Impronte giugno 2013

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Sommario

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Convivenza più semplice Contrastiamo il randagismo Galline in gabbie fuorilegge Fronte animalista sempre più forte Le nostre Uistitì I nostri amici più cari Uccisero nove cani Ippopotamo sulla neve Animali “oggetti” a livello giuridico? Tutela giuridica degli animali Latte e uova: come sostituirli? Concorso fotografico Gesti che lasciano il segno La legge non punisce i colpevoli

LAV CONSIGLIO DIRETTIVO Roberto Bennati (vicepresidente), Giacomo Bottinelli, Gualtiero Crovesio, Gianluca Felicetti (presidente), Massimo Vitturi COLLEGIO DEI PROBIVIRI Roberto Callegaro, Laura Gabrieli (presidente), Sandro Guolo REVISORI DEI CONTI Susanna Russo (presidente); Alessio Rastelli, Mauro Vantaggio (sindaci) Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione sulla privacy’ (Dlgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 ROMA tel. 064461325, fax 064461326, email: info@lav.it

La LAV in Italia • www.lav.it PIEMONTE TORINO: (STP) tel./fax 011/746392 lav.torino@lav.it www.lav.it/sedi/torino CARMAGNOLA (TO): (PDR) tel. 340/0062741 lav.carmagnola@lav.it ARONA (NO): (PDR) tel. 335/6471031 lav.arona@lav.it LANGHE ROERO E MONREGALESE: (CN) (PDR) 339/3297147 lav.langhe-roero-monregalese@lav.it CUNEO E VALLATE: (PDR) 333/8347714 lav.cuneo-vallate@lav.it ALESSANDRIA: (PDR) tel. 320/4795564 lav.alessandria@lav.it www.lav.it/sedi/alessandria LIGURIA GENOVA: (STP) tel. 347/2330272 lav.genova@lav.it SANREMO-IMPERIA (IM): (PDR) tel. 348/3238928 lav.sanremo-imperia@lav.it LA SPEZIA: (PDR) tel. 345/7001452 lav.laspezia@lav.it LOMBARDIA MILANO: (STIC) tel. 327/6333693 (lun.-ven. ore 18.00/20.00 sabato e domenica tutto il giorno) 328/3764032 (ore 14.00/20.00) lav.milano@lav.it www.lav.it/sedi/milano RHO (MI) (STIC): tel. 349/3769750 (ore 16-19) lav.rho@lav.it www.lav.it/sedi/rho LODI (PDR) tel. 339/1917434 (dalle ore 17) lav.lodi@lav.it www.lav.it/sedi/lodi MANTOVA (STP): tel. 320/4795557 (ore 18-23) lav.mantova@lav.it www.lav.it/sedi/mantova LECCO (PDR) tel. 339/4590709 lav.lecco@lav.it www.lav.it/sedi/lecco PAVIA: (STP) tel. 333/6387739 lav.pavia@lav.it www.lav.it/sedi/pavia BRESCIA: (PDR) tel. 331/2893560 - 320/7223016 lav.brescia@lav.it www.lav.it/sedi/brescia VARESE (PDR): tel. 334/1508540 (ore 13.30-14.30 e 17-19) lav.varese@lav.it www.lav.it/sedi/varese BUSTO ARSIZIO (VA): (PDR) tel. 349/5744154 lav.bustoarsizio@lav.it www.lav.it/sedi/busto_arsizio SARONNO (VA) (PDR): tel. 338/4305289 lav.saronno@lav.it www.lav.it/sedi/saronno BERGAMO (PDR): tel. 388/4618300 lav.bergamo@lav.it www.lav.it/sedi/bergamo MONZA E BRIANZA (STP): tel. 327/0666658 lav.monza@lav.it www.lav.it/sedi/monza SONDRIO: (PDR) tel. 388/4725000 lav.sondrio@lav.it TRENTINO ALTO ADIGE BOLZANO (PDR) tel. 349/0744252 lav.bolzano@lav.it TRENTINO (STP): tel. 331/1507169 lav.trentino@lav.it www.lav.it/sedi/trentino FRIULI - VENEZIA GIULIA TRIESTE: (STP) tel. 320/6378852 lav.trieste@lav.it www.lav.it/sedi/trieste PORDENONE: (STP) tel. 320/4795023 lav.pordenone@lav.it www.lav.it/sedi/pordenone UDINE: (STP) tel. 340/8322628 lav.udine@lav.it www.lav.it/sedi/udine VENETO VENEZIA: (STP): tel. 348/0407952 lav.venezia@lav.it www.lav.it/sedi/venezia PADOVA: (STP) tel. 320/7598238 lav.padova@lav.it - www.lav.it/sedi/padova VERONA: (STP): tel. 339/1108543 lav.verona@lav.it www.lav.it/sedi/verona VICENZA: (STIC) tel. 348/0408396 lav.vicenza@lav.it www.lav.it/sedi/vicenza BASSANO DEL GRAPPA (VI): (STIC) tel. 348/0407684 lav.bassanodelgrappa@lav.it ROVIGO: (PDR) tel. 329/7934814 lav.rovigo@lav.it BELLUNO: (PDR) tel 329/0439861 lav.belluno@lav.it TREVISO: (PDR) tel 348/0408469 lav.treviso@lav.it CASTELFRANCO VENETO (TV): (PDR) tel. 346/7465558 (ore serali) lav.castelfrancoveneto@lav.it EMILIA ROMAGNA BOLOGNA: (STP) tel. 333/8175258 - 320/4788779 lav.bologna@lav.it www.lav.it/sedi/bologna REGGIO EMILIA: (STP) tel. 339/8920855

lav.reggioemilia@lav.it www.lav.it/sedi/reggio_emilia CORREGGIO (RE): (PDR) tel. 331/1284428 lav.correggio@lav.it MODENA: (STP) tel. 320/4795021 - 320/4795022 lav.modena@lav.it PIACENZA (PDR) tel 392/8372885 lav.piacenza@lav.it www.lav.it/sedi/piacenza FORLI’-CESENA: (STP) tel. 328/9723376 lav.forli-cesena@lav.it www.lav.it/sedi/forli_cesena Ferrara (PDR) tel 347/4246427 lav.ferrara@lav.it TOSCANA FIRENZE: (STP) tel. 333/5058684 lav.firenze@lav.it www.lav.it/sedi/firenze AREZZO: (STP) tel. 333/2378795 lav.arezzo@lav.it www.lav.it/sedi/arezzo PONTEDERA (PI): (PDR) tel. 328/1470263 lav.pontedera@lav.it MASSA: (PDR) tel. 347/9015015 lav.massacarrara@libero.it AULLA (MS): (PDR) tel. 328/5942486 lav.aulla@lav.it PISTOIA: (STP) tel. 329/3108953 lav.pistoia@lav.it www.lav.it/sedi/pistoia Valdinievole (PT): (PDR) tel. 347/1957364 lav.valdinievole@lav.it GROSSETO: (STP) tel. 328/5639980 e 333/8193351 lav.grosseto@lav.it MARCHE ANCONA: (PDR) tel. 339/4734051 lav.ancona@lav.it UMBRIA PERUGIA: (PDR) tel/fax 075/690225 - 338/2256714 lav.perugia@lav.it TERNI: (PDR) tel. 327/9576420 lav.terni@lav.it LAZIO ROMA: (STP) tel. 320/4795554 (ore 9.30-13.30) lav.roma@lav.it www.lav.it/sedi/ roma TARQUINIA (VT) (PDR) tel. 349/1048578 lav.tarquinia@lav.it ABRUZZO PESCARA: (STP) tel. 327/3837173 lav.pescara@lav.it www.lav.it/sedi/pescara CAMPANIA NAPOLI: (STP) tel. 328/2313365 lav.napoli@lav.it www.lav.it/sedi/napoli SALERNO: (PDR) tel. 338/9223580 lav.salerno@lav.it PUGLIA BARI: (STP) tel. 348/0618270 fax 080/5583828 lav.bari@lav.it LECCE: (PDR) tel. 328/4713416 lav.lecce@lav.it CALABRIA REGGIO CALABRIA: (PDR) tel. 349/2325987 lav.reggiocalabria@lav.it COSENZA: (STP) tel. 347/4051877 lav.cosenza@lav.it SICILIA RAGUSA: (PDR) tel. 340/0031368 lav.ragusa@lav.it CALTANISSETTA: (PDR) tel. 320/7267518 fax 0934/1936166 lav.caltanissetta@lav.it ENNA (PDR) tel. 329/0663023 lav.enna@lav.it MESSINA: (PDR) tel. 328/9546860 lav.messina@lav.it CATANIA: (PDR) tel. 349/6184467 lav.catania@lav.it SIRACUSA: (PDR) 320/1181410 lav.siracusa@lav.it SARDEGNA CAGLIARI: (PDR) tel. 338/3924715 lav.cagliari@lav.it SASSARI: (PDR) tel. 328/7243849 lav.sassari@lav.it

LEGENDA STP: Sede Territoriale Provinciale STIC: Sede Territoriale Intercomunale STC: Sede Territoriale Comunale PDR: Punto di Riferimento


Abbattiamo, uniti, l’Hitler umano

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gni giorno dovremmo essere, tutti noi, come siamo stati al campo-base per la liberazione dei beagle dall’allevamento Green Hill: uniti. Come un anno fa, ognuno facendo la propria parte, ma avendo a mente l’obiettivo più grande, l’abolizione della vivisezione. Noi, al continuo aumento delle firme delle dichiarazioni del 5xmille - arrivate a 45.200, un aumento davvero lusinghiero (grazie!) - alle aspettative che ripongono i tanti che ci chiedono di risolvere un problema, dobbiamo continuare a rispondere sentendoci più carichi di responsabilità ma leggeri e rapidi nel sapere gestire le nostre azioni a favore della Liberazione animale (principio che abbiamo esplicitato nello Statuto, grazie al recente Congresso straordinario dell’associazione), una campagna nazionale così come una vertenza locale. Mi sento più forte quando un’associazione riesce a salvare un animale, quando degli attivisti occupano in maniera noviolenta un laboratorio di vivisezione, come è successo recentemente a Milano, quando un parlamentare riesce a far approvare una legge positiva, quando una classe chiede una lezione sulla vita e le sofferenze degli animali, quando nel menu di un ristorante è menzionata esplicitamente la scelta alimentare senza prodotti animali. Senza criticare chi fa qualcosa d’altro, diverso dal mio, per gli animali. Trovo annichilente che ci sia chi ha, fra gli scopi della sua vita, solo quello di attaccare gli altri, suoi compagni di strada. Non si rendono conto che, al-

dilà delle eventuali reali differenze, e queste devono essere un arricchimento non un motivo di ulteriore divisione, siamo ancora di fronte al più esteso e forte regime dittatoriale che l’uomo abbia mai costruito. Quello dell’uomo contro gli altri animali. Siamo come tanti eserciti regolari e irregolari che stanno combattendo Hitler. Come nella seconda guerra mondiale, quando ognuno ha utilizzato la propria tattica, le proprie forze, senza stare a cavillare sul fatto che tu sei l’URSS, tu gli USA, tu un partigiano comunista o un militare italiano disertore, tu sei moderato, no tu sei estremista. Ognuno con le proprie forze, le proprie capacità, le proprie tattiche può e deve abbattere l’Hitler umano. Lasciamo le polemiche a chi non sa fare altro, impegnati come siamo nella nostra “rivoluzione del sorriso”, dell’animalismo del fare e del saper costruire. Un po’ come nel 1988, in Cile, per il referendum sul dittatore Pinochet. Culture e sensibilità diverse, come ci ha ricordato lo splendido recente film “No – I giorni dell’arcobaleno”, si sono unite per abbattere il dittatore di turno e ci sono riusciti grazie a una comunicazione che, partendo dalla tragica realtà dei morti, delle torture, dei desaparecidos, è riuscita a non fermarsi a questa denuncia ma a proporre una società diversa. Dove senza dittatura, arriva anche l’allegria. Quella cui hanno diritto tutti i viventi.

Non si devono misurare gli animali col metro umano. Sono creature complete e finite, dotate di un’estensione dei sensi che noi abbiamo perso o non abbiamo mai posseduto, che agiscono in ottemperanza a voci che noi non udremo mai. Non sono confratelli, non sono subalterni; sono altre nazioni, catturate con noi nella rete della vita e del tempo, compagni di prigionia nello splendore e nel travaglio di questa terra” Henry Beston, The Outermost House (1928)

Impronte Anno XXX n°4 (139) giugno 2013 DIREZIONE E REDAZIONE SEDE NAZIONALE LAV Onlus VIALE REGINA MARGHERITA 177 - 00198 ROMA TEL. 064461325 r.a.; FAX 064461326 Email: info@lav.it • Internet: www.lav.it DIRETTORE RESPONSABILE ED EDITORIALE: Maria Falvo HANNO COLLABORATO Roberto Bennati, Giacomo Bottinelli, Antonella Buceti, Carmen Caballero, Carla Campanaro, Alessandra Fantuzi, Gianluca Felicetti, Silvia Felicetti, Carlotta Giovanucci, Francesca Gramazio, Ilaria Innocenti, Nadia Masutti, Michela Kuan, Barbara Paladini, Simone Pavesi, Maurizio Santoloci, Paola Segurini, Ilaria Tordone, Ciro Troiano PROGETTO GRAFICO Michele Leone AUT. TRIB. ROMA 50/84 - dell’11.2.1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 - dell’1.3.1993 ISCR. ROC 2263 - anno 2001 DTP-STAMPA Arti Grafiche “La Moderna” Via di Tor Cervara 171 - Roma CARTA Dalum Cyclus Print (100% carta riciclata) CHIUSO IN TIPOGRAFIA il 10 giugno 2013 RIPRODUZIONI degli articoli sono auspicate ma consentite solamente con l’autorizzazione della Direzione Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Nata nel 1977, la LAV ha per fine l’abolizione della vivisezione, la protezione degli animali, l’affermazione dei loro diritti, la difesa della biodiversità e dell’ambiente, la lotta alla zoomafia. Si batte contro ogni forma di sfruttamento e violenza sugli animali umani e non umani, sull’ambiente e gli ecosistemi, per il rispetto del diritto alla vita di ogni essere vivente. È la maggiore associazione antivivisezionista e animalista in Italia e una delle più importanti in Europa. LA LAV È • cofondatrice della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente • riconosciuta Ente Morale con Decreto Ministeriale 19.5.1998 e Onlus Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale; • riconosciuta associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (Decreto 2/2009 EN.AS. - D.M.Salute 2.11.06 Legge 189/04) • riconosciuta associazione di protezione ambientale con Decreto Ministeriale 15.2.2007 (legge 349/86); • dal 1995 componente della Commissione Nazionale Allevamenti e Macelli del Ministero della Salute (legge 623/85); • dal 1999 firmataria di un Protocollo d’Intesa con il Ministero della Pubblica  Istruzione allo scopo di “promuovere la diffusione e l’approfondimento dei temi dell’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi nelle scuole di ogni ordine e grado” • dal 2007 Ente abilitato al rilascio di crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) presso il Ministero della Salute • membro di Eurogroup for Animals, della European Coalition to End Animal Experiments, della Fur Free Alliance, di ENDCAPtivity QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO (OGNI DODICI MESI) ALLA LAV • ORDINARIO 30 euro • GIOVANILE (fino a18 anni) 18 euro • FAMIGLIA 45 euro • SOSTENITORE 46 euro • BENEMERITO 150 euro • STRAORDINARIO 500 euro • PER SEMPRE (chiama 06 4461325) VERSAMENTI INTESTATI A LAV • CC POSTALE 24860009 • CC BANCARIO n. 501112 Banca Popolare Etica - Filiale di Roma - Via Rasella 14 - 00187 Roma (cordinate IBAN) IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112 Conservate le ricevute postali e bancarie delle donazioni alla LAV: potete dedurle dalla prossima dichiarazione dei redditi, ai sensi della legge 460/97 nel limite di 2.065,00 euro all’anno; per le aziende fino al 2% del reddito d’impresa.

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Convivenza più semplice di Ilaria Innocenti

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opo la lunga battaglia portata dalla LAV in Parlamento, finalmente il 18 giugno entra in vigore la nuova formulazione dell’articolo 1138 del Codice civile secondo cui “le norme del Regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”. L’innovazione legislativa che nasce dalla proposta di legge di riforma del Codice civile fatta presentare dalla LAV nel 2008 alla Camera dei Deputati (prima firma Gabriella Giammanco, Pdl) e all’attività condotta in Senato da Silvana Amati, Pd. Rappresenta un positivo inizio di una politica “animal friendly”, considerato come nei regolamenti di condominio non potranno essere inserite né ritenute più valide disposizioni volte a limitare la libertà – valore peraltro costituzionalmente protetto – di vivere con

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un animale familiare. Una riforma dovuta. Se pensiamo che, secondo gli ultimi dati Eurispes, la metà delle famiglie italiane, il 55,3%, ha in casa uno o più animali domestici, un dato in netta crescita rispetto al 2012 quando la percentuale si attestava al 41,7% (+13,6), la portata di questa riforma appare evidente. L’animale

In vigore dal 18 giugno la riforma del condominio: libero accesso agli animali domestici! più diffuso nelle case degli italiani è il cane, presente nelle dimore del 55,6% degli italiani, seguito al secondo posto dal gatto (49,7%), i pesci (9,7%), volatili (9%), tartarughe (7,9%), conigli (5,3%), criceti (4,6%), rettili (1,1%), ma anche

animali esotici (0,8%). Una presenza che è aumentata negli anni portando un incremento di liti condominiali che avevano visto la Giurisprudenza intervenire specificando che il Regolamento di tipo contrattuale vincolava all’eventuale previsione del divieto di detenzione di animali, mentre non poteva essere considerato valido l’eventuale divieto inserito nel Regolamento di tipo assembleare. Adesso a fare chiarezza e a rendere vincente il principio dell’impossibilità di inserire divieti per animali domestici è arrivata la nuova formulazione dell’articolo 1138 del Codice Civile: una norma di civiltà e rispetto, in piena linea con l’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea che riconosce gli animali quali esseri senzienti e con la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, ratificata con la legge 201/2010, che riconosce “l’importanza degli animali da


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compagnia a causa del contributo che essi forniscono alla qualità della vita e dunque il loro valore per la società”.

Le risposte ai quesiti più frequenti

Ecco le principali novità della riforma che tutela la convivenza con gli animali nei condomini, e le risposte ai quesiti più frequenti. La nuova norma si applica solo per il futuro? No, va a incidere sui regolamenti esistenti di natura contrattuale e assembleare facendo cadere tutte le limitazioni o i divieti al possesso di animali domestici. Come sostiene la giurisprudenza in tema di successione di leggi nel tempo, le norme sopravvenute privano le clausole contrattuali vigenti della capacità di produrre effetti ulteriori nel futuro. È possibile vietare l’uso delle parti comuni? No, la nuova legge di fatto au-

torizza anche l’uso delle parti comuni (scale, ascensore, giardino condominiale). Sono sanzionabili, però, le condotte che provocano il deterioramento, la distruzione, o che deturpano o imbrattano cose mobili o immobili altrui (art.635 c.p. “danneggiamento”, art.639 c.p. “deturpamento o imbrattamento di cose altrui”).

Le norme del Regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici È quindi importante educare l’animale ad avere una condotta rispettosa degli spazi comuni e seguire nei rapporti con i condomini le regole della civile convivenza. Per animale domestico si intende solo il cane o il gatto?

La norma si applica a cani e gatti e a tutti gli animali domestici (come conigli, galline) che si detengono per compagnia, nel rispetto della normativa vigente. Il contratto di affitto può contenere una norma limitativa alla detenzione di animali? Purtroppo trattandosi di un atto di natura privata il locatario può inserire una clausola di divieto che una volta sottoscritto il contratto è vincolante. È possibile allontanare le colonie feline dalle aree condominiali? I gatti liberi che stazionano e/o vengono alimentati nelle aree condominiali non possono essere allontanati o catturati per nessun motivo, a meno che non si tratti di interventi sanitari o di soccorso motivati. La legge 281/91 prevede per le colonie feline il diritto alla territorialità e vieta qualsiasi forma di maltrattamento nei loro confronti. Impronte • giugno 2013

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Contrastiamo

il randagismo

Firma anche tu su www.lav.it la petizione per chiedere la riforma della Legge 281/91 di Ilaria Innocenti

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onostante la sensibilità nei confronti degli animali in Italia sia in aumento, in larghi strati della popolazione il randagismo è ancora percepito come una piaga endemica causata soprattutto da fattori culturali difficili da rimuovere e contrastare. Manca la percezione di come, invece, il problema oltre che radici culturali ne abbia anche di natura economica, rilevanti per l’intera collettività. E così vi sono amministrazioni che spendono cifre da capogiro per il mantenimento dei cani in canile, senza favorire le adozioni che invece potrebbero assicurare un risparmio alla collettività e garantire agli animali un’esistenza più confortevole. Né si destinano adeguate risorse alla prevenzione attraverso la sterilizzazione, come previsto dalla legislazione. In poche parole: cattiva amministrazione, cattiva gestione della cosa pubblica, nessuna prevenzione. La legislazione nazionale e regionale nonché le normative locali a tutela di cani e gatti non sono soltanto carenti e imperfette, ma anche perlopiù inapplicate e comunque generalmente insufficienti a permettere di raggiungere importanti obiettivi come l’adozione dei cani vaganti e di quelli detenuti nei canili, il contrasto alla diffusione del randagismo e la promozione di un corretto rapporto uomo animali.

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Il randagismo ha un costo etico ed economico molto alto. Per il solo mantenimento dei circa 150 mila cani ospitati nei canili italiani convenzionati con le Amministrazioni comunali, si spendono circa 150 milioni di euro all’anno. Questo perché la tariffa media per ogni cane in canile corrisponde a circa 1.000 euro l’anno. Tale cifra, moltiplicata per la media di 7 anni di permanenza in canile, raggiunge dunque i 7mila euro per ciascun cane dal suo ingresso nella struttura fino alla morte. L’attuale legge per la prevenzione del randagismo si contraddistingue per validi principi: dal divieto di soppressione a quello di destinare cani e gatti alla vivisezione;


FOTO DREAMSTIME

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riconosce il diritto al territorio delle colonie feline e impone la sterilizzazione dei randagi, tuttavia un’efficace azione di contrasto può essere raggiunta solo attraverso uno strumento normativo – la nuova legge di riforma della Legge 281/91 - che imponga precisi obblighi alle amministrazioni e ai proprietari, dia maggiori garanzie agli animali e permetta una gestione del fenomeno più economica ed efficace. Proponiamo un Testo Unico per gli animali d’affezione che, oltre a introdurre importanti novità, riunisca la normativa oggi frammentaria e composta anche da atti quali le Ordinanze di indubbio contenuto positivo nel merito, ma dalla valenza limitata nel tempo quali, ad esempio, l’Ordinanza di divieto di utilizzo e spargimento dei bocconi avvelenati e quella per la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani. Questi i punti chiave della petizione per la riforma della legge 281/91, che puoi firmare on line su www.lav.it e anche su www.erbolario.com grazie al sostegno offerto da L’Erbolario, storica azienda amica degli animali:

• Rendere più semplice la vita assieme:

accesso libero nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, nelle struttu-

re turistiche (alberghi, campeggi, spiagge, mezzi di trasporto pubblico) a cani e gatti. Detrazioni fiscali su cibo e spese veterinarie per chi adotta un quattro zampe, riconoscimento del farmaco equivalente in veterinaria, adeguamento dell’IVA a livelli europei per alimenti e farmaci per animali tenuti non a scopo di lucro. Incentivi alla sterilizzazione di cani e gatti. Potenziamento dell’anagrafe felina e inserimento di cani e gatti nel certificato di “stato di famiglia”.

• Aiutarli tutti:

istituzione di un 118 unico a livello nazionale per il pronto soccorso veterinario, previsione del “cane libero accudito” in aree identificate.

• Adozioni responsabili:

convenzioni tra canili e Comuni con precisi standard di qualità e tariffa minima senza la possibilità di aste al ribasso, numero massimo di 200 cani per canile, presenza obbligatoria all’interno delle strutture di almeno un’associazione di volontariato, apertura quotidiana al pubblico per almeno sei ore per favorire controlli e adozioni.

• Prevenire e reprimere maltrattamenti e abbandoni:

prevedere il divieto di detenzione di animali a coloro che abbiano riportato una condanna per reati contro di essi. Ti aspettiamo su www.lav.it per firmare questa petizione e aiutarci a contrastare in modo più efficace il randagismo. Impronte • giugno 2013

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Galline

in gabbie fuorilegge

Investigazione in Veneto e in Emilia Romagna, lav: perchè i servizi veterinari non hanno chiuso queste aziende? di Roberto Bennati

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ova illegali e galline segregate in gabbie fuorilegge: è la drammatica realtà che abbiamo svelato, attraverso un’investigazione pervenuta all’associazione Four Paws e svolta a fine febbraio. Due aziende agricole, a Verona e a Forlì, con più di 100.000 galline ovaiole in gabbie di batteria convenzionali illegali! La sconvolgente investigazione (www.youtube. com/watch?v=ONx7sp1KHKI) da noi diffusa e trasmessa anche da Striscia la notizia (Canale 5), mostra fino a 15 galline segregate in una gabbia, in spregio alla legge, e persino galline che depongono le uova nei pressi di cataste di animali morti, con evidenti problemi sotto il profilo igienico-sanitario. Diversi tipi di gabbie convenzionali illegali, galline con i becchi tagliati per ridurre gli infortuni di altri uccelli e gli atti di cannibalismo. Centinaia di animali non sono sopravvissuti: i loro cadaveri sono stati gettati in un contenitore enorme. All’interno delle due aziende agricole non c’è alcuna luce naturale, il pavimento è in rete metallica e non c’è alcun arricchimento.

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Copyright foto/video: FOUR PAWS International

Enormi le quantità di uova rotte e sprecate, dalla dubbia destinazione. Abbiamo denunciato queste illegalità per il reato di maltrattamento (art. 544 ter cp) e di frode in commercio. Chiediamo tolleranza zero: perché i Servizi veterinari Asl non hanno chiuso queste aziende? Intanto la Commissione Europea ha deferito l’Italia alla Corte di Giusti-

zia Europea per la mancata applicazione della Direttiva europea che prevedeva il bando delle gabbie di batteria per le galline ovaiole dal 1° gennaio 2012. Nonostante i 14 anni di tempo che gli allevatori hanno avuto a disposizione per mettersi in regola e nonostante in alcune Regioni la malapolitica abbia concesso milioni


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di Euro di fondi pubblici ad allevatori volutamente “ritardatari”, con questo deferimento si arriva alla condanna dell’Italia. Questo comporterà il pagamento di pesantissime sanzioni con i soldi dei cittadini, che, oltre ad essere ingannati al momento dell’acquisto di uova provenienti dalla violenza delle gabbie di batteria, e non conformi alle norme sull’etichettatura, dovranno farsi carico delle sanzioni causate dalla prassi di una zootecnica irrispettosa degli animali e delle leggi. Una volta immesse sul mercato, infatti, non è possibile distinguere queste uova da quelle legali: chiediamo alle autorità competenti di indagare a 360 gradi sui possibili profili di illegalità tra cui l’ipotesi di violazione della concorrenza. Possiamo ipotizzare che le uova fossero vendute in prodotti trasformati come pasta, dolci e maionese. Questa illegalità è ingiusta per gli animali vittime, per i cittadini ma anche per la maggior parte degli agricoltori europei che si sono adeguati alle nuove norme: questi allevamenti fuorilegge fanno enormi profitti violando la legge, la concorrenza e l’etica! Ancora una volta denunciamo le pesantissime responsabilità delle

Cosa prevede la legge

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a Direttiva 1999/74/CE ha vietato, a partire dal 1° gennaio 2012, le gabbie convenzionali per le galline ovaiole: questi animali devono essere tenuti all’aperto, a terra o in “gabbie modificate”, con almeno 750 cm² di superficie a disposizione di ciascuna gallina, un nido, lettiera, posatoi e dispositivi per accorciare le unghie in modo da soddisfare i loro bisogni biologici e comportamentali.

Istituzioni nazionali, in particolar modo il Ministero dell’Agricoltura ed il Ministero della Salute che, anziché difendere i cittadini e le Istituzioni, non hanno adottato provvedimenti severi nei confronti degli allevamenti non a norma, rendendosi così responsabili della seconda procedura di infrazione a carico dell’Italia. Impronte • giugno 2013

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FOTO LAV

Fronte animalista sempre più forte

Grazie a tutti gli attivisti!

di Michela Kuan

L’

ultimo anno è stato rivoluzionario in termini di vivisezione. Il nostro Paese è diventato un “esempio” per gli altri Stati europei grazie a vittorie come la liberazione dei beagle di Green Hill, l’affidamento dei cani dell’RTC di Pomezia e l’alto numero di manifestazioni, cortei e iniziative in tutta Italia, tra cui l’irruzione nei laboratori di Farmacologia dell’università di Milano e il lungo presidio davanti all’Aptuit (ex-GlaxoSmithKline). Anche a livello politico le cose stanno cambiando, sempre più realtà locali come Comuni e Regioni lavorano su proposte che tutelino gli animali “da laboratorio” e persino il Ministero della Salute ha dato udienza, tramite un tavolo tecnico, a chi promuove le alternative al modello animale nella ricerca. Gli antivivisezionisti stanno aumentando e urlano con maggiore forza il NO alla sperimentazione trovando il coraggio di riempire strade e città e affrontare un attacco pro-vivisezione sempre più agguerrito. I riflettori sono puntati su questo tema e per la prima volta l’ambito della ricerca che sfrutta e ha interessi nell’utilizzo degli animali, teme di perdere il potere assoluto che ha mantenuto nell’ultimo secolo: un castello omertoso fatto di pareti inattaccabili e dietro le quali c’è, nei fatti, il totale libero arbitrio. Questo tipo di scienza non può essere accettata nel 2013 e il nostro Paese esige trasparenza

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Impronte • giugno 2013

e impegno verso milioni di esseri senzienti che muoiono ogni giorno negli stabulari. Lentamente si sta aprendo un varco che fa luce sugli orrori della vivisezione e sull’inutilità di tale modello sperimentale, avvicinando soprattutto i giovani

Il nostro Paese è diventato un “esempio” per gli altri Stati europei grazie a vittorie come la liberazione dei beagle di Green Hill verso le alternative. Ai nostri tavoli informativi si fermano persone che iniziano a conoscere questo tema, tabù per decenni; alle conferenze il pubblico è numeroso e curioso di sapere quale sia la realtà della sperimentazione animale e l’entità del fenomeno, tutte caratteristiche che dobbiamo sfruttare per ottenere dei risultati tangibili. Accanto a questo incredibile e inarrestabile fermento c’è, però, il disagio di dover tamponare attacchi alla nostra associazione. Troppo spesso sedi e attivisti lamentano di dover lottare per dimostrare che la LAV c’è e fa la cosa giusta, purtroppo la nostra associazione è grande e ”ingombrante” per chi cavalca l’onda dell’animalismo e può sentirsi messo in ombra da chi è in questo settore da più di 35 anni. La LAV da sempre ha scelto la nonviolenza e il dialogo tra le parti arrivando ad essere accusata di corruzione e compromessi, ma sono solo una percentuale irrisoria (anche se fastidiosa) rispetto a tutte le

persone che ci sostengono e danno ascolto; teniamo la testa alta per i grandi risultati raggiunti e la capacità di mantenere la comunicazione tra le varie aree interessante quali Università, Ricerca e Ministero. L’uomo è antropocentrico per natura e, anche se antispecista, può cadere nel banale stereotipo di voler primeggiare sugli altri o essere lodato per le qualità presunte, questo alimenta futili e sterili battaglie all’interno del mondo animalista che vanno assolutamente sedate. Lascia molta amarezza la facile strumentazione di cui siamo oggetto negli ultimi anni (dalla “famosa”approvazione della Direttiva 2010/63… dove per alcuni l’abbiamo non solo sostenuta ma praticamente scritta, come se questo fosse possibile!), riceviamo ogni giorno attacchi per i motivi più disparati, ma cerchiamo di ricordare soprattutto le parole di sostegno e conforto di chi si identifica nella nostra associazione e quotidianamente ci ringrazia per il lavoro che svolgiamo. Sicuramente possiamo migliorare, quindi tendiamo sempre un orecchio teso verso chi ci giudica, ma non diamo troppo peso alle lamentele e concentriamoci sui risvolti positivi che questa incredibile energia e rivoluzione ci sta dando. Voglio ringraziare tutti perché state tenendo duro e creando una ragnatela di contatti che rende il movimento animalista ogni giorno più forte. Dobbiamo essere uniti per non mostrare debolezze e criticità a chi non aspetta altro: i vivisettori!


FOTO ALESSIA CERQUA

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Le nostre adorabili Uistitì

Aiutaci a prenderci cura di Josè e Consuelo, giorno dopo giorno, con l’adozione a distanza!

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nche questo inverno non voleva lasciarci. I primi raggi di sole hanno iniziato a scaldare le giornate della stagione più calda, ma le notti sono rimaste fredde e umide a lungo. Le nostre piccole scimmie Uistitì, di cui ci prendiamo cura dopo averle salvate dal laboratorio, nonostante avessero già uno spazio aperto rigoglioso con piante e giovani germogli, nel Centro di recupero che li ospita, hanno scelto per molto tempo di rimanere a sonnecchiare al caldo della loro casa, passando le giornate a giocare e a scoprire la sessualità tipica dell’età ormai adulta di Consuelo. Sfortunatamente la loro vicina - ricorderete la Uistitì che si trovava nella voliera accanto e con

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la quale passavano le giornate a scambiarsi gorgheggi - non ha superato l’inverno. Ha sempre avuto un comportamento anomalo e anche per questo non è stata integrata nel gruppo di Josè e Consuelo. Purtroppo sono animali molto fra-

gili e l’autopsia del corpo mandato all’Istituto Zooprofilattico non ha rivelato la causa di morte.

Compila questo tagliando e invialo insieme alla copia del versamento a: LAV – Viale Regina Margherita, 177 – 00198 Roma fax: 06 4461326 - info@lav.it ☐ Desidero sostenere il progetto della LAV con l’adozione a distanza della famiglia di uistitì. Scelgo la formula: ☐ Adozione una tantum (50 euro)

☐ Amico di un anno (200 euro)

Desidero aiutare la LAV con una donazione di: ☐ 45 euro ☐ 25 euro

☐ .............. euro

I miei dati: Nome…………………................... Cognome………...................................................... Indirizzo……………………………………………………………………………………….......... Città ............................................................................................................................... Tel……………………………………………........................................................................... Email……………………………………………….................................................................. Data di nascita ….…...../…......…./.............………… Socio LAV

☐ SI ☐ No

Nonostante questa perdita, Josè e Consuelo sono sempre più affiatate e viziate: i bastoncini (mix di proteine e frutta) presi appositamente per loro iniziano a stancarle, quindi i responsabili del Parco li rendono più appetitosi aggiungendo composti zuccherini, uno stratagemma per stimolare la loro curiosità e far loro scoprire nuovi sapori. Intanto speriamo di poter dare presto una casa a chi è scampato al terrificante destino della vivisezione. Per questo, siamo in contatto con il Centro europeo che si occupa del recupero di animali dismessi e salvati dai laboratori, a cui abbiamo offerto disponibilità ad accogliere altri primati: come “genitori” ansiosi aspettiamo di vedere nuovi occhi sorridere!

Modalità di versamento: • Donazione regolare con il modulo che trovi al centro della rivista • Carta di credito (compila i campi sottostanti, on line collegandoti a www.lav.it o chiama lo 06 4461325) Tipo carta.........................Numero...........................................Scad………………….... Firma...................................Cod. cv2 (ultimi tre numeri sul retro) ..................... • Conto corrente postale al centro della rivista (allegare al tagliando) • Assegno non trasferibile intestato alla LAV (allegare al tagliando) • Bonifico bancario (allegare copia al tagliando) su conto corrente LAV c/o Banca Popolare Etica IBAN: IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112 Firma…………………………………………………………………………………………………… La informiamo che il conferimento dei suoi dati è facoltativo e tuttavia, sottoscrivendo il presente tagliando, Lei autorizza al trattamento dei suoi dati identificativi la LAV ONLUS, che li utilizzerà esclusivamente per il perseguimento delle proprie finalità sociali. Ricordiamo che i dati saranno raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione della privacy’ (Dlgs 196/2003). Lei potrà in ogni momento esercitare i suoi diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente a: LAV ONLUS, Viale Regina, 177 - 00198 Roma, tel. 064461325 fax 064461326 e-mail: info@lav.it .


I nostri amici più cari di Giacomo Bottinelli

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anno alle spalle storie di sofferenza. Ogni giorno ci prendiamo cura di questi nostri amici a quattro zampe, cercando di offrirgli un tetto sicuro, serenità e affetto. Con il tuo aiuto potremo fare ancora di

più: potremo trovargli una famiglia e dare vita ad un legame davvero speciale! Il giovane ed esuberante Tommy è una ventata di allegria. Yoghi, disabile eppure sempre vitale e sereno: una vera forza della natura! Mirtillo e Mario, docili e pacati per via dell’età che avanza. E poi il simpatico maiale Gru-

diamoci una zampa

Mario ha trovato casa Una gioia insperata, quando ormai sembrava quasi impossibile: il nostro Mario ha trovato casa! Dopo una vita di privazioni e catena in un canile lager (Verona), liberato dalla LAV nel 2011, finalmente per lui è arrivata una famiglia. Nella sua nuova “piccola reggia” in Toscana, ha a disposizione un giardino enorme e tanto amore. Un lieto fine realizzato grazie alla generosità della famiglia che accolto Mario e ai tanti amici che ci hanno sostenuto fino a questo magnifico momento. Buona vita, Mario!

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Impronte • giugno 2013

gno: socievole e anche lui in cerca di un alloggio sicuro. Puoi aiutarli aprendogli le porte del tuo cuore e della tua casa, oppure con un’adozione a distanza compilando il tagliando qui pubblicato. Per maggiori informazioni, puoi scriverci a adozioni@lav.it.

Tommy Appetito inesauribile e una gran voglia di correre sono le due caratteristiche di Tommy. I mesi di maggio e giugno poi sono ideali per trovare tracce da seguire e dobbiamo stare attenti a non lasciarlo andare, altrimenti il rischio è che si dilegui in un attimo alla ricerca dei mille animaletti che in primavera si muovono per le campagne. Tommy è un cane splendido e giovane in attesa di una casa. Vuoi contattarci?

Mirtillo

Yoghi

Il nostro Mirtillo, sempre dolcissimo con tutti, non è più in forma come una volta. Purtroppo un’ipertensione polmonare lo sta mettendo a dura prova e per questo lo teniamo sotto costante osservazione. La sua respirazione in certi momenti diventa difficoltosa e i nostri veterinari gli hanno prescritto particolari farmaci vasodilatatori per renderla migliore. L’avvicinarsi del caldo estivo ci preoccupa un po’, ma faremo tutto il possibile per alleviare eventuali difficoltà. Siamo tutti con te, Mirtillo!

Sempre più anziano, ma ancora vitale, Yoghi vive da nababbo in mezzo a uno staff che lo vizia e se ne prende amorevolmente cura. Negli ultimi tempi lo abbiamo sottoposto a qualche controllo veterinario in più in modo da tenere al massimo sotto controllo il suo stato di salute. Ogni stagione che passa per Yoghi spostarsi sul suo carrellino diventa un po’ più faticoso, ma adesso confidiamo nell’estate che allevia i suoi problemi articolari e gli permette di muoversi meglio, almeno nelle ore più fresche.


Ciao caro Sam

Con l’adozione a distanza aiuterai la LAV a prendersi cura degli animali, ma con l’adozione diretta farai molto di più: accoglierai uno di loro con te diventando il suo amico, per sempre Grugno Il maiale del sequestro di Venaria Reale è uno dei compagni di sventura salvati dalla LAV nel 2005 insieme alla mucca Nutella e al toro Jerry. Per lui cerchiamo un’adozione diretta, con l’impegno di trattarlo come uno di famiglia. Come tutti i maiali ama rotolarsi nel fango, ma anche passeggiare sull’erba fresca. Se hai uno spazio per lui, chiamaci!

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Sam ci ha lasciato. Un evento terribile e inatteso anche per noi. Dopo essere stato strappato ai suoi aguzzini dalla LAV di Verona ed essere stato trasferito nel nostro centro di fiducia dal 2010, Sam aveva seguito con successo un percorso di recupero comportamentale ed era finalmente pronto ad essere accolto in famiglia. Un’improvvisa polmonite ce lo ha tolto, nonostante il tempestivo ricovero in clinica e l’impegno incredibile dei veterinari che non si sono arresi fino alla fine. Siamo tutti sgomenti. Sam era un cane ancora giovane e finalmente aveva imparato a fidarsi degli umani. Eravamo tutti felici dei suoi progressi. Ma il destino ha voluto portarcelo via in pochi giorni. Siamo stati costretti a dire addio a uno dei nostri amici più cari, che ricorderemo sempre per quanti passi avanti aveva compiuto dal giorno in cui lo liberammo dalla sua gabbia al limite della morte per fame. Dolcissimo Sam, sappiamo di averti donato la gioia di quelle grandi corse sul prato nelle quali ti lanciavi, finalmente circondato da persone che ti amavano. Continueremo a combattere per i diritti di tutti gli animali anche per te. Lo faremo con l’aiuto degli amici a distanza che ti hanno sostenuto. Questo è un saluto anche da parte loro. Grazie di cuore!

Loro aspettano te, tu che aspetti? Aiutaci a prenderci cura di loro ogni giorno!

Nome…………………................... Cognome………........................................................

Con l’adozione a distanza riceverai il certificato di adozione,

Tel…………………………………… Email………………………………………………...............

con l’adozione annuale oltre al certificato di adozione riceverai

Data di nascita ...../...…./............ Luogo di nascita .............................................

Indirizzo………………………………………………………………………………………............ Città .................................................………………………… Cap …………………………...

aggiornamenti periodici. Modalità di versamento: Compila questo tagliando e invialo insieme alla copia del versamento

• Donazione regolare con il modulo che trovi all’interno della rivista

a: LAV – Viale Regina Margherita 177 – 00198 Roma

• Carta di credito (compila i campi sottostanti, oppure on line collegandoti a www.lav.it o chiama lo 06 4461325)

fax: 06 4461326 - info@lav.it Desidero contribuire al mantenimento di: ☐ Tommy

☐ Yoghi

☐ Mirtillo

☐ Grugno

con l’adozione a distanza: Formula annuale ☐ 200 euro oppure una tantum ☐ 50 euro

Tipo carta VISA ☐ CartaSì ☐ MasterCard ☐ Numero................................................................................. Scad .…....…/…....…… Cod. cv2 (ultimi tre numeri sul retro)............ Intestatario .................................... • Conto corrente postale della rivista (allegare al tagliando) • Assegno non trasferibile intestato alla LAV (allegare al tagliando) • Bonifico bancario (allegare copia al tagliando) su conto corrente LAV

oppure con una donazione liberale (barrare anche il nome dell’animale): ☐ 30 euro ☐ 50 euro ☐ 100 euro ☐ 150 euro ☐ altra cifra ....................

c/o Banca Popolare Etica IBAN: IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112 Firma……………………………………………………………………………………………………

La informiamo che il conferimento dei suoi dati è facoltativo e tuttavia, sottoscrivendo il presente tagliando, Lei autorizza al trattamento dei suoi dati identificativi la LAV ONLUS, che li utilizzerà esclusivamente per il perseguimento delle proprie finalità sociali. Ricordiamo che i dati saranno raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione della privacy’ (Dlgs 196/2003). Lei potrà in ogni momento esercitare i suoi diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente a: LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 Roma, tel. 064461325 fax 064461326 e-mail: info@lav.it


FOTO DREAMSTIME

Uccisero 9 cani, definitiva la condanna

dei veterinari Asl di L’Aquila

È

di Barbara Paladini

definitiva la sentenza di condanna dei due veterinari pubblici dell’Aquila, condannati in appello per l’uccisione di nove cuccioli di cane poiché il canile non avrebbe avuto posti disponibili. La Corte di Cassazione ha infatti respinto, giudicandolo inammissibile, il ricorso presentato da P.I., Direttore del Servizio Veterinario di Sanità Animale della ASL dell’Aquila, e M.P., veterinario del Servizio Veterinario di Sanità Animale della stessa ASL. In primo grado i due professionisti furono condannati a due mesi e dieci giorni di reclusione. La notizia, accolta con soddisfazione dalla LAV costituitasi parte civile nella vicenda giudiziaria, mette finalmente la parola fine a una storia incredibile per quanto assurda, i cui negativi protagonisti sono coloro i quali avrebbero invece dovuto assicurare la tutela e il benessere degli animali. I fatti risalgono ad ottobre del

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2004, quando il Dirigente veterinario aveva ordinato la soppressione di nove cagnolini, trovati nel giardino di un uomo che aveva chiesto l’intervento della Asl per portarli in canile. L’iniezione di Tanax che ha messo fine alla vita dei piccoli fu materialmente ese-

L’epilogo, ancora da scrivere, non può che essere la radiazione dall’Albo dei Medici Veterinari, per la chiara violazione del Codice Deontologico

guita da M.P. Ingiustificabili, secondo la Suprema Corte, i presunti motivi di ordine pubblico, a causa dell’impossibilità di trovar loro posto in canile, avanzati dalla difesa dei veterinari. La sentenza ribadisce, ancora una volta dopo il pronunciamento in Appello del 2011, che il rapporto fra cane e “proprietario” giuridico non può essere ridotto ad una banale disponibilità dell’uo-

mo sull’animale, ma deve tener conto della capacità di soffrire di quest’ultimo. La sentenza, inoltre, chiarisce che gli unici casi in cui è ammissibile la soppressione mediante eutanasia di cani o gatti sono la certificata incurabilità o la comprovata pericolosità, come disposto dalla legge nazionale 281 sul randagismo del 1991. L’epilogo, ancora da scrivere, non può che essere la radiazione dall’Albo dei Medici Veterinari, per la chiara violazione del Codice Deontologico della professione secondo il quale l’iscritto deve operare “alla promozione del rispetto degli animali ed al loro benessere in quanto esseri senzienti”. Ed è questa la richiesta che la LAV ha rivolto alla professione veterinaria, all’Ordine provinciale dell’Aquila e alla Federazione nazionale degli Ordini: fare a propria tutela ciò che hanno sempre rinviato fino a oggi, non emettendo nemmeno le prime due sanzioni d’avvertimento e censura, doverose già con le sentenze di primo e secondo grado.


Ippopotamo sulla neve:

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circo condannato per maltrattamenti

di Barbara Paladini

U

Il Circo Miranda Orfei fu denunciato da noi in seguito alla segnalazione di alcuni volontari 727 del Codice penale, in relazione alle condizioni di detenzione degli animali, giudicate incompatibili con la loro natura. Una condanna importantissima che conferma come il reato di detenzione incompatibile degli animali possa applicarsi anche alle attività, come quella circense, che utilizzano gli animali per fini commerciali, che non sono quindi esentati dal rispetto delle caratteristiche etologiche degli animali che detengono. Il Circo Miranda Orfei fu denunciato da noi in seguito alla segnalazione di alcuni volontari della sede locale che nell’inverno 2008/09 documentarono le drammatiche condizioni degli animali, al freddo nonostante le rigide temperature prossime allo zero, del circo attendato a Como. Oltre all’ippopotamo, all’elefantessa e al dromedario, i volontari LAV fotografarono anche le condizioni degli altri animali: uno scimpanzé era rinchiuso in una gabbia angusta e al buio e alcuni struzzi,

FOTO LAV

n ippopotamo in mezzo alla neve, un’elefantessa e un dromedario rinchiusi nei rimorchi degli autocarri, al freddo e senza possibilità di compiere alcun movimento: lo scorso 10 aprile, il Tribunale di Como ha condannato G.P., titolare del Circo Miranda Orfei, a 7 mesi di arresto - con concessione della sospensione condizionale della pena - per la violazione dell’articolo

utilizzati come cavalcature negli spettacoli, presentavano lesioni cutanee sul dorso, erano legati all’aperto e costretti a mangiare infilando la testa tra le transenne che delimitavano il recinto, perché il secchio con il mangime era posto all’esterno. Nella struttura erano presenti anche sei cani boxer, usati nella triste parodia di una partita di calcio, tenuti legati al freddo, nell’impossibilità di muoversi adeguatamente e addirittura con il rischio

di rimanere strangolati dalle corde. Due di loro, costretti a “interpretare” il ruolo dei portieri, erano legati alle estremità opposte del recinto. Tale “schema” era mantenuto anche al momento del pasto, quando gli altri cani erano “liberi” nel recinto, probabilmente per riprodurre lo stato di antagonismo, competitività, esaltazione dell’aggressività e non condivisione di branco con gli altri cani. Mezzi inadatti a garantire un adeguato riparo, gabbie troppo piccole, assenza di arricchimenti ambientali nei recinti, hanno causato una diffusa condizione di sofferenza psico-fisica, confermata anche dai comportamenti compulsivi, stereotipati e ripetuti riscontrati negli animali. Se si considerano, inoltre, le caratteristiche degli habitat di provenienza degli animali, appare evidente come l’essere detenuti all’aperto, con una temperatura di zero gradi, possa causare una sofferenza non trascurabile. Impronte • giugno 2013

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Animali ancora considerati

“oggetti” a livello giuridico?

di Maurizio Santoloci (Dir. Ufficio Legale LAV ) e Carla Campanaro (Resp. Ufficio Legale LAV )

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a questione della natura giuridica degli animali è stata da sempre - nel nostro Paese uno dei principali problemi (ed ostacoli) sulla strada della evoluzione delle norme di tutela al passo con i tempi. Fino a qualche lustro fa (non tanti…) il codice penale di fatto non prendeva affatto in considerazione l’animale come essere vivente ma puniva i maltrattamenti e le uccisioni gratuite solo in quanto offendevano non l’animale (non riconosciuto come essere senziente e capace di soffrire) ma… il comune sentimento di pietà degli essere umani, che poteva essere offeso nel vedere un animale straziato. Sembra preistoria sociale e giuridica ma è roba di alcuni anni fa. Oggi le nuove norme vigenti, in particolare nel Codice penale, hanno fatto un passo avanti gigantesco in senso diverso, anche soprattutto grazie ad una intensa produzione

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Impronte • giugno 2013

giurisprudenziale che nel frattempo aveva creato una evoluzione del pensiero giuridico (e sociale) sulla interpretazione delle vetuste norme in vista delle più moderne concezioni sociali. E dunque già la giurisprudenza, pur in vigenza delle pregresse norme citate, aveva già stabilito (anticipando la successiva ed attualmente vigente evoluzione legislativa) che

Il Pensiero giuridico e sociale riconosce gli animali esseri senzienti, capaci di provare dolore: la normativa del settore deve ispirarsi a tale principio gli animali sono essere viventi e senzienti, capaci di provare dolore e che dunque una normativa nel settore doveva essere letta ed applicata a loro tutela su tali presupposti. Dunque, almeno in questo contesto il problema ha visto una radicale e profonda evoluzione di pensiero giuridico, anche se ancora restano alcune “sacche” di resistenza culturali. Ad esempio, nel Codice penale ancora esiste il reato di “danneggiamento di animali altrui” (art. 638); il che fa riemergere il concetto preisto-

rico dell’animale uguale di fatto ad una lavatrice nel contesto di certe arcaiche concezioni di principio normativo. Ma poi nella realtà delle cose concrete quotidiane il problema ogni tanto riemerge e si presenta di nuovo sotto nuove (e vecchie) forme. E’ infatti recente la notizia che una Procura della Repubblica ha indetto un’asta giudiziaria che riguarda alcuni cuccioli sequestrati ai trafficanti. Animali, anzi cuccioli intesi quali ‘res’ (ndr: “cose”, “oggetti”) che andranno quindi


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‘al miglior offerente’ per permettere di arginare i costi di una prevedibile onerosa custodia giudiziaria nelle more del procedimento e al tempo stesso ‘non deprezzare’ il ‘bene’ oggetto di sequestro. La notizia, come è ovvio, ha suscitato forte scalpore e proteste e forti sono le mobilitazioni in tutta Italia per impedirla, e ancora una volta rimanda all’equazione animale/res che l’opinione pubblica, al di là delle leggi vigenti, oggi non vuole più accettare. Ed è solo un caso di una lunga serie, basti pensare, solo a titolo di esempio, alla triste vicenda della cerbiatta Belinda, adottata dalla co-

Vecchie concezioni continuano a considerare gli animali “res” (cosa) mandandoli all’asta o decidendo di abbatterli munità locale dove viveva ma freddata da un solerte cacciatore in virtù dell’applicazione di un piano di abbattimento ungulati della Provincia che prevedeva l’abbattimento degli animali ‘in esubero’ nella loro qualità di ‘patrimonio indisponibile dello Stato’, ai sensi della legge 157 del 1992 art 1. Oppure pensiamo al caso delle volpi di Siena, la cui Provincia aveva emanato un piano, sempre in ossequio alla cd ‘reificazione’ degli animali ed in base alle attuali normative vigenti sulla fauna selvatica, per

cui mamme e cuccioli di volpe sarebbero state oggetto di abbattimento mediante pratiche crudeli quanto illegittime quali la ‘caccia alla tana’. In quest’ultimo caso a seguito di proteste da tutta Italia e ad una denuncia, la Provincia nonostante avesse il Tar dalla sua parte, ha deciso di revocare il piano. Ma la problematica resta, e si manifesta e si manifesterà sempre più spesso grazie ad una sempre più attenta opinione pubblica e alle pressione dei gruppi, movimenti ed associazioni animaliste sempre più forti sul territorio. Nel caso dei cuccioli messi all’asta, emerge in tutte le sue contraddizioni la questione davvero annosa della custodia giudiziaria di animali sotto sequestro vittime di maltrattamento, ed i relativi problemi che ne derivano, anche rispetto a lacune normative e mancanza di risorse economiche delle Procure costrette a fare inchieste con mezzi economici alquanto limitati, ma che potrebbe comunque essere risolto ‘cum granum salis’ dalle Istituzioni coinvolte nel rispetto dell’etologia degli animali coinvolti e della loro qualifica di esseri senzienti, con un’attenta lettura della norma speciale a tutela degli animali. All’animale vittima di reato nel silenzio del Codice si attaglia la natura di ‘cosa’ deperibile di cui all’art. 260 c.p.p., vista la sua morfologia, o meglio come costantemente ricordato anche dalla Corte di Cassazione la Impronte • giugno 2013

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FOTO DREAMSTIME

sua natura di essere vivente in grado di percepire dolore e sofferenza sia fisica che psicofisica. Ebbene, effettivamente l’art. 260 c.p.p. al terzo comma prevede espressamente che per i beni deperibili ‘l’autorità giudiziaria ne ordina, secondo i casi, l’alienazione o la distruzione’. Paradossalmente l’Autorità giudiziaria potrebbe quindi disporne, non solo l’alienazione, in genere appunto mediante asta giudiziaria, ma addirittura la ‘distruzione’ (!!) che però andrebbe a cozzare con la previsione dell’art. 544 bis c.p. che vieta l’uccisione di animali. In ossequio a tale articolo ecco così motivata l’asta giudiziaria della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, che sulla carta o meglio sul codice trova la sua spiegazione. Ma questa non è l’unica strada percorribile, e soprattutto non è una strada che garantisce il rispetto e la tutela degli animali non più quali ‘res’ ma quali vittime di reato che non possono quindi essere consegnati al ‘miglior offerente’. Infatti il legislatore del 2004 essendo ben conscio di tali esigenze, ha stabilito, nella legge 189 del 2004

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Impronte • giugno 2013

all’articolo 3, l’inserimento dell’art. 19 quater disp coord trans c.p. (affidamento animali sequestrati) secondo cui ‘gli animali oggetto di provvedimenti di sequestro o confisca per reati contro gli animali sono affidati ad associazioni o Enti che ne facciano richiesta individuati con decreto del Ministero della Salute, adottato di concerto con il Ministero dell’Interno’. Tale articolo

Gli animali maltrattati devono essere sequestrati e affidati ad enti e associazioni specificamente riconosciute

mira proprio a garantire la tutela sostanziale degli interessi penalmente rilevanti protetti dalla legge 189 del 2004, ovvero la protezione degli animali ed il sentimento di pietà nei loro confronti, come ribadito dalla circolare del Ministero della Salute n. 559 del 28 gennaio 2008 per cui ‘Gli animali maltrattati devono essere sequestrati ed affidati ad enti ed associazioni specificamente riconosciute. Non possono quindi essere consegnati a soggetti non idonei

anche se disponibili’. E’ purtroppo un articolo di difficile applicazione in assenza di strutture deputate all’accoglimento degli animali vittime di questi reati, perché richiede un esborso economico enorme alle Associazioni animaliste che dovrebbero occuparsi della cura degli animali nelle more del procedimento penale, e che potrebbe quindi essere ovviato dall’affido definitivo previo deposito cauzionale alle famiglie ritenute idonee per la cura degli sfortunati animali da parte delle Associazioni stesse. Il tutto, ancora una volta in attesa che il Legislatore ascolti e dirima con decisione le contraddizioni ormai permanenti tra la incontestabile natura di vivente e senziente dell’animale (e le relative norme di protezione), e la sua ‘reificazione’ nei codici e nelle normative di settore, che ne mettono a continuo repentaglio la sua reale tutela, iniziando ad esempio dalla proposta di legge della LAV per la riforma del Codice civile. Ma davvero nel nostro ordinamento giuridico ancora in alcuni ambiti un animale può essere considerato una “cosa” alla stregua di un divano o di un aspirapolvere?


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Tutela giuridica

degli animali

Disponibile l’edizione 2013 del manuale contro gli illeciti a danno di animali di Maurizio Santoloci e Carla Campanaro

S

toricamente la disciplina giuridica della tutela giuridica degli animali presenta aspetti in continua evoluzione, con leggi e giurisprudenza che si intrecciano reciprocamente in una flessibilità entro la quale coniugare insieme le previsioni delle norme sostanziali e delle regole procedurali - per attivare efficaci azioni in questo settore - è spesso difficile per i “non addetti ai lavori”. Ma anche per le forze di polizia, gli avvocati e i magistrati a volte si presentano dubbi interpretativi e applicativi. Questo libro, giunto alla quarta edizione (anno 2013) rinnovata ed ampliata, dopo il grande successo delle prime edizioni, conserva intatta la finalità di tradurre in termini chiari ed accessibili a tutti il complesso quadro delle discipline giuridiche vigenti oggi a difesa degli animali, fornendo nel contempo tuttavia anche approfondimenti tecnici e scientifici di elevato livello. L’impianto del volume, oggi ampliato con nuovi temi e ulteriori contributi esterni, nasce dal lavoro congiunto svolto in diversi anni dai due autori, Maurizio Santoloci e Carla Campanaro, presso l’Ufficio legale della LAV per la tutela giuridica degli animali sotto ogni suo aspetto, ed ha la finalità di diffondere la giurisprudenza raccolta in anni ed anni di denunce, monitoraggi e investigazioni difensive che hanno portato a significative

condanne per maltrattamento e atti di crudeltà nei confronti degli animali. La nuova edizione del manuale “Tutela giuridica degli animali” propone la normativa a difesa degli animali decodificata in termini pratici, anche in relazione alle connesse procedure penali, amministrative e civili, con il contributo di tanti esperti del settore che tutti i giorni si cimentano con le problematiche inerenti la tutela degli animali. La LAV è da sempre impegnata a favorire il riconoscimento dei loro diritti in campo legislativo prima e giurisprudenziale poi, consapevole che un’azione efficace per la loro tutela non può prescindere da un completo ed innovativo approccio legislativo. La legge 189 del 2004 nasce da un impegno costante dell’associazione in tal senso, e ad oggi, a quasi dieci anni dalla sua emanazione, la LAV è costantemente impegnata su molteplici fronti per garantirne la corretta e continua applicazione, attraverso un’opera di strenuo monitoraggio, denuncia e di collaborazione con le istituzioni,

Tutela Giuridica degli Animali – Edizione 2013 – di Maurizio Santoloci e Carla Campanaro, Diritto all’ambiente – edizioni in collaborazione con LAV – www. dirittoambientedizioni.net

talvolta anche di denuncia delle stesse allorquando si verificano gravi omissioni inerenti la tutela degli animali. Questo manuale nasce da un’esigenza precisa di diffondere il più possibile il prezioso contenuto di una normativa che introduce ben quattro nuove ipotesi delittuose a danno di animali, reprime con forza i maltrattamenti e sanziona finalmente in se l’uccisione di animale (sulla falsariga del delitto di omicidio, è oggi perseguibile penalmente chiunque cagiona la morte di un animale), affinché la sua portata applicativa non resti lettera morta nel codice penale, ma prenda vita e si innesti in particolare in tutte quelle situazioni di fatto, le cosiddette prassi generalizzate, rendendole finalmente illegali, alla luce appunto della corretta interpretazione della nuova normativa. Ci riferiamo ad esempio all’uso dei collari elettrici, sempre più condannato dalla giurisprudenza penale seppur in assenza di espliciti divieti di utilizzo in tal senso, all’utilizzo dei richiami vivi come barbara pratica venatoria, ai crostacei lasciati vivi sul ghiaccio: tutte pratiche generalmente ammesse per uso o prassi, ma che attualmente sono messe in discussione dalla giurisprudenza perché contrastanti con l’applicazione della nuova normativa e la considerazione acquisita dell’animale quale essere senziente in grado di percepire dolore e sofferenza. E’ dunque un lavoro rivolto a tutti gli operatori di settore, dalle forze di polizia giudiziaria agli avvocati, a tutti gli attivisti di enti animalisti che con il loro prezioso lavoro, grazie anche ad un’adeguata ed imprescindibile formazione sulla tutela giuridica dei diritti degli animali, contribuiscono giorno dopo giorno al riconoscimento dei loro diritti. Impronte • giugno 2013

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Latte e uova:

come sostituirli?

I segreti dello Chef Simone Salvini

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ostituire latte e uova in cucina vi sembra una missione impossibile? Abbiamo posto la domanda allo Chef Simone Salvini, espertissimo e celebre creatore di fantastici piatti vegan. Sembra che non si possibile sostituire certi ingredienti di origine animale. Alcune tradizioni culinarie, e soprattutto certe abitudini consolidate, ci tramandano ricette di piatti salati e dolci con ingredienti di origine animale. La besciamella per la lasagna, la crema al caramello e i pan di spagna morbidi hanno in comune la massiccia presenza di uova, latte e panna. Da tempo i medici, quelli veri e sinceramente ispirati, ci avvertono che mangiare cibi troppo energizzanti come le uova, la panna e i derivati del latte vaccino non fa bene alla nostra salute. E quindi la scelta vegana oltre a essere leggera e al passo con i tempi è anche salutare. Come realizzare ricette golose senza uova e altri derivati animali? Si possono usare prodotti della

terra quali la frutta secca, la frutta essiccata, il tofu, al fine di ottenere del latte vegetale e delle consistenze morbide (es. il Pan di Spagna ). Amo adoperare il latte alle nocciole per ottenere delle besciamelle dal sapore piacevolmente delicato, oppure quello di mandorle per realizzare dei budini salati o dolci delicatamente profumati. Il latte di cocco lo uso soprattutto per fare delle creme dolci da bere; in questo caso lo aromatizzo con ingredienti che provengono all’incirca dalle stesse aree in cui cresce la pianta di cocco, come la vaniglia e le scorze di lime. La cucina è anche gioco; a questo riguardo non di rado creo ricette che richiamano in modo esplicito piatti della tradizione.

E le uova? Sono la base di moltissime ricette di dolci tradizionali. Ma è possibile fare una frittata

FOTO EMANUELE DE MARCO

di Paola Segurini

Pan di Spagna alle mandorle Ingredienti: 280 g 20 g 180 g 270 g 140 g 1

farina tipo 2 (semintegrale) mandorle pelate zucchero di canna integrale chiaro latte di mandorle al naturale olio di mais bustina di cremortartaro

Un pizzico di bicarbonato scorza di limone tritata finemente

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Impronte • giugno 2013

In un contenitore capiente mettere la farina assieme al cremortartaro, il bicarbonato setacciati, lo zucchero, la scorza di limone e le mandorle tritate molto finemente. Versare in una brocca l’olio e il latte vegetale; emulsionare con un minipimer in modo da miscelare bene, tra loro, i liquidi. Versare la parte liquida sugli ingredienti secchi e amalgamare per alcuni min. con una spatola da pasticceria. Distribuire uniformemente il composto su una placca da forno (28x22 cm) precedentemente oliata e infarinata. Cuocere in forno a 175° per 22 min. ca. Lasciar raffreddare completamente prima di togliere il Pan di Spagna dal suo stampo.


www.lav.it esclusivamente con farina di ceci e spezie coloranti, come la curcuma. Il suo colore è molto simile alla versione con le uova, ma il suo sapore è decisamente diverso e ricco di piacevoli sorprese. Le creme dolci o salate di solito le creo grazie all’uso di amidi come la maizena o la farina di riso. Preferisco utilizzare ingredienti naturalmente privi di glutine in modo da

poter offrire le preparazioni realizzate anche alle persone che soffrono di allergie al glutine. I pan di Spagna possono essere preparati con l’olio di mais o altri oli vegetali (delicati); diventano così, se sono fatti bene, morbidi come quelli realizzati con le uova. Le frolle, al posto del burro, possono contenere grassi derivati dalla frutta secca o oli delicatamente profumati come quello di mais o di vinaccioli.

Simone Salvini ha appena pubblicato un nuovo libro, uno scrigno pieno di tesori golosi e sani, presentati con la consueta grazia soffusa dai suoi principi etici, che sono anche i nostri. Chi si trovasse a Roma, e volesse I dolci della salute (Ed. Mondadori 2013) autografato dall’autore, può trovarlo da OPS! (via Bergamo 56, http://opsveg. com/ristorante).

Ma chi ha detto che per fare un buon tiramisù occorrono uova e mascarpone? La nostra ricetta è delicatamente golosa. Il caffè d’orzo conferisce un sentore amaro all’intera preparazione. Il nostro Tiramisù diventa un Tiramigiù (il colesterolo)

Tiramisù al latte di cocco e vaniglia con il caffé d’orzo e polvere di carruba Ingredienti: 400 g latte di cocco al naturale 100 g latte di mandorle al naturale 60 g zucchero di canna chiaro 35 g maizena 1 baccello di vaniglia aperto 1 scorza di limone 200 g caffè d’orzo (non zuccherato ) fette di Pan di Spagna alle mandorle farina di carruba per spolverare

Disciogliere in un recipiente la maizena con il latte di mandorle. Mettere sul fuoco il latte di cocco assieme allo zucchero, la vaniglia aperta e la scorza di limone. Quando bolle versarvi la maizena e girare con una frusta per 1 min. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare completamente. Eliminare la vaniglia e la scorza; passare per 2 volte la crema rappresa al setaccio di metallo. In questo modo diventerà spumosa e leggera. Tagliare a fette sottili il Pan di Spagna; disporre delle fette sul fondo dello stampo e bagnarle con delle gocce di caffè d’orzo. Continuare con uno strato di crema al cocco e ripetere l’operazione un’altra volta. Far riposare in frigo per alcune ore. Servire il tiramisù a temperatura ambiente dopo averlo spolverato con la farina di carruba. Disporre accanto al dolce un bicchierino con il caffè rimasto e la crema al cocco montata.

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Glisentono, animali pensano, vivono Concorso fotografico

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nche quest’anno, il VEGfest ospiterà la premiazione del Concorso Fotografico “Gli animali sentono, pensano, vivono: esprimere, attraverso l’arte della fotografia, l’individualità degli animali”, giunto alla sua terza edizione. Obiettivo del concorso è quello di comunicare la capacità degli animali non umani di provare sensazioni ed emozioni, nonché di far emergere la loro individualità che li identifichi come individui portatori di diritti. Il concorso è aperto a tutti e la partecipazione è gratuita. Tre saranno le categorie: “Legàmi”, “Tristezza”, “Gioia”. Sono previsti premi per le tre foto vincitrici, una per ogni categoria. In più, la giuria assegnerà un premio speciale, nominato “cambiamenu”, alla foto che meglio rappresenta uno dei tanti animali che in Italia possono essere destinati alla macellazione. I premi saranno consegnati nel corso del VEGfest, il 1 settembre

2013. Il materiale dovrà pervenire entro il 5 agosto 2013 alla Segreteria del Concorso tramite posta elettronica: concorso_vegfest@ yahoo.it “La passata edizione è stata un successo. Gli scatti che hanno partecipato erano davvero significativi e di alta qualità, hanno rappresentato uno spaccato carico di emozione della vita animale attorno a noi” - ci dice la responsabile della sede territoriale Lav Forlì-Cesena Sara Lucchi - Abbiamo quindi pensato di riproporre anche quest’anno il nostro concorso fotografico, che si propone di incoraggiare le persone a guardare con occhi nuovi gli animali non umani. Basta poco, infatti, per capire come non solo un cane, ma anche un cavallo o un maiale provino sensazioni ed emozioni del tutto simili alle nostre. L’arte della fotografia può immortalare in uno

Assemblea Soci LAV Milano

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ercoledì 17 luglio 2013 a Milano, presso la sede LAV in via Bezzecca 3, è convocata - in prima convocazione alle ore 20.30, seconda convocazione ore 21 - l’assemblea dei soci della Sede territoriale di LAV Milano, a norma del regolamento sedi locali, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: elezioni del Consiglio direttivo della sede territoriale. Si ricorda che il diritto di voto spetta ai soci iscritti da almeno 10 mesi. Nel corso della serata, saranno previste degustazioni vegan. Per informazioni: cell.327.6333693, lav.milano@lav.it

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Impronte • giugno 2013

scatto questa realtà innegabile”. Questa iniziativa si avvale del settore Vegetarismo della LAV nazionale e della sponsorizzazione della campagna “Cambiamenu”. Per info e r e golamento: http://www. lav.it/sedi/forli_cesena/concorso_fotografico


Gesti che lasciano il segno I

di Ilaria Tordone

n questo numero, vogliamo condividere con voi la storia di una persona straordinaria, che ha dedicato la sua vita agli animali. E che ha scelto di continuare a farlo anche da lontano.. Vogliamo parlarvi della signora Maurizia (nella foto), scomparsa qualche mese fa, che ha scelto di nominare la LAV erede dei suoi beni attraverso il suo testamento. La sua generosità per chi troppo spesso è considerato una cosa, è sfruttato e poco considerato, diventa un’eredità che noi raccogliamo, custodiamo e trasformiamo in rinnovato impegno per i diritti degli animali. Maurizia ha lasciato un’impronta indelebile sul nostro cammino per i diritti degli animali. La sua preziosa scelta ci permetterà di fare grandi cose: salvare migliaia di animali, difenderli in Tribunale, chiedere nuove e più giuste leggi che rispettino la loro vita e la loro dignità. Il nostro obiettivo è quello di costruire qualcosa di grande e concreto che porti il suo nome e testimoni il suo amore per

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www.lav.it

gli animali. Maurizia era senza dubbio una persona fuori dal comune, come ci hanno confermato le persone a lei più vicine. E ce lo testimonia anche quello che abbiamo potuto vedere con i nostri occhi: le foto del nostro Yoghi, affisse in cucina, il certificato di Oliver, che ci ha lasciato qualche hanno fa, ci hanno davvero commosso. Come il plico ordinato delle ricevute delle sue donazioni, davvero tante!

La miniguida “Senza fine” contiene utili informazioni su come e perché fare testamento

Il suo sguardo è stato sempre rivolto agli ultimi, ai più deboli. Dai bambini agli animali, passando per l’ambiente. E agli animali ha dedicato le certezze materiali che hanno accompagnato la sua vita terrena, attraverso le sue ultime volontà. Così, questi atti di generosità costanti, potremmo dire quotidiani, che hanno caratterizzato la sua esistenza assumono una dimensione eterna. La ringrazieremo per sempre e giorno dopo giorno, portando avanti le nostre battaglie in suo nome. Ricambieremo la sua fiducia salvando vite e garantendo protezione a tutti quegli animali che attendono il nostro aiuto. La certezza di avere avuto e di avere con noi persone come Maurizia riesce a dare straordinaria energia al nostro lavoro. Come Maurizia, altre persone hanno dedicato un lascito alla LAV. Un gesto che guarda al futuro. Che parla di vita, non di morte. E questa è l’occasione per ringraziarle tutte. Grazie di cuore a chi ha già fatto questa scelta e a quanti la faranno!

Vuoi avere maggiori informazioni sulla scelta di fare testamento?

☐ Vorrei ricevere la miniguida “Senza fine” all’indirizzo indicato

Compila questo tagliando e invialo via posta o via fax: LAV –

............................................................................................................................................

Viale Regina Margherita, 177 – 00198 Roma, fax: 06 4461326.

Vorrei essere contattato al telefono a questo numero:

☐ Vorrei riceverla via e-mail a questo indirizzo:

............................................................................................................................................ Vorrei ricevere maggiori informazioni su come ricordare la LAV nel mio testamento.

Se hai già fatto testamento a favore della LAV e degli animali, ti

Nome……………………………………………Cognome……………………………………..

saremmo grati se volessi comunicarcelo. Sarebbe una certezza davvero

Indirizzo…………………………………………………………………………….....................

preziosa per noi e per il nostro lavoro.

CAP………….Città………………………………….. Prov……………………………...........

☐ Ho già ricordato la LAV nel mio testamento

La LAV tutela i tuoi dati (Ai sensi del D. Lgs. 196/2003 sul trattamento dei dati) Con la compilazione del presente coupon, autorizzi la LAV al trattamento dei tuoi dati personali. I dati sono raccolti e trattati esclusivamente per le attività e finalità associative. Il trattamento avviene nel rispetto delle procedure di sicurezza ed è gestito sia manualmente che elettronicamente da soggetti interni e esterni incaricati per tale funzione. La LAV si riserva la facoltà di utilizzare i tuoi dati per l’elaborazione di indagini statistiche, che in nessun caso saranno comunicate o cedute ad altri soggetti. Ai sensi degli art. 7, 8 e 9 del suddetto Decreto, potrai richiederne la consultazione, modifica e cancellazione contattando la LAV – Viale Regina Margherita n. 177 – Roma. Tel: 06 4461325



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