto in queste settimane. Scugnizzo è solo uno dei tanti animali che abbiamo soccorso e la sua storia, a un mese esatto dal terremoto, è per noi motivo di speranza

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e simbolo di un auspicato ritorno alla normalità, purtroppo ancora lontano, per il quale non ci stancheremo di lavorare. Da settimane prestiamo assistenza agli animali e alle famiglie, grazie alla nostra squadra di professionisti e volontari, con l’ausilio e a supporto del Corpo Forestale dello Stato (autorità di polizia nazionale per l’ambiente e gli animali) e grazie ai tanti cittadini che hanno risposto con generosità all’emergenza. Nei primi 30 giorni abbiamo raccolto più di 100 segnalazioni dispiegando, già nella prima settimana post-sisma, 2 squadre di intervento dotate di 2 automezzi, di cui uno abilitato al trasporto animali. Allo stato attuale, l’Associazione offre la disponibilità di 7 medici veterinari, 5 educatori cinofili, 4 esperti in interazione ed eventuale cattura di gatti, 7 strutture presso le quali accogliere cani e gatti senza famiglia, 7 cliniche veterinarie. Sono circa un centinaio gli interventi sul campo finora effettuati, grazie alla preziosa disponibilità di volontari e

professionisti, e tanti i contatti con le Istituzioni, per portare gli aiuti necessari e le competenze tecniche al servizio delle famiglie, dei singoli e dei loro animali feriti o affamati, persi, non ricongiunti, vaganti e randagi, ma anche per agevolare la convivenza. Chi volesse contribuire alle attività della LAV in aiuto degli animali e delle famiglie colpite dal terremoto, può farlo con una donazione su www.lav.it o candidarsi per un’adozione scrivendo a adozioni@lav.it Si tratta di un’intensa attività che continua a essere svolta con l’ausilio e a supporto del Corpo Forestale dello Stato e in costante contatto con le Istituzioni, anche grazie alla partecipazione della LAV al tavolo di coordinamento emergenza terremoto presso il DICOMAC (Direzione di Comando e Controllo della Protezione Civile), cui fanno parte Corpo Forestale dello Stato, ASL, Comuni ed altre Associazioni. Anche in ragione delle passate esperienze di soccorso in aree colpite da calamità (come per i terremoti a L’Aquila,


Cosa puoi fare tu

Il tuo aiuto è fondamentale! La tua donazione può dare una speranza a persone e animali. Aiutaci a ricostruire le loro vite! Puoi utilizzare il bollettino postale, donare on line su www.lav.it (causale “emergenza animali terremoto”) o con Carta di Credito anche via telefono (06 4461325). Saprai esattamente quanto la tua generosità ci ha permesso di fare perché ti racconteremo come abbiamo investito ogni euro ricevuto. Grazie per quanto farai.

Il gatto Scugnizzo ha ritrovato la sua famiglia!

La Task Force della LAV in azione sulle zone terremotate, insieme a Corpo Forestale e Vigili del Fuoco

Emergenza adozioni Riccio e Crocché

sono due gatti rossi e cercano una casa sicura per dimenticare il sisma.

Riki

è un cane anziano (taglia media), simil Breton, salvato dalle zone terremotate, adatto a vivere con cani femmina. Per lui cerchiamo una famiglia adottiva. Per accoglierli puoi scrivere a adozioni@lav.it in Emilia e l’alluvione a Genova) oltre a proseguire le attività di assistenza, riteniamo indispensabile porre le basi per un progetto a medio termine nelle zone terremotate, all’insegna della prevenzione e della solidarietà. Il nostro progetto si ispira ad una logica che va oltre l’emergenza e mira a tenere sotto controllo, attraverso la sterilizzazione, l’incremento demografico dei numerosi gatti che attualmente vivono liberi ma accuditi nel Comune di Accumoli e nelle frazioni limitrofe. Il progetto si propone anche di dare supporto alle famiglie detentrici di gatti e che a causa del sisma si trovano in situazione di difficoltà.

Il nostro intervento • Le attività sono iniziate con l’acquisto

e la raccolta - anche attraverso generose donazioni - dei primi materiali indispensabili: dal cibo in scatola o confezionato per animali, a collari, pettorine/guinzagli, trasportini di ogni misura, lettiere, lettori di microchip, coperte in pile, materiale sanitario, antiparassitari, ecc.; • al nostro arrivo ad Amatrice, ci siamo subito attivati per svolgere sopralluoghi coordinandoci, anche in parte della zona rossa, con Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco; • presso le tendopoli abbiamo svolto

sopralluoghi per offrire supporto agli animali qui ospitati e per raccogliere segnalazioni. • Abbiamo offerto: - supporto medico veterinario per gli animali ospitati in tendopoli e per quelli allo stato libero ancora presenti anche nelle zone rosse; - supporto per fornire acqua e cibo agli animali; - supporto per ricongiungersi ai propri animali in fuga a causa delle scosse di terremoto; - supporto per entrare nella zona rossa delle cittadine/frazioni colpite dal sisma, al fine di raggiungere gli animali lì rimasti. Impronte dicembre 2016

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Donare un’amicizia… DIAMOCI UNA ZAMPA

ti viene in mente un regalo più bello?

Gigino

Scegli un regalo originale, semplice e immediato, regala un’Adozione a distanza Cucciolo Amico! Cosa aspetti? Visita il nostro sito

www.adozioneadistanza.lav.it oppure compila il tagliando che trovi nella pagina accanto! 14 Impronte dicembre 2016

Pam

Rodrigo

U

n amico lontano, una sorella che ama gli animali, un marito al quale ormai hai regalato tutto, una mamma che non ama ricevere regali “inutili”, la tua compagna con la quale vorresti allargare la famiglia, un nipote al quale vuoi dedicare un pensiero speciale. A tutti loro, questo Natale, puoi donare un’amicizia adottando a distanza un animale! Perché regalare un’Adozione a distanza Cucciolo Amico? • È comodo, puoi scegliere il tuo regalo da casa e invieremo il Certificato di Adozione via email a te o al destinatario del regalo • È un regalo originale e potrai personalizzare i tuoi auguri con una dedica speciale • Aiuti gli animali


Arturo

Evelina

A Natale regala un’Adozione a distanza Cucciolo Amico Compila questo tagliando e invialo insieme alla copia del versamento a: LAV – Viale Regina Margherita 177 – 00198 Roma – fax: 06 4461326 - info@lav.it Desidero regalare un’Adozione a distanza: ☐ Cucciolo amico, 50 € - Adozione per tre mesi ☐Cucciolo amico Super, 75 € - Adozione per sei mesi ☐Cucciolo amico Speciale, 125 €- Adozione per un anno Desidero regalare l’Adozione a distanza di: ☐ Pam ☐ Gigino ☐ Arturo ☐ Rodrigo ☐ Evelina I miei dati: Nome.........................................Cognome........................................ Indirizzo........................................................................................... Città....................................................... Pr........ CAP...................... Tel................................................... Email....................................... I dati di chi riceve il regalo per inviargli foto e aggiornamenti Nome.........................................Cognome........................................ Indirizzo........................................................................................... Città....................................................... Pr........ CAP...................... Tel................................Email...........................................................

Modalità di versamento: • Bonifico bancario intestato a LAV; Codice Iban: IT16E 05018 03200 000000501112 c/o Banca Popolare Etica indicando la tipologia di adozione scelta e il nome dell’animale; • Conto corrente postale intestato a LAV - Viale Regina Margherita, 17700198 Roma; Conto corrente N. 24860009, indicando la tipologia di adozione scelta e il nome dell’animale; • Carta di credito collegandoti a www.adozioneadistanza.lav.it o chiamando lo 06 4461325; • Assegno non trasferibile intestato a LAV - Lega Anti Vivisezione. Se doni con bonifico o conto corrente postale, per essere certo che il tuo regalo arrivi in tempo, invia una copia della ricevuta di versamento entro il 15 Dicembre, via fax allo 064461326 o via email all’indirizzo adozioneadistanza@lav.it perché il tempo di ricezione delle donazioni potrebbe richiedere alcune settimane.

Data…………………….

Firma………………………………...........……

La informiamo che il conferimento dei suoi dati è facoltativo e tuttavia, sottoscrivendo il presente tagliando, Lei autorizza al trattamento dei suoi dati identificativi la LAV ONLUS, che li utilizzerà esclusivamente per il perseguimento delle proprie finalità sociali. Ricordiamo che i dati saranno raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione della privacy’ (Dlgs 196/2003). Lei potrà in ogni momento esercitare i suoi diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente a: LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 Roma, tel. 064461325 fax 064461326 e-mail: info@lav.it


SCELTI PER VOI

VACCINI DANNI E BUGIE

L’alternativa consapevole alla vaccinazione per cani e gatti di Stefano Cattinelli, Silia Marucelli e con la prefazione del dott. Eugenio Serravalle Macro Edizioni Per la prima volta in Italia viene affrontata la controversa questione delle vaccinazioni nei nostri pet. Stefano Cattinelli e Silia Marucelli, entrambi medici veterinari impegnati in campo omeopatico, illustrano con chiarezza e semplicità i conflitti di interesse che sottendono alla pratica vaccinale e che portano frequentemente all’occultamento di pubblicazioni scientifiche che da anni sconsigliano la ripetizione frequente dei richiami vaccinali. Il libro (102 pagine) contiene informazioni sul sistema immunitario di cani e gatti e offre una carrellata d’insieme sul panorama delle attuali vaccinazioni disponibili e solitamente consigliate dai veterinari, affrontandone tutti i possibili benefici ed effetti collaterali sulla salute di cani e gatti. Gli autori propongono inoltre un’alternativa consapevole (la titolazione anticorpale) all’attuale sistema di vaccinazioni, un’alternativa che consentirebbe di limitare di molto i richiami che vanno solitamente ripetuti negli anni. L’abitudine di ripetere annualmente i vaccini è stata messa da tempo in discussione dall’equipe di ricercatori universitari e indipendenti responsabili della stesura delle linee guida internazionali. Infatti non esiste ad oggi materiale scientifico che approvi i richiami annuali dei vaccini raccomandati. Le considerazioni sulla persistenza degli anticorpi vaccinali espresse dalla dr. Marucelli derivano da un lavoro di ricerca durato per più di dieci anni. Non manca l’esperienza del dr. Cattinelli per il quale la pratica vaccinale irresponsabile e acritica è diventata occasione di una crisi personale che ha portato poi ad una crescita professionale.

www.lav.it Gli autori mettono in evidenza l’importanza di costruire un rapporto di fiducia tra veterinario e cliente. Il veterinario ha il ruolo di informare, di rendere comprensibile un linguaggio medico altrimenti inaccessibile. Solo da questo dialogo potranno derivare le giuste scelte terapeutiche nell’interesse dell’animale.

VEGETARIANESIMO DI ISPIRAZIONE CRISTIANA Uomo e animali nel disegno divino

di Marilena Bogazzi postfazione di Gianluca Felicetti (Presidente LAV) Edizione Cosmopolis La pratica di nutrirsi di carne animale, purtroppo ancora molto radicata nelle azioni quotidiane di molti, non corrisponde al messaggio cristiano. La scelta vegetariana trova ispirazione e sostegno anche nelle Sacre Scritture e, nonostante la Chiesa non si sia mai schierata ufficialmente, molti Santi e ordini monastici hanno ritenuto questa scelta coerente con il messaggio di pace cristiano. Non solo San Francesco e san Filippo Neri, animalisti ante litteram, ma tanti Santi e mistici meno noti, hanno visto negli altri animali esseri degni di rispetto e interpretato il “dominio” dell’uomo come servizio compassionevole verso il Creato. “Ogni uccisione, secondo la Sacra Scrittura, è sempre e comunque un abuso in quanto non è concesso a nessuno, essere umano compreso, decidere e discernere chi deve vivere e chi deve morire: non fanno eccezione gli animali (…), scrive l’autrice. La prefazione è di Luigi Lorenzetti, la presentazione di Paolo de Benedetti, le conclusioni del vescovo Eugenio Binini e la postfazione di Gianluca Felicetti, presidente LAV, nella quale sottolinea come la nostra missione sia di “ottenere cambiamenti” e dimostra apprezzamento per la definizione, inclusiva e paritetica, di “co-creature” riferita agli animali. Claudia Squadroni

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MANGIARE LA TERRA

Etica ambientale e scelte alimentari di Lisa Kemmerer Safarà Editore

«Questo è il più importante libro che si sia mai occupato dell’impatto devastante delle nostre scelte alimentari su moltissimi ecosistemi» ha detto Marc Bekoff, etologo e scrittore (autore de La Vita emozionale degli animali) di questo nuovo libro di Lisa Kemmerer, dal titolo emblematico “Mangiare la Terra. Etica ambientale e scelte alimentari”. Si tratta della prima traduzione italiana di “Eating Earth: Environmental Ethics and Dietary Choice” (Oxford University Press, 2015), da poche settimane in libreria. Con il supporto di schemi, tabelle e un tocco di umorismo pungente, l’opera porta alla luce il gravoso impatto ambientale dell’allevamento animale, della pesca e della caccia per gli ecosistemi di tutto il mondo. In appendice anche il contributo di Massimo Vitturi (Responsabile LAV Animali selvatici) sull’impatto devastante della caccia nel nostro Paese. Il lettore viene guidato alla scoperta delle strette implicazioni tra la salvaguardia ambientale e le scelte che siamo chiamati a operare ogni giorno nel decidere quali alimenti portare sulle nostre tavole: un atto di responsabilità e di consapevolezza che ci coinvolge tutti, per il bene nostro e dell’ambiente. L’esortazione dell’autrice è inequivocabile: «Come consumatori, nei supermercati e nei piccoli negozi, nelle rosticcerie da asporto e nei ristoranti, nei negozi di articoli sportivi e nei rifugi per la fauna selvatica, con il vostro portafoglio votate a favore o contro la terra. Ogni volta che mangiate, decidete se masticare e digerire prodotti di origine animale dall’alto impatto ambientale oppure farne a meno. Per favore, con il vostro portafoglio e con i vostri denti, votate per la terra. Impegnarsi in una dieta vegetale è la decisione più importante che potete intraprendere in nome dell’ambiente». Una tematica che vede la LAV impegnata da tempo nella scelta Veg, con campagne di sensibilizzazione, investigazioni e il sito cambiamenu.it Claudia Squadroni

uova veste grafica per Impronte, in vista dei 40 anni di attività della nostra Associazione, che festeggeremo nel 2017, abbiamo rinnovato la testata della rivista introducendo il simbolo dell’impronta di un animale, che accompagnerà le nostre prossime battaglie per i diritti degli animali. Nuovo anche il carattere utilizzato, per agevolare la lettura e ottimizzare gli spazi, grazie al progetto grafico curato da Michele Leone. Come sempre troverete tante notizie sulle nostre attività in corso, sui tanti animali salvati e gli impegni concreti per promuovere quel cambiamento culturale improntato a un’autentica solidarietà tra tutti i viventi.


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Che cos’è la delfinoterapia?

I delfini non più come clown, ma come “cura” di disturbi psicologici

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di Joan Gonzalvo*

in dall’antichità, i delfini suscitano in noi curiosità e fascino. Nella storia, nei miti e nelle leggende, sono numerosi i riferimenti ai delfini come guaritori o salvatori di persone in difficoltà, tanto da far ipotizzare una “connessione” naturale fra questi mammiferi marini e gli esseri umani. I cetacei sono stati catturati per la prima volta, per esporli al pubblico, intorno al 1850. Uno dei primi casi documentati è quello del magnate dei circhi P. T. Barnum, che teneva dei beluga in un acquario del suo museo a New York. Da allora la popolarità degli spettacoli con i delfini è cresciuta ad un ritmo incalzante, specialmente negli anni ’60 e ‘70. In tempi più recenti i parchi marini hanno adottato una nuova strategia, proponen-

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dosi come centri di educazione e sensibilizzazione del pubblico, di ricerca e di conservazione. L’intelligenza e l’onnipresente “sorriso” dei delfini non ci lasciano indifferenti e non sorprende che entrare in acqua con un delfino sia, per molti, un sogno. Programmi del tipo “nuota con il delfino” sono diventati una parte molto redditizia dell’industria dello spettacolo, ma non c’è voluto molto perché da questi si passasse alla delfinoterapia (o “DAT” - “Dolphin Assisted Therapy”). Un elemento che potrebbe aver convinto l’industria ad optare per questo approccio “terapeutico” potrebbe essere il fatto che i programmi “nuota con il delfino” non sono risultati tanto gratificanti quanto ci si aspettava all’inizio. Da uno studio sulle reazioni delle persone che hanno nuotato in mezzo a delfini in cattività, è emerso che tale esperienza è

percepita come artefatta, troppo breve ed eccessivamente costosa. Non si conosce l’esatto numero di centri DAT nel mondo, ma si stanno propagando rapidamente in Asia, Europa, Messico, Medio Oriente, America Latina, Caraibi e USA (soprattutto Florida e Hawaii), facilitati dall’assenza di norme di settore che definiscono gli elementi costitutivi della DAT, di regolamenti ufficiali in materia, e dall’assenza di autorità che esercitino vigilanza sul rispetto dei requisiti di salute e incolumità degli esseri umani e degli animali. Coloro che propongono la DAT per curare o alleviare patologie o disabilità umane affermano che può essere impiegata in un’ampia gamma di disturbi fisici o psicologici, quali depressione, alterato sviluppo del linguaggio, sindrome di Down, autismo, cecità, AIDS e cancro. Nella DAT l’utente (“paziente”) svolge


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FOTO: Joan Gonzalvo /Tethys Research Institute

in genere 5-10 sedute di nuoto, o interazione con delfini in cattività, che durano 30-45 minuti e prevedono spesso lo svolgimento di esercizi terapeutici di coordinamento mani-occhi, soluzione di puzzle ed altre attività motorie. Il costo medio di una DAT è esorbitante: circa € 2.000-5.000 (senza contare viaggio, vitto e alloggio). Molto più di quanto necessario per effettuare gli stessi interventi terapeutici in una struttura tradizionale e senza l’ausilio dei delfini. In cima alla lista dei disturbi citati come curabili attraverso la DAT figurano quelli dello spettro autistico. I bambini con questi disturbi hanno una ridotta capacità di interazione sociale, difficoltà a stabilire un contatto con lo sguardo, ad indicare con il dito o mostrare oggetti di interesse ed a rispondere quando vengono chiamati. Mostrano una mancanza di risonanza emotiva che ne altera la traduzione e l’interpretazione delle emozioni degli altri e comporta difficoltà nello sviluppo del linguaggio. La gravità dei segni clinici di tali disturbi può gettare i genitori nella disperazione e quando si trovano siti web che pubblicizzano i centri DAT con foto di bambini sorridenti e testimonianze strappalacrime di genitori su miracolosi miglioramenti dei figli, tutto sembra

così promettente che è difficile resistere alla tentazione. Alcuni studi scientifici riportano che la DAT può avere benefici per i bambini con autismo, disturbi da deficit dell’attenzione/iperattività, disabilità fisiche ed altre turbe psicologiche. Tuttavia, la maggior parte degli studi che sostengono l’efficacia della DAT presentano carenze metodologiche tali da rendere impossibile trarne delle conclusioni valide. Molti parchi marini ed altri centri che propongono la DAT sostengono, inoltre, di fare la loro parte in fatto di conservazione. In pratica, è esattamente l’opposto. Molti delfini utilizzati nella DAT sono stati catturati nell’ambiente selvatico. Quindi, dando sostegno o partecipando a programmi che prevedono il nuoto con i delfini o la DAT, si potrebbe dare all’industria della cattività un perfetto pretesto per continuare a svolgere

la sua attività. Ad es., in Turchia, sono stati allestiti molti centri DAT negli ultimi anni, e nel 2006 e 2007 il paese ha autorizzato la cattura di 23 tursiopi nel Mediterraneo e nel Mar di Marmara a fini di ricerca scientifica e terapia fisica e mentale dei disabili. Dopo l’autorizzazione rilasciata, e dopo la cattura legale di 23 delfini, però, i centri interessati hanno continuato la cattura illegale di delfini per sostituire gli esemplari deceduti. Infine, a prescindere dall’attività promozionale e dalle tante “success stories” raccontate dall’industria della cattività, occorre tener presente che esistono valide alternative alla DAT. Purtroppo, alcune delle famiglie che fanno questo notevole investimento emotivo e finanziario alla ricerca di una risposta alle loro preghiere e alle loro speranze, potrebbero trascurare altre terapie più efficaci. Non dobbiamo volgere lo sguardo altrove, ma ovviare alla sofferenza di persone e delfini vulnerabili che vengono sfruttati dall’industria della cattività solo per ricavarne un sostanzioso profitto. Non basta condannare i delfini all’ergastolo e costringerli a fare i clown per noi, ora devono anche “curare” i malati! *Joan Gonzalvo, PhD Program Manager - Ionian Dolphin Project - TethyS Research Institute

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Chi ha paura del Natale vegan?

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di Paola Segurini

uarant’anni fa, quando è nata la LAV, i pochi vegani e anche i vegetariani, guardavano con timore alle feste natalizie, alle riunioni familiari a cui non si poteva sfuggire. Quei menu trionfanti di carne e pesce, erano uno spettro odioso. Spiegare, motivare, cercare le sostituzioni, scansare le trappole (un po’ di pancetta nei piselli, il ragù delle lasagne… cosa vuoi che sia). Lo slalom tra le portate era assicurato, il piattino di pasta olio e aglio, o pomodoro, i legumi e le verdure erano ancore di salvataggio che attiravano la quasi pietà degli altri commensali, e le scorpacciate di frutta secca e datteri erano l’unica consolazione. Per Capodanno e Natale. A casa e fuori. Quindici anni fa andava già meglio. Cominciavano a girare le ricette vegan per festività degne del nome, rivisitazioni di piatti tradizionali, regionali o nazionali, introduzioni di alimenti nuovi e gustosi. Molta informazione gastronomica cruelty free proveniva dagli USA. Si affacciava con timidezza, da laggiù, l’eco dell’esistenza del To-

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Ogni giorno e per ogni festa, su www.cambiamenu.it puoi trovare ricette e consigli per portare in tavola piatti prelibati ma senza sacrifici di animali furky, il tacchino del Ringraziamento e di Natale. E poi consigli a go go per creare dolci, la realtà sicura erano però i castagnacci, gli zelten e pochi altri. I negozi specializzati proponevano qualcosa… ma in sostanza si reperiva davvero poco. Leggere le etichette era l’esercizio più comune della giornata. Oggi, con l’esercito non violento dei Vegan e dei loro simpatizzanti sempre in marcia, è tutto più facile. Il Natale è di nuovo una festa. Menu alternativi o integrativi facilmente realizzabili, etnici, tradizionali o fusion. Ricettari di tutti i generi e per tutti. Dai corner veg e bio ormai diffusi nella grande distribuzio-

ne occhieggiano stormi di ingredienti, alimenti e piatti pronti. Impossibile stare dietro alle specialità veg che escono sul mercato. Il consumatore chiama e i produttori rispondono. Affettati per gli antipasti - al SANA (Bologna) di settembre, hanno presentato bresaola e Nduja vegan, lasagne in tutte le fogge, latti vegetali in grande spolvero e centinaia di mix e varietà, per fare creme e salse a volontà. ‘Formaggi’ vegetali creati a partire dagli anacardi o da altri semi oleosi – autoprodotti o pronti, come il Vegorino romano. Per il secondo del desco festivo non c’è che da scegliere, tra preparazioni sfiziose a base di legumi e creazioni che si imperniano sulla presenza di seitan, tofu o simili. Dei contorni non serve parlare. E per il dessert? Panettoni e pandori senza derivati del latte o uova, ormai non sono una novità. Tiramisù dal fascino intramontabile, gelati super e praline incantevoli di datteri e cacao, sono solo esempi di come il Natale vegan non sia più un momento critico, ma una data rilevante per l’allargamento del numero di chi si fa travolgere dall’onda buona e appetitosa della vita all’insegna della vita.


www.lav.it

Piccole Impronte è sul web! P di Giacomo Bottinelli

rogetti didattici per i diritti degli animali, notizie, eventi, concorsi, escursioni nei centri di recupero e molto altro ancora è quello che troverete nel nuovo sito di Piccole Impronte, creato dall’Area “A Scuola con LAV” e dedicato soprattutto agli insegnanti, ma anche ai genitori e ai ragazzi. On line da settembre, le nuove pagine web della LAV sull’educazione sono l’ultima evoluzione dell’attività della nostra associazione in campo scolastico. Basta cliccare su www.piccoleimpronte.lav.it. Qui potrete trovare tutto quanto serve per portare LAV e i diritti degli animali in classe e anche collegarvi facilmente al nostro programma di adozioni junior a distanza. Il cuore del sito sono proprio le proposte didattiche, tra le quali spiccano i prodotti multimediali inaugurati già con “Alimentazione & Ambiente” e adesso arricchiti dal nuovo “Cani e gatti, cittadini come noi”, entrambi realizzati con Civicamente, che attraverso un programma facilmente scaricabile,

a slide interattive con informazioni, giochi e quiz, guideranno insegnanti e alunni in percorsi formativi divertenti per scoprire argomenti come l’impatto del consumo di carne o il modo migliore per convivere con i nostri amici a quattro zampe. In più sul nuovo sito si potrà leggere on line un numero di Piccole Impronte, avere informazioni sui prodotti didattici cartacei e come ottenerli. Gli insegnanti potranno registrarsi attraverso un breve modulo che li porterà a contatto diretto con LAV e le sue iniziative educative, creando un rapporto diretto con la nostra Area dedicata e i suoi responsabili. Da qui si potranno richiedere informazioni ed essere costantemente aggiornati tramite la nostra newsletter e conoscere tutto quanto accade per i diritti degli animali nel mondo scolastico. Una grafica accattivante e una navigazione facile vi agevoleranno nell’esplorazione delle nostre nuove pagine, che abbiamo voluto essenziali proprio per aprirci nel modo più diretto alla scuola e ai più piccoli. Vi aspettiamo!

Cani e Gatti, cittadini come noi

Come far vivere al meglio gli amici a quattro zampe che ospitiamo a casa? Come prevenire il randagismo di cani e gatti e bloccare il traffico di cuccioli? Che cos’è il microchip e perché è utile la sterilizzazione? Perché è bene adottare animali nei canili e nei gattili invece di acquistare animali? Il nostro progetto multimediale, scaricabile gratuitamente, spiega tutto ciò in un linguaggio divertente e comprensibile per gli alunni dalla quarta della scuola primaria fino a tutto il triennio della secondaria di primo grado e anche oltre. Venite a scoprirlo! www.piccoleimpronte.lav.it Impronte dicembre 2016

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Dodici sguardi sul 2017 per i nostri 40 anni Scegli il calendario e l’agenda LAV: un dono speciale per amici e parenti

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gni giorno da 40 anni LAV guarda gli animali e riconosce nel loro sguardo quello di una soggettività: occhi che squarciano il velo della nostra indifferenza permettendoci di conoscere un mondo altro, fatto di sofferenze e di maltrattamenti. Ma anche di salvezza e lealtà. Di profonda amicizia. Agli sguardi intensi e penetranti degli animali salvati sono dedicati il Calendario e l’Agenda LAV 2017, con gli scatti del fotografo naturalista Simone Sbaraglia, che raccontano storie straordinarie e ci ricordano quanto ogni singolo animale

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Puoi richiedere il Calendario e l’Agenda LAV 2017 su www.shop.lav.it, telefonando allo 06.4461325 oppure scrivendo a regalilav@lav.it. Un dono bello e utile, con una spesa modesta: agenda LAV (15 euro), calendario grande (12 euro), calendario da tavolo (6 euro).


www.lav.it

Dopo di noi c’è ancora tanto da fare

“ “L’animale ci guarda e noi siamo nudi di fronte a lui. E pensare, forse, comincia proprio da qui” Jacques Derrida abbia diritto a libertà, dignità, vita. Tutti gli animali ritratti sono stati salvati - sequestrati o confiscati da maltrattamenti, da circhi, dal traffico di specie protette e da detenzione illegale - e sono ospiti del Centro di recupero per animali selvatici ed esotici di Semproniano, in Maremma dove, accuditi e curati da personale specializzato, in ricoveri progettati con tecniche innovative, possono finalmente vivere in un ambiente sicuro e sereno, dopo tanta sofferenza. Le nuove aree che qui stiamo progettando verranno realizzate secondo i più alti standard inter-

nazionali, sviluppati attraverso un network di associazioni e professionisti da anni impegnati nel settore. Il sogno che stiamo costruendo è il sogno di tutti gli animali maltrattati: con questo calendario potrai anche tu contribuire a sostenere le nostre attività, che coinvolgono lo staff e i volontari della LAV impegnati in azioni e campagne di salvataggio, recupero, affidamento, reinserimento in natura e tutela giuridica di migliaia di animali. Scegli il calendario e l’agenda LAV 2017: un dono speciale per amici e parenti.

Un lascito è come se dentro di te tu ti liberassi delle cose del mondo per donarle senza chiedere niente in cambio a nessuno”. A dirlo è Gabriele, uno dei tre soci per sempre LAV che si sono resi disponibili a raccontare la scelta di aver fatto testamento per gli animali nel video prodotto per la promozione della nostra campagna sui lasciti. Il video è stato realizzato per comunicare al pubblico l’importanza di un lascito per gli animali: un gesto semplice che permette a chi ha amato gli animali per tutta una vita di amarli per sempre. “Ho deciso di lasciare degli averi per gli animali perché abbiamo visto in passato delle situazioni molto tristi” dice Adriana, perché “in genere, una persona che ha un cane e lo ama, dovrebbe pensare anche al suo futuro”. Una parte delle riprese del video è stata realizzata presso il Centro di recupero per animali selvatici ed esotici di Semproniano nel quale sono ospitati moltissimi animali vittime di maltrattamento e di violenza. La scelta di riprendere proprio questi animali non è stata casuale perché loro e il Centro che li ospita vivono anche grazie a chi ha già deciso di fare testamento a favore di LAV. “Credo che non sia importante la quantità del lascito ma che in quel semplice gesto, nella volontà concreta di un mondo migliore per gli animali, la nostra stessa vita trovi un senso e in qualche modo si diventa eterni”, dice Annalisa, anche lei socia per sempre, mentre scorrono le immagini sul Centro di Semproniano. “Gli animali mi hanno riempito di gioia nella vita e adesso ho deciso di restituire quell’amore. Perché, dopo di noi, c’è ancora tanto da fare” aggiunge subito dopo, cogliendo il senso di questa campagna, volta anche a garantire amore ai suoi animali, di cui LAV si prenderà cura quando lei non ci sarà più, cercando per loro una nuova famiglia.

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