Per un parco agricolo in riva al mare

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Collana Alleli / Research Comitato scientifico Edoardo Dotto Nicola Flora Antonella Greco Bruno Messina Stefano Munarin Giorgio Peghin I volumi pubblicati in questa collana vengono sottoposti a procedura di peer-review

ISBN 978-88-6242-198-0 Edizione aprile 2017 Édition avril 2017 © 2017 LetteraVentidue Edizioni © 2017 Fausta Occhipinti È vietata la riproduzione, anche parziale, effettuata con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l'autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l'acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi comunque favorisce questa pratica commette un furto e opera ai danni della cultura. Nel caso in cui fosse stato commesso qualche errore o omissione riguardo ai copyrights delle illustrazioni saremo lieti di correggerlo nella prossima ristampa. Aucune partie de ce livre ne peut être reproduite ou transmise sous quelque forme et par quelque moyen que ce soit (électronique ou mécanique, y compris la photocopie, l'enregistrement ou tout système de recherche d'information), sans la permission écrite formulaire. Book design: Fausta Occhipinti, Francesco Trovato Rilettura testi: Daniela Citino Traduction: Carolina De Salvo, Pauline Durand, Veronica Polito, Marc Rumelhart LetteraVentidue Edizioni Srl Corso Umberto I, 106 96100 Siracusa, Italy Web: www.letteraventidue.com Facebook: LetteraVentidue Edizioni Twitter: @letteraventidue Instagram: letteraventidue_edizioni


Fausta Occhipinti

PER UN PARCO AGRICOLO IN RIVA AL MARE POUR UN PARC AGRICOLE EN BORD DE MER Prefazione di / Préface de

Gilles Clément



INDICE

TABLE DES MATIERES PREFAZIONE GILLES

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PREFACE CLÉMENT

INTRODUZIONE MASSIMO

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INTRODUCTION VENTURI FERRIOLO

SCATTI SUL TERRITORIO

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CLICS SUR LE TERRITOIRE

SITUAZIONE ATTUALE

41

SITUATION ACTUELLE

LA PIANA DI VITTORIA: UN PARCO AGRICOLO IN RIVA AL MARE

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LE PLATEAU DE VITTORIA UN PARC AGRICOLE EN BORD DE MER

PARCO DEL LITORALE

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PARC DU LITTORAL

SERRE MARIA VITTORIA

128

SERRES TROVATO

STRADA DELLE SERRE

139

LE PARC DES SERRES

PARCO DEL CERASUOLO DI VITTORIA E DELL'AGRICOLTURA TRADIZIONALE

149

PARC DU CERASUOLO ET DE L’AGRICULTURE TRADITIONNELLE

PARCO URBANO VERTICALE

165

PARC URBAIN VERTICAL

BIBLIOGRAFIA

181

BIBLIOGRAPHIE


Questo volume, contributo dell'autore ai paesaggi della propria giovinezza, ha subito, nel corso di 12 anni, numerose e successive redazioni, e dopo una prima edizione vede nuovamente i tipi nel 2017, quando i tempi sembrano maturi per il cambiamento e per i primi processi operativi del Parco Agricolo in riva al mare.


Molti dei problemi che la società affronta sono così complessi che è necessario il più grande zelo e la più grande devozione per raccogliere tutti i dati più importanti, analizzarli e dedurne delle raccomandazioni. Per fortuna ci sono altri problemi che si possono risolvere con un minimo di sensibilità. Se accettiamo il semplice postulato che la natura è il regno della vita e che un minimo di conoscenza dei suoi processi è indispensabile per la sopravvivenza e ancor più per l'esistenza, la salute e il piacere, numerosi problemi apparentemente difficili presentano una soluzione immediata. Ian Mc Harg 1969

La plupart des problèmes que la société aborde sont si complexes qu’il est nécessaire le plus grande zèle et le plus grand dévouement pour recueillir toutes les données les plus importantes, les analyser et en déduire des recommandations. Heureusement il y a des autres problèmes qui peuvent être résolus avec un minimum de sensibilité. Si on accepte le simple postulat que la nature est le monde de la vie et que un minimum de connaissance de ses processus est indispensable pour la survivance et encore plus pour l’existence, la santé et le plaisir, de nombreux problèmes apparemment compliqués présentent une solution immédiate. Ian Mc Harg 1969


PREFAZIONE GILLES

Il progetto di un parco agricolo in riva al mare immaginato da Fausta Occhipinti in Sicilia affronta il problema della riconversione dei terreni abbandonati dalle attività produttive nel mondo. Attraverso un'analisi del sito si evidenzia la singolarità del paesaggio creato dall'immensa distesa di serre per la produzione orticola, oggi parzialmente abbandonate, e la natura dei rifiuti legati a questa industria in parziale dismissione. Alcuni tra questi hanno un'impatto esclusivamente visivo, altri, più insidiosi – è il caso dei prodotti chimici – rimangono invisibili. Dati questi presupposti è possibile oggi ribaltare lo sguardo da un paesaggio degradato e inquinato, trasformando un caos di plastica e di armature metalliche in un parco dove la dolce pendenza di questa costa siciliana diventa un luogo di accoglienza e di vita. Il progetto di “rivitalizzazione” proposto si fonda sulla visibilità di un territorio culturale preminentemente agricolo, dove si rivaluta le capacità del suolo di produrre frutti e nello stesso tempo di essere accessibile al turismo e alle attività didattiche. Si tratta di un parco al cui interno le attività umane abitualmente separate possono convivere. Una tale approccio anticipa la futura idea di parco, obbligandoci quasi “meccanicamente” a confrontare il sapere e l'azione sul campo, le attività legate al tempo libero e l'immersione intelligente in uno spazio di natura. Formuliamo allora l'augurio che le forze politiche locali o internazionali si occupino del soggetto cercando i mezzi per dargli corpo. La Vallée, 4 maggio 2011

8 - Pour un parc agricole en bord de mer


PREFACE CLÉMENT

Le projet de parc agricole en bord de mer imaginé par Fausta Occhipinti en Sicile aborde le problème de la reconversion des friches industrielles dans le monde. A travers une analyse du site Fausta met l'accent sur la singularité du paysage créé par l'immense étendue de serres horticoles aujourd'hui abandonnées et – point important – par la nature des déchets liés à cette industrie disparue. Certains d'entre eux n'ont qu'un impact visuel, d'autres, plus insidieux – c'est le cas des produits chimiques – demeurent invisibles. Mais les avis de dangers (de mort!) sont restés à l'entée des serres où l'on vous incite à ne pas pénétrer. D'un façon déterminée Fausta Occhipinti prend le parti de renverser le regard sur un paysage défait et, peut-être dangereux, pour transformer un chaos de plastique et d'armatures métalliques en un parc où la pente douce de cette rive de Sicile devient un lieu d'accueil et de vie. Le projet de « revitalisation » imaginé ici porte sur le territoire à la fois culturel et agriculturel dans le sens où il remet en action les capacités du sol à produire des fruits ou des légumes tout en donnant accès au tourisme et aux animations pédagogiques. Il s'agit bien d'un parc mais, en son sein, les activités humaines habituellement séparées se voient ici entremêlées. Une telle conception anticipe sur la notion future de parc en ce qu'elle oblige, on pourrait dire «mécaniquement», à confronter le savoir et l'action de terrain, le loisir et l'immersion intelligente dans un espace de nature. On formule alors le souhait que la puissance politique locale ou internationale s'intéresse à ce sujet en cherchant les moyens de lui donner corps. La Vallée le 4 mai 2011

Per un parco agricolo in riva al mare - 9


INTRODUZIONE MASSIMO

10 - Pour un parc agricole en bord de mer

È possibile riconvertire un paesaggio dove la sericoltura ha assunto lo status di simbolo culturale di una produzione ormai caduca nei suoi sbocchi economici e votata all'abbandono? Questa domanda appare subito retorica al lettore del libro di Fausta Occhipinti, che propone, fin dalle prime pagine, un progetto per la rifondazione di un quadro di vita. L'autrice delinea, infatti, la dimensione simbolica di un parco agricolo polivalente per accogliere produzione, coltura, turismo e attività didattiche, attraverso la cura del territorio connessa alla partecipazione dei suoi abitanti. Si possono così riconvertire e reinventare, condividendole, nuove forme di riconoscimento e di appartenenza. In questo modo – e sono anche indicazioni della Convenzione europea del paesaggio – si può innescare un nuovo processo, nel senso dell'insieme dei movimenti interattivi di un luogo, ideato e realizzato con a monte un dibattito che anticipi la visione di un quadro di vita dove si realizzerebbe il benessere, con l'effettiva uscita dalla crisi economica e sociale della serricoltura, per una cura misurata e duratura di un territorio dalla storia tormentata. Allo stato attuale le immagini illustrano la realtà di un paesaggio dove l'uso intensivo del suolo ha provocato uno squilibrio ecologico causato da meccanismi di coltivazione effimeri. Meccanismi da riconvertire per ricondurre il paesaggio nell'alveo di un processo durevole, dove la dialettica tra il terreno e il lavoro sia una risorsa concreta. Come ristabilire allora questa dialettica feconda e riportare la dimensione fisica e simbolica dei luoghi a uno stato genuinamente culturale di cura del territorio in funzione del benessere del suo quadro di vita: rinnovabile, quindi consegnabile alle generazioni future? L'autrice individua le coordinate per una strategia di recupero – riconversione, con una costante analisi geo – socio – economica dell'esistente, dello stato attuale: a partire dalla genesi di un territorio dimostratosi sempre «flessibile e dinamico rispetto alle diverse riconversioni agrarie», che ha sopportato una «rivoluzione agricola» autoctona e ha aumentato il tenore di vita locale, fino alla fase ultima della serricoltura con lo scardinamento del vecchio ecosistema, foriero di tutte le conseguenze evidenziate. Un sistema che, per la dura e inesorabile legge del mercato, è andato in crisi lasciando


INTRODUCTION VENTURI FERRIOLO

Est-il possible de reconvertir un paysage où la serriculture est devenue le symbole culturel d’une production désormais en déclin par rapport à ses possibilités économiques et vouée à l’abandon? Cette question résulte rhétorique aux yeux du lecteur du livre de Fausta Occhipinti, qui propose, dès la première page, un projet pour la reconstruction d’un cadre de vie. L’auteur décrit la dimension symbolique d’un parc agricole polyvalent pour accueillir des activités liées à la production, la culture, au tourisme et à l’éducation, à travers la préservation du territoire soutenue par la participation de ses habitants. Il est ainsi possible de convertir et de réinventer de nouvelles formes de reconnaissance et d’appartenance qui peuvent être partagées. De cette façon – selon les indications de la Convention européenne du paysage – en prenant compte de l’ensemble des mouvements interactifs du site, un nouveau processus est déclenché, conçu et construit à partir d’un débat qui anticipe la vision d’un cadre de vie prospère, permettant de sortir de la crise économique et sociale de la serriculture, à travers une attention mesurée et continue d’un territoire tourmenté par son histoire. À l’heure actuelle, les images illustrent la réalité d’un paysage où l’utilisation intensive du sol a provoqué un déséquilibre écologique causé par des mécanismes de culture éphémères. Des mécanismes à reconvertir pour requalifier le paysage dans le cadre d’un processus durable, où le rapport entre la terre et le travail est un véritable atout. Comment rétablir cette relation fructueuse et redonner la dimension physique et symbolique du lieu à l’enjeu culturel original de la préservation du territoire en fonction la qualité de vie: les énergies renouvelables plus appropriées pour les générations futures? L’auteur identifie les principes d’une stratégie de récupération – reconversion, par une analyse constante de la situation géo – socio – économique actuelle: à partir de la genèse d’un territoire qui s’est avéré de plus en plus «flexible et dynamique par rapport aux diverses reconversions agricoles», qui a enduré une “révolution agricole” autochtone, qui a augmenté le niveau de vie local, jusqu’au déclin de la serriculture avec la remise en cause d’un écosystème ancien, signe avant-coureur des événements à venir. Un système qui, pour la dure et inexorable loi du marché, est entré en crise, laissant des signes visibles de dégradation. Le projet d’un Per un parco agricolo in riva al mare - 11



SCATTI SUL TERRITORIO CLICS SUR LE TERRITOIRE



ICONOGRAFIA

Lungo gli assi viari dei territori della serricoltura manifesti pubblicizzano agli agricoltori il bell'aspetto e la produttività delle nuove varietà ibride di ortaggi.

ICONOGRAPHIE Le long des routes des territoires des cultures en serre, des affiches font de la publicité à la productivité des nouvelles variétés hybrides de légumes.



TYPOLOGIE DE CONSTRUCTION La structure métallique ancrée aux bord en béton a remplacé la typologie de construction en bois (pieux de châtaignier et traverses de sapin).

TIPOLOGIE COSTRUTTIVE

Strutture metalliche ancorate a cordoli in calcestruzzo hanno sostituito la tipologia costruttiva in paletti di castagno e traverse di abete.



LA PIANA DI VITTORIA

UN PARCO AGRICOLO IN RIVA AL MARE LE PLATEAU DE VITTORIA

UN PARC AGRICOLE EN BORD DE MER


motivo di attrazione e di esempio per altre realtà urbane che presentano problematiche simili.

LEGENDA CIRCUITO PEDONALE E CICLABILE LUNGO 65KM ATTRAVERSO LA DIVERSITA’ DEI PAESAGGI DEL PARCO (CENTRI URBANI, VALLATE, LITORALE, PAESAGGI DELL’AGRICOLTURA TRADIZIONALE) LA PIANA AGRICOLA SERRE ESISTENTI E TERRITORI DI EVENTUALI ESPANSIONI DELLE SERRE PARCO DELL’AGRICOLTURA TRADIZIONALE FASE 1 PARCO DELL’AGRICOLTURA TRADIZIONALE FASE 2

C O M U N E D I V I T TO R I A P R O V I N C I A

STUDIO

DI

D I

R A G U S A

F A T T I B I L I T A’

A. LA PIANA DI VITTORIA: UN PARCO AGRICOLO IN RIVA AL MARE

IL PARCO DEL LITORALE RICOSTITUZIONE DEL CORDONE DUNALE E NUOVE ATTIVITA’ LEGATE AL PARCO, AL TURISMO, ALLA BALNEAZIONE ANTICO CORDONE DUNALE

B. PARCO DEL LITORALE C. PARCO DELLE SERRE

LA VALLE DEL FIUME DIRILLO

D. PARCO DELL’AGRICOLTURA TRADIZIONALE

COSTONI DI MACCHIA MEDITERRANEA

E. PARCO URBANO VERTICALE

AGRICOLTURA TRADIZIONALE (VIGNETI E ULIVETI)

TAVOLA A.02 INQUADRAMENTO DEL PARCO AGRICOLO IN RIVA AL MARE P R O G E T T I S T A Arch. FAUSTA OCCHIPINTI

PARCO DELL’AGRICOLTURA TRADIZIONALE FASE 3

I L R . U . P . Arch. GIOACCHINO SORTINO

LA VALLE DEL FIUME IPPARI COSTONI : GARIGA E PINO D’ALEPPO AGRICOLTURA TRADIZIONALE (AGRUMETI E VIGNETI)

A_RIQUALIFICAZIONE PAESAGGISTICA DEL LITORALE 5.indd 2

IL PARCO AGRICOLO E’ COSTITUITO DA:

Le 1.LEGENDE geograficamente dai territori della piana di Vittoria e dalle valli dell’Ippari e del Dirillo •• 2. dalla natura del paesaggio 3. dalle diverse economie agricole 4. dallo spirito imprenditoriale della popolazione che c’è e che nell’ultimo è stato fattoreet di cyclable importante de sviluppo economico •• secolo Circuit piéton 65 km à •• travers la diversité des paysages du parc

Parc du littoral Reconstruction du cordon dunaire et nouvelles activités liées au parc, au tourisme, à la balnéation. Ancien cordon dunaire

IL PARCO NON E’ UN littoral, VINCOLO MA UNLa vallée de la Rivière Dirillo (centres urbains, vallées, paysages de l’agriculture •• Arrêtes du maquis méditerranéen PROGRAMMA DItraditionnelle). SVILUPPO! CHE COSA SIGNIFICA PARCO AGRICOLO•• Agriculture traditionnelle (vignobles et plaine agricole 1.LaDispositivo di esplorazione delle diversità del territorio (turismo) 2.•• Dispositivo di salvaguardia valorizzazione del territorio Serres existantes eteterritoires pour des (delimitazioni e disciplinari conduzione aziendale) éventuelles expansions des serres La 3. Rivelatore (all’imprenditore e al visitatore) delle diversità e delle •• Parc del deterritorio l’agriculture traditionnelle: phase 1 •• molteplicità come ricchezza 4.•• regolatore della fluttuazione del mercato agricolo Parc deeconomico l’agriculture traditionnelle: phase 2 (di•• versificazione agricola e turistica) • • Parc de l’agriculture traditionnelle: phase 3 5. strumento di protezione e rinnovabilità delle risorse del territorio 6. Strumento di accessibilità del territorio 7. Attrattore di investimenti (garanzia di protezione) 8. Strumento di comunicazione interna ed esterna del territorio 68 - Pour un parc agricole en bord de mer

:) LA PIANA DI VITTORIA E’ IN RIVA AL MARE...!

oliveraies)

vallée de la Rivière Ippari Arrêtes: Garrigue et Pin d’Alep Agriculture traditionnelle (vergers et vignobles)


IN SINTESI

EN RÉSUMÉ

Il parco agricolo in riva al mare è costituito da:

Le parc agricole en bord de mer se compose de:

1. Geograficamente dai territori della piana di Vittoria e dalle valli dell'Ippari e del Dirillo 2. Dalla natura del paesaggio 3. Dalle diverse economie agricole 4. Dallo spirito imprenditoriale della popolazione che c'è e che nell'ultimo secolo è stato fattore di importante sviluppo economico

1. Géographiquement, des territoires de la plaine de Vittoria et des vallées des rivières Ippari et Dirillo 2. De la nature du paysage 3. De différentes économies agricoles 4. De l’esprit d’entreprise de la population qui, dans le dernière siècle, a été le facteur d’un important développement économique

Il parco non è un vincolo ma un programma di sviluppo. Che cosa significa parco agricolo?

Le parc n’est pas une contrainte mais un programme de développement. Qu’est-ce que signifie parc agricole?

1. Dispositivo di esplorazione delle diversità del territorio (turismo) 2. Dispositivo di salvaguardia e valorizzazione del territorio (disciplinari conduzione aziendale, fasce di rispetto, zone di pertinenza) 3. Rivelatore (all'imprenditore e al visitatore) delle diversità e delle molteplicità del territorio come ricchezza 4. Regolatore economico della fluttuazione del mercato agricolo attraverso la diversificazione agricola e turistica 5. Strumento di protezione e rinnovabilità delle risorse del territorio 6. Strumento per l'allestimento dell'accesibilità e la percorribilità del territorio 7. Attrattore di investimenti (garanzia di protezione) 8. Strumento per la comunicazione interna ed esterna del territorio

1. Système d’exploration de la diversité du territoire (tourisme) 2. Un système de préservation et de valorisation du territoire (gestion d'entreprise, zones tampons, zones de pertinence) 3. Révélateur (pour l'entrepreneur et les visiteurs) de la diversité et la multiplicité du territoire comme une richesse 4. Régulateur économique des fluctuations du marché agricole à travers la diversification agricole et touristique 5. Instrument de protection et de renouvellement des ressources du territoire 6. Instrument de protection et de renouvellement des ressources du territoire 7. Catalyseur d’investissements (garantie de protection) 8. Outil de communication interne et externe du territoire

Per un parco agricolo in riva al mare - 69



PARCO DEL LITORALE PARC DU LITTORAL


IN SINTESI

EN RÉSUMÉ

Dalla foce del fiume Ippari a quella del Dirillo passando per Scoglitti, nei territori degli antichi cordoni dunali, una nuova passeggiata pedonale e ciclabile può esere occasione di riqualificazione della prima fascia costiera caratterizzata da un ecosistema dunale. La passeggiata, esclusivamente a circolazione dolce, permette un attraversamento longitudinale della costa, rendendo fruibili le spiagge attualmente poco frequentate, stimolando, con la frequentazione della costa, la nascita di nuove attività legate alla balneazione e al turismo ecosostenibile sui territori abbandonati dalla serricoltura. Un grande parco naturale delle dune è previsto a Cammarana tra il centro abitato di Scoglitti e la foce dell'Ippari.

De la bouchure de la rivière Ippari à celle de la rivière Dirillo, en passant par Scoglitti, dans les territoires des anciens cordons de dunes, une nouvelle voie piétonne et cyclable réaménage la première partie du littoral caractérisée par un écosystème dunaire. La promenade permet la traversée longitudinale de la côte et l’accès aux plages actuellement peu fréquentés, ce qui stimule la création de nouvelles activités liées à la balnéation et au tourisme durable sur les territoires abandonnés des cultures en serre. Un grand parc naturel de dunes est prévu à Cammarana entre la ville de Scoglitti et la bouchure de la rivière Ippari.

82 - Pour un parc agricole en bord de mer


IL PAESAGGIO DUNALE

LE PAYSAGE DUNAIRE

La costa iblea è caratterizzata da spiagge molto lunghe. Il tratto che va dalla foce del fiume Dirillo a quella dell' Ippari è composto da terreni sabbiosi che si estendono addirittura fino a circa 900 metri dalla linea di battigia. Fino all'avvento della serricoltura, protagoniste di questo tratto costiero erano le enormi dune di sabbia create dal vento del sud. Le dune, che raggiungevano anche i 30 metri d'altezza caratterizzavano in maniera incisiva il paesaggio. L'ecosistema dunale è caratterizzato da vegetazione pioniera che si diffonde in condizioni di siccità e di elevata salinità. L'apparato aereo delle piante frena la sabbia portata dal vento, generando delle vere e proprie montagne, mentre l'apparato radicale crea la struttura che le contiene. Le dune così formatesi proteggevano il territorio retrostante dal vento, favorendo il propagarsi nel retro duna di una rigogliosa macchia mediterranea, a volte caratterizzata dalla presenza di pantani. Anche i vigneti retrostanti beneficiavano della protezione delle dune. I 16 chilometri di dune costiere tra la foce del fiume Ippari e quella del Dirillo, era-

La côte hybléenne est caractérisée par de très longues plages. La partie qui va de la bouchure de la rivière Dirillo à celle de la rivière Ippari se compose de terrains sablonneux qui peuvent s’étendre jusqu’à environ 900 mètres de la ligne de brisement des vagues. Jusqu’à l’avènement de la culture en serre, les protagonistes de cette zone côtière étaient les grandes dunes de sable crées par le vent du sud. Les dunes, qui pouvaient atteindre le 30 mètres de hauteur, caractérisent le paysage de manière incisive. L’écosystème dunaire est caractérisé par une végétation pionnière qui se diffuse dans des conditions de sécheresse et de salinité élevée. L’appareil aérien des plantes freine le sable porté par le vent, et crée de véritables montagnes, tandis que le système racinaire crée la structure qui les contient. Les dunes ainsi formées protégeaient le territoire situé derrière du vent, ce qui favorisait la propagation d’un maquis méditerranéen, parfois caractérisé par la présence de marais. Les vignobles aussi profitaient de la protection des dunes. Les 16 km de dunes côtières, entre la bou-

Sistemi di ripascimento delle dune degli anni ‘50 nel litorale tra Gela e Scoglitti. Fotogrammi tratti dal documentario “Dune Verdi” 1955. Sable de reconstitution des dunes dans les années 50 sur la côte entre Gela et Scoglitti. Photogrammes tirés du documentaire de 1955 “Dune Verdi”.

Per un parco agricolo in riva al mare - 83


MAGLIA DI CANNIZZATE Le canne locali erano e possono essere utilizzare per creare un sistema di ritenzione della sabbia per il ripascimento delle dune. Disposte secondo una maglia di 25 x25 metri, questo sistema di cannizzate permette di accelerare la formazione delle dune. Le cannizzate coperte dalla sabbia vengono di volta in volta e reintegrate. STRUCTURE EN CANNES Les cannes locales peuvent être utilisées pour créer un système de rétention du sable de reconstitution des dunes. Ce système de 25x25 mètres permet d’accélérer la formation des dunes. Les palissades recouvertes de sable sont petit à petit intégrées.

108 - Pour un parc agricole en bord de mer


FLORA DELL'ECOSISTEMA DUNALE è ciò che permette la “costruzione” delle dune. La sabbia trasportata dal vento è bloccata dalla vegetazione. Le specie appartenenti a questo ecosistema sono molto resistenti alla siccità, alla salsedine e all'alta salinità. FLORE DE L’ÉCOSYSTÈME DUNAIRE C’est ce qui permet la «construction» des dunes. Le sable transporté par le vent est bloqué par la végétation. Les espèces appartenant à cet écosystème sont très résistantes à la sécheresse et à la salinité.

Piantumazioni delle dune. Plantation des dunes.

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110 - Pour un parc agricole en bord de mer


Fotogrammi tratti dal documentario “Dune verdi” 1955, girato nel litorale tra Gela e Scoglitti. Per secoli sistemi di cannizzate e piantumazioni venivano utilizzate per sostenere le dune. I vivai della forestale erano i luoghi di produzione delle piantine poi piantumate dai privati organizzati tra loro. Si lavorava per un'interesse comune: la dune costituivano un'importante protezione dai venti per le colture dell'entroterra. Photogrammes tirés du documentaire de 1955 “Dune verdi”, tourné sur le littoral entre Gela et Scoglitti. Pendant des siècles, les systèmes de palissades et les plantations ont été utilisés pour soutenir les dunes. Les pépinières des forestiers ont été les lieux de production des plantes qui étaient après transplantés par des particuliers organisés entre eux. Ils travaillaient pour l’intérêt commun: les dunes étaient une importante protection contre le vent pour les cultures de l’arrière-pays.

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Serre / Serres fotografie di Maria Vittoria Trovato photos de Maria Vittoria Trovato






PARCO DEL CERASUOLO E DELL’AGRICOLTURA TRADIZIONALE PARC DU CERASUOLO ET DE L’AGRICULTURE TRADITIONNELLE


152 - Pour un parc agricole en bord de mer


Per un parco agricolo in riva al mare - 153


IL PERCORSO COMINCIA DALLA VILLA COMUNALE DI VITTORIA E PROSEGUE VERSO LA GARRIGA DEI PINI DI ALEPPO LE PARCOURS PART DU PARC MUNICIPAL DE VITTORIA ET CONTINUE VERS LA GARRIGUE DE LA RÉSERVE NATURELLE PINO D’ALEPPO

Parco urbano / Parc urbain

Sezione sulla zona urbana di Vittoria prospicente la valle dell'Ippari Coupe de la zone urbaine de Vittoria donnant sur la vallée de la rivière Ippari.

Costone pino d'aleppo Arête de la Réserve Naturelle Pino d’Aleppo

162 - Pour un parc agricole en bord de mer


Garriga Garrigue

Ambiente umido Environnement humide

Aranceto Fondo valle Orangeraie Fond de la vallée

Fondo valle Fond de la vallée

Aranceto / Orangeraie

Cereali / Céréales

Giardino di compensazione Jardin de compensation

Cereali Céréales

Aranceto Orangeraie

Costone di macchia meditteranea Arête du maquis méditerranéen

Costone coltivato Crête cultivé

Costone di macchia meditteranea Arête du maquis méditerranéen

Per un parco agricolo in riva al mare - 163





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