giornale della comunità - Pasqua 2016

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DUE ANTE S

LE Parrocchia Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa BRESCIA

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8 DICEMBRE 2015 - 20 NOVEMBRE 2016

ANNO SANTO DELLA

MISERICORDIA

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SOMMARIO PADRE GIAN PAOLO

3 Tornare all’essenziale donandoci per gli altri

DON ANDREA

4 Eterna è la sua Misericordia

PADRE DOMENICO

5 Pasqua 2016: la nostra fede, appartenenza al mistero d’amore di Cristo

L’APPROFONDIMENTO

6 Il viso e le mani di Gesù nel crocifisso

L’APPROFONDIMENTO

7 Il volto di Gesù nel velo della Veronica

IN COMUNITÀ

8 Benvenuto Padre Gian Paolo

APPUNTI DI VIAGGIO

10 Le “7 note” in gita a Sinio d’Alba 11 Un “ponte di misericordia” nella bella Budapest

TESTIMONI DELLA FEDE 12 Vita Nuova… nuove emozioni …medesimo incontro col Signore IN COMUNITÀ

13 Perché non ho scoperto prima di avere un cuore buono?

IL CALENDARIO

14 Appuntamenti parrocchiali

DALLE MISSIONI

16 Aperitivo solidale Con Padre Gerardo

L’APPROFONDIMENTO

17 10 cose da sapere sul Giubileo della Misericordia

IN COMUNITÀ

18 ...Betlemme non è così lontana!

L’APPROFONDIMENTO

19 Si consiglia la lettura

DAL QUARTIERE

20 Donare certezze a chi vive di speranze

ASD LE DO SANTE

22 Stagione 2015-2016 Essere capitano

IL VOLONTARIATO

24 Missione gioia 24 Il giubileo per gli infermi

GRUPPO PENSIONATI

25 Appuntamenti

IL VOLONTARIATO

26 Fondo di solidarietà e sportello d’ascolto

DAL QUARTIERE

27 Notizie dai consigli di quartiere

IN COMUNITÀ

27 Anagrafe parrocchiale

IN COMUNITÀ

28 La Settimana Santa

DUE SANTE

LE Parrocchia Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa BRESCIA

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Pasqua 2016

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In copertina: 8 Dicembre 2015

Papa Francesco apre la Porta Santa 8 DICEMBRE 2015 - 20 NOVEMBRE 2016

ANNO SANTO DELLA

In redazione

Laura Di Palma, Loredana Mantovani, Dino Matesich, Filippo Milia, Delia Richiedei, Davide Riccardi, Orietta Cavaleri

I NOSTRI SACERDOTI P. Gian Paolo Bergamini 030 2301955 gianpaolo.bergamini@piamarta.org Don Andrea 030 2301793 andreadotti@yahoo.it P. Domenico Fidanza 339 1212776 fidanzad@yahoo.it OPERANO NELLA COMUNITÀ Segreteria Parrocchiale Suore Maria Bambina Sagrestia Cons. affari economici Cons. Pastor. Parrocch. Commissione Liturgica Commissione Famiglia Commissione Oratorio Commissione Cultura Biblioteca Gruppo Missionario e Commissione Carità Equipe Battesimi ICFR Genitori Catechisti/Animatori Ministranti Amiche del giovedì Gruppo Pensionati Volontari Villa Elisa Atelier Betania Caritas Mamme del lunedì Anche tu sei mio fratello Coro adulti Coro Voci dal cuore ASD calcio ASD pallavolo Gruppo Teatro Redazione giornalino

Comunità Franco Perna Natale Cosatto Daniela Sandonà Francesca Bottari Italo e Giulia Crema Flavio Nicassio Laura Di Palma Franca Crescimbeni Marida Canori

030 2301955 030 2310020 340 3726777 030 2310214 030 2306717 030 2304064 030 2304541 030 2311412 030 2319767 030 2310173 030 2310253

Salvatore e 030 2319777 Margherita Giuffrida Claudio e Elena Guarini 030 2310923 Don Andrea 030 2301793 Don Andrea 030 2301793 Davide Riccardi 030 2319767 Etiene Bicelli 030 2306347 Renato Magni 338 4902081 Etiene Bicelli 030 2306347 Maria Mottinelli 030 2310206 Carla Ghidini 030 2304526 Monica Favalli 335 7167675 Marilena Taini 339 1797419 Antonio Idra 030 2306229 Alessandro Zanardi 030 2301535 Daniele Di Meo 349 4733618 Armando Mombelli 334 6818632 Alex Guizzo 340 5818707 Giamba Zambelli 030 3531228 Laura Di Palma 030 2319767

ORARIO DELLE SANTE MESSE Feriale Invernale 08.30 18.30 da lunedì a giovedì 08.30 20.30 venerdì Estivo 08.30 - da lunedì a giovedì 08.30 20.30 venerdì Prefestivi 18.30 Festivo Invernale Estivo

08.00 10.00 11.15 08.00 10.30 -

18.30 18.30

Hanno collaborato a questo numero

Padre Gian Paolo Bergamini fn, Don Andrea Dotti, Padre Domenico Fidanza fn, Alessandro Zanardi, Marita Sacchi, Davide Fisogni, Elena e Claudio Guarini, Mamme del Lunedì, Marida Canori, Livio Oggionni, Giorgio Sandonà, Daniele Di Meo, Filippo Abeni, Lucia Bontempi con la nipotina Sveva, Etiene Bicelli, Gruppo Pensionati, Monica Favalli, Ausilia Doninelli

MISERICORDIA

“Le due Sante” trimestrale della Parrocchia Sante Capitanio e Gerosa - Brescia Dir. resp. Di Palma Laura (giornalista pubblicista) Aut. Trib. di Brescia - n. 46 del 23-11-2007 PRIVACY E CERTIFICATI. La raccolta e il trattamento di qualsiasi tipo di dato personale, sia esso scritto o fotografico, è per esclusivo uso interno alla parrocchia e al giornalino parrocchiale. L’interessato cui si riferiscono i dati personali ha il diritto in qualunque momento di ottenere la conferma dell’esistenza o meno dei medesimi dati e di conoscerne il contenuto e l’origine, verificarne l’esattezza o chiederne l’integrazione o l’aggiornamento, la rettifica oppure la cancellazione secondo quanto riportato nell’art. 7 D.lgs. n. 196/03. I certificati richiesti verranno forniti alcuni giorni dopo tale richiesta e saranno consegnati solo ed esclusivamente a chi compare nel certificato o, nel caso di minorenni ai genitori di tali.

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PADRE GIAN PAOLO

TORNARE ALL’ESSENZIALE DONANDOCI PER GLI ALTRI Carissimi vorrei esprimervi il mio grazie più sincero per l’accoglienza che mi avete riservato.

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a due mesi mi trovo in mezzo a voi e in questo tempo ho cominciato a toccare con mano la molteplicità dei doni che questa comunità esprime. Sono contento. In ognuno di voi ho visto il desiderio di crescere nella conoscenza e nell’amore di Dio e dei fratelli. Diamo lode al Signore per le meraviglie che compie in mezzo a noi e che spesso fatichiamo a vedere.

Misericordia; • IL TRIDUO PASQUALE, momento culminante della liturgia e origine e fonte della nostra fede. • LA CARITÀ. Perché non dedicare un po’ del nostro tempo a chi è solo, dando la disponibilità per gli anziani di Villa Elisa, per un vicino che ha bisogno, per Emergenza Freddo?! Ricordiamoci di chi non ha tutto quello che noi abbiamo. Torniamo un po’ all’essenziale e proIl Signore offre alla sua Chiesa e quindi a viamo a condividere qualcosa di nostro con SONO ciascuno di noi, un tempo di Grazia. “Ecco chi è in necessità, col Fondo di SolidarieCONTENTO. tà, con i nostri fratelli delle missioni. ora il momento favorevole, ecco ora il giorDIAMO LODE no della Salvezza”. Come vedete le proposte non mancano. AL SIGNORE. Inizia il tempo di Quaresima di questo Ora tocca a noi, a me, a te. Il Signore ci Anno Santo della Misericordia. “Apriamo le invita e ci aspetta. porte a Cristo”. Concludo con le parole di Papa Francesco: Papa Francesco ci esorta: “La Quaresima di que“Misericordiosi come il Padre, dunque, è il sto Anno Giubilare sia vissuta più intensamente come “motto” dell’Anno Santo. Nella misericordia abbiamo momento forte per celebrare e sperimentare la mise- la prova di come Dio ama. ricordia di Dio.” Egli dà tutto se stesso, per sempre, gratuitaLa comunità parrocchiale ci offre diverse proposte per mente, e senza vivere in pienezza questo tempo di grazia e di conversione. Ne evidenzio alcune: • L’ADORAZIONE: come senz’altro sapete nella nostra chiesa ogni giorno è esposto Gesù Eucarestia per l’adorazione. Perché non donare un’ora settimanale del nostro tempo al Signore? Gesù ci ha detto: “Senza di me non potete far nulla”; • LA VIA CRUCIS. In questo tempo la Chiesa ci invita a contemplare l’amore di Dio per noi ripercorrendo con Cristo la via del Calvario. Quest’anno la faremo in alcuni luoghi “SEGNO” presenti nel nostro territorio, ogni Venerdì alle 20.45; • GLI ESERCIZI SPIRITUALI, che avranno per tema la PASQUA 2016 | 3


nulla chiedere in cambio. Viene in nostro aiuto quando lo invochiamo. È bello che la preghiera quotidiana della Chiesa inizi con queste parole: «O Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiuto» (Sal 70,2). L’aiuto che invochiamo è già il primo passo della misericordia di Dio verso di noi. Egli viene a salvarci dalla condizione di debolezza in cui viviamo. E il suo aiuto

consiste nel farci cogliere la sua presenza e la sua vicinanza. Giorno per giorno, toccati dalla sua compassione, possiamo anche noi diventare compassionevoli verso tutti.” Buon Cammino a tutti e buona Pasqua a voi tutti e ai vostri cari. P. Gian Paolo

DON ANDREA

ETERNA È LA SUA MISERICORDIA Lodate il Signore perché è buono: perché eterna è la sua misericordia.

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on questo versetto inizia il salmo 136 che Gesù ha intonato nell’inno di ringraziamento con i suoi apostoli durante l’ultima cena, verso la fine, appena prima di uscire coi suoi verso il monte degli ulivi. Penso che questo versetto possa descrivere bene con quali sentimenti entriamo ancora una volta nel tempo della Quaresima. Vivendo questo anno giubilare, infatti, ciascuno di noi sta scoprendo l’immenso dono di Dio che è la sua misericordia. Contemplare spesso, come faremo con le Via Crucis del mercoledì e del venerdì per tutta la Quaresima, il mistero del sacrificio di Cristo ci riporta alla carnalità della misericordia; l’amore che

Dio ha per noi è dentro la carne di Cristo e subisce la passione per la salvezza della nostra carne. Allora, guardando al crocifisso, ci scopriamo ogni volta redenti da un amore che non abbiamo né cercato né meritato, ma che ci viene incontro per innalzare la nostra carne mortale alla grazia che poi gusteremo nella Pasqua di Cristo, prototipo della nostra Pasqua. Sappiamo che la conoscenza della misericordia di Dio ci permette di vedere con occhi nuovi tutto ciò che si presenta nella nostra vita. Così, educati dal tempo quaresimale, possiamo infatti annunciare gioia quando vediamo buio, redenzione quando abbracciamo le nostre

Le Opere di Misericordia, da parte del Maestro di Alkmaar fatte per la Chiesa di San Lorenzo a Alkmaar, Paesi Bassi. I pannelli di legno mostrano le opere di misericordia in questo ordine: dar mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, seppellire i morti, alloggiare i pellegrini, visitare i malati, e visitare i carcerati. 4 | PA S Q U A 2016


croci, vita eterna quando davanti a noi spadroneggia la morte. La nostra comunità diviene testimone della croce che è davvero trono della misericordia del Padre. In Gesù che muore per noi troviamo Dio che muore per amore degli uomini, che muore per amore mio. Questa è davvero la forza più grande dell’amore, dare la vita. Questa è anche l’espressione sintetica della chiamata cristiana. Gesù che si offre per noi è il grande mistero di Dio che ci insegna ad amare gli altri, anche i nostri nemici, a perdonare quanti ci odiano. Dalla croce di Cristo, scaturisce un fiume di amore che scorre nella vita e nelle opere dei suoi discepoli. Così come Gesù mostra il volto della misericordia del Padre, come ci ricorda il Papa nella sua bolla di indizione del Giubileo, così noi mostriamo nelle nostre opere il volto di Cristo. Ecco come nasce, nell’esperienza cristiana, la chiamata alle opere di misericordia. La tradizione cristiana ci offre tanti spunti a riguardo. Le opere di misericordia corporale (dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati, seppellire i morti) e spirituale (consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori,

consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti) restano certamente la mappa con la quale organizzare l’agire cristiano. Se in vista di questa Quaresima stiamo pensando a qualche gesto che accompagni il nostro cammino, da queste possiamo certamente trarre ispirazione proficua. Diverremo così testimoni credibili della misericordia che abbiamo incontrato. È proprio vero che il nostro mondo, che i nostri amici, i nostri contemporanei hanno bisogno di conoscere la misericordia, che hanno bisogno di incontrare il volto di Dio Padre di misericordia. Con la nostra vita noi possiamo testimoniare l’amore di Dio e questo diviene anche il percorso della nostra conversione. Infatti la nostra conversione non sorge dall’aderire del solo nostro pensiero a qualche verità di fede, ma nell’incarnare l’agire di Cristo e rigettare il peccato che ci costringe ad essere disobbedienti a Dio e cattivi con gli uomini. Auguriamoci allora una Quaresima ricca di opere di misericordia, sapendo che già siamo stati toccati, sanati e salvati da Dio che è buono e la cui misericordia è eterna. don Andrea

PADRE DOMENICO

PASQUA 2016: LA NOSTRA FEDE, APPARTENENZA AL MISTERO D’AMORE DI CRISTO

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e Chiese d’Oriente nell’Icona natalizia annunciano il legame del Natale con la Pasqua rappresentando Gesù in una mangiatoia che ha la forma di un sepolcro e con le fasce che richiamano le bende della sepoltura, quasi ad indicare perché quel bambino è nato, che cosa lo attende e come realizzerà il suo disegno d’amore e di salvezza. Questo stesso legame lo ritroviamo nella liturgia, perché nel giorno dell’Epifania, sin dal IV secolo, si annuncia alla comunità cristiana la data della solennità della Pasqua del Signore Gesù. La data, essendo legata al calendario lunare, cambia ogni anno ed è stata proclamata dal Concilio di Nicea nel 325 d.C. che definì che sarebbe stata celebrata nella domenica seguente il primo giorno che viene dopo l’equinozio di primavera e, a tal proposito, la data della Pasqua è compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile. Sembra concluso da poco il Tempo di Natale e tra pochi giorni saremo già invitati a vivere il tempo forte della Quaresima che culminerà nella domenica di Risurrezione, il 27 marzo 2016. Nella notte della solenne veglia Pasquale, definita da Sant’Agostino “madre di tutte le veglie” e centro dell’anno liturgico e di ogni esistenza cristiana, ascolteremo l’annuncio degli angeli alle donne, che di buon mattino si recarono al sepolcro per onorare il corpo del Signore

Gesù: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto.” È lo stesso invito che viene rivolto ad ognuno di noi, è l’invito che viene rivolto alla nostra comunità cristiana. Risorgi fratello! Risorgi sorella! Risorgi comunità cristiana delle Due Sante! La risurrezione del Signore Gesù è l’occasione che ci viene data per saper leggere la nostra vita alla luce dell’evento Salvifico di Gesù Cristo. Gesù con la sua risurrezione ha vinto il peccato e la morte; quante situazione di morte, di fatica, di peccato, di tenebre anche dentro di noi? La chiesa ci offre un tempo di 50 giorni per vivere in modo nuovo le nostre relazioni, le situazioni della nostra vita … da risorti! Si, da risorti! È il cammino pasquale dei discepoli del Signore Gesù chiamati a riscoprire il dono del Battesimo per fare l’esperienza del morire con Lui per risorgere a vita nuova; è il sacramento nel quale partecipiamo al Mistero Pasquale del Cristo della sua Morte e Risurrezione, che assumiamo in noi. Paolo scrive: “Sepolti con Lui nel battesimo, in lui siete stati anche risuscitati in virtù della fede nella potenza di Dio che lo ha ridestato da morte...” (Col 2,12). Un testimone che accompagna il cammino pasquale e tutta l’esistenza cristiana è l’apostolo Tommaso (chiamato Didimo, PASQUA 2016 | 5


che significa “gemello”), sono diventate ormai note le affermazioni-provocazioni: «Se non vedo, se non tocco, io non credo». Anche io sono Tommaso, anche tu sei Tommaso, anche noi siamo come Tommaso! Tommaso non si è accontentato di parole, ha bisogno di ‘sentire’ Dio, non si ferma al racconto, ma cerca un avvenimento. «Metti qui il tuo dito, tendi la tua mano!». Gesù si fa vicino, è la voce misericordiosa che non giudica ma incoraggia; Gesù Risorto è il crocifisso e la Pasqua senza la croce è vuota. Tommaso rivede nel corpo ferito di Gesù, le sue ferite, la sua storia, le sue fatiche; e Tommaso si arrende al suo gesto d’amore! A ciascuno di noi Gesù ripete: “guarda, stendi la

mano, tocca le piaghe, ritorna ai giorni della croce; guarda a fondo, fino alla vertigine, in quei fori; porta i tuoi dubbi al legno della croce, troveranno risposta”. E Tommaso passa dall’incredulità alla fede: «Mio Signore e mio Dio». Il Mio Dio è il Risorto intrecciato con la mia vita fatta di luce e di ombra, di gioia e dolore, di fatica e di speranza. La mia e nostra professione di fede diventa così appartenenza al suo mistero d’amore. La Pasqua del Signore Gesù diventi allora la mia-nostra Pasqua! Buon cammino di Risurrezione, comunità cristiana delle Sante! P. Domenico

L’APPROFONDIMENTO

IL VISO E LE MANI DI GESÙ NEL CROCIFISSO Spunti per una riflessione.

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ino a poco tempo fa, se mi avessero chiesto quale fosse il particolare che mi colpiva guardando il Crocifisso, sia che fosse un dipinto, un affresco o un’opera di scultura, avrei sicuramente risposto che era il volto di Cristo morto, nel quale vedevo racchiusa tutta l’indicibile sofferenza patita per la nostra salvezza. Vi scorgevo tutte le sfumature, che facevano di quel volto quello di Gesù figlio di Dio e nello stesso tempo uomo. Ripercorrevo anche tutti i momenti della Via Crucis. Non so se chiamare i miei pensieri preghiera o riflessione ma erano certamente per me profondi e ricchi di emozione. Credo che nessuno, contemplando il Volto Santo, possa rimanere indifferente e non essere catturato da ciò che agli occhi del corpo appare come l’angoscia per il tradimento di Giuda e Pietro, la sofferenza fisica della Passione, la rassegnazione e l’accettazione della volontà del Padre, la fermezza nel portare a compimento la sua missione salvifica per noi. Con gli occhi dell’anima invece si scorgono altri elementi nascosti. Anch’io, in quel volto terreo per la morte, ma già radioso per la Resurrezione, evidenziavo la mitezza, la bontà, l’amore per l’uomo, ma soprattutto la grande misericordia. Proprio pensando al periodo particolare che stiamo vivendo col Giubileo della Misericordia indetto, mi vien spontaneo collegare il volto di Gesù ad un altro particolare del Crocifisso: le mani, e questo dopo aver visitato la mostra delle opere dell’artista Fulvia Simonato presentata la Quaresima scorsa nel Duomo Vecchio di Brescia. L’interessante opera era formata da quindici tavole, ognuna delle quali corrispondeva ad una stazione della Via Crucis. L’originalità stava nel particolare messo in evidenza e alla luce del quale ogni scena prendeva significato e

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doveva essere interpretata. Si trattava del particolare che aveva dato il titolo alla mostra: Le mie mani ferite. Ricordo che mi ero fermata a fare questa considerazione: quante cose positive e gesti generosi avevano compiuto verso gli altri le mani che l’artista aveva rappresentato ferite e sofferenti sulla Croce! In questo senso potevano essere agli occhi di noi uomini peccatori il simbolo della misericordia infinita di Dio. Le mani di Gesù erano state il mezzo per benedire le folle, per guarire storpi ciechi e ammalati, per accarezzare i bambini ed infine per spezzare il pane nell’Ultima Cena; erano state anche il mezzo che, attraverso i chiodi, fissavano Gesù alla Croce, quindi mezzo di indicibile sofferenza. Chi contempla il Crocifisso, oltre il volto vede subito mani ferite dalle quali stilla sangue. In ogni tempo il sangue divino rappresenta la grande tragedia del vivere, ma mai come quest’anno è diventato il suo triste simbolo. Nel sangue rappreso intorno ai chiodi è fissata la disperazione delle migliaia di persone che scappano dalla patria in cerca di aiuto e accoglienza; è fissato ancora l’orrore per la guerra che distrugge interi paesi e la morte in mare di tanti innocenti soprattutto bambini, e ancora la violenza sulle donne e tante altre atrocità che l’uomo compie ogni giorno, compresa la sua indifferenza verso i fratelli in difficoltà. Sembra che il Signore voglia trattenere tutto questo su di sé attraverso le mani ferite, aperte sulla Croce e ci inviti ad aprire le nostre alla pietà e all’accoglienza, ad essere misericordiosi verso chi ha bisogno come Lui è stato con noi. Loredana


L’APPROFONDIMENTO

IL VOLTO DI GESÙ NEL VELO DELLA VERONICA

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ulla di preciso si sa della donna che la tradizione chiama Veronica, perché di lei si fa cenno solo nei Vangeli apocrifi e in altri scritti minori. Tuttavia è diventata una delle figure femminili più importanti dal momento che è presente nella Passione di Nostro Signore. Nel rito infatti della Via Crucis si ricorda che la Veronica incontrò Gesù durante la sua salita al Calvario e che con gesto pietoso gli asciugò il volto con un panno di lino, sul quale sarebbe rimasta impressa la sua immagine. Intorno a questo panno, che noi oggi chiamiamo velo, è nato molto interesse, ma gli studi in merito non hanno portato a nulla di certo, anche se molte chiese, tra cui la Cappella Matilde in Vaticano e molti stati come l’ Austria nel palazzo Hofburg e la Spagna nel monastero de la Santa Faz di Alicante, ne vantano il possesso e lo considerano una preziosa reliquia. In Italia, la più famosa è quella conservata nel santuario del Volto Santo a Manopello di Pescara. La reliquia lì venerata è un leggerissimo velo di bisso di lino che riporta l’immagine di un viso d’uomo con lunghi capelli e barba. Si crede sia quello di Cristo perché è ben visibile da entrambi i lati della stoffa per cui si pensa che non possa essere stato dipinto da mano umana. Un’altra leggenda, legata al velo della Veronica, racconta un fatto completamente diverso, al centro del quale non c’è Cristo ma Tiberio, l’imperatore romano che colpito da una grave malattia, cercava ogni rimedio per guarire. Essendogli giunta la notizia che in Palestina viveva un bravissimo guaritore, chiamato Gesù, tentò di contattarlo tramite il suo fidatissimo funzionario Volusiano. Gli ordinò di partire immediatamente e di portare Gesù a Roma per essere curato e guarito. Purtroppo era inverno la stagione poco favorevole ai viaggi per mare. Il viaggio perciò da Roma alla Palestina venne rimandato alla primavera successiva e quindi Volusiano arrivò dopo che Gesù era già stato giudicato e condannato alla crocefissione. Il funzionario ebbe paura delle conseguenze, se fosse ritornato da Tiberio senza il guaritore che aspettava, così incominciò a cercare qualcuno dei seguaci di Gesù per avere notizie sulle cure e sui metodi di guarigione da Lui usati, da riportare insieme a un oggetto o un capo di abbigliamento appartenuto al Maestro per ottenere più credibilità. Dopo varie ricerche,

conobbe una donna chiamata Veronica, che gli raccontò di aver conosciuto Gesù molto tempo prima e di averlo seguito. Aveva ascoltato le sue parole e ne era stata affascinata al punto che aveva desiderato di averlo sempre vicino. Aveva pensato perciò di commissionare ad un pittore un ritratto del Maestro da portare sempre con sé. Aveva acquistato una tela di lino e la stava portando al pittore pensando alle caratteristiche del viso di Gesù da descrivere al pittore, in modo che eseguisse un ritratto il più perfetto e rispondente possibile, quando si era imbattuta in strada nel Maestro. Egli stava ritornando da una delle sue predicazioni, seguito da una grande folla. Veronica a fatica gli si avvicinò, si inginocchiò e umilmente gli chiese scusa per non averlo ascoltato quel giorno, ma il desiderio di avere qualcosa di suo era stato troppo forte e aveva preferito cercare una stoffa dove poter dipingere la sua immagine. Gesù si intenerì, le chiese il lino destinato al suo ritratto e lo posò sul viso come per detergersi dal sudore e dalla polvere del cammino. Quando glielo restituì, Veronica si accorse che nel panno erano rimasti impressi i lineamenti del viso di Nostro Signore e da quel momento aveva tenuto quel pezzo di tela come un oggetto sacro e mai se ne sarebbe privata, soprattutto ora che il Maestro era morto. Velusiano le fece molte pressioni e Veronica, temendo le conseguenze di un suo rifiuto, visto che chi richiedeva la reliquia era l’imperatore, propose di portarlo lei stessa a Roma e di offrirlo di persona a Tiberio per avere l’opportunità di spiegargli chi era Gesù e l’importanza che aveva per lei quella stoffa. Appena il sacro telo arrivò nelle mani di Tiberio, l’imperatore guarì immediatamente. Per questo ordinò che fosse venerato in una teca adorna d’oro e pietre preziose. Certo questa leggenda è molto lontana dalla versione che noi amiamo ricordare nel rito della Via Crucis, tuttavia è bello pensare che anche un imperatore si sia inchinato a Gesù ed è consolante il fatto che ci siano molteplici versioni di questo episodio, ma che ce ne sia almeno una con la certezza storica che nell’antichità sia esistita una reliquia con le sembianze del viso di Gesù, nonostante non sappiamo dove si trovi e quale sia tra quelle che vengono offerte alla nostra devozione e alle nostre preghiere. Loredana PASQUA 2016 | 7


benvenuto

Gian

padre

Progetto “Che Santo è? Iconografia dei Santi in stile manga”. Disegni di Paolo Linetti e Sara Dalena ©


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UN NUOVO PASTORE PER LE 2 SANTE

a oltre due mesi la nostra parrocchia sta camminando con la guida di un nuovo pastore, padre Gian Paolo Bergamini, che ha fatto il suo ingresso tra noi nel pomeriggio di domenica 22 novembre 2015. Proveniente da Milano, dove ricopriva il ruolo di curato presso la parrocchia di S. Gerolamo Emiliani, padre Gian Paolo ha alle spalle un lungo periodo come parroco di Pontinia, vicino a Latina, e una successiva esperienza missionaria, in Angola, dove si è fermato per circa due anni. Per la prima volta dalla sua fondazione, la nostra parrocchia viene gestita da una congregazione religiosa, e nello specifico, dalla Congregazione della Sacra Famiglia di Nazareth, che fa capo agli insegnamenti di San Giovanni Battista Piamarta. Padre Gian Paolo, quindi, non opera da solo, bensì cammina con l’intera comunità a cui appartiene. La Congregazione S.F.N. opera cercando di valorizzare la ricchezza di ogni persona, insegnare la collaborazione per un mondo di pace, costruire ponti di solidarietà ed evangelizzare educando, seguendo la regola “Pietas et Labor” (preghiera e lavoro). A Padre Gian Paolo auguriamo un buon cammino tra noi!

Paolo

BREVE IDENTIKIT DEL NOSTRO NUOVO PARROCO

• Fronte larga e alta come una volta romana a tutto sesto, sinonimo d’intelligenza prorompente, contemporaneamente concreta e astratta, intuitiva e ragionata. • Sguardo acuto e curioso, sempre incline al sorriso e all’accoglienza fraterna, una porta aperta al dialogo e alla relazione. • Stretta di mano forte e vigorosa con la quale ti “aggancia” e ti coinvolge inesorabilmente nelle più svariate attività.

• Voce tonante e baritonale; più delle capacità pastorali e sacerdotali sembra sia questa la caratteristica (a detta sua) che ha reso “il nostro” ambito e richiesto da tutte le comunità nelle quali ha operato. • Addome discretamente rotondo, sintomo di una vita comunitaria attiva e incline a cogliere appieno tutte le gioie del desco. • Presenza vera e inconfondibile, pastore e guida per tutti noi (almeno questa è l’impressione iniziale!), popolo di Dio in cammino.


APPUNTI di VIAGGIO LE “7 NOTE” IN GITA A SINIO D’ALBA 13 settembre 2015: il coro “Voci dal Cuore” nelle Langhe piemontesi.

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uando le sette note escono, felici e spensierate, dai binari sicuri ma ripetitivi del pentagramma, cosa può accadere? Vediamo cosa è successo alle note del coro “Voci dal Cuore”, che ha vissuto quest’anno la prima gita sociale. DO come…. “DOve caspita stiamo andando, sotto questo acquazzone battente, comparso proprio oggi, dopo mesi di bel tempo?” Questo era più o meno il pensiero di tutti i coristi che quella domenica 13 settembre sono partiti dal parcheggio dell’oratorio all’alba (sigh!) verso Alba …. RE come….REsistete tutti? Ce la fate a stare svegli? No? Bene! Allora ecco Alessandro che ci richiama all’ordine e Orietta che comincia ad illustrarci la gita con competenza, a partire dal meraviglioso volantino preparato da lei per l’occasione e donato a tutti. MI come….MI sembrava quasi commossa, mentre parlava al microfono. Certo è comprensibile: le Langhe sono la zona d’origine di Orietta che con questa gita ci ha regalato parte della sua vita, aprendoci un po’ lo scrigno dei suoi ricordi e della sua infanzia e mostrandoci la casa di famiglia, dove ha trascorso spensierate vacanze. FA come….a FAr corona a tutto questo, un paesaggio d’incanto, che nemmeno il grigiore della giornata riusciva a sminuire: dolci colline, con le viti quasi tutte ormai senz’uva, boschetti di noccioli, paesini arroccati prepotentemente sui cucuzzoli o dolcemente adagiati sui pendii.

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SOL come….un bellissimo SOLaio, pieno di attrezzi agricoli antichi e pezzi di famiglia, che i proprietari della “Cascina Rossa” ci hanno mostrato con sano orgoglio. Insieme agli eccellenti vini, abbiamo assaporato anche tanta genuina cordialità e abbiamo potuto cogliere una professionalità modernissima che trova però sicurezze e certezze nella robusta tradizione contadina, che fin dal 1800 caratterizzava i loro bisnonni fondatori. LA come…. LA splendida vista che abbiamo potuto ammirare dal piazzale antistante al Castello di Grinzane Cavour: veramente lo sguardo si perdeva a 360° posandosi ovunque, senza sapere dove sostare più a lungo…. SI come….SInio d’Alba, il paese di origine della famiglia di Orietta, dove abbiamo celebrato la S. Messa accolti dal calore delle persone che attendevano con impazienza il canto del nostro coro. Lì, dopo aver ristorato lo spirito, abbiamo nutrito il corpo, con uno squisito pranzo a base di carne piemontese e specialità locali, il tutto annaffiato dal famoso “Barolo”. DO come….tanta DOlcezza. Questo viaggetto con gli amici ha creato maggior armonia tra noi e ci ha permesso di gustare la bellezza di una delle tante terre italiane che commuovono e che rimangono nel cuore dopo che le hai visitate. Grazie ad Orietta e Alessandro e un grazie speciale al Signore che ci accompagna sempre. Marita e il coro “Voci dal Cuore”


UN “PONTE DI MISERICORDIA” NELLA BELLA BUDAPEST La consueta gita natalizia degli adolescenti quest’anno ha avuto come meta la capitale ungherese.

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h, Budapest! Che splendida capitale! Che panorami suggestivi! Romantica, se vi fermate sul Ponte delle Catene la sera a vederla illuminarsi. Potete rilassarvi passeggiando lungo il Danubio, perdervi tra le bancarelle dei tradizionali mercatini di Natale, oppure visitare la Basilica di Santo Stefano d’Ungheria e la Chiesa di San Mattia. E se, mentre contemplate il maestoso palazzo del Parlamento, incappate in un rumorosissimo branco di ragazzi italiani che prendono d’assalto i cambiavalute e l’Hard Rock Cafè, che cercano disperatamente un posto dove mangiare e che cantano colonne sonore Disney senza curarsi degli sguardi strani dei passanti … ecco, quelli siamo noi, in pellegrinaggio, dal 27 al 30 dicembre 2015, per meditare la misericordia (coincidenza?). Effettivamente sembriamo un po’ allo sbaraglio! Circa dieci ore di pullman durante la notte, dormita (beato chi è riuscito a chiudere occhio!) accartocciati sui sedili ed eccoci nella terra dei Magiari a contare fiorini. Non è stata casuale la scelta di questa città: è divisa in due parti dal Danubio, che separa la città

di Pest da quella di Buda. Queste si allacciano tra loro attraverso ponti dal 1849. Proprio sotto questo punto di vista abbiamo riflettuto sulla misericordia: come un ponte che unisce, che crea una relazione. Ciò si è realizzato anche tra di noi e devo riconoscere che anche questo è stato un dono grande. Sinceramente, non avrei mai pensato di ricevere così tante grazie in questo viaggio. Sono partito in un momento di dubbio, sentivo la vita un po’ “spenta” e non conoscevo nessuno dei partecipanti, eccetto don Andrea. Non so nemmeno perché io abbia accettato il suo invito! Eppure lì il Signore ha saputo ancora sorprendermi e farmi sentire che Lui si prende cura di me, attraverso l’accoglienza dei miei compagni di viaggio, il loro modo semplice e spassoso di stare insieme, il confronto personale riguardo alle catechesi ascoltate insieme e la comunione nella Santa Messa. Così, con loro ho ritrovato la bellezza e l’entusiasmo del mettermi in gioco, ho potuto essere me stesso e sentirmi come se fossi di casa, tra fratelli. Ho condiviso tanto e tanto ho anche ricevuto; è stato veramente speciale! Davide

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TESTIMONI della FEDE VITA NUOVA …nuove emozioni …medesimo incontro col Signore.

Q

uando Don Andrea ci ha chiesto di far parte dell’equipe per il seminario Vita Nuova (Fantecolo 8-10 gennaio), abbiamo accettato la proposta con entusiasmo. Avremmo avuto la grazia di poter rivivere un’esperienza, che per noi è stata importantissima, dalla nuova prospettiva di chi prepara non una lezione metodica ma un dono, un regalo di cui peraltro conosci già il valore perché tu per primo ne hai goduto, a favore di altri, con il desiderio di poter trasmettere la propria esperienza positiva. Nei momenti di ritrovo precedenti il seminario, riscopri cosa sia la condivisione della fede nella preghiera; quel gruppo “bizzarro” di persone così diverse tra loro chiamate al servizio, nelle mani del Signore acquista un senso e, unite in Lui, diventa una famiglia allargata; perché negli incontri metti a nudo tutto te stesso, condividendo le esperienze che più ti hanno segnato ma anche quelle che ti hanno permesso di avvicinarti e riconoscere Gesù come il Signore della tua vita. Dopo la frenesia dei primi momenti organizzativi tutto inizia e nonostante i dubbi e le insicurezze tutto procede esattamente come deve andare… In un turbinio di emozioni confuse tra ciò che avevi già gustato e ciò che vivi a distanza di tempo con nuove esperienze sulle spalle, ti ritrovi a piangere davanti alle testimonian-

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ze di fratelli che regalano pezzetti di sé nella speranza che il seme gettato dia poi i suoi frutti; a ridere come bambini alle due di notte dopo aver preparato la giornata successiva, stanchi, ma così felici e leggeri come non ci sentivamo da tempo; a cantare con la gioia di chi sa di essere a disposizione del prossimo anche per le cose più banali… ed allora anche una semplice carezza fugace o un abbraccio dato in un momento di pausa diventa un gesto importante per chi sta camminando accanto a te, anzi forse per mezzo tuo, verso l’incontro autentico con il Padre. Da questa nuova esperienza ci portiamo a casa le lacrime, le fatiche e i sorrisi dei partecipanti, che ancora una volta sono stati testimoni di quanto bisogno abbiamo di relazioni autentiche, di gesti gratuiti, fatti senza la paura di mettere a nudo il nostro desiderio di essere voluti e amati dal Signore per quello che siamo. Ma anche la consapevolezza di appartenere ad un disegno molto più grande, un progetto che per la sua riuscita non ha bisogno delle nostre capacità ma semplicemente del nostro SI, della nostra voglia di affidarci al Signore e mettere nelle sue mani tutto il poco che abbiamo… le nostre insicurezze, le nostre difficoltà e i nostri limiti oggettivi; siamo strumenti, giare vuote da riempire con il vino buono che solo Gesù può darci. Elena e Claudio


IN COMUNITÀ

PERCHÉ NON HO SCOPERTO PRIMA DI AVERE UN CUORE BUONO? Presentazione del libro “Miguel Manara”.

L

o scorso 27 Novembre abbiamo avuto l’occasione di incontrare nuovamente il professore Franco Nembrini. Insegnante di religione e poi di letteratura nelle scuole superiori, rettore per trent’anni della scuola “La Traccia” di Calcinate (Bg) e che ora ha intrapreso una nuova avventura, collaborando con Tv2000 in qualità di autore e relatore per una serie di trasmissioni su Dante Alighieri dal titolo “Nel mezzo del Cammin” in onda tutti i lunedì sera. Noi l’abbiamo avuto ospite in una serata speciale durante la quale ci ha fatto conoscere un altro personaggio che, insieme a Dante, ha influenzato la sua vita, Miguel Manara, nobile spagnolo del 1500. Attraverso l’esperienza di conversione “morte e resurrezione” di questo personaggio, anche noi possiamo guardare la nostra vita

sotto una luce diversa; una luce che ci rende possibile scoprire la grandezza della nostra esistenza e di ciò che ci accade ogni giorno. Abbiamo parlato del male che abita il cuore dell’uomo, del fatto che il problema della vita non sia “essere buoni” ma trovare Qualcuno che ci perdoni. Ha poi risposto alle domande di alcuni ragazzi spiegando che “la misura dell’amore è la pazienza!” e tante altre cose… Un amico mi ha consegnato questa riflessione che vi giro perché profondamente vera. “Ascoltare Nembrini è sempre un piacere; puoi non condividere, credere o no in ciò che dice, ma comunque lascia il segno anche in chi non ha letto i suoi scritti. Mi è capitato, dopo questo incontro come nei precedenti, di uscire dal teatro con qualche frammen-

to di conversazione che ti ritorna come un eco nella mente, che ti accompagna fino a casa e ti addormenti contento e sereno di non aver sprecato una serata. Questa serenità però scompare al mattino lasciando un senso di vuoto difficile da descrivere, la stessa sensazione di quando leggi un bel libro tutto d’un fiato e una volta finito, vorresti che continuasse all’infinito. Un incontro con Franco Nembrini lascia un vuoto utile, che ci fa capire quanto inadeguati e indifesi siamo di fronte al mistero della vita.” Monica, Maria, Loredana, Elena, Ausilia, Daniela, Monica e grazie a Marco

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APPUNTAMENTI PARRO FEBBRAIO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 1 22 23 24 25 26 27 28 29

lun mar

PRESENTAZIONE DI GESÙ AL TEMPIO. Ore 8.30 - 20.30: S.Messe. Ore 16.30: celebrazione per la vita consacrata in Cattedrale.

mer

S. BIAGIO. Ore 16.45 - 20.30: S.Messe. Ore 21.15: incontro catechisti ICFR.

gio

Ore 15.00: amiche del Giovedì incontro con il parroco. Ore 20.45: Incontro baristi.

ven

Ore 20.30: S. Messa. Ore 20.30: adolescenti. Adorazione notturna.

sab

Ore 14.30: catechismo. Ore 20.30: festa di Carnevale.

dom

GIORNATA DELLA VITA. Ore 11.00: ICFR Betlemme. Ore 15.00: sfilata di Carnevale. Ore 18.30: Cresime adulti.

lun mar

Comunità Familiari di Evangelizzazione.

mer

MERCOLEDÌ DELLE CENERI. Ore 8.30 - 16.45 - 20.30: S. Messe.

gio

B. V. DI LOURDES - GIORNATA DEL MALATO. Ore 15.00: S. Messa e unzione degli infermi.

ven

Ore 8.30: S. Messa. Ore 20.30: adolescenti. Ore 20.45: Via Crucis all’Istituto S.Maria di Nazareth (Via Ferri)

sab

Ore 14.30: catechismo. Uscita ICFR Antiochia 2 a Roma.

dom lun mar mer gio ven sab dom

Uscita ICFR Antiochia 2 a Roma. SS. FAUSTINO E GIOVITA. Ore 8.30 - 20.30: S. Messe. Uscita ICFR Antiochia 2 a Roma. Comunità Familiari di Evangelizzazione. Ore 16.45: Via Crucis in Chiesa. Ore 15.00: S. Messa dell'ammalato a Villa Elisa. Ore 8.30: S. Messa. Ore 20.30: adolescenti. Ore 20.45: Via Crucis all’Ass. Sclerosi Multipla (via Antica Strada Mantovana) Ore 14.30: catechismo. CONSEGNA DEL PADRE NOSTRO. ICFR Nazareth e Cafarnao. Ore 16.00: Prima Confessione ICFR Cafarnao.

lun mar

Comunità Familiari di Evangelizzazione.

mer

Ore 16.45: Via Crucis in Chiesa. Giornate comunitarie adolescenti.

gio

Ore 15.00: amiche del Giovedì Giornate comunitarie adolescenti.

ven

Ore 8.30: S. Messa. Giornate comunitarie adolescenti. Ore 20.45: Via Crucis alla Cooperativa Donatello (via Donatello)

sab

Ore 14.30: catechismo. Ore 20.30: compleanni pensionati.

dom

Ore 10.00: incontro formazione ragazze 5^ elementare - II media. ICFR Antiochia 1 e 2.

lun

Ore 18.00: preghiera “Anche tu sei mio fratello”.

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MARZO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

mar mer gio ven sab

Comunità Familiari di Evangelizzazione. Ore 16.45: Via Crucis in Chiesa. Ore 15.00: amiche del Giovedì. Ore 8.30: S. Messa. Ore 20.30: adolescenti. Ore 20.45: Via Crucis al Family Hope (via Fossati). Adorazione notturna. Ore 14.30: catechismo.

dom lun mar mer

Comunità Familiari di Evangelizzazione. Ore 16.45: Via Crucis in Chiesa.

gio

Ore 15.00: amiche del Giovedì. Ore 19.30: Cena povera.

ven

8.30 S. Messa. Ore 20.30: adolescenti. Ore 20.45: Via Crucis alla Comunità Il Calabrone (viale Duca degli Abruzzi).

sab dom

Ore 14.30: catechismo. Ritiro quaresimale elementari. ICFR Betlemme - Gerusalemme - Emmaus

lun mar

Ore 20.45: Esercizi spirituali parrocchiali.

mer

Ore 16.45: Via Crucis in Chiesa. Ore 20.45: Esercizi spirituali parrocchiali.

gio

Ore 15.00: amiche del Giovedì. Ore 20.45: Esercizi spirituali parrocchiali.

ven

SOLENNITÀ DI S. GIUSEPPE. Ore 8.30: S. Messa. Ore 20.30: S. Messa per tutti i papà.

sab

Ore 19.00: veglia delle Palme diocesana con i giovani.

dom

LE PALME. Ore 8.00 - 18.30: S. Messe. Ore 10.00: Benedizione ulivi e processione da via Cellini. Segue S. Messa.

lun

Ore 18.00: preghiera “Anche tu sei mio fratello”. Ore 20.45: Liturgia penitenziale.

mar mer

Ore 20.45: Via Crucis cittadina.

gio

GIOVEDÌ SANTO. Ore 9.30: S. Messa crismale in Cattedrale. Ore 20.45: S. Messa in Coena Domini e Adorazione notturna.

ven

VENERDÌ SANTO. Ore 10.30: Preghiera per bambini. Ore 15.00: Via Crucis. Ore 20.45: Passione.

sab

SABATO SANTO. Ore 10.30: Preghiera per bambini. Ore 21.30: Veglia Pasquale.

dom lun mar

PASQUA. LUNEDÌ DELL'ANGELO. Ore 10.30 - 18.30: Preghiera per bambini. Ritiro cresimandi

mer gio

Ore 15.00: amiche del Giovedì


CCHIALI APRILE 1 ven 2 sab 3 dom 4 lun 5 mar 6 mer 7 gio 8 ven 9 sab 10 dom 11 lun 12 mar 13 mer 14 gio 15 ven 16 sab 17 dom 18 lun 19 mar 20 mer 21 gio 22 ven 23 sab 24 dom 25 lun 26 mar 27 mer 28 gio 29 ven 30 sab 1 maggio

Ore 20.30: S. Messa. Ore 20.45: Incontro genitori e padrini Cresime. Adorazione notturna. Ore 14.30: catechismo. Ore 10.00: Prime Comunioni e Cresime. Ore 20.45: leggiamo insieme il Vangelo.

TRE APPUNTAMENTI DA NON PERDERE! Parrocchia Sante Capitanio e Gerosa - Brescia Commissione Famiglia

UN’OCCASIONE PER LE FAMIGLIE DI CONOSCERSI E DI CONOSCERE 7 MA - 8 GG 20

Comunità Familiari di Evangelizzazione.

IO

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Ore 15.00: amiche del Giovedì. Ore 20.45: Consiglio Pastorale Parrocchiale. Ore 20.30: S. Messa. Ore 20.30: adolescenti. Ore 14.30: catechismo. Ore 15.00: ICFR Nazareth e Cafarnao. Ore 20.45: leggiamo insieme il Vangelo.

LA MISERICORDIA SANTUARIO MADONNA DEL CARMINE - SAN FELICE DEL BENACO L’incontro inizierà sabato 7 maggio alle ore 16.00 e terminerà domenica 8 maggio nel tardo pomeriggio PRENOTAZIONI:

Comunità Familiari di Evangelizzazione.

SEGRETERIA PARROCCHIALE (030 2301955) O ITALO (339 8279282) ENTRO IL 17 APRILE

ADULTI E 50 - BAMBINI 4-9 ANNI E 25 - BAMBINI 0-3 ANNI GRATIS (da portare solo le salviette)

Ore 15.00: amiche del Giovedì. Ore 20.45: Commissione Famiglia. Ore 20.30: S. Messa. Ore 20.30: adolescenti. Ore 14.30: catechismo. Ore 15.00: ICFR Antiochia 1 e Antiochia 2. Ore 20.45: leggiamo insieme il Vangelo. Comunità Familiari di Evangelizzazione.

Ore 15.00: amiche del Giovedì. 20,30 S. Messa. Ore 20.30: adolescenti. Ore 14.30: catechismo. FESTA S. G.B. PIAMARTA. Ore 15.00: ICFR Gerusalemme ed Emmaus.

MEMORIA LITURGICA S. G.B. PIAMARTA. Comunità Familiari di Evangelizzazione.

Ore 15.00: amiche del Giovedì.

Ore 16.00: Matrimonio. Ore 18.00: S. Rosario di inizio mese di Maggio.

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DALLE MISSIONI

APERITIVO SOLIDALE CON PADRE GERARDO

Lettera ricevuta da padre Gerardo

S

abato 24 ottobre il gruppo missionario ha organizzato un aperitivo solidale invitando padre Gerardo, fratello di Suor Piermaria, per parlarci della sua vita in Kenya e del bambino che desiderava aiutare a camminare: il piccolo Manuel. Nel pomeriggio fervevano i preparativi: Laura, Francesco e Tiziana ad occuparsi della bancarella, Maria ed io ad aiutare il gruppo “Emergenza Freddo” che, con la collaborazione di molti suoi componenti, in prima linea Laura e Marilena, ha allestito un aperitivo ricco di golosità dolci e salate.

Dopo la Santa Messa delle 18,30 arriva Padre Gerardo accompagnato dalla sorella e dalla nipote e, dopo una breve presentazione di Don Andrea, inizia, con entusiasmo, a raccontarci la sua quarantennale esperienza di missionario. In Kenya ci sono villaggi di povere capanne costruite con fango e paglia, la sua piccola casupola in muratura, con due stanze, viene soprannominata “villa pollaio”… La missione ha una scuola dove si cerca di insegnare un mestiere ai ragazzi e alla ragazze, in modo che possano affrontare il loro futuro con una buona preparazione. C’è un orfanotrofio che ospita bambini abbandonati dopo il parto, che possono restare fino a 4 anni dopo i quali si cerca di trovare loro una famiglia che se ne occupi. Una notte una donna bussa alla porta della sua casetta: è in cerca di un passaggio per raggiungere un ospedale dove partorire e lui prende l’auto e la accompagna per 80 km verso un ospedale attrezzato, purtroppo la fanno attendere troppo e muore di parto, il bambino si salva… Quella notte Padre Gerardo si “arrabbia” con Dio e gli urla “perché????” un bambino è venuto al mondo, ma senza la sua mamma… Poi guarda il cielo stellato e vede brillare una stella: “Lei ci guarda da lassù”… La lebbra colpisce ancora e un giorno Padre Gerardo si è visto arrivare un lebbroso che camminava sulle ginocchia

per raggiungere la missione, si è commosso, non gli ha detto nulla, ma l’ha abbracciato piangendo, l’ha benedetto, pensando che la volontà può portare lontano…nonostante tutto. Padre Gerardo ha condiviso la vita di tante persone in questi quarant’anni e si è preso a cuore le loro difficoltà. Ci parla di un bambino di nome Manuel che a tre anni è stato operato per una malformazione alle anche, all’ospedale di Kibage, e del suo papà che ha rinunciato ai pochi risparmi che dovevano servire a costruire una casetta in muratura, per utilizzarli per le cure del figlio. Ora Manuel ha bisogno di una lunga e costosa riabilitazione per non perdere i benefici dell’operazione e rischiare di rimanere sulla sedia a rotelle, Padre Gerardo ci ha chiesto un aiuto e il gruppo missionario ha organizzato questa serata per poter aiutare Manuel a camminare. Una cinquantina di persone, anche di altre parrocchie, ha riposto al nostro invito e la loro generosità ci ha commosso. Sono stati raccolti 760,55 Euro ai quali sono stati aggiunti 450 Euro della cassa del gruppo missionario per un totale di Euro 1.210,55. Ringraziamo quanti hanno collaborato all’organizzazione e tutti i partecipanti che con il loro gesto di condivisione renderanno possibile il sogno di Manuel: poter finalmente camminare! Marida

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COSE DA SAPERE

SUL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA

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NESSUN CONFRONTO CON IL GIUBILEO DEL 2000

Il Giubileo della Misericordia non è e non vuole essere il Grande Giubileo dell’Anno 2000. Ogni confronto è privo di significato perché ogni Anno santo porta con sé la sua peculiarità e le finalità proprie. Il Papa desidera che questo Giubileo sia vissuto a Roma così come nelle Chiese locali;

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LA PORTA DELLA MISERICORDIA

Per la prima volta nella storia dei Giubilei viene offerta la possibilità di aprire la Porta Santa - Porta della Misericordia - anche nelle singole diocesi, in particolare nella Cattedrale o in una chiesa particolarmente significativa o in un Santuario di particolare importanza per i pellegrini.

indic per il azion PE i PORT LLEGRINA A della GGIO alla M e all’IN ISERICO RDIA DULG ENZA 1

5

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4 2 1

6

NB. Per 6 ottene - visitar re l’indulgenza e la chi esa dicend plenaria anness - accost ars aè o - ricever i al sacrament un Padre Nostro necessario: o della e la com riconciliaz e il Credo; unione - pregar euc e second ione; o le intenz aristica; - esclud ere qua ioni del lsiasi inc linazione Sommo Pontefi al peccat ce; o.

3

BATTISTER Rinnovo O promesse Profess battesim ione di fede o Cre ali do

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3

5

INGRES SO alla PO Lettura del pan RTA: nello est e delle ern scri durante tte sulle vetrate o il passag gio alla porta

ALTARE del Recita del SANTISSIMO: l’indulgen le preghiere per del San za e le intercessio to Padre ni ALTARE MA Recita del GGIORE: per il Giu la preghiera bileo

ALTARE del Recita del la MADONNA: affidam la preghiera di ento a Ma ria USCITA Solo dal la

porta cen trale

INIZIO NEL GIORNO DELL’IMMACOLATA

Le due date indicative sono l’8 dicembre 2015 solennità dell’Immacolata Concezione che segna l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro e il 20 novembre 2016, Solennità di Gesù Cristo Signore dell’Universo, che costituisce la conclusione dell’Anno Santo. All’interno di queste due date si sviluppa un calendario di celebrazioni con differenti eventi.

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GIUBILEO TEMATICO

La storia dei Giubilei si caratterizza per la scadenza dei 50 e dei 25 anni. I due Giubilei straordinari hanno rispettato la scadenza dell’anniversario della redenzione compiuta da Cristo (1933, 1983). Questo è invece un Giubileo tematico. Si fa forte del contenuto centrale della fede e intende richiamare la Chiesa alla sua missione prioritaria di essere segno e testimonianza della misericordia in tutti gli aspetti della sua vita pastorale.

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MISERICORDIA E CONVERSIONE

Il tema della Misericordia con la quale Papa Francesco ha immesso la Chiesa nel cammino giubilare potrà essere un momento di vera grazia per tutti i cristiani e un risveglio per continuare nel percorso di nuova evangelizzazione e conversione pastorale che il Papa ha indicato.

DIALOGO CON LE ALTRE FEDI

In tal senso, è centrale il richiamo fatto da Papa Francesco all’Ebraismo e all’Islam per ritrovare proprio sul tema della Misericordia la via del dialogo e del superamento delle difficoltà che sono di dominio pubblico.

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I MISSIONARI DELLA MISERICORDIA

Un ulteriore tratto di originalità del Giubileo è offerto dai Missionari della Misericordia. I Missionari dovranno essere sacerdoti pazienti, capaci di comprendere i limiti degli uomini, ma pronti ad esprimere l’afflato del buon Pastore, nella loro predicazione e nella confessione.

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IL SIGNIFICATO DEL LOGO

Il logo è opera di p. M. I. Rupnik. L’immagine, molto cara alla Chiesa antica, che indica l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione, propone il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito. Il disegno è realizzato in modo tale da far emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne dell’uomo e lo fa con amore tale da cambiargli la vita.

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IL MOTTO DELL’EVENTO

Nel motto del logo, tratto da Lc 6,36, “Misericordiosi come il Padre”, si propone di vivere la Misericordia sull’esempio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e di donare amore e perdono senza misura (cfr Lc 6,37-38).

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PORTALE INTERNET IN 7 LINGUE

Il sito internet ufficiale del Giubileo è:

www.iubilaeummisericordiae.va accessibile anche all’indirizzo www.im.va. PASQUA 2016 | 17


IN COMUNITÀ

...BETLEMME NON È COSÌ LONTANA!

Quest’anno il tradizionale spettacolo natalizio di canti e riflessioni, giunto alla sua terza edizione, ha visto protagonisti i bambini del coro Voci Bianche.

D

odici giorni dopo la venuta del Signore i Magi arrivano a destinazione... La fine di un lungo viaggio o l’inizio di uno nuovo? Personalmente tendo a pensare che per tutti coloro che hanno seguito la stella cometa, sia l’inizio di un nuovo percorso illuminato dalla luce di Cristo. Un percorso in cui ritrovo tutta la mia esperienza di vita, che mi ha portato a riflettere su cosa vuol dire essere cristiano oggi. Parafrasando il titolo dello spettacolo “sono venuto da lontano per essere vicino alla mia comunità” [n.d.r.: Livio vive a Cavenago Brianza, ma è membro del coro Voci dal Cuore da due anni]. Venuti da lontano per essere vicini: questo il titolo dello spettacolo di Natale, seguito della trilogia zanardiana [n.d.r.: Zanardi Alessandro è il direttore del coro Voci dal Cuore e l’ideatore della serata] portato in scena quest’anno, nella serata del 5 gennaio, dal coro delle Voci Bianche, supportate,

1 8 | PA S Q U A 2016

con un piccolo cameo, dal coro Voci dal Cuore. Michele e Chiara, adolescenti della nostra parrocchia, si sono fatti carico di far crescere un coro di giovanissimi e portare un messaggio di pace per tutte le genti del mondo. Canzoni in tante lingue a testimoniare il messagggio universale della Parola del Signore, eseguite con tutta la delicatezza che i bimbi sanno fare. A dare più spessore al messaggio, il gruppo degli adolescenti ha portato in scena brevi racconti esperienziali di altri ragazzi che, come loro, vivono le difficoltà della vita. Un momento di riflessione che ho visto cogliere da molte persone sedute a teatro. Ci auguriamo sia l’inizio di un percorso di “giovani cuori” che hanno voglia di fare ed affrontare nuove avventure, per manifestare la loro partecipazione ed essere anche figli della Chiesa, una chiesa che cresce ogni giorno. Pensate che la serata fosse tutti qui? ...Noooooo! Abbiamo avuto come ospiti d’onore anche le 3 persone più gettonate della serata: Giamba, Mauro e Ivan. I tre Re Magi erano presenti tra noi, come voci narranti di questo lungo viaggio.... Ci hanno regalato la loro esperienza di pellegrini che seguono la luce


Lo sa pevat

e che...

A Casnigo (Bergamo) , la tradizio Trinità è p ne resente, olt re alle reliq dei Magi è fortemen dell’Epifan te sentita, uie, il grup ia parte da tant’è che po sta l Santuario alla Secon presso la C un corteo in tuario dei Magi in te da Guerra hiesa della rracotta po M co o stume che ndiale, a C esistevano Santissima licroma. A si dirige in asnigo i do doni in occ ncora oggi paese a po ni li hanno asione del Melchiorre, la notte rt se a N m re atale. Part pre portati nero per B ivano dall aldassarre, solo ed escl i doni ai bambini. Fin vederli. Il a Chiesa ca u baio per G o mattino del si va mente i Re valcando o asparre) e, 6 gennaio funzioni. E Magi, non gnuno un giungevan la gente, p ra consuet cavallo (bia o col buio roveniente udine consu al mattino in paese. I nco per anche da mare i sali b perso, seco vano verso il santuari doni, che solitamente i paesi limitrofi, si re ambini non dovevano ndo la trad ca o i bambin erano un’a va al Santu izione, dai i frugavan rancia e un ario per le Re Magi d po’ di frutt urante la d o tra i cespugli, alla a secca. M ricerca di iscesa. entre qualche pic colo dono

di Betlemme, riuscendo anche a strappare qualche sorriso. Io, come pellegrino del mondo, riprendo il mio viaggio. Livio

SI CONSIGLIA Maurilio Lovatti

la lettura

TESTIMONI DI LIBERTÀ

Chiesa bresciana e Repubblica Sociale Italiana (1943-1945) Opera Diocesana S. Francesco di Sales Brescia 2015 Il libro è stato promosso dalla Diocesi di Brescia e dalla sezione ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) di Brescia in memoria di monsignor Carlo Manziana, deportato a Dachau, e degli altri religiosi bresciani, che si opposero alla Repubblica Sociale Italiana, ed è destinato principalmente ai giovani che poco o nulla sanno di ciò che avvenne tra il settembre 1943 e l’aprile 1945 nella nostra provincia. Il prof. Maurilio Lovatti, docente al Liceo Arnaldo di Brescia e autore di “Giacinto Tredici Vescovo di Brescia in anni difficili”, prose-

guendo le sue ricerche su Chiesa bresciana e Fascismo, cerca di compiere una sintesi della persecuzione dei fascisti e dei tedeschi nei confronti del clero bresciano e fa una valutazione sull’antifascismo della Chiesa bresciana, tenendo conto della documentazione disponibile negli archivi e di quella già pubblicata o citata ma di difficile reperimento. Il volume è così strutturato: - prefazione del Vescovo di Brescia; - introduzione del presidente dell’ANED di Brescia; premessa; - capitolo I: Gli eventi (Brescia 1943-1945);

- capitolo II: Alcune figure emblematiche; - capitolo III: L’antifascismo della chiesa bresciana; - appendice: Censimento del clero antifascista (a cura del gruppo di studenti coordinato da Francesca Varisco); - bibliografia; ringraziamenti; - indice dei nomi. Il libro è in vendita presso le principali librerie bresciane, in particolare quelle cattoliche, ed è anche in visione presso la nostra biblioteca parrocchiale (aperta martedì dalle 15 alle 16 e giovedì dalle 16 alle 17). PASQUA 2016 | 19


VIAGGIO T R A

LE R EA LTÀ

La Comunità Terapeutico-Riabilitativa

“Donatello”

DONARE CERTEZZE A CHI VIVE DI SPERANZE

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a oltre venticinque anni, sorge in via Donatello, una comunità terapeutico-riabilitativa. Nata con il nome di CEBS (Centro Bresciano di Solidarietà), da poco più di un anno essa è entrata a far parte della Cooperativa Sociale “Il Mago di Oz” e ha quindi modificato il proprio nome in “DONATELLO”. “La nostra comunità è prettamente maschile” ci spiega il responsabile Giulio Orizio. “Attualmente ospitiamo 24 uomini, ma possiamo arrivare ad accoglierne 29. Con loro e su di loro lavoriamo per liberarli da svariate dipendenze, dalle droghe, dall’alcool o dal gioco 2 0 | PA S Q U A 2016

d’azzardo; gli ospiti giungono in comunità tramite i servizi assistenziali dell’ASL e una volta giunti qui sanno di essere comunque liberi e non sottoposti ad alcun vincolo con noi. Qui in comunità seguono un percorso strutturato in due moduli: un primo modulo è residenziale, della durata di 12 mesi, e prevede un intenso lavoro su di sé e terapie sanitarie e socio educative; un secondo modulo, invece, dura sei mesi e si svolge all’interno di un mini appartamento da 8 posti, che si trova sempre all’interno della comunità, ma nel quale si opera maggiormente per ottenere per gli

ospiti, che già hanno preso parte al primo modulo, più autonomia e un possibile reinserimento sociale e lavorativo. Rispetto a un tempo, l’età media di coloro che entrano in comunità è decisamente salita, tanto che oggi abbiamo ospiti dai 45 anni in su per i quali poi non è sempre facile un completo reintegro nella società. La grossa fatica, infatti, è legata alla costruzione di una possibile rete sociale e di rapporti umani sinceri, dei quali i nostri ospiti necessitano fortemen-


O P E R A N T I I N PA R R O C C H I A

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1. La corte 2. La corte 3. Il refettorio 4. La sala artistica 5. La biblioteca 6. La sala PC

te. Se un tempo i nostri possibili fruitori erano persone legate alla dipendenza da una sola sostanza stupefacente, oggi non è più così: spesso infatti le dipendenze si mischiano e ci troviamo ad ospitare persone che avevano una propria vita, ma che non sono riuscite a sentirsi appagate da essa, dalla propria famiglia, dal proprio lavoro, dai propri rapporti sociali. Durante il loro percorso, gli ospiti vengono supportati da professionisti esperti del campo: cinque educatori, un responsabile amministrativo, una segretaria (che lavora part-time e la domenica si offre volontaria

per accompagnare gli ospiti che lo desiderano a messa), un responsabile e alcuni volontari; inoltre, in un altro piccolo appartamento, adiacente a quello dell’autonomia, vivono cinque ragazzi extracomunitari, laureandi, che, in cambio di vitto e alloggio, fanno da custodi notturni della comunità. La nostra comunità vive grazie a un fondo della Regione Lombardia, a cui si aggiungono alcuni supporti economici esterni, ma i fondi non sono mai sufficienti per coprire le numerose spese. È possibile aiutarci sostenendo economicamente i nostri progetti, donando il 5x1000 alla

nostra Cooperativa Sociale oppure diventando volontario presso di noi, dopo un periodo di formazione gratuita. Dobbiamo inoltre ringraziare i nostri vicini, che abitano nelle case intorno alla comunità: non possiamo dimenticare infatti che spesso ci aiutano e supportano con una visita, una pizza, una torta, un gesto d’attenzione per noi”. Durante la Quaresima, venerdì 26 febbraio alle 20.45, la nostra parrocchia vivrà una Via Crucis con la Comunità Donatello e i suoi ospiti presso la sede della stessa. Laura PASQUA 2016 | 21


L’

STAGIONE 2015-2016

anno sportivo è iniziato alla grande con il 3° posto alle Finali Nazionali di Bellaria per gli Allievi. Ma il risultato sul campo non è niente in confronto all’esperienza indimenticabile vissuta dai ragazzi. In questa stagione siamo ricchi di squadre: il “Gioca con il papà” (bambini di 3 e 4 anni), i Mini Scarabocchio (5-6 anni), i Micro Scarabocchio (7-8 anni), gli Scarabocchio (dai 9 agli 11 anni), gli Allievi (dai 13 ai 16 anni), gli Amatori (dai 16 in su..), la Open Femminile (dai 16 in su..) e il Volley Misto. Da Dicembre anche il nostro oratorio ha a disposizione il defibrillatore (obbligatorio per le società sportive), dirigenti e allenatori dell’ASD LE DO SANTE hanno ottenuto l’abilitazione all’utilizzo in caso di necessità. È ancora inverno ma noi siamo già pronti per il Mese dello Sportivo (Maggio) che giungerà quest’anno alla terza edizione e che vedrà sfidarsi sui nostri campi (calcio e pallavolo) squadre provenienti da tutta la provincia e non solo. Stiamo già preparando la prossima stagione che

IN VISITA AL BRESCIA CALCIO

2 2 | PA S Q U A 2016

inizierà a settembre e che ha come obiettivo quello di dare ancor più opportunità ai nostri ragazzi di rimanere il più possibile vicini al nostro oratorio e alla vita Cristiana; noi oggi possiamo dare il calcio ai maschietti.. e alle ragazze? Ci stiamo attrezzando anche per loro: calcio femminile under 16 e pallavolo! Un ringraziamento speciale a tutti gli allenatori e ai dirigenti che, con passione e per amore dei nostri bambini e ragazzi, dedicano il loro tempo libero. Dalla Messa dello Sportivo del 20 Dicembre: “Ti doniamo Signore il cronometro e il fischietto Sii per noi il vero Mister, tu sai in quale campo metterci, aiutaci a donare a te il nostro tempo nella preghiera e nel servizio”. ASD Le Do Sante è stata scelta dal CSI per ospitare il Corso Dirigenti che si terrà il 3, 17 e 31 Marzo. I temi trattati: “Società sportiva e genitori”, “Costruire relazioni efficaci” e “Lo sport nel progetto educativo dell’Oratorio”. Daniele NATALE DELLO SPORTIVO LEDOSANTE ALL STARS

IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO


ESSERE CAPITANO

I

n una squadra di calcio ho sempre ritenuto il capitano un tassello fondamentale, un giocatore imprescindibile, in grado di motivare la squadra come nessun altro, di intermediare tra squadra stessa e allenatore e porsi come esempio di dedizione e sacrificio. Perché essere capitano non è solo indossare una fascia sul braccio dal valore strettamente simbolico, ma significa essere un faro, una luce, un riferimento che non sfuma. Che sia una squadra di oratorio, come per esempio la nostra realtà delle 2 Sante, o la più forte al mondo, il ruolo trascinante del capitano è il medesimo, nel bene e nel male, nella sconfitta e nella vittoria, perché essere capitano vuol dire anche questo, responsabilità. Non nego, dalla mia esperienza, che questo puó essere complicato alle volte, ma, se si fa col cuore, una ricompensa si ottiene sempre, in ogni caso. Noi, come squadra, abbiamo passato tanti momenti di gioia in questi anni, come ad esempio la straordinaria finale nazionale di Bellaria, frutto di un forte impegno, una grande volontà, trascinati anche del nostro mister Daniele che, in ogni situazione, ha sempre creduto in noi, fin da quando è arrivato, e ci ha regalato, non solo grandi soddisfazioni, ma anche un senso, prima ignoto, di responsabilità e dedizione per la maglia. Certo il calcio non è solo soddisfazioni e vittorie, ma anche rovinose cadute e brutte sconfitte che un po’ ti lasciano l’amaro in bocca, ma l’importante è rialzare la testa ed essere ambiziosi. Sono capita-

no ormai da due anni ed è stato proprio Daniele ha incollarmi quella fascia sul braccio. Fino ad allora il capitano era un ruolo indefinito, da svolgere una volta per uno ad ogni partita ed era prettamente simbolico, giusto per averlo insomma; lui però ha stravolto questa legge, ma anche molte altre, aiutandoci a capire che lo sport in oratorio è determinante per la crescita di noi ragazzi. È anche il motivo per cui sto scrivendo questo articolo in questo momento, perchè lui ha fiducia in me come io ne ho in lui e per gli altri membri del gruppo, poichè prima di essere una squadra siamo un gruppo di amici. I sacrifici li fanno tutti, chi più chi meno, ma il mister ci dà sempre il buon esempio, quando esce dal lavoro per venire ad allenarci, prende un pomeriggio libero per organizzare tornei oppure al posto di andare a casa viene a salutarci e a fare due parole. In questo articolo ho cercato di sintetizzare al meglio il mio punto di vista riguardo alla mia squadra, Le 2 Sante, che, ridendo e scherzando, si sta dimostrando davvero agguerrita in campionato, in lotta per le prime posizioni e, chissà, forse pronta per nuove esperienze. Dalla Messa dello Sportivo del 20 Dicembre: “Ti doniamo Signore la fascia da capitano, sei tu che ci guidi sia nello sport che nella vita di tutti i giorni”. Grazie al Signore per il dono del gioco, degli amici e dell’oratorio! Filippo

NATALE DELLO SPORTIVO

PREMIAZIONI CON DON CLAUDIO PAGANINI

PASQUA 2016 | 23


IL VOLONTARIATO

MISSIONE GIOIA IL GIUBILEO PER GLI INFERMI La porta della malattia. Ti ringrazio, Signore, per il dono del servizio agli anziani ammalati ricoverati alla R.S.A. Villa Elisa, luogo di sofferenza e insieme spazio per tanti gesti di misericordia capaci di trasfigurare il dolore. Questa esperienza di vita, forte e toccante, mi ha cambiata notevolmente, mi ha resa più consapevole e sensibile alla sofferenza, mi ha fatta più attenta e disponibile ad ascoltare e comprendere queste persone malate nella loro solitudine, pessimismo, delusione, ripiegamento su se stesse, assenza di speranza. Per sentirsi in sintonia con loro servono atteggiamenti e gesti semplici: amore, tenerezza, calore umano, misericordia, perdono, quel perdono che Gesù ci ha donato perché a nostra volta lo donassimo ai fratelli nella fede. Davanti al loro grazie spontaneo, ho compreso molto bene che il tempo che io regalo loro non è nulla; mi ricambiano con gratificanti sorrisi ed esco dalla visita con il cuore rinnovato, molto più ricca di quando sono entrata, consapevole di aver ricevuto più di quanto ho dato. Papa Francesco, nell’indire l’Anno Santo, ha pensato anche alle persone ammalate, anziane e sole, invitandole a vivere la malattia e la sofferenza come esperienza di vicinanza al Signore, e a considerare, se ricoverate, Porta Santa quella dell’ospedale o della casa di riposo. Etiene 2 4 | PA S Q U A 2016

S

abato scorso invitai mia nipote di 12 anni alla messa che si celebra puntualmente alle 10,30 nella cappella del ricovero di Villa Elisa. “Vedrai” le dissi ”è un’esperienza meravigliosa, sperimenteremo la Vera Gioia.” Mi guardò un po’ perplessa per quella frase, ma accettò con entusiasmo. Alle 10 eravamo già in chiesa. “C’è tutto da preparare” le dissi ”l’altare, accendere le candele, i canti, le letture ...”. Quanta gioia vederla collaborare, e di fretta, per riuscire a svolgere più mansioni; i suoi occhi erano colmi di amore e felicità. Con l’arrivo dei primi ospiti cominciammo il rosario e l’atmosfera si fece più raccolta. Dobbiamo pregare per tutte le intenzioni più urgenti: per tutta la chiesa, per il Papa, la pace, le famiglie e tante altre intenzioni. Con l’inizio della messa si percepisce una comunione speciale, ognuno offre ciò che può: un canto imperfetto, una chiacchierata e anche un riposino, soprattutto le preghiere. Le intense preghiere che, come dice il Papa, “sono gradite a Dio perché offerte da chi ha perseverato nel tempo, maturando nella fede.” Con il segno della pace ci trasmettiamo l’amore donatoci da Gesù, pronti per riceverlo nell’Eucarestia. Terminata la celebrazione ci salutiamo affettuosamente dandoci appuntamento al lunedì successivo per il rosario. “È già finito tutto nonna?” mi disse Sveva, mia nipote. “Peccato, ora ho capito cosa intendevi quando mi hai invitato a sperimentare la Vera Gioia. Non dimenticherò. Pensavo di portare a loro il mio sorriso, invece mi hanno donato tanta gioia loro!” “Grazie a Gesù” le risposi ”è Lui che ci ripaga subito, cento volte tanto, per ogni piccola cosa che facciamo per Lui”. Sia lode a Te Signore Gesù che ci fai gioire per le cose semplici rese da Te grandi. Lucia e Sveva


IN COMUNITÀ

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ONLUS

GRUPPO PENSIONATI

LE DO SANTE Giovedì 04 febbraio 2016 DOTT.SSA FEDERICO: “LA VALENZA POSITIVA DELLE EMOZIONI” Sabato 06 febbraio 2016 FESTA DI CARNEVALE E DI SAN VALENTINO Mercoledì 10 febbraio 2016 LE CENERI Giovedì 11 febbraio 2016 S. MESSA “DELL’AMMALATO” IN PARROCCHIA Giovedì 18 febbraio 2016 S. MESSA “DELL’AMMALATO” PRESSO VILLA ELISA Giovedì 25 febbraio 2016 MEDICI Sabato 27 febbraio 2016 COMPLEANNI FEBBRAIO Giovedì 03 marzo 2016 RITIRO Giovedì 10 marzo 2016 PERCORSO SALUTE: LA CUCINA CONSAPEVOLE Giovedì 17 marzo 2016 RIFLESSIONE Domenica 20 marzo 2016 SPIEDO DI PRIMAVERA Giovedì 24 marzo 2016 GIOVEDÌ SANTO

Domenica 27 marzo 2016 SANTA PASQUA Giovedì 31 marzo 2016 RIFLESSIONE Sabato 02 aprile 2016 COMPLEANNI MARZO Giovedì 07 aprile 2016 PERCORSO SALUTE: LA SCHIENA E LA POSTURA Giovedì 14 aprile 2016 FESTA DI PRIMAVERA PRESSO VILLA ELISA Venerdì 15 aprile 2016

ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO • Spiedo in occasione della festa parrocchiale conclusiva dell’anno catechistico. • Prosegue il cammino della salute con ulteriori incontri, il giovedì pomeriggio, già programmati con ECO DENTAL. • Prosegue nel gruppo del giovedì una nuova serie di incontri con la psicologa, dottoressa Virginia Federico; • Continuano i corsi di ginnastica e ballo • L’attività dell’associazione prosegue con l’assistenza a Villa Elisa e chiediamo, come sempre, nuovi volontari per aiutare gli ospiti durante il pranzo o la cena. • Il fondo solidarietà famiglie prosegue nella sua attività di aiuto alle famiglie bisognose.

Per informazioni o prenotazione alle attività rivolgersi agli incaricati presso la Sala dell’Associazione dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.30 alle ore 11.00 e il Martedì dalle ore 15,30 alle 17,00

RICORDIAMO IL RINNOVO DELLE TESSERE DI ADESIONE ALL’ASSOCIAZIONE, PORTARE LA VECCHIA TESSERA PER VIDIMARLA PER L’ANNO 2016

TREZERONOVE laboratorio floreale

Via S. Polo, 309 - BRESCIA

FORNITORE UFFICIALE DELLA NOSTRA PARROCCHIA

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IL VOLONTARIATO

FONDO DI SOLIDARIETÀ E SPORTELLO D’ASCOLTO “La solidarietà è la determinazione ferma e perseverante di impegnarsi per il bene comune: ossia per il bene di tutti e di ciascuno perché tutti siamo veramente responsabili di tutti.” San Giovanni Paolo II In questo numero del giornalino abbiamo pensato di raccontare, con un po’ di cifre, il lavoro dell’anno appena trascorso, ma soprattutto di far parlare Papa Francesco riportando alcune parti del suo messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace 2016.

Vinci l’indifferenza e conquista la Pace La dignità e le relazioni interpersonali ci costituiscono in quanto esseri umani, voluti da Dio a sua immagine e somiglianza. Come creature dotate di inalienabile dignità noi esistiamo in relazione con i nostri fratelli e sorelle, nei confronti dei quali abbiamo una responsabilità e con i quali agiamo in solidarietà. Al di fuori di questa relazione, ci si troverebbe ad essere meno umani. È proprio per questo che l’indifferenza costituisce una minaccia per la famiglia umana. Mentre ci incamminiamo verso un nuovo anno, vorrei invitare tutti a riconoscere questo fatto, per vincere l’indifferenza e conquistare la pace.”

RESOCONTO ECONOMICO FONDO DI SOLIDARIETÀ - ANNO 2015 PRIMO SEMESTRE • Spese sanitarie 159,00 40,00 230,00 • Istruzione 420,00 150,00 150,00 • Spesa 112,93 57,76

FONDO di SOLIDARIETÀ

• Spese utenze e affitti 97,00 34,22 47,14 10,36 185,62 152,12 152,12 152,12

“La misericordia è il cuore di Dio. Perciò dev’essere anche il cuore di tutti coloro che si riconoscono membri dell’unica grande famiglia dei suoi figli; un cuore che batte forte dovunque la dignità umana – riflesso del volto di Dio nelle sue creature – sia in gioco. Gesù ci avverte: l’amore per gli altri – gli stranieri, i malati, i prigionieri, i senza fissa dimora, perfino i nemici – è l’unità di misura di Dio per giudicare le nostre azioni. Da ciò dipende il nostro destino eterno.

CI DAI U NA MA NO?

SECONDO SEMESTRE • Spese sanitarie 102,19 150,00 82,00 • Istruzione 23,20 62,10 74,60 72,75 53,90 13,30 36,25 15,50

• Trasporti

130,00 • Spese utenze e affitti 234,00 226,50 88,00 60,00

CALENDARIO RACCOLTA FONDO DI SOLIDARIETÀ - ANNO 2016 • Febbraio 2016 • Marzo 2016 • Aprile 2016 • Maggio 2016 • Giugno 2016 • Luglio 2016 2 6 | PA S Q U A 2016

Sabato 6 - Domenica 7 Sabato 5 - Domenica 6 Sabato 2 - Domenica 3 Sabato 7 - Domenica 8 Sabato 4 - Domenica 5 Sabato 2 - Domenica 3

• Agosto 2016 • Settembre 2016 • Ottobre 2016 • Novembre 2016 • Dicembre 2016

Sabato 6 - Domenica 7 Sabato 3 - Domenica 4 Sabato 1 - Domenica 2 Sabato 5 - Domenica 6 Sabato 3 - Domenica 4


DAL QUARTIERE

NOTIZIE DAI CONSIGLI DI QUARTIERE Come gran parte di voi sapranno, da oltre un anno l’Amministrazione ha istituito i consigli di quartiere per promuovere e sviluppare la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa della città. Questi nuovi organismi hanno competenze: “propositive”: su temi che riguardano il territorio, la popolazione ed i servizi comunali “consultive”: la Giunta in occasione di temi rilevanti può consultare i consigli. Il territorio della Parrocchia fa riferimento, principalmente, a due quartieri: San Polo Parco e San Polo Cimabue. Il confine tra i due quartieri è la via San Polo.

ABUE LO CIM O P N SA

CONSIGLIO DI SAN POLO PARCO

SAN POL O

PARCO

Si riunisce, di norma, il 1° e 3° mercoledì di ogni mese alle ore 18,15 presso la biblioteca comunale della cascina Riscatto in via Tiziano. Nelle medesime giornate dalle 17,30 sono presenti in sede alcuni consiglieri per raccogliere le istanze ed i suggerimenti dei cittadini. Il Consiglio ha istituito tre gruppi di lavoro sui seguenti temi: 1. Ambiente e verde 2. Urbanistica e viabilità 3. Scuola, sociale, giovani e sport. I gruppi sono aperti ai cittadini che volessero interessarsi, secondo le proprie attitudini e sensibilità, alla vita del quartiere. Le adesioni si raccolgono in sede oppure al seguente indirizzo mail: cdqsanpoloparco@comune.brescia.it

CONSIGLIO DI SAN POLO CIMABUE

Si riunisce il 2° giovedì di ogni mese alle ore 20,45 presso la Casa delle Associazioni di via Cimabue o presso la nuova biblioteca di Quartiere “Parco dei libri” dell’Istituto Comprensivo Est 1 di via del Verrocchio, 328. Il Consiglio ha istituito tre gruppi di lavoro sui seguenti temi: 1. Cultura e sociale; 2. Urbanistica e sicurezza; 3. Ambiente e salute. È possibile aderire ai gruppi e comunicare con il consiglio, oltre che in sede, anche attraverso i seguenti canali: - mail: cdqsanpolocimabue@comune.brescia.it; - pagina facebook: “San Polo Cimabue”; - cassette della posta presso le seguenti attività commerciali: • la Casa della Frutta e Verdura di via Masaccio • Bar Capolinea di via Masaccio • Farmacia Acuto di via del Verrocchio • Tabaccheria di via del Verrocchio

IN COMUNITÀ

A N AG R A F E

PARROCCHIALE RINATI DALL’ACQUA E DALLO SPIRITO SANTO “Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la sua Parola e di professare la tua fede, a lode e gloria di Dio Padre”.

Francesca Bagalà (di Felice e Maura) Martina Francesca De Pasquale (di Pietro e Sonia) Camilla Begni (di Simone e Silvia)

MORTI IN CRISTO GESÙ “Io credo: il Signore è risorto e vive e un giorno anch’io risorgerò con Lui”

Vittorio Bertazzi Giuseppe Promenzio Achille Fona Francesca Filippini PASQUA 2016 | 27


QUARESIMA VIA CRUCIS IN CHIESA ore 16.45 17 FEBBRAIO

VIA CRUCIS NEL QUARTIERE ore 20.45

24 FEBBRAIO 2 MARZO 9 MARZO 16 MARZO

19 FEBBRAIO: ASSOCIAZIONE SCLEROSI MULTIPLA Via Strada Antica Mantovana

ore 15.00

25 MARZO

11 MARZO: COMUNITÀ IL CALABRONE - Viale Duca d/Abruzzi

12 FEBBRAIO: ISTITUTO S. MARIA DI NAZARETH - Via Ferri

26 FEBBRAIO: COOPERATIVA DONATELLO - Via Donatello 4 MARZO: FAMILY HOPE - Via Fossati

ESERCIZI SPIRITUALI ore 20.45

SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

15 - 16 - 17 MARZO

OGNI SABATO DALLE 17.30 ALLE 18.30

OGNI VENERDÌ DALLE 19.00 ALLE 20.30

20 MARZO - DOMENICA DELLE PALME Ore 8.30: S. MESSA Ore 10.00: Benedizione degli Ulivi e processione da Via Cellini. Segue S. MESSA Ore 18.30: S. MESSA

21 MARZO - LUNEDÌ SANTO Ore 18.00: Preghiera “Anche tu sei mio fratello” Ore 20.45: LITURGIA PENITENZIALE

23 MARZO - MERCOLEDÌ SANTO Ore 20.45: VIA CRUCIS CITTADINA

24 MARZO - GIOVEDÌ SANTO Ore 9.30: S. MESSA CRISMALE IN CATTEDRALE Ore 20.45: S. MESSA IN COENA DOMINI NOTTE DI ADORAZIONE

25 MARZO - VENERDÌ SANTO CONFESSIONI: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 Ore 10.30: PREGHIERA PER BAMBINI E RAGAZZI Ore 15.00: VIA CRUCIS Ore 20.45: LITURGIA DELLA PASSIONE DEL SIGNORE • Lettura della Passione • Adorazione della Croce • Comunione • Adorazione personale (la chiesa chiude a mezzanotte)

26 MARZO - SABATO SANTO CONFESSIONI: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 Ore 10.30: PREGHIERA PER BAMBINI E RAGAZZI

PASQUA

26 MARZO - SABATO SANTO

Ore 21.30: SOLENNE VEGLIA PASQUALE • Benedizione del fuoco nuovo e lucernario • Annuncio di Pasqua • Letture della Storia della Salvezza • Liturgia battesimale e rinnovo promesse • Eucaristia

27 MARZO - DOMENICA DI PASQUA Ore 8.00 -10.00 -11.15 - 18.30: S. MESSE

28 MARZO - LUNEDÌ DELL’ANGELO Ore 10.30 - 18.30: S. MESSE


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