La Gazzetta dello Sport 19/12/2011

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www.gazzetta.it lunedì 19 dicembre 2011 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE TALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

AL SAN PAOLO PER LUIS ENRIQUE UN MATCH­SVOLTA

ALL’OLIMPICO ENTRA DI NATALE E GUIDOLIN PAREGGIA

IMPRESONA ROMA (3­1) Lamela­Osvaldo­Simplicio Napoli: Hamsik gol e flop

ZAMPATA UDINESE (2­2) Scatta e alla fine rimonta Lazio: Klose c’è sempre

ALLE PAGINE 16­17­18­19

3 Erik Lamela, 19 anni, esulta GEMITO

I bianconeri battono il Novara e sono primi da soli. Segna ancora Pepe e si sblocca Quagliarella, che dice: «Non sono un rincalzo». Del Piero resta a secco e viene sostituito

ilCommento

CONTE COMANDA UNA CLASSIFICA PIU VERA DI ALBERTO CERRUTI

La Juventus impiega soltanto quattro minuti per azzannare il Novara. Fretta di ritrovare il primo posto, ancora più bello perché solitario dopo il pareg­ gio tra Lazio e Udinese, che fa scivolare la squadra di Guido­ lin a meno 2 come Allegri. Ma domani si ricomincia con il Milan a Cagliari e mercoledì si proseguirà in Friuli con l’Udi­ nese, sempre vittoriosa in ca­ sa, che ha fretta di sgambetta­ re la capolista, per strapparle la gioia di un Natale in testa. Anche l’Inter va di fretta a Ce­ sena, dove non gioca bene ma centra la terza vittoria conse­ cutiva, per ritrovare almeno un piazzamento Champions. L ARTICOLO A PAGINA 47

BRAMARDO, GARLANDO, OLIVERO DA PAG. 2 A PAG. 6

DI GENE GNOCCHI

Terza vittoria consecutiva dei nerazzurri. A Cesena soffrono, ma poi spunta Ranocchia e Julio Cesar blinda l 1­0: adesso sono quinti. Ranieri: «E arrivato il momento di comprare» 3 Andrea Ranocchia, 23 anni, e il tecnico Claudio Ranieri, 60 anni PAOLUCCI/IMAGE SPORT

w Berlusconi: «Voglio Pato con Ibra»

Venerdì è nato il figlio di Andrea Agnelli: si chiama Giacomo Dai. Ieri è nato il figlio di Moggi: si chiama Già Accomodai.

MILAN IL PATRON ROSSONERO: «INSISTO SULLE DUE PUNTE, ROBINHO E UN 10»

DERBY DI SICILIA PALERMO IN CRISI

PASOTTO A PAGINA 20

Catania vola con Lodi­Maxi Mangia rischia l’esonero VERNAZZA E CARUSO A PAGINA 22

MONDIALE CLUB FABREGAS E XAVI PER IL 4­0

BARÇA MERAVIGLIA Doppio Messi straccia il Santos Il brasiliano Neymar: «Ci hanno insegnato come si gioca a calcio» CONDO’ A PAGINA 27 3 Lionel Messi, 24 anni REUTERS

SCI VINCE IN ALTA BADIA RIMONTANDO 5 POSIZIONI 9 771120 506000

CUORE INTER ARCHETTI, DALLA VITE, TOSI DA PAGINA 12 A PAGINA 15

3 Fabio Quagliarella, 28 anni, e il tecnico Antonio Conte, 42 anni GETTYIMAGES/LAPRESSE

IL ROMPI PALLONE

3 L abbraccio tra Pinzi e Di Natale AFP

ALLE PAGINE 8­9­10

TESTA JUVE

11 2 1 9>

anno 115 ­ Numero 298 Anno

Gigante Blardone fa un capolavoro sulla Gran Risa 3 Max Blardone, 32 anni LAPRESSE

MOLINARO ALLE PAGINE 36­37

Serie A

16“ GIORNATA PARTITE CATANIA PALERMO CESENA INTER CHIEVO CAGLIARI FIORENTINA ATALANTA GENOA BOLOGNA JUVENTUS NOVARA LAZIO UDINESE MILAN SIENA NAPOLI ROMA PARMA LECCE CLASSIFICA JUVENTUS MILAN UDINESE LAZIO INTER NAPOLI ROMA GENOA CATANIA PALERMO

33 31 31 29 23 21 21 21 21 20

* Sei punti di penalizzazione.

CHIEVO CAGLIARI PARMA ATALANTA* FIORENTINA BOLOGNA SIENA CESENA NOVARA LECCE

2­0 0­1 2­0 2­2 2­1 2­0 2­2 2­0 1­3 3­3

19 18 18 17 17 15 14 12 11 9


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

Controsorpasso La Juve torna a +2 Mercoledì a Udine il Natale-match Parte forte, spreca, fa 2 gol, ringrazia Buffon e batte il Novara: al Friuli sfida primato DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI GARLANDO TORINO

La Juve vince con i gol di Pepe e Quagliarella, due ex dell’Udinese. Un primo messaggio di sfida in vista del partitone di mercoledì al Friuli, che potrebbe regalare alla Signora un ricco Natale da capolista, atteso dal 2005. In realtà, la creatura di Conte è già di ricca e felice di suo: di nuovo in testa da sola davanti al terzetto Milan, Lazio e Udinese, imbattibilità salita a 15 tacche, 6 punti in più rispetto a un anno fa. Dopo 364 giorni, ha ritrovato il gol di Quagliarella, tatticamente prezioso per i movimenti di Conte. Ale giù Non lo ha ritrovato inve-

ce Del Piero, che attende una rete in campionato dal 9 maggio e dovrà aspettare il 2012 per cercare il primo, benedetto, gol nel suo nuovo stadio. Il capitano non ha brillato, ha sbagliato qualcosa di troppo ed è uscito mogio dopo 19 minuti di ripresa, lontano dalla stretta di mano di Conte. Ha sbagliato tanto anche la Juve, che ha tirato 22 volte per fare 2 gol e ha tenuto aperta una partita che avrebbe dovuto strangolare molto prima. Troppo poco ha fatto il Novara, che in casa è spesso un leone (vedi Inter e Napoli) e fuori fa le fusa: 2 soli punti, neppure una vittoria. Dovrà fare molto di più lontano dal Piola, imporsi un’altra personalità per teorizzare speranze di salvezza. Il piano del 4-3-3 di Conte per attaccare la muraglia novarese è chiaro: Pepe e Del Piero molto larghi per dilatare le maglie compatte della difesa a 5 di Tesser; Quagliarella, punta centrale del tridente, fa l’elasti-

La Juve ha tirato in porta 22 volte per segnare 2 reti e ha tenuto aperta la partita

co arretrando regolarmente verso il portatore per offrire la sponda e liberare lo spazio per le incursioni di Marchisio e Giaccherini. Fasce e imbucate. Poco Novara L’idea frutta subito. Al primo minuto Pepe detta dalla destra per Giaccherini che irrompe in area, controlla e spara su Ujkani. Tre minuti dopo, arriva il vantaggio. De Ceglie cavalca la fascia e cros-

JUVENTUS

NOVARA

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(4-3-3) Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Marchisio, Pirlo (dal 35’ s.t. Pazienza), Giaccherini; Pepe, Quagliarella (dal 31’ s.t. Matri), Del Piero (dal 19’ s.t. Estigarribia).

(5-3-2) Ujkani; Morganella, Dellafiore (dal 21’ p.t. Paci), Centurioni, Ludi, Gemiti; Marianini (dal 10’ s.t. Porcari), Radovanovic, Rigoni; Rubino (dal 31’ s.t. Mazzarani), Meggiorini.

PANCHINA Storari, Sorensen, Elia, Krasic.

PANCHINA Fontana, Garcia, Giorgi, Granoche.

ALLENATORE Conte.

ALLENATORE Tesser.

ESPULSI nessuno.

ESPULSI nessuno.

AMMONITI Giaccherini per gioco scorretto.

AMMONITI Marianini e Centurioni per gioco scorretto.

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Pepe al 4’ p.t.; Quagliarella al 30’ s.t. ARBITRO Gervasoni di Mantova. NOTE spettatori paganti 13.890, incasso di 559.345 euro; abbonati 24.428, quota di 713.790 euro. In fuorigioco 1-0. Angoli 9-3. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.

POSSESSO PALLA

JUVENTUS 62%

PASSAGGI POSITIVI

NOVARA 38%

TIRI IN PORTA

IIIIIIIIIIIII JUVENTUS 13

JUVENTUS 74%

NOVARA 60%

TIRI FUORI

III IIIIIIIII NOVARA 3

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 2’ Pepe per Giaccherini, che penetra e calcia su Ujkani. c GOL! 4’ De Ceglie crossa basso da sinistra, Pepe raccoglie sul secondo palo e spinge in rete. 29’ Giaccherini s’invola tutto solo. Potrebbe servire Pepe, libero, invece calcia sul portiere. 45’ Rigoni di testa: Buffon para a terra.

JUVENTUS 9

III NOVARA 3

SECONDO TEMPO 2’ Del Piero calcia d’interno a giro: fuori di poco. 8’ Quagliarella libera di tacco Giaccherini, che calcia su Ujkani. 20’ Rubino impegna di testa Buffon. c GOL! 30’ Corner di Pepe, incorna Quagliarella. 42’ Giaccherini in contropiede, ancora sul portiere.

MONTEROSA

SERIE A 16a GIORNATA


LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

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LOTTA AL VERTICE

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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I Protagonisti GOL E RINASCITE

Pepe, Quaglia Così è servita un’altra rivincita L’attaccante segna e si mette alle spalle l’anno da incubo: «Non sono un rincalzo e non me ne vado senza essermi rimesso in gioco»

DUE GOL AL PORTIERE MASCHERATO Il numero uno del Novara Ujkani va in campo con una maschera protettiva dopo il terribile scontro col compagno Morganella di due mesi fa. 1. La spaccata di Pepe che vale l’1-0 LAPRESSE 2. Il raddoppio di Quagliarella con un colpo di testa TACCA

Quagliarella si sblocca, Del Piero non riesce a trovare il primo gol stagionale sa basso, Pepe si avventa sul secondo palo e spinge in rete. E qui si pone d’obbligo una domanda: può una squadra come il Novara, che ha speranze di sopravvivenza solo grazie a marcature feroci e concentrazione al massimo, permettere a un cross molle, rasoterra, di attraversare tutto lo specchio della porta e sfilare sotto il naso di quattro difensori senza che nessuno riesca a intervenire? Può questa squadra, che dovrebbe aggredire la partita con la rabbia disperata dei penultimi, permettere due tiri tanto comodi in 4 minuti? La risposta è no. Se il vecchio Udovicich, leggendario pirata difensivo del Novara che fu, era davanti alla tv, sarà inorridito davanti a tanta leggerezza. Anche per questo il Novara è l’unica di A ad avere subito sempre almeno un gol. Tanta Juve Lo sconcertan-

te inizio del Novara, che non reagisce neppure, trasforma il match in un allenamento in vista di Udine. La Juve lo fa con grande intensità, esercitando (bene) il pressing alto, che sarà prezioso al Friuli per uccidere nella culla le

temibili ripartenze di Guidolin. Pressione e possesso. Lichtsteiner e De Ceglie spingono bene, Pirlo governa indisturbato, Pepe è indemoniato, Giaccherini s’inserisce sempre, Marchisio usa marce basse. Tutto bene, ma quando arriva al tiro, e capita spesso, la Signora soffre di imbarazzante leziosità. Tutti che cercano di piazzarla di piatto, con carezze a giro. Nessuno che spari rabbiosamente di collo. Sarà un caso. Pepe si mangia un contropiede tentando una conversione in corsa di tacco, alla Cristiano Ronaldo. E così un primo tempo stra-dominato, con dieci tiri in porta a uno, finisce solo 1-0. Se Conte vorrà smettere di invidiare il Milan che spesso «passeggia», dovrà trasmettere una maggiore cattiveria offensiva.

DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO TORINO

Attimi e centimetri: ecco la vita dell’attaccante. Ieri Fabio Quagliarella ha rubato qualche centimetro al suo marcatore Ludi e ha colto l’attimo: a bordo campo Matri era pronto a sostituirlo. Simone Pepe stava per battere un calcio d’angolo e Quagliarella ha fatto qualcosa di innaturale: «Di solito — racconta — sui corner vado a disturbare il portiere. Stavolta ho seguito l’istinto e sono andato a saltare a centro area». Con quel colpo di testa Fabio ha chiuso la partita con il Novara e il suo annus horribilis: mancavano poche ore al giorno numero 365 senza gol. «Ma anche senza partite da titolare — puntualizza con orgoglio Quagliarella —: se non si gioca non si può segnare».

Riecco Quaglia Dopo un altro destro a giro sbagliato, al 17’ della ripresa sembra arrivato il Natale di Del Piero: è tutto solo davanti alla porta, Pepe lo vede e cross basso. Eccolo finalmente il primo gol stagionale, nel suo nuovo salotto... Invece piomba Paci in scivolata e ciao. Ad Ale scappa anche da ridere: una maledizione. Due minuti dopo, Conte lo toglie. Il gol lo ritrova invece Quagliarella che incorna un angolo di Pepe (30’) e chiude finalmente una partita che stava diventando inspiegabilmente affannata: Buffon aveva dovuto sdraiarsi da campione su un colpo di testa di Rubino (20’). Quando Quagliarella esce trova l’abbraccio di Conte. E ora al Friuli, dove l’armata Di Natale ha vinto 7 volte su 7 e ha subito 2 soli gol. Il più grande spettacolo prima del Natale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GDS

La soddisfazione Il gol è riapparso nell’universo di Quagliarella al momento giusto. Adesso Conte ha un’arma in più: «Io ho cercato la prestazione più del gol: ero sereno e ho fatto quello che mi ha chiesto l’allenatore. Il gol è stata la ciliegina sulla torta e ho voluto festeggiarlo prima con i tifosi che mi sono sempre stati vicini e poi con Storari e Toni che mi avevano detto che avrei segnato». Adesso Fabio non vuole più fermarsi: «Il gol mi dà ulteriore serenità. Non mi sono mai sentito un rincalzo e adesso sgomiterò per ritagliarmi il mio spazio. Il mercato non mi interessa: non andrò via dalla Juve senza essermi rimesso in gioco dopo il grave infortunio». Quagliarel-

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IL NUMERO

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i gol segnati da Simone Pepe in questo campionato: l’attaccante ha già eguagliato il numero di reti segnate nella sua prima stagione in bianconero (2010-11). Il suo record in Serie A è 7 con l’Udinese (2009-10)

la può fare la punta centrale o esterna: «Oggi da centrale mi sono trovato bene, ero nel vivo del gioco e lì credo di poter dare un ottimo contributo. Non ho avuto alcun problema tattico, perché ci alleniamo tutti bene e sappiamo perfettamente cosa fare. Infatti sono sceso in campo tranquillo come se avessi sempre giocato». E il premio più bello è stato quel bellissimo colpo di testa: «Mi mancavano le sensazioni del dopo-gol». L’ala A Simone Pepe, invece,

non mancano di certo: in questo campionato ha già segnato cinque reti. Ieri ha anche battuto il corner del raddoppio e ha creato tante azioni pericolose sprecando solo un contropiede per un colpo di tacco non riuscito: «Ma devo sbagliare qualcosa, no...?». Pepe sta giocando benissimo da settembre: «Per i singoli è più facile quando tutta la squadra si esprime su massimi livelli. Però contro il Novara dovevamo essere più cinici». Simone è l’unico titolare fisso del tridente offensivo e la sua partecipazione al prossimo Europeo è sempre più probabile: «Io sono uno che non molla mai, ma per restare titolare devo continuare così. E lo stesso discorso vale per la Juve, a partire da Udine: mettiamo sempre grande intensità, non ci fermiamo mai ed è questo il nostro segreto». Simone è un ragazzo perbene che sa prendersi in giro. Se gli dite che usa le stesse scarpe di Messi o che si diverte a imitare le finte di Cristiano Ronaldo vi guarderà negli occhi, scoppierà a ridere e vi risponderà: «Non scomodiamo nessuno e continuiamo a correre che è meglio». E allora corri, Simone. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

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LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A 16a GIORNATA le Pagelle

DI LUIGI GARLANDO

JUVENTUS PIRLO CREA DI CONTINUO 6,5 7 h l’allenatore Conte Pepe il migliore

6,5 Crea tanto, ma spreca. Torna in testa, sta bene.

Sostituisce bene Vidal e Bonucci. Presenta una Juve subito motivata, che corre e crea tantissimo. Se gli interpreti sprecano il tiro, non è colpa sua.

Dopo un minuto apre la porta a Giaccherini, dopo quattro fa gol. Scodella il 2 0 a Quagliarella. Inizio travolgente. Se sbaglia tanto è perché corre di più.

NOVARA DIFESA A PICCO

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Entra molle. Resta vivo solo grazie alla Juve sprecona.

l’allenatore Tesser

6,5 h Ujkani il migliore

La difesa a cinque, con gli esterni incollati dietro, rendeva gracile la mediana davanti agli assalti della Juve. Come se la nonnina di Cappucetto invitasse a cena il lupo.

Inchiodato alla linea di porta sul cross di De Ceglie per Pepe. Poi però ne salva una manciata, soprattutto su Giaccherini che gli spunta regolarmente davanti.

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Buffon

Lichtsteiner

Barzagli

Chiellini

De Ceglie

Marchisio

Morganella

Dellafiore

Centurioni

Ludi

Gemiti

Marianini

Essere un grande portiere o un portiere da grande, significa rispondere, anche se l’avversario bussa una volta sola. O due. Ferma prima Rigoni e poi Rubino.

Resta in corsa per il titolo di miglior acquisto bianconero. E’ forte nella testa. Non concepisce il concetto di pausa: sempre intenso, in chiusura e in appoggio.

Il Novara manda due colpi di testa a Buffon. In entrambi i casi stacca Barzagli e perde il duello. Non paga dazio. Però le due amnesie potevano costare la beffa.

Riportato al centro dalla squalifica di Bonucci. Il Novara in attacco non si vede quasi mai. Presidia senza affanno le sue zolle. Avanza sui calci piazzati per metterci la testa.

L’assist per il gol di Pepe. Sfiora il bersaglio in prima persona a centro area. Si propone spesso sulla fascia che libera Del Piero accentrandosi. Buon ritorno da titolare.

Gli serve il Natale per rifiatare. Un bel tiro a fil di palo, ma poche incursioni delle sue. La Juve sprecona ne aveva bisogno. Davanti alla porta è meno tenero di Giaccherini.

Concede il cross a De Ceglie che ferisce a morte la partita. La fascia resta spesso aperta. Nella colonnina dell’attivo, il cross per il colpo di testa di Rubino, che impegna Buffon.

Una ventina di minuti, poi abbandona, infortunato, e lascia il posto a Paci. È tra gli spettatori del cross vincente di De Ceglie per Pepe. Partecipa alla sofferenza iniziale del reparto.

Si fa notare soprattutto per qualche tackle ruvido di troppo, che gli costa il giallo. Ne fa le spese soprattutto Quagliarella. Inspiegabilmen te tenero, invece, sull’1 0 bianconero

È il più vicino al luogo del delitto, sul match point di Quagliarella. Fa parte del comitato d’accoglienza che al 4’ vede sfilare l’assist di De Ceglie. Due indizi fanno una prova.

La foto a Pepe gli viene sempre mossa. E quando gli sbuca alle spalle per anticiparlo, il Novara va sotto. Pomeriggio di grande sofferenza e poca gloria.

Becca un giallo per un fallaccio isterico, figlio di frustrazione tattica. Non riesce a far salire la squadra, né a soccorrere la difesa. La mediana finisce in prigione e non evade più.

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Pirlo

Giaccherini

Quagliarella

Matri

Del Piero

Estigarribia

Radovanovic

Rigoni

Rubino

Meggiorini

Paci

Porcari

Come una fontana al centro della piazza: sgorga gioco di continuo. Spalanca alcuni contropiede a sorpresa e lo stadio fa «oohh». Riposa nel finale. (Pazienza s.v.).

Interpreta con tempismo ed entusiasmo il nuovo ruolo di interno. Fa tanto, però sbaglia troppo al tiro: arriva davanti a Ujkani e lo centra sempre. E perde 2 palloni da brividi.

Gol pesante, perché chiude un digiuno annuale. Qualche impaccio in avvio, ma tocca meglio di Matri e la squadra ci guadagna. Vedi il colpo di tacco che manda al tiro Giaccherini.

Un turno di riposo dopo la brutta prestazione di Roma. Entra nel finale e spende subito i suoi centimetri: sfiora il gol di testa su angolo. Riposato, tornerà utile a Udine.

Insegue con entusiasmo un gol che farebbe felice il mondo Juve. In altri tempi, con le occasioni avute, l’avrebbe segnato. Tipo l’assist di Pepe, che avrebbe dovuto aggredire.

Entra a metà ripresa per aggiungere corsa a una Juve che comincia a temere la beffa dopo tante occasioni sprecate. Più confusionario delle ultime uscite.

Gli esterni non salgono per tenere lontani Lichtsteiner e De Ceglie, così il centrocampo finisce in inferiorità. Radovanovic, perno centrale, si specchia in Pirlo e si avvilisce.

Almeno ci mette l’orgoglio da ex e combatte con il cuore tra i denti. Nel periodo più sofferto del Novara, in avvio, c’è quasi solo lui che prova a spingere la palla verso Buffon.

Altra assoluzio ne per meriti dell’anima. Uno che ha passato la vita a battersi in ogni serie, non se la tira davanti alla Signora. Crea l’occasione dei suoi più simile a un gol. (Mazzarani 6)

Avrebbe la classe e la velocità per fare male, come già con l’Inter, ma non riesce a dar fuoco alle polveri e i compagni fanno molto poco per innescarlo.

L’unico difensore che merita l’assoluzione. Dopo la dormita dei compagni sul gol di Pepe, è entrato bello sveglio. Del Piero maledice il suo anticipo in scivolata: era un gol fatto.

Il suo ingresso coincide con il momento migliore del Novara, che guadagna un po’ di metri e prova ad accarezzare l’idea del pari. Qualche idea in più la mette in campo.

TERNA ARBITRALE: GERVASONI 6,5 Gestione serena. Forse ha aspettato eccessivamente ad estrarre il primo giallo, concedendo qualche entrata di troppo ai difensori del Novara. Viazzi 6,5; Liberti 6,5

TESSER

Gazzetta.it

«Ci ha tagliato le gambe quel primo gol»

Gazza

TORINO (a.m.) «Avevo chiesto intensità e pressing ai miei ma il gol di Pepe ci ha tagliato le gambe». La Juve ha colpito a freddo, i piani di Tesser sono saltati subito. «Che rabbia aver preso il gol con la difesa a 5 schierata. Nel primo tempo la Juve ha dominato, nella ripresa abbiamo fatto la partita. Dopo mezz’ora sono passato al 4 4 2 e le cose sono migliorate. Abbiamo avuto qualche occasione, siamo andati vicini all’1 1 con Rubino. Il Napoli mi aveva impressionato per qualità, la Juve per intensità: due grandi». Rubino ha sfiorato il gol più pesante della carriera: «Ho colpito bene di testa, pensavo fosse gol. Stavo già correndo a festeggiare, ma Buffon mi ha rovinato la festa». Decisivo il fattore campo per Centurioni: «Lo Juve Stadium è una bolgia, bisognerebbe giocare con le orecchie tappate».

MONDIALE CALCIO A 5

Romania battuta Italia ai playoff (m.cal.) Sarebbe bastato un pareggio, ma l’Italia batte (4 2) anche la Romania, chiude il girone a punteggio pieno e si qualifica per i playoff (in programma tra fine marzo e inizio aprile) che varranno l’accesso al Mondiale di Thailandia. Gol di Fortino, Patias, Vampeta e Forte.

Tvf Carlos Tevez, 27 anni REUTERS

TEVEZ CANTANTE E TUTTI I GOL DEL WEEK END Sul nostro sito trovate tutti gli highlights del grande calcio: i gol serie A, tutte le partite di serie B e il grande calcio internazionale con Liga, Premier e Bundes. In più le immagini di Carlitos Tevez, grande obiettivo di mercato del Milan, versione «cantante» durante le vacanze in Argentina

GRANDE BASKET: ON LINE IL MEGLIO DELLA SERIE A Come ogni settimana su GazzettaTV potrete trovare le immagini del grande basket europeo e italiano: sono già on line le immagini più belle dell’ultimo turno di Serie A. Mercoledì e giovedì l’appuntamento con gli highlights di Eurolega e dei tre club italiani: Milano, Siena e Cantù


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

SERIE A 16a GIORNATA Il cambio Pochi secondi dopo

Sortilegio Ale Del Piero: errori e iella Il gol non arriva ancora il dribbling a Conte sì Di nuovo titolare, manca la prima rete nel quarto stadio torinese. Poi, sostituito e dispiaciuto, resta in panca a tifare DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO TORINO

Giornata di smorfie, di lembi di maglietta stretti tra i denti, di mani nei capelli, di occhi che parlano, di pensieri che volano, di tiri che escono, di imprecazioni che partono, di urla che restano imprigionate dentro. Giornata di passione, di speranze, di sussulti, di errori, di rabbia. Non arriva il gol nel quarto stadio torinese, non si fa la storia in questo pomeriggio di dicembre, ma ne esce fuori comunque un bel romanzo perché la vita non è sempre trionfo e vittoria. Ci so-

no anche i momenti meno allegri e Alessandro Del Piero lo sa benissimo. Ieri lo Juventus Stadium sembrava in attesa del lieto evento come un papà in sala parto. Ma questo gol non ne vuole sapere di nascere, bisognerà aspettare ancora un po’. Le occasioni Dopo la rete inizia-

le di Pepe quella contro il Novara sembrava proprio la partita giusta per esaltare il capitano. E quando nel primo tempo la palla è arrivata a Del Piero vicino al dischetto del rigore i tifosi bianconeri già esultavano. E invece Ale di sinistro (il piede di molti gol storici) ha

tirato altissimo. Nella prima metà della ripresa, poi, è successo di tutto. Prima Del Piero ha sfiorato il secondo palo col classico tiro a giro e poi deve aver pensato di essere finito in un sortilegio. Contropiede due contro nessuno: Pepe stringe da destra al centro, alza la testa e vede Ale solo soletto sul secondo palo. Cross rasoterra e gol a porta vuota. E invece no: cross rasoterra, magari un filo più lento di quanto il capitano si aspettasse, e miracoloso intervento in scivolata di Paci che anticipa Del Piero di qualche millesimo di secondo. La colpa di Ale è quella di

Il tecnico: «Da lui impegno e voglia Il gol? Se l’è tenuto per quando servirà di più» esser rimasto fermo, di non essere andato incontro al pallone: probabilmente non aveva visto arrivare Paci e stava già pregustando la gioia del gol. «E alla fine ci sono rimasto peggio io di lui — racconta Pepe —, ero convinto che avrebbe segnato e non mi sembrava che fosse lento il mio passaggio».

Del Piero viene sostituito da Estigarribia. Ale si sfila la fascia da capitano, la consegna a Buffon, ringrazia il pubblico che lo acclama, saluta il compagno che entra al suo posto e si incammina verso la panchina. Antonio Conte è in piedi al limite dell’area tecnica, applaude il capitano, ma i due non incrociano lo sguardo. Restano distanti qualche metro, quindi non c’è la possibilità di una stretta di mano, di un gesto di conforto. Ale mette la tuta, si siede e tifa. Le telecamere lo seguono, cercano di indagare i suoi stati d’animo, i primi piani sono sempre più stretti, gli occhi tradiscono un certo dispiacere, ma nulla di più. E dopo la gara Conte promuove il capitano: «Sono contento della sua prestazione: ho visto impegno, abnegazione, voglia, spirito di sacrificio. Anch’io sarei stato contento di un suo gol e l’occasione su cross di Pepe è stata incredibile. Però vedo l’aspetto positivo: Ale si è tenuto questo gol per le prossime partite, quando servirà di più».

TUTTI I MINUTI DI ALE

Poco sciolto Ieri la Juve ha fe-

steggiato la rete di Quagliarella ma non quella di Del Piero. A cena Ale ha ritrovato il sorriso e ha analizzato la sua prestazione: sa di non aver giocato bene, è stato meno sciolto e «libero» di quanto avrebbe potuto essere. Stamattina si riparte, allenamento in vista della difficile trasferta di Udine. Ale ha già voltato pagina: la sua storia non è finita. C’è ancora qualche capitolo da scrivere. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GDS

Conte aveva applaudito Ale al cambio, all’uscita non incrociano lo sguardo

Il tecnico della Juve invece abbraccia Quagliarella al momento del cambio

suno, è sceso in campo perché ero convinto che meritasse di giocare. In settimana provo le posizioni, gli schemi migliori con l’obiettivo di vincere, con quali giocatori lo so all’ultimo perché prima di guardare la testa scelgo dalle gambe, dal rendimento in settimana. Faccio delle scelte da allenatore e non da tifoso. E comunque Fabio non è sul mercato». A essere pignoli, a fronte di 17 occasioni da rete sono arrivati solo due gol in una gara chiusa soltanto nel finale. «Non ditelo a me, l’unico rimedio è alzare ed allargare la porta avversaria — scherza il tecnico juventino —. Certe gare sono un attentato alle mie coronarie e di chi sta fuori. Chi gioca non si rende conto, domini, sprechi, e alla fine rischi ma va bene così. Attraverso il gioco arrivano i risultati, puoi vincere una o due partite senza giocar bene ma devi essere fortunato, io preferisco sempre vincere giocando bene».

che contro il Novara a esempio. La Juve dall’inizio della stagione sta correndo per riscrivere la sua storia dopo due stagioni da dimenticare: imbattuta in casa da nove mesi (l’ultimo k.o. il 5 marzo ad opera del Milan), sempre in gol nelle ultime 14 gare, 9 successi e 5 pareggi. Manca solo la vittoria a Udine per chiudere l’anno al meglio, campione d’inverno. «Sarebbe bello — aggiunge Conte — in questo caso non sono per nulla scaramantico, vincere a Udine sarebbe un bel regalo a chiusura di un girone nel quale i ragazzi hanno fatto cose straordinarie».

il Film Freddezza con Ale, poi Conte abbraccia Quagliarella

Alessandro Del Piero esce dopo 63 minuti senza aver segnato

L’ALLENATORE BIANCONERO

Il tecnico e tutte quelle occasioni «Le mie coronarie hanno rischiato» «Quagliarella non è sul mercato Buffon? Deve giustificare lo stipendio...» FRANCESCO BRAMARDO TORINO

Tutto perfetto, dal risultato alla conduzione della gara. Aria di festa con il ritorno al gol di Quagliarella, tre punti senza dispendio di energie in vista della trasferta di mercoledì a Udine, turnover senza patire il peso delle assenze (Vidal e Bonucci squalificati, Vucinic infortuna-

to). È mancata solo la ciliegina sulla torta, il primo gol della stagione di Del Piero, ma per Antonio Conte può andar bene così. «Ho avuto risposte importanti da giocatori che avevano giocato meno o, come Quagliarella, reduci da un grave infortunio. Importante è che anche cambiando gli interpreti i risultati arrivino sempre. Ogni tanto bisogna cercare soluzioni diverse». Quagliarella Le soluzioni diver-

se hanno regalato il primo gol di Quagliarella a un anno di distanza dall’ultimo, spettacolare, in rovesciata, a Verona contro il Chievo. «Fabio è un giocatore che ho sempre definito importante, non faccio regali a nes-

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IL NUMERO

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vittoria di Antonio Conte su Tesser: i 3 precedenti erano finiti in parità

Buffon Se poi ci pensa Buffon a togliere le castagne dal fuoco... «Gigi è il portiere più forte del mondo, una bella parata, servita a giustificare lo stipendio di fine mese», scherza. I numeri dicono Juve. Squadra cinica, capace di sfruttare al meglio le occasioni, tensione sempre alta, an-

Coppe A proposito della concor-

renza, c’è chi indica la Juve come favorita per la vittoria finale per la mancanza di impegni infrasettimanali. «Siamo avvantaggiati? Può darsi, anche se io sono pronto a fare cambio, vorrei giocare da subito tutte e tre le competizioni, Champions, campionato e Coppa Italia». Radio mercato registra come in dirittura di arrivo il ritorno di Martin Caceres, rinforzo per la difesa. «Forse mi sono perso qualcosa. Per il mercato parlatene con chi se ne occupa, e molto bene. Rispondo come per Alex, le mie preferenze sono sempre femminili». © RIPRODUZIONE RISERVATA


LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

SERIE A 16a GIORNATA RUGGIERO PALOMBO ROMA

Degne damigelle d’onore di Juventus e Milan, Lazio e Udinese premiano la statistica che le vuole da ormai quindici anni protagoniste di match spettacolo e ricchi di gol. Anche questa volta, nonostante avessero fin qui le difese meno perforate del campionato, ne esce fuori un bellissimo 2-2, in una corsa ad inseguimento in cui chi scappa (l’Udinese con Floro Flores) viene raggiunto e superato (la Lazio con Lulic e il solito Klose), fino al definitivo pareggio dell’ex Pinzi. Risultato giusto, perché nessuno merita di perdere, ma che al tempo stesso penalizza un po’ la Lazio: Klose sul 2-1 fallisce il colpo del ko (bravo Handanovic), sul 2-2 il tiro di Ledesma viene salvato sulla linea da Asamoah, e poi, sempre sul 2-1, c’è la mancata espulsione di Benatia, graziato del secondo giallo. Sorpresa Match fatto di grandi tatticismi e di scelte un po’ così di Guidolin e Reja, bravi però a sfruttare poi le cospicue risorse preservate in panchina. Comincia il primo, che risparmia Di Natale e il diffidato Armero. Mercoledì c’è Udinese-Juventus e giovedì scorso, il giorno dopo Lazio-Sporting Lisbona, c’è stato il Celtic. Un po’ di prudenza non guasta. Il 3-5-2, però, è sempre quello, con Pasquale che fa il vice-Armero a sinistra e col ragazzo Torje accanto a Floro Flores, promosso vice-Di Natale, per una Udinese tutta contropiede. Reja vuole una Lazio speculare, e dunque via col rischioso battesimo dall’inizio della difesa a tre, sperimentata con successo ma per necessità solo nel secondo tempo di Lecce. La linea a cin-

Alta qualità Udinese e Lazio da vere grandi: un pareggio show Apre Floro Flores, Lulic e Klose illudono Reja Di Natale entra e serve a Pinzi il gol del 2-2 1

Risultato giusto, anche se Klose e Hernanes sfiorano il colpo del k.o. biancoceleste

que di centrocampo prevede l’esordio in campionato di Cavanda sulla corsia di destra, fin qui in campo solo mercoledì con lo Sporting, e questo più che un rischio si rivelerà un grosso errore. Sempre privo di Marchetti, Brocchi, Mauri, Konko e Matuzalem, tutti infortunati, Reja ci aggiunge la panchina per Hernanes e Cissé, fin qui i due grandi punti interro-

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gativi della stagione. Sculli (a sinistra) e Rocchi accanto a Klose rappresentano l’usato sicuro. Corsie laterali E’ chiaro che Reja teme la capacità dell’Udinese di spadroneggiare sule corsie esterne. Le contromisure funzionano proprio dove le sofferenze dovrebbero essere maggiori, perché Lulic, aiutato da

Sculli, straripa dalle parti di Basta e Isla. Ma è dall’altra parte, dove non c’è Armero, che la Lazio va in sofferenza. Per mandare in confusione l’acerbo Cavanda è sufficiente Pasquale. La mossa di Guidolin, che era partito con Pinzi centrale basso davanti alla difesa, è di portarlo più avanti, sui piedi di Ledesma fin lì padrone del centrocampo. Gli equilibri si ribalta-

no e proprio Pinzi da il via all’azione nella quale Pasquale fa l’Armero e Floro Flores il Di Natale. Quello che non ti aspetti dalla difesa meno perforata del campionato, è che Basta e soprattutto Benatia, forse ancora sotto choc per l’ammonizione che gli farà saltare la Juve, si mettano a fare le belle statuine al cospetto di Lulic. Che può passarsi la palla dal sinistro al


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LAZIO

UDINESE

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(3-5-2) Bizzarri; Diakite, Dias, Radu; Cavanda (Scaloni dal 1’ s.t.), Gonzalez, Ledesma, Lulic, Sculli (Kozak dal 38’ s.t.); Klose, Rocchi (Hernanes dal 20’ s.t.).

(3-5-2) Handanovic; Benatia, Danilo, Ferronetti; Basta (Abdi dal 21’ s.t.), Isla, Pinzi, Asamoah, Pasquale; Torje (Di Natale dal 21’ s.t.), Floro Flores (Domizzi dal 45’s.t.).

PANCHINA Carrizo, Stankevicious, Cana, Cisse.

PANCHINA Padelli, Armero, Sissoko, Fabbrini.

ALLENATORE Reja.

ALLENATORE Guidolin.

ESPULSI nessuno.

ESPULSI nessuno.

AMMONITI Diakite e Radu per gioco scorretto.

AMMONITI Danilo e Benatia entrambi per gioco scorretto.

la Moviola di D.R.

Punito Benatia: salterà la Juve Regolare il 2-1

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SFUMATO L’AGGANCIO AL MILAN

«Due punti persi» Che rimpianti per Reja e Lulic Il tecnico laziale: «Potevamo chiuderla prima con Klose» Il bosniaco: «Avanti così»

GIUDIZIO 7777

ANDREA PUGLIESE ROMA

PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Floro Flores (U) al 28’, Lulic (L) al 43’ p.t.; Klose (L) al 6’, Pinzi (U) al 28’ s.t. NOTE Spettatori paganti 11.252, abbonati 20.632, incasso e quota non comunicati. In fuorigioco 1-5. Angoli 5-2. Recupero: 0’ p.t.; 2’ s.t.

POSSESSO PALLA

LAZIO 53,1%

CONTRASTI VINTI

UDINESE 46,9%

TIRI IN PORTA

UDINESE 60,9%

TIRI FUORI

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LAZIO 38,9%

III IIII UDINESE 3

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO c GOL! 28’ Pinzi a Pasquale, cross dal fondo, Floro Flores di testa in tuffo tra Dias e Radu 36’ Torje al cross sempre da sinistra, Isla al volo, Radu si oppone col corpo

c GOL! 43’ Gonzalez orizzontale per Lulic che stoppa e fionda il destro dal limite mentre Benatia e Basta osservano

LAZIO 4

II UDINESE 2

SECONDO TEMPO c GOL! 6’ Cross di Ledesma, Rocchi allunga di testa, Klose al volo dal secondo palo, con deviazione di Ferronetti 23’ Hernanes a Klose che a tu per tu con Handanovic si fa respingere il tiro

c GOL! 28’ Di Natale trova l’imbucata per Pinzi che infila Bizzarri in diagonale col destro

37’ Ledesma dal limite, Asamoah sulla linea

Le emozioni dell’Olimpico 1. Pasquale centra per Floro Flores che di testa

destro e prendere pure la mira per fare l’1-1.

batte Bizzarri per il momentaneo 0-1 AFP

Correzioni Comincia Reja che al-

di testa di Rocchi: è il gol del 2-1 della Lazio, il nono in campionato per l’attaccante REUTERS 3. Dopo aver dato il via all’azione del vantaggio dell’1-0 per l’Udinese, Pinzi realizza il gol del 2-2: sul suggerimento di Di Natale batte Bizzarri con un destro in diagonale KEYPRESS

l’inizio del secondo tempo toglie Cavanda, inserisce Scaloni e passa al ben più sperimentato 4-3-3. La Lazio domina e passa con Klose, che però manca colpevolmente il 3-1. Guidolin replica a metà tempo. E’ l’ora di Di Natale per il quasi impalpa-

2. Destro al volo di Klose su suggerimento

bile Torje e di Abdi per Basta, subito dopo che Reja ha sostituito Rocchi con Hernanes. L’uno due Di Natale- Pinzi che porta al pari è figlio anche di una Lazio troppo alta e troppo fiduciosa nei propri mezzi. Reja ci prova con Kozak, decisivo proprio un anno fa per un 3-2 all’ultimo soffio: stavolta il colpo è solo sfiorato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Al 7’ mano di Benatia su Klose al limite dell’area. Giusto assegnare la punizione alla Lazio ma Mazzoleni si «dimentica» di ammonire il difensore. Giallo che arriva al 16’ e il marocchino, già diffidato (poi graziato dal secondo giallo nel secondo tempo), salterà la gara con la Juve di mercoledì. Al 27’ l’Udinese passa in vantaggio con il gol di Floro Flores: è Dias a tenere in gioco Pasquale sulla sinistra. È regolare il 2 1 della Lazio al 6’ del secondo tempo: al momento del colpo di testa di Rocchi per Klose è Ferronetti a tenere in gioco l’attaccante. Al 20’ del secondo tempo bravo Mazzoleni a fermare l’azione dell’Udinese: Floro Flores è in fuorigioco sul tocco di Torje. Otto minuti dopo arriva il pareggio friulano: sull’assist di Di Natale è regolare la posizione di Pinzi. C’è Diakite a tenerlo in gioco. Al 40’ del secondo tempo poi Mazzoleni non vede un fallo di Asamoah su Scaloni: ci stava il giallo. Nei minuti di recupero viene fermato Di Natale. L’attaccante è in fuorigioco.

Ha accarezzato l’idea di essere lì, col Milan, un soffio sotto la Juve. Poi è arrivato il gol di Pinzi e quella spaccata di Kozak che ha strozzato il gol in gola a più di qualcuno. «E’ mancato davvero niente, ma la partita la dovevamo chiudere prima - dice Edy Reja, allenatore della Lazio -. Sul 2-1 abbiamo avuto la palla giusta con Klose e anche Hernanes poteva segnare. Nel secondo tempo li abbiamo messi lì, non era facile, loro quando ripartono sono difficili da prendere». Titubanza Eppure la Lazio era partita un po’ con il freno a mano. «L’inizio è stato un po’ titubante, ma io sono soddisfatto, soprattutto per il secondo tempo. Forse sul 2-2 non eravamo messi bene, in vantaggio non bisogna concedere quegli spazi». Se Guidolin ha rinunciato all’inizio a Di Natale, Reja ha lasciato in panchina Hernanes. «Ho cercato di creare dei problemi sulle fasce, dove loro sono forti. Volevamo attaccare con le doppie coppie. Da una parte Cavanda è andato così così, è stato titubante, inesperto, pensavo potesse attaccare di più. Dall’altra, invece, con Lulic e Sculli abbiamo fatto bene». Già Lulic, l’uomo che ha rimesso in corsa la Lazio alla fine del primo tempo. «Un gol che ci ha dato la giusta tranquillità - dice il bosniaco - Se continuiamo così, può succedere di tutto. Mercoledì vogliamo chiudere con un risultato positivo. Con l’Udinese alla fine abbiamo lasciato due punti, questa era una partita che potevamo vincere», chiude Lulic. Il Chievo è avvertito. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A 16a GIORNATA big match di mercoledì.

la Sfida I DUE BOMBER

Specialisti contro Klose pensa ai gol, Di Natale agli assist L’atteso duello fra i due trascinatori finisce in parità: l’attaccante biancoceleste firma il 2-1 ma fallisce il k.o., Totò trova il tempo di mandare in rete Pinzi

DAVIDE STOPPINI ROMA

Miro l’ha aspettato, la partita tutta ha aspettato Guidolin. Eccola, la sfida: Klose contro Di Natale va in scena dal minuto 21 del secondo tempo. E sono fuochi d’artificio. Sì, prima Miro aveva portato avanti la Lazio: destro al volo con la comparsata di Ferronetti, il sorpasso in classifica cosa fatta, la rivincita Champions a portata di mano. L’Udinese balla, la Lazio pure, ma di gioia. C’è la Juventus fra tre giorni — è vero — ma non si può più aspettare. Così Guidolin toglie Torje, il Messi di Romania, e mette dentro Di Natale, il Messi d’Italia. Duello Così cambia la storia del-

la partita, di un match che dal

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Turnover E’ finita così. Un gol

1992 a oggi ha regalato di media 3,5 gol a partita. Siamo 2-1, sotto media, dunque. Minuto 23, Totò deve ancora prendere le misure e Klose, 70 metri più in là, ha sul destro il pallone del 3-1. Sarebbe come mettere in ghiaccio la partita, lui che nel ghiaccio finisce spesso per disintossicare i suoi muscoli. E invece Miro il freddo scopre l’emozione e si fa ipnotizzare da Handanovic. Partita ancora viva. Ancora sotto media-gol, si diceva. Nel frattempo Di Natale ha preso le misure. Pallone buono sulla trequarti, linea difensiva della Lazio messa da far spavento, a Totò basta un tocco di prima per mettere in porta Pinzi: 2-2, media salva, secondo posto in classifica che sembra fatto apposta per mettere nel mirino la Juventus nel

per Miro, il nono in campionato, l’undicesimo stagionale. Un assist pet Totò, il terzo di quest’anno, e chi se ne importa se il tedesco ha accorciato in classifica cannonieri, e se Denis se n’è andato a 11. Reja e Guidolin se la sono giocata così. Perché poi le fatiche di Coppa hanno avuto un peso. Il vecchietto numero uno — Di Natale, classe 1977 - giovedì aveva sgobbato da matti contro il Celtic. Guidolin ci ha pensato su tutta la vigilia: lo schiero o non lo schiero? Alla fine aveva optato per il no, decidendo di puntare tutte le fiches sulla Juventus e nella speranza che anche un impiego part time di Totò potesse essere decisivo. Obiettivo centrato. «Dovevo fare qualche calcolo dopo la gara con il Celtic, era giusto fare turnover: nessun’altra squadra in questo scorcio di stagione ha tre partite in sei giorni come noi», è la spiegazione-conferma di Guidolin. Reja il problema non se l’è posto: in Europa Klose — classe 1978 — aveva riposato, fresco fresco ieri è sceso in campo. Stesso destino Reja voleva la rivincita rispetto alla volata Champions persa un anno fa. E chi rappresenta lo spread della Lazio, il differenziale tra i biancocelesti di un anno fa e quelli di quest’anno? Chi, se non Klose? Con o senza differenziale, però, il destino della Lazio sembra sbattere sempre contro l’Udinese. A maggio il quarto posto svanì a vantaggio dei friulani. Ieri sera Totò ha respinto il sorpasso della Lazio. Anzi, ha fatto peggio: l’ha buttata giù del podio del campionato, fuori dalla zona Champions. Sempre la stessa storia.

I NUMERI

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le reti realizzate tra le due squadre dopo l’ultima partita terminata senza gol, l’1 novembre 1992: in seguito 39 gare ufficiali con 79 reti della Lazio e 57 dell’Udinese

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le reti consecutive segnate alla Lazio da Floro Flores, in gol anche il 14 maggio scorso con il Genoa sempre all’Olimpico

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i gol di Miroslav Klose con la Lazio, 9 in campionato e 2 in Europa League

L’AUTORE DEL PAREGGIO BIANCONERO

Sincerità Pinzi «Gol importante però mi spiace» Il centrocampista è laziale da bambino. «Ma ora sotto con la Juventus e senza paura» ROMA

Mastica un po’ amaro, anche se a conti fatti il punto gli va bene. «E’ che sull’1-1 abbiamo preso un brutto gol, che ha segnato la partita», dice alla fine Francesco Guidolin. In effetti, sull’1-0 per l’Udinese, i friulani erano nel loro momento migliore. «Ma quel gol nel finale di primo tempo è stato l’errore più grave di tutti e ce lo siamo portati dietro anche all’inizio della ripresa — continua Guidolin -. Benatia doveva uscire e attaccare Lulic. Sono comunque orgoglioso dei miei ragazzi». E nessun rimpianto per aver tenuto fuori per 66 minuti Di Natale. «Venivamo da una battaglia, siamo l’unica squadra italiana che giocherà per tre volte in sei giorni in questo spezzone di stagione. I calcoli vanno fatti, per non arrivare a febbraio-marzo a raccogliere con il cucchiaino i giocatori migliori. Torje? Deve crescere, viene da campionato e ambiente diverso. Era abituato a giocare esterno, noi proviamo a farlo svariare di più. Ma ha bisogno di tempo». Gol e dispiacere Chi la partita l’ha segnata è Giam-

piero Pinzi, ex biancoceleste, che ha aperto l’azione dell’1-0 (tocco d’esterno per Pasquale) e firmato il 2-2. «Un gol importante, anche se un po’ mi dispiace, darei tutto per la Lazio. L’esultanza contenuta nasce dal mio passato laziale. Questo per l’Udinese è un punto importante, sul campo di una squadra che lotta per il titolo. Peccato perché la Lazio ha trovato il gol dell’1-1 nel nostro momento migliore. Siamo stati bravi a reagire dopo il 2-1. Sfida scudetto con la Juve? E’ affascinante vedere l’Udinese così in alto lottare con Lazio, Mila e Juve. Noi ce la giochiamo senza paura». pug

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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le Pagelle

DI STEFANO CIERI

LAZIO MALE CAVANDA, GONZALEZ È UN MOTORINO 6,5 7 h l’allenatore Reja il migliore Lulic

6,5 Stanca e rabberciata, ma sempre efficace in avanti

La scelta del 3 5 2 si rivela sbagliata perché la squadra non la digerisce. Ma è intelligente a correggersi in corsa. Il risultato potrebbe premiarlo maggiormente.

Continuo e a tratti devastante sulla fascia di competenza. Si toglie la soddisfazione di segnare in proprio, ma crea palle gol anche per i compagni. E copre pure in difesa.

UDINESE PASQUALE CORRE E CROSSA, TORJE GIÙ 6,5 7 h l’allenatore Guidolin il migliore Pinzi

6,5 Cambiano i protagonisti, ma l’impianto di gioco c’è. E funziona

Lascia fuori Di Natale e Armero, ma alla fine i fatti gli danno ragione. L’Udinese non ne risente, porta a casa un bel pareggio e sfiora pure la vittoria.

Si esalta contro la squadra in cui è cresciuto e per cui tifa. Con un lancio pregevole dà il via all’azione dell’1 0, poi firma il 2 2 restando freddo davanti a Bizzarri.

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Bizzarri

Diakite

Dias

Radu

Cavanda

Gonzalez

Handanovic

Benatia

Danilo

Ferronetti

Basta

Isla

Non può nulla sui due gol, anche se dà l’impressione di restare un po’ troppo incollato alla linea di porta. Ordinaria amministrazio ne per il resto.

Due macchie in coincidenza dei due gol friulani. Sul primo non riesce a intercettare il cross di Pasquale, sul secondo è lui a tenere in gioco Pinzi.

Potrebbe fare qualcosa sul gol di Floro Flores, ma per il resto non sbaglia quasi nulla. Non è ancora al meglio e deve limitare le incursioni oltre la metà campo.

Con la difesa schierata a tre si trova più a suo agio. Nelle azioni che portano ai gol friulani sembra fuori posizione, ma le responsabilità maggiori non sono sue.

Titolare in campionato dopo un anno, fallisce di nuovo. Nell’azione del primo gol friulano lascia Pasquale libero di crossare per la testa di Floro Flores.

Un motorino instancabile e anche lucido nel proporre e tentare di finalizzare il gioco. Alla fine per poco non consente a Kozak di realizzare il gol partita.

Incolpevole sui due gol (soprattutto il secondo, sul quale viene spiazzato da Ferronetti), è decisivo nel fermare Klose sulla palla del possibile 3 1.

Non chiude su Lulic nell’azione che porta al primo gol laziale. Ammonito, rischia il secondo giallo sempre su Lulic. Salterà lo stesso la Juve: era diffidato.

Ci mette una pezza quando i compagni di reparto vanno in affanno. Copre Kozak nell’ultima occasione della partita. Unico neo il giallo che si becca nel primo tempo.

Sfortunato, ma anche un po’ fermo, sul tiro di Klose che, sbattendo sul suo corpo, si trasforma nella palla del 2 1. Tiene botta per il resto della partita.

Trova in Lulic un avversario molto più insidioso del preventivato. Prova a prendergli le misure, ma non riesce a contrastarlo. E se lo perde pure sul gol dell’1 1.

Freccia meno velenosa del solito. Ma sempre utilissima. Radu gli nega un gran gol all’inizio, poi decide che è meglio restare guardingo dalle sue parti.

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Ledesma

Sculli

Rocchi

Klose

Scaloni

Hernanes

Asamoah

Pasquale

Torje

Floro Flores

Di Natale

Abdi

Una buona prima mezzora, poi gli salta addosso Pinzi e va in apnea, ma nella ripresa sale di nuovo in cattedra. Suo il traversone che origina il gol di Klose.

Nel primo tempo, in un ruolo non suo, fa da «spalla» di Lulic sulla fascia. Ma il contributo maggiore lo dà nella ripresa quando Reja lo riporta più avanti. (Kozak s.v.)

Con un assist intelligente (di testa, senza guardare) libera Klose per il gol del 2 1. Poi prova a segnare pure lui, il tiro è debole e Handanovic ci arriva.

Timbra ancora alla prima palla utile. E sono 9 in campionato (11 in totale). Ma è troppo morbido nel tocco che potrebbe chiudere la gara. E Handanovic gli dice no.

Con mestiere ed esperienza blinda la fascia. E non fa mancare il suo apporto neppure in fase offensiva. Non è un caso che con lui in campo la Lazio dia il meglio.

Entra subito in partita in maniera convincente ed efficace. Un paio di spunti e poi l’assist delizioso che Klose non trasforma nel 3 1 che avrebbe chiuso i conti.

Prestazione poco appariscente, ma di grande sostanza. All’occorrenza c’è sempre. Come nel finale quando salva sulla linea il tiro del possibile 3 2 di Ledesma.

La copertina è il cross al bacio per Floro Flores per il gol che apre le danze. Dietro c’è tanta corsa e una copertura della fascia che non fa rimpiangere Armero.

Con un bel numero confeziona per Isla una palla gol al bacio. Ma prima e dopo questo acuto combina pochino, anche perché resta un po’ troppo distante da Floro Flores.

Puntuale nel farsi trovare al posto giusto nel momento giusto per la rete che sblocca la partita. Per lunghi tratti della gara fa reparto da solo e lo fa bene. (Domizzi s.v.)

Basta il suo ingresso a rimettere in partita un’Udinese che sembrava avviata al k.o. Davvero bello il tocco felpato con cui manda in porta Pinzi per il 2 2.

Rispetto a Basta si limita al compitino, ma lo mette in pratica senza strafare e quindi con costrutto. Con lui e Di Natale l’Udinese appare più tonica ed efficace.

6

TERNA ARBITRALE: MAZZOLENI 6 Direzione con alti e bassi. Azzecca tutte le cose più importanti, ma al tirar delle somme mancano alcuni cartellini. In particolare, il secondo per Benatia. Grilli 6; Rosi 6


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SERIE A 16a GIORNATA

Come salta Ranocchia Inter, 3 balzo di fila o Ora è al 5 posto Ma quanta fatica o

Il Cesena fa paura: il difensore segna, Julio Cesar evita l’1-1. Ranieri: «Era più giusto il pari»

DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI CESENA

Mai contraddire l’allenatore, soprattutto se ha l’onestà di ammettere quanto tutti hanno visto, cioè che «l’importante era soltanto vincere» e «il Cesena meritava il pari» (Claudio Ranieri). La sincerità attenua la crescita dell’Inter: se può sembrare una gran rimonta, non lo è certo per la prestazione ma soltanto per le cifre. Che valgono il quinto posto. Il terzo successo consecutivo in trasferta, dopo quelli di Siena e Genova, non è un lavoro scontato per chi fino a ieri aveva sulla maglia le medaglie dei campioni del mondo; al massimo è un passo in avanti rispetto ai viaggi di pochi mesi fa, quando i nerazzurri si scioglievano a Novara o a Catania. Adesso invece riescono in qualche maniera a far prevalere il rispetto dei ruoli, dati da investimenti e possibilità di scelta. Questa è anche la terza vittoria consecutiva in generale, mai successo in questo torneo, oppure la quinta nelle ultime sei uscite. I motivi Tre tiri in porta nerazzurri; quello che porta al successo è una combinazione universale, che viene suggerita anche nei cortili: chi riesce a crossare meglio (Maicon) butta una punizione sulla testa del più alto (Ranocchia). L’unica incrinatura difensiva del Cesena — con Ceccarelli che perde l’avversario e Antonioli che esce in ritardo — porta al dodicesimo marcatore stagionale interista in campionato. Una vera democrazia che ha però fra i leader anche chi non può segnare, cioè

CESENA

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INTER

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(4-2-3-1) Antonioli; Comotto, Von Bergen, Rodriguez, Lauro (dal 43’ s.t. Benalouane); Guana, Parolo; Ceccarelli (dal 23’ s.t. Bogdani), Mutu, Candreva; Eder (dal 23’ s.t. Ghezzal).

(4-4-2) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; J. Zanetti, T. Motta, Cambiasso, Coutinho (dal 1’ s.t. Obi); Pazzini (dal 37’ s.t. Forlan), Milito (dal 44’ s.t. Stankovic).

PANCHINA Ravaglia, Ricci, Djokovic, Malonga.

PANCHINA Castellazzi, Samuel, R.Alvarez, Zarate.

ALLENATORE Arrigoni.

ALLENATORE Ranieri.

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0

MOMENTI CHIAVE

MARCATORE Ranocchia al 18’ s.t.

PRIMO TEMPO 5’ Cambiasso prova da sinistra: Antonioli in an-

ARBITRO Romeo di Verona. ESPULSI nessuno. AMMONITI Comotto (C) e Lauro (C) per gioco scorretto. NOTE spettatori 8.069, incasso 243.351 euro. Abbonati 12.114, quota 188.037,47. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 5-7. In fuorigioco 2-2. Angoli 5-10. Recuperi 2’ p.t., 4’ s.t.

golo. 10’ Maicon per Nagatomo: tiro al volo sopra la traversa.

SECONDO TEMPO c GOL! 18’ Punizione di Maicon, testa di Ranocchia: 1-0. 41’ Lauro di testa per Ghezzal, girata che Julio Cesar devia miracolosamente.


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La testa di Ranocchia Andrea Ranocchia, 23 anni, anticipa di testa Antonioli PAOLUCCI

sesso dopo il lancio o il passaggio sbagliato. Guana e Parolo hanno più birra di Cambiasso e Thiago Motta, tanto che Ranieri dopo breve li inverte e manda anche più avanti il brasiliano. Bianconeri più agili anche a sinistra, con Candreva zuccheroso su Maicon e Zanetti, e lucidi dietro con Von Bergen che comanda le operazioni senza smagliature. Oltre al difetto sotto porta, che non sparisce nemmeno quando entra Bogdani, al Cesena manca la rabbia per poter reagire dopo la rete. Un quarto d’ora a pensare alle proprie sventure (terzultimo posto) prima dell’assalto conclusivo che si arena su tre occasioni. Inter pesante Manca Sneijder,

Julio Cesar: l’esultanza più sentita avviene dopo una sua respinta su Ghezzal, al minuto 86. La peggior fase offensiva del torneo, solo sette gol, fa il resto: il Cesena è superiore in molti reparti — fascia sinistra, trequarti — ma la buona qualità di alcuni attori (Mutu, Candreva, Parolo) mischiata con il dinamismo di altri (Guana, Eder, Ceccarelli) non basta per l’esecuzione: un piede di Lucio, un rimbalzo su Nagatomo oppure il portiere in giallo lasciano il vuoto nella soddisfazione definitiva. E’ la terza volta consecutiva che l’Inter non piglia reti e anche la dodicesima che passa da qui senza perdere.

I romagnoli tolgono il respiro ai nerazzurri per un’ora. Inter, il 4-4-2 è pesante: Pazzini isolato e arrabbiato Cesena tonico La sistemazione flessibile e aggressiva di Arrigoni toglie il respiro all’Inter per un’ora: un 4-2-3-1 scaltro che in un attimo si sistema in 4-4-1-1, con pressione a tutto campo e limitazioni pesanti al gioco altrui: spesso Julio Cesar appoggia la partenza su Lucio o Ranocchia e il risultato è di ritrovarsi senza pos-

Stankovic rivede il prato finto soltanto per far perdere tempo con un cambio (e a momenti segna), ad Alvarez non viene concessa un’altra opportunità dopo la discreta apparizione di Genova: il 4-4-2 dell’Inter è pesante, si potrebbe dire anche votato agli anziani se non che il più giovane titolare è colui che va peggio. Proprio Coutinho non risolve il quesito di fascia sinistra: un tempo e via. Perdono spesso metri Cambiasso e anche Zanetti, mentre Maicon alterna disegni da applausi a inviti stonati. I disagi vengono vissuti anche davanti, è naturale. Almeno Milito fiuta l’aria e torna per costruirsi la casetta da solo; Pazzini invece resta più isolato e arrabbiato. I dodici minuti di Forlan servono soltanto per le statistiche. L’Inter ha già risolto con un difensore che non aveva certo impressionato: forse è un segnale, ma può essere anche una preoccupazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA RISALITA TRE VITTORIE CONSECUTIVE IN CAMPIONATO E IN TRASFERTA

GDS

clic INTER COOPERATIVA DEL GOL: I MARCATORI ORA SALGONO A 15 L’Inter si conferma cooperativa del gol. Andrea Ranocchia infatti è il dodicesimo giocatore nerazzurro a segno in campionato e il quindicesimo se si considera anche la Champions, manifestazione in cui hanno fatto centro anche Alvarez, Samuel e Zarate. Il Milan è a quota 13 in campionato, ma anche considerando la Coppa. Questi i realizzatori dell’Inter in Serie A: Milito, Forlan, Cambiasso, Pazzini, Lucio, Thiago Motta, Sneijder, Maicon, Nagatomo, Castaignos, Coutinho e Ranocchia. Curioso il fatto che l’Inter ha segnato appena 18 reti in questo campionato. Gli unici a segno più di una volta sono Milito, Motta, Cambiasso e Pazzini.

IL CAPITANO «AZZANNIAMO IN SILENZIO»

Zanetti, ciak si gira «Noi come lo Squalo» A fine partita canta la colonna sonora del film

La locandina del film «Lo squalo»

CESENA

(m.d.v) «Siamo come lo squalo... Ta-da-da-da». Javier Zanetti da film e da colonna sonora: quando arriva davanti ai microfoni di Inter Channel, il capitano dell’Inter mette pellicola e musica in parallelo con l’Inter. «La nostra risalita - fa -? Siamo come lo squalo». E giù con la musichetta del film che ha fatto tremare per anni. Come dire: in silenzio, arriviamo e azzanniamo. «Questi punti sono pesantissimi - riprende Zanetti -. Quello che contava è che l’Inter dimostrasse di avere ancora tanta fame e tanta voglia: e oggi l’ha dimostrato una volta di più». Con musichetta annessa. A proposito di squali, la chiusa è sui campioni del mondo del Barcellona, come l’Inter un anno fa: «Questo dimostra ancora di più cosa abbiamo fatto battendoli due anni fa: abbiamo sconfitto dei marziani».


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LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

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SERIE A 16a GIORNATA le Pagelle

DI P.F A.

CANDREVA: QUALITÀ E CORSA. EDER TIENE VIVO IL GIOCO. LUCIO DIFENSORE PREZIOSO, INCERTO COUTINHO CESENA 6

INTER 6

ANTONIOLI 5,5 Divide con Ceccarelli la responsabilità del gol.

BOGDANI 5 Da metà ripresa per cambiare il destino: niente.

COMOTTO 6 Attento ai falli dopo il giallo al 12’. Sarà squalificato.

MUTU 6 Meglio da trequartista che nelle conclusioni. Cresce nel secondo tempo anche se si risparmia il sacrificio difensivo.

VON BERGEN 6 Comanda la difesa con temperamento, non fa mai tirare l’Inter in area, su azione. RODRIGUEZ 6 Anche lui tiene a bada le punte nerazzurre. LAURO 5,5 Finisce il fiato nella ripresa e comincia con i falli inutili, fra cui quello che porta alla rete. (Benalouane s.v.) GUANA 6 Intercetta e cerca di velocizzare il gioco. Butta però un contropiede ritardando il passaggio a Mutu. PAROLO 6 Governa in mezzo senza ansie per un’ora, poi rifiata. CECCARELLI 5,5 Gamba giusta per salire. Perde Ranocchia sul gol.

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IL MIGLIORE

7 JULIO CESAR

Molto più decisivo lui di Ranocchia: la respinta su Ghezzal vale come un gol. MAICON 6 Al rientro dopo la pausa di martedì, sbaglia parecchio ma entra in diverse scene fondamentali.

IL MIGLIORE h 6,5 CANDREVA

LUCIO 6,5 Impostazioni a spanne, quando fa il difensore è prezioso.

Si infila tra Zanetti e Maicon, va al tiro, ha qualità e corsa. Cala anche lui dopo lo svantaggio e non indovina una botta che faceva gridare al pari.

RANOCCHIA 6 La giornata più storta diventa la più bella: primo centro stagionale. Al posto di Samuel, la sicurezza non è il suo forte.

EDER 6 Mai una conclusione, vero. Ma salta sempre davanti ai difensori, tiene vivo il gioco offensivo, corre anche per Mutu. GHEZZAL 6 Una sola opportunità: Julio Cesar è bravissimo.

NAGATOMO 6 Applausi da parte del suo ex pubblico, rischia il terzo gol consecutivo con un tiro al volo alto, fa ammonire Comotto e Lauro.

All. ARRIGONI 6 Cesena accorto e rapido. Non è colpa sua se saltano le marcature su punizione.

J. ZANETTI 5,5 Centrocampista di destra, quanto ansima nel primo tempo: più coperto dopo.

Antonio Candreva, 24 anni PIERANUNZI

Il brasiliano Lucio, 33 anni LIVERANI

T. MOTTA 6 Si stacca più di Cambiasso per pressare alto: trova continuità e precisione solo nella seconda parte: 84 passaggi utili. CAMBIASSO 5,5 Passo lento contro Guana e Parolo. COUTINHO 5 Non dà certezze a sinistra. Giusto il cambio. OBI 5,5 Rileva Coutinho, il Cesena cala nel suo settore. PAZZINI 5,5 Vede il primo cross dopo quasi un'ora: testata fuori. Certo che nemmeno lui si aiuta. (Forlan s.v.) MILITO 6 Riesce a imporsi sulla trequarti quando l'Inter trova il muro avversario. In area non ha possibilità. (Stankovic s.v.) All. RANIERI 6 Vittoria numero 150 in serie A, tris azzeccato.

TERNA ARBITRALE: ROMEO 6 Niente di particolarmente difficile: giudica bene un contatto Lucio-Mutu nel quale il romeno si lascia cadere. Dobosz 6; Cariolato 6

remo. Normalmente la squadra che subisce meno gol vince il campionato, speriamo di continuare».

Julio Cesar, 32 anni, in uscita su Mutu. Sopra, la grande parata su Ghezzal

ilPersonaggio JULIO CESAR

PLP/PAOLUCCI

Re di Paratissima E il Signore in giallo risolve un altro caso «Il mio intervento su Ghezzal vale un gol: è stato puro riflesso. Rivedo la difesa che ha vinto tutto». Cambiasso: «Ora pensiamo a non prenderle, ma le punte ne risentono»

ARRIGONI

«A questi ritmi batteremo tante rivali salvezza» CESENA (a.to.) Il k.o. non abbatte il Cesena: «Per la prima volta ho fatto i complimenti ai miei — dice Arrigoni —. Non avremo sempre contro l’Inter, a questi ritmi possiamo bastonare tante squadre del nostro livello. Abbiamo pagato un’ingenuità ma la nostra prova è stata molto positiva. Li abbiamo sempre attaccati, peccato che Guana non abbia lasciato a Mutu quel pallone in profondità: sarebbe andato in porta da solo. Ed eravamo sullo 0 0».

DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE CESENA

Il Signore in Giallo ha risolto anche questo caso. Il Signore in Giallo ha l’accento brasiliano ed è già tre partite che non prende gol. Merito dei suoi collaboratori. E merito del suo istinto, del suo fiuto, del suo saper parare finalmente come una volta. Il signore in Giallo si chiama Julio Cesar e in tre righe inquadra quel che ha fatto: «La mia parata su Ghezzal - dice - vale come un gol. Se è stata più difficile questa o quella che ho fatto a Genova su Veloso? Più questa, più questa: era di pure riflesso, una parata molto importante che vale come una rete». Perché vedi la classifica e dici: se non segnano gli attac-

canti, beh, lascia il segno il portiere. Vera Inter E va anche che sono tre gare vinte di fila come non succedeva dal maggio scorso, che sono tre trasferte vinte consecutive, che ancora una volta segna un difensore e che la prima senza stemma da Campioni del Mondo sembra aver restituito il cinismo di una volta. «Lo stemma del Mondiale? Dobbiamo toglierci il cappello di fronte al Barcellona, un piacere per chi ama il calcio. So che sarà difficile riprendere quel logo, però ci proveremo. Lo scudetto? E’ ancora presto, riflettiamo gara dopo gara. Sappiamo che dopo un inizio così dovevamo dimostrare di essere la vera Inter, ce la stiamo facendo e partita dopo partita risali-

Come due anni fa Chissà, intanto c’è che Julio Cesar non ha fatto il Julio Cesar solo contro Cesena e Genoa. No, perché anche contro la Fiorentina aveva messo le manone sia su Vargas e sia su Santiago Silva. Julio Cesar è quello che nelle ultime 7 gare giocate ne ha vinte 5, pareggiata una e persa una. Uno decisivo, ancora una volta e come una volta. «La cosa che mi è piaciuta di più - riprende il numero uno brasiliano -? Penso che la fase difensiva sia stata molto buona, con maggior concentrazione. Altre volte prendevamo gol proprio perché deconcentrati. Ultimamente, però, i tifosi stanno rivedendo la difesa che ha vinto tutto due anni fa». Lucio su Gasp e Lucas Intanto

Ranieri conferma che «la parata di Julio vale un gol». E Julio conferma che Ranieri «è un tecnico molto intelligente ed educato, quando c’è da sgridarci lo fa, però con la sua intelligenza cerca di farci capire sempre quello che vuole. Noi lo abbiamo capito e vinto». Ma la spiegazione sulla difesa che non prende gol la dà anche Lucio: «All’inizio della stagione incassavamo troppi gol, il sistema di Gasperini non riusciva bene, adesso abbiamo ritrovato equilibrio e mentalità giusta. Il mercato? Lucas gioca bene». C’è Cambiasso che dice «da Siena abbiamo cominciato a pensare all’abc e a non prenderle, e per questo le punte ne risentono. Dare a loro delle colpe sarebbe sbagliato», mentre Thiago Motta preoccupa per il ginocchio sinistro. «Mi si è girato, non credo sia nulla di importante, però...». Però intanto la vita è cambiata. «Io non so come abbia fatto a parare quel tiro sgrana gli occhi Abdelkader Ghezzal -: non ricordo nulla se non di averla colpita molto bene». Pausa. «Forse dovevo prenderla più sporca» fa. Forse. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’EROE DI SIENA

Altra tribuna Castaignos va via scuro CESENA (m.d.v.) Ma... chi ha incastrato Castaignos? No, perché da quel pomeriggio da eroe di Siena, il piccolo olandese è sparito. Letteralmente sparito. Quando Luc passa dalla mixed zone mezz’ora dopo la vittoria del «Manuzzi», la faccia è una maschera senza sorriso e il cappuccio della felpa Inter color bianco ghiaccio gli copre mezzo volto, forse per nascondere la delusione. O la rabbia. Perché i dati statistici non mentono: da quel gol che ha rilanciato l’Inter in un momento di difficoltà, ecco, di Castaignos si sono perse le tracce.

Due tribune di fila Da quel pomeriggio del 27 novembre in poi da quel minuto 44 del secondo tempo in cui Castaignos segna il gol che fa vincere l’Inter in trasferta al «Franchi» Ranieri non lo ha messo più in campo. Per forza di cose lo ha fatto in Champions contro il Cska (l’olandese non è in lista), ma di certo lo ha fatto per scelta tecnica nelle restanti 4 partite di campionato. Ecco la sostanza: panca contro l’Udinese, panca contro la Fiorentina, tribuna a Genova e tribuna a Cesena. E pare proprio che ieri visto il viso molto atapirato all’uscita dallo stadio Luc non l’abbia presa bene. Serve altro Forse Ranieri lo ha voluto far tornare coi piedi per terra (anche se segnali di volo non sono stati avvistati), forse lo stesso tecnico ha voluto insistere con Pazzini Milito perché si sbloccassero, forse il gioco spalmato col 4 4 2 e il 4 4 1 1 non ha agevolato la sua entrata in campo, ma resta il fatto che l’attacco da allora non ha fatto sfracelli e che da quel giorno di Siena, bé, Castaignos è sparito. E intanto anche Arrigoni visto che al suo Cesena è stato accostato il baby olandese dice di non averne bisogno: «Mai pensato a lui, è un buon giocatore ma per ora ci serve altro». Coraggio, Luc.


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«Ora Moratti dovrà comprare» Ranieri: «Servono giocatori veloci, vedremo come intervenire sul mercato» za: «Ci servono giocatori veloci». Sembra una frase dedicata ai senatori Zanetti e Cambiasso, peraltro tuttora intoccabili.

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA TOSI CESENA

E adesso Moratti compra. Lo dice Claudio Ranieri chiosando il successo sul Cesena: «Per il mercato di gennaio vedremo come intervenire, di sicuro il presidente vorrà fare qualcosa». Così l’allenatore, senza fare nomi e cognomi, fa capire che l’Inter crede ancora di rimontare: «Dopo avere visto il Barcellona, facendo un paragone con la partita dei catalani, per me è difficile dire che abbiamo giocato bene ma l’importante era vincere anche se il pareggio sarebbe stato più giusto». Gli interventi saranno fatti a centrocampo dove l’Inter ha bisogno di gamba e freschez-

CAGLIARI ANCORA GIÙ

Thereau e Sardo lanciano il Chievo CHIEVO-CAGLIARI

2-0

MARCATORI Thereau al 35’ p.t.; Sardo al 12’ s.t. CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino 6,5; Frey 6, Andreolli 6,5, Cesar 6, Dramè 5,5(dal 36’ p.t. Sardo 7); Luciano 7, Bradley 6,5, Hetemaj 5,5; Thereau 7,5 (dal 33’ s.t. Sammarco s.v.); Paloschi 6,5 (dal 39’ s.t. Vacek s.v.), Pellissier 5,5. (Puggioni, Morero, Uribe, Moscardelli). All. Di Carlo 6,5. CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi 6; Pisano 5,5 (dal 13’ s.t. Perico 5,5), Canini 5, Ariaudo 6, Agostini 5; Biondini 6 (dal 42’ s.t. Murru s.v.), Nainggolan 5,5, Ceppelini 6 (dal 13’ s.t. Rui Sampaio 6); T.Ribeiro 4,5; Ibarbo 5,5, Larrivey 5. (Vigorito, Gozzi, Damettu, Mannoni). All. Ballardini 5. ARBITRO Giancola di Vasto 6,5. NOTE Ammoniti Luciano (CH), Frey (CH) e Biondini (CA) g.s.; Agostini (CA) proteste.

IL SIENA FINISCE K.O.

I rossoneri corrono con Nocerino e Ibra MILAN-SIENA

2-0

MARCATORI Nocerino al 10’, Ibrahimovic su rigore al 19’ s.t. MILAN (4-3-1-2) Amelia 6,5; Bonera 6,5, Mexes 6, Thiago Silva 6, Taiwo 6; Seedorf 5,5 (dall’11’ s.t. Aquilani 6), Van Bommel 6, Nocerino7; Boateng 7 (dal 28’ s.t. Emanuelson 5,5); Ibrahimovic 6,5, Robinho 6 (dal 20’ s.t. Pato 6). (Abbiati, Di Sciglio, Ambrosini, El Shaarawi). All. Allegri 6. SIENA (4-4-1-1) Brkic 6; Vitiello 6, Rossettini 6,5, Terzi 5,5, Del Grosso 6; Angelo 5,5, Bolzoni 6,5, Gazzi 5,5 (dal 15’ s.t. Grossi 5,5), Reginaldo 5,5 (dal 12’ s.t. D’Agostino 6); Brienza 6 (dal 37’ s.t. Destro); Calaiò 5. (Pegolo, Rosi, Pesoli, Mannini). All Sannino 5,5. ARBITRO Bergonzi di Genova 5. NOTE Ammoniti Seedorf (M), Gazzi e Brkic (S) per gioco scorretto.

PARI CON L’ATALANTA

Fiorentina salva tra le proteste FIORENTINA-ATALANTA

2-2

MARCATORI Gilardino (F) al 9’ p.t; Masiello (A) al 36’, Denis (A) al 41’, Jovetic (F) al 43’ s.t. FIORENTINA (4-3-3) Boruc 4,5; De Silvestri 5,5, Gamberini 5,5, Nastasic 6, Pasqual 5; Behrami 6, Salifu 6,5 (dal 20’ s.t. Kharja 6), Lazzari 5,5; Jovetic 6,5, Gilardino 6 (dal 32’ s.t. Babacar 5,5), Vargas 6 (dal 6’ s.t. Romulo 5). (Neto, Natali, Munari, Cerci). All. Rossi 5. ATALANTA (4-4-1-1) Consigli 6,5; Masiello 6,5, Lucchini 5, Manfredini 6, Peluso 6; Schelotto 7, Cigarini 6,5, Carmona 6, Padoin 5 (dall’11’ s.t. Marilungo 6); Moralez 5,5 (dal 21’ s.t. Bonaventura 6); Denis 7. (Frezzolini, Ferri, Bellini, Minotti, Gabbiadini). All. Colantuono 7. ARBITRO Peruzzo di Schio 4. NOTE Amm. Masiello (A) e Behrami (F) g.s.

Sofferenza Ranieri mostra onestà nell’analisi della sua vittoria in serie A numero 150 che volutamente non enfatizza. «Non siamo ancora la vera Inter, dobbiamo battere una grande per riaccendere la nostra autostima, ma intanto andiamo avanti vincendo come abbiamo fatto qui a Cesena — argomenta il tecnico —. Sapevamo che questo è un campo difficile dove poche squadre faranno punti e che avremmo dovuto soffrire fino alla fine. Nel primo tempo abbiamo sbagliato tanti appoggi favorendo il loro pressing ma siamo stati bra-

sari per andare sotto. A breve contiamo di recuperare Sneijder che ancora non si allena con la prima squadra, spero con l’anno nuovo di riaverlo a disposizione. Se credo ancora nello scudetto? È un obiettivo che fa parte della storia dell’Inter, perciò ho detto che voglio centrarlo con questo club, ma preferirei non pronunciare più quel sostantivo anche perché davanti tutte corrono forte mentre noi soffriamo. Aspettiamo qualche settimana, semmai ne riparleremo più avanti. Purtroppo il k.o. con l’Udinese ci ha tarpato le ali quando sembrava che potessimo decollare. Pensiamo alla gara col Lecce di mercoledì: vincendo possiamo salire più alto».

vi ad annullare Mutu, il loro campione. Come nel recupero col Genoa, è uscito un gol di testa di un difensore. Quando portiamo avanti i nostri saltatori, siamo sempre molto pericolosi. Perciò va bene così e pazienza se gli attaccanti non segnano, fanno comunque un grande lavoro per aiutare la squadra, l’importante è che i compagni si sostituiscano alle punte in fase realizzativa». Aspettando Sneijder Ranieri si

accontenta di alcuni segnali positivi che danno benzina alla rincorsa interista: «Tre vittorie di fila senza subire gol ci mancavano da 7 mesi e infatti adesso ci gira meglio anche in difesa. Prima bastava una mezza occasione concessa agli avver-

Claudio Ranieri, 60 anni LAPRESSE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TAVOLO DELLA PACE

Petrucci va: «Vogliamo le riforme» Continuano le polemiche intorno al tavolo della pace lanciato dagli organi governativi del calcio. Diego Della Valle, patron della Fiorentina, continua a essere scettico riguardo all’iniziativa, però il presidente del Coni Gianni Petrucci rilancia: «Non è stato un fallimento, ma un punto di partenza. Porteremo al governo le proposte di riforma delle Leghe, perché il 2012 deve essere l'anno delle riforme del calcio». Nonostante il clima di persistente divisione del mondo del pallone, Coni e Figc cercano di andare avanti nell’operazione di chiarimento e superamento dello scandalo del 2006.


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Una Roma XXL Lamela e Osvaldo al top Il Napoli non ha scampo Da litiganti a giustizieri: al San Paolo l’ex River Plate provoca l’errore di De Sanctis, il secondo firma il 2-0, tris di Simplicio NAPOLI ROMA

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DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA CECERE NAPOLI

GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI De Sanctis (N) autogol al 3’ p.t.; Osvaldo (R) al 14’, Hamsik (N) al 37’, Simplicio (R) al 45’ s.t. NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis; Campagnaro (dal 28’ s.t. Dossena), Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano (dal 21’ s.t. Mascara), Zuniga; Hamsik, Lavezzi (dall’11’ s.t. Pandev); Cavani PANCHINA Rosati, Fernandez, Dzemaili, Santana. ALLENATORE Mazzarri. ROMA (4-3-3) Stekelenburg; Rosi, Juan, Heinze, Taddei; Simplicio, De Rossi, Greco (dal 35’ s.t. Perrotta); Osvaldo, Totti (dal 43’ s.t. Viviani), Lamela (dal 26’ s.t. Bojan). PANCHINA Curci, Cicinho, José Angel, Borriello. ALLENATORE Luis Enrique. ARBITRO Celi di Campobasso. AMMONITI Rosi e Totti per gioco scorretto NOTE Paganti 38.048, abbonati 15.600, incasso 926.028,90 euro. Tiri in porta 5 (con 1 palo) - 6 (con 1 palo). Tiri fuori 4-8. Angoli 11-2. In fuorigioco 9-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

Attenzione: si è messa in moto la Roma. Forse tardi per i grandi traguardi (ma chissà...), però la disinvoltura con la quale annichilisce i propositi di risalita del Napoli deve preoccupare perlomeno le squadre in corsa per l’Europa. Quella vista al San Paolo è una formazione che gioca bene, diverte e segna, verticalizzando di più. Spreca anche, perché il rischio sembra un connotato fisiologico della creatura forgiata da Luis Enrique secondo i dettami catalani, lasciando al Napoli occasioni importanti per rientrare in un match cominciato in salita (sfortunata deviazione in... bagher del portiere De Sanctis su un forte cross di Lamela) e rimasto tremendamente difficile. Ma il successo è incontestabile pur tenendo presenti le occasioni create e fallite dagli azzurri: succede spesso che vinca chi spreca meno, quando tutte e due le con-

Gli azzurri frenano la loro marcia: solo cinque punti nelle ultime quattro partite tendenti si affrontano a viso aperto. I motivi Questo exploit giallorosso di fine anno poggia su solide basi: 1) L’intelligente elastico di De Rossi, perfetto nell’impostare da centrocampista per poi arretrare sulla linea di Juan e Heinze determinando l’avanzamento costante dei laterali Rosi e Taddei e quindi depotenziando la consueta spinta dei terzini di Mazzarri; 2) L’eccellente spinta di Lamela nel primo tempo: sul gol ha fortuna, però in altre giocate ha confermato classe e temperamento, incluso un il tiro sul palo che poteva dare il 2-0 già nel primo tempo; 3) I puntuali rientri nel cerchio di centrocampo di Totti, che prendeva palla e poi appoggiava nel-

lo spazio gli inserimenti di Osvaldo determinando una situazione di crisi per mediani e difensori avversari; 4) Il puntuale trabocchetto del fuorigioco, in cui i partenopei cadono nove volte, comprese due azioni che erano terminate col pallone in fondo alla rete di Stekelenburg (tocchi finali di Cavani e Mascara) ma a gioco fermato dal guardalinee. Difficoltà Il Napoli si ritrova ad

affrontare, partendo dallo 0-1, ricordiamolo, una Roma che accetta la sfida a tutto campo e i relativi rischi dei duelli arretrati senza paracadute: tre contro tre. In compenso Luis Enrique si assicura, contro un Mazzarri che poggia le sue fortune sulla capacità di infoltire il centrocampo, una sostanziale supremazia di geometrie e dinamismo laddove sgorga il gioco grazie al movimento senza palla di tutti i suoi uomini, che ormai capiscono cosa pretende il tecnico. Gli errori Il Napoli ha pure sfortu-

I giallorossi festeggiano Erik Lamela, 19 anni, che ha propiziato il gol dell’1-0 AFP

MERCATO

Vargas ha firmato con il Napoli Ma i cileni rinviano: «C’è l’Inter» MILANO Ultimi dettagli per Juan Manuel Vargas al Napoli. Il club partenopeo ha in mano la firma del giocatore e un pre contratto con l’Università del Cile. Un affare da 11 milioni (più la percentuale federale si toccano anche i 13) per il club cileno e un quinquennale da 1,5 milioni netti all’attaccante. Ma nelle ultime ore il presidente del club sta ritardando la sua firma, indispensabile per ufficializzare l’accordo che prevede il trasferimento di

Vargas a gennaio. Secondo il massimo dirigente dell’Università del Cile è in arrivo una controfferta dell’Inter, ma quest’eventualità non trova riscontri in casa nerazzurra. E’ vero che gli uomini di Moratti hanno lavorato sull’affare, ma appare difficile che Inter e Napoli litighino sul mercato. E ciò lascia tranquillo il presidente De Laurentiis, nonostante i continui rinvii della società cilena. c.lau.

le Pagelle

di MIMMO MALFITANO

HAMSIK, CLAMOROSO ERRORE SULLO 0-1. DE ROSSI DIRIGE LA MANOVRA GIALLOROSSA NAPOLI 6 DE SANCTIS 5,5 E’ sfortunato in occasione della deviazione sul cross di Lamela. Nonostante i 3 gol incassati non demerita. CAMPAGNARO 4,5 E’ il protagonista in negativo: si fa sorprendere da Lamela e Osvaldo in occasione dei primi due gol. DOSSENA 5,5 Un solo cross nei 18’ giocati. CANNAVARO 5,5 Totti gli va via in diverse occasioni. Qualche responsabilità ce l’ha pure lui sul gol di Osvaldo. ARONICA 5,5 Impreciso ed in

ritardo su buona parte dei contrasti con gli attaccanti avversari. MAGGIO 6 Ha spinto molto nel primo tempo, costringendo Taddei sulla difensiva. INLER 5 Il giovane Greco gli concede poco o niente. In alcune azioni lo sovrasta addirittura. GARGANO 5 Non ne indovina una. Sbaglia anche i tocchi ravvicinati ed il suo correre serve a poco.

HAMSIK 5,5 E’ clamoroso l’errore sotto porta sullo 0 1. Segna il gol della speranza che resta tale, alla fine. IL MIGLIORE h 6,5 LAVEZZI E’ l’unico che riesce a mettere i brividi alla Roma. Colpisce un palo ed esce per infortunio. PANDEV 5 Stavolta non riesce ad invertire la tendenza negativa.

MASCARA 5 In mezz’ora si nota per un gol in fuorigioco.

CAVANI 5 Si vede un po’ soltanto nel secondo tempo. Il momento che attraversa non è dei migliori.

ZUNIGA 5,5 Un solo suggerimento degno di nota, per Hamsik che sbaglia. Le sue danze, però, non giovano al gioco.

All. MAZZARRI 5,5 A centrocampo la Roma domina. E lui tiene fuori Dzemaili, il più in forma tra i suoi mediani.

ROMA 7 STEKELENBURG 6,5 Un paio di interventi risolutori e non commette errori. ROSI 6 Non si risparmia quando c’è da affondare sulla fascia di sua competenza. JUAN 6,5 Insormontabile nell’ultimo quarto d’ora, quando il Napoli ha spinto di più. HEINZE 6,5 Annienta Cavani, lo sovrasta nel gioco aereo e nei contrasti. TADDEI 6 Ha il compito di limitare le volate di Maggio e lo svolge senza patemi. SIMPLICIO 6,5 Ammattisce

Gargano con il suo movimento. Segna il gol della tranquillità. DE ROSSI 7 Eccellente. Si piazza dinanzi alla difesa e nell’organizzazione del gioco è un bel vedere. La sua posizione crea disagio ai centrocampisti avversari, su di lui spesso è costretto ad arretrare Hamsik. GRECO 6,5 Grande determinazione contro un avversario, Inler, che ha saputo limitare. (Perrotta s.v.) OSVALDO 6,5 Sbaglia due occasioni facili facili prima di trovare il tocco per il raddoppio romanista. TOTTI 6,5 Come De Rossi, gioca una gara esemplare. Suo l’assist

per Osvaldo. Sa essere anche un punto di riferimento per le ripartenze (Viviani s.v.).

h

IL MIGLIORE

7 LAMELA

E’ suo il cross sul quale De Sanctis devia nella propria porta il pallone, colpisce pure un palo. Conferma di essere un giocatore talentuoso, salta Campagnaro con grande semplicità. BOJAN 6 Qualche buona ripartenza ed un assist sfruttato male da Osvaldo. All. LUIS ENRIQUE 7 Si affida a Totti e De Rossi e trova la chiave giusta per ritornare alla vittoria.

TERNA ARBITRALE: CELI 7 Ha gestito le tensioni con decisione. Non sbaglia nulla. Copelli 7; Marzaloni 7

Un vero uomo sa aggiustare una macchina... e sa come risintonizzare il suo decoder Il canale oltre le solite regole


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il Personaggio LUIS ENRIQUE 3’ primo tempo La gaffe di De Sanctis Roma subito avanti: un cross di Lamela dalla sinistra viene deviato da De Sanctis nelle propria porta REUTERS

«Se perdevamo era un casino» «Poteva finire 5-4 per il Napoli e io avrei avuto grossi problemi». Osvaldo: «Ho reagito bene dopo il castigo» DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINI NAPOLI

na perché è raro vedere un uomo di classe come Hamsik fallire da un metro il più facile dei gol, e Lavezzi coglie un palo a portiere battuto: sarebbe stato l’1-1 e da lì molto poteva cambiare. E appare ancora più nera la serata del Napoli quando al 10’ della ripresa Lavezzi si allunga per deviare un invito di Gargano a due passi dalla linea bianca ma non riesce a toccare in gol procurandosi una lesione al quadricipite destro (oggi gli esami). Senza il suo uomo migliore, il Napoli ha dato tutto quello che poteva dare, rientrando in gara grazie a un diagonale di Hamsik dopo un drastico cambio di modulo (4-4-2). I meriti Bisogna però tener conto

tempo la Roma non ha mai smesso di insidiare De Sanctis e dopo i due grossolani errori di mira commessi sul finire della prima frazione, Osvaldo si è presentato puntuale al tocco del 2-0 (59’) sfruttando una seconda svista di Campagnaro (che già ha il rimorso di non essere riuscito a fermare Lamela) su un preciso traversone di Totti. Il 3-1 arriva quando il Napoli sta cercando il miracolo nel recupero. Un tiro di Simplicio dal limite, anche questo deviato, precipita gli azzurri nello sconforto. La frenata è evidente: cinque punti in quattro partite laddove De Laurentiis ne chiedeva nove nelle ultime tre. Questa Champions sta portando via il campionato? Il San Paolo se lo chiede angosciato.

del fatto che pure nel secondo

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37’ secondo tempo Hamsik riapre la gara Lo slovacco si fa perdonare un erroraccio nel primo tempo e accorcia le distanze (1-2) PLP

45’ secondo tempo Simplicio firma il 3-1 Tocca a Simplicio chiudere la partita, proprio al 90’: la Roma espugna il San Paolo INFOPHOTO

Luis Enrique aveva chiesto a Babbo Natale di trovare un po’ di fortuna sotto l’albero. E allora, quando De Sanctis si è subito messo in porta il pallone da solo, qualcuno ha visto passare in cielo una slitta trainata da renne volanti. Solo che alla guida non c’era un corpulento signore vestito di rosso, ma un ragazzo di 19 anni che pare nato per vezzeggiare il pallone. Si chiama Erik Lamela e sembra avere un destino da stella tatuato sui piedi. Ma se festa deve essere, che sia completa. E allora, proprio come cantavano i pastori a Betlemme, pace agli uomini di buona volontà. Pace vera, appunto. Come quella «scoppiata» tra Lamela ed Osvaldo, i litiganti di Udine, e sancita da lunghi abbracci dopo i rispettivi gol. «Dobbiamo continuare così — dice Lamela, che ha scambiato la maglia con Lavezzi —.

A Roma mi trovo bene e ho scoperto che il ruolo di punta esterna mi piace». Poi tocca a Osvaldo. «Dopo Udine ho sofferto tanto. A nessuno piace stare fuori ma ho sbagliato e l’ho presa da professionista. Con la Juve pure mi sono semplicemente arrabbiato, ma solo con me stesso, non con qualcuno. Ma io sono così, un carattere caldo. I gol? A volte sono meno lucido perché penso pure a difendere, ma mi trovo bene in questo ruolo. Totti? Anche lui si sacrifica e magari in fase di finalizzazione è un po’ dietro. Lui non è egoista e non lo vedo disperato per il gol. Arriverà. Speriamo presto, già col Bologna. Vogliamo vincere anche lì e fare un girone di ritorno migliore dell’andata». Dedica Totti Il capitano: «È stata

una grande Roma. È una vittoria importante, dedicata a Luis Enrique, ci teniamo a fargli fare bella figura. Siamo un gruppo unito e remiamo nella stessa di-

rezione. Se continuiamo così possiamo andare lontano. Io penso che la squadra deve essere un mix tra giovani e vecchia guardia. Con questo carattere e con questa voglia si può competere con tutti. I fischi? Evidentemente mi temono ancora». Più equilibrio Luis Enrique chiu-

de così: «Ringrazio Totti, che è un punto di riferimento. Abbiamo avuto fortuna, è stata una partita matta che poteva finire 5-5 o 5-4 per loro, e per me sarebbe stato un casino, ma sono felice. Italianizzato? È il calcio moderno. Contro squadre come Juve e Napoli se non difendi sei morto, ma in generale anche se qui da voi mi piace tutto sul calcio la penso come il primo giorno. Ho una squadra tecnica, ma la vorrei più equilibrata dal punto di vista tattico. Certo, allenare a Roma è difficile, ma ho ricevuto sempre l’appoggio della gente». E da oggi, può scommetterci, ancora di più. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

SERIE A LE STATISTICHE DEL BIG-MATCH NUMERI E CURIOSITA’

Attacca, aiuta, difende Lamela è un tuttofare L’argentino partecipa all’azione del primo gol, recupera palloni, pressa e vince il duello a distanza con Cavani

I numeri POSSESSO PALLA

Napoli

50,4% PASSAGGI SBAGLIATI

Hamsik ANDREA SCHIANCHI

Alla vigilia della trasferta di Napoli, Luis Enrique aveva incensato le qualità tecniche e, soprattutto, lo spirito di sacrificio di Edinson Cavani, attaccante che sa mettersi a disposizione della squadra ed è il primo a correre in soccorso dei compagni. Ovvio che questo discorso fosse indirettamente rivolto alle sue punte, cui chiede sempre di rientrare e di partecipare alla fase difensiva. Bene, per una volta i giocatori della Roma hanno tenuto le orecchie ben aperte e ascoltato i suggerimenti del loro allenatore: Lamela su tutti. Il ragazzino ha corso tantissimo, si è messo di traverso ogni volta che Maggio è partito come un Frecciarossa sulla fascia destra, ha contrastato e recuperato palloni su palloni. Insomma ha giocato, come desidera Luis Enrique e come richiede il calcio moderno, in modo totale. I numeri gli danno ragione: nei 72 minuti che è rimasto in campo Lamela ha vinto 5 contrasti, ha recuperato 4 palloni (ne ha perso soltanto 1) e ha addirittura commesso 2 falli. Una prestazione di sostanza: ai fronzoli (e che fronzoli, se pensiamo all’azione dell’1-0) ha unito la concretezza.

8

la Sfida EDINSON CAVANI 24 ANNI NAPOLI

ERIK LAMELA 19 ANNI ROMA

Zuniga

85

41

Il Napoli cerca sempre lo sfondamento sulle fasce laterali, in particolare a sinistra. Ecco perché Zuniga è il giocatore che tocca il maggior numero di palloni.

TIRI EFFETTUATI

2

2 PALLONI RECUPERATI

1

4

CROSS EFFETTUATI

Lavezzi

PALLONI PERSI

4

Non è stata la miglior serata di Hamsik. A parte il clamoroso gol fallito, ha sbagliato parecchi passaggi ravvicinati.

PALLONI TOCCATI

PALLONI TOCCATI

26

Sostanziale parità nel possesso palla. Vince, anche se di poco, il Napoli. Ma la Roma è più efficace nelle verticalizzazioni.

8

1 CONTRASTI VINTI

1

7

Rincorrere e ripartire Da un attaccante, di

solito, si pretendono spunti in velocità, movimenti, dribbling e tiri. Ma la differenza, oggi, si vede soprattutto nella capacità di partecipazione alla manovra. In pratica, non vanno più di moda le punte che stanno in mezzo all’area ad aspettare il pallone: bisogna muoversi, aiutare, essere pronti a rincorrere e a ripartire. Bene, sapete quanti palloni ha toccato Lamela: 41. E, considerando che è stato schierato da attaccante esterno, è

Aronica e Osvaldo vanno in cielo per conquistare il pallone. L’italoargentino ha messo a segno il gol del provvisorio 2-0 ANSA

una quantità elevata. Per capirci, De Rossi ne ha toccati 80, ma è l’uomo-faro della squadra, quello che sta al centro dell’azione e fa girare il motore.

Luis Enrique voleva una prestazione di sacrificio: è stato accontentato

Tiro preciso Elogia-

te le qualità «difensive» dell’attaccante Lamela, non vanno trascurate le doti nella zona calda. Meraviglioso lo scatto con il quale ha bruciato due difensori e ha piazzato il cross sul quale De Sanctis ha combinato il patatrac. Bello il tiro che è andato a sbattere sul palo: un sinistro preciso e potente. E ottimo il movimento di smarcamento che testimonia quanto e come Lamela si sia perfettamente inserito nei meccanismi della Roma. Ha soltanto 19 anni, i margini di miglioramento sono enormi. Ma il più, questo va detto, lo ha già fatto: Lamela ha capito come si deve giocare nel campionato italiano.

Zero pressing Che il «bambolo» di Buenos Aires sia andato oltre le aspettative lo dimostra il confronto con Cavani. L’uruguaiano non si è quasi mai visto. Soltanto 26 i palloni toccati e 2 i tiri effettuati. Troppo poco per uno come lui. E a certificare la serata no ci sono pure i 4 palloni malamente persi. Cavani non ha fatto, come ci ha abituato, il solito lavoro di pressing sul portatore di palla, si è sacrificato pochissimo, non è rientrato in fase difensiva. Di Cavani si ricorda soltanto una bella zuccata neutralizzata da Stekelenburg: Lamela, che ha pure giocato di meno (in termini di minutaggio), se l’è mangiato. E per una notte si è vestito da Matador.

E’ Lavezzi l’uomo che crossa di più. L’argentino, prima di uscire per infortunio, si allarga spesso, sia a destra sia a sinistra, per trovare il varco giusto.

SPONDE EFFETTUATE

Totti

6 Il capitano della Roma si dimostra altruista. Si offre ai compagni per la sponda e, in questo modo, li lancia verso la porta avversaria.

PASSAGGI CORRETTI

De Rossi

47 DRIBBLING POSITIVI

Napoli

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Metronomo, autentico leader in mezzo al campo. De Rossi detta i tempi del gioco e sbaglia pochissimo in fase d’impostazione. Il Napoli ha cercato spesso l’uno contro uno per creare la superiorità numerica. La Roma ha manovrato di più.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A 16a GIORNATA

Mazzarri: «Il San Paolo 4 3 E questo è l’annuncio va fatto benedire» più lungo del mondo Zupping

I NUMERI

di VINCENZO CITO

Il tecnico azzurro recrimina: «Penalizzati dall’arbitro» Lavezzi (infortunio muscolare) in forse per mercoledì

zio, la penso come lui: il Napoli ha fatto un’ottima gara, è stato sfortunato negli episodi. Ho fatto i complimenti ai giocatori, abbiamo prodotto tante occasioni ma non siamo riusciti a fare gol. Ancora una volta, come con la Lazio, abbiamo trovato un portiere fenomenale, probabilmente dovremo fare benedire il San Paolo. A livello di prestazioni il Napoli ci è sempre stato, questa volta c’è stato anche un episodio arbitrale che ci ha penalizzato, ci hanno annullato il gol di Cavani quando loro erano in difficoltà. Abbiamo preso un gol balordo, siamo una squadra orgogliosa e ci siamo buttati in avanti per recuperare».

DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIO D’URSO NAPOLI

Pali, autoreti, gol sprecati a porta vuota, gol in fuorigioco annullati: stavolta sì, il Napoli è la disperazione dei suoi tifosi. Poteva essere la notte del decollo verso i quartieri alti della classifica, ma la Roma col sacro furore addosso l’ha trasformata in una serataccia. Frenata Eccellente in Cham-

pions, incapace di sostenere gli stessi ritmi frenetici pure in campionato, la squadra di Walter Mazzarri ha rimediato la seconda sconfitta stagionale al San Paolo dopo quella ad opera del Parma. E l’operazione-rilancio pensata all’indomani della qualificazione agli ottavi a Villarreal si è già complicata sul campo non poco, a due giorni dalla sfida col Genoa prima della sosta natalizia (nelle ultime 5 giornate solo una sola vittoria, 3 pareggi e il k.o. coi giallorossi, appunto). Deluso La reazione degli azzur-

Walter Mazzarri, 50 anni, tecnico del Napoli dal 6 ottobre 2009 LAPRESSE

l’ultimo di Dzemaili a Novara. Ed invece gli occhi dei 50mila di Fuorigrotta hanno inquadrato alla fine solo la gioia di Simplicio e i volti rabbuiati dei ragazzi di Mazzarri. Che, nel dopo gara, ha spiegato: « Complimenti a Luis Enrique, in Italia non siamo abituati a non dare merito agli altri. Lo ringra-

fortunio del Pocho Lavezzi, dolorante alla coscia destra nella ripresa. Oggi si saprà se l’attaccante potrà recuperare in extremis per la sfida col Genoa o se invece anticiperà il rientro in Argentina per trascorrere in famiglia il Natale. «E io ho dato una pacca a tutti – ha concluso Mazzarri -, ho detto loro: bravi, giochiamo così anche tra tre giorni. Non ho nulla da rimproverargli, devono far scivolare questa prestazione e pensare al Genoa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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I gol di Osvaldo in campionato L’attaccante romanista ha segnato anche ieri: si sta confermando uno dei più forti cannonieri del campionato

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Le giornate di fila senza vittorie napoletane Gli azzurri hanno vinto due domenica fa in casa contro il Lecce. Poi un pari (a Novara) e una sconfitta (ieri in casa contro la Roma)

«90˚ minuto» (Rai Due), alle 18.32 Franco Lauro ci invita a seguire il servizio su Catania-Palermo. Salta il collegamento. 18.35 «Abbiamo problemi a collegarci». E allora le anticipazioni su Lazio-Udinese. 18.37: ci siamo? No le anticipazioni su Napoli-Roma. 18.40 «Siamo sempre in attesa di collegarci con Catania» E ci fanno vedere Cesena-Inter. 18.44 «Abbiamo sempre in lista di attesa il collegamento con Catania» E allora vai con Juve-Novara. Ore 18.55 «Come promesso avremo fra poco il collegamento con Catania». E invece ci becchiamo la pubblicità. Riappare Franco Lauro «Come promesso.... partiamo col Barcellona!» Noooo. Ormai siamo rassegnati. Ore 19.04 «Torniamo all’Olimpico!» Ore 19.07 «Torniamo al San Paolo!». Ore 19.12 «Fra poco andremo a Catania, sono arrivate le immagini» Sono quelle di Edu Vargas, neoacquisto del Napoli. Alle 19.15, con un filo di emozione Franco Lauro annuncia. «Ecco le immagini di Catania-Palermo». Ci sono voluti 43 minuti di attesa, ci abbiamo creduto, ce l’hanno fatta. Siamo un po’ emozionati anche noi

«Un risultato storico, è la prima volta che il Siena passa il turno e va agli ottavi di coppa Italia». Il presidente Massimo Mezzaroma, intervistato da Sky, ignora che la cosa storica sia essere arrivati ai quarti L’incipit di Claudio Onofri per invogliare i telespettatori di Sky a vedersi Livorno Brescia «Sono squadre che possono regalare una sorta di spettacolo» Imbarazzo, negli studi di Premium calcio, all’intervallo di Lazio-Sporting di Europa League, perchè l’1-0 sembra irregolare. Chiedono a Fabrizio Ravanelli l’ultima, decisiva, definitiva parola. Eccola «Il gol di Kozak era in fuorigioco ma è giusto che l’arbitro non lo abbia fischiato» Pallanuoto su Raisport, la Florentia è sotto di 8 gol a Brescia, e il tecnico Sottani, al time out, appare lievemente risentito «Ooooooh, qui parlo io! Si fa cag...tutti quanti! Si sta facendo una figura di m....colossale!» Il commento del telecronista Fabrizio Failla «Discorso forte ma non volgare» © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sisal Match Point S p A - P

05199591008 - Conc PGA D 15122

ri, culminata con il gol di Hamsik (il quinto in carriera contro la Roma), aveva illuso la gente del San Paolo. Che sperava in un altro colpo di teatro, come

Dolore Preoccupa, intanto, l’in-

Le vittorie della Roma in trasferta Ieri i giallorossi hanno conquistato la terza vittoria stagionale in trasferta. Le precedenti a Parma (0-1) e a Novara (0-2)

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

SERIE A

Bollicine di Berlusconi «Ibra, Pato più Binho Giocate tutti insieme nel mio Milan ideale» Il patron disegna ad Allegri la squadra tutta-attacco: «In mediana Boa e Seedorf. Inzaghi in lista Champions»

d

HA DETTO

S su Allegri Lui, con Sacchi, Capello e Ancelotti è uno degli allenatori fondamentali del Milan. Troverà l’accordo economico con Galliani

S su Pato Per noi è essenziale e non lo vendo per nessuna cifra. Nemmeno al Barça. Ma deve giocare più vicino alla porta

S su Kakà Più di una volta mi ha detto che gli piacerebbe chiudere la carriera da noi. Troverebbe un Milan a braccia aperte, sarebbe il benvenuto

MARCO PASOTTO MILANO

IL MILAN CHE VORREBBE IL CAVALIERE

Non si può dire che non fosse stato avvertito. Fin dal suo primo giorno milanista, al raduno dell’anno scorso, quando Silvio Berlusconi comunicò — senza diritto di contraddittorio — ad Allegri: «Lei è un maestro, ma io sono un professore e quindi le dico che bisogna giocare sempre con due punte». Il nuovo arrivato si limitò a sorridere e probabilmente fra se e se pensò: «Iniziamo bene...». In realtà iniziò benissimo, tanto da consegnare al suo presidente uno scudetto e una Supercoppa in soli tredici mesi. Ora il Cavaliere, da sempre amante dei «consigli» tattici indirizzati ai propri allenatori, deve aver pensato che è arrivato il momento di rinfrescare un po’ le idee. Non solo sul sistema di gioco. Ma proprio sui nomi e cognomi da spedire in campo e in quale posizione impiegarli. Lezione Una lectio magistralis in piena regola quella tenuta sabato notte dal numero uno rossonero nella saletta riservata di «Giannino», ristorante di riferimento presidenziale nelle sere in cui il Cavaliere si presenta a San Siro. Accanto a lui, con Allegri, Adriano Galliani e dalle 2 di notte pure Seedorf, passato «per fare gli auguri al presidente». Fra una canzone di Apicella (Berlusconi ha richiesto espressamente «Tempo di rumba») e un’applaudita esibizione lirica del cameriere-tenore Francesco, l’ex premier ha spiegato ai convitati — Allegri soprattutto — il suo concetto di calcio. E quando intorno alle 3 ha lasciato il ristorante, ha chiarito dettagliatamente i concetti anche ai cronisti che lo attendevano.

Berlusconi, che Milan ha visto contro il Siena?

«Nulla da dire, un buon Milan. Abbiamo trovato qualche difficoltà perché la difesa avversaria era chiusa e arcigna, ma poi

GDS

la nostra classe, unita a un possesso palla doppio rispetto a loro, ha portato al gol». Secondo lei manca ancora qualcosa a questa squadra?

«Ad Allegri l’ho detto ripetutamente: insisto per le due punte, e con Robinho due punte non le abbiamo perché lui gioca da "numero 10". Gli piace svariare a destra e a sinistra e quindi al centro Ibra si trova sotto la custodia di 3-4 difensori. In questo modo non può andare al tiro e inoltre chi porta palla ha un’unica soluzione possibile per riversarla. Invece devono esistere sempre due soluzioni». Ha qualche rimedio da proporre?

«Pato deve stare di fianco a Ibra, deve giocare più vicino alla porta. Per far gol è l’unica regola che conosco, altrimenti si va incontro a risultati negativi. Vorrei vedere giocare assieme Pato, Ibra e Robinho, un trio di livello mondiale, con Boateng in mediana assieme a Seedorf. Clarence è di una classe superiore, l’ho appena detto ad Allegri. Era presente anche Seedorf... E sulla fascia abbiamo Abate e Antonini, due terzini giovani e straordinari».

Altre raccomandazioni?

«Il nostro gioco deve consistere nell’arrivare in porta con una rete di scambi, senza ricorrere al lancio». Allegri avrà molti appunti da prendere. Il suo rinnovo contrattuale dipende dal grado di apprendimento?

«Lui e Galliani si stanno parlando, la discussione verte sui premi legati agli obiettivi, non sul fatto che Allegri debba essere confermato. Questo è fuori discussione, troveranno l’accordo economico. Lui, con Sacchi, Capello e Ancelotti è uno degli allenatori fondamentali del Milan». A proposito di accordi economici: quello con Tevez a che punto è?

«Se arriva è il benvenuto, ma noi i soldi del Qatar non li abbiamo. Lui non è fondamentale, la nostra rosa è adeguatissima già così per vincere il campionato. E io ho anche ambizioni europee: guardando giocatore per giocatore, non siamo assolutamente inferiori al Barcellona per qualità. Il Milan deve sempre essere padrone del gioco, senza complessi nei confronti di nessuno».

Silvio Berlusconi, 75 anni, è proprietario del Milan dal febbraio 1986 PHOTOVIEWS

4

I NUMERI

666

le vittorie dei rossoneri sotto la gestione Berlusconi su un totale di 1.272 incontri

1

sola sconfitta ufficiale nella stagione 1991-92: 0-1 in casa della Juventus in Coppa Italia

Come giudica l’ottavo di finale con l’Arsenal?

«Contiamo di potercela fare, mi pare una cosa possibile». Potremmo rivedere Inzaghi?

«Gli ho parlato, si sente sempre forte e determinato. Credo possa ancora giocare la sua mezzora di altissimo livello, ho insistito con Allegri perché gli dia questa possibilità. Lo vorrei inserito nella lista Champions di gennaio». Dove mancherà Cassano.

«I medici mi hanno dato delle speranze, non escludono che possa tornare in campo ad allenarsi a fine gennaio».

detto che gli piacerebbe chiudere la carriera da noi. E’ un ragazzo eccezionale, da noi sarà sempre il benvenuto, troverebbe un Milan a braccia aperte». In giro c’è un altro Ronaldinho?

«No. Lui è il più grande giocatore che il Milan abbia mai avuto». Ora però c’è Ibra.

«Un campione eccelso che è stato conquistato da questo club. Chi viene da noi si mette in vetrina, anche per il Pallone d’oro». La Juve le fa paura?

Oltre a Ibra servirà il miglior Pato, che però per il momento stenta.

«Per noi è essenziale e non lo vendo per nessuna cifra. Nemmeno al Barça. Ma dev’essere lui il primo a convincersi che deve giocare più vicino alla porta». A proposito di brasiliani: come vede Thiago Silva capitano?

«Di lui penso il meglio possibile. Può giocare in difesa, al centro della mediana e anche centravanti». Ma lei Kakà ce lo vedrebbe nel trio d’attacco dei suoi sogni?

«Col numero 10, ovvio, dietro le punte. Più di una volta mi ha

«Merita la posizione attuale ed è la nostra principale antagonista. Ma il Milan ha chance superiori». L’Inter è partita a handicap.

«Con loro ho un confronto simpatico, amichevole e aperto. Quando perde non sono contento, perché sono milanese». Ha già fissato una data per il suo ritorno ufficiale alla presidenza rossonera?

«Non ancora, però ora riesco a stare molto più vicino al club, mi sento anche con i giocatori. Spero che il tempo possa portarmi a svolgere le funzioni che facevo in passato». © RIPRODUZIONE RISERVATA

MERCATO NON SOLO IL CONTRATTO DELL’ALLENATORE: CRESCE L’ATTESA PER TEVEZ ; MAXI LOPEZ RESTA L’ALTERNATIVA

Allegri e il Milan separati da mezzo milione di euro Berlusconi: «Si tratta sugli incentivi». Ma il tecnico chiede un fisso da 2,5 annui

CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it MILANO

Silvio Berlusconi dà un indizio importante sul futuro di Max Allegri: «Rimarrà, stiamo parlando sugli incentivi». E’ proprio così. In questi giorni l’a.d. rossonero Adriano Galliani e il tecnico rossonero hanno parlato a lungo sui termini del nuovo contratto sino al 2014. Il Milan offre 2 milioni e una

serie di premi da legare ai risultati. Invece l’allenatore livornese chiede di tenere più alta la parte fissa: diciamo intorno ai 2,5 milioni (vale a dire quanto guadagna ora Mazzarri a Napoli). La differenza non è enorme. Ma ciò spiega lo slittamento dell’annuncio del rinnovo che, a questo punto, non può che arrivare con l’anno nuovo. Capitolo Tevez Il patron rossonero è ottimista anche su Carlitos Tevez e la trattativa entrerà giovedì prossimo, vale a di-

re quando i vertici di Milan e Manchester City s’incontreranno a Londra. Il club di via Turati si fa forte dell’appoggio del giocatore che sinora ha rifiutato d’ascoltare le proposte del Parsi Saint Germain. Così il Milan è pronto ad aspettarlo sino a fine gennaio. Opzione Maxi In questo conte-

sto è singolare la posizione di Maxi Lopez che ieri a Catania è scoppiato in lacrime all’uscita dal campo. La sua esperienza

Massimiliano Allegri, 44 LAPRESSE

in Sicilia è al capolinea. Ma ciò non deve far pensare che il suo futuro si colori certamente di rossonero. La posizione del Milan è molto chiara: Galliani e Lo Monaco hanno convenuto su una sorta di diritto di prelazione. Il Milan sarà informato delle mosse di Maxi Lopez, ma la società etnea è libera di allacciare altre trattative. Di questo ed altro parleranno oggi a Desenzano l’a.d. catanese Pietro Lo Monaco e il nuovo agente di Maxi Lopez, Andrea D’Amico. Sino a quando potranno aspettare l’esito della tele-novela Tevez? © RIPRODUZIONE RISERVATA


LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A 16a GIORNATA le Pagelle

il Film DI S.V.

La commozione di Maxi Lopez Prima il rigore poi le lacrime

BRAVO ALMIRON BARRIENTOS VIVACE MIGLIACCIO SI SALVA 16’ secondo tempo Maxi Lopez mette il sigillo su rigore L’attaccante argentino Maxi Lopez, 27 anni, prima si procura il rigore, poi realizza il 2-0 definitivo per i rossazzurro spiazzando il portiere LIVERANI

DAL NOSTRO INVIATO

SEBASTIANO VERNAZZA CATANIA

E cinque. Quinto successo consecutivo del Catania nei derby casalinghi col Palermo. Dal 2007-2008 i palermitani al Cibali non beccano palla. La sequenza è impressionante: 3-1, 2-0, 2-0, 4-0 e il 2-0 di ieri, con sorpasso incorporato. Catania a quota 21 punti, più uno sui cugini. Situazione che rischia di essere fatale all’allenatore rosanero Devis Mangia, non fosse altro perché proprio il 4-0 subito nello scorso aprile costò la panchina a Cosmi. Gli estremi per l’esonero ci sono. Anzi, bastano e avanzano. Solito Palermo formato trasferta, malinconico e rassegnato, e con l’aggravante di una discreta insipienza tecnico-tattica. Sarebbe patetico aggrapparsi al presunto rigore negato sullo 0-0, per «mani» involontario di Legrottaglie. Il Palermo, mai pericoloso, ha strameritato di perdere. 110 e Lodi Il bello di Lodi è che certe magie le ha sempre fatte. Perché la punizione dell’1-0, l’apriscatole di ieri, è stata una magia. Palla all’incrocio, dove pochi portieri al mondo possono arrivare. Ci vuole arte per piazzare un pallone del genere. Colpo degno di Maradona e Zico, e del resto Francesco Lodi è un piccolo Platini di provincia. Non chiedeteci perché a 27 anni, nel pieno della maturità e con i piedi che si ritrova, sia ancora qui, a nuotare in corsie defilate, con massimo rispetto parlando di Catania. Calcolate che cominciò la stagione scorsa al Frosinone, poi retrocesso in C. Ci siamo stufati di indagare sul perché e sul per come taluni talenti non decollino nei grandi club, però se ce l’ha fatta Nocerino, qualche speranza può coltivarla anche Lodi, nella sua nuova veste di regista-basso. Non più trequartista, ma direttore d’orchestra, alla Pirlo. Questa è stata la chiave di volta della partita. La superiorità del Catania in mediana e tra le linee, grazie ai suoi pittori: Lodi e Almiron, Barrientos e Gomez.

22’ secondo tempo Poi le lacrime in panchina Maxi Lopez scoppia in lacrime quando si siede in panchina. Potrebbe essere la sua ultima partita al Cibali e l’attaccante rossazzurro si commuove FOTOPRESS

Catania derby con Lodi Maxi colpisce e piange Palermo: Mangia trema

CATANIA 7 ANDUJAR 6 Qualche uscita, una paratina. Inoperoso. Sei politico. P. ALVAREZ 6 Molto attento alla fase difensiva. Diligente. LEGROTTAGLIE 6,5 Rischia qualcosa con un retropassaggio di petto. Per il resto chiude il chiudibile e fa ripartire l’azione. BELLUSCI 6,5 Reattivo, esplosivo. Tutta roba che fa rima con vivo. MARCHESE 6 Non azzecca un cross e ridà fiato a quanti sostengono che questo sia il suo limite, però ci mette un cuore grande. DELVECCHIO 5,5 Nel Catania i piedi buoni sono tanti, così quelli del dinoccolato Delvecchio sembrano più quadrati del solito.

Punizione del centrocampista, argentino in lacrime dopo il 2-0 h 7,5 ILLODIMIGLIORE punizione gol merita di entrare hall of fame del settore. Prima e I rosanero subiscono il sorpasso: il tecnico rischia l’esonero Lanella dopo, lezioni di regia. Laudate Lodi. CATANIA PALERMO

ALMIRON 7 Gattone elegante e graffiante. A un certo punto prende palla e slalomeggia come Diego a Messico ’86. Almi show.

2 0

SCIACCA 6 Ha 22 anni e gioca 20 minuti con discreta personalità.

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Lodi (C) al ’32’ del p.t.; Maxi Lopez (C) su rigore al ’16’ del s.t.

BARRIENTOS 7 Tira scemo mezzo Palermo. Tipo interessante, tutto tecnica e velocità. Via col Barrientos (Ricchiuti s.v.).

CATANIA (4-3-2-1) Andujar; P. Alvarez, Legrottaglie, Bellusci, Marchese; Delvecchio, Lodi, Almiron ( 30’ s.t. Sciacca); Barrientos (35’ s.t. Ricchiuti), Gomez; Maxi Lopez (22’ s.t. Bergessio) PANCHINA Campagnolo, Capuano, Izco, Catellani ALL. Montella

GOMEZ 6 Gli servono lezioni di altruismo: quando e come passare la palla, filosofia dell’assist e robe così. Nulla da dire sui piedi.

PALERMO (4-4-1-1) Benussi; Balzaretti, Silvestre, Migliaccio, Mantovani (17’ s.t. Lores Varela); E. Alvarez (38’ s.t. Budan), Barreto, Della Rocca, Bertolo; Ilicic; Miccoli (1’ s.t. Pinilla). PANCHINA Brichetto, Cetto, Aguirregaray, Simon ALL. Mangia

MAXI LOPEZ 6,5 Dopo le lacrime del ministro Fornero, quelle di Maxi Lopez al Cibali, ma l’argentino in campo fa piangere gli avversari (che in effetti a tratti somigliano a pensionati).

ARBITRO Damato di Barletta

BERGESSIO 6 Con impegno, nello spezzone finale.

AMMONITI Della Rocca (P), Almiron (C) e Barreto (P) per g.s.; Pinilla (P) proteste; Bertolo (P) simulazione; Delvecchio (C), Silvestre (P) e Bellusci (C) per c.n.r. NOTE Paganti 7.265, abb. 9.206; incasso 158.405 euro. Tiri in porta: 7-1. Fuori: 7-3. In fuorigioco: 2-2. Angoli: 4-3. Recuperi: p.t. ’2’, s.t. ’4’

Le lacrime di Maxi Altro elemen-

to di rilievo della giornata le lacrime di Maxi Lopez. L’argentino ha disputato una buona gara. Si è procurato e ha calciato il rigore del 2-0. Poi ha chiesto il cambio per dolori a un piede e Montella l’ha accontentato. Sedutosi in panchina, Maxi è scoppiato a piangere, perché il Cibali gli ha tributato una stan-

All. MONTELLA 7 Alla Roma avevano visto giusto: a 37 anni è già strutturato per allenare in Serie A. La qualità prima di tutto.

Il centrocampista Francesco Lodi, 27 anni, segna il primo gol per il Catania di sinistro su punizione INFOPHOTO

ding-ovation e perché forse questa è stata la sua ultima apparizione a Catania. Così è deflagrato il toto-Maxi: Milan, Genoa, Fiorentina o che altro? A gennaio sapremo. Zamparini medita Maurizio Zam-

parini a caldo non ha voluto commentare. Deve dormirci sopra. I bene informati dicono che l’incombente trasferta di Nova-

ra, recupero del primo turno, deciderà il futuro di Devis Mangia. La girandola degli aspiranti sostituti è già partita: Bortolo Mutti (oggi in pole position), Luigi De Canio, Pasquale Marino. Si profila il ritorno di Sean Sogliano come direttore sportivo e questo sarebbe un punto a favore di Mangia, che però ha sfidato il destino: la scenetta di sabato — Devis con una fetta di pa-

nettone in bocca — non gli ha portato bene. Col cognome che si ritrova, farebbe meglio a non stuzzicare il cane che dorme. Il presidente Maurizio Zamparini è un mangia-allenatori e se vuole ci mette un attimo a schiacciare il tasto «shift», a trasformare la emme minuscola in emme maiuscola e a papparsi l’ennesimo mister. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PALERMO 5 BENUSSI 6 Se il Palermo non ne busca 4, lo deve a lui, che si esibisce in mirabili parate su Almiron e Barrientos. BALZARETTI 5 Comincia a destra, finisce a sinistra. Confusione. SILVESTRE 5 Abbocca all’amo di Maxi Lopez. Insultato in quanto ex.

h

IL MIGLIORE

6 MIGLIACCIO

L’unico a metterci il temperamento giusto. L’unico a non farsi impressionare dal Cibali.

DOPO PARTITA MAXI E’ AL CENTRO DEL MERCATO, POTREBBE ESSERE STATA LA SUA ULTIMA GARA AL CIBALI

MANTOVANI 5 Alla sua latitudine svolazza Barrientos.

L’argentino: «Il Milan? Presto per parlarne»

LORES VARELA 5,5 Entra sul 2 0, a buoi scappati.

«E’ anche il primo compleanno di mio figlio». Mangia: «Mi sento carne per avvoltoi» FRANCESCO CARUSO CATANIA

La quinta vittoria consecutiva del Catania nel derby, sul campo del Cibali, finisce in lacrime. Quelle di Maxi Lopez che a metà del secondo tempo lascia il campo piangendo, non di dolore, ma di commozione. Potrebbe essere stata infatti la

sua ultima partita davanti al pubblico etneo e il centravanti biondo ha salutato tutti col cuore: «Beh, c’erano diversi motivi per emozionarsi: il primo compleanno di mio figlio, il mio terzo gol contro il Palermo, la vittoria nel derby che ha sempre un sapore particolare e questa poi ci permette di scavalcare il Palermo e di proiettarci in una bella posizione di classifica». E per ultimo ci sarebbe sempre il possibile passaggio al Milan: «È la squadra più forte d’Italia ma in questo momento credo sia prematuro parlarne, vedremo cosa accadrà durante il calciomercato». Sulle lacrime di Maxi la battuta più carina è stata di Montella: «Forse Lopez

piangeva perché sa di dovere rimanere a Catania». Tornando serio, il tecnico del Catania ha aggiunto: «É stato un gran bel derby, corretto in campo e fuori, belle coreografie, e questa credo sia il successo più bello per i due club. Abbiamo vinto con due calci piazzati, è vero, e questo mi piace perché è una soluzione sempre più ricorrente nel nostro campionato, ma dobbiamo migliorare nell’ultimo passaggio perché non sempre riusciamo a sfruttare la mole di gioco che sviluppiamo». Montella non vuole sentir parlare di Europa: «Dobbiamo prima fare quel salto di qualità che ancora non vedo».

«

Mutti Si fa sempre più critica la

L’Europa? Dobbiamo fare prima quel salto di qualità che non vedo

VINCENZO MONTELLA ALLENATORE CATANIA

posizione di Mangia che però continua a dirsi sereno: «Sono tranquillo perché ho visto un buon Palermo, ci mancano solo gli ultimi 30 metri. Ma mi sento come un pezzo di carne su cui si aggirano gli avvoltoi. E non mi riferisco a chi pensate voi». Zamparini sta seguendo due strade: il ritorno del d.s. Sogliano, che deve ancora dare una risposta o il cambio di panchina e in pole c’è Bortolo Mutti, già contattato dopo il licenziamento di Pioli. Tornasse Sogliano, Mangia potrebbe davvero consumare il suo panettone beatamente ma il credito non sarebbe comunque illimitato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

E. ALVAREZ 5,5 Qualche volatina fine a se stessa (Budan s.v.) BARRETO 5,5 Combatte, ma non trova mai la quadra DELLA ROCCA 5 Preso in mezzo dai giochi di prestigio catanesi. BERTOLO 5,5 Si desta nel finale, con qualche incursione. ILICIC 5 Tocchettini pretenziosi. Troppo fioretto, poca spada. MICCOLI 5 Non sta bene, esce all’intervallo. Perché titolare allora? PINILLA 5 Ancora fuori condizione. Un tiro alto al 94’ e amen. All. MANGIA 4 Dice di essere soddisfatto. Scusi Devis, che partita ha visto? A noi il Palermo è sembrato inguardabile.

TERNA ARBITRALE: DAMATO 7 Vede giusto sul rigore non dato (mani di Legrottaglie) e su quello del 2-0. Maggiani 6-Niccolai 6


LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

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SERIE A 16A GIORNATA

Rossi-Pratto gol in attesa di Amauri Il Genoa batte un Bologna poco cinico e iellato (palo di Di Vaio). Può arrivare l’italobrasiliano GENOA BOLOGNA

2 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Rossi (G) al ’39’ p.t., Ramirez (B) al ’6’ e Pratto (G) al ’40’ s.t. GENOA (4-3-1-2) Frey; Mesto, Granqvist, Kaladze, Moretti; Rossi, Veloso, Constant (dal ’36’ s.t. Caracciolo); Merkel (dal 24’ s.t. Jorquera); Pratto, Zé Eduardo (dal ’24’ s.t. Jankovic). PANCHINA Lupatelli, Dainelli, Seymour, Sampirisi. ALL. Malesani.

ARBITRO Giannoccaro di Lecce. ESPULSI nessuno. AMMONITI Pulzetti (B), Moretti (G), Mudingayi (B) e Rossi (G) per gioco scorretto, Kaladze (G) e Ramirez (B) per comp. non regolam.

FILIPPO GRIMALDI GENOVA

Il sale è nella coda, in campo (il gol del Cammello) e pure fuori. Prima l’onore ai vinti («più giusto il pari, ma il calcio è questo», parola di Malesani), e non perché il Bologna sia stato l’ultimo domicilio profes-

La chiave Gli ospiti hanno pun-

tato forte su Ramirez e Diamanti per far uscire Granqvist e Kaladze dall’area, liberando così gli spazi per Di Vaio, ma la mossa inizialmente ha dato pochi frutti. Più efficace Malesani, che ha tenuto molto larghi Pratto e Zé Eduardo, per favorire gli inserimenti di Merkel e, a turno, di Rossi e Constant. Non solo: quando salivano Mesto e Moretti, Crespo e Cherubin andavano in affanno finendo in inferiorità numerica. Che errori Chi sbaglia, paga. Per due volte Ramirez, sempre lui, ha fallito sotto porta. Poi l’azione Zé Eduardo-Pratto (Kone, che distrazione) ha portato al gol capitano. Quando parte il lancio del brasiliano, la posizione di Rossi non è punibile perché il capitano non partecipa all’azione.

BOLOGNA (4-3-2-1) Gillet; Crespo, Raggi, Portanova, Cherubin; Pulzetti (dal 42’ s.t. Acquafresca), Mudingayi, Kone; Ramirez (dal 25’ s.t. Casarini), Diamanti (dal 33’ s.t. Gimenez); Di Vaio. PANCHINA Agliardi, Morleo, Krhin, Antonsson. ALL. Pioli.

NOTE paganti 1.803, incasso di 37.876 euro; abbonati 17.475, quota di 235.666 euro. Tiri in porta 6-7 (con un palo). Tiri fuori 6-’6. In fuorigioco 0-8. Angoli 1-2. Recuperi: p.t. ’1’, s.t. ’4’.

primo centro di Rossi, colpendo pure un palo con Di Vaio. Grifone più cinico nel primo tempo e meno aggressivo per metà ripresa, finché il coraggio di Malesani ha dato i suoi frutti. Stop alla striscia positiva del Bologna: 5 punti nelle precedenti3 partite.

Pratto (a destra col 2) segna e chiude sul 2-1 Genoa-Bologna LAPRESSE

sionale del tecnico veronese prima di accasarsi a Genova. Poi, via i sassolini dalle scarpe: e sono tanti. Il Male acciuffa il successo numero cento in A grazie alla prima rete in campionato di Pratto, promosso titolare dalla cronica emergenza-attacco (il nome nuovo per gennaio è quello di Amauri), ma non dimentica quanti due

mesi fa gli avevano già preparato le valigie. «Qualcuno dirà che ho avuto culo, ma in realtà non ne ho mai avuto molto in carriera, sennò avrei vinto di più». Stavolta il Genoa, più che l’aiuto della sorte, ha sfruttato l’incapacità del Bologna di crederci sino in fondo, quando era riuscito a raddrizzare la partita con Ramirez, dopo il

HYUNDAI

La reazione Il Genoa perde aggressività dopo l’intervallo e il Bologna acciuffa subito l’1-1: punizione di Diamanti per Di Vaio, appoggio per Ramirez e gol. Il bomber del Bologna poi non chiude l’incontro (diagonale sul palo), e i padroni di casa trovano la forza di reagire nel finale, dopo le proteste del Bologna per un contatto (da rigore) Moretti-Kone in area. Fino al peccato mortale degli uomini di Pioli, che lasciano un' autostrada sui piedi di Veloso, libero di avanzare 30 metri e servire Caracciolo. Assist per Pratto e Genoa in paradiso.

le Pagelle

DI ALESSIO DA RONCH

VELOSO CERVELLO, FREY MURO KONE E DIAMANTI, CHE FATICA GENOA 6,5

BOLOGNA 6

FREY 6,5 Quando il Genoa cala impedisce al Bologna di chiudere il match.

GILLET 6 Un fenomeno nel perder tempo. Giustiziato prima da Rossi poi da Pratto. Incolpevole.

MESTO 5,5 Più sbavature difensive che sortite offensive.

CRESPO 5,5 Soffre parecchio Ze Eduardo.

GRANQVIST 6 Prezioso quando imposta, dimostra sicurezza e buone idee. Poco reattivo sul gol.

RAGGI 6 Sorpreso dalla giocata di Ze Eduardo sull’1 0. Sbroglia di forza alcune situazioni difficili.

KALADZE 6 Solita roccia, stavolta poco lucido in fase propositiva.

PORTANOVA 6 Bravo a non perdere lucidità in assenza di punti di riferimento.

MORETTI 6 Sicuro per un tempo, poi lascia qualche spiraglio.

CHERUBIN 5,5 Le incursioni di Rossi gli fanno male.

ROSSI 7 Il re degli inserimenti. Anima del Genoa, lo a trascinare.

h

PULZETTI 6 Limita Constant e prova anche a cercare il gol. (Acquafresca s.v.)

IL MIGLIORE 7 VELOSO

Cervello rapidissimo, se gli lasci spazio ti affonda.

MUDINGAYI 6 Bravo a tenere la posizione, rendendo la vita difficile a Merkel e rallentando Jorquera.

CONSTANT 5 Alcune giocate di qualità, errori in quantità.

KONE 5 Fatica a trovare la posizione e Rossi in alcuni momenti lo spazza via.

CARACCIOLO 6 Finalmente combattivo ed efficace. L’assist vincente è suo.

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MERKEL 6 Incursore avanzato senza guizzi, meglio quando contrasta e riparte.

IL MIGLIORE

7 RAMIREZ

Devastante quando parte in velocità, fastidioso nel pressing su Veloso, quando esce lascia un vuoto decisivo.

JORQUERA 6 La solita qualità, stavolta senza colpi a effetto. PRATTO 6,5 Più ala che centravanti, fa però cose interessanti, tra le quali un assist e un gol decisivo.

CASARINI 5 Entra per blindare la squadra ma non chiude la porta. DI VAIO 6,5 Pericolo costante, un palo e un assist.

ZE EDUARDO 6,5 Lampi di classe, finché lo reggono le gambe crea superiorità numerica.

DIAMANTI 5,5 Mesto in un paio di occasioni gli lascia la strada aperta, non ne approfitta mai.

JANKOVIC 5,5 Ha fretta di incidere, così fa confusione.

GIMENEZ 6 Subito pericoloso, contrasta e riparte.

All. MALESANI 6,5 Che coraggio, quando il Grifone soffre lui mette un attaccante in più e vince.

All. PIOLI 6,5 Si gioca la partita senza troppi tatticismi. La perde quando Ramirez si fa male.

TERNA ARBITRALE: GIANNOCCARO 5,5 Manca un rigore sul contatto Moretti-Kone. Sicuro sul resto. Giachero 6; Galloni 6

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

SERIE A 16a GIORNATA

Tris ed errori: il Lecce si butta via Non basta nemmeno una super rovesciata di Di Michele, il Parma da 1-3 a 3-3 a tempo scaduto DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA ELEFANTE PARMA

Se giocasse sempre in trasferta, meglio se in Emilia Romagna (vittorie a Bologna e Cesena, quasi vittoria ieri: 8 punti su 9 presi lontano da casa), il Lecce vedrebbe la salvezza con ben altri occhi. E però il pareggio di ieri suona quasi come la quinta sconfitta consecutiva: per capirlo bastava, a fine partita, guardare gli occhi iniettati di rabbia di Cosmi e ascoltare i fischi della curva dei tifosi di casa, nonostante il punto in extremis ormai dato per perso. Rimorsi reciproci Perché alla fi-

ne la partita l’ha sì rimessa in piedi il Parma, che nel conto delle recriminazioni ha un mancato rigore sul 2-3 (mani di Ferrario su tiro a colpo sicuro di Biabiany); ma soprattutto l’ha buttata il Lecce, che il conto dei rimorsi ce l’ha sulla propria coscienza: per un primo tempo regalato - 45’ giocati non da ultima, ma da ultimissima in classifica - ma soprattutto per la gestione finale del doppio vantaggio, dopo 40’ della ripresa dominati (e giocati bene) al punto da smascherare tutti i limiti del Parma. Che alla fine è stato graziato, esattamente come i gialloblù avevano graziato la controfigura della squadra di Cosmi (di una squadra di Cosmi) nel primo tempo. Colomba, perché? Era stato ine-

vitabile meditare sulle scelte di

PARMA LECCE

1

3 3

I TECNICI

Colomba: «Che cuore!» Cosmi: «Noi polli»

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Floccari (P) su rigore al 18’ p.t.; Di Michele (L) al 13’ e 16’, Cuadrado (L) al 32’, Pellé (P) al 41’, Galloppa (P) al 48’ s.t. PARMA (4-4-2) Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli (dal 38’ s.t. Jadid), Gobbi; Valiani (dal 38’ s.t. Pellé dal 19’ s.t,) Morrone, Galloppa, Modesto (dal 28’ s.t. Palladino); Floccari, Biabiany. PANCHINA Pavarini, Brandao, Musacci, Santacroce. ALLENATORE Colomba. ESPULSI nessuno. AMMONITI Gobbi, Paletta e Morrone per gioco scorretto. LECCE (4-3-3) Julio Sergio (dal 33’ p.t. Gabrieli); Oddo, Carrozzieri, Ferrario, Esposito (dal 1’ s.t. Brivio); Strasser, Giacomazzi, Olivera; Cuadrado, Muriel (dal 33’ s.t. Grossmuller), Di Michele. PANCHINA Corvia, Bergougnoux, Piatti, Pasquato. ALLENATORE Cosmi. ESPULSI nessuno. AMMONITI Carrozzieri e Ferrario per gioco scorretto.

2

3

ARBITRO Gava di Conegliano. NOTE Spettatori 12.161 di cui 9.620 abbonati per una quota di euro 91.290,30 e 2.489 paganti per un incasso di euro 12.339,60. Tiri in porta: 4-4. Tiri fuori: 3-4. Angoli: 4-2. In fuorigioco: 0-1. Recuperi: p.t. 2’; s.t. 4’.

Colomba orfano di Giovinco, vedendo un Lecce così vulnerabile: un centrocampo di passeggiatori aveva messo in imbarazzo sia i difensori - gente di centimetri, non di rapidità - di fronte all’imperversare di turbo-Biabiany, che gli attaccanti, gente di qualità costretta a zero tiri in porta. Come non chiedersi perché Colomba non avesse tenu-

PARMA «Questo è un punto guadagnato. Col cuore, con la forza, con la volontà. E lo testimonia la gioia finale della squadra»: in queste poche parole di Franco Colomba c’è tutto Parma Lecce. Ma se la squadra festeggia, i tifosi fischiano. «Vorrei che si lottasse tutti assieme. Siamo una squadra che non può pensare di poter prendere in mano le redini di una partita dall'inizio alla fine». Serse Cosmi invece parla di un Lecce che «ha compiuto una impresa titanica, riuscendo a far pareggiare un Parma che, non me ne vogliano gli emiliani, non vedevo certo furioso. A volte condiziona la paura di perdere ma anche quella di vincere».

1 Il gol capolavoro di Di Michele in rovesciata: è il 16’ s.t. e il Lecce vince 3-1. 2 Pellè accorcia le distanze al 40’ 3 L’esultanza di Galloppa che pareggia al 3˚ minuto di recupero LEZZI-GETTY-ANSA

to Biabiany sulla sua fascia (da lì avrebbe fatto guasti lo stesso), mettendo subito vicino a Floccari uno fra Pellé e Palladino? Quella era una partita che si poteva chiudere subito. Flipper impazzito Il tecnico del Parma, illuso dall’1-0 (rigore per fallo inutile di Ferrario su Biabiany che si stava allargan-

do in area, dopo fuga indisturbata di 70 metri), lo ha fatto dopo aver preso due schiaffi quando a Di Michele, fra il 13’ e il 16’ s.t., sono venuti i quattro minuti e una rovesciata da urlo, quella del 2-1. Altro azzardo: dopo essere stato disegnato troppo prudente, il Parma con una specie di 4-2-4 è diventato offensivo oltre la logica. Anche perché

Cosmi, con Brivio molto più alto di Esposito e Cuadrado con trenta metri in più di corsa, aveva riassestato e avanzato il Lecce con un 3-5-2 letale, soprattutto in ripartenza (vedi 3-1: scorribanda di Muriel conclusa da Cuadrado). Ma alla fine al Lecce tanta grazia è quasi scottata in mano: invece di congelarla, ha permesso che la parti-

s.p.

ta diventasse un flipper impazzito e in 8’ le palline giuste sono capitate sui piedi di Pellé e poi di Galloppa. Altro che mea culpa: a Parma l’anno scorso il Lecce aveva vinto nel recupero, stavolta nel recupero si è quasi suicidato. Dopo quello contro la Lazio, un altro finale da rimpianti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

le Pagelle

DI A.E.

DI MICHELE E’ UN IRADIDDIO BIABANY VA PIÙ VELOCE DI TUTTI PARMA 5

LECCE 5

MIRANTE 6 Come prendere tre gol e chiedersi perché: senza colpe.

JULIO SERGIO 6 Si fa male chiudendo alla disperata su Biabiany.

ZACCARDO 5,5 Soffre Di Michele largo e di più le discese di Brivio PALETTA 5,5 Impreciso, anche se non sono errori decisivi.

GABRIELI 4,5 L’uscitaccia che porta al 3 2 è l’inizio della fine.

LUCARELLI 5 Sull’1 1 vaga perdendo Di Michele (Jadid s.v.). GOBBI 5 Protetto zero, ma Cuadrado lo fa dannare: stecchito sul 3 1. VALIANI 5,5 Inventa qualche fuga, però sposta molto poco PELLE’ 6 Prima perde l’attimo con uno stop discutibile (ma non facile), poi gli mettono il 3 2 sul piatto MORRONE 5,5 Tanti chilometri non aiutano la lucidità. E quando prova il pallonetto da 30 metri, poteva darla a Biabiany GALLOPPA 6 Parte benino, sbaglia all’alba dell’1 2, si fa perdonare con il radente salvapartita. MODESTO 5 Correre non basta e in faccia a Cuadrado si nota di più. PALLADINO 5 Zero attacco, sottozero difesa: fatto a fette da Cuadrado. FLOCCARI 6 Gioca di sponda e di squadra, segna il rigore, cala.

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IL MIGLIORE

7 BIABIANY

Coast to coast, prende falli, gialli e rigori, va troppo più forte degli altri. A destra lo cercano poco, ma sfiora il bis. All. COLOMBA 5 Senza Giovinco perde le coordinate: scampato pericolo

ODDO 6 Fa zero a zero con Modesto per 45’, quindi prende coraggio. CARROZZIERI 6 Un giallo (esagerato?) subito non lo sgretola: roccioso. FERRARIO 5,5 Il fallo da rigore su Biabiany è ingenuo, rischia pure il secondo: ok i centimetri, ma preso in velocità... ESPOSITO 5,5 Un tempo anonimo, poi esce per problemi alla schiena. BRIVIO 6,5 La riscossa inizia con la sua spinta (e il suo assist). STRASSER 5 Gioca come se fosse nel Milan, non nel Lecce e per di più sbaglia tanto: si «alza» anche tardi su Galloppa gol. GIACOMAZZI 5,5 Per 45’ quasi annoiato, poi riordina almeno le idee. OLIVERA 5,5 Dire che per un tempo gioca sotto ritmo è un eufemismo. CUADRADO 6,5 Il più vivo nel buio del Lecce, ripresa da scatenato. MURIEL 6 Ha qualità, ma ancora un po’ fine a se stessa. Però sul 3 1 è decisivo (Grossmuller s.v.).

h 7,5 DIIL MIGLIORE MICHELE E meno male che faceva gol solo su rigore. Killer sull’1 1, inventore sul 2 1: rovesciata da sballo. All. COSMI 6 Con il 3 5 2 ribalta la partita, ma questa squadra non ha ancora il suo spirito (e ha troppi assenti).

TERNA ARBITRALE: GAVA 5 Più rigore il mani di Ferrario. A volte fiscale, a volte troppo poco. Barbirati 6; Ranghetti 6


LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Serie A / 16ª GIORNATA RISULTATI CATANIA-PALERMO Lodi (C), Maxi Lopez (C) rigore CESENA-INTER Ranocchia (I) CHIEVO-CAGLIARI Thereau (Ch), Sardo (Ch) FIORENTINA-ATALANTA Gilardino (F), A. Masiello (A), Denis (A), Jovetic (F) GENOA-BOLOGNA M. Rossi (G), Ramirez (B), Pratto (G)

MARCATORI

CLASSIFICA 2-0

PARTITE SQUADRE

PUNTI

0-1 2-0 2-2 2-1

JUVENTUS-NOVARA 2-0 Pepe (J), Quagliarella (J) LAZIO-UDINESE 2-2 Floro Flores (U), Lulic (L), Klose (L), Pinzi (U) MILAN-SIENA 2-0 Nocerino (M), Ibrahimovic (M) rigore NAPOLI-ROMA 1-3 De Sanctis (N) autorete, Osvaldo (R), Hamsik (N), Simplicio (R) PARMA-LECCE 3-3 Floccari (P) rigore, Di Michele (L), Di Michele (L), Cuadrado (L), Pellè (P), Galloppa (P)

PROSSIMO TURNO domani SIENA-FIORENTINA (ore 18) CAGLIARI-MILAN (ore 20.45) mercoledì, ore 20.45 ATALANTA-CESENA BOLOGNA-ROMA INTER-LECCE LAZIO-CHIEVO NAPOLI-GENOA NOVARA-PALERMO PARMA-CATANIA UDINESE-JUVENTUS (ore 18)

CONCORSI CONCORSI N. 106 DEL 18/12/2011 TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE 1-2-1-1-X-X-2-1-X-1-2-X-2-X QUOTE: ai 14 nessun vincitore; ai 13 (14) 7.894 euro; ai 12 (270) 409 euro; ai 9 (76) 1.699 euro TOTOGOL - COLONNA VINCENTE 5-7-6-14-13-3-8 QUOTE: ai 7 e 6 nessun vincitore; ai 5 (3) 1.091 euro; ai 4 (64) 61 euro

Gazzetta.it IN DIRETTA ALLE 10.30 IN GAZZA OFFSIDE TUTTO SULLA SERIE A Inter brutta e vincente è da zona Champions? Mercoledì a Udine quale incantesimo bianconero si interromperà? Queste le due grandi domande alle quali cercheranno di rispondere Alberto Cerruti e Diego Antonelli nella puntata odierna di Gazza Offside (in diretta dalle 10.30, poi disponibile on demand). Ospite per l’occasione Pierfrancesco Archetti.

JUVENTUS MILAN UDINESE LAZIO INTER NAPOLI ROMA GENOA CATANIA PALERMO CHIEVO CAGLIARI PARMA ATALANTA * FIORENTINA BOLOGNA SIENA CESENA NOVARA LECCE

33 31 31 29 23 21 21 21 21 20 19 18 18 17 17 15 14 12 11 9

G. 8 8 7 8 7 8 7 8 8 7 8 7 8 7 8 7 7 8 7 7

IN CASA V. N. 6 2 6 2 7 0 3 3 3 1 3 3 3 2 4 2 4 2 6 0 4 3 1 5 4 2 3 4 4 3 2 1 3 1 1 3 2 3 0 1

RETI

FUORI TOTALE P. G. V. N. P. G. V. N. 0 7 3 4 0 15 9 6 0 7 3 2 2 15 9 4 0 8 2 4 2 15 9 4 2 7 5 2 0 15 8 5 3 8 4 1 3 15 7 2 2 7 2 3 2 15 5 6 2 8 3 1 4 15 6 3 2 7 2 1 4 15 6 3 2 7 1 4 2 15 5 6 1 8 0 2 6 15 6 2 1 7 1 1 5 15 5 4 1 8 3 1 4 15 4 6 2 7 1 1 5 15 5 3 0 8 2 4 2 15 5 8 1 7 0 2 5 15 4 5 4 8 2 2 4 15 4 3 3 8 0 4 4 15 3 5 4 7 2 0 5 15 3 3 2 8 0 2 6 15 2 5 6 8 2 2 4 15 2 3

P. 0 2 2 2 6 4 6 6 4 7 6 5 7 2 6 8 7 9 8 10

IN CASA F. S. 18 5 21 4 14 2 10 7 6 7 14 11 11 9 10 7 9 6 16 7 8 4 3 5 13 8 7 4 14 6 7 11 11 7 5 8 10 11 7 15

FUORI F. S. 9 6 12 12 6 7 14 6 12 11 9 6 8 10 8 11 8 14 0 11 5 14 9 10 5 15 12 14 1 9 7 11 3 9 2 8 5 16 9 14

TOTALE F. S. 27 11 33 16 20 9 24 13 18 18 23 17 19 19 18 18 17 20 16 18 13 18 12 15 18 23 19 18 15 15 14 22 14 16 7 16 15 27 16 29

RIGORI PUNTI POSIZIONE ULTIME DIFF. FAVORE CONTRO 2010-2011 STAGIONE QUATTRO E DIFF. 2010-2011 GARE RETI T. R. T. R. +16 1 1 3 1 27 (+6) 3 NVNV +17 5 5 1 1 33 (-2) 1 VVNV +11 3 2 2 1 20 (+11) 10 VVVN +11 2 2 1 1 30 (-1) 2 PVVN 0 3 2 6 3 23 (=) 5 PVVV +6 2 0 0 0 27 (-6) 3 NVNP 0 1 0 3 3 23 (-2) 5 PPNV 0 1 1 4 3 21 (=) 9 PPVV -3 4 3 3 3 18 (+3) 14 VPNV -2 2 2 2 2 23 (-3) 5 VNPP -5 2 1 3 1 20 (-1) 10 PNPV -3 2 2 1 1 17 (-1) 16 NVNP -5 5 4 1 1 18 (=) 14 PNNN +1 3 2 2 2 in B in B NNNN 0 2 2 1 1 19 (-2) 12 PVPN -8 2 2 4 4 19 (-4) 12 NVNP -2 1 1 3 3 in B in B PPPP -9 3 2 5 4 12 (=) 17 VPVP -12 3 3 0 0 in B in B VPNP -13 2 2 4 4 12 (-3) 17 PPPN

La classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale: 1) punti 2) numero di partite disputate 3) differenza reti 4) numero di gol segnati 5) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. *sei punti di penalizzazione U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE

laMoviola di FRANCESCO CENITI

fceniti@gazzetta.it

Al Bologna e al Parma manca un rigore Che bravo Damato nel derby di Sicilia Sono i rigori il tallone d’Achille di questo fine settimana per la squadra di Braschi. Problema iniziato sabato con gli anticipi: a San Siro, Bergonzi è stato «ingannato» da Boateng che ha cercato e trovato il contatto con Brkic; ha fatto peggio Peruzzo a Firenze convalidando il definitivo 2-2 della Fiorentina nonostante un evidente assist con il braccio di De Silvestri e soprattutto ignorando una doppia trattenuta subita durante la stessa azione da Peluso e Manfredini. Ieri pomeriggio da registrare l’ottima prova di Damato nel derby siciliano tra Catania e Palermo. Non benissimo, invece, Giannoccaro a Genova e Gava a Parma: sempre per questioni legate ai penalty. In serata buone notizie dai posticipi. CATANIA-PALERMO 2-0 Damato di Barletta Molto buona la prestazione di Damato, sempre attento negli

episodi decisivi. Nel primo tempo il Palermo chiede un rigore per un tocco con il braccio di Legrottaglie, l’arbitro lo giudica involontario e fa bene: il difensore si sbilancia sul dribbling di Miccoli, per non finire disteso appoggia a terra il braccio e il pallone sul cross arriva proprio in quel punto... Giusto il penalty concesso al Catania: netta e prolungata la trattenuta di Silvestre su Maxi Lopez tra l’altro proprio sotto gli occhi del direttore di gara. Nel finale ammonito Bertolo per una simulazione e annullata per fuorigioco una rete di Budan: ok. CESENA-INTER 0-1 Romeo di Verona Gara tranquilla per Romeo che la controlla senza problemi. Contatto in area tra Lucio e Mutu, ma non giustifica il rigore. GENOA-BOLOGNA 2-1 Giannoccaro di Lecce C’è un’ombra sulla direzione di

Il fallo di Silvestre su Maxi Lopez: giusto dare rigore SKY Giannoccaro. Nel secondo tempo ci stava un rigore per il Bologna per l’intervento di Moretti: non si accorge dell’arrivo di Kone che da dietro lo anticipa e subisce il calcio dell’avversario. Regolare la rete di Marco Rossi: al momento del passaggio di Pratto è dietro la linea del pallone. Lite tra Ramirez e Kaladze: gomitata involontaria del primo e reazione del secondo che poi per giustificarsi fa vedere all’arbitro il sangue che cola dal naso. Ammoniti entrambi. JUVENTUS-NOVARA 2-0 Gervasoni di Mantova Poco lavoro per Gervasoni. Un solo dubbio in area del Novara: Marianini ostacola con un braccio Barzagli mentre cerca di staccare, non un fallo clamoroso. L’arbitro, infatti, lascia correre. NAPOLI-ROMA 1-3 Celi di Campobasso Buona la prova di Celi, ottimamente assistito da

Copelli e Marzaloni. Ok annullare i gol di Cavani (fallo precedente di Maggio che fa l’assist) e Pandev (fuorigioco di Cavani che colpisce la traversa). PARMA-LECCE 3-3 Gava di Conegliano Diversi episodi per Gava, non sempre preciso nelle valutazioni. Ci sta il rigore concesso nel primo tempo al Parma: Ferrario ferma con un’ancata l’avanzata di Biabiany, basta per fargli perdere l’equilibrio. Nel finale, però, è molto più netto il penalty ignorato dopo il mani di Ferrario che alla disperata cerca di impedire un tiro quasi a colpi sicuro di Biabiany: giudicato involontario dall’arbitro, ma era una parata... Valuta bene l’assistente Ranghetti sul 3-3: Biabiany è sulla traiettoria della conclusione vincente di Galloppa, ma non è in fuorigioco. (Lazio-Udinese a pagina 9)

Questa la classifica dei marcatori aggiornata dopo 15 partite giocate: 11 RETI: Denis (2) (Atalanta) 10 RETI: Di Natale (2) (Udinese); Ibrahimovic (5) (Milan) 9 RETI: Klose (Lazio) 7 RETI: Jovetic (1) (Fiorentina); Cavani (Napoli); Giovinco (3) (Parma) 6 RETI: Palacio (1) (Genoa); Marchisio e Matri (Juventus); Nocerino (Milan); Osvaldo (Roma) 5 RETI: Pepe (Juventus); M. Rigoni (3) (Novara); Calaiò (Siena) 4 RETI: Moralez (Atalanta); Di Vaio (1) e Ramirez (Bologna); Mutu (1) (Cesena); Hamsik (Napoli); Miccoli (1) (Palermo) 3 RETI: Conti (1) (Cagliari); Bergessio, Lodi (1) e Maxi Lopez (2) (Catania); Moscardelli e Pellissier (Chievo); Cerci (Fiorentina); M. Rossi (Genoa); Milito (2) (Inter); Hernanes (2), Lulic e Rocchi (Lazio); Di Michele (1) (Lecce); Boateng (Milan); Lavezzi (Napoli); Hernandez (1) (Palermo); Bojan (Roma); Destro (Siena); Basta e Isla (Udinese) 2 RETI: Acquafresca e Diamanti (1) (Bologna); Larrivey (Cagliari); Almiron e Legrottaglie (Catania); Paloschi e Thereau (Chievo); Gilardino (Fiorentina); , Kukca e Veloso (Genoa); Cambiasso, Nagatomo, Pazzini e Thiago Motta (Inter); Vidal (1) e Vucinic (Juventus); Sculli (Lazio); Giacomazzi, Grossmuller e Cuadrado (Lecce); Cassano, Robinho e Seedorf (Milan); Campagnaro, Dzemaili, Maggio e Pandev (Napoli); Morimoto (Novara); Ilicic, Pinilla (1) e Zahavi (Palermo); De Rossi e Fabio Simplicio (Roma); D'Agostino (1) (Siena) 1 RETE: Cigarini, A. Masiello, Schelotto e Tiribocchi (Atalanta); Loria e Portanova (Bologna); Biondini, El Kabir, Ibarbo, Nainggolan, Nené (1) e Thiago Ribeiro (Cagliari); Barrientos, Delvecchio, Gomez e Marchese (Catania); Candreva (1), Guana e Parolo (Cesena); L. Rigoni, Sammarco e Sardo (Chievo); Gamberini, Lazzari e Silva (1) (Fiorentina); Caracciolo, Constant, Jankovic, Mesto e Pratto (Genoa); Casteignos, Coutinho, Forlan, Lucio, Maicon, Ronocchia e Sneijder (Inter); Bonucci, Chiellini, Estigarribia, Krasic, Lichsteiner e Quagliarella (Juventus); Biava, Cana e Cisse (Lazio); Bertolacci, Corvia, Ferrario, Oddo (1), Mesbah, Muriel e Strasser (Lecce); Aquilani, El Shaarawy, Nesta, Pato, Thiago Silva, Yepes e Zambrotta (Milan); Mascara (Napoli); Gemiti, Jeda, Marianini, Meggiorini, Paci, Porcari, Radovanovic e Rubino (Novara); Bertolo, Migliaccio e Silvestre (Palermo); Biabiany, Floccari, Galloppa, Gobbi, A. Lucarelli, Modesto, Morrone, Paletta, Pellè e Valdes (Parma); Borini, Burdisso, Gago, Lamela e Pjanic (Roma); Bolzoni, Gazzi, Gonzalez e Vitiello (Siena); Benatia, Domizzi, Floro Flores e Pinzi (Udinese) 1 AUTORETE: Brivio (Lecce) pro Cagliari; Acquafresca (Bologna) pro Lazio; Lodi (Catania) pro Milan; Centurioni (Novara) pro Parma; De Sanctis (Napoli) pro Roma RETI: in questo turno 30 (3 rigori, 1 autorete); in totale 358 (39 rigori, 5 autoreti)

German Denis, 30 anni ANSA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

MONDO INGHILTERRA

Il City piega l’Arsenal Ci vuole il mago Silva Mancini, successo spettacolo: lo United resta a -2 Balotelli è straordinario: gli manca soltanto il gol MANCHESTER CITY ARSENAL

1 0

GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Silva (MC) all’8’ s.t. MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Hart 7; Richards 7, K.Touré 6, Kompany 7, Zabaleta 6,5; Barry 7, Y.Touré 6,5 (40’ st De Jong sv); Silva 7, Aguero 6,5, Nasri 7 (40’ st Dzeko sv); Balotelli 7 (27’ st Milner 6). PANCHINA Pantilimon, Savic, Lescott, Johnson.

Wenger non ci sta Le squadre si

ALLENATORE Mancini 7. ARSENAL (4-2-3-1) Szczesny 6,5; Djourou 5,5 (3’ st Miquel 6), Mertesacker 6 (37’ st Chamakh sv), Koscielny 7, Vermaelen 7; Arteta 6, Song 6; Walcott 5 (24’ st Arshavin 5,5), Ramsey 7, Gervinho 6; Van Persie 6 PANCHINA Almunia, Rosicky, Frimpong, Benayoun.

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)

ALLENATORE Wenger 6. ARBITRO Dowd 6. AMMONITI Barry (MC), Aguero (MC), Song (A), Koscielny (A) e Arteta (A), tutti per gioco scorretto. NOTE spettatori 47.303. Tiri in porta: 7 (1 palo)-6. Tiri fuori: 4-4. Angoli: 4-6. In fuorigioco: 2-3. Recuperi: 2’ pt; 4’ st

stra, rema Zabaleta. Kolo Touré, ex capitano dell’Arsenal, fa coppia centrale con Kompany. Lescott va in panchina. Il resto è il solito copione: i tre piccoletti sulla trequarti (Silva-Aguero-Nasri) e vai con il tic toc. Wenger cerca il colpaccio. Arteta e Song sono mediani di lotta e di governo, Walcott e Gervinho sono ali vecchia maniera, Ramsey è un trequartista di carattere. Van Persie cerca altri gol per frantumare il record annuale in Premier: è a quota 33 e deve superare la vetta dei 36. Aguero divora l’1-0 su cross di Zabaleta dopo 9’, ma è l’Arsenal che nei primi 20 minuti conduce le danze. Il City si sveglia con Balotelli al 23’: girata in acrobazia e Szczesny si supera. Il City rischia grosso quando Kolo Touré travolge Van Persie in area: rigore solare, ma Dowd ha gli occhi bendati. Aguero ci riprova al 40’, ma è Silva, in apertura di ripresa, a trovare l’1-0. L’Arsenal risponde con Walcott: Hart è straordinario.

Questo è calcio, che poi vinca il Manchester City e la squadra di Mancini riprenda la corsa verso il titolo è un altro discorso. Una delle migliori gare di questa Premier, con un Arsenal che sfiora due volte nel recupero il pareggio e il City che tra i due tiracci di Vermaelen fallisce il 2-0. Un inno allo spettacolo, con la soddisfazione di celebrare un italiano assoluto protagonista: Balotelli. Nei suoi 72 minuti, illumina la sce-

na ed è decisivo: la rete di Silva nasce da un tiro di Mario che Szczesny riesce appena a deviare. Aguero cerca d’infilare la testa, alla fine la stoccata vincente è dello spagnolo. Manca solo il gol a Balotelli: peccato che non si lanci in scivolata sul cross di Nasry quando si viaggia già sull’1-0. Se Balotelli avesse segnato, sarebbe venuto giù lo stadio. Garantito: quando esce, ovazione popolare.

David Silva, 25 anni, spagnolo, segna il gol del successo del City che resta così al comando della Premier League REUTERS

Il film Il calcio giocato a scacchi. Mancini cambia mezza difesa per sostituire lo squalificato Clichy. Al posto del francese, a sini-

allungano, si passa da un fronte all’altro senza respiro. Aguero cerca il 2-0, Zabaleta colpisce il palo, Van Persie spaventa il popolo del City. Girandola di cambi: Mancini si agita, mentre Wenger polemizza sempre con il quarto uomo. Arshavin sfiora il palo, Vermaelen costringe Hart a volare in cielo, Dzeko manca il bis. Finisce e l’Etihad applaude: il City è sempre leader. «Una partita bellissima, aperta fino all’ultimo — dice Mancini —. Noi abbiamo meritato di vincere perché abbiamo sfiorato più volte il 2-0, ma l’Arsenal non si è mai arreso». Wenger non ci sta: «C’era un rigore netto per noi e abbiamo sprecato troppo. Non meritavamo di perdere, ma il calcio è questo».

MIGLIORI

S Balotelli (City) La partita perfetta con una pecca: manca l’intervento in scivolata per firmare il 2-0. Il resto è da fuoriclasse: e il gol di Silva nasce da un’idea sua

S Ramsey (Ars) Un solo limite: la nascita gallese che gi impedirà di farsi notare in Nazionale. Giocatore vero, dotato di classe e di carattere. Primo tempo straordinario

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Taccuino GERMANIA

Borussia Mönch. ok BERLINO Il Borussia Moen chengladbach è 4o in classifica do po l’1 0 al Mainz. 17a GIORNATA Bayern Colonia 3 0, Hoffenheim Hertha 1 1, Fribur go Borussia Do. 1 4, Ambur go Augsburg 1 1, Wolfsburg Stoc carda 1 0, Leverkusen Norimber ga 0 3, Schalke Werder 5 0, Kai serslautern Hannover 1 1, Borus sia Mönch. Mainz 1 0. CLASSIFICA Bayern 37; Borussia Do. e Schalke 34; Borussia Mönch. 33; Werder 29; Leverkusen 26; Hannover 23; Stoccarda e Hof fenheim 22; Colonia 21; Hertha e Wolfsburg 20; Amburgo 19; Mainz e Norimberga 18; Kaiserslautern 16; Augsburg 15; Friburgo 13

FRANCIA

Pari tra Psg e Lilla PARIGI Pari tra Psg e Lilla: 0 0. Delle grandi vince solo il Lione. 18a GIORNATA Brest Auxerre 1 0, Caen Nancy 1 2, Digione St.Etien ne 1 2, Marsiglia Lorient 2 1, Mon tpellier Tolosa 1 1, Nizza Valencien nes 2 0, Lione Evian 2 1, Ajac cio Rennes 1 0, Bordeaux So chaux 1 0, Paris Sg Lilla 0 0 CLASSIFICA Montpellier e Paris Sg 37; Lione e Lilla 35; Tolosa, St.Etienne 30; Rennes 29; Marsi glia 28; Bordeaux e Lorient 23; Brest 20; Caen, Evian 19; Nancy, Dijon, Auxerre, Sochaux 18; Valen ciennes, Nizza 17; Ajaccio 12.

PORTOGALLO www.almanaccopanini.it

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Porto-Benfica super LISBONA (m.m.d.s.) Accop piati sin dal 5o turno Porto e Benfica non si separano in testa alla classifi ca. Entrambe vantano 8 vittorie di fila, comprese quelle di questa tre dicesima giornata, e sono in testa con 33 punti, uniche squadre anco ra imbattute.

LE ALTRE PARTITE

Rooney al 1’ e poi Carrick stendono il Queens PR LONDRA

(bold) Le grandi hanno fretta: il Manchester United segna con Rooney al 1’ sul campo del Qpr, il Liverpool liquida nel primo quarto d’ora l’Aston Villa con le reti di Skrtel e Bellamy. Solo il Tottenham se la prende comoda: attende il 61’ per trovare con Pavlyuchenko l’1-0 sul Sunderland. Una festa dello spreco il 2-0 dello United: bello il 2-0 di Carrick, ma sir Alex Ferguson è incontentabile: «Abbiamo sprecato troppo». Per cinque ore i Red Devils sono stati soli in testa, poi l’1-0 del City ha riportato lo United al secondo posto. Ma la Premier è aperta più che mai: «Natale e gennaio saranno decisivi», dice Carrick. Il Tottenham è di nuovo solo in terza posizione: giovedì il derby con il Chelsea. 16a GIORNATA Wolverhampton-Stoke 1-2, Everton-Norwich 1-1, Blackburn-West Bromwich 1-2, Newcastle-Swansea 0-0, Fulham-Bolton 2-0, Wigan-Chelsea 1-1, Queens PR-Manchester Utd 0-2, Aston Villa-Liverpool 0-2, Tottenham-Sunderland 1-0, Manchester City-Arsenal 1-0 CLASSIFICA Manchester City 41; Manchester Utd 39; Tottenham 34; Chelsea 32; Arsenal e Liverpool 29; Newcastle 27; Stoke 24; Norwich 20; Aston Villa 19; Fulham, Swansea e West Bromwich 18; Everton 17; Queens PR 16; Sunderland e Wolverhampton 14; Wigan 13; Blackburn 10; Bolton 9 © RIPRODUZIONE RISERVATA

SPAGNA LA CLASSIFICA DELL’ANNO SOLARE

2011: il Real Madrid fa meglio del Barça Ma soltanto ai punti La squadra di Mou ne ha conquistati 91, uno in più dei rivali. S’infortuna Sergio Ramos MADRID

Non avrà vinto quasi niente rispetto al Barcellona (una Copa del Rey) ma il Real Madrid chiude il 2011 davanti: nel campionato in corso (40 punti contro 37) e nell’anno solare. Sì, la squadra di Mourinho è quella che ha fatto più punti nella Liga,91, uno in più del Barcellona. E ha anche segnato a raffica: 119 reti contro 94. Suo anche il capocannoniere, Cristiano Ronaldo, 44 centri: una «barbaridad», scrive Marca. Il Barça vince soltanto nei gol subiti: 20 contro 37. Meglio del 2010 Rispetto all’anno solare precedente il Real ha fatto molto meglio. Nel 2010, ricorda ancora Marca, il Barcellona aveva vinto nei punti (103-100), nei gol segnati (113-101) e in quelli subiti (24-34). Comunque vada nel 2012, una cosa sembra sicura: in Spagna si stanno giocando due campionati, uno per Real (che però perde Sergio Ramos per un po’: guai al bicipite femorale sinistro) e Barcellona, l’altro per le restanti 18 squa-

Cristiano Ronaldo: sono 44 gol AP

dre. Sta crollando sempre più il Villarreal, che ha perso 2-1 sul campo dell’Osasuna ora quinto. In vantaggio con Ruben, il Villarreal è stato raggiunto e superato, tra il 30’ e il 38’ della ripresa da Balde e Sergio. Sale a quota 19 il Granada: 2-1 sul Levante firmato Siqueira (rigore) e Abel. Il Valencia batte 2-0 il Malaga (2 gol Soldado) e resta al terzo posto. 16a GIORNATA Barcellona-Rayo Vallecano 4-0, Sporting Gijon-Espanyol 1-2, Majorca-Getafe 1-2, Athletic Bilbao-Real Saragozza 2-1, Siviglia-Real Madrid 2-6, Atletico Madrid-Betis 0-2, Grenada-Levante 2-1, Osasuna-Villarreal 2-1, Santander-Real Sociedad 0-0, Valencia-Malaga 2-0 CLASSIFICA Real Madrid 40; Barcellona 37; Valencia 33; Levante 29; Osasuna 25; Siviglia e Malaga 24; Espanyol 23; Athletic Bilbao 22; Atletico Madrid, Betis, Getafe e Grenada 19; Maiorca 18; Real Sociedad 17; Rayo Vallecano 16; Villarreal e Sporting Gijon 15; Santander 14; Real Saragozza 10 © RIPRODUZIONE RISERVATA


LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MONDIALE CLUB

BARÇA MERAVIGLIAO y

NON C’E’ STATA PARTITA

La Pulce apre e chiude le marcature, Xavi ispira. Pep da 10 e Santos annullato

L’ALBO D’ORO

1960 Real Madrid 1961 Penarol 1962 Santos 1963 Santos 1964 Inter 1965 Inter 1966 Penarol 1967 Racing Club 1968 Estudiantes 1969 Milan 1970 Feyenord 1971 Nacional 1972 Ajax 1973 Independiente 1974 Atletico Madrid 1975 Non disputata 1976 Bayern Monaco 1977 Boca Juniors 1978 Non disputata 1979 Olimpia As. 1980 Nacional 1981 Flamengo 1982 Penarol 1983 Gremio 1984 Independiente 1985 Juventus 1986 River Plate 1987 Porto 1988 National 1989 Milan 1990 Milan 1991 Stella Rossa 1992 San Paolo 1993 San Paolo 1994 Velez Sarsfield 1995 Ajax 1996 Juventus 1997 Borussia D. 1998 Real Madrid 1999 Man. United 2000 Boca Juniors 2001 Bayern Monaco 2002 Real Madrid 2003 Boca Juniors 2004 Porto MONDIALE PER CLUB 2005 San Paolo 2006 International 2007 Milan 2008 Man.United 2009 Barcellona 2010 Inter 2011 Barcellona

BARCELLONA-SANTOS

4-0

GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Messi al 17’, Xavi al 24’, Fabregas al 45’ p.t.; Messi al 37’ s.t. BARCELLONA (3-4-3) Valdes 7; Puyol 7 (dal 40’ s.t. Fontas, sv), Piqué 6.5 (dal 12’ s.t. Mascherano 6), Abidal 6.5; Xavi 8, Busquets 7, Fabregas 7, Iniesta 7; Dani Alves 7.5, Messi 8, Thiago 7 (dal 34’ s.t. Pedro, s.v.). All. Guardiola 10. SANTOS (4-3-1-2) Rafael 6.5; Bruno Rodrigo 4, Edu Dracena 5.5, Durval 5.5, Leo 6; Danilo 5 (dal 31’ p.t. Elano, 6), Arouca 6, Henrique 5; Ganso 5.5 (dal 38’ p.t. Ibson, sv); Borges 5 (dal 34’ s.t. Alan Kardec,s.v.), Neymar 5. All. Ramalho 5. ARBITRO Irmatov (Uzb) 6 NOTE Spettatori 68.166. Ammoniti Piqué, Mascherano, Edu Dracena e Ganso. Tiri in porta: 11-3. Tiri fuori: 4-3. Angoli: 4-2. In fuorigioco:7-0. Recuperi: 1’ p.t., 1’ s.t.

Spettacolare, senza limiti È la sinfonia di Guardiola L’onda blaugrana travolge il Santos: inevitabile un altro titolo mondiale DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDO’ YOKOHAMA (Giappone)

Verrà il giorno in cui ci renderemo conto di essere stati contemporanei del Barcellona di Guardiola, e dunque privilegiati come gli spettatori di Fellini al cinema, degli U2 al concerto, di Fiorello alla tv. Ecco, il modo in cui il Barça si sbarazza del Santos andando a vincere il Mondiale per club quinto titolo del 2011, tredicesimo dal fortunato giorno in cui Pep prese possesso dell’ufficio che fu di Johan Cruijff ha molto a che fare con l’ambizione, più teatrante che calcistica, di fornire uno spettacolo. Il Barça non si limita a giocare benissimo, va molto oltre: per tutto il primo tempo è una marea che nei suoi undici elementi si muove armoniosa e compatta, sinuosa e decisa, sincronizzata e fantasiosa. Il Santos prova a giocare a calcio (senza esagerare), il Barça pratica un altro sport in cui ogni ruolo è illuminato a intermittenza, ora esiste ora no, e comunque lo recitano facce sempre diverse. Una polifonia che non è soltanto difficile da battere. E’ difficile persino vederla, come succede col vento, col freddo, con la stanchezza. Il Barça è una meraviglia per lo spettatore, e una piaga d’Egitto per chi deve affrontarlo. Senza punte Alla fine, con un

sonoro 4-0 sulle spalle (ma poteva essere 9-1) l’osservazione più acuta viene da Muricy Ramalho, tecnico triste, ma non così tanto, del San-

tos. «Il Barcellona ha giocato 3-7-0. Senza attaccanti, eppure erano sempre nella nostra area. Se io faccio qualcosa del genere in Brasile chiamano la polizia perché mi arresti, le punte non si toccano, sarai mica un difensivista... Magari qualcuno adesso avrà capito che non è il numero degli attaccanti a definire quanto uno schieramento sia offensivo». Beh, dire offensivo significa limitarlo; partiamo piuttosto dal fatto che Guardiola, scegliendo come ali d’attacco il terzino Dani Alves e la mezzala Thiago, ordina loro di giocare sulle linee laterali per allargare la difesa brasiliana. Infatti Bruno Rodrigo e Leo li inseguono, spalancando una voragine al centro sulla quale Durval commette il primo errore al minuto 17, quando non intercetta l’assist di Xavi per Messi. Al minuto 24, in coda a

4

I NUMERI

13

i trofei alzati da Pep Guardiola da quando allena il Barcellona. Con i blaugrana ha vinto 3 campionati spagnoli, 1 coppa di Spagna, 3 Supercoppe di Spagna, 2 Champions League, 2 Supercoppe Uefa, 2 Coppe del Mondo Club

un’azione che meriterebbe di essere esposta in video al MoMa, è Bruno Rodrigo a mancare la cattura del pallone in area, aprendo la strada all’implacabile destro di Xavi. Infine, a pochi secondi dall’intervallo, Fabregas chiama il game-set-match al termine della fiera del ricciolo, intendendo come nel basket -, il taglio in area che se va bene va bene, altrimenti si torna fuori e si ricomincia. Neymar e Ganso Sfiduciato da

un’inferiorità evidente fin dalle prime battute, il Santos non riesce ad attivare Neymar e Ganso semplicemente perché, non essendo per nulla aggressivo, non recupera mai la palla. Dietro è solo questione di tempo, di attesa degli errori che cadono come pere mature. Il povero Neymar ha una piva di minuto in minuto più lunga, ma non è colpa sua se il fossato tra calcio europeo e calcio sudamericano oggi è così profondo: il Barcellona è sì una festa per gli occhi, ma anche una squadra cattiva ai limiti della ferocia nel recuperare palla e giocarla subito verticale, dove può far male. Due volte Neymar, il cui talento con la palla è da patrimonio dell’Unesco, riesce a partire verso la porta; se sulla seconda è bravissimo Valdes in uscita, sulla prima Piqué gli aveva serenamente messo una mano in faccia, spendendo un cartellino ma evitando guai peggiori. E’ la differenza tra giocare soltanto bene, e farlo con la forza e il mestiere necessari. E’ la differenza tra gli Harlem Globetrotters - divertentissimi, per carità - e Kobe Bryant. E’ la differenza tra chi gioca e chi vince. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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MIGLIORI

YOKOHAMA La sinfonia del Barcellona è un bolero che parte piano, aumenta via via il ritmo per diventare infine travolgente. Il Santos non pressa ma aspetta, decretando così la sua mattanza. Segna Messi su assist di Xavi (che prima aggancia di tacco in modo supremo), raddoppia lo stesso Xavi al termine di un’azionissima, triplica Fabregas con un comodo tocco nell’angolo dopo parata di Rafael su Thiago. All’attivo del Barça anche un palo di Cesc, così come nella ripresa arriva un sonoro montante timbrato da Dani Alves; il quale gioca da satanasso sino al momento del tiro, quando si perde in un bicchier d’acqua. Meno male che al minuto 37 la appoggia a Messi, che dribbla il portiere e infila il 4 0. Prima, Neymar era stato contrato in uscita da Valdes. Ripassare, ragazzino!

LA GIOVANE STELLA DEL SANTOS

Neymar: «Così ci insegnano come si gioca»

S Messi 8 Il numero uno del mondo non sceglie le partite, le gioca tutte da urlo. Questa anche di più: sentiva il confronto con Neymar?

Neymar, best-player del torneo con Messi e Xavi AFP YOKOHAMA (Giappone)

S Xavi 8 Tutto ciò che tocca diventa armonia. Passa, segna, rallenta il gioco per poi accelerarlo, aiuta Busquets dietro e Iniesta in avanti.

S Bruno Rodrigo 4 Tenta di salvare il primo gol con un’acrobazia non impossibile, e non ce la fa. Sul secondo sbaglia tempo d’intervento.

Q Pep Guardiola, 40 anni, viene portato in trionfo dai suoi giocatori, dopo la premiazione REUTERS

A partita finita e in attesa di consegnare la coppa al Barça, la preoccupazione generale in campo e sul palco è quella di rincuorare Neymar. Disponibile e spontaneo, educato e dotatissimo, il ragazzino in questi giorni ha stregato tutti; così Puyol, che già gli ha consegnato all’intervallo la maglietta richiesta (tanto la partita era già finita...), al fischio d’inizio va ad abbracciarlo, mentre Xavi, premiato assieme a lui e a Messi sul podio dei migliori giocatori del torneo, non la smette di complimentarsi. Anche da queste carinerie si intuisce quanto sia ferrea la prelazione del Barça sul giovane asso del Santos. Michel Platini poi, sul palco accanto a Blatter, appena lo incrocia lo abbraccia, e sembra un’investitura: manifestazioni di stima che un po’ commuovono il ragazzo. Si vedono le lacrime, si sentono le parole. Intelligenti. «Il Barcellona ci ha insegnato come si gioca a calcio. Qualche giorno fa ho letto un’intervista a Guardiola, diceva che ora vincono tanto perché hanno fatto tesoro delle sconfitte iniziali; spero sia così anche per noi, e che il prossimo anno il Santos sia nuovamente qui per la rivincita». Ogni domanda a Pep Guardiola, che venga da un catalano, un brasiliano, un giapponese o un arabo, è preceduta dai complimenti. Lui fatica a trovare le parole: «Abbiamo raggiunto risultati che nessuno dimenticherà mai, siamo nella storia perché un anno ti può pure andare tutto bene, ma qui siamo alla quarta stagione in cui questa squadra vince un sacco di trofei, molti hanno portato a casa anche un Europeo e un Mondiale. Alleno campioni stratosferici». Molto bella la risposta alla domanda tattica di un collega paulista. «Come giochiamo? Cerchiamo di passarci la palla in velocità senza perderla, quello che il Brasile ha sempre fatto. Siete stati voi a insegnarlo al mondo...». Anche Xavi avverte che non è una vittoria come altre: «Guardiola ha preparato la gara in maniera eccezionale. E’ un orgoglio far parte di questa squadra: dedico la coppa a chi non c’era, Villa, Afellay e Tito Villanova». p.c. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE BWIN IL POSTICIPO DELLA 20a GIORNATA

4 Un Varese da corsa

I NUMERI

11

Il record di vittorie consecutive in Serie B: l’hanno stabilito il Brescia nel 1942-43 e la Spal nel 1950-51.

9

I gol segnati dal Varese in 10 partite casalinghe: solo l’Ascoli, ultimo, ha fatto peggio con 8.

Quello di ieri è il primo 0-0 ottenuto dal Verona in questo campionato. Il Varese è arrivato a quota 6

Il Verona si ferma a 8 Pari e un brivido: Mandorlini non stacca Prandelli La squadra di Maran meglio per un’ora, ma non basta VARESE VERONA

0 0

GIUDIZIO 77 VARESE (4-4-2) Bressan 6,5; Pucino 6,5, Troest 6, Terlizzi 6, Cacciatore 6; Nadarevic 7, Corti 6,5, Damonte 5,5, Carrozza 6,5 (dal 20’ s.t. Zecchin 6); Neto Pereira 6,5 (dal 30’ s.t. De Luca s.v.), Martinetti 6,5 (dal 41’ s.t. Cellini s.v.). PANCHINA Milan, Figliomeni, Grillo, Lepore. ALLENATORE Maran 7. VERONA (4-3-1-2) Rafael 6,5; Cangi 6, Mareco 6, Ceccarelli 6, Scaglia 6; Russo 6, Tachtsidis 6, Hallfredsson 6,5; Jorginho 6 (dal 45’ s.t. Doninelli s.v.); Ferrari 6 (dal 45’ s.t. D’Alessandro s.v.), Pichlmann 5,5 (dal 35’ s.t. Bjelanovic s.v.). PANCHINA Nicolas, Pugliese, Galli, Lepiller. ALLENATORE Mandorlini 6,5. ARBITRO Ciampi di Roma 6,5. GUARDALINEE Evangelista 5,5 - Vivenzi 6. AMMONITI Cacciatore (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 3.097, incasso di 25.346 euro; abbonati 1.874, quota di 13.863 euro. Tiri in porta 5 (con un palo)-5. Tiri fuori 10-5. In fuorigioco 1-3. Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

h 7 il migliore NADAREVIC (Varese) Gran corsa e profondità. Sulla fascia destra per un’ora è incontenibile

DAL NOSTRO INVIATO

GUGLIELMO LONGHI VARESE

Otto vittorie di fila, e arriva lo stop in una partita che mancava da trent’anni: «Va bene comunque, ricominceremo un’altra serie», dice l’allenatore del Verona che ha quindi raggiunto, non superato, il Prandelli del ’99. Mettiamola così: è il c.t. della nazionale, forse ci sono gerarchie da rispettare... Il fatto è che stavolta il pareggino l’Hellas l’ha cercato, e non subìto. Merito (o colpa) del Varese e anche della voglia di passare il Natale al secondo posto da solo e con

LA PARTITA DI STASERA ORE 20.45

Oltre 10 mila tifosi per Pescara-Samp Il programma della 20a si completa stasera (20.45) con il secondo posticipo. Qui Pescara Superata quota diecimila: anche stasera ci sarà una cornice degna della serie A. Zeman perde Petterini ma ritrova Bocchetti, in panchina. Squalificati Cascione e Gessa, a centrocampo: Verratti (che piace al d.s. blucerchiato Sensibile) e Togni mezzala sinistra. Squalificati Gessa e Cascione. Diffidati nessuno. Qui Sampdoria Da Costa rileva Romero, Fiorillo va in panchina. Semioli è fuori uso. In difesa Rispoli e Castellini sulle corsie esterne. Dubbi sulla sinistra a centrocampo, con un ballottaggio a tre: Obiang, Soriano e Koman. Squalificati Romero e Bentivoglio. Diffidati Foggia e Bertani.

PESCARA SAMPDORIA PESCARA (4-3-3) 22 ANANIA 2 ZANON 6 ROMAGNOLI 5 CAPUANO 14 BALZANO 23 KONE 10 VERRATTI 8 TOGNI 9 SANSOVINI 17 IMMOBILE 11 INSIGNE All. ZEMAN

SAMPDORIA (4-3-3) 1 DA COSTA 33 RISPOLI 6 VOLTA 35 ROSSINI 7 CASTELLINI 23 DESSENA 17 PALOMBO 14 OBIANG 10 FOGGIA 90 PIOVACCARI 22 BERTANI All. IACHINI

PANCHINA 1 Pinsoglio, 13 Brosco, 15 Bocchetti, 18 Nicco, 7 Soddimo, 19 Maniero, 21 Giacomelli.

PANCHINA 44 Fiorillo, 3 Costa, 18 Laczko, 11 Koman, 21 Soriano, 4 Padalino, 19 Fornaroli.

ARBITRO Ostinelli di Como GUARDALINEE Stallone-Longo PREZZI da 13 a 31,30 euro TV Sky Calcio 1 HD e Premium Calcio

LIVORNO

Oggi Spinelli sceglie il dopo Novellino E annuncia: «Ho deciso di andarmene» LIVORNO (fr.f.) Nonostante abbia diretto ieri l'ultimo allenamento, il destino di Novellino sembra segnato. Oggi pomeriggio a Genova è previsto un incontro tra il presidente Spinelli, il d.s. Signorelli e il responsabile dell'area tecnica, Attilio Perotti, dal quale dovrebbe uscire il nome del nuovo tecnico. Spinelli però è stato categorico: «Voglio un giovane, che sappia lavorare

con i giovani». Il cerchio si restringe ad Apolloni e Gregucci, anche se Campilongo potrebbe essere la sorpresa. Poi Spinelli annuncia: «Mercoledì nell’assemblea della società io mio figlio Roberto rassegneremo le dimissioni. Verrà nominato un nuovo amministratore che dovrà portare avanti la società fino a giugno. Poi lascerò la società. La mia avventura a Livorno è arrivata al termine».

un punto in meno dal Toro capolista. Varese sulle fasce Primo tem-

po scoppiettante, secondo noioso. Il Varese fa meglio per un’ora abbondante: più corsa, più pressing, più intensità. Maran, che in casa non vince da 4 partite, costruisce un 4-4-2 offensivo che però nasce e si sviluppa quasi soltanto sulle fasce. I due esterni sono molto vivaci, in avanti Neto Pereira crea molto (e qualcosa sbaglia) mostrando una discreto feeling con Martinetti. Il limite del Varese è che non ha un regista di ruolo, visto che i mediani hanno soprattutto com-

Al 28’ p.t. il brasiliano Neto Pereira, 32 anni, colpisce il palo alla sinistra di Rafael: è il momento più emozionante della gara LAPRESSE

piti di copertura e poco di costruzione: Corti è bravo a seguire da vicino Hallfredsson, dolorante alla schiena e a togliergli spazio, ma il giovane Damonte, un ’91, sembra un po’ spaesato e fatica a tenere il Jorginho. Neto, detto Swarowski, sciupa una bella occasione davanti a Rafael, poi (minuto 28), lanciato in contropiede cerca la soluzione di forza colpendo il palo più vicino al portiere invece di mirare all’altro angolo. Ma per il resto il brasiliano dalle gambe fragili sembra incontenibile. E’ lui, con Nadarevic, il protagonista del momento migliore del Varese, che davanti si trova un avversario molto prudente. Verona al centro Senza Gomez, squalificato con i difensori Abbate e Maietta, Mandolini rinuncia alle fasce, sceglie il doppio centravanti, puntando sui chili e i centimetri di Ferrari e Pichlmann. Il talentuoso Jorginho trequartista, Tachtsidis a fare il play e Hallfredsson a spingere e recuperare palloni. E nel primo tempo (7’ e 22’) sono proprio il greco e l’islandese a impegnare Bressan che ha rischiato di non giocare per un guaio muscolare. Poi il ritmo si abbassa insieme alla voglia di rischiare. Maran cambia un esterno (Zecchin per l’esausto Carrozza) e gioca la carta De Luca, un altro ragazzo del ’91. Mandorlini, fedele all’impostazione tattica di inizio partita (non si gioca sulle fasce), cambia un centravanti, Pichlmann, per un altro, Bjelanovic. «Il Varese aveva speso molto, a questo punto ci è mancata la cattiveria per chiudere la partita», ammette il tecnico. Mentre Maran se la prende col campo dell’Ossola: «Rimbalzi balordi». © RIPRODUZIONE RISERVATA

CLASSIFICA SQUADRE

PT

TORINO 41 VERONA 38 SASSUOLO 37 PADOVA 35 PESCARA 33 REGGINA 30 VARESE 28 JUVE STABIA (-4) 28 GROSSETO 28 SAMPDORIA 26 VICENZA 25 BARI (-2) 25 CITTADELLA 25 CROTONE (-1) 24 EMPOLI 22 BRESCIA 22 ALBINOLEFFE 21 LIVORNO 20 MODENA 20 GUBBIO 18 NOCERINA 16 ASCOLI (-7) 15

PARTITE G V N P 20 12 5 3 20 11 5 4 20 10 7 3 20 10 5 5 19 10 3 6 20 8 6 6 20 7 7 6 20 9 5 6 20 7 7 6 19 5 11 3 20 6 7 7 20 7 6 7 20 7 4 9 20 6 7 7 20 6 4 10 20 5 7 8 20 5 6 9 20 5 5 10 20 4 8 8 20 4 6 10 20 3 7 10 20 6 4 10

RETI F S 25 13 27 19 25 14 29 22 40 31 34 24 25 20 29 25 24 26 26 17 25 26 21 23 24 29 20 22 26 31 19 26 25 34 19 21 19 32 16 30 28 36 23 28

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

PROSSIMO TURNO Venerdì 6 gennaio, ore 12.30 TORINO-ALBINOLEFFE; ore 15 ASCOLI-PADOVA BRESCIA-CROTONE CITTADELLA-EMPOLI GUBBIO-BARI NOCERINA-PESCARA SAMPDORIA-VARESE SASSUOLO-JUVE STABIA VICENZA-REGGINA; ore 18 VERONA-MODENA; ore 20.45 GROSSETO-LIVORNO

FUORI DALLO STADIO

In 70 da Verona senza biglietto rischiano il Daspo VARESE (f.b.) Nonostante non fosse possibile acquistare i biglietti, circa 70 veronesi, con tessera del tifoso, si sono presentati allo stadio di Masnago e sono stati fatti entrare solo nell’ultimo quarto d’ora. Sono stati identificati e ora rischiano il Daspo. In mattinata, alla barriera di Milano alcuni teppisti hanno preso a calci un’auto che esponeva una bandiera juventina.


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LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

PRIMA DIVISIONE GIRONE A 17a GIORNATA l’Analisi di NICOLA BINDA nbinda@gazzetta.it

Questa Sicilia ci regala emozioni forti

Ternana e Siracusa campioni d’inverno. E con pieno merito. Alzi la mano chi l’aveva previsto: si merita un regalo in più. Perché si tratta di belle sorprese — soprattutto la squadra di Sottil — e i loro evidenti meriti sono da bilanciare con gli scompensi delle grandi favorite, che al momento restano a guardare. E a preoccuparsi, perché la storia dice che il

E’ la Ternana la regina dell’inverno Carcuro e Litteri mandano k.o. il Como Respinto l’assalto del Taranto di venerdì MASSIMO LAURETI TERNI

La Ternana batte il Como conquistando l’undicesima vittoria stagionale che vale la testa della classifica e il titolo di campione d’inverno. Operazione riuscita nonostante le difficoltà proposte da un Como sempre in partita, attento in difesa ma pronto anche a rilanciarsi in avanti. In campo due squadre prive di qualche elemento ma non certo della voglia di provare a vincere una partita importante per entrambe. Ce l’ha fatta la Ternana che ha attaccato di più, che ha rischiato anche di andare sotto nel punteggio ma che alla fine ha trovato il guizzo decisivo. Botta e risposta La squadra di

casa voleva riscattare la sconfitta di Foggia e replicare al Taranto che l’aveva scavalcata in classifica sfruttando l’anticipo con l’Avellino. Ma non ha attaccato a testa bassa. Lo ha fatto

TERNANA

2

COMO

1

+++

GIUDIZIO MARCATORI Carcuro (T) al 31’, Tavares (C) al 41’ p.t.; Litteri (T) al 12’ s.t. TERNANA (3-4-3) Ambrosi 6; Ferraro 6, Pisacane 6,5, De Giosa 6,5; Fazio 6, Carcuro 7, Miglietta 7, Dianda 7; Nolè 6,5, Litteri 7 (dal 36’ s.t. Docente s.v.), Sinigaglia 6 (dal 13’ s.t. Cejas 6,5). (Virgili, Stendardo, Fusciello, Della Penna, Lacheheb). All. Toscano 7. COMO (4-3-3) Twardzik 6; Ambrosini 6, Zullo 6 (dal 9’ s.t. Nieddu 5,5), Urbano 6,5, Som 6,5; Salvi 6, Ardito 6 (dal 32’ s.t. Bardelloni s.v.), Lulli 6,5; Ciotola 5,5 (dal 32’ s.t. Doumbia s.v.), Tavares 7, Filippini 5. (Conti, Ghidotti, Tonetto, Romano). All. Ramella 6. ARBITRO Aureliano di Bologna 6. NOTE paganti 3.776, abbonati 1.310, incasso di 22.068 euro. Espulso Filippini al 37’ s.t.; ammoniti De Giosa, Miglietta, Salvi, Pisacane, Ardito, Lulli, Carcuro, Urbano e Cejas. Angoli 4-2.

con attenzione per non concedere spazi al Como sempre piuttosto aggressivo. Così la prima incursione importante di Nolè è arrivata al 19’ ma il fantasista ha sbagliato la rifinitura decisiva per Sinigaglia libero in area. Il secondo affon-

titolo di metà stagione, spesso, significa Serie B. Il Siracusa, nella seconda parte della stagione, dovrà vedersela con un problema in più: la penalizzazione per un ritardo negli adempimenti del primo trimestre. La Ternana non corre questi rischi, semmai li corrono i rivali del Taranto che per un giorno e mezzo hanno sognato il sorpasso all’ultima curva.

do però è stato decisivo. Nolè ha lanciato dal fallo laterale Dianda che in area ha saltato Ambrosini e piazzato un cross perfetto per la girata di Carcuro che di testa ha infilato sul palo lontano. Il gol ha dato coraggio alla squadra di casa ancora al tiro con Miglietta ma non ha abbattuto il Como che dieci minuti più tardi ha pareggiato. Punizione di Lulli dalla trequarti, difesa rossoverde imbambolata e guizzo vincente per l’ex di giornata che di testa ha fatto 1-1. Guizzo Litteri Il Como sente di poter osare e al 4’ della ripresa sfiora il raddoppio ancora con Tavares che dal limite spara un destro terrificante: traversa. Una frustata sulla Ternana che reagisce con vigore e torna in vantaggio all’11’. L’azione sulla destra è di Fazio che crossa in area, Nieddu anticipa in uscita Twardzik ma respinge corto, Litteri si coordina e al volo in girata infila la porta sguarnita. Gli animi si accendono, l’arbitro continua a distribuire cartellini gialli (alla fine saranno nove in tutto), Toscano toglie Sinigaglia per un mediano, Cejas, il Como non molla e su Filippini al 16’ si immola Fazio, mentre al 22’ e Pisacane di piede a dire no a Lulli. È l’ultimo squillo dei lombardi che a più riprese rischiano sul contropiede della Ternana. Filippini si fa cacciare al 37’ per una parola di troppo e Docente sfiora il 3-1 nei minuti di recupero. Poi la festa della Ternana. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LUMEZZANE

1

PAVIA

0

SPAL

3

REGGIANA

0

FOGGIA

2

FOLIGNO

2

Antonelli fa felice il Lumezzane Reggiana spenta: Mangone rischia

Cruz e Meduri esaltano il Foggia Pavia, 6˚ k.o. in casa consecutivo

La Spal ritrova il successo Al Foligno non basta Coresi

MARCATORE Antonelli al 18’ s.t. LUMEZZANE (4-3-2-1) Brignoli 7; Diana 6, Malagò 6, Giosa 7, Bradaschia 6,5; Fondi 6, Dadson 6,5, Faroni 5,5; Baraye 6 (dal 23’ s.t. Ferrari 6), Antonelli 7 (dal 37’ s.t. Maccabiti s.v.; dal 40’ s.t. Lo Iacono s.v.); Gasparetto 6,5. (Rossi, Mollestam, Guagnetti, Inglese). All. Nicola 7. REGGIANA (5-3-2) Bellucci 6,5; Iraci 6 (dal 40’ s.t. Matteini s.v.), Aya 6, Zini 6, Lanna 6,5, Panizzi 6; Ardizzone 6 (dal 32’ s.t. Bovi s.v.), Viapiana 5,5 (dal 32’ s.t. Esposito s.v.), Alessi 6,5; Gurma 5,5, Rossi 5,5. (Silvestri, Bettati, Arati, Redzic). All. Mangone 6. ARBITRO Giovani di Grosseto 5,5. NOTE spettatori 600 circa, incasso, paganti e abbonati non comunicati. Espulso Faroni al 38’ s.t.; ammoniti Iraci, Malagò, Fondi, Zini, Bradaschia e Gurma. Angoli 4-5.

MARCATORI Cruz all’11’, Meduri al 16’ s.t. PAVIA (4-3-3) Facchin 5,5; Capogrosso 6, Fissore 5, Fasano 6, Verruschi 5 (dal 21’ s.t. Meregalli s.v.); Carotti 5, Meza Colli 5, Puccio 5,5; Falco 5, Marchi 5,5 (dal 28’ s.t. Veronese s.v.), D’Errico 5,5 (dall’8’ s.t. Rodriguez 5,5). (Cacchioli, Romeo, Galassi, Bufalino). All. Sangiorgio 5,5. FOGGIA (4-4-2) Ginestra 6; Traoré 6 (dal 43’ s.t. Lanzoni s.v.), Coletti 6, Gigliotti 6,5, D’Orsi 6,5; Molina 6,5, Perpetuini 6, Meduri 7, Tomi 6,5; Cruz 7 (dal 33’ s.t. Defrel s.v.), Kolawole 6,5 (dal 43’ s.t. Cortesi s.v.). (Botticella, Wagner, Bianchi, Tiboni). All. Stringara 6,5. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno 6. NOTE paganti 474, abbonati 328, incasso di quasi 6.300 euro. Ammoniti Tomi, Perpetuini, Fissore e Gigliotti. Angoli 3-5.

MARCATORI Castiglia (S) al 9’, Coresi (F) su rigore al 35’ p.t.; Laurenti (S) al 29’, Arma (S) al 35’, Coresi (F) al 48’ s.t. SPAL (4-3-3) Capecchi 7; Cosner 6 (dal 36’ s.t. Ghiringhelli s.v.), Zamboni 6, Pambianchi 6, Rossi 6; Agnelli 6,5, Migliorini 6 (dal 22’ s.t. Laurenti 7), Castiglia 7,5 (dal 40’ s.t. Fortunato s.v.); Melara 6, Arma 6,5, Mendy 6. (Teodorani, Beduschi, Canzian, Marconi). All. Vecchi 6,5. FOLIGNO (4-4-2) Zandrini 5,5; Tuia 6, Cotroneo 6, Galuppo 5,5, Petti 5,5; Tattini 5 (dal 35’ s.t. Cardarelli s.v.), Costantini 6 (dal 16’ s.t. Ca-

GIUDIZIO

+++

LUMEZZANE (Bs) Antonelli dà la sveglia al Lumezzane e con una prodezza personale firma l’ottava vittoria stagionale della squadra bresciana, che a questo punto si candida autorevolmente per un posto nei playoff. Mastica amaro la Reggiana, alla quarta sconfitta consecutiva e con la panchina di Mangone sempre più in bilico (si attende nelle prossime ore la decisione del presidente Barilli, ieri assente,

Amedeo Mangone, 43 anni LIVERANI che sta meditando sul da farsi). Per più di un’ora il 5-3-2 degli emiliani ha retto senza troppi problemi agli attacchi raramente pericolosi del Lumezzane (all’inizio ci aveva provato il solito Antonelli, quindi Baraye); poi, andata in svantaggio e dopo aver rischiato il raddoppio (errori sotto misura di Baraye e Ferrari), la Reggiana ha sfiorato più volte la rete del pareggio senza però riuscire a raggiungerlo, confermando anche il momento poco fortunato. Sulla sua strada ha trovato anche un Brignoli in gran vena, protagonista di due interventi miracolosi su Rossi e su una punizione di Alessi, dopo che i padroni di casa erano rimasti in dieci per l’espulsione di Faroni. Quasi allo scadere poi Rossi non è riuscito ad un passo dalla porta a deviare la palla in rete su un colpo di testa di Gurma. La cosa più bella della partita è così rimasta la perla di Antonelli, bravissimo a scagliare in corsa un diagonale imprendibile sul secondo palo sul quale Bellucci non è potuto arrivare. Sergio Cassamali

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GIUDIZIO PAVIA Seconda vittoria consecutiva per il Foggia che si allontana dalla zona playout e lascia il Pavia (alla sesta sconfitta interna consecutiva) al penultimo posto a soli 9 punti. Nel primo tempo Pavia vicino al gol con Marchi e Meza Colli che all’11’ colpisce la parte alta della traversa dal limite. Ma nella ripresa il Foggia chiude la gara in 6’: all’11’ sugli sviluppi di un corner palla per Meduri e assist al centro per la girata vincente di Cruz, al 16’ il raddoppio su punizione di Meduri da posizione defilata. Enrico Venni

Dietro al Siracusa spunta un’altra squadra della Sicilia, quel Trapani che ha chiuso l’anno con un 7-0 clamoroso: tra i pro’ l’ultimo l’aveva subìto a febbraio proprio una squadra siciliana (Palermo-Udinese), in serie C bisogna risalire al 1996 (Trani-Viterbese). E ora tutti in vacanza, a riposarsi e meditare, in vista del mercato di gennaio e di un futuro con molte

incognite. La crisi economica è evidente (e non solo per le penalizzazioni), ma in questa Italia non potrebbe essere altrimenti per una categoria che, tra l’altro, ha sempre meno risorse e non riesce a ottenere quelle che in teoria le spetterebbero (vedi legge Melandri). Pensieri costanti, sempre presenti. Per fortuna, non nei magici 90’ della domenica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Eusepi lancia Carpi Pro Vercelli battuta CARPI

2

PRO VERCELLI

1

GIUDIZIO

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MARCATORI aut. Ranellucci (PV) al 28’ p.t.; Espinal (PV) al 6’, Eusepi (C) al 19’ s.t. CARPI (4-4-2) Bastianoni 6,5; Laurini 7, Cioffi 7, De Paola 7, Poli 7; Concas 6, Memushaj 6, Perini 6,5, Calamai s.v. (dal 10’ p.t. Marchi 6); Cesca 5,5 (dal 35’ s.t. Perrulli s.v.), Eusepi 7 (dal 47’ s.t. Pasciuti s.v.). (Mandrelli, Sogus, Potenza, Kabine). All. Notaristefano 7. PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini 6; Bencivenga 7, Ranellucci 5, Masi 5, Murante 6 (dal 37’ s.t. Tonani s.v.); Rosso 5,5, Calvi 6 (dal 24’ s.t. Germano s.v.), Espinal 6,5; Fabiano 6; Malatesta 5,5, Iemmello 5 (dal 34’ s.t. Tripoli 6). (Miranda, Modolo, Pigoni, Santoni). All. Braghin 6. ARBITRO Abbattista di Molfetta 6,5. NOTE paganti 383, abbonati 187, incasso di 3.618 euro. Amm. Calvi, Marchi, Murante, Memushaj, Tripoli, Laurini. Angoli 3-9.

DAVIDE SETTI REGGIO EMILIA

da soli, non meritavamo di perdere» spiegherà a fine gara il tecnico piemontese, tornando sulle due reti del Carpi: la prima alla mezz’ora è una frittata di Ranellucci, che sul colpo di testa di Poli anticipa il proprio portiere e di nuca confeziona la più clamorosa delle autoreti; la seconda, un quarto d’ora dopo aver raggiunto il pari, è una dormita di Masi, che invece di rinviare si perde Eusepi sul dischetto e serve all’attaccante carpigiano (quinta rete in campionato) l’assist più comodo. In mezzo ai due gol del Carpi si vede una buona gara, che la Pro Vercelli riacciuffa a inizio ripresa grazie al tocco sottomisura di Espinal, su imbeccata di Bencivenga. Entusiasmo Notaristefano Il

La sfida fra le due sorprese del campionato porta la firma di Umberto Eusepi. È suo il gol che rilancia il Carpi dopo lo scivolone di Foligno e blocca la marcia della Pro Vercelli, agganciata al terzo posto dagli emiliani. La squadra di Braghin (6 vittorie nelle precedenti 8 gare) paga a caro prezzo due clamorose sviste in difesa e i tanti assenti che la stanno condizionando.

Carpi però ci mette più cuore, confermandosi macchina quasi perfetta quando gioca al «Giglio» (22 punti su 27 e 20 gol segnati in casa). Un ruolino che fa sorridere mister Notaristefano, nonostante qualche sofferenza nei minuti finali che ha ricordato le beffe subite con Pisa e Foligno: «È stata la vittoria del coraggio. Stiamo viaggiando davvero forte, anche se sono convinto che nel ritorno possiamo fare ancora meglio».

Che errori «Ci siamo fatti gol

© RIPRODUZIONE RISERVATA

stellazzi 5,5), Menchinella 5,5, Coresi 7; Guidone 5,5, Brunori Sandri 5 (dal 14’ s.t. Fondi 5,5). (Mazzone, Merli Sala, Stoppini, Fedeli). All. Pagliari 6. ARBITRO De Meo di Foggia 7. NOTE paganti 394, abbonati 1.229, incasso di 10.149 euro. Ammoniti Melara, Costantini, Zamboni e Fortunato. Angoli 13-2.

+++

GIUDIZIO FERRARA Dopo nove gare senza vittorie la Spal torna al successo. Risultato sbloccato al 9’ da un sinistro al volo da fuori area di Castiglia. Il Foligno pareggia con Coresi su rigore (mano di Melara). La Spal trova il vantaggio alla mezzora della ripresa con Laurenti e il 3-1 con un tocco ravvicinato di Arma. Nel recupero arriva la punizione vincente di Coresi, autore di un’ottima prova, per l’inutile seconda rete ospite. Alessandro Sovrani

IL POSTICIPO ORE 20.45

C’è Viareggio-Tritium in tv Stasera il posticipo televisivo tra il Viareggio e la Tritium chiude il 2011 della Prima divisione. Un solo dubbio per Bertolucci: Conson (favorito) o Lamorte in difesa a fianco del capitano Fiale; Cesarini, scontata la squalifica, torna al centro dell’attacco, mentre è probabile una staffetta Lepri-D’Onofrio. La Tritium è partita nel tardo pomeriggio dopo l’ultimo allenamento: a Boldini manca l’infortunato Martinelli, ma ritrova il capitano Dionisi. Così in campo (ore 20.45, diretta su Raisport 1): VIAREGGIO (4-4-2) Ranieri; Carnesalini, Fiale, Conson, Brighenti; Lepri, Pizza, Tarantino, Cristiani; Cesarini, Scardina. (Merlano, Lamorte, Monopoli, Licata, Maltese, Palibrk, D’Onofrio). All. Bertolucci. TRITIUM (4-4-2) Pansera; Fondrini, Teso, Dionisi, Possenti; E. Bortolotto, Malgrati, Daldosso, Casiraghi; Spampatti, R. Bortolotto. (Nodari, Suagher, Corti, Di Ceglie, Monacizzo, Floriano, Sinato). All. Boldini. ARBITRO Oliveri di Palermo (Zuccaro-Guarino).

SORRENTO

1

PISA

1

GIUDIZIO

++

SORRENTO (Na) Gennaro Ruotolo debutta con un pareggio che va bene più al Pisa che al Sorrento. Il neo tecnico rossonero si affida al 4-4-1-1: è l’unica novità rispetto al 4-2-3-1 di Sarri, la squadra gioca meglio nel primo tempo, tra la voglia di reagire allo 0-4 di Vercelli e una alterna fluidità nella manovra. All’11’ è già in vantaggio con una veloce azione manovrata: cross di Basso dalla sinistra, palo di Scappi-

CLASSIFICA SQUADRE

PT

TERNANA 37 TARANTO (-1) 36 CARPI 29 PRO VERCELLI 29 COMO (-1) 27 LUMEZZANE 27 PISA 26 SORRENTO (-2) 26 AVELLINO 25 TRITIUM 23 BENEVENTO (-6) 22 FOGGIA (-1) 21 REGGIANA (-2) 16 SPAL (-2) 13 MONZA 13 VIAREGGIO (-1) 11 PAVIA 9 FOLIGNO (-4) 6

Gennaro Ruotolo, 44 anni (Sorrento) IANUALE ni e zampata vincente di Ginestra. Il Sorrento meriterebbe pure il raddoppio che viene negato dalla traversa colpita da Scappini con un colpo di testa deviata da Pugliese. In avvio della ripresa, però, il Sorrento è meno efficace nelle sue ripartenze, anche perché Pagliari sistema meglio il Pisa con due cambi e nuovi compiti tattici per Tremolada e Favasuli. Il pari, tuttavia, matura con un rigore contestato per un fallo di mani di Scappini: Perna spiazza Rossi e pareggia (17’). Dopo un gol annullato a Ginestra (19’), il Sorrento, non è fortunato nel finale giocato in dieci per l’espulsione di Sabato (30’): Pugliesi salva la sua porta sulle conclusioni di Di Nunzio e Carlini (44’). Incomprensibile, nel primo tempo (29’), la decisione dell’arbitro Bellotti di sospendere la gara per 2’ per una leggera grandinata che imbianca il terreno di gioco in erba sintetica suscitando la sottile ilarità dei pochi spettatori di una fredda domenica. Antonino Siniscalchi

G 17 17 17 17 17 17 17 17 17 16 17 17 17 17 17 16 17 17

PARTITE V N P 11 4 2 11 4 2 9 2 6 8 5 4 8 4 5 8 3 6 6 8 3 7 7 3 7 4 6 6 5 5 8 4 5 5 7 5 5 3 9 4 3 10 2 7 8 3 3 10 1 6 10 3 1 13

RETI F S 22 11 22 7 26 15 20 10 25 23 16 17 19 12 21 17 23 26 17 18 28 21 17 17 19 24 15 22 15 24 11 26 18 30 11 25

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA

RISULTATI CARPI-PRO VERCELLI LUMEZZANE-REGGIANA MONZA-BENEVENTO PAVIA-FOGGIA SORRENTO-PISA SPAL-FOLIGNO TARANTO-AVELLINO TERNANA-COMO VIAREGGIO-TRITIUM

2-1 1-0 1-2 0-2 1-1 3-2 2-0 2-1 stasera

PROSSIMO TURNO DOMENICA 8 GENNAIO ORE 14.30 BENEVENTO-FOGGIA (2-1) FOLIGNO-AVELLINO (0-2) PISA-SPAL (1-1) PRO VERCELLI-COMO (0-1) REGGIANA-PAVIA (1-1) SORRENTO-MONZA (3-0) TARANTO-LUMEZZANE (3-0) TRITIUM-CARPI (0-4) VIAREGGIO-TERNANA (0-1)

MARCATORI 10 RETI Ginestra (2, Sorrento). 9 RETI Perna (3, Pisa); Arma (2, Spal). 8 RETI Cia (Benevento); Filippini (5, Como). 6 RETI De Angelis (3, Avellino); Malatesta (Pro Vercelli); Rantier (3, Taranto); E. Bortolotto (Tritium).

girone B CLASSIFICA SQUADRE

PT

SIRACUSA (-3) 31 TRAPANI 28 PORTOGRUARO 27 LANCIANO (-1) 27 BARLETTA 27 CREMONESE (-6) 25 CARRARESE 25 PERGOCREMA (-1) 25 ALTO ADIGE 24 SPEZIA 24 TRIESTINA 22 FROSINONE 20 PRATO 17 ANDRIA 17 PIACENZA (-4) 17 LATINA 16 BASSANO 15 FERALPI SALO' 13

Ruotolo-Sorrento è un buon inizio Perna-gol: il Pisa strappa il punto MARCATORI Ginestra (S) all’11’ p.t.; Perna (P) su rigore al 17’ s.t. SORRENTO (4-4-1-1) Rossi 6; Vanin 6, Romeo 6,5, Di Nunzio 6, Sabato 5,5; Corsetti 5,5 (dal 22’ s.t. Carlini 5), Camillucci 5,5, Armellino 6, Basso 6,5 (dal 32’ s.t. Terra 5); Ginestra 6,5; Scappini 5,5 (dal 22’ s.t. Galabinov 5). (Chiodini, Niang, Nocentini, Bondi). All. Ruotolo 6. PISA (4-4-2) Pugliesi 6,5; Audel 6, Buscaroli 6,5, Bizzotto 6, Ton 6 (dal 12’ s.t. Benvenga 5,5); Tremolada 6,5, Obodo 6, Berardocco 5,5 (dal 12’ s.t. Nicastro 5), Favasuli 6; Perna 6 (dal 41’ s.t. Strizzolo s.v.), Perez 5,5. (Sepe, Lanzolla, Sodano, Gatto). All. Pagliari 6. ARBITRO Bellotti di Verona 5. NOTE paganti 259, abbonati 286, incasso di 6.666,25 euro. Espulso Sabato al 30’ s.t.; ammoniti Ginestra, Perez, Ton, Vanin e Basso. Angoli 8-4.

girone A

G 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17

PARTITE V N P 10 4 3 8 4 5 7 6 4 8 4 5 7 6 4 9 4 4 6 7 4 8 2 7 6 6 5 6 6 5 7 1 9 5 5 7 4 5 8 3 8 6 6 3 8 4 4 9 3 6 8 2 7 8

RETI F S 24 16 30 19 23 19 21 18 18 16 22 12 25 20 20 24 20 16 21 18 26 25 19 22 17 20 18 25 22 31 21 26 12 24 9 17

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA

RISULTATI ALTO ADIGE-CREMONESE BARLETTA-PIACENZA BASSANO-TRAPANI FERALPI SALO'-LANCIANO LATINA-SPEZIA PERGOCREMA-CARRARESE PORTOGRUARO-ANDRIA SIRACUSA-FROSINONE TRIESTINA-PRATO

2-0 2-1 0-7 1-1 1-2 2-2 1-1 1-0 0-2

PROSSIMO TURNO DOMENICA 8 GENNAIO ORE 14.30 ANDRIA-SPEZIA (0-0) CARRARESE-CREMONESE (0-3) FERALPI SALO'-TRIESTINA (0-1) FROSINONE-BARLETTA (lunedì 9, ore 20.45) (0-1) LANCIANO-BASSANO (1-0) PERGOCREMA-PORTOGRUARO (1-0) PIACENZA-ALTO ADIGE (2-1) PRATO-TRAPANI (1-2) SIRACUSA-LATINA (1-1)

MARCATORI 10 RETI Godeas (Triestina). 9 RETI Pavoletti (Lanciano); Barraco (4, Trapani). 8 RETI Le Noci (3, Cremonese); Evacuo (4, Spezia). 7 RETI Corazza (Portogruaro). 6 RETI Fischnaller (3, Alto Adige); Del Core (2, Andria); Jefferson (1, Latina); Pià (3, Pergocrema); Guerra (Piacenza); Gambino (Trapani).


LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

31

PRIMA DIVISIONE GIRONE B 17a GIORNATA

Gran Siracusa Chiude primo e prova la fuga Ci pensa Longoni: battuto il Frosinone Sottil è campione d’inverno e vola a +3 SIRACUSA

1

FROSINONE

0

++++

GIUDIZIO MARCATORE Longoni al 45’ p.t. SIRACUSA (4-2-3-1) P. Baiocco 6,5; Petta 6,5, Moi 7, Fernandez 7, Capocchiano 6,5; D. Baiocco 7, L. Calabrese 6; Pepe 6,5 (dal 45' s.t. Bongiovanni s.v.), Mancosu 6,5 (dal 25’ s.t. Pippa 6), Longoni 6,5 (dal 34’ s.t. Montalto s.v.); Zizzari 6. (Fornoni, Ignoffo, F. Calabrese, Amore). All. Sottil 7. FROSINONE (4-4-2) Nordi 5,5; Guidi 5,5, Catacchini 6 (dal 44’ s.t. Paganini s.v.), Vitale 6,5, Cordos 6; Frara 6,5 (dal 34’ s.t. Campagna 6), Carrus 7, Baccolo 6,5, Ucchino 6 (dall’11’ s.t. Aurelio 6); Santoruvo 6,5, Artistico 6,5. (Vaccarecci, Rea, Funari, Beati). All. Corini 6. ARBITRO Rocca di Vibo Valentia 6. NOTE paganti 2.954, pagavano anche gli abbonati, incasso di 30.185 euro. Ammoniti Santoruvo, Guidi, L. Calabrese e Fernandez. Angoli 5-3.

MASSIMO LEOTTA SIRACUSA

Il Siracusa è campione di inverno. Di più, allunga in classifica e si porta a più tre dalla seconda in classifica. Neanche il Frosinone riesce a fermare la marcia della squadra di Sottil all’8˚ risultato utile consecutivo. Un Siracusa ancora una volta robusto, determinato, consapevole della posta in gioco e deciso a portare a casa un titolo che non ha solo un valore simbolico. Un titolo con dedica. Lo hanno mostrato i giocatori nel corso del riscaldamento. Maglia bianca con la scritta «Fofa non mollare». Vittoria dedicata

giore velocità. Allora in cattedra è salito Davide Baiocco che ha cominciato a smistare palloni d’oro. Tutte le azioni però si sono infrante al limite dell'area ed allora il Siracusa ha cominciato a provare dalla distanza. Con Pepe, Mancosu, ma anche con Davide Moi, che ha sfiorato l'incrocio dei pali esibendosi in un inedito del suo repertorio, la bordata da fuori. La palla giusta, quando il primo tempo sembrava destinato a chiudersi in parità è capitata sui piedi di Longoni. Il tiro ha toccato il terreno prima di entrare nel campo d’azione di Nordi e il portiere del Frosinone è stato beffato.

Lucas Longoni, 26 anni FOTOPRESS

all'attaccante Momo Fofana che venerdì si è sottoposto all' intervento di ricostruzione del tendine rotuleo del ginocchio sinistro.

Frosinone difensivo Un gol che ha spezzato le gambe al Frosinone, colpevole però di aver pensato solo a difendersi per tutta la prima frazione. Nella ripresa laziali più disposti a giocare ed allora sono arrivate anche alcune occasioni con Santoruvo e Artistico, anche se il Siracusa ha dato l'impressione di poter controllare senza correre veri rischi. Anzi è stata la squadra di Sottil nelle ripartenze a sfiorare il raddoppio. Al fischio finale la gioia del presidente Salvoldi: «Tutto come previsto - ha detto - primi a Natale e non intendiamo fermarci qua».

Squadre rimaneggiate Siracusa

e Frosinone sono scesi in campo con tanti cambi obbligati. Dell’ultimo secondo quello di Strigari inchiodato a letto da un virus intestinale. I siciliani hanno iniziato la gara con un ritmo elevatissimo alla ricerca di «quell'approccio devastante» che era stato chiesto dal proprio allenatore. Per Pepe e Longoni vita difficile perché Corini aveva dato indicazioni precise per raddoppiare sui due togliendo il fiato agli elementi di mag-

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Trapani settebellezze Rosso: «Siamo scarsi» BASSANO

0

TRAPANI

7

++++

GIUDIZIO MARCATORI Madonia al 23’, Abate al 25’, Barraco su rigore al 41’ p.t.; Madonia al 9’, Gambino al 19’, Madonia al 25’, Gambino al 47’ s.t. BASSANO (4-3-1-2) Grillo 5,5; Martina 5 (dall’11’ s.t. Lucca 5), Porchia 5, Scaglia 5, Ghosheh 5; Caciagli 5, Morosini 5, Lorenzini 5; Iocolano 6,5 (dal 33’ s.t. Baido s.v.); Longobardi 5, Guariniello 5. (Poli, Barichello, Drudi, Lazzarotto, Gasparello). All. Jaconi 5. TRAPANI (4-4-2) Castelli 6; Priola 6, Pagliarulo 7, Filippi 7, Lo Bue 6; Barraco 7,5 (dal 30’ s.t. Cianni 6,5), Pirrone 6,5 (dal 38’ s.t. Provenzano s.v.), Caccetta 6,5 (dal 23' s.t. Tedesco 6,5), Madonia 8; Abate 7, Gambino 7. (Dolenti, Daì, Domicolo, Mastrolilli). All. Boscaglia 7,5. ARBITRO D’Angelo di Ascoli Piceno 5. NOTE spettatori 800 circa, abbonati e incasso n.c. Amm. Caccetta, Priola, Guariniello, Grillo e Lucca. Angoli 3-4.

VINCENZO PITTURERI BASSANO (Vicenza)

Passeggiando sulle macerie del Bassano, il Trapani avvia uno show di calcio e giocate scintillanti che valgono il secondo posto. E anche se l'otti-

mo Boscaglia continua a nascondersi dietro l'obiettivo salvezza («Mancano 13 punti, pensiamo solo a quello»), la sua squadra pare un videogioco per la capacità di produrre emozioni a getto continuo e qualità di manovra. Dal canto suo il Bassano, troppo brutto e irreale per essere credibile, mastica amaro: infortuni e assenze non reggono dinanzi alle proporzioni del tracollo. Il presidente Stefano Rosso è eloquente: «Siamo scarsi, interverremo sul mercato e se retrocederemo avremo sbagliato tutto», sbotta a fine gara. I gol La mattanza inizia al 23': Madonìa si beve Martina e segna, un attimo più tardi combinazione Gambino-Abate col centravanti che entra in area e fulmina Grillo. Prima della pausa, contatto risibile Grillo-Gambino, D’Angelo indica il dischetto e Barraco fa tris. Nella ripresa Madonìa e Gambino, con due gol a testa, chiudono la vendemmiata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BARLETTA

2

FERALPI SALÒ

1

PORTOGRUARO

1

PERGOCREMA

2

ALTO ADIGE

2

LATINA

1

TRIESTINA

0

PIACENZA

1

LANCIANO

1

ANDRIA

1

CARRARESE

2

CREMONESE

0

SPEZIA

2

PRATO

2

La doppietta di Cerone stende il Piacenza

Salò, ci pensa Tarana Il Lanciano non passa

L’Andria va in fuga D’Amico salva il Porto

Il Pergocrema spreca Carrarese, altro pari

Alto Adige sul velluto Che brutta Cremonese

Lo Spezia è spietato Latina decimato e k.o.

Triestina a... Pezzi Il Prato fa il colpaccio

MARCATORI Cerone (B) al 5’, Guzman (P) al 23’, Cerone (B) su rigore al 39’ p.t. BARLETTA (4-2-3-1) Sicignano 6; Mazzarani 6,5, Mengoni 6,5, Pelagias 6,5, Angeletti 6; Hanine 6 (dal 39’ s.t. Di Gennaro s.v.), Di Cecco 6,5; Schetter 6,5 (dal 33’ s.t. Guerri 6), Cerone 8, Franchini 6,5 (dal 22’ s.t. Simoncelli 6); Mazzeo 6,5. (Pane, Infantino, Masiero, Menicozzo). All. Cari 6,5. PIACENZA (4-4-2) Cassano 6; Giorgi 6,5, Melucci 6, Visconti 5,5, Calderoli 5,5; Foglia 5,5 (dal 13’ s.t. Volpe 5,5), Parola 6, Pani 5,5 (dal 23’ s.t. Dragoni 5,5), Lisi 6; Guzman 6 (dal 1’ s.t. Ferrante 5,5), Guerra 6. (Stocchi, Alberici, De Matteo, Aamrani). All. Monaco 5,5. ARBITRO Minelli di Varese 6. NOTE paganti 949, abbonati 1.242, incasso di 13.559 euro. Espulso il tecnico Monaco al 42’ s.t.; ammoniti Visconti, Lisi e Volpe. Angoli 3-3.

MARCATORI Pavoletti (L) al 5’ p.t.; Tarana (FS) su rigore al 24’ s.t. FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 6; Turato 5,5, Leonarduzzi 6, Camilleri 6, Cortellini 6; Drascek 6, Castagnetti 6, Fusari 5,5 (dal 14’ s.t. Montella 6,5); Bracaletti 6,5 (dal 44’ s.t. Dell’Acqua s.v.), Defendi 5,5, Tarana 5,5 (dal 40’ s.t. Sella s.v.). (Zomer, Blanchard, Savoia, Bianchetti). All. Remondina 5,5. LANCIANO (4-3-3) Amabile 6,5; Aquilani 6, Massoni 5, Amenta 6,5, Mammarella 6,5; Capece 6, D’Aversa 6, Volpe 5,5; Chiricò 6 (dal 25’ s.t. Rosania 6), Pavoletti 6,5, Titone 5,5 (dal 18’ s.t. Turchi 5,5). (Casadei, Vastola, Novinic, Piccioni, Zeytulaev). All. Gautieri 6. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 6. NOTE spettatori 750 circa, abbonati 250, paganti e incasso nc. Espulsi Massoni al 21’ s.t. e il tecnico Gautieri al 25’ s.t.; ammoniti Aquilani, Mammarella, Massoni e Turato. Angoli 9-3.

MARCATORI Del Core (A) al 27’ p.t.; D’Amico (P) al 23’ s.t. PORTOGRUARO (5-3-2) Bavena 6,5; Lunati 5,5 (dal 17’ s.t. D’Amico 7), Regno 5,5, Fedi 6, Radi 6, Pondaco 5,5; Coppola 6,5, Cunico 6,5, Herzan 5; De Sena 5,5 (dall’8’ s.t. Della Rocca 5,5; dal 30’ s.t. Luppi 5,5), Corazza 5,5. (Mion, Bognanni, Liccardo, Santandrea). All. Rastelli 6. ANDRIA (4-2-3-1) Ragni 5; Meccariello 7, Cossentino 6 (dal 4’ s.t. La Rosa 6; dal 26’ s.t. Pierotti 6), Mucciante 7, Contessa 6; Paolucci 6, Arini 7; Minesso 6,5, Del Core 7, Comini 6 (dal 33’ s.t. Loiodice s.v.); Innocenti 5,5. (Sansonna, Di Simone, Manco, Gambino). All. Sassanelli 6,5 (Di Meo squalificato). ARBITRO Penno di Nichelino 5,5. NOTE paganti 494, abbonati 174, incasso di 6.600 euro. Ammoniti Coppola, De Sena, Minesso, Fedi, Cunico e D’Amico. Angoli 5-4.

MARCATORI Pià (P) su rigore al 34’, Corrent (C) al 37’, Belcastro (C) al 41’, Celjak (P) al 42’ p.t. PERGOCREMA (4-4-2) Concetti 6,5; Celjak 6,5, Romito 6,5, Doudou 6, Mattia 5,5; Adeleke 6,5 (dal 21’ s.t. Testardi 5), Romondini 6, Angiulli 5,5 (da 32’ s.t. De Vezze 5), Ricci 6,5; Pià 6,5, Guidetti 6 (29’ s.t. Joelson 5). (Menegon, Rizza, Sembroni, Capua). All. Brini 6. CARRARESE (4-4-2) Nocchi 6,5; Piccini 6, Pasini 6, Benassi 5,5, Anzalone 6; Belcastro 6,5 (dal 22’ s.t. Cori 6), Corrent 6,5 (dal 12’ s.t. Taddei 6), Pacciardi 6, Giovinco 6; Merini 6, Gaeta 6 (dal 7’ s.t. Bregliano 5,5). (Gazzoli, Trocar, Conti, Ballardini). All. Sottili 6. ARBITRO Castrignanò di Roma 5,5. NOTE paganti 415, abbonati 249, incasso nc. Espulsi Benassi al 4' s.t. e Doudou al 44' s.t.; ammoniti Angiulli, Guidetti, Giovinco e Taddei. Angoli 4-5.

MARCATORI Fischnaller al 31’ p.t.; Chinellato al 17’ s.t. ALTO ADIGE (4-2-3-1) Iacobucci 6; Iacoponi 6,5, Cascone 6,5, Tagliani 7, Martin 6,5; Santonocito 6,5 (dal 23’ s.t. Uliano 6), Furlan 7; Grea 6,5, Fischnaller 7, Fink 7 (dal 29’ s.t. Bacher s.v.); Chinellato 7 (dal 35’ s.t. Chiavarini s.v.). (Miskiewicz, Kiem, Schenetti, Pfitscher). All. Stroppa 7,5. CREMONESE (4-3-3) Alfonso 5; Polenghi 6, Minelli 6, Rigione 6, Sales 5,5; Fietta 5, Pestrin 5, Dettori 5 (dal 12’ s.t. Tacchinardi 5,5); Nizzetto 4,5, Bocalon 5,5 (12’ s.t. Samb 5,5), Le Noci 5 (dal 29’ s.t. Musetti s.v.). (Bianchi, Rabito, Semenzato, Riva). All. Brevi 5. ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6,5. NOTE paganti 757, abbonati 532, incasso nc. Espulsi Nizzetto al 38’ p.t. e il tecnico Brevi al 13’ s.t.; ammoniti Dettori, Santonocito, Le Noci e Minelli. Angoli 7-1.

MARCATORI Papini (S) al 16’, Babù (L) al 25’ p.t.; Evacuo (S) su rigore al 12’ s.t. LATINA (4-3-3) Martinuzzi 7; Merito 6, Toninelli 5,5, Agius 5, Maggiolini 6,5; Berardi 6, Matute 6,5, Fossati 7; Babù 6,5, Bernardo 5,5 (dal 15’ s.t. Tortolano 6), Tortori 5,5 (dal 36’ s.t. Ricciardi s.v.). (Costantino, Carta, Toscano, Stufa, Mariniello). All. Ghirotto 6,5. SPEZIA (4-3-3) Russo 6; Madonna 7, Lucioni 6, Murolo 6,5, Mora 5; Papini 7, Carobbio 7, Buzzegoli 5,5 (dal 9’ s.t. Lollo 6); Casoli 6,5 (dal 39’ s.t. Gentili s.v.), Evacuo 5,5 (dal 27’ s.t. Ferretti 6), Testini 5,5. (Conti, Vannucchi, Marras, Enow). All. Serena 6,5. ARBITRO Saia di Palermo 6,5. NOTE paganti 888, abbonati 317, incasso di 5.779 euro. Ammoniti Mora, Maggiolini, Murolo, Agius, Papini, Casoli e Madonna. Angoli 7-1.

MARCATORI autorete di Pezzi al 16’ p.t.; Sacenti al 2’ s.t. TRIESTINA (4-2-3-1) Viotti 7; D’Ambrosio 5 (dal 33’ s.t. Tombesi s.v.), Lima 7,5, Gissi 6,5, Pezzi 4,5 (dal 6’ s.t. D’Agostino 5,5); Evola 5,5, Princivalli 6,5; Galasso 5,5, De Vena 5 (dal 21’ s.t. Motta 5,5), Pinares 5,5; Godeas 6. (Gadignani, Izzo, Villanovich, Forò). All. Galderisi 6. PRATO (4-3-1-2) Layeni 6; Visibelli 6, Manucci 6, Lamma 6, De Agostini 6,5; Sacenti 6,5, Fogaroli 6,5, Geroni 6 (dal 45’ s.t. Pesenti s.v.); Silva Reis 6; Pisanu 7 (dal 30’ s.t. Piantoni s.v.), Benedetti 6,5 (dal 25’ s.t. Marongiu 6). (D’Oria, Patacchiola, Gori, Alberti). All. Esposito 7. ARBITRO Ghersini di Genova 6,5. NOTE paganti 887, abbonati 2.951, incasso di 15.766 euro. Ammoniti De Vena, Pisanu e Pinares. Angoli 5-5.

+++

GIUDIZIO BARLETTA Il Barletta chiude il girone di andata con successo e il terzo posto. A decidere il match Federico Cerone, che al 5’ colpisce al volo su uno spiovente in area. Il Piacenza trova il pari al 23’ su punizione di Guzman. Al 38’ Visconti atterra in area Cerone: è rigore e lo stesso Cerone trasforma. Ripresa con emozioni che giungono solo nel recupero: al 49’ Guerra insacca, ma in fuorigioco. A fine partita il Barletta ha annunciato la risoluzione consensuale del rapporto con il d.s. Castagnini. Rosario Dimastromatteo

++

GIUDIZIO SALÒ (Bs) La Feralpi Salò non riesce a violare il proprio campo contro un Lanciano tonico che però perde i contatti con la vetta. L’equilibrio si spezza già al 5’: cross di Mammarella e Pavoletti segna il 9˚ gol stagionale. Al 24’ l’episodio chiave: Massoni contrasta Montella che frana in area, per l’arbitro è rigore, mentre lo stesso Massoni viene espulso per proteste; dal dischetto trasforma Tarana. Giulio Tosini

serie D

GIRONE A

17a giornata

RISULTATI

Hinterreggio sprint Anche l’Ischia è ok Andata finita: sono campioni d’inverno anche l’Hinterreggio (I) che batte l’Acri e lo supera al comando, l’Ischia (H), visto il pari interno della Sarnese, e il Castelfranco (D) che agguanta l’Este. Fanno poker di gol Venezia e Messina, mentre l’Ancona batte il Teramo e il Pontedera cade: Arezzo più vicino.

GIRONE E

CANTU' SAN PAOLO-ASTI CHIAVARI-LAVAGNESE LASCARIS-F. CARATESE NAVIGLIO TREZZANO-CHIERI NOVESE-ACQUI PRO IMPERIA-BOGLIASCO SANTHIA'-DERTHONA VERBANO-VALLE D'AOSTA VILLALVERNIA-BORGOSESIA riposa ALBESE

+++

GIUDIZIO PORTOGRUARO (Ve) Rastelli temeva l’Andria. E aveva ragione: squadra veloce, pericolosa. Che crea tanto ma spreca. Al Mecchia colpisce due legni: in avvio con Minessi su punizione e al 28’ della ripresa con Arini. Un po’ acciaccato, il Porto fallisce la prova del 9. Al 24’ contropiede di De Sena che non salta il portiere in uscita, 3’ più tardi passa l’Andria con rasoiata di Del Core dai 25 metri. Nella ripresa i granata pareggiano: D’Amico approfitta di un’incertezza del portiere e spinge in rete. Alberto Francescut

(19a) 1-3 0-0 0-1 0-1 0-1 1-0 0-1 3-1 1-0

+++

GIUDIZIO CREMA (Cr) Settimo pareggio consecutivo per la Carrarese, che esce indenne dal campo del Pergocrema pur giocando quasi un tempo in inferiorità numerica. La partita si infiamma col rigore di Pià (fallo di Anzalone su Adeleke), al quale risponde Corrent su punizione. Il momentaneo vantaggio della Carrarese è firmato da Belcastro con un tiro dal limite. Poi Celjak trafigge Nocchi. Nella ripresa, Guidetti, Romondini e Ricci mancano il gol vittoria per i padroni di casa, che ora attendono sviluppi societari. Dario Dolci

GIRONE B

CLASSIFICA

RISULTATI

Valle d'Aosta p. 41; Chieri 37; Santhia 34; Novese 32; Derthona 31; Naviglio Trezzano 29; Acqui e Chiavari 27; F. Caratese 26; Villalvernia, Verbano e Pro Imperia 25; Lavagnese 24; Borgosesia 23; Bogliasco 18; Asti e Albese 15; Cantù 6; Lascaris 3. (Aquanera esclusa dal campionato).

CARPENEDOLO-OLGINATESE CASTELLANA-VOGHERA CASTIGLIONE-CARONNESE COLOGNESE-FIORENZUOLA FIDENZA-DARFO GALLARATESE-ALZANOCENE GOZZANO-SEREGNO MAPELLOBONATE-RUDIANESE PIZZIGHETTONE-PONTISOLA PRO PIACENZA-AURORA SERIATE

+++

GIUDIZIO BOLZANO Vince e convince l'Alto Adige che travolge nel risultato e nel gioco una Cremonese irriconoscibile. La squadra di Stroppa passa poco dopo la mezz'ora grazie a Fischnaller, abile a controllare una palla in mischia e a battere Alfonso. Ospiti in 10 poco dopo, con Nizzetto che si fa espellere per un duro fallo da dietro su Grea. Stessa sorte, nella ripresa per Brevi, allontanato per proteste. Chinellato chiude i conti su punizione, con Alfonso autore di una clamorosa papera. Francesco Bertagnolli

(19a) 3-1 1-1 1-0 2-4 1-2 0-4 2-2 1-0 0-2 0-0

+++

GIUDIZIO LATINA Con una prova essenziale, di grande attenzione, lo Spezia supera il Latina, falcidiato dalle assenze. Ospiti in vantaggio al 16’ con una potente conclusione di Papini e pareggio dei nerazzurri 9’ più tardi con Babù, che in velocità sradica il pallone dai piedi di Mora, e infila la palla tra il portiere in uscita e il primo palo. Ripresa equilibrata ma al 12’ uno svarione di Toninelli libera Papini trattenuto al momento della conclusione da Agius: rigore e trasformazione di Evacuo. Vincenzo Abbruzzino

GIRONE C

++

GIUDIZIO TRIESTE Triestina a Pezzi. Protagonista in negativo (ma non il solo) il difensore nella sconfitta che segna la fine della breve serie positiva di Galderisi. Il Prato ha fatto la partita e, agevolato dall’errore iniziale degli avversari, ha continuato a spingere, fino a conquistare il raddoppio. Primo gol al 16’: traversone di De Agostini, Pezzi vuole appoggiare di testa al portiere Viotti, ma infila la propria porta. In apertura di ripresa (2’) Pisanu fila sulla sinistra, manda al centro e Sacenti, che sorprende Pezzi, realizza con facilità. Dante di Ragogna

GIRONE D

CLASSIFICA

RISULTATI

CLASSIFICA

RISULTATI

Castiglione p. 40; MapelloBonate 37; Pizzighettone 33; Caronnese 30; Castellana e Olginatese 29; Rudianese 28; AlzanoCene 26; Voghera e Pontisola 25; Darfo e Pro Piacenza 24; Gozzano 22; Fiorenzuola e Aurora Seriate 21; Carpenedolo e Gallaratese 19; Colognese e Seregno 17; Fidenza 16.

GIORGIONE-SAREGO 0-1 LEGNAGO-CONCORDIA 2-2 MONTEBELLUNA-SANVITESE 1-0 MONTECCHIO-SACILESE 0-0 PORDENONE-MEZZOCORONA 2-0 SAN GIORGIO-UNION QUINTO rinviata SANDONA'JESOLO-ITALA SAN MARCO 3-0 TAMAI-PORTO TOLLE 0-3 VENEZIA-BELLUNO 4-2

Venezia p. 42; Porto Tolle 33; Legnago 30; Tamai 28; Union Quinto*, Pordenone e Montebelluna 26; SandonàJesolo 25; Mezzocorona e San Giorgio* 22; Concordia 20; Montecchio e Giorgione 19; Sarego, Belluno e Sacilese 17; Sanvitese 13; Itala San Marco 8. (* una gara in meno).

CEREA-ROSIGNANO ESTE-FORLI' FORCOLI-BAGNOLESE LANCIOTTO CAMPI-PISTOIESE PAVULLESE-SANTACROCE RAVENNA-VILLAFRANCA SAN PAOLO-MEZZOLARA SCANDICCI-CASTELFRANCO TUTTOCUOIO-SESTESE VIRTUS VECOMP-CAMAIORE

(19a) CLASSIFICA 0-1 1-1 0-0 2-1 3-1 0-0 3-1 0-3 3-0 5-1

Este e Castelfranco p. 41; Virtus Vecomp 38; Forlì 35; San Paolo e Lanciotto Campi 31; Cerea 30; Scandicci 29; Mezzolara 28; Ravenna (-1) e Bagnolese 23; Rosignano 22; Tuttocuoio, Villafranca e Camaiore 20; Forcoli 19; Pavullese 18; Pistoiese 17; Sestese 12; Santacroce 11.

PROSSIMO TURNO (20a) domenica 8 gennaio, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (20a) domenica 8 gennaio, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (18a) domenica 8 gennaio, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (20a) domenica 8 gennaio, ore 14.30

Bogliasco-F. Caratese (1-1); Cantù San Paolo-Derthona (0-2); Lascaris-Albese (2-5); Naviglio Trezzano-Valle d'Aosta (3-1); Novese-Chieri (0-1); Pro Imperia-Acqui (1-3); Santhià-Chiavari (3-3); Verbano-Borgosesia (3-3); Villalvernia-Asti (2-1); riposa Lavagnese.

Aurora Seriate-Voghera (0-2); Carpenedolo-Fiorenzuola (1-1); Castellana-Olginatese (0-2); Castiglione-Colognese (2-1); Fidenza-AlzanoCene (4-4); Gallaratese-Seregno (0-2); Gozzano-Caronnese (2-3); MapelloBonate-Pontisola (2-0); Pizzighettone-Darfo (1-3); Pro Piacenza-Rudianese (0-2).

Giorgione-Concordia (1-2); Legnago-Sanvitese (1-1); Montebelluna-Montecchio (2-1); Pordenone-Itala San Marco (1-2); San Giorgio-Porto Tolle (0-5); SandonàJesolo-Union Quinto (4-2); Sarego-Mezzocorona (0-1); Tamai-Belluno (2-1); Venezia-Sacilese (1-0).

Cerea-Forlì (2-1); Este-Castelfranco (3-0); Forcoli-Mezzolara (1-3); Lanciotto Campi-Santacroce (0-0); Ravenna-Pistoiese (1-1); San Paolo-Camaiore (4-1); Scandicci-Villafranca( 2-0); Sestese-Bagnolese (0-1); Tuttocuoio-Pavu lese (0-0); Virtus Vecomp-Rosignano (0-0).

GIRONE F

GIRONE G

GIRONE H

GIRONE I

RISULTATI

CLASSIFICA

RISULTATI

CLASSIFICA

RISULTATI

CASTEL RIGONE-SPORTING TERNI 0-1 FLAMINIA-VITERBESE 2-2 GROUP CITTA' DI CASTELLO-PIANESE 2-0 ORVIETANA-TRESTINA 3-0 PONTEDERA-PONTEVECCHIO 1-2 SANSEPOLCRO-AREZZO 1-3 SANSOVINO-DERUTA 0-0 SPOLETO-ZAGAROLO 3-0 TODI-PIERANTONIO 0-1

Pontedera p. 36; Arezzo 32; Sporting Terni 30; Spoleto 27; Pontevecchio 26; Deruta e Castel Rigone 25; Sansovino 24; Pianese e Viterbese 23; Pierantonio 22; Group Città di Castello 20; Trestina 19; Orvietana 18; Flaminia e Sansepolcro 17; Zagarolo 16; Todi 14.

ANCONA-TERAMO 1-0 ATESSA VDS-MIGLIANICO 1-0 ATLETICO TRIVENTO-CIVITANOVESE 0-1 LUCO CANISTRO-SANTEGIDIESE 2-1 OLYMPIA AGNONESE-REAL RIMINI 5-0 RECANATESE-SAMBENEDETTESE 0-2 RICCIONE-ISERNIA 2-3 SAN NICOLO'-JESINA 1-1 VIS PESARO-RENATO CURI 1-0

Teramo p. 42; Ancona 37; Civitanovese 36; Sambenedettese 35; Atletico Trivento 26; Vis Pesaro, Isernia e San Nicolò 25; Recanatese e Olympia Agnonese 24; Atessa VdS 21; Riccione 19; Santegidiese 18; Renato Curi 17; Jesina 16; Luco Canistro 14; Miglianico 9; Real Rimini 4.

ARZACHENA-CYNTHIA BACOLI-CIVITAVECCHIA FIDENE-ANZIOLAVINIO MARINO-POMIGLIANO MONTEROTONDO-SALERNO PALESTRINA-PORTO TORRES SANT'ELIA-ASTREA SELARGIUS-ATLETICO BOVILLE SORA-BUDONI

1-1 3-2 4-2 0-1 0-1 2-2 1-1 0-0 1-0

CLASSIFICA

CLASSIFICA

RISULTATI

Salerno p. 37; Marino e Budoni 31; Sora 27; Porto Torres 26; Selargius, Palestrina e Fidene 24; Arzachena e Astrea 23; Monterotondo 22; Anziolavinio e Pomigliano 20; Cynthia 19; Bacoli 17; Civitavecchia 13; Sant' Elia* 12; Atletico Boville* 9. (* una gara in meno).

CASARANO-CRISTOFARO 2-0 Ischia p. 35; Sarnese CASERTANA-INTERNAPOLI 2-1 33; Martina, Nardò e FORTIS TRANI-CAMPANIA 0-1 Campania 32; Francavilla S. 31; Turris e CaserGROTTAGLIE-BRINDISI 2-3 tana 29; Brindisi 27; ForIRSINESE-GAETA 4-1 tis Trani e Casarano 21; ISCHIA-VIRIBUS UNITIS 3-0 Internapoli 18; GrottaNARDO'-REAL NOCERA 1-1 glie 17; Irsinese 15; Real Nocera 13; Gaeta (-1) 11; SARNESE-MARTINA 1-1 Cristofaro 10; Viribus TURRIS-FRANCAVILLA S. 1-2 Unitis 8.

RISULTATI ACIREALE-NOTO COSENZA-ADRANO HINTERREGGIO-ACRI LICATA-SANT'ANTONIO ABATE MARSALA-NUVLA SAN FELICE MESSINA-CITTANOVA PALAZZOLO-NISSA SERRE ALBURNI-SAMBIASE VALLE GRECANICA-BATTIPAGLIESE

CLASSIFICA 0-3 1-0 2-1 2-1 0-0 4-0 1-0 0-0 1-1

Hinterreggio p. 31; Acri 29; Marsala 28; Adrano 24; Palazzolo e Cosenza 25; Noto, Battipagliese* e Serre Alburni 23; Sant'Antonio Abate 21; Nuvla San Felice, Messina (-7) e Licata 20; Cittanova 19; Valle Grecanica 18; Acireale* 17; Sambiase 15; Nissa 12. (* una gara in meno).

PROSSIMO TURNO (18a) domenica 8 gennaio, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (18a) domenica 8 gennaio, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (18a) domenica 8 gennaio, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (18a) domenica 8 gennaio, ore 14.30

PROSSIMO TURNO (18a) domenica 8 gennaio, ore 14.30

Arezzo-Group Città di Castello (4-0); Castel Rigone-Todi (2-1); Pianese-Spoleto (0-3); Pierantonio-Pontedera (1-1); Pontevecchio-Sansovino (4-2); Sporting Terni-Sansepolcro (3-0); Trestina-Flaminia (0-0); Viterbese-Deruta (1-1); Zagarolo-Orvietana (2-2).

Civitanovese-Teramo (1-1); Isernia-Atessa VdS (1-0); Jesina-Luco Canistro (1-1); Miglianico-Recanatese (0-1); Real Rimini-Vis Pesaro (0-4); Renato Curi-Ancona (2-5); Sambenedettese-Atletico Trivento (1-1); San Nicolò-Olympia Agnonese (4-1); Santegidiese-Riccione (3-3).

Arzachena-Budoni (0-0); Bacoli-Atletico Boville (1-1); Civitavecchia-Astrea (1-1); Marino-Fidene (2-0); Monterotondo-Cynthia (2-1); Palestrina-Salerno (0-2); Sant'Elia-Porto Torres (1-3); Selargius-Pomigliano (2-1); Sora-Anziolavinio (2-0).

Brindisi-Fortis Trani (3-0); Campania-Viribus Unitis (2-1); Cristofaro-Sarnese (1-4); Francavilla S.-Casertana (2-1); Gaeta-Nardò (1-3); Internapoli-Irsinese (0-2); Martina-Ischia (0-0); Real Nocera-Grottaglie (1-1); Turris-Casarano (0-1).

Acri-Marsala (0-1); Adrano-Battipagliese (0-0); Cittanova-Licata (2-1); Nissa-Messina (0-1); Noto-Palazzolo (0-1); Nuvla San Felice-Cosenza (1-0); Sambiase-Hinterreggio (1-2); Serre Alburni-Acireale (0-0); Valle Grecanica-Sant'Antonio Abate (1-0).


32

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011


LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

33

SECONDA DIVISIONE girone A

CASALE

3

TREVISO

2

SANTARCANGELO

0

MONTICHIARI

1

19a giornata

Casale in festa con 102 candeline Caos Alessandria Savona, si chiude? Il Casale festeggia il titolo d’inverno nel giorno del compleanno numero 102 con una bellissima vittoria sul Santarcangelo, peccato che il pubblico non segua la squadra di Buglio: poco meno di 500 gli spettatori. A pochi chilometri l’ennesima domenica nera dell’Alessandria, battuta in casa anche dal Lecco e contestata duramente dai tifosi: oggi Sonzogni potrebbe saltare con squadra affidata a Manueli. Dietro alla capolista, vincono 2-1 anche Treviso e Rimini, mentre il Cuneo passa sul campo del Savona, che si avvia a una settimana decisiva: giovedì al tribunale fallimentare si saprà se c'è un acquirente o se si andrà verso il fallimento.

++++

GIUDIZIO MARCATORI Iannini al 35' p.t.; Peluso al 10', Taddei al 27' s.t. CASALE (4-3-3) Pomat 6,5; Silvestri 6, Vignati 6, Gonnella 6, Naglieri 6,5; Iannini 7 (dal 33' s.t. Agnesina 6), Capellupo 6,5, Siega 7; Taddei 6,5 (dal 34' s.t. Gambadori 6), Curcio 6 (dal 23' s.t. Rodriguez 6,5), Peluso 7,5. (Adornato, Ciccomascolo, Lillo, Crocetti). All. Buglio 8. SANTARCANGELO (4-3-3) Nardi 6; Fabbri 5,5 (dal 17' s.t. Gavoci 5,5), Arrigoni 5,5, Gregorio 5,5, Locatelli 5,5; Del Pivo 6, Obeng 6 (dal 43' s.t. Pagan s.v.), Baldinini 5,5; Ferri 6 (dal 28' s.t. Bacchiocchi 6), Scotto 6, Graziani 6. (Bicchiarelli, Bazzi, Bezzi, Valente). All. Angelini 5,5. ARBITRO Chiffi di Padova 6,5. NOTE spettatori 450 circa, incasso di quasi 3.000 euro. Espulso Arrigoni al 20' s.t.; ammoniti Curcio, Peluso, Graziani, Del Pivo e Locatelli. Angoli 5-6. (g.m.)

girone B

ISOLA LIRI

0

L’AQUILA

2

PERUGIA

2

FANO

1

21a giornata

+++

GIUDIZIO MARCATORI Torromino (T) al 34’ p.t.; Murano (M) al 15’, Torromino (T) 25’ s.t. TREVISO (4-4-2) Sartorello 6,5; Brunetti 6 (dal 33’ s.t. Granati s.v.), Cernuto 6,5, Di Girolamo 6,5, Biagini 6,5; Stentardo 6,5, Bandiera 6,5, Malacarne 6, Giorico 6,5 (dal 20’ s.t. Spinosa 6); Torromino 7,5, Ferretti 6,5 (dal 43’ s.t. Visintin s.v.), (Zattin, Beccia, Madiotto, Bidogia). All. Zanin 6,5. MONTICHIARI (4-4-2) Gambardella 5,5; Filippini 6, Verdi 5 (dal 13’ s.t. Filiciotto 5), Antoniacci 6, Zambelli 5,5 (dal 25’ s.t. Talato 5); Zanola 6,5, Muchetti 6, Saleri 6, Severgnini 6,5; Mastroianni 5 (dal 1’ s.t. Murano 6), Florian 6. (Simonini, Bettenzana, Stefani, Del Padrone). All. Rosin-Criniti 5,5. ARBITRO Sacchi di Macerata 6,5. NOTE spettatori 800 circa, incasso di 5.690 euro. Ammoniti Verdi, Filippini e Severgnini. Angoli 6-3. (g.p.z.)

+++

Perugia brinda: è re d’inverno L’Aquila resiste Vigor che poker Netta vittoria sul campo dell’Isola Liri e titolo d’inverno in tasca al Perugia, che porta anche a 8 i punti di vantaggio sul terzo posto, visti i pareggi di Catanzaro (che mercoledì recupera il derby sul campo della Vigor Lamezia) e Paganese. A ruota della capolista resta L’Aquila, che ha superato il Fano con una doppietta di Agnello nel primo tempo. Balza al quinto posto la Vigor Lamezia che domina contro l’Ebolitana e aggancia il Chieti, che nel derby abruzzese concede al Celano il primo punto della stagione in trasferta. Fuori casa si segnalano anche le vittorie del Gavorrano (con Fioretti che sale a quota 16 reti, primo in Italia) e dell’Aprilia.

GIUDIZIO MARCATORI Clemente al 7’, Margarita al 24’ s.t. ISOLA LIRI (4-3-3) Coletti 6; Fiorini 6 (dal 19’ s.t. Tortosa 5), Ferarra 5,5, Falco 5,5, Martinelli 5,5; Raffaello 6,5, Lucchese 5, 5 (dal 31’ s.t. Salvatori 5), Di Lullo 6; Morleo 5 (dal 16’ s.t. Martena 5), Improta 5, Conte 6. (Mariosi, Paloni, Graziani, Iafrate). All. Grossi 5,5. PERUGIA (4-2-3-1) Giordano 6; Anania 6, Borghetti 6,5, Russo 6,5, Pupeschi 6; Benedetti 7, Borgese 7; Moscati 6 (dal 39’ s.t. Moneti s.v.), Clemente 6,5 (dal 28’ s.t. Mocarelli 5), Margarita 6,5 (dal 32’ s.t. Ferri Marini 5); Tozzi Borsoi 6. (Despucches, Zanchi, Carloto, Padovani). All. Battistini 6,5. ARBITRO Melidoni di Frattamaggiore 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso nc. Ammoniti Fiorini, Borgese, Falco, Tozzi Borsoi, Martinelli, Benedetti e Pupeschi. Angoli 5-1. (g.p.)

GIUDIZIO

++++

MARCATORI Agnello (LA) al 9’ e al 23’, Zebi (F) al 40’ s.t. L’AQUILA (4-3-3) Testa 7; Simoncini 6, Garaffoni 6, Prizio 6, Prete 6,5; Agnello 7, Capparella 6,5, Campinoti 6,5; Pianese 6 (dal 10’ s.t. Pietrella 6,5), Colussi 6 (dal 27’ s.t. Giglio s.v.), Improta 6,5 (dal 41’ s.t. Cunzi s.v.). (Modesti, Ruggiero, Battistelli, Tortora). All. Ianni 6,5. FANO (4-3-2-1) Beni 5,5; Misin 6 (dal 33’ s.t. Di Stefano s.v.), Colombaretti 5,5, Cossu 6, Amaranti 5,5; Ruscio 6, Zebi 6,5, Raparo 5,5; Muratori 5,5 (dal 25’ s.t. Bartolini 6), Marolda 6 (dal 36’ s.t. Forabosco s.v.); Morante 5,5. (Orlandi, Bartolucci, Sassaroli, Capi). All. Baldassarri 6. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto 5,5. NOTE spettatori 900 circa, incasso di quasi 4.800 euro. Ammoniti Colussi, Garaffoni, Morante, Misin e Cunzi. Angoli 5-3. (a.f.)

RIMINI

2

SAVONA

0

SAN MARINO

3

POGGIBONSI

1

GIULIANOVA

1

PAGANESE

1

VIGOR LAMEZIA

4

CHIETI

1

ENTELLA

1

CUNEO

1

BORGO A BUGGIANO

2

GIACOMENSE

1

CATANZARO

1

ARZANESE

1

EBOLITANA

0

CELANO

1

+++

GIUDIZIO MARCATORI Zanigni (R) al 30’ p.t.; Lenzoni (E) al 12’, Gerbino Polo (R) al 41’ s.t. RIMINI (4-2-3-1) Scotti 6,5; Palazzi 6,5, Mastronicola 6,5, A. Brighi 6,5, Vittori 6,5; Cardinale 7, M. Brighi 6,5; Spighi 6 (dal 1’ s.t. Buonocunto 6), Valeriani 6 (dal 24’ s.t. Gasperoni 6), Baldazzi 6,5; Zanigni 7 (dal 34’ s.t. Gerbino Polo 7). (Semprini, Onescu, Rosini, Favero). All. D’Angelo 6,5. ENTELLA (4-3-1-2) Paroni 6,5; Falcier 6, Villagatti 6, Bertoli 6, Talignani 6 (dall’11’ s.t. Serlini 6); Staiti 7, Favret 6 (dal 42’ s.t. Lazzaro s.v.), Zampano 6; Ciarcià 7 (dal 40’ s.t. Russo s.v.); Lenzoni 7, Rosso 6. (Otranto, Fantoni, Musso, Dolce). All. Prina 6. ARBITRO Spinelli di Terni 6. NOTE spettatori 1.200 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Zanigni, Vittori, Falcier, Staiti e Villagatti. Angoli 2-5. (g.b.)

GIUDIZIO

++

GIUDIZIO

MARCATORE Personè al 2' s.t. SAVONA (4-4-2) Aresti 6; Materazzo 5,5 (dal 1' s.t. Mazzotti 6), Belotti 6, Antonelli 5, Marconi 6,5; De Martis 6 (dal 36' s.t. Parodi s.v.), Giorgione 6, Bottiglieri 6, Cazzamalli 5,5 (dal 18' s.t. Rossi 5); Mezgour 5, Cattaneo 6,5. (Maragna, Vinatzer, Del Genio, Buglio). All. Corda 5,5. CUNEO (4-4-2) Pascarella 7; Passerò 6, Sentinelli 6,5, Carretto 6, Donida 6; Cristini 6,5, Longhi 6 (dal 30' s.t. Gentile 6), Di Quinzio 6 (dal 42' s.t. Garavelli s.v.), Lodi 6,5; Personè 6,5 (dal 38' s.t. Ferri s.v.), Varricchio 6,5. (Negretti, Morabito, Galfrè, Fantini). All. Rossi 6,5. ARBITRO Bellutti di Trento 6,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Lodi, Cristini, Sentinelli, Carretto, Personè e Bottiglieri. Angoli 12-6. (o.ste.)

+++

+++

MARCATORI Villanova (SM) al 3', D'Antoni (SM) al 24', Rocchi (BaB) al 35' p.t.; Villanova (SM) al 3', Rocchi (BaB) al 40' s.t. SAN MARINO (4-4-2) Vivan 6,5; Farina 6 (dal 20' s.t. Casolla 6), Fogacci 6, Ferrero 6, De Santis 6; Sorbera 6, Amantini 6, Del Sole 6,5 (dal 41' s.t. Loiodice s.v.), Poletti 6,5; D'Antoni 6,5, Villanova 7 (dal 47' s.t. Del Duca s.v.). (Migani, Del Duca, Magnanelli, Crivello, Rivi). All. Petrone 6. BORGO A BUGGIANO (4-4-2) Grandi 5; Di Giusto 5,5, Settepassi 5,5, Checchi 5,5, Lorenzini 6; Maretti 6,5, Gialdini 6, Corsi 6, Santini 5 (dal 1' s.t. Di Crescenzo 6); Stella 5,5, Rocchi 6,5. (Strambi, Tafi, Mugelli, Castaldo, Crociani, Conte). All. Colonnello 6. ARBITRO Tardino di Milano 6. NOTE spettatori 200 circa, incasso nc. Ammoniti De Santis, Di Giusto, Farina, Casolla e Checchi. Angoli 2-6. (e.g.)

GIUDIZIO MARCATORI Pera (P) al 19’ p.t.; Lamenza (G) al 39’ s.t. POGGIBONSI (4-4-2) Sportiello 6,5; Mugnaini 5,5, Dierna 6, Cirina 6, Bronchi 6; Moscarino 6 (dal 9’ s.t. Doveri 5), El Kamch 6, Settembrini 6, Boldrini 5,5; Pera 6,5 (dal 41’ s.t. Romanelli s.v.), Falomi 6 (dal 23’ s.t. Dal Bosco 5,5). (Gori, Malquori, Cicali, Del Colle). All. Fraschetti 5,5. GIACOMENSE (4-3-3) Pavanello 5; Scaioli 6, Minardi 5,5, De March 5,5, Parenti 6 (dal 23’ s.t. Lamenza 6,5); Caciagli 6, Lodi 5,5 (dal 9’ s.t. Mandorlini 6), Tanaglia 6 (dal 35’ s.t. Ortolan 6); Paci 6, Staffolani 6, Tabanelli 6,5. (Poluzzi, Gorini, Sirri, Ricci). All. Gadda 6,5. ARBITRO Fogliano di Perugia 6. NOTE spettatori 450 circa, incasso non comunicato. Ammonito De March. Angoli 6-2. (e.p.)

GIUDIZIO

++++

GIUDIZIO

MARCATORI Carbonaro (G) al 39’, Maisto (C) al 43’ s.t. GIULIANOVA (4-4-2) Merletti 6; Cavasinni 5,5, Terrenzio 7, Zoppetti 7, Testoni 5,5; Bruno 6,5, Bontà 6 (dal 24’ s.t. Di Michele 6), D’Alessandro 6, Giustini 5,5 (dal 24’ s.t. Carbonaro 7); Morga 6, Picone 6. (Sorrentino, Faragalli, Iachini, Addazii, Pirelli). All. De Patre 7. CATANZARO (3-4-3) Mengoni 6,5; Narducci 6, Sirignano 6,5, Papasidero 6,5; Gigliotti 5, Ulloa 7, Maisto 7, Squillace 6; Esposito 6 (dal 24’ s.t. Bugatti 6,5), Masini 6 (dal 47’ s.t. Figliomeni s.v.), Carboni 6 (dal 34’ s.t. Bruzzese s.v.). (Scerbo, Ricciardi, Mannone, Maita). All. D’Urso 6,5 (Cozza squalificato). ARBITRO Fiore di Barletta 7. NOTE spettatori 800 circa, incasso di 2.821,93 euro. Ammoniti Bontà, Testoni, Narducci e Bruzzese. Angoli 3-4. (g.a.)

+++

GIUDIZIO

MARCATORI Carotenuto (A) al 3’ p.t.; Galizia (P) al 38’ s.t. PAGANESE (4-4-2) Petrocco 6; Balzano 6, Rinaldi 6, Pastore 6 (dal 41’ s.t. Neglia s.v.), Errico 6 (dal 18’ s.t. F. Orlando 6); Galizia 6,5, Acoglanis 5 (dal 18’ s.t. Agresta 5,5), Tricarico 6, Scarpa 7; Fava 6, L. Orlando 5,5. (Bracciante, Loiacono, Sicignano, Giglio). All. Grassadonia 6. ARZANESE (4-3-3) Fiory 7; Riccio 5, Salvati 7, Caso 6, Castellano 5; Tarascio 6, Manzo 6, Improta 6; Mascolo 6 (dal 5’ s.t. Nocerino 6), Carotenuto 6,5 (dal 28’ s.t. Tenneriello 6), Sandomenico 6 (dall’11’ s.t. Esposito 6). (Parisi, Tommasini, Gori, Fragiello). All. Fabiano 6. ARBITRO Operato di Isernia 6. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso nc. Espulsi Riccio al 2’ s.t. e Castellano al 39’ s.t.; ammoniti Riccio, Rinaldi e Agresta. Angoli 10-1. (a.c.)

+++

+++

MARCATORI Visone al 37' p.t.; Visone al 10', De Luca al 14' e al 37' s.t. VIGOR LAMEZIA (4-2-3-1) Forte 6,5; Cane 7, Marchetti 6,5, Gattari 7, Bonasia 6,5; Giuffrida 6,5 (dal 35' s.t. Sbravati s.v.), Cerchia 7 (dal 25' s.t. Martino 6,5); Lattanzio 7 (30' s.t. Erbini s.v.), Visone 8, Mancosu 6,5; De Luca 7. (Calderoni, Mercurio, Catalano, Romero). All. Costantino 7. EBOLITANA (4-4-2) Nicastro 5,5; Liguori 5 (dal 15' s.t. Colella 5,5), Astarita 5,5, Nigro 5,5, Giudice 5,5; Corsino 6,5 (dal 6' s.t. Perrino 6), Sekkoum 5,5, Toscano 6, Esposito 6; Broso 5,5, D'Ancona 6,5 (dal 23' s.t. Venneri 6). (Longo, Angiò, Bertolino, Cavaliere). All. Giacomarro 5. ARBITRO Petroni di Roma 6. NOTE spettatori 700 circa, incasso di quasi 3.500 euro. Ammoniti Cerchia, D'Ancona, Giudice, Sekkoum, Astarita e Venneri. Angoli 4-1. (f.c.)

GIUDIZIO MARCATORI Anastasi (Ch) al 47’ p.t.; Croce (Ce) su rigore al 7’ s.t. CHIETI (4-2-3-1) Feola 6; Bigoni 6, Pepe 5,5, Migliorini 6, Malerba 6,5; St. Amadio 6,5, Del Pinto 6,5; Fiore 6,5, Lacarra 6 (dal 44’ s.t. Rossi s.v.), Berardino 6 (dal 17’ s.t. Gammone 6,5); Anastasi 6. (D’Ettorre, Gialloreto, Serpico, Cardinali, Cerbone). All. Paolucci 6,5. CELANO (4-3-3) Liverani 6; Ferrara 6 (dal 37’ s.t. Si. Amadio s.v.), Rapino 6, Bianciardi 6,5, Granaiola 6; Mascioli 6, Barbetti 6, Marfia 6; Sciamanna 6,5 (dal 29’ s.t. Luzi 6), Croce 6, Sabatini 5,5 (dal 15’ s.t. Olivieri 6). (Agostini, Furno, Ciolli, Dema). All. Petrelli 6. ARBITRO D’Ilasio di Matera 5. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Ferrara e Barbetti. Angoli 5-2. (g.lett.)

MANTOVA

2

ALESSANDRIA

0

RENATE

2

BELLARIA

1

NEAPOLIS

1

MELFI

1

FONDI

1

NORMANNA

0

PRO PATRIA

2

LECCO

1

VALENZANA

1

SAMBONIFACESE

1

GAVORRANO

2

APRILIA

3

CAMPOBASSO

1

VIBONESE

0

+++

GIUDIZIO MARCATORI Spinale (M) al 6’, Franchi (M) al 30’, Giannone (PP) su rigore al 38’ p.t; Giannone (PP) al 9’ s.t. MANTOVA (4-3-1-2) Portesi 6,5; Bertin 6, Zaninelli 6, Fonte 6, Bersi 6,5 (dal 41’ s.t. Girelli s.v.); Spinale 7, Pettarin 5,5, Dalla Bona 5,5 (dal 18’ s.t. Maschio 5,5); Colonetti 6; Franchi 6,5 (42’ s.t. Ortobelli s.v.), Del Sante 6. (Festa, Burato, Cinque, Graziani). All. Valigi 6,5. PRO PATRIA (4-3-1-2) Andreoletti 5,5; Bonfanti 6,5, Nossa 6, Polverini 5,5, Pantano 6; Vignali 6, Cortesi 5 (39’ s.t. Comi s.v.), Mora 6,5; Giannone 8; Dalla Costa 6 (47’ s.t. Chiodini s.v.), Artaria 6,5 (44’ s.t. Siano s.v.). (Vavassori, Botturi, Gambaretti, Ghidoli). All. Cusatis 6. ARBITRO Strocchia di Nola 5,5. NOTE spettatori 1.700 circa, incasso di 11.719 euro. Espulso Pettarin al 36’ p.t.; ammoniti Bonfanti, Spinale, Dalla Costa, Dalla Bona, Pantano e Artaria. Angoli 4-10. (m.b.)

++

GIUDIZIO MARCATORE Temelin al 38’ p.t. ALESSANDRIA (4-4-2) Servili 6; Ciancio 6, Barbagli 6, Cammaroto 5,5, Sabato 5,5; Segarelli 6, Giardina 5 (dal 1’ s.t. Nassi 5,5), Roselli 6, Pasino 5,5 (dal 17’ s.t. Pandiani 5); Martini 6, Fanucchi 6 (dal 33’ s.t. Procida s.v.). (De Marco, Ghinassi, Simeoni, Motta). All. Sonzogni 5. LECCO (4-4-2) Aprea 6,5; Conti 6, Ischia 6, Caforio 6, Sciannamè 6; Castelnuovo 6, Rebecchi 6, Mattaboni 6,5 (dal 16’ s.t. Viviani 6), Padoin 6; Fabbro 6,5 (dal 43’ s.t. Fall s.v.), Temelin 6,5. (Perucchini, Galli, Frasca, Brenna, Civilleri). All. Pellegrino 6,5. ARBITRO Caso di Verona 6. NOTE spettatori 1.100 circa, incasso di quasi 4.500 euro. Ammoniti Segarelli, Giardina, Martini, Pandiani, Conti e Castelnuovo. Angoli 7-1. (n.p.)

RISULTATI

CLASSIFICA SQUADRE CASALE

PARTITE RETI G V N P F S 40 19 12 4 3 29 12

TREVISO (-1)

36 19 10 7 2 34 17

RIMINI

36 19 11 3 5 23 17

CUNEO

35 19 11 2 6 31 23

SAN MARINO

30 19 9 3 7 36 26

PT

SANTARCANGELO 30 19 9 3 7 24 21 POGGIBONSI

26 19 7 5 7 27 25

GIACOMENSE

25 19 6 7 6 26 29

ENTELLA

24 19 6 6 7 24 20

RENATE

24 19 6 6 7 20 19

MONTICHIARI (-1) 23 19 7 3 9 23 27 BELLARIA

22 19 5 7

7 21 26

MANTOVA

22 19 5 7

7 19 25

SAMBONIFACESE 22 19 6 4 9 21 33 BORGO A BUGGIANO 21 19 5 6 8 21 24 SAVONA (-4)

+++

GIUDIZIO MARCATORI Mazzini (R) al 17’ p.t.; Miracoli (V) su rigore al 30’, Mazzini (R) al 33’ s.t. RENATE (4-3-3) Pisseri 7; Adobati 6, Cortinovis 6,5, Ferrari 6, Gavazzi 6; Gualdi 6, Cavalli 6, Mantovani 5,5 (dal 32’ s.t. Ghezzi s.v.); Mazzini 7,5, Capogna 6 (dal 39’ s.t. Carminati s.v.), Gaeta 6 (dal 35’ s.t. Morotti s.v.). (Lenzi, Bergamini, Mastrototaro, Dell’Oro). All. Magoni 6. VALENZANA (4-3-1-2) Serena 5,5; Blondett 5,5, Serao 6, Lorusso 6, Forino 6; Montanari 6, Dall’Ara 5,5 (dal 19’ s.t. Enrico 6), Righini 5 (dal 1’ s.t. Prandi 6); Pagan 5,5; Miracoli 6,5, Franciosi 5,5 (dal 24’ s.t. Chiazzolino 6). (Borra, Laezza, Crescente, Uggeri). All. Rossi 5,5. ARBITRO Cangiano di Napoli 5,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Espulso Prandi al 46’ s.t.; ammoniti Franciosi, Prandi e Pisseri. Angoli 10-3. (f.c.)

20 19 6 6 7 22 20

ALESSANDRIA (-2) 19 19 5 6 8 21 26 PRO PATRIA (-13) 18 19 8 7 4 25 17 LECCO

13 19 2 7 10 14 36

VALENZANA

11 19 2 5 12 15 33

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

ALESSANDRIA-LECCO BELLARIA-SAMBONIFACESE CASALE-SANTARCANGELO MANTOVA-PRO PATRIA POGGIBONSI-GIACOMENSE RENATE-VALENZANA RIMINI-ENTELLA SAN MARINO-BORGO A BUGGIANO SAVONA-CUNEO TREVISO-MONTICHIARI

0-1 1-1 3-0 2-2 1-1 2-1 2-1 3-2 0-1 2-1

PROSSIMO TURNO DOMENICA 8 GENNAIO ORE 14.30 BORGO A BUGGIANO-CUNEO ENTELLA-BELLARIA GIACOMENSE-MANTOVA MONTICHIARI-SAVONA RENATE-ALESSANDRIA SAMBONIFACESE-RIMINI SAN MARINO-CASALE SANTARCANGELO-PRO PATRIA TREVISO-POGGIBONSI VALENZANA-LECCO

(1-1) (1-2) (3-3) (0-1) (1-2) (0-3) (3-4) (3-0) (2-2) (0-0)

MARCATORI 13 RETI Lapadula (San Marino). 11 RETI Perna (3, Treviso). 9 RETI Taddei (Casale); Varricchio (Cuneo); Rosso (1, Entella); Pera (3, Poggibonsi). 8 RETI Falomi (2, Poggibonsi); Serafini (3, Pro Patria); Brighenti (Sambonifacese); Graziani (1, Santarcangelo); Ferretti (Treviso).

++

GIUDIZIO MARCATORI Brighenti (S) al 27' p.t.; Fioretti (B) al 17' s.t. BELLARIA (4-4-2) Venturi 5,5; Severi 6, Martinelli 6, Fantini 5,5, Sonzogni 6 (dal 31' s.t. Luppi s.v.); Buda 6 (dal 17' s.t. De Luca 6), Forte 6, Briglia 5,5, Turchetta 6,5; Fioretti 6,5, De Cenco 5,5 (dal 1' s.t. Rossi 5,5). (Renna, Gabbianelli, Scarponi, Mariani). All. Campedelli 6. SAMBONIFACESE (4-1-4-1) Bonato 5; Caraceni 6, Tecchio 6,5, Viskovic 6, Pisani 6 (dal 23' s.t. Boseggia 6); Manfredini 5,5; Finotto 5,5, Creati 6, Marianeschi 6, Ruggeri 6; Brighenti 6,5. (Nardoni, Ebhote, Tondello, De Mori, Botticini, Faccini). All. Carnovelli 6. ARBITRO Romani di Modena 6. NOTE spettatori 100 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Tecchio, Forte e Caraceni. Angoli 6-2. (a.p.)

REGOLAMENTO

Sei le promosse Scendono in nove con nuovi playout Ecco il regolamento della Seconda divisione. PROMOZIONI Salgono dirette le prime due dei rispettivi gironi, più le due vincenti dei playoff: sono ammessi terza, quarta, quinta, sesta e lo svolgimento è il solito. RETROCESSIONI Scendono dirette le ultime tre dei due gironi e altre tre dopo i nuovi playout: si sfidano quartultima e quintultima di ogni girone (andata e ritorno) e chi perde retrocede, le due vincenti si affrontano (andata, ritorno e rigori) e chi perde retrocede.

+++

GIUDIZIO MARCATORI Fioretti (G) al 20', Rosati (G) al 31' p.t.; Foggia (N) al 25' s.t. NEAPOLIS (4-3-3) Sollo 5; Moscarino 5, Bianchi 4,5, Polverino 5, Cancelli 5 (dal 20' s.t. De Falco 5); Barone 5,5 (dal 1' s.t. Pellecchia 6,5), Marinucci Palermo 5,5, Cariello 6,5; Moxedano 4,5, Bonanno 5,5 (dal 1' s.t. Foggia 6,5), Varriale 5. (Ambrosio, Sansone, Monticelli, Palumbo). All. Ferazzoli 5,5. GAVORRANO (4-2-3-1) Addario 5,5; Tognarelli 6, Angelotti 6, Miano 6, Dascoli 6; Manzo 6, Nicoletti 6; Rosati 6,5 (dal 20' s.t. Lombardi 5), Fioretti 6,5, Nocciolini 6; Pulina 6. (Santandrea, Corbello, Sgambato, Alderotti, Galbiati, Lo Sicco). All. Buso 6,5. ARBITRO Taioli di Cesena 5. NOTE spettatori 300 circa, incasso di quasi 600 euro. Espulso Bianchi al 37' s.t.; ammoniti Cariello, Marinucci Palermo, Varriale, Foggia e Lombardi. Angoli 8-1. (a.v.)

GIUDIZIO

+++

MARCATORI Ceccarelli (A) al 28’, Buonaiuto (A) al 41’, Ambrogetti (M) al 46’ p.t.; Iovene (A) al 44’ s.t. MELFI (4-3-3) Scuffia 5,5; Spirito 5,5, Gennari 5,5, Moretto 5,5, R. Russo 5 (dal 1’ s.t. Franchino 5,5); Viola 5,5 (dal 14’ s.t. Caprioli 5,5), Giunta 6, Tirelli 6; G. Russo 5,5, Simeri 5,5 (dal 25’ s.t. Lionetti 5), Ambrogetti 6. (Della Luna, Borin, Bertocchi, Dermaku). All. Rodolfi 5,5. APRILIA (4-3-1-2) Pellegrino 6; Gomes 6, Pinna 6, Stankovic 6 (dal 7’ s.t. Di Libero 6), Carta 6; Criaco 6, Cruciani 6,5, Croce 6; Buonaiuto 7 (dal 42’ s.t. Iovene 6,5); Ceccarelli 7, Calderini 6,5 (dal 25’ s.t. Salese 6). (Bifulco, Crialese, Vona, Thaqi). All. Vivarini 6,5. ARBITRO Losito di Pesaro 6,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso nc. Ammoniti Giunta, Ceccarelli, Cruciani, Croce e Di Libero. Angoli 4-5. (g.t.)

CLASSIFICA

RISULTATI

SQUADRE

CHIETI-CELANO FONDI-CAMPOBASSO GIULIANOVA-CATANZARO ISOLA LIRI-PERUGIA L'AQUILA-FANO MELFI-APRILIA NEAPOLIS-GAVORRANO NORMANNA-VIBONESE PAGANESE-ARZANESE VIGOR LAMEZIA-EBOLITANA ha riposato MILAZZO

PT

PERUGIA

PARTITE RETI G V N P F S 45 20 14 3 3 34 16

L'AQUILA

40 20 11 7 2 23 10

CATANZARO

37 19 10 7 2 27 14

PAGANESE

37 20 10 7 3 26 15

VIGOR LAMEZIA 34 19 9 7 3 25 15 CHIETI

34 20 10 4 6 29 22

APRILIA

28 20 8 4 8 29 24

GAVORRANO

28 20 7

GIULIANOVA

27 20 8 3 9 22 23

ARZANESE

27 20 6 9 5 25 27

7 6 28 26

CAMPOBASSO (-2) 24 20 7 5 8 20 23 NORMANNA (-1) 24 20 6 7 VIBONESE

7 15 18

22 20 5 7 8 23 28

EBOLITANA (-1)

22 20 6 5 9 18 24

FANO (-5)

20 20 7 4 9 23 25

MILAZZO

20 20 4 8 8 15 20

NEAPOLIS (-2)

19 20 4 9 7 25 31

FONDI

19 20 5 4 11 18 28

ISOLA LIRI (-2)

17 20 5 4 11 22 26

MELFI (-4)

16 20 5 5 10 22 30

CELANO

10 20 2 4 14 18 42

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

+++

GIUDIZIO MARCATORI Cruz (C) al 20’, Alleruzzo (F) al 32’ p.t. FONDI (4-4-2) Gasparri 6,5; Pacini 6, Palumbo 5, Conte 6,5, Passiatore 6; Tamasi 5, Alleruzzo 7, Finocchiaro 5,5, Merlonghi 5,5 (dal 18’ s.t. Vaccaro 7); Bernasconi 5,5 (dal 40’ s.t. Iovinella s.v.), Ricciardo 5. (Mezzacapo, Castaldi, Chiarini, Konate, Formuso). All. Parisella 5,5. CAMPOBASSO (3-5-2) Iuliano 6; Modica 5,5, Mateo 6, Altobello 6; Posillipo 6 (dal 24’ s.t. Cirillo 6), Forgione 6, Esposito 6,5, Piano 6, Quadri 6; Cruz 6,5, D’Anna 6,5 (dal 44’ s.t. Cenciarelli s.v.). (Falcone, Fatticcion, Fassari, Fazio, Iannotti). All. Imbimbo 5,5. ARBITRO Fanton di Lodi 6,5. NOTE spettatori 100 circa, incasso non comunicato. Espulso Palumbo al 23’ s.t.; ammoniti Mateo, Posillipo, Altobello, Modica, Tamasi e Iuliano. Angoli 6-4. (a.s.)

1-1 1-1 1-1 0-2 2-1 1-3 1-2 0-0 1-1 4-0

PROSSIMO TURNO DOMENICA 8 GENNAIO ORE 14.30 APRILIA-GIULIANOVA (a Fondi) ARZANESE-FONDI (ad Aversa) CAMPOBASSO-L´AQUILA CATANZARO-MELFI CELANO-PAGANESE EBOLITANA-GAVORRANO FANO-VIGOR LAMEZIA MILAZZO-CHIETI PERUGIA-NORMANNA VIBONESE-NEAPOLIS riposa ISOLA LIRI

(0-1) (2-2) (0-0) (0-0) (0-2) (1-3) (0-1) (0-1) (1-2) (2-2)

MARCATORI 16 RETI Fioretti (5, Gavorrano) . 15 RETI Clemente (4, Perugia). 10 RETI Ceccarelli (2, Aprilia); L. Orlando (1, Paganese). 9 RETI Carotenuto (3, Arzanese); Balistreri (3, Campobasso); Doukara (Vibonese). 8 RETI Improta (1, L'Aquila).

GIUDIZIO

++

NORMANNA (4-3-3) Gragnaniello 6; Diana 6, Castaldo 6,5 (dal 35’ s.t. Monda s.v.), Campanella 6, Martucci 6; Marano 6, Vecchione 6,5, Letizia 6,5; Varriale 6 (dal 35’ s.t. Petagine s.v.), Pisani 6, Grieco 6 (dal 47’ s.t. Puca s.v.). (Russo, Sgambato, Lojacono, Varsi). All. Parascandolo 6 (Romaniello squalificato). VIBONESE (4-1-4-1) De Filippis 6; Di Berardino 6, Cosentino 6,5, Salvatori 6,5, D’Agostino 6; Benincasa 6; Corapi 7 (dal 47’ s.t. Cosenza s.v.), Vitale 6,5, Mazzetto 6, Doukara 7; Puntoriere 6,5 (dal 31’ s.t. Caraccio 5,5). (Saraò, Petrucci, Saturno, Mercuri, Borghetto). All. Viola 6 (Ferrante squalificato). ARBITRO Marini di Roma 6. NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Marano, Vecchione e Benincasa. Angoli 1-2. (g.ar.)

LEGA PRO

Oggi a Firenze per l’assemblea e le premiazioni Oggi nella sede della Lega Pro a Firenze ci sono l’assemblea e le premiazioni per il 2010 11. I riconoscimenti: arbitro debuttante 1ª divisione Castrignanò; arbitro debuttante 2ª divisione Manganiello; arbitro finali Berretti Minelli; società promosse in B: Gubbio, Verona, Nocerina, Juve Stabia; società promosse in 2ª divisione: Tritium, Feralpi Salò, Carpi, Carrarese, Latina, Trapani; Supercoppa 2ª divisione Tritium; Premio disciplina: 1ª divisione Bassano, 2ª divisione Bellaria.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011


LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MOTORI

Il tecnico di Sic al box con Biaggi: «Grazie a Marco» Deganello: «Il papà di Simoncelli mi ha detto di accettare perché era un segnale del figlio» FILIPPO FALSAPERLA

La notizia è di quelle che lasciano stupiti: Aligi Deganello, tecnico di fiducia di Marco Simoncelli in 250 e poi in MotoGP, l’anno prossimo sarà al fianco di Max Biaggi con l’Aprilia Superbike. Come dire, il diavolo e l’acqua santa, il giorno e la notte, il caldo e il freddo. Chi più ne ha più ne metta. Lui, Aligi, bolognese, 58 anni appena compiuti, tecnico capace e persona pacata al limite dell’ascetismo, trova un’altra differenza: «Uno era l’amico più grande di Valentino, l’altro il suo nemico storico...». Rivoluzione Si rende conto, De-

ganello, di cosa significhi questo salto dopo la scomparsa di Marco. Anzi racconta che è proprio per cercare di superarla in qualche modo che ha accettato la nuova sfida. «Non è certo un modo per dimenticare Marco: quello è impossibile. Continuo a vedere cose che me lo riportano alla mente. Proprio per questo rimanere

«Rimanere nello stesso ambiente era doloroso, mi farà bene tagliare i ponti» «Ho parlato con Max, mi sembra un ragazzo tradito che ha una grande voglia di rivincita» in MotoGP, come avevamo programmato, per essere accanto a Michele Pirro con la Crt di Gresini, stava iniziando a diventare pesante. Rimanere nello stesso ambiente, vedere le stesse persone, ma con un pilota diverso da Marco, quello sì che mi sembrava qualcosa di anormale. Sentivo davvero una situazione di disagio». Confronto La proposta Aprilia

lo ha colto ovviamente di sorpresa. «Prima ancora di andare a Noale per sentire cosa mi

Casa Ferrari

Alonso Babbo Natale per i bambini Grande festa ieri a Maranello per i figli dei dipendenti Ferrari con il tradizionale appuntamento «Natale Bimbi», alla presenza anche del presidente Luca di Montezemolo e del responsabile del team di F.1 Stefano Domenicali. Oltre mille e duecento i presenti in una struttura allestita nella pista di Fiorano. I piccoli ospiti hanno ricevuto doni dai piloti travestiti da Babbo Natale. Nella foto (da sin), si vedono Davide Rigon, Toni Vilander, Gimmi Bruni, Andrea Bertolini, Fernando Alonso, Marc Genè, Jules Bianchi e Felipe Massa.

Taccuino

FESTA PER I 140 ANNI

TEST FORMULA 3

Continental a Montecarlo

Marciello subito bene Nei 5 giorni di test della F.3 italiana a Valencia il più veloce è stato lo spagnolo Gerard Barra beig (Ghinzani). Venerdì, nella sua unica giornata di prove, il migliore era stato il pilota della Ferrari Aca demy Raffaele Marciello (Prema) in configurazione F.3 Euroseries.

ACCORDO FINO AL 2013

Bwin resta in MotoGP Proseguirà fino al 2013 la partnership tra Bwin e Dorna (so cietà che organizza il Motomondia le). La società di scommesse darà anche il nome ai GP di Spagna e del la Repubblica Ceca.

(p.l.) Per festeggiare i 140 anni Continental parteciperà al celebre rally Montecarlo Historique (dal 28 gennaio al 4 febbraio 2012). Il produttore tedesco equipaggerà le 13 auto della Scuderia Storica Milanese, tra cui Sala Torlasco, vincitori 2011 (nella foto).

offrivano ho chiamato Paolo Simoncelli, il mio "manager". Praticamente ci sentiamo tutti i giorni. E lui mi ha subito detto di accettare. "Vedi, è un segnale che ti manda Marco. Si è creata una situazione che era impossibile immaginare, con Sandi che è andato via. Vai e... vedi se c’è un posto di lavoro anche per me". Questo non so se succederà. Per me Paolo dovrebbe lavorare con la Federazione, con i ragazzini delle minimoto o dei campionati promozionali: con la sua esperienza sarebbe la persona perfetta». Addio Trovare l’accordo è stato

facile. «Da quando ho lasciato il cross per la pista, nel ’93, soltanto un anno, il ’96 quando ero in Superbike con la Ducati per Casoli, ho sempre lavorato con l’Aprilia, a parte gli ultimi due anni con la Honda. Tornare a parlare con una azienda italiana dopo le stagioni con i giapponesi è stato come ritrovarsi a casa. Certo: c’è il dispiacere di aver lasciato il Team Gresini, che è stato come una

Nel 2009 Marco Simoncelli ha corso con l’Aprilia la gara Superbike di Imola, trovandosi nel box con Max Biaggi (sullo sfondo). Con lui c’erano papà Paolo, a destra, e Aligi Deganello, al centro PORROZZI

RITORNO AL MURETTO

Pernat direttore del team Pramac Un altro personaggio vicino a Marco Simoncelli, Carlo Pernat, prima consulente sportivo e adesso consigliere della Fondazione Sic, cambia ruolo nel Motomondiale. Il manager genovese torna infatti come responsabile di una squadra, il Team Pramac Ducati di Paolo Campinoti. L’impegno sarà biennale, soprattutto per preparare il traghettamento alla nuova formula Crt, che sembra il futuro della MotoGP.

famiglia, all’interno della quale c’era la nostra famiglia nel team per Marco. Gli altri ragazzi, compreso mio figlio Elvio, sono rimasti con Fausto, ma a me farà bene tagliare radicalmente i ponti». Incontro Ad aspettarlo c’è Max, pilota e uomo difficile, anche se addolcito negli ultimi anni. Di certo non ci saranno le interminabili partite a briscola o scopone che faceva con Marco. «E perché no? Magari contagio anche lui. Si può immaginare cosa significhi per me che vivo in Emilia, andare al fianco di un romano... Ho parlato con Max e mi è sembrato soprattutto un ragazzo tradito da quello che riteneva quasi

un padre. Ha una grandissima voglia di rivincita e la mia missione a questo punto sarà cercare di dargli gli strumenti per prendersi una rivincita: vincere le gare e magari anche il titolo». L’avventura è già cominciata. «La squadra è fatta, con due ragazzi che erano quest’anno con Camier, uno interno del team sviluppo Aprilia, così come il telemetrista. Subito dopo le feste andremo a Noale a montare le moto e poi in Australia per gli ultimi test e per il via del Mondiale (26 febbraio, n.d.r.). Sicuramente perderò di vista qualche amico, mi dispiace però avevo bisogno di questo cambiamento radicale». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

SCI COPPA DEL MONDO IN ITALIA

LA CURIOSITA’

20 dicembre 2009 18 dicembre 2011 Torna al successo l’Italia del gigante: per Max è il sesto

(a.a.) Max Blardone vanta sei vittorie nei giganti di Coppa del Mondo, tre delle quali centrate proprio in Alta Badia: la prima il 18/12/2005, la seconda il 20/12/2009. Il primo successo ad Adelboden il 7/2/2004, in mezzo i centri di Beaver Creek (2/12/2006) e Bad Kleinkirchheim (8/12/2007).

Il ritorno di Blardone DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO ALTA BADIA (Bolzano)

Sabato pomeriggio, durante la conferenza stampa dei gigantisti, Massimiliano Blardone alla domanda su che cosa chiedesse al gigante dell’Alta Badia, aveva risposto secco: «Parto per vincere». Nessuno l’ha contraddetto, ma era difficile pensare che si trattava di qualcosa di più di una battuta, considerando che era la prima gara dopo 11 anni in cui il veterano azzurro partiva fuori dal gruppo dei migliori. Quel 19 sulle spalle sembrava pesante come un macigno, un macigno che poteva trascinarlo in fondo ad un baratro da cui era quasi impossibile risalire. E quella neve non ghiacciata pareva l’ultimo trampolino al mondo da cui spiccare il volo. La sorpresa Invece Max in tre ore ha scritto una delle pagine più belle nella storia dello sci azzurro, realizzando un’impresa che solo i campioni grandissimi hanno saputo costruire nella loro carriera, i Thoeni, i Gros, i Tomba. Davide Simoncelli, partito appena prima di

Un capolavoro sulla pista magica Max esalta Sesto dopo la prima manche, perfetto nella seconda: terzo trionfo in Alta Badia

Simoncelli è 10˚ ma con il miglior tempo nella seconda manche, Borsotti 12˚ lui, sullo strano e lunghissimo gigante (1’30") tracciato da papà Kostelic era arrivato al traguardo con un ritardo abissale, 3"07; tutti gli altri partiti dopo il 15 erano affondati, la pista pareva finita, troppo rovinata per permettere un grande risultato, troppo contorta per lasciare accelerare gli sci dopo ogni porta. Invece Blardone l’ha affrontata come se fosse il primo a scendere, su un manto immacolato. Dove gli sci degli avversari sbatteva-

no pesantemente, Max usciva morbido, segno che caricava gli attrezzi al meglio, distribuendo il suo peso su tutta la lunghezza. Il capolavoro vero l’ha realizzato fra il primo ed il secondo intertempo, sulla parte più cattiva della Gran Risa, buia e pendente. Il trucco è stato nell’entrata di questo settore dove il pendio cambia direzione e si allarga: una porta doppia che molti prendevano con circospezione, che invece Blardone ha puntato come

una preda davanti al mirino del fucile. Questo gli ha permesso di entrare con una velocità superiore e capitalizzare la sua aggressività. Non si è perso neppure nel lungo e dolce finale ed ha chiuso la prima tornata al sesto posto a 1"11 da Ligety. La conferma Che questa prestazione non fosse un caso lo si è capito già dalle prime porte della seconda manche affrontate con ferocia e precisione.

la guida

to di sempre in Coppa del Mondo, infine l’influenzato Moelgg ha chiuso 19˚. La squadra di gigante si sta riprendendo e i piazzamenti di ieri rappresentano anche un notevole avanzamento nelle liste di merito, quindi nelle posizioni di partenza e nello sci prima si parte più possibilità si hanno. Blardone e Simoncelli dovrebbero aver riconquistato il primo gruppo, mentre Borsotti è entrato nei 30. Avanti così. © RIPRODUZIONE RISERVATA

FESTA COME BOLT Massimiliano Blardone esulta come Usain Bolt: lancia una freccia. Max è nato a Domodossola (Vb) il 26/11/1979 e vive a Pallanzeno. Alto 172 cm per 73 kg, in Nazionale dal 1997, ha esordito in Coppa il 29 ottobre 2000. Ai Giochi ha un ottavo posto a Salt Lake City 2002. In alto, le sue esultanze, sul podio con gli austriaci Hannes Reichelt e Philipp Schoerghofer; a destra, festeggia con Alberto Tomba EPA/ANSA/REUTERS/LIVERANI

GIGANTE: QUATTRO ITALIANI TRA I PRIMI 12 NELLA SECONDA MANCHE

Razzoli, Deville e Moelgg oggi in slalom ALTA BADIA Oggi sulla parte finale della Gran Risa dell’Alta Badia è in programma il secondo slalom della stagione e schieriamo la squadra che, sino a ieri, era apparsa la più competitiva. Razzoli (spalla) e Moelgg (influenza) non sono nelle migliori condizioni, ma possiamo contare anche su Cristian Deville e Patrick Thaler. E poi il giovane Stefano Gross, 11˚ a Beaver. GIGANTE MASCHILE (Alta Badia): 1. BLARDONE 2’46’49; 2. Reichelt (Aut) a 35/100; 3. Schoerghofer (Aut) 57/100; 4. Ligety (Usa) 58/100; 5. Hirscher (Aut) 71/100; 6. Fanara (Fra) 98/100; 7. Dopfer (Ger) 1"36; 8. Svindal (Nor) 1"41; 9. Defago (Svi) 1"43; 10. SIMONCELLI 1"72; 12. BORSOTTI 2"08; 19. MOELGG 3"09. Non qual. II m.: Innerhofer, Ploner, Casse, Cuche (Svi), De Aliprandini. Rit. I m.: Eisath, Nani. Rit. II. m.: Jansrud (Nor), Pinturault (Fra). Coppa del Mondo (10 prove): 1. Svindal (Nor) p. 416; 2. Feuz (Svi) 360; 3. Ligety (Usa) 359; 19. Blardone 118. Coppa gigante (4 prove): 1. Ligety (Usa) p. 330; 2. Hirscher (Aut) 265; 3. Schoerghofer (Aut) 182; 9. Blardone 118. SLALOM DONNE (Courchevel): 1. Schild (Aut)1’42"64 (52"28 + 50"36); 2.

Solo Reichelt gli arrivava vicino (a 35/100), Hirscher, Svindal, Schoerghofer precipitavano. Abbiamo ritrovato un campione e virato una stagione che per i colori azzurri era iniziata davvero male. Non solo Blardone ieri ha fatto grandi cose: Simoncelli con il miglior tempo nella seconda discesa ha rimontato 19 posizioni e si è piazzato decimo, mentre il ventunenne Giovanni Borsotti ha centrato il dodicesimo posto, il suo miglior piazzamen-

Poutiainen (Fin) a 1"87; 3. Zettel (Aut) 2"19; 4. Kirchgasser (Aut) 2"68; 5. Maze (Slo) 3"60; 6. Borssen (Sve) 3"74; 7. Noens (Fra) 3"89; 8. L. Duerr (Ger) 4"01; 9. Thalmann (Aut) 4"21; 10. Worley (Fra) 4"32; 11. Goodman (Can) 4"51; 12. Barthet (Fra) 4"62; 13. Mielzynski(Can) 4"80; 14. Holdener (Svi) 4"81; 15. K. Duerr (Ger) 4"82; 24. GIUS 9"03. Non qual. II m.: Costazza. Rit. I. m.: Moelgg, I. Curtoni, Brignone, S. Fanchini Coppa del Mondo (8 prove): 1. Vonn (Usa) p. 522; 2. Rebensburg (Ger) 286; 3. Goergl (Aut) 269; 24. Schnarf 69. Coppa slalom (2 prove): 1. Schild (Aut) p. 200; 2. Poutiainen (Fin) 130; 3. Zettel (Aut) 105; 12. Moelgg 36. OGGI SLALOM MASCHILE (Alta Badia, ore 10.30, 13.30). Pettorali: 1 Kostelic (Cro), 2 Hirscher (Aut), 3 Grange (Fra), 4 Myhrer (Sve), 5 MOELGG, 6 Matt (Aut), 7 DEVILLE, 8 Herbst (Aut), 9 RAZZOLI, 10 Hargin (Sve), 27 GROSS, 38 THALER, 50 NANI Coppa slalom (1 prova): 1. Kostelic (Cro) p. 100; 2. DEVILLE 80; 3. Hirscher (Aut) 60. PROGRAMMA Domani: slalom donne a Flachau (Aut, 15.30/18.30). Mercoledì: slalom maschile a Flachau (15.30/18.30).

Slalom: RaiSport 1 ed Eurosport alle 10.30 e 13.30 Lo slalom in Alta Badia si disputa oggi. Qui sopra, Cristian Deville, 30 anni, secondo nell’ultimo slalom a Beaver Creek AP

PRIMA MANCHE 1. T. Ligety (Usa) 2. M. Hirscher (Aut) 3. A. Svindal (Nor) 4. P. Schoerghofer (Aut) 5. H. Reichelt (Aut) 6. M. BLARDONE 7. C. Richard (Fra) 8. T. Fanara (Fra) 9. I. Kostelic (Cro) 10. K. Jansrud (Nor) 11. A. Pinturault (Fra) 12. T. Ford (Usa) 13. B. Raich (Aut) 14. T. Jitloff (Usa) 15. B. Miller (Usa) 16. D. Defago (Svi) 17. T. Frey (Fra) 18. M. Mathis (Aut) 19. F. Dopfer (Ger) 20. L. Haugen (Nor) 21. M. MOELGG 22. S. Missillier (Fra) 23. C. Janka (Svi) 24. R. Baumann (Aut) 25. M. Sandell (Fin) 26. M. Olsson (Sve) 27. J. Roy (Can) 28. G. BORSOTTI 29. D. SIMONCELLI 30. S. Pichot (Fra)

1’27"96 a 0"49 a 0"66 a 0"82 a 0"95 a 1"11 a 1"23 a 1"43 a 1"63 a 1"81 a 1"83 a 1"84 a 1"87 a 1"98 a 2"24 a 2"29 a 2"36 a 2"42 a 2"47 a 2"53 a 2"68 a 2"70 a 2"72 a 2"75 a 2"76 a 2"77 2"78 a 2"93 a 3"07 a 3"12

SECONDA MANCHE 1. D. SIMONCELLI 2. M. BLARDONE 2. Dopfer (Ger) 4. D. Defago (Svi) 5. G. BORSOTTI 6. S. Pichot (Fra) 7. H. Reichelt 8. Fanara (Fra) 9. P. Schoerghofer (Aut) 10. S. Missillier (Fra) 11. M. Hirscher (Aut) 12. M. MOELGG 13. B. Miller (Usa) 14. C. Richard (Fra) 15. M. Sandell (Fin) 16. T. Ligety (Usa) 17. M. Olsson (Sve) 18. C. Janka (Svi) 19. B. Raich (Aut) 20. A. Svindal (Nor) 21. T. Frey (Fra) 22. J. Roy (Can) 23. R. Baumann (Aut) 24. T. Jitloff (Usa) 25. I. Kostelic (Cro) 26. L. Haugen (Nor) 27. M. Mathis (Aut) K. Jansrud (Nor) A. Pinturault (Fra) T. Ford (Usa)

1’17"18 a 0"24 a 0"24 a 0"49 a 0"50 a 0"66 a 0"75 a 0"90 a 1"10 a 1"27 a 1"57 a 1"76 a 1"89 a 1"90 a 1"91 a 1"93 a 1"94 a 2"06 a 2"08 a 2"10 a 2"28 a 2"31 a 2"33 a 2"40 a 2"57 a 3"68 a 9"63 n.f. n.f. n.f.

CLASSIFICA FINALE 1. M. BLARDONE 2. H. Reichelt (Aut) 3. P. Schoerghofer (Aut) 4. T. Ligety (Usa) 5. M. Hirscher (Aut) 6. T. Fanara (Fra) 7. F. Dopfer (Ger) 8. A. Svindal (Nor) 9. D. Defago (Svi) 10. D. SIMONCELLI 11. C. Richard (Fra) 12. G. BORSOTTI 13. S. Pichot (Fra) 14. B. Raich (Aut) 15. S. Missillier (Fra) 16. B. Miller (Usa) 17. I. Kostelic (Cro) 18. T. Jitloff (Usa) 19. M. MOELGG 20. T. Frey (Fra) 21. M. Sandell (Fin) 22. M. Olsson (Sve) 23. C. Janka (Svi) 24. J. Roy (Can) 24. R. Baumann (Aut) 26. L. Haugen (Nor) 27. M. Mathis (Aut)

2’46"49 a 0"35 a 0"57 a 0"58 a 0"71 a 0"98 a 1"36 a 1"41 a 1"43 a 1"72 a 1"78 a 2"08 a 2"43 a 2"60 a 2"62 a 2"78 a 2"85 a 3"03 a 3"09 a 3"29 a 3"32 a 3"36 a 3"43 a 3"74 a 3"74 a 4"86 a 10"70


LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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I giganti vinti dall’Italia I plurivittoriosi: Alberto Tomba 15, Gustavo Thoeni 11, Piero Gros 7, Max Blardone 6

d «Non potevo essere

HANNO DETTO

S Claudio Ravetto, d.t. azzurro: «La più bella gara della sua vita. Ha attaccato al massimo. Nel periodo di crisi faticava ad attaccare, ora si è ritrovato»

S Davide Simoncelli: «La gara che ha fatto Max è fuori dal normale, ha dell’incredibile. Noi ci abbiamo sempre creduto, anche quando andava peggio»

S Elio Blardone, papà di Max «Sono contento per lui, è stata la miglior risposta a chi diceva che era finito. Io sapevo invece che ne aveva ancora»

A

I PIU’ VINCENTI

diventato un brocco» Una pessima annata, la perdita dal primo gruppo, Blardone pareva finito. «Rinato? Merito della fidanzata e del figlio in arrivo» ALTA BADIA (Bolzano)

Quando Svindal ha tagliato il traguardo e si è piazzato alle sue spalle, Max Blardone, nella postazione riservata al primo in classifica, ha appoggiato la testa alle racchette e si è messo a piangere. In quel momento il 32enne finanziere ossolano era terzo, sul podio, quel podio che da quasi un anno era parso definitivamente uscito dalla sua dimensione. Con gli occhi ancora lucidi ha urlato al cielo mentre Ligety frenava nella zona di arrivo e la sesta vittoria della sua lunga carriera era in tasca. Poi, inginocchiato, con le racchette ha imitato il lancio della freccia in cielo di Usain Bolt, un gesto da numeri uno. Maturità Ma è un Blardone nuovo quello che ha stupito il mondo intero ieri nel gigante dell’Alta Badia. Sembra lontana la rabbia di tanti momenti, passati i trent’anni Max ha riscoperto il sorriso. «Merito della mia compagna, Simona, e del figlio che nascerà ad aprile», rivela. E forse proprio in questo nuovo atteggiamento il campione si è ritrovato, uscendo da un tunnel che definire pauroso è dire poco. La scorsa per l’ossolano è stata una stagione difficilissima, iniziata con un podio, a dicembre a Val d’Isere, e sprofondata in pochi giorni in una crisi di difficile comprensione. «Non è stato facile — racconta Blardone — perché quando a Hinterstoder neppure ti qualifichi per la seconda manche e ai Mondiali esci nella prima, il mondo ti crolla davvero addosso». La cura «Ma non ho mai pensato di gettare la spugna — riprende Max —. Non potevo essere diventato improvvisamen-

te un brocco dopo 5 vittorie, venti podi complessivi in Coppa e 11 anni nel primo gruppo. Così mi sono messo a lavorare a testa bassa. I nuovi sci mi hanno dato subito fiducia e ho trovato il giusto feeling con il mio skiman, Valter Ronconi. Insieme abbiamo messo a punto i materiali. Poi ho passato ore ed ore davanti al video non per copiare il modo di sciare dei miei avversari, ma per capire dove sbagliavo, dove regalavo centesimi e decimi». No, non era facile nei suoi panni. A Sölden nel primo gigante era stato fra i migliori nel punto più difficile, ma come al solito era affondato nel piano finale classificandosi alla fine 18˚. Poi il 26˚ posto nel primo gigante di Beaver Creek e l’uscita nella seconda manche del secondo gigante, quello che avrebbe dovuto essere a Val d’Isere. Ma proprio in quest’ultima gara sono arrivati i segnali della rinascita.

S Alberto Tomba: 50 vittorie

S Gustavo Thoeni 24 vittorie

S Kristian Ghedina 13 vittorie

SLITTINO

Calgary, Zoeggeler 4˚ D. Fischnaller settimo Seconda gara consecutiva lontano dal podio per Armin Zoeggeler. Do po il 13˚ posto di Whistler, a Calgary l’azzurro è quarto, alle spalle di un altro tris tedesco, guidato stavolta da Andi Langenhan alla terza vittoria in carriera. Buon settimo posto per il 18enne Dominick Fischnaller. Il rus so Albert Demtschenko, 33˚ dopo un incidente nella prima discesa, ha chiuso la seconda col terzo tempo. Nel doppio, settimi Oberstolz Gru ber. Prossima tappa il 5 6 gennaio a Koenigssee (Ger). Uomini: 1. Langenhan (Ger) 1’29"406 (1˚+2˚); 2. Loch (Ger) a 0"094 (5˚+1˚); 3. Moeller (Ger) a 0"251 (2˚+7˚); 4. Zoeggeler a 0"272 (4˚+4˚); 7. D. Fischnaller a 0"469 (7˚+6˚); 14. Mair a 0"852 (13˚+16˚); 22. K. Fischnaller a 2"005 (23˚+23˚). Classifica (3 su 9): 1. Loch 285; 5. Zoeggeler 160. Doppio: 1. Wendl Arlt (Ger) 1’27"661 (1˚+3˚); 2. A.Linger W.Linger (Aut) a 0"032 (2˚+2˚); 3. Eggert Benecken a 0"168 (3˚+5˚); 7. Oberstolz Gruber a 0"332 (5˚+9˚); 9. H.P. Fischnal ler Schwienbacher a 0"464 (8˚+14˚); 10. Rieder Rastner a 0"643 (12˚+11˚). Classifica: 1. A.Lin ger W. Linger 255; 6. Oberstolz Gru ber 152.

FONDO

Sprint a Rogla Pellegrino è settimo

Il giorno dei giorni «Ho sentito

subito che era un giorno speciale — rivela ancora Max — ero calmo ma concentrato, nelle condizioni ideali. Pensavo che la prima volta che vinsi qui in Alta Badia, nel 2005, era un 18 dicembre. Era il compleanno della svolta della mia carriera. Pensavo anche alla scommessa fatta con Simona, che le avrei regalato un bel Natale... Sono uscito dall’albergo davvero carico. Ogni vittoria è speciale, ma questa ancora di più. La prima manche era molto difficile, diversa come tracciatura dai ritmi che troviamo di solito, più lenta e angolata. Insomma bisognava saperla interpretare, trovare la chiave ed ero conscio che partendo con il 19 con questa neve morbida avrei trovato un sacco di buche. E poi quei 15 secondi oltre il tempo normale, sapevo che li avrei

Taccuino

S Piero Gros 12 vittorie

sentiti al traguardo. Ma alla fine sono stato fiero di me stesso, di come ero riuscito a sciare in mezzo a quelle trappole. Il sesto posto era già qualcosa di grande. Per questo alla seconda discesa sono arrivato caricatissimo, come nel 2009, quando centrai la mia ultima vittoria in Alta Badia». Speranza La cosa bella è che

uscito dal tunnel Blardone non cerca rivincite. Vuole riposarsi, stare con la sua donna e la sua

famiglia, «E con le persone che mi sono state vicine anche nei giorni più difficili. Mi allenerò sulla neve 4 giorni prima della fine dell’anno, e poi ancora per arrivare al meglio ad Adelboden, un’altra delle piste che preferisco. E poi forse troverò anche uno sponsor. Certo, per l’Italia è un momento difficile, ma ci sarà ancora qualcuno in giro capace dopo questa vittoria di credere ancora in Blardone».

S Giorgio Rocca 11 vittorie

pa.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Due prime volte a sprint in Coppa del Mondo di fondo a Rogla, in Slove nia: quelle dello svizzero Dario Colo gna e della norvegese Maiken Falla. Settimo Federico Pellegrino (foto IPP), uscito in semifinale nella quale aveva chiuso terzo in spaccata ri spetto al norvegese Hattestad. Classifiche. Uomini: 1. Cologna (Svi); 2. Morilov (Rus); 3. Gloeersen (Nor); 4. Golberg (Nor); 5. Hattestad; 7. PELLEGRINO; 12. HOFER; 35. R.PASINI; 47. F. PASINI; 60. SCOLA. Coppa del Mondo: 1. Northug (Nor) 600; 2. Cologna (Svi) 508; 15. CLA RA 147; 25. PELLEGRINO 98. Coppa sprint: 1. Petukhov (Rus) 237. Donne: 1. Falla (Nor); 2. Crawford (Can); 3. Ingemarsdotter (Sve); 4. Oestberg (Nor); 5. Korosteleva (Rus); 17. G. VUERICH; 29. BRO CARD; 56. DE MARTIN. Coppa del Mondo: 1. Bjoergen (Nor) 582; 2. Skofterud (Nor) 479; 3. Johaug (Nor) 471; 48. VUERICH 32; 49. RUPIL 32. Coppa sprint: 1. Randall (Usa) 280.

S DONNE A COURCHEVEL PER L’AUSTRIACA IL 31˚ TRIONFO IN COPPA: DÀ 1"87 ALLA POUTIAINEN. AZZURRE FUORI: SOLO GIUS 24ª

Slalom si dice Schild: le altre a 2 secondi DAL NOSTRO INVIATO

MARISA POLI COURCHEVEL (Francia)

Un secondo e 19 centesimi ad Aspen, uno e 87 a Courchevel. Il distacco tra l’extraterrestre Marlies Schild e il resto del mondo sale più veloce dello spread. L’austriaca padrona dello sci ieri ha bissato, alla sua maniera, il successo di tre settimane fa negli Stati Uniti. Per dirla con le parole di Lindsey Vonn: «Marlies nello slalom è un po’ come me nella velocità. Le viene tutto facile». Nevicata Pure ieri, sulla pista li-

berata a tempo di record dalla neve caduta nelle ultime 72 ore. Anche se nella prima manche ha goduto del sole, come le colleghe del primo gruppo, giusto in tempo per salvarsi dalla

Marlies Schild, 30 anni: è alla 31ª vittoria in Coppa del Mondo REUTERS

nevicata sempre più fitta, tanto da scavare distacchi di altri tempi (oltre due secondi dalla 7ª in poi). La Schild, partita col 2, non ha avuto problemi: «Strano solo trovare il ghiaccio dopo due giorni nella neve fresca». Distacchi Tenere il passo è com-

plicato, lo dimostrano le uscite di Zuzulova, Pietilae-Holmner e Riesch, che da quarta, terza e

seconda dopo la prima manche sono scivolate via nel tentativo di avvicinare il fenomeno. Alla fine solo la Poutiainen, come un anno fa, tiene il passo, a costo di veder raddoppiare il distacco nella seconda manche. La Schild nemmeno dopo aver visto uscire le tre avversarie al via prima di lei ha cambiato marcia, per la 31ª vittoria di Coppa, la 29ª in slalom e nel mirino le 34 vittorie in slalom (record) della Schneider. Senza nascondere che la tensione più grande di ieri è stata seguire in tv la prova del fidanzato Benny Raich in Alta Badia: «Mi sento la più forte, in gara sono rilassata come mai prima». Sorteggio L’Austria si conferma superpotenza — tre nelle prime 4, con il 3˚ posto di Zettel e il 4˚ di Kirchgasser — anche

nella politica. Al sorteggio di sabato Hosp e Kirchgasser sono arrivate in ritardo, da punire con un pettorale dal 45 in su, secondo regolamento. La giuria ha chiuso un occhio e l’unica reazione sarà una lettera dei francesi al comitato sci alpino della Fis. Nera A uscire male ieri la Rie-

sch, che nella prima manche ha sentito un dolore al ginocchio sinistro, e le azzurre. Solo Nicole Gius qualificata per la 2ª manche (18ª), poi ultima (24ª) dopo un errore. Tutte le altre uscite (da Manuela Moelgg a Irene Curtoni, da Federica Brignone a Sabrina Fanchini) o non qualificate (Costazza). L’impressione, condizioni meteo a parte, è che non si schiacci il piede sull’acceleratore. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Max Blardone 6 vittorie

S Herbert Plank 5 vittorie

BOB

Quattro, Bertazzo 12˚ A Winterberg (Ger), nella terza tap pa di Coppa del Mond di bob a 4, Si mone Bertazzo guida Italia 1 al 12˚ posto. Doppietta due quattro di Flor schuetz, che beffa Zubkov di 2 cen tesimi. Bob a 4: 1. Germania 1 (Florschuetz) 1’50"52 (55"39/2˚+55"13/1˚); 2. Rus sia 1 (Zubkov) a 0"02 (55"38/1˚+55"16/3˚); 3. Lettonia 2 (Melbardis) a 0"13 (2˚+5˚); 12. Italia 1 (Bertazzo Costa Fontana Comel) a 1"08 (10˚+13˚).


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

BASKET SERIE A: UNDICESIMA GIORNATA l’Analisi di LUCA CHIABOTTI

Milano prima Partenza da rivalutare Bisogna tornare al dicembre 2006 per trovare Siena in testa non da sola, magari imbattuta e perfino con 6 punti di vantaggio su chi insegue, dopo 10 partite. Non è una mancanza della Mps, oggi ufficialmente seconda per aver perso lo scontro diretto con Milano, viste le difficoltà di questi mesi. Ma è il segnale di una stagione più equilibrata (sotto le prime due, 10 squadre in 4 punti). E la rivalutazione della partenza dell’Emporio Armani che non aveva un bilancio di 8 vittorie e 2 sconfitte dal 2004-05. Le sensazioni non positive arrivano dall’Europa, da alcune pessime prestazioni, dal suicidio col Partizan. Forse un livello troppo altro per la EA7 di oggi, comunque vada lo spareggio di giovedì a Belgrado. Però in Italia, Milano sembra aver fatto quel passo avanti atteso. Ma c’è subito un esame: Santo Stefano a Cantù. Dove la Bennet, al 4o k.o. di fila in trasferta, deve sistemare la classifica. Lei in Europa ha fatto meraviglie, pagandole in Italia. Solo Siena ha tenuto sui due fronti.

Green un gigante Avellino a Roma vince all’overtime Per il piccolo play (1.65), 35 punti e 13 assist Il g.m. Riva, su Dasic: «Tolta una mela marcia» ROMA AVELLINO

96 99

dts(22-24, 45-43; 67-70, 84-84) ACEA ROMA: Gordic 19 (1/3, 5/10), Tucker 31 (3/8, 6/14), Djedovic 10 (4/8, 0/3), Tonolli 2 (1/1, 0/1), Crosariol 11 (5/7); Mordente 9 (2/3, 0/2), Kakiouzis 8 (2/2, 1/4), Slokar 6 (2/4, 0/1), Marchetti. N.e.: Maestranzi, Staffieri, Gorrieri. All.: Lardo. SIDIGAS AVELLINO: Green 35 (7/11, 5/6), Dean 17 (1/3, 5/6), Gaddefors 5 (2/5, 0/2), Golemac 7 (2/4, 0/2), Johnson 22 (8/17, 0/1); Lauwers 2 (1/2, 0/1), Slay 11 (1/4, 3/5), Ferrara (0/1 da 3). N.e.: Alborea, Spinelli; Sapienza, Soloperto. All.: Vitucci. ARBITRI: Cicoria, Begnis, Biggi. NOTE - T.l.: Rom 20/29, Ave 16/19. Rimb.: Rom 42 (Crosariol 9), Ave 41 (Golemac 9). Ass.: Rom 14 (Tucker 3), Ave 21 (Green 13). Progr.: 5’ 11-11, 15’ 33-32, 25’ 56-55, 35’ 73-75. Usc. 5f.: Lauwers 34’12" (73-72), Tonolli 35’30" (76-75), Gordic 42’45" (87-88), Dean 43’30" (89-93). Spett. 2560.

MARIO CANFORA ROMA

Dopo gli ultimi due overtime persi di fila contro Biella e Siena, Avellino trova quello vincente mettendo in seri guai una Acea ormai incapace di vincere (terzo stop di fila). L’eroe del freddo pomeriggio romano è «Pollicino» Green che regala al pubblico del Palatiziano un clinic d’autore. Si porta a spasso all’inizio il malcapitato Djedovic, tira e mette canestri da tre con grande lucidità, oltre a preoccuparsi di far segnare i compagni: viene fuori una prova da 13 assist, 35 punti in 45’, 7/11 da due, 5/6 da tre, 8 rimbalzi per un 47 di valutazione «sporcato» dalle otto perse. Straordinario «Marques ha avu-

to un carico di lavoro straordinario — spiega il tecnico irpino Frank Vitucci — ecco perché ha perso qualche pallone di trop-

AL SUPPLEMENTARE TERAMO SPRECA UN +9 A 3’ DALLA FINE

Caserta gran rimonta con un super Righetti CASERTA

97

TERAMO

82

dts (15-20, 33-38; 50-60, 73-73) PEPSI CASERTA: Rose 4 (2/4, 0/4), Maresca 13 (1/3, 3/3), Collins 11 (2/6, 2/4), Smith 22 (7/14, 1/1), Fletcher 4 (1/5); Stipanovic 4 (2/6), Righetti 30 (4/5, 4/7), Doorrnekamp 6 (3/4), Marzaioli 3 (1/1). N.e.: Loncarevic, Rianna, Cefarelli. All.: Sacripanti. BANCA TERCAS TERAMO: B.Brown 3 (1/7), Amoroso 15 (6/12, 1/6), Cerella 21 (5/6, 2/3), D.Brown 9 (0/4, 2/7) Borisov; Green 8 (4/7), Fultz 23 (3/7, 5/7), Polonara 3 (1/2, 0/1), Lulli. N.e.: Ricci. All.: Ramagli. ARBITRI: Facchini, Filippini e Capurro NOTE - T.l.: Cas 21/23, Ter 12/15. Rimb.: Cas 41 (Righetti 10), Ter 28 (B. Brown 5). Ass.: Cas 12 (Collins 5), Ter 5 (Fultz 4). Progr.: 5’ 6-12, 15’ 24-29, 25’ 40-46, 35’ 56-67. Fallo antisportivo: D. Brown 44’54”(92-82). Fallo tecnico: Borisov 18’14” (28-34). Spett. 2275 per 31.946 euro.

Alex Righetti, 34 anni CIAMILLO

CASERTA – Bastano otto minuti di vero gioco alla Pepsi per vincere la partita, inguardabili per 37’ e trovatisi sotto sul 61-70 i casertani chiudono i 40’ regolamentari sul 73 pari, guadagnandosi l’overtime con un parziale di 12-3 e una tripla allo scadere di Righetti. All’inizio del supplementare tre triple consecutive di Righetti, Maresca e Collins decidono il match: 82-74 dopo poco più di un minuto, un solco incolmabile per gli abruzzesi. Teramo si mangerà la mani a lungo, a Caserta era stata indetta la «giornata bianconera», sospesi gli abbonamenti per raccogliere fondi per aiutare la società, meno spettatori presenti del solito e atmosfera soft. Teramo giocando la sua bella pallacanestro, approfitta degli errori di una Pepsi inguardabile e va avanti 42-57 al 27’. Caserta cerca di recuperare, ma Teramo la respinge, Fultz e Cerella giocano un magico terzo periodo segnando in due 18 dei 22 punti ospiti: 50-60 al 30’. Ma la Pepsi non molla fino al tiro di Righetti che allo scadere la porta all’overtime. Sacripanti mastica amaro però, avendo perso Stipanovic per un infortunio alla caviglia sinistra. Ramagli fatica a digerire il k.o.: «Emotivamente se perdi così ti viene voglia di schiantarti contro un muro». Ma Caserta non riesce a gioire: dopo la gara, è morto Mimmo Mingione, giornalista e telecronista della Juve degli anni d’oro. Lucio Bernardo

po. È stato straordinario, ma tutta la squadra ha dimostrato di avere gli attributi giusti dopo le due ultime sconfitte. Abbiamo commesso una stupidata con Dean che non ha fatto fallo sopra di tre punti alla fine dei regolamentari. Sarebbe stato un record perdere il terzo overtime di fila, non lo meritavamo». La stupidata di Dean è sta-

ASSEGNATI IERI

Europei 2015 Vince l’Ucraina Donne: Ungheria L’Ucraina organizzerà l’Europeo del 2015. Era l’unica candidata dopo il ritiro della candidatura congiunta di Francia, Germania, Italia e Croazia. L’Europeo femminile è stato invece assegnato all’Ungheria.

ta da principiante: dopo il 2/2 di Green a 11" dalla sirena (81-84), la guardia statunitense ha permesso a Tucker a -1’88" di infilare il triplone da 7 metri dell’84-84. Supplementare Nell’overtime,

Roma (senza Maestranzi e Datome, oltre a Dasic) parte subito con un’altra tripla di Gordic, per poi subire il maggior ordine tattico di Avellino che con Johnson a -1’16" va sul +5 (90-95). Non è finita, perché due triple di Tucker, inframezzate da un canestro di Green, danno il 96-97 a -40". Ferrara sbaglia a -18", Tucker ha la palla del sorpasso ma stavolta invece di penetrare per cercare almeno il fallo, tenta un’altra volta la tripla che stavolta gli va sul ferro. C’è il tempo per i liberi finali di Johnson e per le vistose proteste del presidente romano Toti con gli arbitri (che non hanno influito sull’esito della gara). Mela marcia Senza l’infortunato Spinelli, Vitucci spreme al massimo i suoi sette uomini, sfruttando molto oltre a Green il lavoro oscuro di Johnson. La differenza si nota tutta in regia, dove Roma (in assenza di Maestranzi) da Gordic ha solo punti, mentre l’esordio di Kakiouzis è stato sufficiente. «Avevo chiesto ai giocatori di dare il massimo e lo hanno fatto — dirà Lardo — ora pensiamo a recuperare Maestranzi per Teramo», mentre il g.m. Riva torna sulla scelta di mettere fuori rosa Dasic: «Dovevamo togliere la mela marcia, e non è detto che sia finita qui». Il riferimento è a Djedovic, la cui posizione è in bilico, mentre Lardo non dovrebbe rischiare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PER I PIEMONTESI TERZA VITTORIA IN 4 GARE

Janning lancia Casale Cantù, tabù trasferta CASALE MONFERRATO

69

CANTÙ

65

(20-8, 30-29; 42-48) NOVIPIÙ CASALE MONFERRATO: Shakur 20 (7/15, 0/4), Temple 4 (0/1, 0/1), Janning 17 (2/3, 3/8), Nnamaka, Chiotti 14 (6/10); Gentile 6 (0/3, 1/2), Pierich (0/1), Malaventura 8 (0/2, 2/3), Martinoni 9 (0/1 da 3), Stevic (0/1), Ferrero (0/1, 0/1). All.: Crespi. BENNET CANTÙ: Cinciarini 2 (1/3, 0/1), Mazzarino 15 (1/1, 3/5), Micov 12 (3/7, 1/1), Leunen 6 (2/4, 0/1), Marconato; Gianella 7 (1/3, 0/2), Shermadini 11 (4/6), Basile 7 (2/8 da 3), Markoishvili 5 (0/3, 1/3), Ortner. N.e.: Bolzonella, Diviach. All.: Trinchieri. ARBITRI: Cerebuch, Sardella, Vicino. NOTE - T.l.: Cas 21/27, Can 20/25. Rimb.: Cas 29 (Chiotti 11), Can 37 (Shermadini 12). Ass.: Cas 6 (Shakur 4), Can 12 (Mazzarino 4). Progr.: 5’ 12-5, 15’ 22-15,25’ 36-36, 35’ 56-58. Usc. 5f.: Gianella. Spett. 3300. CASALE MONFERRATO — La Novipiù vince la 3a partita sulle ultime 4. La Bennet

Mustafa Shakur, 27 anni CIAMILLO

perde ancora fuori casa (ultimo successo due mesi fa, alla 3a giornata). Parte meglio la Novipiù. 8-2 subito e +10 (15-5) dopo 6’. Dall’angolo, allo scadere, Malaventura trova la tripla del sorprendente 20-8 del 10’ (valutazione 23 a -1). Basile cambia marcia alla Bennet nella 2a frazione: parziale di 12-2 con sue 2 triple. Giochi completamente riaperti (22-20 al 7’), anche grazie alla zona di Trinchieri. La tripla di Mazzarino allo scadere manda Cantù al riposo sotto di una sola lunghezza: 30-29. Ancora il capitano della Bennet protagonista in avvio di ripresa. I suoi 5 punti mandano per la prima volta la Bennet avanti (34-36 al 23’). Micov, Gianella e Shermadini scavano il primo solco. Bennet avanti in doppia cifra al 28’: 48-38. Casale si riaccende di colpo grazie a Shakur e a un tecnico a Trinchieri (54-53). Il finale è in volata. La tripla dall’angolo di Janning fa saltare il banco: 65-62 a 44”. La Bennet pareggia coi liberi, ma sull’ultimo possesso (sul -2, 67-65) con 17” da giocare, Basile spara sul ferro la sua tripla. Per Casale una serata da ricordare che Crespi sottolinea così. «Stamattina Casale era sulle prime pagine di tutti i quotidiani per la triste vicenda Eternit, domani scrive un titolo importante della sua storia». Abbacchiato Trinchieri: «Perdiamo per un 1o quarto criminale. Non dovevamo sul +10 permettere loro di giocare un 4o quarto punto a punto. E poi l’azione fallo, canestro e tecnico… è qualcosa di cui non mi capacito». Maurizio Neri


LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

RISULTATI TREVISO-SASSARI MILANO-MONTEGRANARO BOLOGNA-VENEZIA CASERTA-TERAMO CASALE MONFERRATO-CANTÙ ROMA-AVELLINO CREMONA-PESARO VARESE-BIELLA HA RIPOSATO: SIENA

80-72 88-72 88-80 dts 97-82 69-65 dts 96-99 78-81 79-73

CLASSIFICA SQUADRE MILANO SIENA BIELLA BOLOGNA CASERTA VARESE AVELLINO CANTÙ VENEZIA TREVISO SASSARI PESARO ROMA MONTEGRANARO CASALE MONFERRATO CREMONA TERAMO

PT 16 16 14 12 12 12 12 12 10 10 10 10 8 6 6 6 4

G 10 10 11 10 10 10 11 11 10 10 10 10 11 10 10 11 11

V 8 8 7 6 6 6 6 6 5 5 5 5 4 3 3 3 2

P 2 2 4 4 4 4 5 5 5 5 5 5 7 7 7 8 9

Le prime 8 ai playoff, L’ ultima in Lega 2

PROSSIMO TURNO Martedì 27/12, 20.30 CANTÙ-MILANO (26/12, 17.30) SIENA-CASALE MONFERRATO AVELLINO-CASERTA PESARO-VARESE TERAMO-ROMA BOLOGNA-TREVISO MONTEGRANARO-SASSARI VENEZIA-CREMONA

RIPOSA: BIELLA

S Marques Green, play di 1.65 della Sidigas Avellino, ieri a Roma ha stabilito il suo massimo in carriera nel campionato italiano con 35 punti realizzati CASTORIA

Varese ferma Biella tra falli fischi e perse Stipcevic 25 12 nell’ultimo (75-63).

PAOLO BARTEZZAGHI VARESE

Punteggio Varese ha sempre te-

Rok Stipcevic aveva sbagliato un solo tiro libero dall’inizio del campionato: 33 su 34 prima dell’ultimo dei 12 di ieri, che ha ballato sul ferro e poi è uscito. Ma ormai era fatta per Varese. Mancavano 15" e la sua squadra era avanti di 5 punti dopo aver subito l’ennesima rimonta. La Cimberio è tornata a vincere dopo aver perso tre delle ultime 4 partite. Biella ferma una serie di tre sconfitte di fila e di tre vittorie in trasferta, con una sola partita persa, al supplementare con Venezia, nelle ultime 6. Non ha mai mollato, ha inseguito e recuperato una decina di punti di svantaggio in ogni parziale: 9 nel primo (19-10), 10 nel secondo (28-18), 13 nel terzo (60-47 e

nuto in mano ritmo e punteggio fin dal primo quarto dove i falli commessi da Biella (9) superavano i canestri realizzati dal campo dalle due squadre (5 dalla Cimberio e 3 dall’Angelico). «Le belle partite sono altre», ha sintetizzato con realismo Carlo Recalcati. Nei primi 10’ si contano già 18 liberi e 9 palle perse dalla sola Biella che si aggrappa a Audrey Coleman in attacco (8 punti su 11) e in difesa con tre recuperi (6 alla fine). Con 3.5 di media, è il migliore in serie A. Il tardivo ingresso in campo dei compagni di Coleman e la zona coincidono con la frenata di Varese che, raggiunto il +10 (28-18), si vede superata da un 11-0 di parziale ispirato dall’unico lampo di Jacob Pullen. Fuori nel pri-

A CREMONA DOPO TRE SCONFITTE CONSECUTIVE

78

PESARO

81

(16-15, 35-37; 56-59) VANOLI BRAGA CREMONA: Tabu 3 (0/2, 1/4), Roderick 9 (4/10), Lighty (0/2, 0/3), Milic 12 (2/3), Perkovic 6 (3/6, 0/4); Cinciarini 18 (2/3, 3/5), Antonelli, D’Ercole 12 (0/1, 4/8), Tusek 18 (4/7, 2/4). N.e.: Mazic, Lottici, Belloni. All.: Caja. SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO: Hackett 7 (1/3, 0/1), Hickman 20 (2/2, 3/5), White 19 (4/7, 2/4), Jones 15 (4/7, 1/3), Cusin 11 (4/7); Cavaliero 6 (1/2, 1/3), Flamini 3 (1/1 da 3), Lydeka (0/1). N.e.: Traini, Alibegovic, Tortù. All.: Dalmonte. ARBITRI: Chiari, Tola, Provini. NOTE - Tiri liberi: Cre 18/24, Pes 25/31. Rimbalzi: Cre 39 (Milic 9), Pes 24 (Cusin 10). Assist: Cre 10 (Roderick 4), Pes 10 (White, Hickman 3). Progressione: 5’ 6-3, 15’ 26-29, 25’ 47-48, 35’ 69-68. Fallo antisportivo: Antonelli 13’12" (24-19), Jones 23’45" (43-48). Spettatori 2900.

Zona La zona induce Varese a sparacchiare con eccessiva fretta e Biella torna a giocarsela. La Cimberio è la seconda squadra più precisa da tre della serie A (alle spalle di Cantù) anche per la capacità di trovare soluzioni dal perimetro con tanti giocatori diversi, compreso Davide Reati che piazza un 2/ 2 da tre nel secondo parziale. Quando nel terzo quarto il gioco di Varese si sposta più sotto canestro, Biella paga i falli che ha già commesso e ricomincia a perdere terreno. Le incursioni sotto canestro di Kristian Kangur e Yakhouba Diawara riportano la Cimberio a +10 e poi fino a +13. Il nervosismo per i tanti, troppi fischi porta al primo tecnico a Massimo Cancellieri che nell’ultimo quarto sarà espulso per aver raddoppiato.

Rok Stipcevic, 25 anni CIAMILLO

VARESE BIELLA

79 73

(19-11, 38-33; 60-51) Prima volta «È la prima volta in

CIMBERIO VARESE: Stipcevic 25 (1/1, 4/8), Hurtt 2 (1/4, 0/1), Diawara 19 (5/9, 1/4), Kangur 9 (2/2, 1/3), Fajardo 5 (1/4, 1/2); Demartini, Rannikko 5 (2/3, 0/3), Talts (0/1 da 3), Reati 12 (1/2, 3/3), Garri 2 (1/3), Ganeto (0/2). N.e.: Bertoglio. All.: Recalcati.

carriera — dice il tecnico di Biella — se mi lamento, un motivo c’è. Il numero eccessivo di palle perse, 28, è l’unica lettura di questa sconfitta. Spesso abbiamo forzato tiri per la fretta di recuperare». Anche Matteo Soragna esce per falli prima della fine del terzo quarto, sfidato a legnate sotto canestro da Diawara. Coleman e Dragicevic riportano Biella fino a -3 quando mancano 17". Stipcevic sigilla con il 25˚ punto personale. Alla fine sono stati fischiati 66 falli. «Una partita non facile da arbitrare — dice Recalcati — l’ho detto anche ai tre fischietti».

ANGELICO BIELLA: Pullen 11 (2/4, 0/6), Coleman 27 (6/10, 1/4), Soragna 5 (1/3 da 3), Dragicevic 12 (3/7, 2/6), Miralles (0/1); Jurak 6 (1/1), Chessa 9 (1/1, 1/1), Chrysikopoulos 3 (1/1 da 3), Lombardi (0/1 da 3). N.e.: Minessi, Laganà, Rossi. All.: Cancellieri. ARBITRI: Taurino, Pozzana, Gori. NOTE - T.l.: Var 21/31, Bie 29/37. Rimb.: Var 33 (Fajardo 9), Bie 35 (Dragicevic 12). Ass.: Var 13 (Rannikko 6), Bie 10 (Pullen 4). Progr.: 5’ 8-4, 15’ 28-20, 25’ 53-43, 35’ 69-58. Ant.: Coleman 23’13" (45-41). Tec.: Cancellieri 26’09" (53-45) e 33’01" (64-56) con espulsione. Usc. 5f.: Soragna 28’33" (60-49), Jurak 36’20" (72-63), Kangur 36’28" (72-63), Diawara 38’59" (75-69), Miralles 39’45" (76-73). Spett. 3458 per 39.269 euro.

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BOLOGNA RESTA IMBATTUTA IN CASA CONTRO VENEZIA

Pesaro passa in volata Decisivo Hickman CREMONA

mo quarto con due falli, il play ex Kansas State realizza il primo canestro dopo 15 minuti ma si ferma in fretta.

La Cimberio controlla ritmo e punteggio. L’Angelico perde 28 palloni, Cancellieri espulso DAL NOSTRO INVIATO

Richard Hickman, 26 anni CIAMILLO

CREMONA — Con un parziale di 10-3 negli ultimi 210 secondi, Pesaro fa saltare il banco al PalaRadi e torna alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive. Cremona, pur dominando a rimbalzo (39 a 24), viene punita dagli episodi nei possessi chiave. In un primo tempo di poco ritmo, i padroni di casa sono i primi a sprintare (24-17 al 13’), la Scavolini Siviglia non deraglia, risponde con un break di 10-0 e chiude avanti di due (35-37) alla pausa lunga. Botta e risposta continuo, con Cremona che deve trovare risorse nascoste dalla panchina (che realizza 48 dei 78 punti complessivi della Vanoli Braga), rincorre costantemente e trova il guizzo (75-71 a tre minuti dall’ultima sirena) nel momento in cui alza la linea della propria difesa. Hickman prende per mano i suoi, sul 78-78 con 13 secondi sul cronometro Caja decide di commettere fallo su Daniel Hackett. Uno su due in lunetta per il playmaker azzurro, sul secondo errore Marko Milic e Roderick pasticciano, Jumaine Jones segna entrambi i personali dopo il fallo sistematico. Dall’altra parte i tiri della disperazione (e del possibile overtime) di Cinciarini e D’Ercole trovano solamente il ferro. Alessandro Rossi

Casalecchio dopo 5 gare casalinghe contro una Reyer condizionata dai falli e dall’assenza dell’ultimo momento del pivot Bryan. Un Poeta ispiratissimo illumina la Canadian Solar più bella della stagione, Sanikidze domina sotto il tabellone veneto infilando insieme a Gigli 32 punti equamente divisi. La statistica più impressionante è l’87% da due punti di Bologna a fine terzo quarto (20/23). A inizio gara i veneti si erano illusi piazzando un 5/5 da tre (16-21) ma dopo aver impattato per l’ultima volta sul 36-36, il quintetto di Mazzon è stato costretto a rincorrere Bologna per tutto il resto della gara. «Era un test difficile perché Venezia è imbottita di giocatori esperti che hanno alternato la difesa a uomo a tre tipi di zona. Mi è piaciuta molto la serenità con cui abbiamo letto ogni situazione e mi soddisfano i progressi nell’inserimento dei nuovi» commenta Finelli. Ma entro il 25 dicembre le cose potrebbero cambiare parecchio visto che il patron virtussino Claudio Sabatini ribadisce di voler passare la mano e di aver già incontrato diversi imprenditori interessati ad entrare nella fondazione che dovrebbe gestire il glorioso club. La Reyer riduce i danni con i 62 punti del trio Slay-Clark-Bowers, ma ad Andrea Mazzon non può certo bastare. «Dopo un primo tempo di grandissima intensità, abbiamo faticato molto soprattutto nella rotazione dei lunghi a causa dei 3 falli prematuri di Szewczyk». Nicola Zanarini

Poeta e Sanikidze Virtus show per 7700 BOLOGNA

88

VENEZIA

80

(29-26, 50-45; 75-62) CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Poeta 17 (4/5, 1/3), Koponen 11 (1/3, 2/6), Douglas-Roberts 9 (3/4, 1/2), Sanikidze 16 (3/3, 1/3), Gigli 16 (7/7); L. Vitali 9 (1/5 da 3), Gailius 6 (3/5, 0/2), Werner 0 (0/1, 0/1). N.e.: Person, Quaglia, M. Vitali. All.: Finelli. UMANA VENEZIA: Clark 20 (5/7, 2/8), Young 2 (1/3, 0/3), Rosselli 4 (2/3, 0/1), Slay 22 (4/9, 4/6), Szewczyk 8 (2/5, 1/2); Bowers 20 (5/8, 2/3), Fantoni 4 (2/3, 0/1), Tomassini (0/1 da 3), Causin (0/1 da 3), Allegretti, Meini. All.: Mazzon. ARBITRI: Sahin, Duranti, Bettini. NOTE - T.l. Bol 24/33, Ven 11/16, Rimb.: Bol 29 (Gigli 6), Ven 37 (Slay 7). Ass.: Bol 15 (Poeta 6), Ven 10 (Clark 7). Progr.: 5’ 12-16, 15’ 36-34, 25’ 66-55, 35’ 79-67. F. tecn.: Mazzon 29’59”. F. antisp.: nessuno. Usc. 5 f.: Slay 39‘24“, Szewczyk 39’53”. Spett.: 7752. BOLOGNA - La Virtus resta imbattuta a

Giuseppe Poeta, 26 anni CIAMILLO

LEGADUE DODICESIMA GIORNATA: CADONO LE CAPOLISTA REGGIO EMILIA E BRESCIA

NBA PRESEASON

IMOLA

75

OSTUNI

72

BOLOGNA

70

FORLÌ

93

BARCELLONA

76

BRESCIA

64

VERONA

79

PIACENZA

76

BRINDISI

92

SANT’ANTIMO

50

(18-26, 38-43; 60-51) AGET IMOLA: Masoni 13 (4/6, 1/4), Whiting 16 (2/7, 1/2), Prato 21 (2/6, 2/6), Daniels 13 (4/8, 1/2), Bruttini 5 (2/7); Kotti 7 (3/4), Cournooh (0/3 da 3), Andreaus (0/1 da 3). N.e.: Turel, Riga. All.: Fucà. CENTRALE LATTE BRESCIA: Gergati 12 (2/8, 2/2), Goldwire 19 (4/6, 3/9), Thompson 14 (4/7, 1/1), Ghersetti 8 (3/8, 0/2), Busma 4 (2/2); Bushati (0/1, 0/1), Farioli 5 (1/1 da 3), Rombaldoni (0/1, 0/2), Rezzano 2 (1/1, 0/2), Scanzi. N.e.: Vinati, Stojkov. All.: Dell’Agnello. ARBITRI: Ursi, Ciano, Scrima. NOTE - T.l.: Imo 26/30 Bre 11/17. Rimb.: Imo 37 (Daniels 16), Bre 27 (Ghersetti 6). Ass.: Imo 8 (Whiting 3), Bre 7 (Rombaldoni 3). Progr.: 5' 12-11, 15' 29-36, 25' 42-47, 35' 67-55. Tec.: Imola 7'10" (14-16), Brescia 37'24" (67-61), Ant.: Farioli 37'24" (67-61), Prato 37'50" (71-61). Usc. 5 f.: Busma 27'15" (53-50), Farioli 37'24" (67-61). (p.b.)

(19-29, 37-45; 57-59) OSTUNI: Klobucar 4 (2/5, 0/9), Jurevicus 9 (2/3, 1/6), Rinaldi 8 (3/3), Johnson 4 (0/1), Basei 9 (4/9); Berti 15 (2/6, 3/3), Di Liegro 16 (7/12), Rossetti 1 (0/1, 0/1), Carenza 6 (2/3). N.e.: Margio, e Sirakov. All.: Marcelletti. TEZENIS VERONA: West 15 (1/5, 4/5), Porta 16 (2/4, 1/6), Boscagin 12 (3/6, 0/2), Banti, Renzi 16 (4/5, 1/3); Waleskowski 9 (2/5, 1/3), Di Giuliomaria 4 (2/4), Mariani, Vukcevic (1/2, 1/6). N.e.: Bordato, Colli, Brusamarello. All.: Martelossi. ARBITRI: Pasetto, Mazzoni e Bartoli. NOTE - T.l.: Ost 14/20, Ver 25/30. Rimb.: Ost. 43 (Di Liegro 9), Ver 34 (West 10), Ass.: Ost 12 (Johnson, Berti, Rossetti 3), Ver 14 (Porta 7). Progr. 5’ 7-17, 15’ 28-40, 25’ 45-50, 35’ 61-69. Espulso: Marcelletti per doppio tecnico (7’28", 17’23"). F. tecn.: Johnson 17’23'". Usc. 5f.: Johnson 38’50". Spett. 1000. (f.pec.)

39

(22-20, 33-35; 52-58) CONAD BOLOGNA: Kelley 17 (7/12, 0/3), Blizzard 3 (0/2, 1/3), Cutolo 3 (1/3 da 3), Baldassare 13 (6/12, 0/1), Dimsa 2 (1/2, 0/1); Pecile 14 (3/8, 1/3), Montano (0/1 da 3), Vrkic 2 (1/2, 0/1), Canavesi 16 (6/12, 0/2). N.e.: Chiarini. All.: Markovski. MORPHO PIACENZA: Passera 4 (1/5, 0/3), Casella 10 (2/4, 2/4), Harrison 16 (3/5, 2/6), Anderson 10 (0/1, 2/3), Amoroso 14 (4/6); Voskuil 20 (3/4, 4/8), Perego (0/1), Infante 2 (1/2, 0/3). N.e: De Nicolao, Stecconi, Scarionati, Scarone. All.: Corbani. ARBITRI: Pasetto, Mazzoni, Pecorella. NOTE T.l: Bol 13/20, Pia 18/23. Rim: Bol 40 (4 con 7), Pia 37 (Harrison 8). Ass: Bol 12 (Kelley, Pecile 5), Pia 11 (Harrison, Anderson 3). Progr: 5' 9-11, 15' 26-22 , 25' 37-49, 35' 61-65. Usc. 5 f: Anderson, Cutolo, Baldassarre. Spet. 2684.

dts (27-28, 37-43; 56-66, 82-82) MARCOPOLOSHOP.IT FORLÌ: Freeman 19 (7/13, 0/2), Borsato 18 (4/6, 3/7), Trapani 10 (2/4, 2/4), Huff 10 (3/8, 1/2), Easley 20 (6/8); Marino 3 (1/2 da 3), Natali 11 (2/3, 1/1), Casoli 2 (1/3), Lestini (0/1, 0/1). N.e.: Bianchi. All.: Vucinic. ENEL BRINDISI: Hunter 40 (5/11, 7/10), Renfroe 6 (3/5, 0/1), Ndoja 6 (0/1, 2/8), Borovniak 15 (7/11), Callahan 18 (7/8, 1/4); Maestrello 3 (1/3 da 3), Poletti (0/1), Giuri 4 (1/2, 0/2). N.e.: Formenti, Vorzillo, Zerini. All.: Bucchi. ARBITRI: Di Francesco, Caroti, Conti. NOTE - T.l.: For 19/27, Bri 13/21. Rimb.: For 38 (Easley 10), Bri 36 (Borovniak 7). Ass.: For 12 (Freeman 5), Bri 17 (Hunter 8). Progr.: 5' 19-21, 15' 31-31, 25' 42-59, 35' 66-74. Usc. 5f.: Borovnjak 39’03" (79-80). Spett. 3200. (e. p.)

(27-17, 44-32; 62-44) SIGMA BARCELLONA Lukauskis 7 (1/2, 1/2), Green 19 (3/8, 3/3), Hicks 5 (1/2, 1/3), Dordei 11 (1/3, 3/4), Martin 4 (2/5); Bucci 8 (1/6, 2/5), Mocavero 2 (1/2 ), Da Ros 6 (3/5, 0/2),Piazza 8(1/6,1/4), Bonessio 6 (0/2, 2/2). N.e.:Rotundo. All.: Pancotto. SANT’ANTIMO: Cittadini 15 (6/12), Campbell 11 (2/8, 0/3), Moraschini 5 (1/5, 1/2), Eliantonio 4 (2/3, 0/3), Teague 10 (5/11, 0/1); Rossi 5 (1/1,1/2), Cantone, Gagliardo, Petrazzuoli. N.e.: Pranzo. All.: Di Carlo. ARBITRI: Masi, Baldini, Borgioni. NOTE - T.l. Bar 9/15, San 10/12. Rimb.: Bar 44 (Green, Da Ros 8), San.32 (Teague 9). Ass.: Bar 17 (Bucci, Piazza 5), San 6 (Campbell 6). Usc. 5 f.: Eliantonio 36’16” (69-46). Progr.: 5’ 17-11, 15’ 34-26, 25’ 52-39, 35’ 67-44. Spet. 2000 circa. (m.i.)

CLASSIFICA SQUADRE REGGIO EMILIA BRESCIA PISTOIA SCAFATI BRINDISI PIACENZA BARCELLONA IMOLA JESI VERONA FORLÌ OSTUNI BOLOGNA VEROLI SANT’ANTIMO

PT 16 16 16 14 14 12 12 10 10 10 10 8 8 6 4

G 11 11 12 11 12 10 11 11 11 11 11 11 11 11 11

V 8 8 8 7 7 6 6 5 5 5 5 4 4 3 2

P 3 3 4 4 5 4 5 6 6 6 6 7 7 8 9

Anticipi di venerdì: Veroli-Pistoia 82-90; Jesi-Reggio Emilia 85-78. Prossimo turno (giovedì 22/12, ore 20.30): Barcellona-Veroli; Pistoia-Scafati; Jesi-Imola; Reggio Emilia-Bologna (21/12, diretta E’ Tv); Brescia-Piacenza (20.45, RaiSport 2); Verona-Forlì; Sant’Antimo-Ostuni. Riposa: Brindisi.

Bargnani fallisce il tiro della vittoria Debutto stagionale in preseason per Bargnani. L’azzurro fallisce il tiro della vittoria allo scadere e chiude con 14 punti (3/12) e 9 rimbalzi nella sconfitta casalinga con Boston. I due canestri della rimonta dei Celtics sono stati dell’ex trevigiano E’Twaun Moore. Prima assoluta in Nba per Ricky Rubio: 6 punti, 6 rimbalzi e 7 assist per lo spagnolo nel 117 96 di Minnesota su Milwaukee. Jaaber non entrato nella vittoria di Houston sugli Spurs.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

COMBINATA NORDICA COPPA DEL MONDO

PALLAVOLO A-1 FEMMINILE

LA COLLISIONE INVOLONTARIA TRA I 7 E GLI 8 KM 1

2

1: Alessandro Pittin (a sin.), 21 anni, friulano e bronzo olimpico, dopo aver rotto il bastoncino si accoda al francese Jason Lamy Chappuis, 25 anni, olimpionico. 2 Al traguardo, l’azzurro in volata cede al rivale ANSA-AP

Pittin, podio e sfortuna Il francese lo aspetta Ale lanciato, rompe il bastoncino: Lamy Chappuis sportivo, poi lo batte SECONDO A 3"9 Risultati. Hs 109 + 10 km: 1. Lamy Chappuis (Fra) 27’41"9 (7); 2. PITTIN a 3"9 (14); 3. Graabak (Nor) a 7"1 (26); 4. Gruber (Aut) a 7"2 (6); 5. Watabe (Gia) a 8"2 (13); 33. BAUER a 1’35"5 (42). Coppa del Mondo: 1. Lamy-C. (Fra) 554; 2. Edelmann (Ger) 381; 3. Watabe (Gia) 361; 5. PITTIN 340; 21. RUNGGALDIER 93

STEFANO ARCOBELLI

Non sa se sorridere o piangere, Alessandro Pittin: vede la vittoria, rompe il bastoncino tra i 7.5 e gli 8 km della Gundersen, viene aspettato dal suo avversario principale, il francese Jason Lamy Chappuis, che lo batte in volata. Succede a Seefeld, in Austria, in Coppa del Mondo di combinata nordica. Il campione della rimonte continua a prendere podi ma non ad acciuffare la vittoria. Un successo mai così atteso, inseguito, desiderato, rinviato. Un successo stregato, dunque, più di altre volte: perché stavolta il gap da neutralizzare era sotto il minuto (54") e le posizioni da recuperare «solo» 14. Il bronzo olimpico s’era preso la testa della 10

km, pareva lanciato, nella pista che conosce a menadito. Sfortuna E invece, la sfortuna è riapparsa, beffarda. Quella collisione involontaria col suo avversario più temuto, era il segno di un destino beffardo. Il friulano ha apprezzato dopo il gesto del francese: «Mi ha aspettato mentre mi stavano lanciando un nuovo bastoncino». Due rivali e in quel momento in lotta per la vittoria: una scena da divulgare. Jason, leader di Coppa del Mondo e olimpionico ha lasciato l’azzurro dopo i 10 km a 3"9, mentre 3˚ è il ventenne norvegese Joergen Graabak, autore di una rimonta (da 26˚ dopo il salto) alla Pittin, stavolta col 9˚ tempo sugli sci. «Dal trampolino è andata un po’ meglio rispetto ad altre volte — fa

Ale, nel fondo avevo recuperato, rimanendo abbastanza coperto. Poi purtroppo nell’ultimo giro ho provato a staccare tutti perché nessuno aumentava il ritmo, il francese era rimasto dietro ma ci siamo toccati». Fatica Oltre l’aiuto, c’era uno

sprint da affrontare: «Nel finale ha allungato, e io davvero non ne avevo più negli ultimi 300 metri. Ho pagato la fatica, avevo le gambe dure e non sono più riuscito ad accelerare. La vittoria? E’ un appuntamento rinviato di pochi giorni, magari dopo Natale (il circuito riprenderà l’8 gennaio da Sconach, ndr): torno a casa per recuperare le energie, ma voglio ripartire alla grande». Verso la vittoria dei desideri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

y Novara stoppa Villa

LA GUIDA 9˚ TURNO

9ª giornata Sabato: Yamamay Busto-Chateau d’Ax Urbino 3-1; Scavolini Pesaro-Norda Bergamo 3-1; MC-Carnaghi Villa Cortese-Asystel Novara 0-3 (23-25, 19-25, 20-25); Scotti Pavia-LiuJO Modena 0-3 (14-25, 23-25, 23-25); Rebecchi Piacenza-Conegliano 3-1 (25-21, 25-23, 25-27, 25-18); Cariparma-Chieri 3-2 (25-20, 22-25, 25-23, 22-25, 16-14). Classifica: Busto Arsizio 27; Villa Cortese 23; Urbino 22; Modena 15; Piacenza, Bergamo 14; Parma 12; Novara 11; Scavolini 9; Conegliano 6; Chieri 5; Pavia 1. Prossimo turno 26 dicembre: Modena-Villa Cortese; BustoBergamo; Chieri-Pavia; Conegliano-Pesaro; Urbino-Piacenza; Novara-Parma

Conegliano rischia VILLA C.-NOVARA

| 0-3

(23-25, 19-25, 20-25) MC-CARNAGHI VILLA CORTESE: Berg, L. Bosetti 8, Wilson 7, Pavan 8, Cruz 8, Stufi 7; Carocci (L), Puerari (L), C. Bosetti 3, Perinelli, Pincerato. N.e. Barborkova. All. Abbondanza. ASYSTEL NOVARA: Bechis, Viganò 13, Veljkovic 4, Barun 10, Horvath 15, Frigo 5; Sansonna (L), Camera, Barcellini,Folie 5. N.e. Zardo (L). All. Caprara. ARBITRI: Longo e Satanassi NOTE - Spettatori 1293. Durata set: 28', 27', 26'; totale 81'. Mc-Carnaghi: b.s. 8, v. 2, m. 9, e. 23. Asystel: b.s. 13, v. 7, muri 7, errori 21. Trofeo Gazzetta: 6 Horvath, 5 Viganò, 4 Barun, 3 Camera, 2 Stufi, 1 Sansonna. CASTELLANZA (Va) - (m.l.) Primo K.o. in campionato per Villa, in giornata no. L'Asystel costruisce il successo al servizio e sul muro-difesa, dominando nonostante il guaio alla caviglia patito dalla Veljokovic. Caprara dedica la vittoria al vice presidente Bressa, in rianimazione dopo essere stato investito da un automobilista pirata.

PAVIA-MODENA

| 0-3

(14-25; 23-25; 23-25) RISO SCOTTI PAVIA: Bramborova 2, Lamb 7, Maricic 6, Gennari 10, Koeva5, Balboni 1; Barbieri (L), Degradi 5, Vicinanza. N.e. Fiori (L). All. Lotta LIU-JO MODENA: Rinieri 6, Barazza 4, Aguero 20, Barboza 11, Harmotto 8, Mari 1; Croce (L), Marinkovic 2, Partenio 1. N.e. Valeriano, Paggi, Ciabattoni (L). All. Cuccarini ARBITRI: Astengo e Pallato NOTE - Spettatori 700. D.s 21', 32', 27': tot. 80'. Scotti: b.s. 10, v. 1, m. 11, s.l. 15, e. 23. Liu-Jo: b.s. 7, v. 2; m. 9, s.l. 21; e. 25. Espulsi il g.m. di Pavia Gianluigi Poma e il tecnico di Modena Giuseppe Cuccarini. Trofeo Gazzetta: 6 Aguero, 5 Barboza, 4 Gennari, 3 Rinieri, 2 Croce, 1 Lamb. PAVIA - (m.sco.) Nel 2˚ set la Riso Scotti perde Bramborova per un problema al polpaccio destro. Fuori lei le compagne vengono spazzate via

PARMA-CHIERI

| 3-2

(25-20, 22-25, 25-23, 22-25, 16-14) CARIPARMA SIGRADE PARMA: Bacchi 14, Campanari 16, Moreno Pino 18, Grothues 16, Kovalenko 8, Dalia 4; Poma (L), Conti 8, Brusegan 0, Gibertini (L). N.e. Roani, Galeotti. All. Radogna CHIERI: Sorokaite 19, Borgogno 11, Pavlovic 3, Arimattei 15, Corvese 15, Giogoli 1; Borri (L), Hippe 19, Veselà 0, Grazietti 1. N.e. Vietti, Zauri (L). All. Beltrami ARBITRI: Pignataro e Pol NOTE - Spettatori 800. Durata set: 26' , 25’ , 26’ , 30’ , 18’; tot: 125'. Cariparma: b.s. 8, v. 2, m. 13, s.l. 5, e. 23. Chieri: b.s. 7, v. 0, m. 17, s.l. 8, e. 26. Trofeo Gazzetta: 6 Campanari, 5 Hippe, 4 Sorokaite, 3 Bacchi, 2 Moreno Pino, 1 Corvese. PARMA - (ma.p.) Parma in difficoltà in attacco, Chieri senza Zetova, inizialmente sostituita da Pavlovic e poi, dal finale di primo set, da un’ottima Hippe. Nel tiebreak le piemontesi vanno da 5-10 a 12-14, poi chiude la Grotheus.

PIACENZA–CONEGLIANO

| 3-1

(25-21, 25-23, 25-27, 25-18) REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA: Pachale 14, Leggeri 10, Turlea 23, Lehtonen 23, Nicolini 5, Dall’Igna; Davis (L). N.e. Mazzocchi, Callegaro, Cella e Kajalina. All. Marchesi SPES CONEGLIANO: Richards 15, Martinuzzo 3, Nikolova 17, Angeloni 26, Crozzolin 9, Weiss 2; Rossetto (L), Daminato, Malvestito. N.e. Gallas, Nemtanu e Kirwan All. Gaspari ARBITRI: Puletti e Rapisarda NOTE - Spettatori 800, incasso 1900. Durata set: 26’, 27’, 30’, 24’; tot. 107’. Rebecchi: b.s. 5, v. 1, m. 20, s.l. 9, e. 17. Spes: b.s. 10, v. 3, m. 11, s.l. 5, e. 25. T. Gazzetta: 6 Turlea, 5 Angeloni, 4 Lehtonen, 3 Leggeri, 2 Pachale, 1 Richards PIACENZA – (m.mar) Le giocatrici di Conegliano con la scritta sulle braccia «No soldi ma squadra». Ma sprecano un vantaggio di 8-2 nel primo set e di 23-20 nel secondo. Piacenza aggrappata alla coppia Turlea-Lehtonen,

CICLISMO NEI RITIRI SI LAVORA PER IL 2012

Nibali con pedivelle speciali Pozzato va: quasi 6 ore, 175 km Il siciliano è stato svegliato alle 6 per gli esami del passaporto biologico, durati fino alle 8 CLAUDIO GHISALBERTI

Sveglia alle 6, poi a dormire in piedi fino quasi alle 8. E’ stata questa la strana mattina di Vincenzo Nibali. A Olbia, dove la Liquigas-Cannondale è in ritiro, i commissari dell’Uci sono arrivati che c’era ancora buio per i prelievi di sangue utili per il passaporto biologico. A Vincenzo, in corridoio nell’attesa del suo turno, non è rimasto altro che calarsi il cappuccio della felpa sugli occhi e aspettare. Poi, dopo colazione, un’uscita di tre ore con la pioggia e una temperatura non molto calda: 8 gradi. Novità Il vincitore della Vuelta

2010 in questi giorni d’allenamento sta anche provando una novità tecnica: le pedivelle libere. Destra e sinistra sono indipendenti e non vincolate, come di norma, a 180 gradi. Un macchinario che rende molto più difficile la pedalata. «L’idea è quella di provare nuovi stimoli allenanti — spiega Paolo Slongo, preparatore del team —. Con queste pedivelle si cerca di ottimizzare la pedalata, affinare il gesto, migliorando la coordinazione. Una volta memorizzato il nuovo movimento, dovrebbero essere ridotti i due punti morti». Fatto sta che un paio di volte alla settimana

Nibali le usa, anche per due ore a uscita. «Ma la cosa più importante in questa fase — spiega Nibali — è che sono meno stressato e più magro dello scorso anno. Adesso peso 67,5, lo scorso anno 70. In più quest’anno ha fatto anche palestra e ho messo un chiletto di muscoli, quindi ho davvero meno grasso. L’anno scorso ero "tondetto", adesso sto bene». Il suo debutto sarà al Tour de San Luis, in Argentina, dal 23 al 29 gennaio. Ma il 6 gennaio, chi vorrà pedalare con lui, lo potrà fare in una cicloturistica a Messina. Ci sarà anche Ivan Basso.

lafotonotizia

Pippo allunga Esami del sangue

Twitter: tecnologia, motocross e relax

mattutini pure per Pippo Pozzato, che debutterà con la nuova squadra, la Farnese-Selle Italia, in Sudamerica assieme a Nibali. Dopo le vacanze alle Maldive e un mese di novembre

Immagini da Twitter. La nuova pedivella di Vincenzo Nibali, 27 anni, che a destra attende l’esame del sangue per il passaporto biologico. Sotto, Filippo Pozzato, 30, e la sua moto: una Honda Crf derivata dal Supercross americano

«Poz» sta già pedalando a fondo dopo le vacanze alle Maldive e il motocross con ampi spazi dedicati a coltivare la passione per il motocross con la sua Honda Crf 4 tempi («Scinto mi ha concesso tre uscite al mese e sono convinto che mi rinforzi i muscoli della schiena») che gli sono costati anche gli sfottò del suo amico Marco Melandri su Twitter, l’ex tricolore ha ricominciato ad allenarsi seriamente nel ritiro di Montecatini Terme. Sabato la prima vera distanza stagionale: 5 ore e 45’ con 175 km e 1.600 metri di dislivello. «Ottime sensazioni», il commento. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tuffo carpiato Ma la piscina dov’è finita? «Un tuffo dove l’acqua è più blu», cantava Lucio Battisti. In questo caso, il tuffo Diego Rosa l’ha fatto dove l’erba è più verde. La disavventura nel corso del Trofeo Lombardia di ciclocross a Roncola di Treviolo (Bg). A tradire il 22enne cuneese un ostacolo artificiale da superare bici in spalla, oppure restando in sella. Rosa ha scelto la seconda possibilità, ma il salto (non riuscito) si è trasformato in un carpiato in avanti stile Cagnotto. Per fortuna, vista la giornata, si è risparmiato una terapia a base di fanghi... FOTO SONCINI


LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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PALLAVOLO LA DECIMA GIORNATA DELL’A-1 MASCHILE

Cuneo s’illude e cade Ride sempre Trento Kaziyski e Juantorena trascinano l’Itas sul 2-0 Vissotto firma la risalita Bre Banca, poi chiude Djuric NICOLA BALDO TRENTO

Roba che nemmeno la penna di Michael Ende poteva concepire. Lo scrittore tedesco compose «La storia infinita», dove la realtà diventava finzione e viceversa. In un campo da pallavolo la «storia infinita» è quella che lega Trento a Cuneo, le squadre che si sono divise tutti i trofei degli ultimi tre anni: in una partita fra loro è più che possibile che la realtà diventi finzione e viceversa. Due a zero per un Trento capace subito di armare il cannone in battuta ed in attacco e la realtà di una vittoria, sarebbe la quarta di fila, della truppa di Stoytchev sembra conclamata. Invece il Cuneo che non ti aspetti scrive una nuova realtà, fatta di un Vissotto trascinatore (26 punti col 51% in attacco e 4 ace) e di un ottimo Ngapeth che permettono ai piemontesi di impattare. Con la stessa moneta dei trentini, ovvero la battuta e la fase-break in generale. Due squadre che si mettono addosso una pressione enorme, è un derby alpino dove controllare la testa e la tensione è importante quanto spingere al servizio. Trento primatista Trento si tiene stretto il primato in classifica ritrovando nei momenti di difficoltà quelle certezze che fanno parte del suo Dna. Ovvero la battuta e quella coppia più bella del mondo Kaziyski & Juantorena, oltre ad un Djuric (67% in attacco, 4 muri e 5 ace) che sta crescendo bruciando le tappe. Nel primi due set sembra di rivedere le scene dell'ultimo V-Day a Roma, Trento mette macigni sulle sicurezze di gioco della Bre Banca. Appena però le sassate iniziano a piovere anche dalla metà campo cuneese allora le cose cambiano. Il quarto

Risultati PADOVA-MACERATA VIBO-VERONA MODENA-LATINA TRENTO-CUNEO RAVENNA-ROMA PIACENZA-BELLUNO MONZA-SAN GIUSTINO

PT

G

V

P

SV SP

TRENTO MACERATA CUNEO MODENA ROMA MONZA BELLUNO VIBO VALENTIA LATINA VERONA PIACENZA PADOVA SAN GIUSTINO RAVENNA

26 24 23 21 16 16 16 14 14 12 8 8 7 5

10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10

9 9 8 8 6 6 4 5 4 4 2 2 2 1

1 1 2 2 4 4 6 5 6 6 8 8 8 9

29 28 28 25 20 20 22 20 20 17 13 13 14 11

0 3

VERONA-MODENA VIBO-RAVENNA BELLUNO-TRENTO CUNEO-MONZA SAN GIUSTINO-MACERATA LATINA-PADOVA ROMA-PIACENZA

TRENTO CUNEO

3 2

(25-20, 25-19, 22-25, 33-35, 15-11) ITAS DIATEC TRENTINO: Kaziyski 26, Djuric 17, Raphael 3, Juantorena 21, Birarelli 8, Stokr 4; Bari (L), Colaci (L), Sokolov 12, Della Lunga, Lanza, Zygadlo. Ne: Burgsthaler. All. Stoytchev.

TARANTINI

set è roba da far vedere ai giovani che iniziano. Per spiegare loro cosa vuol dire adrenalina nella pallavolo: la Diatec si mangia otto match ball mentre Cuneo si conquista il tie-break al quinto. Il 33-35 finale è da applausi, da finale di competizione importante, non da «semplice» regular season. Il PalaTrento, strapieno e ricco di sfottò fra le due tifoserie rivali, è il talismano per Bari e compagni che non vedono vincere Cuneo sul loro parquet dall'aprile del 2007. Ci va vicina la squadra

piemontese, quando al quinto set sono prima Vissotto e poi Ngapeth a portare avanti i ragazzi di Gulinelli (5-8). Lì l'Itas ritrova la via per accendere la miccia al proprio cannone. Ed allora oltre la linea dei nove metri tocca prima a Kazisyki e poi a Djuric picchiare e mettere la freccia: 12-9. Applausi, dal parterre, anche da parte di Marco Melandri per questa partita giocata a cento all'ora, ospite del match in Trentino per attività benefiche e di promozione.

PADOVA MACERATA

0 3

MODENA LATINA

BRE BANCA LANNUTI CUNEO: Wijsmans 16, Fortunato 3, Vissotto 26, Ngapeth 23, Mastrangelo 8, Grbic 5, Henno (L); Pieri (L), Rossi 1, Caceres, Patriarca 2. Ne: Van Lankvelt. All. Gulinelli. ARBITRI: Tanasi e Saltalippi NOTE - Spettatori 3998, incasso 41.854. Durata set: 26', 26', 29', 39', 23'. tot: 2.23 Itas: battute sbagliate 15, vincenti 13, muri 14, 2˚ linea 9, errori 12. Bre Lannutti: battute sbagliate 19, vincenti 10, muri 9, 2˚ linea 8, errori 10. Trofeo Gazzetta: 6 Kaziyski, 5 Vissotto, 4 Djuric, 3 Juantorena, 2 Ngapeth, 1 Grbic

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3 1

RAVENNA ROMA

1 3

(25-20, 23-25, 25-16, 25-16)

(25-22, 26-28, 23-25, 22-25)

COPRA ELIOR PIACENZA: Zlatanov 5, Tencati 5, Zhekov 2, Papi 9, Holt 3, Nikolov 8; Marra (L), Penchev, Sidibé 7, Massari 2, Kampa 2, Kral 1. N.e. Marretta. All. Lorenzetti

FIDIA PADOVA: Cricca 2, Gonzalez 2, Schwarz 4, Semenzato 4, Simeonov 12, De Marchi 4; Garghella (L), Zingaro, Koshikawa 3, Rosso 1, Tiberti. N.e. Giannotti, Suljagic. All. Montagnani.

CASA MODENA: Martino 6, Yosifov 7, Dennis 20, Anderson 23, Sala 9, Esko 4; Manià (L), Carletti, Catellani, Piscopo. N.e. Kooy, Bellei, Casòli. All. Bagnoli.

CMC RAVENNA: Sirri 16, Brunner 15, Moro 15, Quiroga 13, Mengozzi 12, Corvetta 2; Tabanelli (L), Bendandi, Verhanneman, Gruszka, Leonardi 1. N.e. Roberts, Gallosti. All. Babini.

SISLEY BELLUNO: Dolfo 7, De Togni 8, Fei 21, Horstink 14, Kohut 7, Suxho 2; Farina (L), Szabo. N.e. Abdelaziz, Curti, Antonov e Sorato. All. Piazza

LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Savani 6, Podrascanin 9, Travica 2, Parodi 9, Stankovic 9, Omrcen 13; Exiga (L), Lampariello, Pajenk. N.e. Monopoli, Van Walle, Kovar. All. Giuliani.

NOTE Spettatori 3000, incasso 8500. Durata set: 24’, 26’, 25’; tot. 75’. Copra Elior: b.s. 10, v. 2, m. 8, 2ª l. 11, e. 16; Sisley: b.s. 12, v. 3, m. 12, 2ª l. 14, e. 16. Trofeo Gazzetta: 6 Fei, 5 Horstink, 4 Suxho, 3 De Togni, 2 Kampa, 1 Kohut PIACENZA «Tutto quello che potevamo sbagliare lo abbiamo fatto» commenta un abbattuto Lorenzetti. Piacenza e Belluno arrivano da due ko di fila chi allunga la serie sono i biancorossi, che sprecano un buon avvio. Gli ospiti sono trascinati da un Fei in grande serata, che chiude con 21 punti, 4 muri e il 52% in attacco. L’opposto e Horstink sono i motori di una formazione che non ha bisogno di alzare la voce per mettere timore a una Piacenza in crisi nera e impaurita anche dalla propria ombra. Bastano un paio di errori a metà primo set per spegnere una squadra in grandissima difficoltà. Lorenzetti prova a cambiare tutto, inserendo in regia Kampa (buon esordio) e mandando in panchina Zhekov, Nikolov e Zlatanov, ma senza risultati. Matteo Marchetti

ARBITRI: Cipolla e Ravallese. NOTE Spettatori 2889. Incasso 12597 euro. Durata set: 26', 24', 23'. totale 73’. Fidia: b.s. 12, v. 5, m. 2, 2ª l. 7, e. 18; Lube: b.s. 17, v. 10, m. 10, 2ª l. 12, e. 27. Trofeo Gazzetta: 6 Travica, 5 Omrcen, 4 Podrascanin, 3 Stankovic, Simeonov, 1 Parodi. PADOVA Macerata ritrova Savani e passa come un rullo a Padova, priva di Zingaro e Suljagic. I marchigiani hanno giocato con una scioltezza in tutti i set, forti di un servizio che ha messo troppo in difficoltà i padovani. Montagnani è partito con De Marchi e Schwarz di mano e ha chiuso con Koshikawa e Rosso, ma anche con Tiberti per Gonzalez. Cambi che non hanno spostato l'inerzia. Di equilibrio si parla solo all’inizio dei primi 2 set, poi ci hanno pensato l’ottima regia di Travica e la grande serata dei centrali a scavare il solco. Savani ha chiuso con il 42% in attacco e 4 ace. Il rientro è stato più che sufficiente. Nnella Fidia l’ultimo ad arrendersi Simeonov. Troppo poco per portare a casa qualcosa in più dell’applauso dei 3000 del PalaFabris. Massimo Salmaso

M.ROMA: Lebl 10, Boninfante 1, Zaytsev 23, Passier 5, Sabbi 3, Maruotti 14, Paparoni (L), Bencz 25, Paolucci, Cisolla. N.e. Puliti, Corsano. All. Giani.

ARBITRI: Zucca e Caltabiano.

ARBITRI: Braico e Piersanti.

NOTE Spettatori 3059, incasso 18.214. Durata set: 26’, 25’, 25’, 22’; tot. 98’. Casa Modena: b.s. 19, v. 7, m. 10, 2ª l. 11, e. 27; Andreoli: b.s. 15, v. 3, m, 4, 2ª l. 8, e. 30). Trofeo Gazzetta: 6 Anderson, 5 Dennis, 4 Esko, 3 Martino, 2 Fragkos, 1 Roca.

NOTE Spett. 2400, inc. 14.000. Durata set: 27’, 31’, 29’, 29’, tot. 116’. Cmc: b.s. 14, v. 1, m. 13, 2ª l. 7, e. 19. M.Roma: b.s. 11, v. 2, m. 13, 2ª l. 9, e. 22. T.G. 6 Bencz, 5 Zaytsev, 4 Sirri, 3 Lebl, 2 Moro, 1 Brunner.

MODENA Prova convincente di Casa Modena che si sbarazza di un Andreoli che delude: la formazione pontina porta via un set più per demeriti di Modena, che per meriti propri, mostrando limiti di tenuta in ricezione e a muro, dove raramente ferma Anderson e Dennis, in gran serata. Merito anche del miglior Esko visto quest’anno, lucido e preciso, che ha gestito con efficacia il gioco, appoggiandosi alla ricezione granitica di Martino. Latina è rimasta in partita nei primi due set, giocando alla pari con i padroni di casa fino alla metà nel primo, per cedere poi all’accelerazione di Anderson. Dal secondo Prandi ha cominciato a ruotare la squadra, inserendo prima Cester, poi Fragkos per Rivera: la squadra si riprende. Ma negli ultimi due parziali i padroni di casa ristabiliscono i valori e chiudono. Riccardo Cavazzoni

L’ex Conte a metà ma Monza alla fine fa festa Un altro tie-break vinto con il cuore dall’Acqua Paradiso Monza. Il 3-2 contro San Giustino è arrivato al termine di un match tirato che sembrava chiuso dopo i primi due set (vinti dai padroni di casa), il secondo giocato davvero sottotono dagli umbri. L’esordio di Facundo Conte (casualmente) proprio contro la sua ex squadra è stato segnato da un episodio accaduto sul 3-9 del 3˚ set con lo schiacciatore argentino che cade male e quando rientra nel quarto non incide più anche se i medici hanno escluso complicazioni per il nuovo acquisto della squadra brianzola. I padroni di casa senza l’americano Rooney (infortunato) hanno invece (rispetto a quanto annunciato...) a disposizione Buti (ma la gara finisce anche per lui sul 3-1 del secondo set per un problema in ricaduta) mentre De Giorgi (senza Starovic, da inizio stagione) opta per Petkovic in palleggio e Finazzi al centro con Creus. Fra i padroni di casa in evidenza Nikic, San Giustino cresce con Creus, Urnaut e Sammelvuo completano la rimonta. Nel quinto parziale Roumeliotis e Nikic chiudono la contesa. Sugli spalti una nota di colore e calore con il progetto «Io tifo positivo - nel segno di Candido Cannavò» per la cultura della sportività rivolto ai ragazzi da 10 a 13 anni, ospiti gli studenti della scuola media Bellani di Monza. MONZA-SAN GIUSTINO 3-2 (28-26, 25-16, 15-25, 23-25, 15-11) ACQUA PARADISO MONZA BRIANZA: De Cecco 4, Nikic 20, Buti 6, Gavotto 11, Conte 10, Shumov 7; Rossini (L), Ciabattini (L), Roumeliotis 11, Forni 4, Molteni 3, Mor, Kaszap. All. Zanini. ENERGY RESOURCES SAN GIUSTINO: Petkovic, Rauwerdink 13, Finazzi 6, Bartoletti 8, Urnaut 25, Creus 10; Giovi (L), Mc Kibbin Cozzi, Tholse, Sammelvuo 9. N.e. Lo Bianco. All. De Giorgi. ARBITRI: Gnani e Balboni NOTE: Spettatori 985. Incasso 1508. Durata set: 29', 23', 23', 30', 14; totale 119'. Acqua Paradiso: battute sbagliate 17, vincenti 2, muri 10, 2ª linea 8, errori 32. Energy Resources: b.s. 18, v. 4, muri 11, 2ª linea 7, errori 30.Trofeo Gazzetta: 6 Nikic, 5 Urnaut, 4 Roumeliotis, 3 Creus, 2 Sammelvuo, 1 Rossini

Taccuino

(22-25, 19-25, 15-25)

ANDREOLI LATINA: Sottile 1, Rivera 2, Hardy-Dessources 4, Jarosz 12, Roca 10, Gitto 2; De Pandis (L), Cester 6, Fragkos 8, Troy 4. N.e. Guemart, Tailli (L), Galabinov; All. Prandi.

Facundo Conte: un debutto con un patema GALBIATI

MARCO LOTTAROLI MONZA

26 dicembre

(19-25, 19-25, 20-25)

ARBITRI: Cerquoni e Boris

9 12 14 14 18 21 18 22 21 24 26 26 28 27

Prossimo turno

Juantorena in attacco: l’italo cubano è stato ancora una volta decisivo con il servizio, dopo le polemiche sulla coreana di Roma

SAN GIUSTINO SI ARRENDE

Classifica SQUADRE

FEI AGGRAVA LA CRISI DI PIACENZA, RAVENNA OCCASIONE PERSA PIACENZA BELLUNO

0-3 (sabato) 3-2 3-1 3-2 1-3 0-3 3-2

RAVENNA La Cmc dà un seguito alla buona prova di Piacenza, ma nei finali di set è sempre la M.Roma a non sbagliare un colpo e così per Ravenna non arriva la prima vittoria casalinga. Giani vede Sabbi toppare, ma dal mazzo esce il jolly Bencz, praticamente mai intercettato dal muro di casa, in ottima giornata peraltro. La Cmc ha giocato una bella prova di squadra, ma ha accusato la fatica con i suo uomini-chiave nei momenti topici. Il numeroso pubblico spinge assieme a Moro e Mengozzi la Cmc avanti di un set e 18-13, ma Giani mette Bencz per Sabbi e dopo 3 set-ball Ravenna al secondo Roma chiude. Battaglia anche nel terzo, con Ravenna spesso avanti prima di crollare sul muro di Lebl, autore di una vivace polemica con il pubblico. La Cmc mette la testa avanti sul 21-20, ma il finale è ancora romano. Sandro Camerani

A-2 MASCHILE

Cade Segrate in casa (f.c.) Castellana Grotte (Rodriguez 20) vince a Santa Croce (Cetrullo 28) e aggancia in vetta Segrate che, a sorpresa, cede in casa con Isernia (i molisani sono al quarto successo di fila). Accedono alle fi nali di Coppa Italia (denominata Del Monte Cup): Milano, Sora e Loreto. I quarti sono in programma il 18 gennaio: Segrate Loreto; Castella na Sora; Perugia Città di Castello; Molfetta Milano. 15ª giornata: Sidigas Atripal da Globo Sora 0 3 (18 25, 24 26, 20 25); Molfetta Energy Resour ces Loreto 3 1 (25 19, 25 22, 23 25, 25 21); Aiello Coriglia no Cassa Rurale Cantù 3 1 (25 21, 22 25, 25 16, 25 21); Ngm S.Cro ce Bcc Castellana 1 3 (24 26, 22 25, 25 23, 30 32); Edilesse Reggio Emilia Sir Perugia 0 3 (18 25, 16 25, 25 27); Club Italia Ro ma Carige Genova 2 3 (25 20, 21 25, 17 25, 25 22, 13 15); Gherar di Città di Castello CheBanca! Mila no 0 3 (27 29, 21 25, 22 25); Se grate Cicchetti Isernia 1 3 (25 18, 22 25, 18 25, 21 25). Classifica: Segrate, Castellana Grotte 35; Pe rugia 33; Molfetta 31; Milano 28; Cit tà di Castello, Sora 27; Loreto, Ge

nova 25; Santa Croce, Corigliano 23; Isernia 18; Club Italia Roma 16; Cantù 7; Reggio Emilia 5; Atripalda 2.

A-2 DONNE (m.l.) Primo succes so per Matera (i precedenti 3 punti erano arrivati con la vittoria a tavo lino contro Forlì). Così nella 12ª giornata: Cedat 85 San Vito–Biancoforno Santa Croce 0 3 (15 25, 12 25, 22 25); Rota Merca to San Severino–Pomì Casalmag giore 3 2 (25 19, 19 25, 25 23, 21 25, 15 11); Lavoro.Doc Pontecagnano–Acqua Paradiso Busnago 0 3 (23 25, 16 25, 24 26); Banca Reale Giaveno–IHF Frosinone 3 1 (25 18, 25 22, 20 25, 25 22); Infotel Forlì–Assitur Soverato 2 3 (25 22, 17 25, 18 25, 25 22, 12 15); Esse ti Loreto–Terre Verdiane Fontanella to 3 1 (23 25, 25 15, 25 13, 25 21); Time Volley Matera–A&P Olivieri Montichiari 3 2 (25 18, 21 25, 25 19, 23 25, 15 12); Icos Crema–Puntotel Sala Consilina 3 1 (21 25, 25 16, 25 22, 25 16). Classifica: Giaveno 32; Loreto 30; Crema 29; Santa Croce 26; Casal maggiore 25; Busnago, Montichia ri 21; Frosinone, Soverato 16; Fon tanellato, Sala Consilina 14; S. Se verino 11; Pontecagnano, San Vito 9; Forlì 7; Matera 5.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet:

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LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Ippica A NAPOLI IL GP, IN TUTTA ITALIA «SAVE ITALIAN RACING», LO SLOGAN LANCIATO DA DETTORI

Skully regina...con la maglietta «Save italian racing», salvate le corse italiane. La maglietta indossata per la prima volta da Lanfranco Dettori a Hong Kong è diventata il manifesto con cui gli uomini dell’ippica italiana tentano di trasmettere la disperazione per la gravissima situazione economica del settore che l’anno prossimo provocherà un calo del 40% del montepremi, da 192 a 112 milioni. Così ieri, in tutti gli ippodromi italiani, gran parte dei guidatori e dei fantini impegnati hanno gareggiato con quella maglietta.

A partire dall’ippodromo di Napoli, dove si è disputato il Premio Royal Mares riservato alle femmine. Ha vinto meritatamente la svedese (Lutfi Kolgjini il trainer) Skully Gully che ha dimostrato un coraggio da prima della classe. Al via Liss Op è andata al comando respingendo Illinois, mentre Skully Gully è avanza al largo dopo 600 metri seguita da Nakitast. In retta un arrivo bellissimo, con cinque cavalle a ventaglio e Skully Gully (Andrea Guzzinati, che per Kolgjini aveva già vinto il Triossi a giugno con Raja Mirchi) in grado di respingere Nonant le

Pin, partita piano e finita molto forte. Terza Liss Op davanti a Nancy’s Treb all’interno, mentre ha deluso Nakitast. 7ª corsa - Royal Mares - m 1600: 1 Skully Gully (A. Guzzinati) 1.13.9; 2 Nonant le Pin; 3 Liss Op; 4 Nancy’s Treb; 5 Italia Uno; Tot.: 3,10; 1,30, 1,38, 1,64 (9,11) Trio: 23,81. OGGI QUINTÉ A NAPOLI Ad Agnano (inizio convegno alle 15) scegliamo Curaray (5), Black Ranger (1), Fast Kodiac (4), Assedio (6), Appoint (9) e Linn Sui (3). SI CORRE ANCHE Trotto: Roma (14.20), Treviso (15), Taranto (15.10), Palermo (14.45). DOPPIETTA DEMURO Ieri in Giappone Mirco Demuro ha vinto due corse (di cui una in listed) ad Hanshin: il suo score da inizio novembre è di 14 successi.

Royal Mares: Nonant le Pin (in primo piano) 2ª, Skully Gully è davanti GIORGIO. Il driver di Skully, Andrea Guzzinati, con la maglia «save italian racing» GIORGIO indossata anche da Pietro Gubellini (a destra) a San Siro DE NARDIN

Vela MONDIALE CLASSI OLIMPICHE

Tennis / 1 ESIBIZIONE IN ASIA

Micol e Conti quinte nei 470

Brava Pennetta Radwanska ko

(l.b.) Pur piazzandosi al 9˚ posto su 10 nella conclusiva medal race, l'equipaggio di 470 composto da Giulia Conti e Giovanna Micol, ha guadagnato una posizione, passando dal 6˚ al 5˚ posto, nella giornata finale dei Mondiali di classi olimpiche. Il risultato è il migliore della spedizione azzurra e vale la qualificazione della classe ai Giochi.

Ghiaccio A COURMAYEUR

Tricolori: festa Berton-Hotarek Ai Tricolori di Courmayeur, titoli a Contesti (5˚ consecutivo), Marchei (4˚), Berton-Hotarek (2˚ con record punteggio) e Cappellini-Lanotte (1˚ con record punteggio). Uomini: 1. Contesti 223.03 (68.98+154.05); 2. Bacchini 182.62 (69.01+113.61); 3. Parkinson 159.11. Donne: 1. Marchei 141.63 (51.94+89.69); 2. Rio 131.36; 3. Rodeghiero 127.92. Coppie: 1. Berton-Hotarek 181.08 (62.48+;118.60) 2. Gillespie-Demattè 114.27 (34.98+79.29). Danza: 1. Cappellini-Lanotte 172.31 (71.01+101.30); 2. Guignard-Fabbri 141.06 (61.51+79.55); 3. Alessandrini-Vaturi 137.79.

Boxe NEI SUPERMEDI

Ward vincitore del SuperSix (r.g.) Concluso il torneo Supersix riservato ai supermedi. La finale disputata ad Atlantic City (Usa) ha visto il largo successo del californiano Andre Ward (25) su Carl Froch (Ing, 28-2) apparso a disagio nel contrastare la boxe più rapida e precisa dell’americano. Ward è ora supercampione Wba e iridato Wbc. E’ passato pro’ dopo l’oro di Atene nei mediomassimi, quando batté nel 1˚ turno Clemente Russo.

WORLD CUP IN GERMANIA

La super Truppa sbanca il dressage

Atletica Incerti (32’08") sfiora il record della 10 km (l.m.) Nella 40ª Corrida di Houilles (Fra), Anna Incerti è 3ª in 32’08", sfiorando il primato italiano (32’07" della Straneo, l’11/09/2011 a Lucca), battuta solo dalla keniana Muriki (31’29") e dall’etiope Gebru (32’06"), dopo che in partenza aveva perso una scarpa e si era dovuto fermare e fare una gara tutta in rimonta. Tra gli uomini vittoria allo sprint del keniano Soi su Imane Merga. 10 km. Uomini: 1. Soi (Ken) 28’17"; 2. I. Merga (Eti) 28’18"; 3. Mukundi (Ken) 28’22"; 40. Gualdi 31’22"; 57. Scaini 32’09". Donne: 1. Muriuki (Ken) 3129"; 2. Gebru (Eti) 32’06"; 3. Incerti 32’08"; 7. Console 33’27". CROSS BRUXELLES (w.b.) Il campione europeo di cross Atelaw Bekele è stato battuto in casa nel cross fangosissimo di Bruxelles, dal keniano Isaiah Koech. Solo settimo Lebid. Tra le donne s’impone la keniana Chpekwony. Uomini (km 10): I. Koech (Ken) 32’32"; 2. Bekele (Bel) 33’14"; 3. Kirui (Ken) 33’16". Donne (km 5): 1. Chepkwony (Ken) 21’17"; 2. Kipyego (Ken) 21’18"; 3. Belate (Eti) 21’25".

Valentina Truppa premiata ieri (c.v.) A Francoforte vittoria azzurra nella 5ª tappa della World Cup di Dressage. Protagonista dell'impresa Valentina Truppa, 25enne milanese che in sella all’italiano Eremo del Castegno (79.950) è riuscita a fare meglio delle due regine tedesche Monica Theodorescu (Whisper 78.200) e Dorothea Schneider (Diva Royal 77.025). Con questo risultato la Truppa risale al secondo posto della classifica generale, ad un punto dallo svedese Patrick Kittel, ieri 4˚.

CROSS DE BANOS (pe.m.) Nadia Ejjafini seconda nel cross di Venta de Banos (Spa), alle spalle della Jepleting. Distanziata di 40 metri quando mancava un km, l’azzurra ha recuperato chiudendo a un secondo dalla keniana. Uomini (10.7 km): 1. Kimeli Limo (Ken) 31’56"; 2. Lamdasem 32’17"; 3. Martinez 32’26". Donne (6.7 km): 1. Jepleting (Ken) 22’47"; 2. Ejjafini 22’48"; 7. Dominguez.

Beach volley EURO 2012 Definiti sede e data dell'Europeo 2012: saranno a Scheveningen, la spiaggia dell'Aia (Olanda) dal 30 maggio al 3 giugno. Campionesse in carica nel femminile sono le azzurre dell'aeronautica Marta Manegatti e Greta Cicolari. Nel maschile Julius Brink e Jonas Reckermann (Ger).

Boxe FIGLI D’ARTE (r.g.) Quasi 10.000 spettatori a Tuxtia Gutierrez (Mes) per il match tra figli d’arte: i welter Omar «Teremoto» Chavez, 21 anni, (27-1-1) e Jorge «Maromero» Paez (30-4-1), 24 anni. Dopo una prevalenza iniziale del più alto Omar, c’è stato il recupero di Jorge che a breve distanza imponeva lo scambio, ostico per il rivale, raccogliendo la vittoria, tra le delusione dei tifosi di Chavez jr. BRIVIDO SALIDO (r.g.) Vittoria col brivido del campione del mondo Wbo il piuma Orlando Salido (Mes, 36-11-2) a Ciudad Obregon (Mes). Nel confronto sui 10 round, contro il filippino Haya Weng (14-5), al 3˚ e 4˚ è finito al tappeto. Dopo la paura, il messicano ha recuperato bene, riuscendo a spedire ko Weng all’8˚.

Golf MANASSERO 29˚ Al JBWere Masters (par 71) di Melbourne, in Australia, Matteo Manassero chiude 29˚ con 283 colpi (76 67 72 68), uno sotto il par, grazie al 68 di ieri. Titolo all’inglese Ian Poulter, con -15 (65 68 69 67).

Hockey ghiaccio MONDIALE UNDER 20 (m.l.) A Tychy (Pol) nell’ultima giornata dei Mondiali U20 1ª Divisione Gruppo B, terza vittoria Italia per 1-0 al supplementare sul Kazakistan. Classifica: 1. Francia* 12; 2. Kazakistan 10; 3. Italia 8; 4. Croazia 6; 5. Polonia 4*; 6. Giappone 2. (* una gara in meno)

Flavia Pennetta, 29 anni, n. 20 AFP

Flavia Pennetta si è aggiudicata il torneo esibizione di Singapore. La brindisina, dopo aver sconfitto la slovacca Hantuchova (7-6 1-6 6-1) e l’australiana Stosur (7-5 6-7 6-2), ha superato in finale 6-4 7-5 Agnieszka Radwanska, n. 8 del mondo, affrontata di recente in occasione della semifinale di Pechino, poi vinto dalla polacca. Nella finale per il terzo posto, successo della Stosur sulla cinese Shuai Peng.

Tennis/ 2 «AUGURI ITALIA»

Hockey in line SERIE A (m.l.) L’11ª (ultima d’andata): Cittadella-Empoli 5-1; Latina-Edera Trieste 3-13; Asiago-Padova 6-2; Monleale-Vicenza 2-2. Classifica: Edera Trieste 27; Monleale 22; Vicenza 20; Asiago 16; Milano24 14; Cittadella 12; Padova 11; Empoli 6; Latina 3; Arezzo 0.

Hockey pista Eurolega: impresa e guai per Viareggio Nuoto COPPA BREMA A ROMA IN VASCA CORTA: FEDE NEI 200 E 400 SL

La Fit festeggia Pellegrini, ultime vittorie del 2011 i migliori del 2011 (al.f.) Dopo gli Invernali ti 1’00"09, Codia 52"67, Benatti 47"44). Donne, 50-100 sl Di Pietro 25"53, «Auguri Italia»: la festa della Fit all’Auditorium di Roma raccoglie 300 persone con la simpatia del conduttore Max Giusti. Premiati gli azzurri che hanno riportato la coppa Davis in serie A dopo 11 anni, il capitano Barazzutti, i giocatori Starace, Bolelli, Fognini, Bracciali, la finalista del Roland Garros Francesca Schiavone, le rivelazioni stagionali Vinci, Brianti, Giannessi, i campioni disabili Mazzei e Innocenti, quelli di beach tennis Simona Briganti e Luca Meliconi, e le campionesse under 16 guidate da Tathiana Garbin. Grande mattatore il cantante-tennista Luca Barbarossa. A fare gli onori di casa , il n.1 Fit, Angelo Binaghi con Petrucci.

in vasca lunga di Riccione in cui ha vinto 200-400 sl e staffette, Federica Pellegrini è tornata ieri in vasca corta a Roma per la fase regionale di coppa Brema. Per l’olimpionica ultime 4 vittorie del 2011 con l’Aniene, che vince tra uomini e donne su Larus e Forum. Fede tornerà a Roma dopo Natale per cominciare la preparazione con Claudio Rossetto. A gennaio 3 settimane di collegiale negli Usa.

Risultati. Uomini, 50-100 sl Benatti 22"20, 48"81; 200 sl Belotti 1’45"18; 400 sl Di Giorgio 3’45237; 1500 sl Vandelli 15’10"73; 100-200 do Lestingi 53"24, 1’53"85; 100-200 ra Giorgetti 1’00"17, 2’08"00; 100 fa Belotti 52"59; 200 fa Pelizzari 1’56"42; 200-400 mx Marin 1’59"43, 4’17"54; 4x100 sl Aniene 3’15"76 (Benatti 48"56, Belotti 48"05, Di Giorgio 49"90, Codia 49"25); 4x100 mx Aniene 3’33"04 (Lestingi 52"84, Giorget-

55"17; 200-400 sl Pellegrini 1’58"09, 4’06"42; 800 sl Quadarella 8’42"56; 100-200 do Gemo 59"81, 2’09"16; 100 ra Plos 1’09"32; 100 fa Di Liddo 59"37; 200 fa Strickner 2’11"54; 200 ra-200 mx De Ascentis 2’27"56, 2’14"46; 400 mx Panunzi 4’46"40; 4x100 sl Aniene 3’44"03 (Tecchio 56"66, Di Liddo 55"42, Gemo 56"52, Pellegrini 55"43); 4x100 mx Aniene 4’03"14 (Gemo 59"61, De Ascentis 1’09"38, Di Liddo 59"11, Pellegrini 55"04). IZOTOV VELOCE (al.f.) A San Pietroburgo (Rus, 25 m). Uomini: 50 sl Lagunov 21”74; 200 sl Izotov 1'42”83 (3˚ t. stag.); 1500 sl Kienhuis (Ola) 14'30”14 (3˚ t. stag.); 50 do Bal (Usa) 23”59; 100 ra Dale Oen (Nor) 58”07; 100 fa Korotyshkin 50”27. Donne: 400 sl Sokolova 4'01”93; 100 do Zueva 57”59; 50 ra Artemyeva 30”09, Efimova 30”20; 200 ra Chaun 2'20”94. BRASILIANI (m.can.) Felipe França ha nuotato i 50 rana in 26"91, miglior prestazione del campionato brasiliano in vasca lunga. Tra le donne, 28"25 di Fabiola Molina nei 50 dorso.

da Ottesen, Halsall, Herasimenia e Kromowidjojo è inferiore al primato mondiale ma non può essere riconosciuto essendo realizzato da atlete di diversa nazionalità. Nei 200 farfalla, il 27enne Davis Tarwater è secondo in 1'51”90 dietro a Laszlo Cseh e migliora il primato americano di Phelps, Lotte Friis domina gli 800 sl in 8'04”77, miglior crono mai nuotato con costume in tessuto, e Jessica Hardy vince la sfida nei 100 rana con la Soni (1'03”33-1'04”53). Ad Atlanta (Usa, 25 m). Uomini: 50 sl Brunelli 21”28; 200 sl Berens 1'42”68 (2˚ t. stag.); 800 sl Joensen (Far) 7'36”24; 100 do Grevers 49”85; 100 ra Hansen 57”47, Gyurta (Ung) 57”62; 200 fa Cseh (Ung) 1'51”18, Tarwater 1'51”90 (r. am., prec. Phelps 1'52”26, 2009); 200 mx Lochte 1'52”98, Cseh (Ung) 1'53”31. Donne: 50 sl Veldhuis (Ola) 23”43; 200 sl Franklin 1'53”19, Vollmer 1'53”92; 800 sl Friis 8'04”77 (1˚ t. stag.); 100 do Simmonds (Gbr) 56”82, Coughlin 56”92; 100 ra Hardy 1'03”33 (1˚ t. stag.), Soni 1'04”53; 200 fa Hersey 2'03”49 (r. am.); 200 mx Leverenz 2'04”91 (3˚ t. all-time); 4x100 sl Eur 3'27”53 (Ottesen/Dan 52”39, Halsall/Gbr 51”57, Herasimenia/Bie 52”21, Kromowidjojo/Ola 51”36), Usa 3'28”46 (Coughlin 52”59, Hardy 52”32, Vollmer 52”19, Franklin 51”36; r. am.). SPAGNOLI (pe.m.) Campionati spagnoli (25 m) a Madrid. Uomini, 100 sl/50-200 do A. Wildeboer 48"51, 23"75, 51"22, 1’55"36; 50 sl/50-100 fa Muñoz 22"11, 23"07, 51"89. Donne, 100-800 sl Costa 53"58, 1’54"37, 4’00"19, 8’14"95; 50-100 do Da Rocha 28"01, 58"73; 200 fa-100/400 mx Belmonte 2’05"04, 1’00"83, 2’08"00, 4’31"99; 50-100 ra Badillo 30"90, 1’06"96. MOLESTO SVIZZERO (p.l.g.) Ha destato scalpore l’arresto, con l’accusa di abusi sessuali su minori, di Flavio Bomio, 69 anni, svizzero, segretario onorario della Commissione tecnica del fondo della Fina, nonché allenatore, organizzatore e dirigente, fermato venerdì scorso a Bellinzona. Riserbo su un caso delicato.

Pallamano Norvegia rosa iridata La Norvegia è campione del mondo per la seconda volta: a San Paolo le scandinave superano la Francia 32-24 e bissano così il successo ottenuto nel 1999. Chiude al terzo posto la Spagna,alla prima medaglia ai Mondiali femminili. F: Norvegia-Francia 32-24; 3˚: Spagna-Danimarca 24-18.

Pallanuoto WORLD LEAGUE Si è completata la seconda giornata. Gir. B: Germania-Macedonia 8-5. Class.: Germania 4; Croazia 2; Macedonia 0. Gir. C: Romania-Spagna 9-8, Grecia-Turchia 14-5. Class.: Romania 6; Spagna, Grecia 3; Turchia 0.

Rugby Azzurri in raduno (i.m.) Fino a domani, 38 azzurri sono a Roma (Acquacetosa) per il raduno agli ordini del c.t. Jacques Brunel, che ieri ha delineato il piano di gioco offensivo. L’Italia esordirà nel Sei Nazioni 2012 il 4 febbraio a Parigi contro la Francia. Intanto da ieri 24 atleti di Eccellenza e A in raduno a Rovigo col l’Italia Emerging, in prova l’apertura 20enne Tommaso Ramadoro, attualmente in una squadra di Londra. EUROCOPPE Nel match in cui ha superato il milione di spettatori interni nelle coppe europee dal 1995 (1.009.525), Tolosa è clamorosamente battuto in casa dagli Harlequins. Heineken. Gir. 1: Munster-Scarlets 19-13; Northampton-Castres 45-0. Classifica: Munster 16; Scarlets 11; Northampton 8; Castres 6. Gir. 6: Tolosa-Harlequins 24-31. Classifica: Tolosa 13; Harlequins 12; Gloucester 9; Connacht 2. Challenge. Gir. 5: Sale (Ing)-Agen (Fra) 41-21. Classifica: Brive 18; Sale 15; Agen 5; La Vila 0.

Sport invernali SALTO: ANCORA KOFLER Coppa del Mondo salto, a Engelberg (Svi): 1. Kofler (Svi) 264.7; 2. Stoch (Pol) 260.8; 3. Bardal (Nor) 260.5; 4. Schlierenzauer (Aut) 259.7; 14. COLLOREDO 241.8; 41. BRESADOLA 100.4. Cdm: 1. Kofler (Aut) 508; 2. Bardal (Nor) 390; 26. COLLOREDO 58. Prossima tappa: 4 trampolini, Oberstdorf 30/12.

(g.l.) Impresa del Viareggio che passa a 6-5 a Noia, ma perde l’attaccante Alessandro Bertolucci, 42 anni, che ha rimediato una brutta distorsione al ginocchio. Lodi sola in testa. Oggi accertamenti. Girone A: Noia–Viareggio 5-6. Classifica: Viareggio, Candelaria (Por) 3; Barcellona (Spa) 1; Noia 0. Girone C: La Coruna (Spa)– Valdagno 5-1. Classifica: Porto (Por) 6; Valdagno, La Coruna 3; Ginevra (Svi) 0. Girone D: ore 20: Iserlohn (Ger)–Lodi 2-5. Classifica: Lodi 6; Benfica (Por) 4; Vic (Spa) 1; Iserlohn 0.

SKICROSS, TOMASI 32˚ Marco Tomasi, 32˚, è il migliore italiano nel secondo skicross di Coppa del Mondo a San Candido. Uomini: 1. Matt (Aut); 2. Korotkov (Rus); 3. Fiva (Svi); 32. Tomasi; 42. Castellaz; 54. Thanei. Donne: 1. Serwa (Can); 2. Luedi (Svi); 3. Mueller (Svi).

CERS Turno preliminare: Sarzana–Vendrell 2-3 (Sarzana el.); Alimac Forte dei Marmi–Wimmis 8-1 (Forte qual.); Ramsheid–Geo&Tex Bassano 3-8 (Bassano qual.); La Vendeenne – Molfetta) 5-3 (Molfetta elim.); Marignac–Seregno 6-2 (Seregno eliminato).

COPPA EUROPA ALPINO (s.f.) Buon 4˚ posto a 18/100 dal podio per Lisa Agerer nel gigante di coppa Europa della Valtournanche. Vittoria per la slovena Ana Drev con 83/100 sulla veterana spagnola Ruiz Castillo e sulla Hoesl (Ger), seconde ex aequo, e 1”01 sulla 20enne altoatesina; lontane le altre azzurre: nelle 30 solo la Goggia, 17ª. Oggi un altro gigante.

SERIE A-1 Per la 10ª : Estra Prato-Banca Etruria Follonica 4-2. Classifica: Lodi 27, Viareggio 25, Forte dei Marmi 22, Valdagno 21, Bassano e Giovinazzo 18, Prato 13, Seregno, Breganze e Sarzana 12, Follonica 10, Molfetta 9, Trissino 5, Matera 1.

Nuoto Lo strano record di staffetta europea (al.f.) In chiusura del Duel in the pool di Atlanta (Usa, 25 m), la 4x100 sl donne europea batte la formazione americana: 3'27”53 contro 3'28”46: il crono ottenuto

BIATHLON A Hochfilzen (Aut) la Russia (Vilukhina, Zaitseva, Volkov, Shipulin) vince la staffetta mista di Coppa del Mondo in 1h13’33"4 davanti a Repubblica Ceca e Francia. Settima l’Italia.

COPPA EUROPA FONDO (g.v.) Nella 15 km tl in linea di Coppa Europa di fondo a St. Ulrich (Aut), successo dello svizzero Marco Muehlematter su Dolidovich (Bie) e Turyshev (Rus); 6˚ Clementi, 9˚ Pellegrin, 15˚ Bertolina, 22˚ Piller Cottrer che ha ceduto nel finale per problemi agli sci. Doppietta tedesca tra le donne (10 km) con Monique Siegel allo sprint su Ringwald, Dabudik (Fra) e Ilaria De Bertolis (8ª Agreiter, 15ª Pellegrini, 1ª. Scardoni). Per il fondo italiano appuntamento giovedì e venerdì a Riva di Tures (Bz) per la Coppa Italia, selezione per il Tour de Ski.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

ALTRI MONDI

A CURA DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it

Ma davvero potrebbe servire un’ennesima manovra? Si rivede l’ex ministro Tremonti che critica le scelte di Monti. Risponde Passera e smentisce: mancano soldi, però saranno trovati in altra maniera L’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti dice che il governo avrà forse bisogno di una seconda manovra. Corrado Passera, il super ministro dello Sviluppo del governo Monti, gli risponde subito di no, «avremo bisogno di altre risorse, ma le troveremo in un altro modo».

1Già, Tremonti. Che fine aveva fatto?

Marcello Veneziani, su Il Giornale, gli aveva appena dedicato una specie di poesia in prosa. «Ma avete notizia di Tremonti? Fu erroneamente imballato tra i cartoni del trasloco dal ministero? È fuggito con Marco Milanese in Patagonia? Prese i voti e si fece suora di clausura? Fu trafugata la sua salma dall’odiato Brunetta?» e così via sfottendo. Senonché sta per uscire un suo libro, e per far propaganda al proprio libro ognuno di noi è disposto a quasi qualunque cosa. Il suo silenzio era elegantissimo, ma… Così ha accettato di andare in tv da Lucia Annunziata e qui, mentre annunciava che questo suo nuovo volume contiene un programma politico, non ha potuto esimersi dal giudicare la manovra, Mario Monti e il resto.

2 Facciamo una piccola antologia di quanto detto.

«La manovra andava fatta, l’avremmo fatta anche noi, era scritto nei documenti, magari con strumenti diversi e probabilmente non così sbilanciata dal lato delle tasse. Questo è oggettivo. Sulla crescita non ci siamo. Il rigore poteva essere fatto riducendo soprattutto la spesa pubblica, come avevamo in mente noi. È probabile che ci sia un’altra manovra. Io penso che non sia giusto farla, ma è possibile che serva». L’ex ministro dell’Economia non crede che fosse così urgente intervenire sulle pensioni. «Il sistema italiano è tra i più bilanciati e stabili d’Europa. La grande questione non è quella delle pensioni». Sui suoi compagni di partito: «Mi fa effetto vedere alcuni del Pdl che prima dicevano di no a certe cose essendo al governo e adesso dicono di sì alle stesse cose non essendo al governo. Forse se avessero seguito prima una linea diversa, le cose sarebbero andate diversamente. Adesso evidentemente fanno penitenza».

3 Tremonti è ancora un uomo del Pdl?

Bossi dice di no. Bossi dice che andrà con loro. Le dichiarazioni di ieri sembrano dargli ragione, Tremonti ha attaccato il governo esattamente come fa la Lega anche se, natural-

d notizie Tascabili lafrase DEL GIORNO

Il fatto del giorno _conti che non tornano

Ancora tensioni al Cairo

Egitto, nuovi scontri e c’è un video choc Ancora tensioni ieri in Egitto. Al Cairo gruppi di giovani si sono scontrati con i militari davanti all’edificio dell’Accademia scientifica, mentre tentavano di mettere in salvo i libri antichi non ancora danneggiati dall’incendio di sabato. E sta suscitando polemiche il video che mostra una dimostrante malmenata e trascinata seminuda da due soldati durante gli scontri di sabato a piazza Tahrir. Scontri in cui hanno perso la vita dieci persone tra cui due bambini di 12 e 14 anni. Lo ha reso noto ieri un portavoce del ministero della Sanità spiegando che sono morti per le fratture del cranio.

SFIDA IN TV Giulio Tremonti ospite di Lucia Annunziata su Rai 3 a «In mezz’ora», in serata alle critiche dell’ex ministro ha risposto Corrado Passera dallo studio di «Che tempo che fa», sempre Rai 3 ANSA

mente, con uno stile completamente diverso. Capiremo meglio, credo, proprio leggendo il libro.

4 E Passera? Passera non ha scritto un libro (almeno: non mi risulta), ma è andato in tv lo stesso a farsi intervistare da Fabio Fazio. Le metto insieme anche qui una piccola antologia. «Non c’è nessuna altra manovra in arrivo. Abbiamo messo l’Italia al sicuro. C’è stato il piano di salvataggio per bloccare l’impatto del “Grecia due”, adesso tutti i pezzi del paese devono muoversi, giustizia, istruzione, sviluppo, tutti insieme. Dovremo fare ancora tante cose e ci sarà bisogno di nuove risorse. Però occorrerà trovarle con altre leve». E cioè: «la riduzione dell’evasione fiscale e dei costi dello Stato, un utilizzo migliore dei fondi europei e di quelli confiscati alla criminalità organizzata, la mobilitazione degli investimenti di capitale privato». Il ministro non ha detto nulla sulle anticipazioni di alcuni giornali relative al taglio di parecchie agevolazioni fiscali, tali da fruttare già l’anno prossimo un risparmio di 10-15 miliardi. Ma ha detto di essersi preso un’«arrabbiatura pazzesca» sul capitolo liberalizzazioni. «Ma non finisce qui. Sulle liberalizzazioni torneremo». Vuole mettere in

vendita le frequenze del digitale che prima venivano regalate (significa che si sente abbastanza forte sul lato Berlusconi, e infatti Alfano in una dichiarazione ha escluso «il voto domani») e conta di ricavare 120 miliardi dalla lotta all’evasione. «Questi soldi consentiranno di fare investimenti sulla crescita e questo renderà tutto più equo».

5 Ieri la Fornero ha dato un’intervista al “Corriere della Sera” facendo capire le sue idee a proposito della riforma del mercato del lavoro. Discutere l’articolo 18 (quello che impedisce i licenziamenti), contratto unico, flessibilità, eccetera, cose a cui abbiamo accennato anche noi, pur senza intervistarla, no?

Il ministro ha scritto talmente tanto su queste materie – di cui è un luminare – che non è difficile anticiparne le idee. La Cgil ieri, prima con una dichiarazione della Camusso e poi con un lungo ragionamento di Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, ha annunciato che renderà la vita dura al ministro: dell’articolo 18 non intende parlare, il contratto unico non gli piace, «il governo elimini piuttosto le 46 forme di precariato esistenti», «davvero facilitare i licenziamenti aiuta ad assumere?» eccetera.

L’ART. 18 NON SI TOCCA «È evidente che non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare Ecco l’inverno: l’Italia va sotto zero all’articolo 18 Freddo e neve al Sud, dello Statuto dei Lavora- imbiancato il Vesuvio tori, che A Roma morto clochard consideriamo una norma di assoluta modernità, mentre invece vorremmo discutere davvero e non per slogan Ecco come si presentava ieri il Vesuvio visto dagli scavi di lotta alla di Pompei: la vetta imbiancata dalla prima neve ANSA precarietà Freddo e neve sull’Italia, in particolare al L’art. 18 era Centro-Sud, dove - avverte la Protezione l’ossessione civile, non mancheranno venti e mareggiate. del Maltempo che si è già fatto sentire: ieri si è Imbiancato dalla prima neve il precedente presentato Vesuvio, mentre restano isolate Alicudi e ministro del Filicudi nelle Eolie. Neve anche in Sardegna, a Lavoro, che Isernia e nell’entroterra ligure, mentre in Val ha impedito d’Aosta riaperta la strada per Cervinia. Le qualsiasi temperature sotto zero avrebbero causato una vittima: un clochard è stato trovato vera anche morto a Roma, è un uomo di 55-60 anni, riforma. Non possiamo trovarci Nella sanità garantite le urgenze nella stessa situazione» Oggi c’è lo sciopero FULVIO FAMMONI SEGRETARIO CONFEDERALE DELLA CGIL

dei dipendenti pubblici Oggi è il giorno dello sciopero dei lavoratori del comparto pubblico, indetto dalla Cgil, Cisl e Uil contro la Manovra. Per i lavoratori pubblici lo scio pero sarà di 8 ore, per il settore della conoscenza le modalità sono diverse: a scuola stop di un’ora, mentre i lavoratori dell’università, della ricerca e Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreuti ca) si fermano per l’intera giornata. Capitolo sanità: scioperano medici e veterinari, garantite le prestazioni essenziali e le urgenze e il servizio di pronto soccorso. Disagi negli uffici pubblici e alle Poste, dove si si sciopera nelle ultime 3 ore di turno.


LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

ALTRI MONDI

NON FA PIÙ PAURA

New York da record 50 milioni di turisti A dieci anni dall’11 settembre è completamente superata la paura di New York. Entro la fine del 2011 la Grande Mela

raggiungerà infatti i 50 milioni di turisti in un anno, cifra mai raggiunta prima. Un vero boom che ha generato entrate per 47 miliardi di dollari. Merito anche della campagna promozionale iniziata nel 2007 con testimonial come De Niro per far fronte al calo di arrivi post terrorismo.

Erika andrà in Africa «Sarà una maestra» Scontata la pena per i delitti di Novi Ligure, la ragazza pensa al futuro. Don Mazzi: «Là insegnerà ai bambini» ELISABETTA ESPOSITO

Dieci anni. Per pensare, per sperare, per studiare. Erika De Nardo ha avuto tempo. Dieci anni per scontare la pena per l’omicidio della madre e del fratellino, commesso a Novi Ligure il 21 febbraio del 2001 insieme al fidanzato Omar. Adesso, a 27 anni, è libera. È uscita dalla comunità Exodus di Don Mazzi il 6 dicembre e vuole passare il Natale con suo padre, senza fotografi, telecamere o giornalisti intorno. Poi si darà da fare. «Perché Erika è cambiata», assicura il prete che l’ha seguita durante la detenzione soprattutto negli ultimi tre anni. E ora progetta il suo futuro. In

«È il suo sogno, qui accontentarla sarebbe difficile. Penso sceglierà il Madagascar» Erika De Nardo, 27 anni, è libera dal 6 dicembre: nel 2001 ha ucciso madre e fratello PHOTOMASI

carcere si è laureata in Lingua e Letteratura Italiana e partendo da questo vuole inseguire il suo sogno. «Le piacerebbe insegnare — continua Don Mazzi al sito de La Stampa — e andrà a farlo come volontaria in Africa». Verso il Madagascar Un programma da realizzare in tempi brevi. Spiega ancora Don Mazzi: «Andrà in Madagascar, lì ci sono 600 bambini che hanno bisogno di essere alfabetizzati. Secondo me è pronta, in Italia sarebbe difficile accontentarla, quindi ho pensato all’Africa». Perché «il carcere qualcosa fa, ma il cammino di Erika comincia adesso. Lei ha scelto di stare con noi a fare del volontariato, starà qui in comunità per 5-6 mesi, poi potrebbe partire. Ne ho parlato anche con il magistrato, è laureata e per me ha tutto per di-

dopo il tifone Filippine a pezzi Almeno 650 morti e 800 dispersi Numeri che continuano a salire ora dopo ora. Secondo l’ultimo comunicato della Croce Rossa, il tifone Washi che ha devastato le Filippine ha fatto oltre 650 morti, più di 800 dispersi e 35 mila sfollati. La tempesta ha colpito sabato la parte meridionale del Paese, in particolare l’isola di Mindanao e le città di Cagayan de Oro e Iligan (nella foto Lapresse), creando frane ed esondazioni. Oltre 20 mila soldati sono impegnati nei soccorsi per salvare le tante persone ancora intrappolate nel fango

PRONTE PER RAPINE E OMICIDI

Roma, maxisequestro di armi: due in carcere Pistole, mitragliatori, fucili, munizioni, ma anche auto e motociclette rubate, falsi distintivi e uniformi contraffatte, parrucche, passamonta gna e caschi. Un arsenale pronto a entrare in azione è stato scoperto sabato a Roma, dentro un garage nel quartiere Casilino: in carcere sono finiti il pregiudicato Claudio Nuccetelli, 48 anni, esperto di rapine, e il figliastro Manolo Pastore, 30enne incensurato. Tutte le armi saranno esaminate dal Ris, che dovrà verificare se siano state usate nelle sparatorie che hanno allarmato la Capitale negli ultimi mesi. «Ci sono elementi — ha detto il capo direzione distrettuale antimafia di Roma, Giancarlo Capaldo — che lasciano supporre che stessero ultimando un’azione finalizzata a un omicidio». Soddisfatto il sindaco Alemanno: «È un successo strategico: colpire un deposito di armi apre la strada per arrivare alla rete criminale che crea problemi alla città».

ventare una docente. Perché quando ha ucciso la madre e il fratello era alterata, non era lei». Dunque il volontariato e l’Africa per ripartire, rinascere, sperare in una vita diversa. Erika vuole dimostrare a se stessa e soprattutto al padre di essere in grado di poter fare qualcosa di buono. Un padre che non l’ha mai abbandonata e a cui non ha dovuto mai dovuto chiedere scusa perché lui l’ha sempre amata allo stesso modo nonostante l’atrocità di quel folle giorno di oltre dieci anni fa. «Suo padre la adora e quello che teme davvero — spiega ancora Don Mazzi — è che Erika si possa riavvicinare alla tossicodipendenza. Hanno un rapporto straordinario. Le ho sentito dire: "Papà, io che non sono capace di uccidere una mosca ho ammazzato mia madre e mio fratello"». © RIPRODUZIONE RISERVATA

DOPO IL CROLLO DEL PALCO

Jovanotti su Twitter «Sono giorni assurdi» Jovanotti ritorna a farsi sentire. «Grazie a tutti per la partecipazione e per l’affetto, ci aiutate ad attraversare questi

EROE ANTI SOVIETICO

Addio Havel Praga piange l’ex leader Praga piange Vaclav Havel (nella foto Ap). Lo scrit tore e politico ceco, ultimo presidente della Cecoslovac chia (tra il 1989 e il 1993) e primo della Repubblica Ceca (fino al 2003), è morto ieri a 75 anni: uomo simbolo della «Rivoluzione di Velluto» anticomunista (e non violenta) del 1989, era da tempo malato di cancro ai polmoni e, come riferito dalla televisione di Stato, s’è spento nella sua casa, nel nord del Paese, dopo che solo una settimana fa, a Praga, in quella che è diventa ta l’ultima uscita pubblica, aveva incontrato il Dalai Lama, suo caro amico. Simbolo della lotta al comunismo, Havel era conosciuto anche come l’eroe di «Charta77», documento antisovietico. Proprio l’impe gno per i diritti civili e la libertà lo portarono ripetutamente in carcere in Cecoslovacchia: in totale, rimase dietro le sbarre per quasi cinque anni. Come drammaturgo i suoi lavori più famosi sono Festa in giardino (1963), Memorandum (1965), Difficoltà di concentrazione (1968), L’Udienza (1975), Largo desolato (1984) e Il Risanamento (1987). Ieri, la notizia della sua morte ha scosso i leader mondiali. Barack Obama ha ricordato «la sua resistenza pacifica» che «ruppe le fondamenta di un impero» (Havel era un con vinto filoamericano, ndr). «È stato un grande intellettuale dei nostri tempi e la sua voce mancherà all’Europa», ha det to Lech Walesa, che diventò presidente della Polonia dopo il comunismo, nel 1989.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

45

giorni assurdi», ha scritto il cantante su Twitter ieri, a quasi una settimana dall’incidente di Trieste, con il crollo del suo palco che ha ucciso un ragazzo di 20 anni, Francesco Pinna. In attesa di conoscere la data del funerale, restano nove le per sone indagate per l’incidente.

tutta Salute DI MABEL BOCCHI

Studio sulla leucemia linfoblastica

I figli di padri fumatori più a rischio di cancro I figli di padri fumatori hanno il 15% di rischio in più di sviluppare la leucemia linfoblastica acuta (Lla), la forma di cancro infantile più comune, sebbene rara. I ricercatori hanno esaminato le famiglie di 300 bimbi affetti da Lla, indagando sulle abitudini riguardo al fumo. Hanno poi confrontato i dati con quelli di 800 bambini sani: quelli i cui padri fumavano hanno mostrato un rischio aumentato sino al 44%.

Più a rischio del 15% i bambini di padri che fumano AFP

Colpa della scarsa autostima

L’uso di droga e alcol più probabile nei grassi I ragazzi in sovrappeso corrono un rischio doppio di iniziare a fare uso di droghe e alcol rispetto ai coetanei normopeso: colpa della scarsa autostima e delle insoddisfacenti relazioni interper sonali. A rivelarlo è uno studio dell’Istituto di fisiolo gia clinica del Cnr di Pisa su più di 33 mila studenti delle Superiori italiane. I ricercatori hanno conside rato l’uso di cocaina, eroina, stimolanti, allucinogeni e tranquillanti. Il divario è netto anche per il fumo.

La ricerca olandese

C’è un test più potente per i tumori dell’utero I ricercatori della VU University Medical Centre di Amsterdam hanno messo a punto, dopo uno studio durato 5 anni, che ha coinvolto 45 mila donne, un test del DNA per la ricerca del virus che causa il cancro cervicale. Il test Hpv, rispetto al Pap-test, rileva un maggior numero di masse pretumorali e ha una durata quinquennale e non «solo» triennale. La Toscana sarà la prima regione italiana a utilizzarlo.

PER LE MALATTIE GENETICHE

La maratona tv di Telethon ha raccolto oltre 30 milioni Un successo, anche quest’anno. L’edizione numero 22 di Telethon, la maratona televisiva che raccoglie fondi per la ricerca sulle malattie genetiche, ha chiuso ieri sera su Rai 1 (con una puntata speciale di «L’Eredità») con un risultato straordinario: in promesse di donazioni è stata raggiunta quota 30.040.012 euro, grazie a oltre 1.184.000 sms, più di 631.000 donazioni via telefono fisso e le tante donazioni raccolte sul territorio dai volontari e dalle aziende partner di Telethon. «Grazie a tutte le donne e gli uomini di Telethon, grazie alla Rai. Un bel servizio pubblico, una bella Italia», ha detto il presidente della Fondazione Telethon, Luca Cordero di Montezemolo (nella foto Ansa). Un successo che ha portato bene anche alla Rai: sabato sera, «I Soliti Ignoti vip» ha vinto la sfida degli ascolti con 5,6 milioni di telespettatori.


LA GAZZETTA DELLO SPORT

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LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

ALTRI MONDI Oroscopo LE PAGELLE

DI ANTONIO CAPITANI 24/8 - 22/9

Vergine 6,5

23/9 - 22/10

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

Bilancia 8

Ariete 5,5

Toro 6+

Gemelli 7

Cancro 5,5

Leone 7-

IL MIGLIORE La Luna fa partire col piede giusto qualsiasi cosa. Anche la settimana. Nel lavoro in primis, che è l’asso pigliatutto. Sudombelico pluripremiato.

I rapporti con gli altri sono tesi. E per umore e sudombelico ci vorrebbe una pompatina a dieci atmosfere. State su. Organizzandovi bene.

La Luna vi fa cadere gli zebedei. Tuttavia sollievi e successi giungono. Ma meglio evitare pignolerie estreme. Anche fornicando.

Siete protagonisti nel lavoro. E chi di voi è a spasso potrebbe ricevere una dritta OK. La forma fisica è sfigata, ma c’è ripresina suina.

La serenità latita, il lavoro è lento, lo stress vi affetta come un pandoro. Non ammazzatevi di fatica. Sudombelico in disparte.

Saranno viaggi, spostamenti, p.r. a procuravi le soddisfazioni più concrete. L’amor, però delude e sulla fornicazione meglio non dir nulla.

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Scorpione 6

Sagittario 7

Capricorno 6

Acquario 7

Pesci 6+

Se rogne la Luna dovesse portare, saranno passeggere. La fatica vi taglia le gambe, comunque. Ma non vi fa desistere dal fornicare: bravi.

Luna di forte incentivo al new business, al lavoro d’équipe, ai progetti d’ogni genere. Potete ottenere e scambiare bene, anche suinamente.

Lunedì complessino, ma non funereo. Ergo: state su. Anche nel lavoro, dove noie e dementi sembran pullulare. Sudombelico festoso, comunque.

La serenità aleggia. E gli affetti (ri)prendono vita. Nel lavoro, poi, producete per due, nel letto per duemila. È il denaro che sfigheggia.

Al vostro umore serve la rianimazione: non ingigantite le noie, risolvetele. L’amor però v’accontenta e il sudombelico vi tenta: cedete.

CASEY STONER

Incombono le spese. Che non sono poche. La combattività, però, l’avete e sbrigate tutto con efficienza. Intanto, golosità suine v’estasiano.

Il pilota di MotoGP è nato a Southport, in Australia, il 16 ottobre 1985. Ha vinto il titolo 2011 nel giorno del compleanno

alla Radio

TeleVisioni in chiaro RAIUNO 6.45 7.00 9.05 11.05 12.00 14.10 15.15 16.50 17.00 18.50 20.30 20.35 21.10 23.25 1.00 1.35 1.40 2.10

RAIDUE

UNOMATTINA TG 1 I TG DELLA STORIA OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO - TG 1 VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG PARLAMENTO TG 1 L' EREDITÀ - TG 1 QUI RADIO LONDRA SOLITI IGNOTI SPECIALE SUPERQUARK PORTA A PORTA TG 1 - NOTTE QUI RADIO LONDRA SOTTOVOCE RAI EDUCATIONAL

6.50 9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 16.10 16.50 17.50 18.45 19.35 20.30 21.05 23.25 23.40 1.10 1.20 1.50

CARTONI ANIMATI PROTESTANTESIMO TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI TG 2 - GIORNO ITALIA SUL DUE GHOST WHISPERER HAWAII FIVE-0 TG 2 - RAI TG SPORT NUMB3RS SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 SENZA TRACCIA Telefilm TG 2 THE MESSENGERS 2 TG PARLAMENTO SORGENTE DI VITA METEO 2

RAITRE 8.00 10.00 11.00 12.00 12.45 13.10 14.00 15.30 15.55 19.00 20.00 20.10 21.05 23.25

0.00 0.10

CANALE 5

ITALIA 1

TG5 MATTINO CINQUE GRANDE FRATELLO FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE POMERIGGIO CINQUE THE MONEY DROP TG5 STRISCIA LA NOTIZIA LA VOCE DELLA CONTINGENZA 21.10 GRANDE FRATELLO Reality 0.15 MAI DIRE GRANDE FRATELLO 1.00 TG5 - NOTTE 1.30 STRISCIA LA NOTIZIA 2.00 ACAPULCO HEAT

7.00 8.30

AGORÀ LA STORIA SIAMO NOI APPRESCINDERE TG3 LE STORIE LA STRADA PER LA FELICITÀ TG3 LASSIE GEO & GEO TG3 BLOB UN POSTO AL SOLE SPECIALE CHE TEMPO CHE FA OHEI ! SON QUI ! INCONTRO CON ENZO JANNACCI TG3 LINEA NOTTE TG REGIONE

8.00 8.50 11.00 11.05 13.00 13.40 14.45 16.15 18.50 20.00 20.30

RETE 4

CARTONI ANIMATI UNA MAMMA PER AMICA GREY'S ANATOMY STUDIO APERTO CARTONI ANIMATI BIG BANG THEORY TELEFILM DRAGON BALL STUDIO APERTO DR HOUSE C.S.I. - SCENA DEL CRIMINE C.S.I. NEW YORK Telefilm WHITE COLLAR FASCINO CRIMINALE MODAMANIA POKER1MANIA STUDIO APERTO

10.35 12.25 13.40 15.00 15.35 17.45 18.30 19.25 20.20 21.10 23.00 0.50 1.25 2.15

10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 15.10 16.15 17.00 19.35 20.30 21.10 23.32 23.37

1.37

RICETTE DI FAMIGLIA TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN GIALLO FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI COMMISSARIO CORDIER - TG4 TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER ARMA LETALE 3 Film I BELLISSIMI DI R4 SHADOW PROGRAM PROGRAMMA SEGRETO TG4 NIGHT NEWS

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

13.35 MRS. CLAUSE MYA 15.15 GOAL! IL FILM PREMIUM CINEMA 16.55 L' ASCENSORE MYA 17.25 TI PRESENTO UN AMICO PREMIUM CINEMA 17.35 UNA CASA PER NATALE MYA 19.05 IL MESSAGGERO DEL PARCO PREMIUM CINEMA 19.25 FIGLI DELLE STELLE PREMIUM CINEMA 21.15 LA FABBRICA DI CIOCCOLATO JOI 21.15 NIGHTMARE PREMIUM CINEMA

CALCIO 20.30 VIAREGGIO TRITIUM

22.00 SALTO Da Londra. Eurosport

20.45 PESCARA SAMPDORIA

BILIARDO 10.00 PLAYERS TOUR CHAMPIONSHIP Ottavi di finale. Da Sheffield, Inghilterra Eurosport 2

13.00 PLAYERS TOUR CHAMPIONSHIP Quarti di finale. Da Sheffield, Inghilterra Eurosport 2

20.00 PLAYERS TOUR CHAMPIONSHIP Finale. Da Sheffield, Inghilterra Eurosport

Serie A. Highlights

Serie A. Highlights

-3

4

BARI

2

12

BOLOGNA

-1

8

8

12

-2

5

CIELO

VENTI

CAGLIARI

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

Moderati

CATANIA

7

14

FIRENZE

-1

9

Rovesci

Forti

GENOVA

99

10

Coperto

Molto forti

L'AQUILA

-4

3

MILANO

-2

6

NAPOLI

3

11

PALERMO

11

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Agitati

Il sole oggi MILANO

ROMA

PERUGIA

-1

7

POTENZA

-2

5

REGGIO CALABRIA

9

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ROMA

4

8

TORINO

-1

6

TRENTO

0

6

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

7:58

16:41

7:32

16:40

3

8

VENEZIA

0

7

14.00 RUGBY: TIGERS AUVERGNE

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN

21.00 GOLF: JBWERE MASTERS

Heineken Cup

12.00 CALCIO: SIVIGLIA REAL MADRID Liga 14.00 CALCIO: WIGAN CHELSEA Premier League

16.15 CALCIO: LIVORNO BRESCIA Serie B 18.15 CALCIO: ATLETICO MADRID - BETIS SIVIGLIA Liga 21.00 RUGBY: BIARRITZ BENETTON TREVISO

1 4

Milano

6 2

Torino 3 4

Venezia

3 5

2

1

19.00 105 Non Stop

Leone Di Lernia (nella fo to), Max Brigante e Ylenia in un programma di attuali tà e gossip, più le hit di 105

Rmc 12.00 Rmc in Tempo Reale

Monica e Max ospitano Paola Marella (nella fo to), autrice del libro «Arre do casa disperatamente»

08.30 BIATHLON: COPPA DEL MONDO Donne inseguimento. Da Hochfilzen, Austria

09.15 SALTO CON GLI SCI: COPPA DEL MONDO

Virgin Radio

HS 137. Da Engelberg, Svizzera

13.30 Virgin Investigation Bureau

13.00 SCI ALPINO: COPPA DEL MONDO Slalom uomini Dall’Alta Badia

16.00 BILIARDO: PLAYERS TOUR CHAMPIONSHIP Semifinale. Da Sheffield, Inghilterra

Heineken Cup

L’Agente Malone e Sophia interrogano Bryan Adams (nella foto). Ascol tiamo la storica «Heaven»

19.00 SALTO CON GLI SCI: COPPA DEL MONDO

Premier League

Sull'Italia insulare e meridionale varie piogge, e sui monti anche nevicate. Al Centro invece le precipitazioni lasceranno spazio a schiarite sempre più ampie. Al Nord prevalenza del sole, salvo qualche fiocco di neve sulle zone alpine. Trieste

Trento

EUROSPORT

SKY SPORT 3

Oggi

Aosta

OMNIBUS TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA S.O.S. TATA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 UNA VITA IN PERICOLO ATLANTIDE LA7 DOC THE DISTRICT G’ DAY - TG LA7 OTTO E MEZZO L’INFEDELE Attualità 23.45 INNOVATION 0.20 TG LA7 0.30 (AH)IPIROSO 1.25 PROSSIMA FERMATA 1.40 G’ DAY (R) 7.00 7.30 9.40 10.35 11.30 12.25 13.30 14.05 16.15 16.55 17.30 19.20 20.30 21.10

Da Cheltenham, Australia

22.45 CALCIO: MANCHESTER CITY ARSENAL

Heineken Cup

Serie A. Highlights

Serie A. Highlights

AOSTA

11.30 RUGBY: BIARRITZ BENETTON TREVISO

CALCIO: PARMA - LECCE

11.15

09.25 CALCIO: CATANIA - PALERMO

min max

Da Cheltenham, Australia

Serie A. Highlights

09.10 CALCIO: NAPOLI ROMA

10

Nebbia

11.00 CALCIO: GENOA BOLOGNA

09.00 CALCIO: JUVENTUS NOVARA

-1

Mossi

07.30 GOLF: JBWERE MASTERS

Serie A. Highlights

ANCONA

Neve

10.45 CALCIO: CESENA - INTER

SKY SPORT 1

12

Legenda

SKY SPORT 2

Serie A. Highlights

7

Calmi

Serie A. Highlights

10.30 CALCIO: FIORENTINA ATALANTA

Slalom speciale maschile. 2ª manche. Dall’Alta Badia Rai Sport 1 ed Eurosport

ALGHERO

Temporali

10.10 CALCIO: LAZIO - UDINESE

13.30 COPPA DEL MONDO

Serie B Sky Calcio 1

Ieri

MARI

Serie A. Highlights

Slalom speciale maschile. 1ª manche. Dall’Alta Badia Rai Sport 1 ed Eurosport

A CURA DI

Pioggia

10.00 CALCIO: CHIEVO - CAGLIARI

10.30 COPPA DEL MONDO

GazzaMeteo

Nuvolo

Serie A. Highlights

SCI ALPINO

Lega Pro. Prima divisione girone A. Rai Sport 1

15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 21.00 CALCIO: NAPOLI ROMA Serie A

09.45 CALCIO: MILAN - SIENA

EQUITAZIONE

Radio 105

LA 7

HS 137. Da Engelberg, Svizzera

Domani

Dopodomani

Al Nord e al Centro nuvolosità in graduale aumento, con qualche nevicata sulle Alpi e arrivo di alcune piogge sulle zone tirreniche verso sera. Al Sud, in Sicilia e in Sardegna alternanza di piogge e schiarite nel corso della giornata.

Sull'Italia insulare e meridionale nuove piogge, e nevicate sui monti. Al Centro e al Nord invece cielo sereno o poco nuvoloso, eccettoo variabilità sul Lazio e sulle Alpi settentrionali. Temperature in prevalenza ben sotto al media.

6

7

Bologna Genova 5

0

6

Ancona

8

Firenze 1

Perugia 1

7

7

8

5

L’Aquila 2 2

ROMA 3

Campobasso

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Bari

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Potenza

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GAZZACAFE’

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LE DOMANDE E LE POLEMICHE DEL WEEKEND

IlCommento

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LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011

POLMONI E GOL

Nocerino e Pepe: meglio i gregari dei campioni? di ANDREA SCHIANCHI

NO

I campioni, vedi Barcellona, sono sempre preferibili ai gregari. Volete sapere il perché? Costruite una squadra di «corridori» e fatela giocare contro una formazione di «piedi buoni»: nove volte su dieci vincono i «piedi

buoni». Il calcio, per fortuna, è qualità. Ciò non significa, tuttavia, che i gregari non siano utili. Anzi: servono, e anche parecchio. Pepe, Nocerino e, se proprio vogliamo considerarlo un gregario, Marchisio ne sono la testimonianza. In termini di gol si

CONTE COMANDA UNA CLASSIFICA PIÙ VERA

Il Mondiale per club

La Juventus impiega soltanto 4 minuti per azzannare il Novara. Fretta di ritrovare il primo posto, ancora più bello perché solitario dopo il pareggio tra Lazio e Udinese, che fa scivolare la squadra di Guidolin a -2 come Allegri. Ma domani si ricomincia con il Milan a Cagliari e mercoledì si proseguirà in Friuli con l'Udinese, sempre vittoriosa in casa, che ha fretta di sgambettare la capolista, per strapparle la gioia di un Natale in testa.

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Anche l'Inter va di fretta a Cesena, dove non gioca bene ma centra la terza vittoria consecutiva, per ritrovare almeno un piazzamento Champions: il minimo dopo il massimo di un anno fa, quando precedette il Barcellona sul tetto del mondo. E così i nerazzurri, che scavalcano il Palermo battuto dal Catania e il Napoli strapazzato in casa da una grande Roma, ora sono quinti in zona Europa League, anche se 10 punti dalla vetta sono troppi per sognare uno scudetto destinato a Juve o Milan, con Udinese e Lazio come guastafeste. Uguali nel punteggio delle ultime loro vittorie, un 2-0 fatale a Siena e Novara, le due grandi rivali sono però diverse su tutto il resto, a cominciare dalla classifica. La prima Juve di Conte viaggia alla media del primo Milan di Allegri, con gli stessi 33 punti e un'imbattibilità che allora i futuri campioni d'Italia avevano già perso da tempo. Ma in questo fine settimana si è rivista un'altra differenza tra le due squadre. Il Milan, inizialmente troppo gigione di sabato, continua ad affidarsi al sorprendente goleador Nocerino e al quinto rigore (su 10 gol) del solito Ibra. Mentre la Juve senza un uomo per reparto (Bonucci, Vidal e Vucinic) con Del Piero titolare per la terza volta e Quagliarella per la prima, si basa sulla compattezza di un gruppo in cui tutti sono intercambiabili.

Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011

Enorme Messi, ma ora il Sudamerica è in crisi? Lo spread tra i grandi club europei e quelli SÌ sudamericani è in aumento. Da cinque anni consecutivi il trofeo, che premia la squadra più forte del pianeta, non si smuove dal vecchio continente. Una superiorità schiacciante. Era successo a ruoli invertiti nei primi anni Ottanta. Ma la situazione era diversa, nel senso che i club europei consideravano un inutile spreco di tempo e di energie l’impegno intercontinentale. Tant’è vero che l’edizione 1978 non venne disputata, mentre l’anno prima e in quello successivo il trofeo non lo giocò chi aveva vinto la cop-

Ipse DIXIT...

pa Campioni ma l’altra finalista. In queste condizioni, il filotto si era fermato a sette vittorie. Dal 1995 al 1999 gli europei si erano presi una prima parziale rivincita, con cinque successi consecutivi. Ora il trend è accentuato. Il punto più basso si è toccato l’anno scorso, quando l’Internacional Porto Alegre, vincitrice della Libertadores, non è riuscita nemmeno a qualificarsi per la finale del Mondiale. La stella di quell’Inter era Andres D’Alessandro, baby talento argentino cresciuto nel River, indicato a vent’anni dallo stesso Maradona come

possibile erede, e poi disperso nelle periferie di Wolfsburg, Portsmouth e Saragozza prima di riemergere nel campionato brasiliano. Il livello è questo. Ora nessuno può discutere l’enorme valore di Messi né la straordinaria forza e bellezza del Barça. Lo stesso Mou ha appena subito una dura lezione. Ma ieri si sono viste in campo due ere geologiche, mosse a velocità diverse. Dietro al talento acerbo di Neymar, resta la realtà di un calcio in crisi, che rischia di vedere inariditi — se non prosciugati — i suoi antichi filoni d’oro. ALESSANDRO DE CALÒ

...COSA VOLEVA dire E ti credo. Aveva Rijkaard e Blokhin e ora in Italia il suo tecnico sono io

«

Io lo so perchè Maxi Lopez alla fine piangeva. Forse perchè sarà costretto a restare a Catania VINCENZO MONTELLA ALLENATORE CATANIA

Ma vi rendete conto che gente ha allenato Maxi Lopez prima di me? E’ cresciuto nelle nazionali giovanili dell’Argentina, al River Plate aveva Ramon Diaz, in Europa è finito nel Barcellona di Rijkaard e quando è passato all ’Fc Mosca aveva un totem come Oleg Blokhin. E poi, dopo tutto questo ben di Dio, arriva in Italia e a Catania trova in panchina prima

Mihajlovic, poi Giampaolo, Simeone e alla fine persino me che fino a qualche anno facevo ancora l’Aeroplanino. Sono vicino al dramma di questo ragazzo, so cosa si prova. Io, quando andai a giocare all’estero, nel Fulham, ci misi un po’ a capire che Chris Coleman non era il batterista di Prince ma il mio allenatore... Vincenzo Cito

Massimiliano Blardone, 32 anni ANSA

S.p.A.

VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

A sinistra Leo Messi, 24 anni, argentino. Sopra Neymar, 19 anni, brasiliano

rifiutava di impegnarsi nello sci alpino perché diceva che c’erano troppe variabili per poter programmare un successo. Qualità della neve, tracciati, sci, scarponi, bizze degli sciatori. Troppo difficile. Ma è pure il bello di questa disciplina. Prendete Max Blardone, che in meno di tre minuti ha scritto una di quelle storie che solo lo sport sa raccontare. Ieri mattina alle 10.30 era sull’orlo del baratro. Anzi, aveva metà piede già nel vuoto. Lui, esteta del gigante capace per 11 stagioni consecutive di partire fra i migliori 15 del mondo, aveva sul petto, il numero 19 e davanti una pista rovinata. Una bocciatura, il frutto di una stagione di crisi nera, di una caduta libera. A 32 anni è difficile risalire la china nello sci in mezzo a tanti superman. Nessuno avrebbe scommesso un euro. Invece... Ecco il miracolo, il vecchio Blardone, quello rapido come un felino e cattivo come una suocera, volava fra le porte, disegnava linee inavvicinabili per altri. Non più solo il digrignare di denti dietro al cancelletto di partenza per poi spegnersi alla seconda porta, le ha invece affrontate tutte 111 (nelle 2 manche) per vincere metro dopo metro. Un tempo Blardo ce l’aveva con il mondo, vedeva solo nemici, ora si è addolcito grazie all’amore di una donna che l’ha trasformato con l’attesa di un figlio. Lo sci azzurro non è morto, sta ritrovando i suoi campioni che hanno lavorato duro per battere la crisi. Che sia la ricetta anche per il resto d’Italia? PIERANGELO MOLINARO

Non a caso, grazie a De Ceglie, un altro sdoganato dall'inizio, trova la testa di Pepe che firma il gol più rapido del campionato bianconero, il tappo che fa uscire le bollicine di una squadra con un'intensità rara in Italia, sullo 0-0 e sul 2-0. L'unica pagliuzza è lo scarso numero di reti in rapporto alle occasioni create, a dimostrazione del fatto che la Juve non ha soltanto rabbia ma anche un gioco, in cui a turno si esaltano tutti. Dal primo goleador stagionale Lichtsteiner all'ultimo, Quagliarella. Il classico ex pronto a tornare a Udine. In campo o in panchina non importa. Perché l'unico insostituibile è Conte.

DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it

La vecchia Germania SÌ Est, che vinceva ori in tutte le specialità olimpiche, si

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i trofei vinti da Guardiola, dal 2008, nelle 16 competizioni (concluse) cui ha partecipato il Barça. Ora i blaugrana hanno in bacheca 19 titoli internazionali contro i 20 collezionati dal Milan.

sono addirittura superati: 6 gol per Marchisio e Nocerino, 5 per Pepe. E anche il loro contributo di qualità alla manovra è aumentato. Però, credete che Conte e Allegri, se al posto di Pepe e Nocerino, avessero Pedro e Xavi sarebbero dispiaciuti?

Blardone, lo sci ci insegna qualcosa?

gol di scarto, come quelli inflitti ieri dal Barça al Santos, non li aveva mai segnati nessuno da quando (1980) il Mondiale per club (prima Intercontinentale) si gioca in una finale secca.

Antonio Conte, 42 anni, primo anno alla Juve PEGASO

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SPORT INVERNALI

I NUMERI di ALBERTO CERRUTI

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2011


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