SVEGLIATI ITALIA!

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ITALIA

numero 130 anno 116 ­ N Numero Anno

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IL PROCESSO SPORTIVO ABETE CRITICO COL PROCURATORE, MA NON POTRA’ FARCI NULLA

A CREMONA SAMP E SPEZIA: SOLO AMMENDE

Patteggiamenti morbidi Il gelo della Federcalcio

La Juve non rischia alcuna penalizzazione Caso Buffon: perquisita la ricevitoria di Parma

Prime richieste di Palazzi: 81 punti per 14 club, ­27 all’AlbinoLeffe CENITI, GALDI, LAUDISA, PERNA, ROMANI DA PAG. 8 A PAG. 13 E UN COMMENTO DI PALOMBO A PAG. 21

FILI PPO CAR IL G OBB RAN IO DE ACC USA TOR E

PELUCCHI A PAGINA 8

L ULTIMO EURO TESTCON LA RUSSIA ARRIVA LA TERZA SCONFITTA CONSECUTIVA

SVEGLIATI ITALIA SPRECONA IN ATTACCO, ADDORMENTATA IN DIFESA: 0­3

A 8 giorni dal debutto con la Spagna scatta l’allarme. Il c.t.: «Cambierò in difesa». Si salvano Pirlo e Balotelli. Buffon infortunato: «Coi miei soldi faccio ciò che voglio»

MERCATO

Higuain è il sogno di Marotta: il papà segnalato a Torino Però la Juve continua a seguire pure le piste che portano a Cavani, Suarez e Van Persie

CECCHINI, GARLANDO, GRAZIANO, VERNAZZA DA PAG. 2 A PAG. 7

LA PROVOCAZIONE SCANDALO SCOMMESSE

Prandelli shock «Se serve al calcio stiamo a casa»

OLIVERO A PAGINA 14

INTER M’VILA E’ IL PRIMO DESIDERIO

Idea Diarra per il regista ma in pole c’è De Jong

3 Cesare Prandelli, 54 anni LIVERANI

TAIDELLI A PAGINA 15

ELEFANTE, ZAPELLONI PAG. 5 E 21

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

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Federica Pellegrini riacquista un po’ di fiducia dopo gli Europei di Debrecen. Ieri si è allenata senza braccioli.

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Psg vede solo rossonero Anche Ibra è nel mirino Mario Balotelli, 21 anni. L’azzurro sfoga così la delusione per la pesante sconfitta della Nazionale a Zurigo FORTE

PASOTTO A PAGINA 18

TENNIS PARIGI: FOGNINI E PENNETTA K.O.

L’INIZIATIVA

Contador e Basso Siena stende Sassari compagni di squadra? Sesta finale di fila

Seppi ed Errani show Volano agli ottavi

SCATTA IL MAGIC EUROPEO LA CARD SPECIALE E’ GIA’ DISPONIBILE

GHISALBERTI A PAGINA 31

MARTUCCI, BERTOLUCCI ALLE PAGINE 34­35

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CICLO FUSIONE IN VISTA SAXO­LIQUIGAS

20 6 0 2>

MILAN DOPO PATO E THIAGO SILVA

BASKET OGGI GARA­3 PESARO­MILANO

CANFORA A PAGINA 33


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 2 GIUGNO 2012

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EUROPEO -6 L’AMICHEVOLE IL CALENDARIO DI EURO 2012

ITALIA

RUSSIA

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3

(4-3-1-2) Buffon (dal 1’ s.t. De Sanctis); Maggio, Barzagli, Bonucci, Balzaretti (dall’8’ s.t. Ogbonna); De Rossi (dal 16’ s.t. Nocerino), Pirlo (dal 23’ s.t. Giovinco), Marchisio; Montolivo (dal 16’ s.t. Thiago Motta); Balotelli, Cassano (dal 23’ s.t. Di Natale). PANCHINA Sirigu, Abate, Chiellini, Giaccherini, Diamanti, Borini. ALLENATORE Prandelli. AMMONITI Balotelli per gioco scorretto.

(4-1-4-1) Malafeev (dal 1’ s.t. Akinfeev); Nababkin, A. Berezutskiy, Ignashevich, Zhirkov (dal 42’ s.t. Kombarov); Denisov; Dzagoev (dal 40’ s.t. Kokorin), Zyryanov, Shirokov, Arshavin; Kerzhakov (dal 17’ s.t. Pavlyuchenko). PANCHINA Anyukov, Sharonov, Izmailov, Shunin, Granat, Pogrebnyak, Glushakov, Semshov. ALLENATORE Advocaat. AMM. Arshavin, Pavlyuchenko per g.s.

GIUDIZIO 777 MARCATORI Kerzhakov al 15’, Shirokov al 31’ e al 45’ s.t. ARBITRO Hanni (Svizzera). NOTE Spettatori 19.032. In fuorigioco 6-1. Angoli 4-7. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 0’.

POSSESSO PALLA

ITALIA 54%

PASSAGGI TOTALI

RUSSIA 46%

TIRI IN PORTA

ITALIA 484

RUSSIA 400

TIRI FUORI

IIIII

IIIIII IIIIIII

ITALIA 5

RUSSIA 6

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-0 7’ Pirlo in verticale per Balotelli che spara: Malafeev alza sulla traversa. 9’ Palo di Kerzhakov che calcia da sinistra. 16’ Shirokov calcia fuori da buona posizione. 25’ De Rossi crossa basso: Balotelli in ritardo. 29’-31’ Zyryanov fronte alla porta: 2 tiri fuori. 33’ Zhirkov al volo sui pugni di Buffon.

ITALIA 7

IIIIIII RUSSIA 7

SECONDO TEMPO 7’ Balotelli inventa per Cassano che calcia alto. 14’ Pirlo dal limite, rasoterra fuori. c GOL! 15’ Kerzhakov gira nell’angolino. c GOL! 31’ Maggio e De Sanctis pasticciano, Shirokov appoggia nella porta sguarnita. c GOL! 45’ Altro errore di Maggio, Shirokov segna di testa.

La delusione di De Rossi (a sinistra) e Marchisio (primo piano) AFP

Italia, dal caos a Fallisce la prova generale Tre gol dai russi: è allarme Terza sconfitta di fila per gli azzurri, che sembrano aver perso certezze e gioco delle qualificazioni. E tra 8 giorni c’è la Spagna DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI GARLANDO ZURIGO (Svizzera)

GDS

Al di là delle provocazioni di Prandelli, andremo all’Europeo. Ma ci andremo con un tir di preoccupazioni e poca allegria nel bagaglio a mano. La Russia ci ha sconfitti di brutto: 3-0. Terza amichevole persa di fila. Tra otto giorni, al debutto con la Spagna mondiale, saranno passati 212 giorni dall’ultima vittoria e dall’ultimo gol. La bella Italia delle qualificazioni era gioiosa nel gioco perché lo era nella testa, educata dai messaggi tattici ed etici del c.t. L’Ita-

lia di Zurigo ha psicosomatizzato i giorni lividi di Criscito, Bonucci e Buffon. L’infortunio dello stesso Buffon sembra qualcosa scivolato dalla testa ai muscoli. Ma scommesse e procure non spiegano tutto. Pirlo&Balo Il grande azzardo di

Prandelli è stato la ricerca di un’identità di gioco precisa, come se la Nazionale fosse un club. Ci è riuscito alla grande e per due anni ci siamo divertiti. Ma quel gioco andava annaffiato spesso, perché Maggio, De Rossi, Pirlo e altri nei loro club suonano spartiti diversi. Il c.t. non ne ha avuto l’occasione e co-

sì oggi il bel gioco corale delle qualificazioni non ce l’abbiamo più. Oggi abbiamo i lanci di Pirlo e le giocate di Balotelli, i migliori ieri: individualità. Dopo Zurigo, la tentazione di riparare nel 3-5-2 della Juve, solido e conosciuto da tutti, è una tentazione in più. Ma Prandelli ha diritto a credere nel suo lavoro e noi continuiamo a credere che Prandelli lavori bene. Tutti fermi Temevamo l’eternità di sei mesi trascorsa con due sole amichevoli e il primo tempo di Zurigo ha dato ragione alle preoccupazioni: Prandelli non ha ritrovato la squadra del-

le qualificazioni, con i suoi meccanismi e le sue belle abitudini. A cominciare dal possesso e dal palleggio, che Prandelli ha coltivato felicemente fin dalla prima ora del suo mandato. La palla dovrebbe alzarsi all’interno del quadrilatero della mediana, attraverso passaggi corti e fitti. Indispensabili, per questo, movimento e reparti ravvicinati. Stavolta invece De Rossi e Marchisio restano troppo distanti da Pirlo che, pressato dalla folta mediana russa (4-1-4-1), è costretto spesso a scaricare lontano. Altro vizio: il copione prevede che i quattro centrocampisti si cambino


SABATO 2 GIUGNO 2012

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ilPersonaggio GIGI BUFFON

15’ secondo tempo Kerzhakov rifila la prima sberla La difesa azzurra è posizionata male, Kerzhakov riceve da Arshavin sul dischetto e in mezza girata fa 1-0 LIVERANI

Il capitano non ha pace «Con i miei soldi faccio ciò che voglio» Il portiere risponde dopo le bufere: «Settimana durissima. L’infortunio alla spalla? Non sono preoccupato»

45’ secondo tempo Shirokov chiude la serataccia azzurra Allo scadere, Shirokov approfitta di un errore di Maggio e di testa anticipa De Sanctis: doppietta sua e 3-0 Russia FORTE

agli schiaffi di continuo posizioni e funzioni, ruotando, per togliere riferimenti e favorire gli inserimenti a sorpresa in attacco. Contro la Russia non avviene mai, ognuno occupa la sua casella di partenza e il gioco ne risente. Poco gioco Prandelli lo spiega-

va anche l’altro giorno: «Voglio 3-4 giocatori che attacchino l’area». Le due punte devono muoversi per favorire le imbucate degli incursori. Marchisio, che in questa specialità è un artista, è giù di tono. Montolivo pasticcia parecchio. Tre o quattro uomini in area non li portiamo mai. Le due azioni da gol che creiamo nel primo tempo arrivano da una soluzione che dovrebbe essere alternativa al copione rasoterra, ideato per il fraseggio corto: il lancio lungo in verticale di Pirlo. Sul primo (7’), splendido, Balotelli controlla e tuona: Malafeev in angolo. Sul secondo, De Rossi assiste Balotelli che scivola con un pelo di ritardo (25’). Giocate individuali, non manovra organica. Balla la difesa Neppure in fase di non possesso l’Italia di Zuri-

go ricorda la squadra che ha chiuso le qualificazioni con la miglior difesa. Nel primo tempo la Russia, che attacca veloce e tecnica con i virtuosi Dzagoev e Arshavin che stringono dalle fasce, arriva al tiro con esagerata facilità: palo di Kerzhakov, gran parata di Buffon su Zhirkov e quattro palle-gol sprecate. Colpa del pressing molle, che nei tempi belli era alto e aggressivo e aiutava molto la difesa, ma anche della ruggine accumulata nei lunghi mesi senza collaudi. Maggio è l’esempio più evidente. Riproposto basso, nella difesa a 4, dopo una stagione intensa da esterno alto nel 3-5-2 di Mazzarri, ha mostrato enorme imbarazzo difensivo, di posizione e tempismo. Superato più volte, ha favorito gli ultimi due gol russi. Dalla sua parte doveva coprire De Rossi, un altro che ama giocare altrove: al centro, come la Roma gli consente. Adattarsi costa tempo. Crediamoci L’inizio della ripresa sembra dimostrarlo. Balotelli e Cassano giocano per la seconda volta insieme, dopo due

anni. Nel primo tempo si sono cercati, al 7’ del secondo Mario trova Antonio che gira alto. Un minuto dopo, Pirlo imposta un’azione che De Rossi prolunga per il tiro di Marchisio: ecco i centrocampisti che attaccano l’area come vuole Prandelli. Sembra che gli azzurri, col tempo, comincino a ricordare le cose che sapevano fare. Anche il pressing si alza e si fa tonico. Invece il vantaggio di Kerzhakov (15’) deprime una squadra già indebolita da giorni di burrasca. Il passaggio al 4-3-3 con Di Natale centrale basso cambia poco. Gli errori di Maggio e la doppietta di Shirokov gonfiano una sconfitta che ci porta a Cracovia pieni di paure. Tra otto giorni, la Spagna campione del mondo. In una allegra notte barese di un’estate fa, il pianeta di Xavi e Iniesta ci era sembrato a portata di mano. Oggi ci pare dall’altra parte della galassia calcio. Ci sentiamo parecchio sfigatelli, in senso buono. Ma se c’è qualcuno al mondo che sa reagire quando ha la spalle al muro, questi siamo noi. Crediamoci. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINI ZURIGO

«La porta dell’inferno» di Auguste Rodin ghigna minacciosa davanti alla «Kunsthause» di Zurigo. La metafora è perfetta: il fuoco ci attende. Non è detto, però, che non se ne esca più forti, perché in fondo - a 8 giorni dall’esordio contro la Spagna - è questo che brucia nel petto di questa Italia travolta da pensieri, parole, opere e omissioni. A lenire le fiamme c’è l’abbraccio dell’Italia «svizzera», che chiederebbe al pallone nostrano la rivincita per qualche pregiudizio di troppo ingoiato durante una vita al di là delle Alpi. Ma stavolta non c’è zucchero per la loro serata amara, nonostante le coccole ruggenti profuse agli azzurri, soprattutto - manco a dirlo - a Gigi Buffon. Drughi solidali Il portiere è osan-

Gianluigi Buffon, 34 anni, capitano dell’Italia

nato da quasi tutti, e lui ricambia con abbracci sorridenti. È il primo che applaude l’inno russo quando qualche becero lo fischia, è il primo che chiude gli occhi per una preghiera durante il minuto di silenzio in memoria dei morti nel terremoto in Emilia. È forte Gigi. Per qualcuno anche «santo», come recitava uno striscione fuori dall’ho-

tel della Nazionale. Insomma, tanta solidarietà per il numero uno azzurro, nonostante l’onda lunga dei sospetti paia lambirlo non foss’altro per quel vizietto (eccessivo?) delle scommesse. Ma per i Drughi svizzeri - abituali frequentatori della Curva Sud juventina - guai a chi tocca i bianconeri. Non a caso durante la partita uno striscione dichiara il loro punto di vista: «Bonucci uno di noi». Chissà se Leo sarà contento. Fatti miei Dopo gli schiaffi russi e le malinconie di De Sanctis, si torna al principio, cioè al numero uno. Buffon rumina pensieri. «È una settimana che siamo in trincea, non c’è problema, ma in campo non lo sento. Non sono arrabbiato, sono amareggiato. Non sono indagato né devo essere sentito. Non ho fatto niente di male, non devo dare spiegazioni a nessuno. Le mie spese sono fatti miei. Con i miei soldi faccio quello che voglio. Posso comprare collezioni di orologi, oppure quadri o aiutare un amico che vuole acquistare una casa o un terreno. I miei conti correnti sono trasparenti. La prossima volta che dovrò fare acquisti lo dirò prima a voi. Sono sempre al centro dell’attenzione, più volte in positivo stavolta in negativo: questo passa il convento. In fondo è successo che una notizia morta e sepol-

Sulla partita: «È nei momenti di difficoltà che si vedono gli uomini. E io sono pronto» ta è risaltata fuori, a qualcuno faceva piacere rimetterla in giro. Anche io me la sono cercata, quando l’altro giorno ho parlato in modo così veemente forse dovevo aspettarmelo. Ribadisco: le scommesse illegali sono una cosa brutta, ma questa storia non c’entra nulla». Schiaffi utili Segnalato come Buffon abbia accusato uno stiramentino alla spalla destra («ma non è niente di grave, non sono preoccupato»), si torna a parlare del match. «Può essere positivo prendere ora uno schiaffo del genere, così si ha tempo di pensare agli errori. È nei momenti di difficoltà che si vedono gli uomini. Paura zero. Saremo presenti quando c’è da combattere, e io sono pronto». Sorride, Gigi, soprattutto quando pensa all’abbraccio della gente: «In Toscana si dice: pane e sassata. È bello sentire l’affetto della gente. Tu capisci che loro sanno chi sei. Se lo capissero più persone, però, sarebbe meglio». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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EUROPEO -6 L’AMICHEVOLE le Pagelle

di SEBASTIANO VERNAZZA

ITALIA MAGGIO DA FILM DELL’ORRORE. BALOTELLI È L’UNICO A PROVARCI DAVVERO 4,5 h6

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Aiuto, l’Italia s’è mesta, altro che desta. Il centrocampo alla spagnola è evaporato. Giusto Pirlo conserva qualche idea. Se andate in Polonia non prenotate oltre il 18, giorno dell’ultima gara del girone.

l’allenatore Prandelli

il migliore Pirlo

Aveva trovato la squadra e anche la quadra. In dieci mesi ha perso tutto. Certezze, gioco, qualche giocatore. Le ultime picconate le hanno date gli scandali. La situazione è brutta e per peggiorarla bisognerà impegnarsi: è l’unica cosa positiva che ci viene in mente dopo la terza sconfitta di fila. (LIVERANI)

Le sue intuizioni e le fiammate di «Balo» sono quello che ci resta. Pirlo però va messo in condizione di pensare e creare, va sgravato dal pressing altrui e da mansioni di manovalanza. Se attorno a sé ha gente titubante e svuotata, diventa prevedibile.

6

4

5,5

5

5,5

5

5

5

Buffon

Maggio

Barzagli

Bonucci

Balzaretti

De Rossi

Marchisio

Montolivo

Fa la parata che serve, su Zhirkov. Esce per infortunio. Ahia: senza Buffon non scommetterem mo un euro sull’Italia (si fa per scherzare, eh).

Un film dell’orrore: Maggio che in pratica segna due gol a De Sanctis, suo compagno di squadra al Napoli. Ma che cosa succede?

Se pure «Barzaglione» si trasforma in gattone, ciao ciao. Anzi, miao. Molle in più di una situazione. Attenuante: davanti a lui scarso filtro.

Indagato e forse turbato. Gli girano attorno, lo «bypassano», ma vale il discorso fatto per Barzagli: difesa «indifesa», senza protezione.

Tirate le somme, ci si accorge che il «Balza» non merita di finire nel girone dei peggiori. Prova a spingere, soffre nel difendere.

I russi fanno massa critica nella nostra metà campo e ci pigliano d’infilata. De Rossi si fa notare per due inserimenti, ma proprio due.

L’ombra di se stesso. Si mangia un gol davanti ad Akinfeev. Brutto segno. Senza il vero Marchisio, che ci andiamo a fare all’Europeo?

La convalescenza gli ha tolto conoscenza: non trova la posizione né i tempi del pressing. Ogni tanto passa a sinistra, ma fa scena muta uguale.

Shirokov anticipa De Sanctis: 3-0

RUSSIA

Super Shirokov, non solo per i gol Squadra veloce e già in palla. Applica un sistema di gioco che le consente di avere superiorità numerica nella trequarti avversaria: è questa la chiave tattica della vittoria sugli azzurri. Il migliore è Shirokov, non solo per i due gol segnati. RUSSIA 6,5 Malafeev 6

6

5,5

5

5,5

5

5

5,5

5,5

Balotelli

Cassano

De Sanctis

Ogbonna

Nocerino

Thiago Motta

Giovinco

Di Natale

Rabbioso. Gli brucia perdere e fino all’ultimo minuto ci dà dentro. Suoi i palloni e le giocate più pericolose della squadra azzurra. Se abbiamo una chance, passa per «Balo».

Non si può chiedere a Cassano di pressare. Se questo è il problema, meglio cambiare interprete. Si impegna. In sintesi: vorrei, ma non ce la faccio.

Impallinato dal fuoco amico di Maggio, che per due volte lo espone a figuracce. Sullo 0 2 è anche sfortunato, sullo 0 3 pare rassegnato.

Non si lascia abbindolare dalla malinconia, a differenza di più esperti compagni. Combattivo, ma arruffone, e implicato nel primo gol.

Entra nel momento peggiore, quando l’Italia si sfalda. La sua specialità sono gli inserimenti, ma non c’è Ibra a telecomandar lo.

Per oltre venti minuti fa il regista in luogo di Pirlo. Non funziona, non incide. I russi se lo palleggiano. Thiago smotta.

A destra nel tridente con cui Prandelli chiude la serata. Qualche spunto, niente di risolutivo. Sconta l’andazzo generale.

Una finta, un tiro da fuori, poco altro. La notte sbagliata per rientrare in Nazionale. Attorno a lui ci vorrebbe una squadra.

(Akinfeev 6); Nababkin 6, A. Berezutskiy 6,5, Ignashevich 6, Zhirkov 7 (Kombarov s.v.); Denisov 6,5; Dzagoev 6,5 (Kokorin s.v.), Zyryanov 6, Shirokov 7,5, Arshavin 6,5; Kerzakhov 7 (Pavlyuchenko 6). All. Advocaat 7.

TERNA ARBITRALE: HANNI 6,5 Nessun episodio al limite. Giuste le ammonizioni. Zeder 6,5; Helbling 6,5.

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EUROPEO -6 LA POLEMICA

Ct all’arrabbiata Prandelli: «Se serve, restiamo a casa Il k.o.? Devo cambiare» «Basta crociate, la Nazionale è pronta a rinunciare all’Europeo. Questa sconfitta è una lezione d’umiltà» DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA ELEFANTE ZURIGO

Sarà stata anche solo una battuta, come si è poi affrettato a precisare — smorzandola assai — il vicepresidente federale Demetrio Albertini: e però di quelle che sollevano polvere, accendono dibattiti, scatenano opinioni, fanno partire crociate. No, le crociate no: Cesare Prandelli — l’uomo della battuta della discordia — ha detto di non amarle. E però da ieri mattina non si è parlato altro che del suo sfogo, e per il c.t. è diventata un’altra giornata infinita, conclusa trascinandosi addosso il 3˚ k.o. consecutivo in amichevole, altri tre gol subiti (mai successo nella sua gestione) dall’ex difesa impenetrabile e dubbi sintetizzati così: «Troppi errori, appena preso il gol la squadra ha come lasciato per strada tutte le energie, mentali e fisiche. Ma è meglio aver perso in questo modo: così torniamo con i piedi per terra». No al silenzio stampa La giornata di Prandelli, si diceva. In mattinata, ai microfoni di Rai Sport, si era sfogato così: «Se

ci dicessero che per il bene del calcio la Nazionale non deve andare agli Europei, non sarebbe un problema. Ci sono cose che reputo più importanti delle crociate: a me piacciono i confronti e non le prese di posizione senza pensare alle conseguenze. Silenzio stampa? No, non è rispettoso nei confronti della gente che lavora onestamente». Buffon, forte ma sensibile «Non andare all’Europeo, se serve, non sarebbe un problema»: sarà stata anche una frase volutamente esagerata, ma fa pensare. Perfino provocatoria, se non fosse da catalogare davvero come semplice battuta. Come quando un giocatore fin troppo criticato dice: «Se sono io il problema, sto fuori». Ma qui non è questione di critiche precostituite, né di crociate contro un nemico predefinito: così, a proposito di conseguenze a cui pensare, Prandelli si è preso il rischio di mescolare la legittima difesa di un gruppo, nel caso di Buffon («Gigi è molto forte, ha grande personalità: ma anche i forti possono essere sensibili e sentire il peso di un momento difficile come questo»), con un vittimismo sconfi-

nante quasi nella sindrome da accerchiamento. Qualcosa da correggere Meglio

pensare davvero a una battuta, allora. Che il c.t. aveva fatto seguire prima da un concetto ribadito: «Chi dovesse risultare coinvolto non partirà per l’Europeo, ma i giocatori della Juve, fino a prova contraria, non hanno avuto avvisi di garanzia». E poi, quando è riuscito a parlare anche di calcio, da parole secche e obiettive: «Abbiamo subito troppo e commesso troppi errori: speriamo di averli fatti tutti stasera. È appena la terza gara in otto mesi e nel calcio non si improvvisa nulla: ora abbiamo dei giorni per lavorare e dovremo correggere qualcosa. La difesa? Il problema parte dall’attacco: se non aiuti e il centrocampo non filtra, non è un discorso di difesa a tre, a quattro o a cinque». Difesa a tre, non tre punte E pe-

rò, sarà anche vero che non serve stravolgere tutto: «Si può fare calcio di battaglia, fatto dell’aggressività indispensabile quando la palla ce l’hanno gli avversari, ma continuando a tenere la palla a terra. Il dubbio, semmai, è quanto questa squadra può reggere ritmi alti di intensità, mentre non ho dubbi sull’attacco: ora come ora è impossibile giocare con tre punte». Però rimeditare un po’ tutto, sì: «Non abbiamo tanto tempo, dunque sono obbligato perlomeno a provare soluzioni diverse, ovvero la difesa a tre, e lo faccio anzitutto per ridare tranquillità alla squadra. Che ho visto affranta: potrà sembrare difficile, ma da stasera tutti cercheremo di parlare solo di calcio». Con un’unica eccezione per lo sfogo di Criscito: «Mimmo sa cosa ci siamo detti, ci siamo abbracciati e chiariti. Secondo me riuscirà a risolvere i suoi problemi e comunque gli mando un abbraccio». Claudio Cesare Prandelli, 54 anni, c.t. dal 2010 AFP

DALLA POLITICA AL CALCIO, TUTTI COLPITI DALLO SFOGO 1

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ANDREA FANÌ

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no arrivate altre reazioni dal mondo del calcio. Il ministro Anna Maria Cancellieri, ministro dell’Interno, a sua volta ha sottolineato come «l’Italia deve andare, è un impegno internazionale importante; quindi giocate, giocate bene e forza Italia». Anche il ministro ha pensieri più urgenti ma è chiara: l’immagine del Paese si

LE SQUADRE DI EURO2012 Rep. CecaUngheria 1-2 Dzsudzsak (U) al 6’ p.t.; Kadlec (R) al 25’ su rig., Gyurcso (U) al 43’ s.t. AustriaUcraina 3-2 Junuzovic (A) al 4’ p.t.; Gusev (U) al 13’, Arnautovic (A) al 18’, Gusev (U) al 21’, Arnautovic (A) al 45’ s.t. Amichevoli extra Europeo MessicoBosnia 2-1, EstoniaFinlandia 1-2 LettoniaLituania 5-0 OGGI DanimarcaAustralia (ore 17) LussemburgoMalta (17) PoloniaAndorra (17) InghilterraBelgio (18.15) NorvegiaCroazia (19) OlandaIrlanda del N. (20) PortogalloTurchia (20.45) DOMANI SpagnaCina (ore 22) BrasileMessico (21)

Abete: «Solo uno sfogo All’Europeo per restarci» ZURIGO

Estintore doppio sul fuoco delle parole di Prandelli. Ci hanno pensato Abete e Albertini, i vertici Figc, a minimizzare le frasi del c.t.. «Solo uno sfogo» la sintesi di coppia. Altro che non partecipare «Noi il 5 giugno saremo a Cracovia, il 6 ad Auschwitz, e il nostro obiettivo è rimanere dentro l’Europeo il più a lungo possibile». Ha liquidato così la questione il presidente Giancarlo Abete, ai microfoni della Rai durante l’intervallo dell’amichevole di ieri con la Russia. «Quello di Prandelli è solo uno sfogo» ha sottolineato il numero uno Figc, che poi è tornato anche su Mimmo Criscito e sulle dichiarazioni del difensore al nostro giornale («potevano aspettare prima di escludermi»). «Criscito — ha spiegato Abete — ha ricevuto un avviso di garanzia a Coverciano. Sono sicuro che uscirà da questa vicenda, c’è assoluta presunzione di innocenza, però si era creata una situazione psicologica per lui e per il gruppo. Per questo Prandelli, d’accordo con la Federazione, ha deciso di lasciarlo fuori. Capisco l’amarezza del giocatore, la sua delusione per l’Europeo, ma è andata così». La battuta Stessa lunghezza d’onda, su Prandelli, per il vice presidente federale Demetrio Albertini, capo spedizione a Euro 2012. «Quella del c.t. è stata solo una battuta, uno sfogo. Non c’è alcun rischio che l’Italia non vada agli Europei. Buffon resta? Certo, stiamo parlando del niente» ha puntualizzato a Rtl 102.5. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL LIBRO

Napolitano: «Falso problema» Cancellieri: «Giocate. E bene»

Alle prese con l’emergenza terremoto e le polemiche sulla decisione di non annullare la parata per la festa della Repubblica, il presidente Giorgio Napolitano ha liquidato la questione Prandelli. «La Nazionale deve andare all’Europeo? Non mi sono mai posto il problema, quando me lo porrò come problema, allora risponderò». Quando me lo porrò come problema, ha detto il capo dello Stato, sottolineando come dalle parti del Quirinale quella frase di Prandelli sia passata come un refolo di vento. Non è il momento degli sfoghi ma della ragione, sembra sostenere il Presidente della Repubblica, e mentre il ministro dell’Interno ha esortato la Nazionale a «giocare, e giocare bene», so-

LE ALTRE PARTITE

LA POSIZIONE DELLA FIGC

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LE REAZIONI IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA LIQUIDA LA QUESTIONE

Così replica al c.t. il ministro degli Interni. Viviano: «Non c’è Italia senza Buffon»

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difende non ritirandosi dal palcoscenico ma recitando da protagonisti. Una mano tesa alla Nazionale dal ministro, che arriva pochi giorni dopo la sortita del presidente del Consiglio, Mario Monti, sullo scandalo scommesse («il calcio italiano si dovrebbe fermare per due o tre stagioni», la sintesi).

1 Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano 2 Il ministro Cancellieri 3 Marco Tardelli 4 Emiliano Viviano

Battute e sorprese Sollecitato

ANSA/IPP

sull’affaire Buffon, a Rtl 102.5 ha parlato anche Emiliano Viviano, portiere nel giro della Nazionale ma escluso dai 23 per il torneo: «Io in Nazionale se Buffon va a casa? Macché Gigi a casa, se va via lui ce ne andiamo tutti. Senza Gigi la Nazionale non si può vedere, lui non c’entra niente con le scommesse. Non fanno piacere certe cose che si sentono dire ma il gruppo azzurro sta reagendo. Bisogna pensare al campo, c’è un Europeo da giocare e un popolo da rappresentare e da difendere, e anche se non ci ha fatto piacere l’arrivo della polizia a Coverciano alle 6 di mattina, sono sicuro che la squadra e la Federazione sanno come reagire. Sullo scandalo, aspetteremo i processi e capiremo dove stanno le colpe». Pronto a... scommettere sull’Italia a Euro 2012 è anche Marco Tardelli, vice di Trapattoni sulla panchina dell’Irlanda, avversaria degli azzurri nel girone. «Lo scandalo non riguarda il calcio italiano ma alcuni giocatori, l’Italia è una squadra molto importante e sarà in Polonia-Ucraina. Certo Prandelli con la sua uscita mi ha sorpreso, ma credo fosse solo un modo per mettere pressione ai giocatori, per caricarli». Gianni Rivera, sollecitato sulla questione, non sottovaluta le parole del ct («frase importante, uno sfogo deciso») ma precisa: «Solo la Figc può decidere su una questione simile. Loro sanno cosa è giusto fare». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Pugni e scenate Tutta la verità su Cile-Italia ’62

Il pallone era ancora radio. La televisione era comparsa pochi anni prima, ma per gli italiani vedere i Mondiali del 1962 in diretta restò un sogno. Così fu la voce di Nicolò Carosio a raccontare quella partita del 2 giugno di 50 anni fa, a Santiago. Cile-Italia 2-0. La partita che ci costò il Mondiale, la gara passata alla storia per le provocazioni cilene, un pugno di Leonel Sanchez all’azzurro Maschio (uno degli oriundi in squadra, come Sivori) ignorato dall’arbitro Aston e le espulsioni di Ferrini e David. Un libro di Alberto Facchinetti, «La battaglia di Santiago» (Urbone Publishing, 116 pp., 12 euro) ne ripercorre la trama attraverso i ricordi dei testimoni. Con una prefazione di Roberto Beccantini.


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EUROPEO -6 L’AMICHEVOLE

Maggio: «Nessuna scusa» Marchisio: «Reagiremo» Il napoletano: «Che serataccia per me». Lo juventino: «Non abbiniamo la caduta ai veleni». Barzagli: «Non giocavamo assieme da tanto» DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO ZURIGO (Svizzera)

Tanti dubbi, qualche grave difetto e grossi limiti tecnici in alcuni elementi. Ma un certezza c’è, Andrea Pirlo. A Cesare Prandelli il difficile compito di trovare una quadratura dignitosa prima del terribile esordio europeo con la Spagna. Ha tanti alibi il nostro c.t.: l’avvicinamento turbolento alla manifestazione, qualche giocatore che rincorre la condizione migliore perché reduce da infortuni e un unico test (appunto ieri). E’ forse il caso di affidarsi davvero al 3-5-2 di marca bianconera: tutto il «blocco» in campo, Nazionale costruita attorno all’uomo più forte della pattuglia azzurra, Andrea Pirlo. Già, perché la notizia migliore di ieri è che il 33enne fuoriclasse bresciano non ha perso freschezza e velocità di pensiero, nonostante le 41 gare ufficiali nel club (nessun bianconero come lui) e passaggi a vuoto ridotti praticamente a zero durante l’intera stagione. Anche con la Russiadue-tre assist da manicomio e un destro dal limite a lato per questione di centimetri.

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DIARIO AZZURRO

S Italia già rientrata a Coverciano: a metà mattinata è previsto un allenamento defaticante. Pomeriggio libero, come la domenica

S Ripresa lunedì: allenamento nel pomeriggio. Martedì la partenza (da Pisa) per Cracovia, sede del ritiro: alle 19 prima seduta. Da mercoledì a sabato allenamenti in vista di ItaliaSpagna in programma domenica 10 (ore 18) a Danzica.

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Claudio Marchisio, 26 anni, e Mario Balotelli, 21 anni, a testa bassa dopo la sconfitta con la Russia IMAGE SPORT

Serenità Albertini La batosta

c’è, «ma va analizzata con serenità - dice Demetrio Albertini, vicepresidente Figc -. Il risultato è maturato solo negli ultimi minuti. Prima avevamo avuto molte occasioni pure noi. Ci sono ancora sette-otto giorni per raffinare la preparazione. Il ri-

sultato è sì pesante, ma qualcosa si è costruito durante la gara. Distrazioni esterne? Facile dirlo adesso, comunque i ragazzi hanno la personalità giusta per affrontare certe cose. Credo che andremo in Polonia preparati mentalmente e fisicamente». Ecco Montolivo: «Il 3-0 è un risultato bugiardo. Certo, abbiamo sbagliato un po’ di tutto, altrimenti non prendi tre gol, però ricordiamoci che era solo un’amichevole. Sì, ha ragione Prandelli: ci vuole più protezione per la difesa. In ogni modo, ora facciamo quadrato, e trasformiamo le polemiche in energia positiva». Onesto Maggio: «Per

me è stata una serataccia. I fatti della settimana forse ci hanno deconcentrato un po’, però per l’Europeo è necessario essere con la testa al massimo, lì non ci saranno scuse. La Spagna? Come si fa a dire che non fa paura... Comunque l’abbiamo già battuta, l’importante è non giocare come stasera. Stiamo uniti». Marchisio evidenzia come lo «scatto» della Russia sia arrivato «nel nostro momento migliore. Io stesso mi sono mangiato un gol. In generale, niente drammi: c’è tempo, sappiamo cosa fare e reagiremo. Le polemiche? In effetti sono stati giorni con pressioni importanti, il gruppo è però

UNDER 21

Verratti: «Io a Pescara» Destro: «Sei sicuro?» FRANCESCO ODDI ROMA

Allenamento più leggero e domande più pressanti ieri per Marco Verratti: in Under 21 il metronomo del Pescara di Zeman si è allenato in palestra invece che con i compagni, ma si è trattato solamente di una misura precauzionale, per il giocatore più coinvolto dalle voci di mercato. «L’ho già detto, quest’anno voglio giocare in Serie A con il Pescara». Non basta: la Juventus lo vuole come allievo/erede di Andrea Pirlo, la Roma lo segue da anni, e con l’ingaggio di Zeman è intenzionata a riprovarci. «Lo ringrazio molto. Ma io ho fatto la mia scelta, resto un anno nella mia città: ho parlato con il presidente, ha detto che non mi vende». Pronti al salto Un paio di minuti

De Rossi da verificare «De Rossi e Balzaretti sono usciti per un leggero affaticamento muscolare - dice il professor Castellacci -, ma per la Spagna non mi preoccupano affatto». Il responsabile dello staff medico azzurro si dice ottimista anche per la spalla di Buffon.

e lo smentisce l’altro che prima di aggregarsi alla squadra che sfiderà l’Irlanda era con Prandelli, Mattia Destro. Clima allegro, domanda innocua: te la senti di fare il salto in un grande club? «Verra’, che dici, ce la sentiamo?». Veramente ha appena detto che resta a Pescara, che rifiuta tutto. «Rifiuta? Se siete sicuri voi...». Non rifiuterebbe lui. Specialmente se ci fosse la possibilità di giocare col suo grande amico Borini. Che la Roma potrebbe cedere, per puntare su di lui. «Ma io preferirei giocarci, con Fabio, che sostituirlo. E poi a me il gioco di Zeman piace: si segna sempre tanto». Lo sa bene Insigne: «Dopo Foggia mi volevano in tanti, io ho seguito lui. Ma sono del Napoli, devo parlare con loro. Mazzarri? Quest’anno non l’ho mai sentito».

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unito e sul campo lavora bene. Non abbiniamo questa sconfitta ai problemi del nostro calcio. Non è così, Siamo forti, prepariamoci bene per la Spagna». Quindi, il telegrafico Barzagli: «Era da tanto tempo che non giocavamo assieme, il risultato ci penalizza troppo».

Le altre gare della prima fase: ItaliaCroazia giovedì 14 alle ore 18 a Poznan, ItaliaEire lunedì 18 alle 20.45 ancora a Poznan

Taccuino estero

LA VISITA KLOSE, PODOLSKI E LAHM NELLA DELEGAZIONE CON BIERHOFF E LÖW

BRASILE

Adriano: 400 mila euro per l’addio

Klose, Bierhoff, Lahm e Podolski a Auschwitz ANSA

Miroslav Klose, 33 anni, è nato in Polonia AFP

Da sinistra Bierhoff, Lahm e Klose a capo chino AP

La Germania ad Auschwitz Prima nella lista del dolore PIERFRANCESCO ARCHETTI

Nel 2011, sono stati 58 mila i tedeschi che hanno visitato il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, in Polonia. Le 150 guide hanno raccontato, mostrato, dettagliato gli orrori degli ultimi istanti di vita di un milione e centomila persone. Ieri sono passati anche i calciatori della Germania: non tutti, ma una delegazione composta da Miroslav Klose e Lukas Podolski, nati in questa terra. Più il capitano, Philipp Lahm. «Non deve diventare un’azione pubblicitaria» era l’unica preoccupazione di Oliver Bierhoff, il

manager della squadra. «Andiamo come normali cittadini, con l’unico scopo di lasciare un segno affinché un capitolo buio della nostra storia non si ripeta mai». Non ha voluto giornalisti e tv, ha fatto mandare nei circuiti internazionali soltanto alcune foto senza quella posata sotto il cancello di ferro con la scritta Arbeit macht frei, il lavoro rende liberi. Niente souvenir dall’ex lager nazista, soltanto le facce incupite dal dolore per il passato con cui ogni tedesco deve convivere. «Anche i calciatori non possono dimenticare, devono avere in testa per sempre questa bruttura dell’uomo». I primi La Germania arriverà in

Il c.t. tedesco Joachim Löw, 52 anni, nel lager AFP

Polonia la settimana prossima, farà base a Danzica, molto distante da questo luogo. Aveva già deciso in estate, prima di alcune polemiche per insulti antisemiti a un giocatore di Bundesliga, di rendere omaggio all’Olocausto: ha anticipato la visita di altre nazionali (l’Italia arriverà il 6 giugno) non per finire nei notiziari ma per un dovere morale al quale nella gestione Bierhoff non è mai sfuggita, in tutte le sue manifestazioni. Anche l’allenatore Joachim Löw ha acceso le candele rosse sulle lapidi che ricordano le nazionalità delle vittime, in maggior parte ebree. Il presidente federale Wolfgang Niersbach e quello di Lega, Reinhard Rauball, hanno deposto una corona e tenuto un breve discorso. Ma come ha specificato Dieter Graumann, capo della comunità ebraica in Germania, «tre giocatori qui valgono più di mille parole di commemorazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA

RIO (m.can.) Adriano e il Corinthians trovano un accordo: il club paulista pagherà il corrispettivo di cir ca 400 mila euro per la rescissione del contratto del centravanti ex Inter e Roma. La società lo aveva licen ziato per giusta causa per problemi disciplinari (aveva saltato 67 sedute di fisioterapia), mentre il giocatore rivendicava il pagamento non effettuato di parecchi stipendi. Le parti si sono trovate davanti al Tribunale del lavoro di San Paolo per trovare una risoluzione amichevole. Alla fine, Adriano si sarebbe accontenta to di un indennizzo di 400 mila euro, molto meno rispet to alla sua richiesta (20 milioni di euro considerando i danni morali) ma più di quanto inizialmente offerto dal club (60 mila euro).

INGHILTERRA

Guida ubriaco: Johnson arrestato LONDRA Per una volta non è Mario Balotelli a finire in prima pagina sui tabloid inglesi. Si tratta inve ce di Michael Johnson, 24enne centrocampista cre sciuto nel Manchester City e che nell’ultima stagione era in prestito al Leicester di Sven Goran Eriksson, il tecnico che lo aveva lanciato. Johnson è stato arresta to per sospetto di guida in stato di ubriachezza dopo che alle quattro del mattino, mentre era al volante del la sua Mercedes per riportare a casa la fidanzata, ha tamponato una Bmw X5 parcheggiata. Un incidente da poco in cui sia Johnson che la fidanzata sono usciti illesi.

MONDIALE 2014

Muntari gol per il Ghana KUMASI Qualificazioni al Mondiale africano, fa se preliminare. Il Ghana ha battuto 4 0 il Lesotho in una gara giocata a Kumasi. Ha aperto le marcature il milanista Sulley Muntari. In rete anche Adiyiah (dop pietta) e Jordan Ayew.


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CALCIOSCOMMESSE IL PUNTO DELL’INCHIESTA

La sfiducia di Roma Le minacce degli Zingari (ro.pe.) Il processo sportivo si è preso la copertina al mattino, l’aspetto penale è tornato in primo piano al pomeriggio. Stefano Palazzi ha usato il pugno di ferro con i tesserati e le società che non hanno patteggiato. In tutto sono stati chiesti quasi 138 anni di squalifica e 81 punti di penalizzazione (27 solamente per l’AlbinoLeffe in Prima divisione, praticamente una morte sportiva, se venissero confermati). La sfiducia Tutto l’opposto di quanto era successo il giorno prima, con i miti patteggiamenti. Tanto miti che la Figc ha fatto sapere di essere pronta a impugnarne alcuni, scatenando l’ira della Disciplinare e il silenzio di Palazzi. Il messaggio, arrivato da Zurigo, è sembrato un atto di sfiducia al procuratore. «Ti sparo» Dopo pranzo tutta l’attenzione si è spostata su Cremona, dove l’attaccante Bertani si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre il portiere Gritti ha confessato di essere stato minacciato da uno degli Zingari: «Ti sparo nelle gambe». Pellicori, invece, ai magistrati ha detto di avere tentato di imboccare la via dell’imbroglio per pagare il mutuo della casa. Perquisizione In serata si

è saputo che la Guardia di Finanza ha perquisito la tabaccheria di Parma dove Buffon avrebbe «speso» in nove mesi la bellezza di un milione e mezzo di euro. Da Genova, invece, è arrivata una notizia inquietante: nella cella di Marassi nella quale è rinchiuso da tempo il bosniaco Altic — il pregiudicato amico di Sculli, quello con cui è stato fotografato anche Criscito — è stato trovato un telefonino cellulare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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RIPRESA LUNEDÌ E’ andato in archivio il secondo giorno del processo.

S GIOVEDÌ La giornata inaugurale è stata occupata tutta dalle eccezioni e dalle numerose richieste di patteggiamento.

S IERI In mattina il procuratore federale Palazzi ha spiegato in modo sommario le posizioni di tesserati e club, e poi ha fatto le richieste di squalifica e di penalizzazione. Nel pomeriggio è cominciato il dibattimento.

S SOSTA Oggi e domani ci si ferma per i due giorni festivi, tesserati e avvocati torneranno nelle rispettive città. Il processo riprenderà lunedì alle 15. Se il calendario degli interventi verrà rispettato e non ci saranno sforamenti, si potrà chiudere martedì.

S SENTENZA Non arriverà prima dell’11 giugno. Si aspetterà, infatti, la conclusione di playoff e playout.

Pasticcio federale Abete: no ai patteggiamenti Ma non li può impugnare «E’ un atto nei miei poteri», dice il presidente gelido con Palazzi per le sentenze troppo morbide. Per l’articolo 23 però non è così giamento non sarebbe «impugnabile» neanche dal presidente federale che ha questo «potere», ma relativo alle sentenze emesse dagli organi di giustizia. Il patteggiamento (articolo 23 del Codice di giustizia sportiva) è un accordo tra le parti (Procura e difesa) che si basa su calcoli precisi che prevedono la riduzione di un terzo della sanzione base. La Disciplinare, in questo caso, deve solo valutarne la «congruità», dopo non emette una sentenza, ma ratifica l’accordo con un’ordinanza «non impugnabile». Diverso è il calcolo che viene fatto con la combinazione di due articoli del Codice di giustizia sportiva, il 23 (patteggiamento) e il 24 (la collaborazione). In questo caso oltre alla riduzione di un terzo, scatta anche l’accordo tra le parti per la collaborazione fornita.

MAURIZIO GALDI ROMA

Seconda giornata di udienza della Disciplinare, il Procuratore federale Palazzi comunica le sue richieste di sanzioni per il calcioscommesse, ma arriva la bomba: «Potrebbero tornare in discussione le sanzioni decise ieri nell’ambito del processo sportivo in corso a Roma per le scommesse illecite. Alla luce del dispositivo e valutate le motivazioni - si apprende in ambienti Figc - su singoli casi potrebbe scattare il potere di impugnazione in capo al presidente federale», scrive l’Ansa da Zurigo, dove ci sono la Nazionale, Abete e Valentini. In serata ai microfoni Rai, Abete pur manifestando «massima fiducia negli organi di giustizia sportiva»; ribadisce che «può impugnare le sentenze», ma in questo caso non sarebbe così: il patteggiamento non è impugnabile.

La rabbia Ed è su questo che la

Reazioni La Disciplinare non

commenta, la Procura nemmeno, ma con un sorriso tirato al termine dell’udienza, Palazzi dichiara: «La Federcalcio potrebbe impugnare i patteggiamenti decisi durante il processo? Non ho avuto nessun contatto con Abete. Comunque siamo in fase dibattimentale e non posso rispondere: il presidente è un galantuomo, così come tutti i componenti della federazione». Ha appena finito la lunga giornata di lavoro per la quale gli organi di giustizia sportiva federale dovrebbero ricevere 40 euro lordi al giorno che comunque non vengono pagati da dicembre in attesa di chiarimenti sulla famosa «legge Tremonti» sui tagli ai gettoni di presenza. Una giornata in cui Palazzi passa dalla carota di giovedì al bastone: chiesti complessivamente 137 anni e 9 mesi per i 39 tesserati, 81 punti di penalizzazione in clas-

Giancarlo Abete, 61 anni, presidente Figc ANSA Stefano Palazzi, 51 anni, procuratore GAETANO

Così il codice sportivo ARTICOLO 23 1.I soggetti di cui all'art. 1 comma 1 possono accordarsi con la Procura federale, prima che termini la fase dibattimentale di primo grado, per chiedere all'organo giudicante l'applicazione di una sanzione ridotta, indicandone le specie e la misura. 2. L'organo giudicante, se ritiene corretta la qualificazione dei fatti come formulata dalle parti e congrua la sanzione indicata, ne dispone l'applicazione con ordinanza non impugnabile, che chiude il procedimento nei confronti del richiedente. Omissis ARTICOLO 24 1. In caso di ammissione di responsabilità e di collaborazione fattiva da parte dei soggetti sottoposti a procedimento disciplinare per la scoperta o l'accertamento di violazioni regolamentari, gli organi giudicanti possono ridurre, su proposta della Procura federale, le sanzioni previste dalla normativa federale ovvero commutarle in prescrizioni alternative o determinarle in via equitativa. 2. In tal caso, la riduzione può essere estesa anche alle società che rispondono a titolo di responsabilità diretta od oggettiva

sifica e 340.200 euro per i 14 club che sono rimasti dopo i patteggiamenti (ieri lo ha fatto anche Locatelli: due anni) e gli stralci. Ai cronisti che gli chiedono conto di questo ribaltone spiega: «Non è giusto dire che ieri (giovedì, ndr) è stata la giornata della carota con i patteggiamenti e oggi (ieri, ndr) il giorno del bastone con le richieste avanzate dalla Procura - ha spiegato —. Abbiamo soltanto utilizzato un istituto giuridico previsto dall’ordinamento sportivo come da quello statuale, per il quale sono libere anche persone che hanno commesso omicidi e reati gravissimi». Il regolamento Quello che sem-

bra però essere sfuggito agli «ambienti Figc» è che il patteg-

Federcalcio, leggendo anche i giornali, è scattata. Sembra proprio che ai vertici Figc non sia andato a genio l’eccessivo sconto a Carobbio e al Grosseto, ma entrare in tackle con il procedimento aperto e contro le scelte della Procura federale proprio non è piaciuto. Non è piaciuto neanche alla Disciplinare che sembra abbia fatto sentire con forza la sua voce soprattutto per ribadire la «correttezza delle scelte» e «l’intempestività» dell’intervento. Il patteggiamento L’istituto del patteggiamento, dal 2007 introdotto nel Codice di giustizia sportiva, ha consentito alla Federcalcio di incassare diverse centinaia di migliaia di euro. Il Grosseto oltre i «contestati» sei punti di penalizzazione dovrà versare alla Figc 40 mila euro, 25 mila l’Atalanta oltre ai due punti di penalizzazione, 20 mila euro l’Ascoli oltre al punto, 30 mila la Cremonese, 15 mila il Livorno. E questo solo con l’ordinanza di giovedì pomeriggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO LE RICHIESTE DEL PROCURATORE FEDERALE SULLE SITUAZIONI DI BERTANI E CAROBBIO

Solo ammende per Samp e Spezia, Juve più tranquilla L’avvocato Giulia Bongiorno: «Una responsabilità per fatti di altri? E’ surreale» ROBERTO PELUCCHI ROMA

«Questa non è responsabilità oggettiva, ma surreale. Una responsabilità per fatti altrui». Giulia Bongiorno si arma di ironia per contestare il coinvolgimento della Sampdoria nel processo di questo filone. La sola colpa del club, infatti, è

quello di avere tesserato l’attaccante Cristian Bertani, accusato di far parte dell’associazione finalizzata alla commissione di illeciti (articolo 9 Cgs). Bertani questi illeciti li avrebbe commessi quando giocava nel Novara. Ma secondo il procuratore federale Stefano Palazzi il reato associativo è «permanente perché non c’è un atto di recesso da cui si possa dedurre che i soggetti abbiano abbandonato l’associazione». «Riconosciamo l’autonomia della giustizia sportiva — ha replicato la Bongiorno — ma l’arbitrio no. Dovete fissare dei paletti, altrimenti le società saranno impossibilitate ad acquistare i giocatori. Durante le visite mediche

Infatti, l’accusa di associazione per delinquere a livello penale non può essere messa sullo stesso piano di quella sportiva, non si va di pari passo. Bertani e Carobbio sono accusati di aver fatto parte di un gruppo di persone che combinavano le partite in cambio di soldi. Non risulta, invece, che gli juventini nelle loro precedenti squadre abbiano avuto comportamenti di questo tipo «criminale». Al massimo (ed è tutto ancora da verificare) possono avere partecipato ad alcuni illeciti o, nel migliore dei casi, sono venuti a saperlo, ma non l’hanno denunciato. Con questi elementi è impossibile che scatti l’articolo 9.

occorre fare anche interrogatori sui comportamenti precedenti?». Per Sampdoria e Spezia (sulla stessa barca per avere acquistato Carobbio) il procuratore federale ha chiesto 50 mila euro di ammenda. Non una pena di sconvolgente pesantezza, «ma è una questione di principio», ha precisato la Bongiorno. Due binari diversi Il fatto che non siano stati chiesti punti di penalizzazione dovrebbe tranquillizzare la Juventus per le possibili posizioni future di Conte, Bonucci e Pepe. In realtà, questi tre tesserati al momento non hanno nulla in comune con Bertani e Carobbio.

L’avvocato Giulia Bongiorno ANSA

Cristian Bertani, ai tempi di Novara

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MAURIZIO GALDI ROBERTO PELUCCHI ROMA

Quando poco prima dell’ora di pranzo Stefano Palazzi ha letto la richiesta di penalizzazione per l’AlbinoLeffe (27 punti), c’è stato un «oooh» di sorpresa. Dopo le carezze del giovedì, nessuno si aspettava un cazzottone del genere, anche se la società bergamasca doveva rispondere oggettivamente del comportamento illecito di un sostanzioso numero di tesserati e per uno spropositato numero di partite (e mancano le più delicate, di cui si parlerà a luglio). Palazzi ha voluto ancora una volta lanciare un messaggio ai naviganti: chi parla, chi collabora, chi aiuta a ristabilire la verità dei fatti, avrà uno sconto di cui beneficerà (per «trascinamento») anche il club. In caso contrario, stangate per tutti. All’AlbinoLeffe giovedì era stato proposto di patteggiare 10 punti, ma il club ha detto no. Un po’ per orgoglio (si sente danneggiato, non complice), un po’ per non accodarsi a chi preferisce sporcare la propria onorabilità per salvaguardare la classifica (vedi Grosseto). Scambio di persona? Dei tesserati che non hanno voluto (o potuto) patteggiare, non si è salvato nessuno. Per Sartor, Zamperini, Cassano e Santoni è stato chiesto il massimo della pena (5 anni e radiazione), 1 anno per le omesse denunce (l’allenatore Sarri), minimo 3 anni per un solo illecito. Ovviamente gli avvocati hanno cercato di smontare il teorema accusatorio. L’avvocato di Thomas Job del Cittadella, ex Grosseto, sospetta addirittura uno scambio di persona, facendo notare come nelle sue dichiarazioni Gervasoni abbia elencato i componenti stabili del gruppo impe-

Palazzi stavolta va giù pesante: chiesti 81 punti Solo all’AlbinoLeffe -27, Novara -6 e Pescara -2 Intanto Job diventa un caso: scambio di persona?

Thomas Job, fuori dall’ex Ostello della Gioventù di Roma, dove è in corso il processo sportivo sul calcioscommesse ANSA

gnato a taroccare le partite senza mai citare Job (Carobbio, Acerbis, Joelson e Conteh). «Il suo nome spunta una sola volta, quando non viene citato Conteh», ha detto l’avvocato Vincenzo Rispoli. Da qui il sospetto che i due, entrambi di colore, possano essere stati confusi.

Che delusione i capitani Palazzi ha chiesto che Novara e Monza, a giudizio anche per una partita di Coppa Italia, oltre ai punti di penalizzazione abbiano come pena l’estromissione per un anno dalla competizione. Il procuratore federale ha ringraziato «l’autorità giudiziaria per gli atti che ha trasmesso. Le Procure, con la loro preziosa attività, consentono di svelare fenomeni tristissimi per chi come me crede in questo sport. Fenomeni molto diffusi e gravi, ma la stragrande maggioranza del movimento è sana». Dopo aver dato una stoccata alla stampa, colpevole di ironizzare spesso sull’attività della Procura federale, Palazzi è andato all’attacco dei giocatori-leader: «Molto spesso sono i calciatori più carismatici, più anziani, i capitani, che si rendono partecipi delle combine. Sono i fatti che lo dimostrano, e lo dico con grande dolore. Anche le società potrebbero fare molto di più per contrastare il fenomeno. Qualcuno ha addirittura fornito le auto per permettere ai giocatori di incontrare gli avversari e mettersi d’accordo (è il caso di Ancona-Mantova, ndr)». Il processo riprenderà lunedì alle 15. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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HANNO Patteggia anche Locatelli: 2 anni di stop DETTO

Sartor, Cassano e Zamperini: radiazione!

S Massimo De Salvo (patron Novara) «Contiamo di poter dimostrare presto le nostre ragioni»

S Daniele Sebastiani (pres. Pescara) «Dopo certi patteggiamenti non mi aspetto squalifiche»

POSIZIONI STRALCIATE Paolo Acerbis (Vicenza), Marco Turati (Modena), Cristian Bertani (Sampdoria), Alessandro Pellicori (svincolato, ex Qpr), Joelson Inacio (Pergocrema). Rimini fuori dal processo. PATTEGGIAMENTI SOCIETÀ Atalanta 2 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato e 25 mila euro di ammenda. Grosseto 6 punti e 40 mila euro di ammenda. Ascoli 1 punto di penalizzazione e 20 mila euro di ammenda. Modena 2 punti. Cremonese 1 punto di penalizzazione e 30 mila euro di ammenda. Frosinone 1 punto di penalizzazione e 40 mila euro di ammenda. Livorno 15 mila euro di ammenda. TESSERATI Carlo Gervasoni (Cremonese) 1 anno 8 mesi di squalifica. Cristiano Doni (Atalanta) 2 anni che si sommano ai precedenti 3 anni 6 mesi. Marco Poloni (allenatore Primavera AlbinoLeffe) 1 anno. Alex Pederzoli (Ascoli) 1 anno 4 mesi e 10 mila euro ammenda. Alfonso De Lucia (Livorno) 5 mesi. Gianfranco Parlato (ex calciatore) 2 mesi che si sommano ai precedenti 3 anni. Francesco Ruopolo (Padova) 1 anno 4 mesi. Antonio Narciso (Modena) 1 anno 3 mesi. Juri Tamburini (Pergocrema) 10 mesi. Filippo Carobbio (Spezia) 1 anno 8 mesi. Marco Cellini (Modena) 4 mesi. Kewullay Conteh (ex Piacenza) 1 anno 8 mesi. Andrea De Falco (Bari) 6 mesi. Vittorio Micolucci (ex Ascoli) 4 mesi che si sommano al precedente 1 anno 2 mesi. Nicola Mora (Spezia) 4 mesi. Dario Passoni (Folzano) 1 anno 2 mesi. Tomas Locatelli (ex Mantova) 2 anni. PATTEGGIAMENTO RESPINTO Alessandro Sbaffo (Ascoli) 1 anno 4 mesi di squalifica e 100 mila euro di ammenda. RICHIESTE PROCURA FEDERALE TESSERATI Andrea Alberti (Prato) 3 anni 6 mesi. Mirko Bellodi (Mantova) 3 anni. Davi-

de Caremi (svincolato) 3 anni 6 mesi. Mario Cassano (ex Piacenza) 5 anni e radiazione. Edoardo Catinali (L’Aquila) 3 anni 9 mesi. Roberto Colacone (Monza) 4 anni. Luigi Consonni (Grosseto) 1 anno. Alberto Comazzi (svincolato) 4 anni. Achille Coser (Novara) 3 anni. Federico Cossato (ex giocatore) 3 anni 6 mesi. Filippo Cristante (Portogruaro) 3 anni. Franco De Falco (d.s. Reggiana) 4 anni 6 mesi. Nicola Ferrari (Verona) 3 anni. Riccardo Fissore (Pavia) 3 anni 9 mesi. Luca Fiuzzi (Monza) 4 anni. Alberto Fontana (Novara) 3 anni 6 mesi. Ruben Garlini (coll. tecnico AlbinoLeffe) 3 anni. Andrea Iaconi (d.s. Brescia) 4 anni 6 mesi. Vincenzo Iacopino (Monza) 3 anni 6 mesi. Vincenzo Italiano (Padova) 3 anni. Thomas Job (Cittadella) 4 anni 6 mesi. Giuseppe Magalini (d.s.) 4 anni. Salvatore Mastronunzio (Gubbio) 4 anni 6 mesi. Maurizio Nassi (Alessandria) 4 anni. Gianluca Nicco (Frosinone) 3 anni. Marco Paoloni (svincolato) 6 mesi che si sommano ai precedenti 5 anni e radiazione. Cesare Rickler (Bologna) 3 anni 6 mesi. Gianni Rosati (d.s.) 4 anni. Nicola Santoni (ex prep. portieri Ravenna) 5 anni e radiazione. Vincenzo Santoruvo (Frosinone) 3 anni. Maurizio Sarri (allenatore) 1 anno. Luigi Sartor (ex giocatore) 5 anni più radiazione. Alessandro Sbaffo (Ascoli) 3 anni 3 mesi. Mattia Serafini (Fano) 3 anni 6 mesi. Rjiat Shala (svincolato) 3 anni 6 mesi. Mirko Stefani (Frosinone) 4 anni. Daniele Vantaggiato (Bologna) 3 anni. Nicola Ventola (ex giocatore) 3 anni 6 mesi. Alessandro Zamperini (svincolato) 5 anni e radiazione. SOCIETÀ AlbinoLeffe 27 punti penalizzazione da scontare nel prossimo campionato e 90 mila euro ammenda. Ancona (radiata) 10 punti. Avesa 1 punto e 200 euro ammenda. Pescara 2 punti. Empoli 1 punto. Monza 6 punti ed esclusione dalla Coppa Italia. Novara 6 punti, 50 mila euro ed esclusione dalla Coppa Italia. Padova 2 punti. Piacenza 19 punti e 70 mila euro ammenda. Ravenna 1 punto. Reggina 6 punti. Sampdoria 50 mila euro ammenda. Siena 50 mila euro ammenda. Spezia 30 mila euro ammenda.


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CALCIOSCOMMESSE

Bonucci come Criscito: prevista perquisizione Il programma è cambiato perché il pm Di Martino ha girato gli atti a Bari. C’è una lista di indagati dove figura lo juventino gelillis e al gip Abbattista. I particolari li potete leggere qui sotto, ma è bene spiegare nei dettagli i potenziali rischi che corre il difensore. Che al momento sembrano molto più gravi rispetto ai problemi di Criscito.

DAI NOSTRI INVIATI

FRANCESCO CENITI LUIGI PERNA CREMONA

Le perquisizioni a Coverciano dovevano essere due: oltre a quella effettuata a carico di Domenico Criscito, la polizia aveva in programma di bussare anche alla stanza che ospitava Leonardo Bonucci. La richiesta protocollata è presente negli allegati dell’inchiesta New Last Bet: tra l’altro il giocatore è il primo di una lunga lista (che comprende pure Antonio Conte), ma nulla è accaduto nonostante sia indagato dal 3 maggio per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Come sappiamo a «salvare» il difensore della Juve è stata la scelta del pm Di Martino che ha girato per competenza gli atti ai colleghi di Bari, alle prese con il filone Masiello (l’accusatore di Bonucci). Insomma le posizioni dei due giocatori sono identiche, nonostante la Federcalcio ritenga corretta la propria scelta che ha impedito a Criscito di partecipare all’Europeo, mentre il c.t. Prandelli potrà fara affidamento sull’ex barese. Il tunnel «Sono solo un capro espiatorio», lo sfogo alla Gazzetta dell’ex genoano affonda le radici in un malessere più generale. L’idea di figli e figliastri all’interno della Nazionale non è un bel biglietto da visita. Non era meglio appellarsi alla presunzione d’innocenza, permetten-

A

TIRATI IN BALLO

S Simone Pepe, 28 anni, secondo l’interrogatorio di Andrea Masiello viene contattato per trovare una sponda nell’Udinese per concordare la combine di Udinese-Bari

Tentato illecito Si parla di un

La richiesta A sinistra, la richiesta di perquisizione a Bonucci, inoltrata dalla Procura di Cremona a quella di Bari

do a entrambi di partecipare all’Europeo? Tra l’altro lo stesso pm ha spiegato pubblicamente che non c’era nessun motivo investigativo (interrogatori o divieti d’espatrio) così urgente da bloccare la partenza di Criscito. Non è bastato: in poche ore l’esclusione del giocatore è diventata ufficiale. Ma la grana era dietro l’angolo. La sera stessa la posizione di Bonucci è sta-

ta messa in discussione e la mattina successiva si sapeva per certo che anche lo juventino era sotto inchiesta a Cremona. Il resto della storia lo conosciamo già. Quello che forse non è così noto, sono i motivi che hanno portato Bonucci sul registro degli indagati. Accuse precise e circostanziate, messe a verbale dall’ex compagno Andrea Masiello davanti al pm di Bari An-

tentato illecito per la partita Udinese-Bari, ultima giornata del campionato 2009-2010. Masiello racconta di aver proposto a Belmonte, Salvatore Masiello e Bonucci una combine, cercando di indirizzare la gara sul pari con gol in modo da scommettere e farci molti soldi. Non ci sono Zingari nei paraggi, ma sarebbe stata una iniziativa dei giocatori. Andrea Masiello sostiene che i compagni accettano la proposta. Indica date precise, soldi da scommettere attraverso il ristoratore De Tullio e il tentativo «d’ingaggiare» anche Simone Pepe, per avere una sponda in casa Udinese. Sponda rifiutata. Nonostante questo il 3-3 finale frutta una vincita modesta (8.000 euro), divisa da Masiello con Iacovelli. Bonucci, ascoltato a Bari due volte come testimone, ha negato ogni addebito. La Procura sta facendo accertamenti tecnici, in particolare per scoprire se davvero Salvatore Masiello ha telefonato a Pepe. In questo caso le accuse ne uscirebbero rinforzate e la posizione dei tre giocatori indebolita: in sede sportiva rischiano 3 anni per il tentato illecito, mentre Pepe un’omessa denuncia (da 3 a 12 mesi). E visto l’aria che tira dalle parti di Roma...

L’INTERVISTA

Piero Calabrò, 58 anni

Mimmo Criscito, 25 anni

«Magistrati troppo esposti Errore Figc su Mimmo»

Il giudice Calabrò: «Ok i pm a S Bari, non a Cremona. Buffon Nico De Tullio, incontra ha ragione, ma è ingenuo» Andrea Masiello al proprio ristorante e consegna al giocatore la parte di vincita: 8.000 euro da dividere con Iavocelli

CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO

Piero Calabrò, 58 anni, giudice a Monza e capitano della nazionale magistrati. Juventino da sempre e opinionista tv di chiara fede. Da uomo di legge prende posizione su Scommessopoli e con tesi scomode per la sua categoria. «Non entro nel merito delle inchieste: non ho conoscenze dirette e evito riferimenti per deontologia professionale. Da cittadino, però, sono stupefatto da alcune situazioni capitate alle persone (e sottolineo la parola persone) coinvolte nell’inchiesta». A cosa si riferisce?

«Gli organi d’informazione fanno bene il loro lavoro, ma stupiscono le immagini all’arrivo della polizia all’alba a Coverciano o la diffusione della foto dei genoani indagati, ancor prima che venisse verificata la loro posizione». Le indagini, però, sono a buon punto.

«Ma servono tante verifiche. Intanto i calciatori sono stati messi alla gogna. Anche se sono uomini pubblici, come tutti sono innocenti sino a prova contraria».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per esempio?

IL VERBALE LA COMBINE DI UDINESE-BARI DEL 2010

Masiello: «Leo mi disse: pari? Se si può io ci sto» Ecco i passaggi più importanti dell’interrogatorio di Andrea Masiello davanti al gip di Bari Giovanni Abbattista. Giudice: «Masiello, c’è la partita Udinese-Bari dell’altro campionato». A. Masiello: «Sì». G.: «2009-2010». M.: «Sì». G.: «Diamone atto a verbale. Anche qua mi deve raccontare cosa è successo sia con riferimento alla partita perché qua viene trascinato... viene chiamato in causa anche l’attuale nazionale azzurra di calcio (...)». ... M.: «(...) Eravamo per l’ultima giornata di campionato talmente tranquilli e rilassati che... Fu una delle tante volte che ho incontrato De Tullio (ristoratore indagato, ndr) al suo ristorante, perché andavamo spesso a mangiare là, era un po’ il ritrovo di tutti i giocatori, anche della società che mangia lì (...). Fatto sta, una delle tante volte, mi disse che c’era questa possibilità, che lui poteva scommettere sul live perché...». G.: «In diretta?». M.: «Sì».

Barreto apre le danze in Udinese-Bari 3-3 del 9 maggio 2010 LAPRESSE

... M.: «Io vado al campo e parlo con Bonucci, Belmonte, Parisi e Salvatore Masiello e gli faccio presente questa cosa, De Tullio era pronto a scommettere sul live e che in caso di pareggio ci avrebbe dato...». G.: «Masiello, la blocco un attimo». M.: «Sì». G.: «Lei parla di Bonucci». M.: «Sì». G.: «Quando è successo questo, che giorno della settimana? Perché Bonucci è in ritiro con la Nazionale». M.: «Sì, è successo prima di partire in ritiro a Udine». ... G.: «Quindi Bonucci è rientra-

to dal ritiro con la Nazionale?». M.: «Sì, io gliel’ho detto a lui, gli avevo fatto presente che insieme agli altri compagni, c’era De Tullio che era pronto a darci determinati soldi, non so quanti, che era pronto a scommettere su live se la partita finiva in pareggio, e lui e gli altri compagni erano a favore, comunque ha detto: "Se si può fare siamo interessati". (...)». G.: «Scusi Masiello, ha detto: "Erano interessati"». M.: «Sì». ... G.: «Lo hanno detto Belmonte...». M.: «Belmonte...». G.: «...Parisi e Bonucci».

M.: «E Salvatore Masiello (...). Il fatto sta che durante il ritiro Salvatore Masiello chiama Pepe, Simone Pepe, con un’utenza che aveva... una scheda telefonica che mi aveva lasciato lacovelli per usi privati miei. In pratica chiamò Pepe e gli disse... se lui era disposto a... oppure no. Pepe appena ha saputo...». G.: «Un linguaggio da amici per fargli capire...». M.: «Sì, sì. Appena staccò la chiamata si girò verso di me, eravamo in camera io e Belmonte, si girò verso di me e disse: "No, Pepe ha detto di no"». ... G.: «Ecco, questo mi deve anche spiegare, cioè l’accordo era il pareggio o un pareggio con tante reti?». M.: «No, il pareggio con tante reti, però non sapevo se bastavano due o tre, quindi ero un po’ preoccupato. Nel caso perdevi la scommessa si comunque dovevi dare dei soldi a chi li aveva persi (...). Al momento che io sono salito sul pullman e ho parlato con Giacobbe, i miei compagni mi hanno detto: "Allora com’è andata, si sa niente per quella cosa?", io ho fatto: "Guardate, non so niente». La gara finisce 3-3: Masiello racconta di essere andato con Iacovelli al ristorante di De Tullio, che gli consegna 8.000 euro, dicendo «questa è la tua parte». «Di questi — racconta Masiello — 2.000 li ho dati a Iacovelli». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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L’EX DEL BARI Andrea Masiello, 26 anni, in carriera ha giocato con 7 squadre, tra cui Bari (dal 2008 al 2011) e Atalanta. Indagato sia dalla Procura di Cremona che da quella di Bari, è stato arrestato ad aprile. Attualmente è ai domiciliari

«In un’indagine la sola foto di Criscito è tutto e nulla, ma la reputazione è già demolita, anche se fosse innocente». E Criscito è rimasto a casa.

«Altro fatto gravissimo. La Figc ha consulenti legali? L’informazione di garanzia è una tutela. S’emette quando serve la presenza del legale, null’altro. Invece così sembra che Criscito sia più inguaiato di Bonucci o di altri. Mah». Così critica la spettacolarizzazione?

«Certo. L’esempio viene dai pm di Bari che non hanno mai dialogato in pubblico con gli indagati e hanno custodito i tempi del loro lavoro. A tutela di tutto e tutti». Ce l’ha, allora, con Di Martino?

«Beh, il p.m. di Cremona ha risposto in pubblico ad alcune critiche, sostenendo d’aver atteso la fine del campionato per adottare alcuni gravi provvedimenti. Un vero autogol». In che senso?

FOTO ANSA

«Per la custodia cautelare occorrono 3 requisiti: pericolo di fuga, d’inquinamento delle prove e della reiterazione del reato. Allora o non c’erano gli elementi per l’arresto o è stato un rischio ritardarli. Certe esternazioni sono da evitare». Condivide lo sfogo di Buffon?

«In buona parte. Troppo clamore sulle indagini, ma Gigi è stato ingenuo con l’espressione "meglio due feriti che un morto". Credo si riferisse alle situazioni tipiche dei club già appagati a fine stagione. La Figc dovrebbe intervenire. Ma non lo fa mai...». E le indagini della Finanza sui suoi conti?

«Vediamo se da questi movimenti si risale davvero a scommesse calcistiche. In tal caso Gigi rischierebbe almeno 18 mesi. Ma è tutto da vedere. Certo, non è etico e non mi piace che sperperi così i soldi. E’ uno schiaffo a chi non arriva a fine mese. Ma anche la tempistica di queste notizie non mi tranquillizza». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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La Finanza in tabaccheria La Figc sentirà Buffon Parma, perquisita la ricevitoria dove Gigi ha trasferito gli assegni. «Servivano per 20 Rolex». Ma c’è un fascicolo aperto MAURIZIO GALDI ANDREA SCHIANCHI

Prandelli lo sostituisce a Zurigo, la Procura federale apre un fascicolo su di lui, la Guardia di Finanza di Torino perquisisce la tabaccheria di Parma il cui titolare ha ricevuto assegni per oltre 1,5 milioni di euro. Insomma giornata no per Gianluigi Buffon. Della sostituzione a Zurigo si parla a parte, l’apertura del fascicolo è un atto dovuto. Al centro dell’indagine che condurrà la Procura federale le somme versate alla tabaccheria di Parma al centro di un’informativa della Guardia di Finanza di Torino «girata» dai magistrati torinesi alla Procura di Cremona. Un percorso analogo già avvenne nel 2006, in quel caso i legali di Buffon dimostrarono che il portiere aveva smesso di scommettere dal novembre 2005, anche se non aveva mai giocato su partite del campionato italiano, ma su altri sport o altri giochi e sempre in maniera legale. Palazzi, in quel caso, chiese l’archiviazione.

presso l’Ufficio scommesse dei Monopoli di Stato nel pomeriggio, si apprendeva come «non si hanno informative circa comportamenti scorretti da parte del bookmaker (Lottomatica, ndr) e del titolare del punto vendita, ivi compresi quelli relativi all’antiriciclaggio, che obbliga il gestore al riconoscimento del giocatore che scommetta o incassi vincite per cifre superiori a mille euro». Quindi per approfondire i dati registrati dal punto vendita i finanzieri hanno acquisito

i documenti utili per l’identificazione degli scommettitori. Quando sentire Buffon Sicuramente l’audizione del portiere della Nazionale sarà rimanda-

Già nel 2006 il portiere azzurro fu al centro di un’indagine. E un anno dopo arrivò l’archiviazione

ta a dopo l’Europeo. Non c’è fretta visto che i fatti si riferirebbero al 2010. La situazione è analoga e sovrapponibile a quella del 2006, allora addirittura c’era stata un’iscrizione nel registro degli indagati per il portiere della Nazionale. Inizialmente aveva indagato Parma, poi tutto passo alla Procura della Repubblica di Torino. Se ne occuparono i pm Marco Gianoglio e Giancarlo Avenati Bassi e all’inizio del 2007 arrivò anche l’archiviazione per la vicenda penale.

La tabaccheria di Parma abilitata alle scommesse, ieri perquisita La difesa L’avvocato Corini, legale del portiere della Nazionale, intervenuto a Radio Radio Tv ha spiegato: «Il bonifico più cospicuo, del 13 settembre 2010, riguarda l’acquisto di venti Rolex, che sono nella cassaforte di Gianluigi da mesi. Un acquisto compatibile con il suo reddito e che è scritto nella causale del bonifico: cos’altro deve fare? Siamo in grado di dimostrare che ogni pagamento effettuato non riguarda le scommesse sportive». L’avvocato Marco Valerio Cori-

ni ha anche spiegato che «non c’è nulla che possa dimostrare che Buffon abbia scommesso, sono transazioni economiche tra due persone che si conoscono da anni di cui uno svolge anche quella di avere una ricevitoria. Da lì non ci si pone il dubbio che possano essere operazione immobiliari o altro, si pensa necessariamente che devono essere scommesse e per giunta illegali. Ma non si ha neanche la prova che sia una scommessa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

La perquisizione La novità arri-

va però in tarda serata. Poco prima della chiusura della tabaccheria, i finanzieri di Torino sono arrivati in via Garibaldi 42 a Parma. Dentro ci sono i parenti. Oltre tre ore per controllare il computer dove sono registrate le giocate e una accurata perquisizione alla cantina dove dovrebbe essere archiviata la documentazione antiriciclaggio: quella autocertificazione che deve essere compilata per ogni movimento di giocate superiori ai 999 euro. Il titolare della tabaccheria, Massimo Alfieri, si trova negli Stati Uniti con la famiglia e la tabaccheria sarebbe affidata ai genitori e ai suoceri. Parola all’Ams Dalle dichiara-

zioni raccolte da Agipronews

Gazza

Tvf Enrico Preziosi, 64 anni ANSA

IL PROCESSO A ROMA E GLI AGGIORNAMENTI DA CREMONA Su GazzettaTv i video dal processo sportivo a Roma. E ancora l’intervista a Preziosi che difende Buffon e nello speciale «Calcio infetto» documenti, intercettazioni e tutte le news sugli scandali.

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Gazzetta.it

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IL GIOCO È VIETATO AI MINORI DI ANNI 18. CONC. AAMS PER I GNTN DEL 26/06/2009


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CALCIOSCOMMESSE

Bertani, duro in carcere «Ma non confesserà» L’ ex Novara in silenzio davanti al gip Salvini, ma potrebbe parlare col pm Di Martino. Grassani: «Ci siamo presi tempo» concentrano tutte nelle stagioni con il Novara. A partire dalla partita Chievo-Novara di Coppa Italia del novembre 2010. È lì che Gervasoni colloca l’inizio dei presunti rapporti tra Bertani e gli «Zingari». Gegic gli avrebbe chiesto un referente. Gervasoni si sarebbe rivolto a Bertani. E Ilievski lo avrebbe incontrato in un albergo di Verona. Da quella combine i rapporti sarebbero poi continuati. Al punto che «Gegic e Bertani si incontrarono in un bar di Legnano prima di Novara-Ascoli del 2 aprile 2011... e a seguito dell’accordo gli slavi consegnarono a Bertani un telefono dedicato per ulteriori rapporti del genere», racconta Gervasoni.

DAI NOSTRI INVIATI

FRANCESCO CENITI LUIGI PERNA CREMONA

Finora solo un altro prima di Cristian Bertani si era avvalso della facoltà di non rispondere. Era stato Antonio Bellavista, arrestato un anno fa all’alba dell’inchiesta sul calcioscommesse che ha messo a soqquadro il mondo del pallone. Anche Luigi Sartor si era chiuso nel silenzio, ma poi aveva parlato davanti al pubblico ministero Roberto di Martino. Bisognerà ora capire quale sia la strada che sceglierà Bertani. Di sicuro l’attaccante della Sampdoria è davanti a un bivio. E il fatto che la sua posizione sia così complessa e delicata, può essere tra le ragioni della scelta difensiva adottata d’intesa con l’avvocato Mattia Grassani.

Referente Micolucci aggiunge

Cristian Bertani, 31 anni, mentre viene arrestato lunedì mattina Tre pentiti Su Bertani, giocato-

re esploso tardi e arrivato finalmente in una grande squadra dopo l’ultima stagione da protagonista con il Novara promosso in Serie A, convergono infatti le accuse di tutti e tre i «pentiti» dell’inchiesta di Cremona: Carlo Gervasoni, Vittorio Micolucci e Filippo Carobbio. Un quadro molto articolato, come emerge dall’ordinanza che lunedì l’ha portato in carcere. «Per cui - spiega Grassani - abbiamo ritenuto opportuno avere più tempo per preparare la difesa. La fretta sarebbe stata cattiva consigliera. Non scartiamo nessuna ipotesi: né la richiesta di scarcerazione al Tribunale del Riesame né quella di un interrogatorio con il pm. Ma è certo che Bertani non intende confessare nulla. Come del resto l’altro mio assistito Milanetto».

Non soffre A differenza di que-

st’ultimo, il carcere però non sembra spaventare Bertani. In cella si è sistemato bene, con altri due italiani, e passa il tempo studiando le carte dell’inchiesta. Non vive la detenzione come un incubo. Pensa solo alla famiglia: la moglie e i suoi bambini. «Non è un dramma anche se vi restasse per altri sette o dieci giorni», assicura Grassani. Il pm di Martino è intenzionato a sentirlo. Ma è chiaro che l’input dovrebbe arrivare dal calciatore. Il quale, rifiutandosi di rispondere al gip Salvini, ha comunque preso una direzione per cui rischia molto sul fronte della giustizia sportiva, dove ci sono elementi sufficienti per una condanna.

A MARASSI

Altic: in carcere trovato cellulare nella sua cella Nella cella del bosniaco Safet Altic è stato ritrovato un telefono cellulare. La notizia è stata diffusa dal sindacato Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), che sottolinea come non sia al momento possibile stabilire in che modo il telefonino sia stato introdotto nella cella e l’uso che ne è stato fatto. Safet Altic è recluso nel carcere di Marassi per traffico di stupefacenti, ma, per gli investigatori, sarebbe connesso anche con lo scandalo del calcioscommesse.

L’inizio Le accuse su Bertani si

Acerbis, 2 combine Il gip: «Il suo ruolo non era primario» Paolo Acerbis è stato scarcerato perché ha confessato le proprie colpe e contribuito a ricostruire la verità dei fatti, ma anche perché l’interrogatorio di garanzia ha permesso di stabilire che il portiere ha avuto un ruolo «non primario» nell’associazione per delinquere finalizzata alla combine delle partite. Identico discorso per Marco Turati, anche lui rimesso in libertà (hanno l’obbligo di firma). Lo scrive il gip Guido Salvini nell’ordinanza di scarcerazione. Due partite Subito dopo l’interrogatorio di mercoledì, fonti investigative avevano fatto sapere che Acerbis aveva «reso una piena confessione per tutti gli addebiti contenuti nell’ordinanza», facendo intendere che avesse ammesso la partecipazione alla combine di 9 partite (7 con il Grosseto, 2 con il Vicenza). In realtà, il portiere ha ammesso di avere «direttamen-

PROSSIMI IN AGENDA

Ieri si sono conclusi gli interrogatori di garanzia iniziati martedì e proseguiti mercoledì. Il gip Guido Salvini ha sentito 9 dei 14 arrestati: gli ultimi 5 si trovano agli arresti in Ungheria. Da lunedì via agli interrogatori del pm Roberto di Martino

S LUNEDÌ Josè Inacio Joelson, ex AlbinoLeffe e ora al Pegocrema (ai domiciliari); Kewullay Conteh, ex Albinoleffe, Grosseto e Piacenza (obbligo di firma); Francesco Ruopolo, ex AlbinoLeffe (obbligo di firma)

LA CONFESSIONE

Gritti: «Ilievski mi voleva sparare alle gambe» «Ho avuto davvero paura, mi ha salvato soltanto l’arresto» DAI NOSTRI INVIATI

CREMONA

«Se non lo fate vi sparo nelle gambe». In lacrime davanti al gip, Matteo Gritti ha raccontato la minaccia che Hristian Ilievski (uno dei capi degli «zingari», tuttora latitante) gli fece nel maggio 2011. A far scatenare la furia dello sfregiato l’ipotesi che Gritti e Ragini (allenatore in seconda del Bellinzona), non avessero favorito il meccanismo delle scommesse anche in Svizzera. «Ho davvero avuto paura e stavo per acconsentire alle loro richieste, poi siete arrivati voi e mi avete salvato...» è stata la rivelazione del portiere al giudice nel corso dell’interrogatorio di garanzia. In pratica i primi arresti dell’inchiesta (primo giugno 2011) stopparono Ilievski. L’ex giocatore del Bellinzona ha anche raccontato la genesi del nuovo calcioscommesse italiano. E’ stato lui, infatti, a mettere in contatto Gervasoni e Carobbio con Gegic. Il principio «Conoscevo Gegic, eravamo stati compagni nel Chiasso. Mi chiese se conoscevo qualche giocatore di buon livello in Italia: voleva proporgli dei contratti. Pensavo a qualche ingaggio». Più o meno con queste parole Gritti ha descritto al gip lo sbarco degli zingari. Ben presto il portiere, allettato dalla possibilità di avere anche lui qualche buona entratura, capisce che gli «ingaggi» sono in realtà delle combine. Per questo si defila e cerca una rapida via d’uscita. In realtà le cose vanno nella direzione opposta anche perché Gegig e Ilievski lo avevano individuato come la persona giusta per «esportare» il modello Italia anche in Svizzera. Il giocatore, nella versione ribadita ieri ai magistrati, ha prima rifiutato le proposte e poi ha cercato di prendere tempo. Il clima intimidatorio, però, non si è fermato. Culminando nella minaccia di una gambizzazione. Gritti ha detto al gip di essere talmente spaventato di non trovare la forza per denunciare il fatto. Al d.s. del Bellinzona aveva parlato soltanto di «pressioni» generiche. «Mi sono tolto un peso», avrebbe concluso il portiere al termine dell’interrogatorio. Il pm lo riascolterà nella prossima settimana per chiarire meglio alcuni passaggi (la versione autoassolutoria in toto non convince del tutto), mentre già lunedì il gip deciderà sulla richiesta di scarcerazione. Ceniti-Perna © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

DOPO LA SCARCERAZIONE RIDIMENSIONATE LE COLPE DEL PORTIERE

Paolo Acerbis, 31 anni ANSA

altro a proposito di Novara-Ascoli. Indicando Bertani come «persona di fiducia degli zingari» a cui avrebbe restituito i 40 mila euro che gli erano stati consegnati da Gervasoni, Gegic e Ilievski nell’incontro notturno ad Ascoli alla vigilia della partita, visto che il tarocco non andò a buon fine. Li avrebbe lasciati nella portineria dell’albergo, il giorno dopo l’incontro, avvolti in un asciugamano, previo un sms sul numero che gli aveva dato a fine partita Bertani: «Ti ho lasciato le maglie in albergo». Infine Carobbio lo indica come il referente avversario nella famosa Novara-Siena del 30 aprile 2011, in cui l’ex senese tira in ballo anche l’allenatore Conte: «Ricordo che, oltre a parlarne con l’intera squadra durante la riunione tecnica, ne parlai in campo singolarmente con Bertani e Gheller del Novara». Sospetti che messi insieme pesano come macigni.

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L’ATTACCANTE CONTATTI CON GERVASONI E GEGIC ANCHE QUANDO ERA AL TORINO

te contribuito» soltanto alla manipolazione di Torino-Grosseto del 16 gennaio 2010 e Grosseto-Reggina del 23 maggio 2010 in cambio di denaro, ricevuto dagli Zingari. Acerbis ha raccontato come venne avvicinato da Gegic e Ilievski, come conobbe Saka e Ribic, a quali pressioni venne sottoposto per taroccare i match.

Pellicori ammette: tentato dagli Zingari per pagare il mutuo

No combine E’ evidente che la vi-

cinanza con Carobbio (suo compagno al Grosseto e bergamasco come lui) gli aveva permesso di intuire che certi traffici illeciti stavano avvenendo anche senza il suo contributo. Avrebbe dovuto denunciarli e non l’ha fatto, ma il portiere avrebbe negato con forza una partecipazione diretta. Così come avrebbe negato le combine di Vicenza-Pescara e Vicenza-Empoli, nonostante i frequenti contatti telefonici con Ilievski prima e dopo le partite. Se il gip Salvini ritiene che Acerbis non abbia avuto un ruolo primario, vuol dire che le sue spiegazioni sono state considerate soddisfacenti. La posizione del portiere nel processo sportivo è stata stralciata, se ne riparlerà a luglio. Con il patteggiamento potrebbe strappare una squalifica contenuta (18-20 mesi). ro.pe. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ripensamento Anche nel caso

In cella Intanto Pellicori resta in carcere, come Bertani, Milanetto e Mauri. Il gip deciderà lunedì sulle richieste di scarcerazione. «Milanetto posso sentirlo anche a piede libero, mentre non riascolterò Mauri», ha anticipato il pm Di Martino. Intanto i legali di Mauri, la cui deposizione è in attesa di verifiche, giovedì si sono rivolti al Tribunale del Riesame di Brescia. Infine ieri è stato ascoltato anche Daniele Ragone, commercialista di Gigi Sartor, ai domiciliari con l’accusa di riciclaggio assieme all’ex bomber Beppe Signori, attraverso conti svizzeri. Ha cercato di chiarire la sua posizione rispondendo al gip.

del Torino avrebbe desistito dal proposito di cedere agli Zin-

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Alessandro Pellicori, 30 anni, al momento dell’arresto di lunedì IPP DAI NOSTRI INVIATI

CREMONA

Una casa da pagare e la tentazione di trovare una scorciatoia. Alessandro Pellicori non ha confessato ai magistrati di aver imboccato quel vicolo buio. Ma ha aggiunto un elemento inedito. Raccontando che, quando passò dal Mantova al Torino, ebbe problemi con il mutuo dell’appartamento e allora prima della gara con

gari. Però gli indizi — sulle partite del Mantova e non solo — sono innumerevoli. Su Siena-Torino del 7 maggio 2011, per la quale si sarebbe dovuto verificare un pareggio più over (il risultato finale fu effettivamente 2-2) e che potrebbe inguaiare i granata in sede di giustizia sportiva, la versione combacia con quella di Gervasoni al pm. Non solo, di quella partita parla anche Carobbio, ricordando come il «pari era nell’aria» e Calaiò avrebbe segnato il 2-1 non previsto, che costrinse a rivedere i piani.

il Siena si rivolse a Gervasoni, chiedendogli di fare da tramite con gli «Zingari», conosciuti in precedenza: «Con quei tuoi amici si può ancora fare qualcosa?». Pellicori, al Mantova, aveva ricevuto pressioni da Gervasoni per combinare le partite attraverso Gegic e soci. «Ma non ho mai accettato», ha detto ieri mattina davanti al gip Salvini.

Ceniti-Perna


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CALCIOSCOMMESSE

4 «Palazzi mi ha preso in giro

TUTTE LE TAPPE

S 1 giugno 2011 Marco Paoloni viene arrestato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse. L’accusa è di un presunto avvelenamento ai danni dei compagni della Cremonese e di aver truccato alcune partite (relative soprattutto alle sue ultime due squadre, Benevento e Cremonese)

S 17 giugno 2011 Viene scarcerato e posto agli arresti domiciliari (a luglio potrà far rientro a casa)

S 9 agosto 2011 Nel processo sportivo, la Disciplinare lo condanna a 5 anni di squalifica con preclusione. A Paoloni viene attribuito un ruolo in dieci illeciti. Sentenza confermata dalla Corte di giustizia federale e dal Tnas

Siamo sfigati, ma più di 50» Paoloni un anno dopo: «Ero il Bin Laden del calcio, ce l’ho a morte con la giustizia sportiva. Combine e fuga di notizie: Buffon ha ragione» DAVIDE ROMANI

la scheda

Dalla lunga notte che ha portato all’inchiesta Last Bet al «Gol di Notte» televisivo. Un anno fa Marco Paoloni veniva arrestato, era l’1 giugno quando scattava la prima ondata di fermi della procura di Cremona nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Oggi, indagato dalla giustizia ordinaria e radiato da quella sportiva nel processo dell’estate scorsa, l’ex portiere di Cremonese e Benevento si diletta come commentatore tv nella trasmissione «Gol di Notte» in onda sulla tv romana T9 e condotta da Michele Plastino. «Da quello che è successo, l’unica cosa positiva è che mi sento maturato». È questo il primo commento dell’uomo che un anno fa veniva fermato con l’accusa di aver tentato di avvelenare, con il Minias, i compagni di squadra nell’intervallo della gara Cremonese-Paganese. Colui che fa nascere l’inchiesta che, dopo 12 mesi e 4 ordinanze, sta facendo tremare il mondo del calcio. È passato un anno da quella mattina. Oggi cosa pensa di quello che è successo?

MARCO PAOLONI 28 ANNI EX PORTIERE

Marco Paoloni è nato il 21 febbraio 1984 a Civitavecchia (Roma). Cresciuto nelle giovanili della Roma, nel 2003 va in C1 al Teramo, dove resta (salvo una parentesi alla Ternana) fino al 2007. Nella stagione 2007-08 è ad Ascoli.

Marco Paoloni, 28 anni, dopo essere stato radiato dal calcio, adesso fa l’opinionista in una tv locale romana ANSA

vo tutti i giorni e perdevo sempre. Il 1˚ giugno 2011 sono uscito dal ricatto con Erodiani e sono entrato in quello della giustizia sportiva. Ero descritto come il Bin Laden del calcio italiano, ma adesso la situazione mi sembra cambiata». In 12 mesi ha potuto pensare alla sua condotta. Che cosa si rimprovera?

«L’unico sbaglio che ho fatto è stato quello di scommettere».

«Mi sono liberato di un peso. Quello delle scommesse. Gioca-

In un anno l’inchiesta della Procura di Cremona si è allargata a macchia d’olio, quella sportiva è stata impietosa con lei: radiazione.

«Spero che la giustizia ordinaria faccia chiarezza al più presto perché voglio tornare a vivere, mentre quella sportiva mi ha deluso tantissimo. Con il calcio posso aver chiuso per sempre ma non ho chiuso con chi mi ha condannato. Ce l’ho a morte con la giustizia sportiva. Avevano già deciso le pene pri-

Nel 2008 approda alla Cremonese (Prima divisione), inizialmente in comproprietà e poi a titolo definitivo. Nel gennaio 2011 si trasferisce a Benevento (Prima divisione). Paoloni, che in bacheca vanta un oro conquistato con l’Italia all’Europeo Under 19 del 2003, viene arrestato l’1 giugno 2011 nell’ambito delle indagini della Procura di Cremona sul calcioscommesse. L’inchiesta parte proprio da un presunto avvelenamento da parte di Paoloni ai danni dei suoi compagni di squadra della Cremonese, in occasione della gara con la Paganese del 14 novembre.

ma del processo. Al procuratore federale ho chiesto: "Ma come potete condannarmi se la giustizia ordinaria non mi ha ancora condannato?". Mi hanno risposto: "Potrai sempre chiedere il risarcimento"». Nella sua foga di scommettitore non ha mai pensato che anche le società potessero combinare delle partite?

«Non ho mai avuto idea che anche le società potessero accomodare delle partite. Ma credo che un anno serve a una squadra, un anno ad un’altra. La famosa frase di Buffon "meglio due feriti che un morto"». Ora i giocatori che stanno collaborando ottengono sconti di pena. Lei non ha mai pensato di percorrere questa strada?

«Io potevo, volevo collaborare. Palazzi mi ha detto: "Se tu dici questo, avrai uno sconto della pena". Ma perché avrei dovuto dire cose che non ho fatto?». Cosa le ha lasciato l’esperienza in carcere?

«È un luogo dove spero di non tornare mai più. Ma in quei giorni ho potuto conoscere persone vere, che mi hanno aiutato». In questi giorni c’è un altro portiere al centro dell’attenzione per la sua mania di scommettere: Gigi Buffon.

«Quando Buffon parla di "vergogna" per la fuga di notizie ha ragione. I miei familiari e i miei legali hanno saputo della mia scarcerazione attraverso Sky. In un Paese normale questo non è possibile». Prandelli vi ha definito 50 sfigati.

«Prandelli ha ragione a dire che chi scommette è uno sfigato. Ma si sbaglia su una cosa: non siamo 50. Siamo molti di più». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 2 GIUGNO 2012

MERCATO IL FUTURO DEL CAPITANO

Del Piero in America: giallo su un contatto col Montreal Europa, States, Emirati Arabi e Cina: Ale valuta le proposte e non esclude nulla DAL NOSTRO INVIATO

TORINO

E’ in America, ma in vacanza. Per adesso Alessandro Del Piero è concentrato sul riposo, sulla famiglia, sullo sport a stelle e strisce che tanto ama. A pensare al suo futuro c’è il fratello Stefano, che risponde alle telefonate dei club interessati e si sobbarca (con piacere) degli im-

provvisi voli intercontinentali come accaduto qualche giorno fa. La prossima squadra di Ale resta un mistero, ma non perché qualcuno la voglia tenere nascosta. La realtà è che non c’è una trattativa in dirittura d’arrivo: ci sono alcune opzioni da valutare, un paio di proposte un po’ più concrete di altre, ma ancora nulla di davvero definito. Giallo americano Ieri si era sparsa la voce che fosse vicino un accordo tra Del Piero e il Montreal Impact, la squadra che ha già ingaggiato Corradi, Di Vaio e Ferrari. In realtà non risulta alcun incontro. «C’è stata in passato una trattativa che non è andata a buon fine», ha detto», ieri Giuseppe Pezzano della Osa

Consulting, intermediario del club. Ma è vero che la squadra canadese è stata quella che ha fatto l’offerta migliore a Del Piero: un anno fa. Ma Ale disse che era un discorso prematuro visto che doveva ancora iniziare l’ultima stagione con la Juve. Di recente ci sono stati altri contatti interlocutori. Si è parlato anche di un incontro a Miami tra Ale e Thierry Henry: cosa magari possibile, ma è difficile pensare che i due ex compagni nella Juve (1998-99: zero partite giocate insieme per l’infortunio di Ale) abbiano ipotizzato un futuro comune anche perché i New York Red Bulls (che avevano trattato anche con Nesta) non sembrano intenzionati a fare una proposta economica importante.

Il punto Insomma Del Piero è

in America e potrebbe restarci anche dopo le vacanze. Ma non si può dare per scontato che accada. Ale ha la mente aperta a ogni esperienza: un’avventura in una squadra europea che giochi la Champions (Arsenal, Malaga, ma non solo), un’esperienza di vita in America (pare ci sia anche un’offerta dalla squadra di Seattle), negli Emirati Arabi (dove il calcio vive una fase di sviluppo e lui sarebbe un re), in Cina (anche se questa meta sembra la meno adatta per la famiglia che lo seguirà). Nel frattempo, si gode le vacanze. gb.o.

Alessandro Del Piero, 37 anni, ha giocato 19 stagioni con la Juventus ANSA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Higuain, la Juve insiste v Isla-Asamoah: accordo vicino Il padre vola a Torino? Slitta il vertice L’attaccante non ha ancora firmato con il Real e resta il sogno dei bianconeri. Ma ci sono anche Cavani e Van Persie DAL NOSTRO INVIATO

Gonzalo Higuain, 24 anni, è nato in Francia ma è argentino. Con la Seleccion ha giocato il Mondiale 2010 e la Coppa America 2011 PHOTOVIEWS

G.B. OLIVERO TORINO

La telenovela italo-spagnola è un classico della produzione estiva del calciomercato. Piace sempre, anche perché di solito ci sono di mezzo due grandi club e un top player. E così anche questa volta: i club sono il Real Madrid e la Juve, il giocatore è Gonzalo Higuain. A rendere interessante una trama che altrimenti rischierebbe di copiare quella di grandi successi del passato c’è la particolare situazione dell’attaccante e il continuo nascere e morire di voci che lo riguardano. Nelle ultime due settimane si è detto di tutto a proposito del Pipita e proprio ieri sembrava addirittura che nei giorni scorsi il padre del giocatore avesse incontrato la Juve a Torino.

Gli altri Insomma, la situazione

è fluida, il rinnovo con il Real sembra tuttora l’ipotesi più cre-

con l’Udinese I bianconeri puntano al doppio colpo low cost e offrono al massimo 18 milioni

Mauricio Isla, 24 LAPRESSE Kwadwo Asamoah, 23 ANSA DAL NOSTRO INVIATO

TORINO

Appuntamento alla prossima settimana. Succede spesso nel calciomercato che un incontro fissato venga rinviato: può accadere perché nel frattempo è cambiata la situazione e quindi, oltre all’appuntamento, salta anche il trasferimento. Oppure è solo un piccolo impedimento a spostare l’incontro senza che vengano modificate le prospettive: questo sembra essere il caso del rinvio deciso da Juve e Udinese, che ieri si sarebbero dovuti vedere per discutere dei cartellini di Asamoah e Isla. Nessun problema particolare o l’inserimento di un’altra squadra: solo l’impossibilità di incontrarsi.

La storia In realtà non ci sono

conferme su questa notizia. Il quotidiano spagnolo Sport racconta che Jorge Higuain avrebbe raggiunto Marotta poche ore dopo essere stato ricevuto da Mourinho. Il tecnico portoghese, secondo la ricostruzione, avrebbe pensato di aver convinto Higuain a restare al Real e sarebbe stato quindi sorpreso dalla decisione dell’entourage del giocatore di trattare con la Juve. Marotta e Paratici, più che con il padre di Gonzalo, hanno un rapporto diretto e continuo con uno dei procuratori che curano gli interessi dell’argentino e naturalmente seguono con attenzione la vicenda. Sanno, ad esempio, che Higuain vuole guadagnare più dei 3,5 milioni che ha preso finora e il Real è disposto ad arrivare a 5. Sanno anche che il problema principale non è economico, ma tecnico: Higuain vuole un ruolo di primo piano e non è disposto a fare la riserva di Benzema anche se è consapevole di non poter pretendere il posto fisso.

identiKit & CARRIERA

L’INCONTRO LA PROSSIMA SETTIMANA

La trattativa La base di partenza resta invariata:

3,5

milioni a stagione: è lo stipendio di Higuain con il Real, che però vorrebbe guadagnare di più (oltre i 5)

26

i gol segnati nell’ultima stagione: 3 in Champions League, 22 nella Liga e 1 in Coppa del Re

dibile, ma la Juve resta alla finestra continuando a ribadire il suo interesse per Higuain (che costerebbe circa 40 milioni). Naturalmente, allo stesso tempo, Marotta e Paratici tengono vive le piste che portano agli altri top player individuati insieme a Conte. Il primo dell’elenco è Edinson Cavani, il cui acquisto però è reso molto complicato dalle dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis. La cessione di Lavezzi potrebbe essere l’unica del Napoli, almeno per quanto riguarda le stelle. E’ anche vero, però, che l’uruguaiano vorrebbe giocare la Champions e lottare per vincere lo scudetto. Molto ambizioso è anche Luis Suarez: l’attaccante del Liverpool ha uno

stipendio relativamente basso (intorno ai 3 milioni) e su questo aspetto la Juve può fare leva per convincerlo a scegliere la Serie A e la maglia bianconera. Infine c’è Robin van Persie, che piace tantissimo per l’interpretazione del ruolo del centravanti, ha talento, ma ha il piccolissimo difetto di chiedere circa 8 milioni di stipendio: la cifra che, spicciolo più spicciolo meno, gli ha offerto il Manchester City. Ecco perché Roberto Mancini sembra nettamente favorito nella corsa per essere il futuro allenatore di Van Persie. Ma anche in questo caso finché non c’è la firma tutto è possibile: altrimenti che telenovela sarebbe. © RIPRODUZIONE RISERVATA

la Juve vorrebbe acquistare sia Asamoah (individuato come primo rinforzo per il centrocampo: a Conte piace per dinamismo e qualità in interdizione) sia Isla (adatto al gioco bianconero e convincente soprattutto per il modo in cui ricopre tre ruoli). L’Udinese ha deciso di vendere entrambi e li valuta 10 milioni l’uno: in caso di doppio acquisto la Juve spera di non andare oltre i 15-18 milioni e vorrebbe anche inserire nell’affare alcune contropartite tecniche. A Pozzo e Guidolin, però, interessano solo Marrone (ritenuto incedibile da Conte) e Immobile (destinato al Genoa in un affare che potrebbe portare Destro alla Juve). La trattativa deve ancora entrare nel vivo anche perché ci sono altri club che hanno contattato l’Udinese per i due giocatori. Asamoah piace al Manchester United, mentre Isla è seguito dall’Inter, che fino a un paio di settimane fa sembrava in vantaggio, e dal Real, che sembra vicino a fare un’offerta superiore ai 15 milioni e quindi inavvicinabile per la Juve. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 2 GIUGNO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MERCATO

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I NUMERI

3

le squadre di Nigel De Jong, che prima di arrivare al City, nel 2009, aveva iniziato la carriera nell’Ajax per poi giocare tre stagioni con l’Amburgo

LA SVOLTA IN ATTACCO

Il nuovo Napoli per Pandev vara il 3-5-1-1 Messi d’accordo Mazzarri e De Laurentiis. Lavezzi firma col Psg al ritorno dall’Argentina

2

Nigel De Jong 27 anni.

Lassana Diarra 27 anni.

Gaby Mudingayi 30

Yann M’Vila 21 anni.

Il centrocampista della nazionale olandese è arrivato al Manchester City nel gennaio 2009, ma nella squadra di Mancini trova poco spazio AP

Il nazionale francese l’anno prossimo andrà in scadenza con il Real Madrid. E’ l’ultima suggestione dei nerazzurri, anche se l’ingaggio potrebbe essere un problema AFP

anni. Per il Bologna è l’unica opportunità per monetizzare la cessione del giocatore belga, che ha già rifiutato il rinnovo del contratto in scadenza nel 2013 LAPRESSE

Punto fermo del Rennes e della Francia, il giovane è un sogno per l’Inter, ma il club di appartenenza ha fatto una richiesta di 20-25 milioni: è una pista difficile AFP

All’Inter serve una diga Idea Diarra, pole De Jong Il sogno resta M’Vila, Mudingayi low cost. Ma i nerazzurri non hanno fretta, pure per fare calare i prezzi. E cresce Duncan... LUCA TAIDELLI MILANO

L’Inter continua a lavorare su diversi fronti per dare a Stramaccioni una rosa quanto più completa già per inizio luglio, quando la squadra salirà a Pinzolo per il ritiro estivo. Tante le manovre in attacco e difesa, anche se serve come il pane anche un regista basso davanti alla difesa. Un «animale» in grado di fare da diga in fase di non possesso palla. Da affiancare a Guarin se Strama punterà sul più offensivo 4-2-3-1 oppure a due interni per il classico 4-3-3. Sogno M’Vila Il nome in cima alla lista dei desideri è Yann M’Vila, 21enne di origine congolese, punto fermo del Rennes e della Francia. Il suo club però ha sparato una richiesta sui 20-25 milioni. Cifre impossibili per l’Inter, ma pure per l’Arsenal, che nelle settimane scorse sembrava vicina a chiudere. Quella di M’Vila resta una pista difficile, ma se il Rennes dovesse abbassare le pretese...

De Jong Giocatore con caratteri-

stiche simili è Nigel De Jong, «martello» del City e dell’Olanda. Il grande amico di Wesley Sneijder però nei Citizens non trova spazio e l’Inter ci proverà. Anche perché al club allenato da Mancini piacciono diversi uomini della rosa nerazzurra. Maicon e Ranocchia in primis. Mudi, Gaston e Lucas La pista low cost porta invece a Gaby Mudingayi, 30enne centrocampista del Bologna cui scadrà il contratto nel 2013. Per i rossoblù è l’ultima occasione di monetizzare la cessione del belga, che ha già rifiutato di rinnovare. La richiesta è di almeno 2 milioni e nell’affare potrebbero finire diverse contropartite tecniche. Ci sono discorsi aperti per Krhin (già a Bologna la scorsa stagione), Faraoni e Bessa. Giovani che però l’Inter vorrebbe inserire nell’affare Ramirez. Malgrado le smentite di ieri del presidente felsineo Guaraldi, l’offerta nerazzurra per il talento uruguaiano è arrivata: 10 milioni, tutto Krhin e la metà di uno tra Faraoni, Bessa e Jonathan. Ma il Bologna valuta

Gli outsider sono Sahin e Fernando In avanti, prosegue la caccia a Ramirez

GASTON RAMIREZ CENTROCAMPISTA BOLOGNA

Ramirez almeno 20 milioni e per ora tiene duro. Dal Brasile Ribeiro, l’agente di Lucas dice: «L’Inter offre 18 milioni, ma lui vuole restare al San Paolo». Ma anche questa sono frasi di circostanza. Spunta Lass L’ultima suggestione di centrocampo invece si chiama Lassana Diarra. Il 27enne francese del Real Madrid, dove però non trova spazio.

Lass piace anche al Napoli, che però si scontrerà con lo stesso problema dei dirigenti nerazzurri: l’ingaggio da 3 milioni a stagione e un’offerta dello Spartak Mosca da 4,5. Più defilati Fernando e Sahin. Malgrado il Porto abbia i conti in rosso fuoco, il centrale ex compagno di Guarin in biancoblù continua a costare troppo. E tanti sono anche i 10 milioni che il Real vuole per l’ex Borussia Dortmund, peraltro reduce da una stagione in infermeria.

GAETANO IMPARATO

Anche il sorteggio s’è divertito a renderla più intrigante. La poule scudetto della 50ª edizione del torneo Primavera, che inizierà oggi pomeriggio in Umbria, replica subito l’ultima finalissima: Roma-Varese (coi giallorossi detentori del titolo e 8/11esimi della vecchia rosa). A Gubbio un Torino-Lazio pieno di incognite: i granata salutano il tecnico Asta (scadenza di contratto) e sono la mina vagante delle finali contro i laziali blindati: 93 gol fatti ma solo 20 subiti.

Nel faccia a faccia di mercoledì, Aurelio De Laurentiis e Walter Mazzarri hanno trovato immediata convergenza su un nome, quello di Goran Pandev. Grazie al macedone è scoppiata la pace. Del resto, Pandev è un pallino di entrambi. Lo scorso anno Mazzarri lo volle come prima alternativa in attacco e De Laurentiis convinse Moratti a prestarglielo in due minuti. Adesso, invece, il presidente del Napoli dovrà sborsare 8 milioni, ma Pandev sarà il sostituto del partente Lavezzi (il Pocho è sempre più vicino al Psg, ma si debbono ancora limare alcuni dettagli tra i francesi ed il Napoli). Cambio di modulo Per far capire a Pandev quan-

ta fiducia il Napoli riponga in lui, al macedone verrà proposto un contratto quinquennale a circa due milioni di euro a stagione (all’Inter ne guadagnava 3,5 con scadenza, però, 2014). Mazzarri è convinto che nel 3-5-1-1 con il quale vorrebbe impostare il Napoli il prossimo anno, il macedone possa essere la miccia per accendere Cavani. Del resto, questo tipo di soluzione ha permesso al Napoli di fare a meno di Lavezzi, con discreti risultati, nel finale di campionato. Hamsik da mezzala tampona e si inserisce, Pandev invece sulla trequarti non è costretto ai lunghi ripiegamenti che faceva, ad esempio, con Mourinho e può dare libero sfogo alla sua fantasia. La versione assistman di Pandev ha esaltato proprio Hamsik in occasione del 2-0 contro la Juve in Coppa Italia e servirà a Cavani per non sentire troppo la mancanza del Pocho.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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domani, sarà il piatto forte. I rossoneri di Ganz e Comi jr, non vincono il torneo da 48 anni (’64-65). Chiedono spazio alla «multinazionale» bianconera (ha vinto il Viareggio battendo la Roma, ma ha perso la coppa Italia soffiatagli dai giallorossi coi quali vorrebbero la bella): l’ultimo scudetto juventino nel ’05-06 (gol di Giovinco). Inter-Palermo è l’altro quarto: i nerazzurri (la rosa più costosa, da 5 milioni per un sito specializzato, contro i 4.950.000 di Roma e 4.875.000 della Juve), sono allenati da Bernazzani (nello staff di Mourinho, Benitez, Leonardo, Gasperini e Ranieri), precettato per la promozione di Stramaccioni. Sfide da dentro o fuori, in diretta tivù su Sportitalia 1. Che spettacolo... D’ARCO

i trofei vinti da Diarra: 5 col Chelsea, dove ha giocato dal 2005 al 2007, e due col Real Madrid, dove è arrivato nel 2009

GIANLUCA MONTI NAPOLI

Fiori d’arancio Il punto sulle varie trattative verrà fatto oggi, in occasione del matrimonio del ds Riccardo Bigon (cui, ovviamente, sono stati invitati sia Mazzarri che De Laurentiis). Il Napoli è sempre più vicino ad Aly Cissokho, laterale sinistro del Lione, anche se la trattativa non verrà definita prima della cessione di Dossena, nel mirino della Roma. Sull’altra fascia resta caldo il nome di Cuadrado dell’Udinese mentre altri tre rinforzi di valore sono stati richiesti da Mazzarri: un difensore, un centrocampista ed un vice Cavani. Il portiere Rosati piace al Genoa.

Partitissima Milan-Juventus,

FASE FINALE IN CAMPO A GUBBIO E FOLIGNO

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Goran Pandev, 28, attaccante macedone LAPRESSE

Già in casa Anche per abbassare certe richieste esose, l’Inter sta alla finestra. Forte pure del fatto che quel tipo di giocatore potrebbe averlo già in casa. Da luglio sarà infatti aggregato alla prima squadra Joseph Alfred Duncan 19enne ghanese che proprio piazzato davanti alla difesa è stato decisivo nella vittoria della NextGen, sotto la guida dello stesso Stramaccioni. Senza dimenticare che in rosa c’è pure McDonald Mariga, che però tornerà in ottobre per la rottura del crociato anteriore.

SCUDETTO PRIMAVERA OGGI IN UMBRIA VIA AI PLAYOFF CHE TERMINERANNO IL 9: DOMANI INTER-PALERMO

Si riparte da Roma-Varese Milan-Juve quarto di nobiltà

le nazionalità di Mudingayi, giocatore della Repubblica Democratica del Congo, naturalizzato belga. In Italia ha vestito anche le maglie di Torino e Lazio

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CALCIO A 5 GARA 1 DELLA FINALE TRICOLORE

La Marca va sotto, reagisce e vince 3-1 Con Wilhelm-Foglia la Luparense è k.o. BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) Che sia una vittoria in trasferta, in una serie che si gioca tutta nello stesso palazzetto, conta poco o nulla, ma il 3 1 con cui la Marca Futsal apre la serie della finale scudetto contro l’Alter Ego Luparense vale comunque tantissimo. I campioni d’Italia, al PalaBruel di Bassano, vanno sotto per il diagonale di Honorio, ma trovano la forza di reagire: Wilhelm pareggia su assist di Foglia, poi restituisce il favore regalando all’ex azzurro la palla del 2 1. Vantaggio che arriva prima dell’intervallo, ma potrebbe essere addirittura più largo: Honorio salva miracolosamente su Nora, poi Jonas centra in pieno il palo, il

secondo per la Marca dopo quello di Duarte su punizione. Nella ripresa chiude i conti ancora Foglia, fortunato nel deviare il destro al volo di Duarte: inutili, per la Luparense, gli ultimi 5’ giocati con il portiere di movimento. Polido fa il pompiere: «Abbiamo raggiunto solo il 33% del nostro obiettivo (si gioca al meglio delle 5 gare, ndr) – dice . Ora dobbiamo continuare così». Fernandez, invece, non vede l’ora di tornare in campo: «Vorrei giocare già domani: tutte le gare di questa serie saranno così equilibrate, speriamo sia diverso il risultato». Magari già da lunedì, giorno di gara 2. Marco Calabresi © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SABATO 2 GIUGNO 2012


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MERCATO Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, al Milan dalla stagione 2010-11 IMAGE SPORT

Caccia Psg ai top Milan Pure Ibra nel mirino Non solo Thiago Silva e Pato: Leonardo segue la pista che porta a Zlatan MARCO PASOTTO MILANO

Trattandosi di fine maggio sarà stata anche una semplice «rimpatriata», come l’ha definita lui. Ma nel corso dell’estate la visita di Adriano Galliani in terra parigina a Leonardo e Ancelotti potrebbe assumere ben altri contorni. Ciò che magari è stato solo accennato potrebbe svilupparsi e acquisire un aspetto — anzi, un nome — ben delineato. Dopo aver visto le foto che ritraggono l’a.d. rossonero accanto a Leo e Carletto sugli spalti del Roland Garros, il pensiero è subito andato a Thiago Silva. Il boccone di caviale del menù rossonero. Poi a Pato, anche in virtù del tentativo invernale del Psg sfumato proprio davanti alla bandiera a scacchi. Ma non solo. In ballo ci sarebbe anche il nome di Ibrahimovic, un altro di quei giocatori che permetterebbe al Milan di fare cassa. Secondo «Le Parisien» il Paris Saint Germain avrebbe contattato lo svedese e il suo entourage. Il quotidiano parigino ricorda come Leonardo sia in rapporti assidui con l’agente di Zlatan, Mino Raiola, e racconta anche che Ibra si sarebbe informato

E Zlatan diventa «Paper-Ibra» (j.w.) In Italia c’è Topolino, in Svezia invece c’è Ibra. I protagonisti del prossimo numero del fumetto «Kalle Anka & Co» (Paperino & Co) saranno infatti otto nazionali svedesi, con Zlatan-Papero (foto) in copertina in un insolito duello con Paperino. «È un omaggio a Zlatan e colleghi per l’Europeo» dice il direttore editoriale del fumetto più venduto in Svezia.

con Mexes (e Maxwell) sul Psg e sulla città di Parigi. Uno scenario che non convince i bookmaker: Ibra al Paris è quotato a 75, mentre la sua conferma al Milan vale solo 1,35. base resta la stessa delle scorse settimane: Ibrahimovic vorrebbe restare a Milano, dove ha appena traslocato in una casa più grande, crede nel club rossonero ma continuerà a osservare con attenzione l’evoluzione del mercato. Nel caso in cui la situazione non lo convincesse, potrebbe considerare l’opzione di fare le valigie. L’altra sensazione è che il Milan non gli opporrebbe barricate estreme. Zlatan, però, non ha alcuna intenzione di ridursi lo stipendio (9 milioni netti a stagione): ecco perché solo un club con ampia disponibilità economica come il Psg dell’emiro Al Thani potrebbe prendere in considerazione un investimento così corposo per un giocatore che a ottobre compirà 31 anni. E’ presto per capire se il discorso acquisterà spessore nelle prossime settimane, ma una cosa è certa: la dirigenza parigina sta mantenendo un profilo basso sulla vicenda però non ha smentito, lasciando intuire che qualcosa in ballo c’è. Progetto Nel caso in cui Ibra dovesse lasciare il Milan, il Psg se la dovrebbe presumibilmente vedere con la concorrenza del Real Madrid. Da questa sponda l’interesse per lo svedese è molto più evidente, visti i ripetuti contatti fra il giocatore e Mourinho. Ibra comunque si avvicina all’avventura europea con animo tranquillo e concentrato sulla sua Svezia, di cui è il capitano. Quando rientrerà da Polonia e Ucraina ci sarà più chiarezza sulla prossima stagione. Galliani lo ha tranquillizzato assicurandogli che il progetto esiste e va avanti, Zlatan ha commentato che non c’è abbastanza liquidità per ingaggiare i cinque big di cui secondo lui avrebbe bisogno la rosa. Insomma, al di là delle canoniche dichiarazioni di incedibilità, il futuro di Ibra sembra una partita tutta da giocare.

ALESSIO DA RONCH GENOVA

Un foglietto, scritto a mano, può fare la differenza. Il primo giorno del nuovo corso rossoblù parte da lì. Enrico Preziosi fa un passo indietro, lasciando la parte più cospicua del lavoro, e delle decisioni, a Pietro Lo Monaco, neo amministratore delegato e direttore generale. Preziosi annuncia la sua decisione: «Non verrò più allo stadio dopo quello che è accaduto in questa stagione» e parla a braccio, esternando emozioni, criticando chi attacca il mondo del calcio: «In maniera esagerata, perché la parte marcia è una minoranza e perché un avviso di garanzia non dovrebbe divenire una condanna mediatica». Quan-

Passione e ragione Lo Monaco

non improvvisa: ecco il foglietto davanti a lui, con i punti principali da toccare e l’organizzazione da illustrare. Tutto programmato, anche il destino del pezzo di carta, che alla fine distrugge in mille pezzetti. Tre anni di contratto per impostare un lavoro con strategia chiara. Basta turnover, niente più stazione di arrivo e partenza: «Chi arriva deve essere orgoglioso di vestire questa maglia. Chi lavora per me deve puntare al massimo. Spero di poter festeggiare qui il decimo titolo, quello della stella». Preziosi strabuzza gli occhi, Lo Monaco non tentenna. Ha già piazzato i primi pilastri della sua opera: a settembre partiranno i lavori per il nuovo centro sportivo a Cogoleto. Nel frattempo a Pegli chi entra viene registrato, nome, cognome, mansione. Già deciso anche il ritiro: raduno a Genova il 5 luglio, a Bormio dall’8.

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Pato: «Ora i muscoli hanno equilibrio»

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le reti realizzate in questa stagione: ha superato le 32 di Van Basten (1988-89) e le 34 di Shevchenko (2000-01)

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tripletta segnata in rossonero, contro il Palermo il 3 marzo scorso. L’altro tris in Italia lo aveva siglato al Lecce con la Juve

Alexandre Pato, 22 anni FORTE

Il gol in nazionale è stato la medicina migliore. Dopo la rete agli Usa, Pato ha parlato a Globoesporte.com delle sue condizioni fisiche: «Ho avuto uno squilibrio nel muscolo posteriore e questo mi ha molto ostacolato. In un mese abbiamo riequilibrato la muscolatura e sono tornato in campo. Tutti quegli infortuni sono stati un dramma: recuperavo, giocavo due partite e mi sentivo di nuovo dolore. Sono conscio del mio potenziale e farò di tutto per essere all’Olimpiade». Tutti a bordo Intanto, parte oggi da Genova a bordo di Msc Splendida la seconda «Crociera Rossonera-Milan Junior Camp 2012», dedicata ai tifosi del Milan, che toccherà Barcellona, Tunisi, Malta, Messina e Civitavecchia, con rientro a Genova sabato prossimo. A bordo Galliani, Allegri, Baresi, Massaro e Serginho. Fra le attività in programma giochi in piscina, cacce al tesoro e la possibilità di visitare il Camp Nou. Saranno presentati i nuovi test di MilanLab e i partecipanti potranno seguire allenamenti «su misura». Poi c’è il Milan Junior Camp: bambini e ragazzi avranno a disposizione alcuni campetti e gli allenatori del settore giovanile. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino MILAN

Lunedì al via gli abbonamenti Scatta lunedì prossimo la campagna abbona menti del Milan per la stagione 2012 13. Queste le da te: dal 4 al 22 giugno vendita in prelazione; dal 25 al 29 prelazione speciale; dal 4 luglio vendita libera. L’abbo namento è rinnovabile presso le filiali del Gruppo Inte sa Sanpaolo presentando la carta Cuore Rossonero.

La continuità L’allenatore sarà

De Canio: «Che conosco bene ed è perfetto per noi». Avrà un collaboratore, il resto dello staff sarà societario. Il d.s. Capozucca resterà per finire l’ultimo anno di contratto. All’attuale a.d. Zarbano è stata proposta la carica di vice presidente. La squadra verrà ringiovanita, ma rinforzata. «Partendo dalla difesa», sottolinea Lo Monaco: settore nel quale è già stato acquistato Von Bergen. «Per Acerbi vedremo, San Siro per ora lo vedrà in cartolina, intanto risolviamo la comproprietà con il Chievo». Rientrerà Perin dal Padova. «Immobile è in comproprietà con la Juventus, ma starà con noi. Destro ora va molto di moda, ma potrebbe rimanere». All’improvviso Lo Monaco vede il campo del Pio e si allarma: «Questo terreno è malato. Sulle mie competenze calcistiche potete dubitare, ma come agronomo sono straordinario». Esce sul prato. E’ con la cura dei particolari che si costruiscono le grandi imprese.

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le partite consecutive in cui Ibra è andato a segno nella Champions 2011-12; prima in Europa non era andato a rete per più di due partite di fila

OGGI CROCIERA ROSSONERA

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«Io punto al massimo A un Genoa da stella» do lascia la parola, si mette a disegnare su un foglio un guerriero completo di armatura.

I NUMERI

Serve un emiro La sensazione di

NUOVO CORSO ROSSOBLÙ L’A.D. LO MONACO SI PRESENTA PARLANDO DI SCUDETTO

«Acerbi a S.Siro? Per ora lo vede in cartolina...». Preziosi: «Mai più allo stadio»

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DONNE

Napoli-Brescia per la Coppa Italia (f.sal.) Napoli e Brescia, dopo aver eliminato ri spettivamente Torres e Tavagnacco, giocano oggi la finale di Coppa Italia (15.30, stadio Anco Marzio di Ostia, differita Rai Sport 2 lunedì ore 16.40). Nessuna ha mai vinto questo trofeo, per entrambe è una finale storica.

TROFEO TOPOLINO

Oggi i pulcini in finale ad Aosta

Pietro Lo Monaco, 57, con Enrico Preziosi, 64 ARVEDA

IL DRAMMA DI TONI

Muore figlio non ancora nato «Silenzio nel nostro dolore» Il momento più bello nella vita di una coppia si è trasformato in un incubo per Luca Toni e la sua fidanzata Marta Cecchetto: ieri la morte alla nascita del loro primogenito. «Il nostro bambino ci ha lasciati prima di vedere la luce. Chiediamo comprensione e silenzio nel grande dolore che deve essere solo mio e di Marta». Luca Toni ha diffuso un comunicato ieri sulla triste vicenda.

La Valle d’Aosta diventa protagonista: dall’1 al 3 giugno ospita la prima edizione del Trofeo Topolino, un torneo riservato a quasi mille baby calciatori (nati tra 2001 e 2003) provenienti da 8 nazioni (oltre all’Italia, Francia, Slovenia, Albania, Ungheria, Svizzera, Finlan dia e Croazia). Quasi 80 squadre divise in gironi, che tra venerdì e sabato si sono scontrate per le qualifica zioni. Oggi, tra animatori, disegnatori Disney e tanto divertimento, ci sarà ad Aosta la finale e a seguire le premiazioni. L’unicità del mondo Disney quindi si fon de con la passione per il calcio, l’importanza della so cializzazione e il fascino della Valle d’Aosta.

MEMORIAL CANNAVO’

La Polisportiva ricorda Candido E' scattato a Monte Marenzo (Lecco), organizza to dalla locale Polisportiva, il 4˚ memorial Candido Can navò riservato alle categorie giovanissimi e pulcini. Partecipano 64 squadre fra cui Inter, Atalanta e Bre scia. Finali il 10 giugno.


SABATO 2 GIUGNO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MERCATO

Attenti a questi due... L’accordo c’è l’amore pure Roma (ri)dice sì a Zeman Incontro ieri mattina, intesa raggiunta Baldini: «Il calcio diverso che vogliamo» Il boemo punta a tornare in Champions ALESSANDRO CATAPANO ROMA

L’accordo sul solito contratto annuale (con opzione per la stagione successiva, segno che gli anni passano pure per lui) arriva prima di mezzogiorno. E quando, poco dopo, Franco Baldini annuncia che il dado è tratto — «Siamo in dirittura d’arrivo, nei prossimi giorni (probabilmente lunedì, ndr) definiremo tutto» —, perfino Cesare Cremonini, cantante bolognese e tifoso rossoblu, sente il bisogno di twittare la sua soddisfazione: «Zeman alla Roma è la notizia bella del calcio italiano». Più o o meno lo stesso concetto che da giorni esprime Antonello Venditti, cantore e amico del boemo: «Affidarsi a Zeman in un momento in cui il calcio è piombato nell’oscurantismo — spiegava — è una scelta etica, radicale, coraggiosa». Il significato politico Ecco. Non è che abbiamo sottovalutato la portata simbolica di questa scelta? Il suo significato «politico»? Sarà pure una scelta popolare, che solletica gli umori della piazza, ma perché non è stata fatta prima? Dicono i tifosi giallorossi: «Ci voleva la Roma americana per restituire a Zeman la panchina di una grande italiana». Proprio così. Nemmeno la Roma molto romana di Rosella Sensi aveva osato tanto. Ci volevano Franco Baldini e Walter Sabatini, ai quali si possono accollare tante cose, certamente non la mancanza di coraggio, né la paura di scelte controcorrente. Questo è il senso del ritorno di Zeman a Roma (con i suoi collaboratori storici: Vincenzo Cangelosi, Giacomo Modica, Roberto Ferola).

E quello calcistico Poi, certo, c’è

un’idea di calcio molto condivisa. Spiega Franco Baldini: «Noi volevamo qualcuno che proseguisse nel solco tracciato un anno fa, che ci proponesse un calcio creativo, spettacolare, diverso. Zeman risponde perfettamente a questi criteri». Come all’esigenza di tornare il prima possibile in Champions League, ma senza per questo dover stravolgere la squadra. Da Trigoria fanno sapere: «Ci siamo trovati d’accordo nel ritenere la rosa attuale assolutamente migliorabile, ma già competitiva». Tradotto: il mercato si farà, ma senza spese pazze. Questo, forse, il primo motivo per cui Zerman ha battuto la concorrenza di Montella (voleva stravolgere la squadra), Villas-Boas (voleva acquisti faraonici) e Bielsa (troppo loco pure per Baldini). Stasera Zeman, di nuovo a Pescara per il Memorial Mancini, spiegherà le ragioni della sua scelta, quanto abbia inciso il cuore. A proposito, a quel tweet di Cremonini un tifoso pescarese ha risposto: «Zeman alla Roma è la notizia brutta del calcio abruzzese». © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Idee chiare

I NUMERI

1 e pugno duro

milione di euro netto che Zeman (nella foto sotto) percepirà dalla Roma. Nel contratto previsti bonus. Se arrivasse lo scudetto, l’ingaggio raddoppierebbe

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i collaboratori che Zeman porterà con sé: il vice Vincenzo Cangelosi, il collaboratore Giacomo Modica e il preparatore Roberto Ferola

Petkovic strega la Lazio Ha imposto al club il suo staff e chiesto garanzie sul mercato. Sarà pure uno sconosciuto, ma la grinta non gli manca STEFANO CIERI ROMA

Oggi la tradizionale passeggiata sul lungolago di Locarno avrà tutto un altro sapore. Vladimir Petkovic la farà da allenatore della Lazio, da uomo la cui notorietà ha improvvisamente varcato i confini della patria adottiva, il Canton Ticino, per allargarsi a quelli italiani e non solo. La giornata Il nuovo tecnico laziale è rientrato ieri sera nella splendida cittadina ticinese dove una quindicina d’anni fa ha deciso di mettere radici. Ci è tornato dopo le 48 ore che hanno cambiato la sua vita. Mercoledì sera l’arrivo a Roma, giovedì la formalizzazione dell’intesa con la Lazio, ieri la pianificazione di mercato e precampionato. Farà ritorno a Roma la prossima settimana per la presentazione ufficiale. Intanto la sua prima battaglia l’ha già vinta. A Formello hanno firmato il contratto anche i suoi collaboratori: il vice Arno Rossini e il preparatore atletico Paolo Rongoni. Il terzo collaboratore sarà esterno: lo statistico Jesse Fioranelli, figlio dell’agente Fifa Vinicio. Con loro Petkovic proverà ad «esportare» a Roma il suo credo calcistico, fatto di corsa e lavoro, di gioco d’attacco e sudore. Operazione riuscita bene nei tre anni trascorsi al Bellinzona e ancora di più nel biennio targato Young Boys. Molto meno nella mezza stagione vissuta in Turchia, al Samsunspor. Mercato La Lazio è la sua grande occasione («sono felice», si è lasciato scappare all’uscita da Formello). Un’avventura

che non lo spaventa perché la sua vita da giramondo lo ha forgiato a sufficienza. Nato a Sarajevo nell’allora Jugoslavia, di etnia croato-bosniaca, dopo la disgregazione dello Stato balcanico si è stabilito in Svizzera, ottenendone la cittadinanza. Da abitante del Canton Ticino, parla un ottimo italiano, ma si stabilirà subito a Roma per ambientarsi nella nuova realtà. Ne approfitterà anche per seguire da vicino gli sviluppi del mercato laziale. Ha chiesto un attaccante, una mezzala e un esterno da aggiungere agli acquisti di Ederson e Breno. Per la punta il preferito è il turco Ylmaz su cui c’è però il Borussia Dortmund. Fari puntati quindi sul brasiliano Nilmar (Villarreal), ma occhio pure al giovane Mayuka che Petkovic ha lanciato nello Young Boys. Per il centrocampo i nomi caldi sono quelli di Hetemaj (Chievo) come mezzala e di Faubert (West Ham) come esterno. Intanto, sul fronte societario, ieri è arrivata la sentenza del Tar che ha respinto il ricorso di Lotito contro la sospensione da consigliere federale per incompatibilità con il codice etico del Coni. Sempre ieri Stankevicius è stato operato in Finlandia al tendine d’Achille: tornerà in campo fra tre mesi.

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gli anni di Vladimir Petkovic (nella foto sotto), croato-bosniaco, nato a Sarajevo il 15 agosto 1963

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le squadre allenate da Petkovic in carriera: Bellinzona, Malcantone Agno, Lugano, Young Boys, Samsunspor e Sion

Sannino-Palermo, l’accordo c’è. Ieri Mezzaroma ha liberato il tecnico, che con il Siena aveva ancora un anno di contratto e adesso è di fatto il nuovo allenatore del Palermo. Nei prossimi giorni la firma di un biennale e l’ufficializzazione, oltre al passaggio di Brienza ai rosanero a titolo definitivo. Molto ben avviata la trattativa per portare Bradley a Palermo: in Veneto dovrebbe arrivare Kurtic, anche se lo sloveno piace a Cagliari e Atalanta.

l’Atalanta su Insigne: se il Napoli decidesse di darlo in prestito, a Bergamo hanno già un canale aperto con gli azzurri visti gli altri affari in ballo (Cigarini, l’idea Fernandez). Altre piste in avanti: Sau (Cagliari) e De Luca (Varese). Al Napoli piace anche Peluso, che però ha un’offerta dal Wolfsburg. Centrocampo: la Juve dice no per Marrone, continuano i contatti per Migliaccio. Punto Bologna Gli emiliani molto attivi all’estero. Per l’attacco si tratta con il Botafogo per il

trequartista Elkeson e con il Bayern per il prestito della punta Petersen (su cui c’è anche il Werder), vive le idee Stracqualursi (Tigre) e Floro Flores (Udinese, c’è pure il Torino), si lavora per il riscatto di Belfodil con il Lione (che però chiede tanto). In difesa chiesti i prestiti al Nizza del mancino Monzon e all’Auxerre del centrale Boly. Altre trattative Dopo i colpi Papp e Farkas, il Chievo rinnova per un’altra stagione con Luciano, dietro pensa a Morganella (Novara) e non molla il

Montella, 37 anni NEWPRESS FIRENZE Altro giro a vuoto prima dell'atterraggio, Montella sorvola la pista senza riuscire a toccar terra: la pazienza della Fiorentina è però a termine, qui aspetteranno l’Aeroplanino fino (al massimo) alla metà della prossima settimana. Martedì o mercoledì come giorni chiave per avere la positiva risposta del Catania, club che ha sotto contratto l'allenatore corteggiatissimo a Firenze. Per ufficializzare l'interesse Pradè, ds viola e dirigente che ha lanciato in orbita in Serie A Montella, è volato in Sicilia dal collega Gasparin, lo stesso che ieri sera, attraverso il canale web della società ha ammesso: «Come noto a tutti, abbiamo qualche "problemino" con l’attuale allenatore della prima squadra Vincenzo Montella, che tanto bene ha fatto nella passata stagione e col quale ci sarebbe piaciuto proseguire il rapporto professionale». Di fatto annunciata la rottura con l'ultima guida, il Catania intende comunque monetizzare: in Sicilia sanno che l'allenatore è ormai perso, così tanto vale provare a guadagnarci qualcosa su. Nell'ultimo incrocio i dirigenti rossoazzurri hanno avanzato l'idea Camporese, pista immediatamente chiusa visto che il difensore è consideratissimo in viola. Non esattamente dello stesso avviso è la Fiorentina, che punta invece ad azzerare l'esborso, senza dunque dover ricorrere all'aggiunta di contropartite: a questo punto, confidano a Firenze, è augurabile che sia lo stesso allenatore a mettere pressione e a svincolarsi a zero euro. Operazione per cui la Fiorentina aspetterà, al limite, fino a metà della prossima settimana: altrimenti si cambia rotta, con destinazione Gianfranco Zola. Alessandra Gozzini

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Padova). Il Genoa a inizio settimana riparlerà col Siena per Rossettini. La Fiorentina ha sul taccuino C. Sanchez (Valenciennes, c’è anche la Roma) e in attacco aspetta sviluppi per Kuyt (Liverpool). Torino: in settimana incontro col Siena per Sansone, piacciono Cerci e Barreto (pupilli di Ventura).

Palermo: Sannino-Brienza L’Atalanta va su Insigne Mosse a Bergamo C’è anche

La Fiorentina aspetta Montella fino a mercoledì

I NUMERI

ALTRE TRATTATIVE IL CHIEVO RINNOVA CON LUCIANO E PUNTA MORGANELLA

BREGA-D’ANGELO-DI FEO

L’ULTIMATUM

Franco Brienza, 33 anni ANSA

Lorenzo Insigne, 20 anni LIVERANI

trequartista Vanzo, che ha provato in Veneto e su cui c’è lo Standard Liegi. Attacco Udinese: vive le piste Msakni (Esperance) e Pabon (Atl. Nacional), osservati anche Pajoy (Once Caldas) e Djabou (Setif,

c’è pure il Torino); dal Granada dovrebbe tornare Siqueira. Su Faraoni (Inter) c’è pure il Catania. Il Pescara in difesa pensa al centrale Rafael Santos (ex Bologna) e al terzino destro Donati (proprietà Inter, era al

In B Spezia scatenato: tratta Sforzini (Grosseto) e Merino (Nocerina). La Ternana ha fatto visita al Milan: con Bronzetti a fare gli onori di casa, ha chiesto i prestiti di Verdi e Oduamadi. Il Novara parla col Palermo: può tornare Gonzalez, si valuta il baby Cristofari, si lavora per tenere Garcia e per la comproprietà di Ujkani (verso i rosanero). La Juve Stabia pensa a Gabionetta (Crotone) e Koné (Atalanta, era a Pescara). Il Crotone punta Lores Varela (Palermo). © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 2 GIUGNO 2012


SABATO 2 GIUGNO 2012

di FAUSTO NARDUCCI

iovedì all’Olimpico i vecchi militanti delG l’atletica a un certo punto non credevano più ai propri occhi: chi li aveva mai visti in Italia 55.000 spettatori tutti insieme spellarsi le mani per i protagonisti di uno sport che fa sempre più fatica a intercettare i gusti giovanili. Perché è proprio questo il punto: i 55.000 spettatori di giovedì a Roma (50.077 passaggi ai tornelli, a cui vanno aggiunti accreditati e addetti, contro i 47.772 del 2011) erano in maggioranza giovani con tutto l’entusiasmo della loro età. Per creare il primo evento «cool» del Duemila, è evidente, non poteva bastare soltanto Usain Bolt (nella foto Eidon) ma attorno al gran-

Palazzo di Vetro

de richiamo andava costruito uno spettacolo che svecchiasse certe abitudini dei meeting nostrani. Bisogna dare atto alla nuova struttura guidata da Anna Riccardi di aver trovato la «chiave» che mancava. Portare sì il grande nome ma anche andare a prendere il pubblico a casa propria con quelle manifestazioni giovanili (dalla maxistaffetta, agli Studenteschi, al miglio di Miguel) che hanno permesso di scaricare all’Olimpico (a prezzo simbolico) gli 8000 ragazzi arrivati con 148 pullman da tutta Italia. Col risultato di assistere all’ acclamazione di Bolt ma anche alle ovazioni per personaggi meno celebrati come la

laPuntura di ROBERTO PELUCCHI

di RUGGIERO PALOMBO

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FEDERCALCIO, GIORNI COMPLICATI E’ IN ARRIVO LA TEMPESTA PERFETTA?

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Domenico Criscito in allenamento con la Nazionale ANSA

Il cui capo, Laudati, farà propria l’imputazione della Procura di Cremona, analoga a quella di Criscito, più in là. Poco meno di un artifizio contabile, insomma, per mascherare il peccato originale: l’eccessiva fretta con cui è stato mandato a casa Criscito. Su Prandelli c’è poco da dire, se non che è un dipendente della Federazione e qualche volta non sarebbe sbagliato ricordarglielo. La sua sortita sul «possiamo pure ritirarci dall’Europeo» non è piaciuta a nessuno, a cominciare da Abete. Che però sa bene, da vecchio capodelegazione della Nazionale, che il conto di certe gaffes a un dato momento viene presentato ad altri che non il commissario tecnico. Il capitolo più spinoso riguarda il processo di Roma. Non è stata una buona idea quel trasferire in tarda mattinata all’Ansa l’indiscrezione da «ambienti Figc» di una voglia di impugnazione da parte di Abete delle sentenze (miti) di giovedì scorso. Se è vero, come sembrano sostenere gli incazzatissimi membri della Disciplinare e della Procura federale, che i patteggiamenti non possono essere oggetto di impugnazioni da parte di chicchessia, presidente federale incluso, si tratterebbe di un autogol. E anche se questa convinzione si rivelasse confutabile, è il metodo che non convince: un avviso ai naviganti, fatto con modalità insolite, nel bel mezzo di un processo sportivo che, considerando Scommessopoli nella sua complessità, rappresenta solo il primo atto di una lunga storia. Siamo stati anche noi critici sulla mitezza di parte delle sentenze, ma non era questo il modo per rimetterle subito in discussione. Qualcuno dice che in questo frangente Abete sia stato mal consigliato dall’alto. Se è vero, vorrà solo dire che ha sbagliato in buona compagnia. Piero Gnudi, ministro vigilante sullo sport, tace più di Petrucci. Ma dal suo dicastero qualcosa trapela: «Le ultime vicende vengono seguite con attenzione. E un certo sbigottimento». Amen. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Un milione e mezzo di euro spesi in nove mesi dal tabaccaio. E' evidente, Buffon è un filatelista incallito.

Lazio. Se la parola in queste ore non ti facesse pensare a tutt’altro, uno potrebbe dire: due scommesse. Che però hanno raggiunto se non altro un obiettivo: si parla di loro, e delle squadre che metteranno su. In tempi di giocatori in carcere, di presidenti del consiglio che parlano di sospensione del campionato e di c.t. disposti a rinunciare agli Europei, è un risultato clamoroso. Ma guarda un po’, per una volta la porta non si restringe, come diceva Soriano, ma s’allarga. Certo per Zeman e la Roma è diverso. Si sognano cifre d’altri tempi per gli abbonamenti, si organizzano sit in entusiasti, i tifosi d’autore (da Venditti in poi) sono impazienti di ritrovarlo, la storia somiglia a due amanti che si ritrovano e si dicono: «Mi sei sempre stato nel cuore». E poi Totti, poco più che un ragazzo allora e oggi pluripapà, che ritrova il suo maestro. Una miscela di affetti capace di cancellare in fretta la strana combinazione di realismo e rammarico

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ilCommento

Prandelli shock ma all’Europeo non si rinuncia Sarebbe un autogol per il futuro del calcio. Che sogniamo senza scandali

Cesare Prandelli, 54 anni, c.t. della Nazionale italiana dal 2010 LAPRESSE

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

RONALDINHO Ha fatto causa al Flamengo

Sto vivendo il momento più difficile della mia carriera. Ma come sempre ho giocato con allegria, darò il mio meglio per Dio. @10Ronaldinho

ZEMAN E PETKOVIC, I «FIGLI» DELLA CRISI CAPACI DI CREARE ATTESA E CURIOSITÀ lzi la mano chi due settimane fa aveva imA maginato un epilogo del genere. Il ritorno di Zeman alla Roma. L’avvento di Petkovic alla

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di LORENZO CASTELLANI

Pilota della Ferrari

che aveva circondato il «ciao» a Luis Enrique. Ma anche alla Lazio il signor Petkovic non si porta addosso solo scetticismo e la classica battuta sul suo non proprio ricchissimo (chiaro, rispetto ai suoi colleghi) stipendio. «Il solito braccino di Lotito», dicono alcuni e neanche pochi. Però il suo ingaggio induce anche alla curiosità. Il suo impegno alla Caritas, lo staff dominato dalla figura dell’ex bidello Rossini, il suo calcio «normale», ne fanno un personaggio come minimo lontano dagli stereotipi. Insomma, storie (e stati d’animo delle tifoserie) molto diverse che hanno però qualcosa in comune. Soprattutto nella capacità di prendersi un po’ di attenzione e spostarla dai soliti tormentoni di queste parti, la difficile convivenza UniCredit-americani quando si discute delle strategie della Roma, o il tira e molla di Lotito con il Coni sull’Olimpico, ora giunto (si spera) alla sua conclusione. E poi diciamoci la verità: la sensazione è che sul mercato sia meglio non attendersi chissà che, a Roma e non solo. E allora Zeman e Petrovic saranno pure figli della crisi. Ma almeno fanno venire un po’ di voglia di campionato: al giorno d’oggi non è una roba incredibile?

pesista Adams e la giavellottista Spotakova. Ora però arriva il compito più difficile, quello di non far disperdere l’onda positiva creata da un meeting che ha ottenuto entusiastici riscontri anche fra gli osservatori stranieri della Diamond League. Inutile chiudere gli occhi: in Italia si fa e si guarda poca atletica, al di fuori dei Giochi lo sport di Mennea e Simeoni ha perso il ruolo di leadership che aveva negli Anni 70. Quei tempi non torneranno più ma il Golden Gala 2012 dimostra che un prodotto ben confezionato può scollare dal videogame una folla giovanile interessata a questi pazzi nostalgici che corrono, saltano e lanciano.

laVignetta

FERNANDO ALONSO

panchineRomane

di VALERIO PICCIONI

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L’ATLETICA PIACE ANCORA AI GIOVANI LO DIMOSTRANO I 55 MILA DEL GALA

ilFenomeno

al Criscito no al Bonucci sì, dal Prandelli in libera uscita dialettica alle sentenze da impugnare perché è prerogativa del presidente, non è un momento fortunato per la Federcalcio. Garbati, sempre disponibili e costituzionalmente «moderati», Abete & Valentini si trovano catapultati dentro una centrifuga. Intorno a loro, un silenzio di tomba che non promette niente di buono. Che la tempesta perfetta stia addensandosi sul palazzo di via Allegri? Probabile. Per fortuna c’è l’Europeo. Hai visto mai lo si porti a casa, i due passerebbero direttamente dall’essere degli appestati a una santificazione di massa. In fondo, ci sono già passati nel 2006. Aspettando domenica 1 luglio, il giorno della finale di Kiev, bisogna però cercare di far passare la nottata e non è facile, tanto più dopo la scoppola con la Russia. Abete tiene duro su Bonucci e non farà un passo indietro, nonostante il diverso parere che gli è arrivato dal Coni e da più di un presidente di Lega. Il cavallo di battaglia di un’argomentazione che merita rispetto ma rimane del tutto non condivisibile è il ruolo che Bonucci ha ancora di semplice «testimone» presso la Procura di Bari.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

La forza di un samurai non è contenuta soltanto nei muscoli. L’intelligenza e la forza di volontà, è lì che si trova l’energia sufficiente per realizzare qualsiasi cosa. @alo oficial

LUCA MARRONE Centrocampista dell’Under 21

Ciao a tutti! Stasera si guarda la nazionale A e domani si parte per l'Irlanda. Ultima fatica stagionale! Buona serata ;) @marrone39

MANU GINOBILI Guardia dei San Antonio Spurs

Oggi non funziona internet in hotel, gran brutta notizia... E nemmeno la ricezione del telefono è buona! @manuginobili

di UMBERTO ZAPELLONI

opo aver visto l’Italia di ieD ri sera contro la Russia, viene quasi il dubbio che Cesare Prandelli avesse intuito tutto e si stesse preparando una via di fuga quando in mattinata aveva buttato lì la sua provocazione: «Se ci dicessero che per il bene del calcio la Nazionale non deve andare agli Europei, non sarebbe un problema». A disturbarlo era stata soprattutto la lettura dei giornali che, ovviamente, più che di Italia-Russia parlavano delle spese pericolose di Buffon. E in campo qualche strascico si è visto. Senza dubbio. Due giorni dopo l’uscita spericolata del premier Monti, quella del c.t. aveva lasciato di sasso. Improvvisamente a tutti è venuta una gran voglia di togliere agli italiani il loro passatempo preferito. Ma sì, chiudiamo i campionati e ritiriamo la Nazionale dall’Europeo. Quello che la Gazzetta pensava dell’uscita di Monti l’ha già chiaramente spiegato il direttore. Quello che la Gazzetta pensa della proposta shock di Prandelli, ve lo diciamo adesso. Non scherziamo! E non soltanto perché storicamente dai guai e anche da prestazioni allarmanti pur se piene di alibi come quella di ieri con la Russia, sono sempre scaturite prestazioni straordinarie delle nostre squadre. Oddio, già questo sarebbe un bel motivo per volare in Polonia e Ucraina con in testa un’idea meravigliosa. Rinunciare agli Europei sarebbe davvero una grande sciocchezza. Se nel nostro calcio esistono delle mele marce (non soltanto 40/50 sfigatelli però) non dobbiamo ignorare il fatto che gran parte del nostro pallone è costituto da gente seria, corretta e di principi sani. Cancellarci dagli Europei sarebbe davvero un autogol clamoroso per tutti coloro che marci non

sono e anche per il futuro del nostro pallone. Un futuro che sogniamo finalmente esente dagli scandali con giocatori tenuti lontani dalle cattive frequentazioni, dirigenti che pensano soltanto a vincere, stadi pieni di ragazzi e di famiglie, partite vere dalla prima all’ultima giornata. In questo momento forse prevale la sindrome dell’accerchiamento. Prandelli vede la sua Nazionale circondata da troppi problemi e confonde i fucili puntati contro i colpevoli come fucili puntati contro di lui e i suoi ragazzi. Non è così. Andrea Agnelli, intervistato dalla Stampa, commenta «E’ singolare e grave che l’informativa su Buffon esca proprio ora». Anche lui sente la sua Juve accerchiata dopo gli avvisi di garanzia a Conte e Bonucci. Ma anche in questo caso la Juve non c’entra e non ha nulla da temere. Potremmo sentirci un po’ accerchiati anche noi visto che ieri in Italia su twitter l’hashtag più dibattuto era #ioncomprolagazzetta. Ma poi per fortuna, scorrendo i commenti, abbiamo visto che la maggioranza degli intervenuti sosteneva la tesi «ma cosa c’entra la Gazzetta se Buffon gioca tutti quei soldi?». Esatto. Non sono i giornali a produrre gli scandali e la giustizia a orologeria. L’importante è non ricominciare a vedere complotti attorno a tutto quanto sta succedendo. Ma ancora più importante è andare agli Europei. Lo ha detto anche il ministro degli interni Anna Maria Cancellieri con un intervento decisamente apprezzabile. Potrebbe anche succedere di innamorarsi ancora di più del nostro calcio. E poi Prandelli non si senta troppo solo in quest’accerchiamento. Questa settimana il Time in copertina titola «The tragedy of English Football». Ma a loro non è mai venuto in mente di non andarci all’Europeo. twitter@uzapelloni © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 2 GIUGNO 2012

EURO2012 SCOMMESSE SPECIALE PER GAZZETTA Germania 2006 Fabio Cannavaro alza al cielo la Coppa del Mondo, tra i compagni di squadra, al termine della finale del Mondiale 2006 tra Italia a Francia a Berlino. Era il 9 luglio 2006, l’ultimo successo azzurro ANSA

le quote azzurre

Se Balotelli alza la cresta fa paura A CURA DI AGIPRONEWS

L’UOMO-GOL

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Se «alza la cresta» sono guai per gli avversari. Mario Balotelli è il nome più caldo degli azzurri nella scommessa sul capocannoniere del torneo, anche se si gioca a 20 volte la posta. Quote più alte per i «piccoletti» dell’attacco: Di Natale è a 30,00, Cassano si gioca a 75,00, Giovinco arriva a 100 contro 1.

L’ATTACCO

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Un’altra puntata sull’attacco dell’Italia: scommesse aperte sulla squadra che segnerà di più nel torneo. Gli azzurri, ancora una volta partono da dietro e la quota sulla griffe di Di Natale (foto) e soci nella classifica dei gol segnati fa salire la giocata a 18,00, assieme alla Russia e poco meglio del Portogallo (a 20,00).

INCROCI

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Carattere Italia Dà il meglio se è sfavorita Azzurri in salita con la Spagna al debutto e soltanto a quota 10 per la vittoria finale Ma il passaggio del turno con il Trap...

L’ultima volta sembrava tutto più facile, poi è andata a finire con un Europeo decisamente scialbo, ben al di sotto delle aspettative che quotisti e scommettitori avevano riposto nell’Italia di Donadoni. Allora, nel 2008, eravamo tra le favorite (a quota 6,00 vicinissimi alla Germania) e un italiano su due aveva scelto gli azzurri nella scommessa sulla vincente del torneo, terminato ai quarti dopo i rigori contro la Spagna. Vuoi vedere che invece questa volta - che partiamo da dietro nelle quote - riusciamo a sorprendere di nuovo, proprio come è nel Dna della Nazionale?

Che la «giovine Italia» di Prandelli ci farà saltare dalla poltrona non solo per il successo sul campo, ma anche per il gusto di aver centrato una scommessa difficile? Spagna regina Certo, con gli azzurri piazzati a 10 volte la posta sul tabellone di Snai ci vuole un pizzico di coraggio in più per giocare «italiano», anche perché le grandi favorite (Spagna e Germania) in Ucraina e Polonia sono a distanza di sicurezza. Del resto, lo ha detto lo stesso Cesare Prandelli che pur non essendo lì davanti, l’Italia è pronta a stupire. Ieri

però ha anche aggiunto, che «se serve, per il bene del calcio», visto l’ennesimo scandalo, «l’Italia all’Europeo non ci va». Ma queste sembrano destinate a rimanere parole, forti ma parole. E allora torniamo a noi e vediamo come si traduce nelle quote di Euro 2012 il cammino (si spera meraviglioso) degli azzurri: il primo vero e grande colpo di scena può arrivare già nell’esordio del 10 giugno. Di fronte ci sono i campioni del mondo della Spagna e le quote azzurre sono tutte in salita, con un successo da brividi a 4,50. A braccetto con l’Irlanda Se si supera la prima pendenza, allora diventa tutto più facile, compreso il passaggio del turno da prima del girone dove ancora una volta sbattiamo il muso contro il dominio spagnolo: nel Gruppo C gli iberici vengono dati primi a 1,55, l’Italia a 3,75. Nulla di stupefacente, invece, se la qualificazione ai quarti arrivasse proprio assieme alla Spagna (opzione piazzata a 1,70 nella scommessa combinata sulle due qualificate) mentre sarebbe una graditissima sorpresa (e una giocata niente male, a quota 20,00) passare il turno a braccetto con l’Irlanda del Trap. Sorpresa pure per l’accesso ai quarti assieme alla Croazia (piazzato a 10,00), mentre tornando a quote meno «simpatiche» (e ripensando a come è andata nei Mondiali in Sud Africa) c’è da segnalare l’unica scommessa che saremmo lieti di perdere con gli azzurri: quella sull’eliminazione già nel girone, che paga 2,35. © RIPRODUZIONE RISERVATA

AMICHEVOLI MULTIPLA «EASY» E MULTIPLA «HARD»

Se arriviamo fino in fondo, ce la vediamo con la Spagna. Nelle quote su chi si giocherà la finale, il 1o incrocio possibile per Prandelli (foto) è quello con i campioni in carica, a 15,00. Italia Germania sarebbe un epilogo bancato a 20,00. Quota alla pari (vale 50,00) per un bis contro la Francia o per un inedito finale con il Portogallo.

IN FINALE

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Obiettivo minimo quarti di finale. Non possiamo accontentarci: l’addio dell’Italia nella prima gara a eliminazione diretta si gioca a 3,00, il k.o. di Pirlo (foto) e compagni in semifinale sale a 5,50. Esiti diversi, ma quota gemella: il trionfo azzurro o il 2o posto, si giocano entrambi a 10 contro 1.

RCS


SABATO 2 GIUGNO 2012

LUCIA LAUDANDO

Sempre loro, ancora una volta. Da quattro anni Spagna e Germania dettano legge nelle gerarchie calcistiche: tra nazionale e squadre di club, il bilancio è una vittoria e un secondo posto all’Europeo 2008, il primo e il terzo posto al Mondiale 2010, due Champions League vinte più altre due finali disputate. Con un conto beffardo per i tedeschi (sempre k.o. nei momenti clou), un’ombra che comunque non dissuade i quotisti a puntare decisi sul gruppo di Joachim Loew. Gioventù tedesca A dispetto della sfortuna, la Germania è in prima fila (a 4,00) sulla lavagna Snai di Euro 2012, una valutazione ancora più significativa se si pensa che è la nazionale con l’età media più bassa di tutto il torneo (poco più di 24 anni). Gioventù, freschezza e fame di vincere per ora tengono testa all’esperienza della rivale numero uno, una Spagna consolidata e di successo che in pochissimo tempo ha recuperato tutto quello che non aveva mai raggiunto in precedenza. Alla carica Gli spagnoli vanno alla carica con un 3,75 in tabellone, e si candidano a un’altra finale contro gli stessi avversari dell’Europeo 2008: a conferma delle preferenze dei quotisti, spagnoli e tedeschi sono l’accoppiata favorita anche per la partita decisiva del torneo, un bis che è bancato a 7 volte la posta.

Spagna-Germania il dominio continua È l’Olanda l’intruso?

mez, in pole position a 8,00 dopo una stagione conclusa con 41 gol in 50 partite. Snobbato invece Cristiano Ronaldo, bancato «solo» a 12,00; sul talento del Real Madrid pesa la posizione scomodissima del Portogallo, nello stesso gruppo di Germania e Olanda, che quindi rischia seriamente (a 1,60) di essere eliminato al termine della prima fase.

Quattro anni dopo le regine non cambiano: in Polonia e Ucraina si giocano la vittoria 3,75 a 4. Orange terzi

Blues dietro le grandi Più indie-

tro la probabile coppia titolare di Del Bosque: Torres a 18,00, Llorente fa meglio a 15,00, alla pari con Benzema. Proprio al francese (e a tutta la sua squadra) i quotisti dedicano particolare attenzione: nonostante i disastrosi flop a Euro 2008 e nell’ultimo Mondiale, i Bleus sono subito dietro il trio delle grandi favorite, alla pari con l’Italia, e inseguono un sogno offerto a quota 10,00. Bomber Sull’Inghilterra rima-

Ecco la Spagna che a Vienna festeggia l’1-0 di Torres alla Germania che vale l’Europeo 2008. Era il 29 giugno AFP

Macchine da gol, perfette Per di

più, la coppia si contende il primato di squadra più divertente dell’Europeo, almeno per quello che riguarda i gol: la palma di miglior attacco è ancora una volta un testa a testa tra le due squadre, stavolta con la Germania in leggero vantaggio (a 3,75), inseguita dal 4,00 dei campioni del mondo in carica. Il gruppo di «guastafeste» si apre con l’Olanda, confermata nell’élite europea

dopo l’exploit in Sudafrica. Stavolta gli orange partono dal terzo posto sulla lavagna del vincente (a quota 7,00) e sono in prima fila sia per il reparto avanzato più prolifico (6,00), sia per la corsa al titolo di capocannoniere. Ronaldo piange Robin Van Persie è uno dei nomi più gettonati (a 10,00), anche se pure in questo caso il nemico numero uno è un tedesco, Mario Go-

IPPICA A TORINO DOMENICA SPECIALE

DI CARLO PELLEGATTI

Ostacoli a Merano Attenzione a Romis

L’erede del grande campione deve rendere fino a 40 metri

Le altre Molto stimolante anche il programma

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La scommessa impossibile

Ritorna Lana varennina doc Il «meglio» dell’ippica italiana di questo fine settimana è concentrato al sabato con le riunioni in programma all’ippodromo delle Capannelle e a Bologna. Ma anche per chi ama le puntate di domenica ci sarà da divertirsi con degli spunti interessanti. Basti pensare che a Torino c’è il rientro ufficiale di Lana del Rio (foto PERRUCCI) chiamata a rendere quaranta metri in una corsa di preparazione per la trasferta in terra di Francia a fine mese. Lana del Rio è uno degli eredi di Varenne più prolifici, e nalle sua ricac carriera vanta anche la vittoria nel Derby. L’altro campo di trotto in attività sarà quello di Agnano, dove la prova più interessante sul piano del convegno sarà affidata a discreti quattro anni.

ne qualche perplessità e a dispetto del cambio in panchina, in lavagna non si va oltre un 12,00 per il trionfo di Hogdson; va ancora peggio sul versante dei bomber, nel quale spetta ad Andy Carroll il ruolo di portabandiera, ma solo a un altissimo 40,00, la stessa quota di Ibrahimovic. Il milanista è il capocannoniere dell’ultima Serie A ma assolutamente «irrilevante» nel confronto con giocatori di altre squadre più forti: anche in questo caso le quote dicono 40,00, mentre l’eliminazione della Svezia dopo la fase a gironi vale 1,35.

del galoppo, specialmente quello dell’ippodromo di San Siro, dove si disputano due listed di buon livello. Nel «Merano» si rivede Sopran Montieri, atteso al riscatto dopo un Derby andato così così. Qui la distanza si accorcia leggermente e quindi il cavallo montato da Dario Vargiu potrebbe anche tornare al successo. C'è da prestare però attenzione alle tante insidie presenti, con Mister Sandro, Grecale e Romantic Wave che potrebbero dar fastidio più di tutti. Poi il Nogara dove c'è di nuovo Dario Vargiu da seguire: questa volta sarà in sella a Killachy Loose, in una corsa che si annuncia alquanto complessa. Una bella chance potrebbe essere quella a disposizione di Last Night Show, ma non ci sentiamo di escludere possibili sorprese. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La scommessa più facile da vincere è consigliare un weekend a Merano, tenendo come base il paese di Scena. Perché vivere due giorni in mezzo agli alberi da frutta regala sensazioni profonde. Proprio al paese di Scena è intitolata la 4a corsa di Merano, domani alle 17. Corsa bellissima fra i migliori ostacolisti di 4 anni, che il 24 giugno correranno il Criterium di Primavera. Sulla carta brilla King Hawk, vincitore del Criterium di Inverno, a Roma davanti a Sol Invictus, il primo della Corsa Siepi dei 4 anni, a Pisa. E’ in crescita Sokolowsky, ma a me piace Romis. L’allievo di Paolo Favero potrebbe essere più rodato dei rivali, cadenzando una corsa di testa, favorito dal senso dell’andatura di Raffaele Romano. Poi, apfelstrudel per tutti!

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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4 Twit &Bet

I NUMERI

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Cristiano Ronaldo snobbato dalla lavagna alla voce capocannoniere di Euro 2012: l’attaccante paga il girone difficile del Portogallo (con Germania e Olanda)

40

Zlatan Ibrahimovic Va ancora peggio all’attaccante del Milan, capocannoniere della Serie A, ma lontanissimo in quota alla voce bomber. Del resto l’eliminazione della Svezia dopo la fase a gironi sembra praticamente scontata a 1,35

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Mario Gomez È sua la pole position in lavagna per il vincitore della classifica dei cannonieri: il tedesco del Bayern Monaco vanta una stagione pazzesca, con 41 gol in 50 partite

Euro 2012

#segnatipiùgol Il Gruppo B a 2,60 Robin van Persie, Mario Gomez, Cristiano Ronaldo e Nick las Bendtner: saranno loro a ga rantire lo spettacolo a Euro 2012. Lo dicono i bookie che hanno aperto la scommessa sul #gruppo dove saranno #segnatipiùgol: avanti il Gruppo B (Olanda, Ger mania, Danimarca e Portogallo), a 2,60; il Gruppo C (#Italia), è a 3,30.

Euro 2012

Rivincita #Olanda Il 2o posto è a 7,50 Quattro anni fa uscì ai quarti, eliminata a sorpresa dalla Russia. #Olanda in cerca di rivincita e in lavagna si punta sul #piazzamentofinale a Euro2012. L’ipotesi che #Robben (foto) e Co. escano nella fase a gironi è a 2,50, a 4,25 l’eliminazione ai quarti o in semifinale. Il 2o posto è a 7,50.

Arjen Robben, 28 anni REUTERS

Formula 1

#titolopiloti Alonso sale a 4,00 Ha conquistato la vetta del Mondiale Piloti, grazie al 3o posto a Montecarlo, e adesso #Alonso promette di non mollare. Lo spagnolo della #Ferrari, ora a 76 punti, convince anche i bookie e scala la lavagna per il #titolopiloti: Alonso, ora, si gioca a 4,00, stessa quota di Vettel, che insegue a 73 punti e di Hamilton (63 punti).

MotoGP

#ValentinoRossi paga 25 volte Dopo il secondo posto a Le Mans #ValentinoRossi ci riprova in Catalogna, dove ha già vinto 9 volte in carriera. La lavagna, però, è decisamente in salita e il successo del Dottore vale 25 volte la posta. Stoner e Lorenzo #favoriti, entrambi bancati a 2,40, mentre per #Pedrosa, a secco di vittorie nel 2012, si sale a 4,50.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 2 GIUGNO 2012

SERIE BWIN RITORNO DELLE SEMIFINALI PLAYOFF

Sassuolo e Verona prove di ribaltone Vittoria d’obbligo

COSI’ IN CAMPO ORE 18.30

LE RIVALI

Terremoto La Samp ha paura In ritiro a Parma La rabbia dei tifosi Varese: antidoping

Tentano l’impresa in casa con Samp e Varese Pea e Mandorlini: «Dimenticare l’andata...»

FILIPPO GRIMALDI GENOVA

GUGLIELMO LONGHI

Prove di ribaltone. L’andata ha rovesciato o comunque fatto scricchiolare i verdetti della stagione regolare. Sassuolo e Verona hanno perso i gradi delle favorite e oggi possono contare su un solo risultato. Niente se, niente ma, non ci sono alternative. E’ il bello dei playoff: basta poco perché facciano chiarezza.

GDS

COSI’ IN CAMPO ORE 21

La fiducia di Pea Il Sassuolo ha

l’obbligo di vincere, con uno o più gol di scarto non importa. La gara d’andata con la Samp ha mostrato una squadra sciupona (rigore di Sansone sbagliato) e in evidente calo fisico nel secondo tempo. Eppure Fulvio Pea ostenta ottimismo, forse pensando ai precedenti che hanno sempre premiato chi era arrivato al terzo posto: «Abbiamo le carte in regola per passare. Siamo costretti a fare la partita: meglio così, avremo la testa più libera». Sceglie il paradosso alla vigilia di quella che potrebbe anche essere, complice la sconfitta di Marassi, l’ultima vigilia della stagione, ma si conferma «molto fiducioso: ci serve una prestazione di alto livello, ma il Sassuolo è in grado di farla. Stiamo bene, e lo abbiamo dimostrato anche mercoledì, almeno fino a quando un errore collettivo non ha cambiato completamente una gara che stavano conducendo con merito. La Samp è forte e lo sappiamo bene. E sarà fondamentale soprattutto non sbagliare nulla: a questi livelli la qualità è tanto alta che basta il minimo errore a condannarti». Pea schiera il solito Sassuolo (non ci sono squalificati, tre i diffidati: Pomini, Sansone e Troianiello) con Missiroli, uomo chiave di questo finale di stagione, che giocherà alle spalle dei due attaccanti. Gli ordini di Mandorlini Anche il

Fulvio Pea, 45 anni LAPRESSE

IL REGOLAMENTO

In finale ci sono anche i tempi supplementari Il regolamento dei playoff: va in finale la squadra che nelle due sfide fa più punti o più gol (quelli in trasferta valgono come quelli segnati in casa): in caso di parità, si qualifica la squadra meglio piazzata al termine della stagione regolare. La stessa cosa vale per la finale, con una differenza: se dopo il ritorno c’è parità, si va ai tempi supplementari; se la parità persiste, è promossa in Serie A la squadra meglio piazzata (cioè quella che gioca il ritorno in casa). Lo stesso regolamento vale per i playout; in caso di parità dopo il ritorno, non ci sono i tempi supplementari e si salva la squadra meglio piazzata in campionato (quella che gioca il ritorno in casa).

Verona (squalificati nessuno,

Andrea Mandorlini, 51 anni IANUALE

diffidati Abbate e Mareco) è uscito ridimensionato dalla sconfitta di mercoledì sera. Delle quattro, era considerata la squadra più in forma, ma a Varese ha tenuto il campo per poco più di un tempo. Un po’ come il Sassuolo. Vittoria d’obbligo anche in questo caso, ma stavolta con almeno due gol di scarto. Il quarto posto finale dà un piccolo vantaggio, in caso di arrivo in parità passa chi è meglio piazzato, e quindi l’Hellas. Mandorlini ha ordinato alla vigilia: azzerare la mente, dimenticare la gara d'andata, giocare la partita della vita trascinati dal Bentegodi. L'allenatore si è detto «molto fiducioso» su quello che il Verona può ancora dare al suo campionato. «Ma è meglio parlare poco e fare i fatti» ha spiegato. Non ci sarà Abbate che lamenta uno stiramento mentre Lepiller che ha accusato un leggero problema muscolare. E' probabile che in attacco giochi Bjelanovic anche se Mandorlini ha visto Ferrari «molto sereno» nonostante i tre anni di squalifica chiesta dal procuratore federale Palazzi.

GDS

IL PROGRAMMA MERCOLEDI’ LA FINALE D’ANDATA

GDS

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ANDATA DEI PLAYOUT DOMANI SERA ALLO STADIO MENTI

Vicenza-Empoli, la prima sfida salvezza GIACOMO CIONI ALBERTA MANTOVANI

La salvezza in 180 minuti. Si gioca domani sera allo stadio Menti (ore 20.45, arbitro Candussio di Cervignano) l’andata dei playout tra Vicenza ed Empoli, due veterane della B. Toscani leggermente favoriti avendo chiuso la stagione regolare al quart’ultimo posto. Qui Vicenza Quando è stato ri-

chiamato Gigi Cagni anche questo sembrava un obiettivo difficile da raggiungere, ma adesso, alla vigilia della prima sfida, il Vicenza è convinto di poter centrare la salvezza gra-

zie alle tre vittorie ottenute nelle ultime quattro partite. La squadra ha recuperato fiducia nei suoi mezzi, è migliorata nella forma fisica. Mancano solo Bastrini, Baclet, Mustacchio e Rigoni. Se Abbruscato non è riuscito a sbloccarsi, in compenso in zona-gol è diventato protagonista Paolucci, 5 gol nelle ultime 4 gare. Il presidente Massimo Masolo confida anche nel sostegno del pubblico: «I tifosi sono sempre stati vicini alla squadra e in questa particolare occasione in cui ci giochiamo tutto un campionato sono sicuro che sapranno essere il dodicesimo uomo». Anche il sindaco Variati e gli amministratori locali sono scesi in campo per l'appello

ai tifosi e la società ha deciso di abbassare i prezzi in tutti i settori: finora sono già stati venduti 5 mila biglietti, l'obiettivo della società è riempire lo stadio Menti. Qui Empoli Aglietti già giovedì aveva blindato l’allenamento, lo ha fatto anche ieri. Per domani sera, il tecnico dell’Empoli ha scelte obbligate in difesa e attacco, in mediana ci sono ancora dei ballottaggi che potrebbero portare a due moduli differenti: il 4-4-2 o il 4-3-1-2. Il dubbio se giocare con due trequartisti sulle fasce, Saponara (non convocato dal c.t. della nazionale Under 21 Ferrara) e Lazzari, con in mezzo Moro e Valdifiori, oppu-

re con un solo uomo fra le linee e Ze Eduardo a rinforzo del centrocampo. Ma anche Guitto e Signorelli potrebbero avere qualche chance. In avanti sicura la presenza di Tavano e del neopapà Maccarone (in settimana è nata Ginevra). Dietro Buscé, Ficagna, Stovini e Regini dovrebbero completare la formazione con Dossena tra i pali. Confermati cinque pullman pronti a partire domani pomeriggio alla volta di Vicenza: in pratica è la prima trasferta dell’anno per i tifosi azzurri, in particolare per gli ultrà che non avevano sottoscritto la tessera del tifoso, che non necessaria per seguire le due partite dei playout. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Michele Paolucci, 26 anni LAPRESSE

Massimo Maccarone, 32 LAPRESSE

Iachini sembra intenzionato a confermare la stessa squadra vittoriosa mercoledì al Ferraris, lasciando aperto l’unico dubbio legato al ballottaggio fra Juan Antonio e Foggia alle spalle delle punte Pozzi-Eder. Ma ciò che più preoccupa la Samp (che va in finale con una vittoria o un pareggio) è l’aspetto extracalcistico legato alle ripetute scosse di terremoto che continuano a susseguirsi nella Bassa modenese. Preso atto della conferma ufficiale del Braglia come sede della partita di ritorno, per ridurre al minimo i rischi del caso, oltre che gli inevitabili timori all’interno del gruppo, la società ha scelto un albergo di Parma come sede del ritiro pre-gara di ieri sera. Il trasferimento a Modena del pullman sampdoriano avverrà solo oggi, poco prima dell’incontro. Nessun commento ufficiale da parte dei dirigenti di Corte Lambruschini, ma la decisione di confermare lo stadio modenese come campo di gara è sembrata quantomeno azzardata, anche perchè non sarebbe stato difficile trovare una sede alternativa (Parma o Brescia, ad esempio) oggettivamente più sicura. Responsabilità Non solo: la Sampdoria si sente in qualche modo responsabile anche dell’incolumità dei propri sostenitori, che oggi saranno moltissimi (3.800 biglietti riservati agli ospiti esauriti in poche ore), e la pericolosità della zona tiene tutti in apprensione. In questo modo, invece, al di là dell’agibilità confermata dell’impianto, rimane potenzialmente il pericolo anche per gli 8 mila tifosi annunciati stasera. Per questo motivo la Federclubs blucerchiata ha diffuso un duro comunicato nel quale si definisce «altamente insensata» la scelta di giocare a Modena. «Riscontriamo — si legge ancora nella nota — soprattutto una grave mancanza di rispetto verso le zone colpite così duramente dal disastro e negli affetti, oltre a costituire un pericolo per gli spettatori che saranno allo stadio Braglia. I tifosi sampdoriani saranno comunque numerosi, manifestando ancora una volta la loro grande solidarietà verso la popolazione emiliana». Squalificati nessuno. Diffidati Da Costa, Gastaldello, Foggia, Eder, Pozzi. Qui Varese Per la semifinale del Bentegodi, dove il Varese non ha mai vinto (ma oggi basta il pari o una sconfitta con un gol di scarto), Maran riconferma la formazione che ha battuto il Verona. Con la difesa ritoccata: Cacciatore a sinistra, visto che Grillo è fermo per uno stiramento al retto femorale, mentre a destra gioca Pucino, Rinnovata la fiducia al tandem De Luca-Neto Pereira. Durante la rifinitura di ieri, si è svolto un controllo antidoping a sorpresa per quattro: Camisa, Corti, Momenté e Pucino. Oltre mille i tifosi al seguito. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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PRIMA DIVISIONE ANDATA DELLE FINALI PLAYOFF: IL DIBATTITO

A «Trapani in B? A «Pro giovane e veloce: Carpi Sì, però sente stai attento» la tensione» HANNO DETTO

I tecnici: «La finale delle neopromosse condizionata dal sintetico del Piola»

HANNO DETTO

S

S

Cuoghi All. Viareggio «Le due società hanno rispettato sempre le scadenze nei pagamenti degli stipendi»

Corini All. Frosinone «Un 10% in più al Trapani per la continuità in campionato, ma il Lanciano è capace di tutto»

Molti pronostici a favore dei siciliani «Ma il Lanciano può stupire ancora»

GUIDO CASAVOLA

CAROLINA DI BITETTO

La finale delle neopromosse. Per chi se lo fosse scordato, Pro Vercelli e Carpi l’anno scorso erano in Seconda divisione. A distanza di un solo un anno, si giocano la Serie B. Chi salirà? L’abbiamo chiesto agli allenatori che le hanno affrontate durante la stagione. Ernestino Ramella, tecnico del Como, analizza le due squadre: «Sono molto differenti. Il Carpi è più forte fisicamente, il 4-4-2 lo applica alla perfezione. La Pro Vercelli invece basa la sua forza sulla velocità». Il campo artificiale dello stadio Piola potrebbe favorire la squadra piemontese secondo l’allenatore della Reggiana, Lamberto Zauli: «La Pro Vercelli gioca un calcio veloce e offensivo, favorito dal sintetico. I ragazzi di Notaristefano invece sono più abituati a queste sfide, ma da ex giocatore dico che i valori spesso non vengono rispettati quando la posta in palio è così alta». Carmelo Imbriani, tecnico del Benevento, ha una favorita: «Sin dall’inizio avevo puntato sul Carpi. La Pro Vercelli però ha stupito grazie alla voglia di emergere dei suoi ragazzi. Non credo che in queste sfide conti molto la classifica del campionato». Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’allenatore del Pisa, Alessandro Pane: «Il terzo posto del Carpi può essere un freno se non si prepara nel modo giusto la gara». Non è della stessa opinione Giorgio Roselli, fresco di salvezza con il suo Pavia: «In queste partite è sempre favorito chi

Trapani contro Lanciano: la squadra che ha dominato il girone B di Prima divisione affronta la sorpresa. Fattore in comune: il miglior gioco. E se nessun oracolo è in grado di prevedere chi salirà in B, ci provano gli allenatori delle avversarie in campionato. «Per fare un pronostico - dice Eugenio Corini, tecnico del Frosinone - darei vincente il Trapani al 60%, che ha qualche certezza in più per classifica». Un buon 40% di possibilità al Lanciano: «Può contare la testa. In semifinale il Trapani non sembrava così sbarazzino. Si sente il peso di un campionato sfuggito di mano». Convinto della vittoria dei granata Stefano Sottili, allenatore della Carrarese: «Sono favoriti per il doppio risultato, ma 51 a 49». Altro punto di forza: il collettivo, «poi ci metto Madonia con le sue giocate. Prevedo tanti gol». Anche per Stefano Sanderra, tecnico del Latina, la bilancia pende più verso il Trapani: «È avvantaggiato, ma il Lanciano è stato una rivelazione. Fattore determinante potrebbe essere la condizione fisica: vincerà chi starà meglio». «Pronostico difficile» sentenzia Giovanni Stroppa (Alto Adige): «Il Lanciano sta sorprendendo; il Trapani ha dimostrato forza e, se vince la prima partita, la Virtus è spacciata». Trapani in B per Fabio Brini, tecnico del Pergocrema, però «a decidere saranno gli episodi: un calcio da fermo di Mammarella o di

S Zauli All. Reggiana «Il sintetico del Piola agevola il calcio veloce della Pro Vercelli. Il Carpi soffrirà»

Carmelo Imbriani, 36 anni, alla prima stagione come allenatore del Benevento ROMANO

ha a disposizione due risultati. Ma non bisogna adagiarsi altrimenti si rischia». A centrocampo Secondo l’ex tecnico della Tritium, Simone Boldini, la partita si deciderà a centrocampo: «Memushaj può essere l’ago della bilancia. Il Carpi potrà attendere la Pro Vercelli e ripartire». Anche Walter Bonacina, allenatore del Foggia, prevede scintille in mezzo al campo: «Memushaj da una parte e Calvi dall’altra daranno vita a un bel duello». L’ex tecnico dell’Avellino Giovanni Bucaro punta forte sugli attaccanti: «Ferretti e Iemmello sono due grandi giocatori, potrebbero essere loro a decidere la gara». «Una finale giusta» secondo Stefano Cuoghi, allenatore del Viareggio. «Entrambe potrebbero affrontare la B senza tanti cambiamenti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

S Bonacina All. Foggia «Concas e Memushaj sono di un’altra categoria. Malatesta è in un ottimo momento»

S Ramella All. Como «Gioventù contro esperienza. In queste partite non c’è mai una favorita, conta la testa»

S Rastelli Ex allenatore Portogruaro «Salirà il Lanciano per la condizione fisica e mentale. Hanno giocato il calcio migliore»

Giovanni Stroppa 44 anni. È l’allenatore dell’Alto Adige da questa stagione LIVERANI

Barraco». Di parere diverso Massimo Rastelli, ex Portogruaro: «Lanciano favorito perché il vantaggio dei siciliani è compensato dalla condizione fisica e psicologica. Occhio agli inserimenti a sorpresa di Caccetta, potrebbe essere l'uomo decisivo». «Squadre dal calcio spumeggiante e offensivo» dice Nello Di Costanzo (Barletta). «Il punto di forza del Lanciano? La sua impresa eccezionale, mentre al Trapani è sfuggita la promozione diretta».

S Di Costanzo All. Barletta «Pronostico difficile. Entrambe hanno giocatori straordinari per fantasia, estro e imprevedibilità»

Imprevedibile Il giocatore impre-

vedibile può fare la differenza: per il tecnico del Prato Vincenzo Esposito Pavoletti da una parte e Madonia dall’altra, Grande equilibrio anche secondo Marco Remondina (Feralpi Salò): «Meritano la B, è la finale che volevo: un premio al miglior gioco». © RIPRODUZIONE RISERVATA

S Esposito All. Prato «Una finale meritata tra due squadre dal bellissimo percorso. Se la giocano 50 e 50»

PLAYOFF E PLAYOUT PER RAGIONI DI SICUREZZA A RISCHIO IL RITORNO NELLO STADIO DI CARPI

IL REGOLAMENTO

Zeytulaev per Pavoletti, Tedesco resta in dubbio

In caso di parità conta la classifica

PLAYOFF PRIMA GIRONE A

PRO VERCELLI-CARPI

(ore 17)

PRO VERCELLI Fuori Bencivenga (squalificato) e Rosso (distorsione alla caviglia). Rientra Murante dopo il turno di stop. In attacco si giocano le due maglie titolari Martini, Malatesta, Iemmello e Di Piazza. Braghin, con Fabiano non al top, potrebbe accantonare il 4-3-1-2 e affidarsi al 4-1-3-2 con Calvi davanti alla difesa. I tifosi vercellesi hanno organizzato una raccolta fondi per le popolazioni colpite dal terremoto. CARPI Sono rimasti a casa gli infortunati Perrulli e Terigi, mentre rientra dalla squalifica Laurini. Al momento restano forti dubbi sulla

regolare disputa allo stadio Cabassi della finale di ritorno di domenica 10: per ragioni di sicurezza, la Lega Pro potrebbe dirottare la gara a Reggio Emilia o in un’altra sede lontano dall’epicentro del terremoto. Domani i biancorossi giocheranno con il lutto al braccio in onore delle vittime del sisma. ARBITRO Abbattista di Molfetta. TV Diretta su Raisport 2. PLAYOFF PRIMA GIRONE B

LANCIANO-TRAPANI

(ore 15)

LANCIANO Pesano le assenze di Pavoletti, Amenta e Titone (squalificati). Pavoletti il più difficile da rimpiazzare: il suo sostituto

potrebbe essere Zeytulaev. Apprensione per Aridità che si è infortunato in allenamento. TRAPANI Si fermano per infortunio il portiere Castelli, il difensore Lo Monaco e il centravanti Perrone. Probabilmente Boscaglia dovrà fare a meno anche di Giacomo Tedesco, alle prese con un problema muscolare. Al suo posto potrebbe giocare Barraco. Gambino pienamente recuperato. ARBITRO Pasqua di Tivoli. TV Diretta su Raisport 2. PLAYOFF SECONDA GIRONE A

ENTELLA-CUNEO

(ore 16)

ENTELLA Certe le assenze di Villagatti

e Hamlili, per squalifica, e di Lazzaro e Volpe, per infortunio. Da valutare Zampano (al rientro dalla Nazionale Under 19), Bertoli e Musso. CUNEO Non ci sono infortunati né squalificati. Tutti a disposizione del tecnico Ezio Rossi. ARBITRO La Penna di Roma. PLAYOFF SECONDA GIRONE B

PAGANESE-CHIETI

(ore 16)

PAGANESE Nigro e Di Martino squalificati, difficile che Tricarico risolva i dolori all’inguine. Fabio e Luca Orlando si fermano per noie muscolari. CHIETI Recuperano Cardinali e Berardino. Ballottaggio tra Serpico e

Gialloreto sulla destra. L’unico indisponibile è lo squalificato Lacarra. ARBITRO Pairetto di Nichelino. PLAYOUT SECONDA

VIBONESE-MANTOVA

(ore 16)

VIBONESE Gli acciaccati Alletto e Saturno salteranno il primo round della finale. Non convocati anche gli infortunati di lungo corso Cosentino e De Filippis. MANTOVA Il difensore Marco Zaninelli torna a disposizione. Fuori per squalifica Sensi e Franchi, non saranno a disposizione neppure Cinque e Girelli. In forte dubbio l’esterno offensivo Colonetti. ARBITRO Manganiello di Pinerolo.

Le promozioni di Prima e Seconda vengono stabilite nella finale dei playoff che si giocherà domani e domenica 10. In caso di parità, si va ai supplementari; se c’è ancora parità, è promossa la migliore classificata. La doppia sfida Vibonese-Mantova decide la retrocessione in D. In caso di parità, si va ai rigori. La Lega ha anche deciso che domani verrà osservato un minuto di silenzio per le le vittime del terremoto.

RUBRICHE

FINALI PLAY OFF LEGA PRO – GARE DI ANDATA Domenica 3 Giugno 2012

Lunedì ore 18:45 Rai Sport 1 Lunedì ore 23:05 Odeon TV

INFO, NEWS E RISULTATI ONLINE: www.lega-pro.com

Digitale canale 177 SKY canale 914

1ª DIVISIONE GIRONE A

1ª DIVISIONE GIRONE B

2ª DIVISIONE GIRONE A

2ª DIVISIONE GIRONE B

Pro Vercelli – Carpi ore 17:00 – Rai Sport 2

Virtus Lanciano – Trapani ore 15:00 – Rai Sport 2

Virtus Entella – Cuneo ore 16:00

Paganese – Chieti ore 16:00

Martedì ore 20:45 e Giovedì ore 21:00 “Fuori dalla Mischia” SKY canale 820 In streaming su www.blu820.tv


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 2 GIUGNO 2012

MOTOMONDIALE MOTOGP/1 PILOTA (NAZ-MOTO) 1. STONER (AUS-Honda)

TEMPO 1'42.775 media 165.577 km/h

2. PEDROSA (SPA-Honda)

1'42.875

3. LORENZO (SPA-Yamaha)

1'43.008

4. CRUTCHLOW (GB-Yamaha)

1'43.182

5. SPIES (USA-Yamaha)

1'43.191

6. BRADL (GER-Honda)

1'43.245

7.

HAYDEN (USA-Ducati)

1'43.246

8. ABRAHAM (R.CECA-Ducati)

1'43.315

9. DOVIZIOSO (ITA-Yamaha)

1'43.371

10. BAUTISTA (SPA-Honda)

1'43.493

11. ROSSI (ITA-Ducati)

1'43.537

12. BARBERA (SPA-Ducati)

1'43.624

13. DE PUNIET (FRA-Art)

1'44.915

14. ESPARGARO (SPA-Art)

1'45.281

15. PIRRO (ITA-Ftr)

1'45.939

16. PASINI (ITA-Art)

1'46.234

17. EDWARDS (USA-Suter)

1'46.748

18. SILVA (SPA-Bqr)

1'46.848

19. ELLISON (GB-Art)

1'46.908

20. PETRUCCI (ITA-Ioda)

1'47.149

21. HERNANDEZ (COL-Bqr)

1'47.181

MOTOGP/2 PILOTA (NAZ-MOTO) TEMPO 1. LORENZO (SPA-Yamaha) 1'42.099 media 166.673 km/h 2. BAUTISTA (SPA-Honda)

1'42.306

3. CRUTCHLOW (GB-Yamaha)

1'42.447

4. DOVIZIOSO (ITA-Yamaha)

1'42.592

5. BARBERA (SPA-Ducati)

1'42.639

6. SPIES (USA-Yamaha)

1'42.802

7.

1'42.870

PEDROSA (SPA-Honda)

8. BRADL (GER-Honda)

1'42.943

9. HAYDEN (USA-Ducati)

1'43.057

10. STONER (AUS-Honda)

1'43.134

11. ABRAHAM (R.CECA-Ducati)

1'43.341

12. ROSSI (ITA-Ducati)

1'43.538

13. ESPARGARO (SPA-Art)

1'44.738

14. DE PUNIET (FRA-Art)

1'44.771

15. PIRRO (ITA-Ftr)

1'45.631

16. EDWARDS (USA-Suter)

1'45.868

17. HERNANDEZ (COL-Bqr)

1'46.450

18. SILVA (SPA-Bqr)

1'46.500

19. PASINI (ITA-Art)

1'46.503

20. ELLISON (GB-Art)

1'46.836

21. PETRUCCI (ITA-Ioda)

1'47.436

MOTO2 PILOTA (NAZ-MOTO) 1. LUTHI (SVI-Suter) 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23.

TEMPO 1'46.597 media 159.640 km/h ESPARGARO (SPA-Kalex) 1'47.133 REDDING (GB-Kalex) 1'47.171 IANNONE (ITA-Speed Up) 1'47.613 DE ANGELIS (RSM-Suter) 1'47.629 DI MEGLIO (FRA-Speed Up) 1'47.673 NAKAGAMI (GIA-Kalex) 1'47.697 KALLIO (FIN-Kalex) 1'47.719 ZARCO (FRA-Motobi) 1'47.756 KRUMMENACH (SVI-Kalex) 1'47.825 RABAT (SPA-Kalex) 1'47.826 CORSI (ITA-Ftr) 1'47.831 ELIAS (SPA-Suter) 1'47.851 AEGERTER (SVI-Suter) 1'47.875 CORTI (ITA-Kalex) 1'47.943 MARQUEZ (SPA-Suter) 1'47.953 SMITH (GB-Tech 3) 1'48.100 PONS (SPA-Kalex) 1'48.100 CARDUS (SPA-Ajr) 1'48.182 ROLFO (ITA-Suter) 1'48.185 WILAIROT (THAI-Suter) 1'48.356 TORRES (SPA-Tech 3) 1'48.394 TAKAHASHI (GIA-Suter) 1'48.518

GP CATALOGNA

y

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA MONTMELÒ (Spagna)

LA POLE ALLE 13.55

Spunta il sole, caldo, vero, da Spagna infuocata (50 gradi sull’asfalto), e il Motomondiale va in confusione. Nel senso che ieri, in meno di due ore, tra mattino e pomeriggio si è visto di tutto. Un turbinio di sensazioni che hanno mischiato le carte, ma ci restituiscono una Ducati nuovamente tartagliante, soprattutto con Valentino Rossi che sembra aver già dimenticato gli effetti benefici del secondo posto (sul bagnato) della Francia e anche le indicazioni positive del test della scorsa settimana al Mugello: dopo il motore, andato in soffitta ancora prima di vedere la pista iridata, ieri è toccato al forcellone in alluminio, adottato solo da Valentino e oggi già accantonato in attesa di tempi migliori. Ma ancora una volta una novità attesa con grandi aspettative all’atto pratico, non funziona: mah...

Domani si corre il GP di Catalogna, quinta tappa del Motomondiale, sul circuito di Montmelò (4.727 m)

S Programma Oggi Libere 3 su Italia 2: ore 9.15 Moto3; 10.10 MotoGP; 11.10 Moto2 Qualifiche su Italia 1 e Italia 2: ore 13 Moto3; 13.55 MotoGP; 15.10 Moto2 Domani Warm-up su Italia 2: ore 8.40 Moto3; 9.10 Moto2; 9.40 MotoGP. Gare su Italia 1 e Italia 2: ore 11 Moto3 (22 giri, 103,994 km); 12.20 Moto2 (23 giri, 108,721 km); 14 MotoGP (25 giri, 118,175 km)

S Classifiche MotoGP 1. Lorenzo 90 2. Stoner 82 3. Pedrosa 65 4. Crutchlow 45 5. Dovizioso 44 6. Rossi 42 7. Bradl 35 8. Bautista 35 9. Hayden 33 10. Barbera 26 Moto2 1. P.Espargaro 71 2. Marquez 70 3. Luthi 68 4. Iannone 46 5. Redding 44 Moto3 1. Cortese 67 2. M.Viñales 55 3. Salom 49 4. Fenati 45 5. Rins 44

LORENZO MARTELLA Vede che Stoner è in difficoltà e affonda i colpi

Tempi La prestazione di Valentino è uno degli strani casi di questa giornata. Un solo millesimo di differenza tra mattino e pomeriggio, l’uno con le gomme morbide, l’altro con le dure, con 8 gradi di differenza tra i due turni, al mattino 11˚ a 7 decimi dalla pole teorica, al pomeriggio 12˚ quasi a un secondo e mezzo. Come dire: più di così non si va. Una spiegazione è un po’ causa dell’altro mistero (o pasticcio) della giornata, cioè le gomme. La situazione climatica, da vera estate, ha portato un po’ tutti a cercare la propria via con le nuove moto 1000 e le coperture di ultima genera-

«

Con la gomma dura il chattering è diventato molto forte. Lavoriamo per eliminarlo

Casey, 1˚ al mattino, chiude 10˚. Volano tutte le Yamaha. Ducati gambero: Vale 12˚ CASEY STONER IRIDATO 2011

MOTO3

QUASI UN ALTRO CAMPIONATO SCIVOLONE SENZA CONSEGUENZE PER PASINI

PILOTA (NAZ-MOTO) 1. ROSSI (FRA-Ftr Honda)

Dolori Crt: perdono 40 km/h dai migliori

2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 32. 33.

TEMPO 1'52.624 media 151.097 km/h VIÑALES (SPA-Ftr Honda) 1'52.774 CORTESE (GER-Ktm) 1'52.908 OLIVEIRA (POR- Suter Honda) 1'53.584 KENT (GB-Ktm) 1'53.616 FENATI (ITA-Ftr Honda) 1'53.665 FAUBEL (SPA-Kalex Ktm) 1'53.766 KHAIRUDDIN (MAL-Ktm) 1'53.837 VAZQUEZ (SPA-Ftr Honda) 1'53.979 SALOM (SPA-Kalex Ktm) 1'54.079 MASBOU (FRA-Honad) 1'54.162 TONUCCI (ITA-Ftr Honda) 1'54.393 MILLER (AUS-Honda) 1'54.398 KORNFEIL (R.CECA-Ftr Honda) 1'54.402 MONCAYO (SPA-Kalex Ktm) 1'54.422 ANTONELLI (ITA-Ftr Honda) 1'54.478 RINS (SPA -Suter Honda) 1'54.518 MARQUEZ (SPA-Suter Honda) 1'54.745 BINDER (SA-Kalex Ktm) 1'54.841 McPHEE (GB-Krp Honda) 1'54.879 AJO (FIN-Ktm) 1'54.889 GROTZKYJ (ITA-Suter Honda) 1'56.127 MORCIANO (ITA-Ioda) 1'56.715

Petrucci: «Pago troppo sul dritto. Che sconforto!» Pirro: «Ci servono almeno due anni» DAL NOSTRO INVIATO

MONTMELÒ

Dietro l’Italia di Dovizioso e Rossi che lotta per il vertice, c’è quella che stringe i denti intorno a progetti nuovi. Dura la vita delle Crt contro le MotoGP. È già difficile con una moto collaudata come la Art: a

Mattia Pasini serve solo apprendistato (ieri scivolata senza problemi). Figurarsi con qualcosa di completamente nuovo: chiedere a Michele Pirro e Danilo Petrucci. Giovinezza «La moto — attacca Pirro — ci è arrivata il 12 marzo per la presentazione: ogni giorno è un’esperienza nuova. La Art è Aprilia, la Suter gira da 2 anni: dateci 2 anni, vedrete quanto cresceremo. In queste moto l’elettronica conta molto e noi soffriamo. Siamo all’inizio, dobbiamo provare strade nuove. Ma servono tempo e test, quindi soldi. Cerco di fare con la manopola del gas

Danilo Petrucci, 21 anni, sulla sua Ioda

quello che dovrebbe fare il controllo di trazione. Almeno è un modo per imparare a controllare queste moto...».

MILAGRO

Lumaca I problemi di Petrucci sono altrettanto difficili: ieri, con la sua Ioda-Aprilia (moto-

re standard) prendeva 40 km/h dai migliori... «Ma il problema sono i 20 da De Puniet, che ha la Crt con cui devo combattere. Cerco di recuperare in curva i decimi che perdo sul dritto, e quando entro in pista non penso a questo handicap. Poi torno al box, vedo i tempi e mi prende lo sconforto. Però tengo duro e spero che per il Mugello arrivi qualcosa». Forse la soluzione nei test di mercoledì, ad Aragon: visto che l’Aprilia non ha disponibilità di un motore «casa», Petrucci dovrebbe provare la Ftr-Kawasaki per un eventuale cambio. f.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 2 GIUGNO 2012

1

2

A

HANNO DETTO

S 3

1. Stoner prende in consegna la sua Honda; 2. l’intramontabile torcida per Rossi; 3. la caduta di Pasini, con apertura dell’airbag; 4. Crutchlow MILAGRO-MEMEDIA 4

zione, e Valentino, come i piloti Honda Hrc, ha preferito restare sulle dure, che in teoria dovrebbero essere la scelta di gara. Gli altri ducatisti e i piloti Yamaha, invece, a fine turno hanno messo la morbida nuova e i tempi sono radicalmente calati, con grandi distacchi e stravolgimenti in classifica.

mento di difficoltà (alla fine 6˚ di giornata, ma 10˚ nel turno pomeridiano) e ha imparato dall’ex compagno Valentino che in questi casi non devi avere pietà: affondare il colpo. Jorge svicola, dice che di Casey (al mattino il più veloce) non puoi mai fidarti e che una giornata storta capita.

Leader L’unica certezza resta Jorge Lorenzo. Che morbida o dura, nuova o usata, martella senza pietà. Anche perché, forse, intuisce che Stoner sta attraversando un mo-

Ottimismo E in un certo senso

gli dà ragione direttamente l'interessato. «Con la gomma dura il chattering è diventato molto più forte. Stiamo cercando di eliminarlo, ma in ogni caso con piccoli aggiustamenti possiamo fare un grande mi-

Jorge Lorenzo, 25 anni, leader del Mondiale REUTERS-AFP

glioramento: il mio distacco non è realistico. Poi, in funzione gara, anche a Jerez e in Portogallo ero messo male, ma la domenica...». Altri Tra i due poli in lotta per il titolo c’è di tutto. Esaltato dalla gomma morbida, Alvaro Bautista ha dato il primo segnale della sua esistenza al Team Gresini con un bel 2˚ posto, e al solito bene sono andati i due della Yamaha satellite, Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso, che hanno ribadito come la Yamaha su questa pista vada fortissimo e potrebbe fare la gara anche con la gomma morbida, più veloce di oltre mezzo secondo rispetto alla dura. Hector Barberà ha dato la sua zampata, forse inutile ai fini della gara, ma sempre incoraggiante: 5˚ e primo delle Ducati. Quindi il redivivo Ben Spies che ha fatto meglio di Dani Pedrosa. Ma attenzione allo spagnolo, sempre, ma soprattutto su questa pista, pericolosissimo. Anche se le gomme dure lo fanno soffrire. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«

Il mio distacco non è realistico. Pure a Jerez ed Estoril ero messo male, poi però...

CASEY STONER IRIDATO 2011

REGOLAMENTO

Pedrosa «Voglio capire bene le gomme, perché le morbide sembrano andare quasi 1" più forte. E con le dure c’è tantissimo chattering»

Veloce, leader e uomo mercato «Si inizia bene» Gira sotto i tempi 2011, vuole distanziare Stoner «Ma io avevo la gomma morbida, gli altri dura» Il futuro: «Priorità Yamaha. Ducati mai sentita» DAL NOSTRO INVIATO

S Hayden «Al mattino ero a soli 4 decimi, non male. Ma poi col crescere della temperatura è stato difficile trovare la giusta trazione nei lunghi curvoni»

S Barbera «Fare il quinto posto a solo mezzo secondo dai primi è come una pole per noi. Soprattutto dopo una mattinata piena di problemi»

S Bautista «Con la dura non riesco a guidare, invece con la morbida la situazione migliora molto. Ma l’importante è che in ogni uscita riesco a migliorarmi»

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ilPersonaggio JORGE LORENZO

PAOLO IANIERI MONTMELÒ

Tutti gli chiedono del futuro, lui prova a parlare solo del presente. «Sono contento, il weekend è iniziato bene», ripete Jorge Lorenzo. Con la sua Yamaha ha girato sotto il record in gara della pista e della pole 2011, provando a gettare le fondamenta di un fine settimana importantissimo anche in chiave campionato. Perché se qui lui, leader del Mondiale, riuscisse ad aumentare il margine nei confronti di Stoner, la rincorsa al secondo titolo potrebbe acquistare ancor più consistenza. «La moto va bene, ma tutte le Yamaha sono veloci — racconta soddisfatto —. Devo migliorare l’entrata in curva, frenare forte qui è difficile, ma sono contento di come abbiamo iniziato».

d lafrase DEL GIORNO

GALLERIA DALLA SPAGNA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

DUBBI METEO «Ho provato la posteriore hard, per la prima volta potremmo usarla. Se invece piove Montmelò è critica, ma siamo pronti»

Niente illusioni Guarda nel suo orticello Jorge, senza farsi condizionare da quel secondo che Stoner ha pagato nei suoi confronti nel pomeriggio. «Ho fatto il tempo con la morbida, non so se lui e Pedrosa (7˚ a 7 decimi; n.d.r.) abbiano usato solo la gomma dura (come è avvenuto, n.d.r.). Di sicuro questo è uno sport che vive molto sulla giornata: se quel giorno sei competitivo tutti parlano bene di te, altrimenti non c’è pazienza. Casey al mattino è stato il migliore, nel pomeriggio ha fatto peggio ma non sono certo io che mi metto a tirare conclusioni per una sola sessione andata così così». Grinta Quello che gli interessa è che la macchina Lorenzo funzioni al meglio: «Io sono sempre stato molto ambizioso e

competitivo, determinato. È qualcosa che considero importante per riuscire, ho un carattere forte che non molla mai». E così è pronto per qualsiasi cosa accada. Sia che il tempo resti bello («Nel pomeriggio ho provato la posteriore dura, per la prima volta potremmo usarla in gara, era importante capire come si comporta»), sia che la pioggia venga a guastare la gara: «Se piove, qui è difficile avere lo stesso feeling e confidenza. Montmelò è una delle piste più eccitanti, ma con l’acqua è molto critica. Comunque siamo pronti». Futuro Poi, però, deve arren-

dersi: con l’addio di Stoner e un Valentino Rossi che fatica («Non posso sapere cosa non va con lui. Di sicuro gli manca un po’ di fiducia nella moto e ci sono tanti giovani che vanno forte. Con un’altra moto potrebbe fare meglio, ma non so se potrebbe lottare per il titolo»), è lui l’uomo del mercato, la stella che tutti vorrebbero. «La Honda? Parlate con Marcus (Hirsch, il suo manager; n.d.r.), io guido. La Ducati? Non ho ricevuto nessuna offerta da loro. Ma ripeto: la mia priorità è la Yamaha. Stiamo negoziando, ci sono tante cose da decidere per avere le migliori opzioni. Però questa è la squadra che più ha avuto fiducia in me, qui mi trovo bene e ho la giusta motivazione per stare qui altri anni». Duello Intanto c’è l’obiettivo

del secondo titolo, che ovviamente avrebbe più valore se ottenuto nel duello con Stoner. «Ma io voglio vincere il Mondiale, non corro per battere Stoner» chiude la questione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MOTO3 PASSO AVANTI DI TONUCCI (12˚), ANTONELLI È 16˚

Niente muletto Si va verso i freni in acciaio?

Fenati 6˚ a 1": «Non ero al meglio»

Entro Brno (fine agosto) la Dorna vorrebbe avere il regolamento per i prossimi anni già definito. Così, in occasione di tutti i GP, Montmelò compreso, si susseguono le riunioni tra team, Case e organizzatori. Sicura l’abolizione dall’anno prossimo del muletto e la diminuzione del numero dei meccanici. Spunta l’idea dei freni in acciaio anziché in carbonio, possibile l’abolizione della regola che obbliga i rookies a disputare il primo anno in MotoGP in un team satellite. Nel 2014 centralina unica e limitazione dei giri.

«Febbre passata, ho avuto problemi con le modifiche». Rossi il più veloce. Luthi 1˚ in Moto2

chiaro che la vittoria nel GP di Francia lo ha galvanizzato e in un certo senso trasformato. Il primo posto dice che Rossi può essere uno dei protagonisti dell’intero campionato, così come Romano Fenati, sesto, ma staccato per il momento di un secondo dai migliori.

GIOVANNI ZAMAGNI MONTMELÒ (Spagna)

Debilitato Colpa di una messa a

Davanti ci sono sempre i soliti piloti — Viñales, Cortese e Oliveira — ma il più veloce è Luis Rossi, galvanizzato dal primo successo iridato di Le Mans: per questo, non può essere considerato una sorpresa, ma è

sizioni Niccolò Antonelli, ancora alle prese con la messa a punto della sua Ftr-Honda. Forza Emilia I piloti del Team Ita-

punto da migliorare, ma, soprattutto, di una condizione fisica non ottimale. «Giovedì avevo 38,5 ˚ di febbre — svela il vincitore di Jerez —: oggi (ieri, ndr) mi è passata, ma non ero al meglio. La moto mi ha dato qualche problema, abbiamo fatto delle modifiche che non mi

Sopra, la carena Team Italia pro terremotati. A destra, Fenati MILAGRO

hanno soddisfatto, ma si può dire che il limite più grande sia stato il pilota». Nonostante questo, è sempre tra i primi. Interessante anche il passo in avanti dell’altro pilota del team Italia, Alessandro Tonucci, 12˚ dopo essere stato a lungo tra i primi dieci, ma il distacco (1”769) è ancora un po’ elevato. Dietro a lui di un decimo e di quattro po-

lia hanno espresso la loro solidarietà ai terremotati dell’Emilia, riportando sulle carenature la scritta “Help Emilia SMS 45500”. E nel paddock qualcuno ha portato degli adesivi di incoraggiamento realizzati dai crossisti dell’Emilia Romagna, in vendita a 5 euro: incasso devoluto ai terremotati. Moto2 Luthi ha rifilato oltre mezzo secondo al più immediato inseguitore, Espargaro, con Redding 3˚ e Iannone 4˚a un secondo e con problemi di trazione. Quinto De Angelis, in crescita, solo 15˚ Corti, con Marquez addirittura 16˚. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 2 GIUGNO 2012


SABATO 2 GIUGNO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MOTOMONDIALE GP CATALOGNA QUARTO L’ITALIANO DELLA YAMAHA SATELLITE: «NON È CHIARO QUALE GOMMA VADA MEGLIO»

Dovizioso: «M1 super, ma la Honda è vicina» GIOVANNI ZAMAGNI MONTMELÒ

Motivato. E determinato. Quella del Montmelò è una delle sue piste preferite e Andrea Dovizioso non vuole farsi scappare l’occasione di fare bene: vederlo così avanti (4˚) do-

po la prima giornata di libere è sicuramente un buon segno. «Sì – conferma – sono partito forte. Come sempre accade su questo tracciato, ho un po’ di problemi con l’anteriore, che tende a chiudersi nelle curve più lunghe. Alla fine ho montato la morbida posteriore, ma non per fare il tempo, perché

ho mantenuto la dura anteriore: volevo fare una verifica». Proprio la scelta della copertura sarà decisiva. «Non è ancora ben chiaro quale sarà la giusta: forse la Yamaha, più della Honda, può fare la gara con l’opzione più soffice. E’ difficile fare una valutazione del passo gara e l’1’42”8 fatto da Pedrosa con la dura, oltretutto usata, è molto significativo. In definitiva: la M1 va forte, ma la Honda non è assolutamente lontana». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Dovizioso, 26 anni IPP

Vale, dopo il motore via pure il forcellone Rossi «Nei test quello in alluminio era ok in entrata di curva, qui non va. C’è l’idea di provare di nuovo quello in carbonio» so indietro (13˚). «Però non siamo messi così male come nelle prime gare. Avessi messo la gomma morbida avrei fatto un po’ meglio» tiene a chiarire Rossi, per il quale il bilancio di giornata è comunque negativo. «Siamo andati abbastanza male, anche se forse un po’ meno peggio di quello che è venuto fuori, visto che io non ho usato la gomma morbida il pomeriggio».

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERI MONTMELÒ

Il passo avanti non c’è stato. Anzi. Sono bastati due turni di prove libere ed è già tempo di retromarcia. Bocciato subito dopo i test al Mugello il motore che avrebbe dovuto debuttare a Silverstone, ieri è stato il turno del nuovo forcellone in alluminio, che Valentino Rossi aveva promosso nelle due giorni toscana ma che invece Nicky Hayden aveva subito accantonato. «C’è l’idea di provare domani (oggi; n.d.r.) di nuovo il forcellone in carbonio. Al Mugello quello in alluminio mi dava qualche vantaggio in entrata di curva, qui no, anche se non credo che tra i due cambi tanto. Vediamo...» è la prima analisi di Valentino Rossi nella conferenza stampa italiana. Qualche minuto dopo, in inglese, il pesarese va però un po’ oltre. «Penso che potremmo utilizzarlo di nuovo lunedì nei test e poi mercoledì ad Aragon. Quarantacinque minuti sono pochini per capire». Confronto impietoso Povera Du-

cati. Sembra quasi di sentire riecheggiare la pubblicità di inizio Anni ’70 del Dom Bairo («Cimabue, Cimabue, fai una cosa ne sbagli due»), con ogni novità gettata nella mischia da Borgo Panigale per aiutare Valentino che spesso e volentieri torna in magazzino. E facendo il confronto con quanto avvenne un anno fa, il confronto è

Aderenza cercasi Il suo pessimi-

Valentino Rossi, 33 anni, è reduce dal secondo posto di Le Mans MILAGRO

impietoso: allora Rossi si qualificò a 8 decimi dalla prima pole MotoGP di Marco Simoncelli che fermò i tempi sull’1’42”413. Ieri Jorge Lorenzo è sceso (con la gomma morbida) a 1’42”099, mentre Valentino ha stampato due tempi fotocopia: 1’43”537 al mattino (con gomma morbida), 1’43”538 il pomeriggio (con la dura), 12˚ e ultimo dei prototipi, come era già avvenuto nelle qualifiche del Qatar, mentre a Jerez aveva fatto un altro pas-

«

Però non siamo andati male come nelle prime gare, avessi messo la morbida... VALENTINO ROSSI PILOTA DUCATI DAL 2010

smo fa il paio con quello di Hayden («Non abbiamo fatto il passo avanti che speravamo, ma sapevamo che a questo livello non trovi subito un secondo» dice Nicky, 10˚), però stona guardando ai tempi della Desmosedici privata di Hector Barbera, che sarà anche un mago delle scie, però ha chiuso 5˚ a quasi 9 decimi da Rossi. I problemi, che l’adozione del nuovo forcellone e le novità di elettronica si sperava avrebbero ridotto, sono sempre i soliti: «Non ho tanta aderenza dietro, perdo in accelerazione, scivolo e sgommo tanto. Però tutto quello che proviamo a fare ha un bruttissimo effetto sul davanti. Non ho feeling, non entro in curva bene e vado piano. Le novità di elettronica non sono male, aiutano un po’ in accelerazione, la moto è più facile però manca grip meccanico. Siamo preoccupati, per le qualifiche dovremo cercare delle cose nuove per trovare aderenza, senza perderne davanti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

SUPERSTARS

MONDIALE TURISMO

MONTEZEMOLO

Mugello: Biagi prova l’assalto Debutta Capelli

A Portimao Menu corre truccato da Vaillant

«Perez? Bravo, ma gli serve più esperienza»

Tante novità e motivi di interesse per la quarta tappa della Superstars, che dopo la trasferta di Donington torna in Italia al Mugello (oggi libere e qualifiche). Tutti contro le Audi RS5, che in Inghilterra avevano ostentato la propria superiorità. Bmw, Chevrolet, Jaguar, Maserati e Mercedes lanciano la sfida al 27enne svedese Johan Kristoffersson (Audi, 85 p.), due volte primo a Imola. A seguire Thomas Biagi, veloce e costante con la prima delle Bmw (69). Poi Vitantonio Liuzzi (64), con la Mercedes C63 AMG del team Romeo Ferraris. In GTSprint debutta Ivan Capelli con una Ferrari 458 Italia.

All’autodromo di Portimao (Portogallo) oggi sarà il team Chevrolet l’attrazione perché Alain Menu si calerà nella parte del personaggio dei fumetti Michel Vaillant, Lo svizzero indosserà la tuta rosso bianco blu del celebre team Vaillant e anche la sua Chevrolet Cruze sarà customizzata. In classifica, guida Muller (Chevrolet) con 206 punti, Oggi libere e sessione unica di qualificazione dalle 14.15 alle 14.50. Domani le due gare, entrambe sulla distanza di 11 giri, scatteranno alle 13.05 e 15.35. Tv: differita Eurosport a partire dalle ore 22.

Sergio Perez deve fare più esperienza prima che si possa parlare realisticamente di trasferimento in Ferrari. E’ il succo di quanto dichiarato dal presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo a margine della Financial Times Luxury Conference a Marrakech: «Massa? Non abbiamo mai preso decisioni prima della seconda metà della stagione. Subito Perez? No. E’ un buon pilota, ma guidare una Ferrari necessita più esperienza. Però è uno dei migliori giovani. Comunque, Massa a Montecarlo mi è piaciuto molto, è stato tra i più veloci».

Taccuino GP A ST. JEAN D’ANGELY

Cairoli in Francia Il Mondiale Motocross torna in Europa. Da oggi a St. Jean d’An gely si corre il GP di Francia. L’irida to Mx1 Tony Cairoli (Ktm) guida la classifica con 203 punti. Oggi le prove, domani Sportitalia2 tra smetterà le gare in diretta: ore 12 gara 1 MX2; ore 13 gara 1 MX1; ore 15 gara 2 MX2; ore 16 gara 2 MX1

24 ORE LE MANS

Gené sull’Audi Ad un paio di settimane dalla 24 Ore di Le Mans, l’Audi modifica la formazione. Timo Bernhard non ha ancora completato la riabilita zione dopo l’incidente di Sebring ed è stato sostituito con Marc Gené che dividerà l’abitacolo della R18 ultra numero 3 con Romain Du mas e Loic Duval.

NUOVI ARRIVI A PREZZO DI LANCIO E ACCESSORI INCLUSI! Nel mese di giugno gli oltre 300 concessionari SYM di tutta Italia aprono le porte ai principali arrivi della nuova gamma moto e scooter 2012. Per festeggiare le attese novi tà, SYM le abbina a uno speciale prezzo lancio: una ghiotta occasione di risparmio che si aggiunge a “SYM dà un taglio alla crisi”: la rassegna di speciali promozioni accessori in clusi attiva tutto il mese di giugno su una ricca scelta di scoo ter a marchio SYM. Tra le novità a prezzo lancio, Sym phony: il best sel ler di gamma, ora disponibile in tre differenti cilindra te 50, 125 e 151 e in due differenti versioni: il classi co Symphony S (nella foto), rinno vato nel frontale e arricchito di ele ganti profili cro mati, e il grintoso Symphony SR, la versione sportiva con pneumatici ri bassati e doppio freno a disco. Con cerchi in lega dall’esclusivo design SYM, gli scooter della gamma Symphony sono tutti dotati di am pia sella, pedana piatta ideale per l’utilizzo cittadino, vano sotto sella in grado di alloggiare un casco e porta pacchi in tegrato di serie. Nella versione da 150 cc puoi acquistarli al lo speciale prezzo lancio di 1.715 € f.c., anziché 2.064 €: con super sconto sconto di oltre 300 € e accessori inclusi! A prezzo lan cio anche il nuo vo attesissimo Jo ymax 300: l’eclet tico cruiser con design super ag gressivo e spec chietti retroviso ri con frecce in tegrate. Pensato per chi vuole una guida sportiva e scattante, il mo tore è un evoluto monocilindrico ad iniezione elet tronica: con 4 val vole, 278 cm3 e 21,3 chilowatt. La ruota anteriore è da 14 pollici, mentre entrambi i freni possono contare su una cop pia di dischi con profilo a margherita: a garanzia di una fre nata più incisiva. Super confortevole, Joymax 300 è equi paggiato con presa da 12 volt e accesso USB: per alimenta re comodamente a bordo navigatore satellitare, Smart Phone ed MP3. L’offerta di lancio consente di acquistarlo a soli 3.990 € f.c. anziché 4.550 €: un super sconto di oltre 450 € sul prezzo di listino! Per chi ha sen sibilità ecologica, SYM propone in vece il nuovo scooter elettrico. Si chiama E Sym metry ed è un ve ro e proprio city scooter, che uni sce tutti i vantag gi di uno scooter a benzina all’eco nomicità di un veicolo elettrico. La batteria al litio dispone di un’au tonomia fino a 60 km e si ricarica in breve tempo. Clas sificato come Z.E.V. Veicolo ad Emissioni Zero può cir colare anche in caso di blocco del traffico per inquinamento e la manutenzione è ridotta al minimo. Compatto e leggero, E Symmetry è omologato come ciclomotore due posti e può essere guidato a partire dai 14 anni, con il semplice patentino. Per visionare tutte le novità della gamma SYM 2012, i modelli in promozione e l’elenco con il concessionario SYM a te più vicino, visita il sito www.sym-italia.it. a cura di RCS MediaGroup Pubblicità

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SABATO 2 GIUGNO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CICLISMO LAVORI IN CORSO PER IL 2013

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Fusione in vista

DA MALÈ A FONDO Il 21˚ Trofeo Melinda scatta alle 11: 198,7 km con partenza da Malè verso Rumo, Cles, Mollaro, Tuenno, Nanno e Cles, prima di un circuito finale di 30,1 km, con la salita di Ronzone, da percorrere tre volte con arrivo a Fondo.

Contador e Basso insieme: si può fare Alberto Contador, 29 anni BETTINI CLAUDIO GHISALBERTI

Progetto ambizioso: Saxo e il blocco Liquigas uniti per fare il team n. 1 al mondo

L’obiettivo è creare il team numero 1 al mondo. Liquigas e Saxo Bank stanno lavorando per un futuro comune, per una fusione. O meglio, visto che Liquigas a fine anno lascerà il ciclismo almeno come grande sponsor, a questo progetto stanno lavorando da una parte Roberto Amadio e Paolo Zani, team manager e patron della squadra, e dall’altra Bjarne Riis, manager del team Saxo. Come avvenne un anno fa tra Leopard e RadioShack, o tra Garmin e Cervelo, anche quest’idea clamorosa non mancherà di far discutere, ma ha una logica forte. Vediamo perché.

S

Ivan Basso, 34 anni BETTINI Coesistenza Tutto semplice, quindi? Per niente. I due gruppi sono molto eterogenei. Strettamente nazionale il primo, molto internazionale il secondo. Inoltre Amadio e Riis dovrebbero trovare il modo di coesistere e come spartirsi i compiti. Non ci sarebbero invece problemi di coesistenza tra i due leader carismatici, Basso e Contador, che corsero insieme per alcuni mesi nel 2007 alla Discovery Channel prima della squalifica di Ivan per l’Operacion Puerto: persone estremamente intelligenti, sanno benissimo che non si pesterebbero i piedi. Tra i due c’è una grande stima e non è un segreto che sarebbero felici di correre insieme. Ne parlarono già una sera di settembre 2009,

C’È KOLOBNEV Al via 106 corridori di 14 squadre. I migliori: 1 Rebellin 12 Capecchi 14 Moser 15 Oss 24 Rabottini 26 Failli 32 Bertagnolli 35 Possoni 37 Niemec 45 Paolini 48 Kolobnev 51 A. Bertolini 52 Sella 54 Pellizotti 65 Betancur 66 Taborre 71 Pozzovivo 72 Brambilla 78 Battaglin 82 Bailetti 95 Frapporti Tv: differita RaiSport2 dalle 19

Non solo Basso La coppia Ama-

dio-Zani ha in mano, come corridori, i rinnovi contrattuali di Ivan Basso, Peter Sagan (talento ambito da tutti i team più forti), Elia Viviani, Moreno Moser e Damiano Caruso. Sul piano economico, invece, ha in tasca un contratto con Cannondale e alcuni partner minori. Vincenzo Nibali andrà via a fine stagione, destinazione Astana, quindi verrà meno una prima lama per le grandi corse a tappe e per questo era stato sondato il terreno anche per un ritorno di Roman Kreuziger. Dal canto suo, Eros Capecchi, grande talento finora inespresso, vorrebbe restare ancora accanto al maestro Basso, ma le sue richieste economiche al momento sono considerate troppo elevate: correrà da capitano alla Vuelta, però la corsa spagnola rischia di arrivare troppo tardi. Quasi certi gli addii di Vanotti e Agnoli,

Moreno Moser, 21 anni

Fedeltà Bjarne Riis, invece, ha

in mano la totale fiducia di Alberto Contador. Il fuoriclasse spagnolo, numero 1 delle corse a tappe, la cui squalifica scade il 6 agosto, ha sempre detto di avere un debito morale col manager danese, per il quale anche Basso stravede. Oltre a

«Non corro da un mese e vengo dall’altura, ma punto al massimo» CLAUDIO GREGORI MALÉ (Trento)

La mela si coglie. È tentatrice dai tempi di Adamo ed Eva. E qui Moreno Moser si trova nel paradiso delle mele: Golden, Red Delicious e Renetta, e le nuove Gaia e Fuji di montagna. Torna in gara a un mese dalla sua splendida vittoria di Francoforte e con elegante sicurezza tende la mano verso il Trofeo Melinda, che si corre sulle sue strade. Non tergiversa. Già alla vigilia mette la faccia al sole e dichiara: «Punto al risultato massimo. Cerco di vincere». Anche se, con realismo, avverte: «Sulla mia prova ci sono due incognite. La prima è che non gareggio da un mese. La seconda è che martedì scorso sono rientrato da 15 giorni di lavoro in quota al Passo San Pellegrino, 1919 metri, e non so come il mio fisico reagirà. Ma sto bene e sono motivato dal correre nella mia terra». Lacuna Moser ha confermato che, tra tre setti-

mane, sarà in lizza anche nel campionato italiano, che si disputa in Trentino: il 23 nella gara in linea, con partenza da Pergine e arrivo a Borgo in Valsugana, e il 24 anche nella crono di Levico Terme. Il Trofeo Melinda è giunto alla 21ª edizione e vanta nell’albo d’oro nomi di prestigio come Fondriest, Bartoli, Cunego, Garzelli, Visconti e Nibali. Manca un Moser. E, nella prima corsa italiana dopo il Giro, Moreno sarebbe fiero di colmare questa lacuna firmando col nome della più grande famiglia di corridori la classica trentina. Il 18 febbraio ha vinto il Trofeo Laigueglia. Il 1˚ maggio ha colto la prima vittoria internazionale nel Gp Francoforte, che vanta un palmares di gran classe, con tre vittorie di Zabel. In tutte e due le gare è arrivato da solo con numeri da finisseur di talento. Per il tris Il percorso (198,7 km di saliscendi) e il

sia Amadio sia Riis cercheranno di costruirsi un futuro autonomo, poi il tempo comincerà a stringere. Trovare nuovi sponsor ora è impresa ardua. A meno di miracoli, quindi, o la fusione diventerà realtà oppure è probabile che il futuro di queste due squadre abbia orizzonti molto più limitati. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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BETTINI

Ivan Basso, a sinistra, e Alberto Contador, 6 grandi giri in due BETTINI

quelle umane, Alberto stima moltissimo le qualità tecniche di Bjarne. L’unione è così forte che lo spagnolo si sta trasferendo a Lugano, dove da anni vive la famiglia Riis. Sul piano economico, il manager potrebbe contare su Saxo Bank, che vuole continuare. Il problema è che ha bisogno come l’aria di punti per entrare a far parte dei team d’elite. Punti che al momento non ha, visto che Contador, causa squalifica, non ne porta. Ma che arriverebbero da Basso e compagni. Oltre che dagli altri Saxo, tra cui gli italiani Tosatto e Boaro.

Moser in casa Prove tricolori e tris nel mirino

circuito finale gli si addicono. La salita finale di Fondo, con gli ultimi 3 km con pendenze dal 6 all’8%, sembra fatta apposta per lui. Un anno fa, proprio qui, Moreno disputò la sua prima corsa da pro’: recitò da protagonista, cercando l’arrivo solitario, ma poi vinse Davide Rebellin. Quest’anno ci sono 14 squadre in lizza e c’è un bel ventaglio di avversari. Rebellin, 1˚ anche nel 2004, cerca il tris. Molto temuto è il colombiano Carlos Alberto Betancur, 22 anni, che l’anno scorso arrivò solo nel Giro dell’Emilia e sei giorni fa ha vinto con grande autorità l’ultima tappa del Giro del Belgio. Gli uomini della Colnago, guidati da Pozzovivo, Brambilla e Battaglin sono decisi ad essere protagonisti, così come il duo Katusha Paolini-Kolobnev. È molto atteso Matteo Rabottini, reduce dagli exploit del Giro. E torna sulla scena italiana Franco Pellizotti. La corsa parte alle 11.00 da Malé e arriva a Fondo, con un circuito finale di 30,1 km da percorrere tre volte. Una grande kermesse nella terra delle mele.

Amadio e Zani porterebbero in dote anche Sagan, Viviani, Moser e Caruso che seguiranno Nibali, Szmyd e Oss (verso la Bmc), resteranno invece Sabatini, Agostini, Ratto e qualche uomo di fatica. Inoltre arriveranno due giovani interessanti come Brambilla (dalla Colnago) e De Marchi (dall’Androni).

IN TRENTINO OGGI 21˚ TROFEO MELINDA

a Vuelta appena conclusa, in un ristorante di Madrid. E quella che tre anni fa sembrava un’ipotesi impossibile, ora è un progetto. Scelta obbligata Fino ad agosto

L’ULTIMA EDIZIONE TRASMESSA IN TUTTI I CONTINENTI

MANCANO 4 SETTIMANE AL TOUR

Taccuino

Tv: il Giro in 165 Paesi L’Europa cresce del 20%

Lussemburgo: bis di Greipel Da domani i big al Delfinato

MOUNTAIN BIKE DOWNHILL

Oltre 165 Paesi dei 5 continenti hanno trasmesso le immagini del 95˚ Giro d’Italia. In Europa la corsa rosa ha potuto contare su un ampio palinsesto da parte di Eurosport, con 125 ore di programmazione (+31% rispetto al 2011), di cui 52 live (+24%), che hanno raggiunto 40 milioni di utenti (+20%). Ad Eurosport vanno poi aggiunte le emittenti Tv2 Denmark, Tv2 Norway, Vrt e Vtm (Belgio), Nos Olanda, Ceska Televize (R.Ceca), Rtl Lussemburgo, Srg (Svizzera), Ei-

tb, Euskal Telebista e Marca Tv (Spagna). Grande esposizione mediatica anche nel Nord America, grazie alla copertura di Universal Sports Network. E per la prima volta una tappa (la 2ª, con Taylor Phinney in rosa) è stata trasmessa in chiaro da Nbc entrando nelle case di milioni di statunitensi. Il Giro è stato trasmesso anche in tutta l’America Centrale e Latina, in alcuni Paesi africani, in Giappone e in Kazakistan. Impegno doppio in Australia rispetto al 2011 con 8 tappe live.

Ryder Hesjedal, 31 anni, primo canadese re del Giro BETTINI

André Greipel non perde un colpo. Al Giro del Lussemburgo, il tedesco della Lotto Belisol, già a segno giovedì, ha vinto in volata anche la 2ª tappa, Schifflange Leudelange (183,9 km), battendo il britannico Swift e il connazionale Roelandts, mentre il francese Jimmy Engoulvent (Saur) resta leader. Con 11 successi (12 considerando il Circuito di Adelaide), Greipel è diventato il plurivittorioso della stagione. Intanto domani a Grenoble scatta con un cronoprologo di 5,7 km il 64˚ Criterium del Delfinato, tradizionale test a un mese dal Tour de France: 7 tappe più il prologo, 1052 km e una crono di 53,5 km. Con Nibali e Nocentini, saranno al via, tra gli altri, Evans, Andy Schleck, Wiggins, Martin, Gilbert, Menchov, Vinokourov, Brajkovic, Van Garderen, Van Den Broeck, Samuel e Luis Leon Sanchez.

Coppa del Mondo in Val di Sole (m.gaz.) La Coppa del Mondo di mountain bike, specialità downhill, fa tappa a Commezzadura, in Val di Sole (Trento), con 266 atleti di 33 nazioni. Oggi qualifiche, domani finali. Favoriti i francesi Damien Spa gnolo ed Emmeline Ragot, i più veloci nelle prove. L’Ita lia spera in Lorenzo Suding, che mira alla top ten. Nella vicina Vermiglio, a pochi km di distanza, oggi si dispu ta invece la 4ª e ultima prova degli Internazionali d’Italia della specialità cross country, con Marco Aure lio Fontana, Gerhard Kerschbaumer, Eva Lechner.

PROVA IN LINEA SU STRADA

All’Olimpiade l’Italia avrà 4 donne Grazie al 4˚ posto nel ranking dietro Olanda, Ger mania e Usa, ai Giochi di Londra l’Italia avrà 4 atlete (il massimo) al via della gara in linea su strada. In pole posi tion l’iridata Bronzini, Guderzo, Cantele e Baccaille.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 2 GIUGNO 2012

BASKET NBA: FINALE OVEST SUL 2-1

y Sefolosha ferma Parker

STANOTTE GARA-4 La finale Ovest, al meglio delle 7, prosegue stanotte (ore 2.30, Sky Sport 2) a Oklahoma City

S OVEST Gara-3: Oklahoma City-San Antonio 102-82 (Durant 22, Sefolosha 19; Parker, S.Jackson 16), serie 1-2

Oklahoma City è viva Coach Brooks piazza l’ex biellese sul play e gli Spurs crollano Thabo: «Penso di avergli dato fastidio con i miei centimetri»

Angelico Nonostante sia ormai

nella Nba da 6 stagioni, lo svizzero non ha dimenticato la stagione passata in Piemonte. Ogni estate infatti torna a salutare Massimo e Alberto Angelico, facendo anche un salto in sede sulla strada per Vevey. Nel punto vendita all’entrata del Lauretana Forum c’è sempre la sua maglia numero 4 Angelico autografata. Thabo ha l’arte nel sangue: suo padre Patrick, da studente in Sud Africa, cantava in lingua zulu contro l’apartheid, prima di essere costretto ad emigrare a Montreux, dove poi nacque Thabo, con la moglie Christina, affermata pittrice, per le pressioni della polizia, che mal sopportava i matrimoni interrazziali.

MASSIMO ORIANI

EST Miami-Boston 2-0 (ieri notte gara-3 a Boston)

«Posso chiedere a Scott Brooks di non farlo giocare». Gregg Popovich ha trovato il modo per vincere gara-4: togliere di mezzo Thabo Sefolosha. E’ stato infatti lo svizzero a rimettere in corsa Oklahoma City nella finale Ovest, chiudendo a 20 (3a striscia di sempre dopo Lakers, 33, e Houston, 22) la serie positiva di San Antonio, peraltro ancora avanti 2-1.

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Mossa Dopo essere stati presi a

FINALI NBA Al via il 12 giugno (o il 10 se le finali di conference finiranno in 4 o 5 partite) in casa della vincente Ovest (sia Spurs che Thunder hanno il fattore campo a favore sulle finaliste Est)

schiaffi dai texani nelle prime due partite, i Thunder dovevano giocoforza trovare una soluzione per limitare l’attacco bianconero. E siccome il serpente si uccide tagliandogli la testa, ecco l’idea di soffocare la fonte di gioco degli Spurs, piazzando il più alto Sefolosha su Tony Parker. Il risultato è stato un pick and roll infinitamente meno efficace e tanti 1 contro 1 per Duncan, quasi sempre incapace di battere l’avversario diretto (in 3 partite il caraibico ha 13/41 dal campo). «Sefolosha è stato fenomenale — diceva Durant, unico Thunder, con 22 punti, a superare i 19 di Thabo — I suoi 6 recuperi ci hanno permesso di giocare in contropiede». «Continuerà a fare il suo

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memoria una lunga sfilza di frasi fatte, si limitava a lodare i compagni: «Penso di avergli dato fastidio coi miei centimetri — spiegava l’ex biellese — Ma gli altri mi hanno dato una grossa mano». I 19 punti di Thabo sono arrivati con 16 tiri (4/10 da 3), cifra inusuale per l’ex Chalon, che aveva un top di 9 in stagione: «Credo che l’ultima volta che ne ho presi così tanti sia stato l’estate scorsa in Nazionale svizzera».

Lil Wayne Giovedì sul carro dei

Thabo Sefolosha, 28 anni, a Biella nel 2005-06 con 11.6 punti di media, a canestro contro Ginobili e Neal AFP

Ogni estate lo svizzero torna in Piemonte a far visita ai fratelli Angelico

dovere — chiudeva Popovich — non ci posso far nulla. Dovremo però giocare molto meglio come squadra». Oklahoma City infatti non è solo cresciuta in difesa (14 recuperi sulle 21 perse dagli Spurs e 9 stoppate) ma anche in attacco, con molta più circolazione di palla che ha portato a tiri aperti o al ferro. Il risultato non è praticamente mai sta-

to in dubbio, non dopo il break di 22-5 a metà 2o quarto. «Siamo essere umani — diceva Stephen Jackson — Abbiamo avuto un buon periodo, è solo una sconfitta». Sefolosha, il re dell’understatement, tanto che un giornalista lo ha paragonato a Crash Davis, il personaggio del film Bull Durham interpretato da Kevin Costner che recitava a

vincitori ha cercato di salire anche il famoso rapper Lil Wayne, respinto però ai cancelli della Chesapeake Arena. «Wow, non mi hanno fatto entrare. Forza Spurs» ha poi scritto il cantante su Twitter. Favolosa la risposta dei Thunder: «Il signor Wayne è il benvenuto, basta che, come chiunque altro, compri un biglietto». A Sefolosha non servirà. Un’altra partita così e a Oklahoma City potrà entrare gratis ovunque per il resto della vita. Ha collaborato Gabriele Pinna © RIPRODUZIONE RISERVATA

4

I NUMERI

44

Punti in area I Thunder ne hanno segnati 20 più degli Spurs, dopo il -20 delle prime 2 gare

12

Punti Spurs pick and roll Nelle prime 2 partite ne avevano segnati 30 di media

476

Stoppate Duncan Superato il record di Jabbar nei playoff

56

Punti comprimari Sui 102 dei Thunder. Nelle altre 2 gare ne avevano segnati solo 58 su 209


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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BASKET PLAYOFF: SEMIFINALI GARA-3

McCalebb scatta Per Siena, sesta finale consecutiva A Sassari, il play segna 12 punti nel 1o quarto La Mps va a +24, ma per i sardi è una festa

sti livelli è complicato, soprattutto se al campionato si unisce la partecipazione a una coppa europea (nella fattispecie l’Eurocup). Tra le semifinaliste, negli ultimi sei anni prima Napoli (addirittura scomparsa), poi Avellino, Biella e Caserta hanno pagato dazio negli anni successivi alla qualificazione. «Siamo tranquilli, cercheremo di non fare errori», si augura il presidente Stefano Sardara. «Peccato aver chiuso con una sconfitta in casa la nostra stagione — osserva il tecnico della Dinamo, Romeo Sacchetti — ma se nella stagione ne abbiamo perse sei con loro qualcosa vorrà significare». La gara Dopo i 49 punti beccati

in Toscana (23 in gara-1 e 26 in gara-2), il principale obiettivo del Banco di Sardegna era di tenere botta, per non permettere a Siena di mettersi subito in fuga. Ma l’obiettivo fallisce. «Colpa» della (netta) differenza di valori e dell’approccio mentale senese. Chiudere sul 3-0, come è stato, avrebbe significato evitare ulteriori stress. Per cui, zero sconti. A

le Pagelle

di CANF

MALE I DIENER, EASLEY C’È MICHELORI LASCIA IL SEGNO SASSARI HOSLEY 6 Inizio tragico, nella ripresa aggiusta la mira. 6 rimbalzi, 5 perse. DEVECCHI 5 Una tripla nel terzo quarto e poco altro. T.DIENER 5,5 Chiude la serie senza mai andare in doppia cifra nei punti: in affanno nonostante i 6 assist. SACCHETTI 5 Gioca tanto nel 3˚ quarto, fa quel che può. PLISNIC 5 Tiene botta nei primi 20’ quando segna tutti suoi 8 punti, poi scompare.

SIENA

h

IL MIGLIORE

8 MCCALEBB

Semplicemente immarcabile, punti (21) e regia al top. ZISIS 6,5 Entra nel 2˚ quarto, prezioso. THORNTON 6.5 Tripla importante del +15 nel momento della rimonta Sassari: piace. Per lui anche 4 assist.

D.DIENER 5 Non dà il solito apporto, poco da ricordare. 5 rimbalzi ma 4 palle perse VANUZZO 6 La folla acclama il capitano, sufficiente. In campo per 24’

Ksystof Lavrinovic, 32 anni CAST

15-0

Bilancio in semifinale di Siena. Scarto medio 22.5 punti nelle ultime 12. Non perde da gara-1 con Roma nel 2007

LAVRINOVIC 6.5 Fondamentale nei primi 20’, solito fattore. KAUKENAS 6 Da tre non va, come tutta la squadra, ma non demerita, subisce una botta nel finale.

Tony Easley, 24 anni, a destra LaP PINTON n.g. Solo quattro minuti per lui.

55

Vittorie Pianigiani su 60 match playoff. Aggancia Peterson al 3o posto, dietro Messina (62) e Recalcati (60) Bo McCalebb, 27 anni: 21 punti è la migliore prestazione nei playoff quest’anno e eguaglia il massimo stagionale CAST

SASSARI SIENA

64 79

(12-23, 28-44; 45-61) BANCO SARDEGNA SASSARI: T. Diener 4 (2/6, 0/2), D. Diener 10 (2/5, 0/3), Hosley 13 (0/4, 3/5), Plisnic 8 (1/1, 1/3), Easley 17 (7/11); Vanuzzo 5 (1/2, 1/3), B. Sacchetti 2 (1/2, 0/1), Pinton 2 (1/1, 0/1), Devecchi 3 (0/1, 1/3), Metreveli, Binetti. All. R. Sacchetti. MONTEPASCHI SIENA: McCalebb 21 (9/10, 1/5), Moss 1 (0/1, 0/2), Thornton 9 (3/6, 1/3), Stonerook 4 (1/2), Michelori 7 (3/10); Ress 4 (2/5, 0/3), Lavrinovic 12 (6/8, 0/1), Kaukenas 10 (4/6, 0/4), Aradori 6 (3/5, 0/2), Zisis 5 (2/3), Lechthaler. N.e.: Carraretto. All.: Pianigiani. ARBITRI: Cicoria, Begnis, Lanzarini. NOTE - T.l.: Bs 16/21, Mps 7/11. Rim.: Bs 33 (Easley 10), Mps 42 (Michelori 8). Ass.: Bs 12 (T. Diener 6), Mps 13 (Thornton 4). Prog.: 5' 7-10, 15' 31-53, 25' 65-46, 35' 58-71. Ant. Hosley 7'48" (10-16). Spett.: 4532 per 84395 euro.

DAL NOSTRO INVIATO

MARIO CANFORA SASSARI

Sesta finale consecutiva: il regno di Siena prosegue senza troppe discussioni, in attesa dell’avversaria per l’atto finale. Come i pugili d’esperienza, fa prima barcollare Sassari sfiancandola in ogni centimetro del parquet, quindi incassa qualche gancetto prima di chiudere nettamente ai punti nonostante un inusuale 2/20 da tre. Ma se nella serata del 10% nelle triple riesci a vincere con 15 punti di scarto, vuol proprio dire che il confronto era di base impari. «Sono contentissimo di aver chiuso subito la serie — dice il coach Mps Simone Pianigiani — abbiamo bisogno di riposarci e fare la conta in vista della finale. Chi preferisco affrontare? Non importa, magari mi farebbe pia-

Sacchetti: «Se in stagione abbiamo perso 6 volte con loro qualcosa vorrà significare» cere che tra Milano e Pesaro si vada per le lunghe...». Tributo Mai sconfitta casalinga

in una serie di semifinale fu così indolore. Perché la gente di Sassari, dopo il 3-0 subito da Siena, è contenta lo stesso. E concede alla fine il giusto tributo alla squadra di Sacchetti, vera sorpresa della stagione al pari di Pesaro. Vedere un muro di pubblico così caloroso è merce rara (da brividi la ola e l’incitamento sul -24!) ed è il patrimonio indiscusso del club. Da oggi, però, viene però il difficile. Confermarsi su que-

cominciare da McCalebb che nel primo quarto fa uno show: blocca Travis Diener e in attacco ne mette 12. Siena non molla mai il comando, dal 10-5 lo scarto si allarga. Nei primi 7’ del secondo quarto Pianigiani tiene in panca McCalebb, ma con Zisis il livello è sempre alto grazie a Lavrinovic: a 38" dall’intervallo lungo il tabellone segna 25-44, un -19 che potrebbe annunciare già il game over a meno di scossoni. Il solito McCalebb firma al 26’ il +24 (31-55): non è finita, perché con le triple Sassari va sul -12 (45-57). Un trepunti di Thornton e un canestro di Aradori a fine quarto riportano il +16. Negli ultimi 10’ i sardi toccano pure il -9 (62-71 al 36’) con due liberi di Hosley, ma i pentacampioni ne hanno viste di peggiori e non tremeranno più.

IL MIGLIORE h 6,5 EASLEY Aumenta l’intensità nella seconda parte di gara dove segna 15 punti, chiude in doppia doppia. Passa dagli 0 rimbalzi di gara 2 a 10, dei quali 6 offensivi.

RESS 6 Utile nel momento dell’affondo. MICHELORI 6.5 Lasciamo stare il 3/10, si sbatte tanto in difesa e prende 6 rimbalzi offensivi. STONEROOK 5,5 Fa subito due falli che lo condizionano. ARADORI 6,5 Preciso, fa sempre la cosa giusta al momento giusto. MOSS 5 Problemi a vedere il ferro: due cross dai 6.75.

L’ALTRA SEMIFINALE EA7 SUL 2-0

Milano a Pesaro cerca il colpo del k.o. In campo alle 20.30, diretta RaiSport 2 Le semifinali si giocano al meglio di 5 partite. SIENA-SASSARI 3-0 Gara 1: 91 68. Gara 2: 92 66 Gara 3: 64 79. MILANO-PESARO 2-0 Gara 1: 84 75. Gara 2: 84 68. Gara 3: oggi a Pesaro (20.30, arbitri Lamonica, Pozzana, Vicino, diretta RaiSport 2). Eventuale gara 4 lunedì a Pesaro. Eventuale gara 5 mercoledì a Milano. FINALE Al meglio di 7 partite, gara 1 a Siena sabato 9 giugno, eventuale gara 7 il 21. CRISI SUTOR (a.p.) Si fa sempre più difficile la situazione

societaria della Sutor Montegranaro. La formazione gialloblù nello stesso giorno perde main sponsor e direttore generale. La Fabi Shoes dopo il cda del 31 maggio non ha infatti rinnovato la sponsorizzazione. Al tempo stesso il d.g. Crovetti annuncia le proprie dimissioni con un mese di anticipo sul contratto: «Sono davvero dispiaciuto ma non c’erano più le condizioni per andare avanti con una società troppo assente in questa situazione difficile». CIAO FRANK (l.z.) Frank Vitucci e Avellino divorziano. Ieri l’annuncio ufficiale. Il tecnico è destinato a sostituire Recalcati sulla panchina di Varese.

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LUTTO E’ MORTO IERI A 52 ANNI PER PROBLEMI DI CUORE

Addio Woolridge: era uno spettacolo

squadra che esaltava la sua velocità, poi a Denver dove fu a lungo capocannoniere Nba prima di un infortunio.

Quando Michael Jordan entrò nella Nba, nel 1984, la stella dei Chicago Bulls era Orlando Woolridge. E continuò, per un paio d’anni, a segnare oltre 20 punti di media al fianco di MJ portando il suo fisico eccezionale, 206 cm in meno di 100 chili di muscoli, velocissimo lungo il campo e molto in alto, per schiacciate spettacolari. Ma non è per questo che la notizia della sua morte, avvenuta ieri, a soli 52 anni, in Lousiana, a casa dei parenti mentre era in cura per problemi di cuore, colpisce anche l’Italia.

Allenatore Tornato negli Stati Uniti, ha allenato due anni nella Wnba le Los Angeles Sparks e recentemente gli Arizona Rhinos della piccola Aba. Non se la passava bene: a parte i problemi di cuore, il primo marzo era stato arrestato per aver rubato dei componenti in alluminio di un acquedotto del valore di 1500 dollari. Con 2000 di cauzione, evitò la galera. Lascia tre figli, due al college (Renaldo gioca Tennessee e Royce a Washington State) e tanti ricordi. Verrebbe da dire: chi si esalta per le schiacciate di oggi, avrebbe dovuto vedere quelle di Orlando.

Italia Woolridge ha chiuso la carriera in serie A, forse il giocatore più spettacolare visto

Bulls e Lakers ma anche Treviso e Bologna per uno schiacciatore eccezionale nel nostro campionato, nel 1995-96 a Treviso con Mike D’Antoni, l’anno successivo alla Virtus Bologna di Alberto Bucci. Squadre da 90 punti segnati a partita nelle quali Orlando non faceva mancare il suo apporto offensivo (quasi 20 di media). Ha vinto una coppa Italia da mvp, una coppa Europea (l’attuale Eurocup), una Supercoppa ma è stato sfortu-

nato: nel 1995, in finale scudetto, la Benetton si presentò con lui e, soprattutto, Naumoski infortunati. L’anno successivo, a Bologna, perse parte della stagione per un infortunio misterioso alla mano. Misterioso perché dopo aver giocato una partita di Eurolega a Lisbona senza accusare problemi, si presentò la mattina alla partenza della squadra con una frattura. Da testimoni oculari, l’unica cosa certa e che non passò gran parte della notte nella sua camera d’albergo... Quell’anno la Virtus, dopo tre scudetti consecutivi, fu eliminata da Milano, e l’apporto nei playoff di Woolridge fu relativo.

Droga Ma la cosa più importan-

te è che in quell’ultimo sprazzo di carriera in Italia, Orlando fu «pulito». Non uno stinco di santo, ma girò alla larga dalla droga che ne aveva compromesso la carriera nella Nba. Dopo i 5 anni a Chicago, dove era arrivato come prima scelta, n.6, del 1981 da Notre Dame, Woolridge fu scambiato con New Jersey perché la sua monodimensionalità non era compatibile con Jordan: i problemi grossi cominciarono lì. Perse gran parte della stagione 1987-88 per aver violato il regolamento antidroga della Nba, finendo in riabilitazione. Venne recuperato dai Lakers, dove giocò due stagioni discrete in una

chiabo

Orlando Woolridge coi Lakers GETTY

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 2 GIUGNO 2012

TENNIS ROLAND GARROS

A

RIVALI IN & OUT

S Ana Ivanovic 24 anni, attuale numero 14 del mondo e già numero 1 nel 2008, quando vinse proprio il Roland Garros. La serba aveva vinto i due precedenti con la Errani

S Fernando Verdasco 28 anni, numero 16 Atp e già numero 7 nel 2009, tre volte ottavi a Parigi. Lo spagnolo aveva vinto i sei precedenti contro Seppi

S Jo-Wilfried Tsonga, 27 anni, è numero 5 del mondo, sua miglior classifica di sempre. Il francese aveva vinto anche l’unico precedente con Fognini

S Angelique Kerber 24 anni, è numero 10 del mondo dalla settimana scorsa. La tedesca ha pareggiato il conto delle sfide dirette con la Pennetta: 2-2

LA NUOVA WILLIAMS

Sorpresa Stephens «Seguitemi su twitter» (lu.mar) La sorpresa del torneo femminile è la 19enne statunitense di colore Sloane Stephens (foto a sin,) che si è

qualificata per gli ottavi superando la francesina Mathilde Johansson per 6 3 6 2. «Sono entusiasta di questa vittoria, perché mi porterà più seguaci su Twitter. Diventare protagonista in un torneo dello slam e fare meglio di Venus e Serena è impressionante».

Orgoglio italiano

IN 4 SET SU MAHUT

Federer avanza Ma quanta fatica (lu.mar) I passaggi a vuoto di Roger Federer continuano anche nel vittorioso match di terzo turno contro il francese

Nicolas Mahut. Lo svizzero è dovuto ricorrere al quarto set per piegare sul centrale il transalpino che ha resistito 3 ore e 37 minuti: «Ha giocato un gran match davanti ai suoi tifosi, ha risposto benissimo e ha cercato soluzioni differenti per tentare di mettermi in difficoltà»

La gioia di Andreas Seppi, 27 anni e di Sara Errani, 25: entrambi si avvicineranno al numero 20 della classifica REUTERS/RICHIARDI

Seppi ed Errani Cuore e lavoro per un’impresa

Andreas per la prima volta agli ottavi di uno Slam, Sara ci arriva dopo una grande rimonta DAL NOSTRO INVIATO

VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci PARIGI

E’ il momento della sobrietà. Anche nel tennis. E’ il momento dell’orgoglio e del lavoro. E’ il momento dei premi. E’ il momento di Sara Errani ed Andreas Seppi, le nostre formichine che guadagnano gli ottavi del Roland Garros, con record personale sulla terra più famosa la piccola-grande romagnola (all’incrocio con «Sciagura» Kuznetsova), e, in assoluto nello Slam, l’altoatesino che si sta scongelando (all’appuntamento con re Djokovic). E’ il momento di far rimangiare un po’ di risate alle cicale: la bella serba, Ana Ivanovic, già regina della classifica e proprio di Parigi nel 2008, in recupero al numero 14 del mondo, e il macho di Spagna, Fernando Verdasco, già numero 7 del mondo e oggi comunque 16, con servizio e

L’altoatesino: «Adesso non ho più paura». La romagnola: «Sono più esperta» Fognini fa troppi regali a Tsonga, la Pennetta prima illude poi cede contro la Kerber dritto mancini. E’ il momento dell’Italia che non ha santi in paradiso, ma deve sudarsi ogni punticino e sa rimettersi con la testa sotto se le cose vanno male. E’ il momento dell’esempio che più serve al Balotelli del nostro tennis, Fabio Fognini, che fa soffrire il numero 5 del mondo Jo Wilfred Tsonga — un francese forte del pubblico francese — e cede per mezza incol-

latura, 7-5 6-4 6-4, asso di disinvoltura nell’alternanza fra colpi vincenti e regali. Tattica La Errani è un mostro di concentrazione ed abnegazione. L’1-6 iniziale contro la mora più ammirata del tennis, Ivanovic, la tramortisce. «Sono partita male, malissimo, molto tesa, di gambe, non stanca, tesa. Ero ferma, non tiravo». Come la prima impressione: «Vista da vicino, mi sembrava anche più alta del solito, ho sentito dalla presentazione che ha anche vinto il Roland Garros, non è top ten, ma gioca bene dall’inizio dell’anno...». Ma Saretta ha lasciato casa, da bambina, ha trovato la via giusta in Spagna (alla scuola di Ferrer, a Valencia, con Pablo Lozano) e non può deragliare ai suoi sogni: «Un po’ alla volta, sono riuscita a sciogliermi». Il problema è tattico: «Dovevo insistere sul suo rovescio, che non tira praticamente mai lun-

Flavia Pennetta, 30 anni, è numero 20 del mondo: con la Kerber aveva perso anche nei quarti degli Us Open AFP

golinea, ed aspettarla sull’incrociato per comandare col dritto. Nel primo set non l’ho fatto, poi sì, ho giocato più lungo, venivo avanti e la mettevo sotto pressione». Sprint Quando Nanà schioda

Ana dal tran-tran da fondo, la spoglia di potenza e sicurezza, evidenziando i limiti di coordinazione. Con più discese a rete e aggressività, strappa il secondo set con due passanti e una varietà di colpi ubriacante, e vola 3-1. Quindi, perde e riacquista il break, ma fa pesare la personalità, mette pressione alla favorita, la fa sbagliare e la abbatte, per 6-3, dopo due ore. «Nel terzo set, fisicamente, mi sentivo bene. Sono stata brava a stare lì, l’esperienza m’ha insegnato che le partite possono cambiare da un momento all’altro. Battere l’ex campionessa del Roland Garros non vuol dire che vinci il torneo. Come in campo, io penso so-

lo al gioco e non al punteggio, e vado avanti un passo alla volta». Fisico Se Seppi è felice del trionfo in 5 set, il suo mentore, Sartori, non sta più nella pelle: «Andreas aveva già questo valore, ora si esprime e lo dimostra. Ha vinto di testa e anche mano, ma soprattutto fisico, contro uno che l’aveva sempre battuto proprio lì. Alla fine era il più lucido». Il segreto del nuovo Andreas — alla classifica record di 25 del mondo — è tante cose, compreso Dalibor Sirola (ex segreto di Ljubicic), che gli ha aggiunto grasso e cambiato la preparazione fisica, liberandogli la spalla e, quindi, il servizio. Di certo, Verdasco, non è stupito dei secondi 5 set vinti da Seppi, dei 57 vincenti, del 19/24 a rete: «Sta giocando bene da tempo, è in fiducia, ha meritato, se non stai bene bene non batti Davydenko e Kukushin». Il protagonista sorride sempre di più,

I PROSSIMI AVVERSARI NEI PRECEDENTI, I DUE AZZURRI SONO SOTTO 11-0

la guida

Ora le montagne Ci sono Djokovic e la Kuznetsova

Oggi Schiavone contro la Lepchenko Diretta dalle 11 su Eurosport e RaiSport

PARIGI

Djokovic e Kuznetsova sono due montagne negli ottavi di Seppi ed Errani. Il numero 1 del mondo è a caccia del «Djoker Slam», cioè il successo negli ultimi 4 Major, sia pur non nello stesso anno, la potente russa (regina del Roland Garros 2009, dopo gli Us Open 2004), è alla ricerca del tempo perduto col neo coach, Gumy, come dimostra alla numero 3 della classifica, Agnieszka Radwanska. Sfida Seppi & Sartori non sono così pessimisti contro l’avversario di tanti allenamenti al Country Club di Montecarlo, malgrado lo 0-7 nei precedenti (con appena due set vinti) e il fatto che il campione serbo non ha ancora lasciato set per strada, qui a Parigi. Andreas: «Match difficile, ma ci ho appena giocato nel

Principato e ho fatto un buon secondo set. Anche se è sempre difficile battere i primi del mondo, figurati negli Slam dove da anni vanno avanti solo loro». Max: «Stavolta abbiamo tre vantaggi, ci abbiamo appena giocato, non abbiamo nulla da perdere e siamo in fiducia». Regali La Errani frena, per abitu-

dine. Ancor di più in memoria dello 0-5 contro Svetlana: «Ho visto qualche punto del match con Radwanska, sta giocando molto bene. Sulla terra, è avversaria fastidiosa, si sposta di dritto e tira pesante». Ma ammette: «Ci ho perso anche quest’anno, ma regala anche un po’». E da quello spiraglio mentale e tattico cercherà di creare un’altra breccia. Ma questa Kuznetsova, oggi n. 28 del mondo, ma 2 nel 2007, mette paura. «Dopo pochi minuti era già avanti 5-0, ho provato ma aveva la risposta a

Novak Djokovic, 25 anni, sopra, è numero 1 del mondo. A destra, Svetlana Kuznetsova, n. 28, vincitrice a Parigi nel 2009 AFP

tutto, giocava perfetto sia di dritto sia di rovescio. Troppo brava», racconta la Radwanska. Che, con 36 match vinti-record (e 3 titoli) quest’anno, era in pole position per il n. 1 del mondo. Parola di «Kutz»: «Era tanto che non giocavo così, ero in controllo della situazione, ho ritrovato il mio gioco e sono felice. Ma io so che tutto è nelle mie mani e ho ricominciato a fare le cose giuste». Ragazzi, è il momento dell’impresa. v.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Oggi, alle 11, sul campo numero 1, Francesca Schiavone può diventare la terza italiana agli ottavi. Affronta al 3˚ turno la statunitense nata in Uzbekistan Varvara Lepchenko, numero 63 del mondo, con la quale è 1-1 nei precedenti (a Los Angeles nel 2005 vinse la Schiavone 6-3 2-6 6-3, a Madrid quest’anno la Lepchencko 6-4 6-7 6-3). Fatica Berdych contro Anderson e adesso lo aspetta l’ottavo più intrigante del tabellone maschile contro Juan Martin Del POtro. Così al Roland Garros a Parigi (6.550.000 e, terra). Uomini, secondo turno: Granollers (Spa) b. Jaziri (Tun) 7-6 (1) 3-6 6-1 3-6 7-5; terzo turno: Djokovic (Ser) b. Devilder (Fra) 6-1 6-2 6-2; SEPPI b. Verdasco (Spa) 7-5 3-6 6-3 4-6 6-2; Wawrinka (Svi) b. Simon (Fra) 7-5 6-7 (5) 6-7 (3) 6-3 6-2; Tsonga (Fra) b. FOGNINI 7-5 6-4 6-4; Federer (Svi) b. Mahut (Fra) 6-3 4-6 6-2 7-5; Goffin (Bel) b. Kubot (Pol) 7-6 (4) 7-5 6-1; Del Potro (Arg) b. Cilic (Cro) 6-3 7-6 (7) 6-1; Berdych (Cec) b. Anderson (Saf) 6-4 3-6 6-7 (4) 6-4 6-4. Donne, secondo turno: Sharapova (Rus) b. Morita (Giap) 6-1 6-1; terzo turno: Azarenka (Bie) b. Wozniak (Can) 6-4 6-4; Cibulkova (Slk) b. Martínez (Spa) 6-2 6-1; Stephens (Usa) b. Johansson (Fra) 6-3 6-2; Stosur (Aus) b. Petrova (Rus) 6-3 6-3; Kuznetsova (Rus) b. A. Radwanska (Pol) 6-1 6-2; ERRANI b. Ivanovic (Ser) 1-6 7-5 6-3; Kerber (Ger) b. PENNETTA 4-6 6-3

Francesca Schiavone, 31 REUTERS 6-2; Martic (Cro) b. Medina Garrigues (Spa) 6-2 6-1 OGGI (inizio alle 11, diretta Eurosport e RaiSport 1). Centrale: Bratchikova (Rus) c. Kvitova (Cec); Tipsarevic (Ser) c. Benneteau (Fra); Peng Shuai (Cina) c. Sharapova (Svi); Nadal (Spa) c. Schwank (Arg) . Lenglen: Ferrer (Spa) c. l Youzhny (Rus); Li Na (Cina) c. McHale (Usa); Haas (Ger) c. Gasquet (Fra); Kanepi (Est) c. Wozniacki (Dan). Numero 1: SCHIAVONE c. Lepchenko (Usa); Giraldo (Col) c. Murray (Gb); Mathieu (Fra) c. Granollers (Spa); Rus (Ola) c. Goerges (Ger) . Numero 2: Zakopalova (Cec) c. Pavlyuchenkova (Rus); Monaco (Arg) c. Raonic (Can). Numero 7: Shvedova (Kaz) c. Suárez (Spa); Mayer (Arg) c. Almagro (Spa).


SABATO 2 GIUGNO 2012

Gazzetta.it Sul sito i risultati, le videointerviste, la delusione di Fognini

Ogni giorno la cronaca di tutti i match, i risultati in diretta, le foto più belle e le videointerviste ai protagonisti: Seppi e Errani raccontano le loro imprese mentre Fognini (foto) non nasconde la delusione. E il francese Gasquet che si sente male in campo mentre Dimitrov crolla per i crampi.

GINNASTICA RITMICA

LA GUIDA

Oggi l’individuale con la Cantaluppi Concorso generale squadre senior: 1. Russia 56.900 (c. n. 28. 450, p. 28.450); 2. Bielorussia 56.325

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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(p. 28.025, c. n. 28.300); 3. ITALIA 54.875 (c. n. 27.325, p. 27.550). Individuale jr qual, cerchio: 5. CRESCENZI 25.800 q; palla: 14. LODI 24.400. Oggi. Individuale (Cantaluppi). Individuale jr qual: clavette (Crescenzi), nastro (Merlo). In TV Rai Sport 2 ore 14 18.45

GLI EUROPEI

I NUMERI

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Gli ottavi raggiunti negli Slam da Sara Errani: all’Open d’Australia di quest’anno si è spinta fino ai quarti cedendo di misura (6-4 6-4) alla ceca Petra Kvitova.

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Percentuale di punti ottenuti a rete da Fabio Fognini nel match perso contro Jo-Wilfried Tsonga. Per il ligure 29 punti in 36 discese a rete. davanti a un pensiero importante: «Altre volte sentivo che ero lì lì ma non trovavo la soluzione. Andavo in campo non così convinto di portarla a casa, ora nei momenti importanti non mi prende il panico». Sconfitte Fognini gioca solo di nervi e istinto, le gambe le ha lasciate giovedì a Troicki, e a Tsonga può rubare solo 5 game di servizio e qualche scintilla: «Non ero fresco, un set pari ci poteva stare, regalarne due al 5 del mondo è troppo, come troppi sono i game persi da 40-15 sul servizio. L’obiettivo è riposo, fare base fisica importante per andare avanti, vincere un torneo Atp, e se Balotelli è un genio io posso chiudere tranquillamente fra i primi 25 del mondo». Niente da fare per Flavia Pennetta: come agli Us Open, la mancina Angelique Kerber, ora 10 del mondo, la trascina all’inferno.

109

clic ANDREAS, INCONTRO PORTAFORTUNA SI E’ ALLENATO COL TALENTO QUINZI

3

(lu.mar.) Gianluigi Quinzi, 16 anni, fresco vincitore al Bonfiglio, è arrivato al Roland Garros per giocare il torneo junior. «Mi sono allenato con Seppi (con lui nella foto GIUBILO) e poi ho incontrato anche Nadal, il mio idolo. E’ strano, ma appena gli sono passato vicino mi ha salutato». Quinzi è testa di serie n. 2; l'ultimo italiano a vincere è stato Gaudenzi nel ’90.

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volée di rovescio

I lucky loser che negli ultimi 30 anni hanno raggiunto gli ottavi in uno slam: John McCurdy a Wimbledon nel 1983, Dick Norman a Wimbledon nel 1995 e ora Goffin a Parigi.

3

DI PAOLO BERTOLUCCI

Più servizio e meno pressioni Com’è maturato il nuovo Seppi Non è stato battezzato dagli dei del tennis, ma attraverso un lavoro certosino e dopo lenta maturazione, Andreas Seppi è diventato un giocatore di tutto rispetto. Fino a poco tempo fa le difficoltà nel gestire il rapporto con la pressione che grava sulle spalle di un tennista, lasciavano l'impressione del «voglio ma non posso». Il suo gioco troppo monocorde e pulito, privo dei necessari effetti, e senza il pugno del ko, lo vedeva svolazzare sul campo ma non pungere. Invece, con l’andare del tempo, seguendo una corretta programmazione e curando in maniera maniacale la preparazione fisica, ha fatto la giusta gavetta e incrementato la reattività, sciolto la schiena e ingigantito la resistenza allo sforzo prolungato. Tutto ciò non sarebbe però bastato per

La classifica del belga David Goffin, il lucky loser approdato agli ottavi dopo essere stato ripescato nelle qualificazioni per la rinuncia di Gael Monfils.

4

I NUMERI

1

gli ottavi centrati (ieri a Parigi) negli slam da Andreas Seppi. Il miglior risultato dell'altoatesino prima di Parigi era stato il 3˚ turno ottenuto a Wimbledon e US Open 2008 e Wimbledon 2009.

uscire dal limbo tennistico in cui sembrava essersi cacciato, se non avesse apportato sostanziali modifiche tecniche al suo tennis. Adesso ha più forza nella parte superiore e il servizio, diventato incisivo e penetrante, rende complicato il lavoro del ribattitore, portando in cascina preziosi punti gratis. La solidità del rovescio viene esaltata dalla facilità con la quale apre angoli interessanti, mentre il dritto (non più ballerino) sfrutta un ritocco all’impugnatura per guadagnare in profondità e sicurezza. La mano, se non fatata, appare sensibile, tanto da spingerlo verso nuove soluzioni che spaccano il match. Grazie alle recenti vittorie ha fatto il pieno di fiducia, non smarrisce l’iniziativa, gioca un tennis completo e complica la vita anche ai più navigati.

I match point mancati dal tunisino Malek Jaziri (miglior tennista di sempre del suo paese) nel quinto set contro lo spagnolo Marcel Granollers.

Italia: Elisa Santoni, Elisa Blanchi, Marta Pagnini, Andreea Stefanescu, Anzhelika Savrayuk e Romina Laurito EPA

Italia solo terza La Russia in casa pesca il jolly Connivenze politiche favoriscono la squadra di casa? Azzurre tecnicamente penalizzate DAL NOSTRO INVIATO

GENNARO BOZZA NIZHNY NOVGOROD (Rus)

Per sporca ironia, la musica del secondo esercizio dell’Italia, con 5 palle, è l’ideale per descrivere la vittoria della Russia nel concorso generale agli Europei di ginnastica ritmica: «Black gold». Oro nero. Nero come la coscienza dei giudici che massacrano le Farfalle azzurre, nero come il petrolio che fa della Gazprom il terzo possessore mondiale di questo materiale dopo Arabia Saudita e Iran, con Asheril Usmanov cointeressato nella compagnia e marito potentissimo della c.t. russa Irina Viner. Che nella cerimonia inaugurale si presenta, senza pudore, sul palco fra gli oratori, per poi scendere mezzora dopo e guidare le russe, con quale pressione psicologica, e anche di altro genere, sulla giuria. E il risultato è un altro scandalo che colpisce l’Italia, solo terza, dietro la Bielorussia, e, fatto ancora più significativo, con appena 2 decimi di vantaggio sulla Bulgaria, 4 su Spagna, 6 su Israele, nazioni il cui programma tecnico dista anni luce da quello azzurro. Così, le ragazze dell’Aeronautica, campionesse mondiali (ultime 3 edizioni consecutive vinte), eseguono gli esercizi in maniera quasi perfetta, ma ricevono una mazzata che è un chiaro messaggio olimpico. Voti scientifici Nel primo eserci-

zio, con 2 cerchi e 3 nastri, il programma dell’Italia è 10 an-

Proteste sotterranee Atlete e al-

«Soddisfatte dell’esecuzione, punteggio basso. La coscienza nostra è pulita» «Hanno avuto paura dell’Italia, hanno voluto la rivincita dopo 3 anni di sconfitte» ni avanti, con collaborazioni di alto livello, con passaggi quasi impossibili per difficoltà, ma riceve solo 8.975 di difficoltà tecnica, meno di Russia, Bielorussia, Bulgaria, Israele e addirittura Spagna, una bestemmia. La cosa più sconcertante è che il punteggio minimo nel D1 (espressione corporea) lo assegnano le giurate di Russia e Israele! Il punto è questo: la Russia ha un secondo esercizio, quello con le 5 palle, con maggiori difficoltà e probabilità di «incidente». Così, la giuria la spinge al massimo in quello di cerchi e nastri, di una banalità sconcertante, per dare un vantaggio decisivo anche in caso di errore russo nel secondo. Quando queste lo eseguono senza errori, sia pure con un paio di cose storte non punite, «tagliano» le altre nazioni e «concedono» il bronzo all’Italia, perché a quel punto il furto è concluso. L’Italia presenta due ricorsi, uno per ogni esercizio, entrambi respinti.

lenatrici schiumano, ma hanno paura di squalifiche e si limitano alla fredda cronaca, che però è piena di riferimenti chiari. Elisa Blanchi, 24 anni, la più anziana insieme alla Santoni: «Siamo soddisfatte dell’esecuzione, ma il punteggio è basso. La nostra coscienza è pulita». Marina Piazza, direttrice tecnica della Nazionale: «Il punteggio della difficoltà tecnica è molto basso. La mia opinione è che hanno avuto paura dell’Italia, hanno voluto prendersi una rivincita in casa dopo 3 anni di sconfitte ai Mondiali e se la sono presa con gli interessi». Poi, un po’ di diplomazia: «La Russia ha vinto meritatamente, ma quel punteggio è basso». Stesso programma dei Mondiali 2011: lì 27.800 e 27.350, qui la stangata e il parziale contentino. Paragoni fra le due gare? Emanuela Maccarani, allenatrice delle Farfalle: «Ho visto un miglioramento, tecnico e artistico, specialmente nell’esercizio con le palle. Ma c’è anche un altro problema: molti Paesi sono cresciuti e aspirano al podio, i loro giudici riempiono la giuria. Poi, se vogliono una ritmica più semplice, in cui gli sforzi tecnici e artistici non vengono premiati, ce lo dicano e io comincerò a studiare programmi banali. E’ questo che si vuole?». Tutto chiaro, no? Il punto è che con questi comportamenti, è inutile che ci sia una Federazione internazionale, si riconosca ufficialmente tutto il potere a quella russa e buonanotte. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 2 GIUGNO 2012

ATLETICA LE NOVITA’ DEL GOLDEN GALA

NUOTO MARE NOSTRUM

Adlington ci prova Prima di Fede c’è la Belmonte A Barcellona l’avversaria della Pellegrini nei 400 sl: sfida alla spagnola e alle pressioni per i Giochi in casa

Lo sprint vincente di Fantu Magiso, 19 anni, negli 800 a Roma davanti alla keniana Jelimo ed alla russa Savinova COLOMBO Rebecca Adlington, 23 anni, oro 400 e 800 sl ai Giochi di Pechino 2008 EPA

Magiso-Arigawe: ora l’Etiopia ha due frecce

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO ARCOBELLI BARCELLONA

Giovani, veloci e spietate: così hanno vinto gli 800 e i 1500 Sono la nuova arma del Paese nella sfida infinita al Kenya PIERANGELO MOLINARO

L’Etiopia sta allungando la sua ombra sul mezzofondo mondiale e spaventa il Kenya, uscito trionfatore solo lo scorso anno nella corsa resistente ai Mondiali di Daegu. Se l’Etiopia è entrata nella storia per le distanze più lunghe da Bikila a Wolde e poi sulla pista con Yifter, Kedir, Gebrselassie e Kenenisa Bekele, Tulu, Defar e Dibaba, ora fa davvero paura anche sulle distanze brevi del mezzofondo. L’impresa di Bolt al Golden Gala ha fatto passare in secondo piano le altre gemme della serata romana, ma fra queste due brillano in particolare e segnano forse l’inizio di una nuova era. Ragazzine Per gli osservatori

più attenti non sono state una sorpresa le vittorie in campo femminile di Fantu Magiso, 19 anni, sugli 800 (1’57"56) e di

Abeba Arigawe, 21 anni, sui 1500 (3’56"54): i primi meeting di questa stagione avevano già messo in evidenza le loro qualità, anche se non ancora vincenti. Era una questione di particolari nelle tattiche di gara, di conoscenza delle avversarie, di convinzione. Il fatto è ora l’Etiopia si presenta con una nuova generazione di mezzofondisti veloci di altissimo livello. Se in campo maschile Mohammed Aman, 21 anni, pare l’unico in grado di battere David Rudisha sugli 800, Magiso e Arigawe si sono imposte di prepotenza, come solo i campioni veri sanno fare. Velocità Tre grandi talenti accumunati da un’unica caratteristica: la velocità nel finale. E quando si possiede questa caratteristica si dispone di un grande vantaggio, quello di poter aspettare, di farsi portare in carrozza dagli avversari per poi colpirli negli ultimi metri.

Non solo loro: c’è anche Aman che fra gli uomini è l’unico ad aver battuto Rudisha Così in un’Olimpiade si spende meno nei turni di qualificazione e non è poco. «A Doha — ha detto a Roma Fantu Megiso — forse potevo vincere, ma ho attaccato la Jelimo troppo presto e non ho saputo resistere nel finale al suo ritorno. Così a Roma ho aspettato il rettilineo finale e questa con lei è l’arma giusta. Vincere? Non pensavo, anche se sapevo di essere in condizione e dovevo provarci». Provarci, una parola chiave per capire queste ragazze. La velocità non è un caso considerando ad esempio come la Magiso sono un anno fa a Gabarone, nel Botswana, ha vinto il titolo mondiale juniores dei 400

(52"09) ed è pure primatista nazionale dei 200 (23"76). Concorrenza E non sono solo lo-

ro. La Arigawe giovedì sera all’Olimpico ha oscurata Genzebe Dibaba, 21 anni, sorellina della grande Tirunesh (terza in 4’00"85). «Lei mi ha aiutato — ha confessato la Arigawe — in questi anni è stata il mio punto di riferimento». Un punto sicuro è che da qualche anno l’Etiopia ha pure i quadri tecnici per valorizzare quei talenti sulle distanze brevi come prima riusciva solo in quelle lunghe. Magiso e Arigawe saranno protagoniste dell’Olimpiade. «Questa vittoria di Roma — ha confessato la Magiso — mi ha fatto capire che l’oro olimpico non è un sogno irrealizzabile». E’ davvero iniziata una nuova era. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’OPINIONE di FAUSTO NARDUCCI

a pagina 21

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DIAMOND LEAGUE SU RAISPORT 1 ALLE 20.30

MEETING IN SVIZZERA

A Eugene è notte di duelli: Jeter-Felix Bekele-Farah, James-Merritt-Wariner

Howe va in pista sui 200 a Ginevra Molti azzurri in gara fra cui la Caravelli

E’ di altissimo livello la quarta tappa della Diamond League di Eugene iniziata nella notte che si conclude stasera. Nella località dell’Oregon sono stati chiamati tutti i campioni sotto contratto Nike, così sono stati allestiti duelli di prim’ordine. Fra gli uomini spicca quello nei 5000 fra i britannico Mo Farah e Kenenisa Bekele, un momento che potrebbe dare le effettive risposte sulle condizioni del campione olimpico e mondiale 2009 di 5000 e 10.000 in vista di Londra. Ma non sono da meno i 400 con James, Merritt, Wariner, Borleé e Pistorius, l’anticipo della finale

olimpica della specialità. Quindi gli 800 con Aman contro Borzakovskiy, Kszczot e Kaki, i 110 hs con Liu Xiang, il campione mondiale Richardson, Oliver e Aries Merritt e il peso con Armstrong, Cantwell, Hoffa e Majewski. Dix nei 200 sfida Spearmon, Crawford e Thompson. Fra le di donne duello fra Jeter e Felix sui 200, nei 400 la Montsho contro Richards Novlene e Sherika Williams, quindi l’alto dove la Chicherova si trova di fronte in pedana la Lowe. Infine Murer nell’asta e Chemos sulle siepi. Diretta su RaiSport 1 alle ore 20.30.

Andrew Howe torna oggi in pista a Ginevra per correre i 200 metri. Aveva inizialmente deciso di partecipare domani al meeting di Chaux de Fonds, sempre in Svizzera nei pressi di Neuchatel, ma considerando le brutte previsioni atmosferiche ha preferito anticipare ad oggi. Howe ha già partecipato nel lungo al meeting di Doha, dove però non è andato al di là di un mediocre 7.16, condizionato dai dolori lancinanti al tendine d’Achille operato nell’esta e 2010, tanto che concluse la gara zoppicando. Il dottor Giuseppe Fischetto spiega il problema dell’azzurro: «Il suo problema è una calcificazione

nell’inserzione del tendine nel tallone, dove venne operato tre anni fa dal professor Orawa. Si è sottoposto a terapie disinfiammanti e si dice pronto. Per noi comunque non dovrebbe correre rischi». Molti gli azzurri impegnati oggi a Ginevra. Sui 100 saranno in gara Cerutti e Collio, sui 200 con Andrew, Roberto Donati. Quindi Haliti, Danesini e Manenti nei 400 e Dal Molin sui 110 hs. Nel programma femminile Draisci e Tomasini sui 100, Giulia Arcioni nei 400, Caravelli e Cattaneo nei 100 ha e la Gentili sui 400 hs. Infine è prevista la partecipazione della 4x100 femminile.

L’ultimo test prima dei Giochi, nel meeting Mare Nostrum che quest’anno scatta da Barcellona, dev’essere molto sentito da Rebecca Adlington, la bicampionessa olimpica dei 400 e 800 sl che dopo l’Olimpiade di Pechino ha perso un po’ troppo, e in casa a Londra ha un po’ troppo da perdere. La prima mannaia cade sulla stampa: «Siamo qui per gareggiare, non per parlare» fa da scudo l’ingrugnito allenatore Bill Furniss che ha sempre considerato l’allieva una che fa la differenza perché dispone di una tecnica fenomenale. Duello Rebecca nuoterà soltan-

to in questa tappa del circuito, non ci sarà a Roma tra due settimane, e ha scelto come sfidante Mireia Belmonte, la catalana che ha deciso di sorprendere iscrivendosi a sei gare, compresi i 400 sl. Specialità nella quale, in questo quadriennio, è stato un affare tra Federica Pellegrini e la detentrice del titolo olimpico. Prima di gareggiare qui, Rebecca ha preso una decisione forte verso l’Olimpiade: non ne può più di subire «insulti terribili» su Twitter, perciò spegnerà tutto, abbandonerà gli oltre 50 mila followers, per mettere la testa bassa solo in acqua: «Su 10 commenti garbati, ce n’è sempre uno idiota. Ci ho rinunciato, non voglio aggiungere altro stress». Fede, in questo senso, non è mai entrata in alcun social network. Sorpresa Aveva 19 anni, Rebecca, quando si prese la gara che in finale Federica dilapidò tatticamente con un anonimo 5o posto in 4’04"56: ma con il 4’02"19 della batteria avrebbe battuto la britannica, d’oro in 4’03"22. Questo per dire che la recente controprestazione agli Europei ha un precedente illustre. Resta il fatto che i 400 sl che saranno la chiave d’apertura dei Giochi di Fede, riaccenderanno questo confronto tra due campionesse, due modi e due mondi totalmente differenti. «Dopo Pechino ho temuto di essere in declino, ma avevo appena 20 anni e non potevo essere una meteora — ricorda Rebecca a proposito di certe sconfitte — il 2009 mi ha fatto capire come ci si sente a non rendere». Quella sgradevole sensazione che ha patito domenica a Debrecen la bicampionessa mondiale azzurra della speciali-

L’addio a Twitter: «Mi arrivavano insulti terribili, non voglio altro stress» tà. Dopo Shanghai, dove perse da Fede ma vinse negli 800 (in programma oggi), Rebecca ha staccato, s’è ricaricata e alle selezioni inglese ha ottenuto il 2o tempo al mondo negli 400 (4’02"35, dietro solo alla francese Muffat da 4’01"13) e staccato di 3"5 l’italiana. Il fattore pressione sarà più forte per chi deve ripetersi (e in casa) o per chi deve rifarsi? Sarà uno dei temi olimpici più attesi. La Adlington ha già fatto sapere che se vincerà a Londra, lascerà per sempre il nuoto. Federica, invece, al massimo se la prenderà più comoda per il 2013 dei Mondiali che si svolgeranno proprio a Barcellona. Ultimi test Ci sono tanti big stranieri come l’ex iridato dei 100 sl, il canadese Hayden, nella gara che vede iscritto anche Massi Rosolino, in attesa dei 200 di domani con Cassio. Nella rana si attende un confronto che interesserà Scozzoli: Van der Burgh-Lima. Nei misti, vuole riprovare il tempo Luca Marin; idem tra le donne, Silvia Di Pietro nei 100 delfino ed Elena Gemo nei 100 dorso. Test prima dell’ultima chiamata romana. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PROGRAMMA

Oggi tocca a Rosolino Bossini e Terrin Il circuito Mare Nostrum in 3 tappe, oggi e domani disputa la prima tappa a Barcellona; 6-7 giugno Canet en Roussillon; 9-10 giugno Montecarlo. Dal 14 al 16 Settecolli a Roma con gli azzurri. OGGI (batterie ore 8.30, finali dalle 16): 800 sl donne (Consiglio), 50 dorso uomini, 50 rana D (Carraro, Plos, Carpi), 50 farf. U (Benatti), 400 mx D (Luciani), 100 sl U (Benatti, Rosolino, Cassio), 100 dorso D (Gemo), 100 rana U (Bossini, Terrin, Bazzoli, Rosettani), 50 sl D, 200 dorso U (Aversa), 200 rana D (Carraro, Carpi), 200 farf. U (Cosentino), 100 farf. D (Di Pietro, Facchini), 200 mx U (Marin), 200 sl D, 400 sl U (Parmigiani).


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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Pallanuoto INDAGINI SUI GIOCATORI

Accertamenti fiscali sui campioni d’Italia? Pro Recco smentisce FILIPPO GRIMALDI GENOVA

Il nuovo redditometro entra anche in vasca? Secondo indiscrezioni, l’Agenzia delle Entrate (che non ha tuttavia fornito conferme) starebbe svolgendo accertamenti a carico di alcuni tesserati della Pro Recco, quest’anno campione d’Italia e d’Europa,

in seguito a presunte disomogeneità fra l’imponibile dichiarato ed alcuni acquisti effettuati (soprattutto a livello immobiliare). La smentita Ieri il club recche-

lino ha immediatamente diffuso un comunicato dove si spiega che «contrariamente a quanto riportato, alcuna contestazione è stata mossa alla società, nè di natura fiscale

nè tantomeno di rilevanza penale». Ricordando, fra l’altro, che «oltre un anno fa la società è stata oggetto per l’anno 2010 di verifica fiscale nel corso della quale non sono emersi fatti di rilievo». Non solo: se «in futuro dovessero essere contestati eventuali addebiti, la società sarà in grado di dimostrare la correttezza del proprio operato». Il controllo Tutto chiaro, ma in

questo caso sotto la lente d’ingrandimento del fisco non si parlerebbe della Pro Recco (per le società viene applicato un differente sistema di verifica), ma di alcuni suoi tesserati, Per le persone fisiche il software del fisco rileva infatti in automatico eventuali anomalie basandosi su parametri di spesa predefiniti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ippica INGHILTERRA: IERI WORTHADD K.O.

Epsom: piccolo Derby senza Dettori in sella Merckx, fuga a Bologna? Messo incomprensibilmente in discussione dal suo team (Godolphin) Dettori ieri a Espom ha visto Kailani e Michael Barzalona (a lui preferito in sella) prendersi a sportellate con la favorita Maybe e poi affondare con l’avversaria nelle Oaks (gr 1 m 2400) vinte da Was (Heffernan) davanti a Shirocco Star e The Fugue. Affondati (quarti da favoriti,) Mirco De-

muro e Worthadd nelle Diomed Stakes (gr 3 m 1700) andate a Side Glance (Fortune). 5˚Marcret. Oggi invece, giorno del Derby (gr 1 m 2400) con Frankie ad Haydock a montare Kawhla in gr. 3. Dal 1991, solo nel 2000 aveva saltato il Blue Ribbon (vinto con Authorized nel 2007) ma era indisponibile dopo l’incidente aereo in cui rischiò la vita. Stavolta in pista nessun Go-

dolphin, in un piccolo Derby (in 9 al via , da 105 anni non erano così pochi) che potrebbe comunque lanciare un cavallo importante, l’irlandese Camelot. Bologna e Parigi Ieri a Vincennes Mine Wise As (Ernault) ha fallito la terza vittoria consecutiva in GP (dopo Atlantique e Kerjaques) venendo fulminato da Rodrigo Jet (Vercruysse-1,13) Nel Prix Chambon P (m 2850). Oggi A Bologma il Repubblica e Merckx Ok può azzeccare la fuga da Skully Gully, vincitrice dell’Orlandi a Modena. Ore 17.10 - Pr. Repubblica (m 1660): 1 Irambo Jet (Greppi); 2 Merckx Ok (Gubellini); 3 Mirtillo Rosso (Ossani); 4 Skully Gully (Guzzinati); 5 Locomotion Om (Minnucci); 6 Newyork Newyork (L. Baldi); 7 Miele d'Alfa (Bellei); 8 Nonant le Pin (Gocciadoro); 9 Maestrale Spin (M. Minopoli jr); 10 Nera Azzurra (Fr. Facci).

WORLD LEAGUE DONNE

Due settimane fa Recco ha vinto la Champions League BORSARELLI

Baseball COPPA CAMPIONI

Pallavolo/1 MERCATO

Bologna ipoteca Villa-Novara: le Final Four arriva Mojica

Azzurrine stese dagli Stati Uniti

TRIPLICE USA

A Changshu, in Cina, alla World League donne, dove l’Italia ha portato la formazione Under 19, in semifinale gli Stati Uniti hanno dilagato: Usa Italia Under 19 14 2, Cina Canada 13 7, Australia Germania 18 0, Grecia Russia 11 9. Semifinali: Cina Australia e Grecia Usa. Semifinali per piazzamenti dal 5˚ all’8˚ posto: Russia Italia e Canada Germania. Domani le finali.

I’ll Have Another rischia collisione

Pallavolo/2 PER I GIOCHI

Velasco e Iran ok nell’esordio

A Belmont Park (New York) la 3 anni Isleta (foto) ha appena disarcionato il suo fantino e, prima di essere ripresa, rischierà una terribile collisione con I’ll Have Another che si stava allenando in vista del 9 giugno, quando tenterà di conquistare nelle Belmont Stakes la Triplice Corona inviolata da 34 anni e, dicono, maledetta...

Atletica Sciopero della fame per farsi pagare

(P. Gubellini) 1.14.1; 2 Eclisse Domar; 3 Main Event; 4 Miglio; 5 Landolfo; Tot.: 5,36; 2,14, 1,55, 2,07 (20,81) Quintè 9-13-14-7-11 e 6.496,55. Quarté e 428,24. Tris e 43,81.

(Can) 7'57"19, Napoleon (Aus) 7'59”10. Donne: 1500 sl Boyle (Nzl) 16'21"73, Brunemann 16'23"36.

(pe.m.) Curiosa e triste storia in Spagna. Mohammed Elbendir, mezzofondista di origine marocchina ex campione europeo under23 dei 5000, ha iniziato uno sciopero della fame nei pressi della sede del Comune di Alcobendas (a 12 km da Madrid) perché il club locale per cui è tesserato non gli paga da un anno 7700 euro sostenendo di dovergliene solo 1200.

OGGI ROMA QUINTE’ (ore 18.30, inizio 14.55) A Capannelle in 16 sui 1800 metri. Indichiamo Santa Grazia (5), Travolgente (2), Baby Olmo (13), Monte Rughe (1), Dindaba (7), Salisburgo (4).

Pallamano

Avventura Qaanaq a 116 km (a.fr.) Con 300 km percorsi in 36 ore, Michele Pontrandolfo e Marco Martinuzzi sono sempre più vicini a Qaanaaq, la meta della loro traversata della Groenlandia distante ora solo 116 km. Tra oggi e domani potrebbero arrivare a destinazione.

(m.c.) Bologna ipoteca la Final Four di Coppa Campioni: prima demolisce il San Marino (2 hr di Castellitto, hr Infante e Liverziani) poi passeggia col Paderborn (19 valide, hr Ermini, Castellitto, De Donno). Gara decisiva oggi per il Nettuno col Rotterdam dopo aver chiuso prima del limite con Brno. A San Marino. 2˚ turno: T&A San Marino-Unipol Bologna 1-8 (v. Panerati, p. Rodriguez). Ieri: Amsterdam (Ola)-Hoboken (Bel) 16-7, Paderborn (Ger)-Bologna 5-19 (7˚, v. Betto), S.Marino-D.Brno (R.Cec.). Class.: Bologna 1000 (3-0); Amsterdam 667 (2-1); S.Marino, Draci Brno 500 (1-1); Paderborn 333 (1-2); Hoboken 0 (0-3). Oggi: 11 Bologna-D.Brno, Paderborn-Hoboken, 21 Amsterdam-San Marino A Rotterdam. 2˚ turno: Ieri: Barcellona (Spa)-Rouen (Fra) 3-12, Brno-Nettuno 3-16 (7˚), Rotterdam-Buchbinder (Ger) 10-1. Class.: Buchbinder, (2-0); Rouen, Nettuno, Roterda 667 (2-1); Barcellona 333 (1-2); Brno 0 (0-3). Oggi: 20 Rotterdam-Nettuno.

(m.l. - an.me) Vilmarie Mojica (foto) è la regista portoricana che ha scelto l’Asystel MC Carnaghi, Novara-Villa Cortese. Cuccarini è nel mirino del Ferenbahce come nuovo allenatore? Le campionesse d’Europa hanno ingaggiato la brasiliana Pequeno. La Sir Safety Perugia (A-1) ha ingaggiato lo schiacciatore tedesco Sebastian Schwarz (26 anni), ex San Giustino, prolungato il contratto allo schiacciatore serbo Petric. A Macerata presentato Zaytsev. Martino potrebbe emigrare in Polonia. SUOR GIOVANNA A-2 (a.cri.) A un mese dall’operazione che ha portato alla fusione tra Novara e Villa, nel capoluogo piemontese è in corso una battaglia per ripartire dall’A-2, grazie al supporto di alcuni sponsor locali. Ai vertici della nuova realtà potrebbe tornare suor Giovanna Saporiti, presidente dell’Agil Trecate.

(a.a,) Esordio vincente per l’Iran (Mousavi 17 punti) di Julio Velasco e Paolo Giardinieri nel terzultimo girone di qualificazione olimpica di Tokyo (Giap) nel derby asiatico con la Sud Corea. Vincono anche Australia (Edgar 22), Cina (Zang 13) e Serbia (Nikic 13) Risultati: Australia-Venezuela 3-0 (25-14, 25-22, 25-18), Portorico-Cina 0-3 (23-25, 19-25, 17-25), Iran-Sud Corea 3-0 (25-17, 25-18, 25-16), Giappone-Serbia 0-3 (19-25, 23-25, 16-25). Oggi la 2ª giornata: Australia-Portorico, Cina-Iran, Sud Corea-Serbia e Giappone-Venezuela. Nel maschile dopo questo sono in programma 2 gironi di qualificazione internazionale con un posto ciascuno. Il 18 giugno verranno diramati i calendari dei due tornei olimpici.

Beach volley EUROPEO (c.f.) Greta Cicolari e Laura Giombini, k.o. 2-1 con Forrer-Vergé (Svi) nei sedicesimi hanno chiuso l'Europeo dell'Aia (Ola) al 17˚ posto.

Boxe FIDANZATA (i.m.) Coppia nella vita e adesso anche sul ring. Stasera in una riunione dilettanti a Liettoli (Ve) nei 54 kg debutta Alessia Gottardo, 23 anni, compagna dello sfidante europeo dei superpiuma Devis Boschiero (30-1-1), che è in attesa del match per il titolo contro il campione Ermanno Fegatilli (Bel, 25-4). La sua rivale sarà la friulana Carlotta Burra.

ANCHE Gal.: Siracusa (15.20). Tr.: Bologna (15), Montecatini (15.10); Castelluccio (15.15).

Judo VERDE A MADRID (e.d.d.) Elio Verde oggi alla Coppa del Mondo a Madrid, in preparazione per Londra nella 66 kg. Sul tatami anche Parlati (73), Marconcini e Carollo (81), Facente (90) e Di Guida (100).

Nuoto APPELLO CARLI «Caro sindaco, grazie per la targa ma, per favore, realizza il progetto di una piscina da 50 metri evitandomi così di dover andare tutti i giorni a Massa o a Livorno per allenarmi». La 16enne Diletta Carli, oro con la 4x200sl agli Europei di Debrecen, si è rivolta così ieri a Luca Lunardini, sindaco della sua città, Viareggio. Del progetto di una piscina da 50 metri a Viareggio si parla da anni ma finora senza risultati. PHELPS E PARK (al.f.) Il coreano Park Tae-Hwan vince gli 800 sl a Santa Clara (Usa) e migliora il record nazionale mentre Michael Phelps, impegnato a Austin (Usa) nell'ultimo test prima dei trials, nuota le batterie di 100 sl e 100 farfalla rispettivamente in 50"22 (3˚) e 53"41 (1˚). A Santa Clara (Usa). Uomini: 800 sl Park (S.Cor.) 7'52"07 (r.n., 4˚ t. 2012), Cochrane

Football

BOXE: IN NEVADA

IFL (m.l.) Settimana 13, ultima di stagione regolare (prime 6 ai playoff, prime 2 già in semifinale): oggi Ancona-Seamen Milano (17.30); Bolzano-Cernusco (20); Warriors Bologna-Lazio (21); domani Catania-Rhinos Milano (14); Parma-Reggio E. (15); Bergamo-Doves Bologna (16). Classifica: Catania (9-1) 900; Warriors Bo (8-2), Parma (8-2) 800; Bolzano (7-3), Rhinos Mi (7-3) 700; Ancona (6-4) 600; Seamen Mi (4-6), Reggio Emilia (4-6), Cernusco (4-6) 400; Bergamo (2-8) 200; Lazio (1-9) 100; Doves Bo (0-10) 0.

Mayweather da ieri in galera

Roda nel consiglio Fis, torna lo slalom di Campiglio L’Italia torna ad avere una rappresentanza con diritto di voto all’interno del Consiglio della Fis. Nel congresso Mondiale in corso a Kangwonland (S.Cor) Flavio Roda (100 voti), presidente Fisi, è stato eletto fra i 16 membri del nuovo organo di governo dello sci mondiale, il cui mandato terminerà nel 2014. Definiti anche i calendari di Coppa del Mondo della prossima stagione (36 ga-

re maschili, 38 femminili) con i Mondiali di Schladming, in Austria (5-17 febbraio) e la prima tappa a Soelden (27-28/10). Nel maschile torna lo slalom di Madonna di Campiglio (18/12), in Italia gare in Val Gardena (superG e discesa il 14 e 15 dicembre), Val Badia (gigante 16 dicembre) e Bormio (discesa 29 dicembre). Nel femminile unica tappa in Italia a Cortina, con la discesa e il su-

perG del 19 e 20 gennaio 2013. Fondo La Coppa del mondo di fondo partirà da Gaellivare (Sve) il 24 (10 e 15 tl) e 25 novembre (4x5 e 4x7,5). Cancellata la sprint di Milano, queste le tappe italiane: 3, 4, 5 e 6 gennaio 2013 (Dobbiaco e Val di Fiemme, con il finale del Tour de Ski). Mondiali in Val di Fiemme dal 20 febbraio al 2 marzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ITALIANI IN GALLES Francesco Molinari, da 47˚ a 20˚ con 143 (73 69,+1), e Matteo Manassero, da 76˚ a 33˚ con 144 (76 68, +2), hanno effettuato un bel recupero nella 2ª giornata del Wales Open al Celtic Manor (par 71) , dove il nuovo leader è l'inglese Ross Fisher con 136 (70 66, -6). Superano di misura il taglio Andrea Pavan (147 - 76 71, +5), Lorenzo Gagli (77 70), e Federico Colombo(79 68, 5 birdie nelle ultime 6). Tagliato Edoardo Molinari, 76˚ con 148 (77 71, +6)

Hockey pista Viareggio-Forte (m.nan) Si decide oggi la seconda finalista scudetto: in gara 3 del derby Viareggio-Forte dei Marmi (serie 1-1, inizio ore 21) sancirà la sfidante del Valdagno.

Ippica IERI MILANO QUINTE’ (m 2620): 1 Network Bi

ADDIO ELITE (an.gal.) Un solo straniero per squadra e campionato di serie A a 36 squadre divise in 3 gironi da 12 (ai playoff le prime 2 e le 2 migliori seconde). Dopo 7 anni il Consiglio federale della Figh dice addio al campionato di Elite

Rugby Staibano ai Wasps (i.m.) I London Wasps hanno ufficializzato l'ingaggio del pilone azzurro Fabio Staibano. Gonzalo Canale, 29 anni, centro azzurro con 70 caps, passa dal Clermont in Top 14 al La Rochelle in ProD2 francese. LO CICERO OPERATO (r.par.) Andrea Lo Cicero, pilone del Racing Parigi e della Nazionale, ieri è stato operato alla clinica Quisisana di Roma (dal prof. Attilio Rota) al gomito sinistro.

Scherma COPPA DEL MONDO Fiorettisti a San Pietroburgo, oggi il tabellone principale con Cassarà, Baldini, Avola, Aspromonte, Luperi, Simoncelli e Foconi. A Varsavia la sciabola maschile senza Montano (infortunato) e Tarantino (squalificato dopo il cartellino nero a Madrid).

Softball RIECCO GRETA (m.c.) Nel weekend doppio turno di gare. Bollate riabbraccia Greta Cecchetti rientrata dagli Usa. Oggi, 4˚turno di ritorno: 15-17,30 S.Marino-Bologna, 16-18,30 Bollate-Nuoro, 17-19,30 Forlì-Montegranaro, 18,30-21 La Loggia-Caserta. Class. Caserta 818 (18-4); La Loggia 636 (14-8); Bologna 590 (13-9); Nuoro (10-10) e Bollate (9-9) 500; Forlì 428 (9-12); Legnano 400 (8-12); San Marino 277 (5-13); Montegranaro 263 (5-14).

Vela VOLVO (r.ra.) Abu Dhabi ha vinto la 7a tappa della Volvo Race Miami-Lisbona (3500 miglia). I protagonisti della traversata sono stati i francesi di Groupama che piazzandosi secondi hanno scavalcato in classifica gli spagnoli di Telefonica.

Golf Sport invernali IL CONGRESSO IN SUD COREA E I CALENDARI DI COPPA

EURO 2012 (an.gal.) Oggi (15) a Roskilde (Dan) Danimarca-Italia (andata 27-22) per l’ultima del gruppo 6 di qualificazione agli Europei di Olanda 2012. Domani: Croazia-Slovacchia. Class: Croazia 10; Danimarca 6; Slovacchia 4; Italia 0.

(r.g.) Il supercampione del mondo medi jr. Wba Floyd Mayweather (43), foto AP, ha iniziato ieri il periodo di 87 giorni di detenzione nel carcere di Clark County, nel Nevada, per violenza domestica. Il giudice ha deciso di tenerlo isolato nella prima settimana per evitare possibili scontri con gli altri carcerati. Il campione, oltre alle ore di aria, potrà allenarsi quotidianamente nella palestra e in caso di buona condotta potrebbe uscire prima.

151 (r.ra.) Sagamore il Maxi di Paoleschi è il vincitore in tempo reale della 3a 151 miglia (Livorno-Punta Ala organizzata dallo Yc Punta Ala e dallo Yc Repubblica Marinara di Pisa). 2˚ il Tp 52 Aniene 1˚ Classe di Martin (probabile vincitore in tempo compensato) 3˚ Altair 3 di Paniccia.

Il Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Flavio Roda, il Consiglio federale, gli atleti, i tecnici e tutto lo staff partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa di

Claudio Baldessari professionista stimato, alpino indomito e grande amico degli sport invernali. - Milano, 1 giugno 2012. Gli amici della Gazzetta ricordano commossi

Giulio Ventimiglia per tanti anni compagno di viaggio, e si uniscono al dolore della moglie Lucia e dei figli Fabio e Luca. - Milano, 1 giugno 2012.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 2 GIUGNO 2012

ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_il momento delicato della chiesa

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

PROVOCAZIONE SERBA

«Non c’è stato un genocidio a Srebrenica»

Ma la visita del Papa a Milano risolverà i guai del Vaticano? Il presidente serbo Nikolic AP

Benedetto XVI è arrivato insieme al segretario di Stato Bertone: la sua presenza ha fatto discutere, per Ratzinger solo tanti applausi Il Papa è arrivato ieri pomeriggio a Milano in un momento talmente delicato per la Chiesa che si sono fatte ogni sorta di illazioni sulla presenza al suo fianco del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. Interpretiamo un po’ tutti la storia dei corvi, delle rivelazioni, dell’improvviso attivismo della magistratura vaticana, come evidenze di una guerra non più troppo sotterranea tra Bertone e i suoi nemici, in vista forse di un rimescolamento dei poteri da collocare a dicembre quando il segretario di Stato compirà 78 anni e potrebbe esserci una ragione non scandalosa per la sua sostituzione. Il problema sono la quantità e la qualità dei suoi nemici, le ragioni laicissime del conflitto e soprattutto la posizione di papa Ratzinger, che ha sempre parlato per metafore, per esempi, per citazioni consegnandosi perciò senza timore alle interpretazioni dei poveretti che scrivono sui giornali e devono esprimere forzatamente, e subito, un punto di vista. Quanto a Bertone...

1 Non avrebbe dovuto esserci...

No, perché il segretario sta al fianco del Pontefice solo quando il Pontefice va all’estero. Perciò se il Papa ha ammesso di tenerselo vicino per un semplice volo a Milano questo ha per forza, alla luce di tutto quello che è successo negli ultimi dieci giorni, un significato da interpretare. Ovverosia, l’interpretazione dovrebbe essere una sola: nella guerra tra

LE TAPPE DEL WEEKEND DAL DUOMO AL PARCO DI BRESSO

GDS

15.000

le forze di sicurezza Per la visita del Papa a Milano ci sono 15 mila uomini delle forze dell’ordine al lavoro Bertone e i corvi, Benedetto XVI sta con Bertone e contro i corvi, come dimostrerebbe tra l’altro l’arresto del cameriere Paolo Gabriele, che ieri ovviamente non era a fianco di Sua Santità. Invece a questa nostra facile lettura si è subito opposta la comunicazione vaticana: «La presenza del segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone — scrive in una nota la sala stampa della Santa Sede —, era prevista nel programma ufficiale del viaggio del Papa a Milano, preparato già da moltissimo tempo. È vero che il segretario di Stato in genere accompagna il Papa solo nei viaggi internazionali, ma questa visita ha carattere

4

gli elicotteri Sono 4 gli elicotteri della polizia che controllano i cieli lungo il tragitto del Papa internazionale perché avviene in occasione dell’Incontro mondiale delle famiglie».

2 Un po’ tirata, no? Il passaggio-chiave è dato dalle parole: «Preparato già da moltissimo tempo». Quindi non saremmo autorizzati a nessuna illazione, perché la presenza del segretario di Stato a Milano è stata decisa ben prima che si manifestassero i corvi. Il senso vero è: smettetela di interpretare.

3 In che è consistita la visita?

«A Srebrenica non c’è stato un genocidio». Con una frase che fa discutere è iniziato ieri il mandato del nuovo presidente serbo, il conservatore nazionalista Tomislav Nikolic, che solo venerdì ha giurato in Parla mento. In un’intervista alla tv montenegrina ha negato il «genocidio» di Srebrenica del 1995, nel quale sono stati trucidati 8000 civili musulmani per mano delle truppe serbo bosniache: «È stato soltanto un grande crimine commesso da alcuni serbi, che bisogna trovare, proces sare e condannare. Perché si vuole riaccendere questo problema?». E ad appesantire l’avvio del mandato di Nikolic, ieri la nuova improvvisa esplosione di violenza nel nord del Kosovo, dove in duri scontri fra militari della Kfor (la Forza Nato in Kosovo) e manifestanti serbi sono rimaste ferite 5 persone (tre serbi e due soldati Nato).

Papa Ratzinger, 85 anni, saluta i pellegrini davanti al Duomo LAPRESSE

A Ciampino, ore 16.20, il Papa, appoggiandosi a un bastone scuro, percorre i trenta metri che lo separano dall’aereo, sale la scaletta senza difficoltà e poi si alza in volo. Questo è l’inizio. L’aereo, un Airbus 319 CJ dell’Aeronautica militare. Dopo una cinquantina di minuti il Pontefice è atterrato a Linate dove lo aspettavano l’arcivescovo di Milano, Angelo Scola, il sindaco Pisapia, il governatore Formigoni e il ministro Riccardi, oltre a un gruppo di bambini e, lontano, trecento uomini e donne, cioè i dipendenti dell’aeroporto e le loro famiglie. Benedetto, a bordo della Papamobile, ha percorso i quattro chilometri e mezzo di viale Forlanini, viale Corsica, corso XXII marzo, corso di porta Vittoria, largo Augusto, piazza Fontana, via dell’Arcivescovado: tutte strade chiuse al traffico da due ore, e transennate. Dietro le transenne migliaia di fedeli in festa. In piazza Duomo, gremita di folla, erano stati sistemati ai lati

del sagrato due maxi-schermi. C’è stato prima il discorso di benvenuto del sindaco Pisapia: «La fede non può essere motivo di divisione, ma di unione benvenuto anche dai non credenti, le diversità non possono essere motivo di scontro. Neanche Sant’Ambrogio era milanese, anzi nemmeno italiano». Benedetto ha risposto sullo stesso tono: Milano — "Mediolanum" — è un crocevia di popoli e culture, la fede animi tutto il tessuto della convivenza civile, consenta un autentico «ben essere», a partire dalla famiglia «patrimonio principale dell’umanità, segno di una vera e stabile cultura in favore dell’uomo». Molti applausi, molte ovazioni hanno interrotto il discorso.

4 E poi? Scola ha parlato di Milano. «Milano sta cercando il suo nuovo volto. Frammentazione, progettualità diverse e talo-

ra contrastanti, necessità di ripensare il mondo del lavoro e della finanza, di cui Milano resta in Italia la capitale, fame di educazione e di cultura, incontrano già risposta in non pochi luoghi vivi. Si intravvedono i lineamenti della Milano del futuro». L’orchestra ha suonato O mia bela Madunina. Poi sono andati tutti alla Scala a sentire la Nona di Beethoven.

5 Novità sull’inchiesta? È cominciato l’iter relativo alle due rogatorie, necessarie per contestare al giornalista Gianluigi Nuzzi (che ha scritto il libro con le rivelazioni) e agli altri italiani in qualche modo coinvolti nella vicenda (quattro o cinque, per ora ignoti) i reati di ricettazione, violazione della corrispondenza di capo di Stato eccetera. «Paoletto» sarà interrogato di nuovo lunedì o martedì. A quanto pare ha intenzione di parlare. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 2 GIUGNO 2012

IL CASO MARGHERITA

Rutelli: «Dal Senato ok all’arresto di Lusi» Francesco Rutelli chiede il «sì» all’arresto dell’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi (nella foto Ansa): «Confido che nessuno

sottovaluti che se il Senato non si ergesse a tutela dello Stato di diritto, qui fuori arriverebbero i forconi». La giunta delle immuni tà di Palazzo Madama voterà il 12 giugno. «Non si può dire che manchino all’appello 50 milioni, tutto è nei bilanci», ha aggiunto l’ex leader della Margherita.

Equitalia si ferma davanti al terremoto Nelle province colpite saranno sospese le riscossioni I magistrati: «Tanti gli indagati per gli operai morti»

L’A.D. VERSO LA SFIDUCIA

Generali, c’è il Cda Perissinotto in bilico Il destino di Giovanni Perissinotto, a.d. di Generali, pare segnato: nel Cda della compagnia assicurativa convocato oggi sono

nua a tremare (58 scosse nella notte tra giovedì e ieri) è allarme sciacallaggio. Per arginare il fenomeno arriverà l’esercito: «Sessanta militari affiancheranno i 395 uomini delle forze dell’ordine», rivela il prefetto di Modena, Benedetto Basile. Molta gente però prova a difendersi da sola. Pullulano le tende davanti alle case: per presidiare e perché ad emigrare non ci si pensa proprio. Anche i campi di accoglienza si gonfiano sempre più: 13.700 gli assistiti nei 35 allestiti in Emilia

d

Il presidente Napolitano: «Auspico risorse adeguate per la ricostruzione»

Un’immagine del centro di Concordia (Modena), distrutto dal sisma di martedì LAPRESSE

zione. Dai Giardini del Quirinale, Giorgio Napolitano incalza le istituzioni: «Auspico l’impegno a mobilitare risorse adeguate per l’assistenza e la ricostruzione». Scosse Intanto le banche del

territorio hanno assicurato crediti per un miliardo con una linea «breve» per l’emergenza e una ordinaria per la ricostruzione. E mentre la terra conti-

OGGI A ROMA DEDICATO AGLI SFOLLATI

Un 2 giugno tra le polemiche Idv-Lega: «Non festeggiamo» Lega e Idv non parteciperanno oggi alla festa del 2 giugno per solidarietà all’Emilia. Napo litano ha comunque optato per una celebrazione sobria: non ci saranno la sfilata dei cavalli e le Frecce tricolori. «Non mancherà l’impegno dello Stato: ce la faremo», ha ribadito il presidente.

Romagna, con le strutture fuori regione si sale a oltre 16.500 persone. Ad andarsene sono soprattutto gli stranieri, senza casa né lavoro: 300 tunisini sono partiti giovedì notte dall’aeroporto di Bologna diretti a Tunisi. La magistratura invece sta lavorando sulle responsabilità relative ai crolli delle aziende in cui sono rimasti uccisi diversi operai. Il procuratore di Modena Vito Zincani rivela: «Saranno molti gli indagati per i morti nei crolli dei capannoni. Gli avvisi di garanzia saranno atti dovuti per consentire a tutte le persone eventualmente coinvolte negli accertamenti, di partecipare, come loro diritto, all’indagine». © RIPRODUZIONE RISERVATA

MOMENTO NO L’EURO TOCCA IL CAMBIO PIÙ BASSO DA DUE ANNI. OBAMA: «LA SITUAZIONE DEL VECCHIO CONTINENTE PESA»

Borse in rosso, Piazza Affari ai minimi Tutta Europa soffre per i dati sul lavoro negli Usa: Milano chiude a -1,04%, Spread a 454 punti Non si intravede tregua per i listini europei. Ieri le Borse hanno vissuto l’ennesima giornata di passione e Piazza Affari è stata assai tormentata: in corso di seduta ha toccato i nuovi minimi di quest’anno a 12.617 punti. In chiusura, poi, ha diminuito le perdite e il Ftse Mib ha segnato una flessione del-

l’1,04% a 12.739 punti e il Ftse All Share dell’1,07% a 13.680 punti. In calo, invece, lo spread tra Btp e Bund: prima ha lambito i 490 punti base e poi ha archiviato la settimana a 454 punti (rispetto ai 467 di giovedì). Male pure Francoforte a -3,42%, Parigi a -2,21% e Londra a -1,14%.

Francoforte ieri maglia nera in Europa: -3,42% ANSA

notizie Tascabili

Uccisi dopo una lite

In salvo l’ingegnere Di Girolamo

Svolta nel delitto di Piero Antonelli e Alba Chiodi, i coniugi di Gavardo (Brescia) trovati morti giovedì. I carabinieri hanno fermato il figlio Marco, 27 anni, che vive nella mansarda sopra l’abitazione dei genitori. Il giovane, esperto di thai boxe, avrebbe ucciso la coppia a mani nude dopo una lite. Marco era stato fermato mercoledì sera mentre acquistava droga. Dopo aver lasciato la caserma intorno alle 23.30, ha fatto rientro a casa e lì sarebbe scoppiata la lite e il raptus omicida. Nei corpi della coppia sono state trovate ferite e contusioni, mentre il ragazzo presenta abrasioni su mani e polsi. Il rapporto coi genitori era conflittuale e più volte in passato era venuto alle mani con il padre.

Nigeria, liberato l’italiano «Grande soddisfazione» Modesto Di Girolamo, l’italiano rapito lunedì da uomini armati in Nigeria, è stato liberato. Lo ha annunciato nella serata di ieri il ministro degli Esteri Giulio Terzi, esprimendo la sua «grande soddisfazione» per l’esito positivo della vicenda «con impegno di tutti e collaborazione nigeriana». Di Girolamo, 70 anni, ingegnere abruzzese di Rocca di Cambio (L’Aquila), era stato «prelevato» a Ilorin, capitale dello stato del Kwara; dipendente della società Borini&Prono di Torino, era stato rapito mentre stava monitorando il «drenaggio» di una strada. Terzi, nel «festeggiare» la notizia della libe razione del nostro connazionale, ha sottolineato «l’intensa attività» di tutti gli apparati dello Stato coinvolti nella soluzione del caso dell’ingegnere «a cominciare dall’Unità di crisi della Farnesina».

Moneta unica Hanno pesato parecchio le notizie in arrivo dagli Usa: per la prima volta dopo un anno, la disoccupazione americana è aumentata su base mensile. A maggio è salita dall’8,1% all’8,2% e sotto le attese sono i nuovi occupati: 55 mila contro

Brescia, coppia assassinata: in carcere il figlio

Elsa Fornero e Mario Monti ANSA

«Impegno per gli altri»

Esodati, governo firma il decreto Tutele per 65 mila C’è la firma, doppia. Quella del premier Mario Monti, in qualità di ministro dell’Economia, e quella del ministro del Welfare, Elsa Fornero. È «il decreto interministeriale a tutela dei lavoratori salvaguardati». Composto da 8 articoli, dà

una stima di 155 mila. A riguardo Obama è stato caustico: «Stiamo lavorando per uscire dalla crisi, ma la situazione dell’euro ha un impatto su tutto il mondo». Del resto, ieri la moneta unica prima è precipitata sotto 1,23 dollari, prima volta dal luglio 2009, per poi risalire a 1,2367. Gli esperti di macroeconomia dicono che abbia pesato pure l’indice Pmi sul settore manifatturiero della zona euro: a maggio c’è stata la peggiore performance da giugno 2009, con il dato generale sceso a 45,1 punti dai 45,9 di aprile.

11 12 su 17 i consiglieri pronti votare la sfiducia. In Borsa il titolo Generali e quello dell’azio nista di controllo, Mediobanca, ha guadagnato: +3,35% e +3,69. E Perissinotto, che potrebbe essere sostituito da Mario Greco, ha ribadito con una lettera di non voler dimettersi.

ANTI-CRISI GRAZIE ALLA IP

Sono 3700 i distributori Ip che aderiscono all’iniziativa Fiat ANSA

VINCENZO DI SCHIAVI

«Abbiamo bisogno dello Stato» aveva detto Stefano Draghetti, sindaco di Cavezzo, il paese che non c’è più. E qualcosa si muove. Equitalia, per esempio, ha sospeso la riscossione delle tasse nei paesi colpiti dal sisma. «In attesa di provvedimenti normativi ad hoc — recita la nota — che stabiliscano quali siano i Comuni interessati dallo stato di emergenza, abbiamo provveduto in via autonoma a sospendere ogni attività di riscossione». Per gli esattori dunque saranno off limits tutti i comuni delle province di Bologna (ad eccezione del Comune di Bologna), Ferrara, Reggio Emilia, Modena, Mantova e Rovigo. «Sono sospese — continua Equitalia — la riscossione delle somme iscritte a ruolo, tutte le attività esecutive e cautelari, e quelle di notifica delle cartelle di pagamento e degli altri atti di riscossione». Ma servono in fretta anche i fondi per la ricostru-

LA ZECCA STAMPI GLI EURO «Mai vista tanta sfiducia in giro. Non ricordo nella mia vita un momento più difficile di questo, il governo deve riprendere da dove avevamo lasciato e cambiare la sua linea politica. Vi svelo la mia pazza idea: se non viene stampata altra moneta dalla Bce, stamperemo noi la nostra moneta con la Zecca di Stato SILVIO BERLUSCONI EX PREMIER

Compri Fiat e la benzina costa un euro fino al 2015 Cosa non si fa contro il caro-benzina. L’ultima idea l’ha presentata ieri la Fiat: grazie alla partnership con Ip, il Lingotto ha deciso di bloccare il prezzo della verde e del gasolio a un euro al litro, fino al 31 dicembre 2015. Questa la proposta valida fino al 31 luglio: all’atto dell’acquisto di una nuova vettura Fiat, il cliente riceverà una card attivata dal concessionario e collegata a un pin. È caricata con un ammontare di litri di combustibile diverso a seconda del modello scelto (per esempio, se si sceglie una Bravo Multijet, è permesso un rifornimento totale di 2.000 litri): basta andare in uno dei 3.700 distributori Ip aderenti all’iniziativa e, dopo aver digitato il pin, i litri erogati verranno detratti dalla carta. Fiat ha fatto due conti per dare l’idea della convenienza: pare che con questa offerta sarà possibile andare da Milano a Napoli spendendo solo 35 euro di benzina con una Punto. L’iniziativa della casa d’auto torinese arriva nel giorno in cui la Motorizzazione Civile ha diffuso dati che spaventano: Fiat ha registrato un calo del 9,80% nella vendita delle auto a maggio 2012 rispetto al 2011, fermandosi a quota 33.252 vetture. Dall’inizio dell’anno il calo è stato del 19,75% e peggio ha fatto Alfa Romeo con un -20,88%. Le buone notizie arrivano, però, dagli Usa, sul fronte florido della Chrysler: il mese scorso il colosso di Detroit ha visto balzare le immatricolazioni del 30%. È il miglior maggio dal 2007, il 26esimo mese consecutivo di crescita.

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assistenza per due anni a 65 mila lavoratori cosiddetti «esodati», ovvero chi ha lasciato l’attività in anticipo rispetto al pensionamento e poi è rimasto in sospeso a causa dell’inasprimento dei criteri previdenziali. Secondo il comunicato diffuso dal governo, il decreto individua la ripartizione di tutti «i soggetti interessati ai fini della concessione dei benefici». A riguardo, l’Inps ha predisposto una tabella riassuntiva sulle categorie interessate: nel dettaglio, tra gli altri, ci sono 25.590 lavoratori in mobilità e 17.710 che rientrano nei fondi di solidarietà. In più, il comunicato chiarisce che «il governo è consapevole che il provvedimento non esaurisce la platea di persone interessate alla salvaguardia» e «si impegna per questi altri lavoratori a trovare delle soluzioni eque e finanziariamente sostenibili».

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lafrase DEL GIORNO

ALTRI MONDI

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Orrore negli Stati Uniti

Ammazza il coinquilino e mangia cuore e cervello Il cannibale Alexander Kinyua (a sinistra) e la sua vittima, il 37enne Kujoe Agyei Kodie Orrore a Baltimora, nel Maryland, dove un 21enne è stato arrestato dopo aver confessato un atroce omicidio. Alexander Kinyua, studente universitario di origini keniane, ha infatti ucciso il coinquilino e ne ha poi mangiato cuore e cervello. Una potente droga sintetica l’avrebbe spinto al cannibalismo: è stato tradito dal ritrovamento delle mani e della testa della sua vittima, il 37enne Kujoe Agyei Kodie, nel seminterrato di casa. È stato il padre a chiamare la polizia, mentre Alexander tentava di far sparire i macabri reperti. Il ragazzo è stato incriminato di omicidio di primo grado ed è ora in prigione, senza possibilità di cauzione.


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ALTRI MONDI

PER GLI SHOW DI MILANO

Bruce e Madonna: sì a 2 decibel in più Due decibel in più per due miti della musica: lo ha deciso il Comune di Milano che ha con cesso l’autorizzazione per alzare il

volume della musica consentito (80 decibel) per i concerti di Bruce Springsteen e di Madonna (nella foto Ap), allo stadio San Siro il 7 e il 14 giugno. Gli organizzatori dei due attesi live dovranno però assicurare il completo deflusso dallo stadio non oltre mezzanotte e mezza.

5 topfivecd LA CLASSIFICA

L’ultima Elisabetta II nel museo delle cere Madame Tussauds a Blackpool, nel nord dell’Inghilterra AFP

RICOVERATO E GIA’ DIMESSO

Moretti investito mentre era in Vespa Il regista Nanni Moretti è stato investito ieri sera a Roma da un'auto mentre era a bordo della sua Vespa blu. E’ accaduto nel

gazzaWeekend A CURA DI

STEFANIA ANGELINI

Esposto il murale di Milwaukee

Caserta colorata d’arte con i graffiti di Haring Lena Belkina ed Edgardo Rocha protagonisti di «Cenerentola»

REGINA POP Cavalli, barche, musica L’Inghilterra festeggia il Giubileo di Elisabetta Al via oggi le celebrazioni per i 60 anni di regno della sovrana 86enne. Lunedì il concertone con le star McCartney e Williams ELISABETTA ESPOSITO

Dio salvi la Regina. Soprattutto dalle fatiche dei prossimi quattro giorni. I festeggiamenti per il Giubileo di diamante del suo regno, ovvero i sessant’anni con la corona del Regno Unito in testa, saranno un ripetersi di cerimonie più o meno impegnative da oggi a martedì. E lei, Elisabetta II, sarà come sempre impeccabile. Vera Queen Ha 86 anni, è diven-

tata regina giovanissima. «Una donna in un mondo di uomini, è un esempio per tutti», dice di lei il nipotino William. Già, una ragazza con le idee molto chiare. Da subito ha capito quanto fosse importante apparire, tanto da tenere la corona sempre sulla testa. «Ricordo mamma con quella cosa sul capo mentre faceva il bagnetto a me e mia sorella Anna», rivela il principe Carlo in un documentario della Bbc. Regina dentro e fuori. Con tutti i capricci e i lussi che Sua Maestà può concedersi. Uno su tutti: a Buckingham Palace c’è una donna incaricata di indossare le scarpe nuove di Elisabetta in modo da ammorbidirle. Perché il regal piedino va protetto. Poi c’è la passione per il cioccolato e il vizio

Le notizie che non lo erano DI LUCA SOFRI

Quell’Obama fumatore resta un bluff

Londra tra strani cappelli, fiori e migliaia di Union Jack AFP/REUTERS

di un long drink prima di cena (una porzione di gin e due di Dobunnet), la mania di indossare abiti dai colori accesi, ma più per accontentare i sudditi permettendo loro di riconoscerla tra la folla che per vanità. I festeggiamenti Ne indosserà

anche in questi giorni di mobilitazione inglese. Il via ufficiale lo darà oggi al Derby di Epsom,

Credo di avere raccontato qui la storia di una fotografia di Barack Obama con una sigaretta in bocca che è stata molto pubblicata. La foto è un noto falso, un’immagine del 2004 del presidente non ancora presidente, a cui qualcuno ha aggiunto artificiosamente una sigaretta, e ha cominciato a circolare nel 2008. La sua falsità è stata mostrata molte volte. Ciò malgrado, domenica scorsa Repubblica l’ha pubblicata ancora per illustrare la notizia di un nuovo libro sugli anni giovanili di Obama in cui si parla di un suo uso passato di droghe leggere. Il Corriere della Sera

la corsa di cavalli più prestigiosa del regno. Domani oltre diecimila feste in strada in tutto il Paese. A quella di Richmond vogliono partecipare anche Brad Pitt e Angelina Jolie, che nel frattempo hanno scritto alla Regina per farle i complimenti. Per chi non sapesse come organizzare il perfetto street party c’è la guida che Pippa Middleton, la celebre sorellina della duchessa di Cambridge Kate, ha scritto per l’occasione, citando e ricitando l’azienda di famiglia... Nel pomeriggio tutti sul Tamigi: mille imbarcazioni lungo il fiume, con Elisabetta e il principe Filippo sulla Royal Barge rossa e oro. Novanta minuti di crociera accompagnati dalla musica di ogni tempo e genere. Sarà invece assolutamente pop il concertone di lunedì che seguirà il picnic per 12 mila ospiti estratti a sorte a Buckingham Palace: sul palco un’infinità di star tra cui Paul McCartney, Robbie Williams, Elton John e Tom Jones. Qui la regina potrà finalmente ascoltare la canzone scritta per lei da Andrew Lloyd Webber e l’ex Take That Gary Barlow. Martedì l’ultimo sforzo: messa a Saint Paul, colazione a Westminster, processione di carrozze e saluto dal balcone. Dio salvi la Regina. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ha pubblicato giovedì un articolo in cui si diceva che sia intenzione del Pd farsi appoggiare alle prossime elezioni da una «lista civica» fuori dal partito: «Per arginare l’astensionismo e il fenomeno Grillo, oltre che tagliare le unghie agli avversari interni. La lista civica dovrebbe coinvolgere un personaggio di grande carisma come Roberto Saviano». L’articolo era intitolato «Mossa di Bersani, sì alla lista civica di Saviano». Ma Roberto Saviano ha smentito poche ore dopo che esista nella sua testa un progetto di entrare in politica.

Effetto «Amici» sulla classifica Fimi-Gfk degli album più venduti della settimana: Alessandra Amoroso, vincitrice nella categoria «big» del talent di Maria De Filippi, è subito prima con il nuovo cd «Ancora di più Cinque passi in piu», davanti a Cremonini e all’ex Guns N’ Roses Slash 1 Ancora di più - Cinque passi in più Alessandra Amoroso (Sony) 2 La teoria dei colori Cesare Cremonini (Universal) 3 Apocalyptic Love Slash (Warner) 4 Sarò libera Emma (Universal) 5 Gerardo Pulli Gerardo Pulli (Emi)

quartiere di Monteverde, davanti al ristorante Lumie di Sicilia. Il regista è stato soccorso e trasportato in codice verde all'ospedale San Camillo e dimesso dopo un’oretta. A bordo della Fiat 600 che ha investito Moretti, un italiano che si è fermato per soccorrerlo.

La lirica a Torino

Cenerentola è in diretta tv

La Reggia di Caserta si colora di graffiti: arriva il Murale di Milwaukee, una delle opere più famose di Keith Haring. Il murale, lungo 30 metri e alto 2,5, realizzato nel 1983 per l’apertura del Museo Haggerty di Milwaukee, è composto da 24 pannelli. Sulle due pareti, i tipici «pupazzetti»: una sequenza di bimbi a 4 zampe e cani che abbaiano, ballerini di breakdance e altre celebri figure del genio america no morto nel 1990. Un capolavoro da non perdere. IL MURALE DI MILWAUKEE ALLA REGGIA DI CASERTA, FINO AL 4 NOVEMBRE, TUTTE LE INFO SUL SITO WWW.REGGIADICASERTA.BENICULTURALI.IT

Una favola lirica in tv: dopo Tosca, Traviata e Rigoletto, arriva un altro spettacolo evento diretto da Andrea Andermann, Cenerentola, nella versione mu sicata da Rossini con un regista d’eccezione, Carlo Verdone. L’opera va in onda domani e lu nedì in diretta da Torino, da alcu ni dei luoghi più belli della città e dei dintorni: la reggia di Venaria, la Palazzina di Stupinigi, il Palazzo Reale e la Villa dei Laghi. CENERENTOLA DOMANI E LUNEDÌ SU RAI 1 ALLE 20.30

Il Murale di Milwaukee di Keith Haring, del 1983

Un thriller sulle carceri messicane

Gibson dentro l’inferno Mel Gibson si rimette in pista con un bel film d’azione. Eccolo in «Un viaggio in paradiso» (titolo originale, «Get the gringo»), un thriller che dovrebbe riportarlo a galla, dopo i guai giudiziari degli ultimi tempi. Il regista, Adrian Grunberg, spedisce l’attore australiano nell’inferno di un carcere messicano: nei panni di un rapinatore, Gibson cerca di sfuggire alla cattura con una valigia piena Mel Gibson in «Un di soldi, ma viene preso proprio al confine viaggio in paradiso» tra Stati Uniti e Messico. E, una volta in cella insieme a spietati trafficanti di droga, imparerà a sopravvivere grazie all’aiuto di un bambino di nove anni, donatore di fegato per un boss. Da vedere perché mostra una realtà poco conosciuta, quella terribile delle carceri messicane, ma anche perché è un film a «basso budget» (20 milioni di dollari): non servono tanti soldi se hai un divo... VIAGGIO IN PARADISO DI A. GRUNBERG, CON M. GIBSON, D. GIMÉNEZ CACHO, EAGLE PICTURES, DURATA 90 MINUTI

Il disco dell’americano

Il festival a Cremona

Svolta country Canzoni e libri Mayer va forte un mix perfetto La cover di «Born and Raised»: il cd di John Mayer è primo negli Stati Uniti Due anni e mezzo fa, per l’uscita del cd «Battle Studies», urlò a tutti la sua «singletudine» e disse «penso solo a fare sesso». Stavolta, John Mayer, don gio vanni e musicista di classe puris sima, ritorna con un approccio diverso. Ha lasciato Los Angeles per il Montana, ha fatto crescere la chioma, indossa un cappellone ed è molto country. È questa l’atmosfera di «Born and Raised», subito al primo posto negli Usa con le 219 mila copie vendute in sette giorni. E «Shadow Days», il singolo, profuma già di successo ne, proprio come le sue tante hit del passato, da «Gravity» a «Why Georgia». (c.ang.) BORN AND RAISED DI JOHN MAYER, 12 CANZONI, COLUMBIA

Esiste un incrocio magico tra musica e letteratura? Esiste eccome: per scoprire il perfetto mix tra libri e canzoni, fino a domani, c’è a Cremona la terza edizione del festival «Le Corde dell’anima» nei diversi luoghi storici della città tra piazza Duomo e i portici. Una manifesta zione molto particolare dove scrittori e musicisti si scambiano i ruoli per dare vita a incontri, reading d’autore, spettacoli e laboratori. In più, spazio ad anteprime e novità letterarie. Tanti gli appuntamenti da non perdere tra oggi e domani. Fra gli ospiti Gianni Biondillo, Erri De Luca, Donato Carrisi, la neozelandese Sarah Quigley, Veronica Pivetti, Giorgio Faletti, Dario Vergassola, Samuele Bersani, Marlene Kuntz, Diego De Silva. Il programma è fittissimo disponibile sul sito www.lecordedellanima.it. LE CORDE DELL’ANIMA A CREMONA, FINO A DOMANI, INGRESSO LIBERO SENZA PRENOTAZIONE

A

L’EUROPEO DI PANINI

S Da oggi a Roma c’è la festa delle «figu» L’Europeo di calcio è vicino e la Panini gli dedica un tour, questo weekend, a Roma. Oggi e domani, infatti, al villaggio Panini in Viale America, a pochi passi dal Palasport dell’Eur, collezionisti e appassionati di calcio potranno incontrarsi per acquistare e scambiarsi le mitiche figurine. La giornata prevede inoltre quiz, giochi a premi e una sfida speciale: l’Euroteam. Ciascuno potrà utilizzare le proprie figurine per creare una super squadra composta da stelle europee. La miglior formazione verrà premiata domani pomeriggio


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GAZZALOOK SPECIALE TIRO A SEGNO

donna

1 Herno Giacchina a maniche corte con cappuccio in nylon trattato antigoccia e560 2 G-Star RAW Cappellino con piccola visiera e40 3 Herno Giacchina a maniche corte con cappuccio in nylon trattato antigoccia e560 4 Prada Linea Rossa Eyewear Occhiali a mascherina e185 5 Diesel Shorts con bretelle e160 6 Museum Giacca con cintura e zip e324 7 Peak Performance Pantaloni in tessuto funzionale con tasca cargo laterale e85 8 Piazza Italia Camicia senza maniche a quadri e15

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Fenomeno Campriani Nel mirino c’è l’oro di Londra Ma non solo «Ho preparato l’Olimpiade al meglio, ma non sarà il giorno del giudizio. Sono anche altro»

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Niccolò Campriani, 24 anni, delle Fiamme Gialle, ha iniziato a tirare a 13 anni

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la scheda 1 Paul & Shark Cappellino in cotone e105 2 Bomboogie Giacca multitasche e179 3 Fay Camicia in cotone lavato con ampie tasche sul petto e 255 4 Henry Cotton's Gilet in grana di riso con bottoni e profili a contrasto e168 5 Reporter Giacca in cotone lino a quadri e toppe tono su tono e390 6 North Sails Cappellino con visiera e36 7 Barbour Gilet oleato con interno in tartan nato dalla collaborazione con lo stilista Tokhito Yoshida e335 8 City Time Bermuda a quadretti con tasche e89 9 Light Step by Grisport Sneakers in cordura e nabuk con suola ultra flessibile e58 a cura di Fabrizio Sclavi gazzalook@rcs.it

bene che voglio arrivare con la consapevolezza che non avrei potuto fare di più. Questo so che mi darà serenità. E al tempo stesso dovevo trovarmi altri obiettivi, altre cose da fare, perché non voglio che Londra si trasformi nel giorno del giudizio. Io non sono solo tiro a segno».

E’ CAMPIONE DEL MONDO NELLA CARABINA 10M ED E’ STATO IL PRIMO ATLETA DI OGNI SPORT A QUALIFICARSI PER L’OLIMPIADE DI LONDRA

Niccolò Campriani è nato a Firenze il 6 novembre 1987 ed è cresciuto a Sesto Fiorentino, tira per le Fiamme Gialle. Ha cominciato nel 2000, a 13 anni, col padre, al tiro a segno di Bibbiena. negli ultimi anni ha vissuto a MorganTown, sede della West Virginia University, dove si è laureato in ingegneria manageriale e dove ha vinto il titolo Ncaa. Niccolò è campione del Mondo in carica nella carabina a 10m, titolo con cui, nel 2010, è stato il primo atleta di ogni sport qualificato per Londra 2012. Nella 10m è stato anche campione d’Europa (2009) e a Euro2012 è stato argento. In Coppa del Mondo ha già 6 successi di tappa, 3 secondi posti assoluti alle finali, e 16 podi complessivi.

MARIO SALVINI

Bisogna fidarsi di Aldo Vigiani, tecnico federale che in quasi quaranta stagioni di Nazionale ne ha visti passare a centinaia. E di lui dice: «Di tiratori così ne nasce uno ogni centodu’ anni». Ogni 102 anni - con l’accento fiorentino che li accomuna - arriva uno come Niccolò Campriani. E probabilmente mai, prima d’ora, ne era arrivato uno in Italia. Che 2012 Basta partire dalla sta-

gione, per rendersene conto: nel 2012 tra carabina a 10m e tre posizioni, Nicco ha vinto tre prove di Coppa del Mondo, con un secondo e un terzo posto, più l’argento agli Europei. E il tiro a segno non è il tennis: non vincono sempre gli stessi. Anche perché basta sbagliare un paio di colpi di qualche millimetro e se ne parla la prossima volta. Questo per dire che il mondo intero è stupito dalla sua continuità. E lui, lucido e sincero, non scappa dalla responsabilità: «Londra per me sarà molto diversa da Pechino. Ci arrivo da favorito, e proprio perché so quanto ho imparato dalla prima in Cina, mi rendo conto che sarà un’esperienza decisiva per il resto della carriera, anche per Rio». Per questo ha una doppia strategia in testa, una di sport e l’altra di vita. «Mi sono allenato e continuerò ad allenarmi così tanto e

Studente modello Va spiegato

d

HA DETTO

S «Rispetto a Pechino ho imparato tanto. Cose di sport utili per la vita: per esempio che non val la pena dannarsi pensando a quel che sarà, meglio concentrarsi su quel che si sta facendo. Non immagino più il bersaglio di Londra, ma a come punterò la carabina»

che Nicco ha tirato e ha studiato negli Stati Uniti, alla Università della West Virginia. Dove si è laureato in ingegneria e dove, oltre a vincere il campionato Ncaa, è stato Academic All American. In pratica tra tutti gli studenti sportivi degli Usa scelgono i 15 con i voti migliori, 15 tra molte migliaia, e lui c’era. E’ stato il terzo proveniente dalla West Virginia University in 117 anni di storia dell’ateneo. Per il prossimo anno è riuscito anche ad entrare ad un esclusivo master in ingegneria dello sport, finanziato dall’Adidas all’Università di Sheffield. «Ora so che comunque vada l’Olimpiade avrò anche altro da fare. E che studierò al Villaggio, anche solo per mantenere la mia routine». Molte di queste strategie sono la conseguenza di una straordinaria precocità, e in parte di quanto Nicco ha imparato da Ed Etzel, il suo psicologo, che essendo olimpionico di tiro a segno, conosce tutti i retroscena e i fantasmi. Salvo forse le dinamiche con Petra Zublasing, compagna di Nicco in nazionale e nella vita. «A volte stare insieme alla gare significa caricarsi delle ansie dell’altro. Ma è anche vero che per noi ora le trasferte sono più serene, è come essere in famiglia. Solo che io non riesco a vedere le sue gare. Mi agito troppo. Anche a Londra le seguirò online». Ma se andrà in finale? «Volerò su un autobus e andrò: non me la perderei per nulla al mondo». © RIPRODUZIONE RISERVATA


LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SABATO 2 GIUGNO 2012

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

20/2 - 20/3

LE PAGELLE

Ariete 6+

Toro 5,5

Gemelli 6-

Cancro 7,5

Leone 6-

Pesci 8

DI ANTONIO CAPITANI

Non vedete tutto cupo, non drammatizzate un imprevisto: avete stelle che sono da rubare, per la loro bellezza. Lampi di genialità suina!

Sfigopenzola l’umor. Pianificate, amatevi e state su. Senza ingoiare intero chi vi rompe (e non saranno in pochi). Incostanze fornicatorie.

La giornata affatica. Non fate piazzate né pazziate, bensì riflettete bene. Senza che il suino in voi sottolinei troppo le carenze altrui.

Stoppate le lagne e stappate lo champagne: la giornata esaudisce molti vostri desideri. Si viaggia, si guadagna, si fornica con facilità!

Stressati, modesti suinamente, potreste suscitar nella gente il desiderio di darvi in pasto ai lucci. Cambiate via. Siete fighi, però.

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

IL MIGLIORE Vi porta successi multipli, d’immagine e economici, la Luna. E sponsorizza viaggi, sport e svaghi, anche culturali. Il sudombelico es muy gioviale.

Vergine 7+

Bilancia 7-

Scorpione 7,5

Sagittario 5,5

Capricorno 7+

Acquario 6

Lavoro, svaghi e trasferte premiano, il morale è alto, il calore degli affetti fiammeggia. Gli ormoni funzionano mucho. I neuroni meno.

I vostri talenti vi mettono in risalto. Ma un po’ di relax ci starebbe bene. L’amore diverte e sovverte il cuore, il sudombelico si sgonfia.

Potete azzeccare ogni passo, complici l’intuito, la creatività, i vostri talenti. E mettervi in luce. Sabato luculliano per il sudombelico.

L’umore non brilla, la solitudine vi pervade. Reagite e ogni incaglio verrà superato. La parata ormonale è pure sfigogrigia e scarna.

Sabato di progetti realizzati e di ottimi assist provenienti da amici e staff. Siete pure più sereni e con l’ispirazione fornicatoria a mille. Uau.

Potreste avere l’umore sfigotragico. E far mattate. Ussigùr, che palla che siete. Venere porta però fortune. Non suine, ma non fa niente.

ALESSANDRO NESTA

Il difensore campione del mondo nel 2006 è nato a Roma il 19 marzo 1976. In carriera ha giocato con Lazio e Milan

Gazzetta.it

Televisioni in chiaro RAIUNO 8.00 9.35 11.10 12.00 13.30 14.40 17.15 17.45 18.50 20.00 20.30 20.35 22.50 23.25

RAIDUE

TG1 2 GIUGNO FESTA DELLA REPUBBLICA UNOMATTINA LA PROVA DEL... TG1 LE AMICHE DEL SABATO A SUA IMMAGINE PASSAGGIO A... L'EREDITÀ TG1 RAI TG SPORT ONE WORLD FAMILY LOVE IL PAPA IN... S'È FATTA NOTTE SENZA CONFINI. LA STORIA DEL COMMISSARIO PALATUCCI

7.00 10.15 10.55 11.35 13.00 13.25 14.00 15.30 17.05 18.05 19.30 20.30 21.05 22.40 23.25 23.30 0.15

CARTONI SULLA VIA DI... RAI PARLAMENTO MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 DRIBBLING NANCY DREW SQUADRA SPECIALE SERENO VARIABILE TELEFILM IL CLOWN TG2 LA VERITÀ NON PUÒ ASPETTARE BROTHERS & SISTERS TG2 TG2 - DOSSIER TG2 - STORIE

RAITRE 9.00 10.35 12.05 13.10 14.00 14.55 16.50 16.55 17.20 19.00 20.15 21.05 23.05 23.20 23.30 0.30

CANALE 5

EROI DEL DOPPIO GIOCO TGR TG3 14° DISTRETTO TGR - TG3 RAI EDUCATIONAL TG3 L.I.S. TIMBUCTU MIA E IL MIGÙ TG3 - TGR - BLOB TUTTOTOTÒ TOTÒ CIAK 007 - MISSIONE GOLDFINGER TG3 TG REGIONE SPECIALE AMORE CRIMINALE TG3

8.00 8.50 9.45 10.30 13.00 13.40 15.45 17.45 18.40 20.00 20.30 21.10 23.40 1.30 2.00 2.30

ITALIA 1

TG5 LOGGIONE SUPERPARTES RAGAZZE VINCENTI TG5 CERTAMENTE, FORSE RELATIVE STRANGERS BENVENUTI A TAVOLA IL BRACCIO E LA MENTE TG5 STRISCIA LA NOTIZIA NOTTING HILL Film PER INCANTO O PER DELIZIA TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA GLI INSOLITI IGNOTI

CARTONI STUDIO APERTO STUDIO SPORT GRAND PRIX MOTO GP CATALUNYA MOTO GP CATALUNYA MOTO2 PICCOLI CAMPIONI BUGS BUNNY STUDIO APERTO BAU BOYS I FLINTSTONES IN VIVA ROCK VEGAS 'STO CLASSICO Spettacolo AUSTIN POWERS LA SPIA CHE CI PROVAVA POKER1MANIA 48 0RE

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RETE 4

LA 7

MAGNUM P.I. VIVERE MEGLIO CARABINIERI RICETTE DI FAMIGLIA TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN... FORUM PERRY MASON MONK FAMILY DAY TG4 TEMPESTA D'AMORE THE MENTALIST Telefilm 23.50 IL MOSTRO DI FIRENZE 1.55 TG4 NIGHT NEWS 2.15 IERI E OGGI IN TV SPECIAL

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Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

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CALCIO

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Ieri ALGHERO

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OKLAHOMA CITY THUNDER SAN ANTONIO SPURS

GINNASTICA RITMICA

VOLLEY

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Torino 16 26

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TRIESTE

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IL BLOG

SKY SPORT 3 9.30

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CALCIO: SAMPDORIA SASSUOLO

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Playoff Serie B

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SportWeek Dreams Il backstage da Santo Domingo SportWeek Dreams: le foto dal backstage da Santo Domingo sul servizio in edicola col settimanale il 9 giugno

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Domani

Dopodomani

Peggiora sensibilmente il tempo su parte del Nord con rovesci e temporali diffusi in particolare sulle aree a Nord del Po, anche forti o violenti tra Piemonte e Lombardia. Meglio sul resto del Nord, bel tempo al Centrosud.

Maltempo forte sulle aree centro orientali del Nord con rovesci e temporali spesso intensi o violenti, con grandinate. Nubi con locali rovesci anche al Centro, soprattutto tra Toscana, Umbria e Lazio, più stabile e soleggiato altrove.

Ancona

Firenze

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PALERMO

AVIVA Premiership

18 29

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Calmi

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Bologna Genova

L'AQUILA

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Beppe Bergomi (nella foto) e Mario Beretta danno i giudizi sull’Europeo. Favorite Germania e Spagna, si spera nell’Italia

18 24

GENOVA

MARI

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Champions League

19 26

Molto forti

Pioggia

Euro 2012 è vicino: Bergomi e Beretta fanno i pronostici

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Bel tempo prevalente su buona parte del territorio salvo una locale instabilità, per rovesci e qualche temporale, al Nordest tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto, sui rilievi alpini e prealpini, localmente sulle zone montane liguri. Trieste

Trento

IL VIDEO

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Rovesci

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Legenda

NEW JERSEY DEVILS LOS ANGELES KINGS

2.00

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Moto GP. Qualifiche Italia 1

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HOCKEY GHIACCIO

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Amichevole SportItalia

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BASKET

ATLETICA LEGGERA

20.00 20.30 21.30

Sentenze miti a chi patteggia Per voi è giusto?

OMNIBUS TG LA7 BOOKSTORE TAI/PAN TG LA7 ATLANTIDE STORIE DI UOMINI E DI MONDI JAG L’ISPETTORE BARNABY TG LA7 IN ONDA MONDIALI 1982: ITALIA - GERMANIA TG LA7 TG LA7 SPORT CORPO E ANIMA M.O.D.A. MOVIE FLASH

GOLF

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IL SONDAGGIO

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Napoli

Potenza

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Cagliari

Catanzaro

18 26

13 27

Palermo

Reggio Calabria 16 30

15 30

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4 giu.

12 giu.


LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 2 GIUGNO 2012

TERZO TEMPO GazzaFocus

LETTERE

Domani è il compleanno di un mito della pallacanestro italiana

Ottant’anni in Gamba Ma chiamatelo Leg Giocatore e allenatore straordinario con l’America nel cuore Ora ce la racconta in un libro secco e diretto. Come è lui procurargli dei biglietti, lui risponde «vedo che cosa posso fare», Craxi incalza «ok, grazie, me ne servirebbero 20». Quella volta che, giocando in porta contro la grande Inter di Helenio Herrera, Gamba ubriaca Luis Suarez uscendogli alla disperata e poi rientrando tra i pali ancora più alla disperata ma parandogli il pallonetto. Quella volta che Gianmarco Pozzecco si esibisce in palleggio, arresto, tiro da 8 metri, canestro, dalla felicità salta in piedi sul banco dei giornalisti, mentre gli avversari, con un semplice 5 contro 4, vanificano la sua prodezza.

MARCO PASTONESI

Se a questo mondo esistesse un po’ di giustizia, anche soltanto geografica o linguistica, avrebbe dovuto chiamarsi non Gamba ma «Leg». Perché è vero che è nato a Milano, quando in via Washington si respirava aria di periferia e si sentiva la musica del tram — forse non è solo una coincidenza — «Gamba de legn», ma avrebbe dovuto nascere a Boston o a New York o a Los Angeles, cioè a Celtics o a Knicks o a Lakers. Perché «Coach Leg», pardon, Coach Gamba, è americano, è yankee, è a stelle e strisce, è Coca-Cola ghiacciata e cool jazz, ed è terribilmente, infinitamente, naturalmente basket. E domani compie la bellezza di 80 anni. Gamba è la storia del basket. Quando i campi erano in terra battuta grigia, quando i tabelloni erano di legno e non avevano protezioni, quando a Livorno le retine erano lunghe e strette per impedire al pallone di scendere e velocemente e così i locali evitavano i contropiedi, quando certi dirigenti lasciavano il pallone di cuoio immerso 24 ore nell’acqua per renderlo pesante e intrattabile agli avversari, quando a Gallarate l’illuminazione era garantita da una sola lampada appesa in mezzo al campo lasciando i canestri nella penombra, quando a Pavia un giocatore fu arpionato da uno spettatore con il manico di un ombrello, quando si tirava a due mani dal petto. Vulcano Giocatore e allenato-

re, ma anche predicatore, commentatore, osservatore, studioso se non addirittura scienziato, ed eterno viaggiatore, Gamba è stato il più frequente pendolare in partenza dalla Malpensa e con destinazione Stati Uniti. Ed è un vulcano di storie. Il guru Red Auerbach che gli confida il motivo del brutto gioco dei suoi Celtics: «Quei figli di buona donna non si allenano più come un tempo, quando uscivano dal campo vomitando». Il mitico Dean Smith che non ammette nessuno ad assistere agli allenamen-

Cinque cose Coach Gamba è

sempre stato americano anche nel modo di pensare, e nel tradurre i pensieri in realtà, meglio se in una realtà senza pensieri. Le cinque cose da sapere

I grandi maestri Usa sono gli amici di una vita. E da portiere stupì perfino Herrera Sandro Gamba, 80 anni, nella cerimonia della Hall of Fame nel 2006 AP

LA BIOGRAFIA

«Il mio basket» Gallinari scrive la prefazione In «Il mio basket» (scritto con Vanni Spinella, prefazione di Danilo Gallinari e postfazione di Marisa Muzio, edito da Baldini & Castoldi, 224 pagine, 16.50 euro), Gamba apre la cassaforte dei ricordi, fra aneddoti strepitosi, curiosità e linguaggio «hard boiled» alla Raymond Chandler. Il libro viene presentato martedì 5 alla Feltrinelli, piazza Piemonte 2, Milano, con Dan Peterson.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

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DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi

ti della sua North Carolina se non oltre la dodicesima fila di seggiolini del palazzetto. Il leggendario Bobby Knight che confessa: «Perché vinciamo sempre? Non credo che la gente dell’Indiana ci permetterebbe di perdere e sopravvivere». Vice del «Principe» Cesare Rubini a Milano, poi capo allenatore di Varese, cioè il nemico storico, con cui ha vinto anche due coppe dei Campioni, per 13 anni coach della Nazionale italiana con un oro europeo (1983) e un argento olimpico (1980), dal 2006 nella Hall of Fame, Gamba è sempre stato teoria ma anche sangue, strategia ma anche fuoco, sceriffo ma anche bandito. Quella volta che, a Pavia, lui e Rubini trasformano un aggressore in aggredito, tenendolo sospeso sopra una stufa a carbone, fino a scoprire che si tratta di un maresciallo dei Carabinieri in borghese. Quella volta che Bettino Craxi — si conoscono perché da giovani hanno giocato contro — gli chiede se riesce a

prima di cominciare a giocare a basket? «1) Quando Dio ha creato il ginocchio, non ha pensato al basket. 2) Ogni allenamento dev’essere un’opera d’arte. 3) Scordati le vacanze lunghe. 4) Fai quello che l’allenatore ti dice di fare. 5) Preparati a stare attento a lungo». Le cinque cose che un allenatore non dovrebbe mai dire in uno spogliatoio? «1) Oggi tutto dipende da te. 2) Vediamo di metterci una pezza. 3) Gli altri sono più bravi. 4) Non facciamo così. 5) Cerchiamo di vincere». E agli aggettivi da sempre preferisce i comandamenti. Un giocatore in G.A.M.B.A.? «Deve avere: Grinta, Allenabilità, Motivazione, Buoni piedi (meglio se come quelli di Fred Astaire. Più importanti delle mani), Altruismo (quello che ti porta a dare qualcosa in più, anche per un compagno)». Eccolo, Coach Leg. Fissato, spregiudicato, maniacale, manicheista, secco, diretto. E inguaribilmente umano.

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Vezzali portabandiera e la pressione fiscale Valentina Vezzali sarà ufficialmente la portabandiera dell’Italia all’Olimpiade di Londra: nulla da eccepire dal punto di vista del palmares sportivo, davvero eccezionale. Però mi permetto di evidenziare come, qualche anno fa la stessa Vezzali, unitamente ad altri azzurri, di fronte ad un premio suppletivo erogato dal Coni agli atleti vincitori di medaglie, innescò una querelle davvero poco edificante. In pratica pretendeva una minor tassazione sul premio ricevuto sottolineando che erano arrivati a quell’alloro con molti sacrifici. Quella richiesta la considero di cattivo gusto. Riguardo ai sacrifici, sottolineo che come dipendente dello stato Valentina ha dei vantaggi negati a noi comuni mortali. Giulio Ravenna (Fivizzano, MS)

Non la seguo, signor Ravenna. La Vezzali ha il più grande palmares fra i nostri selezionati per Londra e nessuno più di lei merita questo ruolo. Mi sembra che tirare in ballo la vicenda olimpica in cui si era accodata alla richiesta di alcuni dirigenti federali per ottenere la detassazione dei premi c’entri poco con tutto questo, anche se l’iniziativa di allora in questi giorni di iperpressione fiscale adesso sembra ancor meno edificante.

La beffa finale del Foro Italico La nostra passione ci ha portato a Roma per il nostro sogno: la finale del torneo tennistico di Roma con i migliori. Per una serie di eventi a noi avversi, la finale ci è stata «negata», causa ufficiale maltempo, vero motivo, secondo noi: finale di coppa Italia Juventus-Napoli. La scusa del maltempo, come ha detto un incaricato del torneo sotto fischi e bottiglie, non tiene perché Sharapova-Li è stata fatta giocare nel fango sotto il diluvio. Poi arrivati alle 20 dopo 2 ore che non piove e con il campo coperto, sentirsi dire che «non ci sono le condizioni per giocare» ci è sembrata una presa in giro. Purtroppo lunedì dovevamo rientrare per lavoro e alle 13 eravamo già sul treno. Marco e Lorella (Brescia)

Ovviamente abbiamo tutti sotto gli occhi la beffa (per non dire il danno) che hanno subito quegli appassionati di tennis che hanno perso la finale degli Assoluti nel momento in cui è stata spostata al lunedì in un giorno lavorativo. Ufficialmente (e ce lo confermano i nostri inviati) sono stati però proprio Nadal e Djokovic a chiedere di non giocare per evitare rischi.

Golden Gala spezzato Cara Gazzetta, ho assistito in tv al Golden Gala di atletica. Una manifestazione di altissimo livello con grandi campioni. A cominciare da Usain Bolt. Mancavano i campioni della tv. Mi spiego:la Rai ha

fatto l’ennesimo splash. Non solo durante la finale dei 100 femminili hanno inserito la pubblicità (mio Dio, che orrore!) ma nelle presentazioni mancava la grafica dei tempi degli atleti. Andrea Ferro.

Bastava sovrapporre per qualche minuto le due reti. Pensi che poteva andare peggio: il salto da Rai Sport Sat a Rai 3 durante i 100 di Bolt. Ma per fortuna neanche la pessima grafica (pare scelta dal format internazionale per non appesantire le immagini) ha rovinato la bellezza del meeting.

Olimpiadi plurali e singolari Volevo farvi notare un errore grammaticale che spesso riscontro sui giornali e in tv. Perché il nome delle manifestazioni viene enunciato al «al plurale» scrivendo e dicendo Europei, Mondiali e Olimpiadi? Non trovate sia corretto dire Europeo Uefa, Mondiale Fifa e Olimpiade? Giorgio Alex (Verona)

La Gazzetta usa le forme corrette: Olimpiade, Mondiale o Europeo di calcio. La questione non è grammaticale ma, per così dire, di convenzione. Con Olimpiadi si intende il complesso dei Giochi Olimpici, mentre Londra viene denominata al singolare per sintetizzare la definizione ufficiale di «Giochi della 30ª Olimpiade». Per rassegne iridate e continentali usiamo invece il singolare (Mondiale) per denominare le rassegne in cui si assegna un solo titolo (per esempio il calcio), il plurale per quelle in cui si assegnano più titoli (atletica o nuoto).

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