PICCOLE IMPRONTE OTTOBRE 2019

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ottobre 2019

MOBILITAZIONE

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i Ragazzi

www.piccoleimpronte.lav.it Supplemento al n.7 ottobre (170) di “Impronte” - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb - Roma


in questo numero 1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo 2 Ultime notizie 3 Curiosando Per una scuola dalla parte degli animali 4 Pelo e Contropelo Non si può fare ricerca senza gli animali Quella terribile ingiustizia chiamata vivisezione 6 Il Fumetto Vivisezione 8 S.O.S. Un amico da salvare

10 Zampa d’Oro Kenia e Bianca, le due “Vegan Sisters” 12 Giochi BatBilbo contro la vivisezione 13 LAV Story Il profumo delle castagne 21 Attivamente È ora di finirla! 22 Il Fumetto Vecchie pratiche 26 Diversi ma uguali Un coniglio per amico 28 Informativa privacy 29 L’Angolo della posta

le 30 Joe in cucina centra o t r e s In 32 Da non perdere animali Amici lio E tu, sei con Greta? ig n o Il c 33 Il Quiz SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXVI n. 7 (170) ottobre 2019

DIRETTore RESPONSABILE Gianluca Felicetti

Curatrice EDITORIALE ILARIA MARUCELLI

DIREZIONE E REDAZIONE

SEDE NAZIONALE LAV ONLUS Viale Regina Margherita, 177 00198 Roma

redazione

giacomo bottinelli, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, FLIC, Joy, Pepe

PROGETTO GRAFICO E Impaginazione

Pier Paolo Puxeddu+francesca vitale

HANNO COLLABORATO

Davide Ceccon, Arianna Dall’Occo, Michela Kuan, Nives Manara, Roberto Marchesini, Fabio Redaelli, Alessandro Telve

DISEGNO DI COPERTINA Fabio Redaelli

Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente a LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: privacy@lav.it

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Arti Grafiche “LA MODERNA” Via Enrico Fermi, 13/17 ici 00012 Guidonia ar c Montecelio (RM)

CARTA Dalum

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chiuso in tipografia 12 SETTEMBRE 2019

QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO A LAV ONLUS

GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro

VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS

Banca Popolare Etica Iban IT59F0501803200000015011125 Filiale di Roma, Via Parigi n. 17 00185 Roma

LAV è firmataria di un Protocollo d’Intesa con il MIUR che sostiene e promuove l’educazione al rispetto per gli animali nelle scuole


Editoriale Greta Thunberg siamo noi È

Ilaria Marucelli

professione: giornalista cibo preferito: arrosticini di seitan cosa non sopporta: chi butta i rifiuti per terra cosa vuole fare da grande: tornare bambina hobby: cinema e fotografia letture preferite: poesie

BatBilbo

solo una ragazzina di sedici anni, ma ha dato la sveglia al mondo. Le sue parole hanno toccato il cuore di milioni di persone. Grazie alla sua determinazione, sempre più bambini e ragazzi si sono mobilitati contro il riscaldamento globale. Greta Thunberg aveva nove anni quando ne sentì parlare: si accorse che la Terra stava lentamente morendo, soffocata dalle emissioni di carbonio e di gas serra e dal consumismo. Greta decise di fare subito qualcosa, convincendo la sua famiglia a diventare vegana e ad andare in bicicletta. Poi si è seduta davanti al Parlamento svedese con il cartello “Sciopero della scuola per il clima” e poi non si è più fermata... Ha dato vita al FridaysForFuture, un movimento che si è diffuso in mezzo mondo, ricevendo l’appoggio anche di tanti scienziati; ha incontrato il Papa e vari presidenti, ha parlato al vertice delle Nazioni Unite. E la cosa più bella è che tutti possiamo fare come Greta. Impegnarsi contro le ingiustizie, lottare per le nostre idee, non fermarsi quando non ci ascoltano. Anche il nostro piccolo contributo determina un grande cambiamento! Continuiamo a difendere i nostri amici animali con lo slancio e la testardaggine di Greta. A scuola per esempio. Chiedi agli insegnanti di contattare LAV e di usare il nostro materiale. Anche in questo numero le idee non mancano. Portalo in classe e comincia subito. Buon LAVoro!

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Ultime notizie Libertà per delfini e balene canadesi

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opo anni di battaglie e dibattiti, in Canada è stata approvata una legge che vieta la detenzione di delfini e balene in vasche e acquari. Gli animali già prigionieri rimarranno negli acquari (non sarebbe più possibile liberarli nell’oceano), ma non sarà consentito catturare o allevare altri cetacei. Una vittoria per gli animali e un passo di civiltà da cui possiamo solo prendere esempio: in Italia la strada è ancora lunga, ma continueremo a lottare fino a che ogni amico sarà libero.

Il Regno Unito vieta gli animali selvatici al circo

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iente più animali selvatici nei circhi inglesi: zebre, tigri, cammelli, elefanti saranno banditi dagli spettacoli in tutta la Gran Bretagna. Certo, dovremo aspettare il 2020, e vorremmo che la regola valesse per tutti i nostri amici e non solo per quelli selvatici… ma è comunque una vittoria, in attesa che ogni animale possa vivere in libertà, nel proprio habitat naturale, senza gabbia e cemento.

Mai più pellicce in Germania

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hiuso l’ultimo allevamento di animali da pelliccia in Germania! Questo importante obiettivo è stato raggiunto con grande anticipo: il governo tedesco ha vietato gli allevamenti da pelliccia nel 2017, dando agli allevatori cinque anni di tempo. Grazie anche alle pressioni degli animalisti, le gabbie si sono svuotate ben prima della scadenza. Speriamo che l’esempio tedesco contagi molte altre nazioni europee e non, Italia compresa!

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Curiosando Per una scuola dalla parte degli animali Salve amici e bentornati a scuola! Vi auguriamo che l’anno scolastico sia pieno di soddisfazioni, impegno e allegria… e perché no, animalismo! Quale miglior luogo per salvare gli animali?

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ì, perché la scuola è un posto pieno di amici e compagni con cui parlare, insegnanti con cui collaborare, temi importanti di cui discutere… e tante ore per farlo! Basta che voi introduciate il tema degli animali e vedrete che tutti saranno bendisposti e interessati. E se avete bisogno di aiuto per materiale vario, sostegno morale, intervento dei volontari LAV in classe… noi siamo qua!

LAV interviene nelle scuole con diversi materiali informando i ragazzi su temi animalisti. Qui sotto le classi I A e B della Scuola Primaria Zanibon di Padova mostrano in classe la rivista Piccole Impronte.

Chiamate il numero 06 4461325 o scrivete a educazione@lav.it P

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Pelo Può battere come un cuore o espandersi come un polmone: è un piccolo avatar di organo umano, inventato da due giovani ingegneri italiani che studiano metodi

Non si può fare ricerca senza gli animali Lo dice la grande maggioranza degli scienziati: la sperimentazione animale è ancora indispensabile e insostituibile.

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proprio vero, la ricerca fa passi da gigante. L’invenzione di un chip che simula un vero organo umano permetterà ricerche più accurate e precise. E forse potremmo fare a meno di alcune cavie animali. Ma niente potrà sostituirli completamente. Lo dice la grande maggioranza degli scienziati: la sperimentazione animale è ancora indispensabile e insostituibile. Perché altrimenti farebbero la vivisezione? Per cattiveria, per crudeltà? Via, siamo seri. Gli animali sono anche molto costosi da comprare e mantenere: se ci fossero alternative valide, non ci sarebbe motivo di utilizzarli. Anzi, i più felici sarebbero i vivisettori. Per realizzare nuovi farmaci e vaccini, per creare organi artificiali, per i trapianti (ma anche per la semplice ricerca di base) è indispensabile la sperimentazione animale: lo dimostrano anche i molti premi Nobel in medicina e fisiologia vinti da vivisettori. Gli animalisti devono capirlo. I ricercatori non sono torturatori: fanno gli esperimenti con l’anestesia e nel rispetto degli animali che, tra parentesi, sono per la maggior parte topi e ratti, roditori che non ci facciamo scrupolo di uccidere con le derattizzazioni. Se vogliamo continuare a curarci (e curare i nostri animali, perché la vivisezione aiuta anche i nostri familiari pelosi) non possiamo rinunciare a sperimentare sugli animali. Almeno per adesso.

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Contropelo per una sperimentazione senza animali. A partire da questa ottima notizia, anche i nostri due personaggi, con opposti pareri, discutono di vivisezione.

Quella terribile ingiustizia chiamata vivisezione V

i dico subito che sono contraria alla vivisezione per motivi etici. Imprigionare gli animali, sottoporli a esperimenti, ucciderli è sempre sbagliato. E nessun risultato può giustificare tutto questo. Ma la cosa terribile e ironica allo stesso tempo è che la vivisezione non serve a niente. Ogni test sugli animali non dà mai nessuna certezza: poi va comunque fatta la sperimentazione clinica sugli umani e il 95% delle ricerche positive sugli animali non funziona su noi umani! Non è vero poi che si usano solo topi e ratti: in un anno in Italia si vivisezionano più di mille tra cani e macachi e la sola immagine di un cane in gabbia, tra bisturi e siringhe, fa venire i brividi. Avrei bisogno di un milione di parole per denunciare la tremenda ingiustizia chiamata vivisezione, ma mi sono rimaste poche righe e voglio parlarvi del polpo. Sì, il polpo, un animale sensibilissimo, curioso, intelligente, capace di risolvere problemi e di adattarsi all’ambiente. Ebbene il polpo viene vivisezionato per l’istruzione e la formazione, solo come modello per studenti e ricercatori: altro che scoperta di farmaci e vaccini! Insomma la sperimentazione è un’assurda crudeltà, che si continua a fare solo per motivi economici, pigrizia, inerzia e incapacità di cambiare… Per fortuna ci sono sempre nuove meravigliose scoperte, come quella di cui parliamo sopra, che libereranno per sempre, ne sono sicura, gli animali dalle gabbie.

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Ogni test sugli animali non dà mai nessuna certezza: poi va comunque fatta la sperimentazione clinica sugli umani e il 95% delle ricerche positive sugli animali non funzionano su noi umani!

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S.O.S. Un amico da salvare Dedichiamo queste due pagine all’associazione AAE (Associazione Animali Esotici onlus) che si occupa in particolare di salvare i molti conigli che, proprio come cani e gatti, vengono abbandonati. Aiutaci a trovare una famiglia per questi lagomorfi (non sono roditori!)... perché non la tua?

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coniglio, nonostante nelle famiglie italiane sia il primo animale da compagnia dopo il cane e il gatto, in un’altissima percentuale di casi viene acquistato con molta superficialità, presentato come un animale senza necessità particolari, che può vivere in gabbia… La verità è che il coniglio ha bisogno di spazio e quindi di vivere libero in casa come un gatto (ma è necessaria un’abitazione “a prova di coniglio” per prevenire i danni), deve interagire con i componenti della famiglia (o almeno avere un compagno se passa molte ore da solo) e ha bisogno di un veterinario esperto in animali esotici (tre vaccini l’anno e cure costose). La triste conseguenza di tutto questo è l’enorme aumento degli abbandoni di conigli e la presenza, sempre più importante, di colonie incontrollate nei centri urbani e non solo. Invece il coniglio nano (la specie più diffusa nelle case) non esiste libero in natura, è stato selezionato dall'uomo a partire dal coniglio selvatico: ormai è un animale addomesticato, incapace di difendersi dai predatori e di badare al proprio sostentamento. Non comprate mai un animale, in particolare quelli esotici e i conigli: non sono adatti a vivere in casa e non ne conosciamo le vere necessità. L’AAE si occupa di recuperare, curare e trovare nuove famiglie agli animali, soprattutto in estate quando gli abbandoni aumentano in maniera sconsiderata. Ti presentiamo ora alcuni dei piccoli che hanno bisogno di aiuto, magari anche il tuo!

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Lea È una coniglietta nana, bianca come la neve, recuperata da piccolissima a Ferrara. Appartiene a una colonia di altri cinquanta piccoli da adottare. L’emergenza è ancora in atto e purtroppo non siamo riusciti a salvare tutti: abbiamo visto morire anche cuccioli di appena due settimane di vita. Lea è stata fortunata: soprattutto è forte e vuole vivere! Nonostante abbia entrambe le zampine posteriori paralizzate, a seguito di un trauma alla colonna, Lea è molto vivace e sempre in cerca di coccole. Attualmente è ospitata da chi può pensare alle terapie e ai suoi bisogni particolari. Lea può essere adottata a distanza, oppure, se vuoi un rapporto in carne e ossa, puoi adottare uno dei suoi compagni di colonia.

Felix, Edipo e Roxenne Sono tre cuccioli di cavia americana e Iris è la loro mamma. Iris è stata abbandonata in un parco già incinta e salvata da persone di buon cuore che hanno permesso ai piccoli di nascere. Cercano casa, anche separatamente.

Rosita e Black&White Sono cavie di un anno di età. Nate da una situazione di riproduzione incontrollata, hanno vissuto in un giardino in cui i bambini di casa erano parecchio vivaci. A causa di questo sono un po’ timorose, ma si stanno già abituando alla presenza e al contatto umano! Cercano urgentemente un’adozione che possa offrire loro una seconda possibilità.

Se la tua famiglia desidera adottare un coniglio, contattaci!

Ne abbiamo tanti che cercano una casa. Associazione Animali Esotici Onlus

www.aaeonlus.org info@aaeonlus.org

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Zampa d’Oro Kenia e Bianca, le due “Vegan Sisters” Kenia e Bianca Jade (rispettivamente 14 e 11 anni) gestiscono la pagina Vegan Sisters 4 a Kinder World su Facebook e Instagram e hanno una rubrica radiofonica dal titolo Vegan Sisters on Air.

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ono nate in Costa Rica da mamma americana e papà italiano. Hanno scelto l’homeschooling e quindi sono educate direttamente dai genitori, senza dover frequentare la scuola, viaggiano molto e hanno già vissuto tante esperienze. Il prossimo inverno saranno negli Stati Uniti per un lungo giro in camper che si chiamerà The Kindness Tour: parleranno di gentilezza a tutto tondo, a partire dagli animali e dalla scelta vegana.

Kenia e Bianca, che cosa vi ha spinte a diventare vegane? Diciamo che in famiglia l’aria vegetariana prima e vegana poi si è sempre respirata, anche se i nostri genitori ci hanno sempre lasciate libere di scegliere. Siamo vegetariane dalla nascita e ora siamo vegane.

E la decisione di fondare Vegan Sisters 4 a Kinder World? L’inverno scorso, in un’area di servizio in Portogallo, ci ha parcheggiato accanto un camion strapieno di maiali. Siamo uscite assieme a nostro padre per accarezzarli e dargli un po’ d’acqua. Non era certo la prima volta che vedevamo un camion di animali, ma quella volta ci colpì tantissimo. Abbiamo deciso che essere vegani non bastava: dovevamo diventare attiviste! Tornate in Italia abbiamo aperto una pagina Facebook e Instagram chiamata appunto Vegan Sisters 4 a Kinder World.

Da dove nasce il vostro rispetto per gli animali? Da piccolissime, proprio guardando un video LAV, “I viaggi della morte”. È un documentario con scene molto forti, ma che sono la pura verità, e secondo noi la verità va sempre affrontata. Quindi è proprio grazie a voi che abbiamo iniziato il nostro percorso! 10 | P

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La vostra è una famiglia un po’ speciale… Parlatecene! La nostra famiglia è come tutte le altre, a parte il fatto che ha scelto di inseguire i sogni e di non guardarli passare. Noi facciamo homeschooling, un’opportunità consentita dalla legge italiana, che consiste nel poter studiare con i propri genitori senza dover frequentare la scuola. Viaggiamo metà dell’anno e facciamo esperienze stupende, muovendoci negli Stati Uniti, in Costa Rica e in Sud America, oltre all’Europa. Visitiamo posti interessanti, come ecovillaggi, comunità, santuari per animali, progetti di riforestazione, centri buddhisti, ashram indiani… insomma tutto quello che è un po’ fuori dall’ordinario.

Vi piace la vita che fate? Non è sempre facile vivere come noi, però è una vita molto ricca che non cambieremmo mai. Abbiamo fatto tutte quelle esperienze che ci hanno portato ad aprire le nostre pagine online. E la ricchezza più grande è che abbiamo amici meravigliosi ovunque!

Kenia e Bianca assieme ai genitori e all’agnellino salvato dal mattatoio.

Volete raccontarci un episodio particolare del vostro attivismo? Eravamo in Sicilia e con i ragazzi di Palermo Animal Save siamo entrate in un mattatoio... sapevamo già tutto, ma per la prima volta abbiamo visto con i nostri occhi, ascoltato con le nostre orecchie, sentito sulla pelle e vissuto con il nostro cuore quello che gli animali subiscono… è un orrore assurdo, inspiegabile e ingiustificabile. L’ambiente sterile, il sangue ovunque, la sofferenza degli animali … se le persone visitassero un mattatoio diventerebbero vegane all’istante. La cosa più bella è che abbiamo chiesto al proprietario di poter salvare almeno un agnellino e quando lui ha acconsentito non potevamo crederci! Abbiamo deciso di chiamarlo Salvo e adesso è al sicuro. Abbiamo pianto di felicità e di tristezza nello stesso momento. È stata un’esperienza unica e indimenticabile.

Cosa pensate del futuro del nostro pianeta e del nostro rapporto con gli animali? Beh, questa non è una domanda facile. Diciamo che noi ci concentriamo sul presente, cercando di rendere il mondo un posto migliore. In futuro sempre più gente diventerà vegana, ma non ci si può concentrare solo su questo aspetto. Noi siamo contro il consumismo che è responsabile della devastazione e dell’inquinamento ambientale. Essere vegani e consumisti insieme secondo noi non ha senso. Diventare vegani è una parte di un puzzle più grande e tutti dobbiamo impegnarci per salvare questo pianeta che sta crollando. P

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Giochi BatBilbo contro la vivisezione Inserisci i tasselli mancanti abbinando lettere con numeri, otterrai l’immagine del manifesto di BatBilbo contro la vivisezione

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Il profumo delle castagne di

Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di Nives Manara

O stagne. Erano una specialità del paese e in ottobre si organizza-

gni anno a Rocca Sganghera si facevano buonissimi dolci di ca-

va una vera e propria gara di pasticceria. La festa delle castagne veniva poco prima del famoso carnevale d’autunno, altra celebre ricorrenza roccasgangherese. La maestra Ludmilla aveva un problema da affrontare, in qualità di partecipante alla gara di dolci di castagne. «Non si possono fare dolci senza latte e uova!» gridava Pina la cuoca, la pasticcera del paese. «Ma certo che si può!» ribatteva la maestra Ludmilla; tirava fuori il cellulare e sciorinava una serie di ricette tutte vegetali e deliziose. La cuoca Pina si indignava e se ne andava dicendo che non era la stessa cosa. Il giorno della competizione si erano formati due schieramenti: quello dei dolci con latte e uova e quello dei dolci cento per cento vegetali.

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Il primo schieramento si chiamava Gruppo Coccomù, il secondo Gruppo Liberi Tutti. Il Gruppo Coccomù, capeggiato dalla cuoca Pina, aveva come simbolo una mucca alata con la cresta che covava un uovo gigantesco in un nido enorme. Il Gruppo Liberi Tutti, guidato dalla maestra Ludmilla, sfoggiava l’emblema di una gabbia vuota. «Sentiamo! Perché il vostro gruppo si chiama proprio Liberi Tutti?» chiese a Ludmilla la cuoca Pina. Ludmilla la guardò perplessa: «Le tue Coccomù sono sfruttate per le loro uova e il loro latte. Passano la vita a lavorare per gli umani e alla fine magari finiscono pure in qualche hamburger o crocchetta di seconda scelta». «E allora?» «E allora se facciamo dolci senza latte e uova diamo una mano a liberarle, non credi?» La tensione era altissima. Al momento della presentazione dei dolci i due Gruppi erano schierati dietro i lunghi tavoli sui quali facevano mostra torte e tortine, creme e cremini, pasticci e pasticcini.

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Amici animali

© Dreamstime.com

Il coniglio * Il coniglio è un mammifero diffuso in tutto il mondo, a eccezione dell’Asia. ll suo habitat preferito è rappresentato da terreni secchi ed erbosi, con cespugli e boschetti, ideali per costruire le tane. Mangia erbe, carote, ortaggi e in inverno, quando il cibo scarseggia, sgranocchia arbusti e persino la corteccia degli alberi… insomma è praticamente vegano! * È un animale sociale: la sua famiglia comprende 2-3 maschi e 4-6 femmine e, se c’è abbondanza di cibo, le famiglie si uniscono formando grandi colonie. Scava lunghe e numerose gallerie, profonde anche due metri, che terminano in una camera centrale: sottoterra, al riparo dai numerosissimi predatori, si svolge la sua vita sociale. Al tramonto esce per procurarsi il cibo, senza mai allontanarsi troppo dalla tana. * I conigli sono molto prolifici e si riproducono diverse volte l’anno: la gestazione dura un mese, al termine della quale nascono dai 3 ai 14 cuccioli: prima di partorire la femmina si scava un cunicolo a fondo cieco nella tana, che ricopre col proprio pelo e con erbe secche. I cuccioli nascono nudi e ciechi: a tre settimane la mamma smette di allattarli e a un mese i coniglietti sono già indipendenti. * È un animale molto attento e curioso e lo si può misurare dal naso, che è il termometro del suo interesse! Se il naso si muove su e giù velocemente, il coniglio è attento e concentrato. Se il movimento è lento, il nostro amico si sta rilassando. Se però il naso si ferma all’improvviso, vuol dire che l'animale è stressato, impaurito o preoccupato e che vorrebbe scappare!

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Š William Booth | Shutterstock

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Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus) P

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Amici animali Vivisezione

Lo sapevi

che

* Ogni anno, solo in Italia, 600 mila animali sono tenuti in gabbia

e sottoposti a esperimenti in oltre 600 laboratori. Per la maggior parte sono topi e ratti, ma anche cani (più di 600 in un anno!), scimmie (quasi 600), uccelli, conigli, pesci, roditori. L’80% degli italiani è contrario alla sperimentazione animale.

* Oltre a farmaci e vaccini, anche le sostanze chimiche (per esempio, plastica, vernici, colle, pesticidi, ecc.) sono sperimentate sui nostri amici. Ogni anno nell’Unione Europea 700 mila animali sono sottoposti a test per verificare se una sostanza è tossica, irritante o nociva.

* Tutti questi esperimenti, oltre a causare stress e dolore, sono inutili: il 95% dei test su animali non supera le prove cliniche per gli esseri umani! È anche nell’interesse della ricerca trovare e utilizzare metodi davvero scientifici e senza crudeltà. Ne esistono già centinaia, come i modelli informatici, le analisi chimiche, le indagini statistiche (come l’epidemiologia e la metanalisi), gli organi bioartificiali, i microchip al DNA… Numerosi test che in passato prevedevano l’uso di animali, oggi sono svolti “in vitro” (dentro una provetta). * L’Università di Torino ha avviato una nuova e crudele sperimentazione sui macachi, che verranno operati e resi ciechi per studiare il deficit della vista negli esseri umani. Sei macachi saranno prima immobilizzati per diverse ore quasi ogni giorno e costretti a riconoscere delle immagini. Poi subiranno un intervento al cervello, molto invasivo e doloroso, che li renderà ciechi. L’intera sperimentazione durerà cinque anni e alla fine i macachi saranno uccisi. Per salvarli dobbiamo agire subito: per sapere come, vai sul sito LAV.


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Un profumo inebriante di castagne si spandeva nell’aria, tanto che le fate e gli gnomi del bosco non avevano saputo resistere e si erano anche loro avvicinati senza farsi vedere, nascosti tra le corone di rami (di castagno ovviamente) che ornavano la piazza del paese. Il sindaco di Rocca Sganghera, Palmiro Buzzacchi, con la fascia tricolore che gli risaltava sul petto, era a capo della Giuria. Affondò il coltello nei dolci del Gruppo Liberi Tutti e li trovò eccellenti; e con lui anche gli altri membri della Giuria furono entusiasti. Il sindaco si complimentò con la maestra Ludmilla e con gli altri pasticceri, poi passò al tavolo del Gruppo Coccomù. La cuoca Pina sorrideva pregustando quella che pensava sarebbe stata una facile vittoria. Come potevano competere delle misere invenzioni senza latte e uova con le sue meraviglie di gusto? Il sindaco Buzzacchi alzò il coltello per tagliare la prima delle torte di Pina, quando la mano gli si fermò a mezz’aria. Che cosa succedeva? Sembrava che dall’interno della torta provenisse un suono. Il sindaco avvicinò l’orecchio e sentì distintamente… un muggito. Lo sentivano anche gli altri membri della Giuria che si guardarono perplessi. Da una mousse lì accanto nel frattempo si alzò un forte coccodè. Il sindaco sobbalzò. La cuoca Pina assisteva alla scena senza capire. P

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Muggiti e coccodè cominciarono a levarsi da tutti i dolci del tavolo dei Coccomù. «Aprite quelle torte!» ordinò il sindaco Buzzacchi. E quando i coltelli tagliarono la crosta dei dolci della cuoca Pina… ecco che balzarono fuori, starnazzanti e scalpitanti, galline e mucche di piume e pelo, come se lì dentro ci fosse stata un’intera fattoria. La gente cominciò a scappare. Ludmilla rideva a crepapelle, mentre la cuoca Pina si era nascosta sotto il tavolo. Mucche e galline invasero la piazza e le vie del paese. Rocca Sganghera diventò in un attimo una confusione di umani, bovini, gallinacei… per non parlare di fate e gnomi che si divertivano a saltellare qua e là. La gara di dolci fu sospesa e rimandata all’anno successivo ma, dato l’incidente, il sindaco decretò che le edizioni future avrebbero ammesso soltanto dolci al cento per cento vegetali. C’è chi dice che in questa storia ci abbia messo lo zampino qualcuna delle fate presenti alla festa, ma può anche darsi che non sia così. Voi che ne pensate?

Giacomo Bottinelli, 47 anni, vive a Grosseto e lavora nell’Ufficio “A scuola con LAV”. Ama molto la letteratura di fantasia e da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione. Nives Manara, disegnatrice, sceneggiatrice e illustratrice, ha collaborato con storie proprie, da lei stessa illustrate, a molte riviste di fumetti come Corto Maltese, Corriere dei Piccoli e Dylan Dog. Collabora con Greenpeace, LAV e con ONG in difesa dei diritti animali e umani. Per cinque anni è stata responsabile dell’Ufficio Tutela Animali del Comune di Verona. 20 | P

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Attivamente È ora di finirla! Non tutti (anzi pochissimi) lo sanno, ma ancora oggi sigarette, alcol e droghe sono sperimentate sugli animali. Si fanno dolorose prove di laboratorio su topi, ratti e tante altre specie, effettuate quasi sempre senza anestesia. Un’assurda crudeltà!

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risaputo che queste pericolose sostanze non servono a noi umani, anzi ci fanno malissimo! Che bisogno c’è allora di infliggere sofferenza anche ai nostri amici? In realtà un articolo di una legge del 2014 (approvato dopo grandi sforzi degli animalisti) vietava questi esperimenti a partire dal primo gennaio 2017, ma come purtroppo spesso accade la scadenza è slittata al primo gennaio 2020. E qui c’è proprio bisogno dell’aiuto di tutti! Facciamoci sentire, venite ai tavoli di LAV, dateci una mano a fare cessare questi esperimenti crudeli. Che si rispetti la scadenza! È ora di dire basta alla sperimentazione animale.

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Aiutaci a liberare gli animali dai laboratori. Vieni a trovarci ai tavoli di LAV per firmare la petizione al Ministero della Salute, coinvolgendo amici, compagni, parenti. 1

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Vai sul sito di LAV oppure chiama il numero 06 4461325 per conoscere il tavolo più vicino a te. P

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Diversi ma Uguali a cura del dott. Roberto Marchesini, etologo e direttore della SIUA

Un coniglio per amico I conigli sono parenti stretti dei roditori e, come loro, hanno un irrefrenabile bisogno di rosicchiare ogni cosa transiti nelle vicinanze delle loro mandibole… i loro incisivi sono a crescita continua ed è necessario tenerli in attività per evitare che, non consumandosi, si allunghino troppo.

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e razze di conigli considerate “da compagnia” – dagli Angora dal pelo morbidissimo agli Ariete dalle lunghe orecchie ricadenti – presentano varie tonalità di mantello. I conigli nani assomigliano a dei peluche, con un musetto molto grazioso. Ma, attenzione, gli animali non sono giocattoli e anche i conigli hanno le loro esigenze molto particolari. Andiamo a vedere quali.

Gabbia grande ma anche passeggiate in libertà

Un coniglio si riposa al fresco di un giardino.

© noypb | Shutterstock

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Abituato a trascorrere gran parte delle ore diurne in luoghi sotterranei, il coniglio sopporta la vita in gabbia meglio di altri animali… ma come per tutti gli esseri viventi se c’è una gabbia di mezzo c’è qualcosa di sbagliato. L’ambiente del coniglio va sempre arricchito con oggetti da perlustrare (per esempio una scatola di cartone può fungere da tana) e con altri accessori, come tubi di plastica che ricordano i cunicoli, o ancora oggetti rumorosi da muovere con il muso. La gabbia deve essere di grandi dimensioni, almeno 100 cm x 50 cm e alta 40 cm, dove deve essere rinchiuso il meno possibile. Accessori indispensabili sono la griglia raccogli-fieno, la ciotola e il beverino a sifone che evita che l’acqua venga sporcata. Il coniglio è particolarmente fragile e una caduta può essergli fatale: occorre dunque aiutarlo a rafforzare il tessuto osseo, assicurandogli massimo movimento e libertà e vigilando sulla sua attività per evitare infortuni. Rosicchiare è per lui l’occupazione più piacevole, oltre che una necessità, per cui attenzione a mobili, tappezzeria, cavi elettrici e altri oggetti, dato che nulla sfugge al suo interesse alimentare. Per questo è sempre meglio predispor-


© Kinga P | Shutterstock

re un luogo della casa dove possa scorrazzare senza preoccupazioni. Poiché il coniglio è un animale perlopiù notturno – i suoi nemici naturali sono la volpe e l’aquila – è consigliabile consentirgli la libera uscita nelle ore serali. La curiosità e la capacità di stare attento sono le doti più sviluppate nel nostro amico dalle orecchie lunghe.

Un coniglio in un appartamento.

Adottare un coniglio Il periodo migliore per adottare un coniglio è a otto settimane di vita. Evitiamo di adottarlo prematuramente, dato che la relazione all’interno della cucciolata è molto importante per lo sviluppo del suo comportamento. Affinché il coniglio possa instaurare una buona relazione con noi, è necessario abituarlo al contatto fin dalle prime settimane di vita e in seguito fare in modo che non perda l’abitudine. È importante rafforzare ogni interazione positiva attraverso un bocconcino particolarmente gradito. Mai spaventarlo, mai prenderlo per le orecchie, mai forzare l’interazione o afferrarlo in modo traumatico! Essendo estremamente abitudinario, il coniglio si farà avvicinare a patto che vengano rispettati specifici rituali: per esempio, ripetendo il suo nome ogni volta che ci avviciniamo a lui, imparerà presto a rispondere al richiamo. La sua massima dimostrazione d’affetto viene espressa leccandoci la mano o il viso.

Interpretare i segnali Il coniglio manifesta il suo stato di benessere anche rotolandosi o stiracchiandosi, mentre la contrazione della muscolatura della faccia, orecchie aderenti alla testa e portate all’indietro, coda orizzontale e corpo sollevato sono i segnali tipici di aggressività. Se a questi si accompagnano il tamburellare delle zampe sul pavimento e il soffiare, quasi sempre è il segnale di un imminente attacco: in questo caso evitiamo di avvicinarci, ma niente paura. Il coniglio, docile e tranquillo, può presentare comportamenti aggressivi solo per paura o difesa territoriale. Inoltre a causa della sua timidezza può manifestare scatti improvvisi di fuga: a differenza del cane e del gatto, in natura il coniglio è una preda e deve la sua sopravvivenza alla capacità di alternare momenti di immobilità assoluta a fughe repentine. In casa bisogna dunque fare attenzione a questa indole sia perché pavimenti troppo lisci possono farlo scivolare, sia per il rischio di poter precipitare nel vuoto se viene posto su un punto rialzato come un tavolo, una sedia o un davanzale. P

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Informativa privacy i R a g a z z i dalla parte de g li A nimali

Cara lettrice e caro lettore, se vuoi inviarci un disegno, una storia, una lettera o una tua foto per la pubblicazione su Piccole Impronte, devi allegare questo modulo compilato dai tuoi genitori o da chi ne fa le veci. In sintesi: 1. Fai compilare il modulo dai tuoi genitori 2. Ritaglia, fotocopia oppure scansiona la pagina 3. Ora, insieme a questa pagina, inviaci pure tutto quello che vuoi! Cosa aspetti? Non ti resta che prendere la penna o i colori e cominciare a LAVorare per gli animali! Noi restiamo in fiduciosa attesa dei tuoi capolavori. Informativa privacy (art. 13 regolamento generale sulla protezione dei dati 2016/679) LAV Onlus con sede legale in viale Regina Margherita, 177 - 00198 Roma è la titolare del trattamento di dati. I trattamenti dei dati personali di un minore possono essere autorizzati solo da chi è titolare della responsabilità genitoriale. LAV, in assenza di tale autorizzazione, non potrà esercitare alcun trattamento. I dati saranno trattati con modalità cartacee e telematiche nel rispetto di principi di correttezza, liceità, trasparenza e per finalità strettamente connesse e strumentali agli scopi istituzionali della associazione. La durata del trattamento è funzionale al rapporto con l’associazione. All’interessato sono garantiti tutti i diritti specificati dagli articoli da 15 a 22 del RGPD 2016/679 che potrà esercitare attraverso il titolare della responsabilità genitoriale. Tra questi ricordiamo la revoca del consenso al trattamento, il diritto di chiedere e ottenere l’aggiornamento, la rettificazione o l’integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, e il diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali. Le richieste andranno rivolte senza formalità a privacy@lav.it o con posta tradizionale presso l’indirizzo LAV Viale Margherita 177 - 00198 Roma e saranno evase nei tempi previsti dalla normativa. La informativa sul trattamento è anche pubblicata sul sito www.lav.it e www.piccoleimpronte.it. Disegni, foto o altro materiale didattico inviati per la pubblicazione su Piccole Impronte non verranno restituiti. Ai sensi della legge 22.4.1941 n. 633 (Legge sul diritto d’autore), oltre al loro trattamento, si autorizza LAV alla loro conservazione in archivi cartacei ed elettronici, all’utilizzo senza scopo di lucro e alla diffusione a titolo gratuito per fini educativi e promozionali. Riconoscendo anche, se del caso, ogni più estesa facoltà di elaborazione, riproduzione e adattamento totale e/o parziale.

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE (art.46 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000)

Io sottoscritto nato a il

residente in

via consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 46 D.P.R. n. 445/2000, dichiaro di essere titolare della responsabilità genitoriale del minore nato a il residente a via/piazza cap

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Presa visione della informativa, ai sensi dell’articolo 8 del RGPD 2016/679 autorizzo il trattamento dei dati personali del minore e del materiale inviato per la pubblicazione su Piccole Impronte.

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L’Angolo della posta Salviamo gli animali

Caro Piccole Impronte, l’importanza degli animali è fondamentale. E invece noi li maltrattiamo. Io no, ovviamente. Sono due i maltrattamenti che non sopporto: usare gli animali nei laboratori come cavie, perché ritengo disumano fare del male ad altri esseri viventi per tentare esperimenti che il più delle volte non servono a niente. E poi gli zoo e i circhi non li ho mai sopportati. Allontanati dal proprio habitat naturale e dai propri simili per finire rinchiusi in gabbie o per essere costretti a scimmiottare atteggiamenti tipicamente umani, pena frustate o riduzione di cibo. Fortunatamente ci sono anche tante persone che si battono per il rispetto degli animali, in nome di una dichiarazione dei diritti dell’animale che non deve restare un pezzo di carta. Alessio Pracella, 11 anni, Foggia

Un amore a 4 zampe

Caro Piccole Impronte, il mio amore più grande da sempre sono i cani. Molte persone notano in loro solo quattro zampe, due orecchie, due occhi e una coda. Io vedo nel loro sguardo una profonda fedeltà e un grande affetto. È per questo che ho giurato di voler condividere il mio futuro con un cane, quando potrò farlo. Attualmente sto collezionando libri sui cani e da grande realizzerò un canile, che comprenda le cucce, il servizio toilette, l’ambulatorio veterinario e l’ufficio adozioni. Sono consapevole che c’è bisogno di tante persone che si impegnino seriamente per salvare gli animali maltrattati e che provvedano al rispetto delle norme per la loro protezione. È nostro dovere rispettare gli animali e ricompensarli con tutto l’amore possibile. Martina Cicerale, 10 anni, Torino

L’amore è l’altra faccia del rispetto. Chi ama gli animali è consapevole che i nostri amici hanno diritto alla libertà, a esprimere le loro caratteristiche di specie, a non essere uccisi e maltrattati. È bellissimo dunque, cara Martina, che il tuo amore per i cani ti porti a sognare un futuro salvanimali. Siamo sicuri che realizzerai il tuo progetto (in bocca al lupo!) e che, in ogni caso, sarai sempre dalla parte dei nostri amici di zampa. Alessio esprime invece il suo disappunto (e lo fa in maniera personale e toccante) per gli zoo e la vivisezione: siamo così d’accordo con le tue parole che a questo crudele maltrattamento da parte della scienza abbiamo dedicato il numero che state leggendo. Speriamo che queste pagine ti siano utili a darti nuove informazioni e idee per aiutarci a combattere tutti gli esperimenti. Grazie a voi e a tutti quelli che ci scrivono!

Volete mandarci una lettera o dei disegni?

Fate compilare a un genitore il modulo nella pagina accanto, tagliatela (o fotocopiatela prima). Poi mettetela nella busta insieme a quello che volete inviarci. Solo così potremo pubblicare le cose che ci mandate. P

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Joe in cucina Ragazzi, Joe è una forza ai fornelli! Avete provato le ricette di queste pagine? Allora scriveteci e raccontateci se vi sono piaciute.

Sofficini al pomodoro 1 Versa il latte in un tegame e mettilo sul fuoco a fiamma bas-

Ingredienti

latte di soia • 180 ml di ato non zuccher i i olio di sem d • 1 cucchiaio di girasole rina • 100 g di fa passata • 200 ml di oro d o m di po d’aglio io • 1 spicch

• sale esco spinacino fr • basilico o amella: Per la besci rro di soia • 20 g di bu vegetale a in ar g ar om di farina io ia h • 1 cucc latte di soia • 100 ml di ato non zuccher • sale di lievito • 1 cucchiaio ura: Per la panat na di ceci • 80 g di fari acqua • 160 ml di • sale ugiato • pane gratt iggere • olio per fr

Troverai tante altre gustose ricette su

www.cambiamenu.it

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sa; appena bolle spegni, aggiungi l’olio, la farina tutta insieme e mescola con un cucchiaio di legno. Quando l’impasto si stacca dalle pareti, versalo su una spianatoia infarinata e impastalo per amalgamarlo, poi lascialo raffreddare. Mentre l’impasto riposa prepara la besciamella: versa il burro in un pentolino e scioglilo a fiamma bassa; aggiungi qualche cucchiaio di latte (preso dal totale), la farina e mescola con una frusta per formare una crema. Versa anche il resto del latte caldo, un pizzico di sale e metti sul fuoco mescolando continuamente fino a che non addensa. Infine aggiungi il lievito e, eventualmente, aggiusta di sale.

3 Stendi l’impasto aiutandoti con della farina; con delle formine

rotonde o con una tazza forma dei cerchi abbastanza grandi. Metti su ogni dischetto un po’ di pomodoro, una foglia di basilico e della besciamella. Inumidisci i bordi con il dito bagnato d’acqua e richiudi premendo bene formando una mezzaluna.

4 Prepara una pastella con la farina di ceci, l’acqua e un pizzico di sale, mescolando bene con una frusta per non formare grumi; passa delicatamente i sofficini nella pastella poi nel pane grattugiato facendo attenzione a non romperli. Tienili in frigorifero per almeno mezz’ora.

5 Friggi i sofficini in una padella con olio bollente, fino a che non saranno dorati su entrambi i lati. Scolali su carta assorbente e servili quando sono ancora caldi.


Cake pops al cioccolato 1 Prepara una torta al cacao: in una ciotola versa la farina setacciata con il cacao e il lievito e aggiungi lo zucchero; in un’altra ciotola versa l’acqua e l’olio, miscela con una frusta e aggiungi agli ingredienti secchi continuando a mescolare per amalgamare.

2 Versa l’impasto in una tortiera di 22/24 cm rivestita con carta forno e cuoci per 30/35 minuti in forno preriscaldato a 170 °C. Lascia raffreddare la torta completamente.

3 Sbriciola in una ciotola 300 g di torta al cacao, aggiungi la crema di nocciole e il burro di soia e mescola con le mani fino a ottenere un impasto compatto; forma delle palline, mettile su un piatto e tienile nel congelatore per circa 20 minuti.

4 Intanto fai sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente con il burro di soia; disponi le granelle in 3 piatti diversi.

5 Infilza le palline con degli stuzzicadenti lunghi o con delle palettine di legno, immergile nel cioccolato fuso facendo cadere quello in eccesso poi passa un lato nella granella per farla aderire. Poggia i cake pops su un vassoio ricoperto di carta forno e tienili in frigorifero a rassodare per almeno 6 ore.

6 Lasciali a temperatura ambiente per almeno 10 minuti prima di servirli.

Ingredienti Per la torta

• 230 g di fa

al cacao:

rina • 20 g di caca o amaro in polvere • 1 bustina di lievito per do lci • 150 g di zu cchero di ca nna • 250 ml di ac qua • 30 ml di olio di semi di girasole Per i cake po ps: • 160 g di cr ema di nocc iole • 2 cucchiai di burro d’ar achidi • 200 g di ci occolato fond ente • 30 g di bur ro di soia • granella di pistacchi, m andorle e nocciole

Arianna Dall’Occo ama gli animali da sempre e per questo ha scelto di non mangiarli. Con le sue ricette vuole dimostrare che è possibile mangiare bene lo stesso. Ama fotografare gli animali nel loro ambiente naturale, perché quella fotografica è l'unica caccia che dovrebbe esistere.

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Da non perdere E tu, sei con Greta? Greta Thunberg ha 16 anni, ma ha già capito che per proteggere l’ambiente e gli animali bisogna davvero cambiare le nostre abitudini di vita. E se gli adulti non sono disposti a farlo, devono essere i ragazzi a darsi da fare! In poco tempo, con la sua irresistibile energia, Greta è riuscita a coinvolgere milioni di persone. Anche tu hai partecipato al suo sciopero per il clima? Fai come Greta: informati e cambia il mondo anche tu! Chiedi al tuo insegnante di scaricare il multimediale LAV “Alimentazione e ambiente”, scopri insieme alla tua classe quanto inquina l’allevamento intensivo degli animali e cosa può fare ognuno di noi per aiutare il pianeta.

Qui sopra, alcune schermate del multimediale LAV “�limentazione e ambiente” scaricabile dal sito www.piccoleimpronte.lav.it

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Sotto, un gruppo di ragazzi che hanno partecipato allo sciopero per il clima.


Il Quiz Eccoci arrivati alla fine di questo numero sulla sperimentazione animale. Se ti è piaciuto, passalo a qualche tuo amico o compagno di scuola, per dimostrargli che la vivisezione è solo crudeltà inutile. Ma prima, per finire, prova se le sai tutte!

3

Chi è Greta Thunberg? A Una cantante pop australiana antipellicce B Una calciatrice russa vegana C Una giovane attivista ambientalista svedese

1

Gli italiani sono favorevoli o contrari all’uso degli animali per la ricerca? A L’84% è contrario B L’84% è favorevole C 50% favorevoli e 50 % contrari

2

Quanti cani sono sottoposti a esperimenti ogni anno in Italia? A Nessuno, la legge lo vieta B Più di seicento C Una cinquantina

4

In che modo vengono sfruttati i conigli in Italia? A Per la vivisezione B Per la carne C Come animali da compagnia

5

Quali animali saranno resi ciechi e poi uccisi nel corso di un esperimento all’Università di Torino? A Macachi B Conigli C Porcellini d’India

SOLUZIONE: 1A - 2B - 3C - 4 A,B,C - 5A P

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