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Periodico trimestrale Ottobre 2010 - euro 6,00

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La spesa per l’auto degli italiani Testimonianze - Andrea Alessi (Nissan) - Alain Martinez (Peugeot) - Michele Migliorini (Audi)

Analisi Auto aziendale: finalmente qualcosa si muove

Inchiesta Flessibilità e nuovi prodotti per rilanciare i commerciali

Gestione flotte Car policy va oltre la congiuntura

Assicurazioni Indennizzo diretto: un sistema da rivedere

Fleet management Beni e servizi per l’auto: i prezzi salgono

Prove su strada Volkswagen Touareg Renault Mégane SporTour Ford S-Max Audi A7 Sportback Fiat Doblò

Osservatorio - I numeri dell’auto aziendale - La spesa per auto provincia per provincia

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Sommario

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LEASEPLAN ITALIA S.p.a. Viale Alessandro Marchetti, 105 00148 Roma tel. 800-822.023 e-mail: carfleet@leaseplan.it http://www.leaseplan.it/carfleet/ Associata ANIASA

9. EDITORIALE

CarFleet

36. MARKETING Audi A1 punta sui giovani e comunica via web

Sono finiti i tempi cupi

14. ANALISI

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Auto aziendale: finalmente qualcosa si muove

DIRETTORE EDITORIALE Jaromír Hájek DIRETTORE RESPONSABILE

16. DOSSIER Risale a 199,6 miliardi nel 2010 la spesa per gli autoveicoli

Mauro Manzoni

EDITORE LeasePlan Italia S.p.a.

20. TESTIMONIANZE

Viale Alessandro Marchetti, 105

Beni e servizi per l’auto: i prezzi salgono

Nissan punta forte sulle flotte aziendali

00148 Roma

REDAZIONE, IMPAGINAZIONE

38. FLEET MANAGEMENT

40. NOVITÀ

20

E PUBBLICITA’

44. PROVE

Econometrica Spa

- Volkswagen Touareg - Renault Mégane SporTour - Ford S-Max - Audi A7 Sportback - Fiat Doblò

Via della Zecca 1 - 40121 Bologna tel. 051.271710 - fax 051.224807 e-mail: info@econometrica.it

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Mario Anzola, Lodovico Basalù, Cinzia Bortolotti, Veronica Carletti, Vincenzo Conte, Mino De Rigo, Luigi Gemma, Ermanno Molinari, Pietro Teofilatto, Gian Primo Quagliano

PROVE SU STRADA a cura di Roberto Mazzanti SEGRETERIA DI REDAZIONE Cinzia Bortolotti, Daniela Gaetano

ART DIRECTOR Mariangela Canzoniero

22. TESTIMONIANZE Peugeot: ecologia e piacere di guida

44

24. INCHIESTA Flessibilità e nuovi prodotti per rilanciare i commerciali

28. GESTIONE FLOTTE La car policy va oltre la congiuntura

59. GIOIA DI VIVERE Lo yoga anche in azienda

60. OSSERVATORIO 32. ASSICURAZIONI Indennizzo diretto: un sistema da rivedere

- I numeri dell’auto aziendale - Costi dell’auto provincia per provincia

STAMPA Labanti e Nanni Industrie Grafiche Via G. Di Vittorio, 5/7 - 40056 Crespellano (BO) Registrazione Tribunale di Milano n.98/1997

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Editoriale

Sono finiti i tempi cupi arà vero che sono finiti i tempi cupi? Pare proprio di sì almeno per l’auto aziendale, sul cui orizzonte sta sorgendo il sole della ripresa. Dopo il pauroso calo del 2009, il consuntivo dei primi otto mesi del 2010 chiude con un incremento delle immatricolazioni dell’11,8%, mentre il mercato delle auto private è in pieno crollo. D’altra parte i privati hanno beneficiato degli incentivi dello Stato e sono riusciti così a contenere i danni di un 2009 da dimenticare. Ora però sono in crisi di astinenza da incentivi, mentre le auto aziendali hanno pagato duramente la crisi, ma ora cominciano a vedere la luce in fondo al tunnel. Chi usa l’auto per lavoro e fa tanti chilometri ogni anno, quando viene il momento della sostituzione può rinviarla per qualche mese o per un anno, ma poi i nodi vengono al pettine: cresce il conto delle manutenzioni, continua a diminuire il valore dell’usato e i conti non tornano più. La sostituzione rinviata va fatta. È quello che sta cominciando a verificarsi in questo 2010 in cui i consumi privati sono in calo, ma la produzione industriale è in pieno recupero e

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cresce la fiducia delle aziende. E dunque gli operatori economici devono attrezzarsi per far fronte alle nuove sfide del mercato. Tra gli “attrezzi” indispensabili vi è certo un’automobile efficiente e questo spiega la ripresa degli acquisti di veicoli aziendali nel 2011. Il risveglio della domanda è naturalmente favorito dai comportamenti degli operatori. In questo numero di CarFleet abbiamo dedicato spazio oltre ad un’analisi della situazione del mercato anche alle politiche delle Case automobilistiche per agevolare la ripresa. Abbiamo constatato chiarezza di idee e un ottimismo di fondo, unito alla volontà di offrire al mercato il supporto necessario per colmare nel più breve tempo possibile la voragine delle vendite apertasi con la crisi globale. Le Case puntano soprattutto su nuovi prodotti e in questo dimostrano di fare fino in fondo il loro mestiere non tirandosi indietro di fronte alla necessità di investire anche in periodi di difficoltà, innanzitutto per sopravvivere, e, poi, per essere in pole position non appena il vento tornerà a gonfiare le vele del mercato. Anche i fleet manager stretti tra l’esigenza di conciliare il miglior livello di mobilità con il contenimento dei costi dimostrano di aver saputo reagire in maniera efficace alla crisi, razio-

nalizzando l’esistente in vista di un potenziamento dell’efficienza per poter rispondere pienamente alle esigenze che le loro strutture avranno per accompagnare il recupero dell’attività produttiva. Questo è in sintesi quanto emerge dalle interviste che abbiamo fatto ai fleet manager di due grandi strutture: Oreste Binda di Whirlpool e Emanuela Meneo di Lavazza. E se la crisi è in via di superamento e si comincia a pensare verso quali modelli indirizzarsi per sostituire le vetture ormai mature, giova dare un’occhiata approfondita anche alle novità del mercato. La nostra rivista, fedele alla sua missione non solo di trattare i temi di mercato e quelli inerenti alla gestione delle flotte, ma anche di esaminare e provare gli autoveicoli per testare le loro potenzialità complessive e la loro vocazione alla mission di auto aziendali offre, come sempre, un’ampia panoramica delle novità e le prove di modelli sicuramente indicati per rispondere alle diverse esigenze di chi usa l’auto sia per lavoro che per esigenze personali. Il risultato della nostra fatica nel testare le opportunità offerte dal mercato ci pare buono. Il giudizio che conta è però quello dei lettori. Mauro Manzoni, Direttore Responsabile di CarFleet

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Editorial

The bad times are over s it really true that the bad times are over? It certainly looks like it, at least for the company car, as the sun be gins to rise on a new economic recovery. After the shocking figures of 2009, the balance sheet for the first eight months of 2010 instead shows an 11.8% increase in new car registrations, while the private car market is in the midst of a decline. On the other hand, the private car sector has had the benefit of state initiatives, thus managing to limit the damage of that dreadful 2009. Now they're desperate for new initiatives, while the company car market, which really suffered during the crisis, is finally beginning to see the light at the end of the tunnel. Anyone who uses the car for work and clocks up a high mileage each year won’t mind waiting a month or even a year before deciding to replace it, but the time will come when the car will have to go: maintenance costs go up, the second-hand value falls and sooner or later it will have to be replaced. This is what is beginning to happen now in 2010 as private consumption is on the

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decline, while industrial production begins to pick up again and trust in companies is growing. To face the new market challenges, economic actors will need to make sure they have the right equipment and something they certainly can’t do without is an efficient car, which explains the increase in the purchase of company cars for 2011. The growth in demand has naturally been favoured by what these economic actors do. Besides analysing the current market situation, in this issue of CarFleet we take a look at the plans of car manufacturers to promote the recovery and what we find is a lot of clear ideas and an underlying optimism, together with a wish to offer the market the necessary support in order to fill the huge drop in sales after the global crisis in the shortest possible time. In particular, car manufacturers are focussing on new products and here they show that they really can do their job and are willing to invest even at the most difficult times, first of all in order to survive, and then so that they can have a head start as soon as the market begins to pick up. The fleet managers too are doing their best to react positively to the crisis, striving to

reach top mobility levels while keeping costs down and rationalising the existing fleet, with a view to increasing efficiency to meet their company requirements so that they may follow the recovery in production. This, in short, is what we learn from the interviews with the fleet managers of two major companies: Oreste Binda from Whirlpool and Emanuela Meneo from Lavazza. And since we are getting over the crisis and thinking about what vehicles should replace the old ones, we ought to be having a closer look at the novelties on the market. As always, our magazine is true to its mission not only in focussing on market themes and fleet management, but also in examining vehicles to test their overall potential and see how suitable they are as company cars. So in this issue you’ll find a broad overview of the new products and test drives of cars which best meet the requirements of anyone who needs a car both for work and private use. We think our efforts to test the market opportunities have been successful. But it’s up to our readers to have the final say about that. Mauro Manzoni, Editor in chief of CarFleet

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Analisi

Auto aziendale: finalmente qualcosa si muove La “crisi globale” ha fortemente penalizzato gli acquisti di auto aziendali. Dopo un 2009 fortemente negativo, il 2010 si presenta in recupero, proprio mentre crolla la domanda di vetture da parte dei privati. Case automobilistiche e società di noleggio sono fortemente impegnate per favorire la ripresa. Occorre però che anche la congiuntura aiuti

entre il mercato complessivo dell’automobile fa registrare di mese in mese risultati sempre più negativi, il comparto delle vetture aziendali sembra dare segni di ripresa dopo un 2009 con vendite in calo del 28%. Nei primi otto mesi del 2010 si registra, infatti, un recupero dell’11,9%, ma i livelli di prima della crisi sono ancora lontani. Se si confrontano, infatti, i dati dei primi otto mesi del 2010 con quelli dello stesso periodo del 2008 si registra ancora un calo del 22,8%. Tuttavia, nonostante la situazione comatosa in cui è entrato il mercato italiano dell’auto nel dopo incentivi, l’andamento delle vendite di veicoli aziendali sembra essere l’unico segnale in controtendenza. È vero che nelle immatricolazioni di auto aziendali sono comprese anche le cosiddette “chilome-

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IMMATRICOLAZIONI AD IMPRESE E SOCIETÀ (VARIAZIONE % SU ANNO PRECEDENTE) 15,00 10,00 5,00 0,00 -5,00 -10,00 -15,00 -20,00 -25,00 -30,00 2006

2007

2008

2006

2007

tri zero”, ma l’incidenza di questo fenomeno tra il 2009 e il 2010 non è sostanzialmente mutata e dunque si può dire che le auto effettivamente acquistate dalle imprese per impiegarle nella loro attività, se non sono proprio in ripresa, stanno quantomeno recuperando parte del

PRODOTTO INTERNO LORDO TRIMESTRALE (NUMERI INDICI BASE 1° TRIMESTRE 2005 = 100) 106,00 104,00 102,00 100,00 98,00 96,00 94,00 92,00 90,00 I II

III IV I 2005

Fonte: Istat CarFleet ottobre 2010 14

II III IV I 2006

2009

2010 (gen-ago)

Fonte: dati Unrae

II III IV 2007

I

II III IV 2008

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II III IV I II 2009 2010

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2010 (gen-ago)

grande calo del 2009. Come è noto, l’impatto della crisi globale sulle decisioni delle imprese è stato particolarmente pesante nell’ultimo trimestre del 2008 e nel 2009.

2009 senza incentivi Gli acquisti di auto aziendali non hanno praticamente beneficiato degli incentivi statali e sono stati quindi pienamente colpiti dalle politiche messe in atto dalle imprese per far fronte ad una fase congiunturale particolarmente difficile. In particolare le 0aziende, nel tentativo di mantenere i loro standard di mobilità riducendo drasticamente la spesa, hanno adottato una serie di misure restrittive e innanzitutto hanno rinviato il rinnovo di veicoli ormai maturi per la sostituzione. Ciò ha comportato minori acquisti di auto in proprietà ed un allungamento dei contratti per quelle in noleggio. A quasi due anni dall’inizio della crisi, il peggio sembrerebbe però


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ormai passato. Le intenzioni di acquisto dei fleet manager tornano infatti a crescere. Le prospettive si fanno quindi cautamente positive, ma restano legate all’evoluzione del quadro congiunturale generale, che tuttavia, come è noto, è in miglioramento.

Cresce il Pil Nel secondo trimestre 2010 il Pil italiano è aumentato dello 0,5% e si sono così realizzate le due canoniche variazioni positive consecutive del Pil trimestrale che dovrebbero indicare l’uscita dalla recessione. Vi sono però due considerazioni da fare. La prima è che se si confronta il dato del secondo trimestre 2010 con quello del trimestre che ha preceduto l’entrata in crisi, cioè con quello del primo trimestre 2008, vi è ancora un gap da recuperare del 5,6% e, per colmarlo, alla velocità a cui sta procedendo l’economia italiana, i tempi non sono certo brevi. La seconda considerazione è che l’Ocse ha previsto che nel terzo trimestre 2010 il Pil italiano torni a calare. Vi è quindi il pericolo che più che in ripresa il sistema italiano sia in stagnazione o peggio vi è la possibilità di un’evoluzione a W del profilo congiunturale. D’altra

parte se si considerano gli indicatori di fiducia dell’Isae emerge con chiarezza che quello dei consumatori ha sostanzialmente tenuto nel 2009 ed è, invece, in caduta nel 2010, mentre quello dell’industria manifatturiera, dopo un vero e proprio crollo a cavallo tra il 2008 e il 2009, da aprile 2009 è in ripresa e continua a crescere. In altri termini, i consumatori stanno avvertendo la crisi soprattutto nel 2010, mentre le imprese quest’anno fiutano la ripresa e questo dovrebbe comportare maggiori acquisti in tipici beni di investimento come gli autoveicoli.

Ritorna la domanda A ciò si aggiunge che gli utilizzatori di auto aziendali che hanno rinviato i loro acquisti si rendono conto che devono sostenere in misura crescente oneri per la manutenzione e la riparazione dei veicoli che, tra l’altro, con il passare del tempo vedono precipitare il loro valore sul mercato dell’usato con le relative conseguenze nel momento in cui dovranno essere comunque sostituiti. Anche gli utilizzatori di auto aziendali non sono poi insensibili agli stimoli che provengono dalla politica delle Case automobilistiche, che non hanno certo tirato

i remi in barca, ma anzi, stanno presentando a ritmo serrato novità di grande interesse e soluzioni ecologiche certamente interessanti anche per le aziende attente alla riduzione dell’impatto sull’ambiente della mobilità. D’altra parte anche le società di noleggio si stanno impegnando per adeguare la loro offerta alle nuove esigenze del mercato ed accompagnare così una ripresa che non è forte ma che sembra comunque ben delineata. Il cauto ottimismo sul recupero delle vendite di auto aziendali appare dunque giustificato. Certo, come si accennava, il pericolo di un nuovo peggioramento della congiuntura economica generale non può essere per ora accantonato. Considerato questo aspetto sembrerebbe opportuno che il Governo, dopo a ver rassicurato i mercati sulla tenuta del nostro debito pubblico, varasse un nuovo pacchetto di incentivi ai settori trainanti dell’economia e tra questi certamente vi è quello dell’auto aziendale in cui il rinnovo del parco è certamente strategico anche per mantenere la competitività delle nostre imprese in ambito internazionale. Gian Primo Quagliano

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Dossier

Risale a 199,6 miliardi nel 2010 la spesa per gli autoveicoli Dopo il pesante calo del 2009 che vide la spesa degli italiani per autoveicoli scendere da 211,8 miliardi del 2008 a 197,2 miliardi, nel 2010 la spesa torna a salire sia pure lievemente (+1,22%) per effetto della ripresa in atto che determina la crescita di tutte le voci di costo tranne quella relativa agli acquisti di autoveicoli

Spesa per gli autoveicoli in Italia MILIARDI DI EURO

211,6 211,9 206,4

210

199,6 197,9

200

197,2

190,3

190 181,6 183,4

180 170 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010*

* Previsione Fonte:Econometrica

Composizione % della spesa nel 2009 Tasse automobilistiche 3,30% Ricovero 3,80% Pneumatici 5,11% Assicurazione RC 10,60%

Manutenzione 18,17%

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Pedaggi autostradali 3,27% Lubrificanti 2,00% Assicurazione incendio e furto 1,80% Carburante 26,83%

Acquisto autoveicoli 25,10%

opo il calo del 6,91% del 2009 torna a crescere, nel 2010, la spesa degli italiani per l’acquisto e l’utilizzazione di autoveicoli. Secondo le stime di Econometrica, a fine anno la spesa complessiva del Paese per comprare e utilizzare autovetture, veicoli commerciali, veicoli industriali e autobus toccherà quota 199,6 miliardi di euro, con una crescita sull’anno precedente dell’1,22%. Si tratta di un incremento non particolarmente rilevante, ma comunque significativo in quanto coerente con la ripresa dell’economia e realizzato nonostante le persistenti difficoltà che interessano le vendite di autoveicoli. Considerando tutte le voci che compongono la spesa, nel 2010 si dovrebbe avere un calo, per altro rilevante (10,43%) soltanto nella cifra relativa all’acquisto di autoveicoli, che occupa il secondo posto nella graduatoria delle voci di spesa e che dovrebbe attestarsi a quota 44,3 miliardi. In forte recupero, rispetto al 2009, dovrebbe essere invece la prima voce di spesa, quella relativa ai carburanti, che nel 2009 subì un calo del 18,54%, dovuto all’effetto combinato di una contrazione dei consumi e di un consistente calo dei prezzi. Nel 2010 i prezzi sono in recupero e si registra una discreta tenuta dei consumi. Il risultato è che la spesa complessiva per i carburanti passa dai 52,9 miliardi del 2009 a 57,5 miliardi con un incremento dell’8,71%.

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SPESA PER GLI AUTOVEICOLI IN ITALIA * (migliaia di euro) COMPOSIZIONE VOCI DI SPESA

2009

Carburante Acquisto di autoveicoli Manutenzione Assicurazione Rc Pneumatici Ricovero Tasse automobilistiche Pedaggi autostradali Lubrificanti Assicurazione Incendio e furto Totale spesa per autoveicoli Parco circolante autoveicoli

VARIAZIONE % 2009 su 2008

2008

2009

2008

52.916.978 49.502.680 35.833.462 20.902.620 10.083.707 7.503.491 6.517.583 6.455.879 3.945.775 3.555.955

64.963.550 53.011.101 34.756.025 21.655.165 9.934.687 7.349.159 6.470.000 6.280.038 3.797.666 3.640.711

-18,54 -6,62 3,10 -3,48 1,50 2,10 0,74 2,80 3,90 -2,33

26,83 25,10 18,17 10,60 5,11 3,80 3,30 3,27 2,00 1,80

30,66 25,02 16,41 10,22 4,69 3,47 3,05 2,96 1,79 1,72

197.218.130 41.996.808

211.858.102 41.690.203

-6,91 0,74

100,00

100,00

* Escluse le multe, gli oneri finanziari per gli eventuali acquisti dilazionati e, per il trasporto merci, le retribuzioni del personale

Fonte: Econometrica

Nel 2011 la spesa complessiva dovrebbe tornare a superare i 200 miliardi pur rimanendo sensibilmente al di sotto del record di 211,8 miliardi del 2008. L’incremento riguarderà in particolare la voce relativa all’acquisto di carburanti e quella relativa all’acquisto di autoveicoli. Per quanto riguarda i car-

buranti, la ripresa economica in atto in Italia dovrebbe infatti far aumentare le quantità consumate, mentre la ripresa mondiale dovrebbe far lievitare anche i prezzi. Per gli acquisti di auto la crescita dell’esborso dovrebbe essere legata al recupero della domanda determinato dalla ripresa dell’economia.

PREVISIONE DI SPESA PER GLI AUTOVEICOLI IN ITALIA * (migliaia di euro) VOCI DI SPESA Carburante Acquisto Manutenzione Assicurazione Rc Pneumatici Ricovero Pedaggi autostradali Tasse automobilistiche Assicurazioni IncFurto Lubrificanti Totale spesa

VARIAZIONE 2010-2009

2010

2009

57.524.403 44.341.789 36.657.632 22.449.414 10.103.874 7.631.050 6.630.188 6.628.382 3.634.186 4.032.582

52.916.978 49.502.680 35.833.462 20.902.620 10.083.707 7.503.491 6.455.879 6.517.583 3.555.955 3.945.775

8,71 -10,43 2,30 7,40 0,20 1,70 2,70 1,70 2,20 2,20

199.633.500

197.218.130

1,22

* Escluse le multe, gli oneri finanziari per gli eventuali acquisti dilazionati e, per il trasporto merci, le retribuzioni del personale

Fonte: Econometrica

Le stime e le elaborazioni di Econometrica sulla spesa nel nostro Paese per l’acquisto di autoveicoli prendono in considerazione tutte le componenti dell’onere per acquisire e utilizzare i veicoli con la sola esclusione delle spese per le multe, per gli oneri finanziari per gli eventuali acquisti dilazionati e, per il trasporto merci, per le retribuzioni del personale. Le elaborazioni fanno riferimento a dati provenienti da fonti ufficiali (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Ministero dello Sviluppo Economico, Aci, Anfia, Unrae, Istat, Isvap, Aiscat) e sono quindi sicuramente affidabili.

197 miliardi nel 2009 Oltre alle previsione per il 2010, Econometrica ha determinato anche il consuntivo dettagliato della spesa per gli autoveicoli nel 2009. L’onere complessivo per gli italiani è stato di 197,2 miliardi con un calo del 6,91% sul 2008 quando la spesa toccò il livello record di 211,8 miliardi. Come emerge dalla tabella nello scorso anno, è stata proprio la principale voce di spesa, quella del carburante a subire CarFleet ottobre 2010 17


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Dossier l’acquisto di autoveicoli. Naturalmente si tratta dell’effetto negativo della crisi globale sulle immatricolazioni effetto che, nel 2009, contrariamente a quanto è avvenuto nel 2010 è stato in parte compensato dagli incentivi statali. La spesa complessiva è comunque scesa dai 53,0 miliardi del 2008 ai 49,5 miliardi del 2009 con un calo del 6,62%. A fronte delle diminuzioni di spesa per carburanti e acquisti di autoveicoli crescono nel 2009 tutte le altre voci, con la sola eccezione dei premi di assicurazione, che, dopo una lunghissima corsa, nello scorso anno sembravano essersi fermati. Terza voce in ordine di importanza è quella relativa alla manutenzione per la quale gli italiani hanno speso ben 35,8 miliardi contro i 34,8 del 2008 con una crescita del 3,10%. Al quarto posto nella graduatoria figura la spesa per l’assicurazione RC si tratta di ben 20,9 miliardi, cifra certamente considerevole anche se, come si è accennato, in calo rispetto all’anno precedente quando l’esborso degli italiani, a favore delle compagnie di assicurazioni, fu di 21,7 miliardi. Cresce invece la quinta voce di spesa: quella relativa agli pneu-

DECISIVO IL PESO DEI CARBURANTI SULLA CRESCITA DELLA SPESA PREZZI MEDI DEI CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE IN ITALIA (euro)

CARBURANTI Benzina (litri) Gasolio (litri) Gpl (litri) Metano (mc)

2009 1,234 1,081 0,563 0,651

2008

VARIAZIONE % 2009 su 2008

1,381 1,343 0,681 0,643

-10,64 -19,51 -17,33 1,24

CONSUMI DI CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE IN ITALIA (quantità)

CARBURANTI Benzina (tonn) Gasolio (tonn) Gpl (tonn) Metano (mc)

2009

2008

VARIAZIONE % 2009 su 2008

10.605.253 11.040.478 25.389.699 26.034.352 1.710.293 1.533.715 681.890.000 611.000.000

-3,94 -2,48 11,51 11,60

SPESA CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE IN ITALIA (migliaia di euro)

CARBURANTI Benzina Gasolio Gpl Metano Totale

2009 17.689.729 33.031.998 1.751.340 443.910 52.916.978

2008

VARIAZIONE % 2009 su 2008

20.601.532 42.071.513 1.897.205 392.873 64.963.123

-14,13 -21,49 -7,69 12,99 -18,54

Fonte: elaborazione Econometrica su dati dell'Unione Petrolifera

la maggiore contrazione. L’esborso degli italiani è stato infatti di 52,9 miliardi contro i 64,9 miliardi del 2008, il calo è del 18,54%. Questa fortissima contrazione è stata determinata soprattutto dal calo dei prezzi. Nella media annua il prezzo del gasolio è infatti calato del 19,51%, quello del Gpl del 17,33% e quello della benzina del 10,64% mentre il prezzo del metano ha subito un piccolo incremento +1,24%. Al calo della spesa hanno contribuito anche, ma in misura più contenuta, le diminuzioni dei consumi di benzina (-3,94%) e gasolio (-2,48%). In calo nel 2009 è stata anche la spesa per CarFleet ottobre 2010 18

SPESA PER AUTOVEICOLI IN ITALIA E PIL NEL 2009-2002 * (migliaia di euro) ANNO

SPESA

VAR. %

PIL

% SU PIL

2002

181.642.414

-

1.295.150.000

14,02

2003

183.371.017

0,95

1.336.159.000

13,72

2004

190.272.003

3,76

1.390.107.000

13,69

2005

197.936.721

4,03

1.429.935.000

13,84

2006

206.437.783

4,29

1.486.838.000

13,88

2007

211.562.084

2,48

1.546.017.000

13,68

2008

211.858.102

0,14

1.567.640.000

13,51

2009

197.218.130

-6,91

1.520.346.000

12,97

* Escluse le multe, gli oneri finanziari per gli eventuali acquisti dilazionati e, per il trasporto merci, le retribuzioni del personale

Fonte: Econometrica


CarFleet 38_CF38 13/10/10 13:58 Pagina 19

matici, che nel 2009 sono costati agli italiani 10,1 miliardi, con una crescita sul 2008 dell’1,50%. Continuando nella elencazione, al sesto posto incontriamo l’onere per il garage e in genere per il ricovero dei veicoli. Anche in questo caso la cifra è considerevole. Si tratta di 7,5 miliardi con una crescita del 2,10%. Viene poi la tassa di possesso, meglio nota come bollo auto, che, pur rappresentando soltanto una parte minoritaria del prelievo dello Stato sulla motorizzazione, ha assorbito nel 2009 ben 6,5 miliardi (+0,74% sul 2008). Ed anche la bolletta dei pedaggi autostradali è di tutto rilievo. Si tratta infatti di 6,5 miliardi con una crescita del 2,80%. Venendo alle voci minori, i lubrificanti hanno assorbito 3,9 miliardi (+3,90%) e l’assicurazione incendi e furto 3,6 miliardi (-2,33%).

12,97% del Pil Il totale della spesa nel 2009 è, come si è detto sopra, di ben 197,2 miliardi. Una cifra assolutamente considerevole, con una incidenza sul Pil del 12,97%, che è certo molto rilevante, anche se va segnalato che nell’ultimo decennio l’incidenza della spesa per gli autoveicoli sul Pil ha mostrato un andamento tendenzialmente in calo. L’elaborazione di Econometrica non è stata condotta solo a livello nazionale, ma ha preso in considerazione anche i dati provinciali e regionali. Da pagina 62 a 65 sono riportati i dati a livello provinciale. Nella tabella qui a fianco si può vedere, invece, la spesa per regioni. In testa alla graduatoria vi è la Lombardia con 35,6 miliardi, seguita dal Lazio con 23,2 miliardi e dall’Emilia Romagna con 17,4 miliardi. Chiudono la classifica la Valle D’Aosta con 1,5 miliardi e il Molise con 0,8 miliardi.

PARCO CIRCOLANTE DI AUTOVEICOLI IN ITALIA NEL 2009-2008 2009 Autovetture Autocarri trasporto merci Autobus Autoveicoli speciali Rimorchi Motrici Altri Totale autoveicoli in Italia

2008

VAR. % 2009-2008

36.339.405 36.081.383 3.939.100 3.912.180 3.939.100 3.912.180 638.192 619.483 823.771 822.783 157.819 156.851 41.996.808 41.690.203

0,72 0,69 0,69 3,02 0,12 0,62 0,74

Fonte: ACI

SPESA PER GLI AUTOVEICOLI NELLE REGIONI ITALIANE NEL 2009 * (migliaia di euro) REGIONI

SPESA

Lombardia Lazio Emilia-Romagna Veneto Piemonte Toscana Campania Sicilia Puglia Marche Liguria Sardegna Calabria Friuli Venezia Giulia Abruzzo Trentino Alto Adige Umbria Basilicata Valle d'Aosta Molise

35.639.881 23.215.809 17.405.405 16.507.602 15.831.587 14.334.483 11.369.685 10.886.529 8.433.544 5.320.272 4.610.926 4.342.631 4.248.916 4.040.170 3.993.865 3.913.271 3.111.649 1.311.573 1.456.086 788.366

18,68 12,17 9,12 8,65 8,30 7,51 5,96 5,71 4,42 2,79 2,42 2,28 2,23 2,12 2,09 2,05 1,63 0,69 0,76 0,41

190.762.251 6.455.879 197.218.130

100,00

Totale spesa per autoveicoli Spesa in pedaggi autostradali Totale generale

COMPOSIZIONE %

* Escluse le multe, gli oneri finanziari per gli eventuali acquisti dilazionati e, per il trasporto merci, le retribuzioni del personale

Fonte: Econometrica

Ermanno Molinari CarFleet ottobre 2010 19


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Testimonianze

Nissan punta forte sulle flotte aziendali Soddisfazione dei driver e costi di esercizio contenuti: sono questi gli elementi su cui Nissan punta per consolidare la sua presenza nel mercato delle flotte aziendali. Per raggiungere questo obiettivo sono state messe in campo molte novità, in particolare nel segmento dei Crossover. Abbiamo approfondito queste tematiche con Andrea Alessi, amministratore delegato di Nissan Italia

Nissan ha intenzione di giocare un ruolo importante nel mercato italiano”. Comincia con questa dichiarazione d’intenti il nostro colloquio con Andrea Alessi, amministratore delegato di Nissan Italia. “Il nostro obiettivo per il 2010 in termini di quota di mercato - continua Alessi - è di crescere del 3% rispetto al 2009. Per raggiungere questo risultato Nissan punta molto su crossover, veicoli commerciali leggeri e modelli del segmento B. L’importanza nel mercato automobilistico del segmento dei crossover, in cui Nissan è leader con Qashqai, è testimoniata dal fatto che nei primi sei mesi del 2010 le vendite di questi modelli sono aumentate del 61%. Sul fronte dei veicoli commerciali leggeri Nissan offre un prodotto estremamente versatile, funzionale e dal design innovativo come il nuovo NV200, eletto ‘Van of the Year 2010’. Per novembre, poi, è prevista la presentazione della nuova Micra, che porterà una ventata di novità nel segmento B”.

Qual è l’importanza del mercato delle auto aziendali per un costruttore come Nissan? “Nissan crede fortemente al business delle auto aziendali, che è uno dei pilastri del nostro piano di sviluppo sia per quel che riguarda i volumi di vendita sia per quel che riguarda la quota di mercato. Per questo abbiamo creato una struttura organizzativa dedicata e focalizzata ai bisogni del cliente azienCarFleet ottobre 2010 20

dale, in grado di offrire un’ampia gamma di prodotti e servizi finanziari all’avanguardia. La presenza di Nissan sul canale flotte è sempre più significativa: il nostro obiettivo è di raddoppiare la nostra quota nei prossimi 3 anni, diventando sempre di più un marchio di riferimento per le scelte dei fleet manager”.

Su quali modelli Nissan punta maggiormente per il segmento delle auto aziendali? Quali sono, a Suo modo di vedere, i requisiti più importanti che una vettura deve possedere per “sfondare” in questo mercato? “Sono molti i prodotti Nissan adatti al canale delle auto aziendali. Cominciando, come detto, dai

Andrea Alessi, amministratore delegato di Nissan Italia


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maniera ottimale alle esigenze delle aziende”.

Nissan Juke, ultimo nato di casa Nissan

Crossover ed anche dalla Nuova Micra, modelli che possiedono pienamente i requisiti che noi riteniamo indispensabili per il mercato flotte, e cioè alta gratificazione per i driver e bassi costi totali di esercizio. I Crossover rappresentano oggi una vera e propria svolta per il cliente aziendale, dal momento che sono in grado di appagare i driver, combinando valore emozionale e piacere di guida e garantendo al contempo costi di gestione ridotti ed alti valori residui. Con Qashqai, Qashqai+2 ed il nuovissimo Juke, Nissan conferma il proprio ruolo pionieristico e di successo in questo segmento che, in base alle rilevazioni dei più accreditati operatori del settore, può vantare un posizionamento di vertice

nella classifica dei modelli con un miglior valore residuo. Una grande novità è rappresentata dal Murano diesel, una vera opportunità per il mercato delle aziende: con l’introduzione del motore diesel ad alte prestazioni, ma dalle emissioni assolutamente contenute, Murano sarà una vettura non più riservata nelle car policy solo agli amministratori delegati, ma adatta anche ad altri profili grazie a costi di gestione più ridotti. Nei prossimi mesi, inoltre, presenteremo la nuova Micra, caratterizzata da contenuti stilistici e tecnologici innovativi, da costi di gestione estremamente contenuti e da bassi livelli di emissioni di CO 2 . Grazie a queste caratteristiche la nuova Micra potrà rispondere in

Un’area di intervento strategica per le Case automobilistiche è quella relativa alla sicurezza stradale. Quali sono i programmi di Nissan a questo proposito? Quali sono le novità più importanti messe in campo da Nissan per quel che riguarda l’ecocompatibilità dei mezzi di trasporto? “La sicurezza stradale riveste un ruolo essenziale per Nissan, che da sempre investe in qualità e affidabilità delle sue auto. Qashqai, ad esempio, ha ottenuto 5 stelle Euro NCap ed è al primo posto per sicurezza e soddisfazione dei clienti nell’edizione 2010 del Libretto Blu dell’Affidabilità di Quattroruote. Sul fronte dell’ecocompatibilità la strada intrapresa da Nissan è radicale: l’obiettivo è produrre veicoli a “zero emissioni”. Il primo veicolo completamente elettrico per il mercato mondiale è la Nissan LEAF, che arriverà in Italia nel 2011. LEAF risponde alle esigenze delle aziende sensibili al tema della riduzione delle emissioni e presenta anche ulteriori vantaggi: grazie ad un sistema di navigazione estremamente sofisticato, che collega la vettura a un centro dati globale, l’utilizzatore avrà a sua disposizione una serie di servizi studiati per alleviare ‘l'ansia da autonomia’ che offrono quindi importanti funzioni per allungare la capacità di percorrenza dell'auto”. Vincenzo Conte

Nissan Qashqai, leader di mercato tra i crossover nel segmento B CarFleet ottobre 2010 21


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Testimonianze

Peugeot: ecologia e piacere di guida Grande attenzione per la soddisfazione dei driver e per l’impatto ambientale delle auto: sono questi i punti di forza dell’offerta Peugeot, che può contare anche su modelli espressamente concepiti per il mercato aziendale. Per approfondire questi temi e per sapere di più sui progetti futuri di Peugeot, abbiamo intervistato l’amministratore delegato di Peugeot Italia, Alain Martinez orremmo cominciare chiedendole una Sua opinione sul mercato automobilistico, in particolare per quel che riguarda le performance di Peugeot, sia per le autovetture sia per i veicoli commerciali. Quali sono, da questo punto di vista i risultati che vi aspettate dal 2010? “Nonostante il mercato mostri segni di debolezza, Peugeot ha chiuso la prima metà dell’anno con importanti segnali positivi, sia all’estero sia in Italia. A livello mondiale abbiamo incrementato le vendite del 16,7%, con un ritmo di crescita superiore a quello del mercato, che si è attestato su un +13%. Per il nostro marchio è la migliore performance semestrale di sempre. Per quanto riguarda l’Europa, mi piace evidenziare la prestazione della 207 che quest’anno è stata la diesel del segmento B, ossia delle vetture compatte, più venduta nel Vecchio Continente, dove abbiamo aumentato la nostra penetrazione dello 0,6% tra le auto e del 14,5% tra i veicoli commerciali. L’Italia ha contribuito in maniera significativa al nostro successo, tanto da essere, per Peugeot, il secondo mercato europeo. Considerando l’insieme auto e veicoli commerciali la penetrazione del nostro marchio sul mercato italiano è cresciuta dal 4,7% al 5,4%. Ancora più significativo il risultato nel segmento dei veicoli commerciali, dove abbiamo innalzato la nostra quota dal 6,72% al 7,60% e siamo diventati di fatto il

V

CarFleet ottobre 2010 22

Alain Martinez, amministratore delegato di Peugeot Italia

primo marchio estero operante sul mercato italiano”. Quali sono gli obiettivi che Peugeot si pone per il futuro con particolare riferimento al mercato italiano? “Ovviamente puntiamo a confermare e, se possibile, a migliorare le prestazioni che abbiamo conseguito nel primo semestre, prestazioni che sono il frutto di scelte e di stra-

tegie, in qualche caso anche coraggiose, che abbiamo messo in campo assieme alla nostra Rete. Tutto, comunque, dipenderà dall’andamento dell’economia nazionale, che condiziona le scelte ed i tempi d’acquisto delle famiglie e delle aziende italiane”. A luglio Peugeot 5008 è stata eletta in Germania “vettura per l’azienda


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Peugeot 3008 Hybrid4, vettura ecologica che sarà commercializzata nella primavera del 2011

2010”. All’inizio dell’anno, poi, Peugeot ha presentato 5008 business e 3008 business, vetture espressamente progettate per il mondo delle aziende. Cosa distingue un’auto pensata per il settore aziendale da una destinata al mercato consumer? “La filosofia della gamma business di Peugeot è offrire alle aziende una versione ‘tutto di serie’ con le opzioni più richieste nelle car policy, garantendo, quindi, un allestimento facilmente identificabile dai fleet manager e generando un impatto positivo sui valori residui della vettura. Inoltre la gamma business è costruita nella dotazione di serie con accessori particolarmente ‘gettonati’ da chi utilizza l’auto per la propria attività, in

modo da avere un prodotto ancora più funzionale per chi fa dell’auto uno dei propri strumenti di lavoro. Gli equipaggiamenti della gamma business sono anche mirati a soddisfare una clientela esigente, sempre in movimento, che non rinuncia allo stile ed alle ultime tecnologie. Le motorizzazioni scelte per la gamma business sono definite partendo dalle versioni più richieste dalle flotte aziendali e coniugano prestazioni, consumi, emissioni e contenuti costi di manutenzione”. Alla rinnovata attenzione nei confronti dell’ambiente Peugeot risponde con nuovi motori più puliti e con un’auto elettrica, la iOn. E per il futuro, a breve e medio termine, su cosa puntate?

Peugeot 5008, eletta in Germania auto dell’anno 2010

“Dopo iOn, che entrerà in gamma a fine anno, la nostra risposta alle problematiche ambientali si chiama 3008 Hybrid4 presentata in prima mondiale al Salone di Parigi di ottobre, per poi essere commercializzata nella primavera del 2011. È il compimento di un progetto che ha mobilitato tutta l’esperienza degli ingegneri per giungere a un risultato all’altezza delle attese del nostro marchio, garantendo allo stesso tempo una guida piena di emozioni, proprio come promette il nostro nuovo claim: motion & emotion. Per Peugeot, la validità di questa tecnologia va ben oltre l’efficienza ecologica perché deve fornire prestazioni finalizzate al massimo piacere di guida per l’automobilista. Tutto questo trova la sua realizzazione pratica a diversi livelli: silenziosità di funzionamento, con la possibilità di guidare in modalità soltanto elettrica; grande sicurezza indotta dalla possibilità della trazione integrale; prestazioni brillanti; semplicità di utilizzo grazie a quattro modalità di guida selezionabili. Nel 2012 Peugeot introdurrà la tecnologia Hybrid4 ricaricabile, con l’obiettivo di ottenere, sempre sulla 3008, consumi di 2 litri ogni 100 chilometri ed emissioni di CO2 inferiori a 50 gr/km”. Mario Anzola CarFleet ottobre 2010 23


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Inchiesta

Flessibilità e nuovi prodotti per rilanciare i commerciali Per uscire dalle sabbie mobili della crisi economica il comparto dei veicoli commerciali mette in campo molte novità di prodotto (con un occhio di riguardo per l’ambiente) e una riorganizzazione delle reti di vendita. Come vedono l'uscita dalla crisi i rappresentanti di Citroën, Fiat Professional, Peugeot, Renault e Volkswagen l mercato dei commerciali è in serie difficoltà. Gli incentivi del 2009 avevano contribuito a contenere le perdite negli ultimi mesi dello scorso anno e hanno dato un certo impulso alle vendite del primo trimestre di quest’anno. La spinta degli incentivi si è però esaurita con marzo e da aprile le vendite di commerciali ristagnano sui livelli molto depressi della prima parte del 2009.

I

periodo dell’anno precedente, anche grazie ad una coda della campagna incentivi. Attualmente, però, il mercato non sta crescendo così tanto. Certo i livelli record del 2007/2008 rimangono lontanissimi. Secondo le nostre previsioni, il mercato dei veicoli commerciali riprenderà a salire con una

Se riparte l'economia “Nel primo semestre del 2010 - dice Flavio Castelli, responsabile marketing di Fiat Professional - le immatricolazioni di veicoli commerciali sono cresciute del 15% rispetto allo stesso

Fiat Nuovo Doblò CarFleet ottobre 2010 24

Flavio Castelli, responsabile marketing di Fiat Professional

crescita cauta, anche a causa del fatto che il suo andamento è strettamente legato a quello dell’economia. I provvedimenti che potrebbero rilanciare questo mercato, quindi, sono quelli generali che porterebbero giovamento all’intera economia rilanciando al contempo gli investimenti di aziende, imprese e artigiani”. “Le previsioni per l’andamento del mercato dei veicoli commerciali - sottolinea Nino Colicino, fleet sales director di Renault Italia - vedono per l’intero anno all’incirca 180.000 nuove immatricolazioni, un dato che si collocherebbe leggermente al di sopra del 2009 (circa 175.000) ma in vistoso calo rispetto al

2008 (circa 225.000). Tuttavia si può dire che raggiungere nel 2010 i livelli del 2009, vista l’assenza di incentivi statali, sarebbe di per sé un importante segnale di ripresa”.

Nino Colicino, fleet sales director di Renault Italia

“Contrariamente a quanto indicano i dati di vendita dei primi mesi 2010, fortemente influenzati dall’effetto delle ultime immatricolazioni frutto degli incentivi - dice Andrea Pederzoli, direttore Volkswagen Veicoli Commerciali - se esaminiamo il trend di acquisizione dei contratti, il comparto dei veicoli commerciali sta registrando una crisi che potremmo considerare strutturale. Infatti, a fronte di una crescita del mercato di circa il 15% nel primo semestre 2010 (rispetto al 2009), nello stesso periodo il decremento di nuovi con-


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La nuova gamma Caddy Volkswagen

tratti siglati con i clienti finali è pari al 7%. È quindi abbastanza chiaro che a questo ritmo e considerando il perdurare di una situazione economica dove ai pochi cenni di ripresa si sommano molti elementi di rischio, è difficile che si possa assistere ad una ripresa del comparto senza misure a sostegno che siano strutturate e a medio/lungo termine, volte al rinnovo del parco circolante a fini ambientali, oltre che a una sostanziale riforma della fiscalità”. “L’andamento del mercato dei veicoli commerciali conferma Guido Montanari, direttore vendite di Citroën Italia - è il riflesso di una situazione economica stagnante. Risulta chiaro che gli ecoincentivi non sono stati nel corso del 2009 la soluzione al problema. Di fatto se le aziende non hanno una visione positiva sull’andamento dell’economia e del business in generale non andranno a fare investimenti al di là degli aiuti statali in essere. Occorre pertanto procedere ad interventi strutturali che facilitino l’accesso al credito delle piccole e medie

Guido Montanari, direttore vendite di Citroën Italia

aziende e che permettano in generale di rendere le aziende italiane più competitive in un ambito europeo e mondiale”.

Offerta flessibile “Il settore dei veicoli commerciali - sottolinea Angelo

Simone, direttore vendite ad aziende di Peugeot Italia - richiede elevata professionalità e un’offerta ‘flessibile’ per soddisfare esigenze specifiche, che variano da cliente a cliente. In questo contesto Peugeot Italia sta avendo un ruolo sempre più importante. Nel 2010 le vendite dei Commerciali Peugeot mostrano un trend favorevole, con un ulteriore margine di miglioramento dato dal nuovo programma sui veicoli trasformati”. “I concessionari Peugeot - prosegue Angelo Simone - continuano con la loro evoluzione. Oggi devono essere dotati di certi requisiti, tra i quali: esposizione dell’inte-

ra gamma di commerciali e proposte di allestimento; almeno tre veicoli commerciali da dimostrazione; organizzazione di almeno due eventi Fleet locali l’anno. Per quanto riguarda il post-vendita: un interlocutore unico ed identificato per i clienti impresa; un servizio rapido e un’officina in grado di assistere l’intera gamma di commerciali, un’offerta con soluzione di mobilità adeguata. Il vero elemento di novità è la ricerca costante di una maggiore professionalità, che passa anche attraverso corsi di formazione periodici tenuti da Peugeot Training”.

Angelo Simone, direttore vendite ad aziende di Peugeot Italia

“Citroën - dice Guido Montanari - dal 2009 ha rafforzato la sua posizione tramite due azioni congiun-

Peugeot Bipper Tepee CarFleet ottobre 2010 25


CarFleet 38_CF38 13/10/10 13:58 Pagina 26

Inchiesta te; una a livello interno con la creazione della direzione Vendite Business e una a livello di Rete con lo sviluppo dei Business Center Citroën: concessionari dotati di una struttura, di servizi e di una forza vendita specializzata nelle relazioni con i clienti aziende. Naturalmente l’impegno Citroën verso il segmento dei veicoli commerciali non si esaurisce qui, al contrario ci sono in programma importanti novità anche a livello di prodotto con la nuova motorizzazione 2.0 HDi 163 cv FAP Euro 5 su Jumpy e la creazione di Jumper 28, estremamente competitivo in termini di prezzo. Altro punto forte della gamma veicoli commerciali di Citroën è Berlingo doppia cabina che, dotato di sedili posteriori ripiegabili, consente l’utilizzo sia come furgone che come veicolo in grado di trasportare fino a 5 persone. Inoltre Citroën continuerà l’aggiornamento delle motorizzazioni, in linea con la normativa anti inquinamento Euro 5”.

Il ruolo delle novità “Volkswagen - dice Andrea Pederzoli - vuole essere protagonista sul mercato italia-

Citroën Jumpy CarFleet ottobre 2010 26

Il nuovo Renault Kangoo Express

no, anche grazie al lancio del Nuovo Caddy sia nella versione trasporto merci che trasporto persone. Successivamente entrerà nella famiglia Volkswagen Veicoli Commerciali un nuovo veicolo, il Pick - Up Amarok, che sta già riscuotendo un interessante consenso. Per quanto concerne invece le iniziative commerciali continueremo la nostra politica con azioni che ci consentano di essere competitivi nel mercato e garantiscano la redditività del business per tutti gli anelli della catena distributiva”. “Tra le novità di prodotto più importanti - sottolinea Nino Colicino - è da segnalare il nuovo Master, prodotto di

punta tra i veicoli commerciali Renault e già conforme alle norme Euro 5. Da non dimenticare, poi, il Traffic MY 2011 (già presentato a marzo) e il completamento della gamma del Kangoo. Inoltre nei nostri programmi vi sono importanti azioni di formazione volte ad aumentare la professionalità dei nostri venditori, con l’obiettivo di avere a disposizione una rete sviluppata di concessionari specializzati nella vendita di veicoli commerciali, e cioè con spazi espositivi dedicati, specifici servizi post-vendita ed aperture differenziate per la clientela business”. “Fiat Professional - dice Flavio Castelli - punta molto

sul lancio del nuovo Doblò, che rappresenta il punto di forza della gamma di veicoli commerciali da noi proposti sul mercato. Entrando più nello specifico il nuovo Doblò rappresenta un veicolo da record nel suo segmento (quello delle cosiddette furgonette) e vede, rispetto al modello precedente, migliorate sia le dimensioni sia la funzionalità di carico, con una portata record che può arrivare fino a una tonnellata. Molteplici le versioni disponibili, adatte alle più svariate esigenze, dalla versione frigo alla versione taxi”. “Un’altra grande novità nella nostra offerta - aggiunge Roberto Fresia, responsabile marketing di Fiat Professional Italia - è il sistema Eco:Drive Fleet, disponibile da settembre anche sui veicoli commerciali. Questo sistema permette al conducente, tramite un software semplicissimo da usare, di avere a disposizione indicazioni aggiornate sui consumi e sulle metodologie più appropriate per ottimizzare il proprio stile di guida e ridurre anche le emissioni di sostanze nocive per l’ambiente”. Vincenzo Conte


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Gestione flotte

La car policy va oltre la congiuntura Le aziende rinnovano parco auto e politiche di gestione facendo fronte alla crisi con soluzioni diverse, tutte ugualmente orientate a massimizzare i livelli di servizio: contenere i costi è imperativo, ma senza compromessi per la sicurezza e la soddisfazione dei driver. Abbiamo approfondito queste tematiche con i fleet manager di alcune importanti aziende

arola d’ordine, razionalizzare. Con misure che talora portano al downsizing e all’allungamento dei contratti di noleggio, ma trovano sempre un comune denominatore nella ridefinizione del parco auto e della relativa politica di gestione allo scopo di

P

CarFleet ottobre 2010 28

massimizzare la resa e ridurre i costi di esercizio. Soluzioni differenti, e pure ugualmente significative e illuminanti sulle modalità per spingersi oltre la crisi, così come emerse dal rapido giro d’orizzonte condotto interpellando due aziende, Lavazza e Whirlpool. Aziende con

profili e settori d’attività ben diversi, eppure accomunate dall’esigenza di rivedere, attraverso cambiamenti che negli ultimi anni hanno visto una sensibile accelerazione, le proprie car policy.

Contratti più lunghi Dice Oreste Binda, fleet

manager di Whirlpool in Italia: “Abbiamo agito su più leve. Ad esempio se fino all’inizio della crisi per le auto assegnate in benefit ai dirigenti consideravamo un solo marchio Premium, con una scelta che permetteva di semplificare gli acquisti, la necessaria maggiore attenzione


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ai costi, e pure alle emissioni, ci ha convinto a estendere il novero delle vetture ad altri marchi Premium”. Lo scorso anno, poi, quando la congiuntura ha imposto un’ulteriore stretta preventiva, ecco da un lato la richiesta di prolungare le durate contrattuali e, dall’altro, la decisione di ricorrere al downsizing, puntando a mantenere gli stessi modelli, con le medesime dotazioni di sicurezza, ma con cilindrate inferiori. “Queste scelte - sottolinea Binda - hanno sortito risparmi significativi. Da contratti standard con percor-

renze di 120mila km in 48 mesi siamo passati a 160mila km estendendo il periodo di un anno. Quanto poi al novero di vetture tra cui i dipendenti possono scegliere (sono tre le fasce delle auto destinate ai dirigenti, e tre sono pure quelle dei veicoli prettamente aziendali, usati da tecnici e commerciali), abbiamo creato due diverse liste affiancando all’elenco standard una green list”.

Incentivi ecologici Una lista composta da modelli equivalenti, ma con emissioni di CO 2 e consumi inferiori.

Oreste Binda, fleet manager di Whirlpool in Italia

“Come incentivo alla scelta “verde” - continua Binda - per questi modelli si è ridotto il contributo richiesto ai driver. Inoltre, abbiamo inserito a costo zero tre vetture ibride e cioè Honda Insight 1300, Honda Civic Hybrid e

Toyota Prius 1800”. “Un altro cambiamento che ci avvantaggia - riprende il fleet manager di Whirlpool - è rappresentato dal full outsourcing, che da un semestre ci viene fornito da LeasePlan. Ai noleggiatori noi chiediamo di essere veri e propri partner, moltiplicando i suggerimenti e le proposte, nell’ambito di una consulenza che vorremmo fosse sistematica”.

I canoni La car policy di Lavazza è articolata in otto fasce, le prime quattro corrispondenti al perso-

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Gestione flotte

nale dirigente, al quale è permesso scegliere qualsiasi tipo di vettura entro un budget di riferimento. La Lavazza non è ricorsa all’allungamento dei contratti, perché è sempre intervenuta con contratti tailormade sulla base della reale percorrenza del driver ed ha continuato l’attenta attività di ricalcoli, per ottimizzare i canoni senza perdere di vista la sicurezza dei driver, per Lavazza condicio si ne qua non. “Nel 2009 - sottolinea Emanuela Memeo, fleet manager Italia di Lavazza - abbiamo portato da due a quattro le CarFleet ottobre 2010 30

fasce dirigenziali, sulla base di una scelta della direzione del personale che intendeva differen-

Emanuela Memeo, fleet manager Italia di Lavazza

ziare le figure ai vari livelli. La difficoltà è stata soddisfare i driver e al contempo riequilibrare il cambiamento

con opportuni risparmi. Ci siamo riusciti lavorando a stretto contatto con le Case automobilistiche Mercedes e Volkswagen e soprattutto agendo sui contratti delle 300 vetture (su un totale di 380) che rientrano nelle quattro fasce inferiori”. Fra i risultati ottenuti lavorando prima con il Gruppo Fiat e poi con Peugeot vi sono anche sconti e valori residui più consistenti. “Cerchiamo sempre aggiunge Memeo - di ritagliare i contratti a misura delle esigenze dei singoli driver, in base alle percorrenze

effettive. Per l’individuazione delle vetture da inserire in car list si fa riferimento al contratto standard, che corrisponde al contratto medio del parco auto e che rappresenta il modo per Lavazza di omologare tutti i driver, senza penalizzare nessuno”. Tra i servizi inclusi nel noleggio ci sono la manutenzione ordinaria e straordinaria e il cambio pneumatici illimitati, e pure per la disponibilità dell’auto sostitutiva non vengono applicate limitazioni. Mino De Rigo



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Assicurazioni

Indennizzo diretto: un sistema da rivedere A tre anni dalla sua introduzione l’indennizzo diretto continua a far discutere. Per i privati ha contribuito a raggiungere gli obiettivi di semplificazione burocratica, di contenimento della spesa e di velocizzazione dei risarcimenti. Per le flotte, invece, i risultati preventivati non sono ancora stati raggiunti. Il punto della situazione in un convegno organizzato da Aniasa alla LUISS

Il tavolo dei relatori al convegno organizzato da Aniasa presso l'Aula Magna dell'Università LUISS a Roma il 23 giugno 2010

a sede di prestigio prescelta è l’Aula Magna dell’Università LUISS a Roma, dove si è tenuto il convegno intitolato “Indennizzo diretto e micro permanenti: bilanci e prospettive”, promosso congiuntamente dall’Università Luiss Guido Carli di Roma e da ANIASA, la rappresentanza categoriale del noleggio veicoli in Confindustria. Obiettivo dell’incontro: fare un bilancio sul Codice delle Assicurazioni ed in particolare sulla sua principale novità: la procedura del cosiddetto “indennizzo diretto”, un istituto nato per rivoluzionare i comuni meccanismi di gestione della RCA e finalizzato ad abbassare i premi e scongiurare le frodi.

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Ma a tre anni di distanza dalla sua introduzione (1° febbraio 2007) cosa ne pensano realmente i gestori di flotte? Alla presenza dei rappresentanti di ANIA, ISVAP, CONSAP, maggiori associazioni del settore assicurativo, e dell’Autorità sulla concorrenza, le imprese di noleggio hanno espresso preoccupazione e fortissime perplessità dal momento che non vedono all’orizzonte i risultati preventivati.

Semplificazione Ideato in un’ottica di semplificazione, per prevenire le frodi, velocizzare i risarcimenti, ridurre il contenzioso, contenere gli oneri dell’eccessivo ricorso all’intermediazione

legale, nonché per allargare il profilo della concorrenza tra le imprese, l’indennizzo diretto ha certo ben funzionato per la grande platea dei privati. Peraltro, i premi assicurativi non sono affatto diminuiti, e hanno ripreso a crescere gli oneri per il risarcimento dei danni, derivanti specialmente per le cosiddette lesioni micro permanenti, con un rincaro medio stimato delle polizze flotte superiore al 50-60%. Dall’inizio del 2010 le aziende di noleggio hanno infatti visto lievitare notevolmente il costo delle assicurazioni, che oggi rappresenta circa il 18% dei costi sostenuti per la gestione del parco auto. L’aumento dei


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costi RCA è stato repentino e inaspettato, difficilissimo da sostenere e preoccupa fortemente sia le società di noleggio a lungo termine, che prevedono tariffe mensili prestabilite mediamente per 3 anni, sia il settore del noleggio a breve termine, per il quale un forte incremento delle tariffe provocherebbe l’allontanamento della clientela, specialmente turistica. Ogni giorno circolano sulle nostre strade quasi 700.000 veicoli a noleggio ed è facile immaginare quanto pesi in bilancio la voce assicurazioni; ogni rincaro poi viene vissuto come un problema, anche perché è molto complesso riversarlo sull’utilizzatore.

Aumentano le frodi In questo scenario, la “colpa” non è naturalmente tutta dell’indennizzo diretto: le statistiche ci dicono che nel mercato dei privati la frequenza dei sinistri attivi e di quelli passivi si equivale, mentre tra i clienti con auto aziendali il livello degli incidenti passivi è sensibilmente superiore agli attivi, generando forti aumenti di spesa. Il problema nasce dal fatto che il titolare di auto aziendali spesso tralascia o dimentica di denunciare i danni di lieve entità, rimandando all’intervento assicurativo. Inoltre, il limite relativo al tempo massimo di 30 giorni, concesso per le eventuali controdichiarazioni da parte del presunto responsabile di un sinistro, è incompatibile con le modalità operative del settore. Questo perché i clienti sono soliti consegnare la denuncia di sinistro solo al termine del noleggio, considerato che nella maggior parte dei casi si tratta di danni lievi, che non impediscono l’impiego del veicolo. Proprio questo meccanismo sta alimentando anche il problema delle frodi che vedono coinvolte vetture e anche furgoni di proprietà delle società di noleggio. Soprattutto in conseguenza del meccanismo del “forfait” unico, che vede da quest’anno unificare l’importo che le

compagnie restituiscono in caso d’incidente con torto. Se mediamente il costo per la compagnia è di circa 2.000 euro, anche un danno di importo inferiore, ad esempio 500 euro, viene virtualmente liquidato con 2.000 euro, ovvero con una compensazione tra il complessivo dei danni attivi e quelli passivi.

Premi in aumento La complessità della situazione sta determinando che nella fase di rinnovo delle polizze RCA, i premi medi prospettati dalle compagnie assicuratrici risultino in deciso aumento (in pieno contrasto con lo spirito che muoveva l’introduzione del nuovo Codice delle Assicurazioni), non essendo stato possibile verificare la trasparenza e la correttezza delle denunce. E per l’effetto congiunto dell’aumento delle frodi e della lievitazione dei costi RCA il settore della locazione veicoli (che da solo è il 12% dell’immatricolato automotive, con oltre 7.000 dipendenti diretti e 20.000 indiretti) rischia di entrare in una fase di empasse negativa, compromettendo la crescente presenza nel contesto produttivo e, pertanto, facendo man-

care a 60.000 aziende e 1.400 PA la grande valenza del risparmio insita nel noleggio. Per Aniasa, al fine di ovviare a queste situazioni che rendono insostenibile la gestione del comparto, se i sinistri si moltiplicano ed il costo delle assicurazioni si ingigantisce è necessario far fronte al problema su due versanti. Innanzitutto, le imprese di noleggio pongono da sempre grande attenzione nell’evidenziare alla propria clientela il doveroso rispetto della normativa del Codice della Strada e la necessità di stili di guida improntati a basilari criteri di sicurezza. Questo importante aspetto sarà ancora di più ribadito in occasione di ogni contatto con gli utilizzatori finali. Contemporaneamente, è opportuno attivare un tavolo di discussione che veda coinvolti compagnie assicuratrici, società di noleggio veicoli, istituzioni ed organi di vigilanza, per valutare i necessari correttivi da apportare all’attuale impianto legislativo in tema di assicurazioni, che consideri attentamente le peculiarità del noleggio. Pietro Teofilatto direttore Aniasa CarFleet ottobre 2010 33


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Marketing

Audi A1 punta sui giovani e comunica via web Per il lancio della nuova A1, Audi ha inaugurato nuove piattaforme di comunicazione, appositamente concepite per il target giovane e dinamico a cui si rivolge. Per far conoscere questo modello, poi, Audi ha organizzato uno specifico roadshow di presentazione che ha toccato anche note località balneari del nostro Paese. Approfondiamo il tema con Michele Migliorini, direttore marketing di Audi Italia ottor Migliorini per promuovere il lancio della A1, la vostra campagna pubblicitaria è cominciata sul web e sui social network, utilizzando cioè YouTube, Twitter e Facebook. Quali sono state le motivazioni alla base di questa vostra scelta? “Abbiamo deciso di utilizzare i canali che utilizza il target al quale volevamo rivolgerci. Se vogliamo comunicare un messaggio ad un

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pubblico giovane e di tendenza, dobbiamo non solo usare il suo linguaggio, ma impiegare anche i mezzi che gli sono più congeniali. Perciò a fianco della campagna pubblicitaria tradizionale abbiamo attivato specifiche azioni di comunicazioni su internet, compresa l’apertura della official page di Audi A1, che hanno sfruttato anche le potenzialità dei social network”.

Oltre a ciò, un particolare rilievo nella vostra campagna pubblicitaria hanno avuto anche i roadshow di test drive in anteprima della A1, realizzati in note località turistiche italiane. “Sì. Siamo andati nei luoghi di maggiore presenza del target di A1, per far conoscere e far provare le nostre vetture in anteprima. Cominciando da Milano, zona Tortona, dove la presentazione di

Con la A1, Audi apre ad una nuova tipologia di clienti, in particolare ragazzi e donne, che sognano un'auto compatta ma esclusiva CarFleet ottobre 2010 36


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Un’Audi A1 per beneficenza creata dall’artista Damien Hirst Damien Hirst, considerato uno dei più importanti artisti moderni in Gran Bretagna e i cui lavori, in passato, hanno raggiunto cifre record alle aste di Sotheby’s, ha dipinto una Audi A1 specificamente per l’evento benefico White Tie. Il “White Tie and Tiara Ball” è l’evento di beneficenza più importante per la Elton John AIDS Foundation (EJAF), tra le 10 più importanti associazioni al mondo per la lotta all’AIDS. La Audi supporta la EJAF da 8 anni, ma mai prima d’ora aveva messo a disposizione un oggetto artistico di simile portata. Questo esemplare unico, dall’estetica inconfondibile, è stato aggiudicato per la cifra record di 420.000 euro e, nonostante si tratti di una vera e propria opera d'arte, è regolarmente omologato per la circolazione stradale.

A1 ha debuttato in concomitanza con le iniziative del Fuori Salone, la rassegna di eventi collaterali al Salone del Mobile di Milano. Inoltre, in collaborazione con Virgin Radio, abbiamo organizzato alcuni importanti appuntamenti di presentazione e di test drive della A1 (in collaborazione con gli istruttori della scuola di guida sicura Audi) in giro per alcune note zone balneari italiane: in luglio a Forte dei Marmi e Milano Marittima, in agosto a San Felice Circeo e, per concludere, a settembre, a Milano, abbiamo organizzato l’evento finale del roadshow”. In termini di marketing, il target a cui vi rivolgete per promuovere la A1 è quindi, almeno in parte, diversamente caratterizzato rispetto a quello abituale di Audi e comprende specificatamente la fascia giovane ed esplicitamente anche quella femminile. Quali sono a questo riguardo le vostre aspettative?

“Con la A1 ci aspettiamo una forte presenza di nuovi clienti, in particolare ragazzi e donne che prima non si avvicinavano al nostro Brand per la mancanza di un’offerta che incontrasse le loro esigenze specifiche”. Per rafforzare l’efficacia della vostra promozione con i pubblici di riferimento avete anche ideato uno specifico claim “Go advanced” che sottolinea tutte le vostre attività di comunicazione sulla A1… “Il concetto di “Go advanced” ha accompagnato tutta la fase di prelancio. Esso caratterizza non solo la vettura come un modello progressivo e tipicamente Audi, ma invita anche il target ad avanzare verso questo nuovo modello”. A partire dallo scorso settembre, particolarmente intenso è poi stato anche il battage pubblicitario di A1 sui media tradizionali, con spot ed annunci che su televisione e radio

hanno ripreso contenuti e stili di comunicazione della campagna corporate internazionale. Quali sono stati i primi risultati che avete conseguito? “C’è un grandissimo interesse intorno a questo modello. Il segmento in Italia è molto forte, quindi non ci stupisce che l’esordio di Audi in questo segmento abbia un riscontro così positivo”. Oltre a queste iniziative di promozione, numerose sono le opportunità e gli eventi promossi dalla vostra rete e messi in campo per il lancio della A1 a livello locale. Ce ne vuole parlare… “La nostra Rete non ha lasciato nulla al caso preparando per il lancio della A1 una serie di eventi locali che sono culminati nel “porte aperte” del 18 e 19 settembre scorsi che hanno registrato numerosissime presenze in tutto il territorio nazionale”. Ermanno Molinari CarFleet ottobre 2010 37


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Fleet management Focus

Beni e servizi per l’auto: i prezzi salgono Secondo un’analisi di Econometrica su base Istat in luglio i costi per la gestione di un’auto sono in crescita (+3,04%). A trainare questo aumento sono i prezzi della benzina (+5,93%) e degli altri carburanti (+7,03%). In 12 mesi (luglio 2010 – luglio 2009) la crescita dei prezzi di beni e servizi per l’auto è del 6,48% n luglio l’indice dei prezzi dei beni e servizi per usare l’auto elaborato da Econometrica sulla base degli indici analitici dell’Istat ha fatto registrare una crescita su gennaio del 3,04%. Questo incremento è dovuto prevalentemente alle benzine che hanno subito rincari del 5,93% e agli altri carburanti, aumentati del 7,03%.

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Carburanti esclusi Escludendo questi due tipi di prodotto, i prezzi dei beni e servizi per l’auto in luglio sono cresciuti dell’1,73%, di poco superiore all’incremento dell’indice generale dei prezzi che è stato dell’1,16%.

Le altre voci In luglio sono cresciuti meno del

livello generale dei prezzi i pneumatici (+0,25%), i garage e i parcheggi (+0,65%), la manutenzione dei mezzi di trasporto (+0,92%) e i ricambi ed accessori (+0,96%). I lubrificanti sono invece aumentati dell’1,24%, le riparazioni dei mezzi di trasporto dell’1,42%, le assicurazioni del 2,65% e i pedaggi autostradali del 3,71%.


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12 mesi Come si è detto, i dati che abbiamo appena analizzato si riferiscono alle variazioni di luglio su gennaio. Se allarghiamo l’orizzonte e consideriamo l’andamento di dodici mesi, a luglio i prezzi dei beni e servizi per l’auto fanno registrare una variazione tendenziale (cioè sullo stesso mese del 2009) del 6,48%. Anche in questo caso l’incremento è dovuto in larga misura alle benzine (+8,93%) e agli altri carburanti (+14,57%). Considerando infatti l’indice al netto delle due voci l’incremento si riduce al 4,68%. Si tratta tuttavia di una crescita consistente se si considera che l’indice generale dei prezzi è cresciuto dell’1,67%.

In recupero Oltre ai carburanti, un’altra voce ha avuto negli ultimi dodici mesi un tasso di crescita sostenuto e cioè i premi di assicurazione (+7,70%). Da segnalare, inoltre, gli aumenti dei lubrificanti (+1,99%), della manutenzione (+2,08%), delle riparazioni (+2,82%), dei pedaggi autostradali (+6,53%) che sono superiori all’aumento del livello generale dei prezzi. Sono cresciuti meno invece i pneumatici, che hanno fatto registrare l’aumento più contenuto (+0,59%), i garage e parcheggi (+1,37%) e i ricambi e accessori

(+1,49). Come è noto, per effetto della crisi economica, il tasso globale di inflazione su base annua era sceso nel luglio 2009 addirittura a zero. A partire da questo minimo è iniziato un graduale recupero coerente, prima con la stabilizzazione su bassi livelli dell’economia e poi con i primi accenni di ripresa.

L’andamento dei prezzi dei beni e servizi per l’auto sarebbe stato coerente con quello del livello generale dei prezzi se non vi fossero stati i forti aumenti di assicurazioni e pedaggi autostradali e soprattutto quelli dei carburanti. Luigi Gemma

VARIAZIONE DEI PREZZI DEI BENI E SERVIZI PER L'AUTO Variazione % luglio 2010 gennaio 2010

Variazione % luglio 2010 luglio 2009

Pneumatici

0,25

0,59

Ricambi e accessori

0,96

1,49

Benzine

5,93

8,93

Altri carburanti

7,03

14,57

Lubrificanti

1,24

1,99

Riparazioni mezzi di trasporto

1,42

2,82

Manutenzioni mezzi di trasporto

0,92

2,08

Garage e parcheggi

0,65

1,37

Pedaggi autostradali

3,71

6,53

Assicurazioni sui mezzi di trasporto

2,65

7,70

Beni e servizi per l'auto

3,04

6,48

Beni e servizi (esclusi carburanti)

1,73

4,68

Indice generale dei prezzi

1,16

1,67

Voci di prodotto

Fonte: elaborazione Econometrica su dati Istat dei prezzi al consumo per l'intera collettività

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Novità

di Lodovico Basalù

SKODA FABIA WAGON GREENLINE, RISPETTO PER L’AMBIENTE

Ecologia

Sicurezza

Comfort b b b b

Capacità di carico W W W W

La novità di Kia, disponibile da inizio autunno, è la nuova generazione della Sportage. Lo Sport Utility coreano, realizzato dal designer Peter Schreyer, già brillante autore della Sorento, mostra un look dinamico ed in linea con i più recenti stilemi della casa, che puntano molto su linee originali. La nuova Sportage è più lunga, più bassa e più larga della generazione precedente, offre più spazio per i passeggeri e per i bagagli, grazie anche al passo allungato. Ampia la gamma di versioni equipaggiate con motorizzazioni turbodiesel e a benzina. Tra i propulsori a benzina un 1.6, con turbo e iniezione diretta da 140 cv e un 2.0 da 163 cv. Per ciò che concerne i turbodiesel un 1.7 da 115 cv e un 2.0 da 136 cv. Di base è previsto un cambio meccanico a 6 marce.

KIA SPORTAGE, DINAMICA, INNOVATIVA E CAPIENTE

Ecologia

Sicurezza

Comfort b b b b b

Capacità di carico W W W W W

CITROËN DS4, MOTORI POTENTI E SPAZIO AL DESIGN

Ecologia

Sicurezza

Comfort b b b b

Capacità di carico W W W

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La nuova Fabia Wagon è disponibile anche nella versione più pulita della gamma. Grazie al motore 1.2 TDI common-rail con funzione Start&Stop, sistema di recupero dell’energia e indicatore della marcia consigliata, i consumi e le emissioni risultano ulteriormente ridotti. Il tre cilindri sovralimentato da 75 cv rispetta la normativa Euro 5 e si rivela parsimonioso, permettendo di contenere i consumi: 29,4 km/litro nel ciclo combinato, con emissioni di CO2 pari a 89 gr/km. Grazie al sistema Start&Stop è possibile risparmiare da 0,2 a 0,4 litri di carburante ogni 100 km nel ciclo combinato. La Fabia Wagon GreenLine è anche dotata del sistema di recupero dell’energia in fase di frenata grazie al quale si ottiene una ulteriore riduzione delle emissioni. Prezzi da circa 15.800 euro.

Il posto della Citroën C4 coupé sarà preso nella primavera 2011 dalla DS4, già anticipata a suo tempo al Salone di Ginevra dalla DS High Rider, concept che riprende il design innovativo della DS3. A parte alcune modifiche marginali, la carrozzeria mantiene la sportività del prototipo, lungo poco meno di 4,30 metri, mentre le caratteristiche tecniche saranno anticipate al Salone di Parigi dalla nuova C4 cinque porte. La DS4 risulta molto più aggressiva, grazie anche ai cerchi in lega di maggior diametro, al diverso abitacolo, pur sempre caratterizzato da una plancia piuttosto elaborata, e alle finiture specifiche. Sotto al cofano anteriore solo i motori più potenti, a benzina e diesel, nelle cilindrate da 1.4 e 2.0 litri, destinati alla C4. Di spicco il 2.0 HDi turbodiesel, con tecnologia ibrida e trazione integrale.


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Honda propone la nuova Civic GT per il mercato italiano. Si tratta di un allestimento dedicato alla 5 porte con propulsore 1.8 i-Vtec 140 cv, basato sulla più costosa versione Elegance e caratterizzato da griglia frontale a nido d’ape, minigonne, cerchi in lega dedicati, maniglie e tappo serbatoio color antracite e sedili rivestiti parzialmente in pelle. Resta invariato il design, certamente originale sia a livello di carrozzeria sia a livello di abitacolo. La Honda Civic GT ha un prezzo di listino di circa 19.390 euro con cambio manuale e 20.590 euro con cambio automatico. Il motore 140 cv, con 174 Nm di coppia, consente di toccare i 100 km/h in 8,9 secondi, con un consumo medio di 15 km/litro ed emissioni pari a 155 gr/km di CO2. Al top della gamma Civic resta la Type R 2.0, con un motore aspirato a 4 cilindri da 201 cv.

HONDA CIVIC GT, COMFORT E PRESTAZIONI

Ecologia

Sicurezza

Comfort b b b b b

Capacità di carico W W W W

MAZDA 5, PIÙ ROBUSTA MA LEGGERA

Ecologia

Sicurezza

Comfort b b b b b

Capacità di carico W W W W W

Basta poco per cambiare look: protezioni per i parafanghi, barre sul tetto e mascherina cromata più grande. I ritocchi non sono molti, ma danno a questa versione XV un’aria più sbarazzina. La XV è proposta con un motore 2.0 a benzina da 150 cavalli (anche con doppia alimentazione a Gpl) e con un 2.0 common-rail di pari potenza, il solo motore a gasolio al mondo con cilindri contrapposti. L’allestimento è unico (Trend) e comprende 6 airbag, Esp, cerchi in lega da 16”, clima automatico, sedili riscaldabili e radio con 10 altoparlanti. Trazione ovviamente integrale, con differenziale centrale autobloccante. I sedili ricordano quelli delle auto da rally. Il cambio è manuale a 6 rapporti (automatico a richiesta). Prezzo da 25.000 euro.

Seconda generazione per Mazda 5. Con un abitacolo capace di ospitare sino a 7 passeggeri e personalizzabile con varie configurazioni, grazie al sistema della casa giapponese chiamato Karakuri. Tra le novità, il motore quattro cilindri benzina 2.0 DISI a iniezione diretta, da 150 cv - provvisto del sistema i-stop - che ha il 15% in meno di emissioni rispetto al vecchio motore. L'aerodinamica è stata migliorata. L'auto conserva gli stilemi legati al design della Mazda 6 e della Mazda 3. Disponibile nei concessionari da dicembre, la Mazda 5 è mutata anche a livello dell’abitacolo. Nuovi il cruscotto, il volante e la consolle centrale. La vettura ha un maggior numero di rinforzi in acciaio ad alta resistenza, in modo da risultare più leggera e più rigida rispetto al vecchio modello. Il listino parte da circa 22.000 euro.

SUBARU IMPREZA XV, SBARAZZINA MA CONCRETA

Ecologia

Sicurezza

Comfort b b b b

Capacità di carico W W W W

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Novità MINI COUNTRYMAN, EVOLUZIONE CONTINUA

Ecologia

Sicurezza

Comfort b b b b

Capacità di carico W W W W

In vendita da febbraio 2011, la 508 ha un frontale sportivo, ma senza quella bocca da squalo che ha contraddistinto ultimamente le Peugeot. Il compito del nuovo modello è quello di sostituire sia la 407 sia la 607. Per quanto riguarda la meccanica, 508 propone motori ben posizionati in termini di prestazioni, consumi ed emissioni. Previsto infatti il nuovo sistema e-HDi (Start&Stop di nuova generazione). Integrerà la tecnologia Hybrid4 (il motore convenzionale aziona le ruote anteriori, quello elettrico quelle posteriori), ottenendo una perfetta 4x4, con motori 1.6 Turbo a benzina a iniezione diretta da 200 cv e due turbodiesel di 1.6 e 2.0 litri. Emissioni a partire da 99 gr/km di CO2. La 508 è prevista con due carrozzerie: berlina (lunga 4,79 m) o Sw (4,81 m).

PEUGEOT 508, LA SPORTIVA DAL LOOK SOBRIO

Ecologia

Sicurezza

Comfort b b b b b

Capacità di carico W W W W W

BMW X3, RINNOVATA E ADESSO PIÙ GRANDE

Ecologia

Sicurezza

Comfort b b b b b

Capacità di carico W W W W

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La prima Mini a 5 porte è in tutte le concessionarie dal 18 settembre. Lunga 4,09 metri, ha lo spazio sufficiente per quattro adulti e per 350 litri di bagagli, che possono diventare 1.170. A richiesta per le Cooper D e le Cooper S, c’è la trazione 4x4. Prezzi da 21.000 euro (Mini One Countryman) a 28.950 euro (Mini Cooper S All4 Countryman). Quest’ultima è spinta dal 1.6 Turbo Twin-scroll da 184 cv. In alternativa al cambio manuale a 6 rapporti è disponibile un automatico, sempre a sei marce, con funzione Steptronic e comandi al volante, di serie sulla Cooper S. Come optional il pacchetto Minimalism, che comprende lo Start&Stop e la Brake Energy Regeneration ovvero il sistema di recupero dell’energia in frenata. Con questo modello, la gamma Mini sembra completata. Anche se le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

Presentata nel 2003, la BMW X3 si evolve. Aumentano le dimensioni e si riduce il peso. La vettura è lunga 4,65 metri, larga 1,88 ed alta 1,67. Ne guadagnano l’abitabilità e lo spazio per i bagagli, ora di 550 litri (con 5 passeggeri), contro i precedenti 480. Il portellone posteriore ha il lunotto apribile separatamente. Inizialmente la BMW X3 punta su due propulsori: un quattro cilindri common-rail da 2 litri, con 184 cavalli, che equipaggia la xDrive 20d e garantisce un risparmio di carburante del 15%. Poi il 6 cilindri turbo a benzina da 3 litri e 306 cavalli. Fra le novità il cambio automatico a 8 marce e la tecnologia EfficientDynamics, che contempla la rigenerazione dell'energia di frenata ed il generatore-starter integrato. Consegne da novembre, a partire da 41.750 euro.


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Decisamente più elegante, con dimensioni importanti (4,82 metri), lo sviluppo della nuova Jeep Grand Cherokee è iniziato prima dell’accordo con la Fiat. La meccanica è tutta nuova, con sospensioni ad aria e un sistema di trazione 4x4 Quadra-Trac I, Quadra-Trac II e Quadra Drive che si adatta ai diversi tipi di terreno (asfalto, neve, ghiaia, sabbia). Importanti novità sotto al cofano, dove debutta il 3.6 V6 Pentastar da 294 cv a iniezione diretta, alzata variabile delle valvole MultiAir e turbo. Il cambio è un automatico a 5 rapporti. Il diesel (un V6 da 230 cv made in Fiat) è previsto per metà 2011. L’abitacolo ha un aspetto classico, visto che la forma del cruscotto è pulita ed essenziale. Prezzi da circa 50.000 euro.

JEEP GRAND CHEROKEE, STILE E TECNOLOGIA

Ecologia

Sicurezza

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CITROËN C-ZERO, IN CITTÀ SENZA INQUINARE

Ecologia

Sicurezza

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Capacità di carico W W W

Dopo il Master, la gamma dei veicoli commerciali Renault si è rinnovata con l’arrivo del nuovo Kangoo Express Maxi, la variante a passo lungo del Kangoo Express che, grazie ai 39 cm in più di lunghezza, vanta una capacità maggiore - di un metro cubo - rispetto alla versione standard, per un totale di 4,6 metri cubi. Il navigatore satellitare Carminat TomTom è disponibile per tutta la gamma dei veicoli commerciali della Losanga. Si tratta di un accessorio molto utile e ormai presente in molti modelli della Règie. Il nuovo Renault Kangoo Express Maxi è in vendita dalla scorsa primavera, sia nella versione a 2 posti che in quelle Crew Van e Cabine Approfondie, a 5 posti. Il motore 1.5 dCi è disponibile con potenze di 85 e 105 cv. Il carico utile, nella versione a 2 posti, arriva a 4.600 litri. Listino a partire da circa 14.000 euro.

Nuova proposta da Citroën per la mobilità elettrica in città: si tratta della C-Zero che, come suggerisce il nome, si propone come vettura a zero emissioni. Posto per 4 persone e un equipaggiamento di sicurezza completo. L’altezza di 160 cm ha permesso di posizionare il motore elettrico (da 64 cv) e le batterie (agli ioni di litio) sotto il pavimento della vettura, lasciando così lo spazio per 4 posti. L’autonomia dichiarata è di 140 km. Per la ricarica con la normale corrente di casa servono 6 ore. Ma collegando la presa a speciali colonnine bastano soltanto 30 minuti per avere l’80% della carica disponibile. Accettabili le prestazioni: da 0 a 100 km/h in 15” con una velocità di 130 km/h. Per ora si parla di “noleggio a lungo termine”, a partire da dicembre.

RENAULT KANGOO MAXI, SPAZIO ED ECONOMIA

Ecologia

Sicurezza

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Capacità di carico W W W W W

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Prova su strada

Più snella e più leggera: nuova vita per la Touareg La seconda generazione del Suv di Volkswagen ha una linea ancora più aerodinamica: con il 3 litri turbodiesel V6 da 240 cv è scattante e veloce pur consumando meno della passata versione. Propone due sistemi per la trazione integrale: il più evoluto è il 4xMotion con le ridotte e due differenziali bloccabili. Quattro telecamere e tutti gli aiuti elettronici per una guida ancora più sicura

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ono stati sufficienti quattro centimetri in più di lunghezza, due in meno di altezza e appena 12 millimetri in più di larghezza per dare alla Touareg di seconda generazione un'immagine completamente nuova, più snella e filante, che la fa assomigliare ad una Golf di dimensioni extralarge. Ha abbandonato l'aspetto tondeggiante e massiccio di prima e si è convertita a linee più aggraziate ed orizzontali: ha perso peso, ma non lo spazio interno (grazie al passo che aumenta da 2,86 a 2,99 metri) per favorire una migliore abitabilità. Ha mantenuto le straordinarie doti stradali della Touareg prima serie con l'aggiunta di numerosi sistemi elettronici di aiuto alla guida degni di un'ammiraglia. Ha raddoppiato le soluzioni per la trazione integrale lasciando intendere che ora può affrontare un off-road impegnativo. Infine si è dotata di ben quattro telecamere che aiutano il pilota a vedere anche gli ostacoli nascosti davanti, dietro e sui lati.

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Immagine rinnovata La svolta che i tecnici Volkswagen hanno impresso alla Touareg non sta solo nelle dimensioni che restano importanti, ma negli interventi sulla linea che ne hanno trasformato l'immagine. Il muso, ad esempio, è caratterizzato da prese d'aria con listelli cromati e con fari a sviluppo orizzontale con originali giochi di luce a led; le fiancate sono più slanciate, prive di nervature e con superfici vetrate leggermente a cuneo; la coda infine è

Lunotto inclinato e portellone arrotondato per la porta posteriore della Touareg

arrotondata e con un lunotto inclinato per dare slancio. L'impressione generale a prima vista è che questa Touareg di seconda generazione sia una vettura ben piantata per terra e meno imponente rispetto al passato.

Potente e reattiva Quando poi si sale a bordo e si gira la chiave d'avviamento (c'è anche come optional la funzione key-less con tanto di bottone e lo Start&Stop) ci si accorge subito che la qualità dei materiali nell'abi-

Dati tecnici e per l’impiego aziendale della Volkswagen Touareg 3.0 V6 TDI Tiptronic 240 cv Cilindrata Potenza Lungh./largh./altezza Peso Accelerazione Velocità massima Cambio Trasmissione

2.967 cc 240 cv 4,80 x 1,94 x 1,72 m 2.099 kg 7,8” (da 0 a 100 km/h) 218 km/h Automatico a 8 rapporti Trazione integrale

(*) percorrenza annua 30.000 km

Costo di esercizio al km (*) 0,86 Consumo medio 13,5 km/litro Capacità di carico da 520 a 1.642 litri Comfort ★★★★✩ Silenziosità ★★★✩✩ Sicurezza ABS SI ESP SI Antislitt. SI

tacolo è sempre altissima (pelle e radica in abbondanza, plastica morbida e piacevole al tatto) e soprattutto che la vettura spinta dal turbodiesel V6 di tre litri con 240 cavalli schizza via anche ad un leggero tocco dell'acceleratore. Il segreto di questa grande reattività sta nella cura dimagrante cui è stata sottoposta con l'utilizzo di materiali leggeri e con l'abbandono di tutto quanto è stato ritenuto superfluo. Tradotta in cifre questa cura dimagrante ha portato ad un sensibile incremento della velocità massima (218 km/h) e dell'accelerazione (7,8” da 0 a 100) pur riuscendo a contenere i consumi (7,4 litri per 100 km contro i 9,6 precedenti) e le emissioni di CO 2 (195 gr/km contro 254). Va sottolineato al riguardo che il 3 litri TDI con filtro antiparticolato e BlueMotion si avvicina moltissimo alle emissioni di CO2 della versione Hybrid (193 gr/km) che dispone invece di ben 380 cv. CarFleet ottobre 2010 45


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Prova su strada Off-road È una Touareg che sembra nata per i lunghi trasferimenti su strada asfaltata vista la reattività del motore aiutato da uno straordinario cambio automatico ad otto marce con la settima e l'ottava surmoltiplicate allo scopo di contenere i consumi quando si viaggia a velocità costante in autostrada. Ma non bisogna fermarsi alle apparenze perchè la 3.0 V6 TDI Tiptronic della nostra prova, con la possibilità di scelta tra due sistemi per la trazione integrale, si è dimostrata una vera fuoristrada nell'off-road con una pendenza massima superabile di 45 gradi, di un angolo di attacco del dosso di 30° e di uscita di 31°, con una pendenza laterale massima di 35° e con un guado superabile fino a 50 centimetri di acqua. Nella versione standard 4Motion non ci sono le ridotte ed il sistema utilizza un Torsen autobloccante.

Invece per chi vuole affrontare percorsi in fuoristrada più impegnativi c'è il sistema 4xMotion con la possibilità di selezionare 5 diverse modalità di guida a seconda del tipo di fondo e delle difficoltà da superare. Questa volta ci sono le ridotte ed il bloccaggio del differenziale centrale e posteriore. In aggiunta al pacchetto si possono avere le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico. Con queste ultime si ottiene un comfort straordinario su ogni tipo di percorso, mentre sull'asfalto si riduce, fino ad essere inavvertibile, il rollio nei cambi veloci di traiettoria.

Dotazioni tecnologiche La nuova Touareg è anche un concentrato di tecnologia, con quattro telecamere che rendono visibili gli ostacoli dai quattro lati nelle manovre e interagiscono con la centralina di controllo nell'ACC, il regolato-

re attivo di velocità che integra il Front Assist: in caso di pericolo di tamponamento avverte il pilota e attiva i freni per ridurre le conseguenze di un'eventuale collisione. Optional anche il Lane Assit ed il Side Assist che avvertono chi sta alla guida su improvvisi cambi di corsia (in assenza della freccia) e sull'arrivo di una vettura in sorpasso nell'angolo buio dello specchietto. Abitacolo spazioso con poltrone superaccoglienti: i sedili dietro possono scorrere di 15 cm e si possono abbattere con un comando elettrico sulla parete del vano di carico. Ultima raffinatezza: il portellone si apre automaticamente premendo la serratura esterna e si chiude agendo su un pulsante o più semplicemente dandogli una spintarella verso il basso. Il bagagliaio infine ha una capienza che va da 520 litri ad un massimo di 1.642.

La fiancata della Touareg ora si presenta molto pulita e filante con un riuscito raccordo tra la porta anteriore e quella posteriore CarFleet ottobre 2010 46


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Prova su strada

MĂŠgane SporTour: comoda e sportiva La wagon di casa Renault ha una linea grintosa e in viaggio si dimostra tranquilla e soprattutto comoda. Abbandonate le linee spigolose, mostra una parte posteriore arrotondata con originali luci a forma di ferro di cavallo. Con il turbodiesel di 1.9 litri da 130 cv si dimostra vivace e scattante, tocca i 205 km/h di velocitĂ massima e nei consumi sfiora i 20 km con un litro

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Prova su strada omoda, spaziosa e dal look sportivo. Questo in sintesi il biglietto da visita della SporTour, la wagon che completa la gamma della nuova Mégane, uno dei cavalli di battaglia di casa Renault. Per quel che riguarda la linea non mancano i dettagli che distinguono quest’auto dalla concorrenza quali ad esempio le vetrate laterali a cuneo molto accentuato e la parte posteriore piacevolmente arrotondata con originalissime luci a forma di ferro di cavallo. Nell'insieme la silhouette di Mégane SporTour è sportiva ed elegante per via delle linee tese, del padiglione spiovente, dei passaruota sporgenti e del lunotto fortemente inclinato, anche se la vocazione vera di questa vettura è di trasportare cinque passeggeri ed un adeguato numero di bagagli con un elevato grado di comfort.

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Spazio a volontà Le dimensioni sono generose (4,56x1,80x1,47 metri), l'aumento

rispetto alla berlina è visibile all'esterno nella lunghezza e nell'abitacolo per il passo di 2,70 metri a vantaggio dello spazio per le ginocchia dei passeggeri posteriori (218 millimetri, tra i più generosi del segmento). Come ci si può aspettare da una wagon il volume per il vano bagagli è ampio: si va da un minimo di 524 litri ad un massimo di 1.600 con i sedili posteriori ribaltati. C'è anche la possibilità di ripiegare la poltrona del passeggero anteriore per consentire in casi di necessità di trasportare colli lunghi fino a 2,55 metri. Da sottolineare il particolare che sono stati ricavati altri 38 litri di spazio nel vano sotto-pianale per riporre oggetti che non si vogliono lasciare in vista. Grazie ad una soglia di carico posta a soli 56 centimetri da terra e al generoso portellone l’operazione di stivaggio dei bagagli diventa estremamente agevole. Una piccola raffinatezza è rappresentata da un pannello semirigido che si posiziona come un separè per dividere

il bagagliaio in due scompartimenti nel caso in cui ci siano valigie o sacchetti che devono restare separati.

Esterni e motori Sulla linea c'è poco altro da aggiungere: il frontale, pulito ed aerodinamico, è quello della berlina con il gruppo dei fari che si arrampicano sui passaruota. La linea di cintura parte alta e finisce ancor più alta avvicinandosi alla parte posteriore che è arrotondata, senza spigoli o nervature, con il lunotto inclinato e le luci di posizione nonché gli stop a forma di ferro di cavallo. Cinque i motori a disposizione sul mercato italiano: il benzina di 1.4 litri TCE sovralimentato con 130 cavalli, il “millecinque” bifuel (benzina e Gpl) con 110 cv, e tre classici diesel dCi di 1.5 e 1.9 litri con 90110 e 130 cv. Tre le versioni (Comfort-Dymanique-GT Line) tutte con ricche dotazioni. Di serie sulla versione-base l'antisbandamento (ESC) con antislittamento, il navi-

Le differenze più vistose, rispetto alla precedente versione della SporTour, sono concentrate nel portellone e nelle originali luci posteriori CarFleet ottobre 2010 48


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Ottimo il comfort rilevato nella prova su strada. Efficace l'insonorizzazione dell'abitacolo

gatore Carminat TomTom e la radio con lettore Cd ed Mp3. La Dynamique ha in più i cerchi in lega da 16”, il volante in pelle, le barre cromate sul tetto, il regolatore-limitatore di velocità. Al top infine si aggiungono il park-assist ed il clima bizona.

Su strada Per la nostra prova abbiamo optato per il collaudato 1.9 dCi da 130 cv perché ritenuto il più adatto per potenza e consumi (5,1 litri di gasolio per 100 km nel ciclo misto) al posto dell'inedito e stimolante 1.4 TCE a benzina, sempre con 130 cv, sovralimentato con l'adozione di un variatore continuo di fase sull'albero a camme. È un motore vivace, con buona accelerazione

(9,9” da 0 a 100) e velocità massima (200 km/h), abbastanza parco per essere un benzina (6,6 litri/100 km). L'1.9 dCi a gasolio con 130 cv, grazie alla poderosa coppia di 300 Nm già a 1.750 giri, si dimostra ideale per spingere senza fatica questa wagon che pesa 1.300 kg. Lo spunto in velocità è ottimo (205 km/h) e più che sufficiente l'accelerazione (9,8”). A questi dati cronometrici fa riscontro un consumo davvero contenuto (19,6 km con un litro nel ciclo misto) e di conseguenza emissioni di CO2 ridotte (135 gr/km). La spinta è progressiva senza buchi di potenza, l'insonorizzazione è buona anche quando il motore alza il numero dei giri. Il molleggio è

Dati tecnici e per l’impiego aziendale della Renault Mégane 1.9 dCi 130 cv Sportour GT Line Cilindrata Potenza Lungh./largh./altezza Peso Accelerazione Velocità massima Cambio Trasmissione

1.870 cc 130 cv 4,56 x 1,80 x 1,47 m 1.310 kg 9,8” (da 0 a 100 km/h) 205 km/h Manuale a 6 marce Trazione anteriore

(*) percorrenza annua 30.000 km

Costo di esercizio al km (*) 0,52 Consumo medio 19,6 km/litro Capacità di carico da 524 a 1.600 litri Comfort ★★★★✩ Silenziosità ★★★✩✩ Sicurezza ABS SI ESP SI Antislitt. SI

tarato sul morbido, e questo particolare da un lato migliora il comfort generale e dall'altro non accentua i fenomeni di rollio. Il posto di guida si adatta a piloti di tutte le taglie per via soprattutto di un volante regolabile in altezza (con un'escursione di 5 cm) ed in profondità (4,5 cm). Il cambio infine è un manuale a 6 rapporti con innesti ravvicinati. Il navigatore Carminat esce da un alloggiamento speciale posto in testa alla consolle centrale: le sue indicazioni sono facilmente leggibili dal pilota che deve solo inclinare lo sguardo sulla destra senza perdere di vista la strada.

All’interno L'abitacolo è quello della Mégane berlina, quindi ben rifinito, confortevole ed elegante: grazie all'aumentato passo in 5 ci si sta comodi con spazio a sufficienza per le gambe di chi siede dietro. La sicurezza infine è di ottimo livello con airbag anche laterali e per la testa. Controllo elettronico della trazione, l'assistenza alla frenata d'emergenza ed ESC per il controllo del sottosterzo in caso di sbandata completano la dotazione. CarFleet ottobre 2010 49


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Prova su strada

Ford S-Max, monovolume per sette con assetto sportivo Grande capacitĂ di trasporto per passeggeri e bagagli, ma anche carattere vivace grazie al turbodiesel di 2 litri con 163 cavalli che supera i 200 all'ora. Linea slanciata e grande comfort: i due sedili della terza fila (optional) scompaiono nel fondo del bagagliaio. Abitacolo rifinito con cura. Nella versione con il turbodiesel 1.9 dCi da 130 cv si percorrono 19,6 km con un litro di gasolio

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n casa Ford hanno avuto quattro anni fa un'idea che si è rivelata estremamente felice: creare un'alternativa, più sportiva e dalle dimensioni più contenute, alla Galaxy, superfamiliare di quasi 5 metri di lunghezza con 7 posti ed un grande bagagliaio. È nata così la S-Max, monovolume sportiva per eccellenza, che alla capienza simile a quella della “sorellona” (7 posti e spazio per i bagagli) ha affiancato il piacere di una guida scattante e veloce mantenendo dimensioni importanti (4,77x1,88x1,66 metri) ed una massa di poco inferiore ai 1.700 chili. Per dare al modello un'immagine più sportiva è stato sufficiente ridurre di 10 centimetri l'altezza ed imprimere una certa inclinazione al lunotto e al portellone posteriore. Per esaltare il piacere di guida invece sono risultati decisivi due motori: il turbodiesel di 2 litri con 163 cv ed il benzina, sempre di 2 litri, con 203 cv, entrambi a 4 cilindri, naturalmente Euro 5. A completare le dotazioni sportive un cambio automatico Powershift a doppia frizione (già visto su Focus e C-Max) con sei rapporti e funzione sequenziale che regala passaggi di marcia fluidi e veloci.

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Linea pulita e filante La S-Max Model Year 2010 si presenta con una linea molto pulita sia nel frontale che nelle fiancate: il parabrezza e il cofano motore sono molto inclinati, la grande presa d'aria anteriore a forma esagonale è circondata da un bordo cromato, i fari sono raggruppati sotto una palpebra di plexiglass che si arrampica sulla fiancata. Il carattere sportivo di questo modello si riscontra nei passaruota molto sporgenti e nella superficie vetrata laterale particolarmente inclinata verso la coda con la terza luce sagomata. I doppi montanti arretrati consentono una buona visibilità riducendo ai minimi termini gli angoli bui a destra e a sinistra. Sulle fiancate spiccano due nervature: una all'altezza delle maniglie, l'altra più in basso con protezione in tinta con la carrozzeria. Dietro si notano il piccolo spoiler in testa al lunotto (con terza luce di stop incorporata), le vistose luci di posizione arricchite di led che debordano sulla fiancata e l'enorme portellone che si appoggia in basso al paraurti.

Grande abitabilità L'abitabilità è uno dei punti di forza della S-Max grazie ad un passo di 2,85 metri, buono l'accesso ai 5

posti delle due prime file di sedili per via di portiere ampie e dalla grande apertura. Va sottolineato il particolare che i due sedili in terza fila si ripiegano e possono scomparire nel fondo del bagagliaio. Invece i tre della seconda fila sono indipendenti, scorrevoli ed hanno lo schienale reclinabile. L'abitacolo è rifinito con una certa cura soprattutto nella versione Titanium che dispone di cerchi in lega da 18 pollici (di serie quelli da 17”) e le barre cromate sul tetto. Il posto di guida è leggermente sopraelevato il che, unito ai montanti anteriori arretrati e all'ampia vetratura, consente di avere un'ottima visuale in tutte le direzioni. I tecnici della Ford hanno riservato una cura particolare al cruscotto, alla consolle centrale e alla posizione del cambio automatico. Eleganti e poco appariscenti gli inserti in alluminio satinato sulle portiere, sulla consolle ed attorno alla leva del cambio. Il volante è a quattro razze attrezzato (su quelle di sinistra i comandi dell'autoradio, su quelle di destra il trip computer); la strumentazione è caratterizzata da un contagiri semicircolare e da un tachimetro rotondo. In più c'è un ampio spazio riservato al display

Passaruota sporgenti con piccole prese d'aria anteriori, parabrezza molto inclinato: così l'immagine della S-Max è decisamente sportiva CarFleet ottobre 2010 51


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Prova su strada

L'abitabilità è uno dei punti di forza della S-Max. Allo stesso tempo il carattere sportivo è garantito da assetto e motore

del computer di bordo su sfondo di colore azzurrino. Cinque le bocchette per l'areazione (tre centrali e due laterali). Sulla consolle centrale si trovano, a portata di mano del pilota, i tasti dell'impianto audio e quelli per la climatizzazione automatica bizona.

Cambio a doppia frizione Il cambio è un piacevolissimo automatico a doppia frizione con sei rapporti: il passaggio da una marcia all'altra è istantaneo ed inavvertibile, il che contribuisce ad aumentare il comfort. Per chi nei percorsi tortuosi predilige cambia-

re manualmente è disponibile la funzione sequenziale con la leva spostata a destra (si spinge in avanti per scalare e indietro per salire di marcia). I motori contribuiscono con la loro vivacità di reazioni a dare il carattere sportivo a questa monovolume. Per la nostra prova abbiamo optato per il turbodiesel con 4 cilindri di 2 litri (2.0 TDCi Titanium) con 163 cavalli che grazie alla coppia di 340 Nm (da 2.000 a 3.500 giri) trasmette la sensazione di essere sempre in tiro. L'alternativa è rappresentata dal benzina sempre di 2 litri con turbocompressore

Dati tecnici e per l’impiego aziendale della Ford S-Max 2.9 TDCI Titanium Cilindrata Potenza Lungh./largh./altezza Peso Accelerazione Velocità massima Cambio Trasmissione

1.997 cc 163 cv 4,77 x 1,88 x 1,66 m 1.615 kg 9,5” (da 0 a 100 km/h) 205 km/h Automatico a 6 marce Trazione anteriore

(*) percorrenza annua 30.000 km

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Costo di esercizio al km (*) 0,61 Consumo medio 17,5 km/litro Capacità di carico da 854 a 2.100 litri Comfort ★★★✩✩ Silenziosità ★★★✩✩ Sicurezza ABS SI ESP SI Antislitt. SI

che sviluppa 200 cv ed una velocità massima di 220 km/h (8,5” da 0 a 100).

Turbodiesel scattante Con il turbodiesel si va leggermente più piano (205 km/h e 9,5” da 0 a 100), in compenso si consuma (17,5 km/l nel ciclo misto) e si inquina poco (152 gr/km di CO 2). Il motore riprende da un basso numero di giri senza buchi di potenza: se si esagera c'è sempre l'Esp che vigila sulle sbandate. Ma va sottolineato che con le ruote indipendenti nel posteriore e con gli ammortizzatori idraulici l'assetto della vettura è sempre corretto ed in caso di cambio improvviso di corsia il rollio risulta ben contenuto. Aiuta in questo senso uno sterzo mai troppo leggero grazie alla servoassistenza idraulica che favorisce manovre agili e senza incertezze nonostante le dimensioni ragguardevoli. In conclusione sia la linea che l'assetto ed il motore fanno di questa monovolume da famiglia un veicolo che regala piacere di guida ed emozioni.


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Prova su strada

A7 Sportback, l'ammiraglia si trasforma in maxi-coupĂŠ Eredita il lusso ed il comfort della A8, ma con una linea slanciata, il tetto basso ed un lunotto molto inclinato assume un aspetto da potente sportiva. Quattro comode porte con l'aggiunta di un portellone in stile Avant. Motori a 6 cilindri di 3 litri a benzina e gasolio veloci con prestazioni da supercar, ma con un occhio sempre attento ai consumi

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Prova su strada udi inaugura un nuovo segmento nel panorama delle vetture alto di gamma. Con la A7 Sportback infatti propone ad una clientela sempre più esigente un modello che unisce alle dimensioni e al lusso di un'ammiraglia (A8) la linea ed il temperamento di una grande coupé nonché la praticità di un ampio portellone. Una sorta di formula-Avant che caratterizza la parte posteriore, inclinatissima, per non tradire l'effetto-coupè, ma nello stesso tempo dotata di un portellone elettrico che si apre su un bagagliaio di dimensioni ragguardevoli (da 535 a 1.360 litri), inedito per il tipo di vettura nel quale si inserisce.

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Sport e comodità Siamo di fronte ad una riuscita “mutazione genetica” di un'ammiraglia che si veste da coupè senza rinunciare al lusso e alla comodità della A8, modello dal quale visivamente e tecnologicamente deriva, pur offrendo di sé un'immagine sportiva, ma nello stesso tempo strizzando l'occhio a quanti non vogliono rinunciare a niente. Nel nostro caso al grande bagagliaio e soprattutto al pratico portellone, che ha il pregio di entrare a far parte senza forzature della linea filante della vettura. Il piccolo spoiler che esce dal portellone stesso quando si superano i 130 all'ora e che rientra automaticamente al di sotto degli 80, non è un'appendice decorativa: offre un quid in più di stabilità, cosa non disprezzabile in una vettura possente che ha una velocità massima di 250 km/h limitata elettronicamente.

ad ala. Sono luci “all-weather” che si adattano alle condizioni meteo del momento. Chi vuole può scegliere un sistema totalmente a led. La linea del tetto è bassa e dinamica, una nervatura parte dai passaruota anteriori e si congiunge con la coda sfiorando le maniglie delle portiere; il parabrezza è inclinato e le superfici vetrate laterali sono contenute in rapporto alla carrozzeria. Dietro spiccano i due terminali di scarico cromati e le luci di posizione con la solita dote massiccia di led. L'impressione che la A7 Sportback offre di sé a prima vista è di una grande coupé ben piantata per terra grazie alle ruote da 18 pollici (optional da 20”); potente, ma al tempo stesso comoda e lussuosa, con una pulizia della linea che si riscontra di solito nelle Gran Turismo.

Interni lussuosi È una sensazione che si rafforza una volta a bordo: poltrone accoglienti in pelle Milano e Valcona oppure nell'accoppiata pelle/Alcantara; rivestimenti in frassino naturale o in radica di noce marrone; sedile del pilota adattabile elettricamente in 20 posizioni con l'aggiunta di raffinatezze quali un sistema di ventilazione e di massaggio. Il navigatore esce da un apposito alloggiamento in

testa alla consolle centrale e può avere un monitor di 8 pollici: su un “pad” a portata di dito del pilota si può scrivere ad esempio la destinazione che il navigatore adotta immediatamente, oppure un numero di telefono che viene chiamato in modo automatico. Il riconoscimento della scrittura manuale è eccellente.

Eccellenza tecnologica Dalla ammiraglia la A7 Sportback ha ereditato una dotazione elettronica di elevatissimo livello: l'Head up display per la proiezione davanti agli occhi del pilota dei dati significativi (velocità, indicazioni del navigatore ecc.), l'Adaptive cruise control (con Audi pre sense) che sfrutta 4 sensori radar oltre ad una videocamera e a sensori agli ultrasuoni. Interviene per evitare tamponamenti avvisando il pilota con una vibrazione del volante o agendo direttamente per ridurre la velocità. Non manca la telecamera ad infrarossi per individuare al buio l'eventuale presenza di pedoni, l'Audi side assist e l'Active lane assist per tenere sotto controllo l’auto in sorpasso nell'angolo buio e per prevenire eventuali sbandate superando la linea bianca di mezzeria. C'è lo Stop&Go, il recupero di energia in frenata, il parcheggio assistito ed il servosterzo

I particolari La A7 Sportback riprende la meccanica e parte della carrozzeria della ammiraglia A8: griglia anteriore single-frame di forma esagonale, listelli neri lucidi della presa d'aria vivacizzati da inserti cromati, fari orizzontali stretti con fari bixeno e luci di posizione a led nella classica forma CarFleet ottobre 2010 54

La linea bassa del tetto e una coda quasi inesistente fanno della A7 una supersportiva


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Il frontale ricorda da vicino quello dell'ammiraglia A8, ma il look è quello della sportiva

elettromeccanico che funziona (e consuma) solo quando serve. La trazione può essere solo sulle ruote anteriori o integrale, i cambi Multitronic a variazione continua e S tronic a doppia frizione con 7 rapporti; il differenziale centrale è a corona dentata, mentre è previsto anche un differenziale sportivo in grado di trasferire in curva la forza motrice alla ruota posteriore esterna in modo da “spingere” la vettura ad uscire in traiettoria dalla curva. Come optional si possono scegliere le sospensioni pneumatiche elettroniche.

avere maggiore successo nelle preferenze della clientela Audi i due turbodiesel entrambi di 3 litri, ma coniugati con diverse potenze: 204 e 245 cv. Il primo è proposto anche con la trazione anteriore e con il cambio Multitronic: tocca i 234 km/h di velocità massima e fa segnare una percorrenza-record (in rapporto a stazza e potenza) nel ciclo misto di 18,8 km/l ed emissioni di CO2 di 139 gr/km. Il secondo invece ha sprint (6,5” 0-100) e velocità (250 km/h) a fronte di percorrenze superiori ai 16 km/litro. Per questa versione è prevista la trazio-

ne integrale ed il cambio a doppia frizione S tronic a 7 rapporti. Siamo molto vicini a nuovi record di efficienza e ciò è dovuto non solo all'ottimizzazione del rendimento di motori, cambi e sterzo, ma anche all'opera di alleggerimento complessivo con l'utilizzo di parti di alluminio (cofano motore, parti anteriori delle fiancate, portiere e cofano posteriore) che hanno ridotto la massa complessiva a meno di 1.800 kg, un peso da vettura media, molto al di sotto di quello che denunciano altre ammiraglie-coupé di analoga stazza.

Propulsori Per ultimi i motori. Quattro inizialmente, tutti ad iniezione diretta di benzina e di gasolio, tutti a 6 cilindri a V con potenza da 204 a 300 cavalli. Il 2.8 FSI con 204 cv e trazione integrale scatta da 0 a 100 in 8,3” e raggiunge i 235 km/h. L'altro benzina, il 3.0 TFSI, ha in più il compressore che gli fa fare un balzo a 300 cv con sprint di 5,6” da 0 a 100 e 250 km/h limitati elettronicamente. Destinati probabilmente ad

Dati tecnici e per l’impiego aziendale dell’Audi A7 Sportback 3.0 V6 TDI Fap quattro S tronic Cilindrata Potenza Lungh./largh./altezza Peso Accelerazione Velocità massima Cambio Trasmissione

2.967 cc 245 cv 4,97 x 1,91 x 1,42 m 1.770 kg 6,5” (da 0 a 100 km/h) 250 km/h Automatico S tronic Trazione integrale

Costo di esercizio al km (*) 0,95 Consumo medio 16,7 km/litro Capacità di carico da 535 a 1.360 litri Comfort ★★★★✩ Silenziosità ★★★★✩ Sicurezza ABS SI ESP SI Antislitt. SI

(*) percorrenza annua 30.000 km

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Prova su strada

Fiat Doblò, l'auto ideale anche per la famiglia Abitacolo spazioso che può ospitare sette passeggeri ed un numero considerevole di bagagli. Comodo l'accesso grazie alle portiere scorrevoli e al grande portellone. Posizione di guida sopraelevata, abitacolo spazioso e finiture da berlina. Massa contenuta, motori brillanti e livelli di emissioni molto bassi. C'è anche l'Esp e l'Hill holder per le partenze in salita

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decisamente l'auto di chi “tiene famiglia” o, se preferite, di chi ha un numero elevatissimo di hobby per il tempo libero e vuole avere tutto ciò che gli serve a portata di mano. Che sia nata come vettura da lavoro invece è scontato perché le linee, per quanto ingentilite in questa seconda generazione, non ingannano: sviluppate soprattutto in altezza da furgonetta tuttofare. Il nostro soggetto è la nuova Fiat Doblò che senza tradire le origini si presenta oggi con una veste per certi aspetti ricercata: la grande calandra anteriore, affiancata da due “baffi” neri che comprendono i fari antinebbia e piccole prese d'aria, nonché il massiccio gruppo dei fari che si arrampica sulla fiancata, conferiscono alla vettura una spiccata personalità. Gli indicatori di direzione integrati negli specchietti laterali rappresentano poi un particolare da berlina, non certo da fur-

È

goncino. I retrovisori a loro volta sono regolabili elettricamente.

Fiancate pulite Le fiancate, molto pulite e senza vistose nervature, si fanno notare per le superfici vetrate che salgono dalla parte anteriore a quella posteriore in modo tale da dare una linea a cuneo. I montanti e le cornici dei vetri poi sono nere come la calandra e l'enorme lunotto. E, a proposito di quest'ultimo, va sottolineato che contribuisce in maniera determinante alla personalità del nuovo Doblò per l'inusuale estensione della superficie vetrata di colore scuro che la fa assomigliare allo schermo di un moderno televisore da 60 pollici. Completano il quadro le barre sul tetto e le luci posteriori a sviluppo verticale, poste in posizione elevata e quindi ben visibili da chi segue. Non mancano naturalmente le due porte laterali scorrevoli, comode da

manovrare, che rendono agevole la salita a bordo. Sedili in posizione sopraelevata e altezza complessiva della vettura di 1,84 metri. Due i vantaggi: una buona visibilità ed una sensazione di spazio dovuta soprattutto all'altezza del padiglione che fa sentire a proprio agio anche i passeggeri con un'altezza sopra la norma.

Dimensioni maggiorate Per la nostra prova su strada abbiamo scelto la versione Emotion, spinta dal turbodiesel 1.6 MJT con 105 cavalli e con una coppia massima di 290 Nm a partire da 1.500 giri/minuto, naturalmente Euro 5. Siamo alla seconda generazione di Doblò che nasce su una piattaforma completamente nuova e che cresce nelle dimensioni: 13,7 centimetri in più di lunghezza, 11 in più di larghezza e 2,7 di altezza. Tutto ciò ha consentito di disporre di un abitacolo più spazioso grazie ad un

La linea a cuneo delle superfici vetrate nelle fiancate regala un grande slancio all'insieme CarFleet ottobre 2010 57


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Prova su strada

Comoda l'apertura del portellone che consente di caricare i bagagli senza dovere piegare la testa

passo maggiore di 17,2 cm e di avere (a richiesta) una terza fila di sedili che porta a sette posti la capacità di ospitare passeggeri senza rinunciare al bagagliaio (da 790 a 3.200 litri). La massa è relativamente contenuta (1.410 kg-1.430 a 7 posti) il che consente al motore di avere reazioni brillanti (164 km/h di velocità massima, 13,4” da 0 a 100 in accelerazione).

Sicuro grazie all'Esp Il nostro Doblò si dimostra abbastanza agile nei percorsi tortuosi e sicuro grazie alla presenza dell'Esp. C'è anche l'Hill holder, comodo nelle ripartenze in salita perché mantiene ferma per qualche secondo la vettura una volta tolto il piede dal freno. Lo sterzo è abbastanza diretto e facile da manovrare grazie alla servoassistenza idraulica. La sensazione che il Doblò trasmette al pilota è quella di privilegiare l'andatura turistica per godere di tutte le comodità che questa vettura offre. L'abitacolo è spazioso e le finiture sono paragonabili a quelle di una berlina. La terza fila dei sedili (optional da mille euro che comCarFleet ottobre 2010 58

prende anche le barre longitudinali sul tetto) dispone di un piccolo finestrino apribile a compasso, mentre quando non servono i due sedili separati possono essere facilmente ripiegati e asportati.

Abitacolo accogliente Il posto di guida del nostro Doblò è fatto da materiali piacevoli al tatto, consolle centrale con rivestimento laccato nero ed in testa l'innesto per il navigatore portatile TomTom (optional da 349 euro). Sotto le regolazioni del climatizzatore che dispone, nella versione Emotion, di una comoda bocchetta regolabile per i posti dietro. Volante attrezzato a tre razze e cruscotto raccolto

sotto un'ampia palpebra con quattro indicatori rotondi di diverse dimensioni e display centrale per il computer di bordo. Il cambio manuale a 6 rapporti si trova in una posizione comoda per chi sta al volante e cioè alla base della consolle, la trasmissione è sulle ruote anteriori, le emissioni di CO2 raggiungono i 138 gr/km il che consente di collocare il Doblò con l'1.6 Multijet nella classe di emissioni C. Tra le dotazioni extra più interessanti il sistema Ecodrive che registra percorsi, manovre e consumi assegnando un ecopunteggio ed impartendo anche dei suggerimenti per rendere più virtuoso lo stile di guida.

Dati tecnici e per l’impiego aziendale Fiat Doblò 1.6 MJT Emotion Cilindrata Potenza Lungh./largh./altezza Peso Accelerazione Velocità massima Cambio Trasmissione

1.598 cc 105 cv 4,39 x 1,79 x 1,85 m 1.410 kg 13,4” (da 0 a 100 km/h) 164 km/h Manuale a 6 marce Trazione anteriore

(*) percorrenza annua 30.000 km

Costo di esercizio al km (*) 0,46 Consumo medio 19,2 km/litro Capacità di carico da 790 a 3.200 litri Comfort ★★★✩✩ Silenziosità ★★★✩✩ Sicurezza ABS SI ESP SI Antislitt. SI


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Gioia di vivere

Lo yoga anche in azienda di Veronica Carletti Sempre più aziende italiane scelgono lo yoga come disciplina per gestire lo stress e i cattivi stili di vita che talvolta si accompagnano al lavoro. Proposto in varie formule e mirato a diverse esigenze, promette un grande risultato: alleviare le tensioni e aumentare la produttività a vita moderna è stressante, frenetica e sottoposta a continue pressioni sia in ambito privato che lavorativo. Tutto questo non solo indebolisce e danneggia la nostra salute, ma riduce anche in modo consistente l’efficienza e la produttività sul lavoro. Recenti studi hanno addirittura dimostrato che gli effetti negativi della tensione permanente possono incidere per il 50-60% sul totale dei giorni lavorativi persi, diventando la causa primaria di assenteismo. Per scongiurare questa prospettiva sempre più aziende sono corse ai ripari, attuando programmi di benessere “ad hoc” per i propri dipendenti che si basano sull’antichissima disciplina indiana dello yoga. Questa ginnastica alternativa si serve di una vasta scelta di tecniche per promuovere e rendere possibile l'integrazione tra psiche e corpo al fine di procurare una migliore stabilità nervosa ed un equilibrio che permetta di distaccarsi dallo stress della routine quotidiana.

L

Hata Yoga L’insegnamento sempre più praticato in occidente

si definisce correttamente Hata Yoga ed è, nella maggior parte dei casi, quasi del tutto privo dei significati spirituali e religiosi che caratterizzano lo yoga praticato in India. Si basa soprattutto su postura ed esercizi fisici per attivare il sistema cardio-circolatorio e ad acquisire maggiore flessi-

respirazione che aiutano a contrastare gli eccessi di stress, a ridurre i disturbi del sonno e ad aumentare la facoltà di gestione e controllo della sfera psico-emotiva oltre che a riequilibrare la funzione respiratoria. Attraverso la consapevolezza del proprio corpo e, soprattutto, gli esercizi di

bilità del corpo e del tono muscolare. Grazie a queste tecniche è possibile curare e prevenire le malattie dovute alla vita sedentaria d’ufficio come: mal di schiena, cervicale, problemi vasco-circolatori e stanchezza della vista dovuta alle troppe ore passate davanti ad un terminale. Allo stesso tempo, poi, vengono insegnate anche numerose tecniche di

respirazione, si ottiene benessere interiore, aumento della creatività e una determinazione che in termini di lavoro si traduce in maggiore produttività.

In azienda Lo yoga, che fino a poco tempo fa in Italia era una pratica relativamente poco diffusa, già da dieci anni a questa parte sta diventando per molte

aziende quasi un’esigenza. Questa disciplina prevede un’attività fisica che va bene per tutti e per ogni età e che si può praticare ovunque, anche negli spazi stessi degli uffici. Varie le formule in cui viene proposto alle aziende anche in funzione delle necessità dei collaboratori: dalla lezione quotidiana, allo stage intensivo di uno o più giorni, fino alla sessione individuale o di gruppo, le sessioni di yoga vengono addirittura proposte durante congressi o conferenze proprio perché capaci di mantenere viva l’attenzione e aumentare la concentrazione. È stato dimostrato che frequentare un corso di yoga con i colleghi, oltre a combattere lo stress, incoraggia anche la socializzazione ed abitua a lavorare in team migliorando le relazioni interpersonali e aumentando la creatività. Aspetti negativi come fatica, controllo, aggressività, competizione, disagio e arroganza si possono trasformare in rendimento, passione, cooperazione e armonia. Non solo benessere dei dipendenti, quindi, ma tanto giovamento anche, e soprattutto, alle aziende. CarFleet ottobre 2010 59


CarFleet 38_CF38 13/10/10 14:06 Pagina 60

Osservatorio Segnali di ripresa per l’auto aziendale Le vendite di autovetture a privati stanno pagando duramente la fine degli incentivi 2009, che hanno esaurito i loro effetti nel marzo scorso. Per le auto aziendali, di fatto escluse dagli incentivi, si delinea invece un recupero dai livelli estremamente depressi in cui le vendite erano cadute nello corso anno

Il mercato italiano dell’auto è entrato in una situazione di estrema difficoltà. Dopo il buon risultato del primo trimestre, dovuto al perdurare degli effetti degli incentivi dello scorso anno per gli acquisti dei privati, a partire da aprile si sono avuti risultati sempre più negativi. In questo quadro l’unico elemento favorevole è l’andamento delle vendite di vetture aziendali. Nel 2009, non potendo beneficiare di incentivi, accusarono un calo del 28%. Nel 2010 è in atto un recupero che a fine agosto ha portato le immatricolazioni di imprese e società a quota 372.163 con una crescita del 11,95% nei confronti dello stesso periodo del 2009. Nell’ambito delle immatricolazioni a imprese e società quelle per auto ad uso noleg-

gio sono state 191.519, con una crescita del 9,42%. Siamo ancora lontani dai livelli precedenti la crisi, ma qualcosa si muove sia nel mercato dell’auto aziendale in generale, che in quello delle auto in noleggio. Considerando quest’ultimo segmento di mercato, i dati di agosto mostrano che saldamente in vetta alla graduatoria delle vendite vi è Fiat, con una quota di questo mercato del 31,08%, contro il 30,69% dello stesso periodo del 2009. In seconda posizione nella graduatoria si colloca Ford con l’8,33% del mercato contro il 7,88% del 2009. In calo è invece l’incidenza di Lancia, che è terza nella graduatoria, ma vede la sua quota scendere dall’8,44% al 7,19%. In gran-

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE VENDUTE AD IMPRESE E SOCIETA’ Marca

gennaio-agosto 2010

Variaz.%

2009

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE PER USO NOLEGGIO

gennaio-agosto Quota 2010 Quota 2009

FIAT FORD VOLKSWAGEN LANCIA AUDI RENAULT PEUGEOT BMW MERCEDES CITROëN ALFA ROMEO OPEL SMART NISSAN TOYOTA VOLVO HONDA LAND ROVER MINI SKODA CHEVROLET MAZDA HYUNDAI SEAT KIA PORSCHE MITSUBISHI SUZUKI DODGE altre

107.888 23.393 22.831 21.025 20.129 19.122 19.006 17.707 15.927 15.548 12.426 10.990 10.434 7.790 6.128 4.567 3.947 3.107 3.039 3.013 2.904 2.457 2.203 2.129 1.986 1.512 1.265 1.117 1.105 7.468

82.518 20.832 20.098 22.779 19.364 10.631 13.333 21.544 18.609 12.950 17.507 10.444 9.190 5.799 7.884 6.175 3.172 2.790 3.066 2.229 2.328 2.330 1.761 1.856 870 1.485 1.118 1.410 1.246 7.126

30,74 12,29 13,60 -7,70 3,95 79,87 42,55 -17,81 -14,41 20,06 -29,02 5,23 13,54 34,33 -22,27 -26,04 24,43 11,36 -0,88 35,17 24,74 5,45 25,10 14,71 128,28 1,82 13,15 -20,78 -11,32 4,80

28,99 6,29 6,13 5,65 5,41 5,14 5,11 4,76 4,28 4,18 3,34 2,95 2,80 2,09 1,65 1,23 1,06 0,83 0,82 0,81 0,78 0,66 0,59 0,57 0,53 0,41 0,34 0,30 0,30 2,01

24,82 6,27 6,05 6,85 5,82 3,20 4,01 6,48 5,60 3,90 5,27 3,14 2,76 1,74 2,37 1,86 0,95 0,84 0,92 0,67 0,70 0,70 0,53 0,56 0,26 0,45 0,34 0,42 0,37 2,14

TOTALE

372.163

332.444

11,95

100,00

100,00

Fonte: Unrae

CarFleet ottobre 2010 60

de crescita è invece Renault che passa dal 3,44% al 7,09%. In crescita, più contenuta, è la quinta marca per importanza di questo mercato, cioè Volkswagen, che vede la sua quota passare dal 6,02% dei primi otto mesi del 2009 al 6,84% dello spesso periodo di quest’anno. Venendo alla graduatoria per modelli, è la Grande Punto l’auto più venduta a uso noleggio, seguita dalla Panda, dalla Fiat 500, dalla Smart Fortwo e dalla Fiat Bravo. Nella graduatoria dello stesso periodo del 2009 tra i primi cinque modelli figurava anche la Lancia Delta, che quest’anno è stata scalzata dalla Fiat 500, mentre la Fiat Bravo si trovava al quarto posto che quest’anno ha dovuto cedere alla Smart Fortwo.

Marca FIAT FORD LANCIA RENAULT VOLKSWAGEN AUDI PEUGEOT SMART MERCEDES CITROëN BMW ALFA ROMEO OPEL NISSAN VOLVO SKODA TOYOTA KIA SEAT CHEVROLET MINI DODGE SUBARU MAZDA HONDA LAND ROVER CHRYSLER PORSCHE MITSUBISHI altre

TOTALE

Fonte: Unrae

gennaio-agosto 2010

Variaz.%

2009

gennaio-agosto Quota 2010 Quota 2009

59.530 15.950 13.776 13.572 13.095 10.583 9.187 8.263 7.894 7.059 6.125 5.782 5.556 3.399 2.031 1.349 1.133 985 960 939 508 459 454 425 356 325 277 263 218 1.066

53.718 13.785 14.773 6.016 10.532 9.553 6.788 6.072 7.963 5.843 8.798 11.492 5.196 2.759 2.588 1.257 672 105 882 743 834 669 166 497 400 329 136 213 299 1.961

10,82 15,71 -6,75 125,60 24,34 10,78 35,34 36,08 -0,87 20,81 -30,38 -49,69 6,93 23,20 -21,52 7,32 68,60 838,10 8,84 26,38 -39,09 -31,39 173,49 -14,49 -11,00 -1,22 103,68 23,47 -27,09 -45,64

31,08 8,33 7,19 7,09 6,84 5,53 4,80 4,31 4,12 3,69 3,20 3,02 2,90 1,77 1,06 0,70 0,59 0,51 0,50 0,49 0,27 0,24 0,24 0,22 0,19 0,17 0,14 0,14 0,11 0,56

30,69 7,88 8,44 3,44 6,02 5,46 3,88 3,47 4,55 3,34 5,03 6,57 2,97 1,58 1,48 0,72 0,38 0,06 0,50 0,42 0,48 0,38 0,09 0,28 0,23 0,19 0,08 0,12 0,17 1,12

191.519

175.039

9,42

100,00

100,00


CarFleet 38_CF38 13/10/10 14:06 Pagina 61

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE PER IMPRESE E SOCIETA’ TOP 20 - gennaio-agosto 2010/2009 N.

Marca

Modello

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

FIAT FIAT FIAT SMART VOLKSWAGEN FIAT AUDI LANCIA RENAULT FIAT LANCIA LANCIA FORD CITROEN FORD ALFA ROMEO BMW VOLKSWAGEN FIAT VOLKSWAGEN altre TOTALE

PANDA GRANDE PUNTO 500 FORTWO GOLF BRAVO A4 MUSA MEGANE PUNTO YPSILON DELTA FOCUS C3 FIESTA MI.TO SERIE 3 POLO MULTIPLA PASSAT

gennaio-agosto 2010 Numero Quota

32.189 26.191 14.153 10.433 8.612 8.558 7.814 7.325 6.740 6.714 6.533 6.483 6.408 5.973 5.681 5.349 5.074 4.351 4.240 4.233 189.109 372.163

8,65 7,04 3,80 2,80 2,31 2,30 2,10 1,97 1,81 1,80 1,76 1,74 1,72 1,60 1,53 1,44 1,36 1,17 1,14 1,14 50,81 100,00

N.

Marca

Modello

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

FIAT FIAT FIAT SMART BMW FIAT LANCIA AUDI FORD VOLKSWAGEN LANCIA ALFA ROMEO LANCIA FIAT ALFA ROMEO MERCEDES VOLKSWAGEN BMW FIAT MERCEDES altre TOTALE

GRANDE PUNTO PANDA 500 FORTWO SERIE 3 BRAVO DELTA A4 FOCUS GOLF MUSA 159 YPSILON CROMA MI.TO CLASSE C PASSAT SERIE 1 QUBO CLASSE A

gennaio-agosto 2009 Numero Quota

23.707 15.781 10.086 9.189 8.414 8.398 8.049 7.919 7.898 7.361 6.879 6.865 6.853 6.043 5.773 4.797 4.772 4.649 4.584 4.465 169.962 332.444

7,13 4,75 3,03 2,76 2,53 2,53 2,42 2,38 2,38 2,21 2,07 2,07 2,06 1,82 1,74 1,44 1,44 1,40 1,38 1,34 51,13 100,00

Fonte: Unrae

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE PER USO NOLEGGIO TOP 20 - gennaio-agosto 2010/2009 N.

Marca

Modello

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

FIAT FIAT FIAT SMART FIAT LANCIA RENAULT VOLKSWAGEN AUDI LANCIA FORD FORD ALFA ROMEO VOLKSWAGEN RENAULT LANCIA CITROëN OPEL RENAULT FIAT altre TOTALE

GRANDE PUNTO PANDA 500 FORTWO BRAVO MUSA MEGANE GOLF A4 DELTA FOCUS FIESTA MI.TO PASSAT CLIO YPSILON C3 INSIGNIA SCENIC CROMA

gennaio-agosto 2010 Numero Quota

19.602 18.904 9.173 8.263 5.620 5.382 5.302 5.280 5.115 4.962 4.658 4.299 3.233 3.199 2.995 2.956 2.942 2.873 2.715 2.686 71.360 191.519

10,24 9,87 4,79 4,31 2,93 2,81 2,77 2,76 2,67 2,59 2,43 2,24 1,69 1,67 1,56 1,54 1,54 1,50 1,42 1,40 37,26 100,00

N.

Marca

Modello

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

FIAT FIAT LANCIA FIAT SMART FORD FIAT AUDI LANCIA ALFA ROMEO ALFA ROMEO FIAT FIAT BMW VOLKSWAGEN VOLKSWAGEN FORD LANCIA BMW MERCEDES altre TOTALE

GRANDE PUNTO PANDA DELTA BRAVO FORTWO FOCUS 500 A4 MUSA 159 MI.TO CROMA QUBO SERIE 3 GOLF PASSAT C-MAX YPSILON SERIE 1 CLASSE C

gennaio-agosto 2009 Numero Quota

20.004 9.958 6.316 6.209 6.072 5.964 5.955 4.941 4.874 4.791 4.603 4.225 4.154 4.131 4.013 3.348 3.195 3.004 2.761 2.698 63.823 175.039

11,43 5,69 3,61 3,55 3,47 3,41 3,40 2,82 2,78 2,74 2,63 2,41 2,37 2,36 2,29 1,91 1,83 1,72 1,58 1,54 36,46 100,00

Fonte: Unrae

CarFleet ottobre 2010 61


CarFleet 38_CF38 13/10/10 14:06 Pagina 62

Osservatorio SPESA PER AUTOVEICOLI IN ITALIA PER REG IO PROVINCE E REGIONI

PARCO CIRCOLANTE N° AUTOVEICOLI

Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino VerbanoCusioOssola Vercelli Piemonte

ACQUISTO AUTOVEICOLI

ASSICURAZIONE ASSICURAZIONE RC AUTOVEICOLI INCENDIO E FURTO

TASSA DI POSSESSO

325.315 166.806 146.397 460.307 265.142 1.634.955 116.508 134.470 3.249.900

418.832 177.847 157.629 530.468 329.490 2.570.304 149.799 157.291 4.491.660

173.675 82.678 82.712 261.707 151.547 978.501 55.509 72.503 1.858.832

29.546 14.065 14.071 44.522 25.781 166.463 9.443 12.334 316.225

54.153 25.780 25.790 81.602 47.253 305.103 17.308 22.607 579.597

176.526 176.526

679.607 679.607

106.548 106.548

18.126 18.126

33.222 33.222

732.565 876.520 413.193 238.236 235.260 145.102 299.378 2.569.416 371.215 125.918 617.963 6.624.766

984.542 1.064.880 552.485 324.335 289.085 196.081 328.301 4.079.226 512.813 139.256 761.386 9.232.390

418.657 510.292 220.093 126.896 129.144 73.791 177.198 1.969.429 173.897 62.838 338.838 4.201.073

71.222 86.811 37.442 21.588 21.970 12.553 30.145 335.039 29.583 10.690 57.643 714.687

130.540 159.113 68.627 39.567 40.268 23.009 55.252 614.082 54.222 19.593 105.652 1.309.924

308.503 357.645 666.148

354.278 459.975 814.253

219.058 215.833 434.891

37.266 36.718 73.984

68.304 67.298 135.602

149.515 657.012 177.244 641.603 512.167 653.853 625.452 3.416.846

176.654 746.980 206.745 662.149 570.612 814.107 645.974 3.823.220

90.531 372.884 84.896 364.944 298.508 373.171 379.708 1.964.642

15.401 63.435 14.442 62.084 50.782 63.484 64.596 334.225

28.228 116.268 26.471 113.792 93.077 116.357 118.396 612.589

Gorizia Pordenone Trieste Udine Friuli Venezia Giulia

100.611 229.104 148.850 395.567 874.132

134.616 258.432 181.024 433.279 1.007.352

53.025 131.326 87.139 217.723 489.214

9.021 22.341 14.824 37.039 83.225

16.534 40.948 27.171 67.888 152.540

Genova Imperia La Spezia Savona Liguria

492.708 140.969 137.152 192.531 963.360

622.141 146.529 183.114 221.830 1.173.614

259.202 72.572 72.951 102.036 506.761

44.095 12.346 12.410 17.358 86.210

80.821 22.629 22.747 31.816 158.012

Bologna Ferrara Forlì Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia-Romagna

665.086 256.769 290.967 515.796 316.958 213.415 293.874 390.599 216.351 3.159.815

926.618 305.518 356.166 584.873 437.217 278.258 386.735 510.281 273.176 4.058.843

460.250 128.269 168.240 354.463 205.554 113.202 168.052 245.146 128.482 1.971.658

78.298 21.821 28.621 60.301 34.969 19.258 28.589 41.704 21.857 335.419

143.509 39.995 52.459 110.524 64.093 35.297 52.400 76.438 40.062 614.777

Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana

264.619 778.093 166.499 227.990 283.563 135.123 301.569 208.893 178.595 210.022 2.754.966

306.748 1.716.319 184.046 317.650 410.362 182.019 432.828 289.710 247.645 263.261 4.350.588

133.428 491.317 72.931 119.665 147.820 55.209 158.633 105.180 106.657 114.331 1.505.170

22.699 83.583 12.407 20.357 25.147 9.392 26.987 17.893 18.144 19.450 256.060

41.604 153.196 22.740 37.312 46.091 17.215 49.463 32.796 33.256 35.649 469.323

Aosta Valle d'Aosta Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese Lombardia Bolzano Bozen Trento Trentino Alto Adige Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza Veneto

* Esclusi i pedaggi autostradali

Fonte: Econometrica CarFleet ottobre 2010 62

Per la metodologia e i commenti si veda il servizio a pagina 16

CA


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G IONI E PROVINCE NEL 2009 (migliaia di euro) SPESA AUTOVEICOLI* CARBURANTE

LUBRIFICANTI

PNEUMATICI

RICOVERO

SPESA MANUTENZIONE E RIPARAZIONE

TOTALE 2009

661.453 216.166 122.907 474.438 292.197 1.473.220 106.042 137.359 3.483.782

32.785 15.607 15.613 49.402 28.607 184.711 10.478 13.686 350.891

83.783 39.885 39.901 126.251 73.108 472.042 26.778 34.976 896.726

62.345 29.679 29.691 93.946 54.401 351.256 19.926 26.027 667.272

297.732 141.736 141.793 448.646 259.797 1.677.448 95.159 124.292 3.186.604

1.814.304 743.445 630.108 2.110.982 1.262.184 8.179.048 490.441 601.076 15.831.587

326.167 326.167

20.113 20.113

51.400 51.400

38.248 38.248

182.655 182.655

1.456.086 1.456.086

774.997 1.255.298 399.467 280.563 203.967 184.328 461.542 3.931.559 415.251 154.133 591.018 8.652.125

79.030 96.328 41.547 23.954 24.378 13.930 33.450 371.768 32.826 11.862 63.962 793.034

201.966 246.172 106.176 61.216 62.301 35.598 85.483 950.079 83.890 30.314 163.460 2.026.654

150.287 183.181 79.008 45.552 46.359 26.489 63.610 706.973 62.424 22.557 121.634 1.508.075

717.706 874.796 377.307 217.538 221.392 126.501 303.772 3.376.201 298.112 107.724 580.871 7.201.920

3.528.946 4.476.871 1.882.152 1.141.210 1.038.863 692.281 1.538.752 16.334.356 1.663.019 558.969 2.784.463 35.639.881

486.781 774.217 1.260.999

41.351 40.743 82.094

105.677 104.121 209.797

78.636 77.478 156.115

375.532 370.004 745.536

1.766.884 2.146.387 3.913.271

161.999 904.117 185.678 733.676 754.623 851.792 789.157 4.381.041

17.089 70.389 16.026 68.890 56.349 70.443 71.677 370.864

43.673 179.884 40.955 176.054 144.004 180.023 183.177 947.770

32.498 133.856 30.475 131.005 107.157 133.959 136.305 705.255

155.197 639.237 145.537 625.626 511.734 639.729 650.936 3.367.995

721.270 3.227.050 751.225 2.938.221 2.586.845 3.243.065 3.039.926 16.507.602

79.870 230.754 102.793 551.794 965.211

10.009 24.790 16.449 41.100 92.349

25.580 63.354 42.037 105.033 236.003

19.035 47.143 31.281 78.157 175.615

90.901 225.134 149.383 373.244 838.661

438.590 1.044.222 652.101 1.905.257 4.040.170

630.540 205.385 216.757 242.859 1.295.541

48.929 13.699 13.771 19.261 95.661

125.043 35.010 35.192 49.224 244.469

93.047 26.052 26.187 36.628 181.914

444.351 124.411 125.060 174.921 868.744

2.348.170 658.634 708.188 895.934 4.610.926

877.560 234.074 468.560 616.717 554.424 297.749 647.780 1.005.421 311.284 5.013.570

86.881 24.213 31.759 66.912 38.802 21.369 31.723 46.276 24.254 372.189

222.031 61.879 81.161 170.998 99.162 54.610 81.070 118.262 61.982 951.154

165.218 46.045 60.394 127.243 73.788 40.637 60.326 88.001 46.122 707.773

789.008 219.892 288.415 607.658 352.381 194.063 288.092 420.254 220.258 3.380.023

3.749.372 1.081.707 1.535.776 2.699.689 1.860.390 1.054.444 1.744.768 2.551.782 1.127.476 17.405.405

318.045 997.966 229.806 391.548 329.548 169.065 358.323 406.245 164.192 257.722 3.622.460

25.187 92.746 13.767 22.589 27.904 10.422 29.945 19.855 20.134 21.582 284.130

64.368 237.018 35.183 57.728 71.310 26.634 76.527 50.740 51.453 55.155 726.115

47.897 176.370 26.180 42.956 53.064 19.819 56.945 37.757 38.287 41.042 540.317

228.737 842.267 125.025 205.142 253.409 94.646 271.945 180.310 182.842 195.998 2.580.321

1.188.712 4.790.782 722.086 1.214.946 1.364.656 584.420 1.461.595 1.140.486 862.611 1.004.189 14.334.483

CarFleet ottobre 2010 63


CarFleet 38_CF38 13/10/10 14:06 Pagina 64

Osservatorio SPESA PER AUTOVEICOLI IN ITALIA PER REG IO PROVINCE E REGIONI

PARCO CIRCOLANTE N° AUTOVEICOLI

Perugia Terni Umbria

ACQUISTO AUTOVEICOLI

ASSICURAZIONE ASSICURAZIONE RC AUTOVEICOLI INCENDIO E FURTO

TASSA DI POSSESSO

522.162 177.829 699.991

585.405 190.417 775.822

255.554 80.259 335.813

43.475 13.654 57.129

79.684 25.025 104.709

Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino Marche

342.877 293.717 246.692 276.659 1.159.945

420.700 268.461 229.525 308.229 1.226.915

184.486 139.764 116.755 133.895 574.899

31.385 23.777 19.862 22.778 97.802

57.524 43.579 36.405 41.749 179.258

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio

383.335 397.972 121.929 3.180.574 245.844 4.329.654

306.459 359.753 105.494 6.121.803 224.708 7.118.218

155.973 178.024 49.144 1.864.226 94.809 2.342.176

26.534 30.285 8.360 317.142 16.129 398.451

48.634 55.509 15.324 581.279 29.562 730.307

Chieti L'Aquila Pescara Teramo Abruzzo

287.447 228.130 217.376 228.866 961.819

279.001 213.094 245.688 246.359 984.143

121.614 88.226 93.012 95.720 398.572

20.689 15.009 15.823 16.284 67.805

37.920 27.510 29.002 29.846 124.277

Campobasso Isernia Molise

163.408 68.494 231.902

124.002 46.923 170.925

60.827 27.734 88.561

10.348 4.718 15.066

18.966 8.648 27.614

Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Campania

297.258 201.105 597.895 1.972.666 738.262 3.807.186

219.153 145.261 417.757 1.361.686 518.291 2.662.148

100.937 62.217 186.439 616.763 248.451 1.214.807

17.171 10.584 31.717 104.924 42.267 206.663

31.473 19.400 58.133 192.311 77.469 378.785

Bari Brindisi Foggia Lecce Taranto Puglia

961.836 271.317 395.615 543.803 358.324 2.530.895

831.321 169.163 236.823 423.436 276.459 1.937.203

329.226 89.304 119.749 156.541 122.053 816.873

56.008 15.192 20.372 26.631 20.764 138.967

102.655 27.846 37.339 48.810 38.057 254.707

135.720 265.639 401.359

98.931 188.214 287.145

47.345 94.761 142.105

8.054 16.121 24.175

14.762 29.547 44.309

Catanzaro Cosenza Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia Calabria

245.108 492.246 111.605 386.279 114.854 1.350.092

223.477 366.169 72.716 286.343 82.047 1.030.752

81.011 149.839 30.769 116.382 32.246 410.247

13.782 25.491 5.234 19.799 5.486 69.791

25.260 46.721 9.594 36.289 10.055 127.918

Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Sicilia

305.592 176.489 828.282 113.594 441.262 799.057 234.726 280.750 308.521 3.488.273

191.701 118.484 536.984 60.640 331.645 723.503 183.756 206.054 213.698 2.566.465

81.102 50.623 261.777 32.326 153.820 256.059 82.560 107.693 94.806 1.120.766

13.797 8.612 44.534 5.499 26.168 43.561 14.045 18.321 16.128 190.665

25.288 15.785 81.624 10.080 47.962 79.841 25.743 33.579 29.561 349.463

Sardegna

1.149.233

1.111.416

419.011

71.282

130.651

41.996.808

49.502.680

20.902.620

3.555.955

6.517.583

Matera Potenza Basilicata

TOTALE ITALIA

* Esclusi i pedaggi autostradali

Fonte: Econometrica

Per la metodologia e i commenti si veda il servizio a pagina 16

CarFleet ottobre 2010 64

*** Considerando i pedaggi autostradali che non è stato possibile ripartire regione per regione il totale sale a 212 017 758 euro

CA


CarFleet 38_CF38 13/10/10 14:06 Pagina 65

G IONI E PROVINCE NEL 2009 (migliaia di euro) SPESA AUTOVEICOLI* CARBURANTE

LUBRIFICANTI

PNEUMATICI

RICOVERO

SPESA MANUTENZIONE E RIPARAZIONE

TOTALE 2009

627.565 288.983 916.549

48.241 15.151 63.391

123.283 38.718 162.001

91.737 28.811 120.548

438.098 137.589 575.687

2.293.041 818.607 3.111.649

472.893 335.326 271.195 584.195 1.663.610

34.825 26.383 22.040 25.275 108.523

88.998 67.424 56.324 64.593 227.339

66.226 50.171 41.912 48.065 206.374

316.265 239.598 200.154 229.536 985.552

1.673.302 1.194.483 994.172 1.458.315 5.320.272

699.550 517.272 150.942 4.496.576 334.303 6.198.644

29.443 33.606 9.277 351.909 17.897 442.131

75.244 85.881 23.708 899.328 45.737 1.129.898

55.990 63.906 17.641 669.208 34.034 840.780

267.386 305.188 84.248 3.195.852 162.531 4.015.204

1.665.212 1.629.425 464.139 18.497.324 959.710 23.215.809

467.058 286.926 232.079 339.141 1.325.203

22.957 16.654 17.558 18.069 75.238

58.668 42.562 44.870 46.176 192.276

43.656 31.671 33.389 34.361 143.077

208.484 151.247 159.450 164.093 683.273

1.260.048 872.899 870.870 990.048 3.993.865

180.854 62.294 243.148

11.482 5.235 16.718

29.344 13.379 42.723

21.835 9.956 31.791

104.276 47.545 151.821

561.934 226.432 788.366

280.255 194.303 708.331 1.593.059 797.343 3.573.292

19.054 11.745 35.194 116.426 46.900 229.318

48.693 30.014 89.941 297.535 119.856 586.039

36.234 22.334 66.927 221.402 89.187 436.084

173.037 106.659 319.613 1.057.319 425.921 2.082.549

926.006 602.517 1.914.052 5.561.424 2.365.686 11.369.685

1.216.839 285.177 429.011 764.850 348.039 3.043.917

62.148 16.858 22.605 29.550 23.040 154.201

158.823 43.082 57.769 75.517 58.880 394.071

118.184 32.058 42.987 56.194 43.814 293.236

564.394 153.095 205.287 268.358 209.236 1.400.370

3.439.600 831.776 1.171.941 1.849.888 1.140.340 8.433.544

128.681 295.154 423.835

8.937 17.888 26.825

22.840 45.714 68.554

16.996 34.017 51.012

81.164 162.449 243.612

427.710 883.863 1.311.573

269.218 502.146 94.012 398.077 220.847 1.484.301

15.292 28.285 5.808 21.969 6.087 77.442

39.081 72.284 14.843 56.144 15.556 197.909

29.081 53.788 11.045 41.778 11.576 147.268

138.878 256.869 52.747 199.515 55.280 703.289

835.081 1.501.591 296.768 1.176.298 439.179 4.248.916

261.592 140.007 1.034.577 98.780 440.714 693.316 383.274 268.949 262.064 3.583.273

15.310 9.556 49.416 6.102 29.036 48.336 15.585 20.329 17.896 211.566

39.125 24.421 126.285 15.595 74.205 123.526 39.828 51.952 45.736 540.672

29.113 18.172 93.971 11.604 55.217 91.918 29.637 38.659 34.033 402.325

139.033 86.783 448.766 55.417 263.694 438.963 141.532 184.618 162.526 1.921.334

796.062 472.444 2.677.933 296.044 1.422.462 2.499.024 915.959 930.154 876.448 10.886.529

1.460.311

79.096

202.137

150.414

718.313

4.342.631

52.916.978

3.945.775

10.083.707

7.503.491

35.833.462

190.762.251

CarFleet ottobre 2010 65


Gestire il parco auto è questione di equilibrio Le aziende sono alla ricerca costante dell’equilibrio migliore tra controllo dei costi, soddisfazione dei driver e sostenibilità ambientale. Ecco perché nasce Fleet Balance, la soluzione integrata di LeasePlan per valutare e bilanciare tutti gli aspetti chiave della tua flotta. Con Fleet Balance il giusto equilibrio nella gestione del parco auto non è mai stato così semplice. It’s easier to leaseplan www.leaseplan.it THE WORLD LE ADING FLEET AND VEHICLE MANAGEMENT COMPANY



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