DUE ANTE S
LE Parrocchia Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa BRESCIA
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IL SIGNORE DELLA VITA ERA MORTO; MA ORA, VIVO, TRIONFA
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SOMMARIO
I NOSTRI SACERDOTI
DON GIACOMO
3 Con Cristo risorgiamo a Vita nuova
DON ANDREA
4 Ogni Crocifisso in Cristo risorge
AVVENIMENTI
5 Anno Santo 2015: un dono grande
Don Giacomo Don Andrea
030 2301955 dongifrance@gmail.com 030 2301793 andreadotti@yahoo.it
OPERANO NELLA COMUNITÀ
SPECIALE SACRAMENTI 6 Eccoci Gesù, saremo tuoi testimoni
7 Il perdono ci avvicina a Dio
L’APPROFONDIMENTO 8 “Veramente Costui era Figlio di Dio!” IN COMUNITÀ
9 Vuoi trascorrere una giornata diversa
TESTIMONI DELLA FEDE 10 Esercizi Spirituali Parrocchiali 12 Talita Kum IN COMUNITÀ
13 Verso il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale
IN RICORDO DI...
14 Giuseppe
IL VOLONTARIATO
15 Volontariato ragazzi “Villa Elisa”
L’APPROFONDIMENTO 15 Il cielo del 2015 L’APPROFONDIMENTO 17 Tradizioni pasquali IN COMUNITÀ
18 Cronache di successi sportivi
AVVENIMENTI
20 ...verso il futuro con speranza
IN COMUNITÀ
21 Per donare occorre aver ricevuto un grande dono
IN COMUNITÀ
22 Dal gruppo missionario...
IN COMUNITÀ
23 Anagrafe parrocchiale
IN COMUNITÀ
24 La Settimana Santa 2015
DUE SANTE
LE Parrocchia Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa BRESCIA
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Pasqua 2015
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IL SIGNORE DELLA VITA ERA MORTO; MA ORA, VIVO, TRIONFA
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In copertina: “Resurrezione”
(polittico di San Pietro) Pietro Perugino, Musée des Beaux-Arts, Rouen
In redazione
Laura Di Palma, Loredana Mantovani, Dino Matesich, Filippo Milia, Delia Richiedei, Davide Riccardi, Orietta Cavaleri
Segreteria Parrocchiale Suore Maria Bambina Comunità Sagrestia Franco Perna Cons. affari economici Natale Cosatto Cons. Pastor. Parrocch. Daniela Sandonà Commissione Liturgica Francesca Bottari Commissione Famiglia Italo e Giulia Crema Commissione Oratorio Flavio Nicassio Commissione Cultura Laura Di Palma Biblioteca Franca Crescimbeni Gruppo Missionario Marida Canori e Commissione Carità Equipe Battesimi Salvatore e Margherita Giuffrida Claudio e Elena Guarini ICFR Genitori Catechisti/Animatori Don Andrea Ministranti Don Andrea Davide Riccardi Amiche del giovedì Etiene Bicelli Gruppo Pensionati Guido Masserdotti Volontari Villa Elisa Etiene Bicelli Atelier Betania Maria Mottinelli Caritas Carla Ghidini Mamme del lunedì Monica Favalli Anche tu sei mio fratello Marilena Taini Coro adulti Antonio Idra Coro Voci dal cuore Alessandro Zanardi ASD calcio Daniele Di Meo Armando Mombelli ASD pallavolo Alex Guizzo Gruppo Teatro Giamba Zambelli Redazione giornalino Laura Di Palma
030 2301955 030 2310020 340 3726777 030 2310214 030 2306717 030 2304064 030 2304541 030 2311412 030 2319767 030 2310173 030 2310253 030 2319777 030 2310923 030 2301793 030 2301793 030 2319767 030 2306347 030 2304297 030 2306347 030 2310206 030 2304526 335 7167675 339 1797419 030 2306229 030 2301535 349 4733618 334 6818632 340 5818707 030 3531228 030 2319767
ORARIO DELLE SANTE MESSE Feriale Invernale 08.30 18.30 da lunedì a giovedì 08.30 20.30 venerdì Estivo 08.30 - da lunedì a giovedì 08.30 20.30 venerdì Prefestivi 18.30 Festivo Invernale Estivo
08.00 10.00 11.15 08.00 10.30 -
18.30 18.30
Hanno collaborato a questo numero
Don Giacomo Franceschini, Don Andrea Dotti, Simone Casella, Silvia Bodini e le catechiste, Marida Canori, Elena e Claudio Guarini, Severino Facchi, due ragazze volontarie di Villa Elisa, Antonio Idra, l’ASD Le Do Sante, le suore di Maria Bambina, Monica Favalli, Tiziana Ragusa
“Le due Sante” trimestrale della Parrocchia Sante Capitanio e Gerosa - Brescia Dir. resp. Don Giacomo Franceschini (ODG elenco speciale)Aut.Trib. di Brescia - n. 46 del 23-11-2007
PRIVACY E CERTIFICATI. La raccolta e il trattamento di qualsiasi tipo di dato personale, sia esso scritto o fotografico, è per esclusivo uso interno alla parrocchia e al giornalino parrocchiale. L’interessato cui si riferiscono i dati personali ha il diritto in qualunque momento di ottenere la conferma dell’esistenza o meno dei medesimi dati e di conoscerne il contenuto e l’origine, verificarne l’esattezza o chiederne l’integrazione o l’aggiornamento, la rettifica oppure la cancellazione secondo quanto riportato nell’art. 7 D.lgs. n. 196/03. I certificati richiesti verranno forniti alcuni giorni dopo tale richiesta e saranno consegnati solo ed esclusivamente a chi compare nel certificato o, nel caso di minorenni ai genitori di tali.
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DON GIACOMO
CON CRISTO RISORGIAMO A VITA NUOVA Cari amici, la Pasqua è una festa particolarmente gioiosa perché, almeno nel nostro emisfero, coincide con l’esplosione della primavera.
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a Risurrezione di Gesù dai morti, ciraprirsi alla sua misericordia senza limiti. confuso di gloria divina, è misteGesù è morto e risorto per dimostrarci riosamente accompagnata dal quanto questo Dio ci ama. Facciamo GESÙ È MORTO risveglio della natura, che si riveste di anche noi il passaggio dalla morte PER DIMOSTRARCI vita nuova, dopo la morte apparente spirituale alla vita di grazia: allora sarà QUANTO della stagione invernale. vera Pasqua. DIO CI AMA Il messaggio è chiaro: è la vita e non la Auguri. morte ad avere l’ultima parola. Questo don Giacomo è possibile perché il figlio di Dio, facendosi uomo, è disceso nella valle oscura della nostra esistenza nel tempo, assumendo la nostra natura umana mortale. Distruggendo il peccato ha vinto anche la morte, che ne è la conseguenza e ha donato all’umanità un futuro di immortalità. Chi crede in Gesù risorto e vive unito a Lui, sa che la vita non è un cammino verso un triste dissolvimento, ma verso il golfo di luce dell’eternità. L’invito che ci rivolge la festa di Pasqua è quello di una risurrezione spirituale. Dobbiamo uscire dalla notte oscura e gelida del male. Dobbiamo aprirci alla luce e al sole di vita che è Gesù Cristo. Dobbiamo risorgere con Lui a vita nuova. Dall’alto della croce Gesù ha consumato il suo sacrificio chiedendo al Padre il perdono per i nostri peccati. Questo perdono, incondizionato e pieno d’amore, ci viene dato nel sacramento della riconciliazione. Non passi questa Pasqua senza la Confessione e la Comunione. E prepariamoci a conseguire l’indulgenza plenaria nella festa della Divina misericordia, che celebriamo la domenica dopo Pasqua: festa istituita da San Giovanni Paolo II, per convincere tutti noi dell’a- “Cristo redentore benedicente” di Raffaello Sanzio more immenso e smisurato di Gesù verso i peccato- (Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo) ri, che non devono aver paura del giudizio di Dio, ma Fino al 6 aprile esposto al Museo Santa Giulia, Brescia
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DON ANDREA
OGNI CROCIFISSO IN CRISTO RISORGE Riscopriamo nelle parole di Santa Vincenza Gerosa il senso della nostra Pasqua.
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l dono, che ogni anno abbiamo lo stupore e la gioia di contemplare e celebrare, è la riscoperta di un Dio che è fedele alle sue promesse, un Dio che permette che suo Figlio sia provato sotto il peso della croce e termini lì la sua vita, perché ha il desiderio che noi, figli di adozione, possiamo oltrepassare l’abisso della nostra morte. Così avviene che mentre noi celebriamo la Pasqua di Resurrezione di Cristo Gesù, siamo portati a guardare alle nostre croci quotidiane con uno sguardo rinnovato. La Croce di Cristo infatti è il segno più eloquente dell’amore di Dio anche se il mondo guardando ad essa non può scorgervi la gloria della risurrezione, essa resta la via sciocca e scandalosa per quanti la guardano chiedendo a noi potenza o sapienza e ci incontrano come popolo che preferisce la fedeltà fino alla morte piuttosto che tradire il comandamento dell’amore che Gesù ha sigillato sulla croce, con il perdono dei suoi aguzzini. Dall’ultima Pasqua che abbiamo celebrato abbiamo visto moltiplicarsi i crocifissi nel mondo, sono stati tanti i nostri fratelli cristiani perseguitati ed uccisi a causa della fede, così forse anche tra le nostre case le croci non sono diminuite. La nostra fede si trova così a fare un salto di qualità. Non siamo cristiani per convenienza o per tradizione, lo siamo perché sappiamo che lì troviamo la traduzione, la spiegazione della nostra vita crocifissa. Riscopriamo la potenza del motto della nostra santa Vincenza Gerosa che ci ricordava che “chi sa il crocifisso sa tutto”! Noi lo sappiamo!
“Ecce homo” di Antonello da Messina Sappiamo il crocifisso risorto e sotto il peso della croce quotidiana rimaniamo discepoli di Gesù e lo seguiamo perché è Lui l’unico crocifisso risorto, è lui che ha dimostrato con la sua Pasqua come la via non sia fuggire la croce ma abbracciarla, per trovare in essa la chiave per la nostra pace, dono vero che solo il Risorto può farci. Santa Pasqua a ciascuno di noi, a suo modo crocifisso e a suo modo, certamente, risorgente. don Andrea
di
Piante e Fiori
Casa d’Este
Via Giorgione, 7 - Tel. 030 2304185 Centro Comm.le Margherita d’Este BRESCIA FORNITORE UFFICIALE DELLA NOSTRA PARROCCHIA 4 | PA S Q U A 2015
AVVENIMENTI
ANNO SANTO 2015: UN DONO GRANDE Papa Francesco, ancora una volta, ci sorprende.
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Anno Santo della Misericordia indetto dall’8 dicembre prossimo è un dono di Papa Francesco alla Chiesa e al mondo. Il Santo Padre ha il desiderio di far gustare con abbondanza il dono della Misericordia di Dio che si fa vicina ad ogni uomo e che definisce il volto della Chiesa. L’apertura della porta Santa sarà così, ancora una volta, il segno di un Dio che ci vuole suoi famigliari e suoi commensali, un Dio che abbatte le barriere e invita ad entrare in comunione con Lui, ad accogliere il suo sovrabbondante amore che mai si scandalizza o si blocca davanti al peccato, ma che sa far ritornare l’uomo alla sua bellezza originaria con il perdono. L’amore di Dio, infatti, si è manifestato in Cristo Gesù, nel suo mistero di
incarnazione, passione, morte e resurrezione e con questo noi abbiamo conosciuto la sua misericordia. «Siate misericordiosi come il Padre», sono le parole che guideranno il Giubileo straordinario. L’amore che noi abbiamo ricevuto ci chiama a diventare a nostra volta amanti dell’umanità e quindi misericordiosi con i fratelli, con amici e nemici, con quanti ci benedicono e anche con coloro che ci maledicono. Lasciamoci sorprendere dunque da questo dono grande che il Papa ci fa chiedendo a Dio di imparare a godere del bene che lui ci prepara nella sua misericordia! don Andrea
Alcune immagini del Giubileo 2000
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SPECIALE SACRAMENTI PRIMA COMUNIONE E SANTA CRESIMA
ECCOCI GESÙ: SAREMO TUOI TESTIMONI!
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omenica 1 febbraio i ragazzi del gruppo di Antiochia hanno ricevuto i doni della Prima Comunione e della Santa Cresima. La Santa Messa è stata celebrata da Mons. Vigilio Mario Olmi, con la concelebrazione del nostro parroco Don Giacomo e del nostro curato Don Andrea. In un giorno di sole, vento, sorrisi ed emozioni, abbiamo ripercorso insieme la strada che porta ad essere veri cristiani. Col primo passo, che abbiamo potuto rimembrare grazie al Battesimo di Sara, siamo tornati agli albori della nostra vita cristiana. In passato furono i genitori dei ragazzi a scegliere il cammino che i propri figli avrebbero dovuto percorrere. Se infatti, da bambini non erano ancora al corrente delle scelte che altri (genitori e padrini) avevano fatto per loro, adesso, dopo un itinerario di catechesi e di formazione cristiana ne sono diventati consapevoli, responsabili e pertanto, ricevendo questo Sacramento, hanno approvato in prima persona dette scelte, congiungendosi in modo definitivo e consapevole con Cristo. Lo Spirito Santo è stato trasmesso ai ragazzi attraverso l’imposizione delle mani e il crisma sulla fronte, gesti che li vincolano in modo più profondo a Cristo, con-
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sacrandoli in modo definitivo a Lui e rendendoli partecipi dell’unzione che Gesù stesso ricevette. Con la Confermazione non hanno raggiunto un punto di arrivo ma, con l’aiuto dello Spirito Santo che li unisce ancora più profondamente alla nostra comunità, sfociano in un fiume ancora più grande, che permette a loro di predisporsi alla testimonianza e all’annuncio del Vangelo. Nella stessa celebrazione Eucaristica i ragazzi hanno per la prima volta ricevuto il Corpo e il Sangue di Cristo. Come disse Papa Francesco, con questo “Sacramento dell’amore, scaturisce ogni autentico cammino di fede, di comunione e di testimonianza” perché è “il gesto di Gesù compiuto nell’Ultima Cena ed è l’estremo ringraziamento al Padre per il suo amore, per la sua misericordia”. Ricordiamoci che è Gesù stesso a istituire questo Sacramento, “fate questo in memoria di me”. Ora i ragazzi possono, insieme a tutta la nostra comunità, ricevere questo grande dono ogni Domenica: assistere alla transustanziazione e ricevere il Corpo e il Sangue di Gesù, nutrirsene ricordando il Sacrificio da Lui compiuto per la nostra Salvezza. Simone
RICONCILIAZIONE
IL PERDONO CI AVVICINA A DIO
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omenica 15 marzo non è stato un giorno come tutti gli altri! I ragazzi dei gruppi Gerusalemme e Cafarnao della nostra Comunità hanno vissuto un momento molto forte accostandosi per la prima volta al Sacramento della Riconciliazione. Attraverso la meditazione della parabola del Padre Misericordioso hanno potuto fare l’esperienza dell’abbraccio di un Dio ricco di Misericordia sempre pronto ad accogliere i suoi figli che tornano a Lui. Ognuno di noi è legato a Dio con un filo; quando sbagliamo, quando decidiamo di bastare a noi stessi, il filo si spezza. Con la Confessione e il Perdono il Signore fa un nodo a quel filo e questo diventa ogni giorno più corto. Di perdono in perdono, ci avviciniamo sempre di più a Lui che ci accoglie sempre con il suo amore incondizionato. Oggi si ha la sensazione che si sia persa l’importan-
za della Coscienza. Essa si può paragonare a un bel giardino da coltivare con amore perché dovunque e per sempre sarà per noi un’oasi felice e intima che potrà essere la nostra forza nella vita. Per questo, cari Genitori, vogliamo affiancarvi nel far sì che i nostri ragazzi acquistino la consapevolezza che c’è un Dio che ogni giorno ha un progetto per noi e ce lo propone, vogliamo aiutarvi in modo che essi crescendo, anche con qualche difficoltà, rimangano sempre vicini al Sacramento della Confessione per sperimentare l’amore di Dio. “Vi assicuro che in cielo si fa più festa per un peccatore che si converte che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione“ (Luca 15,7). Ai nostri bambini un augurio perché la prima Confessione sia per loro l’inizio di una vita piena di Amore. Silvia e le catechiste
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L’APPROFONDIMENTO
“VERAMENTE COSTUI ERA FIGLIO DI DIO!” Sono le parole di una delle figure presenti sul luogo della Passione di Nostro Signore e che potrebbe essere considerata secondaria per il poco che se ne sa: si tratta di colui che è conosciuto con il nome di Longino.
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l Vangelo di Giovanni lo presenta solo così: “Uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco e subito ne uscì sangue ed acqua”. Queste poche parole hanno fissato per sempre la scena ed il protagonista, che è diventato non solo il centro dell’interesse da parte di studiosi e pittori, ma anche la fonte di leggende legate al Santo Graal e alla lancia miracolosa e di tanta devozione. Basta pensare alla basilica di S.Andrea a Mantova, dove la sesta cappella sul lato destro, la più bella e la più importante è dedicata a Longino, con
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un affresco che lo raffigura sotto la Croce in adorazione, con in mano un calice in attesa di raccogliere il sangue del costato di Cristo ed una tela che lo ritrae con la lancia in una mano e nell’altra il Preziosissimo Sangue. Questa cappella che merita sicuramente una visita, è la testimonianza di come un anonimo soldato, perché così lo presenta il Vangelo, sia sempre stato in bilico fra realtà e leggenda, storia e creazione religiosa, devozione ed arte, certamente uomo reale anche se sconosciuto. Ma chi sia stato realmente questo soldato, molti se lo sono chiesto, attribuendogli ben tre identità: quella dell’ignoto centurione, che sotto la Croce proclamò la divinità di Cristo, quella del soldato che conficcò la sua lancia nel costato di Gesù per verificare la morte dell’uomo crocifisso ed infine quella del centurione incaricato di sorvegliare la pietra posta davanti al sepolcro. I vari racconti su di lui presentavano notevoli analogie e forse per questo si sono poi fuse in un’unica tradizione popolare per la quale gli è stato attribuito un nome, una descrizione fisica, una stria di vita e di conversione, di martirio e di miracoli. Cassio Longino o semplicemente Longino è un nome fittizio, che deriva molto probabilmente dal fatto che portava una lancia. Nacque, sempre secondo la tradizione, in Cappadocia o in Italia a Lanciano e come soldato, anzi come centurione romano, si trovava in Palestina intorno all’anno 30 d.C. Fu proprio lui che al momento della morte di Gesù gridò:”Costui era veramente il Figlio di Dio!”. Successivamente, quando il corpo di Cristo doveva essere deposto dalla croce, perché il sabato, giorno di festa per gli Ebrei, non si potevano lasciare esposti i cadaveri di coloro che erano stati condannati a morte, per pietà non rispettò la legge che ordinava fossero spezzate le ossa delle gambe e preferì trapassare il costato con la lancia. Sprizzò allora sangue misto ad acqua e gli schizzi lo raggiunsero agli occhi. La tradizione popolare dice che il centurione fosse se-
FAMIGLIE IN CAMMINO
SUI PASSI DEI SANTI CAMUNI
12 DOMENICA
EMMO
IVIDAT
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Una giornata insieme per conoscerci o per consolidare le nostre amicizie sui passi dei Santi Bresciani. Quest’anno la Commissione Famiglia ha voluto offrire l’opportunità di trascorrere una giornata comunitaria dalla quale possano scaturire nuovi legami e relazioni. La proposta è molto semplice ed aperta a tutti: in comitiva ci porteremo in Valle Camonica per seguire le orme di alcune figure significative (Beati Mosè e Giuseppe Tovini, Beato Innocenzo da Berzo, Beata Annunciata Cocchetti) scoprirne le origini e la storia, avremo la possibilità di camminare per alcuni tratti di strada lungo il sentiero della Via Valeriana, di visitare luoghi e chiese e di pranzare insieme. Vi aspettiamo tutti numerosi.
Commissione Famiglia - Parrocchia Sante Capitanio e Gerosa - Brescia
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VUOI TRASCORRERE UNA GIORNATA DIVERSA?
vole di essere in pericolo, si offrì di aiutarli e li ospitò in casa sua. Solo al momento del congedo, sentendo che chiedevano come potevano ripagarlo dell’ospitalità ricevuta, Longino si fece riconoscere e nonostante la loro meraviglia, insistette perché compissero il loro dovere. I soldati prima rifiutarono, poi, per paura di essere puniti da Pilato, eseguirono la sentenza. Lo decapitarono insieme ai suoi amici e riportarono a Gerusalemme le tre teste, che vennero esposte alle porte della città e poi gettate tra i rifiuti. Dopo qualche tempo, una povera vedova, che si era messa in viaggio per cercarlo e chiedergli la guarigione, lo sognò e da lui in sogno ricevette istruzioni: doveva trovare la sua testa, unirla al resto del corpo e dargli sepoltura cristiana; se l’avesse fatto, sarebbe stata guarita. Così avvenne: la donna fece quanto richiesto da Longino e riacquistò la vista. Questo fu il primo di tutta una serie di miracoli per i quali Longino è stato fatto Santo ed è diventato il protettore dei non vedenti e di coloro che hanno problemi agli occhi. Oltre a questo, è giusto ricordarlo e onorarlo come il primo pagano che riconobbe la divinità di Cristo e soprattutto pregarlo perché ci aiuti a passare dalla cecità del peccato alla luce della fede. Loredana
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micieco per un grave disturbo agli occhi e che il sangue di Cristo lo abbia guarito. Ritornato in grado di vedere, comandò il picchetto di soldati messi a guardia del sepolcro e dopo la Resurrezione andò insieme a loro al tempio per raccontare ciò che era accaduto. I sommi sacerdoti cercarono di corromperlo con doni e denaro, affinchè testimoniasse il falso e cioè dicesse che i discepoli di Gesù, mentre i soldati di guardia si erano addormentati, avevano portato via il corpo dal sepolcro per affermare che il loro Maestro era risorto. Longino non accettò e si rifiutò di dire il falso, anzi a Gerusalemme continuò a raccontare la verità e cioè che la Resurrezione era un fatto vero. Per questo, venuto a sapere che era stato preparato un piano per ucciderlo, si congedò dall’esercito romano ed insieme ai suoi due fedeli soldati scappò in Cappadocia, dove ascoltando il suo racconto della Passione, molti incominciarono a convertirsi. La notizia di queste conversioni arrivò a Gerusalemme, pertanto i sommi sacerdoti chiesero a Pilato la sua condanna a morte. Pilato inviò in Cappadocia alcuni soldati della sua guardia per non avere noie con il compito di catturarlo come disertore, decapitarlo e riportare la sua testa. Costoro non lo riconobbero, anzi chiesero proprio a lui notizie sul centurione romano fuggito. Longino, pur consape-
APRILE
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UNA GIORNATA
PER CONOSCERSI
E PER CONOSCERE
PARROCCHIA
LE DUE SANTE
BRESCIA
PARTENZA ORE 8.30 DALL’ORATORIO CON IL PULLMAN E ARRIVO A ESINE. BREVE PASSEGGIATA/PELLEGRINAGGIO FINO A CIVIDATE CAMUNO CON SOSTA A BERZO (POSSIBILITÀ DI USUFRUIRE DEL PULLMAN PER CHI NE AVESSE NECESSITÀ). PROSEGUIMENTO FINO A CEMMO IN PULLMAN E RIENTRO IN ORATORIO PER LE ORE 19.00.
COSTO (PRANZO COMPRESO): 30 EURO (ADULTI) - 20 EURO (BAMBINI FINO AI 13 ANNI) È NECESSARIO PRENOTARE ENTRO E NON OLTRE IL 28 MARZO A DON ANDREA O A ITALO CREMA (339 8279282)
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TESTIMONI della FEDE ESERCIZI SPIRITUALI PARROCCHIALI
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adre Marcello Storgato, della congregazione dei Saveriani, ci ha guidato durante gli esercizi spirituali che si sono tenuti dal 3 al 6 marzo nella nostra chiesa parrocchiale. Sono stati presentati alcuni aspetti della Chiesa prendendo spunto da citazioni dell’Evangelii Gaudium e riflettendo su brevi brani del Vangelo.
“In verità vi dico: chi entra dalla porta è pastore delle pecore. Le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti ad esse e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. In verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Se uno entra attraverso di me, sarà salvato, entrerà e uscirà e troverà pascolo”. (Gv 10,2-9) La prima serata ha avuto come filo conduttore “Una chiesa con le porte aperte”: siamo stati invitati a riflettere sulle paure e le preoccupazioni che frenano spesso questa apertura verso gli altri, i “lontani”, i “diversi”. Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium al N.24 ci dice: “La chiesa in uscita è la comunità di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, coinvolgono, accompagnano, fruttificano. La comunità evangelizzatrice sa prendere l’iniziativa senza paura, sa andare incontro, sa cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi “. Testimoni di una chiesa in uscita sono le nostre sante patrone Bartolomea e Vincenza che avevano addirittura utilizzato la propria casa come ricovero per gli ammalati e si erano dedicate alla loro assistenza e cura.
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“Quando uno dice: ”Io sono di Paolo” e un altro: “Io sono di Apollo”, non vi dimostrate semplicemente uomini? Ma cosa è mai Apollo? Cosa è Paolo? Servitori, attraverso i quali siete venuti alla fede. Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché né chi impianta, né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere. Siamo infatti collaboratori di Dio e voi siete campo di Dio, edificio di Dio. Nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già si trova, che è Gesù Cristo”. (1 Cor 3,4-9.11) La seconda serata ha avuto come filo conduttore “Le tentazioni del cristiano”: siamo stati invitati a riflettere su quali difficoltà sperimentiamo nel vivere concretamente il Vangelo nella nostra vita, cosa ci frena, ci distoglie, ci disturba dall’essere “collaboratori di Dio”, dal porre in lui il nostro fondamento. Viviamo la corresponsabilità in parrocchia o ognuno va per la sua strada? Cerchiamo l’unità o viviamo l’individualità? Collaboriamo o vogliamo solo fare “bella figura”? La chiesa sarà come noi la viviamo, dobbiamo prendere sul serio i rapporti umani, non possiamo sopportare una società che vuole ignorarsi, siamo invitati a metter gioia e sorriso in quello che facciamo a proporre Gesù come dono di gioia agli altri perché per primi lo sperimentiamo. In famiglia è molto importante pregare insieme come coppia e poi con i figli testimoniando una fede bella e gioiosa. Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium ci dice al N.82: “Il problema non sempre è l’eccesso di attività, ma le attività vissute male, senza motivazioni adeguate e una spiritualità che permea l’azione” e al N.85: “Una delle tentazioni più serie è il senso di sconfitta, che ci trasforma in pessimisti
S. Bartolomea Capitanio
S. Vincenza Gerosa
scontenti dalla faccia scura. Anche con la consapevolezza delle proprie fragilità, bisogna andare avanti senza darsi per vinti”. Testimone di una feconda integrazione fra Vangelo e vita è stato Giorgio La Pira che impegnò tutta la sua vita al servizio dello Stato e dei cittadini perché credeva nella responsabilità di ciascun credente di fronte ai problemi storici e sociali. “La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. È noto infatti che voi siete lettera di Cristo, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente; non su tavole di pietra, ma su tavole di cuori umani. Proprio questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. La nostra capacità viene da Dio, il quale ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza.” (2 Cor 3,2-6) La terza serata ha avuto come filo conduttore “Popolo che annuncia il Vangelo di Gesù”: siamo stati invitati a riflettere sulla bellezza e la consapevolezza di sentirci popolo composto da grandi e piccoli, da gente che partecipa sempre e altra che si vede ogni tanto, da chi va veloce e chi va lento, da chi la pensa in un modo e chi in un altro e sulla necessità di compiere un passaggio da gruppo chiuso tra i “nostri” a popolo aperto e accogliente che non ha paura e accetta la sfida dell’incontro e del confronto con tante persone che oggi vivono fra noi, di culture e fedi diverse, da accogliere fraternamente. Questo popolo vuole testimoniare e condividere l’amore di Dio Padre, che ha conosciuto e sperimentato in Gesù, per permettere a ogni donna e uomo di sentirsi accolto e amato. Padre Marcello ci ha raccontato la cura dei missionari che andavano a visitare i malati di Ebola portando loro da mangiare e fermandosi a parlare e pregare con loro.
Giorgio La Pira
S. Edith Stein
Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium ci dice al N.114: “Essere chiesa significa essere popolo di Dio, in accordo al grande progetto d’amore del Padre. Questo implica essere il fermento di Dio in mezzo all’umanità” e al N. 127: “Essere discepolo significa avere la disposizione permanente di portare agli altri l’amore di Gesù; e questo avviene in qualsiasi luogo, nella via, nella piazza, al lavoro, in strada” e al N.128: “Il primo momento consiste in un dialogo personale, in cui la persona esprime e condivide le gioie, le speranze, le preoccupazioni che riempiono il cuore”. Testimone è santa Edith Stein, nata in una famiglia ebrea, diventata cattolica a trent’anni e poi Carmelitana scalza a Colonia, si è avviata, insieme alla sorella Rosa, al campo di concentramento di Auschwitz dicendo: “Vieni, andiamo per il nostro popolo”. Venne uccisa il 9 agosto 1942. Nella quarta serata, durante l’omelia, è stata evidenziata la figura di Maria come madre dell’evangelizzazione. Ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere alla forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto. Maria sa riconoscere le orme dello Spirito di Dio nei grandi avvenimenti e anche in quelli più piccoli. Contempla il mistero di Dio nel mondo, nella storia e nella vita quotidiana di ciascuno, è colei che parte dal suo villaggio per aiutare la cugina Elisabetta “senza indugio”. Nel loro incontro e nel loro saluto opera lo Spirito Santo che fa esultare Giovanni Battista nel seno di sua madre e fa cantare a Maria le meraviglie del Signore esprimendo profonda gioia. Chiediamo a Maria, che mossa dallo Spirito, ha accolto il Verbo della vita nella sua fede umile e profonda, di aiutare la chiesa a diventare una casa e una madre per tutti i popoli, rendendo possibile la nascita di un mondo nuovo. Marida
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TESTIMONI della FEDE TALITA KUM “Talita Talita Kum Talita Talita Kum io ti dico alzati fanciulla è arrivato il tempo di cantare è arrivato il tempo di rinascere è arrivato il tempo di partire”
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ulle note di questo canto io e Claudio abbiamo vissuto, durante il weekend del 27 febbraio, l’omonimo seminario di coppia a Giazza, amena località montana tra le valli veronesi. È molto difficile riuscire a spiegare la moltitudine di pensieri ed emozioni che questo tipo di esperienza trasmette…per chi ha voglia di mettersi in discussione e aprire il cuore è un percorso di disgregamento di tutte quelle infrastrutture di cui amiamo tanto rivestirci, forse anche per proteggerci da possibili delusioni. Attraverso il Seminario si arriva al nocciolo vero del proprio IO, dove è difficile mentire a se stessi…e allora proprio da lì comincia una vera e propria Rinascita, in questo caso di coppia. Accompagnati in questa avventura dalla lettura del Libro di Tobia, ci siamo ritrovati a viaggiare con lui alla ricerca dell’amore. Proprio come Tobia anche noi coppie abbiamo scoperto di avere al nostro fianco il buon Raffaele, angelo inviato dal Signore per proteggere ed accompagnare il protagonista, fedele alleato del nostro matrimonio, pronto a fornirci i mezzi per opporci al subdolo demone Asmo-
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deo, molto più seduttivo e disposto a tutto pur di far vacillare la nostra unione. Troppo spesso noi Sposi ci dimentichiamo che in quanto immagine e somiglianza di Dio e della divina Trinità diventiamo le prede più ambite del maligno… e per ferire il Signore chi colpire se non noi uniti nel Sacramento delle nozze?! Asmodeo si insinua, mormora, suggerisce, indispettisce, aizza… insomma si muove sinuoso nel nostro rapporto …e che terreno fertile trova in noi!!!! Ma il buon Tobia ci dona la consapevolezza di avere un’arma vincente contro il demonio: la Preghiera di coppia. Nonostante i ritmi incalzanti il tempo è volato, forse perché è stato un seminario fatto in “famiglia”, tra volti amici o che comunque amici lo sono diventati alla fine di questi due giorni di condivisione di fede, di esperienze, di convivialità e di amicizia. Quello che ci stupisce sempre di questi seminari è la presenza viva del Signore nelle coppie dell’equipe che, mettendosi completamente a disposizione e donandoci le proprie esperienze personali, diventano veramente strumento del Signore. Elena e Claudio
IN COMUNITÀ
VERSO IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Novità in vista per le singole parrocchie diocesane: il Vescovo Luciano Monari ha stabilito che domenica 19 aprile in tutta la Diocesi si svolgano le elezioni per costituire i nuovi Consigli Pastorali Parrocchiali. Lo stesso Vescovo ha inoltre disposto che, tra aprile e giugno, si provveda anche al rinnovo dei Consigli Parrocchiali degli Affari Economici.
IL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Cos’è il CPP? Il CPP è un organismo di comunione e di corresponsabilità nella missione ecclesiale a livello parrocchiale.
Cosa fa il CPP? • Analizza approfonditamente la situazione pastorale della parrocchia; • Elabora alcune linee per il cammino pastorale della parrocchia, in sintonia con il cammino pastorale della diocesi.
Come si svolgono i lavori del CPP? L’attività del CPP è fatta soprattutto di incontri. Il CPP deve infatti riunirsi almeno quattro volte all’anno. Normalmente le riunioni non sono aperte al pubblico, a meno che non decida diversamente lo stesso Consiglio. Quando la seduta è aperta, coloro che non sono membri del Consiglio vi assistono però senza diritto di parola.
Da chi è composto il CPP? Nel CPP vi sono membri di diritto, membri eletti e membri nominati dal parroco. Sono membri di diritto: - il parroco, che è il presidente del CPP; - i vicari parrocchiali; - i diaconi che prestano servizio in parrocchia; - i presbiteri rettori di chiese esistenti in parrocchia; - un membro di ogni comunità di Istituto di vita consacrata esistente in parrocchia; - il presidente dell’Azione Cattolica parrocchiale; - membri del Consiglio Pastorale Diocesano appartenenti alla parrocchia. Sono membri eletti alcuni fedeli designati per elezione. Vi sono infine alcuni membri nominati dal parroco.
Chi può essere membro del CPP? Possono essere membri del CPP coloro che, battezzati e cresimati, abbiano compiuto i 18 anni e siano canonicamente domiciliati nella parrocchia o operanti stabilmente in essa. Inoltre, i membri del CPP devono distinguersi per vita cristiana, autentica sensibilità ecclesiale, volontà di impegno, capacità di dialogo e conoscenza dei problemi
della parrocchia. Il parroco si rende garante che non entrino nel CPP persone prive di questi requisiti.
Da quanti membri è composto un CPP? Il numero dei membri è determinato in base alla consistenza numerica della parrocchia: - 9 membri (di cui almeno 5 eletti) per parrocchie fino a 1.000 abitanti; - 15 membri (di cui almeno 8 eletti) per parrocchie fino a 2.500 abitanti; - 19 membri (di cui almeno 10 eletti) per parrocchie fino a 5.000 abitanti; - 25 membri (di cui almeno 13 eletti) per parrocchie oltre i 5.000 abitanti.
Quanto dura in carica il CPP? Il CPP dura in carica cinque anni, per cui i CPP costituiti nel 2015 termineranno il loro mandato nel 2020. In caso di cambio del parroco, il CPP resta in carica. Il nuovo parroco, per gravi motivi, può chiedere e ottenere le dimissioni del CPP non oltre tre mesi dal suo ingresso.
Il CPP deve esistere in tutte le parrocchie? In linea di principio il CPP deve esistere in ogni parrocchia. Nel caso di un parroco con più parrocchie, va valutata l’opportunità di costituire un CPP interparrocchiale. In tal caso, il parroco, con l’approvazione del Vescovo, può procedere alla costituzione di un organismo che abbia le connotazioni di fondo del CPP, ma con dimensione interparrocchiale. Qualora poi la parrocchia non raggiunga i 400 abitanti, è data facoltà al parroco di sostituire il CPP con l’assemblea parrocchiale. Tale assemblea è convocata e presieduta dal parroco almeno due volte l’anno ed ha gli stessi compiti e funzioni del CPP. In caso di Unità Pastorali, si potrà avere un Consiglio di Unità Pastorale.
L’appello è dunque a farsi avanti: chiunque volesse dare la propria disponibilità a candidarsi come membro del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale, può farlo presente in parrocchia, alla sig.ra Daniela Sandonà. Laura PASQUA 2015 | 13
IN RICORDO DI...
...GIUSEPPE Io, come ulivo verdeggiante nella casa di Dio, confido nella fedeltà di Dio, in eterno e per sempre” (Salmo 54,10) Lo scorso 5 febbraio è tornato alla casa del Padre Giuseppe Franceschini, il papà del nostro parroco don Giacomo. La comunità è vicina a don Giacomo e alla sorella Anna in questo momento di dolore e prega per Giuseppe, con il quale ha percorso un tratto di strada nel pellegrinaggio terreno.
“BEATI I POVERI IN SPIRITO, PERCHÉ DI ESSI È IL REGNO DEI CIELI … BEATI I MITI, PERCHÉ AVRANNO IN EREDITÀ LA TERRA … BEATI I PURI DI CUORE, PERCHÉ VEDRANNO DIO.”
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redo di poter condividere con chi, come me, ha avuto la fortuna di conoscerti, Giuseppe, amato papà del nostro Don Giacomo e di Anna Maria, come il pensiero vola istintivamente a quei passi del Vangelo di Matteo davanti alla tua figura, la cui presenza discreta lasciava intuire un’anima ricca; ricca di una lunga vita di esperienze, anche le più estreme, come la guerra e la prigionia, la vedovanza…, ma soprattutto ricca di una fede incrollabile, ricca della certezza della Sua promessa, come
quel Giuseppe della famiglia di Nazareth, a cui eri tanto devoto. Una fede fatta di quotidianità e di instancabile preghiera. Il tuo corpo fragile contrastava con la tua anima in realtà ancora giovane, curiosa, ancora affamata e assetata di quell’Unico cibo e bevanda in grado di saziare, aiutata sicuramente da una mente ancora straordinariamente conservata. Un’anima docile e paziente che ha saputo, anche nella sofferenza degli ultimi giorni, essere di conforto agli affetti più vicini che intuivano
con comprensibile apprensione l’approssimarsi del distacco (con commozione Anna Maria racconta che il papà la invitava a “non piangere, ma pregare”, perché “io sono pronto!”). Un’anima serena e fiduciosa, anche nel sopore delle ultime ore che dava il senso di tenero abbandono nelle braccia del Padre Celeste. Quindi grazie al Signore per il dono della tua presenza nella nostra comunità parrocchiale, grazie per il tuo esempio e un arrivederci in Paradiso, caro Giuseppe. Severino
Don Giacomo, Anna Maria e familiari ringraziano ogni sacerdote, religioso, religiosa, fedeli laici, ogni persona e tutte le comunità parrocchiali per la loro intensa, spirituale e fattiva partecipazione al loro lutto per la perdita del caro papà Giuseppe. La preghiera che ci accomuna ci fa sperimentare la comunione dei Santi. Con affetto, obbligatissimi, continuiamo in Nomine Domini.
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IL VOLONTARIATO
VOLONTARIATO RAGAZZI “VILLA ELISA” Il volontariato è un’attività di aiuto e sostegno, rivolta verso persone bisognose.
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iservare un po’ di tempo a beneficio di chi ha difficoltà fisiche o mentali. Lo si mette in atto per varie ragioni: altruismo, generosità, interesse per l’altro. Non io da solo al centro del mondo ma io insieme ad altri per gli altri. Difficile? No! Basta spegnere la TV, il telefonino, il computer o altro, infilarsi il giubbino ed uscire di casa, muoversi, camminare, spalancare gli occhi, solo così si può incontrare l’altro. Devi solo rispondere sì all’invito di Suor Piermaria o di un tuo compagno di catechismo e venire alla casa di riposo “Villa Elisa” a trovare gli anziani. Solo un’ora che passa così in fretta e ti colma il cuore di gioia. La prima volta che incontri queste persone un po’ spettinate, con i visi rugosi, stanchi e tristi, che ti dicono cose strane, il cuore ti si stringe, ti commuovi, ti dispiace, a volte ti spaventi. Poi li saluti con semplicità, magari solo con la mano perché sentono poco e subito questi strani visi ti sor-
ridono e si illuminano. Spesso ti accarezzano e ti prendono la mano perché hanno tanta voglia di compagnìa. Con loro cantiamo, giochiamo a dama, prepariamo lavoretti insieme all’educatrice, oppure serviamo il tè e li aiutiamo a far merenda. C’è una nonnina di centouno anni, tutta pelle ed ossa, che non si muove dal letto e mangia come un uccellino, una punta di cucchiaio di yogurt e poi è sazia. Un giovedì, una piccola volontaria è riuscita, imboccandola, a farle mangiare un vasetto intero. Non è bellissimo?! Solo un esempio, vorremmo raccontarvene altri ma preferiamo rinnovare l’invito a voi ragazzi, bambini e bambine perché solo vivendo questa esperienza in prima persona potrete capire le vere emozioni che si provano donandosi agli altri. Quindi, forza! Vi aspettiamo, l’appuntamento è ogni giovedì davanti al cancello di “Villa Elisa” alle 15.25, dove troverete sempre due suore puntualissime, sorridenti ed accoglienti come due mamme. Grazie a Suor Piermaria e a Suor Concetta! due ragazze volontarie di 5^ elementare e 1^ media
L’APPROFONDIMENTO
IL CIELO DEL 2015 Il 2015 è un anno assai prodigo di eventi astronomici, osservabili anche a occhio nudo, cioè senza l’aiuto di telescopi o binocoli.
S
arà l’occasione per alzare ogni tanto lo sguardo verso il cielo, prima che l’inquinamento atmosferico e luminoso ce lo nasconda per sempre. Ov-
Il disegno rappresenta in modo approssimativo la situazione del cielo la sera del solstizio estivo di quest’anno. Subito dopo il tramonto del sole (ore 21) brilleranno verso occidente per circa un’ora i pianeti Venere e Giove insieme a una piccola falce di luna, poi si accenderanno le stelle più luminose (Vega e Arturo, ecc) insieme al pianeta Saturno, che resterà visibile per tutta la notte; infine compariranno le costellazioni estive, in particolare il Carro maggiore, grazie al quale si potrà rintracciare la piccola stella polare. Nei giorni successivi la situazione non cambierà molto, a eccezione della luna, che sera dopo sera si sposterà verso oriente con la gobba a occidente, fino al plenilunio del 2 luglio. PASQUA 2015 | 15
viamente bisogna sapere come orientarci per vedere le cose migliori: la parte giusta è quella rivolta verso sud (con il Castello alle nostre spalle, per intenderci): è la parte del cielo dove passa l’eclittica, che è l’invisibile strada che tutti i pianeti, compresa la Terra con la Luna, percorrono nel loro viaggio attorno al Sole. Detto questo, ecco alcuni degli eventi più significativi di quest’anno, in ordine cronologico. Il primo è l’eclissi solare del mattino del 20 marzo, totale nel nordEuropa e solo parziale in Italia (circa 70%), ma probabilmente sarà già avvenuta quando uscirà questo bollettino. Gli italiani potranno consolarsi (si fa per dire) con la prossima eclissi solare totale del ...2081. Altro evento interessante sarà la luna piena del 4 aprile. Niente di eccezionale, se nonché il giorno dopo (5 aprile), essendo la prima domenica successiva al primo plenilunio di primavera, è Pasqua, che quest’anno coincide con quella ortodossa e quella ebraica. L’anno prossimo la Pasqua cristiana sarà ancor più “bassa” (27 marzo). Altro evento, verso la fine di giugno, sarà la congiunzione di Giove e Venere, i pianeti più luminosi visibili dalla Terra: brilleranno come un unico astro nel cielo della sera subito dopo il tramonto per tutta l’estate. Forse avremo l’occasione di osservarli anche 1 6 | PA S Q U A 2015
con alcuni telescopi in oratorio, in occasione del solstizio estivo, quando ci sarà anche Saturno, il pianeta degli anelli. È appena il caso di ricordare che questo evento, come tutti gli altri fenomeni celesti di natura puramente prospettica, non avrà alcun influsso sulle nostre vicende umane, a dispetto di tutti gli oroscopi che ci verranno propinati dai mass media per l’occasione. Altro evento di particolare interesse sarà l’eclissi totale di luna (“Luna rossa”) di lunedì 28 settembre. Si verificherà nel cielo di sud-ovest prima dell’alba (tra le 4 e le 5) e terminerà nello stesso momento in cui dalla parte opposta del cielo (da dietro la Maddalena) sorgerà il Sole, preceduto dai pianeti Venere e Giove e dalle stelle più luminose del nostro emisfero, prima fra tutte Sirio, l’ultima a scomparire nelle luci dell’alba. Cielo permettendo, sarà un bel colpo d’occhio per chi avrà il coraggio di affacciarsi alla finestra a quell’ora … Ma ci saranno tanti altri eventi nel corso dell’anno: riceveremo la visita di almeno due comete, forse visibili anche a occhio nudo; in agosto potremo vedere le stelle cadenti di san Lorenzo senza il disturbo della luce lunare; la notte del 24 dicembre potremo recarci alla messa della vigilia di Natale alla luce dell’ultima luna piena dell’anno. Un ultimo accenno
lo merita la stazione spaziale internazionale (ISS), sulla quale in questi mesi sta lavorando la nostra Samantha con i suoi colleghi. Di sera è facile scorgere a occhio nudo questa grande silenziosa astronave senza motori mentre dall’altezza di oltre 400 chilometri attraversa il cielo da ovest a est nel giro di pochi minuti, simile a una piccola stella vagabonda. Se pensiamo che lassù il sole sorge e tramonta ben 16 volte al giorno, è facile capire quanto è “piccola e fragile” la nostra Terra (sono parole di Samantha), tanto piccola e tanto fragile che anche papa Francesco forse non tarderà, con la preannunciata enciclica sul creato, a dare una tirata di orecchi a noi umani, perché impariamo a rispettare di più questo nostro pianeta, l’unica casa che abbiamo.
NOTA BENE Per chi fosse interessato ad approfondire questi eventi, ecco alcuni siti di carattere divulgativo: • Il programma Stellarium (o altri analoghi) per conoscere la posizione dei pianeti e delle stelle in qualunque momento del passato, del presente e del futuro; • Astronews (o altro sito analogo) per tutte le novità di ordine scientifico-astronomico; • Heavens above, per i passaggi della ISS visibili da Brescia (i migliori saranno in giugno); • Lo spettacolare video della Nasa che trasmette in diretta le immagini della Terra dallo spazio. Antonio
L’APPROFONDIMENTO
TRADIZIONI PASQUALI Un’antica tradizione che rinasce ogni anno.
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uasi tutte le tradizioni popolari legate alle grandi festività della Chiesa hanno origini antichissime e generalmente derivano da riti pagani, mantenuti e inseriti con opportune modifiche nel mondo cristiano; per questo sono ancora presenti nelle nostre usanze. Una di queste, la “Easter egg roll“ è l’evento più popolare nel mondo anglosassone, tanto che si tiene nei parchi più belli e famosi in Inghilterra e in Germania ed anche nei giardini della Casa Bianca. Noi lo chiamiamo “il rotolamento delle uova” ed è un gioco di bambini che si svolge anche da noi in Trentino Alto Adige nel pomeriggio di Pasqua o il Lunedì dell’Angelo. È una gara in cui i piccoli giocatori si cimentano nel far rotolare le uova su un tappeto d’erba o giù da una collina. Il vincitore è colui che con molta pazienza e velocità riesce a spingere il suo uovo più lontano, senza toccarlo con le mani ma solo con l’uso di un cucchiaio dal manico lungo. I bambini sassoni precristiani, con l’aiuto della famiglia, gareggiavano così per vincere un coniglio o una lepre, gli animali sacri alla dea della primavera Eostre. La sua festa ricorreva durante l’equinozio di primavera, periodo in cui si utilizzavano nei riti e nei giochi le uova, ritenute il simbolo della rinascita della natura
durante la primavera. Con la diffusione del Cristianesimo, questi riti pagani avvenivano in contemporanea ai riti cristiani della Passione, Morte e Resurrezione di Nostro Signore. Proprio per questo Papa Gregorio 1° stabilì che era opportuno fondere le vecchie tradizioni con i riti della nuova fede, e ordinò ai sacerdoti di usare luoghi e festività delle religioni preesistenti, ma di inserirli nei rituali cristiani, trovando, dove fosse possibile, delle analogie. Ecco che le uova, che i bambini in Inghilterra e in Germania facevano rotolare lungo le pendici delle colline nel giorno della festa pagana di Eostre, diventarono il simbolo e il ricordo delle pietre che si erano sgretolate dalle rocce che custodivano i sepolcri ed erano rotolate via dall’entrata della tomba di Gesù nel momento della sua Resurrezione. La trasformazione del significato del rito pagano nel significato cristiano fu sicuramente facile e divenne parte, anche se lentamente, delle tradizioni pasquali del Nord Europa. Si diffuse in seguito nel Nuovo Mondo ad opera dei Missionari e dei coloni europei emigrati in America, dove è diventata una festosa occasione di familiarità tra la gente de popolo e le personalità del Governo, compreso il Presidente. A volte può capitare di vedere i politici vestiti da
coniglio, che è il simbolo anglosassone della Pasqua, mentre cercano di aiutare i bambini a sospingere il più velocemente possibile, delle uova sode tutte colorate, adoperando un cucchiaio con un manico lungo e sottile. Sembra che la prima in America a cominciare l’evento sia stata nel 1814 Dolly Madison, moglie del Presidente James Madison e così i giardini della casa presidenziale si riempirono di bambini e di tantissime uova colorate e decorate. Da allora, non tutti, ma sicuramente alcuni fra i più importanti Presidenti d’America, come Eisenhauer, Reagan, Kennedy e Obama hanno continuato questa tradizione nei giardini della Casa Bianca, che vede coinvolte nella manifestazione centinaia di bambini, le loro famiglie oltre a quella del Presidente degli Stati Uniti. Al termine della gara, tutti i gusci delle uova, che non hanno vinto, perché nel rotolare si sono rotti, vengono schiacciati minuziosamente dai presenti in una atmosfera di allegria generale, perché, secondo una leggenda, potrebbero essere rubati dalle streghe ed utilizzati come barche, per entrare nel mondo dei sogni e portar via poi nella realtà il piccolo dono trovato come sorpresa nell’uovo di cioccolata. Loredana
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CRONACHE DI SUCCESSI SPORTIVI Gli “Scarabocchio” di Maurizio e Carmelo, altra novità di quest’anno, sono un bel gruppo animato dalla pazienza e la precisione dei loro allenatori. I più grandicelli, i Preadolescenti guidati da Daniele e Roberto, quest’anno hanno qualche difficoltà nei punti in classifica ma il gioco che esprimono in tutte le partite è da applausi. E poi ci sono gli adulti: la squadra di Osvaldo, nata quasi per caso quest’anno, fa del gruppo la propria forza! Ancora una decina di partite per tutte le squadre e poi l’ASD Le Do Sante si concentrerà sul Mese dello Sportivo che giunge quest’anno alla seconda edizione. L’anno scorso è stato un enorme successo di pubblico e di partecipanti ai tornei: speriamo di ripeterci anche quest’anno! Qui rivediamo le foto della serata finale del Torneo di Calcio Femminile, ciliegina sulla torta del Mese dello Sportivo della passata edizione.
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Libero • 1.75 m • Brescia 04-04-1990 In squadra dal 2013 • Hobby: leggere
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Centro • 1.90 m • Brescia 13-10-1984 In squadra dal 2004 • Hobby: fai da te
Centro • 1.78 m • Cosenza 28-07-1988 In squadra dal 2014 • Hobby: cucina veg
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Coach • 1.83 m • Manerbio 05-06-1982 In squadra dal 2014 • Hobby: fare teatro
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Libero • 1.75 m • Brescia 04-04-1990 In squadra dal 2013 • Hobby: leggere
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Centro • 1.90 m • Brescia 13-10-1984 In squadra dal 2004 • Hobby: fai da te
Centro • 1.78 m • Cosenza 28-07-1988 In squadra dal 2014 • Hobby: cucina veg
vegeta
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ALEX
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MIRKO
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Alzatrice • 1.60 m • Brescia 23-09-1982 In squadra dal 2005 • Hobby: leggere
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ALEX
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Alzatrice • 1.60 m • Brescia 27-04-1983 In squadra dal 2010 • Hobby: cinema
SNIK
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Ala • 1.74 m • Orzinuovi 15-05-1979 In squadra dal 2004 • Hobby: fotografia
Centro • 1.78 m • Brescia 27-04-1979 In squadra dal 2004 • Hobby: corsa
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Opposto • 1.71 m • Brescia 28-10-1987 squadra dal 2010 • Hobby: ascoltare musica
IL CAPITANO
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Ala • 1.65 m • Brescia 28-02-1986 In squadra dal 2010 • Hobby: cucinare
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Coach • 1.83 m • Manerbio 05-06-1982 In squadra dal 2014 • Hobby: fare teatro
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Centro • 1.81 m • Brescia 22-04-1984 In squadra dal 2004 • Hobby: fare musica
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Finali Torneo Calcio Femminile Le squadre Finaliste tutte insieme Foto Pubblicata anche su testate online nazionali IL CAPITANO
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Ala • 1.83 m • Brescia 07-09-1983 In squadra dal 2004 • Hobby: vintage
Finali Torneo Calcio Femminile Premiazione da parte delle ragazze del Brescia Calcio Femminile
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Le2Sante Volley
Centro • 1.81 m • Brescia 22-04-1984 In squadra dal 2004 • Hobby: fare musica
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Ala • 1.74 m • Orzinuovi 15-05-1979 In squadra dal 2004 • Hobby: fotografia
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Centro • 1.78 m • Brescia 27-04-1979 In squadra dal 2004 • Hobby: corsa
Le squadre dell’ASD LE DO SANTE sono entrate in una fase cruciale della loro stagione, partita all’inizio di settembre: in questo periodo si cominciano a intravedere i primi risultati. Abbiamo già ottenuto una soddisfazione sportiva con la promozione in “Elite” dei ragazzi e delle ragazze della Pallavolo, che con un incredibile cammino si sono aggiudicati questo grandissimo obiettivo e con ben quattro giornate di anticipo! Dopo il secondo posto dell’anno scorso in Coppa Leonessa, un’altra grande soddisfazione da raccontare alle nuove generazioni. Ma le nostre non sono solamente soddisfazioni sportive, anzi. Abbiamo creato dal nulla una nuova squadra guidata da Flavio, Claudio e Giuliano che, grazie alla loro dedizione, vanta ad oggi 12 atleti. La squadra si è quindi potuta iscrivere al campionato primavera Anspi ed ha già ottenuto una roboante vittoria per 7-1 contro i pari età del Bagnolo Mella.
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sara c. Ala • 1.74 m • Orzinuovi 15-05-1979 In squadra dal 2004 • Hobby: fotografia
Centro • 1.78 m • Brescia 27-04-1979 In squadra dal 2004 • Hobby: corsa
Ala • 1.83 m • Brescia 07-09-1983 In squadra dal 2004 • Hobby: vintage
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Coach • 1.83 m • Manerbio 05-06-1982 In squadra dal 2014 • Hobby: fare teatro
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Alzatrice • 1.60 m • Brescia 23-09-1982 In squadra dal 2005 • Hobby: leggere
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Libero • 1.75 m • Brescia 04-04-1990 In squadra dal 2013 • Hobby: leggere
IL CAPITANO
Alzatrice • 1.60 m • Brescia 27-04-1983 In squadra dal 2010 • Hobby: cinema
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Centro • 1.90 m • Brescia 13-10-1984 In squadra dal 2004 • Hobby: fai da te
Centro • 1.81 m • Brescia 22-04-1984 In squadra dal 2004 • Hobby: fare musica
Scar
Ala • 1.67 m • Brescia 05-03-1988 In squadra dal 2014 • Hobby: viaggi e pianoforte
EROS
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Opposto • 1.71 m • Brescia 28-10-1987 In squadra dal 2010 • Hobby: ascoltare musica
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SNIK Centro • 1.78 m • Cosenza 28-07-1988 In squadra dal 2014 • Hobby: cucina veg Le2Sante Volley
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Ala • 1.63 m • Brescia 27-03-1984 In squadra dal 2007 • Hobby: mostre e musei
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Ala • 1.65 m • Brescia 28-02-1986 In squadra dal 2010 • Hobby: cucinare
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Alzatrice • 164m • Brescia 27-01-1989 In squadra dal 2013 • Hobby: preparare dolci
vegeta
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Ala • 1.60 m • Brescia 30-04-1980 In squadra dal 2005 • Hobby: disegno
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MET Ala • 1.74 m • Orzinuovi 15-05-1979 In squadra dal 2004 • Hobby: fotografia
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Coach • 1.83 m • Manerbio 05-06-1982 In squadra dal 2014 • Hobby: fare teatro
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Centro • 1.78 m • Brescia 27-04-1979 In squadra dal 2004 • Hobby: corsa
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Alzatrice • 1.60 m • Brescia 23-09-1982 In squadra dal 2005 • Hobby: leggere
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Libero • 1.75 m • Brescia 04-04-1990 In squadra dal 2013 • Hobby: leggere
IL CAPITANO
Alzatrice • 1.60 m • Brescia 27-04-1983 In squadra dal 2010 • Hobby: cinema
Ala • 1.83 m • Brescia 07-09-1983 In squadra dal 2004 • Hobby: vintage
Centro • 1.81 m • Brescia 22-04-1984 In squadra dal 2004 • Hobby: fare musica Le2Sante Volley
Ala • 1.67 m • Brescia 05-03-1988 quadra dal 2014 • Hobby: viaggi e pianoforte
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Centro • 1.90 m • Brescia 13-10-1984 In squadra dal 2004 • Hobby: fai da te
Centro • 1.78 m • Cosenza 28-07-1988 In squadra dal 2014 • Hobby: cucina veg
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Ala • 1.63 m • Brescia 27-03-1984 squadra dal 2007 • Hobby: mostre e musei
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Opposto • 1.71 m • Brescia 28-10-1987 In squadra dal 2010 • Hobby: ascoltare musica
Ala • 1.65 m • Brescia 28-02-1986 In squadra dal 2010 • Hobby: cucinare
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Alzatrice • 164m • Brescia 27-01-1989 squadra dal 2013 • Hobby: preparare dolci
Ala • 1.60 m • Brescia 30-04-1980 In squadra dal 2005 • Hobby: disegno
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PASQUA 2015 | 19
AVVENIMENTI
...VERSO IL FUTURO CON SPERANZA L’Anno di Vita Consacrata.
“Scrivo a voi come successore di Pietro, a cui il Signore Gesù affidò il compito di confermare nella fede i fratelli” (cfr Lc 22,32). È con queste parole che inizia la lettera apostolica di Papa Francesco in occasione dell’anno della vita consacrata (prima domenica di Avvento 30 novembre 2014 / 2 febbraio 2016) lettera che trasuda della sua esperienza di gesuita consacrato, lettera che esprime i valori evangelici che i consacrati e le consacrate sono chiamati a vivere nel mondo di oggi. I consacrati e le consacrate hanno ricevuto questa lettera con riconoscenza a Papa Francesco, hanno constatato con rinnovato stupore, attraverso i suoi inviti e stimoli, che nella storia è Dio la guida sicura per poter vivere una vita umanamente bella, perché evangelica, anche in tempi di crisi. Papa Francesco, senza preamboli, ci ricorda il perché siamo consacrati e così scrive: ”Ringraziamo insieme il Padre
che ci ha chiamati a seguire Gesù nell’adesione piena al suo Vangelo e nel servizio della Chiesa, e ha riversato nei nostri cuori lo Spirito Santo che ci dà gioia e ci fa rendere testimonianza al mondo intero del suo amore e della sua misericordia. Guardiamo il passato con gratitudine facendo memoria della ricca storia carismatica... degli inizi dello sviluppo storico della nostra famiglia.... non si tratta di coltivare inutili nostalgie... quanto cogliere in esse la scintilla ispiratrice dalle Fondatrici e dalle prime comunità... Tutto è istruttivo e insieme diventa appello alla conversione. Viviamo il presente con passione, in ascolto attento di ciò che lo Spirito dice oggi alla Chiesa dentro le varie forme di difficoltà cui va incontro la vita consacrata oggi. - Vivere il presente con passione significa diventare “esperti di comunione”... in una cultura dello scontro, della difficile convivenza, siamo chiamati ad offrire un mo-
dello concreto di comunità che, attraverso il riconoscimento della dignità di ogni persona e della condivisione del dono di cui ognuno è portatore, permetta di vivere rapporti fraterni. ....Attendo da voi quello che chiedo a tutti membri della Chiesa: uscire da se stessi per andare nelle periferie esistenziali. » ...Benedico il Signore per la felice coincidenza dell’anno della Vita Consacrata con il Sinodo sulla famiglia. Famiglia e Vita Consacrata sono vocazioni portatrici di ricchezza e di grazia per tutti, spazi di umanizzazione nella costruzione di relazioni vitali, luoghi di evangelizzazione. Ci si può aiutare gli uni gli altri. Con questa benedizione ed augurio di papa Francesco, chiediamo a Maria di sostenere la Chiesa e tutte le persone di buona volontà desiderose di vivere una vita evangelica coraggiosa, nella gioia. Le suore di Maria Bambina
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IN COMUNITÀ
PER DONARE OCCORRE AVER RICEVUTO UN GRANDE DONO
S
ono successe tante cose dallo scorso aprile. Abbiamo pensato e realizzato un fondo di solidarietà per le famiglie bisognose della nostra parrocchia, poi uno sportello d’ascolto e, non contenti, abbiamo pensato che era giunto il momento di unire le forze e i cuori di tutte le persone che vivono un gesto di carità nella nostra parrocchia, senza contare le persone che questa carità la portano anche all’esterno della nostra realtà parrocchiale. Insomma è nata una via di carità che ha generato altra carità. Il fondo di solidarietà è un gesto semplice, ma anche impegnativo, perchè richiede una fedeltà e una responsabilità. Donare una piccola cifra ogni mese (per alcuni non piccolissima)
PERSONE DI RIFERIMENTO: Monica Favalli, Marida Canori, Guido Masserdotti, Marco Bendotti Giovanna Pasquali, Sabina Nobilini
PER INFORMAZIONI:
Monica Favalli 335 7167675
vuol dire: ricordarsi, privarsi di qualcosa, fidarsi di chi ha fatto la proposta... e questo non è poco! E ci sono molti tra noi che hanno scelto di aderire. La seconda cosa da evidenziare è che il fondo di solidarietà ha potuto rispondere a diverse domande e diverse necessità. Con lo sportello di ascolto abbiamo incontrato tante situazioni complicate e, con la competenza di Suor Elisabetta e Marida, la generosità di Sabina, Guido e Renato con Claudio, siamo riusciti a dare un po’ di sollievo a chi si è rivolto a noi. Le famiglie che stiamo aiutando sono in parte italiane e in parte straniere, alcune sono numerose altre piccole, ma ci sono anche persone sole, senza lavoro, o studenti stranieri con la famiglia lontana. Abbiamo conosciuto
FONDO di SOLIDARIETÀ tanto disagio psicologico e tante storie personali complesse e dolorose. Chi fa del bene oggi deve anche essere preciso e attento, ha bisogno di documentare tutto e registrare entrate e uscite; qualora qualcuno avesse il desiderio di consultare o verificare i nostri interventi, lo invitiamo a rivolgersi ai preziosi amici del gruppo pensionati, che saranno ben lieti di dare delucidazioni e chiarimenti. Chi ha gli occhi per vedere “non solo ciò che manca, ma anche quel che c’è” e chi ha un cuore attento “per soffrire e gioire con chi ha vicino” ha vissuto un anno intenso e sicuramente è più consapevole di quello che il buon Dio gli ha regalato: infatti per donare occorre aver ricevuto un grande dono. Monica
In caso di necessità si potrà dedurre fiscalmente tale offerta solo se effettuata con BONIFICO su Conto Corrente Bancario intestato a:
ASSOC.VOLONT.GRUPPO PENSIONATI LE DO SANTE COORDINATE IBAN: IT 83 O 08575 11201 000000182593 CAUSALE: solidarietà famiglie
RESOCONTO DEGLI INTERVENTI EFFETTUATI QUEST’ANNO Fam. 3 adulti (Malattia psichiatrica e invalidità) Pagamento di varie bollette sia in primavera che in inverno. Pagamento canone di locazione. Spesa di carne. Accompagnamento e visite domiciliari. Aiuto per le spese sanitarie 1 adulto (disagio lavorativo) Aiuto con viveri e carne. Pagamento di utenze. Fam. 5 adulti + 6 minori (disagio lavorativo) Spese sanitarie, viveri e spesa di carne. Pagamento bollette. Riparazione elettrodomestici. Acquisto testi scolastici. Fam. 5 adulti + 1 minore (disagio lavorativo) Spese sanitarie, viveri e carne. Fam. 2 adulti + 4 minori (disagio lavorativo, assistenza allo studio) Pagamento bollette e spesa di carne, viveri, aiuto allo studio. Fam. 2 adulti + 2 minori (disagio lavorativo) Pagamento bollette. Spesa di carne e viveri. Aiuto per spese assicurative.
1 adulto (disagio lavorativo e solitudine) Pagamento bollette. Spesa di carne e viveri. Aiuto nella ricerca del lavoro. 1 adulto (disagio lavorativo) Aiuto con viveri e carne. Fam. 2 adulti (disagio psichico e lavorativo) Aiuto con viveri. Fam. 1 adulto + 3 minori (disagio lavorativo) Pagamento bollette. Acquisto testi scolastici. Aiuto allo studio. 1 adulto studente (disagio economico) Contributo per rinnovo documenti. Spesa trasporti, pratica “bicimia”. Fam. 1 adulto + 1 minore (disagio lavorativo) Aiuto con spesa di carne e fresco. Fam. 1 adulto + 1 minore (disagio economico) Sostegno per la spesa scolastica (doposcuola). Fam. 2 adulti + 2 minori (disagio economico) Spese sanitarie. PASQUA 2015 | 21
IN COMUNITÀ
DAL GRUPPO MISSIONARIO.... Mercoledì 25 febbraio si è svolta nelle aule del nostro oratorio, la consueta cena povera, coordinata dal gruppo missionario della nostra parrocchia. Crediamo che il termine “coordinata”, questa volta, ancor più delle altre, sia la parola più appropriata; infatti non ha lavorato solo il gruppo missionario, ma varie realtà parrocchiali hanno collaborato per la buona riuscita della serata: il gruppo adolescenti ha provveduto all’accoglienza e al servizio ai tavoli, il gruppo “emergenza freddo” ha offerto “le materie prime” per la cena e il gruppo cucina l’ha preparata concretamente per tutti noi. La collaborazione non si è fermata solo “sul fronte interno”: in realtà l’appuntamento ha visto come fondamentale la nutrita partecipazione di persone provenienti dalle altre parrocchie della zona, interessate a capire i fenomeni, sempre più spesso riportati dai mass media, che per la nostra Fede, ci toccano da vicino in quanto rivolti a danno di cristiani, perseguitati solo perchè cristiani. Il gruppo missionario, infatti, viste le preoccupanti notizie di attualità degli ultimi tempi, quest’anno ha pensato di approfondire la tematica della difficile situazione dei cristiani in Terra Santa e nel Medio Oriente, invitando un relatore speciale: Don Pier Antonio Bodini che, oltre ad essere attualmente parroco di S. Francesco da Paola e vicario zonale, Cavaliere Priore della delegazione di Brescia dell’ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ricopre la carica di direttore dell’associazione Terrae Caritatis. Durante il suo intervento, Don Pier Antonio, dopo aver accennato agli aspetti storici e geopolitici che caratterizzano questa particolare zona del mondo, ci ha illustrato la situazione dal punto di vista religioso. Ci ha fatto riflettere su come i cristiani in Terra Santa siano una piccola Chiesa, ma siano la Chiesa Madre, dove ogni cristiano è nato, dove tutti noi cristiani abbiamo le 2 2 | PA S Q U A 2015
nostre radici: a Gerusalemme, infatti, Gesù insegnò, fu crocifisso e morì, poi risuscitò, ascese al cielo e inviò lo Spirito Santo alla piccola comunità degli apostoli e dei discepoli che credettero in Lui. Anche oggi la presenza cristiana in quei luoghi, è una presenza di minoranza, una minoranza che però non si chiude in se stessa, ma si trasforma in testimonianza di fede viva e concreta: i cristiani hanno sempre avuto, ed hanno ancora un ruolo importante in diversi ambiti della società come l’istruzione e la sanità, la vita culturale, il giornalismo e l’attivismo sociale. Quanto viene realizzato dai cristiani è al servizio di tutte le comunità religiose e queste attività possono essere strumento per costruire “ponti” tra ebrei e musulmani al fine di favorire maggiore condivisione sui valori della pace, della solidarietà, della convivenza e della giustizia. Ciò si scontra però con la situazione globale dei cristiani arabi in Medio Oriente, dove spesso movimenti islamici estremisti rifiutano di concedere ai concittadini cristiani gli stessi diritti dei musulmani. Terrae Caritatis, l’associazione che abbiamo scelto di conoscere e supportare quest’anno, è nata nel 2006 con l’impegno di sostenere la Chiesa operante in Medio Oriente, che vive la propria esperienza di testimonianza del Vangelo e di carità in contesti a prevalenza musulmana, nella consapevolezza che la solidarietà avvicina le persone, favorisce cammini di crescita comune, di dialogo e di reciproco rispetto. La positiva risposta all’iniziativa, anche quest’anno, ci offre l’opportunità di riflettere su come la comunione che riusciamo a creare all’interno della nostra comunità e della Chiesa locale possa portare frutto per i nostri fratelli lontani dal punto di vista geografico, ma uniti a noi dalla stessa fede (siamo riusciti a donare 520,00 euro, raccolti in un’unica serata!). Questo contributo è già stato consegnato a Don Pier Antonio e sarà devoluto all’accoglienza dei profughi siriani attraverso S.E.Monsignor Raffaele Minassian arcivescovo per gli armeno-cattolici dell’Oriente. Vorremmo concludere quest’intervento, così come ha fatto il relatore, riproponendo l’ultima immagine della sua presentazione:
ritrae simbolicamente i cristiani perseguitati in Medio Oriente, con la tipica tuta arancione alla quale ci hanno
abituato ormai i servizi televisivi di questo periodo... colpisce notare che non sono soli, Gesù indossa i loro stessi abiti e li precede con la sua croce, cadendo sotto il peso di questa sofferenza condivisa. Continuiamo a sostenere anche noi, con la preghiera, i nostri fratelli perseguitati, ricordandoci quanto siamo fortunati a poter professare la nostra fede nella libertà. Tiziana
Associazione “Terrae Caritatis” presso la Parrocchia di S. Francesco da Paola Via Benacense 27 - 25123 Brescia Cell. +39 329 7623859 e-mail: terraecaritatis@libero.it http://www.terraecaritatis.org/
IN COMUNITÀ
A N AG R A F E
PARROCCHIALE >>> RINATI DALL’ACQUA E DALLO SPIRITO SANTO “Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la sua Parola e di professare la tua fede, a lode e gloria di Dio Padre”.
Gaia Fabbri (di Ermanno e Francesca) Nicolò Colenghi (di Fabio e Laura) Greta Caffi (di Michele e Mara)
>>> MORTI IN CRISTO GESÙ “Io credo: il Signore è risorto e vive e un giorno anch’io risorgerò con Lui”
Carlina Ghidori Renato Vercellone Rita Ghisalberti Pietro Piccini Francesco Vescio Giuliano Olofermi
Maria Piserà Santina Girelli Pierina Tagassini Gabriella Sala Vanda Pluda
Lo scorso 1 febbraio SARA SAAVEDRA ha ricevuto i tre Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana: Battesimo, Confermazione ed Eucarestia.
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LA SETTIMANA
ANTA S
2015
domenica 29 marzo DOMENICA DELLE PALME Ore 10.00 INGRESSO DI GESÙ IN GERUSALEMME
• Ritrovo in oratorio (dalla parte del bar) • Benedizione delle Palme e Eucarestia
Altre messe 8.30 - 18.30 (prefestiva 18.30)
lunedì 30 marzo LUNEDÌ SANTO Ore 20.45 LITURGIA PENITENZIALE
• Per giovani, adulti e genitori confessioni. Sono presenti diversi sacerdoti diocesani.
mercoledì 1 aprile MERCOLEDÌ SANTO
VIA CRUCIS CITTADINA
SACRO TRIDUO
giovedì 2 aprile GIOVEDÌ SANTO Ore 9.30 S. MESSA CRISMALE IN CATTEDRALE Ore 20.30 EUCARESTIA NELLA CENA DEL SIGNORE
• Accoglienza del Sacro Crisma • Lavanda dei piedi • Eucarestia • Reposizione
• NOTTE DI ADORAZIONE
venerdì 3 aprile VENERDÌ SANTO Ore 10.30 PREGHIERA PER BAMBINI E RAGAZZI Ore 15.00 VIA CRUCIS Ore 20.30 LITURGIA NELLA PASSIONE E MORTE DEL SIGNORE
• Lettura della Passione • Adorazione della Croce • Comunione
• Adorazione personale (la chiesa chiude a mezzanotte)
sabato 4 aprile SABATO SANTO Ore 10.30 PREGHIERA PER BAMBINI E RAGAZZI
PASQUA DI RISURREZIONE
sabato 4 aprile SABATO SANTO Ore 20.30 SOLENNE VEGLIA PASQUALE
• Benedizione del fuoco nuovo e lucernario • Annuncio di Pasqua
• Letture della Storia della Salvezza • Liturgia battesimale e rinnovo promesse • Eucaristia
domenica 5 aprile DOMENICA DI PASQUA
Ore 8.00 -10.00 -11.15 - 18.30 S. MESSE
lunedì 6 aprile LUNEDÌ DELL’ ANGELO Ore 8.00 - 10.30 S. MESSA
TEMPO PER IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE VENERDÌ SANTO: 9.00 - 12.00 e 16.00 - 19.00 SABATO SANTO: 9.00 - 12.00 e 15.00 - 19.00 (Padri Comboniani)