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DUE ANTE S

LE Parrocchia Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa BRESCIA

A U T U N N O 2 0 13 - S P E C I A L E

grazie GRAZIE

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donDON TINO


SOMMARIO IN COMUNITÀ

3 Carissimo Direttore

DON TINO

4 Carissimi fratelli e sorelle

DON ANDREA

6 Obbedienza vera

I NOSTRI SACERDOTI Don Tino Don Andrea Padre Domenico

in Cristo. Amici.

OPERANO NELLA COMUNITÀ

al servizio della Chiesa

PADRE DOMENICO

7 Portiamo insieme, ovunque

SUOR ANTONIETTA

8 Una vita aperta

LE SUORE

9 Il vino buono

andiamo, il Vangelo di Gesù Cristo alle sorprese di Dio

L’ESPERTO

11 Per una perfetta rasatura

IN COMUNITÀ

12 Grazie don Tino...dai gruppi

Il Consiglio Pastorale Il gruppo dei catechisti La Commissione liturgica La Commissione famiglia Le “amiche del giovedì” Le “mamme del lunedì” Il gruppo pulizie Le ragazze del pensionato di Villa Capitanio Il coro de “Le due Sante” Il coro “Voci dal cuore” Il gruppo pensionati Equipe dieci comandamenti

IN COMUNITÀ

18 Grazie don Tino...dai giovani

IN COMUNITÀ

22 Grazie don Tino...dalla comunità

CASTENEDOLO

24 La nuova comunità

IN COMUNITÀ

26 Benvenuto tra noi,

di don Tino

don Giacomo!

IN COMUNITÀ

27 Anagrafe parrocchiale

IN RICORDO DI...

27 Sempre sorridente Vera...

IN COMUNITÀ

28 La comunità saluta

DUE SANTE

LE Parrocchia Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa BRESCIA

A U T U N N O 2 0 13 - S P E C I A L E

Autunno 2013 SPECIALE

grazie GRAZIE

“Tino

donDON TINO

e ringrazia don Tino

In redazione

Laura Di Palma, Marcello Bonomi, Loredana Mantovani, Dino Matesich, Delia Richiedei, Suor Elisabetta Buffoli, Suor Antonietta Castelli, Davide Riccardi, Orietta Cavaleri

030 2301955 tino.dek@virgilio.it 030 2301793 andreadotti@yahoo.it 030 2306876

Segreteria Parrocchiale Sagrestia Cons. affari economici Cons. Pastor. Parrocch. Commissione Liturgica Commissione Famiglia Commissione Oratorio Commissione Cultura Gruppo Missionario e Commissione Carità Equipe Battesimi Iniz. Cristiana Genitori Catechisti/Animatori Piccolo Clero Terza età Gruppo Pensionati Volontari Villa Elisa Atelier Betania Caritas Mamme del lunedì Coro adulti Coro Voci dal cuore Ass. dilettantistica sezione calcio sezione pallavolo Gruppo Teatro Redazione Giornalino parrocchiale

Suor Antonietta 030 2301955 Franco Perna 340 3726777 Natale Cosatto 030 2310214 Daniela Sandonà 030 2306717 Francesca Bottari 030 2304064 Italo e Giulia Crema 030 2304541 Flavio Nicassio 030 2311412 Laura Di Palma 030 2319767 Franca Crescimbeni 030 2310173 Marida Canori 030 2310253 Salvatore e 030 2319777 Margherita Giuffrida Franco e Cristina 030 2319893 Mandonico Don Andrea 030 2301793 Don Andrea 030 2301793 Davide Riccardi 030 2319767 Etiene Bicelli 030 2306347 Guido Masserdotti 030 2304297 Etiene Bicelli 030 2306347 Maria Mottinelli 030 2310206 Carla Ghidini 030 2304526 Monica Favalli 335 7167675 Antonio Idra 030 2306229 Alessandro Zanardi 030 2301535 Luca Papa Alex Guizzo Giamba Zambelli Marcello Bonomi Laura Di Palma

345 9704166 340 5818707 030 3531228 030 2306317 030 2319767

ORARIO DELLE SANTE MESSE Festivo Invernale 08.00 10.00 11.15 18.30 Estivo 08.00 10.30 - 18.30 Prefestivi e Sabato Invernale 08.00 Estivo -

18.30 18.30

Feriale Invernale Invernale Estivo Estivo

18.30 20.30 - 20.30

08.30 - 08.30 -

(da lunedì a giovedì) (venerdì) (da lunedì a giovedì) (venerdì)

Hanno collaborato a questo numero

Don Tino Decca, don Andrea Dotti, Padre Domenico Fidanza, la Comunità delle Suore di Maria Bambina, CPP, Gruppo Catechisti, Commissione Liturgica, Commissione Famiglia, Amiche del Giovedì, Mamme del Lunedì, Gruppo Pulizie, ragazze del Pensionato Villa Capitanio, i cori della parrocchia, gruppo pensionati, Equipe 10 Comandamenti, i ragazzi e gli animatori del Grest 2013, Famiglia Sandonà, Famiglia Bonomi, Famiglia Bianconi, Famiglia Riccardi, Famiglia De Salvador, Famiglia Fumagalli, famiglie della parrocchia, Romana e Nando, don Giacomo Franceschini.

“Le due Sante” trimestrale della Parrocchia Sante Capitanio e Gerosa - Brescia Dir. resp. Don Tino Decca (ODG elenco speciale) Aut. Trib. di Brescia - n. 46 del 23-11-2007

PRIVACY E CERTIFICATI. La raccolta e il trattamento di qualsiasi tipo di dato personale, sia esso scritto o fotografico, è per esclusivo uso interno alla parrocchia e al giornalino parrocchiale. L’interessato cui si riferiscono i dati personali ha il diritto in qualunque momento di ottenere la conferma dell’esistenza o meno dei medesimi dati e di conoscerne il contenuto e l’origine, verificarne l’esattezza o chiederne l’integrazione o l’aggiornamento, la rettifica oppure la cancellazione secondo quanto riportato nell’art. 7 D.lgs. n. 196/03. I certificati richiesti verranno forniti alcuni giorni dopo tale richiesta e saranno consegnati solo ed esclusivamente a chi compare nel certificato o, nel caso di minorenni ai genitori di tali.

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IN COMUNITÀ

CARISSIMO

DIRETTORE

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arissimo direttore, è strano chiamarti così eppure anni fa abbiamo deciso insieme che tu, oltre ad essere il nostro parroco, saresti stato il direttore del nostro giornalino e che quello che fino ad allora era stato “solo” il frutto dell’impegno di un piccolo gruppo di persone sarebbe dovuto diventare un vero e proprio giornale della comunità. E così ci siamo recati a Milano, all’ordine dei giornalisti, perché anche “le due Sante” avesse la sua dignità e fosse ufficialmente annoverato tra le pubblicazioni a stampa italiane. Con noi e come noi hai visto crescere e svilupparsi il nostro giornalino che, nel corso del tempo, si è abbellito e arricchito fino a diventare quello che è oggi: un’ottima pubblicazione, ricca di spunti di riflessione, ben curata nei contenuti, nella grafica e nell’impaginazione. In questi nove anni tra noi ci hai regalato splendidi scritti… numerosi editoriali nei quali, da vero pastore e padre ci insegnavi la bellezza delle Sacre Scritture o, più semplicemente, ci esprimevi i tuoi particolari stati d’animo in quel preciso momento della tua vita e del tuo cammino con noi, tua comunità. Grazie don, per aver condiviso con noi parte della tua vita! Questo numero speciale del nostro giornalino, che ti abbiamo consegnato personalmente, vuol essere il nostro regalo per te… Un ricordo che potrai por-

tare nella tua nuova comunità e ovunque il Signore ti condurrà negli anni a venire… Contiene molte fotografie scattate, negli anni, tra noi… In alcune sei solo, in altre, in molte altre, sono presenti persone che, nel bene o nel male, hanno incrociato con te il loro cammino… Alcuni di loro si sono allontanati, altri sono ancora presenti, altri ancora hanno già raggiunto il Padre Celeste; oltre al tuo ultimo scritto in qualità di parroco (o, se vogliamo essere precisi, amministratore parrocchiale) troverai molti scritti… Il saluto dei vari gruppi della nostra comunità e quello di molte persone che hanno voluto dimostrarti così il loro affetto e la loro stima. In tanti, invece, non hanno scritto… Forse perché non sapevano o forse perché hanno preferito esprimerti a parole e personalmente quanto provano. Anche loro, di certo, si uniscono a noi in questo regalo, pur non essendo presenti in esso. Carissimo don Tino, ci mancherà la possibilità di leggere il tuo articolo sulle “due Sante” e ci mancherai tu. Siamo certi che, anche a Castenedolo saprai dare tutto te stesso, così come hai fatto tra noi, e ti auguriamo ogni bene; non dimenticare però che sul nostro giornalino ci sarà sempre un posto per te, così come nel nostro cuore dove, da tempo, hai già scritto le tue pagine più belle. La tua redazione

DUE SANTE

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DON TINO

CARISSIMI FRATELLI E SORELLE IN CRISTO. AMICI.

È l’ultimo scritto sul nostro giornalino che rivolgo a voi.

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ome ben sapete il Vescovo mi ha chiesto di continuare il mio servizio alla Chiesa nella parrocchia di Caste-

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nedolo. Quando mi è stato comunicato ho accettato con gioia, convinto di fare la volontà di Dio. Ma subito dopo mi si sono affacciati alla mente riflessioni, volti, ricordi. E quasi mi pentivo di aver obbedito. Non vi nascondo che questi mesi non sono stati facili! Leggendo S. Paolo, quando scriveva che le sue debolezze sono state per lui occasione di vanto, perché Gesù venisse riconosciuto come il Signore, mi sono consolato. Può succedere! Sì, carissimi, mi sono sentito debole, fragile, vulnerabile. Tante volte ho avuto questa sensazione, ma solo quando la Parola del Signore è venuta in mio aiuto, ho sentito una forza che non veniva da me, ma mi era donata dal Signore. Quando, ormai quasi dieci anni fa, sono arrivato in questa Parrocchia, vi chiedevo di accogliermi come fratello e amico. Era la mia prima esperienza di parroco e per me se-

gnava il passaggio dall’età della giovinezza all’età adulta, quando senti che devi, oltre che sentirti figlio, sentirti padre. Dicevo fratello e amico, perché allora non mi era ancora chiaro cosa significasse “essere padre”. Noi preti non viviamo una paternità biologica…Ma non possiamo non esserlo. Ecco, in questi dieci anni con voi ho sentito che il Signore mi plasmava, prendeva le mie debolezze e le trasformava, mi faceva dare senso ad esse, mi faceva guardare il futuro, mi preparava a diventare padre. Da fratello e amico, mi sentivo dentro che dovevo essere anche e soprattutto padre. Ero venuto volentieri in questa parrocchia, come ora mi accingo a lasciarla con dolore!


Con voi mi sono trovato bene. ta che il parroco è Gesù! Ecco il Sono stato accolto. Avete fatto cuore della parrocchia: Gesù euspazio nel vostro cuore a me. caristia, vissuto nella celebrazioOra che sto preparando le valigie ne della Messa e poi nella bellis(o meglio gli scatoloni!), riguardo sima esperienza dell’adorazione. quest’esperienza e mi accorgo di Non fatela morire! … È davanti quante volte abbia sbagliato, non a Lui che ho preso le decisioni sia stato all’altezza. Chiedo per- più importanti. È Lui che mi ha dono al Signore e a voi! Ma allo sostenuto nel voler bene a questesso tempo ringrazio il Signore sta comunità e a corteggiarla per per avermi dato la possiLui. È Lui che sempre mi bilità di vivere quest’eha accompagnato. Mi PLASMATO sperienza così enturesta un dolore: forDAL SIGNORE siasmante con voi. se si poteva fare anSONO Mi passano davanti cora qualcosa di più DIVENTATO agli occhi e nel cuore per l’evangelizzazioPADRE i volti di chi ho conone, soprattutto per le sciuto, volti gioiosi, belnuove generazioni; ma li, sorridenti. Ricordo quei del resto un pastore non è volti solcati da lacrime, perché le completo se non con il suo gregsofferenze e le preoccupazioni ge che si fida di Lui. Non semappesantiscono i cuori. Rivedo i pre è stato così. Di questo ne ho nostri cari morti. sofferto e ne soffro ancora: è il Sì, un padre alcune volte superfi- mistero della libertà. Ora, vorrei ciale e distratto, ma alla scuola di ringraziare tutti coloro che hanno sposi, padri e madri, che mi indi- condiviso con me questo cammicavano il cammino, che mi rivela- no. Ringrazio don Andrea. vano la misura dell’amore: quello Un grazie alle suore che mi handi Cristo sulla Croce. no sempre accolto con cuore maSe qualche volta non ho avuto terno nella loro casa! Grazie per il cuore di padre o madre, era il loro prezioso servizio in parrocperché non guardavo la misura chia. Grazie ai Padri Piamartini, dell’amore di questo cuore che soprattutto a P. Domenico. Grazie è Gesù crocifisso e risorto, pensando di essere autosufficiente. Carissimi, la nostra comunità parrocchiale, è una bella comunità. Primo perché è la Sposa di Cristo, e Lui la rende bella; secondo perché tante persone generose la edificano quotidianamente con quella dedizione che viene solo dalla fede. Entusiasmanti i primi anni dove, con don Angelo, che mi aveva accolto come fratello, più che come superiore, sperimentavamo l’avventura della costruzione di una comunità che avesse il suo centro in Gesù. Ma una pietra miliare ha segnato tuttavia questo cammino: la scoper-

a tutti gli Sposi e alle tante Chiese domestiche della nostra parrocchia, dove Gesù è vivo. Grazie a tutti i collaboratori, dai membri del CPP al CPAE, alle commissioni, ai gruppi, alle coppie responsabili delle CFE, ai catechisti, al personale della sacrestia, agli addetti alla liturgia nel servizio e nel canto, a tutti i volontari dell’Oratorio, del bar, a chi ha custodito la mia casa e si è preso cura della mia persona. A tutti, tutti, tutti, grazie. Non faccio nomi, li sa il Signore! Ma anche chiedo perdono per il mio carattere e per le sofferenze che involontariamente posso aver provocato a ciascuno di voi. Comunque sia, sgangherato o santo, dotto o sempliciotto, un parroco è sempre un pastore della Chiesa che il Signore ha pensato per Essa! Accogliete don Giacomo come avete accolto me. È lui ora il pastore di questa porzione di Chiesa. Il cammino continua per la parrocchia, perché è Gesù che la conduce verso la realizzazione del Regno di Dio. Una cortesia vi chiedo: pregate per me. Vi porterò nel cuore, come sempre vi ho portato, perché vi ho amato e ancora vi amo! Vostro don Tino

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DON ANDREA

OBBEDIENZA VERA AL SERVIZIO DELLA CHIESA

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ella logica del discepolato a Cristo tutti noi sappiamo che è necessario vivere un’obbedienza vera e non formale a Lui; nella vita cristiana questo si legge dentro alla dimensione di disponibilità che ogni cristiano ha nei confronti della Chiesa che gli è madre. Certamente questa dinamica si rende più evidente nella vita dei preti che vivono una libertà di adesione all’obbedienza alla Chiesa anche grazie a periodi come quello che la nostra comunità sta vivendo. Penso che in questa ottica sia prezioso ringraziare innanzitutto don Tino per la dimostrazione di fedeltà e obbedienza alla Chiesa che ci sta dando. Sarebbe comunque riduttivo pensare di descrivere così i giorni che stiamo vivendo. So che il mio sguardo può essere solo parziale perché ho condiviso con don Tino solo metà del suo mandato, ma in questi anni ho avuto la possibilità di vedere le sue doti personali e sacerdotali espresse sempre nel desiderio di servire Cristo, il suo Vangelo e la sua Chiesa nella nostra comunità parrocchiale. Un prete appena ordinato, come ero io al mio arrivo, ha bisogno di essere accompagnato e istruito con attenzione e pazienza e posso dire che esse non sono certo mancate: da parte mia

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ritengo necessario scusarmi delle mie mancanze o inadeguatezze. Inoltre penso possiamo tutti ringraziare don Tino per la sua intraprendenza ed il suo slancio evangelizzatore che ha permesso a tanti di sentire forte la Parola di Dio come provocazione ad una vita più stretta a Cristo, l’Eucaristia come un appuntamento di comunione con Lui adatto a tutti e per tutti come dimostra l’esperienza dell’adorazione eucaristica e ancor più ogni Messa celebrata. Ringrazio don Tino anche per la pronta capacità di decidere per il bene che ci ha permesso di aprire tante volte lo sguardo su come la grazia di Dio agisce in noi attraverso la sua creatività. In essa abbiamo scoperto meglio il senso della vocazione sponsale e della famiglia, come pure della preghiera e del servizio. Penso che, con amore alla Chiesa universale, possiamo augurare a don Tino di essere così, un parroco fedele e coraggioso anche nella sua nuova obbedienza a Castenedolo. Non penso sia possibile vivere con distacco questo passaggio, ma ci è di conforto la certezza che don Tino va a servizio della nostra Chiesa in un’altra comunità che potrà godere così anch’essa il privilegio di essere accompagnata da un uomo con tali doti. A don Tino voglio augurare di essere ancora una volta un coraggioso pastore che non teme di far camminare il suo gregge nei sentieri di Cristo e della sua Chiesa, assicurandogli la comunione che è propriamente sacerdotale e la preghiera per il suo nuovo ministero. Don Andrea


PADRE DOMENICO

“PORTIAMO INSIEME, OVUNQUE ANDIAMO, IL VANGELO DI GESÙ CRISTO” È una frase che don Tino ha condiviso con me tante volte e rivela la vera identità del sacerdote, portatore del Signore Gesù nella quotidianità di ogni persona.

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ppena ordinato diacono, chiesi al mio superiore di appartenere ad una comunità e subito don Tino mi ha accolto come fratello, in parrocchia; salutare don Tino è per me fare memoria di un bravo sacerdote, che come un buon padre ha guidato i miei primi passi del ministero sacerdotale nella missione “ad gentes”. Carissimo don Tino, grazie per la tua testimonianza e per avermi permesso di condividere con la comunità delle Sante Vincenza e Bartolomea il carisma e l’intuizione educativa di San Giovanni Battista Piamarta! Grazie per la fiducia che mi hai dimostrato in tutte le occasioni e ti ringrazio anche per le correzioni fraterne dettate sempre dalla carità e dal desiderio di farmi crescere e proseguire il cammino con i piedi per terra (quando si è giovani si vogliono fare sempre troppe cose). Ho visto in te un sacerdote radicato in Gesù Cristo; l’esperienza dell’adorazione eucaristica, nata e vissuta nella nostra parrocchia grazie ad una tua intuizione pastorale, ci ha permesso ancora una volta di orientare i nostri passi verso il Signore Gesù, di

lasciarci plasmare dal suo amore e unirci alla preghiera di Gesù affinché si compia la volontà di Dio Padre e si realizzi il suo Regno in mezzo a noi. Continuerai a portare il Signore Gesù e condividerai con la tua nuova comunità di Castenedolo la bontà e la misericordia di Dio che agiscono nella tua vita per essere testimone, padre e fratello dei nuovi figli che il Vescovo Luciano ti ha affidato. Buon cammino! Con affetto e stima !!! Padre Domenico

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SUOR ANTONIETTA

UNA VITA APERTA ALLE SORPRESE DI DIO C’è chi semina … e chi raccoglie!

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fogliando una pubblicazione a me cara mi sono trovata a leggere questo scritto di Hélder Càmara ed ho pensato subito a te, caro don Tino. Mi è sembrato di cogliere, in questo, la tua storia. La storia di tante anime che come te, come me, hanno consegnato la loro vita nelle mani del Signore per servirlo nei fratelli: dove, quando e come Lui chiede. È titolato “Prendi il largo” e recita così:

Quando il tuo battello ancorato da molto tempo nel porto ti lascerà l’impressione ingannatrice di essere una casa, quando il tuo battello comincerà a mettere radici nell’immobilità del molo, prendi il largo! È necessario salvare a qualunque prezzo l’anima viaggiatrice del tuo battello e la tua anima di pellegrino. Accetta le sorprese che sconvolgono i tuoi progetti disperdono i tuoi sogni danno una dimensione totalmente diversa alla tua giornata e, forse, anche alla tua vita. Non è per caso. Dà libertà al Padre, perché Lui stesso costruisca la trama dei tuoi giorni.

Mi è parso, ripeto, molto significativo per il momento di vita che stai attraversando. Prendi il largo … Le cose di prima sono passate; nel tuo cuore ne nasceranno di nuove. Evita che il battello della tua 8 | A UTU N N O 2013 - S PE CI A L E

vita, diventi “casa” con radici ben ancorate nella roccia, e va … Spiega le vele della tua anima e del tuo servizio altrove, dove tante persone nuove «una Comunità!» aspettano da te la Parola di salvezza e di speranza che un uomo di Dio è chiamato a seminare a piene mani. Ed è proprio sul ‘seminare’ che voglio fermare la mia attenzione e quella di chi mi leggerà. Quanto hai seminato don Tino nella vita dei tuoi parrocchiani? Poco? … Tanto? … Tutto è relativo; i conti non toccano a noi. Ma una cosa è certa: hai seminato ciò che un uomo di Dio è chiamato a donare: l’amore per il suo Signore e per quanti gli sono stati affidati e che deve servire. È un seme unico ed enorme nello stesso tempo. Hai seminato nel terreno della tua parrocchia, e quindi nelle nostre persone, la tenerezza del Padre ed il grande amore che Egli nutre per ciascuno di noi. Con la tua persona, hai seminato il gusto per la Sua Parola, la Sua pazienza, la Sua benevolenza; il grande rispetto che Egli nutre per ogni creatura; la Sua capacità d’ascolto, di misericordia, di affabilità e di semplicità. Lo stupore per le cose belle che il Signore ha compiuto tra noi e la tua velata, ma visibile, sofferenza per le nostre mancate risposte. Hai seminato la Paternità e Maternità di Dio, che è servizio umile e discreto,


pronto a scomparire come pure a tendere la mano, se richiesto. Così hai seminato il rispetto per la libertà dell’uomo. Mamma mia, quanto hai seminato !! … E questo seme “gigante” ha prodotto vita, ha generato iniziative diverse, sete della Sua Parola, scoperta della forza dello Spirito Santo, l’apertura verso modalità nuove di evangelizzazione, un grande desiderio di unità e comunione nel condividere ed aiutarci reciprocamente. Ci hai insegnato a credere alla Provvidenza ed anche a obbedire alle richieste del Parroco! Tutti frutti che tu stesso hai costatato, che ti hanno fatto gioire, ma anche soffrire, perché non da tutti capiti e condivisi.

E ora? Ora puoi dire anche tu: «Lascia Signore che il tuo servo si diriga verso nuovi approdi, perché ho aiutato la mia Comunità a crescere ed io sono cresciuto con lei». Caro don Tino, che dire? Tu parti, ma a mani vuote; i frutti di cui sopra li lasci tutti a noi! Tocca a noi ora raccoglierli come tante perle preziose e custodirle per moltiplicarle a servizio della comunità. Lo Spirito Santo, che tanto invochiamo, ci aiuti e, ogni giorno, accompagni te, carissimo don Tino, nella vigna che il Signore, nel Suo grande amore, ti ha preparato. Un grazie grande come il mondo, colmo di riconoscenza e di affetto. Suor Antonietta

LE SUORE

IL VINO BUONO Terra bresciana, terra di santi, terra feconda, terra di vini buoni…

E

cco il senso profondo del titolo dato a questa nostra “memoria” per ringraziare te, don Tino, per il tuo essere stato “vino buono” per ciascuna di noi e per i tanti fratelli che hai accostato. Non a caso il primo miracolo compiuto da Gesù è stato a Cana di Galilea, nel contesto di un matrimonio, festa nuziale, festa di famiglia! Sembra un particolare insignificante: “non hanno più vino”… Ma l’occhio attento di una mamma coglie, vede, dice … E Gesù, che capisce, chiede al Padre e trasforma acqua in vino; vino buono, il più buono. Uno spreco? No! Un’esagerazione, perché l’Amore può solo questo. Che dirti, don Tino? Di te si potrebbero dire molte cose.

In questi giorni di saluto, sicuramente ne ascolterai tante e anche noi, come comunità religiosa, parte integrante e stimata della nostra comunità ecclesiale, vogliamo esprimerti il nostro grazie per ciò che sei stato e ci hai donato in questi anni. A ogni cristiano il Signore chiede di prendere a cuore la Chiesa, non in modo generico e teorico, ma concretamente e direttamente, in quella parte viva e visibile che è la propria parrocchia. Grazie per come ti sei dedicato alla nostra Comunità; per come hai saputo giocare la realizzazione della tua vita nella disponibilità a servire ciascuno di noi, persone che non ti sei scelto, ma che ti sono state affidate dalla AUT UNNO 2013 - SPE C I ALE | 9


Provvidenza, attraverso il tuo Vescovo. È il mistero della vocazione: non senti voci, né ci sono visioni luminose, ma è solo questione di cuore, proprio come in un innamoramento. Grazie per la vicinanza di stima semplice e cordiale che hai avuto con noi: la tua comunità religiosa! Come non ricordare le tante “Mense eucaristiche” vissute assieme? La tua capacità di spezzare la Parola e il Pane, con semplicità e profondità, tanto da arrivare subito al cuore e all’anima di ciascuna di noi. E le “mense fraterne”, prolungamento di quelle eucaristiche, segno tangibile di una fraternità che ha legami profondi, che vanno al di là della semplice accoglienza e cordialità. La tua presenza tra noi è sempre stata motivo di gioia e la condivisione si è fatta man mano più vera e significativa, proprio come in famiglia, dove gioie e dolori, fatiche e soddisfazioni, vengono da tutti portati e condivisi. Ti abbiamo visto ridere con chi rideva, piangere con chi piangeva, amare, soffrire, lottare… Per tutti e a tutti hai sempre regalato una parola di speranza e di incitamento verso una vita di fede sempre più matura e benevola. Così ogni giorno ci hai parlato di Dio e hai parlato a Dio di noi! Ti abbiamo visto all’altare o alla scrivania, per strada, durante una riunione, mentre coccolavi e sorridevi ai

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bimbi, nella sala della comunità per gli incontri di catechesi o mentre confessavi … Uomo sì, ma uomo di Dio! Con la tua persona ci hai dimostrato che non si è chiamati a “fare il prete”, ma a “essere prete”: questa la missione del Sacerdote e questo è infatti ciò che ci hai trasmesso. Conformando la tua vita, giorno dopo giorno, in sintonia con il cuore ed il pensiero di Gesù Cristo, ci hai portato a sperimentare la misericordia del Padre e invitato ad affidarci al Suo grande amore. Grazie, don Tino per ciò che sei stato con la tua vita. Grazie per la stima dimostrata alla vita di consacrazione e alla nostra famiglia religiosa e per la benevolenza che hai sempre usato nei nostri confronti. Grazie per aver collaborato, nel tuo ministero pastorale, alla crescita di una comunità parrocchiale aperta, disponibile ed accogliente, capace di prendersi cura degli altri e di condividere con gioia i “due pesci e cinque pani” per il bene di tutti. Grazie perché di questo clima abbiamo goduto anche noi e ne abbiamo tratto beneficio nel vivere la nostra consacrazione a Gesù, in questa porzione di chiesa da noi tanto amata: la parrocchia delle Sante! E da ultimo grazie, perché ci ricordi: “Fate quello che vi dirà”… sicure che nella Sua volontà è la nostra pace. Con affetto e riconoscenza grandi. Le tue suore di Maria Bambina


L’ESPERTO

PER UNA PERFETTA RASATURA... Carissimo don Tino, ogni saluto e ogni allontanamento rappresentano sicuramente nella vita momenti difficili e a volte tristi. Ma, in questo caso, sappiamo che tu non vai poi così lontano ed inoltre ci saranno sempre i tuoi preziosi e saggi consigli a tenerci compagnia! Il nostro quindi non vuole essere un noioso e celebrativo “addio”, ma piuttosto un allegro “arrivederci” nel quale, per una volta, saremo noi attraverso “dieci consigli o comandamenti d’uso” a lasciarti qualcosa che non solo ti farà pensare a noi; ma, allo stesso tempo, ti sarà utile per avere anche a Castenedolo, una perfetta rasatura …

RICORDATI DON TINO: Non nasconderti mai dietro una lunga barba, mostra sempre il tuo bel viso… meglio un sorriso schietto e pulito, che nascondersi dietro un pelo!!!

Non raderti mai da una sola parte… sempre un po’ a destra e un po’ a sinistra!

Cerca di estirpare da subito i peli che ti si rivolteranno verso il viso… eviterai che si incarniscano!

Non raderti mai a freddo…cerca sempre di ammorbidire qualunque rasatura, anche quella della barba più irsuta!

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Abbi sempre fiducia nel rasoio che possiedi…tu sai bene di avere gli strumenti più efficaci per una perfetta rasatura!

Confida molto nella barba giovane: si rade più in fretta, si può ancora far crescere ed è sempre la meno ostinata!

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Non essere egoista: se qualcuno ti chiede di poterti radere un pochino una guancia, tu, da buon cristiano, porgi subito anche l’altra!

Non avere paura di fare tagli: a volte è indispensabile quando si deve agire per una rasatura d’emergenza o dell’ultimo minuto!

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Cerca sempre di non rimandare … se c’è da radere … fallo subito, fin dal primo mattino, perché, si sa, le cose vanno sempre fatte alla luce del sole!

Non cercare mai la rasatura di un tempo perché quello che è stato è stato e bisogna sempre fare i conti con quei quattro peli che ci restano!!!

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Carissimo don, speriamo davvero di averti divertito, ma ora è giunto il momento di salutarti sul serio e quindi ti auguriamo un forte “in bocca al lupo” e ti chiediamo di non smettere mai di pregare per noi che, da parte nostra, lo faremo per te avendo sul volto uno dei tanti sorrisi che spesso hai saputo donarci. Con affetto e riconoscenza.

La tua comunità AUT UNNO 2013 - SP E C I ALE | 11


grazie

Tino ...

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IL CONSIGLIO PASTORALE

IL GRUPPO DEI CATECHISTI

Caro don Tino, l’amore per Cristo ti ha sempre guidato nelle scelte fatte ricercando il bene di tutti. Hai saputo vincere i tuoi timori per metterti in gioco aprendoti alle possibilità che il Signore ci ha concesso. Adorazione Eucaristica, catechesi, seminari, comunità famigliari di evangelizzazione, incontri personali con i tuoi parrocchiani ci hanno regalato momenti di comunione, per i quali ti siamo grati, che ci hanno portato a percepire, comprendere e condividere la devozione che guida la tua vita di consacrato. Con intelligenza ci hai condotti in questi anni e con semplicità hai saputo entrare in relazione con ognuno di noi. Anche nel C.P.P. abbiamo percepito la tua certezza nell’agire dello Spirito Santo, vera guida nei nostri vari servizi all’interno della comunità. Non possiamo che ringraziare il Signore per questo fruttuoso incontro ed accompagnarti con preghiere che mai verranno meno. Grazie.

Non è trascorso molto tempo da quando abbiamo ascoltato il tuo annuncio, mi sembrava un normale “avviso della settimana” anche se nella voce vibrava una nota triste; poi la mente ha elaborato le tue parole ed esse sono arrivate al cuore; e fu allora che non capii più se c’era il sole o la pioggia sentii che era buio : tra poco ti verrà assegnata un’altra Parrocchia e noi avremo un nuovo Parroco. La mente torna ad alcuni anni fa, quando (anche se siamo coetanei) mi sentivo intimorita della tua presenza e nello stesso tempo affascinata dalla capacità di spiegarmi tante cose sulle scritture nelle omelie e nelle catechesi. Mi hai fatto conoscere “virtualmente” luoghi dove Gesù ha trascorso la vita che prima erano solo nomi di luoghi geografici. Letture che non avevo mai capito, si sono come rivelate dopo le tue spiegazioni del “contesto di quei tempi”. Negli anni trascorsi entrando nel gruppo delle catechiste, nelle commissioni parrocchiali, nei vari corsi di formazione, ho trovato in te la pazienza e l’amore di un padre di famiglia che resta un po’ “rigido”, solo perché vuole che i figli crescano e siano autonomi, ma è sempre pronto a sorreggerli nella difficoltà. Le tue frasi “Chi fa cosa” e “Facciamo nostro il motto: I care” mi hanno dato motivo di riflessione e di crescita interiore. Ci hai insegnato ad essere parrocchia viva: corpo di Cristo. Ringraziamo il Signore per l’eredità che ci lasci di questi anni in cui abbiamo pregato, lavorato e sorriso insieme. Grazie Don Tino, sarai sempre nei nostri cuori e i nostri migliori auguri per il tuo nuovo incarico, ti saremo vicini con le nostre preghiere. Tiziana

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dai gruppi LA COMMISSIONE LA COMMISSIONE LITURGICA FAMIGLIA Don Tino carissimo, sapevamo che un giorno saresti partito per qualche altro incarico, ma non pensavamo così presto. Questo trasferimento ci ha colti di sorpresa, adesso dobbiamo salutarti, con grande dispiacere. Ci sembra di non trovare le parole giuste, ma tu sai che ti saremo vicini, davanti all’Eucaristia, con la preghiera. In questi anni il gruppo liturgico è cresciuto sia in numero che in competenze, ci hai condotto per mano nelle varie innovazioni che hai introdotto per migliorare la liturgia. Ci hai fatto capire che la Chiesa è liturgia e che nel viverla bene il popolo di Dio entra nel mistero divino. Don Tino, ci hai fatto crescere e di questo ti ringraziamo perché ci hai portati, insieme all’assemblea, a godere nel partecipare alle varie funzioni celebrate. Siamo sicuri che ci porterai con te e ogni volta che celebrerai, nel tuo calice, vedrai anche i nostri volti sereni, di amici, che non ti abbandoneranno mai senza preghiera. Con affetto.

Carissimo don Tino, “corresponsabilità” è stata la parola che più ci hai ripetuto nel primo anno fra di noi ed insieme abbiamo cominciato a lavorare per le famiglie della nostra comunità. Siamo partiti tentando varie strade, ma già allora ci raccomandavi di curare le relazioni, di avere cura uno dell’altro. Ed è questa la cosa più bella che ci hai aiutato a capire. Non sempre ti abbiamo ascoltato, non sempre ti abbiamo seguito, ma sempre ci hai indicato la strada, quella di Gesù Cristo, instancabile anche di fronte alla nostra cocciutaggine e abbiamo imparato a fidarci perché ci siamo sentiti accolti ed amati di quell’amore filiale e fraterno di cui tu sei capace. Le nostre famiglie, lo pensiamo con certezza, sono cresciute, perché hanno imparato a mettere al centro Cristo EUCARESTIA . Ti resti nel cuore il dolce ricordo delle ultime due celebrazioni della Santissima Trinità che hanno concluso gli ultimi due anni di crescita insieme, di tutti quei volti di coppie che hai incontrato benedicendole, di quegli sguardi emozionati e cari che davanti a te hanno rinnovato le loro promesse. Tu resterai per sempre nel nostro di cuore, continueremo a lavorare per poter donare agli altri le ricchezze che abbiamo ricevuto, certi di ritrovarci uniti nell’unico Padre.

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grazie

Tino ...

don

LE “AMICHE DEL GIOVEDÌ”

LE “MAMME DEL LUNEDÌ”

Caro Don Tino, quando dobbiamo salutare una persona che conosciamo e amiamo o stimiamo, ci tornano alla mente pensieri, decisioni, azioni, sogni, paure, attese, tutto un mondo di gesti e parole che qualificano la relazione tra le persone. Questi anni sono passati in un batter d’occhio, senza quasi rendercene conto, ma ciò non deve produrre in noi avvilimento o malinconia, bensì la consapevolezza che lavoro, fatica, progetti, speranze e delusioni trovano nell’Eucarestia e nel Vangelo un principio di eternità. Ora in particolare ricordiamo e comprendiamo quanto sono state importanti le sue Catechesi, mirate per la nostra età e donate con grande serenità, disponibilità e amore fraterno. Ci ha aiutate ad accettare la solitudine e gli acciacchi degli anni, a non lamentarci in continuazione, a vivere serenamente nella preghiera, nel perdono, in comunione fra di noi e in fedeltà a Cristo. Siamo orgogliose del nostro Parroco e di appartenere alla comunità delle Due Sante; soprattutto ringraziamo per il dono dell’Adorazione perpetua. Quando siamo davanti a Gesù Eucarestia ci sentiamo povere e facciamo silenzio dentro e intorno a noi, apriamo il nostro cuore e offriamo le cose buone e quelle meno belle, in obbedienza al Vangelo. Grazie di tutto e che Dio conceda fermezza e solidità a quanto compiuto e completezza a quanto ancora imperfetto e in via di completamento.

Le mamme del lunedì sono sicure che anche al ridente paese di Castenedolo potrai portare la tua compagnia discreta, ma fedele e attenta alle mamme che incontrerai. Grazie per averci accompagnato in questi anni, per averci indicato a Chi guardare e quale direzione prendere. Con sincera gratitudine e stima ti salutiamo con la promessa di lavorare ancora su di noi.

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IL GRUPPO PULIZIE “Buon giorno ragazze, prendete un caffè?” Caro don Tino, ci mancherà questa voce , il venerdì delle pulizie, quando più o meno assonnato venivi in Chiesa a trovarci e a darci una mano. Non preoccuparti: continueremo così, anzi speriamo che, grazie al tuo esempio, altre ragazze come noi vengano ad aiutarci a mantenere pulita la nostra bella chiesa.

LE RAGAZZE DEL PENSIONATO DI VILLA CAPITANIO Carissimo don Tino, solo un breve pensiero per dirle grazie dei momenti comunitari che ci ha fatto vivere; le auguriamo di cuore di continuare il suo servizio nella comunità che le è stata assegnata, con la stessa gioia con cui ha operato nella nostra.


dai gruppi IL CORO DE “LE DUE SANTE”

IL GRUPPO PENSIONATI

Reverendo Don Tino, siamo certi di interpretare i sentimenti di tutti i componenti del coro “Le Due Sante” nel formularle il nostro più sentito grazie. Non dimenticheremo il suo incitamento ad essere col canto sostegno all’assemblea nell’animazione della S. Messa. La ringraziamo anche per aver contribuito all’ampliare il nostro repertorio suggerendoci canti nuovi peraltro molto belli. Ogni volta che canteremo sarà presente nel nostro pensiero e nel nostro cuore. Le auguriamo un futuro ricco di soddisfazione, ma soprattutto pieno di calore e affetto.

Affettuosa riconoscenza Il Gruppo Pensionati “Le do Sante”, mentre ringrazia di cuore don Tino per la libertà d’azione concessa nell’opera di assistenza e coinvolgimento a vari livelli, esprime affetto e riconoscenza per la sua guida e i consigli che ci hanno assicurati della sua approvazione e stima. Don Tino, ci mancheranno le sue battute di spirito che rendevano leggeri e gradevoli i momenti di confronto. Mettere la Carità, con la c maiuscola, alla base del nostro agire è e sarà per tutti la meta a cui tendere. Le auguriamo lo stesso entusiasmo nello svolgimento del suo Ministero nella nuova vigna che il Signore le ha affidato. Castenedolo, non è lontano, sarà un reciproco piacere rivedersi. Guido

IL CORO “VOCI DAL CUORE” Caro don Tino, proprio in questi giorni ricordavamo quando, anni fa, ci hai incitato a creare un coro che coinvolgesse i più piccoli e facesse in qualche modo da “nave scuola” per i cori più ... “adulti”. Ecco quindi la genesi vera del coro “Voci da cuore” che accoglie oggi le voci giovani della nostra stupenda comunità. Sì, il tuo stimolo è stato determinante per la nostra crescita nella fede che, attraverso il servizio comunitario del canto, ha trovato l’espressione più bella e più concreta. Non aver mai timore di guardarti indietro, hai costruito tanto ma, soprattutto, hai costruito bene con l’aiuto di Dio e questo deve essere per te motivo di gioia piena. Il miglior modo per ringraziarti per quanto ci hai dato sarà quello di cantare in ogni momento con il cuore, sapendoti sempre vicino a noi, fratello in Cristo.

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grazie

Tino ...

don

EQUIPE DIECI COMANDAMENTI Dieci parole per dire amore Diciamo la verità…i cambiamenti non piacciono quasi a nessuno, soprattutto quando ci toccano personalmente e non li abbiamo decisi noi! La prima reazione è sempre quella di chiederci “perché” e di pensare che sia un’ingiustizia, ma poi capiamo anche che non è la nostra volontà quella che conta! Tra le tante attività che la nostra comunità ha potuto vivere sotto la guida di Don Tino, noi siamo stati chiamati dallo Spirito a far parte dell’equipe dei 10 comandamenti, e la prima cosa che Don Tino ci ha chiesto di fare è stata “pregare ed obbedire”! Con la preghiera e l’obbedienza, nell’ascolto delle catechesi delle 10 parole, abbiamo imparato che, se lasciamo spazio agli idoli e alla nostra volontà, troveremo sempre motivi per lamentarci di quello che ci succede! Con la preghiera e l’obbedienza, lasciando tutto nelle mani del Signore, sappiamo anche che potremo ringraziarLo per questi nove anni trascorsi insieme, e ringraziare te, caro Don Tino, per averci guidati ed accompagna-

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ti a scoprire che Dio è Amore, e a fare esperienza di Lui. Che l’obbedienza accompagni te nel tuo cammino di pastore e noi nell’accettare i cambiamenti, e la preghiera ci sostenga gli uni gli altri. Buona Strada! Don Adriano, Don Andrea, Fra Marco, Padre Domenico, Suor Antonietta, Marilena, Mario, Giamba, Laura, Claudia, Massimo, Mauro, Piera e Federica

Ritirone: la GMG dei X Comandamenti! Eravamo stati avvertiti: percorrere il cammino delle X Parole senza gustare poi l’esperienza del Ritirone finale sarebbe stato come lasciare le cose a metà, restando così colmi di domande lasciate in sospeso, senza risposta. Pur non sapendo cosa realmente ci aspettava, ma confidando unicamente nell’entusiasmo di Don Tino - che già aveva vissuto in prima persona questa esperienza - e nella potenza dello


dai gruppi Spirito - che sa bene dove condurti e in quale momento della tua vita farlo - siamo così giunti, nella settimana centrale di agosto, a Fognano, una piccola frazione dell’entroterra romagnolo, ospiti dell’imponente convento delle Suore Domenicane del SS. Sacramento. Sì, proprio mentre il mondo intero si gode le ferie estive rilassando corpo e mente al mare o in montagna, noi, una trentina di folli di varia età, abbiamo deciso che doveva essere così: se per un anno e mezzo ogni domenica sera frequentando le catechesi sulle X Parole ci siamo sentiti spogliati dei nostri limiti e delle nostre debolezze, spaventati da mille domande esistenziali, talvolta letteralmente fatti a pezzi e quasi sempre rivoltati come calzini... allora doveva esserci qualcosa di più: una meta, un punto d’arrivo (e insieme, soprattutto, di inizio), un premio, una buona notizia! E così, per il semplice fatto di esserci fidati ed affidati, il Signore ci ha fatto

dono di una ricchezza che è assai difficile, se non impossibile, spiegare a parole, ma che può solo essere testimoniata con la vita. E’ il compito che adesso ci aspetta: abbiamo delle giare da riempire d’acqua fino all’orlo; abbiamo una parola nel nostro cuore a cui dobbiamo credere; abbiamo un lettuccio da prendere per alzarci e voler guarire; abbiamo un cestino del pane da spezzare affidandolo al Signore affinché basti per tutti; abbiamo i nostri occhi da aprire per compiere la missione per la quale siamo stati inviati;abbiamo un sepolcro da cui uscire e una pietra cementata sopra le nostre debolezze che dobbiamo togliere; abbiamo una Croce di fronte alla quale perderci di stupore e un baricentro che dobbiamo spostare. Tutto questo perché siamo chiamati a cose grandi...ed è sufficiente un nostro sì! Ora tocca a noi, abbiamo tutti gli ingredienti che ci servono per rendere la nostra vita la più deliziosa delle ricette. Grazie Signore per il privilegio di questi giorni, per la ricchezza di quanto abbiamo ascoltato e la gioia di quanto abbiamo condiviso. Grazie Don Tino, a nome di tutti i “folli” partecipanti e con tutto il bene che ti vogliamo, per averci chiamati, spronati, entusiasmati, e per averci testimoniato ancora una volta che se obbediamo e ci mettiamo nelle mani del Signore possiamo davvero fare cose meravigliose. Paola

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grazie

Tino ...

don

Carissimo don Tino, come pensiamo che tu sappia, sei sempre stato una figura molto importante per tutti ma soprattutto per noi animatori. Ricordiamo infatti con gioia il giorno in cui ci hai dato il mandato: è stato un gesto semplice, ma molto significativo perché abbiamo sentito fortemente la presenza di Dio tra di noi. Quando abbiamo ricevuto la notizia della tua imminente partenza, ci siamo molto rattristati, ma nonostante ciò, sappiamo che Dio ha in serbo per te un disegno sicuramente più grande. In questo periodo stiamo provando emozioni differenti: siamo molto felici perché conosciamo le opere che tu, don Tino, sarai capace di compiere anche nella nuova parrocchia; ma allo stesso tempo siamo tristi perché ci mancheranno le tue preghiere mattutine, i tuoi sorrisi rassicuranti, i tuoi abbracci affettuosi da padre, il tuo modo semplice di comunicare, tanto fraterno e profondo. Per tutto questo vogliamo porgerti il nostro più sentito grazie e assicurarti che occuperai sempre un posto speciale nella nostra parrocchia, ma soprattutto nel nostro cuore. Certamente dopo dieci anni è difficile dimenticare un parroco così! GRAZIE DON TINO! Da tutti noi animatori del Grest 2013 Mi mancherai tanto e ti ringrazio per tutto il bene Caro don Tino che hai portato non so come farò in questo oratorio. senza di te, Marta mi mancherai molto. Benedetta Lodrini

Grazie per tutti questi anni passati insieme, in cui ci hai aiutato a crescere spiritualmente. Grazie per tutta la pazienza e la calma che hai dimostrato con le tue azioni. Grazie di tutto. Davide Plebani

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Ciao don, sei sempre stato vicino ad ognuno di noi, insegnandoci a pregare… mancherai a tutti. Spero solo che non ti dimenticherai mai di noi, come noi non ci dimenticheremo mai te! Grazie don! Claudia Bodei

Grazie per avermi aiutato a capire il senso del cristianesimo attraverso la messa e il catechismo e per avermi insegnato a pregare. Alex


dai giovani Grazie don Tino di questi anni che ci hai donato. I tuoi insegnamenti resteranno sempre indelebili nel nostro cuore. Mariagrazia e Marco Faroni

Caro don Tino, sei stato il migliore parroco di tutto il mondo. Da Carlotta, la bambina che hai battezzato.

Ciao don, ci mancherai... nessuno riuscirà mai a prendere il tuo posto, perché sei una persona speciale per questo oratorio. Non ti dimenticherò mai (sarai sempre nel mio cuore) grazie. Valentina Papa

Ciao don, buona fortuna nel nuovo oratorio, ci mancherai. Grazie per tutto, Francesco.

Caro don Tino, fisicamente non ci sarai più per noi, ma rimarrai nei nostri cuori. Ti voglio tanto bene! Silvia Festa

Caro don Tino non so se ricordi che quando tu eri appena arrivato e io avevo 2 o 3 anni sono venuta in chiesa e tu mi hai preso con te, mi hai messo vicino alla statua di Gesù e hai detto “dovete essere buoni come questa bambina”: mi mancherai molto e spero di rivederti. Con affetto Isabella

Ci sono così tante cose da dire e così poco tempo per scrivere, hai fatto moltissime cose degne del paradiso don, siamo tutti fieri di te. Grazie. Enrico Zanardi

Ciao don Tino, sono felice perché hai dato una casa a tutti noi e alla famiglia che non aveva casa e che aveva custodito mia madre. Monica Favalli

Caro don Tino sono felice di conoscerti e non ti dimenticherò mai. Beatrice Ciano

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grazie

Tino ...

don

Caro don Tino ci è piaciuto molto stare con te, ci dispiace tanto che te ne devi andare. Però quando hai tempo vienici a trovare così ci farai felici e non sentiremo la tua mancanza. Con affetto Marika, Francesca

Caro don Tino non ho avuto l’opportunità di conoscerti ma so che sei buono perché tutti mi parlano bene di te.

Grazie don Tino perché in questi anni passati insieme mi hai fatto capire che Gesù è importantissimo; quando ero piccola non me ne accorgevo però proprio adesso che l’ho capito, te ne vai per obbedire al Vescovo. Con la mia famiglia ti verremo a trovare nella nuova chiesa, ma mi mancherai molto comunque. Teresa Poli

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Caro don Tino, con te ci sono stata solo due anni ma già mi sono affezionata. Spero che dove andrai ti troverai bene, a presto, ti voglio bene! Silvia Festa

Caro don Tino in tutto il tempo che sei stato in questa parrocchia io mi sono affezionata a te. Mi mancherai tanto e non mi dimenticherò mai di te. Con affetto Erica Bettelli Grazie don Tino per questi anni nei quali ci hai insegnato l’importanza di amare Dio e il prossimo, spero che nella nuova parrocchia ti troverai bene! Ci mancherai molto. Elisabetta Sgabussi


dai giovani

Caro don Tino mi mancherai tanto, ti voglio tanto bene e grazie per tutto l’affetto che ci hai dato. Cecilia

Don Tino mi mancherai: alcune volte posso venire a trovarti?! Con affetto Alice

Grazie di tutto, ci mancherai molto. Cristina Plebani

Ciao don Tino, ci mancherai e non mi dimenticherò mai di te. Eleonora Zullo

Ti vogliamo bene. Manuela Ciao don ti voglio bene. Tommaso Guarini

I tuoi insegnamenti ci sono serviti, ci servono e ci serviranno sempre nella vita e ci serviranno anche dopo. Ci mancherai molto e ci dispiace se a volte non stavamo attente nelle prediche o a catechismo, ma quelle poche volte che lo eravamo abbiamo ascoltato interessate e attente. T.V.T.B.Fx.Fx.!!! Con affetto Paola Festa, Cristina Plebani

Don Tino, mi mancheranno quegli anni passati insieme; ci mancherai. Roberta

Ti voglio tanto bene. Sara Plebani

Grazie don Tino per tutti questi anni passati insieme, in cui ci hai visto crescere e maturare con il tuo aiuto e la tua pazienza. Ci mancherai molto. Roberta Brognoli, Aurora Atria, Filippo Nicassio

Caro don Tino grazie per la tua costante presenza, resterai sempre nei nostri cuori. Ti vogliamo bene Andrea e Chiara Faroni

Caro don Tino questi anni trascorsi con te e le tue celebrazioni in chiesa sono stati meravigliosi. Ci mancherai, ma noi speriamo di rivederci. Grazie, Alice

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grazie

Tino ...

don

“Siete pastori, non funzionari: Siete mediatori, non intermediari (..) Abbiate sempre davanti agli occhi l’esempio del Buon Pastore, che non è venuto per essere servito, ma per servire, e per cercare di salvare ciò che era perduto” (Papa Francesco – Ordinazione di nuovi sacerdoti, 21 aprile 2013) Caro Don Tino, quando abbiamo letto queste parole del Papa, ci siamo ricordati dell’immagine che subito, appena arrivato qui in parrocchia, hai appeso fuori dalla tua porta. Tu da sempre ti sei sentito pastore, il nostro pastore, sull’esempio del Buon Pastore venuto per servire. Ci hai proposto la Verità anche attraverso semplici fatti, semplici gesti, ascolti pazienti che ci saranno di sostegno sempre nel nostro cammino verso Dio. Nella tua umanità abbiamo trovato qualcosa di sacro: le tue parole; stai pur certo non sono cadute nel vuoto. In questi anni ci hai orientati a Gesù e per questo non potremo mai essere grati a sufficienza al Signore e a te per il tuo ministero. Ci hai ascoltato quando avevamo problemi, ci hai consigliati, ci hai teso una mano amica, hai gioito con noi e noi con te. “Quando la nostra gente viene unta con olio di gioia lo si nota: per esempio, quando esce dalla Messa con il volto di chi ha ricevuto una buona notizia (…) E quando sente che il profumo dell’Unto, di Cristo giunge attraverso di noi, è incoraggiata ad affidarci tutto quello che desidera arrivi al Signore: …… (Papa Francesco – Messa Crismale, 28 marzo 2013). È la gioia che la nostra Comunità ha sperimentato: uscivamo dalla Messa con la gioia grande di aver ricevuto una buona notizia. Lo vedevamo nei volti, lo sentivamo nelle parole dei nostri fratelli. Abbiamo veramente sentito il profumo dell’Unto, di Cristo nelle celebrazioni così ben curate, così profondamente vissute, in prima persona da te e che hai trasmesso a noi; ci hai insegnato cioè “come stare” con Gesù per fare esperienza vera della sua presenza. Niente di tutto ciò andrà perso, le cose belle le teniamo care, te lo promettiamo, e il pezzo di strada verso Dio, che abbiamo fatto con te è stato un viaggio dove ci siamo sentiti guidati, protetti e avvolti dalla Misericordia. È così che hai aiutato la comunità a crescere, e alla sera quando ognuno ritorna alla propria casa e tu termini il tuo servizio, ricordati, è proprio in quel momento che arriva l’abbraccio del tuo Dio e l’affetto sincero nelle preghiere di chi ti vuole bene. Daniela e Giorgio L’umiltà, ben radicata in te, ha permesso al sacerdote di percorrere con successo la difficile e faticosa strada dell’amicizia. Sarai sempre benvoluto. Ovunque. Grazie per il tuo donarti in tutti questi anni. Con affetto Riccardo, Vera, Daniele e Diana

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Caro don Tino, vogliamo dirti il nostro grazie per tutto quello che ci hai trasmesso nelle numerose catechesi, nelle omelie, e in tutte le occasioni particolari vissute nella nostra comunità. Hai portato una ventata di novità e freschezza che abbiamo apprezzato moltissimo. Hai arricchito la nostra fede stimolandoci a mettere in gioco le nostre piccole capacità. Promettiamo che tutto quello che abbiamo imparato da te non lo dimenticheremo, ma ci impegniamo a viverlo nella nostra vita. Grazie a te abbiamo imparato ad amare un po’ di più Gesù, e conoscendoti, siamo certi che i ringraziamenti a te più cari siano il proseguimento del cammino da te tracciato in questi anni. Un abbraccio affettuoso e un buon cammino vicendevole. Ornella e Marcello Dopo quasi 10 anni tra Grazie! È poco, è riduttivo, è una semplinoi, tra poco tempo sace parola, ma è ciò che il cuore subito rai trasferito e non sarai vuole comunicarti. Grazie per ciò che più il nostro parroco... Ci sei stato per me e per la mia famiglia. sarebbero mille e mille Grazie perché hai saputo essere lo strucose da dire... Quanti rimento del quale Lui voleva servirsi afcordi nella mia mente... finché potessimo conoscerlo sempre di Da quell’esame all’upiù. Tutto il nostro affetto ti accompagni niversità, all’annuncio nel nuovo cammino. Marina e famiglia del tuo arrivo e poi la proficua collaborazione con te... La fiducia che Una guida, un punto di riferimento, un hai riposto, prima in me amico...in questi anni tanto importanti e poi in Davide... Ci hai per noi, tu sei stato tutto questo! Grazie dato molte opportunità di cuore per la tua presenza, il tuo aiuto per vivere come coppia e le tue parole sempre così azzeccate. la nostra dimensione di Grazie per il tuo esempio di abbandono fede... Hai fatto grande la totale e fiducioso alla Sua volontà. Ti abnostra parrocchia con la bracciamo e ti ricordiamo che la porta tua umiltà anche quando della nostra casa, quando vorrai, sarà ti si presentavano “ostasempre pronta ad accoglierti! A presto! coli” imprevisti... Quanta Daniele e Paola tristezza ora... Pensarti in un’altra comunità... E noi qua che ci sentiremo un po’ soli... Eppure è la vita di un sacerdote... Grazie don per esserci stato, per esserci! Grazie per aver amato la nostra coppia, per aver amato le famiglie, i bambini, gli adulti, i giovani, gli ammalati... Per aver amato la nostra parrocchia! Grazie don! Semplicemente GRAZIE! Quando e se vorrai, la nostra porta sarà aperta, così come il nostro cuore! Buon cammino, Laura e Davide


dalla comunità Grazie, vero uomo di Dio! Una domenica mattina prima di Messa. - Devo dirvi una cosa…….- Non mi dica che va via! – - Sì -. Nella mente prima il vuoto, poi il dispiacere, poi mille pensieri accompagnati da tanti flash…. E ancora il dispiacere per lui, per me, per noi. Mi ritrovo a riflettere sulla vita di un sacerdote cui è stata affidata una comunità. Una presenza che è Grazia: dal sacramento del Battesimo quanta strada con le persone… Tante persone, tanti modi di vedere, ascoltare, capire, decisioni da prendere, tanto impegno, tanta preghiera, pazienza, amore. Don Tino è un uomo innamorato di Dio, un uomo di preghiera, coraggioso, anche audace e ama la libertà (quella con la “elle” maiuscola). È consapevole della bellezza dell’essere “uomini di Dio” ed ha cercato in tutti i modi di farne partecipe la comunità che gli è stata affidata. Per questo scopo non si è risparmiato: le sue energie fisiche, la sua cultura, le sue conoscenze, la capacità di entrare in relazione con gli altri, le emozioni, i sentimenti, tutto il suo “essere” sono stati messi in gioco, affinché Gesù di Nazareth, Figlio di Dio, grande Amore della sua vita, divenisse anche per noi l’Amore della nostra vita, nella consapevolezza piena che solo con Lui tutto acquista senso e il nostro cuore trova la pace. In sintesi il messaggio che ci è arrivato è questo: Gesù è bello ed è bello essere cristiani. La bellezza della preghiera. Don Tino ci ha insegnato a pregare sempre, ad affidare tutto a Dio anche le cose più semplici, invocando lo Spirito, in modo da sentire il Signore che ci guida, ci plasma, ci riempie, ci porta per le Sue strade. Ci ha aperto alla confidenza con Lui. Si può osare di appoggiare il nostro capo sul Tuo petto, Signore, come ha fatto l’apostolo Giovanni, perché Tu ci ami nonostante le nostre miserie. La bellezza dell’adorazione eucaristica. Tu, Signore, hai ritenuto che la nostra Comunità parrocchiale avesse particolarmente bisogno di Te, e così hai suscitato in don Tino l’idea dell’adorazione eucaristica perpetua. Non c’erano molte esperienze parrocchiali cui fare riferimento, ma don Tino si è “buttato”. E quanta Grazia Signore, ci hai donato, quanto Bene per ciascuno di noi e per tutti! La bellezza del cammino verso Dio. Parliamo della catechesi dei Comandamenti – le 10 Parole. Anche qui don Tino con coraggio, audacia e tanto entusiasmo si è “buttato” nell’impresa. Siamo stati i primi in Brescia e i soli finora. È stata un’impresa notevole per lui e i suoi collaboratori, portata avanti con perseveranza, intelligenza e sensibilità. Tutto questo ci ha permesso di conoscere meglio il Signore, avvicinandoci a Lui attraverso un percorso di studio, vita insieme, esperienze speciali e preghiera, che ci hanno liberato da tanta zavorra. La bellezza della famiglia. Che dire poi del grande lavoro con i gruppi familiari, nella consapevolezza che in una famiglia che vive e cresce con il Signore, tutti i suoi membri respirano e possono fare scelte di Bene. Grazie, don Tino per averci detto che Gesù è il Bel Pastore e per come ce lo hai detto. Grazie per questa “aria fresca” e per lo “Spirito frizzante” che si respirano nella nostra comunità. Grazie per averci amato così tanto, senza riserve. Con il nostro abbraccio ti giunga tutta la nostra gratitudine. Dio ti benedica e ti ricompensi. Romana e Nando

GRAZIE DON TINO

:

✓ per averci insegnato a guardare

costantemente la Croce e a co nsiderarla come un grande abbraccio di amore per averci aiutato a rimettere Gesù al centro della nostra vita e delle nostre giornate attraverso la possibilità dell’A dorazione Perpetua per averci fatto risco prire la presenza dello Spirito Santo dentr o di noi e accanto a noi in ogni momento per aver accompagna to tante coppie a riscoprire il valore gra nde del Sacramento del matrimonio e la presenza di Gesù tra gli sposi

✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓

per averci raccomand ato la preghiera di coppia, che rafforza il rapporto sponsale e permette di superar e meglio le incomprensioni e le difficolt à quotidiane per averci incoraggiat o ad aprire le nostre case alle persone de siderose di incontrare Gesù nella preghier a per averci ripetuto tan te volte che nel volto di ciascun fratello incontriamo Gesù. TI VOGLIAMO BENE ! BUON CAMMINO, Alcune famiglie della Parrocchia

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CASTENEDOLO

LA NUOVA COMUNITÀ DI DON TINO San Bartolomeo Apostolo a Castenedolo

I

l vescovo Luciano ha nominato don Tino quale nuovo pastore della Comunità Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo a Castenedolo, dove succederà a don Giovanni Palamini, nominato abate di Leno. Nel paese bresciano, che si trova a pochi chilometri dalla città, sorgono sette chiese. La chiesa parrocchiale, sulla strada principale di Castenedolo, è stata costruita tra il 1800 e il 1824; consacrata nel 1922, conserva opere di Antonio Gandino il Vecchio, Moretto, Grazio Cossali, Francesco Hayez, Angelo Paglia, Palma il Giovane e Giuseppe Teosa. Ac-

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canto a don Tino opereranno due sacerdoti: don Giovanni Manenti e don Pierangelo Belleri. Nell’ambito della comunità parrocchiale operano diversi gruppi ed organismi, tra cui: CSI, Acli, Consiglio Pastorale, Consiglio Affari Economici, Catechisti, Caritas, Redazione Bollettino “La Voce di Castenedolo”, Coro Parrocchiale, Gruppo Parole di Vento, Centro di Ascolto “l’Oasi”, Gruppo Missionario, Radio Emittente Cattolica Zonale (ECZ) e scuola dell’infanzia cattolica “Crescere Insieme”. L’oratorio, guidato da don Manenti, è dedicato a Pio X.

Riproponiamo qui lo scritto di saluto e presentazione che Laura ha inviato al giornale parrocchiale di Castenedolo… Quando mi è stato chiesto di scrivere qualcosa per “presentare” don Tino alla sua nuova comunità, ho accettato subito con entusiasmo: ma non avevo calcolato che per me, sua attuale parrocchiana, non sarebbe stato poi così semplice! Innanzi tutto, quali parole si possono usare per descrivere una persona e presentarla a qualcun altro?! Sempre che a parole si possa fare… Ho quindi pensato a lungo cosa avrei dovuto e voluto scrivere… Nella mia mente, com’è ovvio che sia, scorrono molti ricordi della vita parrocchiale e personale vissuta con il don. Da un primo incontro con lui, all’università, dove don Tino era nelle vesti di professore e io, in quelle di studente al suo primo esame orale, fino all’annuncio, tre anni più tardi, che quello stesso professore sarebbe stato il nostro nuovo parroco… Dalla celebrazione del mio matrimonio con Davide, vissuta da noi con un filo di apprensione e dal don con il pensiero al ricovero ospedaliero che lo aspettava al termine del-


Da

“La Voce di Castenedolo” la cerimonia, alle numerose richieste fatte alla nostra coppia di collaborare con lui e con la parrocchia all’evangelizzazione dei fratelli, per crescere più profondamente come coppia cristiana unita dal sacramento delle nozze. Momenti allegri e gioiosi ma anche momenti dolorosi e segnati da preoccupazioni ordinarie e straordinarie… Quante cose vorrei dire e scrivere, ma in fondo sarebbero solo parole vuote… Di una persona si può scrivere tutto il bene possibile ma dopotutto credo che il miglior modo di conoscerla sia “viverla”. Per conto mio, del mio parroco (presto vostro) posso solo dir bene… Perché ho visto con i miei occhi quanto bene ha fatto qua da noi… Ho sentito persone parlar bene di lui e raccontare di come, in momenti di sconforto e difficoltà abbia saputo consolarle. Ho ascoltato tante volte le sue omelie, ricche di spunti significativi e con un tocco di cultura in più (che certamente non guasta!)… L’ho visto ridere e gioire ma anche piangere e soffrire, perché, dopotutto, un prete è un essere umano! Com’è ovvio che sia, con grande dispiacere, ho anche sentito

persone parlarne meno bene e visto gente ostacolare quanto, con grande impegno, stava realizzando… Ma che dire?! Invidie e gelosie sono all’ordine del giorno e noi poveri cristiani non ne siamo certo immuni! Con questo, sia chiaro, non voglio dire che don Tino sia perfetto: ognuno di noi ha dei difetti e delle debolezze e questo è normale, ma preferisco che ciascuno di voi si apra all’accoglienza e sperimenti cosa vuol dire conoscere una persona, con i suoi pregi e i suoi difetti. E, visto che di cose da dire ce ne sarebbero davvero tante, ma rischierei di privilegiare i miei pensieri personali, vorrei invece lasciarvi leggere alcune parole che don Tino pronunciò il giorno della sua prima messa, a Manerbio, suo paese natale, il 14 giugno di 26 anni fa: «La vita del prete è liturgia: è una vita “sacramentale” che esprime e rivela la “memoria” della Pasqua del Risorto. È una presenza viva, operante: la presenza dello Spirito Santo. (…) La vita del prete è parabola di una Carità, di un Amore che assume il cuore umano e lo “trasforma” in una capacità che racconta lo stesso Amore di Dio. (…) La vita

del prete: parabola di speranza che racconta, già qui, anticipandola nella fede, la certezza di una salvezza già realizzata in Cristo e in sua Madre, la Vergine di Nazareth. È la “storia” di un sacerdozio ministeriale affidato a un uomo “scelto tra gli uomini”: un uomo che si è battuto con Dio, una sorgente di santificazione, un peccatore che Dio ha perdonato. (…) La vita del prete: un mendicante dalla mani largamente aperte, un portatore di innumerevoli doni un uomo sul campo di battaglia pronto a confortare con la saggezza dell’età e la fiducia di un bambino. (…) Teso verso l’alto, i piedi sulla terra, fatto per la gioia, esperto del soffrire, lontano da ogni invidia, lungimirante, che parla con franchezza. Un amico della pace fedele per sempre». E, in fondo, alle 2 Sante, don Tino è stato questo: Guida, Padre e Madre di noi figli a lui affidati; uomo dal cuore grande e dagli occhi buoni; seminatore di speranza e Pastore fedele. E noi tutti, mentre ve lo affidiamo, non possiamo che ringraziarlo e ringraziare il Signore di averlo messo sulla nostra strada e nelle nostre vite. Laura

AUT UNNO 2013 - SP EC I ALE | 25


IN COMUNITÀ

BENVENUTO TRA NOI, DON GIACOMO! Il nostro nuovo parroco si chiama don Giacomo Franceschini.

N

ato a Travagliato il 7 maggio 1952 proviene dalla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Villanuova sul Clisi, dove ha guidato la comunità dal 1997 a oggi. Ordinato sacerdote da Mons. Luigi Morstabilini il 10 giugno 1978 ha iniziato il suo cammino sacerdotale come vicario cooperatore nella Parrocchia di San Filippo Neri (Villaggio Sereno I), dal 1978 al 1981; successivamente è stato vicario cooperatore a Orzinuovi, dal 1981 al 1987 e, ancora, dal 1987 al 1997, parroco della Parrocchia Santissima Trinità di Fenili Belasi, per trasferirsi infine a Villanuova sul Clisi. Dal 1999, inoltre, don Giacomo ha guidato anche la comunità di Prandaglio, frazione montana di Villanuova. Nel 1988, don Franceschini ottiene il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università S. Tommaso di Roma. Ha insegnato religione alla scuola media del Villaggio Sereno, ai geometra e ragioneria di Orzinuovi e al Liceo Calini di Brescia. In attesa di incontrarlo e accoglierlo, la nostra comunità sta da tempo pregando per lui, affinché lo Spirito Santo illumini il suo cammino e guidi i suoi passi tra noi. Chiesa di Villanuova sul Clisi

CON UN CUORE DI PADRE... Vorrei essere un prete. Un prete con un cuore di padre, un prete che non si vergogna di essere prete, un prete che sa abbracciare la gente senza pensare cosa gli altri penseranno. Un prete che sa piangere e sa ridere. ... Vorrei essere un prete con il cuore di Dio. Un prete che sa mettere il regno di Dio al primo posto nella sua vita. Un prete che porta tutta la sua vita nella Messa, e tutta la Messa nella vita. Un prete che sa ascoltare la gente, e che umilmente accetta anche le correzioni che gli fanno. Vorrei essere un prete con il cuore di Cristo, che sceglieva di preferenza gli ultimi. Un prete che non si schiera con i potenti di questo mondo. Vorrei essere un prete povero che non si arricchisce e non arricchisce se non di Dio. Un prete che non si serve dell’abito per avere potere sugli altri, un prete che sa cingersi il grembiule e servire quelli a lui affidati. Un prete che non condanna ma che assolve. Un prete che sa stare con i giovani e i bambini, per nutrirsi del loro entusiasmo e della loro energia. Un prete che sa stare con gli anziani per attingere dalla loro esperienza. Vorrei essere un prete che non guarda l’altro con sufficienza dall’alto in basso, un prete col quale ci si trova a proprio agio e che non mette in soggezione. Un prete che non sparla degli altri e che tiene nel segreto del suo cuore i segreti dei cuori della gente. Un prete che non si lamenta, ma che dona speranza. Vorrei essere un prete che sa soffrire senza troppo cercare il compianto degli altri. Un prete che sa morire per vivere in Dio. Signore, vorrei essere un prete così.

IL RITO DI INGRESSO DI DON GIACOMO AVVERRÀ DOMENICA 6 OTTOBRE ALLE ORE 16.00. 2 6 | A U T U N N O 2013 - S PE CI A L E


IN COMUNITÀ

A N AG R A F E

PARROCCHIALE >>> RINATI DALL’ACQUA E DALLO SPIRITO SANTO “Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la sua Parola e di professare la tua fede, a lode e gloria di Dio Padre”. Francesca Plebani (di Federico e Luisa) Lisa Chiara Emma Di Stanio (di Fabio e Sara) Sofia Giulia Rossini (di Franco e Bruna)

>>> UNITI NEL MATRIMONIO CRISTIANO SONO DIVENTATI CHIESA DOMESTICA “Vuoi unire la tua vita alla mia, nel Signore che ci ha creati e redenti? Sì, con la grazia di Dio, lo voglio” Pietro De Pasquale e Sonia Ardesi (14 settembre 2013)

>>> MORTI IN CRISTO GESÙ “Io credo: il Signore è risorto e vive e un giorno anch’io risorgerò con Lui” Antonio Alghisi Paolina Pelizzari Antonio Comini Micaela Lo Russo Franco Lugana

Eugenia Copeta Riccarda Crovate Costantino Bilios Mariano Colombi Giancarlo Bertoletti

SEMPRE SORRIDENTE VERA...!

Maria Romano Vera Marchetto Bianconi Pietro Pasquali Mariarosa Regosa Salvalaggio

IN RICORDO DI...

Mentre il giornalino andava in stampa, la nostra comunità è stata duramente colpita da un lutto… Vera Marchetto Bianconi è infatti improvvisamente tornata alla Casa del Padre. Vera e il marito Riccardo erano catechisti dei genitori dell’Iniziazione Cristiana; sempre presenti in parrocchia erano impegnati nelle attività dell’oratorio. Impossibile dimenticare il sorriso e la solarità della nostra Vera. Un abbraccio e le nostre preghiere vanno ora al marito, ai figli Daniele e Diana, ai genitori, alla sorella, ai parenti e a tutti gli amici.

AUT UNNO 2013 - SP E C I ALE | 27


LA COMUNITÀ SALUTA E RINGRAZIA

DON TINO SABATO 21 SETTEMBRE

ore 15.00 Preghiera di adorazione per i ragazzi del catechismo con i genitori L’adorazione personale proseguirà sino alle 8.00 della domenica ore 15.30 Giochi per ragazzi ore 20.30 “Serata” dedicata a don Tino nella sala della comunità

DOMENICA 22 SETTEMBRE ore 10.30 S. Messa a seguire rinfresco in oratorio ore 17.00 Vespri solenni in serata sarà attivo lo stand gastronomico

DOMENICA 29 SETTEMBRE INGRESSO DI DON TINO A CASTENEDOLO ore 15.30 Preghiera del S. Rosario di affidamento per il nuovo ministero ore 17.00 S. Messa a Castenedolo con Rito di ingresso di don Tino


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