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Supplemento al n. 1 [147] di “Impronte� - Rivista Animalista - Poste Italiane Spa sped. in abbonamento postale - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb roma
salva
chi un animale salva il
mondo
i Ragazzi dalla parte degli Animali
PICCOLE IMPRONTE SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXII n. 1 (147) febbraio 2015
Basta un piccolo gesto
AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 ISCR. ROC 2263 - 2001
DIRETTORE RESPONSABILE MARIA FALVO
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DIREZIONE E REDAZIONE SEDE NAZIONALE LAV ONLUS VIALE REGINA MARGHERITA, 177 00198 ROMA
REDAZIONE MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, GANDALF, PRISCILLA
GRAFICA E IMPAGINAZIONE PIER PAOLO PUXEDDU+FRANCESCA VITALE
HANNO COLLABORATO DAVIDE CECCON, IVANA GIGANTI, GIORGIO LANFRANCHI, ANDREA MUSSO, FABIO REDAELLI, CHIARA TAORMINA, ROSA TAORMINA, ALESSANDRO TELVE,
DISEGNO DI COPERTINA DAVIDE CECCON
CARTA DALUM CYCLUS PRINT 100% CARTA RICICLATA
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PA PACKAGING IN MATER-BI
LATA
ARTI GRAFICHE “LA MODERNA” VIA ENRICO FERMI, 13/17 00012 GUIDONIA MONTECELIO (RM)
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STAMPA
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CHIUSO IN TIPOGRAFIA C 10 FEBBRAIO 2015
QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO ALLA LAV ONLUS GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro
VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS C\C BANCARIO N. 501112 BANCA POPOLARE ETICA FILIALE DI ROMA - VIA RASELLA 14 00187 ROMA ABI 05018 CAB 03200 CIN E Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: info@lav.it
BatBilbo
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hi salva una vita, salva il mondo intero» è una citazione dal Talmud, un testo scritto più di 1400 anni fa. Ebbene, noi di vite ne abbiamo salvate tante e tante ancora ne salveremo. E non ci fermeremo fino a che ci sarà un solo animale prigioniero. In questo numero troverete le storie di vari animali salvati... dai maltrattamenti di un circo grazie alla denuncia della LAV, da voi che ci scrivete raccontandoci i vostri salvataggi, da un cacciatore che un giorno ha deciso di posare il suo fucile e diventare vegetariano! Sono tanti gli animali che ognuno di noi può salvare, tanti i modi per farlo. E in questo numero ve ne offriamo alcuni. Intanto segnatevi subito queste date: 14-15 e 21-22 marzo, appuntamento nelle piazze d’Italia per lottare insieme contro l’uso degli animali nei circhi. Lo sanno anche i sassi oramai che il circo non è un posto dove gli animali amano stare. Per loro lo spettacolo non è per nulla divertente: non fanno gli esercizi perché si divertono, ma perché sono obbligati. Gli animali nei circhi sono trattati come schiavi e a noi sembra una cosa bruttissima. Avete amici che ancora vanno al circo? Allora potete salvare anche voi degli animali: basta dire loro cosa c’è dietro al tendone, che vita infelice, triste e dolorosa si nasconde dietro la musica e le luci. Se tutti i bambini smettessero di andare in questi circhi, migliaia e migliaia di animali smetterebbero di soffrire. Elementare ragazzi. Buona lettura e buoni salvataggi!
ILLUSTRAZIONE DI
ILARIA MARUCELLI
HOT STUFF
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DIRETTORE EDITORIALE
Animali nel mondo Paese che vai, usanza che trovi... questo vecchio proverbio vale anche per i nostri amici nel mondo. Ogni popolo li tratta in modo diverso: chi rispetta una specie e chi la maltratta, chi mangia un certo animale e chi lo considera come un familiare. In questo numero troverai tanti sorprendenti esempi: prova se le sai tutte e buona lettura!
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Dove è possibile mangiare la carne di cane? A Il consumo è vietato in tutto il mondo B In Cina, Vietnam, Corea e altri paesi asiatici C In Germania, ma solo durante la festa della birra
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Dove è normale mangiare insetti? A In Thailandia, Messico e Algeria B Sull’isola di Lampedusa C In Antartide
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In Australia si mangiano i canguri? A Assolutamente no, è il simbolo di questo continente B Sì, è del tutto normale C Solo sull’Isola dei Canguri (Kangaroo Island)
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In quale nazione non si mangia carne di cavallo? A Italia B Gran Bretagna C Francia
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Come viene utilizzato il cavallo nel mondo? A Come animale da compagnia B Per produrre carne C Per il lavoro e lo sport
Soluzione: 1B, 2A, 3B, 4B, 5A,B,C (sono tutte esatte!) PICCOLE IMPRONTE
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Un bar a quattro zampe
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on solo bambini: da oggi anche i cani vanno in ludoteca! A San Giuliano Terme (Pisa) è nata Zampa Bianca, una struttura per giocare (all’aperto o al chiuso) e mantenersi allegri e in forma. E dopo il movimento un salto al Buddy’s Kitchen, il nuovo bar-ristorante per i nostri amici pelosi: cibo sano e gustoso, bibite canine, comode cucce verdi e un prato per divertirsi insieme agli amici umani e animali. L’unico difetto? È un po’ lontano: si trova ad Aurora, in Ontario (Canada)...
L’amica ritrovata
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hirley e Jenny, due elefantesse indiane, erano state separate da cucciole per essere assegnate a due circhi diversi. Dopo 22 anni si sono ritrovate in un parco naturale per pachidermi ed è stato un incontro commovente! All’inizio si sono guardate un po’ diffidenti, ma con il passare delle ore si sono riconosciute e hanno incrociato le proboscidi per scambiarsi coccole e carezze, come se gli anni non fossero mai passati. Ora trascorrono le giornate insieme: finalmente libere e inseparabili!
Torna a casa formica
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e formiche ritrovano sempre la strada di casa, anche nel mezzo di un deserto! Uno studio del Max Planck Institute di Jena (Germania) ha dimostrato che sono dotate di strumenti per l’orientamento molto precisi e sofisticati. Oltre a usare l’odore delle compagne e la luce del sole come bussola, sono capaci di utilizzare le vibrazioni e i campi magnetici come punti di riferimento. Lo studio ha inoltre confermato che le formiche riconoscono facilmente la porta del loro formicaio, rilevando l’anidride carbonica prodotta dalla respirazione delle compagne che si trovano dentro.
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Tu mangi animali? Come raccontiamo in questo numero, in ogni luogo del mondo, purtroppo, si mangiano animali diversi. E nel nostro paese? Osserva i disegni e cerchia gli animali che finiscono nei piatti degli Italiani... almeno di quelli che non sono ancora diventati vegetariani!
Soluzione: Tutti, eccetto pappagallo, cane, gatto, topo e serpente PICCOLE IMPRONTE
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A vederli, gli animali non sono tutti uguali: c’è chi ha il pelo e chi le squame, chi vola e chi striscia, chi ha le zampe o le pinne o nessuna delle due. Ma se guardiamo alle loro caratteristiche davvero importanti... ogni animale è uguale all’altro! Tutti provano emozioni e sentimenti; tutti sanno comunicare; tutti amano il cibo e la tranquillità; tutti rifuggono il dolore e la morte.
Che orrore mangiare la carne di cane! S alve ragazzi, torno adesso da un viaggio di lavoro in Corea del Sud, un paese modernissimo con tradizioni millenarie. Seul è enorme e bellissima, piena di grattacieli in mezzo a templi antichi, palazzi e pagode! Ma sono ancora sconvolta per quello che ho visto nei mercati. Cagnolini rinchiusi in gabbiette accatastate, proprio come polli, ad aspettare qualcuno che li compri per metterli in pentola. Ho visto un cliente indicare un cagnolino peloso, il venditore estrarlo dalla gabbia e poi... sono scappata a gambe levate per non vedere il resto. Non ho nulla contro i coreani, anzi hanno una splendida cultura, ma come fa un popolo civile a sopportare una crudeltà del genere! I cani sono intelligenti e affettuosi, fanno le feste, giocano come bambini, sono fedeli ai loro amici e non li tradiscono mai, sono pronti a morire per salvarli. Sono persone di casa e quando ci “lasciano” in famiglia si piange e si soffre, come se fosse morto un umano. Mi vengono i brividi a pensare che in Corea (e anche in altre nazioni) siano macellati, è una cosa che non riesco a sopportare. Certo, nel mondo accadono tante cose peggiori, ma proprio non riesco a togliermi dalla testa quel mercato di Seul e mi chiedo: perché? Scusate lo sfogo, ma se avete un cane potrete capirmi.
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Per questo tutti gli animali devono essere rispettati allo stesso modo, perché anche un maiale adora giocare, saltare e farsi fare le coccole! E quindi i personaggi di queste pagine hanno entrambi ragione o più probabilmente hanno tutti e due torto... non importa! Le loro opinioni servono a farci ragionare e questo ci basta: tu come la pensi?
Carne di cane o di maiale, per me è uguale! B
uongiorno ragazzi! Io vengo da Pechino, ma vivo in Italia da tanti anni e mi ritengo un vostro concittadino. Capisco la sorpresa e la rabbia della mia vicina di pagina, ma se ci pensate bene non c’è nulla di strano. Sì, in alcuni paesi del mondo (anche in Cina) si mangia la carne di cane. E allora? Qui non si mangia il maiale? E il maiale è intelligente e sensibile come un cane, non c’è differenza. È solo una questione di abitudine e di cultura: a voi sembra normale abbuffarvi di prosciutto e salame, mentre nei paesi musulmani non lo fanno. Voi mangiate le bistecche e invece in India la mucca è sacra. Il filosofo francese Montaigne scrisse: «Ognuno chiama barbarie ciò che non è nei suoi costumi» e aveva ragione! Ci vuole coerenza e ragionamento: io rispetto i vegetariani, ma se tu mangi il pollo e il tonno, non puoi scandalizzarti se altri mangiano il cane o il gatto. A proposito: io non lo faccio di certo! Vivo qui e rispetto le vostre abitudini: è una bugia enorme che i cinesi in Italia mangino carne di cane e di gatto. Ma non mi piace sentire condanne contro altre culture, quando tu fai lo stesso e non apri nemmeno gli occhi per accorgertene (o forse fai finta perché ti fa comodo). Scusate il tono polemico e... zài jiàn (cioè ciao!).
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Addio circo: mai pi첫 spettacoli! Una leonessa, tre bovini, un lama peruviano, un cammello, ammello un n ppappagallo, appa ap pagallo due dromedari, una zebra, uno zebrallo (incrocio tra una zebra e un cavallo), sette cavalli e un pony... LIBERI TUTTI! Sono gli animali del circo Martin che il Corpo Forestale, su ordine della Magistratura, ha sequestrato e affidato alla LAV. Dopo anni di gabbie, viaggi lunghi e stressanti, esercizi innaturali e pericolosi addestramenti basati sulla violenza, finalmente una vita dignitosa e rispettosa dei loro diritti. g p
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In Italia ci sono già state parecchie condanne per maltrattamento, ma è la prima volta che i giudici salvano TUTTI gli animali di un circo! Alle attività di trasferimento degli ex-prigionieri ha partecipato anche l’associazione inglese Born Free Foundation, che ha adottato la leonessa Elsa, destinata a un parco per grandi felini in Sudafrica. Buona fortuna e buona vita a tutti gli animali che sono stati salvati: vi meritate tutto il bene del mondo!
MARCE
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ORRE
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Chiara Taormina Riuscirà l’amicizia tra un saggio albero parlante e un bambino di dieci anni a salvare il bosco e gli animali che ci vivono? Qual è la cosa che ti fa più arrabbiare dello sfruttamento degli animali? I nostri amici dovrebbero essere lasciati liberi e non sfruttati per la vivisezione. Credo fermamente che si possano trovare dei metodi alternativi per la sperimentazione, senza torturare altri esseri viventi. Qual è la cosa che più ti affascina degli animali? Gli animali sono solidali tra loro, sanno amare senza chiedere nulla, sanno perdonare. Li ammiro perché nel loro cuore non c’è nemmeno un pizzico di crudeltà. Vivi con degli animali? Sì, con cinque gatti e presto la famiglia aumenterà perché Dani, una delle gatte adulte, aspetta i suoi piccoli e adorabili cuccioli. Se avessi la bacchetta magica, con quali animali ti piacerebbe fare amicizia? Vorrei poter ospitare e proteggere, senza distinzione alcuna, tutti gli animali che non hanno una casa e che necessitano di amore e cure. Vorrei tanto essere la “mamma” di tutti loro. Come è nata la tua LAV story? Il bosco errante è una storia che parla della caccia e della distruzione degli spazi verdi. Cosa farebbe l’uomo se la natura, animandosi, si ribellasse a tutto questo scempio? Ecco, proviamo a riflettere sull’importanza del
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delicato equilibrio che regola l’ecosistema e speriamo che un giorno l’essere umano possa considerare la natura come un dono prezioso e non come una proprietà da distruggere a piacimento. Chiara Taormina nasce nel 1973 a Palermo, dove vive e lavora. La sua grande passione per la scrittura l’accompagna fin da bambina. Da sempre amante della natura, dedica molti dei suoi scritti ai ragazzi e alla protezione dei nostri amici animali: Cammy e il tempio del sole (Edizioni Il Ciliegio), Ruggero coniglio coraggioso (Photocity Edizioni) e I racconti di Leccius, l’albero saggio (Lulu com), il protagonista di questa LAV story. I lettori più attenti e provvisti di ottima memoria ricorderanno il racconto In volo con Bea, la storia di un ragazzino con la paura di volare e di una piccola cicogna senza ali, pubblicato nel 2011 su queste pagine. Rosa Taormina è nata e vive a Palermo, città piena di arte e di colori. Laureata in scenografia all’Accademia di Belle Arti, illustra soprattutto libri per l’infanzia e realizza illustrazioni in campo pubblicitario. Collabora con case editrici locali e giovani scrittori per favorire e sviluppare la passione per la lettura di bambini e ragazzi.
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Il bosco errante di Chiara Taormina con le illustrazioni di Rosa Taormina
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era una volta un grande bosco che abbracciava come una tenera madre un villaggio di contadini e cacciatori. Il bosco era anche la casa delle volpi, da sempre odiate e perseguitate dall’uomo a causa della loro intraprendenza. Le trappole, i bocconi avvelenati e persino la spietata caccia le avevano decimate: l’uomo ne andava FIERO. Nel luogo viveva anche Nino, un bambino di dieci anni che amava far lunghe passeggiate in mezzo alla natura. Di tanto in tanto, aveva anche incontrato qualche simpatico esemplare di volpe dal rosso manto. Lui viveva con la mamma ed erano, forse, le uniche persone del proprio villaggio ad amare indistintamente ogni creatura vivente. Un giorno di primavera si trovava a passeggiare per un sentierino ripido, pieno di tanti fiori profumati ed erba rigogliosa. L’aria era fresca e un leggero vento agitava i rami degli alberi. A un tratto, uno strano rumore pose fine alla tranquilla esplorazione: “CRANC...... CRANC” Nino si fermò di botto: il suono misterioso si stava avvicinando. Il suolo sotto i suoi piedi iniziò a tremare: il bambino pensò a un terremoto. All’improvviso sbucò un albero enorme che camminava proprio come un essere umano. Aveva anche due grandi occhi tra i rami fitti, lunghi baffi che scivolavano sulla corteccia e un mantello tutto nero, annodato sul davanti. «Tu chi sei?» domandò il ragazzino sbalordito. «Io sono Leccius, l’albero più vecchio e saggio di tutto il bosco. Spetta a me decidere del destino di tutti noi.» «Cosa vuoi dire?» chiese Nino che a stento capiva cosa stesse accadendo.
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«È arrivato il tempo di migrare verso nuove terre» rispose Leccius con tono triste. «Migrare? In che senso?» interrogò il fanciullo che aveva assunto una espressione sospettosa. «La tua specie ha superato ogni limite. Ha ucciso animali innocenti, distrutto e abbattuto alberi, ma la cosa peggiore è che ha quasi annientato la nostra amica volpe. È rimasta una sola famiglia e dobbiamo allontanarci prima che sia troppo tardi» rispose l’albero con le lacrime agli occhi. «Ma è una cosa orribile! Non si può far nulla per rimediare?» fece il ragazzo. «Sì, possiamo lasciare l’uomo da solo a riflettere. È l’unico modo di imparare dai propri sbagli: ASCOLTARE IL SILENZIO». «Ed io come farò senza il bosco e tutte le sue creature? Così pagheranno anche gli innocenti come me» replicò Nino. «Pagheresti se restassimo qui, permettendo che i nostri fratelli vengano annientati ingiustamente. La volpe non ha colpa se il cibo scarseggia. Ricorda che in natura non esiste un solo animale che farebbe del male a un altro per pura crudeltà, semmai è l’uomo che deliberatamente nuoce alla natura» rispose Leccius. «Perché non siete andati via prima di questa strage?» domandò Nino. «Ragazzo mio, non è affar semplice smuovere le radici da terra dopo tanto tempo. Meglio tardi che mai!». Su tali parole, Nino vide che il bosco intero si animò per iniziare il viaggio.
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I sassi aprirono gli occhi e cominciarono a rotolare in fila indiana, gli steli d’erba avevano delle gambette sottili che permettevano di camminare. Tutti gli alberi tenevano le proprie radici fra i rami e gli animali li seguivano dappresso. In quel momento, apparve anche l’ultima famigliola di volpi: mamma, papà e due soffici cuccioli. Nino gli sorrise con tenerezza e capì che quella fuga era necessaria: LA VITA DI UN ESSERE VIVENTE APPARTIENE SOLO ALLA NATURA. «Adesso dove andrete?» chiese il piccolo commosso. «Gireremo il mondo in cerca di pace. Forse un giorno ci rivedremo, ma fino a quel giorno dovrai portare un messaggio agli uomini.» Leccius, prima di proseguire, sussurrò al fanciullo quello che avrebbe dovuto fare. Al che Nino corse verso la casa di un cacciatore che abitava a pochi passi dal bosco. Bussò con energia: “TOC TOC”... Un uomo rude aprì la porta. «Guarda Igor, il bosco ci ha lasciati!» urlò il ragazzino per attirare l’attenzione. «Cosa vai farfugliando...?», e l’uomo, dopo aver gettato lo sguardo all’orizzonte, rimase senza parole. AL POSTO DEL BOSCO C’ERA UN DESERTO ARIDO.
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Il villaggio presto si spopolò e i cacciatori, una volta tanto, restarono a bocca asciutta. Nino, che sin da piccino aveva sviluppato una profonda empatia con gli animali, in età adulta diventò un naturalista. Dopo gli studi tornò a vivere nei luoghi dell’infanzia; molti altri lo seguirono, mossi da un sincero pentimento. E di lì, a poco a poco, qualcosa di magico accadde: l’armonia dei nuovi sentimenti attirò di nuovo l’erba e la rugiada, gli alberi e i sassi, le più svariate specie di animali. Dopo aver assistito con stupore alla rinascita della vita, gli uomini si sentirono animati dal desiderio profondo di proteggerla con ogni mezzo possibile. La zona divenne un’oasi protetta, e così, dopo anni di fuga, Leccius e le volpi trovarono una casa sicura dove vivere per sempre felici e prosperare.
La mia seconda vita da vegetariano La storia di Giorgio che ci racconta come ha maturato la sua scelta di vita.
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è un punto di arrivo in cui la vita mi ha portato e sapete qual è: il vegetarismo! Mi chiamo Giorgio, ho cinquantasette anni, sono nato e cresciuto a Varzi, un piccolo paese in provincia di Pavia. Qui ho vissuto la prima parte della mia vita: i miei genitori, gli amici, i primi lavori e amori... eppure se c’è una cosa per cui Varzi è conosciuta è il salame, il fiore all’occhiello del nostro paese! Ho passato la vita a mangiarlo e a dire a tutti quanto fosse buono. E poi c’erano le mie grandi passioni, la caccia e la pesca. Allo stesso tempo però amavo gli animali, anzi amavo i cani e i gatti. I miei adorati cani da caccia e i miei gatti, che ho amato così tanto da diventare volontario in un gattile. Eppure nemmeno dieci anni di volontariato a contatto con i felini hanno aumentato la mia sensibilità verso gli altri animali. Le bistecche nel piatto e gli insaccati non mi guardavano come i gatti che curavo, non saltavano, non facevano le fusa... Sì mi facevo qualche domanda, per rispondermi che il maiale è fatto per essere mangiato e che anche in natura gli animali si mangiano tra loro. Non ne ero convinto, ma rimanevo attaccato alla mia cultura incoerente che provoca la morte degli animali. Alla fine ho capito. Che la violenza, su di loro e su di noi, è una sola. E che per vivere non è necessario sfruttarli o mangiarli, anzi! Dopo tantissimi anni finalmente ho smesso di mangiare la carne e sto molto meglio, in ogni senso. Il vegetarismo ha un’influenza positiva non solo fisica, ma anche morale. Come ha detto lo scrittore Tiziano Terzani in una delle sue ultime interviste: «Come si può allevare la vita per poi ucciderla e mangiarsela?». Oggi dedico il mio tempo ai gatti e non perdo l’occasione per stare a contatto con la natura. Niente più caccia, ma lunghe camminate a cercare funghi!
GIORGIO LANFRANCHI
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IL TEATRO DEGLI ANIMALI Racconti fantastici di animali, storie di amore e libertà, un laboratorio teatrale divertente, appassionante e dalla parte dei nostri amici. Tutte queste meraviglie prendono vita al Teatro delle Marionette degli Accettella, a Roma, in collaborazione con la LAV. Un emozionante percorso teatrale per le classi della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria: correte subito a parlarne con i vostri insegnanti, portando con voi questa pagina; sul sito della LAV troverete tutte le informazioni che vi servono. Oltre a questo laboratorio c’è anche l’affascinante spettacolo ANIMANIMALI, un evento teatrale con attori e marionette che rappresentano la bellezza e l’unicità dei nostri amici di pelo, piume e pinne. Da non perdere!
PER ER PR PRENOTAZIONI PREN ENOT OTAZ AZIO IONI NI E INFO I F SU LAB LABORATORIO RA RI E SPETTACOLO:
TEATRO DELLE MARIONETTE DEGLI ACCETTELLA VIA GIOVANNI GENOCCHI 15 00145 ROMA TEL. 06 5139405 accettellateatro@tiscali.it
www.accettellateatro.it 16 PICCOLE IMPRONTE
Storie d’amore e libertà Teatro e laboratori per le scuole in difesa degli animali con il patrocinio di
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Spedite le vostre lettere all’indirizzo: Viale Regina Margherita 177 00198 Roma
oppure inviate una email a: piccoleimpronte@lav.it
Tutto è possibile
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aro Piccole Impronte, n poco tempo fa sono andata a comprare un o. coniglio da un signore che li macella, per salvarlo. o, Aveva due zampe spezzate e un orecchio malato, ma io l’ho tenuto lo stesso. In men che non sii dica è guarito. Adesso corre felicemente sul ter-razzo. Tutto è possibile, niente è impossibile.
SERENA BLANDIZZI, 12 ANNI – PACHINO (SIRACUSA) Seb Sebastiano Garofalo, Siracusa.
Un bel lavoro
Un salvataggio
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aro Piccole Impronte, la mia famiglia è socia LAV e ricevo regolarmente il giornalino. Mi piace molto il vostro lavoro, vorrei anch’io salvare molti animali! Tanti cari saluti.
LORENZO BENINI, 9 ANNI – VERONA
Staranno bene?
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aro Piccole Impronte, grazie per le riviste di Piccole Impronte, mi piacciono tantissimo e a breve mi abbono di sile domande. In un numero, curo! Ho già però delle in Pelo e Contropelo, una ragazza dice che tranne cani e gatti gli animalii non vivono bene in casa. artaruga che, secondo la raMa è vero? Ho una tartaruga gazza, non vive bene con noi. Ho anche dei pesci no male? in un laghetto, staranno Secondo me non è giusto vendere animali, soprattutto se selvatici o esotici, ma... sarà vero che sì male? con noi si trovano così Grazie di tutto.
CELESTE SAMBROTTA, 12 ANNI - ROMA
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aro Piccole Impronte, era un buio giorno di pioggia e io ero in vacanza in campeggio con la mia famiglia. Ad un certo punto sentimmo un “miao” e ogni tanto (anzi poco) se ne sentiva uno. Mio babbo uscì e cercò dappertutto, sopra la roulotte e sotto la roulotte, alla fine trovò un gatto tigrato tenerissimo a righe, sopra la ruota. Purtroppo però è scappato subito. Qualche giorno dopo lo stesso gatto si è incastrato nel motore di una macchina accanto. Quella volta però lo abbiamo scovato velocemente con un semplice: “pappa!!”. Un saluto.
VANESSA ZINGONI, 10 ANNI - FIRENZE
Marco “Marcolino” Deluca, di Salerno, con Alfredo Riccio, volontario della LAV.
Qui sopra, Augusto Vecchio e sotto Francesco Vecchio, Siracusa.
Cani e gatti
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aro Piccole Impronte, secondo me, gli unici animali che devono stare in casa sono cani e gatti. Lo penso perché, se ci pensi, tutti gli altri animali da compagnia devono stare in gabbia, se no scappano, menelici e fartre cani e gatti possono essere liberi, felici ti gli altri ci compagnia, mentre, secondo me, tutti rovare gli animali, insieme a noi, non possono provare stessi sentimenti o farceli provare. Ti racconto una storia che non parla dei miei gatti, ma di una micetta. I vicini di una mia amica hanno una gattina. Questa micia (di nome Mimì) un giorno va a vedere com com’èè questa casa e lei comincia a darle
da mangiare. Dopo un po’ per la gatta andare in questa casa diventa un impegno fisso. Un giorno si presenta con qualcosa in bocca, da lontano sembrava un topo o una lucertola, ma poi entra in casa e si scopre che era un pupazzetto. Aveva portato il suo g giochino preferito e, praticamente, si era trasferita! I gatti mi stupiscono ogni giorno di più. Ormai non immag magino più casa mia senza gatti che gira girano. So benissimo che sono degli ami sempre pronti a consolarti, ralamici legr legrarti, farti compagnia e farti giocare. Soprattutto sono amici che non ti tra tradiranno mai. No smettete mai di fare quello che Non fa per gli animali e grazie per averfate m “convertito” in animalista. Io, mi c non ci pensavo proprio. Ciao! che ELISA CERULLO - GAMALERO (ALESSANDRIA)
Che h emozione i lleggere ognii volta l lle vostre meravigliose i li llettere!! A Anche h iin questo numero eccovi sentimenti, idee, domande, salvataggi, fantasia e tanto amore per i nostri amici. Bravissime a Serena e Vanessa per i vostri salvataggi. Può sembrare poco e invece è tantissimo! Due vite salvate, un gattino e un coniglio che, grazie a voi, trovano una famiglia: basta questo a renderci felici! Grazie di cuore a Lorenzo per i complimenti e a Elisa per la sua storia, il suo trascinante entusiasmo felino e perché ci aiuta a rispondere alla lettera di Celeste. Cara Celeste, che dire!? Siamo sicuri che la tua tartaruga e i tuoi pesciolini apprezzino il tuo affetto e le tue attenzioni e certo qualche eccezione c’è sempre. Ma l’amore, per essere vero amore, deve andare sempre a braccetto con la libertà. PICCOLE IMPRONTE
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Viva il circo ma senza animali Durante le Giornate Nazionali di marzo saremo nelle strade a spiegare perché non è giusto tenere gli animali in un circo.
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molti ragazzi piace andare al circo. A parte i clown, i trapezisti e gli acrobati, amano vedere gli animali. Le tigri, i leoni, le scimmie, i cavalli, i coccodrilli, infatti, sono animali bellissimi e tutti siamo affascinati dalla loro grandezza, furbizia, intelligenza. Gli animali però non hanno scelto di lavorare nei circhi. Non possono scappare e tornare nella foresta. Sono costretti a fare cose contro natura. Allora, cosa possiamo fare? Scegliere solo quei circhi che non utilizzano animali, dire agli amici come stanno le cose e convincerli a non andare più ad assistere a spettacoli crudeli. Per conoscere gli animali, invece, è molto meglio guardare un documentario. Solo visti nel loro natura gli animali possono habitat naturale ve segreti della loro svelarci i veri po venite a trovarci ai vita. E poi nostri ta tavoli. Vi aspettiamo!
sabato e domenica 14-15 e 21-22 marzo
GIORNATE NAZIONALI DELLA LAV GIORN Aiutaci a lliberare gli animali dai circhi. Vieni a trovarci con i tuoi amici ai no nostri tavoli! Troverai tante informazioni utili e, con una donaz donazione minima di 11 euro, ti porterai a casa un bellissimo uovo di cio cioccolato fondente del commercio equo e solidale: ci aiuterai a realizzare un centro di recupero per gli animali liberati dai circhi e a mantenere quelli che abbiamo già salvato.
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Canguro
Canguro
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IL
canguro rosso è il più famoso (e il più grande) delle sessanta specie di canguri. Il maschio è molto più grosso della femmina, ma entrambi hanno le zampe davanti piccole e provviste di artigli: servono per difendersi e procurarsi il cibo. Le zampe posteriori sono invece lunghe e forti, per camminare e fare i celebri salti: fino a tre metri di altezza e nove di lunghezza! I canguri se la cavano bene anche con il nuoto e corrono velocissimi, ma si stancano presto. Le orecchie sono molto lunghe (simili a quelle dei conigli) e la coda robustissima: quando il canguro è fermo funziona come una terza zampa posteriore. IL canguro è vegetariano ed esce soprattutto la sera e la notte per procurarsi il cibo. In caso di siccità, può rimanere per lunghi periodi senza bere, cibandosi di piante grasse ricche di acqua. Vive in piccoli gruppi familiari, da sei a dieci canguri: durante la stagione degli amori, i maschi combattono tra loro scalciandosi e azzuffandosi. La durata della gestazione è molto breve, appena 33 giorni, e il cucciolo nasce piccolissimo, lungo nemmeno 3 cm e leggero 2 grammi. Appena nato, si arrampica sulla pancia della mamma, attaccandosi al pelo, fino a trovare il marsupio, la tasca dove trova i capezzoli per poppare il latte; dopo sei mesi inizia a fare capolino dal marsupio, ma lo abbandona definitivamente solo a un anno di età.
L I B E R O
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I numeri del canguro 1 metro la lunghezza della coda 70 kilogrammi il peso della femmina 100 kilogrammi il peso del maschio 64 Km/h la sua velocità 22 anni la durata della vita
C O M E
S E I
Alcuni li considerano non graditi, alieni, dannosi. Noi li difendiamo, come tutti gli altri animali. Cura Cura Cu ratto tore Fa tore Fabr br iz izio izi io Ureett ttiin ini ini Ar t Director Matteo de Mayyda yda yd Illustrazioni Elisa Fabris Testti Stefano Pugliese e Massimoo Vitittuuri Calligrafia Nicolò Giacominn Co oordinamento Gianfranco Maar in ino Produzione LAV - Lega Anti Vivissezi zionne
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SSe la l Nutria N avesse un aspetto più familiare, se il Colombo mbo avesse l’eleganza di un Pavone, forse verrebbero visti sotto una luce diversa. Gli Indesiderabili sono quegli animali considerati dannosi e “non graditi”, veri e propri flagelli da eliminare sulla base di pregiudizi infondati. Noi della LAV rivendichiamo il diritto alla vita per tutti gli animali, senza graduatorie o discriminazioni, e lottiamo per la loro difesa, nessuno escluso.
QUESTI POSTER FANNO PARTE DELLA MOSTRA “GLI INDESIDERABILI”. CHE NE DICI DI OSPITARLA NELLA TUA SCUOLA? PARLANE CON UN TUO INSEGNANTE E DIGLI DI CONTATTARE LA LAV ALLO 06 4461325.