dicembre 2018
i Ragazzi
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pia Fate scop ! solo l’allegria
natale
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Le ricettea di Martin
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Il nuovo fumetto
www.piccoleimpronte.lav.it Supplemento al n. 9 [166] di “Impronte� - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb - Roma
in questo numero 1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo
10 Con la Matita in Mano Come ti disegno una volpe
2 Ultime notizie
12 Giochi Sono quasi uguali
4 Pelo e Contropelo Vogliamo solo festeggiare e divertirci Fate scoppiare solo l’allegria! 6 Il Fumetto BatBotti 8 Attivamente La “guerra” di Capodanno
le centra Inserto ici animali Am atto Il g
13 LAV Story Natale nel bosco 21 Amico a distanza Bobby il coccolone 22 Il Fumetto Un botto di paura 26 Diversi ma uguali Bello il Natale, ma attenti ai nostri amici pelosi! 28 Informativa privacy 29 L’Angolo della posta 30 Martina in cucina 32 Da non perdere 33 Il Quiz
SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXV n. 9 (166) dicembre 2018
DIRETTore RESPONSABILE Gianluca Felicetti
Curatrice EDITORIALE ILARIA MARUCELLI
DIREZIONE E REDAZIONE
SEDE NAZIONALE LAV ONLUS Viale Regina Margherita, 177 00198 Roma
redazione
giacomo bottinelli, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, FLIC, Joy
PROGETTO GRAFICO E Impaginazione
Pier Paolo Puxeddu+francesca vitale studio associato
HANNO COLLABORATO
Paola Castaldo Tuccillo, Davide Ceccon, Arianna Dall’Occo, Roberto Marchesini, Andrea Musso, Fabio Redaelli, Alessandro Telve, Letizia Uzun
DISEGNO DI COPERTINA davide ceccon
Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: info@lav.it
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Arti Grafiche “LA MODERNA” Via Enrico Fermi, 13/17 ici 00012 Guidonia ar c Montecelio (RM)
CARTA Dalum
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AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 Iscr. ROC 2263 - 2001
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PICCOLE IMPRONTE
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chiuso in tipografia 25 ottobre 2018
QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO A LAV ONLUS
GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro
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Banca Popolare Etica Iban IT59F0501803200000015011125 Filiale di Roma, Via Parigi n. 17 00185 Roma
LAV è firmataria di un Protocollo d’Intesa con il MIUR che sostiene e promuove l’educazione al rispetto per gli animali nelle scuole
Editoriale Insieme a BatBilbo contro i botti di fine anno C
iao boys and girls! Questa volta l’editoriale lo faccio io, il vostro BatBilbo! In questo numero parliamo dei botti e ho pensato che la mia bat-penna fosse la più indicata. Ogni fine dell’anno, ci risiamo. È sempre la stessa triste storia: esplosioni, botti, petardi, scoppi dappertutto… sembra di essere in guerra! Ed è davvero una guerra per i nostri timpani e i nostri cuoricini. Io non ho paura di niente, intendiamoci, altrimenti che supereroe sarei? Ma ai miei amici pelosi e pennuti i botti non piacciono per niente: molti ne hanno un vero terrore. Si comincia pochi giorni prima di Natale e poi, sempre più, si avvicina l’inferno. Molti umani si divertono così, lo so, ma non c’è niente da ridere se gli animali (e anche alcuni umani, bambini compresi) ne soffrono. Noi cani (ma anche i gatti) abbiamo un udito molto più potente del vostro e per noi quei botti diventano bombe. Sì, avete sentito bene. E quando finalmente torna la pace… è un vero bollettino di guerra! Animali morti d’infarto, per la paura. Animali terrorizzati in fuga che non ritrovano la strada di casa o, peggio, vittime di incidenti stradali. Gli uccelli che volano via all’impazzata e vanno a schiantarsi contro alberi e case… Non è giusto! BatBilbo veglia su di loro e li difenderà fino in fondo! Ma anche voi potete fare molto: dite ai vostri amici umani di smettere. Forza, allora! Indossiamo il bat-mantello e cominciamo a leggere! Il vostro inarrestabile,
BatBilbo
professione: supereroe cibo preferito: crocchette veg cosa non sopporta: chi maltratta gli animali cosa vuole fare da grande: non sono già grande? anzi, grandissimo! hobby: e chi ha tempo? letture preferite: autobiografia di Batman
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Ultime notizie Un anno del cane non corrisponde a sette anni umani
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avrai sentito dire anche tu: un anno canino corrisponde a sette anni di noi umani. Non è proprio così. I nostri amici a quattro zampe invecchiano più velocemente durante i primi due anni di vita: a dodici mesi il cane è già un adolescente (il primo anno equivale infatti a 14-15 umani), mentre compiuto il secondo potrebbe già andare all’università! Poi la progressione rallenta e ogni anno canino corrisponde a 4-5 dei nostri. Purtroppo i cani hanno una vita molto più breve della nostra… ma se volete un consiglio, invece di contare gli anni… fate in modo che gli anni con il vostro amico contino davvero!
I delfini si chiamano per nome
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delfini usano un nome per ognuno di loro, così da riconoscersi e comunicare con amici e rivali. Lo dice uno studio dell’Università dell’Australia Occidentale, secondo il quale quando due gruppi s’incontrano, scambiano i loro suoni di riconoscimento per capire chi è presente. A volte riproducono il nome di un delfino anche quando questo non è lì con loro. Insomma i nomi, come succede per noi, aiutano i delfini a mantenere amicizie e relazioni, specialmente in gruppi numerosi. Anche senza Facebook o WhatsApp...!
Fuochi d’artificio che non spaventano gli animali
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roni luminosi e silenziosi per sostituire i botti dell’ultimo dell’anno. Dall’Italia all’America, la rivoluzione salvanimali è già iniziata. In Colorado cinquanta droni sincronizzati hanno volato in un parco accompagnati dalla musica, dando vita a un fantastico spettacolo. Anche a Torino i tradizionali fuochi d’artificio di San Giovanni sono stati sostituiti da droni che hanno creato suggestive coreografie: figure colorate che non stressano gli animali e non fanno paura a nessuno. Avanti così, bellezza e rispetto! E gli animali ringraziano.
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Salvi i cavalli di Cagliari
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agli animali al motore elettrico: dopo anni di battaglie LAV riesce a salvare i cavalli di Cagliari che, per anni, hanno trainato le carrozze per turisti nel centro storico. Al loro posto arriva un piccolo bus ecologico. Un grande risultato che speriamo si estenda a molte altre città italiane, dove i cavalli sono ancora sfruttati, affaticati sotto il caldo, spaventati dal traffico e costretti a respirare gas di scarico. E naturalmente, buon riposo e buona vita ai cavalli salvati!
L‘Europa sempre più contro le pellicce
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onda antipellicce è sempre più travolgente: il Lussemburgo è diventato il decimo paese europeo a vietare l’allevamento per la produzione di questi capi insanguinati, crudeli, inutili e ormai fuori moda. Le motivazioni del divieto? Gli animali sono «esseri viventi senzienti, dotati di un sistema nervoso che li rende capaci di provare dolore e sperimentare altre emozioni, inclusa sofferenza e angoscia». Insomma quello che ripetiamo da sempre... anche gli animali soffrono!
Una vegana a Hogwarts
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attrice irlandese Evanna Lynch, che ha interpretato il ruolo di Luna Lovegood nella serie di film di Harry Potter, è diventata da qualche anno vegana dopo essere stata vegetariana dall’età di 11 anni; per promuovere la scelta vegan si sta dando molto da fare. «Ho questa vocina dentro che si ribella ogni volta che assisto a violenze sugli animali e non voglio assolutamente metterla a tacere diventando insensibile», ha dichiarato Evanna. Tra le tante iniziative, ha creato un sito per la difesa degli animali che si chiama “The chickpeeps”: www.thechickpeeps.com P
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Pelo Ogni anno sono sempre più i sindaci che vietano la pericolosa (per umani e animali) abitudine dei botti di Capodanno. Ma sono ancora parecchie le persone che continuano a festeggiare nel
Vogliamo solo festeggiare e divertirci Una volta all’anno, anche se i botti non vi piacciono, potete pure sopportarli. O magari comprarvi un bel paio di tappi per le orecchie!
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iao ragazzi, un attimo che devo finire di scoppiare questo petardo! Pummm… sentito che botto?! Fin da piccolo ho sempre adorato festeggiare così il nuovo anno: subito dopo Natale comincio ad accumulare una piccola riserva di botti, petardi e fuochi d’artificio di ogni genere, forma e dimensione. Per me sono una vera passione! E a mezzanotte arriva il divertimento: prendo l’accendino e vado avanti per ore. Mi piace il sibilo che precede lo scoppio, la scia luminosa che corre verso il cielo, l’attesa palpitante dello schianto… mi entusiasma essere immerso in un rito collettivo a cui tutti partecipiamo. Ho l’impressione che i botti facciano scoppiare tutte le cose brutte dell’anno… poi da domani mattina si riparte da zero! Ho sentito che in alcune città hanno vietato fuochi e mortaretti… per fortuna non qui, altrimenti io li avrei sparati lo stesso! È un divieto ingiusto che toglie la libertà di festeggiare. Posso capire il rispetto per gli altri (addirittura molti vorrebbero vietarli per non spaventare gli animali!), ma diamine... si tratta di poche ore l’anno! Non pretendo di usare i miei amati botti quando voglio io, ma solo per festeggiare il Capodanno, seguendo un’antica tradizione. Come si dice a proposito del Carnevale, una volta all’anno è lecito impazzire! E una volta all’anno, anche se i botti non vi piacciono, potete pure sopportarli! O magari comprarvi un bel paio di tappi per le orecchie...
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Contropelo più rumoroso dei modi, talvolta anche con petardi proibiti. Di questo parlano i nostri personaggi che, come d’abitudine, vi offriranno i loro opposti pareri.
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himè, invece che una festa, l’ultimo dell’anno è diventato un inferno. No, non esagero. Guardate i miei poveri animali come sono terrorizzati: loro non sanno che lanciamo i botti solo per festeggiare… non riesco proprio a tranquillizzarli. Per loro questa notte è un bombardamento, è una guerra, è la fine del mondo! Non solo per i nostri amici domestici, che scappano disperati per la paura: quanti se ne perdono questa notte, quanti rimangono vittima di incidenti, quanti non ritrovano mai più la strada di casa! Anche gli animali selvatici – gli uccelli ad esempio – si spaventano, soffrono per il fortissimo rumore, vivono una esperienza di vero terrore. Ci avete mai pensato? Tutta questa sofferenza solo per il nostro divertimento; solo per una ricorrenza che può essere festeggiata in mille altri modi. Basta un po’ di fantasia… ma se non ce l’avete prendete esempio da Torino, dove hanno realizzato un bellissimo show luminoso con droni e musiche, che è piaciuto a tutti e non ha fatto paura a nessuno! Invece botti e petardi continuano a rimbombare nelle strade e nei timpani, anche molti giorni prima del 31 dicembre, rendendo spesso impossibile uscire a passeggio con i propri animali. E non sono pericolosi solo per gli amici pelosi… lo scorso anno ci sono state più di duecento persone ferite, tra cui molti bambini e in passato anche dei morti. Vi prego: festeggiate in maniera civile. E fate scoppiare solo la vostra allegria e la vostra vivacità!
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I botti non sono pericolosi solo per gli amici pelosi… lo scorso anno ci sono state più di duecento persone ferite, tra cui molti bambini!
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Attivamente La “guerra” di Capodanno C
ari ragazze e ragazzi, vi piace il Capodanno? A me un sacco! Tra dolci e giochi è proprio una bella notte. Ma quei botti, accidenti! Mi “sturano” le mie orecchie canine (che sono anche parecchio più sensibili di quelle umane) e soprattutto fanno un sacco di paura ai miei amici animali. Non ci avevate mai pensato? Mentre la gente si diverte a sparacchiare, sfuochettare, sbombardare, spetardare… gli animali che fanno? Si terrorizzano, scappano, si rintanano… e spesso la cosa non finisce bene. Ogni primo dell’anno ci ritroviamo con cani fuggiti di casa per la paura, gatti feriti, uccelli andati a sbattere contro i muri. Vi sembra strano? Ma è ovvio, invece. Gli animali che ne sanno che proprio quella notte voi umani siete lì, pronti a fare un baccano d’inferno? All’improvviso per loro è come se scoppiasse una guerra o arrivasse la fine del mondo. E allora l’unica reazione che hanno è il terrore e la fuga disperata. Non c’è da stupirsi se poi in molti si fanno male o si smarriscono. Vorrei vedere voi! E anzi, proprio parlando di voi, lo sapete che ogni Capodanno ci sono un sacco di bambini e ragazzi che rimangono feriti dai botti? Solo nel 2017 in Italia sono stati 50, senza contare tutti gli adulti. Sì, perché i rischi ci sono sempre anche per le persone. E non basta comprare fuochi legali o stare attenti. Gli incidenti, quando si usano gli esplosivi, sono sempre dietro l’angolo e nessuno è al sicuro. Molte città ultimamente hanno cominciato a vietare botti e petardi, ma ancora la gente li fa scoppiare anche se sono proibiti. Per questo vi ho scritto questa lettera. Ho bisogno del vostro aiuto! Invece dei botti, lanciate un messaggio di sicurezza per tutti: umani e animali. Fatelo in classe e a casa. Perché le uniche cose che devono scoppiare sono la gioia e il divertimento!
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di Andrea Musso
Come ti disegno una volpe Una notte ho visto una volpe che saltava... era libera e così bella che mi è venuto voglia di disegnarla. Dai, facciamolo insieme! Con semplici forme geometriche e pochi passaggi, il risultato è garantito.
Le proporzioni del corpo
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Ora tracciamo il vero disegno usando le forme geometriche di prima come una base, creando un segno più deciso con la matita. Seguendo le forme, ricordiamoci però che un animale ha il pelo, i baffi e tutte le altre sue caratteristiche [3]. Iniziamo facendo due puntini per gli occhi, proseguiamo con orecchie, muso, corpo, zampe e coda.
© Andrea Musso
La grande coda è l’elemento distintivo della volpe, come le orecchie appuntite e il musetto aguzzo: saranno questi gli elementi che caratterizzeranno anche il nostro disegno. Tracciamo la forma di una palla da rugby, ovale e dai lati a punta, poi dei semplici triangoli per le orecchie e una specie di carota per il naso [1]. Il corpo sarà inizialmente un semplice ovale fatto a fagiolo, grande più o meno come la testa. Aggiungiamo una grande coda fatta come una foglia appuntita e quattro righe per le zampette. Il tutto disegnato con un tratto leggero, cosa che ci eviterà l’uso della gomma e darà un miglior risultato finale [2].
Le espressioni Proviamo a disegnare tre o quattro volte di seguito il muso cambiando le espressioni, copiando queste [4] o inventandone di nuove, per prendere confidenza con queste forme. Le facce buffe, sorridenti, stupite, disgustate o di una volpe che fa un grosso sforzo sono importanti per poter raccontare una storia che sia interessante.
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Il movimento del corpo È abbastanza facile disegnare la posizione di un animale fermo, difficile è cogliere l’attimo di un salto. Per questo è necessario disegnare ancora le semplici forme geometriche iniziali seguendo una curva con la testa, il corpo e la coda [5]. Solo dopo aver tracciato in modo molto leggero queste semplici forme proviamo a ripassare con la mano decisa un disegno simile a questo del salto.
Il colore Ora è il momento di sbizzarrirci con i colori per rendere ancora più bello il disegno che abbiamo fatto [6]. Usiamo matite e pennarelli, ma proviamo anche qualche acquerello per creare effetti interessanti e sfumature delicate.
5 Allo specchio Disegnando spesso, si diventa sempre più bravi. Potete provare anche a giocare con la linea della bocca per scoprire nuove espressioni. Un trucco è sempre quello di guardarsi allo specchio per copiare le espressioni che noi stessi prendiamo (arrabbiata, stupita, triste…) come fa chi disegna fumetti e cartoni animati. Le nostre emozioni saranno le stesse che potremo vedere sul muso dell’animale che stiamo disegnando.
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Vuoi qualche consiglio in più? Allora, insieme ai tuoi genitori, collegati a Internet e troverai il video di questo corso per vedere come sono nati questi disegni e scoprirne tanti altri:
www.andreamusso.it/video
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Giochi Sono quasi uguali Puoi aiutare BatBilbo a scoprire le differenze tra i due disegni? Ti diamo un piccolo aiuto: le differenze sono soltanto 6. Buona fortuna, allora!
SOLUZIONE: Guarda a pagina 32 12 | P
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Natale nel bosco di
Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di Lorenza Ricci
A non è proprio vero, gli abitanti di Rocca Sganghera in effetti senNatale si dice che siamo tutti più buoni e, anche se forse questo
tivano qualcosa di diverso nell’aria. Erano tutti più disponibili, perciò quando pochi giorni prima del 25 dicembre in paese arrivarono due africani che avevano attraversato il mare, i Roccasgangheresi li accolsero subito. Con loro accolsero anche un piccolo di piccione caduto dal nido che gli africani avevano raccolto. «Anche lui è un disperso come noi – dissero Amir e Daren – e ha bisogno di amici». Lo dissero nella loro lingua, così nessuno degli abitanti di Rocca Sganghera ci capì nulla, ma dal sorriso sui loro volti era tutto chiaro. Amir e Daren, insieme al piccione, furono ospitati in una roulotte riscaldata di proprietà del professor Sampietroni che gliela mostrò orgoglioso, mentre il suo cane Flic gli saltellava intorno. Il dottor Camosci visitò i due ragazzi e vide che stavano fortunatamente bene, ma diede loro ugualmente qualche fiala di vitamine. La signora Teresina preparò per loro una bella torta di benvenuto.
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Amir e Daren ricambiarono lavorando e ripararono un sacco di piccoli guasti nelle case di Rocca Sganghera. L’unico che si oppose fu il barbiere Salvoni: «Questa gente ci ruba il lavoro e quel piccione mangia a sbafo!». «Veramente i ragazzi hanno fatto proprio il lavoro che gli altri non volevano fare… E il piccione è il benvenuto!» gli disse l’anziana Elvira, che le persone come il Salvoni non le sopportava proprio. Ma il barbiere organizzò bene la sua protesta e riuscì a convincere anche altri del paese, come ad esempio Geronimo Filetti, che già una volta aveva falsamente accusato un’orsa di averlo aggredito. In un gruppetto si misero davanti alla roulotte di Amir e Daren e cominciarono a gridare che dovevano andarsene. Era la vigilia di Natale e i due ragazzi si ritrovarono scacciati. Quando gli abitanti di Rocca Sganghera che volevano loro bene si accorsero che se ne erano andati era ormai troppo tardi. Amir e Daren e anche il piccione non c’erano più. I due amici camminarono nella neve che aveva cominciato a cadere. Faceva molto freddo. In paese intanto tutti se la prendevano con il Salvoni e con il Filetti che li avevano fatti scappare. «Non possiamo accogliere tutti!» diceva il Salvoni. «Sono pericolosi, come gli orsi!» rincarava il Filetti.
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Amici animali
© Lilya Kulianionak | Shutterstock
Il gatto * Il gatto vive con noi da migliaia di anni ed è uno degli animali più diffusi, amati e conosciuti nel mondo. Ha curiosità e intelligenza da vendere, un intuito eccezionale e una grande tenacia: si dedica al suo obiettivo senza lasciarsi distrarre, con ostinazione e concentrazione assoluta. * Se vi dicono che il gatto non è un animale sociale, non credeteci! È un grande giocherellone che si relaziona attraverso il gioco, in particolare quello di ruolo: «ora sono il cucciolo che viene sulle tue ginocchia a impastare e tu sei la mamma; ora invece sono un predatore e ti faccio gli attacchi alle caviglie, ora sono io la preda e mi faccio rincorrere da te!». * Il gatto impiega parecchio tempo nelle operazioni di pulizia, perché il pelo è molto importante per regolare la temperatura corporea. La lingua è coperta da piccole papille che la rendono ruvida, permettendogli di snodare il pelo durante la toilette giornaliera. Dorme molto, fino a 18 ore al giorno. * Ha la vista e gli altri sensi molto sviluppati, ma è soprattutto grazie ai baffi (le vibrisse) che riesce a orientarsi nel buio più assoluto. Possiede 200 milioni di terminazioni olfattive (il doppio rispetto al cane, quaranta volte più di noi umani!) specializzate nella ricerca del cibo. Ha inoltre un equilibrio davvero eccezionale e un udito sopraffino. * Il gattino nasce cieco e sordo. Pesa 100 grammi e mangia ogni due-tre ore. La gatta è molto amorevole e insegna ai gattini a lavarsi e a mangiare. A quattro settimane porta loro la prima preda, a cinque comincia a insegnare loro a cacciare.
I numeri del gatto
30-40 cm a senza coda zz la lunghe 3-6 Kg dio il peso me 30 cm ia ezza med la lungh a d o c della 2-16 anni ella vita d la durata in natura i 7,5 milion agi in Italia d n ra i tt a ig ni 650 milio ondo m l e n i i gatt
Š Katho Menden | Shutterstock
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Gatto domestico (Felis catus)
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Amici animali I botti
Lo sapevi
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* In Italia è molto alto il numero delle vittime dei botti di Capodanno. Nel 2017 si sono registrati 212 feriti, tra cui 35 minori di dodici anni. E gli animali? Secondo il WWF ogni anno almeno 5000 animali perdono la vita a causa dei botti. Di questi l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli che per lo spavento perdono l’orientamento, scappano e si schiantano contro un ostacolo. Altri abbandonano tane, nidi o il loro rifugio invernale (alberi, siepi, tetti...), vagano alla cieca e muoiono per il freddo e la fatica. * Nei gatti, e soprattutto nei cani, i botti creano grande stress e spavento, così da indurli a fuggire da giardini e recinti, per allontanarsi da un frastuono per loro insopportabile. Spesso si perdono, non ritrovano la strada di casa o rimangono vittime di incidenti stradali o di ostacoli non visibili al buio. * Gli animali hanno un udito molto migliore del nostro. Se gli umani percepiscono gli infrasuoni (intorno ai 15 mila hertz), cani e gatti arrivano agli ultrasuoni (60-70 mila hertz): è facile capire che avvertono i botti in maniera molto più forte e spaventosa di noi. Senza contare che non hanno la consapevolezza di quello che sta accadendo. * Per fortuna esistono bellissime alternative ai botti e ai tradizionali fuochi d’artificio. Ci sono giochi pirotecnici silenziosi e coreografici, senza esplosioni, ma solo effetti speciali come cascate, fontane e girandole. Oppure spettacoli con decine di droni che, a ritmo di musica, tracciano in cielo affascinanti scie luminose.
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La maestra Ludmilla organizzò una squadra di ricerca e così, nella notte di Natale, per il bosco si sentivano voci che chiamavano: «Amir! Daren!». Il vento fischiava e non arrivava nessuna risposta. Ludmilla, che era un po’ sovrappeso, faticava a camminare nei grossi stivali e si rendeva conto che le ricerche non potevano proseguire per molto. Stava quasi per cedere quando vide che dalla radura di fronte a lei emanava una strana luce. Insieme agli altri della squadra di ricerca si avvicinò circospetta. La radura era rischiarata da un enorme fuoco intorno al quale danzavano i folletti. La fata Betulla sorrideva gioiosa agitando la bacchetta magica che mandava scintille colorate e la strega Brunella, che era giovane e graziosa, faceva comparire farfalle splendenti. C’era il cinghiale Armando, l’orsa Berta con i suoi figli, un bel gruppo di visoni che erano stati liberati da un allevamento, l’agnello fantasma che aveva terrorizzato Rocca Sganghera qualche storia prima di questa e anche il tasso Carlo che chiacchierava con una famiglia di gnomi. P
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L’elenco sarebbe lungo. Insomma, c’erano tutti gli animali e le creature del bosco. Ma la cosa più stupefacente era che, seduti accanto al fuoco, c’erano anche Amir e Daren che battevano felicissimi le mani per accompagnare la danza dei folletti, mentre il loro amico piccione svolazzava dalla testa dell’uno a quella dell’altro. Nella radura il vento e il freddo non si sentivano più. “Che cos’è questa magia?” chiese stupita Ludmilla. La strega Brunella la guardò sorridente: “È la magia dell’accoglienza che scalda i cuori e fa superare le avversità!”. Anche Ludmilla e gli altri della squadra di ricerca si sedettero attorno al fuoco magico e fu la più bella notte di Natale che avessero mai passato in vita loro.
Giacomo Bottinelli, 46 anni, vive a Grosseto e lavora nell’Area “A scuola con LAV”. Ama molto la letteratura di fantasia e
da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.
Lorenza Ricci, 21 anni, vive a Roma e da sempre ha due forti passioni: quella per il disegno e quella per gli animali. Non potrebbe immaginare la sua vita senza le gatte e la coniglia, tutte adottate e trovatelle, che ogni giorno le regalano un motivo per sorridere.
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Amico a distanza Bobby il coccolone Bobby è un gran simpaticone, si fa sempre notare! È stato liberato dal Rifugio Parrelli, un canile di Roma chiuso per maltrattamenti, da cui abbiamo portato in salvo, oltre a lui, 356 cani e 118 gatti.
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obby ama molto stare all’aria aperta e il suo gioco preferito è quando i volontari si mettono a quattro zampe sull’erba e lo invitano al gioco e insieme si divertono a rincorrersi e rotolarsi. Ah, quante capriole! Adora il contatto, le carezze, la compagnia e le coccole adesso certo non gli mancano. I giorni al canile sono solo un brutto ricordo, ma com’era terrorizzato quando lo abbiamo trovato! E quella terribile cicatrice sull’occhio fa pensare a un passato di violenza e maltrattamento, che gli ha fatto perdere fiducia nei confronti dell’uomo. Ci vuole tempo, si sa, ma con l’aiuto delle persone che gli vogliono bene sta imparando che la vita può essere bella. Se vuoi aiutarci a prenderci cura di lui, adottalo a distanza!
Da oggi puoi adottare il tuo nuovo amico direttamente sul Web. Fatti aiutare da un adulto e cerca su
adozioneadistanza.lav.it
la pagina dedicata alle adozioni junior! P
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Diversi ma Uguali a cura del dott. Roberto Marchesini, etologo e direttore della SIUA
Bello il Natale, ma attenti ai nostri amici pelosi! Il periodo di Natale non è sempre dei migliori per i nostri amici. Ci sono luci e rumori, festoni e regali, l’albero da addobbare con decorazioni e fili di luce, oggetti pendenti... tutto questo può presentare qualche rischio per gli animali che vivono con noi. Godiamoci le feste ma stiamo attenti ad evitare incidenti, in un momento che dovrebbe essere solo di gioia e di allegria.
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ani e gatti sono spesso attratti dalle palline colorate che possono andare in pezzi e causare ferite. Altri incidenti molto diffusi sono dovuti ai gatti che amano naturalmente arrampicarsi sull’albero, portandosi dietro nella discesa addobbi e cavi delle luci… potrebbero anche mordicchiarli con il rischio di farsi male o provocare un corto circuito. Il consiglio è di acquistare un albero in materiale ignifugo e di collocarlo in una stanza il cui accesso, durante le feste, sarà vietato agli animali: se non è possibile, la soluzione è di ancorare bene l’albero a pareti e soffitto cosicché non possa ribaltarsi e racchiudere i cavi in guaine, evitando che ci siano attraenti fili penzolanti. Ricorda anche che la neve artificiale è tossica per bambini e animali.
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Attenzione alle decorazioni natalizie, cani e gatti possono scambiarle per bellissimi giochi, ma non lo sono affatto: i materiali di cui sono composte possono essere molto pericolosi.
© dezy | Shutterstock
Amici e parenti Teniamo anche presente che gli animali possono essere infastiditi per l’arrivo di tanti parenti e amici. Se non sono abituati alla presenza di queste persone, ciò può rappresentare uno stress, poiché trovano il loro luogo sicuro invaso da sconosciuti. Altro elemento da considerare è che spesso, a Natale non si rispettano le abitudini: l’ora in cui ci si alza, si va a dormire, si consumano i pasti. Anche questo è un aspetto problematico, dato che il corpo ha un suo ritmo che viene scombussolato e gli animali sono abitudinari. Di nuovo quindi occhio allo stress.
Ricordate che agli animali non devono essere dati dolci di nessun tipo. La cioccolata, per esempio, è molto tossica per i nostri amici a quattro zampe, cani e gatti.
Occhio alle piante... Occorre fare attenzione anche alla presenza di piante tossiche all’interno della casa: giocando e mordicchiandole, i nostri amici corrono il rischio di ingerirne anche solo piccole parti, con la possibilità di intossicazione o avvelenamento. Attenzione dunque a tutte le conifere, le cui resine e olii sono tossici per cani e gatti; l’agrifoglio le cui bacche sono velenose; il vischio, velenoso, e alla onnipresente Stella di Natale, anch’essa tossica.
... e a tutto il cibo natalizio! Prestiamo attenzione anche all’alimentazione. Durante le feste sono presenti enormi quantità di cibo, lasciate talvolta incustodite: i nostri amici più golosi possono abusarne e fare indigestione! Oppure, con l’idea di festeggiare insieme ai nostri cani e gatti, gli offriamo dolci, cibi fritti o molto conditi, alimenti estremamente dannosi per loro. Come la cioccolata, che è molto tossica per cani e gatti! P
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Informativa privacy i R a g a z z i dalla parte de g li A nimali
Cara lettrice e caro lettore, quest’anno è entrato in vigore un regolamento europeo dei dati personali dei minori. Da ora in poi, se vuoi inviarci un disegno, una storia, una lettera o una tua foto per la pubblicazione su Piccole Impronte, devi allegare questo modulo compilato dai tuoi genitori o da chi ne fa le veci. In sintesi: 1. Fai compilare il modulo dai tuoi genitori 2. Ritaglia, fotocopia oppure scansiona la pagina 3. Ora, insieme a questa pagina, inviaci pure tutto quello che vuoi! Cosa aspetti? Non ti resta che prendere la penna o i colori e cominciare a LAVorare per gli animali! Noi restiamo in fiduciosa attesa dei tuoi capolavori. Informativa privacy (art. 13 regolamento generale sulla protezione dei dati 2016/679) LAV Onlus con sede legale in viale Regina Margherita, 177 - 00198 Roma è la titolare del trattamento di dati. I trattamenti dei dati personali di un minore possono essere autorizzati solo da chi è titolare della responsabilità genitoriale. LAV, in assenza di tale autorizzazione, non potrà esercitare alcun trattamento. I dati saranno trattati con modalità cartacee e telematiche nel rispetto di principi di correttezza, liceità, trasparenza e per finalità strettamente connesse e strumentali agli scopi istituzionali della associazione. La durata del trattamento è funzionale al rapporto con l’associazione. All’interessato sono garantiti tutti i diritti specificati dagli articoli da 15 a 22 del RGPD 2016/679 che potrà esercitare attraverso il titolare della responsabilità genitoriale. Tra questi ricordiamo la revoca del consenso al trattamento, il diritto di chiedere e ottenere l’aggiornamento, la rettificazione o l’integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, e il diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali. Le richieste andranno rivolte senza formalità a info@lav.it o con posta tradizionale presso l’indirizzo LAV Viale Margherita 177 - 00198 Roma e saranno evase nei tempi previsti dalla normativa. La informativa sul trattamento è anche pubblicata sul sito www.lav.it e www.piccoleimpronte.it. Disegni, foto o altro materiale didattico inviati per la pubblicazione su Piccole Impronte non verranno restituiti. Ai sensi della legge 22.4.1941 n. 633 (Legge sul diritto d’autore), oltre al loro trattamento, si autorizza LAV alla loro conservazione in archivi cartacei ed elettronici, all’utilizzo senza scopo di lucro e alla diffusione a titolo gratuito per fini educativi e promozionali. Riconoscendo anche, se del caso, ogni più estesa facoltà di elaborazione, riproduzione e adattamento totale e/o parziale.
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE (art.46 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000)
Io sottoscritto nato a il residente in via consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, ai sensi e per gli effetti dell'art. 46 D.P.R. n. 445/2000, dichiaro di essere titolare della responsabilità genitoriale del minore nato a il residente a via/piazza cap che frequenta l’Istituto scolastico classe sezione indirizzo mail di riferimento Presa visione della informativa, ai sensi dell’articolo 8 del RGPD 2016/679 autorizzo il trattamento dei dati personali del minore e del materiale inviato per la pubblicazione su Piccole Impronte.
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L’Angolo della posta Un pensiero per un povero pesce da Aurelia Zanchi, Settimo Torinese (Torino)
La regola d’oro
Caro Piccole Impronte, gli animali sono un argomento molto trattato in questi tempi. Ma il fatto è che tutti dicono che adorano gli animali, che farebbero tutto per rispettarli e salvarli; poi invece quando gli si presenta l’occasione di dimostrarlo, si tirano indietro e magari li maltrattano pure. Gli animali, tutti, vanno amati e non dobbiamo fare a loro quello che non vogliamo che sia fatto a noi. È semplice! Martina Perino, 12 anni, Torino
Che sollievo!
Alessandro e Caterina Panizzi (Scandicci, Firenze) dicono la loro sulla caccia alla manifestazione di Firenze del 15 settembre scorso.
Caro Piccole Impronte, ti scrivo perché ho bisogno di sfogarmi con qualcuno, sono ancora troppo agitata. Stavo uscendo di casa e all’improvviso sentii una forte frenata. Mi girai di scatto e vidi un automobilista uscire dalla sua auto e piegarsi; anch’io istintivamente mi piegai e sotto la ruota anteriore dell’automobile vidi un piccolo gatto con la zampetta incastrata sotto la ruota. Quel gatto lo riconobbi: era proprio lui, il gatto della mia vicina perché aveva il pelo rossiccio con sfumature marroncine e a righe rosse vermiglione. Io lo riconobbi perché usciva molto spesso di casa per fare una passeggiata tranquilla e poi rientrare. Per fortuna l’automobilista, una brava persona, non poteva lasciarlo soffrire, infatti lo prese con cautela per portarlo dal veterinario. Io volevo andare con lui ma non potevo. Quando tornai a casa andai dalla mia vicina per sapere come stava il gatto, la signora mi rassicurò, dicendomi che non era niente di preoccupante: si era slogato la zampetta. Mentre stavo parlando sentii un miagolio, mi girai e vidi lui con la zampetta fasciata. L’accarezzai e mi tranquillizzai, poi tornai a casa con un bel sorriso di sollievo. Arianna Iacovelli, 11 anni, Casamassima (Bari)
Grazie Arianna per aver condiviso con noi la tua storia a lieto fine. Non sempre gli animali sono così fortunati; spesso sono vittime di incidenti stradali e non tutti i soccorritori sono attenti e sensibili. Ma le cose stanno cambiando: un animale vittima di un incidente stradale, oggi è tutelato dalla legge che prevede l’obbligo di soccorso. E, cara Martina, non possiamo che essere d’accordo con le tue toccanti parole: «gli animali, tutti, vanno amati e non dobbiamo fare a loro quello che non vogliamo che sia fatto a noi». Basterebbe fare questo, tutti insieme, e in un attimo salveremmo tutti gli animali del mondo! P
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Ciao amici, siete pronti a indossare il grembiule? Io continuo a divertirmi ai fornelli… dai, fate come me! Oggi vi propongo due ricette che ho già sperimentato più volte: sono facili e buonissime! Che aspettate a stupire i vostri familiari! Buon appetito e alla prossima… un bacio da Martina!
Pasta con sugo di cannellini
1 Metti in un tegame 4 cucchiai di olio, la cipolla, l’aglio e la
Ingredienti ezze penne • 240 g di m rigate i gioli cannellin • 250 g di fa i già lessat elati pomodori p • 300 ml di la fresca picco • 1 cipollina d’aglio • 1 spicchio iccola • 1 carota p lo fresco • prezzemo a ergine d’oliv • olio extrav • sale di formaggio • 2 cucchiai almabile sp vegetale o di lievito • 1 cucchiain scaglie alimentare in
Troverai tante altre gustose ricette su
www.cambiamenu.it
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carota tritati grossolanamente e fai soffriggere qualche minuto; aggiungi i fagioli e cuoci 5 minuti, infine versa il pomodoro, aggiungi un pizzico di sale, mezzo bicchiere di acqua, copri e lascia andare a fiamma bassa altri 10 minuti. Con il frullatore a immersione riduci in crema quando è ancora caldo.
2 Cuoci la pasta in acqua salata e intanto prepara la crema
al formaggio. Versa in una ciotola lo spalmabile, aggiungi il lievito alimentare, 2/3 cucchiai di acqua di cottura della pasta e mescola bene.
3 Scola la pasta, versala in una ciotola con la crema di cannellini e mescola; infine decora con la crema di formaggio e prezzemolo fresco tritato.
Semifreddo di crema stracciatella e cioccolato 1 Prepara le creme: in un pentolino versa lo zucchero, la farina e mescola; aggiungi il latte di soia caldo poco per volta, metti sul fuoco e lascia cuocere mescolando sempre fino a che non addensa. Quando è ancora bollente, dividi la crema in parti uguali in due ciotole capienti e in una aggiungi 40 g di gocce di cioccolato; mescola per farlo sciogliere completamente. Fai raffreddare le creme mescolando di tanto in tanto.
2 Con le fruste elettriche monta la panna a neve ben ferma, dividi la panna montata nelle due creme e mescola delicatamente per amalgamare. Versa le restanti gocce di cioccolato nella crema bianca.
3 Prendi una teglia rettangolare di media grandezza e fai uno strato con il pane tagliato a fette, bagnato nel latte alla vaniglia e leggermente strizzato; fai poi uno strato di crema stracciatella, un altro di pane ed infine uno di crema al cioccolato. Decora il tuo dolce con abbondante cacao amaro.
Ingredienti Ingredienti p
er le creme: • 400 ml di la tte di soia alla vaniglia • 80 g di zucc hero di cann a • 50 g di fari na • 100 g di go cce di ciocco lato fondente • 500 ml di p anna vegeta le per dolci fred da Ingredienti p
• 5/6 panini
er la base: all’olio raffer
mi • latte di so ia alla vanigl ia quanto basta Ingredienti p
er la decora zione: • cacao amar o in polvere
4 Tienilo nel congelatore per 1 ora e poi in frigorifero per almeno altre 5 ore.
Arianna Dall’Occo Mamma di 2 bimbi, la cucina è la sua passione. Nel suo lavoro vuole dimostrare che è possibile preparare piatti sani e gustosi, senza procurare sofferenze agli animali. Vive con la gatta Bloom, ma per lei è da sempre “Miciuzza”.
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Da non perdere Criceti in fuga - La valle delle Primule rosse di Alex Fielding Illustrato da Helge Vogt Edizioni Sonda dai 7 anni Contiene un segnalibro di sticker adesivi à nel cuore del bosco più selvaggio vivono i criceti che hanno gran coraggio». Questa filastrocca che mamma criceto recita ai suoi piccoli descrive un posto magico. Un luogo meraviglioso dove vivere felici, liberi di correre, giocare e mangiare ogni tipo di bacca e di semi, dai rovi e dagli alberi verdeggianti. Altro che la vita nelle gabbiette del negozio di animali! Uvetta ha sempre sognato di andarci, con i fratelli Noce e Sgranocchina: troverà la Valle delle Primule rosse, costi quel che costi... Siete pronti a unirvi a lui?
«L Lupinella di Giuseppe Festa Illustrato da Mariachiara Di Giorgio Editoriale Scienza dai 7 anni he bella storia quella di Lupinella: è il racconto della sua vita, ma anche di tutti i lupi che negli ultimi anni hanno ripopolato le Alpi. La conosciamo appena nata, quando è al sicuro nella tana assieme alla mamma. La vediamo crescere, giocare con i fratellini e imparare le regole del branco. La seguiamo mentre esplora il bosco e scopre i suoi pericoli, e restiamo con lei finché arriva il delicato momento di lasciare la famiglia per cercare la propria strada. E alla fine ci sorprendiamo a scoprire che il lupo non è il “cattivo” delle favole, ma un meraviglioso animale, intelligente e sensibile.
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Storia di Milo, il gatto che non sapeva saltare di Costanza Rizzacasa d’Orsogna Guanda Editore per tutte le età ilo è un gattino nero, nato per strada in circostanze travagliate. La solitudine lo costringe a crescere in fretta, e poi ha quel difetto, per di più, di camminare a zigzag, tutto traballante... Ma lui non si sente diverso dagli altri e, in una notte di temporale, decide di provarci: di darsi lo slancio verso la grande avventura della vita. L’incontro con una ragazza – che forse aspettava proprio lui – gli rivelerà il significato della parola casa. Milo incontrerà molti amici e scoprirà che si può trasformare la fragilità in forza e che non c’è molta differenza tra essere diverso e essere speciale.
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SOLUZIONE del gioco di pagina 12
Il Quiz Ben arrivati in fondo a questo numero! Forse non ci avevate mai pensato, ma anche i botti di Capodanno possono danneggiare gravemente i nostri amici. Ora che lo sapete, passate parola! E controllate se conoscete la risposta a tutte le domande del quiz… buon divertimento!
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Quali conseguenze hanno i botti di Capodanno? A Creano grandissimo stress e spavento negli animali, così da indurli a scappare e mettersi in situazioni pericolose B Ogni anno causano la morte di circa 5mila animali C Gli uccelli, per lo spavento, perdono l’orientamento, scappano e possono schiantarsi contro un ostacolo
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Com’è l’udito del gatto? A Più o meno come il nostro B Molto migliore, per cui fa molta fatica a sopportare i rumori C Sente solo gli ultrasuoni, quindi non gli danno fastidio il rumore e la confusione
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Quanti bambini sono stati feriti dai botti di Capodanno nel 2017? A Per fortuna nessuno B 13 C 35
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Come vengono realizzati gli spettacoli pirotecnici dalla parte degli animali? A Con musica e un gran numero di droni luminosi B Con gli aerei delle Frecce Tricolori C Con piramidi umane realizzate da acrobati con costumi luminosi
I fuochi artificiali, oltre agli animali, danneggiano anche l’ambiente? A No, non creano nessuna conseguenza B Sì, ma solo quelli sulle tonalità del rosso C Sì, perché comportano il rilascio di metalli pesanti P
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SOLUZIONE: 1B, 2C, 3A-B-C, 4A, 5C
FAI SCOPPIARE SOLO LA GIOIA!
Noi diciamo NO ai botti, e non solo per l’ultimo dell’anno. Fanno male all’uomo, all’ambiente e soprattutto agli animali. Ogni botto è un’esplosione di paura per gli animali, domestici e selvatici. Ad ogni scoppio, loro scoppiano di paura. Dillo anche ai tuoi amici. Aiutaci a farli smettere.
Martina
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ore 16,31 ·
sempre la di Natale ed è ze n ca va le o i essere in Si avvicinan m!! Sembra d u p m u p m u P on solo per stessa storia. gli animali. E n er p o rn fe in TTI! aa ro dico NO AI BO guerra. Un ve ’io ch n A . rla te et loro. È ora di sm vidi
menta - Condi
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