PICCOLE IMPRONTE APRILE 2017

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aprile 2017

i Ragazzi dalla parte degli Animali

NUMERO SPECIALE

40 anni per gli animali

www.piccoleimpronte.lav.it Supplemento al n. 3 [158] di “Impronte� - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb - Roma


L Eugène Delacroix (1798-1863) dal titolo La Libertà che guida il popolo (1830); ci ha fatto a copertina di questo numero speciale è ispirata a un celebre quadro del pittore francese

pensare alla nostra lunga battaglia per la liberazione degli animali, a tutto l’entusiasmo, ma anche agli sforzi e alla fatica che ogni giorno il nostro impegno richiede per questo obiettivo meraviglioso. Insomma, ci siamo proprio rivisti in quest’opera d’arte. Così, tolti fucili e armi dall’originale (perché la nostra è una battaglia pacifica e non violenta), abbiamo chiesto al nostro Fabio Redaelli, in arte Hot Stuff, di calare Martina, Joe e Fil nei panni dei protagonisti di questo famoso dipinto che oggi si può ammirare al Louvre di Parigi.

1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo 2 Parlando con Gianluca Felicetti Presidente della LAV 4 Una storia lunga 40 anni L’avventura della LAV 19 Le persone Ecco la squadra nazionale LAV 26 Punto per punto Breve storia dei nostri successi 28 Diritti animali nella storia 30 Martina in cucina 31 Intervista a BatBilbo 32 Da non perdere 33 Quiz PICCOLE IMPRONTE

STAMPA

AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 Iscr. ROC 2263 - 2001

CARTA Dalum

Gianluca Felicetti

DIRETTRICE EDITORIALE ILARIA MARUCELLI

DIREZIONE E REDAZIONE

SEDE NAZIONALE LAV ONLUS Viale Regina Margherita, 177 00198 Roma

redazione

giacomo bottinelli, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, GANDALF, Joy

PROGETTO GRAFICO E Impaginazione

Pier Paolo Puxeddu+francesca vitale studio associato

HANNO COLLABORATO

Davide Ceccon, Arianna Dall'Occo, Fabio Redaelli

DISEGNO DI COPERTINA fabio Redaelli

Cyclus Print 100% carta riciclata

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DIRETTore RESPONSABILE

Arti Grafiche “LA MODERNA” Via Enrico Fermi, 13/17 ici 00012 Guidonia ar c Montecelio (RM)

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SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXIV n. 3 (158) aprile 2017

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chiuso in tipografia

30 marzo 2017

QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO ALLA LAV ONLUS

GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro

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c\c bancario n. 501112 Banca Popolare Etica Filiale di Roma - Via Rasella 14 00187 Roma ABI 05018 CAB 03200 CIN E

Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: info@lav.it

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Editoriale Un sogno lungo quarant’anni D

al 1977 a oggi grazie a LAV abbiamo ottenuto tante leggi a favore degli animali, come quella che vieta l’uccisione dei cani randagi (1991) o quella fondamentale che punisce il maltrattamento (2004), abbiamo salvato la vita a tanti di loro e oggi sono sempre di più le persone che ne rispettano i diritti. In questo numero speciale vi raccontiamo com’è andata e dove siamo arrivati. Studiando la storia (ecco un ottimo motivo per farlo!) ci rendiamo conto di come le cose cambiano: ci sono voluti anni per riconoscere i diritti agli animali che vivono con noi, come quello di andare in vacanza insieme o di viaggiare su un treno, quanto tempo ci vorrà ancora perché anche tutti gli altri siano rispettati? La risposta vola nel vento... ma dipende anche da ognuno di noi. Sì anche da te, che stai leggendo. Non ci credi? Una bella canzone di Francesco De Gregori dice “la storia siamo noi”, ed è proprio così che funziona. Tutto comincia dall’immaginare il mondo che si vorrebbe (il mondo che immagino io sarebbe più giusto, ma anche più bello, più piacevole da vivere per tutti). Ma perché non sia solo un bel sogno, una volta che si è finito di immaginare, bisogna rimboccarsi le maniche e cominciare a fare. È così che i grandi sogni diventano dei passi possibili verso un mondo dove ogni singolo animale abbia libertà, dignità, vita. Anch’io ho fatto la mia parte, e vi racconto com’è andata.

professione: giornalista cibo preferito: pizza alla marinara cosa non sopporta: la prepotenza cosa vuole fare da grande: tornare bambina hobby: cinema e fotografia letture preferite: poesie

la direttrice

BatBilbo

Ilaria Marucelli

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Parlando con Gianluca Felicetti Presidente della LAV Non si può non conoscere meglio il Presidente della LAV, che è l’anima dell’Associazione. Animalista sin da ragazzo, ne ha di cose da raccontare.

Quando hai incontrato la LAV per la prima volta?

Su un manifesto per strada, una foto con un gatto pronto per la vivisezione. Avevo sedici anni. Chiamai subito il numero della LAV (c’erano i telefoni pubblici a gettone!). Dopo qualche giorno ero in strada a raccogliere firme.

Cosa significa per te essere il Presidente della LAV?

Essere e rimanere un attivista (certo con qualche responsabilità in più), ricordando di avere sempre con me dei volantini in borsa e preparandomi sempre al meglio a rappresentare l’Associazione anche con pochi secondi in televisione o chiedendo una legge in Parlamento. Sapere che dalla tua efficacia o meno dipende la vita di un altro essere vivente.

Qual è la vittoria più importante che ricordi?

Una di tanti anni fa è l’abolizione del tiro al piccione che fino al 1992 era legale… Pensa che appena qualche anno prima andammo a contestare a Montecatini i campionati addirittura “mondiali” di uccisione di questi animali. Fino ad allora era tutto tollerato e legale! Mentre più recentemente la vittoria con il cambiamento del Codice Civile che in caso di incidente ha riconosciuto il diritto dell’animale a essere soccorso e

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alle ambulanze veterinarie di utilizzare la sirena, come quelle per noi umani. Un simbolo di un cambiamento della considerazione della vita degli animali che va oltre la legge in sé.

Eri animalista anche da bambino?

Non ero animalista (questa parola allora nemmeno esisteva), anzi ho decimato le lucertole sotto casa e ho pescato in campagna. Perché veniva considerato normale e nessuno mi diceva che era sbagliato. Ecco perché trovo così importante che si faccia sensibilizzazione nelle scuole. Magari se fossi stato ripreso da un altro bambino o da un adulto avrei terminato ben prima le mie torture e sarei stato ben prima dalla parte degli animali!

Chi sono gli animali per te?

Esseri viventi come noi. Così uguali nella necessità di rispetto, così differenti nelle specifiche necessità che vanno conosciute quando abbiamo l’opportunità di incontrarli da vicino. Sento piena l’unità morale con loro, nella diversità. E la normalità di essere dalla loro parte.

Cosa ti fa arrabbiare di più dello sfruttamento degli animali?

Quella che tutti i giorni vedo per strada: la vendita degli animali, i negozi. Il valore economico dato a una vita. Come si faceva anticamente per gli schiavi umani.


Gianluca Felicetti in veste ufficiale durante un convegno della LAV e, qui sotto, impegnato sul campo durante il sequestro di animali “da laboratorio” effettuato dal Corpo Forestale dello Stato e affidati alla LAV.

Vivi con degli animali?

Da un anno è entrata nella mia famiglia una gatta, Pimpi, che ha perso il suo ultimo anziano umano e aveva bisogno di una nuova casa. Che ovviamente, dopo i primi mesi di comprensibile paura, ha poi letteralmente conquistato!

Come immagini il futuro per gli animali?

Spero ogni giorno, da quasi quarant’anni, che il comportamento di almeno una persona cambi davvero nei confronti di almeno un animale. Che ogni giorno ci sia un passo avanti per “fare la pace” con loro, ai quali l’uomo ha dichiarato purtroppo guerra già dalla notte dei tempi. E il futuro, grazie a quanto è cambiato anche

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e soprattutto in questi ultimi anni, non potrà che essere migliore per gli altri animali. Anche solo perché ci sono sempre più umani che non tacciono più di fronte al loro sfruttamento.

Pensi che potremo mai davvero salvare gli animali?

Certo. Altrimenti non sarei il Presidente della LAV!

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Una storia lunga 40 anni Amore e passione

NOTA

Nella fascia gialla superiore scorre la storia della LAV, mentre nella parte inferiore, con le didascalie illustrate, trovate un fotoracconto di eventi che hanno coinvolto soprattutto voi bambini e ragazzi.

Ciao ragazzi, oggi vi raccontiamo una storia vera. Vera eppure fantastica. Vera eppure incredibile: quarant’anni fa nessuno ci avrebbe creduto; nessuno ci avrebbe scommesso mille lire. È una storia di amore e passione, impegno e determinazione, volontà e cambiamento. È una storia che ci insegna a ribellarsi alle ingiustizie e a lottare per i diritti di tutti. È una storia che ci fa sognare e ci stimola a combattere per i nostri sogni, perché i sogni, se davvero lo vogliamo e se siamo in tanti a sognare, prima o poi si avverano. È la storia della LAV, la nostra e la vostra storia.

1984

La parola “animalista” entra nel vocabolario. Pubblicità su un quotidiano nazionale.

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Un libro per risvegliare le coscienze Tutto comincia quarant’anni fa. In un pomeriggio qualunque – chissà, forse c’era il sole o forse la pioggia lavava le strade – nove persone si incontravano nel centro di Roma. Non potevano saperlo, ma mentre salivano le scale di via dei Portoghesi 18, a due passi da Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, stavano facendo la storia. Erano donne e uomini, giovani e meno giovani, ma avevano qualcosa che li univa: la lotta contro la vivisezione. Proprio l’anno prima era uscito in Italia Imperatrice Nuda, un libro dello scrittore e storico della medicina Hans Ruesch. Leggerlo era come prendersi due sberle in faccia dall’incredibile Hulk. L’autore raccontava, con parole semplici e dirette, l’assurda crudeltà degli esperimenti. Mostrava foto che rimanevano impresse nel cervello per come erano strazianti e terribilmente vere. E concludeva dimostrando la cosa più assurda: la tortura di milioni di animali nei laboratori non serve a niente, anzi!

1987

LAV promuove una campagna per eliminare la possibilità che venga effettuata la dissezione di animali prevista dai nuovi programmi per l’anno scolastico 1987/88. La cartolina promozionale della campagna LAV.

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Una storia lunga 40 anni L ’unione fa la forza Certo, negli anni Settanta si sapeva che c’era la vivisezione. Ma era qualcosa di sfocato, lontano, nascosto, che riguardava solo gli addetti ai lavori. Erano pochi a conoscerla davvero... Qualcuno era rimasto sconvolto dalle pagine di Curzio Malaparte, lo scrittore toscano che nel suo romanzo La pelle raccontò come aveva ritrovato il suo cane smarrito: legato sul lettino di un laboratorio, sveglio, con le corde vocali tagliate. Imperatrice Nuda diede lo slancio decisivo, fu la molla che fece dire basta. Non si poteva più rimanere immobili e in silenzio di fronte a questa crudeltà. Ci voleva un’associazione che lottasse contro l’ingiustizia, che desse voce agli animali e anche agli amici degli animali, quelle persone sensibili che volevano difenderli ma che erano isolate, spesso trattate da tipi originali, da mezzi matti, e che difficilmente trovavano qualcuno con cui potersi confrontare. Vi sembrerà impossibile, ma nel 1977 trasmettevano due soli canali televisivi; non c’erano cellulari e Internet, niente chat e WhatsApp, niente Twitter o Facebook. Comunicare era un’impresa, così come trovare quei pochi che, tra milioni di persone, condividevano la tua stessa passione animalista.

1992

Tre conigli, venti topolini e trentaquattro criceti vengono salvati da un istituto di ricerca milanese e affidati alla LAV. Bisogna trovargli una sistemazione! La scelta cade sugli alunni della classe quinta della scuola elementare “G. Pascoli” di Santa Croce sull’Arno (Pisa), che avevano svolto, con grande impegno e passione, un’accurata ricerca sui metodi crudeli della vivisezione. In alto, la pagina che riporta la notizia sul settimanale Topolino, e qui a fianco, la foto della classe.

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La prima tessera della LAV.

Una cavia come simbolo I nove precursori erano convinti che l’unione fa la forza. E che solo un movimento serio e organizzato potesse davvero cambiare le cose. Discussero il nome da dare alla nuova associazione e decisero per quello più semplice, che in tre parole racchiudeva il loro obiettivo (oggi diremmo la mission). Non tutti i fondatori la pensavano alla stessa maniera su alcuni argomenti – ad esempio sul vegetarismo – ma tutti erano convinti che la sperimentazione fosse una forma di sfruttamento inaccettabile per la sua crudeltà. E così l’Associazione si chiamò Lega Anti-Vivisezione. Il logo venne di conseguenza: una cavia, lo sfortunato animale il cui nome è divenuto il simbolo degli animali da laboratorio. E il bollettino informativo si chiamò Liberiamo la cavia, un nome che divenne il principale slogan, oltre che un inno alla speranza e al cambiamento.

1993

Gli animalisti festeggiano una grande vittoria. La Comunità Europea si vede arrivare ben due milioni e mezzo di firme e vieta i test cosmetici sugli animali a partire dal primo gennaio 1998 (il divieto è stato poi posticipato al 2011). Il volantino della LAV e la notizia apparsa sui quotidiani nazionali.

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Una storia lunga 40 anni Un’incredibile energia La passione. La voglia di cambiare il mondo. La consapevolezza di avere mille ragioni dalla propria parte. Il desiderio di comunicare, a tutti e subito, che gli animali non devono essere torturati. L’incredibile energia che tutti mettevano in questo difficilissimo compito. Ecco, questi sono stati gli ingredienti dei primi anni della LAV. Un fantastico tornado che faceva volare tutti, cancellando la stanchezza e le frustrazioni per i mancati successi. Che all’inizio erano la norma... i risultati non venivano o erano piccoli piccoli rispetto alle aspettative. Ma tutto questo incessante lavoro ha creato un movimento sempre più grande, un passaparola senza fine, un contagio di amore e sensibilità che – parecchi anni dopo – ha dato gli eccezionali risultati che potete vedere alle pagine 26-27.

1994

Nel mese di dicembre esce il primo numero di Piccole Impronte.

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1996

Negli anni Novanta la LAV si affaccia in Europa, perché anche a Bruxelles si decide per gli animali. Il 22 giugno LAV lancia l’accordo EAR-Europe for Animal Rights. Da ora in avanti, per salvare gli animali non ci sono frontiere che tengano! Il nostro volantino contro l’uso degli animali nei circhi viene tradotto in varie lingue. Il volantino CIRCO in lingue diverse e l’adesivo in italiano.


Uno dei primi adesivi animalisti.

La prima sede Che dire di quegli anni? L’appartamento di via dei Portoghesi (prestato dal socio Alberto Pontillo) diventa la prima sede e, grazie a un vecchio ciclostile (sorry, niente computer e stampanti laser a quell’epoca), si cominciano a scrivere e stampare volantini da diffondere a pioggia. Piccoli tavolini cominciano a riempire strade e piazze di Roma: si raccolgono firme per una proposta di legge popolare per l’abolizione della vivisezione. Sì, avete letto bene, abolizione! Ma non solo: i tavolini sono il primo strumento di comunicazione. Sulla strada si informa, si discute (qualche volta si litiga), ci si fa conoscere, si incontrano quelli che poi diventeranno nuovi soci e volontari, si raccolgono fondi per finanziare le attività, si distribuiscono le prime magliette e i primi adesivi. Giornate sulla strada, in mezzo a passanti e turisti, seduti su scomode sedie da pic-nic, al gelo d’inverno e al caldo d’estate, strappando il tempo alla famiglia, al lavoro o allo studio. Ma felici di esserci.

1997

Sabato 7 dicembre, nella palestra della scuola media “A. Manzoni” di Firenze, si svolge una iniziativa molto importante contro le pellicce. I ragazzi chiamano a raccolta i giornalisti per mostrare loro il materiale realizzato: cartelloni, lettere rivolte al Ministro dell’Ambiente, ai Parlamentari e alle donne italiane, e i dati di un sondaggio somministrato dai ragazzi stessi a 180 donne fiorentine. L’evento ha un grande riscontro sui giornali della città. I ragazzi in posa con i loro lavori.

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Una storia lunga 40 anni Mille sigle, mille contrasti Anni formidabili e formidabili litigate. In quel periodo nascono mille sigle in difesa degli animali: LIDA, LAC, LAP e potremmo andare avanti per mezza pagina. Tutti appassionati, tutti convinti di conoscere il modo migliore di salvare gli animali... e tutti a sgomitare per acquistare visibilità e consensi. Una tempesta in un bicchier d’acqua che oggi fa solo tenerezza, ma che a quei tempi scatenava insanabili e spesso stupidi contrasti, danneggiando tutto il movimento. La LAV va avanti per la sua strada e, dopo qualche anno, si fa conoscere anche fuori Roma. I soci aumentano, nascono sedi locali in tutta Italia e dal 1979 in poi si organizzano tante manifestazioni contro i circhi, gli zoo, la caccia, le pellicce.

1997

L’ 11 marzo esce un numero di Topolino insieme al quale i lettori trovano il volantino CIRCO della LAV. Il nostro elefante, simbolo della campagna per un circo senza animali, trova così ospitalità sul celebre giornalino e nasce una grande amicizia! Entusiasmante la valanga di risposte, disegni, richieste di altri volantini, ma anche di informazioni per iscriversi e ricevere Piccole Impronte. La copertina di Topolino e la pagina interna con la notizia.

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1997

Roma, 4 ottobre: la prima grande “Marcia per i diritti degli animali”. Quindicimila persone, tanti i giovani. A Washington, negli Stati Uniti, ci sono grandi marce animaliste. In Italia non era mai successo. Un momento della manifestazione di Roma.

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1998

Nel mese di aprile il Ministro della Pubblica Istruzione scrive una lettera ai Provveditori agli Studi, chiedendo di non aderire agli inviti alle scuole da parte dei circhi che usano animali. Scoppia un putiferio, ma il Ministro Berlinguer “sfida i domatori”. La notizia su un quotidiano dell’epoca.

Abbiamo vinto! La “Festa del grillo”, che si svolge ogni anno a maggio nel parco delle Cascine a Firenze, sarà l’ultima con i grilli veri! La notizia sul quotidiano La Repubblica.

1998

In autunno, il Consiglio comunale dei ragazzi di Monghidoro (Bologna), capeggiato dal loro sindaco Luca Gigli (16 anni), dice NO ai circhi con gli animali approvando all’unanimità un ordine del giorno a sostegno della proposta di legge contro l’uso degli animali nei circhi. Luca Gigli, sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi di Monghidoro.

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Una storia lunga 40 anni Arrivare oltre il cuore Ormai la LAV è un’associazione animalista a tutto tondo, non semplicemente contro la vivisezione. Nel 1984 il termine “animalista” entra nei vocabolari: fino ad allora l’animalista era un pittore specializzato in ritratti di animali... Si capisce che non bastano passione ed emotività: c’è bisogno di una base teorica. Non sono più sufficienti i manifesti con gatti e coniglietti vivisezionati: quelli colpiscono al cuore, ma dopo bisogna arrivare al cervello.

1998

Allegato al numero 2242 di Topolino, il 17 novembre esce il volantino della LAV contro le pellicce. Grazie Topolino!

1999

Il 20 febbraio gli alunni della scuola media “Busoni” di Empoli (Firenze) manifestano davanti al circo. I ragazzi che manifestano e l’articolo di giornale con la notizia.

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L ’animalismo è una cosa seria Nel 1987 la LAV, dopo il rifiuto di diversi editori, traduce e stampa Liberazione Animale, il manifesto animalista dell’australiano Peter Singer e diffonde Diritti Animali del filosofo Tom Regan, altro testo importantissimo per rivendicare il rispetto verso ogni essere vivente. Non si sorride più degli animalisti. Si può non essere d’accordo, si criticano le loro idee e i loro metodi, si può ignorarli o definirli sognatori, ma tutti capiscono che l’animalismo è una cosa seria, non un hobby per eccentrici perditempo. La LAV è diventata grande.

1999

A Stigliano (Venezia) la LAV interviene per chiedere l’abolizione del tiro dell’oca, una festa incivile che si svolgeva ogni anno. Un’oca era legata a testa in giù e i partecipanti con delle mazze... Non osiamo scriverlo! La LAV invoca la legge 727 del codice penale contro i maltrattamenti degli animali e il Magistrato ferma tutto. L’oca viene rimessa in libertà insieme con le sue compagne.

1999

Il 2 ottobre è il giorno della seconda grande “Marcia per i diritti degli animali”. Trentamila persone hanno sfilato per le vie di Roma con fischietti, tamburi, bandiere e striscioni: memorabile! Un momento della manifestazione e lo stand con gli illustratori di Piccole Impronte.

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Una storia lunga 40 anni Via Santamaura 72 Il cambiamento avviene anche a livello organizzativo. Nel 1990 si lascia la storica via dei Portoghesi, dove tutto è iniziato, e si fa il grande salto: si affitta un appartamento in via Santamaura 72, la prima vera sede della LAV. Liberiamo la Cavia cambia nome, grafica e formato e diventa Impronte: non è più il bollettino di un’associazione, ma una vera rivista. Gli iscritti si moltiplicano e il nome LAV si fa conoscere: ci si fa spazio sui giornali e qualche volta arriviamo in televisione. Ad esempio, riusciamo a far mostrare sugli schermi la crudeltà dei lunghissimi viaggi verso il macello: un successo impensabile fino a pochi anni prima. Si comincia a diffondere vegetarismo e veganismo, superando le inevitabili contraddizioni ed equivoci degli inizi. Non tutti quelli che combattevano la vivisezione, infatti, erano vegetariani... e per quei tempi era normale così.

1999

19 luglio, Cora Romano (di Empoli, Firenze), 12 anni, vola a Bruxelles insieme ad altri ragazzi europei per liberare le galline. Consegnando il suo disegno al Ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro, ne richiede l’impegno a smantellare per sempre le gabbie di batteria. Cora, al centro della foto, e il volantino della LAV contro le gabbie in batteria.

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Durante l’anno scolastico 2000/2001, i ragazzi delle classi I e III H della scuola media “G. Carducci” di Palermo scrivono il libro “Perché siamo contrari alla vivisezione” e decidono di sensibilizzare la loro città su questo tema organizzando una manifestazione. I passanti vengono coinvolti attraverso la distribuzione di volantini. I ragazzi alla manifestazione.

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Vegano italiano Ora il vegetarismo arriva con forza al centro del dibattito e dell’impegno dell’Associazione e per quei tempi non era roba da poco... La LAV pubblica Uscire dalla carne-dipendenza, un documentatissimo libretto che sostiene il vegetarismo come scelta animalista, di salute e di difesa dell’ambiente: concetti non nuovi, ma mai posti con questa forza e con tale diffusione. Se oggi possiamo scegliere tra mille prodotti vegani, in tutti i supermercati, lo dobbiamo anche al lavoro di quegli anni.

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Il 28 maggio cinquecento “Ragazzi in Aula” alla Camera dei Deputati approvano una proposta al Parlamento contro i combattimenti fra cani, che include l’aumento delle sanzioni, fino all’arresto, per chi organizza e partecipa a quegli eventi criminali. In risposta al voto degli studenti, il Ministro della Giustizia Piero Fassino dichiara il pieno appoggio del Governo e l’interesse a intervenire sul tema. Il comunicato stampa della LAV e Zen, salvato dal giro clandestino dei combattimenti.

Novembre: i gatti di cui si occupano i ragazzi di una scuola di Limite sull’Arno (Pisa) vengono accusati di aver provocato un contagio di tigna. Ma non è così, perché i gatti sono seguiti da un veterinario previsto dal progetto che li rende ospiti della scuola. I ragazzi difendono a spada tratta i loro amici e tutto finisce in una bolla. I ragazzi con i loro adorati gatti.

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Una storia lunga 40 anni Nella culla di Firenze In quei meravigliosi anni Novanta, così importanti per la crescita definitiva della LAV, nasce Piccole Impronte. E qui bisogna parlare della fantastica sede locale di Firenze, che divenne in pochissimo tempo un’officina di idee, impegno e strabordante passione. In quel clima effervescente, denso di creatività associata alla concretezza, nasce nel 1994 questa rivista.

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A dicembre esce il film “Galline in fuga”. Reclusa in un allevamento, la gallina Gaia sogna la libertà. Ma ogni tentativo di fuga si risolve in un fallimento e la vita continua a scorrere secondo la crudele regola imposta dai coniugi Tweedy: o fai tante uova o diventi uno sformato di pollo! Ma ecco che, evaso da un circo, piomba nell’allevamento il gallo Rocky. Insieme all’intrepida Gaia formano una coppia divertente, scoppiettante e... anche un po’ sdolcinata! Saranno loro a coinvolgere le pennute in un avventuroso tentativo di fuga aerea. La copertina di Piccole Impronte dedicata al film e il volantino della LAV.

2001

Roma, 20 gennaio: i bambini italiani sanno tutto sulla mucca pazza, ma sono contrari ad abbattere gli animali. Da un’indagine svolta dall’associazione di difesa dei consumatori “Telefono Blu” su un campione di 515 bambini in età scolare (6-10 anni), risulta infatti che il 70% conosce il “problema” e che ben l’82% si dice contrario all’abbattimento delle mucche. (fonte: Adnkronos/Ign) La copertina di Piccole Impronte sul tema della mucca pazza.

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I ragazzi al centro L’idea è semplice, ma fondamentale: sono i ragazzi che possono davvero cambiare il mondo! Che tenerezza sfogliare oggi il primo numero di Piccole Impronte: poche pagine, grafica elementare, disegni amatoriali, testi ingenui... ma quanta passione e verità strabordava da quelle semplici pagine! Niente filtri: dentro c’era tutto il gruppo storico della LAV di Firenze. Tante interminabili e appassionate riunioni nella sede di Lungarno Ferrucci, dove le idee e le proposte di tutti si concretizzavano in una decisione collettiva. Poi ognuno sfruttava le sue capacità. La bravura con il Mac (provate a immaginarvi un computer nel 1994!), le capacità grafiche, la scioltezza nella scrittura, la fantasia nell’inventare i giochi, le competenze organizzative per mettere tutto insieme. E ognuno aveva il compito di arruolare amici e conoscenti che sapessero disegnare o scrivere racconti o poesie... Da non crederci, se pensiamo che negli anni hanno collaborato con noi i migliori disegnatori italiani (basti pensare a Corrado Mastantuono, Silvia Ziche, Silver...) e hanno scritto su queste pagine famosi scrittori come Susanna Tamaro, Marcello D’Orta, Dacia Maraini!

2003

4 giugno: il Parlamento dei ragazzi. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente 75 alunni appartenenti a classi iscritte alla LAV vengono ricevuti dal Ministro Altero Matteoli, al quale esprimono le loro idee per rendere il mondo migliore. In particolare, consegnano una proposta di modifica dell’articolo 9 della Costituzione italiana, per affermare i diritti degli animali e dell’ambiente. La pagina di Piccole Impronte con la notizia e un momento dell’incontro.

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Una storia lunga 40 anni Topolino amico della LAV Da quel lontano 1994 Piccole Impronte non ha più interrotto le pubblicazioni ed è cominciato tutto il lavoro con e per i ragazzi, che ci ha portato a collaborare ed entrare in moltissime scuole di tutta Italia. Ma rimanendo a quegli anni, nel 1997 otteniamo un incredibile successo: un volantino della LAV esce allegato al numero 2154 di Topolino! Il nostro rotondo elefante, simbolo della campagna per un circo senza animali, trova ospitalità sul più diffuso settimanale per bambini. Entusiasmante la valanga di risposte, disegni, richieste di altri volantini e di informazioni per iscriversi e ricevere Piccole Impronte. Nasce una grande amicizia con il topo più famoso del mondo e nel 1999, allegato al numero 2242, ecco il volantino antipellicce! Sarebbe troppo lungo citare tutte le manifestazioni e gli importanti successi che bambini e ragazzi hanno ottenuto, insieme alla LAV, a livello locale... ma vi garantiamo che sono tantissimi!

2003

4 ottobre: Silvia Motta (di Arma di Taggia, Imperia), 12 anni, partecipa alla conferenza in Campidoglio dove si parla di diritti animali nella Costituzione europea. Il suo disegno viene premiato dalla LAV e consegnato da Licia Colò. Silvia premiata da Licia Colò e da Adolfo Sansolini, allora Presidente della LAV.

2003

18 novembre: Matteo Zuccalà (di Empoli, Firenze), 13 anni, vola a Bruxelles per consegnare il suo bellissimo disegno al Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, per convincerlo a inserire i diritti animali nel Trattato europeo. E ci riesce! La pagina di Piccole Impronte che riporta la cronaca dell’evento.

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Le persone Ecco la squadra nazionale della LAV Per noi “fare gol” significa raggiungere un successo per migliorare la vita degli animali, e per farlo si deve lavorare, sudare, correre, organizzare, pianificare e… crederci! Ecco la nostra squadra, fatta di persone preparate e motivate che desiderano raggiungere la meta. Siamo uniti, ma non tutti facciamo la stessa cosa. Abbiamo in mente tutti quanti l’obiettivo e lavoriamo insieme per raggiungerlo. Dando il meglio di noi. Ma per vincere abbiamo bisogno del tuo sostegno. Grida con noi “Forza LAV”! Consiglio Direttivo Presidente Gianluca Felicetti Vice Presidente Roberto Bennati Carmen Caballero Simone Pavesi Alessandro Fazzi

Maria Diricatti Persone & Organizzazione Cristina Molle Segreteria Consiglio Direttivo Antonella Buceti Segreteria Generale Anna Maria Ortenzi Servizi Generali

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Le persone Servizio Soci Katiusha Di Rienzo Silvia Felicetti Reception/Centralino Simona Pigliucci Magazzino e Logistica Patrizio Bettin Pino Pancotti Amministrazione Massimo Di Biase Marco Anselmi Ufficio Stampa e rivista “Impronte� Maria Falvo Barbara Paladini Claudia Squadroni Ufficio Comunicazione Gianfranco Marino Beatrice Scutari

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Ufficio Raccolta fondi Elisabetta Gasperini Paola Castaldo Tuccillo Ilaria Tordone Laura Sansone (Responsabile lasciti) Web & Social Media Carlotta Politano A Scuola con LAV Ilaria Marucelli Giacomo Bottinelli Rapporti Istituzionali Gianluca Felicetti Ufficio Legale Carla Campanaro Francesca Gramazio Ursula Carnevale Andrea Santoloci Coordinamento Nazionale Sedi Locali Carmen Caballero Stefania Ivanovich

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Le persone AREE Adozioni Federica Faiella Mirko Zuccari (Educatore cinofilo)

Animali negli allevamenti Roberto Bennati Animali selvatici Massimo Vitturi Animali familiari Ilaria Innocenti Daniela Musocco Animali esotici Gaia Angelini Laura Panini Canili Andrea Cristofori Equidi Nadia Zurlo Osservatorio Zoomafia Ciro Troiano Moda Animal Free Simone Pavesi Scelta Veg Paola Segurini Ricerca senza animali Michela Kuan Animal keeper Valeria Albanese

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Una storia lunga 40 anni Un mare di 15.000 persone Naturalmente prosegue, sempre più organizzato e coinvolgente, il lavoro di quel magico periodo prima della fine del millennio. Qui possiamo citare solo qualcuno dei tanti eventi animalisti. La raccolta di firme per il referendum anticaccia, che ha coinvolto tantissima gente, animalista e non, tutti fianco a fianco contro la strage degli uccellini. Nel 1998 poi le prime giornate nazionali... dedicate alla campagna europea per fermare i test cosmetici sugli animali (battaglia poi vinta definitivamente in tempi ben più recenti). E la grande, irripetibile, Marcia per i diritti animali, il 4 ottobre 1997 a Roma. Una festa per quindicimila persone, tutti a sfilare allegramente e pacificamente per i nostri amici pelosi. Una marea di persone e di animali, slogan e magliette, cartelli e striscioni... in Italia non si era mai visto niente del genere!

2005

Dicembre: i ragazzi della scuola “M. Adelaide” di Palermo liberano nel Parco della Favorita i cardellini sequestrati il giorno prima dai Carabinieri nel popolare mercato di Ballarò. La notizia riportata in cronaca sul Giornale di Sicilia.

2011

Da ora in avanti, ogni anno, il comune di Verona organizza un concorso per le scuole primarie, sul rispetto degli animali. Il concorso si chiama, pensate un po’, Premio Piccole Impronte! I partecipanti sono sempre tanti, con disegni e slogan uno più bello dell’altro. E i disegni vincitori, stampati e attaccati sugli autobus veronesi, vengono portati in giro dai mezzi pubblici ATV che li espongono su retro e fiancate. Una originale campagna pubblicitaria per tutta l’estate. Un messaggio mobile di civiltà e rispetto proposto dai bambini e per questo molto più efficace e coinvolgente. Perché tutto diventa più importante quando lo dite voi! Un momento della premiazione e gli autobus con alcuni dei disegni vincitori.

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Una storia lunga 40 anni I primi rapporti con la politica Ancora un passo importante. La LAV ha il compito di informare, di coinvolgere, di fare conoscere e riflettere sulle condizioni degli animali, insomma di fare opinione. Ma ci si accorge che chi cambia davvero le cose è la politica. Nascono e si sviluppano così i rapporti e le azioni in ambito istituzionale, si comincia a lavorare con i sindaci, i ministeri, l’Unione Europea, il Parlamento... Sì, con quella Camera dei Deputati, così vicina a via dei Portoghesi dove tutto ebbe inizio. La LAV si fa conoscere come un’associazione seria, affidabile e concreta, sostenuta da tanti soci, con cui si può collaborare perseguendo obiettivi comuni. Questo essenziale rapporto con la politica non si è mai interrotto, anzi. Oggi la LAV è riconosciuta da vari ministeri come Ente Morale, Onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale), Associazione di protezione ambientale, Associazione che tutela gli animali... e, se pensiamo ai “nove gatti” di quarant’anni fa, scusate se è poco!

2012

In quell’anno sembrava che si potesse chiudere finalmente lo zoo di Napoli, dopo che Firenze, Torino e Milano avevano fatto quella scelta. Le classi dell’Istituto Comprensivo Statale “Bracco” partecipano con passione alla lotta a fianco della LAV, esprimendo il loro pensiero con disegni, racconti e poesie. E scrivendo varie lettere al sindaco De Magistris. Non siamo riusciti a chiuderlo ancora lo zoo a Napoli, ma ce la faremo. Il numero di Piccole Impronte che riporta la notizia.

2014

Cristina Shahid e le sue amiche vincono il Concorso Video LAV “Viva la vita”, con un bellissimo spot per l’adozione dei cani anziani. Il loro video è sempre visibile su Youtube e chissà quante persone continuano a vederlo! La locandina del concorso.

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Ragazzi, la storia siete voi ! E oggi? Concedeteci, per un attimo, di goderci e di apprezzare i risultati di tanto LAVoro, che non sono pochi, anzi sono tantissimi! Di guardarci indietro con nostalgia e orgoglio ed esclamare: però, dove siamo arrivati! Ma non preoccupatevi ragazzi: sì, vi siete persi qualcosa, ma il meglio deve ancora venire. Se questa storia vi è sembrata entusiasmante – e vi assicuriamo che lo è stata davvero – siete voi che potete accendere e illuminare il futuro. Ma il cambiamento, il vero cambiamento, non capiterà da solo, come un temporale d’estate. Siete voi, con il vostro impegno, il vostro amore, il vostro lavoro, che dovete spingerlo, strattonarlo, tirarlo dalla vostra parte, se necessario con le unghie e con i denti. Quella che vi abbiamo raccontato (ma ci vorrebbe un libro intero!) è solo la prima parte della storia, il resto sono pagine bianche che solo voi potrete riempire con i colori della passione, quella passione ingenua e inesauribile che solo i ragazzi hanno. La storia siete voi e solo voi potrete decidere se gli animali ne faranno parte, da protagonisti liberi e indipendenti.

Tanti auguri LAV, buon compleanno!

2015

Parte la prima edizione del Vegan Chef Contest per le scuole alberghiere. Tanti i ragazzi che vi hanno partecipato finora, con ricette vegane di alta qualità. Il miglior piatto viene premiato con una lezione dello chef Martino Beria direttamente nella scuola vincitrice. Chi di voi farà lo chef da grande? La locandina del primo concorso.

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Punto per punto Breve storia dei nostri successi In passato gli animali erano considerati oggetti: venivano maltrattati e uccisi senza che nessuno trovasse da ridire. In 40 anni abbiamo fatto passi da gigante. Ecco i più importanti. Ma tanta strada ancora dobbiamo fare. E allora al lavoro! I nostri amici hanno bisogno anche del tuo aiuto.

1980

2004

La LAV presenta in Parlamento la prima proposta di legge complessiva a tutela della fauna e per i diritti degli animali.

Facciamo approvare la legge 189: i reati contro gli animali diventano “delitti” e prevedono il carcere per il maltrattamento, l’uccisione e l’impiego di animali nei combattimenti. Si tratta di una legge fondamentale per il diritto degli animali, un cambiamento epocale nel modo di considerare gli animali, non più “cose” ma esseri viventi degni di tutto il rispetto possibile. Prima di questa legge, per maltrattamenti e uccisioni di animali si poteva prendere al massimo una multa.

1991 Viene approvata una legge contro l’uccisione dei cani randagi.

1992 Grazie al nostro impegno, viene abolito per legge il tiro al piccione.

1993

> Otteniamo la prima legge al mondo che consente l’obiezione di coscienza alla vivisezione per studenti universitari e ricercatori (Legge 413/93). > L’Italia difende con una legge le specie in via di estinzione, protette anche dalla Convenzione di Washington.

2002 Grazie alla nostra Associazione, l’Italia è il primo Paese in Europa (e il secondo nel mondo) a vietare l’importazione e la commercializzazione delle pellicce di cani e gatti. Dal 2008 il bando si estende in tutta Europa.

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2006 > In Italia, grazie alla nostra campagna contro le pellicce di foca, è approvato il Decreto che vieta l’importazione delle pelli e derivati di foca. > Prima esemplare condanna di reclusione (3 anni e otto mesi) a Torino per maltrattamento di animali, grazie alla legge del 2004, cui si aggiunge la confisca degli animali che vengono affidati alla nostra Associazione.


2010

2007 > Entra in vigore lo stop all’ingozzamento forzato di anatre e oche per produrre foie gras. Questa pratica orribile coinvolge circa 25.000 animali ogni anno in Italia.

Entra in vigore la legge che introduce il reato di traffico di animali da compagnia. I colpevoli sono puniti con la reclusione da 3 mesi a 1 anno, e multa da 3.000 a 15.000 euro.

> Una legge regionale in Lombardia vieta l’utilizzo di animali come premi in lotterie e feste.

2013

2009 Il Parlamento Europeo approva il divieto di tutti gli scambi commerciali di prodotti derivati da foche, all’interno del territorio UE.

2010

> Entra in vigore la riforma del condominio: non è più possibile vietare di possedere o detenere animali domestici. > Viene approvato l’Articolo 13 della Legge di Delegazione Europea che “limita” l’utilizzo della vivisezione e incentiva il ricorso ai metodi sostituivi di ricerca. > Entra in vigore l’ultima tappa dello stop europeo ai test cosmetici sugli animali.

> Viene approvato il Decreto Legislativo con nuove sanzioni per combattere il commercio di pellicce di cani e gatti.

2014

> Nuovo Codice della strada: anche gli animali hanno diritto al soccorso in caso d’incidenti stradali grazie agli emendamenti proposti dalla nostra Associazione.

È approvata la nuova legge sulla vivisezione (n.26/2014) che prevede la chiusura definitiva di tutti gli allevamenti di cani, gatti e primati da sperimentazioni (anche l’allevamento di Green Hill). Stop all’uso grandi scimmie, di test bellici e didattici. Confermato il divieto di test su randagi.

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Diritti animali nella storia Uno sguardo al passato I filosofi greci, quasi 2500 anni fa, erano stati i primi a interessarsi agli animali. Pitagora, per esempio, era vegetariano e raccomandava il massimo rispetto per tutti gli esseri viventi.

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ristotele invece divideva gli umani in uomini liberi e schiavi: gli animali sono a completa disposizione dell’uomo, ancora più schiavi degli schiavi umani. E secondo voi, quale di queste due posizioni tra Pitagora e Aristotele ha influenzato lo sviluppo del pensiero filosofico nei secoli successivi? Quella di Aristotele naturalmente… Maledetta sfortuna! Se avesse vinto Pitagora a quest’ora gli animali sarebbero liberi e felici. Invece Pitagora è diventato famoso solo per il suo teorema (il quadrato costruito sull’ipotenusa eccetera) e per le terribili tabelline che i nostri insegnanti, a dispetto delle calcolatrici e dei nuovi metodi didattici, si ostinano ancora (nell’Anno Domini 2017!) a farci imparare a memoria.

Ah, Pitagora, quanto mi era simpatico, e non per la matematica!

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i dovette aspettare il Settecento perché la questione dei rapporti umani-animali fosse di nuovo discussa. Cartesio, il padre della filosofia moderna e della geometria analitica, considerava gli animali come macchine che non provano piacere o dolore. Come conseguenza si possono sezionare e fare a pezzi, proprio come si smonta un orologio!

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Tom Regan, purtroppo scomparso recentemente, è qui a fianco con le nostre attiviste della LAV di Rho (Milano).

A volte anche i filosofi dimostrano una sconcertante mancanza di senso pratico. Scemo di un filosofo! Come si fa a dire che un cane non ha sentimenti? Basta osservarlo per capire che non è vero. A Cartesio risposero i pensatori francesi Rousseau e Voltaire, sostenendo che gli animali sono esseri sensibili: anche se non parlano, possono pensare e comunicare.

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ant invece affermava che gli animali non hanno coscienza e dunque noi non abbiamo nessun dovere verso di loro. Proprio per rispondere al grande filosofo tedesco, nel 1780 Jeremy Bentham scrisse la famosa frase: «Il problema non è se gli animali possono ragionare o possono parlare, ma solo se possono soffrire».

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ella seconda metà dell’Ottocento Charles Darwin formulò la sua teoria sull’evoluzione della specie. Gli esseri umani derivano dalle scimmie e dunque sono animali come tutti gli altri. Oggi può sembrare quasi una banalità, ma fu una vera e propria rivoluzione.

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el 1882 il filosofo inglese Henry Salt pubblica un’opera in cui spiega che l’unico torto degli animali è di non appartenere alla specie umana. E questo non è certo un buon motivo per renderli schiavi, anzi hanno diritto a una vita libera e naturale. Con Salt si comincia a parlare di diritti animali (animal rights) e gli stessi concetti verranno ripresi, ampliati e resi attuali dal filosofo australiano Peter Singer. Animal Liberation, la sua opera pubblicata nel 1974, ha riaperto il dibattito sui diritti animali e dato lo slancio a un movimento mondiale per la liberazione dei nostri amici di pelo, pinne e piume.

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a oggi il filosofo che piace di più agli animalisti di tutto il mondo è Tom Regan, perché sostiene che non importa quanta razionalità abbiano gli altri animali o che vantaggi ci porti sfruttarli. La loro vita è inviolabile, come la nostra. Punto.

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Con le ricette di Arianna Dall ’Occo

A una festa di compleanno non può mancare il dolce. Ecco cosa ha preparato Martina per festeggiare i 40 anni della LAV. Da leccarsi i baffi!

Ingredienti tondi • 2 dischi ro lia vegetale g di pasta sfo latte di soia • 200 ml di alla vaniglia cchero • 50 g di zu a n n ca di na • 40 g di fari ale panna veget • 300 ml di da montare

Sfoglia alle fragole 1 Disponi un foglio di carta forno su una teglia, sovrapponi i

due dischi di sfoglia e ritaglia un cerchio di circa 22 cm; con la parte che rimane crea un bordo sui dischi. Spennella leggermente questo bordo con del latte e cospargi di zucchero di canna. Cuoci in forno preriscaldato a 200 °C per 20/25 minuti, fino a che non risulta gonfio e dorato. Lascia raffreddare completamente.

zione: Per la decora te di fragole • 2 vaschet ccolato • 50 g di cio te en fond di canna • zucchero

2 In un pentolino versa lo zucchero, la farina e il latte un po’ per volta mescolando con una frusta, metti sul fuoco e cuoci continuando a mescolare finché non diventa una crema densa.

3 Monta la panna fredda di frigorifero, poi aggiungila un po’

per volta alla crema fredda. Prendi la base di sfoglia e con un coltello rimuovi delicatamente la parte centrale e versa dentro la crema. Lava velocemente le fragole, asciugale e disponile sulla superficie, infine decora con il cioccolato fuso a bagnomaria.

Arianna Dall’Occo Mamma di 2 bimbi, la cucina è la sua passione. Nel suo lavoro vuole dimostrare che è possibile preparare piatti sani e gustosi, senza procurare sofferenze agli animali. Vive con la gatta Bloom, ma per lei è da sempre “Miciuzza”.

NOTA Al posto del cioccolato fuso si possono utilizzare

scaglie o gocce di cioccolato oppure granella di pistacchi e altra frutta secca.

Troverai tante altre gustose ricette su

www.cambiamenu.it

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Parlando con BatBilbo l’eroe dei fumetti animalisti Ha un grande mantello tutto nero con la sigla BB e il viso mascherato: è lo storico supereroe dei fumetti di Piccole Impronte. È un cane, ma anche un po’ pipistrello e possiede superpoteri da far invidia a Spiderman: dove c’è un animale sfruttato dagli umani... scende in campo lui! sopporto: quando gli esseri umani maltrattano gli animali indifesi, specialmente se lo fanno senza motivo, per divertimento.

Ti reputi un cane animalista?

Ciao, tu chi sei?

Io sono Bilbo e mi considero un cane fortunato. Ho tanti amici umani, prati per correre, una ciotola sempre piena e sono anche la mascotte della LAV... cosa chiedere di più dalla vita?

Ci racconti la tua storia?

Anche io, come tanti miei amici quattrozampe, ho vissuto un periodo da randagio. Un’esperienza che non auguro nemmeno al più rompiscatole dei gatti... Dopo un terribile periodo per strada, finalmente la svolta! Ho incontrato Lilo, un ragazzino che mi ha accolto e adottato: ora è il mio migliore amico.

Com’è il tuo carattere?

Sono tranquillo e socievole e vado d’accordo con tutti, anche con quei botoli ringhiosi che ti abbaiano a un chilometro di distanza come se volessero divorarti in un boccone... Ma c’è una cosa che non

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Al cento per cento! Non dovrei dirtelo, è un segreto, ma io possiedo grandi poteri! Quando vedo un’ingiustizia, mi trasformo in BatBilbo, un supereroe deciso e spietato con chi sfrutta gli animali: ci penso io a rimettere le cose a posto!

Hai salvato tanti animali?

Eh, ormai non li conto più! Mi sono battuto contro le pellicce e la vivisezione, gli allevamenti e il circo, la caccia e gli zoo... e non ho intenzione di fermarmi! Voi umani, chi vi credete di essere?! Qui sulla Terra siamo tutti uguali.

Cosa fai nel tempo libero?

Volete che vi faccia l’elenco delle cose belle da fare nella vita? Scrivere, leggere, suonare, cantare, fare animal watching, dipingere, passeggiare, vedere un film, ridere, studiare, diventare intelligenti... altro che andare in giro a sfruttare e ammazzare gli animali!

Vuoi salutare i nostri lettori?

Un affettuoso bau a tutti... e ai torturatori di animali dico: attenzione, vi tengo d’occhio!

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Da non perdere

Il grande libro dei diritti animali a cura dell’Area “A scuola con LAV” Edizioni Sonda dai 7 ai 10 anni

E leggere “Il grande libro cco i cinque motivi per

dei diritti animali”. 1) Il titolo. Non vorrai mica perderti un libro con un titolo così? 2) Gli autori. È stato scritto dalla LAV, insomma da noi che facciamo questa rivista. Vuoi mettere?

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3) Le schede. Nella seconda parte ci sono giochi, test, disegni da fare, schede, insomma tutto quel materiale didattico che piace tanto a genitori e insegnanti. Un’ottima scusa per fartelo comprare e proporlo nella tua scuola. 4) Le illustrazioni. Mozzafiato! 5) E infine la storia. Un’avventura divertente e incalzante, piena di suspence e ironia, che ti terrà con il fiato sospeso fino all’ultima parola. Vuoi un’anticipazione? Eccola. Leonardo, dieci anni, è un bambino come tanti.

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Ma un giorno scopre di avere una qualità straordinaria: è in grado di parlare con gli animali. Nemmeno il tempo di rendersene conto che rimane coinvolto nella rivoluzione degli animali. A lui toccherà il compito di tenere a freno il gruppo estremista LIBERISUBITO, capitanato dallo squalo bianco Ernesto e di farsi portavoce delle richieste di giustizia e libertà di tutti gli animali della Terra. Puoi richiederlo alla LAV


Il Quiz Ti è piaciuta la storia della LAV? Una meravigliosa avventura di donne, uomini (e bambini!) che stanno cambiando il modo di pensare e di vivere sulla Terra con i nostri amici animali... Ora fai un passo indietro nel tempo e prova a rispondere a queste domande sulla storia della LAV e dell’animalismo: se le indovini tutte ti nominiamo super esperto!

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1

Quando è stata approvata in Italia la legge che vieta di uccidere i cani randagi? A Nel 1991 B Nel 2013 dopo il referendum popolare C Anche se di fatto i randagi non vengono più uccisi, la legge è ancora in discussione al Senato

Chi è stato il primo tra gli antichi filosofi a sostenere il vegetarismo? A Diogene B Pitagora C Aristotele

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In che anno nasce Piccole Impronte? A 1994 B 1999 C 2004

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Qual è stata la più grande manifestazione animalista italiana, che ha visto la partecipazione di quindicimila persone? A La festa per i trenta anni della LAV (Roma, 2007) B Il sit-in per festeggiare la storica abolizione dei test cosmetici sugli animali (Milano, 2013) C La grande Marcia per i diritti animali (Roma, 1997) SOLUZIONE: 1B - 2B - 3A - 4A - 5C

Come si chiamava la prima rivista della LAV? A Liberiamo gli animali B Liberiamo la cavia C Stop vivisezione

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Buon compleanno LAV!

Noi siamo al tuo fianco, ma per salvare gli animali non occorrono supereroi. Bastano il cuore e la volontà di ognuno di noi.

Martina

15 aprile alle

ore 16,45 · 

ti 40 anni ccessi in ques su ti n ta to u en a a noi ragazzi La LAV ha ott ali. Adesso st im an ti n ta o siamo noi. e salvat Perché la LAV J a. tt lo la e continuar #40anniLAV vidi

menta - Condi

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