IMPRONTE OTTOBRE 2019

Page 1


Consiglio Direttivo Roberto Bennati (vicepresidente), Carmen Caballero, Gianluca Felicetti (presidente), Sara Leone, Simone Stefani Collegio di Garanzia Roberto Callegaro, Annalisa Lancellotti (presidente), Emma Piga

Revisori dei Conti Susanna Russo (presidente); Alessio Rastelli, Mauro Vantaggio (sindaci) Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione sulla privacy’ (Dlgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 ROMA - tel. 064461325, fax 064461326, email: info@lav.it

La LAV in Italia la nostra ricchezza PIEMONTE

MONZA E BRIANZA: (STP) tel. 329/4234827

EMILIA ROMAGNA

CAMPANIA

TORINO: (STIC) 388/8082707

lav.monza@lav.it

BOLOGNA: (STP) tel. 333/8175258 - 320/4788779

NAPOLI: (STP) tel. 328/2313365

lav.torino@lav.it

www.lav.it/sedi/monza-e-brianza

lav.bologna@lav.it www.lav.it/sedi/bologna

lav.napoli@lav.it www.lav.it/sedi/napoli

www.lav.it/sedi/torino

CREMONA: (PDR) tel. 338/7841668

REGGIO EMILIA: (STIC) tel. 333/7749145

PUGLIA

CARMAGNOLA (TO): (STIC) tel. 340/0062741

lav.cremona@lav.it

lav.reggioemilia@lav.it

BARI: (STP) tel. 348/0618270 fax 080/5583828

lav.carmagnola@lav.it

TRENTINO ALTO ADIGE

www.lav.it/sedi/reggio-emilia

lav.bari@lav.it www.lav.it/sedi/bari

ARONA (NO): (PDR) tel. 335/6471031

TRENTINO: (STP) tel. 331/1507169

CORREGGIO (RE): (STIC) tel. 331/1284428

LECCE: (PDR) tel. 328/4713416

lav.arona@lav.it

lav.trentino@lav.it www.lav.it/sedi/trentino

lav.correggio@lav.it

lav.lecce@lav.it

CUNEO E VALLATE: (PDR)

FRIULI - VENEZIA GIULIA

MODENA: (STP) tel. 320/4795021

TARANTO: (PDR) tel. 320/8763198

333/8347714 lav.cuneo-vallate@lav.it

TRIESTE: (STP) tel. 320/6378852

lav.modena@lav.it www.lav.it/sedi/modena

lav.taranto@lav.it

ASTI: (STP) tel. 320/2219586

lav.trieste@lav.it www.lav.it/sedi/trieste

Ferrara: (PDR) tel 347/4246427

CALABRIA

lav.asti@lav.it

PORDENONE: (PdR) tel. 320/4795023

lav.ferrara@lav.it

VIBO VALENTIA: (PDR) tel. 333/4544326

VERBANO-CUSIO-OSSOLA: (PdR)

lav.pordenone@lav.it

TOSCANA

lav.vibovalentia@lav.it

tel. 379/1602611

VENETO

FIRENZE: (STP) tel. 327/1273417

SICILIA

lav.verbano-cusio-ossola@lav.it

VENEZIA: (STP): tel. 348/0407952

lav.firenze@lav.it www.lav.it/sedi/firenze

CATANIA: (PDR) tel. 349/6184467

LIGURIA

lav.venezia@lav.it www.lav.it/sedi/venezia

PONTEDERA (PI): (PDR) tel. 328/1470263

lav.catania@lav.it

GENOVA: (STP) tel. 347/2330272

PADOVA: (STP) tel. 320/7598238

lav.pontedera@lav.it

RAGUSA: (PDR) tel. 340/0031368

lav.genova@lav.it

lav.padova@lav.it - www.lav.it/sedi/padova

MASSA: (PDR) tel. 347/9015015

lav.ragusa@lav.it

LOMBARDIA

VERONA: (STP): tel. 379/1954111

lav.massacarrara@lav.it

MESSINA: (PDR) tel. 328/9546860

MILANO: (PdR) tel. 379/1574806

lav.verona@lav.it www.lav.it/sedi/verona

LUCCA: (PDR) tel. 339/7017135

lav.messina@lav.it

lav.milano@lav.it

VICENZA: (STIC) tel. 348/0408396

lav.lucca@lav.it

SARDEGNA

MANTOVA: (STP) tel. 320/4795557 (ore 18-23)

lav.vicenza@lav.it www.lav.it/sedi/vicenza

UMBRIA

CAGLIARI: (PDR) tel. 338/3924715

lav.mantova@lav.it www.lav.it/sedi/mantova

BASSANO DEL GRAPPA (VI): (STIC)

PERUGIA: (PDR)

lav.cagliari@lav.it

OLTREPÒ PAVESE: (PDR) tel. 342/3532690

tel. 348/0407684

tel/fax 075/690225 - 338/2256714

Sassari: (PdR) tel. 379/1574857

lav.oltrepopavese@lav.it

lav.bassanodelgrappa@lav.it

lav.perugia@lav.it www.lav.it/sedi/perugia

lav.sassari@lav.it

www.lav.it/sedi/oltrepo-pavese-pv

ROVIGO: (PDR) tel. 329/7934814

MARCHE

VARESE-BUSTO ARSIZIO: (STIC)

lav.rovigo@lav.it - www.lav.it/sedi/rovigo

MACERATA: (PDR) tel. 339/4734051 -

tel. 328/6456255

BELLUNO: (STP) tel 329/0439861

347/0518265 lav.macerata@lav.it

lav.varese-busto@lav.it

lav.belluno@lav.it

LAZIO

BERGAMO: (STP) tel. 388/4618300

TREVISO: (PDR) tel. 346/7465558 (ore serali)

ROMA: (STP) tel. 320/4795553

lav.bergamo@lav.it - www.lav.it/sedi/bergamo

lav.treviso@lav.it - www.lav.it/sedi/treviso

(ore 9.30-13.30) lav.roma@lav.it www.lav.it/sedi/roma

2

Impronte ottobre 2019

Legenda STP: Sede Territoriale Provinciale STIC: Sede Territoriale Intercomunale STC: Sede Territoriale Comunale PDR: Punto di Riferimento


www.lav.it

Nuovo governo, ecco cosa c’è da fare

I

n queste prime settimane di lavoro, il nuovo Governo ha di fronte impegni e sfide anche per gli animali. Come li ha avuti il precedente Governo. Intatti. Tutela della biodiversità, lotta ai maltrattamenti, inserimento dell’ambiente nella Costituzione, sono punti del Programma del Conte-bis. Ma c’è una lista delle “cose da fare” che abbiamo redatto semplicemente con i temi che erano già all’ordine del giorno delle Aule e che non vanno dimenticati: • la trasformazione in realtà dello stop all’uso degli animali nei circhi con la Legge-delega all’esame del Senato, alla quale va tolto l’aggettivo “parziale” alla eliminazione degli spettacoli con animali negli spettacoli viaggianti. Il Ministro Franceschini aveva iniziato il percorso, va continuato quanto predisposto dal precedente Ministro Bonisoli; • per il neo Ministro della Salute, Speranza, la

ne sugli animali, nominato dalla Ministra Grillo, che a sei mesi e a un anno dovrà proporre le azioni efficaci per un concreto sostegno ai metodi sostitutivi; • la verifica dell’effettiva ed efficace spesa del recente fondo “una tantum” del Ministero dell’Interno contro i maltrattamenti nei canili; • la traduzione concreta dell’impegno legislativo in vigore da oltre un anno delle attività di protezione civile per il soccorso agli animali. E una seria Agenda di Governo non può tenere in un cassetto temi che non sono più rinviabili: • a proposito di cambiamenti climatici, una convinta disincentivazione degli allevamenti animali e dei relativi prodotti; • un’IVA non maggiorata com’è adesso, per cura e assistenza degli animali adottati e comunque non tenuti a fini di lucro;

C’è una lista delle “cose da fare” che abbiamo redatto semplicemente con i temi che erano già all’ordine del giorno delle Aule e che non vanno dimenticati. E una seria Agenda di Governo non può tenere in un cassetto temi che non sono più rinviabili

revoca dell’autorizzazione alla sperimentazione sui macachi dell’Università di Torino presso l’Ateneo di Parma e l’entrata in vigore dal prossimo 1° gennaio del divieto di utilizzo di animali per test di alcol, droghe e tabacco e attività di xenotrapianti; al Senato in Commissione Giustizia, il rafforzamento della Legge 189 contro il maltrattamento e l’uccisione degli animali e il cambiamento del Codice civile affinché gli animali non siano più considerati “beni mobili” ma esseri senzienti; per i confermati Ministri dell’Ambiente Costa e della Giustizia Bonafede, la ri-penalizzazione del bracconaggio ittico che infesta fiumi e mari dopo l’infausta modifica parlamentare degli scorsi mesi; la ripresa in Aula alla Camera dell’iter di riforma del “Codice della Strada” migliorando l’articolo che interviene sul traino delle carrozzelle con l’uso dei cavalli; monitorare l’attività del Gruppo di lavoro sui metodi alternativi alla sperimentazio-

• una politica di sostegno al recupero degli animali sequestrati e confiscati, per Centri e Santuari che suppliscono alle mancanze dell’intervento pubblico; • una tutela degli animali selvatici che tolga territorio e tempo alla caccia e non dia spazio alle proposte di uccisione di lupi e orsi; • la chiusura degli ultimi allevamenti di animali per pellicce; • una efficace prevenzione del randagismo partendo dalle Regioni meridionali dove assistiamo da anni a una vera e propria emergenza sociale e morale. Su questo misureremo concretamente, com’è nostro stile, maggioranze e opposizioni, al di là di colori e schieramenti. Buon lavoro.

Gianluca Felicetti Presidente LAV

Impronte n°7 (170) Ottobre 2019 DIREZIONE E REDAZIONE SEDE NAZIONALE LAV Onlus VIALE REGINA MARGHERITA 177 - 00198 ROMA TEL. 064461325 r.a.; FAX 064461326 Email: info@lav.it • Internet: www.lav.it DIRETTORE RESPONSABILE: Gianluca Felicetti DIRETTORE EDITORIALE: Maria Falvo HANNO COLLABORATO: Manuela Anello, Paola Castaldo Tuccillo, Gianluca Felicetti, Francesca Gramazio, Ilaria Innocenti, Michela Kuan, Barbara Paladini, Simone Pavesi, Beatrice Scutari, Claudia Squadroni, Ilaria Tordone, Ciro Troiano PROGETTO GRAFICO: Michele Leone FOTO COPERTINA: I-Stock AUT. TRIB. ROMA 50/84 - dell’11.2.1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 - dell’1.3.1993 ISCR. ROC 2263 - anno 2001 DTP-STAMPA Arti Grafiche “La Moderna” Via Enrico Fermi 13-17 Guidonia Montecelio (RM)

CARTA Dalum Cyclus Print (100% carta riciclata)

CHIUSO IN TIPOGRAFIA il 12 settembre 2019 RIPRODUZIONI degli articoli sono auspicate ma consentite solamente con l’autorizzazione della Direzione Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Packaging in Mater-Bi: biodegradabile e compostabile

La LAV è:

• riconosciuta Ente Morale con Decreto Ministeriale 19.5.1998 e Onlus Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale; • riconosciuta associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (Decreto 2/2009 EN.AS. - D.M.Salute 2.11.06 - Legge 189/04) • riconosciuta associazione di protezione ambientale con Decreto Ministeriale 15.2.2007 (legge 349/86); • firmataria dal 2017 di un Protocollo d’Intesa con l’Arma dei Carabinieri per la prevenzione e il contrasto dei reati contro gli animali • dal 1995 componente della Commissione Nazionale Allevamenti e Macelli del Ministero della Salute (legge 623/85); • dal 1999 firmataria di un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Istruzione allo scopo di “promuovere la diffusione e l’approfondimento dei temi dell’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi nelle scuole di ogni ordine e grado” • dal 2007 Ente abilitato al rilascio di crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) presso il Ministero della Salute • cofondatrice della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente • membro di Eurogroup for Animals, della European Coalition to End Animal Experiments, della Fur Free Alliance, di ENDCAPtivity

QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO (OGNI DODICI MESI) ALLA LAV • ORDINARIO 30 euro • GIOVANILE (fino a 18 anni) 18 euro • FAMIGLIA 45 euro • SOSTENITORE 46 euro • BENEMERITO 150 euro • STRAORDINARIO 500 euro • PER SEMPRE (chiama 06 4461325) VERSAMENTI INTESTATI A LAV • CC POSTALE 24860009 • CC BANCARIO n. 501112 Banca Popolare Etica (cordinate IBAN) IT59 F050180 3200 000015 011125 • 5x1000 a LAV C.F. 80 426 840 585

Impronte ottobre 2019

3


Brindare per gli animali non è un piacere! Nel fine settimana del 26 ottobre saremo in oltre 300 piazze per chiedere al Ministro della Salute di vietare i test su animali per alcol, fumo e droghe

I

di Michela Kuan

l 2019 è un anno simbolo nella lotta alla vivisezione che ci ha visto protagonisti di storiche vittorie contro il famigerato allevamento Green Hill grazie alla condanna, che ha così ribaltato la sentenza di assoluzione del Tribunale di Brescia (a tre anni di reclusione con interdizione dai pubblici uffici) di uno dei due medici veterinari Asl. E poi l’annullamento della condanna per l’accusa di furto nei confronti dei 12 ragazzi che il 28 aprile 2012 portarono in salvo i primi beagle. Ma il simbolo della nostra lotta alla sperimentazione animale, quest’anno, è sicuramente il macaco. Infatti, abbiamo scoperto e combattuto una procedura estremamente invasiva che renderà ciechi 6 primati stabulati presso l’Università di Parma, per conto di un progetto milionario dell’ateneo di Torino. Il nostro lavoro, però, non si ferma qui perché il 2020 segna l’entrata in vigore del divieto di effettuare xenotrapianti (cioè trapianti di organi tra specie, in Italia vengono utilizzati soprattutto maiali e scimmie) e di sperimentare su animali droghe, alcol e altre sostanze d’abuso, un traguardo importante che ci è già stato tolto nel 2017 quando, grazie alle lobby vivisettorie, è stato posticipato di 3 anni. Il Decreto 26 del 2014 che regolamenta la sperimentazione, ha visto numerosi vincoli e divieti introdotti grazie ad anni di lotta della nostra associazione, e grandiosi risultati come il divieto di allevare cani, gatti e primati destinati ai laboratori: una pietra miliare che non permetterà mai più a nessun Green Hill di riaprire nel nostro Paese. Tra le vittorie, anche quella di vietare inutili e assurdi test per fumo e altre droghe su animali, la cui entrata in vigore, però, era prevista 3 anni dopo il decreto. Già nel 2016, quindi, sapendo che questo

4

Impronte ottobre 2019

bando rischiava di slittare ulteriormente, abbiamo lanciato una petizione per chiederne il rispetto e consegnato al Sottosegretario del Ministero della Salute le 57.600 firme raccolte con la campagna #AIUTALIAUSCIRNE. Purtroppo, però, la precedente Ministro Beatrice Lorenzin ha voluto tendere la

Testare su animali le sostanze da abuso (alcol, droghe) è fuorviante e immorale mano ai vivisettori e non dare proseguo a ciò che era già stabilito per legge; confortata dal duo della Senatrice a vita Cattaneo (da sempre pro-sperimentazione animale) e dall’allora Presidente della Commissione Sanità del Senato, è stata protagonista di scelte dove il peso di interessi e lobby hanno finora, di fatto, prevalso sulla volontà dei cittadini contrari a usare gli animali per testare alcol, fumo e droghe. Ora, siamo di nuovo in prossimità della scadenza utile per riuscire finalmente a mettere fine a i test su animali per le sostanze d’abuso, e questa volta ci

rivolgiamo al Ministro della Salute per chiedere che non “faccia nulla” affinché, come previsto dalla legge, il 2020 segni l’entrata in vigore dello stop a queste sperimentazioni facendo diventare l’Italia tra i Paesi, giuridicamente, più avanzati di Europa. È incredibile come, ancora oggi, siano possibili sperimentazioni così folli e fuorvianti: solo per citare un esempio è stato investigato nei topi l’uso della metilendiossimetamfetamina (Mdma), una droga utilizzata da decine di milioni di persone in tutta Europa, che costa poco e causa la degenerazione irreversibile dei neuroni produttori di serotonina e altri effetti tra cui psicosi paranoide, collasso cardiocircolatorio, emorragia cerebrale e infarto. Gli effetti sull’uomo sono ben noti, ma continuiamo a testarli sui topi e addirittura, recenti studi, vogliono utilizzare questa molecola per il trattamento del disturbo da stress post-traumatico perché nei topi hanno notato un’azione stimolante rendendo le interazioni sociali più gratificanti simulando il passaggio dall’adolescenza all’età adulta1, una spirale artificiosa che si distacca da ogni logica utilizzando non solo un topo come modello per l’uomo, ma addirittura volendone mimare le complesse interazioni


www.lav.it

Cerca la piazza più vicina su lav.it

I

l 26 e 27 ottobre saremo in oltre 300 piazze per chiedere al Ministro della Salute di confermare il divieto dei test su animali per le sostanze d’abuso. Gli animali non reagiscono come noi ad alcol, nicotina e droghe. Eppure, si continua a sperimentare su di loro gli effetti di queste sostanze! A partire dal 26 ottobre ti aspettiamo presso il tavolo LAV più vicino per chiedere al Ministro della Salute di confermare il divieto per questi dolorosi test. Potrà anche essere l’occasione per fare una esperienza come volontario LAV presso una nostra Sede. Insieme possiamo fare molto per gli animali! Cerca la piazza più vicina su lav.it

sociali nel momento della crescita. E che dire degli studi per trovare le pillole “anti-sbronza”?! Nanocapsule iniettate in topi sottoposti forzatamente a enormi quantità di alcol, con enzimi che aiutano il fegato a metabolizzarlo riducendo gli effetti tossici delle bevute. Studi che mietono vittime silenti per far finta di trovare il modo di farci sballare ma poter andare il giorno dopo in ufficio come niente fosse, questa sarebbe la scienza che vogliamo per l’Italia? Sarebbe l’etica che dovrebbe contraddistinguere la nostra specie o solo un bieco business?2 L’alcol è un problema dilagante che colpisce, ormai, fasce di età giovanissime ed è inutile e immorale continuare a cercare la cura negli animali, le cui risposte, è ormai noto, falliscono praticamente sempre3. Quello che sarebbe doveroso fare è investire nei modelli alternativi e garantire una informazione completa. Anche le terapie digitali sono un settore promettente come dimostra il

valore di mercato destinato, secondo le stime, a toccare i 10 miliardi di dollari nel mondo, infatti la Digital Health ha recentemente lanciato negli Stati Uniti il primo “farmaco digitale” autorizzato dalla FDA (Food and Drug Administration). L’obiettivo è trattare la dipendenza da sostanze (alcol e droghe): tale si-

Abbiamo il dovere di investire nei modelli sostitutivi all’uso di animali stema, sostanzialmente, è in grado di offrire ai pazienti una terapia cognitivocomportamentale gestita e controllata a distanza in base ai bisogni dell’utente, un metodo digitale che ha promettenti risvolti anche nel campo delle neuroscienze come depressione, Parkinson, Alzheimer. Inoltre, l’epidemiologia è una branca

fondamentale attraverso la quale scoprire e far avanzare la ricerca, come dimostra l’investigazione di scienziati olandesi e tedeschi che hanno studiato 24 studenti fra i 19 e i 27 anni che assumevano cocaina scoprendo che tale droga, non solo determina un aumento della frequenza cardiaca e dei livelli di cortisolo, ma riduce o annulla la capacità dell’individuo di riconoscere le emozioni negative4. Anche nel nostro Paese abbiamo un esempio virtuoso, infatti, anche grazie al sostegno della LAV, l’Università di Pavia sta realizzando un bioreattore in grado di simulare il tratto gastroenterico per valutare l’effetto del processo di digestione su molecole potenzialmente tossiche come l’etanolo. Abbiamo l’occasione di dare una reale possibilità al nostro Paese di cambiamento creando la base giuridica e culturale verso metodologie di ricerca alternative, non possiamo perderla ancora una volta lasciando l’Italia a una pseudo scienza dell’800!

1. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30944474 2. https://www.nature.com/articles/d41586-018-04732-x 3. Tsukamoto T. Animal disease models for drug screening: the elephant in the room? Drug Discov Today. 2016; 21:529-530 4. https://www.sciencedaily.com/releases/2015/08/150830152605.htm

Impronte ottobre 2019

5


CANGURI

Il più grande e cruento massacro di animali selvatici del pianeta

MAGGIORI PAESI IMPORTATORI TRA IL 2012 E IL 2016 Paese Italia Turchia Germania Pakistan India Giappone Altri Tot. Export

I

Quantità (n.)

Valore ($AUS)

Valore (€)*

2.054.097 1.836.787 668.943 2.059.085 373.575 29.185 261.695 7.283.367

24.728.000 15.947.160 8.761.000 6.408.985 3.014.940 1.262.939 3.243.737 63.366.761

15.398.126 9.930.297 5.455.475 3.990.875 1.877.403 786.432 2.019.875 39.458.482

di Simone Pavesi

l canguro, l’icona di un intero continente, classificato come “pest” animale infestante!! E l’industria avvia una nuova filiera per commercializzare i by-product ricavati nell’ambito dei piani di contenimento della specie: carne per consumo pet, carne per consumo umano, pelli e pellicce. È una strage di proporzioni decisamente maggiori della più nota caccia alle foche del Canada, ma nessuno ne sa nulla, perché avviene di notte nelle isolate praterie australiane. Canguro Grigio Occidentale, Canguro Grigio Orientale, Canguro Rosso, Wallaroo Comune, Wallaby di Bennet e Pademelon della Tasmania: sono le 6 specie di Macropodini vittime di questa industria. Tutto comincia con la colonizzazione europea dell’Australia nel 1800 e con l’introduzione nelle ex-colonie inglesi di greggi di pecore che dal ‘900 cominciano a dare vita alla più importante industria laniera (in Australia oggi sono presenti più di 100milioni di pecore). Già nei primi decenni del

6

Impronte ottobre 2019

Turchia 25%

Germania 14% India 5%

ITALIA 39%

Pakistan 10%

Dal 2000 al 2018 sono stati uccisi oltre 44 milioni di canguri

FOTO © HOPPING PICTURES

secolo scorso il canguro, animale erbivoro, viene visto come un possibile problema per la gestione (o meglio per lo sfruttamento) del suolo da destinare ai pascoli (di pecore, ma anche capre e bovini). E così, un animale che da almeno 30 milioni di anni vive in perfetto equilibrio ecologico in quella che

Altri 5%

Giappone 2%

è la propria “casa”, si ritrova ad essere oggetto di una vera e propria strage. A sostenere le uccisioni, originariamente motivate dal pregiudizio che il canguro sia in competizione con gli allevamenti (fatto negli anni smentito da studi scientifici ma ancora oggi reclamato dagli allevatori), si aggiungono a metà degli ’50 del secolo scorso l’avvio dell’industria della carne di canguro e delle pelli e pellicce di canguro. Filiere che non erano mai esistite prima di allora e che pertanto non sono riconducibili ad alcuna tradizione culturale o condizione di sussistenza delle popolazioni aborigene o dei “nuovi” australiani venuti dal Vecchio continente. Dal 2000 al 2018 sono stati uccisi oltre 44 milioni di canguri (con una media annua di 2.324.711 animali). Ma questi dati ufficiali non tengono conto degli animali adulti morti a seguito di ferite da sparo e degli animali giovani e dipendenti morti in conseguenza delle uccisioni delle madri. Si stima che, ogni anno, tra 133.000 e 280.000 cuccioli “at-foot” (deambulanti) e tra 372.000 e 783.000 cuccioli “pouch” (ancora nel marsupio) sono le “vittime collaterali”


FOTO © HOPPING PICTURES

www.lav.it

della caccia commerciale. Almeno il 4,1% dei canguri adulti (circa 120.000 l’anno) hanno subito una morte lenta e dolorosa (perché non uccisi con un singolo colpo di fucile al cervello, ma feriti). Con gli animali che saltano e fuggono in tutte le direzioni, molti sono colpiti da più proiettili e subiscono ferite orrende: le mascelle vengono spazzate via, perdono gli occhi, subiscono lesioni interne, si spezzano gli arti e cercano disperatamente di salvarsi zoppicando su un piede. Lo chiamano “harvest” (prelievo) e lo propongono come “sostenibile”, ma si tratta di un vero e proprio massacro e interessa non animali malati o deboli, ma soggetti sani e forti con un effetto devastante anche sulle strutture sociali di queste popolazioni. La caccia al canguro avviene di notte. Gli animali sono puntati dai potenti fari montati su pick-up e a bordo dei quali i cacciatori (regolarmente autorizzati) sparano. Il Code of Practice for the Humane Shooting of Kangaroos and Wallabies è lo strumento che regolamenta le uccisioni “umane” per scopi com-

PRATICHE VIOLENTE

REALTÀ

Un tiratore deve mirare in modo da colpire il canguro o wallaby nel cervello.

Sparare di notte e a distanze fino a 200 metri, rende impossibile centrare con un solo colpo il cervello.

Femmine di canguro e wallaby non dovrebbero essere uccise se hanno cuccioli (nel marsupio o comunque ancora dipendenti).

Impossibile capire, soprattutto di notte, se una madre ha un piccolo nel marsupio. Alla nascita il canguro misura 2cm e rimane nel marsupio per 6 mesi, per poi comunque terminare lo svezzamento fino a 18 mesi.

In caso di uccisione di una madre con cucciolo, questo deve essere ucciso immediatamente tramite: • un colpo alla testa sufficientemente forte da schiacciare il cranio e distruggere il cervello; • stordimento e immediata decapitazione; • singolo colpo di fucile al cervello o al cuore.

Nessun controllo sulle reali modalità di uccisione eutanasica dei cuccioli dipendenti. È provato che quasi sempre i cuccioli sono abbandonati a loro stessi, soprattutto quelli in grado di fuggire, e impiegano fino a 10 giorni prima di morire di stenti o essere predati.

Canguri e wallaby non possono essere colpiti da mezzi in movimento.

Nessuna possibilità di controllo.

Il tiratore deve accertarsi dell’avvenuta morte dell’animale, prima di sparare ad altri.

Nessuna possibilità di controllo.

Per la caccia non commerciale non occorre una specifica licenza, è sufficiente rispettare le disposizioni del Codice di Condotta.

Nessuna possibilità di controllo.

L’Italia è il principale paese europeo importatore di pelli grezze di canguro merciali e non (ma solo sulla carta). Ecco cosa prevede e cosa accade nella realtà. Nel 2005 la Kangaroo Industries Association of Australia (che rappresenta il 90% degli operatori della filiera) stimava in 200 milioni di $AUS il valore di questa industria, e con una previsione di crescita a 270M entro il 2010. I dati, forniti dall’Australian Bureau of Agricultural and Resource Economics, indicano invece che oggi i prodotti di canguro valgono meno di 100M $AUS.

IMPORT/EXPORT

Mentre gli australiani non mangiano carne di canguro (0,3kg di consumo procapite l’anno contro i 37,2kg di pollo), in Europa solo Belgio, Germania, Olanda, Francia e Regno Unito registrano, minime, importazioni per con-

sumo umano. L’Italia non è un paese di riferimento per il mercato della carne di canguro ma è il principale paese europeo importatore di pelli grezze: oltre 2 milioni tra il 2012 e il 2016. Ma quali sono le aziende che fanno uso di pelli e pellicce di canguro? Nella fascia alta del mercato, alcuni noti brand utilizzano quantitativi non significativi di pelli e pellicce per pochi prodotti. Mentre i maggiori utilizzatori risultano essere aziende del settore sportivo: motociclismo (per la produzione di tute da competizione – perché la pelle di canguro è più sottile e resistente di quella bovina, quindi più leggera e migliore performance) e calcistico (la pelle di canguro è più adattabile al piede).

Il NOSTRO IMPEGNO

LAV sta collaborando in un team internazionale per sviluppare azioni che ci vedranno impegnati nei prossimi mesi nei confronti delle aziende che fanno uso di pelli di canguro, così come anche sul piano istituzionale al fine di vietare l’import (in Italia e in Europa) di prodotti ricavati da questi animali. Impronte ottobre 2019

7


Grazie al progetto Born to Be Wild del quale LAV è partner italiano, Calogero è stato trasportato da Catania a Semproniano, in Toscana, dove ci occupiamo già di diverse colonie di primati

BORN TO BE WILD

Calogero verso una nuova vita… in compagnia

C

alogero è la quarta bertuccia salvata da LAV in pochi mesi, grazie al progetto internazionale Born To Be Wild (LAV, AAP e IFAW, in stretta collaborazione in Italia, con nuclei CITES a livello centrare e nelle maggiori città di ingresso di questi animali), voluto per preservare gli habitat di questi animali nei Paesi d’origine e contrastarne i traffici verso l’Europa. L’operazione di trasferimento dell’animale, che è in sequestro giudiziario, si è svolta di recente, ad opera nostra e con la collaborazione dei Carabinieri Forestali del nucleo CITES di Catania. Calogero, nome datogli dalla famiglia che lo deteneva, è stato catturato in natura, come accade per la quasi totalità dei suoi simili. I cuccioli vengono strappati alle madri e ai padri e trafficati verso il Vecchio Continente per alimentare un mercato sommerso ma dalle dimensioni preoccupati, molto spesso gestito dalla criminalità organizzata. Questo business ha fatto sì che in pochi anni questa specie a grave rischio di conservazione, sia passata da 25 mila individui a poco più di 7 individui! Noi siamo venuti a sapere dell’esistenza di Calogero, in modo veramente particolare, cioè a seguito del suo furto e del successivo ritrovamento da parte dei Carabinieri Forestali del Nucleo CITES. Ci siamo offerti di prenderci cura

8

Impronte ottobre 2019

Per Calogero inizia una nuova vita: dopo un periodo di isolamento in quarantena inizierà un percorso di “riabilitazione” alla socialità, e sarà poi inserito nella famiglia di bertucce di cui ci prendiamo cura di lui, trasferendolo in un Centro di Recupero specializzato, nel sud della Toscana. Calogero ha all’incirca sei anni, la maggior parte dei quali trascorsi in una famiglia, la stessa che ne ha denunciato il furto e alla quale è stato restituito. Vedendo la vicenda da un punto di

vista superficiale, potrebbe sembrare aver un lieto fine. Ma non era ancora un lieto fine, in quanto la vita in famiglia non è ciò che si addice a un animale selvatico e considerato pericoloso, come le bertucce. Le bertucce sono infatti animali che vivono solitamente in colonie numerose (fino a centocinquanta individui), e quindi non possono esser soddisfatte in assenza di un gruppo di animali della sua specie, e l’isolamento e la solitudine di questi animali, si ripercuote spesso in atteggiamenti stereotipati e in atti autolesionisti. Grazie al progetto Born to Be Wild del quale LAV è partner italiano, Calogero è stato trasportato da Catania a Semproniano, in Toscana, dove ci occupiamo già di diverse colonie di primati, provenienti sia dal traffico illecito che dalla sperimentazione, e che stiamo riabilitando con successo a una vita quanto più possibile simile a quella che vivrebbero in natura. Per Calogero inizia una nuova vita: dopo un periodo di isolamento in quarantena (obbligatorio per legge, per evitare il diffondersi di zoonosi e malattie ad altri animali o ad umani), inizierà un percorso di “riabilitazione” alla socialità, e sarà poi inserito nella famiglia di bertucce, tutte parte del progetto Born to Be Wild, insieme a Rocket, Lucy e Buddy.


www.lav.it

Una soluzione possibile per le 8 tigri Abbiamo chiesto l’approvazione della Legge Delega e del relativo Decreto Legislativo per la completa dismissione degli animali dai circhi!

L

a sera del 4 Luglio 2019, il noto ed esperto domatore Ettore Weber, durante l’allenamento quotidiano con quattro delle sue otto tigri, è stato ucciso da una di loro. La tigre Sultan ha dato una zampata al domatore e gli artigli hanno reciso di netto l’arteria carotide. Questo evento, seppur drammatico e triste, è stato secondo noi una tragedia annunciata. Infatti, questo ennesimo incidente ha dimostrato che sempre più i circhi con animali, rappresentano un luogo non solo di reclusione, di addestramento forzato e violento e di sofferenza per gli animali, ma anche un luogo di morte. È per questo che in concomitanza con l’avvenimento, abbiamo chiesto, sempre più con urgenza, l’approvazione della Legge Delega e del relativo Decreto Legislativo annunciato dal Ministro Bonisoli, per la completa dismissione degli animali dai circhi! Questo cambiamento epocale nel nostro Paese rappresenterà non solo la fine di un sistema ridicolizzante e disumano di intrattenimento, ma sarà un primo passo verso la riconversione e il rilancio di uno spettacolo divertente, tradizionale e affascinante, totalmente umano. Appena abbiamo appreso la notizia della morte del domatore, noi, insieme ai partner Europei di Animal Advocacy and Protection (AAP, organizzazione Olandese), abbiamo presentato al giudice una richiesta formale di presa in carico di tutte le otto le tigri appartenenti al defunto domatore. Le otto tigri, già dalla notte del 4 luglio, sono state sequestrate e trasportate in una zona dello Zoo Safari di Fasano. Qui, nonostante dopo due settime sia stato disposto il loro dissequestro, sono ri-

La soluzione proposta è stata quella di spostare le otto tigri a Primadomus, centro specializzato e registrato in Spagna, vicino ad Alicante. Qui le tigri potranno vivere in spazi adeguati, non sfruttati da alcun essere umano e finalmente libere

maste per tre settimane, in uno spazio di 20mq circa, sullo stesso camion che le ha condotte lì: un camion-gabbia con il quale solitamente venivano portate in tour in vari Circhi italiani e sicuramente uno spazio inadeguato per lunghe permanenze.

La soluzione proposta è stata quella di spostare le otto tigri a Primadomus, centro specializzato e registrato in Spagna, vicino ad Alicante. Qui le tigri potranno vivere in spazi adeguati, non sfruttati da alcun essere umano e finalmente libere da una vita di umiliazioni e di ridicolizzazioni quotidiane. Noi della LAV, insieme a AAP ci siamo subito offerti di farci carico di ogni spesa necessaria per le otto tigri, per tutta la durata della loro vita e di tutti i costi di trasporto e trasferimento. Purtroppo, durante il mese di agosto, la famiglia Weber/Vulcanelli, legittimi proprietari, ha deciso di cedere tutti gli otto felini ad altri circensi. Questa decisione è, benché ingiusta, legittima e farà sì che questi poveri animali continueranno a essere sfruttati e umiliati in spettacoli. LAV, dal canto suo, continuerà a monitorare le sorti e gli spostamenti degli animali e cercherà in ogni modo di salvarli per regalargli una vita migliore. Impronte ottobre 2019

9


Breve resoconto del secondo set: LAV 2 vs Zoomarine 0!

La salute dei delfini vale di più del profitto economico!

I

di Andrea Casini

l 10 maggio 2019 il TAR Lazio con la sentenza n. 5892 annullava il Decreto Ministeriale 20 dicembre 2017“Attuazione della Direttiva 1999/22/ CE relativa alla custodia degli animali selvatici nei giardini zoologici”, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministero della Salute e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n.2 del 3 gennaio 2018, nella parte in cui autorizzava il nuoto con delfini. Secondo il TAR Lazio, la normativa comunitaria e nazionale e il principio di precauzione sulla cui base si fonda il diritto ambientale, portano alla deduzione che, “in assenza di indizi in grado di escludere con sufficiente sicurezza sia il pericolo di compromissione del benessere degli animali sia condizioni di rischio per l’incolumità dei visitatori, l’illegittimità della previsione della possibilità per il pubblico dei delfinari di nuotare con i delfini, sia pure all’interno di iniziative programmate, mancanti, però, allo stato, delle indispensabili specificazioni quanto a concrete modalità di svolgimento e di tutela dei delicati interessi coinvolti, tanto più se configurata, come nel decreto impugnato, secondo il meccanismo del silenzio-assenso, non a caso espressamente escluso dal legislatore in materia ambientale e di tutela dell’incolumità pubblica (cfr. art. 20 comma 4 l.n. 241/1990)”.

Zoomarine non ha apprezzato questa nostra storica vittoria al TAR Lazio, e ha impugnato la sentenza Zoomarine non ha apprezzato questa nostra storica vittoria al TAR Lazio, e ha impugnato la sentenza al Consiglio di Stato, domandando di reintrodurre, con urgenza, il nuoto con delfini con una richiesta di decreto cautelare urgente, che

10 Impronte ottobre 2019

Una battaglia legale, scientifica ed etica senza precedenti! La salvaguardia della salute dei delfini ha prevalso ancora una volta sugli interessi economici: a Zoomarine l’entrata in vasca con i delfini continuerà a essere vietata al pubblico!

non ci è stata notificata. Però, il 4 luglio, la richiesta di sospendere con urgenza la sentenza è stata rigettata dal Presidente della Quarta Sezione del CDS, che ha rimandato al 25 luglio la discussione più approfondita della misura cautelare. Noi per fronteggiare la scelta strategica di Zoomarine di “armarsi” di un team legale di riconosciuto rilievo, ci siamo preparati alla discussione del 25 luglio con una memoria sostenuta a livello scientifico dai pareri di due indiscussi scienziati italiani, esperti di mammiferi marini: Sandro Mazzariol e Maddalena Jahoda. Il 26 luglio 2019 il Consiglio di Stato, Sezione IV, anche a fronte delle argomentazioni fornite da LAV, ha respinto in fase cautelare il ricorso promosso da Zoomarine S.p.A. verso la sentenza del T.A.R. Lazio, n. 5892 del 10 maggio 2019, confermando dunque il divieto di nuoto con delfini e ribadendo

un importante principio di diritto, secondo cui: “nel bilanciamento d’interessi, in relazione al principio di precauzione, deve attribuirsi prevalenza al benessere, salute e sicurezza degli animali e degli stessi destinatari dell’attività in vasca a contatto con gli esemplari di tursiops truncatus, rispetto ai pregiudizi di natura economica allegati dall’appellante”. Questo principio di diritto rappresenta la nostra vera vittoria: il benessere, la sicurezza e la salute degli animali, prevale e deve prevalere sugli interessi economici! La salvaguardia della salute dei delfini ha prevalso ancora una volta sugli interessi economici: a Zoomarine, unico delfinario che si era avvalso di questa possibilità data dal Decreto Galletti, l’entrata in vasca con i delfini continuerà a essere vietata al pubblico! Speriamo che questa posizione e questi principi, vengano mantenuti


www.lav.it

e rafforzati dal CdS anche all’udienza vera e propria, che verrà notificata tra qualche mese. Zoomarine è uno zoo con formale licenza ma è contemporaneamente un parco divertimenti: per questo, da anni, Zoomarine propone spettacoli con mammiferi marini attorniati da concerti, dj set, feste, happening, oltre al fisiologico rumore prodotto dall’accesso quotidiano di un pubblico molto ampio. A questo rumore, ovviamente, gli animali sono sempre esposti. Per questo sabato 20 luglio abbiamo fatto un sopralluogo per misurare i livelli di inquinamento acustico, per valutarne la compatibilità con la detenzione di delfini e pinnipedi: il livello medio delle rilevazioni durante l’evento “DJ-SET

Zoomarine è uno zoo con formale licenza, ma è contemporaneamente un parco divertimenti con i VALESPO”, durato due ore, era di 90 dB: come ascoltare continuativamente, per 120 minuti, il rumore di una motosega, o il passaggio di un treno. I picchi di rumore raggiunti durante l’evento, inoltre, sono stati di 110 dB, equivalente al rumore assordante che si percepisce in una discoteca, o a quello di un martello pneumatico! Abbiamo quindi preparato un dossier sul sopralluogo a Zoomarine e lo abbiamo diffuso ai Ministeri di competenza, affinché possano monitorare la situazione, effettuare dei controlli formali e quindi valutare eventuali azioni. Impronte ottobre 2019

11


DIAMOCI UNA ZAMPA

C

Regali di Natale. Pensaci in anticipo!

on i regali di Natale ogni anno è la stessa storia: l’idea che ci era venuta sotto l’ombrellone, ci è sfuggita e alla fine ci riduciamo sempre all’ultimo momento. Poche idee, poco tempo, tanta ressa… abbiamo noi la soluzione! Regala un’adozione a distanza Cucciolo Amico! Il simpatico dromedario Asia, il dolcissimo Elfy, Madiba dalla folta criniera e il bellissimo Ricky: regala un’adozione a distanza e per un anno ti prenderai cura di loro insieme a noi! Invieremo al destinatario del tuo regalo il certificato di adozione personalizzato e, durante l’anno, riceverà foto e aggiornamenti del suo nuovo amico. Compila il tagliando che trovi a fondo pagina e inviacelo entro il 6 dicembre 2019 così che il regalo arrivi in tempo utile! Se invece sei nella squadra dei regali last minute, puoi sempre pensare a un regalo veloce e all’ultimo minuto: visita il nostro sito www.adozioneadistanza.lav.it e il tuo regalo, comodo e veloce, sarà in formato elettronico!

Ricky è un gran tenerone, vivace e simpatico. Gli piace la buona compagnia e ama farsi coccolare: carezze e baci per lui non sono mai abbastanza! Sempre in prima linea quando c’è qualcuno nei paraggi, è completamente a suo agio in presenza delle persone ed è sempre incuriosito dall’obiettivo fotografico. Regala l’adozione a distanza di Ricky, avrai un Natale pieno di dolcezza!

12

Impronte ottobre 2019

Lo abbiamo chiamato Elfy perché con quelle orecchiette a punta, quel musino simpatico e quella dolce espressione sembra un piccolo elfo. È tanto dolce ma estremamente spaventato, non si lascia avvicinare con facilità ma siamo sicuri che, piano piano, riusciremo a fare breccia nel suo cuore! Regala un‘adozione a distanza di Elfy, lui non aspetta altro!


www.lav.it

Lo sguardo fiero e la folta criniera fanno di Madiba un leone dal fascino magnetico. La sua maestosità si infrange però contro il suo passatempo preferito… dormire! Non c’è distrazione o impegno che tenga, Madiba ama rilassarsi poltrendo al sole, preferibilmente senza essere disturbato, e infatti basta un suo anche piccolo ruggito per mettere in fuga chi osa disturbare la sua quiete. Immagina un leone sotto l’albero… mai visto un regalo così speciale!

Non trovi davvero irresistibile il suo musetto? Asia è un dromedario dolcissimo che si gode la vita in compagnia del suo compagno Assan nella maremma toscana. Curiosa e instancabile, ama fare lente passeggiate e dare il benvenuto a chi si avvicina alla sua area. Non trovi sia un regalo davvero originale? Regala l’adozione a distanza di Asia!

Compila questo tagliando e invialo insieme alla copia del versamento a: LAV - Viale Regina Margherita 177- 00198 Roma oppure via fax allo 064461326 o via email all’indirizzo adozioneadistanza@lav.it Il tagliando dovrà pervenire alla LAV entro e non oltre il 6 dicembre 2019 così da ricevere il regalo in tempo utile per il Natale! Desidero regalare un’Adozione a distanza: □ Cucciolo amico, 50 € - Per un anno di pasti e mantenimento □ Cucciolo amico Super, 75 € - Per un anno di assistenza e riparo □ Cucciolo amico Speciale, 125 € - Per un anno di cure e visite veterinarie Desidero regalare l’Adozione a distanza di: □ Asia □ Elfy □ Ricky

□ Madiba

I miei dati: Nome..................................... Cognome................................................... Indirizzo.................................................................................................... Città...........................................................PR........ CAP............................ Tel................................................... Email................................................ I dati di chi riceve il regalo per inviargli foto e aggiornamenti: Nome.........................................Cognome................................................ Indirizzo .................................................................................................... Città...........................................................PR........ CAP............................ Tel ................................................... Email................................................

□ Consegnerò direttamente io il certificato di adozione □ Desidero far pervenire il certificato di adozione al destinatario presso l’indirizzo sopraindicato Modalità di versamento: • Bonifico bancario intestato a LAV; IBAN - IT 59 F 05018 03200 000015011125 c/o Banca Popolare Etica indicando la tipologia di adozione scelta e il nome dell’animale; • Conto corrente postale allegato alla rivista, indicando la tipologia di adozione scelta e il nome dell’animale • Carta di credito chiamando il numero 06 4461325; • Assegno non trasferibile intestato a LAV- Lega Anti Vivisezione.

Data……………………………………………………………………………….............

Firma………………………………………………………………………………...........

“Ai sensi del D. Lgs. 196/2003 sul trattamento dei dati e del Regolamento UE 2016/679 con la tua donazione e la compilazione del presente coupon, autorizzi LAV al trattamento dei tuoi dati personali. I dati sono raccolti e trattati esclusivamente per le attività e finalità associative: gestione amministrativa delle donazioni, iniziative di raccolta fondi, invio di materiali promozionali e informativi. La durata del trattamento è strettamente collegata all’arco temporale del tuo supporto e alle Campagne di fidelizzazione di LAV. Il trattamento avviene nel rispetto delle procedure di sicurezza ed è gestito sia manualmente che elettronicamente da soggetti interni ed esterni incaricati di tale funzione. Il trattamento elettronico è soggetto procedure decisionali automatizzate. La LAV si riserva la facoltà di utilizzare i tuoi dati per l’elaborazione di indagini statistiche, che in nessun caso saranno comunicate o cedute ad altro soggetti. Ti informiamo che in ogni momento potrai esercitare i tuoi diritti, sanciti dal D.lgs 196/2003 e dal Regolamento UE 2016/679 per consultare, modificare o opporti al trattamento contattando la LAV – Viale Regina Margherita, 177 – 00198 Roma. Tel 06 4461325”


Missione “Prevenzione”

Dal piano anti-randagismo a Lampedusa alla prima ambulanza veterinaria LAV

57

di Ilaria Innocenti

tra cani e gatti senza famiglia sterilizzati e identificati, 36 quelli visitati, 12 cani identificati dai veterinari dell’ASP di Palermo: è il positivo bilancio della quinta settimana di sterilizzazioni che si è svolta nell’ambito del “Progetto Isola uno strumento di civiltà”, per la cura degli animali liberi sull’isola di Lampedusa e garantire la corretta convivenza e interazione con cittadini e turisti, realizzato da LAV in collaborazione con il Comune di Lampedusa e Linosa e l’Associazione locale

Per favorire la cultura della prevenzione e cercare di garantire il nostro aiuto agli animali in condizioni critiche, abbiamo pensato di dotarci della nostra prima ambulanza veterinaria “Il cuore ha 4 zampe”. In un anno (da luglio 2018) abbiamo fatto molto per tenere sotto controllo il numero degli animali senza famiglia presenti sull’Isola. I risultati raggiunti dimostrano come, con la collaborazione tra Associazioni, Amministrazioni comunali e Servizi veterinari, si possano fare passi concreti per combattere abbandono e randagismo e per il corretto accudimento degli animali che vivono sul territorio. Il modello di collaborazione sviluppato a Lampedusa è la prova che si può fare, anche e soprattutto in territori complessi, come lo sono molte aree del Sud Italia. Da luglio 2018 a questa estate, a Lampedusa abbiamo sterilizzato e microchippato tutti i 130 cani senza famiglia dell’isola, più altri 20, e i primi 88 gatti liberi. Abbiamo microchippato 71 cani e visitato 255 tra cani e gatti, ma non è tutto: abbiamo allestito e attrezzato

14

Impronte ottobre 2019

con le strumentazioni necessarie un vero e proprio ambulatorio veterinario permanente a disposizione dell’isola, donato oltre 2.000 kg di croccantini per cani e gatti, 3 lettori di microchip e 10 dispenser di cibo. Per favorire la cultura della prevenzione e cercare di garantire il nostro aiuto agli animali in condizioni critiche, abbiamo pensato di dotarci della nostra prima ambulanza veterinaria, avviando una campagna straordinaria di raccolta fondi con SMS solidale, approvata e sostenuta da Responsabilità Sociale Rai e veicolata (a fine giugno) dalla Rai.

Grazie ai vostri sms, la prima ambulanza LAV sarà presto realtà. Puoi donare su lav.it

Il vostro contributo è stato essenziale, un inizio importante per dare il via a un progetto ambizioso: stiamo continuando a raccogliere fondi per poter completare l’allestimento dell’ambulanza veterinaria, con le strumentazioni e le apparecchiature necessarie a renderla un vero e proprio “ambulatorio mobile”, e assicurarne il mantenimento e la piena operatività sul territorio. Abbiamo scelto di far stazionare l’ambulanza

presso la nostra sede di Bari, perché si tratta di un territorio con grandi urgenze, e come eventuale punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno. Vi ricordiamo che è ancora possibile donare su www.lav.it/donazione (causale “insieme per gli animali randagi”) per poter assicurare la piena funzionalità e la gestione del mezzo, e l’impiego di personale specializzato in tutte le attività di prevenzione e cura.

La prima ambulanza veterinaria LAV

• Sarà destinata in via prioritaria agli interventi per la prevenzione del randagismo, una vera emergenza in particolare nel Mezzogiorno; • sarà destinata al soccorso di animali in caso di calamità naturali (in accordo con quanto sancito dal D.Lgs n.1 del 2018), che include tra le finalità della Protezione civile, con cui LAV ha siglato un Protocollo di intesa, l’azione di soccorso e assistenza agli animali e alle famiglie con animali al seguito, in caso di emergenze naturali. Grazie di cuore ai tanti cittadini che hanno offerto il loro sostegno per questo progetto, e tra i Vip: Tiziano Ferro, Massimo Wertmuller, Daniela Poggi, Licia Colò e altri.


www.lav.it

Randagismo in lieve flessione, ma sempre grave

S

di Ilaria Innocenti

ebbene ci siano lievi segnali di miglioramento, il randagismo è un fenomeno ancora molto diffuso nel nostro Paese soprattutto nel Mezzogiorno. Lo conferma l’indagine LAV 2019 che per il quarto anno consecutivo raccoglie i dati di Regioni e Province Autonome. Dallo studio effettuato comparando i dati relativi agli anni 2018 con quelli del 2017, tutte a eccezione della Calabria hanno risposto, emerge come il randagismo sia in apparentemente in flessione, ma con delle significative discrepanze tra Nord, Centro e Sud Italia, dove seppur diminuito del 20% rispetto al 2017, il numero dei cani detenuti in canile è ancora molto alto. Su 98.596 cani presenti nei canili rifugio, infatti, ben il 67,1% si trova in quelli del Mezzogiorno. Tale trend positivo è confermato anche a livello nazionale, dove si registra una diminuzione pari al 4,2% delle presenze nei canili rifugio. Diminuiscono anche gli ingressi nei canili sanitari. Nel 2018 sono stati 85.177 e il 40% dei cani è stato restituito al detentore. Molto bassa però la media di restituzione nel Mezzogiorno, pari ad

appena l’8%, percentuale che sale man mano che ci si sposta verso il Nord Italia, con un 38% al Centro fino ad arrivare a un 72% di media per le regioni del Nord. La bassa percentuale di restituzioni registrata nel Mezzogiorno è un segnale inequivocabile di come nel Sud e nelle Isole l’obbligo di identificazione dei cani sia ancora largamente disatteso e della conseguente necessità di campagne di microchippatura gratuite, iniziative che

Sono ancora molti gli interventi da mettere in atto per sconfiggere il fenomeno farebbero risparmiare molto i Comuni: il costo di un microchip si aggira intorno ai 4 euro contro i circa 1.200 euro che si spendono per mantenere un cane in canile per un solo anno. Ancora esigue, ma in aumento del 23% le sterilizzazioni dei cani. Nel 2018 sono stati sterilizzati 4.073 cani in più rispetto al 2017. Le regioni in cui si è

registrato il maggior aumento sono: Abruzzo, Campania e Sardegna. Il dato è positivo, ma occorre implementare ulteriormente le sterilizzazioni anche attraverso campagne di controllo delle nascite rivolte a cani di proprietà a rischio di riproduzione incontrollata che come ben sappiamo sono una delle fonti che più alimentano il randagismo canino. I dati sui gattili e quelli sulle colonie feline sono spesso lacunosi. In base a quelli che ci sono stati forniti nel Centro-Nord sono presenti 85 gattili, questi sarebbero quasi inesistenti al Sud e nelle Isole, che ne registrano appena 7 e dove si rileva anche una scarsa attenzione per le colonie feline (8.039 colonie registrate contro le 54.939 del CentroNord) e per la sterilizzazione dei gatti (poco più di 16.000 l’anno contro i poco più di 51.000 del Centro-Nord). In conclusione, è possibile affermare che, nonostante dal 2017 la situazione relativa al randagismo sia lievemente migliorata sono ancora molti gli interventi, soprattutto al Centro-Sud e nelle Isole, da mettere in atto per sconfiggere il fenomeno: controlli e prevenzione in primis assieme a politiche di adozione e gestione responsabile degli animali. Impronte ottobre 2019

15


Il cocco è davvero una scelta alimentare etica? I frutti vengono colti impiegando macachi addestrati in apposite “scuole”. Una di queste scimmie, assicurata al suo proprietario a terra da una lunghissima catenella/guinzaglio, è in grado di arrampicarsi sugli alberi e far cadere anche 1600 frutti al giorno, mentre un umano arriva a 80

C

di Paola Segurini

onsiderati l’allontanamento dall’utilizzo dell’olio di palma e la sempre maggiore diffusione dell’olio di cocco – prodotto in grande crescita - tra gli ingredienti dei cibi e dei cosmetici, sorge il dubbio che possano essere non cruelty free. In effetti, già da qualche anno si denuncia la crudeltà del metodo di raccolta delle noci di cocco in Thailandia. I frutti vengono colti impiegando macachi (macaca nemestrina) addestrati in apposite “scuole”. Una di queste scimmie, assicurata al suo proprietario a terra da una lunghissima catenella/ guinzaglio, è in grado di arrampicarsi sugli alberi e far cadere anche 1600 frutti al giorno, mentre un umano arriva a 80. I primati lavorano 8 ore al giorno, con una pausa per mangiare e il resto

16 Impronte ottobre 2019

del tempo lo trascorrono a catena. Si tratta di una vera e propria schiavitù. Cosa possiamo fare per cercare di non alimentarla? La vastità delle aree mondiali di provenienza delle noci, nella classifica dei paesi produttori di cocco l’Indonesia è al 1°posto (18.300.000 tonnellate) e la Thailandia al nono (con il suo 99% delle noci totali raccolte dalle scimmia) con 1.010.000 tonnellate, fanno sì che si tratti di una parte contenuta del raccolto globale di questi frutti. Le noci colte dai macachi Thai sono inoltre di una varietà utilizzata per l’industria cosmetica. In conclusione, non è facile - ma è possibile - verificare individualmente la provenienza del cocco e dei suoi derivati, in attesa di certificazioni che ne garantiscano la provenienza etica, equa e solidale, anche nei confronti degli animali.


www.lav.it

MASTER DI I° LIVELLO

In criminologia e tutela degli animali

N

egli ultimi quindici anni, grazie all’entrata in vigore della Legge n.189 del 2004 che ha introdotto nel Codice Penale gli articoli 544 bis e ss., prevedendo nuove fattispecie di reato a danno degli animali, il tema della tutela giuridica degli animali ha acquisito una valenza e una considerazione sempre maggiori in tutte le frange della collettività. Il sempre più crescente interesse per l’argomento, maturato nei diversi settori della società (dalla magistratura alle forze di polizia giudiziaria, ai professionisti nel settore medico-veterinario e così via), in parallelo all’aumentata sensibilità popolare nei confronti degli animali e alla sempre più sentita necessità di garantire il rispetto e rendere ancora più pregnanti le norme poste a tutela degli stessi, ha favorito analisi, studi, approfondimenti e riflessioni ad ampio spettro. Da queste è nata, tra le molteplici, l’idea di un master di I livello in “Criminologia e tutela giuridica degli animali”, frutto della collaborazione tra LAV e l’Università E-campus e curato dai direttori scientifici, avv. Carla Campanaro e dott. Ciro Troiano della LAV. Il master, il primo in Italia ad affrontare siffatte tematiche, si articola in moduli con lezioni on-line, prevede l’acquisizione di crediti formativi per ogni modulo, nonché una prova finale per il raggiungimento di n. 60 crediti complessivi. I temi cardine di questa formazione completa e approfondita e che rappresenta un’assoluta novità nell’intero panorama accademico italiano, sono la tutela e la protezione degli animali in campo giuridico, sia sotto il fronte penale che civile che pubblicistico, senza tralasciare le riflessioni e le analisi in campo filosofico, etico, psicologico e sociologico. Il master, avvalendosi di docenti di elevata qualità e comprovata esperienza, si pone l’obiettivo di fornire strumenti utili per comprendere appieno la disciplina sulla protezione degli anima-

La comprensione dei crimini contro gli animali favorisce l’attività di prevenzione e repressione dei reati li e formare così personale specializzato nella sua corretta applicazione sul territorio, nelle varie sue espressioni. Saranno forniti preziosi strumenti di studio, ricerca ed analisi di casi pratici che permetteranno agli operatori del settore di districarsi tra le tante discipline amministrative e penali esistenti in Italia. Ulteriore obiettivo è fornire conoscenze tecniche di criminalistica applicata ai crimini contro gli animali e strumenti teorici per l’analisi criminologica di tali fenomeni, sulla considerazione che la comprensione della fenomenologia dei crimini contro gli animali favorisca sia l’attività di prevenzione che di repressione degli stessi. Anche per questo il master rappresenta una realtà del tutto innovativa, ponendosi come primo tentativo a livello universitario di fornire una siffatta formazione. Il raggiungimento dei suddetti obiettivi è convergente verso il fine ed auspicio ultimo che dalla diffusione ed applicazione delle conoscenze acquisite tramite questo master possa discendere una spinta ancor più decisa verso quell’importante cambiamento culturale che, passando dal rispetto delle norme poste a tutela degli animali, amplifica la diffusione del rispetto verso ogni essere che vive.

Per informazioni:

UNIVERSITÀ eCAMPUS eventiecampus@uniecampus.it numero verde 800271789

Le materie trattate e i relativi docenti • FILOSOFIA DEL DIRITTO DEGLI ANIMALI Prof. Luigi Lombardi Vallauri • BIOETICA E DIRITTI DEGLI ANIMALI Prof.ssa Barbara de Mori • SOCIOLOGIA DEL DIRITTO DEGLI ANIMALI Prof. Leonardo Caffo • ELEMENTI DI DIRITTO PUBBLICO DEGLI ANIMALI Prof. Alessandra Valastro • LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEL DIRITTO PUBBLICO (Parte 1), Prof. Maria Vittoria Ferroni • LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEL DIRITTO PUBBLICO (Parte 2), Dott. Alessandro Fazzi • ELEMENTI DI DIRITTO CIVILE E PENALE docenti Ecampus • LA TUTELA GIURIDICA CIVILE DEGLI ANIMALI Prof.ssa Diana Cerini • LA TUTELA GIURIDICA PENALE DEGLI ANIMALI Avv. Carla Campanaro • LA PROCEDURA PENALE APPLICATA AI CRIMINI CON ANIMALI Dott.ssa Diana Russo • DIRITTO PENITENZIARIO E ANIMALI Prof.ssa Silvia Buzzelli • ELEMENTI DI VETERINARIA FORENSE Dott. Rosario Fico • ELEMENTI DI VETERINARIA LEGATI ALLE NECESSITÀ ETOLOGICHE DEGLI ANIMALI Dott. Enrico Moriconi • CRIMINOLOGIA DEI CRIMINI A DANNO DI ANIMALI Dott. Ciro Troiano • ELEMENTI DI GEOLOGIA FORENSE Prof. ssa Roberta Somma • SCIENZE FORENSI E ANIMALI Prof.ssa Roberta Somma • PSICOLOGIA E ANIMALI Dott.ssa Sara Zoja • POLIZIA GIUDIZIARIA ZOOFILA Dott. Ciro Troiano

Impronte ottobre 2019

17


Concorso di disegno Io rispetto gli animali Disegnare per esprimere tutto il valore degli animali non umani

D

isegnare per esprimere tutto il valore degli animali non umani. “Io rispetto gli animali” è il concorso nazionale di disegno bandito da LAV in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione che avrà scadenza il 31 marzo 2020. In palio ci sono 1500 euro in buoni acquisto per gli alunni vincitori e le loro scuole. Il concorso è rivolto individualmente agli alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado statali e parificate di tutta Italia. Naturalmente non stiamo parlando solo del rispetto per cani e gatti, ma più ampiamente

Per conoscere tutte le modalità del concorso e leggere l’informativa privacy si può consultare il sito www.piccoleimpronte.lav.it di tutti gli animali non umani di ogni specie che popola il nostro pianeta. Gli elaborati dovranno essere inviati in busta chiusa tramite posta ordinaria o raccomandata a Concorso “Io rispetto gli animali” c/o LAV onlus, viale Regina Margherita 177 – 00198 ROMA. Sul retro di ogni elaborato dovrà essere riportato titolo dell’opera, nome, cognome, classe, grado di scuola (scuola primaria/scuola secondaria di primo grado), indirizzo e numero telefonico dell’autore. Ogni busta potrà contenere anche più elaborati, a patto che ognuno riporti sul retro le indicazioni dell’autore e sia corredato dalla liberatoria e dichiarazione di nulla osta. Gli interessati possono contattare LAV o scrivere a educazione@lav.it per ricevere volantini e locandine. Per conoscere tutte le modalità del concorso e leggere l’informativa privacy si può consultare il sito www.piccoleimpronte.lav.it.

18

Impronte ottobre 2019


www.lav.it

Dal 2020 il rispetto degli animali entra ufficialmente nelle scuole

D

di Giacomo Bottinelli

iventa Legge l’ora di educazione civica che comprende anche il rispetto degli animali e che dall’anno scolastico 2020/2021 sarà materia obbligatoria per scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Il testo in merito varato dalla Camere (L.20 agosto 2019, n. 92) ha infatti accolto anche l’emendamento dell’On. Paola Frassinetti (FdI): “Tutte le azioni sono finalizzate ad alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle persone, degli animali e della natura” (art. 3 comma 2). Inoltre, all’articolo 8 è esplicitamente previsto il coinvolgimento del “mondo del volontariato e del Ter-

Non possiamo che essere soddisfatti: vengono consolidate le numerose azioni in ambito educativo che portiamo avanti zo Settore”. In un primo momento era parso che l’educazione civica tornasse in vigore fin da questo anno scolastico, ma il parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione è stato negativo: non ci sarebbero stati i tempi necessari per una corretta implementazione e organizzazione. L’entrata in vigore slitta perciò di un

anno, ma rimane una prospettiva estremamente interessante. Finora era rimasta in gran parte sulla carta la possibilità di introdurre l’educazione al rispetto degli animali compresa nell’articolo 5 della Legge 189/2004, ma oggi con questo nuovo atto viene data una ulteriore spinta verso le tematiche di tutela degli animali anche in ambito scolastico. Come LAV non possiamo che essere soddisfatti: vengono consolidate le numerose azioni in ambito educativo che portiamo avanti anche grazie al protocollo siglato con il Ministero dell’Istruzione che si rinnova da oltre vent’anni. Le proposte didattiche LAV sono consultabili on line: www.piccoleimpronte.lav.it Impronte ottobre 2019

19


ANGOLO ESPERTO

Devo fare per forza testamento dal Notaio?

I

Cosa consiglia LAV?

risponde Francesca Gramazio

l testamento ha un potere magico, quello di rendere eterne le nostre volontà, come ad esempio, la condizione di avere un mondo più giusto e sicuro per gli animali. Fare un lascito per i nostri amici animali è una scelta aperta a tutti, indipendentemente dal patrimonio che si possiede e dall’età. Sebbene sia una decisione che può diventare eterna, non è una scelta definitiva poiché il testamento può essere modificato in qualsiasi momento. È naturale relazionare “Testamento” e “Notaio”, perché il Notaio è senza dubbio la figura più competente in materia testamentaria.

Quindi bisogna per forza redigere il testamento da un Notaio?

Dipende dal tipo di testamento che si desidera fare. Esistono due tipi di testamenti: il testamento pubblico, redatto sempre da un Notaio alla presenza di

20 Impronte ottobre 2019

Francesca Gramazio, Ufficio Legale LAV

due testimoni, e il testamento olografo, scritto interamente di proprio pugno, senza necessariamente la presenza di un Notaio. Se si decide di fare un testamento olografo è necessario scriverlo interamente a mano e datarlo (giorno, mese, anno). Il testamento olografo può essere depositato comunque in uno studio notarile.

La decisione tra testamento Olografo e Pubblico è personale, entrambe garantiranno una vita degna agli animali. Tuttavia, LAV menziona sempre i vantaggi di coinvolgere la figura del Notaio per proteggere le proprie volontà. In caso di vasti patrimoni e complessità familiari, si consiglia un testamento pubblico. Confrontarsi con un notaio può essere utile a chiunque, anche se si sceglie di fare un testamento olografo, ad esempio soltanto per verificare la corretta redazione del testamento. LAV consiglia ugualmente di depositare una copia del testamento nelle mani di un notaio, o a persona di fiducia o preso il nostro ufficio legale, qualora LAV sia beneficiaria. Se non hai un notaio di fiducia puoi anche rivolgerti all’Ufficio Lasciti che saprà indirizzarti verso notai che abitualmente si occupano di supportare i “Soci per sempre”. Puoi anche contattarci qualora servisse una consulenza giuridica gratuita.


www.lav.it

PREMIO MAURIZIO SANTOLOCI

Una vita per la legalità, gli animali e l’ambiente

N

el gennaio 2017 moriva il magistrato Maurizio Santoloci, una figura storica di impegno istituzionale e personale per gli animali e l’ambiente. Per dieci anni Direttore dell’Ufficio Legale LAV, e Consigliere giuridico di tre Ministri dell’Ambiente (On. Zanone, Sen. Ronchi e On. Pecoraro Scanio), è stato autore di oltre quaranta pubblicazioni editoriali in tema di diritto ambientale e animale, materia che ha insegnato per anni presso le scuole di polizia, quali la Scuola Ufficiali Carabinieri, la Scuola Allievi Marescialli e Brigadieri Carabinieri, la Scuola Superiore della Polizia di Stato, e anche quelle della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e Guardia Costiera. Con una delle sue prime iniziative giurisdizionali ha creato una prassi giurisprudenziale, che si è diffusa ben presto a livello nazionale: “la teoria della caccia abusiva come furto ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato”. Santoloci firma il primo mandato di

Maurizio Santoloci

dalla rivista “Panorama” in un servizio dedicato alla situazione dell’ambiente in Italia, e nel quale si sottolineava come Santoloci era divenuto “il terrore per speculatori, e lottizzatori”. Da queste operazioni nasceranno poi sentenze innovative, come la giurispru-

Su www.lav.it il bando di concorso in ricordo del magistrato Maurizio Santoloci con un premio che valorizzi la ricerca scientifica per gli animali e promuova nuovi studi per il diritto degli stessi cattura in Italia contro un bracconiere accusato di aver ucciso un raro muflone sardo. Nasce, così, una nuova azione della magistratura che in tutta Italia arresta i bracconieri responsabili di abbattimenti di animali protetti e, comunque, incrimina per il grave reato di furto aggravato ai danni dello Stato chi esercitava la caccia in modo abusivo. Uomo con gli stivali ai piedi, come amava definirsi, ha coordinato importanti operazioni di polizia giudiziaria ambientale, che hanno portato a numerosi sequestri di costruzioni abusive, in violazione dei vincoli paesaggistici, scavi e cave illegali, tanto da farsi appellare il soprannome di “Maurizio il Terribile”

denza sul danneggiamento di acque pubbliche del codice penale ed il reato di violazione di vincolo paesaggistico applicati all’inquinamento idrico. A tre anni dalla sua morte vogliamo, dunque, ricordarlo con quello che ci ha insegnato e che ci ha regalato per tutti gli anni in cui abbiamo avuto la fortuna di averlo al nostro fianco nelle più importanti battaglie istituzionali e giudiziarie a difesa degli animali e dell’ambiente, ovvero con un premio che valorizzi la ricerca scientifica per gli animali e promuova nuovi studi per il diritto degli stessi. Per questo abbiamo lanciato il concorso “Nuove ricerche per i diritti degli animali”, Premio intitolato a Mau-

rizio Santoloci, magistrato e Direttore dell’Ufficio Legale LAV. In particolare, il premio ha lo scopo di promuovere la conoscenza dell’uso e dello sfruttamento degli animali e la realizzazione di progetti innovativi per la tutela, i diritti, lo stop alla violenza sugli animali, tema sempre più sentito dall’opinione pubblica. Verrà premiata una ricerca presentata negli ultimi due anni accademici o in quello in corso che abbia caratteri di novità e di proposta e che sia confluita in tesi di laurea, di dottorato o specializzazione o in una pubblicazione universitaria a carattere scientifico, anche monografica, che sia dedicata alla posizione degli animali nella società ed alla promozione dei loro diritti in ottica giuridica, economica o sociale, in linea con i principi dello Statuto della LAV. I 4 migliori lavori saranno premiati da una commissione tecnica altamente specializzata in materia. Il concorso ha già ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), ed è in attesa di poterlo ricevere anche dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), e ai Ministeri della Salute, Giustizia e Istruzione, cui è stato richiesto. Il bando di concorso e il regolamento sono pubblicati su www.lav.it Impronte ottobre 2019

21


Fra’ Sole: il Progetto di sostenibilità del Sacro Convento di Assisi

F

ra’ Sole è un’iniziativa che vede il convergere delle istanze originarie della spiritualità francescana con quelle emergenti da imprese sempre più responsabili e attente alle esigenze ambientali. Partendo da questo incontro, il Progetto di sostenibilità è volto all’efficientamento delle risorse idriche ed energetiche, nonché alla riduzione dei rifiuti del Sacro Convento di Assisi. Nato dall’incontro tra la Custodia Generale del Sacro Convento di Assisi, ARPA Umbria, Sisifo e il main partner Novamont, il Progetto mira a diminuire progressivamente l’impatto ambientale dell’intero Complesso Monumentale Francescano. Acqua, Energia, Rifiuti sono i primi tre focus individuati per raggiungere tale obiettivo, al fine di arrivare alla completa decarbonizzazione della struttura e di porre in essere una efficiente e puntuale raccolta differenziata.

22 Impronte ottobre 2019

Fra’ Sole è un’iniziativa che vede il convergere delle istanze originarie della spiritualità francescana con quelle emergenti da imprese sempre più responsabili e attente alle esigenze ambientali

Azioni rese possibili grazie alla competenza e alla passione dei partner aderenti al Progetto: realtà leader dell’e-

conomia circolare e della finanza etica italiane. A ciò si aggiunge l’attività di sensibilizzazione dei milioni di pellegrini che, annualmente, giungono ad Assisi per visitare la Tomba di San Francesco. A due anni dal suo avvio, il Progetto prosegue nel suo sviluppo, concretizzando l’appello accorato di Papa Francesco nella Laudato si’, secondo cui “abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti”. Maggiori informazioni su www.frasole.org




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.