IMPRONTE LUGLIO 2020

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Consiglio Direttivo Carmen Caballero, Gianluca Felicetti (presidente), Sara Leone, Simone Pavesi, Simone Stefani Direttore Generale Roberto Bennati Collegio di Garanzia Roberto Callegaro, Annalisa Lancellotti (presidente), Emma Piga

Organo di Controllo Susanna Russo (presidente); Alessio Rastelli, Mauro Vantaggio (sindaci) Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione sulla privacy’ (Dlgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 ROMA - tel. 064461325, fax 064461326, email: info@lav.it

La LAV in Italia la nostra ricchezza PIEMONTE

CREMONA: (PDR) tel. 338/7841668

lav.reggioemilia@lav.it

PUGLIA

TORINO: (STIC) 388/8082707

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BARI: (STP) tel. 348/0618270 fax 080/5583828

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TRENTINO ALTO ADIGE

CORREGGIO (RE): (STIC) tel. 331/1284428

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TRENTINO: (STP) tel. 331/1507169

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LECCE: (PDR) tel. 328/4713416

CARMAGNOLA (TO): (STIC) tel. 340/0062741

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MODENA: (STP) tel. 320/4795021

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FRIULI - VENEZIA GIULIA

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TARANTO: (PDR) tel. 320/8763198

ARONA (NO): (PDR) tel. 335/6471031

TRIESTE: (STP) tel. 320/6378852

Ferrara: (PDR) tel 347/4246427

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CALABRIA

CUNEO E VALLATE: (PDR)

PORDENONE: (PdR) tel. 320/4795023

TOSCANA

VIBO VALENTIA: (PDR) tel. 333/4544326

333/8347714 lav.cuneo-vallate@lav.it

lav.pordenone@lav.it

FIRENZE: (STP) tel. 327/1273417

lav.vibovalentia@lav.it

VERBANO-CUSIO-OSSOLA: (PdR)

VENETO

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tel. 379/1602611

VENEZIA: (STP): tel. 348/0407952

PONTEDERA: (PI): (PDR) tel. 328/1470263

SICILIA

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CATANIA: (PDR) tel. 349/6184467

LIGURIA

PADOVA: (STP) tel. 320/7598238

MASSA: (PDR) tel. 347/9015015

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GENOVA: (STP) tel. 347/2330272

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RAGUSA: (PDR) tel. 340/0031368

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VERONA: (STP): tel. 379/1954111

LUCCA: (PDR): tel. 379/1783053

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LOMBARDIA

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MESSINA: (PDR) tel. 328/9546860

MILANO: (PdR) tel. 379/1574806

VICENZA: (STIC) tel. 348/0408396

UMBRIA

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PERUGIA: (PDR)

SIRACUSA: (PDR) tel. 320/1784316

MANTOVA: (STP) tel. 320/4795557 (ore 18-23)

BASSANO DEL GRAPPA (VI): (STIC)

tel/fax 075/690225 - 338/2256714

lav.siracusa@lav.it

lav.mantova@lav.it www.lav.it/sedi/mantova

tel. 348/0407684

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SARDEGNA

OLTREPÒ PAVESE: (PDR)

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MARCHE

CAGLIARI: (PDR) tel. 338/3924715

tel. 342/3532690

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MACERATA: (PDR) tel. 339/4734051 -

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ROVIGO: (PDR) tel. 329/7934814

347/0518265 lav.macerata@lav.it

Sassari: (PdR) tel. 379/1574857

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LAZIO

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VARESE-BUSTO ARSIZIO: (STIC)

BELLUNO: (STP) tel 329/0439861

ROMA: (STP) tel. 320/4795553

tel. 328/6456255

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(ore 9.30-13.30) lav.roma@lav.it

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TREVISO: (PDR) tel. 346/7465558 (ore serali)

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BERGAMO: (STP) tel. 388/4618300

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VITERBO: (PDR) tel. 379/1065752

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EMILIA ROMAGNA

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MONZA E BRIANZA: (STP) tel. 329/4234827

BOLOGNA: (STP) tel. 333/8175258 - 320/4788779

CAMPANIA

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NAPOLI: (STP) tel. 328/2313365

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REGGIO EMILIA: (STIC) tel. 333/7749145

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Impronte luglio 2020

Legenda STP: Sede Territoriale Provinciale STIC: Sede Territoriale Intercomunale STC: Sede Territoriale Comunale PDR: Punto di Riferimento


www.lav.it

Avremo imparato qualcosa?

N

oi, gli altri, i politici. Avremo imparato effettivamente qualcosa dall’emergenza coronavirus? Non è che tutto sarà come prima e le mascherine che dobbiamo ancora portare con noi, chiudono anche gli occhi e legano le mani per prendere decisioni che eviterebbero il ripetersi di una pandemia? Il cambiamento, quello per il quale lottiamo ogni giorno, è ancora di più urgente e necessario – agli occhi di tutti – dopo le sofferenze e le morti di milioni di persone: perché se non ci fosse stata la cattura e l’uccisione di quel pipistrello in Cina, se non ci fossero stati gli allevamenti e il commercio di animali, insomma se si fosse dato retta agli animalisti, non ci sarebbe stato Covid 19. E lo dicono le fonti scientifiche internazionali, non ci sarebbero state Sars, Mers, influenza aviaria e tre quarti delle epidemie e di “zone rosse”, dell’ultimo secolo. Quindi essere a favore della discriminazione fondata sull’appartenenza a una specie, la nostra, non è utile nemmeno

economica e sociale e, ognuno per le proprie responsabilità, si impegni a fare scelte concrete e diverse, rispetto a quanto fatto fino a ieri. La LAV non ha mai chiuso per il lockdown. Anzi. Siamo stati in prima fila nell’assistenza agli animali in strada, nelle colonie feline, nei rifugi. E nell’aiutare oltre 15mila persone che si sono rivolte al nostro front desk nazionale, che ha operato 7 giorni su 7 per quasi quattro mesi, per i continui aggiornamenti sui famosi DPCM, Ordinanze regionali e caos interpretativi, e agli oltre 200 volontari delle sedi locali LAV che con guanti e mascherina, tutti assicurati grazie alla nostra organizzazione, hanno triplicato i loro sforzi nelle città silenziose e nelle campagne più lontane. Di questo ne siamo orgogliosi. Ho letto in una delle migliaia di comuni-

Se non ci fosse stata la cattura e l’uccisione di quel pipistrello in Cina, se non ci fossero stati gli allevamenti e il commercio di animali, insomma se si fosse dato retta agli animalisti, non ci sarebbe stato Covid 19 a chi la professa e la pratica ogni giorno. Quindi la prevenzione, che costa poco o nulla, continua a essere la migliore cura per noi, per gli altri, per il Pianeta! Ci siamo illusi di poter essere sani in un mondo malato, ha detto papa Francesco. Ed è solo con la giustizia, anche quella sociale, che ci potremo salvare tutti. O cambieranno le nostre scelte, quelle dei nostri familiari, delle nostre amiche, quelle dei Governi e della produzione, o avremo altri nuovi coronavirus. Il vero, duraturo, vaccino, lo stiamo chiedendo con le iniziative nate già a maggio scorso con il nostro Manifesto “Non torniamo come prima” che potrete leggere nelle pagine seguenti. Affinchè non si dimentichino le cause di questa crisi sanitaria,

cazioni che abbiamo gestito nelle scorse settimane che “la nostra presenza è stata di grande sostegno morale, oltre che materiale, in un momento in cui coloro che accudivano animali si percepivano come invisibili, con le loro necessità e i loro piccoli-grandi drammi. Dopo hanno raccontato di essersi sentiti ascoltati, non lasciati soli, e questo fa onore a tutta la squadra, doppiamente vincente: sul piano dell’efficienza e su quello dell’umanità!”. Noi ripartiamo, avendo intanto, imparato, nuovamente, questo.

Gianluca Felicetti Presidente LAV

Impronte n°5 (174) Luglio 2020 DIREZIONE E REDAZIONE SEDE NAZIONALE LAV Onlus VIALE REGINA MARGHERITA 177 - 00198 ROMA TEL. 064461325 r.a.; FAX 064461326 Email: info@lav.it • Internet: www.lav.it DIRETTORE RESPONSABILE: Gianluca Felicetti DIRETTORE EDITORIALE: Maria Falvo HANNO COLLABORATO: Manuela Anello, Paola Castaldo Tuccillo, Gianluca Felicetti, Francesca Gramazio, Michela Kuan, Barbara Paladini, Beatrice Scutari, Claudia Squadroni, Ilaria Tordone, Ciro Troiano PROGETTO GRAFICO: Michele Leone FOTO COPERTINA: Pixabay AUT. TRIB. ROMA 50/84 - dell’11.2.1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 - dell’1.3.1993 ISCR. ROC 2263 - anno 2001 DTP-STAMPA Arti Grafiche “La Moderna” Via Enrico Fermi 13-17 Guidonia Montecelio (RM)

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CHIUSO IN TIPOGRAFIA 18 giugno 2020 RIPRODUZIONI degli articoli sono auspicate ma consentite solamente con l’autorizzazione della Direzione Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Packaging in Mater-Bi: biodegradabile e compostabile

La LAV è:

• riconosciuta Ente Morale con Decreto Ministeriale 19.5.1998 e Onlus Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale; • riconosciuta associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (Decreto 2/2009 EN.AS. - D.M.Salute 2.11.06 - Legge 189/04) • riconosciuta associazione di protezione ambientale con Decreto Ministeriale 15.2.2007 (legge 349/86); • firmataria dal 2017 di un Protocollo d’Intesa con l’Arma dei Carabinieri per la prevenzione e il contrasto dei reati contro gli animali • componente del Comitato Sanità Animale del Ministero della Salute; • dal 1999 firmataria di un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Istruzione allo scopo di “promuovere la diffusione e l’approfondimento dei temi dell’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi nelle scuole di ogni ordine e grado” • dal 2007 Ente abilitato al rilascio di crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) presso il Ministero della Salute • cofondatrice della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente • membro di Eurogroup for Animals, della European Coalition to End Animal Experiments, della Fur Free Alliance, di ENDCAPtivity

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Non torniamo come prima Il vero vaccino anti-pandemie è il cambiamento delle scelte politiche, economiche e dei nostri stili di vita

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di Gianluca Felicetti

bbiamo la responsabilità di far sì che le mascherine con cui copriamo naso e bocca, in queste settimane, non coprano anche gli occhi. E non leghino le mani di chi è chiamato a fare scelte importanti e urgenti, affinché non si ripetano nel futuro altre emergenze sanitarie. Gran parte delle epidemie e delle pandemie che nell’ultimo secolo hanno colpito gli esseri umani si sono sviluppate negli animali, e i mal-trattamenti cui l’uomo li sottopone hanno favorito il salto di specie dei virus responsabili di Sars, Mers, influenza suina H1N1, influenza aviaria H5N1 e H7N2, e del Covid19… Braccati e commerciati per i più diversi motivi - il traffico di specie è una delle illegalità più diffuse al mondo dalla cucina agli spettacoli, dai laboratori alla prigionia nelle case, privati in natura dei loro spazi vitali, come le foreste divorate dai tagli effettuati per fornire terreni per la coltivazione di mangimi per altri animali, negli allevamenti, dove, secondo la FAO, sono rinchiusi ben 150 miliardi di individui ogni anno, in condizioni di sovraffollamento. Allevamenti responsabili di enormi emissioni inquinanti, cui si aggiungono quelle degli stabilimenti di produzione dove esseri viventi diventano macchine da ingrassare sempre di più, “tenute in piedi” con un massiccio uso di antibiotici (il 70% del totale venduto in Italia, secondo il Rapporto dell’Agenzia Europea per i Medicinali) per produrre carni, uova e latte. L’incremento di domanda e produzione industriale di proteine animali ha prodotto la comparsa e la diffusione di nuove zoonosi. Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, nel Report 2016, ha calcolato circa 2 miliardi di persone colpite e circa 2 milioni di vittime l’anno. Il motivo? “Mai prima di oggi gli agenti patogeni hanno avuto così tante opportunità di passare da animali selvatici e in prigionia, alle persone”. Concentrare l’azione contro il Covid-19 su soluzioni d’emergenza, che non combattano le cause strutturali

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dell’epidemia, quindi, è un errore dalle conseguenze drammatiche. Non sarà un vaccino a risolvere definitivamente il problema, dobbiamo agire alla radice, perché il Sarv-Cov-2 non è un fenomeno isolato! Oltre alle caratteristiche biologiche del virus, infatti, numerosi altri fattori hanno inciso sul suo impatto: decenni di politiche che hanno privato i sistemi sanitari pubblici di risorse fondamentali e di personale. Scientismo e ricerca fine a sé stessa che hanno alimentato il commercio di specie selvatiche ed esotiche, e creato organismi-chimera o geneticamente modificati, per farne delle cavie, mentre il sistema di prevenzione è stato ridotto al minimo e la Sanità resa succube dell’industria della malattia, che continua peraltro a relegare la fondamentale Medicina Veterinaria in una retrovia, come ruota di scorta. Il risultato, tragico, è questo. Ci siamo illusi di essere sani in un mondo malato, è stato detto. È per questo che non vogliamo tornare al mondo di prima, a quello che ha causato la pandemia, che con un farmaco o un vaccino non vede l’ora di archiviare questo “incidente”, che pensa che si risolva tutto chiudendo qualche wet market dall’altra parte del mondo. Come se la responsabilità fosse sempre lontana, e di altri… La cattiva notizia è che abbiamo creato noi tutto questo… la buona notizia è la stessa. Noi lo abbiamo creato, noi possiamo, dobbiamo, cambiare, con le nostre scelte individuali e sollecitando atti indispensabili al cambiamento delle normative italiane, europee e degli accordi internazionali. Questi atti concreti, sei, li abbiamo raccolti nel Manifesto LAV intitolato “Non torniamo come prima”, che potete leggere in queste pagine: il Covid-19 non è stata la prima pandemia originata dal mal-trattamento degli animali, ce ne sono state tante “silenziose”. Ma vogliamo che questa sia l’ultima. Non ci sarà Giustizia sociale se non guardiamo oltre ed estendiamo questa visione al di là dei miopi confini della nostra specie. Bisogna distanziarsi sì,

ma dall’egoismo e dalla indifferenza. Bisogna creare una nuova alleanza fra umani, altri animali, e il Pianeta. Una società senza discriminazioni fondate sulla diversità di specie è un modello di convivenza e può essere la soluzione per la “ripartenza”. Ognuno di noi deve fare il suo, a prescindere dalla fase 2, 3 e poi la 4… Lo dobbiamo ai tanti morti, alle persone che stanno ancora combattendo la malattia, lo dobbiamo alle vittime di ogni specie causate da un sistema che, o cambierà da ora, o morirà con noi. Non torniamo come prima.

Le prime adesioni al Manifesto Massimo Wertmuller, attore “Sì! Aderisco 3 volte e condivido” Francesco De Augustinis, giornalista “Mi sembra un’ottima iniziativa, sottoscrivo e condivido!” Riccardo Laganà, consigliere d’Amministrazione RAI “Sono super d’accordo con il vostro manifesto. Aderisco e lo sosterrò in tutti i modi”. Daniela Padoan, scrittrice, presidente associazione LaudatoSì “Aderisco con convinzione e gratitudine al manifesto della LAV. La pandemia di Covid-19 ci mostra fino a che punto la distruzione del vivente e degli ecosistemi è una malattia che infliggiamo al pianeta, ingenerando reazioni che si abbattono su di noi con le conseguenze più devastanti. Ciascuno dei sei punti del manifesto promuove comportamenti responsabili che investono gli stili di vita e le domande da rivolgere alla politica.” Annamaria Rivera, filosofa, già docente Univ. Bari “Condivido parola per parola ciò che scrivete. Speriamo che presto ci si possa nuovamente incontrare, anche per conversare sui temi, oggi più che mai cruciali, che mettete a fuoco.”

Aderisci anche tu, per fare in modo che questa pandemia sia l’ultima: www.lav.it/chi-siamo/manifesto-lav


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Pandemie, wet market e traffico di animali esotici

Fermiamo questo business e i suoi rischi sanitari: petizione al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa

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di Andrea Casini

irca 12 anni fa, nel corso di una mia lunga permanenza nel sud della Cina, rimasi talmente sconvolto che decisi di non mangiare più carne. Ciò che mi colpì erano proprio gli oggi famosi wet market, mercati alimentari diffusi in tutta la Cina e in molte altre zone del Sud Est Asiatico, dove vengono vendute e macellate sul posto innumerevoli specie di animali selvatici, esotici, domestici (wet sta per “bagnato”, di sangue e liquami corporei degli animali detenuti e venduti). Gli stessi animali sono anche venduti vivi in gran numero, e spesso la loro detenzione è peggio della morte stessa: ci sono cuccioli di cane che se vengono acquistati avranno forse la fortuna di poter vivere una vita in famiglia, altrimenti saranno venduti come carne; salamandre selvatiche vendute in sfere di plastica, sigillate: dei porta chiavi viventi, o meglio, morenti! E poi serpenti, gatti, uccelli, mustelidi, scoiattoli, cervi, daini, cavallucci marini (totalmente vietati perché in via di estinzione), pesci e tartarughe… oltre a una quantità enorme di insetti, larve e ragni. In Cina, come in altri paesi, è facile trovare animali selvatici, o selvatici allevati, venduti anche in note catene francesi di supermercati. Non dimenticherò mai un giorno che vidi in un cestone con dell’acqua, 7-8 tartarughe a guscio molle cinesi (Pelodiscus sinensis), legate dentro delle reti e pronte per esser vendute e finire in qualche zuppa o intruglio medico. In quegli anni, anche nella Provincia di Yunnan dove vivevo, si stava sviluppando l’ennesima epidemia proveniente da zoonosi, spesso di animali selvatici, e passate all’uomo attraverso la costretta vicinanza con altri animali normalmente allevati, come maiali, mucche, polli. Era la volta dell’H1N1, cosiddetta influenza “suina” perché fece spill-over, il “salto” tra specie, passando da un imprecisato animale selvatico, a un maiale e da quello all’uomo. L’infettività del-

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l’H1N1 era molto più bassa rispetto alla pandemia che stiamo vivendo oggi, ma furono comunque settimane di paura. La situazione divenne alle cronache subito dopo il massacro preventivo di milioni di maiali. Epilogo molto simile alla recente peste africana suina (20182019), che ha causato lo sterminio in Cina, e in alcuni paesi vicini, di circa 300 milioni di maiali, seppelliti vivi in

Il 60% delle nuove malattie nasce da zoonosi, il 70% di queste proviene da animali selvatici immense fosse comuni. Anche questa “peste” sembra sia stata trasmessa da un animale selvatico cacciato. L’esempio più simile a quello che stiamo vivendo oggi risale al 2003, al coronavirus SARS che fece circa un migliaio di morti in tutto il mondo, con una infettività per fortuna bassa e una mortalità molto alta (9,6%). La sindrome respiratoria SARS è un esempio emblematico perché possiede molte caratteristiche comuni e una “storia” simile a quella dell’attuale Covid-19. In un wet market del Guandong, nel sud est della Cina, un coronavirus passò da un pipi-

strello (specie che convive da millenni con questi virus) a uno zibetto, autoctono del Sud Est Asiatico utilizzato per le sue pellicce, per le secrezioni delle sue ghiadole peri-anali (per fare aromi dei profumi) e per la produzione del pregiato “caffè di zibetto” (chicchi di caffè digeriti e defecati da questo animale). In quel caso vennero chiusi tutti i wet market cinesi e asiatici, ma solo per il tempo necessario a far rientrare l’emergenza e sterminare milioni di zibetti (oggi specie considerata “prossima a rischio estinzione”), affogati, bruciati o seppelliti vivi. I mercati sono stati riaperti dopo pochi mesi. Non abbiamo imparato la lezione, e il Covid-19 ne è la dimostrazione. Questa ultima pandemia è frutto di miopia e stupidità umana. Ancora una volta, in un wet market cinese, questa volta a Wuhan, un coronavirus è riuscito a passare da un pipistrello a, forse, un pangolino (piccolo formichiere corazzato, in via d’estinzione ma usato e ucciso per le presunte proprietà rinvigorenti e di potenziamento della fertilità, grazie alle scaglie della sua corazza, secondo la medicina tradizionale cinese), e poi all’uomo. Il mercato in questione è stato chiuso, con colpevole ritardo, due mesi dopo il presunto momento di passaggio inter-specie, causando la grave pandemia in corso. Que-


sti esempi (e molti altri, come la MERS, l’H1N1 Spagnola, l’aviaria, l’ebola), e le tragedie che ne sono conseguite, sono il frutto di un insieme di cause: il consumo di carni, la cattura, il traffico o il commercio e il consumo (a diversi scopi, alimentare, medico, etc) di animali selvatici, il contatto con questi. Il 60% delle nuove malattie umane nasce da zoonosi, il 70% di queste, proviene da animali selvatici. Oltre che la pratica della caccia, molto diffusa in Italia e soprattutto nel Nord e Centro-Nord (la Regione con più cacciatori è la Sardegna, dove convive anche un forte mercato di bestiame), e l’allevamento intensivo di animali (anche questo diffuso nella sua forma intensiva, soprattutto nel Nord Italia), possiamo osservare come i contatti “forzati” con animali selvatici ed esotici siano molto diffusi anche per quanto riguarda il mercato e il traffico di animali esotici/selvatici. In Europa, nel 2018, ci sono stati 1.256 grandi sequestri, da parte delle Forze di polizia, di animali selvatici vivi o parti di questi, venduti per consumo interno EU o per l’export verso la Cina, e l’Oriente in generale. Il traffico di animali esotici è un business globale, secondo solo al traffico di armi e droga. Nell’Unione Europea il traffico di specie di flora e fauna protetta, e dei

loro prodotti derivati, vale circa 100 miliardi di euro l’anno. In Italia il giro d’affari è di 2 miliardi di euro l’anno. Oltre al traffico illegale, in Italia sono allevati e commerciati legalmente anche armadilli (cugini dei pangolini), serpenti (le cui madri piene di uova vengono catturate in natura in Paesi nel sud del mondo), pappagalli e altri uccelli, ricci, salamandre, tarta-

Chiediamo al Ministro dell’Ambiente di vietare il commercio di animali esotici rughe, cani della prateria e mustelidi vari (cugini degli zibetti). Un elenco lunghissimo e preoccupante, di cui non si conosce neppure l’entità. Molti di questi animali costituiscono anche un potenziale rischio sanitario per le persone. Per arginare questo mercato e i suoi rischi, chiediamo al Ministro dell’Ambiente di vietare il commercio di animali esotici e di inasprire le pene: puoi firmare la nostra petizione su change.org e condividila con tutti i tuoi contatti! L’Italia è da anni uno dei principali paesi di passaggio o origine, di animali

trafficati verso oriente o di parti di questi. Ad esempio, è appurato che dall’Italia vi sia un florido mercato illegale di tigri e parti animali destinati alla medicina tradizionale cinese; siamo infatti stati nel 2018 i maggiori “esportatori” di tigri (specie animale che pare, sia stata infettata da Covid-19 in Zoo USA)! Nel nostro paese, come in altri paesi Europei, vi è un forte commercio, traffico e scambio di pet esotici: animali selvatici che vengono tenuti in casa come animali da compagnia. Sono frequentemente commerciati/trafficati e detenuti armadilli (cugini dei pangolini), serpenti, pappagalli e altri uccelli, ricci, salamandre, puma, tartarughe, cani della prateria e mustelidi vari (cugini degli zibetti), molte altre specie e anche primati! Con il progetto Born To Be Wild, insieme ai partner di Animal Advocacy and Protection, cerchiamo di far luce su un traffico in cui l’Italia è crocevia nel Mediterraneo, agendo in modo da contrastare questo fenomeno che pare esser molto diffuso soprattutto nel Sud Italia, dove siamo già riusciti a liberare 5 bertucce dalla loro prigionia. Tutti i ricercatori sono oggi concentrati nella ricerca di un antivirus. Ma se non agiamo sulle cause di questi gravi rischi sanitari e squallidi business di animali, il vaccino rischia di essere solo un debole palliativo. Impronte luglio 2020

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Fashion spillover? L’industria della moda a un bivio

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di Simone Pavesi

nche il settore della moda è stato duramente colpito dalla pandemia ed ora si trova davanti a un bivio e deve fare una scelta: tornare come prima o intraprendere un modello di business realmente sostenibile ed etico? Una riflessione a cui il settore non può sottrarsi per comprendere il proprio ruolo nella potenziale diffusione di malattie e su come evitare future pandemie. Lo “spillover” non avviene solo nei wet-market cinesi dove animali di qualunque specie, vivi e morti, vengono ammassati, scuoiati, dissanguati, spellati, mangiati. Le zoonosi interessano anche le produzioni animali da cui si approvvigiona l’industria della moda. A giugno il Governo olandese ha disposto l’abbattimento di migliaia di visoni nei primi 9 allevamenti (su 128 presenti in Olanda) identificati come nuovi focolai di SARS-CoV-2. Gli accertamenti

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Impronte luglio 2020

delle autorità sanitarie hanno rilevato la presenza di numerosi visoni positivi al nuovo coronavirus con un incremento della mortalità in allevamento, presenza del virus anche nell’aria e sul terreno in queste strutture e alcuni operatori si sono ammalati. Per almeno due dei

Facciamo in modo che questa pandemia sia l’ultima, sottoscrivi il Manifesto LAV www.lav.it/chi-siamo/manifesto-lav lavoratori, il ceppo del virus è lo stesso isolato nei visoni e ciò rende probabile che l’animale sia stato la fonte dell’infezione. Si tratta del primo episodio noto del passaggio del virus SARS-CoV-2 da animale a uomo nei Paesi Bassi e in Europa e, nel caso specifico, da visoni in

allevamento! In letteratura scientifica sono già note infezioni dal virus della SARS, verificatesi in Cina, per le specie più allevate nella produzione di pellicce: visoni, volpi e cani-procione. Ma gli allevamenti “di pellicce”, europei e “ben” regolamentati (in Italia ne abbiamo ancora 13), non sono molto diversi dai wet-market o dagli allevamenti cinesi. Anche in Europa visoni, volpi e cani-procione sono ammassati a migliaia in allevamenti intensivi, rinchiusi in minuscole gabbie di rete metallica, anche sovrapposte. Oltre a tutte le problematiche di Benessere Animale che ne conseguono (come gravi stereotipie comportamentali dovute all’impossibilità di esprimere comportamenti naturali, situazioni di competizione – tra animali che sono predatori e che non vivono in branco – ed inevitabili aggressioni, mutilazioni, cannibalismo), le condizioni di restrizione espongono questi animali a una più facile diffusione di malattie.


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I brand devono abbandonare le produzioni animali (di qualunque specie) in favore di materiali più sostenibili: dalle fibre naturali vegetali, ai materiali man-made artificiali (biopolimeri) o sintetici (da riciclo)

Le produzioni animali nell’industria della moda comportano lo sfruttamento di numerose specie di selvatici (oltre a visoni, volpi e cani-procione, in Italia e in Europa s’importano anche pelli di altri animali selvatici, catturati in natura o comunque allevati, come: rettili – serpenti, coccodrilli; canguri; cervi), e praticamente tutte le specie domestiche (bovini, suini, ovicaprini, avicoli, conigli, camelidi), già sfruttate in altre filiere (per le produzioni di pelli, piume, filati). Tutte queste filiere sono quasi sempre “garantite” da certificazioni cosiddette “responsabili” ma che, nel peggiore dei casi sono state scritte dagli stessi produttori/allevatori… ovvero il controllore è anche il controllato! In tutti gli altri casi, comunque, le “Certificazioni Responsabili” hanno due principali limiti: • consentono pratiche che implicano privazioni e sofferenze per gli animali: castrazione e inseminazione artificiale; mutilazioni (taglio della coda, delle

corna); confinamenti; separazioni madri e cuccioli; uccisioni anche lente e con una prolungata agonia; impossibilità di cure individuali e immediate; impossibilità di espletare le necessarie esigenze etologiche (correre, scavare, arrampicarsi, esplorare il proprio ambiente, avere libero accesso all’acqua per nuotare: nessuna certificazione sulle piume prevede questa possibilità per le oche, per esempio); • non potranno mai garantire che al singolo animale coinvolto nella produzione sia concessa una vita naturale (per qualità e durata). A queste criticità si aggiunge il problema dell’impatto ambientale, perché le produzioni animali hanno un effetto devastante sul pianeta: emissione di CO2, eutrofizzazione delle acque, erosione del suolo e desertificazione, ecc. Dunque, un prodotto moda di origine animale non sarà mai “green”. Per questo non è possibile considerare una qualsiasi produzione animale come sostenibile o

rispettosa degli animali semplicemente perché normata e certificata. Le aziende della moda devono comprendere che il concetto di Benessere Animale codificato nelle norme e regolamentazioni delle produzioni industriali, altro non è che una forma di sfruttamento legalizzato di esseri senzienti. Solo una moda Animal Free può realmente contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 tanto valorizzati nell’industria della moda, come: consumo e produzioni responsabili; agire per il clima; la vita sott’acqua; la vita sulla Terra. I brand devono abbandonare le produzioni animali (di qualunque specie) in favore di materiali più sostenibili: dalle fibre naturali vegetali (biologiche), ai materiali man-made artificiali (biopolimeri) o sintetici (da riciclo). Queste scelte hanno un impatto sulla nostra vita. Non lasciamo che i dolorosi insegnamenti di questi mesi rimangano inascoltati, il momento per cambiare è ora. Impronte luglio 2020

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RICERCA SENZA ANIMALI

Speranze dal progetto COMBINE dell’Università di Catania

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di Michela Kuan

ornire una grande accelerazione alla ricerca senza uso di animali: non è solo la LAV, che da oltre 40 anni promuove e sostiene i modelli alternativi, a sostenerlo, ma anche i ricercatori che credono in una scienza del futuro e lavorano sulle tecnologie più innovative e promettenti per studiare le malattie e salvare l’uomo dalle loro conseguenze. Organizzazioni governative come la FDA (Food and Drug Administration) negli USA, l’EMA (European Medicines Agency) in Europa hanno avviato programmi di implementazione delle NAMs New (animalfree) approach methods per lo studio dell’efficacia e sicurezza dei farmaci. Valutare e utilizzare modelli humanbased per poter far fronte rapidamente alla necessità di studiare il Covid-19, e realizzare vaccini contro SARS-CoV-2, in questo tragico momento di emergenza sanitaria, è quindi fondamentale. Una speranza in tal senso è rappresentata dal progetto guidato dall’Università di Catania, in collaborazione con quella di Bologna, dove è allo studio un software che potrebbe ridurre i tempi di valutazione dei vaccini, accelerandone lo sviluppo per interventi rapidi ed efficaci contro il propagarsi dell’epidemia. Il coordinatore della ricerca, il professor Francesco Pappalardo, ci spiega: « Al giorno d’oggi le scienze della vita beneficiano in maniera esponenziale delle innovazioni tecnologiche, tramite l’utilizzo di nuove metodologie e nuovi approcci come la modellistica e la simulazione computazionale che forniscono un notevole contributo alla biomedicina, aprendo nuovi potenziali orizzonti. Il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi di Catania, con il gruppo “COMBINE” (COmputational Modeling in systems BIomediciNE Group), guidato da Francesco Pappalardo (professore di Informatica), è all’avanguardia proprio in questo ambito e grazie al programma di finanziamento Horizon 2020, che ha finanziato il progetto “STriTuVaD” (In Silico Trial for Tuberculosis Vaccine Development), di cui Francesco

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Valutare e utilizzare modelli human-based per poter far fronte rapidamente alla necessità di studiare il Covid-19, in questo tragico momento di emergenza sanitaria, è fondamentale

Pappalardo è il coordinatore scientifico, si è reso possibile lo sviluppo e il rilascio di una piattaforma computazionale in grado di predire la progressione e la dinamica della tubercolosi su specifici pazienti reclutati in India tramite un trial multicentrico, e trattati con un vaccino sperimentale chiamato RUTI, fornito dal partner aziendale Archivel Farma all’interno del consorzio STriTuVaD. La piattaforma in questione si chiama Universal Immune System Simulator (UISS) e vanta un’ampia storia di successi da più di 15 anni nel modellare specifici modelli di malattia e simulare il comportamento di sistemi complessi quale il sistema immunitario. UISS permette di creare, una libreria di pazienti virtuali che, da caso a caso, permetteranno di predire gli effetti di una determinata terapia combinata a lungo termine, scoprire in tempo eventuali effetti avversi o di ridotta efficacia, suggerire tempestivamente opportune manovre correttive. Proprio per

questa ultima caratteristica, UISS rappresenta un prodotto altamente sofisticato e calzante per il suo impiego all’interno dell’ambito della medicina digitale, ed in particolare all’interno dell’innovativo processo di “In Silico Trials (IST)”, che consente l’utilizzo di modelli in silico personalizzati per uno specifico paziente “virtuale” all’interno di una coorte sperimentale, con l’obiettivo di testare la sicurezza e l’efficacia di nuovi farmaci. Partendo proprio dal modello computazionale sviluppato all’interno del progetto “STriTuVaD” per la tubercolosi e il relativo candidato vaccino terapeutico RUTI, e vista l’attuale emergenza epidemiologica da COVID-19, risulta di grande interesse fornire un contributo per la salute pubblica a livello mondiale nell’ambito della prevenzione contro SARSCoV-2 tramite lo sviluppo di un IST su un modello di malattia COVID-19. UISS permette di riprodurre diversi aspetti legati all’evoluzione della malat-


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Il Team di ricerca del Prof. Pappalardo

Fornire una grande accelerazione alla ricerca senza uso di animali: non è solo la LAV a sostenerlo, ma anche i ricercatori che credono in una scienza del futuro tia dovuta all’infezione dal virus SARSCOV-2, come l’evoluzione dell’infezione nel tempo e relativa risposta immunitaria, sia nei casi in cui questa risulti sufficientemente efficace al debellamento dell’infezione, sia nei casi in cui vi sia un eccessivo rilascio di agenti infiammatori, come l’interleuchina 6, ritenuti da parte della comunità scientifica fattori poten-

zialmente responsabili dei casi più gravi. Il modello computazionale è stato quindi applicato per predire l’esito di uno degli ultimi approcci farmacologici suggeriti in letteratura per lo sviluppo di un vaccino basato sull’utilizzo di anticorpi monoclonali. Attraverso il framework progettato dal gruppo COMBINE, è adesso possibile disporre di una piattaforma di test “in silico” capace di prevedere l’esito di nuovi trattamenti ed eventuali strategie di vaccinazione contro SARS-CoV-2, riducendo i tempi di ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione, e permettendo di scartare in anticipo terapie inefficaci. In tale modo sarà possibile accelerare lo sviluppo di trattamenti efficaci contro SARS-CoV-2. I trials in silico hanno, inoltre, il vantaggio di mimare gli esperimenti usando pazienti digitali: questo potenzialmente aumenta la predittività rispetto ad un modello preclinico che ha il limite di utilizzare un organismo che geneticamente è diverso dall’uomo.»

Francesco Pappalardo è nato a Catania l’11 Marzo 1975. Laureato in Scienze dell’Informazione nel 2000 all’Università di Catania, dopo la laurea ha conseguito nel 2004 il titolo di Dottore di Ricerca in Informatica. Dal 2004 al 2011 è stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Catania. Nel 2006 è stato visiting researcher presso il Molecular Immunogenetics Labs, IMGT in Montpellier (Francia), mentre nel 2008 è stato visiting researcher presso Dana-Farber Cancer Institute a Boston (USA). Attualmente è professore associato di Informatica presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Catania, dove ricopre anche l’incarico di Vice Direttore di Dipartimento. È inoltre, dal 2016, visting professor presso la Boston University and Health Informatics Research Lab, Computer Science Department. L’attività di ricerca di Francesco Pappalardo è incentrata sull’applicazione di modelli computazionali nel campo della biomedicina. È uno dei pionieri dei trial clinici in silico, dove attualmente si occupa anche degli aspetti regolatori presso le autorità europee. In Italia, dal 2019, è membro effettivo del Gruppo di Lavoro del Consiglio Superiore di Sanità, Ministero della Salute, Sezione I, “Roadmap per l’adozione della me-

dicina in silico”. Ha pubblicato oltre 110 articoli su riviste e conferenze internazionali. Serve la comunità scientifica come presidente e membro delle commissioni di programma per prestigiose conferenze internazionali ed è membro di comitati editoriali per le maggiori riviste in campo bioinformatico. È coordinatore di diversi progetti finanziati a livello europeo e nazionale. Impronte luglio 2020

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DIAMOCI UNA ZAMPA

Adotta un animale a distanza! Adottare a distanza un animale è il modo più facile per offrirgli riparo, calore, cibo, assistenza medica e l’amore di cui ha bisogno. Erano animali affamati, soli e maltrattati oggi ci prendiamo cura di loro, ogni giorno, perché ogni animale merita di vivere, ogni animale merita un futuro. Accogli nella tua vita un nuovo amico, adotta un animale a distanza e darai vita a un legame speciale! Riceverai la foto dell’animale, il certificato di adozione e ti invieremo comunicazioni periodiche, video e foto per raccontarti del tuo amico. Il tuo piccolo grande gesto può fare davvero la differenza, bastano 50 centesimi al giorno per regalare una seconda vita a un animale che ha bisogno di te. di Paola Castaldo Tuccillo

Bruno Ha dovuto fare i conti con la solitudine, la violenza e la paura. Bruno porta ancora i segni del suo passato, degli allenamenti per combattere, dei maltrattamenti, dell’isolamento: è ancora sfuggente, non si lascia avvicinare con piacere dalle persone. L’abbiamo salvato e adesso è finalmente sano e al sicuro: ce ne prendiamo cura e lavoriamo perché possa finalmente essere pronto a essere accolto e amato da una vera famiglia.

Occhiolino Un numero stampato sul petto, una piccola gabbia, un freddo laboratorio: questo è il passato di Occhiolino. Lo abbiamo liberato dai laboratori dell’Università di Modena dove era destinato a esperimenti, gli abbiamo dato un nome e una grande famiglia. Ha imparato ad arrampicarsi sugli alberi, a sentire il calore del sole, ad annusare la pioggia e a divertirsi con tutta la sua grande famiglia allargata mentre chi, tutti giorni, lo osserva con sguardo vigile e si assicura che tutto proceda al meglio!

Come attivare un’Adozione a distanza Amico Fedele Puoi attivare la tua Adozione a distanza continuativa

Ecco come fare:

con SDD o con Carta di credito automatica, scegliendo la frequenza di donazione che preferisci tra mensile, trimestrale o annuale.

• Online, direttamente dal sito www.adozioneadistanza.lav.it • Compila il modulo che trovi all’interno di questa rivista e invialo a adozioneadistanza@lav.it

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Voglio essere un Amico Fedele! L’Adozione a distanza Amico Fedele è per chi crede nel per sempre, per chi vuole concentrarsi su questa amicizia speciale senza pensare alle scadenze! Il sostegno continuativo è infatti comodo, sicuro e facile: consente a te di evitare code in banca o in posta e di essere sempre puntuale con i tuoi versamenti, e a noi di garantire all’animale che adotterai tutto ciò di cui ha bisogno, per sempre. Bastano 50 centesimi al giorno.

Arturo Alle corse nella savana, alla vita in branco, alla libertà: Arturo ha dovuto rinunciare a tutto questo. La sua vita è stata in un circo, dove ha vissuto in cattività, rinchiuso in spazi troppo piccoli per le sue reali necessità e dove è stato costretto a esibizioni e spettacoli per far divertire il pubblico. Ora è in salvo e vive lontano dai riflettori, non potrà essere inserito in natura ma ha a disposizione ettari di terreno dove può scorrazzare con i suoi compagni di avventura e c’è chi si prende cura di lui.

Per sapere tutto della tua adozione contattaci! adozioneadistanza@lav.it Tel +39 06 4461325 www.adozioneadistanza.lav.it


Misure fiscali “amiche” degli animali e cure sostenibili

L’

di Ilaria Innocenti

attuale crisi economica generata dalla pandemia da Covid19 non risparmia neppure gli animali, quelli per strada, quelli in canile o gattile, ma anche quelli nelle famiglie che stanno affrontando uno choc economico imprevisto e dalle conseguenze molto serie e che, durante il lockdown, hanno potuto sperimentare in modo molto intenso il valore affettivo e relazionale della convivenza con un animale. Gli animali, infatti, sono una componente essenziale del nostro sistema sociale: almeno 7 milioni i cani e 7,5 i gatti che fanno parte delle famiglie italiane, ai quali si sommano circa 46 milioni di altri animali, fra roditori, uccelli e pesci. La loro presenza testimonia una scelta di vita consapevole da parte di 4 persone su 10, tanti sono gli Italiani che ne hanno accolto almeno uno in famiglia (Eurispes 2020). Tuttavia, la convivenza uomo-animale è svantaggiata dal carico fiscale nonché dalle norme che regolano il set-

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Covid19 fase due: le nostre proposte a Governo e Parlamento per includere la cura degli animali e le adozioni tra le nuove misure di giustizia sociale #nonlasciamosolonessuno tore farmaceutico veterinario. Il regime complessivo che regola la presenza di cani e gatti nelle famiglie italiane è assimilabile al trattamento fiscale e di costo che in genere definisce i “beni di lusso”. Agli alimenti per gli animali “da compagnia” e alle prestazioni veterinarie, infatti, si applica l’IVA al 22%, mentre le detrazioni Irpef sono minime e non sostengono il contribuente. Anche il prezzo dei farmaci veterinari rappresenta un problema grave. Ci sono casi in cui esso è identico nella composizione a quello umano la cui confezione costa in media cinque volte meno, ma il veterinario è costretto a prescrivere quello ad uso veterinario, più costoso. Tutti questi fattori si abbattono sulle 4 persone su 10 che hanno accolto almeno un animale in Italia, oltre a sco-

raggiare l’adozione di cani e gatti, strumento fondamentale per combattere il randagismo. Ad aggravare la situazione l’attuale crisi economica generata dalla pandemia da Covid19 che ha messo alle corde il potere d’acquisto di molti italiani rischiando di esporre gli animali a fenomeni di maltrattamento dovuti all’indigenza o, ancora, di acuire il randagismo per la terribile decisione che molti potrebbero prendere, quella dell’abbandono. Per queste ragioni - dopo aver gestito oltre 15.000 richieste di aiuto durante la prima fase dell’emergenza e fornito assistenza diretta grazie a un’ambulanza veterinaria e con oltre 200 volontari sull’intero territorio nazionale grazie ai quali abbiamo potuto assitere almeno


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Per sostenere le nostre iniziative potete firmare la petizione presente sul nostro sito lav.it, per ottenere finalmente un fisco amico degli animali!

2000 animali, abbiamo inaugurato la “fase 2” con un pacchetto di iniziative dedicate a sostenere, anche economicamente, le persone con animali e con esse una specifica campagna di aiuto a canili, gattili e cittadini in difficoltà, a partire dal mese di luglio e fino a fine anno, e un’iniziativa dedicata a favorire l’adozione degli animali, su tutto il territorio nazionale. Tra le iniziative una raccolta alimentare attraverso le nostre sedi locali per il sostegno a canili, gattili, colonie feline, cani che vivono liberi sul territorio e cittadini che a causa delle difficoltà economiche fanno fatica ad accudire gli animali con i quali vivono. Sul nostro sito potrete trovare tutti i punti di raccolta che allestiremo a luglio e nel mese di novembre. A questo aiuto concreto si affiancano le richieste a Governo e Parlamento, ma anche alle amministrazioni locali, di un Animal Social Bonus per l’emergenza COVID19, un buono spesa per tutte le persone indigenti, concesso una tantum, per ogni cane e per ogni gatto con il quale convivono e la Quattrozampe

Social Card, un contributo per l’adozione di un animale da un canile o gattile della durata di un anno, da spendere in prodotti per l’alimentazione, la salute e il benessere dell’animale adottato. Sul fronte del fisco e delle cure sostenibili, diamo così un nuovo impulso alle campagne #IPIU’TASSATI e #CURIAMOLITUTTI per ottenere l’abbassamento dell’aliquota IVA per le prestazioni veterinarie e gli alimenti per animali dal 22% al 4%, un aumento della quota di detraibilità fiscale delle spese medico-veterinarie e l’introduzione di un “Buono Spesa Animali” per le persone con reddito inferiore a 8.000 € anno, per l’acquisto di cibo, farmaci e spese veterinarie. Per quanto riguarda il diritto alle cure ciò che vogliamo ottenere è l’equiparazione terapeutica tra farmaci umani e veterinari di identica composizione; la regolamentazione dei farmaci generici anche in veterinaria, per i quali non esiste una norma che preveda che essi debbano avere un prezzo di vendita inferiore e la commercializzazione di confezioni di farmaci veterinari commisurate alle patologie alla cui cura sono

preposti, con la possibilità di garantire somministrazioni anche minime a costi proporzionali, anche per evitare il rischio di cure “fai da te”. Le nostre richieste al Governo e al Parlamento, avanzate anche in attuazione del Manifesto “Non torniamo come prima” lanciato da LAV e al quale vi chiediamo di aderire (lav. it), sono indispensabili per gli animali, i cittadini, ma anche per le casse pubbliche: le Amministrazioni locali, infatti, spendono ogni anno oltre 130 milioni di euro per la gestione degli animali senza famiglia e non sempre assicurando loro il benessere dovuto. Questo alto costo economico ha anche il rovescio della medaglia di privare migliaia di animali della libertà e della possibilità di vivere una vita in famiglia. Per sostenere le nostre iniziative, oltre alle donazioni di cibo per cani e gatti, potete firmare la petizione presente sul nostro sito lav.it, per ottenere finalmente un fisco amico degli animali! Sempre sul sito lav.it potrete rimanere aggiornati sulle iniziative LAV a fianco delle famiglie con animali nella Fase due dell’emergenza coronavirus. Impronte luglio 2020

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DIAMOCI UNA ZAMPA

La parola d’ordine? Adozione!

I

di Manuela Anello

n questi mesi ci siamo dovuti fermare, chiusi nelle nostre case, con il nostro quotidiano da ricostruire. Ci siamo resi conto di quanto avere un animale accanto ci abbia alleviato dalla monotonia, dalla noia e perché no dai momenti di angoscia e di tristezza. Vorremmo che tutte le persone potessero vivere quel momento di “pienezza” che un animale familiare può donare. Con Il dramma della pandemia, molti cani e gatti sono finiti in canile e gatti, o semplicemente possono non avere più nessuno che si occupi di loro. Se stai pensando di prendere con te un cane o un gatto visita i canili e i gattili della tua zona. L’adozione è un atto di responsabilità che comporta impegno ma che può essere fonte di tantissime gioie. Anche i cani LAV stanno aspettando da tempo, ormai, una famiglia che li accolga e faccia vivere loro una nuova vita. Venite a conoscerli! Scrivi ad adozioni@lav.it I potenziali adottanti sono supportati dal nostro staff che li

Pepe

Adesso più che mai è il momento di ADOTTARE aiuta nella scelta del cane in base all’esperienza, alle esigenze di vita, e alla eventuale presenza di bambini e di altri animali. I cani sono adottabili in tuta Italia e vengono portati a destinazione dal personale LAV che si occuperà di effettuare il corretto inserimento del cane/gatto nel nuovo contesto, seguendo ogni aspetto per favorire il buon esito dell’integrazione del cane/gatto in famiglia.

Turi

Pepe Un po’ timido e insicuro, è una cane che ha una grande dolcezza! Presenta una marcata capacità di affidarsi alle persone per essere guidato alla scoperta di cose nuove. Con i cani ha sempre un atteggiamento equilibrato, non propone mai atteggiamenti aggressivi ed evita eventuali momenti di tensione che si possono verificare con gli altri cani. Pepe ha bisogno di tempo per abituarsi a situazioni e a cointesti nuovi. È pronto da tempo per una famiglia, accoglierlo sarà una vera gioia!

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Era un cucciolo quando è arrivato da noi. Ora sta crescendo e lo vediamo cambiare di giorno in giorno. Turi è un cane un po’ schivo e timido ma è molto attratto dalle persone. Ha un’ottima capacità di socializzare con i cani ed è anche grazie a loro, alla loro guida, che ha fatto passi da gigante. Per lui cerchiamo una famiglia che sappia aspettare i suoi tempi e che abbia la sensibilità di aiutarlo e di supportarlo nei momenti di difficoltà che può avere. Cosa aspettate? Non vogliamo che trascorra anni in gabbia.


Enea Enea viene da Palermo, è un cane socievole, indipendente e non esagera mai nelle interazioni. Ha grandi capacità comunicative ed è aperto e disinvolto in ogni situazione. Un cane davvero fantastico che ha bisogno di mani esperte e di un contesto adatto alle sue esigenze. Siamo sicuri che Enea vi conquisterà!

Camilla

Terry Terry è una un’esplosione di vitalità, simpatia, allegria! Nonostante viva la vita di canile già da diversi anni, non si è mai lasciata “spegnere”. Terry è bravissima con i cani con i quali comunica sempre in modo gioioso e facendo continui inviti al gioco, è in grado di far ammorbidire anche il più “burbero” di loro!!! Terry è la perfetta compagna di vita: vi darà allegria e tanta gioia di vivere. Per lei cerchiamo delle persone dinamiche ma anche in grado di gestire eventuali momenti di invadenza e di eccessiva esuberanza.

Simpatica e spumeggiante, Camilla è in canile fin da cucciola e pensiamo che forse il suo manto completamente nero l’abbia penalizzata e le abbia impedito di trovare una casa. E’ giocosa, esuberante, attiva. Convive tranquillamente con i cani ed è molto attratta dalle persone con le quali, a volte, tende a essere un po’ invadente. Per lei cerchiamo delle persone disposte a farle fare lunghe passeggiate e a farle vivere nuove esperienze: saprà essere una compagna speciale! Impronte luglio 2020

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Il 5xmille alla LAV per cambiare il destino di tanti animali

È

di Alice Belfiore

incredibile come un gesto semplice come quello di una firma possa cambiare il destino di tanti animali. Il tuo 5xmille rappresenta questo: speranza e amore, perché ci permette di scrivere tante storie a lieto fine. Come quelle che arrivano dalle nostre Sedi Locali LAV, che ogni giorno si impegnano ad accogliere e risolvere richieste di aiuto e ad individuare casi critici che hanno come protagonisti animali in difficoltà. Animali come Anita e Pippo, due asini di Stresa tenuti in uno stato di semi abbandono dal proprietario, or-

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Ogni singola firma può diventare un animale salvato da abbandono, soprusi e violenze, proprio come Barnaba, Medea, Anita, Pippo e tanti altri. Contribuisci anche tu, aiutaci a salvare la vita di questi animali mai troppo vecchio per riuscire a gestirli: erano in condizioni di salute precarie, spesso senza cibo, e solo grazie all’intervento della LAV Verbano Cusio Ossola, hanno trovato un nuovo spazio adatto a loro e una persona che li può

accudire. Ora possono godere di fieno in quantità e cure adeguate. O ancora la storia di Medea, un cagnolina cui la LAV di Bassano ha trovato una nuova, amorevole famiglia, salvandola da una situazione di enorme


Barnaba

Cos’è il 5xmille? È un aiuto che possono dare tutti: è semplice, veloce e gratuito. Si tratta una quota percentuale delle imposte determinata in base al proprio reddito. Anche chi non fa la dichiarazione dei redditi può destinare il proprio 5xmille attraverso una apposita scheda nel modello CU (Certificazione Unica). Non è una scelta alternativa all’8xmille e al 2xmille, possono essere espresse tutte le scelte.

Come donare il 5xmille? Basta indicare il codice fiscale 80426840585 nel riquadro “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale” dei modelli 730 e Modello Redditi e nella scheda apposita del modello CU, e firmare.

Entro quando puoi donarlo Anita e Pippo

degrado con un lavoro di persuasione del precedente proprietario durato più di sette mesi, dopo che Asl e Carabinieri del posto avevano minimizzato la situazione di semi abbandono in cui era tenuta; e quella di Ludovico, cane disabile che ha bisogno di costose cure e terapie, di cui si fanno carico, con continue difficoltà, Salvatore e Rosetta di LAV Siracusa. E infine, come non citare la commovente storia di Barnaba, un pastore maremmano che nel territorio di Breme è stata considerata per molto tempo la mascotte del paese. Per 6 anni ha vagabondato qua e là, evitando qualsiasi contatto con le persone, a causa del suo

Per maggiori dettagli su scadenze e modalità visita www.5xmille.lav.it

Medea

triste passato segnato dall’abbandono. Ad un certo punto le sue condizioni di salute sono iniziate a peggiorare, così alcuni cittadini hanno allertato la sede di LAV Oltrepò che subito è intervenuta. Le operazioni per recuperare Barnaba

sono durate tre mesi a causa della sua estrema diffidenza ma i volontari LAV non si sono scoraggiati, specialmente Carla che si è recata quotidianamente a Breme per dare da mangiare a Barnaba e somministrarle le terapie. Attraverso un minuzioso lavoro Carla è riuscita a conquistare la fiducia di Barnaba che è stata portata e curata in una clinica veterinaria. Oggi Barnaba vive con il Sindaco di Breme che ha deciso di adottarla per permetterle di trascorrere gli ultimi anni della sua vita in serenità e in amore. Grazie alla tenacia dei volontari LAV, Barnaba ha potuto avere una seconda possibilità. Impronte luglio 2020

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Posso destinare un lascito a LAV se ho figli?

T

di Ilaria Tordone

ra le prime domande di chi si avvicina al tema del testamento, questa è sicuramente una delle più frequenti: “posso destinare un lascito a LAV se ho figli?” Facciamo allora chiarezza proprio su questo aspetto. Fare testamento vuol dire avere la possibilità di disporre dei propri averi, decidendo a chi destinarli. È dunque una scelta che tutela le proprie volontà, ma che avviene nel pieno rispetto di quanto la Legge riserva ai propri eredi. I figli sono, insieme al coniuge e ai genitori (in assenza di figli) quelli che la Legge identifica come “eredi legittimari”. A loro la Legge garantisce una quota

Hai dubbi o domande? Vuoi avere altre informazioni su come fare testamento? Ilaria Tordone lasciti@lav.it – 06 4461325

Insieme al nostro ufficio legale sarò lieta di offrirti tutto il supporto necessario e di accompagnarti con serenità e riservatezza verso una scelta preziosa per te e per gli animali.

Gli eredi legittimari e le quote disponibili

del patrimonio di chi fa testamento, la cosiddetta “quota legittima”. Questa quota varia in base alla composizione della famiglia e da questa dipende la porzione di eredità di cui chi fa testamento può disporre liberamente, la cosiddetta “quota disponibile”. La “quota disponibile” quindi è quella che puoi dedicare agli animali, attraverso la LAV. In questo modo, i tuoi valori vivranno per sempre e noi ci impegneremo a trasformare la tua scelta in impegno quotidiano per difenderli , salvarli e curarli. Ecco per te alcune semplici e utili immagini che possono aiutarti a capire meglio gli aspetti legati alla quota legittima e alla quota disponibile, in base alla composizione della tua famiglia.

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Vuoi ricevere una copia gratuita della nostra Guida ai Lasciti? Compila il coupon che trovi qui accanto oppure richiedila su: lav.it/sostienici/testamento


Scopri come amare gli animali per sempre: richiedi la nostra Guida gratuita ai lasciti Compila questo tagliando e spediscilo via posta o fax a: LAV - Viale Regina Margherita, 177 - Roma | Fax 06 4461326 Dati personali richiesti Nome .............................................................................................. Cognome................................................................................................................. Indirizzo ........................................................................................................................................................................................................................... CAP................................... Città....................................................................................................................................................................................... Tel ........................................................................... E-mail ............................................................................................................................................ Ho preso visione dell’informativa sulla privacy di seguito e do il consenso al trattamento dei miei dati. Firma ..............................................................................................................................................................................................................................

Titolare del trattamento dati: LAV– Viale Regina Margherita, 177 – 00198 Roma. Tel 06 446.13.25. Ai sensi del Regolamento generale sulla protezione dei dati personali UE 2016/679 con la compilazione del presente coupon, autorizzi LAV al trattamento dei tuoi dati personali. I dati sono raccolti e trattati esclusivamente per le attività e finalità associative: gestione amministrativa delle donazioni, iniziative di raccolta fondi, invio di materiali promozionali e informativi. La durata del trattamento è strettamente collegata all’arco temporale del tuo supporto e alle Campagne di fidelizzazione di LAV. Il trattamento avviene nel rispetto delle procedure di sicurezza ed è gestito sia manualmente che elettronicamente da soggetti interni ed esterni, incaricati di precise funzioni. I tuoi dati non saranno in nessun caso ceduti a terzi, né diffusi sia in Italia che all’estero Ti informiamo che in ogni momento potrai esercitare i tuoi diritti sanciti dal Regolamento UE 2016/679 (art. da 15 a 22) per consultare, modificare, limitare o revocare il consenso rivolgendosi al titolare del trattamento. Informativa completa sul sito www.lav.it.


Visite didattiche al Centro di Recupero Animali

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abato 12 settembre apriremo il Centro di Recupero Animali di Semproniano, in Maremma, agli insegnanti in una giornata speciale. La Pandemia ha stravolto la quotidianità anche di insegnanti e alunni e ora la scuola ha una grande responsabilità: quella di contribuire a spiegare le cause dell’emergenza, legata a un rapporto di uso e consumo di animali e di non rispetto degli equilibri ambientali. La visita al Centro di Recupero Animali sarà un tuffo nella natura, con l’emozione di conoscere direttamente i tanti animali ospitati, sarà l’occasione per incontrare i nostri esperti e le nostre guide per le visite didattiche. L’evento è gratuito ed è aperto anche ai familiari dei docenti (il programma è mattutino con buffet finale entro le ore 13). ll Centro è un luogo dedicato all’accoglienza di animali provenienti da sequestri, confische e maltrattamenti. Si differenzia profondamente da un giardino zoologico, infatti il suo fine è l’accoglienza e la riabilitazione fisica e psicologica di animali vittime di maltrattamento, traffici e prigionia. Sui 46 ettari di superficie complessiva

il Centro ospita animali autoctoni ed esotici che arrivano da realtà come circhi, zoo, allevamenti o detenzioni in abitazioni private. Nel Centro si trovano in questo momento 200 animali esotici e selvatici: grandi felini, lama, cammelli, lupi e ibridi di lupo, zebre, pappagalli brasiliani, caimani, serpenti tropicali, scimmie e molti altri ancora. Per informazioni e per prenotarvi chiamate entro il 31 agosto il 3207091258 o scrivete a g.bottinelli@lav.it

Nuovo grado di Mater-Bi per extrusion coating ed extrusion lamination

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n nuovo grado di Mater-Bi per extrusion coating ed extrusion lamination su carta, cartone e altri supporti compostabili su impianti industriali standard. È questa una delle ultime soluzioni sviluppate da Novamont che, grazie al lavoro di integrazione di diverse tecnologie produttive della filiera, ha reso disponibile un nuovo grado della versatile bioplastica ottenuta dalla lavorazione di amido di mais e oli vegetali. Il nuovo grado garantisce un notevole miglioramento della stabilità di processo, spessori di coating e velocità di linea confrontabili con LDPE e un’eccellente adesione a diversi supporti quali carta, film plastici e cartone. Essendo inoltre GMO free, biodegradabili e compostabili in conformità allo standard UNI EN 13432, nonché riciclabili nella filiera della carta, i manufatti realizzati con il nuovo grado di Mater-Bi – tra i quali posate, stoviglie e bicchieri – assicurano il rispetto dell’ambiente. L’ottima tenacità e l’elevata resistenza alla perforazione che contraddistinguono questi prodotti, idonei al con-

22 Impronte luglio 2020

I manufatti realizzati con il nuovo grado di Mater-Bi – tra i quali posate, stoviglie e bicchieri – assicurano il rispetto dell’ambiente

tatto alimentare, li rendono utilizzabili anche nel microonde. Con questo nuovo grado di Mater-Bi per extrusion coating, Novamont può rispondere alla crescita della domanda nel settore dei prodotti monouso compostabili in combinazione con carta e cartone, colmando la lacuna legata alla limitata disponibilità di alcune materie prime.


www.lav.it

CONGRESSO NAZIONALE LAV

“Giustizia per gli animali Non torniamo come prima” Assegnazione del Premio Maurizio Santoloci “Una vita per la legalità, gli animali e l’ambiente” Sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020 Roma - Auditorium Via Rieti 13 Vi aspettiamo a Roma per il Congresso nazionale dei soci LAV che, quest’anno, posticipato da giugno a ottobre per l’emergenza coronavirus, aperto a tutti nella giornata del sabato 17 ottobre, ospiterà la consegna dei riconoscimenti del “Premio Maurizio Santoloci”, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e dall’Associazione Nazionale Magistrati, per le ricerche e gli studi sul diritto e la difesa degli animali nonché le esperienze delle indagini e dei procedimenti giudiziari per i reati contro gli animali, la presentazione del nuovo Manuale realizzato dalla LAV con l’Arma dei Carabinieri, il rinnovo del Protocollo d’Intesa fra l’Istituzione e l’associazione, il Master universitario eCam-

Ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto e in ottemperanza all’articolo 35 del Decreto Legge n.18 del 17.3.2020 convertito in Legge 24 aprile 2020, n.27 è convocato il Congresso nazionale della LAV nelle giornate di venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020, a Roma, presso l’Auditorium di Via Rieti 13 con il seguente ORDINE DEI LAVORI Venerdì 16 ottobre 2020 ore 23:00 Prima convocazione Sabato 17 ottobre 2020* ore 9:30 Seconda convocazione 9:30 Apertura e Votazione Presidenza Congresso 9:40 La Legge 189-2004, la sua storia, le aspettative, l’applicazione, i risultati, la necessità della riforma, la petizione LAV, l’esame nella Commissione Giustizia del Senato Sono invitati deputati e senatori 10:00 Presentazione del Master eCampus-LAV in “Criminologia e tutela degli animali” 10:30 Presentazione del rinnovato Protocollo d’Intesa Arma dei Carabinieri-LAV per la prevenzione e la repressione dei reati contro gli animali 11:00 Premio Maurizio Santoloci “Una vita per la legalità, gli animali e l’ambiente” con il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e il Sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi, esponenti delle Forze di Polizia e della Magistratura 11:30 Valentina Santoloci 11:40 Andrea Santoloci / Carla Campanaro - Presentazione del premio, della Commissione, dei lavori 12:00 Prof.ssa Diana Cerini – Cenni sulla prote-

pus-LAV in “Criminologia e tutela degli animali”, la campagna e le attività per sostenere la riforma parlamentare della Legge 189-2004 con pene più efficaci. L’associazione presenterà anche le attività realizzate nell’emergenza coronavirus per l’accudimento degli animali, il Manifesto “Non torniamo come prima” e le campagne su divieto commercio animali esotici, utilizzo animali selvatici, sperimentazione, allevamenti, alimentazione, tassazione e animali familiari. Tra i temi all’Ordine del Giorno della giornata di domenica 18 ci sono l’esame e la votazione dei Bilanci Consuntivo e Sociale 2019, il Documento di Programmazione delle Attività 2021. Saranno rinnovati il Consiglio Direttivo nazionale e il Collegio di Garanzia: i soci in regola possono candidarsi inviando una email a cd@lav.it o scrivendo via posta cartacea a Segreteria Cd LAV - Viale Regina Margherita 177 - 00198 Roma entro il 16 settembre p.v.

zione degli animali negli altri ordinamenti in ottica comparata / consegna premio 12:10 Prof.ssa Maria Vittoria Ferroni – Cenni sui principi europei e nazionali degli animali quali esseri senzienti / consegna premio 12:20 Prof.ssa Lucilla Gatt - Non più cose: Codice civile e animali / consegna premio 12:30 consegna premi e attestati di merito 13:00 Presentazione del Manuale giuridico Arma dei Carabinieri-LAV “Norme di diritto penale e amministrativo a tutela degli animali” 13:30 Brindisi per l’assoluzione delle imputate al processo per la liberazione dei beagle da Green Hill il 28 aprile 2012 Pausa lavori 15:00 Presentazione dei candidati al Consiglio Direttivo nazionale e al Collegio di Garanzia; apertura del seggio elettorale 16:00 La LAV in prima fila nell’emergenza Coronavirus: chi abbiamo aiutato, come sono intervenute le nostre sedi locali, i DPCM. il front desk nazionale, cosa ha fatto scoprire il lockdown, il Manifesto “Non torniamo come prima” e le campagne su animali esotici, selvatici, sperimentazione, allevamenti, alimentazione, tassazione animali familiari 17:15 Le investigazioni LAV. Non solo video, azioni per la repressione dei reati negli allevamenti - Team Investigazioni, Roberto Bennati responsabile Area animali negli allevamenti, giornalisti che hanno seguito le investigazioni. Casi Italcarni, mucche a terra Doris e Lodi, mucche “da latte” Cremona e processo maiali Cremona 17:45 Le zampe della libertà: Gorgona, isola dei diritti - Marco Verdone, medico veterinario iniziatore del Progetto di solidarietà umani-animali nel

carcere toscano - Il Protocollo d’Intesa sottoscritto da LAV, Comune di Livorno e Casa Circondariale. Il futuro degli animali finalmente salvi 18:15 Casi locali maltrattamenti e consegna attestati LAV School maltrattamenti: Ursula Carnevale, Andrea Santoloci, tre casi di interventi con le nostre sedi locali 19:00 Chiusura lavori prima giornata Domenica 18 ottobre 2020 9:00 Riapertura del seggio elettorale 9:30 Votazione Regolamento Congresso 9:40 Votazione Ordine dei Lavori 10:00 Relazione Presidente e Consiglio Direttivo uscente 10:30 Relazione Collegio di Garanzia uscente 11:00 Illustrazione Bilancio consuntivo 2019 11:30 Relazione Organo di Controllo 11:45 Votazione Bilancio consuntivo 2019 11:50 Votazione Bilancio Sociale 2019 11:55 Nomina due membri supplenti dell’Organo di controllo 12:00 Chiusura del seggio elettorale - Presentazione del Documento di Programmazione delle Attività 2021 12:30 Votazione rinnovo di due membri del Consiglio Direttivo del Comitato LAV (diritto di un voto per ogni Sede Territoriale e PdR LAV) 12:45 Votazioni della Relazione del Presidente uscente, del Documento di Programmazione delle Attività 2021, delle Mozioni generali e particolari 13:30 Proclamazione degli eletti al Consiglio Direttivo nazionale e al Collegio di Garanzia 13:45 Varie ed eventuali 14:00 Chiusura dei lavori



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