ORDINE ARCHITETTI PPC DI TORINO
ARCHITETTURE RIVELATE
LA BELLEZZA DELL'ORDINARIO
2004 → 2021
Il volume raccoglie l’esperienza del Premio “Architetture Rivelate”
curato dal 2004 dall’Ordine Architetti PPC di Torino
https://www.oato.it/iniziative/premio-architetture-rivelate/
Il volume è stato realizzato in partnership con la Fondazione per l’architettura / Torino
Presidente
Maria Cristina Milanese
Vicepresidente
Gabriella Gedda
Segretario
Paolo Giordano
Tesoriere
Andrea Maria Colarelli
Consiglieri
Ilaria Ariolfo
Manuela Castelli
Andrea Cavallari
Walter Fazzalari
Gian Luca Forestiero
Andrea Gaveglio
Roberta Ingaramo
Peter Jaeger
Michela Lageard
Erika Morbelli
Gianbattista Pomatto
Direttrice
Laura Rizzi
Presidente
Gabriella Gedda
Vicepresidente
Fabrizio Polledro
Consiglieri
Antonio Cenini
Marco Chiavacci
Alessandro Cimenti
Antonio Cinotto
Raffaele Fusco
Michela Lageard
Maria Cristina Milanese
Marco Rosso
Francesco Vaj
Direttrice
Eleonora Gerbotto
e grazie al contributo erogato dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali del Ministero della Cultura
ISBN 979-12-5644-059-7
Prima edizione marzo 2025
© LetteraVentidue Edizioni
© Ordine Architetti PPC di Torino
© Immagini: rispettivi autori
È vietata la riproduzione, anche parziale, effettuata con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l'autore; ogni fotocopia che eviti l'acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Nel caso in cui fosse stato commesso qualche errore o omissione riguardo ai diritti delle immagini, saremo lieti di correggerlo nella prossima ristampa.
Progetto grafico: Raffaello Buccheri
LetteraVentidue Edizioni Srl
Via Luigi Spagna 50 P 96100 Siracusa
www.letteraventidue.com
CONSIGLIO DELL'ORDINE ARCHITETTI PPC TORINO
“ARCHITETTURE RIVELATE”. UN OSSERVATORIO SULLA QUALITÀ DIFFUSA
LUCA MOLINARI
TORINO E IL SUO TERRITORIO COME LABORATORI
EDIZIONI 2004 → 2015
EDIZIONI 2016 → 2021
1. Paolo Scrivano, “Torino”, in Francesco dal Co (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento, Electa, Milano, 1997, p. 104.
InTORINO E IL SUO TERRITORIO COME LABORATORI
ARCHITETTURA PER UN TEMPO
CAMBIAMENTO
un importante saggio di Paolo Scrivano sull’architettura a Torino tra gli anni Quaranta e la fine degli Ottanta del secolo scorso, lo studioso insiste, giustamente, sull’immagine di una città e della sua élite tecnica come costantemente avvolta in una condizione tra «la tradizionale condizione di perifericità geografica e culturale (che) sembra spesso tradursi in un clima ambivalente caratterizzato da apertura e isolamento»1. Oltre a questo, Scrivano riporta di una condizione di marginalità dell’architettura di qualità e ricerca rispetto alla maggior parte dei volumi costruiti grazie a strutture economiche, progettuali e politiche che si muovono con altre logiche in città e nel suo territorio periurbano dando forma alla città operaia e industriale che ha definito l’immagine e gli immaginari di Torino almeno fino alle fine degli anni Settanta. Si tratta di un fenomeno comune alla maggior parte delle grandi città italiane, ma nel capoluogo piemontese sembra acquisire un rilievo maggiore in una distanza tra un’architettura di ricerca, figlia di un aureo isolamento, e la costruzione di un’edilizia diffusa sia industriale che della residenza per la medio-piccola borghesia, oltre che per la classe operaia. Il lungo saggio termina con la fine degli anni Ottanta, quando Torino sembra lentamente avviarsi verso una direzione diversa e con problemi d’identità che si vanno a definire lungo i decenni a cavallo tra la fine del “secolo breve” e l’inizio del nuovo Millennio. La città grigia, operaia, industriale sembra progressivamente cambiare pelle in una metamorfosi che idealmente comincia con il Piano Gregotti che si avvia dal 1991 e, soprattutto, con il concorso per la rigenerazione del Lingotto, avviato dalla Fiat nel 1982 come iniziativa privata
EDIZIONE 2005
SOPRAELEVAZIONE
ABITARE


La sopraelevazione rappresenta il succedersi di ricerche progettuali dell’autore, intese a demolire le prevenzioni di una grossa fetta dell’opinione pubblica. Questo intervento, difficilmente collegabile al suo sorgere con gli schemi della progettazione in allora corrente, si è imposto quale esemplare testimonianza dell’élite progettuale dell’epoca.

CASA GARAVOGLIA
ABITARE
Rappresenta l’identificazione di un’attenta raccolta, misurata e criticamente portata all’estrema sintesi, degli elementi compositivi che, negli anni Cinquanta, avevano rappresentato la svolta più significativa nella progettazione urbana.

EDIZIONE 2005
GRUPPO RIONALE FASCISTA
“GIOVANNI PORCÙ DEL NUNZIO”
SERVIZI

Questo piccolo edificio testimonia, a distanza di anni, la linearità e la correttezza stilistica della produzione architettonica di Passanti, libera da ogni inflessione retorica o ideologica, di un preciso contesto culturale specifico dell’autore.

PALAZZO PER UFFICI “CASA AURORA”
UFFICI E COMMERCIO EDIZIONE
CORSO GIULIO CESARE 29, TORINO


Ha rappresentato, per una vasta maggioranza della Commissione, l’edificio più innovativo degli anni Novanta, in Torino, tanto nella sua formulazione programmatica di linguaggio, quanto nel suo essere stato precursore con forte potere di esemplarità.
EDIZIONE 2006
MANIFATTURA DI MONCALIERI
PRODUTTIVO


La purezza del volume, il rigoroso disegno delle facciate, la qualità dei dettagli costruttivi, la luminosità degli spazi e il sensibile inserimento nel verde, fanno di questa manifattura uno straordinario esempio di attenzione alle esigenze dell’uomo e al suo ambiente di lavoro.

EDIZIONE 2006
CULTURA
CINEMA IDEAL 1939
Tra le poche espressioni nella città delle opere di Aloisio, il cinema Ideal nonostante le trasformazioni interne rimane una testimonianza di un raro approccio espressionista all’architettura evidente nelle forme tondeggianti e nel rivestimento in Klinker.

EDIZIONE 2006
PALAZZO DELLA MODA / TORINO ESPOSIZIONI

Il Palazzo della Moda, ora Torino Esposizioni, nella sua conformazione originaria, ancora in parte leggibile, è una testimonianza rara della migliore ricerca razionalista torinese portata avanti da Ettore Sottsass senior. Le trasformazioni successive di Nervi esprimono una ulteriore testimonianza della cultura progettuale degli anni Cinquanta.

EDIZIONE 2006
RETTILARIO
CULTURA

Nonostante le incongrue trasformazioni degli interni, il rettilario resta una testimonianza rara e preziosa di un approccio espressionista all’architettura zoomorfa maturato con originalità nel confronto con le avanguardie artistiche ed in grado di qualificare la sponda del fiume del Parco Michelotti.

EDIZIONE 2009
ATELIER FLEURISTE
UFFICI E COMMERCIO 2008
STRADA ANDEZENO 52,
Un singolare intervento a piccola scala che, attraverso l’uso di una facciata innovativa e tecnologica, si connota come elemento di rottura con il contesto circostante.




EDIZIONE 2011