PICCOLE IMPRONTE - APRILE 2019

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aprile 2019

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www.piccoleimpronte.lav.it Supplemento al n. 3 [168] di “Impronte” - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb - Roma


in questo numero 1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo

10 Curiosando I nostri cavalli a Semproniano

2 Ultime notizie

12 Giochi Scopri la frase

4 Pelo e Contropelo Uomo e cavallo uniti dalla stessa passione Il cavallo non fa sport, è solo sfruttato!

13 LAV Story La sella e le briglie 21 Amico a distanza Lidia la cucciolona

6 Il Fumetto BatBilbo e Tornado

22 Il Fumetto Sulla strada

8 Zampa d’Oro Concorso Salvarandagi: ecco le frasi più belle

26 Diversi ma uguali Come Spirit, cavallo selvaggio 28 Informativa privacy 29 L’Angolo della posta

30 Joe in cucina le a r cent 32 Da non perdere Inserto ici animali m A 33 Il Quiz sino L’a

SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXVI n. 3 (168) aprile 2019

DIRETTore RESPONSABILE Gianluca Felicetti

Curatrice EDITORIALE ILARIA MARUCELLI

DIREZIONE E REDAZIONE

SEDE NAZIONALE LAV ONLUS Viale Regina Margherita, 177 00198 Roma

redazione

giacomo bottinelli, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, FLIC, Joy, Pepe

PROGETTO GRAFICO E Impaginazione

Pier Paolo Puxeddu+francesca vitale

HANNO COLLABORATO

Paola Castaldo Tuccillo, Candia Castellani, Davide Ceccon, Arianna Dall’Occo, Nadia Zurlo, Fabio Redaelli, Alessandro Telve

DISEGNO DI COPERTINA Fabio Redaelli

Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: info@lav.it

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Arti Grafiche “LA MODERNA” Via Enrico Fermi, 13/17 ici 00012 Guidonia ar c Montecelio (RM)

CARTA Dalum

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AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 Iscr. ROC 2263 - 2001

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chiuso in tipografia 2 aprile 2019

QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO A LAV ONLUS

GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro

VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS

Banca Popolare Etica Iban IT59F0501803200000015011125 Filiale di Roma, Via Parigi n. 17 00185 Roma

LAV è firmataria di un Protocollo d’Intesa con il MIUR che sostiene e promuove l’educazione al rispetto per gli animali nelle scuole


Editoriale Cavalcare? No grazie! D

Ilaria Marucelli

professione: giornalista cibo preferito: gnocchi di patate cosa non sopporta: il modo di dire “muto come un pesce” cosa vuole fare da grande: tornare bambina hobby: cinema e fotografia letture preferite: poesie

BatBilbo

a piccola adoravo Furia, una famosa serie televisiva dove il protagonista era un cavallo selvaggio. Furia si faceva cavalcare solo dal suo amico Joey, un simpatico ragazzino con il quale affrontava mirabolanti avventure. Anch’io, affascinata da questa amicizia di zampa e criniera, volevo un cavallo... alla fine, dopo mille insistenti richieste, i miei genitori mi proposero qualche lezione di equitazione. Entusiasta andai al maneggio e salii sul mio animale preferito. Ci fecero girare in tondo nella pista e, vi giuro, ci vollero pochi minuti per sentire dentro di me che c’era qualcosa di sbagliato. Mi chiedevo: ma cosa starà provando il cavallo? Sarà contento di avermi in groppa? E di eseguire i miei ordini? Insomma feci solo quella lezione: fu la mia prima e ultima volta in sella. Il cavallo non è nato per essere cavalcato. Basta osservare come reagisce quando viene domato: scalcia e si ribella fino allo sfinimento! Ci vogliono molti giorni o anche settimane per indurlo all’obbedienza fino al punto di farsi montare dagli esseri umani. Invece noi lo abbiamo sempre considerato come una specie di motocicletta, un essere addestrato a rispondere meccanicamente ai nostri comandi. Eppure basta poco per mettersi nei suoi zoccoli e capire che tutto questo non è giusto; per rendersi conto che i cavalli sono animali liberi e indipendenti, non i nostri mezzi di trasporto. Eh sì, ci vuole poco per non darsi all’ippica! Buona lettura e fateci sapere cosa ne pensate!

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Ultime notizie La Norvegia salva volpi e visoni

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opo Regno Unito, Germania, Austria e altri paesi europei, anche la Norvegia ha vietato l’allevamento di animali per produrre pellicce: entro il 2025 verranno chiusi duecento allevamenti con 61 mila visoni e 150 mila volpi. Tanti animali salvati e un altro passo avanti verso la fine di questa crudeltà, in attesa che anche l’Italia segua il buon esempio, abolendo per sempre gli allevamenti.

Ragazzi salvano cane caduto in mare

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ra caduto in mare nelle gelide acque di gennaio, ma due ragazzi che andavano a scuola lo hanno visto e si sono lanciati in suo soccorso. Il protagonista di questa storia è un cane che ha rischiato la vita all’Isola d’Elba. Se i due coraggiosi studenti non si fossero accorti di lui e non si fossero subito impegnati nel salvataggio, chiamando in aiuto anche Carabinieri e Capitaneria di Porto, il cane se la sarebbe vista davvero brutta! Per il valore di questo gesto, il comandante del porto e il sindaco di Portoferraio (Livorno) hanno premiato i ragazzi per la sensibilità e il coraggio. Un riconoscimento al quale naturalmente ci associamo anche noi.

In California cani come figli

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uova legge in California: quando una coppia si divide, il giudice decide l’affidamento dell’animale tenendo conto solo del suo interesse e il compagno di zampa non è più considerato un oggetto come un’auto o un quadro. Nelle cause di divorzio insomma gli animali sono come figli e i giudici, per decidere a chi affidare un cane, valuteranno, ad esempio, chi lo porta a passeggiare, chi gioca con lui, chi gli dà da mangiare… L’affido può essere condiviso, l’importante è trovare la soluzione migliore per il benessere dell’animale.

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Al lavoro con il proprio cane

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a banca Unicredit di Milano sperimenta l'ufficio aperto agli amici pelosi. Gli impiegati potranno tenere il proprio cane accanto alla scrivania oppure, durante le riunioni o nei momenti in cui non è possibile tenerlo sott’occhio, portarlo in una stanza dedicata ai quattro zampe, con ciotole con croccantini e acqua fresca, giochi e guinzagli. Un bellissimo progetto che evita ai quattrozampe lunghe giornate solitarie e migliora la vita di tutti: numerose ricerche dimostrano che la compagnia degli animali riduce lo stress, rende migliore l’umore e quindi fa lavorare meglio!

Il richiamo della libertà

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a qualche parte, tra la neve dell’Alaska, proprio in questo momento, una mucca chiamata Betsy si gode la libertà conquistata con una avventurosa fuga. Il coraggioso animale, di tre anni, è scappato durante un rodeo, una manifestazione crudele dove i bovini vengono cavalcati o catturati con un laccio chiamato lazo. Nemmeno le lunghe ricerche del proprietario e i droni della polizia sono riusciti a ritrovarla. E Betsy, avvistata talvolta lungo i sentieri da sciatori o motociclisti, dopo quasi un anno dalla fuga, continua a godersi la libertà e la fama: sui social è diventata una vera celebrità.

Bracconiere condannato a guardare Bambi

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avid Berry, un crudele bracconiere del Missouri, è stato condannato a un anno di prigione, a pagare una multa di 51 milioni di dollari e… a guardare una volta al mese il film Bambi. L’uomo, accusato di aver ucciso centinaia di cervi per divertimento, solo per portare a casa la testa come trofeo, dovrà guardare e riguardare questo classico film di animazione, che ha fatto piangere generazioni di bambini (risale al 1942!). Speriamo che la commovente storia del piccolo cervo rimasto solo, dopo che i cacciatori gli hanno ucciso la madre, lo faccia riflettere sul suo comportamento criminale. P

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Pelo Il cavallo è uno degli animali più addomesticati dagli umani: mezzo di trasporto e di lavoro, ucciso per essere mangiato, strumento di guerra.

Uomo e cavallo uniti dalla stessa passione Non potrei mai sfruttare il mio cavallo: lo rispetto come essere vivente e come compagno di sport.

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he meraviglioso sport è l’equitazione! L’unico dove uomini e cavalli gareggiano insieme, alla pari, come compagni di squadra, per raggiungere l’obiettivo comune della vittoria. Il cavallo non è uno strumento meccanico, come una bicicletta da corsa o un bolide da Formula 1. No, è un essere vivente unico, con il suo carattere, la sua individualità, i suoi pregi e i suoi difetti. Amicizia è la parola chiave. Io amo gli animali e per questo ho scelto questo sport. Per salire su un cavallo, per correre e saltare insieme, per eseguire faticosi allenamenti e gare, ci vuole un grande affiatamento. Siamo le facce di una stessa medaglia: non potremmo gareggiare l’uno senza l’altro. E vi garantisco che entrambi ci divertiamo come bambini. Non potrei mai sfruttare il mio cavallo: lo rispetto come essere vivente e come compagno di sport. Altrimenti non potremmo ottenere buoni risultati: il mio Erminio deve fidarsi di me e un cavallo maltrattato non dà buoni risultati. Tutti gli sport costano fatica, impegno e allenamento: è la premessa per ottenere la vittoria. Anche il mio Erminio, come tutti gli atleti, è sottoposto a lunghi allenamenti per raggiungere una ottima preparazione fisica e mentale. Può capitare che si infortuni più o meno gravemente, ma è il rischio al quale tutti noi sportivi (me compreso) andiamo incontro. E poi è felice così! Fa una vita da atleta, piena di impegni e viaggi, traguardi e soddisfazioni… non passa il tempo a brucare erba.

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Contropelo Per non parlare dello sport… il cavallo è un atleta alla pari del fantino o un animale sfruttato e sottomesso? Tu come la pensi?

Il cavallo non fa sport, è solo sfruttato! S

alve amici, vi presento Artemisia, una cavalla salvata dallo sfruttamento delle corse che finalmente si gode la vita e la normalità. Sì, perché un cavallo vuole vivere libero, non ha nessun desiderio di gareggiare o portare in sella un essere umano. Solo per fare un esempio, prendete le gare di salto: superare una decina di ostacoli (anche di due metri), in poco tempo, non è certo naturale né indolore… e tutti gli allenamenti? Spesso si usano metodi crudeli, anche se illegali: colpire le zampe per farli saltare più in alto o ricoprire gli ostacoli con rivestimenti chiodati o elettrificati. Ma a parte questo: è normale stare rinchiusi nei maneggi e nelle stalle, imprigionati in stretti box? E vogliamo parlare del doping, una crudeltà diffusissima nelle numerose corse clandestine, ma ben presente anche nelle gare ufficiali? Ai cavalli vengono date droghe e farmaci che aumentano velocità e resistenza, ma rovinano la salute. E quando il povero animale si ammala o si rompe una zampa potrebbe anche finire al mattatoio. Non è per nulla naturale o divertente portare in groppa una persona e farsi comandare con strattoni alla bocca o botte sui fianchi… per questo esiste la doma, un addestramento con metodi spesso crudeli (sì, c’è la doma cosiddetta dolce, ma per me cambia poco!) per costringere il cavallo a fare quello che vogliamo noi. Altro che sport! Il vero sport richiede consapevolezza e libertà di scelta: altrimenti è solo uno sfruttamento crudele e sistematico. Pensateci, prima di salire su un cavallo!

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Un cavallo vuole vivere libero, non ha nessun desiderio di gareggiare o portare in sella un essere umano.

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Zampa d’oro Concorso Salvarandagi: ecco le frasi più belle Siete stati in tanti a partecipare al nostro concorso “Salvarandagi, il tuo slogan per cani e gatti” che abbiamo promosso nelle scuole di tutta Italia insieme al Ministero dell’Istruzione. Grazie a tutti!

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bbiamo raccolto le cento frasi più belle in un libretto che diffonderemo il più possibile perché, proprio dalla voce dei bambini, venga l’appello a lottare contro l’abbandono, ad adottare cani e gatti, a prevenire le nascite e a registrare i nostri animali in anagrafe grazie al microchip. Speriamo che a leggerlo siano in tanti. Forza! Salviamo i randagi!

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Vuoi una copia del Libretto? Richiedila a LAV telefonando al numero 06 4461325 o scrivendo a educazione@lav.it

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Ecco alcune foto della premiazione avvenuta in classe grazie alla presenza di Gino Civita, volontario LAV di Napoli.

La vincitrice è Marianna Aversa, 8 anni, di Nola (Napoli). Nelle foto la vedete nel momento in cui è stata premiata in classe. Ecco la sua frase:

Se felice tu vuoi campare un animale devi adottare e di gioia potrai saltare. Cibo e amore gli devi dare e un microchip se lo vuoi ritrovare!

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Curiosando I nostri cavalli a Semproniano A novembre 2018 sono stati trasferiti nel centro di recupero di Semproniano (Grosseto) 8 cavalli e 2 asinelle. Vivono in due gruppi sociali stabili, allo stato libero, in grandi terreni. In queste pagine vi presentiamo gli 8 cavalli.

Lucky Day Nato nel 2005 – Provenienza: sequestro di Venaria Reale (TO) Era ancora nella pancia della mamma, al momento del sequestro. Quando Lucky Day aveva sei mesi la mamma Venus è morta improvvisamente, e così lui è rimasto con gli altri cavalli e con noi. La sua relazione con gli umani è genuina e autentica, gli piace il contatto fisico, è confidente e molto aperto, con gli altri cavalli saggio e protettivo. Il suo mantello è baio, ha zoccoli grandi e sanissimi (non è mai stato ferrato!) ed è forte e muscoloso.

Evelina Nata nel 2004 – Provenienza: sequestro di Venaria Reale (TO) Timida, poco aperta alla relazione con l’essere umano (anche per esperienze negative). È molto legata a Lucky Day, dal quale non si è mai separata, e vive molto armoniosamente con gli altri componenti del branco. È contemplativa, a volte si allontana dagli altri per osservare il tramonto e stare da sola.

Lady Peanut Nata nel 2005 – Provenienza: sequestro di Catania È una purosangue inglese, ha corso in ippodromo per tre anni e poi è finita in Sicilia dove è stata sequestrata dalla Polizia. Quando è arrivata da noi non sapeva nemmeno mangiare da terra l’erba e non era mai stata in socialità con gli altri cavalli. Abbiamo fatto un percorso di riabilitazione fisica e del piede (era ovviamente ferrata), finché pian piano siamo riusciti a inserirla nel branco.

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Ephram Nato nel 2008 – Figlio di Carbonella (vedi la sua storia qui in basso) A sei mesi era stato adottato con la mamma Carbonella, ma dopo otto anni entrambi gli animali ci sono stati restituiti perché l’affidatario non era più in grado di prendersene cura. Anche per lui è stato necessario un percorso di riabilitazione, soprattutto dal punto di vista della socialità con gli altri cavalli visto che era sempre stato solo con la mamma.

Tempesta Nato nel 2005 Salvato da una brutta situazione quando era ancora un puledro di pochi mesi, era stato adottato e viveva in una grande tenuta, libero con un’altra cavalla. Ma poi era rimasto solo e allora lo abbiamo ripreso con noi e inserito gradualmente nel branco. È bellissimo, elegante e sempre molto curioso. Gli piace essere accarezzato ed è sempre uno dei primi a venire a salutare quando si entra nel branco.

Gigio Nato nel 1997 – Provenienza: sequestro di Venaria Reale (TO) Cieco da un occhio, probabilmente per un trauma, era uno dei cavalli più debilitati del sequestro. Nonostante i maltrattamenti subiti ha un buon rapporto con gli esseri umani. Gradisce le attenzioni e le carezze delicate, anzi, spesso è proprio lui che si avvicina per qualche scambio di emozioni.

Carbonella Nata nel 2004 – Provenienza: sequestro di Venaria Reale (TO) L’abbiamo chiamata così per il suo bel mantello morello, che d’estate diventa lucidissimo. Da tre anni è tornata da noi con il figlio Ephram, ha avuto bisogno di tante cure. È una cavallina molto dolce e ama essere accarezzata con dolcezza.

Neve Nata nel 1994 Ha un sacro terrore degli esseri umani in generale, ha bisogno di legarsi profondamente ad una persona per concedere la sua fiducia. Con gli altri cavalli invece è amabile e interagisce senza conflitti e timori.

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Giochi Scopri la frase Che cosa vi sta dicendo BatBilbo? Per scoprirlo, scrivete nei riquadri neri le figure indicate. Poi riportate nei riquadri rossi le lettere secondo i numerini indicati. 1

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SOLUZIONE: I cavalli non sono schiavi 12 | P

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La sella e le briglie di

Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di Candia Castellani

C’i bambini a divertirsi. Era un posto in cui alcuni cavalli, magari un era a Rocca Sganghera un posto dove molti pensavano di portare

po’ anziani o magari che un tempo avevano corso negli ippodromi, venivano fatti montare dai bambini nei pomeriggi di primavera. Uno dei cavalli che vivevano in quel maneggio era particolarmente vecchio e fragile e si chiamava Fior di Cardo. Questo era il nome che si dava lui e con cui lo chiamavano gli amici, perchÊ un tempo quando correva in pista lo chiamavano Blue Star Seven (e non gli era mai piaciuto), ma la sua carriera era durata poco e quando aveva cominciato a perdere era finito nel maneggio a farsi montare dalla gente. La fata Betulla andava spesso a trovarlo nella stalla stretta, quando la luna sorgeva dalle colline e i gufi ululavano dal bosco. Blue Star Seven, o meglio Fior di Cardo, le raccontava dei suoi sogni di praterie sconfinate che invece rimanevano stretti tra le pareti della stalla dove lo rinchiudevano.

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I bambini di Rocca Sganghera e i loro genitori erano convinti che montare Fior di Cardo fosse una cosa bellissima e che anche lui fosse contento. In realtà Fior di Cardo non si divertiva per niente quando gli mettevano la sella e le briglie. «Aspettate che Blue Star Seven tiri in dentro la pancia e poi stringete la cinghia della sella», diceva Fiona Bellagamba, la statuaria istruttrice di equitazione per la quale tutti stravedevano quando sorrideva splendida sotto il caschetto. Fior di Cardo non la trovava tanto splendida, ma non aveva le parole per dirle che stringergli la sella e mettergli in bocca il morso non era affatto un modo per fare amicizia con lui. Lei era convinta di essere bravissima con i cavalli e che nessuno poteva trattarli meglio di lei. Un giorno di aprile Fiona Bellagamba arrivò al maneggio la mattina presto e trovò la scuderia aperta. «Che diavolo succede?» si chiese, correndo a controllare. Dentro c’era una strana scena: tutti i cavalli, con Fior di Cardo in testa, erano schierati in fila davanti ai box. Sul terreno campeggiava una scritta: W la libertà!

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Amici animali

© Eric Isselee | Shutterstock

L’asino I numeri o dell’asin * L‘asino, chiamato anche somaro o ciuco, è un mammifero della famiglia degli equidi, come cavalli e zebre. Addomesticato da millenni, impiegato come animale da lavoro e mezzo di trasporto per carichi pesanti, ne esistono numerose razze diffuse in tutto il mondo. * Ha una particolare sensibilità nello zoccolo (per riconoscere le irregolarità del terreno anche di notte) e nel labbro superiore, per la ricerca e la scelta del cibo: è l‘erbivoro in grado di riconoscere il maggior numero di sapori. Anche l‘olfatto e l’udito sono molto sviluppati. È molto forte e resistente, con un’andatura lenta e sicura: calmo e paziente, con un carattere determinato. * Nonostante i vecchi modi di dire (sei un somaro! sei un ciuco che non capisce nulla!) l’asino è uno dei mammiferi più intelligenti. È attento e riflessivo e sa ragionare: di fronte a un problema si ferma e riflette. Ha una memoria eccezionale e non dimentica più quello che impara. Anche dopo molti anni riconosce una persona o ritrova la strada di casa. * Proprio come il cavallo l’asino è un animale da branco, che adora stare con gli altri, instaurando legami molto forti e amicizie durature. Soffre moltissimo se è tenuto da solo. Quando sono liberi in natura, gli asini vivono in gruppi e sottogruppi uniti da rapporti di parentela, conoscenza e amicizia. Il loro sistema di relazioni è molto sviluppato ed evoluto: sono proprio fatti per vivere in gruppo!

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Š Geza Farkas | Shutterstock

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Amici animali I cavalli

Lo sapevi che * I cavalli in natura vivono liberi, in gruppi familiari stabili. Quello che li fa soffrire di più è vivere da soli in un box, dove mancano i compagni di gioco e la sicurezza data dal branco e c’è solo noia, stress e apatia. * Circa 150 mila sono i cavalli sfruttati in Italia per l’equitazione, l’insieme degli sport, dall’ippica al salto agli ostacoli, dove vengono utilizzati i nostri amici di criniera. I cavalli iniziano l’addestramento ai 18 mesi di età, quando ancora non hanno completato lo sviluppo fisico e hanno ossa e legamenti fragili; addestrati alla corsa, ai salti e alle andature, con metodi stressanti e strumenti come speroni, morso e frustino. * L’Italia è il Paese europeo in cui si consuma più carne equina. Oltre 50 mila ca-

valli ogni anno vengono uccisi per finire nei piatti: la maggior parte viene dall'Est Europa, altri provengono da allevamenti o sono “scarti” degli sport equestri. Ogni italiano consuma in media 1,1 kg di carne equina l’anno.

* In molte città italiane le carrozzelle turistiche sono trainate da cavalli. Spesso non più giovani, sono obbligati a sopportare smog e traffico, rumori e veicoli, trasportando per tutto il giorno carichi fino a quasi una tonnellata. * I palii sono corse di cavalli, costretti a correre al massimo della loro velocità, su strade cittadine pericolose e non adatte a loro. Spesso i cavalli cadono, si feriscono e talvolta sono soppressi: per non parlare degli incidenti che accadono durante le prove e gli allenamenti.


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I cavalli sembravano guardarla fieramente dritto negli occhi, come a sfidarla. Fiona li rimise tutti ai loro posti, cancellò la scritta sul terreno e fece in modo che la giornata proseguisse come sempre, tra passeggiate in sella e lezioni di equitazione. Il mattino dopo Fiona arrivò di nuovo presto e ancora una volta le stalle erano aperte, i cavalli erano schierati e sul terreno c’era ancora una volta una scritta che adesso diceva: No briglia, no sella, la vita è più bella! Fiona vacillò e stava quasi per svenire. Si riprese e cancellò la scritta, poi uscì dalla stalla e si prese la giornata libera. La terza mattina la scena fu la stessa, ma stavolta non c’era nessuna scritta sul terreno; invece tutti i cavalli tenevano in bocca le briglie, fecero alcuni passi verso Fiona Bellagamba e le lasciarono cadere ai suoi piedi; poi Fior di Cardo alias Blue Star Seven si avvicinò e con voce perfettamente umana disse una cosa molto semplice: «Noi non vogliamo essere schiavi di nessuno». P

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Si dice che da quella mattina nessuno abbia più visto Fiona Bellagamba a Rocca Sganghera. Qualcuno suppone che si sia trasferita in Brasile, altri pensano che sia fuggita con il suo innamorato australiano. La fata Betulla ride sempre quando sente queste storie. Nemmeno lei in verità sa dove sia finita Fiona, ma oggi al posto del maneggio c’è un’enorme, vastissima prateria, dove i cavalli possono correre liberamente, e i bambini che vanno a trovarli non pensano nemmeno lontanamente di montarli. La sella e le briglie sono un lontano ricordo e Fior di Cardo può godersi i suoi ultimi anni come ogni cavallo merita. Spesso il cinghiale Armando e il tasso Carlo vanno a fare due chiacchiere con lui e amano rotolarsi tutti insieme, specialmente all’alba, quando ancora la rugiada bagna il prato. La fata Betulla li guarda da lontano e lancia sempre il suo incantesimo perché l’erba cresca alta e nutriente per tutti i cavalli liberi.

Giacomo Bottinelli, 47 anni, vive a Grosseto e lavora nell’Area “A scuola con LAV”. Ama molto la letteratura di fantasia e

da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.

Candia Castellani, illustratrice, insegnante e Direttrice della Scuola di Illustrazione di Scandicci (Firenze). Membro del

direttivo dell’Associazione Autori di Immagini. Ha una simpatica gattina nera di nome Mariù. Ama camminare nella natura, gli animali, viaggiare e abbracciare gli alberi.

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Amico a distanza Lidia la cucciolona Leader amatissima del gruppo a quattro zampe, sempre pronta a giocare e a cercare le coccole di chi l’accudisce... questa è Lidia, la nostra cucciolona piena di energia!

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Ricky è stato salvato gattile che ospitava da un tra cani e gatti, che centinaia è stato posta sotto sequestro perché perché gli animali erano vittime di gravi maltrattamenti. Era denutrito, impaurito da un'otite causata e affetto da parassiti nelle orecchie che lo costringevano a stare costantemente con piegata. Lo abbiamola testa liberato, curato e per lui è iniziata una nuova vita!

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Oggi ha una nuova casa e può vivere libero grazie a

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Luck cava y Day alle lle se è figlio Divevamen questra di un che rsam to ab te da a delle us e ab ha su ente da ivo. un potu usi, Lubito m lla m l'affe to co cky Daaltratt adre hann tto dentare y ha amen vuot o ce lle pesull'amsempr ti rc della o lasc ato di rsone ore e e quan mad iato da colm che mes do lu re, avve lla m are il e so i. Ha uni avev nuta orte salu cievol cara a appe cont te. Il “be ed è ttere na se viva i cava radd uonu in ottim ce llo daistingu mor a vver e fa e” che o sp di lu lo ecia i un le.

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Og Lidia è unaa ma è malata. Ha i haissim e pu gtener i mania e Leishu dopo alcun nante, ò lavproba nuèostata e iv inbilme famiglia, re va ca annie ata per strad lib aasa abbandon ero canile. La ridott portata in l’avevag ra aveva a Leishmani l’infezionez ie a pelle e ossa,gli occhi e le

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Lidia

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idia ora sta bene, ma quando l’abbiamo portata via dal canile di Palermo stava molto male. Pelo e occhi erano in brutte condizioni per una malattia infettiva (leishmaniosi). Alla fine Lidia si è ripresa, svelando un bellissimo manto scuro e un’energia prorompente. Non si stanca mai di giocare e scorrazzare. Ha un carattere forte, ma non è arrogante o antipatica, al contrario è dolcissima, soprattutto nei confronti delle persone. Nonostante i miglioramenti, la sua salute va sempre monitorata, perché la leishmaniosi è una malattia ciclica, che si ripresenta anche dopo un periodo di benessere. Per questo è importante continuare ad aiutare Lidia, assicurandole tutte le attenzioni necessarie. Anche tu puoi aiutarci a curarla: adottala a distanza e accompagnala nel suo cammino! Se vuoi aiutarci a prenderci cura di lei, adottala a distanza!

Maria Antoni

Da oggi puoi adottare il tuo nuovo amico direttamente dal Web. Fatti aiutare da un adulto e cerca su

adozioneadistanza.lav.it

la pagina dedicata alle adozioni junior! P

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Diversi ma Uguali a cura di Nadia Zurlo, Responsabile Area Equidi LAV

Come Spirit, cavallo selvaggio C

© pirita | Shutterstock

Un cavallo riceve le coccole da un suo amico umano.

onoscete il film della Disney Spirit, cavallo selvaggio di qualche anno fa? Se non lo avete ancora fatto, vi consiglio di vedere questa bellissima storia di amicizia e libertà tra un giovane uomo e un cavallo. L’uomo li ha addomesticati da più di tremila anni: ha iniziato ad allevarli per muoversi, arare i campi e combattere le guerre. Da allora i cavalli sono stati privati della libertà: costretti a obbedire ai comandi, rinchiusi nelle scuderie o in piccoli recinti, spesso senza la compagnia dei loro simili che per loro è importantissima. Proprio come succede agli uccellini tenuti in gabbia o alle tigri nei circhi. Quello che a noi sembra normale, come vedere i cavalli in un maneggio, è in realtà una gabbia invisibile e proprio per questo più difficile da riconoscere.

© Kwadrat | Shutterstock

In questo numero vi parliamo di tutti i maltrattamenti che rovinano la vita dei cavalli e del perché non è giusto usarli come fossero macchine. Ma vogliamo anche sognare e raccontarvi come sarebbero i cavalli se potessero essere liberi…

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Anche se ormai non sono più selvaggi (ne rimangono pochissimi al mondo), i cavalli conservano le loro caratteristiche di specie: hanno bisogno di vivere all’aperto, di spostarsi per lunghi tratti alla ricerca del cibo, di stare con gli altri membri del branco, ai quali sono profondamente legati. I loro zoccoli sono progettati per camminare su vari tipi di terreno e sarebbero duri e sani se non fossero costretti nei ferri. Lo sapevate che il cavallo ha cinque cuori? Ebbene sì, uno è quello che batte in petto, gli altri quattro sono proprio i piedi! Infatti, non hanno solo la funzione di sostenere il peso del cavallo, ma sono anche delle pompe sanguigne che agevolano la circolazione attraverso il movimento. Ma non è finita qui... i nostri amici utilizzano alla perfezione il senso del tatto: sentendo il terreno, scelgono se è adatto ai loro passi. Quando, per colpa della ferratura, non possono farlo, possono provare ansia e paura. Insomma, i cavalli condurrebbero una vita molto diversa, se potessero. Il problema sono le tante persone che non pensano alle loro sofferenze e li cavalcano per divertirsi, fanno il giro in carrozza, assistono alle corse e ai palii, pensando che siano felici e che siano tenuti bene. Ci vorrà molto tempo prima che i cavalli non siano più usati, ma nel frattempo ciascuno di voi può fare la sua parte mettendosi nei loro zoccoli e scegliendo di essere solo amici di questi meravigliosi animali. P

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Cavalli in libertà.

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Informativa privacy i R a g a z z i dalla parte de g li A nimali

Cara lettrice e caro lettore, se vuoi inviarci un disegno, una storia, una lettera o una tua foto per la pubblicazione su Piccole Impronte, devi allegare questo modulo compilato dai tuoi genitori o da chi ne fa le veci. In sintesi: 1. Fai compilare il modulo dai tuoi genitori 2. Ritaglia, fotocopia oppure scansiona la pagina 3. Ora, insieme a questa pagina, inviaci pure tutto quello che vuoi! Cosa aspetti? Non ti resta che prendere la penna o i colori e cominciare a LAVorare per gli animali! Noi restiamo in fiduciosa attesa dei tuoi capolavori. Informativa privacy (art. 13 regolamento generale sulla protezione dei dati 2016/679) LAV Onlus con sede legale in viale Regina Margherita, 177 - 00198 Roma è la titolare del trattamento di dati. I trattamenti dei dati personali di un minore possono essere autorizzati solo da chi è titolare della responsabilità genitoriale. LAV, in assenza di tale autorizzazione, non potrà esercitare alcun trattamento. I dati saranno trattati con modalità cartacee e telematiche nel rispetto di principi di correttezza, liceità, trasparenza e per finalità strettamente connesse e strumentali agli scopi istituzionali della associazione. La durata del trattamento è funzionale al rapporto con l’associazione. All’interessato sono garantiti tutti i diritti specificati dagli articoli da 15 a 22 del RGPD 2016/679 che potrà esercitare attraverso il titolare della responsabilità genitoriale. Tra questi ricordiamo la revoca del consenso al trattamento, il diritto di chiedere e ottenere l’aggiornamento, la rettificazione o l’integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, e il diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali. Le richieste andranno rivolte senza formalità a privacy@lav.it o con posta tradizionale presso l’indirizzo LAV Viale Margherita 177 - 00198 Roma e saranno evase nei tempi previsti dalla normativa. La informativa sul trattamento è anche pubblicata sul sito www.lav.it e www.piccoleimpronte.it. Disegni, foto o altro materiale didattico inviati per la pubblicazione su Piccole Impronte non verranno restituiti. Ai sensi della legge 22.4.1941 n. 633 (Legge sul diritto d’autore), oltre al loro trattamento, si autorizza LAV alla loro conservazione in archivi cartacei ed elettronici, all’utilizzo senza scopo di lucro e alla diffusione a titolo gratuito per fini educativi e promozionali. Riconoscendo anche, se del caso, ogni più estesa facoltà di elaborazione, riproduzione e adattamento totale e/o parziale.

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L’Angolo della posta Il mio sfogo

Caro Piccole Impronte, la scorsa estate facendo una passeggiata con mio fratello sentimmo un lamento e poi trovammo un cane. Il poverino stava steso per terra e aveva del sangue, era stato sicuramente investito da una auto. Era piccolo di taglia e riuscimmo a portarlo a casa. Con papà andammo subito dal veterinario, che fece tutte le medicazioni necessarie per curarlo. Purtroppo però non ce l’ha fatta ed è morto perché aveva perso troppo sangue. Forse se arrivavamo un poco prima... Se uno investe un animale deve fermarsi e dare aiuto. Il cane poteva essere vivo adesso. Che rabbia! Marianna Colomba, 8 anni, Nardò (Lecce)

In libertà come noi

Contro gli animali nei circhi. Elisa Vannini, Firenze

Caro Piccole Impronte, gli animali sono esseri viventi e sopportano troppe cose, per questo ognuno deve imparare a difenderli perché non valgono né più né meno di noi e devono vivere in libertà come noi. Non è giusta la vita brutta e insensata che gli animali fanno nei circhi e quella a cui sono costretti per gli esperimenti. Tutte queste cose dovrebbero essere cambiate, ma l’uomo pur di stare meglio lui fa torti agli animali. Quando ero piccolo avevo una papera, l’avevo comprata e avevo la responsabilità di farla stare bene. Ma un po’ si vedeva che stava male, perché dentro casa non era il suo ambiente. Anche per questo è giusto lasciare in libertà gli animali. Ludovico Ventura, 10 anni, Roma

Chi rimane coinvolto in un incidente è obbligato a prestare soccorso ai feriti umani e animali. Ma non è solo un obbligo di legge: come si può lasciare sull’asfalto un cane insanguinato? Per questo, cara Marianna, capiamo benissimo la tua rabbia! Tu però hai fatto tutto il possibile e devi essere felice di questo: certe azioni vanno fatte, indipendentemente dal risultato. E comunque hai reso migliori e piene d’amore le ultime ore di vita dello sfortunato cane: ti assicuriamo che non è poco. Grazie Ludovico per le tue sagge parole: la libertà è una condizione fondamentale per umani e animali e nessuno ha il diritto di toglierla. Un caro saluto e scrivici di nuovo!

Volete mandarci una lettera o dei disegni?

Fate compilare a un genitore il modulo nella pagina accanto, tagliatela (o fotocopiatela prima). Poi mettetela nella busta insieme a quello che volete inviarci. Solo così potremo pubblicare le cose che ci mandate.

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Joe in cucina Ehi ragazzi e ragazze, anch'io ho preso gusto ai fornelli. Dai, fate come me! Provate queste due ricette facile e buonissime e... stupirete la vostra famiglia! Buon appetito e un caro saluto da Joe.

Paccheri con piselli e mais 1 Per prima cosa prepara la crema: metti la margarina in un

Ingredienti accheri • 320 g di p non latte di soia • 300 ml di zuccherato ale garina veget • 20 g di mar

na • 20 g di fari di lievito • 1 cucchiaio fiocchi alimentare in o iselli freschi • 200 g di p surgelati ais • 200 g di m fresca • 1 cipollina d’aglio • 1 spicchio • Sale a ergine d’oliv • Olio extrav rezzemolo • Menta o p freschi

Troverai tante altre gustose ricette su

www.cambiamenu.it

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pentolino e falla sciogliere a fuoco molto basso; aggiungi la farina, qualche cucchiaio di latte e mescola velocemente con una frusta fino a formare una crema. Ora aggiungi il latte rimanente, il sale e il lievito e mescola per amalgamare, rimetti sul fuoco e cuoci girando continuamente fino a che non raggiunge una consistenza cremosa; spegni e tieni da parte.

2 Versa l’olio in un tegame, aggiungi lo spicchio d’aglio e la

cipollina tritata molto finemente e fai rosolare per un minuto. Aggiungi i piselli e il mais, un pizzico di sale e fai cuocere per una decina di minuti.

3 Cuoci la pasta in abbondante acqua salata bollente, scola

(tieni da parte qualche cucchiaio di acqua di cottura) e versa nel tegame con i piselli e il mais. Fai insaporire per un minuto poi aggiungi la crema e mescola; se necessario aggiungi un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta.

4 Aggiungi infine della menta o del prezzemolo fresco tritato.


Tiramisù alle fragole 1 In un pentolino capiente versa lo zucchero, la farina e un po’ di latte, mescola con una frusta per sciogliere i grumi, infine versa il latte restante; metti sul fuoco e fai cuocere fino a che il composto non si addensa e diventa una crema. Aggiungi la scorza di un limone grattugiata e fai raffreddare a temperatura ambiente.

2 Monta la panna (deve essere freddissima) con le fruste elettriche e aggiungila alla crema mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per non smontarla.

3 Lava le fragole velocemente sotto l’acqua corrente, asciugale e tagliale a pezzi piccoli; aggiungi il cucchiaio di zucchero e mescola.

4 Taglia i panini a fette non troppo sottili, bagnale nel latte strizzandole leggermente in modo che non siano troppo inzuppate. Adagia parte delle fette in uno stampo rettangolare della misura di 20/22 cm, versa metà delle fragole distribuendole in modo uniforme e metà della crema; continua così per un secondo strato.

5 Infine decora la superficie con mandorle in scaglie. Tienilo in frigorifero per almeno 8 ore prima di servire.

Ingredienti Ingredienti p er la crema: • 400 ml di la tte di soia alla vaniglia • 50 g di fari na • 100 g di zu cchero • 1 limone • 200 ml di p anna vegeta le per dolci da montare Ingredienti p er la base: • 5 panini al l’olio del gio rno prima • 2 bicchieri di latte di so ia alla vaniglia • 1 cucchiaio di zucchero • 500 g di fr agole Ingredienti p er la decora zione: • Mandorle a scaglie e fr agole

Arianna Dall’Occo Mamma di 2 bimbi, la cucina è la sua passione. Nel suo lavoro vuole dimostrare che è possibile preparare piatti sani e gustosi, senza procurare sofferenze agli animali. Vive con la gatta Bloom, ma per lei è da sempre “Miciuzza”.

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Da non perdere La storia del toro Ferdinando di Munro Leaf Illustrato da Robert Lawson Fabbri Editori (Rizzoli) dai 5 anni Contiene un segnalibro di sticker adesivi in da piccolo il toro Ferdinando si sente diverso dagli altri cuccioli: se gli altri torelli corrono, saltano e si prendono a testate, lui ama stare tranquillo ad annusare il profumo dei fiori, nel suo posto preferito sotto una quercia. Gli anni passano e, a causa di una combinazione di eventi, viene scelto proprio lui per la corrida... Ferdinando viene così portato a Madrid e arriva il giorno, atteso da tutta la città: l’arena è piena, ma il pacifico toro non ne vuole proprio sapere di piantare le corna dappertutto, lui ama stare seduto ad annusare il profumo dei fiori… come andrà a finire nell’arena?

S Te lo do io il vegano! - Bimbi di Antonella Aka “La Stella Vegan” EIFIS Editore Per grandi e piccini, magari cucinando insieme olete diventare vegan ma senza rinunciare ai piatti che adorate da sempre? Ecco il libro che fa per voi: 25 stuzzicanti ricette, dolci e salate, fotografate e illustrate, in cui l’autrice ha raccolto i piatti che i ragazzi adorano da sempre. Si spazia dai nuggets alla crema di nocciole, alla cotoletta e alla girella e non mancano polpette e salse. Naturalmente tutto vegetale!

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Il grande libro dei diritti animali a cura di LAV Edizioni Sonda dai 7 ai 12 anni eonardo, dieci anni, è un bambino come tanti. Ma un giorno scopre di avere una qualità straordinaria: è in grado di parlare con gli animali. Nemmeno il tempo di rendersene conto che rimane coinvolto nella rivoluzione degli animali. A lui toccherà il compito di tenere a freno il gruppo estremista Liberisubito, capitanato dallo squalo bianco Ernesto e di farsi portavoce delle richieste di giustizia e libertà di tutti gli animali della Terra.

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Il Quiz Ti è piaciuto il meraviglioso mondo dei cavalli? Ora conosci meglio questi affascinanti animali che da millenni vivono accanto a noi umani? Prova a rispondere a queste domande. Se le sai tutte… sei un vero esperto di equini e del rispetto che gli dobbiamo!

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Chi fa parte della famiglia degli equidi? A Zebre B Asini C Cavalli

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In Italia si possono mangiare i cavalli? A No, è un animale protetto B No, la loro carne non è commestibile C Sì, se ne mangia un chilo a testa, ogni anno

Il cavallo è un animale solitario? A Sì, in natura vive isolato B No, è un animale che vive in branco e soffre a stare da solo C Sì, per questo viene solitamente tenuto in box singoli

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Quale tra questi è un famoso asino dei cartoni animati? A Manny del film l’Era Glaciale B Ciuchino del film Shrek C Piedino del film Alla ricerca della valle incantata

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Cos’è l’equitazione? A L’insieme degli sport equestri che sfruttano i cavalli B Una tecnica di rilassamento che si pratica nei maneggi C La scienza che studia il comportamento e il carattere dei cavalli P

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SOLUZIONE: 1A-B-C, 2C, 3B, 4B, 5A


UN AMICO, NON UNO SCHIAVO Il cavallo ama vivere in branco, in spazi aperti, senza recinti, senza sella e briglie e senza nessuno in groppa. La prossima volta che incontri un cavallo, prova a metterti nei suoi zoccoli.

Martina

14 aprile alle

ore 14,27 · 

poi ho re equitazione, fa ’io ch an vo le porto; Da piccola vo mezzo di tras n u è n o n llo o dorso. cava mi sieda sul su capito che un io e ch ce ia p li non g e certamente ieizoccoli a m  #mettitinei vidi

menta - Condi

Mi piace - Com


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